Gioco News Magazine febbraio 2020

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POLITICA

Mauro D'Attis: «Gioco pubblico argine a illegalità» SPECIALE EUROPA

L'industria che guarda al futuro ATTUALITÀ

Sogei, nuove sfide e tecnologie PERSONAGGI

Davide Rossi Riccardo Agostini COVER STORY 18

LASLOTDELMESE

NetEnt La forza del cambiamento

DREAMS RED UNIVERSE | L'UNIVE RSO DI OCTAVIAN NELLA NUOVA E RA DEL GIOCO

ENGLISH PAGES INSIDE

NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE



numero 2

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febbraio 2020

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Nessun gioco al suo posto

EDITORIALE

anno xii

Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Roberta Falasca Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Chiara Bandini Geronimo Cardia Gianni Carra Serena Corbellini Daniele Duso Marco Fiore Nashira Dan Snook Riccardo Zerbetto

Il futuro del gaming, tra innovazione e tecnologia

Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media Remo Di Gennaro Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.

Gioco News rispetta l’ambiente La carta su cui è stampata questa rivista è prodotta secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’ambiente è l’impegno centrale del nostro agire e influenza ognuna delle nostre decisioni e operatività.

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Anno nuovo, ormai da un po’, e vecchie questioni che restano da risolvere e che ancora

incombono come macigni sul martoriato settore del gioco. È vero, come abbiamo scritto in qualche numero fa della nostra rivista Gioco News: c’è sempre una seconda volta, anche per le Regioni, per ripensare le poco meditate politiche che hanno portato avanti, ghettizzando il gioco legale tra limiti orari e distanziometri con pesanti ripercussioni sull’occupazione ma pure sul fronte della tutela della legalità e dei cittadini. Ma è anche vero che il Governo ancora nicchia e si divide, al momento di dare seguito a quel riordino dell’offerta di cui si parla (tralasciando l’intesa che era sata raggiunta nell’ormai lontanissimo luglio 2017) da almeno un anno e mezzo. Non che il settore del gioco nutra grandi speranze nell’attuale Governo giallorosso, considerato il “trattamento” ricevuto con la legge di Stabilità 2020 e con il decreto fiscale. Tuttavia, se si vuole dare corso ai bandi per il rinnovo delle concessioni di scommesse, bingo, slot e Vlt bisognerà pure risolvere, in qualche modo, l’annosa questione territoriale che ha determinato una “stabile” incertezza sul ritorno degli investimenti e sulla possibilità di esercitare legalmente la propria attività sul territorio italiano. E senza regole centrali, che magari hanno come solo pregio quello di essere uniformi, ma poco a questo punto non è, diventa difficilissimo per chi è già concessionario gestire la propria attività, mentre i nuovi potenziali investitori si tengono prudentemente alla larga dal caos Italia. Eppure non vogliamo essere troppo negativi, in un mese in cui il meglio del made in Italy si dà ancora un avolta appuntamento all’Ice London, il mega evento dedicato al gioco con vincita in denaro e che rappresenta un momento di confronto e di scambio non solo per quanto riguarda i prodotti, ma anche le tematiche e politiche di maggiore rilevanza a livello nazionale, europeo e mondiale. Un’industria fiera e in fiera, per usare un facile gioco di parole. Che chiede, e qui torniamo al panorama nazionale, di essere trattata solo come quella che è: legale e con norme che mirano alla massima legalità e uniformità. Anna Maria Rengo

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S O M M A R I O

POLITICA

04. “Tutelare le aziende, unico argine all’illegalità”

Il deputato di Forza Italia Mauro D’Attis si impegna alla Camera per ridare dignità al settore con emendamenti che possano ribaltare la situazione in cui versano le piccole e grandi imprese

SPECIALE EUROPA / SPECIAL EUROPE

08. Un passo verso il futuro

Febbraio è da sempre il mese di Ice, la fiera londinese del gaming che esalta l’industria e spinge il progresso

10. International casino conference, la nuova strada dei resort integrati 12. iGb Affiliate London, parola d’ordine “responsabilità”

14. NUOVETENDENZE 16. La tutela Ip del gaming alla prova Brexit 18. NetEnt, la forza del cambiamento 20. A step into the future 22. The Ip protection of gaming at the Brexit test 24. Sponsorships & Betting searching for legality 25. Blurring the traditional lines ESTERI

26. Atrax Expo, quando il gioco toglie il velo al divertimento

27. When the game takes the veil off the fun 28. Events & Amusement Expo Tokyo, il Giappone

punta sugli eSport 29. Japan focuses on eSport

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ATTUALITÀ

EVENTI

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30. Tra innovazione e

36. A San Valentino il gioco si fa più dolce

Claudio Teodoro Costa, responsabile della Funzione monopoli di Sogei, evidenzia i nuovi compiti che la Società è chiamata a svolgere alla luce dei provvedimenti di Bilancio 2020 e dell’introduzione dell’applicativo Smart

Codere Italia, Sisal e Gruppo Hit si raccontano a Gioco News: appuntamenti nelle sale, mission aziendale e progetti futuri

legislazione

32. Dalla parte dei Comuni 34. Siq Italia Srl, in prima

linea sulla cyber security 35. Itech Labs, una certificazione a valore aggiunto

NORMATIVA 38. Gioco e distanze, è tempo di decidere Al giudice amministrativo in realtà resta ancora da valutare l’effetto espulsivo del distanziometro del Piemonte


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Il settore del gioco pubblico ha subito quattro aumenti di tassazione negli ultimi quindici mesi, e prima di questi era già il comparto produttivo con il triste primato di essere il più tassato d’Europa. Faccio notare che solo sul comparto degli apparecchi da intrattenimento la tassazione è arrivata quasi al 75 percento; nessun settore industriale riuscirebbe a sopravvivere ad un prelievo così alto. Mauro D’Attis

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COMMA 7

CASINÒ

Serietà e onestà intellettuale da parte della classe dirigente. Sono tra gli auspici degli operatori dell’amusement per il nuovo anno.

Il consigliere regionale lombardo del Pd Angelo Orsenigo sottolinea l’impegno dell’attuale maggioranza nei confronti di Campione d’Italia e quanto sia importante, oltre a riaprire la Casa da gioco, diversificare l’economia PANNONERO/ Tra romanticismo e fortuna LASLOTONLINEDEL MESE

48. Prospettiva unitaria e respiro internazionale

FLIPPER

50. L’anno dei successi, il mese della verità

La stagione di flipper sportivo 2020 entra subito nel vivo e a febbraio arrivano già i primi e importanti verdetti

SCOMMESSE

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72. Casinò in attesa di Governo

74.

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INTERVISTE

78 78.

54. Italian Betting, potrebbe sempre andare peggio

Il settore delle scommesse in Italia rischia di finire sotto la lente dell’Europa e della giustizia italiana oltre che di diventare un caso sul territorio e un caso politico

In culla con il microfono/

Il giovane cantante Davide Rossi, arrivato alla finale di X Factor, sta lavorando a un singolo in italiano. Il canto? La sua vita.

57. TxOdds, miliardi di dati a portata di click 58. VOXMANAGER/ Sponsorizzazioni & scommesse alla

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ricerca della legalità

NEW SLOT / VLT

42 42. Se la scienza diventa un’opinione Il presidente di Assotrattenimento, Massimilano Pucci, evidenzia le contraddizioni e le difficoltà che compromettono e caratterizzano l’industria del gioco del nostro Paese FISCOESLOT/ Cosa ne facciamo delle Awp?

60. LEDRITTEDELMAESTRO/ Singole o multiple? Questo è il

problema!

IPPICA

58. Una riforma a tutto tondo

Il presidente della commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, mette in evidenza le azioni che andrebbero compiute per rilanciare il settore ippico

POKER

66

44.

46. Quella tessera che non piace ai giocatori

La nuova modalità di identificazione ha fatto crollare la raccolta delle Vlt nel primo mese di attività, sconvolgendo sale e conti pubblici

47. Novomatic Italia, la sfida per il rinnovamento del business

66. L’Ipo fa tris di successi a San Marino, Speranza no!

“Spera91”, l’unico a trionfare due volte nello storico format italiano ed europeo, finisce terzo dopo aver dominato l’evento. È il giovanissimo Luca Delfino a vincere su 1.388 entries! Sempre più Euro, sempre più Rounders Gioco News Poker Awards 2019

68. 70.

79. Regola vincente non si cambia!/ Il life coach Riccardo Agostini sfata alcuni luoghi comuni del rapporto tra uomo e donna e suggerisce una via d’uscita dalla possibile dipendenza dal gioco

rubriche 52. ALBARDEGLIESPORTS 80. DANONPERDERE 82. DALMONDO 83. L’ORADELGIOCO 84. LASLOTDELMESE 86. GIOCARECONGUSTO 87. GIOCHIDABAR 88. GIOCOERETAIL 89. L’AVVOCATODELDIAVOLO 90. GIOCO&PSICHE 92. NEWSLETTER 94. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO

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politica

M A U R O

D ’ A T T I S

Tutelare le imprese unico argine all’illegalità

D

di Roberta Falasca

Il deputato di Forza Italia Mauro

D’Attis si impegna alla Camera all’emendamento in materia di gioco presentato al decreto su per ridare dignità al settore con reddito di cittadinanza e pensioni, firmato con con la deputata emendamenti che possano ribaltare Renata Polverini, a quello sul controllo del comparto per assila situazione in cui versano le piccole curare la certezza del prelievo, l’onorevole Mauro D’Attis si ime grandi imprese pegna da anni per cercare una soluzione alle tante falle che presenta in questo momento la normativa sul settore, che a oggi non gode di buona salute. Onorevole D’Attis, da sempre il suo lavoro alla Camera si incentra sul comparto del gioco: l’ultimo emendamento presentato sul rafforzamento delle finalità di controllo sui giochi per assicurare la certezza del prelievo ma che non è stato accolto perché il testo della Manovra 2020 era blindato, è stata un’opportunità persa secondo lei? Cosa ne pensa? “Prescrivere un controllo preventivo delle forze di polizia a coloro che devono essere assunti dalle imprese del gioco legale, si tradurrebbe in un monitoraggio diretto da parte dello Stato su chi è chiamato a gestire il settore garantendo sicurezza e legalità, e sgraverebbe da questo processo il piccolo imprenditore, già ampiamente provato dai continui aumenti di tassazione, e che magari assumeva personale in buona fede. Inspiegabilmente questa nostra proposta, che avrebbe consolidato la legalità nel settore, è stata bocciata, pur non significando alcun costo aggiuntivo per lo Stato: senza dubbio, un’occasione persa. Quello che serve sono misure di contrasto all’illegalità, a tutela di un sistema lecito e regolato, e invece si continua a parlare di distanziometri e di limitazioni orarie che, come emerso dai dati della Guardia di Finanza, hanno l’unico effetto di ridurre l’offerta lecita a favore della criminalità”. Il gioco pubblico sta vivendo un momento di grande crisi. Come considera la linea che è stata adottata prima dal Governo gialloverde e poi da quello giallorosso sul gioco pubblico e legale: è un settore da combattere o va anche tutelato? “Ovviamente va tutelato: se le piccole e medie imprese del settore del gioco di Stato sono l’unico argine all’illegalità, va da sé che la risposta è abbastanza ovvia. Il settore ha subito quattro aumenti di tassazione negli ultimi quindici mesi,

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GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020


POLITICA MAURO D’ATTIS

e prima di questi era già il comparto produttivo con il triste primato di essere il più tassato d’Europa. Faccio notare che solo sul comparto degli apparecchi da intrattenimento la tassazione è arrivata quasi al 75 percento; nessun settore industriale riuscirebbe a sopravvivere ad un prelievo così alto”. A questo proposito, secondo lei l’attuale Governo M5S-Pd quale futuro può avere e cosa potrà dare all’Italia? “Spero nessun futuro: questo Governo prima se ne va a casa e meno danni potrà fare alla Nazione”. Il decreto Dignità ha cancellato la pubblicità sul gioco dai mezzi di comunicazione a partire dallo scorso luglio (quando è scaduta la moratoria di un anno ai contratti in essere), secondo lei questa disposizione va a contrastare effettivamente il gioco patologico? C’è il rischio che il consumatore finisca per rivolgersi all’offerta illegale, non disponendo più di uno strumento, la pubblicità appunto, che gli consente di distinguerla da quella legale? “Il divieto di pubblicità contenuto nel decreto Dignità, promosso dal Governo gialloverde è stato riconfermato con il nuovo Governo, con il risultato evidente che le uniche pubblicità presenti sono quelle online e a vantaggio delle società straniere, che evidentemente non sono sottoposte ad alcun controllo né di legalità né di lotta alla ludopatia”. Inoltre, le limitazioni al gioco (come per esempio distanziometro e limiti orari) secondo lei, vanno a incidere sull’economia delle piccole e medie aziende del settore? “Qui non si tratta di discutere dell’economia delle piccole e medie imprese del settore, che ovviamente stanno subendo i danni derivati da distanziometro e limitazioni orarie, quanto piuttosto far emergere le gravi conseguenze che queste misure determineranno in termini di tutela del giocatore potenzialmente patologico, che sarà indotto a cercare altrove il gioco, soprattutto attraverso le piattaforme online, e dell’incremento dell’illegalità che, secondo studi scientifici come quelli dell’Istituto superiore di sanità e dell’Eurispes, oltre alle dichiarazioni di eminenti magistrati e procuratori antimafia, tende naturalmente a proliferare laddove si registrano norme particolarmente proibizionistiche. Se poi tali norme diventano anche retroattive, vedi il caso Emilia Romagna e Piemonte, allora la questione potrebbe assumere i toni del grottesco”. Sempre sul fronte del gioco, cosa ne pensa del riordino? È arrivato il momento di mettere mano al settore? “Il decreto Dignità imponeva la riforma nazionale del settore gioco entro sei mesi dalla sua entrata in vigore; a febbraio sarà trascorso un anno da quella scadenza ma di questo riordino non vi è traccia. Quindi non è arrivato il momento, siamo già ben oltre la scadenza dei termini previsti ai

Ultimi emendamenti L’emendamento al decreto legge su Reddito di cittadinanza e Quota 100 presentato nel mese di marzo 2019 dai deputati di Forza Italia Renata Polverini e Mauro D’Attis avrebbe consentito ai proprietari di Awp, in regola con il pagamento dell’iscrizione al registro degli operatori e con il pagamento del prelievo erariale, di ottenere il passaggio di titolarità dei nulla osta di messa in esercizio degli apparecchi di loro proprietà da un concessionario all’altro, entro 30 giorni dalla richiesta. L’emendamento fu dichiarato inammissibile. Altra proposta di modifica è stata presentata dall’onorevole Mauro D’Attis nel mese di dicembre 2019. L’emendamento alla Manovra verteva sul rafforzamento delle finalità di controllo sui giochi e la necessità di assicurare la certezza del prelievo. Ecco il testo dell’emendamento: “Dopo il comma 734, aggiungere il seguente: 734-bis. Per il rafforzamento delle finalità di controllo sui giochi e assicurare la certezza del prelievo, al fine di realizzare l’obiettivo della progressiva riduzione dell’utilizzo del denaro contante, dal 1° gennaio 2020 la commercializzazione del gioco pubblico in rete fisica potrà avvenire anche tramite carta prepagata emessa dai concessionari iscritti nel registro unico degli operatori del gioco pubblico di cui all’articolo 27 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, utilizzabile esclusivamente per l’acquisto dei servizi di gioco commercializzati dal soggetto emittente nei luoghi di vendita autorizzati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e facenti parte della rete fisica del medesimo. La carta prepagata è acquistabile dal giocatore presso i luoghi di vendita del concessionario per un importo non superiore ad euro duecentocinquanta e può essere dotata delle funzionalità di memorizzazione delle giocate registrate dal totalizzatore nazionale avente gli effetti giuridici propri della ricevuta di partecipazione e di ricarica per importi corrispondenti alle vincite conseguite, ferma restando l’applicabilità delle vigenti norme antiriciclaggio al momento del prelievo di qualsiasi somma dalla carta medesima. I concessionari comunicano all’Agenzia delle dogane e dei Monopoli l’avvio della commercializzazione del gioco pubblico tramite carta prepagata trasmettendo le specifiche del sistema installato (1. 742.)”. Una proposta che è non stata accolta in quanto il testo della Manovra era immodificabile, vista la volontà del Governo di porre la questione di fiducia.

sensi di legge. E questo la dice lunga sulla credibilità di questo Governo”. Anche l’ippica è un settore in crisi. Secondo lei la politica sta facendo qualcosa per arginare questa crisi? “L’ippica fa parte della cultura e della tradizione sportiva italiana e annovera ancora oggi moltissimi appassionati, oltre ad una filiera occupazionale che negli anni d’oro contava oltre 50mila occupati, per poi ridursi sensibilmente negli ultimi anni a causa della crisi che sta investendo il settore e di una politica sorda alle loro richieste di aiuto. Tuttavia anche questo è un comparto dalle grandi potenzialità che merita la giusta attenzione e una normativa idonea a consentirne il rilancio”. LUI CHI È?!? Mauro D’Attis è nato a Galatina, in provincia di Lecce nel 1973. Si laurea in economia bancaria, finanziaria e assicurativa ed è un consulente aziendale. Eletto nella circoscrizione Puglia, nelle liste di Forza Italia, è stato proclamato deputato il 19 marzo del 2018. D’Attis fa parte della commissione Bilancio, commissione parlamentare per la semplificazione e per le questioni regionali.

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ITALIANO 08

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ICE VOX 03 - 0 4 / 0 2 | ICE LONDON 0 4 - 0 6 / 0 2 | IGB LONDON AFFILIATE 0 6 - 07 / 0 2


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UN PASSO VERSO IL FUTURO

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cosa sola è certa nel mondo del gaming: le novità non mancano mai. Non dal punto di vista dei prodotti e dei servizi, che evolvono e si susseguono a ritmo sfrenato di pari passo con il progresso tecnologico, ma neppure in termini di regolamentazione, con i legislatori nazionali che oltre a inseguire lo sviluppo dell’industria devono rapportarsi con le diverse sensibilità emergenti e con le pressioni di politica e opinione pubblica che sempre più spesso impongono scelte anche drastiche nei confronti del settore. Lo sanno bene gli operatori italiani, falcidiati da restrizioni e divieti di vario genere (come quello di pubblicità imposto dal decreto Dignità, divenuto celebre a livello mondiale perché eccessivo e sproporzionato) e sottoposti alla gogna mediatica e alla ghigliottina politica ormai LEDRITTE DELMAESTRO

NUOVE TENDENZE

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Febbraio è da sempre il mese di Ice, la fiera londinese del gaming che esalta l’industria e spinge il progresso

ogni giorno. Ma su questo, purtroppo, tutto il mondo è paese, con diverse nazioni che stanno adottando restrizioni (ma non divieti assoluti, come da noi) per coltivare un non ben definito consenso elettorale. Un incrocio di situazioni che pone interrogativi non semplici da risolvere per gli addetti ai lavori (e neppure per i regolatori), con investimenti sempre più ingenti da effettuare per rimanere sul mercato e una competitività sempre più sfrenata, mentre diminuiscono gli spazi e le possibilità di fare impresa. Ma è proprio in questo garbuglio che diventa fondamentale fermarsi a riflettere, guardandosi attorno e guardando pure avanti, a cosa propone il futuro, ma anche approfondendo le tematiche di più stretta attualità che condizionano l’industria e i mercati. A questo servono (ancora oggi) le fiere di settore e nessuna come l’Ice di Londra, per quanto riguarda il settore del gioco, offre uno scenario così completo, approfondito e quindi globale, in grado di orientare, guidare e condizionare le scelte di tutti gli stakeholder che intervengono nell’industria. Legislatori compresi.


ice london un passo verso il futuro

Anche quest’anno, come ogni edizione, non mancano gli spunti di riflessioni e i temi di estrema attualità che propongono le sfide di ogni segmento e di ogni paese. Come spiega Ewa Bakun, direttore della divisione “Insight and Engagement” di Clarion Gaming, la società organizzatrice della kermesse in questa intervista rilasciata a Gioco News, nella quale esplora le novità e i contenuti della fiera. Con uno sguardo particolare sull’Italia, a cui la fiera dedicata peraltro un approfondimento particolare con il panel organizzato da Gioco News all’interno del World regulatory briefing ospitato nella sezione di conferenze Ice Vox. Quali sono i temi principali che vengono affrontati in questa edizione di Ice? “Anche quest’anno, come sempre, c’è una grande varietà di argomenti tra l’International Casinò Conference, il vertice sull’ospitalità, il briefing sulle normative mondiali, quello sulla modernizzazione delle lotterie, sul crimine informatico, su marketing e pubblicità ospitati da Ice Vox, oltre ai vari briefing nazionali a partecipazione gratuita, ai seminari sul gioco tribale, quelli su diversità e inclusione, protezione del consumatore e la gara per le start-up al ‘Pitch Ice theatre’. Gli argomenti chiave riguardano la protezione dei consumatori, le crescenti pressioni normative, la revisione del Gambling Act nel Regno Unito, l’apertura di nuovi mercati, come l’Ucraina o la Germania, l’ospitalità e i resort integrati, la reputazione dell’industria e la percezione del pubblico e, naturalmente, l’innovazione”. Quali novità presenta la manifestazione rispetto agli anni precedenti? “Ci sono molti nuovi sviluppi ad Ice 2020, con particoIl panel di Gioco News a Ice Vox 2020

FOCUS ON ITALY

Come cambia il mercato con le nuove leggi del governo? Tra restrizioni e nuove opportunità, vengono delineate nuove gare d’appalto per i giochi terrestri e online. Che impatto ha il divieto di pubblicità sul mercato italiano e globale?

lunedì 4 febbraio, h 12:30 - 13:10 European Roundtables All’interno della cornice del Wrb – World Regulatory Briefing, ospitato dal ciclo di conferenze Ice Vox della fiera Ice London 2020, Gioco News propone un focus sul mercato italiano focalizzato sui recenti cambiamenti normativi e sugli aggiornamenti relativi a: Regno Unito, Germania, Olanda, Svezia, Ucraina e altro che si svolgeranno in tavoli paralleli.

lare attenzione dedicata agli eSport attraverso l’investimento dedicato alla creazione dell’arena eSport; oltre all’estensione del programma di educazione dedicato ai casinò terrestri con una più ampia indagine su come la tecnologia dell’ospitalità può migliorare le esperienze dei consumatori, ed emozionanti sessioni a cura di Tom Watson, Usain Bolt e Danny Rogers. Ma ci sono anche nuove start-up che si propongono al Pitch ospitato dall’Ice theatre e crescenti sforzi di raccolta fondi per cause benefiche attraverso la Consumer Protection Zone”. Gli eSport, dunque, sono al centro di Ice 2020: cosa vi aspettate da questo fenomeno? “Esaminiamo gli eSport da diversi anni ma l’edizione 2020 di Ice compie un balzo in avanti con un investimento adeguato e completo, a testimonianza della nostra fiducia nel modo in cui gli eSports possono trasformare l’industria. Ci sarà una grande arena di eSport con tornei dedicati che consentono ai nostri visitatori di vivere la stessa esperienza degli spettatori, oltre a una conferenza dedicata al settore degli eSport che si svolgerà in parallelo per saperne di più su questo fenomeno”. Che ruolo avrà l’Italia in questa edizione di Ice in termini di aziende espositrici e visitatori? “L’Italia, come uno dei più grandi mercati di gioco d’azzardo al mondo, sarà presente tra i nostri espositori ma anche attraverso le sessioni offerte a Ice Vox, con un’intera tavola rotonda dedicata alla discussione sull’impatto del divieto di pubblicità e sui cambiamenti alla procedura di licenza”. L’Italia, come è risaputo, è stato il primo paese a introdurre un divieto totale di pubblicità dei giochi. Che influenza sta avendo questo avvenimento nel panorama internazionale a livello di regolamentazione? “Chiaramente l’eccessiva pubblicità aggressiva del gioco d’azzardo e delle scommesse è ormai un argomento di ampia portata nell’industria e il divieto totale dell’Italia rischia di offrire lezioni interessanti a quelle giurisdizioni, come la Spagna, che stanno prendendo in considerazione misure così drastiche”. (Ac)

SPEAKERS • Quirino Mancini, Partner Tonucci and partners • Marco Castaldo, Ceo of Microgame • Ludovico Calvi, President Global lottery monitoring system • Marco Trucco, Associate Director International Marketing, The Stars Group • Christian Tirabassi, Senior Partner Ficom Leisure

LONDON

ICE VOX Conference | WrB – World Regulatory Briefing

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ITALY C O M E C A M B I A I L M E R C ATO C O N L E N U O V E LEGGI DEL GOVERNO? TRA RESTRIZIONI E N U O V E O P P O R T U N I TÀ , V E N G O N O D E L I N E A T E N U O V E G A R E D 'A P PA LT O P E R I GIOCHI TERRESTRI E ONLINE.

HOW DOES THE MARKET CHANGE WITH THE NEW LAWS OF THE GOVERNMENT? BETWEEN RESTRICTIONS AND NEW OPPORTUNITIES, NEW TENDERS FOR LAND-BASED AND ONLINE GAMING ARE OUTLINED.

C H E I M PAT T O H A I L D I V I E T O D I P U B B L I C I TÀ S U L M E R C ATO I TA L I A N O E GLOBALE?

W H AT I M PA C T I S T H E A D V E R T I S I N G B A N H AV I N G O N T H E I TA L I A N A N D G LO B A L MARKET?

Martedì 4 febbraio 2020 h 12:30 – 13:10 European Roundtables

Tuesday 4th February 2020 h 12:30 – 13:10 am European Roundtables

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Quando si dice Ice London, si dice anche Icc, l’ormai tradizionale conferenza annuale organizzata dall’European casino association in concomitanza della kermesse londinese. A illustrare i contenuti dell’edizione 2020, ma anche i progetti che l’Associazione porterà avanti nell’anno in corso, è il presidente, Per Jaldung.

“L’

International Casino Conference è l’occasione annuale per i membri dell’Eca, la comunità di casinò europea e internazionale, per incontrare e scambiare pratiche e soluzioni alle sfide che il nostro settore affronta in Europa. Come ogni anno l’Icc si concentrerà sugli ultimi sviluppi nell’industria europea dei casinò - che si tratti di modifiche normative, sfide operative o nuove innovazioni. Con lo sviluppo di un resort integrato sull’isola di Cipro in questi anni, l’Icc toccherà anche il concetto di resort integrato e se questo concetto, mutuato da capitali di casinò come Las Vegas e Macao, sta indicando la strada anche all’Europa”. Quale ruolo possono svolgere i casinò nell’industria europea del gioco? “L’era digitale ha trasformato l’industria del gioco d’azzardo e dei casinò. La maggior parte del gioco d’azzardo oggi si svolge online, anche se i casinò rappresentano una classica esperienza live con interazione sociale. Nel secolo scorso i casinò sono stati l’unica esperienza di gioco disponibile, se si escludono le lotterie, e ora sono diventati un prodotto di nicchia nell’industria del gioco d’azzardo in tutto il mondo. Spetta ora agli operatori trovare il loro posto in questa nicchia e rimanere pertinenti”. I casinò europei possono essere una forza trainante per lo sviluppo del turismo nell’area, come accade ad esempio a Las Vegas e Macao? “I casinò europei sono già una forza trainante per il turismo nelle comunità in cui sono situati, contribuendo in modo significativo alle economie locali. Molti casinò europei attirano turisti da tutta Europa e persino dal mondo ,in alcuni casi. Il confronto con Las Vegas e Macao non è appropriato, poiché queste città sono state originariamente sviluppate esclusivamente per essere destinazioni di gioco e si sono successivamente trasformate, grazie ai proventi del gioco d’azzardo aggiungendo spettacoli, negozi e ristoranti per diventare destinazioni turistiche splendenti”. L’Italia ha vietato totalmente la pubblicità di gioco e casinò. È un esempio da seguire? Quali sono le conseguenze? “La limitazione della pubblicità è attualmente popolare tra i regolatori PAROLADI COLLOVATI

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come misura per garantire la protezione dei consumatori. Tuttavia è anche una buona notizia per gli operatori illegali. È della massima importanza che la regolamentazione diriga la domanda di gioco d’azzardo nella direzione di operatori legali e autorizzati a livello nazionale, poiché solo questi garantiscono un ambiente sicuro per i clienti. Uno dei mezzi per orientare i consumi nella direzione giusta e desiderata è la pubblicità. Se la pubblicità è vietata per gli operatori autorizzati, indebolirà l’industria con licenza e danneggerà i consumatori”. Quali sono le sfide che l’industria del gioco europea dovrà affrontare nel 2020? “L’industria europea del gioco dovrà affrontare le stesse sfide degli anni passati. Il gioco d’azzardo illegale e senza licenza, offerto prevalentemente online, continua a essere una questione cruciale per l’industria, che è anche un motivo di eccessiva regolamentazione a causa degli effetti negativi del gioco d’azzardo illegale sui consumatori. La reputazione di tutto il settore non è influenzata solo dal gioco d’azzardo illegale ma anche da altre attività criminali come il truccare le partite o le frodi sulle scommesse. È quindi molto importante continuare il dialogo con le autorità di regolamentazione e lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni”. Ritiene che il modello dei casinò sarà superato dal gioco online o da altre forme di gioco terrestre? “Credo che i casinò abbiano un’atmosfera speciale e unica che i clienti non possono trovare online. I casinò terrestri con licenza offrono molto di più del semplice gioco d’azzardo, con opportunità di ristorazione e una vasta gamma di attività ricreative. Inoltre i casinò attuano varie iniziative volte a proteggere i propri clienti dalla dipendenza da gioco e sono fermamente impegnati a promuovere il gioco responsabile”. Quali sono i progetti che Eca realizzerà nel 2020? “Abbiamo già in programma diverse attività per il 2020 volte a proseguire il nostro impegno con i responsabili politici a Bruxelles e a livello nazionale. La lotta contro il riciclaggio di denaro e il gioco d’azzardo illegale e la promozione del gioco responsabile rimangono le nostre priorità. Continueremo inoltre a sostenere e promuovere gli interessi dell’industria dei casinò terrestri con licenza e a creare opportunità di networking per gli operatori di incontrare e scambiare le migliori pratiche. Tra le attività previste vi sono una colazione di lavoro al Parlamento europeo, il sempre crescente European Dealer Championship a Monte Carlo, l’annuale Industry Forum a Vienna e la Safety and Security Conference”. (Amr)



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L’

edizione 2020 di iGb Affiliate London vede un numero senza precedenti di esperti di marketing digitale e Seo salire sul palco per una vasta gamma di suggerimenti importanti per gli affiliati: dalla ricerca vocale al recupero dei collegamenti persi, al modo per definire il budget e un case study da 0 a 100mila dollari al mese, c’è qualcosa da cui tutti gli appassionati di digital possono imparare. Prenderemo anche in considerazione gli aggiornamenti normativi chiave in alcune delle giurisdizioni più interessanti dal punto di vista commerciale, con panel di esperti che affrontano le domande sui mercati statunitensi, America Latina e Brasile, Europa e modi per espandere la propria attività in Africa. Aggiungete a ciò la prima apparizione pubblica della nuova associazione commerciale Responsible affiliates in gambling e vedrete che questo spettacolo è da non perdere!”. È il conference producer Conor Mulheir a descrivere con efficacia ed entusiasmo la prossima edizione di iGb Affiliate London, uno fra i principali eventi internazionali dedicati al mercato delle affiliazioni del mondo dell’iGaming, in programma dal 5 all’8 febbraio nella capitale del Regno Unito e che vede Gioco News come media partner. “Stiamo entrando in un nuovo decennio con un settore che è più connesso, responsabile e maturo che mai. Questo appuntamento è incentrato su come sfruttare al massimo ciò che hai, mantenendo l’orecchio a terra per cogliere le opportunità future. Sia che tu voglia una strategia a lungo termine o vittorie veloci, quest’anno porta davvero qualcosa per tutti nel mondo dell’affiliazione dell’iGaming”. Guardando i titoli delle conferenze all’ordine del giorno, spiccano dei focus su vari Paesi del mondo, come illustra ancora Conor Mulheir. “L’imminente regolamento

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sulle scommesse sportive in Brasile rappresenta una delle maggiori opportunità che il mondo dei giochi abbia visto finora. Ci sono 200 milioni di potenziali clienti in una nazione che ama il calcio e lo sport: ciò significa che esiste un’enorme occasione per coloro che sono in grado di localizzare la propria offerta alla popolazione brasiliana. Mentre le barriere all’ingresso nei mercati statunitensi sembrano essere più elevate, anche i premi potrebbero riflettere questo. È un momento estremamente emozionante per vedere lo sviluppo dell’iGaming negli Stati Uniti e il potenziale non è stato ancora realizzato!”. Sullo sfondo dell’evento ci sono anche le novità – politiche e non solo - che hanno investito il Paese ospite di iGb Affiliate London, come rileva lo stesso conference producer. “Non si può negare che questi siano tempi turbolenti per il Regno Unito, per la nazione in generale e, in effetti, per l’industria del gioco. Le crescenti pressioni da parte dell’autorità di regolamentazione, del Governo e dei media possono rendere la vita difficile alla comunità dell’iGaming. Fortunatamente, vediamo che l’industria si sta muovendo verso l’autoregolamentazione, assumendosi volontariamente una maggiore responsabilità, come evidenziato nella creazione di affiliati responsabili nel gioco d’azzardo. Non credo che il premier Boris Johnson abbia una previsione realistica di ciò che accadrà dopo la Brexit, ma sappiamo che il Regno Unito rimane il mercato di iGaming più sviluppato al mondo, quindi le opportunità continuano ad abbondare”. Passando allo scenario generale, per Mulheir “la sfida principale da affrontare sarà consolidare la reputazione del settore e lavorare per la creazione di un futuro sostenibile. Ecco perché sono così entusiasta di avere rappresentanti di Responsible affiliates in gambling che tengono un panel di discussione per aprire l’evento; per me questo rappresenta il più significativo passo in avanti per la parte affiliata dell’iGaming, dando al settore una voce unificata e permettendo loro di prendere parte più direttamente alle discussioni tra operatori, regolatori e legislatori. La sfida è quella di promuovere e celebrare gli affiliati responsabili, riducendo al contempo qualsiasi attività che non rispetti lo spirito di protezione dei consumatori”. (Fm)



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giro in moto progettato per attrarre i piloti più giovani. Lo propone Newmans Sales che all’Eag di Londra ha svelato il nuovo Phantom Motorcycle, ritenuto probabilmente il miglior gioco di moto per giovanissimi mai visto prima. Con un cabinet che permette di collegare più postazioni, fino a un massimo di quattro giocatori e commutabile tra il gioco a punteggio, modalità ticket redemption o a capsule. Insomma, ce n’è per tutti I gusti e per tutte le esigenze.

Il videogame per tutti: la mission (Im)possible di Sega

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opo il successo di House of The Dead, Daytona, Lets Go Island e Transformers, Sega si prepara a stupire il pubblico delle sale giochi di tutto il mondo con il nuovo videogioco Mission: Impossible Arcade basato sull’iconico franchise di Paramount Pictures. Portando in sala giochi e nei Fec uno dei titoli di spionaggio più influenti e ricchi di azione. Con un incredibile cabinet Super Deluxe Attraction a 4 giocatori, che replica il rifugio dell’Fmi (Impossible mission force), i cui interni sono pieni di dettagli che trasmettono la sensazione reale del nascondiglio high-tech top-secret. L’illuminazione dei bordi nell’area di controllo e sui subwoofer, l’illuminazione del lettore di punti e le strisce di illuminazione a Led del pavimento non solo inondano più luce nell’armadio, ma immergono anche il giocatore nell’atmosfera hi-tech del gioco. Tutta l’azione frenetica si svolge su due enormi schermi Hd da 55”. Il feed della videocamera mostra il volto del giocatore di squadra leader nel gioco, aggiungendo un tocco di spirito competitivo. Quattro potenti bass shaker integrati nel pavimento insieme al suono surround e ai subwoofer consentono ai giocatori di sperimentare tutta l’azione esplosiva. Il gioco è stato presentato in anteprima europea all’Eag di Londra ed è pronto allo sbarco anche in Italia.

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A cura di Vincenzo Giacometti

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Giovani centauri crescono... in sala giochi con Phantom Motorcycle

Realtà virtuale: il ‘blitz’ di Hologate a Las Vegas e a Londra

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realtà virtuale raggiunge una nuova dimensione con Hologate, che la porta letteralmente in alta quota con i lancio del suo ultimo simulatore di volo multiplayer Blitz, che propone sfide da due a otto giocatori per “immergersi completamente in mondi magici pieni di draghi sputafuoco, epiche battaglie spaziali e corridori futuristici”, come descritto dall’azienda. Promettendo che la sua descrizione è solo un assaggio delle possibilità che la piattaforma sarà in grado di offrire agli utenti. Progettato per essere un’attrazione da sala giochi e centri di intrattenimento, Hologate presenta il suo Blitz come un’esperienza senza precedenti grazie alla sua bassissima latenza e allo sviluppo tecnologico di alto livello. La piattaforma è in grado di muoversi di quasi un metro intero in altezza e inclinarsi di 30 gradi in ogni direzione per migliorare l’immersione del giocatore. Inoltre, il volante in stile futuristico può essere commutato da un controllo a uno o due assi, offrendo ai giocatori una gamma più ampia di opzioni di gioco. Dopo la presentazione in anteprima mondiale alla fiera Iaapa Europe di Parigi, il gioco ha conquistato il pubblico del Ces di Las Vegas, aggiudicandosi anche un Award come “Best Location Based Entertainment Experience”. Per poi passare anche all’Eag di Londra.

Il flipper sposa (anche) le serie Netflix con Stranger Things

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tern Pinball continua la tradizione tra cinema e flipper, anche nelle nuove modalità. E ora l’ultimo gioco fuorisucito dagli stabilimenti di Chicago è dedicato alle serie Tv di successo di Netflix: Stranger Things, di cui è appena stata avviata la produzione. Il flipper è stato presentato in anteprima europea all’Eag di Londra, come ormai tradizione, ed ha subito riscosso un successo notevole. “Stranger Things è uno degli spettacoli di maggior successo di tutti i tempi, in contatto con persone di tutto il mondo e di generazione in generazione”, spiega Gary Stern, presidente e amministratore delegato di Stern Pinball. “Si tratta di un gioco che presenta azione, mistero, suspense e umorismo: è perfetto come flipper ”. Il gioco si concentra sullo sbloccare i significati nascosti degli eventi soprannaturali dentro e intorno alla città di Hawkins, dove è ambientata la serie, inclusa la comparsa di una ragazza, conosciuta come Eleven, con abilità telecinetiche. La palla funge da personaggio principale che può essere: Mike, Lucas, Dustin, Will, Joyce e il capo della polizia Jim Hopper, che cercano di aiutare Eleven a chiudere il cancello dimensionale. I modelli “premium” ed edizione limitata dispongono di un videoproiettore per la prima volta in grado di visualizzare immagini e animazioni direttamente sul piano di gioco, creando interazioni drammatiche con l’azione. Il centro del piano presenta una rampa che funge anche da schermo e conduce il giocatore in una battaglia diretta con il Demogorgon, l’antagonista dello spettacolo. Questi modelli dispongono anche di un lucchetto a sfera magnetico “telecinetico”.

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La tutela Ip del gaming alla prova Brexit

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La

Brexit, il provvedimento votato dal Regno Unito nel referendum del 23 giugno 2016 per l’uscita dall’Unione Europea, avrà delle importanti conseguenze per la tutela della proprietà intellettuale (marchi, design, brevetti e copyright). La proprietà intellettuale è di per sé transnazionale ed altrettanto lo è e deve esserlo la tutela affinché possa essere efficace: una macchina da gioco brevettata, un layout di gioco oppure semplicemente i prodotti marchiati con un determinato segno distintivo possono e devono poter circolare in ogni parte del mondo, e parallelamente la tutela deve essere assicurata per tutti qUei mercati nei quali il prodotto o servizio è o sarà commercializzato. La tutela di marchi, brevetti e design è però territoriale, ovvero hanno validità per il o i Paesi designati, e quindi nei quali viene richiesta o successivamente estesa la protezione. Per questo motivo esistono vari trattati internazionali che armonizzano le relative discipline, e organizzazioni internazionali e sovranazionali che consentono di effettuare una domanda di protezione con portata territoriale più ampia di qUella di un singolo Stato: le principali per quanto qui interessa sono Euipo (European intellectual property organization) e Wipo (World intellectual property organization). PROMOSPACE

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LA CREATIVITÀ NEL SETTORE DEL GIOCO DEVE FARE I CONTI CON LA PROSSIMA USCITA DEL REGNO UNITO DALL’UNIONE EUROPEA

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di Serena Corbellini

IL MARCHIO / DISEGNO E MODELLO EUROPEO L’Euipo è l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale che consente la registrazione di marchi e design con validità in tutti i Paesi della Ue: la domanda è unica e il marchio o disegno e modello registrato innanzi all’Euipo equivale ad una registrazione effettuata contemporaneamente in tutti i Paesi Ue. Il marchio europeo è un unico titolo che corrisponde ad un marchio nazionale in ciascuno degli stati membri Ue, inoltre la procedura di registrazione, oltre all’eventuale giudizio sul marchio/disegno o modello è unico e viene svolto innanzi all’Euipo ed eventualmente agli altri organi di giustizia Ue. Ciò significa che un marchio Europeo (Mue) così come un Disegno e modello Comunitario (Dmc) è valido contemporaneamente in tutti gli Stai membri dell’Unione Europea, quindi non è possibile per esempio immaginare un Mue o Dmc con esclusione di uno Stato membro. Ne deriva che l’uscita del Regno Unito dall’Ue ha pesanti ripercussione sull’attività dell’Euipo e sulla validità dei relativi titoli, per questo motivo l’Euipo ha da tempo provveduto a dedicare ampli spazi alla tematica Brexit allo scopo di rispondere agli interrogativi dei titolari di un Mue o Dmc. L’Euipo ha pubblicato sulla propria home page un ‘Brexit info Hub’ che contiene tutti i provvedimenti chiarificatori assunti dall’ufficio medesimo per chiarire ogni dubbio


LA TUTELA IP DEL GAMING ALLA PROVA BREXIT

circa le conseguenze su Mue e Dmue a seguito dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. A decorrere dalla data di recesso, infatti, le norme Ue in materia di marchi, disegni e modelli non si applicheranno più al Regno Unito, salvo che non ci sia un accordo di recesso che preveda delle regole diverse. L’Euipo ha pubblicato un documento che contiene domande e risposte ai principali interrogativi di coloro che abbiano o abbiano intenzione di depositare un marchio europeo che coinvolga in qualche modo il Regno Unito (comunicazione Euipo 18 gennaio 2018 sul’impatto del recesso del Regno Unito dall’Unione Europea sul marchio dell’Unione Europea e sul disegno e modello comunitario e Comunicazione del 22 febbraio 2019 ‘Orientamenti generali aggiuntivi dell’Euipo per i titolari di diritti e i rappresentanti’). Si segnalano le questioni di maggiore rilevanza per i titolari di Mue e Dmc (No deal Brexit), salvo che segua un accordo di recesso tra Regno Unito e Ue. 1. I cittadini del Regno Unito e le imprese con sede in questo paese possono essere titolari di un marchio dell’Unione europea? Sì, qualsiasi persona fisica o giuridica può essere titolare di un marchio dell’Unione europea/depositare una domanda di marchio dell’Unione europea, indipendentemente dalla cittadinanza o dallo stabilimento. Al riguardo non cambierà nulla. 2. I marchi dell’Unione europea sono protetti nel Regno Unito? I marchi dell’Unione europea sono protetti nell’Unione e non in Paesi terzi. A decorrere dalla data del recesso, i marchi dell’Unione europea registrati prima di tale data cesseranno di essere protetti nel Regno Unito. Analogamente, i marchi dell’Unione europea registrati a decorrere dalla data del recesso non sono protetti nel Regno Unito, indipendentemente dal fatto che siano stati depositati prima o dopo tale data. 3. La (ex) “parte britannica” di un marchio dell’Unione europea può essere trasformata in un marchio (domanda) del Regno Unito? Il diritto dell’Unione europea non offre alcuna base giuridica che consenta una futura (ossia prima della data del recesso) “trasformazione parziale” di un marchio dell’Unione europea in un marchio (domanda) del Regno Unito. Né consente una tale trasformazione con efficacia retroattiva (vale a dire dalla data del recesso). 4. L’inglese è una lingua dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale? L’inglese è una delle lingue dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale. Il recesso del Regno Unito dall’Ue non incide su tale norma. 5. L’inglese può essere una lingua procedurale dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale? Poiché l’inglese è una delle lingue ufficiali dell’Ue nonché una delle lingue dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, le domande di marchio dell’Unione europea possono essere depositate in tale lingua e l’inglese può anche diventare lingua procedurale dinanzi all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.

6. La situazione dei disegni e modelli comunitari è diversa da quella dei marchi dell’Unione europea? In linea di principio no. Le precedenti risposte relative ai marchi dell’Unione europea si applicano anche per i Dmc. IL MARCHIO/ DISEGNO E MODELLO INTERNAZIONALE L’Ompi (Wipo – World intellectual property organization) è l’organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale che consente la registrazione di marchi e design in tutti Paesi che aderiscono ai trattati internazionali istitutivi: la domanda è unica e consente l’ottenimento di una registrazione valevole per ciascuno degli stati aderenti richiesti all’interno della domanda o successivamente alla stessa, e per i qual siano state pagate le relative tasse di registrazione. Rispetto ai marchi o disegni europei i marchi o disegni internazionali non sono unici, ma per ciascuna domanda il titolare dovrà affrontare un procedimento di registrazione in ciascuno dei Paesi per cui si richiede la tutela. Per tanto il titolare di un diritto al termine della procedura sarà titolare non di un solo titolo (marchio o disegno e modello internazionale), ma di un fascio di titoli (es. marchio internazionale + marchio Uk + marchio Us... a seconda dei Paesi richiesti in fase di domanda o successivamente e che hanno concesso la registrazione). Ciò significa che è ben possibile che a fronte di una domanda fatta per esempio per 5 Paesi il marchio o disegno e modello venga concesso (registrato) solo per esempio in 3 Paesi. L’Ue aderisce all’Ompi anche come organizzazione sovranazionale, quindi è possibile estendere una domanda internazionale di marchio o disegno e modello direttamente a tutti gli stati membri Ue: gli Stati Ue aderiscono sia singolarmente sia come parte dell’Ue, sarà quindi possibile per es. registrare un marchio nei singoli Paesi Ue oppure direttamente per tutti i Paesi Ue. A seguito della Brexit ci saranno pertanto consegUenze per i marchi/ disegni e modelli internazionali che coinvolgono l’Ue. Anche questa organizzazione ha pubblicato alcunr comunicazioni ufficiali in merito alle possibili consegUenze di un recesso senza accordo cd. no deal Brexit ( comunicazione 22 marzo 2019 ‘United Kingdom: statutory instrument providing for continUed protection in the united kingdom to designations of the european union under the madrid system in case of a no-deal brexit’). Si segnalano le questioni di maggiore rilevanza per i titolari di un marchio/disegno internazionale esteso all’Ue. Per ciascun marchio/ disegno modello internazionale per cui sia designata l’Ue prima del giorno del recesso l’Ukipo (Uk intellectual property office) creerà automaticamente una nuova registrazione senza costi. La nuova registrazione Uk sarà governata dalle leggi nazionali e sarà indipendente rispetto alla registrazione internazionale. L’argomento è molto ricco L’AUTORE di sfaccettature e sviluppi non ancora prevedibili che Avv. Serena Corbellini Legal advisor JJ Gaming srl affronterò in successivi arserena.corbellini@jjgaming.it ticoli.

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NetEnt La forza del cambiamento PROMOSPACE

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Di fronte all’evoluzione dei mercati e delle abitudini di gioco, l’azienda svedese arricchisce ancora il suo catalogo. Con tante novità in vetrina ad Ice London. GIOCARE GIO CONGUSTO

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“I

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nostri prodotti di punta hanno mantenuto posizioni ai vertici dell’industria perché non siamo mai soddisfatti. In un settore in rapido movimento come il nostro, innovazione e adattabilità sono gli ingredienti chiave per la longevità. Cerchiamo costantemente di migliorare i nostri prodotti in linea con gli sviluppi del mercato e spostare le preferenze dei consumatori per garantire non solo di rimanere pertinenti ma di impostare tendenze che ispirano il cambiamento”. Parola di Therese Hillman, chief executive officer di NetEnt, che così riassume la mission dell’azienda, fornitrice premium di sistemi di gioco utilizzati da alcuni dei maggiori operatori online del mondo. “Vorrei anche sottolineare il forte retaggio di NetEnt, la nostra esperienza di lavoro nei mercati regolamentati e la nostra rete di distribuzione con oltre 200 clienti come parti chiave del nostro successo e qualcosa di unico tra i fornitori. Al centro della nostra attività c’è il nostro portafoglio di giochi Rng (Random number generator, generatore di numeri casuali che è alla base di tutti i titoli online, Ndr) che ha costruito il forte ruolo che abbiamo in questa industria. Ciò che è coerente in NetEnt è il nostro impegno nel fornire intrattenimento di alto livello per i giocatori, che a loro volta guidano i risultati per i nostri operatori partner. Nel corso della nostra vita THERESE HILLMAN CEO DI NETENT abbiamo sviluppato titoli che hanno davvero superato la prova del tempo, con giochi come Starburst, Dead or Alive e Gonzo’s Quest - giochi a marchio nostro che continuano a essere i preferiti dai giocatori anni dopo il rilascio. Anche il nostro portafoglio di giochi realizzati in collaborazione con marchi esterni è un prodotto che distingue NetEnt in questa industria. Con titoli come Vikings, Narcos e Scudamore Super Stakes, NetEnt ha plasmato il modo di lavorare con i contenuti di marchio nell’industria”, ri-

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corda la Ceo. Un catalogo come sempre in corso di ampliamento, che si arricchirà di diverse novità, in vetrina alla prossima edizione di Ice London, dal 4 al 6 febbraio. “Come sempre, abbiamo alcune sorprese da svelare. Nel vero stile NetEnt abbiamo lavorato su alcuni contenuti di marchio entusiasmanti per unirci ai ranghi di Jumanji e Vikings. L’innovazione è stata diffusa nei nostri studi di sviluppo negli ultimi mesi e siamo pronti a svelare nuovi concetti volti a scuotere lo status quo. I regolamenti restrittivi stanno costringendo i casinò a rivolgersi a incentivi non-bonus come mezzo per attirare i giocatori, il che significa che i jackpot progressivi, ad esempio, stanno crescendo. Aspettatevi grandi cose in quest’area e molto altro ancora mentre NetEnt continua a pensare in grande e a riflettere sulla costruzione di qualcosa di più del semplice ‘gioco’ per migliorare il viaggio del giocatore attraverso il nostro vasto portafoglio”, prosegue Hillman. Fra le ultime release dell’azienda spiccano il lancio della nuova interfaccia mobile per la Live Roulette e della piattaforma di aggregazione NetEnt Connect. “La nuova interfaccia fa parte di una serie di aggiornamenti e nuovi rilasci nel portafoglio di NetEnt Live che hanno fissato nuovi standard nella verticale di prodotto. La riprogettazione include un’interfaccia migliorata per entrambe le modalità verticale e orizzontale e prestazioni ottimizzate in entrambe le visualizzazioni dello schermo. In definitiva, gli aggiornamenti elevano l’esperienza di gioco per i dispositivi mobili e sfruttano lo stile di gioco in movimento. Le preferenze degli utenti nel settore dei casinò live si sono spostate rapidamente, con i dispositivi mobili che stanno diventando sempre più dominanti e la nuova interfaccia utente per la Live Roulette ci consente di capitalizzare questo significativo sviluppo del mercato. NetEnt Connect ha segnato la nostra prima incursione nel settore dell’aggregazione dei contenuti. Dopo un lancio ‘soft’ di successo nel dicembre dello scorso anno la piattaforma sta crescendo rapidamente con diversi nuovi operatori di vari mercati collegati. La velocità di integrazione è ciò che distingue NetEnt Connect, con il resto del portafoglio di 99 giochi di Red Tiger che viene rapidamente aggiunto per unirsi alla collezione di lancio beta iniziale, così come il suo innovativo Timed


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Jackpots”, anticipa l’amministratore delegato. Uno slancio che prova, una volta di più, quanto è importante il settore live online per l’attività di NetEnt. “Negli ultimi dodici mesi abbiamo investito in modo significativo nella linea di prodotti, attuando un’interfaccia utente aggiornata per una migliore esperienza del giocatore e prodotti come la nostra nuova Auto Roulette e Network Branded Casino sulla nostra rete di clienti. Ogni nuova funzione e design sono stati testati con gruppi di discussione che forniscono feedback preziosi per il processo di sviluppo e hanno un’attenzione più incentrata sul giocatore. C’è ancora molto spazio per l’innovazione in Live Casino e continueremo a investire nel nostro portafoglio di prodotti. Il passaggio al mobile giocherà un ruolo enorme nell’evoluzione dell’industria, motivo per cui NetEnt si sta concentrando sull’ottimizzazione per gli smartphone. Gli stili di gioco variano tra i giochi e creare un’esperienza davvero intuitiva su tutti i dispositivi e gli orientamenti per Blackjack, Roulette e Poker richiede tempo e considerazione. Ci rendiamo conto che l’ottimizzazione del gioco sia verticale che orizzontale è un atto di bilanciamento, poiché i giocatori si aspettano una transizione graduale tra i due per un gioco ininterrotto. Vediamo anche una crescente domanda per giochi che sono ibridi tra i casinò live e i classici contenuti Rng”, dice ancora Hillman. Una domanda in crescita anche in Europa e in Italia, mercati particolarmente importanti per l’azienda, nonostante l’entrata in vigore – o lo studio - di nuove normative penalizzanti per gli operatori, divieto di pubblicità in testa. “La modifica della regolamentazione è una forza potente nell’industria europea del gioco in grado di causare enormi cambiamenti del mercato. La frammentazione dell’Europa significa che alcuni mercati stanno chiudendo le porte mentre altri le stanno aprendo. Le imminenti sfide nel mercato del Regno Unito sono

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ampiamente segnalate, e si spera che la Svezia possa superare il periodo tumultuoso iniziale mentre l’industria online appena regolamentata si adegua alle realtà della legislazione. Dall’entrata in vigore del divieto di pubblicità italiano, abbiamo visto che gli operatori del retail stanno chiaramente superando i marchi più piccoli solo online. Tuttavia, sappiamo che l’Italia ha una forte tradizione di gioco e pensiamo ancora che il casinò e l’online abbiano un futuro brillante lì. Con l’attuale regolamentazione ci sono ancora modi per comunicare direttamente con i giocatori entro i limiti della legge. Lavorare nei mercati regolamentati è in linea con la nostra strategia generale e accogliamo con favore iniziative e regolamenti che mirano a rafforzare la protezione dei giocatori e garantire mercati sostenibili per giocatori, operatori e fornitori”. Nuove sfide da affrontare, anche nel settore B2B, come rileva ancora la Ceo. “Il settore dei casinò online ha raggiunto un livello di maturità che favorisce fusioni e acquisizioni, sostenendo una crescita costante che lo ha reso una proposta attraente per gli investitori esterni per molti anni. Anche i mercati frammentati, gli effetti delle normative e l’aumento della concorrenza hanno probabilmente contribuito al volume degli accordi tra i fornitori esistenti e il ritmo delle attività difficilmente rallenterà presto. Per gli operatori del mercato l’acquisizione può offrire importanti vantaggi in termini di miglioramento ed espansione delle linee di prodotto, aumento dell’accesso ai talenti, capacità di condividere le risorse e favorire l’innovazione. L’acquisizione di RedTiger di NetEnt la scorsa estate, ad esempio, ha già aperto opportunità per la nostra presenza internazionale combinata e portata geografica. Gli aspetti complementari dei nostri portafogli e l’esperienza, le capacità e le idee collettive hanno creato un focolaio di collaborazione che sta offrendo nuovo valore per noi, nonché per i nostri partner e giocatori”.

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NetEnt porta i giocatori in un emozionante safari attraverso le meraviglie delle pianure africane con Serengeti Kings, il primo gioco nel suo portafoglio che include una funzione di buy-in per saltare direttamente ai giri gratuiti. Questa video slot 5x4, con linea di pagamento fissa da 26, mantiene i giocatori impegnati con un’attivazione garantita delle funzioni ogni 12 giri, offrendo una giocabilità ciclica unica che si alterna tra tra Lion Spins e Panther Spins, creando potenziale per grandi vincite. Nel round Free Spins, assegnato agli esploratori più coraggiosi di Serengeti, i simboli di alto valore possono apparire impilati e le funzioni Lion e Panther vengono attivate simultaneamente per creare simboli jolly con moltiplicatori. Serengeti Kings offre anche un approccio innovativo all’acquisto direttamente nella funzione Free Spins con una scelta basata sull’abilità per i giocatori che vogliono tuffarsi nell’azione e giocare al massimo. Il titolo coinvolgente ha un ritorno al giocatore del 96,2 percento e regala un’esperienza di volatilità medio-alta, portando i giocatori in un’avventura epica con i più grandi safari Kings dell’Africa.

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A STEP INTO THE FUTURE February has always been the month of Ice, the London gaming fair that enhances the industry and drives progress

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O EWA BAKUN

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nly one thing is sure in the gaming world: news never fails. Not from the point of view of products and services, which evolve and follow one another at a frantic pace, hand in hand with technological progress, but not even in terms of regulation, with national legislators who, in addition to pursuing the development of the industry, must deal with the different emerging perceptions and with the pressures of politics and public opinion that increasingly impose even drastic choices towards the sector. Italian operators are well aware of this, cut down by various restrictions and prohibitions (such as that of advertising imposed by the Dignity decree, which has become famous worldwide because it is excessive) and subjected to the media pillory and political guillotine now every day. But about that, unfortunately, it’s the same the world over, with

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several nations that are adopting restrictions (but not absolute prohibitions, like us) to nurture a not well defined electoral consensus. An intersection of situations that raises questions that are not easy to solve for professionals (and not even for regulators), with increasingly large investments to be made to remain on the market and an increasingly uncontrolled competitiveness, while spaces and possibilities for do business decrease. But it is just in this confusion that it becomes fundamental to stop and reflect, looking around and also looking ahead, to what the future offers, but also deepening the more topical issues that affect industry and markets. That’s what trade fairs are (still today), and none like the London Ice, as regards the gaming sector, offers such a complete, in-depth and therefore global scenario, able to guide and influence the choices of all stakeholders involved in the industry. Legislators included. Like every edition, there is no lack of food for thought and extremely topical issues this year too, proposing


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Within the framework of the Wrb - World Regulatory Briefing, hosted by the Ice Vox conference cycle of the Ice London 2020 fair, Gioco News offers a focus on the Italian market focused on recent regulatory changes, in parallel with updates relating to: United Kingdom, Germany, Holland, Sweden, Ukraine and others that will take place in parallel tables.

ENGLISH PAGES A cura di Natasha Crisantemi

Thuesday 4th february, h 12:30 - 13:10 am European Roundtables

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How is the market changing with the new government laws? Between restrictions and new opportunities, new tenders for land and online games are outlined. What impact does the ban on advertising have on the Italian and global market?

focus on eSports with the investment into the eSports arena; in addition to extension of land-based casino education to a broader investigation of how hospitality tech can enhance consumers’ experiences, exciting keynotes by Tom Watson, Usain Bolt and Danny Rogers. But there are also new start-ups pitching on the Pitch ICE theatre and growing fundraising efforts through the Consumer Protection Zone”. Esports, therefore, are at the center of Ice 2020: what do you expect from this phenomenon? “We have been looking at eSports for a number of years, but ICE 2020 marks a proper, full-fledged investment, testimony to our confidence of how eSports can transform the industry. There will be a large eSports arena with tournaments so that our visitors can have the spectators’ experience themselves, plus eSports conference running alongside to learn more about this phenomenon”. What role will Italy play in this edition of Ice in terms of exhibiting companies and visitors? “Italy, as one of the largest gambling markets in the world, will be present amongst our exhibitors, but also through the sessions offered at ICEO VOX, with a whole roundtable dedicated to the discussion of the impact of the advertising ban and the changes to the licensing procedure”. As is well known, Italy was the first country to introduce a total ban on advertising for games. What influence is this event having on the international regulatory scene? “Clearly, over aggressive advertising of gambling and betting is the industry wide topic now and Italy’s total ban can offer interesting lessons to those jurisdictions, like Spain, that are considering such drastic measures”.

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FOCUS ON ITALY

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Gioco News Panel at Ice Vox 2020

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the challenges of each segment and each country. As explained by Ewa Bakun, director of the “Insight and Engagement” division of Clarion Gaming, the company organizing the event, in this interview given to Gioco News, in which she explores the news and contents of the fair. With a particular look at Italy, to which the fair also dedicates a special study with the panel organized by Gioco News within the World regulatory briefing hosted in the Ice Vox conference section. What are the main topics that are addressed in this edition of Ice? “As always, there is a whole diversity of topics across International Casino Conference, Hospitality Summit, World Regulatory Briefing, Modernising Lotteries, Cybercrime, Marketing and Advertising at ICE VOX, free to attend country briefings, seminars on tribal gaming, Diversity & Inclusion, Consumer Protection and startups at Pitch ICE theatre. The key topics are around consumer protection, growing regulatory pressures, review of the Gambling Act in the UK, opening of new markets, such as Ukraine or Germany, hospitality and integrated resorts, industry reputation and public perception and, of course, innovation”. What news does the event have compared to previous years? “Lots of new developments at ICE 2020, with the whole

ice london a step into the future

SPEAKERS • Quirino Mancini, Partner Tonucci and partners • Marco Castaldo, Ceo of Microgame • Ludovico Calvi, President Global lottery monitoring system • Marco Trucco, Associate Director International Marketing, The Stars Group • Christian Tirabassi, Senior Partner Ficom Leisure

LONDON

ICE VOX Conference | WrB – World Regulatory Briefing

in partnership with

ITALY C O M E C A M B I A I L M E R C ATO C O N L E N U O V E LEGGI DEL GOVERNO? TRA RESTRIZIONI E N U O V E O P P O R T U N I TÀ , V E N G O N O D E L I N E A T E N U O V E G A R E D 'A P PA LT O P E R I GIOCHI TERRESTRI E ONLINE.

HOW DOES THE MARKET CHANGE WITH THE NEW LAWS OF THE GOVERNMENT? BETWEEN RESTRICTIONS AND NEW OPPORTUNITIES, NEW TENDERS FOR LAND-BASED AND ONLINE GAMING ARE OUTLINED.

C H E I M PAT T O H A I L D I V I E T O D I P U B B L I C I TÀ S U L M E R C ATO I TA L I A N O E GLOBALE?

W H AT I M PA C T I S T H E A D V E R T I S I N G B A N H AV I N G O N T H E I TA L I A N A N D G LO B A L MARKET?

Martedì 4 febbraio 2020 h 12:30 – 13:10 European Roundtables

Tuesday 4th February 2020 h 12:30 – 13:10 am European Roundtables

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politica

The Ip protection of gaming at the Brexit test IMAGINATION IN THE GAMING SECTOR HAS TO DEAL WITH THE NEXT EXIT OF THE UNITED KINGDOM FROM THE EUROPEAN UNION

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rexit, the measure voted by the United Kingdom in the referendum of 23 June 2016 for leaving the European Union, will have important consequences for the protection of intellectual property (trademarks, designs, licenses and copyrights). Intellectual property is in itself transnational and so protection is and must be, so that it can be effective: a patented gaming machine, a game layout or simply products marked with a certain distinguishing mark can and must be able to circulate in every part in the world, and simultaneously protection must be ensured for all markets in which the product or service is or will be marketed. However, the protection of trademarks, licenses and designs is territorial, that is to say they are valid for the designated country or countries, and therefore in which protection is requested or subsequently extended. For this reason, there are various international treaties that harmonize the related legislations, and international and supranational organizations that allow them to make a request for protection with a wider territorial scope than that of a single state: the main ones as far as we are concerned are Euipo (Europe-

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by Serena Corbellini

an intellectual property organization) and Wipo (World intellectual property organization). THE EUROPEAN BRAND/DESIGN AND MODEL Euipo is the European intellectual property office that allows the registration of trademarks and designs valid in all Eu countries: the application is unique and the trademark or design and model registered to the Euipo is equivalent to a registration made simultaneously in all Eu countries. The European trademark is a single title that corresponds to a national trademark in each of the Eu member states. Furthermore, the registration procedure, in addition to any judgment on the trademark/design or model, is unique and is carried out to the Euipo and possibly to others Eu justice bodies. This means that a European trademark (Mue) as well as a Community model (Dmc) is valid simultaneously in all Member States of the European Union, therefore it is not possible, for example, to imagine a Mue or Dmc with the exclusion of a Member State. It follows that the exit of the United Kingdom from the Eu has serious impact on the activity of the Euipo and on the validity of the related titles, for this reason the Euipo has for some time provided for dedicating large spaces to the Brexit subject, in order to respond to the


THE IP PROTECTION OF GAMING AT THE BREXIT TEST

questions of the holders of a Mue or Dmc. Euipo has published on its home page a ‘Brexit info Hub’, which contains all the clarification measures taken by the office to clarify any doubts about the consequences on Mue and Dmue following the exit of Great Britain from the EU. From the withdrawal date, in fact, the Eu rules on trademarks, designs and models will no longer apply to the United Kingdom, unless there is a withdrawal agreement that provides for different rules. Euipo has published a document containing questions and answers to the main questions of those who have or intend to file a European trademark that somehow involves the United Kingdom (Euipo communication 18 January 2018 on the impact of the United Kingdom’s withdrawal from the European Union on the European Union trademark and on the Community design and model and Communication of 22 February 2019 “Additional general guidelines of Euipo for rights holders and representatives’). The most important issues for Mue and Dmc (No deal Brexit) holders are highlighted, unless a withdrawal agreement between the United Kingdom and the Eu follows. 1. Can Uk citizens and companies based in this country hold an European Union trademark? Yes, any natural or legal person can be proprietor of a Eu trade mark/file a Eu trade mark application, irrespective of its nationality or establishment. Nothing will change in this regard. 2. Are Eu trade marks protected in the UK? Eu trade marks are protected in the Eu and not in third countries. As from the withdrawal date, Eu trade marks registered prior to that date will cease to be protected in the UK. Likewise, Eu trade marks registered as of the withdrawal date, are not protected in the UK, irrespective of whether they were filed before or after that date. 3. Can the (former) ‘Uk part’ of an Eu trade mark be transformed into a Uu trade mark (application)? Eu law does not offer any legal basis which would allow for a prospective (that is before the withdrawal date) ‘partial transformation’ of an Eu trade mark into a Uk trade mark (application). Nor does it allow for such transformation to be made retroactively (that is as of the withdrawal date). 4. Is English a language of the Eu Intellectual Property Office? English is one of the languages of the Eu Intellectual Property Office pursuant to Art.The UK’s withdrawal from the Eu does not affect this rule. 5. Can English be a language of Eu Intellectual Property Office proceedings? English being both one of the official languages of the Eu as well as one of the languages of the Eu Intellectual Property Office, Eu trade mark applications can be filed in that language, and English can also become language of proceedings before the Eu Intellectual Property Office. 6. Is the situation with respect to Community design different from that of Eu Trade Marks?

In principle not. The foregoing answers given with regard to Eu Trade Marks apply mutadis mutandis to the Community Design Regulation. THE INTERNATIONAL BRAND/DESIGN AND MODEL Ompi (Wipo - World intellectual property organization) is the global organization for intellectual property that allows the registration of trademarks and designs in all countries joining the international treaties: the application is unique and allows obtaining a registration valid for each of the member states requested within or after the application, and for which the relative registration fees have been paid. Compared to European trademarks or designs, international trademarks or designs are not unique, but for each application the owner will have to face a registration process in each of the countries for which protection is sought. Therefore, the holder of a right at the end of the procedure will not only own one title (trademark or international design and model), but a bundle of titles (e.g. international trademark + Uk trademark + Us trademark... depending on the Countries requested at the time of application or subsequently and which have granted registration). This means that it is quite possible that against an application made for example for 5 countries, the trademark or design and model will be granted (registered) only for example in 3 countries. The Eu also joins the Ompi as a supranational organization, so it is possible to extend an international application for a trademark or design and model directly to all Eu member states: Eu states join both individually and as part of the EU, it will therefore be possible for example Tt register a trademark in the individual Eu countries or directly for all Eu countries. Following Brexit, there will therefore be consequences for international brands/designs and models involving the Eu. Also this organization has published some official communications regarding the possible consequences of a withdrawal without agreement cd. no deal Brexit (communication 22 March, 2019 ‘United Kingdom: statutory instrument providing for continUed protection in the united kingdom to designations of the european union under the madrid system in case of a no-deal brexit’). The most important issues for owners of an international trademark/design extended to the Eu are highlighted. For each international trademark/design model for which the Eu is designated before the day of withdrawal, the Ukipo (Uk intellectual property office) will automatically create a new registration at no cost. The new Uk registration will be governed by national laws and will be independent of international registration. The topic is very rich in THE AUTHOR unpredictable aspects and developments that I will Avv. Serena Corbellini Legal advisor JJ Gaming srl address in subsequent arserena.corbellini@jjgaming.it ticles.

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sponsorship of sports clubs by sports wagering companies has now become common around the world, this phenomenon is particularly true for football. Betting operators have always tried to legitimize themselves in the market, by approaching the world of sport with an important following of supporters. This has enabled many authorized concessionaires on the one hand to effectively support the world of sport and, on the other hand, to build awareness and loyalty to their brand. Unfortunately, we have also seen several cases of commercial agreements and sponsorships of individuals who, despite operating in a gaming market without concession or authorization, can become sponsors of teams, for example football, even of very prominent ones. There are many consequences for this phenomenon and they are basically negative since they undermine both the credibility of regulated betting market models and the business ethics of sports clubs. As a result, it is essential for legislators worldwide to define a compliance protocol for sports clubs with respect to

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It is sometimes not so easy for the consponsorships with gaming operators sumer to distinguish an authorized ganot authorized to operate in a particular ming operator by one who has no right market. to manage the betting collection in a reThe links between organized crime and gulated market. In fact, in some countrigaming operators without any conceses, the cases for which the services and sion and/or authorization and engaged products offered by these subjects are in money laundering, fraud and manifar more competitive than authorized pulation of sports results are, unfortuconcessionaires are quite common, nately, well known. This phenomenon also because they are not subject to the is particularly evident in Asia. Already in same regulatory obligations. If then they 2014, a report published by the Sorbonne are also sponsors of sports clubs with University and the International Center an important fan base, well distributed for Sport Security (ICSS) estimated that throughout the country, assuring their criminal organizations were laundering visibility but above all legitimacy, their $140 billion a year for match fixing and offerings become even more difficult to illegal bets, with 53 percent of illegal bets challenge. coming directly from the Asian continent. The lack of clear provisions and penalMost gaming operators are absolutely ties for all the players involved (gaming authorized concessionaires and opeoperators, sports clubs, regulators) is frerate in a completely lawful way within quently the main cause for the proliferaregulated markets, where in addition tion of the phenomena mentioned aboto paying taxes they also respect the ve. For this reason, the exchange of best provisions on responsible gaming. In practices between legislators, politicians many markets, the same concessionaiand regulators becomes fundamental, res would be subject to significant admiin the interests of safeguarding rules nistrative and financial penalties if they and transparency. violated the standard provisions. Unfortunately, they are the same who face unfair compeLudovico Calvi tition from entities operating • President of Global Lottery Monitoring illegally and who have consiSystem Executive Committee • Member of the American Gaming derable financial means to leAssociation Sport Betting Task Force (Aga) gitimize themselves through • Member of the World Lottery Association commercial agreements with (Wla) Sports Betting Integrity Committee sports clubs.


POLITICA ROBERTO SPERANZA

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BLURRING THE TRADITIONAL LINES

by Dan Snook

While many operators blame social media for some of the industry’s ills, others, like Funstation, are embracing it

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he names “Angel and Crystal” are not exactly household names as far as the coin-op industry is concerned, but for 1.83 million people worldwide they certainly are. The pair behind the YouTube channel Plush Time Wins held a meet and greet event in London late last year and Dan Snook spoke to arcade management consultant Toby na Nakhorn to find out more. Uk Fec chain Funstation used its Shepherd’s Bush location in the W12 shopping centre to host the event, which saw hundreds of players coming from all over the country. Those at the back of the queue to meet Angel and Crystal waited for more than three hours to get the chance to chat, take photos and eventually play games with their social media heroes. Na Nakhorn, who was working with Funstation when the event was set up, was present to see the success of the appearance and is a keen proponent of leveraging the power of social media, its influencers and followers in the out-of-home amusement industry. “The West12 event was great, a real buzz,” said na Nakhorn. “Angel and Crystal just like having fun in arcades and it’s not just them - their 1.82 million followers love doing exactly the same. Funstation was the ideal location for this, as fun is what they set out to provide as well. “The day was proof positive of the benefits of events at arcades and Fecs. It gives people a reason to revisit. The face-to-face interaction, smiles and feel-good vibes of human contact in a place like this is just something that isn’t the same as being sat at home on a PlayStation or Xbox.” This is something that operations globally, not just in the Uk, need to consider in 2020. Gone are the days where simply having the right machines or location are enough on their own. These are times of the experiential. Consumers in their droves are heading out to find the latest afternoon, evening or day out, to visit locations that provide something more than simply the same they can get anywhere else: theming, bespoke menus, signature drinks, the right décor, events, a genuine welcome and all manner of Instagrammable moments.

Some may roll their eyes at the latter, but it is hugely important in this digital age where, for many, almost every moment of a day out is shared on social media. It’s something that the Funstation chain is all too aware of, hence its hosting of the event with Angel and Crystal. The Funstation chain has 10 locations across the Uk, offering a range of activities from laser tag, adventure golf and Highway bowling alongside its array of general amusement machines where its focus is on redemption games and a high quality of prizes. Each of its venues operates cashlessly with a card system, something that all too many attractions in the Uk have yet to get on board with, which is strange given that the Uk is one of the leading countries globally in cashless payments across wider society. Outside of its arcades, it also operates Volcano Falls Adventure Golf at Xscape Yorkshire, Laser Station St Stephen’s and Braehead and similar locations in Fountain Park, Edinburgh. It was the first to install a Hologate Arena in the UK in Milton Keynes, further ensuring its offerings are as far removed from traditional arcades as possible and more along the lines of real, contemporary, destination locations. At its arcade in Shepherd’s Bush, Funstation proved that the right events can get people out of their homes and away from the consoles that many blame the arcade’s well-documented woes of recent years on. “Redemption has evolved and with it, the audience,” said na Nakhorn. “In the modern era, some professional players are making a living filming and streaming redemption games online. You can see they genuinely enjoy the skill-based ones, as well as the huge amount of people who follow them. With YouTube channels like Arcade Warrior at 1.7 million subscribers, Plush Time Wins at 1.8 million and Arcade Matt hitting 1.6 million, there are hordes of truly dedicated fans of the genre.” It’s up to forward-thinking operators like Funstation to use this positively for the industry. “Five years ago, Angel found himself bored one day while studying for college,” explained na Nakhorn. “He came across videos of people on YouTube winning

from crane machines. He was fascinated to see that so many people were able to win from them consistently. After a week or so of watching others win, he decided to do it himself. “After a few months of winning prizes and gaining confidence, the channel called Plush Time Wins was born. Angel and Crystal created it as a way to share their experiences with others so that they too could feel the excitement of winning.” Since then, the pair have expanded their content to include their arcade trips, fun challenges, carnival games and worldwide adventures. Such is their global audience, they’ve appeared at events in Singapore and New York. “Plush Time Wins contacted Funstation via Instagram, I was helping with their account at the time and management were more than happy to host the event. “They are similar to how a book signing works, minus a big table,” said Angel. “We arrive and each guest in line has a chance to come up and chat, take photos, ask for autographs. We do this with every guest until everyone has had a chance to interact with us. We don’t really need a big space reserved for us explicitly, just a small table to set up and allow a line of people access. “After we finish, we then play arcade games with the guests that are still at the venue. This portion is not systematic, we play games with people randomly.” Na Nakhorn explained that long past an event such as this, the knock-on effect of customers posting on social media is farreaching. “I hope venues like Funstation continue to collaborate with gamers like Plush Time Wins, who play for the love of it and bring added personality to arcades.” Fun is what it all boils down to. As long as operators can continue to find new ways to provide that, it will be smiles all round.

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ATRAX EXPO QUANDO IL GIOCO TOGLIE IL VELO AL DIVERTIMENTO L'amusement, il divertimento e i parchi a tema sono al centro di Atrax Expo, l'appuntamento per operatori del settore e per appassionati che si svolge a Istanbul dal 13 al 15 febbraio

I

stanbul capitale, se non della Turchia, del gioco senza vincita in denaro. Succede dal 13 al 15 febbraio, quando la storica città ospita Atrax Expo, la fiera che mette al centro l’amusement e il divertimento. Il direttore generale della fiera Nergis Aslan spiega a Gioco News, che ne è media partner, quali sono i punti di forza di questa edizione. “Anche quest’anno, Atrax Exhibition si prepara a presentare grandi novità in questo settore. Riunendo tutte le parti interessate del settore dell’attrazione, degli eventi, dei parchi e del divertimento più in generale, quest’anno Atrax sarà organizzata in concomitanza con Vendex Technologies e VendingEx Technologies. Organizzando contemporaneamente, Atrax e Vendex Exhibitions, le uniche fiere specializzate dei settori, l’obiettivo è offrire maggiori opportunità commerciali e di collaborazione con un maggiore potenziale di visitatori e anche creare una potente sinergia tra due settori. Alla mostra in cui la sede sarà sud-

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divisa in base a categorie e settori, il padiglione 10 sarà caratterizzato principalmente da distributori automatici mentre il padiglione 11 sarà caratterizzato da parchi di divertimento, parchi a tema e centri di attrazione. Quest’anno, con il tema ‘Happy cities’, Atrax porta in primo piano progetti di attrazione e di divertimento che creano maggiori opportunità di socializzazione e si concentrano sulla felicità degli abitanti delle città. Oltre agli investimenti fatti dal settore privato, il punto focale del processo di sviluppo di ‘Città felici’, sono le amministrazioni locali e i loro progetti. I Comuni, infatti, stanno costruendo aree ricreative a tema più grandi e più versatili”. Direttore Nergis Aslan, come è cambiato il settore dei giochi in Turchia nel corso degli anni? “L’industria dei parchi di divertimento e delle attività ricreative in Turchia continua a crescere con nuovi progetti. Il crescente interesse da parte di Comuni, hotel, centri commerciali, complessi residenziali, investitori turistici, proprietari di parchi a tema e parchi divertimento e aziende, aiuta l’industria a crescere con numeri a due cifre. La Turchia è in fase di ristrutturazione con nuove strutture per il divertimento.

Nell’ambito di questa grande mutazione, Atrax che, in quanto unica fiera specializzata della Turchia e della regione, riunisce sotto lo stesso tetto gli attori del settore dei divertimenti, dei parchi e delle attività ricreative, aiuta il settore a crescere e offre nuove opportunità commerciali. In quanto fiera internazionale, Atrax offrirà ai suoi visitatori professionali di tutto il mondo le ultime innovazioni, tecnologie e servizi tramite le sue società partecipanti al centro espositivo di Istanbul dal 13 al 15 febbraio 2020. I Comuni che desiderano offrire servizi innovativi per soddisfare le esigenze di divertimento delle persone di tutte le età che vivono in città e nei sobborghi, hanno iniziato a creare grandi aree di divertimento che comprendono parchi a tema, campi sportivi, campi da gioco per bambini, parchi musei, giardini per hobby, aree di eventi e festival e anelli di pattinaggio. Questa grande evoluzione sia nelle grandi città che nei distretti continua a innescare la crescita del settore dei divertimenti, dei parchi e delle attività ricreative in Turchia. In Turchia, gli hotel hanno iniziato a offrire ai loro visitatori opzioni di divertimento più diverse per attirare più visitatori e migliorare la fedeltà dei visitatori”. (Rf )


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ATRAX EXPO WHEN THE GAME TAKES THE VEIL OFF THE FUN

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the world the latest innovations, technologies and services through its companies participating in the Istanbul exhibition center from 13 to 15 February 2020. Municipalities that offer innovative services to meet the needs of entertainment of people of all ages who live in the city and in the suburbs, have started to create large areas of entertainment that live theme parks, sports fields, playgrounds for children, parks museums, hobby gardens, areas of events and festivals and skating rings. This great evolution both in the big cities and in the districts continues a growth in the growth of the entertainment sector, parks and recreational activities in Turkey. In Turkey, hotels have started offering their visitors more diverse entertainment options to attract more visitors and improve visitor loyalty”. LEAVVENTURE DAROONEY

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tion and entertainment projects to the fore that create more socialization opportunities and focus on the happiness of city dwellers. In addition to the investments made by the private sector, the focal point of the ‘Happy Cities’ development process are local administrations and their projects. Municipalities, in fact, are building larger and more versatile themed recreation areas”. Director Nergis Aslan, how has the gaming industry in Turkey changed over the years? “The amusement park and leisure industry in Turkey continues to grow with new projects. The growing interest from Municipalities, hotels, shopping centers, residential complexes, tourist investors, owners of theme parks and amusement parks and companies, helps to grow with double-digit numbers. Turkey is undergoing renovations with new entertainment facilities. As part of this major change, Atrax which, as the only specialized trade fair in Turkey and the region, brings together players from the entertainment, parks and leisure activities sector under one roof, helps the sector develop and offers new opportunities. Commercial. As an international fair, Atrax offers its professional visitors from all over L’ORA DEL GIOCO

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international fair in the gaming sector is scheduled in Istanbul, Turkey, from 13 to 15 February. This is the Atrax Expo, the fair that focuses on amusement and fun. The general manager of the fair Nergis Aslan explained to Gioconews what are the strengths of this edition. “Also this year, Atrax Exhibition is preparing to present news in this sector. By bringing together all interested parties from the sector of attraction, events, parks and entertainment in general, this year Atrax will be organized in conjunction with Vendex Technologies and VendingEx Technologies. By organizing Atrax and Vendex Exhibitions at the same time, the only specialized trade fairs in the sectors, the goal is to offer more commercial and collaboration opportunities with greater visitor potential and also to create a powerful synergy between two sectors. At the exhibition in which the venue will be divided according to categories and sectors, hall 10 will be mainly characterized by vending machines while hall 11 will be characterized by amusement parks, theme parks and attraction centers. This year, with the theme ‘Happy cities’, Atrax brings attrac-

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Amusement, fun and theme parks will be at the center of Atrax Expo, the appointment for sector operators and enthusiasts that will take place in Istanbul from 13 to 15 February.

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EVENTS & AMUSEMENT EXPO TOKYO IL GIAPPONE PUNTA SUGLI ESPORT

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Settima edizione per la fiera nipponica che quest'anno mette al centro anche gli sport elettronici

Giappone dà il benvenuto alla settima edizione di Event & amusement Expo Tokyo, un momento di grande approfondimento a livello mondiale sul settore del gioco, a 360 gradi. Dal 5 al 7 febbraio, infatti, si svolgeranno a Makuhari Messe, a Chiba, una serie di eventi che daranno luce all’industria del gaming dal punto di vista del gioco, della costruzione degli apparecchi, dell’intrattenimento ma anche degli sport elettronici. A parlarne è Megumi Yanai, amministratore delegato di Int’l Sales & Marketing, che a Gioco News spiega le caratteristiche della fiera di quest’anno. Quattro eventi incentrati su giochi, intrattenimento, sport e business: quali sono le caratteristiche? “Lo spettacolo è stato lanciato sette anni fa per contribuire alla crescita del mercato dell’intrattenimento dal vivo, fornendo una piattaforma di business per scoprire facilmente prodotti professionali e fare affari in loco. In questa edizione, abbiamo lanciato una zona speciale denominata Esports Business World (all’interno di Live Entertainment Expo Tokyo) per la raccolta di eSport, prodotti e servizi relativi ai giochi. Questa zona è riservata ai visitatori ed è divisa in vari settori: pubblicità, marketing in aziende, squadre e atleti in eSport, media, ecc.. Event & amusement Expo Tokyo,

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Sports Business Expo Tokyo, Local Value Creation Expo sono i tre spettacoli in concomitanza con Live Entertainment Expo Tokyo. Event & divertimenti Expo Tokyo non è solo per i professionisti, ma anche per le aziende che stanno valutando di organizzare eventi. Sports Business Expo Tokyo è stato lanciato tre anni fa per rendere più attrattiva l’industria sportiva. La Local Value Creation Expo riunisce i governi locali di tutto il Giappone e parteciperanno anche agli spettacoli simultanei per vedere gli ultimi show dal vivo, giochi, eventi e prodotti sportivi. Ciò porta alla diffusione di questi prodotti in tutto il Giappone. Gli spettacoli simultanei producono un grande effetto sinergico, riunendo una varietà di espositori e visitatori provenienti da una vasta gamma di settori sotto lo stesso tetto. Inoltre, la dimensione dello spettacolo di questa edizione è la più grande di sempre, con 560 espositori e 33mila visitatori. Confidiamo nel fornire le migliori opportunità commerciali sia agli espositori che ai visitatori per incontrare i giusti partner commerciali e tenere buoni incontri d’affari”. Quali sono gli obiettivi delle quattro fiere? “Abbiamo deciso di organizzare queste fiere per raggiungere alcuni obiettivi come contribuire all’attivazione e all’internazionalizzazione di

ciascun settore attraverso l’organizzazione di expo di valore; aiutare le compagnie internazionali a entrare nel mercato giapponese e ad aumentare le loro attività in Giappone; tenere mostre di qualità in cui i visitatori provenienti dal Giappone e da tutto il mondo possono confrontare prodotti, tecnologie e servizi e fare del Giappone la migliore piattaforma di business B2B in Asia”. Il Giappone, secondo lei, è un Paese in crescita dal punto di vista dell’industria dei giochi e dell’intrattenimento? “Assolutamente sì. Il Giappone è un mercato dal grande potenziale. Comprendiamo dall’esperienza che l’industria giapponese dell’intrattenimento dal vivo si stia espandendo ogni anno. In effetti, il numero di esibizioni dal vivo e di presenze sono aumentati a livello nazionale. Anche molte sale o arene di grande capacità sono attualmente in costruzione e tali strutture saranno il fattore trainante per un’ulteriore crescita. Anche l’industria degli esports è un mercato in rapida crescita. Dal momento che le aziende giapponesi ora vedono l’efficacia del business degli eSport, gli sponsor stanno aumentando rapidamente e stanno avvenendo nuovi investimenti. Secondo Gzbrain, il mercato giapponese degli eSport era di 43 milioni di dollari (4.831 milioni di Jpy) nel 2018 e raggiungerà 90 milioni di dollari (9.937 milioni di Jpy) nel 2022”. (Rf )


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EVENTS & AMUSEMENT EXPO TOKYO JAPAN FOCUSES ON ESPORT

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where visitors from Japan and around the world can compare products, technologies and services and make Japan the best BtoB business platform in Asia”. Japan, in your opinion, is a growing country from the point of view of the gaming and entertainment industry? “Absolutely. Japan is a market with great potential. We understand from experience that the Japanese live entertainment industry is expanding every year. Indeed, the number of live performances and attendances have increased nationwide. Many large-capacity halls or arenas are also currently under construction and these structures will be the driving force for further growth. The eSports industry is also a rapidly growing market. As Japanese companies now see the effectiveness of the eSports business, sponsors are rapidly increasing and new investments are taking place. According to Gzbrain, the Japanese eSports market was 43 million dollars (4,831 million Jpy) in 2018 and will reach 90 million dollars (9,937 million Jpy) in 2022”. LEAVVENTURE DAROONEY

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Live Entertainment Expo Tokyo. Event & Entertainment Expo Tokyo is not only for professionals, but also for companies that are considering organizing events. Sports Business Expo Tokyo was launched three years ago to make the sports industry more attractive. The Local Value Creation Expo brings local governments from all over Japan together and will also participate in simultaneous shows to see the latest live shows, games, events and sports products. This leads to the spread of these products throughout Japan. The simultaneous shows produce a great synergistic effect, bringing together a variety of exhibitors and visitors from a wide range of sectors under the same roof. Furthermore, the size of the show in this edition is the largest ever, with 560 exhibitors and 33 thousand visitors. We are confident in providing the best commercial opportunities for both exhibitors and visitors to meet the right commercial partners and hold good business meetings”. What are the objectives of the four fairs? “We have decided to organize these fairs to achieve some targets such as contributing to the activation and internationalization of each sector through the organization of valuable expo; helping international companies to enter the Japanese market and increase their activities in Japan; hold quality exhibitions L’ORA DEL GIOCO

J

apan welcomes the seventh edition of Event & amusement Expo Tokyo, a moment of great deepening worldwide on the gaming sector, at 360 degrees. In February, 5 - 7, in fact, a series of events will take place in Makuhari Messe, Japan that will enlighten the gaming industry from the point of view of gaming, the construction of devices, entertainment but also of electronic sports. Megumi Yanai, Ceo of Int’l Sales & Marketing, spoke about it and explained to Gioco News the characteristics of this year’s fair. Four events focused on games, entertainment, sports and business: what are the characteristics of these events? “The show was launched seven years ago to help grow the live entertainment market by providing a business platform for easily discovering professional products and doing business on site. In this edition, we have launched a special area called Esports Business World (within Live Entertainment Expo Tokyo) to gather Esports, products and services related to games. This area is reserved for visitors and is divided into various sectors: advertising, marketing in companies, teams and athletes in eSports, media, etc. Event & amusement Expo Tokyo, Sports Business Expo Tokyo, Local Value Creation Expo are the three shows in conjunction with

PROMOSPACE

Seventh edition for the event which this year also focuses on electronic sports


attualità politica

Tra innovazione e legislazione Claudio Teodoro Costa, responsabile della Funzione monopoli di Sogei, evidenzia i nuovi compiti che la Società è chiamata a svolgere alla luce dei provvedimenti di Bilancio 2020 e dell’introduzione dell’applicativo Smart

L’

di Anna Maria Rengo

informatica al servizio dello Stato, delle sue strutture e dei cittadini. Questo il ruolo “storico” di Sogei, che da sempre svolge importantissime funzioni anche in materia di gioco. Un ruolo che si evolve, anche alla luce delle novità introdotte, a partire dal 2020, con il decreto fiscale e con la legge di Bilancio. A fare il punto per Gioco News è Claudio Teodoro Costa, responsabile della Funzione monopoli di Sogei. “Sogei, struttura strategica capace di tradurre le esigenze di innovazione dell’Amministrazione finanziaria in benefici per cittadini, imprese e istituzioni, è coinvolta nell’attuazione di numerosi interventi presenti nei due provvedimenti di fine 2019, decreto fiscale e manovra di Bilancio, attraverso l’avvio di

C L A U D I O T E O D O R O C O S TA

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nuove attività e nuovi progetti di rilevanza strategica sia per i clienti tradizionali (Agenzia delle entrate, Agenzia delle dogane e dei monopoli…) che per nuovi clienti (Presidenza del Consiglio dei ministri, Consiglio di Stato, Avvocatura dello Stato, ministero dell’Ambiente, PagoPa...). Basti pensare alla lotteria degli scontrini che dal 1° luglio 2020 consentirà a chiunque, maggiorenne e residente sul territorio nazionale, di partecipare, a fronte di ogni singolo acquisto di beni o servizi, a una estrazione con la possibilità di vincere premi fino a un miilione di euro e anche oltre nel caso di pagamento in modalità elettronica; Sogei ha già realizzato, nel corso del 2019, tutte le componenti del sistema, dall’acquisizione dei dati provenienti dai registratori telematici in dotazione ai pubblici esercizi, alla loro elaborazione e conversione in biglietti virtuali, alla procedura di estrazione con l’ausilio di un algoritmo di generazione di numeri casuali le cui proprietà di casualità e indipendenza statistica sono stati verificati e certificati da un istituto universitario appositamente selezionato. Infine, attraverso un sito internet dedicato e una web app, gli utenti potranno accedere a funzionalità pubbliche (es. rilascio codice lotteria, calendario estrazioni, regolamento di gioco, news, etc.) ma anche private (es. det-


Tra innovazione e leg islazione

taglio dei propri acquisti, biglietti virtuali maturati ed esito estrazioni). L’enorme mole di dati che affluirà nel sistema della lotteria dai circa 1,5 milioni di registratori telematici sarà gestita da soluzioni tecnologiche innovative e idonee a garantire l’accoglienza in tempo reale delle informazioni relative agli scontrini emessi salvaguardando l’integrità e la riservatezza delle informazioni, l’emissione dei biglietti virtuali per ciascun cittadino che abbia volontariamente chiesto di partecipare alla lotteria e, consentendo, dunque l’esecuzione delle successive fasi di gioco. Con particolare riferimento al settore del gioco pubblico è importante segnalare l’articolo 27, comma 1, del decreto fiscale che istituisce, a decorrere dall’esercizio 2020, il Registro unico degli operatori di gioco pubblico che rappresenta, di fatto, un’evoluzione dell’elenco dei soggetti, fino a ora rivolto esclusivamente agli operatori del settore degli apparecchi con vincita in denaro. Il progetto rappresenta un’importante occasione per razionalizzare, attraverso un unico punto di censimento, i dati di soggetti e punti vendita nonché per censire soggetti fino a oggi non presenti nelle banche dati dell’Agenzia (ad esempio titolari dei punti di ricarica dei conti di gioco a distanza, allibratori ippici…), con la finalità, esplicitata dalla norma, di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata. Dato che l’iscrizione al Registro costituirà titolo abilitativo per i soggetti che svolgono attività in materia di gioco pubblico, i sistemi operazionali in esercizio per i vari ambiti di gioco dovranno essere opportunamente adeguati per consentire l’operatività esclusivamente a soggetti che presentino una regolare e valida iscrizione. In definitiva, ci aspettiamo che l’introduzione del Registro unico garantirà all’intero comparto del gioco pubblico gli stessi vantaggi, in termini di univocità delle anagrafiche dei soggetti e dei punti fisici di offerta del gioco, trasparenza per il cittadino e controllo da parte dell’Agenzia, che l’introduzione dell’elenco dei soggetti garantì, nel dicembre del 2011, al settore degli apparecchi con vincita in denaro. In virtù dell’ampia platea a cui è rivolto, abbiamo sin dai primi mesi del 2019 avviato una fase preliminare di user experience che, partendo dai requisiti normativi, le esperienze maturate con la gestione del Ries e i requisiti espressi dall’Agenzia, ci consentirà di realizzare uno strumento maggiormente fruibile dagli utenti, perché più intuitivo e semplificato ma sempre nel pieno rispetto delle norme; siamo, quindi, pronti a supportare l’Agenzia nella stesura del decreto attuativo e ad avviare, di conseguenza, la realizzazione della soluzione”. Quanto all’applicativo Smart, ci sono dei dati disponibili sul numero dei Comuni che lo hanno già adottato? “Nel corso del 2019 Adm ha promosso con forza la diffusione di Smart ispirandosi a principi di trasparenza e collaborazione con altre istituzioni ed enti locali, partecipando con Sogei a numerosi eventi istituzionali organizzati con Anci sul territorio (com in Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia) per l’illustrazione delle

funzionalità implementate ma anche delle finalità del progetto. Alla data odierna quasi cento Comuni hanno fatto richiesta e sono stati già abilitati sebbene ci si aspetti un progressivo incremento di richieste, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”. Ci sono dei dati disponibili sul numero degli apparecchi Vlt che non rispettano gli orari previsti, nei Comuni monitorati, ovviamente? “Al fine di usufruire delle funzionalità di monitoraggio degli orari di funzionamento degli apparecchi Vlt installati nel proprio territorio il Comune deve procedere, preventivamente, all’inserimento delle fasce orarie nelle quali l’offerta di gioco è consentita sulla base della normativa vigente. Il sistema evidenzia, da quel momento in poi, le anomalie rilevate, intese come situazioni in un cui un apparecchio videoterminale si trovi nella condizione di poter consentire il gioco (contemporaneamente ‘acceso’ e ‘abilitato’) al di fuori delle fasce orarie consentite. In considerazione dell’eterogeneità delle ordinanze locali che prevedono, ad esempio, in taluni casi, non solo la disabilitazione ma anche lo spegnimento fisico dell’apparecchio al di fuori delle fasce orarie consentite, la decisione sul fatto che le anomalie evidenziate da Smart rappresentino, effettivamente, una violazione eventualmente sanzionabile è demandata interamente al Comune; per tale ragione non è possibile quantificare con certezza il numero delle effettive violazioni riscontrate. A supporto di tali valutazioni, tuttavia, è resa disponibile dal Sistema una reportistica contenente, ad esempio, il dettaglio di ciascun messaggio di cambiamento riferito a ciascuna Vlt. È utile ribadire, quindi, che Smart nasce come strumento di ausilio per gli enti locali che, pur in assenza di ordinanze specifiche sul tema del gioco pubblico, hanno, in tal modo, la possibilità di monitorare il fenomeno con dati certi e affidabili, anche al fine di assumere eventuali consapevoli decisioni in una materia così rilevante sul piano sociale”.

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attualità politica

Dalla parte dei Comuni A oltre sei mesi dal suo esordio, l’applicativo Smart comincia a fare proseliti fra le amministrazioni locali, Capitale in testa. E sullo sfondo si attende la sentenza del Tar Lazio sui ricorsi presentati dai concessionari sul suo “potenziale uso distorto”.

“P

er noi questo strumento è importantissimo, non solo perché ci permette di tenere sotto controllo i dati della spesa sul ‘gioco’ in città, ma soprattutto perché consente all’Amministrazione capitolina di rilevare, quasi in tempo reale, tutte le anomalie che il sistema registra sugli apparecchi che non rispettano gli orari di funzionamento indicati nell’ordinanza sindacale, così potendo sanzionare la violazione basandoci su dati certi e senza la necessità di intervento fisico della Polizia locale nei locali da gioco”. Arriva da Roma, e precisamente dalla vice presidente dell’Assemblea capitolina, Sara Seccia, l’assist più importante finora mai ricevuto dall’applicativo Smart, lanciato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli insieme con Sogei per monitorare i volumi di gioco su rete fisica, i dati sugli apparecchi e i punti vendita dislocati sul territorio italiano, oltre a fornire gli indici statistici in formato cartografico per mezzo di rappresentazioni a mappe di calore e, ovviamente, informazioni sul rispetto degli orari di funzionamento delle Vlt.

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di Francesca Mancosu

Fra i circa 100 Comuni – su 7.982 – che finora ne hanno fatto richiesta infatti c’è la Capitale, che lo ha annunciato attraverso il sindaco Virginia Raggi agli inizi dello scorso dicembre. Ma come funziona, in concreto, il monitoraggio da parte del Comune? “Il procedimento è molto semplice: si accede alla piattaforma online, compare una mappa interattiva raffigurante il territorio di Roma sulla quale appaiono degli indicatori che avvisano delle anomalie, si clicca su uno o più indicatori e arriva la schermata relativa all’apparecchio Vlt con la descrizione dettagliata dell’anomalia rilevata. Le utenze che Roma può utilizzare sono 35, essendo un grande Comune e posso dire che in questa fase la Polizia locale svolge il suo ruolo fondamentale. La procedura prevede semplicemente che, dopo il rilievo della violazione, si scarichi il relativo report e si provveda a comminare la sanzione amministrativa mediante le forme di legge”, afferma Sara Seccia. Al momento c’è già qualche dato disponibile sul numero degli apparecchi che non rispettano gli orari, ma verrà fornito “successivamente, nel momento in cui tutto il sistema entrerà a regime, saranno attivate tutte le utenze


Dalla parte dei Com uni

necessarie e quando potremo cominciare a comparare i dati sulle diverse tipologie di gioco, online escluso chiaramente”, chiarisce la vice presidente dell’Assemblea capitolina. “Stiamo provvedendo alla comminazione delle prime sanzioni avvalendoci del sistema da remoto”.

IL PUNTO DI VISTA DELL’ANCI A prendere posizione sul tema è anche l’Anci - Associazione nazionale comuni italiani, attraverso Domenico Faggiani, responsabile del Coordinamento sulle problematiche del gioco, che nei giorni precedenti l’approvazione della Manovra ha criticato con forza l’emendamento di Giovanni Endrizzi che ha previsto la cancellazione della norma del testo originario che affidava a un decreto del Mef il compito di riordinare l’offerta di gioco (secondo quanto stabilito dall’intesa della Conferenza Unificata del settembre 2017), evidenziando che avrebbe potuto mettere a rischio tutto il lavoro fatto sull’applicativo Smart. “Purtroppo sono ancora di questo parere. Il comma 728 – articolo 1 - della legge 160/2019 (legge di Bilancio 2020) scaturito dall’emendamento Endrizzi – dispone che ‘… l’utilizzo e l’analisi dei dati registrati e trasmessi dagli apparecchi di cui al comma 727, lettere a) e b), sono riservati: a) al ministero della Salute e all’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, per finalità di studio, monitoraggio e tutela della salute e dei cittadini; b) all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, per le finalità di pubblicazione dei report nel proprio sito internet e di documentazione richiesta da Governo e organi parlamentari; c) alla suddetta Agenzia delle dogane e dei monopoli, alle forze dell’ordine ed ai soggetti istituzionali preposti, per i compiti di controllo e verifica degli adempimenti concessori e per esigenze di prevenzione e repressione del gioco illegale. Con decreto del ministro dell’Interno, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono disciplinati i criteri e le garanzie necessari al rispetto del presente comma per tutti i soggetti coinvolti nella gestione della rete telematica e nei sistemi di conservazione dei dati suddetti’. Gli Enti locali non sono indicati tra coloro che possono avere accesso ai dati. Ci auguriamo che intervenga un chiarimento, magari in sede di emanazione del decreto da parte del ministero dell’Interno, che espressamente indichi i Comuni tra i ‘soggetti istituzionali preposti, per i compiti di controllo e verifica degli adempimenti concessori e per esigenze di prevenzione e repressione del gioco illegale’. Altrimenti credo che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli non potrà più mettere a disposizione i dati, accessibili tramite Smart, almeno per quanto riguarda gli apparecchi di cui all’art. 110 comma 6 lettere a) e b) del Tulps, cioè Awp e Vlt”. Passando alla diffusione dell’applicativo Smart fra i Comuni, Faggiani rileva che “sicuramente c’è stata una

grande attenzione da parte delle amministrazioni. Dove le Anci regionali si sono attivate, a volte insieme a Federsanità, e abbiamo presentato, grazie alla collaborazione di Adm e Sogei, l’applicativo Smart, l’interesse dei Comuni è stato elevato. Sono state avanzate richieste da parte di altre Anci regionali, sollecitate dai rispettivi Comuni, per organizzare iniziative di presentazione; vedremo ora come evolverà la situazione”. L’ultimo commento del responsabile del Coordinamento sulle problematiche del gioco è per il ricorso al Tar Lazio presentato da alcuni concessionari contro l’applicativo Smart, su cui i giudici amministrativi dovrebbero esprimersi a breve e di cui diamo conto nel box qui sotto. “Se le motivazioni sono quelle che ho letto negli organi di informazione, mi sembrano assolutamente incomprensibili. L’applicativo è uno strumento che, mettendo a disposizione degli Enti locali tutta una serie di informazioni relative alla qualità e quantità di offerta di gioco sul territorio, va nella giusta direzione di dotare gli Enti locali degli strumenti che consentano di svolgere appieno il ruolo che loro spetta. Anzitutto la tutela del cittadino, e dunque anche della sua salute; la tutela dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza, che significa anche contrasto ad ogni forma di illegalità, e quindi anche tutela del gioco legale, degli operatori e dei lavoratori del settore. Sinceramente non vedo quale uso distorto i Comuni ne possano fare. Tra l’altro, Smart consente un’importante operazione di trasparenza, rispetto ad un mondo che non gode certo di una buona immagine, e questo dovrebbe far piacere a tutti coloro che hanno a cuore la tutela del gioco legale e il contrasto all’illegalità”. IN AT TESA DELLA DEL TAR LAZIO

PRONUNCIA

Dovrebbe arrivare a breve la sentenza del Tar Lazio sui ricorsi presentati da sei concessionari del gioco pubblico (Admiral, Cirsa, Gamenet, Hbg, Lottomatica e Snaitech) contro Smart. Il motivo? I “potenziali usi distorti dell’applicativo: da un lato per il Comune sarebbe semplice ritenerlo solo uno strumento per la verifica dei limiti orari, ma in realtà potrebbe metterlo in grado di omettere qualsiasi tipo di tutela dell’esercente. Poi ci sono dei problemi tecnici, perché lo strumento è unico ma le regolamentazioni orarie cambiano da un territorio all’altro ed è approssimativo definire la potenziale violazione di un apparecchio in base ad un criterio univoco, mentre è il Comune a dover valutare se c’è una violazione oppure no”, fanno sapere alcuni legali degli operatori, che si dicono sorpresi dal fatto che i Monopoli non abbiano “valorizzato il compito di ‘fare ordine’ attribuitogli dall’intesa in Conferenza Stato Regioni del 2017, e si siano limitati a recepire acriticamente i limiti orari dei Comuni”.

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spec iale e n ti di ce rtificazione

Siq Italia In prima linea sulla cyber security

Siq

è un organismo che da oltre cinquant’anni si occupa di test, valutazioni, certificazioni, calibrazione di sistemi di misurazione nell’ambito dei prodotti fisici e digitali, valuta e certifica sistemi di gestione, oltre ad essere una delle prime realtà di laboratorio europee a specializzarsi nel mondo del gaming, cyber security e sicurezza delle informazioni. Nel nostro Paese, Siq Italia Srl è presente da quindici anni ed è una realtà in continua crescita con un team specializzato di esperti nei settori del gaming Awp, online e Vlt. In più, seguendo lo sviluppo del settore che affronta le moderne tecnologie di gioco, Siq Italia è in prima linea sia nel settore della cyber security che, con il suo laboratorio dedicato, sul fronte dell’implementazione dei sistemi di gioco attraverso audit, assessment e test strumentali. Siq Italia è integrata in un contesto internazionale, nel quale opera offrendo i propri servizi basati su soluzioni complete che vengono svolte in maniera indipendente e imparziale, rilasciando rapporti e certificati riconosciuti globalmente: tutto ciò come imposto da vari standard coperti da accreditamenti con validità internazionale. Gli esperti della società hanno esperienza pluriennale certificata nel settore dei controlli software, sistemi informatici, controlli di sicurezza e della protezione integrale delle informazioni. Tutto il personale, ogni anno, è sottoposto ad aggiornamenti professionali obbligatori che permette alla struttura di porsi in anticipo nella valutazione delle vulnerabilità sulle tecnologie di prossima attivazione e di essere in prima linea di fronte alla mitigazione di problematiche zero-day. Siq Italia sarà presente allo stand N2-112 di Ice London, dove sarà pronta a rispondere a tutte le domande che le saranno sottoposte.

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speciale enti di cer tificazione

iTech Labs Una certificazione a valore aggiunto

“Le

certificazioni richiedono tempo e denaro”. È questa una opinione comune. Per molti operatori, le certificazioni sono ritenute un semplice requisito che deve essere soddisfatto prima di rilasciare i giochi al pubblico. E, pur essendo la certificazione considerata come uno step necessario, ci si mette spesso alla ricerca del prezzo più basso, trascurando totalmente i veri benefici dei test di conformità. Il beneficio più ovvio è la qualità del software. Il ritorno al giocatore (Rtp) e tutti i possibili risultati del gioco devono essere accuratamente verificati e non lasciare lacune che i giocatori possano sfruttare. Solo utilizzando software sofisticati e personale esperto, la fase di certificazione garantisce che i giochi siano robusti e stabili, l’Rtp e i pagamenti siano accurati e la logica di base sia accuratamente testata per eventuali risultati imprevisti. Nel rimanere stabili, robusti e sicuri, i giochi sono anche al sicuro da eventuali conseguenze legali che potrebbero derivare da equità e casualità non accurate. Oltre a questi fattori fondamentali, il giusto laboratorio di testing fornirà anche ulteriori vantaggi, tra i quali: consulenza con esperti del settore, test contemporanei per più giurisdizioni , stati di avanzamento costanti, un servizio rapido ed efficace nel rispetto delle scadenze. Quando la scelta del laboratorio è effettuata con saggezza, i test di conformità consentono agli operatori di rilasciare puntualmente giochi affidabili, sicuri e innovativi, anziché semplicemente giochi che “hanno superato la certificazione”. La scelta, allora, non può che ricadere su iTech Labs, un laboratorio di certificazione leader del settore, che offre servizi di certificazione in grado di portare tutti i benefici sopra elencati e per i Paesi regolamentati di tutto il mondo.

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eventi

A SAN VALENTINO IL GIOCO SI FA PIÙ DOLCE CODERE ITALIA, SISAL E GRUPPO HIT SI RACCONTANO A GIOCO NEWS: APPUNTAMENTI NELLE SALE, MISSION AZIENDALE E PROGETTI FUTURI di Roberta Falasca

CODERE ITALIA, TRA IL SOCIALE E IL BUSINESS Da sempre amore e gioco sono un’accoppiata vincente quando si parla di San Valentino. Durante questa ricorrenza che tipologia di clienti è presente nelle Gaming Hall Codere? A rispondere a Gioco News è Imma Romano, direttore delle relazioni istituzionali di Codere Italia, la quale spiega che “la nostra clientela è piuttosto fidelizzata e quindi i nostri clienti abituali conservano l’appuntamento con le nostre sale anche durante le feste più tradizionali. A San Valentino capita spesso che giungano clienti affezionati accompagnati dalle loro metà e ciò grazie al fatto che organizziamo sempre momenti speciali dedicati all’amore. Anche quest’anno abbiamo, tra le varie proposte, un menù dedicato alle coppie innamorate che verranno accompagnate, durante la serata, da test sulla compatibilità di coppia ma che misureranno anche l’audacia dei clienti single. Previsto anche un sottofondo musicale che completerà la serata con pezzi cari agli innamorati”. Direttore Romano, da un punto di vista del business, le feste italiane fanno registrare Festa di San Valentino un aumento della clientela rispetto ad altri periodi dell’anno? “Generalmente è il periodo natalizio che fa registrare la maggiore presenza in sala di clienti non abituali. Le sale bingo ben sostituiscono la tombolata tradizionale fatta a casa e consentono ad amici e parenti di darsi appuntamento senza problemi di spazio e di organizzazione. Anche in estate, quando le temperature salgono vertiginosa-

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mente nelle città, le nostre sale, dotate di aria condizionata, diventano un luogo di incontro alla maniera dei centri commerciali”. Codere Italia, da sempre impegnata nel sociale, porta avanti campagne ed eventi sulla parità di genere, sul contrasto alla violenza sulle donne e sull’importanza di innamorarsi di se stessi: che risposta avete avuto da queste iniziative? “I nostri clienti mostrano di apprezzare parecchio l’impegno che Codere mette nelle sue attività di Csr (corporate social responsability). In particolare il progetto ‘Innamòrati di Te’, per la sua vicinanza a una tematica, purtroppo sempre attuale, come quella della violenza di genere e per la sua attenzione a tutto quanto ruota intorno al mondo femminile, dalla salute alla bellezza, dalla maternità all’inclusione lavorativa, rappresenta uno dei nostri progetti cardine che si amplia e modifica a seconda dei temi e dei contesti. Quest’anno abbiamo portato ‘Innamòrati di te’ fino in Africa, in un villaggio interno del Togo”. Quali sono i progetti futuri dell’azienda? “Continueremo su questa strada, a lavorare su iniziative che rispecchino i valori aziendali di integrità, trasparenza, innovazione, efficienza ed eccellenza. Potenzieremo le attività legate al gioco responsabile, con un occhio particolare al contrasto al gioco minorile ed alla educazione e formazione sul contrasto all’illegalità e al Gap. Saremo ancora in tour con il nostro workshop ‘In nome della legalità’ e ci impegneremo nella salvaguardia delle nostre attività come nella riqualificazione della percezione sociale del nostro settore. L’Italia è un Paese ad alta mutevolezza normativa ma rappresenta una sfida alla quale non intendiamo sottrarci”.


A SAN VALENTINO IL GIOCO SI FA PIÙ DOLCE

LA RIVOLUZIONE DI SISAL WINCITY Il mondo Sisal si impegna tutto l’anno a regalare emozioni tramite i suoi eventi. Sisal racconta a Gioco News le novità del mese di febbraio grazie agli appuntamenti nelle sale Wincity. Con San Valentino, le sale si popolano maggiormente di innamorati? “Tutte le sale del network Sisal Wincity modellano la tipologia di offerta in base al periodo, con molteplici proposte tra cui spicca la musica dal vivo, la comicità e il food & beverage, sempre molto apprezzato per la fantasia delle proposte e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Sisal Wincity regala emozioni tutto l’anno attraverso un ricco ventaglio di proposte che soddisfano le esigenze variegate di un pubblico sia maschile che femminile. Quindi, perché no, anche le coppie per San Valentino troveranno nei punti di vendita Sisal Wincity un ambiente favorevole all’intimità, alternando momenti di gioco con un cocktail o una cena magari nel mentre si assiste a uno dei tanti eventi live in scena anche per il mese di febbraio”. Ogni occasione è buona per festeggiare e il gioco mette tutti d’accordo: secondo lei, le cosiddette “feste comandate” sono un’occasione in più per riempire le sale? “Sisal Wincity definisce nel suo concept ‘Eat. Drink. Play.’, un felice mix di stile, gusto, design e innovazione tecnologica, una formula di successo e sempre più apprezzata. Un luogo d’elezione concepito per stare a

proprio agio, sempre coccolati. Le feste comandate rappresentano un momento per avere più tempo a disposizione da dedicare a se stessi e dove è possibile scegliere gli orari più flessibili modulando le modalità di aggregazione più adeguate ad ogni singola esigenza”. Sisal è da sempre dalla parte dei suoi clienti: qual è il segreto del vostro successo? “Nei Sisal Wincity la diversificazione dell’offerta è l’elemento cardine del successo del network - che conta oggi 30 punti vendita sul territorio nazionale - ed è divenuto ormai un luogo icona dell’ospitalità, per trascorrere, da soli o in compagnia, il tempo libero di qualità e sempre un piacevole momento”. Dall’arte all’ambiente, dallo spettacolo allo sport: quali ingredienti mette in campo Sisal per questo 2020? “Per Sisal Wincity è importante che il cliente si trovi al centro della nostra offerta e sempre a suo agio. Per questo ascoltiamo i loro bisogni e li traduciamo in proposte di intrattenimento. Naturalmente, con un pizzico di stupore e sempre con soluzioni che guardano al futuro e all’innovazione con eventi di forte appeal. Tra queste, il filone della musica, della comicità e del food, continueranno ad avere un ruolo centrale nell’offerta di intrattenimento per il 2020”.

GRUPPO HIT, QUANDO IL GIOCO INCONTRA IL TURISMO DEL BENESSERE Relax, ottima gastronomia, divertimento con tanta attenzione e dedizione agli ospiti sono gli ingredienti che il Gruppo Hit ha scelto per San Valentino 2020. “Sono questi i momenti che trasformano il nostro slogan ‘Universo del divertimento’ – spiega Lavra Peršolja Jakončič, responsabile relazioni esterne del Gruppo Hit - in realtà. Il vostro Gruppo è in sintonia con le festività. San Valentino è il patrono degli innamorati, cosa proporrete per questa occasione? “Prima di svelare i programmi di San Valentino, vi parlerò del Galantine’s Day, la giornata che precede San Valentino. Il 13 febbraio è la giornata dell’amicizia. È l’occasione giusta per passare dei bei momenti con uno o più amici più stretti. Il momento giusto per approfittare della promozione benessere presso il centro Spa Perla di Nova Gorica, concedersi una dolce pausa al Caffè Dolce Vita del Resort Perla, dove i bravissimi pasticceri presentano gli ultimi trend della pâtisserie, oppure optare per un viaggio di gusto presso il ristorante Mediteranno con la cena a 5 portate preparata con cura dall’executive chef del Resort Perla, Matjaž Šinigoj. Il giorno di San Valentino, invece, presso le strutture Perla e Park di Nova Gorica, gli ospiti potranno passare un piacevole weekend coccolati dalle mille attenzioni

previste dai romantici pacchetti: massaggi di coppia presso l’esclusiva Spa Perla, speciali dolci, gustosissime creazioni culinarie firmate dagli chef migliori della Slovenia, spettacoli di intrattenimento e tanti premi messi in palio durante la serata. Anche presso gli alberghi Lipa e Sabotin, che hanno recentemente ottenuto i certificati internazionali di sostenibilità Green Key, sono previsti degli appuntamenti di San Valentino all’insegna del gusto”. Il Gruppo Hit è sempre attento alle esigenze dei clienti e investe sugli eventi: quanto è importante far divertire il pubblico? “Divertimento e qualità dell’offerta vanno di pari passo. Al Perla, Resort & Entertainment gli innamorati potranno concedersi un dolce weekend sfruttando il pacchetto turistico speciale San Valentino. Per la serata del 14 febbraio l’Arena del Perla ospita lo spettacolo di ballo ispirato alla storia di Romeo e Giulietta (in scena anche la serata del 15 e 16 febbraio), una ricca estrazione a premi (buoni Spa Perla, cena Calypso e freeplay) e una gustosissima torta per tutti gli ospiti”.

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normativa

Gioco e distanze è ora di decidere AL GIUDICE AMMINISTRATIVO IN REALTÀ RESTA ANCORA DA VALUTARE L’EFFETTO ESPULSIVO DEL DISTANZIOMETRO DEL PIEMONTE DOPO AVERE TIMIDAMENTE CENSURATO QUELLO DEL REGOLAMENTO DI DOMODOSSOLA. MA IL TEMPO DELLE SCELTE È ARRIVATO.

A cura di Geronimo Cardia

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ome temuto ed ampiamente previsto (e anticipato, nell’articolo: “Effetto Espulsivo come una saponetta bagnata”, pubblicato sul quotidiano online GiocoNews.it a settembre 2019) è stata persa un’altra occasione per mettere la parola fine al problema dell’effetto espulsivo in Piemonte. La sentenza n. 8298/2019 emessa dal Consiglio di Stato il 04.12.209 a definizione del giudizio di appello promosso da un operatore del settore con l’intervento ad adiuvandum di Acadi, l’Associazione dei concessionari di giochi pubblici aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, ha confermato la cancellazione dell’effetto espulsivo determinato dal regolamento del Comune di Domodossola – responsabile di avere “ampliato il catalogo dei luoghi sensibili previsti dall’art. 5 della legge regionale n. 9/2016 senza la necessaria motivazione” - ma ha “risparmiato”, non riconoscendolo, l’effetto espulsivo del distanziometro della Regione Piemonte. Il tutto senza tenere in considerazione le osservazioni tecniche puntuali al riguardo formulate dall’Interveniente. Vediamo perché. LA VICENDA – Brevissimamente l’antefatto. Il Comune di Domodossola ha adottato il “Regolamento per le sale giochi e per l’installazione di apparecchi elettronici da intrattenimento o da gioco” con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 84 del 29.11.2016, aggiungendo al distanziometro regionale alcuni luoghi sensibili, poi

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cassati in primo grado di giudizio. E infatti nella sentenza si legge che “il Comune di Domodossola aveva introdotto (alla lett. c) dell’art. 5) il riferimento ai “luoghi di aggregazione per bambini, giovani e adulti nonché oratori e biblioteche”, laddove la norma regionale faceva riferimento ai soli “luoghi di aggregazione giovanile ed oratori”; per estendere anche a quelli frequentati da adulti la qualificazione di luoghi sensibili, sosteneva il giudice di primo grado, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto fornire motivazione idonea a dar conto “dell’impatto degli insediamenti sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico ed il disturbo della quiete pubblica” ed invece nessuna apprezzamento di tali interessi era avvenuto, donde l’illegittimità in parte qua della disposizione in esame”. Il Consiglio di Stato, comunque, ha valutato correttamente di disporre la perizia come ben si legge nel passaggio della sentenza in cui precisa di avere ritenuto “di dover seguire un (…) approccio, volto a verificare le conseguenze economico – sociali dell’applicazione delle disposizioni, primarie e regolamentari, sul territorio comunale; da qui la decisione di disporre verificazione (…), nel convincimento che la legittimità costituzionale della legislazione regionale, attuata dalle disposizioni regolamentari, come pure la sua compatibilità con il diritto dell’Unione europea dovesse essere valutata nella sua attuazione sul territorio comunale”.


GIOCO E DISTANZE È ORA DI DECIDERE

Con tale decisione il Consiglio di Stato dimostra di avere voluto seguire le orme della decisione analoga maturata nel caso proposto, sempre al Consiglio di Stato, del distanziometro della Provincia di Bolzano (sentenza del Consiglio di Stato, sez. VI, 19 marzo 2019, n. 1806, come è noto a sua volta impugnata poi per revocazione, il cui giudizio è ancora in corso). GLI SVILUPPI – Ma cosa accade poi? Accade che, come temuto, il Consiglio di Stato si sia appiattito sull’esito della verificazione laddove precisa che “Le risultanze della verificazione, redatta a conclusione di operazioni peritali (…) hanno dato prova che non si realizza l’effetto espulsivo delle misure imposte dal regolamento comunale in attuazione della disposizione legislativa regionale”. Appiattendosi sulla valutazione del verificatore il Consiglio di Stato ha poi escluso la non manifesta infondatezza delle questioni di incostituzionalità sollevate laddove per esempio afferma: “Una volta escluso l’effetto espulsivo, non sussiste il contrasto con l’art. 41 Cost”. Il problema è che purtroppo l’effetto espulsivo c’è eccome e l’interveniente non ha mancato di metterlo in evidenza, anche segnalando il pericolo che la verificazione potesse essere fraintesa. Tuttavia, nella sentenza dette osservazioni non vengono valutate e per questo vale la pena metterle qui in evidenza posto che, tra l’altro, non è escluso che altri contenziosi possano interessare il Comune di Domodossola o più in generale il distanziometro della Legge Regione Piemonte. LUOGHI SENSIBILI E LEGGE REGIONALE – Nella verificazione viene evidenziato che il numero dei luoghi sensibili imposti dal Comune di Domodossola con il Regolamento è maggiore rispetto a quello previsto dalla legge regionale e che, tenuto conto dei divieti, in ogni caso esistono delle percentuali di insediamento sia pure minime ed in periferia. Già questo richiama alla mente tutte le osservazioni fatte per il distanziometro della Provincia di Bolzano e il fatto che non possa ritenersi legittimo un distanziometro che marginalizza, ghettizza e che penalizza le periferie, peraltro caratterizzate nelle città da maggiore densità demografica oltre che di bisogno di attenzione. La verificazione, poi, affrontando l’analisi dei soli luoghi sensibili regionali, senza quelli aggiunti dal Comune, individua nel 24,2 percento la percentuale dell’area potenzialmente insediabile. Detta percentuale è stata fortemente criticata dai periti urbanistici dell’interveniente che in un elaborato motivato e prodotto hanno evidenziato i passaggi ritenuti non corretti per pervenire a detta conclusione. Tra dette note va rilevato che: il dato assunto per la verificazione è costituto solamente dall’area d’impronta dei fabbricati e questo costituisce una prima incongruenza con il quesito posto che ha chiesto invece di procedere con l’analisi prendendo in considerazione l’intero territorio comunale indipendentemente dal costruito o meno; la verificazione non tiene in considerazione i vincoli imposti dalla disciplina urbanistica

del Prgc di Domodossola, come invece espressamente richiesto dal quesito “tenuto conto della conformazione naturale e della disciplina urbanistica vigente nel Comune di Domodossola”; la lista dei luoghi sensibili su cui si basa la verificazione non risulterebbe neppure completa, mancando l’indicazione di alcuni siti (ad esempio la cooperativa sociale La Prateria con le sue strutture sportive o ancora la chiesa nel “centro storico” località Cisore); la verificazione non tiene conto delle classi d’uso delle singole aree a cui corrispondono specifiche destinazioni, in particolare: (a) aree non insediabili per incompatibilità con gli strumenti urbanistici (per esempio, le aree per usi pubblici, aree per usi privati, residenziali ecc. ); (b) aree non disponibili e/o prive di unità commerciale adattabili all’insediamento; (c) aree con insediamenti in essere di tipologia non compatibile. È evidente come tali aree debbano essere necessariamente detratte dalla percentuale indicata del 24,2 percento. Le note critiche, in sostanza, hanno messo in evidenza come integrando le aree di interdizione previste dal distanziometro regionale con le aree urbane e/o extraurbane del territorio non insediabili per incompatibilità urbanistica, analisi invece trascurata dal verificatore, la percentuale di insediabilità si riduce drasticamente dal 24,2 percento indicato dal verificatore a circa il 3 percento dell’intero territorio. Inoltre i periti dell’Interveniente hanno condotto una verifica specifica su ognuno degli esercizi proposti nella verificazione come insediabili che ha portato a un ridimensionamento importante delle valutazioni operate: i luoghi (peraltro solo potenzialmente) insediabili si sono ridotti da 12 a 2. Tali valutazioni devono essere tenute in considerazione in quanto attualmente la Legge Regione Piemonte sta producendo i suoi effetti nonostante il fatto dimostrato che per l’estensione della polilinea di interdizione (300/500 metri) e/o per la numerosità dei luoghi sensibili individuati in: (a) istituti scolastici di ogni ordine e grado; b) centri di formazione per giovani e adulti; c) luoghi di culto; d) impianti sportivi; e) ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario; f ) strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori; g) istituti di credito e sportelli bancomat; h) esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro sati; i) movicentro e stazioni ferroviarie) non vi sono vie o aree nei comuni della Regione in cui possa essere esercitata l’attività del gioco legale. Si è già avuto modo precisare che dalla perizia avente ad oggetto il territorio del comune di Torino emerge una percentuale di interdizione rilevata pari al 99,32 percento, come rappresentato dalla tavola conclusiva che si riporta.

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normativa

GIOCO E DISTANZE Ăˆ ORA DI DECIDERE

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Ebbene, se tale risultato vale per il capoluogo, e quindi per il piĂš grande dei comuni della Regione interessata, l’errore tecnico che determina l’effetto espulsivo emerge parimenti, se non maggiormente, in ciascuna delle realtĂ comunali piĂš contenute, e ciò per il semplice fatto che una polilinea di divieto di 300/500 metri ha certamente un effetto interdittivo maggiormente coprente su superfici minori.

COMUNE di TORINO a g o s t o 2017

Legenda di PRG (azzonamento) area MICHELIN

Legenda ambiti non insediabili DPELWL GL WHUULWRULR QRQ LQVHGLDELOL SHUFKq ODPELWL GDO SHUFRUVR SHGRQDOH SL EUHYH posto a una distanza inferiore ai 500 ml da luoghi reputati sensibili per la legge regionale.

area IVECO

ambiti di territorio emergenti con destinazioni d'uso di PRG esclusive a: zone consolidate collinari con residenze a tipologia villa - verde privato - zone boscate zone urbane di trasformazione a servizi, per LPSLDQWL VSRUWLYL SHU DWWLYLWj SURGXWWLYH attezzature di interesse generale ....

industria aeronautica aerospaziale

aree per servizi pubblici e privati

aree industriali dismesse non ancora trasformate - aree ferroviarie

destinazione d'uso esclusiva a: Zona urbana consolidata per DWWLYLWj SURGXWWLYH

ambiti insediabili

LE CONSEGUENZE DELL’EFFETTO ESPULSIVO – La conseguenza sul territorio regionale dell’effetto espulsivo del distanziometro della Legge Piemonte è sotto gli occhi di tutti: dal 2 maggio 2016 ad oggi si è assistito al rilevato blocco del mercato in quanto non sono state autorizzate istallazioni di nuove Awp in nessun locale per il divieto di cui all’articolo articolo 5, perchĂŠ non vi è locale che non si trovi in luogo vietato; dal 20 novembre 2017 nessun esercente (tabacchi, bar etc.) del territorio è legittimato a tenere accese le Awp perchĂŠ tutti gli esercenti si trovano in luoghi del territorio comunale interdetti dalla Legge Piemonte e non si ha la possibilitĂ di trovare vie o numeri civici in cui la normativa consenta di distribuire il gioco legale; dal 20 maggio 2019 è stato espulso l’intero canale distributivo fisico degli apparecchi dalle sale da gioco e dalle sale scommesse, posto che da ultimo l’articolo 13 comma 2 della L.R. Piemonte n. 9/2016 prevede che “I titolari delle sale da gioco e delle sa le scommesse esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge si adeguano a quanto previsto dall’articolo 5 entro i tre anni successivi a tale data ovvero entro i cinque anni successivi a tale data nel caso di autorizzazioni decorrenti dal 1° gennaio 2014â€?. In definita dispiace concludere come si temeva nell’articolo richiamato in premessa. Ma è cosĂŹ. Posto che il Consiglio di Stato si è appiattito sulla verificazione del perito di Torino che ha dato la colpa dell’effetto espulsivo ai nuovi luoghi sensibili aggiunti dal regolamento del Comune, ha di fatto superato solo l’ “esuberanzaâ€? del regolamento comunale, ha legittimato e lasciato in piedi la Legge Regionale, senza rimettere le questioni di legittimitĂ alla Corte Costituzionale. In questo modo, a Domodossola sono stati cancellati i luoghi aggiunti dal Comune, si, ma continuerĂ a trovare applicazione la Legge Regionale che, a differenza di quanto sostenuto sulle carte, continuerĂ a rendere vietata la sostanziale totalitĂ del territorio. E di nuovo cosĂŹ gli utenti, le imprese del comparto, i lavoratori del Piemonte, come lo Stato per il problema L’AUTORE del gettito erariale dell’orGeronimo Cardia dine pubblico, rimangono Avvocato, dottore commercialista e ancora con il problema revisore contabile dell’effetto espulsivo da Studio Cardia e Cardia gestire. www.gclegal.It

ambiti di territorio insediabile

WM

S t u d i o a s s o c i a t o d i a r c h i t e t t u r a P A D O V A 3 5 1 2 3 v i a I V N o v e m b r e, 9

area FIAT

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pari al 0.68%

7DYROD YHULILFD LQVHGLDELOLWj VLQWHVL DUHH emergenti e vincoli urbanistici individuazione dei percorsi pedonali di 500 ml con baricentro i luoghi sensibili Cartografia di riferimento: - tavola grafica di PRG

scala 1:25.000 / formato A1

TAV. 27

Non si è verificato l’auspicio secondo cui il Consiglio di Stato avrebbe potuto decidere di dare un segnale chiaro con la remissione alla Corte Costituzionale dei profili di illegittimitĂ non manifestamente infondati che afferiscono alla Legge Regionale. Non si è verificato, ancora, l’auspicio secondo cui, nel frattempo, la politica regionale avrebbe potuto trovare una soluzione, coraggiosa ma giusta, come fatto da altre regioni (sette) virtuose (cfr. “Il Riordino passa per i revirement delle Regioni responsabiliâ€? GC 9/2019 Gioconews). Inoltre, non si è verificato l’auspicio secondo cui, nel frattempo, la politica nazionale avrebbe potuto decidere, anche qui coraggiosamente, di rimettere mano al riordino e di portarlo finalmente a termine con al primo punto (non unico) la soluzione definitiva alla questione territoriale che va avanti dal 2011 e che abbiamo riassunto come noto nel lavoro del 2016, nonostante l’Intesa raggiunta e ancora non attuata (come riportato nel precedente articolo: “I riordini nazionali del gioco pubblico in Italia negli anni, solo annunciatiâ€?, pubblicato su Gioco News di settembre). Non si è verificato nulla di tutto questo. E qualcuno potrebbe giustamente lamentarsi e far notare che il tempo passa, mentre si continuano a infliggere al comparto aumenti di tassazione che suonano come autentiche riduzioni di aggio per finanziare sistematicamente politiche economiche di Governi con maggioranze che però non mancano di atteggiarsi in maniera sempre piĂš dichiaratamente contraria al gioco pubblico in sĂŠ piuttosto che al disturbo da gioco d’azzardo. In tutto questo gli utenti rimangono senza autentiche tutele per il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, lo Stato vede a rischio il gettito erariale ed il diffondersi dell’offerta illegale, mentre le imprese ed i lavoratori di territori come il Piemonte stanno giĂ affrontando l’ora piĂš buia. Dato politico rilevante, infine, è che adesso tutto questo è noto alle istituzioni e alla politica e che almeno su questo aspetto le associazioni di categoria hanno cominciato, finalmente tutte, a seguire in modo intonato il medesimo tracciato, correttamente indicato da tempo. Non ci sono piĂš scuse per rimandare, il tempo delle scelte è arrivato.


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


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Se la scienza diventa un’opinione

Il presidente di Assotrattenimento, Massimilano Pucci, evidenzia le contraddizioni e le difficoltà che compromettono e caratterizzano l’industria del gioco del nostro Paese. Chiedendo alla politica di scegliere, una volta per tutte, cosa farne di questo settore. di Alessio Crisantemi

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MASSIMILIANO PUCCI

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sistono soltanto due cose, secondo Ippocrate: scienza e opinione. La prima genera conoscenza, la seconda ignoranza. Basterebbe ricordare le parole del padre della medicina, il cui nome è ancora oggi legato al giuramento che è parte integrante del codice etico della professione medica, per ripristinare il senso della verità nel nostro Paese (e non solo) e riordinare le idee non soltanto della popolazione, ma anche – e soprattutto – dell’attuale classe dirigente, sempre più vittima di sé stessa e dei propri proclami, spesso assurdi e irrealizzabili, ma comunque perseguiti. Per non tradire la “promessa” fatta agli italiani o, più semplicemente, per evitare di compiere un potenziale passo falso che potrebbe rischiare di far perdere qualche voto o anche il minimo gradimento. Come avviene nel gioco pubblico, in maniera piuttosto evidente e del tutto generale, su vari livelli. Con gli amministratori di qualche territorio che varano a cuor leggero norme restrittive, talvolta elevandosi a difensori della patria, promettendo di contrastare le dipendenze, salvo poi ritrovarsi in situazioni critiche, ingestibili e con leggi pressoché inattuabili, che non sono più in grado di bloccare o rimediare, per evitare quella perdita di consenso di cui sopra. Come del resto accade in maniera del tutto analoga ai livelli superiori, cioè nel governo, dove si assiste addirittura all’emanazione di leggi restrittive e di pubblici proclami che dichiarano guerra al gioco, per poi legare indissolubilmente l’economia nazionale ai proventi di questa stessa industria, che diventa così ancora più preziosa e impossibile da eliminare. Per la più evidente delle contraddizioni, eppure, tant’è. È il populismo, bellezza! Direbbe qualcuno. Ma a farne le spese, sono gli addetti ai lavori di un’industria sempre più vessata e compromessa. Sistematicamente inascoltata e sotto bersaglio della politica. Una situazione per certi versi paradossale, che vede spesso gli stessi operatori vacillare, in preda alle crescenti difficoltà e al precipitare delle situazioni., che rende difficile prendere ogni tipo di decisione. Uno scenario che analizziamo con il presidente di Assotrattenimento, Massimiliano Pucci, in un’intervista in cui emergono le tante contraddizioni che caratterizzano il comparto, sia dal punto di vista politico che dei rapporti di filiera.

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Prima di guardare alla situazione politica, partiamo dall’attualità e dai recenti episodi critici che hanno caratterizzato il settore: durante l’iter di approvazione della Manovra, ci sono state proteste da varie categorie e sigle di settore. Perché As.Tro non è scesa in piazza insieme agli altri operatori? “Personalmente, credo che le piazze servano quando la popolazione comprende la battaglia che stai facendo. Se, al contrario, decidi di scendere in piazza comunque, pur di fronte a un clima ostile nei tuoi confronti, come nel caso del gioco, rischi di fare un assist a chi vorrebbe farti sparire. Ho inoltre notato, negli ultimi due anni in cui ci sono state manifestazioni e minacce di sciopero, che le piazze possono avere l’effetto di dividere, invece che di unire, con una parte del settore che finisce col chiedere cose diverse da un’altra o, peggio ancora, che si scaglia contro l’altra. Mentre invece mi sembra sempre più chiaro che la guerra che stiamo vivendo oggi è contro l’intero comparto e non più contro un solo segmento o una parte di esso. Per questo ritengo un errore ricorrere alla piazza in una fase come questa e, peggio ancora, senza una precisa progettualità a una visione comune di filiera”. Lei parla di un settore diviso, eppure negli ultimi mesi ci sono stati diversi appelli all’unità, evidentemente vani: perché non è possibile essere uniti? “Sono convinto che l’unità non sia un principio da proclamare o invocare all’occorrenza ma un obiettivo che va riempito di contenuto, costruito, perseguito. Nel nostro mondo - bisogna prenderne atto - ci sono tanti settori all’interno della stessa filiera e un comparto può essere davvero unito solo quando ci sono progetti convergenti, visioni e obiettivi che accomunano le diverse componenti. Mentre oggi ci sono soltanto delle singole idee, spesso anche confuse, e men che meno convergenti. Credo quindi che il concetto di unità, in questo settore, è un qualcosa che si può considerare superato: almeno fino a quando non ci sarà una progettualità ben definitiva e degli obiettivi concreti e reali da poter condividere”. Rispondendo a chi parla sistematicamente di “lobby dell’azzardo”, lei ha invocato il principio della “lobby dell’antigioco”: può spiegarci meglio cosa intende? “Dovrebbe essere evidente a tutti o, almeno, a chi ha la giusta dose di buonsenso e l’onestà intellettuale di guardare le cose da un punto di vista esterno e distaccato, che tutto quello che stiamo vivendo oggi e lo stato di crisi genera-


NEW SLOT SE LA SCIENZA DIVENTA UN’OPINIONE

le del comparto siano stati provocati dalla vera lobby, che è quella dell’antigioco. Una lobby assolutamente ampia e trasversale, che viene ormai considerata una base di idee condivisa a tutti i livelli, sia negli ambienti politici che nei salotti culturali o nei Palazzi. Una lobby che funziona e anche bene, com’è evidente, visto che il fronte antigioco è riuscito a promuovere e ottenere l’erogazione di finanziamenti governativi, tutt’altro che banali, creando vere e proprie carriere politiche, coltivando nuovi personaggi e diffondendo una vera e propria ‘cultura’ contro il gioco pubblico, pur essendo questo una proprietà dello Stato. Al punto che se vengono oggi prodotti dei numeri sullo stato del settore, sull’efficacia di una misura politica o quant’altro, anche se realizzati da soggetti terzi altamente autorevoli e accreditati, non vengono neppure presi in considerazione mentre vengono esaltati dati o stime anche non ufficiali purché il risultato sia conforme al pensiero abolizionista. Tutto questo, però, prima o poi farà venire i nodi al pettine, perché gli italiani un giorno si renderanno conto che non è normale che se mi viene diagnosticato un presunto disturbo legato al gioco d’azzardo trovo varie soluzioni per essere seguito, pure in ambito pubblico, mentre se ho una malattia anche grave o rara e ho bisogno di cure specifiche devo aspettare mesi per essere assistito. Se questo è ciò che vuole il nostro Paese, non discuto. Ma poiché continuo a considerarla una situazione assurda e grave, non più soltanto per le imprese e i lavoratori del comparto, non ho intenzione di arrendermi continuando a portare avanti la nostra battaglia, che non è soltanto politica ma anche culturale”. In questo scenario così controverso e ostile, quando incide lo studio presentato nei giorni scorsi dalla Cgia di Mestre per As.Tro? “Il lavoro sviluppato dalla Cgia di Mestre e illustrato nei giorni scorsi in un territorio critico per il gioco pubblico come l’Emilia-Romagna è un qualcosa di molto prezioso ed estremamente utile per valutare l’efficacia di norme e misure adottate da una politica miope e sempre più incapace di approfondire i problemi del Paese per trovare soluzioni concrete e sostenibili. Purtroppo, però, la società in cui viviamo oggi, dove le fake news prevalgono sulle verità e dove viene messa in discussione persino l’utilità dei vaccini o la rotondità del pianeta, anche le indagini più accurate vengono trattate alla stregua di opinioni personali, lasciando prevalere suggestioni o prese di posizione aprioristiche, anche se prive di qualunque fondamento scientifico o politico. Purtroppo, sono questi gli effetti dei populismi che sono sempre più dilaganti nel nostro paese e non solo. Finché le opinioni personali prevarranno sulla scienza e sulla politica, sarà difficile costruire qualcosa di serio: ma noi continueremo a provarci e a lottare per l’affermazione della verità e per il raggiungimento di una vera sostenibilità”. All’indomani dell’entrata in vigore di una manovra economica ancora una volta decisamente ostile per il comparto, cosa la preoccupa di più per il futuro? “Il timore più grande di questo momento è legato alla mera osservazione dei fatti politici che condizionano il nostro Paese, visto che le clausole di salvaguardia previste

dai nostri governi in risposta ai dettami dell’Unione europea non sono affatto superate e per questa ragione potrebbero portare a nuove e ulteriori ripercussioni sul nostro settore, che ormai da anni viene utilizzato esclusivamente come un bancomat. Solo che stavolta non ci sono più margini di intervento e un ulteriore ricorso alla leva fiscale sui giochi sarebbe davvero letale. La sensazione è che la tempesta che ha investito il settore negli ultimi anni non era affatto passeggera ma nel tempo si è trasformata in un vero e proprio uragano che continua a dilagare, continuando a fare vittime e a provocare disastri”. Nella Manovra, oltre alle nuove tasse, si parla anche delle gare per il rinnovo delle concessioni che vengono definite e anticipate. Crede che si stia delineando un nuovo futuro per il settore? Si tratta di uno scenario che la preoccupa, anche rispetto al ruolo che andrà a ricoprire il gestore? “Quello che so, in questo momento, è che le nostre aziende si stanno preoccupando esclusivamente dell’aggiornamento del parco macchine di apparecchi dovuto all’inasprimento del Prelievo erariale e all’ulteriore riduzione del payout, che dovrà essere concluso nel più breve tempo possibile per evitare il collasso del sistema. Una volta concluso questo passaggio, forse, si potrà anche guardare alle prossime gare. Anche se la sensazione che ho, guardando a quei potenziali bandi di gara, è che appare difficile per un’azienda quotata in Borsa o per una multinazionale che potrebbe essere interessata a partecipare poter dare fiducia a uno Stato che ti tratta in questo modo, modificando le condizioni alla base del rapporto concessorio in modo così drastico e repentino come è avvenuto durante gli ultimi anni di esercizio delle attuali condizioni. Fino ad arrivare al punto, come avvenuto per le scommesse o per il bingo, che le gare non possono essere addirittura neanche svolte per via dell’impossibilità operativa di aprire i punti vendita che verrebbero assegnati. Per questo credo che prima di ipotizzare qualunque gara, sia la politica a dover risolvere le proprie contraddizioni e decidere una volta per tutte cosa farne di questo settore. Come si può pensare di affidare nuovamente in concessione l’esercizio di un settore che si vuole dichiaratamente cancellare? E come fanno le aziende a dare e offrire certezze a uno Stato promette di eliminare questo mercato? Sono queste le semplici domande a cui il Governo dovrebbe dare risposta, prima di ogni altra cosa”.

U N M O M E N TO D E L L A P R E S E N TA Z I O N E D E L LO S T U D I O C G I A D I M E S T R E PER AS.TRO A BOLOGNA

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Francesco Scardovi Studio Associato Scardovi e Giordani

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POKER STRATEG

lettore della tessera sanitaria, previsione di eventuali nuovi sistemi di connessione etc) o se invece dovranno essere definitivamente dismessi e sostituiti.

AMMORTAMENTO CIVILISTICO Ad oggi, il comportamento ritenuto più corretto, da un punto di vista civilistico, in applicazione dei principi contabili di redazione del bilancio, è quello di mantenere inalterati i criteri utilizzati in precedenza, quanto mano per le componenti hardware (cabinet comprensivo di monitor e periferiche). Per le nuove schede di gioco acquistate nell’anno corrente è coerente prevedere una durata residua di un biennio mentre per quelle acquistate nel 2019 e sottoposte ad ulteriore modifica si possono prevedere due scenari: la dismissione nel corso del 2020, con iscrizione della relativa minusvalenza e l’iscrizione a cespite della nuova scheda oppure l’iscrizione dell’ulteriore costo sostenuto a incremento del cespite preesistente fino al definitivo termine di utilizzo del bene.

AMMORTAMENTO FISCALE Ancora più complesse sono le valutazioni sulle aliquote fiscali di ammortamento. Come più volte sottolineato in questa rubrica, non esiste infatti nella tabella ministeriale di riferimento una categoria di attività riferibile alla gestione di apparecchi e tantomeno una tipologia di beni agli stessi assimilabile. E dunque, nella individuazione della più corretta aliquota, non si può prescindere dal “normale periodo di deperimento e consumo degli apparecchi”, come previsto anche dall’articolo 102 del Tuir.

Si lamenta ancora una volta la totale assenza di circolari e chiarimenti normativi su tali tematiche, con il rischio di insorgenza di possibili contenziosi tributari, sottolineando in ogni caso come l’utilizzo di diverse aliquote fiscali risulti di fatto neutrale per l’Erario, trattandosi di un rinvio agli esercizi successivi delle quote non dedotte nell’esercizio. Oltre al principio della “non debenza” delle sanzioni per palese stato di incertezza normativa come previsto dallo Statuto del Contribuente.

CREDITO DI IMPOSTA PER NUOVI INVESTIMENTI E FINE DEL “SUPERAMMORTAMENTO” La legge di Bilancio 2020 ha ridefinito la disciplina degli incentivi fiscali per i beni strumentali nuovi (compresi gli apparecchi da intrattenimento). La nuova agevolazione prevede, in sostituzione del cosiddetto “super ammortamento” il riconoscimento di un credito di imposta pari al 6 percento dell’ammontare della spesa (con un tetto di 2 milioni di euro) da utilizzarsi in cinque quote costanti nella dichiarazione dei redditi a partire dall’anno successivo a quella di entrata in funzione del bene. Il credito prevede aliquote superiori (15, 20 e 40 percento della spesa) per beni materiali ed immateriali ad elevato contenuto tecnologico (in sostituzione del precedente “iper ammortamento”). Si ricorda che anche la legge di Bilancio 2019 aveva posto fine al superammortamento che è stato quindi reintrodotto dal decreto Crescita 2019 per i beni acquistati tra il 1 aprile e il 31.12.2019, anche solo se ordinati entro fine anno con un pagamento di almeno il 20 percento del costo.

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LE MODIFICHE REGOLAMENTARI DELLE AWP, PREVISTE DALLA LEGGE DI BILANCIO 2020, OBBLIGANO ANCORA UNA VOLTA GLI OPERATORI AD AGGIORNARE I PROPRI APPARECCHI, CON LE CONSEGUENTI COMPLESSE E DELICATE VALUTAZIONI SUI PIÙ CORRETTI CRITERI CONTABILI E FISCALI DA APPLICARE, SENZA ALCUNA CERTEZZA SUL TERMINE DI UTILIZZO DELLE PROPRIE SLOT CASINÒ FRANCESI

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Cosa ne facciamo delle slot?

ennesima stangata sui proventi di slot e Vlt, prevista dall’ultima legge di Bilancio (N. 160/19 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30.12.2019), entrata in vigore dal 01.01.2020, ha previsto, come noto, la facoltà dei gestori di slot di aggiornare le schede di gioco con le nuove percentuali di vincita minima riservata ai giocatori (pay out) non inferiori al 65 percento delle somme giocate. Ancora una volta quindi le imprese del settore si sono mobilitate per affrontare l’ennesimo investimento volto a modificare i propri apparecchi per ridurre, per quanto possibile, l’impatto dell’aumento di tassazione nell’evidenza che, in caso contrario, la marginalità dell’attività si ridurrebbe al di sotto dei livelli di sostenibilità economica. E ancora una volta gli operatori si interrogano su quali criteri utilizzare nelle rilevazioni contabili e fiscali correlate a tali ingenti investimenti; ad oggi infatti non vi è alcuna certezza sulla vita residua delle slot, in attesa dell’avvento delle cosiddette nuove Awp da remoto, più volte rinviato dal legislatore fin dal 2017 e del termine della vigente concessione attualmente previsto a marzo 2022. Anche perché, in mancanza delle relative nuove disposizioni e regolamentazioni tecniche, non è dato sapere se gli attuali apparecchi potranno continuare a operare, una volta effettuati i dovuti interventi di aggiornamento e di “manutenzione straordinaria” (inserimento del

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A cura di Francesco Scardovi



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Quella tessera che non piace ai giocatori LA NUOVA MODALITÀ DI IDENTIFICAZIONE HA FATTO CROLLARE LA RACCOLTA DELLE VLT NEL PRIMO MESE DELL’ANNO, SCONVOLGENDO L’ATTIVITÀ DELLE SALE E I CONTI PUBBLICI

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avevamo detto (e scritto) già nei numeri precedenti: lo Stato, sulle Vlt, sta facendo i conti senza l’oste, che in questo caso è rappresentato dal giocatore. Denunciando come l’introduzione dell’obbligo di identificazione dei giocatori attraverso la lettura della tessera sanitaria, imposta dal legislatore a partire dal primo gennaio di quest’anno, avrebbe rappresentato una barriera di accesso per molti clienti abituali delle sale da gioco, per via dell’impatto psicologico della misura che ha l’effetto di una “schedatura” per i giocatori. E così è stato. Offrendo la sensazione che lo Stato inizi a fare i conti in tasca a ogni utente che decide di tentare la fortuna con un giro di rulli virtuali. Anche se, di fatto, tutto questo non avviene, visto che le norme in materia di privacy impediscono di poter tenere traccia delle giocate che non vengono quindi registrare in nessun modo, per una procedura che ha come unico scopo quello di valutare la maggiore età del giocatore. Eppure, è bastato chiedere di inserire la tessera sanitaria nelle macchine, che una gran parte dei giocatori si è subito allontanata dai terminali. Con la raccolta registrata sulle reti dei principali concessionari italiani crollata – secondo le stime del quotidiano online GiocoNews.it – di circa il 34 percento nel primo mese dell’anno. Peggio ancora, poi, dal 15 gennaio, data in cui è stata introdotta anche la nuova versione della cosiddetta “Win Tax” - la tassazione sulle vincite introdotta qualche anno fa e drasticamente inasprita dalla Manovra economica per il 2020 – con i tempi di fermo dei terminali di gioco dovuti all’aggiornamento delle macchine per l’introduzione della nuova soglia e della nuova aliquota, che ha visto la raccolta registrare addirittura un picco di “meno” 40 percento, con alcune sale che hanno addirittura registrato una diminuzione del 60 percento. A mettere in guarda sui risultati economici è stato anche il gruppo Gamenet, uno dei principali operatori di gioco del nostro Paese, quotato nel segmento “Star” del Mercato telematico azionario, che in una nota ufficiale a fine gennaio ha certificato: “Nelle prime due settimane di gennaio 2020 la raccolta del segmento Vlt si è ridotta del 35,2 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

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“Tale riduzione – ha scritto la società in una nota ufficiale - è significativamente più elevata di quella evidenziatasi nel corso dell’anno 2019 (si ricorda infatti come la documentazione pubblica a supporto dei risultati consolidati al 30 settembre 2019 evidenziasse, per il solo terzo trimestre 2019, una riduzione anno su anno della raccolta del segmento Vlt in misura pari al 7,1 percento)”. Un risultato a dir poco devastante per gli addetti ai lavori, che si somma peraltro a una serie di disagi che emergono nelle sale dell’intera Penisola. Per una sorta di suicidio di Stato di cui non si comprendono le ragioni, tenendo conto della sterilità della misura e il “non-senso” politico legato all’introduzione di questo tipo di misure, visto che l’obbligo di identificare il giocatore “elettronicamente” per verificarne la maggiore età, viene introdotto unicamente per un prodotto di gioco che è l’unico già riservato esclusivamente ai maggiorenni, poiché la legge impone il divieto di accesso agli ambienti dedicati alle Vlt ai minori, con il controllo di accesso che viene fatto all’ingresso dei locali. Rendendo pressoché impossibile il fatto che un minore si trovi davanti a una Vlt, a differenza di altri giochi. Ma la cosa che gli addetti ai lavori ritengono ancora più inutile è il fatto che nel perdere quei tanti giocatori che, messi di fronte all’obbligo di inserire la propria tessera sanitaria per giocatore, abbandonano la sala perché si sentono come “schedati”, lo Stato non potrà neppure dire di aver contribuito a distogliere l’attenzione dall’azzardo, ma il semplice spostamento da un gioco all’altro. Non solo. Altro aspetto assurdo di questa vicenda tristemente italiana è che i (tanti) giocatori di nazionalità diversa da quella italiana, come i turisti o anche gli altri che vivono sul territorio ma non sono in possesso di una tessera sanitaria rilasciata dal nostro Paese, oppure non ancora, non possono oggi più giocare con le videlottery. E non si capisce perché lo Stato, ma soprattutto le nostre imprese, dovrebbero rinunciare a quei soldi. Senza contare, poi, che l’introduzione delle tessere sanitarie sta provocando anche altri tipi di distorsioni nella sale. Con vari operatori che denunciano come, a partire dal nuovo anno, capita ormai sistematicamente di doversi mettere a rintracciare dei giocatori che


VLT QUELLA TESSERA CHE NON PIACE AI GIOCATORI

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presenza del monitor 55”; a coronare il percorso per il nuovo anno la distribuzione del nuovo Cabinet Vip Lounge prevista entro il primo semestre 2020 e con cui Novomatic Italia intende arricchire l’offerta del segmento Premium. Un nuovo corso, quindi, in cui Novomatic mira a restare il partner più giusto per affidabilità, innovazione e impegno nell’affrontare le sfide e salvaguardare il business di tutta la filiera in un anno tra i più difficili per il segmento Vlt, che ha reso incerto lo scenario complessivo futuro ma ha imposto al contempo una reazione tempestiva e uno stimolo all’eccellenza e al miglioramento continui.

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menti, con prodotti e servizi sempre all’avanguardia, affrontando il futuro con la professionalità di chi è leader di mercato e, nonostante le criticità oggettive a cui il settore è esposto, rinnovando continuamente la propria offerta di giochi e cabinet. Il tutto per rafforzare ancora una volta l’obiettivo principale: quello di elevare ai massimi livelli la qualità del servizio di assistenza e supporto all’intero network Vlt che conta oltre 35.000 cabinet e ben 4.700 sale servite. In serbo ci sono quindi tante novità pronte a valorizzare e a supportare a 360° uno dei prodotti di punta per il Gruppo: è infatti pronto il lancio di nuovi giochi Vlt con cadenza bimestrale e l’introduzione di nuove funzionalità mai viste sinora sulla piattaforma italiana. Ogni gioco infatti sarà dotato di Turbo Spin, una modalità che permette al giocatore di dimezzare il tempo di spin dei rulli; inoltre il Bet Minimo scenderà da 0,50 centesimi di euro a 0,20. È previsto il lancio di nuovi giochi in esclusiva per il network Vip con grafiche Full Hd ulteriormente valorizzate dalla

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ovomatic Italia è stata pronta ad affrontare in maniera tempestiva tutti i cambiamenti che il mercato italiano delle Vlt ha imposto nel periodo a cavallo tra il 2019 e il 2020, adeguando nei tempi indicati oltre 35mila cabinet con l’inserimento del lettore per tessere sanitarie, e adattando la propria piattaforma all’utilizzo della stessa; nel contempo gli evidenti risvolti dovuti alla nuova modalità di applicazione della winning tax, ma anche alla diffidenza e alle difficoltà nell’utilizzo della tessera sanitaria stessa, hanno imposto a tutto il settore un nuovo approccio che deve necessariamente tener conto della contrazione della raccolta di gioco, e che viene affrontato in casa Novomatic Italia con la grinta e la responsabilità di un Gruppo grande e coeso. Novomatic quindi vuole confermare anche per il 2020 la propria strategia di investi-

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NOVOMATIC ITALIA LA SFIDA PER IL RINNOVAMENTO DEL BUSINESS VLT

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Certo, diciamolo pure, ci sarà chi griderà al successo della misura restrittiva, spiegando che se i giocatori si allontano dalle Vlt, ci guadagneranno in salute e ne avrà benefici anche quella che alcuni definiscono “economia reale”, dalla quale viene naturalmente esclusa la spesa al gioco. Peccato però che quei giocatori che non vogliono o non possono giocare con le videolottery perché non hanno una tessera sanitaria o non la vogliono utilizzare, non fanno altro che cambiare la destinazione del loro investimento scegliendo un’altra forma di gioco, entrando in una sala scommesse, in un tabaccaio o una ricevitoria. Di certo quei giocatori non abbandonano una sala Vlt per andare in una biblioteca o all’oratorio. Nella speranza generale che il nuovo gioco verso il quale destineranno il proprio denaro, sia comunque un prodotto di Stato. Altrimenti il suicidio sarebbe da ritenere duplice. Ma quello che fin da ora ci si chiede, dentro e fuori al settore, è: come farà il governo a compensare la riduzione della raccolta che scaturisce da queste misure, tenendo conto che i proventi del gioco sono stati messi a copertura del già difficile conto economico generale? Ai posteri l’ardua sentenza. (Ac)

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RIFLESSIONI DAORSO

dimenticano la propria tessera all’interno delle macchine da gioco, aumentando così la complessità di gestione di una sala e creando notevoli imbarazzi al personale, visto la delicatezza, in termini di privacy, di mettersi a rintracciare un giocatore. Come se non bastasse, poi, alcuni gestori di sala hanno pensato di poter individuare un escamotage fantasioso, ma del tutto illecito, per arginare le crisi della sale: quello cioè di offrire delle tessere sanitarie “clonate” ai propri clienti, in modo da farli giocare senza utilizzare la propria tessera personale. Un caso di cui si è occupata anche la televisione, con il solito programma Mediaset “Striscia la notizia” che ha mandato il proprio inviato Riccardo Trombetta nelle sale Vlt di Firenze, scoprendo che alcuni gestori hanno trovato un modo per far giocare i propri clienti senza tessera sanitaria, eludendo così i controlli imposti dalla legge. Un’attività forse inevitabile, secondo alcuni, per ovviare la chiusura della sala e garantirne la sopravvivenza, ma che rappresenta, è bene dirlo, una condotta criminale costituendo un reato grave, di cui probabilmente sentiremo parlare presto.


comma 7

PROSPETTIVA UNITARIA E RESPIRO INTERNAZIONALE di Michela Carboni

L’

Serietà e onestà intellettuale da parte della classe dirigente. Sono tra gli auspici degli operatori dell’amusement per il nuovo anno.

universo dell’amusement italiano tira le somme, dopo un 2019 che non è stato di certo facile per un settore in attesa di una riforma normativa che gli dia nuovo impulso. A tracciare un quadro del mercato è Alessandro Lama, vice presidente del consorzio Fee (Family Entarteinment Expo) e presidente della Federazione Amusement Confesercenti. “Ci difendiamo con duro lavoro, caparbia e creatività, ma quello del gioco senza vincita in denaro è un settore sotto attacco. Non potremo ancora a lungo resistere ai colpi di una politica che cerca demagogicamente facili capri espiatori e a quelli di una legislazione incerta e vessatoria. È a rischio la sopravvivenza stessa di un comparto che offre lavoro a decine di migliaia di famiglie e che costituisce un’eccellenza italiana in termini di produzione, commercializzazione e offerta turistica: purtroppo questo è il critico bilancio del 2019”. Quali sono le questioni calde che permangono a livello nazionale e territoriale? “Come denunciato nella risposta precedente, il primo e fondamentale problema è l’incertezza normativa. Servono regole chiare e univoche: siamo invece in balia di leggi regionali che, in nome di una ALESSANDRO LAMA

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presunta tutela della salute, impongono divieti assurdi che condannano a morte un comparto difendendo non si capisce che cosa. Basta un minimo di serietà e onestà intellettuale per risolvere il problema: il gioco senza vincita in denaro deve essere considerato per quello che è, puro amusement per famiglie e come tale deve essere trattato anche da un punto di vista normativo”. Alla fiera di Londra Eag anche quest’anno il “caso Italia” è stato protagonista nel convegno promosso da Gioco News, in particolare in relazione al divieto delle ticket redemption ai minori di 18 anni. Pensa che su questo tema si possa creare una mobilitazione a livello internazionale che coinvolga anche i grandi produttori e altri organismi per la salvaguardia del comparto? “Sarebbe molto importante che il tema delle ticket redemption e del gioco senza vincita in denaro in genere venisse affrontato con una prospettiva internazionale, che mirasse a una posizione unitaria europea. Vogliamo continuare a crederci e a lottare e ogni iniziativa in questo senso non può che essere benvenuta, ma certo è impossibile pensare che sia facile se non riusciamo ad affrontare la cosa neppure con una prospettiva unitaria nazionale”. Quali sono gli auspici per il nuovo anno? “Serietà e onestà intellettuale da parte della nostra classe dirigente. Faccio un esempio che fotografa bene la situazione: la soluzione grottesca del registro unico anche per gli apparecchi del gioco senza vincita in denaro. Mi viene spontaneo fare un parallelismo con il provvedimento, preso da alcuni comuni nostrani, di mettere il


COMMA 7 PROSPETTIVA UNITARIA E RESPIRO INTERNAZIONALE

limite a 30 chilometri orari per risolvere il problema delle buche. Queste non sono soluzioni responsabili. Tornando a noi, così si affossa un settore e non si risolve la questione della legalità, ma temo che non sia una notizia”. Quali sono a suo avviso i prodotti più appetibili per i consumatori italiani? “Torniamo dall’appuntamento di Londra con uno stato d’animo contrastante. Di fronte a molte belle novità presentate e pronte per essere lanciate, diventa sempre più eclatante l’inadeguatezza del nostro Sistema Paese a stare al passo con le innovazioni del mercato. Lacci e lacciuoli non consentono infatti a noi italiani di introdurre la gran parte dei nuovi giochi proposti, lasciandoci così inesorabilmente indietro rispetto agli altri player. Un esempio su tutti è quello dei giochi che coinvolgono utenti connessi a distanza. Da segnalare in positivo, invece, la bella novità di un gioco totalmente pensato, sviluppato e prodotto in Italia. Caso, però, che pure evidenzia una difficoltà legata a limitazioni italiane: per l’esportazione viene richiesta la possibilità della connessione, fattispecie cui l’azienda è impreparata poiché per il prodotto italiano non può esserci connessione. Un’altra novità in senso lato credo che possa essere il concetto di una sala di intrattenimento a misura di famiglia, accogliente e capace di offrire un’esperienza più che un prodotto. Un modello di intrattenimento meno mordi e fuggi, che sia coinvolgente e aggregante, da proporre in luoghi frequentati come le piazze del nostro tempo, i MAURO ZACCARIA centri commerciali”. E ROBERTO MARAI

A proposito di unità... Nasce una bella collaborazione tra Tecnoplay e Faro Games: le due società leader in Italia nel settore dell’intrattenimento e importatrici dei principali marchi di videogames nel mondo, si sono unite per esportare il simulatore di guida Race Craft nel mondo, partendo dall’America. “Abbiamo siglato una serie di accordi con alcuni distributori leader negli Stati Uniti e nel mondo che ci consentiranno di portare il gioco sul territorio e anche all’interno di locali che appartengono a catene di spicco nel panorama dell’amusement”, spiega Roberto Marai di Faro Games. “Il gioco sta piacendo moltissimo a un target sempre più ampio e trasversale di giocatori che ci consente di guardare con fiducia al futuro, anche sulla base della distribuzione del prodotto che sta avendo, giorno dopo giorno, risultati più che soddisfacenti”, racconta Mauro Zaccaria, titolare di Tecnoplay. Il gioco è realizzato da Tecnoplay insieme agli sviluppatori di SandBox Games, e quest’anno è approdato anche all’Eag di Londra. “Dopo aver venduto centinaia di esemplari del gioco in Italia, siamo approdati negli Emirati e in Regno Unito e ora arriveremo anche negli States, per un risultato già più che positivo. La forza del prodotto è che si colloca in una nicchia ancora inesplorata che si colloca a metà strada tra il simulatore vero e proprio, quindi sostanzialmente analogo alla guida reale, e l’esperienza di puro intrattenimento di un videogame, basato sulla fantasia. E a quanto pare, il risultato piace molto al pubblico”, aggiunge Zaccaria.

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politica flipper

UNA STAGIONE COI FIOCCHI

L’anno dei successi il mese della verità La stagione di flipper sportivo 2020 entra subito nel vivo e a febbraio arrivano già i primi e importanti verdetti di Vincenzo Giacometti

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opo un 2019 ricco di competizioni, il flipper sportivo riparte subito a pieno ritmo anche quest’anno, con una serie di eventi in programma di altissimo livello e i primi verdetti che arrivano in Italia già nel mese corrente. Con la città di Milano che si conferma sempre più una vera roccaforte della disciplina, ospitando, nel primo fine settimana di febbraio, ben tre eventi in due giorni, in due location diverse. Tra questi spicca la finalissima del Circuito Ics – Italian Championship Series per il 2019, che eleggerà il campione nazionale dopo le sei tappe di circuito che si sono svolte durante l’intero anno precedente. Prima del Final Match, però, c’è un gustoso antipasto di flipper sportivo che viene servito dal Milano Pinball Club. Accade sabato 8 febbraio, quando il circolo del capoluogo lombardo, già sedi di importanti competizioni, inaugura la stagione con un nuovo torneo intitolato “Saturday pinball fever”, a evidenziare la passione dei giocatori locali, e non solo. La gara, oltre a essere valida per il ranking internazionale e a mettere quindi in palio punti preziosi, funge anche da riscaldamento in vista della giornata successiva quando i migliori giocatori della Penisola si

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sposteranno di qualche isolato, per ritrovarsi nello showroom Morlacchi, dove si disputano altri due tornei in parallelo: il “PinHole in one!”, aperto a tutti e giocato in formato “Pin-golf ” (ovvero, con regole analoghe a quelle del golf, dove in ogni flipper bisogna raggiungere un obiettivo predefinito utilizzando il minor numero di palline possibile), accanto al più importante Ics Final Match 2019, cioè la finalissima della circuito nazionale disputato durante l’anno precedente. Da qui, oltre a uscire il vincitore del titolo più importante offerto dal nostro Paese, ci sarà anche l’ulteriore riconoscimento di livello europeo visto che il vincitore di ogni circuito nazionale del Vecchio Continente ha diritto di accesso alla finalissima del Circuito europeo Ecs (European championship series) che si svolgerà in Germania il mese successivo. Per un altro traguardo tutt’altro che banale, tenendo conto che il vincitore del Circuito Ecs conquista addirittura un posto al Mondiale di flipper sportivo 2020 che quest’anno si svolgerà a fine maggio in Florida, negli Stati Uniti. E qui l’affare si fa decisamente interessante, visto che, nel caso in cui il vincitore – come accade spesso – dovesse essere un giocatore già qualificato al mondiale, il diritto di accesso passa a quello che lo segue in classifica. Proprio come è accaduto lo scorso anno

All’indomani del giro di boa di fine 2019 l’International flipper pinball association (Ifpa) – la federazione che gestisce il ranking di flipper sportivo nel mondo – ha incoronato il player tedesco Johannes Ostermeier come miglior giocatore dell’anno. Il giovane ha conquistato il prestigioso riconoscimento per la prima volta in carriera, chiudendo in bellezza una stagione straordinaria che lo ha visto laurearsi anche campione del mondo lo scorso giugno. A festeggiare però è anche la stessa Ifpa, tracciando un bilancio generale dell’attività evidenziando come le classifiche continuano a non mostrare segni di rallentamento all’interno della comunità degli appassionati. Numeri alla mano, è evidente quanto il fenomeno continui ad espandersi nel mondo, con un totale di ben 7.555 eventi ufficiali che durante il solo 2019 sono stati conteggiati nel calendario generale di Ifpa. Per una crescita del 31 percento rispetto al 2018, quando il calendario generale contava 5.776 eventi. E con la partecipazione totale dei giocatori che nel 2019 ha raggiunto la quota di 173.378, per crescita, anche qui, del 30 percento rispetto all’anno precedente. Non solo. Il numero di giocatori unici che hanno giocato in almeno un torneo approvato dall’Ifpa nel 2019 è stato di 24.380, in crescita del 14 percento rispetto al numero di giocatori attivi nel 2018. Anche il sito web della federazione, tra l’altro, ha raggiunto il record di 4 milioni di visualizzazioni di pagina per il 2019: il massimo che si sia mai registrato in un solo anno. Insomma, se la rinascita del flipper come gioco è una realtà ormai consolidata e sotto gli occhi di tutti, comincia anche a essere evidente come la sua disciplina stia diventando sempre più un fenomeno di massa, a livello globale. al “nostro” Danny Iuliano che grazie al secondo posto ottenuto alla finale Ecs ha potuto vestire la maglia della Nazionale italiana affiancando i due membri storici del team azzurro, Daniele Acciari e Roberto Pedroni (per i quali, tra l’altro, è appena arrivata anche la convocazione per la Coppa del mondo 2020). Tutto questo rende ancora più imperdibile la finale del 9 febbraio di Milano. A chiudere in testa la classifica Ics 2019 è stato, ancora una volta, il player pavese Fabio Francescato, che è riuscito a rimanere in vetta fino al termine della sesta tappa disputata nel dicembre scorso e che e proverà ad aggiudicarsi anche il trofeo. Di certo ne vedremo delle belle.



ALBAR DEGLIESPORTS

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A cura di Daniele Duso

LOSFIZIO DELGIOCO

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2020, l’anno degli eSports su mobile

C’è

chi è pronto a scommetterci: il 2020 sarà l’anno dell’esplosione degli eSports giocati su dispositivo mobile. I titoli per Pc e console sono ancora gli eSports più redditizi e più seguiti, ma gli eSports mobili hanno iniziato a farsi strada sempre più, partendo da Paesi dove il videogioco competitivo è ancora un fenomeno nuovo, ma in forte sviluppo, come il Brasile, il Medio Oriente, l’Africa, l’India e il Sud-Est asiatico. La diffusione globale degli smartphone, ma soprattutto la possibilità di giocare anche con dispositivi che non sono il top di gamma, rende il gioco mobile molto più inclusivo e molto più interessante. E interessante lo è anche per gli sviluppatori, che già negli anni scorsi hanno iniziato a spendere crescenti energie per la realizzazione di giochi adeguati, facilmente giocabili, fin da subito, da chiunque e soprattutto comprensibili e godibili anche da un pubblico di appassionati. Elementi che costituiscono, di fatto, le basi di tutti eSports. Ecco dunque che la facilità con cui chiunque, in qualunque momento, può estrarre da una tasca un dispositivo e iniziare a sfidare amici o perfetti sconosciuti, ha portato allo sviluppo anche di una scena competitiva sempre più solida e interessante, anche per i publisher, per alcuni dei quali il mobile rappresenta sicuramente il futuro degli eSports. Giochi come Clash Royale, Pubg Mobile e Arena of Valor

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hanno già da tempo eventi competitivi dedicati. Competizioni ormai famose anche per i loro montepremi, come il Pubg Mobile Star Challenge 2019 che si è svolto sul finire dello scorso anno a Riyhadh, in Arabia Saudita, e che aveva un montepremi di 300 mila dollari (ma l’anno precedente, a Dubai, era addirittura il doppio, 600 mila dollari). Cifre imponenti anche per gli altri titoli, come Arena of Valor, il cui campionato mondiale è arrivato nel 2019 a 400 mila dollari, cifra identica a quella che si sono spartiti i finalisti di Clash Royale. Ma i giochi mobile hanno numeri importanti anche a livello di visualizzazioni. Un gioco come Free Fire, dello sviluppatore singaporiano Garena, un titolo molto simile al famoso Playerunknown’s Battleground (anche se dovremmo dire il contrario, visto che Free Fire è stato pubblicato diversi mesi prima del gioco di Bluehole), nel corso dell’ultima Free Fire World World Cup giocata in aprile 2019 ha raggiunto una media di oltre 630 mila spettatori, con un picco di oltre un milione di visualizzazioni. Numeri che hanno convinto Garena a investire ancora nei tornei mobile, promuovendo qualche settimana fa il primo torneo Free Fire Master League in Indonesia (che per Garena è il terzo mercato al mondo). Ma punta forte sugli eSports anche il publisher finlandese Supercell, che già ha sfornato successi come il già citato Clash Royale, Clash of Clans e il fenomeno del 2019 Brawl Stars. Titoli che comunque si sommano a una lunga lista di giochi mobile già afferma-

Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports

ti, come Heartstone (di Blizzard Entertainment), PokémonGo (di Nintendo) Guns of Boom (di Game Insight), Asphalt 9 (di Gameloft), Magic The Gathering Arena (di Wizards of the Coast), Mobile Legends (di Shangai Montoon Technology) e poi Call of Duty Mobile (sviluppato da Activision Blizzard in collaborazione con Tencent, il colosso cinese che in tema di eSports ha sempre dimostrato molto fiuto per l’affare giusto). Tantissimi titoli, e sono solo i principali, caratterizzati soprattutto da una caratteristica: la formula free to play, il download e l’utilizzo gratuito, una forma che apparentemente non porta nulla nelle casse degli sviluppatori, ma che in realtà è un investimento camuffato, che porta a un ritorno forse ancora più grande attraverso l’acquisto dei contenuti in-game, ossia durante il gioco (skin e funzionalità aggiuntive) e poi, appunto, dalla scena competitiva, che funziona da amplificatore pubblicitario invogliando sempre più appassionati a partecipare al gioco. Un’evoluzione del mercato, dall’attività ludica (anima del videogioco, ora sfruttata un po’ in tutti i settori col fenomeno della gamification) che “funziona di più” se c’è di mezzo una challenge, una sfida. Mettiamoci poi un’app lite che non incide più di tanto sul device, la facilità di passaggio da un dispositivo all’altro, e un gameplay semplice anche per gli entry level, e accattivante da seguire, tutte caratteristiche che accomunano anche i titoli citati, e l’eSport è fatto, e tutti elementi che possono fare la fortuna degli eSports su mobile, non nel prossimo futuro, ma già da ora.



scommesse

ITALIAN BETTING POTREBBE SEMPRE ANDARE PEGGIO di Cesare Antonini

Il settore delle scommesse rischia di finire sotto la lente dell’Europa e della giustizia italiana oltre che diventare un caso sul territorio e un caso politico. Come se non ne avessimo già abbastanza.

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nche il 2020 ha serie probabilità di finire per essere ricordato come l’ennesimo anno in cui il settore del retail betting d’Italia rimarrà imbrigliato tra ennesime proroghe, bando allo sbando e proliferazione di punti di gioco sul territorio nazionale. Ma andiamo per ordine. Intanto c’è stata la proroga, l’ennesima come già abbiamo sottolineato, con un serio rischio di violazione del Codice degli appalti europeo che, come noto, tende a limitare l’utilizzo di questo istituto per evitare una serie di disfunzioni nel settore economico e amministrativo di riferimento. Non a caso sono tante le aziende discriminate dal non poter partecipare al bando di gara che andava indetto nel 2016 per riorganizzare il settore e per riallineare le diverse concessioni emesse da gare sfalsate nel tempo. L’esempio principe è quello di Obiettivo 2016, la società diretta da Maurizio Ughi, che voleva, appunto quattro anni fa, partecipare al bando di gara con una formula innovativa e interessante ma che è rimasta nel cassetto perché questa opportunità le è stata negata. Da chi? Dalla politica che ha deciso, come sempre ormai, di non decidere. Ma l’immobilismo nel business porta solo a danneggiare gli stakeholders specie se questi sono in attesa di aggiornamenti vitali per il settore in cui operano. E Obiettivo 2016 ha messo da tempo tutto in mano ai legali. A livello europeo queste discriminazioni nei settori economici sono punite in maniera decisa. Magari ci vorrà del tempo e tanta pazienza ma alla fine il risultato non può che essere positivo per gli imprenditori che, nel frattempo sperano di vedere il regolatore finalmente operati-

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vo per sbloccare questa situazione di empasse. Tutto è destinato a crollare se non si mette mano al riordino del betting italiano. Dicevamo anche del bando. Qui parte il solito refrain che continuano a ripetere gli operatori e gli esperti del settore, ormai da anni. E lo ripetiamo anche noi: se non si risolve quanto prima la questione territoriale con le continue norme regionali e comunali che rendono impossibile la vita agli operatori legali del gioco e delle scommesse, è inutile lanciare un bando di gara che rischia di andare deserto per l’impossibilità di piazzare betting shop sia per le distanze dai luoghi sensibili che per una serie di ostacoli frapposti dalle autorità locali. “Dal punto di vista normativo e istituzionale è importante avere dei punti comuni. Abbiamo un punto di partenza comune per arrivare a una riforma complessiva? Serve ripartire dalla conferenza Stato-Regioni che aveva portato a un ragionamento che aveva fatto da cardine. Ci sono nodi aperti che vanno affrontati con coraggio specie nel rapporto con gli enti locali. Alcuni enti hanno inasprito le regole, altri hanno fatto una riflessione che ha portato anche a dei passi indietro”, queste le parole del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle finanze Pier Paolo Baretta, che era intervenuto alla presentazione del rapporto sul gioco pubblico di Acadi, Associazione concessionari di giochi pubblici. Con lui, almeno, se ne discuteva ma il risultato è stato comunque pari a zero. Una costruzione senza cemento, fragile e pronta a sgretolarsi, come successo, sotto i colpi dei governi a tinte gialle e verdi e gialle e rosse. Il dialogo sembrava riaperto. Poi il nulla. E, mentre aspettiamo cosa ne sarà del governo

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P I E R PA O LO B A R E T TA

scommesse politica

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Conte bis (mentre scriviamo si sta votando in Emilia Romagna e in Calabria), tutto è fermo. Da una parte è un bene visti i continui aumenti di tassazione. Dall’altra c’è il rischio di riandare alle elezioni e di veder rimescolate ancora le carte e perdere la mano tesa di Baretta. Questo era il suo pensiero: “Serve una contrazione dell’offerta ma senza passare a un favoreggiamento dell’illegalità. Ma se poi accanto alla riduzione vengono messe norme ulteriori restrittive allora si va nel senso opposto e che rischia di danneggiare il legale a favore dell’illegalità. Serve poi una qualificazione dei punti di gioco sul territorio. Va fatto un percorso normativo molto profondo. La certezza degli investimenti è centrale. Ho predisposto una norma che, accanto a una richiesta economica, vuole dare maggiori certezze ma serve unità nel settore. Il confronto può essere agguerrito ma deve essere possibile.

ITALIAN BETTING POTREBBE SEMPRE ANDARE PEGGIO

Quindi vorrei un confronto finale Stato-Regioni, un’unità del settore e una clausola che stabilizzi nel tempo le richieste economiche del Governo al gioco”. La soluzione cui tutti pensano ma che nessuno mette in pratica potrebbe essere davvero la famigerata tassa di scopo: “Il rapporto con gli enti locali non deve essere platonico. La proposta di dare qualcosa esiste da tempo ma vanno coinvolti per combattere l’illegalità anche attraverso risorse economiche”, aveva detto Baretta. Mentre siamo in stand by ci sono i Punti vendita e ricarica che proliferano e che possono operare (e aprire) liberamente su tutto il territorio. Come dice il nome stesso questi punti possono solo vendere ricariche e inserirle poi nel conto gioco ma senza effettuare accettazione di scommesse e pagamento delle stesse. Poi bisogna andare a vedere tutti i casi specifici e se tutti agiscono secondo le regole. Per ora va registrato solo un aumento smisurato di punti in cui c’è gioco e ci sono anche altri prodotti di gaming. Per chiudere l’analisi, non abbiamo un bando, rischiamo condanne per utilizzo eccessivo dell’istituto della proroga, le vecchie agenzie continuano a pagare per stare aperte ma i nuovi operatori non possono entrare nel mercato mentre, nel frattempo, i punti di gioco si moltiplicano e non si riducono come vorrebbe la politica. Potrebbe sempre andare peggio. Giusto?

IL FOCUS TERRITORIALE

Raffaele Palmieri (Assosicon) «Qualche regione italiana sta ragionando ma il problema rimane nazionale» “In Campania stiamo passando dal regolamento comunale a quello regionale che sovraordinerà tutte le altre casistiche locali. E questo è un fattore positivo visto che così avremo finalmente una regola unica in tutta la regione. Il problema, però, rimane generale. Dal punto di vista normativo, ovvio. Per questo aspettiamo ormai da anni una regolamentazione chiara a livello nazionale”. Raffaele Palmieri, presidente di Assosicon, sindacato delle imprese concessionarie di sportsbetting, segue la Campania ma si occupa di scommesse a livello nazionale da anni. Di sicuro dal 2006, bando Bersani, quando il settore venne liberalizzato. Chi, meglio di lui, può dirci come stanno gli imprenditori del settore? Non le lobby, ma quelli che alzano su la serranda al mattino e la chiudono a fine giornata: “Il mio ragionamento è sempre quello. Si paga tutto, troppo: dall’albo degli operatori alle concessioni di slot e Vlt, ai diritti, al rinnovo oneroso – spiega Palmieri – gli imprenditori sono ormai come gli agrumi che vengono spremuti fino all’ultima goccia. Invece di pensare a scrivere regole chiave e univoche si pensa solo ad aumentare le tasse e a strozzare i semplici lavoratori e gli imprenditori, così non andiamo da nessuna parte”. La domanda, noi, la facciamo sempre: ma questo banRAFFAELE PALMIERI

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do? “ Per come è stato scritto è complesso e difficile da attuare per tante questioni. La prima è che all’interno del punto potranno esserci più concessionari di slot ma quanto si troverà a pagare il gestore dell’agenzia? Trentamila euro più i diritti? Bisognerebbe cambiare le regole prima di andare in gara ma questo non crediamo interessi allo Stato che pretende sempre di fare reddito ancor prima che si inizi a produrre. È una logica che affoga da anni il settore”. Coi Pvr come la mettiamo? “C’è un po’ di frizione. Sotto una certa logica questi punti sarebbero svincolati dalle normative comunali. Tuttavia possono fare poco e chi sgarra viene sanzionato pesantemente. La coperta anche qui è corta perché si è creato un retail che però sposta tutto sul gioco online e si possono fare solo ricariche e aperture conti. Senza fare pubblicità”. Esatto, pubblicità. L’impatto del decreto Dignità qual è per il momento? “Tutti vedono ma non parlano di questi operatori stranieri che stanno cercando di aggirare il divieto ma rischiano di danneggiare il settore. Osservo quello che accade e si sta spostando tutto sui blog dei tipster, sui pronostici appunto ma tutto sui social network. Si possono creare nuovi utenti ma è ovvio che tutto sia limitato”, conclude Palmieri.


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- Traderfeed - un’Api di sport betting odds in tempo reale - TXLab - accesso al più grande archivio al mondo di dati sulle quote delle scommesse sportive - TXMarkets - aggregazione di quote di scommesse in tempo reale da tutto il mondo “Forniamo i dati più credibili e affidabili ai clienti con sede in tutto il mondo. Di conseguenza, abbiamo guadagnato la fiducia dei più grandi nomi del settore, tra cui bookmaker, esperti di sport senior e sviluppatori di questo tipo di prodotti”, assicurano da TxOdds. L’esperienza e la conoscenza degli esperti di dati consente ai servizi di scommesse di essere sofisticati, innovativi e intelligenti. Oltre agli esperti interni, il servizio offre la consulenza di personalità dello sport, come Tommy Langford e Daryl Gurney, offrendo contenuti unici, interessanti e aggiornati. Attraverso la creazione di nuovi entusiasmanti prodotti e l’utilizzo di tecnologie in costante progresso, TxOdds ha contribuito a far evolvere l’industria del gioco sportivo in quello che è oggi. (Ca)

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sono quindi alimentati dall’analisi più intelligente che ci sia, ma hanno anche il vantaggio aggiuntivo di una brillante visione umana, supportata da quasi 20 anni di esperienza. Ciò significa che forniamo i nostri prodotti con passione e integrità per gli esperti di scommesse professionali”. Ma come è strutturato TxOdds? Cerchiamo di effettuare una visuale sulle principali caratteristiche che poi verrà approfondita nei prossimi approfondimenti sulle pagine di Gioco News. L’Api (l’Application programming interface, applicazioni che, mediante modalità standard espongono le funzionalità di altre applicazioni; ciò vuol dire abilitare il ri-utilizzo dei servizi resi disponibili che possono a loro volta comporsi e scomporsi in base alle necessità) è stata originariamente sviluppata prendendo elementi dai mercati finanziari e applicandoli al settore delle scommesse. TxOdds era un fornitore di scommesse sportive agli albori del betting online e, nel corso degli anni, si è evoluto in una società con un portafoglio completo di prodotti che assistono privati e​​ dipartimenti di allibratori in diversi settori in tutto il mondo. “Creiamo partnership efficaci, durature e solide, che consentono ai clienti di evolversi nel contesto in continua evoluzione delle scommesse e dei dati”, proseguono. Questi i tre servizi principali che vengono venduti e gestiti online, consentendo ai nostri abbonati di accedere alle informazioni da qualsiasi parte del mondo:

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Il provider numero uno al mondo in grado di analizzare una valanga di informazioni di betting a servizio dello scommettitore sbarca in Italia. Ecco come funziona. basta fornire dati e quote. Bisogna spingersi oltre e analizzare in tempo reale le tantissime informazioni raccolte a livello statistico e aggiungere anche una brillante visione umana per aiutare gli scommettitori a prendere le giuste decisioni. TxOdds è il fornitore numero uno al mondo di dati sulle quote sportive aggregati in tempo reale ed è l’ideale per chi fa trading sulle quote ma anche per gli scommettitori che possono seguire l’evoluzione delle odds sul mercato dall’apertura alla chiusura, in modo tale da capire quale sia il trend di mercato e l’orientamento delle principali società di betting. Non a caso il prestigioso servizio ha attinto moltissimo nei mercati finanziari per costruire l’architettura informatica e statistica su cui si basa. “Lo sport è guidato dalla statistica ma anche dall’emozione. In TxOdds crediamo che fornire quote di scommesse e dati affidabili da soli non sia sufficiente per consentire ai nostri clienti di prendere le giuste decisioni – commentano dal servizio - i nostri prodotti esclusivi

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Scommesse in laboratorio! Come detto, ci ripromettiamo di tornare sull’argomento vista la mole di progetti e prodotti che TxOdds offre. Intanto, però, la curiosità è stata accesa da TxLab, un sistema che consente l’accesso ai dati di scommesse sportive più completi e accessibili al mondo. Si tratta del più grande archivio al mondo di dati sulle quote di puntate con data e ora, e che utilizza tecniche di big data aggiornate per fornire analisi statistiche e storiche usando miliardi di miliardi di dati sulle quote. Gli utenti godono di tempi di reazione rapidi anche per query complesse e i report personalizzati della app possono eseguire

complessi storici di pricing, concorrenza e analisi quantitativa, consentendo agli utenti di eseguire un back-test al fine di migliorare i modelli esistenti e analizzare le perdite. TxOdds, e quindi TxLab, è un servizio che può essere acquistato su txodds.net con tantissimi servizi come le quote pre match dalla stagione 1999/2000 in poi, oltre 880.000 dati pre-partita e 620.000 live match, inclusi i dati dei risultati finali. Una valanga di informazioni analizzate con software avanzatissimi e studiati da esperti di comprovata fama del settore. Il supporto ideale per scommettere a tutti i livelli.

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di Ludovico Calvi

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nessun titolo ad esercitare la raccolta si concessione e/o autorizzazione nondi scommesse in un mercato regolaché impegnati in attività di riciclaggio mentato. Sono abbastanza frequenti in di denaro, frodi e manipolazione di alcuni Paesi, infatti, i casi per i quali i risultati sportivi sono, purtroppo, noti. servizi e prodotti offerti da questi sogQuesto fenomeno è particolarmente getti sono di gran lunga più competitiaccentuato in Asia. Già nel 2014, un vi rispetto ai concessionari autorizzati rapporto pubblicato dall’Università anche perché non assoggettati agli della Sorbona e dall’International Censtessi obblighi di carattere regolatorio. ter for Sport Security (Icss) stimava che Se poi risultassero essere anche sponle organizzazioni criminali riciclassero sor di società sportive con una base di 140 miliardi di dollari all’anno per tructifosi importante, ben distribuita sul care incontri e scommesse illegali, con territorio garantendo loro visibilità ma il 53 percento delle scommesse illegasoprattutto legittimità, il tutto diventeli provenienti appunto dal continente rebbe ancora più difficile da contestare asiatico. e quindi da contrastare. La maggior parte degli operatori di Di frequente l’assenza di disposizioni e gioco sono concessionari assolutamensanzioni chiare per tutti gli attori cointe autorizzati e che operano in maniera volti (operatori di gioco, società spordel tutto lecita all’interno di mercati tive, regolatori) rappresenta la causa regolamentati, dove oltre a versare le principale per la proliferazione di fenotasse sono anche rispettosi delle dispomeni sopra citati. Per questo motivo, lo sizioni in materia di gioco responsabiscambio di migliori pratiche tra legislale. In molti mercati gli stessi concestori, politici e regolatori, nell’interesse sionari sarebbero soggetti a sanzioni della salvaguardia delle regole e della amministrative e pecuniarie importantrasparenza, diventa fondamentale. ti se contravvenissero alle disposizioni di norma. Purtroppo, sono gli stessi che Ludovico Calvi subiscono la concorrenza sleaDa settembre 2017 Ludovico Calvi ha le di soggetti che operano nella utilizzato la propria esperienza decennale nel settore del gaming e betting fornendo completa illegalità e che hanno servizi di consulenza strategica, normativa mezzi finanziari considerevoli e operativa a soggetti privati e pubblici, comprese lotterie, concessionari privati, per legittimarsi anche attravergoverni, ministeri delle finanze, regolatori, federazioni sportive e so accordi commerciali con soforze dell’ordine. Da giugno 2015 è membro del comitato esecutivo di Global Lottery cietà sportive. Monitoring System, nel giugno 2017 ne è stato eletto presidente Per il consumatore finale alle e rieletto di nuovo nel maggio 2019 per il periodo 2019-2021. Da maggio 2019 è anche membro della World Lottery Association volte non è così semplice di(Wla) Sports Integrity Committee. Da maggio 2015 è membro scernere un operatore di gioco dell’American Gaming Association Sport Betting Task Force. autorizzato da uno che non ha ENGLISHPAGES

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Le

sponsorizzazioni di società sportive da parte di marchi legati al segmento del betting sono diventate ormai una consuetudine nel mondo, questo fenomeno è particolarmente accentuato nel calcio. Gli operatori di scommesse hanno sempre cercato di legittimarsi sul mercato attraverso l’accostamento a una realtà sportiva con un seguito di sostenitori importante. Questo ha permesso a molti concessionari autorizzati, da un lato di sostenere in maniera efficace il mondo dello sport e, dall’altro, di costruire consapevolezza e fedeltà al proprio brand. Purtroppo, siamo stati testimoni anche di diversi casi di accordi commerciali e sponsorizzazioni di soggetti che, nonostante operino in un mercato di gioco senza concessione o autorizzazione, riescono a diventare sponsor di squadre, ad esempio di calcio, anche di primo livello. Le conseguenze di questo fenomeno sono molteplici e fondamentalmente negative poiché minano alle basi sia la credibilità di modelli di mercato regolamentati del betting che quelli di etica commerciale delle società sportive. Da qui l’esigenza imprescindibile da parte dei legislatori in tutto il mondo di definire un protocollo di compliance per le società sportive rispetto a sponsorizzazioni con operatori di gioco non autorizzati ad operare in un determinato mercato. I legami tra criminalità organizzata e operatori di gioco privi di qualsiaPROMOSPACE

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Sponsorizzazioni e scommesse alla ricerca della legalità



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Chi è Gianni Carra

di Gianni Carra

Singole o multiple? Questo è il problema! PROMOSPACE

Nel

corso del tempo il mondo delle scommesse si è trasformato. Dal Totocalcio alle “quotine” del “Totonero” fino alle agenzie di scommesse e ai portali web. Un punto focale di uno scommettitore è quello di decidere a quale tipologia di modalità di gioco affidarsi, sia per un budget personale che per il guadagno che esse porteranno. Le due tipologie di betting più importanti sono quelle singole o multiple. Andiamo a spiegare nel dettaglio le due scommesse e vediamo qual è la più redditizia. La scommessa multipla è l’insieme di più puntate, le quali vengono fatte su diversi eventi sportivi e che portano a una possibile vincita più alta. La moltiplicazione delle quote giocate, questo porterà a una quota combinata molto alta, tutto questo garantisce un guadagno superiore a qualsiasi scommessa singola. Per questo viene spesso usata da scommettitori che puntano ad un guadagno molto alto in poco tempo. La scommessa multipla ha il suo lato negativo, in quanto con un solo errore su tutta la puntata trasforma la bolletta in perdente. Un piccolo consiglio a chi vuole incominciare questa tipologia di scommessa è quello di scegliere solo due eventi

collegati, uno dei due con una quota bassa, con esito positivo prevedibile e l’altro evento con una quota più alta, alzando il valore della scommessa giocata. Un altro punto a sfavore per chi si decide di giocare le multiple è quello di dover “studiare” tutti gli eventi che vogliamo collegare nel ticket, scegliendo un solo book, senza avere la possibilità di scegliere la quota più alta dei vari analisti dei bookmaker. Anche sulle scommesse singole, conosciute perché più diffuse, diamo una piccola spiegazione. Anche loro hanno varie insidie, per questo necessitano di grande studio e metodo. Una differenza fondamentale con le multiple è che, queste ultime, spesso sono viste come un mezzo per un guadagno più grande, e vengono soprattutto usate da chi gioca per professione. Come detto molte volte, non si può pretendere di vincere senza un’ampia conoscenza delle squadre e degli atleti che si andranno ad affrontare in quella specifica partita. Una volta si giocava solo 1/X/2, ma nel tempo molti giocatori preferiscono altri tipi di scommesse: under/over e goal/non goal, perché da una percentuale di vittoria del 33 percento si passa al 50 percento. Ma l’importanza per i giocatori delle singole è il valore della quota: gioca-

DRISTIANO RONALDO PJANIC E BONUCCI

Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)

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Cinquantotto anni, un passato sui campi da tennis, serie C1 nel 1984, ha insegnato nei vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi italiani, nel 1992 diventa collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse e speaker dell’ippodromo di San Siro. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker, prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team Vipbox.it, poi nel luglio del 2013, il salto di qualità: Carra diventa l’unico poker-pro di PaddyPower.it. e cura alcune rubriche radiofoniche e televisive, tra cui il seguitissimo programma “Qui studio a voi stadio” su Telelombardia, prima come uomo Paddy Power poi come opinionista. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e sul blog “Le Dritte del Maestro, www.ledrittedelmaestro.com, dove il suo motto è “mano passata mano finita”. Dal 2016 si è trasferito in Sardegna dove cura anche il calcio locale sardo. Collabora con varie testate giornalistiche e da 6 anni con Gioco News.

re 10 singole con quota 2.00 aiuta il giocatore delle singole ad avere una percentuale maggiore di un risultato positivo, con 6 scommesse vincenti si porta a casa un utile. Quale dei due sistemi è il migliore? La domanda non ha una risposta definitiva, perché sono scommesse per due tipi di giocatori diversi. Il giocatore “domenicale” gioca per divertirsi e sceglie la scommessa multipla, quindi investe poco per vincere molto, sostituendo la vecchia schedina del Totocalcio, con la differenza che lo scommettitore può scegliere quanti e quali eventi giocare. Il giocatore professionista non può abbandonare la linea della scommessa singola. Scommettere sul risultato vincente è un mix di perizia e quota, mentre scommettere su altri tipi di eventi, soprattutto sulla somma goal, diventa troppo aleatorio. Giocando in singola si vincerà probabilmente meno, ma si avrà una probabilità più ampia di passare alla cassa del bookmaker, mentre con la multipla il discorso è inversamente proporzionale. Per questo motivo una delle cose fondamentali è il budget dello scommettitore e affidarsi anche alla tecnologia e non ai “guru” delle scommesse. A tutti gli scommettitori consigliamo di cancellare dalla mente la parola “recupero” e utilizzare sempre il motto “mano passata mano finita”. Olè.



ippica

UNA RIFORMA A TUTTO TONDO

“P

er affrontare la crisi del settore, che ormai perdura da troppi anni, è necessario riformarne la governance e al contempo rivedere necessariamente, avvicinandolo alle caratteristiche del nostro tempo, il comparto delle scommesse, che resta comunque uno dei cardini dell’ippica”. È quanto sostiene il presidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Filippo Gallinella, tornando ad affrontare la difficile questione del settore ippico italiano. In che modo la commissione Agricoltura intende affrontare il tema? “Esistono, come esistevano nella precedente legislatura, delle interessanti proposte di legge che indicano percorsi concreti di riforma dell’ippica. Tra

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di Michela Carboni

Il presidente della commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, mette in evidenza le azioni che andrebbero compiute per rilanciare il settore ippico, partendo proprio da alcune proposte di legge queste certamente quella di Giuseppe L’Abbate, oggi sottosegretario alla Politiche agricole, che propone un riordino a tutto tondo della filiera ippica del quale siano protagonisti tutti gli attori, dai proprietari dei cavalli, alle società di corse, dagli allevatori ai fantini, dagli allenatori ai tecnici. Lo stesso sottosegretario sta comunque seguendo direttamente il settore con l’obiettivo di analizzarne tutte le sfaccettature; sono stati infatti avviati, presso il ministero dell’Agricoltura, diversi tavoli tecnici - ‘Galoppo e Sella’, ‘Trotto’ e ‘Società di Corse e Associazioni Rappresentative’ - che intendono, dopo aver carpito le esigenze di tutto il comparto, traghettare l’ippica nel futuro; un futuro che, se si prende la strada giusta, potrebbe essere roseo, specie considerando sia le condizioni dell’ippica nel resto d’Europa – vedi In-


UNA RIFORMA A TUTTO TONDO

Il calendario corse 2020 Il ministero per le Politiche agricole e forestali, con un decreto, ha pubblicato i criteri per la redazione del calendario di corse ippiche per l’anno 2020.L’attività di redazione del calendario annuale delle corse, si legge, deve razionalizzare il numero delle giornate di corse distinto per disciplina al fine di giungere ad un più equilibrato rapporto tra funzionalità delle corse, sviluppo agonistico e montepremi. Per quest’anno le giornate di corse sono 1.285, di cui 861 quelle di trotto e 424 di galoppo. Il numero massimo delle corse disputabili per giornata è stabilito in sette per il trotto ed in sei per il galoppo salvo autorizzazione, previa richiesta da parte delle società interessate, di un maggior numero di corse, in occasione di manifestazioni di particolare interesse; il recupero di convegni o corse non disputati è escluso qualora la mancata effettuazione dipenda da cause non riconosciute di forza maggiore dall’Amministrazione oppure da scioperi. In tal caso l’amministrazione si riserva l’utilizzo delle relative risorse nell’ambito della programmazione nazionale tenendo conto della collocazione geografica e del bacino di utenza; in caso di revoca del riconoscimento alla singola società di corse l’amministrazione ha facoltà di assegnare ad altri ippodromi le giornate di corse inserite in calendario.

ghilterra, Svezia, Francia dove è un volano importante dell’economia – sia i risultati dell’ippica italiana all’estero, dove sta vivendo veramente un buon momento sportivo”. Questo settore cosa rappresenta per il Paese in termini di indotto e occupazione e in che modo va tutelato? “È necessario pensare l’ippica come una filiera completa, non solo scommesse o sport. Essa è allevamento, è agricoltura, è commercio, è artigianato, ma anche mangimistica, veterinaria. Insomma un settore sfaccettato con il suo specifico indotto, che quindi ha necessità di essere tutelato in ogni aspetto, partendo appunto da una revisione completa che colleghi e valorizzi tutti gli attori”. L’ippica è un volano anche per il turismo? “Certamente, e lo potrebbe essere in misura ancora maggiore. Gli ippodromi devono essere potenziati, valorizzati, ripensati per diventare un luogo da vivere, in cui la corsa è lo spettacolo principale. L’ippodromo, con tutte le opportunità che può offrire al territorio e alla popolazione, è certamente una ricchezza per i comuni e le città che lo ospitano e lo abitano”. A suo avviso gli ippodromi in che modo vanno ripensati? “È necessario smettere di pensare all’ippodromo come un ‘non luogo’, un posto, cioè, che conclude la sua esistenza alla fine della corsa. L’ippodromo deve tornare ad essere un posto per le famiglie, nel quale trascorrere una domenica o un pomeriggio all’aria aperta, oltre ovviamente a essere luogo di sport, allenamenti, agonismo. In cui praticare attività ludiche, in cui creare percorsi didattici di contatto con gli animali e garantire il benessere. Si potrebbe pensare a percorsi di ippoterapia, a spazi da dedicare alla ristorazione o ad aree picnic, oltre ovviamente al momento clou della corsa e del rituale della scommessa

ippica, con le sue particolari caratteristiche”. Le scommesse sui cavalli che peso hanno nella tenuta del settore e, a suo avviso, andrebbero ulteriormente riformate? “Appunto, la scommessa è centrale nel settore che, tra l’altro fino a poco tempo fa si autoalimentava esclusivamente con le scommesse. Ma questo sistema è poi precipitato in una spirale depressiva dalla quale va tirato fuori. La scommessa ippica è diversa dalle altre classiche scommesse da gioco, è lontana dalle dinamiche dell’azzardopatia proprio perché molto legata al contesto in cui si svolge la corsa e al ragionamento che sottende la scommessa. È inoltre limitata nel tempo, quello della corsa appunto. Oggi, anche per queste sue caratteristiche di complessità, ma soprattutto per il sistema di payout che la vede in posizione di svantaggio rispetto alle altre scommesse, ha perso il suo appeal e andrebbe quindi, in qualche modo, avvicinata al resto degli altri giochi – iniziando proprio dall’equiparazione del payout – senza perdere la sua unicità”. Gli enti locali come andrebbero coinvolti nel rilancio degli ippodromi? “Come ho detto sopra, gli enti locali dovranno essere necessariamente coinvolti nel rilancio degli ippodromi, poiché sono coinvolti nell’esistenza stessa dell’ippodromo che, se ripensato nel modo in cui riteniamo opportuno, potrebbe essere uno dei cuori pulsanti della vita economica, turistica e sociale del territorio in cui si trova”.

Lui chi è?!? Nato a Firenze l’11 ottobre 1979, si laurea in Ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi di Perugia. Dal maggio 2013 è membro della commissione Agricoltura e Lotta alla Contraffazione alla Camera nella XVII legislatura della Repubblica Italiana. Portavoce di proposte di legge come primo firmatario nel campo dell’etichettatura e lotta alla contraffazione, nonché di numerose iniziative legislative come la riforma del Corpo dei Vigili del Fuoco. Alle elezioni del 4 marzo 2018 viene eletto deputato nella XVIII legislatura e torna a far parte della commissione Agricoltura. Il 21 giugno viene eletto presidente della commissione Agricoltura della Camera.

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poker ipo

L’IPO FA TRIS DI SUCCESSI A SAN MARINO, SPERANZA NO! SIMONE SPERANZA

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“Spera91”, l’unico a trionfare due volte nello storico format italiano ed europeo finisce terzo dopo aver dominato l’evento. È il giovanissimo Luca Delfino a vincere su 1.388 entries! di Cesare Antonini

San Marino – “Penso di aver runnato

GABRIELE PATTI

veramente tanto ma me la sono giocata, ho fatto tanto poker, qualche bluff e pochissimi show down. Poi, contro un fenomeno come Simone Speranza, ho hittato al momento giusto sfruttando un suo brutto momento e sono riuscito a vincere. Ancora devo rendermi conto di cosa sia successo. Di sicuro farò più live dopo questo risultato (era solo il suo secondo Ipo a San Marino, Ndr) ma da giugno sto giocando solo mtt online multi room dopo un paio di shot. Questo super risultato mi aiuterà tantissimo a poter fare quello che ho capito di amare, il poker”. Luca “Delfo182” Delfino, il grinder online reduce da un super 2019, è il winner di Ipo San Marino, il torneo del 2-7 gennaio tenutosi al Best Western Palace con l’organizzazione Ems operated by Giochi del Titano e la collaborazione di EuroRounders. Delfino ha primeggiato su 1.388 entries da 550 euro che hanno generato una prize pool da 639mila euro, e si è portato a casa oltre 120mila euro. Un trionfo impreziosito dall’aver battuto sul finale un certo Simone “Spera91” Speranza che era davvero a un passo dal terzo Ipo vinto in carriera. Per lui, comunque due primi posti e un podio che imprimono il suo nome sui libri di questo storico torneo italiano ed europeo. Lui è leggenda, comunque.

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E, anzi, nonostante la sua freddezza dovuta a un’estrema conoscenza del gioco, ha mostrato anche un lato molto bello e positivo per questa disciplina: “Ho quasi pianto quando ho ritirato l’assegno del terzo posto. Un premio importante ma a distanza di giorni e dopo aver analizzato il final table dalla diretta streaming, l’amarezza, il rimpianto e il dolore della sconfitta sono rimasti molto forti in me”, ha commentato qualche giorno dopo Simone. Dall’altra parte un altro bravissimo ragazzo come “Delfo182” rispondeva così a caldo: “Avrei festeggiato come tutti e celebrato una grande impresa se avesse vinto ‘Spera’. Ma ovviamente alla fine meglio che abbia vinto io! Ho proposto un deal per Icm quando siamo rimasti in tre ma lui ha rifiutato. Può permetterselo e ha dominato. Poi, ripeto, io non ho mollato, ho runnato meglio nel finale e sono riuscito a vincere e ancora non mi sembra vero”. La bellezza di vincere un Ipo da parte di un outsider (almeno dal vivo) e la commozione di un campione che, comunque, ha centrato “due medaglie d’oro e una di bronzo”. Una leggenda, sì. È così. Nella storia del torneo entra anche Delfino, un 27enne di Camerata Picena, in provincia di Ancona, che ha giocato pochissimi live e ha sparato un bullet solo nel Day1C del sabato. Ed è arrivato a risultato pieno per un Roi pazzesco. Speranza, invece, si era qualificato alla fine nel turbo domenicale e ha condotto un torneo clamoroso portandosi a casa comunque 52.497 euro, una bellissima moneta. Prima di passare alla cronaca due note: a 5 left, Spera era talmente


L’IPO FA TRIS DI SUCCESSI A SAN MARINO SPERANZA NO!

forte che agli altri 4 era balenata anche l’idea di un deal pazzesco: avrebbero lasciato la prima moneta a Simone e si sarebbero divisi il resto. Ma, alla fine, era bene lasciare che il torneo facesse il suo corso. E Delfino alla fine ha meritato tantissimo. Speranza, invece, ha spiegato così il suo final table: “A carte scoperte ho capito che era un tavolo molto più facile del previsto. I miei avversari hanno sbagliato tantissimo e io sono arrivato oltre i 40 milioni di chips. Ho forzato correttamente anche con mani come 9 e 7 suited. Sì, in quel caso lo shove fa comunque passare mani che invece gli altri avrebbero open shovato. Nel giro di poche orbite riprendevo chips facilmente. Poi si è invertita la run e io non ho interpretato bene la fase a tre left, che è durata comunque pochissimo ma mi ha velocemente eliminato. Ripeto, non dico di essere stato sfortunato ma la run degli avversari unita ai miei errori mi ha tolto la vittoria dalle mani”.

LA CRONACA DEL TAVOLO FINALE – Aveva iniziato da short, “Delfo182”, ma è riuscito subito a raddoppiare azzoppando Andreino Benelli: KK vs A10 e si è subito rimesso in carreggiata. Iniziava, invece, a macinare chips, proprio Speranza. Complice un Davide Pavone che si infila in un colpo in cui “Spera91” non deve far altro che raccogliere quello che c’è da raccogliere. Aveva aperto con A picche K cuori da cutoff Speranza per 480.000 e aveva difeso dal BB Pavone con A7 offsuited. Flop: 7 picche 2 quadri K picche, check, 470.000 chips di Spera e call. Turn: 5 picche, check, bet 670.000, raise PavoGIANCARLO ZINGARIELLO ne 1,7 milioni e call di Speranza. River: 10 di picche che chiude il flash nut. Esce di 3,1 milioni Pavone e Spera si conquista il piatto col fold dell’avversario. Andrea Benelli, ridotto corto dal futuro winner riesce a raddoppiare A7 vs 55 con un magico 7 al river su Patti ma rimane ancora short. Poi i players al tavolo iniziano a prendere qualche decisione discutibile che verrà poi VINCENZO CAPOCELLI spiegata un po’ da tutti con una serie di ragioni: Speranza domina e, questo è un fatto, il final table esercita pressione e regala emozioni e tutti sono contenti di esserci; i soldi iniziano a spostare scalini interessanti e qualcuno ci pensa un po’ di più a metterle in mezzo; tra gli short si inizia a generare, forse più avanti, la voglia di giocare in maniera attendista più che all’attacco. In questo senso a Delfino va dato atto di aver comunque giocato spesso, da card dead, in maniera piuttosto libera e senza timore. Ovviamente nutre massimo rispetto per Speranza ma anche lui è preparato ed ha fatto tanta scuola di poker oltre ad aver giocato tantissime mani già in carriera, e questo sembra favorirlo. Non a caso assistiamo a tanti fold preflop sia da chi doveva fare action e chi, invece, doveva chiamare alcune giocate e non l’ha fatto proprio per le ragioni di cui sopra.

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Pavone passa AQ sull’all in 66 di Capocelli poi manda 97s a picche e trova il fold del tavolo. Riesce, però, a raddoppiare eliminando un altro giocatore che ha un po’ deluso: il russo Kostyakov che si riduce short e manda con A7 trovando il call di Pavone che gira JJ e prende anche un J flop dove c’è un altro Asso. Intanto si materializza la triste LUCA DELFINO storia di Patti che continua a pagare show down dalla fase nine handed. AQ vs AJ di Zingariello e Jack che fa raddoppiare il player riminese. Un altro pezzo del final table è stato caratterizzato dalla sfida in cui si è intestardito Capocelli contro Speranza che, in quel momento, era davvero on fire. I due sono vicini e in uno sport 10J vs Q5 Spera gli porta via un piatto. In queste fasi Speranza appare inarrivabile. E ad eliminare Pavone con JJ ci pensa sempre Speranza con Q10 e una Q “a faccetta”. Inizia a rimettersi in carreggiata Delfino che raddoppia 9-10 vs K9 di Capocelli che scende sempre di più. Prima, però, si era conquistato uno scalino eliminando Andrea Benelli AQ vs QJ e board liscio e senza carte che possano cambiare la situazione. Sarà poi Delfino ad eliminare un Capocelli che aveva anche splittato con scala all’Asso sul board contro Zingariello QJ vs KJ e non era riuscito più a riprendersi. Delfino, intanto continua a crescere e raddoppia ancora A9 vs J9 portandosi a quota 7,2 milioni. A quattro left Speranza forza tantissimo e supera anche quota 40 milioni. Spesso open shova con range molto aperti ma Patti e Delfino ci provano quando hanno mano e trovano coraggio. Proprio Patti raddoppia JJ vs A4s a fiori e va a 10 milioni. Poi forza ancora Spera con 97s a fiori e trova Delfino con KK, un altro stack cresce. Dopo aver passato qualche mano di valore, Zingariello manda con 9 e 5 e trova il call di Patti con A8 che stavolta non perde la “gira” e i players rimangono in tre. A questo punto Spera continua a forzare ma perde una serie di colpi in sequenza J5 contro coppia di 9 di “Delfo182”. Quindi un altro colpo con Q8 con cui il winner Ipo prima tripsa e poi chiude full house con Speranza che continua a bettare 1,1 milioni, 3,2 milioni e 7,2 milioni. Il colpo di grazia per Simone è I L P A Y O U T D E L F I N A L T A B L E sempre di Delfino che vince lo showdown AJ vs A5s a quadri. 1 Luca Delfino € 120.875 All’heads con Patti riparte da una 2 Gabriele Patti 76.914 proporzione in chips 5 a 1, poi 3 Simone Speranza 52.497 Gabriele raddoppia e si porta 4 4 Giancarlo Zingariello 39.637 a 1. Dopo qualche colpo ecco la 5 Vincenzo Capocelli 30.686 mano decisiva: 910s a fiori per 6 Andrea Benelli 23.015 Patti contro A8s a fiori di Del7 Davide Pavone 17.261 fino, board liscio e abbiamo il nuovo vincitore dell’Ipo nell’edi8 Kostantin Kostakyov 12.786 zione di San Marino. 9 Emanuele Mari 8.311

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politica poker

SEMPRE PIÙ EURO

sempre più Rounders di Cesare Antonini

Per Angeloni è tempo di bilanci, EuroRounders chiude il 2019 con un +23% sul fatturato. IPS supera tutti i record

Un’

ascesa che va avanti di anno in anno ma il 2019 sarà festeggiato come l’anno magnifico per EuroRounders, l’azienda di organizzazione eventi con sede in Slovenia. Perché? Semplice: “Dopo una serie di bilanci in crescita negli ultimi esercizi, abbiamo chiuso il 2019 con un più 23 percento rispetto all’anno precedente e un fatturato da 1,5 milioni di euro. Una grande soddisfazione e un boost che ci pone di fronte a nuove sfide per il 2020 appena iniziato e che avrà in serbo succose novità che presenteremo col passare dei mesi”.

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GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

A comunicare i dati di EuroRounders è il Ceo Antony Angeloni, affiancato dal Coo Lele Sgherza. Una coppia inossidabile che si avvale di un vero e proprio “esercito” di grande qualità: “Ogni volta che lanciamo un evento di poker live tra dealer, floorman, giornalisti, addetti all’hotel accomodation, al booking e tecnici audio, video, facciamo lavorare oltre 200 persone. Una macchina che, quando si accende, è davvero pesante ma potente ed efficiente”. E i risultati parlano da soli. Appunto, torniamo ad approfondire proprio i dati di un 2019 da incorniciare. Quali sono i fattori che hanno contribuito a quel numero che significa così tanto per EuroRounders? “Tra i principali elementi che hanno dato la spinta decisiva ci sono tutti quei collegamenti internazionali su cui abbiamo lavorato in questi anni – prosegue Angeloni – abbiamo fatto conoscere molto il brand all’estero stringendo patti con partner di tutta Europa e non solo. Dal Portogallo alla Russia, dal Regno Unito al Marocco, la Spagna, la Germania e tantissimi giocatori di questi Paesi hanno partecipato ai nostri eventi. L’Euro Poker Million, il nuovo format che ha fatto il suo esordio da record quest’anno, ha visto iscrivere player da 42 nazioni differenti. Il nostro lavoro è stato indirizzato nel cercare di espandere la visione internazionale dei nostri


SEMPRE PIÙ EURO SEMPRE PIÙ ROUNDERS

SAV E T H E DATE: I L 2020 EUROROUNDERS

IPS 500k 31 gennaio – 11 febbraio Nova Gorica IPS 500k Rozvadov 25-30 marzo IPS 1 milione Rozvadov 13-18 maggio EPM 1 milione luglio Perla Resort IPS Rozvadov novembre (da definire) Eurochristmas Festival IPS Grand Final 13-17 dicembre

febbraio”. Parliamo di una media di 1.600 players ad evento: “E sono oltre 10mila gli utenti/players che nell’arco dell’anno ci hanno accordato la loro fiducia. E che ringraziamo”. E questi players devono soggiornare, dormire, rilassarsi. Si apre un altro mondo, che è sempre quello di EuroRounders: “Un’altra parte del lavoro è quella del booking – spiega Angeloni – seguiamo quelli dei nostri tornei ovviamente, Ips ed Epm e di tutti i format che dovessimo presentare. E ci occupiamo anche dell’Ipo di Ems. Parlando di turismo nel 2019 abbiamo curato circa 6.000 notti in hotel. Solo a San Marino e con pochissimi eventi, abbiamo organizzato 1.500 notti per tutto il 2019. Mentre, a Nova Gorica abbiamo fatto soggiornare oltre 3.500 giocatori e accompagnatori. Per non parlare delle 900 notti offerte in Repubblica Ceca al King’s di Rozvadov che portano il totale al dato che abbiamo presentato”. Nel 2019 è cambiato qualcosa anche per quello che riguarda la parte media: “Nel 2019 abbiamo voluto creare dei progetti per migliorare la comunicazione e tra questi segnaliamo la nascita di ER Magazine che trovate online e nei nostri tornei tra contenuti e che offre contenuti esclusivi coi protagonisti del nostro circuito e di quello internazionale. Un prodotto che, da solo, impegna circa dieci persone. Abbiamo anche effettuato un restyling dei siti web ingaggiando nuovi responsabili media e social. Offriamo un’articolistica sempre attenta a dare informazioni accurate e aggiornate. Il tutto corredato da servizi fotografici e video per raccontare tutti gli eventi, dai satelliti al Day1 fino al final table con il broadcasting sempre di maggiore qualità”. Chiusi i bilanci non resta che guardare avanti, al 2020: “Il nostro desiderio – analizza il Ceo Angeloni - è quello di stabilizzare questi numeri e continuare a crescere dopo quello che si è creato dal 2018. Siamo consapevoli, infatti, che come tutti i prodotti, i mercati e le aziende, potrebbe arrivare una fase di maturità. Per quello riconfermarsi sarebbe già importante. Tuttavia dopo una prima programmazione per il primo semestre dell’anno in cui ci sarà una grande sorpresa, ci stiamo preparando per proporvi un evento dove la soglia di pareggio è fissata ad oltre 3.300 iscritti. E questo è frutto del nostro impegno quotidiano nel voler lavorare sempre con passione entusiasmo e professionalità in un settore e per una disciplina che secondo noi è in grado di generare intrattenimento, aggregazione, turismo e indotto ma che soprattutto propone i canoni di una competizione sportiva dove le abilità logiche giocano un ruolo preponderante”.

brand e nell’instaurare un rapporto e una collaborazione fattiva coi nostri collaboratori”. E i frutti si sono visti. Prima di passare a tutti i record siglati da EuroRounders va fatta una premessa importantissima che contiene, a sua volta, uno dei numeri da ricordare del 2019 appena passato: “Siamo stati – analizza Angeloni – la prima e unica organizzazione ad aver aperto un nuovo scenario pokeristico nella Repubblica di San Marino. Insieme alla Giochi del Titano Spa abbiamo creduto fortemente nella realizzazione di un decreto delegato dello Stato ai confini con l’Italia diventato legge nel 2018 e che permetteva di svolgere eventi anche negli hotel a 4 stelle. E abbiamo scommesso forte sulla splendida struttura del Best Western Palace dove l’operatività dell’evento è stata affidata a Giochi del Titano portando come valore aggiunto un format live conosciuto come l’Ipo. Un torneo storico che, a gennaio 2019, è stato organizzato per la prima e unica volta da EuroRounders”. I risultati sono stati pazzeschi per una location come quella della piccola repubblica sanmarinese che non aveva mai visto arrivare 1.787 entries (solo per il main event tra l’altro) per una prize pool da oltre 834mila euro. Su un montepremi garantito da 500mila euro. Pazzesco. Ma andiamoli a vedere tutti, gli eventi da record di EuroRounders. Anche perché non abbiamo ancora presentato il brand che ha trainato tutta la magnifica carovana che ha portato il grande poker da San Marino alla Slovenia fino alla capitale del poker europeo, sbancata anche essa, la sperduta Rozvadov in Repubblica Ceca, l’Ips, Italian Poker Sport. “Dopo gennaio, San Marino, ci siamo spostati alla poker room del Perla, a Nova Gorica, dove è salito in cattedra l’Ips – racconta con entusiasmo il Ceo di EuroRounders che ha totalizzato 2.462 entries al main event. Un format ormai solidissimo che ha centrato un record pazzesco in una poker room dalla storia ultraventennale. Poi è toccato all’Euro Poker Millions, di luglio 2019, siglare il record del più grande prize pool distribuito per la poker room del Perla, 2.144 entries col garantito da 1 milione di euro superato fino a Il pokerissimo del 2019 oltre gli 1,1 milioni. Poi, a novembre 2019, due record in uno, con l’Ips al GEN 2019 IPO San Marino 1.787 entries King’s Resort di Rozvadov. Con 2.740 FEB 2019 IPS Nova Gorica 2.462 entries entries è diventato il torneo italiaLUG 2019 EPM Nova Gorica 1,1 milioni € prize pool no più partecipato della storia della NOV 2019 IPS Rozvadov 2.740 entries room ceca e anche l’edizione record NOV 2019 IPS Rozvadov 2.740 entries della storia di Ips anche se con un buy in differente rispetto a quella di

record della location record della location record della location record del format record di un torneo italiano nella location

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poker

GIOCO NEWS POKER AWARDS 2019 DOPO LA PRIMA EDIZIONE 2019, ECCO I PERSONAGGI ITALIANI PIÙ INFLUENTI DEL MONDO DEL TEXAS HOLD’EM, QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO A RENDERE VIVO IL GIOCO CHE AMIAMO DI PIÙ

L’

di Cesare Antonini

anno scorso ha riscosso un notevole successo online. Quest’anno abbiamo deciso di dargli ancora maggiore dignità e lanciare i nostri personalissimi awards, “I personaggi più influenti del poker italiano” per il 2019, sulle pagine della versione cartacea mensile di Gioco News. Qualche new entry e qualche out ma, intanto, fissiamo i criteri che sono importanti e facciamo una premessa: la nostra è puramente una riflessione, seppur assolutamente autorevole, su quello che abbiamo vissuto (e osservato) nel corso dello scorso anno. Gioconewspoker.it, il “verticale” che segue l’Hold’em in tutte le salse e in tutte le sue varianti, ha avuto modo di rapportarsi con i principali personaggi che intendiamo riconoscere come “influenti” per aver contribuito alla crescita del nostro movimento ed ha viaggiato per tutto il mondo per seguire gli eventi live. Questo è il criterio

principe della nostra analisi. Il contributo dato dai personaggi in questione è stimabile in termini di organizzazione di eventi, di aver offerto centinaia di migliaia di euro in tornei live, di aver curato la direzione di un format di livello internazionale e di aver, in generale, aiutato il nostro movimento a sopravvivere e, in alcuni casi, a crescere. La novità è che troverete, rispetto allo scorso anno, un giocatore tra i nostri “eroi” del 2019. Capirete da soli perché. Altre “Faq”: non è una gara di entries, di titoli, di montepremi accumulati, non ci sono simpatie e neanche antipatie. Semplicemente, chiudendo gli occhi e riflettendo giorni e giorni, la redazione del poker di Gioco News ha avuto impressi nella mente questi nomi che ringraziamo noi per primi e con queste poche e sincere righe, vogliamo che siano riconosciuti per il loro immenso valore!

Basterebbe scrivere “Super Dario” e ricordare i momenti felici e di grande “drama” pokeristico che c’ha fatto vivere in quel di Las Vegas nel luglio 2019 piazzandosi secondo al main event delle World Series of Poker. Non è diventato campione del mondo ma ha compiuto un’impresa storica. In quei giorni era entrato in pieno vigore il decreto Dignità che vieta ogni tipo di pubblicità al gioco d’azzardo. Bene, Sammartino con la sua impresa ha proiettato il movimento italiano su Tg e giornali generalisti nazionali oltre a generare traffico web a pacchi per i nostri modestissimi siti di settore in barba al proibizionismo. E ovviamente è stato l’orgoglio degli appassionati ai quali ha dato impulso e convinzione quando si sono rimessi a giocare al tavolo da poker. Una certificazione della nostra qualità azzoppata nella crescita solo dalla mancata liquidità condivisa con gli altri stati membri. Ah, impresa ripetuta a ottobre 2019 al main Wsop Europe di Rozvadov insieme a tantissimi altri risultati. Troppo forte. Grazie ancora Super D!

DARIO SAMMARTINO

Lui ha lasciato Las Vegas dopo la fine delle World Series of Poker ma gli basta mezzo anno per rinconfermarsi nella nostra selezione. Perché? Beh semplice: per sette mesi dell’anno ha lavorato all’organizzazione del 50ennale dei campionati del mondo di poker dei record dall’interno del board Wsop Caesar Entertainment con Stewart, Effel, Palanski e Chochon. Qualche numerino: le 50esime Wsop hanno fissato unrecord di 187.298 entries che hanno generato 293.183.345 dollari in premi in denaro. Poco altro da aggiungere se non un in bocca al lupo qui in Italia dove il mercato del gaming avrebbe bisogno di un manager come lui.

SIMONE RICCI

Altra rinconferma pesante. Se il 2018 era stato l’anno della sua imposizione nel 2019 ha continuato a macinare risultati come Poker Director della room del King’s Resort di Rozvadov. Ancora record su record di entries, di ospitality e ha contribuito tantissimo a portare sempre più players italiani nella Repubblica Ceca sfruttando anche l’incredibile assenza dei nostri casinò sul panorama pokeristico europeo. Oltre ai super format internazionali, su tutti il circuit Wsop e le Wsop Europe, ha contribuito a generare anche due record per due format italiani, l’Ips e la Notte degli Assi. A fine 2019 si è messo al lavoro anche al Casino Atrium, ultimo acquisto di Leon Tsoukernik a Praga. Se non è influente lui...

FEDERICO BRUNATO

Il Ceo di EuroRounders, di cui parliamo diffusamente in altre due pagine, non può mancare in questo elenco. Riconfermato anche lui e quest’anno da solo, nella casella, per dargli ancora maggiore riconoscimento. Così come il suo Coo, qui sotto, Lele Sgherza. Il brand Ips (anche d’esso parliamo nelle due pagine dedicate a Er) l’ha lanciato lui da San Marino insieme a Salvatore Caronia, direttore della Giochi del Titano, e l’ha visto raggiungere l’Europa con top player ai tavoli a giocarlo, da Maria Lampropulos a Michael Mrakes fino a Viktor Blom insieme ai top reg italiani. È diventato anche papà mentre vedeva crescere esponenzialmente il suo “figlio” pokeristico ormai al top a livello continentale.

ANTHONY ANGELONI

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GIOCO NEWS POKER AWARDS 2019

Viene dallo spettacolo, dall’organizzazione eventi ed è un personaggio storico del poker live italiano. Con EuroRounders e Angeloni ha trovato ormai la “quadra” del cerchio ed è reduce anche lui da un 2019 pazzesco. E anche per Lele uno spazio singolo per evidenziare il valore di chi ha centrato cinque record in un anno trovando gratificazione nei numeri e nel business. Nel 2020 si dedicherà alla spettacolarizzazione dei suoi eventi. Siamo già pronti coi pop corn e la Coca cola.

LELE SGHERZA

Solo la nomination per i Global Poker Awards basterebbero per certificare la sua eccellenza e il suo livello di influencer nel settore. Premiamo l’eccellenza con la speranza che possa creare presto qualcosa anche per i players italiani “comuni mortali”. Luca dirige le Triton Poker Series, i tornei high roller più ricchi al mondo. E nel 2019 ha diretto il torneo più ricco di sempre a Londra da oltre 1 milione di sterline. Ora tifiamo per lui per i Gpa anche se la concorrenza è asprissima. Ma lui è esempio e speranza per tanti ottimi professionisti di casa nostra che possono riuscire a sfondare. Che la sua bella stagione prosegua anche per il 2020 e oltre.

LUCA VIVALDI

Per ben 43 mesi di fila ha performato meglio del mercato con incrementi sostanziosi sia nel cash game che nel torneo per e per un 25% totale di quota di mercato. Lui è Head of Networks and Marketing Italy e anche Director del network europeo Playtech. In un momento di crisi del poker online “punto it” iPoker year over year ha prodotto un più 9,80 mentre il mercato scendeva del 3,32% sempre anno su anno. Nel poker ha totalizzato più 26,54 nel cash game mentre i tornei si sono attestati sul più 22,93 percento. Un Cavaliere pieno di onorificenze, non c’è dubbio.

CARLO CAVALIERE

Il 50 percento del mercato italiano ce l’ha sempre PokerStars e lui le ha provate davvero tutte per riallacciare l’Italia alla liquidità condivisa con Spagna, Francia e Portogallo. Ha lavorato molto sotto traccia ma non si può ignorare tutto quello che ha fatto e noi glielo vogliamo riconoscere con questa semplice citazione.

MARCO TRUCCO

Un personaggio storico del mondo del poker che continua a organizzare e inventare poker. Lo citiamo per due motivi: uno perché, legislazione o no, lui sta aiutando a non far morire il poker e sta piantando germogli qua e la per generare players e avvicinare gente in un momento di assoluta difficoltà nel recruitment di conti gioco, online, ovviamente; e poi perché è andato a Rozvadov col suo format, La Notte degli Assi, totalizzando 2.583 entries e portando tantissimi italiani al King’s Resort di Rozvadov. È stato il record di un torneo italiano in quella room fino a novembre 2019. Chapeau.

SALVATORE VENDEMINI

Da 3.816 a 4.657 entries e da 1,8 a oltre 2,2 milioni di euro di prize pool “year over year” per un torneo da 550 euro che continua a crescere nonostante il recente passato burrascoso a livello di cambiamenti interni e che è entrato ormai nell’agenda di tutti i giocatori d’Europa e del Mondo. Sotto c’è lo zampino (anzi molto di più) di uno dei primissimi volti del poker live italiano, Mario Sfameni. Dopo essere diventato anche manager di un’azienda leader nel mondo del gioco ha messo tutta la sua esperienza nel nuovo Battle of Malta che, nel 2018, ha cambiato location ripartendo dal Casino Malta facendo subito un boom (o un Bom?) di entries. Crescere di oltre 800 unità in un anno significa aver aumentato i numeri di un torneo da 550 euro che da solo avrebbe garantito circa 400mila euro. Poco da aggiungere e “Big Mario” finisce dritto dritto nel nostro field.

MARIO SFAMENI

Lavora da oltre 10 anni in PokerStars e ora è The Stars Group. Con l’IPO ha messo in palio l’unico Platinum Pass per il Pspc Barcellona 2020 che per ora un evento italiano ha regalato ad un giocatore (Simone Ferretti). Sapio ormai sa fare di tutto nel poker ed è Senior Events Marketing Manager in The Stars Group e segue obbiamente tutti gli sviluppi di tornei come l’European Poker Tour e di quegli eventi che PokerStars “sposa” in Europa. Una figura di spicco per per il poker italiano che inseriamo perché ha già fatto tanto e perché nel 2020 (no spoiler please) farà molto di più. Vota Antonio!

ANTONIO SAPIO

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casinò

Casinò in attesa di Governo IL CONSIGLIERE REGIONALE LOMBARDO DEL PD ANGELO ORSENIGO SOTTOLINEA L’IMPEGNO DELL’ATTUALE MAGGIORANZA NEI CONFRONTI DI CAMPIONE D’ITALIA E QUANTO SIA IMPORTANTE, OLTRE A RIAPRIRE LA CASA DA GIOCO, DIVERSIFICARE L’ECONOMIA

L

di Anna Maria Rengo

ANGELO ORSENIGO

uglio 2018 – febbraio 2020. In questo lungo arco di tempo Campione d’Italia ha cambiato fisionomia. Decisamente in peggio. Da ridente e ricca cittadina affacciata sul lago di Lugano e che “pescava” tutto il suo benessere nelle acque del Casinò municipale, a paese in serissime difficoltà economiche e occupazionali, con un tessuto sociale che rischia di disgregarsi, a causa della “fuga” di chi può, verso un nuovo lavoro, da qualche altra parte d’Italia o della Svizzera, che possa sostentare se stesso e la propria famiglia. Già, perché, come ripetutamente detto, a Campione d’Italia si è spento il Casinò: la dichiarazione di fallimento della sua società di gestione ha portato, lo stesso malaugurato giorno (il 27 luglio 2018) alla chiusura della sede, e la complessa vicenda giudiziaria tuttora in corso (da ricordare l’annullamento per vizio di forma della sentenza del tribunale di Como, come pure i

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due ricorsi pendenti in Cassazione, in attesa dei quali il tribunale lariano ha deciso di non riassumere la causa) non ha ancora portato alla sua riapertura. Inoltre, lo stato di dissesto del Comune, tuttora commissariato, ha portato l’allora sindaco Roberto Salmoiraghi a dichiarare la “messa in disponibilità” (un giro di parole che per li Enti pubblici è l’equivalente del più brutale “messa in esubero”) di una larghissima fetta di dipendenti comunali. Oggi, ne sono al “lavoro” (si fa per dire, visto che non vengono pagati da ben oltre un anno) solo quindici, rispetto all’originario organico di oltre cento, e nulla hanno potuto i ricorsi presentati al Tar del Lazio, nel quali si evidenziava la “specialità” del territorio campionese e dei servizi che il Comune deve svolgere, ma che sono stati respinti. E in questa situazione già drammatica, è arrivata, come peraltro previsto, l’inclusione di Campione d’Italia nel territorio doganale dell’Unione europea: a partire dal 1° gennaio, la quotidianità dei cittadini è cambiata, essendo ormai diventati “italiani” a tutti gli effetti, almeno dal punto di vista doganale, anche se il Governo è venuto in loro soccorso istituendo l’Ilcci, l’imposta locale sui consumi che sostituisce la “nostra” Iva e che è invece parametrata a quella svizzera, e che è inferiore, oltre a essere incamerata direttamente dal Comune.


CASINÒ IN ATTESA DI GOVERNO

Insomma: una situazione decisamente intricata e preoccupante, su cui pende il “problema dei problemi”, ossia la mancata riapertura del Casinò. Una ventata di speranza, che qualcosa di potesse sbloccare a breve, era arrivata a giugno dello scorso anno, quando il commissario straordinario del Casinò, Maurizio Bruschi, aveva presentato al Viminale, come gli era stato richiesto, una relazione tecnica sulle strade che possono essere percorso per riaprirlo. Molto tempo è passato da allora, ed è anche cambiato il Governo nazionale, senza che ci sia l’ufficialità del “se” e del “come” l’attuale maggioranza intenda intervenire in proposito. A cercare di fare il punto per Gioco News è il consigliere regionale lombardo del Pd Angelo Orsenigo, da sempre molto attento alle problematiche campionesi. A novembre 2019 il Consiglio regionale della Lombardia aveva approvato all’unanimità una mozione a sua prima firma che chiedeva l’impegno urgente del Governo nazionale su Campione d’Italia. Come in realtà ha fatto sia con il decreto fiscale che con la legge di bilancio. Quali sono i fronti su cui è ancora necessario intervenire e come auspica che l’Esecutivo si muova al riguardo? “I fronti aperti sono ancora molti. Sicuramente due i più importanti: il primo è la riapertura della casa da gioco attraverso la ricerca di un operatore; il secondo la questione delle targhe, attraverso la modifica della norma attualmente in vigore. Ricordo, infatti, che i cittadini di Campione fino a oggi hanno avuto patente svizzera e auto con targhe svizzere, ma con l’entrata nell’Unione doganale hanno un anno di tempo per cambiare e avere la patente italiana. Purtroppo, a causa del decreto Sicurezza di Salvini, rischiano di non poter più guidare le loro macchine, proprio in quanto hanno una targa della Confederazione. Il Governo e i nostri rappresentanti si stanno muovendo per apportare delle modifiche alla normativa e permettere non solo ai campionesi di guidare liberamente le proprie vetture targate ‘Ch’ seppure con patente italiana, ma anche, contestualmente, ai lavoratori frontalieri, che si trovano a guidare automezzi di lavoro di imprese ticinesi, di risolvere il medesimo problema”. Come giudica l’operato del Governo gialloverde e di quello giallorosso su Campione d’Italia? “Il Governo gialloverde non ha fatto assolutamente nulla, lasciando passare del tempo prezioso per poter intervenire sia sulla casa da gioco che sulla questione doganale. Il Governo giallorosso ha quindi ereditato una situazione complessa e, pur non avendo la bacchetta magica, ha cercato, assieme a noi rappresentanti politici e istituzionali del territorio, di fare del suo meglio. La buona notizia è che a febbraio l’Italia salderà alla Confederazione gli arretrati dovuti dalla nostra exclave

e Berna sbloccherà così l’ultima rata dei ristorni. Dal 27 luglio del 2018 il Casinò, unico motore economico e occupazionale di Campione, è chiuso. Come consigliere regionale e come esponente del Pd, attuale forza di maggioranza in Parlamento, cosa può dire ai campionesi? “Posso assicurare loro il mio continuo impegno a sollecitare il Governo, attraverso i nostri rappresentanti a Roma, affinché si acceleri molto sui tempi per la risoluzione di tutte le questioni. Come sanno bene i campionesi, noi ci abbiamo messo la faccia: il mio appoggio, anche a titolo personale, non è mai mancato e mi sono sempre speso per tenere al centro dell’agenda la nostra exclave e i suoi problemi”. Quali iniziative si possono mettere in campo, a livello regionale per sostenere Campione d’Italia? “Purtroppo, devo dire che Regione Lombardia non ha competenza sui problemi più grossi di Campione. Altrimenti avrei già fatto diversi atti o iniziative in consiglio regionale e direttamente con la Giunta”. Cosa dovrebbero fare, per proprio conto e senza attendere aiuti da parte della Regione e Stato, i campionesi? “Ai campionesi, ai quali va tutta la nostra solidarietà per il lungo periodo di difficoltà che stanno affrontando, è decisamente fuori luogo chiedere qualcosa senza fornire gli strumenti indispensabili per ricostruire il loro futuro”. Lei pensa che Campione d’Italia potrà tornare a essere una cittadina, se non ricca e fiorente come prima, almeno al di sopra dell’attuale soglia di disgregazione e povertà? In che modo? “Ma decisamente sì. Penso che potrà tornare a essere una normale cittadina italiana attraverso la riapertura del Casinò, ma anche attraverso l’inserimento di Campione nella Carta europea degli aiuti regionali, a cui il Governo sta già lavorando, che hanno lo scopo di sostenere lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro nelle regioni europee più svantaggiate. Soprattutto lo sarà attraverso la ricerca di ulteriori economie, oltre alla casa da gioco”.

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Se il vostro budget ve lo permette, avete ancora un passo importante da compiere, giocare alla roulette. In questo caso possiamo darvi noi direttamente qualche suggerimento, senza annoiarvi troppo dilungandoci sulla strategia che vi consigliamo. Cercate il tavolo con il minimo di puntata più basso, oggi i Casinò propongono anche puntate minime da 2 euro, avvicinatevi e chiedete al croupier di giocarvi la Serie 5/8 o i Vicini dello Zero, nel primo caso dovrete consegnargli 6 fiches, o l’equivalente del loro valore in denaro, nel secondo caso 9 fiches. Gustatevi il momento in cui lo stesso croupier piazzerà le vostre puntate sul tappeto verde, seguite la sua mano quando rallenterà e invertirà la rotazione del cilindro della roulette per poi lanciare la pallina. Trattenete il respiro per tutto il tempo che ci vorrà prima che, dopo aver urtato gli ostacoli e sobbalzato tra le caselle dei vari numeri, arresterà la sua corsa e: Buona fortuna!

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vi al tavolo del black jack. Se non avete mai giocato, non abbiate timore di confessarlo al croupier, sarà lui a guidarvi e a dirvi come effettuare le vostre puntate e in quali casi le stesse risulteranno vincenti. Giocate allo stesso tavolo, ma non privatevi della possibilità di farlo ognuno per conto proprio, sfidarsi è intrigante tanto quanto il romanticismo che deve caratterizzare la vostra serata. Concedetevi un momento di scaramanzia, quindi dopo il black jack, spostatevi nella sala delle slot machine. Guardatevi intorno, cercate un Jackpot, un display luminoso sul quale i numeri girano in modo crescente e vorticoso. Chiedete informazioni a uno slot attendant, sono sempre in servizio all’interno delle sale slot, e fatevi indicare il gruppo di macchine collegate al jackpot da voi scelto, informatevi sulla puntata da effettuare per partecipare alla cosiddetta top awards, al montepremi più ricco, inserite le banconote o il ticket di gioco promozionale che vi è stato omaggiato, chiudete gli occhi e premete il tasto che avvia la slot. Una sola puntata, per sfidare la sorte sperando che la dea bendata vi voglia baciare.

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GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

ganizzare eventi, dare spazio a promozioni, creare intrattenimento. Quindi, perché non approfittarne, anche se la passione per il gioco d’azzardo non si trova in cima alla lista delle nostre preferenze. Festeggiare significa anche divertirsi, giocare è sinonimo di divertimento, per cui il nostro modesto consiglio è quello di visitare il sito di una Casa da gioco, informarsi sulle promozioni previste per la specifica festività, infine, decidere dove recarsi. Il Casinò di solito propone una serata cosiddetta “a tutto tondo”, quindi aperitivo e cena a cui sicuramente si aggiunge una promozione abbinata a entrambi che include una dotazione di gioco gratuita o fortemente scontata. Se possiamo permetterci, prenotate con adeguato anticipo il tavolo per la cena, contrariamente a quanto possiate pensare o presumere, in queste occasioni i Casinò sono meta di molte persone, non solo dei giocatori. Regalatevi un po’ di tempo, se potete, quindi arrivate con il giusto anticipo, non all’ora della cena, perché un aperitivo condito dalle emozioni che il gioco sa regalare è un’esperienza da vivere in tono rigorosamente “slow”. Proseguiamo con i consigli: stabilite il vostro budget, promozione inclusa, e per il primo approccio con il gioco recate-

RIFLESSIONI DAORSO

LASLOT DELMESE

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GIOCO &PSICHE

PANNONERO

F

ebbraio è un mese che ci ricorda che l’inverno non è ancora finito, il clima che lo caratterizza spesso è più rigido di quello di cui abbiamo goduto a gennaio. Però è anche il mese in cui si festeggia una ricorrenza importante, san Valentino, la festa degli Innamorati. È importante ricordare che, in particolare nei paesi di cultura anglosassone, per imitazione anche altrove, il tratto più caratteristico della festa di san Valentino è lo scambio di valentine, bigliettini d’amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell’amore romantico. Non v’è dubbio alcuno sul fatto che in tempi in cui lo scambio di auguri è affidato ai servizi di messaggistica del nostro smartphone, i valentine digitali non mancheranno di affollare gli account degli innamorati, anche di quelli il cui amore purtroppo non è corrisposto. Perché trattiamo questo argomento? Perché, dal nostro punto di vista, non esiste luogo migliore per festeggiare adeguatamente questa ricorrenza rispetto a un Casinò, quindi all’interno del mondo che da sempre anima e caratterizza le pagine di questa rubrica. Le ragioni di questa scelta sono molteplici. I Casinò in occasione di tutte le ricorrenze sono soliti or-

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Tra romanticismo e fortuna



LASLOTONLINE DELMESE

Loony Blox

Loony Blox ID / Keyname

LOONY BLOX

SGLoony

Description

243 Way 5 column Coins pla

Size

10.9 MB (

Resolution

1280x720

Supports Jackpots

Yes

Jackpot Race

Yes

Available RTP’s (approximate values)

- Base Game - Feature Game Volatility

92

6

30

Very High

Maximum Win per Spin

121,500 (

Strap Line

Lorem ips tempor in

Game Features

Character Realms: Each Character ha own Realm of features. Elephant: Expanding Wild .

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| Nome_ Loony Blox | Data di rilascio_ febbraio 2020

Loony Blox, Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua..

| Produttore_ Habanero | Disponibile su_ Omnichannel

Una slot da ammirare, non solo da giocare. La grafica è senza dubbio il pezzo forte di questa video slot, che propone un’ambientazione fantasiosa, all’avanguardia e di altissima qualità, in grado di trasferire il giocatore in un’altra dimensione, fatta di simpatici animaletti portafortuna, in vari scenari naturalistici che spaziano dalla giungla al canyon. Sempre piacevoli e accattivanti. Anche le animazioni sono più vicine a un cartone animato che a una slot, per un’esperienza più che piacevole. Particolarmente felice, inoltre, la scelta dei simboli che compaiono sui rulli, per un gioco che propone un ottimo mix tra il classico e l’assoluta novità, per non spiazzare nessuno.

›› sound

Con una grafica di questo livello, anche gli effetti sonori non possono certo essere da meno. Infatti, come ci poteva giustamente attendere, le musiche, i jingle e tutte le sonorità di questa slot sono assolutamente vivaci, divertenti, piacevoli e qualitativamente pregevoli. In grado di esaltare al meglio ogni singola fase di gioco. Dalla normale rullata all’innesco di un bonus game, alla vincita di un jackpot.

›› bonus

›› giocabilità

Una slot nuova e innovativa ma in grado di esaltare la tradizione, proponendo un gioco a 3 rulli e 5 colonne, che utilizza alcuni simboli classici delle slot di ogni epoca, come i frutti le campane o i diamanti, salvo rivisitarli in chiave ultra-moderna e assai spensierata, dando un tocco (notevole) di innovazione e aumentando l’appeal agli occhi dei giocatori moderni. Il gioco però è molto divertente nelle sue dinamiche, portando l’utente in un regno fatto di animali di fantasia, in cui ogni personaggio ha un proprio regno di funzionalità: l’elefante espande i simboli “Wild”, il lupo paga in entrambe le direzioni e il coniglio collega il secondo rullo al quinto. Molto divertente il fatto che, durante il gioco di base, i personaggi si muovono dentro e fuori di esso a ogni rullata in modo casuale.

Questa slot presenta una volatilità molto alta e propone un motore di pagamento particolarmente dinamico che sa come stuzzicare il giocatore, offrendo la possibilità di vincere dei jackpot e dei giri gratuiti. Da evidenziare le “funzione mappa”, la vera novità proposta in questa slot. Si tratta di un’espansione di quanto già proposto da Habanero nella precedente slot di successo dedicata al Santa’s Village, in cui il protagonista, ovvero Babbo Natale, percorreva tutti i passaggi sulla base del numero dei simboli Babbo Natale che comparivano in qualsiasi combinazione vincente (1 simbolo = 1 gradino, 2 simboli = 2 gradini ecc.). Quando il personaggio calpestava un punto evidenziato in modo speciale, avviava un round bonus. Qui il meccanismo è lo stesso ma è stato estesa a tre simboli, quindi la mappa è molto più grande, come le possibilità di vincita visto che tutti e tre gli animali si potrebbero anche fermare contemporaneamente su un punto bonus, attivando funzioni che portano tutte le funzioni speciali assegnate in tutti i giri bonus (simboli Wild a espansione, combinazioni paganti sia da sinistra che da destra e rulli collegati che espongono gli stessi simboli su più rulli). Si tratta di una caratteristica estremamente redditizia per il giocatore, da cui deriva l’altissima volatilità. Come nel villaggio di Babbo Natale, la posizione degli animali sulla mappa viene salvata per qualsiasi configurazione di scommessa, il che significa che il giocatore troverà i personaggi nella stessa posizione quando riapriranno il gioco dopo averlo chiuso, a condizione che la configurazione della scommessa non cambi.

il nostro giudizio. Una slot assolutamente divertente, che propone un’astuta rivisitazione di uno stile classico, ma in chiave decisamente moderna. E, anzi, all’avanguardia, visto che alcune caratteristiche di questo gioco sono assolutamente nuove e destinate a essere ripetute nel tempo, anche in altri giochi, proprio perché vincenti. Come la funzione mappa che rappresenta una straordinaria applicazione di gamification che mantiene il giocatore impegnato ad abbinare gli animali sulla strada. Assolutamente da provare. Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)

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GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

Rabbit: 2 - 5 Linked Reels.

During the Base Game Characters wi move in/out of the game every at random.

The map feature triggers 12 Free Gam when Characters land on feature dots

Character Realms are combined whe multiple Characters land on feature d

| Payout_ 92,06%-98,02%

For marketing materials please visit client.habanerosystems.com

›› grafica

Wolf: Pays Both Ways.

All games are exclusively HTML5 and wo All slots support configurable bet parame



INTERVISTE

Il giovane cantante Davide Rossi, arrivato alla finale di X Factor, sta lavorando a un singolo in italiano. Il canto? La sua vita.

Già in culla con il microfono

“C

inque mesi prima, io e mia sorella, avevamo espresso il desiderio di andare a vedere il concerto di Robbie Williams, cinque mesi dopo duettavo con lui”. Con questo episodio, il cantante Davide Rossi inizia a parlare di sé, dopo essere arrivato in finale all’ultima edizione di X Factor: uno spartiacque, che appunto, ha diviso la sua vita personale e professionale in un “prima” e in un “dopo”. Classe 1988, nato a Rieti, Davide Rossi ha un’unica cosa nella testa: il canto. Se da piccolissimo cantava

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GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

di Roberta Falasca

ovunque stesse giocando e anche a scuola partecipava a tutte le manifestazioni dove potesse cantare, oggi, quel bambino si è trasformato in un ragazzo che sa bene dove andarsi a prendere i suoi sogni. “Prima” e “dopo” X Factor, Davide Rossi come ha iniziato il suo percorso di cantante? Qual è la sua formazione e cosa si aspetta dal futuro? “Canto da quando ho quattro anni. In macchina, mi ricordo, facevo il gioco della galleria: iniziavo a cantare sulla base delle canzoni che mandava la radio, continuavo a farlo nonostante il segnale fosse andato perso dentro le gallerie e mi divertivo a riprendere la canzone appena ritornava il segnale, per vedere se fossi andato a tempo. Dopo aver preso lezioni di canto da piccolissimo, sono entrato nel Coro delle voci bianche dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Poi, nel 2012 ho partecipato al programma ‘Ti lascio una canzone’ e anche lì, ironia della sorte, sono arrivato quarto come a X Factor. Ho sempre dedicato il mio tempo alla musica grazie al sostegno della mia famiglia”. Ci racconti l’esperienza a X Factor?

“Per me è stata un’esperienza molto significativa, molto dura e stressante ma positiva. È stato il punto più alto che finora ho raggiunto e nonostante i ritmi serrati e le molte limitazioni che imponeva il programma, mi sono sentito all’altezza della situazione e soprattutto l’esibizione settimanale in diretta era il motore che trainava tutto. Con noi non avevamo telefoni, per due mesi siamo stati senza. Allora per comunicare con i famigliari utilizzavamo le lettere. Io e gli altri concorrenti siamo passati dal messaggio istantaneo di WhatsApp al foglio di carta”. Che tipo di rapporto ha instaurato con i ragazzi e con i giudici? “Mi sono trovato benissimo con tutti. I ragazzi, tra l’altro, mi hanno anche coinvolto molto considerando che sono stato il primo a rimanere da solo nella mia categoria. Con i giudici non eravamo a stretto contatto ma il mio punto di riferimento era Malika Ayane. Lei ha creduto in me e mi ha dato fiducia”. Come si sente oggi, dopo il grande successo? “Mi sento un po’ diverso, cresciuto. L’esperienza di X Factor mi ha fatto bene ma è da fare solo una volta nella vita!”. Che progetti futuri ha in serbo? “Sto lavorando a un singolo in lingua italiana: di solito io scrivo musica e melodia e una collaboratrice il testo. A volte però anche io mi diletto a scrivere le parole!”. Lei ha lo stesso nome e cognome del figlio di Vasco Rossi che è un attore e anche dj, fa sorridere questa cosa? “Sì, non ci avevo mai pensato. Potrebbe essere una responsabilità oppure no!”.

Lui chi è?!? Davide Rossi ha 22 anni e viene da Rieti. Aspetta l’amore ma dedica testa e cuore alla musica. Davide è un ragazzo di altri tempi, legato ai grandi classici della musica italiana degli anni ’70 e ‘80 ai quali si ispira molto. La musica ha un ruolo molto importante nella sua vita, è il suo modo per risolvere i problemi e per risollevarsi il morale quando qualcosa non va.


Regola vincente non si cambia! Il life coach Riccardo Agostini sfata alcuni luoghi comuni del rapporto tra uomo e donna e suggerisce una via d’uscita dalla possibile dipendenza dal gioco

INTERVISTE

di Anna Maria Rengo

C

ome parlare in pubblico? E come, passando a questioni decisamente più private, cavarsela con l’altro sesso, al momento di intraprendere, mantenere o troncare (sempre che non sia l’altro a farlo per primo!) una relazione sentimentale? Anche in questi settori, “giocare”, nel senso di applicare delle regole, è fortemente consigliato, se non obbligatorio. Così ne sono convinte le persone che quotidianamente si rivolgono a Riccardo Agostini, life coach certificato presso l’Iec (Istituto Europeo di Coaching) accreditato da Asesco (Asociaciòn Española de Coaching) ed Eca (Advanced Training and Education) o che seguono i suoi tutorial in cui, sul proprio canale Youtube, spiega con estrema semplicità e grande comunicatività come dipanarsi in quel grande gioco che è la vita: da quella professionale a quella di coppia. Inevitabile, dunque, al momento di incontrarlo, chiedergli il suo punto di vista su alcuni luoghi comuni e, perchè no, anche qualche consiglio! Cominciamo dunque, in tema di “grandi generalizzazioni”, con questo: spesso si pensa che le donne siano più sensibli e “delicate”, soprattutto dal punto di vista sentimentale, degli uomini. Sei d’accordo? “Se penso ai cartoni animati o ad alcune favole della mia infanzia, il modello che si ripete è quello di una principessa in difficoltà e un cavaliere pronto a salvarla. Quindi non mi sorprende che ci cuciamo addosso dei ruoli che non

sentiamo nostri ma che, per essere accettati socialmente, ci vediamo costretti a rispettare. Nel libro ‘Il potere della vulnerabilità’ di Brené Brown viene riportato l’esempio di un uomo che, con estrema sofferenza, per tutta la vita si è mostrato invulnerabile perché era questo che da lui si aspettava la società e la compagna”. Tra le dipendenze comportamentali possibili figura anche quella da gioco con vincita in denaro. Ti è mai capitato di occupartene e, in ogni caso, quali suggerimenti pratici daresti a una persona che ne soffre, per uscirne o tenerla a bada? Troncare del tutto con il gioco è una soluzione? “La maggior parte delle persone mi contatta per risolvere problemi affettivi o lavorativi ma se dovessi dare un suggerimento a chi soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo (così come per la dipendenza dalla droga) direi di non eliminarla ma sostituirla con qualche cosa di più salutare. Nel film T2 Trainspotting c’è una conversazione in cui Renton (Ewan McGregor) porta Spud (Ewen Bremner) a correre e gli spiega che per uscire dal tunnel della droga la cosa da fare è creare un’altra dipendenza”. Pensi che le dipendenze, sia comportamentali che da sostanze, siano derivanti da un vuoto affettivo o dall’incapacità di esprimere i propri sentimenti, o abbiano altre radici? “Credo che l’essere umano sia programmato per sviluppare delle dipendenze che gli portino benessere. Che si tratti di un vuoto affettivo o dell’incapacità di esprimere i propri sentimenti, tutte le dipendenze vengono innescate dalle mancanze. Se prendessi come esempio il vuoto affettivo potrei dire che ci sono persone

che si sentono sole e si iscrivono ad un club di beach volley e ci sono persone che si sentono sole e vanno al bar dove bevono qualche birra. Entrambe colmano un vuoto affettivo socializzando con nuova gente, tra le due categorie cambia solo il tipo di dipendenza”. Nei tuoi video dai dei suggerimenti su come comportarsi, delle regole da seguire per riuscire in una serie di obiettivi principalmente sentimentali o interpersonali. La vita, anche nei suoi lati affettivi e sentimentali, può essere presa come un gioco, nel senso che anche essa si basa sul rispetto di regole ben precise? “Mettiamola in questi termini, gli uomini sono la Spagna e le donne l’Italia. Abbiamo due lingue che si somigliano ma questa somiglianza può portare a fraintendimenti. L’idea con cui vengono pubblicati i video è quella di spiegare al mondo femminile la lingua in cui noi uomini comunichiamo. Poi, all’interno di ogni lingua, esistono dei dialetti che sono quelle che tu hai identificato come ‘regole’. Ogni persona ha delle regole (che io chiamo “10 comandamenti”) che guidano la propria vita. Tu entri in connessione con le persone che hanno dei comandamenti/ regole simili ai tuoi perché state parlando la stessa lingua, anzi… lo stesso dialetto!”. Quando ti piace una ragazza cosa fai? Applichi anche tu delle regole, le fissi di volta in volta oppure ti lasci andare senza alcuna strategia? “Il tuo comportamento non è altro che una strategia che con l’esperienza hai integrato nel tuo modo di fare. Ogni volta che ci avviciniamo ad una ragazza o ragazzo lo facciamo utilizzando il comportamento/strategia che negli anni ha prodotto più risultati”.

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Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)

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3–5 SAUDI ENTERTAINMENT & AMUSEMENT (SEA) 2020

Febbraio 2020/ February 2020

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3–4

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24 – 27 MOBILE WORLD CONGRESS Mwc, Barcellona, Spagna www.mobileworldcongress.com

26 – 27 ARTIFICIAL INTELLIGENCE IN GAMING & INTERNATIONAL LOTTERY PLAY SUMMIT Dubai, Emirati Arabi Uniti www.eventus-international.com/ai-in-gaming

26 – 28 IAAPI AMUSEMENT EXPO 2020 Hall 2, Bombay Exhibition Centre, Mumbai, India www.iaapi.org



PROMOSPACE

Tanti nuovi animali, alcuni tipici proprio dell’Alaska, sono fra i protagonisti dell’Arctic pack di Planet zoo, sviluppato da Frontier Developments. I contenuti aggiuntivi premium del videogame, disponibili su Steam più o meno dal Natale scorso, sono stati lanciati insieme con un aggiornamento gratuito contenente una serie di nuove funzionalità per i giocatori; un dispositivo di scorrimento dell’invecchiamento per rallentare il ciclo di vita degli animali e aggiunte ai pannelli informativi su di loro, mappe, risorse naturali, elementi di arricchimento e una serie di correzioni e miglioramenti. Fra questi fanno capolino 200 nuovi elementi architettonici e paesaggistici e quattro tipi di animali da poter introdurre nel nuovo habitat: il bighorn bianco, particolare tipo di pecora nativa del Nord-Ovest nordamericano, abitante in particolare delle catene montuose dell’Alaska; l’orso polare, bianco, solitario e tipico del circolo polare artico; il lupo artico, bianco e di grandi dimensioni, può sopravvivere sino a temperature che scendono oltre i -50 gradi e infine la renna. Per l’occasione, gli sviluppatori dell’Arctic pack di Planet zoo hanno pensato di introdurre due nuovi scenari di gioco: i fiordi scandinavi della Norvegia, dove i giocatori potranno costruire un remoto santuario degli animali, e il Messico, alle prese con la sfida di farli ambientare in un clima decisamente più caldo.

GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

PAROLADI COLLOVATI

Inizia il 17 febbraio la stagione primaverile di eSports in programma in decine di scuole superiori dell’Alaska. L’aggiunta degli sport elettronici fra le “attività curriculari”, sul solco di quanto sta accadendo in Nord Europa, è solo di pochi mesi fa ma ha riscosso subito successo, pur se con qualche limite. L’Associazione delle attività scolastiche dell’Alaska infatti ha escluso dalla lista dei giochi gli “sparatutto in prima persona” e ha stretto un accordo con Play Versus che include tre opzioni, con i titoli più celebri del momento: League of Legends, Rocket League e Smite. Ognuna delle scuole aderenti al campionato deve avere un allenatore di eSports in loco per tutte le partite. Le scuole possono gestire tutte le squadre che vogliono. (Rocket League utilizza squadre di tre giocatori, mentre per Smite e LoL ce ne sono cinque). La quota di partecipazione per ogni studente è fissata a 64 dollari per la stagione. È interessante notare che la classificazione delle scuole per motivi di concorrenza può essere fatta non in base alle dimensioni della scuola ma alla sua velocità di internet, secondo quanto riferito. “Dobbiamo tenere conto che ci sono scuole con capacità a banda larga più veloci che alla fine avrebbero un vantaggio competitivo rispetto a quelle con velocità Internet più basse”, ha affermato Bill Strickland, direttore esecutivo dell’associazione.

PAROLADI COLLOVATI

L’unico casinò tribale di gioco nello Stato è a Metlakatla, nella riserva indiana dell’isola di Annette. Ma una tribù riconosciuta a livello federale vicino ad Anchorage vuole cambiarlo. Si tratta degli Eklutna, che lo scorso agosto hanno intentato una causa per fare appello contro una decisione del Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti che impediva loro di sviluppare un casinò di seconda classe sulla terra che è affittata da membri tribali, ai sensi dell’Indian Gaming Regulatory Act. Ora lo Stato dell’Alaska ha chiesto di intervenire. “Lo Stato vuole essere coinvolto perché questo caso ha il potenziale per avere un impatto sugli interessi giurisdizionali, regolatori e fiscali dello Stato sovrano”, ha detto l’assistente procuratore generale Maria Bahr. “Solo lo Stato può proteggere adeguatamente quegli interessi”. Se Eklutna avrà successo, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Alaska afferma che il casinò della tribù competerebbe con i giochi con licenza statale. Lo Stato considera illegale la maggior parte dei giochi d’azzardo, ma consente giochi di beneficenza a favore delle organizzazioni senza scopo di lucro. Secondo il Dipartimento delle entrate dell’Alaska, lo Stato ha raccolto quasi 2,6 milioni di dollari da giochi di beneficenza nel 2018, mentre le organizzazioni non profit hanno raccolto oltre 35 milioni.

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Il videogame Planet zoo torna con contenuti “artici”

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Al via la nuova stagione dei tornei di eSports nelle scuole

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Lo Stato contro l’apertura di un casinò tribale a Chugiak

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LOSFIZIO DELGIOCO

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“Cinque anni fa Angel si annoiava un giorno mentre studiava per il college”, ha spiegato na Nakhorn. “Si è imbattuto in video di persone su YouTube che vincevano su macchine per gru. Era affascinato dal vedere che così tante persone erano in grado di vincere costantemente. Dopo circa una settimana spesa a guardare gli altri vincere, ha deciso di farlo lui. “Dopo alcuni mesi di vincita di premi e di fiducia, è nato il canale chiamato Plush Time Wins. Angel e Crystal lo hanno fatto diventare un modo per condividere le loro esperienze con gli altri in modo che anche loro potessero provare l’eccitazione di vincere”. Da allora la coppia ha ampliato i propri contenuti per includere i loro viaggi nelle sale giochi, sfide divertenti, giochi da luna park e avventure in tutto il mondo. Fino ad apparire ad eventi a Singapore e a New York. Na Nakhorn spiega che un evento come questo, e l’effetto a catena dei clienti che pubblicano post sui social media, è di vasta portata. “Spero che luoghi come Funstation continuino a collaborare con personaggi come Plush Time Wins, che giocano per amore e aggiungono personalità alle sale giochi”. Il divertimento è ciò a cui tutto si riduce. Finché gli operatori potranno continuare a trovare nuovi modi di offrirlo, saranno sorrisi a tutto tondo. LEAVVENTURE DAROONEY

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livello globale, non solo nel Regno Unito, devono prendere in considerazione nel 2020. Sono finiti i giorni in cui bastava semplicemente avere le macchine giuste o la giusta location. Questi sono i tempi della praticità. I consumatori stanno uscendo a frotte per scoprire nel pomeriggio, alla sera o in giornata e visitare luoghi che offrono qualcosa di più rispetto a ciò che possono trovare ovunque: temi e menu personalizzati, bevande d’autore, arredamento giusto, eventi, una genuina accoglienza e ogni sorta di momento “instagrammabile”. Alcuni potrebbero alzare gli occhi su quest’ultimo tasto, ma è estremamente importante in questa era digitale in cui, per molti, quasi ogni momento della giornata è condiviso sui social media. È qualcosa di cui la catena Funstation è fin troppo consapevole, e proprio per questo ospita l’evento con Angel e Crystal. Nella sua sala giochi a Shepherd Bush, ha dimostrato che gli eventi giusti possono portare le persone fuori dalle loro case e lontano dalle console a cui molti danno la colpa dei guai delle sale giochi degli ultimi anni. “La redemption si è evoluta e con essa il pubblico”, sostiene Na Nakhorn. “Nell’era moderna alcuni giocatori professionisti stanno facendo delle riprese dal vivo e trasmettono in streaming giochi redemption online. Si può vedere che apprezzano davvero quelli basati sulle abilità, così come l’enorme quantità di persone che li seguono. Con canali YouTube come Arcade Warrior a 1,7 milioni di abbonati, Plush Time vince a 1,8 milioni e Arcade Matt che raggiunge 1,6 milioni, ci sono orde di fan veramente dedicati al genere.” Spetta agli operatori lungimiranti come Funstation utilizzarlo positivamente per l’industria. L’ORA DEL GIOCO

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nomi Angel e Crystal non sono esattamente familiari per quanto riguarda l’industria a moneta, ma per 1,83 milioni di persone in tutto il mondo lo sono sicuramente. La coppia che sta dietro al canale YouTube “Plush Time Wins” ha tenuto un incontro a Londra alla fine dell’anno scorso e Dan Snook ha parlato con il consulente di gestione della sala giochi Toby Na Nakhor per saperne di più. La catena Fec britannica Funstation ha utilizzato la sede di Shepherd Bush nel centro commerciale W12 per ospitare l’evento che ha visto centinaia di giocatori provenienti da tutto il paese. Quelli in coda per incontrare Angel e Crystal hanno aspettato più di tre ore per avere la possibilità di chiacchierare, scattare foto e infine giocare con i loro eroi dei social media. Na Nakhorn, in forza a Funstation quando si è svolto l’evento, era presente per vedere il successo dell’apparizione ed è un forte sostenitore dello sfruttare il potere dei social media, i suoi influencer e seguaci nell’industria del divertimento fuori casa. “L’evento West12 è stato fantastico”, spiega Na Nakhorn. “Angel e Crystal amano divertirsi nelle sale giochi e non sono solo loro - i loro 1,82 milioni di follower adorano fare esattamente lo stesso. Funstation è stata il luogo ideale per questo, poiché il divertimento è quello che si sono prefissati di offrire. La giornata è stata la prova positiva dei benefici degli eventi nelle sale giochi e nei Fec. Dà alla gente un motivo per ritornare. L’interazione faccia a faccia, i sorrisi e le vibrazioni positive del contatto umano in un posto come questo è solo qualcosa che non è lo stesso dell’essere seduto a casa su una PlayStation o Xbox”. Questo è qualcosa che le sale giochi a

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PROMOSPACE

Mentre molti operatori incolpano i social media del declino dell’industria: altri, come Funstation, li stanno abbracciando

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Semplice ma impeccabile. Con una simbologia piuttosto tradizionale ma estremamente accurata e di altissimo livello dal punto di vista qualitativo e in termini di risoluzione grafica. Ogni gioco propone un’ambientazione accattivante e molto piacevole esteticamente: specialmente nei titoli “Princess of the Nile” (che piace soprattutto agli amanti dell’antico Egitto)e nell’accattivante “Rodeo Girls”, un gioco per gli affezionati. /20

Anche nelle sonorità, come nella grafica, il prodotto si rivela altamente performante, con una qualità notevole garantita anche dal supporto di hardware di alto livello in grado da esaltarne al meglio le caratteristiche. Piacevoli e accurate le musicalità di tutti i singoli titoli, che variano tra loro ma sempre mantenendo una certa coerenza e una perfetta aderenza alle dinamiche di gioco.

GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 19 /20 Abbiamo a che fare con una slot multigioco piacevole e divertente, in grado di fondere in maniera pregevole gli elementi tipici della tradizione delle slot con l’innovazione che la software house è sempre

IL NOSTRO GIUDIZIO: Una slot bella, ricca e divertente. Che conferma il “momento magico” del produttore, che prosegue peraltro ormai da diverso tempo, attraversando anche le varie rivisitazioni legislative che hanno riguardato il payout. Oltre tutto, la slot è arrivata sul mercato in tempi assolutamente brevi, offrendo un’alternativa immediata agli operatori, che ne favorisce il successo.

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DESIGN E GRAFICA 18,5

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stata in grado di sfornare, tra un prodotto e l’altro. Con un’impostazione 5 rulli per 3, con 5, 10 o 15 linee di vincita e la possibilità di frammentare il “bet” a 25,50,100,200 o 300, la slot propone ben sette titoli diversi: “Princess of the Nile, “Secret Island”, “Monte Carlo”, “Wild Cherry”, “Witch Magic”, “Rodeo Girls” e “Dragon’s King”. Ognuno di questi presenta delle caratteristiche che sanno come accontentare il giocatore, come già dimostrato nelle versioni precedenti del gioco, che anche nella versione con payout al 65 percento dimostra di mantenere un forte appeal, grazie al dinamismo di un motore di pagamento estremamente brillante.

PRESTAZIONI 19

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Questa slot è appena stata introdotta sul mercato ed è quindi troppo presto per dare giudizi basandosi sui risultati operativi provenienti dai locali. Tuttavia, tenendo conto dell’alto numero di richieste pervenute al produttore dall’uscita del prodotto e ricordando il successo delle versioni precedenti dello stesso gioco, non possiamo che dare un voto alto al nuovo gioco di questa nuova era.

BUDGET 18,5

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In questo caso il giudizio è semplice perché si può applicare lo stesso metro già adottato per valutare le altre slot dello stesso produttore già distribuite e conosciute dal mercato. Con un ottimo rapporto tra qualità e prezzo e un’alta affidabilità che rappresenta la vera garanzia per gli operatori. DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET

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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.). GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

TORNEANDO

Una slot nuova ma che può contare sul successo delle sue “antenate”. Si tratta di una delle prime produzioni di Octavian Gaming con il nuovo payout al 65 percento, realizzata – peraltro – in tempi da record, essendo riuscita ad approdare nei locali già prima della fine di gennaio, che si presenta come una certezza per gli operatori.

EFFETTI SONORI E AUDIO 18,5

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FISCO&SLOT

Payout_ 65% | Ciclo_ 28.000

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A cura di Vincenzo Giacometti

Specifiche normative_ Comma 6a del Tulps

NOTE GENERALI

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L’ORA DEL GIOCO

Produttore_ Octavian Gaming

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Nome_ Dream Set Univers

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L’ U N I V E R S O D I O C T A V I A N NELLA NUOVA E RA DEL GIOCO



GIOCHI DABAR

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GIOCHI DABAR

A cura di Chiara Bandini

I magnifici tre Menu più ricchi, maggiore qualità dei prodotti e maggiori occasioni di consumo, insieme alla spinta inflazionistica: sono gli ingredienti che consentiranno di mettere a segno anche nel 2020 una crescita superiore al 2 percento

La

parola chiave è crescita, seppure a ritmo moderato. I consumi fuori casa continuano a muoversi nella direzione di un cauto irrobustimento. “Dopo aver archiviato il 2018 a più 2,4 percento – spiega Matteo Figura, director Foodservice Italy di Npd Group, durante l’edizione 2019 di Aperitivo Crest, il tradizionale appuntamento dedicato all’analisi del mercato dell’out of home –, le stime di chiusura per quest’anno vedono la spesa complessiva nella ristorazione commerciale aumentare del 2,2 percento; le visite invece metteranno a segno un più 1,5 percento”. Ma le buone notizie non finiscono qui. Dell’incremento beneficeranno soprattutto i due canali principali: sia il servizio veloce (bar e fast casual dinner) sia il servizio completo (la ristorazione tradizionale) chiuderanno il 2019 con valori sopra la media del comparto. E altre buone notizie arrivano se si allarga lo sguardo al 2020. “Le proiezioni per il prossimo anno – anticipa Figura – lasciano immaginare una crescita costante a più 2,2 percento, trainata sia dalla spinta inflazionistica che da una maggiore disponibilità a moltiplicare le occasioni di uscita. Ma non solo. Un contributo positivo potrà provenire dalla variazione delle abitudini di consumo già rilevata negli ultimi mesi. In particolare, sarà di aiuto la tendenza a consumare menu più ricchi e compositi, dove sono tornati a trovare spazio antipasti e dolci. A tutto vantaggio quindi dello scontrino. E una spinta verrà anche dalla propensione ad

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GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

adottare stili alimentari attenti all’utilizzo di prodotti di qualità, non legati dunque al solo fattore ‘convenienza’”.

I FATTORI DA MONITORARE In questo scenario, avvertono le rilevazioni di Npd Group, tre tendenze potranno incidere sull’andamento del mercato nei prossimi mesi. E dovranno quindi essere tenute in debito conto dagli operatori. Innanzitutto, va considerata la flessione dei consumi registrata tra i giovani adulti (35-49 anni), uno dei target a più alto potere d’acquisto. Nell’analisi per fasce d’età, rappresentano gli unici a muoversi in territorio negativo: secondo i dati aggiornati a giugno 2019 perdono l’1 percento rispetto alla rilevazione precedente. A mancare all’appello sono in particolare i Parrennials, ovvero quegli over quarantenni dall’età indecifrabile, informati su ciò che accade nel mondo, al passo con la tecnologia e pronti ad stringere amicizia con persone di tutte le generazioni. Sono loro infatti i “colpevoli” del calo, sono loro ad essere poco attratti dai consumi fuori casa. In recupero invece i Millennials: invecchiando, la generazione M sta evidentemente riscoprendo la voglia di frequentare bar e ristoranti.

IL MAGAZINE DEL PUBBLICO ESERCIZIO

Da oltre 30 anni Mixer con la sua distribuzione raggiunge ogni mese bar, ristoranti, pizzerie e hotel in tutta Italia. Mixer è un riferimento privilegiato dell’informazione professionale per i pubblici esercizi, affrontando tutte le tematiche “calde” che toccano gli operatori del fuori casa. Offre agli operatori del settore idee, spunti, opportunità con un approccio pragmatico. Mixer è disponibile anche online nella versione sfogliabile sul sito www. mixerplanet.com.

Promettenti, infine, i dati relativi ai giovanissimi, fino ai 17 anni, che mettono a segno un incremento del 5,1 percento. Il secondo trend da monitorare è l’abitudine a consumare pasti fuori casa in solitudine. Il fenomeno, che con un anglicismo viene chiamato “Solo Diners”, è tutt’altro che marginale, tanto da essere arrivato a rappresentare nei Big five del Vecchio Continente il 44 percento della spesa complessiva del mercato. E soprattutto è in continua crescita: è stato protagonista negli ultimi 4 anni di un vero e proprio balzo. Nel 2015 i consumatori solitari costituivano il 10 percento del totale degli avventori dei ristoranti attivi nei principali Paesi europei, nel 2019 rappresentano il 13 percento. Infine, va ricordata la continua espansione del food delivery, segno evidente dei tempi che cambiano: il settore in Italia vale 426 milioni di visite e 2,4 miliardi di giro d’affari, numeri che segnano un’accelerazione rispettivamente del 4,1 percento e del 3,1 percento rispetto alla rilevazione effettuata tra luglio 2017 e giugno 2018. Complice la spinta assicurata dagli aggregatori che operano online, il comparto incide ormai per il 4 percento sul totale della ristorazione commerciale, sia in termini di visite sia in termini di spesa. “Ha raggiunto insomma – fa notare Figura – un peso paragonabile a quello di due grandi catene italiane”. E il trend non pare destinato a rallentare. “In linea con le nuove abitudini di consumo – sostiene il manager –, il settore continuerà a crescere anche nel prossimo futuro, anche se probabilmente rallenterà il ritmo di marcia”.


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PAROLADI COLLOVATI

Dai libri alla Tv – celebre è il suo programma sul Gambero rosso channel “Questa terra è la mia terra” - Guida ha raccontato e continua a raccontare la sua cucina sotto vari punti di vista, con lo sguardo sempre teso verso ciò che verrà. “Nel mio futuro voglio approfondire quello che già sto facendo: una cucina naturale più spinta sul vegetale. Durante l’estate, quando tutti ci trasferiamo a Villa Rosa e l’orto è in pieno rigoglio, mi diverto tantissimo a provare nuovi piatti, sempre partendo dalla nostra tradizione, perché sono convinto che non ci possa essere futuro senza tener ben presente il passato. In testa ho tante idee e ho poco tempo per realizzarle, ma piano piano ci riuscirò”.

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mo i piatti della tradizione, tutto quello che è pasta, pizza e pesce azzurro mi fa felice. La mia cucina è molto vegetale, utilizzo tutto quello che l’orto mi regala e seguo le stagioni. Sono fortunato perché, dove vivo, la montagna guarda il mare. Mi piace mescolare nel piatto le due cose. La zuppa di pesce azzurro, patate, limone e camomilla rappresenta bene questa mia passione”. Si presenta così Peppe Guida, uno dei maggiori alfieri conosciuti della cucina campana, che interpreta da oltre 25 anni, nel locale aperto nel 1994 in un’ala della vecchia casa paterna settecentesca a Vico Equense, appoggiato tra il golfo di Napoli, i monti Lattari e il golfo di Salerno: l’Antica Osteria di Nonna Rosa. Un ristorante che prende il nome dalla madre, che lo ha affiancato per anni ai fornelli, sorto sulle ceneri della rosticceria-pizzeria di famiglia. “Avevamo moltissimi clienti affezionati. I miei genitori cucinavano, per mestiere e per passione. Tutti li conoscevano, qui a Vico Equense. Erano molto richiesti tra i parenti e gli amici e spesso erano impegnati anche in banchetti per cerimonie. Io però avevo un sogno: un ristorante dove proporre la tradizione, ma in chiave moderna. Con tanta fatica e perdendo tanta clientela, abbiamo fatto il salto. Nel 2007 è arrivata la grandis-

sima soddisfazione della stella Michelin”, racconta. “La mia cucina è in continua evoluzione, alcuni piatti che ho in carta cambiano continuamente, altri rimangono per anni. Sono un amante della pasta secca, nel menu ci sono 6 primi piatti e 5 sono di pasta, e non è da tutti”. Guida però, nonostante sia cresciuto a pane e panzarotti, non è stato da subito consapevole della sua vocazione e del suo talento, a differenza di tanti suoi colleghi. “Ho imparato a cucinare per divertimento, per i miei amici, dopo una partita a calcetto o una di carte. Sono, fondamentalmente, un autodidatta. Amo la mia terra. Mi piace avere un mio orto da cui attingere e da cui trarre ispirazione per i miei piatti. In questo credo di essere molto vicino come pensiero ad Alain Passard (dal 1986 chef del ristorante Arpège di Parigi, 3 stelle Michelin, le prime due delle quali raggiunte a soli 26 anni)”. Un’evoluzione in cui è stato fondamentale il supporto della sua famiglia, di quella di origine prima e di quella acquisita poi. “Ho sempre lavorato con la mia famiglia intorno, mia madre ‘Nonna’ Rosa, mia moglie Lella , le mie sorelle e ora i miei figli. Per me non potrebbe essere altrimenti”.

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Peppe Guida La cucina di famiglia

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“A

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A cura di Francesca Mancosu

La ricetta dello Chef ZUPPA DI PESCE AZZURRO, PATATE, LIMONE E CAMOMILLA Ingredienti per 4 persone Per il brodo: la lisca e la testa di una palamita, o merluzzo, un mazzo di erbe aromatiche, una costa di sedano, una carota, una cipolla, sale q.b. Per l’emulsione di limoni: due limoni, 150 g di olio extravergine di oliva, sale q.b.

Per il pesce: un kg di palamita, o merluzzo, 300 g di patate lessate, olio extravergine di oliva, sale q.b. Per la finitura: un cuore di scarola riccia diviso in quattro spicchi, polvere di camomilla

Preparazione Per preparare il brodo pulire e sfilettare il pesce, tenendo da parte i filetti. Mettere le lische e le teste in una pentola con acqua insieme alle erbe e alle verdure, portare a bollore, cuocere per mezz’ora e filtrare. Emulsionare con un mixer a immersione il succo dei limoni con il sale aggiungendo olio a filo fino a ottenere la consistenza desiderata e un bilanciamento del sapore. Passando alla prepararazione del pesce, privare i filetti della pelle, immergerli nel brodo di lische portato a 60° C, per 5-6 minuti, fuori dal fuoco. Infine, la mise en place: sbucciare e schiacciare le patate con la forchetta, condirle con olio e sale, quindi posizionarle alla base di un piatto fondo e coprirle con la polpa del pesce cotta. Condire con abbondante emulsione di limone, guarnire con uno spicchio di cuore di scarola ed una spolverata di camomilla. Si mangia con il cucchiaio, pescando dal fondo.

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GIOCO &RETAIL

A cura di Vincenzo Giacometti

SPECIALIZZATA E IPERCONNESSA LA SALA GIOCHI DEL FUTURO

Chi

pensava che il concetto di sala giochi fosse ormai superato dovrà ricredersi. L’intrattenimento fisico - o “Arcade” come si diceva fino a qualche tempo fa, ricorrendo al gergo che risale agli anni ‘80 – ha ancora un lungo futuro davanti. Continuando a evolvere di pari passo con la tecnologia e riadattando gli ambienti di gioco alle nuove necessità. Ma per restare al passo coi tempi, gli addetti ai lavori dovranno essere pronti a investire tempo e risorse, per assecondare questo cambiamento già in corso e cavalcare le nuove opportunità. Se nel numero precedente di questa rubrica avevamo parlato delle nuove forme di gioco che necessitavano anzitutto di spazi adeguati, delineando il trend già in atto nei locali pubblici di Europa e America, stavolta andiamo un po’ più a fondo, provando a capire quali sono le nuove necessità e non solo le opportunità per i titolari delle sale giochi. Visto che in termini di prodotto e di servizi si è ormai capito quali sono gli elementi su cui puntare: le competizioni (genericamente indicate con eSports, anche se impropriamente, come spieghiamo più avanti), accompagnate da realtà virtuale e realtà aumentata. Che possono combinarsi o meno tra loro dando alla luce risultati diversi e spesso a dir poco spettacolari. Ma al di là degli investimenti che queste attività comportano (tenendo anche conto delle varie formule commerciali che incentivano la diffusione di certi servizi nelle sale), quello su cui sono chiamati a riflettere gli operatori è la necessità di eseguire un salto di qualità dei propri ambienti di gioco puntando sulla connettività (spesso scadente o comunque insufficiente, specialmente in Italia). Oltre alla formazione specifica del personale che dovrà inevitabilmente essere aggiornato sulle nuove frontiere del gaming e della tecnologia.

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GIOCONEWS #02 FEBBRAIO 2020

Considerazioni emerse in maniera piuttosto chiara dalla recente Eag Expo di Londra, la fiera dell’intrattenimento leader in Europa, che ha ospitato un dibattito promosso da Gioco News e interamente dedicato al connubio tra eSports e amusement. All’incontro, dal titolo: “Videogiochi competitivi in un mercato competitivo”, hanno partecipato i responsabili di alcune realtà leader nel settore, con esperienze dirette nelle attività di sala, che hanno illustrato gli attuali sviluppi e i trend che si stanno delineando, mostrando tuttavia che il connubio tra questi due mondi è già una realtà e sta dando diverse soddisfazioni a chi sta investendo sulle nuove tecnologie. Per un fenomeno decisamente trasversale che si sta espandendo, seppure a ritmi diversi, in tutto il mondo. Non a caso, a intervenire sono stati i rappresentanti di tre realtà di Paesi assai diversi tra loro: Italia, Germania e Stati Uniti, con Giovanni Antonioli Fantini, amministratore delegato di SandBox e partner di Tecnoplay, Robert Fankhaenel, co-fondatore di Hologate e Jan Goetgeluk, amministratore delegato e fondatore dell’americana Virtuix. Nel delineare le proprie esperienze sui vari mercati, è emersa una certa convergenza rispetto ad alcuni temi. Per tutti, ciò che serve è, dunque, un cambio di approccio da parte degli operatori delle sale e dell’industria generale dell’intrattenimento, che oltre a dover investire su queste nuove tecnologie deve agevolare questo nuovo percorso puntando su formazione e infrastrutture. “Il fenomeno degli eSports, che sta letteralmente spopolando tra i giovani e i giovanissimi, deve ancora essere compreso fino in fondo da alcune generazioni – spiega Goetgeluk – perciò è necessario diffondere una cultura del gioco competitivo attraverso un’attività di educazione che riguarda non solo i giocatori, per educarli a un consumo ragionevole

Il futuro delle sale giochi, a livello globale, è ormai delineato: con nuove forme di intrattenimento e tecnologie che promettono una vera rivoluzione ma che necessitano di formazione e connettività del gioco e della tecnologia, ma anche i genitori, che non devono guardare con sospetto queste attività, valorizzandone gli aspetti educativi e di aggregazione, oltre agli operatori dell’intrattenimento, che devono capire che il futuro passa ormai da qui”. Raccontando quello che stanno facendo per esempio a Las Vegas, per diffondere la conoscenza degli sport elettronici tra il grande pubblico, ritenendo utile in questo senso l’introduzione della “materia” eSports nei programmi universitari, nelle scuole più in generale. L’altro aspetto indispensabile per l’affermazione di questo nuovo mercato è l’investimento in infrastrutture: “Se la realtà virtuale come quella aumentata rappresentano i principali driver di sviluppo per il gaming e per l’amusement, che avranno impatto forte e diretto anche sugli esports, è altrettanto evidente che queste tecnologie richiedono investimenti non solo in termini di prodotto ma anche in termini di infrastrutture”, spiega Fankhaenel. “È quindi fondamentale avere connettività adeguata e soprattutto stabile. Con il 5G che rappresenta sicuramente un’opportunità ma già oggi le attuali tecnologie consentono di proporre esperienze evolute, ma devono essere presenti nelle sale”. Un tema sul quale è particolarmente sensibile anche Fantini: “È importante evidenziare quello che devono fare gli operatori delle sale da gioco in questa fase per poter garantire un futuro: per proporre le nuove forme di gioco è necessario avere sale connesse e personale dedicato che sia in grado di creare, sviluppare e gestire community di giocatori, che sono alla base del gioco competitivo”, spiega lo sviluppatore. “Si tratta di requisiti che fino ad oggi non si sono mai resi necessari, con le attuali forme di gioco per bambini, ma d’ora in avanti diventano imprescindibili perché quello che si aspettavano i giovani di oggi e di domani sono queste forme di gioco evolute e non più il gioco tradizionale. E gli operatori dovranno farsi trovare preparati”. Insomma, il futuro del gaming retail è già iniziato.


L’AVVOCATO DELDIAVOLO di Giovanni Adamo

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il Tar scrive la parola “fine” ai ricorsi

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durre/eliminare i servizi non necessari. In ordine alla questione di legittimità costituzionale degli artt. 259 e 263 Tuel, per violazione degli artt. 3,10,97,118 Cost., il Tar, dichiarandone l’infondatezza, ha chiarito come non potessero le norme in esame potessero essere ritenute irragionevoli in quanto disciplinanti “il procedimento da avviare imprescindibilmente in caso di dissesto e la conseguente contrazione dell’organico, demandando poi ad altra fonte l’individuazione dei coefficienti a cui l’ente deve attenersi”. Il Tar ha, infine, dichiarato l’inammisibilità delle doglianze relative agli “atti del commissario prefettizio che hanno riquantificato gli esuberi e il personale in eccedenza”, in relazione ai quali i ricorrenti avevano lamentato la violazione di legge e dei contratti collettivi di lavoro poiché il Comune non aveva “espletato l’istruttoria procedimentale per la ridefinizione della dotazione organica”. Tale inammissibilità si fondava sul difetto di giurisdizione del giudice adito poiché tali procedure non sarebbero, anche secondo quanto affermato dalla giurisprudenza, considerabili come afferenti Giovanni Adamo alla costituzione del rapporto di laFondatore Studio Legale Adamo voro ma afferenti (www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore alla gestione di della Materia di Diritto Civile quest’ultimo. pronell’Università di Bologna cessuali.

L’ORA DEL GIOCO

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avrebbe potuto esercitare le proprie funzioni. Il Tar, rispetto a questo primo motivo di impugnazione, dopo aver evidenziato come la eventuale dichiarazione di dissesto rappresenti un evento di carattere patologico e prescindente da qualsivoglia valutazione discrezionale dell’ente ha chiarito che “la riduzione dell’organico conseguente al dissesto costituisce fase successiva e vincolata del procedimento di risanamento”. Ha, pertanto, dichiarato l’infondatezza di tale censura (anche sul presupposto che i provvedimenti impugnati erano stati approvati dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali). Relativamente al secondo motivo di impugnazione, i ricorrenti avevano contestato la legittimità del Dm del 10 aprile 2017. Tale decreto ha la funzione di determinare i criteri attraverso i quali operare la riduzione dell’organico, procedura spesso necessaria ai fini della riduzione delle spese in vista del risanamento dell’Ente. Il Tribunale rigettava anche tale ulteriore motivo di ricorso, sul presupposto che: 1) la dichiarazione di dissesto del Comune è esclusa da ogni valutazione discrezionale dell’Ente; 2) il sindacato giurisdizionale sulla dichiarazione di dissesto può riguardare solo il corretto esercizio del potere relativo all’accertamento dei presupposti di fatto, mentre non è consentita al giudice amministrativo, la valutazione relativa alle modalità attraverso cui ri-

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Il

Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, con pronuncia pubblicata il 20 dicembre 2019, ha respinto il ricorso proposto da più di sessanta dipendenti a tempo indeterminato del Comune di Campione d’Italia in quanto infondato. La vicenda processuale trae origine dalla dichiarazione di dissesto del Comune di Campione d’Italia, in cui dal 1933 operava una Casa da gioco per l’esercizio del gioco d’azzardo obbligata a corrispondere contributi sui proventi all’Ente stesso. La società Casinò Municipale di Campione d’Italia Spa (inizialmente responsabile della gestione della casa da gioco) in attuazione della Legge n. 213/2012, veniva fusa nella nuova Casinò di Campione Spa, società interamente partecipata dal comune. In seguito alla già richiamata dichiarazione di dissesto del Comune, falliva la Casinò di Campione Spa e, pertanto, la giunta comunale deliberava per la rideterminazione organica dell’ente da cui derivava la soppressione del Servizio speciale controllo Casinò e il Corpo di Polizia locale, ai sensi dell’art. 33 del d.lgs. 165/2001. I dipendenti “in esubero” impugnavano la deliberazione della Giunta Comunale contestando, innanzitutto, la circostanza ai sensi della quale in seguito alla dichiarazione di dissesto, il Comune non

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Esuberi a Campione d’Italia


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di Riccardo Zerbetto psichiatra, direttore scientifico di Orthos

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È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.

re nell’Unione Europea lo fa tentando di attraversare i Balcani. La rotta dei Balcani occidentali comincia con lo sbarco nelle isole greche – come Kos – con imbarcazioni di fortuna partite dalle coste della Turchia. I migranti si muovono poi verso il confine settentrionale della Grecia con la Macedonia, da qui, sui treni o pagando per ottenere passaggi a bordo dei camion, i migranti raggiungono la Serbia oppure i campi profughi in Bosnia e infine l’Ungheria, l’Italia, l’Austria e la Germania. Stringe il cuore vedere e immaginare l’odissea che questi consimili si arrischiano ad affrontare in un nuovo “esodo” che ricorda per certi aspetti quello biblico e che non può non creare un certo disagio, a meno di non essere perversamente immuni da un minimo di “empatia” per i nostri simili, specie pensando alle luci delle feste natalizie accompagnate da eccessi e sprechi di ogni tipo. Ma non stupisce che l’istinto che porta al rischio è riscontrabile anche nelle sale dei casinò come, in piccolo, anche nelle sale-corsa e di fronte a una slot machine. Un istinto che ci fa disdegnare la la “comfort zone” delle sicurezze per avventurarci nelle zone del rischio che, in casi estremi può trasformarsi in un “gioco tragico”.

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Riccardo Zerbetto

ne della epopea esistenziale tra le più drammatiche a cui assistiamo quotidianamente dalle fonti di cronaca di Tv e giornali: quella cioè di migranti che lasciano la terra di origine per avventurarsi alla ricerca di un “terra promessa” nei paesi dell’Occidente Con il termine “the game” si indica il “gioco” che i migranti affrontano nel freddo delle montagne che dividono la Bosnia Erzegovina dalla Croazia, cercando di non farsi intercettare dalla polizia di confine sino a giungere a Trieste via Slovenia per aggiudicarsi il “premio” nella speranza di una vita migliore. “Chi perde, e capita la maggior parte delle volte, perde tutto: la polizia croata picchia, sequestra giacche, scarpe, telefoni cellulari, e respinge il loser in Bosnia, privo di tutto, fino al prossimo tentativo” come viene riferito dai testimoni a organi di stampa. La rotta dei migranti attraverso i Balcani parte dalla Turchia, passa per i Paesi dell’ex Jugoslavia e termina in Austria o Germania. È diventata, quest’anno, la strada principale per entrare in Europa. La rotta del Mediterraneo centrale che dalle coste del nord Africa porta in Italia attraverso il Canale di Sicilia ha smesso di essere la tratta più utilizzata dei migranti per entrare in Europa. Oggi la gran parte dei migranti che cerca di arriva-

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Che

la vita sia un percorso che attraversa vicissitudini positive e negative, elementi propulsivi e regressivi è una acquisizione antica, tanto da essere narrata nel primo poema epico dell’Occidente nella ricerca dell’immortalità da parte del re sumero Gilgamesh risalente al 2.700 a.C.. A tutti è ben nota l’epopea omerica sui viaggi di Odisseo ma “Il gioco dell’oca” come percorso che metaforicamente rappresenta il “viaggio delll’eroe” (e chi non lo è nell’essere oggetto di una chiamata a un destino che in gran parte ci è sconosciuto sia nelle sue origini che nel suo fine ultimo), è stato ritrovato anche nell’arredo funebre dei faraoni... tanto per non annoiarsi nella solitudine eterna! Ma una riedizione del tema del gioco collegato a un viaggio pieno di imprevisti e dall’esito incerto lo troviamo anche ai nostri giorni, in una versio-

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e il “Game” della rotta balcanica



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NAZIONALE ELETTRONICA MULTICHANNEL, PAROLA D’ORDINE DEL 2020

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Il

portafoglio di slot di casinò online di Egt Interactive è attivo per la prima volta in Italia grazie alla partnership stretta con Bgame Srl e al supporto tecnico di Exalogic Srl. Egt Interactive ha infatti siglato un accordo con uno dei principali operatori italiani per la fornitura di giochi di casino online di alta qualità. Ora i player in Italia possono accedere ad alcuni dei titoli più emblematici del marchio Egt come 40 Super Hot, Burning Hot, Zodiac Wheel, Amazons ‘Battle, Rise of Ra e molti altri. Todor Zahariev, Ceo di Egt Interactive, commenta così l’accordo: “La collaborazione con Bgame è di grande importanza per l’azienda in quanto rappresenta un passo importante nell’espansione in uno dei principali mercati online europei. Siamo certi che i nostri giochi avranno un grande successo con i giocatori italiani e siamo entusiasti di fornire il nostro portafoglio di giochi alla vasta rete di Bgame Srl”. Massimo Bortolotti Ceo di Bgame Srl, aggiunge: “Siamo molto felici di essere il primo operatore italiano ad offrire i giochi da casinò online di Egt Interactive e già dopo i primi due giorni abbiamo avuto dimostrazione dell’assoluta qualità di prodotto e i primi risultati danno conferma del successo previsto”.

azionale Elettronica si presenta al nuovo anno con una line-up di prodotti senza uguali. Per quanto riguarda il segmento Awp, grazie a nuovi hardware sviluppati e supportati – Rainbow 1 (Nazionale Elettronica Awpr Ready) e Max 2 (Octavian) -, la libreria si arricchisce di multigame con grafiche Hd e nuovi motori di pagamento, che rendono l’esperienza di gioco sempre più intensa, accattivante e profittevole. Dalla collaborazione con Octavian nasce il primo titolo “Special Dream 7” che propone al mercato i giochi più performanti di entrambe le case. Per il segmento delle Vlt continua il rilascio di nuovi titoli su varie piattaforme, visto il sempre crescente successo dei titoli già prodotti, come “Book of Cleopatra”, “Cinema”, “Black Black” e “Diamond Gold”. Per perseguire la strategia Multichannel, i titoli di maggior successo attuali e storici di Nazionale Elettronica cominceranno ad essere distribuiti su tutti e tre i canali di gioco e nel primo trimestre del 2020 sarà effettuato il lancio dello storico gioco premium “La Rosa del Texas”. Sul mercato online, Nazionale Elettronica produce circa 30 giochi l’anno con una continua ricerca di dinamiche di gioco e grafiche sempre nuove e innovative, distribuiti sui principali player nazionali e internazionali. Nazionale Elettronica è orgogliosa di essere uno dei maggiori fornitori di contenuti omni-channel in Italia e di aver raggiunto i giocatori online e mobile, oltre che i giocatori Awp e Vlt, con la propria offerta che rappresenta uno stimolo importante ed emozionante per lo sviluppo del business.

SPAZIO GAME NUOVO PAYOUT, NUOVI TITOLI AL SAPORE DI CHERRY

Il

mondo delle slot si adegua alle nuove disposizioni di legge introdotte dal Parlamento italiano con i provvedimenti di bilancio entrati in vigore dal 1° gennaio 2020. Nell’anno ormai iniziato, in considerazione del nuovo payout minimo fissato al 65 percento, Spazio Game, azienda giovane e dinamica, ha stretto un accordo commerciale con la software house Cherry Tech. Dopo il grande successo già riscosso alla fine del 2019 con la scheda multigioco Cherry Vegas, che si è posizionata ai primi posti delle classifiche Snai, Global Starnet e Admiral, si avvia dunque la produzione di apparecchi con il nuovo payout. Ci sono dunque le prime anticipazioni su quali saranno i primi titoli che saranno omologati e che, presto disponibili, sono già prenotabili. Eccoli: la Cherry Vegas Evo (che propone quattro giochi più “black jack”, la Cherry Diamond (quattro giochi più “Roulette”) e, infine, la Cherry Gold (quattro giochi più “Ruota della fortuna). Per un en-plein di divertimento anche nel 2020, anno che vedrà ancora una volta Spazio Game tra i protagonisti del settore delle Awp!

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EGT INTERACTIVE SLOT ONLINE, UN DEBUTTO DI SUCCESSO IN ITALIA


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


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La

collezione Spreadshirt inserisce anche il gioco tra i motivi di stampa sulle sue magliette. Simpatica la t-shirt premium uomo, disponibile in diversi colori, con grandi dadi in primo piano e uno stile giovanile. L’ampia varietà di taglie consente di offrire il capo ideale a tutti: uomini o donne, grandi o piccoli. Inoltre, la maglietta premium offre una qualità combinata a uno stile versatile e sempre azzeccato, comunque la si indossi. Il materiale è in cotone e i colori risultano ben uniformi. Un capo casual, che si abbina perfettamente su un paio di jeans o su dei bermuda. Per uno stile sbarazzino e che strizza l’occhio alla fortuna.

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MAGLIETTE FORTUNATE

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ella la collezione proposta da Rizzo gioielli che si ispira al magico mondo del gioco. Tra i pezzi disponibili c’è la collana donna Jack & Co collezione “Dreams” in argento con cuore. Un gioiello che si abbina un po’ a tutte le mise, ma che è perfetta per uno stile elegante e raffinato. La collana è realizzata in argento con maglia rolò e quattro elementi a forma di cuore lisci e in pavé di zirconi bianchi alternati. Ma si pensa anche all’uomo, con il bracciale Alexia Gioielli in caucciù con fiches da gioco. Il pezzo, in argento, è formato da delle simpatiche fiches smaltate nei classici colori del verde, rosso e nero, e si adatta bene a uno stile estroso e mai scontato. Sempre per lui, è disponibile anche un altro bracciale Alexia in argento e sagoletta sottile nera, con carte da gioco francesi smaltate. Chiusura a moschettone e misura regolabile con anellini. E dulcis in fundo, i gemelli Ox Gemelos a forma di carte da gioco francesi, realizzati in ottone rodiato lucido smaltato. Completi di scatola regalo.

A

rrivano le carte da gioco Black Diamond di Dukik, realizzate in materiale Pvc di buona qualità, dall’aspetto perfetto, lucide e di tendenza. Chi le usa non deve preoccuparsi di versare bevande o macchie di olio su queste carte da gioco, che risultano essere altamente resistenti e, per questo, amate dai giocatori più incalliti. Sono carte più lisce e flessibili, impermeabile e resistente e durano per questo più a lungo delle altre carte da gioco. Queste carte ultra-flessibili permettono al giocatore di mischiarle notevolmente meglio. Presentano un bordo liscio che fa sentire il player a proprio agio quando gioca. Sono appositamente progettate per essere antigraffio, non sbiadiscono e durano nel tempo. Le carte da gioco Black Diamond sono un regalo perfetto per giocatori, maghi e appassionati di carte in genere.

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B

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GIOCHI “PREZIOSI”

CARTE MAGICHE

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isponibile in soli 100 esemplari, l’orologio Poker Limited Edition di Calabritto colpisce subito per la sua originalità ed eleganza. Viene proposto in una confezione speciale contenente le 52 carte francesi da gioco. Si tratta di un orologio da uomo caratterizzato dalla corona posta a destra dell’ansa, con cassa tonda in acciaio da 42 mm, vetro minerale, quadrante bianco e numeri neri con i quattro semi francesi, movimento citizen al quarzo-miyota. Ma non è tutto. È possibile personalizzare questo orologio con il cinturino che si desidera. Disponibile, ad esempio, il cinturino sartoriale in cotone disegno principe di Galles, fondo blu e trama a righe nere, che dà un tocco più casual a questo prodotto, rendendo molto raffinato.

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

D

LAVLT DELMESE

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LOSFIZIO DELGIOCO A cura di Michela Carboni

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PH. REMO DI GENNARO DA FA C E B O O S T. O R G

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L’OROSCOPO a cura di Nashira astrologa e sensitiva

22, 64, 68 ambo, terno e su Tutte, Roma e Genova

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<-- Oliviero Toscani Fotografo italiano Milano, 28 febbraio 1942

GEMELLI È il momento di lasciare alle spalle la malinconia e il rimorso per qualche mancanza passata. Avete provato a rimediare e se non ci siete riusciti, forse è inutile tentare ancora. Concentratevi piuttosto sul lavoro, il capo si aspetta molto da voi e non potete deluderlo. Gioco: benino, ma non esagerate.

VERGINE Siete un po’ troppo suscettibili e nervosi in questo periodo, dunque i rapporti interpersonali ne risentono e diventano tesi anche senza motivo. Rilassatevi! Un pomeriggio in una spa, o una passeggiata in montagna: scegliete voi, ma ritagliatevi i vostri spazi. Bene il gioco.

SAGITTARIO Un mese da lasciar trascorrere senza prendere decisioni importanti, soprattutto per ciò che riguarda il lavoro. Volete dare una svolta alla vostra vita, sotto questo profilo, ma è meglio aspettare la primavera e soprattutto, valutare tutto con grande attenzione. Molto fortunati al gioco.

PESCI L’intuito su cui spesso fate affidamento non vi ingannerà neanche stavolta. Una persona a voi vicina, ma non per questo cara, sta sfruttando le vostre competenze e conoscenze, e dovrete tenerla al suo posto. È il momento di combattere! La fortuna vi è vicina, anche al gioco.

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ACQUARIO In campo economico non chiedete aiuto, soprattutto a persone che potrebbero essere mosse solo dal desiderio di approfittare di un vostro momento di difficoltà. Nessun problema invece in amore, salvo un po’ di nervosismo dovuto a cose che non vanno come vi aspettavate. Gioco bene.

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SCORPIONE Siete in piena forma e pronti ad affrontare nuove sfide: una inusuale testardaggine, che in qualche caso è un difetto, in questo sarà vostra fedele alleata. Oltre al lavoro, pensate però anche al tempo libero e soprattutto agli affetti. La dea bendata vi è vicina e ve lo dimostrerà al gioco.

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LEONE Sì all’avventura e ai viaggi. Questo mese promette emozioni indimenticabili. Ma potete anche rimanere a casa a godervi la primavera, non mancheranno opportunità capaci di rendere più piacevole la vostra vita. Bene anche il gioco e la fortuna sarà dalla vostra parte.

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TORO In piena forma e pimpanti, vi apprestate a vivere il mese più romantico dell’anno nel migliore dei modi. La vostra allegria sarà contagiosa e il sesso opposto sarà molto attratto da voi. Ottimo periodo, dunque, per vivere l’ebbrezza di una nuova passione! Ottimo periodo al gioco.

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CAPRICORNO Periodo di iniziative per voi, cari amici del Cagittario. Il vostro amore merita più spazio, forse è da sacrificare un po’ il tanto tempo impiegato sul lavoro. Non tralasciate mai la vostra salute che in passato è stato spesso il vostro punto di forza. Giocate con moderazione.

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BILANCIA La capacità di ponderazione è la vostra carta vincente e in questo difficile febbraio ve ne servirà una dose industriale per affrontare una serie di piccole ma fastidiose difficoltà. Occhio soprattutto a quelle relative al lavoro. Gioco bene sino a metà mese.

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CANCRO Marte e Giove vi coprono le spalle in tutte le vostre decisioni. Siate prudenti soprattutto nei rapporti interpersonali, singole parole possono esser calibrate male e recar danno alla vostra persona e alla vostra immagine. Gioco sì, dal 13 in poi.

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1/16/19/43/52/63 15/19/66/67/75/87

ARIETE Tenaci come siete, gli obiettivi, pur ambiziosi, che vi siete prefissi, saranno ben presto alla vostra portata! Che si tratti di amore o di lavoro il momento è ottimale: raccoglierete i frutti del vostro lavoro e dedizione. Prudenza invece al gioco, specie dal 20 in poi.

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