Gioco News Magazine June 2023 - Rivista Gioco News giugno 2023

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GIOCHI DA RIDISEGNARE

SPECIALE GAMING DESIGN 10

in questo numero

POLITICA • Valentina Barzotti: “Gettito fiscale da rivedere”

FOCUS • Le mille incognite del Piemonte

PERSONAGGI • Cristina D’Avena — Roberta Corradin

la slot del mese

SUPER STRIKE Il colpo da maestro di Octavian Gaming

cover story MAG ELETTRONICA E WMG

www.gioconews.it il gioco fa notizia!
SLOT/VLT SCOMMESSE IPPICA POKER CASINÒ ONLINE
06 2023
82
english section 88 14
La rivoluzione del gioco

ANNO

XV | NUMERO 6 | GIUGNO 2023

Editore

GN Media srl

corso Tacito, 101 – Terni (TR) 05100

Redazione tel. 0744 461296

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Direttore responsabile

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Product manager

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In redazione

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Carlo Cammarella

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Daniele Duso

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Francesca Mancosu

Giuseppe Tondelli

Hanno collaborato a questo numero

Giovanni Adamo

Alfonso ‘Alfi’ Amarante

Ewa Bakun

Michele Bragantini

Geronimo Cardia

Gianni Carra

Serena Corbellini

Mike Dawber

Marco Fiore

Matteo Marini

Giancarlo Marzo

Nashira

Marco Trucco

Francesco Scardovi

Riccardo Zerbetto

Progetto grafico e impaginazione

Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – Terni (TR) 05100 fbellucci@me.com

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Mario Toom (pp. 52,53)

Eloy Cabacas, Danny Maxwell (p. 56)

Julian Hargreaves (p. 66)

Emilia Strazzanti (p. 67)

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Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462

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Forza Emilia Romagna!

La pagina bianca, purtroppo, questa volta è facile da riempire: il pensiero va in primis ai cittadini, alle famiglie e alle imprese e ai dipendenti del settore del gioco pubblico dell’Emilia Romagna duramente colpita dall’alluvione di metà maggio. Mentre andiamo in stampa si percepiscono ancora di più gli effetti devastanti del maltempo (chiamarlo così è un eufemismo bello e buono) che ormai colpisce il nostro Paese in maniera randomica ma con una forza che genera morti, dolore e danni economici che, per chi sopravvive, causano disagi e difficoltà nella quotidianità.

Gioco News, giornalmente sulle sue pagine online, sta seguendo da vicino le aziende del territorio colpito e, per fortuna, le principali attività sembra abbiano scampato le precipitazioni apocalittiche dei giorni scorsi.

Ma sono tante le attività commerciali coinvolte e cercheremo di capire quante sono le sale slot, agenzia di scommesse, punti gioco e tabaccai che avranno visto il fango rendere inagibili questi spazi.

Il Governo ha subito stanziato 2 miliardi di euro in maniera assai repentina. Una buona notizia rispetto al normale modus operandi dei nostri politici. Vedremo, poi, come andrà la ricostruzione e la distribuzione di questi danari.

Ma c’è un altro elemento che si lega a doppio filo con il gioco pubblico e la sua storia. Giorgia Meloni ha lanciato l’idea e la messa subito su carta: estrazioni speciali di Lotto e SuperEnalotto per sovvenzionare i fondi a sostegno dell’Emilia Romagna. La memoria corre subito al terremoto de L’Aquila quando la politica dell’epoca lanciò le videolotterie per sostenere la ricostruzione post sisma. Ecco, sappiamo tutti com’è andata ma non è questo il punto e non spetta al settore del gioco poi monitorare dove finiranno i soldi.

Questa iniziativa, però, ci fa riflettere sulla considerazione del gioco da parte dell’Esecutivo. Lungi da noi alzare gli scudi per protestare su questa decisione. Anzi. Ma la centralità del gambling di Stato si conferma e assume un ruolo imprescindibile di filtro e collante tra cittadini e imprese. Le risorse dall’industria sono preziose in generale per le casse dell’erario e la speranza è che il pessimo retaggio generato un paio di governi fa sia ormai passato in cavalleria.

Fatto questo sentito e doveroso passaggio, il settore va avanti e abbiamo analizzato l’importanza del design nel retail come forma di marketing e come motore per il business e lo sviluppo. I contenuti sono sempre ricchi e il claim della cover parla di “gioco da ridisegnare”. Già, il riordino tanto atteso e di cui parliamo anche in questo numero. Poi casino, poker scommesse, gioco online e mobile e tanti appuntamenti, conferenze, fiere e tornei, in cui Gioco News ci sarà e offrirà il solito punto di vista libero, obiettivo, a sostegno dell’industry, dei lavoratori e dei player. Buona lettura!

www.gioconews.it 1 06 2023
EDITORIALE
di Cesare Antonini

Politica

4/ Riforma gioco, gettito fiscale nodo da sciogliere

La deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti critica l’obiettivo del Governo di riordinare il settore senza però incidere sulle casse pubbliche

6/

gioco delle tre carte

Come andrà a finire per la normativa del Piemonte? Le incognite sul tavolo non mancano, fra la proposta di iniziativa popolare promossa da associazioni e Comuni, un possibile ritorno sulla questione delle reinstallazioni e lo sfondo del riordino nazionale.

10/ Accoglienza e coinvolgimento

L’architetto Diego Zanaica, Ceo di Tecnostudio, svela i segreti per progettare spazi, anche di gioco, in grado di fare incontrare le persone e farle stare bene

12/ Esperienze visive

13/ Sisal, socializzazione e inclusione al centro

14/ Mag Elettronica e Wmg, la rivoluzione del gioco

16/ Play’n GO, la bellezza non conosce confini

16/ Habanero, il social gaming è la nuova frontiera dell’estetica

17/ Capecod, essere user friendly è la chiave del successo

17/ Pragmatic Play, quantità e qualità assieme

18/ Evolution, focus sui prodotti cercando la migliore esperienza per il giocatore

18/ Amusnet Interactive, il potere dell’immagine

19/ WorldMatch, giocatori, settore e tecnologia in costante evoluzione

19/ Bragg Gaming, la fedeltà è sinonimo di successo

20/ FilsGame, il gioco a misura di giocatore

20/ Ct Interactive, sviluppo costante per assecondare ogni cambiamento

28/ Quando il design diventa dottrina

Normativa

30/ Intelligenza artificiale & gaming, connubio da svelare e tutelare

Le potenzialità di macchine che “ragionano” come una mente umana sono infinite, ma c’è da capire l’applicazione all’Ia delle norme sul copyright e gli altri diritti di proprietà intellettuale

32/ Non per lo Stato e neppure per il giocatore

Slot

34/

Awp mercato complesso, anche per l’intelligenza artificiale

Due falsi miti che riguardano i distanziometri espulsivi delle norme regionali e provinciali: che tali strumenti possano ritenersi a tutela delle fasce deboli e in linea con le aspettative del legislatore nazionale

Può l’Ia fornire il codice di una nuova slot machine di successo? Noi ci abbiamo provato, ed ecco come è andata.

36/ FISCO E SLOT

Scommesse

38/

Tempo di bilanci per il betting

I campionati sportivi si avviano alla conclusione e ai verdetti tra finali di Champions ed Europa League con lo Scudetto già assegnato al Napoli e promozioni, retrocessioni, playoff e playout già decisi o da decidere

40/ LE DRITTE DEL MAESTRO

www.gioconews.it 2 06 2023
Il
06 2023 IN QUESTO NUMERO | IN THIS ISSUE
Speciale

«Andando verso un aumento della percentuale di gioco online si rischia una corsa anche da parte dello Stato al gioco d’azzardo online in contraddizione con i principi indicati nella stessa delega, tra cui la diffusione incontrollata e senza regole del gioco d’azzardo».

Eventi

48/

Giochi a stelle e strisce

Tutto pronto per l’All American Sports Betting Summit in programma in California

49/ Sigma Americas, un mercato in crescita che si mette in vetrina

50/ Gli esports al centro della rivoluzione tecnologica

Poker

52/ The Festival Series, anche a Malta è un successo

Interviste

66/ La passione della principiante

Cristina D’Avena, cantante legata al mondo dei cartoni animati, racconta la sua attrazione per i videogame, da cui è affascinata “da morire”, ma che richiedono una mente molto

allenata

67/ L’importanza di non prendersi troppo sul serio

Ippica

42/ Agire su tre direttrici

Per l’ippica serve un’azione di Governo precisa: regolarità nei pagamenti, rete commerciale per le scommesse sui cavalli, corrispettivi agli ippodromi sulla base dei servizi realmente resi

Comma sette

44/ Il mercato sia libero

Alessandro Lama, presidente Federamusement, auspica uno snellimento normativo nelle omologhe degli apparecchi di puro intrattenimento e una netta diversificazione dal gioco con vincita in denaro

Flipper

45/

La stagione del flipper tra Europei e Olimpiadi

Tra fine maggio e giugno si disputano le più importanti competizioni in Europa con l’Italia protagonista, mentre nella Penisola prosegue il Circuito nazionale Ics

Dopo Tallinn, Bratislava, anche sull’isola a due “bracciate” dall’Italia il format ricchissimo tra Mixed game e intrattenimento ha lasciato il segno

54/

Ipo, a Sanremo è sempre da record

56/ Doppio Watson da favola all’Ept di Monte Carlo

58/ A CARTE SCOPERTE

Casinò

48/

Il fascino discreto della cinepresa

La sociologa Marta Soligo esamina il legame tra cinema e turismo, applicato al caso di Las Vegas, città che “vive” di casinò ma che è diventata una destinazione anche per gli amanti di sport e cultura

62/ PANNO NERO

64/ LA SLOT ONLINE DEL MESE

Roberta Corradin presenta il suo ultimo libro “Cannoli siciliani”, gustoso excursus tra le bellezze e i sapori della regione che, dopo una vita in giro per il mondo, la ospita da dodici anni

RUBRICHE

22/ GIOCO E SOSTENIBILITÀ

24/ VISTO DA VICINO

26/ GIOCO E RETAIL

46/ NUOVE TENDENZE

68/ L’ORA DEL GIOCO

70/ DAL MONDO

72/ DA NON PERDERE

74/ GIOCARE CON GUSTO

76/ AL BAR DEGLI ESPORTS

78/ L’AVVOCATO DEL DIAVOLO

80/ GIOCO E PSICHE

82/ LA SLOT DEL MESE

84/ NEWSLETTER

88/ LO SFIZIO DEL GIOCO

96/ OROSCOPO

ENGLISH PAGES

88/ Hospitality and engagement

89/ Visual experiences

90/ The White Paper and gaming design review

92/ Stars and Stripes games

94/ Taking a ride

www.gioconews.it 3 06 2023

Riforma gioco gettito fiscale nodo da sciogliere

La deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti critica l’obiettivo del Governo di riordinare il settore senza però incidere sulle casse pubbliche e auspica la massima tutela per i soggetti deboli

Indietro non si torna. Secondo Valentina Barzotti, che per la seconda legislatura consecutiva rappresenta il Movimento 5 Stelle alla Camera (dove è segretario e membro del comitato per la Legislazione, oltre che membro della commissione Lavoro), le limitazioni imposte al settore del gioco, in particolare sul divieto di utilizzo della pubblicità (fortemente voluto, nella passata legislatura, dal primo Governo Conte e contenuto nel decreto Dignità) sono scelte non rivedibili, e semmai da potenziare.

Partiamo proprio da qui, nell’intervista alla deputata pentastellata: ad anni di distanza dal decreto Dignità, pensa che siano possibili, anche grazie alla disponibilità di maggiori informazioni, delle scelte più ponderate?

“Le nostre scelte sono sempre state ponderate e orientate alla tutela dell’interesse pubblico e delle persone più fragili. Con il decreto Dignità nel 2018 abbiamo finalmente introdotto il divieto di pubblicità del gioco e, francamente, ne sono orgogliosa.”

Uno degli aspetti attualmente più critici del mercato italiano del gioco pubblico è il divieto della pubblicità per le aziende del settore che ha tuttavia limitato le opportunità per fare una corretta informazione sulle differenze tra gioco legale e illegale, a distanza di qualche anno lei pensa che sia un tema rivedibile?

“No, non credo sia rivedibile perché spesso e volentieri l’informazione resa dagli operatori del settore sostanzia pubblicità, diretta o indiretta.”

Con l’attuazione della delega fiscale, e in particola-

re con l’articolo 13, interamente dedicato a questo tema, il Governo Meloni si appresta ad una riforma del gioco pubblico. Ha avuto modo di seguire l’iter di questa norma e pensa che ci sia qualche aspetto che avrebbe dovuto essere trattato diversamente?

“I criteri e i principi riportati nell’articolo 13 sono condivisibili per alcuni aspetti, ma ovviamente parliamo di una legge delega, una legge quadro i cui dettagli dovranno essere esaminati ed eventualmente modificati in sede di decreti delegati. Coerentemente con la nostra posizione riteniamo si debba dare priorità alla protezione dei soggetti più deboli, in particolare dei minori, e limitare la diffusione incontrollata, indiscriminata e senza regole del gioco. Inoltre l’aspetto che preoccupa è la volontà di voler tenere a tutti i costi lo stesso gettito, senza considerare che il gioco online è tassato pochissimo. Andando verso un aumento della percentuale di gioco online si rischia una corsa anche da parte dello Stato al gioco d’azzardo online in contraddizione con i principi indicati nella stessa delega, tra cui la diffusione incontrollata e senza regole del gioco d’azzardo.”

Con problemi nuovi anche per chi deve contrastare il gioco problematico...

“Sicuramente lo spostamento all’online complica i controlli, perché le occasioni di gioco sono praticamente infinite.”

Il mercato italiano del gioco pubblico, a detta di molti esperti del settore anche stranieri, è uno dei più organizzati a livello mondiale. Per quella che è la sua conoscenza

www.gioconews.it 4 06 2023 VALENTINA BARZOTTI Politica
di Daniele Duso
PH. ERIK MCLEAN, UNSPLASH

del settore vi sono aspetti ancora migliorabili?

“Mi pare che i margini di miglioramento siano significativi perché la normativa è disorganica e tocca vari settori e livelli del diritto, dall’amministrativo, al penale al tributario. La Corte di giustizia europea è, peraltro, intervenuta anche di recente.”

Tornando al problema del gioco patologico: a suo parere è possibile contrastarlo senza penalizzare troppo la filiera industriale?

“Fermo restando che come gruppo siamo contrari al gioco d’azzardo, la ludopatia è una dipendenza, come tale va trattata. Servono politiche di reale supporto alle persone e alle famiglie che non devono essere lasciate sole. Questo fatica a coesistere con l’interesse di chi lavora in questo campo e ancora di più di chi ci fa profitto. Se analizziamo per bene il termine notiamo che in inglese i due concetti sono ben distinti: se con il termine ‘gioco’ si fa riferimento a ogni attività che abbia come scopo la ricreazione e lo svago, quando si parla di ‘gioco d’azzardo’ si intendono attività in cui non rientra più l’abilità del giocatore ma soltanto la sorte, il fato e lo scopo di lucro. Soffermarsi su questa distinzione è prioritario: play - in cui spiccano la capacità e l’abilità del soggetto, e gambling - in cui prevalgono l’azzardo e il fine di lucro. Ricordo inoltre che realizzare un codice di comportamento e di contenimento con relativa formazione degli operatori rispetto alle situazioni eccedentarie, associato ad interventi normativi più stringenti anche sulle pubblicità online indirette e di tracciabilità della filiera dal singolo giocatore potrebbe consentire una riduzione del danno.”

Parliamo di tematiche delle quali si è occupata di recente: il settore esport anche in Italia si sta evolvendo rapidamente e necessita ormai di una regolamentazione: quali sono a suo parere le problematiche preminenti che necessitano di essere affrontate?

“Sicuramente si tratta di un settore relativamente nuovo, che necessita di studio e approfondimento. Mossi da questa consapevolezza, come gruppo politico, da sempre sensibile ai cambiamenti e all’innovazione abbiamo deciso di dedicare per la prima volta un momento di approfondimento degli esports in Parlamento. Nel corso delle due recenti giornate alla Camera dei Deputati (nelle quali si è parlato di esports in un evento pubblico Ndr) ono emerse come urgenze preminenti sicuramente l’individuazione di una regolamentazione per il settore, al quale oggi si applicano norme tipiche di altri settori che mal si conciliano che le caratteristiche intrinseche di queste attività. Occorre individuare regole per i contratti dei player e delle figure professionali che operano negli esports, che ne identifichino diritti e tutele, soprattutto per i minori che ne fanno parte. Serve poi uscire in modo rapido dal problema delle sale Lan, consentendo agli imprenditori che intendano investire in queste attività di farlo in sicurezza. Dal punto di vista culturale, è quanto mai urgente gettare le basi per una

maggiore inclusione e parità tra i generi. Le donne costituiscono una community molto numerosa tra i videogiocatori, ma troppo spesso vengono vessate e discriminate. Poi, come emerso con forza durante il convegno, è assolutamente urgente predisporre misure per il sostegno agli sviluppatori indipendenti di videogiochi, individuando modalità ad hoc per questa categoria, come accaduto durante il governo Conte con il Firts Playable Fund. Sono loro che rappresentano gli artigiani dei videogiochi in Italia.”

Dopo l’ultimo incontro realizzato in ambito parlamentare, peraltro non il primo in cui i videogame arrivano nelle stanze della politica che conta, pensa che sia possibile dire che il videogame, come media, si è sdoganato da una certa reputazione che lo voleva come un divertimento poco sano, quasi da contrastare?

“Non ricordo un confronto pubblico del genere sul tema in Parlamento, anche scorrendo gli archivi degli eventi online sul sito istituzionale non ho trovato nulla, quindi direi che si è trattato di un evento di portata storica. Credo che gli esports siano ormai da considerare un settore a sè, indipendentemente dal macro tema dei videogiochi. Insieme all’Osservatorio italiano esports abbiamo organizzato questo evento anche per uscire dalla narrazione del videogioco come attività dannosa da contrastare. Il mondo dei videogiochi produce posti di lavoro, rappresenta un importante mercato dal punto di vista economico, è un linguaggio di comunicazione che avvicina le giovani generazioni e rappresenta una cultura che in generale appassiona milioni di cittadini. Redigeremo un Libro Bianco con le proposte emerse nel corso dell’evento, sarà uno strumento che andrà a valorizzare proprio questa nuova narrazione.”

Continuando a parlare di esports, anche in quest’ambito, oltre a irregolarità nei contratti proposti ai player, vi sono criticità come la presenza di minori nelle competizioni, il match fixing, ma anche fenomeni di dipendenza (gaming disorder) e talvolta l’uso di sostanze illegali. Il fatto che la politica stia ora guardando con maggior attenzione questo settore potrà stimolare un confronto più sereno e portare un miglioramento anche sulle strategie con le quali si affrontano questi temi?

“Come ogni settore, anche gli esports scontano delle problematiche. Tutti i temi elencati nella domanda sono dei problemi da affrontare e risolvere con regole chiare e trasparenti. La narrazione invece legata ai disordini e agli abusi del gaming è un aspetto culturale; dobbiamo distinguere e non fare di tutt’erba un fascio. Quindi: sì, occorre un confronto sereno e privi di pregiudizi sui videogiochi, così come abbiamo fatto con il nostro convegno, un precedente che resterà nella storia di questo settore.”

www.gioconews.it 5 06 2023 Politica RIFORMA GIOCO, GETTITO FISCALE NODO DA SCIOGLIERE
Valentina Barzotti

Il gioco delle tre carte

Come andrà a finire per la normativa del Piemonte? Le incognite sul tavolo non mancano, fra la proposta di iniziativa popolare promossa da associazioni e Comuni, un possibile ritorno sulla questione delle reinstallazioni e lo sfondo del riordino nazionale inserito nel testo della riforma fiscale.

Fra circa un anno, probabilmente ai primi di giugno, in concomitanza con le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, in Piemonte saranno in programma quelle che sceglieranno il successore di Alberto Cirio alla guida della Regione.

Fra i temi d’interesse che già si intravedono per i candidati alla poltrona di governatore c’è senza dubbio quello relativo alla regolamentazione del gioco pubblico, che in questi anni non ha mai cessato di essere d’attualità per i politici sabaudi.

Abbiamo scritto più volte dei ritocchi alla normativa approvata nell’estate del 2021 dopo un’accesa battaglia a suon di emendamenti in consiglio regionale, fino ad arrivare nel febbraio 2023 alla legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale 2022, in risposta alle modifiche chieste dal Governo, dopo i

rilievi mossi dal ministero dell’Interno in relazione a specifiche previsioni, il cui tenore sembrava determinare invasioni della sfera di competenza statale in materia di “ordine pubblico e sicurezza”.

Ma non è finita certo qui.

Sul tavolo infatti ora ci sono due questioni. La calendarizzazione in commissione della proposta di legge di iniziativa popolare promossa da Libera - associazione nata con l’intento di fare la propria parte per sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie, sotto la guida di Don Luigi Ciottiche chiede il superamento della legge attuale.

Dopo la conferenza stampa di protesta organizzata dai promotori della proposta di legge agli inizi di maggio sotto le finestre di Palazzo Lascaris, il presidente del consiglio regionale Stefano Allasia ha assunto l’impegno di programmarne l’esame nel-

Politica www.gioconews.it 6 06 2023
di Francesca Mancosu PH. KLIM MUSALIMOV, UNSPLASH

le commissioni competenti. Vale a dire la III, la IV e la commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi, alla quale erano state assegnate lo scorso novembre, senza essere mai trattate.

L’iter è quindi ripreso pochi giorni fa. A commentare la novità è il consigliere regionale del Partito democratico Domenico Rossi. “Al momento la conferenza dei capigruppo ha deciso di procedere con la calendarizzazione in commissione. Io stesso come vicepresidente della IV commissione ho chiesto di calendarizzare le prime determinazioni al più presto. Riguardo all’esito dell’iter la certezza è che noi voteremo a favore della legge di iniziativa popolare. Le richieste e le indicazioni di cittadini, associazioni e comuni sono puntuali e vanno rispettate. È una norma in linea con la precedente legge, quella del 2016, La maggioranza si prenda la responsabilità di bocciarla se ritiene.”

Proprio in occasione della conferenza stampa “di protesta” degli inizi di maggio infatti alcuni esponenti del centrodestra si erano detti pronti al confronto, ma anche piuttosto intenzionati a difendere la legge del 2021, auspicando, come nel caso dell’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano,  “un intervento definitivo dello Stato in modo da omogeneizzare la normativa su tutto il territorio nazionale”, già inserito nel disegno di legge delega per la riforma fiscale in discussione in Parlamento.

L’altro tema sul tavolo non è di poco conto e a farsene portavoce è Mauro Barisone,  vice presidente

Fava (Libera Piemonte)

di Anci Piemonte, e presidente delegato alla commissione che si occupa di gioco, energia, ambiente e rifiuti.

“Come Comuni abbiamo mandato una nota alla Regione per stimolare una riflessione sugli effetti della legge del 2021 con l’intenzione di far presenti le difficoltà che ha portato ai territori e agli operatori la sua attuazione; poi, una volta ricevuta una risposta, convocheremo un incontro allargato con i sindaci e i rappresentanti delle province. Al momento siamo bloccati. La Regione, come si ricorderà, ha dato tempo fino al 31 dicembre 2021 alle attività di gioco già in essere per presentare la domanda di reinstallazione degli apparecchi tolti in ossequio alla normativa precedente. Per chi non è rientrato in questi termini al momento sono previsti dei controlli, e sanzioni fino alla chiusura, ma a riguardo potrebbe esserci un nuovo intervento della Regione nel mese di giugno per tutelare le attività del settore. Per valutare se può essere presa in considerazione un’ulteriore proroga, per chi non ha fatto la domanda in tempo.”

Per bypassare le problematiche presenti in Piemonte, così come in altre regioni italiane, magari sarebbe d’uopo una legge unica “che vada dal Trentino alla Sicilia”, chiosa Barisone. “Lo abbiamo anche proposto come Anci ma dall’ultima riunione sono passati 2-3 mesi. Noi cerchiamo di dare ai sindaci degli strumenti per contrastare il gioco patologico, ma anche di tutelare gli operatori del gioco, però è lo Stato che dovrebbe mettere allo stesso tavolo tutti gli interlocutori, cercando di stilare una normativa omogenea”.

«RIDURRE L’OFFERTA PER RIDURRE LA DOMANDA»

“La legge attuale ha nuovamente aumentato l’offerta di gioco sul territorio, e quindi, inevitabilmente, la domanda. In particolare del gioco vicino, del gioco sotto casa, il gioco delle persone che, non avendo più una possibilità comoda, avevano smesso di giocare”, così afferma Maria Josè Fava, referente regionale per il Piemonte di Libera.

Uno scenario che ha spinto Libera a mobilitarsi, insieme con Acli, Arci, Gruppo Abele, Cgil, Ordine dei medici e altre associazioni, per supportare la proposta di iniziativa popolare  presentata il 16 settembre scorso, forte del supporto di 12mila firme e delle deliberazioni di 21 Comuni, che chiede il superamento della legge regionale 19 del 15 luglio 2021, che a sua volta ha

sostituito la legge 9 del 2 maggio 2016 varata dalla Giunta Chiamparino.

Queste le modifiche fondamentali chieste nel testo, come ricordano da Libera Piemonte: “Reinserire la retroattività, così che si possano nuovamente spegnere tanti apparecchi se si trovano a certe distanze dai luoghi sensibili; aumentare i luoghi sensibili, correggendo la situazione attuale che esclude, per esempio, le scuole primarie e secondarie, senza rendersi conto che la norma deve riguardare i genitori e i nonni e non i bambini; re-inserire orari seri di spegnimento degli apparecchi, durante la giornata e distanze adeguate alla tipologia di comuni”. La proposta chiede inoltre di prevedere un “tavolo di verifica delle difficoltà del mondo del lavoro dei giochi in modo che si possa monitorare un effettivo calo di posti di lavoro e mettere in atto politiche a sostegno dei lavoratori”.

www.gioconews.it 7 06 2023 Politica
Domenico Rossi Maria Josè
IL GIOCO DELLE TRE CARTE
Fava Mauro Barisone

Pentenero (Comune di Torino)

«SENSIBILIZZAZIONE, PREVENZIONE E CONTROLLI»

Fra i Comuni che sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica della legge regionale sul gioco c’è quello di Torino, che nell’estate del 2022 ha approvato una deliberazione in tal senso, presentata in aula dal sindaco Stefano Lo Russo nella veste di consigliere comunale, con 23 voti favorevoli e 4 contrari.

Ne parliamo con Gianna Pentenero, assessore comunale alle Politiche per la sicurezza e Politiche attive del lavoro.

Da assessore al Lavoro della Regione Piemonte, fra il 2017 e il 2019 si è espressa più volte in materia di gioco, difendendo la legittimità della normativa regionale in materia varata nel 2015. Lei che idea si è fatta della situazione attuale? È soddisfatta della legge vigente o sarebbe favorevole a una nuova legge regionale?

“Io confermo quanto il nostro consiglio comunale ha già deliberato nel luglio dello scorso anno. Come maggioranza abbiamo approvato una proposta di legge regionale che adotta molte delle proposte inserite nell’impianto di Libera e ripristina alcuni standard che avevamo indicato nella legge regionale del 2016 e che invece sono state ridotte nel 2021 dall’attuale giunta regionale di centrodestra. In particolare, la proposta di legge prevede il divieto, per i Comuni fino a 5.000 abitanti, di collocare apparecchi per il gioco a meno di 300 metri da luoghi come scuole di ogni ordine e grado, università, centri di formazione professionale, luoghi di culto e cimiteri, istituti di credito e compravendite di oro usato, bancomat, impianti sportivi, stazioni ferroviarie e di bus, luoghi di aggregazione per giovani e anziani. Per i Comuni al di sopra dei 5.000 abitanti, la zona off limits è estesa a 500 metri. Vengono stabiliti anche il divieto di oscurare le vetrine dei locali e le norme relative alla metratura di questi ultimi. Sono disciplinate anche anche le modalità di esposizione di gratta e vinci negli esercizi pubblici.

Rimanda ai Comuni l’iniziativa di regolamentare l’orario per l’uso degli apparecchi da gioco, nella misura massima di 10 ore sull’arco delle ventiquattro divise in due fasce orarie e non prima di mezzogiorno. La proposta impone forti limitazioni anche alla pubblicità, con divieto assoluto relativo ad apertura o esercizio di sale giochi, sale scommesse o apparecchi per il gioco. Vieta l’utilizzo da parte dei minori.

Inoltre sono molto d’accordo su un coinvolgimento ampio sul contrasto al gioco. Come la partecipazione del terzo settore all’attuazione della legge e ribadisco anche quanto detto dai banchi della maggioranza quando governavamo il Piemonte: occorre particolare attenzione a sensibilizzazione e prevenzione per i soggetti maggiormente vulnerabili.”

Fra le sue deleghe spicca quella alle “Politiche per la si-

curezza”, un tema che più volte ha interessato anche le location di gioco pubblico con vincita in denaro. Considerando la possibilità per i Comuni di limitarlo, proprio per motivi di sicurezza, ordine pubblico, nonché di tutela della salute, secondo lei il regolamento comunale andrebbe modificato o va bene così com’è?

“Più che per le modifiche dei regolamenti stiamo intervenendo sui controlli e la prevenzione. Da quando la legge regionale è stata approvata i vigili hanno riscontrato dodici violazioni, di cui 9 per divieto di attività pubblicitaria, 2 per mancato rispetto della distanza da luoghi sensibili e altre per mancato rispetto dei limiti orari. A queste se ne aggiungono altre 8 accertate da parte di altre forze di polizia. Sono numeri importanti perché si tratta di violazioni rilevate con controlli costanti che la polizia effettua sia in autonomia sia come interforze.

Ma l’attività che stiamo svolgendo si muove in forte collegamento con gli istituti scolastici e con il terzo settore per le azioni di prevenzione tra i giovani. Un coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze serve per far crescere la consapevolezza sui danni del gioco e diventa occasione anche per una forma di controllo diffuso. Le faccio un esempio, proprio durante degli incontri nelle scuole sono state segnalate delle sale gioco che non rispettavano il divieto di accesso ai minorenni e così sono potute scattare delle indagini e dei controlli.”

Secondo lei, al posto delle leggi regionali e dei regolamenti comunali sarebbe auspicabile un intervento definitivo dello Stato in modo da omogeneizzare la normativa su tutto il territorio nazionale, o va bene anche lasciare tutto com’è ora? In caso di ‘riordino nazionale’ chiederebbe dei poteri speciali per i Comuni?

“Al di là di una legge nazionale che possa rendere più stringente la normativa, occorre che alcuni poteri in materia di programmazione del territorio tornino sul territorio. Ci sono molti aspetti che vanno governati diversamente da realtà a realtà e la possibilità di avere strumenti da parte delle amministrazioni è fondamentale per aumentare il senso di legalità delle nostre comunità. È un’esigenza di gestione delle risorse locali che è stata espressa anche in un incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi da parte di molte città metropolitane.

La sicurezza è un concetto che esula solo dai controlli e dalla repressione, ma occorrono strumenti per risolvere le fragilità. Così le città possono migliorare e i comportamenti devianti ridursi significativamente.”

www.gioconews.it 8 06 2023 Politica IL GIOCO DELLE TRE CARTE
Gianna Pentenero

Accoglienza e coinvolgimento

L’architetto Diego Zanaica, Ceo di Tecnostudio, svela i segreti per progettare spazi, anche di gioco, in grado di fare incontrare le persone e farle stare bene

Anche nelle grandi superfici Fec e parchi indoor il design sta acquistando un ruolo sempre più importante. Tuttavia, creare un ambiente fruibile, alla portata di tutti e con un linguaggio diretto ed essenziale, non è una cosa così scontata. Oltre allo studio del target, fondamentale per capire a chi ci stiamo rivolgendo, è necessario coinvolgere il pubblico creando qualcosa che lo faccia sentire speciale. A tale scopo la coerenza diventa un aspetto fondamentale per trasmettere benessere a chiunque utilizzi lo spazio in questione. Di questi aspetti parla a Gioco News l’architetto Diego Zanaica, Ceo di Tecnostudio, architettura e design.

Il design nel mondo del gaming sta acquistando sempre maggiore importanza. Parlando di grandi superfici come Fec o parchi indoor, ci sono delle linee generali per creare un ambiente attrattivo?

“La linea generale come sempre è quella di creare un ambiente accogliente, facile da vivere e in grado di parlare con tutti un linguaggio diretto e comprensibile. L’insieme delle proposte architettoniche deve strutturarsi in un progetto di accoglienza e di coinvolgimento, che faccia sentire tutti i clienti speciali, come se quella gaming hall o quel Fec fossero fatti su misura per loro. Gli spazi devono essere progettati per far incontrare le persone e farle star bene insieme, se stai bene in un posto lo troverai attrattivo.”

Lei ha più volte sottolineato l’importanza di creare un percorso per chi dovrà utilizzare lo spazio. Quali sono gli step per creare una vera e propria esperienza in questo ambito?

“Più che di step parlerei di un macro concetto di ‘comunicazione’ del punto vendita. Penso non solo, ovviamente, a directory di servizio, ma anche a percorsi fatti di luce, di colori, di spazi, per utilizzare l’offerta di gioco, ma anche di servizi funzionali all’attività principale, primo fra tutti il Food o le aree relax.”

Quanto è importante per il design di un Fec lo studio del target e cioè di tutte quelle persone che andranno a usufruire di questo spazio? E soprattutto come si effettua?

“Diciamo che l’analisi del target è compito dell’operatore, che dovrà tarare il layout tecnico della struttura sull’offerta di gioco e quindi sul target che intenderà coinvolgere. Ci sono società di consulenza che hanno elaborato delle survey in questo senso, una per tutti TradeLab con la quale collaboriamo da tempo attraverso la nostra business unit dedicata al gaming, che fanno un’analisi del territorio, dei target e dell’offerta già presente, coadiuvando gli imprenditori della definizione del business. Il design, piuttosto, ha di per sé la funzione di creare uno spazio bello ed equilibrato. Ragionare in termini di ‘design’ porta a migliorare l’estetica dei luoghi, quindi con una funzione anche di premiare emozionalmente chi li vive, oltre a renderli fruibili.”

L’amusement è diventato oggi più che mai un aspetto fondamentale nel pensare agli spazi retail e al coinvolgimento pubblico. Quanto è importante questo aspetto?

“Viviamo un momento storico in cui tutti cerchiamo ‘experience’ in ogni attività che andiamo a fare. Se parliamo di retail fisico, sia tradizionale che legato al mondo del gioco, questa experience si può tradurre con la necessità di abbinare, e se mi permette il termine, condire l’attività principale (ad esempio lo shopping) con il divertimento. L’intrattenimento che scaturisce dalle proposte amusement è un complemento tanto importante da diventare spesso l’elemento attrattivo e sicuramente emozionale.”

La percezione, dunque, è che bisogna sempre stare un passo avanti rispetto al mercato. Quali saranno secondo lei le nuove tendenze del design?

“Credo che lo sviluppo dei concetti che abbiamo appena visto sia il cammino che percorreremo nel futuro, soprattutto se pensiamo al retail (format) e al retail real estate (spazi e polarità commerciali). Tecnostudio lavorerà per creare e proporre al pubblico di questi luoghi di incontro un ambiente coerente con le aspettative ed in grado di trasmettere benessere.”

GAMING DESIGN Speciale www.gioconews.it 10 06 2023
Diego Zanaica
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GAMING DESIGN

Esperienze visive

Customizzare, personalizzare, creare un’esperienza. Sono alcune delle parole chiave da tenere a mente quando bisogna creare un allestimento, che sia all’interno di una fiera, di un parco giochi o di un centro commerciale. Non è un caso, dunque, che anche nel gaming come in tanti altri settori, il design stia diventando un elemento fondamentale, imprescindibile se si vuole comunicare qualcosa a utenti specifici o anche a un pubblico casuale.

Tuttavia, dal momento che i segmenti sono diversi e le possibilità infinite, è molto difficile, se non impossibile, trovare una strategia univoca che si possa applicare a ogni singolo settore. Detto in altri termini, in fase di progettazione vanno studiati diversi aspetti a partire dalla location, dal luogo in cui è ubicata fino a considerare il target di riferimento. Per questo motivo potrebbe risultare erroneo parlare di “tendenze”, quando probabilmente è più corretto parlare di “esperienze”.

In sintesi diventa fondamentale ragionare step by step e pianificare il lavoro nei minimi dettagli, customizzando il prodotto finale in base al committente e soprattutto in base al pubblico di riferimento. Di questi aspetti parla Claudio Garavaglia, titolare dell’azienda Garavaglia Srl, leader nella realizzazione di effetti scenografici, allestimenti retail per centri

commerciali e per spazi experience.

Il design, anche nel mondo del gaming, ha acquisito sempre maggiore importanza. Per un grande allestimento, che sia una fiera o uno spazio in un centro commerciale, ci sono delle particolari linee guida da seguire in fase di progettazione?

“Prima di tutto bisogna capire le necessità del cliente, il target della clientela e, cosa fondamentale, il budget a disposizione. A questo punto si iniziano a produrre dei bozzetti a mano con suggestioni per verificare con il committente se la strada intrapresa sia quella giusta, fino ad arrivare a un progetto in 3d.”

Partiamo dal presupposto che la creazione di un ambiente ad hoc richiede sempre un piano strategico. Quali sono gli step che seguite quando portate avanti un progetto di media o grande portata?

“Si parte da una progettazione a mano libera; dopodiché, una volta approvato il modo presentato, si fanno gli esecutivi del progetto in 3d fino ad arrivare in casi particolari alla produzione di plastici in scala. Dopo l’approvazione si parte con la realizzazione del progetto.”

Parlando sempre del mondo del gaming, per quanto riguarda i punti vendita al dettaglio, ci sono altre linee da seguire rispetto a quelle che ritroviamo ad esempio in una fiera o evento simile?

“Come ho detto precedentemente ogni punto ven-

GAMING DESIGN Speciale www.gioconews.it 12 06 2023
Claudio Garavaglia, titolare dell’azienda Garavaglia Srl, illustra gli step per realizzare un progetto di design in un grande allestimento di Carlo Cammarella
SPECIALE GAMING DESIGN 89 ENGLISH PAGE

dita ha le proprie caratteristiche e il proprio format da rispettare. Territorio, location e target del bacino di utenza sono aspetti da non sottovalutare ed è per questo che le nostre scenografie sono customizzate e non hanno alcun elemento standard.”

Una domanda nel dettaglio: il modo di concepire un allestimento cambia a seconda del segmento di mercato? Potrebbe in tal caso farci qualche esempio?

“Certamente, noi lavoriamo per parchi a tema indoor e outdoor, vetrine di alta moda piuttosto che per eventi o concerti; capisce che sono mondi completamente diversi e automaticamente le proposte e soprattutto l’utilizzo di diversi materiali cambia a seconda del cliente.”

Alla base di una progettazione ad ampio respiro c’è anche uno studio sul target o meglio sul tipo di persone a cui ci si rivolge?

“Certamente, come ho spiegato in precedenza capire il target di clientela è importantissimo, le faccio un esempio nell’ambito dei parchi gioco indoor o outdoor. È importante sapere l’età della clientela per poter progettare al meglio le attrazioni e le relative scenografie che facciano emozionare i clienti stessi. Inoltre, se opportuno, può essere anche utile dividere

Sisal

lo stesso parco in zone studiate per età.”

La pandemia ha senza dubbio cambiato molte cose. Ora che siamo tornati a una vita simile a quella prima del Covid siamo tornati al punto di partenza o è cambiato qualcosa?

“Dopo tre anni passati davanti a un monitor o acquistando prodotti con un click le posso dire che la situazione si è capovolta radicalmente, oramai la customer experience è un linguaggio comune per tutte le aziende sul quale si stanno stanziando importanti budget. L’acquisto di un prodotto non è più dettato solo dalle pubblicità televisive o cartacee ma piuttosto da quanto il brand riesce a emozionare il potenziale cliente. Tutto questo viene realizzato con scenografie in 3d con diffusori di profumazioni varie e con l’aiuto della tecnologia.”

Nel futuro invece, secondo lei, parlando sempre del design, quali saranno le tendenze nel mondo del gaming?

“A mio parere non si può parlare di tendenze ma di esperienze.”

Socializzazione e inclusione al centro

Sisal mette a disposizione dei propri clienti un’esperienza d’intrattenimento che rispecchia i valori dell’azienda e il suo impegno per un futuro sempre più responsabile, digitale e inclusivo. Anche l’esperienza nei punti vendita, quindi, mira a dare concretezza a questo impegno, attraverso continui investimenti per rendere sempre più innovativi e digitali i retail concept, e supportare la comunità.

In questa logica Sisal Wincity, l’eccellenza del retail gaming nazionale con 22 punti vendita diretti e 19 franchising attivi, non si limita a definire nuovi layout di spazi per valorizzare la dimensione sociale del gioco in un’ottica omnicanale, ma mira a creare un’esperienza d’intrattenimento completa e coinvolgente.

“Per quanto riguarda l’armonizzazione degli ambienti dedicati al full entertainment,

Sisal Wincity pone grande attenzione al design e all’esperienza digitale”, rimarca Davide Nova, retail marketing director. “Il recente rinnovo dello store di Firenze, ad esempio, è stato progettato con l’obiettivo di supportare la partnership con WeWorld, un’organizzazione impegnata da 50 anni nella difesa dei diritti delle donne, dei bambini e delle bambine in Italia e in altri 27 Paesi del mondo. Questa collaborazione mira a combattere l’esclusione e la violenza di genere, fornendo assistenza telefonica dedicata alle donne che vivono situazioni di disagio o che sono vittime di violenza. La parete che personalizza l’ingresso del punto vendita di Firenze diventa quindi una vetrina per avviare un dialogo costruttivo e per sensibilizzare e sostenere le donne in difficoltà, affinché non si sentano mai sole.”

Sisal Wincity poi si distingue per l’adozione di tecnologie all’avanguardia, tra cui spicca il Wincity Oniric Wall: una

parete hi-tech che offre un’esperienza completamente immersiva. Creando un ambiente coinvolgente per gli appassionati di gioco e valorizzando la selezione di food & beverage di altissima qualità.

Inoltre, grande spazio agli eventi esclusivi, con circa 40 appuntamenti organizzati nei suoi principali punti vendita, tra cui spicca quello di Piazza Diaz 7 a Milano, con la partecipazione di musicisti di Blue Note, cantanti affermati e comici di Zelig, insieme ad attività dedicate all’arte digitale, degustazioni e esperienze nel metaverso. (Fm)

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a finalità
professionale, ai sensi
Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.) Davide Nova
“business to business”
imprenditoriale, commerciale o
delle
Speciale GAMING DESIGN ESPERIENZE VISIVE
Claudio Garavaglia

LA RIVOLUZIONE DEL GIOCO

Le aziende del gruppo padovano ampliano ancora il loro catalogo con tanti titoli già pronti per l’estate che sta arrivando e per l’autunno, sia per il mercato delle Awp2 sia per quello delle Vlt. All’insegna dell’innovazione e della qualità grafica.

Mai stare con le mani in mano. Ma, anzi, tenere sempre la barra dritta e guardare avanti, verso il futuro, senza mai smettere di lavorare per costruirlo.

È la filosofia entro cui si muove Mag Elettronica Srl, che dal 1994 si occupa di produzione, commercializzazione e gestione di apparecchi automatici e semiautomatici da intrattenimento, affermandosi come uno dei leader del segmento da un punto di vista non solo commerciale ma legato allo sviluppo e la realizzazione del prodotto. La prima a livello nazionale a omologare una piattaforma Vlt.

Mag Elettronica, nel corso degli ultimi anni fra pandemia e post-lockdown infatti è sempre rimasta attiva concentrandosi nello sviluppo e nel miglioramento della propria offerta. Ciò ha consentito all’azienda padovana di riproporsi nel mercato Awp2 con i titoli Fowl Play World Tour e Haunted House Cemetery. Dopo il grande successo ottenuto da questi titoli durante il 2022, Mag Elettronica è orgogliosa di presentare due nuovi capitoli dell’apprezzatissimo brand Power Station: Air e Sun. “Le due compilation racchiudono alcuni dei grandi classici della saga Fowl Play e Haunted House, oltre a nuovissimi ti-

toli con diverse tematiche ed innovative dinamiche di gioco, tutti caratterizzati da grafiche accattivanti. Inoltre, abbiamo già in cantiere altre compilation esclusive che verranno presentate nel corso dell’anno”, anticipa Roberto Mazzucato, Ceo di Mag Elettronica e di Wmg, la divisione Digital gaming di Mag Elettronica. “Molti sono stati gli sviluppi anche nel settore Vlt per cui Wmg durante il 2022 si è concentrata nello sviluppo di nuove tecnologie e meccaniche di gioco. Wmg si appresta ora a presentare il nuovo titolo Morticia’s Gems sulla piattaforma (R)eVoLuTion: un nuovissimo gioco del brand Haunted House con uno schema di gioco a matrice 5x4 e una nuova veste grafica. È presente anche la molto apprezzata fase Superbet, che fornisce un ulteriore livello di gioco sui rulli aumentando così la probabilità di ottenere molteplici vincite.”

Ulteriore novità prevista per l’estate 2023 è il nuovissimo titolo Lesto!!, un gioco in tema “prestigiatore” che ripropone la dinamica spin-hold-spin includendo due coinvolgenti fasi bonus; il giocatore può scegliere un cappello a cilindro per scoprire qua-

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Cover story MAG ELETTRONICA E WMG

le premio si nasconde al suo interno. Ha inoltre la possibilità di raddoppiare la vincita nella fase Scatola Fortunata.

Successivamente, in previsione per l’autunno, verrà presentato il titolo Fun House, che unirà nuove meccaniche di gioco ad una veste grafica di nuova concezione, con degli innovativi elementi interattivi e di attrazione. L’ambientazione del gioco è il luna park degli orrori; la fase bonus principale offre un’esperienza da brividi, permettendo inoltre al giocatore di entrare nella sopracitata fase di Superbet.

Ma le innovazioni che l’azienda padovana ha realizzato e sta per lanciare sul mercato non si fermano di certo qui, come rimarca ancora Mazzucato. “Durante il biennio 2022-2023 Wmg si è concentrata inoltre nello sviluppo della nuova tecnologia Vlt Bet3 che verrà rilasciata prossimamente. Questa è caratterizzata da un rivoluzionario menu interattivo organizzato in diverse categorie per facilitare la scelta da parte del giocatore tra i numerosi giochi presenti a catalogo, tutti accomunati da grafiche Hd e 4K e con una gestione innovativa dell’audio per un’esperienza di gioco più coinvolgente. Il lancio della piattaforma sarà accompagnato da alcune esclusive, come ad esempio l’attesissima Cartel King, un titolo già noto nel mercato Awp comma 6a ma riproposto in versione 2.0, caratterizzato da una grafica migliorata in alta definizione e da moltissimi effetti e feature coinvolgenti. Ad accogliere la nuova tecnologia saranno i nuovi cabinet VoLTa, eleganti e all’avanguardia con doppio monitor da 27” touch screen e periferiche di ultima generazione che garantiscono un basso consumo energetico”.

Wmg è infatti ormai presente e consolidata in tutti i principali concessionari di gioco online del panorama italiano. Dispone di un ricco catalogo di giochi composto da oltre 30 titoli ed in continua crescita. In particolare nel 2023 il catalogo si è arricchito anche con nuove matematiche e nuove tipologie di gioco come MegaWays, il noto motore di gioco molto in voga nel mercato. Immancabile quindi l’abbinata del brand più famoso e richiesto dell’azienda patavina, ovvero Fowl Play, per la creazione di slot online come Fowl Play Gold Megaways e Fowl Play Centurion Megaways. Restando in tema Fowl Play, è stato da poco presentato e lancia-

to al pubblico il nuovo capitolo della saga ambientato nella romantica Parigi, ovvero la nuova Fowl Play Paris. Questo gioco mantiene le caratteristiche predominanti dell’azienda Wmg, come il doppio spin e la possibilità degli Hold tra il primo e il secondo giro di rulli.

In aggiunta a queste ultime, Wmg ha sviluppato anche una nuova ed esclusiva matematica di gioco che consente fino a 4096 possibili combinazioni vincenti a matrice 6x4.

Non potevano, inoltre, mancare nuovi titoli riguardanti una delle tipologie di slot che più caratterizzano l’azienda, ovvero le “4”, slot che permettono di giocare a più mani contemporaneamente aumentando le possibilità di vincita. Stiamo parlando di titoli come 4 Fowl Play London, 4 Montezuma e, soprattutto, l’attesissima 4 Haunted House che unisce questa tipologia di gioco al premiato brand della “slot dei castelli”.

L’azienda, ovviamente, non è solo in continuo sviluppo sui suoi brand storici, ma amplia il suo catalogo con giochi con nuove tematiche. Ne sono un esempio slot come Bagman Escape, ispirata ad un noto gioco degli anni ’80, Urban City, ambientata in un futuro distopico post nucleare e Beach Treasures, una slot per l’estate tra i tesori di un’isola paradisiaca.

In ambito tecnologico, invece, l’azienda Wmg continua ad aggiornare la sua proposta, permettendo ai nuovi ed ai già fedeli partner nuove funzionalità come i free rounds e la modalità di gioco Fun Bonus. I giochi di nuova concezione invece hanno visto l’introduzione dei freespin, ovvero dei giri extra che l’utente può vincere durante una partita. La nuova infrastruttura tecnologica WMGear Online, presentata negli ultimi anni, grazie alla sua modularità e alla sua flessibilità, permette l’introduzione di queste nuove modalità di gioco, ed è predisposta ad altre feature in fase di sviluppo, per poter regalare al giocatore una migliore e sempre nuova esperienza di gioco.

Nel corso del 2023 Wmg ha visto aumentare anche il numero di partner con cui collabora, per avere una maggiore penetrazione nel mercato italiano e per offrire a sempre più utenti il loro portafoglio di giochi, fiduciosi inoltre in una sempre più possibile espansione al di fuori dei confini nazionali.

Per Mag Elettronica e Wmg si prospetta una seconda metà del 2023 ancora ricca di novità e d’innovazione, tratto distintivo delle aziende del gruppo padovano.

MAG ELETTRONICA E WMG Comunicazione
finalità
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“business to business” a
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Play’n GO

La bellezza non conosce confini

Play’n GO è uno dei giganti globali del gioco online. Quanto è importante il design dei titoli che propone per il raggiungimento di questo successo globale? La parola al responsabile della produzione di giochi di Play’n GO, Gábor Reisman.

“L’obiettivo di Play’n GO non è semplicemente quello di essere il migliore nella creazione di giochi da casinò: siamo anche determinati a essere la migliore compagnia di intrattenimento del settore. Il design dei nostri giochi (sia visivamente che narrativamente) riflette questa determinazione. Abbiamo un’ampia varietà di temi e meccaniche, dai giochi classici, fino ai giochi fortemente narrativi e guidati dalla trama, quasi slot in stile videogioco AAA. Un ottimo esempio di ciò è una delle nostre uscite più recenti,

Habanero

ssistiamo ormai da anni a un arricchimento stilistico del prodotto, sempre più in linea con le tendenze nel video game design. Inoltre, anni di studio scientifico della user experience si riflettono in interfacce sempre più interattive e scevre da orpelli. Allo stesso tempo, negli ultimi anni si nota una ambizione in controtendenza, almeno esteticamente, ovvero il tentativo di avvicinare il prodotto al social gaming. Questa propensione necessita della visualizzazione di elementi nuovi al gaming, come progressi di gioco o chat boxes, e pone sfide concrete a un designer che ormai parte dal presupposto che la fruizione del prodotto avverrà su mobile, ovvero in spazi ristretti.”

Arcangelo Lonoce, head of business development Europe di Habanero, delinea così le direttrici di sviluppo del design nel settore dei casino games. E spiega: “Tutte le nostre slot nascono

Gerard’s Gambit, in cui si viene portati in un’avventura alla ricerca di tesori in 10 luoghi diversi. Si tratta di 10 giochi in uno, il che è unico nel settore. Il titolo funziona come un classico gioco di slot che i giocatori abituali troveranno familiare e coinvolgente, ma è stato sviluppato anche per introdurre nuovi giocatori in questo mondo. Combina le due caratteristiche in un modo che riteniamo unico nel settore.”

Play’n GO opera in molti mercati internazionali. Ci sono caratteristiche specifiche che rendono una slot esteticamente più gradevole in un mercato piuttosto che in un altro?

“Quando un gioco è bello, è bello. Un buon equilibrio matematico, una meccanica forte, una grande narrativa e immagini di alta qualità attireranno tutto il pubblico globale. Ciò detto, ci sono sicuramente alcuni giochi che risuonano di più in regioni specifiche:

Rocco Gallo, un gioco che abbiamo pubblicato l’anno scorso, è stato creato pensando ai nostri clienti italiani ed è molto popolare nella Penisola.”

In generale, quali sono le slot più amate dagli utenti?

“Tutte le slot di Play’n GO ovviamente! Le nostre serie Ip (come Rich Wilde, Reactoonz o Moon Princess) sono sempre molto attese, sia dagli operatori che dai giocatori. Non abbiamo nemmeno paura di innovare, cosa che riteniamo fondamentale per consolidare la nostra posizione di migliore azienda di intrattenimento del settore, e Gerard’s Gambit è un recente e brillante esempio del nostro istinto innovativo. La chiave della popolarità è creare un’esperienza coinvolgente ed emozionante per il giocatore, combinata con una superba qualità visiva. Lavoriamo instancabilmente per raggiungere questo obiettivo”. (Amr)

a un livello concettuale e tematico in un processo creativo non dissimile da quello, ad esempio, di uno scrittore.

A ciò segue una ricerca estetico/culturale che assicuri al prodotto finale proprietà di materia e assoluta aderenza alle aspettative linguistico/culturali/estetiche del fruitore. Una volta completa questa fase, viene prodotto un brief per l’artista, comprensivo degli elementi di gioco come simboli o eventi, il quale comincia ad abbozzare le grafiche. Questa è senz’altro la fase più lunga e sfidante dell’intero processo. Al momento del brief, il grid e il modello matematico del gioco saranno già pronti per accogliere le grafiche una volta ultimate. Non sfugge il paradosso che, per un designer il quale punto di forza risieda certamente nei modelli matematici, l’elemento grafico/linguistico sia quello più attenzionato: il coinvolgimento dell’utente in un’esperienza di gioco appassionante non può

infatti prescindere da questa fase”. Ci sono dei mercati che prestano particolare attenzione all’estetica delle slot online?

“Nella percezione comune, vi sono mercati che pongono maggiore attenzione ai requisiti grafici del prodotto online. Mi vengono in mente ad esempio quelli scandinavi, nonché quello britannico.

Nella mia esperienza diretta però, il giocatore italiano ha decisamente sviluppato questa esigenza di qualità ed aspettativa di intrattenimento negli ultimi anni, pur in parte restando fedele a modelli tradizionali che prescindono più o meno totalmente dalla preoccupazione di adoperare linguaggi più moderni e che basano tutta la loro forza di impatto sulla potenza dei modelli matematici e dell’esperienza di gioco. A mio modesto parere, nel nostro settore vi sarà sempre spazio per la tradizione.” (Amr)

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Gàbor Reisman Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
“A GAMING DESIGN Speciale
Social gaming, la nuova frontiera dell’estetica
Arcangelo Lonoce

Capecod La chiave del successo? Essere user friendly

ata nel 1987 come software house, Capecod è oggi un’azienda che produce giochi da casinò innovativi e divertenti, specificamente per gli utenti mobile.

Con Lavinia Ravagli, senior frontend developer and graphic designer di Capecod, cerchiamo di entrare nel cuore dell’azienda e iniziamo chiedendole di spiegarci quanto sia importante il design per il successo di un gioco online.

“Realizzare un titolo di successo non è semplice. La formula vincente sta nel raggiungere una combinazione perfetta ed equilibrata di matematica, grafica e intrattenimento. Dico sempre che questi elementi andrebbero mischiati come a creare una pozione magica, il cui effetto finale sarà il divertimento.

Capecod è specializzata in tematiche funny-cartoon e la nostra idea di gioco punta molto su questo aspetto. Inoltre, crediamo che un progetto di

Pragmatic Play

grafica dei giochi di Pragmatic Play è sempre particolarmente curata e accattivante. A raccontare come “nasce” dal punto di vista grafico un gioco della sofware house è Luca Mantegazza, country manager Italy di Pragmatic Play.

“L’aspetto grafico è una componente determinante in ogni slot. L’estetica gioca un ruolo fondamentale nel tema generale di ogni gioco, aiutando ad immergere il giocatore nel mondo che lo circonda. In Gates of Olympus, uno dei nostri giochi di maggior successo, l’animazione dettagliata dà vita a questo incredibile gioco che si aggiunge alla nostra selezione e grazie al quale abbiamo ricevuto diversi premi e riconoscimenti. Il tema guida il design ma a volte

gioco di successo debba puntare su un’interfaccia user-friendly con focus sul mobile, unitamente a strumenti di marketing (sia in-game che out-game) per fidelizzare i giocatori.”

Come vengono decise le modifiche nel design del gioco, dentro Capecod? “Crediamo fortemente nel dialogo e nella collaborazione tra i reparti. Il primo passo è la definizione del concetto di gioco con il team di progettazione e gli stakeholder. Poi creiamo una versione grafica iniziale, tenendo conto anche delle tematiche tecniche. Il processo continua con una periodica attività di revisione e implementazione features sotto la supervisione del game director, che ha la visione complessiva del progetto. Attraverso queste interazioni, possiamo continuare a migliorare gli aspetti legati al design, basandoci principalmente su metriche di gradimento e sull’analisi

dei dati matematici, senza tralasciare la nostra grande esperienza nel settore. Il risultato finale deve essere in linea con la nostra visione complessiva e, soprattutto, rispecchiare la nostra identità.”

Avete individuato qualche trend particolare, o qualche prodotto particolarmente apprezzato dal mercato?

“In un settore per molti aspetti così saturo, è fondamentale trovare la propria nicchia. Il nostro stile divertente e umoristico è stato fondamentale per il successo di molti dei nostri giochi. Continuiamo ad investire nella ricerca e sviluppo, e sono fermamente convinta che il segmento di mercato ‘Funny-Cartoon’ sarà un potente driver per i nostri titoli in futuro.” (Dd)

accade anche il contrario. Le ispirazioni storiche e mitiche sono le preferite nel mondo delle slot e si prestano bene anche ai temi popolari dei tesori e delle gemme preziose.”

Ci sono dei Paesi dove si fa maggiore attenzione al design delle slot? Gli italiani che cosa apprezzano particolarmente di una slot, sia in termini di design che generali?

“In molti Paesi ci sono dei gusti specifici per quanto riguarda il design delle slot e molto può dipendere da quello che è stato proposto ai giocatori fino a quel momento. Chi, da anni, come l’Italia, ha saputo regolamentare il settore, ha potuto trarre il massimo da ciò che l’industria del gioco d’azzardo online ha da offrire.

Gli italiani sono anche consumatori attenti quando si tratta di tecnologia e i potenziali fruitori dei nostri giochi sono

abituati a contenuti di alta qualità.”

Secondo voi, qual è il futuro delle slot e del gioco online, in termini di innovazione, anche ma non solo grafica?

“Oggi il mercato globale delle slot è competitivo come non mai, con molti studi che concorrono a formare un’industria incredibilmente vivace e in continua evoluzione. Spetta a noi, in quanto leader di settore, rimanere all’avanguardia nello sviluppo dei giochi per soddisfare e superare le aspettative di operatori e giocatori. Pur offrendo fino a otto nuovi titoli di slot ogni mese, insistiamo sulla qualità oltre che sulla quantità per creare il miglior intrattenimento di slot attualmente disponibile.

Il futuro è quindi molto luminoso e abbiamo in cantiere una serie di incredibili slot games su cui i giocatori italiani e non solo potranno presto mettere le mani.” (Amr)

www.gioconews.it 17 06 2023 Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.) Speciale GAMING DESIGN
Lavinia Ravagli
LA
Quantità e qualità assieme per la migliore esperienza d’intrattenimento
N
Luca Mantegazza

Evolution

er soddisfare il comportamento dei giocatori in continua evoluzione, abbiamo recentemente lanciato la nostra nuova lobby, nella quale i giocatori possono cercare i loro giochi preferiti, dare priorità ai tavoli caldi, filtrare in base alla lingua madre dei croupier e degli host, scegliere la velocità o i limiti dei tavoli, tutto per aiutarli a scoprire i loro giochi preferiti.” Così

Gionata La Torre, chief executive officer Europe e alla guida del nuovo European regional management team di Evolution, spiega il successo della sua azienda.

“Fondamentalmente, diamo la priorità all’innovazione e allo sviluppo del prodotto che offre esperienze di gioco indimenticabili. Abbiamo assistito al boom verticale del nostro casinò dal vivo e, in qualità di solido fornitore di

Amusnet

Il potere dell’immagine

design è innegabilmente un fattore vitale per il successo dei prodotti di gioco. In Amusnet, ci sforziamo di fornire giochi che eccellono nel design, affascinando i giocatori con un gameplay innovativo, immagini straordinarie e narrazioni coinvolgenti. Mentre andiamo avanti, abbracciamo con entusiasmo le tendenze in evoluzione dell’industria dei giochi, con l’obiettivo di creare esperienze memorabili che trasformino i giocatori in avventurieri all’interno di regni virtuali.”

Ad illustrare la visione di Amusnet in tema di design è Plamen Slavov, tech lead design & animation del provider di giochi online.

Fra i titoli di cui l’azienda va più fiera c’è indubbiamente “Drops of water”, prima slot di beneficenza: ci racconta com’è nata?

“Rilasciato a settembre 2022, questo

casinò, abbiamo fatto appello a tale domanda.”

Come sta vivendo l’azienda questo momento storico?

“Continuiamo a vedere una forte domanda globale per i nostri prodotti di casinò dal vivo, alimentando l’espansione di Evolution Group. Nel 2022 abbiamo registrato una crescita dei ricavi del 36,3 percento su base annua, che segue una performance già forte dell’anno precedente. Lo sviluppo dei nostri prodotti si traduce in un numero record di rilasci in Europa. Altrove nel mondo, abbiamo aperto più tavoli madrelingua nella regione dell’America Latina e continuiamo la nostra crescita anche in Nord America. La nostra offerta leader a livello mondiale ci aiuta ad aumentare il divario rispetto alla concorrenza, fondata su una straordinaria esperienza

dell’utente finale. Continuiamo inoltre a sviluppare la nostra offerta Rng, integrata dai nostri eccellenti marchi nei giochi di video slot online. I nostri quattro marchi di slot, NetEnt, Red Tiger, Big Time Gaming e Nolimit City, hanno tutti profili distinti che si rivolgono a un pubblico diverso ma consentono la fertilizzazione incrociata. Il nostro marchio Ezugi ha lanciato il suo primo game show dal vivo, Ultimate Roulette. Dobbiamo continuare a migliorare sia in termini di qualità che di quantità e assicurarci di mantenere un portafoglio di prodotti eccellente, ibrido e fluido, facilitando la condivisione delle conoscenze tra i nostri marchi fratelli. Siamo una fabbrica di idee e giochi e dobbiamo mantenere una forte enfasi su questo approccio.” (Dd)

titolo è stato sviluppato per ispirare i giocatori e l’industria con il suo concetto di sostenibilità. Quindi, pensando a come aumentare l’impatto, in termini di grafica e animazione abbiamo creato personaggi unici e dato vita all’intero ambiente. Il Water Drop Respin Bonus, in particolare, affascina i giocatori mentre vedono il mondo che li circonda trasformarsi in un vero e proprio modo magico.

Drops of Water è stato selezionato nella categoria Game Design & Art Direction dai CasinoBeats Game Developers Awards 2023. È un grande onore per noi essere tra i motori mondiali dello sviluppo e dell’innovazione nel settore dei casinò. Questo ci dà la motivazione per essere migliori ogni volta”.

Abbiamo utilizzato il logo dell’organizzazione partner, Charity: water come simbolo speciale per porre l’accento sull’elemento benefico. E sono molto felice di dire che il duro lavoro ripaga. Proprio di recente

Altre creazioni degne di nota sono Aztec Forest, un accattivante gioco a cascata che permette di immergerci nella mistica dell’antica civiltà azteca, e Viking Rising, sempre con l’obiettivo di creare “ambienti coinvolgenti che lasciassero i giocatori a bocca aperta. Dai paesaggi vibranti ai personaggi meticolosamente realizzati, ogni elemento visivo è stato accuratamente progettato per evocare un senso di meraviglia e gioia”. (Fm)

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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
“IL
Speciale
GAMING DESIGN
Plamen Slavov
“P
Focus sui prodotti cercando la migliore esperienza per il giocatore
Gionata La Torre

Bragg Gaming

La fedeltà è sinonimo di successo

Tra gli operatori di più recente debutto sul mercato italiano del gioco online figura Bragg Gaming, che si è aggiudicato in tempi rapidissimi un posto di rilievo in esso. In termini di design, ci sono richieste ed esigenze specifiche che arrivano dall’Italia o se una slot machine è bella, è ovunque? Lo chiediamo a Niklas Mravjle, direttore del marketing di prodotto di Bragg.

“Inizialmente abbiamo lanciato venti slot del nostro partner di lunga data powered by Bragg Gamomat, tra le quali La Dolce Vita e Book of Romeo and Julia, temi italiani popolari. Allo stesso tempo, però, i giochi non hanno necessariamente confini e alcuni titoli sono popolari quasi ovunque. Non vediamo l’ora di andare presto live con alcuni fantastici giochi dei marchi proprietari di Bragg Studios, Atomic

Slot Lab e Indigo Magic, e di altri partner powered by Bragg nelle prossime settimane!”

Secondo lei, quali sono le tendenze del design nel settore dei giochi da casinò?

“Stiamo assistendo a un aumento delle slot a maggiore volatilità, con un potenziale di vincita massimo molto elevato. Questo trend è guidato da influencer che trasmettono in live streaming le loro slot. Grandi vittorie significano più visualizzazioni, quindi per loro ha senso.

Ma logicamente rare vincite importanti vanno a scapito di quelle, più frequenti, di dimensioni inferiori e medie, che riteniamo rendano l’esperienza di gioco piacevole per la maggior parte dei giocatori. I giochi di Bragg sono per lo più più vicini alle meccaniche e agli insegnamenti tradizionali presi dai mercati terrestri, ma rimasteriz-

zati e reinventati per il giocatore online.”

Cosa definisce il successo di una slot online?

“La scommessa totale su un gioco nel tempo dovrebbe essere la misura definitiva del successo, ma questa metrica è guidata da molti altri fattori. La chiave è se gli operatori e i giocatori apprezzano i giochi che produciamo e si fidano dei nostri marchi. In tal caso, ciò si tradurrà in un buon posizionamento e in un’esposizione di marketing per i nostri giochi al momento del lancio e nel lungo periodo. Per noi, un importante indicatore di successo è quando vediamo un tasso di fidelizzazione forte e sostenuto, il che significa che i giocatori continuano a tornare a un’esperienza che amano. Allora sappiamo che il nostro lavoro è stato ben fatto.” (Amr)

orldMatch opera sul mercato del gioco online da oltre vent’anni ed è da molti considerato il fornitore “pioniere” in Italia. Ma com’è cambiato il design del gioco online in quest’arco di tempo? Lo racconta Gabriele De Lorenzi, direttore di Wm. “L’evoluzione del design va di pari passo con quella dei giocatori, del settore e della tecnologia. In Italia tappa fondamentale è stata la legalizzazione del gioco online e in particolare delle slot machine, che hanno dato un forte impulso all’industria e alla creatività. Ciò ha permesso al gioco online di trovare un ruolo sociale, uscendo dall’ombra per diventare parte dell’industria dell’intrattenimento globale. Questa evoluzione ‘sociale’ ha spinto i game designer a creare giochi sempre più in grado di intrattenere e richiamare nuovi fruitori, arricchendoli

di feature, inglobando strumenti di marketing o realizzando giochi sempre più lontani, per design, da quelli classici dei casinò. L’altro aspetto fondamentale riguarda la tecnologia: siamo passati dallo schermo di un Pc a quello di uno smartphone, il che ha coinvolto una rivoluzione del design dei giochi anche per l’interfaccia utente e l’usabilità.”

Quanto è importante la tecnologia in un design sempre al passo con i tempi e di qualità?

“È fondamentale avere un reparto tecnico e artistico al passo con i tempi, da questo punto di vista la tecnologia

è un supporto e la ricerca assieme alla formazione continua permettono di sfruttarne al meglio le potenzialità. Il passaggio all’Html5 ha rappresentato una transizione fondamentale verso un prodotto

fruibile su qualunque dispositivo. Non meno importanti sono la ricerca e la tecnologia applicata nell’ambito dell’utilizzo delle risorse grafiche e audio.”

Com’è la genesi di un titolo di slot?

“Anche qui l’evoluzione è stata notevole, come la necessità di pianificare per tempo la produzione dei giochi. Pianificazione non vuol dire rigidità, ci permette invece di gestire con flessibilità l’inserimento di nuovi prodotti e titoli o di rispondere a richieste specifiche di specifici operatori. Sono importanti l’analisi e la ricerca a 360 gradi, con momenti costanti di condivisione tra il reparto creativo e quello tecnico/ matematico. Il mix generazionale e culturale dei team ha permesso a Wm di creare nel corso degli ultimi anni dei titoli molto interessanti e innovativi, anche nel 2023.” (Amr)

www.gioconews.it 19 06 2023 Speciale GAMING DESIGN
Niklas Mravjle
W
WorldMatch Giocatori, settore e tecnologia in costante evoluzione
Gabriele De Lorenzi Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)

FilsGame Il gioco a misura di giocatore

Usability o Ux-Ui, social gaming, responsabilità e cross selling Sono quattro le parole d’ordine alla base dell’attività di FilsGame, fornitore di soluzioni di gioco e sistemi di gestione con sedi in Regno Unito, Italia e Austria.

A spiegare come si concretizzano è il Ceo e head of gaming Stefano Fregoni.

“In tema di usability, c’è una fase molto importante di progettazione, di testing e di affinamento durante il processo di produzione e, prima, di studio del prodotto. Durante il testing viene provato il prodotto su una serie di device - smartphone, tablet e computer - che poi saranno utilizzati su diversi mercati e in base al vertical che dovrà ricoprire: gioco, mini-game, table-game o altre tipologie.

A seconda di ciò e di qual è il giocatore che ne usufruisce viene costruita l’interfaccia e scelta la predisposizione degli elementi di Ux-Ui adatti.”

Qual è l’approccio al social gaming?

“Si fa riferimento alla creazione di un prodotto per un giocatore poco esperto nell’ambito ‘gambling’ vero e proprio, ma che possa essere facile da usare, indipendentemente dal fatto che poi venga usato in ambito gambling o no. Molti dei giochi più innovativi hanno sempre meno le caratteristiche di un casinò game ma privilegiano l’aspetto ludico. Aspetto al quale concorre indubbiamente la grafica, e quindi il design, ma anche la meccanica di gioco.”

Altro cardine del lavoro di FilsGame è “l’attenzione verso il gioco responsabile, che viene perseguita attraverso la messa a disposizione di alcuni tool

Ct Interactive Sviluppo costante per assecondare ogni cambiamento

Hristo Lazarov, game design team Manager di Ct Interactive, spiega l’attenzione rivolta dall’azienda al gaming design e rivela le strategie.

Quanto è importante il design nello sviluppo di un gioco?

“Il design e il tema di una slot sono estremamente importanti. Nei tempi frenetici di oggi dobbiamo tutti fare scelte multiple tra dozzine di offerte create per attirare la nostra attenzione. Design e tema sono strumenti chiave nella decisione del giocatore se provare o meno un gioco. Solo dopo aver fatto questa scelta, tutto il resto diventa importante: giocabilità, sceneggiatura, matematica, ma senza il primo passaggio chiave nessuna di queste ha importanza. Un brand può offrire un ottimo prodotto,

ma se non è visivamente accattivante, nessuno vorrà provarlo.”

Come avviene lo studio e lo sviluppo di un nuovo prodotto?

“Nella nostra azienda la presentazione di una slot online avviene attraverso una strategia di marketing completa.

Ci concentriamo sul fissare gli obiettivi dei nostri prodotti nei mercati e nel pubblico pre-ricercati che hanno il maggior potenziale di successo. Gli specialisti di Ct Interactive utilizzano varie tattiche per raggiungere i gruppi di riferimento, come social media marketing, campagne email, pubblicazioni sui media, ecc. Il nostro team ha una forte presenza in tutte le principali fiere di gioco nel mondo, dove vengono conclusi la maggior parte degli accordi. Il nostro obiettivo non è solo quello di portare i nostri nuovi giochi ai partner a lungo termine e arricchire i loro portafogli, ma anche di raggiunge-

che permettono loro di rendersi conto della propria capacità di spesa e di impostare dei limiti alla sessione di gioco ancora prima che essa cominci, affinché possano avere la cognizione del proprio entertaiment budget ed eventualmente scegliere come limitare la propria sessione di gioco per tutelarsi.”

Il Ceo quindi rimarca: “Il cross selling fra online e terrestre su mercati come quello italiano per noi è un fattore di successo: portare all’interno di un gioco a distanza alcune caratteristiche di quello fisico permette di attirare un pubblico che solitamente è interessato al gioco ‘da sala’ e aumentare il coinvolgimento di questa tipologia di giocatore anche su concessionari online con una forte presenza sul territorio in termini di agenzie porta a un vantaggio competitivo”. (Fm)

re nuovi clienti.”

Ci sono cambiamenti o nuovi trend che andranno a plasmare il futuro dell’industria?

“Graficamente i giochi sono diventati sempre più attraenti, ma è molto importante mantenere un equilibrio tra un design accattivante, uno scopo chiaro e uno scenario accessibile a tutti. Non va dimenticato che una slot non è un’opera d’arte ma un prodotto che dovrebbe essere utilizzato dai giocatori senza difficoltà. La vera novità nel mondo del gioco è la voglia del giocatore di vincere qui e ora, senza fare sforzi. Hanno successo i giochi che riescono a soddisfare al meglio questa aspettativa. Per quanto riguarda le tendenze che possono determinare il futuro dell’industria, credo che attualmente ci siano molti cambiamenti in atto e nessun concept che ha successo oggi ha una garanzia per il futuro.” (Ac)

www.gioconews.it 20 06 2023
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.) GAMING DESIGN Speciale
Stefano Fregoni Hristo Lazarov

occasione del numero di giugno dell’anno scorso della rubrica avevo già scritto ampiamente sul tema del “Design responsabile”, quello cioè che sia in grado di promuovere il gioco responsabile, sia online che nell’ambito terrestre. Avevo menzionato allora il gruppo di lavoro stabilito nel 2020 dal regolatore britannico, la Gambling Commission, per analizzare in proprio il disegno di un gioco, che ha portato al divieto di utilizzare Ldw o “losses disguised as win” (ovvero, le “perdite mascherate da vincite”) e i giri automatici, oltre all’introduzione di un codice di condotta dedicato al desing dell’offerta da parte di Betting and Gambling Council. Ma a quanto pare l’interferenza nel gioco stesso per limitare il suo impatto negativo non è finita lì. Dopo una lunga attesa e molteplici rinvii della sua pubblicazione per ragioni squisitamente politiche, l’anticipato Libro bianco sulla riforma delle leggi del gioco è stato finalmente rilasciato in Gran Bretagna, introducendo una serie di proposte, tra cui molte sottoposte a un’ulteriore consultazione. Le misure incluse nel libro bianco trattano di vari controlli, limitazioni e restrizioni (capacità di spesa/affordability, limiti alle puntate/stake limits, programmi Vip), introduzione di un difensore civico dedicato al gioco d’azzardo (ombudsman) e dei nuovi metodi di finanziamento del settore verso ricerca, educazione e cura (Ret); obbligando anche il regolatore a effettuare una revisione delle regole del design del gioco, soprattutto nelle sue caratteristiche che esacerbano i rischi di un gioco malsano.

Si sa ancora poco sulla possibile riforma in termini di interventi sul design e se le modifiche proposte si estenderanno oltre al modo in cui il gioco viene offerto e controllato (per esempio con i messaggi di check-in

Il White Paper e la revisione del gaming design

QUANDO SI PARLA DI DESIGN, NEL MONDO DEL GAMING, OCCORRE SOFFERMARSI ANCHE SUL SUO IMPATTO IN TERMINI DI GIOCO RESPONSABILE: UN ASPETTO CHE ABBIAMO GIÀ AFFRONTATO IN QUESTA RUBRICA E CHE DIVENTA

OGGETTO ANCHE DEL LIBRO BIANCO SUL GIOCO DEL REGNO UNITO

oppure di cool-down durante il gioco, il che rappresenta già la norma nelle offerte di maggioranza degli operatori) e sull’intervento nei confronti della meccanica di gioco stesso, il che sicuramente avrebbe degli impatti significativi.

Nel frattempo, il Libro bianco ci offre più specifiche informazioni sugli altri punti della riforma, la quale, anche se colpisce solo i concessionari britannici, ha impatti di portata globale e viene osservata dai regolatori di altri Paesi, anche se alcuni sono ormai più avanzati nell’introduzione di misure restrittive. Se queste misure sono efficaci nel raggiungere i loro desiderata è ancora da provare, come sottolineano frequentemente i rappresentanti del settore.

Una settimana dopo il rilascio del documento, abbiamo radunato il gruppo Ampersand per sentire le prime reazioni e dibattere sui possibili impatti. Le discussioni di Ampersand seguono le regole di Chatham House, il che significa che i partecipanti non vengono identificati pubblicamente e il contenuto delle discussioni rimane confidenziale.

Ewa Bakun | Direttore delle strategie sui contenuti per Clarion Gaming dal 2018, è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming e di programme manager.

zialità, non è sorprendente che le reazioni condivise durante l’incontro online erano varie, dall’appoggio per l’ufficio del difensore civico, per le nuove regole di finanziamento di organizzazioni di terzo settore ed addirittura per la riduzione del numero di slot negli stabilimenti terrestri; invece altre misure di controllo e limitazione sono state affrontate con scetticismo, soprattutto per la mancanza dei dati che evidenzino la loro efficacia. Oltre alla mancanza dei dati per darci più fiducia che le proposte della riforma funzioneranno bene e produrranno un risultato desiderato, il gruppo ha anche accennato alla politicizzazione del processo della regolamentazione in cui i decisori - cioè i politici, e a volte anche i regolatori - hanno una limitata conoscenza del settore e delle sue capacità tecniche. Gli obiettivi politici, o comunque altri di natura pubblica, come l’integrità del gioco e la protezione del consumatore, spesso prevalgono, come capita spesso nel gioco, che è ormai un tema politicamente difficile, se non addirittura “tossico”. L’argomento ancora più urgente allora è quello di produrre una base di evidenze e dati che aiutino a formulare il dibattito più informato e obiettivo su un tema così divisivo.

Ma senza compromettere questa confiden-

Il rischio è di provocare delle conseguenze non volute, che già si manifestano. Per esempio, i punti terrestri di scommesse, che sono sottoposti ai controlli sulle minori di capacità di spese (affordability), secondo un partecipante di Ampersand, hanno di recente visto un aumento dei giocatori e una interpretazione può infatti essere legata all’esigenza di più scrutini nell’ambito online. La conseguenza non voluta, ma più spesso menzionata, è ovviamente quella della migrazione verso il mercato illegale, che funziona fuori dalle regole, ma che non rispetta in nessun modo i principi di protezione del consumatore. Senza dubbio sentiremo sempre più spesso questo argomento, anche quando il discorso ricadrà sul design del gioco, un’area finora piuttosto protetta.

www.gioconews.it 22 06 2023
IN GIOCO E SOSTENIBILITÀ
a cura di Ewa Bakun
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L’AUTORE
SPECIALE GAMING DESIGN

WWW.FILSGAME.COM

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica della pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it

support@filsgame.com

vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza?”, una delle frasi più citate e commentate de L’Idiota di Dostoevskij. Qualche commentatore si è spinto a dire che tra il bello e il bene esiste un legame misterioso, inafferrabile, indistruttibile. Mutuando la frase del personaggio del celebre romanzo ci possiamo chiedere: “La bellezza salverà il gioco?”

Indubbiamente parte della cattiva reputazione del settore, e in particolare degli apparecchi da intrattenimento, Awp e Vlt, nasce anche dal fatto che molti dei locali in cui si gioca sono piccoli, bui, fumosi e nascosti. Come non pensare che lì si stia facendo qualcosa di poco trasparente e poco bello?

Questa considerazione è stata oggetto di discussione anche nel corso dei lavori della conferenza unificata Stato-Regioni del 2017 quando qualcuno propose una dimensione minima delle sale slot e Vlt. Anche le Regioni hanno provato a dare una risposta al tema dell’estetica delle sale. In verità non proprio in maniera uniforme: qualcuno ha prescritto che debbano essere luminose, con le vetrine aperte affinché si possa vedere all’interno, qualcun’altra prescrivendo invece l’esatto contrario: vetrine oscurate, affinché non si veda cosa accade dentro. Segno evidente che non c’è stato da parte del legislatore alcuno studio preventivo rispetto al rapporto causa-effetto delle proprie decisioni. Ma questo non solo sul tema delle vetrine. Forse

La bellezza salverà il gioco?

TRA LE RIFLESSIONI CHE È OPPORTUNO FARE IN TEMA DI GAMING DESIGN C’È ANCHE QUELLA SUI RISVOLTI IN TERMINI “SOCIALI” E REPUTAZIONALI DEL SETTORE, E DEI BENEFICI IN TERMINI DI PIENA SOSTENIBILITÀ

a cura di Matteo Marini

all’intrattenimento è piacevole sotto vari aspetti: lo spazio, le luci, i colori, i suoni, le relazioni interpersonali, è probabilmente anche un luogo in cui gli aspetti negativi del gioco diventano naturalmente residuali.

Visto che siamo nella patria del design e abbiamo eccellenze nell’architettura, nell’arredo, addirittura nel lighting design, sarebbe davvero così irragionevole pensare che con le prossime concessioni, i luoghi fisici in cui si distribuiscono prodotti di gioco – peraltro non scordiamolo mai, il gioco è riserva di Stato con tutte le prerogative che la cosa pubblica deve avere, anche in termini di decoro – debbano rispondere a determinati standard qualitativi non solo dal punto di vista della sicurezza – del gioco e del giocatore – ma anche dal punto di vista estetico?

sarebbe più semplice prevedere che le sale debbano essere belle. Purtroppo, però, anche se il bello è una categoria oggettiva (sfiderei chiunque a provare il contrario!), dubito che il sistema sia sufficientemente maturo per poter prevedere una cosa così semplice. Perché se è vero che tra il bello e il bene esiste un legame, non è difficile pensare che se un luogo dedicato

Matteo Marini si è occupato del settore del gioco legale negli ultimi 20 anni. Tra i fondatori del concessionario G.Matica – oggi Admiral Gaming Network - nel 2003, ne è stato presidente dal 2010 al 2013. Dal 2013 fino a dicembre 2022 ne è stato amministratore delegato. Nel periodo 2015-2016 ha ricoperto il ruolo di presidente dell’associazione dei concessionari Acadi, aderente a Confindustria SIT.

È del tutto folle immaginare che l’Amministrazione, oltre a controllare che vengano rispettati i criteri di sicurezza delle reti dei dati e che vengano pagate le imposte in modo corretto e tempestivo, possano e debbano anche dare un parere sull’estetica delle sale Vlt o delle sale scommesse? Ovviamente non che i funzionari debbano trasformarsi in esperti di design, ma magari l’Agenzia potrebbe utilizzare alcune tra le tante eccellenze presenti sul nostro territorio. Non sarebbe forse un modo di valorizzare le eccellenze del “sistema paese”? Non sarebbe anche un modo ulteriore per ridurre i rischi di dipendenza (senza entrare in questa sede nel rapporto tra luoghi e comportamenti) e migliorare la reputazione del settore? La domanda, proprio come nel caso di Dostoevskij, vuole essere un chiaro invito alla riflessione: nella speranza, tuttavia, che a differenza di quella sollevata ne L’Idiota, in questo caso non rimanga irrisolta e senza alcuna risposta.

www.gioconews.it 24 06 2023
“È VISTO DA VICINO
L’AUTORE
SPECIALE GAMING DESIGN

osa vogliamo lasciare di noi a un cliente quando esce dalla nostra Gaming Hall, dal nostro Fec, cosa sarà determinante per far tornare il nostro cliente, cosa ci aiuterà a far si che abbia un buon ricordo del tempo trascorso insieme? La prima risposta, la più immediata, è che abbia vissuto una bella esperienza di gioco, per esempio che abbia vinto o che suo figlio abbia passato un bellissimo compleanno. Poi, che abbia incontrato personale preparato, cortese, disponibile e sia stato accolto nel modo migliore. Ancora: che abbia goduto dei servizi accessori come bancomat, wi-fi, parcheggio. Infine, ma non per importanza, che si sia trovato in un “bel posto”. Qui entriamo nel tema della nostra chiacchierata di oggi. Una delle sfide che mi sono posto parlando di retail del gioco e di customer care, è quella di rendere familiari concetti fondamentali per un business rivolto al cliente e che non bisogna avere paura delle parole, senza averne compreso il significato. Una di queste parole è design, immediatamente ed erroneamente abbinata a “costoso ed esclusivo”.

In realtà il design ci circonda più di quanto si possa pensare. Come dice un caro amico, noto archistar, il design è forma, funzionalità e spazio. Vorrei soffermarmi su quest’ultimo concetto: lo spazio come design, o forse, meglio ancora, il design che riempie lo spazio inteso come luogo. Parlando di spazio, mai come nella gestione dello spazio di un’attività del nostro settore, sia una Gaming Hall che un Fec, diventa indispensabile studiarne le dinamiche, interpretare i flussi, creare percorsi per il cliente che abbiano logicità e creino emozione. Quasi a definire una sorta di

La cura del design alla base del gaming retail

IL PRIMO PASSO PER CONQUISTARE UN GIOCATORE È QUELLO DI OSPITARLO IN UN AMBIENTE ACCOGLIENTE E CHE LO COLPISCA AL PRIMO IMPATTO

a cura di Michele Bragantini

packaging accattivante della nostra offerta di gioco, valorizzandone i contenuti. Se pensiamo invece alle forme, direi che tutti restiamo colpiti da una forma sinuosa, evocativa, ammiccante. Diversa reazione di fronte a una eccessivamente tecnologica, algida, anonima. Anche una macchina da gioco, gambling o amusement che sia, attraverso l’esperienza del design gratifica chi la usa, ne cattura l’attenzione, coinvolge, si fa desiderare. Ma il design intelligente è anche funzionalità, quindi prevedere un utilizzo facile, intuitivo, piacevole, una postazione ergonomica. Di nuovo, sia per impostazione professionale che per convinzione personale, credo che su questi temi sia d’obbligo collaborare con degli esperti, trasmettendo al professionista la nostra visione di operatori del settore, quello che desideriamo realizzare, ma demandandogli l’onere di realizzarlo. Inoltre un architetto, un designer, ci aiuteranno a trasformare quelle che potrebbero essere criticità della struttura, in opportunità di allestimento: una scala di accesso scomoda diventa una

Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Già Ad di un concessionario per la parte retail (ningo) e presidente di Optima Gaming Service, attualmente è uno degli amministratori di Robox Holding . È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali in qualità di vicepresidente di due consorzi. Svolge attività di advisor sia per il gambling che per l’amusement, oltre che per brand del retail in generale.

“stargate” verso nuove dimensioni, un’altezza interna eccessiva un elemento scenografico. Parliamo di attività concrete, che prevedono investimenti contenuti.

Concludendo, alla domanda: ma un bel mobile, una bella “carrozzeria“ aumentano le performance di gioco di una macchina? La risposta è sicuramente si.

E all’ulteriore domanda se valga la pena investire per creare degli ambienti non solo accoglienti ma anche coinvolgenti, la risposta è di nuovo sì. La capacità di proporre situazioni diverse dalle altre, intendendo, per diverse, originali ed emozionanti, difficilmente ripetibili al di fuori della nostra Gaming Hall o dei nostri Fec, è un elemento discriminante di successo. L’architettura, il design dello spazio, il contenuto di design negli elementi utilizzati, rappresentano senz’altro una delle principali leve strategiche di questo successo.

Con Gioco News, ci stiamo impegnando per promuovere convegni e occasioni di confronto su queste tematiche, per creare cultura retail nel nostro comparto e promuovere l’industria del gioco, anche al di fuori delle manifestazione di settore. Ricordo, per esempio, il convegno organizzato dalla testata in occasione della fiera Fee a Bergamo.

Purtroppo, nell’ambito delle occasioni sprecate, assistiamo anche a convegni in cui, con il cappello “parliamo di leisure“, si fanno invece spot promozionali trattando argomenti che poco hanno a che fare con noi, ma molto per chi sponsorizza il convegno. Se blasonate fiere di settore avessero la forza e la voglia di interpellare chi davvero lavora in ambito leisure e quotidianamente si confronta con novità, prodotti e mercato, probabilmente metterebbe in pista convegni davvero utili a chi opera nella nostra industria. Ma come sempre, non ci arrenderemo, grazie anche al lavoro di testate come questa e delle nostre efficienti associazioni.

www.gioconews.it 26 06 2023 06 2022
GIOCO E RETAIL
C
L’AUTORE
SPECIALE GAMING DESIGN

Tra i trend generali di grande interesse e attualità vale la pena osservare anche il legal design, che interessa il mondo giuridico-normativo e impatta direttamente su imprese e industria. Ne parliamo con un esperto il materia, l’avvocato Marco Imperiale, head of innovation dello studio Lca e legal designer per Design Rights.

Cosa si intende per Legal Design?

“Il legal design è una disciplina per la realizzazione di contenuti giuridici focalizzati sull’utente finale. Il concetto di ‘design’ non deve pertanto essere inteso solo pensando al concetto di disegno, ma in chiave anglofona, ossia di ingegnerizzazione dei contenuti. Pensiamo ad Amazon, a Uber, a Netflix. Tutte queste piattaforme sono focalizzate sull’utente finale. Ecco, il legal design fa la stessa cosa con tutti i testi e processi giudici (pensiamo a contratti, privacy policy, testi normativi etc.). Va detto che, essendo una disciplina nuova e in ascesa, la definizione (che tra l’altro è inclusa nel libro, uno dei primi al mondo, che ho scritto sul tema con Barbara de Muro), non è

univoca. Per qualcuno è un mindset, per altri un approccio, per altri ancora una metodologia. Una cosa è certa, tutti i legal designer lavorano costantemente per rendere i contenuti giuridici più ‘umanocentrici’, da un lato intervenendo sul testo (evitando o limitando il ‘legalese’), dall’altro usufruendo di tutta una serie di strumenti (icone, linee del tempo, grafici, etc.) che ci permettono di rendere i contenuti non solo più accattivanti, ma anche coinvolgenti. Non si tratta solo di semplice riduzione del testo (ad esempio, rendere un contratto di dieci pagine un testo di due), o di evidenziazione dei contenuti, ma di un complesso lavoro di architettura dell’informazione. L’obbiettivo, pertanto, non è tagliare parole o includere elementi

GAMING DESIGN Speciale www.gioconews.it 28 06 2023
Marco Imperiale, head of innovation dello studio Lca, illustra i cardini di una nuova disciplina in costante ascesa e che ha dirette ricadute sul mondo imprenditoriale
Quando il design diventa dottrina
SPECIALE GAMING DESIGN
di Alessio Crisantemi

visuali, ma chiarire tutto quanto l’utente finale non riesce a comprendere.”

Che impatto potrebbe avere l’affermarsi di questo “trend” a livello giuridico e normativo?

“Per quanto mi riguarda, e visto anche il crescente interesse su scala mondiale, può rappresentare una rivoluzione copernicana per tutto il mondo del diritto. Molti di noi cliccano quotidianamente ‘I Agree’ su siti web (dai social media alle piattaforme di vendita) – firmando di fatto contratti senza leggerne il contenuto, oppure prestano poca attenzione alle cookie policy e alle attività di tracciamento. Cosa cambierebbe se veramente comprendessimo la posta in gioco? Se, come utenti o consumatori, avessimo una differente contezza dei nostri diritti e doveri? E ancora, che mondo sarebbe se le istituzioni parlassero il linguaggio dei cittadini? Le implicazioni sono immense: in un mondo che vira sempre più verso elementi visuali (pensiamo al passaggio da Facebook, a Instagram, a TikTok), e dove i cittadini e i consumatori vogliono essere coinvolti nei processi che li riguardano, la strada è ormai segnata. Si tratta solo di scegliere se intervenire o meno.”

Ci sono esperienze estere di successo che rappresentano delle best practices in questo senso?

“Assolutamente. Ormai ci sono svariate realtà consulenziali su scala internazionale (una delle quali è la nostra Design Rights), che offrono servizi a società e istituzioni interessate a migliorare il proprio rapporto con l’utenza attraverso i testi giuridici. Oltre ciò, il legal design è un vero e proprio movimento. Giusto per fare un esempio, al Legal Design Summit, la rassegna più importante al mondo, cui ho parteci-

Non solo “bla bla bla” sul Legal design

Si intitola “Legal design: ‘bla bla’ come ‘bla bla bla’ il design ‘bla’ può ‘bla bla bla’ semplificare ‘bla bla bla’ il diritto ‘bla bla bla” il libro che Marco Imperiale, assieme con Barbara de Muro, ha scritto (Giuffrè Francis Lefebvre edizioni) per raccontare uno dei fenomeni più interessanti del nuovo modo di intendere la professione legale. L’opera racchiude tutti gli aspetti fondamentali della disciplina: le ragioni del suc-

cesso del legal design, il processo del legal design thinking, le tecniche di scrittura legale e del linguaggio visuale, le strategie di riscrittura di testi giuridici, le regole di organizzazione dei contenuti e di composizione della pagina. Nel testo che si sofferma anche sulla storia del legal design e include un innovativo approccio al linguaggio di genere sono inclusi esempi di documenti realizzati dagli autori e da legal designer di tutto il mondo.

pato nel 2019 come speaker, e nel quale – proprio a settembre – avrò l’opening keynote, ci sono centinaia di entusiasti che si adoperano quotidianamente, a livello universitario, istituzionale, o aziendale, per diffondere il verbo. Con riguardo nello specifico al settore dei videogiochi, posso dire che ho tenuto workshop con alcuni dei più importanti player internazionali, notando grande sensibilità al tema. Anche l’hackathon lanciato nel 2020 dal Garante della Privacy per l’informativa privacy di TikTok è un caso di sicuro interesse.”

Qual è la situazione dal punto di vista del “legal design” della normativa vigente su gaming/ esports e sui giochi pubblici?

“Domanda da un milione di dollari. Da un lato c’è una forte richiesta di trasparenza, in particolare con riguardo al mondo dei minori, che sono coinvolti primariamente (penso a tutto il mondo di gestione consensi e dati). Dall’altro molti player faticano a considerare questo tema come prioritario. Quello che tuttavia vorrei sottolineare, e che può sembrare paradossale, è che – se una azienda investe nel legal design, i benefici sono più dei lati negativi. Il diritto può servire da un lato a strutturare una migliore comunicazione con i propri utenti, dall’altro a ridurre il numero dei potenziali contenziosi e a mostrare ai propri competitor una nuova maniera di strutturare relazioni con i clienti. A questo proposito posso citare la ricerca sull’impatto del legal design che sta svolgendo a livello accademico Katri Nousiainen, mia cara amica, o quello che stiamo facendo noicome Design Rights - per i nostri clienti, grazie al supporto di psicologi cognitivi. Il legal design ci permette non solo di stabilire una migliore comunicazione, ma di cambiare la percezione e la fiducia di chi interagisce con noi.”

Per concludere: che consiglio darebbe a chi fosse interessato ad approfondire?

“A parte seguire il nostro lavoro con Design Rights, l’idea è quella di provare direttamente a sperimentare, coinvolgendo avvocati, designer, e project manager. Se poi vogliono partecipare al progetto psicologi, linguisti, ed economisti, ben venga. Sono un ambasciatore del  learning by doing, e se da un lato è vero che il legal design richiede molta esperienza, è vero anche che è necessario gettare i semi (possibilmente su un terreno fertile) e diffondere il verbo. Tra l’altro, l’idea del cimentarsi in prima persona ci fa rendere conto di quanto possa essere complesso il lavoro che facciamo quotidianamente, e magari apprezzarlo in maniera diversa.”

GAMING DESIGN Speciale www.gioconews.it 29 06 2023
QUANDO IL DESIGN DIVENTA DOTTRINA
Marco Imperiale

Intelligenza

&

LE POTENZIALITÀ DI MACCHINE CHE “RAGIONANO” COME UNA MENTE UMANA

SONO INFINITE E SI STUDIANO DA ANNI, MA C’È ANCHE DA CAPIRE COME

SI POSSONO APPLICARE LE NORME SUL COPYRIGHT E GLI ALTRI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE ANCHE ALL’IA

Intelligenza artificiale (Ia), di cui si parla tanto oggi, a tutti i livelli, ha già una storia piuttosto lunga. Per la prima volta si iniziò a parlare di Ia negli ormai lontani anni ‘50, quando durante un convegno si iniziò a discutere di come i principi e i meccanismi del funzionamento della mente umana potessero essere riprodotti su una macchina.

Ancor oggi la definizione di Ia fa riferimento al rapporto uomo-macchina: l’Ia è la scienza che si occupa della progettazione di computer in grado di esibire comportamenti che gli esseri umani attribuirebbero a processi mentali intelligenti.

L’Ia da allora ha conseguito molti successi e ha facilitato la vita di ognuno di noi in molti ambiti, tra cui anche quello del gaming, anche se molto spesso i progressi conseguiti nell’ambito di questa disciplina non vengono considerati come successi dell’Ia, ma più in generale come progressi dell’informatica. Un esempio abbastanza noto e che fa ormai parte della

nostra vita quotidiana è costituito dai sintetizzatori vocali con cui si interagisce telefonicamente quando per esempio si chiama un call center per segnalare i valori del contatore alla società fornitrice di elettricità, oppure per segnalare guasti di vario tipo.

Il connubio tra Ia e gaming ha radici molto profonde ed è stato utilizzato come banco di prova delle potenzialità raggiungibili da un elaboratore elettronico grazie ai sistemi di Ia.

Tra i più noti esperimenti di questo tipo ricordiamo il caso di Deep Blue sviluppato da Ibm e quello di Alpha Zero sviluppato da Google Deep Mind. Il primo caso risale a quando il sistema Deep Blue, sviluppato dalla Igm, riuscì a sconfiggere l’allora campione del mondo di scacchi, Garri Kasparov, in un torneo regolare di sei incontri. Si trattò di un successo clamoroso dell’Ia, tanto che dall’osservazione dello stile di gioco di Deep Blue lo stesso Kasparov, già l’anno precedente, aveva affermato: “Posso percepire, ne sento persino l’odore, un nuovo tipo di intelligenza dall’altra parte del tavolo”.

www.gioconews.it 30 06 2023
a cura di Serena Corbellini
Normativa
L’
artificiale
gaming Un connubio da svelare e da tutelare

L’utilizzo dei sistemi di Ia nell’ambito del gaming

è stato molto ampio: tutti ricordano il caso di AlphaGo, il software per il gioco del Go sviluppato da Google DeepMind e applicato in principio solo al gioco del Go.

Questo particolare gioco, così come prima ancora gli scacchi, è stato scelto scelto per testare le capacità dei sistemi utilizzati, perché il Go, come gli scacchi, è un gioco da tavolo considerato molto complesso strategicamente malgrado le sue regole semplici. Un proverbio coreano dice che nessuna partita di Go

è mai stata giocata due volte, il che è verosimile se si pensa che ci sono 2,08×10170 diverse posizioni possibili. Il gioco del Go, molto popolare in Asia, viene giocato da due giocatori che collocano alternativamente pedine (dette pietre) nere e bianche sulle intersezioni vuote di una scacchiera detta goban formata da una griglia 19×19. Lo scopo del gioco è il controllo di una zona del goban maggiore di quella controllata dall’avversario: i giocatori pertanto cercano di disporre le proprie pietre in modo che non possano essere catturate, ritagliandosi allo stesso tempo dei territori che l’avversario non possa invadere senza essere catturato. Sotto il nome di “AlphaGo” si intendono diverse versioni del software: la versione che ha sconfitto 5-0 il campione europeo Fan Hui, nell’ottobre 2015; la versione che ha sconfitto 4-1 Lee Sedol, nel marzo 2016; “Master”, la versione che ha vinto 60 partite online contro professionisti e ha sconfitto 3-0 Ke Jie, nel 2017; “AlphaGo Zero”, la versione del software basata completamente sull’auto-apprendimento e la più rececente versione “AlphaZero”, una versione che è in grado di giocare a Go, scacchi e Shogi.

Del caso “Go e Alpha Zero” si è parlato molto anche recentemente perché nel febbraio 2023 un giocatore amatoriale di nome Kellin Pelrine ha avuto la meglio, in ben 14 partite su 15, su una partitta di Go giocata contro un’Ia. Il successo è stato ottenuto studiando il comportamento dell’Ia e individuando una piccola ma decisiva debolezza del sistema informatico, scoperta peraltro da un altro computer, che è stata sfruttata ad hoc da Pelrine per scardinare le strategie di gioco dell’Ia. Oggi infatti l’Ia viene utilizzata non solo per farne un “concorrente”, ma anche per l’allenamento nei giochi di strategia; viene inoltre utilizzata molto spesso per la creazione di concorrenti virtuali in vari giochi sia online che offline. E molte altre sono le possibili utilizzazioni dei sistemi di Ia nel mondo del gaming.

Ma come viene tutelata la creazione di Ia? In realtà la risposta non è univoca e dipende dal risultato prodotto grazie all’utilizzo di sistemi di Ia: l’Ia è uno strumento che consente la realizzazione di vari prodotti e l’essere umano sta imparando a utilizzarla per ottenere risultati sempre migliori e sempre più performanti.

L’Ia in sostanza non è altro che un programma per elaboratore, ovvero un algoritmo dotato di particolari caratteristiche che lo rendono appunto “intelligente”, cioè in grado di compiere azioni che se compiute da un essere umano si definiscono come intelligenti, come l’apprendimento, la capacità decisionale o l’applicazione di regole astratte o derivanti da un caso concreto a un caso diverso.

Se si tratta di un programma per elaboratore quindi, in presenza dei requisiti di legge, possiamo tutelarlo attraverso il copyright, mentre il prodotto che deriva dall’utilizzo dell’Ia o anche dell’Ia sarà tutelato secondo le regole ordinarie a seconda del risultato che ne deriva. E quindi, per esempio, se si tratta di un invenzione attraverso il brevetto.

Quest’affermazione apparentemente semplice e ovvia è stata oggetto di molte discussioni specie all’interno degli organi internazionali che si occupano di proprietà intellettuale. In sede internazionale è stata proposta la distinzione tra Ai-assisted output, ovvero l’output (invenzione, opera dell’ingegno, design o marchio) generata da un’Ai grazie all’intervento umano e la cosiddetta Ai–generated o generated autonomously by Ai, ovvero la generazione di output da parte dei sistemi di Ia senza l’intervento umano.

In molti casi i sistemi di Ia assistono o possono assistere il processo inventivo o creativo di un opera dell’ingegno o di altra invenzione industriale: in questi casi è parso che si potessero applicare le regole tradizionali. Viceversa nell’ipotesi di Ai generative di invenzioni o opere dell’ingegno tutelabili ci si è chiesti quale sia la disciplina applicabile. In sede di consultazione pubblica da parte dell’Organizzazione internazionale per la proprietà intellettuale (Ompi–Wipo, World Intellectual Property organisation), alcune domande proposte concernevano proprio la disciplina applicabile alle invenzioni o creazioni generate autonomamente o agevolate dai sistemi di Ia, e se le Ia generative oppure semplicemente che assistono la creazione debbano essere tutelate in modi diversi rispetto alle categorie tradizionali esistenti. L’analisi dei problemi giuridici e pratici connessi alla creazione e progettazione, alla distribuzione e all’utilizzo di sistemi di Ia è sicuramente molto complessa e ampia e implica anche l’approfondimento di problematiche di carattere etico legate sia alla progettazione, ma anche allo stesso utilizzo di questi sistemi e delle tecnologie a esse correlate. Certo è che se impariamo a utilizzare nel modo giusto questo strumento il futuro sarà pieno di aspettative e nuove potenzialità.

Come queste nuove tecnologie possono cambiare e/o influire sul gaming? Questa è la grande domanda a cui solo il futuro, e forse anche i lettori di Gioco News possono dare una prima risposta. Condivideremo le argomentazioni più interessanti nei prossimi numeri.

www.gioconews.it 31 06 2023 INTELLIGENZA ARTIFICIALE & GAMING, UN CONNUBIO DA SVELARE E DA TUTELARE
Normativa INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Anche se le tematiche sono riferibili a tutte le realtà a prescindere dal territorio specifico di riferimento, il contesto di partenza per questi approfondimenti è quello del distanziometro di Trento in merito al quale sono pendenti al Consiglio di Stato le discussioni dei ricorsi di operatori per i quali si sono registrati decreti presidenziali che hanno accolto sia pure provvisoriamente l’istanza della misura cautelare di sospensione dei provvedimenti di chiusura (cfr., in particolare, decreti presidenziali n. 1703/2033, Reg. 3765/2023 e n. 1914/2023, Reg. 4099/2023). Ricordiamo al riguardo che la sostanziale totalità delle filiere della verticale distributiva degli apparecchi su quei territori avrebbe dovuto chiudere i battenti l’anno scorso se non vi fossero state ordinanze cautelari nel frattempo intervenute relativamente a giudizi che sono ancora in corso.

Un distanziometro espulsivo non è uno strumento a tutela delle fasce deboli Nella sentenza del Tar impugnata si legge che “risulta ormai consolidato l’orientamento giurisprudenziale secondo cui il metodo del distanziometro “rappresenta, a tutt’oggi uno degli strumenti cui è affidata la tutela di fasce della popolazione particolarmente esposte al rischio di dipendenza da gioco” citando al riguardo pronunce che in realtà, pur affermando che a tale strumento è “affidata” la tutela della salute, non hanno in alcun modo dichiarato né tanto meno dimostrato che lo stesso sia in concreto efficace.

Peraltro, nell’ormai concluso giudizio innanzi al Con-

DUE FALSI MITI CHE RIGUARDANO I DISTANZIOMETRI ESPULSIVI DELLE

NORME REGIONALI E PROVINCIALI:

SPESSO SI LEGGE CHE TALI STRUMENTI POSSANO RITENERSI A TUTELA

DELLE FASCE DEBOLI E IN LINEA CON LE ASPETTATIVE DEL LEGISLATORE NAZIONALE. IN REALTÀ LE COSE NON STANNO ESATTAMENTE COSÌ.

siglio di Stato che ha riguardato il distanziometro della Provincia di Bolzano, che si è concluso sì con il rigetto dei ricorsi dei ricorrenti (e dei relativi ricorsi per revocazione), vi è traccia di un passaggio importante della Consulenza Tecnica d’Ufficio secondo cui la misura del distanziometro può rivelarsi contro lo scopo per il quale viene concepito dalla norma. Inoltre, è ampia la letteratura scientifica che dimostra come un distanziometro sostanzialmente espulsivo perché viziato da evidente errore tecnico, non dissuade né cura l’utente, da un lato, e addirittura lo penalizza, dall’altro. Si rendono quindi necessarie nuove e diverse strategie preventive, supportate da studi scientifici che ne valutino l’adeguatezza, per poter arrivare ad un’offerta pubblica di gioco moderata, sana e capillare, unita ad una forte azione di prevenzione per tutti gli utenti ed un’efficace azione per quelli problematici e patologici. E infatti un distanziometro espulsivo, da un lato, incentiva il desiderio degli utenti problematici e patologici di dare sfogo alle proprie dipendenze ai margini della società alimentando la compulsività e, dall’altro, infittisce l’offerta di gioco alla vista degli utenti razionali delle periferie (notoriamente ad alta densità abitativa) in cui il gioco pubblico finisce per essere ghettizzato. È inoltre di tutta evidenza che l’asserita sensibilità dei luoghi da cui le norme territoriali impongono di tenere lontano l’insediamento dei punti di gioco risulti spesso tutta da dimostrare. Ci si chiede infatti come, perché e sulla base di quali studi scientifici ad esempio possa ritenersi frequentato da una fascia debole di utenti giocatori un luogo di culto o un ospedale. Senza contare

www.gioconews.it 32 06 2023
a cura di Geronimo Cardia
Normativa
Non per lo Stato e neppure per il giocatore
PH. DIDS, PEXELS

che le fasce deboli in ogni caso sono rappresentate da persone che, ancor prima di gravitare presso i luoghi di rispettiva asserita aggregazione che si intendono proteggere, vivono presso le rispettive abitazioni dislocate indistintamente sui territori. Per alcuni, poi, il tutto assume connotati ancor più chiari se si riflette sul fatto che i distanziometri sono concepiti per arginare non ogni tipo di offerta di gioco, ma solo per quella pubblica, e di questa solo quella che viene rivolta ai territori ed ancora di questa solo quella che riguarda alcune tipologie di attività.

Per tali ragioni un distanziometro da luoghi sensibili è evidente non riesca a dare quella prospettiva di successo di risultati attesi dal provvedimento normativo stesso che lo ha individuato. Peraltro, a distanza ormai di oltre dieci anni dell’emanazione di norme che prevedono distanziometri espulsivi e di loro (disordinate) applicazioni sui territori, a consuntivo, dunque, il tema del contrasto al disturbo da gioco d’azzardo risulta ancora caldo e soprattutto ancora irrisolto. Tema che vede tutti d’accordo nel ricercare strumenti di prevenzione e contrasto diversi.

Non è in linea con le aspettative del legislatore nazionale

In un altro passaggio della sentenza impugnata si legge che il distanziometro “in quanto sostenuto da una ratio legis diretta alla protezione di categorie deboli e alla prevenzione di possibili dipendenze patologiche da gioco, è pertanto in linea con le preoccupazioni manifestate anche dal legislatore nazionale”. Sul punto è necessario evidenziare che al contrario di quanto richiamato il legislatore nazionale non ha mai avallato misure interdittive come quelle imposte dai distanziometri sostanzialmente espulsivi. Al riguardo si richiamano le seguenti circostanze. Va ricordata anzitutto l’Intesa della Conferenza Unificata del 2017 voluta proprio dal legislatore nazionale, laddove viene indicato espressamente che debba essere garantita una presenza capillare dei punti vendita sul territorio nazionale, indicando a Regioni ed Enti Locali di adottare criteri che “consentano un’ equilibrata distribuzione nel territorio allo scopo di evitare il formarsi di ampie arre nelle quali l’offerta di gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrata”. Ed è evidente che il combinato disposto, da un lato, del concetto di “un’equilibrata distribuzione” e, dall’altro, dell’indicazione dello scopo di evitare concentrazioni eccessive o totali

interdizioni, consente di considerare illegittima ogni forma di marginalizzazione o ghettizzazione quale quelle determinate dai distanziometri espulsivi.

Vi è poi la Legge di stabilità per il 2018, all’art. 1 comma 1049, che prevede che “le regioni adeguano le proprie leggi in materia di dislocazione dei punti vendita del gioco pubblico all’intesa sancita in sede di Conferenza unificata in data 7 settembre 2017”. Con questa disposizione il legislatore nazionale aveva dimostrato sostanzialmente la stessa intenzione che si legge oggi con la delega fiscale laddove viene chiesto agli enti del territorio di seguire il principio di equilibrata distribuzione concepito dall’Intesa.

Nel tempo si è anche registrata la presa di posizione del sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze, (al tempo con delega ai giochi), Federico Freni, il quale ha espressamente dichiarato che, nelle more del riordino, le Regioni e le Province autonome si astengano dall’emanare nuove norme restrittive in materia “senza rischiare di dover giocare in modo diverso a distanza di pochi chilometri tra un Comune e l’altro”, segnalando proprio che “la possibilità per gli enti locali di legiferare in materia di gioco pubblico (…) ha tuttavia originato il diffondersi, sul territorio nazionale, di discipline e regole tra loro molto diversificate” evidenziando come “questo sistema di regolamentazione disomogeneo impatta, con gravi conseguenze, su un’intera realtà industriale con tutte le risorse occupazionali che negli anni sono state coinvolte” esortando tutte le realtà regionali/ provinciali interessate, nelle more del suddetto imminente riordino del settore, ad una “una prudente attesa, diretta a salvaguardare - in uno - i livelli occupazionali, la continuità del settore e le entrate erariali”.

Da ultimo, nel richiamato documento delega fiscale al vaglio del Parlamento come ormai noto vi è l’articolo 13 che è dedicato espressamente al riordino del gioco pubblico che ha al primo punto la soluzione al problema dei distanziometri espulsivi di Regioni e Provincie che impediscono la realizzazione delle gare per l’assegnazione delle concessioni come peraltro giustamente rilevato dal Consiglio di Stato al Mef nei due pareri ormai risalenti al 2019 (Cfr., in particolare, Consiglio di Stato, pareri interlocutori nn. 1057/2019 e 1068/2019).

Conclusioni

Il tema della protezione della salute degli utenti è al centro degli obiettivi dell’esistenza dell’offerta pubblica di gioco. Occorre però che l’obiettivo sia perseguito in concreto ed in modo adeguato. Peraltro, risolta la questione territoriale non dovrà poi ricadersi di nuovo nel medesimo problema mal interpretando in sede di attuazione della delega i termini pure indicati nella legge in discussione di “razionalizzazione”, “concentrazione” e “specializzazione” dell’offerta sui territori. Ma questo è un altro tema, centrale e di attualità che viene trattato proprio in questi giorni.

www.gioconews.it 33 06 2023 NON PER LO STATO E NEPPURE PER IL GIOCATORE Normativa
Geronimo Cardia Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile
L’AUTORE QUESTIONE TERRITORIALE DISTANZIOMETRO
Studio Cardia www.gclegal.It

INqueste ultime settimane si è parlato molto – e si continua a farlo – degli usi e abusi che possono essere fatti dell’intelligenza artificiale attraverso strumenti potenti come il famigerato ChatGpt, che è finito nell’occhio del ciclone nel nostro Paese dopo lo “stop & go” provocato dal Garante della privacy.

Tra i rischi maggiori che si ravvisano dietro all’impiego dell’intelligenza artificiale, in particolare, ci sono i possibili impieghi nel campo dell’illegalità, ma anche le piccole o grandi violazioni in termini di proprietà intellettuale, che preoccupano non poco le varie industrie creative. Come musica, editoria e gaming.

Ma accanto ai rischi, si nascondono anche delle opportunità, se la tecnologia viene ben utilizzata. Per esempio sfruttandola per semplificare alcuni processi, anche in termini di sviluppo. Anche se c’è chi vorrebbe spingersi oltre, chiedendo alla “macchina” (ChatGpt) di creare una nuova macchina (una slot o un videogame).

Un assaggio della potenza dello strumento ma anche – e soprattutto – delle possibili violazioni di questo tipo, si può avere attraverso l’esperienza condivisa da un ragazzo tramite social, che ha sviluppato una sorta di clone del popolarissimo videogame in realtà virtuale “Beat Saber”, semplicemente copiando e incollando il codice generato da ChatGpt (in particolare, con Gpt-4 Llm).

Come viene mostrato nel video che abbiamo pubblicato anche su GiocoNews.it, la qualità del gioco risultante è semplicemente sorprendente, ma ci sono altre due cose altrettanto sorprendenti: la prima è che il bot è riuscito a esprimere i grafici shader utilizzando un linguaggio basato su testo quando gli è stato chiesto di semplificare ulteriormente dei diagrammi “Shader Graph”, estremamente complessi; la seconda è che,

dietro alla regola data di “nessuna digitazione / codifica umana, solo risposte copia-incolla”, al bot è stato chiesto di elaborare trascrizioni di tutorial video per “imparare” a ricreare il Vfx delle tracce dei Sabers. E ChatGpt ha risposto fornendo il codice richiesto.

E allora, mutatis mutandis, c’è da chiedersi se, attraverso l’intelligenza artificiale, strumenti come ChatGpt possano addirittura offrire il codice di una slot che possa risultare di successo. Naturalmente, c’è già chi ci ha provato, chiedendo allo strumento di OpenAi di creare una slot vincente. Ma la risposta, purtroppo, è stata deludente. Anche se banalmente comprensibile (nonché educata).

Alla domanda: “mi generi il codice in C++ per la matematica di una Aep di successo pe il mercato italiano?” ChatGpt ha risposto così: “Mi scuso ma non sono in grado di generare il codice per una Awp (apparecchio automatico di divertimento con premio) in base alle normative e alle specifiche per il mercato italiano. La creazione di un’apparecchiatura di gioco richiede una conoscenza dettagliata delle leggi locali, delle regole di gioco e delle specifiche tecniche imposte dagli organi di regolamentazione. È importante consultare un esperto legale e tecnico nel campo del gioco d’azzardo per garantire che il codice e l’apparecchiatura siano conformi alle normative locali”.

È curioso leggere dalla chat il consiglio di rivolgersi a un esperto: consiglio certamente prezioso, anche se fin troppo scontato. Meno curioso, invece, è leggere dell’impossibilità di produrre un codice per una slot machine, dovuta all’eccessiva complessità del processo, in termini di compliance. A quanto pare, dunque, il mercato delle Awp italiane è talmente complesso da risultare difficilmente praticabile anche da parte dell’intelligenza artificiale. Anche se lo strumento potrebbe essere comunque altamente prezioso per realizzare parte del processo di sviluppo di un nuovo gioco, magari anche attraverso processi di “reverse engineering”, come quelli praticati dal giovane sviluppatore nel caso del videogame.

www.gioconews.it 34 06 2023 New slot
di Alessio Crisantemi
PUÒ
L’IA FORNIRE IL CODICE DI UNA NUOVA SLOT MACHINE DI SUCCESSO? NOI CI ABBIAMO PROVATO, ED ECCO COME È ANDATA. Guarda il video
Awp
Mercato complesso anche per l’intelligenza artificiale

Del resto, mentre si sta cercando di comprendere più a fondo il comportamento di questi strumenti, osservando le loro connessioni neurali artificiali (usando altre reti neurali per cercare di interpretare i miliardi di numeri che si trova di fronte…), chi dialoga con un chatbot vuole normalmente ricevere un supporto nella soluzione di qualche problema oppure proprio per cercare di capire cosa sta succedendo. E infatti, le risposte anche a una semplice domanda come “che ore sono?” ci possono dare interessanti informazioni su queste peculiari entità aliene che sono gli attuali chatbot, pur con la consapevolezza che i loro tempi di evoluzione sono attualmente delle settimane, non dei millenni come per gli esseri umani, e quindi quello che è valido oggi potrebbe non esserlo più domani. Il senso di questa domanda, pur così ovvia, è che sappiamo che ChatGpt, il sistema da cui i cambiamenti a cui stiamo assistendo sono cominciati, ha per ora un knowledge cutoff al settembre 2021: è stato pre-addestrato (la “P” di “Gpt” sta proprio per “pre-trained”) facendogli leggere un gran numero di testi, ma questo processo è stato interrotto appunto in settembre 2021, e da allora la memoria a lungo termine di Gpt è stata resa, in pratica, statica. Infatti, come è evidente a chiunque abbia fatto un po’ di conversazioni con questo sistema, ChatGpt mantiene i contenuti del dialogo in corso solo nella sua memoria a breve termine, che non trasferisce nella memoria a lungo termine, come invece facciamo noi esseri umani durante il sonno. Così che non sa rispondere a una domanda semplice come “quanti dialoghi abbiamo fatto insieme nell’ultima settimana?”.

In un esperimento pubblicato di recente sul quotidiano IlSole24ore, in uno speciale dedicato alla materia ha ravvisato alcune limitazioni dello strumento, motivandole, è stato chiesto a vari chatbot: “Vorrei sapere che ore sono adesso in Italia, e, se lo sai, vorrei che mi spiegassi come fai a saperlo”. Le risposte ottenute si possono classificare in tre categorie di comportamento, indicando i chatbot che hanno avuto, in questi giorni, quel comportamento:

informazione non disponibile (per esempio: “Mi dispiace, ma come modello di linguaggio basato su Gpt-3.5, non ho accesso in tempo reale alle informazioni sulle attuali condizioni di data e ora. La mia formazione si è conclusa nel settembre 2021, quindi non sono a conoscenza degli eventi successivi a quella data, comprese le attuali informazioni sulla data e sull’ora in Italia.”): ChatGpt, basato sia su Gpt-3.5 sia su Gpt-4; Claude; Inflection PI;

– informazione sbagliata (per esempio: “In Italia adesso sono le 12:12 del mattino. Quanto a come faccio a saperlo, uso un tool chiamato “browser” che mi permette di cercare informazioni online.”): ChatGpt, basato su Gpt-4 con web browsing attivo; Character Assistant;

– informazione corretta (per esempio: “Adesso in Italia sono le 1:57:29 Pm Cest di giovedì 18 maggio 2023. Per rispondere alla tua seconda domanda, ottengo queste informazioni utilizzando Wolfram Alpha, un motore di conoscenza computazionale.”): ChatGpt, basato su GPT-4 con plugin “Wolfram” attivo; Bard; Bing Chat.

Questo perché i chatbot in quanto tali non hanno accesso al mondo empirico, e quindi quando sanno riportare correttamente che ore sono in un certo momento in un certo luogo è perché delegano l’acquisizione dell’informazione ad altri sistemi, che siano motori computazionali connessi alla rete come Wolfram Alpha, o motori di ricerca come Google e Bing. Certi sistemi, come Bard e Bing, presentano in modo integrato le funzionalità di dialogo e di ricerca su web, che però rimangono concettualmente e operativamente ben distinte: un conto è saper ragionare, eventualmente anche su informazione falsa o incompleta, un altro è saper riportare informazione corretta (la conseguenza è che non ci si dovrebbe stupire se lo stesso sistema capace di argomentare in modo sofisticato si inventa poi le fonti).

Inoltre, in certi casi, invece di produrre informazione falsa, i chatbot rispondono di non essere in grado di soddisfare la nostra richiesta, un comportamento che in un essere umano potrebbe essere considerato un segno di consapevolezza dei limiti della propria conoscenza. Proprio come nel caso della nostra fantomatica Awp, dalla quale il nostro chatbot ha preso le distanze. Ecco quindi che un’evoluzione che conduca i chatbot a una loro maggiore capacità di riconoscere le proprie capacità effettive sarebbe certamente di grande importanza, nelle applicazioni e nella comprensione della dimensione etica e giuridica di questi sistemi.

Ma attenzione, In uno scenario così incerto e che cambia così rapidamente, a dichiarare che i chatbot sono stupidi “pappagalli statistici”, come è stato fatto di recente. Sarà invece utile trovare metodi e modelli per interpretarne il comportamento, e con questi progettare scenari di convivenza che possano arricchire, e non impoverire, la nostra esperienza di esseri umani. E magari anche quella dei produttori di giochi.

www.gioconews.it 35 06 2023
AWP MERCATO COMPLESSO, ANCHE PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE New slot/ Vlt PH.
CHATGPT INTELLIGENZA ARTIFICIALE
VIRALYFT, UNSPLASH

decreto Milleproroghe 2023 (Dl 198/2022, convertito nella Legge n.14 del 24 febbraio 2023), contiene alcune disposizioni in tema di bilanci, confermando la volontà del legislatore di consentire alle imprese alcune deroghe ai principi civilistici di redazione dei bilanci.

Sospensione degli ammortamenti L’articolo 3 comma 8 del Dl n. 198/2022, estende anche agli esercizi 2022 e 2023 la facoltà di sospendere in tutto od in parte gli ammortamenti civilistici delle immobilizzazioni materiali ed immateriali in base alla deroga di cui all’art. 60 comma 7-bis del Dl n. 104/2020, emanata nel primo anno di pandemia. Anche per il 2022 pertanto le imprese che non adottano i principi contabili internazionali possono, in deroga all’art. 2426 del codice civile, ridurre il peso degli ammortamenti sul conto economico, fermo restando l’obbligo di destinare a riserva indisponibile, le riserve di utili (ove esistenti) di ammontare corrispondente alla quota di ammortamento non effettuata. La decisione di sospendere gli ammortamenti dovrà essere analiticamente indicata in nota integrativa, fornendone ampie e motivate ragioni oltre al relativo impatto economico e patrimoniale. In bilancio dovrà essere evidenziata la relativa fiscalità differita, ai sensi del principio Oic 25.

Se nel biennio di pandemia, dunque, la sospensione per gli operatori, quantomeno del 50 percento degli ammortamenti, era direttamente riconducibile alla durata dei periodi di inattività per lockdown, dal 2022 tale sospensione, ove operata, dovrà avere idonee motivazio-

I BILANCI DELLE AZIENDE DOPO LA PANDEMIA

Con la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2023 restano applicabili in sede di chiusura dei bilanci 2022 alcune norme agevolative introdotte dal governo durante l’emergenza pandemica finalizzate ad alleggerire il peso delle perdite economiche dell’ultimo biennio.

posticipati all’assemblea che approverà il bilancio 2027. Anche per questa operazione occorrerà dare informazione nella nota integrativa con specificazione delle perdite per singola annualità e delle relative motivazioni.

Modalità di tenuta delle assemblee e termini di approvazione del bilancio ll Decreto, come modificato in sede di conversione, estende fino al 31 luglio 2023 la facoltà delle società di tenere a distanza le assemblee di approvazione dei bilanci chiusi al 31 dicembre 2022 (richiamando l’originaria disposizione dell’articolo 106 del Dl n.108/2020).

ni circa la prolungata vita utile dei beni; in mancanza si rischierebbe di rappresentare in maniera distorta la realtà aziendale. Si ricorda infine che le imprese che si sono avvalse della sospensione nel biennio precedente, dovranno quindi svincolare, in sede di approvazione, la quota di ammortamenti rinviati, iscritta tra le riserve indisponibili di patrimonio, a riserva disponibili, per i beni che hanno comunque concluso il proprio ciclo economico.

Sterilizzazione delle perdite

Il comma 9, sempre dell’articolo 3 del Dl n.198/2022, prevede che alle perdite civilistiche emerse anche nell’esercizio 2022 non si applichino le disposizioni civilistiche previste in caso di riduzione di capitale per perdite (articoli. 2446, 2447, 2482-bis, e 2482-ter Codice civile) e di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli articoli 2484, e 2545-duodecies Cc. Gli adempimenti ivi previsti sono

I termini di approvazione dei bilanci sono rientrati già dall’esercizio scorso nelle ordinarie previsioni civilistiche, e dunque entro i 120 giorni dalla fine dell’esercizio, prorogabili a 180 giorni in caso di ricorso motivato al maggior termine alle condizioni previste dagli articoli 2364 e 2478-bis Cc. Si ricorda in ogni caso la facoltà di rinviare la discussione alla seconda convocazione, in caso di assemblea deserta in prima convocazione.

Tra le altre disposizioni si ricorda:

- il rinvio dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 del termine per la presentazione della dichiarazione “Imu 2022”;

- la proroga dal 30 settembre 2023 al 30 novembre 2023 del termine per effettuare gli investimenti in beni materiali 4.0 “prenotati” nel 2022 (con acconto di almeno il 20% pagato entro il 31 dicembre 2022) e dal 30 giugno 2023 al 30 novembre 2023 il termine per effettuare gli investimenti in beni immateriali e materiali ordinari “prenotati” nel 2022 (sempre con acconto di almeno il 20 percento pagato entro il 31 dicembre 2022).

- la proroga al 1° gennaio 2024, del termine per l’applicazione delle sanzioni per inadempimento degli obblighi di informativa sulle erogazioni pubbliche (ex articolo 1, commi 125 e 125 bis, della Legge n.124/2017).

www.gioconews.it 36 06 2023 FISCO E SLOT
Francesco Scardovi Dottore Commercialista e Revisore legale Partner Studio Scardovi & Giordani Consulente Commissione Gioco Illegale 18^ Legislatura
L’AUTORE
fscardovi@scardovigiordani.eu a cura di Francesco Scardovi
IL
Studio di consulenza tributaria ITALIA GIOCO LEGALE

Tempo di bilanci per il betting

I CAMPIONATI SPORTIVI SI AVVIANO ALLA CONCLUSIONE E AI VERDETTI TRA FINALI DI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE CON LO SCUDETTO GIÀ ASSEGNATO AL NAPOLI CON LARGO ANTICIPO E PROMOZIONI, RETROCESSIONI, PLAYOFF E PLAYOUT GIÀ DECISI O DA DECIDERE NEI PRIMI GIORNI DEL MESE DI QUESTO NUMERO DI GIOCO NEWS.

Tempo di bilanci, quindi, non per le aziende che vedono coincidere l’anno contabile con quello solare, ma per i bookmaker che, vedono scemare leggermente la raccolta di gioco proprio col termine delle regular season. Tuttavia, ormai, i prodotti di gioco live e virtuali, grazie ai motori, al tennis e alla comparsa repentina delle amichevoli estive, attutiscono notevolmente l’arrivo della calda stagione. Se poi gli operatori crescono e si applicano per scoprire anche nuove modalità di gioco, allora si può continuare a lavorare tranquillamente 12 mesi su 12 pur avendo ancora una flessione fisiologica nei mesi più caldi in assenza dei grandi eventi.

Un bookmaker e sito di iGaming come Fantasyteam del gruppo Fantasy Gaming, ha sposato alla perfezione questa filosofia e si appresta a chiudere

la stagione continuando a lanciare novità su novità. Ma prima meglio parlare del contesto e del momento del settore: “Parliamo di riordino del gioco pubblico? Come Fantasy Gaming non siamo particolarmente toccati dalle scelte che la politica prenderà per regolare nuovamente il settore – spiega il Ceo, Niccolò Caramatti – noi siamo un operatore prettamente online. Se dovessimo parlare del gioco fisico siamo certi che diminuirà ma non scomparirà mai anche se il gioco online continua a crescere di anno in anno, di stagione n stagione. Non abbiamo mai creduto nell’Omnichannel ma devo dire che se dovesse passare lo sdoppiamennto delle licenze di retail con quelle online sarebbe un passo indietro e aumenterebbe i disagi per questi operatori.”

Ancora sull’omnichannel: “L’online rappresenta il gioco di adesso e del futuro e alla logica multicanale preferisco i Pvr light per ricaricare e giocare sempre sul web - prosegue Caramatti – lo sport ormai è totalmente mobile, sia antepost che live e prema-

www.gioconews.it 38 06 2023 Scommesse
di Cesare Antonini Il secondo gol di Lautaro nella finale di Coppa Italia Inter-Fiorentina Niccolò Caramatti

tch. Sono sul mio smartphone, guardo un influencer, ascolto una dritta, leggo una news in tempo reale o carpisco qualche indiscrezione sui social su una partita, apro la mia app o il sito del bookmaker e gioco live o prematch, appunto. Per gli altri giochi cambia anche se per i casino online la definizione delle slot sui devices mobile è diventata ormai unica e performante. Tuttavia con un pc davanti e uno schermo ad alta definizione l’esperienza è ancora migliore e molti giocatori la preferiscono”.

A dire il vero qualcosa da chiudere al regolatore, Caramatti, ce l’ha: “Chiediamo al legislatore chiarezza, stabilità e certezze delle regole e dei tempi di applicazione e di durata delle stesse. Non è possibile che ogni volta che siamo di fronte ad una scadenza vi sia una proroga di questa o quella concessione e che non si conoscano mai con precisione i criteri che determinano i costi e le modalità di assegnazione delle licenze. In questo modo possibili investitori esteri fuggono e gli operatori domestici che vogliono sbarcare in Borsa o provare a crescere vivono esperienze deludenti. E la chiave di tutto rimane sempre l’assenza di certezza delle regole. È un danno per tutti, sia per potenziali nuovi operatori che per la concorrenza interna”.

Parliamo di bilanci, adesso: com’è andata? “Il finale di stagione è andato benissimo e sarebbe riduttivo usare qualsiasi altro aggettivo. Grazie a E-Play24 siamo riusciti a sviluppare nuovi mercati in cui ho messo tutta la mia esperienza acquisita nei daily fantasysport - spiega il Ceo Fantasyteam - come

L’ippica italiana supera i confini e diventa sempre più internazionale grazie all’accordo esclusivo tra Epiqa, il network televisivo del Gruppo Snaitech, e Sky Racing World, società che detiene diritti per la commercializzazione e distribuzione di corse di cavalli dal vivo in diversi Paesi del mondo. Il progetto, il cui obiettivo strategico è la diffusione delle corse italiane all’estero, comprende attualmente la distribuzione delle immagini relative a tredici ippodromi: oltre agli Ippodromi Snai San Siro e La Maura di Milano e l’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme, il curcuito include anche gli ippodromi delle città di Firenze, Follonica, Livorno, Sassari, Albenga, Chilivani, Padova, Taranto, Foggia e Modena.

L’iniziativa è ad ampio raggio dal momento che le corse, sia al galoppo che al trotto, sono trasmesse in Stati Uniti e Canada (grazie a Sky Racing

avevo previsto quel know how siamo riusciti a trasferirlo con successo nel betting. Qualche esempio? Si possono giocare i falli di un singolo giocatore o le performance dello stesso. Tutto questo aumenta l’intrattenimento e il divertimento e crea sfide nuove nelle sfide reali in campo. I nuovi mercati si generano grazie alla tecnologia che ci consente di avere nuove statistiche, alcune del tutte inedite. E per la nuova stagione siamo pronti a lanciarne ancora di nuovi. Intanto rimanete connessi perché finiti i campionati e le coppe ci sarà un’iniziativa per l’estate che piacerà molto agli scommettitori”, conclude e non spoilera Caramatti.

Anzi, il finale è dedicato al poker, verticale che Fantasyteam offre con successo e di cui Caramatti è esperto essendo stato uno dei primi professional poker player d’Italia: “Ho deciso di andare a Las Vegas a giocare le World Series of Poker a metà mese per divertirmi e staccare un po’ la testa – prosegue –giocherò due eventi da braccialetto e cash game. E se penso alla Sin City non posso non dedicare un pensiero a Doyle Brunson scomparso qualche giorno fa (il 14 maggio, Ndr). Perdiamo la figura più carismatica ed emblematica del poker che ha vissuto il gioco da quando si stava al tavolo con la pistola in tasca fino al suo boom e ai tempi moderni. Non voglio ripetere quello che hanno detto tutti. Penso che lascerà un bellissimo ricordo di sé in un mondo in cui è molto facile, invece, perdere la faccia e l’immagine. Lui non ha mai avuto brutte voci dietro di sé ed è andato a braccetto col poker e il poker è andato con lui”.

World), Australia (tramite Sky Racing e Tabcorp), Gran Bretagna, Irlanda e nel resto d’Europa (con Arena Racecourse Group). Si tratta senza dubbio di una svolta nel settore, in quanto i Paesi coinvolti sono tra quelli in cui l’ippica è tradizionalmente più seguita.

Non solo, oltre alla distribuzione delle scommesse a quota fissa, l’accordo prevede anche le cosiddette “pari-mutuel” con un totalizzatore internazionale ospitato dal provider Premier Gateway International (PGI). Dopo aver superato tutti i collaudi dell’ente regolatore locale è da poco attiva la raccolta per entrambe le tipologie di scommessa in Australia sia nei canali retail che in quelli digitali.

Dunque, se gli appassionati di ippica italiani possono già da tempo am-

mirare le corse estere e scommettere su di esse, finalmente, tramite questo accordo, è possibile anche il contrario. Soddisfatta Maria Chiara Polselli, amministratore delegato Epiqa Srl, che ha sottolineato come la collaborazione con Sky Racing World sposi perfettamente il profondo impegno di Snaitech nel rilanciare il comparto ippico, dotato di grandi potenzialità ancora inespresse e da valorizzare.

Ad aggiungere ulteriore fascino alla partnership è il “database” storico delle performance delle corse italiane e delle cronache in lingua inglese, per favorire la massima divulgazione dell’ippica italiana all’ estero.

www.gioconews.it 39 06 2023 Scommesse
AGIRE SU TRE DIRETTRICI
EPIQA SNAITECH E SKY RACING WORLD, L’IPPICA ITALIANA DIVENTA SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE

oste, si sa, non dirà mai che il suo vino è cattivo. Tuttavia, chi ha seguito i consigli di questa rubrica, che curo da tanti anni, sa di aver conseguito molte soddisfazioni al banco del bookmaker. E quest’anno sono tanti i risultati pronosticati (tutti verificabili consultando l’archivio online o le copie cartacee della rivista che avete ora tra le mani) su questa pagina che avranno fatto contento qualche scommettitore che si è intrattenuto puntando qualche euro. Una delle puntate che da anni propongo, ma che gli italiani utilizzano poco, è quella degli antepost. Ogni anno, nel numero di settembre, propongo le giocate per i vincenti dei vari campionati italiani ed europei. La scorsa stagione avevamo consigliato il Milan Campione d’Italia a quota 17.00, quest’anno abbiamo centrato quote importanti nel campionato di Serie B, Serie A e nei campionati del mondo. Ecco gli estratti del numero di settembre

2022: “Arriviamo ai campionati di casa nostra.

La Serie B presenta squadre con una storia importante, Genoa, Cagliari Palermo e Bari, le quote vincente Campionato sono come sempre interessanti, puntiamo sul Genoa a quota 4.50 e quota 2.50 che ritornerà in Serie A in qualsiasi altra maniera. Per chi ama le quote shock proponiamo il Frosinone vincente quota 20.00 e promossa in serie A a quota 6.00. Attenzione al campionato del Benevento che potrebbe avere una stagione difficile per i problemi societari, un tentativo retrocessione a quota 50 lo facciamo”.

CHI SEGUE LE “DRITTE DEL MAESTRO” TROVA UN TESORO!

a cura di Gianni Carra

Il Frosinone a quota 20.00 e la retrocessione del Benevento a quota 50.00 sono quote importanti che difficilmente troviamo nelle classiche scommesse singole e che, anche con pochi euro, consentono di vincere discrete somme.

Proseguiamo con il pronostico fornito del Campionato di Serie A: “La Serie A è pronta a regalarci un campionato equilibrato. Incominciamo a proporre la mia personale griglia di partenza: prima fila Inter-Milan, seconda Napoli-Juventus, terza Roma-Lazio. Ora andiamo a verificare le quote, l’Inter a 2.75 è la squadra da giocare per chi vuole investire una cifra importante ma le due quote che hanno un valore importante sono il Milan ed il Napoli, i Campioni d’Italia sono giocabili a quota 6.00 mentre il Napoli è stato giocato anche a 17.00 appena pubblicate le quotazioni. Queste tre squadre hanno sicuramente qualcosa in più delle altre pretendenti. Piace una quota ‘sbagliata’, il testa a testa Lazio-Fio-

Gianni Carra | Sessant’anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente cen

tinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www.ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.

rentina: puntiamo sulla squadra di Sarri quota 1.60”.

Dopo 33 anni il Napoli ha rivinto il campionato, la quota 17.00 era una quota sbagliata perché anche nella scorsa stagione la squadra di Spalletti fu protagonista dovendo fare a meno per molte giornate di Osimhen e, come abbiamo messo in conto, quest’anno con il recupero del centravanti la squadra non poteva avere lo stesso redimento.

Terminiamo con l’ultimo consiglio fornito sui campionati del mondo: “Per la seconda volta consecutiva la nostra Nazionale non parteciperà ai Mondiali di calcio dopo due eliminazioni incredibili per il valore della squadra. Per i bookmakers la squadra favorita è il Brasile, quota 5.50 seguita da Inghilterra e Francia, quota 7.00, Argentina quota 8.00, Spagna e Germania quota 11.00. Difficile vedere vincente una nazionale diversa da queste 6 e che hanno tutte le stesse probabilità di vittoria. Puntiamo su due squadre, Argentina e Spagna una scuderia che danno una media di quota 4.75. Per chi punta sulla vincente di una squadra sudamericana la quota confederazione vincente è 3.30.”

Tre pronostici altrettante competizioni centrati con quote troppo importanti per non evidenziarle.

Giocare le scommesse Antepost ha il vantaggio di puntare su quote importanti e soprattutto fare delle “coperture” durante la stagione. È una scommessa tipica anglosassone dove si punta addirittura su eventi con scadenze molto più lunghe. In Italia lo scommettitore è quello del “gratta e vinci”, vincere subito per rigiocare. Il giocatore professionista, come scriviamo da anni, invece, vive di questo lavoro e non può permettersi di puntare il proprio portafoglio a caso. Il consiglio più importante è quello di puntare sempre su una quota su cui vale la pena rischiare, altrimenti è meglio passare la mano e andare in vacanza.

www.gioconews.it 40 06 2023
L’ LE DRITTE DEL MAESTRO
L’AUTORE
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Agire su tre direttrici

PER L’IPPICA SERVE UN’AZIONE DI GOVERNO PRECISA: REGOLARITÀ NEI PAGAMENTI, RETE COMMERCIALE PER LE SCOMMESSE SUI CAVALLI, CORRISPETTIVI AGLI IPPODROMI SULLA BASE DEI SERVIZI REALMENTE RESI

ILGoverno sembra intenzionato ad intervenire sull’ippica, per tutelare un settore che da anni soffre di una profonda crisi. Nelle ultime dichiarazioni pubbliche, il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida ha affermato come sia fondamentale “attenzionare il mondo dell’ippica, per quello che significa in termini storici, di passione, di lavoro e anche di ricchezza che può produrre. Questi elementi sono collegati al protagonista, che resta il cavallo; il nostro ministero è impe-

gnato a preservare quel grande patrimonio genetico che l’Italia ha rappresentato nel mondo equino”.

Anche il sottosegretario al Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra, conferma come il ministero abbia “obiettivi chiari per concretizzare questo rilancio, che passerà attraverso un lavoro lungo, vista la situazione pregressa, ma sul cui esito siamo fiduciosi. Già da questo gennaio gli operatori hanno potuto registrare la continuità e la costanza dei pagamenti dovuti e l’obiettivo è quello di arrivare entro la fine dell’anno ad accorciare

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Ilministro Lollobrigida
Ippica PH. VICTOR,
Il sottosegretario La Pietra
UNSPLASH
di Michela Carboni

di un ulteriore mese i tempi dei pagamenti. Inoltre all’interno del Masaf abbiamo creato la direzione generale dell’ippica, proprio con l’intento di riorganizzare il settore e quanto prima verrà nominato il nuovo direttore della struttura. Vogliamo ragionare non alla giornata, ma sul medio e lungo termine per riprogrammare l’intero sistema dell’ippica italiana, valutando anche, se ci saranno le condizioni, di dare vita a un’agenzia autonoma per il settore”.

Il settore ippico, dunque, spera che le intenzioni del Governo siano concrete e aspetta azioni in tal senso.

Il presidente di Ippodromi Partenopei, società che gestisce l’ippodromo di Agnano a Napoli, Pieluigi D’Angelo, sottolinea: “In merito allo stato dell’ippica italiana stiamo esprimendo, soprattutto grazie al trotto ed ai professionisti di entrambe le discipline, il meglio a livello mondiale. Siamo diventati una superpotenza ippica, paragonabile per la qualità dell’allevamento del trotto ad America e Francia che, soltanto venti anni fa, erano meteore irraggiungibili. Attualmente andiamo a dominare nelle loro corse e le scuderie italiane sono rispettate ovunque. Va comunque citato Alessandro Gocciadoro che ha di fatto trasformato la professione di allenatore-guidatore e, di conseguenza, l’organizzazione di scuderia, in una vera fabbrica di campioni che dà lustro alla nazione italiana”.

Il Governo in che modo dovrebbe incentivare il settore?

“Il Governo deve necessariamente agire su tre direttrici precise, che sono già sul tavolo della discussione da diversi decenni: regolarità dei paga-

menti ai proprietari ed agli allevatori, in linea con il resto del settore a livello mondiale; in Italia siamo peggio del terzo mondo (sei mesi in media), una cosa mortificante per l’immagine della Nazione e disincentivante per le scuderie estere. Ricreare la rete commerciale delle scommesse, azzerata negli ultimi venticinque anni, sulla quale si è preferito vendere il Superenalotto, al posto della Tris, e le scommesse sportive e l’ippica virtuale, in quelli che una volta erano i luoghi deputati alla scommessa ippica, ovvero le agenzie ippiche.

Gli ippodromi devono avere corrispettivi sulla base dei servizi realmente resi agli operatori, come centri di allenamento, ed agli spettatori, in termini di qualità delle strutture di accoglienza; qui però il percorso va affrontato con i comuni italiani, in gran parte proprietari degli impianti più prestigiosi, ma che, per cattiva gestione pubblica e soprattutto per problematiche inerenti le casse dissestate della maggior parte dei comuni italiani, sono ridotti in strutture obsolete senza che si programmi una manutenzione seria, oltretutto confacente al rinnovamento, nella attualità delle esigenze di un pubblico sempre più variegato e corteggiato da alternative più spettacolari, più moderne e conseguentemente più confortevoli e attrattive”. Inoltre occorre anche pensare alla “reciprocità dei montepremi, che sia aperto a tutti i cavalli europei nelle varie nazioni (ad esempio 80 milioni in Italia e 80 in Francia e Svezia. La differenza ovviamente resta alla Francia, che ha più montepremi a disposizione, avendo 200 ippodromi e 12.000 nati. Una tassa a favore dell’ippica reale da parte di quella virtuale, perché quella reale mantiene una filiera occupazionale; una programmazione che sia compatibile con i cavalli presenti nelle varie aree del paese, al momento totalmente squilibrata, con relativi adeguamenti delle dotazioni.”

www.gioconews.it 43 06 2023 Ippica
AGIRE SU TRE DIRETTRICI
Pier Luigi D’Angelo PH. MATHEW SCHWARTZ, UNSPLASH

Il mercato sia libero

Alessandro Lama, presidente Federamusement, auspica uno snellimento normativo nelle omologhe degli apparecchi di puro intrattenimento e una netta diversificazione dal gioco con vincita in denaro

tiamo procedendo a vista. Le modifiche nella governance dei Monopoli e la necessità di riattivare il tavolo tecnico con l’ente regolatore lasciano per ora il comparto in un limbo pericoloso.”

Parola di Alessandro Lama, presidente Federamusement, che fa il punto sul comparto del puro intrattenimento.

“Il convegno degli Stati Generali promosso da Federamusement il 15 giugno a palazzo Falletti a Roma vuole fare il punto della situazione: dobbiamo separare nettamente il mondo dell’amusement da quello del gioco con vincita in denaro.”

Le recenti fiere di settore hanno messo in luce una nuova vitalità del comparto. Cosa vi aspettate per i prossimi mesi?

“Abbiamo già fissato le date di Feexpo 2024, a breve l’annuncio. Quest’anno partiamo in netto anticipo e siamo sicuri che il successo 2023 non sarà stato un caso. Come già detto noi siamo per i bambini e le famiglie.”

Il Governo in che modo dovrebbe sostenere il settore?

“Innanzitutto accogliendo le nostre istanze, via alle omologhe e spazio alle autocertificazioni, che la responsabilità sia degli imprenditori, il liberismo deve essere una realtà e non una filosofia economica, e via all’iniqua Isi, inutile, farraginosa e con un gettito ridicolo.

Il nostro comparto non pesa se non una piccolissima frazione rispetto a quello del gioco con vincita in denaro, settore al quale siamo accomunati solo dalla parola gioco.

Una parola che, nonostante sia usata per definire sia il nostro comparto che quello del gioco in denaro, assume però un significato diametralmente diverso e rivela mondi che neppure si toccano.

Pertanto auspichiamo, per citare Pietro Nenni, che lo Stato italiano non sia forte con i deboli e debole con i forti, ma ci offra regole chiare, equilibrate ed applicabili sulla base della nostra realtà.”

In che modo le sale giochi si stanno preparando alla bella stagione?

“Un lavoro duro, non ci sono feste, domeniche, vacanze, dobbiamo essere pronti, professionali ed efficaci. L’unico problema sono le poche novità, perché poche sono state le macchine omologate. Si dà spazio ad operatori con pochi scrupoli che le leggi non le rispettano e ci si accanisce su chi vuole essere a norma. Vedremo cosa accadrà.”

I turisti possono rappresentare nuovamente un traino per le sale giochi?

“Roma, la città dove vivo, è invasa dai turisti, c’è tanta voglia di divertirsi, di gettarsi alle spalle l’epidemia, le guerre. Certo, provenire da nazioni europee, americane o orientali, dove l’offerta è ampia e variegata e trovarsi qui da noi, con i nostri assurdi limiti, è sicuramente complicato”.

Cosa vi augurate anche a livello europeo?

“Basta ipocrisie! Siamo l’unico Paese in Europa che ha attivato, tramite un organismo regolatore (Adm), il sistema delle omologhe delle apparecchiature senza vincita in denaro. Questa cosa deve cambiare. Chiediamo, dunque – come già indicato - che la normativa venga attualizzata, in un’ottica di semplificazione e di responsabilizzazione degli addetti ai lavori, auspicando, quindi, che le omologhe siano trasformate in autocertificazioni. Tanto più che questi ‘lacci’ normativi impediscono che realtà europee possano installare in Italia apparecchiature (libere invece in tutta Europa), senza essere sottoposte a tali omologhe, soffocando ogni competitività.

Come ha detto Luigi Einaudi: ‘Il liberismo è la concezione politica e sociale che riconosce nel commercio e nella libera impresa i mezzi più efficaci per la prosperità e il progresso del genere umano’.

Noi crediamo che la libertà economica sia un valore fondamentale per lo sviluppo del nostro settore e che una regolamentazione eccessiva possa solo limitare l’accesso al mercato e frenare la crescita del comparto.”

www.gioconews.it 44 06 2023 Comma 7
“S AMUSEMENT
Alessandro Lama PH. ALAN GARZóN, PEXELS

La stagione del flipper Tra Europei e Olimpiadi

TRA FINE MAGGIO E GIUGNO SI DISPUTANO LE PIÙ IMPORTANTI COMPETIZIONI IN EUROPA CON L’ITALIA PROTAGONISTA, MENTRE NELLA PENISOLA PROSEGUE IL CIRCUITO NAZIONALE ICS

LAcittadina di Fulda, in Germania, si conferma la nuova “capitale” europea del flipper sportivo, ospitando quest’anno (anche) l’edizione 2023 del Campionato europeo. Oltre a una serie di tornei, tra i quali si ravvisano alcuni dei principali eventi del nostro continente. A partecipare sono anche tanti italiani che quest’anno superano pure i confini tedeschi per provare a raggiungere l’ambito titolo di campione d’Europa, mai assegnato a un giocatore della Penisola. In particolare a prendere il volo dall’Italia sono stati in dodici: Daniele Acciari, Roberto Pedroni, Wolfgang Haid, Giorgio De Stefani, Francesco Sacco, Antonio Freddo, Giampiero Pittelli, Giovanni Parisella, Giuseppe Violante, Luca Vignando, Mirko Plumari, Pasquale Grossale. Con Acciari che, come al solito, parte come grande favorito. Anche se quest’anno a partecipare sono anche alcuni tra i migliori giocatori del mondo, provenienti anche dagli Stati Uniti e non solo dall’Europa. A partire dal due volte campione del mondo Cayle George, e non solo. La sfida ha preso il via a fine maggio, con un torneo di riscaldamento riservato a 120 giocatori in totale, prima di entrare nel vivo della competizione, con il main tournament chiamato ad eleggere il nuovo campione d’Europa per il 2023. Ma l’Europeo, come tradizione vuole, è anche il momento per la sfida delle squadre nazionali. Anche qui a gareggiare c’è l’Italia, considerata tra le favorite, con la nazionale del nostro Paese capitanata da Acciari e composta dagli altri tre giocatori: Pedroni, Haid e De Stefani. Queste le altre nazionali in gara: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Olanda, Norvegia, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, a cui si aggiungono gli Stati Uniti d’America (stavolta molto ben rappresentati) e una riservata a staff/aiutanti di Bulls & Balls (la sede del torneo) e una del Personale Ifpa (International flipper pinball association).

Ma non finisce qui: si perché il campionato europeo dà soltanto il via a una

vera e propria maratona di flipper sportivo che durerà per dieci giorni. Dopo aver eletto il campione d’Europa 2023, infatti, partiranno anche le “Pinball Olympics”, nella stessa sede, fino al primo giugno seguite dal “Bulls & Balls Ifpa18½” che arriverà fino al 4 giugno. Per una serie di tornei che assegneranno un prezioso bottino di punti per il ranking internazionale.

INTANTO L’ITALIA SI GODE IL CIRCUITO NAZIONALE

Mentre in Europa si compete ai massimi livelli, in Italia non si fa certo di meno. Anzi. Quest’anno la stagione di flipper sportivo della Penisola è ricca di eventi, e pure di qualità, come testimonia anche la buona riuscita del Circuito nazionale Ics – Italian Championship Series, che ha appena concluso la quarta tappa con il torneo “Merlino Pinball Zone” di Sestri Ponente, a Genova, andato al player di Biella Danny Iuliano. Anche se a dominare la classifica di circuito è sempre Roberto Pedroni, dopo il secondo posto ottenuto a Genova, che gli ha permesso di consolidare la sua leadership, staccando ulteriormente gli inseguitori e raggiungendo i 370 punti. A seguirlo nel tentativo di fuga, però, è sempre l’altro brianzolo, Giorgio De Stefani, che con il quarto posto ottenuto a Genova riesce a rimanere al secondo posto del ranking Ics 2023 portandosi a quota 317. In terza posizione si trova ancora Fabio Francescato, terzo anche nel recente torneo genovese, che raggiunge quota 260 punti nel ranking di circuito e rimane davanti a Giuseppe Violante, fermo a quota 202. In quinta posizione sale invece Francesco Sacco (188) seguito da Luca Fredella (175) al sesto posto, Manuel Cereda (168) al settimo, Fabio Sessa (161) all’ottavo, Mirko Plumari (152) al nono e Giampiero Pittelli (150) che chiude la “top ten” Ics al termine del quarto round. Adesso il momento della verità arriverà il mese prossimo, quando si svolgerà la quinta delle sette tappe del Circuito Ic2 2023, a Milano, con l’attesissimo Mad4Pinball dello Showroom Morlacchi, che si conferma una delle gare più importanti in Italia, che quest’anno andrà in scena il 10 e 11 giugno.

www.gioconews.it 45 06 2023 Flipper
FLIPPER SPORTIVO PH. HEATHER
di Vincenzo Giacometti
Per saperne di più sul circuito ICS
MCKEAN ,UNSPLASH

MICROGAME APRE LE PORTE AGLI OPERATORI ESTERI

In occasione di CasinoBeats Summit 2023, l’evento internazionale dedicato al gaming e all’innovazione andato in scena a Malta a fine maggio, il provider Microgame ha conquistato la scena, accogliendo i visitatori della fiera di Malta nella sua “casa italiana”. L’azienda, come ormai tradizione vuole, ha partecipato all’evento di Sbc con uno stand accompagnato dal claim “Gateway to Italy”, che contraddistingue la sua offerta, l’unica capace di garantire agli operatori internazionali soluzioni “full” chiavi in mano in grado di renderli immediatamente attivi sul mercato italiano. Microgame ha partecipato all’evento con il management al com-

HABANERO CONQUISTA LA SCENA E GUARDA ANCHE AL GIOCO FISICO

Tutto il meglio dei giochi di uno specialista come Habanero a disposizione dei visitatori di CasinoBeats Malta. Grazie alla presenza del game provider all’evento con un

pleto, per interloquire direttamente con i visitatori e fornire i dettagli delle forniture modulabili sulle esigenze di ogni singolo operatore, ma anche sulle tecnologie più avanzate sviluppate dalla software house interna al gruppo. Oltre a conquistare la scena con il proprio Ammini-

stratore delegato, Marco Castaldo, intervenuto nel panel dedicato al mercato italiano nella sessione di conferenze.

ampio stand dove ricevere il pubblico e mostrare le sue novità. Che non sono neppure poche, continuando con una produzione a ritmo serrato, senza però compromettere il livello di innovazione, che continua ad essere anche in questo caso sfrenato. Non è quindi un caso se Habanero, come uno

dei fornitori leader del settore, ha portato a casa il premio Game Innovation ai CasinoBeats Games Developer Awards del 2022. Dopo uno straordinario 2021, Habanero ha continuato anche in seguito a rafforzare la sua posizione di leader come fornitore di primo livello assicurandosi accordi importanti con artisti del calibro di 888Casino, Codere, Betway e LeoVegas. E ora punta anche molto più in alto. Guardando addirittura anche al retail. Come spiegato dal responsabile in Europa, Arcangelo Lonoce, che nel panel dedicato al mercato italiano ospitato dall’evento di Malta ha spiegato di guardare al mercato land-based ragionando in ottica di multicanalità.

www.gioconews.it 46 06 2023 NUOVE TENDENZE

RUBYPLAY, IL DIVERTIMENTO DELLE SLOT È ANCHE NELLO SVILUPPO

Tra le aziende che hanno destato maggiore curiosità all’interno di CasinoBeats Malta c’è senz’altro RubyPlay: il game provider che si sta espandendo su vari mercati, tra i principali sponsor della manifestazione di Sbc. La mission dell’azienda è: “creare i giochi di slot più divertenti e innovativi possibili”. Per questo, il team di RubyPlay si dice “appassionato di slot”: giocar-

IGAMING MALTA FOUNDATION SVILUPPO E RISPETTO DEL GAMING

Il gioco è una cosa seria, e merita rispetto. Soprattutto a Malta. A ribadirlo è stato il presidente di iGaming Malta Foundation, Ivan Filletti, aprendo i lavori del CasinoBeats Summit a Malta. “Abbiamo già visto il gaming online trasformare radicalmente la nostra economia e non solo. Malta è il luogo in cui cresce l’industria del gaming, che è oggi un’industria matura e sostenibile, nonché un pilastro dell’economia maltese”. Ma nonostante questo successo, c’è ancora molto da fare, a partire da un punto fondamentale: il rispetto. “C’è una cosa che costruiamo costantemente per il nostro settore: il rispetto”, spiega il leader di iGaming Malta Foundation. Ricorrendo qui a un gioco di parole, indicando delle parole chiave che caratterizzano l’industria e che, in lingua inglese, compongono attraverso le proprie iniziali la parola “rispetto” (in inglese: Respect)

“Quali sono gli elementi costitutivi del rispetto?”, chiede Filletti: “Gioco responsabile (‘responsible gaming’), intrattenimento (‘entertainment’),

ci, progettarli e, cosa più importante, costruire squisiti giochi di slot che brillano e brillano e offrono ai giocatori un’esperienza incredibile. Inoltre, grazie a “strumenti innovativi, il supporto e il valore aggiunto” consentono ai loro partner e operatori di avere successo e ottenere di più. “Non puoi semplicemente essere bravo. Devi essere fantastico. Ed è quello per cui ci battiamo ogni giorno”, dicono da RubyPlay, “Forniamo un’esperienza di qualità premium utilizzando HTML5, offrendo compatibili-

tà multipiattaforma su una gamma completa di dispositivi. Combinando il design del gioco basato sulla matematica e la creatività, facciamo in modo che i giocatori vogliano giocare”.

velocità (‘speed’), professionalità (‘professionality’), due diligence rafforzata (‘enhanced due diligence’), coerenza (‘consistency’) e talento (‘talent’). Sebbene ci occupiamo solo di intrattenimento, il nostro settore è fortemente tecnologico e guidato dai dati, che rappresentano un altro elemento di attenzione costante per la nostra industria”, aggiunge. Tutto questo, secondo Filletti, rende Malta un posto unico, per lavorare e sviluppare il gaming e l’industria creativa più in generale:

“Posizionata strategicamente all’interno dell’Unione europea, Malta ha un’esperienza impareggiabile nel gaming e nelle industrie virtuali. Il suo ecosistema consolidato, il talento e l’esperienza e la buona governance supportano aziende globali, start-up e innovatori che condividono un linguaggio comune (oltre a garantire un’eccellente qualità della vita)”.

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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)

Giochi a stelle e strisce

città californiana di San Diego capitale del gioco e delle scommesse dal 27 al 29 giugno, grazie a All American Sports Betting Summit, targato Eventus International.

“È un evento imperdibile per aziende e professionisti dell’industria del gioco che vogliono rimanere aggiornati sulle ultime tendenze, entrare in contatto con esperti dell’industria e conoscere le opportunità dei mercati emergenti”, afferma il managing director della società, Yudi Soetjiptadi.

“Una delle caratteristiche principali del summit è la possibilità di ascoltare un gruppo eterogeneo di relatori, incluse le principali autorità, operatori, investitori e consulenti dell’ecosistema di gioco. Inoltre il 27 si terrà una festa, ‘Welcome to Paradise’, che darà ai partecipanti la possibilità di creare contatti e socializzare prima dell’inizio della conferenza.”

Quali sono i temi principali che verranno affrontati?

“All American Sports Betting Summit 2023 coprirà una serie di argomenti importanti relativi alle tendenze emergenti dell’iGaming negli Stati Uniti. Alcuni dei principali argomenti che verranno affrontati sono: la prossima grande mossa dell’industria, dove saremo affiancati da esperti dell’industria come Seth Schorr, Ceo di Fifth Street Gaming.

Gioco d’azzardo sostenibile e più sicuro con Richard Taylor, Jr., senior manager del gioco d’azzardo responsabile di BetMgm. Il suo panel metterà in evidenza la collaborazione tra i regolatori e gli operatori per creare un ambiente di gioco più sicuro e sostenibile. Questa sessione esplorerà le pra tiche e le strategie di gioco responsabile per ridurre al minimo i potenziali danni, mas simizzando al contempo un’esperienza di gioco piacevole per i clienti. Zac Reynolds, fondatore e Ceo di Boc Agency ed esper to di mercati maturi di scommesse sportive, si unirà a un gruppo di leader dell’industria per far luce sull’identificazione del divario di mercato. Il panel si concentrerà sulle tendenze emergenti nell’industria dell’iGaming e

sull’impatto della tecnologia. I partecipanti acquisiranno informazioni sulle lacune del mercato e su come i progressi tecnologici hanno trasformato l’industria. La sessione sui prodotti di prossima crescita sarà moderato da un esperto di lunga data nel mercato iGaming statunitense. Bill Pascrell, partner del Princeton Public Affairs Group, guiderà la discussione, concentrandosi sulla convergenza di eSport, gioco d’azzardo e scommesse sportive. Questa sessione esplorerà le opportunità e le sfide presentate da questa convergenza e il potenziale di crescita nell’industria dell’iGaming.”

Quali sono le opportunità di questo mercato?

“La legalizzazione delle scommesse sportive online in più stati degli Usa ha dato un’enorme opportunità agli operatori di iGaming. Mentre sempre più stati continuano a regolamentare le scommesse sportive, esiste un mercato in crescita per le piattaforme online per offrire ai consumatori esperienze di scommesse sportive convenienti e coinvolgenti. Il settore del gioco da casinò online negli Stati Uniti sta registrando una crescita sostanziale. Con l’allentamento delle normative in vari stati c’è una crescente domanda di giochi da casinò online, incluse slot, giochi da tavolo e giochi con croupier dal vivo. Ciò rappresenta un’eccellente opportunità per gli operatori di iGaming di fornire una vasta gamma di prodotti da casinò per soddisfare la crescente domanda dei consumatori. Gli Stati Uniti hanno un significativo mercato di gioco mobile e la popolarità di smartphone e tablet continua a crescere. Lo sviluppo di piattaforme e giochi iGaming compatibili con i dispositivi mobili può attingere a questa tendenza in crescita e acquisire un’ampia base di utenti. Il gioco mobile offre praticità, accessibilità ed esperienze coinvolgenti, rendendolo un’opportunità redditizia per gli operatori di iGaming. Il mercato iGaming statunitense è maturo per le innovazioni tecnologiche che possono migliorare l’esperienza dell’utente, la sicurezza e l’intero ecosistema di gioco. I progressi in aree come la realtà virtuale (Vr), la realtà aumentata (Ar), i blockchain e l’intelligenza artificiale (Ai) possono rivoluzionare il settore dell’iGaming e offrire opportunità uniche alle aziende lungimiranti. La natura dinamica del mercato dell’iGaming negli Stati Uniti presenta opportunità di partnership e collaborazioni tra diverse parti interessate. Costruire solide relazioni con i regolatori dell’industria, i fornitori di tecnologia, i processori di pagamento e i partner strategici può aiutare gli operatori di iGaming a navigare nel complesso panorama, espandere la loro portata e sbloccare nuove opportunità.”

www.gioconews.it 48 06 2023 Eventi
TUTTO PRONTO PER L’ALL AMERICAN SPORTS BETTING SUMMIT IN PROGRAMMA IN CALIFORNIA
LA ALL AMERICAN SPORTS BETTING SUMMIT
92 ENGLISH PAGE
Yudi Soetjiptadi
EVENTI

Sigma Americas un mercato in crescita che si mette in vetrina

Sigma Americas, realizzato in collaborazione con Bis (Brazilian igaming summit), il vertice igaming brasiliano, sarà il primo evento in presenza incentrato sulla regione LatAm. All’evento, in calendario tra il 14 e il 18 giugno al Transamerica Expo Centre, sono attesi tra 6mila e 8mila partecipanti. La kermesse punta a mettere in collegamento operatori, affiliati, responsabili politici e key opinion leader fornendo numerose opportunità di networking. I partecipanti potranno contare su 16mila metri quadrati di spazio espositivo, panel e keynote guidati da esperti, e cene organizzate in alcuni dei migliori ristoranti di San Paolo e una festa di chiusura notturna preceduta da una serata di premiazione di gala di livello mondiale. L’evento sarà caratterizzato anche da un’asta di beneficenza il cui ricavato sarà destinato ai progetti più meritevoli tra quelli curati dalla Fondazione Sigma.

Presentando Sigma Americas gli organizzatori riportano i dati di un sondaggio realizzato da Statistica nel 2022, secondo il quale il calcio è lo sport più popolare tra gli scommettitori brasiliani, seguito da basket e, di seguito, da esport e poker, mentre le Mma (le arti marziali miste) completano la top five.

A Emily Demajo, events director di Sigma Americas, chiediamo di spiegarci meglio quali sono le peculiarità di questo mercato.

“Il mercato brasiliano dei giochi, delle scommesse sportive e delle lotterie sta registrando una crescita significativa, attirando una folta pletora di nuove attività e, di conseguenza, anche investimenti in crescita, in proporzione con il suo crescente valore di mercato: si stima che possa raggiungere i 20 miliardi entro il 2025. Con la nuova regolamentazione delle scommesse sportive, attesa da circa 1 milione di giocatori online

attivi, San Paolo sembra destinata a diventare un forte centro per l’innovazione e l’imprenditorialità nella regione.”

Quali strumenti intende offrire questa prima edizione di Sigma Americas a chi vorrà investire nel gaming in questa parte d’America?

“Si parte da un’agenda della conferenza attentamente curata, che offre ampie opportunità ai delegati di rimanere aggiornati sulle ultime tendenze, discutere nuove idee e rispolverare le proprie capacità. E poi i numerosi panel e keynote, dai quali i partecipanti possono aspettarsi di incontrare esperti del settore, funzionari governativi, autorità di regolamentazione e influencer. In generale questo evento siamo convinti che sarà un’opportunità unica anche per tutte quelle aziende locali che cercano opportunità per incontrare, e fare affari, con aziende internazionali, mentre per le aziende internazionali che già operano in Brasile sarà un’occasione per entrare in contatto con importanti fornitori e scoprire nuove opportunità di business. L’evento di quest’anno ospiterà anche il marchio di affiliazione di marketing del gruppo Sigma Ags e il suo brand verticale tecnologico emergente, Aibc, offrendo preziose opportunità di incontro, ottime basi di partenza per la creazione di nuovi affari.”

Quali altri eventi avete in cantiere in questo 2023?

“Dopo il successo delle fiere in Kenya e a Dubai, svoltesi nel primo trimestre di quest’anno, stiamo lanciando ulteriori primi eventi, in località come Manila e Cipro. A Cipro, in particolare, esploreremo uno dei mercati emergenti e in più rapida crescita dell’Asia insieme al supporto del regolatore Pagcor, collegandoci anche con la forte comunità della Csi che ha trovato casa a Limassol. Il nostro evento Cis/Balcani, a Cipro, si terrà nel nuovissimo resort integrato della città, il primo in Europa. Chiudiamo quindi l’anno con un evento sulla salute digitale, a ottobre, e il nostro tradizionale vertice della Week di Malta, a novembre.”

www.gioconews.it 49 06 2023 Eventi
IL SIGMA AMERICAS
di Daniele Duso
EVENTI
Emily Damajo

Gli esports al centro della rivoluzione tecnologica

gli operatori del gaming conoscono bene la fiera di Rimini per via della tradizionale esposizione di settore che si svolge tradizionalmente a marzo, a conoscere ancora meglio la location sulla Riviera sono le migliaia di persone, di vari settori, che ogni anno affollano i padiglioni nel mese di giugno, in occasione del famosissimo Wmf - Fiera internazionale e Festival sull’innovazione tecnologica e digitale, che quest’anno si svolge dal 15 al 17 giugno, ospitando oltre mille startup provenienti da tutto il mondo. Tra queste, centinaia presenteranno i propri progetti all’interno del World Startup Fest, l’evento internazionale di riferimento per startup, scaleup e investitori, davanti al pubblico del Wmf in cui figurano i maggiori player dell’imprenditoria innovativa nel settore tecnologico e digitale. Tra gli eventi più attesi del World Startup Fest anche la finale della Startup Competition, la più grande competizione internazionale per startup, che vedrà le sei finaliste della call sfidarsi sul Mainstage.

L’agenda del Wmf è però ricca di eventi, iniziative e incontri B2B volti ad accelerare il business matching tra startup e attori globali dell’open innovation, come investitori, aziende e business angel. Gli eventi del World Startup Fest avranno luogo all’interno di un intero padiglione della Fiera di Rimini: tra le attività rivolte al mondo dell’imprenditoria innovativa torneranno lo Startup District, l’area espositiva dedicata al mondo delle Startup e lo Startup Stage, il palco che vedrà alternarsi presentazioni e pitch di startup innovative italiane e internazionale. Inoltre, in programma sul Mainstage la finale della Startup Competition, la più grande competizione internazionale per startup. Attese durante la tre giorni più di 1.000 startup provenienti da più di 85 Paesi, che potranno cogliere l’occasione di presentare i propri progetti e servizi innovativi ad un pubblico altamente profilato di respiro internazionale. La provenienza delle startup in questa edizione è quanto mai variegata, con realtà in arrivo da Egitto, Germania, Spagna, Polonia, Uk, Giappone e Stati Uniti. Giungeranno a

IL WMF SI CONFERMA EVENTO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE PER L’ECOSISTEMA DELL’IMPRENDITORIA INNOVATIVA E GUARDA ANCHE AL GAMING APRENDO AGLI SPORT ELETTRONICI

Rimini inoltre delegazioni di startup estere provenienti da Repubblica Ceca, Albania, Lituania, Germania e Grecia, selezionate durante le tappe dell’International Roadshow, il progetto del Wmf che ha come obiettivo la costruzione di un ecosistema di imprenditorialità innovativa e sostenibile a livello globale e la generazione di un flusso di idee e progetti di stampo internazionale tra l’Italia e il mondo.

Fulcro dei pitch delle startup saranno le 12 sfide del Futuro individuate dal Wmf per la creazione di un domani condiviso, inclusivo ed ecosostenibile. Particolarmente perorate le sfide “Future of Cities and Communities”, “Future of Health”, “Future of Work”, “Future of Finance and Insurance” e “Future of Planet Earth”. Tra le altre sfide sottoposte alle Startup figurano inoltre temi quali “Learning & Education”, “Culture & Travel”, “Food & Agriculture”, “Retail & Customer Experience”, “Marketing, Media & Entertainment”, “Sport & Events”. La finale della Startup Competition, condotta da Cosmano Lombardo e Diletta Leotta è tra gli appuntamenti più attesi del World Startup Fest.

Tra gli ospiti di spicco di questa edizione, grande attesa per Sir Tim Berners- Lee, Manuel Castells e i concerti di Dardust e Dargen d’Amico, e creator come Camihawke, Pow3r e Favij.

Molto atteso però anche il momento del gaming, con un focus sul settore degli esports e sulla loro regolamentazione. Con il panel dal titolo: “Esports e gaming: quali norme per garantire la sicurezza e la trasparenza?” in programma il 15 giugno, in cui si discuterà delle sfide normative nel mondo degli esports e del gaming e le possibili soluzioni per garantire la sicurezza dei giocatori e la trasparenza delle competizioni. Si esploreranno argomenti come la protezione dei dati personali, la prevenzione del gioco d’azzardo, la riduzione della violenza nei giochi e la promozione di un ambiente di gioco sano e inclusivo. Il panel riunirà esperti del settore, accademici e rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private per offrire una prospettiva completa e multidisciplinare su questo importante tema. Con la partecipazione anche di questa testata. Per un’ulteriore conferma della rilevanza che il tema esports sta avendo all’interno del sistema-Paese. (Ac)

www.gioconews.it 50 06 2023 Eventi
WMF
SE
EVENTI
Per saperne di più sul panel esports
Il gioco è vietato ai minori di anni 18 e può causare dipendenza patologica Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica dalla pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it

The Festival Series anche a Malta è un successo

AL MAIN D’ALTERIO E BARONE VICINI AL TRIONFO.

di Cesare Antonini

Alla fine a vincere il main event The Festival Series in Malta al Portomaso Casino è stato proprio lui, Brenden Oystein, il “killer” dei nostri due giocatori, colui che partiva al comando e che aveva vissuto un momento di crisi nel final day per poi riprendersi proprio a discapito degli azzurri.

Partiamo dalla fine e andiamo a ritroso. Due le mani che, nell’heads up decisivo durato pochi colpi, hanno deciso la sfida.

L’heads up partiva così:

Brenden Oystein 10.415.000 52bb

Somodi Balazs 8.095.000 40bb

Brenden apre 450.000 con KK e dal bottone gioca Somodi con Q3s a quadri.

Flop: 5-6-8 con due quadri e Somodi check raisada 400.000 a 1,4 milioni. Brenden 3betta i Kappa a 2,4 milioni e Somodi gioca ancora.

Il 2 di cuori al turn apre anche un gurshot a Somodi ma rallenta e fa check. Brenden esce di 2 milioni e c’è il call.

Al River 3 di picche e Brenden vince la mano lasciando Somodi cortissimo con 7X.

Alla fine, nella mano immediatamente successiva, Somodi manda tutto con 8 e 7 offsuited dal bottone e Brenden gioca con K7. Il board presenta 5-3-7-9-K per la doppia decisiva che manda il norvegese in vetta al torneo che ha totalizzato 617 entries per 296mila euro in palio. Per Brenden 60.700 euro di prima moneta, il triplo dei successi mai avuti in carriera. Al The Festival Nottingham aveva chiuso primo nell’evento Plo ma il miglior cash da 9mila dollari l’ha vinto nel Norwegian Championship giocato a Dublino dove chiuse quarto. Peccato per Somodi, un giocatore che in carriera si è portato a casa 600mila dollari e passa grazie ai 40.500 euro vinti da runner up. Sarà comunque contento anche se l’heads up perso gli spostano ben 20mila euro.

Come detto, Oystein è sta-

to il killer dei nostri due azzurri. In terza piazza, due mani dopo l’uscita di Dario Barone, in bvb D’Alterio manda 1,9 milioni 12BB e Oystein chiama con AQ vs A7 tutti e due offsuited. Il board: 3-9-5-J-3 non regala il 7, l’unica carta valida per lui che se ne va con ben 27.900 euro in tasca.

Questa, invece l’eliminazione di Dario Barone che da under the gun va all in con A9 offsuited e Oystein copre i 3,2 milioni dell’azzurro co suoi 5,5 milioni e decide per il call. Subito un 10 sul flop ma con un K e un J a terra una “dama” l’avrebbe salvato per una scala che però non si concretizza. Ben 20.700 euro per Barone che in un certo momento del torneo stava dominando e poi non è riuscito a mantenersi ad alti livelli. Aveva anche raddoppiato su Balasz A10 vs A7 portandosi a 3,2 milioni di gettoni ma non è bastato a rimettersi in gioco per le prime piazze.

Torneo esemplare, comunque, specie dalla fine del Day2 quando, con D’Alterio, sembravano poter dominare un field che poi si è rivelato insidioso.

In quinta piazza, invece, è uscito Stian Nostdahl. Il suo limp da small blind ha trovato la 3bet 520.000 dal big bling da parte di Balasz Somodi. A questo punto Stian decide per una 4bet all in da 3,3 milioni con il call di Somodi. AK vs AQ, board con un Kappa che chiude i giochi anche se al turn un 10 apriva un gutshot per Nostdahl. Il 5 di quadri manda a casa Stian per 14.560 euro e spedisce Balazs a 10 milioni.

Sesto era uscito Andreas Holmsten, un altro player caduto sotto i colpi di Somodi che, in quel momento, sembrava davvero imbattibile: QQ vs K10s a cuori con le “dame” che reggono e mandano Balazs a 6,6 milioni di chips.

www.gioconews.it 52 06 2023 Poker
DOPO TALLINN, BRATISLAVA, ANCHE SULL’ISOLA A DUE “BRACCIATE” DALL’ITALIA IL FORMAT RICCHISSIMO TRA MIXED GAME E INTRATTENIMENTO HA LASCIATO IL SEGNO. SUCCESSI AZZURRI E
Barone e D’Alterio Brenden
THE FESTIVAL SERIES Il payout del main event 1 Brenden Oystein € 60.700 2 Somodi Balazs 40.500 3 D’Alterio Luigi 27.900 4 Barone Dario 20.300 5 Nostdahl Stian 14.560 6 Holmsten Andreas Erik 10.950 7 Micallef Matthew 8.350 8 Juskevicius Gytis 6.250 9 Wieten Mischa 5.150 10 Stranak Samuel 4.100 Gli altri italiani a premio: 18 Gala Domenico 2.500 19 Ibba Michael 2.500 26 Cuti Alfredo 1.750 35 Lombardo Antonino 1.500 36 Holthaus Mike 1.500 46 Cigliano Alberto 1.250 59 Blanco Cristiano 1.000 PH.
Oystein
MARIO TOOM

In settima posizione è uscito Matthew Micallef, player locale che si accontenta di 8.350 euro. C’è sempre D’Alterio a innescare l’action. Ma straccia 10 e 8 a cuori con Brenden che 3bet shova per 1,5 milioni con AQ offsuited. Micallef da small chiama con AJ e Luigi passa. Board liscio e Brenden regge col suo kicker dama. In questa guerra tra “poveri” Oystein sale a 3 milioni.

In ottava posizione avevamo perso Gytis Juskevicius

I successi azzurri nei side event

Due side di No Limit Hold’em, due successi azzurri in due heads up tinti dal nostro tricolore. Salvatore Ritrovato ha vinto il Texas Surprise, torneo da 131 entries e buy in da 115 euro. Guido Stanzione, invece, dopo aver strappato il pass per il Day2 non aveva sonno e si è piazzato al Midnight Madness II portando a casa il trofeo.

Andiamo per ordine.

Ritrovato si è portato a casa 2.230 euro dopo aver battuto Alfredo Cuti in heads up che si è però riservato 2.130 euro insieme ai primi cinque che hanno chiuso un deal finale.

A premio sono andati in sedici e l’ultimo cash è proprio di Alessandra Cuntro, altra giocatrice azzurra.

che al Day2 sembrava poter diventare assoluto protagonista del torneo e, invece, 88 vs AQ ha visto uscire un Asso al turn che lo “condanna” a passare alla cassa a riscuotere 6.250 euro.

Il primo a lasciare il tavolo finale era stato Mischa Wieten che ha sbattuto contro i “capitani” di Somodi. Da qui ha iniziato la sua ascesa: 1010 vs KJ con il board che presenta anche un 10 e manda Somodi a 4,7 milioni di chips.

che ha battuto in heads up l’amico, Gianmarco Scannapiego portandosi a casa 2.250 euro mentre il runner up conquista 1.430 euro. Otto i premi assegnati. Come detto Stanzione aveva appena passato il Day1D e alla fine si è deciso e con l’amico si è iscritto all’ultimo torneo della sera.

tournament con Angelo Vietti.

Daniele Marchesani ha sconfitto Sami Turunen in heads-up vincendo il primo premio di €4.480 nel €250 Plo Freezeout. Il torneo ha attirato 66 giocatori unici per creare un primo premio di € 14.256. Il tavolo finale di questo evento è stato trasmesso in live streaming e sarà disponibile on demand sul canale Twitch di TheFestivalOG.

Altro derby azzurro nel Midnight Madness II con Guido Stanzione

Dopo essersi qualificato online e aver “freerollato” la trasferta, adesso Stanzione ha già fatto più con un ottimo Roi in questo Side event del ricco programma del The Festival Series in Malta.

A premio anche Karev Tralla in quarta piazza appena fuori dal podio. Oltre alla doppietta Stanzione-Ritrovato, sono arrivate altre due vittorie azzurre grazie ai successi di Daniele Marchesani al Pot Limit Omaha freezeout e al Black Jack

Successo italiano anche nell’evento Blackjack da 125 euro che, come annota The Festival blog, ha prodotto tantissimo divertimento con 25 entries per un montepremi di 2.640 euro. Angelo Vietti si è rivelato il miglior giocatore di blackjack della giornata conquistando l’evento per 1.100 euro. Anche Theodoros Konstantindis, Annika Haaviste e Orlando Genders sono andati a premio in questo evento.

www.gioconews.it 53 06 2023 Poker THE FESTIVAL SERIES, ANCHE A MALTA È UN SUCCESSO
1 Ritrovato Salvatore € 2.230 2 Cuti Alfredo 2.130 3 Yaegashi Kei Daniel 2.130 4 White Leonard 2.130 5 Gercev Vadim 2.130 6 Korhonen Niko Johannes 550 7 Hynynen Marko 410 8 Muller Kai 320 9 Charlez Ingela Elvira 250 10 Kero Ismo Antero 250 11 Iversen Ja Erick Larsen 250 12 O’Dwyer Shane Thomas 250 13 Griffith Stuart 200 14 Baranovskiy Aleksiy 200 15 Sanden Andreas 200 16 Cuntro Alessandra 200 TEXAS SURPRISE 1 Stanzione Guido € 2.250 2 Scannapiego Gianmarco 1.430 3 Fosse Hege Therese 910 4 Tralla Karev 680 5 Sôrm Andre 530 6 Postema Rena 400 7 Konstantinids Theodoros 300 8 Kornijenko Alexandre 250 MIDNIGHT MADNESS II 1 Daniele Marchesani € 4.480 2 Sami Turunen 3.160 3 Sean O’Donnell 2.260 4 James Hopkins 1.786 5 Sander Mets 1.140 6 Philippe Laval 830 7 Joseph Wilkinson 600 POT LIMIT OMAHA FREEZEOUT 1 Angelo Vietti € 1.100 2 Theodoros Konstantindis 790 3 Annika Haaviste 500 4 Orlando Genders 250
BLACKJACK
Daniele Marchesani PH. MARIO TOOM

Non è record, ok, visto che lo scorso anno le entries totali sono state 3.762. Ma il Prize pool da 1.639.736 euro generato da ben 3.650 entries è un risultato importantissimo per PkLive360 e Euro Rounders al Casino di Sanremo dove a fare gli onori di casa c’è TexApoker. Sì perché il proliferare di tornei e date di poker dal vivo è importante e significa che il brand dell’Italian Poker Open non solo tiene botta ma sfonda sempre. Il periodo, del resto, è sempre il migliore con il grande traino dell’Ept di Monte Carlo, che lascia gravitare i players tra Italia e Principato in una zona di pochi chilometri, tra due casino, dove giocare schedule invitanti e mettere le mani su montepremi importanti. Ma per i commenti ci sarà spazio per quelli del Ceo PkLive360, Andrea Rocci.

LA CONSACRAZIONE DI ZLATIN PENEV

Titoli di coda per l’Ipo Sanremo 2023 che dopo un final table entusiasmante ha un nuovo vincitore. A portare a casa l’ambito trofeo è stato il player di origine bulgara ma italiano, il Grinder Zlatin Penev che incassa la prima moneta di 280.000 euro. Il fortissimo oriundo è anche amico di Andrea Radicchi, winner di un altro Ipo a San Marino e da tempo si percepiva il suo grande valore. Per lui, che ha dominato in lungo e in largo il tavolo finale, è una vera e propria consacrazione. È stato lui il vero mattatore dell’action finale insieme ad Andreas Frohli, protagonista anche lui di questa bella battaglia, culminata con un heads up breve ma intenso.

Tornando alla cronaca, a uscire in nona posizione, prima del tavolo televisivo ufficiale, è stato Armand

Ipo, a Sanremo è sempre da record

L’ITALIAN POKER OPEN PIAZZA ANCORA UN RISULTATO PAZZESCO CON UN MAIN EVENT DA 3.650 ENTRIES E

OLTRE 1,6 MILIONI IN PALIO. AL CASINO DI SANREMO NEL MESE DI MAGGIO PKLIVE360 NON SBAGLIA MAI.

Matti rimasto cortissimo con soltanto tre big blinds. In questo frangente è stato proprio un Penev scatenato a raggiungere la vetta del chip count con oltre 40 milioni di chips.

Raggiungono insieme a lui il final table televisivo Peter Bumba, Domenico Cancro, Andrea Frohli, Michele Rinaldi, Pascal Dabrion, Gaetano Montagno e Vincenzo Ruggiero; quest’ultimo è il primo a venire eliminato per mano di Andreas Frohli che lega colore al turn.

A uscire in settima posizione è invece Domenico Cancro nel più classico dei cooler: JJ contro AK di Frohli. I due finiscono ai resti preflop e un board che recita 8 K 8 4 2 lo condanna ad alzarsi dalla sedia.

Pascal Dobrion è invece il sesto classificato con Michele Rinaldi che esce in quinta piazza dopo aver messo dentro tutte le chips prima del flop con A6. Il suo mattatore è proprio Penev che chiama con QQ settando al flop.

Il quarto classificato dell’Ipo Sanremo è invece Peter Bumba che anche lui va all in prima del flop con QJ, trovando il call di Frohli: quest’ultimo mostra A10 e trova un altro asso al flop. Sul gradino più basso del podio abbiamo invece Gaetano Montagnano che vince un premio di 110.000 euro.

Il duello finale, dunque, è tra Penev e Frohli: nella mano decisiva il primo dei due, con uno stack di 115 milioni, completa con 9 fiori 6 cuori con Frohly che con 24 milioni checka da big blind spillando Q8 suite a

www.gioconews.it 54 06 2023
Zlatin Penev Gaetano Montagno
Poker
Il payout del final table 1 Zlatin Penev € 280.000 2 Andreas Frohli 170.000 3 Gaetano Montagno 110.000 4 Peter Bumba 80.000 5 Michele Rinaldi 60.000 6 Pascal Dabrion 42.000 7 Domenico Cancro 28.000 8 Vincenzo Ruggiero 20.000
di Cesare Antonini

quadri. Al flop escono 8-3-7 con due fiori e Zlatin cbetta 1.8 milioni con l’avversario che rilancia a 5 milioni trovando il call del futuro winner.

Il turn è un 10 quadri: Frohli checka, Penev punta 4,5 milioni con l’avversario che decide di mandare i resti. Il call di Zlatin, che ha legato una scala è immediato e un 4 fiori al river non cambia assolutamente la situazione. Penev vince il trofeo e si porta a casa una vincita di 280.000 milioni di euro con Frohli che si deve “accontentare” di un premio di consolazione di 170.000 euro.

UN ALTRO IPO MASTER SUPER, VINCE IVANOU

Tre giorni intensi di battaglia ai tavoli per decretare il vincitore dell’Ipo Master, che risponde al nome di Aliaksei Ivanou. Vincitore sulla carta a dirla tutta, visto che i due finalisti hanno optato per un deal alla pari avendo lo stesso stack e si sono affidati a un colpo secco per decretare il vincitore.

Lo show down finale ha premiato Aliaksei a scapito del runner-up Davor Bojovic, anche se entrambi hanno incassato la bellezza di 71.500 euro a fronte di un payout che prevedeva 90mila al primo e 53mila al secondo.

Alla chiusura della late registration il count delle entries faceva segnare 491 unità, nuovo record per l’Ipo Master che scalza quello fatto registrare nell’edizione precedente vinto da un certo Biccio Ascari.

Il francese Rachid ElYaccoubi, ottimo player con centinaia di migliaia di euro vinti in carriera compreso un Ips Rozvadov da 100mila euro, partiva coi favori del pronostico avendo chiuso da chip leader incontrastato il Day2, ma la sorte non è stata benevola fino in fondo e la sua corsa si è arrestata in nona posizione, prima della composizione del tavolo finale a 8.

Al tavolo finale è Abdel Douair ad uscire per primo incassando un premio di 9mila euro. Subito dopo è il turno di Erich Weingartner (12mila euro per lui), al settimo posto.

Il torneo prosegue in modalità 6 handed per circa due ore, finché non arriva il turno di Davide Suriano, omonimo del braccialetto Wsop, out in sesta piazza per 16mila euro.

Al quinto posto, per 22mila euro, troviamo un altro francese, Adel Naoun, seguito dal romano Antonio Rutigliano, vero one man show al final table con la sua verve (29mila euro di premio per lui).

Dulcis in fundo, sul gradino più basso del podio spunta un italiano acquisito nonostante le origini cinesi, Xia Lin porta a casa 37mila

euro dopo un ottimo torneo.

Nulla da fare invece per Andrea Shehadeh, eliminato in dodicesima posizione nonostante una gran rimonta che per alcuni tratti l’ha visto nelle posizioni più alte del chipcount.

ROCCI (CEO PKLIVE360): «CRITICITÀ SUPERATE, I NUMERI LO CONFERMANO SPECIE IN ALCUNI TORNEI”

“È stato un torneo bellissimo. Dopo i numeri dello scorso anno Ipo a Sanremo presentava sicuramente qualche criticità da parte nostra, del casinò e indubbiamente dei players. A livello di iscrizioni in alcuni tornei abbiamo superato quelle dello scorso anno, mentre nel main siamo arrivati quasi allo stesso numero. Di conseguenza il risultato è senza dubbio molto importante ma è anche fondamentale sottolineare come si è svolto questo torneo, visto che non ci sono state particolari criticità.”

A commentare e spiegare le ragioni di questa grande crescita è Andrea Rocci Ceo di PkLive360.

Se da un lato main event non ha superato i numeri della precedente edizione, pur avendo mantenuto una grande affluenza, ci sono stati altri side con iscrizioni da record. A proposito Rocci spiega: “Ormai in ogni tappa di Ipo riusciamo a battere un record e questa volta è stato il turno del Master che lo scorso anno aveva registrato 478 presenze mentre in questa edizione sono state 491.”

Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, invece, il Ceo di PkLive360 spiega che prosegue l’organizzazione di un’importante tappa in Liechtenstein: “Questo evento sarà dopo l’estate - prosegue - e ci terrei a sottolineare come la location di questo piccolo stato stia salendo in maniera esponenziale come numero di tornei, giocatori e come qualità di servizio e staff.”

È tempo di saluti e ringraziamenti: “A livello imprenditoriale posso darmi come unico merito quello di aver scelto Euro Rounders come partner nella produzione di questi eventi. I ringraziamenti sono per loro e anche per la sala del Casino Sanremo. In prospettiva futura quelli che sono i progetti importanti in via di chiusura sono ormai estesi in tutta Europa e presto li riveleremo!”.

www.gioconews.it 55 06 2023
IPO, A SANREMO È SEMPRE DA RECORD
Aliaksei Ivanou
1 Aliaksei Ivanou € 71.500* 2 Davor Bojovic 71.500* 3 Xia Lin 37.000 4 Antonio Rutigliano 29.000 5 Adel Naoun 22.000 6 Davide Suriano 16.000 7 Erich Weingartner 12.000 8 Abdel Douair 9.000 9 Rachid ElYaccoubi 6.886 * deal
Poker IL PAYOUT DELL’IPO MASTER SUPER

Doppio Watson da favola all’Ept di Monte Carlo

Il player canadese nel club dei vincenti dell’European Poker Tour con due premi in carriera trionfa nel super main event del Principato. Grieco che sogno, due picche sono azzurre.

Mike Watson è il protagonista del tavolo finale del main event dell’Ept Monte Carlo 2023. Il top player canadese è infatti diventato il terzo giocatore ad aver vinto in carriera due titoli dello European Poker Tour insieme a Victoria Coren-Mitchell e Mikalai Pobal portando a casa una prima moneta del valore di 890.000 euro. Un’impresa davvero rara negli ultimi venti anni.

All’inizio del tavolo finale six handed a guidare il chip count era Leo Worthington-Leese con all’attivo 8.270.000, tallonato proprio dal top player canadese che si presentava con 8.135.000 gettoni.

Non c’è dubbio che Watson partisse da favorito visti anche i quasi 19 milioni di dollari in premi live e il titolo Pca 2016 al suo attivo.

Nonostante fosse in seconda posizione, leggermente distaccato dal chip leader, Watson ha superato in heads up il tedesco Leonard Maue che grazie a questo risultato ha portato a casa un premio di 556.000 euro, mentre sul gradino più basso del podio si è piazzato l’inglese Worthington-Leese (397.450 euro).

Flop: 3-6-3 rainbow e Nicola manda tutto per 340.000 chips dove era risceso nelle mani precedenti. Call dell’avversario che gira AKs a quadri mentre l’azzurro ha 6 e 7 offsuited per la doppia coppia centrata sul board. Il turn è un 5 di quadri che apre il flush draw. Al river un 9 di quadri che chiude il progetto. Nicola, però, chiede “ho vinto?”. Forse non accorgendosi del colore di quadri chiuso. Poi la doccia gelata e l’uscita dal torneo in 14esima piazza per 52.750 euro. L’anno scorso finì 17esimo. Che performance!

LE DUE PICCHE TRICOLORE

Gli unici due azzurri a vincere un titolo sono stati Federico Palo e Stefano Pizzuti. Ecco come sono andati i due eventi.

Event 09 €550 Fps Cup – Federico Palo ha piazzato un primo posto alla France Poker Series Cup, torneo che ha totalizzato 1.373 entries con un buy in da 550 euro che ha generato 659mila euro di montepremi.

Alla fine Palo ha vinto il trofeo chiudendo un accordo alla pari col francese Nicolas Tygat: i due si sono portati a casa 86.635 euro a testa mentre il norvegese David Vinayagamoorthy è uscito terzo fermandosi a 47.550 euro, poco più della metà del deal quando la seconda moneta era da 66.570 euro.

Vip in quinta piazza con Leo Margets che si porta a casa 28.140 euro.

Sono stati 28 gli azzurri a premio.

Per l’Italia, purtroppo, al Day5 purtroppo è finito subito il sogno di Nicola Grieco, il miglior dei nostri nel main.

Per Nicola un avvio complesso con due tentativi di risalire e due Kappa che lo hanno tenuto a galla per un po’. Poi il colpo decisivo. Il suo killer è Ori Hasson che apre 80.000 fa hijack e Grieco difende il big blind e chiama.

Event 41, €1.650 Nlh Mystery Bounty – Ottimo premio davvero per Stefano Pizzuti che si aggiudica 88.050 euro su un montepremi da 512mila dollari battendo un field di 494 entries. Evento ricchissimo, quindi, che ha visto finire secondo Jonathan Khalifa per 55.200 euro mentre l’Italia ha piazzato altri tre players nella top ten: Marcello Miniucchi (30.270 euro), Alessandro Pichierri (10.600 euro) e Luca Marchetti (7.360 euro). A premio anche Antonino Calabrò, Simone Demasi e Marco Regonaschi.

www.gioconews.it 56 06 2023 Poker
1 Mike Watson Canada € 890.000 2 Leonard Maue Germany 556.600 3 Leo Worthington-Leese United Kingdom 397.450 4 Joachim Haraldstad Norway 305.750 5 Samy Boujmala France 235.150 6 Arnaud Enselme France 180.900 IL PAYOUT
Nicola Grieco Mike Watson Federico Palo Stefano Pizzuti
EPT MONTECARLO PH.
DANNY MAXWELL
PH. DANNY MAXWELL PH. ELOY CABACAS
PH. ELOY CABACAS
PH. ELOY CABACAS

fu. Doyle Brunson si è alzato dal tavolo, ha toccato la tesa del cappello con un dito – senza dire una parola – e ha portato le sue chips all’ultima cassa. Questa volta invece di un mattone di dollari in cambio ha ricevuto un biglietto, e sul biglietto c’era scritto “Grazie”. Se negli istanti prima di morire ripassa davvero davanti agli occhi tutta la vita sarà certo un film breve, sconnesso, un volo furibondo sui momenti che si elevano come vette di montagne al sole sopra il lenzuolo di nuvole dei tempi dimenticati. Cesare Pavese scrisse che “non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi” e io cosa darei per sapere che attimi abbia salvato Doyle Brunson. Sarebbe ingenuo pensare che in tutti ci sia un tavolo da poker, delle carte e dei soldi - è molto più probabile che abbia prima ricordato un abbraccio, il corpo nudo di una donna amata, un posto davanti al mare, il piccolo gesto inatteso di un figlio, cose così, quelle immagini che porteremo anche noi se abbiamo avuto la fortuna di averle: quelle che con fatica costruiamo convinti di poterle davvero costruire, e che invece accadono improvvise e si registrano clandestinamente nella parte più indistruttibile della nostra memoria. Quelle certo no, sono solo sue. Ma Doyle ha visto e vissuto settant’anni di partite e quei ricordi sono storia. Perché adesso noi guardiamo la foto leggendaria dell’Heads-Up contro Stu Ungar al Main Wsop del 1980, e quella, di quindici minuti successiva, in cui Doyle sorride, mani in tasca, di fianco a Stu che lo ha battuto, di fronte a una piramide di dollari e alla benedizione di Jack Binion. E quella foto è solo un frammento, forse un inganno. Sorrideva davvero, era dav-

a cura di Marco Trucco

vero felice per quel ragazzino, o stava fingendo? In quale cassetto della sua mente ha registrato quella giornata, tra le glorie o tra i fallimenti?

E delle milioni di mani giocate nella Bobby’s Room, quale ha portato con sé per sempre?

A che ora, minuto e secondo è stata giocata, a quale variante, e contro quale avversario? È stata una mano vinta o persa?

Certo, a questa e altre domande simili Doyle Brunson ha risposto in interviste e biografie. Ma può aver detto la verità, o forse no – stiamo parlando di un giocatore, può darsi che non gli convenisse rivelarla– o che la memoria fosse troppo cara o dolorosa per condividerla. E invece eccola lì, nel suo furibondo flashback, quella mano che appare. Che poi, io mi immagino, magari non fu niente di speciale, un momento che nessun altro ha notato in cui, nel frinire delle chips, Doyle si è guardato attorno, magari ha sorriso ad un bicchiere nell’angolo e un piatto di avanzi di un burger, belli come una natura morta di Cézanne, e la sedia, la sedia l’ha sentita come un trono, e il panno del tavolo un vello solenne sotto le dita, ruvido leggermente e caldo come il suo polpastrello e ha pensato: “ecco, io sono”.

D’altra parte, però, accedere alle sue memorie di poker sarebbe anche un furto. Potrebbe dirmi: per sapere cosa si prova a vincere e perdere milioni di dollari in una notte basta farlo, troppo comodo sperimentarlo gratis. Chi non ha il coraggio di giocare davvero, in prima persona, merita di averne cognizione?

E ancora, potrebbe dirmi: se proprio “non sai cosa daresti” per sentirlo, siediti a un tavolo con tutti i soldi che hai. E avrebbe

ragione: a differenza che nello sport, nel cinema o nella scienza, nel poker l’esperienza di vivere le stesse emozioni di una leggenda è aperta a tutti. Non ci sono scuse.

E quindi. È guardando Doyle che si capiva quanta forza ci volesse per giocare. Come un pugile, salendo sul ring, sa a quanto dolore andrà incontro e lo accetta, Doyle sedeva al tavolo con una capacità sovrumana di incassare, di aspettare, di rialzarsi. Una scorza che decenni di ferite non hanno scalfito.

Prima dell’effetto Moneymaker sul poker c’è stato l’effetto Doyle. E ancora adesso gli effetti si sommano. L’effetto Doyle è la pubblicazione di “Super/ System” e “Super/System2” i primi manuali pubblicati per diffondere le basi logiche e statistiche dell’hold’em. La rivelazione vertiginosa che il gioco può avere un’aspettativa positiva e diventare una professione. Da questo è nata la curva dei regs, e le scuole di Fedor Holz o Matt Berkey non sono altro che l’evoluzione teorica del libro di Brunson. Senza questa base di player l’effetto Moneymaker sarebbe stato effimero. Il giocatore a caso che sbanca le Wsop, la speranza che se ha vinto lui possono vincere tutti partendo da un satellite online sarebbe stata una storia breve senza la prospettiva di poter imparare e ripetere. È questa la differenza tra “Super/System” di Brunson e “Beat the dealer” di Thorpe. Il primo, un sentiero verso una vetta faticosa, il secondo, uno specchietto per le allodole per battere il blackjack, roba buona per un film e poi dimenticata. Senza Doyle e la sua scuola (e Chip Reese, e Bobby Baldwin) oggi il poker non esisterebbe. Ed è per questo che, nonostante siano quasi dieci anni che il gioco online è stato azzerato negli Usa ed esploso nel resto del mondo, il cuore del poker è rimasto a Vegas. Nonostante tutti gli sforzi in Europa, tutto ciò che succede qui è irrilevante. Le leggende non si creano coi budget di marketing.

E quindi no, mi correggo, mi piacerebbe ma va bene così, la possibilità di spiargli i ricordi è giusto che non ce l’abbiamo. Ma che vita, dev’essere stata.

www.gioconews.it 58 06 2023 A CARTE SCOPERTE
EI
Marco Trucco | Nato a Torino nel 1974, è uno dei pionieri del poker online. Dal 2010 a oggi ha guidato le operazioni online di diversi gruppi, tra cui Everest Poker, Eurobet, PokerStars e GGPoker. L’AUTORE
1933-2023

Il fascino discreto della cinepresa

Ametà tra immaginario e realtà. Il cinema rappresenta l’ipotetica linea di congiunzione tra i due poli e questo vale anche per quelle località, per quelle nazioni che sono universalmente conosciute per una qualche caratteristica. Non c’è dunque bisogno di dire che quando si pensa ai casinò, la mente vola automaticamente in Nevada e più precisamente a Las Vegas. Anche grazie ai tanti film che nel corso della storia della settima arte vi sono stati realizzati. Di tutto questo, ma anche di molto altro, parliamo con la sociologa Marta Soligo, bergamasca di nascita ma da anni residente a Las Vegas, dove si occupa di ricerche nel settore del turismo all’Unlv ((University of Nevada, Las Vegas).

Il gioco d’azzardo è sempre stata una fonte di ispirazione per l’arte, dalla pittura alla scrittura, per poi proseguire con il cinema. Si può parlare di cineturismo legato al gioco?

“Io dico sempre che il cinema è uno dei modi migliori e più efficaci per promuovere una destinazione. Basti pensare a quante persone vedono un film e a quanto il cinema dura nel tempo. Posso guardare adesso un film di James Bond girato trent’anni fa, vedere un casinò in una location

meravigliosa e dire ‘wow, ci voglio andare’, comunque è una pubblicità incredibile e quello che gli esperti poi dichiarano è che è anche pubblicità gratis il fatto che una produzione venga nella tua location.

I casinò hanno creato una fantasia, di una location meravigliosa e di un’atmosfera di classe e uniche. Quello che è interessante poi è che i film non solo promuovono il casinò ma mi piace parlare di sistemi quando si parla di turismo. Il casinò può diventare parte del sistema perché il turista di solito non gioca e basta, ma esce, va al ristorante, al bar accanto, al supermercato vicino, al negozio di fronte.”

Quando si pensa a Las Vegas si pensa alla capitale mondiale dei casinò, a una città che ha fatto appunto dei casinò e del gioco nello specifico la sua prima e unica attrattiva turistica. È davvero così?

“Con questa domanda sfondi una porta aperta! Da anni io e i miei colleghi del Dipartimento di sociologia dell’Università, soprattutto chi si occupa di sociologia urbana parla di Las Vegas come di una città a tutti gli effetti. È una città che da sempre, come sappiamo, è considerata un grande parco a tema, non autentica, falsa, fake, questo fa pensare che quando la gente pensa a Las Vegas pensa solo alla Strip, a quella veramente piccola parte della città, piena di casinò, luci attrazioni a tema, Venezia, Roma, Parigi.

Nessuno nega che il gioco d’azzardo sia veramente importante, sia uno dei cuori pulsanti di Las Vegas, però sto lavorando su un intero progetto, nel mio nuovo ruo-

www.gioconews.it 60 06 2023
Marta Soligo
Casinò
di Anna Maria Rengo
È DIVENTATA UNA DESTINAZIONE ANCHE PER GLI AMANTI DELLO SPORT E DEGLI EVENTI CULTURALI PH. MATTHEW BRODEUR, UNSPLASH
LA SOCIOLOGA MARTA SOLIGO ESAMINA IL LEGAME TRA CINEMA E TURISMO, APPLICATO AL CASO DI LAS VEGAS, CITTÀ CHE “VIVE” DI CASINÒ MA CHE NEL CORSO DEI
DECENNI

lo all’Università, incentato totalmente sulla diversificazione dell’offerta turistica a Las Vegas. Per esempio Las Vegas è diventata una delle capitali americane, per non dire mondiali, del turismo sportivo. Già prima c’erano le scommesse sportive, ora ospitiamo la Formula 1, il Super Bowl, abbiamo delle squadre ma non solo, Las Vegas attrae turismo anche per fare sport: camminate, bicicletta, percorsi nel deserto, arrampicate, attrazioni naturali incredibili. Las Vegas non è solo la Strip ma c’è pure il distretto delle arti che si sta sviluppando con gallerie, teatri, musei, musical. L’offerta culturale di Las Vegas sta cambiando, al di là del gioco.”

Nel corso del tempo com’è cambiata la percezione dei casinò come meta turistica e come si colloca oggi il gioco nell’ambito di un’esperienza turistica?

“Il gioco d’azzardo c’è da sempre e i nelle storie dei viaggiatori troviamo sempre delle componenti di gioco. Ma parliamo degli ultimi duecento anni: i casinò all’inizio sono una destinazione d’élite per l’alta borghesia, per l’aristocrazia, nei racconti di viaggio si parla di gioco nelle località balneari dove appunto l’alta borghesia andava a curarsi. È interessante vedere come spesso dicevano di andare a curarsi per le acque terapeutiche ma poi la vera terapia era più psicologica che altro, poiché c’era molto svago, divertimento, caffè, gioco, teatro. C’erano turisti che stavano in vacanza per sei mesi, un anno. Passiamo dunque da questa visione del casinò come destinazione turistica d’élite al post boom economico, dove esso diventa una destinazione di massa, come appunto Las Vegas. La sociologia del tempo libero è troppo orientata ai paesi occidentali, pensiamo anche al ruolo del gioco in quelli asiatici, come ci fanno vedere i film ambientati lì. Si può dunque parlare di un cambiamento da turismo d’élite a turismo di massa e bisogna auspicare una visione sempre più globale. Se bisogna creare delle attrazioni per creare sviluppo territoriale, è importante capire anche le implicazioni per paesi che non sono occidentali.”

Macao, Las Vegas, Atlantic City sono dei punti di riferimento a livello mondiale per il settore dei casinò e attraggono tanti turisti proprio per la loro presenza. Venendo in Italia, dove ci sono solo quattro casinò, quanto contano o possono contare nell’offerta turistica di un territorio?

“Io vedo il Casinò di Venezia, come ho già trattato in una conferenza che si è tenuta a Oslo, non come una destinazione per il gioco d’azzardo, ma anche per il turismo culturale che può attirare turisti, che non sono minimamente interessati al gioco, per altre motivazioni. Per esempio il Casinò ospita il museo Wagner poiché il compositore è morto in quell’edificio, Ca’ Vendramin Calergi. Quindi l’idea è ancora una volta la diversificazione anche dell’attrazione stessa. Il casinò può diventare, al di là del turismo del gioco, un’attrazione per qualche altro motivo. Altro esempio, quando sono andata al Casinò di Sanremo c’erano dei cartonati che richiamavano il Festival, se c’è una mostra su di esso, anche chi non è interessato al gioco il Casinò lo visita. I casinò diventano quasi musei della comunità locale perché sono testimoni della storia,

hanno racconti interesssanti al di là del gioco e i loro siti menzionano spessissimo il territorio.”

Tu vivi e lavori a Las Vegas: la presenza di così tanti casinò come incide nella vita dei residenti, sia negli aspetti positivi (ricca offerta di eventi culturali, sportivi, ecc.) che in quelli negativi (criminalità, gioco patologico, ecc.)?

“I residenti spesso si lamentano del fatto che Las Vegas sia percepita all’esterno come città inautentica. Questo è in larga parte dovuto ai film, basti pensare a ‘Una notte da leoni’ che ha rinfrescato il marketing territoriale di Las Vegas, o anche ai video musicali che mostrano gente che beve, che diventa pazza al gioco. Anche negli Stati Uniti c’è un po’ di stereotipo. Dell’offerta culturale e sportiva di Las Vegas ho parlato prima, quanto invece agli aspetti negativi, non dimentichiamo che il Nevada è uno stato particolare. Qui ci sono davvero casinò ovunque, ci sono slot ovunque e quindi l’esperienza del giocatore patologico è particolarmente dura perché ovunque vada si trova circondato da giochi, continua a ricevere mail e lettere che propongono bonus e offerte. Ciò detto, a Las Vegas si vive una vita normalissima e conosco un sacco di gente che non gioca e che non va sulla Strip. Certo, non si può negare che il gioco abbia un impatto fondamentale in Nevada e che quindi, quando parliamo di effetti diretti o indotti del gioco sul turismo, se Las Vegas esiste è grazie ai soldi del gioco e ciascuno è ‘impattato’ da esso.”

In Italia il “gioco” è tema marginale della ricerca universitaria. Com’è la situazione a Las Vegas?

“A Las Vegas abbiamo l’International Gaming Institute che è uno tra i più importanti centri sul gioco d’azzardo al mondo di cui sono stata dottoranda per cinque anni. L’Igi ha un approccio inter e multidisciplinare, si fa un po’ di tutto legato al gioco e ci sono diversi professori che studiano il gioco d’azzardo e che hanno connessioni in tutto il mondo, sono molto legati al Giappone, la nuova direttrice Brett Abarbanel si occupa di esports e del loro rapporto con il gioco d’azzardo. L’approccio dunque non è solo multidisciplinare ma anche internazionale. Abbiamo anche collaborazioni con la University of Nevada, Reno. Quindi sì, c’è molta attenzione e di sicuro sento parlare molto di più di ricerca sul gioco d’azzardo qui a Las Vegas che in Italia, anche se pure da voi si iniziano a vedere delle cose molto interessanti soprattutto per quanto riguarda il gioco patologico.”

Marta Soligo è director of tourism research presso l’Ufficio allo Sviluppo economico della University of Nevada, Las Vegas (Unlv) ed è docente di Sociology of Leisure presso il Dipartimento di Sociologia (Unlv). Ha pubblicato articoli in diverse riviste accademiche e presentato le proprie ricerche a conferenze di numerose organizzazioni internazionali e professionali, come Unwto (Organizzazione mondiale del turismo) e Asa (American sociological association).

www.gioconews.it 61 06 2023 IL FASCINO DISCRETO DELLA CINEPRESA
Casinò
Scopri le attività svolte dall’International Gaming Institute
LEI CHI È?!? LAS VEGAS

edico questo numero della rubrica ad un tema a cui non credo di aver fatto accenno scrivendo del mondo del gioco d’azzardo. Mi riferisco allo stile, quindi a tutto ciò che riguarda gli ambienti in cui l’attività ludica si svolge. Una rapida ricerca sul web mi aiuta a individuare la data di apertura del primo casinò al mondo che è stato il Ridotto di San Moisé a Venezia aperto nel lontano 1638 per trasferirsi negli anni ’50 nella sede del centro storico a Ca’ Vendramin, splendido palazzo che si affaccia sulla principale via d’acqua di Venezia, il Canal Grande.

È facile immaginare quale stile governasse al tempo gli ambienti in cui si praticava il gioco, lo stesso che ha caratterizzato e caratterizza tuttora i casinò di Baden Baden e di Monte Carlo che più mi hanno impressionato quando li ho visitati. Lusso e sfarzo in ogni dettaglio, dai soffitti affrescati, ai ricchi tendaggi, alle tappezzerie in seta per passare ai pavimenti in legno intarsiato. Anche le attrezzature di gioco erano in linea con lo stile generale delle sale che erano animate da eleganti giocatori rigorosamente in smoking accompagnati da signore che indossavano abiti lunghi e costosissime stole di pelliccia. Una prima rivoluzione dello stile è databile all’anno 1946 quando aprì il primo casinò a Las Vegas, il Flamingo Hilton, che per dimensioni si distinse fin da subito rispetto

In termini di stile sopravvive il classico che è sempre più affiancato se non spodestato dalla nuova tendenza “minimal”, che piace perché esalta gli spazi e crea un’atmosfera rilassante. I casinò sposano sempre più anche il design che entra di prepotenza a caratterizzare, oltre agli ambienti, anche le attrezzature di gioco.

alla realtà europea, ma anche per un look decisamente più moderno e funzionale dovendo ospitare oltre ai tavoli da gioco anche le mitiche slot machine.

Un dettaglio che mi ha sempre incuriosito è il fatto che la tendenza nei casinò di oltreoceano, all’interno delle aree di gioco, è sempre stata quella di puntare sull’illuminazione artificiale di tutti gli ambienti con il preciso intento, nel corso della giornata, di eludere il passare del tempo e quindi regalare al giocatore una parentesi di divertimento infinita e indipendente dai normali ritmi di vita.

Una filosofia costruttiva poi mutuata, seppure non “in toto”, anche dalla maggior parte delle case da gioco europee. In termini di stile sopravvive il classico che è sempre più affiancato se non spodestato dalla nuova tendenza “minimal”, che piace perché esalta gli spazi e crea un’atmosfera rilassante. I casinò sposano sempre più anche il design che entra di prepotenza a caratterizzare, oltre agli ambienti, anche le attrezzature di gioco, quindi tavoli da gioco, sedie, sgabelli e tutti gli arredi delle zone comuni, bar, risto-

ranti, sale fumatori e zone relax. Le slot machine diventano loro stesse oggetti di arredo avveniristico, grazie ai maxi schermi di cui sono dotate per regalare straordinarie esperienze digitali anche audio. Il percorso che ho raccontato con riferimento allo stile nel mondo dell’azzardo è stato abbastanza lento, come accaduto anche per altri innumerevoli aspetti. A mio parere e sostanzialmente per due ragioni: la prima è rappresentata dal fatto che il nostro mondo è decisamente conservatore, quindi molto cauto e attento nel recepire l’innovazione di cui teme gli eventuali effetti indesiderati; la seconda è rappresentata dal fatto che il cambiamento di norma comporta la necessità di affrontare investimenti importanti in termini economici. In un mercato, come quello europeo, che non è certamente in una fase di espansione, è pertanto più che comprensibile che i gestori dello specifico business mantengano un profilo più orientato a garantire la continuità della gestione a dispetto di ristrutturazioni e di coraggiose azioni di marketing e commerciali che puntino all’innovazione. Pare opportuno ricordare che in Italia alcune case da gioco hanno purtroppo dovuto affrontare momenti molto difficili dal punto di vista economico, una ha chiuso i battenti per un lungo periodo, un’altra si è dovuta confrontare con pesanti procedure fallimentari. Per fortuna in entrambi i casi i momenti più difficili sono ormai alle spalle e l’operatività è tornata ai livelli normali del passato. Resta il fatto che il comparto nazionale, come ho avuto modo di scrivere più volte, soffre di una cronica assenza di innovazione. Non è tutta responsabilità dei gestori, anzi, il modello di business del gioco implementato dal nostro Stato non è ideale, anche se funziona, ma a mio parere potrebbe funzionare meglio se tenesse maggiormente in considerazione il potenziale che i casinò, ancora oggi, possono esprimere.

www.gioconews.it 62 06 2023 PANNO NERO
D
Stile ed emozioni al casinò
a cura di Marco Fiore
PH. PAVEL DANILYUK, PEXELS

THE BIG DEAL DELUXE

›› GRAFICA

Abbiamo a che fare con una slot a tema televisivo che promette quindi di intrattenere il giocatore in attesa che arrivino le vincite. Lo sfondo rappresenta un’area salotto in stile Las Vegas, mentre i rulli occupano lo spazio di un palcoscenico. La grafica di The Big Deal, oltre ad essere resa superbamente, è anche molto intuitiva, permettendo ai giocatori di vivere la loro esperienza di gioco senza alcuna difficoltà, in maniera semplice e immediata. Frutto di una progettazione anche grafica - e non solo logica –decisamente accurata.

›› SOUND

Se la grafica permette al giocatore di immergersi completamente in queste esperienza insolita, il merito è anche della parte audio, che insieme alle componenti visive permette il trasporto completo in questa dimensione televisiva. La colonna sonora è in grado di far divertire il giocatore mentre continua a tentare la fortuna. Gli effetti sono a dir poco entusiasmanti e riescono a stuzzicare il pubblico in tutte le fasi del gioco, ma senza disturbare. Tenendo però sempre alta l’attenzione e l’adrenalina: proprio come avviene nei programmi televisivi in cui sono in palio dei premi.

›› GIOCABILITÀ

Abbiamo a che fare con una slot 5×3 ad altissima volatilità con 25 linee di pagamento regolabili. Ogni volta che si carica “The Big Deal”, il giocatore interagirà con diversi personaggi e simboli: come l’ingresso di un casinò, una bella signora, un gentiluomo e un’auto rossa. Ognuno dei

Las Vegas entra in casa con la nuova slot Habanero

LA SCHEDA

NOME_ The Big Deal Deluxe

PRODUTTORE_ Habanero

DISPONIBILE SU_ omnichannel

DATA DI RILASCIO_ maggio 2023

PAYOUT_ 92,05 - 98,4%

VOLATILITÀ_ molto alta

vincita viene completata con un jolly, assegnerà una vincita fino a 10mila monete. Il simbolo meno redditizio è l’auto rossa e il signore, che assegneranno una vincita fino a 1000 monete per l’atterraggio di 5 di questi simboli. Ma ci sono anche pile di contanti, fiches del casinò, orologi d’oro, gemelli, cocktail e un anello. Questi simboli assegneranno vincite diverse a seconda dell’icona e del numero di volte in cui il simbolo appare su una linea di pagamento. Prima di riscattare le vincite, occorre impostare la puntata preferita, tra 0,01 e 20, mentre la puntata può essere impostata tra 1 e 10. Questo permette di giocare “All For One” all’interno del proprio bankroll

›› BONUS

Una slot non solo bella, ma anche molto piacevole. Dedicata ai giocatori abituali e più esigenti, anche per via del-

quali assegna vincite diverse a seconda dell’icona e del numero di volte in cui il simbolo viene abbinato su una linea di pagamento. L’ingresso al casinò è il simbolo più redditizio in questa categoria in quanto assegnerà una vincita fino a 5000 monete per l’atterraggio di 5 di questi simboli su una linea di pagamento. Se una

la sua alta volatilità, rappresenta un gioco di alta fascia, frutto del lavoro di uno specialista, qual è Habane-

Habanero ha incorporato due caratteristiche che hanno la capacità di cambiare il flusso del gioco in un istante. Queste caratteristiche includono i simboli scatter e jolly, inclusi per garantire combinazioni vincenti più frequentemente. Il jolly è raffigurato come un uomo che tiene in mano delle carte e apparirà solo sui rulli 2, 3 e 4 nel gioco base. Sostituirà tutti gli altri simboli ad eccezione dello scatter. L’aspetto migliore del jolly è che sottoporrà qualsiasi vincita che completa a un moltiplicatore 2X. La funzione scatter è una carta che assegnerà fino a 100 giri gratuiti (“Free Games”) i quali vengono giocati con le stesse linee e puntate che hanno attivato la funzione. Infine, c’è un jackpot progressivo che può essere vinto alla fine di qualsiasi gioco poiché viene attivato in modo casuale. Le vincite del jackpot progressivo verranno poi sommate alle altre vincite.

ro, come dimostrato già in precedenza con altre creazioni, e in questo caso ancora di più.

www.gioconews.it 64 06 2023 LA SLOT ONLINE DEL MESE 7 7 7
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La passione della principiante

Cristina D’Avena, cantante da sempre legata al mondo dei cartoni animati, racconta la sua attrazione per i videogame, da cui è affascinata “da morire”, ma che richiedono una mente molto allenata

Dal “Valzer del moscerino” al videogame Genshin Impact, con in mezzo decine di cartoni animati. Già, quando si parla di cartoon è impossibile non fare un riferimento a Cristina D’Avena, che ne ha interpretato numerosissime sigle, talvolta dando voce anche ad alcuni personaggi. Ancora oggi Cristina, bolognese di nascita, è spesso sul palco dei principali eventi dedicati che mescolano fumetti, cartoon e videogame. Viene invitata per cantare dal vivo le sigle tanto amate dai bambini, anche quelle di un tempo, ma è un regno, quello dei cartoon, che sembra stare ormai stretto alla sua regina (così viene spesso definita). E infatti, di recente, la cantante ha compiuto un passo importante anche all’interno dell’universo videoludico, con Genshin Impact, appunto.

Un esordio che proprio tale non è, visto che Cristina D’Avena ha interpretato in passato brani tratti dalle serie a cartoni animati di grandi colossi videoludici come i Pokémon. Ma ora, come accennato, arriva un’esperienza del tutto nuova, un nuovo brano che segna una sorta di evoluzione dell’artista che, dopo quarant’anni di carriera (anche di più, considerando l’esordio nel 1968 allo Zecchino d’Oro), mira a far emozionare anche un altro tipo di pubblico.

Cristina, che effetto le fa passare dal mondo dei cartoni a quello dei videogame?

“È una cosa curiosa che mi è piaciuta moltissimo, mi ha appassionato. ‘Ti Cercherò’ è una canzone per

la celebrazione di questo gioco per il pubblico italiano, non una sigla. Magari mi chiedessero di fare la canzone ufficiale di un videogioco!“

La canzone, scritta guardando le immagini del videogame Genshin Impact nel quale si trovano molte somiglianze con alcuni dei cartoni animati più famosi, è stata arrangiata assieme al compositore Cristiano Macrì, dando vita a un brano capace di rispecchiare al meglio le tematiche del gioco.

Ma qual è il suo rapporto con il mondo dei videogiochi?

“A me i videogiochi affascinano da morire ma non sono molto capace! Non gioco abitualmente e sono abituata a titoli molto semplici. Quando vedo i ragazzini che giocano a questi giochi pazzeschi sono sempre sorpresa, per farlo devi avere una mente proprio allenata. Vedo di quelle robe ai comics quando organizzano le gare che wow, devi avere una passione, un’attitudine incredibili. A me i videogiochi piacciono da morire ma posso solo dedicarmi a quelli più accessibili. Poi se me lo insegnano imparo, eh, ma per il momento mi fermo lì.”

In cosa è diverso creare una canzone per un videogioco rispetto a quella di un cartone animato?

“Un conto è scrivere una canzone per un cartone animato, un conto è scriverla per un videogioco, che è un’esperienza molto più complessa. Ogni giocatore prende la sua strada quindi ci sono un sacco di storie possibili ed è stato difficile trovare la direzione giusta. In ogni caso mi sono davvero divertita.”

Nata il 6 luglio 1964, Cristina D’Avena esordisce come cantante a quattro anni partecipando alla edizione de Lo Zecchino d’Oro, portando alla vittoria la canzone Il valzer del moscerino. Dal suo debutto Cristina D’Avena ha raggiunto al 2022 un totale di 313 pubblicazioni e 743 brani, di cui 396 sigle (12 ancora inedite su supporto fisico o digitale), suddivise a loro volta tra 371 sigle di cartoni animati, 12 sigle di telefilm e 13 sigle Tv, più 41 remix.

www.gioconews.it 66 06 2023
LEI CHI È?!?
PH. JULIAN HARGREAVES

ROBERTA CORRADIN PRESENTA IL SUO ULTIMO LIBRO

“CANNOLI SICILIANI”, GUSTOSO EXCURSUS TRA LE BELLEZZE E I SAPORI DELLA REGIONE CHE, DOPO UNA VITA IN GIRO PER IL MONDO, LA OSPITA DA DODICI ANNI

L’importanza di non prendersi troppo sul serio SE

siete a dieta e la cosa vi pensa molto, beh, il consiglio è di non leggere questa intervista. Altrimenti, cedo subito la parola a Roberta Corradin, scrittrice e traduttrice di origine piemontese che ha da poco dato alle stampe il suo ultimo gustosissimo libro “Cannoli siciliani – mare, amore e altre cose buone” in uscita, con Giunti Edizioni, il 14 giugno.

Nei suoi libri lei tratta, in più contesti e accezioni, il tema della cucina e della scoperta di cibi, ricette e sapori. Da dove nasce questa sua passione?

“Come direbbe uno psicanalista, è tutta colpa di mia madre: cucinava così bene che fu la maestra a spiegarmi che si mangia per tenersi in vita. Ogni volta che mamma chiamava Bambini, a tavola! era una festa, e io ero convinta che si mangiasse perché era irresistibilmente buono. Quando venni a sapere che era anche utile, pensai che la vita fosse una festa. Quando sono andata a vivere fuori dalla famiglia, molto presto, a diciott’anni, sono partita con un pianoforte, una pentola a pressione, e il Talismano della felicità, un ricettario di cucina che ho letto integralmente.”

Che cosa ne pensa dell’accoppiata cibo-eros, o anche cibo-amore?

“Ho visto usare sin da piccola il cibo e la cucina come strumento di seduzione. Anche se ovviamente non ne ero consapevole, era l’aria che respiravo, e i profumi che provenivano da quell’antro di magie dove mamma produceva incantesimi sotto forma di torte e persino minestroni (rimasti ineguagliati) sono stati il mio imprinting. Sicuramente nella vita ho sedotto, e sono stata sedotta, anche con il cibo.”

Com’è nato il suo ultimo libro, “Cannoli siciliani” e quanto c’è di lei nella storia e nei luoghi che racconta?

“Cannoli siciliani è uno di quei figli non cercati, a un certo punto ti accorgi di essere in stato avanzato di gravidanza e naturalmente vai avanti. È stata una scrittura fluida e generosa come un ruscello di montagna al disgelo, ci ho messo dentro tutto il mio amore per la Sicilia e la gratitudine per le quotidiane overdosi di bellezza che quest’isola continua a regalarmi dopo oltre dodici anni che

l’ho scelta per viverci. È una autofiction, una autobiografia romanzata che si ispira ai miei anni siciliani a partire dalla mia decisione di lasciarmi alle spalle la mia vita cosmopolita e nomade tra New York e Parigi, e di mettere radici qui. Con tutte le avventure che ne sono scaturite.”

Da decenni, ormai, la cucina è gran protagonista in tv, nei talent show, sui libri, sui social e non solo in Italia. Come spiega questa passione?

“Con i corsi e ricorsi della storia: siamo emuli dell’antica Roma. Nel I secolo dopo Cristo anche gli antichi romani cominciarono a smaniare per la cucina, lasciando andare a ramengo la gestione della res publica. Panem, et circenses. Oggi sono brioches o lievitazioni lente di grani antichi, e podcast di cucina, ma il concetto è sempre quello.”

Cucinare è un po’ come giocare, creando nuove regole, accostamenti, “rischiando”. Condivide questa opinione e pensa che un po’ di giocosità sia fondamentale in cucina e non solo?

“A un certo punto in Cannoli siciliani scrivo che nella vita, compiuti i cinquantacinque anni, non c’è più tragedia, solo commedia. La giocosità, il non prendersi troppo o sempre sul serio, sono fondamentali. Mi fanno sempre molta tenerezza le persone che vogliono eseguire esattamente e puntualmente una ricetta senza capire che le ricette sono idee da cui partire, non punti di arrivo. E se qualche commensale dopo la prima forchettata ci dà il voto, come dicono in Sicilia, meschino! Iddu non ave caputo nienti.”

Un’altra sua grande passione, oltre alla cucina, sono i viaggi. Quali sono i suoi luoghi del cuore e ci sono dei posti, magari poco conosciuti dal turista medio, che si sente di consigliare?

“Nel 2008, quando vidi la crisi arrivare, pensai che se non avessi più potuto permettermi di viaggiare, avrei desiderato abitare in luoghi che di per sé sono un viaggio. New York, che contiene tutto il mondo e ti fa trovare le cucine e le culture di tutti i paesi; Parigi, che è sempre immutabilmente e orgogliosamente se stessa; la Sicilia, che è un viaggio nel tempo perché contiene l’antica Grecia nei suoi templi e nei teatri, volti di bellezza fenicia come quello della mia amica vignaiola Arianna Occhipinti, l’insouciance degli antichi romani nella villa del Casale di Piazza Armerina, la lentezza dell’approccio arabo al tempo nell’eterna freschezza delle cube arabe, un Medio Evo di castelli pensati da nord europei increduli del clima, e il trionfo di architetture barocche che in Val di Noto fu il modo di opporre nuova vita alla morte di intere città dopo il terremoto del 1693. Ho scelto la Sicilia e ogni giorno sono grata alla vita. Mi sveglio la mattina e ringrazio il limone, il mandarino e l’arancio per la mia spremuta. Ringrazio ogni singola oliva che diventa una goccia del mio preziosissimo e amatissimo olio; ringrazio la qualità delle persone, dalle più umili agli straordinari intellettuali che ho conosciuto qui.

Per condividere tanta bellezza, ho deciso di proporre a chi lo vorrà di visitare e/o soggiornare insieme a me nei luoghi di Cannoli siciliani. Basta contattarmi su instagram, e la mia Sicilia sarà vostra.”

www.gioconews.it 67 06 2023
Interviste
ROBERTA CORRADIN PH. EMILIA STRAZZANTI

FACCIAMO UN GIRO I

kiddie ride sono probabilmente il tipo di giostra più popolare e più comune che ci sia, come si può vedere dal fatto che si trovano in così tanti luoghi diversi. Gli operatori sono consapevoli, tuttavia, che i giovani clienti sono più esigenti che mai e che l’innovazione è costantemente necessaria per stare al passo con le richieste di una generazione più giovane, sempre più tecnologica. Per i più piccoli la semplice attrazione delle luci lampeggianti con un po’ di dondolio e rumore sarà sempre attraente. Il tradizionale kiddie ride basato su concetti come un camion dei pompieri, un elicottero o un popolare personaggio per bambini attirerà sempre i bambini più piccoli. Il minimo ingombro che richiedono significa che sono sempre stati richiesti, non solo presso centri di intrattenimento per famiglie, attrazioni di divertimento e località balneari, ma anche presso centri commerciali, negozi retail, parchi vacanze e centri di accoglienza, tra gli altri luoghi.

È facile capire perché fanno divertire i più piccoli mentre i più grandi si godono le altre attrazioni o fanno la spesa. Il mercato dei kiddie ride sta cambiando con il declino di negozi e centri commerciali, determinato dall’aumento dello shopping online, ma il calo in questo settore è stato più che compensato dalla domanda del settore in forte espansione di centri di intrattenimento multi-attrazione, come Chuck E. Cheese e simili negli Stati Uniti. David Robinson, direttore generale di World of Rides, afferma che il mercato “sta cambiando lentamente”, con la domanda dei centri di vendita retail che rimane nella migliore delle ipotesi statica, ma con altri settori e tipi di luoghi che diventano più consapevoli del potere di mantenimento fornito dai kiddie ride.

I COSIDDETTI “KIDDY RIDE”, OVVERO LE GIOSTRE A MONETA PER BAMBINI, SI STANNO EVOLVENDO MAN MANO CHE I BAMBINI DIVENTANO PIÙ ESPERTI DI TECNOLOGIA, SCRIVE MIKE DAWBER, MA LE BASI DI DESIGN E IMMAGINAZIONE SONO PIÙ IMPORTANTI CHE MAI

a cura di Mike Dawber

re sul mercato i modelli più recenti e migliori diventa un’ottima opzione per l’operatore in termini di diversificazione della sala giochi. Facciamo uno sforzo per fornire I nostri kiddie ride a qualsiasi apertura di un nuovo negozio. Abbiamo anche visto i kiddie ride emergere sempre di più nelle aree salotto dei centri commerciali accanto a merchandiser e poltrone massaggianti”.

Jose J. Saus, ex vicepresidente e consigliere speciale di Falgas, ritiene che la pandemia ha cambiato in modo significativo il modo in cui le persone interagiscono con gli spazi pubblici e le aspettative che hanno riguardo al distanziamento sociale e all’igiene.

www.intergameonline.com

Robinson spiega: “Sfortunatamente i centri commerciali e i negozi al dettaglio sono ora in forte declino e gli operatori devono guardare oltre i loro siti tradizionali per nuovi pascoli”. E aggiunge che i kiddie ride “rimangono la spina dorsale delle località di villeggiatura e dei Fec e dei parchi costieri, dove i genitori vogliono ancora dare ai propri figli il meglio delle esperienze di svago”. Ryan Coppola, del produttore di giochi Ice, concorda sul fatto che il mercato dei kiddie ride si sta evolvendo. “Con i migliori produttori di kiddie ride che continuano a porta -

“Pertanto le attività di kiddie ride a gettoni potrebbero dover attuare nuove misure di salute e sicurezza per rassicurare i propri clienti e adattarsi alla nuova normalità”, afferma. “Tuttavia, se l’azienda può farlo e adattarsi alle attuali tendenze e richieste del mercato, c’è ancora spazio per un grande successo. I genitori saranno più cauti nel consentire ai propri figli di toccare le superfici condivise. Tuttavia, con adeguate misure di pulizia, I kiddie ride rimarranno un’attrazione popolare per i bambini piccoli nelle sale da gioco, nei centri commerciali e nei parchi. A medio termine, la popolarità dei kiddie ride potrebbe dipendere anche dai progressi della tecnologia e dalla disponibilità di giostre più interatti -

www.gioconews.it 68 06 2023 L’ORA DEL GIOCO
94 ENGLISH PAGE

ve e coinvolgenti, poiché i bambini di oggi sono sempre più abituati a esperienze più coinvolgenti”.

È probabile che la popolarità del tradizionale giro sul kiddie ride duri poiché, anche in un’epoca in cui i giovani diventano esperti di tecnologia in età sempre più giovane, i bambini si divertiranno sempre con piaceri semplici, un fattore per cui genitori e tutori sono senza dubbio estremamente grati. Dopotutto, mentre il fascino di giochi come lo skee-ball può essere troppo da apprezzare per un bambino di tre anni, un giro su un piccolo elicottero che emette suoni offre un piacere semplice. Mentre i tradizionali kiddie ride saranno sempre una calamita per i bambini

piccoli e la loro popolarità continuerà per molto tempo, i produttori devono impegnarsi costantemente per renderli tecnicamente più interattivi, poiché i bambini sono più esperti tecnicamente in giovane età come mai prima. L’età in cui i bambini richiedono piaceri più complessi sta diventando più giovane. I tradizionali kiddie ride “dondolanti e che emettono suoni” erano attraenti per bambini fino a sette o otto anni, ma ora sono probabilmente attraenti solo per bambini fino a cinque anni. Dopo quell’età i bambini hanno bisogno di qualcosa di più sofisticato per mantenere la loro attenzione. David Robinson, direttore generale di World of Rides, sostiene che i tradizionali kiddie ride a dondolo sono ancora molto popolari tra i bambini fino all’età di circa cinque anni. Ma ha aggiunto che “giostre nuove, più grandi e più interattive stanno diventando molto più popolari tra i gruppi di età fino a circa 12 anni”. “Oltre a essere più attraenti e interattivi con i bambini, sono anche percepiti dal pubblico come meritevoli di pagare un prezzo di gioco molto più alto”. Aggiungendo che un ulteriore vantaggio delle giostre più grandi è che possono essere dotate di più tecnologia e possono essere rese più interattive. “Oltre a essere più attraenti e interattive con i bambini”, ha detto, “sono anche percepite dal pubblico come meritevoli di pagare un prezzo di gioco molto più alto”. Robinson afferma che possono anche ottenere rendimenti molto più elevati e possono essere dotate più facilmente di dispositivi di pagamento senza contanti. Questo di per sé apre maggiori opportunità di aumento delle entrate in quanto hanno più spazio disponibile per ospitare tutta la tecnologia più recente.

Per quanto riguarda il futuro dei kiddie ride Robinson afferma che

le giostre statiche per bambini rimarranno sempre popolari tra i bambini più piccoli di età inferiore ai cinque anni, ma che “le giostre statiche più grandi e le giostre alimentate a batteria continueranno ad aumentare nei miglioramenti tecnologici, che a loro volta continuerà a comportare un aumento costante degli introiti dell’operatore”.

Saus di Falgas afferma che nel medio termine la popolarità dei kiddie ride “può dipendere anche dai progressi della tecnologia e dalla disponibilità di giostre più interattive e coinvolgenti, poiché i bambini di oggi sono sempre più abituati a esperienze più coinvolgenti. “Inoltre, le aziende potrebbero dover adattarsi al cambiamento del comportamento dei consumatori introducendo opzioni di pagamento mobile e incorporando funzionalità di gioco elettronico nei kiddie ride. “Nel complesso, mentre il futuro dei kiddie ride a gettoni potrebbe affrontare alcune sfide nel prossimo futuro, c’è ancora un grande potenziale di crescita e innovazione in questo campo”. A patto che venga abbracciata l’innovazione. Insomma, il futuro dei kiddie ride è come quello di qualsiasi altra categoria di gioco: c’è molto spazio per la crescita fintanto che i confini continuano a essere spinti dal lato dello sviluppo.

www.gioconews.it 69 06 2023 L’ORA DEL GIOCO

Il gioco del Nord

NORVEGIA, NEL 2024 IL BLOCCO DNS DEI SITI DI CASINÒ STRANIERI

Dal 24 gennaio 2024 in Norvegia dovrebbe essere implementato il blocco Dns dei casinò online stranieri, con l’obiettivo di proteggere i giocatori norvegesi da attività di gioco potenzialmente dannose.

FINLANDIA, HELSINKI SU FORTNITE PER LANCIARE IL RAPPER KÄÄRIJÄ

SUL GIOCO RESPONSABILE

DAL 1° LUGLIO

Il 1° luglio in Svezia entreranno in vigore delle misure ulteriori per promuovere fra la popolazione il gioco responsabile e creare un mercato sempre più sano e sicuro.

Le misure proposte dal Governo svedese includono, tra l’altro, l’opportunità di coinvolgere i fornitori di servizi di pagamento per bloccare le scommesse e il pagamento delle vincite da e verso le società di gioco senza licenza; la possibilità per l’autorità svedese per il gambling di acquistare servizi di gioco d’azzardo sotto un’identità nascosta nell’ambito della supervisione delle società del settore; la possibilità di memorizzare e trasmettere dati personali per impedire le cosiddette partite truccate, ovvero quando un evento sportivo è stato manipolato in relazione alle scommesse; l’obbligo per le società di gioco di comunicare all’Autorità di polizia, su richiesta, informazioni necessarie per indagare su reati connessi al gioco d’azzardo. La normativa comprende: limiti di gioco autoimposti (Spelpaus.se), età minima (i minori di 18 anni non possono giocare e chi ha meno di 20 anni non può accedere ai casinò Cosmopol), divieto di concessione di crediti, offerte bonus e responsabilità sociale del concessionario; l’obbligo per il licenziatario di garantire che le considerazioni sociali e sanitarie siano rispettate nelle operazioni di gioco.

Tale misura rientra nella risposta del Governo alla diffusione del gioco illecito nel Paese e ai dati dei sondaggi che vedono cinque norvegesi su dieci poco sicuri dello status legale dei fornitori di giochi.

Inoltre, studi alla mano, circa 55.000 norvegesi soffrono di problemi di gioco patologico, mentre altri 122.000 rischiano di svilupparli. Ecco quindi la necessità di correre ai ripari. In particolare, il regolatore statale Lotteritilsynet ritiene che l’implementazione del blocco Dns servirà come misura preventiva efficace, notificando e impedendo ai giocatori di accedere a siti web di casinò non autorizzati.

Il blocco Dns si riferisce a un processo in cui i provider di servizi Internet (Isp) impediscono agli utenti di accedere a siti specifici, in questo caso di casinò online ubicati in altre legislazioni.

L’implementazione del blocco Dns non è certo l’unica strategia messa in atto dalla Norvegia per contrastare i risvolti negativi del gioco: come già fatto dall’Italia, ha infatti già rimosso la pubblicità dedicata dalla tv, e poi ha vietato l’elaborazione di pagamenti verso siti di gioco.

L’Eurovision 2023 è stato vinto dalla concorrente svedese Loreen – con il brano “Tattoo” - ma anche la Finlandia non ha sfigurato con il tormentone “Cha cha cha” del rapper Käärijä, arrivato secondo. Quasi un eroe nazionale per il quale la Finlandia ha imbastito una campagna promozionale collaborando con Zoan, uno sviluppatore del metaverso, per creare una replica fotorealistica di Helsinki nel popolare gioco battle royale Fortnite.

I giocatori di Fortnite quindi possono esplorare la ricreazione virtuale della Piazza del Senato di Helsinki e visitare una “zona di ballo designata” mentre ascoltano “Cha Cha Cha”. Una partnership ben accolta da Ida Karimaa, A&R delle etichette discografiche Monsp e Warner Music Finland che producono il rapper: “Käärijä si occupa di rompere i confini e creare nuovi modi per connettersi con i fan, quindi questo tipo di campagna promozionale innovativa con il mondo dei giochi è stato immediatamente percepito come una naturale e grande opportunità”. Anche Nicholas Wilczynski, responsabile del digitale di Warner Music Finland, condivide il suo entusiasmo per la collaborazione, affermando che “Käärijä e Fortnite sono una coppia perfetta”.

I fan possono sperimentare l’Helsinki virtuale in Fortnite inserendo il codice dell’isola 1530-0619-6061 nel menu Discover.

www.gioconews.it 70 06 2023
SVEZIA, NUOVE MISURE
DAL MONDO
Paesi Scandinavi
A cura di Francesca Mancosu

fino al 1

G2E Asia 2023 Special Edition: Singapore

Marina Bay Sands, Singapore www.G2EAsia.com

1-2

Gat Caribe 2023

The Westin Resort & Club

Punta Cana, Repubblica Dominicana www.gatexpo.net

6-7 iGaming Germany 2023

Monaco, Germania www.eventus-international.com/igg

7 Park Avenue Open Day 2023

Park Avenue, Londra, Regno Unito www.electrocoin.com/park-avenue-open-day/

12-15

2023 Nagra Annual Education and Training Conference

Boise, Idaho, Stati Uniti https://www.nagra.org/annual-conference

12-15

European Dealer Championship 2023

Grand Casino Brussels, Bruxelles, Belgio www.europeancasinoassociation.org/events/ next-european-dealer-championship

13-14

Future Landscape & Playspaces Abu Dhabi 2023

Dusit Thani Abu Dhabi, Emirati Arabi www.futurelandscapeandplayspacesabudhabi.com

13-15

Canadian Gaming Summit 2023

Metro Toronto Convention Center, Toronto, Ontario, Canada

www.sbcevents.com/canadian-gaming-summit

13-15

Peru Gaming Show 2023

Centro de Exposiciones

Jockey, Lima, Peru www.perugamingshow.com

GLI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI AI QUALI NON PUOI MANCARE

The international appointments that you can’t lose

GIUGNO | JUNE 2023

Scopri tutti gli eventi esports qui:

fino al 7

Battle of Malta Spring Edition

Casino Malta, Malta www.battleofmalta.com

2-4

TORNEO ESPORTS

Dreamhack Dallas

13-16

Iaapa Expo Asia 2023 Marina Bay Sands, Singapore www.iaapa.org/expos/iaapa-expo-asia

15

WMF 2023 – CONVEGNO

Esports e gaming: quali norme per garantire la sicurezza e la trasparenza? Fiera di Rimini www.wemakefuture.it www.gioconews.it/eventi.aspx

15-17

SiGma Americas / Brazilian iGaming Summit 2023

Transamerica Expo Centre, San Paoo, Brasile www.sigma.world/americas/

20-22

Iaga International Gaming Summit 2023

Culloden Estate & Spa

Belfast, Irlanda del Nord, Regno Unito www.theiaga.org

22-23

iGaming Central America 2023 (iCA) San Jose, Costa Rica www.eventus-international.com/igaming-central-americao

27-29

All American Sports Betting Summit 2023

Paradise Point Resort & Spa

San Diego, California, Stati Uniti www.eventus-international.com/aasbs

Kay Bailey Hutchison Convention Center Dallas, Texas, Stati Uniti https://dreamhack.com/dallas

6-10

FutureShots

H-Famr, Roncade, Treviso https://futureshots.h-farm.com/

7

TORNEO ESPORTS

eChampions League (Finale) online www.ea.com/it-it/games/fifa/compete/fgs-23

8-18

Capt Bregenz

Casino Bregenz, Austria www.eurorounders.com

9-11

TORNEO ESPORTS

Virtual Bundesliga (Grandi finali) online https://virtual.bundesliga.com/de

10-11

TORNEO FLIPPER SPORTIVO

Mad4Pinball

Morlacchi Showroom, Milano www.ifpaitalia.com/evento/mad-4-pinball-2023

15-17

We Make Future

Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica & Digitale

Fiera di Rimini www.wemakefuture.it

fino al 18 luglio

54 th World Series of Poker

Horseshoe and Paris Casino

Las Vegas, Nevada, Stati Uniti www.wsop.com

www.gioconews.it 72 06 2023 DA NON PERDERE | WE CAN’T LOSING IT Comunicazione “business to business” a finalità
o
ai
Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
imprenditoriale, commerciale
professionale,
sensi delle
GAMING
BUSINESS
Scopri tutti gli eventi business qui:

na ne fa e cento ne pensa. E poi, magari, fa anche quelle. Non è facile star dietro ai progetti e alle attività di Stefano Callegari, pizzaiolo, chef e imprenditore che ha dalla sua riconoscimenti come novità dell’anno per la guida di Roma e il meglio del Lazio del Gambero Rosso 2022 e di Bib Gourmand per la Michelin Italia. Qualcuno lo ricorderà anche come l’inventore del “trapizzino”, tasca di pizza bianca chiusa ai lati e farcita con le specialità simbolo della cucina internazionale, italiana e romana, brevettato nel 2008 e celebrato anche dal New York Times, che ha dato il la, e il nome, a 15 locali brandizzati fra Roma, Milano, Torino, Firenze, Trieste e New York (grazie alla collaborazione con Paul Pansera).

Con un importante filo conduttore: le ricette “di casa”.

Fin dagli esordi della sua carriera, in primis come pizzaiolo, con la creazione di pizzerie come 00100 pizza, luogo di nascita del trapizzino, Tonda (con forno a legna), Sbanco (con un bancone da 12 metri che fa da ‘pista di pattinaggio’ per le birre artigianali italiane), tutte a Roma, e Maccarè, in quel di Maccarese, alle porte della Capitale.

Poi è arrivato l’ingresso ufficiale nel mondo dei ristoranti, prima con Romanè e poi con Armarè - entrambi di cucina romana, il secondo dedicato al pesce - aperti con i soci Alessio Marcolini e Perla Ambrosetti. Ma facciamo raccontare tutto proprio da Callegari. “Ho cominciato lavorando come pizzaiolo in un forno vicino casa, imparando qualche trucco, gli impasti, e con gli amici facevo sempre

Stefano Callegari

La cucina concreta

a cura di Francesca Mancosu

tutto con garbo. Una filosofia che vale sia per la carne che per il pesce, fondendo i capisaldi della cucina romana con esperienze che ho fatto in giro per il mondo. Con elaborazioni come il saltimbocca alla romana col pesce spada, una foglia di salvia e prosciutto crudo, oppure il mezzo pacchero con sugo di coda di rospo alla vaccinara, con lo stesso soffritto della versione ‘di carne’, cotto 3-4 ore, servito con pecorino e cacao, seguendo la ricetta originaria. Ma c’è spazio anche per un classico spaghetto col tonno, aglio, olio, peperoncino, prezzemolo e pomodoro, cotto bene.”

le pizze. Poi, nel 1992, ho fatto una stagione come pizzaiolo, e da lì è partito tutto”.

Lo chef quindi svela anche cosa c’è dietro la nascita del trapizzino. “A Roma da sempre si farcisce la pizza bianca, con verdure, creme, formaggi, salumi, insalata di pollo. Ma era difficile farcirla con polpette o trippa, come volevo fare io, allora ho pensato all’angolo, alla tasca, e inventato un ‘reggi-cono’, per poi metterci dentro di tutto, fatto bene, con materie prime buone e ben lavorate. Ed è quello che funziona”.

Nel 2021 ecco il grande salto nella ristorazione. “Ho sempre detto ‘a 50 anni apro un ristorante’. Il Covid ha allungato un po’ i tempi ma alla fine ce l’ho fatta. Nel mio menu c’è la cucina delle case italiane, quella che purtroppo si va perdendo, per la paura di ‘usare quello che serve’, l’olio, l’aglio, senza essere volgari, e preparando

Come ci piace spesso fare con gli chef ospiti della nostra rubrica, quindi chiediamo anche a Callegari qualche consiglio per chi vorrebbe fare questo mestiere, e una visione del futuro della ristorazione. “Credo sia necessario lavorare sodo, non fermarsi subito al primo ‘bravo’, visto che non vuol dire essere arrivato.

Il settore si sta assestando, è in cerca di nuovi equilibri. Ci sono grandi gruppi, fondi che investono, che creano un’industria della ristorazione; poi ci sono degli ‘illuminati’, artigiani che continuano il loro lavoro unico, in famiglia. Con un modo di fare questo mestiere ancora affascinante perché il cliente ‘lo riconosce’, che va sempre più verso canoni alti per stare sul mercato.

Nell’immediato futuro credo che si apriranno nuove frontiere: ad esempio all’estero vedo posti tipo tavole calde, senza servizio, che offrono un bel posto per andare fuori, bypassando la struttura da ristorante classico e suoi costi.”

INGREDIENTI (per 4 persone)

3-4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, 4 spicchi d’aglio rosso di Sulmona, 1 peperoncino, 200 g tonno in scatola sgocciolato, 1 kg pomodoro pelato

San Marzano, 10 g sale, 500 g spaghetti di Gragnano, prezzemolo tagliato finemente.

PREPARAZIONE

Far soffriggere nell’olio extravergine d’o-

liva l’aglio tagliato a fettine e il peperoncino.

Quando l’aglio inizia a imbiondire, tuffare il tonno sgocciolato e lasciarlo andare nel soffritto per circa 5 minuti, fin quando non inizia a “scoppiettare”.

Aggiungere il pomodoro pelato schiacciato a mano, regolare di sale e pepe e lasciar cuocere per circa un’ora. Cuocere la pasta, scolare bene, condire e chiudere con una spolverata di prezzemolo tagliato finemente.

www.gioconews.it 74 06 2023
GIOCARE CON GUSTO
U
La ricetta dello chef SPAGHETTONE COL TONNO
LA TUA SALA BINGO A PORTATA DI CLICK entra nel network: info@diecimilauno.it Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n°132/19/Cons.) Il gioco può causare dipendenza patologica ed è vietato ai minori di 18 anni. Per informazioni più dettagliate sulle probabilità di vincita consulta la pagina www.aams.gov.it

Fare previsioni su un settore così giovane, e che cambia così velocemente, come quello degli esports, è veramente difficile. Ma anche di fronte, e dentro, a un mondo che dà pochi punti di riferimento, si può trovare qualcuno che prova a delineare un percorso. Uno di questi lo troviamo in ambito sportivo e ciò non stupisce: da una parte per la vicinanza che effettivamente c’è, tra esports e sport tradizionale, e dall’altra per la recente, sempre più decisa, apertura del Cio (e del Coni in Italia) nei confronti degli sport virtuali.

Proprio in ambito Coni, e dunque in ambito italiano, troviamo uno dei soggetti che da tempo si è dimostrato tra i più lungimiranti sul fronte del mondo digitale. Parliamo della Fita, la Federazione italiana taekwondo, che recentemente ha annunciato di star sviluppando un “proprio” videogame che consentirà di unire lo sport tradizionale, il taekwondo appunto, alla sua versione digitale. Ne abbiamo parlato con il presidente della Fita, Angelo Cito, chiedendogli di spiegarci innanzitutto da quale esigenza, e come, sia nata questa idea.

“La filosofia che ci ha spinto a sviluppare un gioco che avesse alla base il taekwondo nasce dall’idea di dare una risposta a tutti i praticanti di taekwondo nel mondo, che quest’anno hanno superato i 100 milioni, e dal fatto che molti di loro sono appassionati anche di videogiochi. Ci è sembrato giusto dare a chi già pratica taekwondo, la possibilità di farlo anche virtualmente con il loro sport e, a chi non

GLI ESPORTS DEL FUTURO UN PO’ MENO VIDEOGAME, UN PO’ PIÙ SPORT

a cura di Daniele Duso

centrale) alla Refract technologies, una startup che lavora e realizza progetti di realtà estesa (Xr, ovvero, Extended reality).

Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports

Sin dal 2018 abbiamo creato una partnership con la Refract per sviluppare insieme un progetto basato sugli sport virtuali. È proprio da qui che nasce il Virtual Taekwondo, la cui vera potenza è la tecnologia Axis (Active Xr Interface System). Questa tecnologia è basata su un sistema di sensori di movimento che permette a chi la indossa di realizzare qualsiasi tipologia di movimento con tutto il corpo e riconoscerlo con la massima precisione e un numero ridotto di sensori.”

Da cosa è stata dettata la vostra scelta?

lo pratica, di appassionarsi iniziandolo a fare giocando virtualmente.”

Quali sono le principali problematiche tecniche che avete riscontrato?

“Il nostro obiettivo è stato da subito soddisfare il più possibile le richieste del Comitato olimpico internazionale e, più precisamente, di creare un gioco che coinvolgesse la persona non solo virtualmente ma anche fisicamente, trasformando il proprio corpo in un controller umano, una sfida non da poco. In poche parole, la volontà di far muovere il giocatore esattamente come un vero proprio atleta di Taekwondo, ha comportato una tecnologia avanzata e investimenti economici importanti. In sintesi, far interagire realmente l’atleta con il mondo virtuale.”

A chi avete affidato la realizzazione del videogame?

“Insieme alla World taekwondo federation (Wt) abbiamo deciso di affidare la realizzazione del Virtual taekwondo (un esempio nella foto

“La scelta è stata basata su chi fosse in grado di darci le garanzie migliori sul progetto che vi ho illustrato e la tempistica necessaria che ci potesse garantire un giorno di poter aspirare a partecipare ai primi Giochi olimpici dei Virtual games qualora ci fossero stati. Oggi, posso dire di aver centrato l’obiettivo. Il Cio ha deciso di aprire le Olimpiade ali eSport, Il Virtual Taekwondo è stato scelto dal Cio come uno dei nove Virtual sport inseriti nel programma della prima Olympic esports series (Oes) della storia, che si svolgerà a Singapore il 22-25 giugno di quest’anno.”

Possiamo vedere in questo vostro progetto un nuovo sviluppo degli sport virtuali?

“Assolutamente sì, come precedentemente detto, il giocatore è il soggetto principale che entra nel mondo virtuale e combatte realmente, come nello sport tradizionale ma col suo avversario virtuale. In questo modo, si può dire che il Virtual taekwondo rappresenta lo strumento ideale per promuovere l’attività fisica attraverso l’innovazione tecnologica, una visione perfettamente in linea con la volontà del Cio.”

www.gioconews.it 76 06 2023
Angelo Cito, presidente della Fita, spiega gli ultimi sviluppi della sua disciplina nel mondo virtuale
AL BAR DEGLI ESPORTS
Angelo Cito

occupiamo in questa rubrica del numero di giugno, di diritto di accesso agli atti e della possibilità che in tale materia sussistano interessi di più parti, tra loro confliggenti, con la conseguente necessità di effettuare la ponderazione degli stessi al fine di poter determinare quale documentazione sia effettivamente ostensibile (e quale, invece, no). Prendiamo le mosse da una recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Veneto (Sezione Prima), che si è pronunciata in materia di accesso agli atti del Casinò di Venezia.

La richiesta di accesso agli atti era stata effettuata da un’impresa interessata all’attribuzione di una commessa per l’effettuazione di taluni servizi all’interno della struttura, ed era stata motivata sia attraverso il riferimento a esigenze di natura “difensiva”, e dunque preordinate al successivo esercizio della tutela giurisdizionale, sia,

comunque, mediante il richiamo della figura del cosiddetto accesso civico di cui all’art. 5, Dlgs. n. 33 del 2013 (si tratta di quella particolare tipologia di accesso agli atti consentito a chiunque in relazione a dati, documenti ed informazioni delle pubbliche amministrazioni, senza la necessità di dimostrare un interesse qualificato all’accesso, è circoscritto ai soli atti, documenti ed informazioni oggetto di obblighi di pubblicazione, ed è finalizzato ad “assicurare un esercizio effettivo del diritto individuale di esprimersi e per alimentare il dibattito pubblico su materie di interesse generale”), da cui l’accesso documentale “ordinario” differisce in quanto quest’ultimo può essere legittimamente esercitato soltanto da quei soggetti portatori di un interesse qualificato all’accesso. Orbene, nella specie il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto che il Casinò “non rientra nel novero delle pubbliche amministrazioni, e l’istanza di accesso agli atti riguarda documenti formati o detenuti nell’ambito dell’attività privatistica svolta dalla società, che come tale è esclusa sia dall’applicazione del codice degli appalti, sia da quella dell’art. 24, L. 241/1990 in materia di accesso

difensivo”.

Ha pertanto negato la sussistenza del nominato diritto di accesso “difensivo” in quanto privo di base normativa.

Inoltre, ha negato anche la sussistenza del diritto all’accesso civico, argomentando, in particolare, che vi è un limite definito “invalicabile” all’esercizio di tale diritto, costituito dalla necessità di “evitare un pregiudizio agli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d’autore e i segreti commerciali”.

Essendovi, peraltro, nel caso di specie, anche l’opposizione, precedentemente manifestata, dei soggetti interessati (i quali, deducendo la propria natura privatistica e l’ambito privatistico delle circostanze sulle quali si pretendeva di potere avere cognizione) il Tribunale amministrativo ha pertanto ritenuto di “attenersi e dare continuità a tali princìpi”, valorizzando, peraltro, la manifestazione delle richiamate opposizioni, che “assume quindi valenza ostativa, così da precludere il rilascio della documentazione richiesta dalla ricorrente nelle particolari forme dell’accesso civico”.

www.gioconews.it 78 06 2023
CI L’AVVOCATO DEL DIAVOLO
Giovanni Adamo Fondatore Studio Legale Adamo www.studiolegaleadamo.it
L’AUTORE
Avvocato in Bologna – Cultore della Materia di Diritto Civile nell’Università di Bologna a cura di Giovanni Adamo
Accesso agli atti dei casinò C’è chi dice (a ragione) no
Il Tar del Veneto

UN PERIODO DI RITIRO PER FARE IL PUNTO

Per i giocatori “eccessivi” sarebbe interessante uno “stacco” dal gioco compulsivo in un luogo di quiete e in compagnia di compagni di viaggio nel faticoso percorso per riprendere in mano le redini della vostra vita. Un’occasione per “fare il punto” sul percorso di vita e, possibilmente, di riscatto dalla dipendenza. Sappiamo bene che, anche se caduti e... ricaduti, possiamo sempre rialzarci sino a che non impariamo a restare “orthos” (“in piedi sulle nostre gambe” senza dover dipendere da qualcosa o da qualcuno). Simili incontri di auto-aiuto, accompagnati da operatori che abbiano specifiche competenze nel settore, vengono ora proposti sotto forma di “retreat” come programma residenziale intensivo breve che si colloca come possibilità intermedia tra un percorso di psicoterapia (spesse poco incisivo in questo tipo di problemi) e una comunità terapeutica tradizionale di lungo periodo e poco compati-

bile con impegni di lavoro e legami familiari tipici di persone adulte e con discreto inserimento sociale. Con l’arrivo del mese di maggio 2023 la pandemia viene considerata superata, anche se qualche autotutela è sempre raccomandabile, e un programma di questo tipo si presenta come fortemente raccomandabile per persone che, specie nella fase del lockdown, sono cadute in forme di gioco eccessivo online favorito anche dalla solitudine e dalla privazione di momenti di socializzazione.

Alcune esperienze si stanno muovendo in tal senso ma non è facile reperirle in quanto manca un collettore nazionale di proposte terapeutiche a livello nazionale, specie sul privato-sociale, che possa andare incontro a questo tipo di esigenze che vanno al di là dei comuni servizi offerti dall’assistenza di base garantita dal Sistema sanitario nazionale.

Si tratta di proposte terapeutiche che mettono al centro la cosiddetta “addiction prone personality” che potrà avere una focalizzazione prioritaria sulla dipendenza da gioco ma che sappiamo bene si può estendere alla Internet addiction nelle sue varie

forme.

Si tratta di programmi, come ad esempio le “balance homes” diffuse in Israele o le comunità imporntate alla filosofia di “Sotheria” che prevedono una successione di incontri in gruppo con orientamento umanistico-esistenziale oltre a attività corporee, meditative, artistiche e di socializzazione pur restando flessibili a possibili aspetti “personalizzati” in accordo con esigenze particolari e concordate.

Anche nel nostro Paese si stanno diffondendo esperienze improntate a questo stile innovativo e meno medicalizzato di intervento, come ad esempio l’esperienza di Orthos che ha al suo attivo 340 utenti che hanno beneficiato di questo programma sostenuto nella fase sperimentale dalla Regione Toscana per oltre un decennio. A chi fosse interessato a questa modalità di intervento verranno fornite, a richiesta, approfondimenti sulla produzione scientifica e altro.

www.gioconews.it 80 06 2023
a cura di Riccardo Zerbetto
GIOCO E PSICHE
L’AUTORE
Riccardo Zerbetto | È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo. Ecco tutte le informazioni sul programma residenziale Orthos

Provala qui

SUPER STRIKE

Un gioco vario e divertente, all’insegna dell’intrattenimento in tutte le forme, come già il nome lascia ampiamente intendere. I giochi sono vari e anche molto diversi tra loro, ma tutti molto accattivanti, riuscendo ad attirare facilmente i giocatori per provare questa esperienza. Come abbiamo fatto anche noi, testando questa nuova slot, come vi raccontiamo qui.

GRAFICA ›› 18,5 /20

Una slot bella e molto diversificata, in grado di proporre una serie di variopinte ambientazioni, molto ben realizzate. La ricerca puntuale nella simbologia utilizzata in ognuno dei sette titoli è evidente, grazie anche all’ottima resa dal punto di vista della grafica, di altissima qualità. Merito senz’altro dell’ hardware più che performante di cui questa slot è equipaggiata, riuscendo ad esaltare al massimo le caratteristiche del prodotto. Molto belle anche le animazioni, come pure la schermata iniziale, che valorizza ancora più la componente intrattenimento.

AUDIO ›› 18,5 /20

Diciamo la verità: se la grafica di questo gioco (come del resto di tutti quelli proposti da Octavian Gaming, che si è sempre distinta per l’alta qualità ed estetica delle sue creazioni) è una delle caratteristiche di spicco, non si può certo dire che l’audio sia da meno. Anzi. Al contrario, le sono-

NOSTRO GIUDIZIO

Il colpo da maestro di Octavian Gaming

di Vincenzo Giacometti

LA SCHEDA

NOME_ Super Strike

PRODUTTORE_ Octavian Gaming

DATA OMOLOGAZIONE_ maggio 2023

SPECIFICHE NORMATIVE_ comma 6a del Tulps

CICLO_ 28.000

PAYOUT_ 65%

rità risultano molto piacevoli e perfettamente amalgamate alle varie fasi del gioco, permettendo un totale coinvolgimento del giocatore e un’immersione completa nell’esperienza di intrattenimento.

GIOCABILITÀ ››

19 /20

Non solo bella e piacevole da ascoltare, ma anche divertente, e molto. Quella che abbiamo di fronte è una slot a rulli 5x3 con 5, 10 o 15 linee di vincita e la possibilità di frammentare la puntata, il cosiddetto “bet”, in 10, 20, 25, 50, 100, 200 o 300 volte la posta. Come detto, ci sono sette titoli diversi tra loro in un unico gioco. Si tratta di: “Fruits & Stars”, “Scary family”, “Thunder Gems”, “Bandi-

Una slot molto bella, ma anche molto divertente, e che propone un’esperienza forse diversa dal solito, molto rilassata e all’insegna del puro divertimento. Se è questo l’obiettivo che si erano dati in Octavian Gaming quando l’hanno pensata, possiamo dire che lo hanno sicuramente centrato. Per un vero e proprio Strike messo a segno dal gruppo!

tos”, “Billionaire”, “Book of Shadows”, “Fortune God”. Ognuno di questi merita di essere provato. E rigiocato. In tutti i casi, in effetti, pur avendo esperienze molto diverse tra loro, si ha però il piacere di misurarsi con delle dinamiche di gioco molto fluide, gestite con un buon ritmo, grazie a un motore di pagamento estremamente dinamico.

PRESTAZIONI ››

18,5 /20

Certo il momento del mercato delle slot “terrestri” non è dei migliori, e questo condiziona il risultato di ogni gioco. Tuttavia questa slot si sta comportando molto bene, catturando l’attenzione di molti gestori, che l’hanno voluta proporre nei loro locali. Con risultati – a quanto pare – più che positivi, stando a quello che emerge dai report e a quanto dimostrano i giocatori. Sicuramente la distribuzione è partita col piede giusto.

BUDGET ›› 18,5 /20

Dal punto di vista dei costi, possiamo applicare un criterio generale che vale per tutti i prodotti di Octavian e, in particolare, per le soluzioni multigioco, che hanno dalla loro parte una convenienza intrinseca, nel fatto di permettere un risparmio notevole, di denari e di spazi, accorpando sette slot diverse in un unico prodotto. Ma più in generale, i prodotti del gruppo hanno sempre un ottimo rapporto tra qualità e prezzo.

www.gioconews.it 82 06 2023
IL
LA SLOT DEL MESE GRAFICA 18,5 AUDIO 18,5 GIOCABILITÀ 19,0 PRESTAZIONI 18,5 BUDGET 18,5 TOTALE 18,6
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)

International Game Technology (Igt), leader mondiale nel settore del gioco regolamentato e concessionario statale delle Lotterie in Italia, in prima linea nel sostenere l’analisi degli scenari normativi ed economici del comparto.

Igt ha infatti promosso, assieme all’Istituto per la Competitività (I-Com), il recente dibattito nel quale è stato presentato lo studio “La regolamentazione del settori dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”.

Ne è emerso un quadro completo e complesso: negli ultimi 15 anni la crescita del settore dei giochi ha garantito un aumento complessivo del-

la raccolta, passando da circa 35 miliardi di euro nel 2006 a 111,2 miliardi nel 2021, spinto anche dall’evoluzione dei canali digitali nel comparto.

Inoltre, la frammentarietà della regolamentazione ha portato negli anni a contenziosi e incertezze che trovano nel Ddl Delega fiscale, appro-

vato lo scorso 15 marzo in consiglio dei ministri, un’opportunità di essere superati e di rinnovare gli strumenti regolatori di un comparto che ha subito nel tempo una forte evoluzione. L’iniziativa ha avuto lo scopo di approfondire lo stato dell’arte e i possibili scenari evolutivi per la regolamentazione del settore, anche alla luce delle abitudini dei consumatori e degli obiettivi di efficienza economica, sicurezza e tutela della salute pubblica, che continuano a porre delle sfide di regolazione in capo alle istituzioni.

“Cristaltec Spa, da sempre leader nel segmento Awp, negli ultimi due anni ha puntato molto sulle Vlt e sui prodotti online, riuscendo a coprire tutti i segmenti del mercato italiano del gaming. Grazie all’eccezionale canale distributivo Codere, alla duttilità del sistema Inspired, all’innovazione dei prodotti Cristaltec per i cabinet e alla capacità di sviluppare giochi che si intersecano con i gusti dei giocatori, sono molto fiducioso che insieme riusciremo a raggiungere risultati sempre migliori in un mercato sempre più mercato competitivo”.

Lo afferma Giovanni Agliata, fonda-

tore ed amministratore delegato di Cristaltec, leader nella progettazione, produzione e distribuzione di giochi e dispositivi per il settore dell’intrattenimento a premio, annunciando la

partnership stretta con Inspired, fornitori B2B di contenuti, sistemi e soluzioni di gioco, per l’installazione dei nuovi cabinet Cristaltec Vlt funzionanti sulla piattaforma di Inspired in Codere, multinazionale spagnola leader nel settore del gioco privato in Europa e America Latina.

“Il nostro obiettivo è offrire ai nostri clienti prodotti di intrattenimento sicuri, divertenti e innovativi. I giochi di Inspired ci hanno convinto e siamo sicuri che soddisferanno le aspettative dei clienti più esigenti”, evidenzia Alejandro Pascual Gonzalez, Regional manager Codere Europe e Coo Codere Italia.

L’attesa è per metà giugno. Solo allora si saprà se il ticinese Casinò Admiral Mendrisio, che è in nomination per lo Swiss Location Award 2023, il più importante sigillo di qualità nel settore degli eventi in Svizzera, avrà ottenuto il prestigioso risconoscimento.

L’Award premia, dal 2016, le location migliori e più belle in dieci categorie diverse e la nuova nomination per la Casa da gioco svizzera fa il paio con quella dello scorso dicembre, in quel caso per il World Casino Award.

Come detto, ora non resta che aspettare l’esito dello “spoglio” dei

voti. C’è stato infatti tempo fino allo scorso 31 maggio affinchégli organizzatori, i professionisti del settore degli eventi, i visitatori e gli ospiti delle location nominate su eventlokale. ch potessero esprimere la propria va-

lutazione e aiutare il Casinò Admiral ad aggiudicarsi uno degli Award tanto ambiti. Il numero di punti ottenuto decide l’assegnazione alla location del sigillo “Raccomandato”, “Eccellente” o “Eccezionale”.

Sinora, sono state 1.948 le location svizzere che hanno ottenuto il “bollino” di qualità.

Il Casinò Admiral, come si legge in una nota, da sempre impegnato nel proporre eventi, promozioni e un’offerta di gioco unica, ha accolto la notizia della nomination allo Swiss Location Award con entusiasmo e si augura di ricevere questo importante riconoscimento.

www.gioconews.it 84 06 2023 www.gioconews.it
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ADMIRAL MENDRISIO TUTTI AL VOTO PER IL “BOLLINO” DEL SWISS LOCATION AWARD CRISTALTEC CON INSPIRED PER LANCIARE IL NUOVO SISTEMA VLT PER CODERE
CASINÒ
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
IGT AL FIANCO DI I-COM PER STUDIARE GLI SCENARI NORMATIVI

GENZ E LAVORO, PER SELEZIONE E FORMAZIONE ARRIVANO I VIDEOGIOCHI

Valorizzare candidati e candidate, formare le risorse, coinvolgere i dipendenti intorno ai valori aziendali può essere una sfida complessa per gli Hr manager alle prese con le ultime generazioni, che hanno abitudini di fruizione, informazione e interazione molto diverse rispetto ai decenni e alle generazioni precedenti.

Game2Value, nata a Milano dall’iniziativa di Gianmarco Pinto, prova a risolvere il mismatch tra vecchie tecniche di selezione e formazione e nuove generazioni di candidati e lavoratori, attraverso la prima piattaforma di videogame assessment in Italia che supporta le aziende nel recruiting e nella formazione delle figure professionali, attraverso un approccio basato sull’unione di adventure game e psicometria. I giochi di Game2Value possono essere utilizzati dalle aziende nella fase finale di un processo di selezione, per conoscere attitudini e soft skills di candidate e candidati, oppure come sistema di screening massivo in processi di selezione che coinvolgono un grande numero di persone o, ancora, come strumento per l’analisi dei fabbisogni formativi ed, infine, all’interno di un sistema di assessment e di valorizzazione del potenziale delle persone

in azienda.

Game2Value utilizza un contesto simulato (il videogioco) e, attraverso una storia immersiva, consente un’osservazione diretta del modo in cui le persone si comportano, interagiscono e applicano le proprie abilità all’interno di un ambiente, le cui variabili sono definite e uguali per tutti. Questo metodo genera un grado di analisi predittivo, sia in termini di comportamenti che di abilità applicate a situazioni molto simili a quelle lavorative. Ogni dimensione misurata da Game2Value fa riferimento a costrutti psicometrici e scientifici solidi e consolidati, trasferiti all’interno di algoritmi che permettono alla piattaforma di tradurre i comportamenti che il giocatore ha durante il gioco in attitudini e competenze, e di restituire queste analisi attraverso la creazione di report individuali o aggregati, a seconda degli obiettivi singoli, di team o aziendali. In questo modo è possibile scoprire e valorizzare skill, valori e propensioni delle persone in azienda.

ESPLODE LA SUPER MARIO MANIA

Grande successo per il film dedicato ad uno dei personaggi più amati di sempre: Super Mario. Insieme al film è scoppiata una vera caccia al gadget più bello, accessori e idee regalo a tema.

Sono uscite le travel case di Super Mario perfette per organizzare e trasportare la console in tutta sicurezza grazie alla custodia rigida, con licenza ufficiale. Ideale per Nintendo Switch, Nintendo Switch Lite o Nintendo Switch- Modello Oled con design originale. Le quattro custodie incluse (due per le schede gioco, due per le schede Sd) consentono di portare sempre con sé le le avventure preferite. La custodia è rigida e protegge la console da eventuali urti e graffi. Il supporto è regolabi-

le e trasforma la console in un vero e proprio schermo, ovunque ci si trovi. Inoltre, può contenere gli Action Grip per Joy-Con con licenza Rds e un Nintendo Switch Lite con cover protettiva. All’esterno della custodia è presente anche un compartimento per le schede. Questo accessorio ha un design a tema Super Mario, perfetto per tutta la famiglia, ora non resta che scegliere il modello e la stampa preferita e partire! Le custodie sono disponibili nei negozi fisici specializzati e della Gds.

TENNIS LEAGUE VR SU META QUEST STORE

AnotheReality lancia Tennis League Vr su Meta Quest Store: il gioco è stato sviluppato per Hip – Health Improvement Products Srl, azienda fondata nel 2020 che promuove il miglioramento dello stile di vita combattendo la sedentarietà attraverso esperienze immersive e videogiochi in realtà virtuale. L’esperienza immersiva di Tennis League Vr consente, infatti, ad appassionati e professionisti di tennis, ma anche ad amanti del fitness e giocatori occasionali di tenersi allenati e fare esercizio, tuffandosi negli spazi virtuali e partecipando a tornei: il tutto, controllando la racchetta col movimento delle braccia.

Si tratta di una vera e propria esperienza immersiva nel mondo del tennis e dello sport che offre spazio sia al divertimento che alla modalità “Academy”, dove si possono trovare lezioni di tennis per tutti coloro che vogliono cimentarsi per la prima volta o per rendere più accurati e tecnici i movimenti di chi padroneggia già la racchetta, con prove di tempo e precisione ideate da maestri di tennis e medici.

www.gioconews.it 86 06 2023 LO SFIZIO DEL GIOCO
a cura di Michela Carboni

Hospitality and engagement

Architect Diego Zanaica, Ceo of Tecnostudio, reveals the secrets for designing spaces, including gaming ones, capable of bringing people together and making them feel good

Even in large Fec surfaces and indoor parks, design is acquiring an increasingly important role. However, creating a usable environment with a direct and essential language, is not something that can be taken for granted. In addition to studying the target, essential for understanding who we are addressing, it is necessary to involve the public by creating something that makes them feel special. For this purpose, coherence becomes a fundamental aspect for transmitting well-being to anyone who uses the space in question. The architect Diego Zanaica, Ceo of Tecnostudio, architecture and design, speaks to Gioco News about these aspects.

Design in gaming world is becoming increasingly important. Speaking of large surfaces such as Fecs or indoor parks, are there any general guidelines for creating an attractive environment?

“The general line, as always, is to create a welcoming environment, easy to live in and able to speak a direct and understandable language with everyone. The set of architectural proposals must be structured in a project of hospitality and engagement, which makes all customers feel special, as if that gaming hall or that Fec were tailor-made for them. Spaces must be designed to bring people together and make them feel good together, if you feel comfortable in a place you will find it attractive.”

You have repeatedly stressed the importance of creating a path for those who will have to use the space. What are the steps to create a real experience in this area?

“More than a step, I would talk about a macro concept of ‘communication’ of the point of sale. I am thinking not only, of course, about service directories, but also of paths made of light, of colours, of spaces, to use the gaming offer, but also of services useful for the main activity, first of all Food or the relaxation areas.”

How important is the study of the target, i.e. all those people who will use this space, for the design of an Fec? And above all, how is it done?

“Let’s say that the analysis of the target is the task of the operator, who will have to calibrate the tech-

nical layout of the structure on the gaming offer and therefore on the target he intends to involve. There are consultancy companies that have developed surveys in this sense, one for all TradeLab, with which we have been cooperating for some time through our business unit dedicated to gaming, which carry out an analysis of the territory, the targets and the offer already present, assisting entrepreneurs in defining the business. Rather, design itself has the function of creating a beautiful and well-balanced space. Reasoning in terms of ‘design’ leads to improving the aesthetics of places, therefore also with the function of emotionally rewarding those who live there, as well as making them usable.”

Today, more than ever, amusement has become a fundamental aspect in thinking about retail spaces and public engagement. How important is this aspect?

“We are living in a historic moment in which we are all looking for ‘experience’ in every activity we do. If we talk about physical retail, both traditional and linked to the gaming world, this experience can be translated with the need to combine, and if I may use the term, spice up the main activity (for example shopping) with entertainment. The entertainment that comes from the amusement proposals is such an important complement that it often becomes the attractive and certainly emotional element.”

The perception, therefore, is that you must always stay one step ahead of the market. What do you think the new design trends will be?

“I believe that the development of the concepts we have just seen is the path we will take in the future, especially if we think of retail (format) and retail real estate (commercial spaces and polarities). Tecnostudio will work to create and offer the public of these meeting places an environment that is coherent with expectations and capable of transmitting well-being.”

ENGLISH SECTION a cura di Natasha Crisantemi www.gioconews.it 70 ITALIAN PAGE 88 06 2023 10
Diego Zanaica

Visual experiences

Customize, create an experience. These are some of the keywords to keep in mind when you need to create a setting, whether it is inside a fair, a playground or a shopping centre. It is no coincidence, therefore, that even in gaming as in many other sectors, design is becoming an essential element, essential if you want to communicate something to specific users or even to a casual audience.

However, since there are many segments and the possibilities are endless, it is very difficult, if not impossible, to find a unique strategy that can be applied to any single sector. In other words, various aspects must be studied during the design phase, starting from the location, from the place where it is located up to considering the reference target. For this reason, it could be wrong to speak of “trends”, when it is probably more correct to talk about “experiences”.

In short, it becomes essential to reason step by step and plan the work in detail, customizing the final product based on the client and above all on the reference public. Claudio Garavaglia, owner of the Garavaglia Srl company, leader in the creation of scenographic effects, retail settings for shopping centers and experience spaces, talks about these aspects.

Design, even in the gaming world, has become increasingly important. For a large setting, whether it’s a fair or a space in a shopping centre, are there any particular guidelines to follow during the design phase?

“First of all, we need to understand the customer’s needs, the customer target and, important thing, the budget available. At this point, we start producing sketches by hand with suggestions, to check with the client if the path taken is the right one, until we arrive at a 3D project.”

We assume that creating an ad hoc environment always requires a strategic plan. What are the steps you follow when you carry out a medium or large-scale project?

“We start from a freehand design; thereafter, once the method presented has been approved, the 3D executive project is made up to the production of scale models in special cases. After the approval we start with the realization of the project”.

Still speaking about gaming world, as far as retail outlets are concerned, are there other guidelines to follow than those we find, for example, in a fair or similar event?

“As I previously said, each selling point has its own characteristics and format to respect. Territory, location and user base target are aspects that should not be underestimated and this is why our sets are customized and have no standard element.”

A question in detail: does the way of conceiving a setting change according to the market segment? If so, could you give us some examples?

“Of course, we work for indoor and outdoor theme parks, high fashion showcases and for events or concerts; you can understands that they are completely different worlds and automatically the proposals and above all the use of different materials change according to the customer.”

At the basis of a wide-ranging planning is there also a study on the target or rather on the type of people to whom you are addressing?

“Certainly, as I explained earlier, understanding the customer target is very important, I’ll give you an example in the context of indoor or outdoor playgrounds. It is important to know the age of the customers in order to be able to better design the attractions and the related scenic design that excite the customers. Furthermore, if appropriate, it may also be useful to divide the same park into areas studied by age.”

The pandemic has undoubtedly changed many things. Now that we have returned to a life similar to the one before Covid, are we back where we started or has something changed?

“After three years spent in front of a monitor or buying products with a click, I can tell you that the situation has radically reversed, by now the customer experience is a common language for all companies on which important budgets are being allocated. The purchase of a product is no longer dictated only by television or paper advertisements but rather by how much the brand manages to excite the potential customer. All this is achieved with 3d scenic designs with various fragrance diffusers and with the help of technology.”

On the contrary, in the future, in your opinion, always speaking of design, what will be the trends in the gaming world?

“In my opinion we cannot speak of trends but of experiences.”

ENGLISH SECTION L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O F ISCO & SLO T F ISCO & SLO T L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O LA VL T DEL M ESE LA SLOT DE L M ESE LA SLOT DEL M ESE PANN O NER O PANN O NER O PANN O NER O I SEGRET I DEL TAVOL O VERDE GIOC O & TECNICA LO SFIZIODEL GIOCO LO DELSFIZIO GIOCO I LUOGHIDEL GIOCO DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE NUOV ETENDENZ E DA NON P ERDERE DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O L’ OROSCOP O GIOC O & PSICHE GIOC O & PSICHE GIOC O & ARTE TENDENZNUOVE E GIOC O & ARTE RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTUREDA ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY POKE STRATEGYR POKE RSTRATEGY TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O CASINÒFRANCESI CASINÒFRANCESI L’OR A DEL GIOCO L’OR A DEL GIOCO
www.gioconews.it 89 06 2023
FRANCESICASINÒ FRANCESICASINÒ Claudio Garavaglia Claudio Garavaglia, owner of the Garavaglia Srl company, illustrates the steps to implement a design project in a large setting
PH. HTTPS://GARAVAGLIA.EU/GALLERY-VISUAL-MKT ITALIAN PAGE 12

the last June’s issue, I had already written about the subject of “Responsible Design”, that is the one that is able to promote responsible gaming, both in the online and land-based environments. I wrote back then about the working group established in 2020 by the British regulator, the Gambling Commission, to analyze gaming design, which led to the ban on using Ldws (or “losses disguised as win”) and automatic spins, as well as the introduction of a code of conduct dedicated to the design of the offer by the Betting and Gambling Council. But apparently the interference in the gaming itself to limit its negative impact did not end there. After a long wait and multiple postponements of its publication for purely political reasons, the anticipated White Paper on gaming law reform has finally been released in Great Britain, introducing a number of proposals, many of which have been submitted for further consultation. The measures included in the white paper deal with various controls, limitations and restrictions (affordability, stake limits, Vip programmes), the introduction of a dedicated gambling ombudsman and new methods of sector funding for research, education and care (Ret); also forcing the regulator to carry out a review of the rules of gaming design, especially of its features that exacerbate the risks of unhealthy gaming. We still know very little about the possible reform in terms of design interventions and whether the proposed changes will extend beyond the way gaming is served and controlled (for example with check-in or cool-down messages during the game, which already

The White Paper and gaming design review

WHEN WE TALK ABOUT DESIGN, IN THE GAMING WORLD, WE ALSO NEED TO DWELL ON ITS IMPACT IN TERMS OF RESPONSIBLE GAMING: AN ASPECT THAT WE HAVE ALREADY ADDRESSED IN THIS SECTION AND WHICH ALSO BECOMES THE SUBJECT OF THE UK WHITE PAPER ON GAMING

represent the rule in the offers of the majority of operators) and on the intervention towards the gaming mechanic itself, which would certainly have significant impacts. Meanwhile, the White Paper offers us more specific information on the other points of the reform, which, even if it affects only British license holders, has global impacts and is being observed by regulators in other countries, even if some are now more advanced in the introduction of restrictive measures. Whether these measures are effective in achieving their goals remains to be proven, as industry representatives frequently point out.

A week after the release of the document, we gathered the Ampersand group to hear the first reactions and discuss possible impacts. Ampersand discussions follow Chatham House rules, which means that participants are not publicly identified and the content of discussions remains confidential. But without compro -

mising this confidentiality, it does not surprise us that the reactions shared during the online meeting were different, from support for the ombudsman’s office, for new rules for funding third sector organizations and even the relaxation of the limit number of slots in land-based establishments; on the other hand, other control and limitation measures have been met with skepticism, above all due to the lack of data showing their effectiveness. In addition to the lack of data to give us more confidence that the reform proposals will work well and produce a desired result, the group also hinted at the politicization of the regulatory process where decision makers - i.e. politicians, and sometimes even regulators - have a limited knowledge of the sector and its technical capabilities. Political targets, or in any case others of a public nature, such as gaming integrity and consumer protection, often prevail, as often happens in gaming, which is now a politically difficult, if not “toxic”, topic. The ever more urgent issue then is to produce an evidence and data base that will help formulate the most informed and objective debate on such a divisive issue. The risk is to cause unintended consequences, which are already occurring. For example, landbased betting agencies, which are subject to affordability checks, according to an Ampersand participant, have recently seen an increase in players and one interpretation may in fact be linked to the need for more verifications in the online space. The unintended, but more often mentioned, consequence is obviously that of migration to the illegal market, which works outside the rules, but which in no way respects consumer protection principles. No doubt we will hear this topic more and more, even when the conversation turns to gaming design, an area that has been rather protected until now.

ENGLISH SECTION www.gioconews.it ITALIAN PAGE 90 06 2023 22
THE AUTHOR
Ewa Bakun | Director of content strategies for Clarion Gaming since 2018, she has been with the group for over 13 years, where she held previous roles of head of content, gaming focused event director and program manager.
IN

Stars and Stripes games

All ready for the All American Sports Betting Summit scheduled in California

The Californian city of San Diego capital of gaming and betting in June, 27th-29th, thanks to the All American Sports Betting Summit, branded Eventus International.

ITis a must-attend event for businesses and professionals in the gaming industry who want to stay up-to-date on the latest trends, network with industry experts, and learn about emerging market opportunities” Yudi Soetjiptadi, managing director of the company, affirms.

“One of the key features of the summit is the chance to hear from a diverse group of speakers, including leading authorities, operators, investors, and advisers from the gaming ecosystem. Attendees will have the opportunity to gain valuable insights on the latest regulatory updates, the current opportunities in the U.S. gaming market, and emerging trends within the industry. In addition to the informative sessions, the summit will provide ample opportunities for networking. Attendees will be able to engage with C-lev-

el professionals in the industry and expand their network. Moreover, a “Welcome to Paradise” party will be hosted on the 27th, which will give attendees a chance to network and socialise before the conference begins.”

What are the main subjects that will be addressed?

“All American Sports Betting Summit 2023 will cover a range of important topics related to emerging iGaming trends in the Usa. Some of the key subjects that will be addressed are:

Industry’s Next Big Move where we will be joined by industry experts such as Seth Schorr, Ceo of Fifth Street Gaming. Seth and other experts will discuss developments and trends that will shape the iGaming landscape in the coming years. Attendees can expect insights into the industry’s future opportunities and challenges.

Sustainable and Safer Gambling featuring Richard Taylor, Jr., Senior Manager of Responsible Gambling

ENGLISH SECTION www.gioconews.it ITALIAN PAGE 92 06 2023 48
San Diego, California

at BetMgm. His panel will highlight the collaboration between regulators and operators to create a safer and more sustainable gambling environment. This session will explore responsible gambling practices and strategies for minimising potential harms whilst maximising an enjoyable gaming experience for customers.

Zac Reynolds, the Founder and Ceo of Boc Agency and expert in mature sports betting markets, will join a panel of industry leaders to shed light on Identifying the Market Gap. The panel will focus on emerging trends in the iGaming industry and the impact of technology. Attendees will gain insights into market gaps and how technological advancements have transformed the industry.

Next Growth Products will be moderated by a longstanding expert in the U.S. iGaming market. Bill Pascrell, partner at Princeton Public Affairs Group is set to lead the discussion, focusing on the convergence of esports, gambling, and sports betting. This session will explore the opportunities and challenges presented by this convergence and the potential for growth in the iGaming industry.

These topics and so many more, at All American Sports Betting Summit 2023 will provide attendees with valuable insights into the future direction of the industry, responsible gambling practices, emerging trends, and the convergence of key sectors within the iGaming landscape.”

What are the opportunities of this market?

“Expansion of Online Sports Betting: The legalisation of online sports betting in multiple states across the Usa has opened up a massive opportunity for iGaming operators. As more states continue to reg ulate sports betting, there is a growing market for online platforms to provide convenient and engaging sports betting experiences to consumers.

The online casino gaming sector in the Usa is experiencing substantial growth. With the relaxation of regulations in var ious states, there is a rising demand for on line casino games, including slots, table games, and live dealer games. This presents an excellent opportu nity for iGaming operators to provide a wide range of casino products to cater to the increasing consumer demand.

Mobile Gaming: The Usa has a significant

mobile gaming market, and the popularity of smartphones and tablets continues to rise. Developing mobile-friendly iGaming platforms and games can tap into this growing trend and capture a large user base. Mobile gaming offers convenience, accessibility, and immersive experiences, making it a lucrative opportunity for iGaming operators.

Technology Innovation: The Usa iGaming market is ripe for technological innovations that can enhance the user experience, security, and overall gaming ecosystem. Advancements in areas such as virtual reality (Vr), augmented reality (Ar), blockchain, and artificial intelligence (Ai) can revolutionise the iGaming industry and provide unique opportunities for forward-thinking companies.

Partnerships and Collaborations: The dynamic nature of the iGaming market in the Usa presents opportunities for partnerships and collaborations between different stakeholders. Building strong relationships with industry regulators, technology providers, payment processors, and strategic partners can help iGaming operators navigate the complex landscape, expand their reach, and unlock new opportunities.”

What are the most popular gaming products?

“In the United States, several products have gained significant popularity within the sports betting and iGaming industry. Online poker has remained a favourite for many years, with platforms such as Ignition Poker, BetOnline and Red Dog attracting a large player base.

Online sports betting has experienced a surge in popularity due to the legalisation of sports betting in several states. Gross gambling revenue in the online sports betting market is projected to reach US$7.62bn in 2023. Platforms such as DraftKings, FanDuel and BetMgm are amongst the top sportsbooks in the U.S. and have become go-to options for sports enthusiasts looking to engage in online wagering.

Each state in America approaches the legalisation of online gaming differently. However, online casino games have captivated a wide audience in the United States. Popular platforms like Betfair Casino, Golden Nugget Online Casino, and Caesars Casino offer a diverse range of games such as online slots, roulette, blackjack, and

Mirroring the global rise of esports, the iGaming industry in the U.S. has seen esports developing an increase in popularity. With a staggering number of 490 esports startups in the country, the sector promises an upward trajectory.”

L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O F ISCO & SLO T F ISCO & SLO T L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O LA VL T DEL M ESE LA SLOT DE L M ESE LA SLOT DEL M ESE PANN O NER O PANN O NER O PANN O NER O TAVOL O VERDE GIOC O & TECNICA LO SFIZIODEL GIOCO I LUOGHIDEL GIOCO DA NON P ERDERE NUOV ETENDENZ E DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O NEWSLETTE R NEWSLETTE R L’ OROSCOP O GIOC O & PSICHE GIOC O & PSICHE GIOC O & ARTE TENDENZNUOVE E GIOC O & ARTE RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTUREDA ROONEY LE AVVENTUREDA ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY POKE STRATEGYR POKE RSTRATEGY TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O CASINÒFRANCESI CASINÒFRANCESI L’OR A DEL GIOCO L’OR A DEL GIOCO FRANCESICASINÒ FRANCESICASINÒ www.gioconews.it 93 06 2023
STARS AND STRIPES GAMES Yudi Soetjiptadi

TAKING A RIDE K

iddie rides are probably the most enduringly popular and most common type of ride there is, as can be seen by the fact that you find them in so many varied locations.

Operators will be aware, however, that young customers are more discerning than ever before, and that innovation is constantly required to keep pace with the demands of an ever more tech savvy younger generation. For the youngest children the simple attraction of flashing lights with a bit of rocking movement and noise will always be attractive. The traditional kiddies ride based on concepts like a fire engine, helicopter or popular kids’ character will always hold an attraction for the youngest children.

The small footprint they require means they have always been in demand, not just at family entertainment centres, amusement attractions, fun farms and seaside resorts, but also at shopping malls, retail stores, holiday parks, garden centres and hospitality centres, among other locations. It’s easy to see why as they keep the little ones amused while their elders enjoy the other attractions or do their shopping.

The market for kiddie rides is changing with the decline of shops and retail centres, brought on by the rise in online shopping, but the decline in this sector has been more than made up by a the demand from the booming sector of multi-attraction entertainment centres, such as Chuck E. Cheese and the like in the Us. David Robinson, general manager of World of Rides, said the market is “changing slowly,” with demand from retail centres remaining static at best, but with other sectors and location types becoming more aware of the retaining power that kiddie rides provide. Robinson said: “Unfortunately, shopping centres and retail stores are now very much in decline and operators are having to look beyond their traditional sites for pastures new.” He added, that

with public spaces and the expectations they have regarding social distancing and hygiene.

The age at which children demand more complex pleasures is getting younger.

The traditional “rocking and bleeping” kiddie rides used to be for attractive for kids up to seven or eight years old but now they are probably only attractive for kids up to five years old. After that age kids need something more sophisticated to keep their attention.

Robinson said: “The traditional rocking kiddie rides are still very popular with young children up to the age of around five years old, but the new, larger, and more interactive rides are becoming much more popular with the age groups up to around 12 years old.”

David Robinson, general manager of World of Rides said the traditional rocking kiddie rides are still very popular with young children up to the age of around five years old.

kiddie rides “remain the backbone of holiday resorts and coastal Fecs and parks, where parents still want to give their children the very best of leisure experiences.”

Ryan Coppola, of games manufacturer Ice, agrees that the kiddie ride market is evolving. He said: “With the top kiddie ride manufacturers continuing to bring the latest and greatest models to the market it does become a great option for the operator in terms of diversifying the game room. We make an effort to supply our kiddie rides to any new store opening. We also have seen kiddie rides emerge more and more in shopping mall sitting areas alongside merchandisers and massage chairs.”

Jose J Saus, former vice president and special advisor to Falgas, said that the pandemic has significantly changed the way people interact

But he added that “new, larger and more interactive rides are becoming much more popular with the age groups up to around 12 years old.”

He said: “Apart from being more attractive and interactive with the children, they are also perceived by the public to be worth paying a much higher price of play.”

Robinson added that an added advantage of larger rides is that they can be fitted with more technology and can be made more interactive. “Apart from being more attractive and interactive with the children,” he said, “they are also perceived by the

ENGLISH SECTION www.gioconews.it ITALIAN PAGE 94 06 2023 68
KIDDIE RIDES ARE EVOLVING AS CHILDREN BECOME MORE TECH SAVVY, WRITES MIKE DAWBER, BUT THE BASICS OF DESIGN AND IMAGINATION ARE AS IMPORTANT AS EVER

public to be worth paying a much higher price of play.”

Robinson states that they can also obtain much higher returns and can be more easily fitted with cashless payment devices.

This itself opens up more revenue raising opportunities as they have more room available to house all the latest technology.

Robinson said that as a result of this, World of Rides “is selling more three position kiddie rides than ever before that are charging three pounds per ride and we are regularly being told of some seaside sites commanding four pounds per ride, without question from the customers!”

Meeting the demands of today’s youngsters can sometimes mean supplementing the standard tech with the very latest tech. One area of growing demand for slightly older children is for battery-operated

rides, which have been around for a few decades now.

The battery powered vehicles allow kids to drive free while they can be made safe by allowing a guardian in the back or having a radio-controlled back-up. Robinson states that the most in-demand products from World of Rides are currently its battery-operated rides.

Robinson said: “Without doubt, the most interactive and highest earning kiddie rides that World of Rides sell are our battery-operated rides - for use on land or on water. We have been making and distributing battery operated rides since 1969, and they have continued to increase in popularity as each generation of children grows to expect more highly technical ride experiences to enjoy.” Robinson said: “Each ride is fully interactive, with the children deciding the speed and direction, and the rides all have the very latest sound and lighting attractions, with fully interactive Vr also being tested before being released to the trade.” He added that “a number of our competitors are claiming to have Vr already,” but “they are only showing pre-made films through the headsets.”

Manufacturers are embracing new tech to make them more interactive by embracing new tech such as Vr, Led lights and interactive videos. Coppola said for Ice, it was “remarkable” what Sting International has done to link gameplay to the motion simulated in the game. He said: “Making the games intuitive for the kids is what it is all about. Giving them the feeling like they are driving a boat or car and the motion associated with that is something every kid lives for.”

Likewise the latest novelty from kiddie rides manufacturer Cogan, which makes rides aimed at children under seven years old, is the Baja Surf. This is a coin-op carousel with fixed subjects that rotates on itself and is characterised by a fresh and relaxing exotic theme where a roundabout develops between a characteristic van, a motorcycle and

a beautiful convertible car. Using licensed characters has long been a way for operators to increase the popularity of rides. Character recognition is something children have from a very young age with rides themed on a favourite TV show, character or brand making them easier for young ones to engage with.

Saus from Falgas said that in the medium term, the popularity of kiddies rides “may also depend on advancements in technology and the availability of more interactive and engaging rides, as today’s children are increasingly used to more immersive experiences. “Additionally, companies may need to adapt to changing consumer behaviour by introducing mobile payment options and incorporating electronic game features into kiddie rides.

“Overall, while the future of coin-operated kiddie rides may face some challenges in the near future there is still a great potential for grow and innovation in this field.”

Coppola concurs that there is room for growth in the kiddie ride market, as long as innovation is embraced. He said: “We see the future of kiddie rides just like any other category of game: There is a lot of room for growth so long as that boundaries continue to get pushed on the development side. Keeping kids entertained is at the forefront of this industry and with that comes a high demand of kiddie rides.”.

L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O F ISCO & SLO T F ISCO & SLO T L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O LA VL T DEL M ESE DE L M ESE LA SLOT DEL M ESE PANN O NER O GIOC O & TECNICA LO SFIZIODEL GIOCO I LUOGHIDEL GIOCO DA NON P ERDERE NUOV ETENDENZ E DA NON P ERDERE DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O L’ OROSCOP O GIOC O & PSICHE GIOC O & PSICHE GIOC O & ARTE TENDENZNUOVE E GIOC O & ARTE RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTUREDA ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY POKE RSTRATEGY TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O CASINÒFRANCESI CASINÒFRANCESI L’OR A DEL GIOCO L’OR A DEL GIOCO FRANCESICASINÒ FRANCESICASINÒ www.gioconews.it 95 06 2023

Ariete

Siete come sempre molto volitivi e vi servirà una quantità industriale di tenacia per riuscire nell’obiettivo professionale che vi siete prefissi prima delle vacanze estive. Sarete aiutati però anche da una dose di fortuna, che non guasta mai! Non al gioco, però. Lasciate stare per ora!

Toro

Sorridete, che gli astri vi sono vicini e vi sosterranno nel prendere una decisione importante e che vi aprirà nuovi orizzonti. In questo mese non bisogna temere le novità, esse saranno infatti tutte positive soprattutto se relative al lavoro. Al gioco prudenza, fino al giorno 15.

Gemelli

A volte una posizione bisogna prenderla, e questo vostro perenne ondeggiare come una banderuola sta scontentando un po’ tutti. Suvvia, fatevi coraggio o fate ordine nella vostra testa. Il momento è quello che è, non un granché, ed essere pavidi non aiuta. Neanche a dirlo: soprassedete dal gioco.

Cancro

Gli affetti sopra a tutto. Molto darete e molto riceverete, in questo giugno ricco di gioie famigliari e di inaspettate e gradite sorprese. Dovrete solo essere un po’ riflessivi e godere appieno del momento, consapevoli che non durerà per sempre. Giocate con prudenza sino a metà mese.

LOTTO

13,

SUPERENALOTTO

5/32/36/37/80/82

1/15/24/50/54/89

Leone

Da zero a dieci, sarete amati undici dai vostri cari e il vostro charme si rivelerà irresistibile anche fuori dall’ambito familiare. Periodo davvero top, dunque, anche se è consigliabile una doccia di umiltà che vi renderà ancora più attraenti. Dea bendata innamorata di voi.

Vergine

Equilibrio e ponderazione, in questo mese dove i fiori d’arancio profumano moltissimo e c’è infatti chi vorrebbe portarvi all’altare, o perlomeno spingervi a un solido impegno. Siete pronti? Valutate bene, certi del sostegno degli astri. Fortunatissimi al gioco.

Bilancia

Non vi fidate troppo di chi vi promette mari e monti ma che in realtà non vi può assicurare neppure un piccolo orticello incolto. Siete buoni e pronti ad accogliere il prossimo, ma gli astri stavolta suggeriscono un pizzico di scetticismo. Li ringrazierete! Benissimo invece il gioco.

Scorpione

State prendendo un po’ alla leggera dei malintesi e malumori in famiglia che potrebbero avere delle spiacevoli conseguenze. Non trascurate il partner e men che meno i vostri figli. Magari allentate un po’ sul lavoro, potete permettervelo. Al gioco bene specie nella prima decade.

Sagittario

Smettetela di pensare sempre al lavoro e pianificate una vacanza che vi risollevi soprattutto sul lato ‘divertimento’, ultimamente troppo spesso trascurato. E coinvolgete nella pianificazione un partner che, a ragione, reclama tempo e attenzioni. Al gioco prudenza, fino al giorno 15.

Capricorno

Siete seri, calmi e riflessivi, ma qualcuno ha colto il vostro guizzo di follia e in questo mese, appunto, folleggerete come se non ci fosse un domani. Dunque: state calmi e non fate (troppi) colpi di testa di cui poi, una volta rinsaviti, pentirsi. Semmai, osate un pochino al gioco.

Acquario

Che cos’è questa tristezza improvvisa, che vi ha colto a pochi giorni dall’inizio dell’estate? Forse è solo il carico di lavoro invernale che vi presenta il conto: è dunque il momento di iniziare a pensare alle vacanze e, soprattutto, di iniziare a pensare positivo! Un abbraccio anche dalla dea bendata.

Pesci

Tutto quello che toccherete si tramuterà in oro e anche nei rapporti personali avrete un savoir faire davvero invidiabile. Che dire? Appartenete al segno più fortunato del mese e dunque approfittatene anche per giocare un po’, sarete baciati dalla fortuna almeno fino al giorno 20!

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a cura di Nashira {astrologa e sensitiva} PER TENTARE LA FORTUNA ZINÉDINE ZIDANE Allenatore e ex calciatore Marsiglia, 23 giugno 1972 56, 59 Ambo, Terno e su Genova, Torino e tutte
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