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il gioco fa notizia!
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S LOT/ V LT SCOMMESSE I P P I CA POKER CASINÒ ONLINE
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S P E C I A L E
O C C U P A Z I O N E
in questo numero P O L I T I C A • Stefano Vaccari: “Protezione della salute al centro” I P P I C A • Un settore in cerca di riforma P E R S O N A G G I • Circus Mircus – Damiano Marini
la slot del mese 84
english section 90
FORTUNE GAMES Sette giochi in uno, all'insegna della fortuna
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cover story CODERE
La legalità a tutela del buon gioco
EDITORIALE ANNO XV | NUMERO 5 | MAGGIO 2023
SERVIRANNO NUOVE FIGURE NELL’INDUSTRIA DEL GAMING?
Il quarto stato del gioco pubblico
Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Carlo Cammarella Michela Carboni Daniele Duso Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli
di Alessio Crisantemi
Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Ewa Bakun Michele Bragantini Geronimo Cardia Gianni Carra Mike Dawber Marco Fiore Matteo Marini Giancarlo Marzo Nashira Marco Trucco Francesco Scardovi Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media Danny Maxwell Unsplash Pexels dall - e Stampa Tipolitografia Federici Via Adda, 3 – Terni (TR) 05100 Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
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C’è un’immagine che balza subito alla mente quando si parla di lavoro e di occupazione (almeno per chi è nato nel secolo scorso): è quella de “Il quarto stato”, il celebre quadro di Pelizza da Volpedo che oggi arricchisce la collezione del Museo del Novecento di Milano, divenuto nel tempo il simbolo dei lavoratori. Un’opera che raffigura un gruppo di braccianti che marcia in segno di protesta in una piazza. Ma è una protesta silenziosa, composta, elegante, che vede risiedere la sua vera forza nella reale essenza di quei lavoratori, nella loro consapevolezza. Un’immagine che non ha mai smesso di essere d’attualità, nonostante il passare del tempo e l’evoluzione del mondo del lavoro, anche in termini di rivendicazioni e battaglie sindacali, ma che conserva ancora intatta la sua efficacia in termini comunicativi. Un’opera (e una poetica) oggi ancora più attuale, a maggio e in occasione della festa del lavoro, anche se, in parte, sembra stridere di fronte a un governo che mostra imbarazzi anche nelle celebrazioni di un valore fondante come quello della Liberazione. Ma questa è un’altra storia. Quello che qui ci interessa, invece, è esaminare l’evoluzione del lavoro all’interno dell’industria del gioco: un settore troppo spesso lontano dai riflettori, ad eccezione di quando viene chiamato in causa per aspetti negativi o eventuali derive. Continuando, invece, a essere ignorato dal punto di vista industriale, quindi pure occupazionale. Eppure, dietro a questo comparto si nasconde una massa di lavoratori, silente, non chiassosa, ma che continua con tenacia ogni giorno a svolgere il proprio compito (peraltro, in nome e per conto dello Stato), proprio come quel popolo dipinto: “avanzando”, in questo caso, anche dal punto di vista delle professionalità e delle competenze, benché scarsamente (ri)conosciute dall’opinione pubblica. Volendo dare però una lettura ottimistica della realtà, sembrerebbe arrivare il momento della possibile rivalsa per gli operatori, ora che il governo di turno si dice intenzionato a rompere gli indugi nei confronti del comparto promettendo di intervenire. E non con interventi punitivi (stavolta) o attraverso la leva fiscale, bensì con una riforma generale, che potrebbe portare all’atteso riordino, con benefici inevitabili anche in termini professionali e occupazionali. Le virtù del comparto, come pure le difficoltà che sta attraversando, le esploriamo a fondo nello speciale dedicato al lavoro nel gioco di questo numero. Auspicando quell’evoluzione del settore, anche oltre i propri confini, che renderebbe giustizia a quella “fiumana” di persone che vi opera: la quale, come la massa in cammino del quadro, attende di poter celebrare l’emancipazione dei lavoratori. A volerlo, peraltro, non è soltanto la maggioranza (anche se è questo ciò che conta davvero), ma anche l’opposizione, come ci spiega su queste pagine un esponente illustre del Pd quale Stefano Vaccari, impegnato sul tema attraverso un disegno di legge ad hoc di cui illustra virtù e necessità. Che sia dunque giunto davvero il momento di vedere affermati una volta per tutti i principi del gioco pubblico? Ancora è presto per dirlo, ma nel frattempo ci piace vedere il comparto attraverso l’immagine proposta dal quadro di Pelizza da Volpedo: un settore in cammino, con le persone al centro, davanti a tutto il resto. 1
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IN QUESTO NUMERO | I N T HI S I SSUE
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Politica
4/
La protezione della salute prima di quella economica Il deputato del Pd Stefano Vaccari spiega i motivi della necessità di un Testo unico sul gioco e si prepara al confronto sul riordino dell’offerta contenuto nel disegno di legge delega fiscale
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I volti (e i risvolti) del voto A maggio nel 10 percento dei Comuni italiani si terranno le elezioni amministrative. Scopriamo insieme alcuni dei candidati e le loro posizioni sul contrasto al Gap.
Scommesse
Normativa
Speciale
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10/
Verso la digitalizzazione Andrea Alemanno, principal nella divisione di consulenza strategica IpsosS3 analizza i cambiamenti lavorativi nel mondo del gaming dall’inizio della pandemia a oggi
12/ Trasformazioni radicali 14/ Igt, stabilità per favorire innovazione e investimenti 14/ Snaitech, le persone al centro in ufficio o in smart working 16/ Codere Italia, nuove soluzioni organizzative e più consapevolezza 16/ Criga/Get Network, imprese di gestione resilienti ma serve riforma 18/ Formazione per (il) gioco 20 / VISTO DA VICINO 22 /
GIOCO E RETAIL
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26/
La distanza dal buon senso Le percentuali di interdizione dei distanziometri espulsivi sono già state criticate dal Consiglio di Stato. Ma i Tar ritengono che l’1 o il 2 percento di insediabilità rappresentino porzioni ragionevoli. Slot/ Vlt
Il riordino dolce del betting Dopo le prime bozze della legge delega che dovrà riscrivere le regole del gioco pubblico mettiamo a fuoco la nostra lente d’ingrandimento sul settore delle scommesse e sul suo probabile assetto futuro
34/ LE DRITTE DEL MAESTRO Ippica
28/
Adesso la pandemia è davvero alle spalle Il peggio è ormai passato per il comparto degli apparecchi da intrattenimento, come evidenziano le elaborazioni di Gioco News
30/ FISCO E SLOT
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La riforma sperata I rappresentanti di alcuni dei maggiori impianti italiani fanno il punto sull’ippica tricolore, con precise richieste al mondo politico www.gioconews.it
«Ritengo quantomai necessario che ad occuparsi della questione dei giochi sia una commissione parlamentare ad hoc: quello che serve è una cabina di regia in grado di approfondire tutte le articolazioni, dal contrasto agli interessi dei sodalizi criminali al tema del gettito fiscale muovendo, necessariamente, dalla tutela della salute».
Poker
Interviste
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62/ Troppo pigri per restare anonimi
Tornei di poker live e tasse, alla ricerca delle ultime zone grigie Dall’operazione All in alle convenzioni internazionali, ormai lo spazio “franco” per le vincite nei tournament dal vivo è molto vasto: scopriamo come muoversi in tutto il mondo
44/ A Dublino il torneo di poker dei record 46/ Euro Poker (quasi) Million, a Rozvadov il solito show
Stefano Vaccari
Casinò
48/
Questo riordino (non) s’ha da fare
Comma sette
I casinò esclusi dalla delega fiscale, ma non è affatto detta l’ultima parola e intanto Luigi Vitali, già sottosegretario alla Giustizia, spiega perchè l’idea di istituirne uno per regione abbia più che mai la sua attualità
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Vitalità e voglia di rivincita
50/ PANNO NERO 52/ LA SLOT ONLINE DEL MESE Eventi
Il mondo dell’amusement, nonostante le difficoltà, mostra un nuovo vigore. Ma c’è ancora molta strada da fare.
Il gruppo georgiano Circus Mircus svela anche in Italia l’identità dei suoi componenti e racconta la sua storia, iniziata a Tbilisi nel 2020
63/ Mi sentivo Super Mario Damiano Marini racconta la sua reazione a un grave incidente e come è arrivato all’accettazione della disabilità RUBRICHE
64/ L’ORA DEL GIOCO 68/ DAL MONDO 70/ DA NON PERDERE 72/ GIOCO E SOSTENIBILITÀ 74/ A CARTE SCOPERTE 76/ GIOCARE CON GUSTO 78/ AL BAR DEGLI ESPORTS 80/ L’AVVOCATO DEL DIAVOLO 82/ GIOCO E PSICHE 84/ LA SLOT DEL MESE 88/ LO SFIZIO DEL GIOCO 96/ OROSCOPO AZIENDE
Flipper
24/ Codere Italia, la legalità a tutela del buon gioco
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Malta regina dei casinò
54/ Pragmatic Play, nuove sfide per grandi traguardi
Dal 23 al 25 maggio spazio al CasinoBeats Summit, in programma all’InterContinental Hotel
55/ Push Gaming, intrattenimento di qualità e attenzione ai dettagli
Lo spettacolo continua
58/ Ocsi, una nuova grande opportunità di business
86/ NEWSLETTER
Il flipper sportivo continua a mostrarsi in tutto il suo splendore (anche) in Italia, dove proseguono i tornei validi per il ranking internazionale, mentre entra nel vivo il Circuito nazionale Ics 2023
59/ Un ponte tra tradizione ed era digitale
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60/ Il gaming brilla nella Notte delle Idee 61/ Mapic, il grande commercio sposa l’intrattenimento
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ENGLISH PAGES
90/ Competition breeds success 93/ Looking for talent 94/ Malta queen of casinos www.gioconews.it
Politica
STEFANO VACCARI
deputato del Pd Stefano La protezione IlVaccari spiega i motivi della di un Testo unico sul della salute necessità gioco e si prepara al confronto riordino dell’offerta prima di quella sul contenuto nel disegno di legge economica delega fiscale di Anna Maria Rengo
riordino del gioco “targato” centrodestra. Tuttavia, nel corso degli anni e pure nella legislatura in corso, anche il Partito democratico è sceso in campo con una serie di proposte. Ed è pronto a metterle sul tavolo della discussione, ora che il disegno di legge delega fiscale ha appena avviato il suo iter in Parlamento. Ne parliamo con il deputato dem Stefano Vaccari, componente della commissione Agricoltura e da sempre molto attento e sensibile a tutte le problematiche inerenti il settore del gioco. Partiamo dunque dalla delega fiscale: come giudica le disposizioni che esso contiene in materia di gioco? “La norma che conferisce delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici confermando il modello organizzativo attuale, che pure contiene spunti interessanti come la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita o l’obbligo della formazione continua dei gestori e degli esercenti, è frammentaria e manchevole di tutta quella serie di interventi relativi alla tutela della salute e al contrasto alla criminalità che, anche stavolta, rivendico con forza. Tutto, ancora una volta, muove sostanzialmente dal gettito che il comparto del gioco deve addurre alle casse dell’Erario senza tuttavia mai tener conto concretamente delle degenerazioni che lo stesso produce né tantomeno dei costi che questo sistema realizza a scapito della fiscalità generale.” Per quale motivo ha deciso di presentare una sua proposta di riordino e in che cosa si differenzia principalmente con quella governativa? “Intanto una premessa: in realtà non esiste in Italia una vera e propria legge organica che regola la materia del gioco d’azzardo e quello dei giochi e delle scommesse è un mercato che non conosce crisi. Basti pensare che nell’arco temporale 2011 – 2021 il volume di denari veicolati nei vari canali di gioco è stato di 1,03 trilioni di euro, organizzato per crescere ancora e che, nei confronti di troppo persone, produce ‘povertà indotta’. E più di tutto parlano i numeri delle transazioni registrate sulle piattaforme di Sogei: prendendo in considerazione le sole transazioni dell’anno 2013, emerge un dato impressionante: il gioco d’azzardo legale, nell’anno in questione, ha fatto registrare 1,33 miliardi di transazioni trasmesse.
Nel 2020, purtroppo i numeri sono cresciuti del 750 percento rispetto al 2013 e infatti, le transazioni registrate, sono state 10 miliardi. Vuol dire 10 miliardi di giocate, tasti premuti, puntate, scommesse etc. ovvero 27,4 milioni al giorno. Giova ricordare che più di uno studio evidenzia quanto indicato: ad esempio già nel ‘Rapporto Italia 2017’ elaborato da Eurispes, emerge come per il 38,7 percento della popolazione la dipendenza dal gioco d’azzardo rappresenti una delle cause che porterebbe quasi un italiano su 4 a sentirsi ‘abbastanza povero’. Nel corso del 2021 la raccolta del gioco in Italia ha sfiorato i 111 miliardi di euro con una perdita netta per i giocatori di 15.412.231.206 euro e tutto questo con punti gioco chiusi e slot e Vlt disconnesse per circa 8 mesi a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. In buona sostanza numeri e situazioni che fanno tremare i polsi, verso i quali nelle premesse del Governo non ci sono scelte esaustive e che necessitano di una risposta politica non più procrastinabile: è per questi motivi che ho inteso presentare una legge organica di disciplina della materia di cui la nostra legislazione è orfana.” Qual è il contributo propositivo che darà nel corso dei lavori parlamentari di approvazione della riforma fiscale? “Dipenderà dalla disponibilità della maggioranza a modificare la legge perché senza quella non si va da nessuna parte. Fra l’altro, la costante e cronica mancanza di una legge organica che disciplina la materia riproduce situazioni di criticità devastanti quali impoverimento, usura, malattia, interessi malavitosi e cortocircuiti istituzionali. Per anni si è creduto che se lo Stato avesse gestito direttamente il comparto dei giochi si sarebbero, ad esempio, debellati tutti quei fenomeni degenerativi che l’azzardo produce. In realtà oggi abbiamo la certezza che non è così poiché: il mercato dell’illegale prospera su di un binario parallelo difficilmente quantificabile; all’esito di molteplici indagini è stato accertato che maggiore è l’offerta anche del gioco lecito e più semplice è per le consorterie malavitose fare affari; i numeri dei malati da patologia da gioco in carico ai servizi sociali e sanitari non rendono purtroppo l’idea della disperazione che la dipendenza produce. Dinnanzi a un fenomeno di enormi dimensioni come quello dei giochi è improrogabile che il livello istituzionale della questione debba strutturarsi in modo da rafforzarsi e garantirne la sostenibilità anche attraverso una diminuzione dell’offerta che è ridondante, privilegiando
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Politica
S tefan o Vac cari
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mento nell’anagrafe dei conti per consentirne l’accesso da parte degli organismi preposti, prevedere in capo ai concessionari una responsabilità di posizione, solo per citarne alcuni e che purtroppo, ad oggi, sono state disattese. Ecco, quindi, la necessità dell’istituzione di una commissione in seno al Parlamento che rappresenta la scelta giusta che formuli proposte e vigili, in maniera permanente, sul fenomeno dei giochi.” Lei è tornato in Parlamento nel 2022 come deputato dopo essere stato senatore fino al 2018. Nell’arco di tempo in cui non è stato presente in Parlamento, è stato varato il divieto totale della pubblicità del gioco. Ritiene che sarebbe opportuno rivedere questa disposizione? “Nell’arco temporale a cui fa riferimento sono stato fuori dal Parlamento sì, ma comunque dentro al perimetro della politica e il mio impegno su questo tema non è mai venuto meno. Ritengo il divieto di pubblicità dei giochi, che condivido, rappresenti, prima di tutto, una scelta di civiltà. Peraltro, la pubblicità di giochi e scommesse non era realizzata solo e soltanto per meri fini di mercato: le società erano obbligate dal contratto sottoscritto con i Monopoli a destinare una percentuale di soldi alla pubblicità: come vede torniamo al denaro e a scelte di carattere politico poiché, come sappiamo, Adm è uno dei bracci operativi del Mef. Nei mesi scorsi si è letto e sentito finanche che siccome alcune società di calcio sono in difficoltà si rende necessario far ripartire la sponsorizzazione dell’azzardo. Quasi tutte le società di calcio sono delle vere e proprie aziende e anche molto indebitate con il fisco. Come avviene per le altre realtà, è corretto che si organizzino in altri modi per andare avanti magari. Pensiamo a cosa accade nel resto del Paese. Bisogna che il mondo dello sport, che io amo da sempre, inizi a confrontarsi col resto di quello reale. Per dirla alla Bersani… ‘se piove, piove per tutti’.” Ritiene inoltre che la percezione da parte della politica e dell’opinione pubblica nei confronti del settore sia cambiata in quest’arco di tempo? “Nel mio impegno politico ho a che fare con tante realtà a partire dagli Enti locali. Uno dei punti che talvolta emerge è quello che lo Stato realizzi dai giochi entrate enormi, cosa che non corrisponde proprio alla realtà. Il gettito dei giochi, ancorché rilevante, è il frutto di un fenomeno che stando alle previsioni di Adm, ha movimentato nel 2022 una raccolta di oltre 140 miliardi di euro: nelle casse dell’Erario ne finiscono 10/13 circa (mancano i dati certi) ma da questo computo non sono mai stati calcolati invece i denari che lo Stato spende per contrastare le degenerazioni che produce: prevenzione e cura della malattia, contrasto all’illegalità. Quanto costa un’operazione di Polizia giudiziaria? Quanto costano la Dia, la Procura antimafia, la commissione parlamentare Antimafia che ai giochi ha dedicato un comitato? Ecco, di quanto viene speso non si ha purtroppo contezza e sarebbe invece arrivato il momento di ascrivere a Bilancio anche le spese che i cittadini sono chiamati a corrispondere attraverso le tasse.” 5
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L A PROT E Z I O NE D E L L A SALUT E PRI M A D I Q UE L L A EC O NO MI CA
la protezione della salute a quella economica. Ed è partendo da queste basi che intendo lavorare con l’auspicio di trovare la più ampia convergenza politica.” Lei auspica che durante questo iter ci sia modo di ascoltare anche gli operatori del settore? “Penso che il contributo degli operatori del Settore sia essenziale, come peraltro lo è un confronto, indifferibile, con altre istituzioni europee: la mia riflessione, ad esempio, si riferisce a Malta che sui giochi rappresenta, almeno per l’Italia, un problema di non poco conto e sul quale dovremmo confrontarci. Riguardo agli operatori il loro apporto nell’ambito di una legge di riordino è chiaramente imprescindibile. Ci sono aspetti, come ad esempio quello del pagamento dei giochi solo attraverso carte che alcuni di loro avanzano da tempo, che mi trovano pienamente concorde.” Per quale motivo ha deciso di presentare una Pdl sull’istituzione, anche in questa legislatura, di una commissione parlamentare d’inchiesta sul gioco? “A temi complessi si debbono dare risposte concrete ed esaustive. Ed ecco che ritengo quantomai necessario che ad occuparsi della questione dei giochi sia una commissione parlamentare ad hoc. Ritengo che quello che serve sia una cabina di regia in grado di approfondire tutte le articolazioni: dal contrasto agli interessi dei sodalizi criminali al tema del gettito fiscale muovendo, necessariamente, dalla tutela della salute. Pensiamo, ad esempio, alla questione delle nuove gare per le concessioni: siamo di fronte a un appuntamento importantissimo che va affrontato tenendo conto di tutte gli equilibri del caso ma che, al tempo stesso, deve essere rimodellato in chiave di sostenibilità. Penso al tema delle mafie: la vocazione sempre più imprenditoriale e il loro interesse nei confronti di fette importanti dell’economia, nelle quali ricade anche il ricco, articolato e complesso mondo dell’azzardo, hanno radici profonde. L’attuale sistema concessorio ha mostrato diverse fragilità che vanno corrette: l’equazione secondo cui con l’espansione del gioco legale viene debellato il fenomeno di quello illegale è purtroppo e abbondantemente superata dagli eventi. Al riguardo la Uif, alla stregua certamente di numeri per difetto, ha stimato che nei soli primi 6 mesi del 2019, le consorterie malavitose attraverso l’azzardo, abbiano riciclato 250 milioni di euro. A questo proposito occorre dare seguito a quanto proposto dalla commissione Antimafia e approvato dal Parlamento durante la XVII legislatura: l’attuazione di misure di tipo Daspo in tema di giochi e scommesse, ampliare l’ambito dei delitti che impediscono alle imprese di partecipare alle gare o a procedure ad evidenza pubblica, nuove modalità per tracciare le vincite collegando ogni operazioni di cashout al nominativo, sottoporre i conti di gioco online al medesimo controllo antiriciclaggio di quelli bancari, prevedendo il loro censimento e inseri-
Politica
I volti (e i risvolti) del voto A maggio nel 10 percento dei Comuni italiani – fra i quali figurano 18 capoluoghi di provincia – si terranno le elezioni amministrative. Scopriamo insieme alcuni dei candidati e le loro posizioni sul contrasto al Gap. di Francesca Mancosu
aprire le danze sono stati 24 Comuni del Friuli Venezia Giulia, con la tornata del 2 e 3 aprile, ma è nel mese del maggio che si tiene il clou delle elezioni amministrative del 2023, con il primo turno fissato per il 14 e 15 maggio in 597 comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario e il ballottaggio calendarizzato per il 28 e 29 maggio, data in cui andranno al voto anche 39 comuni della Sardegna e 128 della Sicilia. Per un totale di 792, su 7.901 comuni italiani; il 10 percento del totale. Scorrendo la lista delle città coinvolte, nonché quella dei candidati, ecco tornare alla mente alcune “occorrenze” legate al settore del gioco pubblico.
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Fa b io Ro l fi
L’AMBIZIONE DI FABIO ROLFI E L’EQUILIBRIO FRA GIOCO, IMPRESA E SALUTE Partiamo ad esempio da Fabio Rolfi, candidato sindaco a Brescia con il supporto di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e le liste Fabio Rolfi sindaco, Brescia davvero e Viva Brescia. Noto ai nostri lettori come consigliere regionale della Lombardia, e presidente della commissione Sanità, nel 2017 si occupò della delibera sui corsi di formazione per gli operatori di gioco, ma anche del trattamento residenziale dei malati di Gap. E nel nostro faccia a faccia partiamo proprio da “quel” periodo. “La ludopatia è una piaga sociale grave. Chiaramente sotto il profilo normativo bisogna tenere conto anche della libertà di impresa e della libertà di scelta personale. Sulla efficacia dei limiti agli orari e alle distanze da luoghi sensibili penso che al tempo siano stati necessari. La diffusione del gioco online è un elemento che influisce in maniera forte sul rapporto tra cittadino e gioco ed impone però anche la necessità di studiare nuovi strumenti”, afferma Rolfi. Quanto all’opportunità di modificare la normativa vigente della Lombardia per il contrasto al Gap, Rolfi rimarca che “ogni legge è figlia del proprio tempo. A distanza di anni è sempre giusta una riflessione e un 052023
aggiornamento che tenga conto delle esigenze del momento. Ovviamente bisogna partire da dati certi anche per interventi mirati che servano a tutelare maggiormente i cittadini, coniugando come giusto che sia il diritto alla libera iniziativa imprenditoriale e la salute della gente”. Ampliando lo sguardo sul suo programma elettorale in generale, ritiene che Brescia debba in primis “tornare a essere ambiziosa e recuperare la visione lunga che ha caratterizzato la sua storia amministrativa. L’epoca difficile che viviamo apre importanti opportunità come la sfida dell’innovazione degli ecosistemi urbani. Digitale, intelligenza artificiale, gestione dei dati rappresenteranno elementi lungo i quali caratterizzare il cambiamento delle città per renderle più competitive, interessanti, attrattive e capaci di essere vicine alle persone. Su semplicità e velocità della pubblica amministrazione si giocheranno le sfide alla competitività tra territori. Dobbiamo pensare in grande, senza dimenticare la quotidianità, senza perdere d’occhio le esigenze dei cittadini”. I capisaldi del suo progetto di governo? “Ambiente, mobilità, sicurezza e famiglia. Brescia ha un grande problema ambientale che non si risolve con gli slogan: puntiamo alla bonifica del Sin (sito di interesse na6
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Politica
zionale, Ndr) Caffaro, a un maxi piano di forestazione urbana e al prolungamento della metropolitana per intercettare una parte delle oltre 100.000 auto che ogni giorno entrano in città. Sulla sicurezza introdurremo
il vigile o il carabiniere di quartiere e per la famiglia abbiamo un progetto che prevede 1.000 euro per ogni nuovo nato, un albo comunale del servizio di babysitter e trasporti gratuiti per gli studenti bresciani”.
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Ma r i a S pi nosi
I VO LT I ( E I R ISVO LT I ) D E L VOTO
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della Salute Eiffel, la messa in sicurezza della strada dei Due camini, interventi nelle frazioni e molto altro. Tutti progetti previsti dal nostro programma amministrativo”. Quanto al gioco, “a prescindere dalla legge regionale e dal riordino che si vorrà fare con le leggi regionali, occorre combattere la ludopatia che rappresenta un problema sociale. Sicuramente è preferibile una riforma della materia a livello nazionale, anche se l’amministrazione dovrà sempre essere parte attiva nel processo di sensibilizzazione nei limiti della propria competenza”, sottolinea l’ex sindaco. A pochi passi da Ventimiglia, ecco Imperia, antesignana delle ordinanze orarie No slot, già nel 2014. Fra chi aspira a guidarla per i prossimi cinque anni c’è Luciano Zarbano, esponente della lista “Imperia senza padroni”, che esordisce con una constatazione: “È necessario recuperare un rapporto di fiducia con le persone, il clima di scoramento che si percepisce è palpabile, fattore che finisce per allontanare il cittadino dalle urne. Concetti basilari come etica, cultura della legalità sono principi su cui costruire un processo di rivoluzione: il fine giustifica i mezzi non deve appartenere al vocabolario di una lista che punta su concordia, trasparenza, solidarietà unitamente a competenza, entusiasmo e rispetto elementi volti a portare il singolo cittadino al centro del progetto. Luciano Zarbano deve essere il ‘primo cittadino’ non come figura di prestigio ma come figura rappresentativa nello stretto senso del termine di tutti coloro che confidano di vedere realizzate le proprie esigenze primarie”. Anche lui non si sottrae alle domande dedicate al gioco: “Al di là delle norme in materia credo che per qualsiasi tematica il discorso formativo e culturale sia sempre essenziale. Si potrebbe pensare che per una questione anagrafica possano essere i giovani i destinatari di un percorso in proposito, ma credo che lo stesso si possa estendere in linea generale. In un clima di benessere sociale dove l’individuo ha a disposizione le condizioni ideali per un’esistenza serena i rischi patologici si riducono automaticamente. In sintesi ascolto, attenzione e coinvolgimento completo nella vita attiva della comunità sono di per sé misure protettive. Ogni individuo deve essere motivato, giovani o anziani, per i quali valuteremo un coinvolgimento in attività socialmente utili, non fa differenza. L’aspetto ludico, se una persona ha un coinvolgimento pie- >
Lu ci a no Za r ba n o
Proseguiamo il nostro excursus con una tappa a Ventimiglia, cittadina ligure che sul finire del 2018 balzò agli onori delle cronache – nostre e non solo – per il varo di un’ordinanza, firmata dall’allora sindaco Enrico Ioculano (oggi consigliere regionale nelle file del gruppo Pd-Articolo 1), atta a consentire il gioco con vincita in denaro solo dalle 19 alle 7 del mattino, che fece scuola anche in altre città e venne confermata dal Tar nel 2020. Proprio da Ventimiglia rispondono all’appello due degli aspiranti primo cittadino. Cominciamo da Maria Spinosi, in campo per il Movimento cinque stelle e alcune liste progressiste collegate, che snocciola innanzitutto i capisaldi del suo programma elettorale - “la solidarietà, la cultura e lo sviluppo economico che però sia in simbiosi con la difesa dell’ambiente, e la legalità” – e si dice “assolutamente d’ accordo con le decisioni prese dall’allora sindaco Ioculano. Sicuramente mettere limitazioni aiuta ma non è sufficiente. Il contrasto al gioco però è un fenomeno culturale che va combattuto sia contrastando la povertà e il disagio sociale, sia accompagnando i soggetti colpiti da ludopatia nel percorso di guarigione. Noi pensiamo che la materia debba essere regolata con norme uguali per tutti, poiché il gioco è un settore dove la criminalità organizzata ha grossi interessi e lo Stato non può permettersi che ci siano regioni che non affrontano il problema”, puntualizza. Fra i suoi sfidanti, al momento in cui scriviamo, c’è incertezza per la candidatura di Gaetano Scullino, già primo cittadino della città di confine, sostenuto da tre liste, che sono state ricusate dalla Sottocommissione elettorale: tale decisione è stata subito avversata dai legali di Scullino e il loro ricorso ha incassato la bocciatura del Tar Liguria ma l’ultima parola spetta al Consiglio di Stato. Il programma di Scullino è comunque chiaro. “Ventimiglia deve risollevarsi dai danni che l’hanno vista protagonista sfortunata dell’ultimo triennio e che lo scioglimento dell’amministrazione ha aggravato ulteriormente. Ha delle urgenze dalle quali non può manlevarsi, ovvero la realizzazione di opere pubbliche estremamente necessarie come la passerella, che al momento divide fattivamente in due parti la città, la obbligatoria messa in sicurezza degli argini fluviali dovuti alle modifiche del piano di bacino del Roya, il palazzo
Gae tan o Sc u l l i n o
VENTIMIGLIA E L’ORDINANZA DEL 2018
Politica
I VOLTI (E I RISVOLTI) DEL VOTO
no nella vita attiva diventa una finestra che può giusto occupare uno spazio temporale estremamente limitato”. A livello regionale, e nell’attesa del riordino nazionale, Zarbano evidenzia che “regole uguali per tutti, possono essere una linea guida a carattere generale, ma è a livello locale che si deve operare bene. Amministrare correttamente la cosa pubblica significa anche
mettere da parte tante problematiche che sorgono per un approccio errato. Il recupero di un dialogo può essere più efficace di qualsiasi divieto e limitazione. Ogni individuo deve recuperare quel grado culturale che gli consenta di dimenticarsi che questo non si fa perché c’è una norma che lo vieta, ma lo evita semplicemente perché ha pienamente coscienza che è sbagliato”.
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N ic o l e tta Fa bi o
Ma ss i mo Cas tag n i n i
L’IDENTITÀ DI SIENA, FRA TRADIZIONE E SVILUPPO (E L’INFORMAZIONE SUL GAP) Scendendo a Siena ecco il punto di vista di Massimo Castagnini, candidato con il sostegno di liste civiche di area riformista. “Siena è una città bella e vivibile di suo, ma è certo che può migliorare. È necessario spostare la mentalità su nuove prospettive di sviluppo e sui margini di crescita che sono già evidenti in tanti settori. Le opportunità nella nostra città non mancano ma se vuole tornare a crescere deve scrollarsi di dosso la sindrome di declino. Inoltre serve una regia costante dell’Amministrazione comunale perché il pubblico e i privati impegnati in ambiti sociali e nei settori strategici più avanzati possano collaborare in modo proficuo. Bisogna cogliere le nuove opportunità, avere buon senso e concretezza, bilancio in pareggio e conti in ordine, garantire welfare e diritti sociali primari, il nuovo piano strutturale condiviso, qualità della vita e dei servizi, condizioni preliminari per tutelare e migliorare ancora gli indicatori di benessere, cultura e formazione”. In tema di contrasto patologico, Castagni rammenta innanzitutto che “i comportamenti patologici sono di fatto dipendenze e come tali vanno curati. Le cure riguardano anche l’aspetto ambientale, perché è ovvio che la presenza di sale da gioco diffuse favorisce lo sviluppo di queste dipendenze. Quindi, creare meno opportunità d’incontro con la lontananza da certi ambienti e certe fasce d’età è certamente un elemento positivo; la popolazione giovanile di per sé è più incline a cadere in comportamenti nocivi perché nelle fasi di crescita attraversa momenti di turbolenza interiore che li porta a trasgredire più facilmente. L’informazione deve andare di pari passo con una vera e propria sensibilizzazione verso un aspetto su cui ancora oggi c’è troppa poca attenzione che è quello del benessere e della salute mentale, è necessario quindi ragionare sul perché le persone trovano nel gioco una forma di compensazione. Le conseguenze sono importanti non solo per l’individuo ma anche per l’ambiente circostante come quello familiare e di lavoro. Poi, va da sé che chi crea l’offerta è consapevole del fatto che ci sia questa esigenza”. La sua diretta sfidante è Nicolet052023
ta Fabio, di Fratelli d’Italia, che dichiara: “Siena deve ambire al ruolo che per tradizione, posizione, risorse e caratteristiche merita in una visione non più soltanto provinciale, regionale e nazionale, ma proiettata in tutti i sensi verso l’Europa ed il mondo. Perché ciò sia possibile è necessario riscoprire l’orgoglio della nostra identità e del nostro senso di appartenenza, la voglia di fare per intraprendere con rinnovata energia un percorso virtuoso che consenta di rispondere alle reali esigenze delle persone e di raggiungere i più ambiziosi obiettivi. Al di là dei punti del programma credo che la cifra qualificante del mio progetto condivisa con la coalizione politico civica che mi sostiene sia quella di una svolta culturale. La questione centrale per proiettare Siena verso l’Europa e il mondo passi dal recupero di un approccio che consideri la centralità dell’individuo e dell’impresa sia pubblica che privata. Questa concezione unita alla cultura e alla civiltà del lavoro sono presupposti necessari per guardare al futuro in termini positivi e costruttivi”. Anche Nicoletta Fabio esprime posizioni molto nette in materia di gioco pubblico. “Il fenomeno delle ludopatie è crescente e molto serio. Riguarda – per motivi diversi – tanto i giovani che gli anziani. Soprattutto fasce deboli della popolazione che prese dalla disperazione si affidano alla ‘sorte’ per cambiare il proprio tenore di vita e questo genera circoli viziosi con ripercussioni molto serie sia dal punto di vista economico che problemi di tenuta familiare. In passato si è pensato di contrastare il fenomeno soprattutto con limiti di orario e distanze dai luoghi sensibili in quanto le scommesse, le slot machine etc. erano individuate in locali prevalentemente fisici; oggi anche un minorenne di 12 anni molto spesso ha libero accesso alla rete con uno smartphone e con pochi click può accedere al mondo del gioco a premi. Ritengo che il fenomeno delle ludopatie oggi vada contrastato principalmente con un approccio culturale, informativo, responsabile. Occorre maggiore informazione, educazione e attività di prevenzione a partire dalle scuole. Il gioco anche con premi in denaro non va certamente demonizzato ma occorre favorire un approccio responsabile e maturo per evitare ricadute e costi sociali molto alti”. 8
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GIOCO & LAVORO
Verso la digitalizzazione Andrea Alemanno, principal nella divisione di consulenza strategica IpsosS3 analizza i cambiamenti lavorativi nel mondo del gaming dall’inizio della pandemia a oggi di Carlo Cammarella
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he il mondo sia entrato in una fase nuova, che potremmo definire di post pandemia, è ormai un dato di fatto. Nonostante questo, i cambiamenti a livello lavorativo e occupazione sono stati piuttosto evidenti e hanno toccato anche il mondo del gaming, sia live che online. Tra gli aspetti fondamentali da analizzare, c’è quello legato al gioco responsabile, strada ormai percorsa da quasi tutti gli operatori. Inoltre non possiamo nascondere che la digitalizzazione sta acquistando sempre maggiore importanza. Di questi temi e di come si sta evolvendo il lavoro nel mondo del gaming ne parla a Gioco News Andrea Alemanno, principal nella divisione di consulenza strategica IpsosS3. Dalla pandemia a oggi, considerando il mondo del gaming, quali sono stati principali cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro a livello occupazionale? “La pandemia ha interrotto un fenomeno particolare: il gioco online guadagnava più in volumi che in clientela, la quale in larga misura continuava a preferire 052023
il gioco fisico, ampiamente disponibile sia nel canale specializzato, sia nel canale più generalista, quali tabaccherie ed il bar-tabacchi. La pandemia ha abilitato sempre più utenti al gioco online, anche se non si è registrata un’esplosione. È utile ricordare che il gambling è un vero e proprio settore industriale, con una sua filiera, una ampia concorrenza e degli organismi di controllo, come ha mirabilmente messo in luce l’analisi fatta da Luiss Business School sul comparto del gioco legale. In questi anni si assiste a una evoluzione del settore, che sta cercando la propria strada verso uno sviluppo di gioco più responsabile: è un processo complesso, perché le persone e gli operatori vanno tutelati dai rischi, ma al contempo anche nell’esercizio della propria libertà. Non dimentichiamo che il gambling rimane un gioco divertente, che consente emozioni – e qualche sogno – alla portata di tutti.” Pertanto se prendiamo in considerazione sia il gioco online e quello dal vivo, quali sono stati gli effetti della pandemia nel mondo del lavoro? “La pandemia, con le chiusure di esercizi e di spazi
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giuntivo per professionisti della csr e della responsabilità, in grado di generare un customer journey sempre più virtuoso e meno rischioso.” Alla luce di questo ha riscontrato dei cambiamenti strategici nelle aziende di questo settore? “Da un po’ di anni le aziende del settore stanno cambiando, ci sono consolidamenti e una nuova voglia di dialogo tra concessionari, e tra il settore e i diversi stakeholder. È un cambiamento importante che sembra riprendere l’esperienza di una decina di anni fa, quando gli attori del sistema avevano degli spazi di confronto abituale. C’è da rilevare inoltre che le aziende italiane hanno una grande professionalità ed esperienza, che potrebbe portare il settore ad internazionalizzare sempre di più la propria offerta.” Facciamo un paragone tra l’online e il gioco dal vivo. Quale di questi due mondi ha subìto, secondo lei un cambiamento maggiore, e per quale motivo? “Come dicevo, entrambi sono cambiati. Di certo una maggiore sicurezza per il giocatore, intesa come certezza del gioco legale e capacità di giocare il giusto, senza perdere il controllo, saranno uno dei temi principali dei prossimi anni, sia online, sia offline. In ogni caso non eludo la sua domanda: i cambiamenti maggiori gli ha subiti il mondo on-line, anche per la necessità degli operatori seri di marcare la differenza col gioco illegale.” Tra qualche anno secondo lei sarà possibile tornare al punto di partenza oppure è una situazione che ha subito dei mutamenti irreversibili? “Se il punto di partenza è il periodo pre-Covid, difficilmente torneremo a quel mondo. Perché il mondo è cambiato, siamo in una fase nuova, caratterizzata da tassi di interesse crescenti – che renderanno cruciale scegliere bene gli investimenti – ed inflazione alta, che richiederà molta attenzione nel pricing e alla customer centricity. Come ogni situazione nuova, ci saranno vincitori e vinti: riuscire ad interpretate i cambiamenti sarà cruciale. Non dimentichiamo poi che è un settore molto regolato, e quindi altamente dipendente da policy makers e regulators, che oggi sono molto diversi da quelli degli ultimi anni: quindi a maggior ragione, si evolverà e non si tornerà al punto di partenza.” Per concludere, considerando sempre il mondo del gaming, quale potrebbe essere secondo lei il futuro nel mondo del lavoro e soprattutto quali potrebbero le nuove professioni? “Ripeto quanto detto: la digitalizzazione sarà sempre più importante, e le professioni ad essa collegate. La visione strategica l’apertura di nuovi spazi, settori e giochi non va trascurata. E ricordo ancora quanto rendere il settore sempre più responsabile e sostenibile sarà importante: ci sarà molto spazio per sviluppare sempre più questa attitudine.”
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dedicati al gioco ha generato un grave problema per il settore e per gli individui e le famiglie che si sostengono grazie a questa industria. È diventato uno dei ‘settori dimenticati’ nella riflessione sulle riaperture; in un periodo così complesso, è sembrato forse che il gioco non necessita di attenzione e spazio. Invece a molti giocatori è mancato. Ovviamente la chiusura degli esercizi ha generato non pochi problemi ai giocatori, e due fenomeni in parte connessi: l’incremento del gioco online, e l’aumento della proporzione di gioco illegale. Dico connessi perché si sono affacciati all’online giocatori meno esperti, e quindi più facilmente preda di comunicazioni ingannevoli e di promesse mirabolanti. Le riaperture hanno solo in parte riassorbito questi fenomeni, che sono ancora molto persistenti, anche perché è mancata la possibilità di una comunicazione efficace sia del ritorno alla normalità, sia del contrasto al gioco illegale. Mi soffermo sulla comunicazione perché i dati rilevati per l’osservatorio del gioco legale attestano con chiarezza che ci sono tanti giocatori illegali ‘inconsapevoli’: almeno un terzo. Una campagna di contrasto efficace deve prima di tutto informare. Detto questo è evidente che in futuro molte professionalità saranno indirizzate a sviluppare il gioco online, anche per la forte sovrapposizione che si ha oggi tra videogioco e metaverso. Non posiamo che attenderci uno sviluppo forte in questa direzione.” Lo smart working è diventato senza dubbio parte integrante della società. Quali sono stati, dunque, i cambiamenti principali nella formazione dei professionisti? “Attenzione al tema dello smart-working: è vero che ha riguardato molte persone durante la pandemia, ma oggi è molto concentrato in alcune realtà: i lavoratori italiani che fanno abitualmente smart working non superano il 15 percento, come riporta l’osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, secondo il quale ‘nel 2022, i lavoratori da remoto oggi sono circa 3,6 milioni, quasi 500 mila in meno rispetto al 2021’. È vero che questi si concentrano soprattutto nelle grandi imprese, ma non dobbiamo dimenticare che in Italia sono in maggioranza le imprese medio-piccole, e anche nel settore del gioco molte sono imprese piccole e familiari, per cui lo smart working ha avuto un ruolo, ma alla fine marginale.” Considerando il periodo che stiamo vivendo, di riapertura dopo la pandemia, quali sono a suo avviso le professioni più richieste in questo momento nel mondo del gaming? “Come dicevo, lo spostamento che sarà sempre più rilevante verso il gioco online e digitale, verso una nuova customer experience sempre più immersiva, non può che generare la richiesta di professionalità specifiche e digitali. Ma non dimentichiamo che la popolazione italiana non è giovane, e che esiste una forte richiesta di socialità: per cui il gioco fisico durerà ancora per molto tempo e si ridurrà molto lentamente. Per tanti anni le professionalità abituali avranno il loro spazio nel settore. Certamente si sarà invece uno spazio ag-
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Trasformazioni radicali Andrea Vavolo, ricercatore della Cgia Mestre, parla dei cambiamenti lavorativi avvenuti durante il periodo di pandemia, anche nel settore del gioco di Carlo Cammarella
Andrea Va l vo l o
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opo la pandemia il mondo ha ricominciato a camminare. Nonostante questo i cambiamenti a livello lavorativo e occupazione sono stati piuttosto evidenti a partire dai numeri, per non parlare delle abitudini e delle relazioni umane. Queste trasformazioni hanno toccato anche il mondo del gaming che anch’esso, durante gli anni più difficili caratterizzati dai lockdown, ha subìto gli effetti negativi della crisi legata al Covid 19. Tuttavia, ora che ci siamo lasciati alle spalle questi anni difficili cosa è successo? Siamo tornati al punto di partenza o ci sono stati dei cambiamenti irreversibili? Difficile dare una risposta in questo momento anche se possiamo analizzare alcuni numeri. Secondo i dati riportati dall’Istat, nel 2019 le aziende individuate dal codice Ateco 92, riguardanti lotterie, scommesse, case da gioco erano in totale 8.271 con 40.003 addetti ai lavori di cui 30.467 dipendenti, un fatturato di 13 miliardi 929 milioni e 445mila euro e investimenti per 243 milioni e 835 euro. Nel 2020, ovvero durante il periodo di piena pandemia, il calo occupazione è stato più che evidente e le imprese si sono ridotte di circa 200 unità scendendo fino a 8.076, con il numero di addetti ai lavori che è diminuito a 37.852, di cui 28.754 dipendenti, e un fatturato di 11 miliardi 139 milioni 953 mila euro. Il dato più preoccupante, però, è stato quello legato agli investimenti che sono scesi di quasi la metà, fino a 130,769 milioni. Ora la situazione reale del 2021 è ancora abbastanza sconosciuta anche perché l’Istat pubblicherà questi dati nel novembre del 2023. Tuttavia rimane la percezione che qualcosa sia cambiato e che anche il INVESTIMENTI
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DI CUI DIPENDENTI
FATTURATO
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(€ MILIONI)
( € M IL IO N I)
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mondo del gaming abbia avuto delle trasformazioni da considerare irreversibili. Di questi argomenti parla a Gioco News Andrea Vavolo, ricercatore del Cgia Mestre. Negli anni di pandemia il mondo del lavoro ha subito senza dubbio dei grossi cambiamenti. In base alla sua percezione quali sono stati quelli più evidenti nel mondo lavorativo legato al gaming? “I lunghi periodi di sospensione forzosa dell’attività hanno determinato uno spostamento dal gioco fisico al gioco a distanza.” Considerando anche il cambiamento nel modo di lavorare, e mi riferisco soprattutto allo smart working che ha toccato il mondo del gaming, ci sono state delle professioni che sono nate in questo periodo? “Non ho elementi in questo momento per parlare della nascita di nuove professioni, sicuramente vi è stato un cambiamento nelle abitudini nel mondo del lavoro. Soprattutto per quello che riguarda le relazioni. A livello generale e non soltanto nel mondo del gaming vi è stato un veloce e generalizzato apprendimento almeno delle conoscenze informatiche di base. Questo ha portato a rapportarsi sempre più online e a ridurre gli spostamenti, riducendo gli eventi in presenza a quelli di maggior importanza.” Le aziende, invece, che direzione hanno preso a livello strategico in questi ultimi anni? “A livello di sensazione presumo che la tendenza sia stata quelle di andare verso una differenziazione dell’attività in modo da assicurare la sopravvivenza dell’azienda, aumentare la qualità e approfondire le possibilità di utilizzare le nuove tecnologie.” Per quanto riguarda le professioni già esistenti, invece, quali sono stati i cambiamenti più evidenti che lei ha percepito? “Si è andati verso una maggiore incidenza degli ambiti professionali che riguardano il web e nuove modalità di proporre i propri prodotti e servizi.” Se prendiamo in considerazione sia il gioco online che quello dal vivo, a lungo termine quali sono stati, secondo lei, gli effetti della pandemia nel mondo del lavoro? “Stiamo conducendo uno studio per As.tro per rispondere a questa domanda, a livello di sensazione pensiamo che i livelli occupazionali del gioco fisico ne abbiano sofferto.” www.gioconews.it
Igt Stabilità per favorire innovazione e investimenti
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lunghi mesi del duplice lockdown sono ormai alle spalle. E anche se hanno fortemente impattato sul settore del gioco italiano, tra i primi a chiudere e tra gli ultimi a riaprire, non hanno avuto le conseguenze negative, anche una volta tornati alla normale operatività, che si sono per esempio avute in altri Paesi. Ma sentiamo, in proposito, l’analisi di Alessandro D’Avolio, people & transformation business partner Italy senior director di Igt. Da un punto di vista occupazionale e organizzativo, la pandemia come ha impattato su Igt nel breve, medio e lungo termine? “Igt non ha avuto alcun impatto occupazionale derivante dalla pandemia, siamo rimasti in valori fisiologici
di turnover che si attestano intorno al 2,5 percento annuo, che risultano molto bassi confrontati ai benchmark di mercato.” Se dunque il settore ha retto bene alla “prova” pandemia, di che cosa ha bisogno, invece, per creare occupazione stabile e ben retribuita? “Penso che il settore abbia bisogno di maggiore stabilità per favorire innovazione e futuri investimenti.” La competizione, in un mercato sempre più maturo e agguerrito, passa attraverso la qualità del prodotto e del servizio, certo, ma non solo. Quali sono le leve che fanno di Igt un’azienda innovativa ed efficiente dal punto di vista organizzativo? “Igt ha messo in campo moltissime iniziative su temi relativi al work-life
balance, flessibilità oraria e tipologia di lavoro (smart working e telelavoro) a seconda delle esigenze sia personali che organizzative. Inoltre l’azienda ha intrapreso un intenso percorso che guarda con molta attenzione alla sostenibilità e alla digitalizzazione dei processi.” (Amr)
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Snaitech Le persone al centro in ufficio o in smart working con il personal hybrid trainer pandemia ha rappresentato un evidente momento di rottura tra un prima e un dopo, ha riscritto le regole del mondo del lavoro. Snaitech, azienda leader in Italia nel settore del gaming e betting, ha intrapreso con decisione questo percorso, adottando misure concrete per la creazione di un ambiente positivo di lavoro, con l’obiettivo di mettere le persone sempre più al centro dei processi e delle politiche aziendali. È in questo contesto che nasce “What’s Hybrid?”, la campagna interna pensata per far conoscere e
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sviluppare un nuovo modo di lavorare nel Gruppo Snaitech. In ufficio o smart working, questo è il dilemma? Snaitech mette a disposizione dei dipendenti un personal hybrid trainer in grado di fornire consigli divertenti, utili e pratici per affrontare questa nuova condizione. A illustrare le iniziative aziendali è Lavinia Pupelli, human resources & organization director Snaitech. “L’azienda è impegnata da anni a creare un ambiente di lavoro che garantisca ai nostri colleghi e alle nostre colleghe opportunità di miglioramento e crescita. Stiamo investendo molto nella diffusione di un rinnovato sistema culturale che consenta sempre di più di trovare soddisfazione. Il contratto integrativo che abbiamo sottoscritto ne è un esempio, prevede importanti interventi su banca ore solidale, asilo nido, congedo per le donne
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vittime di violenza di genere, permessi retribuiti per visite specialistiche, formazione professionale, buoni pasto, lavoro festivo, congedo per paternità e premio di risultato. Inclusione e riduzione del divario di genere, dunque, sono i punti focali. Per questo abbiamo ritenuto importante sperimentare forme di sostegno sempre più avanzate che consentano, attraverso interventi concreti, di sostenere il rientro dalla maternità, ma anche di creare meccanismi di solidarietà. Investire sulle donne, sul loro benessere, sulla loro salute e istruzione, sui servizi alle famiglie, assicurando la parità, è uno dei nostri obiettivi.” Snaitech, inoltre, ha aderito a Valore D e Parks – Liberi e uguali, e avviato la campagna interna “La consapevolezza prende Forma”, un invito alla riflessione su linguaggio, mindset e giudizi in tutte le loro sfaccettature. (Ca)
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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Codere Italia Nuove soluzioni organizzative più responsabilità e consapevolezza
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Fra n c esc o Sa n fe l i c e
Covid-19 ha impattato profondamente sulle imprese, anche a livello occupazionale. In casa Codere Italia si è tornati ai livelli precedenti la pandemia e che cosa è cambiato nell’organizzazione aziendale? Lo chiediamo a Francesco Sanfelice, direttore Risorse umane del concessionario. “La pandemia ci ha portati a mettere in discussione le nostre abitudini di avoro e di relazione spingendoci a ricercare strumenti tecnologici e digitali più adeguati al contesto, modalità di collaborazione sempre più basate sulla responsabilità e sulla fiducia con un occhio sempre attento al raggiungimento di obiettivi, assegnati ai singoli o ai gruppi di lavoro, e
maggiore interazione anche con le altre Countries del Gruppo Codere.” Volendo guardare ai lati positivi della pandemia, se ce ne sono stati: che cosa ha facilitato o comunque cambiato in meglio in Codere Italia? “La pandemia ha sicuramente contribuito ed accelerato il cambiamento nelle modalità di gestione dei gruppi di lavoro cosa che ha permesso di responsabilizzare maggiormente le risorse aziendali incrementando in esse la consapevolezza del contributo fornito al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ha permesso anche, in alcune aree aziendali, di individuare soluzioni organizzative, come l’adozione di una politica di smart working, che hanno avuto un forte impatto positivo sul work-life balance.” Il settore del gioco in Italia può essere
considerato come stabile e in grado di garantire crescita personale e collettiva, dal punto di vista occupazionale? “Credo che il comparto del gioco pubblico e regolamentato meriti di essere considerato a tutti gli effetti un elemento importante dell’economia del Paese e come tale debba finalmente operare in condizioni di maggiore certezza. Le aziende del settore, e tra queste sicuramente posso annoverare Codere, hanno, nel corso degli anni, puntato sulla crescita personale e professionale delle proprie risorse per offrire un servizio di intrattenimento sicuro e di qualità. Purtroppo non sempre il contesto in cui abbiamo operato ha fornito elementi di stabilità rendendo complessa l’adozione di scelte strategiche che puntassero alla crescita occupazionale.” (Amr)
Criga/Get Network Imprese di gestione resilienti ma serve una riforma per tutelare l’occupazione
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comparto degli apparecchi da intrattenimento, è stato uno dei settori più colpiti dall’emergenza economica e sanitaria scaturita provocata dalla pandemia, come ben sappiamo. Il perdurare anche per gran parte del 2021 del periodo di sospensione delle attività per far fronte alla pandemia ha fatto crollare i ricavi al di sotto dei livelli del 2019 per il secondo anno di fila in maniera rilevante. Con conseguenze spesso drammatiche per le imprese, soprattutto per quelle di gestione.” Lo spiega Adelaide Ortenzi, direttore generale dei consorzi Criga e Get Network, che riuniscono oltre centro imprese del settore. Con quali conseguenze? “La pandemia ha quindi avuto impatti pesanti tra gli operatori, soprattutto nelle mini e micro-imprese, spesso a conduzione famigliare, come ne esisto052023
no nel comparto. Tutto questo perché avvenuto in parallelo al progressivo aumento della tassazione che, per effetto dell’erosione dei margini delle imprese, in molti casi ne ha ridotto la sostenibilità, mettendone a rischio la sopravvivenza, anche nei casi delle realtà più solide e strutturate. Con inevitabili conseguenze in termini occupazionali. Basti pensare che nel 2020 e nel 2021 sono entrati in vigore il sesto e il settimo incremento annuo consecutivo delle aliquote del Preu su slot e Vlt. Come fotografato dalla Cgia di Mestre, gli occupati nel sistema Awp e Vlt sono oltre 48 mila, all’interno di oltre 53mila imprese, guardando alle sole imprese di gestione, che hanno dovuto assistere, tra il 2015 e il 2021, a una riduzione del 39 percento (-164.374) di Awp e a una perdita, causa Covid, di oltre 6.600 esercizi (-11 percento). A cui si aggiungono le riduzioni legate alle norme regionali che continuano a
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minare le attività del comparto”. Eppure, nonostante tutto, il settore resiste e le tante imprese di gestione rimaste in attività continuano a operare a testa alta, malgrado le notevoli difficoltà. “L’aspetto che piace sottolineare, dopo aver ricordato lo scenario tutt’altro che roseo in cui operano le nostre aziende, è la capacità di resilienza dimostrata dai gestori, che si sono saputi adattare anche a un cambiamento così drastico, spesso anche reinventandosi. Ma il settore non potrà supportare altri scossoni e neppure continuare in questa situazione di lassismo: serve quindi una riforma del settore, magari anche di tipo fiscale, che rimetta al centro le imprese e i lavoratori, insieme ai consumatori, entrambi da tutelare”. (Ac)
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GIOCO & LAVORO PH. ELLA DON, UNSPLASH
Formazione per (il) gioco L’industria del videogame e degli esports cresce e chiede professionalità, due eccellenze della formazione come H-Farm e Iulm rispondono con i loro progetti di Daniele Duso
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dipingere il quadro di un’industria, quella del videogame italiano, in salute e in espansione, è l‘ultimo rapporto Iidea, l’associazione degli sviluppatori italiani di videogame, presentato a Roma lo scorso 18 aprile. “Il rapporto - ha spiegato Marco Saletta, presidente di Iidea - ci conferma l’importanza dell’industria dei videogiochi nell’economia digitale, culturale e creativa del Paese.” I dati infatti parlano di un’industria nazionale che vive il definitivo passaggio da una realtà di start-up a una di piccole e medie imprese. Quattro imprese su dieci, infatti, rientrano oggi nella definizione di Pmi: era il 30 percento nel 2021 e appena il 17 percento nel 2018. Aumentano, in particolare, le imprese con un numero di addetti tra i 10 e i 20, che passano dal 15 percento del 2021 al 20 percento attuale. Anche per quanto riguarda gli addetti alla produzione, i professionisti aumentano del 50 percento, passando dai 1.600 del 2021 ai 2.400 del 2022. L’83 percento ha meno di 36 anni, mentre uno su quattro è donna. Parallelamente alla crescita di posti di lavoro, ovviamente, cresce la richiesta di professionisti adeguati, per formare i quali servono percorsi di studio capaci di fornire i giusti contenuti. Due risposte concrete arrivano anche sul panorama italiano, e vedono in prima linea due delle organizzazioni esportive più strutturate del nostro paese, Qlash e Dsyre, al fianco di altrettante eccellenze italiane del mondo della formazione, com H-Farm e Iulm. Una collaborazione nata nel segno della formazione e dell’innovazione, quella tra il team esports Qlash e H-Farm, realtà che si occupa di innovazione e formazione professionale da oltre tre lustri. Sono partito nel 2019 con i primi centri estivi in Italia dedicati agli esports, per approdare a una vera e propria academy pensata per educare i futuri professionisti del settore, giovani talenti italiani “che immagineranno, innoveranno e cambieranno il mondo di domani”. L’Esports Academy, nata in collaborazione anche con Acer for Education, ha lo scopo di potenziare la formazione di quelle specifiche figure professionali richieste dal mondo dei video052023
giochi competitivi. Non solo di player, quindi, ma anche analisti, coach e team manager, ruoli già ora piuttosto richiesti sul mercato del lavoro del settore esportivo. All’Esports academy di H-Farm partecipano dieci tra ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni, che nel percorso di formazione apprenderanno teoria e pratica, tra workshop e lavori di gruppo, per migliorare le cosiddette soft skills (capacità di comunicazione, di relazione, di problem solving, empatia etc). Come spiega Marco Labozzetta, education project manager di H-Farm, “gli studenti dell’Esports acaddemy apprendono la storia degli esports e le dinamiche dei diversi titoli esplorando i diversi attori del mondo esports e i diversi ruoli dell’ecosistema come il team manager, l’analista, il caster e l’head coach, apprendendo che il potenziale del settore esports non si limita solo alla figura del giocatore professionista“. L’altro progetto degno di nota è stato presentato a fine aprile, e consiste in una opportunità di formazione di altissimo livello per i giovani italiani appassionati di gaming. Si tratta di una iniziativa che vede affiancati il team esports Dsyre e l’università Iulm di Milano. “Abbiamo lavorato alla stesura del master per molti mesi, in modo attento e appassionato - spiega Simone Mingoli, Ceo di Dsyre - studiando approfonditamente l’offerta e i percorsi esistenti nei mercati internazionali, abbiamo individuato quella che pensiamo essere la declinazione più giusta rispetto alle necessità di questo settore nel nostro Paese. L’approvazione da parte della commissione dello Iulm ha infine confermato la validità di un percorso formativo che sarà unico nel suo genere e che vedrà insieme alle docenze di Iulm e Dsyre, anche quelle di un folto numero di professionisti, del settore e non.” Il Master si pone come obiettivo quello di specializzare verso il gaming e gli esports tutti gli ambiti professionali che sono e sempre di più saranno indispensabili per il settore. “Marketing, comunicazione, digital & new media e i vari livelli di management che comprendono le aree dai Talent alle Community e i Team”, aggiunge Mingoli, “e sarà presente anche un intero modulo dedicato all’event management e all’entertainment, oggi estremamente importanti e determinanti per questo settore.”
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VISTO DA VICINO
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egli anni, diversi centri studi hanno provato a stimare il numero di occupati nel settore del gioco legale. A oggi non esiste, purtroppo, un censimento ufficiale ma tutti si attestano in un intorno di centomila persone. Tale dimensione è senz’altro ragionevole, se non addirittura sottostimata, considerando che vi sono circa novemila punti vendita specializzati, ovvero che offrono esclusivamente prodotti e servizi di gioco, circa cinquantamila punti vendita cosiddetti generalisti, ovvero che offrono prodotti di gioco accanto alle proprie attività principali, circa cento concessionari di gioco online e le grandi aziende concessionarie, ciascuna con centinaia se
non migliaia di risorse nel caso delle più grandi. Ovviamente occorre considerare l’indotto di tali attività in termini di fornitura di beni (apparecchi da gioco, materiale per le sale, mezzi di trasporto) e di servizi (logistica, software per la produzione dei contenuti e dei sistemi di controllo, servizi per la compliance, solo per citarne alcuni). Il sistema del gioco legale è un ecosistema che presenta le stesse
Come si cambia… IL COMPARTO DEL GIOCO PUBBLICO RAPPRESENTA UN’ECCELLENZA DAL PUNTO DI VISTA DELLA QUALITÀ DI FORZA LAVORO, ANCHE SE NON ANCORA VISIBILE E DEL TUTTO RICONOSCIUTA. MA SI PUÒ FARE DI PIÙ, SOPRATTUTTO NEI PUNTI VENDITA, ANCHE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE.
a cura di Matteo Marini
caratteristiche di altri settori dell’industria dell’intrattenimento e dei servizi in generale. Nel periodo post-pandemico, infatti, le due caratteristiche che hanno visto la trasformazione del mercato del lavoro sono state osservate anche nel gioco: da un lato, il parziale trasferimento delle attività dal “luogo fisico unico”, tipicamente l’ufficio, a un luogo di lavoro “diffuso”, con lo smart working ha preso piede in molte aziende, in particolare nelle società concessionarie. Non senza resistenze iniziali ma che – sono certo – andranno affievolendosi nel tempo, perché occorre sempre “arrendersi” alla trasformazione della realtà. L’altra caratteristica che viene osservata, principalmente nel canale retail, è la difficoltà al reperimento delle risorse, esattamente come sta avvenendo in altri settori, quali quello turistico e della ristorazione.
In questo caso, la ragione è forse più profonda e va individuata nella mutata definizione delle priorità da parte di chi è in cerca di un’occupazione. Se da un lato, la risposta alla prima istanza è essenzialmente di carattere organizzativo, le aziende infatti dovranno programmare i flussi di lavoro tenendo presenti tutte le possibilità che vengono offerte dagli strumenti tecnologici e quando ci sarà evidenza del fatto che le diverse abitudini non incidono sui livelli di efficienza, il tema dello smart working non sarà più all’ordine del giorno; dall’altro, probabilmente occorre trovare la chiave per far percepire un valore aggiunto all’attività che viene svolta all’interno di un punto vendita che offre servizi di gioco. In questo senso, ritengo che la formazione per la gestione di “primo contatto” con chi soffre o è potenzialmente a rischio di disturbo da gioco d’azzardo patologico, sia di fondamentale importanza. Quando le sale dedicate - ovvero, gli ambienti di gioco “specializzati” al cui interno è consentito l’esercizio (anche) delle videolottery - diventeranno tutte luoghi sicuri da questo punto di vista, ne beneficerà senz’altro il settore nel suo complesso da un punto di vista reputazionale e, quindi, di sostenibilità nel tempo delle attività economiche e le risorse che vi operano avranno una percezione del proprio lavoro – che potranno testare e verificare quotidianamente – quali portatrici e portatori di un valore sociale oltre che di professionisti dell’intrattenimento.
L’ecosistema del gioco pubblico italiano* Numero di impiegati e addetti:
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L’AUTORE
Numero di punti vendita specializzati: Matteo Marini si è occupato del settore del gioco legale negli ultimi 20 anni. Tra i fondatori del concessionario G.Matica – oggi Admiral Gaming Network - nel 2003, ne è stato presidente dal 2010 al 2013. Dal 2013 fino a dicembre 2022 ne è stato amministratore delegato. Nel periodo 2015-2016 ha ricoperto il ruolo di presidente dell’associazione dei concessionari Acadi, aderente a Confindustria SIT.
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GIOCO E RETAIL
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L’AUTORE
aggio, il mese della Madonna e dei lavoratori. Relativamente al primo tema ci sono senz’altro persone più qualificate di me; per quanto riguarda invece il tema del lavoro, credo che qualche considerazione, legata al nostro comparto, la possiamo fare e ne valga la pena. Partiamo da una fotografia, quella dell’industria del gioco, perché parlare di “industria del gioco” è più che corretto. Con l’introduzione delle leggi che hanno normato il settore, affermando il concetto di “gioco legale”, tutte le attività afferenti al gioco hanno avuto la possibilità di organizzarsi e svilupparsi sulla base di piani industriali, del tutto assimilabili a quelli di qualsiasi altro settore economico. I numeri sono quelli di un’industria produttiva: nel 2022, il gioco lecito ha generato oltre 100 miliardi di raccolta, con una spesa per i giocatori di 15 miliardi ed un gettito erariale di oltre 9 miliardi. Oggi contiamo circa 13mila punti vendita, contando sale dedicate (dove si trovano le Vlt), bingo e agenzie di scommesse. A questo si aggiungono i valori relativi al comparto dell’amusement, che sta riscoprendo nuova vita e nuovi mercati di crescita, soprattutto laddove l’entertainment si sposa con food e retail tradizionale. Già i numeri che abbiamo riportato fanno capire come stia crescendo il settore in tutte le sue espressioni, siano quelle del gambling che quelle dell’amusement, crescita che necessariamente genera opportunità a vari livelli e di vario genere. Si è creata, a sostegno di un’industria di queste dimensioni, una vera e propria filiera che parte, in ordine sparso, dai concessionari, che garantiscono lo svolgimento legale delle attività di gioco, poi chi costruisce le macchine e chi ne disegna i giochi, il retail fisico, con esercenti ed operatori delle sale, fino a chi assicura l’installazione degli
UN SETTORE IN CRESCITA UN MESTIERE IN EVOLUZIONE DIETRO AL MONDO DEL GIOCO SI NASCONDE UN GRANDE INDOTTO RICCO DI PROFESSIONALITÀ, COMPETENZE E CONOSCENZE IN CONTINUA MUTAZIONE, CHE PRESENTA ANCHE GRANDI OPPORTUNITÀ
a cura di Michele Bragantini
apparecchi e l’assistenza tecnica. Non dimentichiamoci dell’indotto che vive e lavora grazie all’industria del gioco: dalle società di sicurezza, alle imprese di prestazione di servizi, alle società di consulenza e formazione, la stampa di settore, giusto per citarne alcune. Oggi parliamo, a diversi livelli, di oltre 40mila addetti del settore, con una previsione di crescita soprattutto nelle nuove opportunità di sviluppo. Facciamo un’analisi veloce ed esperienziale, senza nessuna pretesa scientifica ma con qualche concreta aderenza alla realtà. Partiamo dal mondo fisico, dal retail. Abbiamo visto come il retail del gioco si sia evoluto per affrontare in maniera strutturata tutte le tematiche fondamentali di un approccio nuovo al cliente. Dal cas-
Michele Bragantini | Si forma in marketing e business administration. Attualmente è uno degli amministratori di Robox, holding del Gruppo Marai e presidente di Optima Gaming Service. È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali, membro del Cncc (Consi062022 glio Nazionale dei Centri Commerciali), coordinatore della commissione Food & Leisure. Svolge attività di advisor per catene retail ed è vicepresidente di due consorzi. 052023
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siere al responsabile di sala, il personale viene formato, creando nuove opportunità di crescita professionale, con competenze declinabili anche e nel mercato del lavoro non solo settoriale. Per contro, oggi a chi dirige o lavora in una struttura di gioco, viene richiesta una preparazione non solo tecnica, ma anche nella gestione delle risorse umane, nel marketing, nella customer experience, aprendo la possibilità di trovare soddisfazione nel nostro settore anche a figure professionali preparate ed esperte. Il mercato dell’online è l’altra dimensione del gioco, probabilmente oggi la parte con un trend di crescita più importante. Credo che rappresenti una grande opportunità di lavoro, un libro in cui ci siano ancora molte pagine bianche da scrivere. Come tutte le attività che si stanno sviluppando, chi sa crearsi uno spazio ha la possibilità di farlo, esplorando mondi con regioni ancora da scoprire. E parlando di nuovi mondi da scoprire, non dimentichiamoci dei nostri amici degli esport/e-games, dove davvero assistiamo alla nascita di nuovi spazi e di nuove figure professionali, oltre a nuovi stimolanti business. Quindi: l’industria del gioco è anche un’opportunità di lavoro? La risposta è senz’altro sì, perché come abbiamo visto, è in crescita, sia nelle forme tradizionali che in quelle più innovative. Perché ha fame di idee, di costante novità, di rinnovamento, quindi di nuovi apporti professionali provenienti anche da altri settori. Perché è un settore nel quale l’evoluzione permette in maniera endemica e ineluttabile il ricambio con le nuove generazioni, con nuove competenze e visioni, elementi imprescindibili per chi, come noi, è costantemente chiamata ad essere aggiornato. Perché c’è sempre più bisogno di chi lavora in back-stage, dalle funzioni amministrative a quelle tecniche, di comunicazione e di cura del cliente. Devono essere figure preparate, un front-line interno dell’azienda, efficienti e di supporto effettivo alle attività operative. Perché, se mi permettete questa chiusura, lavorare nel nostro settore è tutt’altro che giocare. www.gioconews.it
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.) Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica della pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it
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CODERE
LA LEGALITÀ A TUTELA DEL BUON GIOCO Codere Italia in prima fila nella promozione della sicurezza e del rispetto delle regole: un impegno decennale e che ora diventa ancora più strategico in vista del riordino normativo del settore
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gioco è bello quando è responsabile e quando è legale. Si può riassumere così l’impegno che Codere Italia si è assunto non solo nelle proprie sale, ma anche attraverso l’organizzazione del workshop itinerante “In nome della legalità” che dal 2011 fa tappa in molte delle città italiane in cui il concessionario di gioco sviluppa la propria attività. Una serie di incontri che coinvolgono anche le istituzioni, nazionali e locali, gli organi di controllo, gli esperti del comparto, il terzo settore e le associazioni no profit, per potenziare e meglio indirizzare l’azione in materia di lotta e prevenzione dei fenomeni di distorsione e per la promozione della sicurezza e della legalità nel gioco. Una preziosa occasione di confronto che consente di diffondere la filosofia che sottende tutto il progetto sul gioco responsabile voluto dall’azienda e che prevede interventi a 360° su clienti, dipendenti e territorio. Ma se questo tavolo di confronto e di analisi delle modalità e degli strumenti volti alla tutela del gioco nel rispetto delle regole è sinora stato proficuo e capillare, ora è diventato ancora più importante, con l’avvio dell’iter parlamentare del disegno di legge delega in materia fiscale che prevede anche il riordino normativo dell’offerta di gioco. Ed è dunque stato doveroso, oltre che inevitabile, che la tappa a Maddaloni (Caserta) del workshop 052023
targato Codere si sia concentrata proprio sulla legge delega: “Da anni aspettiamo il riordino del settore e le recenti notizie ci lasciano ben sperare che si possa arrivare a un risultato che dia stabilità e certezze delle regole. Certo, si tratta solo di un inizio e dovremo aspettare la conversione in legge del testo e, a seguire, i decreti delegati che seguiranno”, sottolinea Marco Zega, direttore Amministrazione, Finanza e Affari istituzionali di Codere Italia. “Speriamo che la legge regionale della Campania possa essere un faro per le diverse parti che si attiveranno in questa fase di concertazione”. Essa, infatti, “ha provato a tutelare sia il giocatore che l’attività economica”, mentre altre regioni “hanno messo all’interno della propria legge regionale distanziometri e obblighi agli operatori di mantenere i livelli occupazionali, cosa di fatto impossibile per un’attività costretta a spostarsi in periferia o in una zona marginale”. Ma ora, appunto, il vento del cambiamento soffia anche sui palazzi della politica romana: “L’intera filiera è pronta a dare il suo contributo per garantire la lotta al gioco illegale, la tutela della salute del giocatore e il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, e la difesa degli operatori. Solo così il sistema italiano potrà continuare a essere un rinnovato esempio anche per gli altri Stati”, sottolinea ancora Zega, che suggerisce: “Bisognerebbe approcciarsi a questo settore economico come a tutti gli altri, sapendo che anche altri settori possono avere delle
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CODERE
Un presidio di controllo e di occupazione Un esempio di legame virtuoso con il territorio di riferimento. Lo è certamente Codere Italia, nelle parole di chi, come il sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo, questo territorio lo conosce e lo amministra. “Nel corso degli anni – spiega il primo cittadino – la presenza di Codere Italia ha rappresentato un elemento di rassicurazione. La sua struttura ha infatti una dimensione che garantisce il rispetto delle regole, come non avviene invece per altre realtà più piccole. Ed è importante che Codere Italia sia un presidio non solo di legalità, ma anche di controllo della legalità, nel momento in cui ci si approccia a un tema delicato come quello del gioco e in aree come la nostra, che risentono di particolari difficoltà di natura socioeconomica”. De Filippo sottolinea, infatti: “Certi fenomeni degenerativi, se non
controllati, si trasferiscono immediatamente anche in altri ambiti, portando per esempio difficoltà famigliari. Codere Italia è dunque di grande ausilio per le forze dell’ordine: controllare è un elemento di prevenzione e di deterrenza nei confronti di eventuali problemi di ordine pubblico”. Ma quando definisce “virtuoso” il legame tra il concessionario di gioco e il “suo” Comune, De Filippo si riferisce pure a un secondo aspetto: “Codere Italia è una realtà significativa per il tessuto economico e produttivo della nostra città. Negli ultimi decenni Maddaloni ha subito colpi durissimi inferti alla sua economia. Penso al fenomeno della globalizzazione che ha portato alla crisi della manifattura industriale, ma anche del settore del tessile e abbigliamento, ma anche all’abolizione del
derive negative. Come possiamo, quindi, agire per bloccare i lati negativi che in questo settore talvolta si sviluppano? Con la formazione, ad esempio”. Concetti ripresi anche da Riccardo Pedrizzi, già presidente della commissione Finanze e Tesoro (20012006) del Senato e più volte ospite del workshop itinerante: “Questa volta ci siamo veramente. L’Esecutivo ha ravvisato la necessità di un riordino del settore, dando seguito al lavoro svolto da più parti nelle passate legislature. La nuova normativa appare ispirata alla salvaguardia dell’ordine pubblico, alla tutela della salute del giocatore ed al contrasto alla criminalità organizzata. Si afferma che non si può prescindere dal modello organizzativo fondato sul regime concessorio e autorizzatorio. Un modo per ribadire, di fatto, la validità del sistema italiano con la sua riserva statale, le licenze di pubblica sicurezza e la disciplina dei vari aspetti del gioco”.
UN LAVORO DI SQUADRA E SU PIÙ FRONTI
Guarda la tappa di Maddaloni del workshop Codere
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servizio di leva obbligatoria. In una città dove l’economia militare era di traino a quella cittadina, questo fattore ha determinato un impoverimento del tessuto socioeconomico. Codere Italia – sottolinea il sindaco – è una realtà che produce occupazione, e occupazione buona, quella che abbiamo la necessità di creare in un territorio come il nostro, dove c’è ancora molto lavoro nero e non sicuro. E qui, con Codere, abbiamo una realtà che della legalità e della sicurezza ha fatto la sua missione”. Il sindaco volge infine lo sguardo oltre i confini comunali: “Abbiamo inaugurato un nuovo rapporto con la pubblica amministrazione nell’affrontare le problematiche anche relative al gioco. In questo settore, serve un approccio più laico rispetto a posizioni talvolta fideistiche e ideologiche che emergono”.
La promozione del gioco legale passa, necessariamente, anche attraverso una efficiente attività di prevenzione e repressione di quello che invece non lo è. E sotto questo aspetto, come emerso anche nel workshop di Maddaloni, un ruolo fondamentale è svolto dalla Guardia di Finanza la quale, grazie alle sue prerogative di polizia economico-finanziaria e giudiziaria a competenza generale, è in grado di procedere a 360 gradi verso tutte le forme di illegalità riscontrabili nel settore: da quelle più prettamente fiscali legate all’evasione dei tributi erariali, a quelle più sistematiche e pericolose che vedono il coinvolgimento di vere e proprie organizzazioni criminali. Lo sottolinea Giuseppe Furciniti, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caserta: “Si tratta di una presenza ispettiva costante che testimonia l’impegno della Gdf nell’individuare e colpire
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
trasversalmente fenomeni illeciti altamente pervasivi e diffusi sul territorio in grado, non solo di arrecare ingenti perdite finanziarie alle casse dello Stato e danni economici agli operatori legali del settore ma, anche e soprattutto, di favorire gli interessi della delinquenza organizzata che da diversi anni annovera il gioco illegale fra i suoi principali e remunerativi business criminali”. E il lavoro di squadra è fondamentale: “Sotto quest’ultimo aspetto, i reparti territoriali che mi dipendono operano in stretta sinergia con la componente specialistica del Corpo rappresentata dal Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata di Napoli, con l’obiettivo di imbastire indagini ad ampio spettro che consentano di risalire alle reti criminali più strutturate e di individuare i canali di riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti”, conclude il comandante.
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Normativa
La distanza dal buon senso LE PERC ENTUALI DI INTERDIZIONE DEI DISTANZIOMETRI ESPULSIVI SONO GIÀ STATE C RITICATE DAL CONSIGLIO DI STATO. MA I TAR RITENGONO C HE L’1 PERC ENTO O IL 2 PERC ENTO DI INSEDIABILITÀ RAPPRESENTINO PORZIONI RAGIONEVOLI, IN VIOLAZIONE DEL PRINC IPIO DEL PRESIDIO CAPILLARE. a cura di Geronimo Cardia
questo articolo prendiamo in considerazione le percentuali di insediabilità residua per effetto dei distanziometri espulsivi della Provincia di Trento (2 percento) e della Provincia di Bolzano (1 percento) che nei recenti contenziosi innanzi ai rispettivi Tar sono stati giudicati in qualche modo proporzionati e quindi legittimi, nonostante la violazione del cosiddetto principio del presidio capillare. Ciò è avvenuto nonostante dette percentuali con le altre degli altri territori siano state ritenute un ostacolo concreto ad effettuare le gare per l’assegnazione delle concessioni proprio dal Consiglio di Stato. Ancora una volta deve registrarsi un corto circuito istituzionale che tarda a essere disinnescato.
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Le sentenze su Trento e Bolzano: via libera ai divieti che lasciano spazio all’1 e 2 percento del territorio In una delle diverse e più recenti sentenze emesse dal Tar Trento, la numero 52/2023 relativa al giudizio 144/2022, si legge il seguente passaggio che legittima la percentuale di insediabilità del 2,2 percento. In particolare: “L’analisi [i.e. la verificazione operata dal Ctu] evidenzia (…) che (…) residua una superficie di complessivi 356,2 ha, pari all’11,2 percento del territorio comunale urbanizzato, idonea all’insediamento delle attività di gioco lecito (…). La verificazione precisa anche che rapportando i circa 356,2 ha (…) alla dimensione dell’intero territorio comunale (che oltre ai tessuti urbanizzati comprende peraltro anche il sistema dei territori a valenza ambientale e rurale) la percentuale risulta pari al 2,2 percento. La verificazione prosegue poi affermando che “l’applicazione della distanza (…) non determina una sostanziale preclusione (…) in quanto l’applicazione del criterio della distanza dai luoghi sensibili non comporta un’impossibilità assoluta (…). Inoltre, (…) l’introduzione di una distanza (…) 052023
comporta, nei fatti, un effetto di marginalizzazione (ma non di preclusione) dell’attività di cui trattasi.” Inoltre, come si è già avuto modo di ricordare, qualche settimana prima, il Tar Bolzano nella sentenza numero 49/2023 pubblicata il 6.3.2023 nell’ambito del giudizio Rg 196/2018 aveva legittimato l’1 percento di insediabilità residua parametrato all’intero territorio comunale ritenendo che fosse legittimo il relativo dato di insediabilità del 24 percento rapportato al solo territorio urbanizzato. Il tema del rapporto della superficie di insediabilità rispetto al solo territorio urbanizzato ovvero rispetto all’intero territorio comunale: il principio del presidio capillare In prima battuta va chiarito una volta per tutte che il territorio effettivamente ed in concreto insediabile sia se paragonato al più ristretto territorio urbanizzato sia se paragonato all’intero territorio comunale (che include sia il territorio urbanizzato che quello con insediamenti rurali per intendersi) sempre quello rimane in termini assoluti. Per affermare che sia maggiore una percentuale di insediabilità piuttosto che un’altra, solo perché cambia il parametro di raffronto, significa non dare una valutazione del fatto concreto. Inoltre, per fasi un’idea della proporzionalità e ragionevolezza di un divieto siffatto occorre scegliere come parametro di raffronto quello che consente di avere una visione rispetto agli obiettivi posti dal legislatore (nazionale) che ha deciso di regolare la distribuzione del gioco pubblico sul territorio. E in particolare gli obiettivi rispondevano (sin dai primi atti parlamentari) e continuano a rispondere (da ultimo si veda l’Intesa Stato Regioni raggiunta ma non attuta) a esigenze di presidio dei territori con un’offerta pubblica di gioco di prodotti misurati e controllati dallo Stato per tutelare gli utenti (salute), per assicurate le-
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Normativa
galità (ordine pubblico), per far mergere larghe fasce di evasione (gettito erariale da emersione). E tali obiettivi possono essere raggiunti unicamente con una presenza, misurata e controllata sì, ma capillare (si pensi alle norme sulla distribuzione di prodotti come i tabacchi o i super alcolici) sull’intero territorio e non ai margini di esso. Ebbene la capillarità è un concetto che si pone in maniera chiara in antitesi con sostanziale espulsione, marginalizzazione e concentrazione. Ed ecco che per avere un’idea di adeguato presidio dei territori occorrerebbe un raffronto dell’insediabilità, e dunque a complemento del divieto, rispetto all’intera superficie comunale (tutta da presidiare) e non alla mera parte di essa che sia valutata maggiormente urbanizzata. In ogni caso, anche ove si volesse valutare la percentuale di insediabilità rapportata al solo territorio urbanizzato, prima di sdoganare una superficie del 11,2% (Trento) o del 24% (Bolzano) non ci si dovrebbe limitare al mero dato numerico, dovrebbe valutarsi piuttosto quanto queste si esplicitino in autentiche ghettizzazioni che non rispondono al principio della presenza capillare (ridotta sì, ma capillare), pure preteso da ultimo dall’Intesa Stato Regioni.
simo Ministero nel tentativo di uscire da un regime di proroga che se, da un lato, nell’opinione comune si palesa come eccessivamente prolungato, dall’altro, sempre nell’opinione comune è chiaro abbia origine nel permanere dell’arci-noto problema dei divieti sulla sostanziale totalità dei territori generati dagli errori tecnici che viziano i distanziometri che espellono le realtà esistenti non permettono installazione di nuove (Cfr., in particolare, Consiglio di Stato, pareri interlocutori nn. 1057/2019 e 1068/2019). Nei pareri il Consiglio di Stato chiede esplicitamente al Governo come possano essere indette le gare per l’assegnazione di nuovi punti di gioco pubblico scommesse e bingo, in sostituzione di quelli in essere scaduti e in proroga, posto che attualmente, nel 2019, risulta ancora pendente il problema della cosiddetta “Questione Territoriale”. Inoltre, i pareri pongono un altro tema: quale sia la ragione per la quale non sia stata ancora attuata quell’Intesa tra Stato e Regioni tanto inizialmente voluta dal Governo, poi raggiunta nel 2017 e che chiaramente prevede la presenza, sia pure ridotta tuttavia capillare, dell’offerta di gioco pubblico sui territori, per l’eliminazione dell’Effetto Espulsivo.
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Geronimo Cardia Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile Studio Cardia www.gclegal.It
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L A D I STA NZA DA L B UO N S E NSO
Ma anche rapportando il dato alla sola superficie urbanizzata l’esercizio pubblico del gioco è paralizzato Il punto è anche e soprattutto un altro, decisamente più rilevante. Sia leggendo lo stesso dato di Trento che esprime il 2,2 percento di insediabilità sull’intero territorio comunale, e che diventa l’11,2 percento se parametrato alla sola superficie urbanizzata, sia leggendo lo stesso dato di Bolzano che esprime rispettivamente l’1 percento o il 24 percento, non ci si può dimenticare che il Consiglio di Stato ha già avuto modo di esprimere il proprio punto di vista. Nel 2019 il Consiglio di Stato ha di fatto bloccato l’esecuzione delle gare per l’assegnazione delle concessioni del gioco pubblico interessate dai distanziometri espulsivi rappresentando in concreto perplessità sul fatto che poi potessero mettersi a terra i punti di gioco assegnati. Tale presa di posizione e la conseguente paralisi delle attività di svolgimento delle gare mettono chiaramente in evidenza il già consolidato orientamento nel valutare non giuridicamente sostenibile divieti dalla portata evidenziata che di fatto paralizzano l’azione amministrativa. Si tratta in particolare dei pareri come detto del 2019 di cui si è avuto modo di trattare in passato e che qui solo per comodità si richiamano. Con i due pareri interlocutori, resi al ministero dell’Economia e delle Finanze all’esito dell’adunanza del 27 marzo 2019, il Consiglio di Stato ha risposto in merito alle proposte di attuazione della gara scommesse e della gara bingo, formulate dal mede-
Conclusioni Da un lato, le percentuali di insediabilità sono quelle desumibili dalle verificazioni e dalle attività dei consulenti tecnici d’ufficio nominati dai tribunali e non sono valutazioni di parte, peraltro se solo fossero determinate con le precisazioni dei consulenti di parte, le percentuali di insediabilità sarebbero spesso ancora più esigue. Dall’altro, per quanto sopra, lo Stato stesso, su indicazione del Consiglio di Stato, si vede impossibilitato a fare le gare per l’assegnazione delle nuove concessioni ed è costretto è legittimare un regime di proroga che ormai dura da anni, con ciò vedendosi impedito nell’esercitare come si deve l’azione amministrativa. Di ciò sono consapevoli sia il legislatore nazionale, sia il Governo con l’Amministrazione di riferimento sia le Amministrazioni locali (molte delle quali hanno già fatto dei virtuosi revirement), sia il potere giudiziario con le prese di posizioni del Consiglio di Stato. Come uscirne? Oltre che con il riordino, che richiederà i suoi tempi si sa, intanto ci sono i giudizi ancora pendenti nei quali forse potrebbero registrarsi interventi ad adiuvandum da parte delle Istituzioni di riferimento, riprendendo una prassi virtuosa abbandonata da tempo.
New slot/ Vlt PH. SID LEIGH, UNSPLASH
Adesso la pandemia è davvero alle spalle di Alessio Crisantemi
IL PEGGIO È ORMAI PASSATO PER IL COMPARTO DEGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO E ANCHE SE PER LE AWP IL RITORNO ALLE ORIGINI SEMBRA ORMAI IMPOSSIBILE, LE VLT RITROVANO INVECE UN NUOVO SLANCIO. COME EVIDENZIANO LE ELABORAZIONI DI GIOCONEWS.IT.
uscita dalla pandemia è ormai una realtà, anche per il segmento delle cosiddette gaming machines. Anche se lo scenario, completamente diverso rispetto a quello dei trimestri precedenti, vede consolidarsi una parte di perdita delle Awp (Amusement with prizes, ovvero le slot “da bar”), accanto alla crescita, forse un po’ a sorpresa, da parte delle Vlt (o videolottery), che invece recuperano alla grande mostrando uno slancio di ritrovata (e insperata) vitalità. Guardando i numeri, in effetti,
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anche ad aprile si vede confermare il trend di crescita della raccolta sugli apparecchi da intrattenimento, segnando dunque il definitivo ritorno del comparto ai livelli pre-pandemia e consolidando le stime dei mesi precedenti. Stando alle nuove elaborazioni pubblicate da Gioco News su dati provenienti dai principali concessionari italiani, emerge che la raccolta e la spesa sulle Awp nell’ultimo mese hanno raggiunto il 10 percento rispetto allo stesso mese del 2022 (confermando il trend già positivo emerso a marzo, quanto i valori erano stati, rispettivamente, del 9,8 e 9,6 perwww.gioconews.it
New slot/ Vlt
2023 vs 2019
AWP
GENNAIO FEBBRAIO
2023 vs 2022 MARZO
GENNAIO FEBBRAIO
MARZO
Raccolta –19,8% –19,8% –21,3%
+15%
+7,4%
+9,8%
Spesa
–6,4%
–6,5%
–9,8%
+15%
+7,5%
+9,6%
V LT
GENNAIO FEBBRAIO
MARZO
GENNAIO FEBBRAIO
MARZO
Raccolta –15,7% –16,8% –20,1% Spesa
+4,5%
+1,5%
+37% +28,3% +28,8%
+0,7% +40,8% +28,7% +28,1%
Fo n te : E l a b o r a z i o n i G i o c o N e ws . i t s u d a t i p r o v e n i e n t i d a i p r i n c i p a l i c o n c e ss i o n a r i i t a l i a n i
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no. Con le Awp che consolidano quindi un “negativo” compreso tra i 5 e i 10 punti percentuali, da ritenere con tutta probabilità ormai fisiologico, mentre per le Vlt, fotografando oggi il mercato, non risulta più alcun trend di perdita rispetto al passato. Questa, però, è soltanto un’analisi relativa all’ultimissimo periodo, mentre bisognerà vedere cosa accadrà nei successivi mesi, per capire se il trend verrà ulteriormente confermato.
L’analisi di scenario Come evidenziato già nelle precedenti analisi di scenario pubblicate su queste pagine relativamente al mercato degli apparecchi da gioco, è bene sottolineare come le variazioni in termini di raccolta siano “meno positive” a causa del differente payout che si aveva nel 2019, sia sulle Awp sia sulle Vlt, per tale ragione le variazioni che si possono rilevare risultano estremamente positive rispetto al 2022. Nel 2019 il prelievo erariale unico sulle Awp era del 19,25 a inizio anno, passando al 19.60 dal primo di maggio, per poi salire al 23,85 dal 2020 e infine stabilizzarsi al 24 percento dal 2021. Con il payout che, nello stesso periodo, è passato dal 68 al 65 percento,ma in maniera “graduale” poichè legata al livello delle sostituzioni delle macchine esistenti sul mercato. Mentre per le Vlt, il cambiamento di Preu dal 2019 ha visto passare dal 7,5 percento al 7,9 da maggio di quell’anno, per poi salire all’8,5 percento nel 2020 fino all’8,60 del 2021, accompagnato dal payout che dall’86 percento è sceso all’85 percento. Uno scenario, questo, che ha visto assottigliarsi notevolemente i margini dell’intera filiera. Ecco quindi che i numeri rilevati rappresentano una buona notizia per gli addetti Per saperne di più sui dati di slot e Vlt ai lavori, che dopo diversi anni ormai di andamento negativo possono iniziare a fare i conti – letteralmente – con una ripresa, per provare a riassorbire quel durissimo colto inferto dal virus all’intera filiera.
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AD ES SO L A PA ND E M IA È DAVV E RO A L L E S PAL L E
Variazioni primo trimestre
PH. ERIC MCLEAN, UNSPLASH
cento), recuperando ulteriormente rispetto allo scorso febbraio, quando il trend – comunque in salita - era stato di +7,4 percento per entrambi. Si tratta di risultati incoraggianti, quindi, che confermano l’uscita del settore dalla pandemia e dagli effetti della sua (apparentemente interminabile) onda lunga: anche se, va detto, tale risultato significa comunque che la raccolta è ancora indietro di oltre il 20 percento percento rispetto al 2019, mentre la spesa è a circa -10 percento sullo stesso periodo, cioè prima del Covid-19, per le Awp. Decisamente diversa, invece, è la situazione delle Vlt che già a marzo 2023 registravano una crescita della spesa superiore al 28 percento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che si traduce in un +0,7 percento anche rispetto al 2019. Per una totale inversione di rotta rispetto agli anni precedenti quando le Awp sembravano resistere meglio agli effetti generali della crisi, mentre le videolottery apparivano quasi in caduta libera, in virtù del combinato disposto tra restrizioni anti-Covid, leggi regionali, aumento della tassazione (soprattutto quella sulle vincite) e in modo più significativo, per via dell’introduzione della tessera sanitaria, che aveva affossato le giocate proprio alla vigilia della pandemia. Invece, a quanto pare, il segmento delle Vlt sembra aver ormai superato tutti gli ostacoli, compreso quello della tessera sanitaria che alla lunga sembra essere stato “digerita” dai giocatori. È infatti evidente – come emerge dai nuovi dati pubblicati dal quotidiano online del gruppo - che la crescita rispetto al 2022 si stia rivelando importante, per entrambe le tipologie di apparecchi con vincita, con le variazioni in termini di spesa e raccolta che si equivalgono, dal momento che non ci sono variazioni di payout al di là di quelle da ritenere “fisiologiche”, che ricordiamo anche nel seguito. Pertanto, proseguendo con il confronto con il periodo pre-pandemia che abbiamo avviato nei mesi scorsi, per analizzare l’uscita del settore dall’emergenza sanitaria, si può sicuramente affermare che il recupero del mercato è da ritenere ormai completato, con il trend della spesa che, ormai, non sembra più porter recuperare altro terre-
FISCO E SLOT IL QUADRO NORMATIVO
Il trattamento ai fini Iva delle operazioni di raccolta di gioco gravita, essenzialmente, intorno a un unico quesito: come determinare la portata applicativa della fattispecie agevolatrice di cui all’articolo 10, primo comma, nn. 6 e 9 del Dpr n. 633 del 1972. Il 2021, infatti, si era concluso con diverse pronunce (ordinanze n.16951, 16952, 16953, 16954, 16955) con cui la Corte di cassazione aveva apparentemente sovvertito l’orientamento giurisprudenziale che si era consolidato in seno alle corti di merito, aprendo ad una serie di contenziosi a cascata avviati da numerosi Direzioni provinciali dell’Agenzia su impulso della Direzione centrale. Tutto ciò dovuto all’assenza di un orientamento consolidato in materia e di una normativa chiarificatrice diretta a mettere un punto definitivo all’interminabile vicenda. LA FILIERA DELLA RACCOLTA
In virtù del combinato disposto dell’articolo 10 e dell’art. 1, comma 497, della Legge n. 311 del 2004, le operazioni relative alla raccolte delle giocate risultano esenti dall’imposta anche relativamente ai rapporti tra concessionari della rete e i terzi incaricati della raccolta stessa. La catena del gioco legale, infatti, non si esaurisce con le prestazioni dei concessionari, ma si arricchisce di ulteriori anelli operativi, costituiti dall’attività posta in essere da soggetti terzi chiamati dai concessionari stessi a collaborare a vario titolo alla raccolta. Nello scorso decennio sono rientrati nella filiera sempre più ampia dei collaboratori, oltre ai gestori di apparecchi e gli esercenti dei locali in cui sono collocati (bar sale da gioco, sale scommesse etc) anche ulteriori figure previste dal sopracitato comma 1 dell’articolo 10 della Legge Iva (i cosiddetti “service” ma anche i mandatari, procacciatori, fornitori di tecnologie etc), cioè tutte quelle imprese cui il concessionario conferisce appositi incarichi, ritenendole necessarie e indispensabili 052023
IVA E SLOT LA SVOLTA NEL CONTENZIOSO Il nuovo filone scatenatosi negli ultimi mesi dopo le sentenze di Cassazione del 2021 sulla presunzione dell’imponibilità ai fini Iva dei compensi percepiti dagli esercenti, sembra ormai giunto a un punto di svolta. Molti uffici tributari stanno annullando in autotutela gli atti impositivi. Ecco perché. a cura di Francesco Scardovi e Giancarlo Marzo Studio di consulenza tributaria ITALIA GIOCO LEGALE
all’esercizio del mandato ricevuto dallo Stato. Tale varietà contrattuale ha dato adito a mille questioni, dibattiti interpretativi, contestazioni fondate su ipotetiche violazioni in merito all’applicabilità dell’esenzione Iva anche a quei contratti frutto dell’originaria interconnessione dei rapporti tra concessionari e i primi terzi incaricati individuati dalla normativa: i gestori e gli esercenti. In un quadro così caotico, acuito ulteriormente dalle citate sentenze di Cassazione (una delle quali è stata revocata per errore formale nel 2022) alcuni Uffici tributari hanno addirittura sostenuto che la disciplina dell’esenzione fosse applicabile alternativamente o solo ai rapporti tra concessionari e gestori o solo a quelli tra concessionari ed esercenti, ritenendo una sola la figura del terzo raccoglitore di volta in volta incaricato. I RECENTI SVILUPPI DEL CONTENZIOSO
Nel ribadire che la Cassazione ha giudicato su rapporti tra gli operatori risalenti ai primi anni di convenzione (2005 e 2006) ove non
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esistevano modelli contrattuali adottati oramai da diversi anni tra concessionari e terzi incaricati, durante i numerosi contraddittori intercorsi con le Direzioni dell’Agenzia, si è cercato di far comprendere l’errore interpretativo degli Uffici in tutti i casi in cui era confermato il rapporto trilaterale tra il concessionario e i propri terzi incaricati, nel quale il concessionario stesso incarica espressamente il gestore a definire, in suo nome e conto, la quota di compensi di competenza degli esercenti. In tali circostanze (che sono ad oggi la stragrande maggioranza, escludendo i rari casi in cui un titolare di un esercizio non sottoscrive alcun contratto con il concessionario ma si limita a locare una parte degli spazi al gestore) è sancito il diritto all’esenzione dei proventi residuati dopo l’erogazione delle vincite e la raccolta del prelievo erariale e dei canoni concessori. Lo ha espresso, in maniera chiara e inconfutabile, la Guardia di finanza di Roma, nell’ambito di una verifica fiscale, ricostruendo nel dettaglio le caratteristiche della filiera e del ruolo dei terzi incaricati dai concessionari. Dopo tali chiarimenti, la maggior parte degli Uffici tributati ha concluso i contraddittori rinunciando ai rilievi sull’Iva (che erano stati precedentemente indicati negli inviti a comparire); si legge in uno dei provvedimenti: “L’Ufficio , in base agli approfondimenti sulla normativa e prassi, ritiene che non ci siano i presupposti per il rilievo posto alla base del recupero dell’Iva”. Nei casi in cui erano già stati emessi gli avvisi di accertamento, gli stessi Uffici hanno comunicato la rinuncia alla pretesa per cessata materia del contendere. Si attende sul punto un pronunciamento della Direzione centrale accertamento che ponga fine a tutte le arbitrarie interpretazioni intervenute nell’ultimo anno dalle Direzioni periferiche così da evitare un dispendio ulteriore di tempo e risorse non solo a danno dei contribuenti ma della stessa macchina erariale. www.gioconews.it
Scommesse
Il riordino dolce del betting DOPO LE PRIME BOZZE DELLA LEGGE DELEGA CHE DOVRÀ RISCRIVERE LE REGOLE DEL GIOCO PUBBLICO METTIAMO A FUOCO LA NOSTRA LENTE D’INGRANDIMENTO SUL SETTORE DELLE SCOMMESSE E SUL SUO PROBABILE ASSETTO FUTURO
di Cesare Antonini
otrebbe essere davvero molto presto per avere un quadro chiaro sul riordino del settore del gaming di casa nostra. Tuttavia le prime tracce della legge delega in materia fiscale che dovrà regolare anche l’industria nella speranza di sintetizzare e snellire le norme e non di accavallarne altre nuove a quelle che già ci sono come è andata finora. In particolare, solo per le agenzie e i corner di scommesse, dall’apertura di quelle storiche al bando Bersani del 2006 abbiamo assistito ad una bulimia normativa che ha portato al disallineamento di regole e disposizioni. Il 2016 era stato fissato come l’anno dell’allineamento, appunto, ma sono passati sette anni e l’unico regime e sistema che si è imposto è quello delle proroghe. Dalle prime analisi sembra che le notizie per il settore siano positive
Ca r me lo Ma zz a
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anche se, da quello che è il sentiment degli addetti ai lavori, c’è il rischio che si proceda sempre senza ascoltare chi, poi, deve lavorare nel settore sempre per conto dello Stato, va ricordato. Dall’eccesso di offerta alla continua riduzione della stessa non è possibile che nessuno pensi ad una soluzione davvero sostenibile e si debba poi guastare il rapporto con la società o perdere valore come industria a favore del mercato grigio. Il prodotto betting è ormai totalmente allineato al “dot com” in termini di offerta dopo anni di migliorie e innovazione e sarebbe inammissibile fare qualsiasi passo indietro mantenendo sempre al primo posto la tutela del consumatore, specie di quelli più deboli. Oltre ai tanti approfondimenti proposti dalla nostra testata abbiamo ascoltato le prime valutazioni di un esperto del settore, prima consulente nel mondo del gaming e ormai Ceo di Oia Services, titolare dei brand Betaland ed Enjoybet, Carmelo Mazza. www.gioconews.it
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cetto di interdipendenza, allora si possono cogliere nuove opportunità di fidelizzazione e di gestione del cliente. Certo, ne risulterà una forte contaminazione tra modelli: se il solo online puro sarà difficile se non per operatori molto specifici, anche il modello solo fisico o il modello solo Pvr diventerà difficilmente sostenibile. E questo è forse il segno definitivo che il settore è entrato nella fase della maturità, con tutto quello che ne consegue in termini di economie di scala e dimensione ottima minima.” Pvr, riduzione dell’offerta, quale sarebbe la migliore configurazione del mercato per essere sostenibile, profittevole e senza il rischio che il territorio rigetti il gioco pubblico per l’eccesso di offerta come qualche anno fa? “Devo dire che la riduzione dell’offerta di gioco non mi preoccupa così come mai mi ha preoccupato la ridefinizione delle funzioni dei Punti vendita e ricarica. La giungla in cui sembra che tutto sia possibile aiuta solo gli spregiudicati alla ricerca del guadagno immediato e scoraggia investimenti e strategie di medio-lungo termine. Sono convinto, come dicevo prima, che il settore si stia muovendo in modo rapido verso una maggiore concentrazione, con un numero inferiore di concessionari e di dimensione maggiore su ciascun canale. In questo nuovo ecosistema, è naturale aspettarsi una razionalizzazione delle reti commerciali, concentrandosi anch’essa su punti più qualificati e profittevoli in mano a soggetti più credibili e professionali. Questa trasformazione mi pare nella logica delle cose. Il nostro settore per anni è stato quasi senza barriere all’entrata. Adesso, mi aspetto che i nuovi bandi (e speriamo arrivino interrompendo questo ciclo infinito di proroghe) impongano a chi partecipa un livello di solidità e professionalità che faccia da baluardo contro i rischi di patologie economiche e criminali. E questo deve valere a livello dell’intera filiera, non solo per i concessionari. In questo senso, mi auguro che il legislatore si muova con chiarezza con il riordino.”.
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I L R I O R DI N O DO LCE DE L B E TT I NG
Sono pronte le prime bozze della legge delega, qual è la prima opinione scaturita da una prima lettura? “Mi pare che si vada verso un’ipotesi di riordino dolce, senza spinte proibizionistiche - esordisce Mazza - e questa è una buona notizia, dopo molti anni in cui la politica sembrava aver individuato nel settore dei giochi la causa di tutti i mali del Paese. Ottimo il recupero dell’idea di qualificazione dei punti vendita; anzi mi auguro ci si spinga ancora in avanti. Una rete fatta di punti curati è il miglior antidoto contro ogni forma di patologia. Mi preoccupa invece il tema della determinazione del numero di punti vendita di gioco su base territoriale. Se appare come una scelta di buon senso per evitare le situazioni oggettivamente assurde che vediamo in certe aree del Paese, il dimensionamento deve essere fatto con grande attenzione e, mi si passi il termine, intelligenza. Se no si corre il rischio di creare distretti del gioco che più che aree di entertainment potranno somigliare a distretti a luci rosse. In genere la ghettizzazione delle attività finisce per sposarsi con facilità a fenomeni di degrado sociale e a rischi di infiltrazione. Avrei preferito di più indici di saturazione su base locale che mutano al mutare delle condizioni socio-demografiche dello specifico territorio piuttosto che un numero predeterminato individuato spannometricamente. Ma mi pare la direzione sia segnata e questo solleva anche qualche riserva sul metodo utilizzato. Ancora una volta l’ascolto del settore è stato limitato e l’impressione è che il rapporto con il decisore politico sia di nuovo in mano a pochi eletti. Questo non ha fatto bene al settore in passato, dubito si mostri efficace oggi. Vedremo il testo definitivo cosa ci porterà.” Andando più nello specifico delle nuove regole ipotizzate per le scommesse, quali sono le prime conclusioni che emergono? ”Personalmente, le limitazioni degli importi di giocata e di vincita non mi vedono contrario ideologicamente. Io credo che ci debba essere attenzione ad evitare forme parossistiche di gioco, anche se da questo punto di vista le scommesse sono una tipologia tra le più sicure; il pronostico è sempre una scelta in qualche modo ragionata e mai dettata puramente dall’emotività. Ormai credo tutti abbiano compreso che la tutela del giocatore è la leva per rendere i ricavi di settore sostenibili e duraturi.” Dalle prime valutazioni di alcuni addetti ai lavori sembra di captare un cambiamento nei rapporti tra scommesse online e retail, qual è la vostra idea di futuro che vorreste fosse contenuta nel riordino seguendo questo tema? “Quello che il riordino dice sui Punti vendita e ricarica va nella direzione auspicata. Ormai l’omnichannel, comunque definito, è una realtà essenziale del settore del gioco ed è normale pensare che vi sia interdipendenza tra canale online e canale fisico. Se si passa dal concetto di concorrenza tra canali al con-
LE DRITTE DEL MAESTRO
Ya nni k S i nne r L’AUTORE
a cura di Gianni Carra
Dopo Monte Carlo, torneo di apertura della stagione open, ci prepariamo per i due tornei più importanti sulla terra rossa, Roma e Parigi. Al Foro italico per la prima volta si giocherà per due settimane. Il campione uscente è Nole Djokovic che lo scorso anno superò in finale Tsitsipas. Il serbo ha vinto 5 volte nel torneo della Capitaled, mentre il recordman è Rafa Nadal con 10 titoli. Adriano Panatta è stato l’ultimo vincitore, nel 1976, e finalista nel 1978. Il torneo potrebbe regalarci qualche sorpresa perché molti giocatori hanno sempre utilizzato questo torneo per prepararsi al meglio per il Roland Garros. In questo periodo le quote antepost per i 4 tornei dello Slam sono sempre appetitose. A Parigi entriamo nel regno di Nadal che ha vinto 14 edizioni, i book offrono a quota 2.65 Djokovic e Alcaraz a
Gianni Carra | Sessant’anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www.ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita. 052023
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scelta, Nadal è il terzo incomodo a quota 4.00. Puntiamo su tre tennisti a doppia cifra, il nostro Sinner a 16.00, Ruud a quota 13.00 e Medvedev addirittura a quota 26.00. Nel tabellone femminile la polacca Swiatek è addirittura a quota sotto la pari, 1.90, non si vede come possa perdere il torneo. Il secondo slam si gioca sull’erba di Wimbledon, Nole è il favorito del torneo a quota 2.10, troppo bassa la quota contro molti giocatori che hanno migliorato il loro gioco al volo. Piace la quota di Medvedev a 10.00 e Tsitsipas a quota 21.00. Se Berrettini ritrova la forma delle scorse stagioni potrebbe essere la mina vagante del torneo. Il torneo femminile è una vera lotteria, non esiste una vera favorita ma la quota della Rybakina a 5.00 è veramente appetibile. A fine agosto si vola negli Usa, ovviamente puntare tre mesi prima dell’inizio del torneo è un rischio ma un Djokovic all’80 percento della forma sarebbe il tennista da battere, a quota 2.40 “lo accendiamo”. N ova k D j o kovi c
Se il settore maschile è nel momento del ricambio generazionale, tra le donne non si riesce a trovare una vera leader. La Swiatek e la Sabalenka sembrano le più accreditate a essere protagoniste della stagione, ma il gap con almeno 20 tenniste è troppo vicino, quindi ci aspettiamo tante sorprese anche nei tornei del Grande Slam in rosa. Dopo un periodo di buio le nostre azzurre stanno cercando di risalire la classifica: la Trevisan 20esima, la Giorgi 40esima, la Cocciaretto 50esima e la Paolini 68esima.
TENNIS E BETTING LA STAGIONE DEL RINNOVAMENTO Mar ti n a Trevi san
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on la primavera si apre la stagione open tennistica. Un’annata particolare dove non ci sarà più Federer, dove Nadal, con i suoi acciacchi, rischia di giocare la sua ultima stagione della carriera e con Djokovic che, nei primi tornei, è apparso meno esplosivo degli anni precedenti. I nuovi protagonisti dovrebbero essere Alcaraz, Medvedev, Tsitsipas, Rude, Rune, Rublev e il nostro Sinner. La pattuglia italiana maschile sta regalando molte soddisfazioni. Oltre al già citato Sinner, anche Musetti e Sonego sembrano pronti a regalarci emozioni e vittorie. Peccato per la falsa partenza di Matteo Berrettini che non riesce a ritrovarsi soprattutto per i molti infortuni.
Nel tabellone femminile spicca la quota della Sabalenka a 8.00. Chiudiamo con gli Australian Open il torneo dello slam più difficile da pronosticare dei 4 tornei. Potrebbe essere il momento di Alcaraz a quota 4.50. Lo spagnolo potrebbe arrivare già in forma per il torneo di gennaio 2024. La Rybakina potrebbe raddoppiare il torneo di Wimbledon, e paga quota 7.00. Difficilmente i tornei dello Slam non avranno questi vincitori, ma giocare gli antepost ha il rischio degli infortuni oppure della cattiva forma, non sorprenderebbe che i tornei dello Slam avranno 4 vincitori diversi con la speranza che uno di questi sia un italiano. www.gioconews.it
Il gioco è vietato ai minori di anni 18 e può causare dipendenza patologica. Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica dalla pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it
Ippica PH. DANA HUSSAIN, PEXELS
La riforma sperata I R A P P R E S E N TA N T I D I A LC U N I D E I M AG G I O R I I M P I A N T I I TA L I A N I FA N N O I L P U N TO S U L L’ I P P I CA T R I C O LO R E , C O N PRECISE RICHIESTE AL MONDO POLITICO di Michela Carboni
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uale è ad oggi lo stato dell’arte dell’ippica italiana? Lo abbiamo chiesto ai rappresentanti di alcuni dei maggiori ippodromi italiani, Elio Pautasso, presidente di Federippodromi e Attilio D’Alesio, numero uno del Coordinamento Ippodromi. “Purtroppo - afferma Pautasso - conosciamo tutti la grave situazione del nostro settore che viaggia tra un forte calo di scommesse e di pubblico e un costante rallentamento nei pagamenti. Questo ha fatto sì che l’ippica entrasse in una spirale depressiva da cui gli ippodromi cercano di uscire quotidianamente. E proprio di questo è bene parlarne, poiché grazie alla passione, costanza e perseveranza degli ippodromi e di tutti gli operatori che vi lavorano si riesce non solo a portare avanti la tradizione ippica ormai radicata nel nostro paese ma anche ad adattarla al contesto socio culturale odierno. E quindi vediamo sempre di più gli ippodromi diventare 2.0 aprirsi alla cittadinanza ad un nuovo target ormai avvezzo ai social a tutto ciò che è digital, più sensibile a nuove tematiche come il green, bisogno di molteplici attività all’aria aperta, e possiamo dire che le nostre strutture sono sempre più capaci a rispondere a queste nuove richieste.” Secondo D’Alesio “l’ippica nazionale versa ormai da molti anni in una crisi profonda, dovuta a molti fattori e primo fra tutti alla chiusura dell’Unire (istituito nel 1932 e chiuso nel 2011) ed alla gestione affidata al ministero delle Politiche agricole che, nonostante il grande impegno quotidiano dei funzionari ministeriali e dei politici che si sono avvicendati al suo governo, finora ora non è stato in grado di sollevare e rilanciare il nostro mondo che è, comunque, un settore molto complesso e difficilissimo da gestire, nel quale si ‘fondono’: agricoltura, sport, spettacolo, lavoro, scommesse e tanto altro, con al centro il meraviglioso cavallo, protagonista delle corse, che si svolgono, nei 35 ippodromi ancora aperti”. Il Governo in che modo dovrebbe incentivare il settore? “I contributi governativi - continua Pautasso - potrebbero essere molteplici, da una maggiore presenza delle rappresentanze ministeriali agli eventi ed alle E lio Pau tasso
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tematiche ippiche ad una radicale riforma del settore. Diciamo ormai da anni che tutta la filiera ippica ha la necessità di un radicale cambiamento nell’organizzazione del settore che sia in grado di dare certezze sulle risorse stanziate, e permetta un vero rilancio a livello sia domestico che internazionale. Le potenzialità ci sono e ne abbiamo la prova ogni qual volta va in scena un evento di rilievo (come ad esempio i Derby a Roma, il Lotteria a Napoli, il Campionato europeo a Cesena), il pubblico in queste occasioni risponde e si diverte. Ma serve molto di più per un rilancio del nostro settore. Le corse dei cavalli in Italia sono competenza dello Stato al pari delle scommesse. Questa è la maggiore criticità che si incontra, in quanto per qualunque modifica serve un provvedimento di legge, con tutte le conseguenze del caso. Per questo motivo, negli anni passati venne proposta e inserita la riforma del settore - anche in due leggi delega, fiscale prima e collegato agricolo poi. I decreti delegati di attuazione, però, non hanno mai visto la luce. Se, con il Ddl già avviato al Senato, in questa legislatura si riuscirà a istituire l’Agenippica (Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell’ippica nazionale) allora si potrà lavorare come in una normale filiera produttiva e disegnare una strategia di innovazione e rilancio.” Per D’Alesio il Governo dovrebbe attivarsi “costituendo un’Agenzia dedicata alla gestione dell’ippica come lo è stato per ottanta anni l’Unire. Un’Agenzia sotto il controllo del Masaf e del Mef, con la presenza dei necessari enti tecnici e con un adeguato finanziamento previsto in legge finanziaria, come peraltro avviene, ormai da oltre venti anni, per il Coni. In questa direzione si stanno muovendo positivamente le competenti commissioni parlamentari, dove sono state chiamate in audizione anche le associazioni della filiera e mi auguro quindi che presto possa essere raggiunto questo fondamentale obiettivo per la salvezza ed il rilancio dell’ippica nazionale, sul quale peraltro si sta molto impegnando il sottosegretario Giacomo La Pietra. Fatta l’Agenzia si dovrà lavorare, tutti insieme, per riportare il pubblico negli ippodromi”. Avete avuto modo come associazioni di confrontarvi con il ministero sui temi caldi?
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Ippica
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dispensabile per le piste al costo della corrente elettrica, che nel solo 2021 per Hippogroup Capannelle è stata di 450mila euro, gli aumenti sono stati molto pesanti. Basti pensare, che l’anno scorso, proprio l’energia elettrica è costata il doppio. Numeri e rincari come questi rischiano di mettere in serio pericolo la continuità aziendale e appare sempre più necessario un intervento istituzionale che miri a salvaguardare il settore. I nostri obbiettivi sono molteplici, dall’aumento delle scommesse al raggiungimento di un target di pubblico sempre più numeroso e diversificato, dal raggiungimento di strategie commerciali innovative piuttosto che di eventi collaterali sempre più interessanti. Sempre ovviamente con il focus sul prodotto corsa e su tutto ciò che gli orbita introno, dalla manutenzione delle piste ai relativi servizi accessori.” D’Alesio, gli ippodromi che fanno parte del Coordinamento come stanno andando? “Gli ippodromi associati, come tutti gli altri ippodromi nazionali, sono in grandissima difficoltà a causa degli enormi tagli subiti in questi ultimi dodici anni ed anche per l’aumento dei costi energetici e dei servizi essenziali. Quest’anno il finanziamento complessivo per gli ippodromi è stato pari a 46 milioni (Iva inclusa), con un taglio rispetto al 2011 del 75 percento. Con queste risorse finanziarie tutti i 35 ippodromi nazionali stanno facendo i salti mortali per proseguire l’attività. Negli ultimi anni sono già stati chiusi molti ippodromi e c’è il rischio che ne chiudano altri, perchè, purtroppo, anche solo fornire i necessari servizi per l’accoglienza dei cavalli, degli operatori e del pubblico diventa, ogni giorno, sempre più difficile. È necessaria e urgentissima una grande e profonda riforma e ci auguriamo che il Parlamento e il Governo trovino le giuste soluzioni per salvare e rilanciare l’ippica nazionale.” Cosa vi augurate per la bella stagione? “Ovviamente - dice Pautasso - il successo dei nostri eventi cardine della primavera, la giornata del 1 maggio con il Guineas Day che vede il disputarsi dei gran premi Parioli ed Elena ed il 21 maggio ed il Derby Day, che quest’anno vede la celebrazione della 140^ edizione del Derby Italiano del Galoppo, corsa che rappresenta il sogno di ogni proprietario di cavalli, evento sportivo e mondano di grande tradizione e autentica festa di sport e di attività all’aria aperta per i cittadini romani e per i tanti appassionati in arrivo da tutta Italia. Oltre al 29 giugno SS Pietro e Paolo patroni di Roma, con il trotto ed i premi Triossi e Turilli.” D’Alesio conclude: “Da giugno inizieranno le corse in notturna che potranno essere l’occasione per fare trascorrere belle e divertenti serate al pubblico in un clima di serenità e di socialità con al centro il cavallo ed i suoi accompagnatori. Mi auguro che la prossima stagione estiva sia l’inizio di una nuova fase e che presto venga adottata la necessaria riforma per il settore”. Atti l i o D ’Al es i o
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LA RIFORMA SPERATA
“Il confronto con il ministero - sostiene Pautasso è sempre presente e costante, i temi evolvono in base ai contesti ma hanno un unico filo conduttore, quello delle risorse disponibili per la filiera ippica che devono avere delle certezze e del tempo per fare una programmazione pluriennale e soprattutto devono provenire da più parti e coinvolgere tutti i canali che abbiamo disponibili come i diritti tv, la fiscalità che genera il settore stile sport e salute, le sponsorizzazioni (dove riteniamo necessaria una revisione del decreto Dignità), l’innovazione delle scommesse e così via.” “Il confronto il sottosegretario La Pietra - aggiunge D’Alesio - è iniziato appena insediatosi ed è stato da subito molto positivo e costruttivo. Siamo stati ricevuti e ascoltati più volte, con la presenza di tutti i vertici ministeriali, sui tanti temi caldi e alcuni risultati sono stati raggiunti, mentre altri sono in corso di lavorazione: è stato pubblicato il calendario delle corse per tutto l’anno; confermato, per quest’anno, il monte premi e lo stanziamento per gli ippodromi che, a marzo, hanno ricevuto i contratti per la gestione 2023; rivisitate le circolari di programmazione; prevista la prossima costituzione della Direzione dell’Ippica; abolizione dell’Iva sui premi; pagamento mensile dei premi vinti. Ora stiamo aspettando che il sottosegretario La Pietra ci convochi per discutere del ‘Nuovo contratto ippodromi’ per l’anno 2024 e ci auguriamo che venga costituto un tavolo di lavoro permanente con le associazioni rappresentative della filiera.” Per quanto riguarda i pagamenti, come è la situazione? “Per noi ippodromi - prosegue Pautasso - i pagamenti, pur se in un ritardo che definirei cronico, si sono però stabilizzati nel tempo, per cui arrivano flussi regolari come stabilito negli accordi sottoscritti con la prima rata, sempre oltre il limite, come detto. Sul pagamento dei premi ho notizie di ritardi e di gravi problemi contabili, ma non essendo di diretto interesse per le nostre aziende le mie informazioni possono essere anche sommarie.” Per D’Alesio “il Ministero sta lavorando per riuscire ad accelerare i tempi per il pagamento dei premi, prevedendo una scadenza mensile. Questo sarebbe un grande risultato. Purtroppo da quando le società di corse hanno smesso di pagare direttamente i premi, i tempi si sono molto allungati creando molte difficoltà a tutti gli operatori. Speriamo che anche questo problema venga presto risolto.” Pautasso, lei è a capo dell’ippodromo Capannelle. Come sta andando e su cosa punta? “Potrei dire ‘ce la caviamo’. Tutti i settori, industriali e commerciali, chi più chi meno, sono stati colpiti da un innalzamento dei prezzi cui non sempre ha fatto fronte un rimbalzo dei volumi d’affari generati. Il mondo dell’ippica, come altri, non si è trovato esente da queste problematiche e i bilanci degli ippodromi, già in difficoltà, hanno dovuto fronteggiare anche queste nuove sfide. Capannelle ovviamente non ne è stata esente, dall’aumento di tutte le materie prime come la sabbia in-
Amusement
Vitalità e voglia di rivincita Il mondo dell’amusement, nonostante le difficoltà, mostra un nuovo vigore. Ma c’è ancora molta strada da fare. di Michela Carboni
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ri che l’attuale normativa determina per parte del parco macchine esistente (come le redemption, gli apparecchi ante 2003) la difficoltà di omologazione (i titoli abilitativi autocertificati hanno scadenza 31 dicembre 2023) con conseguente necessità per gli operatori di comprare macchine nuove se vogliono restare sul mercato”. In che modo le sale giochi si stanno preparando alla bella stagione? “In mezzo a tante difficoltà le sale giochi si preparano alla bella stagione finalizzando il lavoro alle utenze familiari e straniere che avendo tempo libero hanno possibilità di frequentare maggiormente le varie location dedicate all’intrattenimento, oltre a cercare di sfruttare le occasioni che la riforma del settore ha messo a disposizione come un contingentamento che consente di installare più apparecchi nelle sale di puro amusement rispetto a quelle miste”. I turisti possono rappresentare nuovamente un traino per le sale giochi? “I turisti sono come sempre una risorsa in quanto rappresentano un’utenza che immette liquidità nel mercato, ma contemporaneamente è maggiormente esigente rispetto alla clientela normale. I titolari delle sale, e chi fa questo lavoro anche per vocazione familiare soprattutto in regioni come Veneto ed Emilia Romagna, si sono sempre dimostrati e continueranno a dimostrarsi all’altezza delle sfide che il mercato porrà”. Cosa vi augurate sul piano europeo? “Al momento a livello europeo l’orientamento sembra quello di lasciare agli stati membri la facoltà di introdurre normative restrittive per motivi di ordine pubblico e, questo, non ci aiuta relativamente alla semplificazione (o soppressione) delle procedure di certificazione degli apparecchi. Sarebbe invece necessaria una presa d’atto: si parla di apparecchi di puro intrattenimento”. www.gioconews.it
Andrea l o M a ssa ro
settore vive il momento successivo alla riforma degli apparecchi - poi in parte abortita dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, almeno per i vecchi meccanici ed elettromeccanici - ed alla pandemia, in maniera piuttosto confusa sia per quello che riguarda l’identificazione corretta delle tipologie degli apparecchi, che sull’assolvimento tributario, con uffici regionali che hanno mostrato spesso difficoltà di interpretazione della normativa o di raccordo con gli orientamenti dell’amministrazione centrale”. Andrea Lo Massaro, vicepresidente dell’associazione degli operatori del gioco Sapar, sintetizza così lo stato dell’arte del mondo dell’amusement italiano. “Nonostante le difficoltà legate a queste due contingenze, il settore mostra una buona vitalità”. Gli ultimi eventi fieristici “hanno mostrato una buona vitalità, anche se il settore, spesso bersaglio di politiche nazionali e regionali frutto di pregiudizi ideologici, avrebbe a mio avviso bisogno di maggiore unità, perché in tale situazione ed alla vigilia di un riordino complessivo della normativa non si può permettere troppe divisioni”. Il Governo in che modo dovrebbe sostenere il comparto amusement? “A parte la necessità sempre presente di aiuti ed agevolazioni fiscali, un aiuto rilevante potrebbe essere legato alla riforma del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, Ndr) che dovrebbe portare alla soppressione degli obblighi certificatori per gli apparecchi di puro intrattenimento. Si conside-
Flipper Roberto Pedroni
Lo spettacolo continua IL FLIPPER SPORTIVO CONTINUA A MOSTRARSI IN TUTTO IL SUO SPLENDORE (ANCHE) IN ITALIA, DOVE PROSEGUONO I TORNEI VALIDI PER IL RANKING INTERNAZIONALE, MENTRE ENTRA NEL VIVO IL CIRCUITO NAZIONALE ICS 2023
di Vincenzo Giacometti
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oberto Pedroni domina ancora la scena del flipper sportivo italiano, e non solo. La conferma arriva da Forlì, dove il player brianzolo, già reduce da una serie di ottime prestazioni e qualche podio, si aggiudica anche il Palace Pinball Tournament di Forlì, che oltre a rappresentare il debutto di una nuova competizione valida per il ranking internazionale del Wppr in Italia, all’interno del Bowling Palace, ha costituito anche la terza tappa del Circuito Nazionale Ics 2023 - Italian Championship Series. A chiudere al secondo posto l’evento di Forlì è stato il giovane Luca Fredella, che ha confermato nuovamente le sue qualità ottenendo ancora una volta un podio in una competizione ufficiale, riuscendo addirittura a mettere dietro di sè un ex Campione italiano della disciplina, cioè Fabio Francescato. Mentre per quanto riguarda il “solito” Pedroni, grazie a questo ulteriore successo vede consolidarsi il suo terzo posto nel ranking italiano della disciplina, recuperando punti preziosi per la corsa al secondo posto che ha ricoperto per diversi anni, oltre a rafforzare ulteriormente la leadership nella classifica del circuito nazionale Ics, quando mancano quattro tappe al termine. Guardando la classifica parziale al termine del terzo round del circuito, si può notare un vero e proprio dominio lombardo nell’edizione 2023 dell’Ics - Italian Championship Serie. Oltre alla guida di Pedroni, il quale riesce a staccare gli altri inseguitori raggiungendo la quota di 280 punti grazie al successo ottenuto al Palace, a seguire a ruota il numero tre italiano c’è l’altro brianzolo, Giorgio De Stefani, mentre in terza posizione si trova invePer saperne ce il player lucano Giuseppe di più sul Violante seguito dal ritrovato circuito ICS Fabio Francescato che sale al quarto posto nel circuito, pur condividendo la posizione con il bolognese Luca Fredella, che si conferma uno dei giocatori più in forma del nostro paese, dopo l’exploit della 052023
scorsa stagione che lo ha portato anche nelle finali del circuito europeo Ecs andate in scena il mese scorso in Svizzera. A completare la “top ten” del circuito Ics 2023 troviamo un’altra sfilza di player tutti provenienti dal Milano Pinball Club: si tratta di Fabio Sessa (sesto), Francesco Sacco (settimo), Davide Colleoni (ottavo), Antonio Freddo e Mauro Camellini. Anche se il distacco dai player successici in classifica provvisoria è davvero minimo, che sarà soggetto a diverse variazioni nelle prossime gare, dove ne vedremo delle belle. La prossima tappa in programma per il circuito nazionale è per il 13 maggio a Sestri Ponente, Genova, all’interno dell’ormai sede storica del circolo arci Merlino, dove andrà in scena il torneo Merlino Pinball Zone, per il quarto appuntamento della stagione. E in quella occasione si potrà avere già un assaggio più concreto sulle possibilità di qualificazione dei vari player, quando si saranno giocate più del 50 percento delle tappe in programma per l’intera stagione. Dopodiché si tornerà nuovamente a Milano, nel fine settimana del 10-11 giugno, per il ritorno dell’attesissimo Mad4Pinball dello Showroom Morlacchi, che a quel punto sarà ancora più decisiva in ottica di qualificazione finale. Dopodichè ci sarà un po’ di relax per i player italiani, con la pausa estiva che non prevede competizioni ufficiali nel nostro Paese mentre il primo week end di settembre sarà già decisivo, soprattutto per il circuito Ics, con la sesta e penultima tappa che andrà in scena a Terni, nella location insolita del nuovo Museo del flipper e del Modernariato “Dino Merluzzi”, inaugurato di recenti nei pressi della splendida Cascata delle Marmore. Un evento che sarà doppiamente importante, anche perché rappresenta la tappa del circuito nazionale valida per il circuito europeo Ecs e il valore in termini di punteggio sarà quindi maggiore, oltre ad avere anche un forte richiamo internazionale.
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Poker
Tornei di poker live e tasse alla ricerca delle ultime zone grigie DALL’ OPERAZ IONE ALL IN ALLE CONVENZ IONI INTERNAZ IONALI, ORMAI LO SPAZ IO “FRANCO” PER LE VINC ITE NEI TOURNAMENT DAL VIVO È MOLTO VASTO: SCOPRIAMO COME MUOVERSI IN TUTTO IL MONDO
di Cesare Antonini
ono lontani i tempi dell’operazione All in, quella dell’Agenzia delle entrate che voleva colpire i “Paperon de’ Paperoni” dei poker players che avevano i beni al sole e, invece, quei soldi per vincerli, prima li avevano persi o, alle brutte, già spesi per iscriversi ad altri tornei o per vivere. Semplicemente. Ci sono voluti anni per cercare di fissare un principio comunitario che, secondo i rapporti tra ordinamenti giuridici, era comunque sovraordinato a quello interno: il divieto di doppia imposizione fiscale tra due paesi membri della Comunità europea e anche dello Spazio economico europeo. Insomma, un giocatore che abbia conquistato una somma di denaro grazie ai suoi sforzi e alle sue abilità al tavolo da gioco, non avrebbe dovuto pagare le tasse due volte in due stati membri riconoscendo le fee e le tasse di un buy in come pagamento alla fonte. E pagate una volta le tasse in Ue perché doverle ripagare quando si rientrava in Italia? Grazie alla sentenza Blanco/Fabretti (dal nome dei due player che ottennero il successo, Cristiano e Pier Paolo) del 22 ottobre 2014, caddero tutte le istanze di quell’operazione nata su un errore di fondo: l’assenza della certezza della notizia di reato. Le vincite erano certificate da un portale, The Hendon Mob, che si limitava a raccogliere informazioni, tuttavia senza certificarle. Questo ampio preambolo per spiegare dove ci troviamo, adesso, anche se, con le autorità italiane e il diritto del nostro Paese (non ce ne voglia nessun funzionario pubblico) la certezza in questi casi non vi è mai. Dopo questo risultato epocale, però, si dovette aspettare un anno e mezzo prima che la sentenza venisse recepita prima dalla commissione finanze del Senato (gennaio 2015) e poi dal Parlamento tutto con una legge, solo a luglio 2016, appunto. In alcuni
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casi di contestazione di cartelle esattoriali pervenute ai players italiani vissuti personalmente, nonostante alcuni tributaristi e avvocati producessero i precedenti e le vittorie in Corte di giustizia europea, in diversi gradi di commissioni tributarie provinciali e regionali alcuni funzionari non riconoscevano o non conoscevano la materia e preferivano rinviare al grado o all’assise successiva. Il cittadino si è trovato spesso a spendere personalmente ulteriori costi legali oltre a quelli che lo Stato si trovava a sostenere ma che, ovviamente, a pagare era sempre il contribuente. Ora sul territorio europeo, unione e spazio economico, la materia è piuttosto solida e pacifica: le tasse si pagano una volta sola e dove si gioca e si vince a poker. Prima di passare all’analisi dello stato attuale in alcune location di gioco dal vivo dove i players gravitano e sono interessati a sapere cosa accade in caso di vincita, spieghiamo perché parliamo solo di tornei di hold’em e delle sue varianti. In generale qualsiasi vincita può essere soggetta a tassazione errata e ripetuta o, comunque, finire sotto la lente dell’accertamento, perché i tournament fanno notizia. All’epoca dell’operazione All in avvenne per questo. Tuttavia il caso Lindman risale al 2004 e accadde in Slovenia ma si trattava di un jackpot da centinaia di migliaia di euro vinto, però, alle slot. È sempre bene regolarsi caso per caso ma una grossa vincita al cash game, ad una slot o ad un tavolo di black jack può passare inosservata. Ora la comunicazione, almeno in Italia, sui giochi, è passata in secondo piano col bavaglio del Decreto Dignità che ha inibito la stampa generalista alla pubblicazione delle news relative agli eventi che prima occupavano anche le pagine principali di quotidiani cartacei e online. Questo ha sicuramente distolto l’attenzione degli uffici che, però, non possono perseguire tali somme conquistate a suon di raise e all in.
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Poker
MONTE CARLO, LAS VEGAS, LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI E LA DELEGA FISCALE
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Ma non ci sono solo aggiornamenti negativi da fornire, anzi: “Nella delega fiscale che il Governo in carica sta cercando di approvare ci sono due elementi assolutamente interessanti e auspicabili: la definizione di residenza fiscale e delle persone fisiche è nella bozza di legge e dovrebbe adeguare la norma nazionale a quella europea e al diritto dell’unione. In programma c’è anche il riconoscimento delle convenzioni che, però, teoricamente non avrebbero bisogno di norme specifiche per essere adottate. Tornando alla residenza fiscale, c’è in via di definizione il conflitto delle disposizioni vigenti a livello nazionale e internazionale. Una persona che ha residenza anagrafica, residenza fisica e lavora all’estero non può essere considerato residente in Italia se non è iscritto all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. La delega fiscale dovrebbe rendere più semplice l’interpretazione di tutto questo”. Come spiega Cristaldi, in tema di residenza fiscale, le cosiddette tie breaker rules sono utilizzate per dirimere eventuali conflitti di residenza tra Stati contraenti e regole fanno prevalere il criterio dell’abitazione permanente cui seguono, in ordine gerarchico, il centro degli interessi vitali, il soggiorno abituale e la nazionalità del Contribuente. Lo ha ricordato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 73 del 18 gennaio 2023 con cui ha specificato che tra l’altro, l’iscrizione all’AIRE della Contribuente, rilevando unicamente ai fini della vigente normativa interna, non ha alcun effetto sull’applicazione delle disposizioni contenute nel citato Trattato internazionale. Un bel dilemma in effetti, Finalino con Las Vegas: “Esiste una convenzione con gli Usa ma non è stata ancora recepita e va trattato caso per caso”, spiega Cristaldi. Ormai tutte le case da gioco chiedono la dichiarazione di dove verranno pagate le imposte ma spesso vi è l’obbligo di versare un 20-25 percento in loco e quindi informare l’Agenzia delle entrate al rimpatrio col pericolo di dover dichiarare ancora una volta gli importi.
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TO R N E I DI PO KE R L I VE E TASSE , A L L A R I CE RCA D E L L E ULT I ME ZO N E G RI GI E
Tuttavia il poker live è cresciuto e si è allargato e ci sono grandi festival che si giocano lungo tutto il globo terraqueo. Ma la Blanco/Fabretti, come dicevamo, si limita allo spazio economico europeo. Cosa rimane fuori? Abbiamo fatto il punto con uno dei due fautori del successo dei poker players vessati dall’Ade grazie a quella famosa sentenza, l’esperto tributarista Sebastiano Cristaldi. Se in Europa San Marino e altre location sono ormai situazioni piuttosto “serene” dal punto di vista fiscale grazie alle convenzioni fiscali internazionali che hanno potere quanto un ordinamento giuridico sovraordinato a livello transnazionale di imporre il divieto di tassazione, così non è per altre situazioni. Lo spunto per parlare di tassazione è per un torneo che molti players italiani, ed europei, non si vogliono perdere, l’European Poker Tour di Montecarlo: “Purtroppo le regole per eventuali vincite in denaro che vengono ottenute nel Principato i problemi col Fisco rimangono - esordisce Sebastiano Cristaldi - perché? Perché non vi sono convenzioni e negli ultimi anni non è cambiato nulla. In questo caso le tasse vanno pagate secondo le aliquote che rischiano di superare il 40 percento degli importi vinti e il tutto, ovviamente, senza detrarre alcuna spesa”. Al lordo, esatto. Non ci sono buone notizie in vista e, con le convenzioni, anche se la situazione sembra offrire ampi spiragli, bisogna andarci con i piedi di piombo: “Intanto gli importi che vanno versati senza divieto di doppia imposizione e senza convenzioni sono anche aumentati superando anche percentuali che potevano arrivare al 44 percento - prosegue Cristaldi - e, in effetti, anche se le convenzioni prevalgono sulla legge nazionale, quest’ultima va disapplicata ma spesso non accade automaticamente. E il consiglio è sempre di informarsi per bene perché non c’è una regola unica e ogni convenzione è differente l’una dall’altra. Quella con gli Usa è diversa da quella con l’Australia e così via. Se non si tiene conto di tutto questo c’è il rischio di cadere in inesattezze che potrebbero creare qualche problema”.
Poker
IRISH POKER OPEN
A Dublino il torneo di poker dei record L’IRISH OPEN CHAMPIONSHIP 2023 DI DUBLINO HA SPAZZATO VIA TUTTI I RECORD DELLA LOCATION E DEL FORMAT. PER GLI AZZURRI DISCRETI RISULTATI MA L’UNICO ACUTO È QUELLO DI PICHIERRI.
di Cesare Antonini
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105 225 301
Francesco Griffi Andrea Piazza Ivan Tononi
€ 3.950 2.600 1.975
Docherty, che ha raggiunto il tavolo finale dell’Ept di Londra lo scorso ottobre, ha battuto il delivery driver irlandese Declan Rice nell’heads up decisivo conquistando il titolo, il premio in denaro e l’ambito trofeo dell’Irish Open. La sua vincita mostruosa lo porta al quinto posto nella All time money list con vincite totali nei tornei live per oltre 1 milione di dollari. Ha vinto due ingressi all’Irish Open online nelle qualificazioni PokerStars da 109 euro e ha utilizzato entrambi i biglietti riuscendo alla fine a conquistare il successo. Declan Rice ha vinto il suo seat al torneo in un satellite live presso la sede dell’Rds. Un sat a cui ha partecipato solo perché non riusciva a trovare un posto ai tavoli stracolmi del cash game. È stata una decisione (felicissima) che ha portato nelle sue tasche un premio di ben 228.700 euro. Il giocatore greco Panagiotis Mavritsakis è arrivato terzo per 161.500 euro, mentre Tom Waters, amministratore delegato dello sponsor dell’evento, il sistema di pagamenti Luxon Pay, ha dimostrato di essere molto bravo anche ai tavoli da poker e ha concluso l’evento al quarto posto per 124.500 euro. La leggenda del poker irlandese Andy Black è uscito al quinto posto per 95.500 euro, un premio che lo ha avvicinato sensibilmente alla prima posizione della All Time Money list irlandese comandata adesso da Max Silver. Altri ottimi cash? Benny Glaser, che ha vinto anche il €5k High Roller, il noto pro britannico Steve Watts e l’americano Kevin O’Donnell.
Un evento da ricordare Il festival del 2023 ha visto la partecipazione di circa 35 tornei dal 3 al 10 aprile presso la Royal Dublin Society di Ballsbridge. Grazie alla partnership di quest’anno con PokerStars e Paddy Power, il field del Main Event è stato potenziato da 622 entries che hanno vinto i loro posti online. Per molti dei partecipanti, è stata la loro 052023
prima esperienza all’Irish Open, un evento tenutosi per la prima volta nel 1980 e celebrato tanto per il “craic” e la bonomia irlandese quanto per il poker. E non è stato solo il Main Event a battere i record. I numeri sono aumentati su tutta la linea, con quasi ogni singolo torneo che ha attirato più giocatori che mai. È
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Davi d D o che r ty
torneo è stato da record e di italiani ce n’erano tanti. Peccato per il main event, dove sono stati tanti i piazzamenti a premio ma senza grossi acuti alla “cage” delle riscossioni. Il punto più alto, anche se non della sua carriera ma sportivamente parlando, l’ha toccato invece Alessandro Pichierri che si è portato a casa un trofeo. Ma andiamo per ordine. Il main event dell’Irish Open 2023, è stato definito il più grande torneo di poker live mai tenutosi in Irlanda. E dal 5 al 10 aprile lo spettacolo è stato davvero imponente nella meravigliosa location, la Royal Dublin Society della capitale irlandese. L’atto finale si è consumato con il successo del qualificato online PokerStars David Docherty che ha portato a casa un primo premio di 365.000 euro. Uno scozzese in vetta al torneo. Un main event da 1.150 euro di buy in ha attratto l’incredibile cifra di 2.491 partecipanti, generando un montepremi di 2.428.725 euro che ha superato il garantito della vigilia fissato a 1 milione di euro, con un aumento del 22 percento rispetto allo scorso anno. Peccato per l’Italia, come detto, che vede sfumare i premi più importanti con tre player a premio ma lontanissimi dalla prime posizioni:
Poker
stata la prima volta del festival presso la storica Royal Dublin Society di Ballsbridge e la sede si è rivelata perfetta. Con 130 tavoli, la spettacolare main hall dell’Rds è stata gremita per la maggior parte della settimana. Nella sontuosa PokerStars e Paddy Power Players’ Lounge, i giocatori si sono rilassati con un bar, schermi giganti, partite di Fifa e giochi tradizionali come Shuffleboard, biliardino e beer pong. C’era musica dal vivo ogni sera nel bar Rds che è stato ribattezzato Chancers Arms appositamente per il festival. Spazio anche all’intrattenimento con visite alle corse di cani a Shelbourne Park e una gita al Fairyhouse Easter Festival, uno dei migliori raduni nazionali di caccia d’Irlanda. Ci sono state feste in abbondanza, incluso il Players Party ufficiale al nightclub Krystle
la domenica sera e il party après-poker che si teneva ogni sera al Chancers Arms. Paul O’Reilly, tra i principali organizzatori dell’Irish Open con JP McCann, ha dichiarato: “Congratulazioni al nostro fantastico campione David Docherty. Siamo davvero entusiasti del successo dell’evento di quest’anno - ha proseguito - una sede nuova di zecca e una nuova partnership con PokerStars e Paddy Power: è stato un trionfo assoluto. Vogliamo ringraziare tutto il nostro staff, molti di loro lavorano tutto l’anno per organizzare questo evento. Vogliamo anche ringraziare i nostri partner e sponsor, i media e, soprattutto, le migliaia di giocatori che sono venuti qui questa settimana e sono diventati parte della storia del poker irlandese. È stato sensazionale”. A DUBLINO IL TORNEO DI POKER DEI RECORD
Side event Ci sono stati circa 35 tornei durante il festival. Michael Kane ha vinto l’evento 350 euro Championship Heads-Up per 6.145 euro ed è andato a premio sia al JP Poker Masters che all’Hendon Mob Championship, finendo terzo al €3k High Roller. Il quattro volte
vincitore del braccialetto Wsop Benny Glaser ha vinto il €5k Luxon Pay Championship High Roller per 106.980 euro, mentre Cosmin Chis ha vinto l’edizione da €3k per 106.640 euro. La canadese Elizabeth Bennett-Martin ha vinto il Ladies Championship.
Alessandro Pichierri, l’unico titolo irlandese è suo suoi prolifici risultati su Hendon Mob, ormai quasi 800mila bigliettoni. Gorenc è stato eliminato da Pichierri al terzo posto per 8.780 euro. Andrew “Picasso” Hedley è arrivato al tavolo finale ma è stato eliminato al settimo posto per 3.090 euro. A premio sono andati un totale di 39 giocatori. Al essa ndro P i cch i e r i
Nell’evento dei record di Dublino ha confermato il suo ottimo momento ma, in generale, le sue grandi qualità pokeristiche. Parliamo del nostro Alessandro Pichierri che ha trionfato nell’Event #13, Irish Open Americas Cup Championship 2023. Dopo il braccialetto Wsope a Rozvadov di fine 2021 e il trofeo al Wpt Prime Parigi di febbraio 2023, a poco più di un mese è arrivato questo successo di importo decisamente inferiore ma che gli fa superare agevolmente il mezzo milione di dollari vinto in carriera. Per lui un trionfo in un torneo da 250 euro di buy-in per una prima moneta da 18.035 euro. Come detto non certo il suo best live cash ma Pichierri ha avuto la meglio su un field di 298 iscritti, più di 100 in più rispetto a quello dello scorso anno. Marty Gorenc di Reno è l’unico giocatore americano ad aver raggiunto il tavolo finale e ad aver conquistato una bandierina irlandese da aggiungere ai
Benny Glaser vince l’High Roller Benny Glaser ha vinto la due giorni del Luxon Pay Championship High Roller da 5.000 euro conquistando un trofeo e un primo premio di 106.980 euro. Glaser ha battuto l’ex vincitore dell’Ept Praga Roberto Romanello in una sola mano – una semplice situazione di all-in e call in cui Glaser ha avuto la meglio. Romanello ha vinto 76.055 euro per il suo secondo posto. Glaser, 33 anni, è uno dei giocatori di poker di 052023
maggior successo del Regno Unito e detiene numerosi record: ha vinto quattro braccialetti alle World Series of Poker (più di qualsiasi altro giocatore del Regno Unito) ed è suo anche il record di vittorie online su PokerStars con 15 successi in carriera. È stata la seconda volta fortunata per Glaser nell’High Roller visto che, nello stesso evento estato battuto in heads-up da Max Silver nell’edizione 2019.
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Poker
EURO POKER MILLION
Euro Poker (quasi) Million a Rozvadov il solito show Anche se i primi giorni hanno fatto tremare King’s Resort e Euro Rounders, il milione garantito è stato raggiunto nei giorni di Pasqua: tanta Italia con Sabatino che vola al main Wsop Europe di Cesare Antonini
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L’action del tavolo finale Partiamo con Igor Brito che ha chiuso al settimo posto nel livello 400K / 800K - ante 800K. Per lui sfortunato l’incrocio con Andrea Roner, che apre da Utg+1 con AK. Il portoghese opta per una 3bet con QQ, Roner mette tutte le sue chips al centro e Brito chiama. Sul board un Asso manda Brito alla cassa per 17.300 euro e il consueto ticket. Iulian Strugaru out sesto al livello blind 500K/1M - Ante 1M. Alexandru Farcasanu apre da CO a 3.5M con 6 6, Stefan Drusca passa 7 7 da small blind e Strugaru da grande buio va all-in per 7.600.000 con K10 trovando il call dell’original raiser Il board presenta subito un 6 “a faccetta”. Fracasanu esce quindi in sesta posizione e deve accontentarsi di un premio da 23.000 euro più un ticket per il main Wsope. Poi tocca ad Andrea Roner: il futuro winner Stefan Drusca va direttamente all-in da bottone con KJs a quadri forte del suo stack imponente. Lo svizzero con Q Js a cuori decide di chiamare per poco più di 052023
13x effettivi. Due cuori sul flop e un gutshot aprono qualche speranza. Sul turn c’è un K di picche che non aumenta le possibilità di scala e il river 6 quadri è una blank che elimina Roner. Per l’elvetico quinto posto per 40.350 euro e un ticket Wsope. Arriviamo alla mano decisiva per Leonardo Sabatino sempre al livello T1M, quello più “sanguinoso” per il torneo. Farcasanu apre da Utg con Q10s a picche, difende Leonardo Sabatino con J4s a cuori da BB. Su un flop 8-5-10 con due cuori , cbet di Farcasanu a 2.5M, Sabotino va all-in per circa 15x e Farcasanu chiama. Turn e river, 2 e 4, chiudono un colore di picche anche se, visto il board, poteva bastare la coppia di 10 centrata sul flop da Farcasanu. Per Sabatino, comunque un premio di 38.000 euro. L’heads up viene deciso da questo colpo al livello 800K/1.6M - ante 1.6M. Drusca apre da bottone, Farcasanu da Sb va all in per 49.900.000, folda il Bb, Stefan Drusca chiama per altri 46.500.000 e si va allo showdown. Il pot è fantasmagorico e se lo aggiudica il futuro winner grazie a AQ vs AJ, con una “dama” sul flop e un “fante” sul turn che suona da beffa. Drusca non si ferma più e risolve tutto nel livello ancora successivo, 1M/2M - Bb Ante 2M. Subito ai resti preflop con A10 vs A8 e il board non cambia la gerarchia delle mani e Med si accontenta di 74.000 euro più un ticket Wsope mentre Stefan Drusca alza il trofeo dell’Euro Poker Million 2023 per 131.000 euro e anche lui tornerà a Rozvadov per giocarsi il titolo mondiale.
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IL PAYOUT
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Stefan Alexandru Drusca Med Alexandru Farcasanu Leonardo Sabatino Andrea Roner Iulian Costel Strugaru Igor Alexandre Fonseca Brito Vitezslav Pitr Aleksei Donets
United Kingdom € 141.350 Morocco 84.350 Romania 62.350 Italy 48.350 Switzerland 40.350 Romania 33.350 Portugal 27.650 Czech Republic 23.050 Russian Federation 20.125 www.gioconews.it
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Leo n a rd o Sa ba t i n o
olo Leonardo Sabatino sfiora i premi più importanti dell’Euro Poker Million di Euro Rounders al King’s Resort di Rozvadov giocato dal 3 al 9 di aprile, portandosi a casa 48.350 euro compreso il ticket per il main event delle World Series of Poker in programma a fine 2023 sempre in Repubblica Ceca. Per Sabatino un quarto posto assai prestigioso di un torneo che, alla fine, dopo i primi flight complessi e dalle iscrizioni decisamente scarse, è riuscito totalizzare il milione garantito grazie alle 2.285 entries che hanno pagato 490 euro di buy in. Erano dodici i ticket per il main Wsope e la delusione per i due azzurri qualificati al final day è stata cocente. Maradona Abaz e Francesco Sanità, escono entrambi non solo prima del final table, ma anche poco prima di quel 12esimo posto che garantiva a tutti il ticket da 10.350€. Sono usciti in 14esima e 15esima posizioni entrambi per un payday comunque più che dignitoso da 6.250 euro. Ormai Maradona continua nella sua carriera da player dopo essere stato per molto tempo dall’altra parte della barricata, come dealer e addetto ai lavori.
Casinò P H . K E L LY S I K K E M A , U N S P L A S H
Questo riordino (non) s’ha da fare I CASINÒ ESCLUSI DALLA DELEGA FISCALE APPROVATA DAL GOVERNO MELONI, MA NON È AFFATTO DETTA L’ULTIMA PAROLA E INTANTO LUIGI VITALI, GIÀ SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA, DEPUTATO E SENATORE, SPIEGA PERCHÉ L’IDEA DI ISTITUIRNE UNO PER REGIONE ABBIA PIÙ CHE MAI LA SUA ATTUALITÀ di Anna Maria Rengo
inalmente si fa sul serio. Peccato che questo “sul serio” riguardi tutti gli altri giochi con vincita in denaro, e non quelli che vengono praticati nei casinò. Questi ultimi sono infatti esclusi dal disegno di legge delega in materia fiscale, approdato il mese scorso alla Camera dei deputati per la sua definitiva approvazione parlamentare dopo il sì del consiglio dei ministri e che all’articolo 13 prevede, come ampiamente noto, il riordino dell’offerta di gioco in Italia. Senza neppure una riga sui casinò. Che invece erano citati nell’intesa raggiunta nel 2017 in sede di Conferenza unificata Stato ed Enti locali, poi rimasta lettera morta per via della mancanza dei decreti che il ministero dell’Economia e delle Finanze avrebbe dovuto redigere.
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Ma stavolta dovrebbe andare diversamente. E ovviamente non è detto che nel corso dei lavori parlamentari non possa essere inserito anche un riferimento ai casinò, soprattutto se saranno ascoltate le sollecitazioni del Partito democratico che, sia alla Camera che al Senato, ha presentato due proposte di legge (rispettivamente a prima firma di Stefano Vaccari e di Franco Mirabelli) recanti il riordino dell’offerta di gioco, e che prevedono entrambe, nell’articolo dedicato ai casinò, la possibilità che ne vengano istituiti di nuovi, in deroga alle norme del codice penale che vietano il gioco d’azzardo. Questo, per ben precise finalità: il contrasto al gioco illegale, ma anche la sicurezza del gioco dove esso è svolto. Ancora, le due Pdl fanno tornare d’attualità un tema che era stato ipotizzato anche negli anni passati, ovvero la creazione di una unica società di gestione per i casinò, a partecipazione statale.
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Casinò
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Lu i gi Vi ta l i
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alla ludopatia, con conseguenze su famiglie e persone, tra separazioni e rischio di suicidi. Questa ondata ha frenato la politica, che non ha affrontato seriamente la materia. Oggi i problemi allora sollevati non si porrebbero più, nel senso che c’è già una rete tale di giochi legali che i casinò non aggraverebbero, né alleggerirebbero la situazione. Per quanto riguarda i casinò, siamo già in ritardo. I nostri connazionali vanno all’estero, e con loro ci vanno i loro denari. Del resto, se vuoi giocare, lo puoi fare ma non trovi opportunità nel tuo paese, lo fai altrove. Esistono anche organizzazioni che ti pagano il viaggio e il soggiorno! È stupido mettersi il prosciutto sugli occhi. Bisognerebbe prendere atto della situazione e rendere compatibili le esigenze dello Stato e delle istituzioni con la libertà di tutto.” Dal 2006 a oggi il panorama italiano del gioco è molto cambiato. Avrebbe senso, ora, proporre di aprire nuovi casinò, visto che nel corso degli anni il loro fatturato si è ridotto? E ancora, nuovi casinò potrebbero accrescere l’offerta turistica del territorio di riferimento? “Assolutamente sì. I casinò hanno un appeal turistico, infatti la mia proposta non a caso vedeva in Ostuni la sede naturale per una casa da gioco. E anche se non fosse stato istituito lì poteva andare bene Fasano o altre luoghi della Puglia. Penso a Gallipoli, al Salento, ma anche al foggiano, dove ci sono delle località molto belle e attrattive e che potevano essere una collocazione. Non credo proprio che un casinò per regione sia uno scandalo per nessuno e che nel terzo millennio un casinò possa costituire un pericolo o un danno. Anzi, a detta dei magistrati, sarebbe una concorrenza legale a colore che invece gestiscono illegalmente i giochi.” Il governo guidato da Giorgia Meloni ha approvato il disegno di legge delega in materia fiscale che, come detto prevede anche di rimettere ordine all’offerta di gioco (pur non considerando i casinò). Lei pensa stavolta si riuscirà a portare a termine sia la riforma fiscale nel suo complesso che, al suo interno, quella del gioco? “Io penso che il presidente Meloni abbia già dato prova di sapere quello che vuole e di saperlo realizzare. Sono convinto che arriverà alla fine di questo percorso. È una donna capace, testarda, tenace e guida un partito al cui interno non ci sono correnti. Neanche all’interno della Lega ci sono problemi di leadership e ci auguriamo tutti che Silvio Berlusconi si riprenda quanto prima. Rappresenta il punto di unità di Forza Italia.”
QUESTO RIORDINO (NON) S’HA DA FARE
C’è da dire che in questa legislatura il tema casinò non pare certamente la priorità, tant’è che, a parte le due proposte Dem, non c’è stata la consueta (ma in verità decrescente nel corso degli anni) presentazione di Pdl che chiedono di istituirne di nuovi. Un tema, per alcuni un’opportunità, ormai decaduta? Lo abbiamo chiesto a Luigi Vitali, senatore tarantino di Forza Italia nella XVIII legislatura e una lunga carriera politica anche in quelle precedenti (XIII, XIV, XV e XVI), avendo tra gli altri incarichi ricoperto quello di sottosegretario alla Giustizia nel II Governo Berlusconi. Partendo però dal principio: quali erano state le motivazioni che, nel 2006, l’avevano condotta a presentare una proposta di legge per istituire un casinò a Ostuni, in provincia di Brindisi? “Le mie motivazioni erano molto semplici. Avevo verificato, anche attraverso convegni e interlocuzioni con la magistratura, che si stava diffondendo in maniera preoccupante l’attività del gioco illegale, che sfugge a qualsiasi controllo e verifica. Dunque, mi era sembrato più opportuno che quelli che erano portati a giocare potessero farlo legalmente. Questo, con un doppio vantaggio e finalità nell’ambito del possibile monitoraggio del giocatore. Innanzitutto, fare sì che i proventi derivanti andassero allo Stato così come avviene per gli altri giochi legali, che costituiscono una fetta importante delle entrate erariali; poi, grazie all’intervento delle istituzioni, degli assistenti sociali e degli psicologi, controllare il comportamento del giocatore affinchè non si passi dal gioco spensierato alla ludopatia. Tuttavia, allora non c’erano le condizioni perché una simile proposta venisse accolta e non se ne fece niente. Mi auguro tuttavia che ci possa essere almeno un casinò per regione. Questo nell’interesse dello Stato che può avere sotto controllo una sorta di mappatura di chi non ha un reddito proporzionato all’attività ludica che svolge.” Come mai aveva individuato proprio Ostuni, la “città bianca” del Salento, come possibile location per un casinò? “Perché è una citta turistica, come Sanremo o come Saint Vincent. Ha un richiamo particolare e ha una rete di strutture ricettive importanti. Perchè è ovvio, se hai un casinò devi offrire anche i servizi correlati. Un’alternativa poteva essere Fasano, sempre in provincia di Brindisi, che si trova a pochi chilometri da Ostuni e che ha tutte le infrastrutture necessarie.” Come mai, secondo lei, tutte le proposte di legge in materia sono cadute nel vuoto, nonostante persino la Corte di cassazione avesse invitato a legiferare sull’argomento, evidenziano il vuoto normativo esistente e tuttora non colmato? “Penso che non si sia avuto il coraggio di farlo. Quando si sono liberalizzati gli altri giochi in denaro c’è stata una corrente di pensiero che ha manifestato perplessità e che ha evidenziato la preoccupazione che tale legalizzazione avrebbe portato all’asservimento
PANNO NERO
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recente passato ha sicuramente lasciato tracce indelebili nel nostro modo di essere. La pandemia ci ha cambiati, nelle abitudini, nei comportamenti e anche negli stili di vita. Con l’auspicio di poter considerare archiviata la paura del contagio e delle gravi conseguenze che portava con sé, vorrei dedicare questo numero della rubrica Panno nero ad alcune riflessioni sull’impatto sofferto anche dal mondo del lavoro. Come sempre la mia attenzione sarà rivolta al settore di cui mi occupo, quello delle Case da gioco. Non v’è dubbio che il comparto abbia sofferto gravi difficoltà che sono state conseguenza soprattutto dei periodi di sospensione dell’attività. Allo stesso modo difficile è stato ottemperare alle tante limitazioni imposte dalle autorità sanitarie in termini di adeguamento dei locali e di rispetto del distanziamento tra le persone. Un insieme di situazioni che hanno gravato sui Casinò, ma in particolare sui lavoratori al loro interno impiegati. Ne ha certamente sofferto lo storico cordiale rapporto con la clientela che la distanza imposta nelle relazioni ha comportato, ma i lavoratori hanno anche dovuto adeguare la propria professionalità alle mutate procedure di gestione della partita ai tavoli da gioco. In alcuni casi si sono addirittura soppressi giochi e tipologie di tavoli che posso solo auspicare possano
I risultati registrati nei primi mesi del 2023 in termini di proventi di gioco confermano il ritorno del volume di affari al periodo pre-pandemia e quindi avviare un processo di rinnovamento organizzativo potrebbe essere il giusto approccio per affrontare le sfide dei prossimi anni.
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Lavoro & casinò
La sfida del post pandemia a cura di Marco Fiore
P H . D A N I E L TA FJ O R D , U N S P L A S H
essere reintrodotti una volta che saremo tornati a una vera normalità. Gli organici dei dipendenti, soprattutto quelli dedicati alla produzione, si sono drasticamente ridotti e il naturale turnover per anzianità non è stato compensato da nuove assunzioni. Un altro aspetto importante, almeno per la realtà italiana, è stato quello che ha visto nascere l’idea di una nuova figura professionale di tecnico di gioco, il croupier “polivalente” ossia abilitato a lavorare su più giochi. I tentativi di prevedere tale nuova figura professionale all’interno dei casinò italiani risalgono al periodo pre-pandemia, ma sono stati caratterizzati da scarso successo. Ora questa idea sta forse diventando una realtà, complice l’esigenza irrinunciabile di ottimizzare i costi del lavoro - esigenza peraltro condivisa da tutte le aziende - aprendo opportunità di impiego per le cosiddette nuove leve che prima o poi dovranno dare vita a un turnover generazionale che nei casinò è certamente stato più lento rispetto ad altre realtà. I risultati registrati nei primi mesi
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del 2023 in termini di proventi di gioco confermano il ritorno del volume di affari al periodo pre-pandemia e quindi avviare un processo di rinnovamento organizzativo potrebbe essere il giusto approccio per affrontare le sfide dei prossimi anni. Esiste un tema del quale però mi preme scrivere, tema a me particolarmente caro, ovvero quello del modello di business da implementare per ipotizzare non solo una tenuta, ma anche un rilancio dell’attività. I casinò sono luoghi di divertimento per eccellenza, come tali, devono adeguarsi alle mutate esigenze della clientela che è certamente soddisfatta dell’offerta oggi messa a sua disposizione, ma che non disdegnerebbe certamente l’abbinamento di altre opzioni nel momento in cui si avvicina al mondo del gioco d’azzardo. A mio parere, soprattutto in ottica di ampliamento del parco clienti, il casinò deve essere in grado di offrire tutto ciò che di meglio in termini di intrattenimento è oggi disponibile sullo specifico mercato. Così come bisogna creare zone in cui il gioco, largamente inteso, quindi anche in linea con l’evoluzione tecnologica, possa rappresentare una leva per attrarre nuovi clienti, senza dimenticare l’impatto sull’occupazione che tale nuova politica potrebbe generare. Nulla di nuovo sotto il sole, anzi, un vero e proprio ritorno al passato, quando i casinò erano sede di eventi di ogni genere e quindi destinazione di una platea molto ampia di persone, non necessariamente interessate al gioco. A mio parere era, ed è tuttora anche un mezzo per promuovere il territorio in cui operano, della cui salute hanno quanto mai bisogno ora e ancor di più ne avranno in futuro. Occorre cambiare: il cambiamento è un’opportunità e anche se tale affermazione non è propriamente “farina del mio sacco” non mi stancherò mai di diffonderla in ogni dove, con ogni mezzo! www.gioconews.it
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n°132/19/Cons.) Il gioco può causare dipendenza patologica ed è vietato ai minori di 18 anni. Per informazioni più dettagliate sulle probabilità di vincita consulta la pagina www.aams.gov.it
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LA SLOT ONLINE DEL MESE
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GODS OF GIZA ›› GRAFICA Questa slot parte dall’ingresso alle famose piramidi di Giza per trasportare i giocatori in un’oasi di palme nel deserto, proprio come la slot Eye of Cleopatra. Sui rulli atterreranno simboli a tema egizio, che i giocatori potranno combinare sulle linee di pagamento nel gioco base per ottenere vincite grandi come le piramidi stesse, ma ancora più consistenti durante le funzioni speciali. Lo sfondo con le colonne elaborate e gli elementi egizi ricordano altre slot con tema analogo, come la Mysterious Egypt. Grazie ai suoi rulli popolati da simboli magici e da magnifiche gemme, questa slot online riesce a trasportare il giocatore in un mondo lontano di tanti anni fa con un semplice click.
Le piramidi dominano la scena delle slot
LA SCHEDA
NOME_ Gods of Giza PRODUTTORE_ Pragmatic Play DISPONIBILE SU_ omnichannel DATA DI RILASCIO_ aprile 2023 PAYOUT_ 96,01% VOLATILITÀ_ media
›› SOUND Se la grafica permette al giocatore di immergersi completamente in queste esperienza storica, il merito è anche della parte audio e delle sonorità accattivanti racchiuse nel gioco, che insieme alle componenti visive contribuiscono al trasporto completo in questa dimensione antica. Gli effetti sono a dir poco entusiasmanti e riescono a stuzzicare il giocatore e ad accompagnarlo al meglio in tutte le fasi del gioco, ma senza disturbarlo. Anzi, intrattenendolo sempre nel modo giusto.
›› GIOCABILITÀ Gods of Giza è una slot 5x5 che permette di entrare nell’imponente piramide di Giza per sfidare la sorte nell’Antico Egitto con l’abbinamento dei simboli su una o più delle dieci linee di pagamento. In particolare: il “Falco Viola” paga 20 volte la puntata
se ne compaiono 5 su una linea di pagamento; il “Cane Verde” paga 15 volte la puntata se ne compaiono 5; “Occhio Blu” paga 10 volte se ne appaiono 5; “Gemma viola” paga 3 volte la puntata se ne appaiono 5 su una linea di pagamento. “Gemma verde” paga 2,5 volte la puntata se ne appaiono 5 su una linea e, infine, “Gemma blu”, paga 2 volte la puntata se ne appaiono 5 su una linea. Mentre il simbolo Wild paga 25 volte la puntata quando se ne alline-
ano 5. Oltre a sostituire tutti i simboli tranne lo Scatter il quale, invece, appare a sua volta su tutti i rulli, ed è rappresentato da una gemma viola con inscritta la parola “Scatter”.
›› BONUS Questa slot è ricca di funzioni speciali. A partire dalla ben nota Tumble, conosciuta dai giocatori di Pragmatic Play, così come i vantaggi che offre, che consente di avanzare all’interno del palazzo reale e conquistare vincite mentre si sfrutta la funzione. Dopo ogni giro verranno pagate le combinazioni vincenti e tutti i simboli vincenti scompariranno. I simboli rimanenti cadranno in fondo ai rulli e le posizioni vuote verranno riempite con nuovi simboli che arriveranno dall’alto. Il meccanismo si ripeterà fino a quando non ci saranno più combinazioni vincenti, e tutte le vincite verranno aggiunte al tuo saldo una volta che tutti i Tumble scaturiti dal giro base sono stati giocati. Nella funzione Depleting Wilds, invece, ogni volta che si concretizza almeno una combinazione vincente semplice, un simbolo Wild apparirà a caso in uno spazio vuoto dopo il Tumble. Tutti i simboli di questo tipo rimarranno sullo schermo e cadranno insieme agli altri simboli a seguito di un Tumble, per tre volte consecutive nella stessa sequenza. Dopo la terza vincita con lo stesso simbolo Wild, esso scomparirà insieme a tutti gli altri vincenti. Ogni volta che compare un simbolo Wild potrebbe essere accompagnato da un moltiplicatore casuale di x2, x3, x5, x7 o x10 (i quali, peraltro, possono anche sommarsi tra loro), che si applicherà a tutte le combinazioni vincenti che si formano grazie a quel simbolo.
IL NOSTRO GIUDIZIO I possenti dei egizi sono tornati sui rulli per condurre i giocatore in un’avventura all’interno delle famose piramidi di Giza. Grazie ad un epico gameplay, 052023
arricchito dagli impressionanti dettagli e dai geroglifici egizi che guidano i giocatori verso la conquista delle spettacolari vincite in palio, la slot Gods
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of Giza si presenta al pubblico nel migliore dei modi, portando i giocatori in un’oasi nel deserto, dove divertirsi e tentare la fortuna. Provare per credere! www.gioconews.it
U
Lu ca Ma nteg a zz a
na vasta scelta di giochi tra live casino e slot machine dove a spiccare non sono soltanto i titoli classici ma anche quelli nuovi. Parliamo di Pragmatic Play, fornitore leader nell’industria iGaming, in forte crescita nel mercato italiano. Il 2023 si è aperto con numeri da record nella penisola ma le novità legate al rilascio di nuovi prodotti non sono certo terminate. Ne parla a Gioco News Luca Mantegazza, country director Italy di Pragmatic Play: “Abbiamo avuto un trimestre più che positivo con una significativa crescita anno su anno anche grazie ai nostri titoli iconici come Sweet Bonanza e Gates of Olympus, che hanno continuato ad ottenere ottimi risultati. Detto questo, la nostra crescente gamma di contenuti ha dimostrato di essere ben accolta anche dai giocatori italiani. Non si tratta solo di avere uno o due titoli alto performanti, ma un ampio portafoglio di slot con prestazioni ottime e costanti. Questo guida il nostro successo in Italia e in ogni altro mercato in cui operiamo. Titoli come Sugar Rush, The Dog House, Big Bass Bonanza, Joker’s Jewels e la serie di John Hunter si sono tutti comportati eccezionalmente bene e gli operatori possono contare sulla forza dei nostri contenuti in termini di varietà, quantità e qualità per accontentare le esigenze di tutti i players. All’inizio di quest’anno abbiamo presentato i nostri contenuti all’Ice 2023 di Londra ed è stata una meravigliosa opportunità per incontrare i nostri partner italiani e
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NUOVE SFIDE PER GRANDI TRAGUARDI
creare nuove connessioni. In termini di rilasci abbiamo avuto un primo trimestre molto intenso e fruttuoso. Abbiamo lanciato 19 giochi nuovi di slot, oltre a nuovi tavoli di live casino e stiamo continuando a un ritmo costante di 8 nuovi rilasci di slot al mese.” Il 2023 inoltre sarà anche un anno molto importante per la crescita del live casino. A tal proposito le strategie di Pragmatic Play sono molto chiare: “Forniamo già più di 130 diversi tavoli di live casino ai nostri partner italiani, dai grandi classici del casinò come roulette, blackjack e baccarat, così come i nostri game show Sweet Bonanza CandyLand, Live Mega Wheel, Boom City, Mega Roulette e PowerUp Roulette. Inoltre siamo pronti a lanciare una serie di nuovi entusiasmanti prodotti nel nostro portfolio di live casino, come Mega Baccarat e Snakes and Ladders Live. Trasformare ed elevare l’esperienza del live casino è il
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nostro obiettivo e non vediamo l’ora di lanciare questi giochi con i nostri partner. La qualità dei nostri prodotti live è ciò che permette di distinguerci davvero e progettiamo ogni elemento pensando ai players. Ogni gioco viene prodotto nei nostri studi e trasmesso in uno straordinario 4K, con riprese da più angolazioni e croupier formati per intrattenere al meglio i giocatori. Soprattutto, sono progettati per ampliare la gamma di giochi dei nostri partner, offrendo varietà di contenuti, nuove funzionalità e grande giocabilità. Abbiamo un piano d’azione molto intenso per quest’anno in Italia, con nuovi giochi e contenuti immersivi ancora da annunciare. Teneteci d’occhio! Mentre la nostra gamma di prodotti continua a crescere, rimaniamo sempre concentrati a migliorare l’intera esperienza di gioco di Pragmatic Play grazie alle nostre, ormai famosissime, promozioni, come la Drops&Wins”. Un impegno, quello di Pragmatic Play, che va anche oltre l’offerta di giochi e che si concretizza con alcune iniziative legate alla beneficenza: “Le nostre iniziative di Csr sono, per noi, davvero importanti. Continuiamo a sostenere un’ampia gamma di cause sulle quali ci impegniamo con grande dedizione. Dall’inizio dell’anno Pragmatic Play ha già sostenuto una serie di iniziative e progetti che stanno a cuore ai dipendenti, come il contributo ad un centro di riabilitazione a Malta che fornisce servizi terapeutici ad anziani e a persone che hanno subito gravi incidenti. Un altro esempio recente è il nostro contributo alla Croce Rossa britannica (Gibilterra) a sostegno delle popolazioni della Turchia e Siria colpite dal terremoto. Grazie a queste donazioni viene fornita assistenza umanitaria, cure mediche di emergenza, riparo e cibo a chi ne ha bisogno. Siamo felici di fare la nostra parte, non importa quanto grande o piccola, e continueremo a farloper estendere il nostro sostegno ad altre iniziative”.
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PROMOSPACE
Fi o n a H i c key
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ampio portafogli con titoli preferiti dai fan come Razor Shark, Jammin’ Jars e Big Bamboo. Lo porta con sé il provider di gioco online Push Gaming, che annuncia con piacere il suo debutto in Italia. E si presenta nel dettaglio, evidenziando come Push Gaming si impegni a offrire ogni volta una fantastica esperienza di gioco. Fornire ai giocatori momenti memorabili attraverso un intrattenimento di alta qualità è la priorità, che viene raggiunta attraverso una grande attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità. Con prove tangibili di tale attenzione: i giochi più vecchi resistono alla prova del tempo molto tempo dopo il loro rilascio, a testimonianza della qualità duratura del loro design. La direttrice del nuovo business e mercati, Fiona Hickey, dichiara: “Siamo entusiasti di entrare in Italia per la prima volta e vedere il riscontro positivo, sia da parte degli operatori che dei giocatori, per i nostri titoli di alta qualità sul mercato. La nostra ambizione è stabilirci
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INTRATTENIMENTO DI QUALITÀ E ATTENZIONE AI DETTAGLI in Italia e rispecchiare la nostra posizione di rilievo in altre giurisdizioni regolamentate in tutto il mondo. Come uno dei mercati più antichi e consolidati, i giocatori italiani sono tra i più esigenti e poter mettere di fronte a loro i nostri diversi contenuti è qualcosa di cui non vedevamo l’ora da tempo”. Fondata nel 2010 dagli amici James Marshall e Winston Lee, Push Gaming ha iniziato a digitalizzare giochi da casinò terrestri. Poco dopo, nel 2013, ha iniziato a produrre titoli digitali e dodici anni dopo ha continuato a produrre oltre trenta giochi. Push Gaming è ora un team di oltre 150
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persone in tutto il mondo con uffici con sede a Londra, Malta, Leopoli. Ha inoltre promosso una base di fan fedele e appassionata con titoli chiave come Razor Shark, Jammin’ Jars e Dinopolis. “Adoriamo le slot, il che ci aiuta a creare titoli che offrono ai giocatori un’esperienza straordinaria ogni volta che li provano. La nostra grande attenzione ai dettagli e il nostro team appassionato ci assicurano di produrre slot che si distinguono dalla massa e catturano il cuore dei giocatori”, aggiunge Hickey. Chi gioca a una slot di Push Gaming deve dunque aspettarsi temi unici, caratteristiche, arte e suoni avvincenti! Il provider è inoltre famoso per i giochi ad alto potenziale, con una diligente attenzione alla matematica che assicura che tutti i giochi siano esperienze incredibilmente divertenti e uniche. “Come dice il nostro motto, ‘siamo prima giocatori’ e non vediamo l’ora che scopriate cosa ha da offrire Push Gaming. Ora potete esplorare la nostra raccolta di oltre trenta emozionanti giochi!’’, conclude la direttrice del business.
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PROMOSPACE
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Eventi
CASINOBEATS SUMMIT
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P H . K A R L PA U L B A L D A C C H I N O , U N S P L A S H
Malta regina dei casinò DA L 2 3 A L 2 5 M AG G I O S PA Z I O A L C A S I N O B E AT S S U M M I T I N P R O G R A M M A A L L’ I N T E R C O N T I N E N TA L H OT E L
di Michela Carboni
mondo dei giochi da casinò protagonista a Malta, dal 23 al 25 maggio con il CasinoBeats Summit, in programma all’InterContinental Hotel. Dennis Algreen, direttore Marketing di Sbc, azienda promotrice della kermesse, sottolinea: “È l’evento definitivo per tutto ciò che riguarda i casinò! Che uno sia un decisore senior o una stella nascente questa è la sua occasione per incontrare gli sviluppatori di giochi dai titoli più in voga, le menti creative che guidano i team di casinò e gli streamer che affascinano il pubblico con i loro contenuti. Il nostro obiettivo principale è ospitare un evento che celebri l’industria dei casinò, evidenziando i suoi
D en n is A l g re en
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elementi divertenti e creando esperienze coinvolgenti per i nostri partecipanti. Tra alcuni dei punti salienti dell’evento abbiamo un’entusiasmante serie di workshop sulle strategie Seo e Ppc, sulla comprensione della generazione Z, sull’affrontare i punti deboli dell’industria dei pagamenti e sulla promozione di spazi di lavoro inclusivi. Non mi perderei la serie Seo Trilogy ospitata da Ivana Flynn, direttore Seo di ComeOn Group, in cui si possono chiedere ai nostri partecipanti informazioni su Seo tecnico, strategie di marketing e lancio in nuovi mercati. Avremo anche diversi studi di gioco che presenteranno le loro slot innovative nella nostra Game Innovation Zone nell’area espositiva, seguito da un voto del pubblico dal vivo. Potranno presentare i loro prodotti alla nostra stimata giuria e i vincitori (determinati da un voto 50/50 da parte del pubblico e dei giudici) riceveranno l’ambito Game Innovation Spotlight Award alla cerimonia dei CasinoBeats Game Developer Awards, che celebra il meglio del meglio dell’industria”. Quali argomenti saranno trattati? “L’evento è pensato per un pubblico di nicchia,
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Eventi
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ri. Osservare attuazioni di successo in altre industrie, come i videogiochi, e sfruttare i dati e il feedback dei giocatori di casinò può fornire spunti preziosi. La crescente popolarità degli streamer è una chiara indicazione che l’industria dei casinò è strettamente intrecciata con l’industria dell’intrattenimento. I giocatori stanno diventando sempre più sofisticati e richiedono esperienze personalizzate. Credo che i nostri relatori faranno luce sul panorama in evoluzione e serviranno come fonte di ispirazione per i nostri partecipanti.” Quali eventi di networking sta pianificando per il CasinoBeats Summit? “Indubbiamente il CasinoBeats Summit offre ampie opportunità di networking durante l’evento. Oltre all’ambiente di networking generale, Sbc ha pianificato alcuni entusiasmanti eventi di networking per migliorare l’esperienza complessiva. Ad esempio, inizieremo con un drink pre-registrazione allo Skybeach nell’InterContinental Malta. Il 10 maggio abbiamo in programma una festa Seaview Social di sera al The Edge, Radisson, che offre uno splendido luogo per il networking. La giornata sarà inoltre ricca di altre attività, incluso un aperitivo di networking nello spazio espositivo sponsorizzato da Betting Connections, nonché cene private esclusive solo su invito per i nostri leader affiliati e leader Sbc in alcuni dei migliori ristoranti delle isole. Incoraggio vivamente gli operatori, le associazioni e gli affiliati che non sono ancora membri di queste comunità a contattare il nostro team di relazioni per maggiori dettagli su come essere coinvolti e sui vantaggi di tali iscrizioni. Infine, la nostra festa di chiusura ufficiale all’Hugo’s Infinity offrirà un’altra opportunità per incontrare vecchi amici e stringere nuove collaborazioni in un ambiente Per tutte le info amichevole. sul Casinobeats Summit: Inoltre, avremo la cerimonia dei CasinoBeats Summit Game Developer Awards, che è davvero il culmine dell’evento, ma si tenga presente che per questo evento è richiesto un biglietto separato.”
M ALTA R EG I NA DE I CAS INÒ
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I n te r c o n t i n e n ta l H o te l
quindi l’attenzione è rivolta a tutto ciò che riguarda l’industria dei casinò. Le tracce della nostra conferenza approfondiranno vari argomenti, inclusa la progettazione di slot per casinò, lo sviluppo del prodotto, la matematica del gioco, le meccaniche di gioco e il creare esperienze coinvolgenti per i giocatori. I partecipanti possono aspettarsi di interagire con esperti di tecnologia, Cto, product manager, capi di casinò, progettisti di Ux/Ui e sviluppatori di giochi che sono appassionati delle specifiche complessità di questa industria e hanno un approccio unico alla discussione di questi argomenti. Inoltre, abbiamo una traccia dedicata, ‘Global Casino’, che copre l’evento di due giorni, fornendo approfondimenti sui mercati di interesse come Malta, Regno Unito, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Germania, Stati Uniti e Ontario. Uno dei punti salienti del programma della nostra conferenza sono le tavole rotonde che facilitano le conversazioni dirette con i leader dell’industria specializzati in regioni come Africa, America latina, Giappone e altri paesi. Inoltre, abbiamo tracce speciali dedicate al marketing di affiliazione, fornendo agli affiliati una piattaforma per esprimere i loro punti deboli, condividere strategie e discutere argomenti di leadership. Non è un segreto che gli ordini del giorno delle conferenze di Sbc siano all’avanguardia in questa industria, e questo perché selezioniamo attentamente i nostri relatori per includere solo i migliori nomi là fuori. Ospiteremo oltre 160 esperti sul nostro palco e, credetemi, sono la potenza di questa industria.” Sulla base delle sue osservazioni, dove sta andando l’industria dei casinò? “È una discussione stimolante e fornire una risposta definitiva è impegnativo. Uno dei nostri panel al CasinoBeats Summit lo riassume perfettamente per me: mentre le tradizionali slot rimangono popolari nonostante l’afflusso di nuove versioni di giochi, la domanda è come la nostra industria può continuare a innovare e offrire una migliore esperienza ai giocato-
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ONLINE CASINÒ SUMMIT ITALIA
Ocsi, una nuova grande opportunità di business JAMES SMITH, PROJECT MANAGER DELL’ONLINE CASINÒ SUMMIT ITALIA 2023, SPIEGA GLI OBIETTIVI DELLA NUOVA KERMESSE di Daniele Duso
J a mes S mi t h
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ra il 4 e il 5 maggio si svolge la prima edizione dell’Online Casinò Summit Italia, un evento incentrato sul futuro del mercato iGaming italiano, che esplorerà argomenti come le prossime regolamentazioni, i pagamenti in criptovaluta, i giochi nel metaverso, l’intelligenza artificiale applicata al gioco d’azzardo online e i pagamenti nel gioco online a seguito del crollo della Silicon Valley Bank. Ne abbiamo parlato con James Smith, project manager dell’Online Casino Summit Italia 2023, chiedendogli subito qual è l’obiettivo di questo nuovo evento. “L’Online Casinò Summit Italia nasce per essere una grande opportunità per esperti del settore, operatori e regolatori per scambiare idee ed esplorare nuove opportunità di business.” Quali saranno gli ospiti di maggior rilievo? “L’evento presenta una serie di professionisti pionieristici del gioco d’azzardo online che sono tutti esperti nei loro campi e sono ben preparati ad offrire idee e suggerimenti relativi alla crescita aziendale, alla conformità e alle future opportunità. Alcuni dei relatori notevoli includono Sophie Platts di Entain, Frederic Chesnais di Crypto Blockchain Industries, Emmanuele Cangianelli di Egp-Fipe, Helen Walton di G.games e Stefan Matthews di nChain Group.” In un confronto con altri Paesi europei come si pone il mercato italiano dei casinò online? “Il mercato iGaming italiano è unico perché è ben consolidato ma anche orientato al futuro. Vedo un mercato con un futuro luminoso per prodotti digitali come i pagamenti in criptovaluta, i giochi in 052023
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metaverso e l’intelligenza artificiale, con operatori consolidati come Sisal, Snaitech e Sks365 che hanno la reputazione e le risorse per sperimentare queste innovazioni. Il mercato è anche molto dinamico, grazie a start-up locali come Funtech Games che fanno cose davvero interessanti.” L’Italia attende una nuova regolamentazione del settore del gioco che dovrebbe arrivare con il Governo attuale. Al momento, secondo lei, quali sono gli elementi che possono attrarre un nuovo operatore a investire in Italia? “La regolamentazione porta stabilità e prevedibilità al mercato, che è ciò che molti operatori globali cercano nell’attuale clima dell’industria. L’Italia ha assistito recentemente a un significativo afflusso di operatori e fornitori, indicando un outlook positivo sulle prossime regolamentazioni. Questa tendenza evidenzia l’attrattiva del mercato italiano per le aziende iGaming e il suo potenziale di crescita.” Come è cambiato il modo di giocare al casinò nell’ultimo periodo? Anche la pandemia ha portato cambiamenti in questo settore? “La pandemia ha portato più giocatori ai casinò online in tutto il mondo e la tendenza sta continuando in Italia. Gli operatori sentono ora la pressione di dover offrire una maggiore varietà di giochi che attiri un pubblico più ampio, tra i quali giocatori più giovani che preferiscono giochi basati sull’abilità e giochi crash rispetto ai tradizionali giochi da casinò. Ciò dimostra che gli operatori devono adattarsi e soddisfare le preferenze dei giocatori in continua evoluzione per rimanere competitivi sul mercato.” Quali sono le caratteristiche essenziali che un operatore deve rispettare per investire nel mercato italiano? “Il mercato italiano può essere impegnativo per gli operatori a causa del suo forte mercato locale e dell’interesse crescente per nuovi giochi ed esperienze dei giocatori. Bisogna trovare un equilibrio tra offerte tradizionali e innovazioni come i pagamenti.” www.gioconews.it
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CENTRAL EUROPEAN GAMBLING SUMMIT
Un ponte tra tradizione ed era digitale TUTTO PRONTO PER L’UNDICESIMA EDIZIONE DEL CENTRAL EUROPEAN GAMBLING SUMMIT, L’EVENTO CHE METTE AL CENTRO IL B2B DEL GAMING di Daniele Duso
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apitale della Romania e, per due giorni, capitale europea del gioco, con l’attenzione degli operatori focalizzata sugli aspetti principali del business, sia nel settore tradizionale che in quello digitale. Bucarest ospita dunque la Central European Gambling Summit 2023, la due giorni che si svolgerà tra il 23 e il 24 maggio presso la nota località Magic Place Grant, nel quartiere Crângași. L’evento, uno dei principali per il mondo del gambling del centro Europa, sarà interessato da una vetrina rigorosamente B2B che occuperà entrambe le giornate, ma soprattutto, comunicano gli organizzatori, sarà anticipato da un super party che si svolgerà la sera dell’apertura, il 23 maggio. Uno dei temi portanti dell’evento sarà quello della digitalizzazione dell’industria del gioco d’azzardo, parallelamente alle soluzioni più attuali proposte per il gioco d’azzardo tradizionale. Il motto che accompagna l’evento, infatti, è “Digital Era and Traditional Gambling”, che mette in risalto la proiezione al futuro di questo settore, con l’idea di mantenere sempre uno sguardo alla tradizione, che nessuna tecnologia potrà mai far scomparire completamente. Presidente onorario di questa edizione del Central European Gambling Summit 2023 sarà Silviu Pocora, attuale presidente ad interim dell’Ufficio National pentru Jocuri de Noroc (Onjn), l’autorità rumena per la regolamentazione del mondo del gioco. Tra i principali relatori che sarà possibile incontrare al Cegs23 hanno confermato la loro presenza Andrei Frimescu, Pr and marketing manager di Game World, che modererà il panel dal titolo “Soluzioni per il gioco d’azzardo tradizionale” e sarà relatore anche nel panel “Marketing & Branding”; Florentina Ispas, direttore commerciale di EasyPay System, che sarà relatrice nel panel dal titolo “Soluzioni per il gioco d’azzardo tradizionale”; Dragoș Dilă, business development manager di ZebraPay Sa (SelfPay), che sarà relatore nel panel dedicato alle soluzioni di pagamento e intitolato “Soluzioni di pagamento”. Ma saranno molte altre le personalità del mondo 052023
del gioco online presenti ai vari panel o che comunque sarà possibile incontrare nel corso della due giorni di Bucarest. Tra i partner dell’evento Central European Gambling Summit 2023, troviamo Diamond Partner: Bmm testlabs; Gold Partner: Novomatic e Rombet; Association Silver Partner: Get’s Bet e Power of Scent; Bronze Partner: Okto, Commodity Trust Ag, Dgl Pro, Net4Media, Smart Games e Aopjnr; Partner dell’associazione: Grisogono; Media Partner: Canal 33, Club Casino, Casino-magazine.ro, Aesthetic-magazine.ro e Gioconews.it. L’agenda dell’evento internazionale B2B Exhibition and Conference prevede il primo giorno, 23 maggio, alle 9:30 la registrazione con caffè di benvenuto, quindi alle 10 l’apertura dell’Expo B2B Cegs23; di seguito i panel: • 11:15-11:45 / L’era digitale nel gambling (I) / Crypto, Cybersecurity, Blockchain • 12:00-12:30 / Marketing & Branding • 12:45-13:15 / Soluzioni di pagamento • 14:00-14:30 / Aggiornamento sulla legislazione locale • 17:00- / Chiusura del primo giorno dell’Expo B2B Dalle 19:30 via alla Festa al casinò Cegs23. Il secondo giorno, 24 maggio, l’apertura è sempre alle 10, seguiranno quindi i panel: • 10:30-11:00 / L’era digitale nel gioco d’azzardo (II) / Giochi • 11:15-11:45 / Il gioco d’azzardo nei Balcani • 12:00-12:30 / Normative europee con impatto sull’industria del gioco d’azzardo • 12:45-13:15 / Soluzioni per il gioco d’azzardo tradizionale Alle 13:15 è in programma il discorso conclusivo e, alle 17, la cerimonia di chiusura dell’Expo B2B Cegs23.
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Eventi
NOTTE DELLE IDEE
Il gaming brilla nella Notte delle Idee (sotto la buona stella degli esports) UNA SERATA UNICA, ESCLUSIVA, SENZA PRECEDENTI: ALL’INTERNO DELL’AMBASCIATA FRANCESE DI ROMA, SI PARLA DI SPORT E INNOVAZIONE CON GOVERNO, CONI, SPORT E SALUTE E ALTRE ISTITUZIONI, ITALIANE E FRANCESI, E UN DIBATTITO DEDICATO AGLI ESPORTS
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mmaginate di trovarvi a parlare di gaming, e in particolare di esports – forse il massimo della tecnologia moderna – all’interno di una sala affrescata da maestri del Settecento. E di provarli, pure, negli stessi spazi, o in un cortile decorata dalla mano di Michelangelo e altri maestri rinascimentali. Se pensate che possa trattarsi di un sogno, non serve darsi un pizzico per testare il contatto con la realtà: possiamo già anticiparvi che è tutto vero. Anzi, meglio: si tratta pure di un evento gratuito. Salvo, naturalmente il raggiungimento della massima capienza disponibile, che è comunque superiore al migliaio di persone. Anche se il tutto esaurito è fin troppo scontato. Sì, perché l’evento è di quelli di grande richiamo, in una location unica: e la parte relativa al gaming, diciamolo pure, è forse quella minore, il che rende il tutto ancora più interessante. E suggestivo. Stiamo parlando di un appuntamento istituzionale di grande pregio, qual è la “Notte delle Idee” di Palazzo Farnese, un’iniziativa annuale organizzata dall’Institut Français Italia nella sede dell’Ambasciata francese di Roma, che quest’anno è intitolata “Sempre di più? Un mondo in transizione”, seguendo il fil rouge dello sport e della sostenibilità, in un evento in programma il 4 maggio, dalle 18 alla mezzanotte. Una serata di dibattiti, tavole rotonde, letture, proiezioni, visite e performance sportive. Un’occasione unica di scoprire, all’insegna della libera discussione, gli spazi del Palazzo Farnese su quattro livelli: sotterranei, giardino e Cortile, Piano nobile (con la Galleria dei Carracci), Biblioteca. In una dimensione etica, sociale, educativa, storica, si parlerà di salute, geopolitica, inclusività, innovazione, letteratura. Ascolteremo sportivi italiani e francesi di spicco, come FedePer saperne di più: rica Pellegrini o Pascal Gentil, atleti e paratleti, scrittori e ricercatori. Offrendo l’occasione unica di condividere percorsi di vita, attraverso momenti di scambio con il pubblico e interviste in diversi spazi del Palazzo, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 e 052023
di Milano-Cortina 2026. La serata accoglierà rappresentanti delle principali istituzioni del movimento sportivo francese ed italiano: comitati olimpici e paralimpici, Ministeri dello sport, comitati organizzatori dei prossimi Giochi, Federazioni sportive, agenzie antidoping e attori del mondo dell’esports, grazie al panel organizzato da Gn Media, editore di questa testata e di EsportsMag.it, che saranno protagonisti di una tavola rotonda dedicata al gaming. L’appuntamento è alle 19, con il panel dal titolo “Anche questo è (e)sport” al quale partecipano Angelo Cito, dirigente sportivo italiano, presidente della Fita - Federazione Italiana Taekwondo; Luca Pagano, amministratore delegato Qlash ed Hélène Thibault, avvocato, esperta di gaming e tech, partner at Law Firm Tonucci & Partners, sotto la moderazione del direttore responsabile di Gioco News ed eSportsMag.it, Alessio Crisantemi. Tra le altre iniziative e tra i vari partner Il programma della serata, la Fondazione Tara Océan, il completo della serata qui: direttore generale del Censis, con Edison, metteranno a fuoco aspetti della transizione ecologica, mentre con la scrittrice Veronica Raimo e il sociologo francese Gérald Bronner ci sarà un confronto sulla questione delle traiettorie di vita. Katia Serra e lo scrittore Philippe Vilain faranno scoprire i loro libri su un calcio vissuto e sognato. Sarà anche l’occasione di interrogarsi sul passato antico e sportivo di Palazzo Farnese attraverso conferenze e visite dei sotterranei e dei mosaici romani. Le conferenze saranno completate da diverse attività in collaborazione con le Università romane. La Biblioteca dell’Ecole Française de Rome accoglierà delle letture di testi letterari sullo sport, proposte da studenti universitari e una performance dell’artista-griot Bocar Niang, autore del progetto “baby-fOOT mémoriel”, che leggerà i suoi testi a forte impatto sociale nella loro trasmissione orale. Roma Tre Radio intervisterà gliospiti, i quali potranno interagire con il pubblico nel Salone Rosso. In un modo del tutto inedito, in collaborazione con varie Federazioni francesi ed italiane e grazie al contributo di Decathlon, saranno proposte nel giardino e nel cortile dimostrazioni di sport olimpici e paralimpici: judo, taekwondo, breakdance, pallacanestro in carrozzina, tennistavolo, scherma e scherma in carrozzina. Grazie al team Qlash e ad EsportsMag.it, si potrà inoltre esplorare il mondo degli esports nella galleria Murano, toccando con mano i vari giochi, che saranno a disposizione del pubblico. La Sala Cinema accoglierà conferenze e proiezioni di film tra i quali il documentario pluripremiato Climbing Iran di Francesca Borghetti, ritratto di una scalatrice iraniana che sfida i pregiudizi del suo paese (in presenza della regista). Insomma, sarà una serata di grande interesse in cui anche il divertimento è assicurato. (Ac)
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Eventi
MAPIC
Mapic, il grande commercio sposa l’intrattenimento L’EVENTO DEDICATO A IMMOBILIARE COMMERCIALE ITALIANO TORNA A MILANO, CON TEMA CENTRALE “L’ERA DEL RETAIL RESPONSABILE: L’IMPEGNO COMUNE PER UN FUTURO MIGLIORE”. E UNO SGUARDO ANCHE ALL’INTRATTENIMENTO. di Giuseppe Tondelli
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ilano è pronta ad accogliere ancora una volta Mapic Italy, il 16 e 17 maggio 2023: l’evento di riferimento dedicato al mercato immobiliare in Italia, che quest’anno interviene in un contesto geopolitico ed economico di cambiamento e grande incertezza, con nuove e importanti sfide per i player del mercato che hanno risposto confermando numerosi la propria partecipazione. Con un programma di eventi e contenuti particolarmente ricco che vede, tra i temi che verranno trattati, anche uno sguardo all’intrattenimento. Oltre alla sostenibilità (“Come coniugare crescita del business con esperienza umana e attenzione al pianeta”), il new retail (qui i riflettori sono puntati sulla nuova generazione di retailer, con brand fondati su valori che rispondono alle esigenze di un consumatore sempre più etico), l’evoluzione degli asset commerciali e innovazione, si parlerà anche di Food & Leisure: con il programma di Mapic Italy che analizzerà l’evoluzione del settore Food & Beverage e del Leisure in Italia, con esempi di come i concept di ristorazione e quelli di intrattenimento possano integrarsi nelle location retail migliorando l’esperienza del consumatore. Un tema, quest’ultimo, che è stato oggetto di vari approfondimenti, ultimamente, anche all’interno del settore del gaming, come testimonia il convegno di Gioco News all’interno della recente fiera Feexpo di Bergamo, nel quale erano state analizzate le connessioni tra il mondo del retail e della grande distribuzione e quello dell’amusement. E sarà proprio questo filone a essere ulteriormente analizzato anche al Mapic Italy, attraverso un contenuto verticale interamente dedicato, la cui Per saperne moderazione è stata affidata a Gioco di più: News, dove verranno mostrate alcune proposte e case history di interesse, analizzando le possibilità che hanno i grandi retailer per sfruttare la forza di traino dell’intrattenimento. In generale, sarà un’edizione ricca di contenuto e di novità, quella di Mapic 052023
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Italy 2023, come spiegano gli organizzatori: “L’edizione 2023 di Mapic Italy analizzerà le profonde trasformazioni in corso nell’industria retail e cercherà di rispondere alle domande ed alle sfide che i player del mercato devono affrontare in un contesto di incertezza dei mercati e crisi energetica”, afferma Francesco Pupillo, show director Mapic & Mapic Italy, svelando il tema centrale di questa 7a edizione della kermesse, “L’era del retail responsabile: l’impegno comune per un futuro migliore”. “Siamo oggi entrati in una nuova era: l’era della responsabilità; responsabilità che è individuale e collettiva come industria. La sfida dei prossimi anni sarà quella di coniugare sviluppo responsabile e crescita del business”. In effetti, il 2022 ha presentato nuove e impreviste sfide per il mercato immobiliare commerciale e il settore retail. L’utilizzo delle nuove tecnologie e la crescente attenzione all’emergenza climatica hanno contribuito a trasformare i comportamenti del consumatore negli ultimi anni, portando alla luce nuovi e più flessibili modelli di business. Questa trasformazione è stata accelerata negli ultimi due anni dalla crisi pandemica prima e dal conflitto in Ucraina lo scorso anno che ha determinato incertezza sui mercati, un aumento dei costi dell’energia ed un’importante pressione inflazionistica. I brand e i player che avranno maggior successo nei prossimi anni saranno quelli che sapranno mostrare maggiore trasparenza nelle proprie azioni, con un messaggio autentico di responsabilità, di etica e attenzione alle risorse e all’ambiente, piazzando il fattore umano e l’esperienza al centro del proprio business. Dello stesso avviso anche Roberto Zoia, presidente Cncc e direttore patrimonio, sviluppo e gestione rete presso Igd Siiq Spa che afferma: “L’edizione 2023 di Mapic Italy sarà incentrata sul tema della sostenibilità, intesa in tutte le declinazioni che l’acronimo Esg riassume. L’Industria dei centri commerciali si presenta a questo importante appuntamento di incontro e confronto con i player del settore, dopo aver chiuso l’ultimo anno con un fatturato quasi del tutto allineato al pre-Covid. Un risultato decisivo, reso possibile dall’impegno degli operatori anche nel pianificare e attivare iniziative di sostenibilità. Se il format centro commerciale continua ad essere così attrattivo è proprio perché sa intercettare le nuove sensibilità e rispondere all’evoluzione dei comportamenti di consumo, offrendo un mix di prodotti e servizi che vertono sempre più verso un retail responsabile, attento e innovativo”. Tutto questo sarà Mapic Italy 2023, che non a caso, quest’anno aprirà nel mezzo dell’area espositiva una nuova zona dedicata all’efficientamento energetico e all’innovazione, continuando a svolgere il suo ruolo chiave di finestra sul settore, supportando tutti gli attori del mercato e aiutandoli a orientarsi in un mondo del Retail Real Estate in continua evoluzione. www.gioconews.it
Interviste
CIRCUS MIRCUS
Troppo pigri per restare anonimi Il gruppo georgiano Circus Mircus svela anche in Italia l’identità dei suoi componenti e racconta la sua storia, iniziata a Tbilisi nel 2020 di Anna Maria Rengo
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ponte tra due paesi assai distanti geograficamente, ma accomunati dalla passione per la musica. Dopo la partecipazione a Torino all’Eurovision Song Contest 2022, dove hanno rappresentato la Georgia con il brano Lock Me In, i Circus Mircus, gruppo musicale formato a Tbilisi nel 2020 raccontano a Gioco News la loro esperienza e i loro ricordi del capoluogo piemontese. Lo fanno ovviamente a modo loro, ossia nello stesso modo scherzoso con il quale si erano presentati sul palco del Pala Alpitour, quando avevano divertito e stupito con i loro abiti sgargianti e, soprattutto, con i loro occhiali, barbe finte e cappelli a coprire i loro volti, visto che dell’anonimato avevano fatto una delle loro carte vincenti, asserendo dunque di chiamarsi Ludwig Ramírez (Shota Darakhvelidze), Igor Von Lichtenstein (Nika Kocharov), Bavonc Gevorkyan (Sandro Sulakvelidze) e Iago Waitman (Archil Sulakvelidze). Comunque, ecco qua cosa ci dice l’eclettico e colorato quartetto in merito alla trasferta italiana dello scorso anno. “È stato bello, ci siamo divertiti molto. In realtà tutte le nostre interviste, i servizi fotografici e le prove sono stati divertenti. Non tanto le semifinali... volevamo il secondo posto ma non ci siamo qualificati per le finali! Quanto all’Italia e a Torino, non c’è stato molto tempo per esplorarle in modo decente ma comunque siamo stati nei musei e abbiamo mangiato benissimo al ristorante Scannabue. Nel complesso, tutto buono, certo, sarebbe stato meglio se fossimo stati turisti!” Il tono della conversazione diventa purtroppo, e inevitabilmente, più cupo, al momento di ricordare quei giorni di maggio dello scorso anno. Allora, e purtroppo ancora oggi, era in corso l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Come cittadini di un’ex repubblica sovietica, come vivete questa si-
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tuazione e cosa vi augurate per l’Ucraina e per la Georgia? “Prima di tutto abbiamo vissuto la stessa cosa nel 2008 e il nostro paese sta vivendo l’aggressione russa da più di duecento anni. Non c’è molto da dire su questo se non che sosteniamo gli ucraini e la loro vittoria totale in questa guerra, perché non è solo la loro battaglia, è anche la nostra e l’intero mondo libero dovrebbe sentirsi allo stesso modo. Slava Ukraïni! (Gloria all’Ucraina!, il saluto nazionale ucraino).” Passando ad argomento ben più leggero, toglieteci una curiosità. È vero che avete deciso di rimanere anonimi e di esibirvi sotto pseudonimi? Per quale motivo e come avete fatto a mantenere l’anonimato? “Sì, all’inizio, pensavamo e pensiamo ancora che le identità non contino, è la musica che conta. Ma nascondere le nostre identità non ha funzionato, siamo troppo pigri per questo! Quindi la prima cosa che abbiamo fatto quando siamo tornati in Georgia è stata di dire chi siamo, al nostro primo spettacolo!” Come vi siete conosciuti e come siete arrivati a formare una band? “Ci conosciamo da un bel po’ di tempo, alcuni di noi da quando siamo nati e durante la pandemia, quando non avevamo niente da fare abbiamo provato a registrare qualcosa ed è così che è iniziato Circus Mircus...” Quali sono i vostri prossimi progetti professionali? Avete in programma o intenzione di tornare in Italia? “Ci piacerebbe tornare in Italia... dunque, lo dico agli organizzatori di concerti che sono lì da voi: contattate il nostro manager Koka! Pubblicheremo i singoli non appena li scriveremo di nuovo, ma mentiremo se dicessimo che è arrivo un album.” Che importanza date al gioco, in tutte le sue forme, nella vostra vita e attività artistica, tanto più che il vostro gruppo ha il nome di un circo? “Noi siamo Circus, non Gamblers o Gamers!” Una domanda per finire questa interPer saperne di più sui vista che stiamo conducendo sulla chat del Circus Mircus e conovostro gruppo: siete un quartetto, a chi attriscere i loro brani: buisco le risposte e quello che mi state per dare è il nome vero o lo pseudonimo? “Veramente volevamo rispondere tutti assieme, ma siccome gli altri sono pigri *** ho fatto tutto da solo! Sono io, l’unico e solo Bavonc Gevorkyan.” www.gioconews.it
Interviste
DAMIANO MARINI
Mi sentivo Super Mario D A M I A N O M A R I N I R A C C O N TA L A S U A R E A Z I O N E A U N G R A V E I N C I D E N T E E C O M E È A R R I V AT O A L L’A C C E T TA Z I O N E D E L L A D I S A B I L I T À di Daniele Duso
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gni vita fa storia a sé, per questo a me piace condividere la mia, ma non voglio impartire insegnamenti a nessuno”. Damiano Marini, classe ‘82, una laurea in ingegneria, è una forza della natura. Atleta paralimpico (handbike) ma anche motivatore, con la sua Restat Sport Academy, società che ha come obiettivo l’avviamento alla pratica sportiva di ragazzi con disabilità e, di recente, anche scrittore. Partiamo da qui, da “La musica è nella mia testa”: come nasce questo libro? “Amo dire che questo libro non è una biografia, perché più che raccontare i fatti racconto le emozioni che ho provato in seguito all’incidente (in moto, 10 anni fa). Ed è così che dopo l’incidente ho cercato di condividere la mia esperienza per trovarne una chiave di lettura positiva, ripensando all’umanità, alla sensibilità, alla comprensione e all’amore che ho ricevuto. Raccontavo queste cose in ogni occasione di incontro, ma in tanti mi chiedevano di scriverne,
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e dopo qualche timido tentativo, un paio d’anni fa sono partito”. Glielo avranno chiesto in molti, ma come si supera un evento del genere? “Non c’è una ricetta, e anche con il libro non voglio dare insegnamenti. Racconto solo che io ho fatto così e ce l’ho fatta, ma poi ognuno deve vedere da sé. Nel mio caso il segreto sono state le relazioni con le persone che mi erano vicine. Non sempre relazioni positive, perché ho avuto anche degli scontri, soprattutto con qualche medico. Ma non mi sono mai chiuso in me stesso e ho sempre cercato negli altri la voglia di andare avanti. Ricordo che in ospedale la mia vita era fatta di tante piccole sfide, e ogni passetto avanti, mi pareva come il superamento di un livello di Super Mario, mitico gioco della mia generazione. E talvolta capitava che quando pensavo di avercela fatta, dovevo ripartire. Proprio come nel videogame”. E poi è arrivato lo sport, nel quale ha trovato la sua dimensione. Lei era uno sportivo anche prima dell’incidente? “Sì, ho sempre amato lo sport e l’ho sempre praticato e sempre seguito. Dopo l’incidente mi è sembrato lo strumento giusto per far vedere che ero capace di far qualcosa. Inizialmente è stata una rivalsa contro il destino, anche se poi mi sono reso conto che non è questo che mi muove, quanto invece la voglia di divertirmi, e di star bene, dato che lo sport consente anche di ridurre le diversità, con gli strumenti adeguati”. Al di là dei social che rapporto ha con la tecnologia? “La tecnologia deve essere al servizio dell’umanità, ben vengano tutte le tecnologie che migliorano la vita dell’uomo”. Sul suo profilo Instagram c’è una foto curiosa, con una struttura fatta di Lego. Che storia c’è dietro quella foto? “Un giorno ho incontrato dei ragazzi che presentavano delle rampe fatte con i mattoncini Lego. Ho scoperto poi che si trattava di cinque ragazzi con disturbi dello spettro autistico che avevano sviluppato l’idea di uno di loro, grande appassionato di Lego: raccogliere mattoncini per costruire pedane per abbattere le barriere architettoniche. Che dire: un’idea fantastica. Mi sono proposto come loro testimonial e siamo finiti a presentare l’idea in Senato”. Prima Super Mario, poi i Lego. Dunque lei ha un buon rapporto con il mondo del gioco… “Per me il gioco significa riuscire a trovare il modo per alleggerire le difficoltà, i pensieri. Si riesce a spostare l’attenzione dai problemi alle cose più semplici. Amo moltissimo giochi come il Risiko, il Trivial pursuit, Taboo, e Pictionary, ma anche giocare a carte. Poi ovviamente mi sono sempre piaciuti tutti i giochi legati allo sport, credo siano un ottimo modo per aggregare le persone”.
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L’ORA DEL GIOCO
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competizione è naturale per noi: alcuni dei nostri primi ricordi saranno senz’altro relativi ai giochi con i nostri fratelli, genitori e amici e a quella sensazione di gioia che abbiamo provato quando abbiamo vinto. Combinate quell’impulso di base a competere con il nostro amore per la socializzazione e ciò che si ottiene è una forma di “socializzazione competitiva”. Potreste chiamarlo gioco competitivo o divertimenti competitivi, ma qualunque sia il termine che si intende usare, si tratta comunque di un concetto che sta decollando con le destinazioni per il tempo libero che aggiungono divertimenti competitivi alle loro attrazioni e vengono lanciati anche nuovi luoghi creati appositamente per fornire queste attività. Il gioco competitivo potrebbe non essere un concetto completamente nuovo ma ora viene portato al livello successivo con la nuova tecnologia utilizzata per abilitare i format multi-giocatore e consentire una maggiore connettività e competizione tra i giocatori, che si tratti di giochi di realtà virtuale moderni o tradizionali come il bowling o il flipper. Ryan Coppola, del produttore di giochi Ice, afferma che il gioco competitivo “sta diventando più popolare non solo negli Stati Uniti ma anche a livello globale”, mentre Feli Richter, responsabile marketing presso la società di giochi immersivi e realtà virtuale Hologate, ritiene che il gioco competitivo sociale sia destinato a diventare una delle più grandi tendenze dell’intrattenimento del futuro. Richter ritiene che “La competizione amichevole tra amici e familiari rende sempre le cose più eccitanti creando drammi divertenti. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo progettato il gioco Hologate Arena Vr, per essere un’esperienza sociale multi-giocatore in grado di incorporare punteggi individuali e di 052023
LA COMPETIZIONE GENERA SUCCESSO MIKE DAWBER DI INTERGAME INDAGA SULLA TENDENZA CHE STA DILAGANDO NELL’INDUSTRIA - IL GIOCO COMPETITIVO
a cura di Mike Dawber
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gruppo”. È certamente una tendenza riconosciuta da Wahlap, il cui direttore delle vendite globali Andrew Mok, spiega: “Comprendiamo che le persone si divertono a giocare ai giochi da sala giochi non solo per l’intrattenimento, il divertimento e la socializzazione, ma anche per l’aspetto competitivo di essi. C’è sicuramente una crescente popolarità per i giochi da sala giochi competitivi e la socializzazione e abbiamo sviluppato nuovi prodotti che si rivolgono
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a questo mercato”. I giochi tradizionali come il flipper hanno attirato un numero crescente di giocatori in tutto il mondo e Zach Sharpe, direttore marketing di Stern Pinball, riassume al meglio il concetto: “Come dice il vecchio proverbio, è più divertente competere!” aggiungendo che Stern ha registrato una crescita anno dopo anno con un gruppo di giocatori in espansione in tutto il mondo. Attraverso Stern Army continua a creare più tornei e leghe in luoghi pubblici. Non è un fenomeno completamente nuovo, come afferma il veterano dell’industria Cory Haynes di Amusement Source International (Asi): “I giochi che sono testa a testa competititvi sono sempre stati popolari da quando sono stati introdotti nei primi anni ‘90. Ricordo il primo videogioco di corse di Daytona che abbiamo installato in un Dave & Buster’s. I clienti aspettavano alla porta all’apertura e tornavano di corsa alla sala giochi per giocare!” Ma il concetto sta crescendo, accelerato forse dal fatto che le persone vogliono solo uscire di più dopo il periodo di isolamento forzato durante la pandemia, con conseguente aumento della domanda di attrazioni come laser tag, minigolf e bowling. Per Chris Epstein, responsabile dello sviluppo aziendale di Laserforce, l’emergere dall’isolamento forzato causato dalla pandemia di Covid-19 è stato “un catalizzatore per l’industria competitiva dei divertimenti. “Laser tag, mini-golf e bowling sono molto difficili da replicare al di fuori di un Fec”, ha affermato. “Le dimensioni, il tema e il numero di giocatori necessari per godersi davvero la loro natura socio-competitiva non possono essere riprodotti a casa. Questo tipo di attrazioni sono fantastiche perché puoi godertele con tutti gli amici che vuoi. Ciò significa che tutti possono giocare insieme e condividere l’eswww.gioconews.it
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perienza insieme”. E ora la proliferazione di luoghi multi-attrazione ha accentuato la domanda di prodotti di intrattenimento competitivi. Coppola di Ice spiega che la società stava assistendo a una forte domanda da parte dei numerosi concetti di bar che spuntavano utilizzando i suoi prodotti come giochi di basket, air hockey Air FX, Super Chexx, Super Kixx, così come Down the Clown e i suoi altri giochi di abilità. Ha detto: “Un concetto che è davvero decollato nel Regno Unito è Lane 7, poiché hanno trovato un modo per creare un’atmosfera da bar fantastica ma forniscono anche molti diversi livelli di intrattenimento come giochi da sala giochi competitivi come bowling, biliardo e ping pong”. Altri concetti multi-attrazione che prendono piede nel Regno Unito includono la catena Boom Battle Bar e i bar Roxy. “Molti di questi concetti hanno incorporato giochi di basket Ice come Nba Hoops o Hoops Fx”, aggiunge Coppola, “mentre alcuni hanno aggiunto il nostro gioco di hockey Air Fx o anche i nostri popolari giochi a premi come Down the Clown e Bean Bag Toss. “Senza dubbio c’è una crescente domanda di giochi sportivi. Ora più che mai ci sono più partite di basket e partite di air hockey sul mercato tra cui scegliere per questi operatori di concept bar”. E non sono solo i concept bar che richiedono questo tipo di giochi, ma anche le sale giochi. “Il problema è sempre stato che queste varianti di gioco, pur essendo incredibilmente divertenti e competitive, sono molto complesse
e questo spesso toglie l’aspetto sociale. Volevamo trovare il perfetto equilibrio tra competizione e sociale, ed è per questo che abbiamo introdotto Laserball. Il gioco richiede lavoro di squadra, comunicazione e strategia - senza introdurre complicate meccaniche di gioco che renderebbero il gioco eccessivamente competitivo. Laserball è il gioco competitivo perfetto per giocare con o contro gli amici”, spiega Epstein. Aggiungendo che un sistema di ricompensa aumenta l’attrazione competitiva. “Quando si gioca, parte del divertimento include il premio alla fine. I giocatori generalmente accettano che una migliore prestazione durante il gioco produrrà un premio migliore alla sua conclusione. Con il recente aggiornamento di Laserforce i giocatori di laser tag possono immergersi completamente nel laser tag redemption. Questo modifica il gioco per includere un altro modo per competere per i premi al di fuori del diritto di vantarsi per un punteggio massimo”. Ma non è tutto. Ora l’evoluzione della realtà virtuale ha aperto un nuovo mondo di opportunità di gioco competitivo. Con lo specialista Hologate che sta creando prodotti Vr immersivi che creano esperienze sociali condivise attraverso una cooperativa giocabilità competitiva, connessione visiva e
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interazione realistica. Hologate afferma che “supera costantemente i limiti quando si tratta di progressi tecnologici per migliorare il gioco competitivo e social” e ora ha più di 450 installazioni in 42 paesi. I giochi sono coinvolgenti, competitivi e social, con esperienze per ogni fascia demografica, rendendo Hologate Arena il suo prodotto più venduto.
L’aumento della connettività online sta inoltre stimolando ulteriormente la crescita del gioco competitivo, consentendo la competizione globale tra i giocatori con Mok di Wahlap che lo descrive come un “elemento cruciale nello sviluppo di attrazioni competitive”. “Con la crescente disponibilità del 5G o di altre nuove tecnologie e la crescita dei social media la connettività > www.gioconews.it
L’ORA DEL GIOCO
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online è diventata una parte essenziale dell’esperienza di gioco. La connettività online consente ai giocatori di competere l’uno contro l’altro da qualsiasi parte del mondo, in qualsiasi momento. Ciò ha portato alla crescita dei tornei di gioco
online, che possono attrarre un vasto pubblico e offrire montepremi sostanziosi”, aggiunge l’esperto. Anche nel flipper, Stern Pinball è entusiasta dell’impatto del suo concetto Insider Connected, che può connettere giocatori di tutto il mondo consentendo la creazione di concetti come una classifica globale. Sharpe di Stern spiega: “Continuiamo a fare aggiornamenti e il servizio continua a migliorare. Connettere i giochi è sempre stato un nostro obiettivo, non solo a livello di operatore di manutenzione, ma anche al consumatore finale che gioca con i nostri prodotti”. “La magia del nostro sistema è che sa esattamente chi sta giocando. Inoltre, apre le porte a un’intera serie di strumenti che con052023
sente agli operatori di creare classifiche personalizzate, spingendo le persone a interagire con i nostri flipper in nuovi modi. “Stiamo anche creando classifiche globali personalizzate, come la nostra più recente collaborazione tra Stern Army e Ifpa, con un torneo Mandalorian March Madness della durata di un mese che si tiene in concomitanza con la terza stagione dello spettacolo. I giocatori ottengono valore da Insider Connected in diversi modi, che si tratti di inseguire risultati (sia a casa che fuori in luoghi verificati), guadagnando badge digitali speciali partecipando a eventi Stern esclusivi o scalando le classifiche dei loro luoghi di intrattenimento locali (o classifiche globali Stern). Attraverso Insider Connected i giocatori socializzano e si connettono ancora di più,
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sia in modo casuale che altamente competitivo”. Forse l’ultimo settore in crescita nel settore del gioco competitivo è quello degli esport, che secondo Richter, di Hologate, sta “prendendo d’assalto il mondo”. Per quanto riguarda il futuro, il settore dei divertimenti competitivi è in continua evoluzione e si adatta alle nuove tecnologie come realtà aumentata, realtà virtuale e alle preferenze dei consumatori. Per Sharpe di Stern Pinball il futuro del settore dei divertimenti competitivi può essere riassunto semplicemente come “più grande e migliore”, con Stern che “continua a creare intrattenimento avvincente che ispira l’amore per i giochi per tutta la vita, accende la passione, crea amicizie e collega le persone ovunque attraverso il divertimento e le esperienze.” Secondo Mok di Wahlap il futuro del settore sarà probabilmente plasmato da diverse tendenze chiave: “Man mano che le tecnologie di realtà virtuale e aumentata continuano a evolversi possiamo aspettarci di vedere esperienze di gioco più coinvolgenti che offrano un livello più profondo di coinvolgimento e interazione. Ciò potrebbe includere giochi che utilizzano feedback tattili avanzati o altri input sensoriali per creare un’esperienza più realistica e avvincente”. Con una crescente attenzione alla connettività sociale.
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DAL MONDO
Nuova Zelanda
Un arcipelago di giochi A cura di Francesca Mancosu
L’EX NAZIONALE DI CRICKET MCCULLUM SOTTO ACCUSA PER UNA PUBBLICITÀ DI GIOCO
CASINÒ, L’UNODC LANCIA L’ALLERTA SULLE TRUFFE ONLINE DAL SUD-EST ASIATICO
FERRARI ESPORTS SERIES 2023, PRIMA VOLTA PER AUSTRALIANI E NEOZELANDESI
Questi annunci pubblicitari non s’hanno proprio da fare. A sancirlo è Google, che ha ritirato da YouTube quelli in cui Brendon Barrie McCullum, ex giocatore di cricket in rappresentanza della Nuova Zelanda e attuale capo allenatore della squadra England Cricket Test, promuoveva il gioco online per conto di una società con sede a Cipro. Violando, secondo i responsabili della piattaforma, le proprie norme sul gioco con vincita in denaro. Tali annunci sono stati “commercializzati in modo aggressivo”, secondo la Problem gambling foundation, che aveva presentato in precedenza un reclamo formale al Dipartimento degli affari interni in proposito. Al centro degli spot c’è McCullum nel mezzo del deserto, davanti ad un’auto sportiva, che si dichiara “ambasciatore del marchio”: per la Problem gambling foundation, così facendo McCullum “legittima e sostiene la piattaforma per il pubblico neozelandese”. Ma per il Dipartimento degli affari interni,“poiché il brand di gioco è condotto all’estero e poiché YouTube è un sito web internazionale non specificamente ospitato in Nuova Zelanda, qualsiasi pubblicità visualizzata su queste piattaforme non sarebbe vietata ai sensi della legge. Se il marchio fosse pubblicizzato tramite un fornitore di contenuti con sede in Nuova Zelanda, la pubblicità sarebbe illegale. Attualmente stiamo esaminando le strade che possiamo perseguire”.
Anche se la Nuova Zelanda “potrebbe sembrare molto lontana”, la distanza geografica non protegge nessuno. Parole di Jeremy Douglas, rappresentante dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine per il sud-est asiatico e il Pacifico, che così avverte la polizia neozelandese circa il pericolo di truffe online ai danni dei giocatori condotte da individui senza scrupoli che operano da alcuni casinò di Cambogia, Laos, Myanmar, Vietnam e Filippine. “La distanza non ha protetto la Nuova Zelanda dal commercio su vasta scala di metanfetamine, nel 2014, e certamente non la proteggerà ora”, sottolinea Douglas al quotidiano New Zealand Herald, ricordando che alcune delle case da gioco del delta del Mekong sono stati istituite riciclando i proventi della droga. Sembrerebbero provati chiari collegamenti con figure della malavita, tra cui Sam Gor, il sindacato criminale internazionale “The Company”, le triadi cinesi e i boss delle gang Wan “Broken Tooth” Kuok Koi e il magnate cinese del gioco Xu Aimin. Per aggirare le restrizioni imposte dal Covid poi tali organizzazioni hanno dirottato le proprie attività nel gioco online. “Le vittime vengono prese di mira e ingannate in finte criptovalute o azioni, trasferendo i loro soldi in quelle che credono siano società legittime ma si rivelano essere una ‘copertura’. Altri mettono soldi in siti dove non potranno mai recuperarli”.
Ritornano le Ferrari Esports Series, le competizioni virtuali dedicate ai talenti dell’automobilismo, con un’importante novità: anche coloro che si trovano in Australia e Nuova Zelanda possono partecipare alle manche dell’Asia Pacifico e confrontarsi con concorrenti in Nord America ed Europa. Il torneo di sei mesi, iniziato il 1° maggio sul circuito di Spa -Francorchamps - il più antico e famoso autodromo del Belgio - ha l’obiettivo di eleggere il campione della Ferrari Esports Series 2023, che si assicurerà un posto nella Scuderia Ferrari Esports Team. Il programma delle gare, che utilizza i simulatori di corse Assetto corsa e Assetto corsa competizione, comprende tre eventi di qualificazione, seguiti da gare regionali in Asia Pacifico, Nord America ed Europa. Il Grand final pre-show si terrà l’11 ottobre e l’evento principale il 12. Annabel Rochfort, direttore dell’intrattenimento e degli esport della Ferrari basati sulla posizione, è entusiasta. “Siamo felici di dare il benvenuto alla regione Asia-Pacifico alla Ferrari Esports Series 2023. Con Paesi come l’Australia e il Giappone, noti per la produzione di eccezionali talenti di sim racing, attendiamo di vedere il livello di competizione che questa regione porterà sul tavolo. Il nostro impegno nel fornire una piattaforma competitiva e divertente per le corse sim rimane incrollabile man mano che aumentiamo la nostra presenza negli esports”.
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GIOCO E SOSTENIBILITÀ
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L’AUTORE
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li ultimi anni sono stati trasformativi per il mondo del lavoro dal punto di vista dell’occupazione. Il periodo della pandemia ha svolto un ruolo determinante in questa trasformazione, insieme ad altri impatti importantissimi, come quello della regolazione del gioco in varie parti del mondo, una maggiore pressione verso la diversità e l’arrivo di nuove generazioni di lavoratori con i loro nuovi standard. L’abbiamo visto nella maggioranza delle ricerche fatte nel mondo post-Covid, a partire dalla seconda metà del 2021, soprattutto nelle discussioni di Ampersand. I temi del talento e del reclutamento sono per la prima volta entrati nei programmi Ampersand (il think-tank di Clarion Gaming), su richiesta esplicita dei membri. Sia il settore terrestre, che quello online stanno affrontando una sfida critica che mette il loro futuro al rischio di rallentare il loro progresso. Mentre i direttori dei casinò condividono con il settore dell’ospitalità i problemi della mancanza della forza lavoro, aggravati non solo dal Covid, ma anche dalla loro immagine antiquata, le società gaming online si sforzano di tenere passo con lo sviluppo dinamico del mercato, competendo con altri settori tecnologici. Per capire meglio la transformazione del mondo di lavoro nel settore online, su cui mi vorrei concentrare vista l’esistenza di dati, iGB - la pubblicazione di Clarion Gaming - collabora da cinque anni con l’agenzia globale di reclutamento Pentasia, per rilasciare ogni autunno un report sui trend relativi ai salari che sono anche una buona riflessione dei trend del settore in generale e della sua visione del futuro. L’ultima edizione del report, di novembre 2022, ha riferito che la media crescita dei salari nel settore igaming globale nel periodo di un anno è stata di 12.5 percento, aggiungendo che in alcuni casi, soprattutto nelle discipli-
In cerca di talenti IL CAMBIAMENTO DEL MONDO DEL LAVORO E DEL RECLUTAMENTO FOTOGRAFATO ATTRAVERSO I NUOVI TREND NEL GAMING
a cura di Ewa Bakun
€65k
€113k
Remunerazione media di un game designer nel 2022
Salario medio di un direttore commerciale
12,5%
16%
Aumento dello stipendio medio nel gaming nel 2022
Crescita salariale di cui beneficia l’alta dirigenza
ne di alta dirigenza, gestione progetti e prodotti, tecnologie di compliance, non dovrebbe sorprendere l’aumento anche di più del 30 percento. Interessante vedere l’aumento significativo nell’ambito della compliance, il che riflette le sfide che il settore affronta di recente, risultato dell’approccio sempre più restrittivo e punitivo dei regolatori. In Gran Bretagna, ci dicono gli esperti di Pentasia, il reclutamento è rallentato nell’attesa del rilascio della riforma del Gambling Act, ma i fondi sono messi da parte per essere attivati appena necessario. Inoltre, l’assunzione dei responsabili nell’ambito di compliance è resa ancora più problematica, perchè al solito è legata a una località e richiede il lavoro in un ufficio. E qui che arriviamo alla maggiore trasformazione delle condizioni di lavoro, risultato più evidente della pandemia: il lavoro remoto. Due o tre giorni fuori ufficio sono diventati uno standard per la maggioranza, invece per le posizioni tecniche, quindi anche quelle più desiderate, si tratta del lavoro remoto a Ewa Bakun | Direttore delle strategie sui tempo pieno. Vista la rinuncontenuti per Clarion Gaming dal 2018, cia al requisito della fisica è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of conpresenza, sparisce anche tent, event director focalizzati sul gaming la divergenza dei salari fra e di programme manager. 052023
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le varie parti dell’Europa e quindi le aziende non possono più contare sui dipendenti meno costosi all’Est dell’Europa. In più, le cinque tappe di colloqui di prima sono ridotte al massimo di tre, ulteriore evidenza delle necessità immediate del talento tecnico per l’assunzione del quale bisogna agire rapidamente. Con queste difficoltà sempre più gravi nell’acquisizione del talento, le aziende adottano delle nuove strategie per affrontarle, come outsourcing del processo di reclutamento (in inglese: Rpo – recruitment process outsourcing) oppure degli interi gruppi esterni del personale da integrare a quello prioprio (in inglese: staff augmentation). Il continuo supporto dello sviluppo del personale con i corsi di formazione è un altro metodo di ritenzione. La retribuzione monetaria inoltre non basta più ed infatti altri fattori, come gli schemi sociali, di bonus a lunto termine oppure di equity sono diventati critici nell’assunzione e nella ritenzione del talento. L’impegno delle società verso la diversità ed equità è anche vieppiù importante. Infatti, il personale, indipendentemente dal genere e dall’etnia, si sente più valorizzato nelle società che dimostrano autentici sforzi a promuovere maggiore diversità, dice il report citato, riportando anche il 27 percento di donne alle posizioni di gestione, con i soli 15 percento ai livelli più alti. I rispondenti di un altro sondaggio effettuato da Pentasia in preparazione a un semminario all’Ice hanno segnalato come la priorità l’espansione del bacino di talento (84 percento), seguita dalla diversità (74 percento), anche se tutte e due vanno alla pari. Tranne I metodi adottati dalle aziende, vengono citati: reclutamento inclusivo (56), festeggiamento di eventi di varie culture (46), equità di retribuzione (40), benefici parentali (30), politica esplicita di diversità (26), corsi formazione dedicati alla diversità (10) ed audit e reporting di diversità (10), con il 16 percento dei rispondenti senza esperienza di nessuno di questi metodi. I dati citati in questo articolo provengono da Salary Survey 2022 Report e dal seminario Beyond Dei all’Ice. www.gioconews.it
A CARTE SCOPERTE
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L’AUTORE
uesto mese non so cosa scrivere. Ho il blocco del foglio bianco, oppure non ho notato niente di interessante, forse perché sono stato due settimane in vacanza. Vi potrei raccontare che il Mar Morto quando piove è un postaccio, prendete nota, vi giuro che è un’info utile. Quindi, dato che non so di cosa scrivere, scrivo anch’io di ChatGpt. E più in particolare della prestazione superomista del nostro Garante a tutela della privacy italica, l’Autorità il cui obiettivo principale è quello di farci cliccare ogni giorno su migliaia di disclaimer che non leggiamo e di far assumere ad ogni azienda almeno un povero cristo con gli occhiali, uno che tutti invariabilmente odiano e chiudono nell’ufficio del sottoscala, di fianco ai bagni, un buon uomo in fondo, che di notte sogna di emettere parcelle come Giulio Coraggio. E di preciso vorrei parlare di un’intervista al Corriere del nuovo Presidente, il Prof. Pasquale Stanzione, di anni 77, già presidente dei giuristi cattolici, descritto da Repubblica nell’incensorium pubblicato alla sua nomina come un uomo “apprezzato per il suo valore scientifico e i suoi modi pacati”. Come certamente saprete, il Garante ha bloccato ChatGpt, allineando l’Italia a Iran, Corea del Nord, Russia, Siria, Cuba e Cina, tutti posti allegri dove i governi ci tengono alle libertà personali. L’uomo pacato ha giustificato così: “Come Italia indichiamo una via europea all’intelligenza artificiale, che prescinde dal liberismo accentuato statunitense come dal sovranismo autarchico della Cina o della Corea del Nord e si situa nel bel mezzo di questa nuova guerra fredda. La nostra è una strada intermedia, faticosa, per la libertà, la democrazia e la dignità della persona in Europa”.
UN UOMO PACATO a cura di Marco Trucco
P H . R O L F V A N R O O T, U N S P L A S H
Insomma, non so come la interpretate voi, ma a me sembra che dica che il giusto sta nel “bel” mezzo, che abbiamo da imparare qualcosa dalla Corea del Nord, che il liberismo americano e la dittatura coreana sono brutti uguale. Anzi, sentenzia, “non possiamo accettare queste forme di capitalismo estrattivo”. Se le aziende italiane rimangono indietro nella corsa del ventunesimo secolo, va beh, chissene, “mica possiamo sacrificare diritti e libertà sull’altare del mercato”. Eh. È bello sapere che se c’è un’attività su cui i burocrati italiani sono i più veloci al mondo è bannare qualcosa su base ideologica. Aspettare l’Europa non si poteva, perché voleva dire “ritardare di tre o quattro mesi”, che nel calendario dell’amministrazione pubblica equivale a mezza giornata, e nel frattempo “si era in presenza di un fumus e di un periculum di rischi e danni” (i giuristi parlano così, c’era il fumus). Il capitalismo estrattivo è così cattivo che vi mette a disposizione la più avanzata tecnologia disponibile gratuitamente (manco fosse il nostro ex presidente del Consiglio) e questo “ha finalità oppresMarco Trucco | Nato a Torino nel 1974, è uno dei pionieri del poker sive sulla persona” online. Dal 2010 a oggi ha guida- naturalmente, senza to le operazioni online di diversi che ve ne accorgete, gruppi, tra cui Everest Poker, Euperché sono scaltri, i robet, PokerStars e GGPoker. capitalisti, vi oppri052023
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mono e vi sacrificano sugli altari e non ve ne accorgete - ed è quindi necessario che il Garante intervenga a farvi mettere una crocetta prima, un click sul popup che vi chiede il consenso (in legalese) a essere oppresso e sacrificato come sopra. Una scartoffia digitale, un azzeccagarbuglio di pixel inutili grazie al quale ChatGpt magicamente può essere riorientato “verso una dimensione compatibile con la centralità della persona”. Ma guarda tu. Ogni giorno maledico cento click, e invece loro sono lì a tutela della mia umanità, se non ci fossero sarei un disumano sgozzato sull’altare eccetera eccetera, invece sgranando il rosario degli “acconsento” sono unto e scendono gli Avengers a proteggermi dal male. Ora, possiamo stare a scherzare finché vogliamo, ma a me il punto pare una semplice questione di analisi di costi e benefici, nella quale però qualcuno ha deciso che il valore del dato personale, compreso il più generico, stia dalle parti di infinito, però nello stesso tempo sia azzerabile con un click. E che il costo per ottenere quel click formale sia irrilevante, quindi possa essere aumentato all’infinito se necessario, e che il diritto sia indisponibile, cioè non posso rinunziarvi (con la zeta, come i giuristi) una volta per tutte, magari dietro compenso - guarda ti vendo l’anima del mio Cap per mille euro se vuoi, anzi anche gratis basta che non me lo chiedi più finché non trasloco no, non si può, e il beneficio sia considerato irrilevante, il tempo perso un non-problema, i servizi ricevuti in cambio insostanziali. L’algoritmo per cui il diritto vale infinito, e il servizio quasi zero. A me sembra questo lo scenario estremo, italianissimo e forse contrario al modello garibaldino del “progress first”. A me sembra questo che “come Italia indichiamo” (non fa ridere?). E va bene, ci sta. Invece è spaventoso spaventosissimo che al Prof. Stanzione venga in mente di contrapporre la Corea del Nord e la Russia, dove sono sia i diritti sia i servizi a valere zero. Io gli consiglierei una vacanza sul Mar Morto a marzo. www.gioconews.it
GIOCARE CON GUSTO
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adre emiliana e padre cremonese, approdato giovanissimo sulla Riviera romagnola – proprio per seguire la sua vocazione – Daniele Persegani probabilmente è stato uno dei primi chef a diventare anche un personaggio televisivo. Dal 2010 come volto del canale tematico Alice Tv, e poi come presenza fissa nel cast delle trasmissioni di Rai uno “La prova del cuoco” ed “È sempre mezzogiorno”, al fianco di Antonella Clerici. Portando avanti nel contempo la gestione e la cucina dell’Osteria del pescatore a Castelvetro Piacentino (Pc), insieme con la sorella Nicoletta, e tante altre attività, fra le quali si annovera anche quella di chef di Casa Azzurri – che seguiva la Nazionale di calcio italiana – durante i Mondiali di calcio in Brasile nel 2014. Un vero e proprio “personaggio”, nel quale si fondono una grande professionalità e un’indiscussa simpatia, come testimonia questa sua intervista a Gioco News. Come si è avvicinato al mestiere di cuoco? “In realtà ci sono nato in cucina, anzi tra una cucina e la balera perché mia mamma stava ballando una polka quando le sono venute le doglie… La nonna era nell’osteria e fin dai primi vagiti ho respirato l’aria delle osterie della bassa del Po… Diciamo che mi ha dato l’imprinting!” Chef, imprenditore, conduttore tv, docente: come fa a far tutto e qual è la veste in cui si trova meglio? “Cerco di organizzarmi e di incastrare
Daniele Persegani
Nato con la divisa (da cuoco) a cura di Francesca Mancosu
al meglio tutti gli impegni, che poi sono sempre lo stesso lavoro, solo che lo faccio in ambiti e contesti diversi ma sempre con la stessa verve… almeno spero!”. Cosa ne pensa del trend che si sta affermando in questi ultimi mesi secondo cui la ristorazione “stellata” starebbe perdendo fascino a vantaggio di un ritorno alla semplicità delle “trattorie”? “Sono due realtà che non si possono paragonare. La cucina delle osterie è pregna di piatti dei ricordi, tradizioni e veracità mentre nello stellato ci sono ricerca, innovazione e tanto lavoro di scouting di prodotti e alimenti sconosciuti. Sono due cucine affascinanti; forse il budget dei clienti, minato da una costante incertezza e terrorismo mediatico, viene speso più oculatamente o in parte risparmiato a fronte di un futuro che ai più rimane pieno di
incognite economiche.” Altra tendenza è quella che vede i proprietari e gestori di ristoranti sempre più in difficoltà a trovare personale. Secondo lei quali sono le ragioni e cosa consiglierebbe a chi vorrebbe seguire la strada della cucina professionale? “Io per primo ho difficoltà a trovare ragazzi affidabili e seri, ce ne sono e anche diversi, ma non sufficienti a coprire la domanda. Direi loro che è un lavoro dove il fattore umano è insostituibile e che permette il lusso di scegliere dove lavorare, mica roba da poco di questi tempi, no?” Che tipo di cucina caratterizza il menu dell’Osteria del pescatore? E com’è lavorare con sua sorella? “Il menu è molto tipico ma del resto è un’osteria e così deve essere, i nostri clienti vengono apposta perché sanno che determinati piatti non sono mai stati assenti; insomma, sono una sicurezza. Lavorare con la Nico è semplice anche se a volte le discussioni non mancano, ma del resto chi non ha mai litigato per cinque minuti col proprio fratello o sorella?? L’importante è che dopo cinque minuti siamo già a tagliarci due fette di salame per mangiarle insieme.” Ultima domanda: quali sono i progetti che ha in cantiere? A quando un altro libro? “Progetti… eh, bella domanda! Mi piacerebbe partecipare a Ballando con le Stelle… speriamo che Milly (Carlucci, Ndr) legga l’intervista!! Appena trovo un editore il libro è già pronto!! Su, su fatevi avanti siorrrre e siorrrrri!!”.
La ricetta della chef TORTELLONI AGLI ASPARAGI CON CRUDO CROCCANTE E CREMA DI TUORLO
IN G RED IEN TI Per la pasta: 400 g di farina 00, 4 uova Per il ripieno: 300 g di ricotta asciutta, 200 g di asparagi, 100 g di parmigiano, 2 tuorli Per la salsa: 80 g di prosciutto crudo, 3 tuorli, 100 ml di panna, 50 g di parmigiano, olio Evo, sale e pepe
PREPARAZ ION E Impastare gli ingredienti in modo da ottenere un impasto sodo ma elastico, avvolgere nella pellicola e far riposare un’ora al fresco.
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Preparare il ripieno mescolando la ricotta con tuorli, parmigiano e asparagi, senza le punte, precedentemente tagliati a becco di clarino e spadellati con olio, sale e pepe. Tirare la sfoglia e fare dei quadrati di circa 6 cm di lato, mettere un mucchietto di ripieno al centro e piegare a tortellone. In una padella croccantare il prosciutto a julienne, una volta pronto toglierlo e nella stessa padella bollire la panna, aggiungere il parmigiano grattugiato, spegnere e mantecare con i tuorli, regolare di sale e pepe. Lessare i tortelloni per pochi minuti con le punte di asparago, saltarli nella salsa e servirli con il crudo croccante.
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Il gioco è vietato ai minori di anni 18 e può causare dipendenza patologica. Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica dalla pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it
AL BAR DEGLI ESPORTS
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onsigliere nella Fide, la Federazione italiana discipline elettroniche, componente dell’Advisory committee di Esports Europe (Eef), ossia la prima federazione europea, e con una lunga esperienza sulla scena esportiva italiana, nella quale, poco più di un mese fa, ha avviato anche la Jvgem, una nuova esports management agency di vocazione internazionale, nata per tutelare gli interessi dei player. L’avvocato Jacopo Ierussi è un volto noto a chi si occupa di esports in Italia, e proprio da quel che sono, oggi, gli esports, nel nostro Paese, si basa buona parte della nostra chiacchierata. La crescita d’interesse negli esports degli ultimi anni, richiamando sul settore le luci della ribalta, ha migliorato i rapporti tra pro player e team? “Alla crescita dell’interesse non è conseguita una altrettanto elevata crescita del mercato di riferimento il che non ha permesso un miglioramento delle condizioni economiche e contrattuali per molti player. Seguo il settore da diverso tempo ed avendo di recente anche avviato un’attività da procuratore con la Jvgem posso assicurare che ci sono team che fanno bene alla scena competitiva italiana, ma che sono poche le realtà ad avere davvero la forza di trasformare un atleta in un campione. Allo stato attuale penso di poter dire che Dsyre, Mkers, Qlash, Exeed sono tra queste in Italia.” Quali sono, a suo parere, gli ambiti esportivi nei quali sono ancora carenti professionalità e formazione? “Tutti. L’esport italiano è ancora in uno stato embrionale, ma il trend è positivo e sempre più attenzione viene prestata al livello qualitativo degli stakeholder che riescono a distinguersi sul mercato di J ac o p o Ier ussi 052023
AL LAVORO PER UN CODICE ATECO DEI CREATORI DI CONTENUTI Jacopo Ierussi, giuslavorista esperto di sport elettronici, racconta l’evoluzione del settore in Italia a cura di Daniele Duso
PH. DALENA DARMEN, UNSPLASH
riferimento e che hanno un background consolidato. Una crescita del mercato si auspica vada di pari passo con questo trend, perché in passato c’è chi ha utilizzato il termine ‘esport’ per fare ‘soldi facili’ ai danni di potenziali investitori e di ciò stiamo pagando il prezzo tutt’oggi. È un fenomeno di cui, però, spesso e volentieri, sono vittima i nuovi fenomeni legati al digitale; niente di nuovo sul fronte occidentale.” Lei è anche presidente di Assoinfluencer, neo associazione che riunisce i cosiddetti ‘creatori di
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contenuto’ che lavorano attraverQuesto articolo è realizso i vari social. C’è zato in collaborazione a più tutela per un eSportsMag.it, il primo giovane che inizia magazine online in Italia oggi questo tipo di interamente dedicato al fenomeno degli eSports professione? “Sì, ma anche qui ci sono luci e ombre. Ogni volta che penso al rapporto tra content creator e cyber atleti ricordo le parole di un manager dei Fnatic che spiegava come ‘un creator possa smettere di essere un cyber atleta, ma non viceversa’. I team professionisti cercano giocatori che siano bravi tanto a competere quanto a comunicare sui social media, perché questo li aiuta a compensare la mancanza di entrate da attività come il ticketing che invece sono redditizie per sport tradizionali quali il calcio. Non è un caso che Assoinfluencer miri a diventare un punto di riferimento a livello sindacale anche per questo settore.” Ha qualche dato sulla dimensione del ‘comparto’? Quanti sono i ragazzi che attualmente vivono occupandosi di produrre e veicolare contenuti tramite i social? “Si parla di 350mila operatori del settore, ma a mio parere la stima reale è più alta perché non esiste ad oggi un censimento ufficiale realizzato dall’Istat e ciò perché non esiste un codice Ateco dedicato a questi professionisti. Stiamo lavorando affinché in futuro venga introdotto ed è già stato fatto qualche passo avanti.” Prevede in futuro percorsi di formazione specifici per i produttori di contenuti così come vi sono accademie d’arte e dello spettacolo? “Stiamo già lavorando per portare questo tipo di percorsi di formazione in ambito universitario. Trattandosi di una professione a tutti gli effetti non c’è ragione per fare oscurantismo, anzi essendo strategica per la GenZ dovremmo preparare al meglio i giovani rispetto ad un settore di mercato sempre più competitivo qual è la creator economy.” www.gioconews.it
L’AVVOCATO DEL DIAVOLO
Violazioni concessionari No a sanabilità a rate
a cura di Giovanni Adamo
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questione che affrontiamo in questo numero di maggio oggi concerne la possibilità di “riequilibrare” le sanzioni connesse alla violazione di una concessione, facendo riferimento ai principi generali dell’Ordinamento. In altri termini, se sia possibile richiamare tali principi con valenza integrativa rispetto alla disciplina che regola la convenzione e che prevede specifiche sanzioni connesse alla violazione della stessa. Il caso, deciso dal Tribunale regionale amministrativo del Lazio, Sezione Seconda, con la pronuncia del 12 aprile 2023, riguardava, in particolare, una concessione per la raccolta a distanza di giochi pubblici sottoscritta tra l’operatore e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nell’ambito della quale era stato richiesto all’operatore di aumentare l’importo della garanzia precedentemente concessa, nonché la durata della stessa.
Giovanni Adamo Fondatore Studio Legale Adamo www.studiolegaleadamo.it
Avvocato in Bologna – Cultore della Materia di Diritto Civile nell’Università di Bologna 052023
A seguito dell’inadempimento del concessionario a tale obbligo, e della ulteriore violazione, nelle more accertata dall’Agenzia, all’obbligo di versamento di somme dovute all’erario per importi assai rilevanti, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli pronunziava la decadenza dal rapporto concessorio. L’operatore / concessionario impugnava l’atto di decadenza sul presupposto della intervenuta violazione, da parte dell’Amministrazione, del principio di proporzionalità. In altri termini, secondo le tesi sostenute dal concessionario, l’Amministrazione avrebbe dovuto consentire una sorta di “sanabilità postuma” della posizione debitoria, anche con un piano di versamenti rateali, anziché disporre la decadenza dalla concessione. Il Tribunale amministrativo ha rigettato integralmente tale prospettazione. In particolare, i giudici amministrativi hanno ritenuto che “il concessionario ha stipulato con l’Amministrazione un atto di integrazione della convenzione che ha forza di legge tra le parti ai sensi dell’art. 1372 c.c., e ciò obbliga le parti a rispettare gli impegni presi e ad accettare le conseguenze negoziali convenute in caso di ina-
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dempimento di quegli impegni”. Secondo il Tribunale, in altri termini, non vi sarebbe alcuno spazio per una sorta di “equità integrativa” e/o per l’applicazione del principio di proporzionalità. Per il Tribunale, infatti, “non trova applicazione il principio di proporzionalità e quindi non vale invocare l’applicazione di altri rimedi o misure meno invasive della propria sfera giuridica, poiché il concessionario, nell’esercizio della propria autonomia negoziale, ha accettato le sanzioni e le misure applicate dall’Amministrazione al ricorrere degli inadempimenti riscontrati”. Sotto altro profilo, peraltro, il Tribunale ha giudicato anche assai gravi detti inadempimenti, con l’ulteriore conferma dell’assenza di spazio per l’operatività del principio invocato dal ricorrente nel caso di specie. Tale impostazione va condivisa. L’Amministrazione, in questo caso, ha ben operato “poiché le violazioni della ricorrente sono tali da giustificare il troncamento del rapporto fiduciario con l’amministrazione concedente e, dunque, la decadenza dalla concessione in relazione agli interessi pubblici concretamente lesi”. www.gioconews.it
GIOCO E PSICHE
GIOCARE COL FUOCO a cura di Riccardo Zerbetto
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L’AUTORE
on invoco congiunzioni astrali, ma la vicinanza tra festa della Liberazione e quella del Lavoro mi ha suscitato delle riflessioni sul collegamento tra questi due ingredienti “fondanti” dell’essere umano. Noi condannati a “guadagnarci il pane con il sudore della fronte” come ammonisce la Genesi (senza escludere che questo sudore possa darci anche grandi soddisfazioni e non solo economiche… in quanto espressione di possibile creatività oltre che di asservimento a una “logica di necessità” personificata da Ananke nella cosmogonia greca) ci dibattiamo appunto tra il “chi non lavora non mangia” evocato da Paolo di Tarso e il “La Repubblica è fondata sul lavoro” sancito dalla Costituzione italiana a una aspirazione di libertà e gratuità che i grandi “pensatori del gioco” (da Eraclito per il quale “Aion (il tempo (metafisico) è un fanciullo che gioca ai dadi” a Platone che definiva gli dèi “seriallegri” fino a Eugen Fink, Huizinka (Homo ludens) ed Hermann Hesse che vede nel Gioco delle perle di vetro la condizione privilegiata di una società del futuro svincolata
dalla necessità del lavoro e dedita quindi a un perenne gioco planetario. Di questo gioco estremo è paradigma immortale la figura di chi volle rubare agli dèi il fuoco divino per farne dono ai mortali. “Pro-meteo” colui che “vede più avanti”, come evoca Eschilo in una tragedia a lui dedicata (che verrà rappresentata quest’anno a Siracusa in occasione delle annuali presentazioni del Teatro greco) è il titano (figura dai poteri semidivini) che concesse a noi mortali “che prima guardavano ma non vedevano (…) a scoprire i numeri e il sorgere degli astri” a “uscire dalle caverne dove vivevano come termiti”. Con questo “fuoco” volle sfidare l’ira di Poseidone solcando i mari con le agili navi sino a voler imitare il volo degli uccelli come tentò di fare Leonardo, o a spalancare la visione (epopteia) assumendo il kikeon (una bevanda allucinogena) che incautamente assunto può indurre la dissoluzione dell’Ego e la caduta nella “voragine (chaos)”. Questo stesso spirito titanico-prometeico sta ora portando l’umanità a un confine potenzialmente irreversibile nello sfruttamento delle risorse della terra, non Riccardo Zerbetto | È psichiatra e dipiù onorata come Madre, rettore del Centro Studi di Terapia delnella manipolazione gela Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo netica, nella costruzione studio e il trattamento dei giocatori di armi pantoclastiche,
di un’intelligenza artificiale che, come Hall di 2001 Odissea nello spazio, potrà rivolgersi contro chi l’ha creata come i neo-miti del dr. Stranamore, di Frankestein o del Grande Fratello ci ricordano. Saprà l’umanità accogliere una “cultura del limite” (come ci ricorda il caro Remo Bodei che da poco ci ha lasciati) quel “métron” a cui lo stesso Cronos si assoggettò nel trapasso dal tempo infinito (Aiòn) a quello delle “misura”? “Ai posteri (che siamo già noi) l’ardua sentenza”, come evoca il Manzoni a proposito di Napoleone… che non seppe governare il suo successo, tentazione alla quale anche chi governa in modo autocratico grandi potenze di oggi non sembra saper resistere. E non è forse la stessa ribellione “titanica” a voler sfidare la sorte inseguendo una ricchezza che possa renderci partecipi del “mondo dei beati (consumisticamente)” presumendo di avere in dono dalla dea Fortuna quegli agognati beni senza sottometterci a quelle “leggi di necessità” che non escludono la “giocosa ebrezza del gioco” ma senza cadere nella tentazione di eludere Ananke e il suo “principio di realtà” per poi pagarne, come Prometeo, la tremenda condanna rappresentata dai disastri economici e relazionali a cui inevitabilmente si accompagna?
d’azzardo.
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LA SLOT DEL MESE
FORTUNE GAMES Una nuova slot multigioco da parte dello specialista Cristaltec promette di conquistare anche i giocatori più sofisticati. Grazie a un ottimo mix di titoli, tutti inediti e anche molto diversi tra loro, che si fanno apprezzare da ogni tipologia di utente. Assolutamente da provare, come abbiamo fatto noi, qui.
GRAFICA ›› 19
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La grafica è senz’altro uno dei punti di forza di questa slot, che riesce a proporre varie ambientazioni, tutte molto diverse tra loro ma in ogni caso decisamente coinvolgenti, grazie anche a delle animazioni molto gradevoli, a una simbologia molto accurata e il tutto offerto attraverso un’altissima qualità. Si passa dall’ambientazione puramente fantasy a quella molto più terrena, come per esempio nel titolo “Tennessee”. Passando anche per i giochi classici, come il tutti frutti, rivisitato però in versione moderna. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
AUDIO ›› 18,5 /20 Se la grafica, come abbiamo detto, risulta di alto livello, lo stesso si può dire anche per la parte audio, con una slot che è in grado di proporre una straordinaria varietà di effetti musicali nei vari giochi, in un perfetto equilibrio e in una piacevole arProvala qui monia. In tutti i casi (sette, per la precisione, perché tanti sono i giochi) i suoni risultano coinvolgenti e
Sette giochi in uno all’insegna della fortuna di Vincenzo Giacometti
LA SCHEDA
NOME_ Fortune Games PRODUTTORE_ Cristaltec DATA OMOLOGAZIONE_
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preferito. Ed è proprio questo, forse, il punto in favore di questa slot, che quasi impone al giocatori di provarli tutti. In generale, la slot si presenta come una vera novità in quanto propone una nuova architettura software ma si fa apprezzare soprattutto per via dell’ampia varietà di giochi bonus, wild symbol, scatter e free spin.
PRESTAZIONI ››
SPECIFICHE NORMATIVE_
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CICLO_ 28.000
Ancora presto per giudicare il prodotto “sul campo” avendo testato questa slot quando stava uscendo sul mercato. Stando però al primo impatto suscitato in noi al momento della prova, possiamo sicuramente esprimere un giudizio ampiamente positivo, avendo a che fare con una macchina in grado di catturare l’attenzione. Ottimo anche il primo riscontro da parte dei gestori che l’hanno provata.
comma 6a del Tulps
PAYOUT_ 65%
in grado di far sentire a proprio agio il giocatore, in ogni fase della partita. Senza mai stancarlo, anzi.
GIOCABILITÀ ›› 19 /20 Come indicato in apertura, il vero pregio di questa slot è quello di essere in grado di unire sette titoli molto diversi tra loro e piuttosto variegati. Si tratta in particolare di: “Angel’s Charm”, “Tennessee”, “Nightmare Castle”, “Wolf Fruits”, “Renegade Revenge”, “Zeta” e “Wilds of Inferno”. Che, come i nomi fanno già intuire, spaziano tra varie ambientazioni, tra il fantasy e il tradizionale. Con la “zeta” che richiama piuttosto efficacemente un volto noto (e gradito) come quello di Zorro. In generale, tutti i giochi risultano particolarmente divertenti, rendendo difficile sceglierne uno per indicarlo come il
BUDGET ›› 19 /20 Abbiamo più volte ribadito, su questa rubrica, la convenienza intrinseca racchiusa nei prodotti multigioco, che permettono di ottimizzare i costi di gestione racchiudendo più giochi in un unico cabinet. Un punto in più quando si parla di prodotti targati Cristaltec, che è famosa per l’ottimo rapporto tra qualità e prezzo garantito dal marchio, grazie dell’alta affidabilità dei suoi hardware ma anche alla qualità generale dei prodotti. Non solo: il gioco è anche disponibile in formula “rent” - sia con hardware “Pico5” che “Mrg1” - che rende tutto ancora più conveniente.
IL NOSTRO GIUDIZIO Una slot interessante, che vede uno dei produttori leader sul mercato italiano continuare a rimanere in prima linea sulla scena. Si tratta di un prodotto assolutamente da provare e che, siamo convinti, saprà ricavarsi con facilità uno spazio significativo all’interno dei locali dell’intera Penisola.
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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18,8 www.gioconews.it
NEWSLETTER Snaipay, il brand del Gruppo Snaitech che offre servizi di ricarica e pagamento a valore aggiunto, ha lanciato ad aprile il concorso di fan engagement “Snaipay Matchday”. La prima fase del contest – al via lo scorso 1° aprile in occasione di Inter-Fiorentina, partita di cui Snaipay è stato Match Sponsor, e terminata il 30 aprile – ha dato la possibilità a tutti gli appassionati di vincere ogni giorno gift card Snaipay del valore di 250 euro e tre coppie di biglietti con Vip Experience per Inter-Atalanta in calendario la 31esima giornata di campionato. I fortunati tifosi avranno la possibilità di vivere un’esperienza
L’accordo siglato tra Microgame e il fornitore Bragg Gaming diventa operativo: nel portafoglio Casinò del provider arrivano infatti sei nuovi titoli (ma è solo una prima tranche!) che lo arricchiscono ulteriormente e che sono messi a disposizione di tutti gli operatori del gruppo. Si tratta di titoli che offrono un viaggio completo e avvincente tra i temi più popolari sviluppati da Bragg Gaming. In rappresentanza del più classico tema frutta troviamo due slot: “5 Flaring Fruits” che ha il suo punto di forza nella grafica con
Il Casinò Lugano continua a cambiare pur restando fedele al suo spirito secolare di accoglienza e si conferma un punto di riferimento e un polo del divertimento di qualità. Sono sempre di più le proposte di intrattenimento offerte oltre ai numerosi nuovi kit gioco, è arrivato un Jackpot Progressive linked: Wheel of Legends. Inoltre, le due new entry, Mr. JackBoom e Lugano CrashPot, sono state favorevolmente accolte dal pubblico. Menzione d’onore anche al Jackpot milionario, lo Swiss Jackpot: in Ticino è un’esclusiva di Casinò Lugano e la sua particolarità è che, ogni volta che scatta, riparte sempre da 1 milione. 052023
SNAITECH A TUTTA FAN ENGAGEMENT CON SNAIPAY MATCHDAY
unica ed incontrare i campioni nerazzurri, con accesso all’area Hospitality di San Siro e l’esclusiva esperienza del walkabout a bordo campo. Maggio vedrà un nuovo imperdibile capitolo del concorso, attivo dal 23 aprile al 22 maggio: nuovamente in palio gift card Snaipay in modalità instant win e Maxi Premi con biglietti e
MICROGAME NEL CASINÒ DEL PROVIDER LE SPECIALITÀ DI BRAGG GAMING
colori accattivanti e un design scintillante, e “Sevens Fire”, che combina il tema con una funzione di hold-andrespin infuocata, sfere di fuoco per scatenare l’inferno. Ispirate al tema dell’italianità altre due videoslot: si tratta di “Book of Ro-
CASINÒ LUGANO U N O S P E T TAC O LO D I PROPOSTE, TRA DIVERTIMENTO E GASTRONOMIA
Ma la casa da gioco luganese punta anche a tutelare i propri giocatori: “È nell’interesse del Casinò stesso invitare i giocatori a mantenere un rapporto sano con il gioco, così che rimanga un’esperienza di puro divertimento”, afferma Andrea Camponovo, direttore operativo del Casinò.
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Warm Up Experience per il match Milan-Sampdoria del 21 maggio e per l’ultima gara del Campionato di Serie A Milan-Verona del 4 maggio, per vivere giornate da vero rossonero. Snaipay si rivolge così agli amanti dello sport con iniziative volte a premiare e condividere la loro passione. L’obiettivo del brand è semplificare la vita del cliente con servizi pratici, efficaci e innovativi sempre a portata di mano. Per aggiornamenti consultare il sito www.snaipay.it
meo and Julia”, in richiamo alla storia d’amore più famosa di tutti i tempi, e “La Dolce Vita” che promette ambientazioni ricche di sole, vino e buon cibo. A completare la sestina ci sono due titoli ispirati alle civiltà più antiche e gloriose di sempre, quella romana e quella egizia: “Ramses Book” con il suo potente simbolo “Libro” pronto ad offrire ricche opportunità ai player, e “Roman Legion” che condurrà il giocatore in marcia con l’onnipotente legione romana. Sei titoli, assicura Microgame, pronti a farsi strada nelle wish list dei player italiani e di tutti gli amanti delle video slot.
“Tutto il personale a contatto con la clientela è coinvolto direttamente nel processo di monitoraggio e di assistenza”, interviene Giovanna Bernaschina, responsabile della Concezione sciale della struttura. “Vengono eseguiti corsi annuali di formazione, rafforzati da un affiancamento costante da parte dell’ufficio interno preposto”. Ma anche la ristorazione del Casinò non è da meno, quando a offrire esperienze uniche. Questo grazie a un ristorante guidato dallo chef Moreno Manzini, entrato a far parte del prestigioso clan degli chef della famosa rassegna del territorio San Pellegrino Sapori Ticino.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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LO SFIZIO DEL GIOCO
a cura di Michela Carboni
MATTONCINI CHE PASSIONE! Lo scorso aprile Cremona&Bricks ha colorato, con mattoncini e contenuti divertenti e interessanti, 24.000 metri quadrati di esposizione del Cremona Fiere: dalla riproduzione del più grande Diorama City mai realizzato con paesaggi mozzafiato, skyline di mattoncini, monumenti, personaggi incredibili, alle Aree Star Wars, Castello, Pirati e West, Mercatino, Ravanata per i più tenaci appassionati e collezionisti di mattoncini, otto aree gioco (dedicate a bambini di tutte le età), musical con tantissimi spet-
tacoli a tema Disney e Harry Potter, convegni con approfondimenti e momenti formativi dedicati ad appassionati e collezionisti di mattoncini, insegnanti, genitori, e mondo business. Non è mancato il coinvolgimento di professionisti della formazione che hanno fornito strumenti utili ed efficaci a operatori del settore, insegnanti e genitori.
MI LEGO AL TERRITORIO
D a s i ni s tra : N i co l a nge l o C a ta l a no , S tefa ni a Sa nto ro , G e nny Sa nzo ne , M a tti a D i S essa .
Portare l’attenzione del pubblico verso il rischio ambientale e la sua prevenzione attraverso modelli in scala costruiti totalmente in Lego: con questo obiettivo un team del Politecnico di Torino, composto da studenti di ingegneria e architettura accomunati da uno spiccato interesse per la Protezione civile e la prevenzione ambientale, ha voluto
sensibilizzare i più giovani: “Ci occupiamo di sensibilizzazione sui rischi naturali, sismico e idrogeologico, mediante dei modelli realizzati in Lego - spiegano i ragazzi del team Mi Lego Al Territorio - che permettono di simulare e osservare in prima persona gli effetti dei terremoti e dei fenomeni alluvionali in modo coinvolgente ed istruttivo. Per questo sviluppiamo dei progetti in collaborazione con enti qualificati, come la Protezione civile ad esempio. Riteniamo che sia importante fin dalla più giovane età imparare ad agire in modo corretto di fronte alle emergenze e a saperle riconoscere, perché ciò permette di diventare cittadini attenti e responsabili, in grado di evitare comportamenti incau-
ti o situazioni di pericolo e crediamo che i Lego siano il modo migliore per farlo”. I ragazzi mostrano modelli costruiti da loro su cui simulare, con l’acqua corrente, un’alluvione e delle frane. Il pubblico può interagire tramite delle costruzioni realizzate in base alla propria creatività che vengono poi inserite sul modello stesso prima della simulazione dell’allagamento. Su una pedana, inoltre, simulano una scossa di un terremoto in tre intensità diverse e i relativi effetti su due edifici, uno progettato correttamente e un altro mal progettato. Anche in questo caso il pubblico può interagire provando a stabilizzare l’edificio testandolo sulla pedana.
RINNOVABILI E GAMIFICATION Buzzoole, martech company specializzata in tecnologie e servizi per l’influencer marketing, ha ideato e realizzato per Enel, leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili, la prima campagna innovativa che unisce social e metaverso. Ad aprile, infatti, Zaira, la prima Meta influencer italiana, è stata l’ambasciatrice di Enel per ingaggiare la Gen Z sui canali social e sul metaverso attraverso attività di gamification interattive e immersive, attivando così un dialogo intorno ai temi della transizione energetica per un futuro più sostenibile. In particolare, gli utenti sono stati ingaggiati attraverso challenge ed esperienze interattive, pensate per permettere una fruizione di contenuti coinvolgente in chiave edutainment per apprendere importanti informazioni divertendosi. Inoltre, gli utenti hanno comunicato tra loro attraverso voce o attraverso chat e, per un’esperienza più immersiva, hanno potuto servirsi di visori di realtà virtuale. Tra le attività di gamification previste: l’Avatar Challenge attraverso la quale Zaira invita gli utenti a creare il proprio avatar green, scattare un selfie e pubblicarlo sui social utilizzando il relativo hashtag. Successivamente con la Green Ride viene introdotta la possibilità di esplorare il metaverso a bordo di un veicolo green e apprendere nozioni in merito agli argomenti trattati durante le puntate di Energie in Viaggio. Durante l’ultima settimana, è stata lanciata la challenge a tema treasure hunt in cui compare un portale segreto chiuso da un lucchetto e per il quale è necessario trovare la chiave nascosta all’interno del metaverso. 052023
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a cura di Natasha Crisantemi
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ompetition comes natural to us - some of our earliest memories will be of playing games with our siblings, parents and friends, and that feeling of joy when we won. Combine that basic urge to compete with our love of socialising and what you get is competitive socialising. You might call it competitive gaming or competitive amusements, but whatever term you use, it is a concept which is taking off with leisure destinations adding competitive amusements to their attractions and new venues being launched specifically to provide it. Competitive gaming may not be a totally new concept but it is now being taken to the next level with new tech being used to enable multiplayer formats and allow for greater connectivity and competition between players, be it modern Vr games or traditional ones like bowling or pinball. Ryan Coppola, of games manufacturer Ice, says competitive gaming “is becoming more popular not just in the US but globally as well,” while Feli Richter, marketing manager at Vr and immersive gaming company Hologate, believes social competitive gaming is set to become one of the biggest entertainment trends of the future. Richter said: “Friendly competition among friends and family always makes things more exciting by creating fun drama. This is one reason we designed the Hologate Arena Vr game to be a multiplayer, social experience able to incorporate individual and group scoring.” It is a certainly a trend recognised by Wahlap, whose global sales director Andrew Mok, said: “We understand that people enjoy playing arcade games not only for entertainment, fun and socialising but also for the competitive aspect of it. There is definitely a growing popularity for competitive arcade gaming and socialising and we have been developing new products that cater to this market.” Traditional games like pinball have 052023
COMPETITION BREEDS SUCCESS MIKE DAWBER INVESTIGATES THE TREND THAT IS SWEEPING THE INDUSTRY – COMPETITIVE GAMING By Mike Dawber
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been attracting a growing number of players around the world and Zach Sharpe, director of marketing at Stern Pinball, best summed up its popularity when he said: “As the old saying goes, it’s more fun to compete!” adding that Stern has seen year over year growth with an expanding pool of players all over the world. Through Stern Army, it continues to create more tournaments and leagues at public locations. It’s not an entirely new phenomenon, as industry veteran Cory Haynes of Amusement Source International (Asi) says: “Games that are competitive head-to-head have always been popular since they were introduced back in the early 90s. I remember the
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first Daytona racing video game we installed in a Dave & Buster’s. Customers would be waiting at the door at opening and would run back to the arcade to play!” But the concept is growing, accelerated maybe by the fact that people just want to get out more after the time of enforced isolation during the pandemic, resulting in a surge in demand for attractions such as laser tag, mini-golf and bowling. For Chris Epstein, business development officer at Laserforce, the emergence from the forced isolation brought on by the Covid-19 pandemic has been “a catalyst for the competitive amusement industry. “Laser tag, mini-golf and bowling are very hard to replicate outside of an Fec,” he said. “The size, theming and number of players needed to really enjoy the social-competitive nature of them cannot be reproduced at home. These types of attractions are great because you can enjoy it with as many or as few of your friends as you wish. This means everyone can play together and share the experience together.” It is not only the bar concepts that are demanding these types of games but arcades too. “This is most noticeable with our new games Dodgeball and World Football Pro,” Coppola added. “While these two new games may not pay out the most tickets they do display the high score right on the game. We are seeing incredible play on both due to the competitive and skill-based nature of each game which makes them the perfect competitive sports game for all types of concepts. New tech is being embraced by designers to drive forward the concept of combining competition with fun. Epstein said Laserforce recently created a new game mode, Laserball, with the social and competitive balance in mind. “Laserball combines the best parts of competition, but also maintains the simplicity needed to make it a social game. Different laser tag game modes are great, they add a lot of replayability and introduce new game elements to players,” www.gioconews.it
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our Sniper Strike 2 uses an oversized scope that is actually a mini Vr headset. Players look through the realistic scope to identify and search for targets.
“Another Vr mounted headset game we are introducing at Amusement Expo is Vr X-Spy, a single player Vr shooter linkable up to four units. Players use a Vr Headset mounted on the gun controller. The headset is moulded into the gun controller and is tethered on a cable that automatically drops the controller at the beginning of game play and retracts after game play ends.” Increasing online connectivity is further spurring the growth of competitive gaming by enabling global competition between players with Wahlap’s Mok describing it as a www.gioconews.it
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Coppola said designers at Ice say Vr and Ar concepts are “helping push the boundaries of our industry” and viewed it as helping to drive more players out to the many new concepts and more players brings more dollars to the industry. One example of how Vr and interactive technology is being used to enhance the competitive aspect of their games is Asi’s Monster Eye 2 Dx, which incorporates a motion base cabinet that uses interactive technology where players have to use their arms to swim, punch and climb. The game can also detect players’ movements like ducking when monsters are attacking. Haynes said: “We are also very interested in mounted Vr viewing,
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ing the envelope when it comes to technological advances to enhance competitive, social play” and it now has more than 450 installations across 42 countries. The games are immersive, competitive and social, with experiences for every demographic, making Hologate Arena its best-selling product. Richter from Hologate said: “We recently reached the 16 million player milestone across all of our Vr systems - this is an exciting indicator that competitive, social Vr is reaching new heights within the location-based entertainment industry.”
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The evolution of Vr has opened up a new world of competitive gaming opportunities. Vr gaming specialist Hologate is creating immersive virtual reality products that create shared, social experiences through co-operative competitive gameplay, visual connection and realistic interaction. Hologate says it is “constantly push-
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he said. “The problem has always been that these game variations, while incredibly fun and competitive, are very complex and this often takes away the social aspect. We wanted to find the perfect balance between competitive and social, and that’s why we introduced Laserball. The game requires teamwork, communication and strategy – without introducing complicated game mechanics that would make the game feel overly competitive. Laserball is the perfect competitive game to play with or against friends.” Epstein adds that a reward system enhances the competitive attraction. “One critical facet of competition is the reward system,” he said. “When playing a game, part of the fun includes the prize at the end. Players generally accept that a better performance while playing the game will yield a better prize at the conclusion of it. With Laserforce’s recent update, laser tag players can fully immerse themselves in redemption laser tag. This alters the game to include another way to compete for prizes outside of bragging rights to a top score.”
ENGLISH SECTION “crucial element in the development of competitive attractions.” He said: “With the increasing availability of 5G or other new tech and the growth of social media, online connectivity has become an essential part of the gaming experience. “Online connectivity allows players to compete against each other from anywhere in the world, at any time. This has led to the rise of online gaming tournaments, which can attract large audiences and offer substantial prize pools.” Bob’s Space Racers has started to develop online connectivity features for many of its games while Asi says that, with the addition of 5G and other internet speed enhancements, it is looking at upgrading current offerings to more online competitive play and is investing in a “highly sophisticated online dart game that has a lot of promise.” Stern Pinball has been thrilled with impact of its Insider Connected concept which can connect players all over the world, enabling the creation of concepts such as a global leaderboard. Stern’s Sharpe said: “We continue to make updates and the service keeps getting better. Connecting games has always been a goal of ours, not only from a maintenance operator focused level, but ultimately to the end consumer playing our products. “The magic of our system is it knows precisely who is playing the game. It also opens the door for a whole suite of tools that allows operators to create custom leaderboards, driving people to engage with our pinball machines in new ways. “We’re also creating custom global leaderboards, such as our most recent Stern Army collaboration with the Ifpa, with a month-long Mandalorian March Madness tournament
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held in conjunction with season three of the show. “Players are getting value out of Insider Connected in several ways, whether it’s chasing down achievements (both at home and out at verified locations), earning special digital badges by attending exclusive Stern events or climbing the ranks of their local entertainment location’s leaderboards (or global Stern leaderboards). “Through Insider Connected, players are socialising and connecting even more, both casually and highly competitively.” Perhaps the ultimate growth sector in the competitive gaming sector is esports, which Richter, from Hologate, says is “taking the world by storm.” She said: “Several of our operators have added hugely popular tournaments to their programmes. Not only do esports events provide an amazing competitive experience for players and spectators, but they also help to generate an esports community for venues. This means long-lasting competitive teams, crowds comprised of many firsttime visitors and increased revenue through team registration fees and guest post-tournament spending. “We saw the potential of esports with our first Hologate Vr esports tournament in 2019. This World of Tanks Vr tournament saw eight players playing against each other
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across two Hologate Arenas at once. This was quite the crowd pleaser. The two Hologate Arena systems were side by side which looked incredibly impressive, while multiple mounted televisions broadcasted the exciting live gameplay and the team standings, and spectators would cheer on their favourite teams.” As for the future, the competitive amusements sector is constantly evolving and adapting to new technologies like Ar, Vr and consumer preferences. For Sharpe of Stern Pinball, the future of the competitive amusements sector can be summed quite simply as “bigger and better,” with Stern “continuing to create compelling entertainment that inspires a lifetime love of games, sparks passion, forges friendships and connects people everywhere through fun and experiences.” According to Mok from Wahlap, the future of the sector is likely to be shaped by several key trends: “As Vr and Ar technologies continue to evolve, we can expect to see more immersive gaming experiences that offer a deeper level of engagement and interaction. This could include games that use advanced haptic feedback or other sensory inputs to create a more realistic and compelling experience.” He added that there would also be an increasing focus on social connectivity. www.gioconews.it
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some cases, especially in the senior management, project and product management, compliance and tech, the increase by more than 30 percent should be no surprise. It’s interesting to see the significant increase in the area of compliance, reflecting the challenges the industry has recently been facing, as the result of increasingly restrictive and punitive approach of regulators. In Great Britain, Pentasia experts tell us, recruitment has slowed down waiting for the release of the reform of the Gambling Act, but funds are set aside to be activated as soon as necessary. Furthermore, hiring of the compliance officers is made even more challenging, as it is usually location-based and requires working in an office. And now we come to the major transformation of working conditions, the most evident result of the pandemic: remote working. Two or three days away from the office has become a standard for the majority, however for technical positions, therefore the Ewa Bakun | Director of content stratemost desired ones, it is gies for Clarion Gaming since 2018, she full-time remote workhas been with the group for over 13 years, where she held previous roles of head of ing. Given the waiver content, gaming focused event director of the requirement of
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Typical game designer remuneration in 2022
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THE CHANGING WORLD OF WORK AND RECRUITMENT DESCRIBED IN DETAIL THROUGH THE NEW TRENDS IN GAMING
physical presence, the divergence of wages between the various parts of Europe disappears too, and therefore companies can no longer rely on the least expensive employees in Eastern Europe. In addition, the previous five stages of interviews are reduced to a maximum of three, further evidence of the immediate needs for the technical talent, for which it is necessary to act quickly. With these increasingly serious difficulties in acquiring talent, companies are adopting new strategies to address them, such as recruitment process outsourcing (RPO) or outsourcing of the entire external groups of personnel to be integrated with your own one (staff augmentation). Ongoing staff development support with training courses is another retention method. Furthermore, salaries are no longer enough and in fact other factors, such as benefits, long-term bonuses or equity have become critical in the recruitment and retention of talent. Companies’ commitment to diversity and equity is even more important. In fact, staff, regardless of its gender or ethnicity, feels more valued in companies that demonstrate genuine efforts to promote greater diversity, the report said, also reporting 27 percent of women in management positions, with only 15 percent at the highest levels. Respondents to another survey by Pentasia in preparation for a seminar at Ice, reported expanding the talent pool (84 percent), followed by diversity (74 percent) as the top priority, even though both are tied. Amongst the methods adopted by companies, the following are mentioned: inclusive recruitment (56), celebration of events of various cultures (46), pay equity (40), parental benefits (30), explicit diversity policies (26), training courses dedicated to diversity (10) and diversity auditing and reporting (10), with 16 percent of respondents having no experience with any of these methods. I dati citati in questo articolo provengono da Salary Survey 2022 Report e dal seminario Beyond Dei all’Ice.
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he last few years have been transformative for the world of work from an employment perspective. The period of the pandemic has played a decisive role in this transformation, together with other very important impacts, such as that of gaming regulation in various parts of the world, greater push towards diversity and the arrival of new generations of workers with their new standards of working. We have seen this in the majority of research done in the post-Covid world, starting in the second half of 2021, especially in the Ampersand discussions. The topics of talent and recruitment entered the Ampersand programs (Clarion Gaming’s thinktank) for the first time, at the explicit request of members. Both the landbased and online sectors are facing a critical challenge that puts their future at risk of slowing their progress. While casino executives share the problems of workforce shortages with the hospitality sector, exacerbated not only by Covid but also by their antiquated image, online gaming companies are struggling to keep up with the dynamic development of the market, competing with other technology sectors. To better understand the transformation of the world of work in the online sector, which I would like to focus on given the existence of data, iGB - the Clarion Gaming’s publication - has been cooperating with the global recruitment agency Pentasia for five years, to release every autumn a report on salary trends, which is also a good reflection of the trends of the sector in general and its vision of the future. The latest edition of the report from November 2022, reported that the average salary growth in the global igaming sector over the one-year period was 12.5 percent, adding that in
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Malta queen of casinos I N M AY, 2 3 - 2 5 , S PAC E F O R T H E CA S I N O B E AT S S U M M I T S C H E D U L E D AT T H E I N T E R C O N T I N E N TA L H OT E L
By Michela Carboni
he world of casino games takes center stage in Malta from 23rd to 25th of May, with the CasinoBeats Summit, scheduled at the InterContinental Hotel. Dennis Algreen, Marketing Director at Sbc, the company promoting the event, underlines: “It is the ultimate event for all things casino! Whether you’re a senior decision-maker or a rising star, this is your chance to meet the game developers behind the hottest titles, the creative minds driving casino teams, and the engaging streamers captivating audiences with their content. Our main goal is to host an event that celebrates the casino industry by highlighting its fun and geeky elements and creating
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immersive experiences for our attendees. Among some of the event highlights, we have an exciting lineup of workshops on Seo and Ppc strategies, understanding Gen Z, tackling payment industry pain points, and fostering inclusive workspaces. I would not miss the Seo Trilogy series hosted by Ivana Flynn, Seo Director of ComeOn Group, where you can ask our panellists about technical Seo, marketing strategies, and launching in new markets. We will also have several game studios presenting their innovative slots in our Game Innovation Zone on the exhibition floor, followed by a live audience vote. They’ll get to pitch their products to our esteemed panel of judges, and the winners (determined by a 50/50 vote from the audience and the judges) will receive the coveted Game Innovation Spotlight Award at the CasinoBeats Game Developer Awards ceremony, celebrating the best of the best in the industry.” What topics will be covered? “The event is tailored for a niche audience, so the focus is on all things related to the casino industry. Our conference tracks will delve into various topics, including designing casino slots, product devel-
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dustries, such as video games, and leveraging data and feedback from casino players can provide valuable insights. The growing popularity of streamers is a clear indication that the casino industry is closely intertwined with the entertainment industry. Players are becoming more sophisticated and demanding personalized experiences. I believe our panellists will shed light on the evolving landscape and serve as a source of inspiration for our attendees.” What networking events are you planning for CasinoBeats Summit? “Undoubtedly, CasinoBeats Summit offers ample networking opportunities throughout the event. In addition to the general networking environment, Sbc has planned some exciting networking events to enhance the overall experience. For instance, we’ll kick off with pre-registration drinks at SKYbeach in InterContinental Malta. On May 10, we have an evening Seaview Social party planned at The Edge, Radisson, offering a stunning location for networking. The day will also be filled with other activities, including a networking drinks reception on the exhibition floor sponsored by Betting Connections, as well as exclusive invite-only private dinners for our Affiliate Leaders and Sbc Leaders at some of the best restaurants on the islands. I highly encourage operators, associations, and affiliates who are not yet members of these communities to reach out to our Relationship team for more details on how to get involved and the perks of such memberships. Lastly, our Official Closing party at Hugo’s Infinity will provide another opportunity to catch up with old friends and forge new partnerships For all the info in a friendly setting. Addion the Casinobeats Summit: tionally, we’ll have the CasinoBeats Summit Game Developer Awards ceremony, which is really the culmination of the event - but bear in mind that a separate ticket is required for this event.” CASINÒ FRANCESI
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opment, game mathematics, game mechanics, and creating immersive experiences for players. Attendees can expect to interact with tech experts, Ctos, product managers, heads of casino, Ux/Ui designers, and game developers who are passionate about the specifics and intricacies of this industry and have a unique approach to discussing these subjects. In addition, we have a dedicated ‘Global Casino’ track spanning across the two-day event, providing in-depth insights into markets of interest such as Malta, the Uk, Spain, Italy, the Netherlands, Sweden, Germany, the US, and Ontario. One of the highlights of our conference agenda are the roundtable discussions that facilitate direct conversations with industry leaders who specialize in regions such as Africa, Latam, Japan, and other countries. Furthermore, we have special tracks dedicated to affiliate marketing, providing affiliates with a platform to voice their pain points, share strategies, and discuss leadership topics. It’s no secret that Sbc’s conference agendas are leading in this industry, and this is because we carefully select our speakers to only include the best names out there. We are going to host over 160 experts on our stage, and believe me, they are the powerhouse of this industry.” Based on your observations, where is the casino industry headed? “It’s a thought-provoking discussion, and providing a definitive reply is challenging. One of our panels at CasinoBeats Summit encapsulates it perfectly for me: while traditional fruity slots remain popular, despite the influx of new game releases, the question is how our industry can continue to innovate and deliver a better player experience. Looking at successful implementations in other in-
OROSCOPO Ariete Aprile dolce dormire è passato, dunque cari amici del segno: svegliatevi perchè su di voi incombono delle novità che, se non sarete pronti e reattivi, potrebbero rivelarsi spiacevoli. Attenzione dunque alle persone che state frequentando da poco. Per giocare aspettate metà mese.
a cura di Nashira {astrologa e sensitiva}
Gemelli Siete, come spesso accade, ambivalenti e le persone a voi care, o i vostri colleghi, hanno difficoltà a interpretare il vostro modo di agire. Alla lunga, questo atteggiamento vi si ritorcerà contro, con serie avvisaglie già in questo soleggiato maggio. Benino al gioco, nulla di più.
Cancro Ride bene chi ride ultimo. Questo detto deve suonarvi come un monito, in quanto alcune situazioni a voi favorevoli potrebbero poi cambiare aspetto. Gli astri sono comunque benevoli e credono in voi e nella vostra capacità risolutiva. Davvero fortunati al gioco, specie i nati nella prima decade. PER TENTARE LA FORTUNA
LOTTO 1, 30, 37 Ambo, Terno e su Milano, Roma e tutte
SUPERENALOTTO 4/5/24/69/73/80 12/33/45/60/68/90 052023
Cari scorpioncini, è arrivato davvero il tempo di rimettervi in forma dopo un inverno non freddo, ma nel quale avete poltrito troppo a lungo, con effetti evidenti anche sulla vostra silouette. State di più all’aria aperta, fate attività fisica e mangiate meno! Fortunatini al gioco.
Sagittario
Toro Se sono rose fioriranno, dicono anche gli astri. In questo mese dovrete dunque valutare con attenzione se quell’innamoramento estemporaneo ha la chance di diventare vero amore. Parrebbe di sì, ma naturalmente questo dipende da voi! Molto fortunati pure al gioco, ma prudenza.
Scorpione
CORRADO GUZZANTI Comico, attore, sceneggiatore Roma, 17 maggio 1965
Leone Vi ricordate che siete un leone con la criniera e non un timido gattino? Siate dunque consapevoli del vostro appeal, che vi consentirà prede facili in campo amoroso, ma anche diversi successi in campo professionale. Basta solo un pizzico di sana fiducia in se stessi. Giocate poco, se potete.
Vergine Siete il segno più fortunato del mese, con un quadro astrale davvero favorevole in tutti gli aspetti della vostra luminosissima vita. In questo quadro, siate comprensivi nei confronti di chi se la passa meno bene di voi, anche con gesti concreti che facciano la differenza. Baciati dalla fortuna.
Bilancia Un mese davvero originale e indefinibile, quello che vi aspetta. La tabella di marcia della vostra vita sarà infatti travolta da una serie di eventi imprevedibili, che vi porteranno a dover rimettere tutto, o quasi, in discussione. Coraggio! Lasciate perdere il gioco, concentratevi su altro questo mese.
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Prima di parlare, contate fino a dieci, meglio se fino a diecimila. Le parole possono fare male e a volte ne fate un uso troppo disinvolto, soprattutto con le persone a voi più care, con le quali i freni inibitori sono pericolosamente (e ingiustamente) allentati. La dea bendata (almeno lei) vi bacia.
Capricorno Meticolosi, pignoli, integerrimi sul lavoro, siete invece dei piccioncini tubanti nella vita privata, e questo inconsueto sdoppiamento del vostro modo di fare va avanti da tempo. Che ne dite di trovare una mediazione? Vi ringrazieranno soprattutto i vostri colleghi. Tentate la fortuna dopo il 10.
Acquario Avete vissuto dei momenti difficili, ma il momento della ripresa è giunto e saprete affrontare maggio in condizioni psico-fisiche decisamente migliori. Non trascurate mai il vostro benessere, e circondatevi di persone positive e che vi vogliono bene. Molto bene al gioco.
Pesci In questo mese così soleggiato rivelerete un’indole scherzosa e affabile che vi farà riscuotere numerosi consensi, specie nei nuovi ambienti che avete iniziato a frequentare da poco. Non mancheranno alcuni grattacapi, che non vi leveranno il buonumore. Gioco: così così. www.gioconews.it