WORLD’S GAMING FESTIVAL
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2021_
POLITICA
Rosanna Conte: «Gioco di squadra per il riordino» Gianni Pittella: «Regole senza pregiudizi» INCHIESTA
L’eccellenza incontra il cambiamento SPECIALE GIOCO E BANCHE
Il problema e la soluzione
l’avanguardia della sostenibilità
PERSONAGGI
Patrizio Oliva Giovanni Kezich
1 0 · S P E C I A L E
I N N O V A Z I O N E
COVER STORY 46
LASLOTDELMESE
TOP 7 LUXOR | S E T T E
Txodds Nuovi orizzonti per le scommesse sportive G I O C H I
P E R
U N A
S L O T
A L
T O P
ENGLISH PAGES INSIDE
NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE
Tutti i giochi con vincite in denaro sono vietati ai minori di 18 anni.
Facciamo girare la voce.
FA
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M
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GAS
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BOUTIQUE BOUTIQUE
Il rispetto del divieto è la prima regola da seguire Campagna informativa a tutela dei minori promossa da IGT La legge N.111 del 15/07/2011 vieta ai minori di anni 18 di accedere ai giochi con vincita in denaro
numero 11
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novembre 2021
2021_
Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it
I tanti giocatori della partita del riordino
Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Daniele Duso Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Michele Bragantini Geronimo Cardia Gianni Carra Marco Fiore Mark Griffith Michael Haile Mauro Natta Nashira Francesco Scardovi Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media 123rf unsplash pexels Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
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C’è qualcuno che non vuole il riordino dell’offerta di gioco? Alzi la mano, per favore, visto che a
quanto pare sono tutti d’accordo sull’esigenza di riprendere in mano l’intesa che in materia era stata raggiunta in Conferenza unificata nel 2017, poi messa nel cassetto a causa del mancato decreto attuativo, ovviamente “mancato” non per dimenticanza o poca volontà ma perché altri paletti e divisioni si erano messi in mezzo, a complicare la sua redazione e infine stopparla. Intanto, gli anni sono passati, c’è stata una piccola e trascurabile emergenza come la pandemia, e i problemi sono ancora tutti lì, ovviamente amplificati dalla pandemia stessa: caos normativo, sovrapposizione tra norme locali e nazionali, estrema difficoltà a redigere i bandi per i rinnovi delle concessioni, incertezza, a voler usare un eufemismo, nella programmazione del business. Ciliegina sulla torta, il decreto Dignità che ha vietato agli operatori di gioco legali di pubblicizzare la propria attività. C’è davvero di che rimboccarsi le maniche, sperando che stavolta l’asserita convergenza possa portare a un risultato concreto. Le premesse parrebbero esserci: tra le leggi collegate a quella di Bilancio, come ricorda la Nadef 2021, c’è anche quella del riordino del gioco; in Senato è stata istituita una commissione di inchiesta il cui presidente Mauro Maria Marino (Iv) ha assicurato che intende dare un contributo concreto alla realizzazione dell’obiettivo; finalmente è ufficiale la delega al gioco al nuovo sottosegretario all’Economia Federico Freni e, soprattutto, alcune Regioni sembrano aver preso coscienza dell’insostenibilità di alcune loro passate disposizioni, giungendo a modificarle, e si sono rese altrettanto conto, durante i lunghi e difficili mesi di lockdown, di come il settore del gioco legale fosse allo stremo, definizione che non poteva applicarsi certamente al suo alter ego illegale. Nelle pagine seguenti della rivista affrontiamo la questione “riordino” sotto tanti aspetti, ma soprattutto uno ci stava a cuore: mostrare come le imprese del settore siano volte a un futuro basato sull’innovazione, anche nel senso della sostenibilità del gioco. Ovviamente legale. Non vorremmo davvero che la partita del riordino fosse vinta da quelli che, tornando alla richiesta iniziale, avrebbero tanto voglia di alzare la mano: quegli operatori illegali che si avvantaggiano della giungla normativa, dove possono mimetizzarsi più facilmente. Anna Maria Rengo
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EDITORIALE
anno xiii
04
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2021_
POLITICA
S O M M A R I O
04. Un gioco di squadra per il settore
L’eurodeputata della Lega Rosanna Conte sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale in tema di lotta al match fixing e chiede una pianificazione adeguata e concertata in Italia
06. Meno pregiudizi, più uniformità sul gioco
Il senatore del Pd Gianni Pittella evidenzia la necessità di un nuovo approccio del legislatore nei confronti del settore, anche in vista dell’annunciato riordino
08. L’unione fa la forza
FOCUS
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10. Nuove persone per
nuovi consumi
L’impatto della pandemia spinge le aziende a ripensare e ad innovare i propri prodotti, nell’ottica della responsabilità e della sostenibilità. Ma “come” farlo nel modo giusto? Ecco i trend del momento.
14. La tecnologia a servizio (e tutela) del consumatore 16. Play’n Go, il fascino dello storytelling 18. Il futuro vincente di Cristaltec 20. Evoplay, l’innovazione di domani è già qui 20. MbsNet, i pagamenti digitali a misura di gaming 22. Habanero, in equilibrio tra avanguardia e tradizione 22. Novomatic Italia, pionieri di trasparenza e affidabilità 24. L’integrazione online e retail nei nuovi prodotti di Nazionale Elettronica 24. Multicanalità, l’approccio di successo di Microgame
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GIOCONEWS #11 NOVEMBRE 2021
ATTUALITÀ 26. Resistenza e cambiamento Sono le parole d’ordine dei totoricevitori, che raccontano come hanno vissuto gli ultimi venti mesi e come si preparano al futuro
ESTERI
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SPECIALE NORMATIVA
29 29. Gioco e banche, il
problema e la soluzione
Alla luce del crescente conflitto tra imprese di gaming e istituti bancari, Gioco News dedica uno speciale di approfondimento alla materia
40. La sottile linea rossa tra gaming e gambling In diversi Paesi ferve il dibattito sulla definizione delle loot box e, di conseguenza, sul loro trattamento normativo
42. Una settimana da Sigma 43. Verso un nuovo equilibrio 44. Betting on Sports Europe,
sicurezza e protezione protagonisti 45. Tutto il mondo delle scommesse passa da qui
INTERVISTE
COMMA 7
58
72. Patrizio Oliva medaglia
d’oro nel gioco legale/ L’ex campione olimpico promuove il gaming sicuro e combatte fortemente quello illegale. Ma le strategie dei giochi sono fondamentali, sia nella boxe che nella vita.
73 58. La burocrazia schiaccia il divertimento
L’associazione New Asgi, che rappresenta gli operatori dell’amusement, sottolinea la preoccupazione per la nuova normativa, che appare contorta e poco chiara
FLIPPER 59. L’Italia (del flipper) s’è desta
ESI
ESI
TORNEANDO
CAS FRA
CAS FRA
FISCO
OCO
PROMOSPACE
GIOCO &ARTE
scommesse sportive
GIOCARE GIO CONGUSTO
69. Paijiu, i casinò aprono al rinnovamento 87. NEWSLETTER
3
PAROLADI COLLOVATI
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
46. TxOdds, nuovi orizzonti per le
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OCO
GIOCARE GIO CONGUSTO
FISCO&SLOT
aziende
TORNEANDO
NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
LASLOT DELMESE
protection) of the consumer
93. Towards a new balance 94. Safety and protection 95. Keep calm and carry on
NUOVE TENDENZE
PANNONERO
and gambling
92. Technology at the service (and
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
68. 70.
90. The thin red line between gaming
NEWSLETTER
DANON PERDERE
Paolo Sanvido, nuovo Ad del Casinò di Lugano, sottolinea il forte impegno per il rinnovo della concessione e l’importanza di una reputazione irreprensibile e di portare a redditività l’online PANNONERO LASLOTONLINEDELMESE RIFLESSIONI DAORSO
54. LEDRITTEDELMAESTRO
CASINÒ 66. Un progetto strutturato per il futuro
LASLOT DELMESE
Dalla pandemia e dalla spinta alla digitalizzazione al ritorno nelle sale dal vivo ecco come cambiano le scommesse di casa nostra
62. L’Italian Poker Sport invade il King’s Rozvadov 64. The Festival, a Bratislava buonissima la prima LEAVVENTURE DAROONEY
DANON PERDERE
52. Il betting d’Italia torna più ricco di prima
ti del programma fissato con il main event in calendario dalla prima decina di novembre. Ecco come stanno andando. GIOCO &PSICHE
52 PANNONERO
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
60. World series of poker, pochi players ma buoni/ I campionati del mondo sono arrivati quasi a tre quar-
english pages
GIOCO &ARTE
DALMONDO
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
GIOCO &PSICHE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
LAVLT DELMESE
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NUOVE TENDENZE
POKER
GIOCO &TECNICA
PANNONERO
DANON PERDERE
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
SCOMMESSE
Giovanni Kezich porta a galla tutte le stranezze di un testo amato da generazioni, definendolo una grande sciarada
74. L’ORADELGIOCO 75. DALMONDO 76. DANONPERDERE 78. GIOCO&RETAIL 80. ALBARDEGLIESPORTS 81. GIOCARECONGUSTO 82. GIOCO&PSICHE 84. L’AVVOCATODELDIAVOLO 86. LASLOTDELMESE 88. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO
Mentre in Italia continuano le polemiche contro l’obbligo di certificato verde da parte di molti cittadini, a pagarne il conto più salato ancora una volta sono gli operatori del gioco
51. FISCO&SLOT
73. L’Odissea è un gioco di parole
rubriche
È una vera e propria ripartenza di slancio quella dell’Italia sulla scena internazionale, con una serie di piccoli e grandi successi dei nostri giocatori
NEW SLOT 50. Tutta colpa del green pass
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Dare autonomia gestionale e finanziaria al mondo dell’ippica: è l’obiettivo che si pone il disegno di legge firmato da Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia
TORNEANDO
Rossana Conte
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IPPICA 56. Basta toppe, serve riforma strutturale
POKER STRATEGY
Credo che ci sia oggi più che mai bisogno di provvedimenti certi, […] di una pianificazione adeguata e concertata, che tenga conto non solo delle problematiche sociali, ma anche e soprattutto delle esigenze di un settore che è stato fortemente penalizzato subendo notevoli perdite.
DALMONDO
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politica
R O S A N N A
C O N T E
Un gioco di squadra per il settore
V
di Anna Maria Rengo
L’eurodeputata della Lega Rosanna Conte evidenzia l’importanza della cooperazione internazionale in tema di lotta al match fixing e chiede una pianificazione adeguata e concertata in vista del riordino a livello nazionale
erso la ripresa. Verso il post pandemia. Questo il duplice e auspicato obiettivo dell’Italia e del Governo Draghi, alle prese con le misure contenute nella legge di Bilancio 2022, senza dimenticare i tanti impegni assunti, anche sul fronte del gioco. Ne parliamo, collocando le vicende italiane in un contesto più ampio, con l’eurodeputata della Lega Rosanna Conte, iscritta al gruppo Identità e Democrazia. “Innanzitutto penso che sia sempre essenziale ricordare il perchè la Lega ha ritenuto di entrare nel Governo Draghi, senza porre particolari condizioni, se non quella che il bene del paese deve superare l’ interesse personale e partitico. Nessuna tassa, semmai una pace fiscale per aiutare i cittadini. Molto tempo lo abbiamo impiegato sullo sviluppo e crescita. Salvini lo aveva detto sin da subito che la Lega è a disposizione, essendo peraltro la prima forza politica del paese, una forza che dove governa lo fa con ottimi risultati per cui, a differenza di altri, crediamo non si può andare avanti a colpi di no. Chiaramente i nostri punti femi rimangono anche alla luce della legge di bilancio: investimenti su opere e infrastrutture per far ripartire il Paese, anche sfruttando e utilizzando appieno i fondi Ue del Recovery Pnrr. Inoltre riforma della giustizia con tempi rapidi e certi, un piano di digitalizzazione e di riforma dell’apparato burocratico, flat-tax al 15 percento per famiglie e imprese, pace fiscale per i milioni di atti e di cartelle esattoriali, tutela del Made in Italy in Italia e, soprattutto in Europa. Sono i cavalli di battaglia della Lega che erano e rimangono i punti fermi su cui impostare all’interno del Governo Draghi il dialogo per una vera crescita del Paese dopo i due anni di pandemia”. Lei pensa che l’emergenza pandemica sia stata gestita adeguatamente in Italia e che le limitazioni imposte a cittadini e imprese siano state e siano tuttora utili e necessarie? “Credo che quello che è emerso con maggiore chiarezza in questo ultimo periodo riguardante l’operato di Domenico Arcuri (ex commissario all’emergenza Covid Ndr) con lo scandalo delle mascherine stia ampiamente e ulteriormente a dimostrare il fallimento del Conte bis nella gestione della pandemia e solo con il Governo Draghi e l’arrivo del generale Figliuolo c’è stato un vero e propro cambio di passo che ha permesso finalmente all’Italia di uscire dal tunnel in cui eravamo finiti. Resta sempre inteso che come Lega diamo e daremo il nostro contributo sulla base però di una politica di buon senso, contro quindi le eccessive restrizioni o limitazioni verso i cittadini e le imprese”.
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GIOCONEWS #11 NOVEMBRE 2021
POLITICA ROSANNA CONTE
La Lega continuerà a sostenere il Governo Draghi, dopo le diverse frizioni che ci sono state soprattutto con M5S e Pd? “Le scelte politiche naturalmente spettano sempre al nostro Segretario sul quale, al di là di quanto viene spesso riportato dai giornali, c’è piena convergenza e penso che, per rispondere alla sua domanda, sia proprio necessario riportare quanto ribadito anche di recente proprio dallo stesso Matteo Salvini. Come Lega abbiamo anteposto gli interessi del Paese a quelli del parito in quanto per la situazione di emergenza in cui si era venuto a trovare il Paese, anche per il fallimento del Conte bis di cui ho detto sopra, la presenza della Lega all’interno dell’attuale era ed è ancor di più fondamentale per portare avanti le istanze non tanto del nostro elettorato quanto di quei settori come le piccole e medie imprese che vogliono politiche attente ai loro bisogni e alle loro necessità. E poi di certo non vogliamo lasciare in mano le sorti del Paese alla sinistra quanto meno fino a quando non si tornerà ad andare al voto e quando ci sarà la vittoria del centrodestra”. Lei è da anni attenta alle tematiche del gioco senza vincita in denaro, uno tra i settori più colpiti dai lockdown, provvedimenti che si aggiungono a una grande incertezza normativa e sovrapposizione tra norme locali e nazionali. Come lo si può e si deve aiutare a riprendersi? “La risposta, secondo me, è già implicita nella sua domanda, ovvero è più che mai necessario che si evitino proprio quelle incertezze cui lei fa riferimento tra le normative locali, nazionali e direi anche europee. Io a Bruxelles sono divenuta in qualche modo portavoce di un settore che effettivamente è stato tra i più colpiti dalla pandemia e che spesso viene anche visto in modo sbagliato. Credo che ci sia oggi più che mai bisogno di provvedimenti certi e su questo, per quanto mi riguarda, mi sono già impegnata e mi sto impegnando, grazie anche al dialogo costante con le singole associazioni del settore, affinchè, e mi collego anche al progetto di riordino dell’offerta di gioco che sta portando avanti il Governo, vi sia una pianificazione adeguata e concertata, che tenga conto non solo delle problematiche sociali, come parrebbe, ma anche e soprattutto dell esigenze di un settore che è stato fortemente penalizzato subendo notevoli perdite per cui è giusto contemperare tutte le necessità, comprese quindi quelle degli operatori, soprattutto per il gioco senza vincite di denaro”. In materia di gioco ogni Stato, come noto, è libero di stabilire le proprie politiche. Quali sono invece gli spazi europei di interventi per quanto attiene il gioco online, che per definizione sfugge i confini nazionali? “In effetti la situazione del mercato del gioco online in Europa non è uniforme e mi pare che negli anni siano stati diversi i tentativi fatti per arrivare ad una normativa il più possibile unitaria ma, per quanto ne so, senza esito. Dapprima c’era da superare la logica dei monopoli che gestivano in modo univoco in ogni singolo Stato il settore, dopo di che ci sono stati altri interventi tesi a superare questa impostazione e oggi il sistema del multi-licenza, sembrerebbe essere quello in grado di garantire maggiori vantaggi, ovvero un controllo dei mercati online,
l’aumento delle entrate fiscali e la protezione totale dei giocatori anche in termini di dipendenza e e prevenzione. Non so se questa possa essere davvero la strada giusta ma a me pare, almemo da quanto ho appreso di recente anche a Enada Rimini, la più percorribile e credo che il 2022, con la ripresa del settore, sarà un anno veramente cruciale, tenendo sempre conto che vi sono sempre tre segmenti in cui si inseriscono vari paesi dove in alcuni di essi il gioco online è legale e regolamentato, in altri non è possibile giocare mentre in altri ancora vi è una sorta di zona grigia dove non vi è una specifica normativa. Non c’è dubbio che ci sia molto da fare su questo fronte e da parte mia ci sarà sicuramente la massima attenzione nel seguire l’iter su cui l’Europa intende andare avanti, ma per me rimane sempre essenziale il gioco di squadra che si deve fare in questi casi per cui è assolutamente indispensabile il dialogo tra tutti i soggetti e trovare asssieme il giusto modo per intervenire nella maniera più adeguata”. Quanto è importante la cooperazione internazionale, a partire dall’Unione europea, per combattere il fenomeno del match fixing? “La cooperazione internazionale tra le autorità nazionali di contrasto al crimine è fondamentale nella lotta al match fixing. I fenomeni criminali sono ormai da tempo transnazionali e pensare di risolverli con azioni solamente locali è un’utopia. È il caso, per esempio, delle mafie, dei trafficanti di esseri umani e del terrorismo, solo per citarne alcuni. A legare il match fixing con questi fenomeni è, per esempio, il tema del riciclaggio di denaro. Su questo stiamo lavorando al Parlamento europeo. Un anno fa abbiamo votato una risoluzione in cui abbiamo chiesto agli Stati membri di accelerare l’adozione della quarta direttiva antiriciclaggio dell’Ue e abbiamo proposto un maggiore coordinamento tra gli Stati membri anche sotto il profilo delle sanzioni, e non solo della cooperazione giudiziaria. Il panorama giuridico europeo, infatti, è molto eterogeneo quando si tratta di contrasto al match fixing: alcuni Paesi si concentrano su reati generali di corruzione o frode, altri hanno implementato reati sportivi specifici. Questo provoca delle difficoltà ‘operative’, più che legali, nel perseguire le partite truccate a livello europeo. Altro aspetto importante è l’educazione. Lo sviluppo della dimensione europea dello sport attraverso la promozione dell’equità nelle competizioni sportive nonché dell’integrità fisica e morale degli sportivi e delle sportive è uno degli obiettivi dell’Unione europea in materia. Su questo bisogna investire di più, perché la battaglia per la legalità parte anche dalle scuole e dai centri sportivi per bambini e giovani”.
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politica
G I A N N I
P I T T E L L A
Meno pregiudizi più uniformità sul gioco di Anna Maria Rengo
V
Il senatore del Pd Gianni Pittella evidenzia la necessità di un nuovo approccio da parte del legislatore nei confronti del settore, anche in vista dell’annunciato riordino che sembra ormai in vista
erso il riordino normativo dell’offerta di gioco in Italia, un obiettivo perseguito da anni e che sembrava aver trovato il suo punto fermo nell’intesa che era stata raggiunta in Conferenza unificata nel 2017, poi rimasta “sulla carta” e non tradotta in un decreto attuativo da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze. Ora però, soprattutto dopo la pandemia che ha se possibile ancora più accentuato le difficoltà del settore del gioco e la necessità di una sua regolamentazione non punitiva e non ideologica, la spinta verso la riforma trova nuovo slancio. E un contributo, sotto questo profilo, può arrivare anche dalla neonata commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, istituita in Senato su richiesta di una composita formazione di parlamentari e che, dopo il suo insediamento prima della pausa estiva, sta ora muovendo i suoi passi, guidata dal presidente Mauro Maria Marino (Italia Viva), cominciando dalla programmazione di un’audizione con i vertici dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Tra i suoi promotori, anche il senatore del Pd Gianni Pittella, da sempre molto attento verso le problematiche del settore del gioco. E proprio dalla nascita della commissione inizia il nostro colloquio con il senatore: quali sono gli obiettivi che spera saranno realizzati da essa? “La commissione appena insediatasi ha un ampio spettro di possibili temi di indagine e dovrà, strada facendo, focalizzare obiettivi e attività. La missione prevalente tuttavia resta una: esaminare le ragioni di pervasività e la capacità di infiltrazione dell’illegalità nelle attività di gioco. A questo riguardo credo che sia utile ispirarci ai lavori della prima commissione senatoriale sulla materia, quella che concluse i lavori nel 2003 e delineò l’importanza del processo di emersione e regolamentazione implementato negli anni successivi: il gioco legale come baluardo di contrasto al gioco illegale.
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GIOCONEWS #11 NOVEMBRE 2021
POLITICA GIANNI PITTELLA
E insieme a questo tema centrale, occuparsi degli aspetti rilevanti della fisiologia e della patologia del gioco, la tutela dei soggetti più deboli e il contrasto della diffusione del disturbo da gioco d’azzardo, ma anche la gestione delle concessioni e il rispetto della concorrenza tra gli operatori, che ha visto anche di recente squilibri nelle differenti situazioni imposte dall’emergenza pandemica”. Lei ritiene che il settore sia stato e sia tuttora vittima di un pregiudizio ideologico, sia a livello nazionale che regionale, per proseguire con il suo difficile rapporto con gli istituti di credito? “Per alcuni il pregiudizio è ideologico, culturale. Nella gran parte dei casi, tuttavia, si tratta di conoscenza solo superficiale di un settore che è complesso e articolato, sia dal punto di vista sociale che da quello economico. Il tema del difficile rapporto tra istituti di credito e operatori del gioco mi pare di capire invece sia legato più a complessità burocratiche che a concreti pregiudizi etici. Assumendo che tanto gli operatori bancari che i concessionari del gioco e le loro filiere autorizzate sono imprenditori seri, credo si debba lavorare per far parlare meglio gli articolati sistemi informatici di controllo che servono entrambi i comparti per migliorare le relazioni tra essi e superare i problemi esistenti”. L’esigenza di riordinare l’offerta e la normativa sul gioco è stata evidenziata anche dal Governo Draghi e tra le leggi collegate a quella di Bilancio, come si legge anche nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanze 2021, c’è anche quella relativa al settore. Quali sono i suoi auspici in merito, ora che è pienamente operativo il nuovo sottosegretario all’Economia con delega al gioco Federico Freni, con il conferimento delle attribuzioni da parte del ministro Daniele Franco? “Credo che già nelle prossime settimane il Governo possa sottoporre al Parlamento una richiesta di delega per aggiornare i modelli distributivi e razionalizzare il quadro normativo, soprattutto nei rapporti tra Stato e autonomie territoriali. Serve un lavoro di riordino generale, serio e armonico. Credo Freni abbia le qualità per occuparsene”. Di cosa ha bisogno ora il settore del gioco legale per operare
in serenità e garantire il suo apporto all’erario, quest’ultimo gravemente compromesso sia nel 2020 che nel 2021 dal duplice lockdown cui è stato soggetto? “Condivido le frequenti osservazioni del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, sull’esigenza di una semplificazione normativa e di un aggiornamento ‘tecnico’. E soprattutto serve un respiro temporale ai concessionari perchè possano riprendersi dalle lunghe chiusure causate dal Covid-19. E se si riprendono loro, mi consenta una battuta, si riprende l’erario”. In che modo si deve e si può promuovere il gioco responsabile e combattere, invece, quello illegale? “Servono imprese che abbiano più cultura d’impresa, e un legislatore che abbia meno pregiudizi e più capacità di imporre aggiornamenti, regole certe e uniformi. In poche parole, serve portare a compimento il processo di normalizzazione di un settore su concessione pubblica, senza la quale c’è la criminalità, nessun gettito per l’erario, occupazione in nero, giocatori sfruttati e vincite malsicure. Tra le proposte recenti che ho avuto modo di esaminare, quella del cosiddetto ‘Registro di autoesclusione’ dei giocatori è davvero interessante e credo sia facilmente implementabile nelle reti telematiche che oggi operano per il controllo del gioco, oltre a essere una occasione di una puntuale informazione istituzionale sui rischi delle dipendenze”. Lei è da poco stato eletto sindaco della sua città natale. Come concilierà questo nuovo impegno con quello di senatore? “Dedicando cinque giorni alla settimana o quasi alla mia Lauria e due giorni pieni alle attività parlamentari. Sia il Comune sia il Senato possono giovarsi a un tempo dell’impegno nazionale e della domanda che viene dai cittadini della mia comunità”. LUI
CHI
È? !?
Giovanni Saverio Furio Pittella, detto Gianni, è nato a Lauria, in provincia di Potenza. Si è laureato dapprima in Medicina e Chirurgia, per poi specializzarsi in Medicina Legale e Forense presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. È sposato e ha due figli. È stato deputato alla Camera dal 1996 al 1999 e europarlamentare dal 1999 al 2018, dove ha ricoperto gli incarichi di vicepresidente vicario del Parlamento europeo dal 2009 al 2014 e presidente dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici dal 2014 al 2018. Dal 2018 è senatore, eletto nelle fila del Pd. È membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro), della Commissione di inchiesta condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza luoghi pubblici e privati, segretario della Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico. Il 18 agosto 2021 annuncia la sua candidatura a sindaco di Lauria, sua città natale. Vince al primo turno le elezioni del 3 e 4 ottobre con oltre il 53 percento dei consensi.
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politica
L’unione fa la forza Regioni e Comuni si uniscono agli auspici espressi dal neo sottosegretario all’Economia e alle finanze, Federico Freni, per il riordino del gioco. Ma con alcuni distinguo.
“C
redo che quella che avanza il mondo del gioco sia una necessità strutturale, un diritto, visto che è un settore con un rapporto altissimo fra gettito ed occupazione. Per questo, dovrebbe avere una regolamentazione stabile ed omogenea, affidabile”. Questa la frase con cui il neo sottosegretario all’Economia e alle finanze, Federico Freni, si è “presentato” al settore in occasione della sua prima uscita pubblica dopo il conferimento ufficiale della delega ai giochi. Parole che fanno ben sperare gli operatori e anche gli Enti locali, che in questi anni hanno legiferato sulla materia, spesso poi tornando sui propri passi, a suon di proroghe e modifiche normative. Rendendo ancora più evidente la necessità di un intervento nazionale, si spera risolutivo. Come attestano le proposte e gli auspici espressi dai rappresentanti di alcuni Comuni e Regioni che hanno risposto alle nostre domande.
Tutelare il gioco legale, ma senza nasconderne le storture
ANDREA BOSI
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Cominciamo da Andrea Bosi, assessore alle Politiche per la legalità del Comune di Modena e vice presidente di Avviso pubblico, associazione a cui aderiscono oltre 400 amministratori pubblici italiani. “La legge di riordino è stata più volta annunciata in passato e inserita puntualmente nelle Nadef, ma non ha mai visto la luce. È fortemente auspicabile che questo Governo intenda seriamente cambiare rotta in tal senso. I punti fermi passano, in primo luogo, da una reale riduzione dell’offerta sui territori. Non solo relativa agli apparecchi da intrattenimento ma anche alle altre tipologie di gioco”, puntualizza, chiedendo anche una “effettiva riduzione dei punti vendita”, alla luce dei quasi 60mila esercizi in Italia che ospitano apparecchi. “Se il gioco legale vuole essere protetto, non può pensare di mantenere una rete di vendita così estesa, molto facile da infiltrare e impossibile da controllare”, sottolinea Bosi, ri-
GIOCONEWS #11 NOVEMBRE 2021
di Francesca Mancosu
chiamando le sentenze della Corte costituzionale che hanno legittimato gli interventi di Regioni ed Enti locali per tutelare la salute pubblica. “L’esperienza ormai decennale degli amministratori locali va salvaguardata: i distanziometri, così come i limiti orari, servono per quella fascia di popolazione a rischio ma che non è patologica. Pensare di cancellare con un colpo di spugna questa esperienza, come in parte faceva l’Intesa del 2017, non è accettabile. Giusto armonizzare le regole a livello nazionale, ma in senso restrittivo. E andrebbe anche respinta la proposta di una compartecipazione degli Enti locali al gettito erariale garantito dall’azzardo. In che modo una compartecipazione degli Enti locali alle entrate tributarie aiuterebbe sul fronte del gioco patologico, se l’offerta dovesse rimanere la medesima? Anche in termini di prevenzione, l’esperienza degli Enti locali sul fronte della sensibilizzazione – soprattutto delle fasce a rischio – andrebbe presa ad esempio”. Ci sono poi tutta una serie di proposte “avanzate anni fa dal ministero della Salute e che non hanno trovato ancora applicazione, tra cui: limitare le perdite fissando una cifra massima che una singola persona può spendere, dato che anche le future slot machine (AwpR) saranno accessibili solo tramite tessera sanitaria come le Vlt; eliminare premi di sala o jackpot aggiuntivi che aumentino la vincita potenziale. È assolutamente necessario far emergere il reale numero di persone affette da Dga, Disturbo da gioco d’azzardo, così da mettere fine all’utilizzo improprio che si fa del tema. Non è accettabile che lo Stato, in diversi documenti ufficiali, stimi oltre un milione di persone con dipendenza da gioco, ma ne curi meno del 10 percento. Infine – conclude il vice presidente di Avviso pubblico - è auspicabile che tutti gli attori coinvolti (Stato, enti locali, operatori del settore) inizino a collaborare per il bene del comparto legale, che va tutelato, ma senza nascondersi le evidenti storture di un sistema che, ad oggi, ha provocato più danni che benefici. In tempi pre-Covid lo Stato incassava 11 miliardi dall’azzardo, altri 8 andavano alle imprese
POLITICA L’UNIONE FA LA FORZA
del settore. Secondo il procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, il valore del gioco illegale, prima della pandemia, è superiore alla somma di queste due cifre. Davvero vogliamo scaricare la colpa di tutto sul distanziometro?”.
Un percorso da fare insieme, rispettando quanto fatto dalle Regioni
Dalla Valle d’Aosta, l’assessore alla Sanità, Roberto Barmasse, rivendica il ruolo della proprio Regione per il contrasto al Gap e passa in rassegna quanto fatto fin qui, coinvolgendo “i diversi attori del settore delle dipendenze patologiche, al fine di ideare e sviluppare possibili percorsi integrati e condivisi concretizzatesi attraverso la determinazione dell’Usl con la definizione della procedura della presa in carico del paziente con dipendenza da gioco patologico”. Oppure l’approvazione della legge 14/2015 in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco patologico, con la previsione di una sinergia con il ministero della Salute, l’Osservatorio nazionale per il contrasto al Gap e l’Azienda regionale sanitaria su informazione ed educazione della popolazione sulle conseguenze derivanti dall’abuso patologico del gioco, anche online. Per promuovere e favorire la diffusione di una cultura del gioco responsabile, anche nelle scuole della regione. Il tutto nella cornice di un piano regionale triennale, stilato “in collaborazione con l’Azienda Usl e sentiti gli Enti locali, le istituzioni scolastiche e il terzo settore” che attua una serie di iniziative insieme con la Regione, gli enti locali, le istituzioni scolastiche, la casa da gioco di Saint Vincent e gli operatori del sociale. “Inoltre, c’è da evidenziare anche la collaborazione con il Celva, il Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta per l’attuazione della normativa in materia”, conclude l’assessore. Dal Lazio gli fa eco Alessandra Troncarelli, titolare della delega alle Politiche sociali e welfare. “Sono certa che ci siano i presupposti per un dialogo costruttivo e un confronto proficuo, con l’unico obiettivo comune di stare accanto ai cittadini, prevenendo forme di gioco patologico e attuando misure di sostegno, cura e riabilitazione. L’impegno della Regione Lazio in tal senso è costante, come si può evincere anche dalla Manifestazione di interesse rivolta alle Aziende pubbliche di servizi alla persona per la realizzazione di interventi insieme con il terzo settore, promuovere attività di prevenzione e supportare i giocatori patologici con trattamenti specifici, grazie anche all’attivazione di Unità di strada. Ad agosto inoltre abbiamo stanziato 14,5 milioni nell’ambito del piano regionale biennale sul Gap, con particolare attenzione all’incremento dell’offerta di trattamenti di riabilitazione presso le strutture specialistiche, alla formazione e informazione negli istituti scolastici superiori e nei centri anziani, alla qualificazione degli operatori delle sale da gioco. Credo pertanto che si possa continuare a fare insieme questo percorso, un cammino propositivo per non lasciare sole le persone che hanno una dipendenza e sensibilizzare
il resto della comunità su un tema così complesso”. Per Andrea Tronzano, assessore al Bilancio e alle attività produttive del Piemonte, “il Governo sta facendo ragionamenti appropriati su un settore che non può essere discriminato. Un riordino è necessario perché per gli imprenditori, di qualunque settore, è necessario avere certezze, stabilità e serenità. Inoltre, è impensabile che tra regioni ci siano differenze normative che rischiano di penalizzare o agevolare a macchia di leopardo. Certamente, partire dal concetto che gli imprenditori e i lavoratori di questo settore non siano persone di serie B è un passo avanti fondamentale; lo dico perché in Piemonte abbiamo assistito a valutazioni quantomai faziose, con il rischio di cadere nel fanatismo distruttore. Se dovessi dare la mia opinione su che cosa serva partirei certamente dalla prevenzione, sin dalle scuole; poi salute e legalità. Il gioco legale garantisce un presidio fondamentale contro le infiltrazioni criminali e contro le esagerazioni del giocatore. Infine, maggiore attenzione al gioco online che con la pandemia ha assunto dimensioni preoccupanti e in più non paga le tasse sul territorio italiano e può essere attrattore di illegalità.”
ROBERTO BARMASSE
ALESSANDRA TRONCARELLI
ANDREA TRONZANO
Garantire agli esercenti di fare il proprio lavoro, ma tutelare i deboli
In ultimo, ecco la voce di Matteo Iori, presidente del consiglio comunale di Reggio Emilia e familiare ai nostri lettori per il suo impegno pluriennale su tali tematiche. “Dal mio punto di vista un Ente locale dovrebbe garantire agli esercenti la possibilità di fare il proprio lavoro come permesso dalle concessioni pubbliche, ma mantenendo un’attenzione specifica verso le fasce più deboli della popolazione affinché un’attività, seppure legale, non abbia ripercussioni sulla cittadinanza. La tutela di questo equilibrio potrebbe avvenire tramite limitazioni che circoscrivano spazi e orari di gioco, come l’utilizzo di una distanza minima dai luoghi sensibili e una limitazione oraria delle attività a maggior rischio di patologia. Ma ancora più efficace sarebbe agire differenziando i giochi con misure diverse in base alla valutazione sulle possibili ricadute negative sui cittadini e costruendo un percorso di limitazione dei rischi come già indicato nel gennaio 2017 dall’Osservatorio per il contrasto al Gap del ministero della Salute che inviò all’Agenzia delle dogane e dei monopoli 13 proposte concrete atte a ridurre la pericolosità degli apparecchi. Occorrerebbe inoltre considerare tutte le tipologie di giochi pubblici, senza tralasciare le lotterie istantanee, le scommesse sportive e gli altri giochi in concessione. Accanto a questo gli Enti locali, in sinergia con le Unità sanitarie locali, dovrebbero poter costruire iniziative di informazione e prevenzione rivolte a vari target di popolazione di età ed abitudini di gioco diverse. Così come sarebbe opportuno creare sinergie con gli operatori del settore per cercare insieme soluzioni equilibrate e più rispettose possibili di tutti i punti di vista”.
www.gioconews.it
MATTEO IORI
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politica
PH. DANIST SOH, UNSPLASH
FOCUS
Nuove persone per nuovi consumi
ABITUDINI, STILI DI VITA, DESIDERI: L’IMPATTO DELLA PANDEMIA NON HA RISPARMIATO NIENTE E NESSUNO, E SPINGE LE AZIENDE A RIPENSARE E AD INNOVARE I PROPRI PRODOTTI, NELL’OTTICA DELLA RESPONSABILITÀ E DELLA SOSTENIBILITÀ. MA “COME” FARLO NEL MODO GIUSTO? ECCO I TREND DEL MOMENTO.
La
di Francesca Mancosu
nuova normalità (quasi) post Covid impatta nella quotidianità di molti di noi, in tema di comportamenti sociali e di consumo, e non solo. Con ripercussioni evidenti su molti settori, gioco compreso, e le aziende pronte ad offrire nuovi prodotti e servizi, o quantomeno ad aggiornarli per venire incontro alle nuove esigenze e istanze dei propri clienti. Che in questi mesi hanno maturato nuove abitudini di acquisto, spostandosi sempre di più verso l’online o tornando alla bottega sotto casa. Un trend ancora in divenire, ma che appare già abbastanza netto, come attestano le esperte protagoniste di questo speciale: Daniela Ostidich, presidente di Marketing and trade, società di consulenza sui comportamenti di consumo e di retail design, e Sonia Biondi, business unit manager Roma e Centro Sud di Bva Doxa, specializzata in ricerche e analisi di mercato.
Le esperienze di acquisto e i desideri verso il post pandemia “Come stanno cambiando le abitudini di consumo degli italiani? Si sono appresi nuovi comportamenti di acquisto e sono nati anche nuovi desideri, nuovi riti, che restano, nonostante si stia tornando un po’ ai tempi pre-Covid, con la riapertura di tante attività al 100 percento della capienza (vedi cinema, teatri e simili, Ndr)”, esordisce Daniela Ostidich. Il “modello” a cui guardare per capire quali sono le tendenze del momento è il settore dell’alimentare, che “rende meglio il quadro dei cambiamenti in atto. Diminuisce la spesa per i prodotti da supermercato e aumenta quella per il fresco e ingredienti di qualità. Magari oggi non facciamo più il pane come durante i mesi del primo lockdown, ma ci piace preparare piatti sfiziosi e non già pronti. Ora abbiamo bisogno di qualcosa di rassicurante, perché la pandemia ci ha segnato psicologicamente”. La presidente di Marketing and trade quindi traccia il ritratto di un “consumatore in bilico, fra comportamenti vecchi e voglia di innovazione” e di aziende che hanno “perso le proprie certezze”, e si vedono costrette a rivedere quelli che per decenni DANIELA OSTIDICH
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sono stati i loro fondamenti. Non può non venire in mente lo spostamento di molti consumatori sull’online, che ad esempio ha spinto molti operatori di gioco terrestri a diventare omnichannel e ad approntare una propria offerta anche per i clienti ormai più avvezzi a giocare “a distanza”. Un trend che non vale per tutte le categorie merceologiche né per tutte le tipologie di persone. “Credo che per i due canali si debba lavorare in sinergia, continuità, non come due alternative. Due canali, per arrivare allo stesso genere di offerta. C’è un tema di engagement molto forte, come del resto capita per altri settori. Di fondo, vedo un ritorno dell’importanza della competenza, del saper fare, dell’artigianalità, del dettaglio, all’insegna della specializzazione. Bisogna ripensare il proprio business senza superficialità. Pensare a come comprano i consumatori, cosa vogliono sul fisico e cosa online. Ognuno ha la sua strada, non ne esiste una ‘giusta’, come non esistono le vie di mezzo. Va interpretato il mondo che cambia al di là delle ‘nuove generazioni’, è traversale”.
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FOCUS
Gioco, una “normalità” da ripensare A stringere il focus sul gioco è Sonia Biondi di Bva Doxa, da anni impegnata nell’analisi dei comportamenti dei giocatori. “In generale abbiamo studiato parecchio il cosiddetto ‘New normal’, le abitudini sono cambiate, i paradigmi di marketing che si reggevano su domanda e offerta, anche laddove il consumatore era al centro, si sono stravolte. Da un generalizzato modello push-to-consumer – quello sul quale il marketing management è stato disegnato e affinato - si va passando a modelli nuovi, dove la centralità del consumatore da intenzione e ispirazione diviene fatto concreto. La realtà, però, è andata oltre e oggi dobbiamo pensare un piano esistenziale nuovo, soprattutto alla luce dei cambiamenti abitudinali portati dalla recente pandemia: il phygital, nel quale il grande attore di innovazione è la persona, e quindi il consumatore. In questo contesto anche il gioco è stato costretto ad un cambio repentino delle abitudini; così come in tanti ci siamo rivolti alla spesa online costretti dalle chiusure, altrettanto è accaduto nel gaming. Chi magari giocava saltuariamente si è trovato a farlo più spesso; chi non ci aveva mai giocato, si è trovato a provarci. Ma una sfera fondamentale è stata quella del gruppo dei pari. Da sempre come Doxa infatti abbiamo verificato che i più ostici al passare all’online adducevano come barriere la piacevolezza della condivisione fisica dello stare con il proprio gruppo dei pari. La sala giochi come il bar era un luogo di ritrovo dove passare del tempo insieme. E quando questo luogo di ritrovo improvvisamente ha chiuso, la ‘stanza’ virtuale è diventata il posto dove condividere passioni, adrenalina, e sfidarsi un po’ così come prima… ed ecco che forse le barriere tanto paventate in precedenza si sono sgretolate davanti all’opportunità di restare con i propri amici. Ecco, se posso pensare ad un trend, penso soprattutto a tutti coloro che con con accanimento ci dicevano ‘Mai l’online’, che ora invece hanno trovato delle peculiarità positive che potrebbero non voler abbandonare più”. Guardando ai numeri che documentano le nuove abitudini di gioco, dalle ricerche della Doxa “si evince che il 34 percento dei giocatori durante l’emergenza ha iniziato a giocare online, ed il 51 percento di loro intende continuare a farlo nei prossimi mesi. Il 38 percento invece tornerà alle sue vecchie abitudini, e l’11 percento ancora non sa bene come vorrà comportarsi. Un giocatore su 10 è dunque indeciso, mentre gli altri sembra che sappiano cosa vogliono fare e come si comporteranno nei prossimi mesi. Quanto ai device, il 60 percento preferisce il Pc, a discapito dello smarthphone o del tablet. Questo aspetto è rilevante perché in qualche modo definisce anche il luogo di gioco: le quattro mura, non quelle della sala giochi ma magari quelle della propria stanza, dove sentirsi al sicuro e forse anche al riparo da occhi indiscreti. Non si gioca infatti ovunque come si può fare liberamente con lo smartphone, ma ci si concede un momento ‘cocoon’ dove dedicarsi alle proprie passioni”. Secondo l’esperta però è presto per dire se e come è cambiato il profilo dei giocatori onliSONIA BIONDI
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ne. “Per stilare una nuova segmentazione dobbiamo aspettare che le sale giochi siano riaperte ed a pieno regime da almeno sei mesi. Solo così si potrà verificare quali sono le abitudini e le modalità di gioco che si sono radicate e quali invece quelle che si sono sostituite nel momento di necessità, senza diventare però delle new habits”. L’attualità però non è fatta solo di nuove abitudini ma fa i conti anche con il riordino del settore del giochi, al centro dell’agenda di industria e politica, come pure, due anni fa, di una tavola rotonda sugli effetti del distanziometro e dei limiti orari promossa proprio dalla Doxa, dalla quale era emersa la “sostanziale inefficacia” di tali strumenti per contrastare davvero il gioco patologico. “Stiamo giusto iniziando ora una nuova ricerca che mira a comprendere proprio questo – anticipa Biondi -, vogliamo infatti verificare se dopo due anni con tutto quello che è accaduto nel frattempo parlare di ‘distanza’ abbia ancora senso. Ora, infatti, dopo aver toccato con mano che le distanze si riducono e sono niente quando si parla di online, siamo ancora sicuri o propensi a legiferare considerando il distanziometro o i limiti orari un reale impedimento per chi vuole dedicarsi al gioco? Come in tutte le cose bisogna comprendere che ‘empatia’ e ‘resilienza’ non sono solo due belle parole da utilizzare quando ci piace, ma bisogna essere realmente empatici per mettersi nei panni di un giocatore e capire cosa veramente potrebbe impedirgli di diventare patologico. Bisogna avere la capacità di coinvolgersi emotivamente con il fruitore con un messaggio in cui lo stesso è portato a immedesimarsi. Così si potrà fornire un suggerimento, una spinta gentile, come accade nelle scienze comportamentali, che sia di credibile beneficio. E non credo che distanziare sia il giusto messaggio da passare dopo che la pandemia ci ha resi ‘virtualmente’ in ogni luogo. E qua entra in gioco la seconda parola, la resilienza che abbiamo dimostrato è stata la forza di tutti. Se l’individuo si è adattato ed ha affrontato e superato un evento traumatico di tale portata e questo periodo di difficoltà rinnovandosi e ricreando un nuovo habitat, come possiamo pensare che non sia resiliente anche verso qualche chilometro in più?”. La nuova ricerca avviata dalla Doxa quindi si propone di rispondere alla “forte richiesta e necessità di abolire la grande disomogeneità normativa (Regioni, comuni, a livello nazionale)”, di mettere al centro la lotta alla ludopatia ma contemporaneamente di riconoscere “la grande importanza economica del gioco legale (non solo per il gettito erariale), di avere una normativa chiara e nazionale, ripensare la logica del distanziometro. Il presupposto del riordino è che la normativa finora vigente ha in realtà avvantaggiato online e illegale in generale, e almeno per quanto riguarda i dati riportati sopra, possiamo confermare sulla percentuale dell’online. La nostra ricerca mira a esplorare le rappresentazioni sociali del gioco, i fattori che favoriscono e quelli che inibiscono il gioco patologico, indagando anche su dimensioni specifiche quali la rilevanza della ‘prossimità’ del gioco offerto e l’efficacia presumibile dell’applicazione delle distanze dai ‘luoghi sensibili’ e delle limitazioni orarie imposte al gioco fisico. Fra due mesi potremo svelare cosa abbiamo scoperto”.
FOCUS
La tecnologia a servizio (e tutela) del consumatore di Alessio Crisantemi
Se
l’innovazione tecnologica, fino a qualche tempo fa, era stata sempre interpretata nel settore del gaming come uno strumento utile a sviluppare nuove e più efficaci strategie di marketing oltre ad accrescere l’appeal di ogni singolo prodotto o servizio di gioco, da qualche tempo a questa parte gli sforzi dell’industria (anche se non a livello globale) hanno iniziato a dirigersi in altre direzioni, puntando soprattutto sulla responsabilità di impresa e sulla tutela dei consumatori, in ottica di gioco responsabile, e allo scopo di poter raggiungere, prima o poi, quella tanto agognata sostenibilità. Un obiettivo imprescindibile per la salvaguardia dell’intero mercato e non solo dei giocatori, che merita di essere approfondito e valorizzato, anche al fine di diffondere questa consapevolezza a livello più ampio possibile. Ne parliamo con due professionisti che hanno lavorato sodo su questo fronte, come Francesco Rodano, chief policy officer di Playtech, e Simo Dragicevic, membro del Responsible Gambling Council e fondatore di BetBuddy, la società specializzata nello sviluppo si soluzioni di intelligenza artificiale applicate proprio al settore del gaming e nella direzione di cui parlavamo prima. Due esperti - seppure sotto diversi profili - in questo campo, che insieme hanno saputo dare una concreta applicazione di tecnologia responsabile, provando anche a “evangelizzare” l’intera industria mondiale sull’importanza di questi temi. Per questa ragione abbiamo chiesto il loro punto di vista e la direzione verso la quale sta andando (o dovrebbe andare) il comparto.
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LAPUNTATA
1. “Il settore dei giochi avrà sempre difficoltà a innovare allo stesso ritmo di altri settori più grandi, come ad esempio quello della tecnologia, dell’eCommerce e dei servizi finanziari. Ma i giochi sono sicuramente un successore veloce e le innovazioni che abbiamo visto in aziende come Facebook, Google e Amazon, che si tratti di cloud, big data, intelligenza sociale o artificiale, vengono oggi implementate nel settore dei giochi”. 2. “Le nuove generazioni consumano intrattenimento e contenuti online attraverso una proliferazione di piattaforme come TikTok, YouTube e Instagram e in spazi digitali come le piattaforme di videogiochi online. Queste tendenze digitali, sociali e collaborative influenzeranno il modo in cui l’industria dei giochi crea e offre intrattenimento in futuro. Tuttavia, costruire la fiducia su queste piattaforme tecnologiche sarà fondamentale per il loro successo a lungo termine, e questo vale anche per il settore dei giochi”. 3. “L’evoluzione delle tendenze tecnologiche come il digitale, i microservizi, le Api e l’intelligenza artificiale ha reso molto più semplice raccogliere e analizzare i dati dei giocatori e, soprattutto, condividerli senza problemi tra le organizzazioni. Oggi vediamo i dati di gioco dei giocatori combinati con i dati bancari e di credito per costruire una visione più completa dell’accessibilità dei giocatori, che può aiutare a costruire un settore più sostenibile. Ulteriori sviluppi tecnologici si vedranno nel gioco al dettaglio, ad esempio, la capacità degli operatori di rilevare sessioni di gioco non registrate in tempo reale e segnalare modelli di gioco rischiosi. Ciò consentirà interventi di gioco responsabile più personalizzati che offrono un potenziale maggiore rispetto agli attuali approcci di gioco responsabile a taglia unica sulle macchine al dettaglio”.
GIOCO &ARTE
LEDRITTE DELMAESTRO
PROMOSPACE
3. Che ruolo gioca o può giocare la tecnologia in termini di gioco responsabile e per la creazione di un ecosistema di gioco sostenibile? PROMOSPACE
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2. Quali sono le tendenze attuali nel settore dei giochi da un punto di vista tecnologico e quali, secondo voi, sono i maggiori sviluppi che possono segnare il prossimo e immediato futuro?
Simo Dragicevic
1. “Il gioco d’azzardo online, che è evidentemente ad alta intensità tecnologica, esiste da 27 anni. I primi casinò online sono stati lanciati non appena è stato disponibile il primo browser Internet, ben prima che Google o Amazon iniziassero le loro operazioni. Mentre il design delle slot machine è rimasto lo stesso dal 1894, quando fu inventata la prima ‘Liberty Bell’, l’innovazione tecnologica attorno ai giochi è stata abbracciata dagli operatori per far fronte alla crescita del settore e all’aumento della concorrenza. L’innovazione ha caratterizzato anche il versante normativo, con l’Italia che si avvale di un sistema di controllo centralizzato in tempo reale unico al mondo”. 2. “La tecnologia consente al gioco d’azzardo di proporre un’esperienza multimediale coinvolgente e divertente, sia online che nel mondo della vendita al dettaglio. Giocare su una moderna slot machine in un casinò di Las Vegas può dare l’effetto di guardare un film in 4D. Un’altra tendenza, alimentata dalla tecnologia, è la crescente popolarità dei giochi online con croupier dal vivo, che ricreano e arricchiscono l’esperienza di un vero casinò attraverso il canale online. Ma le novità più importanti, attuali e in arrivo, riguardano le caratteristiche di sicurezza del gioco d’azzardo, volte a prevenire manomissioni, frodi, riciclaggio di denaro ea migliorare notevolmente la tutela dei giocatori”. 3. “Questo è un campo in cui la tecnologia può svolgere, e sta già svolgendo, un ruolo fondamentale. Il gioco d’azzardo online ci dà accesso a una miriade di dati comportamentali per ogni estremità di ogni giocatore. Questi dati, se opportunamente analizzati, possono offrire un quadro molto dettagliato dell’umore di un giocatore, così da capire se sta giocando solo per divertimento o sta perdendo il controllo. Se questo è il caso, la tecnologia ci consente di intervenire nel modo più personalizzato possibile, aumentando enormemente le nostre possibilità di riuscire ad influenzare positivamente il loro comportamento e mantenerli sulla buona strada”. LEDRITTE DELMAESTRO
1. Qual è il livello di innovazione tecnologica nel settore dei giochi rispetto ad altri segmenti industriali?
Francesco Rodano
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SPACE
RE USTO
PROMO
NUO TEND
RE USTO
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FOCUS
Il fascino dello storytelling Charlotte Miliziano, responsabile dei giochi di Play’n GO, racconta il processo creativo e innovativo che porta la software house a far nascere le sue slot online
L’
eccellenza, quando si parla di gioco, si misura anche in termine di saper offrire prodotti cui ci si possa affezionare. E come si può raggiungere questo risultato?La risposta, secondo la software house Play’n GO, tra le più innovative a livello mondiale, è racchiusa in una parola: “storytelling”, ossia, narrazione di storie. Lo spiega Charlotte Miliziano, responsabile dei giochi della compagnia: “C’è un motivo per cui gli esseri umani sono attratti dalle serie. Che si tratti di un gioco, di una serie televisiva o di un podcast, tutti amano una bella storia. E noi non siamo diversi. I giochi Play’n GO sono prodotti con un obiettivo cristallino: l’intrattenimento”. È grazie allo storytelling, dunque, che un titolo cessa di essere un unicum, ma si inserisce in un contesto più articolato. “Non si può negare che i giocatori amino le nostre serie di giochi. In qualità di responsabile dei giochi di Play’n GO, noto che la narrazione gioca un ruolo fondamentale nel decidere quali giochi realizzare e quali no”. Certo, l’innovazione, in casa Play’n GO, è a tutto campo: “Scoprire la prossima cosa migliore nel mondo delle slot che si tratti di una nuova funzionalità
o di una meccanica - è un modo per emozionare i giocatori. Ma è importante creare titoli che i giocatori apprezzeranno oltre il rilascio iniziale e non solo al momento di connettersi a essi per la prima volta”. Miliziano osserva dunque: “I nostri giocatori entrano nella serie. Crediamo che essi investano in qualcosa di più della semplice superficie del gioco; vogliono sapere chi, cosa, dove, perché e come. Le serie aprono la strada a immagini e personaggi coerenti sui quali i giocatori possono fare affidamento più e più volte”. Con un duplice meccanismo: “Anche se stanno sperimentando qualcosa di nuovo sanno cosa aspettarsi. E questo rende interessanti i nostri contenuti, che escono fuori dalla pagina delle lobby dei casinò per essere scelti dai giocatori ancora e ancora. Prendiamo Reactoonz. Durante lo sviluppo del gioco, nel settembre scorso (il terzo capitolo della serie) abbiamo deciso di non fare un altro sequel ma di guardare indietro alle origini di Reactoonz - ed è così che abbiamo presentato al mondo il Dr Toonz. I giocatori hanno avuto un’idea del dottore e della sua carriera come scienziato molto rispettato fino a quando i suoi esperimenti non hanno toccato il lato sbagliato della linea morale. La sua dedizione ai suoi esperimenti ha fatto sì che la comunità scientifica lo evitasse. Non che questo lo abbia mai fermato. Il Dr Toonz ha scelto la vita vibrante che risulta dalle sue creazioni. Come disse il grande filosofo Aristotele, ‘Non c’è grande genio senza un misto di follia’. Ora i giocatori hanno un quadro completo con un inizio, una parte centrale e una fine della narrazione di Reactoonz. Ma ce l’hanno davvero? Con la popolarità sempre
crescente di Reactoonz, chi può dire che non ci sarà una nuova puntata nel (molto) prossimo futuro?”. La responsabile dei giochi di Play’n GO osserva, ancora: “Come esseri umani siamo confortati dalla familiarità, siamo attratti da ciò che conosciamo e di cui ci fidiamo”. Dunque, “non è solo la saga di Reactoonz a essere preferita dai giocatori: anche The Dead Series include giochi da non perdere. Creare una cultura dei personaggi all’interno di una storia accattivante è un ingrediente chiave. Combinato con immagini e audio accattivanti che colpiscano tutte le note giuste si ha la ricetta per una serie di successo. Abbiamo già parlato di serie televisive e per una buona ragione. Avete presente quella sensazione che si prova quando si sta aspettando con il fiato sospeso il prossimo episodio? Questo è il tipo di sensazione che vogliamo creare con i nostri giochi”. Sono questi, in poche parole, gli ingredienti del successo dei titoli di Play’n GO, “il miglior fornitore di intrattenimento di gioco che ci sia e che sta producendo più di 60 giochi premium all’anno. Il nostro obiettivo è semplice. Vogliamo intrattenere e ispirare divertimento. E lo facciamo curando un portafoglio di giochi pluripremiati su misura per la compatibilità con tutti i dispositivi e i sistemi operativi, attraverso i nostri strumenti di gestione di gioco di back-office leader dell’industria e la nostra soluzione di gioco basata su server, Omny”, conclude Miliziano.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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FOCUS
Il futuro vincente di Cristaltec L’azienda si rinnova attraverso un forte e poliedrico impegno, tutto comunque focalizzato sulla centralità del gioco pubblico
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orte dei successi ottenuti, protesa verso le sfide future. Con queste poche parole si può descrivere lo stato dell’arte di Cristaltec, società che ha sempre fatto dell’innovazione il suo cavallo di battaglia e che, grazie agli importanti investimenti compiuti nel settore del gaming, si sta rinnovando sotto vari aspetti, dall’arricchimento delle modalità di gioco al miglioramento di quello terrestre. Lo scopo è sempre lo stesso: riaffermare ancora una volta l’importanza del gioco pubblico e legale. Tra le principali novità da segnalare: con Cristaltec Entertainment Srl il Gruppo Cristaltec è entrato a pieno titolo nel mercato dell’online, offrendo una nuova modalità di gioco a distanza, impegnandosi nello sviluppo di piattaforme e di soluzioni integrate. Cristaltec Entertainment è oggi concessionario autorizzato per il gioco a distanza dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e ha l’ambizione di garantire un’offerta sempre più ampia e di più alto livello qualitativo grazie ad accordi siglati con i migliori produttori di titoli al mondo. Cliccando sull’indirizzo web www.casinomania.it sarà possibile testare le novità già certificate: 7 Diamond, Genius, Ghost Castle, Vampire, Gallina D’Egitto, Raven, Classic Blackout, Arizona; e molti altri titoli in corso di certificazione; Book of Dragon, Monster Club; Billy The Kid, London; The Magic Illusion.
Ma non c’è solo l’online tra le carte vincenti di Cristaltec: la nuova offerta giochi video lottery terminal, nata dalla collaborazione tra l’azienda Inspired e Cristaltec, si caratterizza per una tecnologia innovativa ad alte prestazioni e per l’elevatissimo standard di sicurezza, oltre a offrire la scelta tra magnifici giochi quali: Billy The Kid, 7 Diamond, Genius, London, Ghost Castle, The Magic Illusion, Arizona, Gallina d’Egitto. La collaborazione con Inspired procede molto bene, così come le 200 Vlt Cristaltec di cui l’azienda sta ricevendo eccellenti riscontri dai concessionari che hanno rivolto ulteriori richieste di cabinet, a riprova della serietà del piano di lavoro comune. Il futuro comprende progetti innovativi che riguardano nuovi giochi e nuove configurazioni dei cabinet. Così pure, nel settore delle Awp, le novità non mancano. L’ultimissima linea multigames 7 giochi, dedica alla propria clientela un’offerta eccezionale, sostenendo a proprie spese il costo del nulla osta di distribuzione sui primi titoli omologati Mystic Fortune e Fun Station (questo solo per gli ordini effettuati entro il prossimo 30 novembre. Grazie agli importanti investimenti compiuti nel settore di ricerca e sviluppo, Cristaltec ha raggiunto risultati eccezionali con un innovativo motore di pagamento, tempi di risposta strepitosi, giochi accattivanti e seducenti e restyling della scheda gioco con colorazioni alternative. Tra i primissimi titoli Awp disponibili con il nuovo con-
cept 7 giochi ci sono Mystic Fortune e Fun Station, il primo contente i giochi Seven Diamond Deluxe; Fortune Of Gods; Genius; Gallina D’Egitto; Ghost Castle; Lycan; Il Re Della Giungla. Inoltre, il secondo multigame Fun Station, oltre ad avere un un’ampia offerta di giochi (Minotaurus; Peter’s Island; Rise of the Gods; Vampire’s Shadow; Grand Classic; Blaze of Egypt; Burattino Gold) viene presentato anche con modalità doppio schermo per offrire un’esperienza di gioco interattivo senza rivali. Sullo stesso concetto è stato appena certificato il nuovo titolo Reels Of Fortune contente tutti giochi nuovi: Epic warriors; Mr & Mrs Adventure; The Golden Trident; Wilds Of Inferno; Zeta; Nautilus; Taiga, con un ciclo gioco di 30.000 partite, un bet compreso tra 25 e 400 punti dipendente dalle tipologie del gioco scelto, e una variegata serie di giochi Bonus, Wild Symbol, Scatter e Free Spins; anche quest’ultimo è disponibile nella versione doppio schermo.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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FOCUS
MbsNet/WmSoft I pagamenti digitali a misura di gaming Dalla società MbsNet tante soluzioni fintech, ma con WmSoft l’innovazione incontra anche il mondo della progettazione e della personalizzazione di piattaforme web
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eccellenza imprenditoriale si coniuga in diverse forme e servizi. E quelli fintech hanno una sempre maggiore importanza in un mondo avviato in un contesto post pandemico, e che sta evolvendo verso un sempre maggiore ricorso a sistemi di pagamento alternativi al denaro contante, anche nel settore del gaming. In questo scenario, un nome da tenere a mente è quello di MbsNet, società fondata nel 2015 da Domenico Trodella e Pasquale Luciano, e che è oggi una solida realtà, con lo sguardo rivolto al futuro. “Già da tempo – spiega Trodella – eravamo indirizzati verso soluzioni di pagamento digitale. Oltre ai tradizionali sistemi di
DOMENICO TRODELLA E PASQUALE LUCIANO
incasso e pagamenti ne abbiamo creato uno basato sulla creazione di circuiti privatistici che permette di usufruire dei servizi di incasso e pagamento a costi contenuti e in modalità real time, con la massima efficienza e con tutti i criteri di sicurezza più attuali al momento. Abbiamo creato un hub dei pagamenti che può essere a disposizione anche degli ecommerce”. MbsNet opera da sei anni: quali sono le sfide che l’hanno vista protagonista e quali i progetti ai quali state lavorando? “Dopo aver costruito direttamente una rete di merchant su tutto il territorio nazionale, che offre servizi di ricariche e pagamenti (consentendo un aumento della pedonabilità ai merchant), abbiamo replicato il nostro modello di business anche per altre aziende che avevano molti punti vendita e che volevano aumentare la loro pedonabilità. Molti di questi brand
sono aziende internazionali che operano in vari settori e in special modo in quello del gaming. Oggi MbsNet è un aggregatire di servizi con l’offerta più completa del mercato”. Quali sono i servizi B2B e B2C che offrite? “Servizi di ricariche, pagamenti, incassi e aperture di conti di pagamento”. Quanto è importante per voi il settore del gaming? “Oggi questo mercato rappresenta il 70 percento dei nostri volumi di affari”. Quanto è importante per un’azienda fintech come la vostra investire nell’innovazione e su quali fronti effettuate questi investimenti? “L’innovazione è fondamentale per la nostra vita. Siamo un’azienda smart, al passo con i tempi e attenta alle nuove tecnologie e prodotti. Interamente controllata da Mbs Srl c’è poi WmSoft, azienda che sviluppa piattaforme”.
Evoplay La tecnologia di domani è già qui Il fornitore di iGaming anticipa l’intrattenimento del futuro con la video slot crossover Star Guardians e rinnova anche i titoli già in catalogo
“C
on la pandemia abbiamo assistito, in tutti gli ambiti della vita, a un maggiore utilizzo delle tecnologie digitali. L’innovazione nel nostro settore non consiste in realtà solo nel creare qualcosa di completamente nuovo, ma spesso nell’incorporare qualcosa di nuovo specificamente per il mercato iGaming”. Lo sottolinea Vladimir Malakchi, chief commercial officer di Evoplay, pluripremiato fornitore di gioco online con un portafoglio di oltre 100 titoli. “Ciò significa che dobbiamo esaminare come offrire giochi più interattivi, creare aspetti sociali che uniscano i giocatori all’interno dei giochi e osservare come l’esperienza di intrattenimento di iGaming rispecchi le esigenze e le tendenze dei consumatori che si trovano
in altre piattaforme e punti vendita digitali. Per Evoplay in particolare, questo è di vitale importanza perché ci dedichiamo a portare oggi la tecnologia di domani ai giocatori e ad aprire la strada quando si tratta di introdurre un nuovo pubblico all’intrattenimento iGaming”. Per l’immediato futuro, Evoplay continuerà “non solo a lanciare nuovi giochi, ma anche a rinnovare quelli esistenti con nuove funzionalità (come acquisti bonus), grafica migliorata e pacchetti semplificati per garantire che l’esperienza mobile migliori sempre di più. Questo vale per le nostre video slot, i nostri classici da tavolo e i nostri istantanei. Quest’anno abbiamo anche rilasciato Star Guardians, un gioco che riteniamo sia il titolo più innovativo oggi sul mercato. Offre una novità assoluta nel settore, dando ai giocatori la possibilità di controllare manualmente il personaggio con cui
giocano e utilizzarlo con meccaniche di sparatutto in terza persona. Non c’è mai stato un prodotto di gioco come questo. E non solo Star Guardians offre innovazione, ma aiuta anche gli operatori a portare un pubblico di giocatori completamente nuovo. Vale a dire, i giocatori che tradizionalmente non hanno ritenuto che i titoli iGaming offrissero loro qualcosa di interessante. Star Guardians infrange questa tendenza: offre ai giocatori ciò che amano: un’esperienza sparatutto in cui possono interagire completamente con il gioco e sentire di utilizzare abilità simili a quelle che usano nei loro titoli di gioco preferiti. Star Guardians è una video slot che è molto più di una video slot. Si tratta del primo vero crossover gaming/iGaming ed è un’innovazione che andrà a beneficio del nostro intero settore”.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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FOCUS
Habanero In equilibrio fra avanguardia e tradizione La software house specializzata in giochi online fa tesoro dei cambiamenti del mercato “imposti” dalla pandemia e fa il punto sui suoi prossimi progetti
“L’
innovazione per i fornitori di giochi come noi è la chiave per generare fidelizzazione e coinvolgimento, data la competitività del mercato odierno. Per Habanero questo significa essere sempre all’avanguardia in termini di tecnologia e contenuti”. Parola di Vera Motto, business development executive per Habanero, software house specializzata in giochi online. “Siamo orgogliosi di essere uno dei primi fornitori a eccellere nel mobile poiché produciamo prodotti mobili e portrait-oriented dal 2015. Pur fornendo la tecnologia più recente e contenuti della più alta qualità,
rispettiamo la tradizione e ci concentriamo sulla matematica e il gameplay, le basi di un gioco di qualità. Puntiamo sempre a trovare un equilibrio tra anticipare il gusto e le esigenze dei giocatori di oggi e il rischio di perdere utenti cambiando completamente un formato che ha avuto successo per decenni”, sottolinea Motto. Per poi passare alla stretta attualità, alla luce dei cambiamenti nel mercato generati dalla pandemia di Covid. “Sfruttare le ultime novità in fatto di tecnologia è stata la chiave del nostro successo negli ultimi mesi. Abbiamo visto un aumento significativo, e, nonostante il ritorno alla normalità, abbiamo continuato a mantenere la gran parte dei giocatori, che apprezzano quanto possiamo offrire rispetto ai casinò terrestri.
I giocatori che provengono dal comparto terrestre in molti casi preferiranno ancora le slot, ma, avendo acquisito più familiarità con l’online, sicuramente ameranno avere giochi disponibili ovunque e in qualsiasi momento. Poi, la varietà, gli Rtp (la restituzione in vincite, Ndr) più elevati, le promozioni e i bonus in particolare sono ottimi incentivi alla conservazione e mostrano ciò che offre un vero differenziatore online che non può essere basato sulla terraferma”. Venendo ai prossimi prodotti, Motto anticipa il lancio di “uno strumento promozionale spettacolare, che coinvolgerà tornei e arriverà abbastanza presto, di tre nuovissimi giochi di slot, giusto in tempo per Natale. Come sempre, la matematica è originale e stiamo alzando l’asticella del fattore divertimento!”.
VERA MOTTO
Novomatic Italia Pionieri di trasparenza e affidabilità Il Gruppo da sempre investe sulla tecnologia per assicurare prodotti di gioco sicuri, come Novocash, disponibile nelle versioni Touch e Vlt
“Il
tema dell’innovazione ci è caro da sempre, non solo perché rappresenta il focus della presenza del Gruppo in tutto il mondo, ma anche perché in Italia, grazie alla tecnologia sviluppata in casa, siamo stati pionieri nel 2009, con l’introduzione dei sistemi di gioco delle Vlt, nostro prodotto di punta, che forniamo a tutti i concessionari”. A ricordare l’impegno di lungo corso di Novomatic Italia in tema di avanguardia tecnologica è il chief operating officer Karl Plank. “Oggi, nel post pandemia e con l’obiettivo di intercettare le evoluzioni del mercato, è fondamentale investire sull’innovazione tecnologica per garantire un tornaconto al contesto sociale e il massimo livello di trasparenza e
affidabilità ai consumatori finali e allo Stato grazie a piattaforme tecnologiche moderne e certificate che possono assicurare la certezza dei flussi e l’individuazione di derive non lecite: sono convinto che solo in questo modo abbiamo la certezza di avere sul mercato prodotti di gioco sicuri, trasparenti”, sottolinea il Coo. “Uno dei prodotti su cui abbiamo molto puntato, e che a nostro parere è strategico per il retail gaming, è il Novocash nelle sue versioni Touch e Vlt. Durante l’anno che sta per finire, e nonostante il duro lockdown subito dal nostro settore, abbiamo puntato su questi prodotti, sottoponendo i nostri Change a certificazione affinché ricevessero la conformità tecnica di beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello ‘Industria 4.0’. L’ottenimento di questa attestazione ha
messo il sigillo sull’alto livello di innovazione dei nostri prodotti e ha consentito e consente fino alla fine dell’anno, ai nostri clienti, di acquistarli ottenendo un credito d’imposta pari al 50 percento del costo. Al di là di questo, siamo convinti che i Novocash siano prodotti in grado di coniugare l’innovazione tecnologica con importanti risvolti in termini di operatività delle sale e dei punti vendita generalisti perché automatizzano i pagamenti dando la possibilità ai clienti di effettuare operazioni in autonomia, garantendo la completa privacy del cliente stesso e la sicurezza grazie al completo tracciamento di tutti movimenti”.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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FOCUS
Multicanalità, l’approccio vincente di Microgame L’attenzione alle dinamiche del mercato e lo sviluppo in house delle tecnologie più adatte ad assecondarlo, sono le peculiarità che hanno permesso alla società di imporsi come primo service provider del gaming italiano
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iù di 50 concessionari autorizzati, oltre 130 brand attivi online e decine di operatori del segmento retail: sono i numeri di Microgame, primo service provider del gaming italiano. Un insieme eterogeneo che tiene insieme le esigenze dei grandi player internazionali e quelle delle reti locali. Microgame, antesignana dell’approccio multicanale, è riuscita in questi anni a garantire ai propri partner soluzioni utili anche
a fronteggiare gli effetti della pandemia. Grazie allo sviluppo di tecnologie ‘su misura’ è stato assecondato il notevole incremento dei volumi del canale online, senza mai tralasciare il ruolo centrale svolto dai Pvr. Il modello del Pvr 3.0, come ribattezzato in casa Microgame, unisce gli strumenti più evoluti del marketing online, alla mission della rete terrestre sempre più impegnata a garantire servizi e attenzioni agli utenti. Un circolo virtuoso che nella visione dell’azienda, risulterà premiante per gli operatori capaci di anticipare ed assecondare le evoluzioni che stanno profondamente modificando l’industria italiana del gaming. Il provider italiano assicura il vantaggio competitivo di costanti sviluppi all’infrastruttura tecnologica, ormai in grado di
vantare piattaforme di gioco stabilmente al vertice dell’offerta nazionale, oltre a strumenti di gestione pensati a partire dalle necessità dei clienti. Eccellenze tecnologiche delle quali gli operatori che utilizzano i prodotti Microgame possono misurare l’efficacia quotidianamente: tanto nella parte di gestione del business che nel segmento di gestione delle promozioni. In questo particolare settore brillano, tra gli altri tools a disposizione, il Bonus Management System che ha permesso a Microgame di sfruttare per prima in Italia le potenzialità dei Fun Bonus e delle Freebet e il Crm, un sistema integrato che consente una profondità di analisi della customer base insieme all’automazione di tutte le campagne promozionali.
L’integrazione online e retail nei nuovi prodotti di Nazionale Elettronica Al centro dello sviluppo dell’azienda faentina l’iChange Service Point e il ricco bouquet di titoli degli Instant games
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azionale Elettronica sempre più nel mondo del gambling a 360 gradi proprio grazie ai grandi investimenti in innovazione sia sul gioco online che sul land based. La grande esperienza sul retail mixata con le nuove tecnologie sta portando l’azienda faentina a lavorare su prodotti sempre più integrati tra i due mondi e in grado di promuovere gioco legale. Dalla società in questione segnalano due grosse novità presentate in questi giorni e nell’ultima fiera di Enada Rimini: il Change con un Pvr Service Point integrato e poi molti nuovi titoli per il gioco online con la grande novità degli istanti game. iChange Service Point in questio-
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ne è il nuovo servizio 2 in 1 che unisce un punto di servizi, appunto e un cambiamonete. Nell’era del post Covid-19 avere una piattaforma del genere che consente di effettuare una serie di servizi tipici dei Punti Vendita e Ricarica è oro colato per gli esercenti oltre che per i giocatori che possono sfruttare due servizi fondamentali per il gioco dal vivo. Ma il Pvr automatizzato in questione è sempre fondamentale per il gaming online. In più acquistando l’iChange Service Point è possibile ottenere un credito di imposta “Transizione 4.0”. Per quello che riguarda gli Instant Games sembrano essere questi il futuro dell’intrattenimento online e retail e Nazionale Elettronica è in pole position su questo tema già da diversi mesi. Ecco, allora, arrivare ancora altri titoli in grado
di girare su Windows, iOs, Android e Linux e in Html5. Come Dragan Reveal, La Rosa del Texas Reveal, anche questo un Instant Game multiplier con un mistero pick bonus, quindi Madame Fortuna Reveal dotato di un Pick Bonus, Special 7 Reveal, Starlight Reveal sempre con le stesse caratteristiche Stellina, Woman, Wunder Shop, X Road e tanti altri in arrivo. La filosofia che è dietro i nuovi titoli di Nazionale Elettronica, è incentrata sulla multicanalità come punto di forza, visto che molti giochi sono disponibili anche sulle Vlt. Prodotti pensati appositamente per un pubblico sempre più orientato verso una esperienza multichannel che vuole provare anche online lo stesso divertimento che può trovare nei punti retail.
attualità politica
RESISTENZA E CAMBIAMENTO Sono le parole d’ordine dei totoricevitori, che raccontano come hanno vissuto gli ultimi venti mesi e come si preparano al futuro
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embra passato un secolo, ma era “solo” un anno fa. Alla fine di ottobre 2020, dopo un’estate di sostanziale normalità in seguito al primo, terribile lockdown, si assisteva a un’impennata dei casi di Covid e il Governo tornava a chiudere o a limitare gran parte delle attività economiche, ricreative, sociali e con esse anche il gioco terrestre. Consentito solo nelle totoricevitorie delle tabaccherie (con le lotterie), insieme a un’ampia offerta di servizi per il cittadino. Ma come esse hanno affrontato “quel” periodo? E come stanno gestendo la fase attuale, in equilibrio fra l’obbligo di green pass e il lancio di nuovi prodotti? Lo abbiamo chiesto ad alcune delle maggiori associazioni rappresentative del settore.
Sts: «Green pass unica via per evitare nuove chiusure» “I periodi più difficili sono stati quelli corrispondenti ai diversi lockdown, contraddistinti dalle limitazioni dovute alla zona rossa o arancione”, ricorda Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi. “Gli ingressi contingentati, il divieto di vendita di alcuni prodotti, l’impossibilità di sostare nei nostri negozi hanno, di fatto, diminuito l’afflusso di clientela, costringendo diversi tabaccai a ridurre gli orari di apertura. Fortunatamente, alcuni prodotti di gioco tradizionali hanno subito solo una breve chiusura, rimanendo quasi sempre disponibili: con il ritorno dei territori in zona gialla o bianca, i numeri sono tornati a salire, mitigando così le perdite complessive. Pur non volendo entrare nel merito delle scelte fatte dal Governo, ritengo però che alcune chiusure siano state eccessive. I tabaccai hanno infatti affrontato fin da subito gli effetti della pandemia, attrezzando i negozi con strumenti di sicurezza adeguati (plexiglas, guanti monouso, disinfezione delle superfici e distanze). D’altro canto, i cittadini si sono rapidamente adeguati alle limitazioni; per tale motivo credo che un prodotto come le scommesse potesse essere gestito, seppur con molte cautele, senza arrivare ad un’interruzione di quasi un anno”. Venendo all’oggi Pastorino osserva che “l’obbligo del green GIORGIO PASTORINO
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pass per giocare alle Awp e alle scommesse ha rallentato la ripresa del gioco. Ribadiamo che siamo favorevoli allo strumento, purché il Governo mantenga la promessa di non chiudere più nulla, anche in caso di aumento dei contagi. L’estensione dell’obbligo ai lavoratori è stata affrontata diffondendo un’adeguata comunicazione agli associati: al momento non risultano particolari criticità, ma la verità è che non c’è scelta: il vaccino sembra essere l’unico strumento efficace a combattere il virus”. In tema di nuovi prodotti e restyling di brand storici - vedi SuperEnalotto e Totocalcio, ad esempio – Pastorino si dice convinto che “per garantire continuità ai prodotti e alle ricevitorie sia fondamentale integrare l’esperienza di gioco fisica con gli strumenti tecnologici a disposizione dei giocatori, come lo smartphone. Prima della pandemia Sts ha avviato progetti insieme ad alcuni concessionari per sviluppare ciò che oggi definiamo come ‘phygital’. Non si tratta semplicemente di garantire al cliente la multicanalità, ponendolo di fronte alla scelta tra gioco fisico oppure online; il phygital mira a mantenere il contatto con giocatore nei punti vendita, consentendogli comunque di utilizzare la tecnologia per accedere a contenuti o premi aggiuntivi”. (Fm)
attualità politica
Utis: «Confronto per assicurare un futuro alle ricevitorie» Stefano Sbordoni, segretario generale dell’Unione totoricevitori italiani sportivi, ha invece raccolto gli umori e le prospettive di alcuni associati, in forma anonima. “Servono grandi idee per pensare a un futuro per le nostre attività. Tutto va verso l’online, perciò sarebbe meglio non esserne esclusi. Faccio un esempio: il restyling del SuperEnalotto, con Winbox, che porta a usare esclusivamente smartphone o computer per parteciparvi. Servirebbero dei cambiamenti per garantire un ritorno anche per noi, associando al ricevitore che ha giocato la schedina il conto gioco aperto in seguito alla partecipazione a Winbox. Solo prendendo aggi dai conti gioco possiamo sostenerci, dando assistenza al cliente e magari pagando anche le vincite. Servizi che il pubblico chiede, ma senza tornaconto come possiamo fare?”, si chiede un totoricevitore. Un altro dà conto del cambiamento delle abitudini dei clienti durante il lockdown, che in quei mesi usufruivano “prevalen-
temente dei servizi di pagamento, ricarica e apertura di conti gioco, e gratta e vinci. È stato incomprensibile per i clienti (e anche per noi operatori) che potessero accedere ai locali per acquistare gratta e vinci, giocare al SuperEnalotto e ad altri giochi numerici ma non le squadre di calcio o il Totocalcio. Quale differenza avrebbe avuto per i contagi? Sarebbero bastate regole di non stazionamento, l’obbligo di prenotazione della giocata studiata precedentemente e l’accesso ai locali solo per stampa e pagamento”. Quanto all’obbligo di green pass l’associato non ravvisa grossi effetti, visto che nel suo esercizio “le scommesse sono ferme e che alle slot non gioca praticamente più nessuno, preferendo l’online o sale che non rispettano limiti orari”. Con una perdita di introiti che l’ha portato a non avere più dipendenti, e anche a un certo pessimismo di fondo: “L’attività delle ricevitorie così come è oggi è destinata a finire. Non ci sarà nessun cambio generazionale; o meglio, la nuova generazione gioca e giocherà online”. (Fm)
STEFANO SBORDONI
Uit: «Regole certe per la continuità della rete fisica» “Il gioco accompagna la nostra categoria da oltre un ventennio ed è un fondamentale servizio offerto all’utenza”, esordisce Pasquale Genovese, presidente dell’Uit, l’Unione italiana tabaccai. “Basti pensare al gioco del Lotto per sottolineare la grande professionalità elargita dalla nostra categoria ai giocatori e come raccoglitori per lo Stato. Un servizio che ci ha sicuramente inorgogliti ma che con il trascorrere del tempo ci ha portato a fare delle amare considerazioni. Non va dimenticato che nel lontano 2000 siamo stati letteralmente umiliati con la riduzione dell’aggio dal 10 percento all’8 percento. In parte giustificato dall’esigenza dell’estensione della rete a tutti i tabaccai richiedenti un punto raccolta, senza considerare, però, il decremento ancora più drastico delle entrate per punto vendita. Qualcuno direbbe ‘storia vecchia’ ma è pur vero, che il decremento del 20 percento sull’aggio lordo (l’8 percento è ulteriormente tassato in Irpef ) ha sicuramente creato sofferenza nel gestire questa concessione, in particolar modo per i colleghi con dipendenti dedicati.
A tutto questo oggi si aggiunge un cambio del gioco con dinamiche sempre più veloci: la raccolta veniva effettuata una volta a settimana, poi passò a due e poi a tre, quindi con il 10eLotto abbiamo avuto una svolta epocale verso un gioco sicuramente più accattivante ma di certo con una mole di lavoro non paragonabile a quella necessaria con il vecchio sistema. La maggiore offerta di gioco, e la necessità di rendere tutto più smart, ci porta a essere molto critici in quanto tra i vari servizi, sicuramente a supporto di trasparenza verso il giocatore, vengono messe a disposizione App che offrono l’apertura di conti gioco che allontanano il giocatore dalla ricevitoria. Non siamo contro l’innovazione, che va al passo con i tempi, ma ci poniamo un interrogativo: se il gioco online cresce, così come dicono le stime, la rete fisica come si può difendere da ciò? Ecco questo è sicuramente il dato più allarmante del cambiamento del gioco nelle ricevitorie. Come tabaccaio auspico che le dinamiche accennate e le criticità evidenziate possano essere oggetto di riflessione da parte degli organi competenti così come noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere”. (Dd)
PASQUALE GENOVESE
Assotabaccai: «Il problema sono i costi troppo alti» “Cambia qualcosa, ma il problema del gioco in ricevitoria sono i costi ormai troppo alti”. Per Celso Montanari, presidente Assotabaccai, è chiaro come sta cambiando il gioco, ma anche come dovrebbe cambiare per essere sostenibile. “Il SuperEnalotto ora ha pubblicato un nuovo tipo di gioco, che già comincia a essere seguito, ma a mio parere l’hanno messo fuori troppo frettolosamente. Le difficoltà iniziali sono state superate, ma è un gioco fatto esclusivamente per i giovani, mentre chi viene in ricevitoria solitamente ha un’età più alta. Poi ora ci sono i giochi gratuiti di Lottomatica e Sisal, vedremo come andranno. Il principale successo degli ultimi tempi è stato quello del 10eLotto: con la pandemia tenere la gente fuori dalla tabaccheria è stato arduo, perché tutti volevano seguire l’estrazione in diretta; fortuna che poi Lottomatica ha spento i monitor, e C E L S O M O N TA N A R I
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questo ci ha dato una grossa mano”. Per il resto con i nuovi giochi cambia poco, insomma, “perché il gioco funziona, va avanti, ma il problema maggiore sono i costi di gestione, troppo alti. Per tutti i giochi paghiamo canoni astronomici (in media di 150 euro al mese), ma anche fideiussioni e costi di gestione in genere che ci creano parecchie difficoltà. Gestiamo soldi pubblici, ma nessuno ci riconosce qualcosa in più,e pare che nessuno si renda conto dei rischi che corriamo stando sempre in mezzo alla gente (e non parlo solo di Covid, ma anche di tentativi di rapina). Io penso che qualche incentivo anche per noi ci potrebbe essere. E vorrei che ai ‘piani alti’ ci interpellassero un po’ di più, perché un briciolo di esperienza ce l’abbiamo anche noi. Potremmo dare qualche buon consiglio”. (Dd)
POLITICA ROBERTO SPERANZA
SPECIALE
Gioco e Banche Il problema e la soluzione
Alla luce del crescente conflitto tra imprese di gaming e istituti bancari, Gioco News dedica uno speciale di approfondimento alla materia, individuando le soluzioni
A cura di Geronimo Cardia
www.gioconews.it
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normativa
SPECIALE
Gioco e Banche Il problema e la soluzione
A cura di Geronimo Cardia
Perché vengono sollevate troppo spesso obiezioni dalle banche in sede di apertura dei conti correnti degli operatori delle filiere del gioco pubblico? In realtà, per i numerosi adempimenti richiesti al comparto del gioco pubblico, ci sono informazioni rilevanti e gestibili in sede di “verifica rafforzata” delle banche che consentirebbero di superare il problema. Sommario 1. Premessa
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2. Le possibili origini del problema
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3. Il patrimonio informativo disponibile per i già previsti adempimenti compliance 30 4. La riserva statale di legge, il sistema concessorio, le filiere 31 5. L’incarico di pubblico servizio
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6. La gestione del contante che rappresenta “risorse statali” 31 7. Agenti contabili
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8. Il presidio del profilo soggettivo e del profilo oggettivo 31 9. Il decalogo è previsto non solo per le banche ma anche per gli operatori del comparto 31 10. La raccomandazione alle banche ed agli operatori è di fare una valutazione complessiva 32 11. In particolare lo screening previsto dal decalogo che i concessionari operano sugli operatori del comparto 32 12. La filiera parte attiva negli adempimenti antiriciclaggio del sistema concessorio 32 13. La mappatura completa delle filiere e l’iscrizione presso pubblici registri: il Ries e il Registro Unico degli Operatori del Gioco 32 14. Le verifiche ulteriori effettuate da Comuni e Questure per il rilascio delle autorizzazioni cosiddette rispettivamente ex art. 86 ed 88 del Tulps 34 15. La tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla L. 136/2010, Dl 98/2011, Dl 16/2012 34 16. Contrasto al c.d. match fixing
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17. Gli impianti di videosorveglianza
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18. Una lista esemplificativa di adempimenti di compliance per una delle verticali distributive del gioco pubblico 37 1. PREMESSA Come è noto, le problematiche che sono state registrate attengono essenzialmente al fatto che alcune banche, in sempre più numerose circostanze, evidenziano una dichiarata impossibilità di aprire i conti correnti ad operatori del gioco pubblico che si rivolgano loro a tale scopo per lo svolgimento delle proprie attività. In altre circostanze, alcune banche si sono spinte a precisare ad operatori già detentori di conti correnti (utilizzati per la gestione dei rapporti in ossequio alla normativa di riferimento oltre che in esecuzione dei contratti con i rispettivi danti causa) l’imminente decisione di procedere con la chiusura del rapporto. 2. LE POSSIBILI ORIGINI DEL PROBLEMA A prescindere dalle peculiarità relative agli specifici casi, si assume che all’origine dei dinieghi possano esservi due ordini di
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questioni. Il primo potrebbe attenere alla presenza di vincoli ad erogare servizi nei confronti di determinati settori, tra cui quello dei giochi pubblici, rinvenibili nei codici etici di alcune banche. Il secondo potrebbe attenere a conseguenze derivanti dall’applicazione in concreto di norme, interpretazioni e procedure in materia di antiriciclaggio che in qualche modo imporrebbero alle banche l’attuazione di verifiche rafforzate nei confronti degli istanti del comparto del gioco pubblico, senza però tenere conto di tutta una serie di circostanze in materia di compliance invece previste dalla normativa di riferimento, ritualizzate da circolari, procedure e contratti, conosciute e conoscibili attraverso banche dati accessibili, oltre che rilevanti ai fini dell’apertura del rapporto di conto corrente. Riservandosi di tornare sull’argomento in altra occasione per il primo dei due temi (i.e. quello relativo a limitazioni derivanti da codici etici) che pure merita un approfondimento, con specifico riferimento al secondo punto (i.e. quello dell’applicazione da parte delle banche delle norme in materia di antiriciclaggio senza considerare importanti aspetti di compliance del settore) si intende qui mettere in evidenza quanto in realtà in taluni casi i dubbi possano ritenersi superabili solo ricorrendo alle informazioni ed agli strumenti che già oggi l’attuale ordinamento giuridico impone e mette a disposizione. 3. IL PATRIMONIO INFORMATIVO DISPONIBILE PER I GIÀ PREVISTI ADEMPIMENTI COMPLIANCE Riguardo alle problematiche derivanti dall’applicazione in concreto di norme, interpretazioni e procedure in materia di antiriciclaggio che imporrebbero in qualche modo alle banche l’attuazione di verifiche rafforzate nei confronti degli istanti del comparto del gioco pubblico potrebbero tenersi in considerazione diverse circostanze in materia di compliance ed informazioni al riguardo raccolte, previste dalla normativa di riferimento, ritualizzate da circolari, procedure e contratti, conosciute e conoscibili attraverso banche dati accessibili. Dette informazioni si ritiene possano essere rilevanti ai fini del riconoscimento del diritto all’apertura ed al mantenimento del rapporto di conto corrente per gli operatori del gioco pubblico, quando ad esempio destinatari di verifiche rafforzate in sede di valutazione da parte delle banche. Tale patrimonio informativo, attualmente disponibile, si ritiene possa essere messo a disposizione di chi sia tenuto ad operare approfondimenti, senza particolari investimenti. Anche una banca, che si trovi ad operare la “verifica rafforzata” in capo ad un operatore del gioco pubblico, al fine di testare la possibilità di considerare superata la verifica stessa e di acconsentire senza indugi di aprire un conto corrente per lo svolgimento della propria attività, potrebbe accedervi.
normativa GIOCO E BANCHE IL PROBLEMA E LA SOLUZIONE
Ciò detto di seguito si elencano solo alcuni degli aspetti centrali che possono essere tenuti in considerazione. 4. LA RISERVA STATALE DI LEGGE, IL SISTEMA CONCESSORIO, LE FILIERE Sotto il profilo sostanziale va preliminarmente osservato che per l’esercizio dell’attività del gioco pubblico sussiste la riserva di legge statale che viene declinata in concreto attraverso la messa a terra di un sistema concessorio, alimentato con gare pubbliche, che selezionati i concessionari di riferimento prevede e ritualizza la contrattualizzazione di importanti filiere che in virtù del mandato si impegnano sui territori nello svolgimento di parti importanti delle attività concessorie stesse. 5. L’INCARICO DI PUBBLICO SERVIZIO L’attività posta in essere dagli operatori del comparto può essere inquadrata nell’ambito della fattispecie del servizio pubblico, essendo tra l’altro gli operatori inquadrati e trattati quali incaricarti di pubblico servizio. A tal fine si rammenta parte della giurisprudenza che ha più volte trattato la questione (da ultimo e sotto specifico profilo Cass. Su 14697/2019). 6. LA GESTIONE DEL CONTANTE CHE RAPPRESENTA “RISORSE STATALI” Altro aspetto centrale è quello per il quale la gestione del contante derivante dall’attività di raccolta delle giocate, laddove non vi siano transazioni unicamente via moneta elettronica, si pone in modo strutturale rispetto agli obiettivi posti dalle concessioni e dalle norme di riferimento. Tale peculiarità determina il fatto che vengono previste dal legislatore diverse e specifiche norme a presidio dell’utilizzo del medesimo in modo corretto, trasparente e tracciato. Il Legislatore a proposito non manca di evidenziare che si tratta di risorse statali (L. 190/2014). Di qui la conseguenza che si è formata una giurisprudenza secondo cui in caso di mancato riversamento delle somme il responsabile risponde del reato di peculato (da ultimo cit. Cass. Su 14697/2019). 7. AGENTI CONTABILI In aggiunta a quanto sopra si tenga conto del fatto che la normativa di riferimento prevede anche il cosiddetto controllo contabile da parte della Corte dei Conti sulle somme relative alla raccolta del gioco pubblico. Ciò presuppone la predisposizione e la presentazione del cosiddetto “conto giudiziale” da parte degli operatori con concessione qualificati quindi come “agenti contabili” al pari degli agenti della riscossione. 8. IL PRESIDIO DEL PROFILO SOGGETTIVO E DEL PROFILO OGGETTIVO Le misure che rendono lo svolgimento del servizio stesso monitorato e presidiato in sostanzialmente tutti i suoi passaggi attengono sia al profilo soggettivo (i.e. identificazione dei soggetti operanti nel comparto), sia al profilo oggettivo (i.e. identificazione delle operazioni compiute dai soggetti), declinate in maniera differenziata per le diverse tipologie di verticali distributive del gioco pubblico. Ad esempio per alcune di esse (tra cui apparecchi ex art 110, comma 6, lettera b), Tulps, scommesse, bingo, online) è previsto che gli operatori si comportino sostanzialmente come
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le banche (i.e. destinatari del D.Lgs. 231/2007) quando operano con i propri fornitori e quando svolgano l’attività di erogazione del servizio. In particolare, tecnicamente gli obblighi antiriciclaggio gravano formalmente ex lege in capo ai concessionari delle verticali distributive richiamate e si ripercuotono su ciascuno dei soggetti della filiera affinché sia garantito il funzionamento di raccolta, selezione e segnalazione delle operazioni ritenute sospette. Ciò è specificamente previsto nell’ambito della sezione dedicata agli operatori del comparto del gioco pubblico del cosiddetto decalogo di cui al paragrafo che segue. 9. IL DECALOGO È PREVISTO NON SOLO PER LE BANCHE MA ANCHE PER GLI OPERATORI DEL COMPARTO Per questo è vero che esiste da tempo il cosiddetto decalogo Uif della Banca d’Italia per le banche che evidenzia le istruzioni dei monitoraggi richiesti quando intrattengono rapporti con gli operatori del gioco pubblico. Ma è anche vero, e va ricordato, che esiste accanto ad esso anche il cosiddetto decalogo Uif della Banca d’Italia per operatori del gioco pubblico con il quale vengono declinate le valutazioni richieste a questi ultimi per consentire uno svolgimento ordinato dei propri adempimenti in materia di antiriciclaggio essendo essi stessi chiamati a fare emergere eventuali anomalie alla base delle decisioni di procedere con le segnalazioni di operazioni sospette, quando essi si interfacciano con propri fornitori ovvero quando procedono con operazioni di vendita del servizio pubblico di gioco. Più in particolare, riguardo al richiamato cosiddetto decalogo Uif della Banca d’Italia in materia di gioco pubblico, si fa riferimento alla Comunicazione dell’Uif dell’11 aprile 2013, nella cui premessa si fanno importanti affermazioni, rivolte sia alla categoria delle banche sia a quella degli operatori del gioco pubblico e riportate qui in nota (1). 1. (…) “Al fine di agevolare la collaborazione attiva dei soggetti obbligati e la valutazione dei comportamenti anomali connessi con il settore dei giochi e delle scommesse, a integrazione degli indicatori specifici già previsti [i.e. l’indicatore 6.3 del Provvedimento della Banca d’Italia del 24 agosto 2010 e il Decreto del Ministro dell’Interno del 17 febbraio 2011 come modificato dal Decreto del 27 aprile 2012], si forniscono - ai sensi dell’art. 6, comma 7, lettera b) del d.lgs. n. 231 del 2007 – gli allegati schemi operativi, elaborati sulla base dell’analisi finanziaria effettuata su operazioni segnalate. Il primo schema si applica all’attività di tutti i soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio, fatta eccezione per quelli di cui all’art. 14, comma 1, lettere d), e) ed e-bis). In particolare, le banche, Poste italiane s.p.a., gli istituti di moneta elettronica e gli istituti di pagamento sono esposti a rischi operativi, legali e di reputazione nel caso in cui vengano in contatto – soprattutto nella gestione di servizi di pagamento – con operatori di gioco o con giocatori che operano con modalità irregolari. Il secondo schema si applica, invece, esclusivamente all’attività svolta dagli operatori di gioco di cui al citato art. 14, lettere d), e) ed e-bis) del d.lgs. n. 231/2007, tenuto conto delle rispettive peculiarità operative, e descrive possibili anomalie riconducibili, dal punto di vista soggettivo e oggettivo, al comparto del gioco fisico e/o a quello del gioco on-line, in presenza delle quali è richiesta la collaborazione attiva. Nella prassi alcune anomalie possono essere riscontrate in entrambi i settori del gioco fisico e on-line; in tal caso il soggetto obbligato valuterà le operazioni da segnalare sulla base un’analisi complessiva dell’operatività rilevata. Gli schemi risultano complementari, poiché possono rappresentare distinte fasi di un complesso unitario di attività criminali. Come è noto, per il corretto adempimento degli obblighi di segnalazione di operazioni sospette, da un lato, non è necessario che ricorrano contemporaneamente tutti i comportamenti descritti negli schemi operativi; dall’altro, la mera ricorrenza di singoli comportamenti individuati negli schemi non è motivo di per sé sufficiente per procedere alla segnalazione.
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10. LA RACCOMANDAZIONE ALLE BANCHE ED AGLI OPERATORI È DI FARE UNA VALUTAZIONE COMPLESSIVA Il passaggio rilevante che si vuole mettere in luce delle note citate è tra l’altro il combinato disposto di due raccomandazioni declinate nel documento laddove si precisa che: (i) “la mera ricorrenza di singoli comportamenti individuati negli schemi non è motivo di per sé sufficiente per procedere alla segnalazione”; (ii) “il soggetto obbligato valuterà le operazioni da segnalare sulla base un’analisi complessiva dell’operatività rilevata”. E ai fini dell’analisi complessiva sono diverse le circostanze che si intende mettere in evidenza e che possono essere tenute in considerazione dalle banche quando valutano gli operatori del comparto. Di qui l’esigenza del presente memorandum. 11. IN PARTICOLARE LO SCREENING PREVISTO DAL DECALOGO CHE I CONCESSIONARI OPERANO SUGLI OPERATORI DEL COMPARTO Nel secondo schema del citato decalogo viene richiesto agli operatori di procedere con diverse verifiche finalizzate a comprendere si imponga la segnalazione di un’operazione sospetta che inibisca la conclusione dell’attività (di contrattualizzazione di un soggetto o di compimento di una operazione di gioco ad esempio). In particolare, sotto il profilo soggettivo, agli operatori del gioco concessionari è richiesto di verificare, al momento della contrattualizzazione della filiera, diversi ed importanti aspetti qui riportati in nota (2). ››
Qualora emergano operazioni sospette riconducibili ai fenomeni descritti, è necessario che i soggetti le segnalino con la massima tempestività, specificando il fenomeno in questione nell’apposita sezione della segnalazione, conformemente a quanto indicato nelle istruzioni per la compilazione della segnalazione di operazioni sospette.”
2. (…) “Sotto il profilo soggettivo 1. gestore o esercente i cui soci o amministratori sono sottoposti a procedimenti penali o a misure di prevenzione, ovvero notoriamente contigui a soggetti con tali caratteristiche; 2. gestore o esercente che effettua ripetute o improvvise modifiche nell’assetto proprietario, manageriale o di controllo; 3. gestore o esercente controllato o amministrato da nominativi che appaiono come meri prestanome, specie se si tratta di società di recente costituzione ; 4. esercente privo di autorizzazione di pubblica sicurezza prevista dagli artt. 86 e 88 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (T.U.L.P.S.); 5. gestore, esercente o giocatore - soprattutto se identificato a distanza - che all’atto dell’identificazione fornisce una documentazione che appare falsa o contraffatta ovvero contenente informazioni incoerenti o riconducibili ad altri soggetti (individuati, ad esempio, sulla base dei dati anagrafici, dell’indirizzo di residenza, dell’indirizzo mail, ecc.); 6. gestore, esercente o giocatore che modifica frequentemente le informazioni per la sua identificazione o che non consente una corretta verifica dei dati relativi alla sua identificazione; 7. esercente o giocatore che rifiuta o si mostra riluttante a fornire informazioni necessarie alla sua identificazione; 8. divergenza tra giocatore identificato all’atto della giocata e soggetto che procede alla riscossione della vincita; 9. giocatore che richiede la riscossione della vincita con titolo privo di uno o più elementi relativi alla giocata (ad esempio numero unico identificativo, data e ora, importo, quote oggetto della scommessa, vincita potenziale, estremi identificativi del concessionario o della concessione. Sotto il profilo oggettivo 1. operatività sovradimensionata rispetto al profilo economico del gestore/ esercente per frequenza, volumi e modalità; 2. improvviso incremento dei volumi delle giocate da parte del medesimo giocatore;
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Nel documento Uif della Banca d’Italia allegato si riportano poi le verifiche richieste agli operatori del gioco da fare riguardo alle operazioni di gioco per i profili peculiari del gioco fisico e per il gioco on line. Ma quel che si vuole qui rappresentare con il richiamo specifico delle verifiche da fare è che ogni operatore della filiera, prima di approcciarsi ad una banca per l’apertura di un conto corrente dedicato al gioco è evidente che sia stato preventivamente valutato, per l’apertura della sua posizione quale operatore della filiera, dal concessionario di riferimento con i criteri indicati da Banca d’Italia. Ciò avviene in occasione delle operazioni che precedono la sua contrattualizzaione e durante le quali vengono esaminati i requisiti di legge. Peraltro tale verifica viene ripetuta nel tempo come indicato nella normativa di riferimento per l’attività di gestione del gioco pubblico. 12. LA FILIERA PARTE ATTIVA NEGLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO DEL SISTEMA CONCESSORIO Per le verticali distributive del gioco pubblico ai cui concessionari di Stato è richiesto di implementare il sistema di controllo e presidio antiriciclaggio con processi e procedure specifiche (come detto Vlt, Scommesse, Bingo, Online), viene quindi a crearsi una filiera selezionata controllata anche sotto questo profilo che a sua volta diventa determinante poi nell’azione di contrasto al riciclaggio per le fasi di gioco. E infatti, una volta a bordo, la filiera selezionata viene inserita nei processi e nelle procedure aziendali, ricevendo dai concessionari di riferimento specifici compiti imprescindibili per rendere possibile l’identificazione, la registrazione e la segnalazione delle operazioni sospette cui sono tenuti i concessionari stessi. 13. LA MAPPATURA COMPLETA DELLE FILIERE E L’ISCRIZIONE PRESSO PUBBLICI REGISTRI: IL RIES ED IL REGISTRO UNICO DEGLI OPERATORI DEL GIOCO In aggiunta agli adempimenti posti in capo si soggetti del comparto dalla normativa antiriciclaggio, va tenuto in considerazione che gli operatori del comparto di alcune verticali distributive del gioco pubblico sono tenuti ad essere iscritti ad albi pubblici gestiti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. In particolare, le anagrafiche complete degli operatori autorizzati si trovano sul cosiddetto elenco, operativo da tanti anni, cosiddetto Ries, di cui all’articolo 1, comma 533, della legge n. 266/2005, come sostituito dall’articolo 1, comma 82, della legge 13 dicembre 2010, n 220. In 3. attività di gioco particolarmente concentrata presso un medesimo gestore o esercente;” 4. improvvisi incrementi di attività di gioco presso un medesimo gestore o esercente;” 5. improvvisi incrementi di attività di gioco in un breve lasso di tempo, presso gestori situati in aree limitrofe;” 6. improvviso incremento dei volumi delle vincite da parte del medesimo giocatore, specie se seguite da riscossioni in contante presso l’operatore di gioco; 7. concentrazione di titoli vincenti presso il medesimo gestore o esercente, specie se per importo rilevante o in un arco temporale limitato; 8. richiesta di trasferire vincite di importo rilevante in favore di soggetto diverso dal giocatore, specie se in Paesi o territori a rischio” 9. richiesta di pagamento delle vincite in località diverse da quella di residenza o di operatività del richiedente, in mancanza di adeguata giustificazione, specie se in Paesi o territori a rischio”.
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particolare, il Decreto Adm 2011/31857/Giochi prevede al riguardo espressamente le precisazioni riportate qui in nota (3). 3. (…) (i) art. 1: “2. L’elenco è unico a livello nazionale, ed è suddiviso in Sezioni, e sottosezioni.”; “3. L’iscrizione all’elenco costituisce titolo abilitativo per i soggetti che svolgono le attività in materia di apparecchi da intrattenimento in relazione alle relative attività esercitate.” (ii) art. 2: “Al fine di assicurare la pubblicità legale, il predetto elenco è pubblicato sul sito istituzionale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato: www.aams.gov.it con richiamo diretto dalla home page, ovvero nella sezione “Giochi” - “Apparecchi da divertimento””; “3. La consultazione tramite il sito istituzionale è libera, permanente e gratuita”. (iii) art. 3: “1. L’elenco consta di tre Sezioni, in cui sono, rispettivamente, iscritti: Sezione A - Proprietari, possessori ovvero detentori a qualsiasi titolo degli apparecchi e terminali di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del T.U.L.P.S.; Sezione B - Concessionari per la gestione della rete telematica degli apparecchi e terminali da intrattenimento che siano altresì proprietari degli apparecchi e terminali di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del T.U.L.P.S., e successive modificazioni; Sezione C – Soggetti diversi da quelli di cui alle Sezioni A e B che svolgono, sulla base di rapporti contrattuali continuativi con i soggetti di cui alle medesime sezioni, attività relative al funzionamento e al mantenimento in efficienza degli apparecchi e dei terminali, alla raccolta e messa a disposizione del concessionario delle somme residue e comunque qualsiasi altra attività funzionale alla raccolta del gioco.” (iv) art. 4: “1. L’iscrizione all’elenco è disposta dagli Uffici Regionali dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, previa verifica del possesso, da parte dei richiedenti, dei seguenti requisiti: a) licenza di cui all’articolo 86 o 88 del T.U.L.P.S. [rilasciate rispettivamente da Comuni e Questure], e successive modificazioni; b) certificazione antimafia prevista dalla legge 31 maggio 1965 n. 575 e successive modificazioni ed integrazioni; c) quietanza che attesti il versamento della somma di euro 150,00 (euro centocinquanta/00), da effettuarsi tramite modello F24 accise, codice tributo n. 5216”; “5. Al fine di ottenere la predetta iscrizione, i richiedenti sono tenuti ad esibire prova dei requisiti all’atto della richiesta”. (v) art. 5: “1. In aggiunta ai requisiti richiesti per l’iscrizione al suddetto elenco, di cui all’art. 4 del presente decreto, è altresì necessaria l’insussistenza negli ultimi cinque anni: a) di misure cautelari, provvedimenti di rinvio a giudizio, condanne con sentenza passata in giudicato od applicazioni della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per: reati collegati ad attività di stampo mafioso; delitti contro la fede pubblica; delitti contro il patrimonio; reati di natura finanziaria o tributaria; reati riconducibili ad attività di gioco non lecito; b) di dichiarazione di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e concordato preventivo; c) di sentenze definitive di condanna emesse dal giudice tributario in materia di Preu; d) di provvedimenti di cancellazione dall’elenco per perdita dei requisiti che ostino al mantenimento dell’iscrizione; e) per soggetti diversi da quelli della Sezione B, di contratti stipulati con soggetti non iscritti all’elenco”; “2. (…) è altresì necessaria la mancata reiterazione, per tre volte in un quinquennio, di comportamenti sanzionati con provvedimenti inoppugnabili per: violazioni previste dall’art. 110, comma 9, lettere a), b), c) e d) del Tulps, come modificato dall’art. 1, comma 543, della legge 23 dicembre 2005, n. 266; violazioni amministrative previste dall’articolo 24, comma 20, del decreto legge 6 luglio 2011 n.98, convertito con legge 15 luglio 2011 n.111; altre violazioni amministrative in materia di gioco pubblico.”; “5. Sono inoltre richiesti i seguenti ulteriori requisiti per i soggetti da iscrivere nella Sezione A, sottosezioni “c” e “d” e nella Sezione C di cui all’art. 3 del presente decreto, qualora svolgano, a qualunque titolo, attività di raccolta del gioco e di messa a disposizione dell’importo residuo: a) non essere incorsi nell’arco dell’anno precedente a quello di riferimento in tre violazioni relative al mancato versamento, anche a diversi concessionari, nei termini contrattuali rispettivamente previsti, dell’importo residuo dovuto a titolo di PREU. b) impegno a presentare al concessionario idonea garanzia per un valore non inferiore a €1.500,00 (euro millecinquecento/00) per apparecchio, posseduto o detenuto o di cui è proprietario, e ad incrementarla, in accordo con il concessionario, in funzione della raccolta registrata dagli apparecchi oggetto del contratto. La garanzia è prestata a prima richiesta od in forma di deposito cauzionale ed è relativa al corretto ed integrale adempimento delle obbligazioni di messa a disposizione, a scadenze concordate, dell’importo dovuto al concessionario e all’erario.” “6. Sono inoltre richiesti i seguenti ulteriori requisiti per i soggetti da iscrivere nella Sezione C, sottosezione “a” di cui all’articolo 3 del presente decreto: a) l’insussistenza negli ultimi cinque anni di misure cautelari, provvedimenti di rinvio a giudizio,condanne con sentenza passata in giudicato od applicazioni della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per i reati di cui agli articoli 615 quater c.p. e 617 quater c.p.”.
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Le precisazioni riportate in nota consentono di valutare quante altre verifiche siano effettuate sui soggetti indicati affinché ai medesimi sia consentito di essere iscritti al Ries e dunque di esercitare l’attività di raccolta del gioco pubblico. Stesse considerazioni potranno essere fatte anche quando il Ries sarà sostituito dal Registro Unico degli Operatori di Gioco, allo stato ancora non entrato in vigore, previsto dal Dl 124\2019 e che riguarderà sostanzialmente tutti gli operatori di gioco, non solo quelli relativi alla verticale distributiva degli apparecchi. In particolare l’articolo 27 al riguardo tra l’altro prevede altre precisazioni qui riportate in nota (4). 4. (…) (i) “1. Al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei giochi e la diffusione del gioco illegale, nonché di perseguire un razionale assetto sul territorio dell’offerta di gioco pubblico, presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e’ istituito, a decorrere dall’esercizio 2020, il Registro unico degli operatori del gioco pubblico.” (ii) “2. L’iscrizione al Registro costituisce titolo abilitativo per i soggetti che svolgono attività in materia di gioco pubblico ed è obbligatoria anche per i soggetti già titolari, alla data di entrata in vigore del presente articolo, dei diritti e dei rapporti in esso previsti”. (iii) “3. Devono iscriversi al Registro le seguenti categorie di operatori: a) i soggetti: 1) produttori; 2) proprietari; 3) possessori ovvero detentori a qualsiasi titolo degli apparecchi e terminali di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, per i quali la predetta Amministrazione rilascia, rispettivamente, il nulla osta di cui all’articolo 38, comma 5, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e il codice identificativo univoco di cui al decreto del Direttore generale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato 22 gennaio 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 32 del 9 febbraio 2010; b) i concessionari per la gestione della rete telematica degli apparecchi e terminali da intrattenimento che siano altresì proprietari degli apparecchi e terminali di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773; c) i soggetti: 1) produttori; 2) proprietari; 3) possessori ovvero detentori a qualsiasi titolo degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 7, lettere a), c), c-bis) e c-ter) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773; d) i concessionari del gioco del Bingo; e) i concessionari di scommesse su eventi ippici, sportivi e non sportivi e su eventi simulati; f ) i titolari di punti vendita dove si accettano scommesse su eventi ippici, sportivi e non sportivi, su eventi simulati e concorsi pronostici sportivi, nonche’ i titolari dei punti per la raccolta scommesse che si sono regolarizzati ai sensi dell’articolo 1, comma 643, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 e dell’articolo 1, comma 926, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e i titolari dei punti di raccolta ad essi collegati; g) i concessionari dei giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore; h) i titolari dei punti di vendita delle lotterie istantanee e dei giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore; i) i concessionari del gioco a distanza; l) i titolari dei punti di ricarica dei conti di gioco a distanza; m) i produttori delle piattaforme dei giochi a distanza e di piattaforme per eventi simulati; n) le societa’ di corse che gestiscono gli ippodromi; o) gli allibratori; p) ogni altro soggetto non ricompreso fra quelli di cui al presente comma che svolge, sulla base di rapporti contrattuali continuativi con i soggetti di cui al comma medesimo, qualsiasi altra attivita’ funzionale o collegata alla raccolta del gioco, individuato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che ne fissa anche l’importo, in coerenza con quanto previsto dal comma 4, in relazione alle categorie di soggetti di cui al presente comma.” (iv) “4. L’iscrizione al Registro è disposta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli previa verifica del possesso, da parte dei richiedenti, delle licenze di pubblica sicurezza di cui agli articoli 86 e 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, delle autorizzazioni e concessioni necessarie ai sensi delle specifiche normative di settore e della certificazione antimafia prevista dalla disciplina vigente, nonché dell’avvenuto versamento, da parte dei medesimi, di una somma annua pari a (…)” (v) “9. I concessionari di gioco pubblico non possono intrattenere rapporti contrattuali funzionali all’esercizio delle attivita’ di gioco con soggetti diversi da quelli iscritti nel Registro. In caso di violazione del divieto e’ dovuta la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 10.000,00 e il rapporto contrattuale e’ risolto di diritto. La terza reiterazione, anche non consecutiva, della medesima violazione nell’arco di un biennio determina la revoca della concessione.”
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14. LE VERIFICHE ULTERIORI EFFETTUATE DA COMUNI E QUESTURE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI COSIDDETTE RISPETTIVAMENTE EX ART. 86 ED 88 DEL TULPS Un’altra importate attività di verifica sul comparto del gioco è quella che viene svolta dai Comuni e dalle Questure ogni qualvolta l’operatore contrattualizzato dal concessionario ed iscritto al Ries si trovi di fronte all’esigenza di esercitare materialmente l’attività sul territorio. Il sistema di autorizzazioni articolate su base territoriale prevede infatti il coinvolgimento attivo sia degli uffici dei Comuni (ai quali gli operatori per esercitare l’attività nei propri esercizi generalisti o di gestione devono richiedere l’autorizzazione ex art. 86 del Tulps) sia degli uffici delle Questure (alle quali a quali gli operatori per esercitare l’attività nei propri esercizi dedicati al gioco pubblico devono richiedere l’autorizzazione ex art. 88 del Tulps). Peraltro, quest’ultimo tipo di autorizzazione presuppone la previa verifica dei requisiti soggettivi e della cosiddetta sorvegliabilità dei locali. A titolo esemplificativo, tra i requisiti soggettivi verificati dalle Questure in sede di rilascio della licenza ex art. 88 Tulps si ricordano quelli previsti dagli articoli 11 e 92 del Tulps qui riportati in nota (5). Per quanto riguarda le licenze ex art. 86 rilasciate dai Comuni, sono richiesti, tra l’altro, gli stessi requisiti di cui agli articoli 11 e 92 Tulps sopra richiamati, oltre ai requisiti morali previsti per i soggetti indicati dall’art. 85 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159. Segnatamente si fa riferimento all’art. 67 commi 1 e 8 del D. Lgs. 159/2011 (il “Nuovo codice Antimafia”) che stabilisce che non possono ottenere licenze o autorizzazioni di polizia e di commercio: “le persone alle quali sia stata applicata con provvedimento definitivo una delle misure di prevenzione previste dal libro I, titolo I, ››
(vi) “10. A decorrere dalla data di istituzione del Registro di cui al comma 1 e, comunque, dal novantesimo giorno successivo all’entrata in vigore del decreto di cui al comma 7, l’elenco di cui all’articolo 1, comma 533, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, come modificato dall’articolo 1, comma 82, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, e’ abrogato.”
5. (…) (i) Articolo 11: “Salve le condizioni particolari stabilite dalla legge nei singoli casi, le autorizzazioni di polizia debbono essere negate: 1) a chi ha riportato una condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo e non ha ottenuto la riabilitazione; 2) a chi è sottoposto all’ammonizione o a misura di sicurezza personale o è stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza. Le autorizzazioni di polizia possono essere negate a chi ha riportato condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l’ordine pubblico, ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza, o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione, o per violenza o resistenza all’autorità, e a chi non può provare la sua buona condotta (La Corte costituzionale, con sentenza 16 dicembre 1993, n. 440, (in Gazz. Uff., 22 dicembre, n. 52), ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma, nella parte in cui pone a carico dell’interessato l’onere di provare la sua buona condotta.). Le autorizzazioni devono essere revocate quando nella persona autorizzata vengono a mancare, in tutto o in parte, le condizioni alle quali sono subordinate, e possono essere revocate quando sopraggiungono o vengono a risultare circostanze che avrebbero imposto o consentito il diniego della autorizzazione.” (ii) Articolo 92: “Oltre a quanto è preveduto dall’art. 11, la licenza di esercizio pubblico e l’autorizzazione di cui all’art. 89 non possono essere date a chi sia stato condannato per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, o contro la sanità pubblica o per giuochi d’azzardo, o per delitti commessi in istato di ubriachezza o per contravvenzioni concernenti la prevenzione dell’alcoolismo, o per infrazioni alla legge sul lotto, o per abuso di sostanze stupefacenti.”
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capo II” (comma 1); “le persone condannate con sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale nonché per i reati di cui all’articolo 640, secondo comma, n. 1), del codice penale, commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico, e all’articolo 640 bis del codice penale” (comma 8). Anche da questa specifica disciplina emergono importanti informazioni disponibili in aggiunta alle altre pure raccolte. 15. LA TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI DI CUI ALLA L. 136/2’10, DL 98/2’11, DL 16/2012 Un’altra importante normativa che vede coinvolto in prima linea il comparto del gioco pubblico ed i suoi operatori tutti (dai concessionari direttamente obbligati, agli operatori della filiera gestori, gestori di sala, esercenti, a tutti i fornitori di ogni genere) è quella della cosiddetta tracciabilità dei flussi finanziari in entrata ed in uscita (dalla quantificazione delle somme immesse dagli utenti con le giocate, ai dettagli delle spese sostenute anche dalla filiera), in considerazione degli adempimenti imposti anche al sistema concessorio dalla L. 136/2010, dal Dl 98/2011 e dal Dl 16/2012, analogamente a quanto previsto in capo ai soggetti che operano nel contesto degli appalti pubblici. Detta normativa, come è noto impone agli operatori del comparto di utilizzare strumenti tracciabili di trasferimento di denaro ricorrendo fondamentalmente all’utilizzo di conti correnti dedicati che consentano di apporre, in linea di principio su ciascun pagamento, il cosiddetto Cig, Codice Identificativo Gara, relativo alla concessione di riferimento in modo tale che gli organi inquirenti possano rintracciare con estrema facilità i flussi finanziari in entrata ed in uscita che interessano le singole concessioni. Al riguardo è stata altresì portata a termine una circolare interpretativa degli obblighi in capo agli operatori del gioco che è stata redatta tenuto conto delle indicazioni raccolte in occasione di incontri mirati sia con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli sia con l’Avcp, l’autorità di riferimento dell’epoca (circ. Federazione Sgi Csit 2/12/2013). Nell’ambito di detta circolare viene tra l’altro indicato quanto segue. “La disciplina specifica, per i concessionari per la raccolta e gestione di giochi pubblici, in tema di tracciabilità dei flussi di denaro, è prevista in via esclusiva dalla Legge 44 del 26 aprile 2012 (6). Tale norma è stata infatti introdot6. (…) Detta norma prevede che: (i) “a-bis) all’articolo 24 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, dopo il comma 1 è inserito il seguente: “1-bis Al fine di garantire obiettivi di massima trasparenza, e per una più efficace e tempestiva verifica degli adempimenti cui ciascun soggetto è tenuto, è fatto obbligo a tutte le figure a vario titolo operanti nella filiera del sistema gioco di effettuare ogni tipo di versamento senza utilizzo di moneta contante e con modalità che assicurino la tracciabilità di ogni pagamento”. (ii) “a-ter) all’articolo 24 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, dopo il comma 27 è inserito il seguente: “27-bis. Al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali e il riciclaggio di denaro di provenienza illecita, chiunque, ancorché in caso di assenza o di inefficacia delle autorizzazioni di polizia o delle concessioni rilasciate dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, gestisce con qualunque mezzo, anche telematico, per conto proprio o di terzi, anche ubicati all’estero, concorsi pronostici o scommesse di qualsiasi genere deve utilizzare
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ta dal legislatore con riguardo allo specifico settore dei giochi pubblici, prevedendone una peculiare regolamentazione. Ai sensi della citata legge, ritiene l’Avcp, è “previsto l’obbligo per tutte le figure operanti a vario titolo nella filiera del sistema di gioco di effettuare “ogni tipo di versamento” senza utilizzo di moneta contante e con modalità che assicurino la tracciabilità di ogni pagamento, esplicitando che detta prescrizione è funzionale a garantire “obiettivi di massima trasparenza, e per una più efficace e tempestiva verifica degli adempimenti cui ciascun soggetto è tenuto”. Gli obblighi di tracciabilità sono, quindi, estesi a tutti i flussi finanziari movimentati a motivo della concessione, senza distinzione tra flussi in entrata ed in uscita.” Per tali flussi di denaro, pertanto, oltre all’obbligo di utilizzo dei conti dedicati in esclusiva previsto dalla norma, occorrerà, in adempimento, a quanto indicato dall’Avcp, quale modalità operativa di tracciabilità, provvedere all’identificazione degli stessi mediante applicazione del codice identificato di gara (cd.Cig) sugli strumenti di pagamento utilizzati per la relativa movimentazione (es.: bonifici bancari/postali). Occorre, altresì, rimarcare quanto segue in considerazione delle pure riconosciute indubbie peculiarità del settore in questione. Per i versamenti effettuati dal concessionario allo Stato e all’Ente concedente, ai fini della tracciabilità risulterà sufficiente limitarsi all’utilizzo dei conti dedicati in esclusiva per la movimentazione di detti flussi di denaro, anche senza indicazione del codice identificativo della gara che, ad ogni modo, si ritiene opportuno che sia evidenziato ogni qualvolta gli strumenti di pagamento ammessi lo consentano; per quanto concerne i versamenti in favore del concessionario, da parte di altri operatori della filiera, è opportuno che gli stessi siano effettuati mediante strumenti che rechino l’indicazione del Cig e, qualora siano utilizzati strumenti di pagamento che non ne consentano l’indicazione, è necessario che i relativi versamenti siano registrati nei documenti contabili in modo da consentirne la tracciabilità attraverso il Cig”. Con riferimento ai flussi di denaro derivanti da pagamenti effettuati in “compensazione”, si precisa che, come indicato nella determinazione della Avcp n. 4 del 7 luglio 2011, l’istituto della compensazione è ammesso quale modalità di pagamento non inficiando il rispetto delle norme sulla tracciabilità. Ciò posto, tali flussi, non comportando altresì alcun movimento materiale di denaro in relazione all’importo oggetto di compensazione, non necessitano di particolari adempimenti ai fini della tracciabilità. Alla luce di quanto sopra, identificato il concessionario come soggetto destinatario delle norme sulla tracciabilità in quanto percettore di un compenso, la conseguenza è che il medesimo è tenuto a tracciare i pagamenti ››
uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la società Poste italiane Spa, dedicati in via esclusiva ai predetti concorsi pronostici o scommesse. Sui predetti conti devono transitare le spese, le erogazioni di oneri economici e i proventi finanziari di ogni natura relativi ai concorsi pronostici o scommesse di qualsiasi genere”.
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che effettua in favore della filiera. Pertanto tutte le spese, le erogazioni di oneri economici e i proventi finanziari di ogni natura relativi a ciascuna concessione devono necessariamente transitare sui conti dedicati in esclusiva a tale concessione fatta eccezione per i casi di “compensazione” come già sottolineato e come si dirà ancora in seguito. Ciò comporta la necessità che nessuno dei predetti pagamenti possa transitare su conti differenti da quelli dedicati in esclusiva. I Concessionari dovranno fornire un’idonea informativa, ai soggetti terzi beneficiari di pagamenti provenienti dai conti dedicati in esclusiva, in merito all’obbligo, che grava su questi ultimi, di utilizzare per eventuali pagamenti di propri sub fornitori i medesimi codici Cig utilizzati dai concessionari, qualora tali pagamenti si riferiscano a prestazioni inerenti o correlate alle prestazioni rese dai primi nei confronti dei concessionari e pagate attraverso i conti dedicati in esclusiva. La tracciabilità dei flussi finanziari, attraverso l’associazione del Cig, è opportuna altresì per gli eventuali versamenti che il concessionario effettui – nei limiti di quanto consentito dalla legge e dalle convenzioni di concessione – dai conti correnti dedicati, verso altri propri conti correnti, ovvero verso i conti correnti di soggetti appartenenti al medesimo gruppo a cui appartiene il concessionario, ferma restando la disciplina del c.d. “cash pooling” come prevista dalla determinazione della Avcp n. 4 del 7 luglio 2011 (7)… Restano invece completamente esclusi dalle norme sulla tracciabilità i pagamenti fatti ai giocatori per le vincite ottenute dalla partecipazione ai giochi pubblici, in quanto il giocatore non è parte della filiera, ma è considerato un utente non operatore, ferma restando la vigente normativa antiriciclaggio con i limiti di pagamento in denaro contante individuati dal D.lgs n. 231/07. L’obbligo di utilizzo dei conti dedicati in esclusiva trova applicazione nei confronti di tutti gli operatori che gestiscono con qualunque mezzo, anche telematico, per conto proprio o di terzi, anche ubicati all’estero, concorsi pronostici o scommesse di qualsiasi genere. Per gli operatori che gestiscono 7. (…) Secondo detta Determina, sul punto si precisa, tra l’altro, che “Con riferimento a tali ipotesi si segnala quanto segue: - con riguardo agli incassi e pagamenti effettuati a valere sui conti delle singole società nei confronti di soggetti esterni al gruppo, l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari attraverso l’inserimento del Cig/Cup e l’utilizzo di conti bancari/postali dedicati deve essere pienamente assicurato; - nel caso di movimentazioni tra le stesse società del gruppo, può essere utilizzato il sistema del cash pooling qualora la società capogruppo si assuma espressamente la responsabilità della corretta ricostruibilità delle singole operazioni finanziarie effettuate per ciascun affidamento. Nel caso in cui la società del gruppo sia una stazione appaltante, è comunque necessario acquisire il Cig anche per gli affidamenti infragruppo al fine di assicurarne la puntuale ricostruibilità (cfr. Comunicato del Presidente dell’Autorità del 2 maggio 2011). Le informazioni che consentono la ricostruibilità delle singole operazioni effettuate devono essere conservate per 10 anni e devono essere esibite a richiesta degli organismi deputati ai controlli. Si ribadisce, inoltre, che la società affidataria appartenente al gruppo, qualora affidi a terzi lo svolgimento di parte della prestazione, deve assicurare la piena tracciabilità di ciascuna movimentazione finanziaria mediante l’apposizione del Cig.”
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differenti tipologie di giochi pubblici, l’obbligo di cui sopra è limitato all’utilizzo di conti dedicati anche non in esclusiva. Alla luce di quanto sopra, al fine di fornire un’evidenza esemplificativa dell’applicazione di quanto riportato nella presente, si evidenziano le modalità operative di applicazione della normativa sulla tracciabilità ai rapporti giuridici inerenti i soggetti facenti parte della filiera di raccolta di gioco degli Apparecchi da intrattenimento, modalità che analogamente troveranno applicazioni anche alle altre convenzioni di raccolta e gestione dei giochi pubblici: a) Pagamenti dal concessionario all’ente concedente: devono essere effettuati utilizzando il conto dedicato che il Concessionario avrà attivato, anche prescindendo dal codice identificativo della gara (Cig); b) i pagamenti dal gestore, gestore di sala e esercente al concessionario: devono essere effettuati tramite versamento sui conti dedicati, anche prescindendo dal codice identificativo della gara (Cig) prevedendone la registrazione nei documenti contabili con indicazione del Cig, rendendo pertanto ammissibile l’effettuazione di tali trasferimenti di denaro attraverso lo strumento RID bancario; c) la “compensazione” tra concessionario e gestore, gestore di sala ed esercente: la compensazione non inficia il rispetto delle norme sulla tracciabilità, è ammessa ai fini delle medesime e, non comportando alcun movimento di denaro, non necessita di particolari adempimenti ai fini della tracciabilità, se non quanto già detto in merito al fatto che si dovranno utilizzare i conti dedicati in esclusiva; d) pagamenti da parte del Concessionario al gestore, al gestore di sala e all’esercente (fatto salvo quanto sopra riportato in merito all’istituto della compensazione): i pagamenti dovranno essere effettuati tramite i conti dedicati e gli strumenti di pagamento utilizzati dovranno riportare l’indicazione del Cig. Per quanto riguarda il pagamento tra i soggetti operanti nella filiera di raccolta del gioco occorrerà che ciascuno di tali pagamenti avvenga nel rispetto del divieto della corresponsione in denaro contante. Nell’ipotesi in cui, nel caso di specie degli apparecchi da intrattenimento, gli importi residui presenti in tali apparecchi venissero prelevati congiuntamente (cd. scassettamento congiunto) dal gestore e dall’ esercente, ognuno per la parte di propria competenza, tra i due soggetti non si porrebbe in essere alcuna forma di pagamento e pertanto il prelievo in contanti risulterebbe conferme al disposto di legge. Il gestore o l’esercente che prelevasse anche la parte di spettanza dell’erario e del concessionario non potrà versare in contanti al concessionario tale importo. Va inoltre precisato, per quanto riguarda i titolari di esercizi commerciali che, oltre ad offrire il gioco, svolgano anche altre attività non soggette agli obblighi di tracciabilità (ristorazione, edicole, bar, tabacchi, etc), che i medesimi dovranno “tracciare” solo i fornitori di beni e servizi relativi all’attività di gioco e non altri.”
mento a partire da quelle investigative attraverso gli strumenti riconosciuti dalla suddetta normativa come idonei a svolgere il compito loro assegnato, ma anche e soprattutto che la disponibilità di un conto corrente per un operatore diventa non più solo utile per esercitare l’attività ma essenziale. Il mancato rilascio della possibilità di apertura di un conto corrente (così come la chiusura di un conto corrente) rende impossibile l’adempimento ad obblighi di legge specificamente previsti ed impedisce quindi lo svolgimento dell’attività.
Da quanto sopra emerge non solo che ogni azione finanziaria degli operatori del comparto del gioco pubblico risponde all’esigenza di essere tracciabile da parte delle autorità di riferi-
17. GLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Un ulteriore patrimonio informativo che viene messo a disposizione delle autorità investigative è rappresentato dai
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16. CONTRASTO AL C.D. MATCH FIXING Ed ancora, va ricordato che gli operatori del comparto del gioco e segnatamente della verticale distributiva delle scommesse sono impegnati quotidianamente nei controlli utili e nei rapporti informativi conseguenti relativi al contrasto al c.d. match fixing, consistente nel fenomeno della manipolazione dei risultati degli eventi sportivi da parte dei partecipanti, che – nelle scommesse regolamentate, registrate istantaneamente sui sistemi centrali dell’Agenzia dogane e monopoli – può emergere tramite il monitoraggio in tempo reale dei flussi di scommesse accettate nei punti vendita e nel gioco online. Al riguardo si fornisce la seguente sintesi: “L’esistenza di reti pubbliche ove il gioco viene tracciato e regolato consente (…) di avere la possibilità di esercitare taluni controlli, anche in chiave preventiva rispetto al match fixing. I flussi di gioco che transitano nella rete ufficiale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono “tracciati” e “monitorati” perché affluiscono al totalizzatore nazionale. (…) ad esclusione del nominativo del giocatore, ogni scommessa viene registrata dal totalizzatore (su cosa si è puntato, quanto si è puntato, dove si è puntato, la quota offerta dai concessionari, data ora e luogo di vendita, quanto si è perso, quanto si è vinto, sia in riferimento al singolo concessionario sia in riferimento a una data area geografica, fino alla singola agenzia di scommessa). Adm, tramite il partner tecnologico (Sogei), possiede il totale della raccolta sulla rete italiana ufficiale ed è, quindi, in grado di controllare ogni singola giocata. Il sistema di monitoraggio Adm del gioco anomalo sulle scommesse sportive (Gass, che fa parte dell’Uiss, l’organismo costituito in seno al Ministero dell’Interno, cui partecipano anche le Forze di Polizia e gli Organismi sportivi) verifica in tempo reale, ogni quarto d’ora (notte esclusa) e per ogni avvenimento su cui è stato raccolto gioco, che: – la quota minima raccolta su ogni esito di ogni tipo scommessa non si discosti troppo da quella iniziale; – la raccolta complessiva su ciascun esito di ogni scommessa sia superiore ad una determinata soglia minima. Se entrambe le condizioni si verificano, il sistema invia in automatico un “alert” e si effettuano ulteriori controlli. Nel caso in cui dalla combinazione dei diversi fattori si evidenzia una possibile anomalia, l’Agenzia invia una apposita segnalazione all’Uiss. Questa attività è condotta anche in stretta collaborazione con i concessionari della rete legale, che segnalano eventuali anomalie registrate sui propri sistemi. Insomma, il controllo contro il match fixing avviene grazie alla sinergia tra lo Stato ed i concessionari, perché l’alterazione dei risultati sportivi e, quindi, la produzione di vincite “illecite” tende a danneggiare anche dei concessionari.”
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dati e dalle informazioni raccolte dalle immagini registrate all’interno dei locali specializzati attraverso gli impianti di videosorveglianza obbligatori previsti dalle convenzioni di concessione. 18. UNA LISTA ESEMPLIFICATIVA DI ADEMPIMENTI DI COMPLIANCE PER UNA DELLE VERTICALI DISTRIBUTIVE DEL GIOCO PUBBLICO A titolo esemplificativo si propone un prospetto riepilogativo di alcuni degli adempimenti e verifiche in materia di compliance richieste ai concessionari e che per i profili di competenza presuppongono il coinvolgimento delle filiere e che in particolare riguardano una verticale distributiva del gioco pubblico e segnatamente quella relativa agli apparecchi ex art. 110, comma 6, lettere a) e b) del Tulps solo per inquadrare il livello di dettaglio delle informazioni disponibili dalle autorità di controllo. (i) Determinazione delle informazioni dei dati e della contabilità sulle attività di gioco. Trasmissione al sistema di controllo Awp e al sistema di controllo Vlt di Adm i seguenti dati relativi all’attività di gioco: a) numero totale dei punti vendita presenti sul territorio nazionale distinti per regione e provincia di ubicazione; b) numero totale di punti vendita presenti sul territorio nazionale, distinti per regione e provincia di ubicazione, che nel corso del mese di riferimento hanno cessato l’attività, sono stati ceduti a terzi o hanno sospeso la raccolta, con indicazione delle causali analitiche. Cadenza trimestrale (S.C. Art. 8, comma 2, Decreto 1861/2011); (ii) Determinazione delle informazioni dei dati e della contabilità sulle attività di gioco. Trasmissione al sistema di controllo Awp e al sistema di controllo Vlt di Adm le seguenti contabilità relative all’attività di gioco: a) utile di esercizio complessivo; b) utile di esercizio distinto per tipologia di gioco; c) utile di esercizio distinto per regione e provincia di riferimento; d) ricavo complessivo globale; e) ricavo distinto per tipologia di gioco; f ) ricavo distinto per regione e provincia di riferimento. Cadenza trimestrale (S.C. Art. 8, comma 2, Decreto 1861/2011); (iii) Determinazione delle informazioni dei dati e della contabilità sulle attività di gioco. Comunicazione ad Adm degli estratti conto dei movimenti finanziari relativi a tutti i conti correnti della Società HBG Connex secondo il modello comunicato da Adm. Gli estratti conto evidenziano le seguenti informazioni: a) flussi finanziari relativi al PREU; b)flussi finanziari relativi al canone di concessione; c) flussi finanziari relativi al deposito cauzionale; d)flussi finanziari relativi alle vincite erogate; e) flussi finanziari relativi agli importi a qualunque titolo derivanti dalla raccolta di gioco e riconosciuti a terzi e al compenso del concessionario ai sensi della Legge di contabilità generale e del relativo Regolamento. Cadenza trimestrale (S.C. Art. 12, commi 6 e 7 All.3 Fl. Fin. - par. 6); (iv) Comunicazioni Antiriciclaggio. Comunicazione ad Adm del Report riepilogativo delle operazioni con rilevanza antiriclaggio. Cadenza semestrale (S.C. Art. 5, comma 2, lettera K); (v) Antimafia. Invio ad Adm di apposite autocertificazioni attestanti i requisiti per i soggetti di cui all’art.5, comma 4 (decreto legislativo 6/9/2011 n. 159). Cadenza Annuale (S.C. Art. 5,
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comma 4, Decreto Legislativo del 6 luglio2011 n. 98, Decreto Legislativo 6 settembre 2011 n. 159 Art. 67); (vi) Antimafia. Invio Adm dichiarazioni sostitutive per verifiche antimafia. Cadenza semestrale (S.C Art. 5, comma 3); (vii) Indici di solidità patrimoniale. Comunicazione ad Adm delle eventuali variazioni del Quadro Informativo Minimo, per la parte relativa ai dati economici e finanziari (sui dati relativi all’ultimo periodo dell’esercizio precedente). Cadenza trimestrale (S.C. Art. 8, comma 3, D.I. 1845 Art. 3 comma 2, S.C. Art. 30, comma 2, lettera m); (viii) Rendicontazioni contabili. Consegna ad Adm delle rendicontazioni contabili trimestrali, relative al concessionario e alle società dallo stesso controllate, accompagnate da apposita relazione di certificazione redatta da una primaria società di revisione contabile, iscritta nell’albo speciale tenuto da Consob. Cadenza trimestrale (S.C. Art. 8, comma 1, lettera c) S.C. Art. 30, comma 2 lettera h); (ix) Conto giudiziale. Trasmissione ad Adm del Conto Giudiziale secondo il modello comunicato da Adm. Cadenza Annuale (S.C. Art. 14, comma 7, lettera m) All.3 Fl.Fin. - par. 7); (x) Conferma requisiti bando di gara. Comunicazione annuale ad Adm persistenza requisiti bando di gara. Cadenza annuale (S.C. Art. 5, comma 6); (xi) Indici di solidità patrimoniale. Trasmissione ad Adm del quadro informativo minimo che riporta i seguenti dati: - dati economici: valore della produzione, ricavi; costi della produzione, proventi e oneri finanziari, rettifiche di valore di attività finanziarie, proventi e oneri straordinari, imposte, utile o perdita di esercizio; - dati finanziari: attività fisse, attività correnti, attività totali, passività fisse, passività correnti, passività totali, capitale netto, capitale proprio, capitale investito, mezzi di terzi, disponibilità liquide, fondi, ratei e risconti attivi, ratei e risconti passivi; - dati tecnici: operatore di rete, ubicazione del centro di Elaborazione Dati, disponibilità del Centro Elaborazione Dati in esclusiva o in condivisione con altri soggetti; - dati gestionali: contatti e riferimenti; livelli di servizio, anagrafica dei titolari degli esercizi dove si commercializza il gioco, altre attività, sedi estere. Cadenza annuale (S.C. Art. 8, comma 3, S.C. Art. 30, comma 2, lettera m), D.I. 1845 Art. 3 comma 2); (xii) Indici di solidità patrimoniale. Comunicazione ad Adm delle eventuali variazioni del Quadro Informativo Minimo, per la parte relativa ai dati economici e finanziari. Cadenza trimestrale (S.C. Art. 8, comma 3, D.I. 1845 Art. 3 comma 2, S.C. Art. 30, comma 2, lettera m); (xiii) Compensi filiera. Invio ad Adm delle informazioni relative ai compensi corrisposti ai soggetti abilitati contrattualizzati (report estratto conto). Cadenza Annuale (S.C. Art. 14, comma 7, lettera n).
L’AUTORE
Geronimo Cardia Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile Studio Cardia e Cardia www.gclegal.It
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inchiesta politica esteri
LA SOTTILE LINEA ROSSA TRA GAMING E GAMBLING In diversi Paesi ferve il dibattito sulla definizione delle loot box e, di conseguenza, sul loro trattamento normativo
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olti esperti di gioco sostengono che le origini delle loot box derivino dai distributori automatici giapponesi chiamati “gachapon”. Utilizzare una macchina gachapon significa effettuare un acquisto alla cieca, l’utente inserisce una moneta e ottiene un oggetto per caso o acquista un oggetto confezionato alla cieca senza conoscerne il contenuto. Le loot box sono talvolta indicate come “gacha”, riconoscendo questa origine. Le loot box si sono diffuse in tutto il mondo per molti anni e hanno generato entrate significative per l’industria, hanno facilitato progetti di giochi innovativi e creato valore di intrattenimento poiché molti giocatori sembrano apprezzare in modo specifico l’accesso e la raccolta delle loot box. Sono diventate particolarmente diffuse nei giochi mobili poiché il modello di business “free-to-play” ha continuato a guadagnare terreno. La Belgian Gaming Commission definisce le loot box come “… il termine generico per uno o più elementi di gioco che sono integrati in un videogioco in base al quale il giocatore acquisisce elementi di gioco a pagamento o gratuitamente in modo apparentemente casuale”. L’autorità olandese per il gioco d’azzardo scrive: “Le loot box sono un tipo di scrigno del tesoro integrato in un numero crescente di giochi. Le loot box nei giochi creano un mix di giochi d’azzardo e giochi di abilità. Sebbene l’esito delle partite sia determinato dall’abilità, l’esito delle loot box è determinato dal caso”. Grazie al fatto che ci sono acquisti basati sul caso nei videogiochi, le loot box sono effettivamente una convergenza tra gaming e gambling, uno sviluppo dirompente poiché i prodotti di gioco, a differenza di quello d’azzardo, non hanno limiti di età.
di Michael Haile
COSA MOTIVA A GIOCARE CON LE LOOT BOX? – L’Università di Plymouth e l’Università di Wolverhampton hanno condotto una ricerca per indagare sui profili psicologici delle persone che acquistano loot box e sulle loro motivazioni di acquisto. Secondo la ricerca le loot box “sono strutturalmente e psicologicamente simili al gioco d’azzardo”. La ricerca ha rilevato che del 93 percento dei bambini che giocano ai videogiochi, fino al 40 percento ha aperto le loot box. Ha inoltre riscontrato che 12 studi su 13 sulle loot box hanno stabilito connessioni “non ambigue” al comportamento problematico del gioco d’azzardo, con i giovani uomini che hanno maggiori probabilità di utilizzare le loot box e la giovane età e l’istruzione inferiore correlate con un maggiore utilizzo. La ricerca ha rivelato che le motivazioni all’acquisto sono radicate in un sistema di fattori personali, sociali e di giocabilità. Tali motivazioni includono sia le interazioni sociali (come ottenere status e approvazione) sia motivazioni legate al gioco (come migliorare le prestazioni o l’esperienza della giocabilità). I giocatori hanno anche acquistato loot box a causa della “paura di perdere” sia socialmente (su esperienze condivise), finanziariamente (su promozioni) o a livello acquisitivo (su oggetti che sono disponibili solo per un tempo limitato). Alcune ricerche psicologiche orientate verso l’informatica si riferiscono alla “paura di perdere” come perdere le interazioni sui social media mentre non giocano, il che significa che i partecipanti hanno paura di non essere inclusi in una serie di attività se non si impegnano con le loot box. QUANTO È GRANDE IL MERCATO DELLE LOOT BOX? – La gamma di canali di accesso, come desktop, laptop, console, tablet e in particolare smartphone, ha permesso
LA SOTTILE LINEA ROSSA TRA GAMING E GAMBLING
all’industria del gioco di diventare più grande della dimensione combinata dell’industria cinematografica e musicale. Attualmente i giochi stanno diventando servizi in cui il lancio e la vendita del gioco sono solo l’inizio della monetizzazione e il corpo principale del flusso di entrate deriva dalla creazione di una grande comunità di gioco e di una base utenti sempre crescente che continua a giocare. All’interno di questo ecosistema di gioco in evoluzione le loot box sono una delle principali opzioni di monetizzazione che gli sviluppatori di gioco chiamano “il metagioco”, che consente al giocatore di interagire strategicamente con una più ampia comunità di giocatori. Secondo Juniper Research le entrate di gioco delle loot box raggiungeranno i 20 miliardi di dollari entro il 2025, un aumento di un terzo rispetto al 2020. Juniper prevede che entro il 2025 circa il 5 percento dei giocatori in tutto il mondo (230 milioni di persone) acquisterà loot box. La pandemia di Covid sembra aver avuto un profondo effetto sul modo in cui i giocatori stanno usando il loro denaro. Secondo la ricerca di WePC il 47 percento dei giocatori nel Regno Unito ha aumentato le spese di gioco durante la pandemia. La ricerca condotta dalle Università di Plymouth e Wolverhampton ha concluso che i grandi spendaccioni nel Regno Unito, il 5 percento cruciale per l’industria, spendono più di 70 sterline inglesi al mese e non tutti i giocatori possono permettersi quel livello di spesa. In effetti i fornitori di gioco di loot box, sia per progettazione che per caso, stanno generando una parte considerevole dei loro profitti da clienti a rischio, che includono giocatori d’azzardo problematici e giocatori con modelli di gioco problematici. QUALE REGOLAMENTO? – Keith Whyte, direttore esecutivo del National Council on Problem Gambling nel Regno Unito, ha affermato che anche se non sono legalmente considerate giochi d’azzardo, le loot box condividono i principi fondamentali con i giochi da casinò. Whyte ha aggiunto: “L’applicazione variabile intermittente è il mezzo per fornire ricompense che è il più eccitante per il cervello umano. È la base fondamentale per le slot machine. È la base fondamentale delle loot box. Non c’è distinzione”. Sono le caratteristiche di gioco d’azzardo di questi giochi e la prevalenza di giocatori molto giovani che hanno catturato l’attenzione dei decisori politici. Poiché i giochi loot box sono legalmente considerati videogiochi, in molti Paesi legiferarli è una questione complessa. I primi tentativi di legiferarli hanno sofferto di una serie di carenze, incluse le manovre dell’industria che eludono la legislazione e le direttive politiche incoerenti dei governi, come il solo tentativo di mitigare i rischi associati a determinate classi di loot box, come giochi con funzionalità di incasso esplicite. A complicare ulteriormente le cose, il concetto di “valore” si estende oltre la definizione legale di denaro, poiché gli oggetti di valore nelle loot box contengono un capitale sociale o psicologico signi-
ficativo che può essere legalmente problematico da definire. Tuttavia i giocatori attribuiscono valori finanziari discreti ai contenuti delle loot box in base al prezzo di acquisto o di rivendita, il che implica che molte loot box soddisfano i criteri esistenti per la regolamentazione del gioco d’azzardo in molte giurisdizioni. Un rapporto commissionato dal Parlamento europeo conclude che l’affrontare le loot box rendendole illegali in specifici stati nazionali dovrebbe essere abbandonato a favore di una misura a livello dell’Ue incentrata sulla progettazione del gioco e sulla legge sulla protezione dei consumatori. Il rapporto osserva: “Il fatto che le autorità nazionali per il gioco d’azzardo siano giunte a conclusioni diverse sulla natura delle loot box, nonostante le somiglianze nelle loro definizioni legali nazionali di gioco d’azzardo e nonostante la loro cooperazione nell’ambito del Forum europeo dei regolatori di gioco (Gref ), mostra i limiti di un simile approccio nazionale”. Cina, Belgio, Paesi Bassi hanno compiuto passi decisivi sia per rendere illegali alcune forme di loot box sia per limitarle. Il Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport nel Regno Unito ha lanciato una consultazione sulle loot box nel settembre scorso. Qualsiasi legislazione che regoli le loot box richiederà un’attenta considerazione. I primi passi per regolatori e legislatori dovrebbero essere una chiara definizione legale di cosa sono le loot box, l’etichettatura del gioco e le classificazioni per età, la completa divulgazione delle probabilità, i limiti di spesa in valuta reale e gli obblighi definiti dei fornitori di gioco. I legislatori e I regolatori dovrebbero anche essere consapevoli di non emettere regolamenti che possano diventare rapidamente ridondanti in quello che è un segmento in rapida evoluzione del mercato del gioco. I fornitori di gioco loot box devono anche prendere atto del fatto che, poiché offuscano lo spazio che separa il gioco da quello d’azzardo, i responsabili delle politiche non hanno altra scelta che intervenire. Se sono lungimiranti hanno la possibilità di imparare dalle scelte passate, buone e cattive, fatte dagli operatori di gioco tradizionali ed evitare potenziali problemi che possono verificarsi in materia di protezione dei giocatori, le loro responsabilità e trasparenza del loro “business model”. Eludere le direttive normative volte a proteggere i bambini e gli adulti vulnerabili è una pratica commerciale miope poiché un contraccolpo legislativo e normativo creato da un danno sociale potrebbe rivelarsi dannoso per il futuro sviluppo del loro mercato. L’AUTORE
Michael Haile Economista, consulente economico e della regolamentazione, è stato market policy specialist della Gambling Commision (Regno Unito), senior economist & analyst di Gbgc (Isle of Man) e ricercatore del Censis e del Centro Internazionale di Studi Sociali (Roma).
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Per la prima volta in assoluto il Gruppo riunisce i suoi 4 principali saloni per creare la madre di tutte le conferenze di gaming, dal 15 al 19 novembre 2021
UNA SETTIMANA DA SIGMA
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uella che un tempo veniva conosciuta dalle nostre parti come “la fiera del gioco di Malta” è diventata oggi un vero e proprio mondo, interamente dedicato all’industria del gaming online. Come campeggia da tempo in tutte le comunicazioni ufficiali del gruppo Sigma, promotore dell’omonima kermesse, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni internazionali, come pure la vocazione dell’ormai storico show, parlando di “The World’s gaming festival”. Ma oltre a veder crescere l’evento in maniera spropositata, un anno dopo l’altro, fino a diventare il punto di riferimento per il mercato europeo del gaming online, il brand sigma ha iniziato a girare davvero per il mondo, creando una serie di eventi analoghi anche negli altri continenti. Oltre a sviluppare nuovi e ulteriori percorsi sull’isola di Malta, andando ad abbracciare anche tutti gli altri segmenti contigui al mondo del gioco. Guardando quindi alle tecnologie, ai pagamenti e all’innovazione più in generale, dando vita così ad altri eventi collegati. Che quest’anno, per la
Per saperne di più sul panel di Gioco News
prima volta in assoluto, confluiscono tutti in un unico momento, offrendo così un’intera settimana di show, che sancisce una ripartenza di slancio dopo la lunga interruzione provocata dalla pandemia. Nasce così la Sigma Week, in programma dal 15 al 19 di novembre, che include, oltre alla fiera Sigma Europe, gli eventi Ags (Affiliate grand slam, dedicato alle affiliazioni) e Aibc (l’evento su blockchain, fintech, intelligenza artificiale e big data), all’interno del Malta Fairs and Convention Centre (Mfcc). Con la stessa settimana che ospiterà anche la seconda edizione di Med-Tech World, una conferenza sulla salute digitale che si terrà presso l’Hilton, a Malta. “La Malta Week è un’opportunità per gli investitori di sfruttare il significativo potenziale di crossover per accordi commerciali sfaccettati e di raddoppiare le opportunità di connettersi con alcuni dei principali affiliati, responsabili politici, leader di pensiero, fornitori e operatori del settore”, spiegano gli organizzatori. Perché tutto questo accade a Malta? La
Il Panel di Gioco News a SiGMA Europe All’interno dell’Affiliate Grand Slam (AGS) nella sezione ‘GAMING AFFILIATES’.
MERCOLEDÌ 17 NOVEMBRE 2021, H 10:35 – 11:00 AGS Main stage
Nuove forme di marketing nella nuova normalità del gioco Un numero crescente di paesi sta introducendo severe restrizioni sulla pubblicità del gioco d’azzardo. Ciò richiede l’adozione di nuove soluzioni in termini di comunicazione di settore e nuove tecniche di marketing. In Italia, dove è stato (perfino) adottato un “divieto” totale di pubblicità, in ogni forma e su ogni canale. Il che ha causato una distorsione del mercato, anche se l’azienda ha ideato e adottato nuove strategie. Con
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risposta, forse, è scontata e sicuramente ben nota. Essendo l’isola un vero e proprio hub europeo per l’innovazione digitale e il business, con una reputazione di lunga data anche per la realizzazione di eccellenti eventi di networking. Grazie alla lingua inglese di base e alla sua ricca storia culturale, la grande offerta rivolta al tempo libero e all’intrattenimento Malta ha molto da offrire a coloro che cercano di iniettare un po’ di divertimento nel loro viaggio di business, per una perfetta atmosfera “da festival” nella quale stringere affari redditizi. Ecco quindi i motivi del successo del mondo di Sigma, che trova comunque nella fiera del gaming online la sua massima espressione, riuscendo a offrire esposizione, dibattito e networking, tutti di alto livello. Merito anche della collaborazione con questa testata, da sempre Media partner dell’evento, che ha consentito, nelle ultime tre edizioni, di proporre anche dei contenuti dedicati al mercato italiano. Continuando la tradizione anche quest’anno, quando Sigma Europe ospiterà un dibattito dedicato al grande cambiamento nel marketing del gioco avvenuto in Italia, con non poche ripercussioni anche a livello internazionali, di cui si parlerà durante l’incontro. (Ac)
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il “caso Italia” che diventa così un riferimento per chi si trova di fronte a dinamiche simili. In questo panel proponiamo le strategie che i principali operatori hanno adottato e i risultati che hanno ottenuto? Identificare nuove tendenze e sfide per il futuro e opportunità, in termini di gioco responsabile. Oltre a esplorare il nuovo ruolo degli affiliati. Ne parliamo con esperti e i principali operatori internazionali che operano in Italia ma anche in altri mercati. Relatori: - Avv. Stefano Sbordoni, Sbordoni & Partners - Alessandro Allara, Managing Director Lottomatica - Danilo Di Tota, Amministratore delegato DT9 Media Moderatore: Mauro De Fabritiis, Fondatore MDF Partners
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fluenzato profondamente il settore del gioco. In questo contesto, come si è potuto e dovuto adeguare il marketing del settore? “Il decreto Balduzzi ha fortemente limitato le forme di advertising precedentemente ammesse in Italia sia sul gioco fisico sia online. Tra le forme di marketing oggi ammesse e utilizzate, in particolare sull’online, si identificano le campagne di Csr (senza logo dell’operatore), le campagne informative, i bonus (tipicamente welcome), l’affiliation attraverso il collegamento a pagine di comparazione di quote e i blog di tipo informativo”. L’Italia ha fatto “scuola” in Europa e molti paesi hanno limitato fortemente la pubblicità e le sponsorizzazioni del gioco, pur non giungendo a un divieto totale. Quali sono gli scenari in termini di marketing? “Diversi Paesi europei che hanno regolato il gioco, in parte spinti dall’esempio italiano, hanno sviluppato, sotto il cappello del gioco sicuro e responsabile, un sistema di misure che include in alcuni casi il divieto parziale o totale della pubblicità sul gioco. Si tratta di un trend che sta coinvolgendo diversi Paesi tra cui Spagna, Uk, Danimarca, Finlandia, Lituania, Francia, Germania, Portogallo. Data la tendenza in atto a livello europeo e mondiale, le attività di marketing nel settore del gioco non potranno prescindere dagli aspetti di responsible gaming che, anzi, ne dovranno far parte. In tal senso l’analisi del comportamento del consumatore, anche attraverso strumenti di artificial intelligence, diventa imprescindibile per il rispetto dei Kpi (indicatori chiave di prestazione Ndr) imposti dai regolatori. All’interno delle limitazioni previste, la tecnologia diventa per gli operatori un asset imprescindibile per sviluppare azioni di marketing efficaci e responsabili. Sarebbe auspicabile l’identificazione a livello europeo di ambiti di cooperazione tra i regolatori di diversi Paesi, anche con il coinvolgimento degli operatori, in materia di gioco responsabile”. LEDRITTE DELMAESTRO
di un cambiamento del modello di consumo dal quale non si tornerà indietro”. Cosa ha lasciato in eredità al settore del gioco, nel bene e nel male, la pandemia? “La pandemia ha avuto un impatto significativo sul settore del gioco, in particolare sul retail, penalizzato in modo diretto dalla chiusura degli esercizi commerciali a seguito dei ripetuti lockdown, ma anche sull’online, impattato, per un periodo circoscritto, dall’assenza di eventi sportivi. La pandemia ha messo a dura prova non solo gli operatori retail specializzati ma anche i big multi-channel che non sono riusciti a compensare il calo del retail con l’incremento dell’online. Il cambiamento dei comportamenti di consumo imposto dalla pandemia, che ha spostato, probabilmente in modo definitivo, una parte dei giocatori, dal fisico all’online, impone per le aziende che vogliono mantenersi sostenibili un ripensamento del modello di business attraverso un approccio digital e multicanale”. In questi quasi due anni di pandemia, è cambiata la percezione del settore da parte sia della politica che dell’opinione pubblica? “La pandemia ha colpito duramente il settore paralizzandone l’attività per tempi troppo lunghi e dando indirettamente spazio alla potenziale proliferazione di attività illegali. Se a questo sommiamo il clima di incertezza regolatoria che caratterizza il settore, ritengo che sia quanto mai urgente un piano di intervento unitario che dia regole chiare e certezza ad un settore economico che merita di essere tutelato al pari di tanti altri, visto anche l’indotto occupazionale che genera. La politica sembra essere sensibile al tema. Bisognerà fare un percorso in cui il gioco possa essere considerato, all’interno dei meccanismi di tutela e protezione del consumatore, un’attività normale, recuperando in tal modo l’aspetto reputazionale di fronte all’opinione pubblica”. La pandemia è la seconda “variabile”, in Italia, assieme al decreto Dignità, che ha inENGLISHPAGES
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on siamo ancora e finalmente fuori dalla pandemia, ma ancora alle prese con i suoi pericolosi colpi di coda. Tuttavia, il “segno” che ha lasciato nella vita collettiva e individuale è profondissimo e, forse, indelebile. Mauro De Fabritiis, founder di MdfPartners e moderatore del panel di Gioco News organizzato nell’ambito di Sigma Europe di cui parliamo alla pagina precedente, cerca in questo contesto tuttora in evoluzione, di delineare la nuova normalità del gaming. “Sicuramente siamo in una nuova normalità ma ben diversa dalla situazione pre Covid-19. Nella seconda metà del 2021 la riapertura di sale da gioco, sale bingo, agenzie di scommessa, sebbene nell’ambito dei limiti di accesso (obbligo del green pass anche per i dipendenti) e di affluenza dei locali di vendita (distanze all’interno dei punti vendita), ha prodotto risultati in termini di ricavi ben lontani dai livelli del 2019, fatta eccezione per le lotterie. Le cause della contrazione del retail non sono da ricondursi solo ai citati limiti dell’offerta, ma anche alla domanda. Molti consumatori retail sono migrati all’online durante i lockdown e quelli che sono tornati negli esercizi fisici in molti casi hanno ridotto la frequenza o il tempo medio di permanenza all’interno dei punti vendita, sicuramente condizionati dalla esperienza pandemica. A livello di ricavi (Ggr) si prevede che il settore del gioco registri una riduzione a fine anno di oltre il 30 percento rispetto al 2019, come risultante del calo del retail (soprattutto a seguito dei lockdown) e dall’incremento dell’online (+100 percento). Molto probabilmente dovremo attendere la fine del 2022 o il 2023 affinché il settore del gioco raggiunga i livelli di Ggr complessivo del 2019. Quello che cambierà sarà l’incidenza dell’online che peserà sul totale circa il doppio rispetto ai livelli del 2019, segnale tangibile dell’accelerazione
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Il settore del gioco è stato messo a dura prova dalla pandemia, emergenza sanitaria che in Italia si è aggiunta alle disposizioni in materia di divieto di pubblicità: Mauro De Fabritiis, founder di MdfPartners, ne esamina i trend in un contesto europeo
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TUTTO IL MONDO DELLE SCOMMESSE PASSA DA QUI di Vincenzo Giacometti
Dopo l’interruzione dovuta alla pandemia torna anche Betting on Sport Europe a Londra: tra gli eventi più attesi nel settore, con un focus sull’Italia
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etting on Sports Europe è la principale conferenza internazionale rivolta ai dirigenti europei di società di scommesse sportive e a tutti gli stackeholder che fornisce un forum di discussioni di alto livello che contribuiranno a plasmare il futuro del settore. L’evento è da sempre in grado di riunire i principali attori dei mercati di tutto il continente, per condividere le migliori pratiche per affrontare le principali sfide e idee del settore sulle opportunità emergenti. Ma oltre alla conferenza, come ci ha ormai abituato il gruppo Sbc in tutti i
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suoi eventi, Betting on Sports Europe offre anche un’esposizione per consentire agli operatori di vedere e scoprire le ultime innovazioni del settore e parlare di affari con i fornitori. Questo anche grazie a varie e ulteriori opportunità di networking, tra cui una selezione di esclusivi eventi sociali serali, che rappresentano da sempre uno dei “plus” degli evento del gruppo.
L’ITALIA AL CENTRO Come in ogni evento di gioco europeo che si rispetti, l’Italia finisce sempre al centro dell’agenda. E anche in questo
Il convegno sull’Italia a Londra Sessione: Scommesse in giro per l’Europa
GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE 2021 H 15:00-15:40 GMT | 16:00-16:40 CEST
Italia 2022 Valutare la stabilità del mercato Mentre l’industria italiana del gioco è pronta a subire la sua rivoluzione tra i nuovi bandi e la riforma obbligata del settore, come si presenta il quadro attuale della sostenibilità del settore? Quali sono i driver e le sfide che gli operatori devono affrontare all’interno di questa matrice di sostenibilità? In che modo i partner tecnologici possono aiutare a garantire questo?
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caso l’evento di Londra non fa eccezione, come del resto ci ha sempre abituato nelle precedenti edizioni. Quest’anno il panel dedicato al nostro paese si svolge nella giornata conclusiva della kermesse, giovedì 11 novembre, all’interno della sessione “Betting around the Europe”. Nel dibattito, dal titolo “Italia 2022 - Valutare la stabilità del mercato”, si parlerà sella possibile “rivoluzione” che dovrebbe affrontare l’industria del nostro paese tra i nuovi bandi e la riforma annunciata del settore, provando a capire quali sono i driver e le sfide che gli operatori devono affrontare all’interno di questa cornice in ottica di sostenibilità. A partecipare saranno alcuni tra i principali protagonisti del mercato italiano, come Marco Castaldo, amministratore delegato di Microgame e Alessandro Allara, managing director di Lottomatica oltre al legale esperto di Betting, Stefano Sbordoni. Un appuntamento organizzato in collaborazione con Gioco News e che vuole dare in qualche modo continuità ad alcuni sei più importanti temi affrontati lo scorso luglio in occasione dell’evento tutto italiano (ma all’epoca, puramente online) Sbc Digital Italia.
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mercati, inclusi Italia, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi, mentre il contenuto ‘Marketing e Affiliazione’ presenta sessioni sulle partnership con i club sportivi, la costruzione del marchio e il ruolo degli affiliati. Il panel ‘Futuro delle scommesse sportive’ farà luce sul volto mutevole dei mercati del calcio e delle corse di cavalli, esaminerà ciò di cui gli operatori hanno bisogno dai fornitori di dati per continuare a sviluppare prodotti in-play e valuterà l’opportunità degli esport. Si concluderà con il panel ‘Hall of Fame delle scommesse sportive’, una sessione di domande e risposte con alcuni dei più grandi nomi dell’industria”. Quali sono le opportunità in questo mercato? “Ci sono ovviamente opportunità emergenti in paesi con mercati di nuova regolamentazione, come Paesi Bassi, Ucraina e Germania. Ma mentre tutti hanno un potenziale, questo è solo l’inizio e resta da vedere come gli operatori saranno in grado di comportarsi all’interno dei regimi di regolamentazione e tassazione. Forse la più grande opportunità risiede nell’uso della tecnologia più recente per sviluppare nuovi prodotti e migliorare le versioni di quelli esistenti. In-play e bet builder sono stati entrambi punti di svolta per l’industria e c’è sicuramente spazio per un altro grande nuovo prodotto. C’è anche un’opportunità redditizia per gli operatori che possono trovare il giusto mix di prodotto ed esperienza per attirare il pubblico ‘21-30’. Tendono a consumare sport in modo diverso rispetto ai giocatori più adulti, spesso concentrandosi su filmati piuttosto che su partite complete e molti sono più interessati agli esport e agli incontri di boxe con YouTuber che alla corsa al titolo di Serie A o a un combattimen-
to di Tyson Fury. Qualsiasi azienda che sviluppa un’esperienza di scommesse sportive che può competere con le attrazioni di Netflix, social media e videogiochi per quella generazione sarà vincente”. In che modo il Covid ha influito sull’industria del gioco? “In poche parole è stato un disastro finanziario per il settore retail e i suoi lavoratori, ma è servito a dimostrare il pieno potenziale dell’online. Ciò è stato visto in modo particolarmente chiaro in Italia. Sarà interessante vedere se il cambiamento nel comportamento dei giocatori, osservato durante le chiusure, si trasformerà in una tendenza a lungo termine. Non c’è stato abbastanza tempo dalla riapertura dei siti retail nella maggior parte dei mercati europei per valutarlo, ma le prime prove suggeriscono che a molti scommettitori è mancato l’elemento sociale del negozio di scommesse e sono tornati”. Come possiamo ricominciare? “Le persone che si sono divertite a scommettere sulla loro squadra di calcio preferita, sulla grande corsa del fine settimana o sulla boxe televisiva prima del Covid si divertiranno comunque a scommettere. Quindi non si tratta tanto di ricominciare quanto di affinare l’esperienza del cliente per tenere conto di ciò che abbiamo appreso sui gusti e sul comportamento dei giocatori durante i lockdown. Per il settore retail, questo probabilmente significherà maggiori investimenti nella digitalizzazione dei negozi di scommesse e nella creazione di ambienti più accoglienti e spazi sociali. È fondamentale che tutti si concentrino su un’offerta di gioco più sicura e su come migliorare la protezione dei giocatori. Molti dei problemi normativi e di reputazione affrontati dall’industria derivano direttamente dal problema del gioco d’azzardo problematico, quindi è importante che si facciano progressi sia da un punto di vista morale che commerciale”. LEDRITTE DELMAESTRO
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orna alta l’attenzione sul mondo delle scommesse, con il Betting on Sports Europe, in programma dal 9 all’11 novembre al Stamford Bridge di Londra. Quali sono le novità e le caratteristiche principali di questo evento? Dennis Algreen, marketing director di Sbc, sottolinea: “È fantastico tornare a Londra e organizzare la prima grande conferenza ed esposizione sull’industria del gioco d’azzardo nel Regno Unito, da febbraio 2020. Betting on Sports Europe è ora il più grande evento dedicato alle scommesse sportive in calendario e più di 2.000 delegati arriveranno al Stamford Bridge, la casa dei detentori della Uefa Champions League, il Chelsea Fc. Come per ogni evento Sbc il fulcro sarà rappresentato da un’ampia conferenza con un’agenda tematica e una serie di relatori di alto livello. Prevista poi un’esposizione di trenta fornitori leader, che mettono in mostra le loro ultime innovazioni e un programma di eventi serali di networking in eleganti locali londinesi, inclusa una festa di chiusura nella magnifica cornice del Museo di Storia naturale”. Quali sono gli argomenti principali al centro degli incontri? “La conferenza ha sei tracce, per affrontare le questioni chiave dell’industria delle scommesse. Il primo giorno dell’evento è dedicato ad approfondimenti di livello C su tecnologia, gestione finanziaria, gestione aziendale, diversità e pratiche di trading room (sala di negoziazione). Si esamineranno poi i problemi relativi alla tecnologia dei pagamenti, alla conformità e all’innovazione necessaria per migliorare l’esperienza del giocatore sia negli ambienti retail che online. Il panel ‘Scommesse in Europa’ del secondo giorno esaminerà gli sviluppi nei
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di Michela Carboni
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Il settore delle scommesse si incontra al Betting on Sports Europe, dal 9 all’11 novembre a Londra
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TxOdds Nuovi orizzonti per le scommesse sportive I L P R I N C I PAL E F O R N I T O R E AL M O N D O D I Q U O T E A G G R E GAT E I N T E M PO R E AL E R IS C R I V E L’ I N T E R A PI AT TA F O R MA D I C O N SE G N A D E I DAT I
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li ultimi due anni non sono stati facili per tutti noi, alle prese con un’altalena continua di avvenimenti e di cambi di prospettiva, e con la necessità di tenere comunque la barra dritta e di continuare a far programmi, e a guardare oltre, verso il futuro. Lo sa bene TxOdds, il principale fornitore al mondo di quote sportive aggregate in tempo reale, attivo da più di vent’anni nel settore e che ha recentemente rafforzato la sua presenza in Italia con dei software molto potenti. Ma non solo. Negli ultimi venti mesi, fra pandemia di Covid e lockdown, ha lavorato a testa bassa per riscrivere l’intera piattaforma di consegna dei dati. A raccontare come è Einar Knobel, Ceo e fondatore del provider. “La piattaforma è cambiata profondamente. Grazie al lavoro del nostro team tecnico, ora è più un servizio di consegna in streaming, senza dipendenze dal database, tutto in memoria e creato per fornire più dati, più rapidamente. La latenza può essere di soli 15 microsecondi, dalla modifica alla consegna. Nel mondo end-to-end ddella consegna e dall’archiEINAR KNOBEL
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viazione dei dati, questo naturalmente migliorerà anche le capacità di analisi della nostra piattaforma Big Data”. Il prodotto, denominato TxOdds, fusion vanta una gran quantità di nuove funzionalità: molte sono state implementate e sono già attive, altre seguiranno nel prossimo futuro. “Per i fanatici dei dati, ecco i dettagli di quello che speriamo diventi di fatto il punto di riferimento del settore in termini di consegna e funzionalità in tempo reale”, prosegue Knobel, che quindi passa in rassegna le caratteristiche di TxOdds fusion. Si comincia dall’architettura globale, che è stata ottimizzata per ridurre la latenza. Con componenti posizionati per ridurre al minimo le distanze, i salti e rimuovere i viaggi intercontinentali ridondanti, e l’utilizzo di fonti e piattaforme di acquisizione dati co-localizzate negli stessi continenti. L’acquisizione, l’elaborazione e la consegna dei dati delle quote ai clienti poi è completamente residente in memoria senza dipendere da un database, e per ridurre la latenza della rete viene utilizzata una connessione dedicata a banda larga asiatica/europea. In parallelo l’elaborazione delle quote è stata reimplementata da zero per semplificare la gestione, migliorare le pre-
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stazioni e incorporare gli apprendimenti passati. Il risultato? Un netto miglioramento delle prestazioni, grazie all’utilizzo della tecnologia di clustering dei server per eseguire le applicazioni Fusion. Andando a guardare da vicino le caratteristiche della nuova piattaforma, si scoprono tante features molto accattivanti. Come SuperOddsTypes, un nuovo metodo per classificare in modo conciso le quote e i parametri associati riducendo il sovraccarico di mappatura dei clienti. SuperOddsTypes supporta tutti i principali tipi di quote europee, americane e asiatiche ed è estensibile per soddisfare anche la necessita di future aggiunte. Il nuovo Advanced query Dsl consente una maggiore flessibilità nell’uso delle dimensioni per la definizione degli abbonamenti e la restituzione delle quote rilevanti. Le dimensioni includono il tipo di sport, il bookmaker, SuperOddsTypes (parametri e periodi), la competizione, il campionato, la stagione e il Paese di riferimento. Inoltre, c’è la possibilità di avviare e interrompere più abbonamenti simultanei indipendentemente l’uno dall’altro. I messaggi sono contrassegnati dall’ora dell’ultimo aggiornamento dell’offerta e dalle latenze, in modo che i clienti abbiano le informazioni necessarie per decidere su cosa agire. Tutti i dati di riferimento necessari per supportare i messaggi di probabilità sono disponibili da TxOdds fusion senza ricorrere all’eredità dei sondaggi dei prodotti Api. Le partite, i gruppi di partite, le competizioni/campionati, i bookmaker, gli sport, i Paesi e i SuperOddsType sono disponibili direttamente da Fusion. La copertura sportiva Fusion include calcio australiano, badminton, baseball, basket, cricket, pallamano, hockey su ghiaccio, calcio, ping pong, tennis, football americano, pallavolo. La bandiera delle squadre invertite poi consente ai clienti di capovolgere le squadre / le quote se pensano che siano nel modo sbagliato. Ovviamente la gestione del contesto tradizionale – che fornisce lo stato attuale di tutte le offerte disponibili e il filtro con timestamp - è ancora disponibile, ma è stata migliorata con la risoluzione dei gap precedenti. L’identificazione, gestione e notifica delle Otb - Off the board – cioè i lassi temporali in cui il bookmaker non accetta scommesse sul gioco - sono state semplificate e migliorate. Un altro punto importante per TxOdds è ovviamente l’integrazione del cliente, primo destinatario dei nuovi servizi. Per migliorare la sua esperienza di betting, Fusion utilizza Http/Server-Sent Events (Sse) come meccanismo di trasporto per lo streaming delle probabilità, veicolando richieste Http regolari per la connessione persistente, e non un protocollo speciale, fatto che semplifica notevolmente il processo di integrazione. Le connessioni vengono avviate dal client e, una volta connesso, il server invierà eventi in formato text/event-stream senza chiudere la connessione. Simile ai WebSocket, che avvengono in tempo reale, Sse è un metodo di comunicazione unidirezionale di sola lettura dal server, e consente ai client di riconnettersi auto-
maticamente se la connessione viene interrotta e il flusso di dati può essere continuato dal punto di interruzione, quindi nessun messaggio viene perso. Gli Id univoci vengono inviati con ogni messaggio dal server consentendo al client di inviare il più recente al momento della riconnessione. Sono disponibili vari metodi di compressione da utilizzare al momento dell’abbonamento per ridurre il consumo di larghezza di banda, nonché client di lavoro implementati in C#, Java, Javascript, nodejs, Python e Scala per illustrare l’uso delle funzionalità Sse sopra menzionate. Tutti i dati di Fusion vengono forniti in un unico modo coerente semplificando notevolmente l’integrazione. L’investimento esistente dei clienti nell’integrazione Api è protetto come Id legacy, quindi l’impegno complessivo di integrazione del cliente è ora molto più semplice e veloce, facilitando l’adozione di Fusion. E veniamo ad un altro punto di forza della nuova piattaforma di TxOdds; l’ultimo, ma non certo per importanza: la sicurezza. Innanzitutto, la tecnologia di clustering dei server in modalità attivo-attivo viene utilizzata per motivi di resilienza, disponibilità e prestazioni. Il design dell’architettura del sistema poi rimuove i singoli punti di errore, i componenti principali hanno capacità di failover all’interno e tra i data center. Quindi ci si trova davanti ad un ridimensionamento orizzontale e verticale facilmente implementabile senza ricorrere all’aggiunta di ulteriori server denominati. Le applicazioni sono state testate in termini di carico e prestazioni per garantire che le latenze non siano influenzate durante i periodi di punta dello sport, come durante competizioni mondiali o europee, ad esempio. È stato implementato il rate limiting per evitare che problemi Dos compromettano il servizio. Infine, sono possibili limiti di abbonamento sia predefiniti che per utente per prevenire la monopolizzazione del servizio, oltre alla possibilità di eliminare gli abbonamenti. E i clienti possono monitorare lo stato del servizio, anche se non sono disponibili aggiornamenti delle quote. Coniugando divertimento, affidabilità e sicurezza.
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MENTRE IN ITALIA CONTINUANO LE POLEMICHE CONTRO L’OBBLIGO DI CERTIFICATO VERDE DA PARTE DI MOLTI CITTADINI, A PAGARNE IL CONTO PIÙ SALATO ANCORA UNA VOLTA SONO GLI OPERATORI DEL GIOCO
Tutta colpa del green pass
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entre dal nord al sud dell’Italia si continuano a organizzare proteste e manifestazioni contro l’obbligo di green pass per l’accesso nei locali pubblici, successivamente esteso anche agli ambienti di lavoro, chi continua a maledire lo strumento introdotto dal governo per arginare la pandemia sono soprattutto gli operatori del comparto giochi. Ma soltanto sottovoce. Non solo per una questione di stile, evitando cioè le proteste di piazza rispetto a quella che appare comunque, per la maggioranza, una norma dettata dal buon senso in una situazione di emergenza (inter)nazionale: ma anche - e soprattutto- perché proprio grazie a quello strumento si è potuti tornare a operare rialzando le saracinesche dei locali di gioco. Il problema però è che l’obbligo di mostrare il certificato all’entrata delle sale ha scoraggiato fortemente i consumi limitando le frequentazioni dei locali di intrattenimento e provocando un crollo della raccolta. Dopo un agosto di crisi, provocato principalmente dall’obbligo di green pass introdotto proprio dal 6 di quel mese, anche a settembre e ottobre è proseguito il trend negativo della raccolta sulla rete terrestre. Ecco quindi che in seguito a un’estate difficile, anche l’autunno non sembra essere migliore per il settore degli apparecchi da intrattenimento, che continua a registrare un trend fortemente negativo in termini di raccolta delle giocate, con conseguente riduzione dei ricavi per l’intera filiera e inevitabili ricadute anche per l’Erario. Dopo le (preoccupanti) anticipazioni di GiocoNews.it sul temibile andamento della raccolta ad agosto, nelle settimane successive l’andamento non è affatto migliorato con le elaborazioni realizzate dalla nostra redazione sui dati provenienti da alcuni dei principali concessionari italiani che parlano ancora una volta di un -30 percento della raccolta sulle Awp a settembre 2021 rispetto allo stesso mese del 2019, cioè prima della pandemia. Che corrisponde, peraltro, a un -13,5 percento circa rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando c’era stata la prima fase di riapertura dei locali in seguito al primo lockdown (per poi richiudere nel mese successivo a causa del ritorno dei contagi). Tutto questo, però, mentre il numero di apparecchi in attività è sostanzialmente analogo al periodo precedente, visto che il numero di macchine nei pubblici esercizi risulta di poco inferiore (-5 percento circa) rispetto al 2019 e di circa il 2,5 percento rispetto al 2020. Segno evidente che a pesare sono le restrizioni per le persone e non quelle nell’organizzazione degli spazi nei locali. Questo, almeno, per quanto riguarda le Awp. Mentre per le Vlt il discorso appare leggermente diverso. Per quanto le riguarda, in effetti, il calo della raccolta continua a essere ancora più accentuato. Al punto che a settembre ha raggiunto il picco di un 44 percento in meno rispetto allo stesso mese del 2019, che corrisponde a circa un -16 percento rispet-
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di Alessio Crisantemi
to a settembre 2020. E anche se, in questo caso, il numero di macchine in attività risulta decisamente più contenuto per via delle restrizioni, con quello dei terminali ridotto anche oltre il 15 percento rispetto al periodo pre-pandemia, a pesare maggiormente è ancora una volta l’introduzione del green pass e delle altre limitazioni delle libertà personali che hanno fortemente scoraggiato i consumi nei locali di gioco. Un dato clamoroso, che non è però da ritenere figlio della stagione, tutt’altro. Dalle ulteriori analisi condotte sui dati emerge chiaramente che il crollo delle giocate (come rivela il grafico che proponiamo nel seguito) è risultato praticamente verticale proprio nel giorno del 6 agosto: ovvero, la data di entrata in vigore dell’obbligo di green pass. Con il trend negativo che è poi successivamente rimasto attorno allo stesso livello per tutti i giorni successivi.
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Un motivo di preoccupazione in più per gli addetti ai lavori, visto che l’intenzione del governo non sembra essere di rimuovere l’obbligo, bensì di estenderlo a tante altre attività: un modo per risolvere l’evidente incoerenza normativa e per riparare al tempo stesso la disparità di trattamento tra le attività sottoposte al vincolo rispetto a quelle che ne risultano (inspiegabilmente) esonerate. Ed è proprio questo il punto critico e la vera nota dolente, per l’industria, che continua a interrogarsi su come sia stato possibile introdurre un obbligo così stringente per l’accesso ai locali di gioco, nonostante questi siano notoriamente (almeno per chi conosce il settore) frequentati da un numero esiguo di persone contemporaneamente, rendendo pressoché impossibili gli assembramenti, mentre in altri ambienti come per esempio i supermercati o – peggio ancora – i mezzi pubblici, dove il rischio è al contrario notevolmente più alto, non ci sia ancora tale prescrizione. Anche alla luce del fatto che, in tutte le fasi della pandemia, pure quelle più critiche, non si sono mai ravvisati dei folocai o dei contagi significativi all’interno dei locali di intrattenimento. Sia chiaro, i dubbi degli addetti ai lavori del comparto non sono mai dipesi da una volontà di sottrarsi alle responsabilità o per sfuggire ai doveri istituzionali che impongono a tutti di adoperarsi contro la pandemia. Anzi, tutt’altro. Sta di fatto però che il green pass, pur salvando il settore da un lato, ha finito con l’affossarlo, dall’altro. Ma senza questo strumento, probabilmente si sarebbe dovuto fare i conti con altri lockdown. E allora, tanto meglio restare aperti e tornare a lavorare, sia pure col freno tirato. Prima o poi l’emergenza finirà (in teoria, già alla fine del mese prossimo) e finalmente si tornerà a girare (e a giocare) come prima.
L’ORA DEL GIOCO
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A cura di Francesco Scardovi
Ancora un mini ristoro per il gaming CON IL RECENTE DECRETO DEL MISE VENGONO OFFERTI ALTRI CONTRIBUTI ALLE AZIENDE COLPITE DAL LOCKDOWN TRA LE QUALI RIENTRANO ANCHE QUELLE DEL GIOCO: MA I FONDI SONO MINIMI E L’ITER SI COMPLETERÀ SOLO A FINE ANNO.
La
pubblicazione del decreto ministeriale di ottobre attuativo del ministero dello Sviluppo economico ha definito i criteri di ripartizione dei contributi a fondo perduto già previsti dal “decreto Sostegni bis”, per le attività chiuse per almeno 100 giorni tra il primo gennaio e il 25 luglio 2021, comprese quelle di raccolta di gioco legale. Ma ancora una volta il contributo è di entità estremamente ridotta rispetto alle perdite conseguite dagli operatori durante il lockdown. Dunque un nuovo “mini ristoro” è previsto per le attività dell’arte, dello sport dello spettacolo e dell’intrattenimento.Tra i soggetti beneficiari infatti sono indicate due categorie di operatori. Quelli in via prioritaria, (di cui al Punto A) sono i gestori di discoteche, sale da ballo, night club e simili, operanti con codice Ateco 93.29.10. Per queste attività, fra le più colpite dai provvedimenti di chiusura per il contenimento del contagio, non sono richiesti requisiti particolari se non l’esercizio dell’attività in Italia alla data del 23 luglio 2021 (data di entrata in vigore del Decreto sicurezza, Dl 105/21). Il fondo stanziato di 20 milioni di euro sarà ripartito in parti uguali tra tutti i soggetti che presenteranno l’istanza,
con un contributo massimo di 25.000 euro ciascuno. L’eventuale somma eccedente che non fosse distribuita, andrebbe ad integrare il fondo stanziato per le altre attività di cui al Punto B. Per gli altri destinatari del contributo (di cui al Punto B) è stata prevista una tabella di codici Ateco 2007 che, oltre a cinema, teatri, musei, piscine impianti sportivi etc, comprende le attività di raccolta di gioco legale e in particolare: codice 92.00.02; gestori di apparecchi che distribuiscono vincite in denaro (compresi anche i collaboratori alla raccolta quali “service” o tir); codice 92.00.09 Concessionari e gestori di scommesse e lotterie); codice 93.39.90, per i gestori di sale giochi e biliardi; codice 93.29.90 che comprendono le altre attività di intrattenimento. Per tutte queste attività, oltre all’attività prevalente indicata dai codici Ateco e l’esistenza alla data del 25 maggio 2021 (data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis n. 73/2021) è richiesto il requisito della chiusura dell’attività per almeno 100 giorni tra il 01.01.2021 e il 25.07.2021 (e dunque comprende tutte le attività di raccolta di gioco terrestre, chiuse dall’inizio dell’anno fino alla metà del giugno scorso). Per questi soggetti l’ammontare del contributo spetta in base ai ricavi conseguiti nel 2019: per ricavi fino a 400mila euro viene riconosciuto un contributo di euro 3mila; per i ricavi tra i 400mila ed il milione di euro il contributo è di 7.500 euro; per i ricavi superiori al milione di euro il contributo previsto è di 12mila euro. In assenza di ricavi nel 2019, spetterà comunque il contributo minimo di 3.000 euro. Non sono
previsti in questo caso conteggi percentuali sulla riduzione dei ricavi ma contributi in forma fissa in base allo scaglione di ricavi 2019. Ma attenzione: in caso di insufficienza dei fondi stanziati (120 milioni) i contributi saranno riparametrati percentualmente sempre per scaglioni, in ogni caso con un minimo di 3mila euro. I contributi, come per quelli precedenti, non saranno tassati e non concorreranno alla formazione della base imponibile ai fini dei redditi e dell’Irap. La distribuzione dei contributi è subordinata alla autorizzazione da parte della Commissione Ue. Per tutti gli operatori che ne avranno diritto, da notare che per accedere al contributo, si dovrà presentare una apposita istanza secondo il modello che l’Agenzia delle entrate indicherà con apposito provvedimento da adottare entro il 6 dicembre 2021. Dunque presumibilmente il contributo potrebbe slittare sino a fine anno. Pur apprezzando lo sforzo del Governo per sostenere tutte le imprese del settore dell’intrattenimento e dello spettacolo, in questo caso senza esclusioni o pregiudizi verso le attività del gioco, si sottolinea ancora una volta l’estrema esiguità dei contributi concessi, alla luce delle perdite consistenti conseguite dagli operatori in oltre 13 mesi di chiusura dall’inizio del primo lockdown del marzo 2020. L’AUTORE
Francesco Scardovi Dottore Commercialista Revisore legale, Partner Studio Scardovi & Giordani
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scommesse
IL BETTING D’ITALIA TORNA PIÙ RICCO DI PRIMA Dalla pandemia e dalla spinta alla digitalizzazione al ritorno nelle sale dal vivo, ecco come cambiano le scommesse di casa nostra di Cesare Antonini
Romano, Snaitech
«SIAMO AL TOP NEL RETAIL, NEL LIVE E CRESCE ANCHE IL DIGITAL» “Il mercato ha reagito con prontezza alla ripartenza delle principali competizioni sportive nazionali ed estere e al conseguente ripristino dell’offerta di gioco. A settembre 2021, il mercato complessivo delle scommesse sportive (retail più online) ha registrato un più 16,4 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il retail, come tutti ben ricordiamo, ha sofferto la chiusura dell’intera rete di gioco durata oltre 300 giorni e l’assenza di eventi sportivi da marzo a giugno 2020. In questo scenario, la market share retail di Snaitech a settembre 2021 è stata del 18,1 percento, quindi siamo molto soddisfatti della capacità di recupero della nostra rete”. Dati che confortano, quelli analizzati da Agostino Romano, chief retail operations officer di Snaitech. Bilancio ok, quindi, ma andiamo più a fondo: “I risultati positivi sono legati anche allo sviluppo di una sempre maggiore esperienza di gioco omnichannel e dal crescente cross selling tra rete fisica e canali digital. Anche la market share delle scommesse sportive online di Snaitech si è attestata oltre l’11 percento. Stiamo assistendo a un progressivo riequilibrio dei canali di vendita, dopo la forzata digitalizzazione dovuta alla chiusura della rete, e siamo convinti che l’esperienza di consumo per i nostri clienti sia sempre più organica indipendentemente dal canale distributivo”. Quali sono le principali novità di prodotto? “Snai è da sempre sinonimo di sport, un brand ben noto a tutta la customer base – prosegue Romano - da sempre curiamo con particolare attenzione l’offerta di gioco, con un palinsesto ricco di eventi che ci posiziona ai vertici del mercato. Nel corso degli Europei di calcio, abbiamo messo in campo delle iniziative dedicate al coinvolgimento dei nostri consumatori. Il ‘pronosticone’, ad esempio, voleva mettere alla prova le abilità sportive degli utenti sfidandoli a pronosticare l’andamento del tabellone, a cominciare dai qualificati alla fase a eliminazione diretta e, via via fino alla finale e al vincitore della manifestazione. Abbiamo anche lanciato il ‘team fight’, una competizione a squadre in cui il giocatore, dopo aver scelto a quale team registrarsi, aveva AGOSTINO ROMANO
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delle missioni da completare con l’obiettivo di acquisire punti e salire in classifica. Queste iniziative raccontano di una forte attenzione alla diversificazione dell’esperienza di gioco che richiede innovazione tecnologica tanto quanto innovazione di approccio. L’intrattenimento è per Snaitech la strada per garantire ai clienti un percorso sicuro e positivo”. Le scommesse Live rappresentano ormai quasi un mercato a sé, quali le prospettive per Snaitech? “Il live rappresenta ormai il presente e continuiamo ad investire nel continuo arricchimento dell’offerta. È una modalità di gioco dinamica, semplice e divertente che ha conquistato molti nostri consumatori, soprattutto nel calcio e nel tennis – analizza Romano - oggi il gioco live, infatti, pesa tra il 60 percento-65 percento della raccolta. Da sempre, ci poniamo come leader nell’offerta di discipline sia nel canale retail che in quello digital, dove il numero di eventi in streaming è al top del mercato. Parliamo di 20.000 eventi al mese, uno dei palinsesti più completi al mondo. I clienti possono guardare gratis in streaming oltre 77.000 match e 144 manifestazioni di 23 diversi sport”. Il passaggio dei diritti tv da Sky a Dazn e ad altre piattaforme ha avuto qualche influenza nel betting? “Il cambiamento è stato importante è vero, ma conseguenze negative sul nostro business non ce ne sono state, visto che il nostro retail è in grado di offrire sia la piattaforma streaming che quella satellitare. Dunque le difficoltà tecniche di avviamento hanno sicuramente favorito l’afflusso dei giocatori nel punto vendita dove il calcio è visibile su un sistema satellitare ben funzionante. Per valutare appieno e in maniera solida gli effetti della migliore user experience offerta nei nostri negozi e nei corner dobbiamo, comunque, attendere il ritorno completo alla normalità, dato che attualmente vige l’obbligo di Green Pass per l’accesso alle sale. Contiamo molto anche sull’esperienza di gioco condivisa all’interno dello stesso ambiente. Sul canale digital sono comunque disponibili statistiche, animazioni e live score che garantiscono un buonissimo supporto informativo per il gioco live”.
IL BETTING D’ITALIA TORNA PIÙ RICCO DI PRIMA
Temperelli, Sisal
«COINVOLGERE, INTRATTENERE E CRESCERE, È QUESTA LA NOSTRA PREROGATIVA» Un altro player di riferimento del mercato del betting italiano è Sisal Matchpoint e abbiamo chiesto a Massimo Temperelli, responsabile della business unit del betting, un primo bilancio della ripartenza delle stagioni di tutti gli sport: “Dopo due stagioni di calendari ‘stravolti’ per via del Covid, l’estate con Europei e Olimpiadi ha rappresentato anche un primo passo verso il ritorno alla normalità - esordisce Temperelli - per la Serie A, il grande equilibrio che si prospetta ha fatto aumentare le attenzioni sul torneo e di conseguenza su tutto l’indotto, compreso il betting. Allo stesso modo vediamo un aumento di interesse verso le scommesse sui giocatori e sulle loro prestazioni: l’attenzione si sposta gradualmente dalle squadre ai loro protagonisti, in particolare sui grandi nomi”. Cosa fare a livello di prodotto? “Coinvolgere sempre più pubblico e attrarre nuova clientela, attraverso promozioni, prodotti esclusivi e coinvolgenti all’interno di un’offerta ricchissima, è da sempre una prerogativa di Sisal – prosegue Temperelli - il nostro elemento più esclusivo, unico nel suo genere, è Tipster, la community in cui ogni scommettitore può mettersi in sana competizione con gli altri, testando la propria abilità e condividendo le proprie giocate. La community cresce di giorno in giorno e si arricchisce di nuove funzionalità grazie ad una piattaforma accessibile dai nostri clienti non solo via web e mobile app, ma anche retail”. Quali le prospettive tra i vari canali di gioco, prematch, live, mobile, agenzia e quali le prospettive? “Le scommesse live sono ormai una realtà consolidata che raccoglie quasi la metà del gioco. Il mercato, a causa del Covid, con la chiusura forzata dei punti vendita per mesi e mesi, ha ricevuto una spinta enorme all’online, portando verso questo canale anche le per-
sone che erano più ostili all’utilizzo degli strumenti digitali. In particolare il mobile, grazie alla diffusione degli smartphone e allo sviluppo di app di gioco molto evolute e intuitive – spiega il responsabile del betting in Sisal - le prospettive vanno tutte in questa direzione, che è la stessa in cui si dirigono tutti gli altri settori: crescita continua e sviluppo dell’online e di nuove tecnologie, anche se il retail rimane un canale apprezzato dal pubblico e continua ad essere un importante punto di riferimento anche sociale e di aggregazione anche per chi inizia la sua esperienza digitale”. Esiste qualche criticità (o opportunità magari) in relazione ai cambiamenti dell’offerta tv sul calcio? “Poiché le quote e le principali informazioni sull’andamento della partita si aggiornano in tempo reale sulle piattaforme di gioco e sui servizi di livescore disponibili online, effettivamente si corre il rischio di ‘bruciare’ le immagini di alcuni momenti clou come gol, rigori sbagliati o cartellini. Fortunatamente l’accordo destinato ai locali pubblici, a differenza delle utenze domestiche, ci ha consentito di continuare ad usufruire della tecnologia satellitare e quindi nei nostri punti vendita la qualità e il ritardo del segnale sono immutati ed eccellenti. Inoltre, questo è il primo anno in cui vediamo il vero ‘spezzatino’: la gran parte degli incontri di A si giocano singolarmente e questo favorisce un gioco di tipo live che obbliga a concentrarsi sul singolo incontro piuttosto che seguire più eventi in contemporanea (con minori possibilità di giocare in multipla sul live). A questo però, abbiamo risposto proponendo, sulle partite più importanti del weekend, le Scommesse On Demand Live che, su richiesta del nostro cliente ma poi a disposizione per tutti, ampliano esponenzialmente le possibilità di gioco live sul match”, ha concluso Temperelli.
MASSIMO TEMPERELLI
KIRON, LE SCOMMESSE VIRTUALI SEMPRE PIÙ ATTRATTIVE E COMPLEMENTARI Essendo uno dei mercati di scommesse più consolidati in Europa, oltre ad essere uno dei più appassionati di calcio, basket, tennis e di tantissime discipline, l’Italia si è dimostrata negli anni la casa perfetta per la crescita degli sport virtuali. Poiché la tecnologia è migliorata e il mercato si è evoluto, anche gli sport virtuali sono entrati a far parte del betting. Nuovi format di gioco, canali di distribuzione migliorati e hardware e software aggiornati hanno portato il verticale a nuovi livelli e hanno mostrato una crescita fantastica in Italia, con il calcio che continua a essere il format più popolare, seguito dalle corse di cavalli e dei levrieri. I prodotti sportivi virtuali servono come perfetta soluzione di crossover sia per lo scommettitore sportivo tradizionale che si diverte a piazzare scommesse a quota fissa su sport reali, sia per il giocatore occasionale che è attratto da giochi numerici più semplici e ad alta frequenza. Le ultime rappresentazioni grafiche aggiornate degli sport più popolari hanno contribuito a migliorare il realismo e ad avvicinare i fan all’azione. Completati con entusiasmanti mercati di scommesse, che rispecchiano quelli degli sport dal vivo, i giocatori possono davvero godersi un’esperienza di betting il più vicino possibile a quella reale. La maggiore frequenza degli eventi virtuali, tuttavia,
spesso offre ancora più eccitazione e intrattenimento. La pandemia globale ha dimostrato come le scommesse virtuali siano il sostituto perfetto. Ha inoltre sottolineato il valore nel migliorare la varietà in un portafoglio di prodotti, consentendo agli operatori di servire meglio i giocatori attuali e di attrarre un pubblico nuovo e più giovane. Inutile dire che attirare un pubblico più giovane è una priorità assoluta per ogni azienda di scommesse. Con i progressi tecnici ora goduti, scommettere su mercati virtuali dettagliati e realistici di sport popolari, ha permesso agli sport virtuali di fare proprio questo, rendendoli un componente chiave nel futuro del settore delle scommesse. L’innovazione è essenziale ed è essenziale lo sviluppo costante degli sport virtuali esistenti, nonché il rilascio di nuovi formati. Il nuovo gioco di basket di Kiron, Final Hoops, è l’esempio perfetto di un prodotto tipico e innovativo. Il gioco di calcio virtuale Goal di Kiron, è stato ulteriormente migliorato per offrire ulteriori punti salienti delle principali opportunità di goal goal e opzioni di scommessa avanzate. La nuova interfaccia informativa Vision di Kiron offre più dati visivi sui giochi, dando ai players più possibilità nelle loro selezioni di scommesse.
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LEDRITTE DELMAESTRO di Gianni Carra
Le scommesse, adesso, sono soprattutto live PROMOSPACE
S
ono ormai lontani i tempi in cui si giocava la schedina del Totocalcio. Anche gli anni delle agenzie ippiche, poi diventate agenzie di scommesse sportive, le prime, dove si giocava sui cavalli e sul calcio. Ormai i betting shop vivono di scommesse su sport e corse virtuali. Il mondo degli scommettitori ha scoperto il betting online e si gioca con un tablet, un Pc o con un semplice smartphone. Molti giocano le antepost ma quello che ha cambiato il modo di puntare sono le scommesse live. Questi mercati offrono un numero maggiore di opportunità da analizzare grazie ai bookmaker che formano continuamente nuove quote live. Le fluttuazioni eccessive delle quote rendono vulnerabili le piattaforme di scommesse online che non sempre in diretta riescono a quotare correttamente gli eventi. I movimenti delle odds regalano costantemente la possibilità di trovare il giusto valore delle quote. In questo modo gli scommettitori con più esperienza possono sfruttare le migliori occasioni offerte dai bookmaker. E in effetti le puntate dal vivo sono il punto debole delle società di betting, a patto che uno scommettitore sappia dove puntare. Nel Live ci sono molte opzioni per guadagnare. Spesso i bookmaker sottovalutano le reali probabilità che un evento si verifichi, spostando invece l’attenzione verso i movimenti del
mercato. L’allibratore ha un grande interesse nel quotare gli eventi seguendo le puntate della stragrande maggioranza degli scommettitori e regalando ai giocatori professionisti la possibilità di trovare le giocate che hanno un vero valore. Quindi i bookmaker spostano i prezzi, seguendo le puntate di una larga parte dei clienti, e hanno poco interesse a quotare correttamente gli eventi perché guadagnano da altro. Se poi consideriamo che solo gli scommettitori professionisti sanno riconoscere le quote sbagliate, il bookmaker può avere una discreta certezza guadagnare nel lungo periodo. Con le scommesse live molti giocatori riescono a coprire una giocata in quel momento vincente. Un esempio: Milan – Cagliari scommessa antepost del segno 1 bancata a 1.40, se segna il Milan e la quota del segno X2 vale 4.00, si può scommettere e guadagnare con qualsiasi segno finale. Un altro esempio per giocare live è coprire una multipla quando manca un solo evento vincente. Molti scommettitori giocano sugli eventi che possono vedere in televisione ma la maggioranza sulle scommesse calcistiche sono sui segni 1-X-2, tralasciando la possibilità dei corner, dei cartellini gialli e dei marcatori. Ma queste sono modalità di gioco che live possono portare tanti vantaggi. Facciamo un altro esempio:
Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)
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Chi è Gianni Carra Cinquantuno anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www. ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.
la Fiorentina ospita la Roma e i giallorossi si portano in vantaggio 1-0 a metà match. La Fiorentina partiva con i favori del pronostico, stando alle quote dei bookmakers. Al momento sono stati assegnati 3 calci d’angolo, 2-1 a favore della squadra di casa. Noi seguiamo il pronostico iniziale in cui la favorita gioca in casa. Controlliamo le varie opzioni sui calci d’angolo e cerchiamo almeno una quota oltre i 7 calci d’angolo e ci puntiamo sopra. Un’altra opzione può essere una partita come il derby, in cui l’arbitro incomincia a usare subito il cartellino giallo: in questo caso andiamo a cercare un’opzione interessante sui cartellini finali. Grazie a questa continua interazione con la partita le scommesse live sono il modo più appassionante e coinvolgente di bettare, con tanti momenti pieni di emozioni e di adrenalina pura. Ma ci sono altri sport che offrono opportunità importanti. Il tennis, ad esempio, dove cambiano repentinamente le quote del vincitore. Per chi gioca sulla pallacanestro, invece, si può scommettere live anche il numero di canestri oppure l’handicap di differenza tra le due squadre. Giocare live ha dei vantaggi per i professionisti ma anche per gli scommettitori che si divertono a guardare le partite dal vivo. La cosa importante è gestire sempre il proprio bankroll e, soprattutto, il betting deve rimanere sempre un divertimento.
ippica
BASTA TOPPE
SERVE RIFORMA STRUTTURALE PH. JACOB OWENS, UNSPLASH
L’
di Michela Carboni
ippica torna tra i temi della politica, con un disegno di legge per l’ istituzione dell’Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell’ippica nazionale e disposizioni per la riforma del settore ippico”, presentato dai senatori di Fratelli d’Italia Patrizio La Pietra e Luca De Carlo. “Dopo aver presentato varie interrogazioni – afferma La Pietra - e seguito le vicende del settore, mi sono messo a lavorare su un Ddl che potesse dargli una nuova prospettiva, auspicandone un cambio di passo. Il fatto poi che sia già stato incardinato in commissione significa che c’è attenzione e mi fa ben sperare in un iter relativamente veloce”. Il settore da tempo chiede al Governo degli interventi mirati per un suo rilancio. Cosa ne pensa e come il Governo dovrebbe intervenire? “Da quando si è voluto riformare la gestione dell’ippica, passando le scommesse sotto l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, eliminando prima l’Unire tramite la sua trasformazione in Assi, per poi passare alla completa gestione da parte del ministero, mi sembra che le cose siano notevolmente peggiorate. Non vedo un piano di rilancio del settore, le risorse sono sempre meno a cau-
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Dare autonomia gestionale e finanziaria al mondo dell’ippica: è l’obiettivo che si pone il disegno di legge firmato da Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia
sa anche di un sistema delle scommesse non più adeguato, la gestione interna dei pagamenti agli operatori è sempre più complicata, fino al punto che i pagamenti ormai sono a quasi dieci mesi per le fatture e a cinque mesi per il 4 percento. Questa situazione, oltre a non essere più accettabile, non è nemmeno più sostenibile. Il Governo dovrebbe intervenire con una riforma strutturale del settore e non più con toppe su un tessuto logoro. Il mio Ddl va proprio in questa direzione, dare autonomia gestionale e finanziaria al mondo dell’ippica. In che modo andrebbe rivista la governance del settore? “Esattamente come indico nel Ddl, costituendo un’agenzia esterna al ministero, che si riappropri della gestione organizzativa e finanziaria, con un ripensamento del sistema scommesse. Quando parlo di agenzia esterna al ministero penso, ad esempio, al modello operativo dell’Agenzia delle entrate, che rappresenta il braccio operativo del ministero dell’Economia e Finanze per quanto concerne la raccolta dei tributi a favore dell’era-
IPPICA BASTA TOPPE, SERVE RIFORMA STRUTTURALE
rio. Ecco, la mia visione di agenzia esterna del sistema ippico è proprio questa: una struttura agile, autonoma e al servizio del comparto, con tutte le garanzie di essere sotto la vigilanza del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il ministero dell’Economia, relativamente alle risorse economiche e delle scommesse legate al mondo ippico”. Gli ippodromi, a suo avviso, come andrebbe ripensati e rilanciati? “Spesso gli ippodromi sono strutture inserite nel contesto urbanistico delle città. Essi rappresentano degli spazi verdi importantissimi e, soprattutto, sono delle strutture che potrebbero essere benissimo adattate a attività polivalenti per il mondo sportivo e non solo. Credo che la visione dell’ippodromo possa essere rivista in una chiave più moderna e, come dicevo, polivalente in modo da far vivere la struttura il più possibile al servizio della città”. Sono un volano per il turismo? “Già cosi sono una attrattiva per il turismo legato alle gare e rappresentano un’offerta in più, che una città o un territorio possono offrire ad un turista. Ma proprio come dicevo prima, con un visione più aperta e polivalente della struttura, possono diventare un ulteriore strumento di attrazione turistica”. I Comuni in che modo possono incentivare gli ippodromi a coinvolgere anche le famiglie ed essere un punto di riferimento per le città? “Prima di tutto con una revisione degli strumenti urbanistici, permettendo a ogni ippodromo di potersi sviluppare secondo le proprie potenzialità e progettualità. Poi, grazie anche agli spazi verdi e non solo, negli ippodromi potrebbero essere incentivate le manifestazione pubbliche con apposite convenzioni, a maggior ragione in un futuro con il ripensamento degli spazi per un loro maggior sfruttamento”. Crede che occorra anche una modifica delle scommesse ippiche? “Assolutamente sì e lo si deve e potrà realizzare in pieno solo attraverso la creazione di un’agenzia che gestisca il sistema ippico nazionale. Infatti, la possibilità di
‘amministrare’ la raccolta delle scommesse ippiche, di concerto con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, permetterà di monitorare non solo i flussi economici delle scommesse, ma anche di programmare una attenta valorizzazione delle stesse, attraverso dei modelli più aderenti e confacenti all’ippica, che siano così più appetibili e premianti, rispetto agli altri sistemi di gioco presenti sul mercato, ormai troppi ed invadenti. Nel Ddl ho cercato di indicare la strada. Una percentuale di circa l’80 percento da destinare alle vincite; l’unificazione dei totalizzatori in un totalizzatore unico per la gestione delle scommesse ippiche; l’introduzione del sistema jackpot e di premi di consolazione e una nuova programmazione settimanale combinata con le scommesse tris; riduzione del prelievo fiscale sulle scommesse ippiche per renderle, ribadisco, più concorrenziali rispetto ad altri tipi di scommesse”. In conclusione “vorrei aggiungere che il mio Ddl, forse non sarà perfetto, ma è sicuramente un punto di partenza importante, a cui tutti possono dare un contributo di miglioramento, per rendere all’ippica l’importanza che merita e dare speranza alle migliaia di operatori del settore. Spero che il Governa sappia cogliere questa opportunità”. PATRIZIO LA PIETRA
Lei chi è?!? Patrizio La Pietra è nato il 10 aprile 1961 a Pistoia. È imprenditore e manager. Eletto tra le fila di Fratelli d’Italia nella regione Toscana, Collegio 3 (Prato), è membro della commissione permanente Agricoltura e produzione agroalimentare; della commissione parlamentare per le Questioni regionali e di quella di Inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità “Il Forteto”.
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comma 7
LA BUROCRAZIA SCHIACCIA IL DIVERTIMENTO di Michela Carboni
L'associazione New Asgi, che rappresenta gli operatori dell'amusement, sottolinea la preoccupazione in relazione alla nuova normativa, che appare contorta e poco chiara
Il
VANNI FERRO
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Covid ha rappresentato una dura prova anche per il mondo dell’amusement, ma ora si affaccia all’orizzonte un nuovo problema: quello della nuova normativa sul settore. Il presidente dell’associazione New Asgi (Associazione solo gioco d’intrattenimento per le famiglie), Vanni Ferro, sottolinea: “Le sale giochi per famiglie, fatta salva la stagione estiva che, malgrado il Covid, ha comunque ridato un po’ di fiducia al settore, si stanno preparando ad affrontare la nuova pandemia burocratica. Dopo un anno e mezzo di chiusure, di perdite, di licenziamenti e di stop agli investimenti, ora ci dobbiamo misurare con la nuova normativa sui giochi. Siamo appena riusciti ad alzare un pochino la testa, in un momento storico in cui si parla di aiuto alle aziende, di semplificazione, di proroghe, noi invece ci troviamo a dover sperare di salvare i nostri investimenti per non soccombere e chiudere”. Questo secondo Ferro a causa di una normativa “che a quasi sei mesi dalla sua pubblicazione risulta ancora molto contorta e poco chiara, dove regna la burocrazia, con nulla osta persino sui calcio balilla e dondolanti, un parco macchine messo in serio pericolo e gli enti certificatori che a due mesi dall’attuazione non hanno ancora chiara la
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situazione. Un groviglio di norme per un turbinoso gioco concentrico di documentazioni, per dimostrare che un kidde rides, una guida, uno sparo non sono una slot machine, oppure che un basket, una piastra ad aria non creano ludopatia, che il monitor di una gru o di una tiket redemption non dia azzardopatia”. La sensazione, afferma il presidente, è di essere di fronte a “un elefante burocratico per schiacciare una formica”. Questo è in sintesi “quello che pensano tutti i miei colleghi, che già provati dal Covid, invece di essere aiutati si sentono ulteriormente bastonati. Inermi e senza alcun possibile vaccino, non sanno come affrontare questa nuova situazione, che se da un lato trova ragione nel mettere ordine e regolamentare un settore che abbisognava di norme certe, dall’altro non trova alcuna giustificazione in questa normativa a dir poco spropositata. Di fronte a tutto ciò, lascio immaginare quali sono le prospettive del nostro settore, quali possono essere le innovazioni che possiamo mettere in campo, quali ingressi dovremo controllare con il green pass”. L’unica soluzione possibile “sta nella revisione dell’attuazione della normativa, che se pur valida per le nuove macchine, riteniamo invece che per
l’esistente vi debba essere una formula che permetta di ottenere una operatività transitoria, anche attraverso il pagamento di una ‘sanatoria’ per consentire l’utilizzo delle macchine fino alla loro omologazione, oppure, nell’impossibilità a un utilizzo limitato di ‘tot’ anni. Questo consentirebbe di affrontare la regolarizzazione di tutte le macchine o la loro sostituzione in maniera graduale e non traumatica, permetterebbe ai gestori di valutare, per economicità o per impossibilità, di omologare una macchina o di sostituirla entro gli anni previsti. In questo modo, in breve tempo si otterrebbe lo stesso risultato, senza andare a sconvolgere o distruggere un intero settore già provato dal Covid”. Di recente ci sono stati gli stati generali del settore, cosa può dirci? “Stiamo facendo un ottimo lavoro per agevolare tutte le operazioni di certificazione, creando un database per censire tutti i modelli e tutte le macchine, per far capire agli enti certificatori qual è la mole di lavoro e, soprattutto, per far capire ai Monopoli di Stato e al governo di quali e di quante macchine stiamo parlando, e della spesa a cui andranno incontro i gestori, dimostrando la nostra buona volontà nell’attuare la norma, ma anche la necessità di essere aiutati”.
I FINALISTI DELLA MILANO PINBALL CUP 2021
flipper
È UNA VERA E PROPRIA RIPARTENZA DI SLANCIO QUELLA DELL’ITALIA SULLA SCENA INTERNAZIONALE, CON UNA SERIE DI PICCOLI E GRANDI SUCCESSI DEI NOSTRI GIOCATORI
L’Italia (del flipper) s’è desta
di Vincenzo Giacometti
Il
flipper sportivo è tornato. Adesso anche in Italia. Dopo la lunga interruzione del ranking internazionale provocata dalla pandemia e il via libera concesso dall’International flipper pinball association (Ifpa) per riprendere con l’organizzazione di tornei ufficiali a partire dallo scorso agosto, nonostante le prime trasferte vissute (e con successo) da qualche giocatore della Penisola in giro per l’Europa, non si erano ancora disputate gare sul nostro territorio. Almeno fino a fine ottobre, quando a decretare l’effettiva ripartenza delle competizioni anche in Italia è stato il solito Milano Pinball Club, organizzando la prima gara tricolore post-Covid, attraverso l’edizione 2021 della Milano Pinball Cup. Il tradizionale trofeo annuale che si è svolto per la settima volta, riunendo trenta giocatori del nostro paese ma anche uno svizzero. Si tratta di Michael Trepp, ospite abituale
La classifica italiana 1 Daniele Celestino Acciari 2 Flavio Baddaria 3 Roberto Pedroni 4 Wolfgang Haid 5 Enrico Giorgio de Stefani 6 Giuseppe Violante 7 Mirko Plumari 8 Cesare Datri 9 Danny Iuliano 10 Fabio Francescato 11 Daniele Baldan 12 Francesco Sacco 13 Luca Fredella 14 Devis Pierantozzi 15 Gabriele Tedeschi 16 Fabio Gravina 17 Pasquale Grossale 18 Alessandro Sanna 19 Lorenzo Gagliardi 20 Paolo Luise 21 Marco Marocco 22 Pierangelo Villa 23 Emanuela Gemelli 24 Davide Della Ianna 25 Antonella Iannotta
518,27 507,61 388,33 179,81 164,84 128,61 126,58 113,34 106,95 105,32 65,07 48,13 47,75 43,42 40,75 36,69 30,38 26,31 23,73 22,00 21,38 20,17 19,84 18,62 18,55
nei tornei del nord Italia, che in questa ultima trasferta milanese è tornato a casa anche con un piccolo trofeo, aggiudicandosi il torneo collaterale intitolato “one minute tournament”. Mentre a trionfare nel “main tournament” è stato Davide Della Ianna, che è riuscito a superare nella finalissima a due quello che era considerato (come sempre) il super favorito per il titolo, ovvero, il nazionale “azzurro” Roberto Pedroni, che di deve invece accontentare questa volta di un secondo posto. A chiudere in terza posizione è stato Danny Iuliano, che ha sconfitto nella “finalina” l’antro contendente Luca Fredella, che giunge così quarto. Eppure Pedroni aveva dimostrato di essere particolarmente “in forma” in questa fase di ripartenza, dopo che alcune settimane prima del torneo di Milano si era aggiudicato un torneo in terra straniera, portando a casa il trofeo messo in palio dal disputato all’interno club “Flipper Flat” di Nendeln, in Liechtenstein. La stessa location dove si svolgerà a novembre il più importante “Liechtensteiner Pinball Open”, per una sorta di “riscaldamento” eseguito da Pedroni e dagli altri player che lo hanno accompagnato fin lì, ovvero: Giorgio De Stefani, Francesco Sacco e Giampiero Pittelli. Per quella che è stata senz’altro una buona ripresa delle competizioni per il nostro paese. Tanto più se si pensa che, nello stesso weekend in cui si giocava in Liechtenstein, andava in scena in Austria il trofeo nazionale Austrian Pinball Open dove, anche qui, erano in gara quattro italiani: Daniele Acciari, Flavio Baddaria, Wolfgang Haid e Mattia Kralji. E nonostante il trionfo nel “Warm-Up” del solito Acciari, a finire in testa a tutti gli italiani è stato invece Baddaria, che ha ottenuto un ottimo terzo posto nel “Main Tournament”, dietro al padrone di casa Markus Stix, principale giocatore del paese e
Ranking WPPR 1
Raymond Davidson
2
Peter Andersen
829,61 734,64
3
Cayle George
690,37
4
Escher Lefkoff
639,59
5
Robert Sutter
621,67
6
Eric Stone
614,34
7
Johannes Ostemeir
597,83
8
Colin Urban
587,88
9
Aleksander Kaczmarczyk
563,38
10
Emil Ed Dreiborg
540,57
11
Colin McAlpine
540,28
12
Paul Englert
534,91
13
Jared August
529,53
14
Daniele Celestino Acciari
661,54
15
John Delzoppo
513,20
16
Flavio Baddaria
507,61
17
Bowen Kerins
476,06
18
Marcus Hugosson
474,48
19
Olli-Mikko Ojamies
468,74
20
Phil Birnbaum
468,19
21
Derek Price
462,98
22
Julio Vicario Soriano
461,41
23
Steven Bowden
457,50
24
Keith Elwin
455,41
25
Jim Belsito
454,66
(Ultimo aggiornamento del ranking ottobre 2021)
autentico mattatore del torneo, che si è aggiudicato anche il “Side Tournament”, mettendo a segno una doppietta. Mentre Baddaria nel torneo collaterale si è accontentato di un quarto posto, comunque più che incoraggiante. Tenendo anche conto che in Austria erano presenti alcuni grandi giocatori del ranking europeo e internazionale. Meglio ancora, però, è andata nelle giornate seguenti quando lo stesso Baddaria, in compagnia di Haid, è volato anche in Germania, sbancando il “Welcome back pinball tournament” di Fulda, aggiudicandosi ben due dei sei tornei che si sono disputati in tre giorni, al punto da scalare vertiginosamente il ranking italiano e internazionale, fino a conquistare la seconda posizione della classifica italiana ed entrando addirittura nella “Top 25” mondiale, dove attualmente occupa la 16esima posizione. Davvero niente male, come risultato, per Baddaria ma anche per l’intero movimento del flipper sportivo italiano, che segna una ripartenza di altissimo livello che deve però essere considerata soltanto l’inizio della nuova normalità.
www.gioconews.it
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poker wsop
I campionati del mondo sono arrivati quasi a tre quarti del programma fissato con il main event in calendario dalla prima decina di novembre. Ecco come stanno andando.
WORLD SERIES OF... POCHI (PLAYERS) MA BUONI
Sì
PH. KATERINA LUKINA
PH. ALEC ROME
M U S TA P H A K A N I T
pochi players ma buoni, anzi, buonissimi. Sembra essere questo il mood della 52esima edizione delle World Series of Poker che dopo decine di edizioni si giocano d’autunno. Colpa del Covid-19, ovvio. E altrimenti chissà di chi. Intanto, però, i tanto amati campionati del mondo di Texas Hold’em e delle decine di varianti del poker si stanno giocando a Las Vegas al Rio All Suite Hotel and Casino fino a metà novembre quando si terrò il main event atteso da oltre due anni e due edizioni rinviate a data da destinarsi. E sono pochi anche gli italiani ai tavoli da gioco con tanti eventi che stanno attraendo molti meno iscritti rispetto agli standard. Cali evidentissimi come il meno 60 percento del Millionaire Maker, uno dei tornei più frequentati da quando è nato come format qualche edizione fa. Gli high roller hanno sempre buoni numeri ma non sono sensazionali come quelli che siamo abituati a vedere nelle edizioni d’estate e il field è sempre più o meno quello. Ma sempre di grandissima qualità, tanto per rimanere in tema. Vanno bene i tornei dal buy in medio basso, i 1.000 dollari, gli MAX PESCATORI
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GIOCONEWS #11 NOVEMBRE 2021
di Cesare Antonini
800 dollari e anche i 1.500 ma è indubbio che molti numeri sono in caduta libera. Comprensibile effetto dell’obbligo vaccinale con i players che non hanno fatto una piega e sono volati a Las Vegas senza problemi. A proposito, in molti hanno osservato l’assenza di focolai di Covid-19 ma a questo siamo abituati anche da eventi giocati molto prima delle Wsop che confermano gli scarsi fattori di rischio del poker live. Un altro fattore ad influenzare le presenze è stato sicuramente il divieto di volare negli Stati Uniti da quasi tutti i Paesi dell’area Schengen e da altre aree del globo. Se è vero che gli americani rappresentano in media ogni edizione l’80-85 percento del field, manca un buon 30 percento di players se sommiamo tutti i fattori che abbiamo elencato finora. I conti tornano. E anche per l’Italia vale lo stesso motto. Sì perché non siamo tantissimi. C’è ovviamente Max Pescatori, 4 volte campione del mondo e residente a Las Vegas da anni. Così come Fabio Coppola rientrato all’uopo dall’Italia per le World Series e ha centrato subito due cash. E se dobbiamo scegliere i due migliori isoliamo subito il “Pesca” e Mustapha Kanit. Il primo a livello tecnico visti i 4 piazzamenti a premio nei giochi mixed, quelli in cui la tecnica e l’abilità contano decisamente di più dell’alea. Il secondo per soldi vinti è decisamente il migliore avendo centrato due piazzamenti per la bellezza di oltre 340mila bigliettoni verdi fruscianti. Mentre scriviamo, invece,
ancora all’asciutto c’è un certo Dario Sammartino che ha giocato diversi Day2 senza riuscire ad andare a premio. Ha subìto anche diversi cooler, comunque e un po’ di varianza serve. E arriverà, visto che le grandi qualità le ha sempre dimostrate e adesso ha anche l’edge di chi ha centrato un secondo posto a un main event oltre a tantissimi altri piazzamenti a premio prestigiosi. Il Max ha centrato il primo piazzamento a un 1.500 dollari Omaha Hi/Lo 8 or Better, un 80esimo posto di riscaldamento. Poi è salito al 46esimo posto del 1.500 Pot Limit Omaha Hi/Lo/Limit Omaha Mixed games da 3.600 dollari e poi un tavolo finale all’H.O.R.S.E. dove purtroppo è uscito ottavo per 15.218 dollari e ha poi chiuso 14esimo nell’H.O.R.S.E. championship per oltre 20mila dollari. Oltre 40mila bigliettoni vinti con il risultato tecnico e sportivo che sembra essere davvero molto più importante in attesa di un grande shot da qui in avanti nei campionati che l’hanno visto vincere 4 titoli mondiali. Musta, invece, ha piazzato due colpacci ma le proporzioni cambiano. Ha chiuso quinto nell’evento 6 da 25mila dollari di buy nella specialità No Limit Hold’em per 216mila bigliettoni. L’altro piazzamento è arrivato 32 eventi dopo e il buy in è raddoppiato a quota 50mila dollari. È il No Limit Hold’em 8 handed vinto da Michael Addamo dove Musta finisce ottavo, ancora al tavolo finale, e raccoglie 126mila dollari. Chiudiamo naturalmente con il 16esimo Wsop bracelet conquistato da Phil Hellmuth che ha poi sfiorato poche ore dopo il 17esimo titolo nel Dealer Choice finendo secondo dietro al fenomeno Adam Friedman che quel torneo lo aveva già vinto ben tre volte nella storia dei campionati del mondo. Il 16esimo braccialetto, invece, Poker Brat l’ha vinto nel 2-7 lowball draw iniziando, spera lui, una lunga saga verso i 24 titoli ma ora tutti nei mixed games. Monumentale, anche questo è poco ma sicuro.
politica poker ips
L’Italian Poker Sport invade il King’s di Rozvadov di Cesare Antonini
L’IPS DI EURO ROUNDERS CENTRA UN ALTRO GROSSO RISULTATO, ANCHE IN TERMINI DI PRESENZE AZZURRE, RISPETTO ALLE ALTRE NAZIONI COINVOLTE. MA IL SUCCESSO È RUMENO E IL MIGLIOR AZZURRO, PEGOLOTTI, SI PIAZZA QUINTO.
L’
Italian Poker Sport ha lasciato ancora il segno nella room live leader d’Europa con l’ultimo evento andato in scena dall’1 al 6 di ottobre al King’s Resort di Rozvadov, nella Repubblica Ceca. Non è stato un record per l’evento organizzato da Euro Rounders ma le 2.992 entries hanno nascosto all’interno un dato che fa riflettere e, soprattutto, festeggiare, sia gli organizzatori italosloveni che il team del Poker Director del Kings, Federico Brunato: in percentuale i players italiani sono stati maggiori sia dei colleghi tedeschi che dei giocatori di casa, i cechi. Un indicatore im-
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portantissimo perché è noto come il successo del King’s sia dovuto principalmente ai field della vicina Germania e dei players cechi, appunto. Un grande risultato che conferma ancora di più la bontà della scelta del resort di Leon Tsoukernik, di affidare a Euro Rounders i principali tornei da 500.000 e 1 milione garantito. Dopo gli eventi Wsop Circuit i format Ips ed Epm sono quelli più importanti. E pensare che alcuni flight, per i protocolli sanitari anti Covid-19, sono ancora “cappati”, cioè hanno un limite di entries (solitamente 500). Cosa succedere in alcuni Day1 senza limite? La speranza è che passi tutto e, intanto, arriva l’Euro Poker Million mentre questa rivista sarò sfogliabile tra le vostre dita o sui vostri device online. Ma com’è andato il torneo? Analizziamo il late stage visto che è stato una maratona di una settimana e ha visto girare, ap-
punto 2.992 entries per oltre 625.000 euro di prizepool. Partiamo dalla fine, come detto. L’harakiri di Josef Gulas Junior dopo aver preso un poker in faccia da Kamenko Dujmovic ha dato campo libero allo sloveno e al rumeno Matei Alexandru Lupascu, che si sono sfidati in un heads up piuttosto rapido con quest’ultimo che, alla fine, ha prevalso. Per lui il successo nella tappa di Rozvadov dell’Italian Poker Sport e una prima moneta da 110.350 euro compreso il ticket del main event World Series of Poker Europe di fine anno del valore di 10.350 euro. Dicevamo della sontuosa presenza azzurra. Come siamo andati? Diremmo bene visti gli oltre 80 premi ottenuti su 300 posizioni pagate. E il migliore è stato Simone Pegolotti. È arrivato al final day a metà del count e poi l’abbiamo ritrovato al tv table. Qui ha sofferto tantissimo. Non sono piaciuti alcuni spot in cui ha foldato (vedi AQ con una decina di bui davanti) ma alla fine l’attendismo l’ha premiato perché si è messo in tasca 32.407 euro incluso il ticket per il main event Wsop Europe e sarà il settimo italiano qualificato dai tornei organizzati al King’s Resort. Alla
L’ITALIAN POKER SPORT INVADE IL KING’S DI ROZVADOV
Il payout dei migliori 40
fine ha scelto una buona combo per shovare, A9 offsuited, ma ha trovato lo sloveno Kamenko con KK e un Re di fiori, un colore second nuts, che ha eliminato il nostro players. L’altro azzurro che ha raggiunto il tavolo finale è stato Igor Saia che è uscito settimo per 13.440 euro di premio senza ticket. Anche lui si era accorciato e stava finendo card dead fino a quando ha spillato JJ trovando KK di Dujmovic che non ha avuto pericoli sul board e ha eliminato il nostro player. COM’E’ ANDATO IL FINAL DAY – Andiamo a vedere un po’ di cronaca con buona parte del flow del torneo incentrato sul ceco Josef Gulas Junior. E’ stato lui a ribaltare il tavolo sempre e comunque facendo vedere, anche per buona parte del Day2, ottimi sprazzi di gioco. Se sembrava a tratti un “aggrodonk”, poi ha dimostrato di tenere sempre l’iniziativa in mano. Specie contro il winner Lupascu o il runner up Dujmovic che hanno dimostrato spesso passività nella condotta dei colpi. Passività che Gulas ha sfruttato puntando sempre e comunque e trovando anche delle “pesche miracolose” al turn e al river ma che hanno premiato la sua audacia. Anche Florian Mangione, francese sesto per 17.663 euro, è finito sotto le sue grinfie. K5 vs JJ su un flop 5-8-3 in cui il ceco continua ad aggredire. Pesca un K di picche al turn i due vanno ai resti e il francese esce sbollando tra l’altro i cinque ticket main Wsope. Ma forse la mano più eclatante è stata quella in cui aveva preso il largo contro lo sloveno. 3-4 offsuited vs QQ con il ceco che fa sempre action.
Check/call all’infinito per Kamenko che però lascia scoprire 10AJ che mette già dei grattacapi. Poi un 4 al turn e un 3 al river per una doppia coppia che azzoppa il futuro runner up. Insomma, Gulas sembrava davvero poter giocare sul velluto fino alla conquista dei 100k finali. Ma la vendetta dello sloveno arriva al momento giusto. QQ vs 44 a parti invertite stavolta. Kamenko setta al flop e estrae valore da tutte le strade fino ad azzoppare quasi totalmente lo stack del ceco che si vede girare un poker di 4 chiuso al river dal futuro runner up. Qualche chips, Josef, ce l’ha ancora. Ma poi decide di splashare con 10 e 5 offsuited contro Matei che ha JJ in mano. TESTA A TESTA – L’heads up parte in equilibrio pressoché totale, i due stack sono praticamente pari. Qualche schermaglia senza grossi colpi per una ventina di minuti nel testa a testa quando si arriva ad un flop 10-4-K monotone a cuori. Matei in mano ha A2s a cuori e Dujmovic K6s a quadri. C’è di tutto. Si punta al flop e i due volano al turn dove scende la peggiore carta per Kamenko, un K di fiori. Al river un 3 di quadri e si va ai resti co Matei che sale a 144 milioni di chips contro 6,3 milioni per lo sloveno. Qualche raddoppio fino al colpo finale in cui addirittura Matei chiude un colore con un Jack di picche in mano e si prende la prima moneta da 110.350 euro. Allo sloveno 64.800 euro mentre l’ottimo Gulas si porta a casa 48.327 euro. Oltre ad un paio di poker centrati da segnalare un altro colpo fantasy di
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40
Matei Alexandru Lupascu Kamenko Dujmovic Josef Gulas Junior Morgan Florent Bayle Simone Pegolotti Florian Russo Mangione IgorSaia Jean Pol C Nicolas Adem Beqiri Steffen Endres Florin Paul Trifan Kestutis Jungevicius Mantas Pilibaitis Robert Pawel Binek Panagiotis Fantousis Domenico Rosario Ruggero Nicusor Leonard Bordea Alex Bertuletti Guenter Josef Jakwerth Onkel Otto Alex ROBY SUN Dennis Becker Oscar Garcia Pelayo Martin Paolo Calderone Florian Gürtler Anthony Benja Mahaut Alexandre And Erbs eMKey Peppino Finocchi Sen Montana Darko Konrad Franco Alessandro Pau BlackPanter El Yaacoubi Halim Salvatore Dimartino Luca Delrio Korosh Nuri Pietro Vittorio An Pellegrino
Romania € 110.350 Slovenia 64.800 Czech Rep. 48.237 France 37.738 Italy 32.407 France 17.633 Italy 13.440 Belgium 9.447 RKS 7.180 Germany 5.998 Romania 5.998 Lithuania 5.350 Lithuania 5.350 Poland 4.755 Cyprus 4.755 Italy 4.160 Romania 4.160 Italy 3.585 Austria 3.585 Germany 3.585 Greece 3.020 Italy 3.020 Germany 3.020 Spain 2.511 Italy 2.511 Germany 2.511 France 2.511 France 2.130 Slovakia 2.130 Italy 2.130 Germany 2.130 Germany 1.793 Germany 1.793 Italy 1.793 Netherlands 1.793 France 1.793 Italy 1.793 Italy 1.793 Afghanistan 1.793 Italy 1.471
Gulas che ha condotto la mano con 9 e 7 offsuited mentre il francese Morgan Bayle si è presentato con J10s a fiori. Il board ha subito presentato due fiori, A e 8 e un 3 di picche. Poi Q fiori e K di fiori con Gulas che limita i danni e la scala reale di Bayle non lo premia quanto meriterebbe col player che comunque si trascinerà fino al quarto posto per 37.778 euro di premio. I PROSSIMI EVENTI EURO ROUNDERS – Si torna al King’s Resort di Rozvadov dall’1 all’8 novembre con 1 milione di euro garantiti sul piatto con l’Euro Poker Million, appunto. Solito buy in da 490 euro (sono possibili due rientri) e livelli da 40-50-60 minuti mentre lo stack di partenza è di 60mila gettoni. I ticket per il main Wsop Europe ben 10!
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politica poker the festival
L’EVENTO CHE HA RACCOLTO TORNEI PER TUTTI I TABLE GAMES DA CASINÒ, DAL POKER AL BLACK JACK FINO ALLA ROULETTE E AL BETTING, È STATO UN SUCCESSO, CON LA PARTECIPAZIONE ANCHE DI UN GRUPPO DI PLAYERS DI DT9 AFFILIATIONS
The Festival, a Bratislava buonissima la prima
A
evento inaugurale del Festival Series a Bratislava è stato un risultato eccezionale con una settimana ricca di tornei di poker, blackjack e roulette, scommesse sportive competitive al Banco Casino 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dal 20 al 25 settembre scorso. Del main event di poker No Limit Hold’em ne parleremo diffusamente con l’impresa di uno dei player inviati a Bratislava da parte di Dt9 Affiliations, società leader proprio nell’affiliazione di scommesse e gioco online. Tra gli altri tornei dedicati ai giochi da casino soprattutto quello di roulette è stata un’impresa divertente. Un totale di 34 entries hanno gareggiato per un montepremi totale di oltre 7.000 euro. Il professionista e Twitch streamer Tommi Heimonen alla fine ha vinto l’evento. Nelle scommesse sportive sono stati giocati ben tre eventi competitivi con tre categorie di premi - Freeroll, Lowroller (35 euro) e Highroller (250 euro). L’obiettivo di ciascuno era quello di battere gli avversari in diversi eventi sportivi che si svolgevano nello stesso giorno. Il risultato finale di tutti gli eventi è stato un trionfo pazzesco per il fondatore del Festival, Martin “Franke” von Zweigbergk. È arrivato primo in tutti e tre gli eventi. Non solo poker, scommesse e casinò in una settimana, “ma ci siamo anche as-
Dt9 protagonista nel poker col suo team Si è fermata in 13esima piazza la deep run di Michael Uguccioni al main event Texas Hold’em. Il team Dt9 Affiliations, allestito per questo super evento, ha centrato quindi un ottimo piazzamento con Uguccioni che sfiora il tavolo finale uscendo in 15esima piazza per un premio da 2.700 euro. Peccato per Giovanni Giudice e Ankh Favero, gli altri due player Dt9, che hanno raggiunto brillantemente il Day2 per poi uscire prima dei premi e del late stage del torneo. A vincere, invece, è stato un ex dealer di poker dell’Ept e diventato ormai un recreational player, Martin Mauthner, che da short stack è passato al successo per una prima moneta da 59.000 euro. Ha battuto un field di 621 partecipanti per prendere il trofeo inaugurale del Festival Series Main Event e la fetta più grande del montepremi totale di 294.975 euro. In realtà è stato fissato un deal a 3 con Mauther che era quello messo peggio a tre left ma è riuscito comunque a prendersi poco meno del primo premio “ufficiale”.
IL DAY3 DI UGUCCIONI – Il Day3 di Michael sembrava partire benissimo visto che, da 1,4 milioni di gettoni di partenza, è riuscito subito a incastrare Michael Ekdhal in uno showdown pazzesco con coppia di 8 contro AA ma con il set di 8 centrato proprio al flop.
MICHAEL UGUCCIONI
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sicurati che i nostri giocatori potessero divertirsi anche al di fuori dell’evento hanno spiegato dal The Festival - durante i primi giorni abbiamo organizzato un torneo di biliardo in un club locale, organizzato una cena e una degustazione di vini per tutti i possessori di pacchetto e siamo andati in un club di cabaret locale”.
GIOCONEWS #11 NOVEMBRE 2021
di Cesare Antonini
Mano stranissima che l’ha accorciato è stata quella contro Harny Mania. In pratica. al river in un pot da 1 milione, scende un 3 di picche. Uguccioni armeggia le sue chips, il blog del torneo indica che aveva in mano 40k, la bettata minima. Quando sembra volerle puntare, Mania dichiara velocemente all in. Una giocata fuori tempo e scorretta. Il dealer e il tournament director tornano a Michael che avrebbe potuto riprendersi le sue chips mai messe in mezzo e decidere cosa fare nuovamente. C’ha pensato un po’ e alla fine ha messo davvero 40k chips. Mania conferma la sua scelta: “L’avevo già detto, all in!”. E Michael passa. Oppo gira 8 e 5 di fiori per un bluff. Poi Uguccioni si è stabilizzato su 1 milione di gettoni per arrivare alla mano pazzesca dell’uscita. C’è l’apertura da Utg di Kostantinos e da Utg+1 3betta a 205k Dushko Bogoevski. Da small blind all in di Michael con A fiori Q picche. Chiama solo Bogoeski che gira purtroppo KK. Non solo Uguccioni non vince il flip ma turn e river escono altri due Re e oppo chiude il poker che elimina il “nostro” in 13esima posizione.
La top 20 degli 81 premi distribuiti 1 Martin Mauthner 2 Adi Rajkovic 3 Vedral David 4 Henry Mania 5 Fotios Konstantinos 6 Peter Hanke 7 Bogoevski Dushko 8 Viktor Eriksson 9 Erik Seffer 10 Panák Igor 11 Bernhard Haider 12 W. Tor Anton Myrvold 13 Lizanets Olexandr 14 Aare Haapsal 15 Uguccioni Michael 16 Marjan Mitrovski 17 Reichel Frank Ronald 18 Carl Hansson 19 Thomas De Rooij 20 Lelek Miroslav
Austria € 59.000 € 56.870 Austria 43.000 45.130 Austria 38.270 38.270 Germany 20.500 Greece 14.000 Austria 10.000 Macedonia 7.500 Sweden 5.975 Slovaika 4.600 Slovaika 4.600 Austria 3.500 - 3.500 Hungary 3.500 Estonia 2.700 Italy 2.700 Macedonia 2.700 Germany 2.200 Sweden 2.200 Netherlands 2.200 Slovaika 2.200
casinò
Un progetto strutturato per il futuro PAOLO SANVIDO, NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DEL CASINÒ DI LUGANO, SOTTOLINEA IL FORTE IMPEGNO PER IL RINNOVO DELLA CONCESSIONE , ORMAI IN SCADENZA, E L’IMPORTANZA DI UNA REPUTAZIONE IRREPRENSIBILE E DI PORTARE A REDDITIVITÀ LE ATTIVITÀ ONLINE
Un
Casinò che guarda al futuro, sicuramente migliore per tutti ora che sono stati fatti passi decisi per mettere sotto controllo la pandemia. Un Casinò, quello di Lugano, che dal primo ottobre ha come amministratore delegato Paolo Sanvido, nominato dal Cda presieduto da Emanuele Stauffer in sostituzione di Gianmaria Frapolli al termine del suo mandato. Ma in quali condizioni, dopo la pandemia, si trova la Casa da gioco ticinese? Lo chiediamo al suo nuovo Ad. “La casa da gioco di Lugano gode di ottima salute, ben predisposta per le sfide che il mercato costantemente propone, grazie alla professionalità del personale e alla grande energia positiva che la contraddistingue. La sicurezza continua a giocare un ruolo fondamentale e indispensabile per completare l’offerta di gioco, come la massima attenzione al servizio e all’innovazione”. Quali sono gli obiettivi che la vedranno impegnata nei prossimi mesi? “Gli obiettivi fissati dal consiglio di amministrazione si sviluppano su tre assi principali: il rinnovo della concessione federale, valore che trascende la casa da gioco con un impatto istituzionale rilevante per la Città di Lugano; continuare a garantire la reputazione irreprensibile della casa da gioco e l’elevato livello di qualità che questo Casi-
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di Anna Maria Rengo
nò riserva ai suoi clienti; portare la piattaforma da gioco, swiss4win.ch, a redditività”. A breve scadranno le concessioni per i casinò in Svizzera. Come intende muoversi la società di gestione? “Obiettivo primario è proporre un progetto strutturato che permetta alla Città di Lugano di confermare lo statuto di casa da gioco con licenza A, portando novità strategiche che continuino a soddisfare la richiesta sempre più crescente di intrattenimento di qualità e cultura del gioco che richiede la nostra clientela. Siamo, inoltre, aperti a dialogare con gli stakeholder territoriali, per creare un’offerta che sostenga ed implementi l’eccellente spirito di accoglienza turistica del nostro territorio”. Da più parti si chiede che il Casinò applichi ai suoi dipendenti il contratto collettivo di settore vigente in Ticino. Come affronterà questa tematica? “I nostri dipendenti sanno bene, lo testimoniano i fatti, che la Casinò Lugano Sa li ha sempre trattati in modo migliore rispetto alle condizioni vigenti da contratto collettivo. Le esperienze del passato, purtroppo, hanno lasciato il segno e al momento continuiamo a sostenere la scelta, non avvertendone la necessità, di non aderire ad un contratto collettivo che, di fatto, non esiste da nessuna altra parte in Svizzera”. Entro l’anno è prevista la riapertura del Casinò Campione. Come state vivendo, dall’altra parte del lago, i lavori per il
CASINÒ UN PROGETTO STRUTTURATO PER IL FUTURO
ritorno all’attività del vostro storico competitor? “Il Kursaal prima e il Casinò di Lugano successivamente, hanno sempre operato sulla riva del Ceresio con la casa da gioco di Campione operativa. La concorrenza è uno stimolo a migliorare e a migliorarci: non la temiamo, bensì la rispettiamo. Se in futuro ci sarà la possibilità di trovare dei punti di incontro e sinergia, potendo contare anche sulla disponibilità da parte della Città e del territorio di servizi di trasporto turistico, siamo aperti e disponibili al dialogo”. Quanto è importante il gioco responsabile per il Casinò di Lugano e come lo promuovete attivamente? “Partiamo dal presupposto che il gioco d’azzardo è un gioco che, come tanti altri, genera piacere a chi lo pratica. Chi ama passare il proprio tempo libero tra roulette, tavoli da poker e slot machine, ha come obiettivo primario il divertimento. Ma il rischio dell’insorgenza di ludopatia o dipendenza da gioco d’azzardo è reale e non va sottovalutato. Per questo motivo è di primaria importanza per noi prevenire scenari negativi e promuovere il gioco responsabile a tutela dei nostri clienti. Al contrario di quanto si possa pensare, è nell’interesse del Casinò stesso invitare i giocatori a mantenere un rapporto virtuoso con il gioco, in modo che rimanga un’esperienza positiva e non si trasformi in una situazione di disagio. Questo ci permette di tutelare il nostro cliente, di creare un legame di fiducia, di sicurezza e una fidelizzazione a lungo termine. Attraverso una profonda e attenta formazione del personale, e grazie anche alla collaborazione con istituti importanti come l’Irga, mettiamo a disposizione della clientela strumenti di sensibilizzazione, di auto-riconoscimento e di autocontrollo della propria attività di gioco, nonché assistenza continua. La nostra è un’attività fortemente regolamentata, in cui si ha una dedizione nei confronti del cliente, davvero unica”. C’è stato un impatto dell’introduzione dell’obbligo di green pass per accedere alle sale? “L’obbligo di certificato Covid per entrare al Casinò è, a mio avviso, un ulteriore passo a tutela della salute, un controllo che si aggiunge alle altre misure già adottate da tempo per una sicurezza sanitaria anti- contagio. Inoltre, è una misura che consente di continuare la nostra attività, una scelta volta a mantenere ed incrementare la ripresa economica del nostro territorio. Come tutti i cambiamenti, anche questa nuova normativa, ha richiesto un momento di assestamento, ma sono certo che i nostri clienti hanno compreso, e continuino a comprendere, le ragioni di questa verifica aggiuntiva. Perché sono consapevoli che, come abbiamo già ripetutamente dichiarato, per noi la salute viene prima di tutto e il rispetto delle persone e delle regole sono di fondamentale rilevanza. Continuiamo, quindi, a confidare nelle scelte del Consiglio federale e a garantire la massima sicurezza ai nostri giocatori e ai nostri collaboratori. Infatti, per agevolare i nostri clienti, ma non solo, per venire incontro a tutta la città, abbiamo allestito il centro ‘Tamponati Qui!’ nel parcheggio del Casinò. Un servizio gestito da personale qualificato che permette di effettuare il test anche in orari serali, tutti i giorni della settimana a costi agevolati, in modo da PH. PINO MUSI ottimizzare tempo e spostamenti e garantire quell’atten-
zione ai nostri giocatori che ci contraddistingue”. Quali novità nella gestione della Casa da gioco e nell’offerta ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi? “Il nostro portfolio giochi, tra i più vasti e diversificati in Ticino, è sempre in evoluzione; sia il parco macchine, costantemente monitorato e innovato, sia la proposta tavoli, arricchita dal grande ritorno dei prestigiosi giochi francesi, continuano a ricercare qualità e molteplicità di scelta, per soddisfare tutte le preferenze. Proseguiamo a lavorare e ad impegnarci per consolidare e rafforzare l’anima eclettica, dinamica e raffinata del Casinò di Lugano che, da marzo, si sviluppa anche online, grazie a swiss4win.ch, che rende il suo servizio eccellente accessibile ovunque ed in ogni momento. L’obiettivo principale rimane sempre quello di mantenere la nostra casa da gioco pronta a rispondere alla richiesta sempre più crescente di intrattenimento di qualità, cultura del gioco, eccellenza nello svago e nel confort. Predisposta ad esprimere un’operosità mirata a coinvolgere ed entusiasmare, ma soprattutto a prendersi cura dei propri giocatori”. Quanto sono importanti per voi i tornei di poker? “Il poker sportivo è una delle offerte delle case da gioco. È sicuramente un ‘nice to have’, che raccoglie un gran numero di affezionati. Al momento non ci stiamo orientando su tornei di questa portata, manteniamo un servizio che riusciamo a gestire in totale sicurezza, mettendo sempre in prima linea la tutela di tutte le persone e delle diverse fasce d’età, post pandemia”. Quanto conta la sinergia con il Municipio di Lugano e quali sono i progetti che portate avanti congiuntamente? “Il Casinò è un’istituzione della Città di Lugano, è un simbolo con un passato glorioso in cui ‘ha servito’ la sua città in diversi modi, con differenti forme. E tutt’oggi continua a farlo. Da luogo di incontro e confronto a punto di riferimento dell’offerta d’intrattenimento, la Casino Lugano Sa vive una relazione molto forte con la sua Città - nonché suo azionista di riferimento - mettendone in luce identità, carattere e unicità. Inserito in un contesto che già dispone di punti di interesse e ben strutturato per l’ospitalità, il nostro Casinò ne potenzia l’attrattività: lavoriamo, infatti, costantemente per migliorarci in modo da generare un forte richiamo sul territorio non solo locale ma anche internazionale”.
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Ne consegue che oggi le slot machine, o meglio, i giochi elettronici sono diventati, al pari dei giochi tradizionali componente essenziale dell’offerta di gioco e discriminante importante in termini di competitività. In alcuni casinò, come abbiamo già scritto, gli introiti dei giochi elettronici rappresentano la prima fonte di ricavo con l’inevitabile conseguenza che nessuna casa da gioco può permettersi di restare al palo in termini di aggiornamento e ampliamento della specifica offerta. Anche dal punto di vista professionale sono nate nuove figure che operano in sala giochi e nel back office, il cui compito è sempre più importante per la gestione del business. In particolare è stato necessario attrezzarsi dal punto di vista del marketing per intercettare e soddisfare al meglio i cosiddetti customer needs ovvero i gusti e le aspettative del giocatore, il cui profilo è quanto mai variegato. Temi dei quali torneremo a parlare!
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ricavi che per alcune case da gioco supera l’80 percento del totale dei proventi. Una trasformazione che è stata resa possibile grazie al grande potenziale sviluppo che consentivano questi apparecchi sui quali oggi si concentrano grandi sforzi in termini di ricerca, di sviluppo e di marketing da parte delle aziende produttrici. L’elettronica prima e il digitale dopo, le hanno progressivamente trasformate in sofisticati giochi elettronici. Sono scomparse le gettoniere, con loro i gettoni per giocare, sostituite da accettatori di banconote e stampanti di ticket per erogare le vincite. Non solo si sono moltiplicati i giochi disponibili, anche le giocate sono diventate le più disparate, abbinate a bonus e, soprattutto, ai Jackpot, veri e propri accumulatori di denaro pronto ad essere distribuito, in somme molto importanti, al giocatore più fortunato. La progressiva ingegnerizzazione degli apparecchi ha permesso di collegarli in rete abilitando molteplici opzioni per il marketing finalizzate a fidelizzare e premiare il giocatore in tempo reale. Il percorso che abbiamo descritto ha subito ulteriore impulso in termini di sviluppo nel momento in cui si è affacciato sul mercato il gioco online che ha imposto ai produttori degli apparati di concentrarsi e di investire massicciamente sulla creazione di nuovi giochi relegando ad un ruolo secondario i contenitori, quindi i manufatti all’interno dei quali i giochi vengono installati utilizzando monitor ad alta definizione che regalano immagini e suoni ad alta componente emozionale.
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Il
titolo di questo numero della rubrica Panno nero sarà sconosciuto ai più, ma ci pareva simpatico citare, per una volta, una definizione in lingua inglese per introdurre il tema che tratteremo: le slot machine. “One-Armed Bandit“ ovvero nella nostra lingua, “Il bandito da un braccio solo”, così venivano chiamate le slot machine agli albori della loro nascita che data 1898 in quel di San Francisco, in California. Un soprannome che deriva dal fatto che per giocare occorreva tirare una leva che si trovava sul fianco del “corpo” della slot e che innescava una rotazione meccanica prima, elettro-meccanica dopo, dei rulli di cui si componeva l’apparecchio determinando una combinazione di simboli sugli stessi impressi. Questi apparecchi da divertimento, da subito molto popolari negli Stati Uniti, impiegarono quasi 100 anni prima di oltrepassare l’oceano Atlantico ed essere legalmente autorizzate come parte dell’offerta di gioco nei casinò francesi. In Italia sbarcarono in anticipo, nei primi anni ’80, al Casino de la Vallée di SaintVincent, in concomitanza con un significativo ampliamento della Casa da gioco e dell’introduzione di altri giochi americani, black jack, punto banco e roulette doppio zero. Fu, al tempo, una vera rivoluzione, i minimi di giocata molto bassi e la facilità di approccio al gioco ne determinarono subito il grande successo e la grande redditività per il banco contribuendo anche ad una significativa crescita della clientela per numero di teste e di presenze. Da allora, sono passati oltre quarant’anni nel corso dei quali le slot machine dal ruolo di complemento dell’offerta di gioco di un casinò si sono a tutti gli effetti trasformate in una fonte importante di
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Chi ha avuto l’occasione di leggere sull’argomento in parola in alcuni numeri di casino.gioconews.it, avrà notato con quale frequenza, confortato da molte autorevoli opinioni, si discute sulla improrogabile necessità di aprirsi a nuovi giochi con la finalità dichiarata di incrementare l’offerta in un mercato che ha subito mutamenti rilevanti. D’altra parte il richiamo a prestare la dovuta attenzione a diversificare l’offerta, sia per quanto ai giochi sia per i servizi collegati e/o collegabili, non può e non deve essere sottaciuta. Il Paijiu, pur essendo per le sue peculiarità molto apprezzato dai giocatori cinesi e di ciò se ne possono contare numerose esperienze è di sicuro rilievo nel doveroso intento di diversificare l’offerta di gioco. Il gioco si svolge con un mazzo di 32 carte francesi e, come facilmente si intuisce, la puntata è contro il banco; ciò per fuggire immediatamente l’idea che si tratti di un gioco di circolo. Le puntate sono essenzialmente tre: Nord, Sud e Ovest; il punteggio ottenuto dalle carte indica la vincita che viene pagata alla pari, il banco perde con un punteggio inferiore, in caso di parità vince il banco. È anche possibile la giocata a cavallo. Sono inoltre già state previste delle versioni con puntate addizionali (Side Bets) Il tracciato sul tappeto non comporta al-
cuna difficoltà da parte del giocatore in quanto è intuitivo al massimo; ciò consente una particolare velocità di esecuzione dalla quale dipende la “resa” della partita. Pare il caso di rammentare che la semplicità aiuta l’impiegato e ne agevola il delicato compito. Merita ricordare lo studio approfondito su parecchie migliaia di partite effettuato dal Dipartimento di statistica della prestigiosa Università di Bologna; ne consegue che l’house edge risulta dell’1,49 percento ed è molto interessante in considerazione anche della velocità di esecuzione. Il Paijiu gode delle opportune tutele legali sia per il format che per il design del tappeto e vanta, tra le sue autorizzazioni, l’Ente di Stato dei giochi della Repubblica di San Marino e il ministero delle Finanze della Slovenia. Tra l’altro, nella Sala Diamond di San Marino il Paijiu è stato sperimentato con successo nel 2019. Logicamente il gioco è opportunamente corredato dal regolamento e ne è stata attivata l’esclusiva proprietà della società sia in ambito nazionale che internazionale. Donni Sas è disponibile a una prova dal vivo presso i casinò, così che il management possa rendersi conto di quanto illustrato e possa constatare la funzionalità del gioco e la semplicità della gestione operativa già, in parte, precedentemente accennata.
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I DETTAGLI DEL GIOCO
di Mauro Natta
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lizzazione della clientela. Merita non sottacere che la concorrenza, in una previsione di mercato parzialmente innovato, è maggiormente realizzabile tramite novità assolute piuttosto che il miglioramento dei servizi. Che non può e non deve mancare o risultare carente ma che un gioco completamente “nuovo” migliora, e non di poco, il ritorno dell’investimento. Riferendomi all’aspetto economico dell’operazione “incremento dell’offerta” non si può dimenticare, in un contesto gestionale importante per i molteplici risvolti, quest’ultimo riferimento.
La diversificazione dell’offerta è una tra le strade maestre per il rilancio dopo la pandemia: la società Donni Sas lancia sul mercato un nuovo gioco da tavolo che strizza l’occhio alla clientela cinese NUOVE TENDENZE
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pandemia ha, indubbiamente, cambiato le abitudini dei giocatori. Il non potersi muovere liberamente ha generato un notevole incremento del gioco online anche dal vivo. Ora pare che la situazione stia volgendo al bello anche se molto lentamente e, a mio parere e non solo, occorre proporre qualcosa di nuovo tale da generare la curiosità del giocatore. A datare dall’introduzione dei cosiddetti giochi americani nelle case da gioco italiane, incrementare l’offerta è la strada maestra da imboccare per ottenere risultati che possano gratificare le gestioni e gli enti pubblici, Regioni e Comuni, titolari delle autorizzazioni ad avere un casinò sul proprio territorio. Mi sento di aggiungere che il miglior risultato atteso soddisfa, al tempo stesso, non solo le entrate “tributarie” degli enti pubblici accennati ma l’occupazione, in specie, quella giovanile. La necessità di adeguare l’offerta alla domanda comporta necessariamente che l’offerta contenga un elemento di particolare interesse tale da suscitare la giusta curiosità del giocatore. Ma non è ancora sufficiente in quanto il prodotto deve avere tutte quelle indispensabili caratteristiche alle quali un gestore non può rinunciare: velocità di esecuzione, facile comprensione delle regole per il giocatore, la possibilità che più giocatori, non solo quelli seduti al tavolo, possano partecipare al gioco. Ebbene le qualità richieste per aumentare le presenze di giocatori ci sono tutte nel Paijiu, il gioco proposto dalla società milanese Donni Sas (www.donnimilano. com): la principale è che non si tratta assolutamente di una variante di un gioco preesistente, che è intuitivo e, quindi, non comporta difficoltà di applicazione da parte del cliente. Ma la qualità regina, specialmente per chi scrive che ha un passato lavorativo nelle case da gioco di oltre quaranta anni, è che le descritte qualità consentono facilmente, non senza la collaborazione degli addetti, la fide-
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Paijiu I casinò aprono al rinnovamento
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THE CLOWN
Per un divertimento da paura | | | |
Nome_ The Clown Produttore_ WorldMatch Disponibile su_ Omnichannel | Volatilità_ bassa Data di rilascio_ settembre 2021 | Payout_ 93,12%
Scoprila qui:
›› grafica
The Clown è una slot basata su un tema classico con un tocco di horror moderno, in cui il protagonista del gioco è un agghiacciante pagliaccio assetato di sangue. Un tema talmente insolito e ricercato che lascia subito intendere quanto possa essere accurata la grafica di questa slot virtuale, che ha visto i progettisti e gli sviluppatori decisamente ispirati per dare vita a un prodotto di questo tipo. La simbologia è particolarmente accattivante, con il diabolico clown che compare sui rulli e che rappresenta uno dei simboli più interessanti. Anche i simboli “Wild” che mostrano degli artigli o gli altri di minore importanza, tipo il palloncino che esce dal tombino, evidenziano la grande ricerca grafica ed estetica dietro al gioco, meritevole di attenzione.
›› sound
La colonna sonora di questa slot, molto carina e di alta qualità, rende onore al gioco facendolo apparire un’esperienza che va oltre il “solito” gioco online. Se il lavoro di ricerca è evidente, come detto poco fa, dal punto di vista grafico, anche riguardo agli effetti sonori si può dire la stessa cosa. Rendendo al meglio l’effetto di questa ambientazione così particolare e suggestiva, tra l’horror e il divertimento. Con un’atmosfera che varia tra il comico e il drammatico, proprio grazie alle musiche di fondo e ai vari jingles che risuonano tra una rullata e l’altra. E in modo ancora più significativo (e piacevole) in occasione delle vincite, quando parte la classica musichetta da clown.
›› giocabilità
The Clown è una slot 5×3 con 15 linee di pagamento fisse, dove le linee sono pagate da sinistra a destra. Come detto, la nuova slot di WorldMatch è incentrata sull’horror, e tanto basta a rendere l’esperienza di rotazione a cinque rulli ancora più emozionante. Il personaggio principale porta fino a 30mila monete se lasciato cadere su tutte e 15 le linee. Inoltre è coinvolto un bonus dotato di funzionalità originali. Il simbolo jolly emette un moltiplicatore per la vincita, che viene sommata. Di conseguenza, si può ottenere un aumento della vincita fino a 8 volte la puntata. Insomma, un gioco vario e divertente, ma soprattutto coinvolgente, anche grazie a un motore di pagamento a bassa volatilità ma a grande intensità che sa come e quando accontentare i giocatori.
›› bonus
Una slot varia (e divertente) anche nei bonus. Anzi, soprattutto nei bonus, che forse rappresentano una delle parti migliori del gioco, che è in grado di offrire tre tipologie diverse di bonus game. Ottenendo tre simboli di scarpe Clown sui rulli, si può accedere a uno dei tre, che è determinato dalla scelta di uno dei tre palloncini. Il round mistico è rappresentato da tre respin. In essi, i simboli dei palloncini diventeranno “appiccicosi”. Dopo il completamento dei giri, viene emessa una ricompensa. Il round Clown offre invece tre giri gratuiti con simboli Clown appiccicosi e la vincita istantanea viene presentata come moltiplicatore per la puntata totale.
il nostro giudizio.
Una slot nuova e innovativa, che va ad arricchire il già nutritissimo portfolio di titoli di WorldMatch, che in questo caso può contare anche sul valore aggiunto fornito dalla collaborazione con il produttore leader Cristaltec, insieme al quale è stato sviluppato il gioco The Clown. In un’operazione di co-branding che rappresenta una garanzia per i giocatori e un doppio marchio di qualità.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)
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GIOCONEWS #11 NOVEMBRE 2021
Patrizio Oliva medaglia d’oro nel gioco legale INTERVISTE
L’ex campione olimpico promuove il gaming sicuro e combatte fortemente quello illegale. Ma le strategie dei giochi sono fondamentali, sia nella boxe che nella vita. di Cesare Antonini
“Ai
miei allievi insegno molto la strategia. Prendo anche molto dal poker, ci sono similitudini pazzesche e sono elementi fondamentali per gestire il match e la presenza sul ring. E collaboro come ambassador con una società di gioco legale in Italia per difendere i giocatori e tutelarli dalle scommesse illegali e dai competitor clandestini”. E c’è da stare sicuri al suo fianco. Sì, perché a parlare è proprio lui, Patrizio Oliva, ex pugile italiano che tutti ricorderanno come campione olimpico di boxe a Mosca 1980, ma anche campione europeo Ebu nei superleggeri e welter e campione mondiale Wba nei superleggeri. Alle Olimpiadi ha conquistato anche un argento e un bronzo e lo ritroviamo con grande piacere nello stand Vincitù, popolare concessionario di gioco italiano, nell’edizione riminese di Enada tenutasi nelle scorse settimane. Che ci fa Sparviero in uno stand così importante? “Ho espresso da sempre vicinanza al gruppo Vincitù per aiutarli a promuovere il gioco legale e far fare la giusta scelta ai giocatori, agli scommettitori - esordisce il campione - l’importante è che i
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players stiano lontani e non giochino i loro soldi nelle aziende clandestine che arricchiscono le casse della malavita”. Ma Patrizio Oliva gioca? E come si approccia al tavolo rispetto al ring? “Di sicuro mi porto appresso l’educazione equilibrata che ho appreso e acquisito mentre praticavo la mia disciplina: bisogna essere razionali e divertirsi prosegue Oliva - ovviamente provare le scariche di adrenalina piace a tutti, sia nel gioco come nello sport, ma non bisogna mai essere ingordi e avere fretta di arricchirsi, ma avere pazienza e divertirsi. Io sì, qualche volta gioco per lo più scommetto e ho anche vinto grazie alle mie competenze puntando sulla boxe, sui grandi incontri internazionali. E ho capito che non devo più scommettere sulla mia squadra del cuore, il Napoli, che l’anno scorso mi ha fatto perdere abbastanza!”. Abbiamo già parlato in passato con alcuni sportivi e abbiamo cercato di capire se ci fosse qualche elemento che si può prendere in prestito dai giochi quando si combatte o si pratica qualche disciplina: “Ma certamente - conferma Oliva e si appassiona al discorso - sul ring è tutta strategia. È fondamentale applicare qualche schema specie se dall’altra parte dell’angolo c’è qualcuno che si sa difendere bene. Coi miei ragazzi faccio molto riferimento ai giocatori di hold’em. La faccia da poker è importantissima. Ad esempio se fai capire all’avversario che ti ha fatto male rischi di esporti a qualche pericolo in più, perché sa che è andato a segno. Ma non devi neanche eccedere nell’altro senso e per questo è fondamentale avere una strategia mentale solida e pura”. E tutti gli insegnamenti sul ring vanno a
segno? Ha riscosso grossi “jackpot”, parlo di campioni: “Il lavoro continua ed è lungo e faticoso - spiega l’ex oro olimpico - e al momento non si vede nulla, almeno nell’immediato. C’è qualche ragazzo interessante ma è presto per parlare. Nel passato comunque c’è stato Roberto Cammarelle medaglia d’oro ai Giochi di Pechino del 2008 nei superassimo e Clemente Russo campione del mondo dei dilettanti a Chicago 2007 e Almaty 2013 e vicecampione olimpico a Pechino 2008 e a Londra 2012”. L’equilibrio è cruciale, sia nello sport che nel gioco: “Assolutamente sì, in tutti e due i settori, nei momenti della vita l’equilibrio è fondamentale. Così come è fondamentale averlo quando si gioca e si deve puntare solo sulle aziende incaricate dallo Stato a raccogliere puntate e scommesse. Anche perché solo nel gioco pubblico esistono protezioni per il consumatore: se un bookmaker non dovesse pagare le puntate perderebbe la concessione e subirebbe un danno decisamente superiore oltre a rovinarsi la reputazione nel mercato. Le aziende illegali possono sparire da un momento all’altro e qualcuna può anche truffare i players”, spiega Patrizio Oliva. In questo senso il decreto Dignità secondo lei che effetti ha avuto nel nostro settore? “Pubblicizzare le aziende legali serve a distinguerle da quelle senza licenza analizza lo Sparviero - poi mi permetto un suggerimento agli operatori: l’annuncio ripetuto a velocità supersonica in cui si indica che il gioco può fare male perché crea dipendenza andrebbe scandito, letto molto più lentamente per creare maggiore consapevolezza sull’intrattenimento e sul gioco responsabile”.
INTERVISTE
L’Odissea è un gioco di parole di Daniele Duso
Giovanni Kezich porta a galla tutte le stranezze di un testo amato da generazioni, definendolo una grande sciarada”
L’
Odissea è un testo spiazzante. Fa parte della nostra cultura, perché alzi la mano chi non l’ha incrociata sui banchi di scuola, imparando a celebrarne il suo protagonista, Ulisse, come l’eroe che dopo mille peripezie torna a casa liberando il suo palazzo dagli invasori. Ma a un’attenta analisi il testo appare pieno di incongruenze, alcune sin troppo evidenti. Partendo da queste Giovanni Kezich, antropologo e archeologo, ha elaborato la sua tesi nel corso delle 373 pagine della sua ultima fatica, “Ulisse non è lui” edito da Baldini+Castoldi. Dunque Ulisse, o meglio, Omero, ci avrebbe beffati per migliaia di anni? Che idea si è fatto, secondo la sua ricostruzione: Omero, chiunque egli sia stato, ha realizzato un inganno voluto o si è trovato di fronte a un errore inevitabile? “L’Odissea è un best seller di sempre, una delle nostre storie più amate: ma è amata per Polifemo, per le sirene, per la maga Circe, cioè per le meravigliose avventure racchiuse in soli quattro (IX-XII) dei suoi ventiquattro canti. Il resto, quasi non conta: e qui, è la prima stranezza. Seconda stranezza è che fin da subito, accostandoci all’Odissea, ci viene chiesto di prestar fede a una filza di avvertenze preliminari: Ulisse ha impiegato dieci anni per tornare a casa (da Troia a Itaca, sono sì e no 10 giorni di navigazione); Ulisse è tornato da solo (erano partiti in 240); Ulisse non viene riconosciuto da sua moglie e da suo padre, perché è passato troppo tempo… Quando mai la lettura di un libro è preceduta
d a ll’i m pa r ti r si di così tanti preamboli? È ovvio che qui, gatta ci cova!”. Brutte notizie per Dante, quindi. Quell’Ulisse che il nostro Sommo Poeta colloca tra le fiamme dell’Inferno, ma facendone simbolo dell’inarrestabile desiderio di “virtute e canoscenza”, non esiste, non ha identità o, se ne ha, forse non ne ha una sola. “Come tutti, Dante non è soddisfatto del finale dell’Odissea, e quindi ne inventa uno tutto proprio. Così, a partire dal canto XXVI dell’Inferno, l’eroe, che per gli antichi era una specie di genio del male, risulta nobilitato davanti a tutta la posterità. Ma è un’idea di Dante, che di odissee, a cominciare dalla propria, ne sapeva abbastanza. Inevitabile che gli fosse simpatico”. Tornando alla suo lavoro, ci può raccontare da dove ha preso origine? Qual è stato il nodo non risolto di fronte al quale lei ha deciso di dedicare del tempo a un’analisi così approfondita dell’Odissea e approfondire la questione, anche al costo di andare a intaccare dei miti come Ulisse e Omero? “Ho tradotto in italiano il libro di un greco autodidatta, Nikolaos G. Livadas (Cefalonia. L’Itaca di Omero, Polaris, 2020) che sostiene, come tanti altri del resto, che l’Itaca descritta da Omero vada piuttosto identificata con la grande isola di Cefalonia, che è vicinissima. A prescindere dalle ipotesi di Livadas, che possono essere più o meno plausibili, sono uscito dall’esperienza di questa traduzione condividendone due aspetti: primo, è che l’opera di Omero non è un fantasy che va ruota libera, in-
ventando di continuo scenari fantastici, ma anzi vuole essere veridica, ovvero ancorata a paesaggi reali e a circostanze asseverabili. Secondo aspetto, è che celato nel poema c’è un sottile marchingegno, una trama nascosta, come quella di un giallo. Perché altrimenti Ulisse e Telemaco, dopo dieci lunghi anni di attesa, dovrebbero incontrarsi per puro caso, presso la capanna di Eumeo, dove giungono a distanza di poche ore l’uno dall’altro?” Nel sottotitolo del suo libro l’Odissea viene definita ‘la grande sciarada di Omero alle origini della conoscenza’, in cosa consiste questo gioco enigmistico dell’antico poeta? “Ancora oggi, in molte parti del mondo, la poesia è un rebus un indovinello da risolvere. Così è per esempio in Sardegna dove i poeti improvvisatori descrivono un tema misterioso che si scopre solo alla fine. L’Odissea ripropone molto in grande questo aspetto della poesia arcaica, che noi abbiamo messo in soffitta e dimenticato. Così uno ascolta tutta la vicenda, ed è come se qualcuno o qualcosa gli mettesse la pulce all’orecchio, e gli dicesse: ‘cosa vuol dire tutto questo garbuglio di circostanze incredibili’?” Questo, per lei, non è il primo lavoro sull’opera di Omero. Pensa che il poeta cieco potrà offrirle in futuro “suggerimenti” per ulteriori analisi? “Sì, ho in mente di pubblicare un regesto dei vari rendering soprattutto letterari dell’Odissea nel corso dei secoli, alla luce di un’interpretazione completamente nuova della ‘questione omerica’, e della distanza abissale che, come notavano già il Vico, Butler, Julian Jaynes e infiniti altri, separa l’Odissea dall’Iliade. Ho già il titolo: ‘Odisseografia per principianti’”.
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el 2019 il ritiro dall’Unione europea è stato il problema più importante che ha dovuto affrontare il Regno Unito, con la questione di una “Brexit senza accordo” che sembrava essere la preoccupazione più urgente dell’intero paese. Ma saltando in avanti al 2021, tutto sembra una goccia nell’oceano rispetto a ciò che il paese stesso, e il mondo più in generale, ha attraversato nel frattempo. La pandemia ha provocato il caos ovunque; nel Regno Unito diversi lockdown hanno visto l’industria dei divertimenti bloccarsi, colpendo duramente una moltitudine di aziende, dai centri di intrattenimento per famiglie alle sale gioco sul mare. L’associazione di categoria britannica Bacta ha intrapreso una serie di iniziative per sostenere tali attività donando migliaia di sterline alle comunità balneari e lanciando una campagna di sale gioco “salviamo il nostro mare”. Alcuni nomi affermati, ad esempio Northern Leisure/Kiddy Rides con sede nel Regno Unito, sono stati abbastanza sfortunati da non sopravvivere affatto alla crisi. Altrove le chiusure dei pub hanno messo sotto pressione il mercato Awp e ora, con i pub aperti di nuovo, c’è sempre più una richiesta perchè funzionino senza contanti, con il pa-
ese che ha visto un recente drammatico calo dei prelievi bancomat. Naturalmente le macchine da gioco sono ancora obbligate per legge a pagare direttamente in contanti, ma la maggiore attenzione alla pulizia e all’igiene ha visto l’uso della tecnologia contactless alle stelle e, con il Regno Unito che è una delle roccaforti del settore Awp, c’è la crescente preoccupazione per la legge che determina che il gioco sulle macchine debba essere nella “moneta del regno”, con il divieto di carte di debito per l’attivazione dei giochi. La notizia positiva è che il Regno Unito è uscito dai lockdown e i consumatori hanno ricominciato a spendere, ma per farlo utilizzano la tecnologia contactless. I dati rilasciati per maggio 2021 mostrano che i pagamenti contactless sono raddoppiati rispetto a maggio 2020 e sono aumentati del 50 percento rispetto allo stesso mese del 2019. Il 65 per cento di tutti gli acquisti sono stati effettuati con carte di debito, spesso con l’incoraggiamento dei rivenditori. Con molti centri di divertimento che ora utilizzano la tecnologia delle carte di debito, l’attenzione rimane sul settore dei pub, dove sono stati utilizzati vari metodi per stabilire il credito nei “portafogli”. È ampiamente riconosciuto che è necessario esercitare pressioni sui regolatori per consentire l’uso delle carte di debito direttamente nelle macchine per attivare il gioco. Inoltre il Regno Unito è nel bel mezzo di una crisi dei microchip, che sta attualmente interessando le forniture di macchine da divertimento in Europa. Secondo quanto riferito, sono in costruzione nuove fabbriche per far fronte al deficit, ma si prevede che durerà fino al 2023. Tenendo conto di tutto ciò il mercato interno si è comportato egregiamente bene negli ultimi 18 mesi; nonostante ENGLISHPAGES
L’ORA DEL GIOCO
TORNEANDO
A cura di Mark Griffith
Tra Brexit e Covid, il Regno Unito è uscito illeso da uno dei suoi periodi più tumultuosi fino a oggi? Il primo mercato di gaming al mondo è in balia di alcuni anni turbolenti ed è il momento di valutarne le condizioni.
tutte le avversità che ha dovuto affrontare, la nostra industria non è altro che resiliente. La macchina da fiera sta tornando in vita; l’Autumn Coin-op Show andato in scena il 20 e 21 ottobre nella nuova sede dell’Ilec Conference Centre presso l’Ibis London Earls Court, ha segnato il primo grande raduno per l’industria del divertimento del Regno Unito nel 2021, con lo spazio espositivo che è andato esaurito con più di un mese di anticipo. L’ottimismo abbonda, a quanto pare. Ma cosa accadrà ora per il futuro del mercato del Regno Unito? Rimane uno dei mercati più vivaci e unici; in nessun’altra parte del mondo si trova una gamma così vasta di prodotti diversi che, in molte località, siedono fianco a fianco. Tra redemption, videogiochi, simulatori e giochi Vr, gru e Awp, le località balneari del paese, Fec, moli, centri di gioco per adulti ospitano tutti una tale varietà. Anche la “vacanza vicino casa” è in aumento; poiché le restrizioni di quarantena mantengono la stretta sui viaggi internazionali per il momento, i britannici stanno usando il loro tempo libero e il reddito disponibile per cercare destinazioni di svago più vicine a casa. Questa non può che essere una buona notizia per le imprese autoctone e potrebbe fornire la spinta necessaria per località come le località balneari che erano in difficoltà anche prima dell’arrivo del Covid. La previsione più affidabile che si può fare sull’industria nel Regno Unito è che continuerà a fare ciò che sa fare meglio: fornire qualità e affidabilità al mondo dei divertimenti. La storia ha dimostrato che la sua solida base di tradizione, unita a una capacità di adattamento e superamento, metterà in buona posizione il mercato per i mesi e gli anni a venire.
DALMONDO
A cura di Francesca Mancosu
Australia Il gioco capovolto Online, giocatori raddoppiati negli ultimi due anni
I videogiochi sono ora più popolari della tv in chiaro
Crown Resorts, azionisti infuriati: pagati milioni agli ex dirigenti
Secondo il Second national study of interactive gambling, finanziato dall’ente governativo Gambling research Australia, nel continente la partecipazione complessiva al gioco con vincita in denaro è diminuita dal 64,3 percento del 2010 al 56,9 registrato all’inizio del sondaggio nel 2019. Al contrario, il 17,5 percento delle 15mila persone intervistate ha giocato online, rispetto a solo l’8,1 percento nel 2010. Le lotterie online sono le più popolari, con il 10,1 percento, seguite dalle corse di cavalli (5,9 percento) e dalle scommesse sportive (5,8 percento). “La crescita del gioco online è stata guidata da velocità di Internet più elevate, dalla comodità di scommettere su App per smartphone, pubblicità e incentivi estesi e nuove opzioni di betting come le scommesse multiple. Inoltre, sono state introdotte anche nuove attività online tra cui eSports, fantasport, skin gambling e loot box”, afferma il professor Nerilee Hing del Laboratorio di ricerca sul gioco sperimentale della CQUniversity. Lo studio rileva che il giocatore online medio è probabilmente un giovane maschio, più istruito della media, in una relazione di fatto e in molteplici attività, e che i giocatori online che hanno il doppio delle probabilità di subire danni rispetto ai giocatori “terrestri”.
Se non fosse già chiaro dagli studi degli anni passati, gli australiani adorano i videogiochi. Ciò è stato ulteriormente affermato dal regolare rapporto Digital Australia della Bond University, che ha scoperto che 17 milioni di australiani giocano ai videogiochi in qualche forma. Non sorprende che il rapporto si concentri molto sui giochi come connessione sociale durante la crisi Covid, con il 76 percento dei genitori intervistati che giocano con i propri figli, e l’età media dei giocatore stimata a 35 anni. Per il rapporto sono stati intervistati circa 3.152 australiani in 1.204 famiglie, selezionati casualmente dal Nielsen Your Voice Panel nel marzo 2020. Forse l’elemento più interessante, però, è l’aspetto sociale: il 36 per cento degli intervistati ha fatto amicizia attraverso i videogiochi, mentre per i tre quarti sono puramente un’attività sociale. Il tempo trascorso a giocare tra gli adulti che lavorano è sceso di una frazione, a 82 minuti al giorno, un minuto al di sotto di quello che era prima della pandemia. È interessante notare che i videogiochi stanno diventando sempre più popolari tra gli anziani australiani: il sondaggio della Bond University rileva un calo dell’interesse per i videogiochi tra la fascia demografica di 75-84 anni, ma questo riprende fra gli 85 e i 94 anni.
Non c’è pace per Crown Resorts, la celebre compagnia australiana di casinò, stretta fra pesanti perdite, il rischio di perdere la licenza e problemi assortiti. Gli azionisti infatti si sono nuovamente ribellati all’operatore, dopo aver pagato circa 10 milioni di dollari ai dirigenti che hanno lasciato la società in difficoltà. Prima dell’ultima assemblea generale annuale tenutasi alla fine di ottobre, quasi il 31 percento dei voti per delega è stato espresso contro la relazione sulla remunerazione della società, superando per il secondo anno consecutivo la soglia del 25 percento dei voti contrari necessaria per registrare uno “sciopero” contro Crown. I due scioperi di fila hanno aperto la strada a una risoluzione per rovesciare l’intero consiglio di amministrazione, ma gli investitori hanno respinto in modo schiacciante questa idea con il 95 percento dei delegati che hanno votato contro. Nell’anno finanziario 2021 Crown ha pagato più di 20 milioni di dollari ai dirigenti che hanno lasciato l’azienda, inclusi 9,6 milioni di dollari di indennità di licenziamento. Il presidente ad interim Jane Halton ha difeso i pagamenti, affermando che erano richiesti in base a “contratti di lunga data”, ma ha assicurato che il Cda è in procinto di rivedere il suo regime salariale esecutivo.
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Tra i segreti alla base di una strategia di successo nel retail c’è la specializzazione che si può ottenere soltanto attraverso un’accurata formazione del personale A cura di Michele Bragantini
IL VALORE AGGIUNTO DELLA SPECIALIZZAZIONE
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omprereste mai un elettrodomestico da un fornaio? Probabilmente no, perché non crediamo alla competenza di un fornaio nel campo dell’elettronica. Così come un addetto alle vendite di un negozio di telefonia difficilmente lo si immagina a infornare pagnotte. Iperbole a parte, quello che vorrei dire è come sia importante, fondamentale, conoscere prodotto, strutture organizzative, comportamenti di acquisto (nel nostro caso di “utilizzo”) dei clienti, del settore in cui si opera, anche (soprattutto?) per quanto riguarda il gambling. Partiamo da quello che ritengo sia l’argomento più importante: la conoscenza del prodotto. Consideriamo, seppur erroneamente, che i giochi siano sostanzialmente tutti uguali: rulli che girano e che creano combinazioni,
LUI CHI È?!? Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Entra nel mondo del gioco e dell’intrattenimento dal 1996, con incarichi di direttore generale e Ad di importanti aziende del settore, sia nel comparto delle macchine Comma 6 che Comma 7. È tra i primi che credono in un nuovo mercato per l’amusement, quello dei centri commerciali, e a parlare di strategie retail nell’intrattenimento, così come di “entertainment” nello shopping. Dal 2008 al 2015 è Ad di Fec Spa, la prima catena in Italia gestita direttamente di Family Entertainment Center, con insegna Playcity. Collabora negli anni successivi con un concessionario del gioco, come amministratore delegato di una società del Gruppo, per la riorganizzazione ed il riposizionamento di una catena di Sale Bingo. Attualmente è uno degli amministratori di Robox, holding del Gruppo Marai e presidente di Optima Gaming Service. È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali, membro del Cncc (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali), coordinatore della commissione Food & Leisure. Svolge attività di advisor per catene retail ed è vicepresidente di due consorzi.
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vincenti o meno. In realtà non è così: i giochi variano non solo per piattaforma o scheda, ma anche, ad esempio, per numero di linee, per dinamica di gioco, per tipologie di bonus. Ragionando in chiave retail, le caratteristiche di ciascun titolo fanno quindi di quel titolo un’esperienza di gioco diversa. Questa consapevolezza spesso manca, dimentichiamo che, oltre alla location, anche i contenuti dell’offerta di gioco fanno la differenza. In quest’ottica, la formazione del personale di sala sui “titoli”, siano Vlt che Awp, diventa un’attività imprescindibile tra quelle da attivare nei programmi di gestione di una gaming hall. Confrontandomi con i maggiori produttori, soprattutto per la parte Vlt, è spesso emersa la necessità di formare ed informare maggiormente gli operatori di sala a contatto con il pubblico, riscontrando però una bassa sensibilità da parte dei gestori su questo tema. Talvolta addirittura il tempo dedicato alla formazione sul prodotto viene vissuto come inutile, un’attività superflua alla quale si può facilmente rinunciare. In realtà mettere l’operatore in grado di dialogare correttamente con il cliente fa la differenza sulla percezione generale della qualità del servizio offerto, che si traduce sempre nell’aumento di qualche punto percentuale sui volumi, grazie al principio, di cui abbiamo già parlato, in base al quale il cliente va più volentieri dove si trova ed è trattato meglio. In generale, tutte le occasioni che abbiamo di parlare con i nostri clienti, di comunicare, va a beneficio della percezione di un buon livello di acco-
glienza della sala, pilastro della politica di attenzione al cliente. Il personale, da esecutore, viene coinvolto in un’attività più attiva di promozione, con lo scopo di mantenere vivo l’interesse del cliente, invitandolo a provare nuovi prodotti di gioco, in una costante nuova esperienza. Nel tempo, diviene una positiva abitudine anche per il cliente, e sarà lui a chiedere se vi siano novità e ad essere disposto ad essere guidato a provarle, con evidente beneficio per la sala. Riassumendo, una buona conoscenza delle dinamiche di gioco, permette al personale di sala di informare il cliente sulle novità, fornire risposte competenti, spesso evitare criticità ed aumentare le performance positive della gaming hall. E ora la domanda di rito: costa molto? No, richiede semplicemente un po’ di applicazione e di costanza, sia da parte di chi è chiamato a somministrare la formazione, sia da parte di chi la riceve. Un simile progetto di formazione del personale operativo deve necessariamente prevedere il coinvolgimento del produttore/fornitore delle macchine o delle schede Awp, in quanto in grado di fornire formatori qualificati che trasferiscano nozioni ed entusiasmo. Credo che soprattutto le piattaforme Vlt siano peraltro già positivamente orientate a investire per migliorare la conoscenza e la percezione della propria offerta di gioco, partendo proprio da questo tipo di formazione. La situazione di mercato attuale vede la necessità continua di aumentare, o in alcuni casi, di mantenere alto, il livello di servizio, per riportare le gaming hall a performance che garantiscano corrette logiche di business. Ogni singola attività che riusciamo a mettere in campo, per quanto possa apparire marginale o irrisoria, contribuisce oggi in maniera determinante a concretizzare il raggiungimento di questo obiettivo ed investire sulla formazione del personale di sala può rivelarsi un tangibile vantaggio competitivo.
ALBAR DEGLIESPORTS
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Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports
LOSFIZIO DELGIOCO
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League of Legends i Worlds “sbarcano” al cinema A cura di Daniele Duso
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mondiale di League of Legends, l’evento annuale che per gli appassionati di esports si racchiude in una sola parola: Worlds, quest’anno sarà trasmessi anche nei cinema. Un’iniziativa straordinaria, dovuta non solo al grandissimo successo del famoso moba (che da anni ormai ha un’audience che fa concorrenza al Super Bowl), ma anche alla pandemia, che già lo scorso anno cambiò pesantemente i connotati dell’evento. Riot Games ha provato in tutti i modi a dare vita a un evento in presenza, ma proprio le misure ancora attive per il contenimento della diffusione del virus hanno obbligato il publisher a rivedere i suoi piani. Così l’evento che quest’anno sarà ospitato dalla Laugardalshöll Sporting Arena di Reykjavík, in Islanda (dopo che, sempre il Covid, ha sfrattato i Worlds da Pechino, dove sono in atto misure troppo restrittive), sarà trasmesso in diretta anche in al-
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Dopo l’edizione digitale dello scorso anno, imposta dalla pandemia, torna la Milan Games Week dal vivo. La kermesse è in programma dal 12 al 14 novembre, un ricco mix di gaming, esports, intrattenimento, cultura pop e fumetto. Sì perché quest’anno la Milan Games Week sarà in coppia con Cartoomics, in un unico grande evento ospitato, come ormai da tradizione, dalla Fiera Milano a Rho.
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meno 70 sale cinematografiche europee. Già, solo europee, dato che in nord America l’iniziativa non è stata realizzabile, nonostante la grande popolarità che il moba riscuote anche da quelle parti. Le finalissime del torneo, il prossimo 6 novembre, saranno dunque ospitate da 70 sale cinematografiche che Riot Games ha selezionato un po’ ovunque in Europa, siglando accordi specifici con i quali sicuramente anch’esse sperano di poter risalire la china dopo l’annata disastrosa. La partecipazione, infatti, sarà possibile solo previo acquisto del biglietto, tramite una pagina specifica del sito web ufficiale dell’evento. Al momento in cui scriviamo, purtroppo, non è ancora chiaro se ci saranno anche sale italiane aderenti all’iniziativa. Sul sito ufficiale che Riot ha dedicato all’evento, LoLinCinemas non sono ancora disponibili gli spettacoli. Non ci saranno squadre italiane (non ci
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sono mai state sinora) ma la competizione è comunque seguitissima anche nel nostro paese. Si tratta d’altronde di un torneo internazionale spettacolare, che anche quest’anno parte con un montepremi di 2.225mila dollari, suddivisi in un primo premio da 489.500 dollari, un secondo premio da 333.750 dollari, un premio ex equo per terza e quarta pari a 178mila dollari ciascuno e 100mila dollari ciascuno per le posizioni più lontane dal podio, sino all’ottava. Lo scorso anno vinsero i Damwon (Sud Corea), capaci di avere la meglio in finale sui Suning (Cina), e pronti a riconfermarsi in cima al mondo. L’attesa di tutti non sarà solo per capire chi sbaraglierà la concorrenza, ma soprattutto per vedere se qualche squadra occidentale (europea o americana) riuscirà a interrompere l’egemonia orientale che dura dal 2012, ossia dalla seconda edizione dei Worlds (la prima edizione fu vinta dagli inglesi Fnatic). L’occhio del business, invece, andrà sicuramente ai numeri di uno spettacolo mediatico seguito in media, lo scorso anno, da più di 2,5 milioni di persone, con un picco di quasi 4 milioni e 14 milioni di ore visualizzate dagli utenti. Numeri in costante aumento che, sempre più seriamente, riescono ad attirare l’attenzione dei grandi sponsor.
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Anche quest’anno ad animare il palco c’è Radio 105, che con il suo carico di energia sarà la radio ufficiale. Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport saranno invece, per la prima volta, i partner editoriali dell’evento. E poi GameStop, partner retail ufficiale, che offrirà un’esperienza d’acquisto immersiva, e Chili, che metterà a disposizione dei visitatori noleggi gratuiti e gift card per accedere al suo catalogo di film in streaming. Ma dopo l’esperienza, comunque positiva, del 2020, non si torna indietro, così Milan Games Week & Cartoomics 2021 sarà anche un mega evento in live streaming che tutti potranno seguire nei suoi momenti più spettacolari in diretta su YouTube. Non mancheranno gli esports, a parti-
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re dall’Intel Esportshow, preannunciato come un gioiello incastonato all’interno della Milan Games Week. Il palco sarà animato dai principali tournament organizer, dai team della scena esport italiana e internazionale e da tanti ospiti. La Mgw, come da tradizione, ospiterà la finale del torneo Pg Nationals di Rainbow Six Siege, le finali del torneo del circuito Tormenta di League Of Legends, il torneo di Valorant e di Fortnite con la Gillette Bomber Cup. E per la prima volta ci sarà anche un eccezionale torneo femminile organizzato in collaborazione con McDonald’s e il music show della Machete Crew, senza dimenticare la finale del torneo Italian Rocket Championship e diversi showmatch dedicati al campionato eSerie A Tim.
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se prima non si parte dal lavoro accurato”. Oltre a “fare il pasticcere”, il nostro campione del mondo è anche un imprenditore e un insegnante, e in questa duplice veste dà qualche consiglio a chi ha la sua stessa vocazione. “Non c’è creatività senza studio appassionato, non c’è niente di più bello che condividere le proprie esperienze con qualcuno che nutre la tua stessa passione. Non riuscirei a immaginare la mia vita senza entrambi questi aspetti. L’imprenditoria? È una conseguenza del mio lavoro, viene da sè”. E, in tema, di impresa ed imprese, per Pica è già tempo di pensare al domani e a nuovi progetti. “Un nuovo libro è già sulla via della conclusione, un nuovo locale...? Sono del sud, per scaramanzia non faccio annunci!”.
A cura di Francesca Mancosu
uest’anno l’Italia ha vinto proprio tutto. Ori olimpici, Europei di calcio, Mondiali di pallavolo, motocross, ciclismo su pista, pesca sportiva e persino di bocce, in un’inarrestabile fame di vittoria, condita senza dubbio anche da un pizzico di buona sorte. Un palmares ineguagliabile, o quasi, al quale a settembre si è aggiunto un altro alloro: la conquista della Coppa del Mondo di pasticceria, raggiunta per la terza volta nella storia della competizione dagli italiani. Grazie al dream team composto da Lorenzo Puca, Massimo Pica e Andrea Restuccia, che ha sbaragliato il Giappone e la Francia - allenati dal torinese Alessandro Dalmasso che presiede il Club della Coupe du Monde de la Pâtisserie Selezione Italia - conquistando i migliori punteggi nelle tante realizzazioni da portare a termine in dieci ore: un dessert al cioccolato da condividere, una torta gelato, un dessert da ristorante, una scultura di zucchero alta 165 centrimetri e, con la stessa altezza, una pièce al cioccolato. Tre campioni, che saranno protagonisti di tre puntate speciali della nostra rubrica, alla scoperta delle loro storie e dei loro segreti. Cominciamo da Massimo Pica, 36 anni, milanese, e specialista del cioccolato, e partiamo dalla “fine”: l’emozione di vincere la Coppa del mondo. “Indescrivibile: abbiamo dato corpo e anima perché tutto questo accadesse e adesso faccio ancora fatica a realizzare di avercela fatta. Il ricordo più vivo? Sicuramente il sangue freddo che siamo riusci-
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ti ad avere e che ci ha guidato in tutta la fase di preparazione. Non è stato facile mantenerlo, ma era necessario”. Tornando al (suo) passato Pica quindi racconta di una passione arrivata tardi, rispetto a tanti suoi colleghi, che si sono ritrovati con le mani in pasta già da bambini, con il sogno di fare il pasticcere. “Intorno ai vent’anni, o forse poco prima: lavoravo già come chef quando, grazie a un collega, ho aperto gli occhi sulle infinite possibilità della pasticceria. Ho iniziato con la gelateria, poi ho studiato con corsi qualificati per carpire tutti i segreti di quest’arte e farli miei. In particolare, mi affascina il mondo dei lievitati: assistere alla trasformazione di un prodotto, vederlo letteralmente vivere e respirare mentre cresce, è emozionante. Ma veniamo al punto forte di Pica: il cioccolato. Come fare per per lavorarlo al meglio? “Sicuramente bisogna partire da una materia prima di ottima qualità. Poi, dedizione e perseveranza. Non ci sono segreti,
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Massimo Pica La modernità della dolcezza
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La ricetta dello chef SUMMER Ingredienti e preparazione Sablé: 120 g burro, 65 g zucchero a velo, 30 g farina di mandorle, 47 g uova intere, 265 g farina frolla, un pizzico di sale. Miscelare in planetaria: farina, zucchero a velo, farina di mandorle e il sale, aggiungere il burro freddissimo tagliato a cubetti e sabbiare, aggiungere le uova e impastare ma non troppo. Stendere tra due tappetini di silicone, coppare nella misura desiderata e cuocere su tappetino e teglia microforati, cuocere a 160 °C fino a doratura (lo tesso sablè può essere utilizzato anche per creare crostate). Gelatina montata fragola e limone: 34 acqua, 29 g zucchero semolato, 22 g polpa di fragole, 9 g succo di limone, 2,5 g gelatina in fogli. Idratare la gelatina in acqua fredda, portare a bollore acqua e zucchero, aggiungere la polpa di fragole, il succo di limone e la gelatina idratata. Riportare a bollore e togliere dal fuoco, raffreddare e lasciare gelificare in frigo a 4° per 12 ore. Montare il composto fino a triplicare di volume ottenendo un composto leggero e spumoso, dressare nelle forme desiderate, abbattere e sformare. Utilizzare come decori. Pannacocco: 75 g panna, 75 g polpa di cocco congelata, 20 g zucchero, 2,5 g gelatina in fogli. Portare a 80°C la panna, la polpa di cocco e lo zucchero. Togliere dal fuoco, aggiungere la gelatina in fogli e lasciare intiepidire, dividere il
composto negli stampi in silicone, abbattere e sfornare. Utilizzare come inserimento. Mousse alla fragola: 187 g polpa di fragole, 150 g panna montata, 37 g meringa all’italiana, 6 g gelatina in fogli. Idratare la gelatina, scioglierla in microonde con 18 grammi di polpa di fragola, aggiungervi il resto della polpa, amalgamare la meringa e infine la panna. Dressare una parte del composto nelle forme di silicone, abbattere, posizionarvi l’inserimento di panna cocco e completare con la mousse alla fragola. Abbattere, sformare, glassare e posizionare sul disco di frolla. Glassa a specchio lucida: 10 g gelatina in fogli, 53 g acqua, 97 g zucchero semolato, 97 g sciroppo di glucosio, 97 g cioccolato bianco, 69 g latte condensato, 39 g gelatina neutra, biossido q.b.. Portare a 103°C l’acqua, lo zucchero e il glucosio, togliere dal fuoco e aggiungere il colorante. Emulsionare con il minipimer, aggiungere la gelatina in fogli precedentemente idratata, versare parte del liquido caldo sul cioccolato in pastiglie, mescolare ed emulsionare nuovamente con il minipimer aggiungendo a filo il resto del liquido. Aggiungere la gelatina neutra, il latte condensato ed emulsionare. Infine aggiungere il biossido. Lasciare cristallizzare 12 ore in frigo. All’occorrenza sciogliere la glassa e utilizzarla a 33°.
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È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.
abbiamo optato per una formula mista che si rivolgesse a diversi tipi di dipendenza “comportamentale” e cioè non necessariamente collegata ad un abuso di psicodroghe. Si sono quindi ritrovate persone affette sia da disturbo da gioco d’azzardo che da internet addiction, dipendenza affettiva e disturbi alimentari. Il “minimo comune denominatore” è stato il lavoro di approfondimento della cosiddetta addiction prone personality, quell’insieme di tratti personologici che sembrano predisporre alcune persone a cadere in forme di abuso (o disuso) nel rapportarsi con sostanze (in questo caso la cocaina… anzi il ben più temibile crack) se non da psicofarmaci o da “comportamenti compulsivi”. Un po’ come nel Decamerone descrittoci da Boccaccio nel quale, per distanziarsi dalla città colpita dalla peste, un gruppo di giovani (o meno giovani) si sono ritrovati a “raccontarsela”, anche in questo caso, grazie anche al piacevole contesto delle colline senesi, delle terme e della buona cucina, si è offerta la possibilità di rammendare fili interrotti di esistenze afflitte da sofferenze antiche, spesso amplificate dal ricorso a comportamenti compulsivi, o recenti anche in collegamento con il forzato isolamento pandemico. Ma preferisco dare la voce ad alcune testimonianze a caldo su questa esperienza di intensa e rigenerativa condivisione:“Oggi è stato il primo giorno dove realmente ho iniziato a prendere contatto con la parola fine. Non è stato facile per niente. Quando ho scelto di fare questo programma, l’ho fatto principalmente per un motivo vero, disintossicarmi dalla mia droga e di conseguenza ritrovare la voglia di vivere”. “È da non credere come mi debba sforzare per ricordarmelo. I motivi per i quali ho iniziato questo programma, ora, mi sem-
brano lontani anni luce. Quest’esperienza posso dire a gran voce, mi ha cambiato la vita. Mi ha fatto sentire viva come non mai. Mi ha fatto conoscere la mia persona in profondità. Mi ha fatto ridere, piangere, emozionare, condividere, respirare come mai avevo fatto fino ad ora”. “Adesso ho compreso il significato della parola Orthos. Mi vedo camminare, guardare avanti ma con la splendida consapevolezza di non essere più da sola”. “Credo che questa esperienza abbia avuto l’obiettivo di smascherare i nostri evitamenti, le nostre paure e le nostre inibizioni, così come le nostre illusioni, attraverso tecniche verbali e non verbali: il risveglio sensoriale, il lavoro sull’energia, la respirazione, la meditazione, il corpo e la voce, l’espressione dell’emozione, la confrontazione, la sedia, il cuscino, il lavoro sull’ombra, sull’integrazione delle parti scisse, il lavoro sui sogni, la creatività artistica e altre ancora, insieme. Un tutto che è più della somma delle parti”. “La vita in comune richiede compromessi e ci mette alla prova; non tutti condividiamo gli stessi linguaggi e la stessa forma di stare in relazione, mangiare, apprendere, lavorare. Così, naturalmente andiamo incontro alla possibilità che si generino conflitti o confronti. I fatti hanno dimostrato che le incomprensioni maggiori nella comunità si sono verificate quando è venuta a mancare la chiarezza e il dialogo, come in certi casi per le provviste o in altra occasione per le uscite. Certe rigidità nei confronti di un adattamento più creativo alle circostanze che via via si presentavano hanno anch’esse contribuito alle tutto sommato poche frizioni interne alla truppa. “In tema di cambiamento… che abbiamo affrontato a più riprese, un haiku: ‘Sai quel che lasci - per una via nuova - Non quel che trovi…’”. “Per me... un click nell’apertura del cuore e una maggiore attenzione anche alle piccole cose”. “Ciò che mi rimane di più prezioso è che quando ci permettiamo di essere ‘seriallegri’ siamo in contatto con la nostra piccola scintilla divina… e da lì’, tutto viene da sè. ‘Il segreto cara Alice - sussurra il Cappellaio matto ad Alice nel Paese delle Meraviglie - è circondarsi di persone che ti facciano sorridere il cuore”. E per concludere, sempre come parte della neonata HaikuTerapia: “Meno ma meglio - net, gap, sex, food, drugs, work… e in ogni cosa!”.
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opo oltre dieci anni che pubblico le mie riflessioni ed esperienze professionali sulla rubrica psicologica di GiocoNews (raccolte nella pubblicazione Il senso del gioco. Tra competizione, vertigine, caso e responsabilità: la sfida del giocatore e quella delle istituzioni, edito da GnMedia) mi sembra di potermi rivolgere ai lettori (non saprei dire quanti…) come a persone conosciute da tempo e alla quali potermi rivolgere con tono anche confidenziale. Ringrazio per questa opportunità la redazione di Gioco News che, alla mia richiesta su cosa potrei ancora dire di nuovo dopo tanti anni, mi ha suggerito il scrivere qualcosa sul Giocatore di Dostoevskij, tema che credo di aver già affrontato ma che mi propongo di riprendere o sul tema del dopo (…) Covid in relazione al gambling. Scelgo quindi questo secondo tema da una prospettiva che ho vissuto recentemente avendo riaperto, per ora come test di diavvio di Orthos, il Programma residenziale intensivo breve (Prib) di tre settimane di cui ho già riportato circa i dati relativi anche agli outcomes (risultati sia in termini di diminuzione della attività di gioco che di miglioramento della “qualità della vita” valutata secondo vari parametri: salute psicofisica, attività lavorativa, rapporti affettivi e sociali, hobby etc.). Non avendo ancora avviato la ripresa in forma di accreditamento collegato al Sistema sanitario nazionale,
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Verso la ripresa Le voci fuori dal tunnel
di Riccardo Zerbetto psichiatra, direttore scientifico di Orthos
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)
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te il reato di cui all’art. 4, L. 401 / 1989. Infine, con riferimento alla richiesta di conversione della pena da pena detentiva a pena pecuniaria, la Suprema Corte di Cassazione ha ritenuto non adeguatamente motivata la sentenza resa dal giudice di merito. In particolare, i giudici di legittimità, dopo aver premesso che la conversione della pena detentiva breve in pena pecuniaria è rimessa alla discrezionalità del giudice che deve tener conto dai criteri indicati dall’art. 133 c.p., ha ritenuto carente la motivazione resa sul punto dalla sentenza impugnata. Ciò, poiché, il provvedimento impugnato si era limitato a escludere la conversione in considerazione dell’indole negativa e delle circostaza che, a proprio dire, la pena pecuniaria non avrebbe avuto efficacia afflittiva e rieducativa. La Suprema Corte di Cassazione, pertanto, ha annullato la sentenza impugnata rinviandola ad altra Sezione della Corte d’appello di Palermo, ma limitatamente alla sostituzione della pena detentiva ex art. 53 legge n. 689 del 1981. Per il resto i giudici di legittimità hanno dichiarato inammissibile il ricorso e dichiarato l’irrevocabilità della sentenza con riferimento alla responsabilità penale dell’imputato.
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di Giovanni Adamo
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e propria attività organizzata finalizzata alla racolta delle scommesse, per conto dell’operatore straniero, così realizzando un’attività di intermediazione nel settore dele scommesse in assenza dell’autorizzazione ex art. 88 Tulps. Quanto al lamentato profilo discriminatorio, poi, i giuici di legittimità hanno fatto presente che tale profilo era già stato escluso dalla sentenza impugnata, la quale aveav già dato atto del fatto che l’autorizzazione ex art. 88 Tulps non era mai stata richiesta da parte del ricorrente. Sul punto, inoltre, la Cassazione ha rilevato che è: “di tutta evidenza che non rilevi, nel caso in esame, la questione della disapplicazione della norma penale interna per effetto della discriminazione perpetrata nei confronti dell’operatore interno che, intendendo esercitare l’attività di cui all’art.4 cit., e richiesta l’autorizzazione ex art. 88 Tulps, ha ricevuto il diniego di autorizzazione motivato sulla mancanza di concessione in capo alla società estera illegittimamente discriminata dal bando e, dunque, non sono pertinenti i precedenti di questa Corte di legittimità citati dal ricorrente”. Secondo i giudici di legittimità, dunque, la mancata richiesta di autorizzazione ex art.88 Tulps rende pienamente sussisten-
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on la sentenza in commento la Suprema Corte di Cassazione ha confermato la condanna pronunciata dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti del titolare di un centro di trasmissione dati che gestiva un’attività organizzata allo scopo di accettare e raccogliere scommesse per conto di un bookmaker estero. Ciò in assenza di concessione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e della licenza di cui all’articolo 88 Tulps. In particolare, il ricorrente aveva censurato la sentenza impugnata nella parte in cui, questa, aveva escluso la sussistenza di profili di incompatibilità fra la normativa italiana e quella europea, ai sensi degli artt. 43 e 49 e seguenti del Trattato Ce, in relazione al profilo della discriminazione operata nei confronti delle società estere per le quali il ricorrente operava, ed il conseguente rigetto dela richiesta volta ad ottenere la disapplicazione della norm incriminatrice. Secondo la Suprema Corte, tuttavia il ricorrente non si era Giovanni Adamo semplicemente limitato a mettere a diFondatore Studio Legale Adamo sposizione dei clien(www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore ti le apparecchiature della Materia di Diritto Civile da gioco, ma aveva nell’Università di Bologna dato vita a una vera
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Scommesse abusive Il bivio tra multa e carcere
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Specifiche normative_ Comma 6a del Tulps
NOTE GENERALI 18,7
| Payout_ 65%
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GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 18,5
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Come nel celeberrimo titolo Vlt e Awp “Book of Ra”, che vede il protagonista esplorare antiche rovine alla ricerca del tesoro di un egiziano, anche in “Top 7 Luxor” troviamo giochi ispirati a tesori passati alla storia come leggendari: Crown’s Jewel con i gioielli della Corona, Fort Knox che è stato a lungo il deposito dell’oro americano, la pentola dorata alla fine dell’arcobaleno di Pot Gold, e infine il tesoro del dio egizio della morte celato dentro il titolo Anubi’s Treasure. Un fil rouge che collega i titoli di questa multigioco, che vede anche alcuni personaggi immancabili nei titoli storici di maggiore successo: il tormentato spirito dello spaventoso Ghost Quest, le ciliegie accompagnate da campane e lingotti di Fruits’n Bells (qui nella sua versione “extra”) e l’immancabile Ulisse, pronto ad affrontare ogni peripezia pur di ricongiungersi con il suo personale tesoro: Penelope. Tutto questo offerto con una grafica di altissimo livello e una felice scelta di simboli.
EFFETTI SONORI E AUDIO 18,5
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A esaltare ulteriormente una serie di ambientazioni così suggestive e ricercate come quelle che abbiamo appena descritto, si sono anche una serie di proposte sonore che sono in grado di rendere totale il coinvolgimento del giocatore nell’esperienza proposta da ogni singolo titolo. I suoni sono in tutti i casi molto accurati e non soltanto di alta qualità e risoluzione, ma anche perfettamente coerenti con le varie fasi di gioco, offrendo una vera e propria avventura, tutta da provare.
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DESIGN E GRAFICA 19
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Come detto nei paragrafi precedenti, abbiamo a che fare con una slot multigioco che riunisce ben sette titoli diversi (Anubi’s Treasure, Crown’s Jewel, Fort Knox, Fruits’N Bells Extra, Ghost Quest, Pot Gold, Ulisse) legati tra loro da una storia. Oltre ad essere perfettamente amalgamati tra loro dal punto di vista della giocabilità. In tutti i casi si tratta di una slot a 5 rulli con 5, 10 o 15 linee di vincita e la possibilità di frammentare il “Bet” da 25 o 50 centesimi, 1, 2 o 3 euro. Ma quello che più conta è il motore di pagamento, estremamente dinamico e sviluppato su un ciclo di 28mila partite che consente al giocare di affrontare momenti di grande divertimento, conditi dalla giusta adrenalina, quando serve.
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Con questa nuova multigame, Novomatic ci trasporta nell’Egitto dei faraoni e dei misteri. Il tema egizio è da sempre uno dei preferiti e un vero e proprio portafortuna per la società, grazie al best-seller “Book of Ra”, leader indiscusso nel segmento Vlt, che ha proprio in Egitto la sua ambientazione. Già solo per questo collegamento, la nuova slot merita di essere provata.
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L’ORA DEL GIOCO
A cura di Vincenzo Giacometti
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Data prima immatricolazione_ settembre 2021
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Produttore_ NovoElsy
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Nome_ Top 7 Luxor
Ciclo_ 28.000
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S LO T …
PRESTAZIONI 18,5
/20
Una slot ancora troppo “giovane” per essere valutata in termini di riscontro sul mercato ma a poche settimane dal suo debutto ha subito conquistato l’interesse generale: sia da parte dei gestori che l’hanno potuta visionare dall’azienda, sia da parte di tutti i giocatori che l’hanno potuta provare nei locali. Segno evidente che il prodotto è valido e che merita un voto alto già in prima battuta.
BUDGET 19
/20
Il giudizio in termini di budget è piuttosto semplice perché accomuna tutti i prodotti di Novomatic Italia, che godono di uno straordinario rapporto tra qualità e prezzo, esaltato dall’altissima qualità dell’hardware e dall’alta affidabilità. In questo caso il gioco è disponibile su cabinet con monitor da 19 o 22 pollici, adattandosi a tutte le esigenze, oltre ad essere disponibile sulla maggior parte dei cabinet del mercato italiano. Senza contare poi le varie pratiche commerciali incentivanti per il gestore promosse dal gruppo per la commercializzazione del prodotto.
DESIGN E GRAFICA
Scoprila online:
IL NOSTRO GIUDIZIO: Una slot bella e divertente, con una
connotazione particolare, in grado di richiamare un successo senza precedenti come quello di Book of Ra, che le attribuisce un fascino ulteriore. Ma soprattutto, con un motore di pagamento molto dinamico che sa come conquistare i giocatori.
EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET
18,7 /20
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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MBSNET/WMSOFT SISTEMI DI PAGAMENTO, LA SOLUZIONE INTEGRATA CON ISPS
on solo gioco, ma anche sistemi di pagamento, protagonisti dell’ultima edizione di Enada Primavera in questo 2021 svoltasi in autunno. Alla fiera riminese ha preso parte anche il Coo di MbsNet, Domenico Trodella, che ha presentato i prodotti che fanno capo, in particolare, all’unità MbsNet della società. Su tutti, l’Isps, o meglio “Integrated System Payment Solution” uno dei fiori all’occhiello tra le tante proposte commerciali dell’azienda. Isps è un sistema modulare, scalabile e personalizzabile INTEGRATED SYSTEM PAYMENT SOLUTION SERVIZI OPEN BANKING che consente l’integrazione tramite Api dei servizi open banking e open finance – PIATTAFORMA API come conti bancari e conti pagamento – alla propria attività commerciale. Oltre alla WHITE-LABEL gestione dei wallet e della movimentazione in tempo reale, Isps permette inoltre la - Modulare API - Scalabile connessione Api necessaria per effettuare ricariche tecnologiche e pagamenti, così - Customizzabile VENDITA PRODOTTI come l’aggancio ai servizi del nodo PagoPa o ai servizi postali – senza dimenticare la creazione di hub di pagamento per e-commerce targata MbsNet. Il sistema Isps distribuito da MbsNet è solo una tra le soluzioni di pagamento digitale offerte dalla Centro Servizi compagnia, fondata nel 2015 e costruita intorno alla necessità di rendere più facile e intuitivo il lavoro delle tante aziende nel mondo dei pagamenti, delle scommesse, della logistica e del commercio. MbsNet si è trasformata velocemente in una delle realtà più attive come smart service provider per le attività B2B, B2C e B2B2C. UTENTE 1 APP Mobile
UTENTE 2 browser WEB
UTENTE 3 browser WEB
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UTENTE 3 APP Mobile
CASH / POS
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CODERE IN PRIMA LINEA PER UNA SOCIETÀ DAVVERO INCLUSIVA L’ORA DEL GIOCO
UTENTE 2 POS Mobile
CASH / POS
L’ORA DEL GIOCO
UTENTE 1 browser WEB
(Scommesse - Internet Point)
- Ricariche telefoniche - Pagamento bollette - Pago PA - Visure - Gateway E-commerce - Gateway pagamenti rateali - Servizi Spedizioni - Servizi Postali - Ricariche carte prepagate - Ricariche PIN - Gift Cards - Voucher - Servizi al giocatore - ......
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Edicola - Bar
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MySql MS Server
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DATABASE
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- Wallet - Conti pagamento - Conti bancari - Request to Pay
HOST
Server Linux Server Windows
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I.S.P.S.
ei anni di impegno, con un progetto dedicato a tutte le donne perché imparino a pensare a loro stesse come dono, come gemma rara e motore del mondo e non si lascino calpestare. Sono i sei anni del ciclo di conferenze organizzato da Codere Italia “Innamòrati di Te” e che a a ottobre ha visto il suo undicesimo appuntamento, affrontando, online, il tema della violenza sulle donne durante la pandemia e la situazione afghana. “Questo appuntamento è nato come un’esigenza di parlare di violenza contro le donne con l’intento di dare una speranza”, afferma Imma Romano, direttrice delle responsabile Relazioni istituzionali di Codere Italia. “A chi mi chiede come mai un’azienda che fa intrattenimento basato sui giochi con vincita in denaro si occupa di queste faccende rispondo, stupita dello stupire, che ci sembra assolutamente naturale occuparci di questi temi. Sono temi sensibili, interessanti, ma anche perché siamo un’azienda che crede nel rispetto e nell’uguaglianza, nell’integrazione nella sostenibilità, e quindi cerchiamo di agire nel quotidiano nel rispetto di questi principi”. Il ciclo di conferenze proseguirà nei prossimi mesi, ma non solo: “A breve – annuncia Romano - Codere farà partire una serie di iniziative, non soltanto in Italia, che daranno un chiaro segnale di come il nostro impegno in questa direzione si va a consolidare. Vogliamo provare a far emergere l’enorme contributo che le donne portano da sempre alla società, e quello che potrebbero apportare se gli venissero date ulteriori opportunità”.
EAG INTERNATIONAL L’ENTERTAINMENT, ATTRACTIONS & GAMING INTERNATIONAL EXPO TORNA IN PRESENZA
“E
ag International di quest’anno è stato un evento solo online, ma sembra esserci una forte attesa per quello che sarà il primo evento in presenza dopo due anni”. Lo afferma l’organizzatore dell’evento per conto dell’associazione Bacta, Karen Cooke di Swan Events, annunciando l’edizione 2022, in programma dall’11 al 13 gennaio prossimi all’ExCeL di Londra. “Sono già tantissimi gli stand prenotati. Diversi espositori ci hanno detto che sebbene le condizioni commerciali siano state difficili hanno comunque speso in modo produttivo gli ultimi due anni, e hanno nuovi lanci previsti per la fiera di gennaio. Anche l’interesse dei visitatori è elevato, Eag International 2022 si preannuncia come un evento storico. Siamo entusiasti della prospettiva di dare il benvenuto a tutti e, per evitare delusioni, chiederei a tutte le aziende che stanno pensando di esporre di mettersi in contatto senza esitare”, consiglia Cooke. L’area espositiva seguirà il tradizionale modello Eag: un mix di grandi marchi internazionali e produttori e fornitori di servizi più piccoli. La tendenza verso tecnologie all’avanguardia sembra destinata a continuare stando al numero di prenotazioni già ricevute da Eag da parte di sviluppatori di sistemi di pagamento senza contanti e senza contatto, oltre a software che migliorano le prestazioni per ogni tipo di svago.
www.gioconews.it
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na borsa tutta dedicata al mondo del gioco delle carte, quella pensata dal marchio Gracia P., che propone pezzi unici, realizzate a mano con dettagli e finiture di alto livello. Sono disponibili in due materiali: vera pelle o eco pelle, basta scegliere quello che più si preferisce. La tracolla ha un fondo nero, con carte da gioco grandi, dai classici colori bianco e rosso e con le figure di Re e Regina che danno animosità e impreziosiscono il tutto. La borsa si abbina bene sia a un look casual e giovanile, che ad uno più ricercato. La borsa presenta le seguenti misure: 17 centimetri in altezza; 24 centimetri in larghezza; 7 centimetri in spessore con una tracolla lunga 100 centimetri.
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llure Gioielli guarda al mondo del poker e lancia una serie di preziosi dedicati al famoso gioco di carte. I ciondoli che riproducono le carte da gioco, in oro giallo e oro bianco con diamanti taglio brillante, sono ideali per chi ama il lusso, senza rinunciare a un pizzico di brio. Possono andare a impreziosire sia una collana che un bracciale, dando un tocco di classe a chi li indossa. Di sicuro impatto anche il girocollo in oro giallo, con il bracciale coordinato. Su entrambi sono posizionati degli charms che anche in questo caso strizzano l’occhio alle carte da gioco, riproducendo i semi classici di fiori, picche, quadri e cuori.
NON SOLO GIOCO
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E
pos annuncia l’arrivo sul mercato delle cuffie da gaming, top di gamma, di nuova generazione H6pro Closed e H6pro Open. Eredi della pluripremiata serie Gsp 600, le serie H6pro offrono un audio eccezionale, naturale e immersivo, atto a offrire la migliore esperienza sonora di gioco possibile sia nella versione Closed che in quella Open. Dotata di un suono potente, boom arm rimovibile, materiali premium e comfort adatto a lunghe sessioni di gioco, la serie H6pro scatena il “The Power of Audio” per tutti i tipi di esperienze gaming. Le cuffie acustiche da gaming H6pro Closed e H6pro Open sono compatibili con Pc, Mac, Xbox One, Xbox Series X|S, Ps4, Ps5 e Nintendo Switch. Entrambi i modelli sono già disponibili. Continuando l’evoluzione delle acclamate serie Game Zero e Gsp 600, le H6pro Closed offrono un potente audio ingame e una superiore riduzione del rumore passivo per consentire di isolarsi al meglio concentrandosi sul gioco. Le H6pro Closed sono ottimizzate per offrire un suono dinamico e potente – il tutto senza compromettere la qualità – e sono disponibili nelle colorazioni Sebring Black, Racing Green e Ghost White. Grazie ai padiglioni auricolari chiusi che eliminano ogni possibile disturbo ambientale, le H6pro Closed consentono ai giocatori di ottenere un vantaggio nei loro match competitivi grazie alla possibilità di concentrarsi al meglio su ogni dettaglio audio. Massimo comfort per estese sessioni di gioco. Per i giocatori che amano lunghe sessioni di gaming, le H6pro Closed offrono numerose funzionalità quali ad esempio struttura leggera, archetto imbottito, padiglioni auricolari regolabili e cuscinetti auricolari in memory foam.
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THE THIN RED LINE BETWEEN GAMING AND GAMBLING There is a big debate in several countries about the definition of loot boxes and, consequently, on their regulatory treatment
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ENGLISH PAGES A cura di Natasha Crisantemi
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any game experts claim the origins of loot boxes derive from Japanese vending machines called “gachapon”. Using a gachapon machine means making a blind purchase, the user inserts a coin and obtains an item by chance or purchases a blind-packaged item without knowing its content. Loot boxes are sometimes referred to as “gacha”, acknowledging this origin. Loot boxes spread across the globe over many years and generated significant revenues for the industry, facilitated innovative game designs and created entertainment value as many players seem to specifically enjoy accessing and collecting loot boxes. They became especially widespread in mobile games as the “free-to-play” business model continued to gain traction. The Belgian Gaming Commission defines loot boxes as “…the umbrella term for one or more game elements that are integrated into a video game whereby the player acquires game items either for payment or for free in an apparently random manner”. The Netherlands Gambling Authority writes, “Loot boxes are a type of treasure chest that are built into a growing number of games. Loot boxes in games create a mixing of games of chance and games of skill. Although the outcome of games is determined by skill, the outcome of loot boxes is determined by chance”. The fact that there are chance based purchases in the video games, loot boxes are effectively a convergence between gaming and gambling, a disruptive development as gaming products, unlike gambling, do not have any age limitation.
By Michael Haile
WHAT MOTIVATES GAMERS TO PLAY LOOT BOXES? The University of Plymouth and the University of Wolverhampton conducted research to investigate the psychological profiles of people who buy loot boxes to their purchasing motivations. According to the research loot boxes “are structurally and psychologically akin to gambling”. The research found that of the 93% of children who play video games, up to 40% opened loot boxes. It also found 12 out of 13 studies on loot boxes established “unambiguous” connections to problem gambling behaviour, with young men the most likely to use loot boxes, and young age and lower education correlating with increased use. The research revealed purchasing motivations are rooted within a system of personal, social and gameplay factors. Such motivations include both social interactions- (such as gaining status and approval) and game-related motivations (such as improving performance or gameplay experience). Players also purchased loot boxes because of a “fear of missing out” either socially (on shared experiences), financially (on promotions) or acquisitively (on items that are only available for a limited time). Some cyber oriented phycological research refers to “fear of missing out” as missing out on social media interactions while not playing, meaning participants are fearful of not being included in a range of activities if they did not engage with loot boxes. HOW BIG IS THE LOOT BOX MARKET? The array of access channels, such as desktops, laptops, consoles, tablets and particularly smartphones, allowed
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favour of Eu-wide measure focused on game design and consumer protection law. The report notes, “The fact that the national gambling authorities have come to different conclusions about the nature of loot boxes, despite similarities in their national legal definitions of gambling and despite their cooperation in the framework of Gaming Regulators European Forum (Gref ), shows the limitations of such a national approach.” China, Belgium, the Netherlands have taken decisive steps in either making some forms of loot boxes illegal or restricted them. The Department for Digital, Culture, Media and Sport in the Uk launched a consultation on loot boxes in September. Any legislation regulating loot boxes will require careful consideration. The first steps for regulators and legislators should be a clear legal definition of what loot boxes are, game labelling and age ratings, full disclosure of odds, spending limits in real currency and defined obligations of game providers. Legislators and regulators should also be conscious not to emit regulations that can quickly become redundant in what is a fast-evolving segment of the gaming market. Loot box game providers must also take note that as they blur the space that separates gaming from gambling policy makers have no choice but to intervene. If they are forward looking, they have the chance to learn from past choices, good and bad, made by traditional gambling operators and avoid potential problems that can occur regarding player protection, accountability and transparency. Sidestepping regulatory directives aimed to protect children and vulnerable adults is a shortsighted business practice as a legislative and regulatory backlash created by societal harm could prove to be detrimental to the future development of their market.
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WHAT REGULATIONS? Keith Whyte, executive director of the National Council on Problem Gambling in the Uk, stated even if they are not legally deemed gambling, they share core principles with casino games. Mr. Whyte added, “Intermittent variable reinforcement is the means of delivering rewards that is the most exciting to the human brain. It is the fundamental basis to slot machines. It is the fundamental basis to loot boxes. There is no distinction.” It is the gambling characteristics of these games and the prevalence of very young players that caught the attention of policy makers. As loot box games are legally considered video games in many countries, legislating them is a complex issue. Initial attempts to legislate them have suffered from a series of shortcomings, including industry manoeuvring by circumventing legislation and inconsistent policy directives from governments such as only trying to mitigate risks associated with certain classes of loot boxes, as games with explicit cash out features. To complicate matters further, the concept of “value” extends beyond the legal definition of money, as prized items in loot box games hold significant social or psychological capital which can be legally problematic to define. Nonetheless, gamers do ascribe discrete financial values to loot box contents based on purchase or resale price, implying that many loot boxes meet existing criteria for gambling regulation in many jurisdictions. A report commissioned by the European Parliament concludes that tackling loot boxes by making them illegal in specific nation states should be abandoned in
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the gaming industry to become bigger than the combined size of the film and music industry. Currently, games are becoming services, where the launch and sale of the game is just the start of monetisation, and the main body of the revenue stream comes from creating a large gaming community and an ever-increasing user base that continues to play continuously. Within this evolving gaming ecosystem, loot boxes are one of the main monetisation options that game developers call “the metagame”, enabling the player to strategically engage with a wider community of players. According to Juniper Research loot-box game revenue will reach US$20 billion by 2025, a rise of one third on 2020. Juniper projected that by 2025 around 5% of worldwide gamers (230 million people) will buy loot boxes. The Covid pandemic appears to have had a profound effect on how players are using their money. According to WePC’s research, 47% of players in the Uk have increased gaming expenditure since the pandemic. The research conducted by the Universities of Plymouth and Wolverhampton concluded that the big spenders in the Uk, the crucial 5% for the industry, spend more than Uk £70 a month, and not all players can afford that level of spending. Effectively, loot box game providers, either by design or chance, are generating a sizable portion of their profits from at-risk customers, which include problem gamblers and gamers with problematic gaming patterns.
THE THIN RED LINE BETWEEN GAMING AND GAMBLING
THE AUTHOR
Michael Haile Economist, economic and regulatory consultant, he was market policy specialist of the Gambling Commission (UK), senior economist & analyst of Gbgc (Isle of Man) and researcher at Censis and the International Center for Social Studies (Rome).
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FOCUS
Technolog y at the service (and protection) of the consumer By Alessio Crisantemi
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technological innovation, until some time ago, had always been interpreted in the gaming sector as a useful tool for developing new and more effective marketing strategies, as well as increasing the appeal of every single gaming product or service, for some time now the efforts of the industry (even if not at a global level) have begun to go in other directions, focusing above all on corporate responsibility and consumer protection, with a view to responsible gaming, and in order to achieve, sooner or later, that much-needed sustainability. An essential objective for safeguarding the entire market, which deserves to be deepened and valued, also in order to spread this awareness on the widest possible level. We talk about it with two professionals who have worked hard on this front, such as Francesco Rodano, Chief Policy Officer of Playtech, and Simo Dragicevic, member of the Responsible Gambling Council and founder of BetBuddy, the company skilled in the development of artificial intelligence solutions applied to the gaming industry and in the direction we were talking about earlier. Two experts - albeit under different outlines - in this field, who together have been able to give a real application of responsible technology, also trying to “evangelise” the entire world industry on the importance of these issues. For this reason. we asked for their point of view and the direction in which the sector is going (or should go).
1. What is the level of technological innovation in the gaming sector compared to other industrial segments?
2. What are the current trends in the gaming industry from a technological point of view and which, in your opinion, are the major developments that can mark the near and immediate future? 3. What role does technology play or can play in terms of responsible gaming and for the creation of a sustainable gaming ecosystem?
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Francesco Rodano
Simo Dragicevic
1. “Online gambling, which is evidently technologyintensive, has been around for 27 years. The first online casinos were launched as soon as the first internet browser was available, well before Google or Amazon started their operations. While the design of slot machines has remained the same since 1894, when the first one, “Liberty Bell”, was invented, technological innovation around the games has been embraced by the operators to cope with the growth of the sector and the increase of competition. Innovation has characterised the regulatory side, as well, with Italy relying on a centralised real-time control system that is unique in the world.” 2. “Technology allows gambling to be an immersive, entertaining multimedia experience, both online and in the retail world. Playing on a modern slot machine in a Las Vegas casino can feel like watching a 4D movie. Another trend, fuelled by technology, is the growing popularity of live-dealer online games, which recreate, and enrich, the experience of a real casino through the online channel. But the most important innovations, current and incoming, are on the security features of gambling, aimed at preventing tampering, frauds, money laundering and dramatically improving the protection of players”. 3. “This is a field where technology can play, and is already playing, a fundamental role. Online gambling gives us access to a myriad of behavioural data for each end every player. Those data, if properly analysed, can offer a very detailed picture of the mood of a player, so to understand if they are playing just for entertainment or are losing control. If this is the case, technology allows us to intervene in the most possible personalised way, hugely increasing our chances to succeed in positively influencing their behaviour and keep them on the right track”.
1. “The gaming sector will always find it difficult to innovate at the same pace as other larger sectors, for example technology, eCommerce and financial services. But gaming is certainly a fast follower, and the innovations we have seen at companies such as Facebook, Google and Amazon, whether that be in cloud, big data, social or artificial intelligence, are being deployed in the gaming sector today”. 2. “The younger generation are consuming entertainment and content online across a proliferation of platforms like TikTok, YouTube and Instagram and in digital spaces like online video gaming platforms. These digital, social and collaborative trends will impact how the gaming industry creates and delivers entertainment in the future. However, building trust on these technology platforms will be critical to their long-term success, and this applies to the gaming sector too”. 3. “The evolution of technological trends such as digital, microservices, APIs and artificial intelligence has made it much easier to collect and analyse player data, and importantly, share it seamlessly across organisations. Today we are seeing player gaming data combined with banking and credit data to build more complete views of player affordability, which can help build more a sustainable industry. Further technological developments will be seen in retail gaming, for example, the ability for operators to detect unregistered gaming sessions in real time and flag risky play patterns. This will enable more personalised responsible gaming interventions which offer more potential than the current one-sizefits-all responsible gaming approaches on retail machines”.
GIOCONEWS #11 NOVEMBER NOVEMBRE 2021
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“The Balduzzi decree has strongly limited the forms of advertising previously allowed in Italy, both on physical and online gaming. Among the forms of marketing currently admitted and used, in particular online, are the CSR campaigns (without the operator’s logo), informative campaigns, bonuses (typically welcome), affiliation through the link to pages of odds comparison and informative blogs”. Italy gained a following in Europe and many countries have strongly limited gaming advertising and sponsorship, although not reaching a total ban. What are the scenarios in terms of marketing? “Several European countries that have regulated gaming, partly driven by the Italian example, have developed, under the umbrella of safe and responsible gaming, a system of measures that includes in some cases the partial or total ban on gaming advertising. This trend is involving several countries, including Spain, Uk, Denmark, Finland, Lithuania, France, Germany, Portugal. Given the current trend at European and world level, marketing activities in the gaming sector cannot ignore the aspects of responsible gaming, indeed they will have to be part of it. In this sense, the analysis of consumer behavior, also through artificial intelligence tools, becomes essential for compliance with the Kpis (key performance indicators) imposed by regulators. Within the limitations provided, technology becomes an essential asset for operators to develop effective and responsible marketing actions. It would be desirable to identify at European level common principles between countries that could be the object of cooperation between their regulators, also with the involvement of operators, on responsible gaming”. POKER STRATEGY
CASINÒ FRANCESI
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“The pandemic has had a significant impact on the gaming sector, in particular on retail, directly penalized by the closure of shops, following repeated lockdowns, but it also impacted on the online, for a limited period, by the absence of sporting events. The pandemic has put a strain not only on skilled retail operators but also on the big multi-channel ones, that have failed to compensate for the decline in retail with the increase in the online sector. The change in consumer behavior imposed by the pandemic, which has probably permanently moved some of the players from physical to online, requires companies that want to remain sustainable to rethink the business model through a digital and multi-channel approach”. In these nearly two years of pandemic, has the perception of the sector by both politics and public opinion changed? “The pandemic has hit hard the sector, paralyzing its activity for too long and indirectly giving space to the potential proliferation of illegal activities. If we add to this the climate of regulatory uncertainty that characterizes the sector, I believe that a uniform intervention plan that gives clear rules and certainty to an economic sector that deserves to be protected like many others is very urgent, also considering the employment that it generates. Politics seems to be sensitive to the subject. It will be necessary to follow a path in which gaming can be considered, within the mechanisms of consumer protection, a normal activity, thus recovering the reputational aspects in public opinion”. The pandemic is the second “variable” in Italy, together with the “Decreto Dignità”, which has deeply influenced the gaming sector. In this context, how has the marketing of the sector been able and had to be adapted?
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By Anna Maria Rengo
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The gaming sector has been put to the test by the pandemic, a health emergency that in Italy has been added to the provisions on the ban on advertising: Mauro De Fabritiis, founder of MdfPartners, analyses its trends in a European context NEWSLETTER
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We
are not yet and finally out of the pandemic, but still struggling with its dangerous shot tail. However, it left a very deep and, perhaps, permanent “mark” in collective and individual life. Mauro De Fabrittis, founder of MdfPartners, tries to outline the new normality of gaming, in this still evolving context. “We are definitely in a new normal, but very different from the pre Covid-19 situation. In the second half of 2021, the reopening of gambling halls, bingo halls, betting agencies, albeit within the limits of access (obligation of the green pass for employees too) and turnout of sales premises (distances within the stores), will produce results in terms of revenues far from the levels of 2019, apart from lotteries. The causes of the decrease in retail are not only due to the aforementioned supply limits, but also to the demand. Many retail consumers migrated to online during lockdowns, and those who have returned to physical stores in many cases have reduced the frequency or average time spent inside the stores, certainly influenced by their previous experience during the pandemic. In terms of revenues, it is expected that the gaming sector will record a reduction at the end of the year of more than 30 percent compared to 2019, as a result of the decline in retail (especially following lockdowns), and an increase in online of about 100 percent. Most likely we will have to wait until the end of 2022 or 2023 for the gaming sector to reach the overall GGR levels of 2019. The bearing of online will change, which will weigh on the total about twice the levels of 2019, an evident sign of the acceleration of a change in the consumption model from which there will be no turning back”. What has the pandemic left to the gaming industry, for better or for worse?
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MAURO DE FABRITIIS
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45 The betting industry meets at Betting on Sports Europe, in November, 9 – 11, in London
SAFETY AND PROTECTION By Michela Carboni
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ttention is high again on the betting world, with Betting on Sports Europe, scheduled from 9th to 11th November at Stamford Bridge in London. What are the news and the main features of this event? Dennis Algreen, Sbc’s marketing director, stresses: “It’s great for us to be back in London and staging the first major gambling industry conference and exhibition in the Uk since February 2020. Betting on Sports Europe is now the largest dedicated sports betting event on the calendar and more than 2,000 delegates are set to join us at Stamford Bridge, the home of Uefa Champions League holders Chelsea Fc. As with every Sbc event, an extensive conference with a topical agenda and high-level speaker line-up will be the centrepiece. Running alongside that will be an exhibition featuring 30 leading suppliers showcasing their latest innovations, and a programme of evening networking events in stylish London venues, including a closing party in the magnificent setting of the Natural History Museum”. What are the main subjects that will be addressed? “The conference has six tracks, which between them tackle the key issues the betting industry faces. On the first day of the event, we have a Leadership track that will feature C-level insights on technology, financial management, corporate stewardship, diversity, and trading room practices. Then, issues around payments technology and compliance, and at the innovation required to improve the player experience in
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both retail and online environments will be studied. The “Betting Around Europe” track on day two will examine developments in markets including Italy, Germany, the Uk, and the Netherlands, while the “Marketing and Affiliation” content features sessions about partnerships with sports clubs, brand building, and the role of affiliates. A “Future of Sports Betting” track will shed light on the changing face of football and horse racing markets, look at what operators need from data suppliers to continue to develop in-play products, and assess the esports opportunity. It will conclude with the “Sports Betting Hall of Fame” panel - a Q&A with some of the industry’s biggest names”. What are the opportunities in this market? “There are obviously opportunities emerging in countries with newly-regulated markets, such as the Netherlands, Ukraine and Germany. But while they all have potential, it is early days and it remains to be seen how well operators will be able to perform within the regulation and taxation regimes. Perhaps the biggest opportunity lies in the use of the latest technology to develop new products and improved iterations of existing ones. In-play and bet builders were both game changers for the industry, and there is definitely room for another big new product. There is also a lucrative opportunity for operators that can find the right mix of product and experience to attract the 21-30 audience. They tend to consume sports in a different way to older players, often focusing on clips rather than
full matches, and many are more interested in esports and boxing matches featuring YouTubers than they are in the Serie A title race or a Tyson Fury fight. Any company that develops a sportsbook experience that can compete with the attractions of Netflix, social media and video games for that generation will be on to a winner”. How has Covid affected the gaming industry? “Put simply, it was a financial disaster for the retail sector and its workers, but served to demonstrate the full potential of online. That was seen particularly clearly in Italy. It’ll be interesting to see whether the change in player behaviour seen during the shutdowns will turn into a longterm trend. There hasn’t been enough time since the re-opening of retail sites in most European markets to assess that, but the early evidence suggests that many punters missed the social element of the betting shop and have returned”. How can we start again? “People who enjoyed having a bet on their favourite football team, on the weekend’s big race or the televised boxing card before Covid will still enjoy having a bet. So it’s not so much a question of starting again as of honing the customer experience to take account of what we’ve learned about player tastes and behaviour during the lockdowns. For the retail sector, that is likely to mean more investment in digitising betting shops and creating environments that are more welcoming, social spaces. It is crucial that everyone focuses on safer gambling provision and how both improved procedures and technology can enhance player protection. A lot of the regulatory and reputational problems faced by the industry stem directly from the issue of problem gambling, so from both a moral and a business perspective, it is vital that progress is made”.
L’ORA DEL GIOCO By Mark Griffith
KEEP CALM AND CARRY ON InterGame asks if the Uk has emerged unscathed from one of its most tumultuous periods to date?
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he United Kingdom has been at the whim of a turbulent few years. In 2019, its withdrawal from the European Union was the most prominent issue it faced, with the matter of a “no-deal Brexit” seemingly the country’s most pressing concern. Flash forward to 2021 and that all seems like a drop in the ocean compared to what the country, and indeed the world, has gone through in the meantime. The pandemic has wrought chaos worldwide; in the Uk, several lockdowns have seen the amusements industry grind to a halt, hitting a multitude of businesses hard, from family entertainment centres to seaside arcades. Uk trade association Bacta undertook a number of initiatives to support such businesses, donating thousands of pounds to seaside communities and launching a “save our seaside” arcades campaign. Some established names, Uk-based Northern Leisure/Kiddy Rides, for example, were unfortunate enough not to survive the downturn at all. Elsewhere, pub closures have put pressure on the Awp market and now, with pubs open again, there is more and more of a call for them to go cashless, with the country seeing a recent dramatic drop in Atm withdrawals. Of course, gaming machines are still required by law to pay out directly in cash, but the increased focus on cleanliness and hygiene has seen the use of contactless technology skyrocketing and, with the Uk being one of the bastions of the Awp sector, there is increasing concern about the law that determines play on Awp machines must be in “coin of the realm,” with a ban on debit cards for activating play.
The positive news from this is that the Uk has emerged from lockdowns and consumers have begun to spend again, but they are using contactless technology to do so. Figures released for May 2021 show that contactless payments doubled compared with May of 2020, and were up 50 per cent on May 2019. Sixty-five per cent of all purchases were made with debit cards, often with the encouragement of retailers. With many amusement centres now using debit card technology, the focus remains on the pub sector, where various methods of establishing credit in “wallets” have been used. It is widely recognised that pressure needs to be placed upon the regulators to permit the use of debit cards directly into machines to activate play. Furthermore, the Uk has been in the midst of a microchip crisis, which is currently affecting supplies of amusement machines into Europe. New factories are reportedly being built to address the shortfall, but it is still expected to last until 2023. Taking all of this into account, InterGame’s home market has performed admirably well over the past 18 months; despite all of the adversity it has faced, our industry is nothing if not resilient. The tradeshow machine is whirring back into life; the Autumn Coin-op Show, went on stage October 20 and 21 at new venue the Ilec Conference Centre at the Ibis London Earls Court, marks the first major gathering for the Uk amusement industry in 2021. If evidence were needed of the anticipation for such an event, exhibitor space sold out more than a month in advance. Optimism abounds, it seems. But what now for the future of the Uk market? It remains one of the most vibrant and unique
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marketplaces; nowhere else in the world will one find such a vast array of different products that, in many locations, sit side by side. Spanning redemption, video games, simulators and Vr games, cranes and Awps, the country’s seaside resorts, Fecs, piers, adult gaming centres all house such variety. The “staycation” is on the rise, too; as quarantine restrictions maintain their grip on international travel for the time being, Britons are using their free time and disposable income to seek out leisure destinations closer to home. This can only spell good news for native businesses, and could provide the shot in the arm needed for locations like seaside resorts that were struggling even before the arrival of Covid. The most reliable prediction one can make about the industry in the Uk is that it will continue to do what it does best: deliver quality and reliability to the world of amusements. History has shown that its established bedrock of tradition, mixed with an ability to adapt and overcome, will put the market in good stead for the months and years to come.
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PER TENTARE LA FORTUNA
a cura di Nashira astrologa e sensitiva
50, 54, 65 Ambo, Terno e su Milano, Genova e tutte SUPERENALOTTO
Leonardo Wilhelm DiCaprio attore e produttore cinematografico statunitense
GIOCARE GIO CONGUSTO
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LEAVVENTURE DAROONEY
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1/14/17/55/60/70 3/26/43/49/50/84
VERGINE Una persona a voi molto vicina vi rivelerà un segreto e tenerlo per voi sarà difficile, tanto è importante! Sappiate usarlo con discrezione e intelligenza, senza fare pentire il prossimo della fiducia che vi ha accordato. Al gioco molto bene fino al giorno 20.
SAGITTARIO Siete davvero baciati dalla fortuna in questo mese nel quale gli astri vi promettono soddisfazioni professionali e amore a volontà. Dovrete solo allungare la mano, prendere e... ringraziare riconoscenti! Ovviamente benissimo anche al gioco.
PESCI Non avete scheletri nell’armadio e dunque potete anche osare, quando si tratta di fare delle accuse circostanziate specie nell’ambiente di lavoro. Il vostro coraggio sarà apprezzato, specie ai piani alti della scala gerarchica. Gioco: meglio aspettare dicembre.
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
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TORNEANDO
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PAROLADI COLLOVATI
GEMELLI Siete troppo spesso ambivalenti e questo atteggiamento rischia di sfiancare l’interlocutore e, alla lunga, di ritorcersi contro di voi. Usate questo mese grigio e piovoso per riflettere sui vostri punti deboli e di cambiarli! Benino al gioco, nulla di più.
PAROLADI COLLOVATI
ACQUARIO Un pizzico di fortuna, una buona dose di fascino e il vostro novembre è servito. Avventure, opportunità, gioie: siete davvero il segno favorito dagli astri e godetevi, dunque, appieno l’ottimo momento senza timori. Anche al gioco la dea bendata è dalla vostra parte.
TORNEANDO
SCORPIONE Non c’è bisogno di essere pungenti con quell’amico che non sarà il massimo della precisione e dell’affidabilità, ma ha dimostrato concretamente di volervi bene. Rilassatevi un po’ e indossate gli occhiali rosa per recuperare un po’ di positività. Fortunatissimi al gioco.
POKER STRATEGY
LEONE Amore, cuore, sentimento. Se sono termini che vi suonano un po’ triti, in questo novembre dovrete ricredervi, in quanto saranno i grandi protagonisti della vostra vita. È davvero il momento ottimale per trovare un partner, o prendere decisioni importanti. Gioco, fortuna dal 20 in poi.
RIFLESSIONI DAORSO
TORO La pazienza è la virtà dei forti e, qualora ne foste carenti, fatene buona scorta, perchè in questo nebbioso novembre ne avrete bisogno! Tuttavia, anche se non tutto filerà liscio come previsto, saprete, come spesso accade, uscire vincitori! Al gioco siete davvero fortunati.
GIOCARE GIO CONGUSTO
CAPRICORNO Un mese freddino dal punto di vista climatico, ma a scaldarvi ci saranno tante novità sul fronte affettivo, visto che state concretizzando quel progetto che vi sta tanto a cuore e tutti gli ostacoli, uno alla volta, stanno cadendo. Vedete che la perseveranza paga? Bene anche gioco, dal 20 in poi.
POKER STRATEGY
BILANCIA Parenti serpenti, ma non nel vostro caso. Un aiuto inaspettato, per risolvere un problema che si trascina da troppo tempo, vi arriverà infatti proprio dai vostri cari, ora che si sono resi conto della situazione. Sappiate ricambiare. Gioco: lasciate stare!
CASINÒ FRANCESI
CANCRO A volte siete un po’ polemici e questo non vi rende simpatici, ma in questo mese avrete ragioni da vendere e coloro che hanno un po’ di onestà intellettuale non potranno che darvi ragione. Moderate comunque le parole, specie sul lavoro! Al gioco rischiate poco.
CASINÒ FRANCESI
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GIOCARE GIO CONGUSTO
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
ARIETE Le soluzioni semplici a volte vengono trascurate in favore di chissà quali macchinazioni, ma in questo per voi positivo novembre farete bene a seguire il vostro buon senso più spicciolo, e magari anche a fidarvi del vostro intuito. Non ve ne pentirete. Molto bene al gioco.
LEAVVENTURE DAROONEY
Los Angeles, 11 novembre 1974