POLITICA • Antonio Caso: “Riordino gioco, prima la salute”
NORMATIVA • La rete generalista al centro della riforma
PERSONAGGI • Massimiliano Latorre – Ilaria Parlanti
in questo numero cover story ITALIAN GAMING EXPO & CONFERENCE SPECIALE PUBBLICITÀ A PROVA DI DIVIETO 10
la slot del mese
FLASH GORDON Una slot da supereroi
40 Il futuro del gioco passa da qui
english 89
www.gioconews.it il gioco fa notizia!
SCOMMESSE IPPICA
10 2023
SLOT/VLT
POKER CASINÒ ONLINE ESPORTS
84
english section 88
Nel labirinto del Dignità
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Alfonso ‘Alfi’ Amarante
Ewa Bakun
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Michele Bragantini
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Marco Fiore
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Francesco Scardovi
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La nuova dignità del gioco
Un riordino atteso e doveroso. Non ancora compiuto, ma decisamente avviato, su altrettanto decisa spinta del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che ha fissato tempistiche strette per la presentazione da parte delle commissioni di esperti delle prime proposte per dare attuazione a quanto prevede la legge delega al Governo in materia fiscale. Gioco compreso. La prima deadline, il 20 settembre è stata rispettata e c’è grande attesa per conoscere quelle successive, oltre che, ancor di più forse, i contenuti concreti di quelle proposte di riordino che hanno, certo, come perimetro i princìpi e criteri direttivi approvati dal Parlamento, ma che poi si riempiranno di disposizioni concrete e numeri, sui cui certamente si aprirà un successivo confronto e dibattito. L’auspicio di tutti, operatori in primis, è di risolvere la cosiddetta Questione territoriale, ma c’è anche un altro aspetto, inserito durante i lavori parlamentari nel testo delega, che potrebbe dare una nuova “dignità” al gioco. La previsione dell’”impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili”, questo appunto uno dei princìpi introdotti e che punta ad avviare una riflessione, pur senza citandolo espressamente, sul divieto totale di pubblicità del gioco sancito invece con il decreto Dignità, risalente al 2018, alla passata legislatura, e che ha praticamente posto tutti sullo stesso piano: operatori legali autorizzati dallo Stato e “concorrenti”, online o terrestri, che invece dallo Stato non hanno avuto alcune autorizzazione, ma che il consumatore finale, ossia l’ignaro cittadino, non è detto sappia come distinguere.
Questo di ottobre della rivista Gioco News è dunque il numero ideale per proporre un’inchiesta sugli effetti del Dl Dignità, a cinque anni dalla sua approvazione, approvazione che ha fatto anche “scuola” in Europa, pur con un effetto domino che in nessun Paese è arrivato al divieto totale, non necessariamente per “paura” del legislatore della “lobby del gioco”, ma magari a fronte di considerazioni ragionevoli.
Vi auguriamo dunque, come sempre, buona lettura, anche se, stavolta, con il cuore pieno di tristezza per la scomparsa di Gianni Carra, nostro storico collaboratore che da oltre dieci anni, su queste pagine, condivideva le sue preziose dritte in materia di scommesse. Ciao Maestro, manchi.
www.gioconews.it 1 10 2023
EDITORIALE
di Anna Maria Rengo
ANNO XV | NUMERO 10 | OTTOBRE 2023 VUOI ABBONARTI
10/
Una scelta perdente
Il decreto Dignità ha puntato a “battere” il Gap vietando del tutto la pubblicità del gioco con vincita in denaro ma, a cinque anni dalla sua approvazione, i risultati sono diversi da quelli sperati
12/ Il proibizionismo non è mai la soluzione
14/ La tutela del giocatore prima di tutto
15/ L’effetto contrario
16/ La distinzione che non fa la differenza
18/ L’Adv ban e le strategie adottate in Europa
20/ VISTO DA VICINO
22/ GIOCO E RETAIL
Politica
4/ La salute prima del gettito fiscale
Il deputato del M5S Antonio Caso auspica che nel decreto attuativo sul gioco si tenga conto delle conseguenze in termini di dipendenza e salute pubblica, con relativi costi sociali ed economici
6/
Rivoluzione d’ottobre
Il settore attende gli esiti dell’appuntamento elettorale per le Province di Bolzano e Trento per capire se ci sono margini per una revisione delle normative vigenti. Ma le dichiarazioni di alcuni candidati non sono molto incoraggianti.
Normativa
Ippica
36/
Promozione ed efficienza
Daniele Pizzichi, consigliere comunale di Follonica, chiede un intervento immediato e incisivo per rilanciare l’ippodromo dei Pini
Comma sette
24/
La rete generalista al centro della riforma del comparto
Le considerazioni emerse in Confcommercio nel Forum Acadi, presentando il Bilancio di Sostenibilità del comparto del gioco pubblico
Scommesse
32/
Scommesse in evoluzione,
tra riordino e trasformazione tecnologica
Il settore dello sports betting attende le norme che lo riguardano nel decreto attuativo della legge Delega e intanto continua ad evolversi nella speranza che il regolatore sia all’altezza
38/
Futuro tra luci e ombre
Alessandro Lama, presidente di Federamusement - Confesercenti e portavoce degli Stati generali dell’amusement, fa il punto sul settore, dopo un’estate positiva
Flipper
39/
I giochi sono fatti e a guidarli è ancora Pedroni
Il player brianzolo chiude ancora una volta in testa il Circuito nazionale di flipper sportivo Ics dopo i sette round della stagione 2023
www.gioconews.it 2 10 2023
10 2023 IN QUESTO NUMERO | IN THIS ISSUE
Inchiesta
Poker
48/ Skill Poker Master, obiettivo abilità centrato
Il torneo andato in scena alla Giochi del Titano di San Marino dal 14 al 18 settembre ha totalizzato 910 entries e ha vinto grazie all’ottima struttura di torneo
50/ Manita di picche azzurre all’Ept Barcellona
Eventi
40/ Italian Gaming Expo & Conference, l’industria del gioco guarda al futuro e alla sostenibilità
Una due giorni dedicata al mercato italiano del gaming, accompagnata dal debutto degli Italian Gaming Awards: per conoscere un settore la cui importanza è riconosciuta a livello internazionale, ma meno in patria
42/ Milano e Terni all’insegna di retail e innovazione
44/ Il gioco come cultura e forma di espressione artistica a Lipsia
Casinò
54/ La carica dei 202
La presenza di case da gioco in Francia è capillare, ma non mancano le difficoltà. Laurent Lassiaz, Ceo di Joa Group, dipinge il quadro attuale del settore.
56/ PANNO NERO
58/ LA SLOT ONLINE DEL MESE
59/ WorldMatch, velocità ed energia le chiavi del successo
Interviste
60/ La riconoscenza del marò
Massimiliano
Latorre racconta nel suo libro-conversazione con Mario Capanna la vicenda che ha contrapposto per dieci anni l’Italia e l’India. E al Casinò salda il suo “debito” con Sanremo.
61/ Il gioco? Serve a ricaricare le batterie
La scrittrice Ilaria
Parlanti parla della sua esperienza, segnata da una malattia rara, al centro del suo primo libro: “La verità delle cose negate”
RUBRICHE
30/ FISCO E SLOT
46/ NUOVE TENDENZE
62/ L’ORA DEL GIOCO
66/ DAL MONDO
68/ DA NON PERDERE
70/ GIOCO E SOSTENIBILITÀ
72/ A CARTE SCOPERTE
74/ GIOCO E TERRITORIO
76/ GIOCARE CON GUSTO
78/ AL BAR DEGLI ESPORTS
80/ L’AVVOCATO DEL DIAVOLO
82/ GIOCO E PSICHE
84/ LA SLOT DEL MESE
86/ NEWSLETTER
87/ LO SFIZIO DEL GIOCO
96/ OROSCOPO
ENGLISH PAGES
88/ A losing choice
90/ The Adv ban and the strategies adopted in Europe
92/ Talking teen
94/ SuzoHapp, innovative solutions to enhance player experience at G2E
95/ Uk vs rest of the world, discovering sustainable gaming
www.gioconews.it 3 10 2023
«L’auspicio è che nei decreti attuativi non si dia importanza soltanto al gettito ma soprattutto a quelle che sono le conseguenze in termini di dipendenza e salute pubblica e si tenga conto del costo sociale ed economico.»
Antonio Caso
il futuro sostenibile del gioco
La salute prima del gettito fiscale
Il deputato del Movimento cinque stelle Antonio Caso auspica che al momento della redazione del decreto attuativo sul gioco di quanto previsto dalla legge Delega si tenga adeguato conto delle conseguenze in termini di dipendenza e salute pubblica, con relativi costi sociali ed economici
Una bocciatura quasi senza appello. Come del resto c’è da aspettarsi da chi, in Parlamento, siede sui banchi dell’opposizione, e forse ancora di più da chi invece per buona parte della passata legislatura ha governato e ha poi visto molte delle sue misure smantellate dall’Esecutivo. Tuttavia, quella del deputato del Movimento cinque stelle Antonio Caso è una disamina anche propositiva, soprattutto al momento di approcciare il tema del gioco con vincita in denaro, tornato sotto i riflettori della politica soprattutto ora che si è nella fase di redazione del decreto attuativo in materia della legge Delega, con le proposte della commissione di esperti istituita ad hoc che sono già sul tavolo del viceministro dell’Economia Maurizio Leo. Ma andiamo con ordine, partendo dal primo compleanno che il Governo Meloni festeggia proprio in questo mese.
Che giudizio traccia dell’operato in questo arco di tempo e quali sono le emergenze del Paese che devono essere ancora affrontate e/o risolte?
“Il giudizio è assolutamente negativo. Del resto sia-
mo di fronte a un Governo che si è concentrato solo a smantellare le nostre misure senza riuscire a proporre niente. Nel primo anno è stato messo in campo un disegno per impoverire ancora di più le famiglie italiane. Le emergenze del Paese sono tante ma il Governo continua a fare finta di niente. La povertà sembra non essere un problema per questa maggioranza, come sembrano non esserlo il cambiamento climatico e il tema lavoro, completamente assenti nell’agenda di Governo.”
Tra le misure varate dal Governo Meloni, e che in effetti erano nel suo programma, c’è l’abolizione del reddito di cittadinanza, ma anche del superbonus, “accusati” entrambi di essere stati spesso usati in maniera fraudolenta, di aver scoraggiato la ricerca di un posto di lavoro e, in ogni caso, di essere costati troppo alle casse pubbliche. Che cosa ne pensa?
“Sul reddito di cittadinanza e sul superbonus c’è oramai un’intera letteratura che dimostra, numeri alla mano, come le frodi siano assolutamente meno di quelle raccontate da questo Governo. Si trattava di provvedimenti che avevano dato ossigeno a fami-
www.gioconews.it 4 10 2023 ANTONIO CASO Politica
di Anna Maria Rengo
glie e imprese nel periodo pandemico e in quello post pandemico, ma che risultano fondamentali anche oggi che l’inflazione sta mangiando gli stipendi degli italiani.”
Tra le altre misure varate dal Governo c’è anche la delega Fiscale. Che cosa ne pensa dell’impianto generale di questa legge e dei principi e criteri che sono alla base, nello specifico, del riordino del gioco?
“Le indicazioni che questa maggioranza si è data sono strutturalmente sbagliate: al centro si è posto il gettito fiscale, non la salute delle famiglie e dei cittadini.
E non sorprende perché questo Governo, dopo avere bloccato la crescita economica fortemente stimolata dai governi Conte (in piena pandemia) adesso sa solo fare cassa sulla pelle di tante famiglie.”
Il percorso dei decreti attuativi delega è ancora in divenire. Cosa auspica per quanto riguarda il gioco e in che modo opererà il Movimento cinque stelle?
“Auspico che si fissi un limite alla corsa pazza e dissennata dei consumi legati all’azzardo. L’azzardo sottrae ogni anno 18-20 miliardi al carrello della spesa.
Siccome il Governo intende dare priorità alla riduzione del cuneo fiscale e della pressione fiscale per i lavoratori, la logica conseguenza è che probabilmente dovrà aumentare le entrate dalle altre parti, tipo dal gioco.
Le perdite nette dei giocatori sono correlate all’impoverimento delle famiglie, a fenomeni come l’usura, ma anche alla riduzione dei consumi in altri settori economici che sono in sofferenza e che potrebbero assorbire più manodopera.
Ma la patologia, il disagio sociale, i danni educativi e morali non dipendono tanto dalle perdite, ma dal volume delle giocate, dal tempo per che si rimane agganciati a questi comportamenti trascurando famiglia, lavoro, amici e interessi. Un tempo stimabile in 120-130 milioni di giornate lavorative dedicate a scommettere, pigiare bottoni, eccetera. L’auspicio è che nei decreti attuativi non si dia importanza soltanto al gettito ma soprattutto a quelle che sono le conseguenze in termini di dipendenza e salute pubblica e si tenga conto del costo sociale ed economico
di questa dipendenza.”
Secondo lei, quali sono le misure davvero efficaci per tutelare il giocatore e la legalità? Gli operatori del settore possono/devono essere coinvolti in questo processo?
“La commissione Antimafia nella XVII legislatura e nella XVIII ha dato indicazioni limpide: tracciare le singole giocate associandole almeno al codice fiscale, rendere trasparenti i dati aggregati sul consumo, rendere più trasparenti gli azionariati delle società concessionarie e che operano nella filiera, estendere a tutta la catena produttiva i filtri antimafia, escludere dalle scommesse le gare dilettantistiche e delle serie minori, aumentare i controlli che devono avere almeno una cadenza minima obbligatoria; non può essere che una azienda venga controllata mediamente ogni 8-10-12 anni, aumentare le pene edittali e autorizzare le intercettazioni.”
Il decreto Dignità aveva istituito, oltre al reddito di cittadinanza, anche il divieto totale di pubblicità del gioco. Lei ritiene che questo divieto abbia raggiunto i suoi obiettivi e, a suo avviso, sarebbe possibile una sua rivisitazione, così per esempio da consentire ai consumatori di capire quali sono gli operatori autorizzati in Italia e quali invece no?
“Il divieto ora viene troppo spesso eluso, lasciando proliferare la pubblicità a siti internet che fanno ‘informazione sportiva’ con lo stesso nome dei siti di scommesse sportive. Il passo poi è breve.
Guardate una partita di calcio, anche della nazionale, quando leggiamo il nome che finisce con ‘bet. it’ dobbiamo sapere che ‘bet’ significa ‘scommettere’. È come se autorizzassimo le case chiuse, vietandone la pubblicità, ma lasciando libera quella del bar che hanno all’interno. Agcom ha di fatto disapplicato la legge. Occorrono interventi più decisi e perentori da parte di chi governa.”
Tra i settori in crescita e non solo in Italia c’è quello degli esports. In che modo il legislatore dovrebbe intervenire nel regolamentarne l’attività e i suoi protagonisti?
“Quello degli esports è un settore in forte espansione in Italia. Fin dal primo giorno in Parlamento ho lavorato per poter arrivare una regolamentazione chiara e definita del settore. Lo scorso maggio abbiamo per la prima volta portato il tema in Parlamento e nel mese di ottobre dall’Osservatorio Italiano Esports verrà consegnato alla politica un ‘libro bianco’ con all’interno diversi contributi da parte di molti attori del settore. Crediamo che solo ascoltando tutte le voci e i vari stakeholders del mondo gaming si possa arrivare poi giungere alla definizione di linee guida precise che possano dare alla politica la possibilità di lavorare sul tema.”
www.gioconews.it 5 10 2023 LA SALUTE PRIMA DEL GETTITO FISCALE
LUI CHI È?!?
Antonio Caso, nato a Napoli il 5 febbraio del 1984, è laureato in informatica, insegnante di scuola secondaria superiore e informatico. Eletto deputato nella circoscrizione Campania 1, è componente della commissione Cultura della Camera e della commissione parlamentare per le Questioni regionali.
Antonio Caso
RIORDINO GIOCO DELEGA FISCALE
Politica
Rivoluzione d’ottobre LA
Il settore del gioco attende gli esiti dell’appuntamento elettorale in calendario a fine mese per le Province autonome di Bolzano e Trento per capire se ci sono margini per una revisione delle normative vigenti. Ma le dichiarazioni di alcuni candidati non sono molto incoraggianti.
serie degli appuntamenti elettorali del 2023 – inaugurata a febbraio con le Regionali di Lazio e Lombardia e proseguita in Friuli-Venezia Giulia (ad aprile) e Molise (a giugno)- si chiude ad ottobre in Trentino-Alto Adige con il voto in calendario domenica 22 ottobre.
Un appuntamento importante anche per le sorti delle attività di gioco del territorio, visto che porterà per Trento il rinnovo del consiglio provinciale e del presidente di provincia, e per Bolzano quello del solo consiglio provinciale, organismi ai quali si devono le normative vigenti per il contrasto alla ludopatia e che con una diversa composizione potrebbero anche pensare di metterci mano.
In attesa del verdetto delle urne trentine, tenendo presente che i 70 membri dei due consigli provinciali poi andranno a comporre anche il consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, ci siamo confrontati con alcuni dei candidati ai consigli.
BOLZANO: IN AGENDA LA PREVENZIONE DEL GAP E IL FUTURO DELL’IPPODROMO DI MERANO
Per la Provincia di Bolzano sono in lizza 16 liste, dalle quali gli elettori – in virtù del sistema proporzionale in uso - sceglieranno i candidati che correranno per l’assegnazione dei 35 seggi che compongono il consiglio provinciale e saranno poi chiamati a eleggere il presidente della Provincia autonoma.
Fra i papabili, in quanto capilista, ci sono il presidente uscente Arno Kompatscher (Svp - Südtiroler Volkspartei), Carlo Vettori (Forza Italia), l’ex assessore all’Economia Thomas Widmann (Fur Sudtirol mit Widmann), Diego Nicolini (Movimento cinque stelle), Marco Galateo (Fratelli d’Italia).
Ma pure Brigitte Foppa, che guida la Lista dei Verdi, e ha risposto alle nostre domande. “La diffusione in Alto Adige del gioco patologico è senz’altro pre-
occupante, anche perché, come altrove, vive sempre più spesso all’interno del mondo online, risultando così poco visibile. Nella nostra provincia opera già da svariati anni la rete Azione dipendenza gioco, che offre prevenzione, consulenza e terapia. Ad essa collaborano sia strutture pubbliche dell’Azienda sanitaria (servizi per le dipendenze a Bolzano, Bressanone, Merano e Brunico e centro terapeutico di Bad Bachgart) che presidi specifici di alcune associazioni (Caritas, Hands, Forum Prevenzione) sostenute anche con fondi pubblici. Una media, in sé impressionante, di 250 milioni di euro sono stati spesi in questi ultimi anni nella nostra provincia per il gioco. Un dato che ci preoccupa molto, specie quando diventa patologico e colpisce le fasce sociali più deboli: anziani, giovani,
Politica www.gioconews.it 6 10 2023
di Francesca Mancosu
persone sole. La chiusura delle sale gioco che non rispettano la normativa vigente (si pensi al rispetto delle distanze minime da luoghi sensibili o la separazione netta all’interno di locali diversi tra spazi dedicati al gioco e quelli dedicati ad altro) ci vede favorevoli. Così come l’attuazione di una grande opera di prevenzione e sensibilizzazione sui pericoli connessi al gioco patologico come attuato dalla rete di cui sopra. Destinatari primi: le giovani generazioni. Su questo ultimo aspetto della prevenzione forse varrebbe la pena che le norme (nazionali, provinciali e regionali) fossero maggiormente stringenti e offrissero l’opportunità alle amministrazioni pubbliche di sostegni e operatività concreta. Da realizzare in sinergia con gli attori dei diversi territori.”
La capolista dei Verdi quindi difende la competenza legislativa della Provincia di Bolzano per le limitazioni del gioco, in forza delle leggi provinciali 13/2010, 17/2012 e 10/2016. “Crediamo che questa competenza legislativa che ci appartiene ci garantisca sulla capacità di intervento normativo e offra sufficiente sponda a quello repressivo per chi alle norme non si attiene. Al suo interno poi sono previste autonomia e responsabilità lasciate ai sindaci dei comuni del territorio: il/la primo/a cittadino/a può, con provvedimento motivato, disporre in ogni momento la rimozione dei giochi leciti in contrasto con le disposizioni sul ‘distanziometro”. Nel 2017 è stata trasferita ai Comuni anche la competenza per l’autorizzazione di locali nell’ambito del gioco d’azzardo (sale giochi). Ciò crediamo che, in abbinamento al lavoro di rete, risponda meglio a un controllo e a un’attenzione efficace e continua sul fenomeno del gioco patologico.”
Quanto all’argomento ippica, e in particolare all’impegno del presidente uscente Arno Kompatscher a sottoscrivere il piano di permuta che prevede l’acquisizione del 60 percento delle quote dell’ippodromo di Maia, offrendo in cambio alla città di Merano sia immobili provinciali in permuta che un impegno economico di 21 milioni interamente destinato alle opere per l’ammodernamento dell’impianto ippico, Foppa precisa che “l’intento, per entrambi, è quello di salvaguardare e potenziare l’impianto a fini ippici (riconoscendone il valore internazionale anche sotto il profilo turistico), ma anche diversificandone l’utilizzo. Già ora, e su stimolo della precedente giunta meranese a guida Verdi, è presente in alcuni spazi dell’ippodromo il progetto Mind (Meran.o innovation district) destinato alle startup innovative. Altri utilizzi immaginati, compatibilmente con l’attività ippica, sono quelli legati (come già avvenuto in passato) a manifestazioni musicali e di intrattenimento. Se tutto ciò ci trova interessati e concordi, tuttavia restano, alla vista degli atti da sottoscrivere, perplessità sulla congruità della permuta, su alcuni passaggi e sulle modalità di gestione futura dell’intera operazione. Ciò fa purtroppo sorgere anche alcuni dubbi sul reale futuro dell’impianto, al di là delle
intenzioni dichiarate, che noi vorremmo salvaguardare”.
Un altro capolista è Christian Bianchi, la cui candidatura è frutto di un accordo tra la Lega e la lista civica Uniti per l’Alto Adige, lista civica dalla quale deriva e per la quale ha svolto l’attività di sindaco negli ultimi otto anni nel comune di Laives. Questa unione di esperienze ha portato quindi una collaborazione tra persone con esperienze di governo dei comuni, e persone con esperienza di governo della provincia di Bolzano, tra i quali i due assessori uscenti e la presidente del consiglio.
In merito al gioco, Bianchi ritiene che “la legge attuale, che impedisce l’apertura di sale nelle vicinanze di luoghi sensibili, in linea generale sia una legge corretta. Forse una riflessione può essere fatta nell’identificare meglio quali siano i luoghi sensibili rispetto a quelli che sono contemplati oggi dalla legge. Sono necessari anche percorsi formativi informativi al fine di una gestione attenta del gioco online, che oggi costituisce un pericolo sempre più crescente, se non gestito in modo attento”.
Quanto al futuro dell’ippodromo di Merano invece l’aspirante consigliere provinciale plaude all’accordo siglato che “offre grandi possibilità sia per lo sviluppo dell’impianto, che per la città di Merano, che con le sole sue forze non avrebbe avuto la capacità di poter dare uno slancio a un impianto che ha tutte le caratteristiche e la storia per continuare a essere considerato uno dei più importanti ippodromi d’Italia. La storia e la tradizione che abbinano Merano a questo impianto sono elementi su cui investire, al fine di mantenere nel futuro questa importante tradizione”.
Sandro Repetto, capolista per il Partito democratico, si scaglia in primis contro i gratta e vinci. “Purtroppo le persone sempre di più si affidano a questi giochi e le tabaccherie sono diventate dei veri centri di gioco. È ipocrita la legge se non si riesce, perciò, ad intervenire a livello culturale innescando un allarme fra i cittadini per i rischi che possono correre se diventano giocatori patologici. Come si sta facendo con il tabacco.”
Anche a lui chiediamo un parere sul restyling dell’ippodromo di Merano: “L’ippica a Merano è un riferimento e la mia speranza è che vi sia un vero accordo tra il Comune e la Provincia per rilanciare l’ippodromo e giocare un ruolo trainante nell’ippica locale ed internazionale. Purtroppo non si conoscono i termini della permuta e soprattutto il piano industriale di rilancio”. >
www.gioconews.it 7 10 2023 Politica RIVOLUZIONE D’OTTOBRE
Christian Bianchi
Brigitte Foppa
TRENTO: SUL GIOCO MEGLIO RIPARTIRE DA ZERO, CON UN OCCHIO AL RIORDINO NAZIONALE
Gli elettori della provincia di Trento invece saranno chiamati a votare direttamente il loro presidente tra i vari candidati che si sono presentati. Sono sette: Francesco Valduga (centrosinistra), il presidente uscente Maurizio Fugatti (centrodestra), Alex Marini (Movimento cinque stelle), Elena Dardo (Alternativa), Filippo Degasperi (Onda), Sergio Divina (Alternativa popolare), Marco Rizzo (Democrazia sovrana e popolare).
Fra loro, raccogliamo il punto di vista di Marco Rizzo, a lungo deputato ed europarlamentare e fra i fondatori di Rifondazione comunista e del Partito dei comunisti italiani.
Innanzitutto gli chiediamo le ragioni della sua candidatura e la filosofia del nuovo soggetto politico di cui è il volto. “Con la mia candidatura a presidente della Provincia proponiamo un vero cambiamento ed una qualità politica nuova nel Trentino.
Senza sovranità nazionale sarà molto difficile mantenere l’autonomia nella provincia trentina, che l’Unione europea vorrebbe, se non cancellare, certamente almeno ridurre drasticamente. Proprio a partire da questo tema parte la nostra iniziativa in questa campagna.”
Il candidato di Democrazia sovrana e popolare è poi particolarmente critico anche nei confronti del gioco, che “prospera nelle nazioni più povere del mondo. Più cresce la disperazione negli strati popolari e più aumentano le quote del gioco. Servono politiche di conoscenza, di attenzione alle nuove generazioni e politiche multiple anche in contrasto con la criminalità organizzata.
Serve una reimpostazione nazionale, ma il tema va articolato anche nelle competenze dell’autonomia di una provincia come quella trentina”.
Per la lista Onda, costituita dai dissidenti del Movimento cinque stelle, c’è Filippo Degasperi, che nel suo precedente mandato da consigliere provinciale si è già occupato di gioco, ad esempio con un emendamento all’assestamento di bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2020-2022 per chiedere di spegnere gli apparecchi di tutta la provincia di Trento per un minimo di sei ore al giorno, e ora propone una soluzione unica per regolare il settore, “considerato che sono le norme nazionali ed europee a consentirne la pratica: intervenire sulla prevenzione, sull’informazione e sulla vicinanza a chi cade nella patologia e alla sua famiglia. A Trento la lotta alle dipendenze sbandierata dal centrodestra è miseramente fallita come facilmente prevedibile viste le premesse. Bisognerà ripartire da
zero riferendoci prima di tutto al gioco online, oggi fuori controllo.
Le normative localistiche sono state utili solo per alimentare il dibattito e il confronto e per verificare sul campo la loro scarsa efficacia. Alla prova dei fatti, pur se da noi sostenute, si sono rivelate inutili per l’obiettivo che si prefiggevano visto anche il dilagare del gioco online. Quindi ritengo indispensabile un intervento a livello europeo ancora prima che nazionale. Purtroppo si tratta di un tema che i partiti nazionali fingono di non vedere e riesumano solo per le campagne elettorali”.
La coalizione formata da Alternativa popolare per il Trentino, Noi per Divina presidente e Giovani per Divina presidente schierano Sergio Divina, già senatore con la Lega fra il 2006 e il 2018 e candidato alla carica di presidente della Provincia autonoma di Trento nel 2008 (quando fu sconfitto da Lorenzo Dellai).
“Alternativa popolare è la prima formazione politica che non ha scelto la logica del bipolarismo ma è scesa in campo sfidando il centrodestra e il centrosinistra, che mi sembrano concetti superati per la maggioranza degli elettori italiani”, rivendica Divina.
“Mi sono candidato: non per fare carriera politica, visto che ho già dato, ma per fare da traghettatore a una classe dirigente nuova e capace.
Di regolamentazione del gioco me ne sono occupato da consigliere provinciale e regionale, e anche in Parlamento. Credo che i cittadini più poveri, sempre più indebitati per la bassa capacità di spesa e l’aumento del costo della vita, a volte cerchino il riscatto nel colpo di fortuna, che non arriva quasi mai, e finiscano anche nel giro di criminalità e usura.
Per questo penso che sia necessario limitare l’offerta di gioco, e reputo vergognoso che lo Stato incassi da questo settore per poi dover prendere soldi per fronteggiare le patologie e i reati che ne conseguono.
Quanto al distanziamento fra le attività di gioco e i ‘luoghi sensibili’, non è male far sì che i giovani nel percorso casa-scuola non incontrino pericoli”.
Il candidato di Alternativa popolare quindi propone di utilizzare la carta dei servizi (la tessera sanitaria, Ndr) come strumento per identificare la cifra massima che si può giocare. “Un limite di spesa automatico, che consenta di spendere una cifra che non intacca il proprio bilancio, anche per chi ha un reddito basso”. Oltre agli investimenti per la prevenzione della ludopatia, per Divina è indubbiamente necessaria l’educazione civica,” per insegnare ai ragazzi ad avere un rapporto sano con il gioco”. Quanto al riordino nazionale del settore, “non si sa se serva davvero una normativa generalizzata ma di certo è utile un coordinamento, con delle linee guida per le regioni”.
www.gioconews.it 8 10 2023 RIVOLUZIONE D’OTTOBRE Politica
Marco Rizzo
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AGCOM (Delibera n.132/19/Cons.)
Una scelta perdente
Il decreto Dignità ha puntato a “battere” il Gap vietando del tutto la pubblicità del gioco con vincita in denaro ma, a cinque anni dalla sua approvazione, i risultati sono diversi da quelli sperati. Come raccontano il giornalista Paolo Zucca e il sociologo Nicola Ferrigni, e come evidenzia l’inchiesta che vi proponiamo in queste pagine.
IL14 luglio 2018 entrava in vigore il decreto Dignità, provvedimento che ha avuto un unico grande effetto, ossia quello di cambiare le sorti del comparto del gioco pubblico in modo considerevole, introducendo in Italia il divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro. Il decreto, che in sostanza ha inasprito divieti già introdotti da una precedente misura (il decreto Balduzzi, del 2012), prevedeva un periodo di transizione di 12 mesi, così che il vero e proprio totally adv ban è stato attuato in realtà dal 14 luglio 2019.
Sono passati oltre quattro anni, e il divieto di pubblicità di gioco, come detto, è l’unica misura che rimane in memoria di un decreto che, su tutto il resto, è stato completamente rivoluzionato dal Governo Meloni, a iniziare dall’abolizione del reddito di cittadinanza.
Nicola Ferrigni, professore associato di Sociologia presso l’Università degli studi “Link Campus University” di Roma, dove dirige il laboratorio di ricerca sociale Link Lab, spiega, parlando in generale del concetto di “divieto”: “Di per sé, esso non educa all’autonomia della persona. Ma quando c’è una sfiducia sociale dominante, laddove esiste il sospetto reciproco tra cittadini e organi statali, questi ultimi tendono a esercitare un controllo che comporta anche, molto spesso, l’emanazione di numerose norme scritte e, tra queste, appunto, dei divieti. Nello specifico del gioco però sono molte le variabili da considerare così che, seppur il divieto non sia una misura altamente pedagogica, vi sono molteplici fattori, tra i quali il pericolo della dipendenza, che lo giustificano”.
È anche vero che, come la storia ci insegna, censure e divieti hanno
sempre contribuito a creare i presupposti per lo sviluppo di un mercato illegale. Ed è pure su questo punto che alcuni operatori del settore sostengono sia da riconsiderare il divieto di fare pubblicità al gioco, essendo questa anche una forma di informazione, che potrebbe essere utile per istruire il giocatore sulla differenza tra gioco legale, più controllato, anche dal punto di vista della dipendenza, e quello che invece è il gioco illegale.
“Sono valutazioni difficili”, è il pensiero di Paolo Zucca, giornalista del Sole24ore, ex direttore dell’inserto Plus24, attualmente impegnato nella promozione dell’educazione finanziaria, della tutela del risparmio e dei nuclei famigliari, tematiche che lo portano spesso a incrociare anche il mondo del gioco.
“Da osservatore”, spiega, “notavo che prima il betting, e poi le crypto, comparivano anche sulle maglie delle principali squadre di calcio e su tanti giornali, con messaggi effettivamente molto visibili. Ora, quello che a mio parere va valutato è il tipo di mentalità che andiamo a creare, con questi messaggi. Perché la realtà è che tutti amiamo divertirci e che il gioco, anche quando ha una componente di soldi, ha una sua bellezza e un suo divertimento. Però c’è un piacere del gioco, della partitella a carte, del vincere con gli amici, nel quale occorre sempre tenere la misura. Non si può ignorare il fenomeno della ludopatia.”
Si torna a parlare di rimettere mano al divieto di pubblicità. In base alla sua esperienza lei su quali aspetti agirebbe?
“Penso che alcuni inviti a giocare con prudenza andrebbero maggiormente valorizzati, perché credo sia sempre da considerare quale tipo di atteggiamento possono generare comportamenti ripetuti nel tempo.”
Nell’ambito della Delega fiscale, il Governo metterà in atto la tanto attesa riforma del gioco pubblico, nella quale il problema gioco patologico è già contemplato in premessa.
GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta www.gioconews.it 10 10 2023
Nicola Ferrigni
di Daniele Duso
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Quindi secondo lei i limiti alla pubblicità dovranno essere mantenuti?
“Io mi auguro che la riforma arrivi e sia fatta con equilibrio, senza penalizzare nessuno, ma con una mano abbastanza ferma. Lo Stato deve fare il possibile per uscire da una certa ambiguità, valutando bene quelle che sono le reali entrate dal gioco. Dico ciò perché il giocatore ludopatico riversa i suoi problemi sulla famiglia e anche poi sugli amministratori pubblici. Se il soggetto ha problemi sanitari, infatti, questi ricadono sulla collettività.”
A suo parere è un problema che deve essere affrontato solo dallo Stato centrale?
“Penso proprio di no. Molto si fa anche a livello locale. Di recente poi, alcune banche hanno adottato dei sistemi per cui utilizzando le carte di pagamento in ambito di gioco si può incorrere in dei vincoli o, nei casi peggiori, anche in dei blocchi delle carte stesse. In tal caso è la banca, come la Bper Banca, ad esempio, che si è fatta garante nel caso qualcuno stesse mettendo in atto un gioco compulsivo. Credo che questa possa essere una strada per aiutare da chi è preso da questa distrazione della sua normalità.”
Sono politiche che anche numerosi operatori già mettono in atto.
“Esatto, è molto salutare da parte loro riuscire a essere loro stessi controllori del gioco. Le questioni etiche, infatti, sono sempre più importanti. Chiaro che su questo i buoni operatori poi vanno in difficoltà contro i cattivi operatori, contro chi non applica affatto politiche
Dopo l’entrata in vigore del decreto Dignità, e dopo l’anno di transizione conclusosi a luglio 2019 e il varo delle sue linee guida per l’applicazione della norma, anche l’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni scende in campo per farla rispettare.
La prima grande operazione dell’autorità, nell’ottobre 2020, ha visto come protagonista il colosso Google Ireland Limited, “colpevole di aver diffuso l’annuncio a pagamento di un casinò online, violando così le norme sulla pubblicità di giochi e scommesse. In seguito, nel marzo 2021, la cronaca registra il primo contenzioso, avviato da una società editoriale in seguito alla sanzione comminata da Agcom, ma che si conclude con il respingimento del suo ricorso.
E in tribunale finisce anche la sanzione a Google, con il Tar del Lazio che, esattamente un anno dopo l’emissione, annulla la multa di Agcom.
di questo tipo. Ma credo che più è etico il comportamento di un operatore, più questo, alla lunga, possa guadagnarne.”
Ma in quest’ottica non trova che il decreto Dignità penalizzi un po’ troppo le aziende che lavorano legalmente, che non riescono a farsi conoscere e a far conoscere la loro offerta legale?
“Da osservatore penso che limitando, in un certo senso, il gioco potrebbe effettivamente aprirsi il campo per qualche altra soluzione non legale, questo perché una certa voglia di divertimento è insita nell’uomo. Ma la realtà è che l’argomento, con i suoi risvolti psicologici e sociologici, è davvero complesso.”
Abbiamo parlato di Stato, di enti locali e di operatori, cos’altro manca a suo parere?
“Credo fermamente che debba scattare anche qualcos’altro, a livello di famiglia e di quartierato. Se c’è una persona ludopatica in un condominio sono le stesse persone che le stanno vicino quotidianamente che dovrebbero fare il possibile per aiutarla.”
In precedenza ha citato il trading online e le criptovalute, un fenomeno che il decreto Dignità non sfiora. Lei lo vede così vicino al gioco d’azzardo?
“Sì, e vedo il pericolo soprattutto per i giovani, perché soprattutto negli slanci estremi del trading online il substrato psicologico è lo stesso su cui si basa l’azzardo.”
Per il gigante di Mountain View tuttavia non è finita qui. A inizio agosto 2022 arriva la notizia di due sanzioni inflitte ad altrettante società legate a Google, a causa di un accordo con un sito di giochi che viola il decreto. La richiesta in tal caso era di 1,5 milioni di euro, ma ancora una volta intervengono i giudici: stavolta infatti è il Consiglio di Stato, sul finire del 2022, a sospendere la sanzione.
A gennaio di quest’anno a scuotere le cronache è la multa inflitta a Meta-Facebook: 750mila euro per la violazione delle norme sul divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro che, in tal caso, a inizio aprile 2023 viene confermata dal Tar del Lazio.
A settembre scorso, infine, il Tar accoglie il ricorso di Google Ireland Limited con-
tro la sanzione da 750mila euro inflitta dall’Agcom, ritenendo che gli hosting provider non siano responsabili.
Insomma: tanti contenziosi, mentre in tutto il 2022, fa sapere l’Agcom, le sanzioni inflitte a chi a violato il divieto di pubblicità sul gioco ammontano a 2,4 milioni di euro. E ci sono dei fronti ancora aperti. Tra questi, l’iniziativa messa in atto da Agcom a fine agosto, quando un concessionario ha ricevuto un verbale di contestazione che, come ha spiegato l’avvocato Marco Ripamonti, “mette in discussione l’intera impalcatura del gioco a distanza, ponendo riserve anche in capo ad eventuali partecipanti al prossimo bando e a rischio pesanti sanzioni molti altri attuali concessionari e titolari di skin e siti di comparazione”.
GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta www.gioconews.it 11 10 2023
Paolo
Zucca
UNA SCELTA PERDENTE
AGCOM, QUATTRO ANNI DI SANZIONI, AVVERTIMENTI E BATTAGLIE LEGALI 1 3 4 5 6 3 4 5 6 2 1 2
Il proibizionismo non è mai la soluzione
A cinque anni dal decreto Dignità, il fallimento del divieto di pubblicità per i giochi è evidente. Ecco perché.
divieto di pubblicità per le attività di gioco con vincita in denaro e per il gioco d’azzardo, introdotto dall’art. 9 del decreto Dignità, è entrato in vigore a luglio del 2018. A distanza di cinque anni, è possibile stendere un breve bilancio per vagliare l’efficacia della norma, anche in considerazione degli obiettivi annunciati.
Nell’introdurre il divieto, l’art. 9 del decreto si riferisce esplicitamente al “rafforzamento della tutela del consumatore” nonché a “un più efficace contrasto del disturbo da gioco d’azzardo”. Nelle sue modalità applicative, la norma impone sui soli tagliandi dei gratta e vinci, l’inserimento della dicitura “Questo gioco nuoce alla salute”. In altri termini, il disturbo da gioco d’azzardo appare strettamente correlato alla pubblicità di gioco e, per contrastarlo più efficacemente, tutelando il consumatore, si è deciso di vietarla.
Ma quali sono state le evidenze scientifiche a supporto? Lo studio dell’Istituto Superiore della Sanità, pubblicato proprio nell’ottobre del 2018, ha rappresentato come l’80,7 percento dei giocatori ha dichiarato di non averlo fatto in base alla pubblicità. Ad oggi, non risultano ulteriori analisi comprovanti la bontà della scelta di divieto anziché una revisione della regolamentazione.
La giurisprudenza amministrativa così come i diversi rinvii pregiudiziali dinnanzi alla Corte di giustizia dell’Ue hanno riconosciuto come restrizioni alla libera prestazione di servizi siano ammissibili per favorire una maggiore tutela del consumatore ed il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, purché queste restrizioni siano necessarie, proporzionate (i.e. non eccedano quanto necessario per raggiungere l’obiettivo), idonee allo scopo e perseguite in modo coerente e sistematico.
Occorre quindi effettuare una valutazione dinamica del quadro normativo in cui il divieto di pubblicità si inserisce, tenendo conto anche delle evoluzioni delle circostanze anche successivamente all’adozione della norma restrittiva.
Questa considerazione vale tanto più che il divieto introdotto dall’art. 9 del Dignità annunciava una riforma complessiva del settore: “Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, (…) una riforma complessiva in materia di giochi pubblici
in modo da assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’erario...”.
Sono passati cinque anni in cui però non si è legiferato, forse perché vietare sic et simpliciter è più facile che regolamentare efficacemente, con buona pace degli obiettivi prefissati dalla norma.
Un anno fa, il legislatore ha nuovamente demandato al Governo, attraverso lo strumento dell’attuale Delega fiscale, di avviare un progetto di riorganizzazione del comparto dei giochi ma senza alcun richiamo al progetto di riforma annunciato dal decreto Dignità.
In un’ottica di valutazione dinamica della norma, occorre interrogarsi se, a distanza di cinque anni dall’introduzione del divieto, gli obiettivi di tutela del consumatore e di contrasto più efficace al disturbo d’azzardo patologico siano stati raggiunti.
Va premesso che, riguardo alla domanda di gioco, i dati ufficiali dell’Agenzia non evidenziano alcuna contrazione. Anzi, unitamente alla crescita del comparto del gioco legale, si è assistito, secondo le ricognizioni dell’Adm, al rifiorire del gioco illegale, certamente favorito da una maggiore visibilità rispetto a quello legale.
Infatti, analizzando le sanzioni erogate dall’Agcom per violazioni al divieto di pubblicità, appaiono evidenti i limiti dell’Autorità nei tentativi di condanna della pubblicità di gioco illegale, in cui non solo l’operatore/committente non viene sanzionato ma l’hosting provider che ne ha consentito la promozione, risulta privo di responsabilità. Del resto, già con la sua segnalazione al Governo nel 2019, l’Agcom aveva lamentato una scarsa possibilità di contrasto nei confronti della pubblicità del gioco d’azzardo.
È fuor di dubbio che la pubblicità del gioco vada regolamentata ma non proibita. L’evoluzione dell’offerta stessa del gioco ci insegna che il proibizionismo non è mai la soluzione. Il percorso di legalizzazione del gioco online, sia a livello nazionale che internazionale, lo dimostra bene: in Italia, ci sono voluti complessivamente una decina di anni per una prima compiuta disciplina del gioco online, l’apertura di due procedure di infrazione europee contro l’Italia oltre alla decisione di molteplici quesiti pregiudiziali alla Corte di giustizia Ue. In altri Stati membri, il percorso è stato più breve o addirittura più lungo come in Finlandia, dove il monopolio dell’offerta di gioco, sia su rete fisica che a distanza, è stato recentemente messo in discussione.
Ad oggi, nell’ambito della Delega fiscale, si intravede un possibile superamento del divieto introdotto dal Dignità con la delega al Governo per l’introduzione, tra le altre, di nuove misure tecniche e normative per la tutela dei soggetti più vulnerabili nonché la prevenzione del gioco d’azzardo patologico e del gioco minorile tra cui “l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale”.
Anche in questo caso, non è però escluso, nel frattempo, il ricorso alla Corte di Giustizia dell’UE per una valutazione della compatibilità della normativa di divieto di pubblicità del gioco, ai princìpi dei Trattati europei.
Speciale www.gioconews.it 12 10 2023 GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta
IL
A cura di Avvocato Valérie Peano , Socio fondatore Egla
La tutela del giocatore prima di tutto
Gennaro Parlati, presidente di Sistema Gioco Italia, rimarca l’impegno degli operatori a individuare nuovi strumenti di tutela e nuove forme di comunicazione finalizzate a informare con precisione il consumatore sulle garanzie del gioco legale e sui rischi dell’offerta illegale
di Francesca Mancosu
divieto di pubblicità sul gioco fu usato, a suo tempo, solo come strumento di comunicazione ad alto impatto mediatico.
Dopo cinque anni dalla sua introduzione, infatti, il divieto non solo non ha risolto i problemi di dipendenza da gioco che sono indotti da una patologia legata al soggetto e non alla comunicazione dell’offerta, come ampiamente dimostrato da importanti studi sulla materia, ma ha anche creato una grande confusione nei consumatori.”.
A tracciare questo bilancio sull’Adv ban introdotto dal decreto Dignità nel 2018, ai tempi del Governo Conte I sostenuto da Lega e Movimento 5 stelle, è Gennaro Parlati, presidente di Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento aderente a Confindustria Servizi innovativi e tecnologici.
Per Parlati poi tale divieto ha avuto un effetto “indesiderato” tutt’altro che secondario: “Ogni intervento che in qualche modo indebolisce l’offerta legale di gioco indirettamente, favorisce l’offerta illegale. Con l’introduzione del divieto il consumatore non ha più ricevuto un informazione precisa e circostanziata sull’offerta legale e sicura lasciandolo in balia del mercato illegale”.
In virtù di questo, anche considerando la prospettiva del riordino del comparto e i futuri bandi, sarebbe auspicabile apportare dei correttivi al decreto Dignità, per garantire la concorrenza fra vecchi e nuovi operatori?
“Al punto uno dell’articolo 15 della legge delega si fa riferimento, come argomento centrale, alla tutela del giocatore: è da lì che bisogna ripartire.
Il decreto Dignità ha dimostrato tutti i suoi limiti e non può essere certo un punto di riferimento per mettere mano ad un riordino che dovrà garantire sicurezza e stabilità per gli anni a venire.
Gli operatori, vecchi e nuovi, dovranno garantire sicurezza, competenza, tutela dei minori, legalità, è su questi argomenti che si ‘gioca’ il futuro del settore.
La tutela del consumatore e quindi, ancora di più, la tutela dei soggetti vulnerabili, rappresenta le vera sfida. Il settore è stato sempre molto attento a questi argomenti e lo sarà ancora di più in futuro cercando di sfruttare al massimo le nuove tecnologie a disposizione, le competenze degli operatori a tutti i livelli, mettendo a fattore comune l’esperienza acquisita nel corso degli anni.
SgI ha già avviato da tempo un confronto interno su tali argomenti proponendo la costituzione di tavoli inter-associativi e tecnico istituzionali, finalizzati proprio ad individuare nuovi strumenti di tutela e nuove forme di comunicazione atte ad informare con precisione il consumatore finale sulle garanzie del gioco legale e sui rischi dell’offerta illegale”.
Speciale www.gioconews.it 14 10 2023 GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta
“IL
PH. FLY D, UNSPLASH
Gennaro Parlati
L’effetto contrario
Per Moreno Marasco, presidente di Logico - Lega operatori di gioco su canale online, il decreto Dignità si è dimostrato deleterio ai fini della corretta canalizzazione della domanda di gioco sul circuito legale. Una stortura da correggere specie in vista dei nuovi bandi.
di Francesca Mancosu
divieto di pubblicità, contenuto nel decreto Dignità, pur presentandosi con le migliori intenzioni – ossia arginare il fenomeno della ludopatia – in realtà ha sortito effetti negativi e non in linea con quanto ci si proponeva. Intanto, con l’imposizione di un divieto assoluto di pubblicità relativamente a giochi e scommesse con vincite in denaro, il nostro Paese si è chiamato fuori dalla regolamentazione europea, rappresentando un’eccezione.
Il divieto ha messo a rischio ingenti investimenti nell’industria del gambling nel nostro Paese, provocando un vulnus economico in tutto il settore. I primi a farne le spese sono stati i principali media e il mondo dello sport, che traevano introiti significativi proprio dalle partnership con il circuito legale delle società di betting.”
Questo il punto di vista di Moreno Marasco, presidente di Logico - Lega operatori di gioco su canale online, associazione di categoria che opera nell’ambito delle attività relative al settore dei giochi e delle scommesse a distanza.
“Inutile ricordare che il danno economico è stato rilevante, accentuato in seguito dalle restrizioni dovute all’emergenza Covid.
C’è da dire, oltretutto, che il settore del gioco ha dovuto cercare strade alternative - restando nell’alveo della legalità – con la nascita di nuovi siti di informazione sportiva nei quali le aziende hanno investito per promuovere il loro brand. Ma è del tutto evidente che al fine della corretta canalizzazione della domanda di gioco sul circuito legale, questa scelta non è altrettanto efficace rispetto a quella che si potrebbe fare promuovendo quantomeno i marchi dei concessionari, in un contesto competitivo in cui i player del gioco illegale sono ben visibili sulla rete, potendo promuoversi senza alcun limite di spazio e di contenuti.”
Uno degli effetti maggiormente evidenti del divieto di pubblicità è stato l’incremento dell’illegalità, rimarca Marasco. “Logico lo ha confermato con una ricerca effettuata nel 2021 su un campione di 2000
persone. Ciò che è emerso è che circa un terzo dei giocatori online gioca su siti illegali che vengono scoperti grazie al passaparola, ma anche con una ricerca attiva sul web da parte degli stessi giocatori, i quali hanno grande difficoltà a distinguere le piattaforme legali da quelle che invece non hanno alcuna licenza per operare nel nostro Paese.
È evidente che il divieto di pubblicità ha prodotto effetti che vanno nella direzione opposta a quella che ci si aspettava. Tutti i siti legali sono stati obbligati a rispettare il divieto e questo ha lasciato le mani libere al settore sempre più in espansione dei circuiti illegali che hanno potuto agire indisturbati. Occorre ricordare, se ce ne fosse ancora bisogno, che la pubblicità per le piattaforme legali rappresenta innanzitutto uno strumento di tutela nei confronti dei giocatori, perché informa correttamente sui rischi del gioco compulsivo e alza un muro contro il gioco minorile. Piuttosto, lungi dal ripristinare la situazione precedente al divieto, la pubblicità va senz’altro regolata, adottando correttivi che siano in linea con la legislazione europea e con regole che promuovano il gioco responsabile.”
Correttivi indispensabili se, come annunciato da più parti, il Governo lancerà a breve nuovi bandi per le concessioni per l’online e il Lotto per recuperare parte dei fondi atti a garantire le coperture richieste dalla prossima legge di Bilancio. Ma, per Marasco, “prima di parlare di correttivi al decreto Dignità, occorre mettere in chiaro che il bando così come è stato progettato dal Governo – aumentando irrazionalmente il costo di una concessione (le ipotesi circolanti, finora non confermate ufficialmente, parlano di un costo fra i 6 e i 10 milioni di euro a licenza, Ndr) – è una proposta insensata. Infatti, sarebbe azzardato pensare che i concessionari partecipanti possano essere più di una quindicina. Un numero sparuto, che condurrebbe solo all’impoverimento del settore e alla mancanza di controllo del sistema del gioco a distanza. Nel merito, per quanto riguarda poi i correttivi al Decreto, in generale proponiamo di rivalutare i protocolli etici di autodisciplina che Logico da tempo ha siglato con le aziende associate. Protocolli che presuppongono una strategia di comunicazione poco invasiva e volta a stimolare comportamenti responsabili nel gioco a distanza. Ricordo, inoltre, che iscrivendosi al Registro unico degli autoesclusi dal gioco a distanza, il giocatore può bloccare il proprio conto, escludendosi da tutti i siti e App di gioco online legale, senza ricevere pubblicità e inviti al gioco. Una regola che è appannaggio esclusivo del settore online legale italiano, una vera eccellenza che rischia di essere depotenziata e annullata da scelte tattiche miopi e insensate”.
Speciale www.gioconews.it 15 10 2023 GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta
“IL
Moreno Marasco
La distinzione che non fa la differenza
La legge è legge e non guarda in faccia a nessuno. Neanche ai casinò, per quanto tutti di proprietà pubblica e, al momento, tutti a gestione pubblica. La “scure” del decreto Dignità si è abbattuta dunque anche su di essi, in maniera fortemente impattante. Perché è vero che si tratta di strutture esistenti da decenni (se non secoli) e fortemente conosciute anche come attrazione turistica, ma sono pur sempre strutture che hanno vissuto di promozione e di marketing, che si sono rivolte a una platea vasta, non esclusivamente di addetti ai lavori. Forse, per i casinò più che per altri operatori di gioco, la pubblicità è davvero l’anima del commercio, e il suo divieto ha portato a un radicale ripensamento del business. Come raccontano, tra pennellate sullo status quo e auspici nei confronti del futuro, i massimi rappresentanti di tre di essi. Il Casinò Campione d’Italia non ha infatti ritenuto opportuno, in questo momento, intervenire sulla questione.
VENTURA: “NON COMPRESE LE DINAMICHE PARTICOLARI DEL SETTORE”
“Con l’entrata in vigore del cosiddetto decreto Dignità, convertito in legge il 9 agosto 2018 (legge n. 96) si è verificato, come richiesto dalla norma, il blocco di ogni forma di comunicazione sia diretta che indiretta del gioco d’azzardo. Le successive Linee guida dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sono state un tentativo per mettere ordine e dare risposte ai dubbi e alle necessità di ogni singola realtà di gioco, in quanto il legislatore ha accorpato tutte le realtà in una sola sezione chiamata ‘gioco d’azzardo’, pur consapevole delle molteplici diversità di gioco presenti nel nostro Paese”.
Con queste parole Riccardo Ventura, presidente della Casinò di Venezia Gioco Spa, descrive le conseguenze del decreto Dignità in materia di pubblicità del gioco per l’attività della Casa da gioco. Allargando il discorso: “Le Case da gioco italiane hanno fatto rete anche attraverso Federgioco, recependo le prescrizioni e adeguandosi ad esse. Gli effetti di questo divieto – commenta ancora - potranno essere valutati compiutamente sul lungo periodo.
Pensare che pubblicità voglia dire automaticamente nuovo pubblico,
così come pensare che più offerta di casinò amplifichi la domanda vuol dire non comprendere le dinamiche particolari del settore. I casinò hanno peculiarità che non sono assimilabili ad altri settori e, soprattutto vivono di vita propria”.
Auspicate e pensate che ci potrà essere un ripensamento?
“Cosa potrà accadere non è prevedibile ma guardando alla storia vediamo che i casinò in Italia sono nati, nel decennio del 1930, per contrastare quelli presenti oltre confine. Basti guardare la collocazione delle quattro case da gioco perché risultino evidenti i flussi e i confini. Oggi, come allora, i casinò dei Paesi d’Oltralpe, non soggetti alle stesse limitazioni, sono ancora là talvolta con strutture grandi poco più di una sala gioco pronti ad accogliere eventuali nostri giocatori. Le leve di controllo nel nostro Paese ci sono già tutte e, per quanto concerne il settore casinò anche nell’ipotesi di un eventuale allentamento delle suddette restrizioni è fondamentale, a garanzia della propria condotta, che la gestione del core business permanga in mano pubblica mantenendo lo status quo”, conclude.
GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta www.gioconews.it 16 10 2023
di Anna Maria Rengo
PH. ANN H, PEXELS
Casinò Venezia
Saint Vincent Resort & Casino
BUAT: “VENUTO MENO APPORTO A VITA SOCIALE E CULTURALE DEL PAESE”
Una constatazione in premessa. “Il divieto di pubblicità introdotto dal decreto legge 87/2018 è talmente esteso e assorbente che di fatto inibisce qualunque possibilità di comunicazione commerciale”. Da essa parte l’analisi dell’amministratore unico del Saint Vincent Resort & Casino, Rodolfo Buat: “In realtà il decreto non vieta solo la pubblicità, ma qualsivoglia forma di comunicazione esterna. È una condizione pesantemente lesiva della possibilità di consolidamento e sviluppo delle imprese casinò”.
Non solo: “Si dimentica che queste imprese hanno offerto attraverso iniziative e sponsorizzazioni un contributo importante alla vita sociale e culturale del Paese. Il Festival del Cinema italiano a Saint Vincent, il Premio di Giornalismo e altre manifestazioni anche sportive non sono oggi più possibili”.
Buat rimarca poi che “il decreto non distingue in modo assoluto fra le diverse attività di gioco d’azzardo e le diverse modalità di comunicazione, dimenticando ad esempio che i casinò sono gestiti da società pubbliche sulla base di autorizzazioni storiche derivanti da provvedimenti di legge, sono luoghi assolutamente controllati, svolgono funzioni attive di contrasto alla ludopatie, sono legate ai rispettivi territori da profonde relazioni economiche e istituzionali. La norma, così assorbente, potrebbe anche violare il principio costituzionale della libera d’impresa, perché di fatto nel tempo obbliga le imprese casinò al silenzio e alla non riconoscibilità, con un inevitabile involuzione critica dalle forti ricadute negative anche occupazionali. Crea anche per i casinò una condizione penalizzante
Casinò Sanremo
sul piano competitivo. Le altre forme di gioco, quali ad esempio sale slot, sale scommesse e lotterie istantanee, godono di una distribuzione territoriale pervasiva (ad esempio i tabacchini o i bar) che rende decisamente meno incisivo il divieto di pubblicità”.
Non solo: “Oltretutto è una norma parzialmente inefficace rispetto agli scopi che si propone. I consumatori italiani sono colpiti comunque da messaggi pubblicitari che provengono dall’estero, dove non opera la normativa, e che arrivano in Italia attraverso la internet o le reti televisive”.
L’amministratore unico del Casinò valdostano così conclude: “Naturalmente auspichiamo un ripensamento. Non si tratta di negare la necessità di una regolamentazione che inibisca la promozione del gioco. Si tratta di introdurre delle opportune distinzioni, colpendo i messaggi che hanno un contenuto esplicitamente incentivante l’attività del gioco, ma consentendo alle aziende casinò di poter esplicitare la propria funzione economica, sociale e culturale. Infine, non va dimenticato che i casinò svolgono una importante funzione di sostegno agli obiettivi generali di ordine pubblico e di controllo dei flussi finanziari irregolari: sono e devono continuare a essere una risorsa e non un problema”.
GHINAMO: “COMPRESSA LA FUNZIONE DI VOLANO TURISTICO DELLA RIVIERA”
“Il Casinò di Sanremo, anche prima degli interventi legislativi in materia di pubblicità del gioco (decreti Balduzzi e Dignità), ha sempre mantenuto un approccio alla comunicazione estremamente prudente ed attento alla componente sociale delle attività esercitate e non poteva essere diversamente vista la natura della Società”,
Lo sottolinea il presidente e amministratore delegato della Casa da gioco matuziana, Gian Carlo Ghinamo che evidenzia, ancora: “In ragione proprio del suo essere società partecipata dal Comune di Sanremo, il principale filone di intervento era costituito dalle sponsorizzazioni di iniziative sportive, culturali o turistiche della provincia.
Il venire meno di questa possibilità è sicuramente la maggiore limitazione che ha colpito il Casinò, comprimendone molto la sua funzione di volano turistico della Riviera”.
La Società di gestione del Casinò, prosegue Ghinamo, “è consapevole della delicatezza della materia, quindi l’auspicio non può essere altro che quello di un affinamento delle norme in materia di pubblicità del gioco, che tenga conto della natura del soggetto e delle finalità della sua presenza sul mercato”.
GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta www.gioconews.it 17 10 2023
LA DISTINZIONE CHE NON FA LA DIFFERENZA
ban e le strategie adottate in Europa
Era il 2018 quando in Italia il Governo Conte I, sostenuto dalla Lega e dal Movimento cinque stelle, varò il cosiddetto decreto Dignità, che all’articolo 9 comprendeva l’introduzione del divieto di pubblicità al gioco con vincita in denaro.
Negli anni successivi, come già accaduto con la legalizzazione del settore, il nostro Paese è stato preso ad esempio da numerosi “vicini” europei, che hanno adottato regole più o meno stringenti per disciplinare l’advertising del settore, o che hanno iniziato a pensare di farlo. Senza tuttavia, in nessun caso, arrivare al divieto totale com’è invece statuito in Italia.
Fra i primi a ispirarsi al Bel Paese c’è stata la Spagna, che nel novembre del 2020 ha approvato un regio decreto ad hoc, entrato in vigore alla fine dell’agosto 2021, in virtù del quale i messaggi pubblicitari collegati al settore, in primis alle scommesse ma non solo, sono consentiti solo su web, social network e posta elettronica, se esiste un consenso espresso.
I marchi degli operatori non possono comparire nelle divise sportive né nei nomi di stadi, squadre o competizioni, la pubblicità è vietata in radio e Tv fuori dalla striscia compresa fra l’una e le cinque del mattino, non si può usare l’immagine di personaggi famosi e sono
vietati “i bonus di cattura”.
Nell’ottobre del 2022 poi la Spagna ha dato il via libera a un nuovo regio decreto per la riforma del gioco pubblico, con il quale, fra l’altro, si prevede che la pubblicità degli operatori del settore debba avvenire nel rispetto del principio della “responsabilità sociale”, vietando “atteggiamenti o comportamenti umilianti, denigratori o vessatori e quelli che collegano in modo positivo o attraente le attività di gioco d’azzardo con attività o comportamenti illegali o dannosi per la salute pubblica; quellI che provocano danni economici, sociali o emotivi, denigrano le persone che non giocano o non danno superiorità sociale a coloro che lo fanno, suggeriscono che il gioco può migliorare le capacità personali o il riconoscimento sociale, o contenere contenuti sessuali e collegare il gioco d’azzardo alla seduzione, alla sessualità, al successo o ad una maggiore attrattiva; quelli che presentano il gioco come essenziale, prioritario o importante nella vita”.
Il 1° luglio di quest’anno invece sono divenuti realtà i limiti alla pubblicità al gioco in Olanda e in Belgio.
Nel Paese orange, in sostanza, gli operatori non potranno fare pubblicità su Tv, radio e su giornali e riviste, mentre è vietata anche la pubblicità negli “spazi pubblici” – come cartelloni pubblicitari e pensiline – e negli edifici accessibili al pubblico.
GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta www.gioconews.it 18 10 2023
di Francesca Mancosu
Dalla Francia all’Olanda, passando da Belgio, Spagna, fino al Regno Unito, ecco qualche esempio di come i nostri “cugini” regolamentano la pubblicità del gioco: ci sono limiti e restrizioni ma il divieto totale resta appannaggio solo dell’Italia
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L’Adv
Quest’ultima disposizione comprende la pubblicità nelle case da gioco, nelle sale giochi per slot machine, nei cinema e nei caffè. Tuttavia, il marketing nell’ambiente di gioco online può continuare, così come la pubblicità generale online, per corrispondenza diretta, Tv on demand e social media, anche se a “condizioni rigorose”.
A illustrare le regole vigenti in Belgio è la viva voce di Marjolein De Paepe, manager della Comunicazione del regolatore Kansspelcommissie: “Innanzitutto ci teniamo a sottolineare che non si tratta di un divieto totale ma di restrizioni. Alcune infrazioni sono già state individuate e gli operatori sono stati invitati a regolarizzare la situazione, cosa che stanno facendo. Per ora non è stato necessario avviare alcun procedimento sanzionatorio.
Tuttavia, vi sono ancora alcune questioni che devono essere chiarite per garantire condizioni di parità per gli operatori. Stiamo attualmente lavorando su questo”.
La manager evidenzia come ci sia il timore che tali limiti possano concorrere alla diffusione del gioco illegale, di contro. “È assolutamente necessario preservare la politica di canalizzazione dei giocatori messa in atto nel nostro Paese 25 anni fa, ed evitare che i giocatori si rivolgano al settore illegale, che diventerebbe altrettanto noto o ancora più conosciuto del settore lecito grazie alla sua pubblicità aggressiva. Stiamo ultimando un sondaggio tra i giovani ed emerge che dei 10 siti di gioco d’azzardo più conosciuti in questa fascia di popolazione, 4 sono illegali.
È quindi opportuno dare una certa visibilità agli operatori legali, anche se l’esperienza ha dimostrato che è necessario un quadro normativo e che non possiamo fare affidamento solo sull’autoregolamentazione.
Tuttavia, la Belgian gaming commission è molto vigile ormai da anni riguardo al gioco d’azzardo illegale. Il nostro team di controllo è stato ampliato lo scorso anno per seguire tutto correttamente.
La Commissione può aggiungere un sito illegale all’apposita black list e sono possibili anche multe”.
Per la Francia, a rispondere è Elsa Trochet-Macé, direttrice della Comunicazione dell’Anj - Autorité nationale des jeux. “A differenza di alcuni Paesi che vietano o limitano severamente la pubblicità, noi vogliamo mantenere aperte alcune possibilità. Non crediamo nel divieto totale, che dà luogo a una certa quantità di elusioni, ma piuttosto ad un rafforzamento del quadro normativo esistente.
Questo è lo scopo dell’ambizioso piano d’azione che il regolatore ha attuato dal 2022, prevedendo una stretta supervisione delle pratiche pubblicitarie degli operatori di gioco: linee guida e raccomandazioni sulle comunicazioni commerciali, linee guida sui premi finanziari (bonus, freebet, ecc.), firma di professionisti della pubblicità e operatori di carte d’impegno, linee guida sulle partnership sportive.
Oggi, la crescita del mercato e il tasso di prevalen-
za dei giocatori d’azzardo eccessivi ci impongono di andare oltre. L’Anj intende rafforzare il sistema. Per questo ha proposto al Governo di vietare la pubblicità del gioco d’azzardo durante la trasmissione delle partite, cinque minuti prima del calcio d’inizio e fino a cinque minuti dopo il fischio finale”.
Ma, attenzione, “una mancata visibilità dell’offerta da parte degli operatori legali potrebbe favorire il ricorso ad offerte illegali. I giocatori sono molto volatili e vanno dal miglior offerente. È necessario che l’offerta legale sia conosciuta e promossa”.
Restando in Europa, almeno dal punto di vista geografico, concludiamo la nostra carrellata con il Regno Unito, grazie al punto di vista del Dcsm - Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport, riferito da Sam Ward, responsabile delle comunicazioni - Sport e gioco d’azzardo. “Proteggeremo le persone più a rischio di danni legati al gioco d’azzardo, consentendo allo stesso tempo a coloro che vogliono giocare d’azzardo di farlo in sicurezza.
Esistono già regole robuste per garantire che la pubblicità del gioco d’azzardo sia socialmente responsabile ma, come parte dei nostri piani del Libro bianco sul gioco d’azzardo, la Premier League si è impegnata a vietare la sponsorizzazione delle magliette dalla fine della stagione 2025/26.
Stiamo anche introducendo nuove regole per prevenire pratiche aggressive da parte degli operatori di gioco d’azzardo che potrebbero prendere di mira i clienti che mostrano segni di danno”.
Dal Dcsm quindi dicono ancora: “Stiamo introducendo interventi mirati sulla pubblicità laddove vi siano prove di danno, in particolare prendendo di mira bonus come le scommesse gratuite, che sappiamo possono incoraggiare alcune persone a spendere più di quanto intendevano fare.
Le restrizioni mirate alla pubblicità sono solo una parte del nostro approccio più ampio alla protezione del pubblico, che comprende la progettazione di prodotti più sicuri e controlli sui rischi finanziari per impedire alle persone di subire perdite che cambiano la vita.
I Comitati di pratica pubblicitaria hanno inoltre vietato l’uso di calciatori e sportivi famosi con forte attrazione per i minori di 18 anni nella pubblicità dei giochi d’azzardo nell’aprile 2022.
Presto pubblicheremo la nostra consultazione sulla tassa sugli operatori di gioco d’azzardo, che fornirà finanziamenti indipendenti per la ricerca, l’istruzione e il trattamento. Se una nuova ricerca mostrasse un legame tra esposizione pubblicitaria e danni legati al gioco d’azzardo, non esiteremo a intraprendere ulteriori azioni”.
GIOCO E PUBBLICITÀ Inchiesta www.gioconews.it 19 10 2023
Marjolein De Paepe
L’ADV BAN E LE STRATEGIE ADOTTATE IN EUROPA
Banksy e il divieto di pubblicità
a cura di Matteo Marini
Winning is strictly prohibited” (Vincere è severamente vietato): così recitava un cartello all’ingresso di Dismaland, il non-parco-giochi chiamato anche
B-Amusement Park realizzato qualche anno fa da Banksy nella remotissima Weston-super-Mare (cittadina dell’Inghilterra) e che ha chiuso i battenti dopo pochi giorni, nonostante le oltre 150mila visite, nel più tipico stile dell’artista. Banksy ci ha abituati alle opinioni controverse attraverso immagini e testo, mettendo in discussione la società, il potere e la cultura pop. Ma non solo, anche alcuni luoghi comuni di cui molto spesso sono intessute anche le iniziative normative. Iniziative che si limitano troppo spesso a proibire senza alcuna valutazione, neppure a posteriori, su quali siano o siano stati gli esiti delle proibizioni.
Per quanto riguarda il divieto di pubblicità introdotto con il decreto Dignità nel 2018 sarebbe interessante analizzarne gli esiti: innanzitutto la riduzione dei ricavi del
mercato pubblicitario calati sensibilmente nel 2019 rispetto all’anno precedente; il sostanziale congelamento delle quote di mercato tra gli operatori alla situazione presente al momento dell’introduzione del divieto, perché i nuovi player non sono stati in grado di far conoscere le proprie proposte commerciali; una sostanziale indifferenza da parte del pubblico in termini di domanda, in quanto la spesa nel mercato delle scommesse sportive – principale settore del gioco che spende in pubblicità - è cresciuta del 50 percento circa tra il 2018 e il 2022.
In sintesi, quindi: decrescita del mercato pubblicitario, limitazione della concorrenza, indifferenza dei consumatori. Sarebbe probabilmente utile un’analisi dell’impatto normativo (soprattutto in questo momento in cui si dibatte circa l’importo da inserire per la gara per il rinnovo delle concessioni per il gioco online). La previsione nel decreto Dignità per il divieto di pubblicità, infatti, era giustificata dall’esigenza di ridurre le dipendenze da gioco
d’azzardo patologico. Forse più che ai divieti il legislatore moderno potrebbe pensare alla pubblicità educativa. Partendo dal presupposto che la stragrande maggioranza dei consumatori gioca per intrattenimento, la pubblicità educativa può svolgere un ruolo cruciale nella comprensione delle dinamiche del gioco con vincita in denaro e, di conseguenza, nell’educazione delle persone ad evitare i rischi associati a questa attività. Senza entrare nella sfera della limitazione delle libertà personali, cosa che inevitabilmente avviene con qualsiasi divieto, le campagne pubblicitarie educative possono promuovere il concetto di gioco responsabile, sottolineando l’importanza di fissare limiti, di non giocare oltre le proprie possibilità finanziarie e di cercare aiuto quando necessario. Allo stesso tempo la pubblicità educativa può spiegare chiaramente le probabilità di vincita (e di perdita) aiutando le persone a prendere decisioni basate su dati concreti.
Probabilmente questo tipo di attività – se fatta in modo costruttivo – potrebbe contribuire a far crescere la consapevolezza sociale e ridurre lo stigma nei confronti del gioco: per chi soffre di Gap (gioco d’azzardo patologico), ma anche per le aziende e l’ecosistema nel suo complesso.
www.gioconews.it 20 10 2023
“
VISTO DA VICINO
Matteo Marini si è occupato del settore del gioco legale negli ultimi 20 anni. Tra i fondatori del concessionario G.Matica – oggi Admiral Gaming Network - nel 2003, ne è stato presidente dal 2010 al 2013. Dal 2013 fino a dicembre 2022 ne è stato amministratore delegato. Nel periodo 2015-2016 ha ricoperto il ruolo di presidente dell’associazione dei concessionari Acadi, aderente a Confindustria SIT.
L’AUTORE
iorgio Gaber diceva che libertà è partecipazione. Credo che sia un concetto inopinabile e quanto mai ampio: libertà di fare, di conoscere, interagire, comunicare. Partecipare credo sia soprattutto questo. Ancora più forte diventa il pensiero quando questa libertà viene esercitata nell’ambito della legalità, delle regole che la legge prevede, nei modi e nei tempi “previsti e concessi”. Traslando il concetto, la libertà per un’impresa diventa quindi, nel rispetto delle dinamiche di cui abbiamo appena parlato, partecipazione ai mercati, libertà di presentare la propria offerta al mercato, una sana battaglia contro i concorrenti, la possibilità di dare al proprio lavoro e al proprio brand la dignità legata al valore della proposta commerciale e della serietà con la quale si opera. Non a caso si parla di brand reputation. Una delle leve che permettono che tutto questo si avveri è la capacità che l’impresa deve avere di comunicare, di dialogare con il proprio target in maniera corretta ed efficace, di spiegare quello che fa e come lo fa, di informare. Prendo spunto da una vecchia idea, in base alla quale “la pubblicità è l’anima del commercio”. Credo che un bel po’ di verità ci sia, anche se oggi preferiamo parlare più di marketing, un sistema integrato del quale la pubblicità, intesa come advertising, costituisce parte integrante. Il concetto di base resta comunque lo stesso e dovrebbe essere un ragionamento lapalissiano: affinché tu sappia quello che faccio, come lo faccio e perché può essere utile per te, è importante che riesca a fartelo sapere. Oggi più che mai, considerato che viviamo in un’epoca in cui siamo abituati ad essere circondati da informazioni e notizie, alle quali abbiamo facilissimo accesso. In questo contesto,
G Togliere l’anima al commercio
IL DIVIETO DI PUBBLICITÀ E COMUNICAZIONE DEL GIOCO IMPOSTO DAL DECRETO DIGNITÀ RAPPRESENTA UN ASSURDO, CON CONSEGUENZE NON BANALI PER IL GAMING RETAIL
a cura di Michele Bragantini
pensare che, in qualsivoglia settore, soprattutto imprenditoriale, si possa svolgere la propria attività senza poter comunicare, probabilmente è come vivere in una dimensione fantastica e del tutto parallela alla realtà. Il bavaglio che ci è stato imposto, oltre ad essere quantomeno anacronistico, è quindi ancora una volta la prova di come la demagogia abbia sovrastato il buonsenso e gli aspetti funzionali di mercato. Un concetto sbagliato di tutela si trasforma in arbitrio, se non abuso, soprattutto quando la tutela di alcuni, fra l’altro del tutto poco tutelante se non inutile, diventa limite per tanti altri. Storia vecchia: si è andati a colpire un’attività impattante sull’opinione pubblica, sulla quale far leva emozionale, scegliendo le vie più facili ed eclatanti piuttosto che quelle più efficaci. Quindi impedire qualsiasi forma di comunicazione all’attività legate al gioco diventa la scorciatoia per portare a casa applausi e consensi, non per affrontare e risolvere gli aspetti critici del settore. Fra l’altro ci si dimentica che le attività di comunicazione, nell’accezione più ampia del concetto, sono spesso anche a vantaggio del consumatore stesso,
Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Già Ad di un concessionario per la parte retail (ningo) e presidente di Optima Gaming Service, attualmente è uno degli amministratori di Robox Holding . È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali in qualità di vicepresidente di due consorzi. Svolge attività di advisor sia per il gambling che per l’amusement, oltre che per brand del retail in generale.
perché non solo propongono, ma anche informano, e tutti sappiamo che un consumatore informato è più protetto. Vorrei introdurre anche un ultimo ragionamento sul tema di come i divieti a comunicare imposti al settore siano sbagliati, facendo una considerazione di carattere più generale. Per quanto si continuerà a considerare il cliente, direi il cittadino, un ragazzino minorenne che va protetto dalle presunte cattive compagnie, in questo caso dal gioco (ma potrei parlare anche di tabacco ed alcol)? Il tutto a cura di uno Stato non sempre in grado di assicurare un’assistenza sanitaria decente e tutta una serie di servizi il cui l’elenco sarebbe troppo lungo. Sono un cittadino maggiorenne, svolgo un’attività legale, non voglio essere discriminato né come consumatore né come imprenditore. Ho lavorato molti anni in comunicazione, sono stato vicepresidente esecutivo di una grossa agenzia di marketing, sento di poter dire che la leggenda popolare in base alla quale la pubblicità crea bisogni che non esistono è assolutamente falsa, soprattutto oggi che, come ho già detto prima, le informazioni arrivano facili facili, di ogni tipo e da ogni parte, non solo da Carosello, spesso non da fonti attendibili o deontologicamente autoregolate. Pensare quindi che basti togliere la possibilità di promuovere il gioco per contenere fenomeni di tipo compulsivo, è un assunto del tutto privo di qualsiasi logico fondamento. Chi ha passione per il gioco, cerca e trova. È che a volte cerca e trova nei posti sbagliati, mancando quella parte strutturata di comunicazione che possa illustrare e spiegare le regole del mercato legale e sano e la differenza tra giusto e sbagliato. Ancora una volta, con il decreto che ci imbavaglia, è stato scelto di tracciare una linea gialla per terra, che solo gli operatori serie strutturati hanno deciso di rispettare, lasciando mano libera a una rete trasversale che invece andrebbe combattuta.
www.gioconews.it 22 10 2023 06 2022
GIOCO E RETAIL
L’AUTORE
L’IMPORTANZA DELLA RETE GENERALISTA PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI INTERESSI COSTITUZIONALI E L’ATTUAZIONE DELLA DELEGA FISCALE: LE CONSIDERAZIONI EMERSE IN CONFCOMMERCIO NEL FORUM ACADI, PRESENTANDO IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DEL COMPARTO DEL GIOCO PUBBLICO
questo articolo mettiamo in evidenza le principali considerazioni e riflessioni proposte dalle categorie nel corso del dibattito avvenuto durante il Forum Acadi 2023 alla presenza di Istituzioni, Autorità, esperti e operatori del settore. La centralità della rete generalista dovrà essere considerata nella fase di valutazione dell’attuazione della Delega fiscale.
P remessa
Nei giorni scorsi è stato presentato il primo Bilancio di Sostenibilità del comparto del gioco pubblico di Acadi – l’Associazione dei Concessionari del gioco pubblico – in Confcommercio Imprese per l’Italia con il quale si è voluto focalizzare l’attenzione, accanto al valore del comparto, sull’imprescindibilità della tutela della rete generalista nella fase del prossimo riordino del settore del gioco pubblico per il perseguimento degli interessi costituzionali che essa consente. Si è parlato ancora delle criticità determinate dal contesto normativo centrale e territoriale ma anche
delle conseguenze negative di eventuali declinazioni non omogenee della Delega fiscale.
L e categorie P ar L ano ag L i stakeho L der Le categorie hanno espresso il loro punto di vista in Confcommercio con Lino Enrico Stoppani (presidente Fipe-Confcommercio), Emilio Zamparelli (per il presidente di Fit e presidente Sts), oltre al sottoscritto. Le federazioni aderiscono tutte al sistema confederale di Confcommercio, compatto nel sostenere l’importanza della rete generalista. Ha fatto anche un intervento Domenico Distante, presidente di Sapar, ed è stata annunciato ottimismo per l’ingresso della stessa nel medesimo sistema confederale. Il tutto davanti agli stakeholder a partire dai rappresentanti, numerosi, delle Istituzioni e della Politica e presenti in sala. Tra essi, oltre al presidente arlo Sangalli, con la moderazione di Laura Chimenti, hanno infatti partecipato Lucia Albano (sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze), Mario Lollobrigida, (direttore giochi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli), Marco Osnato (presidente della VI commissione Finanze presso la Camera dei deputati), Claudio Ramponi (Gen. B. co-
www.gioconews.it 24 10 2023
a cura di Geronimo Cardia
Normativa IN
Il
del Forum Acadi 2023
La rete generalista al centro della riforma del comparto
rapporto completo
mandante del Nucleo speciale commissioni parlamentari d’Inchiesta della Guardia di Finanza), Vincenzo Nicolì (direttore del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato), Tommaso Miele (presidente aggiunto della Corte dei Conti e presidente Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio), Monica Palumbo (partner servizi sostenibilità di Deloitte), nonché gli onorevoli Ylenia Lucaselli (Fratelli D’Italia), Ettore Rosato (Italia viva), Alessandro Colucci (Noi moderati), Luciano D’Alfonso (Partito democratico), Luca Squeri (Forza Italia), Dario Damiani (Forza Italia) e Daniela Sbrollini (Azione - Italia viva). A tutti è stato rivolto un ringraziamento per la partecipazione che ha contribuito in maniera determinante alla riuscita dell’iniziativa. I temi del futuro del gioco pubblico condivisi in un contesto così rappresentativo e proposti da subito alla politica trovano corpo nei contenuti degli interventi di seguito descritti, pure ampiamente riportati nella cronaca.
L a P osizione di a cadi Nel mio intervento ho ritenuto di mettere in evidenza i temi centrali della rappresentanza e della reputazione, così come dell’esigenza di conoscenza del settore anche al suo interno. Il tutto con la descrizione dei dati del Bilancio di Sostenibilità ed i risultati da esso prodotti. “Acadi rappresenta oggi con le filiere dei suoi associati il 20 percento del gettito del comparto del gioco pubblico e circa un terzo di quello della verticale distributiva degli apparecchi. Fa parte del sistema confederale di Confcommercio a fianco di Fipe, Egp e Fit che nel comparto possono rispettivamente vantare una rappresentanza massiccia di migliaia di bar di cui tanti già con prodotti di gioco all’interno, di numerose aziende delle reti specializzate, con l’obiettivo al riguardo di dimensionare una rete sui territori che possa raggiungere 1.000 unità, e di migliaia di tabaccai, molti dei quali con prodotti di gioco ed in particolare apparecchi. Da sempre per il comparto si pongono in via prioritaria due temi strettamente legati: uno di conoscenza e l’altro, che lo presuppone, reputazionale. Negli anni la conoscenza del fenomeno ha fatto importanti passi avanti, generando tra gli stakeholder, tra i portatori di interessi, ma anche in una fetta importante dell’opinione pubblica, una maggiore consapevolezza della reputazione da riconoscere al comparto. Un comparto il cui ruolo ed il cui valore aggiunto nel sistema Paese sono ben rappresentati dalle quattro espressioni della giornata di oggi: Responsabilità, Legalità, Fiscalità e Occupazione. Queste parole sono state espresse perché giungano chiare a stakeholder come Politica e Istituzioni, da un lato, ed opinione pubblica, dall’altra. Di qui il senso della continuazione di un percorso avviato nel 2019 con la nostra ultima assemblea generale in presenza che ha preceduto lo stop pandemico che ha messo in ginocchio tutti ma in particolare il comparto, tra i più colpiti dalle chiusure. Un percorso, quello che vogliamo continuare, che vuole tendere a proporre pubblicamente un bilancio di sostenibilità di comparto che in modo tecnico e documentato continui nel
tempo ad esplicitare l’andamento dell’azione dello stesso comparto. In linea con queste valutazioni, il Bilancio di Sostenibilità analizza i dati del comparto nel suo complesso, senza rinunciare ad entrare nel particolare. E ciò che pensiamo sia giusto è che esso sia redatto con gli stessi standard e la stessa severità che si addicono all’iniziativa. In particolare, per quel che riguarda i quattro termini richiamati, ho avuto modo di precisare quanto segue. La Responsabilità è intesa quale forma di tutela della salute dell’utente così come della fede pubblica. Le leve per la tutela dell’utente che vedono il comparto impegnato direttamente sono diverse (tecnologia, informazione, registro di autoesclusione) ma tra queste mi colpisce il dato della necessità di avere a terra un’offerta pubblica di prodotti misurati e controllati dallo Stato, che solo un’equilibrata distribuzione dei punti di gioco tra rete specializzata e generalista può assicurare. E colpisce il dato che già operatori dotati di grandi capacita di gestione e distribuzione di prodotti sensibili quali tabacco, alcolici e super alcolici. Ed a ben vedere sono le grandi capacità messe in campo dalla rete generalista che potrebbe essere anche ulteriormente qualificata con processi di formazione realmente efficaci. Nel Retail degli 85mila punti sul territorio, circa 75mila sono della rete generalista di bar e tabacchi, di cui 41mila di bar esercizi pubblici. Di questi, nella verticale degli Apparecchi, dei 53mila punti, circa 49mila sono riferiti alla rete generalista di bar e tabacchi, di cui circa 38mila di bar e pubblici esercizi. Vi è poi la proposta di valutazione di un sistema per le nuove realtà che consente di assicurare una presenza qualificata e capillare sul territorio ma anche di tenere sotto controllo la dimensione e la numerosità dell’offerta. Questo sistema è in linea con esperienze simili quali quella dei tabacchi e si appoggia a criteri di distanze tra punti (e non da luoghi sensibili) calibrate in ragione della popolazione. La Legalità è intesa in senso ampio: dal presidio dei territori, alle attività di compliance poste in essere nell’esercizio dell’attività con il rispetto della normativa antiriciclaggio, della tracciabilità dei flussi finanziari, della trasparenza dei soggetti coinvolti per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni. Ma il contrato all’illegalità è attuato principalmente dal presidio del territorio con una presenza effettiva dell’offerta di Stato. Non si può prescindere dal presidio del territorio se si vuole fare il contrasto all’illegalità. Il presidio del territorio è assicurato in larga parte dalla rete generalista dei pubblici esercizi. Lo dice il dato del numero dei comuni presidiati. I Comuni in Italia sono 7.901. Quelli con pubblici esercizi o tabaccherie\ricevitorie con apparecchi sono 6.044. Quelli con sale con apparecchi da intrattenimento: >
www.gioconews.it 25 10 2023 Politica LA RETE GENERALISTA AL CENTRO DELLA RIFORMA DEL COMPARTO Normativa
1.759. Quelli con negozi scommesse: 1.460. Quelli con punti scommesse: 1.889. Quelli con Sale Bingo: 137. La Fiscalità prende in considerazione diversi aspetti: dal gettito erariale generato dal comparto per l’esercizio delle attività di gioco, alla fiscalità ordinaria generata dalle aziende per imposte dirette ed indirette. Facendo un focus specifico sul gettito erariale da emersione riveniente dal gioco regolamentato nella sua interezza emerge che la gran parte di questo è generato a tutt’oggi per dal retail. Rispetto al gettito erariale complessivo (prelievi ed utili erariali, imposta unica, prelievi sulle vincite) riveniente dall’intero comparto del gioco pubblico, pari nel 2022 a circa 11,2 miliardi di euro, il gettito erariale complessivo generato dal retail è di circa 10,2 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 91 percento. Il gettito erariale riveniente dal retail è a sua volta generato per larga parte dalla verticale distributiva degli apparecchi stimabile in circa 5,9 miliardi milioni di euro, circa il 53 percento del totale dei prelievi del 2022. Il gettito erariale riveniente dagli apparecchi è quello a sua volta generato per larga parte dalla verticale distributiva degli apparecchi collocati presso la rete generalista che è stimabile in circa 3,1 miliardi di euro, percentuale di quasi il 20 percento del totale dei prelievi del 2022 (da bar, esercizi pubblici ed altri esercizi commerciali per oltre 2,9 miliardi di euro e da tabaccherie e ricevitorie per circa 500 milioni di euro).
Occupazione significa: sviluppo di importante sistema imprenditoriale e di rilevanti livelli occupazionali diretti ed indiretti; sistema di imprese del comparto altamente specializzato e qualificato per gli imposti standard di specializzazione di professionalità e di tecnologia, da un lato, e qualitativi in termini reputazionali, economici, finanziari e patrimoniali, dall’altro; attrazione nel Paese di capitali di investimento dall’estero; creazione di occupazione diretta; sviluppo di occupazione delle imprese del comparto nelle aziende delle filiere distributive; sviluppo dell’occupazione nell’indotto. Qui il bilancio mette in risalto il fatto che i livelli occupazionali più elevati sono assicurati dalla rete del territorio ed in particolare dalla rete generalista e da tutta la sua filiera. Del numero riferito all’intero comparto di 150.000 lavoratori: oltre 140mila sono relativi al canale retail; di questi, oltre 42.500 sono relativi alla verticale distributiva degli apparecchi; di questi, oltre 19mila sono relativi ai punti generalisti costituiti dagli esercizi pubblici e commerciali, oltre 5mila nelle tabaccherie e ricevitorie, oltre 18.000 nelle sale specializzate con apparecchi.”
L a P osizione di F i P e Centrale e ad ampio raggio l’intervento di Lino Stoppani - presidente di Fipe-Confcommercio, Federazione italiana pubblici esercizi - il quale non ha mancato di precisare tutti gli aspetti relativi alla centralità dell’offerta generalista. “Dal 2019 abbiamo affrontato grandi problemi ma anche dimostrato grandi capacità di persone e di imprese: nel ‘nostro piccolo’ è stato concretizzato un progetto nato dalla rappresentanza datoriale in una associazione di imprese dinamica e molto presente nei rapporti istituzionali nazionali
e locali, come Egp, sindacato di categoria degli esercenti specializzati in Fipe. Nella regolazione, non è cambiato nulla rispetto al 2019: troppe legislazioni locali sono ingiustamente penalizzanti per gli esercenti, senza con questo riuscire ad ottenere risultati tangibili nella lotta alle dipendenze, al consumo compulsivo di giochi in denaro. Studi recenti autorevoli, ma anche il buon senso, dimostrano che la prevenzione non può venire solo da distanziamenti fisici o limitazioni orarie: questo può allontanare i giocatori da intrattenimento, ma perfino favorire i soggetti patologici, allontanandoli dai loro centri di vita se non isolandoli nel gioco online. Anche per le dinamiche di mercato e fiscali, guardando solo ai pubblici esercizi, il loro numero (tra quelli regolamentati dall’Agenzia dogane e monopoli) si è ridotto di un terzo tra il 2017 ad oggi. Sono ancora a rischio soprattutto i bar di prossimità, quelli nei quali il gioco è intrattenimento, con gli apparecchi a piccola vincita, i corner scommesse, i servizi di ricarica per il gioco online. Dobbiamo prendere però questa dinamica come una opportunità, che è nella linea della nostra Federazione: maggiore preparazione e qualificazione degli esercenti per garantire servizi migliori ai consumatori ed alle Istituzioni. La linea per una ‘sostenibilità’ dell’offerta di giochi in denaro si mostra quindi chiara: tornare ad un accordo di concertazione tra Stato ed Autonomie sulla corretta distribuzione degli esercizi – di tutti i prodotti di gioco in denaro, non solo di alcuni – per difendere legalità, salute ed economia; far evolvere le regole di organizzazione dell’offerta negli esercizi (specializzati ma anche “generalisti”: le sale come i bar) secondo modalità più moderne, che si avvantaggino delle opportunità disponibili con la digitalizzazione ma siano concentrate sulla capacità degli esercenti di controllare e proporre responsabilmente servizi ‘sensibili’ come il gioco; utilizzare la formazione degli esercenti e del personale a riconoscere le dipendenze non come uno sterile adempimento formale (talvolta solo prescritto e non realizzato in ambito regionale) ma come leva centrale per la qualificazione: come Sistema Confcommercio siamo già in campo per concretizzare questo obiettivo in collaborazione con le Regioni e con le Aziende sanitarie locali: voglio citare l’ottimo percorso organizzativo di Confcommercio Toscana in questo senso; sempre in termini organizzativi, è da avviare definitivamente il sistema di controllo di accesso ed il Registro nazionale di esclusione per le sale specializzate (quelle dove sono offerti prodotti più complessi e che già sono vietate all’accesso dei minori). L’autoesclusione può essere anche un formidabile strumento di comunicazione ed informazione sociale, per lottare concretamente contro i consumi compulsivi. Anche per il settore dei giochi siamo convinti che la tutela dei cittadini, degli interessi pubblici, della società italiana sia assicurata dalla qualità del lavoro, della preparazione, quindi della responsabilità imprenditoriale e sociale delle nostre imprese e dei nostri lavoratori; non dimentichiamo che anche i giochi, nei nostri pubblici
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Normativa >
esercizi, sono parte del vivere fuori casa, della socialità, del contatto umano. Sono queste le nostre principali risorse che desideriamo fermamente continuare a mettere a disposizione anche nell’offerta dei giochi in concessione; per mantenere e migliorare ulteriormente questa qualità chiediamo, ancora una volta, la giusta attenzione legislativa alle istituzioni di governo e parlamentari, nazionali e territoriali, per rendere il gioco in denaro solo intrattenimento e sempre meno terreno di gestione criminale o di sfruttamento delle dipendenze di soggetti deboli”.
L a P osizione di F it
Emilio Zamparelli per il presidente di Fit – Federazione italiana tabaccai e nella sua qualità di presidente Sts sottolinea: “La Federazione italiana tabaccai è l’organizzazione maggiormente rappresentativa dei rivenditori dei generi di monopolio, per un totale di oltre 48mila rivendite associate operanti sul territorio nazionale; ad essa aderisce il Sindacato totoricevitori sportivi in rappresentanza dei rivenditori con annessa ricevitoria di giochi, scommesse, concorsi pronostici e apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro. I tabaccai ricevitori rappresentano una delle punte di diamante della rete di raccolta del gioco nel nostro Paese. Sono una rete dello Stato che opera in concessione esclusiva per il gioco del Lotto, e una delle principali reti di raccolta dei classici giochi da ricevitoria. Grazie alla loro estrema capillarità nel territorio, che con quasi 50mila esercizi non ha eguali nel nostro Paese, e alla loro affidabilità e professionalità, rappresentano un vero e proprio presidio di legalità, contribuendo attivamente a combattere l’illegalità. Tale funzione è ancor più evidente se si dà uno sguardo al passato: con l’affidamento del gioco del Lotto in esclusiva nel 1987 hanno eliminato, di fatto, il lotto clandestino che, fino ad allora, rappresentava una piaga concreta nel nostro Paese. Grazie ai loro corner, le tabaccherie hanno contribuito e, continuano quotidianamente a contrastare il mercato delle scommesse illegali, che fino ai primi anni 2000 rappresentavano praticamente la regola. Ugualmente, prima della regolamentazione, nel territorio italiano erano presenti ben 800mila videopoker, tutti illegali, senza alcun controllo da parte dello Stato, spesso e volentieri installati nei retrobottega, nei sottoscala e nelle bische clandestine. Oggi tali macchine non esistono più; esiste invece una rete che, tra Awp e Vlt, ammonta a circa 310mila apparecchi, tutti regolamentati, sempre connessi alla rete dello Stato, a garanzia anche degli stessi giocatori. Simili considerazioni sono essenziali in vista del riordino del settore che, con la recente approvazione della legge di delega al Governo per la riforma fiscale, lo scorso agosto, finalmente sembra essere arrivato a un punto di svolta. Di riordino, in realtà, se ne parla da tempo ma, finalmente, pare che i tempi siano diventati maturi per addivenire finalmente al risultato. Si tratta ormai di una questione prioritaria: negli ultimi anni, in assenza di una programmazione articolata da parte del legislatore nazionale, il settore ha assistito a una moltiplicazione di normative locali che, col pretesto di prevenire i disturbi da gioco d’azzardo, hanno di fatto penalizzato la raccolta del
gioco su rete fisica; gli strumenti principali utilizzati a questo scopo sono stati i distanziometri e le fasce orarie. Oggi, a distanza di anni, è necessaria una riconsiderazione di tali strumenti, partendo dagli effetti ottenuti: il gioco fisico è stato di fatto fortemente danneggiato, a volte completamente espulso, mentre il gioco online ha continuato a crescere, per ragioni intrinseche al suo canale, senza alcuna limitazione di raccolta. Peraltro, visti appunto i suoi volumi, l’online non è più un segmento circoscritto e settoriale, ma rappresenta ormai il canale di gioco principale: allo stato attuale, se è sufficiente uno smartphone per giocare indisturbati e senza limiti (al limite anche all’interno dei luoghi sensibili stessi), è obbligatorio domandarsi se distanziometri e fasce orari non siano ormai degli strumenti obsoleti e superati. Immaginare un riordino che faccia ancora ricorso a simili soluzioni, rischia di scivolare nell’anacronismo, confezionandoci un testo sostanzialmente inutile perché nato già vecchio. A prescindere dalle decisioni che il legislatore prenderà sul gioco online, la tutela della rete fisica è comunque imprescindibile. Anzi, è sotto gli occhi di tutti che il riordino debba partire proprio dalla rete fisica, che è quella che accusa maggiormente l’attuale caos normativo, e che da troppo tempo sta chiedendo a gran voce interventi essenziali per la sua sopravvivenza e la sua crescita, tra cui in primis la risoluzione della questione territoriale. In tale ottica, pensare a un riordino parziale che dia precedenza all’online, significherebbe abbandonare la rete fisica a sé stessa. Che la rete fisica debba essere tutelata, del resto, è evidente non solo per il segmento gioco ma per il commercio in generale, dove la tendenza a rivolgersi alle piattaforme di shopping online è ancora più accentuata. La desertificazione dei centri città è un fattore allarmante, che dovrebbe imporre soluzioni di contrasto valide e stringenti; lato gioco il riordino deve rispondere primariamente a questa esigenza. La tutela del gioco fisico significa anche tutela del gioco ‘legale’, e come già evidenziato, l’arma più potente per combattere quello irregolare, che ingrassa le mafie e la criminalità organizzata. Oltretutto, salvaguardarlo significa tutelare i giocatori stessi, che possono approcciarsi a tale pratica in totale sicurezza e affidabilità, anche per quanto riguarda la prevenzione dei fenomeni ludopatici. Le tabaccherie, ad esempio, sono state tra le prime ad approntare una formazione professionale e abilitante che comprende anche un modulo specifico sul gioco d’azzardo patologico, predisposto con il prezioso ausilio di personale medico-scientifico qualificato. Formazione, professionalità e affidabilità sono concetti che devono giocare un ruolo di primo piano nell’ambito del prossimo riordino. Come sempre, i tabaccai sono pronti a dare il proprio contributo per rendere il settore sostenibile al massimo grado; per questo la categoria non può che apprezzare quando la politica dimostra di impegnarsi attivamente, e senza pregiudizi, a tale fine”. >
www.gioconews.it 27 10 2023 Normativa
LA RETE GENERALISTA AL CENTRO DELLA RIFORMA DEL COMPARTO
L a P osizione di s a P ar Domenico Distante per Sapar ha ricordato i problemi nelle interlocuzioni con una certa parte ella politica per doversi ancore ricordare quanto sia importante il comparto e in particolare l’offerta del territorio e le imprese di gestione nell’esercizio quotidiano delle attività. Ha anche ricordato il tema altrettanto rilevante del cosiddetto de-risking ingiustificato che sta generando problemi alle imprese degli operatori nelle aperture dei conti correnti se non addirittura indiscriminate chiusure.
c onc L usioni
Dalle posizioni assunte emerge una condivisa posizione che vede protagonista l’offerta del territorio, e in particolare quella della rete generalista e delle sue filiere, nella realizzazione degli obiettivi di interesse costituzionale che sono presupposto dell’esistenza stessa dell’intero sistema concessorio. Oggi questa consapevolezza è fondamentale perché si stanno rimuovendo i corto circuiti istituzionali esistenti (penso alla questione territoriale) ma si stanno anche ridisegnando i criteri distributivi. E nel farlo siamo convinti che l’obiettivo del legislatore sia quello di agire ad invarianza di gettito, senza pregiudicare (semmai migliorare) i livelli di tutela dell’utente, di legalità, e di occupazione ad oggi raggiunti con l’attuale assetto. Questi sono giorni importanti per il comparto. Abbiamo assistito: alla proposta di Delega Fiscale con l’articolo 13 dedicato al riordino del gioco, alla sua approvazione in sede parlamentare senza sostanziali emendamenti, alla nomina delle commissioni per la preparazione degli schemi di decreti delegati, da presentare nel termine perentorio del 20 settembre. Il tutto nella consapevolezza dei termini per definire gli aspetti del Nadef, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, che come noto fonda le basi per i provvedimenti che saranno adottati di qui alla legge di bilancio. L’urgenza c’è tutta. E degli aspetti rilevati riteniamo si tenga conto. Certo saranno importanti anche gli altri aspetti che vedono tutti d’accordo. Ossia: tenere in sicurezza la stabilità del sistema concessorio, dare una soluzione definitiva alla questione territoriale; coinvolgere i territori destinando loro una parte del gettito erariale più consistente di quanto si faccia oggi, senza ovviamente ulteriori aumenti di tassazione; mantenere su livelli di sostenibilità la tassazione del comparto che impatta sugli aggi delle filiere (ricordando l’allarme di eccessivi aumenti lanciato dall’Ufficio Parlamentare di bilancio del 2018) senza fare discriminazioni tra verti-
cali distributive; implementare gli strumenti di concreta tutela degli utenti, tra cui il registro autoesclusione, la valorizzazione e formazione dell’offerta, un processo di qualificazione della domanda (intrattenimento e gioco responsabile). Ma anche ripensando ad un sistema di distanze “tra punti di gioco” e non “da luoghi sensibili” per assicurare allo stesso tempo presenza capillare e giusta densità di offerta, anche guardando ad altre modalità di distribuzione già regolamentate (ad esempio quella dei tabacchi); rendere ordinato ed efficace il sistema di formazione sul territorio nazionale per un processo di sempre maggiore qualificazione dell’offerta; consentire alle filiere di operare risolvendo il tema delle chiusure dei conti correnti e per il fenomeno del de-risking ingiustificato pure denunziato dall’Eba; continuare a considerare il Comparto non solo al fianco dello Stato per il perseguimento degli interessi pubblici (salute, risparmio, fede pubblica, gettito erariale, impresa e lavoro) ma anche un concreto strumento nelle sue mani per la messa a terra immediata delle politiche economiche e sociali all’uopo individuate continuare a contrastare i fenomeni illegali. Tutti principi centrali e condivisi. Ma in Confcommercio, al Forum Acadi, è emersa in particolare tra questi la necessità imprescindibile di preservare il presidio di legalità sui territori con un’equilibrata distribuzione tra punti specializzati e punti generalisti, senza comprometterne l’efficacia, neanche indirettamente. La preoccupazione è legittima perché la Legge Delega allo studio prevede in un passaggio sul sistema distributivo delle reti di raccolta (si tratta della lettera c) dell’allora articolo 13 oggi 15), laddove vengono utilizzati tre concetti “razionalizzazione territoriale e numerica dei luoghi fisici”, utilizzo di “criteri di specializzazione” e di “progressiva concentrazione”. Ecco, per quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità, è bene che questi tre concetti non vengano interpretati nel senso che si pregiudichi una equilibrata distribuzione tra punti specializzati e punti generalisti. Senza la responsabilità, senza la competenza degli esercizi generalisti con la loro prossimità all’utente (già in grado di gestire la distribuzione di prodotti delicati come il tabacco, alcol e superalcolici); senza il presidio di legalità dei territori assicurato in larga parte dagli esercizi generalisti che arrivano su più di 6mila degli oltre 7mila Comuni italiani; senza l’apporto della fiscalità assicurato in larga parte dagli esercizi generalisti (5,9 miliardi su 11 dagli apparecchi e 3,1 dalla rete dei generalisti e 2,9 dai bar); senza i contributi ai livelli occupazionali assicurati per la maggior parte dall’offerta terrestre con gli esercizi generalisti (140mila dal retail, di cui 42 dagli Apparecchi e 19 dai pubblici esercizi); in definitiva, senza una distribuzione equilibrata tra punti specializzati e punti generalisti i valori in campo, gli interessi pubblici sino ad oggi perseguiti, gli impatti di sostenibilità oggi evidenziati non potranno essere gli stessi. Con un pericolo di ritorno al passato in pregiudizio di utenti, Stato imprese e lavoratori che nessuno vuole.
www.gioconews.it 28 10 2023
Geronimo Cardia
Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile
L’AUTORE FORUM ACADI 2023 Normativa FORUM ACADI 2023
Studio Cardia www.gclegal.It
NESSUN BANDO SENZA RIFORMA
Sono sempre più frequenti le indiscrezioni sul possibile imminente avvio delle nuove procedure di gara per il rilascio delle concessioni di raccolta di gioco online. Ma anche questo ramo del comparto non può prescindere da una riforma organica e strutturata che risolva le contraddizioni e le distorsioni attuali e ridisegni con chiarezza ruoli e regole per tutti gli attori della filiera di raccolta telematica di gioco.
La filiera del gioco online
In Italia operano al momento 85 concessioni di raccolta di giochi online, alcune delle quali riferite a 4 o 5 grandi operatori che da soli coprono oltre il 60 percento del mercato. Poi sussistono decine di imprese italiane, diffuse su tutto il territorio, con percentuali di raccolta che variano tra l’1 o il 2 percento della raccolta a percentuali infinitesime; in molti casi sono le stesse aziende di gestione di apparecchi e sale da gioco che hanno investito anche nel gioco online, operando o con proprie concessioni o in collaborazione con concessionari più strutturati.
Le concessioni, che operano in regime di proroga con scadenza fissata al 31 dicembre 2024, gestiscono prevalentemente raccolta di scommesse (ippiche e sportive) poker games e casinò games (slot online).
Il grande sviluppo della raccolta telematica di giocate degli ultimi anni (passata da 36,4 miliardi di euro nel 2019 a 70,5 miliardi nel 2022, cioè
circa il doppio) è dovuto, come noto, a diversi fattori quali, la sospensione della raccolta di (quasi) tutta la rete terrestre durante l’emergenza pandemica, la sempre maggior propensione dei giocatori all’utilizzo di piattaforme telematiche ed alla mancanza di limiti di orari, distanze od altri prescrizioni rispetto ai punti fisici.
Lo sviluppo è stato accompagnato da un’ampia gamma di imprese al servizio dei concessionari, con la finalità di promuovere ed accrescere la platea di giocatori affiliati ad uno o più dei diversi brand presenti sul mercato; ci riferiamo alle cosiddette “skin” (interfaccia personalizzate in loghi colori e denominazioni che rappresentano una sorta di “sottoreti” dei concessionari), ai Pvr (punti vendita ricarica) e a tante ulteriori forme di promotori e procacciatori a vario titolo contrattualizzati dai concessionari. Dunque il comparto dell’online non è composto solo dagli organici dei concessionari ma anche da migliaia di imprese (nella
maggior parte dei casi micro o piccole imprese), munite di partita Iva e iscrizione all’elenco Ries, che rappresentano un importante anello di congiunzione fra il territorio e l’universo virtuale del gioco online.
Le contraddizioni del divieto di pubblicità
Un impulso alla ramificazione della filiera della raccolta di gioco online si è sviluppata anche a seguito dei divieti e delle restrizioni poste dal decreto Dignità del 2018 che ha vietato qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, del gioco d’azzardo. Detto provvedimento, che ha sicuramente impoverito l’economia italiana (sottraendo ricavi a media, manifestazioni e club sportivi), non solo ha rappresentato l’ennesimo assist alla criminalità organizzata che non diffonde certo il proprio mercato su giornali e televisioni, ma ha generato confusione e contenziosi su tutto il territorio.
Se i messaggi sui canali di informazione nazionali dei grandi gruppi
www.gioconews.it 30 10 2023
FISCO E SLOT
Studio di consulenza tributaria ITALIA GIOCO LEGALE
a cura di Francesco Scardovi e Giancarlo Marzo
internazionali sono ritornati da tempo affiancando al marchio le parole “news”, “tv”, “sport” e altri, sono sempre più frequenti le contestazioni per l’utilizzo, da parte dei concessionari, di canali “promozionali” e siti di affiliazione in presunta violazione del divieto di pubblicità. Si cita in proposito un verbale dello scorso agosto con cui Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha contestato ad un concessionario l’utilizzo di skin e Pvr a scopi promozionali, per l’utilizzo di un pannello di affiliazione (circostanza che caratterizza la quasi totalità dei concessionari). Urgono dunque sul tema i necessari chiarimenti ministeriali per evitare costi e danni ingenti agli operatori di gioco legale sempre a vantaggio della concorrenza illegale del punto.com (ove si stima una evasione di svariati miliardi di euro all’anno).
Il perimetro regolamentare e fiscale dei collaboratori dell’online
È parere di chi scrive che, come per il comparto di gioco terrestre, anche la vasta rete di imprese al servizio dei concessionari online, possa rappresentare, se debitamente formata e inquadrata, un valido presidio sul territorio di regole e legalità, oltre ad essere fonte di occupazione e di entrate erariali. Ma occorre con altrettanta urgenza che il regolatore definisca in maniera chiara ed inequivoca il perimetro nel quale skin, Pvr e promotori possano svolgere legittimamente le proprie mansioni. E lo stesso discorso vale da un punto di vista fiscale, che ci occupa in questa rubrica.
Se infatti, per la raccolta di gioco mediante apparecchi, la Circo-
Francesco Scardovi
85 concessioni attive
Concentrazione della raccolta tra 4/5 grandi operatori che coprono oltre il 60% del mercato. Il resto del mercato è fatto da piccole imprese con percentuali di raccolta che variano tra 1-2% della raccolta a percentuali infinitesime.
lare 21/E del 2005, la circolare
“Sale Giochi e Biliardi” del 2014, la giurisprudenza oramai consolidata, le risoluzioni e i chiarimenti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che si sono susseguite nell’ultimo decennio hanno contribuito a precisare ruoli e criteri contabili e fiscali dei collaboratori dei concessionari di raccolta di gioco terrestre, lo stesso non vale per la filiera dell’online.
Possiamo solo interpretare ed operare “di riflesso”, quantomeno in materia di Iva, sempre sulla base di quanto previsto dai n.6 e 9 del comma 1 dell’art. 10 della legge Iva (Dpr 633/72) che esentano dall’imposta i proventi percepiti anche dai collaboratori alla raccolta dei concessionari purché in presenza di un rapporto contrattuale diretto ed ove le prestazioni siano da ritenersi necessarie ed indispensabili all’attività della conferente. Ma occorrono con urgenza chiarimenti precisi per scongiurare il rischio di altri contenziosi seriali come quelli che hanno coinvolto migliaia di operatori nel passato decennio.
Il riordino prima dei bandi
In un siffatto quadro, tutto il comparto di raccolta di gioco legale, sia
Dottore Commercialista e Revisore legale
Partner Studio Scardovi & Giordani
Consulente Commissione Gioco Illegale
18^ Legislatura
fscardovi@scardovigiordani.eu
Raccolta passata da 36,4 miliardi di euro nel 2019 a 70,5 miliardi nel 2022
Spesa quasi raddoppiata nel giro di tre anni da 1,8 a 3,7 miliardi
Poker e casinò passano dai 969 milioni del 2019 a 3,7 miliardi
Scommesse in aumento dell’ 89% da 783 milioni a 1,4 miliardi
terrestre che online, necessita di una regolamentazione omogenea e chiara anche perché, come detto, i due “mondi” convivono sul territorio e le regole dell’uno incidono su quelle dell’altro. Sarebbe dunque un grave errore dell’Amministrazione “spacchettare” il mercato ed anticipare le procedure di emanazione dei nuovi bandi di gara per le concessioni dell’online , differenziando regole e scadenze rispetto al mondo del retail. Il riordino territoriale vale sicuramente anche per il mercato telematico, così come le necessarie disposizioni previste dalla delega Fiscale in tema di: formazione degli operatori, presidio della legalità e contrasto alla criminalità, tutela delle fasce più fragili di giocatori e contrasto ai disturbi da gioco d’azzardo patologico, tutela delle entrate erariali e salvaguardia delle migliaia di piccole medie imprese che operano in Italia e delle relative maestranze. Imprese che, di fronte a regole di ingaggio imminenti ed onerose, come da ultime indiscrezioni, finirebbero per sparire definitivamente dal mercato, con le inevitabili gravose conseguenze per tutto il Paese a esclusivo beneficio di chi opera al di fuori delle regole.
Giancarlo Marzo Managing partner Studio legale e Tributario Marzo Associati giancarlo.marzo@marzoassociati.it
www.gioconews.it 31 10 2023
AUTORI
GLI
FISCO E SLOT
Il mercato del gaming online in Italia I valori nel periodo 2019-2022
Scommesse in evoluzione tra riordino e trasformazione tecnologica
L’omnicanalità superata dalla multicanalità nell’era 4.0 del settore
“La trasformazione del mercato di fronte a una innovazione che corre sempre più veloce. L’accelerazione dettata dall’emergenza pandemica e da oltre un anno di chiusura dei negozi fisici. La volontà di cogliere le opportunità generate dalla crisi, scommettendo sull’interconnessione tra canali ed esperienze fisiche e digitali, nel segno della centralità del consumatore”. Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, ha partecipato al panel “Re-inventing omnichannel – the case for entertainment first experiences”, durante Sbc Summit Barcelona 2023, uno dei più grandi eventi internazionali per il settore del gioco legale. Un’occasione in cui il Ceo ha di fatto archiviato il concetto di omnicanalità, reso obsoleto dall’evoluzione del settore, e ha raccontato l’approccio di Snaitech, centrato sempre più sul consumatore piuttosto che sulla scelta del canale di riferimento – retail o online.
“Il concetto di omnicanalità, oltre ad essere di difficile e piena realizzazione a causa delle molteplici barriere regolamentari vigenti in molti mercati europei, è anche probabilmente superato da un concetto di multicanalità che permette al consumatore di vivere in continuità non solo l’esperienza di gioco, ma anche, e sempre di più, quella di intrattenimento. Siamo in un’era 4.0 in cui il confine tra il fisico, il digitale e il virtuale non esiste più o è percepito diversamente. La vera rivoluzione non è quindi nel canale utilizzato ma nel dotare i clienti di spazi in cui condividere esperienze, skill, passioni, capacità di pronosticare e molto altro. Per questo motivo, oltre a rafforzare tutti i canali di engagement digitali, stiamo anche sviluppando un nuovo concetto di punto vendita che diventi una vera e propria moderna ‘agorà dello sport’ nella quale vivere appieno la socialità e la condivisione di un’esperienza oltre, ovviamente, ad accedere ai nostri servizi di gioco.”
Proprio partendo da questa visione, Snaitech ha da poco lanciato Tipzone, disponibile esclusivamente per i clienti che utilizzano Snai Mobile App, dove
www.gioconews.it 32 10 2023 Scommesse
di Cesare Antonini
IL SETTORE DELLO SPORTS BETTING ATTENDE LE NORME CHE LO RIGUARDANO NEL DECRETO ATTUATIVO DELLA LEGGE DELEGA E INTANTO CONTINUA AD EVOLVERSI NELLA SPERANZA CHE IL REGOLATORE SIA ALL’ALTEZZA
Schiavolin (Snaitech)
>
Fabio Schiavolin
tutti gli appassionati di sport e scommesse possono divertirsi, informarsi, scambiare opinioni e condividere analisi sugli eventi principali. Un nuovo spazio,
nato dal desiderio di “praticare” una innovazione non fine a se stessa ma funzionale a nuove esplorazioni, a nuovi orizzonti e nuove sfide.
Mazza (Oia Services)
Manca una visione industriale, gioco ancora penalizzato dal suo retaggio
“Il testo del riordino riflette i contenuti del dibattito di questi anni e quello che manca è un appropriata valutazione economico industriale del settore, visto ancora o come un’articolazione della criminalità o come un bancomat di cui servirsi per ogni manovra economica.” Carmelo Mazza, Ceo di Oia Services, titolare dei brand di betting e gaming Betaland ed Enjoybet, fa il punto sul riordino del settore del gioco pubblico commentando alcuni punti e fornendo la propria idea di industria in relazione al testo in circolazione tra gli addetti ai lavori.
Si comincia parlando di una probabile diminuzione dei limiti di giocata e di vincita; cosa può comportare per il settore?
“Per lungo tempo il settore ha richiesto la riduzione dei limiti minimi di giocata - inizia Mazza - ricordo ancora quando la puntata minima era 3 euro. Io non credo che oggi sia cosi influente in termini di raccolta complessiva. Certo, mi attendo un incremento dell’operatività sui punti vendita, con un conseguente impulso verso l’automazione.”
Si parla anche “previsione di caratteristiche minime che devono possedere le sale e gli altri luoghi in cui si offre il gioco”, per il retail può essere un problema? “Direi di no, anzi credo sia un’opportunità. La riqualificazione della rete di offerta mi pare sia necessaria che auspicabile. Peraltro, molto è stato già fatto in questa direzione da parte degli operatori più avveduti.”
Nel riordino si parla anche di “riequilibrio fiscale” e “semplificazione”, questi due punti sono auspicabili ma cosa servirebbe a livello fiscale per il betting?
“Relativamente a questi temi, credo sia auspicabile lasciare le aliquote attuali e contrastare ogni intenzione di elevare ulteriormente la pressione fiscale su questi giochi andrebbe anche posta la giusta attenzione all’incremento del costo delle concessioni; in presenza del divieto di pubblicità, un costo elevato scoraggerebbe tutti gli operatori internazionali con bassa quota di mercato a rimanere nel settore, riducendo il numero di partecipazioni e vanificando parte dell’obiettivo di maggior gettito. Circa la semplificazione, temo si tratti di un tema con valenza retorica. Non credo che vi sia una reale intenzione di semplificare gli adempimenti legati al settore dei giochi. Ci
sarebbe tanto da fare, penso soprattutto alle procedure bizantine di autorizzazione e certificazione dei giochi che si sono stratificate nel tempo. Per non parlare dei limiti alla pubblicità che, in un’ottica di riordino, dovrebbero essere attenuati significativamente. Ma non mi aspetto molto in questa direzione, purtroppo.”
Un altro tema è il “riordino delle reti di raccolta del gioco sia a distanza sia in luoghi fisici, al fine della razionalizzazione territoriale e numerica dei luoghi fisici di offerta di gioco secondo criteri di specializzazione e progressiva concentrazione della raccolta del gioco in ambienti sicuri e controllati, con contestuale identificazione dei parametri soggettivi e oggettivi di relativa sicurezza e controllo; previsione che le reti dei concessionari della raccolta del gioco a distanza possano, sotto la loro diretta responsabilità, comprendere luoghi fisici per l’erogazione di servizi esclusivamente accessori, esclusi in ogni caso l’offerta stessa del gioco a distanza e il pagamento delle relative vincite”. Come va letto questo tema?
“Il messaggio complessivo mi appare chiaro: da una parte la rete di offerta dei giochi, che si vuole ridurre. Ritengo che una compartimentazione territoriale sia difficilmente realizzabile anche se concordo che i fenomeni di saturazione presenti in tante realtà del Sud non possono essere mantenuti. Tuttavia, attenzione a logiche di espulsione o ghettizzazione dell’offerta di gioco. Non crediamo sia socialmente auspicabile la concentrazione solo in alcune aree di tutti i locali aperti al gioco”.
Per concludere, cosa manca al testo presentato al netto dell’approssimazione della quale è pervaso anche in attesa del prossimo avvio dei lavori parlamentari, si spera, di concerto con gli operatori?
“Credo che, alla fine, il testo sia lo specchio del dibattito di questi anni sul gioco. Quello che più manca, e non è una sorpresa, è un appropriata valutazione economico industriale del settore, visto ancora o come un’articolazione della criminalità o come un bancomat di cui servirsi per ogni manovra economica. Purtroppo, il gioco risente ancora di un pregiudizio morale per cui va penalizzato con una tassazione irragionevole chi si arricchisce con il gioco d’azzardo e l’offerta va limitata anche perché permeabile al crimine organizzato. Siamo lontani anni luce da una valutazione corretta del valore che il settore genera e del ruolo che occupa nel limitare il gioco illegale, le cui dimensioni, val sempre bene ricordarlo, restano considerevoli.”
www.gioconews.it 34 10 2023 SCOMMESSE IN EVOLUZIONE, TRA RIORDINO E TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA Scommesse
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Carmelo Mazza
Promozione ed efficienza
tema dell’ippica e del suo necessario rilancio ha un peso anche nei comuni italiani, sedi di ippodromi. Un esempio tra tutti è quello di Follonica, in provincia di Grosseto, dove sovente il consiglio comunale si è trovato a dover affrontare le questioni relative al settore. Il consigliere comunale Daniele Pizzichi, appartenente al gruppo consiliare della Lega, pur non essendo più iscritto al partito, è spesso intervenuto sull’ippodromo di Follonica, chiedendo al Comune un intervento per il suo rilancio.
“Ormai da tantissimi anni sostengo fortemente che l’amministrazione comunale dovrebbe assolutamente revocare la concessione dell’ippodromo dei
Pini! La situazione dell’ippodromo dei Pini è da anni sotto gli occhi di tutti, non manca giorno in cui non ci siano lamentele e contestazioni da parte di operatori per un malfunzionamento della struttura. La giunta comunale nel mese di marzo, dopo anni di disinteressamento della struttura, sembrerebbe essersi svegliata dal letargo approvando una delibera con la quale viene dato mandato al settore Pianificazione di ‘avviare il procedimento per la contestazione delle violazioni accertate’ nella gestione dell’ippodromo dei Pini da parte della società concessionaria.”
La società di gestione, contattata, non ha voluto replicare alle parole di Pizzichi.
Cosa auspica per questo ippodromo e per gli operatori ippici?
www.gioconews.it 36 10 2023
IL Ippica PH. JEAN VAN DER
MEULEN, PEXELS
DANIELE PIZZICHI, CONSIGLIERE COMUNALE DI FOLLONICA, CHIEDE UN INTERVENTO IMMEDIATO E INCISIVO PER RILANCIARE L’IPPODROMO DEI PINI
di Michela Carboni
“Per il futuro dell’ippodromo dei Pini auspico innanzitutto una revoca della concessione agli attuali gestori e successivamente un rilancio della struttura principalmente attraverso due misure: una nuova convenzione e l’utilizzo del centro di allenamento. Uno dei principali problemi dell’ippodromo dei Follonica è dovuto dalla convenzione sottoscritta nel 2003 che non prevede la possibilità di poter esercitare nessuna attività che non sia legata alle giornate di corse, o ad eventi equestri. Una volta revocata la concessione agli attuali gestori sarebbe necessario e indispensabile una nuova e diversa convenzione per poter allargare le tipologie di attività da svolgere all’interno dell’impianto: da quella convegnistica (sono presenti all’interno dell’ippodromo sale enormi, moderne e bellissime), alle fiere e mostre, ai concerti e spettacoli oltre ad altre attività sportive compatibili. I parcheggi enormi e la vicinanza con il Parco Naturale di Montioni potrebbero far sì che l’ippodromo diventi la ‘porta del parco’ da cui iniziare percorsi a piedi, mountain bikes e a cavallo. Inoltre è bene ricordare che l’ippodromo di Follonica nasce essenzialmente come centro di allenamento. Non si spiegherebbe altrimenti la costruzione, in un’area lontana da ogni centro metropolitano di oltre 300 box per ricovero cavalli. Credo che sia indispensabile e strategico l’utilizzazione e la valorizzazione del centro di allenamento quale principale potenzialità della struttura, cosa che oggi non viene fatta. Saper sfruttare il centro di allenamento porterebbe un significativo aumento dell’occupazione nell’area di Follonica con evidenti positive ricadute di carattere economico-sociale anche nel periodo autunno/inverno. Il centro di allenamento creerebbe uno stabile indotto sulla struttura economica cittadina da parte di queste persone e delle loro famiglie e un importante gravitazione sulle strutture recettive della città, episodica o per periodi di vacanze, dei proprietari dei cavalli in stabile allenamento a Follonica.”
Gli ippodromi in che modo vanno rilanciati?
“Per rilanciare gli ippodromi sarebbe di aiuto la presenza di attività commerciali al loro interno, l’organizzazione di eventi all’interno delle strutture o lo sviluppo di centri fieristici legati al mondo del cavallo e non
solo, sarebbero carte vincenti per rendere un ippodromo un polo appetibile per il grande pubblico. È necessario cercar di far conoscere il mondo dell’ippica anche attirando le persone attraverso altre attività commerciali o promozionali e sapendo sfruttare al meglio tutti i nuovi sistemi di comunicazione moderni.”
Il Governo potrebbe fare di più per l’ippica italiana?
“Il governo può fare moltissimo, in primis aumentare i premi, ma sicuramente è indispensabile che i pagamenti dei premi ai proprietari e le provvidenze agli allevatori siano pagati in maniera puntuale e senza nessun ritardo. Inoltre sarebbe corretto, come accade da sempre in tutta Europa, che l’allevatore sia riconosciuto come figura professionale e che l’allevamento di cavalli da corsa possa rientrare tra le attività agricole a tutti gli effetti, anche sotto il profilo fiscale, amministrativo e previdenziale. Il governo potrebbe inoltre creare un consorzio di tutela dell’ippica, in modo tale da mettere regole ferree per i proprietari dei cavalli e delle scuderie evitando infiltrazioni malavitose. Ma soprattutto il governo dovrebbe assolutamente in maniera seria svolgere una funzione di assoluto controllo attraverso degli organi di vigilanza per garantire una piena efficienza degli impianti ippici e dei relativi servizi per il pubblico, verificando puntualmente come vengono spesi i contributi elargiti alle società.”
L’ippica è un volano per il turismo?
“Certo che sì, ma a condizione che vi siano ippodromi di qualità che sappiano diversificare la loro offerta e che non siano cattedrali del deserto. Come ho detto precedentemente, per una realtà come la mia città, Follonica, una struttura ben funzionante con ottimi servizi potrebbe chiaramente incrementare le presenze turistiche anche al di fuori del periodo balneare”.
www.gioconews.it 37 10 2023 Ippica
PROMOZIONE ED EFFICIENZA IPPICA
Daniele Pizzichi
Passata la fase estiva che ha dato qualche soddisfazione al settore dell’amusement, l’autunno si preannuncia come una stagione dove concretizzare alcune richieste che gli operatori del settore attendono di veder realizzate.
“In tutto il mondo il settore sta procedendo a grandi passi verso evoluzioni innovative – afferma Alessandro Lama, presidente di FederamusementConfesercenti e portavoce degli Stati generali dell’amusement - che sono presentate regolarmente nelle fiere internazionali, purtroppo in Italia, tutto è più difficile, le regole complesse, l’equivoco che accomuna il comma 6 al comma 7, e l’impossibilità di avere un confronto con le istruzioni ed una politica assente non fanno sperare bene per il futuro. Dobbiamo liberare un settore che rimane legato da troppi equivoci.”
Le sale giochi come stanno andando?
“Un’estate di successo, con un più 20 percento di risultati (ricordiamoci che stiamo ancora recuperando tre anni di fermo), ma un successo trainato dai pochi giochi nuovi installati a fatica, dopo immani costi e tempi burocratici, una vittoria di Pirro che non ci soddisfa. Il futuro è ancora cupo.”
Sulle omologhe cosa chiedete e quali sono gli auspici?
“Innanzitutto eliminare diciture e riferimenti a ruote e rulli anacronistici e poco reali, per colpire pochi, anzi pochissimi, si devasta il mercato di tanti che
ASPETTANDO LONDRA
“L’anno inizia qui” è il clam a sostegno dell’Eag Expo 2024 che si svolgerà dal 16 al 18 gennaio all’ExCeL di Londra. Il tema evidenzia come Eag - l’unica fiera business-to-business al mondo che riunisce giochi terrestri a basso rischio e divertimenti a pagamento fuori casa - dia il tono per l’anno a venire attirando migliaia di acquirenti provenienti da tutti i settori del settore, compresi centri di intrattenimento per famiglie, centri di gioco per adulti, moli, attra-
Futuro tra luci e ombre
Alessandro Lama, presidente di Federamusement - Confesercenti e portavoce degli Stati generali dell’amusement, fa il punto sul settore, dopo un’estate positiva
legalmente e con fatica operano; snellire le procedure; trasformare le omologhe in autocertificazioni e, viceversa, riportando la responsabilità all’individuo in uno Stato che deve essere regolatore e non repressore a prescindere.”
Quali sono i temi caldi di cui il Governo dovrebbe occuparsi a breve per rilanciare il settore?
“Ribadiamo la necessità forte e chiara di separare il nostro settore da quello con vincite in denaro, la fiera Family Entertainment Expo di Bergamo e il suo successo, che si ripeterà l’anno prossimo, sono la testimonianza della dignità e della forza di un comparto che non teme confronti, ma non può essere legato dagli stessi corretti limiti di chi fa vincere denaro.”
A livello territoriale quali sono i temi da affrontare?
“Le ticket redemption attaccate su più fronti, vedi le recenti decisioni della regione Toscana, vanno tutelate, si chiarisca anche con l’ausilio delle ricerche ora veramente cogenti che non vi è alcuna correlazione con il gioco d’azzardo patologico, e riportiamo il dibattito sul piano reale e non su quello capzioso di un facile populismo. Certo è più facile attaccare le ticket redemption, piuttosto che le lotterie online.”
zioni turistiche, bar, club, sale bingo e centri bowling.
Nicola Lazenby, che celebra 12 mesi come direttrice dell’Eag Expo dopo la sua nomina nel settembre 2022, illustra l’ispirazione e l’autenticità del messaggio: “Parlando sia con gli espositori che con i visitatori di Eag, durante e dopo lo spettacolo del 2023, è diventato chiaro che entrambi i gruppi vedono l’expo come fondamentale per l’anno a venire. Le conversazioni che
si svolgono a ExCeL a gennaio indicano in larga misura la direzione di viaggio del settore per il resto del 2024. Ci sono più di 100 marchi e aziende rappresentati negli stand di Eag e tutti calendarizzano i loro programmi di ricerca e sviluppo in modo che i prodotti possano essere svelati in fiera, il che spiega perché Eag rappresenta una risorsa così affidabile per gli acquirenti che desiderano mantenere le proprie sedi aggiornate e competitive”.
www.gioconews.it 38 10 2023 Amusement
di Michela Carboni
Alessandro Lama
AMUSEMENT
I giochi sono fatti e a guidarli è ancora Pedroni
2023
di Vincenzo Giacometti
competizione è stata intensa, fin dal primo minuto. Ma il dominio è stato pressoché assoluto, fin dal principio. Almeno per quanto riguarda il vertice. Sì, perché al termine della stagione del Circuito nazionale di flipper sportivo Ics – Italian championship series, a chiudere in testa alla classifica dopo i sette turni di qualificazione che si sono disputati nei primi dieci mesi dell’anno, a chiudere in testa è il brianzolo Roberto Pedroni, stabile al comando nel tempo, dopo essere salito sul gradino più alto della classifica di circuito già dopo la gara 1. Come del resto ci aveva già abituato in passato.
Da qualche tempo, tuttavia, a insediare la leadership indiscussa di Pedroni nel panorama del flipper sportivo italiano (al di là dello storico numero uno della Penisola, Daniele Acciari, ultimamente distante dalla scena competitiva) c’è anche il giovane talento di Luca Fredella: il player bolognese, infatti, dopo essersi avvicinato soltanto da pochi anni alla disciplina, ha iniziato subito a conquistare successi, fino ad aggiudicarsi l’edizione 2022 del Circuito nazionale Ics, a inizio 2023. E non è un caso se lo stesso Fredella è riuscito anche salire sul gradino più alto del podio dell’ultima gara del Circuito Ics 2023, andata in scena nel Milano Pinball Club a fine settembre, superando in finale proprio Pedroni, per di più all’interno del suo club. Riuscendo così a rimettersi in corsa anche in questa stagione, riuscendo a chiudere in quarta posizione la classifica generale del Circuito. Dietro agli altri protagonisti Fabio Francescato (secondo nel Circuito Ics 2023) e Giorgio De Stefani (terzo).
A chiudere la top ten del circuito sono, nell’ordine: Francesco Sacco (quinto classificato), Giuseppe Violante, Danny Iuliano, Giampiero Pittelli, Carmelo Vitale e Mirko Plumari. Ricordando, tuttavia, che a qualificarsi per il Final Match che assegnerà il titolo Ics 2023 e che andrà in scena a inizio 2024, saranno i migliori 32 classificati (i cui nomi sono disponibili nella tabella a lato).
Oltre alla gloria offerta dalla possibilità di poter salire sul tetto d’Italia, aggiudicandosi il trofeo più importante della Penisola, per il vincitore delle Finali del Circuito nazionale Ics 2023 c’è anche in palio un ticket per le finali del Circuito europeo Ecs (European Championship Series), anche queste in scena nel primo trimestre del
2024, le quali a loro volta fungeranno da satellite per il prossimo mondiale della disciplina, mettendo a disposizione un biglietto di accesso: il diciannovesimo Campionato mondiale di flipper Ifpa 2024, che si terrà dal 7 al 9 giugno 2024 a Murietta, in California. Si tratta dell’evento più prestigioso del flipper competitivo, al quale parteciperanno 80 dei più grandi giocatori del mondo, provenienti da oltre venti Paesi, in base alla classifica mondiale dei giocatori di flipper che si determinerà a partire dal 1° gennaio 2024. Sulla base di essa verranno individuati 77 degli 80 qualificati per l’evento, mentre gli altri tre usciranno dai tornei satellite tra i quali c’è anche il Circuito europeo.
Il formato della partita finale
Per quanto riguarda il Final Match del Circuito Ics 2023, i primi 32 giocatori che si sono qualificati in base alla posizione nella classifica Ics qui delineata, si sfideranno in un turno eliminatorio in formato “Matchplay” a gruppi di 4 giocatori suddivisi in 12 turni, i quali verranno giocati secondo il sistema di punteggio “Papa” (4 punti per il primo, 2 punti per il secondo, 1 punto per il terzo e 0 per il quarto). Al termine di questo turno, i migliori 16 giocatori avanzeranno al girone finale e verranno inseriti in un classico girone testa a testa con sfide da disputare al meglio delle 5 partite. Fino ad arrivare ai quattro finalisti che si contenderanno il titolo. Guardando all’Europa e, forse, addirittura al Mondiale.
La classifica dei player qualificati alle finali Ics 2023
www.gioconews.it 39 10 2023 Flipper
LA
IL PLAYER BRIANZOLO CHIUDE ANCORA UNA VOLTA IN TESTA IL CIRCUITO NAZIONALE DI FLIPPER SPORTIVO ICS DOPO I SETTE ROUND DELLA STAGIONE
Per saperne di più sul Circuito Ics FLIPPER SPORTIVO
Round1 Round2 Round3 Round4 Round5 Round6 Round 7 Player (MPM) (FPT) (PPT) (MPZ) (M4P) (PAW) (MPC) TOT. 1 Roberto Pedroni 100 80 100 90 85 0 90 545 2 Fabio Francescato 90 0 85 85 90 0 70 420 3 Enrico G. De Stefani 80 100 57 80 18 0 45 380 4 Luca Fredella 85 0 90 0 100 0 100 375 5 Francesco Sacco 38 75 18 57 10 105 60 373 6 Giuseppe Violante 75 70 57 0 70 0 24 296 7 Danny Iuliano 45 0 0 100 65 0 85 295 8 Giampiero Pittelli 16 45 32 57 10 85 20 265 9 Carmelo Vitale 0 0 0 26 45 110 70 251 10 Mirko Plumari 38 0 57 57 80 0 0 232 11 Manuele Cereda 8 90 0 70 26 0 14 208 12 Pablo Iacoponi 22 0 0 75 61 0 45 203 13 Gabriele Tedeschi 0 0 0 0 0 75 125 200 14 Giovanni Parisella 0 0 57 0 0 135 0 192 15 Luca Vignando 8 65 26 0 10 0 70 179 16 Matteo Filippin 0 0 75 0 0 100 0 175 17 Antonio Freddo 38 53 22 35 0 0 26 174 18 Fabio Sessa 70 32 41 18 2 0 0 163 19 Davide Colleoni 61 53 0 0 45 0 0 159 20 Renato Agresti 0 0 0 0 0 150 0 150 21 Mauro Camellini 29 0 75 0 45 0 0 149 22 Antonella Iannotta 65 0 0 38 0 0 45 148 23 Fabio Squadrani 0 0 57 0 0 75 0 132 24 Davide Della Ianna 53 0 0 0 26 0 45 124 25 Lorenzo Gagliardi 0 0 0 0 0 115 0 115 26 Paolo Luise 0 0 38 0 0 75 0 113 27 Alessio Crisantemi 0 24 0 0 0 80 0 104 28 Michael Mauracher 75 0 0 0 0 0 15 98 29 Gianmario Locatelli 53 0 0 0 0 0 45 98 30 Pierangelo Villa 0 0 0 0 18 0 80 98 31 Claudio Fredella 22 0 75 0 0 0 0 97 32 Alessandro Caciali 0 0 0 0 0 90 0 90
Italian Gaming Expo & Conference
L’INDUSTRIA DEL GIOCO GUARDA AL FUTURO E ALLA SOSTENIBILITÀ
Una due giorni di conference ed esposizione dedicata al mercato italiano del gaming, accompagnata dal debutto degli Italian Gaming Awards: per approfondire la realtà di un settore la cui importanza è riconosciuta a livello internazionale ma ancora poco nota in patria
ILfuturo sostenibile del gioco. È il titolo della prima edizione dell’Italian Gaming Expo & Conference. Il nuovo evento B2B dedicato all’industria italiana del gaming che si svolgerà il 18 e 19 aprile 2024 negli spazi di Palazzo dei Congressi, a Roma. Si tratta di un debutto nel panorama nazionale degli eventi e di un’iniziativa incentrata sul contenuto, offrendo un’occasione unica per approfondire le principali tematiche che guideranno il mondo del gaming nei prossimi mesi e anni, per definire le linee guida di approccio per le imprese che vogliono guardare al futuro, all’innovazione, alla sostenibilità
La manifestazione propone due giornate di approfondimento su tutti gli aspetti che interessano gli stakeholder di uno dei più importanti mercati di gaming in Europa e nel mondo. Proprio nel periodo in cui Governo e Parlamento hanno avviato il percorso di riforma che porterà alla nascita di un nuovo settore, attraverso la riscrittura delle regole che lo disciplinano, e all’emanazione dei bandi di gara per il rinnovo di tutte le concessioni.
Il 2024 sarà quindi un anno strategico per l’industria italiana del gaming e l’evento sarà a sua volta strategico per l’industria e per l’intero ecosistema. Ige guarda dunque al futuro del gioco in Italia: un futuro che vuole e deve essere pienamente sostenibile. Questa è infatti la sfida che riguarda tutte le parti interessate nel processo di riforma del settore.
Due giorni dedicati ai C-level del mercato del gioco che, insieme alle Istituzioni, esperti,
accademici, opinion leader, influencer, si confronteranno per stimolare il dialogo sui principali temi che guideranno il mercato globale del gioco. Uno degli obiettivi principali dell’evento è quello di permettere ai partecipanti di incontrarsi e confrontarsi con esperti, opinion leader, accademici e alcuni dei migliori C-level a livello nazionale e internazionale per trovare nuovi spunti e soluzioni che guardino alla crescita e allo sviluppo della propria attività.
TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ
In un contesto evolutivo nel quale la tecnologia la fa da padrona, è imprescindibile basare qualunque tipo di confronto su un’analisi puntuale dello stato dell’arte del settore, passando per quello più generale del mondo del lavoro e dell’economia, per poter delineare davvero quei next step a cui tutti dovranno tendere nel 2024 e oltre. Anzi, soprattutto oltre: visto che le nuove regole che verranno scritte dal legislatore nei prossimi mesi, sono destinati a segnare nel medio-lungo periodo il futuro dell’industria. Per questo motivo, in questa prima edizione dell’Italian Gaming Expo & conference, l’organizzazione ha deciso di puntare i riflettori anche su altri ambiti meno esplorati nel gaming, relativi al mondo dei manager della Supply Chain e Procurement, dei Cfo e dei direttori Hr per comprendere sempre di più come le dinamiche della catena del valore, i modelli Esg (Environmental, social, and corporate governance), la Diversity & Inclusion e i nuovi processi organizzativi stiano imponendo un deciso cambio di passo verso la sostenibilità e la digital transformation. Oltre a esplorare i maggiori trend di interesse per l’industria destinati a plasmarne radicalmente la sua impostazione: dal meta-
www.gioconews.it 40 10 2023
Cover story ITALIAN GAMING EXPO & CONFERENCE
Vedi la location dal vivo
Key Topics
La riforma del gioco pubblico
Il futuro sostenibile del gaming
La nuova immagine dell’ippica
AI in Gaming: Innovations Changing The Future of Gaming
Human vs Technology AI & Etichs
Sostenibilità nel Gaming: la strategia ESG vincente
Sicurezza, trasparenza e legalità: il modello vincente del gaming
Il futuro delle Lotterie
Women Empowerment in Gaming
Accelerating D&I in the gambling industry
Il gioco online
Gaming & Payments
Esports: la scommessa è sul futuro
Gaming & Compliance
… e molto altro
verso all’intelligenza artificiale, dalla blockchain al digital payments, che si aggiungono ai trend topics endemici e regolamentari, come il contrasto al matchfixing, il rilancio della filiera ippica e la regolamentazione degli esports.
ESPERIENZA E PROFILO INTERNAZIONALE
L’Italian Gaming Expo & Conference è promosso dal gruppo editoriale Gn Media, attivo da 15 anni nel mondo del gaming, a livello internazionale. Grazie al suo network di eccellenza, garantisce un accesso diretto e un punto di contatto con l’intera industria di gaming, dando voce e partecipazione a migliaia di utenti. Attraverso le reti di GiocoNews.it ed EsportsMag.it, vengono raggiunte oltre 1 milione di persone al mese, che utilizzano queste testate per il lavoro quotidiano. Rappresentando un reale punto di riferimento per il mondo del gioco, unico nel suo genere in Italia. Questo garantisce una penetrazione profonda nel settore e un’audience esclusiva.
Ma oltre ai network del gruppo, l’Italian Gaming Expo & Conference sarà supportata da una strategia di comunicazione integrata che permetterà massimo risalto sia all’interno dell’industria che all’esterno.
Per quanto riguarda i contenuti e l’organizzazione generale, l’evento può contare su un Comitato scientifico d’eccezione in grado di riunire esperti, accademici e professionisti di vari profili e fama internazionale. Come Lucio Lamberti, professore di Marketing analytics e analytics for Business Lab at Politecnico di Milano, coordinatore dell’Interdepartmental Physiology, Emotion and Experience Lab (Pheel) del Politecnico, nonché scientific director del Metaverse Marketing Lab and of the Automotive Experience Design Lab; Francesco Rodano, chief policy officer Playtech e former online gaming regulator; Quirino Mancini, presidente Imgl, global head del gaming and hambling Practice Group e partner Tonucci&Partners; Ludovico Calvi, presidente onorario United Lotteries for Integrity in Sports; - Ulis; Gianluca Comandini, imprenditore italiano, professore universitario e divulgatore tecnologico esperto di fintech e new media.
“Il 2024 sarà un anno strategico per l’industria italiana del gaming, con un percorso di riforma avviato dal legislatore e un intero impianto di regole da riscrivere per arrivare alla definizione dei nuovi bandi di gara”.
Simona Clarizio Event Manager IGE 2024
UN EVENTO NELL’EVENTO: GLI ITALIAN GAMING AWARDS
Quello di Ige non sarà l’unico debutto sul mercato italiano del gaming. A impreziosire ulteriormente l’evento ci sarà anche la prima edizione degli Italian Gaming Awards (Iga). Una serata speciale per premiare le eccellenze del gaming italiano e le migliori best practices nel settore, in una location d’eccezione, ricca di fascino, come Spazio Novecento. Tra musica, intrattenimento, buona cucina. E tanto networking.
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Ige può infatti contare su Media Partnership con le principali testate e agenzia stampa di settore, a livello nazionale e internazionale, oltre al supporto e alla collaborazione degli organizzatori di eventi globali. Inoltre sarà supportato da una campagna di comunicazione ad hoc che permetterà di avere risalto sulle principali testate giornalistiche nazionali.
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L’evento sarà coordinato da un Comitato Scientifico costituito ad hoc e le votazioni saranno eseguita da una giuria di esperti che riunisce professionisti del settore di livello internazionale, accademici, studiosi anche di settori diversi e del mondo dell’informazione.
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Top Speakers
I maggiori esperti di fama internazionale e i veri protagonisti del mercato del gaming Italia, insieme a politica, istituzioni, regolatori.
Inspiring Keywords
Sostenibilità, inclusione, tecnologia, innovazione, digital tranformation, talent retention, cyber security, marketing, formazione, informazione.
Informare, istruire, Ispirare
Un evento in grado di approfondire tutte le tematiche di interesse per gli stackeholder del gaming, per analizzare il presente e scoprire il futuro, anticipandolo.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.) www.gioconews.it 41 10 2023 ITALIAN GAMING EXPO & CONFERENCE Per maggiori info Per saperne di più
+100 +25 SPEAKER SESSIONI DI CONTENUTO BRAND DI GAMING ORE DI FORMAZIONE MOMENTI DI NETWORKING +50 +20 ∞ +10k +5k +4k 1,6mln +5,5k 58k +5k 6,6k I CONTATTI GIORNALIERI DEL NETWORK UTENTI REGISTRATI AI QUOTIDIANI ONLINE ISCRITTI SUI CANALI YOUTUBE DEL GRUPPO VISUALIZZAZIONI SU YOUTUBE UTENTI INSTAGRAM FACEBOOK FAN TWITTER FOLLOWER (X) UTENTI LINKEDIN contatti giornalieri su GiocoNews.it utenti registrati al sito internet iscritti al canale YouTube visualizzazioni YouTube utenti su Instagram fan facebook follower su Twitter utenti LinkedIn 8k 1k 56k 4k 4.4k 2k 780k 4.0k contatti giornalieri su GiocoNews.it utenti registrati al sito internet iscritti al canale YouTube visualizzazioni YouTube utenti su Instagram fan facebook follower su Twitter utenti LinkedIn 8k 1k 56k 4k 4.4k 2k 780k 4.0k contatti giornalieri su GiocoNews.it utenti registrati al sito internet iscritti al canale YouTube visualizzazioni YouTube utenti su Instagram fan facebook follower su Twitter utenti LinkedIn 8k 1k 56k 4k 4.4k 2k 780k 4.0k contatti giornalieri su GiocoNews.it utenti registrati al sito internet iscritti al canale YouTube visualizzazioni YouTube utenti su Instagram fan facebook follower su Twitter utenti LinkedIn 8k 1k 56k 4k 4.4k 2k 780k 4.0k
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Un lavoro costante per l’inclusione digitale
DALL’11 AL 15 OTTOBRE C’È TERNI DIGITAL WEEK, UN’EDIZIONE 2023 DEDICATA AD AI, ESPORTS, ROBOTICA, E SANITÀ INNOVATIVA
Tutto pronto per la quinta edizione della Terni Digital Week. L’iniziativa, diretta da Edoardo Desiderio, si ripresenta nel 2023 arricchita dalla collaborazione con numerosi enti, partner, imprese e professionisti internazionali.
Dall’11 al 15 ottobre la Terni Digital Week proporrà numerosi incontri di alto livello formativo, workshops e meeting su Intelligenza artificiale, comunicazione, marketing, social media, metaverso, chatGpt, robotica, big data, esports, sanità innovativa, blockchain, e-government, education, startup e finanza agevolata per le imprese. La manifestazione è patrocinata dal Parlamento europeo, dalla presidenza del Consiglio dei ministri, Agid - Agenzia per l’italia Digitale, EneaAgenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Terni, Università degli Studi di Perugia, Sapienza Università di Roma, Camera di Commercio dell’Umbria, associazioni di categoria territoriali e da altri numerosi enti pubblici e privati.
La settimana digitale, spiegano gli organizzatori, nasce per sensibilizzare il territorio nazionale e in particolare il Centro Italia ai temi del digitale. Tutti gli eventi si svolgeranno nel cuore del centro storico della città di Terni, presso la sala DigiPass della Biblioteca Comunale e nell’Istituto tecnico tecnologico
Allievi-Sangallo oltre che nell’auditorium Falcone-Borsellino dell’Istituto tecnico economico e professionale per i servizi A. Casagrande – F. Cesi; ma non mancherà la possibilità di collegarsi in streaming da tutta Italia.
Nel corso dell’evento, tra i tanti contenuti proposti, ci sarà modo di parlare anche di esports, con il panel “Esports, videogame e nuove forme di occupazione” organizzato sabato 14 ottobre da Gioco News e Esportsmag e a quale parteciperanno Federico Brambilla, vice presidente Iidea Association e CeoO & co-founder Exeed; Luca Pagano, amministratore delegato Qlash; Andrea Planamente, esports director Macko; Vincenzo Guastafierro “Rekins”, Proplayer Team Exeed e content creator Fortnite e Valorant A moderarlo, Francesco Lombardo, redattore EsportsMag.it. Sarà presente anche un’area gaming dedicata agli esports, all’interno della biblioteca comunale.
Durante la settimana digitale, come ogni anno saranno assegnati anche i premi dedicati all’innovazione. Il direttivo organizzativo dell’Associazione Terni Digital sceglierà tra personalità, enti ed aziende a livello nazionale che si sono contraddistinte nell’ultimo anno per attività di divulgazione della cultura digitale e per progetti innovativi. Tutte le informazioni sul programma e su tutti i relatori presenti sono consultabili sul sito ufficiale dell’evento: www.ternidigitalweek.com, e sui canali social dell’iniziativa. (Dd)
Il potere delle connessioni umane
Tre giorni interamente dedicati all’innovazione e al digitale che riuniranno professionisti, manager, esperti e leader del settore. Dal 25 al 27 ottobre presso il Talent Garden di Milano si svolgono i Digital innovation days 2023 che quest’anno, per celebrare il potere delle connessioni umane, hanno come tema principale proprio le “Human Conn@ctions”. Gli appuntamenti si sviluppano in quattro location principali: la sala Inspirational, la sala Panel e le altre due sale tematiche dedicate al digitale e all’innovazione in cui si tengono otto focus verticali.
Nel corso della prima giornata i protagonisti saranno gli esperti del settore che illustreranno i loro mo-
delli innovativi e le loro idee rivoluzionarie, rivolte al futuro, che attraversano ogni settore di mercato. In tarda mattinata invece spazio a tre focus tematici, il primo dei quali Dei, Diversity equity inclusion, spiegherà come l’applicazione di principi inclusivi ed etici aiuti a raggiungere traguardi più efficienti, migliorando anche la creatività e l’innovazione in azienda. Gli altri due focus saranno invece dedicati a metaverse gamification e crowdfunding per startup e Pmi, due comparti in grande crescita che affrontano le nuove sfide di mercato con uno spirito creativo e di coinvolgimento.
Tra i panel che si svilupperanno nel corso della prima giornata ci sarà anche “Gaming e metaverso: tra
www.gioconews.it 42 10 2023 Eventi
TORNANO I DIGITAL INNOVATION DAYS. DAL 25 AL 27 OTTOBRE A MILANO ESPERTI E LEADER DEL SETTORE A CONFRONTO SU INNOVAZIONE E DIGITALE
Scopri il panel di EsportsMag.it a Terni
sfida e opportunità”, organizzato nel primo pomeriggio da Gioco News e moderato da Alessio Crisantemi direttore della rivista, vicepresidente presso Anes-editoria di settore e president & founder di Gn Media. Tema di questo incontro sarà il dibattito sugli sviluppi del metaverso e come il gaming diventa un canale e un mezzo sempre più strategico, foriero di opportunità. Interverranno in questa occasione Lucio Lamberti, scientific director di Metaverse marketing lab, Flavio Arzarello, responsabile delle relazioni istituzionali Met e Alessandro De Grandi, Ceo e founder The Nemesis. Dalla seconda giornata cominceranno due percorsi che approfondiranno le tematiche legate al mondo del digital marketing e dell’innovazione attraverso workshop e speech dedicati ad alcune parole chiave del momento. Nella sala Digital, spazio a temi come social media, web e content marketing, influencer
marketing ed E-commerce; nella sala Innovation verranno invece approfonditi i temi dell’emerging tech, job & learning, sustainibility and retail. A coordinare questa serie di appuntamenti Stefano Saladino, head of content strategy dell’evento, imprenditore, formatore e consulente, che da oltre vent’anni lavora nei settori del digitale, marketing comunicazione.
“In un mondo sempre più interconnesso – spiegano gli organizzatori dell’evento, Giulio e Nicola Nicoletti - crediamo fermamente che attraverso le connessioni si possa creare un ecosistema virtuoso in grado di generare valore, ispirare azioni e catalizzare l’innovazione. L’innovazione, infatti, non può esistere in isolamento, ma emerge dall’interazione di competenze, abilità ed emozioni individuali che si intrecciano all’interno di una comunità.” (Cc)
Intelligenza artificiale e umana, strumento di eccellenza
IL 26 OTTOBRE NELL’AREA ESPOSITIVA
Un appuntamento per scoprire le principali innovazioni dall’Italia e dall’estero. Dopo il successo ottenuto con il primo evento di giugno, il 26 ottobre torna Forum Retail, il più grande hub di networking tecnologico organizzato da Ikn Italy, che si svolge ancora una volta nell’area esposivita dell’Allianz MiCo di Milano. Il tema centrale è “L’artificial & human intelligence per eccellere in un mercato che oscilla” e coinvolge diversi settori: dal fashion & accessories, passando per il Gds, consumer goods, TelCo & media, pharma & healthcare, Luxury, banking, leisure, real estate, HoReCa, Gdo, catene ristorazione, food, beauty e pet store. L’obiettivo è quello di fare rete, elaborando nuove idee di business e soprattutto facilitando il networking, il confronto e la condivisione delle esperienze in un periodo caratterizzato da forti evoluzioni del settore. A tale scopo saranno presenti oltre 65 sponsor, 12 start up e scale up che presenteranno le loro principali novità nell’ampia area esposivita.
Un evento, dunque, che in poche ore riunirà l’intero mondo legato al retail, dove si incontreranno leader aziendali e manager di successo e dove ci sarà l’opportunità di stringere legami, confrontarsi in modo diretto sugli hot trends e trarre ispirazione da esempi di best practice. Nel corso della giornata, inoltre, si potranno toccare con mano le tecnologie che migliorano l’esperienza del cliente, con la possibilità di sperimentare le innovazioni più importanti già presenti sul mercato.
L’appuntamento principale del 26 ottobre sarà la main conference per cui è previsto l’ar-
rivo di 3.000 partecipanti e di 200 speaker tra esperti a livello nazionale e internazionale. Tra le principali aree tematiche, invece, quella dedicata all’innovation, al new tech & payments trends, all’Ecommerce, alla customer experience, Crm e fidelizzazione e omnicanale, e anche alla personalizzazione dei dati, digital marketing e social & influencer.
Nel corso del pomeriggio Gioco News presenterà il convegno dal titolo “L’intrattenimento come leva di rigenerazione del retail” dove verranno trattati diversi temi di grande attualità, come l’amusement e l’evoluzione del divertimento nel mondo leisure e nei nuovi mercati retail dell’intrattenimento; l’analisi del target e la formazione continua come leva strategica e investimento. A questi si aggiungono anche un focus sul real estate legato all’entertainment e all’amusement e un altro sulla tecnica e la creatività nel retail in ambito architettonico e scenografico.
“Il 26 ottobre – spiega Francesca Cattoglio, owner di Ikn Italy - toccheremo i temi di maggiore dibattito e interesse al momento, come l’uso dell’intelligenza artificiale al posto dei lavoratori, a partire dalla notizia dell’uso dell’Ai nell’ufficio acquisti da parte del colosso Walmart, la crescita e gli sviluppi del fenomeno del retail media, i possibili modelli di applicazione del metaverso e molto altro. Forum Retail è l’evento che sin dalla sua nascita, 22 anni fa, si posiziona come l’appuntamento dove sperimentare l’innovazione tecnologica, trarre ispirazione e confrontarsi con casi nazionali e internazionali per eccellere in un mercato che oscilla.” (Cc)
www.gioconews.it 43 10 2023 Eventi
EVENTI Scopri il panel su Gaming e Metaverso di GiocoNews.it
DELL’ALLIANZ MICO DI MILANO C’È IL FORUM RETAIL, EVENTO IMPERDIBILE PER CONOSCERE LE PRINCIPALI INNOVAZIONI LEGATE AL SETTORE
Scopri il panel su Gaming Retail di GiocoNews.it
MISSION DEL CEEGS È LA PROMOZIONE DEL SETTORE IN EUROPA CENTRALE E ORIENTALE, OLTRE CHE NEI PAESI BALTICI
significato e il processo di realizzazione dei giochi sono i temi portanti dell’edizione 2023 di Ceegs, l’incontro annuale di studiosi e esperti di gioco organizzato ogni anno da Digra Europa centrale e orientale. La Ceegs, acronimo di Central and eastern european game studies conference, quest’anno sarà ospitata dalla Macromedia University di Lipsia, in Germania, nel periodo dal 19 al 21 ottobre.
La missione primaria di Ceegs è promuovere e far avanzare la ricerca sui giochi nell’Europa centrale e orientale e nei paesi baltici, nonché aumentare la visibilità della comunità di esperti sui giochi della regione. Nel contempo l’evento è aperto a partecipanti da tutto il mondo e dalla prima edizione, quella del 2014 a Brno, in Repubblica Ceca, ha finora attratto relatori da oltre trenta Paesi, dall’Europa al Nord America all’Asia.
Un’apertura che si conferma anche nel corso dell’edizione 2023, quando si cercherà di scandagliare le strategie con cui i giochi modellano il discorso attorno all’uomo e alla società e di capire come queste discussioni contribuiscono a nuove forme di progettazione e sviluppo di giochi. Ma si cercherà anche di comprendere meglio come possono influire determinati argomenti quali la diversità di genere, l’ecologia, l’intelligenza artificiale, la politica, la filosofia sul settore del gioco.
L’evento, che in questa edizione in particolare è dedicato allo studio dei giochi digitali e non digitali, alle loro basi culturali e agli effetti sociali, nonché ai giocatori e agli sviluppatori, punterà ad approfondire il tema del gioco, scandagliando quelle che sono due fasi ben distinte di questa attività, ossia quella della progettazione e quella riguardanti le discussioni teoriche sul modo in cui i giochi producono significato e funzionano come artefatti culturali; due fasi che spesso si trovano ad andare di pari passo. I giochi, infatti, sono un fenomeno culturale e spesso evocano discussioni controverse che non possono essere separate dai dibattiti accademici.
È proprio questa la tematica che la conferenza
intende affrontare, cercando di spiegare in che modo la pratica del game design viene influenzata e modellata dal discorso teorico che circonda il gioco (sia nei forum degli appassionati ma specificamente dagli studiosi del tema, nel mondo accademico) e in che modo gli studi e il design dei giochi possono creare una fruttuosa interazione tra l’analisi teorica e la realizzazione pratica.
Tra gli altri temi che saranno affrontati dal Ceegs 2023 troviamo, tra numerosi altri, anche quello dell’esperienza del giocatore, la costruzione e la progettazione del mondo ludico, l’arte e il design dei personaggi, la progettazione narrativa nella produzione di giochi, l’importanza delle comunità (dei cosiddetti fan), l’accessibilità e inclusività del gioco.
Tre i keynote speaker della Central and eastern european game studies conference 2023: Jana Stadeler, esperta game designer che ha al suo attivo lavori come Horizon: Forbidden West (Guerrilla Games, 2022); Víctor Navarro-Remesal, studioso di giochi del Tecnocampus dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona, membro fondatore di Digra Spagna e co-presidente delle conferenze di Storia dei Giochi; Charlene Putney, insegnante e scrittrice pluripremiata anche in ambito videoludico (Divinity: Original Sin 2), che sta attualmente avviando una start-up che si occupa di apprendimento automatico.
Nel corso dell’evento saranno proposti al pubblico presente anche numerosi workshop, momenti di incontro con esperti, su specifiche tematiche, che si svolgeranno il primo giorno della conferenza in diversi formati: dalle discussioni teoriche ai tavoli di lavoro pratico.
Tra gli ospiti d’eccezione di questa edizione 2023 vi sarà anche un consorzio di studenti universitari, dottorandi e studenti di master, che avranno la possibilità di proporre al pubblico presente i lavori di ricerca e approfondimento sulle tematiche relative al gioco, portando alla platea punti di vista differenti, magari più orientati all’innovazione e al futuro. (Dd)
www.gioconews.it 44 10 2023 Eventi
IL CEEGS
EVENTI
Il gioco come cultura e forma di espressione artistica a Lipsia
NUOVI LAYOUT PER UNA MIGLIORE ESPERIENZA DI GIOCO
Non poteva certo mancare Mondogaming tra gli espositori dell’Sbc Summit di Barcellona: un’azienda che è una vera e proprio globetrotter nel panorama del gaming e che continua a collezionare presenze nei principali show di settore, proponendo soluzioni di ultima generazione. In particolare a Barcellona l’azienda ha presentato alcuni nuovi layout della sua piattaforma che offrono una
ALTENAR SPINGE LO SVILUPPO TECNOLOGICO NEL BETTING
Uno sviluppo continuo e senza sosta, “per creare un prodotto sempre più all’avanguardia che offra la migliore esperienza di gioco”. È quello che sta promuovendo il fornitore di piattaforme per il betting Altenar, come
LA NUOVA ERA DEL GIOCO DI EGT PER L’ITALIA
Tra le aziende presenti all’Sbc summit di Barcellona un occhio di riguardo va senz’altro riservato a Egt che ha proposto alcune delle sue ultime novità. Con “il punto forte della selezione di prodotti rappresentato dalla piat-
migliore esperienza di gioco all’utente con adattamenti responsive alle Ui più innovative e alcune nuove funzionalità da lanciare nel prossimo futuro. Come spiega Matteo Dimatteo, founder dell’azienda: “Tra le nuove tecnologie che Mondogaming sta sviluppando in questo periodo ci sono un Hub centralizzato per la gestione e comunicazione di tutte le terze parti, un feed totalmente rinnovato creato da noi e un admin panel che permette la gestione delle quote in totale autonomia ed in modo scalabile.”
Per quanto riguarda il mercato italiano,
inoltre, Mondogaming sta terminando lo sviluppo di una piattaforma totalmente innovativa adattata alle richieste dei clienti che offrirà una possibilità di scelta tra diversi layout in base alle proprie preferenze, una gestione autonoma di elementi come i banner attraverso un Cms (Content management system), come pure una gestione del parco utenza ottimizzata tramite un nuovo Crm (Customer relationship management).
spiega il regional director Francesco Papallo, in occasione dell’Sbc Summit di Barcellona. “Altenar sta lavorando all’integrazione di nuovi feed senza sosta, e dopo aver recentemente integrato Vermantia, di proprietà di Arena, per trasmettere in streaming tutti i contenuti di corse di cavalli e levrieri Arc nel mondo, in questi giorni ha lanciato il prodotto integrato con Wall street football ‘players performance predictions’ che garantisce un’offerta completa.”
Ma non è tutto. Sì, perché a breve
sarà terminata l’integrazione con Nvenue “micro-betting & in-game predictive data”. Mentre all’Sbc Barcelona ha completato il quadro esibendo anche il nuovo tool Enhanced price manager appena lanciato dal fornitore, che dà agli operatori la possibilità di offrire quote maggiorate su mercati selezionati. Oltre a degli strumenti avanzati di gestione del rischio per gli utenti e soluzioni su misura tra cui il limite personalizzato per utente su campionati e sport.
taforma di scommesse ‘all-in-one’ sviluppata internamente, che contiene quattro moduli principali: prodotto di scommesse sportive, aggregatore di casinò, motore Crm e gateway di pagamento”. come spiega Zornitsa Boncheva, regional manager di Egt ed Egt digital per l’Italia.
I visitatori dello stand di Egt a Barcellona hanno però anche potuto conoscere e toccare con mano la ricca
varietà di giochi del portafoglio dell’azienda. Tra le proposte istantanee di Egt digital così come le soluzioni Bell link, Clover chance, High cash, Single progressive jackpot, che sono popolari in numerosi mercati in tutto il mondo.
www.gioconews.it 46 10 2023 NUOVE TENDENZE
Vedi le immagini più belle di SBC Summit Barcelona
SOFT2BET VOLA IN SPAGNA MA SBARCA IN ITALIA
I riflettori di Soft2Bet fornitore leader di soluzioni di gaming online B2B, si sono accesi a Barcellona, in occasione dell’evento di Sbc, ma la vera notizia lanciata dai padiglioni della fiera spagnola dall’azienda riguarda l’Italia. Sì, perché proprio in occasione della kermesse
Soft2Bet ha svelato il piano di espansione strategica sul mercato tricolore attraverso la recente acquisizione di una società maltese titolare
FILSGAME, TANTI MERCATI E UN SOLO OBIETTIVO
Tra le società di gaming che si stanno mettendo in evidenza in gran parte degli eventi internazionali c’è anche la software house anglo-italiana FilsGame, presente anche al recente Sbc Summit Barcelona. Per confer-
A BARCELLONA, L’INNOVAZIONE IN SALSA BULGARA DI CT INTERACTIVE
Il fornitore di contenuti di gioco online Ct Interactive conferma la sua corsa sul mercato globale del gaming partecipando (e con successo) anche a Sbc Summit di Barcellona, conquistando letteralmente la scena. Presentando un elenco completo del suo portafoglio diversificato e in espansione di giochi di slot con diverse meccaniche e jackpot. Tra le ultime uscite dell’azienda che sono state mostrate in fiera, alcuni titoli di pregio come “The Oldest
di una licenza italiana. Questa mossa chiave, spiega David Yatom Hay, general counsel di Soft2Bet, è in linea con la missione dell’azienda di offrire servizi di gioco online di livello mondiale nei mercati regolamentati di tutto il mondo e rafforza la sua posizione in Europa.
“Siamo felici di rafforzare la nostra presenza europea con questa entusiasmante avventura nel mercato italiano – spiega il manager - ed è ancora un altro esempio del costante impegno di Soft2Bet nell’espansione del proprio portafoglio normativo. Siamo fiduciosi che gli operatori ita-
liani trarranno grandi benefici da ciò che Soft2Bet ha da offrire al mercato”.
Soft2Bet prevede inoltre di certificare la propria piattaforma nel mercato italiano, una mossa che favorirà la sua eccellenza operativa e la soddisfazione del cliente. A seguito del processo di certificazione, Soft2Bet mira a posizionarsi come fornitore di piattaforme nel mercato italiano.”
mare il suo ruolo e impegno sul mercato spagnolo, ma anche e sopratutto sul mercato europeo e su quello globale. In effetti, oltre ad aver lanciato i suoi giochi sui principali operatori italiani come Lottomatica, Goldbet, Sks365 e LeoVegas, la società ha aperto a nuovi casinò in Spagna, oltre ad aver cominciato a lavorare anche in Sud America. In questo processo di evoluzione e integrazione, FilsGame sviluppa giochi e soluzioni diversi per ogni singolo mercato, su misura per ogni tipologia di pubblico, introducendo
anche dei concept innovativi rispetto a quello che si vede sul mercato europeo. “L’obiettivo è cercare di lavorare dal punto di vista di compliance, per rendere questi prodotti pensati per altri mercati convergenti all’Europa, utilizzabili quindi anche per le regolamentazione europee, più restrittive”, come spiega Stefano Fregoni, Ceo and head of gaming di FilsGame, con l’obiettivo principale della strategia aziendale che è quello della convergenza.
Oak”, “Fruits and Sweets”, “Giraffe Wild” e l’ampia selezione di giochi a cascata e a grappolo. Ct Interactive offre anche due jackpot esclusivi progettati per portare la massima gioia ai giocatori: “Hot Luck” e “Ct Interactive Mystery Jackpot”. Hot Luck è un jackpot misterioso interattivo a tre livelli e assegna premi aggiuntivi. Durante il Summit di Barcellona i visitatori hanno avuto la possibilità di ammirare i prodotti più recenti e all’avanguardia nel mondo del gaming online, grazi ai con-
tenuti di Ct Interactive che rappresentano il frutto della competenza di un team con anni di esperienza nel settore, come spiega Lachezar Petrov, amministratore delegato dell’azienda.
www.gioconews.it 47 10 2023 NUOVE TENDENZE
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
San Marino – Obiettivo raggiunto, se non per un leggero overlay, per la “prima” della Poker Skill Events. Se l’evento doveva dimostrare che l’abilità era al primo posto, beh, c’è riuscito benissimo. Solo il final day da 38 player è durato dalle 14 alle 5:20 del mattino quando Domenico Cancro ha chiuso il “match point” eliminando il più esperto e navigato Alfonso Simone, imponendo quella figura perfetta (non ce ne voglia Alfonso sarebbe stato un winner altrettanto aderente all’idea del format) per lo Skill Poker Master. Conosceremo poi Domenico, player toscano, giovane, preparato ed emergente.
Il torneo ha fatto centro per tanti fattori. In primis la struttura premiata da complimenti arrivati in maniera trasversale sia dai pro che dai reg che da tanti amatori ormai esigenti e che non si rassegnano alle imprecazioni classiche del tipo “vanno sempre loro”, “è un bingo” o “sono bravo ma sfortunato”. Sessantamila chip e livelli profondi con blind dai 40 ai 60 minuti non hanno di certo evitato scontri assurdi di cui parleremo in uno dei due colpi scelti per far vedere come ci si può suicidare seppur con una struttura del genere o giocare non proprio in maniera ortodossa ma avere ragione e scoppiare due Assi per un monster pot pazzesco.
Skill Poker Master obiettivo abilità centrato
IL TORNEO ANDATO IN SCENA ALLA GIOCHI DEL TITANO DI SAN MARINO DAL 14 AL 18 SETTEMBRE
HA TOTALIZZATO 910 ENTRIES E HA VINTO GRAZIE
ALL’OTTIMA STRUTTURA DI TORNEO
Ma il basso tasso di re-entry, le tante ore di gioco passate ai tavoli dai partecipanti e l’alta percentuale dei qualificati in tutti i starting flight, sono tutti elementi che stanno a certificare la qualità dell’offerta di gioco dello Skill Poker Master.
Si rigiocherà al King’s Resort di Rozvadov dal 22 al 27 novembre per 500mila euro garantiti e buy in Half Price che porta il buy in ad appena 290 euro mentre Maurizio Giuseppucci, Marco Mello Melloni e Lele Sgherza assicurano che la qualità della strutture sheet non verrà toccata. Il secondo atto è imperdibile.
Il tavolo finale e il vincitore
Domenico Cancro è il primo winner del debutto dello Skill Poker Master, il nuovo format di No Limit Hold’em dal vivo di Poker Skill Events che ha totalizzato 910 entries alla Giochi del Titano di San Marino. Ha regolato in heads up Alfonso Simone alzando il trofeo e portandosi a casa 87.681 euro: “È il regalo del mio compleanno visto che ho compiuto 28 anni una settimana fa (il 14 settembre, Ndr)”. Di Scarlino, in provincia di Toscana, vicino Follonica, studia Economia a Urbino: “Sono pronto a preparare la tesi magistrale e ora torno a casa e finisco gli studi altrimenti mia mamma mi uccide!”, risponde così quando gli chiediamo cosa intende fare per il futuro.
In realtà in quest’anno si è concentrato un po’ più sul poker: “Dopo il settimo posto a Ipo Sanremo a maggio di quest’anno (per lui 28mila euro di premio, Ndr) ho deciso di giocare di più e ho vinto il primo trofeo all’high roller dell’Eurasian Poker Tour a Rozvadov ma anche a Bratislava all’ItaliaPLay”.
Torniamo al torneo, commenti e dediche? “Ancora non ci credo mi sembra di vivere un film dopo una maratona di poker e un gioco durissimo ma con una
www.gioconews.it 48 10 2023
Poker
Domenicao Cancro
di Cesare Antonini
SKILL POKER MASTER
Qui tutta la cronaca del final day!
struttura iper giocabile. Essendo andato deep, poi, è stata ancora meglio. Ho temuto molto Gallo, specie perché era molto bravo a trash talkare. Le dediche vanno alla mia famiglia al mio amico Morris che è qui con me e si è fatto due ore di strada per assistermi e fare da mental coach durante questo final day lunghissimo. Voglio salutare anche Vincenzo Petruzzelli che è stato molto importante per la mia formazione in questi anni”. L’action è iniziata alle 14 e, a parte un’ora di pausa cena e qualche break veloce, il torneo si è concluso alle 5:20 del mattino.
Cancro, come detto, è un ottimo spot per lo Skill Poker Master: “Se i miei studi in Economia mi aiutano? Certo, assolutamente sì anche se mi ha aiutato molto a crescere il confronto con gli amici che ne sapevano e che ne sanno più di me. Si impara da chi è più bravo e molti miei amici mi hanno dato tanto”.
Prossimi tornei? La seconda tappa dell’Spm a Rozvadov? “Perché no! Ma prima la tesi come vi dicevo! Altri programmi ancora non ne ho fatti!”
Se Cancro ha doppiato le vincite riportate finora in carriera, Alfonso simone sale a oltre 350mila dollari. A San Marino vinse un People’s Poker Tour, torneo che ha conquistato due volte in carriera oltre a tanti altri successi. Voleva il trofeo ma alla fine non è riuscito a mettere le “ruote davanti”.
Gallo terzo mentre l’ex arbitro di Serie A di Basket, Gianluca Sardella è uscito quarto riuscendo a centrare una serie di raddoppi decisivi per poi uscire per 28.445 euro.
Il torneo da rollercoaster di Alessio Albore finisce in quinta piazza dopo aver ingaggiato una lotta con Simone dal quale ne è uscito decisamente meglio proprio quest’ultimo. Ma gli scontri erano iniziati già a due tavoli left.
Due colpi da (non) ricordare
Sono state tante le giocate tecniche in un torneo che ha visto i player giocare con tanti margini di manovra, 3bettare e 4bettare su spot costruiti o vinti uncontested in tutte le strade del board.
Scegliamo, tuttavia proprio quelle due che in una struttura del genere non ci saremmo mai aspettati di trovarle.
Siamo al livello 100.000/200.000/200.000, 7 left. In questo spot Alfonso Simone vola a 21,5 milioni circa dopo un colpo pazzesco.
Apre da Utg1 a 600.000 Paolo Concetti e 3betta da cutoff Simone 1,6 milioni. Call.
Flop: J♦️5♣️5♦️, jam diretto per 5 milioni di Concetti, ben 25X e snap gioca Simone!
Simone: Q♠️Q♦️
Concetti: A♥️Q♥️
Turn: 4♠️
River: 4♣️
Esce settimo Concetti in un tuffo no sense in un piatto che poteva giocare in tanti altri mondi. Soprattutto perché la struttura, a tratti al tavolo finale, ha offerto anche 40BB per giocare e in quel momento era davvero impensabile splashare così. “Don’t try at home” direbbe qualcuno. All’Spm, poi, non giocate così. Concetti fino a quel momento aveva giocato molto bene ma un coin flip perso, a detta sua, l’avrebbe condizionato inducendolo a quella mossa particolare. Si dovrà accontentare di 9.176 euro.
L’altro colpo è capitato al Day1A Special Price ma va spiegato subito dicendo che Roberto Napoli, reg dei tornei di San Marino, ha azzardato “per crescere subito in chip al Day1A”. In ogni caso ai livelli 700/1400 si arriva pre flop ad un 4bettato per 70.000 chip con Napoli che chiama il rilancio con gli Assi di Luciano Frezza. Questo’ultimo viaggiava oltre 200mila chip mentre Roberto Napoli ne aveva poche in meno. Alla fine con K♠️Q♠️ chiude un flush al turn (i due però vanno rotti al flop) con il flat di 70.000 chip preflop su Frezza che fa inalberare quest’ultimo.
Il payout del Final table
Via via sono usciti tutti gli altri con Paolo Concetti che ha splashato una 30ina di bui su un flop con AQ trovando le “dame” di Alfonso Simone che ha preso il comando del torneo in quel momento. Peccato perché era un ottimo stack il suo e aveva condotto un torneo molto importante senza paura e con ambizioni importanti. Un coin flip, ha rivelato, gli ha fatto saltare il mindset. Peccato.
www.gioconews.it 49 10 2023
Alfonso Simone
POKER
OBIETTIVO ABILITÀ CENTRATO
Poker SKILL
MASTER,
Paolo
Concetti SKILL POKER MASTER
1 Domenico Cancro € 87.681 2 Alfonso Simone 57.808 3 Gianluca Gallo 39.456 4 Gianluca Sardella 28.445 5 Alessio Albore 22.022 6 Matteo Nuzzo 16.516 7 Attila Janosi 12.387 8 Paolo Concetti 9.176 9 Silverio Arienzo 5.964
Manita di picche azzurre
all’Ept Barcellona
IL SUPER FESTIVAL CATALANO ANDATO IN SCENA DAL 21 AGOSTO AL 3 SETTEMBRE AL CASINO BARCELONA E CHE HA CENTRATO SOLO RECORD (MAIN A PARTE) HA PORTATO
CINQUE TROFEI NELLE BACHECHE DEI PLAYERS DI CASA NOSTRA
successore di Giuliano Bendinelli non è italiano ma a vincere il main event è Simon Wiciak, francese e personaggio assolutamente interessante da scoprire. Ma il successo più ricco di sempre rimane quello di Bendi visto che il main event dell’European Poker Tour di Barcellona non batte il record del 2022. Al 30enne
WICIAK IL FRANCESE È CAMPIONE DI SPAGNA
Simon Wiciak è diventato l’undicesimo campione Ept francese e il primo dopo la vittoria di Nicholas Dumont all’Ept Monte Carlo 2018.
Giocatore online di successo, solo di recente ha deciso di dedicare più tempo al poker dal vivo. La sua prestazione nel secondo main event dell’Ept più grande sarà ricordata come una delle più dominanti nella storia del tour.
Wiciak è stato chip leader al Day 4 e poi è stato al comando per tre giorni consecutivi. Anche se ha ceduto il primo posto per brevi intervalli, incluso il tavolo finale, alla fine è riuscito a conquistare il successo.
“Ho provato così tante emozioni. Anche se sembravo avere il controllo e avere fiducia nelle mie giocate, rimango sempre un essere umano”, ha detto Wiciak. “E questa era la prima volta che giocavo un Main Event dell’Ept.”
Con tre giocatori rimasti, Wiciak era secondo in chips dietro Joao Sydenstricker. Un accordo per Icm ha assicurato vincite a sette cifre per entrambi, mentre lo stack più basso Carl Shaw potrebbe eclissare la soglia del milione di euro solo con una vittoria.
Tuttavia, Wiciak ha eliminato Shaw al terzo posto prima di sconfiggere Sydenstricker all’heads up per alzare il trofeo e aggiungere i restanti 108.975 euro che erano stati destinati al vincitore.
di La Rochelle che ha battuto 2.120 partecipanti, va 1.134.375 euro di prima moneta dopo aver chiuso un deal a tre con Joao Sydenstricker e Carl Shaw.
Ma l’Italia può addirittura festeggiare con maggiore forza grazie a cinque titoli conquistati da altrettanti campioni azzurri e con tantissimi piazzamenti a premio nel festival catalano che, overall, è stato da record. Certo che sì!
Uomo dai molti talenti, Wiciak era una promessa del calcio. Tuttavia, sfumato quel sogno si è concentrato sugli studi ed è diventato ingegnere. La passione del poker ce l’ha sempre avuta. E ora ha conquistato l’Ept. “Ero felice di essere un calciatore, ero felice di essere un ingegnere e sono felice di essere un giocatore di poker. È un gioco bellissimo”, ha concluso Wiciak, di sicuro un personaggio da prima pagina. Che, intanto, ha conquistato “uncontested”.
L’ACTION DEL FINAL DAY
Il Main Event dell’EPT Barcelona 2023 ha attirato un field di 2.120 iscrizioni da 1.593 giocatori unici. I primi 303 classificati hanno ottenuto un premio con il totale fissato a 10.282.000 euro.
Da segnalare l’ottimo cash dell’ambassador di PokerStars Andre Akkari che ha gestito uno stack esiguo per la maggior parte del torneo, ed è riuscito a eguagliare il suo quinto posto del 2017. Questa volta, Akkari ha riscosso 393.300 euro per la sua corsa che si è conclusa quando ha mancato un progetto di colore contro Sydenstricker e Shaw.
Santiago Plante è uscito poco prima del podio dopo aver teso una trappola perfetta all’avversario ma che si è conclusa con una bad beat. Plante ha completato dallo small blind con una coppia di donne e ha chiamato lo shove di Shaw. Nonostante fosse favorito
www.gioconews.it 50 10 2023 EPT BARCELONA
IL Poker
di Cesare Antonini
Il payout
euro. Ma la picca è sempre la picca ed arriva in uno de tornei da record e per di più in un mixed game e, per questo, ancor più prestigiosa.
contro Q9, il board ha dato a Shaw una scala per eliminare Plane al quarto posto per 511.300 euro.
A quel punto, Shaw era il chip leader del torneo. Sarebbe poi sceso in fondo alla classifica dopo aver perso diversi piatti di medie dimensioni, che hanno visto Wiciak e Sydenstricker allontanarsi dall’inglese.
Shaw si è assicurato 901.070 euro dopo il deal. Poi si è scontrato con KQ contro AQ di Wiciak, K al flop, e A al river, uscendo al terzo posto.
Wiciak ha iniziato l’heads-up da favorito, ma Sydenstricker ha lottato vendendo casa la “pelle”. La gara è terminata quando il futuro runner up ha bluffato con tutte le sue chips su un board accoppiato. Wiciak aveva floppato una coppia di cinque che è bastata per incoronarlo campione e consegnare 1.048.555 euro al secondo classificato.
LE CINQUE “PICCHE” TINTE D’AZZURRO!
Stefano Puccilli €1,650 Plo Single Re-Entry
C’era ancora Stefano Puccilli in gioco al €1.650 Pot Limit Omaha Single Re-Entry e, alla fine, la picca è andata proprio all’Italia: “Abbiamo deciso di choppare (dividere il premio senza calcoli in Icm, Ndr) in tre per un importo di 73.850 euro a testa e ci siamo giocati la picca con un all in a tre nella mano immediatamente successiva. Beh, ho vinto io!”, ha commentato a Gioco News il player romano (e romanista). Ha battuto nel colpo decisivo ben due olandesi in un jam: Mark van Der Loo e Henok Tekle che si sono presi lo stesso premio dell’azzurro. La prima moneta del payout originario recitava 106.490 euro mentre la seconda 66.650 e la terza 47.600 euro. Il torneo aveva raccolto 371 entries per un montepremi da 534.240 euro e 55 premi da distribuire Prima del final day era uscito Daniele Primerano per 7.950 euro quindi Giovanni Agliozzo per 5.200 euro e Attilio Donato per 3,450 euro. Ancora a premio Tiziano Di Romualdo che è uscito 30esimo per 3.000 euro.
Soddisfazione per Puccilli che non centra il suo best live cash visto il successo storico all’Ipt Sanremo del 2009 per 120.000 euro e un terzo posto prestigioso all’Ept di Campione d’Italia per oltre 71.500
Tiziano Di Romualdo - €1.100 Senior’s Event - Single Re-Entry
Dopo il successo all’high roller di Ipo San Marino di inizio anno per oltre 24mila euro, Tiziano “Titti” Di Romualdo conquista un’altra picca assai prestigiosa nell’Event #10 €1,100 Senior’s Event - Single Re-Entry su ben 363 entries. Ed è anche back to back visto che il player romagnolo vinse lo stesso torneo lo scorso anno e anche in quel caso dopo un deal a 5 per ben 55mila euro.
Stavolta l’evento ha accumulato 348mila euro di prize pool con Di Romualdo che ha conquistato la prima moneta dopo aver chiuso un deal a 4 con Leonardo Armino (olandese a dispetto del nome), Anastasios Naoum e Casey Kastle. Per l’azzurro 46.396 euro invece della prima moneta originaria da 69.570 euro, Ottimo successo per lui in un evento che ha visto andare a premio ben 55 player.
Altri azzurri a premio? Giuseppe Zarbo 11esimo per 6.220 euro, Luca Falco chiude 26esimo per 2.580 euro, Giannino Kart si ferma in 30esima piazza per 2.240 euro mentre Sandro Rovella centra il cash minimo per 1.690 euro.
www.gioconews.it 51 10 2023 MANITA DI PICCHE AZZURRE ALL’EPT BARCELLONA
Poker > 1 Stefano Puccilli Italy €106.490 2 Mark van der Loo Netherlands 66.650 3 Henok Tekle Netherlands 47.600 4 Lars Tunge l Sweden 36.600 5 Michael Rodrigues Pires Portugal 28.150 6 Saman Nakhjavani Iran 21.650 7 Christopher Wood United Kingdom 16.650 8 Jean-Baptiste Tom i France 13.750 9 Tzimas Konstantinos Greece 11.450 10 Tero Tapio Laurila Finland 9.550 11 Joshua Stewart United Kingdom 9.550 12 Michael Tran Australia 7.950 13 Daniele Primerano Italy 7.950 14 Vlad-George Mercor i Romania 6.900 15 Kiale Matthews Australia 6.900 16 Justin Boyle Ireland 6.000 17 Eugene Golubchik USA 6.000 18 Simon Lofberg Sweden 5.200 19 Giovanni Agliozzo Italy 5.200 20 Fergal Coyle Ireland 5.200
LA TOP 20 CON PRIMERANO E AGLIOZZO TRA I PREMIATI
1 Simon Wiciak Francia € 1.134.375 * 2 Joao Sydenstricker Brasile 1.048.555 * 3 Carl Shaw Regno Unito 901.070 * 4 Santiago Plante Canada 511.300 5 Andre Akkari Brasile 393.300 6 Ezequiel Waigel Argentina 302.500 7 Curtis Knight Canada 232.700 8 Robin Ylitalo Svezia 179.000 *deal a tre
Candido Cappiello - € 2.000 + 200 No Limit Hold’emDeepstack
Nella “coda” del super festival catalano è arrivata anche la quinta vittoria grazie a Candido Cappiello che ha centrato una moneta importantissima, tra i premi più ricchi dei nostri in queste Series catalane. Candido è senza dubbio uno dei migliori player azzurri non solo nella tappa Ept di Barcellona appena andata in archivio ma del post Covid-19 del poker live. Dal 2021 ad oggi ha vinto oltre 560mila dollari. Per lui tanti risultati ma tre piazzamenti di prestigio all’Ept con il terzo posto da 181mila euro centrato a Monte Carlo all’Fps high roller e ora circa 220mila euro in totale conquistati a Barcellona. La picca vale 121.700 euro ma c’è anche da contare il final table dell’Estrellas High Roller sempre col buy in da 2.200 euro per 96.960 euro in settima piazza. Inoltre due piazzamenti nei main Estrellas ed Ept ma per il cash minimo.
Il successo, però, arriva nell’event #56, un 2.200€ Deep Stack che ha centrato 310 entries per un prize pool da 595.200 euro. Peccato per uno spot a tre che ha eliminato Pichierri mandando il giapponese Uhara molto deep in heads up che, però, alla fine è stato regolato dal nostro Cappiello.
Per Pichierri ben sette cash per circa 100mila euro di premi centrati con quest’ultimo podio. Da segnalare anche la terza piazza dell’altrettanto ottimo Ale Pichierri.
picca in ordine cronologico. Il poker player pugliese che intanto è diventato virale su un noto gruppo Instagram con il suo “pagliaccio” e “pinocchio” a Ryan Riess dopo aver vinto un colpo al main Ept di qualche anno fa, ha centrato questo evento che ha totalizzato 143 player in modalità freezeout. A premio 274.560 euro di cui 143.000 di Bounty. Ha battuto in heads up Thomas Fjellheim e al tavolo finale c’era Andrea “Assodicorte” Cortellazzi che si porta a casa 11.250 euro. Più le taglie, ovvio. A premio sono andati in venti e per Grieco è un ottimo successo. È la prima picca Ept per lui abituato a centrare spesso i tavoli finali con il best live cash (in carriera ora sfiora i 650mila dollari di vincite) che è quel famoso quinto posto per 206mila euro al main Ept Monte Carlo del 2019. Nonostante quel colpo famoso del “pagliaccio”, Nicola finì proprio dietro all’americano Riess mentre il titolo venne vinto da Manig Loeser.
Nicola Grieco - Hyper Turbo KO da 2.100€
Nicola Grieco ha vinto l’event #43 Hyper Turbo KO da 2.100€ di buy-in all’Ept Barcellona 2023, la terza
Andrea Salamone - 1.100€ No Limit Hold’em Hyper Turbo Freezeout
Un’altra picca è arrivata nell’event #49 il 1.100€ No Limit Hold’em Hyper Turbo Freezeout, con Andrea Salamone che primeggia su 234 iscritti. In palio c’era 224.600 euro e al winner arriva una prima moneta ricca da 47.480 euro. Ha vinto in heads up sul sudcoreano Wongyu Kang che si deve accontentare di 29.660 euro. Tavolo finale impreziosito da un certo Sam Grafton che ha vinto 5.910 euro. C’era anche Mario Perati che è uscito 29esimo su 31 premiati per 1.930 euro di cash
www.gioconews.it 52 10 2023 EPT BARCELONA Poker EPT
minimo. 1 Tiziano Di Romualdo Italy € 46.396 * 2 Leonardo Armino Netherlands 37.501 * 3 Anastasios Naoum Greece 52.992 * 4 Casey Kastle Slovenia 31.082 * 5 Fabian Ortiz Argentina 18.370 6 Iliodoros Kamatakis Greece 14.130 7 Sekh Razab Netherlands 10.870 8 Norberto Korn Argentina 8.960 9 Robert Wirth Germany 7.470 10 Serge Badel Switzerland 6.220 *deal LA TOP TEN DELL’EVENT #10 1 Candido Cappiello Italy € 121.700 2 Motokatsu Uhara Japan 76.100 3 Alessandro Pichierr i Malta 54.350 4 Jon Ander Vallinas Spain 41.800 5 Andreas Samuelsson Sweden 32.150 6 Rodrigo Noceda Mexico 24.750 7 Frank Lagodich USA 20.450 8 Kim Hyun Sup South Korea 17.000 9 Lei Yu China 14.200 10 Giuseppe Calio USA 12.350 LA TOP TEN DELL’EVENT #56 1 Nicola Grieco Italy € 32.560 2 Thomas Fjellheim Norway 20.450 3 Risto Ailamo Finland 14.600 4 Andrea Cortellazzi Italy 11.250 5 Kenneth Strandl i Norway 8.650 6 Stefan Peukert Germany 6.650 7 Arthur Emig France 5.100 8 Eric Merran France 4.250 9 Fabrice Bigot France 3.550 10 Fehim Hajdari Denmark 2.950 IL
1 Andrea Salamone Italy € 47.480 2 Wongyu Kang South Korea 29.660 3 Samuel Ju Germany 21.180 4 Cecile Ticherfatine France 16.300 5 Bernard Boutboul France 12.530 6 Erkan Sonmez Turkey 9.790 7 Cesar Garcia Reillo Spain 8.160 8 Jeffrey Sarver Canada 6.800 9 Sam Grafton United Kingdom 5.910 10 Daewoong Song South Korea 5.140 IL
PAYOUT DELL’EVENTO #43
PAYOUT DELL’EVENTO #49
La carica dei 202
LA PRESENZA DI CASE DA GIOCO IN FRANCIA È CAPILLARE, MA NON MANCANO LE DIFFICOLTÀ (IN PRIMIS QUELLA DI RECLUTARE DIPENDENTI), E LE SFIDE (SU TUTTE L’IMMINENTE LEGALIZZAZIONE DEI CASINO GAMES). LAURENT LASSIAZ, CEO DI JOA GROUP, DIPINGE IL QUADRO ATTUALE DEL SETTORE, SOFFERMANDOSI ANCHE SULLE TIPOLOGIE GESTIONALI E SULLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PUBBLICITÀ, VIA VIA PIÙ STRINGENTI MA SENZA UN DIVIETO TOTALE.
Così vicini, così lontani. I casinò francesi si trovano in qualche caso a pochissima distanza da quelli italiani, ma la loro organizzazione e il loro contesto normativo di riferimento sono decisamente differenti rispetto a quelli italiani, che fino agli inizi degli anni Duemila esercitavano una sorta di oligopolio del gioco con vincita in denaro nella Penisola.
Con Laurent Lassiaz, Ceo di Joa Group oltre che impegnato nell’associazionismo di settore sia a livello nazionale che europeo, allunghiamo lo sguardo oltre i confini nazionali, alla scoperta di quelli d’Oltralpe.
In Francia esistono numerosissimi casinò, una situazione ben differente rispetto a quella dell’Italia che ne ha solo quattro, ma dove esistono centinaia di sale slot e/o Vlt. Come si dividono il mercato i casinò francesi e costituiscono, come avviene in Italia, un’attrattiva turistica per il territorio?
“Con 202 casinò la Francia è il paese europeo con il maggior numero di stabilimenti. Oltre alle attività di gioco la normativa francese impone ai casinò di svolgere almeno altre due attività: ristorazione e intrattenimento.
Ogni casinò deve quindi offrire un’attività di bar e ristorazione e un programma di intrattenimento all’interno dell’edificio ma anche in alcune città all’esterno del casinò.
Oggi molti stabilimenti francesi sono dei veri e propri complessi che offrono numerosi ristoranti, bar, sale spettacolo, hotel, spiagge, cinema, piste da bowling, ecc.. Questi complessi attirano un vasto pubblico di giocatori ma anche di non giocatori che approfittano delle numerose attività ed eventi organizzati dai casinò.
A titolo esemplificativo, all’interno di un Gruppo come Joa, secondo operatore francese con 33 casinò, oltre il 50 percento dei dipendenti sono assegnati ad attività non di gioco (intrattenimento, ristoranti, bar, alberghi, bowling, ecc.).”
I casinò italiani sono tutti di proprietà pubblica e, al momento, tutti a gestione pubblica. Si tratta di un modello che auspichereste in Francia?
“In Europa il modello più diffuso nella nostra industria è piuttosto il modello privato e questo vale anche negli altri continenti.
www.gioconews.it 54 10 2023
Casinò
di Anna Maria Rengo
L’entità degli investimenti, la ricerca e lo sviluppo, gli strumenti che utilizzano l’intelligenza artificiale per combattere il riciclaggio di denaro ma anche per lottare efficacemente contro il gioco eccessivo, la protezione dagli attacchi informatici... sono tutti motivi che rendono complicato per un Comune il funzionamento live di un casinò.
Oggi, di fronte a tali sfide, solo i gruppi strutturati possono continuare a investire in questi strumenti e sviluppare un’offerta che soddisfi sia le aspettative dei diversi clienti sia i vincoli normativi.”
Tutto il settore del gioco con vincita in denaro in Italia, casinò compresi, è tenuto al rigido rispetto del decreto Dignità, che vieta totalmente la pubblicità del gioco. Che cosa ne pensa di questa disposizione e com’è la situazione in Francia?
“La normativa francese sta progressivamente modificandosi in materia, imponendo sempre più vincoli agli operatori di gioco online che sono i primi investitori in pubblicità.
Penso che probabilmente sia necessario trovare un equilibrio tra il divieto totale e la situazione attuale. Dobbiamo lasciare uno spazio agli operatori legali per comunicare le loro offerte, questa è una delle condizioni per contrastare il gioco d’azzardo illegale.”
Nei casinò italiani i cosiddetti giochi tradizionali (roulette, blackjack, chemin de fer) stanno recitando un ruolo via via meno importante, mentre le slot sono le regine incontrastate degli incassi. È così anche da voi?
“In Francia l’offerta di slot machine è direttamente legata al numero di tavoli da gioco tradizionali gestiti: ogni tavolo dà diritto a 25 slot machine. Questa legge permette di mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta e negli ultimi due anni la dinamica osservata nei giochi tradizionali è più sostenuta che nelle slot machine.”
Il boom del poker live in Europa e nel mondo è sotto gli occhi di tutti: com’è la situazione nei casino francesi e cosa rappresenta questo gioco nel vostro settore?
“Il poker online ha beneficiato molto dei due periodi di lockdown nel 2020 e nel 2021.
Nei casinò fisici questa azione rimane dinamica ma rimane al di sotto del tradizionale blackjack e della roulette inglese.”
È auspicabile una diffusione dei club in tutto il territorio francese o il poker live dovrebbe svilupparsi nei casino del vostro gruppo?
“Il poker è un gioco da casinò e deve quindi essere giocato in un casinò con le stesse regole e vincoli degli altri tipi di giochi da casinò (blackjack, roulette, ecc.). Dopo il Covid i grandi tornei stanno gradualmente riprendendo nei casinò e questa dinamica dovrebbe continuare nei prossimi anni.”
A che punto è l’iter per la legalizzazione dei casinò online in Francia e come i casinò francesi si approcciano a questo tema?
“La Francia è uno degli ultimi paesi in Europa in
cui i casinò online non sono ammessi. Il nostro mercato è quindi naturalmente diventato il bersaglio di operatori illegali che approfittano di questo mercato non regolamentato. Oggi stimiamo i proventi lordi dei giochi realizzati da operatori illegali in oltre 1,2 miliardi di euro, ovvero più di 3 milioni di giocatori!
Gli operatori di casinò fisici ritengono che i casinò online siano una naturale evoluzione dell’offerta fisica, sono il modello di apertura regolamentata che noi sosteniamo, come quello in vigore in Belgio, in Svizzera ma con criteri ancora più rigorosi per evitare uno squilibrio tra le offerte online e offline. Siamo quindi favorevoli a un’apertura controllata con estensione delle licenze dei casinò fisici per gestire la stessa offerta online e proteggere così i posti di lavoro in tutta la filiera.”
Quali sono le problematiche principali che Casinos de France, l’associazione delle case da gioco francesi di cui lei è vicepresidente, sta affrontando?
“Oggi, come nella maggior parte dei Paesi europei, le principali difficoltà sono legate al reclutamento e al mantenimento dei dipendenti. Alcuni progetti vengono ritardati a causa della mancanza di manodopera, alcuni ristoranti vengono chiusi perché non siamo in grado di assumere dipendenti in alcune regioni.”
Quali sono i progetti principali che Joa Group porterà avanti nel prossimo futuro?
“Joa Group ha numerosi progetti per la costruzione di nuovi casinò, il lancio di nuovi concetti di ristorazione e anticipa parallelamente una probabile evoluzione della normativa sui giochi online.
Con 33 casinò in Francia Joa Group sta iniziando a esplorare opportunità internazionali per replicare la sua ricetta della ‘salsa Joa’ in altri Paesi europei.”
Quanto è importante per i casinò francesi e per la loro associazione di riferimento l’adesione all’European casino association?
“L’adesione della Francia all’Eca è naturale per molte ragioni: è un luogo di scambio sulle pratiche europee nel nostro settore, è il miglior think tank dell’industria. Lavoriamo fianco a fianco per sviluppare positivamente la nostra attività tenendo conto delle questioni Esg (governance ambientale, sociale e aziendale Ndr). Durante l’anno vengono organizzati numerosi workshop per discutere liberamente le migliori pratiche e lavorare in modo trasparente sullo sviluppo a breve, medio e lungo termine della nostra industria.”
Laurent Lassiaz è attualmente Ceo di Joa Group, il secondo maggiore operatore di gioco in Francia con 33 casinò e una piattaforma di scommesse online. È membro del consiglio direttivo dell’European casino association e vice presidente dell’associazione Casinos de France.
www.gioconews.it 55 10 2023 LA CARICA DEI 202
Casinò
LUI CHI È?!? FRANCIA
tema che desidero trattare in questo numero della rubrica
Panno nero è alquanto controverso. Non posso esimermi, prima di procedere, dal citare nuovamente l’intervento legislativo adottato nel 2018, il cosiddetto decreto Dignità, per il cui tramite il legislatore italiano ha sancito il divieto assoluto di pubblicità legate in qualsiasi modo al gioco d’azzardo.
Dal succitato anno per le aziende che operavano nello specifico settore è nato un problema di non poco conto che, di fatto, ha generato l’impossibilità di comunicare la propria offerta sul mercato potenziale, in sintesi di fare pubblicità.
Per approfondire ulteriormente la questione, penso sia opportuno un breve excursus su come, in particolare i casinò, agivano in tema di pubblicità nel periodo ante divieto. La pubblicità seguiva due canali distinti, il primo, che definirei generalista, era allineato per tipologia di comunicazione a quello utilizzato da aziende di altri settori.
Pagine pubblicitarie, spot radiofonici e televisivi erano il mezzo per comunicare l’offerta di divertimento che ogni casinò proponeva al cliente potenziale puntando in particolare sul contorno che ogni casa da gioco era in grado di garantire in abbinamento al gioco. I grandi eventi giocavano anch’essi un ruolo molto importante perché rappresentavano un’occasione aggiuntiva per richiamare l’attenzione della clientela. Premi musicali, cinematografici e televisivi, concerti e spettacoli sono stati per anni la punta di diamante di ogni strategia di comunicazione messa in campo dai casinò.
Un secondo canale, molto efficace, era quello che si occupava della clientela fidelizzata, quindi dei frequentatori assidui del casinò i quali autorizzavano l’invio al proprio recapito di inviti e comunicazioni sulle attività organizzate dalle case da gioco. La tecnologia agevolava moltissimo questa strategia di
comunicazione grazie al sempre più massiccio utilizzo di strumenti come le email e i messaggi telefonici, poi soppiantati dai più recenti servizi di messaggistica istantanea. Secondo la mia esperienza entrambi i canali si rivelavano efficaci. Il primo, che definirei indiretto, consentiva di dare visibilità al brand di ogni casinò e nei casi in cui lo stesso brand era abbinato a eventi di prestigio e di richiamo funzionava certamente meglio. Il secondo assicurava un’importante continuità di rapporto con il cliente abituale che sicuramente si sentiva gratificato dal fatto di essere oggetto di comunicazioni per certi versi personali e a lui solo riservate.
L’avvento del decreto Dignità, in uno scenario del gioco d’azzardo profondamente mutato, soprattutto per numero di soggetti interessati che si sono aggiunti ai casinò sul mercato di riferimento, in un primo
momento ha generato grande disorientamento, ma ha certamente penalizzato ex nunc il potenziale di comunicazione di ognuno degli operatori. Stessa situazione si verificò nel 2001 nei confronti delle aziende che vendevano alcolici e nel 2003 delle multinazionali del tabacco, seppure per gli alcolici i distinguo non siano mancati.
Lo scenario resta tuttora complicato, il brand di un casinò può essere oggetto di comunicazione, ma senza alcun riferimento al gioco. Ne consegue che l’ultima spiaggia non può che essere rappresentata dall’utilizzo di leve di comunicazione indirette che fanno riferimento ad eventi, di ogni genere e tipologia, organizzati all’interno dei casinò o nelle location in cui gli stessi operano.
È alquanto difficile misurare l’efficacia di siffatta strategia, mentre sono assolutamente certi gli elevati costi per metterla in campo. Più volte all’interno di questa rubrica ho speso parole a favore della differenziazione dell’offerta che ogni casinò dovrebbe proporre alla propria clientela. Una differenziazione che consentirebbe di pubblicizzare servizi diversi dal gioco per richiamare clienti potenziali. In estrema sintesi il casinò dovrebbe diventare un luogo in cui divertirsi e godere di servizi di accoglienza di eccellenza, lounge bar, ristoranti, negozi, centri benessere e tutto quanto si può pensare per rendere attraente una destinazione. Si tratta di una rivoluzione culturale tutt’altro che facile da concretizzare, per i costi da affrontare e per l’inevitabile obbligo di creare non facili sinergie con altre aziende alle quali affidare i servizi complementari a cui ho fatto accenno.
Un’ipotesi che mi piace, soprattutto in ottica futura, perché spero che il mondo di cui scrivo possa tornare a crescere non solo per volume di affari anche per filosofia di business, strizzando l’occhio al modello Las Vegas, nel rispetto del Made in Italy che ci ha resi famosi e apprezzati in tutto il mondo.
www.gioconews.it 56 10 2023 PANNO NERO
IN
Pubblicità
gioie e dolori per i casinò
a cura di Marco Fiore
PH. MIKAEL STENBERG, UNSPLASH
›› GRAFICA
Oltre a essere caratterizzata da un’ambientazione insolita e unica, Burger Win si distingue anche e soprattutto per la sua grafica. Proponendosi come un gioco adatto agli appassionati di giochi arcade nei quali, come sappiamo, l’estetica ricopre un ruolo fondamentale. Per chi già conosce i giochi tipo Aviator o Spaceman avrà una certa familiarità con i moltiplicatori che maggiorano le vincite. La meccanica di gioco differisce dalle slot perché non ci sono rulli e linee di pagamento e tutto avviene all’interno dell’esperienza grafica. Questa slot, inoltre, utilizza la tecnologia Html5 quindi è abilitata per qualsiasi dispositivo. Per un’immersione completa.
››
SOUND
Se la grafica svolge un ruolo fondamentale, di certo anche l’audio non passa inosservato e – anzi – rappresenta un altro punto di forza di questo gioco, che è in grado di offrire un’esperienza unica e decisamente divertente, resa ancora più piacevole dalle performance sonore. Gli effetti audio sono particolarmente coinvolgenti e accattivanti, come pure le musiche di sottofondo e i vari jingles che caratterizzano i momenti salienti di ogni partita.
›› GIOCABILITÀ
Lo scopo di questo gioco è di prepararsi un bel panino imbottito, dove più ingredienti aggiungi e più alto sarà il moltiplicatore finale insieme ai diversi livelli da scalare. Ci si potrà quindi preparare un panino all’americana con patatine, salsicce e hamburger. Facile da giocare e coinvol-
LA SCHEDA
NOME_ Burger Win
PRODUTTORE_ WorldMatch
DISPONIBILE SU_ omnichannel
DATA DI RILASCIO_ settembre ‘23
PAYOUT_ 95%
VOLATILITÀ_ alta
torre e più la potenziale vincita si alza. Per fermarsi e chiudere il panino basta optare per il pulsante posto al lato del Play che permette di mettere il coperchio sul burger e chiuderlo. Solo a questo punto sarà possibile incassare la cifra finale, sperando però che non siano arrivati elementi che possono farci perdere tutto. Acqua, fuoco, ragnatele e morsi di un simpatico cagnolino sono da evitare se si vuole portare a casa la vincita finale.
›› BONUS
Che dire: ecco una slot che sa come stuzzicare l’appetito dei giocatori. Letteralmente. WorldMatch è riu -
gente grazie al suo game play nella posizione del cellulare in modalità ritratto, in modo da offrire al giocatore la migliore esperienza di gioco possibile. Tutto è molto facile e intuitivo: dopo aver impostato il valore della puntata (“bet”) scegliendo tra 2, 5 o 10 crediti, basta selezionare il tasto centrale della campanella e iniziare a comporre il proprio panino; una volta selezionato il pulsante del Play si vedranno scendere dall’alto gli ingredienti che si poseranno sul panino da hamburger, in questo caso specifico detto anche “bun”. In alto si possono vedere i livelli che aumentano (da 1 a 20) come la stessa potenziale cifra totale da vincere: più si continua ad aggiungere ingredienti per creare un panino in versione
scita a creare un tipo di gioco molto simile ai Quick Games e alle slot arcade sia per la sua semplicità che
Ci sono ben 20 livelli da scalare e uno dopo l’altro pagano con moltiplicatori che salgono di valore, ma bisogna fare attenzione a chi si vuole far are un boccone al panino che stiamo preparando. Tra pesciolini, cuccioli, fiamme che riducono a cenere il sandwich o addirittura la ragnatela dell’Uomo Ragno possiamo finire per perdere il bel panino farcito fino a quel momento insieme alle potenziali vincite. L’obiettivo del giocatore è quindi di avanzare quanti più livelli possibili cercando di arrivare all’ultimo livello, ovvero il ventesimo, dove bisogna appunto farcire e condire il panino per avere la possibilità di incassarlo. Nell’ultimo livello ci sono dei lingotti che sembrano quasi delle barrette di burro da farcire come ingrediente finale sul nostro succulento e ricco panino. Ci sono tre tipi di lingotti che possono trovare: il Lingotto d’oro offre il moltiplicatore dal valore più alto dei tre: 3.4; quello d’argento vale 3.3 e quello di bronzo vale 3.2. Con il livello finale raggiunto avremmo ottenuto la vincita più alta e sicuramente il panino sarà di dimensioni incredibili e sarà difficile mangiarlo in solo boccone.
nell’immediatezza di scoprire il risulto finale della partita. E il risultato è assolutamente sorprendente.
www.gioconews.it 58 10 2023 LA SLOT ONLINE DEL MESE 7 7 7
IL NOSTRO GIUDIZIO
Uno stacker game che stimola l’appetito
BURGER WIN
Provalo qui:
UNbrand affidabile e sicuro che fornisce un’alta gamma di giochi da casinò, Vlt ed è famoso soprattutto per il vasto catalogo di slot machine online. Parliamo di WorldMatch, azienda dalla storia ventennale presente anche nel mercato italiano da diverso tempo, che ultimamente ha lanciato diverse novità e intrapreso nuove sfide.
Di tutto questo parla a Gioco News il direttore Gabriele De Lorenzi: “Negli ultimi anni abbiamo accelerato il processo di rilascio e le certificazioni dei prodotti legati al gioco terrestre, abbiamo lanciato titoli innovativi e sperimentato con la nostra conoscenza e strumenti per creare slot completamente nuove. Uno dei nostri marchi di maggior successo è stato e continua ad essere SlotBar che identifica i giochi online nati dalla partnership tra WorldMatch e i più importanti produttori di giochi Awp e Vlt per il mercato italiano. Ma arriveranno anche molte novità, lo scorso anno abbiamo lanciato Moon flight in collaborazione con Zaccaria, un instant game che ricrea perfettamente un tavolo da flipper anni ‘70. Nel mese di dicembre sarà lanciata sul mercato la Book of Pharaon Deluxe, una raffinata riedizione della nostra amata Book of Pharaon, per celebrare il decimo anniversario e straordinario successo della slot machine”.
Per quanto riguarda i punti di forza Gabriele De Lorenzi spiega che l’azienda è sul mercato da oltre 20 anni e che “velocità ed energia sono necessarie per entrare nei nuovi
VELOCITÀ ED ENERGIA LE CHIAVI DEL SUCCESSO
Nuove sfide e nuove strategie per “entrare nei nuovi mercati regolamentati”. Il punto di vista di Gabriele De Lorenzi, direttore di WorldMatch.
mercati regolamentati. Il nostro portfolio di slot è sicuramente una delle principali ragioni del nostro successo. I nostri titoli sono sempre originali, continuiamo a sperimentare con nuove meccaniche di gioco, non ci ripetiamo mai. Abbiamo un’ampia offerta e lanciamo sempre prodotti innovativi. Studiamo e facciamo crescere i nostri giochi anche in termini di lingue e valute supportate. WorldMatch è sempre concentrata sul lungo termine e continuiamo a vedere i risultati del nostro lavoro.”
Il direttore aggiunge che gran parte del successo viene anche dalla “relazione di lunga data con i clienti. Eravamo sul mercato 20 anni fa, quando il prodotto veniva presentato ai clienti quasi ogni mese. Non c’erano centinaia di nuovi titoli ma decine ed era
possibile presentarli, raccontarli verbalmente e di persona ai clienti. Questo ha creato relazioni di fiducia tra le aziende e le persone che oggi sono un grande valore per noi e probabilmente più difficili da consolidare per i nuovi fornitori che sono arrivati solo negli ultimi anni.”
“In Italia invece - prosegue De Lorenzi - la collaborazione con i più importanti produttori di slot terrestri continuerà ad arricchire l’offerta SlotBar. Accanto alla produzione classica, saranno rilasciati e certificati giochi completamente nuovi in termini di tipo e concetto. Burger Win è l’ultima uscita WorldMatch, si tratta di un’entusiasmante stacker game che delizierà il palato di tutti i giocatori. Più ingredienti verranno aggiunti all’hamburger, più alto sarà il moltiplicatore finale insieme ai diversi livelli da scalare. Burger win offre un affascinante percorso di gioco composto da ben venti livelli, ciascuno dei quali premia i giocatori progressivamente con crescenti moltiplicatori. Tuttavia, occorre fare molta attenzione a chi tenta di sottrarre una fetta del delizioso panino che stiamo preparando. Tra insidiosi pesci, adorabili cuccioli, fiamme divoratrici e persino la ragnatela di Spider man, si celano minacce che potrebbero far scomparire il nostro prelibato sandwich insieme alle potenziali vincite accumulate. All’inizio il giocatore si trova di fronte a un panino vuoto, pronto a essere riempito. Questo costituisce il punto di partenza per la creazione di un panino gustoso e altamente remunerativo. L’obiettivo principale è quello di progredire attraverso i livelli, con l’auspicio di raggiungere il culmine del ventesimo, dove si può ottenere la massima vincita.”
www.gioconews.it 59 10 2023
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
Gabriele De Lorenzi
La riconoscenza del marò
Massimiliano Latorre racconta nel suo libro-conversazione con Mario Capanna l’intricata e drammatica vicenda che ha contrapposto per dieci anni l’Italia e l’India. E al Casinò salda il suo “debito” con Sanremo, città solidale verso la sua vicenda finalmente giunta a conclusione.
di Anna Maria Rengo
Per anni hanno occupato, loro malgrado, la prima pagina dei giornali e a loro è stato dedicato il servizio di apertura dei telegiornali nazionali. A loro, ai “due marò”, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i militari italiani accusati di aver ucciso il 15 febbraio 2012 al largo della costa del Kerala (Stato dell’India sud-occidentale) Valentine Jelastine e Ajeesh Pink, due pescatori imbarcati su un peschereccio indiano.
Una vicenda che ha visto il suo epilogo giudiziario il 31 gennaio dello scorso anno, quando il tribunale di Roma ha disposto l’archiviazione del caso in quanto la loro condotta è stata ritenuta consona a “una situazione tale da far pensare a un attacco di pirati”. Nel mezzo, dieci anni scanditi, a livello personale, da profonde sofferenze e preoccupazioni, le stesse che Massimiliano Latorre racconta del libro “Il sequestro del marò”, conversazione con Mario Capanna (La vita felice) presentato al Casinò di Sanremo nella giornata inaugurale della stagione autunnale dei Martedì letterari.
Torniamo dunque alla mattina di quel 15 febbraio di undici anni fa. Massimiliano, se potesse tornare indietro nel tempo, che cosa farebbe di diverso?
“Sicuramente rifarei le stesse cose e per un semplice motivo: siamo innocenti e questo per noi era chiaro sin dal primo momento. Lo era anche per qualcun altro ma, non si sa per quale motivo, poi si è voluto seguire una linea diversa.”
Lei ha incontrato mai i famigliari dei due pescatori indiani?
“No. Quando eravamo in India eravamo in carcere ma, agli albori della vicenda, mandai loro un messaggio di vicinanza. Non mi ritenevo né mi ritengo responsabile della morte dei loro famigliari ma da padre, figlio, militare capivo cosa stessero provando e ho voluto, da innocente, stare loro vicino.”
Cosa ha provato a essere al centro di una controversia così lunga e di portata così ampia?
“Questi dieci anni sono stati contornati da vari momenti. Quelli belli sono stati rari, molti di più quelli brutti, a iniziare dal rientro in India quando sul mio capo pendeva la pena di morte.”
In questi dieci anni, come sono stati i suoi rapporti con Salvatore Girone?
“Facevamo parte dello stesso team di cui io ero il comandante. Inizialmente c’erano dunque rap-
porti professionali e poi sono subentrati altri sentimenti e il nostro rapporto è diventato amichevole. Oggi poi lui vive in Puglia, io a Roma, ognuno ha preso la sua strada.”
Come sono i suoi rapporti con lo Stato italiano?
“È una fake news che io abbia chiesto i danni allo Stato italiano. Il mio legale aveva avviato una mediazione con il ministero degli Esteri, quello della Difesa e Palazzo Chigi, ma è stata immediatamente rigettata. Io non farò causa allo Stato: la mia mano, per coniare una metafora, va con il palmo verso il basso, non verso l’alto. Non chiedo l’elemosina. E non muovo rimproveri: io sono un militare, non sono un giudice. Non sono titolato a puntare il dito verso le istituzioni. Esse vanno tutelate perché rimangono, mentre le persone che ci sono dentro vanno e vengono.”
Come mai ha deciso di scrivere un libro sulla sua vicenda assieme con Mario Capanna?
“Molte volte mi era stato proposto di scrivere un libro ma non avevo mai accettato. La mia priorità era di trovare una persona che rispettasse il mio modo di vedere, le forze armate e le istituzioni. L’ho trovata in Mario Capanna e poi, riflettendo, il nostro è un bel connubio: un sessantottino critico verso le istituzioni lui e un uomo delle istituzioni io. Questo è il sintomo forte e chiaro che la mia non è una vicenda politica ma di completa ingiustizia. E il libro ho voluto scriverle per ringraziare l’opinione pubblica che ci è stata a fianco e che è scesa in piazza a manifestare, anche se quando il nostro caso è stato archiviato la nostra innocenza anziché essere gridata, come si era gridato fino ad allora, è quasi passata sottotono.
Spero di essere una locomotiva: dimentichiamoci di chi ci ha fatto del male e ricordiamoci di chi ci ha fatto del bene.”
Come mai ha scelto di presentarlo al Casinò di Sanremo, una location dedicata al gioco e certamente distante dall’intricata vicenda che l’ha vista protagonista?
“Quando al Comune di Sanremo era assessore Gianni Berrino (oggi senatore di Fratelli d’Italia Ndr), invitò mia moglie Paola alla conferenza stampa di presentazione del Festival della canzone e in quell’occasione, di fronte a giornalisti di tutto il mondo, lei poté spiegare quanto mi stava accadendo. Questo granello di sabbia nel deserto non l’ho mai dimenticato, come non ho dimenticato che la città di Sanremo è stata promotrice di tante attività verso la nostra vicenda. Venire qui è un segno di educazione, rispetto, riconoscenza.”
www.gioconews.it 60 10 2023 MASSIMILIANO LATORRE Interviste
Il gioco? Serve a ricaricare le batterie
LA SCRITTRICE ILARIA PARLANTI PARLA DELLA SUA ESPERIENZA, SEGNATA DA UNA MALATTIA RARA, AL CENTRO DEL SUO PRIMO LIBRO: “LA VERITÀ DELLE COSE NEGATE”
Venticinque anni, molti dei quali trascorsi tra le corsie degli ospedali, dove ha subito un totale di 24 operazioni alla colonna vertebrale. Ma i numeri che contano, per Ilaria Parlanti, sono altri, a partire da quei 300 concorsi di poesia vinti che, riguardando la sua carta d’identità, risaltano ancora di più.
Nata a Chiesina Uzzanese, in provincia di Pistoia, Ilaria Parlanti si racconta mettendo all’angolo la sua malattia, la rara sindrome di Jarcho Levin: perché la vera protagonista della sua vita è la letteratura.
“La letteratura è sempre stata una mia grande passione, ho sempre letto molto, anche nei periodi di ricovero in ospedale”, spiega, “ma il mio primo amore, in assoluto è stata la poesia, che mi ha portata a vincere anche diversi premi”.
E poi arriva il suo primo romanzo, “La verità delle cose negate” (Arsenio Edizioni), come nasce questo libro?
“È nato tutto nel 2020, durante il lockdown. Io nella vita sono una sceneggiatrice di cinema, quando è arrivato il Covid e tutti i set hanno chiuso sono rimasta ferma per un po’, così ho pensato di scrivere questo romanzo, una storia che in realtà avevo in mente già da un po’. Avevo in mente una frase, che poi è diventata il titolo del libro, nel quale andavo a raccontare quella verità che io stessa, in primis, mi volevo negare.”
Possiamo definirla una storia autobiografica?
“Sì e no, è un libro del genere autofiction, nel quale racconto la storia di Isabella, un giovane chirurgo affetto dalla mia stessa patologia. La trama è profondamente radicata nel mio vissuto e si è sviluppata quando ho deciso di parlare della mia disabilità. Non volevo, e non voglio, dimenti-
care il mio passato, e tutto quello che ho vissuto. E sentivo che c’era, anche in fase embrionale, questo desiderio di farlo leggere agli altri, creando una comunità.”
Un obiettivo che ha raggiunto?
“Il libro ha avuto un discreto successo. Ha colpito, con mio stupore, moltissime fasce d’età. Ho avuto lettori e lettrici di ogni tipo, dai 15 anni alla tarda età, anche questo è un bel traguardo che ritengo di aver raggiunto: essere riuscita a parlare del tema della disabilità creando una storia che molti trovano interessante.”
Così interessante che ora potrebbe anche diventare un film?
“Ancora è presto per dirlo, ma ci stiamo lavorando. Ho accanto due personaggi importanti, ma dipende da tanti fattori. Nel frattempo, legata al progetto de ‘La verità delle cose negate’, è nata anche la silloge di poesie ‘Parigi è stata uccisa’, che richiama uno dei luoghi dove sono stata per curarmi, divenuto una delle città più importanti della mia vita.”
Ha parlato di comunità, l’ha aiutata molto l’uso dei social network?
“In realtà non sono molto esperta di social, e poi sono stata sempre molto reticente a parlare di me, della mia disabilità… Diciamo che ho cominciato piano piano, forse anche perché sono un po’ all’antica. Oggi uso molto Facebook e Instagram, dove ho un bel seguito. E da un po’ mi sono affacciata su TikTok, che però è un mondo completamente nuovo.”
Com’è invece il suo rapporto con il mondo del gioco?
“La parola gioco mi fa sempre venire mente Italo Calvino. Per me anche un libro può essere un gioco, perché il gioco in realtà è intrattenimento, è quella parte della vita che serve a ricaricarti, ma anche quella che ti permette di esplorare nuovi mondi. Insomma, il gioco è importante, a tutti i livelli. Per il resto io amo molto i puzzle, i giochi di società, il Cluedo.”
Oggi lei, scrittrice, è identificata anche come attivista per i diritti della disabilità, come si sente in questo ruolo?
“Mi capita di partecipare a tanti eventi per la promozione di strumenti per la disabilità, anche strumenti per fare sport, dei quali parliamo anche nelle scuole. Sono progetti importanti, percorsi di condivisione che diventa consapevolezza. Questo per me è un momento molto fervido, oltre a due cortometraggi a tema sociale, sto preparando un nuovo romanzo che spero di poter pubblicare presto”.
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Interviste
di Daniele Duso
ILARIA PARLANTI
li adolescenti si trovano in una zona grigia quando si tratta di attività o eventi sociali al di fuori dell’orario scolastico. La maggior parte dei locali sono progettati per soddisfare adulti e famiglie, quindi se gli amici vogliono trascorrere del tempo fuori orario, non ci sono molte opzioni specializzate che si rivolgono direttamente alla demografia degli adolescenti. In questo senso le sale giochi sono un’ottima opzione per gli adolescenti in cerca di emozioni. Il gioco da sala giochi è un’attività accessibile a tutte le età, si può praticare con i giochi da soli o in gruppo e rappresenta un investimento molto più economico di una console completa o di un nuovo gioco. Dal punto di vista sociale nel corso degli anni il gioco è diventato importante come attività di gruppo. Ciò deve essere chiaro dal fatto che la maggior parte dei giochi da sala giochi sono già dotati di funzionalità e opzioni multigiocatore, inclusi gli sviluppi sui giochi da sala giochi per giocatore singolo esistenti, come i giochi di gru.
Non c’è motivo per cui non dovremmo vedere una vasta espansione dell’interesse degli adolescenti per le sale giochi come risultato di ciò. I giochi si adattano sempre di più ai tempi e le sale giochi stanno diventando un’attività sociale tanto quanto un modo per impegnarsi nel gioco. Tuttavia questo cambiamento non trascura l’amore ampiamente condiviso per il gioco da parte dei clienti abituali delle sale giochi. Mario Kart è un esempio di gioco da sala giochi senza tempo che si è evoluto nel corso degli anni ma una sala giochi retrò può rendere accessibile l’originale Mario Kart 64 a un adolescente che si è cimentato solo nei giochi evolutivi. Dance Dance Revolution non è spesso giocabile nel proprio salotto, ma è possibile trovare una macchina in una sala giochi. È questa esclusività che
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soddisfare una vasta gamma di gusti e livelli di abilità”. L’aggiornamento della musica e degli stili consente alla macchina di rimanere consapevole delle tendenze che cambiano. Sebbene la danza non invecchi con il tempo, le classifiche musicali cambiano continuamente e la possibilità di aggiornare stili e musica garantirà che un gioco non venga deluso dai suoi temi obsoleti mentre la giocabilità rimane comunque rilevante. “StepMania utilizza la tecnologia touchscreen che i giocatori più giovani utilizzano ogni giorno sui propri dispositivi mobili. Consente inoltre di introdurre nuove funzionalità nel software senza la necessità di aggiungere ulteriori pulsanti al mobili”, spiega Lauder. Ciò avvantaggia due volte gli operatori - l’interfaccia è riconoscibile e facile da usare da parte degli adolescenti e richiede inoltre molta meno interferenza dell’operatore con la meccanica del mobile.
Un altro aspetto vantaggioso delle sale giochi è che sono accessibili. I giochi sono spesso facilmente comprensibili sia ai giocatori che ai non giocatori e spesso questa semplicità può influenzare la popolarità di un gioco.
apre un nuovo mondo di accessibilità in cui gli adolescenti possono impegnarsi.
Con il rapido progresso della tecnologia anche le sale giochi hanno dovuto adattarsi. Gli adolescenti sono solitamente il pubblico più interessato alle nuove tecnologie e tendenze, quindi i giochi che seguono questi progressi sono una necessità. Abbiamo discusso di StepManiaX, un gioco di danza di prossima generazione che è popolare tra i giocatori adolescenti, con Jonathan Lauder, consulente alle vendite di Udc. In relazione alla popolarità del gioco tra gli adolescenti, Lauder sostiene che StepManiaX “presenta musica in un’ampia gamma di stili per
Tiziano Tredese, titolare di Elmac, ci racconta le sue osservazioni sulla popolarità.
“Con l’esperienza delle sale giochi in al mare i giovani continuano a giocare soprattutto con le macchine di biglietti redemption”, spiega. Le macchine redemption rimangono un punto fermo per gli adolescenti nella maggior parte delle sale giochi e per una buona ragione. Tredese ha aggiunto: “Ai clienti piacciono questi giochi perché sono semplici da capire e da usare, è facile giocare e dà sempre qualcosa in cambio (da riscattare), qualcosa che il cliente ha speso per giocare.”
Inoltre le capacità tecnologiche sono importanti. “I giochi di realtà virtuale sono apprezzati dagli adolescenti ma questo tipo di gioco non è molto
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I RAGAZZI ESPERTI NEL DIGITALE SONO UN’IMPORTANTE NICCHIA DI MERCATO PER L’INTRATTENIMENTO, COME CI SPIEGA WILLIAM BELL DI INTERGAME
G
a cura di William Bell
ADOLESCENTE CHE PARLA
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popolare perché necessita di un operatore e la tecnologia non è ancora perfetta (almeno per i giochi a prezzi accessibili)”. Come accennato in precedenza aggiornare i giochi al passo con i tempi è prefe ribile e persino necessario ma, come afferma Tredese, i contenuti devono essere accessibili e disporre di una tecnologia perfettamente funzionante per funzionare con successo.
I social media sono oggi uno dei modi di fare pubblicità più efficaci e in più rapida espansione. Dove tradizionalmente la pubblicità era costituita da banner pubblicitari e annunci pop-up, ora avviene quasi involontariamente.
La condivisione di immagini e video è una delle forme più importanti di pubblicazione sui social media tra gli adolescenti, come blogvideo, storie di Instagram o TikTok. Se un prodotto è interessante e appariscente potrebbe incoraggiare un adolescente a commercializzarlo inconsapevolmente pubblicandolo sulle proprie piattaforme social. Come accennato in precedenza le macchine redemption sono popolari tra gli adolescenti e una navigazione a livello superficiale lo conferma. Dopo aver esaminato i post di maggiore tendenza i contenuti con la maggiore interazione tendono a essere le vincite dei biglietti jackpot delle redemption e le vincite con le gru. Chiaramente le persone apprezzano l’emozione di vincere.
I social media sono anche un modo per monitorare ciò che piace ai giocatori. Se un’attrazione riceve molta attenzione sui social media è chiaramente apprezzata dai giocatori. Zach Sharpe, direttore del marketing di Stern Pinball, ritiene che “Il valore di
alla comunità.” Questa relazione tra i social media e gli sviluppatori dell’industria è vantaggiosa in entrambi i sensi poiché offre spazio per il feedback e la comunicazione tra le due parti. Che ciò avvenga commentando i post o semplicemente osservando le tendenze attuali attraverso hashtag e criteri di ricerca.
Questo utilizzo delle piattaforme media viene ulteriormente utilizzato da Stern sotto forma della piattaforma Insider Connected.
tra i giocatori. Se un giocatore perde a un certo punto e ritorna alla stessa macchina dovrà ricominciare dall’inizio, cosa che potrebbe aver già fatto molte volte. Ancor di più se si considera che soprattutto gli adolescenti non hanno abbastanza soldi da lanciare alle macchine dopo una partita persa e l’opzione di continuare. Sharpe fornisce una spiegazione sui meccanismi dell’approccio di Stern a questa preoccupazione: “Insider Connected consente ai giocatori di interagire con il gioco e una rete globale di giocatori in vari modi. Attraverso Insider Connected i giocatori saranno in grado di salvare i propri progressi di gioco attraverso la persistenza della connettività, consentendo a chiunque di avanzare nel gioco indipendentemente da quanti tentativi potrebbero essere necessari. Ciò gioca con l’abitudine degli adolescenti di scaricare app per una facile accessibilità, offrendo allo stesso tempo interessanti incentivi per rimanere fedeli al gioco e persino cercare risultati e classifiche, una sfida perseguita in modo >
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Tornando all’uso dei social media parliamo con Steph Jones, digital design manager di Bandai Namco. Discutendo su come vengono individuate le tendenze, afferma che “è un processo collaborativo e naturale in contrapposizione a una strategia formulata”. Questa consapevolezza aiuta nella progettazione di prodotti, come la serie Pac-Man Street che include Pac-Man Baller, Pac-Man Roller e Pac-Man Pinger, che ha venduto molto bene, soprattutto tra gli adolescenti. Durante la progettazione e la commercializzazione della serie il team ha utilizzato “visualizzazioni animate e un gergo un po’ più giovane, più eccentrico e più localizzato”. Il marchio Pac-Man ha avuto particolare successo nella vendita di una linea di peluche carini e reversibili. “Un nostro prodotto particolarmente ricercato, nato dal mormorio intorno a un prodotto su TikTok, è il nostro peluche fantasma reversibile Pac-Man. Questi teneri peluche sono sparsi per il nostro ufficio di Londra e non mancano mai di illuminare gli occhi dei no stri clienti e dei visitatori dell’ufficio”. Nonostante il marchio Pac-Man sia rimasto prominente per molti anni è piacevole vedere che i prodotti di mar ca rimangono freschi e di tendenza sia per i fan retrò che per quelli nuovi.
“Contrariamente alla moda che TikTok può ispirare possiamo vederli davvero resistere alla prova del tempo”.
Considerando che molti prodotti di tendenza tendono a lasciare i riflettori con la stessa rapidità con cui vi entrano, la popolarità e la capacità di continuare a fare tendenza che hanno i personaggi esistenti come Pac-Man non è una coincidenza.
Stern è un’altra azienda che sa come sfruttare l’attrazione di un marchio popolare per adolescenti. Sharpe spiega: “Fin dall’inizio Stern Pinball ha seguito da vicino le tendenze dell’industria dell’intrattenimento - e per dimostrarlo dispone di una vasta gamma di flipper realizzati ad arte ispirati a film, programmi Tv e altro ancora”.
Il marchio in generale può essere positivo per i prodotti in quanto fornisce personalità e si relaziona al giocatore a un livello diverso se il marchio è qualcosa di cui è appassionato. Questo è particolarmente vero nel caso
detto: “La linea più recente di flipper di Stern, con uno dei personaggi più enigmatici, complessi e iconici dell’universo Marvel, Venom”. Il marchio e la giocabilità del gioco possono essere facilmente messi da parte da un classico flipper, con gli adolescenti che riconoscono gli oltre 20 personaggi disponibili, le illustrazioni in stile fumetto di Jeremy Packer e i brani musicali del musicista vincitore del premio Grammy Mark Tremanti.
Il software Insider Connected, insieme alla giocabilità mutevole, consente a ogni partita di essere fresca e modificata, con il software flessibile che offre ai giocatori molte opzioni tra cui scegliere e con cui essere creativi. Ma il flipper è apprezzato anche dagli adolescenti? “Senza dubbio”, risponde Sharpe. “La capacità del flipper di connettere un’ampia gamma di giocatori per un’esperienza pratica e di persona lo distingue dalla tipica esperienza di giocabilità basata su schermo.”
Le sale giochi rimangono ancora ben performanti e popolari, ma gran parte della popolarità può essere attribuita ai rapidi cambiamenti della tecnologia man mano che le tendenze cambiano. Col passare del tempo la demografia continuerà a cambiare e con questo
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> L’ORA DEL GIOCO
Gioco da sceicchi
INVESTIMENTI MILIONARI PER CREARE UNA RETE DI SALE PER GLI ESPORTS
“Nei prossimi due anni, investiremo in modo significativo nello sviluppo futuro e nell’espansione delle lounge esports negli Emirati Arabi Uniti e in tutta la regione del Medio Oriente. Entro la fine del 2023, prevediamo di investire 13,5 milioni di dollari nello sviluppo dei nostri centri di gioco solo negli Emirati Arabi Uniti”. È quanto dichiarato al magazine Arabian business da Anton Vasilenko, co-fondatore e Ceo di True Games, portale di videogiochi attivo nel Paese da oltre 20 anni e che vanta fra i suoi servizi anche l’organizzazione di eventi collegati agli sport elettronici.
“Abbiamo in programma di lanciare un progetto esclusivo nel dicembre 2023 che contribuirà in modo significativo alla continua crescita del settore dei giochi nel mercato Mena (Medio Oriente e Nord Africa, Ndr). Anche se non possiamo condividere dettagli specifici sull’investimento del progetto, sarà impressionante e rivoluzionario, senza controparti paragonabili in tutto il mondo”, rimarca Vasilenko. L’obiettivo è di creare una rete di sale da gioco in tutta la regione partendo da Abu Dhabi nel prossimo futuro, dopo aver ottenuto un solido punto d’appoggio a Dubai – in luoghi come Dubai Mall, Blue Waters e Jumeirah Beach Residence – e organizzato tornei in varie location, con un’ambizione: “Fornire un’esperienza di gioco unica sia per i partecipanti che per gli spettatori”.
PARTERRE DE ROI PER LA NUOVA AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE
Anche gli Emirati Arabi Uniti guardano al mercato del gioco con vincita in denaro e lo fanno, come loro costume, con grande dispiego di uomini e mezzi. La “preparazione” all’ingresso nel settore è appena cominciata, con la creazione della General commercial raming regulatory authority (contraddistinta dall’acronimo Gcgra), vale a dire l’autorità federale che lavorerà per introdurre un quadro normativo per le lotterie nazionali e i giochi commerciali.
Il Ceo del nuovo organismo è Kevin Mullally, che ha dalla sua oltre 30 anni di esperienza nella regolamentazione del gioco nazionale e internazionale, in virtù del suo lavoro come direttore esecutivo della Missouri gaming commission e ai vertici di Gaming laboratories international, fornitore dei principali servizi di test e certificazione del comparto. Mullally sarà affiancato da Jim Murren, che ricoprirà la carica di presidente del consiglio di amministrazione del Gcgra, e ha nel suo curriculum la guida di Mgm Resorts come presidente e amministratore delegato dal 2008 al 2020, e una partnership equivalente a 9 miliardi di euro con i funzionari degli Emirati per Dubai World. La nuova authority poi si avvarrà di un team di leader con credenziali internazionali, tutti con comprovata esperienza e una profonda conoscenza delle migliori pratiche globali nella regolamentazione e nel mantenimento di un’industria del gioco efficace, sicura e responsabile.
Finora i casinò sono stati vietati negli Emirati Arabi Uniti, in ossequio ai dettami islamici per i quali tutti i giochi di fortuna con in palio premi in denaro sono “ḥarām”, cioè proibiti. Con l’istituzione dell’autorità federale per il “gioco commerciale”, e la nomina a presidente del consiglio di amministrazione di Jim Murren (di cui abbiamo scritto qui a fianco), la loro realizzazione però appare sempre più possibile, se non probabile. Senza dimenticare che nel 2022, l’emirato più settentrionale degli Emirati Arabi Uniti, Ras al-Khaimah, ha annunciato un accordo multimiliardario con il colosso dei casinò Wynn Resorts con sede a Las Vegas, per un progetto che comprende anche un “resort integrato”, dizione che in genere comprende anche location di gioco. Pochi giorni fa poi l’amministratore delegato di Wynn Resorts, Craig Billings, ha confermato gli sforzi per garantire una licenza di gioco per il resort Wynn Al Marjan a Ras Al Khaimah negli Emirati Arabi Uniti, che dovrebbe costare l’equivalente di quasi 4 miliardi di euro e aprire nel 2027 sull’isola artificiale di Al Marjan. Lo Stato islamico, anche grazie a strutture come queste, mira ad attirare oltre 3,8 milioni di visitatori entro quattro anni, e l’apertura di luoghi dedicati al gioco potrebbe innalzare ulteriormente questo numero, fino a oltre 5,5 milioni di visitatori entro il 2030.
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ARRIVANO I CASINÒ, WYNN RESORTS PRENOTA IL POSTO
DAL MONDO
A cura di Francesca Mancosu
Anton Vasilenko
Jim Murren
Kevin Mullally
Il render del resort Wynn Al Marjan a Ras Al Khaimah
Emirati Arabi Uniti
2-3
Exact Time in Gambling / Serbia
Metropol Palace Hotel, Belgrado,Serbia www.casino-magazine.ro/en/gambling-fairs-exhibitions-and-events
5
GLI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI AI QUALI NON PUOI MANCARE
B2B Marketing Conference 2023
Auditorium Giò Ponti Assolombarda, Milano www.b2btheconference.com
9-12
Global Gaming Expo (G2E) 2023
The Venetian Expo, Las Vegas, Nevada, USA www.globalgamingexpo.com
10-11
PayExpo 2023 Payment Leaders’ Summit Hilton London Syon Park, Londra, UK www.payexpo.com/payments-leaders-summit/uk
11-13
Raapa Expo Autumn 2023 - Amusement Rides and Entertainment Equipment
Vdnh, Mosca, Russia www.raapa.ru/en/exhibition/
11-15
Terni Digital Week 2023
Bct, Biblioteca Comunale Terni www.ternidigitalweek.com
14 CONVEGNO
Esports, videogame e nuove forme di occupazione
Bct, Biblioteca Comunale Terni www.ternidigitalweek.com www.gioconews.it/eventi.aspx
18-19
Scopri tutti
Acos - The Autumn Coin Op Show 2023 Ilec Conference Centre, Ibis Earls Court Londra, UK www.coin-opshow.co.uk
gli eventi business qui:
23-24
Sbc Summit Tblisi
Sheraton Grand Tbilisi Metechi Palace, Tblisi, Georgia https://sbcevents.com/ sbc-summit-tbilisi/
international appointments that you can’t lose
OTTOBRE | OCTOBER 2023
4
TORNEI ESPORTS
Nintendo European Championships Splatoon 3 e Mario Kart 8 Deluxe (Finals)
Vilco Bad Vilbel Francoforte, Germania www.nintendo.it
9-30
TORNEI ESPORTS
Campionato Mondiale di League of Legend (qual.)
LoL Park di Seul, Korea https://lolesports.com/
fino al 10
Wsop Circuit
25-27
Digital Innovation Days 2023
Talent Garden Milano Calabiana + online https://digitalinnovationdays.com
25
CONVEGNO
Gaming e Metaverso: tra sfida e opportunità
Digital Innovation Days
Talent Garden Calabiana, Milano https://digitalinnovationdays.com www.gioconews.it/eventi.aspx
26
Forum Retail 2023 MiCo, Milano www.forumretail.com/agenda/
26
CONVEGNO
L’intrattenimento come leva di rigenerazione del Retail
Forum Retail, Allianz MiCo, Milano https://ikn.it/forum-retail www.gioconews.it/eventi.aspx
30 ottobre - 1 novembre
Affiliate Meet Markt 2023 Treptow Arena, Berlino, Germania www.affiliatemeetmarkt.com/
King’s Resort, Rozvadov, Repubblica Ceca www.kings-resort.com
5-9
Remida Poker Team
Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.eurorounders.com
9
Happy Birthday Casinò Admiral Casinò Mendrisio, Svizzera www.admiral.ch/happy-birthday-casino-admiral
9-16
Wolf Millionaire
King’s Resort, Rozvadov, Repubblica Ceca www.kings-resort.com
16-23
Warriors of Liechtenstein
Gc Poker Room, Bendern, Liechtenstein www.eurorounders.com
11-22
Ept Cyprus
Merit Royal Hotel & Casino, Kyrenia, Cipro www.pokerstarslive.com
17-25
Battle of Malta 2M Gtd
Intercontinental Hotel, Casino Malta, Malta www.battleofmalta.com
2 ottobre - 30 novembre
Admiral Poker League (250k)
Casino Admiral Mendrisio, Svizzera www.admiralpoker.ch
www.gioconews.it 68 10 2023 DA NON PERDERE | WE CAN’T LOSING IT
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
The
GAMING
BUSINESS
Scopri tutti gli eventi esports qui:
scorso giugno, su queste pagine, avevo riportato le prime reazioni del gruppo Ampersand al Libro bianco appena rilasciato nel Regno Unito, qualche settimana prima. Le reazioni erano state per la maggior parte negative e critiche per la mancanza di evidenza su cui le raccomandazioni del libro bianco erano basate. Nonché della politicizzazione dell’intero processo, già in forza da anni. Riflettendoci, quanto è cambiato il clima attorno al gioco d’azzardo nel Regno Unito. Il mercato considerato il più progressista e liberale, che era stato il primo a regolare il gaming online nel 2005, ha cambiato il corso drammaticamente, con restrizioni sempre più gravi e un regolatore attivista che non mostra pietà di fronte agli operatori colpevoli, rilasciando multe di proporzioni senza precedenti e sempre crescenti, minacciando addirittura il ritiro delle licenze. Ma anche senza l’azione punitiva della Gambling commission britannica, ci sono già state aziende vittime del nuovo ordine che hanno deciso di ritirarsi da sole. L’anticipato e temuto libro bianco segnala uno scrutinio ancora maggiore, il che provocherà agli altri a ripensare il loro desiderio di concorrere sul mercato britannico.
Qual è la probabilità che altri mercati seguano un percorso simile a quello britannico?
Ci sono già quelli, come Germania, Svezia, Olanda - e anche l’Italia nel suo approccio alla pubblicità - che hanno adottato una posizione meno liberale e più disciplinare nei confronti del settore in varie aree. Il caso del Regno Unito è però particolare per la sua dimensione, per quante aziende colpisce e per la portata di cambiamenti, imposti dall’esterno, cioè dai politici e dal regolatore e influenzati dai gruppi anti-azzardo che erano riusciti a dominare il discorso pubblico,
MENTRE IL LIBRO BIANCO ANNUNCIA UNA RIFORMA RADICALE E PROFONDA, È POSSIBILE CHE GLI OPERATORI IN ALTRI PAESI AGISCANO SENZA IL MANDATO DELLE FORZE REGOLATORIE?
a cura di Ewa Bakun
con - si deve ammettere - l’aiuto indiretto del settore, che non ha saputo limitarsi nelle sue promozioni aggressive e nel mettere il lucro al centro, invece di una migliore protezione del giocatore.
Altri Paesi, dove le restrizioni non sono ancora così radicali e profonde, hanno però un potenziale vantaggio, se impareranno dal caso del Regno Unito e se agiranno sfruttando anche i progressi tecnologici e scientifici fatti negli ultimi anni per sviluppare i metodi più sofisticati e personalizzati nella protezione del consumatore. Invece di sottomettersi alla politicizzazione, che di solito ispira azioni basate più sulle emozioni che sui fatti e sui dati, perché non affrontarlo a testa alta e in una maniera proattiva, prima che l’azione sia imposta dalle forze esterne?
Il gioco responsabile è il gioco sostenibile: siamo abituati a sentirlo dire dai rappresentanti del settore, aggiungendo anche che nessuno vuole giocatori vulnerabili e con dipendenze, perché sono giocatori che vengono persi per sempre. Con l’evoluzione delle tecnologie e degli strumenti (per esempio per gestire meglio l’accessibilità dei fondi finanziari che i giocatori hanno a disposizione, per analizzare il rischio che un giocatore possa sviluppare una dipendenza in base agli indicatori di danno, per intervenire in maniera più effettiva senza stigmatizzare il giocatore e per
fornire il giocatore con l’autonomia di controllare il proprio gioco, il blocco incluso) ci sono più metodi alla disposizione di operatori di dimostrare il loro impegno così spesso ed enfaticamente verbalizzato con le implementazioni vere e proprie nella prassi operativa. Gli operatori nei Paesi non ancora colpiti dai mandati restrittivi hanno il vantaggio del tempo che gli permette di sviluppare la base di evidenza che dimostri (o confuti) l’efficacia delle misure e degli strumenti di protezione per diminuire il discorso politico troppo emotivo e per fare gli investimenti appropriati, invece di essere presi alla sprovvista e di doversi sbrigare alla cieca per fare una serie implementazioni imposte. Questa, dunque, è l’opportunità, soprattutto per scoprire i modi di proteggere il consumatore più sofisticati che davvero affermino anche i positivi risultati commerciali: ovvero, in altre parole, per fare in modo che la protezione del consumatore abbia senso economico e che possa costituire un vantaggio competitivo. Nella mia osservazione del mercato, anche tramite le conversazioni con gli operatori globali e con i fornitori di vari strumenti di protezione del consumatore, sento delle voci incoraggianti che indicano che questi atteggiamenti proattivi ci sono, che alcuni operatori fuori Regno Unito manifestano il desiderio di agire seguendo non solo quello che gli viene chiesto dai regolatori. Anzi, è possibile che arriviamo alla situazione in cui sarà il settore a mettere pressione sul regolatore di introdurre modifiche regolatorie che irrigidiscano le normative, motivati dal desiderio di elevare gli standard di tutto il mercato e pensando al benessere del settore a lungo termine. Perché una mela marcia può contaminare un intero barile. Un altro motivo può essere anche quello della concorrenza – per rendere la vita più difficile agli altri operatori, forse non ancora avanzati nella loro valutazione delle misure della protezione del consumatore. Un motivo ancora più forte per agire invece di mantenere lo status quo, che è senz’altro confortevole nell’immediato, ma potenzialmente a rischio nel lungo termine.
www.gioconews.it 70 10 2023
Regno Unito contro resto del mondo alla scoperta del gioco sostenibile
GIOCO E SOSTENIBILITÀ
LO
L’AUTORE
Ewa Bakun | Direttore delle strategie sui contenuti per Clarion Gaming dal 2018, è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming e di programme manager.
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Tema: perché Colombo è arrivato in America prima che i nativi americani arrivassero in Europa?
Da questa domanda inizia uno dei saggi più celebri del ventesimo secolo: “Armi, acciaio e malattie” di Jared Diamond, vincitore del Pulitzer nel ‘97. Vi spoilero la risposta: tre motivi.
Uno: la conformazione geografica dei continenti. L’estensione longitudinale dell’Eurasia la avvantaggia sul continente verticale americano. Due: la distanza dalla culla dell’umanità (l’Africa orientale) e il ritardo accumulato nel popolare l’America. Tre: la differenza in apporto proteico per ettaro coltivato a grano (mesopotamia), e mais (mesoamerica) e la presenza indigena dei cinque più importanti mammiferi addomesticabili.
A partire da queste differenze strutturali - dove tra l’altro l’elemento umano è completamente assente - l’Europa ha generato il surplus, lo sviluppo economico, sociale e tecnologico che ha creato Colombo diversi secoli prima che i nativi potessero arrivarci.
Ora vi faccio una domanda simile: perché Flutter ha comprato Sisal e non il contrario? E più in generale: perché nessun operatore italiano di prima fascia è rimasto in mani italiane? E perché nessun operatore italiano online è riuscito a diventare internazionale? Prego faccio notare che ci sono riusciti non solo inglesi e americani, ma anche irlandesi, svedesi, israeliani, spagnoli, tedeschi, cechi, austriaci. Greci.
Quali sono le ragioni del nostro fallimento dell’online? Eppure abbiamo avuto una regolamentazione dell’online precoce, il secondo
ARMI, ACCIAIO E FANTASIE
non toccare Awp,Vlt,gratta e vinci e lotterie.
In Irlanda o in Svezia il problema si è posto meno. A proposito di Irlanda e Svezia, arriviamo al punto due: questi sono hub tecnologici, l’Italia no. Pirate Bay, Nokia, Ericsson, Spotify, le sedi europee di Google, Microsoft, Meta. Un talent pool pazzesco di gente che parla inglese.
L’Italia è il fanalino di coda europeo per le lauree Stem (science, technology, engineering and mathematics). Senza sviluppatori non vai da nessuna parte.
mercato europeo per dimensione, gruppi che sono riusciti a esportare altri prodotti (lottery) e ad acquisire grosse realtà estere (Igt).
E ci sono italiani come Ceo di operatori internazionali, da Carlo di Maio in Romania a Francesco Postiglione in Belgio. Quindi non è certo una questione di management.
Servirebbe Jared Diamond per avere qualche risposta.
Io azzardo alcune ipotesi, fattori strategici di debolezza che hanno impedito la crescita internazionale in passato e che la impediranno quasi certamente anche in futuro (altro spoiler: abbiamo perso il treno).
Primo: il mercato italiano dell’online ha la palla al piede del terrestre, il fratello grosso e rosso (cit). Bullizzato, castrato e sottomesso nel decennio vitale 2010-2020, l’online è stato la vittima da portare in sacrificio annuale al dio sanguinario della politica e della legge di Bilancio pur di
Tre: l’accesso al credito. Ha sollevato il punto Stefano Sbordoni in un recente roundtable a Sbc Barcellona e ha perfettamente ragione. Molta imprenditoria italiana vive di partecipazione pubblica e nel gioco online è persino impensabile immaginare che lo Stato investa una lira. I fondi del Pnrr servono alle piste ciclabili. Poi le banche a stento aprono un conto corrente ai concessionari, figuriamoci un finanziamento.
Banche etiche, banche cattoliche, banche popolari, banche parastatali, banche del Pd: le abbiamo tutte, tranne banche che investono volentieri in un settore che fa soldi. Investire nel gioco è poi la ricetta più rapida per essere crocefissi dai media senza passare dal via. Per mantenere sotto traccia la quota di DeAgostini in Lottomatica il gruppo di Novara ha compiuto miracoli di Pr. E un altro punto lo ha aggiunto Christian Tirabassi: manca la certezza del diritto. Se una concessione che costava 250mila euro nel 2018 si vocifera venga messa all’asta per 8 milioni di euro nel 2023 l’operatore italiano è già un miracolo se sopravvive, altro che espandersi all’estero.
Del resto ai ministri di questa Repubblica le multinazionali estere non piacciono, né piacciono quelle (poche) italiane che per sopravvivere spostano la loro sede fiscale in Olanda.
Dato che abbiamo il mare più bello del mondo, stiamo pure sulla spiaggia a osservare gli strani galeoni che appaiono all’orizzonte.
www.gioconews.it 72 10 2023 A CARTE SCOPERTE
a cura di Marco Trucco
Marco Trucco | Nato a Torino nel 1974, è uno dei pionieri del poker online. Dal 2010 a oggi ha guidato le operazioni online di diversi gruppi, tra cui Everest Poker, Eurobet, PokerStars e fino a giugno 2023 GGPoker. Ora è chief marketing officer del gruppo Videoslots.
L’AUTORE
el cuore della Penisola sorge l’Automatic Service, una storica impresa di gestione, con sede a Terni e attiva sul territorio del Centro-Nord Italia, che opera dal Duemila nell’attuale compagine societaria, ma con una storia molto più antica, basata su una pluridecennale attività famigliare. Il gruppo - guidato da Andrea Savini, che qui racconta la sua realtà - gestisce oggi circa 600 apparecchi da intrattenimento, oltre a sale dedicate, tra agenzie di scommesse e sale Vlt. Ma il core business rimangono le Awp.
Come è cambiato il lavoro del gestore nel tempo?
TUTELE E CERTEZZE PER GUARDARE AL FUTURO
Proseguiamo il nostro viaggio sul territorio, attraverso le imprese italiane di gestione: in questo numero incontriamo Andrea Savini, vice presidente del Criga e titolare di Automatic Service
LA SCHEDA
NOME AZIENDA_ Automatic Service Srl
TITOLARE_ Andrea Savini
legislatore nazionale che continua a legiferare a singhiozzo e a procedere per proroghe, rendendo impossibile ogni tipo di programmazione. Mentre parliamo sta per finire un anno e si scrive la prossima legge di Bilancio, senza sapere se la scadenza attuale delle concessioni verrà mantenuta o meno. In uno scenario di questo tipo, dunque, diventa impossibile, anche volendo, ipotizzare nuovi investimenti per rinnovare o migliorare la propria offerta di prodotto, visto che un eventuale cambiamento normativo – come già accadutorenderebbe presto obsoleti i prodotti appena acquistati.”
A proposito di norme regionali e territorio, qual è la vostra esperienza?
“L’aspetto forse più importante della nostra attività di gestori è la capacità di mantenere e far evolvere il nostro mastiere, tramandandolo nelle generazioni. Io sono entrato nell’azienda di famiglia e oggi mio figlio lavora accanto a me, sapendo che tutto sarà poi nelle sue mani: ed è straordinario vedere le proprie fatiche preservate e sviluppate nel tempo”.
“Il vero cambiamento è che da gestori siamo diventati impresa. La parte organizzativa e strutturale del lavoro ha avuto una radicale evoluzione in questi ultimi anni. Intanto perché è aumentata notevolmente la parte burocratica e amministrativa: il lavoro del gestore non è più basato sulle sole attività operative quotidiane di un tempo, cioè l’installazione e la manutenzione delle macchine, ma c’è una vera e propria gestione aziendale che assume un ruolo predominante. Dall’analisi e sviluppo del mercato, alla definizione di strategie e, soprattutto, alla compliance Per questo parlo di una vera e propria attività di impresa, dove professionalità, organizzazione e visione rappresentano le principali skill di una moderna impresa di gestione, per rimanere al passo con i tempi e provare a cavalcare –se non anticipare – gli scenari futuri. Oltre naturalmente alla formazione professionale e all’aggiornamento continuo.”
Quali sono le difficoltà con cui deve misurarsi un’impresa di gestione?
“Di certo la prima, in questo momento storico, è rappresentata dal mercato, poiché assistiamo a una congiuntura legata al carovita e all’incremento dei costi dovuti all’inflazione. Si evidenzia poi una riduzione della spesa da
SEDE_ Terni, Umbria
DIMENSIONE_ 30 dipendenti
ANNI DI ATTIVITÀ_ +20
parte dei clienti mentre gli esercenti che ospitano i nostri prodotti devono fare i conti con un aumento dei costi di gestione. Tutto ciò impatta su due fronti, comporta una difficoltà nel mantenimento del business, perché porta nel peggiore dei casi alla chiusura di alcune attività, il che significa che l’impresa di gestione si trova a perdere pezzi di mercato, suo malgrado, andando oltre il livello fisiologico di ricambio che ha sempre caratterizzato il comparto. Tutto questo in un nuovo scenario competitivo in cui c’è un numero sempre minore di nuove aperture, che è figlio di un altro cambiamento globale. Tutto questo, peraltro, si verifica all’interno del nostro – ahimèabituale contesto normativo, caratterizzato dalla totale incertezza, figlia di un certo malcostume politico, dove da un lato la nostra attività è minata nel quotidiano dalla legislazione regionale, che pone ogni giorni nuovi e diversi paletti sul territorio, dall’altro c’è il
“La nostra azienda è in Umbria, dove la Regione ha introdotto una propria legge, ma senza portare radicali scossoni al comparto e senza un particolare accanimento. Questo è perché si hanno dati ridottissimi di casi di dipendenza conclamati sul territorio, oltre ad avere una moderata diffusione di sale da gioco, inferiore ad altre regioni. Quindi non si ha un disagio di nessun tipo e ogni iniziativa ‘contro’ il settore è eventualmente legata a uscite mediatiche e a scopo di consenso di qualche singolo, nulla di più.”
Come vedi il futuro dei gestori?
“Sono ottimista e guardo con fiducia al futuro in quanto, nonostante la contrazione del mercato e un’evidente propensione alla concentrazione del comparto, continuo a ritenere insostituibile il ruolo delle nostre imprese sul territorio, quale presidio di legalità e controllo, a beneficio dello Stato e dell’intero sistema. Ma certo non sarà più un mercato per tutti e potranno sopravvivere solo le aziende più strutturate e meglio organizzate, mentre per i più piccoli sarà difficile continuare ad esistere, se non venendo assorbiti in altre realtà oppure attraverso un progetto consortile”. (Ac)
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Andrea Savini, founder Automatic Service.
GIOCO E TERRITORIO
N
Andrea Savini
Quest’anno il Campionato mondiale della pizza, ospitato dalla Fiera di Parma, ha tagliato il traguardo delle trenta edizioni, ospitando, come di consueto, oltre 700 iscritti provenienti da tutto il mondo.
Nel 2022 fra loro c’era anche Paolo Moccia, vincitore del premio come miglior pizzaiolo nella categoria “pizza classica”.
Originario del borgo di Tramonti, in costiera amalfitana, poi emigrato al nord all’inizio degli anni Ottanta, Moccia ha sbaragliato i suoi concorrenti con una pizza che è un po’ una sintesi della sua storia personale e professionale: la Mantovana, condita con pesto di zucca e soffritto bianco, rosmarino, amaretti, pancetta, parmigiano reggiano e qualche goccia di aceto balsamico, gli stessi ingredienti dei tortelli di zucca, con un omaggio ai sapori che ha scoperto circa quarant’anni fa.
“La pizza classica è quella che si mangia tutti i giorni, dall’impasto semplice, lavorato però con tecniche nuove. La mia, in particolare, è una pizza tradizionale bassa, in stile Tramonti. Siamo stati i primi a portare la pizza fuori dalla Campania, ma ovviamente non c’è nessuna rivalità con Napoli”, tiene a precisare Moccia, che racconta una storia probabilmente sconosciuta ai più.
“Un nostro compaesano, Luigi Giordano, finito a fare il militare a Loreto di Novara nel 1943, dopo la seconda guerra mondiale pensò di ritornare da quelle parti e di aprire un caseificio lì,
INGREDIENTI
Per l’impasto: 1 kg farina “00”, 1 kg farina “00”, 700 g acqua, 5 g lievito di birra fresco, 25 g sale, 30 g olio girasole, 1 cucchiaio di miele o zucchero, olio Evo e basilico a piacere
In cottura: 100 g pomodoro corbarino schiacciato a mano
Fuori forno: 3-4 pomodorini gialli a spicchi, 120 g di mozzarella di bufala, 5/6 fior di cappero in acqua, 50/60 g di olive leccine o taggiasche denocciolate, 5/6 filetti di acciughe, origano secco siciliano.
Paolo Moccia
L’altra faccia della pizza
a cura di Francesca Mancosu
vista l’abbondanza di latte nella zona. Non riuscendo a vendere prodotti a sufficienza quindi decise di coinvolgere anche i suoi fratelli, e di aprire una pizzeria. Una scelta che ha fatto scuola. Negli anni i pizzaioli emigrati al Nord sono stati circa 2-3mila”. La pizza di Tramonti già da qualche anno si fregia della denominazione comunale, un certificato di garanzia contro le imitazioni, e c’è anche un’associazione a cui fanno riferimento decine di pizzerie “tramontane” aperte in tutta Italia. Con lo stesso spirito che ha fatto vincere Moccia al Campionato mondiale della pizza nel 2022.
“A Parma ho vinto con un impasto rivisitato, basato sulla farina del nostro territorio, integrale, con farro, segale, semola, avena, con cui si faceva il pane
PREPARAZIONE
Impastare tutta la farina con il 55 percento di acqua in circa 5/6 minuti. Poi mettere l’impasto in un posto fresco ma non umido e lasciar riposare per 3/4 ore.
Passate le 3/4 ore finire l’impasto aggiungendo il lievito sciolto in un po’ dell’acqua che era rimasta. Aggiungere il sale, l’olio e la restante acqua. Finito di impastare, si lascia riposare 20 minuti e poi si fanno tre step di pieghe ogni 20 minuti. Una volta fatto questo, porre l’impasto in un recipiente capiente e quindi in frigo per 24 ore. Trascorso questo lasso di tempo, si lascia fuori frigo coperto con un
biscottato - lo chiamavano il ‘pane dei marinai’, che avevano bisogno di un pane asciutto, che non ammuffisse. Da noi, in occasione dalla Festa dei morti, si preparavano pizze integrali marinare, poi i nostri genitori ci mandavano a venderle al cimitero, e a fine serata si mangiava una pizza tutti insieme. Questo è quello che cerco di trasmettere con la mia pizza, ricreando quello che ho mangiato da bambino e le sensazioni che provavo allora.”
Chiediamo a Moccia quali sono i segreti per preparare una buona pizza, oltre a metterci il cuore, ovviamente.
“La base è sempre la stessa: preparare l’impasto, con acqua salata, aggiungere la farina ad occhio, il lievito, e quindi lavorare il tutto con le mani, incorporando altra farina in caso di necessità, assicurandosi che il composto sia omogeneo. Oggi c’è chi usa tecniche diverse, misura la temperatura con il termometro, aggiunge il sale alla fine, i pre-fermenti.
La mia illuminazione l’ho avuta un giorno in cui ho sbagliato a fare i calcoli del lievito e scoperto che l’impasto con una lievitazione di più giorni ha una fragranza diversa.
Ecco, credo che serva l’esperienza, il saper tenere conto della temperatura esterna del posto in cui si prepara la pizza, dello stoccaggio delle farine. Serve la pratica, rubare con gli occhi, e lo dico specie ai ragazzi che vogliono imparare questo mestiere. E ovviamente bisogna avere i tempi giusti.” E saper aspettare, come nella vita.
panno umido per circa un’oretta. Si fanno le palline del peso desiderato e dopo 6/7 ore si stende e si lascia riposare per 30 minuti.
Condire con il pomodoro e fare una prima cottura di 12/15 minuti a 250 gradi. Si tira fuori dal forno e si finisce di condire con i pomodori, la mozzarella di bufala, le olive, i capperi, e le acciughe.
Altri 10/12 minuti di cottura e la pizza è pronta. Per finire il tutto una spolverata di origano!
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GIOCARE
CON GUSTO
GAMING FOOD & BEVERAGE
La ricetta del pizzaiolo/ SICILIA STYLE
nostro auspicio, come associazione di riferimento per il settore, è che qualsiasi intervento per la regolamentazione del settore esports in Italia possa tenere in considerazione due obiettivi principali: valorizzare l’importanza culturale, educativa e sociale dei videogiochi, inclusi quelli competitivi, e rimuovere le barriere che attualmente ostacolano la competitività, al fine di attrarre investimenti sul territorio nazionale e di creare condizioni di parità per operare sul mercato internazionale da parte delle imprese italiane.”
Così Marco Saletta, presidente di Iidea, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, in occasione dell’evento “L’ecosistema degli esports in Italia. Inquadramento normativo, scenari e prospettive di crescita per il settore”, tenutosi a fine settembre presso il ministero della Cultura, a Roma.
Si è trattato di un evento molto differente da quelli degli anni scorsi, a partire dalla location, ma anche per il fatto che Iidea non ha presentato il consueto rapporto sugli esports in Italia, puntando altresì sulle potenzialità dei videogame come vero e proprio medium, creativo e culturale.
Nel corso della presentazione si è comunque parlato di un quadro che ha visto gli esports registrare un decremento di utenti nel post-pandemia per il ritorno alle attività outdoor. Una dato che, tuttavia, non toglie all’Italia lo status di paese di riferimento in Europa raggiunto negli ultimi anni, confermando il nostro Paese, insieme a Polonia e Spagna, tra i tre che hanno una maggiore incidenza e un maggiore coinvolgimento dei fan.
ITALIA E VIDEOGAME UN GAP DA COLMARE
Per la regolamentazione degli esports, da Iidea ok al modello francese, con il fine che tutte le competizioni in Italia possano svolgersi rispettando la libertà economica e tutelando i consumatori, specie se minori
Stando ai dati presentati nel 2022, che l’associazione fa sapere non essere variati di molto nei successivi dodici mesi, il 24 percento della popolazione italiana tra i 16 e i 65 anni, infatti, fruisce degli esports. Si tratta di quasi 9 milioni di persone, in particolare i Millennials (54 percento) e la Gen Z (19 percento). Oltre 4 milioni di persone in Italia tra i 16 e i 65 anni hanno invece fruito più di 4 ore a settimana nei primi 6 mesi del 2022.
Così, nella sede del ministero a Roma, il punto di partenza della discussione è stato l’importante risoluzione del Parlamento europeo su esports e videogiochi approvata a novembre 2022, che ha definito gli esports come parte non solo del
settore dei videogiochi, ma più in generale del comparto della cultura e dei media. La risoluzione, inoltre, ha evidenziato le differenze con il settore dello sport, vista la natura digitale dei videogiochi e la centralità dei diritti di proprietà intellettuale. Nel solco della risoluzione, i principali operatori del settore hanno condiviso le sfide e le opportunità del mondo esports in Italia con le istituzioni del mondo della cultura presenti all’incontro, tra i quali il sottosegretario di Stato al ministero della Cultura, la senatrice Lucia Borgonzoni. Nel corso del dibattito è emerso che attualmente le imprese italiane sono soggette a regole e sopportano oneri aggiuntivi significativi rispetto alle imprese di altri mercati europei, come Francia, Spagna o Germania, versando quindi in una situazione di svantaggio competitivo in un mercato unico come quello europeo. Sono inoltre state evidenziate le potenzialità di sviluppo ancora inespresse del settore in Italia, con tutte le opportunità correlate per l’attrazione di eventi sul territorio nazionale, insieme ad opportunità sociali, educative e professionali. Con l’occasione Iidea ha presentato le proprie raccomandazioni e proposte per una possibile regolamentazione del settore in Italia, prendendo a modello la Francia, uno dei mercati più competitivi in Europa per gli esports e i videogiochi, e con il fine che tutte le competizioni videoludiche in Italia possano svolgersi nel rispetto dei principi di libertà economica, tutela dei consumatori e protezione dei minori. Proposte che comprendono definizioni in linea con l’Europa, obblighi di dichiarazione preventiva e di garanzie in caso di montepremi oltre un certo importo per gli organizzatori di competizioni videoludiche, limiti per la partecipazione dei minori, sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi previsti.
Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports
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AL BAR DEGLI ESPORTS
“IL
a cura di Daniele Duso
Marco Saletta
WWW.FILSGAME.COM
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)
Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica della pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it
support@filsgame.com
occupiamo in questo numero di un argomento un po’ insolito, relativo alle autorizzazioni necessarie per lo svolgimento della professione di cosiddetto gentleman driver
Con tale termine si intende indicare, nell’ippica, il guidatore non professionista del cavallo nelle gare di trotto. In tale contesto il driver, seduto su un carrozzino a due ruote, conduce il cavallo e si distingue dal gentleman rider, che è invece il guidatore nelle gare di galoppo. La questione, nel caso di specie trattata da una recentissima sentenza emessa dal Consiglio di Stato in grado di appello rispetto a una sentenza del Tar del Lazio, riguardava l’impugnazione, da parte di un aspirante gentleman driver, della decisione con la quale l’Ente preposto gli aveva impedito di essere sottoposto all’esame teorico-pratico per poter guidare i cavalli nelle corse al trotto come amatore, e dell’art. 20 del Regolamento corse al trotto nella parte in cui dispone che l’attività di guida per professionisti e amatori cessa al compimento dei 70 anni di età.
Più in particolare, l’art. 20 del Regolamento stabilisce che “L’attività di guida per professionisti e amatori cessa al compimento dei 70 anni di età. L’Ente, con specifico provvedimento, può consentire la continuazione dell’attività anche oltre il compimento del 70° anno di età a quei professionisti o amatori che, in base ai risultati raggiunti nell’ultimo biennio, abbiano dimostrato l’idoneità a svolgere l’attività. A tal fine deve essere presentata, oltre al previsto certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica, anche la certificazione di un medico specialista in neurologia che attesti l’idoneità psicofisica e l’insussistenza di pa-
Giovanni Adamo
Gentlemen driver over 70
a cura di Giovanni Adamo
tologie che impediscono il regolare svolgimento dell’attività di guida di cavalli in corse al trotto. In caso di mancato rinnovo della licenza per un periodo superiore a cinque anni l’operatore che intende riprendere l’attività è sottoposto ad esame teorico-pratico secondo le modalità stabilite dall’amministrazione”.
L’Ente preposto, avendo riscontrato che erano trascorsi ormai 11 anni dall’ultimo rinnovo, aveva rappresentato la necessità di sostenere un esame teorico-pratico da sostenersi in un ippodromo a scelta del ricorrente. Tuttavia, successivamente, l’Ente rilevava l’impossibilità di partecipazione all’esame poiché il ricorrente “non ha i requisiti per riprendere l’attività, avendo effettuato l’ultima corsa nel 2005 e non nell’ultimo biennio”.
Il ricorrente aveva impugnato detto provvedimento, ritenendo: a) che a suo avviso l’art. 20 del Regolamento corse al trotto non conterrebbe alcun divieto per un over 70 nella sua condizione di poter sostenere l’esame e rinnovare così la licenza; b) che anche ove così fosse, allora ad essere oggetto di una pronuncia di annullamento dovrebbe essere lo stesso articolo 20 del Regolamento, in quanto si tratterebbe di regolamento inficiato dal vizio di manifesta illogicità.
Il Tar del Lazio aveva rigettato il ricorso, e pertanto il ricorrente si era rivolto al Consiglio di Stato. Il Supremo collegio amministrativo ha ritenuto, valutando come infondata l’interpretazione fornita dall’aspirante driver alla disciplina amministrativa in commento, che in realtà “Solo i commi 10, 11 e 12 disciplinano specificamente l’attività ippica degli ultrasettantenni. E la prosecuzione dell’attività oltre il settantesimo anno di età è ammessa nell’unico caso previsto dal comma 11 (attività svolta nel biennio precedente la richiesta di rinnovo), mentre nessun rilievo può acquisire, sempre al fine del proseguimento dell’attività, l’eventuale superamento di un esame teorico-pratico. Sempre la lettura d’insieme della norma conduce, poi, ad un’unica conclusione: … non è consentito al guidatore ultrasettantenne che abbia interrotto l’attività per oltre un quinquennio di riprendere l’attività sostenendo un esame teorico-pratico”.
Nemmeno l’argomento di una presunta irragionevolezza del Regolamento ha trovato accoglimento presso il Consiglio di Stato (secondo il ricorrente il Regolamento sarebbe irragionevole nella misura in cui non si uniformerebbe a quanto previsto per il galoppo, disciplina per la quale non è previsto alcun limite d’età). Secondo i giudici amministrativi, infatti, premesso che “La ragionevolezza costituisce un criterio al cui interno convergono altri princìpi generali dell’azione amministrativa (imparzialità, uguaglianza, buon andamento) e la pubblica amministrazione, in forza di tale principio, deve rispettare una direttiva di razionalità operativa al fine di evitare decisioni arbitrarie od irrazionali… nella specie ad apparire irrazionale è la scelta di non porre limiti di età per poter guidare cavalli al galoppo che, come dice l’appellante, raggiungono velocità superiori a quelle raggiunte nel trotto. Ma tale scelta non può essere sindacata in questa sede, nella quale non si può che rilevare l’infondatezza dell’accusa di irragionevolezza mossa all’articolo 20 del Regolamento”.
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Il CdS fa ordine sui requisiti
L’AVVOCATO
DIAVOLO
DEL
Fondatore Studio Legale Adamo www.studiolegaleadamo.it
L’AUTORE CI
Avvocato in Bologna – Cultore della Materia di Diritto Civile nell’Università di Bologna
AFFETTIVA E DA GIOCO D’AZZARDO
QUANTO HANNO IN COMUNE?
(prima parte)
“nuove dipendenze”, o new addictions, comprendono tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica. L’oggetto della dipendenza, infatti, è in questo caso un comportamento o un’attività lecita e socialmente accettata. In questi ultimi anni si parla sempre più spesso delle cosiddette nuove dipendenze, cioè di quei comportamenti socialmente accettati, tra i quali la dipendenza dal gioco d’azzardo, da internet, dallo shopping, dal lavoro, dal sesso, dal lavoro e dalle relazioni affettive, che evidenziano caratteristiche in parte condivise di questi comportamenti, ripetuti ossessivamente, fino a compromettere aspetti importanti della vita lavorativa e di relazione dell’individuo.
Ma che correlazione può avere la dipendenza da gioco d’azzardo patologico con la dipendenza affettiva?
La nostra esperienza ci porta a confermare che sono due aspetti con caratteristiche sovrapponibili. Nel
caso della dipendenza affettiva, la persona amata è spesso rifiutante, sfuggente o irraggiungibile o poco interessata alla relazione. In tali casi può attivarsi una specie di sfida per la quale la dipendenza si alimenta del desiderio di essere amati proprio da chi non ci ricambia in modo soddisfacente e cresce in proporzione al rifiuto. La dipendenza quindi si aggrava di fronte al rifiuto così come la perdita al gioco genera una scossa adrenalinica che spinge compulsivamente a una coazione alla “ri-vincita” come riparazione alla frustrazione collegata alla perdita. Un “pensiero magico” – sia nel caso del gioco d’azzardo, che nella dipendenza affettiva - di riuscire prima o poi a ri-farsi economicamente o a farsi amare da chi proprio non vuole saperne di amarci o di amarci nel modo in cui noi pretendiamo. Nella dipendenza affettiva, ciò che viene sperimentato come amore diventa una droga.
Nel gioco d’azzardo patologico la sostanza è lo stesso “giocare”: la propria vita, o almeno ciò che viene ritenuto importante e valevole di impegno e attenzione nella propria quotidianità, si riduce a ciò che riguarda il “gioco” ed è nel “gioco” che ci si sente in vita. I sintomi delle due di-
pendenze sono simili: il dipendente affettivo prova una sensazione di piacere solo quando sta con il partner e non riesce ad ottenere in altri modi o attivare le sue risorse per stare bene. Di solito soffoca ogni desiderio e interesse individuale per occuparsi dell’altro ma inevitabilmente viene deluso e il suo amore prende la forma del risentimento. Allo stesso tempo non riesce a interrompere la relazione, in virtù di ciò che definisce “amare troppo”, non rendendosi conto che questo comportamento distrugge l’amore che richiede invece autonomia e reciprocità. Il piacere e l’angoscia che si possono provare sono equiparabili a quelle presenti nel giocatore patologico: quando il dipendente si abbandona al gioco attraversa un momento di sommo piacere, che può raggiungere il livello della sbornia o dell’estasi, causato dalla sensazione che il tempo si sia fermato e dal fatto che il soggetto esce da sé stesso per entrare in uno stato di coscienza particolarmente alterato. È un circolo vizioso: se il giocatore dipendente perde, tenta di continuare il gioco per recuperare i soldi persi, se vince continua a giocare perché sente che è il suo giorno fortunato e non ne può fare a meno. (continua)
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LE GIOCO E PSICHE
a cura di Riccardo Zerbetto
DIPENDENZA
Riccardo Zerbetto | È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.
L’AUTORE
FLASH GORDON
Una nuova slot multigioco dal produttore leader sul mercato italiano Cristaltec sta conquistando rapidamente la scena: si tratta di Flash Gordon: frutto della collaborazione con Hearst Holdings, Features Syndicate Division, che consente al costruttore di giochi lo sfruttamento in Italia dei diritti relativi allo storico brand protagonista del fumetto mondiale.
GRAFICA
›› 19 /20
Quando si vuole realizzare una slot basata su un brand molto noto al grande pubblico, la realizzazione grafica del prodotto deve essere di altissimo livello. Soprattutto se il brand in questione rappresenta un personaggio del mondo Comics, che le persone sono abituate a vedere proprio attraverso la sua estetica. Ebbene, in questo caso, Cristaltec ha centrato appieno l’obiettivo e non solo nel caso specifico di Flash Gordon, che rappresenta soltanto uno dei sette (bellissimi) titoli di questa multigioco.
AUDIO ›› 18,5 /20
Se il giudizio sulla grafica e l’estetica generale di questa slot è ampiamente positivo, anche dal punto di vista “sonoro” non possiamo fare a meno di tessere le lodi di questo nuovo prodotto, che risulta particolarmente gradevole anche all’udito. E – anche qui - in tutte le sue diverse ambientazioni. I suoni risultano sempre piacevoli e ben realizzati, in grado di intrattenere al meglio il giocatore nelle varie fasi dell’esperienza.
GIOCABILITÀ ›› 19 /20
Non c’è soltanto Flash Gordon in questa nuova slot multigioco targata Cristal-
IL NOSTRO GIUDIZIO
Una slot da supereroi
di Vincenzo Giacometti
LA SCHEDA
NOME_ Flash Gordon
PRODUTTORE_ Cristaltec
DATA OMOLOGAZIONE_ luglio 2023
SPECIFICHE NORMATIVE_ comma 6a del Tulps
CICLO_ 30.000
PAYOUT_ 65%
tec, ma anche molto di più. Sì, perché oltre al titolo di spicco dedicato al supereroe dei fumetti che viene dato in prestito all’intera macchina, ci sono anche altre sei proposte, che compongono l’ormai abituale assetto multigames composto da sette tipologie di giochi. Si tratta di: “VacanzeRomane”, “BookOfTexas”, “IrishJoker”, “GhostFreeSpin”, “GallinaNucleare” e “BurattinoGold”, accanto – appunto – al già citato Flash Gordon. Ma oltre alla varietà di titoli, in questa slot si può apprezzare anche un’ampia varietà di giochi bonus, wild symbol, scatter e free spins. Proponendo sette espe-
Una slot dal successo annunciato. Come si era ampiamente capito già in occasione dell’ultima fiera dove il prodotto era stato anticipato in versione prototipo, il richiamo del brand sarebbe stato in grado di suscitare la giusta curiosità e appeal nel pubblico di riferimento.
E una volta provata, anche se solo per curiosità nei confronti del titolo, questa slot è difficile lasciarla.
rienze diverse, accomunate dall’assetto di base dei 5 rulli multi-linea, con 10 linee di vincita, ma variabile nella frammentazione del bet (in alcuni casi 25,50,100,200 o 300, in altri 25,50,100,200) e nello svolgimento del gioco e dei bonus. Ma sempre con un motore altamente dinamico e coinvolgente.
PRESTAZIONI ›› 19 /20
A pochi mesi dal suo debutto sul mercato nazionale la nuova slot multigioco sta riscuotendo un grandissimo successo, proprio come ci si poteva attendere, tenendo conto del forte richiamo offerta dal titolo. Guardando le classifiche che circolano tra i gestori si può parlare di “incassi eccezionali”, al punto che dalla casa madre fanno sapere che è in lavorazione anche la versione Vlt del gioco che andrà su 5mila terminali, e quella online che girerà sui principali concessionari.
BUDGET ›› 18,5 /20
In questo caso si può fare una considerazione di carattere generale, parlando della convenienza intrinseca in tutti i giochi realizzati da questo produttore. Che oltre a essere disponibili sui maggiori cabinet oggi in circolazione, risultano anche particolarmente convenienti dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo, Inolre Cristaltec rende disponibile questo titolo anche in forumla “rent” su base hardware Pico5.
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2023
10
LA SLOT DEL MESE GRAFICA 18,5 AUDIO 18,5 GIOCABILITÀ 19,0 PRESTAZIONI 19,0 BUDGET 18,5 TOTALE 18,8
Provala qui:
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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SuzoHapp protagonista al G2E Las Vegas, in programma dal 9 al 12 ottobre al Venetian Expo.
In particolare, SuzoHapp presenterà la sua serie completa di terminali offrendo un’esperienza di scommesse sportive completa e coinvolgente. La gamma comprende chioschi, modelli da banco e terminali per il payout. Punto forte saranno i nuovi prodotti Sbt500+ bartop e Sbt-2000 con seduta, oltre al CountR CashIo Silver, per un payout semplice e veloce.
“Il futuro risiede nel retail perchè offre moltissimi vantaggi per le aziende che operano in questo settore dinamico”,
SUZOHAPP L’INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEL GIOCATORE
afferma Todd Sims, vice presidente sales America. “Ottimizzando l’esperienza di gioco nei centri scommesse retail gli operatori possono attirare un pubblico sempre più ampio nel mondo delle scommesse e convertire gli appassionati di sport in entusiasti scommettitori.”
In qualità di fornitore leader degli Oem, SuzoHapp presenterà il suo ampio portafoglio di componenti: monitor, topper e pulsanti, validatori di monete e riciclatori di banconote, nonché scanner e stampanti. SuzoHapp mostrerà anche esempi chiave di progetti personalizzati realizzati per produttori Oem e avrà ingegneri sul suo stand per mostrare le capacità di customizzazione.
“Siamo felici di poter annunciare l’arrivo nel nostro Casinò online dei prodotti Img Arena. Il nostro obiettivo è quello di fornire agli operatori e ai loro player un portafoglio sempre più ampio e ricco di contenuti innovativi e sono certo che questa partnership contribuirà al risultato.”
Con queste parole Roberto Russo, online product B.U. director di Microgame, saluta l’accordo che consente al provider di arricchire di nuovi titoli il suo Casinò online. Grazie all’accordo, infatti, al portafoglio esistente si aggiungono nuovi contenuti ricchi e in-
MICROGAME IL CASINÒ ONLINE
novativi come Wild Gods, Party Fruits e Secrets of the Nile provenienti da tutta l’attività di iGaming di Img Arena. Img Arena è un operatore internazionale all’avanguardia, in grado di garantire ai fornitori di servizi di gioco, agli operatori di scommesse sportive e ai loro consumatori un portafoglio po-
tenziato di contenuti coinvolgenti e variegati. Combinando la tecnologia di motion capture 3-D e i migliori prodotti della categoria su piattaforme online e al dettaglio, l’offerta di iGaming di Img Arena è stata ufficialmente integrata nell’azienda con l’acquisizione del fornitore di giochi da casinò e sport virtuali Leap Gaming.
Yariv Lissauer, senior director & general manager iGaming di Img Arena, commenta da parte sua: “Il nostro portafoglio di giochi virtuali ultra-realistici ha intrattenuto i giocatori di tutto il mondo e siamo entusiasti di portare i nostri contenuti unici in Italia e nello stimato portafoglio di partner di Microgame”.
Una nuova linea multigame con dieci giochi in retrofit, che punta a ridefinire gli standard dell’intrattenimento Awp in italia.
Octavian gaming, azienda veronese leader nel settore del gaming, annuncia l’arrivo sul mercato di Gigaset, una rivoluzionaria linea di multigame che segna un importante passo avanti nella lineup di prodotto. Con Gigaset, Octavian gaming propone per la prima volta una collezione di dieci giochi unica nel suo genere, andando oltre la già popolare linea Dreamset a sette giochi e promettendo di ampliare le occasioni di divertimento e adrenalina.
I prodotti Gigaset offrono un ulteriore e significativo vantaggio agli opera-
OCTAVIAN GAMING
IL DIVERTIMENTO SI FA IN DIECI CON GIGASET
tori: poter essere retrofittati partendo da prodotti Dreamset o da qualsiasi scheda di gioco Max-2. Questo processo consente agli operatori di installare i nostri nuovi multigame a dieci giochi su hardware esistenti, eliminando la necessità di acquistarne di nuovi. Due i titoli per questo primo lancio, Gigaset vertigo e Gigaset armageddon contenenti anche 4 nuovi giochi inediti.
Gigaset Vertigo offre un vortice di emozioni e opportunità grazie a scenari coinvolgenti e temi avvincenti: Halloween pumpinks, Rich piggies, Re Mida, Ocean dream, Wild west, Chicken rush, Wild cherry, Dracula’s secrets, Egypt secrets e Helly hot.
Gigaset armageddon assicura un’esplosione di divertimento attraverso una selezione molto eterogenea. All’interno di questa collezione troviamo Kingdom riches, Cleopatra in Egypts secrets, Gold fever, The clown, Devil’s heart, Mummy, Voodoo magic, Wild fox, Mighty buffalo e Wild quest.
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NEWSLETTER
SI ARRICCHISCE DEI TITOLI DI IMG ARENA
Comunicazione
“business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.)
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LE CITTÀ ITALIANE PER I GAMER, ECCO LA CLASSIFICA 2023
Negli ultimi anni abbiamo assistito al boom dell’online gaming: si stima che solo in Italia i gamer occasionali costituiscano più di un terzo della popolazione. Ma qual è la migliore città per gli appassionati dei videogiochi nel Bel Paese?
Per scoprirlo, CasinoItaliani ha condotto una ricerca in cui ha analizzato varie località in base a diversi fattori, come il costo della vita, dei dati mobili, dei pasti da asporto e del Wi-Fi, ma anche la velocità della connessione, il numero di negozi di videogiochi e le opportunità di lavoro nel settore gaming. Avellino è la città migliore per i gamer: il costo dei dati mobili (5,01 euro per 10 Gb) e il canone mensile per il WiFi (21,12 €) sono i più economici tra tutte le località analizzate.
Il comune campano ha inoltre il costo della vita più basso e i residenti spendono in media 585 € al mese. Anche la velocità del Wi-Fi è relativamente alta, con una media di circa 13 Mbps – perfetta per chi prende parte a giochi multiplayer online. Al secondo posto troviamo Monza, con ben 94 negozi di videogiochi. Il capoluogo brianzolo offre anche 69 diverse opportunità di lavoro nel settore gaming e la velocità del Wi-Fi è addirittura superiore a quella di Avellino (14 Mbps). Il costo della vita è tuttavia quasi doppio rispetto a quello della città campana, con una media di 1.026 euro al mese. Medaglia di bronzo per Como, che offre ben 70 diverse opportunità di lavoro in ambito videoludico – forse grazie alla vicinanza con Milano. Il Wi-Fi (25,82 euro al mese) e i dati mobili (11 euro per 10 Gb) sono un po’ più cari rispetto ad Avellino, ma la velocità del Wi-Fi è la stessa. Con la velocità Wi-Fi più bassa di tutte le località analizzate (11 Mbps), Bologna si è rivelata la città peggiore per i gamer. Il Wi-Fi è piuttosto caro (27,53 euro al mese in media) e i dati mobili (23 euro) sono quattro volte più costosi che ad Avellino.
Come sta influenzando il nuovo film Barbie il mercato collegato alla celebre bambola nata nel 1959? Il lungometraggio di Greta Gerwig porta alla luce importanti tematiche legate alla figura della donna e, allo stesso tempo, ci permette di ammirare i tantissimi outfit sfoggiati dalla Barbie Stereotipo e da tutte le altre Barbie che popolano “Barbieland”. Tutto questo sta generando un rinnovato interesse, considerato che da sempre Barbie non è più solo un giocattolo, ma un oggetto da collezione e un’icona di stile a cui molte donne si ispirano. Per queste ragioni Trovaprezzi.it, in occasione dell’uscita nelle sale di uno dei film più attesi dell’anno, ha realizzato un’analisi per capire come sono cambiati gli interessi degli utenti che
navigano sul web. Tra i più ricercati del momento vediamo anche i prodotti realizzati in occasione di “Barbie The Movie”. Queste bambole da collezione riproducono la star Margot Robbie e i suoi stupendi outfit: in cima agli interessi degli italiani troviamo la Barbie in abito western rosa e quella con la tuta da discoteca dorata con paillettes e lustrini. Inoltre, anche Ken in completo di jeans (versione Ryan Gosling) e Barbie Presidente (con le
sembianze dell’attrice Issa Rae) hanno suscitato l’interesse degli italiani, insieme alla Corvette Rc utilizzata da Barbie Stereotipo nel suo viaggio da Barbieland al mondo reale.
ORECCHINI DA COLLEZIONE
Interessanti e molto glamour sono gli orecchini di Coffarte, che richiamano i semi delle carte da gioco. Picche e quadri in argento e pietra, ornati con ciondolo in pietra naturale incisa (pietra di Comiso), in piccole dimensioni. Oggetti raffiguranti motivi siciliani e in stile barocco, scolpiti a rilievo. Gioielli da collezionare, che vanno ad impreziosire look raffinati e mai scontati.
www.gioconews.it 87 10 2023 LO SFIZIO DEL GIOCO
È BARBIE-MANIA a cura di Michela Carboni
Avellino
A losing choice
The Dignity decree aimed to “defeat” the Gap by completely banning advertising of gaming with cash prizes but, five years after its approval, the results are different from what we expected. As the journalist Paolo Zucca and the sociologist Domenico Ferrigni tell us, and as highlighted by the report that we propose in these pages.
By Daniele Duso
14 July 2018, the Dignity decree came into force, a provision which had a single great effect, namely that of substancially changing the fate of the public gaming sector, introducing in Italy a ban on advertising gaming with cash winnings. The decree, which in reality tightened bans already introduced by a previous measure (the Balduzzi decree of 2012), provided for a transition period of 12 months, so that the real totally adv ban was actually implemented since 14 July 2019.
ON
Over four years have passed, and the ban on gaming advertising, as mentioned, is the only measure that remains in memory of a decree which, above all else, was completely transformed by the Meloni Government, starting with the abolition of the basic income.
Nicola Ferrigni, assistant professor of Sociology at the “Link Campus University” of Rome, where he directs the Link Lab social research laboratory, explains, speaking in general about the concept of “ban”: “In itself, it does not educate the personal autonomy. But when there is a prevailing social mistrust, where there is mutual suspicion between citizens and state bodies, the latter tends to exercise control which also involves, very often, the issuing of many written rules and, among these, of prohibitions. However, in the specific case of gaming there are many variables to be taken into account so that, although the ban is not a highly pedagogical measure, there are multiple factors, including the danger of addiction, which justify it”.
It is also true that, as history teaches us, censorship and bans have always contributed to creating the conditions for the development of an illegal market. And it is also on this point that
some operators in the sector argue that the ban on advertising gaming should be reconsidered, as this is also a form of information, which could be useful for instructing the player on the difference between the more controlled legal gaming, also by the point of view of addiction, and illegal gaming.
“These are difficult assessments”, Paolo Zucca thinks; he is journalist of Sole24ore, former director of the Plus24 insert, currently involved in the promotion of financial education, the protection of savings and family units, subjects that often lead him to also cross gaming world.
“As an observer,” he explains, “I noticed that first betting, and then cryptocurrencies, also appeared on the shirts of the main football teams and in many newspapers, with very visible messages. Now, I think that we must consider the kind of mentality that we are creating with these messages. Because the reality is that we all love to have fun and that gaming, even when it has a money element, has its own beauty and fun. But there is a pleasure in gaming, in the card game, in winning with friends, in which it is always necessary to keep pace. The phenomenon of gambling addiction cannot be ignored.”
Once again, we talk of rethinking the advertising ban. Based on your experience, which aspects would you act on?
“I think that some invitations to play with caution should be more valued, because I think it is always necessary to consider what type of attitude can generate repeated behavior over time.”
As part of the tax delegation, the Government will implement the long-awaited reform of public gaming, in which the problem of pathological gambling is already covered in the introduction. So, in your opinion the limits on advertising should be maintained?
“I hope that the reform arrives and is balanced, without penalizing anyone, but with a firm hand. The State must do everything possible to get out of some
ENGLISH SECTION a cura di Natasha Crisantemi www.gioconews.it ITALIAN PAGE 88 10 2023 10
Nicola Ferrigni
ambiguity, carefully evaluating what the real revenue from gambling is. Gambling addict pours his problems on his family and then on public administrators. In fact, if the individual has health problems, these fall on the community.”
In your opinion, is this a problem that should only be addressed by the central state?
“I really do not think so. A lot is also done at a local level. Recently, some banks have adopted systems with which using payment cards in gaming can lead to restrictions or, in the worst cases, even in blocking the cards. In this case it is the bank, such as Banca Popolare dell’Emilia, which acted as guarantor in case someone was carrying out a compulsive gaming. I believe this could be a way to help those who are distracted from their normality.”
These policies are already implemented by many operators.
“Exactly, it’s very healthy for them to be able to be gaming controllers. Ethical issues, in fact, are increasingly important. It is clear that on this issue the good operators are in a hard place against the bad operators, against those who do not apply policies of this type at all. But I believe that the more ethical an operator’s behavior is, the more it can gain from it in the long run.”
But from this perspective, don’t you think that the
Dignity decree penalizes companies that work legally a little too much, as they are unable to make themselves and their legal offer known?
“As an observer, I think that by removing the gaming the field could actually open up for some other non-legal solution, this is because a certain desire for fun is inherent in man. But the reality is that the topic, with its psychological and sociological implications, is truly complex.”
We talked about the State, local authorities and operators, what else is missing, in your opinion?
“I firmly believe that something else must also happen, at family and neighborhood level. If there is a person with a gambling addiction in a block of flats, it is the people who are close to him on a daily basis who should do everything possible to help him”
Previously, you mentioned online trading and cryptocurrencies, a phenomenon that the Dignity decree does not take into account. Do you see it so close to gambling?
“Yes, and I see the danger especially for young people, because especially in the extreme impulses of online trading the psychological substrate is the same on which gambling is based.”
L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O F ISCO & SLO T F ISCO & SLO T L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O LA VL T DEL M ESE LA SLOT DE L M ESE LA SLOT DEL M ESE PANN O NER O PANN O NER O PANN O NER O I SEGRET I DEL TAVOL O VERDE GIOC O & TECNICA LO SFIZIODEL GIOCO LO DELSFIZIO GIOCO I LUOGHIDEL GIOCO DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O NEWSLETTE R L’ OROSCOP O GIOC O & PSICHE GIOC O & PSICHE GIOC O & ARTE TENDENZNUOVE E GIOC O & ARTE RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTUREDA ROONEY LE AVVENTUREDA ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY POKE STRATEGYR POKE RSTRATEGY TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O CASINÒFRANCESI CASINÒFRANCESI L’OR A DEL GIOCO L’OR A DEL GIOCO FRANCESICASINÒ FRANCESICASINÒ www.gioconews.it 89 10 2023 Paolo Zucca
The gaming industry looks to the future and sustainability A two-day conference and exhibition dedicated to the Italian gaming market, accompanied by the debut of the Italian Gaming Awards to analyze the reality of a sector whose importance is internationally recognized but still little known at home. Rome PALAZZO DEI CONGRESSI / EUR 18/19 APR 24 www.italiangamingexpo.com info@italiangamingexpo.com
The Adv ban and the strategies adopted in Europe
From France to The Netherlands, passing through Belgium, Spain, up to the United Kingdom, here are some examples of how our “cousins” regulate gaming advertising: limits and restrictions but the total ban remains the prerogative only of Italy
by Francesca Mancosu
was 2018 when in Italy the Conte I Government, supported by Lega and Movimento Cinque Stelle, launched the so-called Dignity decree, which in article 9 included the introduction of a ban on advertising for gaming with cash winnings.
In the following years, as already happened with the legalization of the sector, our country was taken as an example by many European “neighbors”, who adopted more or less strict rules to regulate advertising in the sector, or who began to think to do it. However, without reaching the total ban as established in Italy.
Among the first to take inspiration from Italy was Spain, which in November 2020 approved an ad hoc royal decree, which came into force at the end of August 2021, under which advertising messages linked to the sector, firstly to betting but not only, they are only allowed on the web, social networks and e-mail, if there is an explicit consent.
The brands of the operators cannot appear on sports uniforms or in the names of stadiums, teams or
competitions, advertising is forbidden on radio and TV outside the time between one and five in the morning, the image of famous people and “capture bonuses” are forbidden.
In October 2022, Spain gave the green light to a new royal decree for the reform of public gaming, with which, among other things, it is expected that advertising by operators in the sector must take place in compliance with the principle of “social responsibility”, prohibiting “humiliating, denigrating or oppressive attitudes or behaviors and those that positively or attractively link gambling activities with activities or behaviors that are illegal or harmful to public health; those that cause economic, social, or emotional harm, denigrate people who do not play games or give social superiority to those who do it, suggest that gaming can enhance personal skills or social recognition, or contain sexual content and link gambling to seduction, sexuality, success, or greater attractiveness; those that present gaming as essential, a priority or important in life”.
However, on July, the 1st this year the limits on gaming advertising became reality in the Nether-
ENGLISH SECTION www.gioconews.it ITALIAN PAGE 90 10 2023 18
IT
lands and Belgium.
Essentially, in the Orange Country operators will not be able to advertise on TV, radio and in newspapers and magazines, while advertising in “public spaces” - such as billboards and shelters - and in buildings accessible to the public is forbidden too.
The latter provision includes advertising in gaming casinos, slot machine arcades, cinemas and cafes. However, marketing in the online gaming environment can continue, as can general online advertising, direct mail, TV on demand and social media, albeit under “strict conditions”.
The rules in force in Belgium are illustrated by Marjolein De Paepe, communications manager of the regulator Kansspelcommissie: “First of all, we want to emphasize that this is not a total ban but restrictions. Some infringements have already been identified and operators have been asked to regularise the situation, which they are doing. For now, no sanction procedures had to be initiated.
However, there are still some issues that need to be clarified to ensure a level playing field for operators. We are currently working on this”.
The manager highlights how there is a fear that these limits could contribute to the spread of illegal gambling, on the other hand. “It is absolutely essential to preserve the policy of channelling gamblers that was put in place in our country 25 years ago, and to prevent gamblers from turning to the illegal sector, which would become just as well known or even better known than the legal sector through its aggressive advertising. We are in the process of finalising a survey of young people, and it emerges that of the 10 best-known gambling sites among this population, 4 are illegal.
It is therefore advisable to give legal operators a certain amount of visibility, even if the experience has shown that a regulatory framework is needed and that we cannot rely on self-regulation alone.
However, the Belgian Gaming Commission has been very vigilant for years now regarding illegal gambling. Our control team was expanded last year to follow everything up properly.
The Belgian Gaming Commission can add a illegal site to the explicit black list and fines are also possible”
For France, Elsa Trochet-Macé, communications director of the Anj - Autorité nationale des jeux, answers. ““Unlike some countries that ban or severely limit advertising, we want to keep some options open. We do not believe in a total ban, which gives rise to some evations, but rather in a strengthening of the existing regulatory framework.
This is the aim of the ambitious action plan that the regulator has implemented since 2022, providing for close supervision of the advertising practices of gaming operators: guidelines and recommendations
on commercial communications, guidelines on financial rewards (bonuses, freebets, etc. .), signature of advertising professionals and commitment card operators, guidelines on sports partnerships.
Today, market growth and the prevalence rate of excessive gamblers require us to go further. Anj wants to strengthen the system. For this reason, it proposed to the Government to ban gambling advertising during the broadcast of matches, five minutes before kick-off and up to five minutes after the final whistle.”
But, be careful, “a lack of visibility of the offer by legal operators could encourage the use of illegal offers. Players are very volatile and go to the highest bidder. It is necessary that the legal offer is known and promoted”.
Remaining in Europe, at least from a geographical point of view, we end our overview with the United Kingdom, thanks to the point of view of the DcsmDepartment for Digital, Culture, Media and Sport, reported by Sam Ward, communications manager - Sports and gambling. “We will protect people most at risk of gambling-related harm while allowing those who want to gamble to do so safely. There are already robust rules in place to make sure gambling advertising is socially responsible but, as part of our gambling white paper plans, the Premier League has committed to a front of shirt sponsorship ban from the end of the 2025/26 season.
We are also introducing new rules to prevent aggressive practices from gambling operators which may be targeting customers showing signs of harm.”
Therefore, from the Dcsm they say again: “We are introducing targeted interventions on advertising where there is evidence of harm, especially targeting of bonuses such as free bets, which we know can encourage some people to spend more than they intended.
Targeted restrictions on advertising is just one part of our wider approach to protecting the public which includes making products safer by design and financial risk checks to stop people incurring life changing losses.
The Committees of advertising practice also banned the use of footballers and well-known sportspeople with strong appeal to under 18s from appearing on gambling adverts in April 2022.
We will soon publish our consultation on the gambling operator levy, which will provide independent funding for research, education and treatment. If new research shows a link between advertising exposure and gambling harms we will not hesitate to take further action”.
L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O F ISCO & SLO T F ISCO & SLO T L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O LA VL T DEL M ESE LA SLOT DE L M ESE LA SLOT DEL M ESE PANN O NER O PANN O NER O PANN O NER O I SEGRET I DEL TAVOL O VERDE GIOC O & TECNICA LO SFIZIODEL GIOCO LO DELSFIZIO GIOCO I LUOGHIDEL GIOCO DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE NUOV ETENDENZ E DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O L’ OROSCOP O GIOC O & PSICHE GIOC O & PSICHE GIOC O & ARTE TENDENZNUOVE E GIOC O & ARTE RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTUREDA ROONEY LE AVVENTUREDA ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY POKE STRATEGYR POKE RSTRATEGY TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O CASINÒFRANCESI CASINÒFRANCESI L’OR A DEL GIOCO L’OR A DEL GIOCO FRANCESICASINÒ FRANCESICASINÒ www.gioconews.it 91 10 2023 Marjolein De Paepe
eenagers find themselves in a grey area when it comes to activities or social events outside of school hours. Most venues are engineered to cater to adults and families, so if friends want to spend time after hours, there aren’t many specialised options that cater directly to a teen demographic. In this sense, arcades are a great option for teenagers looking for a thrill. Arcade gaming is an activity accessible to all ages, games can be played alone or in a group, and they are much cheaper investment than a full gaming console or new game. In a social aspect, gaming has become prominent as a group activity over the years. This can be made clear by most arcade games already being equipped with multiplayer features and options, including developments onto existing single-player arcade games, such as crane games. There is no reason we shouldn’t be seeing a vast expansion of teen interest in arcades as a result of this. Games are adapting more and more with the times, and arcades are equally becoming a social activity as much as they are a way to engage in gaming.
This change doesn’t neglect the vastly shared love for gaming by arcade regulars, however. Mario Kart is an example of a timeless arcade game that has evolved over the years, but a retro arcade can make the original Mario Kart 64 accessible to a teenager who has only played the evolutionary games. Dance Dance Revolution isn’t often playable in one’s own living room, but a machine can be found amongst an arcade. It is this exclusivity that opens a new world of accessibility for teenagers to engage in.
With the swift progression of technology, arcades have also needed to adapt. Teenagers are usually the most engaged audience for new technology and trends, so games following these advancements is a necessity. We discussed StepManiaX, a next generation rhythm dancing game which is popular with teenage players, with Jonathan Lauder,
DIGITAL-SAVVY TEENAGERS ARE AN IMPORTANT AMUSEMENT MARKET, WRITES WILLIAM BELL
By William Bell
www.intergameonline.com
Udc’s sales advisor. In relation to the game’s popularity with teenagers, Lauder told us StepManiaX “features up to the minute music across a wide range of styles to appeal to a wide range of tastes and skill levels.” The updating of the music and styles enables the machine to remain aware of changing trends. Although dancing doesn’t get old with time, music charts are ever changing, and being able to update styles and music will ensure a game isn’t let down by its outdated themes whilst the gameplay remains otherwise relevant. “StepMania uses touchscreen technology which younger players use every day on their mobile devices. It also allows for new features to be introduced in software, without needing to add more buttons to the cabinet,” explained Lauder. This benefits the operators twofold - the interface is recognisable and easy to use by teens and also requires much less operator interference with the cabinet’s mechanics.
Another beneficial aspect to arcades is that they are accessible. Games
are most often easily understandable to gamers and non-gamers alike, and oftentimes this simplicity can influence how popular a game is.
Tiziano Tredese, owner of Elmac told us about his observations on popularity. “With the experience of the seaside arcades the young people still like to play mainly the ticket redemption machines,” he explained. Redemption machines remain a staple for teenagers in most arcades, and for good reason. Tredese added: “Customers like these games because they are simple to understand, easy to play and always give something back (to redeem), something that the customer has spent to play.” Furthermore, technological capabilities are important. “Vr games are appreciated by the teenagers, but this type of game is not very popular because it needs an operator, and the technology is still not yet perfect (at least for games at affordable prices).” As mentioned prior, updating games with the times is preferable and even necessary, but as Tredese states, content must be affordable and have perfectly working technology to operate successfully.
Social media is one of the most effective and fastest expanding ways of advertising today. Where advertising was traditionally banner ads and pop-up ads, it is now happening almost unintentionally. Image and video sharing is one of the most prominent forms of social media posting amongst teens, such as vlogging, Instagram stories or TikToks. If a product is exciting and flashy, it might encourage a teen to market it unknowingly by posting it onto their social platforms. As mentioned above, redemption machines are popular amongst teens and a surface-level browse confirms this. After looking at the highest trending posts, content with the most interaction tends to be jackpot ticket redemption wins and crane machine wins. Clearly, people enjoy the thrill of winning.
Social media is also a way of tracking what players are enjoying. If an attraction is getting a lot of social
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T
TALKING TEEN
media spotlight, it is clearly liked amongst players. Zach Sharpe, director of marketing at Stern Pinball provided his insight into this.
“The value of following social media can’t be understated – it directly connects the company to the community.” This relationship between social media and developers within the industry is beneficial both ways as it provides room for feedback and communication between the two parties. Whether this is through commenting on posts, or just observing current trends through hashtags and search criteria. This use of media platforms is further utilised by Stern in the form of the Insider Connected platform. A detriment of arcade games compared to home consoles is the lack of player connectedness. If a player loses at a certain point and returns to the same machine, they’ll have to start from the very beginning again, which they may have played many times over already. Even more so when considering that teens especially don’t have enough money to throw at machines after a game loss and continue option. Sharpe provided an explanation on the mechanics of Stern’s approach to this concern, “Insider Connected enables players to interact with the game and a global network of players in a variety of ways. Through Insider Connected, players will be able to save their game progress through connectivity persistence, allowing anyone to advance through the game, no matter how many tries it might take.” This plays into teens’ habit to download apps for easy accessibility, whilst giving interesting incentives to remain loyal to the game and even
to Steph Jones, digital design manager at Bandai Namco. In discussing how trends are found, she said that “it’s a collaborative and natural process as opposed to a formulated strategy.” This awareness helps when designing products, such as the Pac-Man Street series including the Pac-Man Baller, Pac-Man Roller and Pac-Man Pinger, which has sold very well, particularly amongst teens. When designing and marketing the series, the team used “animated displays and lingo that’s a little younger, quirkier and more localised.”
The Pac-Man branding was particularly successful in selling a line of cute and reversable plushes. “A particularly sought-after product of ours that derived from the buzz around a product on TikTok is our Pac-Man reversible ghost plush. These cute, tactile plushes are scattered about our London office, and never fail to light up the eyes of our customers and office visitors.” De spite the Pac-Man brand remaining prominent for many years, it’s refreshing to see branded products remain fresh and trending with both retro and new fans. “Contrary to the fad-nature that TikTok can inspire, we can see these truly standing the test of time.”
Considering many trending products tend to leave the spotlight as quickly as they enter it, the popularity and ability to continue trending that existing characters such as PacMan hold is no coincidence. Stern is another company that understands how to utilise the draw of a popular teenage brand. Sharpe informed us: “From the beginning, Stern Pinball has closely followed trends in the entertainment industry – and it has a vast array of artfully-crafted pinball machines inspired by movies, TV shows and more to prove it.” Branding in general can be good for products as it provides personality and relates to the player on a different level if the brand is something they’re passionate about. This is especially the case with teens as they experience frequent changes in trends, and the pursuit of obtaining what is considered fashionable is commonplace.
Stern has many collaborations and themed machines. Amongst the many designs, we asked which one machine in particular has been proving to be most popular. Sharpe told us, “Stern’s most recent line of pinball machines, featuring one of the most enigmatic, complex and iconic characters in the Marvel universe, Venom.” The game’s branding and gameplay can easily be set aside from a classic pinball machine, with teens recognising the more than 20 characters available, comic book style artwork from Jeremy Packer and music tracks from the Grammy award-winning mu- >
L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O F ISCO & SLO T LA VL T DEL M ESE PANN O NER O GIOC O & TECNICA LO SFIZIODEL GIOCO I LUOGHIDEL GIOCO DA NON P ERDERE NUOV ETENDENZ E DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O NEWSLETTE R NEWSLETTE R L’ OROSCOP O GIOC O & PSICHE GIOC O & ARTE TENDENZNUOVE E GIOC O & ARTE RIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTUREDA ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY POKE STRATEGYR POKE RSTRATEGY TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O CASINÒFRANCESI CASINÒFRANCESI L’OR A DEL GIOCO L’OR A DEL GIOCO FRANCESICASINÒ FRANCESICASINÒ www.gioconews.it 93 10 2023
SuzoHapp is excited to showcase its latest offerings at this year’s G2E from October 9-12 at the Venetian Expo in Las Vegas.
With over 60 years of industry expertise, SuzoHapp is committed to delivering innovative solutions that cater to the ever-evolving needs of the gaming and sports betting sectors, elevating the player’s experience to new heights.
At this year’s G2E, SuzoHapp is set to showcase its comprehensive suite of terminals, providing a complete and fully immersive sports betting experience from start to finish. The range includes full kiosk formats, tabletop options, over-the-counter models, and cash redemption terminals for payout. The highlight of the exhibit will be the cutting-edge SBT500+ bartop and Sbt-2000 seated models, which offer an enhanced betting experience for all customers and help operators maximize their returns. Additionally, SuzoHapp will be displaying the CountR CashIo Silver Cash Redemption Terminal,
enables each playthrough to be fresh and altered, with the flexible software giving players many options to choose from and be creative with. We asked Sharpe if pinball was appreciated by teens and he an-
INNOVATIVE SOLUTIONS TO ENHANCE PLAYER EXPERIENCE AT G2E
which provides a fast and easy self-service pay out.
“The future of growth lies within the realm of retail, offering a myriad of benefits for businesses operating within this dynamic sector,” said Todd Sims, Vice President of Sales America. “By enhancing the in-play experience and fostering a social atmosphere, sportbooks can attract a wider audience to the world of sports betting and convert sports fans into enthusiastic sports bettors.”
As the leading supplier to Oems in the gaming industry, SuzoHapp will be presenting innovative designs from its component portfolio. At-
from the typical screen-based gameplay experience.”
Arcades still remain well performing and popular, but a large amount of the popularity can be attributed to the swift changes to technology as trends change. As time passes, the demographic will continue to change, and with this change there will be a necessity to update facilities to appeal accordingly.
Whether that is by bringing in completely new games, updating current games to fit the trends, or developing software to enhance existing games.
tendees can expect to see monitors, toppers and push buttons, coin validators and bill recyclers, as well as scanners and printing solutions. SuzoHapp will also be displaying key examples of custom designs built for Oem manufacturers and will have engineers on site to showcase design capabilities.
“We look forward to seeing you at our booth 3616 to experience our latest offerings firsthand and discuss how SuzoHapp can provide innovative solutions tailored to your gaming and sports betting needs,” said Sims.
ENGLISH SECTION www.gioconews.it 94 10 2023
sician Mark Tremanti. The Insider Connected software alongside the changing gameplay
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PROMO SPACE
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/Cons.) ITALIAN PAGE 86
ast June, on these pages, I reported the first reactions of the Ampersand group to the White Paper just released in the Uk, a few weeks earlier. Reactions had been mostly negative and critical of the lack of evidence on which the White Paper’s recommendations were based. As well as the politicization of the entire process, which has already been in place for years.
Upon reflection, how much the gambling spirit has changed in the Uk. The market considered to be the most progressive and liberal one, which was the first to regulate online gaming in 2005, has dramatically changed the course, with increasingly serious restrictions and an activist regulator showing no mercy towards guilty operators, issuing fines of unprecedented and ever-increasing proportions, even threatening the withdrawal of licenses. But even without the punitive action from the UK Gambling Commission, there have already been companies that have fallen victim to the new order and decided to give up on their own. The already mentioned and feared white paper proposes even more scrutiniy, which will cause others to rethink their desire to compete in the Uk market. What is the chance that other markets will follow a similar path to the Uk?
There are already those, such as Germany, Sweden, Holland - and even Italy in its approach to advertising - who have adopted a less liberal and more corrective attitude towards the sector in several areas. However, the case of the United Kingdom is particular for its size, for how many companies it affects and for the extent of changes, imposed from the outside, i.e. by politicians and the regulator and affected by anti-gambling groups that had
Uk vs rest of the world Discovering sustainable gaming
By Ewa Bakun
managed to dominate the public debate, with - it must be admittedthe indirect help of the sector, which had done little to restrain itself in its aggressive promotions and in putting profit at the center, instead of a better player protection. Other countries, where the restrictions are not yet so radical and deep, however, have a potential advantage, if they learn from the case of the United Kingdom and if they act by also exploiting the technological and scientific developments made in recent years to develop the most sophisticated and customized methods in consumer protection. Instead of submitting to politicization, which usually inspires action based more on emotion than on facts and data, why not face it head-on and in a proactive manner, before the action is imposed by outside forces? Responsible gaming is sustainable gaming: we are used to hearing this from industry representatives, who also highlight that nobody wants vulnerable and addicted players, because they are players who are lost forever. With the evolution of technologies and tools (for example to better manage players’ affordability, to analyze the risk that a player may develop an addiction based on indicators of harm, to intervene in a more effective way without stigma-
tizing the player and to provide the player with the autonomy to control their play, self-exclusion included) there are more methods available to operators to demonstrate their commitment, so often and emphatically verbalized, with the actual implementations in the operating practice. Operators in countries not yet affected by restrictive mandates have the advantage of the time that allows them to develop the evidence base showing (or refuting) the effectiveness of protection measures and tools to reduce the too emotional political debate and to make the appropriate investments, rather than being taken by surprise and having to blindly hurry to make a series of enforced implementations. This is the opportunity, above all to discover the most sophisticated ways of protecting the consumer that really also affirm positive commercial results: that is, in other words, to ensure that consumer protection makes economic sense and that it can be a competitive advantage. In my observation of the market, including through conversations with global operators and with suppliers of various consumer protection tools, I hear encouraging voices that these proactive attitudes are there, that some operators outside the Uk are showing a willingness to act following not just what is asked by the regulators. Indeed, we can get to the point that the industry will put pressure on the regulator to introduce regulatory changes that tighten regulations, motivated by a desire to raise standards across the market and with the long-term welfare of the industry in mind. Because one bad apple can contaminate all the barrel.
Another reason may also be that of competition – to make life more difficult for other operators, perhaps not yet advanced in their assessment of consumer protection measures. An even stronger reason to act instead of maintaining the status quo, might be comfortable in the immediate future, but potentially risky in the long term.
L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O F ISCO & SLO T F ISCO & SLO T L’ AVVOCAT O DE L DIAVOL O LA VL T DEL M ESE LA SLOT DE L M ESE LA SLOT DEL M ESE PANN O NER O PANN O NER O PANN O NER O I SEGRET I DEL TAVOL O VERDE GIOC O & TECNICA LO SFIZIODEL GIOCO LO DELSFIZIO GIOCO I LUOGHIDEL GIOCO DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE NUOV ETENDENZ E DA NON P ERDERE DA NON P ERDERE DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O DAL MOND O NEWSLETTE R NEWSLETTE R L’ OROSCOP O GIOC O & PSICHE GIOC O & PSICHE GIOC O & ARTE TENDENZNUOVE E GIOC O & ARTE RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO RIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTUREDA ROONEY LE AVVENTUREDA ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY LE DAAVVENTURE ROONEY POKE STRATEGYR POKE RSTRATEGY TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O CASINÒFRANCESI CASINÒFRANCESI L’OR A DEL GIOCO L’OR A DEL GIOCO FRANCESICASINÒ FRANCESICASINÒ www.gioconews.it 95 10 2023
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ENGLISH SECTION
WHILE THE WHITE PAPER ANNOUNCES A RADICAL AND DEEP REFORM, IS IT POSSIBLE THAT THE OPERATORS IN OTHER COUNTRIES ACT WITHOUT THE MANDATE OF THE REGULATORY FORCES?
THE AUTHOR 10 2023 ITALIAN PAGE 70
Ewa Bakun | Director of content strategies for Clarion Gaming since 2018, she has been with the group for over 13 years, where she held previous roles of head of content, gaming focused event director and program manager.
Ariete
A forza di sbattere la vostra testa (dura) contro il muro, rischiate di rimediate una collezione di bernoccoli. Fuor di metafora, dedicate i vostri sforzi a fini più nobili rispetto a quelli sui quali vi siete incaponiti recentemente; questo mese ve ne presenterà. Giocate poco, non è il momento.
Toro
Da qualche mese avete trascurato un po’ la vostra salute e l’autunno ormai arrivato vi presenta il conto e vi richiama all’ordine. Un controllino e un’alimentazione più sana rispetto agli stravizi estivi saranno molto utili. Cercate di stare all’aria aperta. Quanto al gioco, aspettate metà mese.
Gemelli
Niente doppiezza!
In questo mese di ottobre siete chiamati a onestà e franchezza, nei confronti di voi stessi innanzitutto, ma anche di tutti coloro che vi stanno accanto. Qualcuno potrebbe non apprezzare il mutato atteggiamento, ma è la scelta etica migliore. Fortunati al gioco.
Cancro
Dolci come il miele, ma tutti d’un pezzo. In questo mese brillerete per il vostro ottimo modo di affrontare una spinosa vicenda, probabilmente di lavoro, che è fastidiosamente rispuntata da un passato che sembrava remoto. Complimenti! Bene al gioco chi è nato nella prima decade.
PER TENTARE LA FORTUNA
LOTTO 2/36/85 Ambo e Terno e su Genova, Milano e tutte
SUPERENALOTTO
12/13/40/57/72/88
17/30/35/76/81/85
MARA VENIER
Scorpione
Non perdere tempo appresso a persone e/o situazioni che non meritano. Il periodo è particolarmente ricco di occasioni e vanno colte al volo, con la sola importante accortezza di saperle vagliare, scartandone alcune. Gli astri sapranno consigliarvi. Giocate con moderazione.
Sagittario
Ma quante novità in arrivo! Siete il segno dello zodiaco più fortunato del mese, e vi spetta solo il compito di gestire una serie di situazioni, tutte favorevoli, alle quali dovrete dare le giuste priorità. Cogliete l’attimo e non perdere la ponderazione. Che dire... anche il gioco è al top.
Leone
L’amore può bussare alla vostra porta quando meno ve lo aspettate e questo ottobre che non sembrava promettere granché potrebbe invece essere foriero di grosse novità in campo sentimentale. Gli astri suggeriscono di aprire la porta! Benino al gioco fino a metà mese.
Vergine
La vendetta è un piatto che si gusta freddo, ma che ne direste di una più sana indifferenza? È vero che vi sono stati fatti dei torti recentemente, ma valutate quale possa essere la reazione che, alla lunga, può darvi la maggiore serenità. In ogni caso, contate fino a dieci! Così così al gioco.
Bilancia
Siete una bilancia e non un’altalena, e quindi cercate di non cambiare direzione al primo soffio di vento. La congiuntura astrale è favorevole ma Saturno, contro o a favore che sia, non può fare niente se non ci mettete del vostro! Giocate con prudenza ma il momento è discreto.
Capricorno
L’autunno è iniziato un po’ sottotono e state faticando a ritrovare il ritmo necessario a una routine scandita da tanti impegni, non tutti piacevolissimi. Tuttavia, sarete anche stavolta capaci di trovare in voi delle risorse inaspettate. Coraggio! La dea bendata vi strizza l’occhio.
Acquario
Le relazioni famigliari, non sempre semplicissime, saranno in questo mese al centro della vostra attenzione. Doverosamente. Cercate di tessere bene la tela, e soprattutto di ricucire dolorosi strappi prima che si allarghino ancor di più. Bene al gioco specie negli ultimi giorni del mese.
Pesci
Ottobre non è mai stato un mese scoppiettante, ma stavolta vi sorprenderà con divertenti effetti speciali. Cercate di viverlo con un pizzico di leggerezza e scorrerà tranquillo e piacevole come poche altre volte è capitato. Fortunatissimi al gioco, ma resti un intrattenimento!
www.gioconews.it 96 10 2023
a cura di Nashira {astrologa e sensitiva}
Conduttrice televisiva Venezia, 20 ottobre 1950
OROSCOPO