Gioco News magazine September 2019 - Rivista Gioco News Settembre 2019

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2019_

ESCLUSIVO

Benedetto Mineo «La legalità sopra a tutto» POLITICA

Paola Frassinetti «I divieti non servono» Daniele Belotti «Calcio pulito, un passo avanti» SPECIALE SCOMMESSE

Betting tra vecchie e nuove sfide POKER

Sammartino nella storia delle Wsop PERSONAGGI

Mimmo Locasciulli Paolo Casiraghi COVER STORY 24

LASLOTDELMESE

B-Lab La rivoluzione dell’infotainment nel betting

COFFEE BREAK | P E R U N A P A U S A A L L’ I N S E G N A D E L L’ I N T R A T T E N I M E N T O

ENGLISH PAGES INSIDE

NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE



numero 9

09

2019_

settembre 2019

Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Roberta Falasca Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Ludovico Calvi Geronimo Cardia Gianni Carra Simone Ciccotti Daniele Duso Marco Fiore Carmela Ignaccolo Nashira Alessandro Piersigilli Francesco Scardovi Dan Snook Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media Joe Giron Katerina Lukina Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Marketing Elena Bulgarelli mob. 348 3631373 e.bulgarelli@gnmedia.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.

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La rivoluzione del gioco

La tempesta politica d’agosto, partita dal Viminale, (o forse, più correttamente, dalla sede della Lega) e che ha investito Palazzo Chigi, il Parlamento e il Quirinale, ha cambiato repentinamente e radicalmente gli scenari di governo e le attese, peraltro già incerte e preoccupanti, che da esso si aspettavano il settore del gioco cosiddetto pubblico e i casinò. E ora, dopo faticose consultazioni e lunghe trattative tra le diverse forze politiche, le domande restano e si fanno anzi ancora più amplificate. Quelle, cioè, che già ci si poneva prima che il vicepremier Matteo Salvini decidesse di staccare la spina al governo di Giuseppe Conte: che fine farà il riordino del gioco pubblico, annunciato dal decreto Dignità e mai avviato? Il nuovo governo vorrà ridare vita a quel progetto che l’allora sottosegretario Pier Paolo Baretta aveva pazientemente portato avanti, fino a giungere a un’intesa in Conferenza unificata, purtroppo inattuata e che avrebbe potuto risolvere l’ormai annosa Questione territoriale e consentire di avviare i bandi rimasti in stand by? E, ultimo solo in ordine espositivo, il Casinò Campione rimarrà desolatamente chiuso, triste simbolo di una comunità che sta morendo, o si troveranno le soluzioni tecnico/ politiche per poterlo riaprire? Sono solo alcuni degli interrogativi che hanno ceduto il passo, a livello nazionale, ad altri temi, nella complicata trattativa in vista della formazione di un nuovo governo che scongiurasse (beninteso, secondo i punti di vista) il ritorno anticipato alla urne. In questo scenario in continua evoluzione, il claim del numero di settembre della nostra rivista Gioco News non poteva che essere: “Il futuro in gioco”. Come di ogni gioco che si rispetti, bisogna conoscerne le regole, sperando che siano eque e ragionevoli, così che tutti i player abbiano le stesse chance di arrivare alla vittoria. Ma in questo caso, l’obiettivo è di squadra, non individuale: creare le condizioni per un’industria legale, sostenibile, produttiva, in grado di garantire entrate per lo Stato, tutele per i giocatori e continuità occupazionale. Un’industria che ha bisogno di certezze. Come del resto il Paese intero, ancora alla volta alle prese con una crisi politica dalle mille, più o meno velate, ragioni.

Anna Maria Rengo

www.gioconews.it

EDITORIALE

L’ombra cupa della politica sul gioco

anno xi


04

09

2019_

POLITICA S O M M A R I O

04. «Gioco, vietare la pubblicità non basta»

Paola Frassinetti, deputata di Fratelli d’Italia, ritiene centrale la riforma dell’ordinamento sportivo, che prevede la destinazione delle risorse al fondo antiludopatia

06. L’Ultrà del gioco pulito

Il deputato della Lega Daniele Belotti plaude al divieto di scommesse sulle partite di calcio della Lega nazionale dilettanti

INCHIESTA

EVENTI

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18. Gti Asia, potere alla Cina 19. Vend Asean, industria del gioco e

34. Quando la legge crea il caos

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08. La legalità sopra a tutto

Il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Benedetto Mineo, illustra gli obiettivi generali fissati in materia di gioco

09. Smart, il futuro del gioco passa da

qui

10. La nuova era del controllo 12. Prove tecniche di rivoluzione

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2019

NEW SLOT/ VLT

del divertimento, mercato in espansione 20. Betting on Sports, una scommessa vinta 21. Ceeg, le luci dell’est sul gaming 22. Mekong Gaming Summit, la nuova mecca del gioco 23. Scandinavian Gaming Show, il business che viene dal freddo

NORMATIVA

28. Il personaggio di fantasia

I limiti alla brevettabilità dei giochi comportano la necessaria ricerca di altre forme di tutela

30. Se non è riordino, è retromarcia

La partita dei 500 milioni di euro imposti agli operatori delle slot con la legge di Stabilità del 2015 deve essere chiusa al più presto

35. La chiamavamo Stabilità 36. FISCO&SLOT/ Le zone d’ombra della normativa fiscale sulle slot

38. Il riordino delle Vlt

COMMA 7 40. L’amusement merita rispetto Andrea Lo Massaro, vice presidente vicario Sapar, tira le somme sul periodo estivo del gioco di puro intrattenimento


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Insieme agli operatori si devono sviluppare delle modalità di gioco chiare che evitino, a partire dai gestori, situazioni o ambienti che trasformano il gioco in una patologia. Fatto ciò si allargherà anche la platea dei giocatori, che parteciperanno in sicurezza

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SPECIALE SCOMMESSE

CASINÒ

68. A scuola di gestione in Laguna

46

L’assessore Michele Zuin fa il punto sulla trattativa sul Ccal per i dipendenti del Casinò di Venezia, ma anche sull’operato della proprietà per l’equilibrio dei conti e il rilancio dell’attività PANNONERO/ Questione di galateo LASLOTONLINEDEL-

72

70. 71.

MESE

46. Non solo Juve, sarà una super Serie A

Abbiamo ascoltato i racconti e i pronostici di due top giornalisti del calcio italiano, Enrico Varriale e Ricky Trevisani, per capire che stagione sarà quella del massimo campionato di calcio

INTERVISTE

conquista il mondo del pallone

ghi

72. La saggezza di esse-

73

re bino, trino e quatrino

48. Giochi e servizi, il betting che non si ferma mai Mimmo Locasciulli tra 50. LEDRITTEDELMAESTRO / Antepost, nuova stagione al via musica e arte al Casinò di Sanremo: “Essere ‘solo’ un artista non 52. La scommessa degli sport elettronici 54. Malta, l’isola degli eSports è nella mia indole” 56. ALBARDEGLIESPORTS / Il videogioco competitivo 73. Tutti i volti di Paolo Casira-

Paola Frassinetti

Comico, cabarettista ma anche attore di cinema e soap opera. Calca i palcoscenici coinvolgendo il pubblico e facendolo sentire protagonista.

POKER

60

rubriche

PROMOSPACE

GIOCO &ARTE

GIOCARE GIO CONGUSTO

NUOVE TENDENZE

LEAVVENTURE DAROONEY

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

LASLOT DELMESE

tainment nel betting

POKER STRATEGY

LEAVVENTURE DAROONEY

RIFLESSIONI DAORSO

POKER STRATEGY

LEAVVENTURE DAROONEY

RIFLESSIONI DAORSO

www.gioconews.it

GIOCARE GIO CONGUSTO

87 . NEWSLETTER

FISCO&SLOT

I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE

NUOVE TENDENZE

aziende

24. B-Lab, La rivoluzione dell’info-

LASLOT DELMESE

PANNONERO

94. Redemption: the industry’s bedrock NEWSLETTER

DANON PERDERE

LEAVVENTURE DAROONEY

PANNONERO

DANON PERDERE

NEWSLETTER

having reliable data

GIOCO &PSICHE

DALMONDO

LOSFIZIO DELGIOCO

L’amministratore delegato di Hippogroup Roma, Elio Pautasso, fa il punto sull’ippodromo romano di Capannelle. Occhi puntati sullo spostamento del Derby a Napoli.

DALMONDO

DANON PERDERE

ILUOGHI DELGIOCO

90. To inform, better than to forbid 92. Social costs, the importance of

IPPICA

44. Una riforma in attesa

english pages GIOCO &ARTE

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RIFLESSIONI DAORSO

L’OROSCOPO

GIOCO &TECNICA

DANON PERDERE

64. 66.

GIOCO &PSICHE

PANNONERO

DALMONDO

LOSFIZIO DELGIOCO

gione, di sfida in sfida

Dopo un’estate di grandi prestazioni per i player italiani, l’autunno riserva subito una sfida di livello con una nuova tappa del Circuito Nazionale Ics

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

42. Di stagione in sta-

La performance del player napoletano spazza via tutto il resto e la cronaca della seconda parte delle Wsop 2019 la merita con questo secondo, storico, posto nel torneo più importante del mondo La Notte infinita degli Assi! La prima dell’Epm è super

LAVLT DELMESE

42

60. Dario Sammartino, il sogno nel cuore del poker d’Italia

DALMONDO

FLIPPER

58. VOXMANAGER 74. DALMONDO 76. L’ORADELGIOCO 78. DANONPERDERE 80. L’AVVOCATODELDIAVOLO 81. GIOCO&RETAIL 82. GIOCO&PSICHE 84. GIOCHIDABAR 85. GIOCARECONGUSTO 86. LASLOTDELMESE 88. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO

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politica

P A O L A

F R A S S I N E T T I

«Gioco, vietare la pubblicità non basta»

S

di Roberta Falasca

Paola Frassinetti, deputata di

Fratelli d’Italia, ritiene centrale la port e Coni sono i protagonisti del lavoro dell’onorevole Paola Frasriforma dell’ordinamento sportivo, sinetti in questi ultimi mesi all’Aula della Camera. La deputata di che prevede la destinazione delle Fratelli D’Italia ha messo mano al disegno di legge “Deleghe al Gorisorse al fondo antiludopatia verno e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione”, puntando l’attenzione sulla necessità di contrastare il gioco patologico. Al centro del dibattito, infatti, la distribuzione delle risorse provenienti da diritti televisivi del calcio di serie A da destinare a iniziative per contrastare gli effetti negativi del gioco e delle scommesse. Lei è stata l’unica a parlare di una “riforma” dell’ordinamento sportivo. Cosa ci dice a proposito? “Questo intervento legislativo sullo sport è una vera e propria riforma dell’ordinamento sportivo, composta di articoli con una delega molto significativa. Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per il riordino del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e della disciplina di settore, compresa quella di cui al decreto legislativo 23 luglio 1999, numero 242, secondo i seguenti princìpi e criteri direttivi e prevedere limitazioni e vincoli, compresa la possibilità di disporne il divieto, per le scommesse sulle partite di calcio delle società che giocano nei campionati della Lega nazionale dilettanti”. Onorevole Frassinetti, perchè secondo lei era così necessario mutare il ruolo e la struttura del Coni?

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POLITICA PAOLA FRASSINETTI

“Era davvero necessaria una riforma per far crescere lo sport di base e la cultura sportiva. L’obiettivo è stato individuato dalla riforma che ora va attuata e implementata quotidianamente, con la collaborazione di tutti gli attori del processo. Però innegabile che anche dal punto di vista psicologico il cambiamento ha dato una scossa a tutti i livelli, che ha contribuito anche al successo delle Olimpiadi. Va evidenziato però che con lo spostamento dei fondi da Coni servizi a Sport e Salute, di fatto, si dà a un organo politico la titolarità e gestione dei fondi. Noi riteniamo che ci debbano essere delle garanzie e dei contrappesi affinché anche le federazioni e gli enti sportivi possano almeno dare un parere consultivo sull’impegno delle risorse”. E invece, quanto è necessario il tema della redistribuzione delle risorse, per esempio quelle derivanti dai diritti televisivi del calcio di serie A, alle serie minori o ad altri sport? “Se pensiamo alle Olimpiadi e alla necessità di aumentare quanto più il numero di professionisti degli sport impropriamente detti ‘minori’, è del tutto evidente l’urgenza di disciplinare in finanziamento integrativo per tutti quegli sport che non hanno la forza economica del calcio. Ma anche le serie di calcio diverse dalla A necessitano di attenzione: mantenere in salute le società delle serie minori consente di crescere i vivai locali e scommettere sui campioni di domani, che potranno portare alla vittoria la nostra nazionale”. L’emendamento presentato dal suo collega Alessio Butti mirava a destinare una parte delle risorse provenienti dal mondo del calcio di serie A, all’Autorità nazionale anticorruzione per svolgere un lavoro di prevenzione e formazione nei confronti delle scommesse clandestine e al fondo antiludopatia per contrastare gli effetti negativi del gioco e delle scommesse, può approfondire? “Insieme all’onorevole Butti avevo presentato l’emendamento per stabilire che l’organizzatore delle competizioni facenti capo alla Lega di serie A, per valorizzare e incentivare le attività del sistema sportivo professionistico e le attività di prevenzione e di contrasto al gioco e alle scommesse, destini una quota del 15 percento delle risorse economiche a favore delle leghe inferiori del calcio, della lega pallacanestro professionistica, alla federazione gioco calcio, alla Autorità Nazionale Anticorruzione e al fondo antiludopatia. L’emendamento nasceva dalla consapevolezza che il contrasto alla ludopatia passa dal recupero e aiuto a chi ha assunto una modalità dipendente di approccio al gioco. L’auspicio è poter finanziare tramite il fondo antiludopatia i progetti che nelle regioni nascono da associazioni e professionisti competenti sul tema”. Secondo lei per contrastare il gioco d’azzardo patologico sono e saranno utili i divieti imposti dal Governo gialloverde, per esempio quello di fare pubblicità sulle scommesse sui mass media? “Ritengo l’approccio del Governo sul tema non sufficiente. Eliminare dai mezzi di comunicazione la pubblicità sulle scommesse è una misura insufficiente. Oggi c’è internet. È necessario, senza criminalizzare

il gioco legale, attivare una serie di iniziative insieme agli operatori di settore che evitino che il gioco-scommessa diventi una patologia”. Secondo lei, le disposizioni governative e regionali (come l’introduzione del distanziometro e dei limiti orari) graveranno sulle piccole e medie imprese a livello di occupazione? “Non credo che i limiti nel rispetto della distanza tra le attività che svolgono gioco d’azzardo avranno ripercussioni sull’occupazione. Anche la riduzione di orario consentirà una migliore gestione della clientela. La sfida per gli operatori di settore sarà quella di educare i clienti e migliorare i servizi”. L’industria del gioco pubblico e scommesse legali in Italia, secondo lei, come può essere salvaguardata? “Il miglior modo per tutelare il gioco d’azzardo legale è renderlo sicuro, eliminando le storture che portano a delle vere e proprie patologie. Insieme agli operatori si devono sviluppare delle modalità di gioco chiare che evitino, a partire dai gestori, situazioni o ambienti che trasformano il gioco in una patologia. Fatto ciò si allargherà anche la platea dei giocatori, che parteciperanno in sicurezza”.

LEI

CHI

È? !?

Nata a Genova nel 1956, laureata in Giurisprudenza è avvocato. Eletta nella circoscrizione Lombardia, al collegio uninominale Lombardia 1 04, Seregno. Proclamata il 13 marzo 2018 è iscritta al gruppo parlamentare Fratelli D’Italia. Da 21 giugno 2018 è vice presidente della settima commissione Cultura, Scienza e Istruzione.

www.gioconews.it

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politica

D A N I E L E

B E L O T T I

L’Ultrà del gioco pulito

È

di Roberta Falasca

una vera e propria riforma dello sport quella “portata Il deputato della Lega Daniele Belotti sulla riforma dell’ordinamento sportivo a casa” alla Camera e poi in Senato dal Governo gialplaude al lavoro della Camera sugli loverde in materia di ordinamento sportivo, di profesobiettivi raggiunti come il divieto di sioni sportive nonché di semplificazione”. L’onorevole scommesse sulle partite di calcio della della Lega Daniele Belotti esprime soddisfazione per questa legge Lega nazionale dilettanti delega che, tra i tanti obiettivi, ne raggiunge uno importante: l’abbattimento della criminalità nello sport. Il Governo ha dato vita a una vera e propria riforma dello sport: era necessaria? Ci può spiegare gli obiettivi prefissati e poi raggiunti da questa legge? “Abbiamo lavorato tanto in questi ultimi mesi per arrivare a ‘confezionare’ questa legge delega sullo sport. Non solo abbiamo speso tempo in Aula e nelle commissioni per tre mesi ma abbiamo audito innumerevoli soggetti del mondo dello sport. Una legge delega necessaria che possiamo sintetizzare con il raggiungimento di tanti obiettivi: più partecipazione e rappresentanza delle donne nello sport; la tutela della salute e della sicurezza dei minori che svolgono attività sportiva; il sostegno ai vivai e alle piccole società sportive di periferia, che costituiscono una risorsa necessaria soprattutto nell’azione di contrasto alla criminalità giovanile e minorile; il riconoscimento giuridico della figura del laureato in scienze motorie e dei soggetti forniti di titoli equipollenti; il riordino delle regole sulla rappresentanza di atleti e società sportive e sull’esercizio della professione di agente sportivo; più sicurezza nella costruzione e nell’esercizio degli impianti sportivi. E un traguardo contro la criminalità. Intorno al mondo dello sport del calcio, in particolare, girano un sacco di soldi che purtroppo attirano anche avvoltoi e sciacalli pronti a speculare sulla passione dei tifosi ma anche degli atleti. Per tale motivo abbiamo introdotto il principio che il titolo sportivo possa

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POLITICA DANIELE BELOTTI

essere ceduto solo previa valutazione economica di un esperto nominato da un giudice: perché l’abbiamo fatto? Per tutelare i creditori; per impedire a personaggi loschi di sfruttare il mondo dello sport per i loro traffici”. Il riordino del Coni, del suo ruolo e della sua struttura, è il nodo di questa riforma, ce lo può sintetizzare? “All’indomani del successo per l’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano-Cortina, si compie un altro passo avanti con l’approvazione alla Camera del Ddl voluto dalla Lega per avviare una riforma dello Sport italiano che garantisca più trasparenza nella gestione del denaro pubblico e un cambio di passo necessario affinché le risorse economiche vengano impiegate con criteri più equi, oculati e ragionevoli. E non solo al Coni è stata data una nuova veste, un impegno profondo per la gestione delle Olimpiadi”. Lei in Aula ha sollevato un aspetto importante, “lo sport non è solo benessere e salute” ma è anche “business e quello illegale è da contrastare”. Cosa significa? Ci può spiegare? “Abbiamo previsto per la prima volta l’istituzione di un organo di rappresentanza dei tifosi: un collegio, da tre a cinque membri, eletti ogni tre anni dagli abbonati che parteciperà, pur senza diritto di voto, alle assemblee dei soci, proprio perché l’abbonato di fatto è come un azionista e non è solo un cliente. Per motivare la nostra scelta basta solo un dato: 145 fallimenti di società di calcio dalla serie A alla serie D negli ultimi quindici anni, un numero impressionante che ha umiliato decine di migliaia di tifosi, intere comunità colpite al cuore e alla schiena da presidenti speculatori che hanno fatto solo i loro interessi o, peggio, in alcuni casi addirittura hanno usato il calcio come una lavatrice di lavoro sporco. Sono abbonato alla curva dell’Atalanta da 45 anni e quindi da tifoso dico che ogni volta che ci sono speculazione nel calcio è una ferita grossa per una comunità. Fallimenti che nascono da speculazioni o infiltrazioni criminali”. Il divieto di scommesse su partite di calcio di Lega nazionale dilettanti è un punto fondamentale di questa riforma: secondo lei sarà un deterrente per la criminalità organizzata? “L’emendamento presentato dall’onorevole della Lega Domenico Furgiuele, che vive le realtà delle serie minori, nasce dal presupposto che in certi ambienti non ci sono stipendi per giocatori ma esistono le scommesse, terreno facile per la criminalità organizzata che compra le partite e falsifica i risultati”. Lo scenario politico in questi ultimi anni è cambiato di molto, forse rivoluzionato, come è per certi aspetti anche il comparto del gioco pubblico in Italia. Secondo lei il decreto Dignità che vieta la pubblicità del gioco sui mass media, è la soluzione più giusta per contrastare il gioco patologico? “Sono stato consigliere alla Regione Lombardia per tredici anni e sono stato il primo a portare progetti per il contrasto alla ludopatia. Credo che il nodo da sciogliere sia sul fatto che occorra limitare un problema sociale e quindi, come le sigarette, disincentivare il gioco”. Secondo lei, la regolamentazione del gioco pubblico (distanziometro e limiti orari) voluta dal Governo, in particolare dall’ex ministro dello Sviluppo economico,Luigi Di Maio, è una stretta

che colpisce le piccole e medie aziende del settore dal punto di vista economico e occupazionale? “Lo Stato guadagna sul gioco, così come il mondo sportivo. Deve essere trovato un equilibrio. Le limitazioni del Governo sono state avanzate per limitare una possibile futura concorrenza e quindi disincentivare nuovi concorrenti. Seguendo questo ragionamento, le imprese del settore esistente, potrebbero considerarsi salve”. Per quanto riguarda l’ippica, settore che non gode di buona salute, secondo lei l’ex ministro Gian Marco Centinaio stava riuscendo nel suo intento, ovvero quello di valorizzare e promuovere la filiera? “Centinaio stava facendo un gran bel lavoro sull’ippica. La nostra legge delega, per la prima volta nella storia, considera la figura del cavallo-atleta. In concertazione con la Federazione nazionale sport equestri, siamo convenuti sul fatto che il cavallo-atleta non può essere equiparato al cavallo da macello e che quindi il Governo deve attuare norme che esemplifichino la gestione del cavallo-atleta in merito al suo trasporto e ai controlli sanitari”.

LUI CHI È?!?

Nato a Bergamo l’11 febbraio 1968, Daniele Belotti ha frequentato l’istituto tecnico commerciale. È giornalista pubblicista e consulente aziendale. Eletto nella circoscrizione Lombardia 3, del collegio di elezione uninominale Lombardia 3 06, Albino. Belotti è stato presentato dalle liste collegate in coalizione Lega-FI-FdI-Nci Udc e proclamato il 13 marzo 2018. Iscritto al gruppo parlamentare Lega-Salvini Premier dal 27 marzo 2018. È componente degli organi parlamentari della settima commissione Cultura, Scienza e Istruzione dal 21 giugno 2018 ed è stato in quarta commissione Difesa fino al 30 maggio 2019, in sostituzione del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi.

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inchiesta

BENEDETTO MINEO

La legalità sopra a tutto Il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Benedetto Mineo, illustra gli obiettivi generali fissati in materia di gioco e, nello specifico, quelli perseguiti con il nuovo applicativo Smart

Si

è partiti con le videolottery, lo scorso 1° luglio, ma l’obiettivo dichiarato di Smart (acronimo di “Statistiche, Monitoraggio, Analisi della Raccolta Territoriale”, applicativo di cui spieghiamo a fondo il funzionamento nelle pagine successive) è di estendere la sua portata anche ad altri giochi. E tale obiettivo rientra a pieno titolo nelle strategie complessive dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in materia di gioco, come spiega il suo direttore generale, Benedetto Mineo, nell’intervista rilasciata a Gioco News. Innanzitutto, come funziona l’applicativo Smart? “L’applicativo Smart consente di monitorare in tempo reale: la distribuzione del gioco (posizionamento dei punti vendita, come sale scommesse, corner, punti con Awp e Vlt, sale Bingo), con dettaglio fino al Comune; il volume del gioco (Giocato, Vinto, Speso, Erario), diviso per gioco e con livello fino al singolo Comune. Una sezione dell’applicativo, quella relativa e limitata al monitoraggio degli orari di funzionamento delle Vlt, è già attiva dal 1° luglio”. Quale bilancio si può tracciare di queste prime settimane di funzio-

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2019

namento dell’App Smart? Qual è l’interesse da parte dei Comuni e quando saranno disponibili i primi dati del monitoraggio? “Se si parla dell’applicativo nella sua modalità completa, sarà disponibile per i Comuni tra ottobre e novembre 2019. L’interesse dei Comuni è notevole. Se si parla della sezione relativa e limitata al monitoraggio degli orari di funzionamento delle Vlt, i Comuni hanno iniziato e stanno continuando a registrarsi per accedere all’applicativo”. In che tempi sarà possibile estendere la App al controllo di altri giochi, come lotto e 10eLotto, ma anche sulle AwpR? “La App già contiene i dati sul Lotto, e 10&lotto, anche se solo in forma aggregata, cioè non divisa per Comuni (questi dati vengono comunque pubblicati sul sito dell’Agenzia). Per le AwpR non appena questi apparecchi saranno in esercizio verranno monitorati come adesso lo sono le Awp, cioè sia in ordine alla loro distribuzione ed allocazione sul territorio sia in ordine ai volumi di gioco”. Attraverso quali strumenti, Smart compresa, Adm agisce e agirà a supporto del controllo della legalità del gioco e della prevenzione del Gap? “Attraverso l’ordinaria attività amministrativa e mediante l’approvazione di specifiche misure tecniche

che, in alcuni casi, richiedono però un intervento normativo. Il tutto potrà essere affrontato in modo adeguato nell’ambito di una riforma complessiva del gioco”. Quanto è importante la collaborazione con gli enti locali e con le forze dell’ordine per raggiungere le due citate finalità? “Fondamentale, perché le azioni degli enti locali sono tanto più efficaci quanto più coordinate con quelle dell’Agenzia; gli enti locali possono svolgere una importantissima funzione per la tutela della legalità. L’Agenzia ritiene che la collaborazione con gli enti locali potrà portare solo vantaggi a tutti”. A suo giudizio, questo nuovo sviluppo potrà portare a un nuovo sistema di gestione e controllo dei giochi in futuro? “È quello che ci proponiamo con Smart e con le altre iniziative che sono allo studio o in attuazione”. Quali sono le finalità che si è prefisso, in materia di giochi, al momento di assumere l’incarico di direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli? “Il fine ultimo è la lotta al gioco illegale, in tutte le sue forme. E per il gioco legale, mettere in atto tutte quelle attività di controllo che riescano a contenere il più possibile ogni sotterfugio messo in atto dal furbetto di turno”.


Smart, il futuro del gioco passa da qui La nuova “App” dell’amministrazione rivoluziona le gestione e il controllo della rete del gioco pubblico: ecco come funziona

Il

controllo del gioco pubblico diventa più intelligente. Di nome e di fatto. Merito dell’applicativo realizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli insieme a Sogei e denominato, non a caso, “Smart”. Ma cerchiamo di capire più a fondo come funziona, all’atto pratico. Le modalità tecniche di abilitazione e di accesso a Smart sono state definite dall’Adm con un decreto pubblicato alla fine di maggio, che individua il numero di utenze attivabili e i requisiti di sicurezza e informatici necessari, fornendo le istruzioni operative per l’utilizzo dell’applicativo, e segue quello emanato lo scorso 22 febbraio, oggetto di una serie di ricorsi al Tar la cui discussione è stata rinviata al 4 dicembre.

LE MODALITÀ DI ABILITAZIONE – Come si legge nel provvedimento dell’Agenzia, “Il Comune che intenda accedere alle funzionalità di monitoraggio degli orari di funzionamento degli apparecchi Vlt ubicati nel territorio di competenza deve richiedere all’Agenzia delle dogane e dei monopoli l’abilitazione all’utilizzo dell’applicativo previsto dal decreto direttoriale n. 31516/R.U. del 22 febbraio 2019, inviando, tramite la casella istituzionale di posta elettronica certificata” apposita comunicazione contenente la richiesta di abilitazione all’accesso da parte del rappresentante legale del Comune o da parte di un suo delegato e l’indicazione del soggetto incaricato alla gestione delle utenze per il Comune (di seguito Gestore), corredata da un file excel debitamente compilato secondo le istruzioni fornite nella guida operativa predisposta dal partner tecnologico Sogei ed allegata al provvedimento. “Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 2 del decreto direttoriale 22 febbraio 2019 sono legittimati a presentare la richiesta di abilitazione soltanto i Comuni nel cui territorio di competenza sono installati apparecchi Vlt”.

LE MODALITÀ DI ACCESSO – L’accesso all’applicativo per il monitoraggio degli orari di funzionamento degli apparecchi Vlt, spiega l’amministrazione nel testo, “avviene tramite l’area riservata del Portale Unico Dogane e Monopoli (Pudm). Al fine di garantire la necessaria sicurezza circa l’identità dei soggetti che accedono all’applicativo, per l’accesso al Pudm è richiesto l’utilizzo delle credenziali del Sistema Unico di Identità Digitale (Spid) di livello 2, come meglio specificato nella guida operativa predisposta dal partner tecnologico Sogei S.p.A.. Il gestore, previa autorizzazione da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, accede alle funzionalità di monitoraggio e può individuare ulteriori operatori, fra i dipendenti del Comune che ne abbiano necessità in relazione alle loro mansioni, cui delegare l’accesso sino al numero massimo di utenze determinato nell’articolo 4. Il processo di autorizzazione all’accesso è eseguito con modalità telematiche attraverso le funzionalità presenti nel Portale Unico Dogane e Monopoli (Pudm) sulla base di quanto indicato nella citata guida operativa”.

LE UTENZE – Il provvedimento inoltre definisce il numero di utenze attivabili per Comune. “Il numero massimo di utenze attivabili per l’accesso all’applicativo di monitoraggio degli orari di funzionamento degli apparecchi Vlt è determinato in funzione delle fasce di abitanti residenti nel Comune risultante dalle elaborazioni Istat: 2 per Comuni con numero di residenti sino a 4.999; 4 per Comuni con numero di residenti compresi tra 5.000 e 9.999; 7 per Comuni con numero di residenti compresi tra 10.000 e 19.999; 12 per Comuni con numero di residenti compresi tra 20.000 e 99.999; 20 per Comuni con numero di residenti com-

presi tra 100.000 e 249.999; 25 per Comuni con numero di residenti superiori a 250.000 fino a 999.000; 35 per Comuni con numero di residenti superiori a 1.000.000. L’eventuale superamento di tale limite sarà rilevato dall’applicativo e non consentirà l’autorizzazione all’accesso di utenti ulteriori a quelli già autorizzati, a meno di revoca da parte del gestore di un’utenza esistente”.

LE MODALITÀ DI UTILIZZO – Il decreto illustra infine le modalità di utilizzo e ulteriori specifiche tecniche. “Le modalità di utilizzo dell’applicativo di monitoraggio degli orari di funzionamento degli apparecchi Vlt unitamente a quelle per l’accesso sono contenute in apposito Manuale reso disponibile dal partner tecnologico Sogei Spa nell’area riservata del Portale Unico Dogane e Monopoli (Pudm). Ai sensi dell’articolo 6 comma 3 del decreto direttoriale 22 febbraio 2019, l’applicativo segnala le anomalie rilevate rispetto agli orari di funzionamento previsti dalle normative locali, inseriti a cura dello stesso Comune, indicando gli esercizi in cui risultano presenti apparecchi Vlt nello stato acceso/abilitato e gli identificativi di tali apparecchi Vlt . L’applicativo non segnala un’anomalia qualora l’apparecchio Vlt , pur acceso e abilitato, non sia in grado di raccogliere gioco in quanto in stato di manutenzione. L’apparecchio è in stato di manutenzione solo qualora sia stato previamente inviato dal sistema di gioco del concessionario al sistema di controllo lo specifico messaggio telematico previsto nelle specifiche di cui al “Protocollo di comunicazione comma 6b” pubblicato sul sito istituzionale di Adm. Il sistema di gioco Vlt del concessionario registra l’orario di inizio e fine delle singole partite. L’applicativo segnala in automatico l’anomalia anche degli apparecchi funzionanti su cui si stiano svolgendo partite iniziate prima dell’orario previsto per lo spegnimento degli apparecchi ma terminate successivamente. In tali casi, le segnalate anomalie possono essere giustificate dal concessionario, su eventuale richiesta del Comune, con la semplice presentazione del tabulato riportante gli orari di inizio e fine delle partite giocate sullo specifico apparecchio videoterminale”.

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inchiesta

La nuova era del controllo Claudio Teodoro Costa, responsabile delle soluzioni per gli apparecchi da gioco di Sogei, illustra le caratteristiche dell’applicativo e le sue potenzialità

L’

importanza “politica” dell’applicativo Smart, come strumento di supporto nel lavoro delle varie Polizie locali nel controllo del rispetto dei regolamenti comunali che prevedono interruzioni dei tempi di gioco, è innegabile. Ma cosa c’è “dietro” il prodotto Statistiche, monitoraggio, analisi, della raccolta territoriale del gioco fisico sviluppato da Sogei, la società di Information and communication technology del ministero dell’Economia e delle Finanze? Ce lo spiega il dirigente Claudio Teodoro Costa, responsabile delle soluzioni per gli apparecchi da gioco di Sogei. Quali potrebbero essere gli sviluppi futuri dell’applicativo? Tecnicamente potrebbe essere utilizzato per monitorare anche altri tipi di gioco, con i dovuti aggiustamenti? “Gli ambiti considerati sono quelli degli apparecchi da intrattenimento (Awp e Vlt), delle scommesse (sportive, ippiche, su eventi simulati) del bingo, dei giochi numerici (a totalizzatore ed a quota fissa). I dati rappresentati sono, quindi, tutti quelli riferiti agli ambiti del gioco legale, ad eccezione di quelli del gioco online che, per ovvie ragioni, non sono attribuibili ad un ambito territoriale specifico; gli ambiti considerati rappresentano, quindi, la totalità dell’offerta di gioco sul territorio nonché oltre il 70 per-

CLAUDIO TEODORO C O S TA

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cento della raccolta complessiva. L’impiego del framework cartografico Geopoi, marchio registrato da Sogei, è in grado di mettere a disposizione delle strutture del Mef un ambiente cartografico condiviso consentendo di georiferire agevolmente i dati rispetto al territorio nazionale; tale strumento consente, inoltre, di avvalersi di molteplici funzionalità tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, il calcolo delle distanze in linea d’aria tra punti di interesse (es. punti vendita del gioco fisico o luoghi ‘sensibili’) o all’interno di aree circoscritte, la rappresentazione attraverso mappe di calore di appositi indici (es. distribuzione sul territorio degli importi di raccolta) utile ad evidenziare eventuali concentrazioni di offerta di gioco sul territorio. Nel corso del tempo e, in particolare, di un lungo e meticoloso periodo di sperimentazione condotto nel primo semestre 2019, sono stati recepiti numerosi suggerimenti in occasione di incontri ed approfondimenti con gli uffici competenti di Adm nonché con organi e figure istituzionali tra cui, a titolo esemplificativo, Anci, che hanno consentito di arricchire il ventaglio delle funzionalità offerte all’utente, in coerenza con quelle che si ritiene possano essere le esigenze degli Enti istituzionali che ne fruiranno, con particolare riferimento agli Enti locali.

In particolare, tra gli interventi evolutivi a breve e medio termine si sta procedendo alla definizione di: automatismi in grado di individuare facilmente, rendendo maggiormente efficienti i processi autorizzativi, la figura del gestore, ovvero del responsabile della gestione delle utenze per ogni singolo Comune; modalità di accesso in federazione tra sistemi Ict che consenta a Enti istituzionali e forze di Polizia l’accesso al sistema”. Quali sono le criticità che sono emerse in questo primo periodo di funzionamento? “Smart ha il vantaggio di rappresentare, in un unico strumento ed attraverso funzionalità facilmente fruibili da parte dell’utente, una molteplicità di informazioni e dati, con una profondità temporale dell’ultimo triennio, costantemente acquisiti dai molteplici sistemi dell’Agenzia operanti per ciascun ambito di gioco (sistemi di gioco e di controllo che comunicano costantemente con i sistemi dei concessionari, sistemi telematici in uso agli operatori, applicazioni in uso agli uffici dell’Agenzia e che automatizzano processi amministrativi). Tra i maggiori punti di attenzione rileviamo la necessità di un costante lavoro di verifica e correzione degli indirizzi dei punti di interesse privati ovvero degli esercizi in cui è presente offerta di gioco. Tali indirizzi sono oggi registrati a sistema attraverso dichiarazioni rese, dagli operatori economici, sui singoli sistemi operazionali (come ad esempio l’elenco dei soggetti Ries abilitati ad operare con apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro) che gestiscono i differenti giochi. Un’errata dichiarazione dell’indirizzo può portare ad una cattiva o mancata geolocalizzazione del punto vendita sulle mappe. Per tale motivo si interviene con periodiche normalizzazioni degli indirizzi dichiarati e sono stati previsti interventi nel 2019 che hanno come obiettivo la realizzazione di sistemi di segnalazione sui sistemi operazionali che comunichino agli operatori ed esercenti la necessità di correggere le proprie dichiarazioni in caso di mancata georeferenziazione del proprio punto vendita”. (Fm)


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


inchiesta

Prove tecniche di rivoluzione UNA NUOVA “ARMA” CONTRO IL GAP, O UN PRIMO PASSO VERSO IL RIORDINO COMPLESSIVO DEL GIOCO LEGALE? LE POTENZIALITÀ E I LIMITI DELL’APPLICATIVO DI ADM E SOGEI PER IL MONITORAGGIO DELLE VLT VISTI DAI RAPPRESENTANTI REGIONALI DI ANCI.

Più

poteri ai Comuni nel contrasto al gioco patologico. Il tema è oggetto delle richieste degli enti locali ormai da anni e, di fatto, nell’eterna attesa del riordino del settore, governo dopo governo, si esplica nell’approvazione endemica di regolamenti e ordinanze che in molti casi hanno praticamente espulso il gioco legale dai territori. Dal 1° luglio scorso le amministrazioni hanno un ulteriore strumento a disposizione, grazie all’entrata in vigore delle nuove disposizioni relative al controllo degli orari degli apparecchi da intrattenimento, partendo dalle Vlt, previste dalla legge di Bilancio 2019: si tratta dell’applicativo Smart – acronimo che sta per Statistiche, monitoraggio, analisi della raccolta territoriale (del gioco fisico) – realizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli insieme con Sogei. Ma i Comuni sono davvero pronti ad avvalersene? Ci sono già dei primi dati sul monitoraggio in quelli che hanno richiesto l’accesso? Lo abbiamo chiesto ai rappresentanti di alcune Anci regionali, chiamate a diffondere la conoscenza dell’applicativo fra gli amministratori locali.

Lombardia, Pirotta

«Il monitoraggio è fondamentale per arginare il Gap» “Penso che l’applicativo possa essere uno strumento formidabile, così come anche tutti i dati che si possono già avere a disposizione sul sito internet dei Monopoli. In molti Comuni si è cercato di porre rimedio alla mancanza di una legislazione nazionale organica per contenere la diffusione del gioco d’azzardo. Le modalità di gioco nel frattempo sono cambiate e sono quindi necessari strumenti nuovi per monitorare e arginare il fenomeno. Come tutti i problemi/fenomeni, anche il Gap per essere G R A Z I A N O P I R OT TA

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affrontato, prima deve essere conosciuto e studiato. I singoli amministratori non hanno a volte né tempo né competenze specifiche per affrontarli: sanno solo che devono fare qualcosa e non possono rimanere a guardare quando aumentano i numeri delle persone che ricadono in situazioni di gioco patologico. Cominciano, quindi, a fare rete tra più Comuni; a studiare progetti che poi possono essere attivati su un territorio più ampio, ottenendo anche un effetto più adeguato di ricaduta positiva e di omogeneizzazione della politica territoriale”.


INCHIESTA

A rimarcarlo è Graziano Pirotta, consigliere comunale di Canonica d’Adda (Bg) e presidente del dipartimento Welfare dell’Anci Lombardia, che lo scorso 9 luglio ha aperto la serie di presentazioni di Smart in giro per l’Italia. “Di pari passo con la progettazione della prevenzione, si devono applicare anche elementi sanzionatori per tutti quei gestori che non applicano le regole già in vigore. Smart permette di avere un monitoraggio sul funzionamento delle Vlt che prima non era possibile avere, potendo così dirottare i controlli della polizia locale sulle piccole strutture. Ai Comuni compete però di proseguire sempre anche su un lavoro culturale sul proprio territorio, spesso un lavoro difficile e ‘contro i mulini a vento’ ma proprio per questo maggiormente necessario. Rimane di fondo la necessità che tutto il settore dei giochi veda una riorganizzazione complessiva a livello nazionale e poi, a ricaduta, regionale e locale. Faccio mie le parole di Faggiani (Domenico Faggiani, responsabile del Coordinamento Anci sulle problematiche del gioco per Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Ndr) all’incontro di presentazione. I Comuni devono essere parte attiva del processo di riordino del settore del gioco. Sono numerose le proposte arrivate dal Governo, come con il decreto Dignità che aveva introdotto un comma dedicato al riordino del settore, ma ora siamo in attesa di un quadro legislativo definitivo che abbracci tutte le norme messe in campo da Regioni e Comuni”, prosegue Pirotta. “In assenza di leggi nazionali, e a fronte di una molteplicità di leggi regionali, i Comuni necessitano di un quadro d’insieme affinché possano programmare una gestione adeguata del gioco anche attraverso nuove risorse, prevedendo per esempio

LAGO DI COMO, LOMBARDIA anche una destinazione alle loro casse di parte dei proventi derivanti dal gioco da utilizzare per la formazione del proprio personale. Da un lato il riordino e dall’altro la necessità di affrontare l’aspetto patologico del gioco. L’Istituto superiore di sanità ha elaborato una ricerca che fotografa la situazione in Italia. Abbiamo anche la conferma del fondo per il contrasto al Gap e un documento unitario della Conferenza Stato-Regioni del 2017 da cui bisogna ripartire con il coinvolgimento dei Comuni. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione, sull’educazione dei giovani, sulla formazione degli operatori del gioco, come ha fatto Regione Lombardia e sull’informazione rivolta agli amministratori. Mi auguro che se nascerà un nuovo governo possa lavorare anche su questa tematica, mentre se si andrà a elezioni, che la riorganizzazione legislativa di tutto il settore dei giochi possa essere un punto qualificante del programma elettorale delle forze politiche che si presenteranno (questi i due scenari possibili al momento della messa in stampa di questa rivista, Ndr). Un punto su cui non si deve transigere: che sul tema il Parlamento mantenga una serrata interlocuzione con tutto il sistema delle autonomie locali e con i Monopoli. Solo dalla leale collaborazione di tutte le realtà in campo, compresa anche la posizione dei gestori dei giochi, si potrà addivenire a un sistema che garantisca il gioco legale, ne preservi anche il carattere ludico/ricreativo e ne gestisca/argini maggiormente la gestione economica e l’offerta complessiva”.

Emilia Romagna, Masetti

«Riportiamo il gioco a una dimensione umana» Massimo Masetti, referente del Coordinamento regionale Anci dell’Emilia Romagna per il contrasto al gioco d’azzardo e vice sindaco del Comune di Casalecchio di Reno (Bo) invece evidenzia i limiti di Smart, “che al momento è in grado di monitorare esclusivamente le Vlt” e che, con i dovuti correttivi, sarebbe utile anche per monitorare altre forme di gioco. “Pensiamo ad esempio alle scommesse sportive, ai corner per le scommesse e, in prospettiva, con l’introduzione delle AwpR, agli esercizi commerciali. Potrebbe diventare uno strumento estremamente utile per le amministrazioni per monitorare la situazione del gioco sul proprio territorio”. Per favorirne la conoscenza e l’utilizzo, l’Anci regionale intanto avvierà iniziative di sensibilizzazione e un evento di presentazione dell’applicativo rivolto ai Comuni della regione. “Daremo inoltre la disponibilità a realizzare eventi territoriali nelle varie province. Infine, intendiamo avviare un monitoraggio per censire i Comuni che utilizzano l’applicativo”, anticipa Masetti, che ne approfitta per dare la sua ricetta sul riordino dei giochi dopo che da più parti – prima della crisi governativa di agosto - si è tornato a parlare dell’attuazione del riordino dei giochi approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nell’autunno 2017. “Una legge di riordino del settore è una necessità. Riteniamo indi-

spensabile una riduzione dell’offerta di gioco, maggior controllo sui gestori e strumenti per le amministrazioni locali (Smart ne è un esempio). Dell’accordo del 2017 non abbiamo condiviso le 16 ore di apertura giornaliera previste per le attività di gioco, apprezziamo invece la volontà di recepire le normative regionali se più restrittive rispetto alle leggi nazionali. Quell’accordo può rappresentare oggi una base da cui ripartire per avviare un ragionamento ampio e condiviso sulla riorganizzazione del settore del gioco in Italia, che tenga conto delle posizioni degli enti locali e li coinvolga nel percorso legislativo. Ribadiamo che una più severa regolamentazione e una riduzione dell’offerta sono una necessità, pur nella consapevolezza che questo provocherà una diminuzione del gettito erariale. Ridurre l’offerta di gioco lecito e vigilare per contrastare il gioco illegale sono i due pilastri su cui poggiare il nuovo impianto normativo, per arginare il fenomeno del gioco patologico e riportare questa attività ad una dimensione ‘umana’ che non ci veda più in cima a tutte le classifiche europee ed internazionali riguardanti l’azzardo”. > MASSIMO MASETTI

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inchiesta

PROVE DI RIVOLUZIONE

Toscana, Neri

«L’applicativo è inutile per i piccoli comuni»

SIMONA NERI

ha prorogato questo obbligo di adeguamento riportato anche Dalla Toscana si leva la voce di Simona Neri, sindaco di dall’accordo in Conferenza unificata nel lontano settembre Laterina Pergine (Ar) e responsabile nell’Anci regionale 2017; accordo raggiunto ma abbandonato, senza che nessuno del progetto contro ludopatie e bullismo. ne abbia dato attuazione. In sostanza, in un piccolo comune “Ci sono oltre 8mila Comuni in Italia, ma solo poco come quello di cui sono sindaco, dove non vi sono sale Vlt più di mille ospitano sale Vlt e potranno quindi (chia, non si potranno trarre sostanziali vantaggi dall’applicativo ramente in presenza di un’ordinanza sindacale di reSmart. golamentazione degli orari) usufruire dell’applicativo Potrebbe essere utile, una volta convertite le Awp ad AwpR e Smart. definita univocamente la facoltà degli enti locali di regolaL’applicativo consente anche di misurare le distanze mentare il rispetto agli orari di riferimento. Non credo, tutdai luoghi sensibili su mappa: tuttavia questa funzione tavia, che le sanzioni a seguito di violazione delle ordinanze poco mi interessa come sindaco dato che la legge repossano partire in ‘automatico’ senza la verifica in loco del gionale sulle nuove aperture non è retroattiva (se non, forse, personale preposto al controllo”. nella Regione Piemonte) e le distanze in questione (intendo Da parte di Anci, conclude Neri, “mi risulta che ci sia la voper le autorizzazioni su nuovi punti gioco) non si misurano lontà di coordinare in ogni sede regionale la presentazioin tutte le regioni semplicemente tracciando un ‘cerchio di ne dell’applicativo per i Comuni, ma riterrei più funzionale influenza’ di 500 metri intorno al luogo sensibile (così come riaprire la discussione sulla possibilità di regolamentare in previsto dall’applicativo) ma in talune regioni lo si fa calcomodo uniforme gli orari di apertura e chiusura dei punti giolando il percorso pedonale più breve che porta dal luogo senco. sibile al punto gioco. Si consiglia, per inciso, di misurare le In assenza di una legge quadro nazionale, mi sembra poco distanze muniti della cara vecchia ‘rotella’. opportuno continuare ad affidarsi ai pareri dei Tar che su O lo Stato legittima e impone uniformemente un sistema diquesto aspetto presentano spesso posizioni discordanti da verso di misurazione, oppure l’informazione rilevata non è regione a regione. determinante per ora, quantomeno in Toscana; oltretutto i Occorre riaprire un confronto tra Governo, Regioni, enti locadati relativi alla ‘spesa sul gioco’ sono del tutto parziali poiché li e associazioni di categoria”. non comprendono tutte le tipologie di gioco disciplinate. Unica consolazione è che, avendo il Governo CAMPAGNA TOSCANA obbligato i Monopoli a fornire ai Comuni gli orari di funzionamento giornaliero degli apparecchi per controllare eventuali violazioni di orario consentito, venga consentito anche a noi sindaci di regolamentarli, questi orari, altrimenti che cosa si dovrebbe controllare?”, si domanda, e domanda, Neri. Anche lei evidenzia l’importanza di estendere l’applicazione di Smart ad altri tipi di gioco. “Le ‘slot’, che in realtà sono le più comuni (cioè le Awp che si trovano anche nei bar e nei tabacchi) non consentono di ricavare questa misurazione o quantomeno lo consentirebbero se solo si desse il via libera all’installazione di macchinari più moderni (AwpR) collegati al sistema centrale da remoto. Il Governo però

Veneto, Pavanello

«Uno strumento da estendere a tutti i giochi» “Credo che pochi siano i Comuni che si sono già abilitati per accedere all’applicativo che consente sia di monitorare i flussi dei volumi di alcuni giochi che di verificare il rispetto delle limitazioni di orario delle sale Vlt presenti nel proprio territorio. Come Anci abbiamo già iniziato un percorso di MARIA ROSA PAVANELLO

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sensibilizzazione e confronto con i Comuni e in collaborazione con l’Aulss 6 Euganea. Abbiamo pubblicato l’informazione sul nostro sito, ma pensiamo non sia sufficiente, e vogliamo diffondere la conoscenza e approfondire le potenzialità dell’applicativo promuovendo un seminario a cui pensiamo di invitare anche gli esperti dell’Aulss 6 Euganea con cui è in corso un progetto di collaborazione che ha lo scopo di preve-

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VERONA, VENETO

inchiesta

PROVE DI RIVOLUZIONE

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nire il gioco patologico attraverso proposte basate sulle evidenze scientifiche”, afferma Maria Rosa Pavanello, sindaco di Mirano (Ve) e presidente di Anci Veneto. “Se l’applicativo ci desse effettivamente la possibilità di monitorare tutti i giochi non solo terrestri credo che diventerebbe un buon strumento per valutare l’impatto delle azioni introdotte ed eventualmente di modulare le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco anche ad altre tipologie che risultano egualmente additive, non solo alle slot e alle Vlt. Faccio un esempio: se durante l’orario di spegnimento delle slot e di chiusura delle sale Vlt osservassimo una migrazione dei giocatori verso lotterie istantanee o verso le scommesse, oppure su forme analoghe di gioco online, dovremmo tenerne conto, magari comprendendo anche le altre tipologie di giochi al rispetto degli orari o di altre misure di conteni-

mento”. Quanto ai dati Pavanello annuncia l’intenzione di approntare “un monitoraggio delle sale Vlt (stabilendo ad esempio quante rispettano l’orario) e di analizzare i dati, verificando ad esempio cosa succede prima e dopo la sospensione, e se aumentano o diminuiscono i volumi di gioco, se c’è migrazione o meno. Inoltre, con l’Aulss 6 Euganea abbiamo già avviato un percorso, all’interno del quale ci proponiamo di valorizzare l’utilizzo dell’applicativo da parte di tutti i Comuni, a sostegno delle politiche di prevenzione e di tutela della salute”. Spostando lo sguardo al panorama nazionale, per il presidente di Anci Veneto sarebbe opportuno “estendere gli obiettivi e gli strumenti previsti dall’intesa in Conferenza unificata del 2017 a tutte le categorie di gioco che hanno una qualche forma di rischio di portare all’eccesso e alla perdita di controllo. In particolare, sarebbe auspicabile l’estensione della certificazione dei punti gioco a tutte le tipologie di offerta e non solo alle Awp e Vlt e dell’obbligo di accesso alla giocata esclusivamente attraverso la tessera sanitaria o, meglio ancora, la tessera per il giocatore, a tutta l’offerta pubblica di gioco. Ed infine, istituire anche per il gioco terrestre, così come per il gioco online, il registro unico di autoesclusione, che permetterebbe ai giocatori in difficoltà di non continuare a rovinare se stessi e le proprie famiglie”.

Marche, Mangialardi

«Un ulteriore argine al Gap»

MAURIZIO MANGIALARDI

L’esigenza di estendere l’applicazione di Smart a tutti i tipi di gioco è fatta propria anche da Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche, come argine ulteriore al Gap. “È ormai accertato che la ludopatia è una malattia psichiatrica che può e deve essere trattata fin dai primi segnali di problematicità evitando di complicare la situazione personale e familiare con contrasti relazionali scatenati dalla dipendenza e dalle perdite economiche conseguenti e, non ultimo, è un fenomeno che genera un altissimo costo sociale, in termini di salute ed ordine pubblico, stimato in circa 5/6 miliardi l’anno. Se da un lato risulta efficace un primo approccio basato su interventi psicoterapici, come la terapia cognitivo-comportamentale – azioni che dovrebbero essere contenute in un piano operativo condiviso con le Asl – è altrettanto necessario monitorare ogni forma patologica di gioco. Già dopo il mio insediamento

a presidente di Anci Marche, inviai una nota al presidente della giunta regionale chiedendo una normativa efficace sia in termini di regole e distanze ma anche in grado di precedere e sostenere approcci terapeutici”, ricorda Mangialardi. “È altrettanto necessario approdare a un intervento legislativo regionale per contrastare le cause di una ‘piaga’ indecorosa bonificando le zone cosiddette ‘sensibili’ dei nostri centri dove insistono scuole, ospedali, chiese, oratori e centri di aggregazione sia giovanili che per anziani. La Regione Lombardia, con una propria legge regionale, ha fissato un percorso che ha previsto due pilastri fondamentali: l’individuazione dei luoghi interdetti alle slot e le azioni socioassistenziali in collaborazione con i Comuni, le Asl, il terzo settore e tutte le associazioni che operano sul territorio regionale. Mi sembra una base importante dalla quale partire anche nelle Marche”. ALBERTO CIRIO

Le prossime mosse Con l’arrivo di settembre, Anci riprende i suoi lavori per favorire la conoscenza e l’utilizzo di Smart, come ricorda Domenico Faggiani, responsabile del Coordinamento Anci sulle problematiche del gioco per Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. “All’inizio dell’autunno ci saranno i congressi regionali, e poi quello nazionale, di Anci con i rinnovi dei vertici. Quindi eventuali altri incontri saranDOMENICO FAGGIANI

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no fissati successivamente”. Al momento, l’unico già calendarizzato è per il 26 settembre a Torino, quando Smart verrà ufficialmente presentata ai sindaci del Piemonte, che nella nuova stagione politica si troveranno ad affrontare anche la “probabile” modifica della legge regionale sul Gap, annunciata in campagna elettorale dal nuovo governatore Alberto Cirio.



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razie al rapido sviluppo dell’economia cinese e alla sua crescente influenza su quella globale, il mercato del Paese del Dragone attira l’attenzione di molti operatori dell’industria del gioco. La fiera Gti Asia China Expo (10-12 settembre) porterà in alto il nome del continente asiatico e focalizzerà l’interesse sugli apparecchi da divertimento e le attrezzature per i più piccoli prodotte in Cina. Gioco News ha intervistato il responsabile della comunicazione, Asu Su. L’economia cinese influenza sempre di più il mercato a livello globale, questo vale anche per l’industria del gioco: negli anni, questo settore, come è cambiato? “Secondo il rapporto sull’industria dei giochi nel primo trimestre del 2019, pubblicato da Idc & Gaming Working Committee, il mercato ha raggiunto i 58 miliardi e 440 milioni di yuan. Rispetto all’ultima stagione è aumentato dell’8,8 percento. Approfittando della ripresa del titolo politico rilasciato dall’industria dei giochi e dei giochi all’estero, le entrate del mercato d’oltremare dei giochi sviluppati in Cina sono in costante crescita, la scala totale supera i 3 miliardi di dollari Usa. Per quanto riguarda il mercato in Cina, il gioco Mobile sta ancora dominando il settore, con una quota fino al 64,6 percento. Le entrate del mercato dei giochi, basati su client, sono leggermente aumentate nel primo trimestre, raggiungendo i 16 miliardi e 610 milioni di Yuan, tornando al livello del 2018. Nel frattempo, i giochi online, i videogame, i giochi stand-alone si sono ridotti. Attualmente le società di giochi prestano maggiore attenzione alla qualità dei mobile games e alla lealtà dell’utente”. Dal fumetto ai videogiochi, come si è evoluto il mondo dell’intrattenimento cinese? “Gti Asia China Expo (Guangzhou) è stata fondata nel 2009, quando il ministero della Cultura della Cina ha iniziato a consentire l’apertura di luoghi di

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POTERE ALLA CINA gioco e di intrattenimento in sei città, come Guangzhou, Zhongshan, Shanghai ed altre. Anche l’area espositiva di Gti China Expo è aumentata di anno in anno, passando da 9.300 metri quadrati a 28mila. Un totale di 130 imprese hanno partecipato all’esposizione e gli acquirenti globali di oltre 30 Paesi e regioni sono venuti a fare acquisti. Nel 2012 il mercato ha ridefinito l’industria del gioco cinese, e in particolare la sede commerciale dei videogiochi indoor si è rapidamente contratta. Sebbene le vendite sul mercato interno siano diminuite, le esportazioni sono aumentate considerevolmente, con alcuni settori che hanno spostato il proprio business verso aree prive di rischio, come i parchi gioco per bambini. Il tipo di domanda è cambiato: si è ridotto il consumo di videogame per adulti ed è cresciuto il gioco e l’intrattenimento per bambini. Sono nati così posti con attrezzature per il divertimento dei più che sono rapidamente diventate il prodotto principale del mercato. Il 30 giugno 2015 è terminato ufficialmente il divieto di gioco in Cina, durato 15 anni, e l’industria del gioco e dell’intrattenimento ha colto le nuove opportunità di trasformazione e aggiornamento. Il videogioco è considerato l’attività principale, poi ci sono il pattinaggio a rotelle, il biliardo, intrattenimento, museo delle cere, visivo sala esperienza, bar, e non solo. Nel frattempo, sono stati anche introdotti videogame integrati, l’esperienza di interazione high-tech body-sensing e l’industria dello sport e del tempo libero. Nel 2016, l’ottava edizione di Gti Asia China Expo ha visto la partecipazione entusiasta e il pieno supporto di oltre 450 espositori globali, di cui circa 250 hanno partecipato alla mostra per la prima volta, con un’area espositiva di circa 60mila metri quadrati e mille nuovi

La fiera asiatica fa incetta di operatori grazie alla pubblicità sulla propria rivista e alla qualità dei prodotti, e la parola chiave è "intrattenimento"

giochi al loro debutto in fiera. Durante i tre giorni della mostra, Gti China Expo ha ricevuto 116.527 acquirenti professionisti da tutto il mondo, attirando acquirenti internazionali da ben 56 Paesi e regioni. Il design dei sei padiglioni e delle cinque aree tematiche studiato per dividere più chiaramente i tipi di mostre, soddisfare le esigenze di acquisto one-stop degli acquirenti in patria e all’estero, ha attratto il Qifu Group, il Guangzhou Changlong, l’International Association of Amusement Parks and Attractions (Iaapa). Rappresentanti di parchi a tema, società immobiliari commerciali, investitori finanziari, operatori IT, sono venuti per esplorare nuove tendenze e nuove opportunità di business nel settore. Dal 2017, ad oggi, l’area espositiva della Gti China Exhibition è aumentata fino a 80mila metri quadrati e gli espositori sono circa 550. È il posto giusto per gli acquirenti globali che vogliono comprare prodotti di gioco e intrattenimento”. Quali sono le politiche seguite dalla vostra convention? “Gti Asia China Exhibition è un’expo internazionale con sede in Cina ed è anche una piattaforma importante per gli scambi commerciali tra acquirenti cinesi e stranieri. Speriamo che i produttori cinesi possano incontrare qui buyers internazionali, che le giovani imprese possano avere l’opportunità di crescere e che le imprese senior possano raggiungere un nuovo punto di partenza e diventare, così, la finestra del mondo per l’industria cinese dei giochi e dell’intrattenimento”. Come si sviluppa questa edizione? “L’organizzatore del Gti China Expo non predispone forum o corsi di formazione, ma si concentra solo sulla mostra. Un’occasione per i compratori di tutto il mondo di incontrarsi ogni anno a settembre”.


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Quali novità ci saranno? “Per rafforzare la nostra esposizione internazionale, abbiamo visitato molte fiere rilevanti in tutto il mondo, tra cui Giappone, Regno Unito, Turchia, India, Russia, Dubai, Filippine, Vietnam. E abbiamo ricevuto una straordinaria risposta positiva dagli addetti ai lavori internazionali. Nel frattempo, il nostro team di marketing in Thailandia ha anche ottenuto il sostegno di varie Camere di commercio locali, associazioni di categoria e così via, per garantire che uno spettacolo meraviglioso sarà consegnato al settore”. Chi saranno gli espositori di questa fiera? “Aziende rilevanti del settore parteciperanno a Taape 2019, fornendo attrezzature per i parchi giochi per bambini al coperto, per il divertimento meccanico, per i parchi a tema acquatico e per il carnevale e simili.. Gli espositori presenteranno gli ultimi prodotti e tecnologie del settore. Allo stato attuale, un gruppo di aziende di marchi internazionali ha confermato i loro stand a Taape 2019, tra cui Whitewater, Polin Waterparks, Zamperla, Ls-Game, Zone Laser Tag & Hologate, Lino Amusement, Vekoma, Mack, Jiuhua Rides, Great Coasters International, Synergy, Polgün, Freij Entertainment, Rokacci, Kcc Entertainment Design, Arihant, Aquakita, Fuji Electric, Fmt Corporation Co., Ltd / International Currency Technologies Corporation, Semnox, Intercard / CSML, Thinkwell, Dalang, I-Tps, Xtrem, Iplayco”. (Rf )

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“In questa fase, il sud-est asiatico non è stato ancora esplorato a fondo e il suo potenziale di mercato è incommensurabile. Sempre più aziende internazionali stanno sviluppando piani per questo mercato, come la costituzione di filiali per impadronirsi delle quote di mercato. È prevedibile che il sud-est asiatico stia diventando sempre più un centro di crescita chiave per l’industria mondiale dei giochi e dei divertimenti”. Cosa si aspetta dall’edizione 2019 della fiera? “Ci saranno 560 stand nello show-room, occupati da oltre 100 marchi di fama mondiale, che offriranno ai visitatori del commercio globale una varietà di giochi e prodotti di intrattenimento. Siamo molto fiduciosi di rendere Taape 2019 la fiera più influente del suo genere in Thailandia”. Quali saranno i punti di forza della fiera? “Grazie alla dinamica impostazione della Thailandia, il nostro spettacolo gode delle abbondanti risorse del mercato regionale, attirando visitatori principalmente da Paesi del sud-est asiatico come Thailandia, Vietnam, Filippine, Laos, Indonesia, ecc.. Queste risorse e informazioni di mercato saranno condivise dai nostri espositori, consentendo loro di espandere ulteriormente il loro mercato in questa regione. Servendo da catalizzatore per la cooperazione win-win tra acquirenti ed espositori, Taape si impegna a promuovere lo sviluppo dell’industria del divertimento e della cultura nell’intera regione del sudest asiatico”. FISCO&SLOT

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uella che si prospetta a settembre (19-21) in Thailandia è una fiera a 360 gradi: dall’industria del gioco all’intrattenimento puro, Vend Asean 2019 propone agli operatori del settore e a chiunque voglia far parte di questi mondi, tante novità. Un focus particolare va fatto sull’evento Taape, Thailand (Bangkok) Amusement & Attraction Parks Expo. Gioco News ha intervistato Jocob Kong, direttore del dipartimento d’oltremare. La Thailandia sta crescendo molto nel settore dei giochi, secondo lei come è cambiato il panorama industriale? “Come è noto a tutti, il sud-est asiatico è una destinazione famosa in tutto il mondo e come rappresentante di tali Paesi, la Thailandia sta portando l’industria del divertimento regionale a un nuovo livello con il suo boom economico. Le entrate per l’attuale mercato dei divertimenti della Thailandia provengono principalmente da attrazioni tradizionali come parchi a tema, parchi per bambini interni ed esterni, parchi acquatici, ecc.. Mentre sul mercato vengono anche introdotti nuovi modelli di business dei divertimenti, tra cui sale giochi Vr/Ar, snowpark al coperto, centri ricreativi per famiglie su larga scala e così via. Questi cambiamenti porteranno a una maggiore cooperazione transnazionale, migliorando la struttura industriale del sud-est asiatico e aumentandone il potenziale di sviluppo”. Secondo lei, l’Asia è pronta a dominare il mercato del gioco internazionale?

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L'Expo che si svolgerà in Thailandia dal 19 al 21 settembre punta sull'intrattenimento per bambini e per le famiglie

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BETTING ON SPORTS A LONDRA UNA SCOMMESSA VINTA

di Michela Carboni

Betting on Sports 2019 si prepara al lancio di settembre con nuovi contenuti e un focus sull'Italia

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utto pronto per Betting on Sports 2019, l’evento che si svolgerà all’Olympia London dal 17 al 20 settembre. Gioco News ha incontrato Jaap Kalma, responsabile commerciale del gruppo Sbc (Sports Betting Community) e che in passato ha ricoperto posizioni al vertice in Ac Milan e Ferrari, il quale ha raccontato cosa c’è di nuovo e cosa possiamo aspettarci dall’evento londinese. “L’evento si è affermato come la principale conferenza ed esposizione dell’industria delle scommesse sportive al mondo, ma ora si è ampliata per includere altre parti dell’industria del gioco online con l’aggiunta di CasinoBeats Summit, Payment Expert Forum, Digital Marketing Forum and Responsible Gambling Forum”. Betting on Sports 2019 “sarà il più grande evento di Sbc, con oltre 3.500 delegati che si uniranno a noi all’Olympia London. Abbiamo riunito la nostra migliore serie di speaker di sempre, con 300 noti esperti dell’industria che condividono le loro conoscenze su una serie di problematiche chiave del settore. Questa espansione può essere vista anche sul piano espositivo, che sarà del 25 percento più grande rispetto al 2018. Le scommesse sportive rimangono l’elemento chiave della kermesse, con contenuti che si concentrano su questioni inerenti una vasta gamma di territori, par-

ticolari mercati sportivi, tecnologia e regolamentazione. Abbiamo un serie di nomi che parteciperanno ai panel, come Marco Castaldo (Microgame), Carmelo Mazza (Betaland), Jason Robins (DraftKings), Paris Smith (Pinnacle), Jesper Svensson (Betsson) e Sergey Portnov (Parimatch). In concomitanza con il Betting on Sports, per il secondo anno, abbiamo il CasinoBeats Summit, un evento incentrato sull’industria dei casinò online. Mille delegati e tre tracce di contenuti specializzati, con relatori che includono Melvin Ritsema (Royal Panda), Shelley Suter-Hadad (Mansion Group), Jesper Karrbrink (Green Jade Games) e Tomas Bachman (Hero Gaming). Abbiamo anche il Digital marketing forum organizzato da Affiliate Insider, per affiliati e operatori nell’industria dei casinò e delle scommesse iGaming. La sua agenda esamina le più recenti tecniche di acquisizione dei clienti e marketing. E dopo la sua popolarità ottenuta all’evento Betting on Football di Sbc, a marzo, abbiamo aggiunto il Paymetn Exper Forum al Betting on Sports. Rivolto agli specialisti dei pagamenti, sia lato operatori che fornitori, il suo contenuto comprende panel su temi come il ruolo di Fintech nelle scommesse, la creazione di solidi sistemi di pagamento nei mercati emergenti e le criptovalute. La nostra enorme offerta di contenuti per l’evento include anche il Responsi-

ble Gambling Forum di Sbc, una traccia completamente nuova che analizza in modo approfondito il modo in cui l’industria è in grado di affrontare le sfide del gioco d’azzardo responsabile e della gestione del personale”. Oltre ai contenuti della conferenza e all’esposizione “abbiamo organizzato una serie di opportunità di networking ad alto livello in alcuni dei luoghi più insoliti di Londra. Sono un’opportunità per le persone di parlare di affari e costruire relazioni in location d’eccezione”. Quali sono i temi principali che verranno affrontati? “Una delle cose che distingue Betting on Sports è lo sforzo che mettiamo nel garantire che i contenuti siano attuali e utili ai delegati. Dedichiamo molto tempo alla ricerca di cosa i soggetti interessati in tutto il settore vogliono sapere di più per assicurarci di farlo nel modo giusto. Il risultato è un insieme di panel accuratamente strutturato, che copre una vasta gamma di argomenti, incluso uno sguardo al mercato italiano e a ciò che gli operatori di scommesse sportive possono fare per raggiungere il loro pubblico. Altri temi principali che tratteremo includono lo sviluppo del mercato delle scommesse negli Stati Uniti, il gioco responsabile e la responsabilità sociale, le restrizioni sulla pubblicità e il futuro del gioco d’azzardo”. Quali sono i paesi più rappresentati all’evento? “Le sessioni sul futuro della pubblicità in Europa e su come gli operatori di scommesse sportive italiani possono promuovere se stessi sulla scia del divieto di pubblicità, stanno a significare che ci aspettiamo molti delegati dall’Italia. Sks365, Betaland, Microgame e Serie A sono solo alcune delle organizzazioni rappresentate. Avremo anche un gran numero di partecipanti provenienti da Regno Unito, Germania, Spagna e Stati Uniti, ma l’evento ha portata globale e accoglieremo persone provenienti da oltre 40 paesi. I delegati provenienti da Australia, Malta, Europa dell’Est e dai mercati emergenti delle nazioni africane e dell’America Latina sono tra i partecipanti confermati”.


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è il posto giusto dove andare a settembre”. Come saranno organizzate le conferenze e chi parteciperà? “I relatori esperti già confermati della conferenza sono Luka Popović (partner di Bdk Advokati), Gábor Helembai (senior associate presso Bird & Bird Budapest), Andrei Andronic (specialista legale e di conformità a Playson), Dan Iliovici (vice presidente di Rombet), Domenico Mazzola (direttore commerciale di Altenar), Georgi Dimitrov (consulente legale presso Egt Interactive Ltd.), Zlatan Omerspahić (responsabile della protezione dei dati presso Nsoft Company), Tiago Aprigio (Ceo di All-in Translations), Pieter Paepe (partner di Astrea Belgium ), Ewa Lejman (responsabile dello sportello polacco presso Wh Partners), Simon Planzer (partner di Planzer Law), Andrius Gabnys (avvocato presso lo studio legale Gabnys), Alex Kornilov (Ceo e fondatore - Betegy), Robert Skalina (senior advisor presso Wh Partners), Jaka Repansek (esperto in diritto digitale e intrattenimento), Jan Rehola (Istituto per il gioco d’azzardo - Ifgr) e molti altri. L’elenco dei relatori comprende 40 leader dell’industria che stanno portando un gran numero di contenuti di qualità. Le pause di networking appositamente progettate, la pausa pranzo gratuita e l’incontro serale social daranno spazio ai delegati per partecipare e confrontarsi con colleghi del settore affini. Non vediamo l’ora di dare il benvenuto a tutti a Budapest!”. (Mc)

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“La conformità e le opportunità di investimento nelle giurisdizioni regolamentate dell’Europa centrale e orientale come Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Croazia o Slovenia, e nelle giurisdizioni dei Paesi emergenti della Cee, Slovacchia, Ungheria, Polonia. Oltre all’attenzione all’Europa, le discussioni includono il briefing sull’industria del gioco dei Balcani e un’esclusiva Imgl MasterClass, che evidenzia le opportunità per l’industria del gioco d’azzardo in Asia e Nord America. A partire dal 2019 la conferenza si concentrerà anche sul far luce sui recenti aggiornamenti della regione Da-Ch e gli esperti dell’industria esamineranno anche l’impatto delle normative sull’innovazione, con enfasi su loot box, scommesse sportive, casinò, blockchain, criptovaluta e Fintech”. Quali sono i paesi più rappresentativi all’evento? “Romania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania. La conferenza riunisce anche il pubblico proveniente da Italia e Malta, visti i contenuti condivisi sull’industria”. Perché chi si occupa di gioco dovrebbe partecipare al vostro evento? “Chiunque partecipa al Ceegc proviene da tutte le parti dell’industria del gaming, inclusi operatori, fornitori di software, regolatori e fornitori di servizi industriali collegati. Se si è una società attiva nell’industria del gioco d’azzardo, si sa che Ceegc FISCO&SLOT

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udapest scalda i motori per il nuovo appuntamento con la Central and Eastern European Gaming Conference and Awards, in programma il 24 settembre. Ma quali sono le novità e le caratteristiche principali di questo evento dedicato al mondo del gioco? “La Central and Eastern European Gaming Conference and Awards (Ceegc e Ceeg Awards) è stata lanciata nel 2016 con l’obiettivo di riunire professionisti dell’industria del gioco d’azzardo, dirigenti e rappresentanti del governo”, affermano dall’organizzazione. “Ogni anno, più di 125 delegati hanno l’opportunità di discutere le opportunità di collaborazione, conoscere gli aggiornamenti di conformità e raccogliere le informazioni relative a tecnologia e marketing che sono presentate dai leader dell’industria alla comunità del mondo del gioco d’azzardo internazionale, settore in continua evoluzione. Il punto di incontro è Budapest e la sede della conferenza è selezionata con l’obiettivo di fornire un ambiente lussuoso e confortevole per i delegati. Come nel 2018, l’edizione 2019 del Ceegc e del Ceeg Awards si terrà al The Ritz-Carlton. La quarta edizione della conferenza annuale si concentrerà sulla presentazione di nuovi contenuti e di un diverso punto di vista sul mercato già esistente e su quello emergente”. Quali sono gli argomenti principali che saranno affrontati?

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Il 24 settembre nuovo appuntamento a Budapest con Central and Eastern European Gaming Conference and Awards che promette tanti spunti di riflessione sul settore

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politica eventi

PHNOM PENH

MEKONG GAMING SUMMIT LA NUOVA MECCA DEL GIOCO

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Edizione inaugurale dal 10 al 12 settembre a Phnom Penh, in Cambogia, per il Mekong Gaming Summit, dedicato alla regione del sud-est asiatico con una crescita economica a due cifre

egolamentazione, opzioni di investimento estero, tendenze Vip, tecnologia e preferenze di gioco, opportunità di partnership. Sono questi i temi principali al centro dell’edizione inaugurale del Mekong Gaming Summit, in calendario dal 10 al 12 settembre a Phnom Penh, in Cambogia. A raccontarla a Gioco News, media partner della manifestazione, è Rosalind Wade, managing director di Agb – Asia gaming brief, che l’ha organizzata. “Questa edizione servirà come base per comprendere le ultime e le imminenti normative in materia di giochi negli eccitanti mercati di Cambogia, Vietnam, Laos, Thailandia e Myanmar. Oltre cento dirigenti e regolatori del gioco si riuniranno per scoprire le opportunità di investimento ottimali nell’ospitalità nella regione”. Geograficamente situata tra i due giganti asiatici, Cina e India, il Mekong infatti è una delle regioni più dinamiche dell’Asia

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A tenere il discorso di apertura del Mekong Gaming Summit sarà il Segretario di Stato del ministero dell’Economia e delle finanze cambogiano, Nguon Sokha, a testimoniare il sostegno del Moef, una delle agenzie responsabili della regolamentazione dei giochi, insieme con il ministero dell’Interno. Entrambi formeranno infine il Comitato di gestione dei giochi per attuare e supervisionare la nuova legislazione dello Stato in materia. Al vertice parleranno anche Mey Vann, direttore generale del Moef, e rappresentanti del ministero degli Investimenti e le relazioni economiche estere del Myanmar. Oltre ai contributi dei funzionari governativi, il vertice fornirà

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2019

Ci sono piani per tre zone economiche in Vietnam: una al centro, una a Van Don nell’estremo nord e l’altra a Phu Quoc nel sud. Sia Van Dong che Phu Quoc ospitano grandi resort integrati in fase di sviluppo, che faranno parte di uno schema pilota per consentire ai locali di giocare nei casinò. L’aeroporto di Da Nang (che è stato completato nel 2017) dovrebbe gestire 13 milioni di passeggeri nel 2020, oltre a miglioramenti delle strade e un aumento del numero di camere d’albergo. Alla luce di tutte queste potenzialità quindi si rendono necessarie ancora di più nuove regole, che dovrebbero offrire maggiore trasparenza e migliorare la fiducia degli investitori. Nel Mekong, evidenzia Rosalind Wade, per i prossimi mesi sono previsti una forte “crescita nel mercato asiatico sudorientale, comprese le Filippine, l’aumento della convergenza terrestre e online in questi mercati chiave”. (Mc)

in termini di velocità di crescita economica e connettività regionale. Sull’orlo della nuovissima legislazione sui giochi, la Cambogia ha visto un’esplosione della sua industria dei casinò, con circa 184 licenze rilasciate (circa 100 solo nell’ultimo anno), diventando una delle destinazioni preferite per gli operatori e i giocatori provenienti dal sud-est asiatico e dall’est asiatico (mentre il gioco con vincita in denaro resta illegale per i cambogiani). Determinante anche l’aumento del numero di turisti, soprattutto dalla Cina: nel 2017 le visite sono salite del 50 percento su base annua e del 79 percento nei primi quattro mesi del 2018, con 1,27 milioni di visitatori. Nel frattempo, anche gli arrivi turistici in Vietnam sono cresciuti di oltre il 12 percento nella prima metà del 2018 e gli esperti affermano che le prospettive per uno dei mercati di gioco più promettenti della regione rimangono positive.

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prospettive di investimento e di mercato sulle opportunità di gioco terrestre e online nei mercati chiave di Cambogia, Vietnam, Thailandia, Laos e Myanmar. Altri punti salienti dell’evento includono uno speciale cocktail di gala ospitato dal premier casinò e resort di intrattenimento della capitale - NagaWorld - martedì 10 settembre. I delegati inoltre potranno incontrare aziende in grado di supportarli nella creazione delle loro attività nella regione. Immediatamente dopo la conferenza, ci sarà un tour facoltativo a Sihanoukville per coloro che vogliono testare direttamente la vastità dello sviluppo della nuova mecca del gioco in Asia.


eventi

COPENHAGEN

SCANDINAVIAN GAMING SHOW IL BUSINESS CHE VIENE DAL FREDDO Il 5 e 6 settembre Copenaghen farà da scenario alla nuova edizione dello Scandinavian Gaming Show, occasione per conoscere più "da vicino" uno dei mercati più promettenti degli ultimi anni

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uest’anno l’obiettivo dello Scandinavian Gaming Show è quello di offrire ai professionisti del gioco le competenze pratiche fornite dai principali leader del settore, nonché approfondire lo sviluppo normativo in Danimarca e nella più ampia regione scandinava. Sgs 2019 comprende un forum di discussione e una piattaforma per il networking, dando a potenziali operatori e portatori di interesse la possibilità di affermarsi in questo mercato in espansione”. Così Timonette Hammond, Content producer di Eventus international, presenta la nuova edizione dello Scandinavian Gaming Show, in calendario a Copenaghen giovedì 5 e venerdì 6 settembre. Un appuntamento importante non solo per i Paesi a cui fa espressamente rife-

rimento, ma anche per i competitors europei vista l’innegabile rilevanza che questo mercato sta assumendo, specie dopo l’apertura della concessione delle licenze di gioco online da parte della Svezia agli inizi del 2019 e con la conferma del ruolo d’avanguardia assunto dalla Danimarca dal 2012 a oggi, con un comparto che ora vale nove miliardi di euro. Entrambi i Paesi saranno al centro dell’evento, di cui Gioco News è media partner, con dei focus dedicati, come conferma ancora Hammond: “Gli argomenti specifici per Svezia e Danimarca includono la gestione della conformità tecnica e una panoramica del codice di condotta sui giochi in Danimarca”, compreso nel pacchetto di azioni per la promozione del gioco responsabile approvato a giugno dalla maggioranza dei partiti che compongono il Parlamento.

I partecipanti allo Scandinavian Gaming Show, alla sua seconda edizione dopo l’esordio nel 2018 a Stoccolma, potranno inoltre saperne di più sulla regolamentazione e la conformità nel settore dei giochi scandinavo, così come sulle pratiche illecite di gioco e il loro controllo. Un tema da non sottovalutare alla luce degli sviluppi previsti nel settore dei giochi nella regione per il 2019 e per il prossimo anno, conclude la Content producer di Eventus international. “La regione scandinava ha visto una moltitudine di cambiamenti nel settore dei giochi negli ultimi anni con un passaggio verso un approccio più liberale per consentire l’ingresso agli operatori privati. Questa tendenza dovrebbe continuare per il resto del 2019 e nel 2020”. (Fm)

Gli eventi e gli speaker principali Sgs prende il via il 5 settembre al Radisson Blu Scandinavia Hotel, a Copenaghen, in Danimarca, e sarà presieduto da Christina Thakor-Rankin, Principal consultant di 1710 Gaming. L’evento prevede presentazioni approfondite e discussioni in panel a cui prenderanno parte numerosi oratori di spicco. Tra i relatori confermati al momento in cui scriviamo ci sono: Alex Iliopulus, Senior product manager di International Compliance Strategy, Betfair Andrew Cochrane, Chief commercial officer, SBTech Antonio Zanghi, Amministratore delegato, Maxima Carl Fredrik Stenstrøm, Segretario generale, Nbo Christina Thakor-Rankin, Principal consultant, 1710 Gaming Fiona Davies, Head of Gaming - Risk Intelligence, Acuris Risk Intelligence Francesco Bianchi, direttore di iGaming Operations, Bmm Fredrik Ljungman, Country Manager, Otmore Limited Gustaf Hoffstedt, Segretario generale Associazione commerciale svedese per il gioco online

Hampus Hagglof, Ceo FSport Henric Andersson, Cofondatore e direttore di SuprNation Jan Feuerhake, Partner, Taylor Wessing Jan Hagelberg, Vice presidente, Business Unit Giochi da casinò, Veikkaus Oy Jack Symons, Fondatore / Ceo, Gamban Jari Vähänen, Vice presidente, New Business e Vice presidente senior, Affari internazionali, Veikkaus Oy Jesper Søgaard, Ceo e co-fondatore, Better Collective Joakim Renman, Chief commercial officer, Scoutgaming Johann Sigurdsson, Consulente per lo sviluppo aziendale, Microgaming Morten Ronde, Managing partner, Nordic Gambling Peter Murray, Responsabile del gioco, Alexem Services Rob Fell, Direttore, Netent Shireen Haddadeen, Capo del Crm, Global Gaming Group Sverker Skogsberg, Vice presidente senior, Paf Trevor de Giorgio, Chief legal officer, Greentube

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COVER STORY

B-Lab La rivoluzione dell’infotainment nel betting Il settore del gaming passa a un livello superiore con l’offerta di B-Lab: notizie, spettacolo e intrattenimento si fondono in un prodotto in grado di accompagnare e completare l’offerta di gioco, sia online che retail. E non solo nel betting.

È

arrivato alla settima stagione, ma non si tratta di una serie televisiva, bensì della community online che ha superato il milione di utenti attivi nell’ultimo anno. No, non stiamo parlando de Il Trono di spade, ma di “B-Lab Live!”, che ha senz’altro superato ogni barriera proprio come le serie televisive più blasonate. Online da settembre 2013, il primo format convergente italiano interamente dedicato all’infotainment sportivo ha affrontato anche i cambiamenti – tecnologici e normativi - in atto nel mondo del betting rivoluzionando la propria offerta. Il primo banco di prova rappresentato dallo speciale dedicato all’International Champions Cup è stato superato con record di ascolti Tv e contatti grazie alla collaborazione con Sportitalia. “Abbiamo affrontato la sfida del nuovo contesto normativo partendo dai contenuti delle linee guida diffuse dall’Autorità

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2019

Garante delle Comunicazioni nel settore concentrandoci su una visione di insieme di tutta la nostra offerta”, riflette Pier Paolo Toma, noto al pubblico della rete, della radio e della Tv con il suo nick #ProfTheProof. “Abbiamo fatto nascere il B-Lab in due, davanti ai nostri computer, a due monitor accesi sulle partite live con dieci utenti in chat. Oggi quella community conta oltre un milione di utenti attivi su una stagione, collaborazioni consolidate televisive con Sportitalia e 7Gold, l’esperienza radiofonica quotidiana di Radio Sportiva oltre ad avvalersi di partnership internazionali del calibro di StatsPerform e Ap-La Presse”. Analisi statistiche, live monitor, tutti strumenti che il B-Lab rielabora, traduce nel linguaggio web, social, radio e Tv e che distribuisce sui canali tradizionali, ma anche attraverso nuove forme di servizio costruite e prodotte in uno scambio diretto con il mercato. “I valori che hanno caratterizzato la nostra offerta – spiega il Prof. del B-Lab – sono sempre stati orientati al servizio e al gioco responsabile. Ho avuto la fortuna di lavorare dal primo giorno con Ivan Zazzaroni che è partito con noi dal primo live con la curiosità che contraddistingue i grandi professionisti. Le nuove forme di comunicazione sono territori da esplorare, di cui studiare forme e tendenze, offrendo un prodotto unico. Ivan ci ha accompagnati fino alla sua nuova esperienza alla direzione del Corriere dello Sport e ci ha insegnato come offrire al pubblico sempre notizie, dati, approfondimenti utili per l’analisi dell’avvenimento sportivo coinvolgendo il pubblico dentro quell’evento, rendendo unico ogni match, anche se non si tratta della finale di Champions League”. “Il rapporto con i nostri partner di settore – conclude il matematico Pier Paolo Toma – sarà sempre più orientato


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ad una reciproca collaborazione. Ascoltiamo ogni giorno decine di migliaia di loro clienti, ne conosciamo gli atteggiamenti, le preferenze, le abitudini. Trasferiamo ai nostri partner i desiderata, le richieste, addirittura le problematiche di utilizzo del prodotto. Conosciamo le preferenze dei diversi mercati sui singoli avvenimenti per i diversi sport e le trasferiamo in tempo reale. È un tesoro straordinario di cui siamo orgogliosamente interpreti tutti i giorni”. Dal punto di vista del prodotto proprio StatsPerform, gruppo leader mondiale nella creazione di sports content & media, ha individuato in B-Lab un format convergente, progetto di eccellenza e veicolo migliore per orientare in modo efficace e diretto il patrimonio di dati disponibili “Opta” e i contenuti esclusivi Omnisport verso il mercato delle scommesse sportive. L’obiettivo è quello di connettere il mondo dello sport producendo contenuti dettagliati e approfonditi per rivoluzionare i servizi dedicati al betting e costruire partnership con gli operatori attraverso il canale unico di B-Lab. B-Lab consente per la prima volta al mercato di fornire i dati Opta e i contenuti Omnisport ready-to-use, cioè pronti per essere offerti ai clienti sia online che all’interno delle rete di agenzie sul territorio: ma soprattutto presenta in anteprima mondiale le potenzialità degli eventi Live del prodotto “Watch&Bet” rielaborato grazie al lavoro di ideazione e produzione di Boris Production, azienda impegnata nel settore del gaming dal 2011 su Bingo, Casinò Live, betting e prossimamente con un nuovo format esclusivo dedicato al mondo delle lotteries, con la realizzazione di un canale unico di digital signage Tv ready attraverso cui la presentazione del palinsesto, i dati statistici salienti degli eventi si alternano con i match live di tutti gli sport internazionali in contemporanea.

# B L A B :

DAL

WEB

STREAMI NG

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CON B-L AB VA IN ONDA L A RIVOLUZIONE B-Lab Live! è il primo format convergente italiano prodotto da Boris Production, realtà nazionale attiva dal 2000 sul mercato e operativa dal 2011 sui progetti più innovativi relativi al Bingo, al Casinò Live, ai Casinò Game, alle lotterie e alle scommesse sportive sui canali di: www.blablive.com in onda su Sportitalia TV, sulla syndacation 7 Gold (Il Processo del Lunedì e Diretta Stadio) e su Radio Sportiva. Ma non è tutto. Anzi: il bello, in un certo senso, deve ancora venire. Sì, perché l’offerta di B-Lab sta per arricchirsi ulteriormente guardando anche altri segmenti dell’intrattenimento e le novità di maggior interesse generale. Come il fenomeno emergente degli eSports, che sarà oggetto di contenuti ad hoc, e non solo. Insomma, occorre rimanere sintonizzati perché non finisce qui.

La vera rivoluzione dell’offerta di infotainment dedicata all’industria del betting La collaborazione non si ferma alla pura esaltazione del dato e del prodotto, ma è stata studiata in ottica del cosiddetto “Adv Ban”, ovvero, il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo imposto dal Legislatore attraverso il decreto Dignità, per superare la mancanza improvvisa di canali standard di marketing, creando uno strumento nuovo, unico sul mercato e che soddisfi quattro necessità fondamentali: 1 Brand awareness, 2 Acquisition, 3 Retention, 4 Cross selling retail/online. Nel nuovo format viene dato uno spazio importante ad esempio dedicato al Training Live attraverso il quale coinvolgere i clienti sulle nuove modalità di gioco o su mercati o prodotti specifici individuati dal partner. L’infotainment quindi non si ferma solo al calcio, ma è possibile approfondire gli altri sport a partire da: tennis, basket, motori, ciclismo, pallavolo etc. Ma non è tutto. I servizi offerti ai boomaker comprendono anche: Studio visual identity, Studio e realizzazione mood brand, Realizzazione animation identity, Studio look&feel dedicato alle diverse tipologie di prodotto e dei mercati del brand, Studio e realizzazione bumper brandizzato, Realizzazioni promo lancio prodotto (per eventi sportivi e format palinsesto) e Training live. Oltre a: monitoraggio, sviluppo, interazione e pianificazione condivisa con il Brand.

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Dopo aver superato i 3.000.000 di click media-mese (fonte: Google Analytics Marzo 2019) www. laquotavincente.it, l’esperienza web arricchita dal laboratorio web streaming www.blabsport.it con un patrimonio di oltre 4.000.000 di visualizzazioni media mese (fonte: Google Analytics Marzo 2019), oggi entrambe confluite nel portale unico www.blablive.com può contare oggi su numeri di assoluta rilevanza: 89.175 articoli pubblicati, le analisi dedicate ai singoli eventi sportivi e soprattutto, unica esperienza simile nel mercato italiano, oltre 2.300.000.000 di messaggi postati sulla chat live streaming aperta 24 ore su 24 all’interno della quale il pubblico interagisce con lo studio durante le dirette Tv e le esclusive streaming, raggiungendo picchi di assoluta rilevanza con 29/31 mila visualizzazioni ora (sabato mattina alle 11:30 durante il tradizionale appuntamento B-Lab Weekend, dedicato all’analisi delle quote del fine settimana sportivo, i Live infrasettimanali, e quelli del sabato e della domenica) con punte di oltre 2000 utenti contemporanei.

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Il personaggio di fantasia I LIMITI ALLA BREVETTABILITÀ DEI GIOCHI COMPORTANO LA NECESSARIA RICERCA DI ALTRE FORME DI TUTELA

Il

grande problema di tutela dei giochi risiede nei limiti alla brevettabilità: non sono considerate come invenzioni, e pertanto non sono brevettabili, i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuali, per gioco e per attività commerciale ed i programmi per elaboratore. E questo limite opera per ‘i piani, i principi, i metodi, programmi e presentazioni di informazioni considerati in quanto tali’: ciò significa che, viceversa, se considerati in funzione di una loro applicazione, che possegga i requisiti di novità, attività inventiva ed applicazione industriale, allora possono essere qualificati come invenzioni e beneficiare della relativa tutela brevettuale. Nei miei precedenti articoli della

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di Serena Corbellini

sezione normativa di questa Rivista ho già affrontato i problemi connessi alla brevettabilità di ‘creazioni’ legate al gaming. Resta ora da chiedersi se una ‘creazione’ priva dei requisiti di brevettabilità, ovvero novità, attività inventiva ed applicazione industriale, possa beneficiare di una qualche tutela, ovviamente diversa da quella brevettuale. La risposta fortunatamente è affermativa ed è appunto il copyright che tutela ogni opera dell’ingegno di carattere creativo. E in questo senso creazioni del gaming possono essere qualificate come una delle opere rientranti nell’elenco esemplificativo inserito nella legge d’autore, come ad esempio i programmi per elaboratore, banche dati, opere del disegno

industriale, oppure rientrare tra le cd. opere tipizzate come il personaggio di fantasia oppure il format o anche essere semplicemente opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. Il personaggio di fantasia è tutelato come un’opera dell’ingegno autonoma sia in Italia che all’estero. Gli elementi che nel loro insieme consentono di qualificare e giustificare la tutela d’autore sono a titolo esemplificativo il nome, l’aspetto esteriore, le qualità, gli atteggiamenti, il modo di parlare e di atteggiarsi, le abitudini e la personalità.


GAMING IN CERCA DI AUTORE IL PERSONAGGIO DI FANTASIA

Il personaggio di fantasia ben può essere sia quello disegnato e/o realizzato al computer, ma senza una connessione con la realtà, l’esempio più classico è Topolino, ma anche il personaggio che sia interpretato da persone reali, come per esempio Stanlio e Olio, oppure alcuni personaggi incarnati dagli atleti del wrestling. Ai fini della tutela non è necessario che il personaggio sia utilizzato per un opera letteraria, cinematografica, dello spettacolo radio- televisivo, del fumetto o anche del videogioco che lo hanno consacrato al pubblico: il personaggio di fantasia è un’opera dell’ingegno autonoma. Il personaggio di fantasia può essere sia creato per il gaming, sia proveniente ad es. dal mondo cinematografico, e quindi essere oggetto di una licenza per l’utilizzo all’interno di un gioco, ad es. su una slot machine. Affinché il personaggio di fantasia benefici di una autonoma tutela d’autore, a prescindere quindi dall’opera dell’ingegno (es. film, videogioco, fumetto) in cui è utilizzato, è necessario che possegga caratteristiche fisiche, o anche solo psichiche o caratteriali, tali da distinguerlo rispetto al genere umano o fantastico a cui il personaggio appartiene. In questa prospettiva sono stati tutelati come opera dell’ingegno i personaggi di Tarzan che «come uomo nato e vissuto nella giungla comunica con gli animali, ma è anche capace di provare sensazioni umane, è atletico, puro, gentile, giovane e forte»; di Superman che rispetto al genere dei Supereroi si distingue per il fatto di «essere venuto sulla terra da un pianeta fantastico, usare i suoi poteri straordinari , quali la velocità dei movimenti, la visione a raggi x, la fantastica capacità di udire e di volare per combattere il male, e di tra-

sformarsi quando non combatte, in un ben educato e impacciato giornalista di nome Clark Kent; dei Puffi in quanto ciascuno dei protagonisti del noto cartone animato è caratterizzato da un suo aspetto fisico peculiare, seppur rientrante tra le caratteristiche generali dei Puffi, e ha sviluppato una propria personalità ed un modo particolare di relazionarsi con gli altri; di Topolino e gli altri protagonisti dei fumetti Disney, poiché, rispetto all’idea di rappresentare animali con sembianze umane, essi sono dotati di caratteristiche peculiari attribuitegli dall’aspetto fisico, dal modo di vestirsi e dalla loro personalità; di Betty Boop per le sue caratteristiche originali; del Gabibbo a causa della sua spiccata identità e concretezza di espressione e molti altri in considerazioni di particolari caratteristiche, fisiche e caratteriali o di atteggiamenti che rendono il personaggio unico ed originale e quindi distinguibile all’interno di un genere di personaggi di fantasia. LA TITOLARITÀ DEI DIRITTI – I diritti patrimoniali e morali d’autore sul personaggio di fantasia sorgono a titolo originario in capo alla persona fisica o giuridica di chi lo ha disegnato o creato. Nell’ipotesi di un personaggio di un fumetto si ritiene che la paternità del personaggio di fantasia sia in comunione tra l’autore delle immagini e quello del testo: il primo avrebbe contribuito ad attribuire al personaggio delle caratteristiche fisiche, mentre il secondo quelle caratteriali, incidendo quindi sulla personalità dello stesso. L’autore o gli autori ha/ hanno ogni diritto di utilizzare il

personaggio in ogni forma e modo ed in particolare di sfruttarne la notorietà a fini di merchandising, di pubblicità o per realizzare nuove storie che lo vedano protagonista. Come normalmente avviene il creatore dell’opera molto spesso non è anche il titolare dei diritti patrimoniali, ma solo di essere riconosciuto autore nelle forme d’uso: titolare dei diritti di sfruttamento del personaggio è normalmente l’azienda committente o presso cui opera il disegnatore o il fumettista. Sarà quindi la società a poter sfruttare economicamente il personaggio all’interno di nuove storie, oppure per il merchandising o al pubblicità. I diritti patrimoniali sull’opera durano tutta la vita del’autore e sino al termine del settantesimo anno solare successivo alla sua morte e deve essere calcolata in maniera autonoma rispetto a quella dell’opera entro la quale è inserito: il personaggio di fantasia è considerato infatti come un’opera dell’ingegno autonoma. Gaming e copyright hanno in comune la necessità di tutelare la creatività nel senso più ampio della parola: ogni opera dell’ingegno meritevole di tutela perché nuova e creativa merita tutela contro indebite appropriazioni e sfruttamenti illeciti, cioè utilizzi non consentiti dall’autore. Nei prossimi articoli ci occuperemo delle altre opere dell’ingegno cd. tipizzate a cui si estende il copyright. L’elenco non è chiuso, ma si presta ad accogliere anche nuove tipologie di opere proteggibili, specie le forme espressive esistenti nel nuovo contesto digitale.

L’AUTORE

Avv. Serena Corbellini Legal advisor JJ Gaming srl

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normativa

Se non è riordino è retromarcia Il Riordino del comparto del gioco pubblico passa per i “revirement” delle Regioni responsabili

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bbiamo avuto modo di ricordare in più sedi che sostanzialmente tutte le Regioni e le Provincie del Paese si sono mosse, in questi ultimi dieci lunghi anni, con l’intento di promuovere iniziative di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo. Abbiamo però anche sempre messo in evidenza che, tolti i casi di misure di prevenzione e cura attraverso informazione e azioni di qualificazione della domanda e tolte le limitazioni orarie, tutte le realtà del territorio hanno finito per concepire quali principali strumenti di contrasto i distanziometri, più o meno articolati, con divieti circolari o pedonali per una o più tipologie di gioco pubblico. A ben vedere, infatti, le Leggi Regionali riguardano oggi venti Regioni/Provincie su ventuno, comprese le provincie autonome di Trento e Bolzano, mentre la ventunesima, la Sicilia, ha in corso di discussione il testo del disegno di legge n.215-387 “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico-disposizioni di legge contro il gioco d’azzardo per la protezione dei minori e le dipendenze patologiche”. In particolare le leggi regionali/provinciali in materia di gioco pubblico sono le seguenti: Basilicata Legge Regionale n. 30/2014; Lombardia Legge Regionale n. 8/2013 e n. 11/2015; Veneto Legge Regionale n. 6/2015; Campania Legge Regionale n. 1/2016; Liguria L. R. n. 17/2012, Legge Regionale n. 7/2017 e Legge Regionale n. 2/2018; Puglia

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A cura di Geronimo Cardia

Legge Regionale n. 43/2013, integrata dalle deliberazioni del Consiglio Regionale n. 232/2018 e n. 273/2019; Abruzzo Legge Regionale n. 40/2013 e Legge Regionale n. 30/2018; Toscana Legge Regionale n. 57/2013, Legge Regionale n. 85/2014 e Legge Regionale n. 4/2018; Trento Legge Provinciale n. 13/2015 e Legge Regionale n. 15/2018; Bolzano Legge Provinciale n. 58/1988, n. 13/1992, n. 13/2010 e Legge Regionale n. 10/2016; Emilia Romagna Legge Regionale n. 5/2013 e Legge Regionale n. 18/2016, integrata dalla delibera della Giunta Regionale n. 831/2017; Friuli Venezia Giulia Legge Regionale n. 1/2014 e Legge Regionale n. 26/2017; Lazio Legge Regionale n. 5/2013 e Legge Regionale n. 7/2018; Valle d’Aosta Legge Regionale n. 14/2015, Legge Regionale n. 10/2018 e Legge Regionale n. 2/2019; Umbria Legge Regionale n. 21/2014 e n. 7/2017; Piemonte L. R. n. 9/2016; Marche Legge Regionale n. 3/2017, integrata dalla deliberazione del Consiglio Regionale dell’11.6.2019; Calabria Legge Regionale n. 9/2018 e n. 51/2018; Molise Legge Regionale n. 20/2016 e n. 1/2018; Sardegna Legge Regionale n. 2/2019. Ciò detto, va però oggi anche ricordato che a seguito dell’ampia campagna di denuncia dell’errore tecnico che vizia i distanziometri al punto da determinare il cosiddetto Effetto Espulsivo del gioco pubblico, sono ormai numerose le realtà locali che - dimostrata consapevolezza del problema, del proibizionismo di fatto imposto sulla sostanziale totalità del territorio, dell’inutilità se non


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


normativa politica SE NON È RIOERDINO È RETROMARCIA

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della dannosità del medesimo sotto il profilo medico scientifico, della gravità delle conseguenze sul piano della diffusione dell’illegalità, della perdita di gettito erariale da emersione della chiusura di aziende sane del territorio oltre che della perdita di posti di lavoro - hanno coraggiosamente e responsabilmente ritenuto di procedere con dei “revirement”, prima più timidi (con delle proroghe che di fatto hanno spostato in avanti la data dell’espulsione del gioco pubblico), poi via via più tecnici (con la sospensione degli effetti dell’espulsione, in attesa della verifica tecnica delle denunzie fatte o del riordino a livello nazionale) sino a giungere a concreti casi di destrutturazione dei distanziometri “vecchia maniera” e apposizione di diversi e meno invasivi criteri di distanze. È il caso: della Liguria, con la Legge Regionale Liguria (n. 17 del 30.4.2012) “Disciplina delle sale da gioco”, il cui Effetto Espulsivo è stato prorogato dapprima con Legge Regionale Liguria (n. 7 del 6.4.2017) “Soppressione del Comitato Tecnico Regionale per il territorio e disposizioni normative di adeguamento “ e poi con Legge Regionale Liguria (n. 2 del 26.04.2018) “Proroga del termine di cui all’art. 2 comma 1 della Legge Regionale 30.4.2012 n. 17”; della Puglia, con la Legge Regionale (n. 43 del 13.12.2013) “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (Gap)” il cui Effetto Espulsivo è stato prima sospeso e rinviato per studi tecnici con deliberazione del Consiglio n. 232 del 30.10.2018e poi eliminato con delibera n. 273/2019 il Consiglio regionale della Puglia che ha sostanzialmente ridotto i luoghi sensibili e i metri di interdizione nonché fatte salve le realtà esistenti; della Provincia di Trento, con la Legge Provinciale (n. 13 del 22.7.2015) “Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco”, il cui Effetto Espulsivo è stato prorogato con Legge Provinciale Trento (n. 15 del 3.8.2018) “Assestamento del bilancio di previsione della Provincia Autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2018.2020”; della Regione Abruzzo, con la Legge Regionale (n. 40 del 29.10.2013) “Disposizioni per la prevenzione della diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco”, il cui effetto espulsivo L’AUTORE è stato differito con Geronimo Cardia successiva Legge ReAvvocato, Dottore Commercialista e Revisore Contabile Studio Cardia e Cardia gionale Abruzzo n. 30 www.gclegal.it del 24.8.2018 “Modi-

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fiche alla legge regionale 9 luglio 2016 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane) e ulteriori disposizioni”; della Regione Calabria, con la Legge Regionale (n. 9 del 26.4.2018) “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”, il cui Effetto Espulsivo è stato differito con successiva Legge Regionale Calabria n. 51 del 28 dicembre 2018; della Regione Toscana, con la Legge Regionale (n.57 del 18.10.2013) “Disposizioni per il gioco consapevole e per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico “il cui effetto Espulsivo è stato eliminato con successiva Legge Regionale (n. 4 del 23.1.2018) “Prevenzione e contrasto delle dipendenze da gioco d’azzardo patologico”; della Regione Marche, con la Legge Regionale (n.3 del 07.02.2017) “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network”” il cui Effetto Espulsivo è stato differito con successiva deliberazione approvata dal Consiglio regionale in data 11.06.2019. Quindi, ad oggi, può dirsi che sette realtà regionali o provinciali, su venti che hanno già legiferato in materia, sono tornate sui propri passi. Il cammino è lungo ma la strada del coraggio e della responsabilità sembra meno in salita. Ed ecco, dunque, che se da un lato si è dovuto assistere anche nel 2019 all’ennesimo mancato appuntamento con il riordino del comparto annunciato e non attuato, dall’altro, tuttavia, il primo dei punti chiave del riordino, quello della individuazione di una radicale soluzione del problema del territorio, sta di fatto trovando una soluzione non a livello nazionale ma - spontaneamente, consapevolmente, responsabilmente e coraggiosamente - a livello territoriale. Territori che hanno adottato leggi locali in materia di gioco pubblico Territori che hanno adottato leggi locali in materia di gioco pubblico e che in seguito hanno proceduto con dei “revirement” Territori senza leggi locali in materia di gioco pubblico



new slot

Quando la legge crea il caos La partita dei 500 milioni di euro imposti agli operatori delle slot con la legge di Stabilità del 2015 deve essere chiusa al più presto: l’ultimatum arriva dall’Agenzia delle Dogane attraverso i concessionari

In

principio, era il caos. E alla fine, pure. Anzi, forse anche peggio. Il principio era il 2015: l’anno in cui il legislatore (che all’epoca corrispondeva al governo guidato da Matteo Renzi) introduceva, attraverso la Manovra economica (che a quei tempi veniva chiamata legge di Stabilità, e ora non più), un prelievo “forzoso” nei confronti della filiera degli apparecchi da intrattenimento, per un importo complessivo di 500 milioni di euro. Dicendo agli operatori – in estrema sintesi – il totale da versare e lasciando all’interpretazione dei singoli le modalità di ripartizioni tra soggetti diversi che intervengono sul mercato. Il resto ça va sans dire, direbbero i francesi. Oppure potremmo stigmatizzarlo con un “apriti cielo”, proseguendo con riferimenti biblici. Com’era infatti inevitabile, la vicenda ha scatenato un enorme contenzioso, che sembra essere arrivato a compimento soltanto in questi giorni. O, meglio, sembrerebbe, perché di fatto così non è, visto che una parte degli addetti ai lavori non si è ancora rassegnata all’idea di subire quella che continua a considerare un’ingiustizia e promette ulteriore battaglia (sulle basi che il legale Simone Ciccotti ha riassunto per noi nella pagina seguente). Anche perché il fatto di non

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aver assolto il pagamento previsto dalla legge, seppure per aver adito alle vie legali, ha portato alla segnalazione di molti gestori di apparecchi alle autorità competenti, come previsto dalla legge. Procedimento, questo, che si sta ancora esaurendo in queste ore dopo l’ultima ricognizione imposta ai concessionari di rete da parte dell’Amministrazione. Dopo l’ennesimo verdetto da parte del Tribunale Amministrativo del Lazio sulla legittimità della cosiddetta “tassa sui 500 milioni”, durante l’estate l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inviato un nuovo e ulteriore sollecito alle società concessionarie che gestiscono le reti di apparecchi, invitandole al completamento della raccolta delle somme dovute, in tempi stretti. Imponendo un’ulteriore azione ai concessionari (o, almeno, a quelli non ancora in linea con il pagamento) i quali a loro volta hanno sollecitato i gestori collegati alla loro rete a versare il contributo da loro dovuto ai sensi della stessa norma, in riferimento a quelle aziende che avevano deciso di non versare la quota decidendo di ricorrere alla vie legali. Salvo poi arrivare alle sentenze degli ultimi mesi, favorevoli all’amministrazione. Se la legge di Stabilità 2015 aveva previsto l’imposizione di un onere aggiuntivo di 500 milioni a carico “della filiera”, in modo del tutto generale, la giurisprudenza ha chiari-

to nel tempo che ciò sarebbe avvenuto in seguito a una “ripartizione delle somme al netto delle vincite, rinegoziando i relativi aggi e compensi”. Chiamando in causa pertanto anche gestori ed esercenti. Con la Corte Costituzionale che, nel frattempo, si era espressa anche in merito alla legittimità della legge, con una sentenza del 2018, come del resto avevano già stabilito prima il Tar del Lazio e poi il Tribunale Civile di Roma, in varie istanze. E ora gli operatori devono versare le cifre richieste, a cui si aggiungono anche i dovuti interessi. Ebbene, con la circolare di agosto, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sollecitato i concessionari a “fornire un aggiornamento alla data odierna delle segnalazioni dei soggetti contrattualizzati che non hanno effettuato, in tutto o in parte, il versamento della quota di pertinenza delle somme dovute”, anche al fine di “aggiornare l’Autorità giudiziaria e la Corte dei Conti in merito all’evoluzione della vicenda”. Ferma restrando la riserva di “ogni azione a tutela degli interessi erariali anche in riferimento all’eventuale inerzia dei concessionari rispetto al recupero delle somme”. Ad oggi sarebbero circa 1.500 i soggetti segnalati dall’amministrazione e circa 150 i milioni ancora da incassare, mentre l’iter è ancora in corso. E la vicenda tutt’altro che conclusa, come spieghiamo nel seguito. (Ac)


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Lo stato dell’arte sulla legge di Stabilità 2015 a seguito delle decisioni del Tar Lazio in materia di legittimità della pertinente normativa sul prelievo di 500 milioni.

e da metabolizzare da parte di tutta la filiera.

La chiamavano Stabilità

S

ono state pubblicate, nello scorso mese di giugno, le attese, coeve, sentenze del Tar del Lazio che hanno definito il primo grado di giudizio dei ricorsi proposti dai concessionari e da alcuni enti esponenziali dei gestori avverso i provvedimenti dell’Agenzia dei Monopoli attuativi del disposto della legge finanziaria del 2015 in materia di maggiori prelievi a carico della filiera del gioco. L’adozione di tali pronunce definisce un quadro sistemico della fattispecie rispetto al quale appare utile fare il punto, al fine di focalizzare i temi che più direttamente restano attinti dalle decisioni rispetto a quelli, invece, sostanzialmente non definiti in tale contesto.

La questione (radicale) della legittimità del maggior prelievo disposto con la legge finanziaria per il 2015 L’intera filiera convergeva nel lamentare che il prelievo disposto con la nota disposizione della legge finanziaria del 2015 (art.1, comma 649, legge n°190/2014) fosse viziato da macroscopici profili di illegittimità costituzionale. Le articolate questioni proposte, come noto, erano state recepite dal Collegio che aveva esaminato la questione nell’immediatezza dell’adozione della legge sicchè si era innestato il procedimento incidentale di legittimità costituzionale. Tale circostanza aveva indotto il legislatore a intervenire con lo strumen-

a cura di Avv. Simone Ciccotti Foro di Roma, settore legale Criga

to della norma di interpretazione autentica. Strumento che, sostanzialmente, consente al legislatore – nella sussistenza di contrasti interpretativi – di modificare ab origine la portata di una disposizione normativa integrandone il contenuto e dunque espungendo dall’ordinamento il testo originariamente in essere. A seguito di ciò la Corte costituzionale ha rilevato, correttamente, come la sostanziale modifica del contesto normativo (che originariamente gravava dell’intero onere i concessionari ma poi esponeva la filiera a rinegoziare sotto la spada di Damocle del trattenimento del cassetto; mentre, invece, a seguito della norma di interpretazione autentica ridistribuisce su tutti gli operatori l’onere e tuttavia lo ancora ad un parametro oggettivo) imponesse la remissione degli atti al Giudice a quo affinchè rivalutasse la persistenza delle censure profilate. Ebbene il Tar ha ritenuto – come era ampiamente prevedibile- che nella ponderazione dell’interesse pubblico all’acquisizione di risorse finanziarie con l’interesse dell’impresa a massimizzare gli utili, la previsione di un prelievo mediamente del 12/13 percento per un solo anno non eccedesse i parametri della legittimità. La questione potrà essere riproposta in grado di appello. Ma è assai improbabile che – ove pure riproposta- possa trovare adesione da parte del Consiglio di Stato. Si può ritenere, dunque, che il maggior prelievo della legge di stabilità possa considerarsi acquisito

La questione del riparto all’interno della filiera Le sentenze del Tar, invece, non definiscono compiutamente i rapporti interni alla filiera. Offrendo, tuttavia, elementi rilevanti per fissare due punti che ben difficilmente potranno essere confutati. Da una parte, rispetto alla originaria impostazione data dai concessionari, non è più dato onerare una responsabilità del gestore per la quota dell’esercente. La norma è chiarissima, infatti, nel ribaltare a tutti i componenti della filiera e proporzionalmente ai ricavi maturati nel 2015 l’obbligo di concorrere. Dall’altra risulta definitivamente tramontata la tesi “patrimoniale” del prelievo, secondo la quale ogni apparecchio dovrebbe pagare la stessa somma e solo nell’ambito di tale importo inciderebbero le percentuali di ripartizione del compenso. La norma di interpretazione autentica, infatti, non fa cenno alcuno a un criterio patrimoniale e anzi lo esclude (come fa anche il Tar) prevedendo la sostenibilità del prelievo in ragione della sua esclusiva incidenza sui volumi maturati. Sui profili appena accennati è verosimile che si perverrà ad un aspro contenzioso interno alla filiera se, come sembra, i concessionari non intendono recedere dal criterio patrimoniale (che li beneficia). Con la conseguenza che eventuali sentenze che ribaltassero il criterio applicato sin qui possano genere pretese restitutorie (ed in alcuni casi anche risarcitorie) da parte dei gestori cui sia stato imposto il pagamento di quote di pertinenza dell’esercente ovvero riferita a criteri puramente patrimoniali.

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Francesco Scardovi Studio Associato Scardovi e Giordani

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POKER STRATEG

ciale di gran lunga inferiore ai 7 anni (che conseguirebbe dall’applicazione dell’aliquota del 15 percento), anche a seguito delle periodiche modifiche regolamentari che hanno obbligato gli operatori a sostituire ogni tre o quattro anni al massimo, il proprio parco macchine. Infatti, le presunzioni delle Agenzie che hanno contestato le maggiori aliquote utilizzate dai proprietari degli apparecchi, in quanto ritenute più conformi alla tipologia di beni e all’attività di raccolta, sono state già rigettata da diverse Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali chiamate a giudicare sugli avvisi di accertamento nel frattempo emessi. Segnalo, tra le altre, la sentenza n. 116/2013 della prima sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Milano e la n. 153/32/13 della sezione n.32 della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, che hanno motivato l’accoglimento delle tesi dell’operatore e il rigetto dell’appello dell’Ufficio proprio sull’evidenza della inferiore vita media di detti apparecchi, comprovata da apposita perizia tecnica, dichiarando che tali apparecchi debbano quantomeno essere assimilati a macchine elettroniche (“… e non a frigoriferi”!). Così come la recente sentenza n. 442/2018 della Commissione Tributaria Provinciale di Padova, anche se per un settore diverso, ha accolto la tesi del contribuente sul diritto ad applicare aliquote fiscali di ammortamento superiori a quelle previste dalla tabella sempre per la comprovata maggior obsolescenza fisica dei beni strumentali in questione. Difficile dunque ipotizzare, per gli apparecchi da intrat-

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tenimento che distribuiscono vincite in denaro, una aliquota fiscale inferiore al 25 percento del costo sostenuto; ove si ritenesse poi di utilizzare, anche ai fini fiscali, lo scorporo delle due principali componenti dell’apparecchio (come previsto ai fini civilistici dal Oic 16 e Ias16 per l’ammortamento dei beni complessi – in base al cosiddetto “component approach”) l’ammortamento fiscale della scheda di gioco, componente con prevalenza software, potrebbe essere ripartito in un triennio. Aliquote inferiori non farebbero altro che penalizzare ulteriormente gli equilibri economici e finanziari di breve periodo degli operatori, danno aggravato dalla riduzione del correlato super-ammortamento, riconosciuto per i beni nuovi acquistati fino al 31 dicembre 2018 e, come previsto dal recente decreto Crescita, per quelli acquistati dal 1° aprile al 31 dicembre 2019. Con il conseguente rinvio al futuro di ingenti minusvalenze e sopravvenienze, tenuto anche conto della oramai imminente scomparsa dal territorio delle attuali Awp, in previsione dell’avvento delle nuove “Awp Remote” (previsto, salvo proroghe, dal 2021). Urge dunque un intervento ministeriale di chiarimento sulla tematica, richiesto a gran voce anche dalle associazioni di categoria del settore, al fine di scongiurare il rischio di un nuovo filone seriale di contenzioso che, in tema di ammortamenti, non potrebbe che risultare ingiustificato per quanto oneroso, oltre che sostanzialmente neutrale per le entrate erariali trattandosi non di evasione di imposta ma di rinvio di costi deducibili a esercizi successivi.

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LEAVVENT DAROONE

RIFLESSIONI DAORSO CASINÒ FRANCESI

FISCO&SLOT

L’AUTORE

PROSEGUIAMO LA RASSEGNA SUL QUADRO NORMATIVO IN MATERIA CONTABILE E FISCALE PER IL SETTORE DEGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO, RICHIAMANDO ALCUNE DELLE PRINCIPALI TEMATICHE IRRISOLTE, PER LE QUALI URGONO CHIARIMENTI NORMATIVI, PARTENDO DALLA DIBATTUTA QUESTIONE DELL’AMMORTAMENTO DELLE SLOT CASINÒ FRANCESI

CASINÒ FRANCESI

CASINÒ FRANCESI

TORNEANDO

Le zone d’ombra della normativa fiscale sulle slot (PARTE 1)

dei principali aspetti che ancora caratterizza parte del contenzioso tributario del settore è quello dell’ammortamento fiscale degli apparecchi da intrattenimento, a seguito della pretesa applicazione, da parte di alcune Direzioni provinciali dell’Agenzia, dell’aliquota del 15 percento, prevista per le attrezzature generiche dell’ultima categoria residuale della tabella ministeriale in vigore. Come già ricordato in questa rubrica, la tabella ministeriale risale all’anno 1988 e fin dal 2008 ne era stata annunciata dal legislatore una approfondita revisione (a norma del D.L. n.78/2009), purtroppo mai intervenuta, a seguito dei sopraggiunti mutati periodi di vita media di numerose categorie di cespiti, specie se di elevato contenuto tecnologico ed elettronico, discrasia a maggior ragione riferibile ad apparecchi complessi quali le slot machines, presenti sul mercato solo dal 2004. Ma il principio che regola l’ammortamento fiscale dei beni materiali (art 102 del Tuir), nel richiamo ai coefficienti della tabella, è quello dell’effettivo periodo di deperimento e consumo del bene nel processo produttivo. Ora, dall’analisi dei dati economici del settore, è del tutto evidente che gli apparecchi, a maggior ragione se considerati un unicum con le schede che ne consentono il funzionamento, hanno una obsolescenza fisica e commer-

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POKER STRATEGY

AVVENTURE ROONEY

RIFLESSIONI DAORSO

FISCO&SLOT

Uno

A cura di Francesco Scardovi



vlt politica

Il riordino delle Vlt

IN ATTESA DELLA RIFORMA GENERALE DEL COMPARTO, ARRIVA UNA (PARZIALE) RIVOLUZIONE PER LE VIDEOLOTTERY, CON GLI ULTIMI DECRETI ATTUATIVI DEL REGOLATORE CHE SANCISCONO LA NUOVA ERA: MA CON TANTI INTERROGATIVI di Alessio Crisantemi

La

nuova era delle Vlt può avere inizio. A sancirlo è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la pubblicazione dei provvedimenti attuativi relativi al funzionamento tecnico degli apparecchi da gioco, in vigore da questa estate. In particolare, l’amministrazione ha emanato i due decreti che si attendevano da tempo: quello direttoriale relativo alla modifica dei requisiti tecnici e di funzionamento delle Vlt, che prevede, di fatto, l’adozione obbligatoria della tessera sanitaria per l’utilizzo degli apparecchi, e quello immediatamente successivo contenente le linee guida per le verifiche di conformità sui sistemi di gioco e sui giochi per Vlt per gli organismi di verifica. Con questi due atti entra quindi in vigore a tutti gli effetti il nuovo paradigma tecnologico per le videolottery, che va dall’utilizzo della tessera sanitaria per l’attivazione dei terminali, disponibile dal primo gennaio del 2020, al monitoraggio delle macchine da gioco a distanza, da parte dei singoli Comuni che ne fanno richiesta, attraverso l’utilizzo dell’applicativo “Smart” (di cui parliamo ampiamente in questo numero), già in vigore dallo scorso luglio. Il decreto tecnico appena emanato ricalca il provvedimento che aveva ricevuto il via libera dalla Commissione europea lo scorso maggio, di cui abbiamo già scritto. E ora, in virtù delle nuove norme, ogni Vlt, a partire dal prossimo anno, dovrà quindi essere dotata di “un dispositivo di lettura bidirezionale della banda magnetica della tessera sanitaria per l’accertamento della maggiore età del giocatore” che avverrà con le seguenti modalità: estrarre il codice fiscale e l’identificativo della tessera sanitaria, inserita nell’apposito dispositivo di lettura, memorizzati nelle prime due tracce della banda magnetica della tessera stessa avendo cura di non memorizzare le informazioni estratte; verificare

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la correttezza formale della tessera e la maggiore età del giocatore, attraverso la differenza tra la data corrente e quella estratta dal codice fiscale della tessera sanitaria. Inoltre il dispositivo di lettura della tessera dovrà sempre consentire l’estrazione manuale della tessera ed essere in grado di rilevare la sua presenza/ assenza; prevedere meccanismi idonei a impedire l’avvio di una sessione di gioco in tutti i casi in cui non sia accertata la maggiore età del giocatore tramite lettura della tessera sanitaria; nei casi in cui la tessera sanitaria viene rimossa dal dispositivo di lettura prima dell’esaurimento del credito deve essere stampato, al termine dell’eventuale partita in corso, un ticket contenente il credito residuo. Vengono inoltre previste soluzioni tecniche in grado di visualizzare a video la presenza/assenza della tessera sanitaria nell’apposito dispositivo di lettura e l’esito della verifica della maggiore età del giocatore. Al termine di ciascuna sessione di gioco sarà quindi “necessario procedere ad un nuova verifica della maggiore età del giocatore per consentire l’accesso al gioco”, secondo le prescrizioni del regolatore.

Se la teoria si scontra con la pratica Tutto chiaro quindi, o quasi, per i produttori che dovranno adeguare i propri sistemi entro l’anno. E pure per gli enti di certificazione che dovranno omologarli, grazie alla determina dell’Adm pubblicata subito dopo il decreto, che contiene una raccolta di indicazioni e raccomandazioni sulle modalità operative da seguire per una “appropriata verifica della conformità di sistemi di gioco e giochi Vlt” ai requisiti prima citati. Quello che rimane tuttavia ancora oggi poco chiaro è come attuare concretamente alcune disposizioni. Per esempio quelle relative agli orari di funzionamento. La norma prevede infatti che i terminali di gioco

non devono funzionare in orario non consentito dalla norma locale indicata dal singolo comune, con l’amministrazione di riferimento che potrà anche mandare dei controlli sul punto vendita per il sanzionamento, in caso di riscontrata anomalia. Tenendo però conto che la norma vigente – per inevitabili ragioni di funzionamento naturale dei giochi - non prevede la durata massima di una partita, prevedendo, al contrario, che la durata non può e non deve essere prevedibile, trattandosi di sistemi randomici, quindi non predeterminabili, quando si dovrà interrompere le giocate all’interno di una sala? Per esempio: se la normativa di un comune prevede l’interruzione delle giocate a partire dalle 18 e in quel momento un giocatore ha già avviato una partita precedente che non è ancora stata completata, come dovrà comportarsi il concessionario di riferimento e, prima di lui, l’esercente? Evidentemente, non è possibile interrompere le giocate rimborsando il giocatore, quindi il rischio è di far scattare automaticamente una sanzione nei confronti di quell’operatore. Ma si tratterebbe di una violazione continua, che non può chiaramente stare in piedi, visto che – tecnicamente parlando - il sistema randomico che costituisce il cuore delle Vlt, decide l’esito di quella partita al momento in cui viene premuto il tasto start, e non prima. Quindi, fino a quando si potrà consentire l’avvio di una nuova sessione, tenendo conto che non si può conoscere prima la sua durata? La via di uscita a questa situazione di conflitto normativo sarebbe potuta essere un’interpretazione diversa delle norme di base, nella quale specificare che oltre gli orari stabiliti dai Comuni non può essere consentito l’avvio di una sessione di gioco e non il funzionamento della macchina. Ma così non è stato scritto. Per questo si attendono chiarimenti. O, meglio ancora, correttivi.


Contenuto informativo da operatore gioco legale ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/CONS).


comma politica 7

Andrea Lo Massaro, vice presidente vicario Sapar, tira le somme sul periodo estivo del gioco di puro intrattenimento e ribadisce la necessità di avviare misure urgenti per il rilancio del settore

L’AMUSEMENT MERITA RISPETTO di Michela Carboni

E

ANDREA LO MASSARO

state non troppo entusiasmante per il comparto del gioco senza vincita in denaro, che a causa di diversi fattori non ha brillato come ci si aspettava. “I primi giorni dell’estate (maggio è andato completamente perso a causa del maltempo), sono stati timidi: ha pesato soprattutto la mancanza dei turisti del nord Europa oltre ai visitatori italiani (di solito giugno è il periodo con la maggiore presenza di famiglie con bambini): è evidente che anche il turismo risenta di questo clima d’incertezza economica”, dichiara Andrea Lo Massaro, vice presidente vicario Sapar. Cosa auspicate per il settore in vista dell’autunno? “Per l’autunno non ci aspettiamo nulla di particolarmente eclatante: le ricadute economiche sulle figure stagionali, che sicuramente non potranno beneficiare di straordinari o eventuali extra, saranno evidenti e peseranno sui bilanci familiari. Molto comunque dipende dalla condizione

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metereologica dell’estate e dei mesi a seguire: se le domeniche di autunno saranno piovose, i giocatori si riverseranno nelle Fec (family entertainment center) o nei grossi centri commerciali. Altrimenti, se potremmo godere di un caldo autunno, allora anche le sale giochi del litorale potranno beneficiare degli ultimi scampoli d’estate”. A livello locale, quali sono le azioni su cui intendete intervenire? “Come Sapar siamo intervenuti sul Pdl n. 395 della regione Veneto, che dovrebbe essere approvato proprio ad inizio autunno, per evitare che fossero inserite anche norme sul gioco di puro intrattenimento. Al termine dell’estate ci interfacceremo nuovamente con le amministrazioni regionali di Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna per addivenire a una revisione delle rispettive leggi regionali”. Sulle ticket redemption quali sono le azioni da compiere e le situazioni ancora critiche da affrontare? “Sul fronte ticket redemption è necessario e non più procrastinabile l’intervento del governo e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, visto che siamo ancora in attesa

dei decreti attuativi delle modifiche apportate all’articolo 110 comma 7 del Tulps. Bisogna costituire un tavolo di lavoro che porti ad una legge che rivisiti nel suo complesso tutto il settore dell’amusement. Abbiamo dato incarico a un professionista per redigere una nostra proposta, diversificando sia le location che le tipologie di macchine da poter installare nei differenti esercizi che ospitano il gioco di puro intrattenimento”. Cosa chiedete a Monopoli e Governo per il rilancio del settore? “Al governo chiediamo appunto di intervenire urgentemente, ascoltando le rappresentanze di settore ed elaborare quindi una sintesi delle proposte. L’evoluzione tecnologica corre spedita mentre noi siamo ancora fermi a norme datate 2003, con imposizioni che vanno dal costo partita, alla richiesta dei Noe (nulla osta di esercizio, Ndr), alla loro sospensione o trasferimento. Solo per fare un esempio dell’arretratezza del nostro sistema, il programma da utilizzare per le varie operazioni da espletare dagli operatori non funziona con i nuovi applicativi. Siamo di fronte a una situazione paradossale: noi di proposte da fare ne abbiamo tante, per questo ci aspettiamo che Adm ci riceva nel breve per un confronto. Perché l’amusement merita rispetto ed attenzione al pari del gambling: siamo nati con i flipper, i biliardini, i juke box, i videogiochi e vogliamo poter continuare a poter giocare, e far giocare, liberamente, offrendo svago e aggregazione. Ma lo vogliamo fare adeguandoci alla tecnologia già utilizzata dalle varie consolle o addirittura gli smartphone, quasi del tutto incontrollabili”.



flipper

Dopo un’estate di grandi prestazioni per i player italiani di flipper sportivo, l’autunno riserva subito una sfida di livello con una nuova tappa del Circuito Nazionale Ics

Di stagione in stagione di sfida in sfida

È

stata un’estate da ricordare per i giocatori italiani di flipper sportivo, grazie a una serie di risultati di prestigio ottenuti dai nostri “top player” in giro per il mondo. Tra successi goduti, annunciati o anche soltanto sfiorati, che insieme delineano un quadro più che roseo per il futuro della disciplina nel nostro paese. Oltre a un meraviglioso presente, che tanti giocatori si stanno godendo appieno e di cui altri si preparano a godere, visto l’avanzare di nuove e giovani leve che si avvicinano per la prima volta alla disciplina. Dopo il trionfo (stavolta) soltanto sfiorato da Daniele Acciari ai recenti Mondiali della disciplina andati in scena per la prima volta nel nostro paese (di cui abbiamo fornito un report più che dettagliato nel numero precedente), il già quattro volte campione del mondo dei castelli romani è andato a cercare miglior fortuna dall’altra parte dell’Oceano, arrivando fino a Pittsburgh per partecipare al più importante dei torni al mondo: ovvero il Pinburgh, ritenuto una sorta di “secondo Mondiale”. Purtroppo però, ironia della sorte, anche in questo caso il risultato è stato lo stesso del Mondiale, con Acciari che ha rimediato un altro secondo posto, sconfitto soltanto nella finalissima contro il “Re” storico del ranking Keith Elwin. E quello che doveva essere uno scontro tra titani, annunciato in occasione del Mondiale di Assago, mai andato in scena a causa del forfait dell’ultimo minuto del californiano, si è verificato poco più di un

ACCIARI CON ELWIN A PITTSBURGH

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di Vincenzo Giacometti

mese dopo in America. Solo che anche qui Acciari ha concluso al secondo posto. Certo, va detto, si tratta comunque di un traguardo e di un risultato stratosferico, tenendo conto che mai nessun italiano era mai riuscito ad andare così avanti in quella competizione che anche quest’anno ha richiamato ben mille giocatori provenienti da tutto il pianeta, tra cui i più forti in assoluto. Peccato soltanto che a non partecipare, in questo caso, sia stato proprio il nuovo campione del mondo, Johannes Ostermeier. E allora sì che Acciari avrebbe potuto prendersi la sua rivincita personale. Invece, è andata così: e anche in questo caso il romano ha chiuso secondo. Un vero e proprio trionfo italiano è andato in scena qualche giorno prima del Pinburgh, ma stavolta in Europa (o giù di lì, guardando alla Brexit) e più precisamente a Londra, dove l’altro Nazionale azzurro, Roberto Pedroni, si è aggiudicato l’Uk Pinball Open: la più importante competizione di flipper sportivo del Regno Unito. Una spedizione di successo che ha visto brillare anche gli altri italiani volati a Londra per il flipper: come Mirko Plumari, arrivato quinto, e Giorgio De Stefani, che ha chiuso settimo. Con ottimi piazzamenti anche per Francesco Sacco e Antonella Iannotta, gli altri italiani in gara. L’ultimo podio che si è tinto in parte di tricolore è stato quello del Loo-BlahNah Pinball Tournament di Lubiana, in Slovenia, con il secondo posto ottenuto dal player lombardo Marco Marocco a fine agosto. Per un’estate sicuramente da ricordare per il flipper sportivo italiano. Anche l’autunno, però, non sarà affatto da meno. Anzi, a dire il vero, la nuova

stagione inizia alla grande con il Milano Pinball Club che ospita l’edizione 2019 della Pinball Cup, mettendo in scena la quinta tappa del Circuito Ics (Italian Championship Series 2019). Ovvero, la penultima della stagione e per questa ragione si preannuncia decisiva per le sorti del ranking di circuito. Al momento, a guidare il ranking Ics è il campione Italiano Fabio Francescato, che dopo aver conquistato l’Italian Pinball Open di Assago è salito anche al primo posto della classifica provvisoria del Circuito Nazionale Ics 2019. Dietro di lui, c’è il ritrovato Flavio Baddaria e terzo il nazionale “azzurro” Roberto Pedroni, fresco di una buona prestazione ai Mondiali di flipper sportivo. In quarta posizione il giovane Luca Fredella, che continua a ottenere ottimi piazzamenti mentre al quinto posto sale Giuseppe Violante. Nella “top 15” che riunisce i giocatori che hanno diritto ad accedere direttamente alla finalissima del circuito entra anche uno sloveno, ovvero Avi Rosenberg, ormai assiduo frequentatore dei tornei italiani. Ma a pochi punti di distanza da lui sale al sedicesimo posto Danny Iuliano, il terzo atleta che ha rappresentato la nazionale italiana ai Mondiali, deciso ad aggiudicarsi un posto in finale. Per i giocatori che chiuderanno la stagione 2019 del Circuito Ics nelle posizioni comprese tra le 16 e la 32, ricordiamo, ci sarà comunque la possibilità di accedere alle finali ma per disputare un turno preliminare dal quale uscirà soltanto un vincitore che andrà ad occupare la posizione numero 16 del tabellone finale, per concorrere quindi al titolo di Campione Nazionale Ics 2019. Ma non è tutto, Sì, perché il club milanese, per rendere il fine settimana ancora più ricco, ha pensato bene di organizzare un secondo evento che si svolgerà domenica 22 settembre, cioè il giorno successivo alla Pinball Cup, denominato Milano Pin-Golf Challenge, dove i giocatori potranno sfidarsi nel divertente formato in stile golf, molto apprezzato tra i giocatori più esperti della disciplina. Insomma, anche l’autunno sarà una stagione ricca di sfide.



ippica

UNA RIFORMA IN ATTESA

L’

ippodromo Capannelle a Roma continua a tenere alta l’attenzione degli addetti ai lavori sulle sue sorti. L’ultima decisione del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio (ovviamente prima della crisi e della caduta del governo Conte di agosto), di spostare il Derby di trotto dalla sua sede “naturale” – Capannelle, per l’appunto – all’ippodromo napoletano di Agnano, ritenuto più “efficiente”, ha dato un nuovo scossone all’ippica romana, sollevando non poche polemiche e preoccupazioni. “Per l’ippica romana, ma soprattutto per quella italiana, avere le corse a Roma è fondamentale”, ribadisce l’amministratore delegato di Hippogroup Roma, Elio Pautasso, intervistato dalla nostra testata. “Anche questo è stato uno dei motivi per il quale abbiamo aderito alle richieste del Comune di Roma di riaprire l’impianto, insieme ovviamente al problema dei posti di lavoro che sarebbero andati persi”.

ELIO PAUTASSO

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di Michela Carboni

L’amministratore delegato di Hippogroup Roma, Elio Pautasso, fa il punto sull’ippodromo romano di Capannelle. Occhi puntati sullo spostamento del Derby a Napoli.

Qual è la situazione attuale dell’impianto e cosa auspicate a livello politico? “Come da richiesta del Comune, dopo la riapertura dei termini per la presentazione delle istanze per il prolungamento della concessione, è stata presentata la nostra e siamo in attesa che il Comune la verifichi e ci dia le risposte necessarie”. Quali sono i problemi imminenti che dovrebbero essere affrontati il prima possibile? “Il problema più grande per l’ippica italiana è la riforma del settore. Occorre che il Governo e il Parlamento prendano atto delle necessità di una profonda riforma e del successivo rilancio del quale il nostro settore necessità e che aspetta da troppi anni”. Cosa vi aspettate dal Comune per il rilancio dell’ippica romana? “Che ponga molta attenzione al suo più grande im-


UNA RIFORMA IN ATTESA

pianto sportivo. Capannelle ha la necessità di avere una gestione duratura, stabile e solida, perché si possano progettare e realizzare attività che valorizzino al massimo il comprensorio”. Dal punto di vista dei rapporti con il Mipaaft qual è la situazione? “Nei primi giorni di luglio sono arrivati i contratti per il 2019, e questo è un fatto positivo per tutti gli ippodromi italiani. Per il resto ribadisco l’assoluta necessità di una profonda riforma”. Sull’assegnazione del Derby a Napoli cosa può dirci? “C’è stato un bando, del quale non conosciamo i risultati tecnici e procedurali, per cui al momento non possiamo pronunciarci”. Per quanto riguarda l’ippica a livello nazionale, cosa si aspetta a livello governativo? “Come detto una riforma completa e radicale del settore che permetta di avviare il rilancio in termi-

Dal Comune piovono pietre “La decisione di togliere la finale di Derby di Trotto all’ippodromo di Capannelle per essere assegnata a Napoli mi lascia veramente sconcertato. Ho letto sulla stampa le dichiarazioni del ministro Centinaio ma queste non fugano i dubbi che, soprattutto per gli addetti ai lavori, balzano agli occhi immediatamente”. A prendere posizione sulla decisione del Ministero di spostare il Derby di trotto a Napoli è l’assessore allo Sport del comune di Roma, Daniele Frongia. “È infatti opportuno e usuale che la finale si disputi sulla medesima pista dove si svolgono le qualificazioni proprio per preservarne l’aspetto tecnico, qui invece si è stabilito di svolgere la prima a Napoli e le seconde a Roma. L’ippodromo di Capannelle è l’impianto più completo, attrezzato e funzionale per le competizioni ippiche, terreno ideale per lo svolgimento delle stesse, così come ribadito più volte da tutti gli attori che ruotano nel mondo dei cavalli. La ‘serenità’ richiesta è totalmente disponibile nella Capitale, il ministro avrebbe potuto contattare il Campidoglio per fugare le sue preoccupazioni, possiamo comunque tranquillizzare tutti affermando che ogni tipo di criticità presente nei mesi scorsi sull’impianto comunale è al momento superata, si collabora in un clima disteso e in maniera coesa. Ribadiamo che abbiamo lavorato per mesi e mesi, in maniera decisa, con impegno e dedizione e con dialoghi condivisi con tutte le realtà coinvolte per sanare una situazione che si era aggravata e incancrenita, superata poi grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione tutta e in particolar modo dall’Assessorato allo Sport. Avrei quindi gradito un confronto fra istituzioni per conferire a questa vicenda un quadro più chiaro e risolutivo”, puntualizza Frongia. “Fare distinzioni fra nord e sud lo ritengo inopportuno e poco funzionale, Napoli è una bellissima città, non penso che i suoi abitanti abbiano bisogno di contentini, resta meravigliosa ed efficiente, la recente organizzazione delle Universiadi del periodo lo dimostra e non è il Derby di Trotto a definire le capacità delle due città. Mi aspettavo comunque quanto meno una risposta alla mia nota inviata al ministero diverse settimane fa, nella quale richiedevo esplicitamente l’assegnazione del Derby a Capannelle. Roma è la Capitale d’Italia, Capannelle è dunque il luogo dove svolgere il Derby, come la finale di Coppa Italia di calcio ad esempio, confidiamo quindi in una rapida risoluzione in favore della nostra città, così come richiesto e ribadito da tutti gli addetti ai lavori”, conclude l’assessore allo Sport.

ni sportivi, industriali e di marketing”. Le misure intraprese dal ministro Centinaio l’avevano convinta? “Il ministro Centinaio aveva avviaI L

P U N T O

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V I S T A

D E L

L’ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI ROMA DANIELE FRONGIA CON LA SINDACA VIRGINIA R AGGI

to i lavori di riforma istituendo la ‘Task Force’, oltre ad aver gestito egregiamente l’attività corrente. Siamo impazienti di vedere l’avvio della riforma”.

M I N I S T E R O

“Io lo porto dove penso ci sia efficienza. Capannelle in questo anno, da quando sono ministro, ha vissuto momenti un po’ troppo convulsi e, di conseguenza, voglio far sì che questo evento sia realizzato in una struttura e in un ambiente un poco più sereno rispetto a Roma”. Così l’ex ministro Gian Marco Centinaio dopo le critiche lanciate dall’ex calciatore della Roma e proprietario di cavalli, Zbigniew Boniek, contro la decisione di assegnare il Derby di trotto a Napoli, invece che all’ippodromo di Capannelle a Roma. “A mio avviso - spiega Boniek - è una decisione sbagliatissima. La storia dei premi più importanti del trotto nazionale è piena di appuntamenti consolidati: il Lotteria a Napoli, l’Orsi Mangelli a Milano, il Costa Azzurra a Torino e appunto il Derby a Roma. Se per questioni che a me sembrano politiche, cominciamo a cambiare anche queste cose, è la fine. Capannelle è un impianto bellissimo, ma ci è stato detto che la finale del Derby non si può correre a Roma perché manca l’impianto di illuminazione per il trotto. Eppure questo appuntamento si

tiene a settembre e inizia alle ore 17, quando sia a Roma che a Napoli è ancora pieno giorno. La verità è che il Derby è stato strappato all’ippodromo Capannelle e non riesco a capirne il motivo. Mi auguro che qualcuno ci ripensi, spero in un ricorso al Tar perchè le poche certezze che abbiamo nel nostro mondo andrebbero salvaguardate. L’ippica è un’azienda che fatturava 3 milioni di euro, adesso è in calo ma proprio per questo deve essere gestita da professionisti del settore, non da politici. Adesso sento che il ministro Centinaio che dichiara di voler cambiare l’ippica, allora per prima cosa si imponga per evitare questo scippo: il derby resti a Roma, come il Lotteria a Napoli, perchè se non si rispetta questo non ci sarà rispetto più per nulla”. E Centinaio aggiungeva: “Si guarda al sud e questa è una risposta a tutti quelli che, in questi mesi, dicevano che ero un ministro che guardava alle regioni del nord. Abbiamo fatto un’analisi coi miei collaboratori e risulta che ho fatto più provvedimenti a favore del sud che rispetto a tutto il resto d’Italia”.

A SINISTR A IL MINISTRO GIAN MARCO CENTINAIO, A DESTR A ZIBI BONIEK

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SPECIALE SCOMMESSE

NON SOLO JUVE SARÀ UNA SUPER SERIE A ABBIAMO ASCOLTATO I RACCONTI E I PRONOSTICI DI DUE TOP GIORNALISTI DEL CALCIO ITALIANO PER CAPIRE CHE STAGIONE SARÀ QUELLA DEL MASSIMO CAMPIONATO DI CALCIO. ECCO L’ANALISI DI ENRICO VARRIALE E RICKY TREVISANI.

di Cesare Antonini

ENRICO VARRIALE (RAI SPORT)

«È FONDAMENTALE AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ MEDIA DELLE NOSTRE SQUADRE» “Juventus sempre davanti, poi Napoli e Inter e una bella bagarre per il quarto posto con tante ottime squadre in corsa per la stagione 2019/2020 del campionato di Serie A di calcio. E la speranza, non ce ne vogliano i tifosi juventini, è quella di vedere un campionato aperto, spettacolare ed equilibrato con tante squadre protagoniste. Del resto è così che un campionato come la Premier League sta avendo successo”. Enrico Varriale, storico giornalista Rai Sport, di cui adesso è vicedirettore, fa il punto con Gioco News dei valori del campionato italiano di calcio in rampa di lancio, per una nuova avvincente stagione. Partiamo dai favoriti per lo Scudetto: “La Juventus è sempre la favorita ma tutti i giudizi sono fino a prova contraria visto che il mercato chiude il 2 settembre e, quindi, è preferibile attendere visto che, mentre scriviamo le trattative non si sono ancora chiuse. E questa è un’altra cosa da migliorare visto che per gli allenatori non è mai positivo fare la preparazione e giocare le prime giornate con una rosa ancora da definire sia in entrata che in uscita. Tut-

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tavia anche se Inter e Napoli sembra stiano accorciando sempre di più il gap coi bianconeri ma c’è ancora tanto da fare se pensiamo che i partenopei l’anno scorso sono arrivati a 16 punti di distacco e l’Inter a 30 punti”. Tutto perfetto per la Juve? “C’è l’incognita Sarri che è bravissimo ma deve far digerire al gruppo le sue idee. Un altro elemento da considerare è che la rosa va sfoltita e sembrano un po’ troppi gli elementi a disposizione di Sarri. Altro elemento, ancora, è la Champions League che rischia di diventare un’ossessione per i bianconeri. Comprensibile la voglia di conquistare questo super evento per il quale la Juve ha messo a segno colpi pazzeschi, prima Gonzalo Higuain e poi Cristiano Ronaldo, miglior trattativa possibile visto che Messi non sembra intenzionato a muoversi da Barcellona. Ora cambia anche il maestro d’orchestra, come andrà si vedrà”. Sempre la Champions speranza per le altre? “Concentrarsi su questa competizione può distrarre un po’ la Juventus ma Napoli e Inter si sono rinforzate molto e soprattutto in panchina dove qualche problema poteva esserci nelle scorse stagioni. Quello di Ancelotti sarà il vero Napoli dopo un anno di transizione. È

un grande allenatore e dove è andato ha vinto, prima o poi. E i tifosi del Napoli lo sanno e ci sperano. L’Inter con Antonio Conte ritroverà una forza agonistica e una cattiveria che è tipica delle squadre dell’ex Ct della Nazionale e di Juve e Chelsea, un altro grande vincente”. Quindi Juve, Napoli e Inter e sarà livellata come sfida? Sarà anche una partita a scacchi tra grandi allenatori? “Assolutamente sì, questa è la griglia di partenza. Certo, Juventus - Napoli alla seconda giornata rappresenta una grande incognita. Curioso vedere come saranno le sfide tra Sarri, Ancelotti e Conte. Maurizio ha fatto vedere di avere anche un’ottima capacità di leggere le partite dal punto di vista tattico. Forse affrontare la Juve all’inizio può essere un vantaggio proprio per un po’ di adattamento ai metodi di gioco del mister. Tuttavia a livello di qualità difensiva penso che i bianconeri siano migliorati molto con l’innesto di De Ligt, quello che sarà il miglior difensore di calcio d’Europa per i prossimi 10 anni”. Se si spera in un livellamento al vertice almeno per le prime tre squadre, dietro c’è bagarre? “Al di là delle prime tre dietro c’è un bel gruppo di squadre interessan-


NON SOLO JUVE SARÀ UNA SUPER SERIE A

ti per un quarto posto che diventa vitale per le risorse economiche di molti team per i diritti televisivi ovviamente. Ci sarà una bella lotta, sì, credo in Fonseca che, anche senza le figure di Francesco Totti come dirigente e Daniele De Rossi come giocatore e manager, l’ambiente potrebbe respirare un’aria differente, potrebbe essere più libero. Tatticamente il mister portoghese mi piacque tantissimo in un match di Champions dove incartò letteralmente la palla agli avversari. Lui e i giallorossi potrebbero essere davvero una bella sorpresa. Il Milan di Giampaolo lo vedo bene anche se deve migliorare la rosa notevolmente. Il mister ex Samp ha sempre giocato un buon calcio e ci proverà anche tra Milanello, San Siro e tutti i campi d’Italia. L’Atalanta avrà anche la Champions League dopo la storica qualificazione dello scorso anno. È un evento che ti toglie risorse e forze a livello fisico e mentale ma hanno condotto una campagna acquisti molto intelligente rinforzando la rosa senza

vendere i big. Muriel con Gasperini può fare la differenza e diventare finalmente continuo e fare la differenza come sa. Per la Lazio il grande colpo di mercato è sicuramente non aver ceduto Milinkovic Savic – prosegue Varriale – poi i biancocelesti possono contare sul calcio concreto e sulla crescita di Simone Inzaghi che troveremo presto su una panchina molto importante in Italia o all’estero”. Poi si scende nella griglia di partenza ma ci sono squadre assai interessanti: “Il Cagliari ha condotto una campagna acquisti molto bella e ha reinvestito quasi tutti i proventi della cessione di Barella e non era scontato – spiega il conduttore di 90esimo minuto - Nainggolan ritroverà da leader le motivazioni giuste per proseguire la sua carriera. Pavoletti è davvero un grande attaccante e può garantire quelle reti che servono. Un pensiero importante lo voglio lasciare per Sinisa Mihajlovic: per chi ama il calcio sarà bello rivederlo in panchina quanto prima. Sono cose che non dovrebbero mai acca-

dere ma la sua malattia ha ricompattato e rimotivato tutto l’ambiente rossoblu e quando una squadra, una società, reagiscono così è bello percepire i valori che sono dietro uno sport. Da non dimenticare, poi, la Fiorentina. Comisso in due mesi ha ridato entusiasmo e motivazione ad un ambiente che non ne aveva da due anni nonostante gli ottimi valori che ha sempre espresso in campo. Ribery non arriverà nel fior fiore della sua carriera ma è un acquisto azzeccato e può ancora dare tanto ai Viola, anche in termini di motivazione ed entusiasmo”. Per Enrico Varriale che quest’anno avrà l’onore di condurre anche la storica trasmissione calcistica, 90esimo minuto con Simona Rolandi, l’importante è aumentare la competitività del nostro calcio: “Se una competizione è più avvincente e combattuta ci guadagnano tutti, i tifosi, le squadre, lo spettacolo, la tv. La Premier League, ad esempio, offre match combattuti anche tra le big e le squadre di seconda fascia”, conclude Varriale.

RICCARDO TREVISANI (SKY SPORT)

«JUVE, NAPOLI E INTER FAVORITE IN ORDINE SPARSO» Riccardo Trevisani, voce regina di Sky Calcio e Sky Sport, ormai, in coppia fissa con Lele Adani al commento delle migliori sfide del nostro calcio, ha il vantaggio di aver visto già la prima giornata di Serie A quando lo raggiungiamo per il classico punto della situazione del nostro massimo campionato. “Delle cose che pensavo alla vigilia dell’inizio della Serie A, penso di aver avuto più o meno tutte le conferme alle mie idee. La Roma gioca molto bene ma non ha difesa Trevisani visto che, mentre scriviamo, il calciomercato non è ancora chiuso, Ndr) e ha delle lacune importanti. Il Napoli è una squadra molto forte perché ha vinto contro una fortissima Fiorentina. Mezz’ora arrembante dei Viola ma i partenopei non hanno mai mollato. Se non sei davvero forte non la vinci quella partita (3-4 per il Napoli, appunto, Ndr). Al di là delle polemiche col rigore di Mertens, ovviamente”. E la Juventus? “Mi ha sorpreso perché ha giocato alla vecchia maniera del primo tempo, ha vinto ma va detto che quel

match lo vinci agevolmente 3-0 con un Ronaldo in forma normale. Abbiamo verificato che la coppia Bonucci-Chiellini “gliela ammolla ancora”, detto in romanesco - scherza il giornalista Sky Sport – per De Ligt ci sarà da combattere e si è reso conto di questo. Per Sarri potrà esserci giusto un problema di abbondanza”. La griglia di Trevisani, quindi, qual è? “Direi Juve, Napoli e Inter in ordine sparso. I bianconeri un calo psicologico potrebbero averlo e l’incognita Sarri ancora c’è”. Dietro bella lotta? “A me piaceva molto la Lazio e infatti ha fatto molto bene già all’esordio. Hanno tante certezze, tanti valori e non hanno perso nessun pezzo importante anzi, ogni anno si rinforzano con un paio di innesti a colpo sicuro. Quindi Lazio, Roma e Milan sono lì, appena dietro le prime tre. Ma occhio all’Atalanta ormai certificata come potenza a livello nazionale e internazionale: quest’anno giocano la Champions e il mercato è stato ottimo. A parte Mancini

non hanno toccato l’11 iniziale e sono migliorati molto a livello di imprevedibilità. Hanno ribaltato un risultato senza Ilicic”. Sui cannonieri? Ci sarà qualche sorpresa come un Quagliarella dello scorso anno? “L’anno scorso i big hanno fallito ma non si ripeterà. Si segnerà molto, sarà una serie A all’attacco e molto vivace. L’Inter potrebbe fare la differenza con una grande difesa”. Chiudiamo con la tua nuova esperienza come testimonial di Fantacalcio.it: “È una grande passione e ce ne metto tantissima quando gioco a questa meravigliosa forma di intrattenimento. Penso si sia visto e Fantacalcio.it, che è già punto di riferimento del settore, mi ha scelto proprio per dare ancora più valore alla loro leadership. Sono stato bravo e fortunato a trasformare le mie passioni in lavoro, dal poker al fantacalcio e, soprattutto il calcio”.

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SPECIALE SCOMMESSE

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abbiamo dei progetti in stand by per il rilascio delle prossime concessioni e siamo già pronti a partire appena sarà possibile, regolatore permettendo”. E in Europa? “Nel vecchio continente siamo live in Svezia con due clienti con licenza, uno in Belgio, due in Romania, un’altra in Bulgaria, un’altra ancora in Germania e abbiamo ottenuto la licenza in Uk e la licenza Mga maltese. In Sudamerica siamo molto forti con wplay.co che utilizza il nostro software ma siamo presenti anche in Messico, in Perù e in altri paesi sudamericani. Siamo presenti anche in Nigeria ma, come detto, il focus è sempre e comunque sui mercati regolamentati”. Non deve essere facile lavorare in mercati e legislazioni differenti: “È la nostra sfida e la nostra abilità, adattarsi a tutte le regolamentazioni basandosi sulla user experience - spiega Mazzola - un colombiano ha bisogno diun’interfaccia molto semplice mentre, ad esempio il mercato italiano, vuole combo, funzionalità differenti e complesse e sempre nuovi mercati al netto di ciò che permette il regolatore. Seguiamo l’operatore e adattiamo la soluzione a diversi mercati, il sito italiano e quello colombiano che utilizzano due aziende diverse sono totalmente differenti ma si basano sempre sui nostri sistemi”. In avvio sintetizzavamo i vostri punti cardine: “Da quelli non prescindiamo perché dobbiamo essere in grado di

gestire una grande mole di transazioni e offrire quote di un certo tipo. Siamo partner certificati con Betradar e il sistema riesce a gestire qualsiasi flusso e non deve mai andare giù”. L’Italia rimane un obiettivo: “Sì, al netto dei nuovi scenari politici il mio e il vostro Paese per Altenar rimane un mercato molto importante dove siamo già entrati e dove puntiamo ad espanderci. Consideriamo il mercato sudamericano molto importante contando sui dati che arrivano dal mercato colombiano. Aspettiamo la regolamentazione Perù e Brasile e seguiamo con attenzione anche tutta l’Europa. Il mercato africano ha un potenziale importante ma per la nostra struttura sono le altre aree ad avere la precedenza. In Kenya, ad esempio, ci sono problemi continui con le licenze e la nostra preferenza rimane per i mercati regolati e anche stabili”. A proposito, anche in Italia qualche problema di stabilità sembra esserci: “È un mercato molto maturo e bisogna stare sul pezzo per recuperare sul payout che tende ad abbassarsi, magari virando sul live. Il Governo dovrebbe aiutarci riprendendo in mano il cash out e il settlement sulle scommesse errate”. Come siete dislocati nel mondo? “Abbiamo tre sedi - spiega Mazzola - gli sviluppatori sono in Russia, i traders, il customer support e l’account manager in Grecia. A Malta ci sono io che gestisco la parte sales oltre ai proprietari e al


GIOCHI E SERVIZI IL BETTING CHE NON SI FERMA MAI

finance account manager. È un vantaggio essere distribuiti così. Col mio arrivo abbiamo concentrato gli sforzi sul mercato italiano e sfruttando la presenza sul mercato internazionale abbiamo portato

una ventata di freschezza con l’idea di proporre un’alternativa importante agli attuale providers. O dare possibilità ai nuovi operatori e a quelli esistenti di trovare altre strade di business. Replatz è il

nostro biglietto da visita e vi invitiamo a venirci a trovare a Enada Roma dove avremo modo di spiegarvi tutta la nostra esperienza presso il nostro stand”, conclude Mazzzola.

KIRON

«LEADER NEL VIRTUAL BETTING, OBIETTIVO 40 PERCENTO DEL MERCATO ITALIANO» Virtual sì, e di primissimo livello. Ma una realtà solidissima e di elevato range nel mercato internazionale del betting! Presentiamo al pubblico italiano, Kiron, principale fornitore globale di giochi virtuali con oltre 18 anni di esperienza nell’industria. E dall’azienda sudafricana con sede anche a Londra, il Ceo Steven Spartinos spiega il successo globale dell’azienda: “Il nostro impulso è quello di offrire solo i migliori giochi in ogni territorio. Questo ci ha permesso di far crescere la nostra presenza in quasi 60 paesi e un portafoglio di giochi virtuali di 24 titoli attualmente. Il nostro portafoglio rappresenta il più grande e il più vario dell’industria e comprende una varietà di sport, corse e giochi di numeri”. E nel nostro Paese? “In Italia forniamo alla maggior parte dei maggiori operatori italiani calcio virtuale, corse di cavalli e levrieri. Di recente, in collaborazione con Highlight Games, abbiamo avviato il lancio di Soccerbet, il gioco di calcio virtuale più nuovo e più intrigante che verrà introdotto sul mercato italiano. Soccerbet rappresenta un gioco innovativo con filmati presi dall’archivio delle partite di Serie A. Abbiamo inoltre in programma di introdurre sul mercato nuovi giochi sportivi e di corse a breve termine”. Quali sono i punti di forza della vostra offerta? “Gli sport virtuali sono molto popolari nel mercato italiano. Siamo molto orgogliosi di dire che Kiron è stata la prima a introdurre gli sport virtuali nel mercato italiano con Intralot a dicembre 2013. Da allora il mercato virtuale in Italia è cresciuto fino a raggiungere un mercato di oltre 1,6 miliardi di euro di fatturato all’anno, con 1 scommessa sportiva ogni 5 piazzata su sport virtuali. Sin dal lancio i nostri giochi di corse virtuali sono stati molto popolari presso i giocatori italiani e oggi sono considerati i giochi di corse leader di mercato da tutti i principali

operatori in Italia. Il prodotto Soccerbet lanciato di recente ha immediatamente ottenuto un enorme seguito. A parte l’attraente presentazione grafica dei nostri giochi insieme ai popolari mercati di scommesse offerti, la nostra piattaforma di gioco virtuale è considerata una delle più affidabili certificate da Adm sul mercato italiano”. Qual è la migliore offerta virtuale per il mercato italiano? “I giochi di Kiron sono cresciuti negli ultimi cinque anni per essere considerati tra i migliori sul mercato in quanto continuano a offrire le migliori prestazioni garantendo al contempo un’ottima affidabilità. È per questo motivo che la maggior parte degli operatori di livello 1 in Italia sono venuti ad adottare i nostri giochi e la nostra piattaforma di gioco come soluzione di loro scelta. Il portafoglio dei giochi è ancora dominato da tre discipline: calcio, corse di cavalli e corse di levrieri che contribuiscono per oltre il 90 percento delle entrate virtuali della maggior parte degli operatori. Riteniamo che questi giochi continueranno a rappresentare la maggior parte delle entrate virtuali sul mercato per il prossimo futuro ma che le innovazioni dei fornitori introdurranno nuovi giochi in modo da mantenere fresca l’offerta. In tutti i casi, come è stato per Soccerbet, è importante che i fornitori lavorino a stretto contatto con gli operatori durante l’innovazione al fine di sviluppare prodotti pertinenti e rivolti ai gusti e alle preferenze degli attori locali”. Qual è il vostro obiettivo per il mercato italiano? “Il nostro obiettivo è continuare a offrire giochi di successo ai nostri clienti sul mercato. Nel fare ciò è importante che continuiamo a innovare e aggiornare la nostra offerta di prodotti sul mercato, compresa l’offerta di nuovi giochi che cattureranno l’immaginazione del pubblico italiano. I progressi nelle

nuove tecnologie e, in particolare in Cgi, hanno suscitato un nuovo brivido nel mondo degli sport virtuali, permettendoci ora di imitare sempre meglio l’azione degli sport dal vivo. Gli sport virtuali stanno davvero catturando l’immaginazione dei giocatori di oggi e questi progressi incoraggeranno l’ulteriore adozione. Inoltre, con il grande spostamento verso il gioco mobile, ha creato un nuovo canale di crescita per i virtual con operatori che danno vita a una vera esperienza omnichannel. I fornitori, come noi, sono dovuti crescere a livello tecnologico per avvicinarsi all’esperienza di gioco migliore sia per gli operatori che per i loro clienti. Pertanto miriamo a far crescere la penetrazione dei nostri giochi su più canali. Ciò sarà anche assistito dall’introduzione nel mercato della nostra soluzione di scommesse online BetMan, che fornirà agli operatori l’accesso ai nostri giochi in modalità plug and play”. Quali clienti avete in Italia e qual è il grado di penetrazione nel mercato italiano? “ Assistiamo la maggior parte dei maggiori operatori del mercato, inclusi Sisal, Gamenet, Lottomatica ed Eurobet. Nuovi accordi sono stati recentemente conclusi con altri grandi operatori con l’obiettivo di lanciare con loro entro i prossimi 6 mesi. La nostra penetrazione nel mercato italiano è attualmente del 27 percento circa, con l’ambizione di portarla al 40 percento entro i prossimi due anni. Considerando il mix di prodotti premium che offriamo e le prestazioni di alto livello che questi continuano a offrire ai nostri clienti siamo certi che questo obiettivo verrà raggiunto. Attendiamo davvero con impazienza il prossimo capitolo della crescita per i virtuali in questo entusiasmante mercato”, conclude Spartinos.

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LEDRITTE DELMAESTRO di Gianni Carra

Antepost nuova stagione al via

SPECIALE SCOMMESSE

PROMOSPACE

A

nche se molti sono ancora a godersi il sole nelle splendide spiagge della nostra Penisola, in tutta Europa i campionati di calcio sono già iniziati. Le squadre vincenti del campionato scorso sono ancora favorite per i quotisti, anche per questa stagione. Giocare gli antepost, per la mentalità degli scommettitori italiani è ancora tabù. Questa è una scommessa tipica anglosassone, dove si punta anche su eventi a quattro anni di distanza. Noi siamo un popolo di scommettitori da “Gratta e vinci”, vincere poco e subito per rigiocare altrettanto velocemente. Solamente i professionisti investono anche a lungo termine, ovviamente deve valerne la pena e soprattutto la quota. Il Campionato di Serie A offre la Juventus vincente campionato 1.50, una quota irrisoria, soprattutto per una squadra che ha vinto per otto anni consecutivi il campionato. Un piccolo tentativo a 6 sul Napoli lo merita: si tratta di una squadra che ha cambiato poco, e da due stagioni arriva seconda in campionato. Mentre capocannoniere Cristiano Ronaldo quotato 2.80 è un buon tentativo.

In Serie B sono tre le squadre sono le più giocate dagli scommettitori: Empoli, Benevento e Frosinone, puntiamo una piccola scommessa su Chievo e Perugia quotate a 12, una quota probabilmente esagerata. In Inghilterra ci sono solo due squadre, a parere dei quotisti, che si contenderanno il titolo: Manchester City, quota 1.45, e Liverpool quotato a 3.30. Le altre quattro squadre di spicco sono offerte a quote a doppia cifra, Tottenham, Arsenal, Manchester United e Chelsea, si possono giocare da un minimo di 35 a 60 volte la posta investita. Punterei decisamente sul Liverpool a una quota equa per le probabilità di una vittoria finale. Aguero a 6.50, capocannoniere della Premier League, è una quota probabilmente sbagliata e va tenuta sott’occhio. Nella Liga spagnola contano, come sempre, solo tre squadre: Barcellona, 1.75, Real Madrid, 2.80, Atletico Madrid, 7.00. Non esiste una quarta squadra, il Siviglia si può giocare addirittura a 80. Le quote sono, secondo me, giuste, e il Barcellona è l’investimento più interessante di tutti gli antepost dei campionati europei. Per i giocatori “speculatori” il doppio vincente, Psg e Bayern, quotato 1.55, è una scommessa interessante. La squadra francese, tranne la possibilità del Lione, non ha avversari in campionato, mentre i bavaresi devono solo battere il Borussia Dortmund, ma la qualità della rosa è nettamente superiore. In Champions League, anche quest’anMOHAMMED SALAH LIVERPOOL no il Manchester

Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)

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Chi è Gianni Carra Cinquantuno anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www. ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.

City, incomprensibilmente, parte con i favori del pronostico, quota 4.50, seguono le due squadre spagnole, Barcellona 6.00, Real Madrid 9.00, il Liverpool, detentore del titolo, è quotato 8.50, Psg 10, Bayern 12. Le nostre portacolori nazionali trovano nella Juventus la squadra con più probabilità di vittoria, infatti per i bookmaker è la terza forza, con una quota che oscilla intorno a 8. L’Inter e il Napoli vengono offerti a 30, mentre la debuttante Atalanta, si può scommettere anche a 100. In Europa League le due squadre inglesi, Manchester United e Arsenal, sono le due favorite iniziali, davanti alle due squadre romane, Lazio e Roma. Ovviamente è difficile scommettere su una competizione, dove tra qualche mese si aggiungeranno le squadre escluse dai gironi di Champions League, squadre molte volte di caratura superiore a quelle iscritte finora in Europa League, ma la Roma a 15 penso che sia un ottimo investimento, soprattutto dopo le ultime stagioni importanti, effettuate in Champions League. Concludo la “spesa” di acquisti degli antepost di inizio stagione, consigliando due squadre per gli Europei, che si disputeranno il prossimo anno. L’Inghilterra quota 6.00 e la nostra Nazionale, che ha margini di miglioramento, giocabile a quota 12. Buon calcio a tutti e ricordate sempre “Chi ha una dritta, se la tiene”.



SPECIALE SCOMMESSE

LA SCOMMESSA DEGLI SPORT ELETTRONICI GLI “ESPORTS” RAPPRESENTANO OGGI UNA VERA SCOMMESSA. LETTERALMENTE. NON SOLTANTO PER GLI OPERATORI DEL GAMING CHE STANNO PUNTANDO SEMPRE PIÙ SU QUESTO SETTORE, MA ANCHE PER I TANTI GIOCATORI CHE GIÀ PIAZZANO GIOCATE SUGLI EVENTI DI VIDEOGAME. MA IN ITALIA, È PRESTO O TARDI? SCOPRIAMOLO INSIEME.

Le

competizioni di videogame, conosciute al mondo come “sport elettronici” o, meglio ancora, sotto il diminutivo di “eSports” (o “esport”, oppure: e-sport, come suggerito dalla Treccani), rappresentano ormai un fenomeno più che consolidato nel mondo, tenendo conto dell’incredibile audience che caratterizza questa realtà a livello generale. Secondo i recenti studi diffusi da NewZoo e Goldman Sachs, il “settore” dei videogiochi competitivi è in grado di attirare milioni di spettatori in tutto il mondo, per lo più uomini di età compresa tra i 15 ei 35 anni. Nel 2018, gli spettatori di eSports hanno superato i 167 milioni a livello globale, ma entro il 2022, tale numero dovrebbe superare i 300 milioni. Numeri che fanno impressione e che non permettono neanche più di parlare di “fenomeno emergente”, mostrandosi ormai come una realtà più che consolidata. Anche se in Italia, probabilmente, è ancora giustificato il ricorso a una terminologia, tenendo conto della fase “embrionale” in cui si trova questa industria, soprattutto in termini di regolamentazione e inquadramento giuridico della (potenziale) disciplina. Secondo un’analisi condotta da Dina Niro, partner di Fbc & Co, il 29 percento degli utenti “attivi” negli eSports si trovano negli Stati Uniti, il 22 percento in Europa, e tutti rappresentano un profilo con un reddito elevato. Mentre guardando ai ricavi generati dagli eSports in tutto il mondo, si possono già contare oltre 900 milioni di dollari generati nel 2018: il 37,4 percento su base annua e cresceranno fino a 1,7 miliardi di dollari entro il 2021. Attualmente gli Stati Uniti ne generano il 36 percento mentre il mercato europeo

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di Vincenzo Giacometti

degli eSports produrrà il 32 percento di questa cifra, circa 209 milioni di dollari, diventando il secondo mercato più grande al mondo. Mentre l’Asia, che rappresenta il terzo mercato, genera il 27 percento delle entrate. Ecco quindi che il piatto è decisamente troppo ricco per non interessarsene. E infatti il fenomeno degli eSports viene visto a livello generale come la Nuova Eldorado. Anche da parte dell’industria del gam(bl)ing tradizionale, per via degli importanti risvolti in termini di scommesse su questo tipo di eventi. Anche qui, non si parla più di sole stime o tendenze, bensì di risultati certi e consolidati (all’estero). Secondo i dati diffusi dalla stessa analista le scommesse sugli eSports sono destinate a crescere dai circa 315 milioni di dollari americani attuali agli oltre 23,58 miliardi di dollari tra il 2015 e il 2020 a livello mondiale. Le scommesse globali sugli eSports sono state pari a 6,7 miliardi di dollari nel 2018. Dal punto di vista della regolamentazione, le scommesse sugli eSports sono state legalizzate implementando le leggi sulle scommesse già esistenti sugli sport tradizionali o adottando un nuovo regolamento. In particolare, i territori in cui si può scommettere con licenza sugli eSports sono: in Europa, Regno Unito, Spagna, Isola di Man, Danimarca, Italia, Francia, con Finlandia e Norvegia dove si può fare solo tramite il monopolio statale. Negli Stati Uniti, invece, il cantiere delle scommesse sportive in generale è stato appena avviato e presto si potrà scommettere un po’ su tutti gli stati. Analizzando i dati e queste informazioni, quindi, vediamo che dalle pochissime puntate del 2015 agli oltre 6,5 miliardi del 2018, si stima un arrivo oltre i 23 miliardi entro il 2020, anche se in gran parte degli Stati Uniti le scommesse sono ancora oggi vietate. E questo rende il dato ancora più sconvolgente, soprattutto rispetto alle stime. Quindi, legali o no,


LA SCOMMESSA DEGLI SPORT ELETTRONICI

le scommesse cresceranno e a dismisura. E di questo bisognerà rendersi conto. Aprendo quindi la strada a diverse considerazioni etiche oggi di estrema attualità. Tra i temi che preoccupano di più si individuano cinque questioni: il rischio di matchfixing, con i giocatori professionisti che potrebbero scommettere su se stessi per vincere o, più comunemente, per perdere. L’uso di farmaci o droghe per aumentare le prestazioni, il fenomeno del ‘cheating’ per migliorare la propria performance. Attacchi online per disabilitare un avversario. I Paesi asiatici sembrano essere in anticipo sull’applicazione delle sanzioni nei confronti di illeciti commessi nelle competizioni di videogame, secondo la partner di Fbc&co. In Korea del Sud lo Shutdown e la “legge Cenerentola” del 2011 hanno disciplinato questi fenomeni. In Giappone la vecchia legge aveva limitato i tornei di eSports a pagamento mentre le regole recentemente emanate hanno reso illegale la manipolazione e la distribuzione di dati e codici salvati. In Cina, a marzo 2018 il governo locale ha congelato temporaneamente la monetizzazione del gioco. Nell’agosto 2018 il governo cinese ha annunciato ulteriori restrizioni sulle versioni dei giochi e sul tempo di gioco per i minori. Quello che è certo, tuttavia, è che il fenomeno non si può arrestare, ma solo cercare di controllare e mettere in sicurezza.

UN NUOVO BUSINESS DA MONETIZZARE

COSÌ IN ITALIA – In Italia le scommesse sugli sport elettronici sono aperte dal 2016, quando ad aprire le danze e le giocate era stato il bookmaker Snai. Ancora oggi, tuttavia, si contano sulle dita di una mano i siti dove si può puntare su questo tipo di eventi: 888, LeoVegas, Unibet e WilliamHill. E poco più. Questo anche perché scommettere su questi nuovi tornei richiede un tipo di conoscenze diverse rispetto alle classiche scommesse sportive alle quali sono abituati i nostri scommettitori. Oltre a mancare, per ora, i grandi tornei organizzati in Italia che contribuirebbero senza dubbio ad aumentare l’appeal. Tra gli sport elettronici con più seguito di pubblico, e che attirano più scommesse, si trovano giochi di strategia militare come Cs:Go o Call of Duty, competizioni multiplayer ad ambientazione fantastica come Dota2, League of Legends o StarCraft2, e infine simulatori di sport realmente esistenti come Fifa e Pes per il calcio. Questi ultimi sono ancora indietro come popolarità rispetto agli altri, ma hanno in futuro grandi margini di crescita. Soprattutto nei prossimi mesi, con la partenza di campionati di calcio elettronici in parallelo a quelli di Serie A e Serie B “reali” e, tra qualche mese, con quello dedicato agli Europei di calcio. Allora sì che ne vedremo delle belle.

“A partire da settembre sul quotidiano online eSportsMag.it un percorso formativo a puntate per approfondire il business degli sport elettronici

Il mondo sta mutando velocemente inglobando l’esperienza digitale nella sua vita quotidiana e diventando una rete intelligente e digitale di persone, cose e servizi. Nuovi modelli di business digitali stanno emergendo e nuovi ecosistemi si stanno affermando per rispondere ai bisogni delle nuove e vecchie generazioni. L’intrattenimento e divertimento digitale trova una sua prima rappresentazione nel nascente settore degli eSports. Le ampie prospettive di sviluppo di questo mercato sono da ricondurre all’elevata audience che è in grado di attirare (fan) e ai gamer che coinvolge quotidianamente attraverso le diverse competizioni online e offline. Lo streaming di eventi di eSports rappresenta oggi un contenuto estremamente importante considerando che in un anno le ore di visualizzazione delle competizioni di eSports hanno quasi raggiunto le ore di Netflix (circa 50 miliardi di ore in un anno) e grandi media company come Fox sono entrate nel business. Come accade, in genere, nei mercati in rapida crescita e nelle prime fasi di sviluppo, si assiste ad una carenza di informazioni strutturate sulle potenzialità di sviluppo del business che possano essere di supporto per la valutazione di eventuali investimenti professionali o di capitale nel settore. Per iniziare a dare un inquadramento generale del settore il quotidiano online specializzato, eSportsMag.it, propone un percorso (in)formativo di base sul mondo degli eSports, curato da Laura D’Angeli, allo scopo di fornire un primo orientamento agli attori del sistema (media company, giocatori, organizzatori di tornei, publisher, etc.) sulle dinamiche di

funzionamento e sulle opportunità di business di questo settore. Il percorso è stato suddiviso in sei appuntamenti su base settimanale a partire da settembre, nei quali potrete trovare: 1. CONOSCIAMO IL SETTORE – Descrizione della situazione attuale del settore degli eSports numeri, attori e potenzialità. 2. L’ESPERIENZA INTERNAZIONALE – Descrizione di alcuni casi di successo all’estero (come si sono organizzati e come riescono a fare business). 3. IL VALORE PER L’ECONOMIA DI UN PAESE – Perché la Francia e la Spagna hanno deciso di puntare sugli eSports: modello di governance e prospettive di sviluppo. 4. ESPORTS: INTRATTENIMENTO CROSS CANALE – Gli eSports come potenziale di intrattenimento per canale: fisico, web e mobile (eSports bar, organizzatori di tornei online, etc.). Come fare business? 5. LE OPPORTUNITÀ PER LE MEDIA COMPANY. 6. GLI ESPORTS E IL BETTING - Quali opportunità per i concessionari in Italia. L’autrice, Laura D’Angeli, è un volto noto nel settore del gaming, quale business consultant con esperienza ventennale. Negli ultimi anni la sua attività si è concentrata sul settore del gaming ed ha seguito, in tale settore, lo sviluppo di primarie società di gioco, media company e Telco. Attualmente è impegnata anche nello sviluppo di progetti innovativi nel settore degli eSports al fine di individuare le migliori opportunità di business per i diversi attori della filiera. LAURA D’ANGELI

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SPECIALE SCOMMESSE

MALTA L’ISOLA DEGLI ESPORTS

Gli

eSports, in un prossimo futuro, specie fra i Millenials, potrebbero raccogliere il testimonial degli sport “tradizionali”. Un nuovo orizzonte verso cui guardare per una delle terre promesse europee del gaming, Malta, dove il gioco è ormai la terza industria del Paese, e dove il Primo ministro Joseph Muscat a maggio ha lanciato un piano di incentivi per lo sviluppo dei videogiochi, affermando che l’isola diventerà “un hub centrale nel Mediterraneo e in Europa” per il settore. Ne parliamo con Ivan Filletti, Chief operations officer della GamingMalta Foundation, fondazione indipendente senza fini di lucro istituita dal governo dell’isola e dalla Malta Gaming Authority, l’autorità maltese per il gioco, con il compito di promuoverla come centro di eccellenza nei giochi online a livello globale, e responsabile del collegamento con le autorità locali competenti per migliorare l’attrattiva come giurisdizione e l’ecosistema che circonda l’industria. Malta vuole diventare il nuovo hub europeo per gli eSports. Come vi state muovendo per realizzare questo progetto? E quali potrebbero essere le stime in termini di fatturato e posti di lavoro? “Abbiamo una stella polare molto chiara: quella di posizionare continuamente Malta come sede dell’eccellenza di gioco e lo facciamo con zelo missionario. Abbiamo una visione più ampia dei giochi che sono a stretto contatto con il settore iGaming e ora passiamo ai videogiochi e agli eSports. Solo di recente il governo di Malta ha lanciato la sua visione del settore ed è stato un chiaro messaggio che mostra come il Paese e i responsabili politici se ne stanno occupando. Abbiamo anche firmato un protocollo d’intesa con Esl, la più gran-

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de piattaforma per gli eSports al mondo. Inoltre, con tutti gli impegni per il blockchain (Malta è primo Paese europeo ad aver creato un framework legislativo dedicato alle cryptovalute, Ndr), che vengono intensificati dal governo, assistiamo a una convergenza di interessi sempre maggiore. Ci sono videogiochi diretti agli eSports e i giochi online vogliono entrare negli eSports dal lato delle scommesse. Quindi, alla fine, è tutto unito e una somma di tutte le parti. E siamo lì per sfruttarlo e per garantire che tutto vada nella giusta direzione. Ma umilmente stiamo anche seguendo un processo di apprendimento continuo e ascoltando le principali parti interessate del settore. I videogiochi promuovono creatività, competizione e cultura. L’innovazione ha permesso ai giochi di andare oltre il tempo libero nell’istruzione e nella sanità con grandi impatti sociali e ricadute tecnologiche. Nel 2018 il settore dei videogiochi valeva 135 miliardi di dollari, più delle industrie cinematografiche e musicali messe insieme. Inoltre, è stato un fattore chiave dello sviluppo tecnologico in tutto, dalla velocità di elaborazione dei chip alla risoluzione degli schermi e alla connettività Internet. La portata delle opportunità sia per il settore creativo che per quello tecnologico derivante dai nuovi prodotti è enorme. Con Malta all’avanguardia dell’innovazione blockchain, possiamo aggiungere più valore al settore dei videogiochi per migliorare la tecnologia e i sistemi di entrate sottostanti. Gli eSports sono diventati uno sport globale con quasi 300 milioni di spettatori occasionali e appassionati in tutto il mondo. L’industria sta ancora emergendo, ma si prevede che genererà 1,5 miliardi di dollari di entrate nel 2019. Malta ha

LEGGI SU BLOCKCHAIN E CRYPTOVALUTE, INVESTIMENTI GOVERNATIVI E INTESE CON ALCUNI DEI MAGGIORI INTERLOCUTORI DEL SETTORE: COSÌ IL PAESE AL CENTRO DEL MEDITERRANEO SI PREPARA A DIVENTARE UNO DEI MAGGIORI HUB INTERNAZIONALI PER GLI SPORT ELETTRONICI. CON INEVITABILI CONVERGENZE DI INTERESSI ANCHE PER IL BETTING.

tenuto due importanti eventi di eSports nel 2018 e vede un enorme potenziale nello sviluppo e nella produzione di giochi. La nostra visione è quella di generare direttamente da 2.200 a 3.000 posti di lavoro a tempo pieno nei prossimi dieci anni nel settore, creare un incubatore per videogiochi e avviare le startup di sviluppo all’interno di GamingMalta. Questo ottobre vedrà anche il primo summit ed expo di Malta sui videogiochi e gli eSports - Playcon - che includerà un vertice sulla leadership del pensiero e esperienze dei consumatori”. Anche l’Italia si sta lanciando, seppur timidamente, nel potenziamento degli eSports. Quali potrebbero essere i collegamenti tra Malta e il nostro Paese per lo sviluppo di questo settore, dato che alcuni operatori italiani - come Luca Pagano, Ceo del team Qlash, hanno aperto una filiale nella vostra isola? “Malta è aperta agli affari sul fronte degli eSports ed è fondamentale stabilire una stretta collaborazione tra le giurisdizioni. La nostra recente partecipazione alla Gamescom di Colonia (la fiera dei videogiochi più importante d’Europa, tenutasi alla fine di agosto, Ndr) lo dimostra. Recentemente è stato un piacere visitare il campus di Qlash e vedere come è gestito professionalmente. Luca e il suo team sono orgogliosi ambasciatori degli eSports. Malta è anche un’isola famosa per le sue vacanze studio per l’apprendimento dell’inglese, con tutte le implicazioni che comporta per la “gestione” dei giovani studenti. Pensa che gli eSports potrebbero essere usati per offrire loro un tempo libero diverso? “Assolutamente sì. I giovani studenti possono venire a Malta non solo per imparare l’inglese, ma anche per combinarli con i campi di addestramento degli eSports. L’ecosistema locale di eSports accoglie con favore queste nuove iniziative”. (Fm)



ALBAR DEGLIESPORTS

ALBAR DEGLIESPORTS

Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports

LOSFIZIO DELGIOCO

LOSFIZIO DELGIOCO

Il videogioco competitivo conquista il mondo del pallone

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SPECIALE SCOMMESSE

port ed eSports sono due mondi differenti. Sono molte le assonanze, in certi casi la vicinanza è così estrema da farli quasi coincidere, ma sono numerosi anche gli elementi che contraddistinguono, nettamente, i due settori. Proprio su queste differenze si è arenato anche il Comitato olimpico internazionale nella sua valutazione sull’inserimento degli esports come disciplina olimpica: la mancanza di movimento, di fisicità; la presenza di immagini violente in alcuni titoli competitivi; la presenza in alcuni casi ingombrante dei publisher (titolari dei diritti del gioco), figura completamente assente nello sport. Per questi motivi, principalmente, gli eSports ancora faticano a vedersi riconosciuti come realtà competitiva, con conseguenti problemi nell’organizzazione delle competizioni, nella composizione e distribuzione dei montepremi e negli spostamenti internazionali dei pro player (per fermarsi solo ai principali). I tentativi di avvicinare due ambiti di intrattenimento così diversi vengono principalmente dal fatto che gli eSports stanno registran-

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A cura di Daniele Duso

do una popolarità crescente. Sono ormai famosi i dati presentati a inizio anno nel rapporto di Newzoo (società americana che si occupa di analisi del mercato videoludico), secondo il quale nel 2019 il mercato globale degli esports raggiungerà oltre 450 milioni di persone, delle quali oltre 200 milioni appassionati di eSports e almeno 250 milioni di spettatori occasionali. Numeri da capogiro per un settore, quello dello sport tradizionale, che invece da qualche anno vive un periodo di contrazione, con l’età media del pubblico in costante rialzo e le giovani generazioni lontane, più attratte da un divertimento di altro tipo (più rapido e fruibile, e disponibile on demand), come può essere, appunto, la scena videoludico competitiva. Tutto l’interesse nato in seno agli sport tradizionali nei confronti degli eSports è dunque, in un certo senso, pilotato. Fa gola avvicinarsi a una fetta di questi milioni di appassionati, più ancora di quel che possono far gola gli 1,1 miliardi di dollari di ricavi (più 27 percento sul 2018) previsti per gli eSports nel 2019 (sempre stando ai dati Newzoo). Gli sport tradizionali hanno scoperto da tempo di avere poco appeal sui Millenials e forse ancora meno sulla generazione successiva, la cosiddetta Generazione

Z. Proprio coloro che invece costituiscono lo zoccolo duro del pubblico eSports, attratti dalla spettacolarità dei titoli e delle competizioni. Ecco che sempre più realtà si avvicinano agli eSports, li scrutano e li studiano, tentando quindi l’approccio. È quanto è accaduto, ad esempio, al mondo del calcio in Italia, che a livello istituzionale da alcuni mesi pare aver scoperto questo nuovo fenomeno e studia il modo per concretizzare un connubio non sempre facile da realizzare. Non basta trovare player e organizzazioni che abbiano interesse a partecipare, non basta realizzare il contenitore e coinvolgere le community, occorre in primis trovare l’accordo con i publisher, le aziende che producono e commercializzano i titoli videoludici. Le simulazioni videoludiche del mondo calcistico da una ventina d’anni almeno vedono due titoli contendersi lo scettro del migliore. Fifa, della statunitense Electronic Arts Sports e Pro Evolution Soccer, della giapponese Konami, costituiscono forse uno dei casi dalle dinamiche più curiose, dato che grazie alla popolarità del calcio e al grandissimo lavoro degli sviluppatori, riescono a tenersi testa l’un l’altro senza che un titolo riesca veramente a staccare il concorrente. Se negli ultimi anni,


IL VIDEOGIOCO COMPETITIVO CONQUISTA IL MONDO DEL PALLONE

con lo sviluppo della scena competitiva, Fifa aveva preso il largo sul rivale, proprio in questo 2019 gli investimenti ingenti della rivale nipponica hanno sparigliato le carte. I due giochi, come detto, sono entrambi simulazioni calcistiche, ma giusto per chiarire (per coloro che non li conoscessero) non sono assolutamente la stessa cosa. Nelle dinamiche di gioco, nei movimenti dei giocatori, nelle combinazioni di tasti sul gamepad, e in molti altri aspetti i Fifa e Pes sono diversissimi. Per chiarire ulteriormente: un campione di Fifa molto molto difficilmente può essere anche un campione su Pes. Occorre scegliere e, come hanno fatto generazioni di player, schierarsi. Così si sono create le community, gli appassionati, tifosi affezionati ad un titolo piuttosto che all’altro. Ogni anno esce una versione nuova sia dell’uno che dell’altro, e il passaparola fa il resto, spostando leggermente gli equilibri a favore del gioco che dà maggiori soddisfazioni. Come detto, Fifa pareva aver trovato la strategia giusta per far girare la partita dalla sua, ma Konami ha reagito. Ha dato al suo titolo un nome da battaglia (Pes quest’anno diventa eFootball Pes 2020), ha stretto partnership e acquisito licenze, la più azzeccata forse è stata quella con la Juventus, che ha “costretto” Fifa a rinunciare a Ronaldo e compagni, e ad inserire sul suo titolo un generico Piemonte Calcio (Fifa però ha “reagito” accordandosi con il Liverpool campione d’Europa). Poi sono arrivati gli accordi con la Serie A e la Serie B italiane, e un accordo con l’Uefa. Accordi che, come detto, avranno L A

S I T U A Z I O N E

ripercussioni sul mercato ma soprattutto sulla scena competitiva. È interessante vedere come si sono mosse le stesse leghe (in Italia quelle di Serie A e Serie B, oltre alla Lega Pro) e le istituzioni internazionali che governano il mondo del pallone. La Fédération Internationale de Football Association si è mossa al fianco di Electronic Arts, che organizzerà quest’anno l’eNation, una sorta di mondiale virtuale. L’Union of European Football Associations ha scelto invece la partnership con Konami, che organizzerà il campionato europeo virtuale. Nel contempo, come annunciato, si è mossa anche l’Italia. Ultimo paese tra i big del calcio europeo, lo Stivale ha accelerato quest’anno. Ha iniziato la Lega Pro, con un torneo dimostrativo in occasione della finale della Coppa Italia di Lega Pro (con la partecipazione di Pordenone, Juve Stabia e Virtus Entella), e di lì a poco hanno iniziato le leghe maggiori a lanciare annunci. Da quanto abbiamo raccolto finora (22 agosto, proprio ieri Konami ha annunciato l’acquisto dei diritti della Serie A italiana, dopo la Serie B) probabilmente non si riuscirà ad imbastire un vero e proprio campionato, né di Serie A né di Serie B, ma verranno realizzati dei tornei dimostrativi per far avvicinare i tifosi tradizionali e le squadre che ancora non hanno capito la potenzialità del gioco competitivo) agli eSports. Già, perché al momento la situazione delle squadre è tutta da definire. Le società italiane sono state informate dalla leghe del progetto esport, ma l’adesione è puramente volontaria. E a pochi giorni dall’inizio dei vari campionati pochissime compagini E C A L C I S T I C A

Anche negli altri principali paesi d’Europa prosegue la fase di studio e la situazione delle competizioni è tutt’altro che stabile. In Spagna, dove tutto pare funzionare bene, le squadre sono in realtà coinvolte quasi esclusivamente con una cessione dei diritti sui colori sociali (da mettere sulle spalle di un player), in una competizione, la Virtual La Liga, gestita direttamente da La Liga. Diverso il modello inglese, anche in tal caso “staccato” dai team ufficiali (tanto che la prossima stagione si sta ancora rinegoziando); alla scorsa ePremier League hanno partecipato tutti i 20 team rappresentati ognuno da due player, ma l’organizzazione era nelle mani della Premier League. Caso simile in Francia, dove la e-Ligue, che peraltro è stato

I N

avevano accettato di prendere parte all’iniziativa. Sempre che si riesca davvero a partire in questa stagione, è molto probabile che a partecipare saranno le squadre che già erano autonomamente attive negli eSports. Roma, Sampdoria, Parma, Bologna per la Serie A, Empoli, Perugia, Pordenone, Virtus Entella e Juve Stabia (da vedere se le ultime tre hanno tenuto vivo il progetto di Lega Pro) per la Serie B. Tutte le altre staranno probabilmente a guardare, cercando di capire cose sono gli eSports e se davvero conviene investire nel settore. Considerato che fino allo scorso anno stavano girate dall’altra parte quando si parlava di videogame competitivo, possiamo chiudere sicuri che sia già un buon inizio. Almeno in questo il 2019 è stato l’anno della svolta. Al di là dei dettagli ancora da definire un campionato ufficiale significa innanzitutto un’organizzazione seria e stabile, ed è dunque auspicabile anche per la stessa scena esport, che ha estremo bisogno di professionalità e competenza nell’organizzazione di società, squadre e competizioni. Significa nuove capacità di investimento, aspetto necessario per la crescita dell’intero settore. E più ancora potrebbe avviare l’iter di una regolamentazione degli eSports che, a livello politico, nessuno si azzarda di far partire. Insomma, se costruita e alimentata bene, questa liaison tra sport e eSports potrebbe portare aspetti positivi sia per gli sport che per il videogioco competitivo italiano. E U R O P A

il primo torneo ufficiale di eSports (partito nel 2016) direttamente collegato a un campionato reale è gestito direttamente dalla Lfp (Ligue de Football Professionnel), senza molto coinvolgimento dei team. Più solido il modello tedesco, dove dopo tre anni di esperienza ormai ogni team ha un suo rappresentante nel mondo esports all’interno della Virtuelle Bundesliga. Aria di crisi invece nel “piccolo” Portogallo, il cui campionato di calcio virtuale probabilmente verrà assorbito da quello spagnolo in una unica grande competizione delle penisola iberica. Ognuno di questi paesi ha squadre già molto attive negli esports, ma sino ad ora, con progetti portati avanti singolarmente. La realizzazione di una competizione collettiva stabile (e mediaticamente attraente) è ancora un miraggio.

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PAROLADI COLLOVATI

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PAROLADI COLLOVATI

Da settembre 2017 Ludovico Calvi ha utilizzato la propria esperienza decennale nel settore del gaming e betting fornendo servizi di consulenza strategica, normativa e operativa a soggetti privati e pubblici, comprese lotterie, concessionari privati, governi, ministeri delle finanze, regolatori, federazioni sportive e forze dell’ordine. Da giugno 2015 è membro del comitato esecutivo di Global Lottery Monitoring System, nel giugno 2017 ne è stato eletto presidente e rieletto di nuovo nel maggio 2019 per il periodo 2019-2021. Da maggio 2019 è anche membro della World Lottery Association (Wla) Sports Integrity Committee. Da maggio 2015 è membro dell’American Gaming Association Sport Betting Task Force.

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tradizionali come la fedeltà al marchio, il miglioramento del prodotto e la vincita dei premi. L’esperienza di gioco è diventata il catalizzatore delle scelte di spesa dei clienti; e l’emozione è il più grande fattore abilitante nella catena del valore. Nel processo decisionale del consumatore l’emozione funge da guida e diventa una procura per deliziare il senso di divertimento, avventura, intrattenimento, scoperta e applicazione delle abilità. I clienti selezionano gli operatori attraverso una scelta emotiva che non è razionale ma dettata da sentimenti spontanei di affermazione e/o divertimento innescati dall’offerta. Quando i clienti sono emotivamente attaccati a un’azienda sono pronti a pagare di più per i suoi servizi. Le emozioni richiedono dunque attenzione. Nel cervello la sede della gratificazione emotiva si trova accanto alla memoria. Se si ha un’esperienza emotiva positiva, sarà quindi catturata dalla propria memoria. Anche se vengono spesso associate al cuore, scientificamente, le emozioni sono legate a una reazione chimica in cui i sentimenti diventano la manifestazione cosciente di un fenomeno inconscio. Oggi i clienti stanno cercando intrattenimento, ispirazione e impegno sociale per realizzare appieno la propria esperienza di gioco. Di conseguenza le aziende investono sempre più in modelli predittivi e basati sui dati alimentati dall’intelligenza artificiale per estrapolare comportamenti individuali e servizi su base “uno a uno” anziché “uno a tutti”. Essere in grado di valutare e affrontare in modo proattivo il comportamento e le esigenze del consumatore e coinvolgerlo in modo efficace è fondamentale per lo sviluppo di un ambiente di gioco sano, sicuro e guidato emotivamente e per costruire e migliorare la fiducia e la lealtà del giocatore. Inoltre, comprendere e studiare regolarmente ed efficacemente l’esperienza degli utenti non solo ENGLISHPAGES

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GIOCO &ARTE

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GIOCARE GIO CONGUSTO

Ludovico Calvi

crescita globale del consumo digitale sta inevitabilmente influenzando l’industria del gaming e gli operatori stanno investendo sempre più nel digitale. La digitalizzazione della location fisica è già una realtà in molte sedi commerciali oggi. Le app e i dispositivi self-service hanno trasformato il concetto tradizionale di location fisica e l’esperienza dell’utente omnichannel sta diventando un processo naturale per un numero sempre maggiore di consumatori. L’obiettivo del settore è offrire una nuova esperienza di gioco ottimizzata, innovativa e orientata emotivamente ai clienti, attraverso una piattaforma di soluzioni tecnologiche sinergiche che arricchiscono la loro esperienza di gioco. Il passaggio al digitale – chiave i dispositivi mobili - rappresenta senza dubbio l’area di crescita più importante nel gaming in questo momento. Ad esempio il complemento di scommesse in-play attraverso dispositivi mobili è di gran lunga il fenomeno più significativo nel segmento del betting. Gli operatori stanno destinando sempre più budget in ricerca e sviluppo verso soluzioni mobili personalizzate con nuove funzionalità e rilasci ogni mese. Tutte queste nuove tendenze digitali, tuttavia, devono rispondere e allinearsi all’evoluzione organica del comportamento del consumatore. Oggi la qualità dell’esperienza di gioco sta diventando più determinante di altri fattori più PROMOSPACE

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POKER STRATEGY

Il dominio dell’esperienza emotiva nel gioco

NUOVE TENDENZE

TORNEANDO

VOX MANAGER

A cura di Ludovico Calvi

Avere un buon prodotto di gioco non basta più, al giorno d’oggi, di fronte a un pubblico sempre più tecnologico ed esigente. Ecco come costruire una strategia di successo. aumenterà il livello di coinvolgimento ma soddisferà anche le loro aspettative in continua evoluzione. Ogni giorno i clienti hanno la sensazione di essere stati curati personalmente e questa tendenza continuerà a ispirare le decisioni dei consumatori in futuro. Ci sono prove empiriche che l’esperienza emotiva di un cliente con un’azienda influenzerà notevolmente il suo comportamento “transazionale”. Cinque parametri emotivi sono statisticamente collegati al fatturato: Empatia: i clienti selezionano un marchio in base alla percezione che l’azienda prescelta si prenda cura di loro, ascolti il loro punto di vista e tenga conto della loro prospettiva. Questo è un potente abilitatore che riflette il desiderio di un cliente di essere valutato e curato. Ricompense emotive: poiché le emozioni sono le guide del processo decisionale del cliente, una società di giochi che costantemente fa star bene i giocatori richiamerà a sé il cliente più volte. Questi sono clienti che racconteranno anche ad altri la loro esperienza di gioco grazie alla propria associazione con sentimenti di affermazione, competenza, appartenenza. Inoltre, i consumatori non vogliono sentirsi sfruttati economicamente. Rilevanza: i clienti apprezzano le funzionalità che si distinguono chiaramente come uniche e sono limitate nella loro disponibilità sul mercato. Per ottimizzare questa leva nel processo decisionale del cliente, il ritmo dell’innovazione è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni. Facilità: il livello di semplificazione dell’esperienza di gioco è un’altra caratteristica rilevante per i clienti quando fanno delle scelte... tendono a selezionare marchi che offrono il percorso più facile e senza problemi. Trasparenza: I clienti cercano disperatamente anche l’autenticità, ma ciò non significa necessariamente perfezione. Vorrebbero che gli venisse chiesto un parere nell’ambito di un dialogo in corso, in cui la società ascolti ciò che hanno da dire, innescando un senso di coinvolgimento.



DARIO SAMMARTINO

poker wsop

DARIO SAMMARTINO IL SOGNO NEL CUORE DEL POKER D’ITALIA La performance del player napoletano spazza via tutto il resto e la cronaca della seconda parte delle Wsop 2019 la merita con questo secondo, storico, posto nel torneo più importante del mondo. E celebriamo i record di un cinquantennale che alza tutte le asticelle di Cesare Antonini

Un

sogno quasi realizzato. Lui continua a inseguire un braccialetto, una picca, un trofeo in uno dei tanti tornei di poker live che gioca. E quella vittoria continua a sfuggire. Diciamo la verità, quando Dario Sammartino ha perso l’heads up decisivo con Hossein Ensan, iranianotedesco campione del mondo alle World Series of Poker di Las Vegas 2019, abbiamo provato una bruttissima sensazione. Un po’ come quando la Nazionale azzurra esce in semifinale o perde la finalissima ai rigori. Sapendo di poter vincere anche a mani basse. Il magone per Dario si rifletteva nei suoi occhi neri, sul suo volto segnato dalla delusione. “Ma perché devo perdere sem[PH. KATERINA LUKINA] pre arrivato lì in fondo?”, stava pensando. Poi si mette tutto in fila e capisci che il poker live d’Italia ha toccato un punto altissimo della sua storia. Per ora il più alto. E che non dobbiamo mai porci limiti perché i nostri giocatori ormai possono battere davvero qualsiasi avversario. “Mi è piaciuto il mio gioco in questi giorni – aveva commentato Sammartino - penso

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di non aver espresso il mio miglior game in heads up ma avevo di fronte un giocatore molto forte come Ensan che ha vinto meritatamente. Non ho giocato il mio miglior gioco in heads up ma avevo di fronte un giocatore molto forte come Ensan. Domani sarà un altro giorno e sarà tutto bellissimo ma adesso, proprio no”. La delusione in volto era lampante. Dario Sammartino ha chiuso secondo in heads up al main event delle World Series of Poker su un field da 8.569 entries dopo aver scalato il count dall’inizio del Final Table a 5 left e quindi nella finalissima a tre. Peccato perché lui quel braccialetto lo voleva fortemente e le dichiarazioni “post gara” lo dimostrano: poi la sensazione di aver vinto 6 milioni (forse qualcosa di più?), aver centrato il miglior risultato nella storia del poker italiano in un torneo live ed essere primo nella All time money List di casa nostra, sarà sicuramente inebriante. Ma essere arrivati così vicini all’impresa non può che fare rabbia. Una carriera e vincite da metterci la firma per qualsiasi player ma “in game” e nei Tournament, la vittoria è l’unico obiettivo possibile per un campione di poker. E ovviamente anche per Dario. Sammartino nei giorni successivi se l’è goduta anche insieme al campione del mondo che è diventato suo ami-

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DARIO SAMMARTINO IL SOGNO NEL CUORE DEL POKER D’ITALIA

co. Le testate generaliste hanno magnificato l’evento in pieno decreto Dignità entrato in vigore proprio in quelle ore. Ed erano anni che un risultato di un poker player azzurro non arrivava sui giornali nazionali in un momento di grave crisi dell’industry online. Quindi Sammartino non solo potrà godere personalmente di una ricchezza importante (aveva vinto prima del main anche altri 400mila dollari negli altri eventi) ma ha dato un boost al movimento generale del nostro poker. Risultato storico che si va ad aggiungere ai quattro titoli mondiali di Max Pescatori, a quelli di Dario Minieri, Rocco Palumbo, Zizinho Suriano e ai Final Table centrati di Filippo Candio e Federico Butteroni.

LA FASE DECISIVA DEL MONDIALE DI POKER Il winner Hossein Ensan era davvero un muro. Un muro che sembrava stesse crollando sotto i colpi di Alex Livingston e dello stesso Sammartino. Il nostro Dario era arrivato anche in vetta al count per la prima volta durante il torneo ed era anche andato in fuga. E sempre Sammartino stava crescendo sulla crisi del canadese. Ma ad arrivare all’heads up ci pensa sempre Ensan. All in diretto dal bottone per 41,1 milioni per un Alex Livingston letteralmente al tappeto. Una speranza con AJ ma il suo destino è infausto e incrocia l’AQ di Hossein Ensan! Il board è ancora più beffardo: 6-J-Q-2-9. 4 milioni di dollari per Livingston e si va all’heads up!! Si parte con questa proporzione in chips: Ensan 279,8 vs Sammartino 235,5. E la rincorsa di Sammartino sembrava ormai dargli quell’energia cinetica in grado di fargli sorpassare agevolmente il tedesco. E infatti accade subito così. Subito up to 329,6 milioni contro i 185,2 dell’avversario per Dario Sammartino che apre 6 milioni e Hossein gioca. Flop J73 con due quadri, check e check Turn: 9 picche, Sammartino fa 8 milioni Ensan rilancia a 30 milioni. Tank per Dario. Alla fine gioca. Pot da 74,4 milioni. River: A fiori, Ensan check e chiama la puntata da 55 milioni di Dario che mostra A9. Ensan aveva doppia J9. Pazzesco Dario!

Il payout del tavolo f inale 1 Hossein Ensan

Germania

$ 10.000.000

2 Dario Sammartino

Italia

$6.000.000

3 Alex Livingston

Canada

$4.000.000

4 Garry Gates

Stati Uniti

$3.000.000

5 Kevin Maahs

Stati Uniti

$2.200.000

6 Zhen Cai

Stati Uniti

$1.850.000

7 Nick Marchington

Regno Unito

$1.525.000

8 Timothy Su

Stati Uniti

$1.250.000

9 Milos Skrbic

Serbia

$1.000.000

1

Ma Ensan piano piano si HOSSEIN ENSAN [PH. JOE GIRON] riprende e Dario arranca. Questo uno dei colpi chiave che fa tornare in alto l’iraniano-tedesco: al livello 1,5M/3M apre Ensan a 6,5 milioni e Dario gioca dal bb. Flop: 10-5-3 con due quadri, Sammartino check calla 6,5 milioni di Ensan Turn: Q fiori, check, Ensan fa 13,5 milioni e Dario call. River: 4 cuori, Sammartino check, Ensan spara spesante 35 milioni e Sammartino tanka. Dopo due minuti c’è il call e Ensan gira Q10 per una doppia coppia che gli regala lo stack più grande del torneo: 379 milioni contro 136. Siamo quasi 3 a 1. Dario si riprende con un full house ma è un fuoco di paglia. Ensan apre 7 milioni, Sammartino gioca. Flop 10-10-5, ed è ancora check call 5 milioni per Dario su Ensan Turn: K quadri, check per tutti e due. River: K picche, Sammartino esce di 18 milioni e Hosseini call. Dario gira K9! Full house e up to 173 million. Ensan a 342! Qualche altro colpo ci illude ma poi la mano decisiva che assegna il titolo mondiale alla Germania. Apre Ensan a 11 milioni dal bottone e Dario gioca. Flop 10-6-2, Sammartino check call di 15 milioni. Turn: 9 fiori e Sammartino fa check, Ensan spara 33 milioni e Dario decide di scovare per 140 milioni. Ensan snap call e ha i Kappa. Sammartino gira 84s a picche per un flush draw e un gutshot che non si concretizza visto che al river scende una Q di fiori. Forzatura su un board giudicato innocuo (e lo era) con diversi out a disposizione ma stavolta Ensan era pienissimo e relega l’Italia e Dario al secondo posto per 6 milioni di dollari di premio. Dopo la seconda piazza di Fabrizio Baldassari al main Wsope di Londra nel 2010, un altro titolo da campione del mondo (anche se questo pesava quintali di prestigio in più) sfumato per il poker italiano.

DARIO BATTE ANCHE IL FISCO IN HEADS UP PREFLOP I soliti resoconti “after taxes” dopo il main event delle World Series of Poker, su Dario Sammartino e il suo secondo posto da 6 milioni di dollari erano tutti decisamente sbagliati. A confermarlo a Gioco News è lo stesso Dario direttamente da Las Vegas: “Ho visto e mi hanno riferito di alcune tabelle e articoli che calcolano le tasse che noi players dovremmo pagare dopo il final table del main Wsop e voglio precisare che quei calcoli sono

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poker

DARIO SAMMARTINO IL SOGNO NEL CUORE DEL POKER D’ITALIA

wsop

> totalmente sbagliati. Io non devo assolutamente pagare

[PH. JAMIE THOMSON]

quegli importi e spero che queste informazioni preziose servano a fare chiarezza per me e mi affido a voi affinché questo accada”. E come, con estrema cautela e in attesa di conferma ufficiale da Super Dario, anticipavamo, la nuova residenza di Sammartino non è in Slovenia: “Proprio per questa tassazione (sulle analisi cui si riferisce Dario si calcola un buon 42 percento, Ndr) ormai quasi sei anni fa sono dovuto andare via dall’Italia perché non mi era permesso giocare a poker e perseguire la mia passione e il mio lavoro. E per tre anni ho vissuto in Slovenia ma da due anni ormai sono basato in Austria a Vienna”, specifica Sammartino. Un vantaggio non indifferente l’Austria dove risiedono anche altri poker player e grinder online molto importanti visto che sulle vincite la tassazione è prossima allo zero. Una decisione non facile per Dario, molto legato agli affetti, alla famiglia e agli amici come ha dimostrato anche il grande tifo che ha ricevuto nel corso del final table: “Ci tengo proprio a ribadire che questi calcoli sono assurdi perché mi ha pesato tantissimo, non immaginate quanto, aver dovuto lasciare quello che conta di più per me per poter giocare a poker a questi livelli. In Italia, ripeto, era ed è impossibile”. Gli analisti, tra cui l’esperto Russ Fox, sono sempre puntuali in questi calcoli, dovrebbero informarsi a fondo vista la delicatezza delle questioni. Uno più uno, cioè il fatto che Dario sia italiano “puro sangue” non è scontato che faccia “due”. Specie se parliamo di professional poker player di questi livelli.

I RECORD DELLA 50ESIMA VOLTA DELLE WSOP La conclusione del Main Event delle ha messo un punto esclamativo su quella che è stata una splendida e spettacolare 50esima edizione della serie di tornei più importante al mondo,senza se e senza ma e senza concorrenza alcuna. Tutti i record possibili e immaginabili sono andati in frantumi nel 2019. Attraverso 90 eventi alle World Series of Poker di quest’anno al Rio, ecco qua i numeri finali: Sono state totalizzate 187.298 entries, il 51 percento in più rispetto allo scorso anno (123.865). Si tratta del record di

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tutti i tempi che, ovviamente, ne ha generato un altro: sono stati distribuiti 293.183.345 di premi in denaro, il 10% in più rispetto al record dello scorso anno ($ 266,889,193) e il 26 percento in più del 2017, che non ha avuto un evento buy-in da $ 1 milione come nel 2018. In 28.017 hanno usufruito di questo immenso montepremi, il 55 percento in più rispetto allo scorso anno (18.105). Un altro numero più alto di tutti i tempi. Ma si va avanti con 62 tornei con montepremi più alto di 1 milione di dollari, 34 eventi con montepremi più alto di 2 milione di dollari e 12 braccialetti con prizepool superiori a 5 milioni di bigliettoni verdi. Sono tutti record assoluti. Poi ben tre tornei hanno superato i 10 milioni di dollari di montepremi e solo uno, il main ovviamente, ha superato gli 80 milioni. Andando sulle size dei tornei ci sono stati 12 eventi con 5.000 o più partecipanti (evento 3, 9, 19, 32, 34, 50, 59, 61, 64, 69, 73, 75) un record anche questo. Sono stati quattro gli eventi che hanno impresso il record dei 10 field più grandi di tutti i tempi: Evento 3 (1 °), Evento 61 (4 °), Evento 64 (7 °) ed Evento 19 (10 °). Gli altri record parlano del più grande evento di buy-in da $ 10.000 in 13 anni (Evento # 73, Main Event, 8.569 entries). Il più grande evento di buy-in da $ 500 nella storia (Evento # 3, Big 50, 28.371 entries), quello più importante da $ 400 nella storia (Evento 61, Colossus No-Limit Hold’em, 13.109 entries), il più grande evento buy-in da $ 1,500 nella storia (Evento # 19, Millionaire Maker, 8.809 entries) e l’Evento # 9, Deepstack No-Limit Hold’em, 6.150 entries, il più importante buy-in da $ 600. Ma non è finita qui: al 50ennale Wsop centrato anche il più grande evento buyin da $ 800 nella storia (evento 53, 8-Handed Deepstack No-Limit Hold’em, 3.759 entries), il record dell’evento $ 888 (Evento 64, Crazy Eights No-Limit Hold’em, 10.185 entries) e anche il torneo da 1.000 dollari più importante di sempre l’Evento # 34, Double Stack, 6.214 entries. Sono state Wsop sempre più “global”. Il poker si è diffuso in tutti gli angoli della terra con l’avvento di Internet e la rivoluzione dei dispositivi mobili, dando accesso a milioni di persone al col gioco a portata di mano. Piattaforme come YouTube e Twitch hanno aiutato i players ad imparare a conoscere il gioco o giocarci. Queste World Series hanno visto da vicino ciò che questa esposizione ha significato. Un altro record sono stati paesi che hanno vinto i braccialetti d’oro alle Wsop, ben 22 nazioni diverse con due tentativi falliti ad un passo dall’Italia: Marco Bognanni e, naturalmente, Dario Sammartino al main event. Più di 100 nazioni sono volate a Las Vegas per partecipare agli eventi dal Gold Bracelet nel 2019, con 34 titoli che sono finiti sui polsi dei giocatori internazionali. Ovviamente i players degli Stati Uniti d’America ne hanno portati a casa ben 52, e nessun’altra nazione è riuscita a totalizzarne così tanti. Addirittura Israele ne ha vinti 4 ed è la seconda nazione di un lungo elenco. Il Canada ne ha vinti 3 come la Francia e la Germania appena 1. Come detto niente Italia mentre ne ha vinti 2 persino la Corea del Sud e 1 lo Sri Lanka.



poker

LA NOTTE INFINITA DEGLI ASSI! Il torneo più longevo del live italiano partito dai circoli per sbarcare nei casinò e nelle location estere centra il suo record di sempre nella “casa” del poker europea, il King’s Resort di Rozvadov di Alessandro “Il PizzoPazzo” Piersigilli

Il racconto del torneo

La Notte degli Assi, l’evento più longevo del panorama pokeristico italiano (la prima edizione risale al 2007), è sbarcato per la prima volta in terra ceca, nel resort più importante per quanto riguarda il poker in Europa, il King’s di Rozvadov e questo connubio non poteva essere che vincente. Un successo targato Imperium Room e King’s che, insieme, hanno fatto registrare il record di partecipazione in questa edizione.

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Ben 2.583 entries, con oltre 350 presenze provenienti dall’Italia, da ogni angolo dello Stivale, ma ahinoi, nessun player tricolore è riuscito a scrivere il suo nome nell’albo d’oro. Quattro giorni di day1, con un day1 “last chance” addirittura Turbo a poche ore dallo start del Day2 che ha fatto registrare oltre 340 presenze, tra cui un certo Bertrand Grospellier, leggenda del poker moderno e top player francese ora vicino anche agli eSports, arrivato a Rozvadov accompagnato dal patron León Tsoukernik, che non è riuscito a qualificarsi per il Day2 proprio all’ultima mano del 18esimo ed ultimo livello di gioco. Oltre 350 qualificati dai Day1, e 262 premi, con una prima moneta da 100.000 euro (comprensiva di un pacchetto Wsope Main Event), tanti gli italiani qualificati, ma che man mano si sono persi sulla strada del Final Table.

Tra i premiati meritano menzione Dennis Romeo (253th) e Remo Sterza (226th) usciti tra i primi dopo lo scoppio della bolla, dopo di loro, Cristian Viali (208th), Cristiano Ruiu (192th), Fulvio Preda (171th), Salvatore Capocchiano (158th), e poi ancora Giorgio Calligaris (154th) e Marin Buruiana (152th). Gabriel Iemmito solo una settimana prima era nella “curva” di Dario Sammartino all’heads up delle Wsop, rientrato giusto in tempo per partecipare a La Notte degli Assi. Il suo torneo è finito in 126th posizione, con tanto amaro in bocca, e anche a Luca Bartoli è andata male, fermandosi in 114th piazza. Presente pure Domenico Tresa, capace di concludere in 77th posizione, con Alex Bertoletti a seguirlo alla cassa per riscuotere il premio del 72th, e il Maestro Cesare Poggi a chiudere 65th. Il Day2 si sarebbe dovuto concludere o a 16 left o al termine del 32esi-


LA NOTTE INFINITA DEGLI ASSI!

La paylist

mo livello, e al 30esimo erano ancora in 28 con ben 9 italiani dentro, e si iniziava a sperare di poter avere più connazionali possibili al Final Day prima e al Tavolo Finale poi, e invece una sorta di nuvola “fantozziana” si è calata su di loro, e ben 7 di loro sono usciti tra la 28th e la 21th posizione, tra loro, Fimiano Daniele 28th, Vittorio Londoni 23th fino a Andrea Fumagalli 21th, lasciando alla chiusura del Day2 soltanto Berisa Bajram e Marko Skuletic unici italiani ad approdare al Final Day. Un Final Day che parte con il piede sbagliato per Berisa Bajram subito out in 17th posizione, e che vede invece Skuletic risalire il count in maniera imperiosa, fino a quando, proprio nella fase bolla per conquistarsi un accesso al Main Event delle Wsope (riservato ai primi 10 classificati), Skuletic tra raise e reraise va in all-in al flop con i suoi

KK, chiamato da Thomas Knespl con coppia di 9, turn inutile ed un 9 grande come un macigno al river che lascia basito l’ultimo italiano in gara, niente Final Table, niente, Main Wsope, niente Notte degli Assi, e finiscono così i sogni di gloria di portare in Italia il prezioso trofeo in vetro soffiato. A vincere alla fine sarà il romeno Covaciu, proprio contro il ceco Knespl. Nell’High Roller invece le cose sono andate diversamente, e sono stati proprio i colori italiani a sventolare più alti grazie alla prima piazza di Pasquale Braco, vincente su Alessandro De Michele. A sorridere sono stati i tanti giocatori italiani soddisfatti comunque della trasferta, in un luogo come il King’s a misura di giocatore, dove il poker sportivo la fa da padrona, e un ringraziamento reciproco c’è stato durante la premiazione, tra Salvatore Vendemini per l’Imperium (la delegazione più numerosa di players raggiunta al King’s) e il patron Leon, che si è complimentato con l’organizzazione tutta.

I premi dell'high roller 1 Pasquale Braco 2 Alessandro De Michele 3 Karel Novotny 4 Frédéric Bléhaut 5 Aleksandar Trajkovski 6 Florian Gürtler 7 Gulliermo M. Fogliata 8 Persch mann 9 Ange S. Montante 10 Jiri Horacek 11 Yosefi Cohen 12 Erik Rozhynskyi 13 Raffaele Castro 14 Said El Yousfi 15 Joker 16 Andrej Desset 17 David Berdis 18 Frank Fevang 19 Matthias Veth 20 Antonio Fragale 21 Kevin Liebschner 22 Adrian Strobel 23 Jan 24 Jan Cerny 25 Igor Tsymbal 26 David Marcel Satizelle 27 Alessandro Angotti

Italy € 15.407 Italy € 10.396 Czech Rep. € 7.156 Belgium € 5.834 Macedonia € 4.652 Germany € 3.574 Italy € 2.601 Germany € 1.885 France € 1.558 Czech Rep. € 1.321 Israel € 1.321 Ukraine € 1.147 Switzerland € 1.147 Switzerland € 1.043 Italy € 1.043 Slovakia € 939 Slovakia € 939 Norway € 834 Germany € 834 Italy € 834 Germany € 765 Germany € 765 Germany € 765 Czech Rep. € 695 Russian Fed. € 695 France € 695 Italy € 695

€ 11.893 € 9.500 € 9.400 € 8.000

1 Paul Adrian Covaciu

Romania

2 Tomas Knespl

Czech Rep. € 58.000 € 64.089

3 Fernando

Austria

4 Mehrzad Moadeli

Denmark

€ 35.235

5 Chun Fok Liang

Malaysia

€ 30.000

6 N.n.

Germany

€ 15.053

7 Ivo Misic

Croatia

€ 11.504

8 Yoram Ohana

Israel

€ 8.117

9 Ittai Gluska

Israel

€ 6.204

10 Marc Marcel Eicher

Switzerland

€ 5.193

11 Marko Skuletic

Montenegro

€ 5.193

12 Jaqen H’ghar

Germany

€ 4.627

13 Chikkita Banaana

Israel

€ 4.627

14 Anna K. Wegscheider

Austria

€ 4.139

15 Mili

Iran

€ 4.139

16 Cenci

Czech Rep.

€ 3.651

17 Bajram Berisa

Montenegro

€ 3.651

18 Amit Rotem

Israel

€ 3.163

19 Milan Nutta

Slovakia

€ 3.163

20 Joshua Wolfer

Germany

€ 3.163

21 Andrea Fumagalli

Italy

€ 2.675

22 Giovanni Santisi

Italy

€ 2.675

23 Vittorio Londoni

Italy

€ 2.675

24 Giancarlo Beltrami

Italy

€ 2.300

25 Enrico De Rosa

Italy

€ 2.300

26 Vladimir Minarik

Slovakia

€ 2.300

27 Francesco Crippa

Italy

€ 2.000

28 Daniele Fimiano

Italy

€ 2.000

29 (non pervenuto)

France

€ 2.000

30 Matthias Van Weyenbergh Belgium

€ 100.000 € 68.325 € 44.300 € 69.886

€ 2.000

Braco-Wodi volano high Se al main event l’Italia è rimasta fuori dai giochi per i premi maggiori, nell’Highroller da 330 euro di buy in della Notte Degli Assi al King’s Resort dei Rozvadov i primi due posti se li aggiudicano Pasquale Braco e Alessandro “Wodimello” De Michele, col primo che alza il trofeo e la moneta più importante. I primi quattro, comunque, si accordano per dividere i primi quattro premi con Karel Novotny, della Repubblica Ceca e il belga Frderic Blehaut. La prima moneta era fissata a 15.407 euro generata da 244 entries totali di cui 210 giocatori unici. La prizepool alla fine si è attestata su 69.540 euro con 27 premi distribuiti e un minimun cash da 695 euro. Al final table è arrivato anche Gulliermo Martin Fogliata, player italo argentino che ha chiuso diversi risultati di rilievo nel 2018 e anche nella prima metà del 2019. Per lui 2.601 euro di moneta. Poi itm anche “Joker” 15esimo e quindi 20esimo Antonio Fragale e Alessandro Angotti evita la bolla ma esce in 27esima posizione. Flaggato Svizzera in 13esima posizione c’è Raffaele Castro che si porta a casa 1.147 euro.

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1

poker

ALESSIO LOVITO

LA PRIMA DELL’EPM È SUPER

È

record per l’Euro Poker Million, format di Euro Rounders, società organizzatrice, che prevede 1 milione di euro garantiti che sono stati sempre assicurati dalle entries totalizzate nella storia di un evento che, adesso, diventa anche europeo. Non solo record di numeri per Antony Angeloni e Lele Sgherza, i due numeri uno della struttura che collabora ormai da anni col Perla Resort di Nova Gorica. In effetti accanto ai 2.144 entries e agli oltre 1,1 milioni di euro di prize pool (cui vanno aggiunti 60mila euro distribuiti come bonus ai chip leader nella prima

Alessio Lovito vince la “stella” dell’Euro Poker Million da 2.144 entries, a Baltateanu il premio più importante. Un evento che ha coinvolto 42 Paesi diversi. di Cesare Antonini

settimana) vanno aggiunti i 42 Paesi coinvolti per un field multi etnico merito delle tantissime collaborazioni e partnership strette da Euro Rounders con la Spagna, la Repubblica Ceca e tantissimi paesi europei. Tornando ai numeri, centrare questi risultati in questo preciso momento storico acquisice di per sé già un grandissimo valore. L’Epm arrivava dopo le World Series di Las Vegas (anche se non tutto il field sarebbe stato intaccato dal post Sin City, ovvio), veniva poco prima di una serie di tornei robanti al King’s Resort di Rozvadov (di cui Euro Rounders è partner) e prima dell’Ept di Barcel-

lona. Insomma, dura rispettare il milione sul piatto che, in Italia o nei mercati prossimi come la Slovenia, è davvero dura da trovare. Rimarrà questa l’unica occasione di concorrere per un montepremi del genere. E dopo questo ottimo risultato tornerà il momento dell’Italian Poker Sport che ritorna al King’s Resort di Rozvadov per la terza volta dopo l’esordio di metà novembre 2018 e il bis di maggio 2019. Stavolta si gioca dal 6 all’11 di novembre con un buy in da 250 euro e mezzo milione garantito. La Grand Final Ips 2019, invece, è sempre fissata per la metà di dicembre.

Il colpo decisivo del final day Prima di passare alla cronaca del torneo, analizziamo quello che, durante il final day, avevamo ribattezzato il colpo del torneo e lo ripresentiamo subito prima di an-

S I LV I U B A LT A T E A N U

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2019

3

nunciare il vincitore dell’Euro Poker Million. Al livello 150.000/300.000 BBA 300.000 apre standard da under the gun Alessio Lovito e riceve in faccia la 3bet all in di Maria Zainescu che ha oltre 7 milioni davanti da middle position. Baltateanu chiama solo e Lovito reshova per 15,5 milioni di chips! Call snap ancora di un Baltateanu in over confidence ma che ha spillato comunque due “dame”. Lovito gira Asso-Asso e Zainescu AKs a quadri! Ecco il board che manda a 38,5 milioni di chips Alessio Lovito! J-3-28-7 con gli Assi che tengono. Ed è un colpo che, a 10 left, elimina la temibilissima Zainescu e azzoppa

l’altrettanto temibile rumeno Baltateanu. In questo momento Lovito sembra poter ambire a vincere l’Epm e i 250.000 euro di prima moneta. Alla fine capiterà che Alessio vincere sì, il torneo, ma chedovrà “accontentarsi” del premio più basso sul gradino più alto del podio. Nella cronaca capirete perché Lovito vincerà 135.000 euro (125.000 più i 10.000 riservati al primo) e perché Gianfranco Picone vincerà il premio che gli spettava per 165.000 euro e il terzo classificato, Baltateanu, ben 200.000 euro. Grande soddisfazione, comunque per il giocatore toscano che dietro di sé aveva anche un certo Andrea Benelli che ha puntato sul cavallo vincente.


LA PRIMA DELL’EPM È SUPER

La cronaca del final table

GIANFRANCO PICONE

2

DAVIDE SURIANO

4

OUT FABRIZI OTTAVO - Per Fabrizi è vicina la fine e Picone apre ancora con 99 da bottone e c’è l’all in per 5 milioni dello short dal small blind: J10s a fiori e il board regala ancora il set di 9 per Picone! Q794J e out Fabrizi 13mila euro. Baltateanu continua macinare chip infilandosi in un pot con Lovito che molla sotto i suoi colpi. OUT MINIUCCHI SETTIMO - Manda tutto Miniucchi 3,4 milioni A4 offsuited vs Suriano che gira KK: il board è 2JK4Q e perdiamo Marcello per 16.000 euro con Suriano che sale a 8,5 milioni. Pot da 10 milioni per Baltateanu che apre da utg e 3betta 3,8 da hijack Lovito e trova il call. Flop: 282 check, check Turn: 4 picche 3,1 milioni Baltateanu e call. River: 7 cuori cambia la size Balta e fa 2,1.milioni, call di Lovito che discende. OUT GIOMBETTI - Apre Picone da under the gun con 88 e Baltateanu rilancia 3,4 milioni con 89s a quadri. All in di Giombetti con AK offsuit, passa Picone gioca Baltateanu. Flop 6-7-10-9-4 e perdiamo Giombetti per 22.000 euro con il rumeno che comanda ancora. Poi da segnalare un pot da importante per Lovito con J10 che chiude un trips e azzoppa il polacco Bujok. OUT BUJOK - Poco dopo lo eliminerà sempre Silviu Baltateanu in quinta posizione per ben 40.000 euro. Player molto valoroso che si porta a casa una bellissima moneta. OUT SURIANO - Si va via veloci anche perché Baltateanu gioca tantissimi Showdown, mette sempre e cerca di far fruttare il suo ingente stack giocando comunque bene da chip leader: K9 in all in per 6,1 milioni e Silviu lo chiama con 75s suite a fiori e il board recita così: 8-5-8-A-2. A questo punto i giocatori iniziano a dialogare molto per il deal ai primi tre. Dopo una pausa lunghissima si arriva a definire 200mila euro a Baltateanu, 165mila a Picone e 125.000 a Lovito con 10mila euro e la stella dell’Epm al vincitore.

1 Alessio Lovito 2 Gianfranco Picone 3 Silviu Baltateanu 4 Davide Suriano 5 Svymon Bujok 6 Alessandro Giombetti 7 Marcello Miniucchi 8 Andrea Fabrizi * deal

€ 135.000* 165.000* 200.000* 60.000 40.000 22.000 16.000 13.000

Si riparte con la fase a tre che è lunghissima ed estenuante. Baltateanu comanda e vende cara la pelle e vince un pot da 8 milioni e mezzo. Un’altra mano cruciale è quella in cui c’è una 3bet a 5,1 milioni di chips A7s a fiori di Picone, call Balta K7s a quadri. Nel colpo entra anche Lovito con J8 offsuit e il è da 15 milioni di gettoni. Flop tremendo J58, all in di Lovito e gioca Picone, passa Baltateanu e con un 9 di quadri e una Q di quadri la doppia di Alessio regge e vola a 43 milioni. Ma Baltateanu è sempre vivo e tripsa con 6-7 contro Picone che ha 8-9 e che mette le chips nel mezzo visto che sul board c’è anche un 9. Il deal non velocizza la situazione e si va avanti così con una serie di colpi che fanno passare le chips dal più short al più deep e viceversa riequilibrando la situazione per circa 2 ore di gioco tra pause e action in modalità 3 handed. Si sblocca tutto quando Silviu spilla le dame e Lovito con 8-6 chiude un trips su 6-10-9-6: i due vanno ai resti e un 9 al River chiude il full house che elimina Baltateanu per 200.000 euro di premio. L’heads up dura qualche mano ma serve solo l’incrocio decisivo visto che Lovito parte in proporzione in chips di 6 a 1. Accade quando apre Lovito con coppia di 4 dal bottone, Picone shova con J9 e c’è il call! Board liscio e Alessio Lovito alza la stella dell’Euro Poker Million e vince 135.000 euro. IVO DONEV

Ma vediamo com’è andato tutto il tavolo finale dopo avervi già raccontato la mano che ha ridefinito gli equilibri di un torneo che sembrava in mano ad una coppia rumena: Maria Carmen Zainescu e Silviu Baltateanu. Alle primissime mani raddoppiano subito gli short italiani: prima tocca ad Andrea Fabrizi e poi Alessandro Giombetti su Lovito KQ vs AJ e una dama sul turn. Poco dopo inizia la salita di Gianfranco Picone che risulterà essere il player più profittevole a questo tavolo finale. Inizia anche a vincere con la sua mano del torneo, la coppia di 9. In questo caso li setta e Suriano arriva al River dove esce una terza cuori. Lui ha QJ offsuit ma non chiude né una scala bilaterale né il colore: decide di mandare i resti e Picone non ci pensa troppo a chiamare col set di 9 e ha ragione. Picone schizza a 21 milioni e Suriano si accorcia a 4,8. Poi tocca a Fabrizi pagare Picone QQ vs J3 con quest’ultimo che riesce a chiudere una scala col 3 di quadri e va sempre più su nel count.

P AY O U T D E L F I N A L T A B L E

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casinò

A scuola di gestione in Laguna L’ASSESSORE AL BILANCIO E PARTECIPATE DEL COMUNE DI VENEZIA, MICHELE ZUIN, FA IL PUNTO SULLA TRATTATIVA SUL NUOVO CONTRATTO DI LAVORO PER I DIPENDENTI DEL CASINÒ, MA ANCHE SULL’OPERATO DELLA PROPRIETÀ PER L’EQUILIBRIO DEI CONTI E IL RILANCIO DELL’ATTIVITÀ

B MICHELE ZUIN

ilancio in forte utile da due anni per la società che si occupa di gioco, una lunga e difficile stagione contrattuale finalmente giunta al momento di svolta; investimenti per la sede di terraferma, un’opera certosina di riordino del Gruppo. Questo il presente e il futuro del Casinò di Venezia, fortemente voluto, naturalmente, dall’amministratore unico della Cmv Spa Andrea Martin, dal consiglio di amministrazione della CdV Gioco Spa presieduto da Maurizio Salvalaio, dal direttore Alessandro Cattarossi, ma anche dal Comune, titolare della licenza per l’esercizio del gioco d’azzardo. Tant’è che l’assessore al Bilancio e Partecipate Michele Zuin, vero artefice del risanamento del Casinò, da sempre svolge una parte attiva, non solo nella complessa vicenda legata alla razionalizzazione del Gruppo (l’allora sindaco del Pd Giorgio Orsoni, in vista di una possibile – e poi sfumata – privatizzazione della gestione, aveva diviso in due la “vecchia” società, e già da prima era operativa la Meeting & Dining Srl, focalizzata nella ristorazione e titolare del marchio “Casinò di Venezia”) ma anche nella trattativa con i sindacati per redigere un contratto aziendale di lavoro che prenda il posto del regolamento unilaterale entrato in vigore il 1° luglio del 2017. E proprio dai punti fermi raggiunti dopo due

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2019

di Anna Maria Rengo

lunghi anni parliamo nell’intervista che Zuin ha rilasciato a Gioco News. Che giudizio dà del raggiungimento dell’accordo per il nuovo contratto aziendale di lavoro con i sindacati? Quanto è importante per il futuro dell’azienda? “Vorrei precisare che, sotto il profilo formale, non si tratta di un accordo ma di una condivisione dello stato finale della trattativa, a cui dovrà seguire, una volta ottenute tutte le singole transazioni con i dipendenti per le cause intentate dagli stessi verso l’azienda, la stipula del vero e proprio contratto. Si tratta di un contratto innovativo per la società che porta sicuramente a un giusto ed equo riconoscimento delle istanze sindacali contemperando, allo stesso tempo, le esigenze della società nell’autonoma gestione aziendale. Inoltre vorrei segnalare come, per la prima volta nelle relazioni sindacali, si chiarisca che il premio di risultato è legato agli incassi nella misura in cui gli stessi garantiscano l’equilibrio economico. Il contratto e la sua costruzione economica, sono essenziali per futuro della società e per il mantenimento dell’equilibrio economico finanziario della stessa. Devo, comunque, sottolineare che il contratto non è l’unica ‘leva’ su cui siamo intervenuti. Infatti, il Piano industriale approvato dal consiglio comunale prevedeva una razionalizzazione di altre voci di spesa oltre a quella


A SCUOLA DI GESTIONE IN LAGUNA

del personale. Razionalizzazione che è avvenuta regolarmente nel corso di questi tre anni. L’amministrazione comunale ritiene, infatti, strategico e fondamentale il ruolo del Casinò di Venezia nell’economia cittadina e fondamentale per l’apporto dello stesso al bilancio del Comune. Sono quindi convinto che un clima di sereni rapporti sindacali possa garantire un futuro stabile e uno sviluppo alla Casa da gioco del Comune di Venezia”. Quali progetti di rilancio e consolidamento interesseranno il Casinò nei prossimi mesi? L’ipotesi di una nuova sede di terraferma è definitivamente da escludere? “Per aprile 2020 si prevede l’inaugurazione dell’ampliamento di circa 1.500 metri quadrati della sede di Ca’ Noghera con il completo rifacimento della zona ingressi e con l’apertura di un privè e di una nuova area giochi. L’importo dei lavori è di circa 4 milioni di euro che sono interamente finanziati dal Comune di Venezia con l’aumento di capitale società deliberato nel 2017 in sede di approvazione del piano di rilancio e risanamento della società. Tutte le attività della società sono pertanto impegnante al raggiungimento di questo obiettivo, che risulta fondamentale nel piano di rilancio e risanamento del Casinò. L’amministrazione non ha ritenuto possibile in questi anni investire risorse per l’apertura di una nuova sede in quanto la situazione economica e debitoria della società stessa non lo consentiva. Questo perché lo scopo primario durante il mandato è stato quello di risanare la società e porla in sicurezza, in modo tale da poter garantire, attraverso la sua continuità , la percentuale di incassi pari al 25 percento al Comune di Venezia”. Quanto è importante il Casinò per l’economia cittadina e per le casse comunali? “Nell’economia cittadina l’impatto economico della Casa da gioco è sicuramente rilevante, infatti, con un fatturato annuo di circa 80 milioni di euro e circa 600 dipendenti in organico (comprensivi del settore ristorazione) la società risulta essere un fattore determinate nel mantenimento del Pil della Città di Venezia”. Il Casinò fornisce un apporto essenziale al bilancio della Città in quanto le entrate lorde, che nel 2018 sono state pari a circa 24 milioni di euro, permettono all’amministrazione di mantenere un alto livello nei servizi alla cittadinanza soprattutto nel settore del welfare cittadino”. Qual è stato ed è l’operato della giunta guidata dal sindaco Luigi Brugnaro in merito al riordino del sistema societario del gruppo Casinò e dei conti delle società di cui è composto? “La giunta, fin dal suo insediamento, ha dovuto affrontare e risolvere lo stato di grave crisi in cui il Gruppo delle società del Casinò versava ormai da anni. Per la prima volta si è approvato nel 2017 un vero piano industriale di rilancio ma anche di risanamento, basato su azioni concrete e realizzabili e non su ipotesi slegate dalla realtà. Grazie a questi presupposti si è potuto chiudere in utile due bilanci consecutivi (2017 e 2018) della Casinò di Venezia Gioco Spa e garantire la continuità aziendale.

Infatti il bilancio 2017 della Casino di Venezia Gioco Spa si è chiuso con utile di 1.176.753 euro mentre il bilancio 2018, con un rilevante incremento rispetto all’anno precedente, chiude con un utile di 2.207.415 euro. Rispetto a scelte del passato, la giunta Brugnaro ha puntato a risolvere i problemi operativi che, se non affrontati, rischiavano di portare al fallimento, e di conseguenza, alla perdita di un asset fondamentale per la città qual è il Casinò. Operativamente inoltre, in applicazione delle previsioni del testo unico sulle società partecipate (Dlgs n. 175/2016), si è provveduto a razionalizzare il Gruppo, fondendo la società dedicata alla ristorazione, la Casinò di Venezia M&D Service Srl, nella Casinò di Venezia Gioco Spa. Questa operazione, che porterà dei vantaggi in termini di maggiore sinergia operativa tra il settore gioco e quello della ristorazione, porterà anche benefici immediati nel bilancio, grazie al venir meno di alcune partite fiscali infragruppo e ad economie dovute a un’attività di efficientamento dell’organizzazione societaria. L’operato della giunta Brugnaro ritengo sia l’esempio significativo di come si debbano affrontare i problemi di una Casa da gioco. Al termine del percorso di razionalizzazione anche la capogruppo Cmv Spa (Casinò Municipale di Venezia Spa Ndr) sarà dismessa con quindi un’unica società direttamente controllata dall’amministrazione comunale: la CdV Gioco Spa”. Il Casinò teme che il decreto Dignità, che vieta totalmente la pubblicità del gioco, possa danneggiare il business? “Nel corso degli ultimi anni il business del Casinò non si è basato su messaggi pubblicitari attraverso mezzi di comunicazione di massa se non in caso di particolari eventi o manifestazioni. Pertanto, essendo di fatto la clientela fidelizzata e conosciuta, non si ritiene che gli effetti del decreto Dignità possano produrre un danno alla Società. In ogni caso, è di tutta evidenza che le Case da gioco autorizzate dal governo italiano e possedute da Enti locali, dovrebbero vedersi attenuare i divieti di pubblicità e in questo senso l’amministrazione comunale sta lavorando nelle opportune sedi”.

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di Marco Fiore

fanno da padroni. Chi più, chi meno, i Casinò si adeguano, sono gli anni in cui gli incassi volano letteralmente, le presenze si moltiplicano, come i nuovi posti di lavoro. Il Casinò di Saint-Vincent, il primo a rendersi protagonista di questa rivoluzione, in pochi anni scala le classifiche continentali collocandosi al primo posto per introiti e numero di clienti. Una sola abitudine, piuttosto che regola, ha attraversato questo periodo senza essere influenzata dal processo di cambiamento che poco sopra vi abbiamo sinteticamente raccontato: la mancia. La mancia è da sempre un elemento caratterizzato da unicità nel mondo dei Casinò. Non è dovuta, ma è gradita, è il modo del cliente per riconoscere la qualità del servizio, anzi di ogni servizio che gli è stato offerto. Qualche volta è frutto di scaramanzie, è sempre il piacere di condividere la gioia di una vincita, in alcuni casi rappresenta anche, in caso di perdita, quindi di sconfitta, un gesto elegante, quello di cui solo il giocatore è capace. Un gesto che ha origini lontane e che il trascorrere del tempo non ha minimamente scalfito.

TORNEANDO

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dei giochi americani (roulette a doppio zero, black jack, poker, punto banco e soprattutto slot machine) ha rappresentato per i Casinò in tema di Galateo, e non solo, una sorta di spartiacque. Si è trattato di una vera e propria rivoluzione partita nei primi anni ‘80 molto produttiva in termini di fatturato per i Casinò - con un allargamento, diremmo anche impensabile, della platea dei clienti potenziali. I pochi eletti, di norma anche benestanti, che potevano permettersi il gioco d’azzardo, si sono trovati di colpo costretti a condividere la propria elitaria passione con una nuova clientela, numerosa, chiassosa, perché in cerca di divertimento più che di emozioni, e assolutamente meno formale, sotto tutti i punti di vista. I Casinò, salvo rinunciare ai benefici che questo cambiamento portava con sé in termini di business, hanno dovuto inevitabilmente rivedere le regole del passato, in tema di abbigliamento, anche di comportamento del cliente. Anche gli ambienti vengono rimodernati, a fianco di luci soffuse, arredi d’epoca e tappeti preziosi, vengono create aree in cui suoni e colori la

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aveva, sentito il suo responsabile, anche la facoltà di accompagnare il cliente all’esterno della hall di ingresso. Esistevano poi date speciali, in occasione dei gala, di consueto abbinati alle grandi gare di chemin de fer precedute da sontuose cene, in cui le regole erano ancor più stringenti, smoking per i signori, abito lungo per le signore. Oltre all’abbigliamento, all’interno delle sale da gioco era richiesto un comportamento consono all’ambiente, urla e schiamazzi potevano generare l’espulsione immediata del cliente dal Casinò. Con il cambio degli stili di vita degli Iialiani e con l’affermarsi delle nuove tendenze della moda, le regole che abbiamo poco sopra enunciato sono state ammorbidite, quindi, sia per gli uomini che per le donne, il cosiddetto “casual” venne accettato, anche se non di buon grado. Nulla cambiò - nemmeno ora è cambiato - rispetto al comportamento al tavolo da gioco e nelle aree comuni, quindi l’esultanza per il conseguimento di una vincita è più che gradito, come tollerato il gesto di stizza per una giocata perdente, ma nulla di più. L’avvento

RIFLESSIONI DAORSO

T

rascorse le vacanze estive, torniamo a tenervi compagnia con le nostre scorribande nel mondo del gioco d’azzardo. L’argomento che abbiamo deciso di trattare in questo numero della rubrica ci porta, per certi versi, a ricordare un passato anche lontano, prassi alla quale ogni tanto è comunque piacevole abbandonarsi. Veniamo al tema che vi abbiamo anticipato. È possibile parlare di galateo nel mondo dei Casinò, quindi di regole dedicate a chi si avvicina al gioco d’azzardo? Diciamo che esistevano, nel senso che da quando i Casinò sono stati aperti e sino alla fine degli anni Settanta, di regole da rispettare il cliente ne aveva parecchie. Il cosiddetto “dress code”, per primo, quindi l’abbigliamento da indossare per essere ammessi all’ingresso delle sale da gioco. Sì, ammessi, perché nel caso in cui la tenuta non fosse consona, l’accesso non era consentito. Giacca e cravatta obbligatorie per gli uomini, abito elegante per le le donne. Al tempo era deputato a verificare il rispetto delle regole il portiere che

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Questione di galateo


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COLOSSAL GEMS

per un divertimento colossale

| Nome_ Colossal Gems | Data di rilascio_ Agosto 2019

| Payout_ 92.19%,93.94%,96.80%,97.93% (quattro scelte possibili) | Produttore_ Habanero | Disponibile su_ Omnichannel

›› grafica

Una slot machine ambientata nello spazio, arricchita da pietre preziose che ne rappresentano i simboli principali. Colossal Gems punta sulla semplicità: senza effetti speciali sensazionali, scegliendo la concretezza, che da sempre garantisce risultati. Infatti, piace. Grazie anche all’altissima qualità del design, tipica di tutte le slot di Habanero, e a una grafica in stile cartone animato. I simboli – molto accurati – rappresentano tutte le pietre preziose in vari tagli (cerchio, quadrato, triangolo, diamante, ecc.) e in tutti i colori (rosa, scuro o azzurro, verde, arancione, rosso). Ma a stupire è soprattutto la grande varietà di simboli che compaiono sullo schermo, attraverso le varie piogge di meteoriti preziosi. Per una slot decisamente variopinta e un effetto visivo davvero notevole e accattivante.

›› sound

Se le grafica incanta i giocatori per la sua accuratezza e originalità, anche l’audio riesce a fare altrettanto, proponendo varie musiche, jingles ed effetti sonori molto coinvolgenti e in grado di esaltare ogni singola dinamica e momento del gioco, per un’immersione totale nell’esperienza utente. Merito anche dell’alta definizione del suono, che vale la pena ascoltare con un buon livello di volume e un impianto audio di qualità!

›› giocabilità

Quella che abbiamo di fronte è una slot a volatilità piuttosto elevata, che utilizza 6x5 rulli, con ripetizioni a cascata e giri gratuiti. Forse non si tratta di un gioco del tutto unico, ma sicuramente piuttosto raro, che presenta un’ampia area di gioco in cui i vari rulli permettono di formare combinazioni vincenti tramite simboli corrispondenti che si toccano, in un sistema denominato Cluster Pay. Anche i rulli a cascata fanno parte del design del gioco, quindi ogni volta che si forma un cluster, si innescherà un nuovo giro rimuovendo i simboli vincenti e consentendo che ne entrino di nuovi. Tutte le vincite assegnano un re-spin gratuito, con un blocco 2x2 caratterizzato da una gemma casuale che appare da qualche parte sullo schermo, con le successive vittorie che offrono blocchi 3x3 e poi 4x4, almeno per i giocatori più fortunati. Quando si verificano vincite con la comparsa del blocco 4x4, i giocatori vengono ricompensati con sei giochi gratuiti in cui i simboli 2x2, 3x3 o 4x4 appariranno casualmente a ogni giro, con una serie di jolly che consentiranno ulteriori vincite. Con i vari gratuiti che si possono ottenere giocando, permettono di soddisfare il giocatore quanto basta per non annoiarlo e coinvolgerlo tra una rullata e l’altra.

›› bonus

Come indicato in precedenza, il punto di forza della slot è probabilmente rappresentato dall’utilizzo del sistema Cluster Pay, oggi sempre più in voga sulle video slot che sostituisce i tradizionali bonus game a cui si era un tempo abituati. Nel caso della Colossal Gems, l’unione di questo meccanismo premiante a una semplicità di base e alla straordinaria fluidità del gioco, garantisce la piena soddisfazione del giocatore, molto meglio di tanti bonus sensazionalistici che spesso diventano stucchevoli, sopratutto a lungo andare.

il nostro giudizio. Habanero festeggia l’estate con un cento: Colossal Gems, ultima release “sfornata” nel mese di agosto, rappresenta la centesima slot che si aggiunge al portafoglio di giochi del produttore, in continua crescita. Confermando la sua straordinaria attitudine nella creazione di grafiche di alto livello e di sonorità di altrettanta gloria, che esaltano al meglio il prodotto quando accompagnato da modelli matematici entusiasmanti e narrazioni avvincenti. Proprio come avviene in questo caso. Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)

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La saggezza di essere bino, trino e quatrino Mimmo Locasciulli tra musica e arte al Casinò di Sanremo: “Essere ‘solo’ un artista non è nella mia indole”

INTERVISTE

di Anna Maria Rengo

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U

na vita esclusivamente dedicata all’arte? Anche no! E anche se si è un artista da sempre sulla cresta dell’onda come Mimmo Locasciulli che, ospite dai Martedì letetrari del Casinò di Sanremo, ha presentato il suo libro autobiografico “La macchina volante”. Cantautore, scrittore, ma pure chirurgo e nutrizionista, come concilia la carriera professionale con quella artistica? “Adesso devo dire con facilità, visto dall’ospedale sono in pensione e dunque lavoro meno della metà. Ma prima era difficile: man mano che salivo di grado nella carriera ospedaliera, fino a dirigere un reparto, dovevo rinunciare a concerti e dischi, ma come uomo dovevo essere inserito in un meccanismo produttivo, altrimenti, se avessi fatto solo il musicista, mi sarei sentito poco utile. Non voglio essere frainteso: non penso che chi fa solo il musicista non sia utile, ma la mia indole è diversa: io sono bino, trino e quatrino”. Ne “La macchina volante” narra se stesso e le sue passioni. Dove è nata l’esigenza, o la voglia, di raccontare di sé, e quale messaggio vuole lanciare ai suoi lettori e fan? “È nata come una casualità. Ho cominciato a ripensare ad alcune cose della mia vita e mi sono accorto che, senza volerlo, da bambino, avevo piantato le radici degli alberi delle mie future realizzazioni. Quando ho dei pensieri carichi di emozioni mi capita di scrivere qualcosa, un testo, un pensiero, un diario.... poi pian piano il tutto ha assunto la forma di un progetto letterario e mi sono trovato bene”. Quanto sono importanti le passioni e i sogni nella vita di una persona? “Nella primissima pagina del libro c’è una citazione di Anatole France in proposito: mi piacciono tutte le emozioni

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forti, essere travolto dal rimbalzo emotivo, dal sorriso di un bambino, da un tramonto, dal vento, da un sapore... da tutto ciò che mi viene dalla vita. Quando si è carta assorbente si mette dentro tutto e se sei un’anima sensibile poi te lo rivrovi, anche alla mia età”. Ma sei ancora carta assorbente? “In maniera diversa, mi sento ancora così. Quando si è più grandi aumenta anche il senso critico e ora immagazzino dati così da poter analizzare quello che è il nostro mondo e la nostra realtà. Sono carta assorbente ma non per destare quelle emozioni che lasciano il segno nel profondo del cuore, ma per avere dati a disposizione che mi consentano di esprimere dei giudizi. Con l’età si acquisisce saggezza o follia. Io sono dalla parte della saggezza”. Come vede il connubio tra gioco e cultura che si realizza al Casinò di Sanremo? “Il gioco per me è una cosa non bella, anche se a me piace giocare a carte, a scopone soprattutto, e a poker, per esempio furante le feste. C’è gente che si rovina la vita con il gioco e, pur non essendo a favore del proibizionismo, ritengo che servano normative più restrittive. Ciò premesso, la cultura è il giusto contrappreso all’attività ludica. Una volta ho tenuto un concerto in un casinò della Croazia, in mezzo a un’ottantina di slot machine che facevano dlin dlin: è stata un’esperienza suggestiva, avevio la funzione di distrarre i clienti dall’ossessione del gioco”. Il gioco, con o senza vincita in denaro, ha mai ispirato una sua canzone, o potrebbe farlo? “Quello delle carte o dei dadi no, ma quello delle persone sì”. Nella sua vita ha collezionato tante collaborazioni eccellenti. Ce n’è una che sta ancora inseguendo?

“Io sono stato molto privilegiato e non ho capito fino in fondo perché alcuni grandi nomi internazionali si sono accostati alla mia musica, a volte anche con reverenza., Credo di essere una persona coerente nel rapporto con la musica e con il pubblico. Ci sono sogni non realizzati ma non voglio fare come il cane che tiene in bocca un pezzo di carne, si specchia in un ruscello, vede questo pezzo di carne e spalanca la bocca, facendolo cadere in acqua. Ma ci saranno ancora sorprese!”.

Lui chi è?!? Domenico “Mimmo” Locasciulli (Penne, 7 luglio 1949) è un cantautore e medico italiano. Partecipa al Festival di Sanremo 1985 con il brano Buona Fortuna. Nel 2009 Locasciulli pubblica l’album Idra, registrato a New York. Fra i collaboratori del cantautore abruzzese per questo album figurano ancora Greg Cohen e Marc Ribot. Mimmo Locasciulli celebra quarant’anni di attività discografica pubblicando il doppio album ”Piccoli cambiamenti”, contenente molte delle sue canzoni più note insieme ad altre che, nel corso degli anni, ne hanno caratterizzato il percorso artistico. In tutti questi anni Mimmo ha esplorato i più disparati mondi musicali, lasciandosi contaminare di volta in volta dal rock e dal pop, spingendosi fino allo sconfinamento nella musica elettronica, nel blues e nel jazz. L’elenco dei nomi che lo hanno affiancato, o con i quali Locasciulli ha scambiato esperienze ed apporti è lungo: Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri, Frankie hi nrg mc, Gigliola Cinquetti, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Claudio Lolli, Paola Turci, Enrico Pieranunzi, Roberto Kunstler, Alex Britti, Goran Kuzminac, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Andrea Mirò, Alessandro Haber, e poi ancora Marc Ribot, Greg Cohen, Joey Baron, Büne Huber & Patent Ochsner, Lenny Picket, Willie Schwarz e molti altri ancora. Indifferente alle mode o alle sollecitazioni di mercato Mimmo Locasciulli ha seguito una sua personale strada musicale, fatta soprattutto di coerenza, ma anche di ricerca, di curiosità e di sconfinamenti in ambiti musicali diversi dal suo habitat artistico naturale. Nel 2016 l’Associazione “Civilia - Cultura, parole e musica” gli assegna il Premio “Civilia - Canzone d’Autore”.


Tutti i volti di Paolo Casiraghi

N

on c’è niente che nella sua vita lo abbia fermato. Pensava che la carriera da dentista, intrapresa dopo il liceo, sarebbe stata la sua strada ma appena si è accorto che non era quella giusta, l’attore e cabarettista Paolo Casiraghi inizia a studiare recitazione al Teatro della società di Lecco e in particolare approfondisce dizione con Edoardo Borioli. Classe ‘72 Paolo Casiraghi gioca con le parole e i travestimenti, un po’ per difesa, un po’ per timidezza. Da “Colorado” a “Zelig”, da Pupi Avati a “Vivere”, da “Un posto al sole” a Sisal Wincity, il palco per Casiraghi è la sua vera casa: attraverso l’interazione con il pubblico che viene chiamato in causa durante i suoi spettacoli, la serata con l’attore bergamasco diventa un vero spettacolo. E da qui la scalata verso il successo. Qual è la filosofia della sua comicità? “Non ci ho mai pensato in effetti, ma guardando a tutti i personaggi che ho inventato e al loro linguaggio, credo che la mia comicità si basi in gran parte sulle iperboli, esagerazioni della vita reale”. Il suo personaggio più noto è sicuramente Suor Nausicaa, come nasce questo soggetto?

di Roberta Falasca

“Suor Nausicaa nasce per un provino a Zelig, mi vergognavo molto, era la prima volta su un palco non teatrale e senza il testo di un autore. Travestirmi mi è sembrato più facile. Le idee derivano dalle suore della scuola materna, le elementari e tre anni del liceo, materiale più che abbondante”. Lei si esibirà nella cornice di Sisal Wincity a Firenze e poi Roma, che tipo di esperienza porterà al pubblico? “Partirò dal repertorio di suor Nausicaa, adattando un 20 percento della serata al tipo di pubblico presente, mi piace ‘rompere le scatole’ ai presenti, specie se non se l’aspettano”. Le è mai capitato di divertirsi con il gioco nei casinò o nelle sale bingo o scommesse? “Poche volte in realtà, non sono fortunato. Sono un accanito ‘giocatore’ nel cambio valute, il Forex”. Paolo Casiraghi, lei ha calcato i palchi di teatri, cinema e Tv: qual è stata l’esperienza più significativa? “Per il ‘successo’ presso il grande pubblico sicuramente Colorado, per l’emozione di lavorare con grandi professionisti, Zelig. Nel cinema, lavorare con Pupi Avati mi ha insegnato molto. In Tv l’episodio di Don Matteo è stato indimenticabile: sono del 1972, avrei dato un braccio per conoscere Trinità”. Paolo Casiraghi è il nome d’arte, Paolo Calderoli è quello vero: come mai la scelta di

INTERVISTE

Comico, cabarettista ma anche attore di cinema e soap opera. Calca i palcoscenici coinvolgendo il pubblico e facendolo sentire protagonista. La chiave con cui vuole far ridere è quella dell'iperbole: un'esagerazione della realtà.

cambiare e perchè proprio con “Casiraghi”? “Un’ingenuità di inizio carriera, ho sperato di farmi strada da indipendente, senza il peso di un cognome che è solamente scomodo (Casiraghi è il nipote del politico leghista Roberto Calderoli, Ndr). Non ha funzionato. Nemmeno stavolta. Casiraghi è il cognome di un mio bisnonno, compositore d’orchestra”. Quali sono i suoi progetti futuri? Può svelare qualcosa a Gioco News? “Non ne ho la più pallida idea, potrei avere la fortuna di riuscire a fare un film o continuare a fare il dentista o affittare aquiloni in Nepal o pulire carburatori in un’officina a Tenerife, l’idea di avere un futuro pianificato mi fa venire l’ansia. Che noia, meglio scoprire, adattarsi, evolversi, crescere. Come le iguane delle Galapagos”.

Lui chi è?!? Paolo Casiraghi forma la sua preparazione attoriale alla scuola teatrale di Lecco sotto la direzione del maestro Edoardo Borioli ed esordisce nel 2002 con lo spettacolo teatrale Spoon River, al teatro Filodrammatici di Milano. Si distingue generalmente in ruoli drammatici, ma nel 2007 decide di mettere a frutto la sua vena umoristica e segue il laboratorio Zelig di Pavia e Democomica al Teatro Franco Parenti. Nel 2008 sbarca a Colorado (Italia 1), con il personaggio di Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista. Dal 2012 porta in scena a “Zelig”, in prima serata su Canale 5, nuovi personaggi come Manuel Chuparosa De la Pierna. Ma Paolo Casiraghi non è solo comicità e cabaret. Intensa, infatti, è anche la sua attività cinematografica (Pupi Avati lo ha voluto come attore in quattro dei suoi film) e televisiva, con diverse fiction sia per le reti Rai sia per le reti Mediaset. Tra i suoi primi ruoli nella televisione c’è quello di “Francesco Fumagalli”, interpretato nel 2003 nella soap opera di Canale 5, “Vivere”. Nello stesso anno debutta al cinema con il film “Il cuore altrove”, diretto da Pupi Avati con cui lavorerà in vari altri film: “La rivincita di Natale”, “La seconda notte di nozze” e “La cena per farli conoscere”. Casiraghi ha recitato anche nel film “Per non dimenticarti”, diretto dalla figlia del regista Pupi Avati, Mariantonia Avati. Nel 2006 interpreta il ruolo di Emilio Contri nella terza stagione della serie tv di Rai Uno, “Orgoglio” e sempre nello stesso anno è nel cast della versione estiva della soap opera “Un posto al sole”. Nel 2007 appare su Rai Uno nella miniserie tv Giuseppe Moscati, diretta da Giacomo Campiotti e su Canale 5 ne “Il generale Dalla Chiesa”, regia di Giorgio Capitani, dove interpreta il ruolo dell’avvocato milanese Gianni Tassi.

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Diventare un campione “costa”, specie se sei ancora un teenager e se la tua disciplina di riferimento sono gli eSports. Così Kyle “Bugha” Giersdorf, vincitore di un premio da 3 milioni di dollari all’ultima Fortnite World Cup ma 16enne e ancora studente delle scuole superiori, dovrà condividerlo con il team di professionisti di cui fa parte – i Sentinels - e con cui ha firmato un contratto di un anno a marzo, dopo essere stato scoperto da un talent scout sulla piattaforma Twitch. Il suo contratto prevede la condivisione di una parte dei guadagni nei tornei con il team. Il “takeaway” del torneo “Fortnite” di Kyle sarà probabilmente di circa 2,4 milioni di dollari, con circa 600mila dollari destinati ai Sentinels, secondo alcune indiscrezioni. Il player ha detto di essere a proprio agio con l’accordo e la sua famiglia ha consultato un avvocato che lo ha esaminato a fondo prima di firmarlo. Tali regole d’ingaggio sono comuni nel fiorente mondo degli eSports, in cui i giocatori vengono spesso scoperti su Internet. Gli avvocati e coloro che sono collegati ai giocatori hanno sollevato preoccupazioni in merito ai contratti, sostenendo che molti player - la maggior parte dei quali sono adolescenti - potrebbero essere inclini ad accettare termini sfavorevoli per eccitazione e pressione sociale.

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Quattro nuovi accordi di accesso al mercato con alcuni dei più grandi nomi della scena delle scommesse sportive statunitensi. Li ha stretti, agli inizi di agosto, l’operatore Penn National Gaming, con l’obiettivo di capitalizzare la diffusione del betting legale nel Paese. I nuovi partner di Penn includono: DraftKings Sportsbook, PointsBettheScore, The Stars Group. La società con sede in Pennsylvania - che attualmente gestisce 41 strutture di gioco in 19 Stati, otto dei quali hanno scommesse sportive legali e regolamentate - ha anche annunciato che il provider Kambi ora alimenterà tutti i suoi sportsbooks “inhouse”. Jon Kaplowitz, vice presidente senior di Interactive Gaming di Penn National, commenta così le novità: “Siamo lieti di fornire i nomi più importanti nelle scommesse sportive, nell’iGaming e nell’accesso al poker alle licenze non primarie della nostra società per condurre queste operazioni in cambio di una combinazione di contanti ed azioni iniziali, commissioni di accesso al mercato una tantum e ripartizione delle entrate in corso”. Numerose partnership pluriennali sono state raggiunte attraverso “accordi di fornitura di skin di gioco” che, secondo Kaplowitz, aiuteranno la società a finanziare i costi associati al lancio e al mantenimento delle scommesse e le operazioni di gioco online.

PAROLADI COLLOVATI

Anche la Pennsylvania si unisce al gruppo degli Stati americani in cui il gioco sui casinò online è legale, seguendo l’esempio di Nevada, New Jersey e Delaware. Il Pennsylvania Gaming Control Board, l’agenzia statale per le licenze e la regolamentazione responsabile della supervisione delle slot machine e dei giochi da casinò, alla fine di luglio ha dichiarato che il Parx Casino di Bensalem e l’Hollywood Casino di Penn National vicino a Hershey potranno offrire questo tipo di servizio ai propri giocatori 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dopo diversi giorni di test. Stessa sorte per il SugarHouse Casino a Philadelphia. I tre casinò sono i primi a offrire slot machine e giochi da tavolo online, come la roulette e il blackjack, dopo l’ampliamento del 2017 della legge sui giochi della Pennsylvania. Gli operatori di casinò quindi potrebbero acquistare licenze separate per slot online, casinò games o poker. La maggior parte degli operatori ha pagato 10 milioni di dollari per ottenere tutte e tre le licenze di gioco su internet. La Pennsylvania è il secondo Stato americano per le entrate dei casinò commerciali, dietro il Nevada, con 3,3 miliardi di dollari l’anno scorso. Tale risultato segna una crescita di oltre 59 milioni (più 1,8 percento) rispetto al 2017/2018.

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Esports, vince 3 milioni a Fortnite ma dovrà spartirli con il suo team

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Scommesse sportive, accordo fra giganti per Penn National Gaming

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La rivoluzione dei casinò online sull’esempio di Nevada e New Jersey

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giochi, abbiamo cercato di renderlo il più realistico possibile. Pensiamo di aver fatto un ottimo lavoro. È stato sviluppato dal dio del cricket stesso, Sachin Tendulkar, il quale ha investito molto del suo tempo personale per sviluppare il gioco in quello che è oggi”. Ma non è tutto. Si, perché la crescita degli eSport sta trainando i simulatori sportivi, secondo Cole. “Gli utenti vogliono praticare gli sport che offriamo contro altri da remoto”. È la tecnologia che consente oggi di fare molto di più nelle sale giochi, nei Fec e nelle attrazioni oggi e nel futuro. Sia Jain che Smaaash hanno in cantiere lo sviluppo di un gioco multidisciplinare. È in preparazione un concept chiamato Total Sports, in cui il team di Smaaash prevede di simulare ogni sport. È in fase di sviluppo anche un gioco di lacrosse. Anche i simulatori di Cole si stanno evolvendo. Gli sviluppi attuali includono la connessione del simulatore senza card, in modo che l’utilizzo orario e l’inizio delle partite siano senza soluzione di continuità. “Negli ultimi anni i giochi sportivi sono cresciuti nello spazio di intrattenimento”, spiega Jain. “A causa della mancanza di strutture e tempo, le persone sono passate ai giochi di simulazione per ottenere un’esperienza simile. Come sappiamo gli sport sono praticati su vasta scala nel mercato internazionale; tornei e campionati rappresentano un settore multimiliardario. Allo stesso modo vorremmo potenziare questo format per i giochi di simulazione sportiva con la stessa scalabilità e gli stessi investimenti per espandere il mercato. Esiste un ampio margine di guadagno per gli eSports professionali se sfruttato in modo adeguato”. E se ha ragione, la partita è sicuramente appena cominciata. DANON PERDERE

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divisione Amusement Europa, James Anderson, è essenziale lasciare che l’utente medio partecipi a uno sport al quale, altrimenti, non avrebbe mai avuto la possibilità. “L’attrazione principale dei giochi sportivi è che il giocatore riconosce immediatamente ciò che deve fare. Fin dai primi videogiochi, come Pong. Poi, man mano che i cabinet video sono diventati più sofisticati, è stato possibile per aziende come Namco creare simulazioni più entusiasmanti - come Alpine Racer e Alpine Surfer - divenute estremamente popolari tra i giocatori”. L’importanza dell’autenticità è riconosciuta anche dal produttore indiano Smaaash Entertainment. Il vicepresidente dello sviluppo aziendale, Siddharth Jain, sottolinea che il contenuto dei giochi deve consentire un’esperienza realistica. “Questo aiuta a fornire la scarica di adrenalina in tempo reale che migliora l’esperienza utente. Cerchiamo di coinvolgere tutti gli aspetti di uno sport per portarlo nei giochi che produciamo, per renderli di successo”. Il più recente successo sportivo di Bandai Namco è arrivato dalle due ruote. Si tratta del simulatore MotoGp di Raw Thrills, spiega Anderson. “Il gioco ha un’autenticità nelle moto e fedeli ricreazioni dei famosi circuiti ufficiali di tutto il mondo, come Silverstone. Oltre ai piloti come Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo e i marchi delle moto. L’opportunità di correre contro questi ragazzi attira davvero i clienti”. Smaaash ha invece raggiunto la massa con il suo simulatore di cricket, lo sport più popolare nel loro paese: “È un simulatore di battuta a 360 gradi e, come tutti i nostri RIFLESSIONI DAORSO

I

giochi sportivi da sala giochi hanno fatto molta strada dallo storico “Track and Field” di Konami nel 1983 che è stato il primo gioco a replicare accuratamente l’ambizione sportiva di salire sul podio del successo. Oggi molti lodano i titoli di realtà virtuale apparsi negli ultimi anni mentre altri affermano che la chiave è la semplice competizione. Ma perché questi giochi sono così popolari? Suppongo che la risposta, molto semplice, sia che gli umani adorano lo sport. Ma far amare agli stessi umani il tuo gioco sportivo simulato è un po’ meno semplice, altrimenti lo farebbero tutti, non è vero? Lester Travasso, direttore vendite e marketing di Sega, arriva subito al punto: “Con i titoli video devi avvicinarti il più ​​ possibile alla realtà, ma spesso non è così facile. Certo, con il videogame di Ice ‘Nba Hoops’ (che Sega distribuisce, Ndr) siamo praticamente di fronte a una replica quasi esatta dello stesso sport, avendo un canestro e una palla da basket”. Aggiungendo che, anche se ci sono molti giochi di basket in giro, nessuno ha una licenza ufficiale dell’Nba come questo. E il fatto di avere un canestro delle dimensioni previste da Nba aggiunge anche più autenticità all’esperienza. Justin Burke, responsabile in Europa di Sega, evidenzia dunque quello che fa l’azienda per ottenere questo tipo di autenticità. “Dove possibile facciamo tutto ciò che serve per ottenere quel realismo. Durante la progettazione e produzione di Daytona abbiamo girato su pista in Florida con telecamere fissate a un’auto e filmato tutti gli angoli della pista e dello stadio in modo da poter ricreare la fisica più accuratamente possibile. È il più vicino possibile alla realtà”. Allo stesso modo avviene anche nei giochi di Bandai Namco. Secondo il direttore generale della

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L’ORA DEL GIOCO

In un mondo di videogame basati su simulazioni, lo sport è senza dubbio quello dal maggiore appeal. Che si tratti di giochi Arcade, realtà virtuale o redemption, i passatempi competitivi hanno una certa longevità. Dan Snook di InterGame è andato a dare un’occhiata per noi.



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EUROPEAN LOTTERIES CORPORATE UNIVERSITY

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CEC LAS VEGAS - CASINO ESPORTS CONFERENCE

Luxor Hotel & Casino, Las Vegas, Nevada, Stati Uniti www.casinoesportconf.com

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L

Romexpo, Bucarest, Romania www.earena.ro

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Gli appuntamenti internazionali ai quali non puoi mancare

SCANDINAVIAN GAMING SHOW 2019

The international appointments that you can’t lose

Copenaghen, Danimarca www.eventus-international.com/sgs

Settembre 2019/ September 2019

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3–5 ENTERTAINMENT ARENA EXPO – EAE 2019

Alpha Palmiers by Fassbind, Losanna, Svizzera www.european-lotteries.org/event/

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GTI ASIA CHINA EXPO 2019

Zona A, China Import & Export Fair Pazhou Complex, Guangzhou City, Cina www.gtiexpo.com.tw/cnen/

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ARTIFICIAL INTELLIGENCE MALTA SUMMIT

St. Julians, Malta https://www.eventus-international.com/artificialintelligence

17 – 19

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IPO NOVA GORICA

21 TORNEO FLIPPER SPORTIVO

MILANO PINBALL CUP

Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.pklive360.net

Milano Pinball Club, Via Sant’Uguzzone, Milano www.ifpaitalia.it

13 – 14

TORNEO FLIPPER SPORTIVO

22

Hall 1, Songdo Convensia, Incheon, Corea www.expovision.kr/blank-2

17 – 20

BETTING ON SPORTS 2019

Olympia exhibition centre, West Kensington Londra, Regno Unito http://sbcevents.co.uk/

18 – 20

EL/WLA CSR-RESPONSIBLE GAMING SEMINAR

MILANO PIN-GOLF CHALLENGE

Valamar Lacroma, Dubrovnik, Croazia www.european-lotteries.org/events/

Saint-Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.it

Milano Pinball Club, Via Sant’Uguzzone, Milano www.ifpaitalia.it

19 – 21

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GARA DI PUNTO BANCO

ULTIMATE POKER 2019

Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.thecasinoperla.com

Saint-Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.it

15 – 21

28

CHEMIN DE FER 2019 (TERZA GARA, PRIMA MANCHE)

BATTLE OF MALTA Casino Malta, Malta www.battleofmalta.com

GARA DI BLACK JACK 2019 Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.thecasinoperla.com

Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)

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TAAPE 2019 - THAILAND AMUSEMENT & ATTRACTIONS PARKS EXPO Impact Ehxhibition & Convention Centre Bangkok, Thailandia www.taape.cn

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IAAPA EXPO EUROPE

Paris Expo Porte de Versailles, Parigi, Francia www.iaapa.org/expos/iaapa-expo-europe

24 - 25

CEEGC 2019 - CENTRAL & EASTERN EUROPEAN GAMBLING CONFERENCE The RItz-Carlton, Budapest, Ungheria www.ceegc.eu


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condo grado di giudizio, in base ai quali “[...]la sola consapevolezza del mutuante che la somma data in mutuo sarà impiegata dal ricevente nel giuoco non basta ad attirare nell’area dei debiti di giuoco un negozio tipico diverso per effetto di un supposto motivo illecito determinante, comune ad entrambi i contraenti [...]”, sono da ritenersi pertinenti al caso di specie. La Corte suprema, rigettando il ricorso promosso dal giocatore ha, dunque, affermato come la sussunzione del rapporto di finanziamento o di mutuo della somma concessa al giocatore, nello schema negoziale del gioco o della scommessa ex. art 1933 c.c. si possa verificare soltanto allorquando: 1) vi sia condivisione del rischio tra mutuante e mutuatario, 2) sussista un interesse economico diretto del mutuante al risultato dell’attività del mutuatario. Quanto alla relazione di controllo societario intercorrente tra la Società di finanziamento controllata dalla Società “madre” avente partecipazione quasi totalitaria del Casinò, la Corte ha concluso che il fenomeno non incide sulla alterità soggettiva delle società non implicando sostituibilità tra le stesse.

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tata tanto dal Tribunale, quanto in sede d’appello. Il giudice di merito aveva rilevato come l’insussistenza di un diretto interesse della Società al risultato del gioco, nonostante la consapevolezza della stessa delle finalità d’impego delle somme, non fosse idonea a dare vita ad una obbligazione di gioco, dovendo invece configurarsi lo schema negoziale del mutuo. Il giocatore soccombente impugnava la sentenza di appello mediante ricorso per Cassazione deducendo la violazione degli artt. 1813, 1933 e 2043 c.c. da parte della Corte territoriale. Il ricorrente sosteneva che la Corte territoriale avrebbe dovuto presumere la sussistenza della prova della diretta partecipazione al gioco della Società di finanziamento, con conseguente preclusione ex art. 1933 c.c., della pretesa restitutoria. Ciò in quanto collocata all’interno del Casinò, oltre che controllata da una diversa Società con partecipazione al 97 percento del capitale sociale del Casinò. A parere della Corte di Cassazione, i precedenti giurisprudenziali (Corte Cass. Sez. I, Sentenza n. 17689/2004) richiamati dai fori competenti in primo e se-

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La

tematica stavolta affrontata ha per oggetto una pronuncia della Corte di Cassazione (Cass. Civile, Sez. III, Sentenza n. 17686/2019) mediante la quale quest’ultima ha affermato l’irrilevanza della consapevolezza da parte del mutuante della destinazione finale delle somme prestate al mutuatario e dell’impiego delle stesse per la partecipazione al gioco d’azzardo, ove il dante a prestito non assuma il rischio del risultato del gioco. Il caso di specie vede coinvolto un giocatore che aveva rilasciato a una Società di finanziamento avente sede a Monaco un assegno, a detta dello stesso, in bianco dietro la consegna di fiches per una somma ammontante a 123.949,66 euro, spesa nel gioco d’azzardo presso il Casinò di Montecarlo. La Società, presumendo l’inadempimento del giocatore, notificava a quest’ultimo un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Gela (Caltanissetta) Giovanni Adamo avverso il quale il debitore preFondatore Studio Legale Adamo sentava, poi, op(www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore posizione, che della Materia di Diritto Civile veniva successinell’Università di Bologna vamente riget-

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Restituzione mutuo per giocare la Cassazione fissa le regole


MA LA NOTTE... NON PIÙ

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chiamano “eatertainment” ed è la nuova tendenza che sta prendendo piede in maniera sempre più prepotente negli Stati Uniti, dove il panorama generale dell’intrattenimento notturno sta rapidamente cambiando, evolvendo verso forme più ibride e complesse. Dove il food&beverage diventa sempre più importante, meglio se affiancato da giochi ed eventi. Location del calibro di Dave and Busters, Main Event, Scene 75 e Lucky Strike, tra gli altri, stanno sempre più dominando la scena, guadagnando palate di soldi da tutti coloro i quali stanno evitando i tipi più tradizionali di locali, tipici delle tradizionali delle economie notturne. È quanto emerge da un recente rapporto realizzato da SevenRooms, fornitore di piattaforme per la prenotazione di ristoranti basate sui dati, e YouGov, una società di ricerche di mercato, che ha fotografato la realtà attuale dei locali notturni americani. Nello studio, intitolato “The New Nightlife”, viene rivelato come le preferenze dei consumatori americani per la propria vita notturna si stanno allontanando dalle grandi folle, dalla musica ad alto volume e dall’esclusività. Il 64 percento non ha dubbi sul fatto di indicare che lascerà un bar o un club se sarà affollato, mentre il 54 percento non entrerà neppure se troverà fila all’esterno. Non solo. Il 50 percento andrà altrove se la musica è troppo alta, mentre il 39 percento se ne andrà se ci sono più di dieci minuti di attesa per un drink. E più di un terzo (34 percento) non frequenterà un locale se non c’è cibo nel menù. E neppure un cibo qualsiasi: il 28 percento dei consumatori intervistati dà la priorità al cibo di qualità piuttosto che alla solita offerta fritta, mentre il 14 percento desidera attività diverse dal bere, che indicano un luogo di intrattenimento con cibo. Concerti, spettacoli comici e altre esibizioni dal vivo rappresentano l’attrazione

più grande (30 percento), seguiti da film (15 percento), giochi da sala giochi (9 percento) e bowling (7 percento). Segno evidente anche della penetrazione crescente dei locali denominati “Barcade”, che propongono giochi arcade insieme a food&beverage, ormai molto popolari negli States, visto che fino a qualche tempo fa i videogiochi e flipper erano quasi accantonati. Anche se in America, va detto, molto meno rispetto ad altri paesi: ma è comunque evidente anche qui la rinascita del “puro” intrattenimento. Ebbene, di fronte alla domanda su questo tipo di luoghi, il 29 percento degli intervistati ha dichiarato di preferire andare in un bar con attività, cibo e bevande in un unico posto, mentre un quarto ha dichiarato di essersi divertito di più in quel luogo e che tali locali sono stati ideali per destinazioni notturne. A seguito di ciò, il 21 percento ha dichiarato di essere disposto a spendere più soldi per una serata in un locale di intrattenimento con cibo. Il motivo più popolare per una visita a location del calibro di Cinergy o Bowlero è stato: “una serata fuori con gli amici”. Risposta fornita dal 62 percento degli intervistati, con feste di compleanno e anniversari che hanno rappresentato un motivo specifico per il 43 e il 38 percento dei casi. SevenRooms ha incaricato YouGov di sondare le opinioni di 1.108 persone che hanno accettato di partecipare e sono rappresentative di tutti gli adulti statunitensi di età superiore ai 18 anni. Quello che ne esce è uno spaccato del nuovo mondo dell’intrattenimento notturno americano. O, meglio, dell’eatertainment a stelle e strisce. Nonostante gli Stati Uniti rappresentino da sempre un campione “troppo” avanzato rispetto al resto del mondo, nel senso che le nuove tendenze che si verificano da quella parte dell’Oceano vengono riprodotte diversi anni dopo nel resto del pianeta, Europa compresa, la globalizza-

I consumatori americani si stanno allontanando dai locali notturni e dai bar tradizionali e scelgono di spendere i loro soldi in uno dei tanti settori recentemente soprannominati di “vertimento” (“tainment”), dove il gioco affianca la ristorazione

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zione sempre più spinta che sta provocando un avvicinamento dei diversi usi e costumi, anche a distanze notevoli, sta accorciando letteralmente le distanze. Non a caso tendenze simili si registrano anche nel nostro paese e nel Vecchio Continente più generale. Una ragione in più per gli addetti ai lavori del comparto del gaming per guardarsi attorno e provare ad anticipare qualche tendenza. E, con loro, anche gli esercenti o le catene di locali pubblici di vario genere, in un momento in cui nessuno sembra più sapere cosa inventarsi di veramente “nuovo” o diverso dal solito. Del resto, è evidente come i tempi stiano cambiando un po’ dappertutto. In Italia, lo abbiamo visto con le sale giochi prima (divenute ormai merce rara nella Penisola) e con le discoteche poi (si pensi alla recente chiusura dello storico Cocoricò di Riccione, finita su tutti i giornali durante l’estate): al punto che oggi diventa difficile anche trovare discoteche degne di tale nome. O, almeno, il cui nome possa essere associato a quell’idea di locale che avevamo in testa fino a qualche tempo fa. I tempi cambiano, insieme alle persone, le esigenze, e le abitudini. E con esse, cambiano di conseguenza anche i locali. Anzi, devono cambiare.

“ THE NEW NIGHTLIFE”* I TREND DELL’INTR AT TENIMENTO NOT TURNO

Grandi folle Musica alto volume Esclusività Cibo nell’offerta del locale Esibizioni live (concerti, spettacoli comici, etc.) Proiezione film Sale giochi / Bowling *Rapporto SevenRooms – YouGov, U.S.A.

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È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.

‘20, si occupò di giochi a somma zero, ma può essere fatta coincidere con l’uscita del libro “Theory of Games and Economic Behavior” di John von Neumann e Oskar Morgenstern nel 1944: nell’ordine, un matematico e un economista. In sintesi, l’idea di questi due studiosi consiste nel tentativo di descrivere matematicamente il comportamento umano in quei casi in cui l’interazione fra uomini comporta la vincita, o lo spartirsi, di qualche tipo di risorsa. Importante anche il contributo del matematico John Forbes Nash jr., al quale è dedicato il film di Ron Howard “A Beautiful Mind” che trae ispirazione anche dai consigli che Niccolò Machiavelli nel 1500 scrisse indirizzò al Principe per suggerirgli come giostrarsi nei “giochi di corte” che venivano praticati nelle stanze vaticane e nei palazzi fiorentini. Ben otto Premi Nobel per l’economia sono stati assegnati a studiosi che si sono occupati di teoria dei giochi e anche in Italia ha operato il “Centro Interuniversitario per la Teoria dei Giochi e le sue Applicazioni” (Citg) contribuendo alla pubblicazione della International Journal of Game Theory). Nel modello della teoria dei giochi la premessa indispensabile è che l’obiettivo è vincere; tutti devono essere a conoscenza delle regole del gioco, ed essere consapevoli delle conseguenze di ogni singola mossa. La mossa, o l’insieme delle mosse, che un individuo intende fare viene chiamata “strategia”. In dipendenza poi delle

strategie adottate da tutti i giocatori (o agenti), ognuno riceve un “pay-off ” (che in inglese significa: compenso, vincita, pagamento, ma anche esito) secondo un’adeguata unità di misura. Tale compenso può essere positivo, negativo o nullo. Un gioco si dice “a somma costante” se per ogni vincita di un giocatore vi è una corrispondente perdita per altri. In particolare, un gioco che risulta “a somma zero” fra due giocatori rappresenta la situazione in cui il pagamento viene corrisposto da un giocatore all’altro. Questa evenienza non si realizza con i “giochi d’azzardo” che comportano anche una quota destinata ai Monopoli di Stato, ai gestori e agli esercenti ai quale va ovviamente parte delle somme in palio investite dai giocatori. La strategia da seguire è strettamente determinata se ne esiste una che è soddisfacente per tutti i giocatori; altrimenti è necessario calcolare e rendere massima la speranza matematica del giocatore o valore atteso, che è la media ponderata dei possibili compensi (sia positivi sia negativi), ciascuno moltiplicato (pesato) per le rispettive probabilità di essere assunto (ossia di verificarsi). Un gioco cooperativo si presenta quando gli interessi dei giocatori non sono in opposizione diretta tra loro, ma esiste una comunanza di interessi. I giocatori perseguono un fine comune, almeno per la durata del gioco, alcuni di essi possono tendere ad associarsi per migliorare il proprio pay-off. La garanzia è data dagli accordi vincolanti come nel caso di “sistemi” nel gioco al Totocalcio al quale partecipano più giocatori aumentando il numero delle giocate con conseguente maggiore possibilità di indovinare i risultati attesi. Ma perché questo discorso che sembra essere così lontana dalla non-logica dei comuni giochi che si fondano più sulla componente “aleatoria” del caso che non sulla strategia da adottare? Appunto: paradossalmente vorrebbe essere uno stimolo ad acquisire maggiori competenze in una teoria (e in una pratica) dei giochi che non metta in conto la sicura perdita, come avviene inevitabilmente per quelli che si affidano essenzialmente alla dea (per quanto questo termine sia indicato) Fortuna.

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Una

rubrica che si occupa di gioco, nelle sue diverse espressioni anche se in collegamento più esplicito con quello con vincita in denaro, non può eludere la cosiddetta Teoria dei giochi che rappresenta una branca della matematica applicata allo studio delle decisioni individuali di individui, specie in situazioni di rischio o conflitto, sia a livello personale che di gruppo che si trovino in situazioni di confronto-competizione con altri soggetti rivali. Il quesito è quindi studiare quali strategie vengono messe in atto per uscire vincenti dal conflitto ottenendo il massimo guadagno dal confronto. In tali situazioni le decisioni di uno possono influire sui risultati conseguibili dall’altro/i e viceversa secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative. Questa teoria viene studiata da tempo e compare originariamente in uno scambio epistolare fra Blaise Pascal e Pierre de Fermat, sul calcolo delle probabilità al gioco d’azzardo. L’espressione “Théorie des jeux” è usata da Emil Borel che, negli anni

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Gioco, tra teoria e aleatorietà

di Riccardo Zerbetto psichiatra , direttore scientifico di Orthos


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


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A cura di Carmela Ignaccolo

Birra dimmi come bevi ti dirò chi sei I CONSUMI AUMENTANO, LA PRODUZIONE CRESCE, LA DOMANDA È SEMPRE PIÙ ESIGENTE E CARATTERIZZATA. DALL’HIPSTER HYPERLOCAL AL FOODIE CRITICO, FINO ALLA DONNA GOURMANDE, ECCO ALCUNI TARGET EMERGENTI.

È

una vera e propria reazione a catena, quella innescata dalla bionda spumeggiante. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: numeri importanti, trend di crescita netti. Decisamente positivo, dunque, il quadro tratteggiato dal Rapporto Annuale 2018 firmato da Assobirra, che ci racconta come i consumi nel 2018 abbiano segnato un ottimo più 3,2 percento passando dai 19.684.000 di ettolitri nel 2017 ai 20.319.000 dell’anno successivo. Il che, tradotto in valori pro capite, significa 33,6 litri a testa: una quantità decisamente contenuta se paragonata ai 138 litri annui bevuti da ogni ceco che si rispetti, ma che ci ha però consentito di superare i nostri cugini francesi. E quando aumentano i consumi, la produzione non può che star loro dietro: non a caso nel 2018 è cresciuta del 4,7 percento. Non basta: il segno più ha contagiato anche il dato occupazionale (più 700 unità) e ha favorito pure il proliferare dei microbirrifici, che oggi ammontano a 862 (692 microbirrifici artigianali e 170 brew pub), hanno al loro attivo una produzione di 504mila ettolitri (più 4,3 percento sul 2017) e coprono una quota di mercato del 3,1 percento. La regione che vanta più strutture è la Lombardia, a quota 147; seguono a distanza Piemonte (80), Veneto (74) e Toscana (63), mentre al Centro-Sud prevale la Campania, con 55 birrifici tra artigianali e brew pub.

CHI, COME, QUANDO E DOVE Tra gli italiani, 3 su 4 (il 77 percento) bevono birra, il 50 percento di questi in 5 anni ha aumentato i consumi e il 48,3 percento la beve in abbinamento ai cibi che preferisce: ecco quanto emerge dall’indagine “Gli Italiani e la Birra”, realizzata da AstraRicerche per AssoBirra. Inoltre circa il 55 percento, afferma di consumare birra ogni settimana. Nel panorama dei consumi di birra si delineano dinamiche nuove.

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E non solo perché è in netta crescita il pubblico femminile, ma anche perché le occasioni di consumo si sono moltiplicate: la media chiara in pizzeria non è più regina assoluta, ma cede il passo ad altri luoghi, ad altre situazioni. Oltre ai bar e ai pub, infatti, per il 64 percento dei consumatori è divenuta pure la bevanda della cena o dell’aperitivo. Per il 35,5 percento degli intervistati crea socializzazione e convivialità; mentre per il 23,4 percento, permette di concedersi momenti speciali. La birra dunque ha migliorato la propria reputazione nell’immaginario e nel gradimento del suo pubblico e questo cambio di passo ha cominciato a rispecchiarsi (in forma palese) anche nella diversificazione dei target di consumo: non più una clientela omologata e pedissequa, ma – stando alla descrizione di AstraRicerche – tanti clienti nettamente individualizzati e peculiari. Come l’hipster hyperlocal (12,2 percento), forte consumatore di birra (sia solo che in compagnia), amante della sperimentazione (e quindi di birre diverse), propenso agli accostamenti con il cibo e amante delle birre della tradizione. O come il foodie critico (11,9 percento), che beve birra (con frequenza) perché – dichiara – ‘apre un mondo fatto di grande varietà, di prodotti speciali da scoprire’. Nelle sue scelte si lascia guidare da recensioni e articoli recuperati online, sui blog e su riviste specializzate. 45-54enne, portata a consumare birra con frequenza medio-alta, ecco poi la donna gourmande (11,7 percento). La beve soprattutto perché con la birra può permettersi di concedersi momenti speciali e di scegliere quella che più si adatta al momento, quella con più stile e che si accosta meglio con il cibo. E veniamo a quel target che beve con frequenza media, ma è sempre in cerca di novità (magari su consiglio diamici e baristi): il new-beer lover (14,8 percento). Il suo luogo ideale per assaporarla? La famiglia

soprattutto. E poi ecco l’entusiasta disinformato (14,2 percento), per lo più di sesso maschile, che beve soprattutto con gli amici e ama provare birre diverse, in base alla provenienza.

LA BIONDA IN ROSA Della crescente passione delle donne per la birra si è detto. Ma come si declina questo loro interesse? Secondo AstraRicerche, non solo viene consumata dal 70 percento delle nostre connazionali ma addirittura il 30 percento di loro lo fa almeno due volte a settimana e il 42 percento dichiara di bere più rispetto a 5 anni fa. Cosa piace della birra? Essenzialmente il gusto, apprezzato dal 58 percento del pubblico in rosa, ma la preferenza dipende anche dalla possibilità di abbinamento con i cibi (48 percento) e dal “potere socializzante” della bevanda, capace di creare condivisione (37 percento). Tra i driver di scelta, il 61 percento indica come molto importante il fatto di provare una birra se è una novità sul mercato, motivazione che presso il pubblico maschile scende invece al 58 percento. In riferimento alle modalità di scelta, il 44 percento delle intervistate ha dichiarato che ama scoprirne di nuove, diverse da quelle che già conosce. Il 19 percento ammette che l’accoppiata vincente sia solo quella di pizza e birra (tra gli uomini la percentuale sale invece al 27 percento). Ma il 42 percento del campione apprezzerebbe che nei locali si curasse di più un’offerta di birra abbinata al cibo ordinato. IL MAGAZINE DEL PUBBLICO ESERCIZIO

Da oltre 30 anni Mixer con la sua distribuzione raggiunge ogni mese bar, ristoranti, pizzerie e hotel in tutta Italia. Mixer è un riferimento privilegiato dell’informazione professionale per i pubblici esercizi, affrontando tutte le tematiche “calde” che toccano gli operatori del fuori casa. Offre agli operatori del settore idee, spunti, opportunità con un approccio pragmatico. Mixer è disponibile anche online nella versione sfogliabile sul sito www.mixerplanet.com.


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vere le eccellenze di questo territorio. Partecipo volentieri anche alle sfide in cucina in diverse trasmissioni Tv oppure ai festival enogastronomici”. Gran parte del suo tempo, però, lo dedica al coordinamento dei ristoranti del Resort Perla, ben quattro, con soluzioni per diverse esigenze e occasioni. “In tutti questi anni ho capito che il cliente del casinò al tavolo con la tovaglia bianca non fa compromessi, sa cos’è un piatto ‘vincente’ e su questo fronte preferisce andare sul sicuro. Sono molto felice di aver conquistato la fiducia dei nostri clienti, che in molte occasioni si affidano completamente a me. Una responsabilità enorme, ma che dà tante soddisfazioni. La richiesta più particolare che mi è stata mai fatta? Completare un menu a base di zampa d’orso”.

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2021 la Slovenia sarà la Regione europea della gastronomia. Per prepararsi a questo importante appuntamento nei ristoranti del territorio fervono già i preparativi, a cominciare dal Calypso dell’Hotel Perla di Nova Gorica, una delle punte di diamante dell’offerta di ristorazione del Gruppo Hit, selezionato dalla guida Gault&Millau come il migliore ristorante alberghiero della Slovenia. A raccontarne i segreti è l’executive chef del Perla, Resort & Entertainment, Matjaž Šinigoj, con il progetto Glocal Gourmet, nato con l’obiettivo di costruire un ponte tra la ricchezza enogastronomica locale e lo stile di vita più sostenibile. “L’impegno comune mira allo scambio di competenze nel settore dell’enogastronomia e alla riduzione dell’uso della plastica nell’ambiente lavorativo e nelle nostre case. È un progetto che ha suscitato tanta attenzione, soprattutto perché valorizza il prodotto locale, mettendolo in mano anche agli chef stellati italiani che ospitiamo a ogni inizio di stagione ”. La città di Nova Gorica, nata solo nel secondo dopoguerra, non può dire di vantare un vero e proprio piatto tipico, ma lo chef Šinigoj non si è certo fatto

scoraggiare nell’inventare il suo menu. “Partendo dagli ingredienti tradizionali di questo territorio realizzo delle creazioni culinarie, che in futuro, ne sono convinto, potranno diventare il simbolo della regione: da ‘Oh mia dolce goriziana’, a base di verze, orzo e patate, ai ravioli ripieni di polenta, con latte acido e prosciutto croccante, passando per la Frjulka, un dolce di noci, farina di mais e purea di pesche”. Nella sua cucina, ricorda scherzando, ma neppure molto, non mancano mai la polenta o il vino: “Mi piace cucinare. Punto. Amo i primi, la pasta e gli gnocchi, ma anche il pesce. La mia cucina è ricca di contaminazioni mediterranee e reinterpretazioni di ricette di piatti con ingredienti locali, tramandate da generazioni. Con tanto rispetto per la qualità, la stagionalità e la filosofia della filiera corta”. Un’attenzione che cerca di trasmettere anche ai suoi colleghi. “Oggi avverto tanta responsabilità verso i giovani e voglio tramandare alle nuove generazioni tutta la mia passione per la cucina. Perciò ho collaborato e continuo a farlo con diverse scuole e istituti di formazione in Slovenia e in Italia. Inoltre, cerco di proporre regolarmente dei laboratori di cucina anche per i grandi, con sfide sempre diverse per promuo-

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Matjaž Šinigoj La sfida “Glocal Gourmet”

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A cura di Francesca Mancosu

La ricetta dello Chef RAVIOLI RIPIENI DI POLENTA, CON LATTE ACIDO E PROSCIUTTO CROCCANTE Ingredienti per 4 persone Per i ravioli: 300 g farina 00, 2 uova, 1 tuorlo, olio d’oliva

Per ripieno e salsa: 80 g semola di mais, 20 g burro, 100 g formaggio Tolminc, 1 rametto di

timo, 200 ml latte acido, 150 g prosciutto tagliato a cubetti, 100 g burro, olio d’oliva, salvia

Preparazione Per il ripieno: preparare la polenta in acqua bollente salata e cuocere per 45 minuti mescolando costantemente. Quando è cotta, unire il burro, a cui abbiamo aggiunto il timo fatto dorare in precedenza, mescolare e incorporare il formaggio grattugiato. Per la salsa: l latte acido mescolare olio d’oliva, sale e pepe. Rosolare il prosciutto nel burro per farlo croccante. Per i ravioli: mettere la farina sul piano di lavoro, fare un buco nel mezzo e aggiungere le uova e l’olio d’oliva. Con una forchetta iniziare a unire tutti gli ingredienti. Formare lentamente l’impasto, lavorarlo, avvolgerlo in una pellicola trasparente e metterlo a riposare in frigorifero per 20 minuti. Quindi stendere l’impasto sottilmente, tagliarlo a cerchi e aggiungere il ripieno. Inumidire i bordi con acqua, chiudere i ravioli premendo i bordi e ripiegare entrambe le estremità unendole. Cuocerli e condirli con burro e salvia.

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Bella e decisamente molto colorata. La nuova slot multigioco di Cristaltec si presenta nel migliore dei modi, rendendo un effetto più che piacevole già a prima vista. Per un impatto estetico degno di nota. Merito anche del design generale (noi l’abbiamo testata sul cabinet “Glamour” dello stesso produttore, che ha il pregio di arricchire ulteriormente la slot, esaltandola) e di una grafica molto accurata e ricca nella simbologia. Il top si raggiunge tuttavia nel gioco “7 on fire”, al raggiungimento del bonus che propone una bella coniglietta insieme a una serie di vincite. Tutto molto gradevole da osservare!

EFFETTI SONORI E AUDIO 18,5

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Quando le ciambelle riescono col buco. Le sonorità di questa slot, nel suo complesso, sembrano ideali in tutte le fasi di gioco e in ognuno dei cinque giochi proposti. Segno evidente che i programmatori sanno cosa vuole un giocatore: capendo come coinvolgerlo e come conquistarlo, ma senza stancarlo, infastidirlo o annoiarlo. Ogni singolo effetto sonoro sembra studiato alla perfezione, oltre ad essere replicato con una qualità impeccabile, almeno con l’hardware che abbiamo testato noi.

IL NOSTRO GIUDIZIO: Una slot ben riuscita. Di quelle che

si fanno apprezzare, sotto tutti i punti di vista. In questo multigioco Cristaltec unisce alla perfezione tradizione e innovazione, senza trascurare alcun dettaglio, come dimostrano la grafica e l’audio di alto livello e grande varietà. Un prodotto promosso a pieni voti, assolutamente da provare.

Come detto, abbiamo a che fare con un multigioco che propone cinque slot diverse all’interno di un unico contenitore. Si tratta dei titoli: “7 on Fire”, “Vampire”, “Texas, “Il Boss” e “Raven”, in oguno dei quali viene proposto un rullo speciale nell’angolo in alto a destra dello schermo, il quale può girare in modo casuale dopo che i rulli del gioco tradizionale si sono fermati. Se in questo rullo viene visualizzata una gemma al termine della rotazione, il gioco avanzerà al Multigame Bonus. In questo bonus multi-gioco, l’azione del giocatore farà cadere cinque pietre preziose (una per rullo) e se il colore corrisponde a quello sottostante nello stesso rullo, la gemma sarà assorbita, raddoppiando il premio della gemma. Il gioco è finito se il giocatore riempie l’intero schermo, o se ottiene la vincita massima. Un meccanismo molto interessante e coinvolgente, che rappresenta il “plus” di questa slot.

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Una slot divertente e innovativa. E anche molto gradevole, dal punto di vista estetico. In tutte le sue “vesti”. Sì, perché Coffee Break è l’ultimo multigioco realizzato da Cristaltec e mette insieme cinque titoli diversi tra loro ma accomunati da una caratteristica: la capacità di intrattenere il giocatore. Merito di un motore di pagamento molto dinamico, oltre alle ambientazioni suggestive dei singoli giochi. Una slot da provare, come abbiamo fatto noi.

PRESTAZIONI 18,5

/20

Forse è ancora troppo presto per giudicare l’andamento sul mercato di questa slot, avendola testata in pieno periodo di vacanze e al momento del suo debutto. Di certo però possiamo dare un voto più che positivo sulla fiducia, certi del fatto che saprà ricavarsi un’ampia fetta di mercato in base alle sue peculiarità. Di certo il gioco è ben fatto e molto coinvolgente e per questo riteniamo che saprà conquistare i giocatori.

BUDGET 19

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Una slot su cui conviene puntare, non c’è dubbio. Grazie alle scelta multipla che offre ai giocatori, proponendo cinque giochi anche diversi tra loro, per l’operatore si ha la convenienza di proporre più giochi al costo di uno. Ma ottimo anche il rapporto qualità prezzo, almeno sulla base della proposta analizzata da noi, su cabinet “Glamour”, che offre un perfetto equilibrio tra i due fattori oltre a garantire alta affidabilità e non solo una bella presenza.

DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET

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Ciclo_ 30.000 partite

DESIGN E GRAFICA 19

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Specifiche normative_ art. 110 Tulps, Comma 6a

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A cura di Vincenzo Giacometti

Anno prima produzione_ agosto 2019

NOTE GENERALI 18,7

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Nome_ Coffee Break | Produttore_ Cristaltec

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GREENTUBE AVVENTURA NEL CUORE DELL’ANTICO EGITTO CON LA NUOVA SLOT ONLINE FISCO&SLOT

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lla ricerca di ricchezze d’oro, con la nuova slot online a tema egiziano, Heart of Egypt. Quest’ultima aggiunta alla Home of Games di Greentube, la divisione interattiva di Novomatic, accompagna i giocatori in una spedizione emozionante per esplorare le antiche piramidi ed è ora disponibile per tutti i partner B2B. Come la slot Allpay, anche Heart of Egypt non presenta linee di vincita, ma l’obiettivo è ottenere combinazioni di simboli per uno dei 243 modi per vincere su 5 rulli. Questo avvincente viaggio verso le piramidi può generare incredibili ricchezze per i giocatori, che hanno scelte entusiasmanti da fare se raggiungono la funzione Free Games. Due accattivanti funzioni bonus formano il fulcro di Heart of Egypt: la funzione Extra Bet è particolarmente interessante per i forti giocatori, poiché consente loro di aumentare il loro importo totale e di conseguenza la potenzialità per vincere ulteriori ricchezze. Inoltre, tutte le opzioni Free Games includono 5 giochi gratuiti aggiuntivi mentre è attiva la funzione Extra Bet. Durante i Free Games, i giocatori hanno davvero l’imbarazzo della scelta, in quanto possono scegliere liberamente il numero di essi e vincere una gamma di livelli moltiplicatore - ovunque da 5 a 25 Free Games e una gamma di livelli di moltiplicatore di vincita da x2 a fino a x30 è possibile.

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edizione 2020 dell’Eag International Expo, che si terrà nuovamente all’ExCeL di Londra dal 14 al 16 gennaio del prossimo anno, apre le sue porte al mondo dell’intrattenimento e dei parchi divertimento. Se dunque, finora, Eag è stata tradizionalmente il principale evento commerciale per l’industria del divertimento a moneta, per il 2020 offre ai fornitori dell’industria dell’intrattenimento e del tempo libero un’opportunità senza precedenti di creare contatti e di promuovere i propri prodotti e servizi ai principali acquirenti. Oltre 5.000 visitatori in rappresentanza delle principali attrazioni turistiche del mondo, resort, parchi divertimenti, sale giochi e luoghi di vacanza sono attesi a Eag Expo 2020. Numeri importanti e del resto, secondo gli organizzatori l’interesse dei visitatori è enorme. Martin Burlin, presidente di Eag Expo, dichiara: “Ci aspettavamo buoni livelli di interesse per Eag Expo 2020 ma la risposta dei potenziali partecipanti da tutto il mondo ha superato anche le nostre aspettative. Siamo incredibilmente entusiasti non solo per questa risposta iniziale ma anche per le meravigliose opportunità che il nuovo look di Eag offre agli espositori in tutta l’industria. Eag International Expo è destinata a diventare un centro vitale per tutti coloro che sono coinvolti nell’intrattenimento, nelle attrazioni e nel gioco. Accanto a significative opportunità di business riunirà l’intera industria per identificare e affrontare le principali sfide e questioni”.

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EAG INTERNATIONAL EXPO INTRATTENIMENTO E PARCHI DIVERTIMENTI, NUOVI PROTAGONISTI A LONDRA

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uando si dice un colosso dell’intrattenimento. In questi casi i colossi sono più di uno e sono anche dei vichingi. Stiamo parlando dell’ultimo gioco di Booming Games “Colossal Vikings”, che propone una slot 5x3 graficamente ricca e accattivante e piena di guerrieri. “Progettato sia per i giocatori di intrattenimento che per quelli più orientati all’adrenalina, questo gioco a volatilità medio-alta è pieno di divertimento”, spiega Shane Cotter, direttore del prodotto di Booming Games. “Con caratteristiche innovative, come i nostri moltiplicatori wild che permettono di moltiplicare il numero delle vincite fino a dieci volte e i nostri giri gratuiti dinamici, Colossal Vikings è sicuramente un gioco vincente”. Ma non si tratta certo della sola novità sul fornitore di slot con sede a Malta. Booming Games ha infatti rafforzato il suo team di gestione degli account con l’aggiunta di Aaron Axisa, che diventa senior account manager e sarà responsabile della gestione di alcuni dei principali account dei fornitori. Pierre Mifsud, responsabile della gestione degli account di Booming Games, dichiara: “Stiamo crescendo rapidamente mentre continuiamo a espanderci nei mercati regolamentati e l’esperienza di Aaron ci aiuterà a fornire il miglior prodotto e servizio possibile ai nostri clienti”. Da parte sua, Aaron Axisa aggiunge: “Sono entusiasta di lavorare con un team di grande esperienza con la visione di continuare a far crescere il nostro prodotto premium e diventare un fornitore leader nell’industria e nei mercati regolamentati”. Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).

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arte in un gioco. Sagrada è la novità lanciata da Cranio Creations, che permette al giocatore di diventare mastro vetraio e partecipare alla creazione delle fantastiche vetrate della Sagrada Familia. All’inizio della partita viene fatto un draft di dadi e ogni giocatore deve costruire una vetrata della cattedrale sulla propria plancia, sfruttando una griglia di dadi. Ognuno avrà una plancia con diversi vincoli di posizionamento dei dadi (colore o valore); inoltre per tutti vale la regola che i dadi adiacenti non possono essere dello stesso colore. Si possono sfruttare le carte strumento disponibili durante il gioco per migliorare le proprie capacità e diventare l’artigiano più in vista della città. Bisogna avere più di quattordici anni per poter giocare ed essere da uno a quattro giocatori.

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siete amanti del calciobalilla, dovete conoscere il pezzo più costoso al mondo, che si trova nella Maison Degand a Bruxelles. A disegnarlo è stato lo scultore francese Stéphane Cipre per Jacques Lichtenstein. Il noto procuratore, attraverso la sua società, la “Play It Art”, si preoccupa di rafforzare il rapporto tra arte e calcio. Per questo ha commissionato questo pezzo, che è stato realizzato in 6 mesi, pesa 100 kg e tra pelle di vitello e alluminio sono schierate leggende del pallone quali Maradona, Puskas, Messi, Di Stéfano, e ancora Pelé, Cruyff fino a Sergio Ramos. Ovviamente è un gioco che in pochi possono permettersi, dato che costa la bellezza di 80mila euro. Ne saranno realizzati soltanto dieci esemplari al mondo, che ovviamente andranno a impreziosire le abitazioni o gli uffici di facoltosi e importanti personaggi. Insomma il lusso è di casa anche quando si parla di gioco e in molti saranno pronti ad accaparrarsi il calciobalilla più costoso al mondo! CASINÒ FRANCESI

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borse da mare andate per la maggiore questa estate si sono ispirate alle classiche reti portagiochi dei bimbi. Raffia, rete o cotone, le nuove borse puntano a colori naturali e forme morbide, ma non disdegnano i tessuti ricamati o etnici. Le misure variano dalle maxi borse alle mini reti, che diventano accessori indispensabili per contenere tutto l’occorrente per la spiaggia, come creme solari, teli mare e quant’altro. Zara punta sulla iuta naturale intrecciata a mano per la cesta super cool, & Other Stories predilige le forme grandi e le righe monocromo, Arket, invece, strizza l’occhio alle reti per i giochi dei bimbi e le trasforma in stringe back colorate, Max Mara rilegge il secchiello con tagli intrecciata e manici large size in pelle. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti.

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CI SI DIVERTE CON LA SAGRADA FAMILIA

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fizioso il bracciale Ghiuhk, in tessuto e metallo, con ciondoli che richiamano anche i simboli del poker. Tra i pendenti, infatti, compiano carte da gioco con i classici simboli di cuori, picche, quadri e fiori. I colori nero e oro danno un tocco chic a questo accessorio, che si indossa bene sia con un abito più elegante che con una mise casual. Gli strass, che accompagnano i pendenti, danno una luce particolare e vanno a impreziosire questo gioiello che sarà sicuramente apprezzato da giovani donne o signore più mature.

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A SAFE BET IN LONDON by Michela Carboni

Betting on Sports 2019 is preparing for the September launch with new content and a focus on Italy

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verything is ready for Betting on Sports 2019, the event that will take place at the Olympia London from 17 - 20 September. Gioco News caught up with Jaap Kalma, Group Chief Commercial Officer at Sbc (Sports Betting Community), who previously held senior positions at Ac Milan and Ferrari, and he told us what’s new and what to look out for. “The event is established as the world’s leading sports betting industry conference and exhibition, but has now expanded to include other parts of the online gambling industry with the addition of CasinoBeats Summit, Payment Expert Forum, Digital Marketing Forum and Responsible Gambling Forum”. Betting on Sports 2019 “will be Sbc’s biggest event yet, with more than 3,500 delegates joining us at Olympia London. We’ve put together our best ever speaker line-up, with 300 renowned industry experts set to share their knowledge on a range of key issues facing the sector. This expansion can also be seen on the exhibition floor, which will be 25% larger than in 2018. Sports betting remains the largest element of the event, with content focusing on issues in a range of territories, particular sports markets, technology and regulation. We have an all-star PROMOSPACE

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line-up for it, with names like Marco Castaldo (Microgame), Carmelo Mazza (Betaland) Jason Robins (DraftKings), Paris Smith (Pinnacle), Jesper Svensson (Betsson) and Sergey Portnov (Parimatch). Running alongside Betting on Sports for a second year, we have the CasinoBeats Summit, an event focused on the online casino industry. 1,000 delegates can look forward to three specialised content tracks, with speakers including Melvin Ritsema (Royal Panda), Shelley Suter-Hadad (Mansion Group), Jesper Karrbrink (Green Jade Games) e Tomas Bachman (Hero Gaming). We also have a Digital Marketing Forum, organised by Affiliate Insider, for affiliates and operators in the iGaming casino and betting industry. Its agenda looks at the very latest in customer acquisition and marketing techniques. And following its popularity at Sbc’s Betting on Football event in March, we have added the Payment Expert Forum to Betting on Sports. Aimed at payments specialists from both operators and suppliers, its content includes panels on topics such as the role of Fintech in betting, establishing robust payment systems in emerging markets and cryptocurrencies. Our bumper content offering for the event also includes the Sbc Responsible Gambling Forum, a brand new

track that takes an in-depth look at how the industry can cope with responsible gambling and staff management challenges”. In addition to the conference content and exhibition, “we have organised a number of high-level networking opportunities in some of London’s more unusuall venues. They’re a chance for people to talk business and build relationships in memorable surroundings”. What are the main subjects that will be addressed? “One of the things that sets Betting on Sports apart is the effort we put into ensuring the content is both current and useful to delegates. We spend a lot of time researching what subjects stakeholders across the industry want to learn more about to ensure we get it right. The result is a carefully-constructed programme of panels covering an extensive range of topics, including a look at the Italian market and what sports book operators in it can do to reach their audience. Other major themes we’ll be covering include the development of the US betting market, responsible gambling and social responsibility, advertising restrictions and the future of gambling”. Which are the most represented countries at the event? “The sessions about the future of advertising in Europe and how Italian sports book operators can promote themselves in the wake of the advertising ban, mean that we are expecting lots of delegates from Italy. SKS365, Betaland, Microgame and Serie A are just some of the organisations represented. We will also have large numbers of attendees from the UK, Germany, Spain and the USA, but the event has global reach and we will welcome people from more than 40 countries. Delegates from Australia, Malta, Eastern Europe and the emerging markets in African nations and Latin America are among the confirmed attendees“.


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place to be every September”. How will the conferences be organized and who will participate? “The already confirmed expert speakers of the conference are Luka Popović (Partner at Bdk Advokati), Gábor Helembai (Senior Associate at Bird & Bird Budapest), Andrei Andronic (Legal and Compliance Specialist at Playson), Dan Iliovici (Vice President at Rombet), Domenico Mazzola (Commercial Director at Altenar), Georgi Dimitrov (Legal Counsel at Egt Interactive Ltd.), Zlatan Omerspahić (Data Protection Officer at NSoft Company), Tiago Aprigio (Ceo at All-in Translations), Pieter Paepe (Partner at Astrea Belgium), Ewa Lejman (Head of Polish Desk at Wh Partners), Dr. Simon Planzer (Partner at Planzer Law), Andrius Gabnys (Attorney At Law – Gabnys Law Firm), Alex Kornilov (Ceo & Founder – Betegy), Dr. Robert Skalina (Senior Advisor at Wh Partners), Jaka Repansek (Digital and Entertainment Law Expert), Jan Rehola (Institute for Gambling Regulation – IFGR) and many more. The speakers’ list includes 40 top industry leaders who are bringing a plethora of quality content. The specially designed networking breaks, complimentary lunch break and evening social gathering will give room for delegates to participate and engage with like-minded industry peers. We look forward to welcoming everyone to Budapest!” (Mc) TORNEANDO

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“Compliance and investment opportunities in the regulated Central and Eastern European jurisdictions such as Bulgaria, Romania, Czech Republic, Croatia or Slovenia, and the Emerging Cee jurisdictions, Slovakia, Hungary, Poland. Beside the focus on Europe, the discussions include the Balkan Gaming Industry Briefing and an exclusive IMGL MasterClass, which highlights the opportunities for the gambling industry in Asia and North America. Starting with 2019, the conference will also focus on shedding light the recent updates of the Da-Ch region and industry experts will also examine the impact of regulations on innovation, with emphasis on loot boxes, sports betting, casino, blockchain, cryptocurrency, and Fintech”. Which are the most representative countries at the event? “Romania, Bulgaria, Serbia, Croatia, Czech Republic, Slovakia and Germany. The conference also gather audience from Italy and Malta due to the content shared about the industry”. Why who deals with gaming should attend your event? “Everyone who is someone is attending Ceegc and delegates are coming from all parts of the industry including operators, software providers, regulators and connected industry service providers. If you are an active company of the gambling industry, you know that CEEGC is the CASINÒ FRANCESI

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udapest warms up motors for the new appointment with the Central and Eastern European Gaming Conference and Awards, scheduled for September, the 24th. What are the news and the main features of this event, dedicated to the gaming world? “The Central and Eastern European Gaming Conference and Awards (Ceegc & Ceeg Awards) has been launched in 2016 with the aim of bringing together gambling industry professionals, executives, and government representatives”, the organization affirms. Every year, +125 like-minded delegates have the opportunity to discuss collaboration opportunities, learn about compliance updates and harvest the tech & marketing related information which is presented by industry leaders from the ever-evolving international gambling industry community. The meeting ground is Budapest and the venue of the conference is selected with the aim of providing a luxurious and comfortable setting for the delegates. As in 2018, the 2019 edition of Ceegc & Ceeg Awards will be held at The RitzCarlton. The 4th edition of the yearly must-attend conference of the gambling industry will focus on bringing new content and a different angle of view on already established and emerging market”. What are the main subjects that will be addressed?

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On September, the 24th, a new appointment in Budapest with the Ceegc and Ceeg Awards, promising many examples for reflection on the sector

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hanks to the rapid development of the Chinese economy and its growing influence on the global economy, the Chinese market attracts a lot of attention from the gaming industry operators. The Gti Asia China Expo (10-12 September) will bring the name of the Asian continent to the top and will focus on the machines produced in China for fun and on play equipment for the little ones. Gioco News interviewed the head of communications Asu Su. The Chinese economy is increasingly influencing the global market, this also applies to the gaming industry: how has this sector changed over the years? “According to the first quarter of China’s 2019 gaming industry report, published by the Idc & Gaming Working Committee, the market for games in the first season of 2019 in China reached 58 billion and 440 million yuan. Last season increased by 8.8 percent Taking advantage of the resumption of the political title released by the games and games industry abroad, the revenues of the overseas market of self-developed games in China are constantly growing, the total scale exceeds US $ 3 billion. Mobile phone game is still dominating the industry, which employs up to 64.6 percent, to analyze the market in China.The revenue of the client-based gaming market has increased slightly in the first quarter, reaching 16 billion and 610 million Yuan, returning to the 2018 level. Meanwhile, online games, video games, stand-alone games have been compressed. Greater attention to the quality of mobile games and user loyalty”. From comics to video games, how has the world of Chinese entertainment evolved? What are the policies followed by your convention? “Gti Asia China Expo (Guangzhou) was first founded in 2009, when the Ministry of Culture of China began to allow the declaration of opening game and entertainment places in six cities, such as Guangzhou, Zhongshan, Shanghai, etc., the specific quantity is controlled by

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the provincial and local governments, the game and entertainment industry ushered in the first small peak of the development during 2009 - 2012. The exhibition area of GTI China Expo has also increased year by year, from 9,300 m2 to 28,000 m2. A total of 130 enterprises have participated in the exhibition, and global buyers from more than 30 countries and regions have come to purchase. In 2012, the market rectified the China gaming industry, especially the business place of indoor video games rapidly contracted; It hits the bottom in 2013. In 2014 and 2015, the domestic market continued to decline along the inertia of 2012 and 2013, and the market continued to shrink, but the export of products was generally good. Although sales in the domestic market have fallen, exports have been increased considerably, with some places transitioning the business to policy risk free - open playgrounds for children. The consumption changed from the individual spending of the young people to the family, the family joy consumption was the main, the adult video game consumption was depressed, and the strong demand of children consumption was surging up. The market structure of the game and entertainment industry has been greatly adjusted and reshuffled. A large number of places running by gambling have closed down, while the brightly and healthy industry condition has been greatly developed. In the meantime, children amusement equipment has emerged and quickly become the mainstream product of the game entertainment market. On June 30th, 2015, the 15 years ban on game arcade in China has officially ended, and the gaming and entertainment industry has ushered in new opportunities for transformation and upgrading. The ban is completely liberalized, one is not to interfere with the market behavior of the enterprises, and another is to stimulate domestic entertainment consumption under the background of sustained downward pres-

The Asian fair buys operators with advertising in its own magazine and product quality, and the key word is "entertainment"

sure on the economy. The chain operation brand company with the sunshine health development route, continuing to adhere to the regularization, standardization and refined operation management, further innovate the operation mode; Video game as the main business of the firstgeneration store, continuing with the business adds on the roller skating, billiards as the main business as the second- generation store, the third- generation store including video games, entertainment, wax museum, visual experience hall, bar, etc. Meanwhile, a integrating video game, the high-tech body-sensing interaction experience, and the sports leisure and entertainment industry were also introduced. In 2016, the 8th Gti Asia China Expo has more than 450 global exhibitors’ enthusiastic participation and full support, of which about 250 exhibitors participated in the exhibition for the first time, with an exhibition area of nearly 60,000m2 and 1,000 more new games made their first debut at the expo, showing the charm of the game’s industry! During the threeday exhibition, Gti China Expo received 116,527 professional buyers from around the world, attracting international buyers from as many as 56 countries and regions. The design of the six pavilions and the five theme areas can more clearly divide the types of exhibitions, meet the onestop purchasing needs of buyers at home and abroad, even more it attracted Qifu Group, Guangzhou Changlong, six Flag Entertainment Company, International Association of Amusement Parks and Attractions (IAAPA) etc. Theme parks, scenic spots, commercial real estate, financial investment, IT and so on, came to explore new trends and new business opportunities in the industry. In 2017, to date, the exhibition area of the GTI China Exhibition has increased to 80,000 square meters. The numbers of the exhibitors are about 550. It is the choice for global buyers to purchase game and entertainment products”.


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And the news? “To boost our international exposure, we have visited many relevant trade shows worldwide, including in Japan, Uk, Turkey, India, Russia, Dubai, Philippines, Vietnam, and etc, and we have received an overwhelming positive response from international insiders. In the meanwhile, our marketing team in Thailand has also gained supports from various local chambers of commerce, trade associations and etc, to make sure a wonderful show will be delivered to the industry”. Who will be the exhibitors at this fair? “Companies from relevant industry will participate in Taape 2019, providing indoor children’s playground equipment, mechanical amusement equipment, water theme parks and carnival amusement equipment, and the like. Exhibitors will showcase the latest products and technologies in the industry. At present, a batch of international brand companies has confirmed their booths in Taape 2019, including Whitewater, Polin Waterparks, Zamperla, Ls-Game, Zone Laser Tag & Hologate, Lino Amusement, Vekoma, Mack, Jiuhua Rides, Great Coasters International, Synergy, Polgün, Freij Entertainment, Rokacci, Kcc Entertainment Design, Arihant, Aquakita, Fuji Electric, Fmt Corporation Co., Ltd/International Currency Technologies Corporation, Semnox, Intercard/Csml, Thinkwell, Dalang, I-Tps, Xtrem, Iplayco”. (Rf ) TORNEANDO

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the international gaming market? At this stage, “Southeast Asia has not yet been thoroughly explored and its market potential is immeasurable. More and more international companies are developing plans for this market, such as setting up subsidiaries or branch offices to seize market share. It is foreseeable that Southeast Asia is increasingly becoming a key growth center for the global games and amusement industry”. Mr. Jocob Kong, what do you expect from the 2019 edition of the fair? “There will be 560 booths on the show floor, occupied by 100+ world-famous brands, treating global trade visitors with a whole variety of games and amusement products. We are very confident to make TAAPE 2019 the most influential trade show of its kind in Thailand”. What will be the strengths of the fair?” “Against the dynamic setting of Thailand, our show enjoys the bountiful resources of the regional market, attracting visitors mainly from Southeast Asian countries like Thailand, Vietnam, Philippines, Laos, Indonesia, and etc. These market resources and information will be shared by our exhibitors, enabling them to further expand their market in this region. By serving as a catalyst for the win-win cooperation between buyers and exhibitors, Taape strives to promote the development of amusement and culture industry in the whole Southeast Asia region”. CASINÒ FRANCESI

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hat is expected in September (19-21) in Thailand will be a 360-degree fair: from the gaming industry to pure entertainment, Vend Asean 2019 offers industry professionals and anyone who wants to be part of these worlds, many new features. A special focus should be given to the Taape event, Thailand (Bangkok) Amusement & Attraction Parks Expo. Gioco News interviewed Jocob Kong (director of overseas department). Thailand is growing a lot about the gaming industry, how has the industrial landscape changed? “As it is known to all, Southeast Asia is a world-famous destination and as a representative of Southeast Asian countries, Thailand is leading the regional amusement industry to a new level with its booming economic power. Revenue for Thailand’s current amusement market mainly comes from traditional attractions like theme parks, indoor and outdoor children’s parks, water parks, and etc, while new amusement business models are also being introduced to the market, including VR/AR arcades, indoor snow parks, large-scale family recreation centers, and so forth. These changes are going to bring about more cross-national cooperation, improving Southeast Asia’s industry structure and elevating its development potential”. In your opinion, is Asia ready to dominate

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The Expo that will take place in Thailand from September 19th to 21st focuses on entertainment for children and families.

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GAME AND ENTERTAINMENT INDUSTRY NEW EXPANDING MARKET

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The Domination of the Emotional Experience in Gaming

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global growth of digital consumption is inevitably affecting the gaming and betting industry and not surprising, gaming operators are investing more and more resources in the digital space. In the case of sports betting, the passion for sport has already been successfully conveyed through digital social engagement and entertainment to millions worldwide. The Digitalisation of the Retail Store is a reality in many commercial locations today. Apps and Self Service devices have transformed the traditional concept of the retail store and the omni channel user experience is now becoming second nature to more and more consumers. The objective in our industry is to offer a new enhanced, innovative and emotionally-based gaming and entertaining experience to customers within retail locations, through a platform of synergic technological solutions that enrich the customer journey. The pivot to digital – power by mobile options -- is undoubtedly the most crucial growth area in gaming today. For example, the addition of in-play betting through mobile devices is by far the most significant phenomenon within the Sports Betting segment. Gaming operators are devoting more and more of their R&D budgets to customised mobile solutions with new features and releases every month. All these new digital trends, however, need to respond and align with the organic evolution of consumer behaviour in the gaming industry. Today for consumers, the quality of the gaming experience is becoming more determinative than other, more traditional factors such as brand loyalty, product enhancement and prize winnings. The journey has become the catalyst for customer spending choices; and “emotion” is the single biggest enabler in

Ludovico Calvi • President of Global Lottery Monitoring System Executive Committee • Member of the American Gaming Association Sport Betting Task Force (Aga) • Member of the World Lottery Association (Wla) Sports Betting Integrity Committee

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By Ludovico Calvi

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the value chain. In the consumer’s decision-making process, emotion serves as a driver, and becomes a proxy for delighting a customer’s sense of fun, adventure, entertainment, discovery and the application of skill. Customers select operators through an emotional choice, which is not rational but dictated by spontaneous feelings of affirmation and/or fun triggered by the offering. Customers are, in fact, more likely to select operators that consistently meet or exceed their emotional expectations as well as their functional ones. When customers are emotionally attached to a company, they are prepared to pay more for their services. Customers will also make allowance for the occasional mistake, even if it causes temporary inconvenience. Emotions require focus and demand attention. In the brain, the seat of emotional gratification sits next to memory. If you have a positive emotional experience, it will therefore be captured by your memory. Positive surprise and excitement generate releases of dopamine in the nervous system which stimulates pleasure receptors, and the anticipation of similar experiences will mobilize the brain’s pleasureseeking bias. Emotions are central to the human experience, often infusing every day life with meaning, purpose, and the impetus to connect with fellow travellers in the journey of life. While often associated with the heart, scientifically, emotions are linked to a chemical reaction – feelings becomes the conscious manifestation of an unconscious chemical phenomenon. Today gaming customers are looking to entertainment, inspiration and social engagement to fully realize their gaming experience. As a result, more and more resources are invested by gaming companies in datadriven and predictive models powered by artificial intelligence, to extrapolate an individual’s behaviour on a one-to-one basis rather than “one to all.” Being able to proactively assess and address consumer behaviour and needs, and engaging players effectively, is central to

Having a good gaming product is no longer enough today, in the face of an increasingly technological and demanding audience. Here is how to build a successful strategy. developing a healthy, safe and emotionally-driven gaming environment and building and enhancing players’ trust and loyalty. Further to that, understanding and studying the user experience regularly and effectively will not only increase the level of engagement but will also meet everchanging expectations. Every day customers feel like they have been looked after personally by the selected gaming company and this trend will continue to inspire consumer decisions in the future. There is empirical evidence that a customer’s emotional experience with a company will greatly influence their transactional behaviour. Five emotional parameters are statistically linked to revenue: Empathy: Customers will select a brand based on the perception that their designated company cares about them, listens to their point of view, and takes into account their perspective. This is a powerful enabler reflecting a customer’s desire to be valued and cared for. Emotional Rewards: Because emotions are drivers of customer decision-making, a gaming company that consistently makes customers feel good, will draw that customer back time and time again. These are customers who will also tell others about their gaming experience because of its association with feelings of affirmation, competence and belonging. Consumers do not want to feel economically exploited. Relevance: Customers appreciate features which clearly stand out as unique and are limited in their availability in the broader marketplace. To optimize this lever in the customer decision-making process, the pace of innovation has grown exponentially in the last few years. Ease: The level of simplification of the gaming experience is another feature relevant to customers when making choices… they tend to select brands that offer the easiest hassle-free customer journey. Transparent: Customers are also desperately seeking authenticity, but that does not necessarily mean perfection. They would like to be asked for an opinion as part of an ongoing dialogue, where the company is listening to what they have to say activating a sense of engagement.


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GAMING FOR GOLD In a world of gaming simulations, sport probably has the richest heritage. Be it video, VR or redemption, competitive pastimes have got some longevity. InterGame’s Dan Snook takes a look

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rcade sports games have come a long way since Konami’s Track and Field in 1983, which, if my memory serves, was the first game of its genre to accurately replicate sporting ambition and really get on the podium of success. Today, many will laud the VR titles that have appeared over the last few years, while others will assert that simple, basic competitive play is the key. Why are these games so popular? I suppose the very simple answer is that humans just love sport. But making the same humans love your simulated sports game is a little less straightforward, otherwise we’d all be doing it, right? Lester Travasso, sales and marketing executive at Sega, gets straight to the point. “With video titles, you’ve got to get the game as close to reality as possible but often it’s not that easy. Of course, with Ice’s Nba Hoops (which Sega distributes) it’s almost an exact replica of the sport itself, it’s a hoop and a ball”. Justin Burke did give an insight into the lengths Sega goes to to get the authenticity his colleague alludes to. “Where possible, we do go the extra mile to get that realism. When designing and producing Daytona, we actually drove around the track in Florida with cameras strapped to a car and filmed all angles of the track and the stadium so that we could recreate the physics as accurately as possible. It’s as close as you’re going to get to the real thing.” Equally, no stranger to replicating sports is Bandai Namco Amusement Europe. General manager James Anderson, a familiar face on the industry circuit, reasoned that letting the average person in the street participate in a sport they might never otherwise get a chance to do is essential. “The main attraction of sports games is that the player recognises immediately what is expected of them. Games inspired by sports have been around for years – from the

very first video games, such as Pong. The importance of playing the authenticity game is also recognised by Indian manufacturer Smaaash Entertainment. It knows a thing or two about simulating sports. VP of business development Siddharth Jain stressed that the content and software of the games developed at Smaaash has to provide a life-like experience for its customers. “This helps to provide the realtime adrenaline rush that is derived by the game, which enhances their experience. We try to involve all aspects of a particular sport to bring it to the games we produce, to make them as successful as possible.” Also endeavouring to get the most faithful experience possible is UK outfit Sports Simulator. Director and founder Andy Cole and his team manufacture impressively scaled, wrap-around, ultra high-definition screens on which their software is displayed. Like many game genres, sports simulations often attract licences that can sometimes give a title that extra edge when it comes to great revenue. While the presence of a licence can certainly benefit, however, one Sega title that has achieved the longevity that most crave is one that perhaps not too many will have heard of. BNAE’s most recent sports success came on two wheels. “I would say recently our most popular sports related game has been MotoGP from Raw Thrills,” said Anderson. “The game has an authenticity in the bikes and the faithful recreations of famous MotoGP circuits from around the world, including Silverstone. These are all licensed – as are the famous riders themselves: Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa and the bike brands. The opportunity to race against these guys really appeals to customers”. Perhaps the most successful Smaaash creation will come as no surprise, given the company’s home country. “We have created a cricket simulator that has been a complete blockbuster,” said Jain. “Cricket is the most widely played sport in India so, of course, this was the primary reason to tap this market. “It is a 360-de-

gree batting simulator and, like all our games, we have attempted to make this as lifelike as possible. We think we’ve done a great job. It was developed by the god of cricket himself, Sachin Tendulkar. He invested a lot of his personal time to develop the game into what it is today. He also happens to be a partner in the company.” The growth of esports is also beginning to cross over into sports simulators, according to Cole. “Users want to play the sports we offer against others remotely.” It’s technology that is the enabler for so much more in the arcades, FECs and attractions in 2019 and beyond and, while not everyone could commit to revealing their future plans, Jain and Smaaash have got plans for a multi-discipline game of their own. A concept called Total Sports is in the pipeline, in which the Smaaash team plans to simulate each and every sport. A lacrosse game is also in development. Cole’s simulators are also evolving. “Current developments include cardless simulator connection, so that the hourly usage and commencement of games is seamless. Reception simulator control and 3D, auto-player modelling is going to the next level. Jain shares the optimism. “Sports games have boomed in the entertainment space in the past few years. Due to lack of facilities and time, people have switched to simulation games to obtain a similar experience. As we know, sports are played on a huge scale in the international market; tournaments and leagues are a multibillion industry. Similarly, we would like to boost this format for sports simulation games with the same scalability and investment to expand the market. There’s great scope for revenue in professional esports if it can be harnessed appropriately”. If he’s right, it’s most definitely game on. www.gioconews.it

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a cura di Nashira astrologa e sensitiva

15, 29, 30 ambo, terno e su Tutte, Roma e Milano SUPERENALOTTO

GIOCARE GIO CONGUSTO

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Ravenna, 4 settembre 1962

PESCI La gioia e la fortuna saranno vostre compagne in tutto questo periodo che, nonostante la ripresa a pieno ritmo dell’attività lavorativa, sarà elettrizzante e piacevole. Sarete pieni di energia e saprete donarne anche agli altri. Che dire? Tentate anche, con prudenza, la fortuna al gioco.

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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2019

PAROLADI COLLOVATI

SAGITTARIO Non siate sempre così pessimisti, con un bel sorriso, e un pizzico di gentilezza, si ottiene di tutto di più! È invece arrivato il momento di guardare al futuro con ottimismo, anche perché una bella sorpresa vi attende al ritorno dalle ferie. Molto bene al gioco.

TORNEANDO

ACQUARIO Finalmente per voi è arrivata la svolta nella vita affettiva e dovrete prendere quella decisione che avete, per paura, rimandato da tempo. Osate! Tanto sapete bene come si chiama la persona che amate! La dea bendata vi aiuterà anche al momento di giocare.

POKER STRATEGY

SCORPIONE Non tutti i mali vengono per nuocere, ma è anche vero il contrario, quindi se sarete ‘colpiti’ da una fortuna improvvisa, non perdete la testa e riflettete bene su quelli che potrebbero essere gli aspetti negativi. Così vi assicurerete soddisfazione e successo. Segno al top della fortuna anche al gioco.

LEAVVENTURE DAROONEY

LEONE Soppesate bene pro e contro, prima di imbarcarvi in un’impresa che potrebbe portarvi lontano, ma anche alla deriva. Ascoltate bene i consigli degli amici, ma prima scegliete bene quelli che saranno da ritenere interlocutori affidabili. Per giocare attendete metà mese.

VERGINE Non siate troppo timidi e per una volta buttate alle spalle le vostre remore e gettatevi in una storia che ha tutte le credenziali per essere indimenticabile. Quanto al lavoro, un pizzico in più di attenzione non guasterà. Gioco: benino, ma non di più.

CAPRICORNO Un mese di attesa, almeno così lo vivrete, forse trascurando qualche opportunità che specie nel campo professionale aveva fatto timido capolino. Ma forse è meglio così, il quadro astrale non vi è favorevole ed è meglio rinviare le decisioni importante. Poca fortuna al gioco.

GIOCARE GIO CONGUSTO

TORO Avete insistito con tenacia e ostinazione e i risultati finali vi hanno premiato. Ora però guardate alle nuove opportunità all’orizzonte specie sul fronte lavorativo e il consiglio degli astri è di vagliare tutto con attenzione. Gioco bene fino a metà mese, poi rischiate il minimo.

POKER STRATEGY

BILANCIA Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e anche voi dovete stare attenti a non ripetere quegli errori che nel recente passato vi hanno creato qualche dissapore in famiglia. Riflettete bene su quanto accaduto perché potete scrivere una nuova più fortunata pagina. La dea bendata vi ama.

CASINÒ FRANCESI

CASINÒ FRANCESI

conduttore televisivo e showman italiano

CANCRO La permalosità può anche essere un pessimo difetto e non pensate che gli altri non si accorgano del vostro atteggiamento, che alla lunga vi si può ritorcere contro. Il consiglio del mese è di provare con una massiccia dose di sincerità, ma con dolcezza. Fortunati in amore, poco al gioco.

LEAVVENTURE DAROONEY

RIFLESSIONI DAORSO CASINÒ FRANCESI

NUOVE TENDENZE

<-- Amadeus (Amedeo Umberto Rita Sebastiani)

ARIETE La miglior difesa è l’attacco, ma occhio a non esagerare e a non essere troppo aggressivi specie quando le circostanze non lo richiedono. Piuttosto, che ne dite di sfruttare per una volta le vostre abilità diplomatiche? Il prossimo vi ringrazierà. Rischiate poco al gioco.

GEMELLI Siete un po’ pungenti e questo vostro modo di fare scoraggia soprattutto le persone che vi approcciano per la prima volta. Pensare che gli astri prospettano settimane ricche di potenzialità! Riflettete bene prima di agire, mentre al gioco è un momento davvero sì!

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