Gioco News magazine Marzo 2020

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2020_

POLITICA

Fabio Melilli: «Stato e imprese a sostegno del gioco sano» SPECIALE

Primavera di novità e cambiamenti

L’OBBLIGO

ESTERI

DEL NUOVO

Ucraina, di nuovo promessa del gaming PERSONAGGI

Betty Senatore Diego Fusaro COVER STORY 18

LASLOTDELMESE

Octavian Gaming Affidabilità al servizio dell’intrattenimento

LUCKY BOOK | I L M U L T I G I O C O A L L ’ I N S E G N A D E L L A F O R T U N A

ENGLISH PAGES INSIDE

NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE



numero 3

03

marzo 2020

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Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it

Un nuovo settore contro il virus populista

Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Roberta Falasca Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Geronimo Cardia Gianni Carra Nicole Cavazzuti Ian Donegan Daniele Duso Marco Fiore Nashira Francesco Scardovi Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media Sara Baroni 123rf.com unsplash.com Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.

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Gioco pubblico e l’obbligo del nuovo

Ci mancava solo il virus. In un Paese già logorato

dal malcostume politico e compromesso da derive ed eccessi di un populismo anch’esso dilagante, il diffondersi di un’epidemia ancora pressoché sconosciuta ha fatto saltare i nervi a un’intera popolazione. Mettendo in evidenza i limiti di una classe dirigente del tutto inadeguata a gestire le problematiche, sempre più complesse, che riguardano una nazione. Un fatto, ormai noto dentro e fuori i confini nazionali, che era già piuttosto chiaro a chi opera nel comparto del gioco pubblico, dove i limiti e le approssimazioni dei nuovi condottieri erano fin troppo evidenti. Palesati da una serie di azioni, dichiarazioni e provvedimenti, figli di una schizofrenia legislativa e di un approccio ideologico e approssimativo che ha creato soltanto problemi, all’industria e non solo. Ma il coronavirus ha finito col creare disagi, e neppure banali, anche alla stessa industria del gaming. Non soltanto imponendo uno slittamento della fiera, la grande assente di questo mese, ma finendo col compromettere anche le attività delle sale da gioco sul territorio, dove sono emersi i focolai, ma anche nel resto della Penisola, con gli italiani che hanno limitato la loro presenza nei locali pubblici pure in assenza di specifiche restrizioni. Questo in un momento già fortemente critico per la filiera, alle prese con un nuovo regime fiscale imposto dal susseguirsi di manovre finanziarie “punitive”, sovrapposto alle varie limitazioni introdotte a livello locale, dettate proprio da quell’approccio abolizionista che è tipico di un certo modo (sbagliato) di fare politica. Il vero virus da sconfiggere continua dunque a essere quello del populismo. Ma per fermare questa autentica epidemia, ancora assai diffusa, anche l’industria deve fare la sua parte. Una riflessione, urgente e necessaria, che proponiamo in questo numero, parlando di un “obbligo del nuovo” che non riguarda soltanto la produzione e il mercato, ma anche – e soprattutto – la mentalità e il modus operandi della filiera. Vittima della politica, ma comunque artefice, almeno in parte, del proprio destino. Alessio Crisantemi

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EDITORIALE

anno xii


04

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POLITICA

04. «Combattere il Gap senza ostacolare le aziende

S O M M A R I O

sane e trasparenti»

Il deputato del Partito democratico Fabio Melilli, relatore in Aula del decreto Milleproroghe, auspica un’alleanza tra imprese, Stato e Governo per fronteggiare i rischi del gioco

INCHIESTA

06. Emilia Romagna, la lunga strada del dialogo

Dopo la riconferma di Stefano Bonaccini alla guida della Regione gli operatori del gioco e dell’amusement sono pronti a riaprire il confronto per la modifica della normativa vigente. Con aspettative non uniformi, però.

SPECIALE

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12. Tanta innovazione (non)

NEW SLOT

per nulla

Il coronavirus gioca un brutto scherzo al comparto e alla fiera. Ma anche senza Enada (rimandata ad aprile), marzo si conferma comunque un mese ricco di novità. All’insegna del cambiamento.

16. Eppure il vento (su Rimini) soffia ancora 18. Octavian Gaming, l’affidabilità al servizio

dell’intrattenimento 20. Comtrade Gaming, l’innovazione che fa la differenza 20. Play’n Go, l’anno del boom 22. Altenar, l’era post fornitore unico 22. Gieffe Videogames, tutta la potenza della realtà virtuale 24. Novomatic Italia, insieme a Capecod una nuova sfida... online! 26. Microgame, primati in mostra, wherever you play 28. Pragmatic Play, la nuova frontiera dei casinò online

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ESTERI

GIOCONEWS #03 MARZO 2020

30 30. Ucraina, luce alla fine del tunnel?

L’annoso divieto di gioco d’azzardo potrebbe cedere il passo a una nuova legalizzazione

32. India e Praga, due mondi, un unico paradiso NORMATIVA

36. Il riordino spinto dal territorio

Prosegue la marcia delle Regioni responsabili per una regolamentazione sostenibile. È il caso della Campania.

40. Innovazione apparente

L’obbligo del nuovo, di cui ci occupiamo in questo numero, riguarda prevalentemente i produttori del slot: ma è un “nuovo” relativo, perché a cambiare è solo la vincita (e le tasse) FISCO&SLOT/ È tempo di bilanci

40

41.

VLT

44. Tasse, virus e distanziometri, il mix letale per le Vlt Prosegue, inesorabile, il declino della raccolta delle videolottery dovuto all’impatto della tessera sanitaria e all’innalzamento della tassazione, con il colpo definitivo dato dalle chiusure dovute al coronavirus


CASINÒ

62. Uniti verso il futuro

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Tracy Damestani, ex capo esecutivo del britannico National Casino Forum, spiega i motivi del suo scioglimento: creare un unico ente che rappresenti anche i settori delle scommesse e del gioco online PANNONERO/ Donne in gioco LASLOTONLINEDELMESE

64. 65.

INTERVISTE

66. Il mio lavoro è come un gioco

52. L’ippica si tinge di rosa

Francesca Maglione, a capo dell’ippodromo di Castelluccio dei Sauri, è tra le poche donne a ricoprire una carica dirigenziale nel settore italiano

Betty Senatore, conduttrice radiofonica di Radio Capital, è anche un’insegnante di Voice public speaking Giocare,

FLIPPER

54

66

67.

una costante antropologica

Il filosofo Diego Fusaro tra ricerca della verità e divulgazione: ‘Il vero intellettuale deve andare verso il popolo”

54. Il flipper che fa primavera

56. “All in” Toma beffa l’Italia e vince Ips Nova Gorica

DALMONDO

DANON PERDERE

ILUOGHI DELGIOCO

RIFLESSIONI DAORSO

L’OROSCOPO

GIOCO &PSICHE

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

58 LAVLT DELMESE

GIOCO &TECNICA

PANNONERO

DANON PERDERE

58. 60.

english pages

88. Ukraine, light at the end of the

50.

90. United towards the future 92. Pinball’s pilgrimage 94. The Dignity Decree, drawing a NUOVE TENDENZE

NEWSLETTER

www.gioconews.it

3 GIOCARE GIO CONGUSTO

POKE STRA

LEAVVE DAROO

NTURE EY

LEAVVENTURE DAROONEY

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

balance

NUOVE TENDENZE

NEWSLETTER

DANON PERDERE

LEAVVENTURE DAROONEY

LASLOT DELMESE

tunnel?

GIOCO &PSICHE

PANNONERO

DANON PERDERE

I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE

48.

DALMONDO

LOSFIZIO DELGIOCO

Le scommesse viste da una nuova angolazione, quella degli affiliate manager. In particolare è l’esperienza Dt9, uno dei gruppi più importanti a livello internazionale, ad aiutarci a dipingere lo scenario attuale italiano. VOXMANAGER / Decreto Dignità, tra divieti e legalità LEDRITTEDELMAESTRO Le dure regole per diventare uno scommettitore professionista

Ips, Italian Poker Sport ha ripreso la stagione 2020 a febbraio, al Perla Resort di Nova Gorica. E lì, non sbaglia il format ormai più importante di EuroRounders. Wpt Germany quasi d’Italia Alla ricerca dell’abilità

GIOCO &ARTE

POKER

46. Le quattro vie dell’affiliazione per salvare il betting “punto it”

DALMONDO

34. NUOVETENDENZE 68. DALMONDO 70. L’ORADELGIOCO 72. DANONPERDERE 74. GIOCO&RETAIL 76. GIOCHIDABAR 77. GIOCARECONGUSTO 78. ALBARDEGLIESPORTS 80. GIOCO&PSICHE 82. L’AVVOCATODELDIAVOLO 83. LASLOTDELMESE 84. NEWSLETTER 86. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO DALMONDO

46

LOSFIZIO DELGIOCO

rubriche

Se il torneo di Enada slitta di un mese, insieme alla fiera, a marzo riflettori accesi sulle finali del circuito europeo in cui si schiera tanta Italia

SCOMMESSE

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PROMOSPACE

Fabio Melilli

GIOCARE GIO CONGUSTO

»

IPPICA

GIOCO &ARTE

Credo sia giusto combattere il gioco illegale e prestare la massima attenzione ai rischi connessi alla ludopatia, senza che tutto ciò metta in crisi aziende sane e trasparenti. E credo sia opportuno costruire una alleanza tra imprenditori onesti (compreso lo Stato) e Governo per evitare tali rischi.

GY

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politica

F A B I O

M E L I L L I

Combattere il Gap senza ostacolare le aziende sane e trasparenti

Il

di Roberta Falasca

Il deputato del Partito democratico

Fabio Melilli, relatore in Aula del gioco è entrato, uscito e poi ritornato in punta di piedi nel dedecreto Milleproroghe, auspica creto Milleproroghe. Celato da numerosi provvedimenti, da un’alleanza tra imprese, Stato e quello sul potenziamento dei lavoratori nelle agenzie fiscali, Governo per fronteggiare i rischi del alle accise sui sigari, alle agevolazioni alle piccole attività comgioco merciali, questo settore a suo modo è stato protagonista di quest’ultima fatica dei lavori di Camera e Senato. Il deputato del Partito democratico Fabio Melilli, relatore in Aula del Milleproroghe, effettua per Gioco News una valutazione a 360 gradi sul decreto sulla proroga dei termini legislativi. Si sono conclusi i lavori sul decreto-legge n. 162 del 2019, lei ha espresso soddisfazione per il compimento di questo percorso: onorevole Melilli, cosa ci può dire a riguardo? “Il provvedimento che si è soliti definire Milleproroghe quest’anno ha ricompreso anche norme sul funzionamento della pubblica amministrazione e temi importanti come quello sulle concessioni. Il Parlamento ha lavorato su molte questioni aperte e credo che siano stati raggiunti buoni risultati. Prime fra tutte le norme sulla stabilizzazione dei precari, sulle assunzioni che abbiamo autorizzato e al potenziamento della cassa integrazione per i lavoratori delle aziende in crisi”. Tra gli emendamenti approvati ci sono alcuni che coinvolgono indirettamente il gioco: come il potenziamento delle agenzie fiscali, la cui disposizione va a rafforzare e a coprire i servizi essenziali come la lotta all’evasione fiscale e al gioco illecito, grazie appunto all’incremento del personale. Cosa pensa a riguardo? “Credo che il potenziamento delle agenzie fiscali sia un fatto di grande rilevanza. Come è noto la maggioranza ha deciso di compiere un salto in avanti sul terreno della lotta all’evasione e all’illiceità”. È passato l’emendamento sugli incentivi alle piccole attività che prevede il rinvio al 30 settembre del termine per accedere ai contributi del Governo per riaprire i negozi sfitti dei piccoli comuni, ma nessun beneficio è stato previsto per sale gioco o scommesse.

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GIOCONEWS #03 MARZO 2020


POLITICA FABIO MELILLI

Cosa ci può dire su questo aspetto? “La misura adottata è indirizzata a favorire il piccolo commercio messo in difficoltà dalla grande distribuzione e dal commercio online. Ci sono migliaia di piccoli centri che rischiano di non avere più nemmeno un luogo per acquistare i beni di prima necessità”. Per quanto riguarda più in generale l’attuale situazione politica, a settembre l’Italia è passata dal Governo gialloverde a quello giallorosso, un cambiamento repentino: secondo lei la nazione è disorientata? “Il cambio di maggioranza, come sa, è stato determinato da una irresponsabile crisi agostana e dalla necessità di mettere al sicuro i conti pubblici ed evitare l’aumento dell’Iva. Adesso l’impegno è quello di evitare il rischio di una recessione pericolosa. È necessario rilanciare gli investimenti pubblici e privati, riformare il sistema fiscale, rendere il Paese più semplice”. Su cosa sta lavorando il Pd, per risollevare le sorti dell’Italia? “Come è noto il Pd ritiene che debba essere costruito un capo largo che contrasti le destre e i sovranisti. E a questo obiettivo lavora con forza. Ma il Governo avrà lunga vita se continuerà a dare risposte vere ai bisogni degli Italiani”. Il tema dell’occupazione è il più delicato in questo momento in Italia e molte aziende sono in crisi, comprese quelle del comparto del gioco. Il M5S, nel precedente Governo, ha introdotto nel decreto Dignità il divieto di fare pubblicità al gioco

LUI CHI È?!? Nato a Poggio Moiano, in provincia di Rieti, nel 1958, il deputato Fabio Melilli ha una laurea in giurisprudenza ed è dirigente di un’azienda privata. È stato eletto nella circoscrizione Lazio 2, nel collegio di elezione plurinominale Lazio. Melilli fa parte del Partito democratico ed è stato proclamato parlamentare nel marzo 2019. Era stato già deputato nella diciassettesima legislatura. L’onorevole Fabio Melilli è componente dei seguenti organi parlamentari: quinta commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione e dal 21 giugno 2018 della commissione di Vigilanza sulla cassa depositi e prestiti.

sui mass media. Inoltre, a livello regionale sono state definite molte restrizioni per il comparto: dal distanziometro ai limiti orari. Secondo lei, queste disposizioni vanno a contrastare effettivamente il gioco patologico e c’è il rischio che il consumatore finisca per rivolgersi all’offerta illegale, non disponendo più di uno strumento, la pubblicità appunto, che gli consente di distinguerla da quella legale? “Il tema come sa è delicatissimo. Credo sia giusto combattere il gioco illegale e prestare la massima attenzione ai rischi connessi alla ludopatia, senza che tutto ciò metta in crisi aziende sane e trasparenti. E credo sia opportuno costruire una alleanza tra imprenditori onesti (compreso lo Stato) e Governo per evitare tali rischi”.

Disposizioni sul gioco Per quanto riguarda il gioco, il Milleproroghe, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologiche, il cui testo è stato definitivamente approvato, prevede il potenziamento delle agenzie fiscali, come Agenzia delle dogane e dei monopoli e Agenzie delle entrate. Ecco il testo: “al fine di garantire maggiore efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, in considerazione dei rilevanti impegni derivanti dagli obiettivi di finanza pubblica e dalle misure per favorire da un lato gli adempimenti tributari e le connesse semplificazioni nonché dall’altro una più incisiva azione di contrasto all’evasione fiscale nazionale e internazionale, a decorrere dall’anno 2020 l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono autorizzate a utilizzare le risorse del proprio bilancio di esercizio, per un importo massimo, rispettivamente, di 6 milioni di euro e di 1,9 milioni di euro, in deroga all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, per il finanziamento delle posizioni organizzative e professionali e degli incarichi di responsabilità, previsti dalle vigenti norme della contrattazione collettiva nazionale, in aggiunta alle risorse complessivamente già destinate e utilizzate a tale scopo. Le risorse certe e stabili del Fondo risorse decentrate dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono incrementate, a valere sui finanziamenti delle agenzie stesse, di 6 milioni a decorrere dal 2020 e di ulteriori 4 milioni di euro a decorrere dal 2021 per l’Agenzia delle entrate e di 3,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020 per l’Agenzia delle dogane e monopoli, in deroga all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75. Agli oneri derivanti dal presente articolo pari in termini di fabbisogno e indebitamento netto a 8,97 milioni di euro per l’anno 2020 e a 11,02 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021 si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189”. Il testo prevede norme sulle accise sui sigari: “l’applicazione delle disposizioni - si legge nel testo - di cui all’articolo 1, comma 659, lettera b), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, relativamente ai sigari, è differita al 1° gennaio 2021. Non si fa luogo al rimborso dell’accisa sui sigari versata in applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 659, lettera b), della legge 27 dicembre 2019, n. 190, ed è dovuta l’accisa sulle immissioni in consumo di sigari effettuate dal primo gennaio 2020 fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto secondo l’aliquota prevista dalle predette disposizioni. All’onere derivante dalla disposizione di cui al comma 3-bis, pari a 870mila euro per l’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190”. Questo sta a significare che questa disposizione verrebbe finanziata con parte dei 15 milioni considerati “indifferibili”: quindi attingendo al Fondo per esigenze indifferibili, ovvero un fondo che dovrebbe garantire gli interventi di carattere sociale. Il fondo viene alimentato anche con le entrate dai giochi. Inoltre, il decreto legge prevede il rinvio al 30 settembre 2020 del termine per accedere ai contributi del Governo per riaprire i negozi sfitti dei piccoli comuni. Il Governo concede incentivi per riaprire i negozi sfitti ma il beneficio non vale per le attività di compro oro, le sale scommesse o quelle che hanno slot machine o videolottery. Il contributo, che ha come obiettivo la riapertura dei negozi sfitti da almeno sei mesi o l’ampliamento di quelli esistenti nei comuni con meno di 20mila abitanti, vale per 4 anni ed è rapportato alla somma dei tributi comunali pagati dall’esercente nel corso dell’anno precedente. Viene corrisposta per l’anno nel quale avviene l’apertura o l’ampliamento dell’esercizio commerciale nel corso dell’anno e per i tre anni successivi.

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inchiesta politica

Emilia Romagna La lunga strada del dialogo Dopo la riconferma di Stefano Bonaccini alla guida della Regione gli operatori del gioco e dell’amusement sono pronti a riaprire il confronto per la modifica della normativa vigente. Con aspettative non uniformi, però. di Francesca Mancosu

Che

fine farà il gioco pubblico con vincita – in denaro e non – dell’Emilia Romagna? La domanda è d’obbligo a poche settimane di distanza dai risultati delle elezioni regionali di gennaio, con il sì al secondo mandato come governatore per Stefano Bonaccini, e in attesa dei “conti” sugli effetti concreti dell’entrata in vigore della normativa del 2013, dopo che lo scorso 31 dicembre è scaduto il termine di adeguamento anche per i corner di scommesse. A tentare di dare una risposta sono alcuni dei maggiori rappresentanti del settore, mentre la politica, per il momento, complice anche l’attesa per l’insediamento ufficiale della nuova Giunta e la necessità di fronteggiare l’emergenza coronavirus, tace.

Sapar: «Serve un confronto concreto sul settore»

DOMENICO D I S TA N T E

“La speranza è che in questa nuova legislatura possano aprirsi dei margini per un confronto concreto sul settore giochi, che sia utile ed effettivamente efficace per i fini che vorrebbe perseguire la Regione, ma che non si consumino solo nelle aule dei tribunali. Serve un confronto civile fra operatori del settore e istituzioni, come ogni democrazia meriterebbe, esordisce Domenico Distante, presidente dell’associazione Sapar, che poi interpreta “positivamente” i risultati elettorali che hanno visto percentuali intorno al 3 percento sia per Forza Italia – che ha spinto molto per la tutela del gioco pubblico nei giorni precedenti al voto – che per il Movimento cinque stelle, con il “No slot” Simone Benini. “Probabilmente piano piano stiamo assistendo ad un risveglio delle coscienze dei cittadini, disillusi da una politica pressapochista, che emana leggi dello Stato basandosi sull’umore del momento e su tematiche che riscuotono facile consenso popolare. Ma non è così: la crisi economica e sociale di questi anni sta mettendo in luce le gravi lacune di molti rappresentanti istituzionali. Chi non conosce un determinato settore, prima di normare in quell’ambito specifico si informa, ascolta le parti attive interessate, cerca soluzioni condivise. Campania e Basilicata, per citare un esempio recente, si sono dotate di

una legge sul gioco che contiene disposizioni non lesive della libertà di impresa e tutela dell’occupazione ma che altresì salvaguardano il giocatore a rischio Gap”. L’intenzione di Sapar è di ri-avviare l’interlocuzione con il governo regionale al più presto. “Sicuramente sottoporremo nuovamente alla Regione le nostre osservazioni ed evidenzieremo le gravi ripercussioni economiche ed occupazionali che stanno subendo le piccole e medie imprese del settore, ricordando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il proibizionismo non porterà da nessuna parte, che non è il distanziometro né tantomeno la limitazione oraria all’utilizzo degli apparecchi la soluzione al problema legato al disturbo da gioco patologico. Serve una maggiore attenzione alla prevenzione e formazione dei cittadini, subordinata a una maggiore responsabilità civile da parte di chi ci governa”. L’impegno proseguirà anche a livello nazionale: “Continueremo il nostro alacre lavoro su più fronti, cercando il dialogo con istituti bancari, sindacati e amministratori locali. È importante rappresentare al meglio il tessuto che compone la filiera del gioco di Stato, per poter continuare a svolgere il nostro lavoro con dignità e rispetto”.

Sts-Fit: «Cinque anni di tempo per cambiare idea» Di tenore quasi opposto le aspettative di Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi. “Personalmente sono preoccupato dalla rielezione di Bonaccini.

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GIOCONEWS #03 MARZO 2020

Sebbene l’attenzione sulla legge regionale che regola il gioco pubblico sia aumentata (a dicembre 2019) dopo la manifestazione di protesta del settore e l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, la

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inchiesta politica

EMILIA ROMAGNA LA LUNGA STRADA DEL DIALOGO

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GIORGIO PASTORINO

discussione con il presidente e il consiglio regionale andava avanti dal 2018. In tutto questo tempo non c’è mai stata una vera apertura sul contenuto della legge né sui tempi di applicazione. Devo quindi pensare che, per coerenza, il presidente Bonaccini non abbia interesse a riprendere il dialogo sul tema. È vero che negli ultimi mesi alcuni consiglieri, anche di maggioranza, sembravano preoccupati per l’impatto occupazionale che la legge regionale avrebbe comportato. Alla fine ha però prevalso il timore di perdere l’appoggio del Movimento cinque stelle che non avrebbe digerito un cambiamento di direzione all’ultimo minuto. Il nostro auspicio è che, avendo altri cinque anni di mandato di fronte a sé, il presidente Bonaccini sia più libero di confrontarsi con noi per trovare una soluzione equilibrata”. Per dare un segnale forte, per Pastorino, “è necessario che l’intero settore si muova in modo compatto puntando alla modifica della legge regionale. È logico che ogni componente della filiera abbia peculiarità ed esigenze in parte differenti, ma se le imprese non sopravvivono alla furia proibizionistica, non rimarrà molto di cui discutere. Fortunatamente qualche sindaco sta rompendo il fronte antigioco valutando l’impatto della legge sul proprio territorio e cercando di imboccare un’altra strada. Può sembrare illogico che un Comune regoli in modo differente rispetto alla Re-

gione, ma quando tutti rivendicano una parte di competenza rispetto allo Stato può accadere anche questo”. E, a proposito di Stato, Sts continua senza sosta a cercare il confronto con il Governo, “seppur con molte difficoltà”, come ammette lo stesso Pastorino. “Indipendentemente dalla composizione del Governo, la sensazione è che non ci sia volontà di uscire da una posizione a dir poco ambigua. Da una parte, infatti, la guerra al gioco viene continuamente proclamata come un segno di civiltà e un dovere nei confronti dei cittadini. Poi, quando arriva il momento di far quadrare i conti dello Stato, ecco che piovono le richieste di denaro al settore, nonostante sia chiaro a tutti che le imprese non siano più assolutamente in grado di sostenerle. Questa posizione non può essere mantenuta all’infinito. Se lo Stato preferisce vietare il gioco, dica allora chiaramente dove troverà le risorse finanziarie per sostituire gli oltre 10 miliardi che il settore garantisce all’Erario. Ci dica anche come intende aiutare le centinaia di migliaia di occupati che si troveranno senza impresa e senza lavoro. Se invece lo Stato vuole garantire le entrate, bandire gare, agevolare investimenti e mantenere la legalità sul territorio, allora deve consentire alle imprese di lavorare. Tertium non datur”.

As.Tro: «A rischio 3.700 posti di lavoro e 500 milioni di euro di gettito»

CLAUDIO BIANCHELLA

A fornire le prospettive sul futuro del gioco in Emilia Romagna per l’associazione As.Tro è Claudio Bianchella, responsabile del Territorio. “I problemi che viviamo nel quotidiano non solo legati a chi vince le elezioni, le nostre difficoltà è far comprendere che le leggi regionali, così come sono impostate oggi, non funzionano, non danno i risultati sperati. I dati dell’Emilia Romagna, che ha evidenziato la Cgia Mestre, hanno dimostrato che la legge non produce benefici ma mette a rischio 3.700 posti di lavoro e 500 milioni di euro di gettito, senza contribuire minimamente alla diminuzione della spesa, tantomeno quella dei giocatori problematici”. L’intenzione di As.Tro é quella di tentare subito un confronto

con la nuova Giunta: “Chiederemo tutte le audizioni del caso questa volta, naturalmente, corroborati dai dati della Cgia Mestre, presentati a Bologna lo scorso gennaio. Dal Governo centrale invece ci aspettiamo che dia seguito all’accordo Stato-Regioni raggiunto in Conferenza unificata nel 2017 e che metta mano al riordino della normativa a livello nazionale come stabilito nel decreto Dignità. Una normativa comune a tutti i territori permetterebbe alle aziende legali, che investono, di poter lavorare ovunque, sul territorio italiano, alla stessa maniera, con le stesse regole, evitando così la difficoltà di affrontare il quotidiano dovendo rispettare normative diverse da Regione a Regione, da Comune a Comune”.

Obiettivo 2016: «Occorre un dialogo diretto con le attività del territorio»

MAURIZIO UGHI

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Restando in ambito scommesse, Maurizio Ughi di Obiettivo 2016 ricorda che da presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini “era il più grande sostenitore di un accordo nazionale per superare le ‘beghe’ locali, chiedeva un accordo di carattere generale. Poi, nella campagna elettorale regionale per me si è mosso in buona fede, avrebbe voluto fare una proroga della legge aspettando la normativa nazionale ma, alla fine - non lo giustifico, ma lo comprendo - ha dovuto fare qualcosa per andare incontro alla maggior parte dell’opinione pubblica. Ora che è più tranquillo dal punto di vista del consenso ma-

GIOCONEWS #03 MARZO 2020

gari può fare un provvedimento per dare soluzione all’espulsione delle attività di gioco dalle città”. Le distanze, afferma ancora Ughi, “non hanno efficacia su quanto si gioca, non servono. Per trovare una soluzione vera al gioco patologico è necessario che la politica si metta al tavolo con i gestori dei negozi del territorio: sono gli unici che sanno individuare quello che serve al pubblico scommettitore e cosa può essere fatto per evitare gli abusi. Un conto è gestire ‘dal vivo’ un punto vendita, un altro è vedere i dati su un foglio excel. Ma chi e quando, nel Governo, deciderà di pensare davvero a risolvere la questione?”.

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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


inchiesta politica

EMILIA ROMAGNA LA LUNGA STRADA DEL DIALOGO

Palmieri: «Il settore rappresenti le sue posizioni in modo corretto»

RAFFAELE PALMIERI

Sono passati circa due mesi dall’entrata in vigore del distanziometro anche per i corner di scommesse, e, almeno ad oggi, gli operatori del settore non sono ancora in grado di “dare una valutazione in termini di impatto” (mentre i concessionari riferiscono una diminuzione del fatturato di circa il 10 percento negli ultimi mesi), ma le opinioni sui recenti risultati elettorali e sulle prospettive per l’Emilia Romagna sono abbastanza chiare. Almeno per Raffaele Palmieri, consulente del mondo dei giochi pubblici. “La politica in generale non ha una sensibilità e soprattutto una consapevolezza delle problematiche del settore e del suo sviluppo in genere. Ad ogni modo, la Regione Campania si è mossa e tante posizioni sono state riviste. Bonaccini, uomo

concreto, che si è svincolato dalle logiche di partito per poter essere rieletto, potrebbe razionalizzare e predisporre un intervento normativo risolutore. Vanno solo rappresentate le nostre posizioni in una direzione giusta, che non sia solo quella di correre dietro alla tutela del consumatore. Il gioco non è un interesse primario; il nostro sforzo verso l’Erario, attraverso il pagamento delle imposte, va reso trasparente e soprattutto destinato a qualcosa che la gente possa percepire in ambito sociale: scuola, servizi pubblici, trasporti, altrimenti qualsiasi battaglia pro o contro non avrà nessun effetto elettorale a mio avviso. La devoluzione in ambito regionale delle imposte pagate dal settore dei giochi è un argomento da proporre con forza nelle sedi opportune”.

Fisascat Cisl: «Si tutelino gli addetti del settore»

MICHELE VAGHINI

Infine, diamo la parola a Michele Vaghini, segretario generale della Fisascat Cisl Emilia Romagna, più volte sceso in piazza – letteralmente – a difesa del settore del gioco con vincita in denaro. “Non so se la nuova Giunta avrà in agenda nell’immediato la modifica della normativa regionale in materia ma la tutela degli addetti del settore dev’essere sicuramente una priorità che andrebbe inserita in un quadro normativo certo di riferimento. Credo che il dibattito politico e la campagna elettorale svolta in Emilia Romagna, abbiano coinvolto la gente su punti diversi dal gioco. C’era la volontà di una parte politica di trasformare questo voto in qualcosa legato più che altro a ciò

che succede al Governo oltre che a quanto fatto negli ultimi cinque anni in Emilia Romagna. E l’elettorato si è espresso in merito”. Quanto agli orizzonti “nazionali”, Vaghini evidenzia che il problema della modifica delle normative è comune in varie Regioni. “Credo pertanto che ci debba essere un tavolo permanente ministeriale che discuta su questo tema. Che sappia produrre elementi di contrasto alle patologie legate alla ludopatia ma che sappia anche riconoscere il valore dell’occupazione in un settore che rappresenta lo 0,6 percento del Pil del nostro Paese e 150mila addetti nel settore”.

Amusement, gli operatori: «Libero accesso ai giochi se accompagnati da un adulto» Secondo Paolo Dalla Pria, presidente di Sapar Service,”con la riconferma di Stefano Bonaccini a governatore dell’Emilia Romagna, sostanzialmente per l’amusement non cambierà niente, purtroppo. In questo momento solo con dei dati nuovi e certi, come spero potranno esserci forniti dallo studio commissionato all’Università di RomaTre, potremmo tornare a discutere in Regione e confrontarci per cercare di modificare e migliorare la legge in materia di gioco, grazie ad argomentazioni certificate da risultati incontestabili. Dal canto suo Mauro Zaccaria, presidente del Consorzio Fee, ricorda che Stefano Bonaccini durante la campagna elettorale “ha espresso disponibilità a riesaminare la questione del divieto delle ticket redemption ai minori di 18 anni. Ora che è stato rieletto speriamo si ricordi di noi e delle nostre istanze e possa davvero dare

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ascolto alle ragioni di un comparto che è stato vittima di pregiudizi e ignoranza. Siamo fiduciosi che, con buona fede e ragionevolezza, possa accogliere la nostra proposta di modifica della delibera. Nelle prossime settimane e fino a obiettivo raggiunto, continueremo a spiegare la totale estraneità del gioco senza vincita in denaro rispetto al gioco d’azzardo. È la confusione su questo che genera ogni problema. Capiamo la necessità di tutelare, sopra a tutto, la sicurezza dei minori, ma questo è una priorità anche per noi. E la nostra proposta di modifica alla delibera - vietare ai minorenni il ritiro dei premi e non il gioco - è win win: salva il comparto e tutela i minori da qualsiasi tipo di rischio. Il prossimo nostro appuntamento fieristico, Rimini Amusement Show (in programma dal 21 al 23 aprile, Ndr), sarà anche

occasione per apprendere i risultati della ricerca dell’Università Roma Tre sulla ludopatia. Siamo i primi a volere chiarezza”. Alessandro Lama, presidente della Federazione amusement Confesercenti, esprime fiducia nel futuro ed auspica la partecipazione di Bonaccini proprio alla fiera dell’amusement di Rimini. “Vorremmo mostrargli concretamente l’oggetto della famigerata delibera, presentargli gli addetti ai lavori di un comparto profondamente attento alla salute psicofisica dei piccoli, fargli conoscere, tramite la viva voce dei ricercatori, i risultati della ricerca dell’Università Roma Tre sulla questione. Quello che chiediamo non è neppure una modifica vera e propria della delibera, ma una rivisitazione razionale. Nella tutela assoluta dei minori proponiamo che ci sia libero accesso ai giochi se accompagnati da un adulto”.



SPECIALE INNOVAZIONE

TANTA INNOVAZIONE (NON) PER NULLA Il coronavirus gioca un brutto scherzo al comparto e alla fiera. Ma anche senza Enada (rimandata ad aprile), marzo si conferma comunque un mese ricco di novità. E all’insegna del cambiamento.

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oveva essere il mese della fiera, ma non lo sarà. La diffusione dell’epidemia da coronavirus (e l’annessa fobia, dilagante nella Penisola) è riuscita a rompere anche la longeva tradizione del gioco pubblico italiano e il suo appuntamento fisso di marzo con Enada Primavera, la Mostra internazionale degli apparecchi da intrattenimento e da gioco, che quest’anno giunge alla 32esima edizione consecutiva. Per far fronte all’emergenza sanitaria, l’organizzatore della kermesse, Italian Exhibition Group, in accordo con Sapar, ha deciso di posticipare la manifestazione al 21 aprile 2020, insieme al Rimini Amusement Show. Spostando quindi le lancette in avanti di circa un mese e mezzo rispetto alle date inizialmente fissate all’11-13 marzo. Proprio nel momento in cui, ormai, tutto era pronto per celebrare una manifestazione ancora una volta degna di questo settore. Nonostante le tante difficoltà del momento, che di certo non aiutano le imprese, di cui ci occupiamo in questo numero. Ma nulla è perduto: soltanto rimandato. Per godersi la fiera bisognerà quindi soltanto attendere il prossimo mese, sempre salvo ulteriori sciagure o prolungamenti dello stato di contagio che a quel punto, però, assumerebbero una portata ben più grave di quella legata allo svolgimento di una fiera. Bisogna dunque pensare in positivo, come del resto hanno fatto gli addetti ai lavori del comparto, al di là dell’epidemia. Visto

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di Alessio Crisantemi

che, di questi tempi, è sempre più difficile guardare al futuro per chi lavora nell’industria del gaming (in Italia), a causa del sovrapporsi di una serie di problematiche, tutte dovute a un approccio lassista e gravemente superficiale della politica, che stanno condizionando in maniera sempre più opprimente l’attività delle imprese. Tanto basta per intendere quanta tenacia serva oggi per affrontare una nuova edizione della fiera. Eppure, anche quest’anno, sono tante le aziende che hanno scelto di esserci, nella convinzione generale che “una crisi può essere una vera benedizione per chiunque, per le persone e per le nazioni”, come diceva una mente eletta come quella di Albert Einstein. “Perché dalle crisi scaturiscono progressi” ed è “nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte, le grandi strategie”. Ebbene, anche se non c’è la fiera, questo mese è comunque caratterizzato da un’esplosione di novità e di innovazione (per quanto possibile, come scriviamo nelle pagine successive), tipica di ogni primavera, che merita di essere raccontata. E così abbiamo deciso di fare, dedicando uno speciale approfondimento sul comparto, a livello generale, in termini di business e di prodotto. Che ci sentiamo di dedicare a queste aziende, ai loro imprenditori e a tutti i lavoratori coinvolti, che continuano ogni giorno a lottare per un futuro migliore, rincorrendo il sogno di raggiungere, presto o tardi, la tanto agognata sostenibilità.

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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


SPECIALE INNOVAZIONE

TANTA INNOVAZIONE (NON) PER NULLA

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In questo senso, dunque, abbiamo introdotto in questo numero il concetto del “nuovo obbligatorio”: con il comparto che invece di essere sostenuto dal legislatore (pur essendo, ricordiamolo, riserva di Stato), viene compromesso dalle scelte legislative e dalle varie leggi di cui da tempo di occupiamo. Imponendo alle imprese un’innovazione comunque drogata e fortemente condizionata dalle molteplici restrizioni e dalle prescrizioni normative, in tutti i segmenti. Eppure, tra gioco fisico, online e il puro intrattenimento, cioè quello senza vincita in denaro, l’industria dimostra di essere ancora “viva”. Lo vediamo nel settore degli apparecchi da intrattenimento, dove l’imposizione legislativa di una nuova tassazione, compensata solo in parte dalla riduzione delle percentuali di vincita, ha stimolato i produttori permettendo di mettere sul mercato una serie di nuovi prodotti in tempi a dir poco da record, come documentiamo più avanti. E lo stesso lo vediamo nel settore del gioco telematico, dove la competizione si fa sempre più marcata, sia tra i fornitori di giochi e di servizi, che continuano a sfornare nuovi prodotti e soluzioni a ritmo sempre più elevato, per rispondere – e a volte anticipare – le nuove esigenze dei consumatori, cavalcando le ultime tecnologie, ma anche tra i concessionari, destinatari di queste soluzioni, per i quali la sfida del momento diventa quella di mantenere il proprio spazio di mercato o ampliarlo, in tempi in cui è diventato illegale promuovere la propria attività, pur essendo ancora più che lecita l’attività in sé. Un autentico paradosso che scaturisce, come noto, dal

divieto totale di pubblicità sancito dal decreto Dignità che ha sconvolto il comparto del gioco – insieme a quello dello sport, della cultura e così via – e reso il nostro Paese un autentico zimbello a livello internazionale, dopo anni di indiscussa leadership sul fronte della regolamentazione, con il modello italiano che veniva preso come riferimento in tutto il mondo. Come accade, del resto, ancora oggi, naturalmente per ciò che riguarda le impostazioni di base, eccetto le ultime novità legislative: con il divieto di pubblicità il quale, al contrario, viene indicato da tutti gli altri Paesi come un errore, per il semplice fatto che rende indistinguibile il gioco legale da quello illecito. Per un nuovo scenario, dunque, col quale devono confrontarsi gli addetti ai lavori, in un percorso sicuramente in salita dove diventa ancor più necessaria tutta la tenacia di cui parlavamo prima e la straordinaria inventiva che gli operatori hanno sempre dimostrato. Cosa dire, invece, del settore del cosiddetto “amusement”, cioè quello del gioco senza vincita in denaro? Anche qui i problemi non mancano di certo, con gli addetti ai lavori alle prese tra restrizioni regionali, normative ultra-datate che rendono impossibile importare o produrre determinate tipologie di giochi o installarne altre (come le ticket redemption), nonostante quegli stessi prodotti siano distribuiti, accettati e consolidati in quasi tutti i mercati mondiali. Eppure, anche qui, le nostre imprese dimostrano coraggio e resilienza, al punto non solo di riuscire a tenere in piedi ancora oggi una fiera interamente dedicata a questo settore (come sarà ancora una volta il Rimini amusement show parallelo a Enada), ma anche di tenere testa alle nuove sfide, con molte aziende italiane che hanno addirittura varcato i confini portando i loro prodotti in altri mercati esteri. Anche se il coronavirus ha creato un bell’ostacolo anche rispetto a questi aspetti, gli operatori del gaming non si arrenderanno neppure questa volta. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato, diceva ancora Einstein. E lo sanno bene quelle stesse imprese, che hanno già inserito la freccia e imboccato la giusta corsia.

Verso un settore nuovo Non è un caso, tuttavia, che abbiamo scomodato una grande mente come quella dello scienziato, autore della teoria della relatività, per descrivere la situazione del gioco pubblico. Sì, perché in quell’obbligo del nuovo al quale rivolgiamo l’attenzione di questo numero, c’è un significato che va ben oltre il mero prodotto o l’innovazione “di mercato”. Le nuove leggi e le varie pulsioni politiche e popolari (nonché populiste), propongono delle riflessioni agli addetti ai lavori che non possono più sfuggire. Imponendo un nuovo modo di pensare al gioco e di stare sul mercato. Al di là degli eccessi proibi-

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zionisti e dei malcostumi politici che hanno spesso portato a scelte illogiche o irrazionali, alcune delle quali decisorie, sia a livello locale che nazionale, è comunque evidente che il futuro del gioco dovrà essere ben diverso da quello che è stato il passato, e piuttosto distante anche dal presento. Non foss’altro perché gran parte dei problemi derivano comunque da una serie di eccessi o di errori commessi dalla stessa industria, che sarebbe ingenuo e pericoloso non considerare. Il divieto di pubblicità, per quanto assurdo e incoerente, deriva comunque da un abuso degli spazi promozionali a disposizione degli

operatori, come pure le restrizioni territoriali applicate al gioco terrestre scaturiscono in parte da un eccesso di distribuzione e da una non sempre qualificata presenza del gioco sul territorio. Per questo il vero obbligo che si trovano di fronte oggi gli addetti ai lavori è quello di un cambiamento nell’approccio a questo tipo di business, che non può non tenere conto delle nuove esigenze e sensibilità. Per un settore “nuovo”, sempre più orientato alla responsabilità e alla tutela del consumatore. Solo così la sostenibilità potrà diventare un obiettivo raggiungibile e smettere di rappresentare soltanto una chimera.



SPECIALE INNOVAZIONE

Slitta il Rimini Amusement Show, in programma dall’11 al 13 marzo sulla Riviera romagnola, a causa dell’emergenza Covid-19. Ma l’appuntamento è per aprile con tanti contenuti

Eppure il vento (su Rimini) soffia ancora

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PAOLO DALLA PRIA

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nche il mondo del gioco senza vincita in denaro è stato scosso dal coronavirus, tanto che il Rimini Amusement Show, previsto dall’11 al 13 marzo alla Fiera di Rimini slitta ad aprile, dal 21 al 23 del mese. Un evento nato dopo l’accordo siglato tra Italian Exhibition Group (Ieg), Consorzio Fee e Sapar, associazione nazionale servizi apparecchi per pubbliche attrazioni ricreative. Ma come sta andando il mercato dell’amusement? Lo abbiamo domandato al presidente di Sapar Service, Paolo Dalla Pria: “Il mercato dell’amusement in Italia purtroppo non sta attraversando il periodo migliore, visto che è privo di manovre politiche che possano rilanciare il settore dell’intrattenimento puro. I nostri produttori e distributori hanno difficoltà ad introdurre nel mercato nuovi giochi, sia perché questi devono adattarsi alle normative italiane per le quali possono non risultare conformi, sia per le tempistiche estremamente lunghe necessarie per l’ottenimento del nulla osta”. Quali saranno le novità del prossimo Rimini Amusement Show? “Anche quest’anno Rimini Amusement Show rappresenterà un’occasione per evidenziare la voglia delle aziende italiane di rilanciare il mercato del puro intrattenimento, con un forte ottimismo nei confronti del cambiamento, nonostante le difficoltà evidenziate pocanzi”. Quali sono le problematiche che permangono a livello nazionale e territoriale? “A livello nazionale e territoriale permane la problematica relativa all’accosta-

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di Michela Carboni

mento, da parte delle istituzioni regionali ed amministrative, della categoria ‘comma 7 e apparecchi meccanici’ ai comma 6 (slot machine, Ndr), comportando l’applicazione della distanza dai luoghi sensibili; pertanto viene applicato ad un flipper o un calcio balilla il così detto ‘distanziometro’, che magari impone l’installazione dell’apparecchio per il puro intrattenimento a 500 metri da una chiesa o addirittura il divieto assoluto nelle zone balneari. Non ci si rende conto che così facendo si stanno piano piano eliminando quei pochi momenti che ancora permangono, soprattutto durante l’estate, nei quali i giovani si incontrano e socializzano nelle sale giochi o attorno a un calcio balilla”. Dove sta andando il mercato dell’amusement in relazione al target e ai prodotti? “Il settore del puro intrattenimento in Italia è schiacciato da due enormi problemi: da un lato ci sono le leggi emanate da alcune regioni che restringono le possibilità di installare le ticket redemption nei locali o ne vietano l’uso ai minori, dall’altro abbiamo una legge ancora incompleta che non definisce e regolamenta in maniera definitiva questo tipo di giochi, lasciandoli in un limbo che non ci consente di lavorare serenamente né di poterci difendere dai vari attacchi che subiamo a livello politico o sul territorio”. Quali sono i suoi auspici per il mercato italiano? “Il proibizionismo nei confronti degli apparecchi senza vincita in denaro non ha alcun senso nel momento in cui i

giovani sono ormai schiavi di playstation e giochi online; sarebbe opportuno cercare di ripristinare il divertimento condiviso, reale, lontano dalle ulteriori problematiche suscitate dall’isolamento del gioco virtuale”. Quali dati, anche in relazione alla ricerca promossa sul settore del comma sette, possono essere messi in risalto? “Attendiamo di vedere i risultati finali di questa indagine che dovrebbero essere disponibili già in primavera. Puntiamo molto su questo lavoro, perché dovrà servire a cambiare la percezione distorta che si ha di questo settore”. Cosa la politica sottovaluta di questo settore? “In Italia il proibizionismo sta colpendo qualsiasi offerta di gioco, anche il puro divertimento. Se non si affronta seriamente e celermente questa problematica, rischiamo di non poter più offrire giochi amusement ai nostri figli. La classe politica non riesce a comprendere, o forse non vuole capire, che con questo atteggiamento indurranno i giovani, e non solo, a usufruire comunque di giochi online, ma chiusi nell’isolamento della propria casa, con tutte le conseguenti alienazioni e tendenze compulsive che ne deriveranno”. Come stanno andando le sale giochi? “Ancora è presto per stilare un bilancio, si inizierà ad aprile con l’arrivo della bella stagione. Ora cominciamo a prepararci, sperando in qualche buona notizia da parte delle istituzioni nazionali e locali”.

Un evento internazionale Anche quest’anno Ieg metterà a disposizione dei buyer un servizio di interpretariato dedicato. I business meeting si svolgeranno presso gli stand delle aziende con il supporto dell’ufficio marketing estero di Ieg. Dieci i paesi esteri coinvolti per questa edizione: Ucraina, Bulgaria, Bielorussia, Georgia, Azerbaijan, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Paesi baltici e Russia. Torna anche Enada Academy, che darà ampio spazio a dibattiti e momenti di confronto sui temi più caldi di attualità, come gli aggiornamenti dello scenario legislativo, tra proroghe e gare, le nuove macchine da gioco Awpr da remoto, le nuove tecnologie e opportunità del gaming, le intelligenze artificiali e molto altro.


SPECIALE INNOVAZIONE

Mag Elettronica La nuova serie “Collection” dei giochi al 65 percento

M

ag Elettronica e Wmg, società leader nella produzione, commercializzazione e gestione di apparecchi automatici e semiautomatici da intrattenimento, anno dopo anno, sono sempre più forti, anche grazie alle partnership con aziende di caratura elevata sia in ambito Awp sia Vlt. In ambito Awp comma 6a, alla luce della variazione del payout al 65 percento, Mag Elettronica ha omologato tutti i titoli, seguendo la normativa. Grazie al supporto del team di Wmg, inoltre, Mag Elettronica sviluppa nuove matematiche dando il via a una serie di nuovi titoli multigioco, la serie “Collection”. Next Collection, In-

finity Collection, Rocket Collection, Play Collection e in più le nuovissime Thunder Collection e Symphony Collection, racchiudono giochi dalle più svariate tematiche, con una grafica accattivante ma soprattutto con una nuova tipologia di gioco molto più leggera, adatta a ogni tipo di giocatore; un cambio di tendenza rispetto ai classici motori di gioco adottati dalla software house inglese Cms. L’azienda ha inoltre riproposto al nuovo payout il titolo Fowl Play Story, un classico del gioco italiano: una compilation di Fowl Play che resiste a tutte le metamorfosi avvenute nel nostro Paese. Omologata al 65 percento anche la storica Power Station Gold, che racchiude grandi classici come Fowl Play

Gold, Haunted House e Super Criss Cross. Non mancano le novità anche sulla piattaforma Vlt reVoLuTion come ad esempio il titolo Montezuma’s Treasure. Wmg attira sempre più giocatori del mercato Vlt grazie anche ai suoi storici successi come Fowl Play, aumentando il suo target in termini di performance.

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)

Betting efficiency for bookmakers

Ottimizzazione ed efficienza per il betting Massimizzazione del flusso di cassa per il bookmaker Determinazione dei trend dei team durante il campionato Esperienza e competenza nell’analisi di algoritmi

Infoline e contatti: segreteria@bestbetitaliasrl.org

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www.gioconews.it

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COVER STORY

Octavian Gaming L’affidabilità al servizio dell’intrattenimento La multinazionale presenta il proprio catalogo di prodotti per la primavera 2020, con dieci multigame omologati al 65 percento.

“N

ei primi mesi dell’anno Octavian si è confermata ancora una volta leader nel settore del gioco, grazie alla prontezza nell’adattarsi all’ennesimo cambio normativo, ottenendo per prima ed in tempi record l’omologazione di sei fantastici multigame al 65 percento e garantendo così ai propri clienti un’offerta variegata ed imbattibile”. Così il Ceo Simone Pachera annuncia il completamento dell’offerta multigioco al 65 percento di Octavian Gaming, multinazionale all’avanguardia nella progettazione e nella realizzazione di software da gioco specifici per il mercato del gaming con sedi a Verona, Regno Unito, Russia e Taiwan. “Non solo, Octavian è pronta a completare la sua offerta aggiungendo al suo catalogo prodotti per la primavera 2020 altri quattro nuovi imperdibili giochi”, anticipa Pachera. Si tratta di 7 Dreams Legend, appositamente sviluppata per i giocatori che prediligono la bassa volatilità, e dotata di bet 10 cent, poi ci sono: Dream Set Volcano, dotata sia di titoli inediti, tra cui spicca il gioco Fireball, sia di storici blockbuster come Re Mida che consente di giocare anche a bet 10; High 7 Power, nata dalla collabo-

razione con Sisal e Acme, che sicuramente replicherà il successo ottenuto in precedenza da High 5 e High 7; 7 Dream Deluxe, di cui segnaliamo Golden Fortunes, titolo a tematica orientale, che vuole rivolgersi in particolar modo ai giocatori cinesi. Tutti i multigioco contengono sette giochi, sono basati sull’affidabile Max-2 e sono omologati per tutti i cabinet, sia 19” che 22”. “È un’offerta senza precedenti, che si affianca a giochi di indiscusso successo che stanno già facendo breccia nel mercato: DreamSet Universe, DreamSet Inferno, DreamSet Genesis, DreamSet Red, DreamSet Tornado e Megamix. Pertanto il catalogo prodotti per la primavera 2020 è composto da 10 fantastici multigioco, tutti ricchi di novità e tutti a sette giochi”, rimarca ancora il Ceo di Octavian Gaming. Ogni gioco firmato Octavian propone un’ambientazione affascinante, una grafica di altissimo livello ed una sonorità coerente con ciascun gioco. Da sempre Octavian si contraddistingue per la sua accurata attenzione ai dettagli rendendo i propri multigioco impeccabili, riconoscibili e inimitabili. Il partner ideale, che grazie alla propria affidabilità rappresenta certezze e garanzie per gli operatori.

OCTAVIA N L A B, IL SERV ICE P ROV IDER TU T TO NUOVO PER IL GA MIN G ON L IN E “Il 2020 di Octavian Lab, la software house italiana specializzata in piattaforme di conti di gioco e soluzioni per la gestione di online gaming business, si apre con moltissime novità su tutti i fronti. A cominciare dal rilascio di un portale di gioco completamente nuovo, sviluppato con le tecnologie più all’avanguardia nel settore”. È il Ceo Emanuele Nocentelli a presentare le ultime novità di Octavian Lab, software house e provider di servizi per il settore del betting e del gaming online, parte del Gruppo Octavian. “Grazie all’implementazione di queste nuove tecnologie js-based il giocatore potrà godere di un portale reattivo e ricco di funzionalità, con tempi di aggiornamento ridottissimi, per un’esperienza di gioco incredibilmente fluida. Con il nuovo portale l’esperienza del casinò diventa più coinvolgente per il giocatore, e la gestione del back-office

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è semplificata e potenziata per il concessionario dall’aggiunta di nuove funzionalità nel sistema di gestione dei contenuti che permettono di creare pagine web in modo semplice e intuitivo”, prosegue Nocentelli. Il team di programmatori lavora costantemente all’aggiornamento e allo sviluppo del sistema Agp, la piattaforma di conti di gioco Octavian Lab, oggi ancora più ricca di giochi e metodi di pagamento online, e ancora più performante grazie all’aggregatore proprietario di Octavian Lab, che permette di accedere a tutte le soluzioni attraverso una singola integrazione informatica sulla piattaforma del concessionario o sulla Agp. Nel 2020 Octavian Lab consolida la sua posizione nel settore e fa il suo ingresso nel mercato internazionale con nuovi partenariati transnazionali. Un team solido di professionisti specializzati e altamente qualificati rende Octavian Lab una realtà competitiva, che si propone come una valida alternativa ai più conosciuti service provider del mercato .it del gaming online con una soluzione moderna e flessibile, basata sulle reali esigenze del concessionario.


COVER STORY OCTAVIAN

DREAM SET UNIVERSE

DREAM SET INFERNO

Scheda gioco: Max 2

Scheda gioco: Max-2

Costo partita: 1 euro

Costo partita: 1 euro

Vincita massima: 100 euro

Vincita massima: 100 euro

Interfaccia: 5x3

Interfaccia: 5x3

Linee di vincita: 5,10,15

Linee di vincita: 5,10,15

Bet: 25, 50, 100, 200, 300 Giochi: Monte Carlo, Witch Magic, Wild Cherry, Rodeo Girls, Secret Island, Princess of the Nile, Dragon’s King

Bet: 25, 50, 100, 200, 300

Ciclo di gioco: 28.000 partite

Giochi: Wild Cherry, Devil’s Heart, Fireball, Bloody Vampire, Secret Island, Golden Fortunes, Cleopatra

DREAM SET GENESIS

DREAM SET RED

Scheda gioco: Max-2

Scheda gioco: Max-2

Costo partita: 1 euro

Costo partita: 1 euro

Vincita massima: 100 euro

Vincita massima: 100 euro Interfaccia: 5x3

Interfaccia: 5x3

Linee di vincita: 5,10,15

Linee di vincita: 5,10,15 Bet: 25, 50, 100, 200, 300 Giochi: Bloody Vampire, Monte Carlo, Devil’s Heart, Mystic Pharaon, Revenger, Witch Magic, King Neptun

MEGAMIX

Bet: 25, 50, 100, 200, 300 Giochi: Princess of the Nile, Fireball, Monte Carlo, King Zeus, Re Mida, Devil’s Heart, Mexicaner Ciclo di gioco: 28.000 partite

DREAM SET TORNADO Scheda gioco: Max-2

Scheda gioco: Max-2

Costo partita: 1 euro

Costo partita: 1 euro

Vincita massima: 100 euro

Vincita massima: 100 euro

Interfaccia: 5x3

Interfaccia: 5x3

Linee di vincita: 5,10,15

Linee di vincita: 5,10,15

Bet: 25, 50, 100, 200, 300

Bet: 25, 50, 100, 200, 300

Giochi: Scary family, Wily Fox, Funny Monkey, Jolly roger, Dragon King

Giochi: Mystic Pharaoh, Princess of the Nile, Witch Magic, Brave Musketeers, Treasure Hunter, Laser Stars, King Zeus

Ciclo di gioco: 30.000 partite

Ciclo di gioco: 28.000 partite

HIGH 7 POWER

7 DREAMS LEGEND Scheda gioco: Max-2

Scheda gioco: Max-2

Costo partita: 1 euro

Costo partita: 1 euro

Vincita massima: 100 euro

Vincita massima: 100 euro

Interfaccia: 5x3

Interfaccia: 5x3

Linee di vincita: 5,10,15

Linee di vincita: 5,10,15

Bet: 25, 50, 100, 200, 300 Giochi: Princess of Nile, Monte Carlo, Secret Island, Laser Stars, Golden Fortunes, Bloody Vampire, Tarzan

Bet: 25, 50, 100, 200, 300

Ciclo: di gioco 28.000 partite

Giochi: Fireball, Treasure Hunter, Mystic Pharaon, Sahara, King Zeus, Pixels, Dragon’s King

DREAM SET VOLCANO

7 DREAMS DELUXE

Scheda gioco: Max-2

Scheda gioco: Max-2

Costo partita: 1 euro

Costo partita: 1 euro

Vincita massima: 100 euro

Vincita massima: 100 euro

Interfaccia: 5x3

Interfaccia: 5x3

Linee di vincita: 5,10,15

Linee di vincita: 5,10,15

Bet: 25, 50, 100, 200, 300

Bet: 25, 50, 100, 200, 300

Giochi: King Neptun, Fireballs, Dragon’s Ring, Re Mida, Tarzan, Cleopatra, Revengers

Giochi: Golden Fortunes, Corsairs, Revenger, Fireballs, Golden Egypt, Bloody Vampire, Laser Stars

Ciclo di gioco: 28.000 partite

Ciclo di gioco: 28.000 partite

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SPECIALE INNOVAZIONE

Comtrade Gaming L’innovazione che fa la differenza

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uando si tratta di stare più che al passo con i tempi, ma un passo avanti: Comtrade Gaming ha recentemente assunto la guida implementando con successo l’ultimo standard G2S (Game-to-System). L’implementazione 3.1 G2S di Comtrade vanta un livello di comunicazione ottimizzato e molto migliorato insieme a numerose estensioni, capacità di espansione e prestazioni migliorate. Lo stack di protocollo G2S Egm di Comtrade fa parte della suite di soluzioni sCore G2S. Questa soluzione consente l’implementazione rapida ed efficiente del protocollo G2S di Gsa su entrambe le piattaforme Gaming Machine, nonché su vari

sistemi di gestione di giochi distribuiti e casinò. Lo stack di protocollo G2S Egm di Comtrade è stato a lungo considerato un’implementazione di riferimento. Questa implementazione è stata riconosciuta per la sua natura multipiattaforma, basso consumo di risorse e consente agli architetti del gioco in tutto il settore di sviluppare soluzioni e applicazioni personalizzate. Igor Rus, direttore di Systems presso Comtrade Gaming, spiega: “Comtrade continua a investire in tecnologia aperta a beneficio di operatori e produttori di macchine da gioco. Immediatamente dopo l’emissione dell’aggiornamento standard, siamo diventati uno dei primi ad aver migliorato il suo stack di protocollo G2S Egm, soluzione per macchine da

gioco. Questa è una pietra miliare per noi, con la quale abbiamo dimostrato il nostro impegno nei confronti di Gsa e del numero crescente di distributori Egm che hanno scelto la nostra soluzione”. Basandosi sulla vasta esperienza, attenzione e know-how accumulati negli ultimi quindici, Comtrade rimane costantemente impegnata a investire continuamente nelle proprie competenze.

sce. Ciò consentirà ai clienti di offrire di più ai loro giocatori esistenti attirandone contemporaneamente di nuovi dai loro vari mercati; più da Play’n Go significa più per i clienti. Ma non è solo il contenuto a dare di più; i giochi sono supportati da strumenti progettati per migliorare l’esperienza e consentire ai clienti di aumentare il valore della loro offerta Play’n Go esattamente come piace a loro. Ad esempio, le classifiche sono completamente configurabili, facilmente localizzabili e sono disponibili con una varietà di opzioni per consentire l’identificazione degli obiettivi delle regioni o dei giocatori specifici che si desidera includere nella propria campagna. Con il suo interfaccia utente completamente nuovo, che supporta dispositivi mobili e desktop, non è necessario che i giocatori

accedano a una pagina esterna, il che significa un’esperienza più fluida per loro e una migliore conservazione per i nostri operatori. Aggiungete a ciò il supporto con esperienza 24 ore su 24 e un team leader in conformità e legale, che assicura di lavorare pienamente all’interno delle norme; Play’n Go fornisce tutto il necessario per aiutare chiunque lavori con essa ad andare avanti e crescere. La comprovata esperienza ha dimostrato che Play’n Go ha tutto ciò che serve e ora lo si sta spingendo al livello successivo. Perché non unirsi a Play’n Go?

Play’n Go L’anno del boom

Il

2019 è stato un anno di riferimento per Play’n Go, quello, sinora, di maggior successo, ma la software house è in grado di fare addirittura di più nel 2020. Il che significa anche maggiori vantaggi per i suoi clienti e maggiori opportunità per chiunque lavori con essa. Play’n Go mira a continuare a essere il fornitore di scelta nei mercati regolamentati. Ciò significa soddisfare le esigenze dei clienti ed essere tutto ciò di cui hanno bisogno. Ecco perché quest’anno sta aumentando la produzione del 25 percento, da 40 giochi dell’anno scorso a 52 nel 2020. Questi titoli, aggiunti alla già formidabile libreria di giochi, significano che Play’n Go dispone di una delle gamme più ampie di titoli, in grado di soddisfare il pubblico più ampio, indipendentemente dal mercato o dal tipo di gioco che preferi-

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GIOCONEWS #03 MARZO 2020



SPECIALE INNOVAZIONE

Altenar L’era post fornitore unico

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ltenar prosegue a dare continuità agli investimenti “che sono stati e che continueranno ad essere fatti su quello che noi pensiamo e consideriamo essere uno dei mercati più importanti non solo in Europa, ma in generale a livello globale, l’Italia. Siamo vicini alla messa online della seconda concessione che ha scelto di utilizzare il nostro prodotto di scommesse sportive, e che ha passato il collaudo del Psqf qualche settimana fa, ma con la certezza, che anche un’altra, la terza, è molto vicina al raggiungimento dello stesso obiettivo. Contiamo di chiudere l’anno con almeno tre concessionari operativi e non escludo qualche possibile sorpresa e nuovo annuncio presto”. Sono le buone notizie fornite dal direttore commerciale dell’azienda che fornisce soluzioni esclusive e persona-

lizzate per il betting, Altenar, Domenico Mazzola. Ed è proprio Mazzola a spiegare qual è l’approccio su cui punta Altenar per il mercato italiano che sembra dominato da fornitori unici rispetto alla tendenza internazionale che va nella direzione opposta: “Il nostro approccio è quello che si sta rivelando essere il più utilizzato dai grandi operatori che lavorano sul mercato internazionale. Specializzarci e offrire un prodotto ben definito e strutturato come quello delle scommesse sportive con 125 dipendenti dedicati a tale missione, lasciando ad altre aziende il compito di fare lo stesso per quanto riguarda la gestione del conto gioco e degli altri verticali relativi al nostro settore. Credo ormai si possa affermare che stia finendo l’era del fornitore unico. Risulta infatti essere molto difficile stare al passo coi tempi, con l’evoluzione delle tecnologie e nel mantenere quella fles-

sibilità e velocità necessarie se si devono gestire diverse tipologie di prodotto allo stesso tempo. Industrie più esperte e mature delle nostre, come ad esempio quella automobilistica, lo hanno capito da tempo”. E lo ha compreso, e messo in campo, anche Altenar: “Per quanto ci riguarda, siamo abituati ormai a dialogare con operatori e concessionari che considerano prassi sana e usuale, lavorare con differenti fornitori e con differenti accordi di servizi. Se sul mercato internazionale collaboriamo con molteplici partners per la fornitura della piattaforma di gestione dei conti gioco, in Italia, abbiamo una collaborazione in corso con OctavianLab, società del gruppo Octavian, marchio leader del settore. Colgo infine l’occasione per invitarvi a contattarci nel caso in cui vogliate fissare un appuntamento durante gli eventi fieristici in cui partecipiamo”, conclude Mazzola.

Gieffe Videogames Tutta la potenza della realtà virtuale

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ealtà virtuale protagonista nel catalogo di Gieffe Videogames, sul mercato dal 1980 e oggi tra le aziende italiane più all’avanguardia nella progettazione e produzione di apparecchi da intrattenimento, di ben 20 tipi diversi. Fra i più innovativi e coinvolgenti spicca senz’altro Ultra moto, un simulatore coin-op, che restituisce l’emozione di vivere gare motociclistiche virtuali integrando la tecnologia Vr alle vibrazioni del sedile, all’effetto aria ed al movimento della pedana. Ultra moto Vr porta le gare di moto fantasy a un livello completamente nuovo grazie alla grafica realistica su Lcd da 42“ ed alla possibilità di scegliere numerosi circuiti e veicoli con ben 12 set di personalizzazioni moto.

Con il simulatore coin-op monoposto Vr 360 flight invece si può provare l’emozione di trovarsi su una vera roller coaster tra loop, batwing e horseshoe, grazie ai tanti effetti speciali: effetto aria sulle mani, vibrazione e rotazione del sedile a 360°. Sono 11 attualmente le esperienze Vr a tema roller coaster di cui una interattiva tra cui scegliere la propria preferita con una durata che varia dai 3 agli 8 minuti. Ogni mese ci sono inoltre degli update, con nuovi giochi installabili gratuitamente da remoto. Si balla con Beat hero, rhythm game coin-op in cui si combinano la possibilità di muovere tutto il corpo a musica coinvolgente, ambientazioni con grafiche al neon mozzafiato e divertenti dinamiche di gioco, con tanto di spade laser.

Infine c’è il Vr Family, un simulatore a 6 posti dedicato alla realtà virtuale, progettato per utenti di ogni età e capace di regalare esperienze uniche e fortemente immersive grazie alla piattaforma dinamica 6 Dof e ai visori Vr, con cui guardare 100 filmati in realtà virtuale a tema roller coaster, horror, esplorazioni, sport, e 10 giochi interattivi.

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Novomatic Italia Insieme a Capecod una nuova sfida… online!

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ovomatic Italia è lieta di annunciare di aver completato l’acquisizione di Capecod Gaming, società leader nel settore del gaming online, entrata nel gruppo nell’agosto del 2017. Dal 1987 in poi Capecod Gaming si è specializzata nella realizzazione e nella distribuzione worldwide di soluzioni tecnologiche per il gioco online. Fiore all’occhiello di una realtà dinamica e intraprendente è la suite di giochi da casinò “Omni-Channel iGaming” che comprende slot machines, table games e tools marketing tra i più apprezzati dai giocatori e dagli operatori. La leadership di Capecod nella fornitura di giochi online è riconosciuta nel mercato perché garantisce una perfetta integrazione con i fornitori indipendenti di software del casinò, desiderosi di espandere il loro portafoglio con prodotti di terze parti che garantiscano grandi performance: la grande affidabilità e la garanzia del marchio hanno portato Novomatic Italia a credere sempre di più nelle potenzialità di una software house il cui dinamismo e l’impegno costante verso l’intercettazione delle esigenze di mercato rappresentano delle irrinunciabili punte di diamante per tutto il gruppo. Questi i motivi che hanno portato a rinnovare la fiducia verso Mauro

Roncolato, in carica ad amministrare e presiedere la società. “Sono fiero della leadership che Capecod Gaming manifesta nel mercato di riferimento e nella fiducia che Novomatic Italia ha rinnovato sia verso la realtà di cui ho personalmente curato il percorso verso la crescita sia verso la mia persona - dichiara il presidente e Ceo di Capecod, Mauro Roncolato -. Sono entusiasta del nuovo percorso di Capecod come parte integrante di un grande e solido gruppo come Novomatic Italia

MAURO RONCOLATO

a darci ulteriore impulso verso l’eccellenza nel nostro campo”. “L’attenzione all’evoluzione del mercato e la fiducia in un’azienda che da diversi anni è parte della famiglia Novomatic Italia, – sottolinea il Ceo di Novomatic Italia, Olga Rodrigo – hanno condotto naturalmente al traguardo dell’acquisizione che oggi annunciamo con molto piacere: riconoscere la competenza e crescere nella leader-

OLGA RODRIGO

ship nell’ambito del gaming sono gli obiettivi a cui il gruppo mira in tutto il mondo”.Il gruppo Novomatic, uno dei maggiori operatori di gioco al mondo, impiega più di 30mila dipendenti in tutti i paesi in cui è presente con oltre 50 sedi. Dal quartier generale di Gumpoldskirchen esporta le proprie apparecchiature e soluzioni hitech in oltre 75 mercati. È attivo con oltre 260mila terminali di gioco nei suoi circa 2.100 punti vendita e attraverso molti centri di noleggio. Il gruppo è in Italia dal 2007 e conta un organico ben oltre le 2.700 unità nel Paese, dalla sede legale di Roma, in via Amsterdam 125, ai due centri di produzione a Rimini e Busto Arsizio, passando per le decine di sedi dei nostri noleggi e tutti i luoghi dell’offerta commerciale, specializzata nella fornitura di newslot e videolottery. Ad oggi l’Italia è uno dei più importanti player sul mercato nostrano e fiore all’occhiello del gruppo in Europa. Nel corso di questi anni l’offerta si è ampliata diffondendo il marchio Admiral in oltre 200 sale da gioco Admiral Club, oltre 100 negozi di scommesse Admiral Sport, 12 sale bingo, la piattaforma di gioco online AdmiralYes e il concessionario degli apparecchi da intrattenimento Admiral Gaming Network.

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Microgame Primati in mostra,wherever you play

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strategie messe in campo da Microgame riescono a produrre effetti propulsivi e risultati misurabili anche sull’efficacia degli investimenti: a fine 2019, ad esempio, i canali del provider hanno fatto registrare quote superiori al 50 percento dell’intero mercato nazionale del bingo e all’8 percento per i casinò online, con una crescita in forte controtendenza. Il provider italiano ha conquistato la leadership del settore, grazie ad un lavoro ultraventennale focalizzato su innovazione tecnologica e un’indiscussa capacità di posizionamento dell’offerta commerciale al top della gamma. Tra i clienti Microgame ci sono oltre 40 concessionari, 120 brand e almeno 200mila giocatori unici. Un pubblico che da sempre riconosce all’azienda la spiccata sensibilità nell’affrontare ed

anticipare le necessità dell’industria italiana: solo una, quest’ultima, tra le tante skill maturate nella doppia veste di provider ed operatore diretto, attivo con una propria concessione. Un importante vantaggio competitivo per i marchi nazionali che grazie ai prodotti di gioco del gruppo possono immediatamente accedere a network dai numeri superdimensionati. Mentre, per gli operatori internazionali che giungono in Italia, si tratta di una sorta di gateway privilegiato: l’ingresso del colosso sudafricano Sportpesa sul mercato tricolore ne è un esempio. Fortemente caratterizzato da un approccio multichannel, il bouquet di soluzioni Microgame vanta tutte le specialità attualmente autorizzate dalle norme, fornite anche in maniera modulare. Inoltre, dai developer del gruppo sono realizzate le migliori ottimizzazioni dei prodotti, gestibili e monitorabili attraverso strumenti sviluppati in house: dal Crm alle piattaforme dei conti di gioco, Microgame si è distinta nell’accompagnare il business dei clienti ben oltre le semplici forniture. Il catalogo allestito conta oltre 1.500 codici di gioco, scelti tra le migliori proposte delle multinazionali di setto-

re, come NetEnt, Play’n’Go o Microgaming, storici partner del provider, che provvede a incrementare l’attrattività dei titoli, assicurando ai clienti features e strumenti esclusivi, come i Fun Bonus o i Free Rounds di piattaforma, che permettono di confezionare un’esperienza su misura di ogni player. Un’attenzione quest’ultima che ha permesso al People’s Casino, la lobby che riunisce i clienti dei giochi da casinò, di diventare il salone italiano con il maggior numero di giochi disponibili. Per prolungare la partecipazione ed il divertimento senza costi aggiuntivi, ad esempio, con la stessa frequenza dei rilasci di nuovi titoli nella lobby si succedono i concorsi promozionali che regalano migliaia di extrabonus. Innovazione, tecnologia e capacità di anticipare le tendenze, si fondono ad esempio nelle scommesse sportive, storica punta di diamante dell’azienda e prodotto super performante tanto per il gioco fisico quanto per l’online. Un’esperienza unica ed una convenienza imbattibile sono garantite sul mercato B2B ed ai singoli giocatori: wherever you play, come recita lo slogan con cui il gruppo Microgame si presenterà alla prossima edizione di Enada 2020, slittata ad aprile.

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Pragmatic Play La nuova frontiera dei casinò online

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lot, casinò live, bingo e altri giochi, tutti con una singola interfaccia di programmazione, disponibile nelle versioni mobile, desktop, in 32 lingue e in tutte le valute, con un’offerta in crescita in Italia, uno dei principali mercati di riferimento. Questo il biglietto da visita di Pragmatic Play, piattaforma leader nello sviluppo di casino games online di stanza a Malta, che ha appena inaugurato la versione italiana del suo sito e si appresta a lanciare tante novità. “Abbiamo appena certificato l’area casinò in Italia, e a fine marzo andrà online con il concessionario E-Play24, appena arriveranno tutte le autorizzazioni necessarie.

Ormai con le slot online siamo in continua crescita mese su mese e siamo molto soddisfatti; per questo abbiamo deciso di puntare sul mercato italiano”, evidenzia l’head of business development Luca Galli. “Al momento le slot sono il nostro prodotto di punta, siamo uno dei tre provider multiprodotto sul mercato. Stiamo iniziando a certificare il bingo anche per l’Italia, a breve faremo lo stesso per i virtual games, grazie alla recente acquisizione di VsoftCo, e stiamo lavorando per integrare i giochi sulla nostra piattaforma.

offrire due diverse soluzioni: uno stuPer quanto riguarda il casinò online, dio dedicato al singolo operatore, come oggi abbiamo un pacchetto giochi cerabbiamo fatto con il sito di scommesse tificato di 70 slot, a cui ogni mese se ne 1xBet, oppure dei tavoli dedicati in uno aggiungono tre nuove. Per il live casino studio generico. abbiamo certificato la roulette italiana, il Inoltre, i nostri clienti possono usublack jack, il baccarat in tutte le sue vafruire di un prodotto unico come i sorianti ed entro il secondo trimeste 2020 cial tournament e la funzionalità auto lanceremo tre nuovi show games. payout, con cui i giocatori possono A giugno per le slot lanceremo il priincassare le vincite appena la promomo gioco brandizzato e basato sulla zione è finita”. serie Netflix ‘Peaky blinders’”. A febbraio, per la prima volta in ItaUn impegno costante ad ampliare il lia, Pragmatic Play ha lanciato una proprio catologo quindi e ad affermarsi nei mercati più importanti a livello network promotion, spiega ancora l’head of business development “con europeo ed internazionale. “Abbiamo conseguito la certificazione nel Regno 25 mila euro in palio per tutti gli operatori che vogliono farne parte, ora Unito, in Danimarca, Svezia, Spagna, dovremmo farne una ogni trimestre Portogallo, Romania e Colombia, tra anche in Italia. A livello internazionagli altri”, ricorda Galli. “In Italia siale ce n’è già una in programma fino mo online con tantissimi operatori: a giugno per un totale di 1 milione Lottomatica, Sisal, Snaitech, Star cae mezzo di euro, con 50mila euro al sino, E-Play24, Goldbet, Microgame, mese per 6 mesi”. Eurobet, Pokerstars, Betflag, Unibet, Bgame, Betaland, Scommesse Italia, S c o m m e t t e n d o, Pixelo”. Tra i fiori all’occhiello di Pragmatic Play figura anche la messa a disposizione di strumenti personalizzati per i clienti. “Possiamo Per maggiori info si può visitare il sito ufficiale: www.pragmaticplay. com/it

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Ucraina luce alla fine del tunnel? L’annoso divieto di gioco d’azzardo potrebbe cedere il passo a una nuova legalizzazione di Lorien Pilling direttore della Global Betting and Gaming Consultants

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ome molte altre giurisdizioni, l’Ucraina ha avuto una relazione litigiosa con il gioco d’azzardo nell’ultimo decennio. Ma verso la fine del 2019 ci sono stati segnali che un nuovo settore del gioco d’azzardo regolamentato potrebbe essere di nuovo in pista. È stato nel giugno 2009 che l’Ucraina ha seguito i passi della Russia e ha vietato il gioco d’azzardo nel Paese approvando una legge in materia. Ma con un distinguo: a differenza della Russia, l’Ucraina non ha istituito alcuna area di gioco designata. Il divieto russo, sebbene fosse stato uno shock per l’industria del gioco, ha impiegato due anni e mezzo per essere attuato. Ma il divieto simile in Ucraina è stato improvviso e in parte spronato da un incidente nella città di Dnepropetrovsk, dove un incendio in una delle sale slot, nel maggio del 2009, ha provocato la morte di nove persone. Anche prima di questo incidente, tuttavia, i legislatori ucraini stavano esaminando attentamente il settore del gioco del Paese. Da parte sua, il presidente ucraino Viktor Yushchenko aveva provato a porre il veto sul divieto di gioco ma il Parlamento del Paese, il Verkhovna Rada, ha approvato la legislazione necessaria. Il divieto ha lasciato le lotterie come unica forma legale di gioco d’azzardo. UN DIVIETO TEMPORANEO? PER DIECI ANNI – Al momento in cui era entrato in vigore il divieto, si era provata la sensazione che sarebbe stato solo temporaneo e che sarebbero stati sviluppati nuovi regolamenti per rilanciare il settore del gioco d’azzardo. In effetti, sin da quando il divieto è stato applicato, i legislatori hanno proposto progetti di legge che puntano a legalizzare diverse forme di gioco d’azzardo. Ma è un processo che si sta trascinando da un decennio – altro che divieto temporaneo! Il problema è stato che le parti interessate non sono semplicemente d’accordo su come dovrebbe essere la nuova industria del gioco d’azzardo del Paese. Il risultato è che nel Verkhovna Rada sono stati depositati decine di progetti di legge di gioco ma nessuno è stato approvato. Ad esempio, nel solo 2015 sono stati presentati ben diciotto progetti di legge che legittimerebbero il gioco d’azzardo, ma nessuno è stato in grado di ottenere il voto.

GLI SFORZI PER UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE -

IL PRESIDENTE UCRAINO VOLODYMYR ZELENSKY

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Nell’agosto 2016 è stata creata la Ukrainian Gambling Industry Association. Lo scopo dell’associazione è “promuovere la legalizzazione del gioco in Ucraina secondo i migliori standard internazionali per sviluppare iniziative legislative nell’industria del gioco, e di promuovere investimenti stranieri nell’economia locale e concorrenza leale”.

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Il 2017 è riuscito a superare lo sforzo legislativo del 2015 con almeno trenta progetti di legge relativi al gioco d’azzardo proposti. Ancora una volta, nessuno è stato approvato. Il governo ha persino inviato una lettera al Fondo monetario internazionale (Fmi), impegnandosi a legalizzare il gioco d’azzardo: “legalizzeremo il gioco d’azzardo – scriveva - che dovrebbe fornire entrate aggiuntive al bilancio entro e non oltre il 2018”. Ma anche in quell’anno non è poi successo niente. Un’altra spinta per riorganizzare il gioco d’azzardo è avvenuta sotto il nuovo presidente Volodymyr Zelensky, che è salito al potere a maggio 2019. Ad agosto dell’anno passato ha annunciato che i casinò avrebbero potuto operare in hotel a cinque stelle, potenzialmente in una zona di gioco d’azzardo sul Mar Nero. Alla fine di settembre 2019 il Consiglio dei ministri ha approvato un programma d’azione che comprendeva un progetto di legge per la legalizzazione del gioco d’azzardo. 2020: L’ANNO DELLA SVOLTA? - La prima versione del progetto di legge 2285-d sul gioco d’azzardo del governo è stata respinta da Verkhovna Rada a dicembre 2019. Il presidente ha reagito alla sconfitta ordinando un nuovo assalto nei luoghi di slot illegali. Secondo quanto si apprende, quasi mille punti vendita sono stati chiusi in quattro settimane, tra dicembre 2019 e gennaio 2020. Si dice che includessero presunti punti “lotteria” legali, ma che in realtà guadagnavano la maggior parte delle loro entrate da slot machine senza licenza. A metà gennaio 2020, tuttavia, una versione rivista del progetto di legge sul gioco d’azzardo del governo è stata reintrodotta in Parlamento ed è stata approvata. Ma la situazione è complicata dal fatto che sembrano esserci diverse bozze di aspetti del progetto di legge in circolazione, in particolare per quanto riguarda la tassa sul gioco d’azzardo. Le tariffe sembrano variare dal 7,5 al 25 ​​ percento. LE LIMITAZIONI ALLE SEDI - Al di là della tassazione, il progetto prevede che i casinò potranno operare come parte di hotel a cinque stelle. Un casinò nella capitale Kiev deve essere collegato a un hotel con almeno 200 camere, mentre per altre città è di 120 camere. Ci sarà un numero massimo di 20 casinò nel Paese. Anche le sale slot saranno situate negli hotel (da tre a cinque stelle). Le sedi saranno in grado di installare un massimo di 250 macchine, mentre il numero massimo di macchine nell’intero mercato sarà limitato a 40mila. Il numero massimo di sedi sarà limitato a 160. Le slot dovranno restituire il 95 percento delle puntate. Ci saranno un massimo di 80 licenze per i bookmaker (32 licenze per Kiev, 16 per Odessa e Dnipro e altre 32 condivise nelle


ESTERI UCRAINA, LUCE ALLA FINE DEL TUNNEL?

città più piccole dell’Ucraina). Inoltre, ci saranno un massimo di 800 negozi in tutto il mercato e nessuna città potrà avere più di 40 negozi. Il progetto di legge propone di istituire un unico operatore di lotteria privato. La licenza sarà concessa attraverso un’asta elettronica, come tutte le altre. Per il gioco d’azzardo online ci saranno un massimo di dieci licenze. Tutte le licenze dureranno per cinque anni e sarà creata una commissione per il gioco d’azzardo per sorvegliare l’industria. Tutti gli operatori dovranno collegarsi a un sistema di monitoraggio online che sarà supervisionato dal servizio fiscale statale. I giocatori verranno verificati quando effettuano scommesse o raccolgono vincite. TRA SPERANZA E SCETTICISMO - Ci sono state molte false partenze per il settore del gioco d’azzardo ucraino negli ultimi dieci anni. La spinta del nuovo presidente per la regolamentazione ha sicuramente avuto molta energia da quando è iniziata sei mesi fa. Si spera che abbia lo slancio per concretizzarsi. Ma l’esistenza delle molteplici bozze che bussano al Parlamento fa temere che la mancanza di consenso su una versione della visione per la regolamentazione del gioco d’azzardo potrebbe vedere lo sforzo esaurirsi, proprio come sono svaniti i numerosi tentativi precedenti. Passando alla diffusione dell’applicativo Smart fra i Comuni, Faggiani rileva che “sicuramente c’è stata una grande attenzione da parte delle amministrazioni. Dove le Anci regionali si sono attivate, a volte insieme a Feder-

sanità, e abbiamo presentato, grazie alla collaborazione di Adm e Sogei, l’applicativo Smart, l’interesse dei Comuni è stato elevato. Sono state avanzate richieste da parte di altre Anci regionali, sollecitate dai rispettivi Comuni, per organizzare iniziative di presentazione; vedremo ora come evolverà la situazione”. L’ultimo commento del responsabile del Coordinamento sulle problematiche del gioco è per il ricorso al Tar Lazio presentato da alcuni concessionari contro l’applicativo Smart, su cui i giudici amministrativi dovrebbero esprimersi a breve e di cui diamo conto nel box qui sotto. “Se le motivazioni sono quelle che ho letto negli organi di informazione, mi sembrano assolutamente incomprensibili. L’applicativo è uno strumento che, mettendo a disposizione degli Enti locali tutta una serie di informazioni relative alla qualità e quantità di offerta di gioco sul territorio, va nella giusta direzione di dotare gli Enti locali degli strumenti che consentano di svolgere appieno il ruolo che loro spetta. Anzitutto la tutela del cittadino, e dunque anche della sua salute; la tutela dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza, che significa anche contrasto ad ogni forma di illegalità, e quindi anche tutela del gioco legale, degli operatori e dei lavoratori del settore. Sinceramente non vedo quale uso distorto i Comuni ne possano fare. Tra l’altro, Smart consente un’importante operazione di trasparenza, rispetto ad un mondo che non gode certo di una buona immagine, e questo dovrebbe far piacere a tutti coloro che hanno a cuore la tutela del gioco legale e il contrasto all’illegalità”.

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INDIA E PRAGA DUE MONDI UN UNICO PARADISO Le fiere "Praga Gaming Summit" e "Spice India" hanno un unico comun denominatore: la crescita del gaming di Roberta Falasca

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nche se sono distanti migliaia di chilometri, le due fiere internazionali sul mondo del gioco “Praga Gaming Summit” e “Spice India” hanno in comune una cosa: la voglia di crescere e mostrare il valore del mercato del gaming. Gioco News ha incontrato Zoltan Tuendik, co-fondatore e responsabile del business media ed eventi di gioco europei del Praga Gaming Summit che si svolge il 6 marzo, e Jay Sayta, Gaming industry analyst strategic advisor di Spice India, in programma dal 25 al 27 marzo a Goa, in India.

UN’EDIZIONE “RELOADED” L’expo di Praga è stato costruito sulla base di un nuovo formato che porta alla possibilità di avere più interventi, più panel, relatori e molte più materie per tutti i delegati presenti. La quarta edizione mira, come suggerisce il titolo, a ricaricare le nostre connessioni, l’ambiente aziendale, un ecosistema di contatti di esperti del settore, il modo di elaborare e utilizzare la conoscenza professionale delle tendenze locali e internazionali del settore. Zoltan Tuendik, la quarta edizione di Praga Gaming Summit che caratteristiche ha? “Nel 2020, oltre alle discussioni in programma nel panel, la conferenza includerà anche un seminario e diversi tavoli rotondi su sei Stati (tra cui Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina, Lituania, Lettonia ed Estonia). Daremo spazio ai delegati, impegnati in nuove collaborazioni. Stiamo, inoltre, aggiungendo l’opportunità per i delegati di rimanere in contatto tramite il ‘WireUp.Zone’ appena lanciato”. Quali sono i punti di forza su cui verte la fiera?

“Ci concentriamo sulla fornitura di contenuti di qualità al pubblico e ovviamente lasciando spazio alle discussioni. Questo è sempre stato il vertice dei giochi di Praga”. Secondo lei, l’Europa dell’Est e quindi in particolare la Repubblica Ceca è cresciuta dal punto di vista economico, per quanto riguarda il gioco? “Quest’anno ci stiamo anche concentrando sui mercati emergenti e abbiamo l’opportunità di ascoltare in prima persona l’apertura di quello ucraino da parte dell’operatore leader Parimatch e di immergerci in quello greco riaprendo con il famoso Betano in Europa”. Per quanto riguarda il gioco, c’è un modello europeo e internazionale a cui vi ispirate? “Sicuramente sì, il gioco attualmente è al centro delle normative anche nei Paesi dell’Est Europa. La maggior parte dei Paesi dell’Europa orientale ha ora capito che avere un sistema di licenze in base al quale un operatore remoto può svolgere il proprio lavoro ed essere tassato sta aiutando a chiudere il mercato nero”.

UNA PIATTAFORMA STRATEGICA PER IGAMING CONFERENCE & EXHIBITION Spostandoci dall’altro capo del mondo, in India, l’expo sul gaming quest’anno è arrivato alla terza edizione. Si tratta del più grande raduno di tutte le parti interessate

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del settore dei giochi e delle scommesse nel subcontinente indiano. Spice India 2020 si concentra su come le aziende possono massimizzare il loro potenziale


EVENTI INDIA E PRAGA, DUE MONDI UN UNICO PARADISO

di crescita, esplorare le innovazioni e i progressi fatti dall’industria e fare il punto del panorama normativo in rapida evoluzione, nonché delle sfide e delle opportunità nel settore. Jay Sayta, anche quest’anno l’evento di Goa in India attirerà i protagonisti del gioco in tutto il mondo. Quali sono le caratteristiche della fiera 2020? “Questa sarà la terza edizione della piattaforma strategica per iGaming Conference & Exhibition (Spice) che si svolge a Goa, in India. Spice è diventata l’unica piattaforma nel suo genere in cui i visitatori provenienti da tutta l’India e da tutto il mondo possono incontrarsi, collaborare, discutere e scambiarsi idee. Quasi tutte le principali parti interessate in India, inclusi operatori di gioco online, operatori di casinò, fornitori B2B, sviluppatori di giochi, avvocati, responsabili delle politiche ed esperti di marketing, partecipano all’evento e si impegnano in una discussione libera”. Cosa dovrebbero aspettarsi i visitatori? “I visitatori potranno collegarsi in rete e interagire con un’ampia varietà di esperti del settore che parleranno su vari temi che vanno dal marketing di affiliazione alla strategia di ingresso in India, ai dettagli sul settore dei giochi di abilità online (poker, rummy e sport di fantasia) e il futuro del mercato indiano dei giochi. I visitatori possono fare rete con relatori ed espositori in un’atmosfera informale e rilassata per tre giorni, attraverso una

varietà di eventi come feste prima e dopo l’evento, un torneo di poker e una cerimonia di premiazione”. Ci sarà anche uno spazio per il poker quest’anno? “Sì assolutamente. La maggior parte delle principali società di poker online in India, in quanto parti interessate, parteciperanno all’evento. C’è uno speciale panel di discussione sulle prospettive di crescita nel settore del poker in Spice. La sera del secondo giorno dell’evento, ci sarà un torneo di poker da 150 dollari anche per i partecipanti, a bordo di un casinò offshore”. Secondo lei, l’India è un Paese in crescita in termini di gioco? “Alcune forme di gioco con vincita in denaro sono limitate in India, ma i giochi di abilità online che includono poker, rummy e sport di fantasia sono legalmente consentiti. I giochi digitali di abilità stanno crescendo a un ritmo molto rapido con un aumento di oltre il 50 percento su base annua. I casinò, come edificio fisico, sono consentiti in due Stati ed è in crescita il numero degli Stati che dovrebbero consentire e autorizzare presto i casinò”. GOA, PALOLEM BEACH

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NUOVE TENDENZE

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NetEnt, tra alta cucina, videogame e nuovi jackpot

PAROLADI COLLOVATI

PAROLADI COLLOVATI

TORNEANDO

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POKER STRATEGY

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parco slot online di NetEnt è in costante fioritura e in occasione della recente fiera Ice di Londra sono sbocciate tante novità, pronte a conquistare i mercati internazionali. A partire dalla slot online “Gordon Ramsay Hell’s Kitchen”, frutto della collaborazione con il celebre chef e che ravviverà la “hall of fame” dei giochi a marchio NetEnt. Il gioco sarà disponibile entro la fine dell’anno e avrà come protagonista proprio chef Ramsey, noto per il suo linguaggio colorito durante la sua straordinaria carriera televisiva globale. Hell´s Kitchen incorporerà i famosi slogan di Gordon, così come immagini che stuzzicheranno le papille gustative dei giocatori. Ma non è tutto, perchè in contemporanea NetEnt ha svelato anche la trasposizione in una slot del celebre titolo dei videogame Street Fighter II nella nuovissima “The World Warrior Slot”. Con otto personaggi iconici a disposizione dei giocatori: Ryu, Ken, E. Honda, Guile, Chun-Li, Blanka, Zangief e Dhalsim - oltre a combattimenti contro boss con Balrog, Vega, Sagat e il malvagio M. Bison. La grafica, la colonna sonora e le animazioni che definiscono il genere di Street Fighter II, così come il suo gameplay, si rifletteranno nel modo più fedele possibile al marchio e al gioco originale. Per chiudere in bellezza, però, il produttore svedese svela anche il rivoluzionario sistema di jackpot Starburst PowerPots, un nuovo concetto di jackpot innovativo che consente ai giocatori di raccogliere gettoni Starburst su più marchi e giochi di casinò, per avere la possibilità di accumulare un jackpot comunitario con altri giocatori. I quali si sfideranno insieme per riempire la barra di avanzamento di PowerPots e per attivare il piatto della community diviso tra un numero qualsiasi di giocatori, anche se si trovano offline. Tutti i giochi all’interno della famiglia condividono i valori dello stato e del jackpot, incluso un ulteriore jackpot progressivo aggiuntivo. La piattaforma è progettata con la massima configurabilità per gli operatori, offrendo molteplici configurazioni Rtp, contributi e allestimenti di premi, nonché la possibilità di personalizzare l’interfaccia utente in base al marchio del casinò. Un’innovazione che promette di portare l’intero settore del gaming online a un livello successivo.

Il gioco gira su Digiwheel

Se

dobbiamo parlare di nuove tendenze, beh, questa, vi stupirà. Avvistata ad Ice Londra con i suoi colori e le immagini pazzesche, DigiWheel è la prima ruota da gioco digitale con risoluzione Hdmai creata al mondo. Può sembrare limitante il fatto che si applica a tutti i giochi di ruota, come Big Six, Roulette, Wheel Fortune e simili, ma le possibilità di intrattenimento sembrano davvero tantissime. Anche perché, nelle versioni table game o kiosk / app companion i giochi e i servizi possono essere cambiati, programmati o scelti manualmente dai clienti. Non a caso Digiwheel è molto utile perché lo schermo circolare Hd 2m rotante può anche mostrare video, promozioni, sport, Tv in diretta durante l’uso del gioco. “È la tradizionale ruota dei premi nel 21° secolo, con video Hd personalizzabili combinati con la più avanzata tecnologia elettromeccanica per offrire opzioni illimitate di gioco delle ruote a un piano di gioco”, spiegano dall’azienda. A livello promozionale, invece, è possibile comunicare tutto quello che si vuole in Hd, trasmettere programmi Tv o giochi di corsa come incentivi per i giocatori abituali. I clienti possono riscattare i punti fedeltà per i giri effettuati con promo personalizzabili, offrendo un’esperienza unica ai clienti. “La nostra missione è fornire i giochi, le promozioni e gli intrattenimenti su ruote più attraenti e coinvolgenti per i clienti di tutto il mondo con DigiWheel – spiegano sempre dalla società che ha creato questa ruota meravigliosa – la nostra vision è una ruota in tutte le principali strutture di gioco del mondo entro i prossimi cinque anni”. Un prodotto che non ferma il suo processo innovativo e continua a reinventare la Digiwheel: “Incoraggiamo il nostro team a condividere le loro idee e la professionalità è al centro di tutto ciò che facciamo. La qualità è fondamentale: forniamo ai nostri clienti prodotti eccezionali. Aggiungiamo valore attraverso la nostra competenza nell’eccellenza operativa e 30 anni di esperienza nel settore. E la nostra conoscenza aiuta a potenziare i nostri clienti”. Prodotto ideale, dicevamo, per il gambling: “Ci impegniamo a fornire la migliore esperienza possibile ai nostri clienti perché ogni impegno è un’opportunità per aggiungere valore. Da qui nasce un’esperienza di gioco unica che coinvolge e intrattiene le persone”, concludono da Digiwheel.

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Il Made in Italy nel gaming trionfa con Alberici

Le

tecnologie più affidabili e performanti nel “made in Italy” del gaming trovano spazio, alla fiera di Londra e sui principali mercati internazionali, grazie all’emiliana Alberici, che dopo dodici mesi di grande lavoro e di importanti risultati rientra da Ice con un carico di soddisfazione, per via del successo riscosso dalle tecnologie proprietarie nel settore dei sistemi automatici di pagamento e relativi accessori. Proponendo tutto il meglio delle diverse soluzioni per i pagamenti come la Vlt Master Change - la risposta targata Alberici, alle esigenze per la gestione del cambio dei ticket Vlt – o la Pay Station, ultima innovazione nata in azienda per rispondere in maniera altamente performante alle necessità di ricarica e prelievi dal conto gioco online. Molto apprezzata anche Upper: stazione di gestione cambio-vincite con funzioni ad accesso riservato accessibili dall’esterno dell’unità mediante chiavette Rfid a livelli progressivi di abilitazione e il cambiamonete più versatile, denominato Land, capace di erogare molteplici combinazioni di coni (in gettoni, monete o banconote). Oltre all’unità di conteggio Aventador, dispositivo di validazione e conteggio delle monete progettato in modo tale da eliminare gli interventi di manutenzione ordinaria e alle varie gettoniere elettroniche per macchine e unità di conteggio per ogni tipo di esigenza e differenti tipologie di pulsanti per diverse necessità. Una serie di tecnologie, derivanti da un continuo lavoro di ricerca e sviluppo svolto all’interno dell’azienda di Castel San Pietro.

Egt Interactive, l’esperienza land based per i casinò online

Ad

Ice Londra era senz’altro uno degli stand migliori con modelle e modelli che impersonavano i personaggi dei principali giochi da casinò che Egt Interactive crea e offre per tutti i mercati internazionali. Ora, anche per l’Italia. La società che offre software e soluzioni di gioco online avanzati che alimentano alcuni dei principali operatori di casinò del mondo da anni ha portato la lunga esperienza dei giochi da casinò terrestri Egt nel mondo delle video slot online. Abbiamo cercato di conoscere ancora meglio questo operatore che ha sconvolto Ice con le sue bellissime modelle e i simpatici personaggi dei videogiochi online. Tanti i nuovi prodotti presentati ad Ice London: “Abbiamo lanciato due nuovi brillanti e affascinanti sistemi di jackpot - Scarab Jackpot ed Egypt Quest, che consentono ai giocatori di vincere premi ancora più interessanti. Tutti possono provare i nostri migliori giochi bonus. La cosa più importante per noi è che abbiamo ricevuto un feedback eccellente dai nostri partner esistenti e potenziali. Qualcosa di nuovo e molto attraente per i fan della Roulette è la funzione di tabella dinamica di pagamento. Combina i classici strumenti con l’eccitazione di nuovi strumenti decisamente più dinamici. Diamo ai giocatori la possibilità di vincere molto con il coefficiente più alto per alcuni numeri fortunati sul tavolo. Naturalmente ogni mese lanciamo nuove slot di alta qualità che vengono presentate costantemente ai nostri partner”. Qual è il titolo, il prodotto, la slot o il jackpot di punta e quali stanno ottenendo risultati migliori sul mercato? “Come ogni altra azienda abbiamo anche i nostri ‘capolavori’ che si comportano molto bene su ogni mercato e sono riconosciuti dagli utenti come preferiti. Tali titoli di slot emblematici sono le serie Burning Hot e Super Hot, Shining Crown, Amazon’s Battle, Zodiac Wheel. Siamo anche molto orgogliosi dei nostri giochi di roulette, riconosciuti come i prediletti dagli utenti. Anche Jackpot Cards è una delle nostre più affascinanti funzioni bonus che migliora l’esperienza dei giocatori e offre all’utente un’altra opportunità di vincere”. Qual è la vostra opinione e quali sono i vostri obiettivi nel mercato italiano? “Sicuramente il mercato del gioco d’azzardo online in Italia è significativo e in rapida crescita, quindi riconosciuto come attraente per i fornitori di contenuti dell’industria. Sono molto felice di annunciare che siamo già live in Italia e concentreremo i nostri sforzi su come diventare un fornitore di livello 1 come in altri territori. Riconosciuta come azienda rispettabile con contenuti di alta qualità, vediamo molto interesse proveniente dai migliori operatori italiani. Sulla base della nostra esperienza e analisi i giochi funzioneranno bene, per questo abbiamo grandi aspettative per l’Italia”.

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normativa

NAPOLI

Il riordino spinto dal territorio PROSEGUE LA MARCIA DELLE REGIONI RESPONSABILI PER UNA REGOLAMENTAZIONE SOSTENIBILE. È IL CASO DELLA CAMPANIA.

C

irca sei mesi fa abbiamo richiamato l’attenzione su quante fossero le realtà regionali e provinciali con provvedimenti legislativi limitativi della distribuzione del gioco pubblico sui rispettivi territori (20 su 21), nonché sul fatto che la sostanziale totalità di essi contenga criteri viziati da errori tecnici che nei fatti determinano un’espulsione del gioco pubblico, piuttosto che un suo contenimento e, soprattutto, su quante realtà locali, avendo preso coscienza dei problemi in concreto generati dai vizi richiamati (per esempio: non cura in concreto del disturbo da gioco, problemi di ordine pubblico, perdita di gettito erariale, chiusure di imprese sane e perdite importanti di posti lavoro), a seguito dell’ampia campagna di denunzia, abbiano deciso di operare una sorta di revirement sospendendo gli effetti espulsivi, o riproponendo modelli distributivi più sostenibili, dimezzando per esempio metri e luoghi per i calcolo delle aree vietate (si legga, in particolare, “Il Riordino passa per i revirement delle Regioni responsabili”, Gioco News, settembre 2019). LE REGIONI VIRTUOSE – I provvedimenti regionali virtuosi riepilogati nello studio di settembre erano i seguenti: (i) in Liguria l’Effetto Espulsivo della Legge n. 17 del 30.4.2012 “Disciplina delle sale da gioco” è stato prorogato dapprima con L.R. Liguria n.7 del 6.4.2017 “Soppressione del Comitato Tecnico Regionale per il territorio e disposizioni normative di adeguamento “ e poi con L.R. Liguria n. 2 del 26.04.2018 “Proroga del termine di cui all’art. 2 comma 1 della L.R. 30.4.2012 n. 17”; (ii) in Puglia,

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A cura di Geronimo Cardia

l’Effetto Espulsivo della Legge n.43 del 13.12.2013 “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” è stato prima sospeso e rinviato per studi tecnici con deliberazione del Consiglio n. 232 del 30.10.201 8e poi eliminato con delibera n. 273/2019 dal Consiglio regionale che ha sostanzialmente ridotto i luoghi sensibili e i metri di interdizione nonché fatte salve le realtà esistenti; (iii) in Provincia di Trento, l’Effetto Espulsivo della L.P. Trento n. 13 del 22.7.2015 “Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco” è stato prorogato con L.P. Trento n. 15 del 3.8.2018 “assestamento del bilancio di previsione della Provincia Autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2018.2020”; (iv) in Abruzzo, l’Effetto Espulsivo della Legge n.40 del 29.10.2013 “Disposizioni per la prevenzione della diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco” è stato differito con successiva L.R. Abruzzo n. 30 del 24.8.2018 “Modifiche alla legge regionale 9 luglio 2016 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane) e ulteriori disposizioni”; (v) in Calabria, l’Effetto Espulsivo della Legge n.9 del 26.4.2018 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”, è stato differito con successiva L.R. Calabria n. 51 del 28 dicembre 2018; (vi) in Toscana, l’Effetto Espulsivo della Legge n.57 del 18.10.2013 “Disposizioni per il gioco consapevole e per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico “ è stato eliminato con successiva L.R. Toscana n. 4 del 23.1.2018 “Prevenzione e contrasto delle dipendenze da gioco d’azzardo patologico”; (vii) nelle Marche, l’Effet-


IL RIORDINO SPINTO DAL TERRITORIO

to Espulsivo della Legge n.3 del 07.02.2017 “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network” è stato differito con successiva deliberazione approvata dal Consiglio regionale in data 11.06.2019. IL CASO CAMPANIA – Oggi è il momento di parlare della Legge regionale Campania avente ad oggetto “Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari” (“Legge Regionale”), il cui testo è stato approvato dal Consiglio Regionale in data 10.2.2020. Tra le finalità della nuova legge sono indicate la prevenzione e il contrasto di forme di dipendenza dal gioco e all’usura, nonché il trattamento e il recupero delle persone che ne sono affette e il supporto delle loro famiglie e la tutela dei minori. Peraltro, vengono richiamati spunti importanti quali l’importanza della partecipazione degli operatori di gioco alle sedi di confronto sulle disposizioni in materia di gioco e l’attuazione degli indirizzi contenuti nelle Intese intervenute in Conferenza Stato Regioni di settembre e dicembre 2017. Detto ciò, per apprezzare il cambio di passo operato dalla Regione rispetto all’impostazione data precedentemente alla distribuzione del gioco pubblico sul territorio campano, può mettersi a paragone il nuovo distanziometro e i nuovi limiti orari stabiliti dalla Legge Regionale con il distanziometro e i limiti orari applicati dal Comune di Napoli prima dell’entrata in vigore della nuova legge. In tema di distanze il regolamento del Comune di Napoli prevede che “nei casi di agenzia per la raccolta di scommesse, sale Vlt o nel caso dell’esercizio di giochi con vincita in denaro, il locale (…) deve essere distante almeno 500 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da: 1) istituti scolastici di qualsiasi grado, sedi e strutture universitarie; 2) luoghi di culto, intendendosi anche i cimiteri; 3) impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani; 4) strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive, ed inoltre strutture ricettive per categorie protette; 5) attrezzature balneari e spiagge; 6) giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati e altri spazi verdi pubblici attrezzati; 7) musei civici e nazionali”. Per l’ampia metratura di interdizione e per la numerosità delle tipologie di luoghi sensibili è stata più volte denunziata l’illegittimità del suddetto distanziometro a causa dell’errore tecnico che lo caratterizza e che comporta in concreto un divieto esteso alla sostanziale totalità del territorio napoletano (quasi il 97 percento). E ciò: (i) a tutto vantaggio dell’occupazione dei territori da parte dell’offerta illegale, posto che la domanda di gioco comunque esiste; (ii) a tutto svantaggio degli utenti che si vedono così offrire prodotti illegali, non regolamentati, non controllati e soprattutto non misurati e pertanto pericolosi; (iii) a tutto svantaggio dello Stato per comprensibili rilievi di ordine pubblico e per la perdita di un importante gettito

erariale che va detto essere di emersione; (iv) a tutto svantaggio delle realtà imprenditoriali sane e delle forze occupazionali del comparto del gioco pubblico del territorio che subiscono una ingenerosa oltre che illegittima espulsione e cancellazione. Peraltro senza offrire una concreta soluzione all’utenza territoriale per i profili sanitari in realtà non soddisfatti dalle misure imposte. Ma questo è un altro tema. Con specifico riferimento agli altri possibili effetti collaterali dell’espulsione o marginalizzazione del gioco pubblico dai territori comunali quale conseguenza dell’applicazione di distanziometri viziati da errori tecnici per mancanza di una valutazione preventiva degli impatti in concreto attuati, basti ricordare gli allarmi sollevati per gli evidenti problemi di ordine pubblico dalle numerose autorità della magistratura e delle forze investigative (in particolare, gli studi Eurispes del 2019 sul gioco pubblico e le dipendenze rispettivamente in Piemonte e nel Lazio). La nuova Legge regionale della Campania viene a seguito anche di questo dibattito politico e sociale, oltre che per valutazioni di carattere sanitario sulla reale inefficacia delle misure e nei fatti finisce per censurare espressamente le esagerazioni dei provvedimenti comunali del territorio che impongono distanziometri dalla natura espulsiva, come quello sopra descritto, proponendo un distanziometro con caratteristiche molto differenti e contenute. In particolare, proprio per evitare l’errore tecnico di vietare la totalità del territorio comunale la legge nuove prevede che: (i) la distanza di interdizione viene dimezzata, prevedendo 250 metri anziché 500 (l’art. 9 stabilisce che “è vietata la nuova apertura a una distanza da luoghi sensibili inferiore a 250 metri misurati dagli ingressi principali degli edifici”); (ii) i luoghi sensibili sono individuati nelle “sole” categorie di “istituti scolastici di ogni ordine e grado, ospedali, luoghi di culto” in luogo dei molteplici luoghi sensibili previsti dal Regolamento (i.e. “1) istituti scolastici di qualsiasi grado, sedi e strutture universitarie; 2) luoghi di culto, intendendosi anche i cimiteri; 3) impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani; 4) strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive, ed inoltre strutture ricettive per categorie protette; 5) attrezzature balneari e spiagge; 6) giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati e altri spazi verdi pubblici attrezzati; 7) musei civici e nazionali”); (iii) la misurazione va effettuata con riferimento ai luoghi di ingresso dei due punti, togliendo discrezionalità soggettiva nelle operazioni di calcolo; (iv) ai Comuni è espressamente fatto divieto di introdurre ulteriori luoghi sensibili se tale integrazione determina sul territorio l’effetto espulsivo (l’art. 7 comma 3 prevede espressamente che “I Comuni (…) hanno facoltà di individuare luoghi sensibili ulteriori” ma che

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normativa

IL RIORDINO SPINTO DAL TERRITORIO

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“la eventuale regolamentazione integrativa non potrà, in ogni caso, determinare effetti espulsivi del territorio comunale delle attività di gioco regolamentato”).

FOCUS SUI LIMITI ORARI – Altro aspetto fondamentale messo a fuoco dalla nuova legge regionale è quello dell’ampiezza delle limitazioni orarie. Anche in questo caso, per apprezzare il cambio di passo operato dalla Regione rispetto all’impostazione data precedentemente alla modulazione delle limitazioni orarie di funzionamento del gioco pubblico sul territorio napoletano, possono mettersi a confronto le nuove limitazioni con i limiti orari applicati dal Comune di Napoli prima dell’entrata in vigore della nuova legge. La norma comunale, con riferimento alle limitazioni orarie stabilisce che “l’orario di attività delle sale da gioco è dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 18,00 alle 23,00”. In proposito è stato messo più volte in rilevo il profilo di illegittimità delle 16 ore di chiusura così imposte di fatto nell’arco della giornata a fronte delle sole 8 ore di apertura consentite (e ciò per tutti i noti profili relativi al difetto di istruttoria e di proporzionalità, all’inidoneità della misura rispetto allo scopo perseguito, nonché all’ingiustificata e sproporzionata compressione della libertà di iniziativa economica privata). Ebbene la nuova Legge regionale, intervenuta come detto dopo ampio dibattito in cui sono stati affrontati i temi sociali, sanitari, di ordine pubblico, lavorativi sopra richiamati, ha imposto il rispetto di nuovi e diversi criteri limitativi di orari di funzionamento dell’offerta di gioco. In particolare, la Legge regionale stabilisce che “i Comuni prevedono la sospensione oraria dell’attività di gioco con apparecchi da intrattenimento: a) per gli esercizi aventi attività esclusiva o prevalente differente dal gioco regolamentato e nei quali non è vietato l’accesso ai minori, per 12 ore giornaliere complessive, di cui 10 ore nella fascia notturna e di ingresso scolastico dalle 23 alle 9 e 2 nella fascia diurna di uscita delle scuole, dalle 12 alle 14.30; b) per gli esercizi aventi il gioco regolamentato quale attività esclusiva o prevalente e nei quali è vietato l’accesso ai minori, per 8 ore complessive e consecutive, dalle 2 alle 10”. A ben vedere, i nuovi limiti orari imposti dalla norma regionale (i.e. 12 e 8 ore di sospensione nell’intero arco della giornata) continuano ad essere più severi rispetto alle “soglie di interdizione sostenibili” (i.e. massimo 6 ore complessive di divieto nell’intero arco della giornata) dettate al riguardo dall’Intesa tra Stato e Regioni raggiunta a fine 2017 in Conferenza unificata. Peraltro, benché l’Intesa formalizzata nel 2017 sia ancora in attesa del richiesto decreto attuativo del ministero dell’Economia e delle Finanze, i suoi principi di diritto espresso - quali nel caso in esame il divieto di imporre limitaL’AUTORE zioni più gravose rispetto Geronimo Cardia alle soglie di interdizione Avvocato, dottore commercialista e ritenute sostenibili (e sperevisore contabile cificamente il divieto di Studio Cardia e Cardia mettere limitazioni orarie www.gclegal.It

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superiori a limitazioni orarie di complessive 6 ore calcolate nel complesso della dell’intera giornata) - devono comunque ritenersi vincolanti. Tale impostazione è chiaramente affermata sia da una parte della giurisprudenza amministrativa peraltro più recente (cfr., in particolare, Tar Lazio sentenza n. 1460/2019), sia da importanti circolari del Ministero degli Interno (cfr., in particolare, circolare del ministero dell’Interno n. 557/PAS/U/015223712001 del 06.11.2019, nonché GC “La circolare si applica anche al distanziometro - La nota del ministero dell’Interno sulla valenza cogente dell’Intesa si applica, oltre che alle limitazioni orarie eccessive anche ai distanziometri espulsivi o marginalizzanti” pubblicato su Gioco News di dicembre 2019). Ciò detto riguardo al contrasto con il principio di diritto imposto dall’Intesa, va ora rilevato che in ogni caso è evidente come le ore di divieto imposte dal Comune (16 ore di chiusura) siano nettamente superiori a quelle indicate dalla nuova legge (12 e 8 ore a seconda della tipologia di luogo in cui il gioco viene erogato). La differenza di divieto imposto si atteggia in modo sostanziale ed impattante anche da un punto di vista concreto, come percepibile ad una semplice ed immediata valutazione sia in termini assoluti (maggiore divieto giornaliero di 4 e 8 ore imposto dal Comune rispetto alla Legge regionale) sia in termini percentuali (maggiore divieto giornaliero del 30 e 100 percento imposto dal Comune rispetto alla Legge regionale). Riguardo alle discrasie evidenziate, inoltre, val la pena ricordare che la nuova legge stabilisce chiaramente all’art. 3 comma 2 che “le definizioni di cui alla presente legge prevalgono su quelle dei regolamenti comunali” e all’art. 7 che i Comuni dovranno dare attuazione ai precetti dettati dalla norma in tema di distanze “garantendo gli standard previsti [all’art. 9] per garantire esigenze di uniformità nel territorio regionale”. Al netto del fatto che la metratura e l’elencazione dei sia pure ridotti luoghi sensibili delle nuova legge andranno comunque testate anche sulla base di verifiche urbanistiche specifiche (per verificare se comunque si palesino ancora in concreto effetti paralizzanti per le nuove aperture o per eventualmente non contemplate ipotesi di mutazioni dei rapporti giuridici caratterizzanti i luoghi esistenti), va dunque detto, infine, che con la legge in questione per i profili qui esaminati la Regione Campania si unisce all’elenco delle Regioni virtuose che non solo hanno dimostrato consapevolezza e coscienza del problema ma che hanno tradotto la volontà in azione con un revirement che rappresenta un messaggio chiaro e forte non solo giuridico ma alla politica, del territorio e nazionale.



new slot

Innovazione apparente

di Alessio Crisantemi

L’OBBLIGO DEL NUOVO, DI CUI CI OCCUPIAMO IN QUESTO NUMERO, RIGUARDA PREVALENTEMENTE I PRODUTTORI DI SLOT: MA È UN “NUOVO” RELATIVO, PERCHÉ A CAMBIARE È SOLO LA VINCITA (E LE TASSE)

Un

settore costretto a produrre. Non invitato, stimolato e supportato dalla normativa, ma obbligato. Quando non (addirittura) ostacolato. È la triste storia del comparto italiano degli apparecchi da intrattenimento: un’eccellenza, fino a qualche tempo fa, dal punto di vista della produzione, dello sviluppo e dell’innovazione. Con l’Italia che aveva intrapreso un percorso virtuoso mettendo in piedi (ormai oltre 15 anni fa) la prima rete interconnessa di slot di portata nazionale e sotto il controllo diretto dello Stato, salvo poi ridursi ai tempi di oggi: in cui lo stesso settore viene relegato a un mero aggiornamento (forzato) dello stesso prodotto, ormai anno dopo anno, non più sulla base di una programmazione dettata dallo sviluppo tecnologico e dall’innovazione – che pure imporrebbero di introdurre ciclicamente nuovi strumenti e soluzioni, soprattutto in un contesto così delicato, tenendo conto che si muovono soldi pubblici – bensì dalla semplice imposizione di una nuova tassazione, da bilanciare con la riduzione delle possibilità di vincita. Per i produttori di slot, dunque, non c’è più alcuna possibilità di pensare a nuove soluzioni hardware o software per far avanzare i propri prodotti da un punto di vista tecnologico, da ormai dodici anni: da quando cioè erano state introdotte le slot “comma 6a”. Da allora non c’è più stata alcuna revisione delle regole tecni-

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che di base. A eccezione, appunto, del payout: passato dal 75 percento iniziale al 74, poi al 70, quindi al 68 percento – soltanto lo scorso anno – per poi scendere ancora, a partire da quest’anno, al 65. Imponendo l’ennesima sostituzione ai gestori, quando ancora doveva essere completata la precedente ondata di sostituzioni dovuta al precedente cambiamento. A fine febbraio, mentre l’aggiornamento delle schede proseguiva a pieno ritmo (si fa per dire, e qui spieghiamo perché) su tutto il Paese, si contavano ancora qualche migliaio di slot con payout al 70 percento in circolazione. Un dato che evidenzia le varie difficoltà che stanno incontrando gli operatori nell’esercizio delle proprie attività, dovute per lo più alla scarsa marginalità, compromessa proprio dai repentini aggiornamenti e dall’eccessivo inasprimento del prelievo erariale. A compromettere le sostituzioni però, ci si mettono anche le solite beghe amministrative e burocratiche. Nonostante l’introduzione da parte dell’Agenzia dei monopoli di una procedura straordinaria mirata a favorire l’aggiornamento del parco macchine introdotta già lo scorso anno e mantenuta anche nel 2020, i primi mesi dell’anno hanno visto i costruttori marciare col freno tirato. E non per via dei propri impianti di produzione. I dati riportati da GiocoNews.it parlano di una quota inferiore al 20 percento del parco slot aggiornata a fine febbraio. Ovvero, poco più di 35mila apparecchi dai 265mila in totale. Con il “freno”, secondo gli addetti ai lavori, dovuto a un’iniziale serie di

lungaggini nel rilascio dei nulla osta - necessari per la distribuzione degli apparecchi – e delle cosiddette “smartcard”: ovvero, i dispositivi di sicurezza rilasciati dall’Amministrazione tramite il partner tecnologico Sogei, obbligatori per l’attivazione di ogni slot. Tuttavia, sempre secondo la stessa fonte, il numero di smart-card già rilasciate dall’Agenzia, alla metà di febbraio, è di circa 130mila, pari dunque a circa il 50 percento degli apparecchi installabili nella Penisola. Diverso invece il numero di nulla osta di distribuzione rilasciati, ognuno dei quali può essere associato a una sola slot e, quindi, a un’unica smart-card, che risultano essere attivi soltanto in circa 65mila unità. Il collo di bottiglia del processo, secondo gli addetti ai lavori, si sarebbe ravvisato negli uffici territoriali dell’amministrazione, e ciò anche in seguito alle nuove procedure seguite per la stampa dei certificati, con un aggiornamento, rispetto a quanto avveniva negli anni precedenti, che avrebbe compromesso i tempi di approvvigionamento e risposta. Eppure i produttori – insieme ai laboratori di certificazione – hanno dimostrato una grande capacità produttiva nei primi due mesi dell’anno, al punto da riuscire a omologare addirittura oltre 230 esemplari di slot, rendendole pronte al commercio. E, teoricamente, all’installazione: autorizzazioni permettendo. Ma se i ritmi sono stati così rapidi, il merito è comunque pure della stessa Agenzia e del partner Sogei, che rilasciano le omologhe definitive. Come conferma anche il presidente dell’Associazione nazionale costruttori (Acmi), Roberto Mazzucato: “Al di là dell’iniziale ritardo, che è comunque da ritenere fisiologico in ogni fase di avvio di nuove produzioni, possiamo dire che l’iter sembra oggi procedere a buon ritmo”. Anche nel rilascio delle smart-card – aggiunge - “i ritmi sembrano ormai essere in linea rispetto alle attese, almeno per quanto riguarda la produzione. Anche se i numeri di cui viene data oggi notizia rivelano la totalità dei dispositivi rilasciati e non la concentrazione della distribuzione: ma anche in questo caso, si tratta di dinamiche che appartengono al sistema e che si ripropongono sistematicamente ogni volta”. Ma questa, forse, è un’altra storia: comunque ancora da risolvere.


L’ORA DEL GIOCO

L’ORA DEL GIOCO

È tempo di bilanci

FISCO&SLOT

A cura di Francesco Scardovi

ALCUNI CONSIGLI UTILI SULLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VERIFICA DELLE SCRITTURE CONTABILI IN PROSSIMITÀ DELLA CHIUSURA DEI BILANCI 2019 DEGLI OPERATORI DI RACCOLTA

Gli

effetti delle modifiche normative e regolamentari intervenute nell’esercizio 2019, appena concluso, evidenziano e confermano le previste conseguenze fortemente negative sugli equilibri economici e finanziari dei gestori di slot e Vlt. In generale, i ricavi degli apparecchi hanno subito la prevista contrazione a seguito degli incrementi di tassazione intervenuti dall’inizio del 2019, solo in parte attenuata, nel corso dell’anno, dall’aggiornamento delle cosiddette Awp con schede di gioco con payout ridotto al 68 percento, che ha comunque pesato in termini di maggiori ammortamenti ed indebitamento. In molte regioni inoltre, hanno inciso, sulla riduzione dei proventi, gli effetti delle regolamentazioni sempre più restrittive volte a ridurre gli orari di accesso agli apparecchi e le chiusure dei locali per vicinanza a luoghi sensibili. E il quadro rischia di peggiorare drasticamente nel corso dell’anno corrente, a seguito dell’ulteriore stretta normativa, specie per chi non riuscisse ad aggiornare ulteriormente ed in tempi brevi le schede di gioco con le nuove percentuali di payout al 65 percento. Tutto questo mentre, in parallelo, viene stimata attorno al 30 percento nei primi mesi del 2020, la riduzione delle giocate sulle Vlt, anche a seguito dell’introduzione della tessera sanitaria, quale unico strumento L’AUTORE

Francesco Scardovi Studio Associato Scardovi e Giordani

di attivazione per il riconoscimento della maggiore età dei giocatori, e delle correlate problematiche tecniche di funzionamento, mentre il calo di giocato sulle Awp si assesta comunque tra il 5 ed il 10 percento delle giocate; con le gravose ulteriori conseguenze in termini di perdite economiche e ricadute occupazionali. In previsione dell’imminente chiusura dei bilanci 2019 si raccomanda agli operatori di prestare, come sempre, grande attenzione alle scritture di rettifica ed assestamento al fine di fornire il quadro contabile esatto dell’andamento economico e patrimoniale dell’esercizio decorso. Attenzione quindi alla corretta rilevazione dei proventi di raccolta, per i quali dovranno essere inseriti a portale o comunicati ai concessionari di rete, le effettive quote di raccolta, ripartite tra i terzi incaricati della filiera, in modo che i rendiconti annuali, di prossima emanazione, attestino l’esatto ammontare dei ricavi conseguiti. Una nota riferita alla rivalsa del costo dei cosiddetti “Noe” (nulla osta di esercizio) effettuata dalla maggior parte dei concessionari verso i gestori, pari a 100 euro per ciascun apparecchio che viene aggiornato, da contabilizzarsi preferibilmente quale autonoma voce di costo, a fronte dei proventi comprensivi anche di detta quota. Si ricorda invece che tutte le voci riferite al compenso del concessionario e ai canoni di concessione, così come il prelievo erariale, non incidono sul conto economico dei raccoglitori ma riguardano esclusivamente movimentazioni finanziarie di stato patrimoniale. Tra le componenti negative di reddito, oltre ai normali costi di gestione (materiali, servizi, costo del personale etc),

dovranno essere rilevate, con estrema attenzione, le perdite correlate agli ammanchi di cassa effettivamente intervenute in corso d’esercizio ed al mancato recupero di quote di raccolta dagli esercenti convenzionati, salvo agire giudizialmente ove ne ricorrano i presupposti. Perdite da ritenersi deducibili fiscalmente in caso di comprovata definitiva esigibilità delle stesse. Incideranno inoltre drasticamente sui bilanci le quote di ammortamento degli investimenti effettuati per il rinnovo degli apparecchi, comprensivi anche del nulla osta di distribuzione (Nod) corrisposto ai produttori, la cui “vita economica” non potrà eccedere, come già detto, la durata della vigente concessione, in scadenza, salvo proroghe, nel 2022. Un’ultima importante raccomandazione riguarda la corretta pianificazione dell’andamento economico dell’attività per il corrente 2020, tenendo conto delle ultime modifiche regolamentari intervenute e degli ulteriori investimenti richiesti. Come sottolineato più volte, una Awp con medie di raccolta inferiori ai 250 euro al giorno rischia di non essere sufficientemente remunerativa con la necessità di valutare la redistribuzione dell’apparecchio in altri locali o, in alternativa, prendere in esame la cessione dell’azienda al fine di evitare la forzata cessazione dell’attività per anti-economicità.

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politica vlt

Prosegue, inesorabile, il declino della raccolta delle videolottery dovuto all’impatto della tessera sanitaria e all’innalzamento della tassazione, con il colpo definitivo dato dalle chiusure dovute al coronavirus.

TASSE, VIRUS E DISTANZIOMETRI IL MIX LETALE PER LE VLT

IL

2020 si delinea come l’annus horribilis per il settore delle videolottery. Dopo un avvio decisamente in salita, caratterizzato dall’introduzione del lettore della tessera sanitaria per l’identificazione obbligatoria dei giocatori, che ha compromesso le attività delle sale durante il primo mese dell’anno, anche a febbraio non è andata affatto meglio. Anzi, a dire il vero, le cose sono ulteriormente peggiorate. Non solo perché la partecipazione dei giocatori non è migliorata rispetto alle settimane precedenti, contrariamente a quanto auspicavano gli operatori, ipotizzando un periodo di assestamento una volta superato l’impatto psicologico iniziale subito dal giocatore, che da un giorno all’altro si ritrova a dover inserire un documento per poter giocare: a complicare ulteriormente le cose ci si è messa anche la psicosi generale che si è diffusa nel Paese insieme (ma in maniera molto più accentuata) al coronavirus, che oltre a imporre la chiusura di molti locali in determinate zone del nord Italia, ha comunque ridotto di molto la frequentazione dei locali pubblici in generale. Nel timore di un contagio. Il risultato è che ad essere affette da un virus, oggi, sembrano essere proprio le videolottery, che nella seconda metà di febbraio hanno registrato una diminuzione della raccolta che in alcune zone ha raggiunto anche un “meno” 50 percento, dopo aver registrato un calo

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medio del 35 percento nel primo mese del 2020, di cui avevamo già parlato nel numero precedente. Un dato preoccupante, che oltre a mettere a rischio la sopravvivenza di molte sale, soprattutto quelle più piccole, promette anche di aprire scenari allarmanti anche per le casse dello Stato visto che, già oggi, all’Erario mancherebbero quasi 50 milioni di euro rispetto alle aspettative. Ciò significa che, se dovesse mantenersi un trend di questo tipo per l’intera stagione, a fine anno lo Stato potrebbe trovarsi con oltre 530 milioni di euro in meno provenienti da questo segmento. Tutto questo in un momento in cui la nostra economia deve fare i conti con un’altra serie di ammanchi, dovuti per lo più alla situazione di emergenza portata dall’epidemia, che ha praticamente azzerato i flussi turistici verso il nostro Paese e ha compromesso l’attività di tanti settori industriali. Peggio ancora, poi, se si pensa che il Governo, nelle ultime manovre finanziarie, ha sempre proposto le entrate provenienti dai giochi tra le garanzie promesse

all’Europa per disinnescare le clausole di salvaguardia che prevedono, come noto, anche l’aumento dell’Iva. È evidente, dunque, che il Governo – e non solo il settore – ha di fronte un grosso problema. Che a differenza del virus, non è capitato, ma è stato indotto da una serie di misure politiche scellerate: sia dal punto di vista economico, con un duplice rincaro operato attraverso l’aumento del prelievo erariale e della tassazione sulle vincite, che era stato subito indicato come non sostenibile dalla filiera, ma invano. Ma anche dal punto di vista delle politiche sociali, visto che l’introduzione della tessera sanitaria – che rappresenta comunque il punto più critico – è stata pensata e voluta per tutelare i consumatori ed evitare l’accesso ai minori a questo tipo di giochi, quando invece nelle sale Vlt i minori non possono nemmeno avvicinarsi. Ricorrendo così a una misura dall’impatto devastante ma dal risultato completamente sterile. E non ci vengano neppure a raccontare che attraverso l’identificazione dei giocatori si possa limitare la diffusione della dipendenza da gioco visto che, i dati dimostrano, da quando sono crollate le giocate sulle Vlt, sono aumentate quelle su altre forme di gioco. Con la speranza che a trovare nuovi clienti non siano stati anche i giochi illegali, che stanno tornando a prendere piede sul territorio, come dimostrano i fatti di cronaca di cui scriviamo ogni giorno. (Ac)

Vlt, diamo i numeri

-35%

-50%

il trend della raccolta media a inizio 2020

il picco massimo raggiunto a febbraio 2020

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530

€ mln

€ mln

le perdite per Erario a gennaio 2020

la possibile perdita a fine anno


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LE QUATTRO VIE DELL’AFFILIAZIONE PER SALVARE IL BETTING “PUNTO IT” Le scommesse viste da una nuova angolazione, quella degli affiliate manager. In particolare è l’esperienza Dt9 Affiliations, uno dei gruppi più importanti a livello internazionale, ad aiutarci a dipingere lo scenario attuale italiano. di Cesare Antonini

“Un

ottimo momento per le scommesse, soprattutto online visto il nostro punto di vista specifico, nonostante l’entrata in vigore del decreto Dignità. Serve un approccio globale, però, per lavorare ad alti livelli e forti investimenti in tecnologia per continuare a fornire players ai bookmaker”. E questo, Dt9 Affiliations, uno dei più importanti gruppi di affiliazioni a livello internazionale, lo sa. E lo fa già con successo. Parola di Danilo Di Tota, che è l’amministratore delegato di Dt9, e che ci spiega il mercato delle scommesse da un punto di vista per noi inedito, quello delle affiliazioni. Chi

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offre linfa vitale ai book di casa nostra e aiuta gli allibratori a piazzare le proprie quote. Tutto orientato sul “dot it”, ovviamente, come tiene a specificare l’azienda in questione. Come sta, quindi, il mercato, visto dal vostro privilegiato punto d’osservazione? “Il momento del settore è buono anche se si potrebbe essere portati a pensare che non sia così – esordisce Di Tota – coi bookmaker, ad esempio, non stiamo avendo nessuna problematica e anche se sono cambiati alcuni parametri nel rapporto di collaborazione con loro, siamo totalmente compliant col decreto Dignità. Non possiamo però dire che l’Adv ban non abbia colpito il settore. A subire i maggiori danni è stato il network marketing che senza pubblicità rischia di far arrivare sempre meno linfa vitale ai bookmaker, questo è evidente. Le società di betting stanno cambiando modello e si stano muovendo coi tipster sui social per reperire giocatori e stanno facendo un grande lavoro sui loro siti col Seo”. Un approccio a tre strade quindi, che Dt9 sta seguendo per aiutare i bookmaker: “Noi abbiamo rafforzato i modelli e accentrato tutto secondo i tre driver principali, network marketing, social e Seo e così riusciamo a stare sul mercato e a fare performance importanti”. Siamo alle solite, però, gli operatori legali costretti a fare i salti mortali e poi il mercato presenta conseguenti distor-


L’AFFILIATO AI TEMPI DEL DIGNITÀ

sioni: “La situazione è fuori controllo e rischia di far fruttare più i ‘dot com’ che gli operatori ‘punto it’. Ci sono network competitor che lavorano sul ‘punto com’ e molti clienti preferiscono non avere problemi con le normative attuali, seppur rischiando, ma lavorare con operatori senza concessioni per loro è lo stesso. C’è una parte del mercato che non ha scrupoli e con la quale, come per tutti gli altri settori, è dura competere”. A Dt9 non interessa e opera solo con concessionari dotati di licenza. E, anzi, continua a studiare e investire per migliorare il prodotto che offre. Esiste una “quarta via” su cui insistere insieme a quelle che abbiamo già indicato? “Stiamo lavorando molto sulla tecnologia per dotarci di un modello robotico, un widget molto potente che può abbattere la questione compliant e la burocrazia, avvicinando molto il giocatore all’operatore. Vogliamo portare per mano il player nei siti di gioco e per fare questo serve migliorare molto la tecnologia. Quello che hanno fatto gli operatori lato Seo e network per noi è già il presente”, prosegue il Ceo Dt9. Se il futuro è questo, come cambierà il mercato su un paio di aspetti? Stiamo vivendo ancora di luce riflessa dopo l’avvio del divieto di pubblicità, ma quando scemerà il valore riflesso dei brand più importanti cosa succederà? E poi, cosa servirebbe per far tornare a crescere il settore e il vostro business? “È ovvio che succederà qualcosa sul lungo periodo e alcuni perderanno per la possibilità di non fare advertising – spiega Di Tota – tuttavia sono poche le campagne dei bookmaker che hanno effettivamente ottenuto risultati importanti ma sono stati tanti gli investimenti che sono serviti davvero a poco. Per poter fare un nuovo salto di qualità servirebbe mettere mano ad una liquidità condivisa europea anche nelle scommesse online e non solo nel poker o negli altri giochi predisposti. Un accordo bilaterale o con alcune nazioni. Sappiamo, però, che vista la situazione politica generale è davvero molto difficile come scenario da percorrere. Per questo, intanto, andiamo avanti sui modelli che abbiamo poc’anzi presentato”. Dt9 è un operatore “puro online”, come si dice nel gergo del business to business. Tuttavia non possiamo ignorare il fenomeno dei punti vendita e ricarica che, anche su queste pagine, abbiamo analizzato e sviscerato: “Il Pvr fa numeri devastanti ed è una realtà consolidata seppur principalmente per il mercato italiano – prosegue Danilo Di Tota – tuttavia il futuro non è quello specie per una questione generazionale. E questa evoluzione inarrestabile ci lascia pensare che nei prossimi anni, seppur con tempi non così brevi, il gioco da remoto crescerà per forza fino a scalzare quello terrestre. Una statistica indica che i giocatori online producono già venti volte quelli terrestri e questo è un numero dal quale non si può prescindere. La fidelizzazione delle sale andrà a scemare anche se, ripeto, non succederà nei prossimi mesi ma ci vorrà ancora molto tempo”. Come può svilupparsi, invece, il vostro lavoro? “Il mondo dell’affiliazione ha una tecnologia importante, sviluppa grossi numeri ma ha in sé una problematica

molto importante che riguarda il management e la sua inadeguatezza rispetto ai volumi generati. Bisognerebbe trovare delle figure migliori. Noi lavoriamo anche in Svezia dove vivono pochissime persone rispetto all’Italia ma loro hanno società quotate in borsa e noi no. Spesso – racconta Di Tota – i colleghi vedendo i numeri che sviluppiamo ci chiedono proprio perché non riusciamo a strutturarci. Siamo consci dei nostri limiti ma, al momento, anche se dovessimo strutturarci non riusciremmo a crescere come meriterebbero i nostri numeri. Potremmo unire Dt9 ad altri gruppi col rischio che arrivi un operatore straniero e sappia unire e sfruttare il lavoro dei vari operatori”. Il percorso segnato da Di Tota parte dai numeri per poi passare alla piattaforma e al suo sviluppo. “Poi si passa alla struttura finanziaria e al management, la nostra nota dolente, anche di Dt9, e quindi si può arrivare alla borsa con lo sviluppo anche del lavoro e delle ricadute occupazionali”. Come risolvere questa criticità? “Servirebbero formazione e studio di ruoli fondamentali se si vogliono sviluppare numeri di questo livello. Io vengo dall’industria dello sport e del calcio, lì siamo cresciuti tantissimo e quello potrebbe essere il modello da seguire. Il gioco è il lavoro più antico del mondo, la vita è una scommessa già di per sé. Dovrebbero studiarlo all’università il settore eppure fatichiamo a trovare manager bravi, questo è il problema principale”, chiosa Di Tota che si rituffa nel lavoro.

LORO CHI SONO?!?

Dt9 affiliations è un gruppo di affiliazioni internazionale ed editore online specializzato su scommesse, slot, casinò, poker, bingo e contenuti Forex per i giocatori. I numeri fanno paura con dieci anni di esperienza, oltre 500 affiliati, oltre 300 campagne attive, 15 mercati raggiunti, 30 siti web gestiti e oltre 50.000 utenti finali attivi. Il modello di entrate di affiliazione di Dt9 Affiliations si basa su: probabilità fisse, quota di fatturato, costo per acquisizione.

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di Ludovico Calvi

VOX MANAGER

VOX MANAGER

PAROLADI COLLOVATI

TORNEANDO

vieto pubblicitario e nessuno è autorizslative ragionevoli e sostenibili e non zato a pubblicizzare e comunicare con considerando invece una proposta più il mercato. equilibrata con linee guida ben definiInfatti, un aspetto allarmante dell’inte e responsabili e con comportamenti dagine epidemiologica dell’Istituto agevolmente individuabili e facilmente superiore di sanità mostra quanto pesanzionabili. ricoloso possa essere l’accesso a giochi L’effetto del divieto pubblicitario sui illegali o non autorizzati da parte del campionati sportivi è stato notevole sopubblico poiché tra i giocatori compulprattutto per quanto riguarda le sponsivi la percentuale di coloro che hanno sorizzazioni di squadre di calcio tra i fatto ricorso al gioco illegale è doppia club di Serie A e Serie B. Nella stagione nei punti fisici e tre volte tanto nei ca2017-2018 solo in Serie A, è stato stimanali digitali non autorizzati rispetto alla to che 200 milioni di euro sono stati stragrande maggioranza di giocatori investiti da operatori di gioco di cui 80 non compulsivi. milioni in pubblicità e 120 in accordi di Queste evidenze dovrebbero servire sponsorizzazione. come un invito all’azione ed a rivedere A luglio 2020 saranno trascorsi dodici i numeri dell’indagine con un occhio mesi dall’entrata in vigore del divieto alla proliferazione di attività illegali e sarà un momento importante per e, quindi, alle valutazioni sulle consetracciare un bilancio sull’efficacia di guenze di tale scenario. tale misura nell’affrontare il fenomeno In generale, la tutela e la protezione del gioco compulsivo in Italia. I numeri delle attività di gioco regolamentate e pubblicati nel 2018 nella prima indagiautorizzate dovrebbero essere di fonne epidemiologica condotta dall’Istitudamentale importanza nella lotta conto superiore di sanità in accordo e in tro le attività di gioco illegali e quindi collaborazione con l’Autorità di regolanella protezione dei consumatori a somentazione italiana dei giochi, l’Adm, stegno di una cultura della responsabidevono essere riesaminati e analizzati lità sociale. al fine di produrre un quadro completo e aggiornato post divieto. C’è una convinzione comuLudovico Calvi ne e un timore diffuso tra gli Da settembre 2017 Ludovico Calvi ha operatori e le altre parti inutilizzato la propria esperienza decennale nel settore del gaming e betting fornendo teressate che il divieto possa servizi di consulenza strategica, normativa aver favorito in Italia la proe operativa a soggetti privati e pubblici, comprese lotterie, concessionari privati, liferazione di attività di giogoverni, ministeri delle finanze, regolatori, federazioni sportive e co non autorizzate e quindi forze dell’ordine. Da giugno 2015 è membro del comitato esecutivo di Global Lottery illegali. Ha anche reso quasi Monitoring System, nel giugno 2017 ne è stato eletto presidente impossibile per i consumatoe rieletto di nuovo nel maggio 2019 per il periodo 2019-2021. Da maggio 2019 è anche membro della World Lottery Association ri rilevare la differenza tra il (Wla) Sports Integrity Committee. Da maggio 2015 è membro gioco legale e quello illegale dell’American Gaming Association Sport Betting Task Force. mentre viene applicato il diENGLISHPAGES

LEDRITTE DELMAESTRO

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GIOCARE GIO CONGUSTO

PAROLADI COLLOVATI

GIOCARE GIO CONGUSTO

GIOCO &ARTE

STRATEGY

GIOCARE GIO CONGUSTO

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PROMOSPACE

NUOVE TENDENZE

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LEDRITTE DELMAESTRO

PROMOSPACE

Il

decreto Dignità e la sua drastica e controversa iniziativa di bandire qualsiasi forma di pubblicità sui prodotti di gioco hanno inviato un chiaro messaggio a molte parti interessate sin dalla sua introduzione. Gli attuali operatori autorizzati non sono stati in grado di comunicare efficacemente ai consumatori e questo ha ridotto inevitabilmente anche la capacità dei consumatori di acquisire informazioni su iniziative e misure di gioco responsabile per proteggere se stessi e il loro comportamento di gioco da atteggiamenti compulsivi. La mancanza di comunicazione al mercato sull’innovazione e lo sviluppo dei prodotti e di iniziative in materia di antiriciclaggio, match fixing e gioco responsabile non è stata pienamente compresa da alcuni responsabili politici e autorità di regolamentazione nel mondo. Il mercato italiano del gioco è sempre stato considerato uno straordinario laboratorio normativo e regolatorio e comunemente giudicato come una migliore pratica da diverse autorità di gioco straniere. Spesso gran parte di ciò che accade sul processo di regolamentazione del gioco in diverse giurisdizioni è già accaduto in Italia e questo ha posto il nostro Paese come una giurisdizione di riferimento nel processo di redazione di norme efficaci che regolano la governance dell’intero universo dei giochi. Le autorità di regolamentazione e i policymaker nel mondo si chiedono ora come il governo italiano abbia potuto prendere un’iniziativa così draconiana in relazione al divieto pubblicitario dopo tanti anni di disposizioni legiPROMOSPACE

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Dl Dignità tra divieti e legalità



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LEDRITTE DELMAESTRO di Gianni Carra

Le dure regole per diventare uno scommettitore professionista PROMOSPACE

Si

parla molto della figura dello scommettitore professionista. Per molti è un profilo decisamente affascinante, ma andiamo a scoprire quanti sono i pro del betting, in particolare quanti sono quelli italiani. Da un’indagine di mercato gli scommettitori professionisti sono meno di 5 su 1000, ma alcuni di questi sono proprio nostri connazionali. Quotidianamente leggiamo, in special modo sui social, di persone che dicono di essere state truffate da finti professionisti delle scommesse, il problema però è a monte: le persone truffate sono totalmente incapaci di individuare un vero professionista, sperando di guadagnare senza lavorare. La verità è che l’Italia è piena di creduloni, per cui alcune persone che normalmente lavorerebbero per mille euro al mese, decidono di mettersi a truffare dei poveri ignari semplicemente pubblicando delle foto di schedine vinte su Facebook, e spacciandosi per professionisti delle scommesse. In rete è possibile leggere di sbancatori, guru, tutte persone che non fanno altro che creare intrattenimento, illudendo delle persone che non comprano un servizio di analisi vincente e matematicamente valido, ma comprano la speranza di poter vincere e di cambiare le proprie vite. Quelli non sono professionisti delle scommesse, ma solo ciarlatani. Come ragiona un vero Pro del betting?

Molti decidono di lavorare per sé stessi senza vendere il loro prodotto ad altri scommettitori. I giocatori professionisti non fanno raddoppi e non rincorrono mai le perdite, per loro ogni giocata è un’operazione singola. Uno scommettitore di questo tipo cerca il valore sulla singola partita, raccoglie più informazioni possibili su di essa ed elabora una quota reale che l’evento si verifichi. Se questa quota è più bassa di quella pagata dal bookmaker, allora il bettor effettuerà l’operazione, perché si tratta di una value bet, ovvero una quota di valore. Un profilo del genere ragiona da imprenditore, cercando di ottenere un profitto soddisfacente nell’arco solare, ben consapevole che un singolo mese non conta assolutamente nulla. Lo stile di vita di vita di un Pro del betting è particolare, tende a vivere di notte, perché è di notte che solitamente si ha la serenità per fare tutto il lavoro di perizia delle partite che un professionista deve fare per ottenere un vantaggio sul bookmaker, sfruttando molte volte il mercato asiatico. I Pro bettor italiani sono pochi, soprattutto quelli che vogliono applicarsi in una attività che oltre ad un investimento comporta grandi sacrifici e rinunce. Gli inglesi hanno il maggior numero di scommettitori professionisti, basti pensare che il Regno Unito è la patria mondiale del betting. Il più forte Pro inglese è “Psychoff ”, questo personaggio leggendario vive a Southampton ma è originario della Turchia. Si tratta di un ex psichiatra che ha abbandonato la medicina per darsi interamente alle scommesse, riuscendo ogni anno a guadagnare l’equiva-

Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)

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Chi è Gianni Carra Cinquantotto anni, un passato sui campi da tennis, serie C1 nel 1984, ha insegnato nei vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi italiani, nel 1992 diventa collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse e speaker dell’ippodromo di San Siro. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker, prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team Vipbox.it, poi nel luglio del 2013, il salto di qualità: Carra diventa l’unico poker-pro di PaddyPower.it. e cura alcune rubriche radiofoniche e televisive, tra cui il seguitissimo programma “Qui studio a voi stadio” su Telelombardia, prima come uomo Paddy Power poi come opinionista. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e sul blog “Le Dritte del Maestro, www.ledrittedelmaestro.com, dove il suo motto è “mano passata mano finita”. Dal 2016 si è trasferito in Sardegna dove cura anche il calcio locale sardo. Collabora con varie testate giornalistiche e da 6 anni con Gioco News.

lente di diversi milioni di euro. Nelle scommesse le tasse vengono pagate alla fonte, cioè dal bookmaker, per cui non solo non bisogna pagare tasse su quello che si riesce a vincere, ma tali somme non vanno nemmeno dichiarate nella denuncia dei redditi. Per fare questo lavoro bisogna decidere se passare dal divertimento della schedina domenicale oppure cambiare totalmente vita e professione. Bisogna stabilire dal fondo iniziale quanto dovrà essere la cifra di una giocata singola, mai cercare multipli ma solamente eventi singoli, se possibile circondandosi di collaboratori seri che seguono sport particolari, perché non bisogna fare i tuttologi. È fondamentale, poi, lavorare con vari book per trovare sempre la quota più alta, molte volte puntare su un evento ad esempio 2.05 anziché 2.00 sembra una sciocchezza, ma quel mezzo punto percentuale in più a fine anno potrebbe essere la quota del guadagno. Bisogna anche decidere quando fare le vacanze e soprattutto un giorno alla settimana bisogna staccare totalmente. Una vita affascinante ma con delle regole rigide, quasi militaresche. Solo seguendo questi consigli si possono avere risultati economici interessanti e soprattutto vivere in maniera autonoma in un mondo piena di adrenalina. Olè.


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


ippica

L’IPPICA SI TINGE DI ROSA

Il

di Michela Carboni

mondo dell’ippica, come tanti settori produttivi italiani, è quasi sempre appannaggio degli uomini. Le donne a capo di un ippodromo o con un ruolo dirigenziale si contano sulla punta delle dita e un esempio, in tal senso, è Francesca Maglione a capo dell’ippodromo di Castelluccio dei Sauri, in provincia di Foggia, e delegata del Gruppo ippodromi associati. Come sente questi impegni e quali sono le difficoltà? “All’inizio, 25 anni fa, non è stato semplice, dato che le donne hanno sempre avuto qualche difficoltà ad affermarsi, figuriamoci in un modo prettamente maschile. Oggi la figura femminile a capo di un ippodromo o avente un ruolo dirigenziale nell’ippica è più accettata rispetto al passato e devo dire che i miei colleghi uomini mi sostengono sempre. Non posso dire che la strada per me sia in discesa, ma

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GIOCONEWS #03 MARZO 2020

non è più in salita come in passato”. Quali sono, a suo avviso, le misure da porre al più presto in essere per rilanciare l’ippica italiana? “Quello che noto è che il nostro settore è poco pubblicizzato. Non siamo presenti nemmeno sui social e questo è una pecca. Se vai in Francia, ad esempio, gli eventi ippici sono pubblicizzati. Parigi viene tappezzata di manifesti pubblicitari quando c’è un evento importante. In Italia, in Tv, si parla solo di calcio, mentre l’ippica non è considerata. Se se ne parlasse di più sui canali mediali sarebbe diverso. Il ministero deve investire in campagne pubblicitarie nazionali in radio, in televisione, sulla carta stampata ma anche sui social”. Cosa si sente di chiedere per l’immediato al sottosegretario al Mipaaf con delega all’ippica Giuseppe L’Abbate? “Di non abbandonare il nostro settore, perchè lo conosce molto bene, ha sempre frequentato l’ippica, sin da piccolo. Chi meglio di lui può avere contezza delle esigenze del no-

Francesca Maglione, a capo dell’ippodromo di Castelluccio dei Sauri, è tra le poche donne a ricoprire una carica dirigenziale nel settore italiano

stro comparto, dei bisogni dei proprietari e dell’intera filiera ippica? Si è sempre interessato a questo mondo, anche prima di questa nomina. Penso che abbia molte capacità e che possa fare bene”. Come associazione quali sono gli obiettivi che intendete perseguire? “La nostra associazione è nata per affrontare l’anno 2020 in maniera seria, in quanto negli anni passati quello che è accaduto sui pagamenti non deve ripetersi. L’obiettivo è chiedere alla nostra dirigenza un trattamento diverso, che ci consenta di fare bene il nostro lavoro, avendo una solidità economica. E per farlo dobbiamo lavorare avendo liquidità. Penso che il Mipaaf abbia recepito questo, dato che il ministero ci ha promesso che quanto prima ci faranno firmare una sorta di contratto nel quale è previsto un acconto con


L’IPPICA SI TINGE DI ROSA

ovunque vanno vincono, solo che il mondo ippico francese o svedese ha più soldi a disposizione, i proprietari vengono pagati puntualmente, al contrario di quello che accade nel nostro Paese. L’ippica nostrana non avrebbe nulla da invidiare agli altri, abbiamo buone guide, buoni cavalli, impianti belli che però sono da curare di più. Occorre una base economica più solida e consistente”. Come sta andando l’ippodromo dei Sauri e ci sono degli eventi o dei momenti dell’anno su cui puntate particolarmente? “Non possiamo lamentarci, abbiamo sempre un buon campo partenti, siamo tra i primi cinque o sei ippodromi come raccolta di scommesse esterna. Come raccolta interna è più difficile, dato che ho delle giornate in calendario non proprio ideali, correndo sempre in infrasettimanale, però ci impegniamo e i risultati li raggiungiamo. Abbiamo diversi eventi in programma, tra gli ultimi c’è stato il Carneval Party abbinato a una associazione che si chiama Civico 21, promuovendo una raccolta fondi per aiutare i bambini con la sindrome di Down”. In che modo i Comuni dovrebbero essere coinvolti nel rilancio dell’ippica? “I Comuni purtroppo sono messi male, non hanno fondi e attraversano un bruttissimo periodo. Non hanno nemmeno i soldi per chiudere una buca, figurarsi se possono investire nell’ippica. In linea di massima la cosa che potrebbero fare è coinvolgere le persone in occasione degli eventi”. L’ippica è un volano per il turismo? “Potrebbe essere un volano in quelle località che sono turistiche. Molto dipende da dove sei collocato. Al-

conguaglio intorno a ottobre 2020. Diciamo che questo ci darebbe respiro, per fare il nostro lavoro al meglio, garantendo uno spettacolo ippico degno di nota”. Gli ippodromi che ruolo dovrebbero avere nella riforma dell’ippica? “L’ippodromo è il teatro dove svolgere l’evento ippico. Quindi dico che deve essere un luogo bello, pulito e accogliente. Deve essere un posto dove è piacevole trascorrere una giornata con la famiglia”. Cosa a suo avviso andrebbe fatto per riportare gente negli ippodromi? “La gente negli ippodromi ci viene quando si fa un evento, perchè ha un’alternativa allo spettacolo ippico. Però è logico che non si può fare un evento per ogni corsa. Pensare di trovare gente nelle giornate infrasettimanali è una utopia, anche perchè in quei giorni le persone vanno a lavorare. È ovvio che la gente si può portare negli ippodromi il fine settimana. Dobbiamo fare in modo che la rete di scommesse esterne lavori durante la settimana e che gli ippodromi lavorino per raccogliere più scommesse su tale rete, e pensare più al prodotto interno nel fine settimana”. In che modo le scommesse sui cavalli andrebbero ripensate? “Se mi devo basare su quello che vedo, credo che dovremmo studiare una scommessa che possa portare a raggiungere un jackpot di milioni di euro, come accade per altri giochi, e di conseguenza la gente sarebbe più predisposta a giocare sui cavalli”. Cosa manca all’ippica italiana, rispetto ai Paesi esteri, per essere nuovamente appetibile? “Sinceramente lo spettacolo ippico italiano fa invidia. I nostri cavalli L

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Nato nel 1995 per mano della società Ippica di Capitanata Srl, l’ippodromo dei Sauri di Castelluccio dei Sauri (Foggia) riceve la sua consacrazione a livello nazionale sotto la direzione imprenditoriale di Francesca Romana Maglione. Strutturalmente sorge a 25 chilometri da Foggia su un’area complessiva di 360.000 mq cosi divisi: 58.000 mq sono destinati al pubblico, 80.000 alle scuderie e 20.000 per usi diversi. La felice posizione geografica dell’impianto (in una pianura alle pendici del Subappenino dauno) fa si che si possa godere di un clima fresco, frizzante e piacevole per tutto l’anno, a beneficio non

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Coronavirus e lo stop all’ippica Il Coronavirus ‘colpisce’ anche il mondo ippico. Fra le precauzioni messe in atto da diverse regioni del Nord Italia per limitare gli effetti dell’epidemia c’è anche la “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico e privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Una misura precauzionale e temporanea per ora adottata in Piemonte, Veneto, Lombardia, l’Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Liguria che ovviamente sta avendo impatto anche sull’attività degli ippodromi. Il primo a fermare le corse è stato l’impianto di trotto de La Maura a Milano, che ha annullato il convegno in programma lo scorso 23 febbraio. “Navighiamo a vista – fanno sapere da Snaitech, il gestore dell’ippodromo milanese -. Il 15 marzo è prevista la ripresa delle corse all’ippodromo di San Siro galoppo e speriamo che per allora sarà tutto risolto”. Situazione analoga all’ippodromo di Padova, come fa sapere il presidente del Coordinamento ippodromi, Attilio D’Alesio, “in ossequio a quanto disposto dal governatore della Regione Veneto Luca Zaia dopo il decreto di urgenza del Consiglio dei ministri”. La stessa decisione è stata presa da Giovanni Toti, governatore della Liguria, quindi anche l’ippodromo di Albenga (Sv) ha fermato le corse in programma. A Vinovo, in quel di Torino, è stata rinviata a data da destinarsi la giornata di corse prevista per il 29 febbraio. La musica non cambia anche all’ippodromo Arcoveggio di Bologna.

trimenti col turismo l’ippica c’entra poco”. Servirebbero quote rosa anche nell’ippica? “Non guasterebbero, dato che credo molto nelle capacità delle donne, perchè quando si mettono in testa qualcosa arrivano all’obiettivo”.

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soltanto del pubblico, ma anche e sopratutto dei cavalli impegnati in pista che possono correre ed allenarsi senza soffrire sbalzi di temperatura. La pista da corsa è lunga 1000 metri a un metro dalla corda interna. Presenta in larghezza massima in dirittura di 22 metri e una minima (alla prima curva di 16 metri), il fondo della pista è composto da materiale magnesiaco, stabilizzato calcareo e frantumato. La filosofia di gestione è stata da sempre finalizzata a trasmettere al grande pubblico un messaggio d’amore per il cavallo e positivo per il mondo dell’ippica e del trotto in special modo.

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flipper

Il flipper che fa primavera di Vincenzo Giacometti

Se il torneo di Enada slitta di un mese, insieme alla fiera, a marzo riflettori accesi sulle finali del circuito europeo in cui si schiera tanta Italia

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arzo è da sempre un mese particolarmente importante per il flipper sportivo, italiano e internazionale. Anche se quest’anno è saltato il consueto appuntamento con il torneo della fiera Enada di Rimini, per il quale si dovrà attendere il prossimo mese a causa della slittamento dovuto al coronavirus, i riflettori rimangono accesi, pur spostandosi oltre confine, guardando a uno degli appuntamenti più importanti dell’anno nel nostro continente. Si tratta della finalissima del Circuito europeo Ecs (European championship series) 2019, che si disputa a Fulda, in Germania, nella prima settimana del mese. Un momento particolarmente importante anche per l’Italia, visto che a partecipare sono ben sei giocatori del nostro paese, in virtù del posizionamento ottenuto nella classifica generale del circuito scaturita dalle varie tappe internazionali del circuito disputate durante il 2019. Si tratta, in ordine di ranking, di: Roberto Pedroni (quarto classificato), Flavio Baddaria (22esimo), Mirko Plumari (50esimo), Enrico Giorgio de Stefani (60esimo), Wolfgang Haid (79esimo) e, Danny Iuliano. Con quest’ultimo, fuori

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classifica, che ha ottenuto la qualificazione soltanto il mese scorso, aggiudicandosi il Circuito nazionale italiano Ics (Italian Championship Series) 2019, nella finalissima andata in scena nello Showroom Morlacchi di Milano, quando l’ex Nazionale “azzurro” ai Mondiali 2019 della disciplina e attuale numero 11 del ranking italiano, è riuscito a prevalere sugli altri quindici contendenti che si sfidavano per uno dei massimi trofei messi in palio nella Penisola, dopo aver ottenuto la qualificazione al termine di un’intera stagione di qualificazione durata per l’intero anno precedente. Chiudendo davanti a Daniele Baldan (secondo), e a Pasquale Grossale. La vittoria del circuito nazionale, infatti, oltre ad assegnare il titolo più importante offerto dal nostro Paese, e l’ingresso nella “Hall of Fame Ifpa for Italy”, offre anche l’accesso diretto alla finalissima del Circuito europeo Ecs. Per un altro traguardo tutt’altro che banale, tenendo conto che il vincitore del Circuito Ecs conquista addirittura un posto al Mondiale di flipper sportivo 2020 che quest’anno si svolgerà a fine maggio in Florida, negli Stati Uniti. E qui l’affare si fa decisamente interessante visto che, nel caso in cui il vincitore – come accade spesso – dovesse essere un giocatore già qualificato al Mondiale, il diritto di accesso passa a quello che lo

segue in classifica. Proprio come è accaduto lo scorso anno allo stesso Iuliano che grazie al secondo posto ottenuto alla finale Ecs ha potuto vestire la maglia della Nazionale italiana affiancando i due membri storici del team azzurro, Daniele Acciari e Roberto Pedroni (per i quali, tra l’altro, è appena arrivata anche la convocazione per la Coppa del mondo 2020). E chissà che il sogno azzurro non si avveri di nuovo, per uno dei nostri atleti. IL FLIPPER SI TINGE DI ROSA A proposito di Mondiale. In attesa di veder scendere i campo i migliori giocatori di flipper del mondo, spazio anche alle giocatrici. A marzo, infatti, si svolgerà a Denver, in Colorado, la quinta edizione del Campionato mondiale annuale di flipper femminile Ifpa, all’interno della cornice del Game Exchange, autentico quartier generale del flipper sportivo e dell’intrattenimento nello stato dell’America centrale. Un evento particolarmente sentito nell’ambiente, non soltanto tra le giocatrici, che da anni reclamavano una maggiore attenzione nella disciplina, al punto da riuscire a ottenere una Coppa del mondo “in rosa”, ma dall’intero popolo del flipper in generale, nella convinzione che questo tipo di manifestazione contribuisca a rilanciare e diffondere ulteriormente la disciplina. A partecipare al Mondiale saranno le 24 tra le più grandi giocatrici del mondo, selezionate sulla base del ranking internazionale aggiornato al 1° gennaio 2020, da cui derivano le 16 atlete che hanno diritto di accesso immediato, a cui si aggiungono altre 8 giocatrici in base al sistema di Classifiche mondiali femminili Ifpa. I nominativi possono essere visionati nella specifica pagina dedicata all’evento sul sito della federazione Ifpa, dove si può consultare la lista delle partecipanti al torneo femminile più prestigioso nel flipper sportivo. Che rappresenta una fonte sicuramente utile per gli scommettitori, visto che a partire da quest’anno sono aperte le scommesse anche sul Mondiale “rosa”, grazie al solito bookmaker americano MyBookie.



poker ips

“ALL IN” TOMA BEFFA L’ITALIA E VINCE IPS NOVA GORICA

di Cesare Antonini

Ips, Italian Poker Sport ha ripreso la stagione 2020 a febbraio, al Perla Resort di Nova Gorica. E lì, non sbaglia il format ormai più importante di EuroRounders che ha deciso di puntare tutto su questa bandiera tricolore che sventola forte grazie al soffio di 1.938 entries.

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talian Poker Sport più che “soffio”, è stato un “vento” da 603mila euro garantiti senza considerare 96 ticket distribuiti per la Ips Grand Final di dicembre 2020 e il bonus chip leader dei primi flight per un importo da 36mila euro. Tanta roba in attesa della prossima tappa, quella di Rozvadov, al King’s Resort, dal 25 al 30 di marzo per un evento davvero pazzesco dal buy in da 250 euro e montepremi sempre di mezzo milione senza mancare di offrire una struttura giocabilissima. Marchio di fabbrica, ingrediente immancabile, di un format di indiscutibile successo. EuroRounders è orgogliosa, sempre, di ospitare players da tutto il mondo. Ma che addirittura l’unico straniero a 18 left o giù di lì e di sicuro al final table, il rumeno Alin Toma (il suo manager amico c’ha detto che lo ribattezano naturalmente “All in” Toma), andasse a vincere la prima moneta. Primo premio per importo che si era già assicurato dopo aver chiuso un deal a 5 left. Poi si è anche preso il trofeo e i 10mila euro che Karlas Miro, td della poker room del Perla e l’organizzazione, avevano imposto per consentire la suddivisione dei premi per Icm. Ma in pochi hanno avuto da dire sul successo di Alin. Ha iniziato da chip leader al final day e anche al final table. Ha vissuto momenti di grande difficoltà tra qualche scelta sbagliata e poche mani buone da giocare ma, alla fine, nonostante un grande Paolo Fantini e un temibilissimo Fabrizio Rossi, a vincere l’Ips Italian Poker Sport su 1.938 entries al Perla Resort di Nova Gorica, è stato proprio il rumeno Alin Toma a portarsi a casa la prima moneta da 77.500 euro, compresi i 10mila euro che si sono giocati il primo e secondo. Ed era l’unico straniero arrivato al final table già da 9 players. Il cittadino di Cluji ce l’avevano presentato come un ottimo player ma, forse, al tavolo finale, non è riuscito ad esprimersi come avrebbe voluto. Complice un periodo di card dead pazzesco e un Paolo Fantini incredibile e a caccia del suo best live cash in una carriera da circa 220.000 dollari vinti, non ha impressionato. In qualche modo, però, è sempre rimasto deep riuscendo a strappare il titolo e beffando tutti gli azzurri in gioco. Intanto per il ristoratore veneto è arrivato davvero il premio più importante in carriera visti i 50.900 euro centrati dopo vari aggiustamenti di un deal assai sofferto.

LA CRONACA DEL TORNEO

ALIN TOMA

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Al final day siamo arrivati con un super monster chip leader con 16.770.000 di chips quando l’average a 18 left era di 5,1 milioni di gettoni e si riprendeva dal livello 1000.000/200.000 BBA 200.000. Florin Alin Toma e ha dominato in lungo e in largo il Day3 dell’Ips Nova Gorica. Ha giocato un torneo da vero chip leader mettendo pressione benissimo ad un tavolo piuttosto short e che ha spesso dovuto passare sotto i colpi pazzeschi del rumeno. Un colpo l’ha rinforzato in maniera

GIOCONEWS #03 MARZO 2020

importante prima del dinner break: è un colpo dal Big blind contro l’italiano Andrea De Cunto. Il rumeno si mette in check call fino a quando esce un Asso di quadri al river. E’ la terza “quadri” e stavolta Alin betta mezzo stack dell’opponent che passa una scala temendo proprio il colore. Alin dichiarerà di avere AQ. Poi dopo cena ha vissuto un paio di bruttissime oscillazioni di stack finché ha iniziato a correre da 6 milioni in su. Impressionante davvero.


Ad inseguirlo a 10.480.000 un certo Fabrizio Rossi, ex vincitore del Pptour di Malta al Casino Portomaso nel 2012. Poi una lunga pausa, come ci ha segnalato sul rail in piena deep run l’amico Fabrizio D’Agostino. Dopo questa performance sarà pronto per tornare con maggiore frequenza sui tavoli. Non a caso starebbe meditando anche di volare a Las Vegas. È di Battipaglia e il concittadino D’Agostino garantisce per lui: “È fortissimo si è solo fermato per molto tempo ma adesso vuole rigiocare”. Finora pare proprio di sì visto che ha giocato un grande Day2. Da segnalare il torneo non semplice di Fabio Benincaso che chiude a 6,7 milioni e ha dovuto soffrire tantissimo prima di chiudere sopra average. Si è rimesso comodo quando ha causato l’eliminazione di Agostino Ascone 77 vs J6s a picche. Subito un 7 sul flop ha chiuso i giochi. Out 25esimo per 2.500 euro. Da sottolineare anche la sfida tutta al femminile (torneo che ha visto tante donne arrivare in fondo) tra Nadia Angeli che chiude a 4 milioni di chips dopo aver causato l’out della “collega” e vicina di posto, Daniela Moretti. La bionda ha la malsana idea di mandare 1 milione e mezzo con KJ contro AA della mora. Un kappa sul board non basta e Daniela esce prematuramente. Bene la Angeli, invece, che prosegue ad inseguire il suo sogno. Poi il colpo che cambia gli equilibri del torneo e che condizionerà anche il final tra Marco Iodice e Matteo Passamonti: il primo sempre attivo alla fine deve ridursi al lumicino al contrario di Passamonti che sala a 6,5 milioni vincendo questo spot. Apre proprio Passamonti a 360.000 chips da utg, gioca da mp1

Rossi e Iodice 3betta a 1.225.000 chips dallo small blind. Tanka due minuti e gioca Passamonti, passa Rossi. Flop: 8 cuori 10 picche 9 quadri, check per tutti e due. Turn: 5 cuori, check, 625.000 e call River: J fiori, check Iodice con Passamonti che spara un altra bomba da 1,2 milioni commettando definitivamente Marco che alla fine passa. Passamonti gli gira una Q di cuori per la scala. “È uscito il jolly!”, dice Iodice con un po’ di rabbia visto che pensava di avere in mano il colpo. Passamonti aveva sofferto per buona parte della serata e, proprio nelle ultimissime mani, ecco il colpo che manda Iodice ultimo in chips a 18 left con 1,6 milioni. Il final day vedrà come protagonisti anche Cecilia Cocchi e Paolo Fantini che hanno trovato il raddoppio salvifico proprio in fondo.

MATTEO PASSAMONTI

“ALL IN” TOMA BEFFA L’ITALIA E VINCE IPS NOVA GORICA

I L F I N A L TA B L E

L’HEADS UP E IL FINAL TABLE C’è arrivato con quel cooler contro il Golden Boys Gianfranco Bevilacqua, KK vs JJ e addirittura un Kappa sul board. Poi si è infilato tra Toma e Fabrizio Rossi, l’altro che aveva dominato dal Day3 alla fine. Peccato per il giovane battipagliese amico di Fabrizio Ildag D’Agostino, che in carriera ha vinto un Pptour e oltre 170mila dollari ai quali aggiunge una moneta ottima da 50.900 euro. Ha purtroppo impattato malissimo il final table non certo per colpa sua: è stato card dead quasi sempre. Poi è risalito eliminando Beltrami JJ vs 99 e anche Luca Audino che si splasha J7 percependo forse un bluff di Fabrizio che chiama con un 4 hittato ma anche con 4 picche e un flush draw come paracadute. E’ bastata la coppia di 4 per eliminare Audino. A tre left Fabrizio si rifa sotto mentre I L PAY O U T D E L F I N AL TA B L E Fantini domina, ma poi ecco 1 Alin Toma € 77.500 * l’incastro K9s a fiori contro A3s 2 Paolo Fantini 50.900 * a fiori e un Asso sul flop che 3 Fabrizio Rossi 50.900 * basta per buttare Rossi. Il resto 4 Luca Audino 46.900 * della storia lo sapete. 5 Antonino Di Martino 33.900 * Ora appuntamento con l’Ips è 6 Gianluca Savorelli 15.000 dal 25 al 30 di marzo al King’s 7 Iacopo Urru 11.000 Resort di Rozvadov con un ga8 Giancarlo Beltrami 8.000 rantito di 500mila euro e buy * deal in di appena 250 euro. FABRIZIO ROSSI

Decisivo l’heads up che era partito malissimo per Fantini che si era ridotto a oltre 3 a 1 in chips. Poi, il call della vita che sembrava averlo rimesso in gioco. I due scelgono range apertissimi (il veneto, complice il deal e il suo gioco, aveva effettuato molte chiamate e mani al limite tra call e 4bet come quel K2 offsuited contro K3s a fiori di Rossi che aveva aperto) e Fantini apre 2,5 milioni preflop e gioca Toma. Su un flop 9-9-5 con due quadri, check/call di Toma per 2,5 milioni. Check e check al turn con l’8 di fiori. Al river scende il terzo 9 e Toma si inventa un All in da 69 milioni e Fantini entra in crisi: tanka e pensa per poi chiamare con K10 e 17 milioni. Con AK offsuited Toma si ritrov l’avversario alle calcagna. Quando sembra non finire mai il torneo ecco un cooler vero e proprio in Heads up AJs a fiori per Fantini contro AKs a picche per Toma. I due arrivano presto ai resti e solo un Asso scende sul board ma il rumeno può esultare ai microfoni di Giacomo Ciccio Valenti nel turbinio dei coriandoli che hanno riempito lo stage della discoteca. Alin Toma in carriera ha vinto 42mila dollari e ha quasi raddoppiato la sua somma totale col best live cash ai tavoli da poker. Per Fantini anche è il suo best live cash ma il ristoratore veneto aveva già oltre 215mila dollari vinti in carriera. Sfiora la vittoria ma per lui è stato un final day incredibile.

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F I N A L TA B L E D E L M A I N E V E N T

poker wpt

Wpt Germany quasi d’Italia La ciliegina sulla torta stava per arrivare con Gianluca Speranza chip leader al final table del main event. Un ottimo risultato comunque per “tankanza” che non vince ma impreziosisce le vittorie di Zanasi, Ripepi e i tantissimi cash azzurri al King’s Resort di Rozvadov di Cesare Antonini

La Speranza muore “quinta” al main Wpt

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GIANLUCA SPER ANZA

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CHRISTOPHER PUETZ

Un altro ottimo risultato per Gianluca Speranza in un prestigioso Wpt Germany che faceva il suo esordio al King’s Resort di Rozvadov ma con qualche rammarico di troppo visto che il nostro “tankanza” partiva da chip leader ed è uscito in quinta posizione. Ben 68mila euro per lui e le “ruote” davanti a un altro fenomeno come il campione del mondo Wsop Hossein Ensan che è uscito settimo per 40mila euro tondi tondi. Bene l’Italia con altri 10 players a premio e con Tiziano Di Romualdo che si conferma in 15esima posizione e Mario Ripepi, ancora lui, in 18esima piazza per 13.000 euro dopo il successo al Wpt Freezeout. Peccato per Speranza, in ogni caso, visto che partiva da chip leader e a livello tecnico aveva ben poco da temere. Colpaccio per lui quando decide di chiamare i resti del player tedesco Christopher Puetz con AJ ma trova KK e deve pagare 2,7 milioni scegliendo a 1,4 e perdendo la chip leading. Non è andato nulla per il verso giusto ed è sceso sempre di più nel count dopo le prime eliminazioni che non l’hanno scalfito. Il miracolo sembrava essere dietro l’angolo visto che è riuscito a risalire a 1,2 milioni con 9 e 6 contro KK chiudendo una scala pazzesca runner runner. Poi i Kings li vede lui e centra anche il set. Purtroppo la grande risalita viene fermata dal terzo all in di seguito con 55. Purtroppo Papai ha coppia di 7 e Gianluca viene eliminato con beffa: sul board scendono sia il 5 che il 7 per il set over set che lo spedisce a casa. Ottimo premio, 68mila euro, ma si poteva davvero fare meglio ma la bad run esiste ed è difficile da contrastare anche se ci si chiama “tankanza”.

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La top 50 del main event 1 Christopher Puetz 2 Laszlo Papai 3 J. J. Van Den Bijgaart 4 Josef Gulas 5 Gianluca Speranza 6 Farukh Tach 7 Hossein Ensan 8 Renato Nowak 9 Rifat Gegic 10 Artan Dedusha 11 Hoang Vinh Pham 12 DR. PROF. 13 Besim Hot 14 Han Yong Kuo 15 Tiziano Di Romualdo 16 Giorgii Skhulukhiia 17 Anton Morgenstern 18 Mario Ripepi 19 Marian Dumitrache 20 Sascha Minerva 21 Konstantinos Nanos 22 Amir Pahlawani 23 Adam Krzysztof Krol 24 Julian Manhardt 25 Michal Jan Lubas 26 Daniel Smiljkovic 27 Aleksandr Chernikov 28 Peter Jaksland 29 chiKKita banAAna 30 Entropiq 31 Oleh Okhotskyi 32 Maxim Panyak 33 C. Michael Bauer 34 Jack David Sinclair 35 James Akenhead 36 Pasquale Braco 37 Robert Bickley 38 J. Marion Pilkington 39 Emrah Yildiz 40 Taras Khilko 41 Goofy 42 Ondrej Jakubcik 43 Ryan Thomas Riess 44 Dragoljub Martinovic 45 Michael Osullivan 46 Zhong Chen 47 Stefan Schillhabel 48 B. Michael Jones 49 Thomas Aaron Hall 50 Nico Sven Obert

Germany € 270.000 Hungary 174.500 Netherlands 125.000 Czech Republic 91.000 Italy 68.000 Netherlands 52.000 Germany 40.000 Bosnia/Herzegovina 31.000 Serbia 24.000 United Kingdom 24.000 Germany 19.000 Germany 19.000 Macedonia 19.000 Germany 15.500 Italy 15.500 Russian Federation 15.500 Germany 13.000 Italy 13.000 Romania 13.000 Germany 13.000 Germany 11.000 Germany 11.000 Poland 11.000 Austria 11.000 Poland 9.500 Germany 9.500 Russian Federation 9.500 Denmark 9.500 Israel 9.500 Czech Republic 9.500 Ukraine 9.500 Russian Federation 9.500 Germany 8.250 United Kingdom 8.250 United Kingdom 8.250 Italy 8.250 United Kingdom 8.250 United Kingdom 8.250 United Kingdom 8.250 Ukraine 8.250 Germany 7.250 Czech Republic 7.250 United States 7.250 Serbia 7.250 Ireland 7.250 Netherlands 7.250 Germany 7.250 United Kingdom 7.250 United Kingdom 6.500 Germany 6.500

Altra ottima performance di Tiziano Di Romualdo, davvero ottimo player che, però, non riesce a trovare le giuste zampate nel late stage e si ferma in 15esima piazza con un’ottima moneta. Mario Ripepi in grandissima forma dopo aver trionfato nell’evento Freezeout di inizio kermesse. Pochi giocatori, in quel caso. Poi, per lui, altre deeprun compresa questa del main event che lo fermano in 18esima posizione per 13mila euro. Sono questi i migliori itm. Poi bisogna andare dalle parti di Pasquale Braco che vince 8.250 euro uscendo 36esimo. Poi Roberto Mascaro 52esimo, Giuseppe Zarbo 55esimo, Giulio Mascolo 59esimo e, a coppia, Marco Damico e Francesco Del-


WPT GERMANY QUASI D’ITALIA

Max Zanasi continua a stupire negli high roller e si porta a casa un’altra prima moneta da 66mila euro che dovrebbe portare le sue vincite live oltre i 330mila dollari raccolti in carriera. L’azzurro ha vinto il Wpt High Roller da 5.300 euro primeggiando su 38 entries totali di cui 7 rientri per una prize pool da 180.500 euro. Con lui a premio anche Loris Fidanzia che riesce a quadruplicare la posta iniziale passando alla cassa con l’assegno da 22.000 euro. Zanasi ha battuto in heads up Renato Nowak, altro reg del King’s dalla Bosnia mentre itm sono andati altri due tedeschi tra i 5 premi assegnati nel payout. Come dicevamo, il winner italiano continua a trovare ottimi cash negli high roller. Ottima la prova nel 25mila euro Pot Limit Omaha all’Ept di Praga dove ottenne 88.200 euro per un quinto posto e, sempre a Rozvadov, un decimo posto nell’high roller Short Deck delle Wsop Europe di ottobre 2019 per 65mila euro. Gioca a poker da tantissimo e adesso si divide tra Nova Gorica, dove gioca spesso i tornei EuroRounders, specie l’Ips dove vanta molti piazzamenti, e poi Rozvadov, Praga ma anche Barcellona e l’Austria.

Ripepi super dappertutto La kermesse siglata World Poker Tour era partita col piede giusto per l’Italia al King’s Resort di Rozvadov. Nel torneo Freezeout a vincere è stato Mario Ripepi per una prima moneta da 3.600 euro dopo un aggiustamento del payout che ha salvato la “bolla” del quinto posto lasciando quasi invariati i premi originari. Ripepi vincitore anche di un evento importante a Saint Vincent e con tanti piazzamenti in carriera, I

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1 Mario Ripepi 2 kejbe 3 B. B. Fagundes Junior 4 Alexander Sazhinov 5 Andrej Imrich

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Italy € 3.800 € 3.600 deal Croatia 2.850 2.750 deal Portugal 1.900 1.850 deal Russian Fed. 950 950 deal Slovakia 350 deal

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Massimiliano Zanasi Renato Nowak DR. PROF. Loris Fidanzia Sirzat Hissou

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Italy € 66.000 Bosnia/Herzegovina 45.500 Germany 32.000 Italy 22.000 Germany 15.000

MARIO RIPEPI

Zanasi sempre al Max!

Hossein Ensan si porta a casa 40.000 euro e si conferma per le sue qualità, non c’è dubbio. Jack Sinclair e James Akenhead, i due player del Regno Unito, escono a braccetto in 33esima e 34esima piaza. Stefan Schillabel, uno dei top reg high stakes tedeschi, out in 47esima posizione per uno degli ultimi premi da 7.250 euro prima dell’ultimo scalino.

MAX ZANASI

foco col min cash come Claudio Di Giacomo e Karim Feddag nelle parti basse del payout. A vincere proprio Christopher Puetz che ha azzoppato il nostro Speranza e, senza deal, si porta a casa la bellezza di 270.000 euro. Da segnalare l’ottima posizione di Josef Gulas, ottimo player ceco, di casa, che finisce davanti a Speranza per 91.000 euro. Il campione del mondo

ha battuto in heads up il croato “kejbe” che si porta a casa 2.750 euro per i suoi sforzi. Terzo il portoghese Borges Fagundes Juniorper 1.850 euro. Il torneo era un 10mila garantito dal buy in da 330 euro. Incredibile Ripepi ha vinto anche un torneo da 115 euro serale del King’s prima di fare il doppio risultato tra Freezeout e main event. Unsuccesso su 108 players per 2.500 euro di premio e con Giorgio Socean, Marco Iodice e Giuseppe Anania itm dalla quarta alla sesta posizione.

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politica poker

ALLA RICERCA DELL’ABILITÀ di Cesare Antonini

Nascono due nuove varianti del poker, Genius Hold’em e Seeagand e tutte e due puntano a dare più spazio alle skills rispetto al’alea

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entre le poker room sembrano spingere verso dei giochi sempre più veloci e con grandi opportunità di vincere soldi in pochissime mani (spesso con montepremi random), c’è anche chi prova a rallentare questi processi. L’esigenza di riportare il poker in un alveo in cui le skills contino di più c’è, insomma. E meno male! E in queste settimane sono state presentate due nuove modalità, il Genius Hold’em e il Seegand Poker che ci siamo fatti spiegare dai due creatori e promotori. Uno lo conosciamo benissimo ed è italiano. L’altro ci ha raggiunto forse vedendo proprio questo format tutto italiano.

IL GENIUS HOLD’EM “Più riduciamo le informazioni, maggiore incidenza sui risultati avrà la fortuna. Maggiori sono le informazioni, più le abilità emergeranno a favore del risultato”. Nasce da questa considerazione del noto organizzatore italiano, Antony Angeloni, il Genius Hold’em, la nuova variante di poker presentata alla Giochi del Titano per essere approvata e che, nella poker room della Repubblica di San Marino, appunto, farà il suo debutto domani, venerdì 21 febbraio. O meglio, come dice lo stesso Ceo di AntonyEvents e di EuroRounders, più che altro deriva da questa citazione di Giampaolo Dossena, nell’Elogio dell’azzardo e dei casinò (1989): “Inventare il poker è stato un colpo di genio, come inventare il sonetto o il minuetto. Ditemi voi (vi sto guardando negli occhi) perché, antropologicamente, la storia dei giochi dovrebbe essere qualcosa di meno rispetto alla storia della letteratura e della musica.” E infatti: “Leggendo l’Elogio di Giampaolo Dossena, mi ha mosso l’ispirazione per creare un nuovo format dedicato al mondo degli eventi poker live”, dice Angeloni. Ma che c’entra Andy Warhol e, piccolo spoiler, Leonardo, Michelangelo, Dalì e tanti altri artisti, col poker? Facile, dal Genius al genio! “La mia passione per l’arte della pittura, letteratura e musica mi ha spinto a rendere omaggio ai personaggi che hanno riempito tanti momenti

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GIOCONEWS #03 MARZO 2020

della mia vita, i quali sono riusciti a suscitare in me delle grandi emozioni. Con la stessa passione che ho provato immergendomi in queste opere, ho dedicato molti giorni allo studio di una nuova modalità che ho pensato di chiamare Genius Hold’em2, prosegue Angeloni. Ma come funziona? Genius è una variante di poker che possiamo definire parente del Courchevel, un gioco nato in Francia, nell’omonima località transalpina. Il Courchevel è una variante simile all’omaha, si gioca con 5 carte in mano e 5 carte comuni sul board. Quello che differenzia il Genius Hold’em dal Courchevel è che al giocatore vengono distribuite 2 carte e non 5, quello che differisce il Genius Hold’em e il Courchevel dal Texas Hold’em e, rispettivamente l’Omaha, è che, dopo la distribuzione delle carte, a ciascun giocatore viene anche mostrata la prima carta del flop (denominata flopet), e solo dopo inizia regolarmente il primo giro di puntate preflop, successivamente vengono mostrate le altre due carte comuni che costituiscono il flop così come tutti lo conosciamo. “Questa singolare specificità del gioco fa sì che la selezione delle mani preflop cambi in modo piuttosto drastico – prosegue Angeloni - infatti, se nel Texas Hold’em una buona mano iniziale è costituita da carte di alto valore o ben coordinate fra loro (per definizione chia-


POKER ALLA RICERCA DELL’ABILITÀ

mate starting hands) le quali danno una dimensione già postflop di come poter entrare nel gioco, nel Genius una buona mano non può essere tale se è completamente scoordinata rispetto alla prima carta che viene mostrata al flop. Ne segue che mani poco più che trash nel Texas Hold’em possono diventare più che buone nel Genius, sempre se la prima carta esposta le migliora in modo sostanziale”. Il fatto di giocare con una carta sul board visibile a tutti prima del giro di puntate, significa aumentare le informazioni in misura notevole. Il poker è un gioco in cui l’abilità prevale sull’alea, le informazioni che raccogliamo al tavolo durante un torneo ci permettono di fare molteplici ragionamenti, saper interpretare al meglio le informazioni è l’elemento che determina un principiante da un master, anche se va detto che le informazioni

raccolte sono tutte informazioni incomplete. E spiega ancora meglio Angeloni: “Non potrete mai basare le vostre decisioni su certezze matematiche per un semplicissimo motivo: le uniche carte di cui potrete davvero conoscere il valore sono le vostre e quelle comuni a terra. Su tutte le altre potrete soltanto basarvi su congetture, intuito ed esperienza. È per questo che le vostre informazioni saranno sempre limitate, imperfette, parziali. Incomplete, appunto”. Ecco allora la fondamentale differenza che caratterizza un buon giocatore: la capacità di colmare questi vuoti d’informazioni in modo da valutare il più correttamente possibile le carte dei nostri avversari.

SEEAGAND POKER Se Genius Hold’em è italiano al 100 percento, in queste settimane ha preso il via la promozione di un’altra variante che arriva dalla Spagna e che sembra perseguire le stesse finalità. Si chiama Seeagand Poker, uno sport mentale di abilità che minimizza l’influenza dell’alea e classifica i suoi giocatori in campionati e livelli, in condizioni di uguaglianza con i loro rivali. Le premesse sono le stesse dell’altro gioco: “Dal 2003, sia nel formato online che nella modalità live, il poker ha registrato una crescita esponenziale del numero di giocatori. Come gioco, il poker influenza notevolmente il caso. L’abilità dei giocatori serve a vincere le partite, ma, alla fine, sono le carte a decidere la vittoria. In questo senso, qualche tempo fa, è emersa l’idea di sviluppare una nuova versione di questo gioco: il Seeagand Poker, una variante modificata di alto livello che minimizza il fattore casuale e massimizza le reali capacità dei giocatori. Questa qualità, insieme alla sua struttura sportiva e federativa, che classifica i giocatori in base a campionati e livelli (due giocatori con livelli molto diversi non possono affrontarsi), posiziona questa modalità come uno sport mentale simile agli scacchi o al bridge piuttosto che come un semplice gioco d’azzardo o carte”. Insieme a queste specifiche novità del gioco, è stato anche pensato che un sistema di Federazioni locali, regionali, nazionali e internazionali contribuisca a promuovere questa modalità in modo che, da un lato, Seeagand goda di una trasparenza completa e, dall’altro, crei una comunità di giocatori e seguaci federati, licenze, accademie proprie e corsi specifici della Federazione. Come si gioca, però? Seeagand Poker è la modalità di poker migliore che esista, a detta ovviamente degli organizzatori. Una variante di alto livello in cui vinci con la migliore combinazione di 5 carte in una mano delle 9 disponibili durante il gioco. La novità è che i giocatori hanno la possibilità di ritirarsi, tenendo in mano 2 carte nascoste per il gioco successivo, a condizione che

si ritirino dal colpo alle condizioni stabilite nel regolamento. Seeagand Poker inizialmente assomiglia a un 5 card draw, ma qui le 5 carte vengono consegnate in due round diversi, prima 2 e poi 3, con le rispettive scommesse nel mezzo. Successivamente, ci sono 3 round di scarti (anche con le puntate), ma sono limitati in modo tale che, nel primo round, puoi scartare un massimo di 2 carte e solo 1 nelle restanti due. Un’altra novità è che gli scarti di ciascun giocatore sono posti sul tavolo e in alto (di fronte ad esso), in modo che il resto dei giocatori possa vedere quegli scarti. In questo modo, possono variare la modalità di gioco e intuire le giocate di altri avversari in base agli scarti. Quali vantaggi può avere il giocatore? “Secondo diversi studi, giocare a Seeagand Poker stimola l’esercizio degli emisferi cerebrali e la risoluzione dei problemi; permette di migliorare la memoria; aiuta a controllare situazioni che non dipendono dallo scommettitore, grazie al peso dell’abilità personale nello sviluppo di ogni mano; facilita l’aumento della concentrazione e altre qualità mentali”, spiega Zalo. Si è parlato tanto di abilità-alea, come cambiano le proporzioni delle due componenti in questo gioco? “Nell’aspetto più comune del poker tradizionale, la frotuna ha un’incidenza di successo che può aggirarsi intorno al 30 o al 35 percento, lasciando così il 65 o il 70 a variabili che possono essere migliorate. Con Seeagand Poker, la componente fortuna è ridotta a meno del 6 percento, il che rende fattori come abilità, strategia o posizione al tavolo molto più importanti quando si tratta di vincere una mano nel gioco. La progettazione del numero massimo di giocatori per tavolo (6), la fluidità del gioco, le abilità di ciascun giocatore e il fatto di avere regole chiare e concise rendono Seeagand Poker un’alternativa che sta ottenendo un’ottima risposta tra i players”, conclude.

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casinò

TRACY DAMESTANI, EX CAPO ESECUTIVO DEL BRITANNICO NATIONAL CASINO FORUM, SPIEGA I MOTIVI DEL SUO SCIOGLIMENTO: CREARE UN UNICO ENTE CHE RAPPRESENTI ANCHE I SETTORI DELLE SCOMMESSE E DEL GIOCO ONLINE

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questo primo scorcio di 2020 e a distanzia ravvicinatissima, doppio addio, ma per motivi diversi, dei due ormai ex vice presidenti dell’European Casino Association. Se quello del tedesco Dietmar Hoscher è stato dovuto a motivi di salute, quello della britannica Tracy Damestani è stato più dirompente, sul lato business e non personale. Il capo esecutivo del National Casino Forum del Regno Unito, che era entrato nell’Eca nel 2014, ha infatti rassegnato le sue dimissioni in quanto il Ncf, che rappresentava in ambto europeo, ha deciso di sciogliersi. Una decisione che solo a prima vista può sembrare come una “sconfitta” per l’associazionismo nel settore dei casinò del Regno Unito. Ed è la stessa Damestani a spiegare a Gioco News perchè il National Casino Forum ha deciso di cessare la propria attività: “A seguito della chiusura della Remote Gambling Association e dell’Association of British Bookmakers, è stata presa la decisione di formare un grande

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Uniti verso il futuro ente commerciale per affrontare le future sfide normative e legislative. Il consiglio di amministrazione dell’Ncf ha accettato di unirsi agli operatori online e di scommesse in questa impresa”. Quali sono i risultati che l’Ncf ha ottenuto negli anni? “Come Ceo i miei obiettivi principali per il National Casino Forum (Ncf ) erano: istituire un organismo commerciale credibile e nuovo incentrato sui casinò, unire tutti gli operatori di casinò terrestri nell’Ncf, migliorare la reputazione e l’immagine dei casinò terrestri con tutte le parti interessate, migliorare le relazioni con il legislatore e il regolatore, garantire un aumento delle puntate e dei premi delle macchine nei casinò, fornire un programma di gioco responsabile, unire il settore sulla politica e le procedure per il riciclaggio di denaro e la prevenzione del crimine. Il National Casino Forum ha iniziato la sua vita con solo quattro operatori di casinò iscritti. Nel 2013 tutti gli operatori di casinò (ora sono 23, in rappresentanza di 131 sedi) avevano aderito all’Ncf e questa è stata la prima volta che il settore era unificato e parlava con una sola voce. Nel 2012-2013, a seguito di una lunga revisione con il Governo e le parti interessate in merito ai limiti delle puntate e dei premi delle macchine, solo i casinò terrestri hanno ricevuto un significativo aumento delle puntate e dei premi delle macchine. In effetti il Governo è andato oltre, concordando con l’Ncf e stabi-


CASINÒ UNITI VERSO IL FUTURO

lendo un precedente che consente ai casinò di raddoppiare il valore del montepremi su macchine con jackpot progressivamente collegate. L’Ncf ha lavorato con i suoi membri per migliorare la percezione e la reputazione dei casinò del Regno Unito con tutte le parti interessate e il pubblico. Abbiamo preso una posizione molto proattiva sulla protezione dei giocatori e sulla prevenzione dei danni. È stato il primo ente commerciale a sviluppare e fornire un sistema nazionale di auto-esclusione volontaria prima della domanda normativa. Il sistema Sense è stato attuato ad agosto 2015 ed era l’unico sistema dinamico basato sul web esistente, funziona ancora in tutti i casinò terrestri, 131. L’Ncf ha attuato un approccio al gioco d’azzardo più sicuro e ha investito in un nuovo programma di politiche di gioco responsabile attraverso Playing Safe. Abbiamo collaborato alla tutela della salute mentale e a programmi di gioco più sicuri con organizzazioni eccellenti come Mind e Alzheimers Society. Abbiamo fornito un programma di accreditamento per il gioco più sicuro - Ace e organizzato seminari su messaggi più chiari sul rischio di gioco e sulla protezione dei giocatori. L’ulteriore dialogo con la britannica Gambling Commissiono ci ha incoraggiato a stabilire formalmente un solido sistema di verifica dell’età che è stato testato e segnalato in modo indipendente da una delle principali società acquirenti di test. I rapporti hanno dimostrato che i casinò sono stati in grado di impedire l’ingresso dei minorenni ai loro casinò. Gli alti tassi di passaggio di anno in anno hanno dimostrato che le politiche a porte aperte non si sono tradotte in ingressi di minorenni. La verifica dell’età in seguito è diventata un requisito normativo per tutti gli operatori di gioco d’azzardo. Nel 2014 l’Ncf ha avviato una collaborazione internazionale con Focal Research - Canada per identificare gli indicatori di danno e rischio dei giocatori. Il progetto Ncf Alert ha impiegato quattro anni per svilupparsi, testando algoritmi utilizzando oltre mille variabili, nel corso del 2019 è stato finalmente approvato il sistema Ncf Alert, che è ora in atto e si sta dimostrando uno strumento utile per gli operatori di casinò del Regno Unito nell’identificazione del gioco rischioso e del danno. Nel 2015 la Commissione sul gioco d’azzardo ha approvato la richiesta dell’Ncf di diventare un fornitore alternativo di risoluzione delle controversie. Le controversie tra giocatori e operatori di casinò sono state indagate

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N U O V O

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Alla prima assemblea generale dell’anno, tenutasi presso l’Ice London il 4 febbraio, i membri dell’Eca hanno approvato una nuova struttura per il consiglio di amministrazione che rimarrà in vigore fino alle prossime elezioni generali nel

in modo indipendente nell’ambito dell’Independent Panel of Casino Arbitration. Sono state fornite relazioni annuali alla Commissione per il gioco d’azzardo del Regno Unito. Nel 2018 l’Ncf ha lanciato il suo programma Diversity and Inclusion Dice (Diversity, Inclusion for Career Enhancement), lo scopo era quello di apportare modifiche e incoraggiare una maggiore diversità ai lavori di livello C e promuovere una rappresentanza più diversificata in tutte le sale del consiglio. Dice è stato adottato dall’Eca. Nel maggio 2018, a seguito di discussioni approfondite con l’autorità di regolamentazione e gli operatori, la Commissione per il gioco d’azzardo del Regno Unito ha accolto con favore i protocolli antiriciclaggio di Ncf. La Commissione per il gioco d’azzardo, il comitato consultivo per il gioco d’azzardo più sicuro (precedentemente Rgsb), i ministri e i funzionari governativi sono tutti d’accordo nel riconoscere i risultati dell’Ncf ”. Come e attraverso quali enti saranno rappresentate le applicazioni e le problematiche dei casinò britannici in futuro? “Il Betting and Gaming Council rappresenterà i casinò terrestri in futuro”. Quali sono i principali problemi dei casinò del Regno Unito? “Non essere in grado di offrire uguali esperienze di gioco nei casinò terrestri che sono disponibili in altre giurisdizioni e altri settori. I regimi in materia di antiriciclaggio sono stati efficaci ma il livello di intrusione nella fonte di ricchezza di un cliente è citato dal giocatore come motivo per allontanare la sua abitudine”. Quali effetti avrà la Brexit sui casinò britannici? “Semplicemente non lo sappiamo, l’impatto nel perdere personale è già notato dalle aziende. Le entrate possono avere un ulteriore impatto negativo se ci sarà un attrito in campo turistico”. I casinò temono che il coronavirus danneggerà i loro affari e quali precauzioni stanno prendendo? “I casinò seguiranno i consigli del Governo in merito alle precauzioni. Tuttavia, se un numero minore di persone equivale a meno turismo, ciò potrebbe influire sulle entrate delle imprese”. In Italia, la pubblicità di gioco con premi in denaro, quindi anche dei casinò, è stata totalmente vietata. È un esempio da seguire nel Regno Unito? “Tutta la pubblicità è sotto esame, in particolare scommesse sportive e schemi Vip. Questi saranno esaminati dal Governo e sono attualmente in corso audizioni di prova. Non sarebbe sorprendente se venisse approvata una legislazione più restrittiva”.

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febbraio 2021. La decisione è stata presa in seguito alle dimissioni di Tracy Damestani e di Dietmar Hoscher e approvata all’unanimità dall’assemblea. Bettina Glatz-Kremsner di Casinos Austria e Jari Heino di Veikkaus

sono i nuovi membri del consiglio di amministrazione, che rappresentano rispettivamente Austria e Finlandia. Inoltre, Pascal Camia della Société des Bains de Mer - Monte Carlo è stato nominato nuovo vicepresidente dell’Eca.

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stessa nel casinò in cui abbiamo lavorato era composta da donne, quindi, qualche idea ce la siamo fatta. Il rapporto tra le donne e il gioco può anche essere di tipo passivo, ma accade sempre meno rispetto al passato. Ci riferiamo alla situazione in cui la visita al casinò si concretizza in veste di accompagnatrice dell’uomo giocatore. In questo caso, non prendendo parte attiva al gioco, sono solite frequentare le aree comuni dell’area di gioco, stazionare presso i bar, conferendo a tali spazi quell’armonia che non gli è propria in quanto di norma considerati servizi accessori al gioco. Nei grandi casinò americani o asiatici che offrono lussuosi outlet, per le donne non c’è tempo per annoiarsi: lo shopping, anche usufruendo dei bonus guadagnati al gioco dal proprio partner, è possibile 24 ore su 24. Per concludere, la donna è protagonista assoluta nel mondo del gioco, che sia giocatrice o semplice visitatrice, in ogni caso la sua grazia, la sua femminilità e la sua passione rendono ancora più vivo e vivace ogni casinò.

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nel divertimento è richiesta una serietà di approccio che l’uomo non sempre riesce a manifestare. E poi la determinatezza con cui le donne si avvicinano al gioco, che permette di vivere appieno l’esperienza di divertimento. Infine la risolutezza con cui, in caso di imprevisti, ad esempio di una contestazione per una vincita richiesta da più giocatori che le vede combattive come non mai nel rivendicare i propri presunti diritti e parliamo per esperienza, avendone gestite più di una di situazione come quella appena descritta. Il che ci porta a parlare di passionalità, sentimento che al gioco, come nella vita di tutti i giorni, le donne non trascurano e che rende degna di nota ogni cosa che fanno, che mai succede per caso. Non fraintendete il nostro scritto, non abbiamo la presunzione di consegnarvi un’analisi della psiche femminile, noi ci limitiamo a raccontarvi le impressioni raccolte in lunghi anni di lavoro a contatto con la clientela, considerando che circa il 50 percento della

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specifica ricorrenza. Noi però vogliamo raccontarvi come, dal nostro pluriennale punto di vista privilegiato, abbiamo osservato i comportamenti delle donne nel momento in cui si avvicinano al gioco. La prima caratteristica di questo comportamento è la leggerezza con cui vanno incontro al mondo dell’azzardo, leggerezza che è sempre associata a consapevolezza dell’ambiente che stanno per incontrare. Ulteriore caratteristica è la curiosità, il desiderio di essere in possesso di tutte le informazioni utili per sfruttare la meglio l’opportunità di divertimento che hanno deciso di vivere. Non hanno remore nel contattare il personale in servizio per ottenere le spiegazioni utili per districarsi sul tappeto verde o tra le slot machine. In questo sono più aperte degli uomini, sempre restii nel confessare di essere alla prima esperienza per evitare di essere additati come neofiti. Questo atteggiamento delle donne, fatto di curiosità, porta con sé una grande voglia di imparare, di scoprire, di diventare padrone della situazione, quasi a significare che anche

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mese di marzo è foriero di cambiamenti climatici di solito caratterizzati da instabilità delle condizioni meteorologiche, dai cosiddetti dispetti del tempo e della stagione primaverile che incombe. Marzo è anche il mese in cui ricorre la festa della donna, per la precisione, il giorno 8. Una ricorrenza che nel 2020 è certamente più carica di significati rispetto al passato, a nostro parere principalmente per due ragioni. La prima, certamente positiva, per il processo di crescente affermazione delle donne nella nostra società, in tutti i campi professionali e non, la seconda, al contrario, è drammaticamente negativa, ci riferiamo all’altrettanto crescente verificarsi di episodi di violenza di cui esse sono oggetto. Non è questa la sede adeguata per argomentare sul difficile tema che abbiamo richiamato. Da questa pagina possiamo solo manifestare il nostro totale sdegno per la viltà e la bassezza che caratterizzano l’agire dell’uomo in questi frangenti. Ci scusiamo per aver brevemente accantonato il tema principe dei nostri scritti, ma, nello specifico caso, ci è parsa opportuna una sottolineatura di fatti che comunque sono parte del nostro vivere quotidiano. Così come lo è il divertimento, quello che con molta facilità si può provare all’interno di una casa da gioco, anche a marzo. Alle donne e alla loro festa da sempre i Casinò dedicano eventi speciali, serate a tema e promozioni in occasione della

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JOHN HUNTER AND THE TOMB OF THE SCARAB QUEEN | Nome_ John Hunter and the Tomb of the Scarab Queen | Payout_ 96,50% | Data di rilascio_ settembre 2019 | Produttore_ Pragmatic Play | Disponibile su_ Omnichannel

›› grafica

Con un’ambientazione particolarmente gradevole e una grafica di altissima qualità ed elevata risoluzione, il nuovo gioco di Pragmatic Play si presenta nel migliore dei modi già a un primo sguardo. Con lo sfondo del gioco rappresentato da un bellissimo tramonto nel deserto, davanti al quale scorrono i rulli, arricchiti da una serie di simboli molto carini e ben rappresentati, che evidenziano uno sviluppo grafico particolarmente accurato e un’attenta scelta della simbologia. Oltre ai simboli classici utilizzati per quelli di valore più basso, come il J, Q, K e A, ci sono una serie di elementi che impreziosiscono graficamente la slot: come la borsa da esploratore, una fondina con una pistola, la statua di Anubi e John Hunter. Per un gioco bello e non solo divertente!

›› sound

Anche le musiche, come la grafica, risultano particolarmente coinvolgenti e ideali per il tipo di ambientazione proposta con un ritmo di base che unisce il mistero e la suspense all’attesa di una vincita. Molto accurati anche i vari jingles che si alternano meglio tra uno spin e l’altro, in base alle varie fasi del gioco in cui si va incontro, con le sonorità che si amalgamano alla perfezione con le diverse dinamiche, senza mai annoiare o disturbare il gioco ma al contrario, coinvolgendolo attivamente in ogni momento.

›› giocabilità

La nuova John Hunter and the Scarab Queen è una slot con una griglia a 5 rulli, 3 righe e 25 linee di pagamento fisse, cioè non modificabili dal giocatore. Con una volatilità media, che si caratterizza per la frequenza e valore delle vincite che risultano accettabili. Ogni giocatore quando inizia una sessione deve selezionare il numero di gettoni per linea, da 1 a 10, poi il valore del gettone, da 1 a 50 centesimi di euro. Di conseguenza, l’importo della puntata può avere un valore compreso tra 25 centesimi e 125 euro. È disponibile anche la modalità “Autoplay” che consente di avviare spin in automatico, da un minimo di 10 ad un massimo di 100. Lo scopo del gioco è quello di ottenere combinazioni vincenti a partire da sinistra verso destra con il giocatore che ha il compito di scovare le ricchezze dell’antico Egitto, tra i rulli pieni zeppi di simboli “cash” pronti a far vincere premi di vario genere. Nei Free Spin, l’ultimo giro offre la possibilità di vincere il valore complessivo dei simboli “cash”, garantendo vittorie super.

›› bonus

Questa slot, molto piacevole e divertente, non presenta bonus game né jackpot, ma fa della semplicità la sua virtù. Tra i simboli che si alternano sui rulli, la Regina rappresenta il simbolo Wild: può apparire solo dal secondo al quinto rullo e può sostituire tutti gli altri simboli eccetto Scatter, Money e Collect. Il simbolo Scatter è invece la Piramide, che appare solo sui rulli due, tre e quattro. Tre o più Scatter attivano la finzione “Giri Gratuiti”. Lo Scarabeo che atterra sui rulli da 1 a 4 è invece il simbolo Money, mentre se atterra sul rullo 5 è un simbolo Collect. I simboli Collect possono essere di cinque tipi diversi: Collect, Extra Collect, Multiplier Collect, Expanding Collect, Respin Collect. In tutti i casi, il giocatore sarà ampiamente premiato. E sicuramente, divertito.

il nostro giudizio. John Hunter and the Scarab Queen rappresenta la terza puntata di una serie di slot realizzate da Pragmatic Play che hanno come protagonista John Hunter, un avido avventuriero che viaggia per tutto il mondo alla ricerca di ricchi tesori. Come nelle precedenti, il divertimento è garantito, come abbiamo provato a raccontare in questa rubrica. Proprio per questo abbiamo scelto di recensire questa slot, perché risulta semplice ma molto coinvolgente, in grado di intrattenere al meglio il giocatore e di gratificarlo con le giuste vincite. Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).

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«Il mio lavoro è come un gioco» Betty Senatore, conduttrice radiofonica di Radio Capital, è anche un’insegnante di Voice public speaking

INTERVISTE

di Roberta Falasca

le e voci brutte, ma voci naturali, cioè spontanee, che nascono da un corpo rilassato e a proprio agio. Quelle sono tutte bellissime. Ci sono anche voci che, per il tono e l’intensità, vengono comunemente definite calde e sensuali oppure voci squillanti e, a volte sguaiate. Questo dipende dalla natura ma PH. SARA BARONI indubbiamente tanti piccoli aspetti negativi possono essere corretti con lo studio e l’esercizio”. Lei è anche un’insegnante di public spearadio, la voce, la bellezza king: quanto è importante “saper parlare” naturale di Betty Senatore. per comunicare? Conduttrice radiofonica di “Bisogna curarsi non solo di cosa si Radio Capital, insegnante di Voice pudice ma anche di come lo si comuniblic speaking, a volte attrice di teatro, ca, pensando al linguaggio del corpo e, Betty Senatore ha fatto delle sue passiocome ho detto prima, alla nostra voce. ni un lavoro e al centro del suo mondo Non possiamo prescindere da questi c’è la sua voce. tre aspetti per avere una comunicazione La radio è una delle sue grandi passioni, efficace, che dia risultati ottimali”. insieme al teatro, al cinema e alla musica: Secondo lei, la radio e tutti i mass media se lei potesse rinascere, chi vorrebbe essere in generale stanno subendo trasformazioe cosa vorrebbe fare? ni a causa del dilagare dei social network? “Ho avuto la fortuna di fare un lavoro “Sono diventate più visibili, quindi come conduttrice radiofonica che ha anche più fruibili in modi diversi, non coinciso con una mia grande passione solo dall’apparecchio radio che trache mi ha anche permesso di dedicarmi smette solo suono. In un momento al teatro, un altro grande amore. Forse, come questo bisogna un po’ a sorpresa dico che mi sarebbe sfruttare tutti i mezzi a piaciuto frequentare una facoltà sciendisposizione per avere tifica, come biologia o chimica, per risultati migliori, arrivedere l’effetto che fanno certi sistemi vando così attraverso chimici e naturali ma anche studiare arpiù canali al maggior gomenti nei quali al liceo avevo buoni numero di persone e voti, ma che poi non ho voluto approarrivarci in un modo fondire. A dire il vero mi sento un po’ più coinvolgente ed efuna farmacista mancata”. ficace”. La voce è lo strumento con cui lavora: seQuali sono gli ingrecondo lei è un buon biglietto da visita andienti indispensabili per che per chi non è del mestiere? lavorare in una radio e “La voce è uno degli strumenti fondadiventare un valido conmentali attraverso i quali noi comuniduttore? chiamo e che può arrivare a influenzare “Leggere, informarsi, chi ascolta fino al 40 percento. Sostengo essere curiosi ma, sosempre, però, che non esistono voci bel-

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prattutto, essere se stessi. La radio, anche se non trasmette l’immagine, è un mezzo spietato che fa capire subito chi finge o fa sul serio, chi non sa cosa dire o non si è preparato e informato, chi fa il simpatico per forza”. Dalla meravigliosa Maremma a Milano, cosa fa sentire più liberi, una terra incontaminata o una grande città dalle mille possibilità? “Paradossalmente è stata proprio la Maremma a darmi la spinta per la città con le sue mille possibilità. La mia terra è bella, però manca di opportunità in molti campi. Questa sensazione di ‘non avere mai abbastanza’ mi ha dato la voglia di andare a scoprire di più. Guadagnarsi il proprio bagaglio di esperienze un po’ alla volta è l’aspetto che mi ha più insegnato nella vita, molto più fruttuoso del tutto e subito”. Lei ha una personalità estremamente eclettica, le è mai capitato di “sentire” il suo lavoro come un gioco? “Ogni tanto penso che il mio lavoro sia un gioco, perché se io non mi diverto per prima, non lo faranno neanche gli altri. Detto questo, nella formazione che faccio con il public speaking uso proprio il gioco come punto di partenza verso la conoscenza, infatti si definisce ‘formazione esperienziale’. Questo è il significato di ‘gioco’ che accetto e che mi piace”. Ha mai provato a giocare nei casinò o a qualche gioco con vincita in denaro? “Assolutamente no, sono cose che mi annoiano terribilmente. Credetemi, non mi piace neanche giocare a tombola”.


INTERVISTE

Giocare, una costante antropologica di Anna Maria Rengo

Il filosofo Diego Fusaro tra ricerca della verità e divulgazione: "Il vero intellettuale deve andare verso il popolo"

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mparare a pensare con la propria testa. Poco? Questo, secondo Diego Fusaro, è il compito primario della filosofia. Gioco News incontra il filosofo a Terni, ospite dell’associazione Pericle per una lezione su “Il ruolo degli intellettuali in Italia secondo Antonio Gramsci”. E la prima domanda parte proprio dallo scopo della disciplina: si può realmente imparare a essere liberi da qualunque pregiudizio o educazione ricevuta? “Come dice Hans-Georg Gadamer, è impossibile essere liberi da pregiudizi. Ma è possibile vagliarli, per capire se sono buoni o cattivi”. Nell’elencare i suoi capisaldi teorici, lei afferma che arte, religione e filosofia sono costanti antropologiche. Della filosofia abbiamo parlato prima: perché l’uomo sente il bisogno dell’arte e della religione? “Sono tutti modi per comprendere la

verità: la filosofia attraverso il concetto, l’arte grazie al sensibile e la religione mediante la rappresentazione”. Ci sono altre costanti antropologiche? Per esempio, la propensione al gioco, inteso come superare i propri limiti, rispettare delle regole, come “non obbligo”, lo è? “L’uomo è un animale giocante e questa è una sua costante antropologica. Poi ce ne sono altre, come ad esempio il fatto che siamo tutti esseri sessuati”. I grandi filosofi hanno sempre cercato la “verità”, e cercato risposte agli stessi quesiti della vita e del suo senso. Il fatto che sono almeno 2500 anni che si pongono le stesse domande la dice lunga sul fatto che risposte non sono state trovate. Ma è possibile trovare la verità e forse, se non la si trova, non è colpa del fatto che si usano gli strumenti sbagliati e che si pensa che debba essere incredibilmente complicata, mentre invece potrebbe essere semplicissima? “In parte è vero che gli strumenti sono inadeguati. La verità va definita come il percorso grazie al quale l’umanità giunge alla consapevolezza di se stessa”. Qual è il ruolo che il filosofo può avere nella vita politica contemporanea? “Nella vita politica contemporanea, è un semplice giullare dell’ordine costituito. Ne va invece riscoperto il valore come teorico della verità”. Lei è un filosofo, ma anche un personaggio

molto noto e amato. Quanto è importante essere “divulgativi” e non troppo accademici, per i filosofi? “Riprendendo i Quaderni gramsciani, l’intellettuale deve andare verso il popolo. Oggi però prevale il ruolo dell’intellettuale organico al blocco capitalistico dominante e ai partiti con i quali esso si esprime. Non è più il compagno di strada alla Sartre, ossia quell’intellettuale che poteva prestarsi alla politica e accordarle il suo favore, salvo revocargliela se e quando essa si discostava dalla sua idea del vero. Ma è una vera e propria emanazione del partito”.

Io chi sono?!? “Non amo descrivermi: e, tuttavia, preferisco che a farlo sia io e non il ‘si dice’ di heideggeriana memoria. Mi considero allievo indipendente di Hegel e di Marx, di Gentile e di Gramsci. Intellettuale dissidente e non allineato, sono al di là di destra e sinistra. Se, infatti, la sinistra smette di interessarsi a Marx e a Gramsci, occorre smettere di interessarsi alla sinistra: e continuare nella lotta politica e culturale che fu di Marx e di Gramsci, in nome dell’emancipazione umana e dei diritti sociali. Ho una passione durevole per la filosofia e un amore sfrenato per il mare, immagine mobile della libertà. Credo nelle idee che sostengo e non le baratterei per nulla al mondo. Odio gli indifferenti e gli opportunisti. Non voglio avere nulla a che fare con i servi e con il pensiero unico. Resto convinto che in filosofia la via regia consista nel pensare con la propria testa, senza curarsi dell’opinione pubblica e del coro virtuoso del politicamente corretto”. (dal sito di Diego Fusaro)

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Ci sono anche Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia fra i Paesi che da marzo parleranno di eSports sulla gamma di canali della Sony Pictures Television grazie a Squad, una trasmissione di un’ora dedicata al “gaming lifestyle”, ai risultati dei tornei e ai professionisti del settore, con ospiti scelti fra i player più rinomati, gli streamer e gli sviluppatori di giochi. L’avvio delle trasmissioni è il frutto di un accordo siglato fra l’organizzatore e l’emittente di tornei canadesi Northern Arena e lo studio di produzione e distribuzione televisiva Sony Pictures Television. Carl-Edwin Michel, fondatore e Ceo di Northern Arena commenta così la firma di questa partnership: “Northern Arena e la famiglia Squad sono entusiasti di questa grande collaborazione con la Sony Pictures Television. Vogliamo stabilire lo standard per i contenuti di eSports in Canada e nel mondo producendo e raccontando storie di eSports avvincenti con un alto valore di produzione. Pensiamo che la Sony Pictures Television e i suoi canali Axn siano il luogo perfetto per i giocatori e i non giocatori dell’Europa orientale per vedere in cosa consiste la nostra community”. Squad ha debuttato ufficialmente in Canada solo un anno fa, nel marzo 2019, in contemporanea su una serie di piattaforme tra cui Twitch, YouTube, Facebook e Twitter.

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GIOCONEWS #03 MARZO 2020

Dal Canada alla Bulgaria, eSports protagonisti sui canali Sony

Blazhev vince il Main Event Wpt DeepStacks delle Filippine Impennata improvvisa per la carriera, e per i guadagni, di Dimitar Blazhev, poker player bulgaro incoronato campione nella 18esima stagione del Main Event Wpt DeepStacks nelle Filippine a febbraio, parte del World Poker Tour Asia Pacific, con un montepremi equivalente a circa 450mila euro, e 344 entries. Un successo che gli ha consentito di vincere una somma pari a 88mila euro: una bella cifra, specie considerando che finora poteva contare solo su un totale di 11mila euro di guadagni live. Gli scarsi guadagni del giocatore 34enne, originario di Sofia, sono dovuti principalmente alla sua scarsa assiduità nei tornei dal vivo, come ammette lui stesso, ricordando che è principalmente un giocatore di cash game da 12 anni e che non gioca “più di cinque tornei live all’anno”. In effetti, Blazhev non aveva nemmeno intenzione di partecipare al Main Event Wpt DeepStacks delle Filippine. Un amico ha visto l’evento sui calendari del poker e gli ha suggerito di prendersi una vacanza per giocare nel torneo. Pertanto, Blazhev è volato dalla Bulgaria alle Filippine per provare. Finendo per vincere. Nonostante questa “buona onda” e i 900 punti guadagnati per la classifica di Player of the Year della regione Asia-Pacifico, Blazhev ha detto di non aver intenzione di visitare Taiwan per l’ultima tappa della stagione alla fine di maggio. Almeno per ora.

SOFIA

TORNEANDO

SQUAD DI SONY PICTURES TELEVISION

Aria di tempesta in seno all’autorità di regolamentazione del gioco della Bulgaria, dopo gli arresti domiciliari disposti a carico di due dei suoi membri per le accuse di connivenza con la criminalità organizzata mosse dal tribunale penale specializzato della nazione. I pubblici ministeri bulgari ritengono che Alexander Georgiev, ex presidente della Commissione statale per il gioco d’azzardo, e Todor Markov, capo del dipartimento di monitoraggio della Commissione, siano parte di un gruppo criminale “supervisionato” da Vasil Bozhkov, il maggiore operatore di lotteria privata della nazione, colpito da un mandato di cattura per maxi evasione fiscale, estorsione e tentativo di corruzione, arrestato alla metà di febbraio negli Emirati Arabi Uniti e, al momento incui scriviamo, in attesa di estradizione. Mentre in alcuni rapporti Georgiev sembrerebbe aver ammesso di aver accettato favori da Bozhkov in cambio di un trattamento favorevole, Markov ha negato di conoscere il magnate o i suoi collaboratori. Come se non bastasse, Ognemir Mitev, che ha presieduto la Commissione prima di Georgiev, è stato accusato di aver ricevuto tangenti pesanti – circa 5mila euro al giorno - da Bozhkov per “voltare la testa dalll’altra parte” quando non pagava le tasse. Mitev è anche sospettato di aver valutato le proposte di Bozhkov di revocare le licenze dei suoi concorrenti di gioco.

GIOCARE GIO CONGUSTO

POKER STRATEGY VASIL BOZHKOV

Regolatori travolti dallo scandalo Bozhkov

GIOCARE GIO CONGUSTO

Bulgaria Gioco all’ombra dei Balcani



L’ORA DEL GIOCO

FLIP OUT PINBALL CLUB A CROYDON, LONDR A

A cura di Ian Donegan

www.intergameonline.com

L’ORA DEL GIOCO

IL PELLEGRINAGGIO DEL FLIPPER Anche se oggi il flipper occupa un posto speciale nel cuore delle persone, è passato attraverso un inferno legislativo per arrivarci. Ian Donegan di InterGame ne esplora l’ardua odissea

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proibizionista sui luoghi che avrebbero potuto avere flipper. Ironia della sorte il Museum of Pinball, il più grande museo dedicato al gioco oggi negli Stati Uniti, si trova in una città del nord della California chiamata Banning (divieto). I flipper come li conosciamo oggi sono stati aggiunti più tardi, negli anni ‘40, nel tentativo di mettere un maggiore controllo nelle mani del giocatore ma l’associazione con il gioco d’azzardo ha continuato a danneggiarlo. Tutto ciò è avvenuto al culmine negli anni ‘70, quando la Music and Amusement Association ha portato il caso in tribunale per rovesciare il divieto. Come uno dei suoi testimoni principali, il Maa ha portato Roger Sharpe, il cui figlio, Zach, è stato il giocatore di flipper numero uno negli ultimi anni. Il suo ruolo era dimostrare che si trattava di un gioco di abilità, non di fortuna. Mentre Sharpe cresceva nella sua Chicago, il flipper era illegale. Le occasioni in cui poteva giocarci erano rare, giusto durante le vacanze di famiglia, e ha avuto l’opportunità di conoscere davvero il gioco solo quando è andato al college nel Wisconsin, dove le macchine erano popolari in molti luoghi ed è diventato un abile giocatore. Poi si è trasferito di nuovo a New York, in una città senza flipper. “Così sono passato dall’ignoranza, alla festa, alla carestia”, racconta. Presto si è trovato nella posizione di redattore associato presso la rivista GQ e ha usato la sua posizione per scrivere un articolo sul flipper alla fine del 1974. “Nel fare ciò, speravo di capire come ottenere un gioco per me stesso. Era davvero solo uno sforzo egoistico”, ammette. Mentre svolgeva le ricerche per questo articolo, ha finito per accettare di scrivere un libro chiamato Pinball! sull’argomento con un editore. Quindi, con una combinazione dell’articolo in GQ e un libro sull’argomento in arrivo oltre a essere un ENGLISHPAGES

LEDRITTE DELMAESTRO

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PROMOSPACE

GIOCO &ARTE

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PROMOSPACE

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egli ultimi dieci anni il numero dei membri dell’International Flipper Pinball Association – la federazione che gestisce il flipper sportivo nel mondo – è passato da 500 a oltre 80mila. Un dato che dimostra il coinvolgimento delle persone nell’ultimo decennio e il fatto che il flipper non ha mai lasciato la scena, fino a diventare oggi un oggetto di moda. Ora ci sono più di 3.500 eventi e campionati organizzati ogni anno in tutto il mondo, con qualcosa in palio come 2,5 milioni di dollari di montepremi assegnati ai vincitori (nei Paesi dove è possibile). Uno scenario particolarmente piacevole da vedere poiché il flipper ha una storia fatta di luci e ombre, dopo essere stato bandito a New York City, negli Stati Uniti, nel 1942, con la maggior parte delle grandi città americane che hanno seguito l’esempio poiché era visto come un gioco d’azzardo. Anche se adesso è strano immaginarlo, negli anni ‘40 era considerato un azzardo anche vincere delle partite gratuite. Anche perché, all’epoca, l’antenato del flipper che conosciamo oggi era più simile alla roulette: la palla veniva rilasciata e viaggiava sul piano e i giocatori scommettevano su dove sarebbe atterrata. Ma ai giocatori è stato permesso di interagire e dare una spinta al gioco per indirizzare la palla verso una determinata fessura attraverso l’introduzione successiva dei “flippanti”. È difficile immaginarlo ora, ma alcuni funzionari si sono opposti al gioco nello stesso modo in cui i politici moderni parlano della droga. Fiorello La Guardia, il sindaco di New York dell’epoca, disse che le persone che “spingevano” il flipper erano “viscide squadre di spacconi ben vestiti e che vivevano nel lusso con un furto di penny”. In un giornale era stato fotografato con una mazza mentre faceva a pezzi i flipper e, a un certo punto, aveva ordinato alla polizia di condurre incursioni in stile

giocatore abile a questo punto, il Consiglio di New York City gli si è avvicinato. L’organizzazione stava effettuando la sua ultima incursione nella legalizzazione del flipper e aveva bisogno di un testimone esperto. All’epoca il pensiero era che l’allora commissario per le questioni relative ai consumatori, Elinor Guggenheimer, fosse propenso a consentire al flipper di rientrare in città. Nel 1976 il consiglio istituì due macchine nell’aula del tribunale e quando è stato il momento Sharpe ha “chiamato” una serie di tiri per dimostrare che questo era, in effetti, un gioco di abilità. Ciò ha portato il consiglio a votare sei a zero per far diventare legge la proposta, permettendo al flipper di tornare nella città di New York. In questi giorni il flipper ha completamente abbracciato la cultura moderna. Dopo un lavoro di molti anni con titoli esclusivi concessi in licenza da popolari brand, il fenomeno non mostra oggi segni di cedimento. Anzi. Con il recente ritorno di fiamma nei confronti del flipper, è in aumento anche il numero di locali in cui si può trovare il re dei giochi a moneta. Tornando a essere popolare anche grazie a una serie di produzioni di successo che propongono un titolo dello spettacolo o della musica. Il gigante Stern Pinball, ad esempio, ha lanciato un nuovo gioco che celebra la serie di successo di Netflix, Stranger Things. In cui la giocabilità si concentra sullo sbloccare i significati nascosti degli eventi soprannaturali dentro e intorno alla città di Hawkins dove è ambientato lo spettacolo, riproponendo varie scene e musiche della serie. Il flipper è così passato dall’essere capro espiatorio e oggetto di diffamazione per fini politici a diventare uno dei format di divertimento più malleabili, amato da milioni di persone. Che ne dite di dargli un po’ di tregua, adesso?



Green Isle Hotel & Conference Centre Dublino, Irlanda www.irishgaming.ie

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COMMUNICATIONS SEMINAR

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PROMOSPACE

GIOCARE GIO CONGUSTO

NUOVE TENDENZE

NUOVE TENDENZE

Gli appuntamenti internazionali ai quali non puoi mancare

GIOCARE GIO CONGUSTO

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PRAGUE GAMING SUMMIT 2020 Praga – Repubblica Ceca www.praguegamingsummit.com

The international appointments that you can’t lose

9 – 11

Marzo 2020/ March 2020

New Orleans, Louisiana www.amusementexpo.org/2020/

AMUSEMENT EXPO INTERNATIONAL 2020

POKER STRATEGY

RUSSIAN AMUSEMENT RIDES AND ENTERTAINMENTS RAAPA2020 GIOCARE GIO CONGUSTO

GIOCARE GIO CONGUSTO

POKER STRATEGY

LEAVVENTURE

LEAVVENTURE DAROONEY

12 – 14

All Russian Exhibition Center (Vdnh), Mosca, Russia www.raapa.ru/en

18 – 20

DATA & RESEARCH SEMINAR

Vienna House Diplomat Prague Hotel Praga, Repubblica Ceca www.european-lotteries.org/event/data-researchseminar?cf=14

23 – 25

DEAL 2020 - DUBAI ENTERTAINMENT, AMUSEMENT & LEISURE SHOW

Gaming

CASINÒ FRANCESI

Saint-Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.com/eventi-etornei

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TORNEO ESPORTS

STARLADDER IMBATV DOTA 2 MINOR (SEASON 3)

EPT SOCHI

Sochi Casino and Resort, Sochi, Russia www.ept.com

Kiev Cybersport Arena, Ucraina https://starladder.com/en/news

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12 – 17

TORNEO VIP ALLA ROULETTE AMERICANA

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CASINÒ BEATS MALTA PAROLADI COLLOVATI

King’s Resort, Rozvadov, Rep. Ceca www.pokerromkings.com

PAROLADI COLLOVATI

TORNEO DI CHEMIN DE FER 2020 (TERZA MANCHE) TORNEANDO

TORNEANDO

WSOP CIRCUIT ROZVADOV

13 – 14 TORNEANDO

5 – 24

Dubai World Trade Centre, Dubai, Emirati Arabi www.dealmiddleeastshow.com

Intercontinental, St. Julians, Malta https://sbcevents.com/casinobeats-malta/

24 – 27

INDIAN GAMING TRADESHOW & CONVENTION 2020

San Diego Convention Center San Diego, California – USA www.indiangamingtradeshow.com

25 – 27

PUBCON FLORIDA 2020

Kovens Conference Center, Miami, Florida, USA www.pubcon.com/pubcon-florida-2020

26 – 27

AGE CAMBODIA 2020 - 3RD ASIA ENTERTAINMENT & INVESTMENT EXPO

Casino Perla, Nova Gorica, Slovenia www.thecasinoperla.com

Sokha Beach Resort Sihanoukville, Cambogia www.asia-gamingexpo.com

25 – 30

LEADSCON LAS VEGAS 2020

13 – 14

King’s Resort, Rozvadov, Rep. Ceca www.eurorounders.com

30 – 2 aprile

TORNEO DI CHEMIN DE FER 2020 (TERZA MANCHE)

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IPO NOVA GORICA

Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.pklive360.net

Saint-Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.com/eventi-etornei

IPS ROZVADOV

30 – 1 aprile

Paris Hotel, Las Vegas, Nevada, USA www.leadscon.com/leadsconlv-2020

CINEMACON 2020

Caesars Palace, Las Vegas, Nevada, USA www.cinemacon.com

TORNEO DI BLACK JACK 2020

31 – 3 aprile

Saint-Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.com/eventi-etornei

Las Vegas Convention Center, Las Vegas, Usa www.digitalsignageexpo.net

DSE 2020 - DIGITAL SIGNAGE EXPO & CONFERENCE

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).

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LEDRITTE

IRISH GAMING SHOW 2020

Novotel München City Arnulfpark Monaco, Germania https://www.european-lotteries.org/list/upcomingevents

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LEAVVENTURE

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GIOCO &ARTE

GIOCO &ARTE

DALMONDO

C A WE O S N I IN ’ T T G

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LEDRITTE DELMAESTRO

Business



A cura di Vincenzo Giacometti

GIOCO &RETAIL

GIOCO &RETAIL

INTRATTENIMENTO A PROVA DI CHEF

Si

chiama Pinstack, il nuovo concept di intrattenimento americano che dopo essersi diffuso in Texas nelle varie sedi di Plano, Las Colinas e Allen, ha appena celebrato il debutto della sala principale nella capitale Austin, con un un’offerta decisamente innovativa e all’avanguardia. Unica nel suo genere, nel mondo. Fedele al suo nome, Pinstack è conosciuto nel paese per il bowling, sicuramente molto in voga da quelle parti, al punto che in queste sale esistono addirittura delle corsie più “intime” riservate ai soci “Vip”. Ma anche chi non pratica il bowling troverà senz’altro qualcosa da fare all’interno di questo tipo di location. Soprattutto nella nuova sede di Austin, dove l’enorme spazio di circa 5mila metri quadrati è pieno di molte altre attrazioni e diversivi, di vario tipo. Chi cerca altre emozioni, più estreme, potrà apprezzare l’arena di laser tag o la parete per l’arrampicata su roccia a sei corsie illuminata a Led. Chi preferisce invece rilassarsi ma è comunque in cerca di divertimento, potrebbe voler fare un giro in autoscontro, o perdersi tra i videogame nell’enorme sala giochi che include classici Arcade accanto agli ultimi titoli di realtà virtuale, come “Halo: Fireteam Raven” e “Virtual Rabbids” a quattro giocatori, e gli ultimi flipper. Pinstack presenta anche un biliardino gigante da sedici persone che è il primo del suo genere in tutto il Texas. “Siamo entusiasti di aver portato il nostro concept, che è in rapida crescita, anche nella comunità di North Austin, offrendo una varietà di esperienze, dalle autoscontro al bowling”, spiega Mark Moore, amministratore delegato della società madre Enter-

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tainment Properties Group. “Sappiamo che l’esperienza Pinstack si adatta perfettamente a tutte le fantastiche opzioni di cibo, bevande e intrattenimento che questa città ha da offrire”, aggiunge. In realtà, Austin è una piazza molto ricca dal punto di vista dei centri di intrattenimento per adulti e famiglie, come testimonia anche la recente apertura in centro di Punchbowl Social, ma l’obiettivo di Pinstack è quello di posizionarsi diversamente e di uscire dal branco. Puntando proprio sulla differenziazione di prodotto e mettendo la stessa dedizione e dinamismo sia nell’allestimento del proprio programma di food & beverage, che in quello dei giochi. Sfruttando, su tutti i fronti, la tecnologia. Guardando ai servizi di ristorazione, anche se non si possono trovare menù elitari degni di un ristorante stellato, i clienti non saranno nemmeno costretti a mangiare patate surgelate, altri piatti standard e junk food. Il Pinstack offre infatti un ristorante curato da uno chef, che serve classici di alto livello e un menu per il brunch del fine settimana. Oltre alle specialità mensili, che variano in funzione delle stagioni, dove i punti salienti del menu includono: Signature Mac & Cheese Pops, Almond Crusted Salmon, Texas Smokehouse Burger, Classic Margherita Pizza e Pinstacked Pancake Tower. Con un sofisticato menu di bevande che vanta cocktail artigianali esclusivi, un’ampia lista di vini con oltre 45 varietà (di cui 12 alla spina) e 24 birre alla spina importate e nazionali, tutte servite dai due bar a servizio completo della sede. Non solo. Il locale offre anche ristorante e patio più rapidi sul lato corsia, oltre ad aree di intrattenimento per feste ed eventi privati, come feste di compleanno, oppure anche per party aziendali ed eventi di team building, dove le esperienze di realtà virtuale

Un gruppo texano lancia un innovativo centro di intrattenimento che unisce giochi all’avanguardia alla buona cucina. Esaltando il legame tra gaming, food & beverage.

stanno prendendo sempre più piede. Oltre al percorso-sfida fatto di corde alte 6 metri, ideale per questo tipo di attività di gruppo. Ma il posto si presta alla grande anche per le normali riunioni aziendali, il Pinstack propone soluzioni ad hoc, con funzionalità specifiche complete per ospitare anche presentazioni e meeting. Per una location che guarda al futuro e delinea la nuova era dell’intrattenimento e del gaming retail.

L A

S C H E D A

The Pinstack Austin Dove: 500 W. Canyon Ridge Drive Austin, TX 78753 https://pinstackbowl.com/locations/austin-texas Orari: Monday – Thursday – 11:00AM – Midnight Friday – 11:00AM – 2:00AM Saturday – 10:00AM – 2:00AM Sunday – 10:00AM – Midnight Orario primaverile: Sat 3/7 – 10:00AM – 2:00AM Sun-Thu 3/8-3/12 – 10:00AM – Midnight Fri-Sat 3/13-3/14 – 10:00AM – 2:00AM Sun-Thu 3/15-3/19 – 10:00AM – Midnight Funzionalità: Sat 3/7 – 10:00AM – 2:00AM Sun-Thu 3/8-3/12 – 10:00AM – Midnight Fri-Sat 3/13-3/14 – 10:00AM – 2:00AM Sun-Thu 3/15-3/19 – 10:00AM – Midnight Fri-Sat 3/20-3/21 – 10:00AM – 2:00AM Sun 3/22 – 10:00AM – Midnight E in più: Stanze private per meeting ed eventi Bar completo Selezione specialità gourmet



GIOCHI DABAR

A cura di Nicole Cavazzuti

2020, l’anno della riscoperta del fluo Verde acido, fucsia, blu elettrico e giallo catarifrangente: i cocktail si (ri)tingono di colori psichedelici. L’analisi della tendenza, qualche suggerimento pratico e alcune ricette di successo.

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orpresa, nel 2020 è di nuovo boom per i drink fluo, ovvero miscele con sostanze fluorescenti. Che non sono una novità, sia chiaro. A diffonderli per primo in Italia ormai cinque anni fa è stato infatti Dario Comini, fondatore e titolare del Nottingham Forest di Milano. Il più facile da realizzare è il Gin Tonic perché l’acqua tonica contiene il chinino, una sostanza che si illumina di una luce bianco-blu quando viene posta sotto una lampada di Wood. Ma per rendere fluo un liquido si può pure sciogliere nella bevanda della vitamina A (con estrema attenzione al dosaggio) o delle vitamine del gruppo B (come tiamina, niacina e riboflavina) che sono altamente fluorescenti. Storico, per esempio, è il Gin Tonic Fluo di Comini servito in un bauletto con una lampada UV, un becher con ghiaccio, anice stellato e cannella, una brocca di tonica e una fiala con il gin arricchito da vitamina B2.

Un esempio su tutti: nel nuovo menù del Block Boutique Bar di Pozzuoli firmato da Fabrizio Masecchia c’è anche il fluo drink Block Box, un twist del Gin Fizz dalle tinte shocking. Non basta: si moltiplicano gli eventi a tema, che riscuotono interesse da parte dei gestori e gradimento da parte del pubblico. Lorenzo Allegrini, bar manager tra i soci fondatori del tartare cocktail bar Nuda e Cruda di Milano, per esempio, dopo il successo ottenuto con il primo ciclo vuole programmare anche nei prossimi mesi Skin, un neon party con dj-set e un’offerta speciale di tre piatti e tre drink fluo.

LO SCENARIO

PERCHÉ PROPORRE I FLUO DRINK

Se i fluo cocktail oggi sono tornati di moda è grazie in particolare al traino del Paradiso Cocktail Bar di Barcellona, consacrato 20esimo al mondo nella classifica dei World’s 50 Best Bar 2019. Il fatto è che Giacomo Giannotti, barman fondatore del locale, usa spesso la vitamina B2 per creare presentazioni di grande impatto nel segno della fluorescenza. Risultato? Eccoli protagonisti delle cocktail list di moltissimi locali. E non solo nelle grandi città, ma pure in provincia.

Semplice: perché aiutano a incrementare il business, sono facili da preparare, stupiscono il cliente e rendono magica l’esperienza al bar. “Di grande impatto visivo, suscitano sempre un effetto sorpresa. Al vederlo servire, gli avventori spesso si incuriosiscono e non di rado chiedono di provarlo. E poi, i giovani li fotografano e postano su Instagram contribuendo così alla loro richiesta. Il target tra i 20 e i 30 anni, infatti, non è molto legato a Facebook ma è molto influenzato da Instagram. In particolare, ad avere un ritorno sugli incassi sono le stories. Circa il 20 percento di chi mette like viene poi a trovarci apposta per provarlo”, osserva Fabrizio Tanglota, barman tra i soci titolari del Block Boutique Bar di Pozzuoli. Inoltre, i drink fluo non costano tanto. “Tra vitamina B2 e lampada nera, il drink cost non subisce rilevanti variazioni di prezzo”, chiarisce Comini.

IL MAGAZINE DEL PUBBLICO ESERCIZIO

Da oltre 30 anni Mixer con la sua distribuzione raggiunge ogni mese bar, ristoranti, pizzerie e hotel in tutta Italia. Mixer è un riferimento privilegiato dell’informazione professionale per i pubblici esercizi, affrontando tutte le tematiche “calde” che toccano gli operatori del fuori casa. Offre agli operatori del settore idee, spunti, opportunità con un approccio pragmatico. Mixer è disponibile anche online nella versione sfogliabile sul sito www.mixerplanet.com.

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GIOCONEWS #03 MARZO 2020

Cocktail “fluorescenti” GREEN LANTERN

(guarda sul sito Mixerplanet.com la video spiegazione di Dario Comini) Ingredienti: - 50 ml vodka infusa alla vitamina B2 - 150 ml tonica home made arricchita con chinino Preparazione: Versare la vodka infusa sopra l’acqua tonica in un bicchiere a calice alto con ghiaccio con un cucchiaino (come si fa per fare un Irish Coffe), in maniera che resti separata dalla tonica. Servire in un cubo dotato di luce RGB in modalità Wood con accanto una fiala contenente 50 ml di vodka infusa con Butterfly Pea e una fiala con 1 grammo di Diger Selz al limone. Come si beve: Per prima cosa l’ospite deve versare la vodka blu al Butterfly Pea, poi il grammo di Diger Selz. Infine deve miscelare il liquido. Il risultato è un drink dal colore verde fluorescente.

B2 MARTINI

Tecnica: Mix and Strain Bicchiere: coppa da cocktail Martini Ingredienti: - 80 ml gin - 20 ml americano cocchi - 0,5 gr vitamina b2 Preparazione: Versare gli ingredienti in un mixing glass con il ghiaccio. Servire in coppa da cocktail Martini sopra un supporto dotato di luce Rgb (una lampada con dei Led montati su una striscia che emettono luce colorata).

La fluorescenza in pillole Fosforescenza: Fenomeno di emissione

radiativa autonoma.

Fluorescenza: proprietà di alcune sostanze di assorbire radiazioni elettromagnetiche e di emetterle in modo visibile. Sostanze fluorescenti: Vasellina: verde Evidenziatori: vari colori fluo Chinino: azzurro Acqua tonica: azzurro Vitamina B2: giallo Vitamina A: giallo Detersivo sbiancante: blu Clorofilla: rosso

Sostanze fluorescenti edibili:

Vitamina B2 Acqua tonica Clorofilla Importante: tra le vitamine, solo la B2 non ha controindicazioni di consumo, perché la quantità in eccesso viene espulsa dal nostro corpo. Attenzione: le altre vitamine fluo si possono utilizzare in dosi prestabilite, che sono minime.


CASINÒ FRANCESI

CASINÒ FRANCESI

gli chef dei ristoranti la tendenza a essere considerati dei personaggi, quasi delle rockstar, è già in atto da diversi anni. Per i “pizzaioli” invece è una cosa nuova, ma che sta prendendo rapidamente piede, complici anche le molte trasmissioni Tv in cui compaiono o le segnalazioni dei critici più rinomati. Fra loro, ormai da qualche tempo, c’è Ciro Salvo, maestro pizzaiolo e patron di 50 Kalò, una delle sei pizzerie italiane segnalate dalla Guida Michelin. La sua è una storia che comincia ben prima della sua nascita, avvenuta nel 1977. “Facciamo pizze da tre generazioni, ho imparato da mia nonna prima e poi con mio padre. Più che definirmi un predestinato, mi piace dire che sono un privilegiato perché per me la pizzeria è non solo lavoro, ma vita e passione. Certo, trent’anni fa non era come adesso: oggi la pizza è tornata alla ribalta, ha conquistato finalmente il posto che merita. Oggi essere pizzaiolo è certamente un privilegio e non farei altro nella mia vita”. La pizza di Ciro Salvo si caratterizza per un impasto molto idratato, particolarmente soffice e leggero e quindi altamente digeribile.

PAROLADI COLLOVATI

TORNEANDO

ciata e gustosa, che Ciro mangia quasi tutti i giorni. Un simbolo del Made in Italy, ed in Naples, verrebbe da dire, esportato da questo talentuoso “maestro della pizza” anche all’estero e precisamente a Londra, dove ha aperto, a due passi da Trafalgar square, una frequentatissima succursale di 50 Kalò, a cui dedica tutto il suo impegno. “La pizza sta vivendo la sua grande rivincita, da cibo povero a prodotto sotto i riflettori. È vero, come pizzaioli siamo corteggiati da tanti, la pizza è diventata il nuovo business che fa gola a molti imprenditori, a sponsor e organizzatori di eventi. La ricerca della notorietà ne è la conseguenza, ma se non è accompagnata da preparazione e sostanza è un castello che crolla presto. Personalmente a me interessa far bene il mio lavoro, con attenzione, dedizione, ricerca e studio”.

TORNEANDO

“All’impasto dedico tempo e cura ogni giorno. Poi ci sono gli ingredienti che danno sapore e carattere alle mie pizze, mi piace scegliere i fornitori personalmente e preferisco sempre produttori certificati e piccoli artigiani che lavorano pensando alla qualità piuttosto che ai numeri”, racconta. Qualità che contraddistingue ognuna delle pizze servite a 50 Kalò, a Napoli. Un nome insolito, che affonda le sue radici nelle tradizioni culturali della città. “50 è nella cabala napoletana il pane, mentre kalò nell’antico gergo non scritto dei pizzaioli significa ‘buono’. 50 Kalò vuol dire dunque ‘panetto buono’ ed è pertanto la sintesi del mio lavoro e della mia ricerca come pizzaiolo. Siamo più che orgogliosi di essere segnalati dalla Guida Michelin, ma soprattutto perché siamo una pizzeria senza fronzoli, semplice, che punta a fare un prodotto buono e a dare un servizio ottimo. Da noi si viene a mangiare una buona pizza in un ambiente accogliente che ha cura degli ospiti”. In primis la Margherita: semplice, bilan-

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CASINÒ FRANCESI

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Ciro Salvo Il buono della pizza

GIOCARE GIO CONGUSTO

A cura di Francesca Mancosu

La ricetta dello Chef PIZZA 50 KALÒ MARINARA Ingredienti Per l’impasto: 800 g farina, mezzo litro di acqua fredda del rubinetto, 2 g lievito di birra fresco, 20 g sale fino.

Per la farcitura: 70 g scarole lesse, 30 g olive nere di Caiazzo, 50 g pomodorini di Corbara, capperi di Salina, uno spicchio d’aglio e olio extra vergine di oliva q.b.

Preparazione Sciogliere il lievito di birra in poca acqua, versare 600 grammi di farina e mescolare con un cucchiaio grande (il segreto è quello di evitare le farine troppo forti, meglio quelle a medio-basso tenore proteico, che richiedono lievitazioni brevi). Unire 20 grammi di sale. Continuare a impastare energicamente con le mani aggiungendo la farina restante in 2-3 riprese. Quando l’impasto è liscio e privo di grumi, dopo avergli conferito forma sferica lasciarlo riposare per 30 minuti. Dividere l’impasto in panetti da circa 350 grammi l’uno. Adagiare i panetti su una teglia oleata, coprirli con la pellicola quindi lasciarli riposare. Il tempo di lievitazione totale deve essere di almeno 10/12 ore. Adagiare un panetto su una teglia da forno e schiacciare l’impasto con una leggera pressione delle mani fino a conferire la classica forma rotonda della pizza, poi aggiungere le scarole lesse, l’aglio tagliato molto sottile, le olive nere denocciolate, i capperi di Salina e i pomodori di Corbara e un filo di olio e cuocere in forno caldo alla massima potenza (250-300°) per 6-8 minuti.

www.gioconews.it

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ALBAR DEGLIESPORTS

ALBAR DEGLIESPORTS

politica

Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports

Nel settore degli eSports è boom di rapporti di lavoro, con numeri raddoppiati nel 2019 LOSFIZIO DELGIOCO

LOSFIZIO DELGIOCO

Avanti c’è posto!

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oftware engineering, project manager, data worker, sono alcune delle posizioni più richieste negli ultimi mesi in ambito eSports. I dati parlano chiaro, nel 2019 le assunzioni nel settore eSports sono quasi raddoppiate rispetto all’anno precedente, e nel 2020 la crescita potrebbe essere ancora più consistente. Difficilmente, parlando di videogiochi competitivi, si guarda al settore come a uno produttivo. Non abbiamo ancora dati certi, ma nel 2019 il giro d’affari del settore eSports dovrebbe aver sfiorato il miliardo di dollari, stando al trend di crescita registrato negli ultimi anni. Quest’anno, coronavirus permettendo, la situazione potrebbe migliorare ulteriormente, visto il consolidarsi di alcune competizioni, il rinnovato interesse di alcuni publisher, e lo sbarco sul settore eSports di alcune federazioni sportive. Tralasciando quel che potrebbe essere, è comunque interessante analizzare i dati riportati dal sito specializzato Hitmaker Jobs nel suo primo Rapporto Esports Job, attraverso il quale passano i principali annunci di lavoro nell’ambito eSports mondiale. Il report fornito da Hitmaker è interessante anche perché contiene dati a sufficienza per mettere a confronto due annate consecutive, ossia il 2018 e il 2019. Un confronto che consente ora di azzardare anche delle ipotesi su quello che potrebbe essere lo sviluppo del settore nel corso del 2020. I dati raccolti parlano di un più 87 percento complessivo relativamente alle assunzioni nel settore del videogame com-

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petitivo, con un più 111 percento per le posizioni che prevedono una retribuzione regolare e un più 118 percento registrato dai rapporti di lavoro a tempo pieno. Stando al trend individuato negli ultimi due anni nel 2020 la crescita degli occupati nel settore eSportivo dovrebbe crescere ulteriormente e superare abbondantemente il più 100 percento, arrivando a toccare probabilmente un più 113 percento. Significa che le aziende del settore nel corso di quest’anno dovrebbero assumere almeno 22.500 nuovi dipendenti. Un trend al quale non si stenta a credere considerando che gli annunci di lavoro pubblicati da Hitmaker, nel 2019, hanno continuato a crescere mese dopo mese, ad eccezione di una leggera frenata nei mesi di novembre e dicembre. A crescere forse oltre ogni aspettativa è stato Twitch, la piattaforma di streaming più utilizzata per trasmettere eventi eSports. Se nel 2018 i posti di lavoro legati agli eSports erano 96, un anno dopo la cifra tocca quota 1.334. Segno che il gigante dello streaming dedicato al gaming punta forte sul settore competitivo e sta investendo con decisione probabilmente per parare il colpo che arriva dai diretti competitor (Youtube e Facebook Gaming, in primis). Le posizioni più cercate sono quelle degli esperti di programmazione (software engineering), dei project manager, ma anche e soprattutto quelle di chi sa raccogliere e elaborare dati, i cosiddetti data worker. Se nel 2018 Hitmaker ha ospitato appena 89 annunci relativi a queste

A cura di Daniele Duso

categorie, oggi il numero di annunci ha superato abbondantemente i 500. Le posizioni per software engineering hanno registrato un più 235 percento, mentre quelle per project manager hanno toccato addirittura il più 430 percento. Difficile, al momento, avere un quadro di quanto accade nel nostro paese. L’Italia, nonostante i grandi passi avanti fatti nei mesi scorsi, soprattutto nel periodo più recente con lo sbarco negli eSports del calcio professionistico (la Serie A con la eSerieA, la Serie B con Besports, e anche la Lega Pro, che ha rotto il ghiaccio già dal 2019), rimane sempre qualche passo indietro rispetto a molti altri paesi, anche sul piano delle professioni. Anche un torneo atteso e prestigioso come la eSerieA presenta casi come quello del Lecce, che illustrando il nuovo progetto tramite il suo responsabile marketing, ha chiaramente fatto sapere che i player, ossia i principali rappresentanti del club nella competizione virtuale non avranno un contratto (cito il Lecce, che quantomeno ha avuto il coraggio di parlarne, ma non è l’unico caso). Questo perché il gioco competitivo viene visto ancora solo come “un semplice gioco”. Nonostante ciò, i numeri parlano molto chiaro: la popolarità degli eSports è in continua crescita e le aziende di tutto il mondo che investono e lavorano nel settore degli eSports ne sono ben consapevoli e cercano sempre più personale qualificato per far fronte ad una richiesta che, per questa nuova forma di intrattenimento, continua a registrare un interesse sempre più ampio.



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prevalentemente inconscio, caratterizzato dal libero fluire dell’energia psichica, allo scopo di procurarsi una gratificazione immediata dal “processo secondario”, prevalentemente conscio nel quale l’energia psichica non fluisce liberamente ma è maggiormente controllata e mira a una gratificazione differita come frutto di esperienze pregresse sulle inevitabili limitazioni della realtà. Tra i due processi si situano condizioni intermedie, a livello prevalentemente “preconscio” per i quali i contenuti mentali che sono tendenzialmente inconsci ma non totalmente rimossi, sono accessibili al ricordo e possono diventare consci al momento opportuno. Come favorire quindi questo processo evolutivo? Lo stesso avviene gradualmente ed è conseguenza dell’adattamento dell’apparato psichico nel confronto con la realtà dell’ambiente che può, quindi, risentire di elementi che possono favorire o ritardare questa acquisizione. Primo fra tutti un percorso a sostegno di maggiori strumenti di consapevolezza che attenuino il tratto impulsivo e acritico della personalità che, non dimentichiamolo, ha portato ad inserire il gioco d’aazzardo tra i disturbi del “Discontrollo degli Impulsi” nel precedente Manuale dei Disturbi Psichici.

TORNEANDO

È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.

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ria che si gioca al di là dell’intervento del soggetto. Il soggetto innesca il processo (alea iacta est) ma non sa cosa succederà: il gioco si articola da solo. A tal punto che esso assume lo stesso nome della fortuna, della sorte, dell’azzardo, talchè nel corso della cultura posteriore giunge a significare tecnicamente la casualità, nell’arte come nelle teorie della probabilità, nelle scienze dell’informazione”. Il gioco combinatorio finisce quindi per favorire una “totale esautorazione del soggetto, pura oggettività che si fa in un luogo che non è quello delle decisioni responsabili”. Quando infatti il gioco, come rappresentazione, si allontana troppo dalla realtà rappresentata, sino quasi a sostituirsi a essa, incorre nella stessa logica del delirio per quanto affascinante e ben costruito. Questa dimensione del “come se”, del rispecchiare in piccolo qualcosa che ha luogo in grande nel grande disegno del mondo e nelle leggi della vita stessa implica tuttavia un rischio. Il pericolo cioè di spostarsi pericolosamente sul versante della rappresentabilità del mondo perdendo contatto con ii mondo reale. Sul tema della “processualità”, Freud ha genialmente distinto il “processo primario”,

CONGUSTO

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gioco, quello d’azzardo in particolare, è frutto di intenzionalità o di una logica “processuale” per la quale il giocatore finisce per “essere giocato” dal gioco stesso? Un quesito, questo, sul quale non possiamo non interrogarci, specie quando si affrontano temi collegati alla “responsabilità” del giocatore nell’essersi impegnato in attività di gioco dalle conseguenza talvolta disastrose, come pure delle possibilità di riportare, in ambito terapeutico-riabilitativo, un giocatore a riprendere il controllo sulla sua propensione a forme di gioco – o più in generale di comportamento - nelle quali tende a perderlo. Emblematico, al proposito, è il riferimento al giocare ai dadi (ludere alea) per la quale Umberto Eco, nel suo saggio introduttivo all’Homo ludens di Huizinga, sottolinea come il gioco dei dadi, nella civiltà romana “non appare solo come un gioco combinatorio ma come una combinato-

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L’AVVOCATO DELDIAVOLO di Giovanni Adamo

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Il

i vari dati relativi alle fasce orarie di funzionamento degli stessi, compreso la segnalazione delle eventuali anomalie. E cioè i Comuni avrebbero assunto una funzione meramente esecutiva di un’attività di sorveglianza svolta, invece, dall’amministrazione concedente. Sotto questo stesso profilo le ricorrenti sostenevano l’esigenza di un dovere in capo all’Adm di assicurare una disciplina unica per tutto il territorio nazionale. Il Tar, in risposta a tale prima doglianza, ha evidenziato come l’applicativo sia uno strumento facoltativo, affidato ai Comuni, di ausilio all’ accertamento attraverso la raccolta e la segnalazione dei dati oggettivi inerenti al funzionamento di apparecchi in orari in cui la loro attività è vietata, confermando in capo agli stessi la contestazione della violazione e l’irrogazione dell’eventuale sanzione. Con il secondo motivo le ricorrenti sostenevano che la comunicazione delle anomalie degli apparecchi costituisse una sostituzione dell’accertamento fisico ed in contraddittorio con l’operatore previsto dalle modalità tradizionali ex art. 7 bis Tulps. In ordine a tale doglianza il Tar evidenziava, ancora una volta, la natura stessa dell’applicativo, il quale è strumento assicurati ai comuni per fornire loro i dati oggettivi, a prescindere dagli accertamenti fisici, comunque dovuti, dagli uffici incaricati. Ancora, le società lamentavano un eccesso di potere per falsità dei presupposti e travisamento dei fatti, rilevando una serie di criticità tecniche relative alle modalità attraverso cui considerare in funzione gli apparecchi (stato “spento/acceso – abilitato/disabilitato”), nonché all’assenza di una registrazione del dato effettivamente giocato e ancora a tutte le questioni relative la manutenzione ed aggiornamento, che avrebbero necessariamente richie-

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Facoltativo non vuol dire illegittimo

Tar del Lazio, con pronuncia del 24 gennaio 2020, ha respinto, ritenendolo infondato, il ricorso proposto da alcune società di gioco contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e avente per oggetto l’applicativo Smart per il monitoraggio dei flussi di gioco legale. La vicenda processuale trae origine dal ricorso avverso il decreto del Direttore dell’Adm del 22 febbraio 2019 prot. n. 31516/RU recante le “modalità tecniche ed operative per la messa a disposizione degli enti locali degli orari di funzionamento degli apparecchi previsti dall’art. 110, comma 6, lettera b), del Tulps”, in attuazione dell’art. 1, comma 569, l. n. 145/2018, nonché per l’annullamento della Determinazione del Direttore, della Direzione Giochi della già menzionata agenzia, del 31 maggio 2019 prot. n. 25231/R.U., con la quale sono state definite, tra le altre,le modalità tecniche di abilitazione e di accesso all’applicativo, il numero di utenze attivabili per ogni comune e i requisiti di sicurezza ed informatici necessari. Le società presentavano ricorso contro il decreto summenzionato adducendo una serie di motivi riguardanti la violazione e la falsa applicazione dell’art. 1, comma 569 della legge n. 145/2018 nonché l’illegittimità costituzionale stessa di tale articolo. In particolare secondo le ricorrenti, il sistema delineato dall’Adm avrebbe violato il riparto di competenze tra gli enti locali e l’amministrazione centrale, sostenendo che l’attività dei comuni sarebbe stata circoscritta all’inserimento degli orari di funzionamento delle apparecchiature già imposti con i Giovanni Adamo rispettivi provvedimenti mentre Fondatore Studio Legale Adamo sarebbe spettato (www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore all’amministradella Materia di Diritto Civile zione concedennell’Università di Bologna te estrapolare

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Smart

sto uno stato di accensione/abilitazione degli stessi apparecchi. Tale tesi rilevava in capo ai concessionari e gestori degli apparecchi un onere gravoso inerente la programmazione degli interventi loro dovuti fuori dalle fasce orarie vietate e, quindi la conseguente limitazione del funzionamento effettivo delle apparecchiature negli orari consentiti. Il Tar ha chiarito che l’apparecchio è considerato in funzione unicamente nel caso in cui risulti nello stato “ abilitato/ acceso” e non anche se acceso ma non abilitato e viceversa. Ancora, ha confermato che le imposizioni dei singoli comuni concernono gli orari di potenziale gioco e non di quello effettivo, per cui ai fini sanzionatori è necessario unicamente rilevare la potenziale idoneità dello stesso a raccogliere il gioco, a prescindere dal rilevamento di quest’ultimo. In via ulteriore, in ordine all’illegittimità costituzionale stessa dell’art. 1, comma 569, della legge n. 145/2018 per contrasto con gli art. 117 e 118 Cost, il Tar ha ritenuto inconferente tale doglianza poiché la norma in questione è finalizzata a fornire un supporto tecnico ai comuni che hanno introdotto i limiti di orari e niente inficia circa la competenza. Per motivi aggiunti le ricorrenti impugnavano, poi, la Determinazione del Direttore della Direzione dei Giochi dell’Adm del 31 maggio 2019 prot. 25231/R.U., sostenendo che tramite l’applicativo si sarebbe creato un sistema di gestione e controllo degli orari di competenza dei Comuni, con un mero ruolo ausiliario dell’Agenzia, nonché della mancanza di una specificità dei diversi sistemi di gioco per i quali non sarebbe stato sufficiente la previsione di un’unica modalità di invio dei messaggi circa la manutenzione dei sistemi oltre all’esistenza di attività manutentive di svolgersi in loco da parte dei gestori, rispetto le quali non sarebbe ipotizzabile l’invio del messaggio previsto con la conseguenza che tali apparecchi sarebbero comunque considerati accesi/abilitati nell’applicativo. Il Tar, evidenziando che la maggioranza degli interventi possono essere svolti su apparecchi spenti o disabilitati, ha sostenuto comunque che il protocollo di comunicazione prevede delle modalità ad hoc per segnalare il cambiamento di stato dell’apparecchio e che riguardo la specificità dei vari sistemi di gioco ci si possa richiamare alla normativa vigente in materia.


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Lucky Book Nome_ Lucky Book Produttore_ Nazionale Elettronica Mese produzione_ Febbraio 2020 Specifiche normative_ Art. 110 Tulps, Comma 6a

“Jewel” e “Route 66”. Dal sempreverde Black jack, interpretato da una slot a 10 rulli e 8 linee di pagamento selezionabili dal giocatore, alla più fantasiosa slot “oceanica” che propone un gioco sviluppato su 15 simboli e ben 15 linee di pagamento. I giochi variano tra loro anche per le possibili frammentazioni del bet, offrendo diverse soluzioni, ma ognuno di essi è caratterizzato soprattutto da un proprio bonus game che lo rende ancor più divertente. Il nostro preferito è quello della Lucky Ocean, in cui il giocatore deve ricercare i tesori racchiusi nelle conchiglie: ma anche la Route 66 propone scenari diversi dal solito e molto divertenti.

NOTE GENERALI Nazionale Elettronica punta forte sul multigame, proponendo una serie di slot di questo tipo tra le nuove produzioni appena fuoriuscite dall’azienda con payout al 65 percento. Tra queste, abbiamo deciso di analizzare la nuovissima Lucky Book, che ha catturato la nostra attenzione in modo particolare, per via del mix di giochi e della presentazione generale.

DESIGN E GRAFICA 19

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Per la serie: anche l’occhio vuole la sua parte. E la trova, in questo caso, in una slot che si presenta nel migliore dei modi, per un primo impatto davvero notevole. Merito del cabinet dal design ricercato (noi l’abbiamo testata sul mobile “Grande Liberty”, fiore all’occhiello dell’azienda faentina, in grado di esaltare un gioco dalla grafica decisamente accattivante. Oltre alle ambientazioni, varie e variopinte, risulta particolarmente felice anche la scelta dei simboli: molto ricercata e accurata.

EFFETTI SONORI E AUDIO 19

/20

Anche la parte audio, come quella video, risulta particolarmente accurata. Vincente nella scelta delle musiche di sottofondo, per ogni singolo gioco, e soprattutto nei diversi jingles che caratterizzano i vari istanti in cui si sviluppano le diverse fasi. Un mix piacevole e mai stancante, che sa come coinvolgere il giocatore, senza mai annoiarlo né, al contrario, disturbarlo con slanci eccessivi.

GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 19 /20 Il nuovo multigame di Nazionale Elettronica propone cinque titoli in grado di unire il classico al moderno: “Super black”, “Lucky Ocean”, “Grand hotel”,

IL NOSTRO GIUDIZIO: Una slot piacevole e interessante,

come abbiamo detto fin dal principio. In grado di catturare l’attenzione e di sapere mantenere le alte aspettative suscitate dalla prima impressione. Il gioco è molto fluido, in tutti i titoli proposti e il motore di pagamento dinamico al punto giusto. Cosa volere di più da una slot?

PRESTAZIONI 18,5

A cura di Vincenzo Giacometti

Payout_ 65% | Ciclo_ 42.000

L’ORA DEL GIOCO

L’ORA DEL GIOCO

I L M U LT I GIO CO A L L’ I N S E G N A D E L L A F O R T U N A

/20

Quella che proponiamo oggi è una slot troppo “giovane” per essere giudicata in base ai risultati, in quanto è appena stata avviata la sua distribuzione nel momento in cui la analizziamo. Tuttavia, in base all’interesse suscitato sui gestori (e su noi stessi, che l’abbiamo scelta tra le tante) fin dal primo momento, i primi passi sembrano quelli giusti, e da qui il voto più che positivo.

BUDGET 18,5

/20

I prodotti di Nazionale Elettronica si sanno da sempre distinguere per l’ottimo rapporto tra qualità e prezzo, grazie alle strategie commerciali perseguite dal gruppo, oltre alla garanzia offerta dall’alta qualità e affidabilità dell’hardware. Anche in questo caso i criteri vengono rispettati, mantenendo la solita convenienza, in una fase di mercato sicuramente delicata per i gestori di cui l’azienda ha saputo tener conto. DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET

18,8 /20

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).

www.gioconews.it

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L’

utilizzo crescente di prodotti in remoto in “Dynamic Messaging” ha sviluppato in World Trade Display nuove concezioni di prodotto sia in versione built-in che wallmount, facilmente configurabili in scenari sia indoor che outdoor, dove spesso sono richiesti l’alta luminosità e il contrasto alle alte temperature. Soluzioni affidabili e sempre più sottili, come i nuovi pannelli commercializzati direttamente da Wtd in tecnologia “Open-Cell” , display che rendono il prodotto affidabile e altamente prestazionale mediante una tecnologia innovativa, per poter usufruire di soluzioni digital signage interattive anche in quegli ambienti dove sino ad oggi restava problematica l’interattività con tali prodotti, sia per le dimensioni che per gli ambienti avversi. Oggi World Trade display è team di oltre 12 persone, che opera in Europa con le produzioni dirette nel Far-East tramite sue factories in joint-venture, per sviluppare sinergie di progetti con tutta l’esperienza di chi sa capire in profondità il cliente: dare forma alle idee, seguire il cambiamento e allinearsi con le nuove tecnologie di ciascun business, aiuta a superare i confini del possibile: per fare, ogni giorno, la differenza. Lo scenario futuro vede il mercato delle soluzioni digital signage in continua espansione e World Trade Display segue le tendenze di mercato fornendo soluzioni innovative e sempre di design oltre che altamente tecnologiche, per migliorare le prestazioni e far aumentando la produttività alle aziende riducendo i costi di gestione.

artendo dall’assunto di voler fornire contenuti originali, ci troviamo ora in pole position nell’aiutare ognuno dei nostri partner a catturare l’attenzione di una demografia emergente”. Parole di Arcangelo Lonoce, responsabile dello sviluppo del business - Europa di Habanero Systems, che evidenzia: “Oltre a un vasto kit di strumenti come giri gratuiti, coupon, tornei e jackpot per aumentare il coinvolgimento dei giocatori, il nostro team di supporto dedicato è sempre attentissimo ai partner che desiderano capitalizzare le ultime tecnologie. Ciò perfeziona le nostre grafiche di alta classe, i soundtrack immersivi, le trame coinvolgenti e i modelli matematici ad alto intrattenimento che stanno rendendo Habanero un ‘must’. Tutte le offerte sono riproducibili su una vasta gamma di dispositivi nell’ottica di una fruizione sempre più tesa alla multicanalità. Habanero è il partner ideale per le aziende che vogliano adattarsi efficacemente a un mercato italiano in rapida evoluzione. Ad esempio, la maggiore penetrazione del gioco mobile nel Paese ha conosciuto una crescita verticale di oltre il 50 percento su base annua - e con il nostro notevole arsenale di funzionalità e strumenti dedicati al mobile stiamo aiutando proattivamente i nostri partner a soddisfare le nuove generazioni di giocatori”. E puntando l’attenzione sul mercato italiano dei casinò games, Lonoce sottolinea: “Più di 50 dei nostri migliori giochi sono certificati dall’organismo di regolamentazione italiano e si stanno dimostrando molto popolari tra i principali operatori come Lottomatica, Sisal, Sks365 ed Eurobet, solo per citarne alcuni”.

OIA SERVICES ITALIA UN TAVOLO MAGIC CARD PER BETALAND ED ENJOYBET

O

ia Services Ltd, società titolare dei brand Betaland e Enjoybet, continua l’arricchimento dell’offerta giochi del Live Casino lanciando per prima sul mercato italiano il nuovo gioco Magic Card realizzato da LiveG24. Si tratta di un nuovo gioco di carte, con vincite fino a cento volte la puntata, in esclusiva sui siti della Oia Services e con il quale per tutto febbraio la concessionaria ha omaggiato i propri utenti, grazie alla consolidata partnership con LiveG24 uno dei fornitori live casino leader del settore. Un rush senza sosta, quello di Oia Services, con l’obiettivo di rendere sempre più performante l’offerta Casinò in tutte le sue sfaccettature, che vanta numeri come oltre 600 giochi e 15 suites. Evoluzione, innovazione ma soprattutto divertimento: questi sono i tre capisaldi della compagnia da sempre attenta nell’offrire esperienze di gioco uniche ma, al tempo stesso, curando tutti gli aspetti relativi al pieno rispetto delle regole e della tutela dei giocatori.

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egalo ideale per stupire a san Valentino ma anche in primavera, l’orologio di Capri Watch, Rossella 5478, uno dei modelli della Rossella Collection, ha un fascino che ricorda la regina di cuori delle carte da gioco. Cristalli Swarovski a forma di cuore vanno a decorare il quadrante, offrendo differenti combinazioni cromatiche. Lo stesso avviene per la cassa, le cui geometrie cambiano da modello a modello. Un fashion watch dal design mai chiassoso, ma fine e leggero, che ben si adatta a quelle atmosfere vivaci e giocose della primavera, cui tutte le creazioni di Capri Watch si ispirano. Un design unico che fonde originalità e eleganza, stravaganza e raffinatezza, e che racchiude in sé lo spirito sognante e gioioso di Capri. Il riferimento all’isola è costante. Un richiamo che si ritrova nei colorati cristalli Swarovski, i quali arricchiscono il quadrante e la ghiera di ogni modello femminile. Quadranti che a loro volta sono divenuti icone di uno stile tutto particolare. Dunque, eleganza, stile, design, insieme alla garanzia di 5 anni, fanno degli orologi Capri Watch dei must-have che esprimono tutta l’irripetibile unicità di chi li indossa. Ecco di seguito alcuni esempi.

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iete in vena di fare una festa a tema gioco? Non c’è niente di meglio dei graziosi toppers per cupcakes o torte di Etsy che riproducono i semi delle carte, i dadi o le fiches. Sono realizzati a mano, in cartoncino con un bastoncino di legno facile da inserire sopra qualsiasi dolce. Carini anche per decorare sandwiches o tramezzini, daranno un tocco in più a un party a tema poker o Las Vegas. I colori sono i classici del rosso, bianco e nero. Ogni confenzione contiene 12 toppers e si può scegliere se utilizzarli di forme diverse, abbinandoli come più si desidera, o se sceglierli tutti uguali.

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fantastico mondo dei casinò viene riprodotto sul borsone da palestra Ponikucy. Molto colorata e dai toni vivaci, questa borsa ha delle illustrazione con rolulette e fiches. Il tessuto è una tela a grana fine, con fettuccia in nylon e pelle in microfibra. Comoda grazie alle multitasche, ha una tasca principale, una laterale, una tasca laterale con zip e uno scomparto interno. Grazie al cinturino laterale lungo e alla tracolla, è comoda da trasportare, è pieghevole e leggera. Insomma, la scelta migliore per un viaggio o per andare a fare del sano esercizio fisico.

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

La

bambola più famosa del mondo, Barbie, lancia una collezione wellness che introduce le bambine all’importanza della cura di sé attraverso il gioco. La collezione insegna alle bambine la routine quotidiana per ottenere l’equilibrio emotivo e include tre temi chiave: riposo, benessere fisico e cura di sé. E lo fa attraverso la creazione di una nuova linea di bambole a tema Wellness. Grazie all’aumento delle pratiche di benessere emozionale fra le bambine, come ad esempio lo yoga e la meditazione negli ultimi cinque anni, Barbie ha deciso di insegnare loro i benefici della cura di sé mediante il gioco. Attraverso gli accattivanti prodotti multisensoriali, le bambine potranno esplorare le diverse sfaccettature del benessere imitando le tendenze che vedono intorno a loro. Le bambine potranno riproporre pratiche come il corretto riposo e la cura di sé con la nuova collezione Barbie Wellness. Lisa McKnight, Svp e global brand manager Barbie, dichiara: “Come brand che si trova sempre al centro delle conversazioni culturali, siamo particolarmente orgogliosi di lanciare questa nuova linea Barbie che celebra le nuove tendenze ispirate al benessere che le bambine vedono intorno a loro, a casa, a scuola, ovunque. Dalla meditazione alle maschere per il viso, ogni prodotto Barbie mette in risalto un diverso aspetto del benessere per incoraggiare il divertimento incentrato sul miglioramento di sé”.

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LOSFIZIO DELGIOCO A cura di Michela Carboni

BARBIE INSEGNA LA CURA DI SÈ


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Ukraine Light at the end of the tunnel?

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common with many other jurisdictions, the Ukraine has had a fractious relationship with gambling over the last decade. But towards the end of 2019 there were signals that a newly regulated gambling sector could be on the cards once again. It was back in June 2009 that the Ukraine followed in the steps of Russia and banned gambling in the country by passing the Law on Prohibition of the Gambling Business. The difference was that, unlike Russia, the Ukraine did not establish any designated gambling areas. The Russian ban, although a shock for the gaming industry, took two and a half years to implement. But the similar ban in the Ukraine was sudden and spurred in part by an incident in the town of Dnepropetrovsk where a fire in one of the slot halls killed nine people in May 2009. Even before this incident, however, the Ukrainian legislators had been scrutinising the country’s gaming sector. Then Ukrainian president Viktor Yushchenko did try to veto the gambling ban but the country’s parliament, Verkhovna Rada, passed the necessary legislation. The ban left lotteries as the only legal form of gambling. PROMOSPACE

ENGLISH PAGES A cura di Natasha Crisantemi

by Lorien Pilling Director, Global Betting and Gaming Consultants

A TEMPORARY BAN? FOR 10 YEARS Almost as soon as the ban began, there was a sense that it would only be temporary, and that new regulation would be developed to re-launch the gambling sector. Indeed, ever since the ban was enforced, legislators have been proposing bills that would legalise different forms of gambling. But it is a process that has been dragging on for a decade – the ban has hardly proved to be temporary! The problem has been that interested parties simply cannot agree on what the country’s new gambling industry should look like. The result is that dozens of gambling bills have been filed in the Verkhovna Rada but none have passed into law. For example, in 2015 alone there were apparently 18 bills filed that would legalise gambling but none was able to get the votes to pass. EFFORTS AT RE-REGULATION In August 2016, the Ukrainian Gambling Industry Association was created. The aim of the association is “to promote the legalisation of gaming in Ukraine in accordance with the best international standards, to develop legislati-


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VENUE RESTRICTIONS Casinos will be allowed to operate as part of five-star hotels. A casino in the capital Kiev needs to be attached to a hotel with at least 200 rooms, while for other cities is 120 rooms. There will be a maximum number of 20 casinos in the country. Slot halls will also be situated in hotels (three to five-star). Venues would be able to install a maximum of 250 machines, while the maximum number of machines in the entire market will be limited to 40,000. The maximum number of venues will be capped at 160. Slots will have to return 95% of stakes. There will be a maximum number of 80 licences for bookmakers (32 licences for Kiev, 16 in Odesa and Dnipro and a further 32 shared throughout the Ukraine’s smaller cities). There will be a maximum of 800 shops in the entire market and no city will be allowed to have more than 40 shops. The bill proposes to establish a single, private lottery operator. The licence would be granted through an electronic auction, like all other licences. For online gambling, there will be a maximum of ten licences. All licences would last for five years. A gambling commission would be created to oversee the industry. All operators would have to connect to an online monitoring system, which would be overseen by the State Tax Service. Players would be verified when placing bets or collecting winnings.

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2020: A YEAR OF ACTION? The first version of the government’s gambling bill 2285d was rejected by Verkhovna Rada in December 2019. The president reacted to the defeat by ordering a fresh assault on illegal slots venues. Apparently, almost 1,000 outlets have been closed down in four weeks over December 2019 and January 2020. This is reported to have included supposed legal ‘lottery’ outlets, which were actually earning most of their revenues from unlicensed slot machines. In mid-January 2020, however, a revised version of the government’s gambling bill was reintroduced to parliament and was approved. But the situation is complicated by the fact that there appear to be several different drafts of aspects of the bill in circulation, particularly concerning gambling tax. Rates seem to vary from 7.5% to 25%.

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ve initiatives in the gaming industry, to promote foreign investments in the local economy and fair competition.” 2017 managed to surpass 2015’s legislative effort with at least 30 gambling-related draft laws proposed. Again, none was passed. The government even sent a letter to the International Monetary Fund (IMF), pledging to legalise gambling: “We will legalise gambling which should provide additional revenues to the budget not later than in 2018”. Still nothing happened. Another push to re-regulate gambling occurred under new president Volodymyr Zelensky, who came to power in May 2019. In August 2019, he announced that casinos would be allowed to operate in five-star hotels, potentially in a gambling zone on the Black Sea. At the end of September 2019, the Cabinet of Ministers approved an Action Programme, which included a bill for the legalisation of gambling.

UKRAINE LIGHT AT THE END OF THE TUNNEL?

LIGHT AT THE END OF THE TUNNEL? There have been many false dawns for the Ukrainian gambling sector over the last ten years. The new president’s push for regulation has certainly had a lot of energy since it began six months ago. One hopes it has the impetus to come to fruition. But the existence of the multiple drafts knocking around parliament raises the fear that a lack of consensus around one version of the vision for gambling regulation could see the effort run out of steam, just as numerous previous attempts have fizzled out. VOLODYMYR ZELENSKY

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United towards the future TRACY DAMESTANI, FORMER CHIEF EXECUTIVE OF THE BRITISH NATIONAL CASINO FORUM, EXPLAINS THE REASONS FOR ITS TERMINATION: TO CREATE A SINGLE BODY THAT ALSO REPRESENTS THE BETTING AND ONLINE GAMING SECTORS by Anna Maria Rengo

T R A C Y DA M E S TA N I

In

this first part of 2020 and at a very close distance, double goodbye, but for different reasons, of the two now former vice presidents of the European Casino Association. If that of German Dietmar Hoscher was due to health reasons, that of the British Tracy Damestani was more disruptive, on the business and not personal side. The chief executive of the UK National Casino Forum , who had joined the Eca in 2014, has in fact resigned when the Nfc, which she represented in the European context, decided to break up. A decision that only at first glance may seem like a “defeat” for associations in the UK casino industry. And it is Damestani herself who explains to Gioco News why the National Casino Forum has decided to cease its activity: “Following the closure of the Remote Gambling Association and the Association of British Bookmakers, a decision was

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GIOCONEWS #03 MARCH 2020

taken to form a large trade body to deal with future regulatory and legislative challenges. The Ncf board agreed to join online and betting operators in this endeavour”. What are the results that the Ncf has achieved over the years? “As Ceo my primary objectives for the National Casino Forum (Ncf ) were to: establish a credible and new casino focused trade body, unite all land-based casino operators into the Ncf, improve the reputation and image of land based casinos with all stakeholders, improve relations with the legislator and regulator, secure an uplift in machine stake and prizes in casinos, deliver a responsible gambling programme, unite the sector on policy and procedures for anti money laundering and prevention of crime The National Casino Forum began its life with just 4 casino operators in membership. By 2013 all casino operators (now 23 operators representing 131 venues) had joined the membership of the Ncf, this was the first time the sector was unified and speaking with one voice. In 2012/13 following a lengthy review with government and stakeholders on machine stake and prize limits it was only land based casinos which received a significant uplift in machine stakes and prizes. In fact the government went further by agreeing with the Ncf and set a precedent allowing casinos to double


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May 2018 following in-depth discussions with the regulator and operators, the UK Gambling Commission welcomed Ncf ’s its Anti Money Laundering protocols. The Gambling Commission, Advisory Board for Safer Gambling (formerly Rgsb) Chair, Ministers and government officials are all on record in acknowledging the Ncf ’s achievements”. How and through which bodies will British casino applications and issues be represented in the future? “The Betting and Gaming Council will represent land based casinos going forward”. What are the main problems of UK casinos? “Not being able to offer equal gambling experiences in land based casinos that are available in other jurisdictions and other sectors. Aml regimes have been effective but the level of intrusion into a customers source of wealth is cited by the player as the reason for driving their custom away”. What effects will Brexit have on British casinos? “We simply don’t know, the impact in loosing staff is already noticed by businesses. Revenues may take a further negative impact if friction of tourism is implemented”. Do casinos fear that coronavirus will harm their business and what precautions are they taking? “Casinos will be following Government advice in regards to precautions. However, if less people travel that equals less tourism so may well affect business revenues”. In Italy, the advertising of gaming with cash prizes, therefore also of the casinos, has been totally prohibited. Is this an example to follow in the UK? “All advertising is under scrutiny, in particular sports betting and VIP schemes. These will be reviewed by Government and evidence hearings are currently taking place. It would not be surprising if more restrictive legislation was passed”.

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At the first general meeting of the year, held at Ice London on February, the 4th, Eca members approved a new board structure that will remain in force until the next general election in February 2021.

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the value of prize money on progressive linked jackpot machines. The Ncf worked with members to improve the perception and reputation of the UK casinos with all stakeholders and the public. We took a very proactive position on player protection and harm prevention. It was the first trade body to develop and deliver a National Voluntary Self Exclusion system prior to regulatory demand. The system Sense was implemented in August 2015 and was the only web based dynamic system in existence, it still operates across all land based casinos, 131. The Ncf implemented a safer gambling approach and invested in a new programme of responsible gambling policies through Playing Safe. We collaborated on mental health and safer gambling programmes with excellent organisations such as Mind and Alzheimers Society. We delivered a safer gambling accreditation programme - Ace, and ran workshops on clearer messaging about gambling risk and player protection. Further dialogue with the UK Gambling Commission encouraged us to formally establish a robust age verification system that was independently tested and reported on by a leading test purchasing company. The reports demonstrated that casinos were able to prevent underage entry to their casinos. The year on year high pass rates proved that open door polices did not translate into under age entry. Age verification later became a regulatory requirement for all gambling operators. In 2014 Ncf embarked on international collaboration with Focal Research - Canada to identify players’ markers of harm and risk. The Ncf Alert project has taken four years to develop, testing algorithms using over 1000 variables, during 2019 the Ncf Alert system was finally approved, and is now in place and proving to be a useful tool for UK casino operators in the identification of risky play and harm. In 2015 the Gambling Commission approved the Ncf ’s application to become an Alternative Dispute Resolution provider. Disputes between players and casino operators were independently investigated under the Independent Panel of Casino Arbitration. Annual reports were provided to the UK Gambling Commission. In 2018 the Ncf launched its Diversity and Inclusion programme Dice (Diversity, Inclusion for Career Enhancement), the aim was to make changes and encourage more diversity to the C suite jobs and promote more diverse representation in all boardrooms. Dice has been adopted by the Eca.

CASINÒ UNITED TOWARDS THE FUTURE

T H E

E C A

The decision was taken following the resignation of Tracy Damestani and Dietmar Hoscher and unanimously approved by the assembly. Bettina Glatz-Kremsner of Casinos Austria and Jari Heino of Veikkaus are the new

members of the board, respectively representing Austria and Finland. Furthermore, Pascal Camia of the Société des Bains de Mer - Monte Carlo has been appointed as new vice president of the Eca.

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politica By Ian Donegan

FLIP OUT PINBALL CLUB IN CROYDON, LONDON

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Although pinball holds a special place in people’s hearts today, it went through legislative hell to get there. InterGame’s Ian Donegan explores pinball’s arduous odyssey

In

the last 10 years, the number of members of the International Flipper Pinball Association has gone from 500 to over 80,000. Everyone has the right to play the game without having to register first, but this does illustrate how evangelical people have become about the amusement in the last decade. Pinball never really left the scene but it has been enjoying a real vogue in recent years. There are now more than 3,500 events and leagues held around the world annually with something in the range of US$2.5m in prize money being awarded to winners. Just before the industry gathered in Orlando, US, for the IAAPA Expo in November, there was a pinball tournament taking place in the city. At the same time, there were four other major tournaments taking place throughout the US, as well as any that were taking place in Europe, Asia and South America. This is particularly pleasing to see as pinball has something of a chequered history, having been banned in New York City, US, in 1942, with most big American cities following suit as it was seen as gambling. This is strange to imagine now, but in the ’40s it was common to win prizes or further games. Most crucially, the part of pinball most synonymous with today’s game, the flippers, were not part of the original attraction. It was more akin to roulette: the ball would be released and travel down the board and players would bet on where it would land. But players were allowed to tilt and nudge the game in order to direct the ball to a certain slot. It is hard to imagine now, but certain officials railed against the game in the way you can imagine modern politicians talking about drugs. Fiorello La Guardia, the mayor of New York City at the time and after whom the airport ROGER SHARPE

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GIOCONEWS #03 MARCH MARZO 2020

is named, said that the people who pushed pinball were “slimy crews of tinhorns, well dressed and living in luxury on penny thievery.” In one newspaper, he was photographed with a sledgehammer, smashing up pinball machines and, at one point, ordered the police in the city to conduct Prohibition-style raids on sites that might have pinball machines. Ironically, the Museum of Pinball, the largest museum dedicated to the game in the US today, is located in a north Californian town called Banning. The flippers were added later in the 1940s in an attempt to put more control in the player’s hands, but the association with gambling continued to plague the game. This all came to a head in the 1970s, when the Music and Amusement Association brought the case to overturn the ban to court. As one of its star witnesses, the MAA brought Roger Sharpe, whose son, Zach, has been the number one ranked pinball player in recent years. His role was to prove that it was a game of skill, not chance. By the time Sharpe was growing up in Chicago, pinball was illegal. He played them infrequently on family vacations and only got the opportunity to really get to know the game when he went to college in Wisconsin where


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same sense of nostalgia. the machines were popular in a lot The pinball manufacturing giant of sites and he became a proficient Stern Pinball, for example, has launplayer. He then moved again to New ched a new line of machines celebraYork, to a city with no pinball mating the hit Netflix series Stranger chines. “So I went from ignorance to Things. The gameplay focuses on feast to famine,” he said. unlocking the hidden meanings of He soon found himself in the posisupernatural events in and around tion of associate editor at GQ magathe town of Hawkins where the show zine and used his position to assign is set, including the appearance of a himself an article on pinball in late girl known as Eleven with telekine1974. tic abilities. The ball acts as the main “In doing so, I hoped to figure out characters Mike, Lucas, Dustin, Will, how to buy a game for myself. It was Joyce and police chief Jim Hopper really just a self-serving, selfish enwho try to help Eleven close the dideavour,” he said. mensional gate. While carrying out the research for “Stranger Things is one of the most this article, he wound up agreeing to successful shows of all time, connecwrite a book called Pinball! on the ting with people around the world subject with a publisher. So, with a combination of the feature story in TG HA ME EP IINS BDAOL WL NT HTAOT SRKOI GL LE,RRSAHT AHREPRE TUHSAEND LTUOC PKR O V E T H E and across generations. This game features action, mystery, suspense GQ and a book on the subject on the and humour; it is a perfect fit for way as well as being a masterful plapinball,” said Gary Stern, chairman and CEO of Stern yer at this point, the New York City Council approached Pinball. him. The organisation was making its latest foray into Science fiction does seem to be a particularly effective legalising pinball and needed an expert witness. pinball licence with Spooky Pinball, a manufacturer in The thinking at the time was that the then commissioner Wisconsin, US, recently releasing a unit based on the poof consumer affairs, Elinor Guggenheimer, was inclined pular adult cartoon Rick and Morty. to allow pinball back into the city. Sharpe believes that Charlie Emery, CEO of the company, told InterGame: this was less to do with any feelings of justice for the “Everyone here is a big fan of the show. It’s huge in the US game and more because she wanted to be able to tax the but we were pleasantly surprised to discover just how big games and create an additional revenue stream. a following it has overseas. It’s a demographic that a lot In 1976, the council set up two machines in the courtroof pinball companies seem to be ignoring that are discoom and when the time came Sharpe “called” a number vering the world of pinball and would appreciate seeing of shots to illustrate that this was, in fact, a game of skill. IPs that they know and love represented through them.” This led to the council voting six to zero to pass the proPinballs are one of the great illustrations of something posed legislation into law, allowing pinball back into the thriving in the face of societal disapproval. Here is a macity of New York. chine that has gone from being scapegoated and vilified These days, pinball has for political ends to being one of the most malleable amufully embraced modern sement formats, beloved by millions. How about we cut the culture. It has lent itself next popular thing some slack and not immediately assuto licensing for many me it’s going to be the end of civilisation as we know it? years and this phenomenon shows no signs of going anywhere any time soon. With this recent increase in interest in pinballs has come an increase in the number of places that offer them. The machines are synonymous with nostalgia and have ridden the popularity of the barcade since the mid2000s. The licences it has gravitated towards have naturally been those that invoke the GIOCO &PSICHE

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SPOOKY PINBALL’S RICK AND MORTY PINBALL

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VOX MANAGER by Ludovico Calvi

VOX MANAGER

The Dignity Decree Drawing a balance

The 48

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Dignity Decree – and its drastic and controversial intent – to ban any form of advertising on gaming products has sent a clear message to many stakeholders since its introduction. Existing licensed operators have been unable to communicate to consumers effectively and this has inevitably deterred consumers’ ability to gain information on responsible gaming initiatives and measures to protect themselves from high-risk play and its consequences. The lack of communication to the market on innovation and product development in the areas of Anti Money Laundering, Sport Integrity and Responsible Gaming has not been fully understood by several policy makers and regulators worldwide. The Italian gaming market has always been considered an extraordinary incubator and commonly judged as a best practise by several foreign gaming authorities. Often much of what happens in different jurisdictions on the regulatory side has already occurred in Italy and this has placed our country at the forefront of drafting effective rules which govern the gaming universe. Regulators and Policymakers worldwide are wondering now why the Italian Government may have taken such a draconian initiative in relation to the advertising ban after so many years of sensible and sustainable legislati-

GIOCONEWS #03 MARCH MARZO 2020

possible for consumers to detect the ve provisions and not considering a difference between legal and illegal more balanced approach with well degaming while the advertising prohibifined and accountable guidelines with tion is enforced, and nobody is alloeasily sanctionable measures. wed to advertise and communicate to The effect of the advertising ban on the market. Sport leagues has been noteworthy In addition, the epidemiological surespecially on the sponsorships of footvey by Superior Institute of Health ball teams among Serie A and Serie B confirm just how dangerous it can be clubs. In the 2017-2018 season for Seto increase access to illegal or unaurie A, it has been estimated that €200 thorized gaming for consumers beMillion have been invested by gaming cause the percentage of those who operators, composed of 80 Million in have resorted to play illegally is douadvertising and 120 Million in sponble in retail locations and three times sorship deals. in the digital space compared to the In July 2020, the ban will have been in majority of non-problems gamblers. effect for 12 months and it will be an These findings serve as a call to acimportant moment to draw a balance tion, prompting us to scrutinize very as to how effective such a measure carefully the facts and the numbers in has been in addressing the phenomethe survey with an eye to understannon of problem gaming in Italy. The ding how the proliferation of illegal numbers published in 2018 in the first activities contribute to social harm reepidemiological survey carried out lated to gambling. by the National Superior Institute of In general, safeguarding and protecHealth jointly with the Italian Gaming ting regulated and licensed gaming regulator, ADM, need to be rescreened activities should be of paramount imand analyzed in order to produce an portance in the fight against illegal gaupdated and effective picture post adming activities and the enhancement vertising ban. of consumer protection in support of a There is a common understanding culture of social responsibility. and a widespread fear among operators and other stakeholders that the Ludovico Calvi ban may have favou• President of Global Lottery Monitoring red the proliferation System Executive Committee • Member of the American Gaming of non-licensed and Association Sport Betting Task Force (Aga) therefore illegal ga• Member of the World Lottery Association ming activities. It has (Wla) Sports Betting Integrity Committee also made it near im-



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a cura di Nashira astrologa e sensitiva

12, 28, 60 Ambo, Terno e su Tutte, Genova, Roma

<-- Shelton Jackson Lee (Spike Lee)

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SUPERENALOTTO

Regista, sceneggiatore, attore e scrittore statunitense Atlanta, 20 marzo 1957

SAGITTARIO La simpatia è sicuramente una dote importante.... ma non può bastare, soprattutto nell’ambito professionale.Un po’ di impegno, di dedizione, di inventiva, in questo marzo insolitamente faticoso, saranno di valido aiuto. Per giocare aspettate aprile, avrete esito migliore.

PESCI Sorridete please! A volte avete la tendenza a chiudervi in voi stessi, e a lasciare andare chi invece vi vuole bene. Potreste pentirvene, lo sapete bene, ma c’è bisogno di ricordarlo in questo mese che vi offrità delle opportunità, ma solo se saprete restare positivi. Gioco: lasciate stare e riprovate ad aprile!

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VERGINE Le fatiche dell’inverno si fanno sentire e vi presentano il conto, con qualche acciacco di fine stagione e soprattutto tanta stanchezza. Avete bisogno di riposo e farete bene a ritagliare del tempo per voi, per la vostra salute e per i vostri cari. Fortunati al gioco specie i nati nella prima decade.

PAROLADI COLLOVATI

GEMELLI La vostra simpatia è contagiosa ed è un vero piacere lavorare con voi, nonostante quella vostra indolenza sonnacchiosa che può inizialmente sorprendere. In questo marzo, però, sorprenderete tutti con effetti speciali, e il successo è assicurato. Benissimo anche al gioco, specie a inizio marzo.

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ACQUARIO La pazienza, si dice, è la virtù dei forti. E se ciò corrisponde a verità, siete il segno più forte di questo mese, che saprà regalarvi tante soddisfazioni, così da superare qualche piccolo inciampo mai a voi dovuto. Giocate poco e con grande moderazione, il momento non è particolarmente favorevole.

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SCORPIONE Lamentarvi sempre e comunque, pensare che la colpa è sempre degli altri: non sono quese le strategie per risultare graditi. Un consiglio: invertitele radicalmente e vedrete che voi in primis avrete da guadagnarci! I nati nella seconda decade letteralmente baciati dalla fortuna.

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LEONE Dopo tante vicissitudini negative, è arrivato il momento del riscatto, soprattutto nel campo sentimentale, e il vostro traballante rapporto acquisterà maggiore stabilità, donandovi quiete e appagamento. Che dire? Avanti così, ve lo meritate. Molto bene anche al gioco.

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CAPRICORNO Gentili in qualsiasi ambito e in qualsiasi rapporto, sapete coniugare con sapienza tale bella disposizione d’animo con una grande serietà e preparazione. E i risultati, anche in questo laborioso mese, non mancheranno! Concedetevi qualche momento di svago al gioco.

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TORO Decisi e determinati, anche gli astri sono dalla vostra parte e riscuoterete un meritato successo sia nel campo professionale che in quello affettivo. Occhio, però, a non fare troppo i primi della classe, potreste attirarvi qualche antipatia assolutamente evitabile. Benino al gioco.

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BILANCIA Smettete di vivere nel passato, peraltro non così glorioso, e proiettatevi verso un futuro che non aspetta altro che voi. Avete mille qualità, intelligenza e dolcezza non vi mancano, perché rimpiangere chi non vi merita? Fortunatissimi anche se vorrete giocare.

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CANCRO Romantici e sognatori, a marzo la quadratura astrale è decisamente favorevole affinchè possiate vivere una nuova storia d’amore, in boccio come la primavera in arrivo. Lasciatevi andare senza remore, non abbiate paura e tutto filerà per il giusto verso. Per giocare attendete il 10.

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ARIETE La scelta che avete compiuto aveva i suoi pro e i suoi contro: ne eravate ben consapevoli, e non avete dunque motivo per lamentarvi. Coraggio! Siete sereni ed era ciò che volevate, sapendo bene che stavate rinunciando a un po’ di adrenalina. Giocate con prudenza sino a metà mese.




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