Simona Boccignone
Fabbio Marino
Testo di IRC per le classi 1aa, 2aa, 3aa
prima classi
seconda terza
Con la collaborazione didattico-pedagogica di Luciano Fiorentini
Classe
CRESCO E CAMBIO
1
PRIMA ERO COSÌ… MAM…MA!
PA...PÀ!
attività
1 Chiedi alla mamma e al papà: – come hanno vissuto l’attesa della tua nascita; – quanto pesavi appena nato;
ORA SONO…
– quando hai iniziato a camminare; – quali sono state le prime parole da te pronunciate.
U NA BAMBINA GRANDE .
U N BAMBINO GRANDE .
attività
2 Osserva bene i disegni. Colora il fumetto giusto per te. 3 Prova a leggere, con l’aiuto della maestra, le parole e le brevi frasi a lato dei disegni e nei fumetti.
2
Unità di Apprendimento 1: Io, gli altri, il mondo
VADO A SCUOLA
Classe
1
ANNA
LIUCIN
...............
MARCO
MOHAMED
IN
CLASSE
PRIMA
attività
1 Disegna il tuo viso nello spazio bianco e scrivi il tuo nome sui puntini. 2 Ripassa il tratteggio e cerca di leggere, con un aiuto, i nomi degli altri bambini. Due bambini sono… Spiega tu. 3 Copia la frase finale sulle lineette. U.A. 1: Io, gli altri, il mondo
CITTADINANZA
SONO
3
Classe
1
VADO A SCUOLA PER… IMPARARE A LEG——RE
SCRI——RE
CON——RE
DI——GNARE E PER CONOSCERE DIO E GESÙ.
attività
1 Sai i nomi dei tuoi
È BELLO STARE INSIEME.
4
U.A. 1: Io, gli altri, il mondo
insegnanti? Prova a dirli. 2 Completa in alto le parole. 3 Copia la frase finale e prova a leggerla.
NON SONO SOLO
Classe
1
A CASA È
BELLO
VIVERE CON MI BE
CHI
VUOLE .
IN CORTILE MI RITROVO CON I MIEI AMICI, PER… GIOCA——
PARLARE
RIDERE
attività
1 Colora i disegni lasciati bianchi. 2 Ripassa il tratteggio, poi completa sulle lineette le altre parole. 3 Quali sono i tuoi giochi preferiti? U.A. 1: Io, gli altri, il mondo
CONOSCENZA DI SÉ
CORRE
5
Classe
CHE BELLO IL MONDO!
1
SOLE ALBER0 UCCELLI NIDO
MON
APE
NA
MA FIO
attività
1 Termina di colorare il disegno. 2 Ripassa il tratteggio e completa sulle lineette i tanti nomi. 3 Leggi la frase finale.
IL
6
È LA U.A. 1: Io, gli altri, il mondo
ER CORA
DI TUTTI.
CHI HA FATTO IL MONDO?
OSSERVA IL MONDO NON SOLO CON GLI
,
Classe
1
IN PRINCIPIO DIO CREÒ IL CIELO, IL SOLE, LA LUNA E LE STELLE. POI CREÒ LA TERRA, IL MARE, LE PIANTE E GLI ANIMALI. INFINE DIO CREÒ L’UOMO E LA DONNA. DALLA B I B B I A
MA CON IL
.
COSÌ ANCHE TU, COME MOLTE PERSONE, POTRAI DIRE: COME SONO BELLE QUESTE COSE! I CRISTIANI DICONO:
GRAZIE DIO PER I TUOI DONI!
le parole B I B B I A : È IL LIBRO CHE RACCONTA L’AMORE DI DIO E DI GESÙ PER TUTTE LE PERSONE.
attività
Ricopia sulle lineette la frase finale e leggila.
Unità di Apprendimento 2: Il mondo è un dono
7
?
C
REARE O FARE 1 LA BIBBIA DICE CHE DIO HA CREATO
Classe
LE
DALLE QUALI SI HA LA
CHE SERVE AL
PER FARE IL
HA CREATO GLI
DAI QUALI SI RICAVA IL
COSÌ IL HA CREATO LA
PUÒ FARE UN CHE CI DONA LA
CON LA QUALE LA
PUÒ FARE UNA
L’UOMO, PER FARE DEGLI OGGETTI, ADOPERA SEMPRE COSE CHE GIÀ ESISTONO. DIO PER C R E A R E IL MONDO E LA VITA
USA SOLO
le parole
attività
Colora così i quadratini: cose fatte dall’uomo;
8
LA SUA PAROLA E IL SUO AMORE.
cose create da Dio.
U.A. 2: Il mondo è un dono
C R E A R E : FARE NASCERE LE COSE DAL NULLA.
AMARE IL CREATO
Classe
1
IL MONDO È GRANDE E BELLO. DIO L’HA DONATO A TUTTI NOI PERCHÉ POTESSIMO AMMIRARE LE SUE MERAVIGLIE. OGGI, PERÒ, ALCUNE PERSONE INCIVILI LO ROVINANO. COSÌ, IL MONDO PER VIVERE HA BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO.
attività
RISPETTARE E AMARE IL CREATO È ANCHE AMARE DIO.
alto. 2 Perché il bambino del disegno è così felice? Che cosa vede e ammira? 3 I bambini delle vignette sono amici della natura? Scrivi SÌ o NO nei quadretti. U.A. 2: Il mondo è un dono
AMBIENTE
1 Colora il disegno in
9
Classe
IL DONO DELLA VITA
1
NELLA BIBBIA È SCRITTO: POI DIO POSE NEL MONDO DA LUI CREATO L’UOMO E LA DONNA, DICENDO LORO: – CUSTODITELO, COLTIVATELO E RIEMPITELO DI VIT A. DALLA BIBBIA
ANCHE TU HAI RICEVUTO IL DONO DELLA VITA: AAAA … CHI BUSSA ? CIAO ! L ’ ARIA È FRESCA !
RESPIRI
PARLI
SENTI
È BUONO !
MANGI
SEI VIVO TU VIVI. UN GIORNO SEI NATO. MAMMA E PAPÀ TI HANNO ATTESO E ORA VIVI. DIO DA SEMPRE TI CONOSCE: TI HA CHIAMATO PER NOME. TU SEI PREZIOSO AI SUOI OCCHI. EGLI TI AMA. L. Fiorentini
DIO DONA LA VITA ANCHE AGLI
E ALLE
,
MA SOLO L’UOMO E LA DONNA SONO IMMAGINE DI DIO. HANNO AVUTO IN DONO UNA MENTE PER PENSARE E UN CUORE PER AMARE. I CRISTIANI AFFERMANO: LA VITA È DONO DI DIO attività
10
Il nome del mio papà è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Quello della mia mamma è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . U.A. 2: Il mondo è un dono
LA FESTA DEL NATALE
Classe
1
QUANDO VOGLIAMO VIVERE O RICORDARE QUALCOSA DI BELLO FACCIAMO FESTA. SI FA FESTA: PER LA NASCITA DI UN BAMBINO;
PER UN COMPLEANNO E IN ALTRI MOMENTI SPECIALI DELLA NOSTRA VITA. EVVIVA !
ECCO , SEI QUI CON NOI !
I CRISTIANI FANNO FESTA NEL GIORNO DI NATALE PERCHÉ RICORDANO LA NASCITA DI GESÙ. PREPARANO IL PRESEPE PER RAPPRESENTARE LA SCENA DELLA SUA NASCITA IN UNA STALLA CON STATUINE DI PLASTICA, GESSO O TERRACOTTA.
AUGURI !
PREPARANO ANCHE L’ALBERO DI NATALE CON LE
PER DIRE:
GESÙ È LA LUCE DEL MONDO; attività
1 A quali feste hai già partecipato? 2 Quali preparativi fai a casa tua per il Natale? E a scuola con i compagni?
CON LE
, PERCHÉ
GESÙ PORTA GIOIA E PACE; CON I
PER ANNUNCIARE:
GESÙ È IL DONO PIÙ GRANDE. Unità di Apprendimento 3: Il Natale
11
L
A MAMMA DI 1 DIO VOLLE PER SUO FIGLIO G E S Ù UNA
Classe
GESÙ
MAMMA BUONA E UBBIDIENTE A DIO. IL SUO NOME ERA MARIA. UN GIORNO APPARVE A MARIA L’A N G E LO GABRIELE, CHE LE DISSE:
....................... ....................... .......................
TI SALUTO MARIA . AVRAI UN FIGLIO E LO CHIAMERAI G E S Ù . FAR À GRANDI COSE : EGLI È IL FIGLIO DI DIO .
MARIA, ANCHE SE AVEVA UN PO’ PAURA, ACCETTÒ CON GIOIA LA VOLONTÀ DI DIO, DICENDO: le parole
SIA DI ME COME HAI DETTO. DAL VANGELO DI LUCA 1, 26-38
A N G E LO : MESSAGGERO DI DIO. G E S Ù : NOME CHE SIGNIFICA «DIO SALVA» (SALVATORE).
attività
12
MARIA, INSIEME A GIUSEPPE SUO SPOSO, ATTESE L’ARRIVO DEL SUO BAMBINO CON AMORE. U.A. 3: Il Natale
Scrivi nel fumetto la risposta di Maria all’angelo Gabriele.
NASCE GESÙ
Classe
1
MARIA E GIUSEPPE PARTIRONO DA NAZARET, DOVE ABITAVANO… … E SI RECARONO NELLA CITTÀ DI BETLEMME. LÀ MARIA PARTORÌ UN FIGLIO IN UNA STALLA, PERCHÉ NON AVEVANO TROVATO ALTRO POSTO. POI LO MISE A DORMIRE IN UNA MANGIATOIA. DAL VANGELO DI LUCA 2, 4-7
UN ANGELO APPARVE AI PASTORI, CHE RIPOSAVANO LÀ VICINO, INSIEME ALLE LORO PECORE E DISSE:
VI ANNUNCIO UNA BELLA NOTIZIA. OGGI È NATO IL SALVATORE. DAL VANGELO DI LUCA 2, 10-11
SUBITO SI RECARONO ALLA STALLA, DOVE TROVARONO GESÙ BAMBINO ADAGIATO IN UNA MANGIATOIA. le parole M A N G I ATO I A : RECIPIENTE DOVE SI METTONO FIENO E PAGLIA PER GLI ANIMALI DELLA STALLA. N A Z A R E T E B E T L E M M E : SONO DUE PAESI DELLA PALESTINA (VEDI LA CARTINA A PAG. 14).
attività
1 Colora le stelle accanto alle frasi che
2 Le azioni buone si devono
meglio esprimono il significato del Natale. Per i cristiani il Natale è: Essere amico Gustare tanti dolci di tutti Aiutare i bisognosi Ricevere molti regali Pregare per la pace
compiere soltanto nel giorno di Natale? Rispondi a voce. 3 Chiedi all’insegnante di spiegare perché Maria e Giuseppe fecero quel lungo viaggio.
U.A. 3: Il Natale
13
GESÙ A NAZARET
1
Gesù
nacque in una terra chiamata Palestina nel villaggio di Betlemme, ma visse per tanti anni a Nazaret: due paesi, come vedi nella cartina a lato, distanti l’uno dall’altro. GUARDA , SI FA COS Ì !
AR
MEDITE
RRANEO
M
Classe
PA
S LE
TI
NA
Nazaret
Betlemme
Abitò in una casa semplice e povera. Aiutò sua mamma a cucinare, a pulire, lavare e imparò da Giuseppe il mestiere di falegname.
Come tutti gli E B R E I andò alla sinagoga, un edificio dove ci si radunava a pregare Dio e i bambini facevano anche scuola. Là imparò a leggere la Bibbia. Il maestro si chiamava rabbì.
R ABB Ì , NON HO CAPITO !
GES Ù , GIOCA CON NOI !
Gesù amava anche giocare, nei momenti liberi, con i suoi amici e compagni, ma i suoi giocattoli erano pochi, molto semplici e tutti fatti a mano. le parole E B R E I : il popolo che abitava e abita nell’attuale stato di Israele.
14
ANCHE GESÙ È STATO BAMBINO COME SEI TU.
Unità di Apprendimento 4: Il messaggio di Gesù
LA «BUONA NOTIZIA»
Classe
1
Gesù, a circa trent’anni di età, lasciò la casa di Nazaret e iniziò a viaggiare per i paesi e le città di tutta la Palestina per annunciare a tutti poveri e ricchi, onesti e malvagi, sani e ammalati, la Buona Notizia: «Dio è mio Padre, ma è anche Padre di tutti voi. Egli vi ama come figli». Molte persone lo ascoltarono, credettero in lui e lo seguirono. Gesù Cristo, affresco del XII secolo.
attività
1 Nello spazio bianco disegna te stesso fra la gente che ascolta Gesù. 2 Scrivi sui puntini qui sotto le lettere di ciascun palloncino dal più grande al più piccolo. Scoprirai il nome con cui Gesù veniva chiamato dalla gente.
DIO È VOSTRO
Gesù dice:
.....................
DIO MI HA SCELTO PER PORTARE IL LIETO MESSAGGIO.
U.A. 4: Il messaggio di Gesù
15
Classe
1
UN PADRE CHE VA IN CERCA
Gesù raccontava spesso delle parabole, semplici storie, prese dalla vita di ogni giorno, che potevano essere capite da tutti. Eccone una.
VI RACCONTO UNA PARABOLA .
1, 2, 3, 4, …
NE MANCA UNA ! VADO A CERCARLA .
SEI QUI FRA LE SPINE !
Un pastore aveva cento pecore. Erano tutto per lui. Una sera vide che ne mancava una…
Andò a cercarla e quando la ritrovò se la mise sulle spalle per riportarla fra le altre pecore.
attività
Tornato a casa chiamò amici e conoscenti e, tutto contento, li invitò a far festa.
SIA FESTA ! HO RITROVATO LA PECORELLA SMARRITA .
Rispondi a voce: – Come ti senti quando perdi una cosa che ti è cara? Cosa provi quando l’hai ritrovata? – Chi rappresenta il buon pastore? – E la pecorella smarrita e ritrovata? – Che cosa ci insegna la parabola?
16
U.A. 4: Il messaggio di Gesù
dal Vangelo di Luca 15, 1-7 DIO È COME IL BUON PASTORE: VUOLE BENE A TUTTI E VA IN CERCA DI CHI SI ALLONTANA DA LUI.
GESÙ AMICO
Classe
1
Gesù
volle bene a tutti e, in modo particolare, a coloro che erano poveri, deboli, indifesi, malati. Fece festa a Cana per il matrimonio di due suoi amici: NON HANNO PIÙ VINO !
ALZATI E CAMMINA !
LI AIUTER Ò IO !
Consolò i poveri:
DIO È VICINO A VOI .
Guarì gli ammalati:
Perdonò le persone che avevano sbagliato: IO TI PERDONO , MA NON PECCARE PI Ù .
attività
1
Scrivi le parole più importanti delle frasi che hai letto. Gesù: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , ....................................... , ....................................... , ....................................... .
2
Molte persone, ancora oggi, mettono in pratica l’insegnamento di Gesù aiutando e accogliendo gli altri, soprattutto i più bisognosi. E noi? Che cosa possiamo fare?
Unità di Apprendimento 5: Gesù, amico di tutti
17
Classe
GESÙ E I BAMBINI
1
Gesù
ha invitato tutti gli uomini ad essere semplici come lo sono i bambini. Ecco le sue parole: Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. dal Vangelo di Marco 10, 14
ANDIAMO DA GES Ù !
Gesù voleva molto bene ai bambini. Quando correvano attorno a lui, egli li prendeva tra le sue braccia e insegnava loro a essere buoni, gentili e generosi.
attività
Tutti i bambini possono essere amici di Gesù, non solo conoscendo ciò che lui ha detto e fatto, ma facendo tutte le cose belle che ha insegnato.
18
U.A. 5: Gesù, amico di tutti
Per Gesù «essere come bambini» significa: avere fiducia gridare e fare capricci essere semplici e sinceri avere pochi anni d’età
GESÙ E GLI APOSTOLI
persone seguirono Gesù. Tra queste persone egli ne scelse dodici: gli A P O S TO L I . I nomi sono: Simone detto Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo, Matteo e Tommaso, Giacomo di Alfeo, Simone, Giuda Taddeo, Giuda Iscariota. Essi vissero sempre con lui e furono poi inviati in tutto il mondo a diffondere la Sua parola tra le genti.
La scelta dei dodici apostoli è raccontata nella Bibbia: Vangelo di Marco 1, 16-20 e Matteo 9, 9. Puoi chiedere all’insegnante che te li legga. Completa, dopo la lettura, il nome degli apostoli a fianco delle vignette.
le parole A P O S TO LO : significa «inviato». Gesù invia gli apostoli ad annunciare a tutti la sua parola, e a esortare a vivere come lui.
M
C
M
e
E e
NOI STAVAMO GETTANDO LE RETI .
1
Molte
attività
N
Classe
M
T
V
N
R
NOI STAVAMO RIPARANDO LE RETI .
IO RISCUOTE VO LE TASSE .
NON SIETE VOI CHE AVETE SCELTO ME, MA IO CHE HO SCELTO VOI. dal Vangelo di Giovanni 15, 16
U.A. 5: Gesù, amico di tutti
19
Classe
1
L’AMORE PIÙ GRANDE
Gesù, dopo aver annunciato l’amore di Dio e insegnato l’amore verso il prossimo, donò la sua vita per la salvezza di tutta l’umanità. Non tutti però accolsero con favore la parola di Gesù. Anche alcune persone importanti non solo non credettero in lui, ma lo odiarono tanto da farlo arrestare e condannare a morte.
Gli fu posta intorno alla testa una corona di spine e sulle spalle gli fu messa una croce. Picchiato e deriso, fu poi costretto a salire sul Calvario, una collina non lontana dalla città di GERU SALE MM E.
Lassù venne crocifisso. Era un venerdì. Prima di morire chiese a Dio, suo Padre, di perdonare coloro che gli avevano fatto del male. Al calar del sole il corpo di Gesù venne staccato dalla croce e avvolto in un bianco lenzuolo. Poi fu posto in una tomba scavata nella roccia e sorvegliata da alcune guardie armate.
le parole G E R U S A L E M M E : è la città più importante della Palestina.
20
NESSUNO HA UN AMORE PIÙ GRANDE DI QUESTO: DARE LA VITA PER I PROPRI AMICI. dal Vangelo di Giovanni 15, 13
Unità di Apprendimento 6: La Pasqua
È PASQUA: GESÙ VINCE LA MORTE
Classe
1
All’alba della domenica, alcune donne si recarono al sepolcro per ungere con oli profumati il corpo di Gesù. Quando vi giunsero, videro la grossa pietra, che chiudeva la tomba, ribaltata a terra e un giovane in bianche vesti seduto su di essa che disse loro: Non temete. So che cercate Gesù. È risorto! Non è qui! dal Vangelo di Marco 16, 1-6
Subito le donne, piene di gioia, corsero dai discepoli e dettero loro la notizia di ciò che avevano visto e udito: Gesù, Signore della vita, era risorto, cioè era di nuovo vivo.
Le pie donne al sepolcro del Signore.
La Pasqua è per i cristiani la festa più grande e importante dell’anno. Gesù, morto e risorto, ha ristabilito la pace fra Dio e gli uomini. attività Specialmente nel giorno di Pasqua i cristiani cantano l’«Allelluia», un’esclamazione di gioia che significa «lode a Dio». Chiedete all’insegnante di farvi imparare un inno pasquale con questa parola.
GESÙ È RISORTO, COME AVEVA DETTO. ALLELUIA!
U.A. 6: La Pasqua
21
Classe
I SEGNI DELLA PASQUA
1
La domenica di Pasqua è la festa più grande per i cristiani. Essi ricordano, anche con dei simboli, che puoi vedere nelle chiese, nelle vetrine dei negozi, per le strade, la morte e la risurrezione di Gesù. Le . . . . . . . . . . . . . . . . . . annunciano, con il loro suono festoso, la gioia della risurrezione. Le . . . . . . . . . . . . . . . . . sono simbolo della vita che rinasce.
L’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . è simbolo di Gesù che ha offerto la vita per donarla a tutti noi. La . . . . . . . . . . . . . . . . . . con il rametto di . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono segni di pace e fratellanza.
Il . . . . . . . . . . . . . . . . . . indica che Gesù risorto è la luce del mondo.
Campane che suonano a festa Voli di rondini nel cielo. Peschi vestiti di fiori. Profumo d’incenso nell’aria. Gioia immensa nel cuore. Sì, Cristo è risorto: cantiamo alla vita. L. Fiorentini attività
1
Completa le frasi, che spiegano i simboli della Pasqua, scrivendo sui puntini, al posto giusto, le parole AGNELLO • UOVA • COLOMBA • CERO PASQUALE • CAMPANE • ULIVO
22
2
Recitate tutti insieme la poesia.
Unità di Apprendimento 7: I segni della religione
I SEGNI RELIGIOSI le parole E D I CO L A : piccola costruzione a forma di tempietto costruita per contenere statue, immagini sacre.
Classe
1
Quando cammini per le strade o mentre viaggi in auto, se ti guardi attorno, puoi vedere numerosi segni religiosi lasciati, durante lo scorrere degli anni e dei secoli, da coloro che ci hanno preceduto. Ecco, là su un monte, s’innalza una croce. Ecco le grandi chiese delle città e quelle più piccole dei paesi e dei villaggi. Ecco gli alti campanili. Se poi cammini lungo le strade di campagna puoi fermarti davanti a una E D I CO L A con l’immagine della Madonna… Sono tutti segni della religione cristiana.
ME LO HA REGALATO MIA NONNA LA CROCE È IL SEGNO RELIGIOSO PIÙ IMPORTANTE PER I CRISTIANI.
attività
1 2
Conosci altri segni religiosi? Quale segno cristiano vedi disegnato sulle fiancate delle autoambulanze? E vicino all’entrata degli ospedali e delle farmacie? Perché?
U.A. 7: I segni della religione
23
Classe
LA CASA DEL SIGNORE
1
La
chiesa, uno dei segni religiosi più importanti, è il luogo dove i cristiani si riuniscono per pregare Dio ed ascoltare la Sua Parola. Ogni domenica, giorno del Signore, i cristiani celebrano in chiesa la Messa per ricordare la morte e la risurrezione di Gesù. ....................
.................... .......................... ....................
...............
...............
...............................
attività Chiedi informazioni e spiegazioni sugli oggetti raffigurati nella chiesa, poi scrivi nei riquadri i loro nomi. Eccoli: ALTARE
24
• CROCIFISSO • TABERNACOLO • FONTE BATTESIMALE • LEGGÌO • CONFESSIONALE • CAMPANILE
U.A. 7: I segni della religione
I COLORI DEL MONDO
Classe
1
Nel
Tanti bambini, amici veri, si prendono per mano: sono bianchi, gialli e neri. Fanno un grande girotondo che abbraccia tutto il mondo. Tutti uniti in un canto giocondo sono la speranza del mondo. LE DIFFERENZE FRA LE GENTI SONO COME I COLORI: RENDONO BELLO IL MONDO.
U.A. 7: I segni della religione
CITTADINANZA
mondo ci sono tanti popoli diversi fra di loro, sia per il colore della pelle, sia specialmente per il modo di vivere: chi nella vita ha troppo e chi non ha niente. Gesù annuncia «Dio è Padre di tutti. Ogni uomo è importante davanti a Lui e in Lui siamo tutti fratelli».
25
Classe
CANTO DI LODE AL CREATORE
2
Francesco d’Assisi, un Santo che forse conosci, ha innalzato parole di amore e di lode ammirando le cose belle create da Dio. Egli, di fronte ai tanti doni della natura, soleva ripetere: «Il Signore è veramente il grande amico di tutti noi». LODATO SIA …
Lodato sii, mio signore, per tutte le tue creature. Per fratello sole che dà luce e calore, per sorella luna e le stelle, per sorella acqua, umile, preziosa e casta. Per la madre terra che dona frutti, fiori ed erba.
Cantiamo insieme.
Ci ha da - to
il
il so - le
fuo - co,
il
e
le chia-re
ven - to,
l’aria e l’ac-qua
fon - te
di
vi - ta
stel - le
pu - ra
per le sue crea - tu - re
Francesco e frate Leone ritornavano al convento dopo aver mendicato. Faceva caldo ed erano stanchi. Allora Leggi il breve racconto e commentalo Francesco disse a frate Leone: con i tuoi compagni. «Riposiamoci all’ombra di quell’albero non lontano da quella sorgente. Mangeremo un po’ di pane avuto in elemosina e berremo acqua limpida e fresca. Queste sono le grandi ricchezze donate da Dio creatore, Padre e nostro amico». (dai Fioretti di san Francesco). attività
26
Unità di Apprendimento 1: L’amicizia di Dio
CHI TROVA UN AMICO…
Classe
2
Fabrizio
e Laura sono amici. Si conoscono, si fidano uno dell’altra e stanno bene insieme. Si aiutano e si rispettano. In occasioni particolari si fanno anche dei piccoli regalini come segno del loro affetto. La vera amicizia è come un’alleanza, un patto, che si fa solo con qualcuno con cui sentiamo di poter condividere le nostre gioie e le nostre paure. Così è scritto nella Bibbia: Un amico fedele è come un rifugio sicuro. Chi lo trova, ha trovato un tesoro. dal Siràcide 6,14
Come ogni patto, anche l’amicizia ha le sue regole da rispettare. attività
1
Hai mai stretto un patto? Con chi? In che cosa consisteva? È stato poi mantenuto? Racconta. 2 Collega «l’amicizia è…» con le parole che la spiegano. Segui l’esempio. provare affetto
litigare aiutare
giocare insieme
L’AMICIZIA È
tradire
avere fiducia essere alleati
3
provare noia
rispettare
pensare solo a se stessi
Scrivi sui puntini un tuo breve pensiero sull’amicizia. ....................................................................... U.A. 1: L’amicizia di Dio
CONOSCENZA DI SÉ
confidare i propri segreti
27
Classe
2
È BELLO ESSERE AMICI DI DIO
Anche nella Bibbia si parla di un’alleanza fra Dio e i primi due esseri umani: A D A M O ed E V A . Dio Creatore li aveva posti nel Paradiso Terrestre, un giardino dove potevano vivere felici e in amicizia con Lui. Dio disse:
le parole
A D A M O : significa «fatto con la terra». E V A : significa «la madre dei viventi».
Potete mangiare il frutto di qualsiasi albero del giardino, ma non quello dell’albero della conoscenza del bene e del male. da Genesi 2, 16-17
attività Segna con una crocetta la tua risposta. Come ti comporti dopo aver disobbedito? Ti nascondi. Provi rimorso. Dai la colpa agli altri. Chiedi perdono.
Adamo ed Eva, però, disubbidirono e mangiarono il frutto proibito di quell’albero. Si ruppe così l’amicizia dell’uomo con il Creatore. Adamo ed Eva furono allontanati dal Paradiso Terrestre. L’UOMO, LONTANO DA DIO, PERDE LA PACE E LA FELICITÀ.
28
U.A. 1: L’amicizia di Dio
Classe
Caino e Abele
2
A causa della disobbedienza, il male entrò e si diffuse nel mondo. Caino, figlio di Adamo ed Eva, si macchiò di un’orribile colpa: uccise per invidia il fratello Abele. Caino pensava infatti che Dio preferisse i doni che suo fratello gli faceva ai suoi. Dio, che è portatore di pace e non vuole che venga mai usata la violenza, disse: «Nessuno lo uccida per ciò che ha fatto». Questa storia insegna che non è facile vivere insieme alle altre persone, anche quando sono della stessa famiglia. Dio, però, invita a capire «gli altri» con la pazienza, il dialogo e l’amore.
Noè e il diluvio Il male continuò a diffondersi sempre più fra gli uomini. Dio, allora, decise di punirli mandando loro un DILUVIO, ma salvò Noè e la sua famiglia, le uniche persone buone e giuste. Disse loro di costruire un’arca (= grande barca di legno) sulla quale sarebbero saliti assieme a una coppia di ogni specie animale. Piovve per quaranta giorni e per quaranta notti. La cattiveria e la violenza furono spazzate via. Una colomba, portando nel becco un ramoscello di ulivo, fece capire a Noè che il diluvio era finito, e così la Terra poté ripopolarsi nuovamente. Dio stabilì con Noè e con i suoi discendenti un’alleanza e apparve nel cielo, come segno di alleanza e di pace, l’arcobaleno. approfondimento Si può dire che Noè, secondo la Bibbia, sia stato il padre del genere umano, perché dai suoi tre figli, Sem, Cam e Iafet, ebbero origine tutti gli uomini.
le parole
D I L U V I O : pioggia a dirotto che inonda la Terra.
U.A. 1: L’amicizia di Dio
29
Classe
L’AVVENTO
2
La nuova alleanza senza fine tra Dio e l’uomo ha avuto inizio con la venuta di Gesù nel mondo. Gesù fu atteso per tanti secoli. Molte persone, ispirate da Dio, prepararono le genti alla sua venuta, ricorNASCE PER NOI dando la grande promessa di Dio, e cioè che Egli CRISTO SALVATORE . avrebbe mandato un giorno il VENITE ADORIAMO ! Salvatore. I cristiani di oggi si preparano alla nascita del Salvatore durante l’ AVVENTO, periodo di quattro settimane che precede il Natale e, negli ultimi nove giorni dell’Avvento, partecipano alla Novena di Natale, innalzando a Gesù bellissime preghiere e canti di gioia.
La corona dell’Avvento Questa corona è di solito formata da rametti intrecciati di agrifoglio con quattro candele che rappresentano le quattro settimane d’attesa del Natale. Ogni domenica si accende una candela per ricordare che la nascita di Gesù si avvicina. le parole
attività
1
30
Conosci alcuni canti natalizi? Scrivi sul quaderno almeno un ritornello.
2 Che cosa state preparando in classe per Natale? E in casa con le vostre famiglie? Raccontate.
Unità di Apprendimento 2: Gesù bambino
A V V E N T O : parola che significa «arrivo, venuta».
MARIA VISITA ELISABETTA
Classe
2
Maria è la donna che Dio ha scelto per essere la madre di Gesù, il Figlio di Dio. Ella, appena saputo dall’angelo Gabriele che sarebbe diventata la madre di Gesù, si recò dalla sua parente Elisabetta a darle la lieta notizia. Anche Elisabetta, pur molto anziana, attendeva un figlio. Vedendo giungere Maria, esclamò:
AVE MARIA , PIENA DI GRAZIA , IL SIGNORE È CON TE . DARAI ALLA LUCE IL FIGLIO DI DIO .
BENEDETTA SE I TU FRA LE DONNE , E BENEDETTO È IL FRUTTO DEL TUO SENO .
Le parole dell’angelo, unite a quelle di Elisabetta, formano la prima parte della bellissima preghiera che i cristiani rivolgono a Maria, la mamma di Gesù.
attività Il mese di maggio è dedicato a Maria e a maggio sbocciano le rose. Unisci con linee i puntini da 1 a 20. Che cosa hai ottenuto? ................... Termina poi di colorare il disegno.
Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen. U.A. 2: Gesù bambino
31
Classe
È NATALE!
2
Una luce avvolse i pastori e nella luce apparve un angelo che annunciò loro: «Vi reco una bella notizia che vi darà gioia. Oggi è nato il Salvatore. Troverete in una stalla un bambino appena nato avvolto in fasce». Subito i pastori andarono e videro Maria, Giuseppe e il Bambino che dormiva nella mangiatoia della stalla. dal Vangelo di Luca 2, 8-14
I primi ad andare a far visita a Gesù furono pastori, le persone più povere del posto.
Giotto, Nascita di Cristo.
Dopo la nascita di Gesù, giunsero a Betlemme, dal lontano Oriente, alcuni sapienti guidati da una stella: i Magi. La stella si fermò sopra la casa dove stava il Bambino. Entrarono, adorarono Gesù e gli offrirono oro, I N C E N S O e M I R R A . dal Vangelo di Matteo 2, 1-11
I re Magi rappresentano l’umanità intera. Infatti Gesù non è nato solo per alcuni, ma per tutti i popoli della Terra. Giotto, Adorazione dei Magi.
le parole
I N C E N S O E M I R R A : sono resine molto odorose prodotte dal fusto di alcune piante.
32
approfondimento Il 6 gennaio di ogni anno viene celebrata la festa dell’Epifania (la parola «epifania» viene dal greco e significa manife stazione). Il Figlio di Dio si manifesta all’umanità e, in quel giorno, viene ricordato l’omaggio dei Magi a Gesù Bambino.
U.A. 2: Gesù bambino
IL DONO DEL PASTORELLO
Classe
2
Leggi la seguente leggenda e riassumila con tue parole. Gli angeli annunciarono la nascita di Gesù e subito i pastori andarono a visitarlo. Chi portava del latte, chi un formaggio, chi una ricotta. Venne anche un pastorello. Non aveva nulla da donare. Si fermò in un angolo della grotta, stringendo al petto uno zufolo, l’unica cosa che possedeva. La Madonna gli sorrise, allora il pastorello si fece coraggio e intonò con lo zufolo una dolce melodia. Il suono era soave come il canto di tutte le mamme quando cullano il loro bambino. Gesù lo ascoltava fissando i suoi occhi riconoscenti in quelli del pastorello. Era quello il dono più prezioso ricevuto da Gesù Bambino, perché nato dal cuore. L. Fiorentini
attività Unisci i tratteggi e imparerai ad augurare Buon Natale in quattro lingue diverse In italiano
In inglese
B u on N a t a l e ! – M e r r y C h ri s t m a s! J oy e u x N o ël ! – Fe l i z N av i d ad ! In francese
In spagnolo
U.A. 2: Gesù bambino
33
Classe
GESÙ BAMBINO NEL TEMPIO
2 le parole
Ti è mai capitato di pensare: «Da grande voglio fare
l’astronauta», oppure, «vorrei diventare un insegnante»? crato a Dio. Gli Ebrei anda- Anche Gesù ha un desiderio: parlare a tutti di Dio. vano al Tempio a pregare Lo fa per la prima volta a dodici anni d’età, ancora Dio e a offrirgli doni. quasi bambino, quando si reca, con Maria e Giuseppe, a Gerusalemme in occasione della Pasqua ebraica. Verso la fine delle feste pasquali, Gesù si ferma per circa tre giorni, nel grande TEMPIO di Gerusalemme. E là, seduto in mezzo agli studiosi della Bibbia, li ascolta e discute con loro sulle cose che riguardano la religione. T E M P I O : edificio consa-
DA DOVE VIENE QUESTA SUA SAPIENZA ?
Tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. dal Vangelo di Luca 2, 47
È UN BAMBINO
STRAORDINARIO ! attività
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Poi Gesù ritorna a Nazaret con i suoi genitori, sempre vicino a loro con affetto e amore e sempre pronto all’obbedienza. U.A. 2: Gesù bambino
Scrivi nei quadratini V (vero) o F (falso). Gesù cresce come un bambino qualunque. Non ha bisogno delle cure dei genitori. Frequenta la scuola della sinagoga. Non gioca e non ha amici. È molto intelligente per la sua età.
… E TUTTI I BAMBINI DEL MONDO
Classe
2
I bambini di ogni luogo del mondo e di ogni razza hanno diritto di vivere nella serenità e nell’amore. Per questo è importante che abbiano: una famiglia, ma troppi bambini sono abbandonati a se stessi e non hanno nessuno che li ama; una casa, ma tanti bambini vivono nelle baracche o sotto i ponti. Ed è altrettanto importante che ogni bambino possa: andare a scuola, ma troppi bambini non impareranno mai a leggere e a scrivere; giocare, ma tanti bambini sono costretti a lavorare tutto il giorno. Sono un bambino come te. Vengo da terre lontane, sognando liete speranze. Non ho trovato l’amore, anche se siamo fratelli. Nella gioia e nel dolore il cuore non ha colore.
Camminiamo insieme, annunciando alla gente, lungo la nostra via la gioiosa poesia di giustizia e di pace. Così sulla Terra intera sarà sempre primavera.
attività
1 Leggete in classe la poesia ed esprimete su essa il vostro parere. Quale insegnamento vi offre? 2 Ritagliate da giornali e riviste fotografie di bambini/e che si trovano nelle situazioni sopra descritte. Incollatele su un cartellone murale sul quale scrivete la frase: GESÙ AMA TUTTI I BAMBINI DEL MONDO. U.A. 2: Gesù bambino
CITTADINANZA
L. Fiorentini
35
Classe
2
NAZARET AL TEMPO DI GESÙ
Gesù visse fino a trent’anni d’età a Nazaret, un paese di una terra chiamata Palestina. Le case erano molto semplici, composte da una o due stanze. Il loro tetto era piatto, e su di esso veniva posta la legna per il fuoco e altre cose. Nelle case abitavano le famiglie insieme a qualche animale domestico: l’asino, la capra e alcune galline. Nella piazza c’era il pozzo per tutti. Le donne vi attingevano l’acqua. Nella piazza c’era anche la sinagoga dove il ràbbi (il maestro) spiegava al popolo la Bibbia. Gli uomini erano contadini, pastori, pescatori. Il fabbro, il falegname, il vasaio… avevano il loro SI laboratorio-bottega sulla strada. Le persone, incontrandosi, si salutavano dicendo «Shalom!», che significa «la pace sia con te».
F
E
attività Leggi il brano. Scrivi poi sui trattini il nome di ciò che le frecce indicano. Infine, nel fumetto, scrivi il tipico saluto ebreo.
36
S
P
M
Unità di Apprendimento 3: L’ambiente di Gesù
O
SULLE VIE DELLA PALESTINA VENITE CON ME !
Classe
2
Gesù, a circa trent’anni, lasciò la casa di Nazaret e iniziò la sua missione andando per i paesi e le città della Palestina. Un giorno, mentre camminava lungo le rive del lago di Galilea, vide due pescatori. Erano Simone e suo fratello Andrea. Disse loro:
«Lasciate le reti e venite con me. Insieme annunceremo la Parola di Dio». Essi subito lo seguirono. dal Vangelo di Marco 1, 16-17
Poi Gesù chiamò altri amici. Tra questi ne scelse dodici ai quali diede il nome di APOSTOLI. Egli desiderava che stessero con lui per conoscere bene e meglio la sua Parola e così diffonderla fra tutte le genti. Non cercò persone speciali e importanti, ma gente comune che non esitò a lasciare la casa, la famiglia e il lavoro per seguirlo.
le parole
A P O S T O L O : il termine significa inviato.
attività Scrivi il nome dei dodici apostoli di Gesù. Se non li ricordi vai a leggere a pagina 19. ................................................ ................................................ ................................................ ................................................
Luca Signorini, Comunione degli apostoli.
approfondimento Gli apostoli Giovanni e Matteo e i discepoli Luca e Marco raccontarono poi la vita, le opere e l’insegnamento di Gesù, scrivendo ognuno un Vangelo, parola che significa «Buona notizia». Sono conosciuti come i quattro evangelisti.
U.A. 3: L’ambiente di Gesù
37
Classe
LE PARABOLE
2
La moneta perduta Gesù, per annunciare alla gente il suo messaggio di pace, di amore e di vita senza fine era solito raccontare parabole. Le parabole sono racconti brevi presi dalla vita di tutti i giorni, perciò ricchi di immagini e di fatti che accadevano realmente nella Palestina al tempo di Gesù. Ogni parabola contiene: approfondimento Un fatto, preso come esempio, serve per far capire bene qualcosa d’importante molto di più di tanti ragionamenti. Anche le parabole narrate da Gesù hanno lo scopo di far comprendere, in modo semplice e a tutti, i suoi insegnamenti.
il fatto
e
il messaggio o l’insegnamento
Vediamo un esempio. Una donna aveva dieci monete d’argento, ma ne perse una. Subito accese il lume, spazzò bene la casa, cercandola dappertutto e finalmente la ritrovò. Allora chiamò le amiche e le vicine di casa, dicendo: «Fate festa con me, perché ho ritrovato la moneta d’argento che avevo perduto». Così vi dico: c’è gran gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte. dal Vangelo di Luca 15, 8-10
Il fatto La parabola narra di una donna che ha perso una moneta d’argento, ma poi la ritrova e la sua gioia è grande. L’insegnamento
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Come la donna è felice di aver ritrovato la moneta preziosa che aveva perso, così Dio è felice di quando una persona, che si era comportata male, ritrova la strada del bene. Unità di Apprendimento 4: Gesù parla di Dio
Classe
La pecorella smarrita
2
attività
Il Vangelo porta a tutti la più bella delle notizie, l’unica che dà speranza: DIO AMA OGNI UOMO SENZA ALCUNA DIST INZIONE.
Se gli uomini smarriscono la via del bene e si allontanano da Lui, Dio stesso li va a cercare. Vuole salvarli, desidera che nessuno si perda. Egli è lieto di donare il perdono a chi ritorna a Lui sinceramente pentito. La parabola della moneta perduta, così come quella della pecorella smarrita che ti presentiamo qui sotto, annunciano questo messaggio.
1
Sottolinea nella parabola le frasi che rivelano: – la preoccupazione del pastore; – l’affetto di questi per la sua pecorella; – la sua gioia per averla ritrovata. 2 Disegna su un foglio il pastore nell’atteggiamento più tenero verso la pecorella smarrita.
Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascia forse le altre novantanove in un luogo sicuro per andare in cerca di quella perduta? Se poi riesce a trovarla, se la porta sulle spalle e si rallegra per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre nostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di voi. dal Vangelo di Matteo 18, 12-14
Una pecora si è persa, ma il pastore non potrebbe consolarsi perché gliene restano novantanove? No, egli non può proprio fare a meno della pecora smarrita; ama le sue pecore una a una e quella che si è persa non è meno importante delle altre. Dio è come quel pastore e, allo stesso modo, ama le sue creature una a una, conoscendole per nome. OGNI PERSONA STA A CUORE A DIO: È UNICA E SPECIALE PER LUI! U.A. 4: Gesù parla di Dio
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Classe
2
Il buon Samaritano
Gesù, con la seguente parabola, insegna che il prossimo non è soltanto chi vive vicino a noi, ma chiunque incontriamo durante la nostra vita, senza distinzione fra amico e nemico, ricco e povero, bianco, nero o giallo. Un uomo, andando verso il paese di Gerico, fu assalito dai briganti che lo derubarono, lo ferirono e lo lasciarono mezzo morto sulla strada.
POVERETTO ! COME SE I RI DOTTO !…
AIUTO !… Passò poco dopo un sacerdote, lo vide ma non l’aiutò. Fece lo stesso un L E V Ì T A . Invece un S A M A R I T A N O , passandogli accanto, si chinò su di lui e ne ebbe compassione. Gli versò olio e vino ABBI CURA DI LUI sulle ferite e le fasciò.
.
Poi lo caricò sul suo asino e lo portò in una locanda. Diede due monete d’argento all’oste, dicendogli: «Se per curare questo poveretto spenderai di più, al mio ritorno ti darò altre monete». dal Vangelo di Luca 10, 30-35
attività
1
40
Prova in classe con i tuoi compagni a drammatizzare la parabola. 2 Il samaritano conosceva il ferito? Era un suo parente o amico? Allora, perché lo aiuta? Rispondi a voce. 3 Chi ha bisogno del nostro aiuto, oggi?
U.A. 4: Gesù parla di Dio
le parole
L E V Ì T A : incaricato al servizio del Tempio. S A M A R I T A N O : abitante della Samarìa, regione della Palestina.
«… È FATTO A ME»
Classe
2
Gesù, pochi giorni prima di donare la sua vita per la salvezza di amore dell’umanità, pronunciò queste parole: Venite, benedetti, dal Padre mio. Ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Ogni volta che avete fatto ciò a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
VIENI A STU DIARE CON ME . TU SE I MIO AMICO .
dal Vangelo di Matteo 25, 34-40
attività
Chi sono questi «fratelli più piccoli», come li chiama Gesù? Sono coloro che soffrono povertà, patimenti, malattie, disgrazie… Sono nostri fratelli verso i quali dobbiamo sempre essere vicini con l’amore, l’aiuto e così come Gesù ha insegnato. È Lui che dona la forza e la capacità di amare tutti e che promette di vivere felici nel suo regno, il regno dei cieli.
1
Che cosa insegna Gesù con le sue parole qui riportate? 2 Conosci qualcuno che aiuta persone ammalate o povere o sole? Rispondi a voce. 3 Disegnate in gruppo, in un cartellone murale, gesti d’amore e d’aiuto verso chi è bisognoso. Poi scrivete in grande: GESÙ DICE: È FATTO A ME.
U.A. 4: Gesù parla di Dio
41
Classe
«INSEGNACI A PREGARE!»
2
Spesso
Gesù si allontanava dai discepoli e dalla folla che lo seguiva per recarsi in luoghi solitari a pregare. Parlava a Dio, lo ascoltava, gli chiedeva aiuto e conforto nei momenti difficili, lo chiamava «Abbà», parola ebraica che significa «Padre», anzi «Papà». Un giorno un discepolo gli chiese: «Maestro, insegna anche a noi a pregare!». Gesù rispose, recitando la preghiera del Padre Nostro.
La preghiera
QUAN DO VI RIVOLGETE A DIO , DITE CON ME …
Il significato
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome;
Dio è il Padre di tutti. Sia Egli sempre lodato.
venga il tuo regno;
Il Suo regno è di pace e d’amore.
sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Il Suo volere si realizzi sempre e ovunque per il bene di tutti. Non ci faccia mancare il necessario per vivere. Perdoni i nostri peccati, così come noi perdoniamo chi ci fa del male. Dio ci aiuti a non compiere cattive azioni e resti sempre con noi.
IL «PADRE NOSTRO» È LA PIÙ IMPORTANTE PREGHIERA DEI CRISTIANI.
attività Completa le frasi. Signore, ti ringrazio per . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ti lodo per . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ti chiedo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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U.A. 4: Gesù parla di Dio
TANTI POPOLI PREGANO DIO
Classe
2
FA ’, O DIO , CHE POSSA FAR SORRI DERE CHI PIANGE ED ESSERE AMICO DI TUTTI . SAR Ò DA TE BENEDETTO .
A TE CHIEDO AIUTO . TU , O DIO , SIGNORE DEL CIELO E DELLA TERRA : ASCOLTAMI .
O DIO CRE ATORE , NOI SIAMO TUOI FIGLI ! GUARDA LA NOSTRA FAME ! DONACI , PADRE , IL CIBO PER POTER VIVERE .
O SIGNORE , TU MI CON DUCI E PROTEGGI . TU CONOSCI I MIE I PENSIERI E PERDONI I MIE I SBAGLI . FA ’ CHE TUTTO SIA BELLO NEL MIO CAMMINO .
Signore fa’ di me uno strumento della tua PACE!: dove c’è odio, io porti l’amore; dove c’è offesa, io porti il perdono; dove ci sono le tenebre, io porti la luce; dove c’è dolore, io porti la gioia. U.A. 4: Gesù parla di Dio
INTERCULTURA
Così, un grande cristiano, san Francesco, pregava il Creatore:
43
Classe
TANTI LUOGHI PER PREGARE
2 le parole
R ELI GI ONE
CRIS TIANA:
è la religione di chi crede in Gesù, Figlio di Dio, morto e risorto. C R I S T O : nome che in greco significa «unto», cioè consacrato da Dio. I N D U I S T A : seguace dell’induismo, religione diffusa soprattutto in India.
attività Leggi le preghiere nei fumetti. Scrivi poi sui puntini, sotto ogni immagine, i nomi degli appartenenti alla religione a cui le preghiere si riferiscono.
La
religione più praticata in Italia è quella C R I STIANA. I cristiani pregano e lodano Dio, seguono la sua Parola e l’insegnamento di Gesù C R I S T O . Nella tua scuola ci sono probabilmente anche bambini e bambine che seguono altre religioni e che come te cercano d’imparare cose nuove e di vivere in armonia con tutti. Anche loro amano Dio, pur chiamandolo con nomi diversi. Dio, ad esempio, è chiamato: Adonai
dagli ebrei;
Allah
dai musulmani;
Essere Unico
dagli
INDU IS TI.
Inoltre, così come i cristiani si recano in chiesa per pregare, anche loro hanno un luogo particolare in cui recarsi per rivolgersi a Dio. Gli ebrei hanno la sinagoga, i musulmani hanno la moschea, mentre gli induisti hanno i loro templi.
GRAN DE ALLAH , GUI DA I MIE I PASSI SUL SENTIERO CHE TU HAI TRACCIATO !
...........
INTERCULTURA
OH ADONAI , GRAN DE È IL TUO NOME SU TUTTA LA TERRA !
44
TI PREGO , O ESSERE UNICO , PERCH É TUTTA LA MIA VITA POSSA ESSERE ILLUMINATA DAL TUO AMORE ! ........... U.A. 4: Gesù parla di Dio
...........
I MIRACOLI
Classe
2
Gesù oltre a essere vicino ai poveri, a chi piange, a chi soffre ingiustizie, è particolarmente vicino agli ammalati… Egli compie dei gesti inspiegabili: i miracoli, che sono segni dell’amore e della presenza di Dio tra gli uomini.
Gesù guarisce un lebbroso .......... ..........
Al tempo di Gesù c’erano, in Palestina, molti lebbrosi costretti a vivere fuori dai paesi e lontani da tutti. Molti dicevano: «La lebbra colpisce chi ha commesso gravi peccati: è una punizione di Dio». Non così si comportava invece Gesù. Un lebbroso si avvicinò a Gesù e si buttò ai suoi piedi, dicendo: «Maestro, se tu vuoi, puoi guarirmi». Gesù ebbe compassione di lui, lo toccò con le mani e disse: «Sì, lo voglio: guarisci!». Subito la lebbra sparì. dal Vangelo di Marco 1, 40-43
Gesù ridona la vista a un cieco Bartimèo è cieco e sta mendicando lungo una via. Sente delle voci. Gli dicono che sta passando Gesù. Bartimèo grida: «Gesù, aiutami!». Gesù si ferma e dice: «Che cosa vuoi da me?». «Maestro, fa’ che io veda!». E Bartimèo vede: vede l’azzurro del cielo, il verde dei prati, il colore dei fiori… Vede Gesù che è la vita. E lo segue.
.......... ..........
dal Vangelo di Marco 10 ,46-52
attività
1
Scrivi nei due fumetti le parole pronunciate dal lebbroso (nel primo), da Gesù (nel secondo). 2 Rifletti e rispondi a voce. – Se tu fossi stato Bartimèo che cosa avresti chiesto a Gesù? – Perché Bartimèo segue Gesù?
approfondimento La lebbra è una grave malattia della pelle. Anche oggi ci sono, soprattutto in Asia e in Africa, milioni di lebbrosi. La malattia potrebbe essere curata con medicinali che però molti paesi poveri non possono comprare.
Unità di Apprendimento 5: Gesù agisce in nome di Dio
45
Classe
2
GESÙ MUORE…
Molte persone volevano bene a Gesù, infatti quando egli entrò con gli apostoli a Gerusalemme, venne accolto da una folla esultante che innalzava rami di palme e gridava: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore». Alcune persone potenti della città odiavano invece Gesù: pensavano che fosse un uomo pericoloso e decisero di arrestarlo e di farlo uccidere. Gesù lo sapeva, tuttavia volle ugualmente consumare la cena pasquale ebraica con i suoi apostoli. Durante la cena prese il pane e disse: «Questo è il mio corpo». Poi prese il calice con del vino e disse: «Questo è il mio sangue versato per voi e per tutti». Dopo la cena Gesù e gli apostoli si recarono a pregare nell’Orto degli Ulivi. Lì giunti, Gesù volle però restare solo per rivolgere preghiere a Dio, suo Padre. Poco dopo giunsero delle guardie e lo arrestarono. Poi venne processato e condannato a morire sulla croce. Dopo la morte venne avvolto in un lenzuolo e deposto in un sepolcro. Era il venerdì sera. approfondimento I cristiani festeggiano l’entrata di Gesù a Gerusalemme nella domenica prima di Pasqua, detta «Domenica delle Palme». Essi, a tal ricordo, ricevono nelle chiese rametti di ulivo benedetto, segno di pace. Il giovedì, prima di Pasqua, chiamato «Giovedì santo», i cristiani celebrano il ricordo dell’Ultima Cena di Gesù.
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Unità di Apprendimento 6: La morte e la risurrezione di Gesù
… E RISORGE Il primo giorno dopo il sabato M A R I A D I M À G D A L A , si recò al sepolcro di Gesù. Lo trovò vuoto e pianse: qualcuno aveva rubato il corpo del Maestro. Poi udì una voce: «Maria, perché piangi?». Si voltò e vide Gesù. Era risorto. La sera dello stesso giorno i discepoli, tristi e paurosi, stavano a porte chiuse nel C E N À C O L O . Venne Gesù e li salutò dicendo: Pace a voi! Sono proprio io. Toccate le ferite nelle mie mani e sul mio petto. dal Vangelo di Giovanni 20, 11-23
Classe
2
le parole
M A R I A D I M À G D A L A : era una delle donne che seguivano Gesù. C E N À C O L O : la sala dove Gesù e gli apostoli consumarono l’«Ultima cena».
attività
1 Rappresenta con i tuoi compagni l’incontro con Gesù e Maria di Magdala. 2 Colora di verde le caselle con le parole che ritieni adatte a esprimere la festa di Pasqua. speranza tristezza
gioia buio IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA. CHI CREDE IN ME VIVRÀ IN ETERNO.
vita nuova
dal Vangelo di Giovanni 11, 25
approfondimento Il venerdì prima di Pasqua è il giorno in cui i cristiani ricordano la morte in croce di Gesù. In questo giorno viene celebrata la «Via Crucis» (via della croce) che ricorda il cammino di Gesù con la croce fino al Calvario. La domenica di Pasqua i cristiani festeggiano la risurrezione di Gesù, Signore della vita.
U.A. 6: La morte e la risurrezione di Gesù
47
Classe
COME IL SEME…
2
È primavera: la natura si risveglia. Il sole, nel cielo sereno, è più caldo. I fiori sbocciano nei prati. Tenere foglie si aprono sui rami degli alberi. Gli uccelli pigolano nei nidi. Rinasce una vita nuova. In Primavera i cristiani celebrano la festa più importante dell’anno: la Pasqua, festa della vita e della gioia. Gesù ha detto:
Se il seme caduto nella terra non muore, non dà frutto.
Se invece muore, nasce una nuova vita e dà frutto abbondante.
Così Gesù è morto sulla croce,
ma è risorto e ha donato la vita eterna.
attività Impara questo canto pasquale e cantalo insieme ai tuoi compagni. 2 4
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Nei cie-li un
gri - do ri - suo - nò: al - le
fò
al - le
-
lu
-
ia!
3 4
-
lu
-
ia!
Al - le - lu - ia,
U.A. 6: La morte e la risurrezione di Gesù
Cri - sto
Si - gno-re tri - on -
al - le - lu - ia,
,
al - le - lu - ia!
CON VOI, PER SEMPRE Gesù risorto apparve molte volte ai suoi discepoli e promise loro che avrebbero ricevuto un dono speciale. Poi, un mattino, li condusse su un monte e disse loro: Quindi salì al cielo, alla Casa del Padre.
Classe
2
Andate e annunciate la «Lieta Notizia» a tutte le genti. Chi crederà e verrà battezzato, sarà salvo. Sarò sempre con voi. dal Vangelo di Marco 16, 15-16
Il dono dello Spirito Santo C’era una grande folla a Gerusalemme per la festa di Pentecoste. Gli apostoli e Maria erano riuniti nel cenacolo, quando all’improvviso apparvero lingue di fuoco che si posarono su di loro. da Atti 2, 3
Era il dono promesso da Gesù: lo Spirito Santo che li colmò di sapienza e di coraggio. Subito uscirono e andarono per le vie e le piazze della città ad annunciare alla folla che Gesù era risorto dalla morte e che era lui il Salvatore promesso. Molte persone credettero e si fecero battezzare. Nacque così la Chiesa, la grande famiglia cristiana, popolo di Dio. Anche oggi i genitori cristiani chiedono che i loro figli siano battezzati. Con il battesimo inizia la vita nuova di figli di Dio e con esso si entra a far parte della Chiesa di Gesù.
TI BATTEZZO NEL NOME DEL PADRE , DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO .
approfondimento Nel giorno di Pentecoste gli ebrei offrono a Dio i primi frutti della terra e lo ringraziano per il dono della Legge. I cristiani invece rivivono il dono dello Spirito Santo.
attività
1
Riordina le parole e scrivi la frase scoperta. I GIORNI SARÒ VOI CON TUTTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . .......................................... 2 Hai assistito a un Battesimo? Racconta.
Unità di Apprendimento 7: La famiglia dei cristiani
49
Classe
COME UNA FAMIGLIA
2
I
credenti in Dio e nel Suo Figlio Gesù, che vivono in una stessa zona, formano la comunità parrocchiale. Essa è come una grande famiglia, affidata alle cure e all’insegnamento di un sacerdote: il parroco. La comunità si raduna nella chiesa parrocchiale per pregare, per partecipare alle liturgie religiose, per sentirsi, nell’amore reciproco, unita a Gesù. Inoltre:
i catechisti spiegano ai bambini e ai ragazzi l’insegnamento di Gesù;
i volontari soccorrono i poveri, gli ammalati, gli anziani soli…;
gli assistenti e gli animatori stanno con i ragazzi che frequentano l’oratorio. Li ascoltano, li consigliano e tutti insieme dedicano momenti alla preghiera e al gioco spensierato. attività
1
Completa. La chiesa parrocchiale, più vicina alla tua scuola, è dedicata a . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il parroco si chiama . . . . . . . . . . . . . . . . . .
50
U.A. 7: La famiglia dei cristiani
2 Spiega a voce perché sono importanti gli impegni svolti da coloro che fanno del volontariato. Ti piacerebbe seguire il loro esempio?
UNA CHIESA APERTA AL MONDO
Classe
2
La
Chiesa, come già fecero gli apostoli, continua ad annunciare a tutti la «buona notizia» di Gesù. Alcuni cristiani, i missionari, lasciano il loro paese, i parenti, gli amici e si recano in terre e fra genti lontane. Essi: Annunciano la parola di Dio a coloro che non la conoscono ancora. Portano cibo, vestiti, medicine. Costruiscono ospedali, scuole, acquedotti, case nei paesi e nei villaggi dove troppe persone non hanno nulla e spesso muoiono di fame e di malattie. Donano a tutti la gioia dell’amicizia e dell’amore, come insegna e vuole Gesù. La Chiesa inoltre s’impegna a costruire la pace: difende i diritti della persona umana; invita le nazioni al dialogo e alla concordia; ripudia la guerra che reca morte e distruzioni; desidera un mondo dove regni sempre e per tutti la fratellanza. Se accanto a te c’è qualcuno che soffre, piangi con lui. Se c’è qualcuno che è felice, ridi con lui. Siamo angeli con un’ala sola, ma se ci teniamo abbracciati potremo volare. attività Rispondi a voce. 1 Dopo aver letto il brano di Bruno Ferrero, esprimi un tuo parere. 2 Se avrai occasione d’incontrare un missionario, che cosa gli vorresti chiede-
approfondimento Lo sapevi che nel mondo oltre 500 milioni di bambini vive con 1 euro al giorno? Che 100 milioni di bambini non sono mai andati a scuola? Che oltre 170 milioni di bambini (fra i 4 e i 14 anni?) è costretto a svolgere lavori pericolosi per la salute anziché andare a scuola?
U.A. 7: La famiglia dei cristiani
CITTADINANZA
B. Ferrero, Elledici
51
Classe
2
INSIEME PER UN MONDO MIGLIORE
I
cristiani sono uomini di speranza perché credono che Cristo ha vinto la morte ed è risorto. Perciò essi si sentono chiamati a un impegno non facile, ma bello e veramente importante: costruire un mondo di pace. Prendiamoci per mano e cerchiamo di far sbocciare in ogni cuore la gioia dell’amicizia. Non più odio e guerre, ma un mondo nuovo di pace, di giustizia e di vera fratellanza per tutta l’umanità che Dio ama e che anche noi amiamo.
Dove inizia l’arcobaleno ci sarà un luogo, fratelli, dove potremo cantare insieme canzoni di pace e di vita. Su, venite con me, fratelli! Formiamo intorno al mondo una corona di cuori che si comprendono e si amano. Noi canteremo insieme, fratelli: neri, bianchi e gialli la canzone dell’amore e della pace. E il mondo potrà sorridere… L. Fiorentini
attività
1 Leggi la poesia, poi scrivi quale grande speranza annuncia a tutte le persone del mondo, completando la frase: Ci sarà un luogo un giorno dove tutti saranno come . . . . ........................
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2 Scrivi accanto alle immagini la traduzione in italiano dei termini in inglese. LOVE LIFE PEACE
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U.A. 7: La famiglia dei cristiani
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LE MERAVIGLIE DEL MONDO
Classe
3
attività
Ammira il tramonto del sole, l’azzurro del mare, la
bellezza maestosa delle montagne, il canto degli uccelli, la vita operosa di tanti animali, i prati trapuntati di fiori… Quali pensieri e sentimenti suscitano in te? Quali domande ti vengono in mente? INTORNO A NOI C’È UN MONDO PIENO DI MERAVIGLIE DA SCOPRIRE.
Chi ha dipinto nel cielo questo meraviglioso tramonto del sole? È un quadro immenso di colori e di luci che mi riempie di gioia. Ecco, sto correndo a braccia aperte nei prati d’erbe e di vividi fiori, cantando, cantando…
Unità di Apprendimento 1: Perché esiste il mondo?
L. Fiorentini
AMBIENTE
Cerca con i tuoi compagni fotografie di paesaggi, di animali, di piante… Incollate le più belle e significative su un cartellone murale, intitolandolo: IL MONDO INTORNO A NOI.
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Classe
L’UOMO SI PONE DELLE DOMANDE
3
La
bellezza, la grandiosità e l’armonia della natura fanno nascere in noi alcune domande spontanee: Come sono nate queste meraviglie?
Chi ha dato origine alla vita?
Durante tutto l’arco della nostra vita, inoltre, accadono fatti lieti e fatti dolorosi che suscitano in noi altre domande. PERCH É LA NONNA PERCH É C ’ È È AMMALATA ? LA GUERRA ? Perché accadono questi fatti? Perché si nasce, si vive e poi si muore? Che cosa sarà di noi dopo la morte? attività Scrivi in ogni fumetto la giusta invocazione: «Oh, dèi della foresta, non abbiamo cibo per vivere!». «Dio è il mio pastore, con Lui nulla mi manca». «Oh, Grandi Spiriti dei monti, proteggete il mio popolo!».
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È NATO IL MIO FRATELLINO !
Le religioni cercano di rispondere a questi interrogativi, nati dal desiderio di conoscere e dal timore per il futuro. Ogni religione esprime il legame fra «Qualcuno», infinitamente buono, giusto, potente, e l’uomo. Così come tu hai differenti relazioni con amici e conoscenti, anche nelle religioni gli uomini vivono il rapporto con l’Essere Supremo, cioè Dio, in modo diverso. Alcune religioni, infatti, sono politeiste, perché ammettono l’esistenza di più divinità. Altre religioni, invece, sono monoteiste, perché riconoscono l’esistenza di un’unica divinità. ................... ................... ...................
U.A. 1: Perché esiste il mondo?
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I MITI DELLE ORIGINI Fin dai tempi più antichi molti popoli si sono inter-
rogati sull’origine del mondo e della vita. Per darsi una risposta inventarono i M I T I , delle storie i cui protagonisti sono esseri immortali e assai potenti. Eccone alcuni.
Classe
3
le parole M I T O : è un racconto frutto della fantasia con il quale spiegare l’origine del mondo, della vita sulla Terra.
Mito africano Kuncioh, il creatore, era solo nel mondo. Un giorno pensò: «Farò gli uomini ed essi mi prepareranno da mangiare». Andò nel bosco e staccò da un albero una grossa noce. Vi soffiò sopra e, gettandola in terra, disse: «Tu sarai un uomo, il primo uomo nel mondo!». Poi prese un’altra noce, la bagnò di saliva, e disse: «Tu sarai una donna!».
Mito cinese Gli antichi Cinesi immaginavano che il cielo e la Terra fossero nati da un gigantesco uovo che vagava negli spazi infiniti. Pangu, il creatore, lo spaccò: con l’albume formò il cielo, con il tuorlo formò la Terra e li rese uniti, come una cosa sola. attività
1
Mito dell’Asia Minore Gli dèi crearono l’uomo solo per farlo soffrire e per costringerlo a lavorare al posto loro. Perché non si sentisse importante, lo resero mortale. L’eroe Gilgamesh tentò di vincere la morte, cercando e trovando la pianta dell’immortalità, ma non riuscì a conservarla.
Scrivi nei quadratini V (vero) o F (falso). I miti… sono racconti di fantasia sull’origine del mondo; sono storie vere sull’origine del mondo; sono stati inventati da un solo popolo antico; li hanno inventati molti popoli antichi.
2
Parlando di una persona nota viene spesso usata l’espressione «è un mito». Spiega il significato.
U.A. 1: Perché esiste il mondo?
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Classe
SULLE TRACCE DEL DIVINO
3 le parole
Le religioni dei popoli primitivi
A R C H E O L O G O : persona esperta in archeologia, scienza che studia le civiltà antiche tramite i vari oggetti trovati con gli scavi.
Purtroppo non è possibile intervistare gli uomini primitivi, vissuti decine di migliaia di anni fa. Inoltre, non conoscendo ancora la scrittura non ci hanno lasciato scritti che ci permettano di conoscere le loro sensazioni e i loro pensieri. Abbiamo però alcuni documenti ritrovati dagli ARCHEOLOGI: incisioni sulle pareti rocciose delle caverne, piccole statue, disegni e costruzioni. Possiamo quindi affermare che gli uomini primitivi: provavano gioia quando spuntava il sole, quando nasceva un bambino o un cucciolo di animale, quando, con la caccia, si procuravano la carne per vivere; si spaventavano davanti alle manifestazioni di fenomeni naturali, per loro incomprensibili, come i tuoni, i fulmini, le eruzioni vulcaniche, i terremoti, il buio, la morte. Tutto questo li portava a chiedere aiuto e protezione a «Qualcuno» più potente di loro.
approfondimento Gli animali selvaggi rappresentavano una fonte di sopravvivenza, ma, allo stesso tempo, incutevano anche timore per la loro forza. Per questo motivo venivano considerati come divinità.
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Bisonte inciso nelle grotte di Altamira (Spagna).
U.A. 1: Perché esiste il mondo?
Classe
Essi cercavano dio nella natura. Adoravano il sole, la luna e le stelle che rischiaravano il giorno e la notte, il fuoco che li riscaldava, l’acqua che li dissetava… Con il trascorrere dei secoli gli uomini primitivi raffigurarono le loro divinità sotto forma di animali o sotto sembianze umane. In ognuna di esse vedevano la presenza di uno spirito buono o di uno spirito cattivo, cioè di dèi che simboleggiavano il bene o il male, la protezione, la salute e la fecondità. A essi attribuivano il potere di governare il mondo, di regolare la natura e la loro stessa vita. Innalzarono anche delle grandiose costruzioni formate da file di enormi pietre piantate in circolo, sormontate da altre pietre. Questo, forse, per sentirsi più vicini ai loro potenti dèi.
3
approfondimento La donna, in quanto madre, era oggetto di grande considerazione perché la fecondità era ritenuta opera divina. Nel corso degli scavi archeologici sono state trovate numerose statuette simili a questa qui sopra, raffiguranti la dea della fecondità, protettrice delle mamme.
Una parte dei megaliti di Stonehenge (Inghilterra).
DIO È PRESENTE NEL CUORE DELL’UOMO.
Osserva l’imponenza dei «megaliti» (pietre giganti) che si trovano in Inghilterra. Sono stati costruiti circa 5000 anni fa. Probabilmente si tratta di un tempio per il culto del Sole. Al centro si trova uno «spazio sacro» con un altare, sul quale cadevano i raggi solari.
attività Scrivi nei quadratini V (vero) o F (falso). I popoli primitivi… non manifestavano sentimenti religiosi; veneravano molti dèi; ritenevano sacri alcuni animali;
conoscevano le cause fisiche dei fenomeni naturali; non rivolgevano preghiere alle loro divinità.
U.A. 1: Perché esiste il mondo?
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Classe
3
LA CREAZIONE NELLA BIBBIA…
La Bibbia è il libro sacro dei cristiani. Esso è
formato da 73 piccoli libri. Genesi è il nome del primo libro. Questa parola significa «inizio». Il libro della Genesi risponde alle domande che gli uomini si pongono da sempre: Chi ha creato il mondo? Perché lo ha fatto? La Genesi incomincia con il bellissimo racconto della creazione. Attraverso immagini semplici e poetiche l’autore afferma che Dio ha creato il mondo per amore. Dio disse: «Sia la luce!». Chiamò la luce giorno e le tenebre notte. Dio disse: «Siano il cielo, la terra e il mare!». Dio disse: «Siano nel cielo il sole, la luna e le stelle!».
Dio creatore, miniatura da una Bibbia.
Dio disse: «La terra si copra di verde e produca alberi e animali di ogni specie!». Dio disse ancora: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza». Maschio e femmina li creò. da Genesi 1, 3-27
attività Con che cosa Dio creò tutto dal nulla? Segna le risposte esatte: con la sua parola; con l’aiuto dell’uomo; con la forza dell’amore; con degli attrezzi.
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DIO, PER AMORE, HA CREATO IL MONDO E L’UOMO A SUA IMMAGINE.
U.A. 1: Perché esiste il mondo?
… E NELLE ALTRE RELIGIONI
Classe
3
Non solo i cristiani, ma anche i credenti delle altre religioni affermano che Dio ha
creato il mondo.
Religione islamica Il nostro Signore è Allah. È lui che ha creato cieli e terra. È lui che copre il giorno con il velo della notte. È lui che ha posto su di noi il sole, la luna e le stelle. Sia sempre benedetto Allah, Signore del creato. dal Corano
Religione induista L’Essere Supremo agisce con la sua parola. Riempie di vita ciò che era vuoto. Crea dove prima c’era il nulla. Vede il tutto bello e completo, come l’armonia che dà gioia. dai Veda
Ringrazio il sole che mi dà luce e calore. Ringrazio alberi e piante che mi donano i loro frutti. Ringrazio fiumi e ruscelli
che mi danno l’acqua. Ringrazio soprattutto Ruhanga, il creatore di tutto, e gli Spiriti Buoni approfondimento che mi proteggono. L’Animismo, detto anche «reli-
Uno storico antico diceva che «se tu viaggi per il mondo puoi trovare città prive di mura, di re, di monete, ma non troverai mai una città il cui popolo non segua una religione».
gione tradizionale», è diffuso nelle tribù dell’Africa e dell’Oceania. Crede che la natura sia popolata da «spiriti» buoni o cattivi.
U.A. 1: Perché esiste il mondo?
INTERCULTURA
Religione animista
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Classe
LA BIBBIA, LIBRO SACRO
3
La storia dell’alleanza tra Dio e l’uomo viene raccontata nella Bibbia: una raccolta, come già sai, di 73 libri. La Bibbia contiene due parti:
Prima parte
Seconda parte
Antico T E S T A M E N T O (AT) di 46 libri.
Nuovo Testamento (NT) di 27 libri.
Narra gli avvenimenti più importanti della storia ebraica e soprattutto dell’Antica Alleanza fra Dio e il suo popolo (gli ebrei).
Racconta la vita, le opere e l’insegnamento di Gesù e dei suoi discepoli. Annuncia la Nuova Alleanza tra Dio e l’umanità tramite Gesù.
LIBRI STORICI
le parole T E S T A M E N T O : in latino significa «impegno», «promessa» solenne.
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teo Mar co Luca Giov anni
Mat a Giud
LIBRI SAPIENZIALI
Ebrei
Filemone
1 Timoteo
2 Tessalonicesi
1 Tessalonicesi
Colossesi
Filippesi
Efesini
Galati
2 Corinzi
Romani 1 Corinzi
Cantico Cantici
Tito
Apocalisse PROFEZIE 2 Timoteo
3 Giovanni
2 Giovanni
2 Pietro
1 Giovanni
I VANGELI
LETTERE CATTOLICHE
Giudici Rut 1 Samuele 2 Samuele 1 Re 2 Re 1 Cronache 2 Cronache Esdra Neemia Ester Giobbe Salmi Proverbi Qoelet
Giosué
LIBRI PROFETICI
Atti Apostoli STORIA Giacomo 1 Pietro
Sapienza
Siracide
2 Maccobei Baruc
Tobi a Giud i 1 Ma tta ccob ei
LIBRI DEUTEROCANONICI Malachia
Geremia Lamentazioni Ezechiele Daniele Osea Gioele Amos Abdia
Isaia
LIBRI DELLA LEGGE
N U O V O T E S T A ME N T O
Giona Michea Naum Abacuc Sofonia Aggeo Zaccaria
eri Num io ronom Deute
Genesi Esodo Levitico
A N T I C O T E S T A ME N T O
LETTERE DI PAOLO
Gli ebrei riconoscono come testi sacri i primi 5 libri dell’Antico Testamento (la Torah, cioè la Legge), i libri profetici e altri scritti (in verde i libri della Bibbia ebraica). I cristiani riconoscono come testo sacro tutta la Bibbia.
attività Segna la risposta giusta. – L’Antico Testamento racconta: la missione di Gesù fra le genti l’Alleanza fra Dio e gli ebrei
– Il Nuovo Testamento racconta: la vita e l’insegnamento di Gesù la storia del popolo ebraico
Unità di Apprendimento 2: Israele: il popolo della Bibbia
Classe
Così nacque la Bibbia I primi testi scritti della Bibbia risalgono a circa 1000 anni prima della nascita di Cristo. Per secoli, prima dell’anno 1000, gli ebrei si riunirono intorno al fuoco o sotto le tende nel deserto per tramandare a voce, di padre in figlio, i fatti più importanti della loro storia, le riflessioni sull’origine del mondo, la loro sapienza e le loro preghiere. Gli ebrei e i cristiani affermano che il vero Autore della Bibbia è Dio stesso. Egli ha ispirato gli scrittori sacri, suoi collaboratori.
3
I VOSTRI NONNI ABITAVANO NELLA MESOPOTAMIA …
approfondimento La pergamena si otteneva con le pelli di animali (pecore, capre) conciate, cioè trasformate in cuoio e così rese resistenti al tempo.
La maggior parte dei libri dell’Antico Testamento è stata scritta in ebraico, tranne alcuni brani scritti in aramaico, (quest’ultima lingua veniva parlata anche da Gesù) e alcuni libri in greco; il Nuovo Testamento è stato invece scritto tutto in greco. I libri della Bibbia non erano scritti su carta, come quelli di oggi, ma su pergamena o su papiro ed erano formati da un unico e lungo «foglio» arrotolato intorno a due asticelle, dette alberi della vita. I rotoli venivano conservati in appositi armadi o in grandi vasi di terracotta. LA BIBBIA CONT IENE IL MESSAGGIO DI DIO PER GLI UOMINI DI OGNI TEMPO E DI OGNI LUOGO.
Il papiro è una pianta amante dell’acqua. Dalle sue fibre si producevano fogli sottili e resistenti.
Nel 1947 a Qumran, località della Palestina vicina al Mar Morto, sono stati trovati alcuni papiri contenenti testi biblici. Sono i più antichi testi biblici esistenti e risalgono a oltre 2000 anni fa. Ora si trovano nel museo di Gerusalemme.
U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia
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Classe
GLI EBREI, POPOLO DELLA PROMESSA
3
Circa 4000 anni fa, una piccola tribù di pastori, ori-
le parole P R O G E T T O D I S A L V E Z Z A : piano che Dio realizza nella storia per salvare l’uomo e ammetterlo alla comunione con sé.
attività
1
Indica con P i popoli politeisti e con M i popoli monoteisti. Primitivi Greci Mesopotamici E g i z i Ebrei
Romani
2
Completa l’illustrazione, disegnando alcuni pastori ebrei seduti intorno al fuoco, accanto alla loro tenda. 3 Di che cosa staranno
ginaria di Ur, in Mesopotamia, si spostò alla ricerca di nuovi pascoli per le greggi. Abitava sotto le tende ed era divisa in famiglie. Dalla originaria Mesopotamia emigrò e si stabilì in una terra fertile: la Terra di Canaan, l’odierna Palestina. Da loro ebbe origine il popolo ebraico. Gli Ebrei non sono ricordati nella storia per aver innalzato grandiose costruzioni come gli Egizi e i Greci e neanche per essere stati potenti come i Romani. Avevano però un dono speciale: credevano in un solo Dio, anche se vivevano in mezzo a popoli che adoravano tanti dèi. La storia degli Ebrei, è segnata dalla continua presenza di Dio che sceglie questo popolo per far «conoscere» all’umanità intera il Suo amore infinito e per dare inizio al Suo P R O G E T T O D I S A L V E Z Z A .
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A DIFFERENZA DEGLI ALTRI POPOLI GLI EBREI CREDEVANO IN UN SOLO DIO. U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia
ORIGINI DEL POPOLO EBRAICO La chiamata di Abramo
Classe
3
le parole
L’origine del popolo ebraico risale ad Abramo, capo di una tribù di pastori N O M A D I che viveva in Mesopotamia. Un giorno Dio chiamò Abramo presso la città di Carran e gli disse: Lascia il tuo paese e la tua casa e va’ nella terra che ti mostrerò. Farò di te un grande popolo… da Genesi 12, 1-2
N O M A D E : chi si sposta da un luogo all’altro e non ha fissa dimora.
approfondimento I patriarchi erano i capi unici di una grande famiglia (tribù). La loro autorità veniva poi trasmessa ai figli primogeniti. I grandi patriarchi biblici sono Abramo, suo figlio Isacco e suo nipote Giacobbe. Da Abramo hanno avuto origine popoli e religioni diverse. Osserva lo schema.
Abramo si fidò della parola di Dio. Prese con sé la moglie Sara, tutta la sua tribù, le sue greggi e si incamminò verso la terra di Canaan (la Palestina) che Dio gli aveva promesso.
Due figli, due popoli
Abramo
Dio disse ancora ad Abramo: «I tuoi discendenti saranno numerosi come le stelle del cielo», ma il patriarca non aveva figli. Poi, a tarda età, ebbe due figli: Ismaele da Agàr, una sua schiava, e Isacco da Sara, sua moglie. I due ragazzi crebbero insieme, ma uno solo poteva diventare il capo della tribù. Allora Abramo allontanò Ismaele che si stabilì in una terra desertica. Si sposò e dette origine a un nuovo popolo: gli Arabi. Isacco, invece, rimase con Abramo e da adulto prese il posto del padre. Ebbe due figli: Esaù e Giacobbe. Giacobbe, dopo alcune lunghe vicende, divenne il capotribù ed ebbe dodici figli maschi. Il Signore volle cambiare il nome di Giacobbe con Israele, parola che significa «forza di Dio». Da quel momento gli Ebrei furono anche chiamati «Israeliti».
Ismaele
Isacco
Arabi
Ebrei (Ebraismo)
Musulmani (Islam)
Cristiani (Cristianesimo)
attività Chiedete all’insegnante di raccontarvi gli avvenimenti, riportati nella Bibbia, riguardanti Abramo, Isacco, Esaù e Giacobbe.
U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia
63
Classe
3
Giuseppe in Egitto
Tra tutti i suoi dodici figli, Giacobbe amava in modo particolare Giuseppe, e i fratelli ne erano gelosi. Una notte Giuseppe fece un sogno e, al risveglio, lo raccontò ai fratelli:
STAVAMO MIETEN DO E I VOSTRI C O V O N I SI CURVAVANO DI FRONTE AL MIO . POI HO SOGNATO CHE IL SOLE , LA LUNA E UN DICI STELLE SI INCHINAVANO DAVANTI A ME .
Il sogno voleva indicare la superiorità di Giuseppe nei confronti dei suoi fratelli. Questo fatto però scatenò a tal punto il loro odio, che lo vendettero a dei mercanti diretti in Egitto. Là Giuseppe interpretò un brutto sogno fatto dal F A R A O N E : CI SARANNO SETTE ANNI DI ABBON DANZA E SETTE ANNI DI CARESTIA . AMMASSA , O FARAONE , GRAN DI PROVVISTE PER SFAMARE IL POPOLO .
HO SOGNATO SETTE VACCHE GRASSE , MA SETTE VACCHE MAGRE LE HANNO DIVORATE .
le parole C O V O N E : fascio di spighe. F A R A O N E : re degli antichi Egizi.
approfondimento Con la storia di Giuseppe si conclude la Genesi, il primo libro della Bibbia.
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Per ricompensarlo di aver interpretato correttamente il suo sogno, il faraone nominò Giuseppe amministratore dell’Egitto. Qualche tempo dopo, spinti dalla carestia, giunsero in Egitto anche i fratelli di Giuseppe per acquistare qualcosa da mangiare. Giuseppe, fattosi riconoscere, li aiutò, li perDio mi mandò innanzi a donò e li fece riflettere sul voi per salvare voi e i male commesso e spiegò vostri discendenti. loro: da Genesi 45, 7
U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia
MOSÈ, IL LIBERATORE
Classe
3
Giacobbe, i suoi figli e le loro rispettive tribù si trasferirono in Egitto. Con il pas-
sare del tempo, vivendo in pace, gli Ebrei divennero molto numerosi. Un faraone, temendo che potessero divenire un pericolo per il suo popolo, li ridusse in schiavitù e li costrinse a preparare mattoni per le sue costruzioni. Decise persino, affinché non aumentassero di numero, che ogni neoÈ UN NEONATO nato maschio ebreo fosse gettato nel E BREO , MA LO ALLEVER Ò fiume Nilo. CON ME A CORTE . Ma una mamma ebrea cercò di salvare il proprio figlio: lo adagiò in un cesto di vimini, spalmato di B I T U M E e P E C E per non farvi entrare acqua, e lo lasciò tra i giunchi sulle rive del Nilo. La figlia del faraone trovò il bambino, lo adottò e lo amò come un figlio. Lo chiamò Mosè, che in ebraico significa «salvato dalle acque».
La chiamata di Mosè Mosè crebbe e fu educato come un principe egizio. Poi da adulto seppe di essere ebreo e non sopportò che il suo popolo soffrisse tanto. Un giorno vide una guardia egizia picchiare un ebreo. Volle difenderlo e, durante la lotta, uccise la guardia. Fu costretto a fuggire nel deserto. Là venne accolto da alcuni pastori e si costituì una famiglia. Un mattino, mentre pascolava le greggi, vide un rovéto (un cespuglio di rovi) che bruciava senza consumarsi e udì una voce: Io sono il Signore, Dio dei tuoi padri. Ho osservato le sofferenze del mio popolo e ho deciso di liberarlo. Va’ dal faraone e fa’ uscire gli Israeliti dall’Egitto. Conducili nella terra da me promessa. da Esodo 3, 6-10
Mosè chiese a Dio il suo nome. Egli rispose:
Io sono colui che è sempre con te. da Esodo 3, 14
le parole B I T U M E e P E C E : sostanze che servono a rendere impermeabile una superficie.
approfondimento Nella Bibbia ebraica Dio è chiamato Jahvè. Gli Ebrei, per rispetto, non pronunciano mai il nome di Jahvè. Lo sostituiscono con la parola Adonai, cioè Signore.
U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia
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Classe
3
L’USCITA DALL’EGITTO
Mosè, come Abramo, obbedì alla voce di Dio. Ritornò subito in Egitto e si pre-
sentò al faraone, chiedendogli più volte di lasciare andar via il popolo degli Ebrei, ma ricevette sempre un netto rifiuto. Allora Dio colpì l’Egitto con dieci piaghe, cioè dieci grandi castighi. FARAONE , LASCIA L’ultimo castigo fu terribile: la morte del figlio primoPARTIRE IL MIO POPOLO genito di ogni famiglia egizia, compreso il primogeDALL ’ EGITTO ! nito del faraone. Solo allora il faraone, spaventato dalla potenza di Dio, lasciò partire gli Ebrei. Già erano giunti non lontano dalle rive del Mar Rosso, quando il faraone cambiò idea. Si chiese: «Chi farà per noi tutto il lavoro che gli Ebrei eseguivano senza essere pagati?». Subito mandò un grande esercito a riprenderli.
Allora Mosè toccò le onde del mare con un bastone. Queste si divisero a destra e a sinistra, formando come due muraglie, lasciando passare tutti gli Israeliti a piedi asciutti… Carri, cavalli e cavalieri egizi li inseguirono, ma le acque si richiusero e sommersero tutti. da Esodo 14, 21-28
Mosè e gli Israeliti videro che Dio li proteggeva e che la promessa di liberarli dalla schiavitù si era avverata. Innalzarono allora questo canto:
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Voglio cantare al Signore, perché ha mirabilmente trionfato. Egli è la nostra forza e la nostra speranza. Egli è il nostro Dio e lo vogliamo lodare!
attività Dopo aver ascoltato il racconto dell’insegnante sulle dieci piaghe d’Egitto (Esodo capitoli 7 e 11), disegnatele su un cartellone murale.
U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia
da Esodo 15, 1-2
DIO LIBERA E SALVA CHI LO SEGUE.
LA LEGGE DI DIO
Classe
3
Dopo aver attraversato il Mar Rosso, gli Ebrei continuarono il viaggio nell’immen-
so deserto. Una grande nube li proteggeva di giorno dai caldi raggi del sole, mentre una colonna di fuoco li guidava nella notte. Dopo circa tre mesi di cammino, giunsero ai piedi del monte Sinai. Fu allora che Dio, volendo fare un’alleanza duratura con il suo popolo, chiamò Mosè sulla montagna e gli affidò due tavole di pietra sulle quali era incisa la «Legge», i dieci Comandamenti. Essi regolano i rapporti con Io sono il Signore, Dio (i primi tre) e quelli fra tuo Dio, ch e ti ha lib 4) Onora tuo padre erato gli uomini (gli altri sette). dalla schiavitù in Eg e tua madre. itto. Sceso dalla Montagna 5) Non uccidere. 1) Non avrai altro Mosè convocò tutto Dio fuori di me. 6) Non commettere il popolo e disse: QUESTE SONO LE LEGGI CHE IL SIGNORE CI HA DATO .
adult erio.
2) Non pronunciare invano il nome di Di o.
7) Non ru bare. 8) Non dire falsa testimonianza.
3) Ricordati di santificare le fest e.
9) Non desiderare la donna di un altro
10) Non desiderare la roba degli altri.
.
NOI OGNI GIORNO E PER SEMPRE LE SEGUIREMO . attività
1
I Comandamenti riguardano tutti gli uomini di ogni tempo e di ogni luogo, perché sono il fondamento della giustizia e della pace.
Sottolinea in rosso i Comandamenti che riguardano i rapporti tra l’uomo e Dio e in verde quelli che regolano i rapporti fra gli uomini. 2 Elenca nel quaderno alcune regole da seguire: – in famiglia… – a scuola…
U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia
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Classe
I RE DI ISRAELE
3 approfondimento Gli Ebrei piansero per trenta giorni la morte di Mosè e ancora oggi dicono: «Non sorgerà più un patriarca grande come Lui: Dio gli ha parlato faccia a faccia». Deuteronomio 34, 10
Dai Giudici a Saul
Dopo la consegna della legge di Dio, il popolo ebreo proseguì il cammino nel deserto. Passarono gli anni: ormai erano quaranta dalla fuga dall’Egitto. Mosè, vecchio e stanco, scelse un successore saggio e capace: Giosuè. Poco tempo dopo giunsero ai piedi del monte Nebo, qui osservando dall’alto la terra di Canaan (l’odierna Palestina) I Filistei erano un popolo che Mosè morì. Dopo la sua morte gli Ebrei, guidati da abitava lungo le coste marine Giosuè, entrarono nella Terra promessa e vi si stabilirono. della Palestina e quasi sempre in lotta contro gli Ebrei. Il re Davide Essa venne divisa in dodici parti, perché dodici erano le tribù che discendevano dai figli di Giacobbe. li sconfisse definitivamente. Ben presto, però, dovettero combattere i popoli vicini e, per farlo, si affidarono ai Giudici, capi valorosi e saggi amministratori del popolo d’Israele. Ma i nemici erano molti, allora gli Ebrei si resero conto che, se fossero stati uniti, sarebbero stati anche più forti… e si scelsero un re. Il primo re degli Israeliti fu Saul, un grande guerriero. Ottenne importanti vittorie, ma poi morì combattendo contro i Filistei.
Il re Davide Il secondo re d’Israele fu Davide, un sovrano sapiente e coraggioso. Era ancora giovinetto e faceva il pastore, quando il profeta Samuele lo unse, secondo l’usanza del tempo, re d’Israele. Il giovane Davide combatté contro Golia, un gigantesco guerriero filisteo. Questi aveva sfidato i guerrieri ebrei, ma nessuno, per paura, aveva raccolto la sfida. Davide, invece, lo colpì alla fronte con un sasso scagliato con la sua fionda. Poi gli corse vicino e, con la sua stessa spada, lo uccise.
IO SAMUELE , PROFETA DI DIO , UNGO TE , DAVI DE , RE DI ISRE ALE .
attività
68
Riordina, numerandoli, i seguenti avvenimenti della storia ebraica. Mosè cresce in Egitto. Saul è il primo re. Giuseppe è venduto dai fratelli. I Giudici governano il popolo ebraico. Gli Ebrei partono dall’Egitto.
U.A. 2: Israele: popolo della Bibbia
Davide rese potente il regno d’Israele, ma non dimenticò mai che i successi e le vittorie ottenute erano opera di Dio. Infatti ripeteva spesso:
Classe
Con il tuo aiuto, mio Dio, respingo un esercito. Con te scavalco anche le mura di difesa. da 2 Samuele 22, 30
Davide conquistò anche la città di Gerusalemme e la volle capitale del suo regno. Dio, per bocca del profeta Natan, gli disse: Il tuo trono durerà in eterno. da 2 Samuele 7, 16
Queste parole preannunciavano che, tra i discendenti di Davide, sarebbe nato il Messia.
3
approfondimento Davide compose molti salmi, preghiere bellissime e poetiche che si trovano nell’Antico Testamento. Ancora oggi ebrei e cristiani pregano Dio con le parole del grande re e profeta. È di Davide il salmo seguente. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare i tanti suoi benefici. Egli perdona le tue colpe, consola i tuoi dolori, sazia di beni i tuoi giorni. Buono e pietoso è il Signore, lento nell’ira e grande nell’amore. dal Salmo 102
Il re Salomone Dopo Davide divenne re suo figlio Salomone. Il giorno in cui salì al trono pregò Dio di concedergli la sapienza per governare con giustizia il suo popolo e Dio gli rispose: Siccome non hai chiesto per te vita longeva, né ricchezze, né grandi onori, ti dono una mente saggia e un cuore onesto che nessuno ebbe mai prima di te, né avrà dopo di te. da 1 Re 3, 11-12
La fama della sapienza di Salomone si diffuse talmente che prìncipi, re e regine venivano alla sua reggia, anche da paesi molto lontani, per ascoltare i suoi consigli. Il re Salomone per rendere onore a Dio fece costruire a Gerusalemme un magnifico Tempio.
attività È noto un giudizio dato da Salomone a due mamme che si contendevano un bambino neonato. L’insegnante ve lo racconterà (1 Re 3, 16-28) e voi lo commenterete.
U.A. 2: Israele: popolo della Bibbia
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Classe
I PROFETI
3 le parole J E S S E : padre di Davide, antenato di Gesù. V I R G U L T O : pianta appena nata, germoglio. P R O F E T A : colui che parla in nome di Dio.
Dio non dimenticò mai il suo popolo. Nei momenti
difficili della sua storia, mandò i P R O F E T I , uomini pieni di fede e di coraggio, che spesso ricordavano la promessa fatta da Dio al suo popolo: «Manderò il Messia Salvatore, che riporterà pace e giustizia». UN GERMOGLIO SPUNTER À DAL TRONCO DI J E S S E , UN V I R G U L T O GERMOGLIER À DALLE SUE RADICI . SU DI LUI SI POSER À LO SPIRITO DEL SIGNORE . ISAIA 11, 1
➥ = dalla discendenza di Davide nascerà Gesù. ESULTA GRAN DEMENTE FIGLIA DI SION ! ECCO VIENE IL TUO RE . EGLI È GIUSTO E VITTORIOSO . È UMILE E CAVALCA UN ASINO . ZACCARIA 9, 9
➥ = Gesù entrerà in Gerusalemme sul dorso di un asino. A differenza del cavallo, simbolo di guerra, l’asino è simbolo di mitezza e di pace.
E TU , BETLEMME , COS Ì PICCOLA PER ESSERE TRA I CAPOLUOGHI DI GIU DE A , DA TE USCIR À COLUI CHE DEVE REGNARE IN ISRAELE . MICHE A 5, 1
➥ = Betlemme è una città piccola e poco importante, eppure in essa nascerà Gesù. attività Leggi le profezie della pagina. A quali fatti della vita di Gesù si riferiscono? Che cosa dicono di lui?
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U.A. 2: Israele: popolo della Bibbia
NASCE GESÙ
Classe
Un
giorno la promessa di Dio al suo popolo si compì. Ecco il racconto tratto dal Vangelo sulla nascita di Gesù. In quei giorni un decreto di C E S A R E A U G U S T O ordinò che si facesse il C E N S I M E N T O di tutto l’impero. Ognuno doveva farsi registrare nella città di origine. Anche Giuseppe da Nazaret si recò a Betlemme, città del re Davide da cui discendeva, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire, ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto. dal Vangelo di Luca 2, 1-7
3
le parole C E S A R E A U G U S T O : imperatore romano. Risiedeva a Roma. C E N S I M E N T O : conteggio di tutte le persone che vivono in un territorio.
approfondimento La nascita di Gesù è così importante che gli studiosi del mondo occidentale decisero di contare gli anni da questo avvenimento. Perciò, nella storia, i fatti si considerano accaduti:
AVANTI CRISTO
NASC ITA DI CRIS TO
DOPO CRIS TO
a.C. d.C.
Esempio: la fondazione di Roma avvenne nel 754 a.C. mentre oggi siamo nel . . . . . . .
attività
Giorgione, Adorazione dei pastori.
Alcuni pastori, avvisati da un angelo, si recarono subito ad adorare il Bambino, l’atteso Messia. PER I CRISTIANI GESÙ È IL FIGLIO DI DIO.
1 Osserva l’opera del Giorgione. – Chi sono i personaggi rappresentati? – Chi è il personaggio al centro della scena? Perché? – Perché i pastori si inchinano? 2 Rileggi il testo di Luca. – Chi aveva ordinato il censimento? – A che cosa servono i censimenti?
Unità di Apprendimento 3: Gesù: il compimento delle promesse
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Classe
3
TRADIZIONI NATALIZIE
I
cristiani ricordano la nascita di Gesù con cerimonie religiose, canti, preghiere e poesie. Non mancano, poi, usi e tradizioni che rendono questo giorno il più bello e il più atteso dell’anno.
Il presepe L’idea di riprodurre la nascita di Gesù fu di san Francesco d’Assisi, che la rappresentò nel 1223 in una grotta con persone vere. Poi l’iniziativa di Francesco si diffuse e, al posto delle persone, si usarono statuette di legno o di terracotta.
L’albero di Natale Ebbe origine nell’Europa del Nord, dove, nella Notte Santa, c’era l’usanza di appendere ai rami di un abete dolci, giochi e piccoli regali per i bambini. L’abete veniva anche adornato di luci che permettevano di vedere i doni appesi ai rami. Questa tradizione è ora diffusa in tutto il mondo. I suoi rami sempreverdi, anche in pieno inverno, sono presagio della primavera, e le decorazioni luccicanti sono simbolo di Gesù, luce che illumina il mondo.
Gli zampognari Sono, di solito, dei pastori che danno vita a una bella tradizione natalizia. Scendono nelle grandi città dalle montagne. Percorrono le vie affollate, innalzando il dolce suono delle zampogne.
I sermoni L’usanza di far recitare a bambini e ragazzi dei «sermoni», cioè delle poesie natalizie davanti al presepe, è sempre stata sentita da tutti. Parenti e amici li ascoltano attenti e commossi. Eccone qui a destra uno d’esempio.
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Ho nel cuore un presepe da nulla: una culla, un bimbo appena nato, un pellerossa a lato che lo scalda col fiato, poi con aria tranquilla un moretto lo ninna… E il Bambino Gesù non piange più. (M. Riccò)
U.A. 3: Gesù: il compimento delle promesse
Classe
La Notte Santa
3
attività
1 Chi sono, nel dipinto qui a lato, i principali personaggi? 2 A quale tempo appartengono gli abiti raffigurati? Bernardo Strozzi, Adorazione dei pastori.
Ecco come una famosa scrittrice, Olga Visentini, ricorda la notte di Natale di quando era bambina. Tutta la gente del paese, a mezzanotte, chiudeva la porta di casa e, ben coperta, s’incamminava nel buio, sulla strada piena di neve, per recarsi alla Messa di Natale. Ai rintocchi delle campane, la montagna si popolava di lumi, di fiaccole. Quando i rintocchi tacevano, si distingueva lontano la nénia di una zampogna, rispondeva più vicino il festoso ritornello di uno zufolo: erano i pastori che, lasciato nell’ovile il gregge, scendevano a Messa. E lungo la via si univano ai contadini che portavano manciate di grano da far benedire e ai montanari dalle grosse scarpe chiodate e dai cappelli ornati di vischio.
U.A. 3: Gesù: il compimento delle promesse
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Classe
3
GESÙ VISSE IN PALESTINA
Ecco, qui a destra, la cartina della terra di Gesù. È
Cesarea di Filippo
bagnata dal Mare Mediterraneo, lo stesso che GALILEA TETRARCHIA bagna l’Italia. Cafarnao DI FILIPPO Genezaret Tiberiade È attraversata dal fiume Giordano che la percorre Cana Nazaret tutta, formando a Nord il lago di Tiberiade, detto Nain anche Mare di Galilea, poi il fiume sfocia nel Mar Cesarea DECAPOLI Morto che in realtà è un lago. Si chiama «Mar SAMARIA Morto» perché nelle sue acque sono sciolte grandi Sichar quantità di sali che rendono perciò impossibile ogni Giaffa PEREA Arimatea forma di vita. Efraim Betania Gerico del Giordano Al tempo di Gesù le regioni principali erano tre: Emmaus Gerusalemme Betania la Galilea a nord con verdi colline e fertili piaBetlemme nure. Vi sorgevano, come oggi, numerose cittadine: Ebron Cafarnao, Nazaret, Cana…; GIUDEA la Samaria, al centro della Palestina. Regione montuosa, ma con una serie di colline ben coltivate. I Samaritani non erano ben visti dagli altri Ebrei perché avevano un loro Tempio e non adoravano Dio nel Tempio di Gerusalemme. la Giudea, a sud, aveva per capitale Gerusalemme, meta di numerosi pellegrinaggi. Altre cittadine erano Betlemme, Gerico, Betania… LAGO DI TIBERIADE
FIUME GIORDANO
MAR MEDITERRANEO
MONTE GARIZIM
MAR MORTO
DESERTO ARABICO
L’educazione Gli Ebrei consideravano i figli un bene prezioso affidato da Dio ai genitori. Fin da piccoli essi venivano educati ad amare Dio e a conoscere la storia del loro popolo. Fino a 3 anni sia i maschi sia le femmine erano educati dalla madre, poi le bambine imparavano le attività di casa e i bambini apprendevano dal padre un mestiere. I maschi venivano considerati adulti a 13 anni, le femmine a 12.
La scuola
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A 6 anni i maschi andavano a scuola per imparare a scrivere, a leggere e a fare i calcoli. Il maestro era il «rabbi» e il libro di testo la Bibbia. Gli alunni scrivevano con bastoncini appuntiti su tavolette di legno spalmate di cera, seduti in terra su delle stuoie. Unità di Apprendimento 4: Gesù e la sua terra
Classe
I giochi dei bambini
3
I giochi preferiti dai bambini si svolgevano specialmente all’aperto. Gareggiavano usando dadi, biglie e trottole; costruivano anche sonagli con cocci di stoviglie rotte. Le bambine giocavano con delle bambole fatte di legno e vestite con degli avanzi di stoffa.
I pasti I pasti erano di solito tre, come i nostri. La colazione del mattino e il pranzo di mezzogiorno venivano consumati in fretta. Si mangiava pane, olive e frutta. I bambini bevevano del latte e gli adulti un po’ di vino. La cena serale era il pasto principale, consumato seduti in terra su stuoie. Spesso veniva preparata una zuppa fatta con orzo, ceci o lenticchie e insaporita con sale, poi versata in un unico grande piatto. Le mani sostituivano i coltelli e le forchette; il pane, di forma schiacciata, serviva da cucchiaio. La cena finiva con frutta secca o fresca. Solo in occasione di importanti feste si mangiava carne: non quella di cammello o di maiale, considerati animali impuri. Prima e dopo ogni pasto si benediceva Dio per il cibo donato. Le stuoie, usate durante i pasti, venivano utilizzate di notte come giacigli.
I vestiti Gli uomini e le donne indossavano una tunica sulla quale, nei giorni freddi, ponevano un mantello. I materiali usati per confezionarli erano la lana, il cotone e il lino. La gente possedeva pochi vestiti che dovevano inoltre durare a lungo. I piĂš costosi passavano dai genitori ai figli. Il mantello serviva di notte anche da coperta. Solo quando le persone uscivano di casa infilavano calzari o sandali ai piedi, senza calze. U.A. 4: GesĂš e la sua terra
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Classe
3
GESÙ INIZIA A PREDICARE
Gesù, dopo aver vissuto come qualsiasi altro ebreo,
diventato adulto, lasciò la famiglia e Nazaret per prepararsi alla sua missione. Un sabato, giorno che gli Ebrei dedicavano e dedicano ancora oggi al Signore, volle ritornare nella sua città. Qui, entrato nella SINAGOGA, gli fu dato da leggere il rotolo del profeta Isaia. Apertolo, trovò un brano dove era scritto: LO SPIRITO DI DIO È SU DI ME . EGLI MI HA MAN DATO PER ANNUNCIARE AI POVERI UN LIETO MESSAGGIO , PER DIRE A TUTTI CHE È GIUNTO IL TEMPO DELLA SALVEZZA .
le parole
Poi posò il rotolo e sedette. Gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora egli disse:
OGGI SI AVVERA PER VOI CHE MI ASCOLTATE QUESTA PROFEZIA . LUCA
4, 16-21
SINAGOGA: luogo di incontro, di preghiera e di studio degli ebrei. MESSIA: significa in ebraico «l’unto», cioè il mandato da Dio. Infatti gli Ebrei ungevano con olio sacro re e profeti.
attività
76
Le persone presenti nella sinagoga, conoscendo Gesù fin da bambino, si scandalizzarono delle sue parole e non gli credettero. Esse aspettavano infatti un M E S S I A diverso da Gesù: un re, un potente condottiero che portasse benessere e ricchezza e che soprattutto li liberasse dal dominio dei Romani. Gesù, nonostante l’incredulità dei suoi concittadini, iniziò da allora a percorrere le strade della Palestina per annunciare a tutti la Buona Notizia.
Che cosa afferma Gesù dopo aver letto le parole di Isaia? Segna la risposta esatta. Sono ritornato a Nazaret per salutarvi. Sono io il capo del popolo ebreo. Sono io il Messia mandato da Dio.
Unità di Apprendimento 5: Gesù rivela il volto di Dio
IL DONO DELLA PACE
Classe
E DELLA GIUSTIZIA Gesù, annunciando il suo messaggio alle genti, ha insegnato come vivere da figli di Dio e ha detto:
3
AMA CON TUTTO IL TUO CUORE E TUTTA LA TUA MENTE IL SIGNORE DIO TUO E AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO .
Poi ha aggiunto: Se amate solo quelli che vi amano, che merito avete? Amate anche i vostri nemici e il vostro premio sarà grande.
attività
1
dal Vangelo di Matteo 22, 38-40
La pace incomincia anche da te. Perdoni sempre chi ti ha offeso? Compi il tuo dovere in famiglia e a scuola? Doni la tua amicizia e il tuo aiuto a chi è solo? A chi è povero? A chi soffre? Rispondi a voce. 2 Leggi il seguente breve racconto. Quale insegnamento ti offre?
Anche gli angeli annunciarono la nascita di Gesù con un canto di amore e di pace: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama. dal Vangelo di Luca 2, 14
L’amore e la pace sono perciò dei grandi doni. Cerchiamoli sempre, difendiamoli ovunque… Ma non c’è pace, né amore senza il perdono. Noi chiediamo agli altri di essere perdonati, quando però siamo noi a subire offese e danni, spesso non sappiamo perdonare. Il perdono e la comprenLa Pace bussò alle porte delle genti. sione sono le uniche vie per ottenere l’amore e Recava con sé un rametto d’olivo. la pace fra di noi e nel mondo intero. Di luogo in luogo andava dicendo: Dio ha dato quanto basta per tutti gli uomini: «Datemi un posto tra voi, uomini sta a ognuno di noi saperlo condividere con di buona volontà». giustizia con chi ne ha più bisogno. Disse il ricco: «Abiterai nel mio grande palazzo». Disse il povero: «Vivrai nella mia misera capanna». «No», rispose la Pace «io cerco un posto nel vostro cuore». L. Fiorentini
U.A. 5: Gesù rivela il volto di Dio
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Classe
UN DIO CHE PERDONA
3
La parabola del Padre Misericordioso Gesù, per far capire a coloro che lo ascoltavano quanto è grande l’amore di Dio per gli uomini, raccontò questa parabola. 1
Un uomo ricco aveva due figli che amava molto. Un giorno il più giovane disse:
VOGLIO LA MIA PARTE DI EREDIT À .
2 Arrivato in un paese lontano, spese tutto il denaro paterno in divertimenti.
MANGIAMO IN ALLEGRIA ! EVVIVA !
5
Il padre disse ai servi: «Portate la veste più bella e rivestitelo… ammazzate il vitello grasso…».
6 Il fratello maggiore, tornando dal lavoro dei campi, vide la festa e quando ne conobbe il motivo, si dimostrò geloso.
NON È GIUSTO . HO SEMPRE OBBEDITO AI TUOI COMAN DI E NON MI HAI MAI DATO UN CAPRETTO PER FAR FESTA CON GLI AMICI .
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FACCIAMO FESTA ! MIO FIGLIO , CHE CREDEVO PERDUTO PER SEMPRE , È TORNATO .
7 Ma il padre lo invitò a gioire insieme agli altri.
FIGLIO , TU SAI CHE IO TI AMO , MA È GIUSTO FAR FESTA PERCH É OGGI È RITORNATO TUO FRATELLO .
U.A. 5: Gesù rivela il volto di Dio
Luca 15, 11-32
Classe
attività
3
1
NON HO PI Ù DA MANGIARE MENTRE A CASA DI MIO PADRE ANCHE I SERVI HANNO PANE A VOLONT À . 3 Così sprecò tutto e si trovò senza nulla e fu costretto a fare il guardiano dei maiali e a cibarsi delle loro ghiande.
Quale altro titolo daresti alla parabola? Segna il più appropriato. Il figlio dissipatore. Il padre misericordioso. Il figlio contestatore. Perché hai scelto questo titolo? ……………………………………… ………………………………………………
. 2 Unisci con frecce le azioni ai personaggi della parabola che le compiono. divertirsi figlio aspettare maggiore sprecare arrabbiarsi padre perdonare ingelosirsi figlio pentirsi minore abbracciare ………………………………………………
4 Ritornò allora da suo padre che, appena lo vide, gli corse incontro e lo baciò.
BEN TORNATO FIGLIO ! TI ASPETTAVO DA TANTO TEMPO .
NON MERITO PI Ù DI ESSERE TRATTATO COME FIGLIO …
Il fatto Un figlio abbandona la casa paterna, dissipa i beni, si pente e ritorna da suo padre, che l’accoglie.
L’insegnamento Dio ama sempre, perdona e fa festa quando un peccatore si pente e ritorna a Lui.
Nel racconto si notano due diversi atteggiamenti: quello del padre che, dopo tanta pena e dolore, fa «esplodere» la propria gioia per il ritorno del figlio minore. Dio è come quel padre; quello del figlio maggiore, il «duro» della parabola, che si dimostra geloso verso il fratello e prova rabbia verso il padre, che egli ritiene ingiusto.
U.A. 5: Gesù rivela il volto di Dio
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Classe
LA PASQUA EBRAICA
3
Quando venne istituita Gli Ebrei erano ancora schiavi in Egitto quando Dio, tramite Mosè, ordinò loro: Ogni capofamiglia prenda un agnello nato nell’anno. Lo conservi fino al quattordicesimo giorno di Nisan (mese di marzo) e verso sera sia immolato. Segnate poi con il suo sangue le porte delle vostre case. Nella notte lo arrostirete e lo mangerete con pane A Z Z I M O ed erbe amare. Fate tutto in fretta con già i calzari ai piedi e il bastone in mano, pronti per la partenza. Un angelo passerà in quella notte a prendere la vita ai figli P R I M O G E N I T I nelle case non segnate col sangue dell’agnello. da Esodo
le parole A Z Z I M O : non lievitato. P R I M O G E N I T O : primo nato di più figli.
attività Rileggi la storia di Mosè e degli Ebrei in Egitto, poi completa le frasi seguenti. La Pasqua ebraica significa «passaggio»: – dell’............ che risparmia i primogeniti degli Ebrei; – del Mar ............ verso la Terra Promessa; – dalla schiavitù alla ............
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Quando poi il popolo ebreo fu libero, Mosè istituì, a tal ricordo, la festa della Pasqua (in ebraico Pèsach), parola che significa «passaggio». Egli disse: Ricordatevi sempre del giorno in cui siete usciti dalla schiavitù. Quando sarete nella Terra Promessa celebrerete questo avvenimento con grande solennità, avendovi il Signore liberato con mano potente. Lo tramanderete da padre in figlio. da Esodo 12, 1-14
Unità di Apprendimento 6: Il significato della Pasqua per ebrei e cristiani
Classe
Come viene celebrata
le parole
3
Ogni anno, all’inizio della primavera, gli ebrei celebrano R I T O : è l’insieme delle cerimonie proprie di una religione. la grande festa della Pasqua. Ogni famiglia si riunisce con i parenti più stretti per rivivere nel R I T O la cena pasquale. Sulla tavola apparecchiata ci sono il pane azzimo, l’agnello arrostito, le erbe amare, un uovo sodo, il charoseth e il vino. Il più giovane dei commensali pone al capofamiglia domande sul significato di ciò che stanno facendo. A questo punto il capofamiglia legge il racconto dell’Esodo che ricorda le vicende occorse al popolo ebreo in Egitto e il raggiungimento, per opera di Mosè, della desiderata libertà. Tutti i partecipanti alla cena, durante l’intervallo fra un cibo e l’altro, recitano preghiere o cantano inni di ringraziamento al Signore.
Pane azzimo
Vino Erbe amare
Charoseth
Uovo sodo Agnello arrostito
attività Completa sui puntini le frasi con i nomi che vedi nella tavola imbandita.
L’uovo sodo è simbolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . dell’eternità e della vita, ricorda che, con il suo non avendo un punto sangue, vennero segnate d’inizio e di fine. le porte delle case ebree in Egitto. ..................... ricorda che gli Ebrei, nella Il vino è simbolo di gioia. fretta di fuggire dall’Egitto, Viene bevuto nei momen- non ebbero il tempo di far lievitare la pasta del pane. ti particolari della cena.
Il charoseth ricorda la malta che gli Ebrei dovevano preparare per fare i mattoni per le costruzioni egiziane, è composto da frutta fresca e secca, miele e vino. ..................... simboleggiano l’amarezza della schiavitù in Egitto.
U.A. 6: Il significato della Pasqua per ebrei e cristiani
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Classe
LA PASQUA CRISTIANA…
3
Per tre anni Gesù annunciò alle genti la Buona Notizia di pace e di amore, ma il
suo messaggio non era gradito ai capi ebrei di Gerusalemme che volevano la sua morte. Gesù lo sapeva, ma volle recarsi ugualmente in quella città per la ricorrenza della Pasqua ebraica. Disse allora agli apostoli di preparare l’occorrente per la cena pasquale da consumare insieme il giovedì sera.
L’Ultima Cena Mentre cenavano, Gesù prese il pane, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi e per tutti». Poi prese la coppa con il vino, dicendo: «Bevetene tutti: questo è il calice della Nuova Alleanza stabilita per mezzo del mio sangue. Fate questo in memoria di me». dal Vangelo di Luca 22, 14-20
Con questi gesti e queste parole, non subito comprese dagli apostoli, Gesù annunciò che, nel suo sangue e nel suo corpo offerto, tramite la sua morte, avrebbe rinnovato l’alleanza tra Dio e l’uomo, rendendola definitiva.
L’ultima cena, miniatura da un codice.
Tutto è compiuto Gesù, tradito dall’apostolo Giuda, venne arrestato ingiustamente, flagellato e condannato a morte con l’accusa di B E S T E M M I A per aver affermato di essere Figlio di Dio. Fu condotto sulla collina chiamata Calvario e lì fu crocifisso. Era un venerdì. Morì perdonando i suoi carnefici e pregando il Padre. Subito dopo la morte venne deposto in un sepolcro. le parole B E S T E M M I A : usare espressioni offensive verso Dio.
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Quando però, il giorno dopo il sabato, le donne andarono a visitare il sepolcro lo trovarono vuoto, ma un angelo annunciò loro: «Non è qui. È risorto». da Vangelo di Matteo 28, 1-6
attività Cerca nella storia della Chiesa persone che, come Gesù, hanno donato la loro vita per gli altri.
U.A. 6: Il significato della Pasqua per ebrei e cristiani
… SEGNO DI VITA NUOVA Nello
stesso giorno in cui l’angelo aveva annunciato alle donne la risurrezione di Gesù, due discepoli si erano messi in viaggio da Gerusalemme verso il paese di Emmaus. Nulla ancora sapevano della risurrezione di Gesù ed erano colmi di tristezza per la morte del loro Maestro. Mentre camminavano si unì a loro un viandante che si mise a spiegare i passi della Bibbia che riguardavano la morte e la risurrezione di Gesù.
Classe
3
PERCH É SIETE COS Ì TRISTI ?
PERCH É GES Ù , IL NOSTRO MAESTRO , È MORTO IN CROCE …
Arrivati a Emmaus, i discepoli dissero allo straniero: «Resta con noi, perché si fa sera». Egli si fermò e si sedette a tavola con loro. Mentre cenavano prese il pane, lo benedisse e lo diede ai due. Allora riconobbero Gesù, ma lui sparì alla loro vista. Subito ritornarono a Gerusalemme ad annunciare agli apostoli la lieta notizia: «Abbiamo incontrato Gesù, lo abbiamo riconosciuto mentre spezzava il pane». Caravaggio, La cena di Emmaus.
La Pasqua cristiana ricorda e celebra: il passaggio dalla morte alla vita nuova di Gesù; il compimento della promessa di ristabilire per sempre l’alleanza tra Dio e l’uomo; il passaggio dalla morte del peccato a una vita senza fine per coloro che accolgono il dono della salvezza, offerto da Gesù a ogni uomo.
attività
1
Durante quali azioni compiute dall’ospite, i discepoli riconoscono in lui Gesù? 2 Gesù aveva già compiuto gli stessi gesti? Quando? Rispondi a voce.
I CRISTIANI AFFERMANO CHE GESÙ È SEMPRE PRESENTE NELLA LORO VITA.
U.A. 6: Il significato della Pasqua per ebrei e cristiani
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Classe
3
GESÙ MANDA IL SUO SPIRITO
Nel
giorno della festa ebraica di P E N T E C O S T E , Gerusalemme era colma di gente venuta da luoghi anche lontani. Gli apostoli, insieme a Maria, erano riuniti nel cenacolo a pregare quando… lingue di fuoco si posarono su di loro ed essi furono riempiti di Spirito Santo. da Atti 2, 3-4
Lo Spirito era il dono che Gesù aveva Pentecoste, miniatura dalla Bibbia di promesso agli apostoli e che li Carlo il Calvo, 866. colmò di sapienza, forza e QUEL GES Ù CHE È STATO CROCIFISSO , coraggio. Subito essi uscirono È RISUSCITATO DALLA MORTE . NOI NE SIAMO dal Cenacolo e dissero alla folla: TESTIMONI . EGLI È IL SALVATORE PROMESSO .
le parole P E N T E C O S T E : parola greca che significa «cinquantesimo giorno». Infatti la festa si celebra 50 giorni dopo la Pasqua.
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Gli apostoli, pur essendo tutti nati in Galilea, annunciarono, subito, la vita e le opere di Gesù in molte lingue, così che tutti gli stranieri, venuti da varie parti del mondo a Gerusalemme, poterono comprendere. In quel giorno circa tremila persone credettero e si fecero battezzare, come Gesù aveva detto. Nasceva così a Gerusalemme la Chiesa, la prima comunità dei credenti in Gesù Cristo, il nuovo popolo di Dio. Unità di Apprendimento 7: La Chiesa delle origini
approfondimento Per i cristiani la Pentecoste ricorda il dono dello Spirito Santo. Gli ebrei, invece, in questo giorno offrono a Dio le primizie del raccolto dei campi, ringraziandolo per il dono della Legge.
LE PRIME COMUNITÀ CRISTIANE Come vivevano La vita delle prime comunità è descritta nel libro degli Atti degli apostoli e nelle loro Lettere. Da questi scritti sappiamo che le prime comunità erano formate da persone appartenenti alle categorie sociali più svariate: artigiani, contadini, commercianti, schiavi, nobili… La legge che li univa era semplice e affascinante. Gesù aveva detto: «Amatevi l’un l’altro», e loro cercavano di mettere in pratica le sue parole. Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli, pregavano e lodavano Dio tutti insieme, partecipavano alla cena del Signore. Stavano insieme e mettevano in comune ciò che possedevano, vendendo i loro beni, per poi distribuire il ricavato secondo le necessità di ciascuno. da Atti 2, 42-45
Per provvedere alla distribuzione degli aiuti ai poveri, gli apostoli incaricarono sette uomini saggi e pieni di fede: i diaconi. Coloro che volevano far parte della comunità, si facevano battezzare. A quel tempo il battezzando veniva immerso nell’acqua. L’immersione era segno della morte al peccato, l’emersione indicava la «nascita» alla vita nuova (risurrezione) donata dallo Spirito Santo.
Classe
3
approfondimento I D i ac o n i Diacono è una parola greca che significa «servitore». I diaconi, oggi, sono ordinati dal vescovo per servire la Chiesa. Essi annunciano il Vangelo e si impegnano nella vita della comunità parrocchiale a cui vengono destinati. Paolo apostolo precisa i requisiti per il diaconato: «Devono essere persone degne, senza doppiezza, disinteressate» (1 Timoteo 3, 8).
attività
1
Completa sul quaderno le frasi. I primi cristiani ascoltavano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ; pregavano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ; partecipavano . . . . . . . . . . . . . . . . . ; mettevano in comune . . . . . . . . . 2 In che cosa la vita dei primi cristiani può essere di stimolo per la vita dei cristiani di oggi? 3 Commenta con parole tue l’illustrazione della pagina.
U.A. 7: La Chiesa delle origini
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Classe
3 attività Con i compagni crea un cartellone che illustri le attività dei primi Cristiani nei diversi ambienti della Domus.
Dove si riunivano Nei primi decenni di vita della Chiesa i cristiani si riunivano in case private e quelli che potevano… … ogni giorno spezzavano il pane nelle case e ne mangiavano con gioia e semplicità di cuore. da Atti 2, 46
Questi incontri si svolgevano ai piani superiori di abitazioni private, perché erano più spaziosi e quindi più adatti a ospitare molte persone. Successivamente, con l’aumento del numero dei fedeli, fu necessario costruire edifici più grandi. Si chiamavano «Domus ecclesiae», cioè «casa dell’assemblea». Dal termine «ecclesia» deriva la parola chiesa (= assemblea dei convocati).
LA CHIESA: UNA FAMIGLIA CONVOCATA DALLA PAROLA DI GESÙ.
La «casa dell’assemblea» era normalmente così strutturata: 1) ingresso; 2) sala dove ci si riuniva in attesa dei riti sacri;
4) sala per la preghiera e la celebrazione della Cena del Signore;
1 2
3) sala dove venivano lette e spiegate pagine della Bibbia;
3
4
86
U.A. 7: La Chiesa delle origini
5
5) piccola sala con vasca piena d’acqua per somministrare il battesimo.
Quando e come pregavano
Classe
3
approfondimento Cena del Signore», «Frazione «C del pane» ed «Eucaristia» sono dei termini con cui, nel corso dei secoli, si è parlato della Messa.
I primi cristiani si riunivano per «spezzare il pane», cioè per celebrare l’Eucaristia, nel giorno dopo il sabato, il giorno della risurrezione di Gesù. Questo giorno era, in origine, chiamato giorno del Sole. In seguito i cristiani lo chiamarono dies Domini che significa giorno del Signore, l’attuale domenica. Lo scrittore Giustino (I secolo d.C.) descrive all’imperatore romano Antonino Pio la celebrazione della Messa. Confrontiamola con la celebrazione di quella di oggi.
La Messa allora Riti d’ingresso: Nel giorno chiamato «del Sole» ci raduniamo insieme nello stesso luogo… Il momento della Parola: Ascoltiamo le letture delle memorie degli apostoli e degli scritti dei profeti… Quindi, colui che presiede ai riti, tiene un discorso per esortarci a imitare questi buoni esempi… Il momento dell’Eucaristia: Viene quindi portato a colui che presiede un pane, una coppa d’acqua e un’altra di vino… Chi può, dà ciò che vuole per soccorrere chi è nel bisogno… Il preposto recita preghiere e ringraziamenti… e i diaconi distribuiscono ai presenti il pane, il vino e l’acqua consacrati…
La Messa oggi I cristiani alla domenica si riuniscono nelle chiese: ringraziano Dio e gli chiedono di perdonare i loro peccati. Ascoltano le letture della Bibbia e le spiegazioni del sacerdote (omelìa).
Portano all’altare i doni del pane e del vino, insieme alle offerte. Il sacerdote recita la preghiera eucaristica e distribuisce la comunione ai fedeli.
Il congedo: Al termine della Messa i diaconi portano agli assenti l’Eucaristia.
U.A. 7: La Chiesa delle origini
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Classe
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PAOLO DI TARSO E LA SUA MISSIONE
approfondimento Negli Atti degli Apostoli si dice che Saulo era chiamato anche Paolo. È con questo nome, infatti, che egli fu conosciuto presso le comunità cristiane. Egli aveva un nome ebraico (Saulo) e un nome romano (Paolo). Scelse però di farsi chiamare con quello romano per evidenziare che la sua opera di predicazione era diretta a tutte le genti e non solo al popolo ebraico. Paolo, infatti, è considerato l’apostolo dei «Gentili», termine che nel Nuovo Testamento indica le popolazioni pagane, non ebree.
Fin
dai primi tempi, dopo la risurrezione di Gesù, molti Ebrei si convertirono alla religione cristiana. Il libro degli Atti degli Apostoli racconta la storia di un giovane ebreo che non solo si convertì alla religione cristiana, ma ne divenne un importante testimone. Si chiamava Saulo e in origine era nemico di coloro che seguivano gli insegnamenti di Gesù, al punto che si unì a coloro che li perseguitavano. Ma un giorno… … mentre stava avvicinandosi a Damasco, all’improvviso una luce dal cielo lo avvolse. Cadde a terra e udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Egli rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Ma su, alzati, entra nella città dove qualcuno ti dirà quello che devi fare». da Atti 9, 3-6
B. Esteban Murillo, La conversione di san Paolo.
attività
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Ricordi altri personaggi storici che si sono convertiti al cristianesimo? 2 Proponi ai tuoi compagni di drammatizzare la vita di Paolo dalla giovinezza alla conversione. 3 Ricerca notizie su chiese dedicate a san Paolo nella tua regione. 4 Descrivi come viene rappresentata nel quadro la conversione di Paolo (colori, personaggi ecc…).
A causa della luminosità del bagliore che lo aveva avvolto, Saulo rimase cieco per tre giorni fino a quando Anania, avvisato dal Signore, gli impose le mani e gli restituì la vista. A quel punto la sua vita cambiò totalmente: si convertì alla religione cristiana e si fece battezzare.
U.A. 7: La Chiesa delle origini
Paolo capì ben presto che la missione che Dio gli aveva affidato era quella di annunciare il Vangelo agli Ebrei e ai P A G A N I , diventando l’«Apostolo delle genti». Iniziò così a viaggiare lungo le sponde del Mar Mediterraneo, affrontando le insidie del mare e percorrendo chilometri e chilometri a piedi. Il suo entusiasmo, sempre vivo, gli permetteva di passare instancabilmente di paese in paese, annunciando la Parola di Dio, incoraggiando i cristiani a mettere in pratica il Vangelo, convertendo nuove persone e organizzando le prime comunità cristiane, con queste parole: Pregate senza stancarvi e non dimenticate mai di ringraziare Dio. … Sfruttate tutte le occasioni per comportarvi saggiamente con quelli che non sono cristiani. Parlate sempre con gentilezza e intelligenza, per saper rispondere a tutti nel modo migliore. da Colossesi 4, 2-6
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le parole PAGANI: erano così chiamati gli abitanti dei villaggi e delle campagne che, a causa della lontananza dalle grandi città, non conoscevano ancora il cristianesimo e continuavano a praticare il culto delle divinità. Il termine passò poi a indicare tutti i non cristiani, tranne gli ebrei.
attività Proponi ai tuoi compagni di comporre un cartellone. Al centro, in stampatello maiuscolo, scrivete il nome «Paolo». Attorno le parole e gli aggettivi che vi vengono in mente pensando a lui.
Roma Pozzuoli
Filippi Tessalonica
Reggio Calabria Siracusa
Ancira
Troade
Berea
Efeso
Atene Corinto
Antiochia di Pisidia
Cesarea
Iconio Patara Attalia Rodi Mira
Malta
Listra Tarso Antioca
Salamina Lasea
Viaggio a Roma Primo viaggio Secondo viaggio Terzo viaggio
Sidone Tiro Cesarea
Damasco
Gerusalemme
Nel corso del suo ultimo viaggio, Paolo arrivò come prigioniero a Roma, capitale dell’Impero romano. L’Apostolo, infatti, era stato arrestato nel Tempio di Gerusalemme perché accusato dalle autorità ebraiche di essere un sobillatore. Le imprese e le gioie di Paolo sono raccontate, oltre che nel libro degli Atti degli Apostoli, in diverse lettere da lui scritte alle varie comunità cristiane dell’Asia Minore, della Grecia e di Roma. U.A. 7: La Chiesa delle origini
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3 le parole M A R T I R E : colui che testimonia con il proprio sangue la fede in Gesù. L A P I D A Z I O N E : uccisione di una persona tramite grosse pietre.
Stefano, il primo martire Stefano, uno dei sette diaconi, incaricati dalla comunità di Gerusalemme per provvedere alla distribuzione degli aiuti ai poveri è anche il primo M A R T I R E cristiano. Egli venne accusato falsamente e condotto davanti al tribunale ebraico. Lì affermò, senza timore, che Gesù è il Messia annunciato dai profeti. Per questo venne condannato alla L A P I D A Z I O N E . Prima di morire si rivolse a Dio, dicendo: Signore, accogli il mio spirito e non tenere conto di questo loro peccato. da Atti 7, 60
Annibale Carracci, Martirio di santo Stefano.
Il Concilio di Gerusalemme
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Grazie all’impegno missionario degli apostoli, molti pagani accolsero la religione cristiana. Gli ebrei cristiani volevano, però, che tutti i convertiti osservassero le leggi e i riti della religione ebraica, ma Paolo e altri discepoli non erano d’accordo. Per risolvere il problema fu organizzata a Gerusalemme un’assemblea (Concilio) durante la quale anche Pietro fece notare che Gesù aveva dato la sua vita per tutti, indistintamente dalla nazione o dalla religione a cui appartenevano. Egli, infatti, aveva detto ai suoi discepoli di «andare nel mondo ad annunciare il Vangelo a tutte le genti». Dopo lunga discussione, l’assemblea approvò la posizione di Paolo e di Pietro che la conclusero, affermando: U.A. 7: La Chiesa delle origini
DIO NON FA DIFFERENZA FRA E BRE I E NON E BRE I . EGLI HA LIBERATO TUTTI DAI LORO PECCATI
IL CATECUMENATO
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Nei primi secoli della storia della Chiesa, quando qualcuno chiedeva di diventare cristiano, gli veniva richiesto di fare un cammino di C O N V E R S I O N E : il catecumenato. Tale cammino terminava durante la notte di Pasqua con i sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia che, a differenza di quanto avviene oggi, venivano somministrati tutti insieme. Vediamo come vengono amministrati oggi questi sacramenti. le parole
Battesimo
C R I S M A : parola di origine greca che significa «unguento», olio consacrato. C O N V E R S I O N E : è il cammino interiore di riavvicinamento verso Dio e verso i fratelli di chi si era allontanato.
Il sacerdote, mentre versa l’acqua battesimale, dice: «Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». Il battezzato riceve in dono una candela accesa, simbolo di Gesù luce del mondo e una veste bianca, simbolo della nuova vita in Cristo Gesù.
Eucaristia È il sacramento attraverso il quale Gesù si dona ai cristiani nei segni del pane e del vino consacrati, che sono il suo corpo e il suo sangue. I cristiani, tramite la comunione, incontrano Gesù e si nutrono di lui, cibo di vita eterna. Il sacerdote distribuisce l’Eucaristia dicendo: «Il corpo di Cristo». Il fedele risponde: «Amen», che significa: «Così sia».
approfondimento Il sacramento della Cresima viene anche chiamato della «Confermazione» perché il cresimando rinnova e conferma le promesse battesimali fatte dai suoi genitori e dai padrini al momento del Battesimo.
Cresima/Confermazione Durante il rito della Cresima, il vescovo invoca la discesa dello Spirito Santo sul cresimando affinché gli conceda la forza di testimoniare la propria fede e di superare tutti gli ostacoli che si oppongono alla parola di Gesù. Come nel Battesimo egli traccia sulla fronte del fedele, con il C R I S M A , il segno della croce. Il vescovo, mentre stende le mani sul cresimando, dice: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo, che ti è dato in dono». U.A. 7: La Chiesa delle origini
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I SACRAMENTI
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Oltre al Battesimo, alla Cresima e all’Eucaristia, vi sono altri quattro sacramenti. La
Chiesa cattolica, infatti, ne riconosce sette. Gesù li ha affidati alla Chiesa affinché la sua opera di salvezza e di amicizia nei nostri confronti, potesse continuare. I Sacramenti, a chi li riceve, permettono di vivere, illuminati dallo Spirito Santo, in unione con Gesù. Essi accompagnano i momenti più importanti di tutto il cammino della vita. Osserva:
Ogni persona nasce,
viene accolto nella Chiesa con il Battesimo;
si nutre,
incontra Gesù nell’Eucaristia; conferma e accresce la sua fede in Gesù con la Cresima;
cresce,
non segue la via del bene,
diventa adulto e prende decisioni,
si ammala.
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Il cristiano
chiede e ottiene il perdono di Dio per le mancanze commesse con la Riconciliazione; riceve la forza per vivere la vita coniugale con il Matrimonio; riceve la forza per vivere al servizio completo di Dio e della Chiesa con l’Ordine sacro; chiede a Dio la forza per poter sopportare le sofferenze con l’Unzione degli infermi.
U.A. 7: La Chiesa delle origini
PER CRESCERE BENE E IN SALUTE
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Stai crescendo. In quasi tre anni di scuola sei aumentato in peso e altezza.
Come il Sacramento della Cresima accrescerà in te (lo riceverai fra non molto) la fede e l’amore in Cristo Gesù, così anche il tuo corpo dovrà crescere bene seguendo alcune regole dettate non solo dal medico.
Pulire spesso i denti.
Mangiare panini con le mani sporche.
Preferire cibi grassi e succulenti.
Giocare in luoghi non inquinati e respirare aria sana.
Gustare molta frutta fresca.
Praticare uno sport (es. nuoto) adatto alla tua età.
Scrivi nei quadratini dei disegni: SÌ, se vengono elencate regole da seguire; NO, se vengono presentate azioni non salutari e da non seguire.
LA VITA È UN DONO DI DIO: VA TUTELATA.
U.A. 7: La Chiesa delle origini
SALUTE
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VOCAZIONI E CARISMI NELLA CHIESA
Gesù, nel compiere la sua missione, ha chiamato a sé degli uomini che prontamente lo hanno seguito. Chi segue Cristo, lo ascolta e gradualmente compie delle rinunce per poterlo amare di più.
CHIAMATA - ASCOLTO
RINUNCIA
NUOVA MISSIONE
VOCAZIONE Il Maestro ha chiamato Pietro dicendogli: E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa. dal Vangelo di Matteo 16, 18
Nei secoli si è ripetuta l’esperienza di Pietro, e molti altri sono stati chiamati a seguirlo. Ognuno perciò, in base alle proprie capacità, ha una vocazione (una chiamata adatta a lui): essere un buon genitore, una suora, un insegnante… Lo Spirito Santo dà a tutti gli uomini dei doni, chiamati carismi, per il bene di tutta la comunità. Così scrive Paolo nella lettera alla comunità di Corinto: Cattedra di Pietro, Basilica di San Pietro, Roma. Vi sono diversi doni, ma uno solo è lo Spirito. Vi sono vari modi di servire, ma uno solo è il Signore. Uno riceve dallo Spirito la capacità di esprimersi con saggezza, un altro quella di parlare con sapienza. Lo stesso Spirito a uno dà la fede, a un altro il potere di guarire i malati. Lo Spirito concede a uno la possibilità di fare i mira-
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U.A. 7: La Chiesa delle origini
attività Individua i tuoi «carismi» (qualità straordinarie) e quelli delle persone che ti circondano.
DÀ PIÙ GIOIA DARE O RICEVERE?
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SIAMO BAMBINI DI OGNI RAZZA E CON DIZIONE SOCIALE , STRETTI IN UN TENERO ABBRACCIO . GRI DIAMO AI GRAN DI DELLA TERRA : « PACE , FRATERNITÀ , GIUSTIZIA !».
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Per vivere bene è necessaria la salute
per lavorare o studiare, una casa per accoglierci, il cibo per nutrirci, i vestiti per ripararci dal freddo… e anche l’amicizia. C’è forse, infatti, qualcuno che può dire: «Io non ho bisogno di nessuno»? I veri cristiani sono persone che sanno cogliere nella loro vita la presenza di Dio che li chiama all’amicizia con Lui e con i fratelli. Così vedono con cuore nuovo le necessità degli altri e sono pronti a donare il proprio tempo, le proprie ricchezze per il bene di tutti. attività
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Cerca di rispondere a voce alla domanda del titolo di questa pagina. 2 Scrivete al centro della lavagna la parola «GIOIA ». Attorno a questa parola, ognuno di voi, a turno, scriva un’altra parola che esprima il significato della gioia. A lavoro terminato potrete così sapere «dove abita la gioia».
Ragazzo, dove vai? Guarda la strada, vedi la gente: ognuno pensa ai fatti suoi. Tutti hanno fretta e mai trovano il tempo di sorridere. Ragazzo che corri verso la vita cercando la felicità, non senti che molto deve cambiare? Ragazzo, esci dal guscio, sorridi al mondo e prova a donare. Vedrai dove abita la gioia. L. Fiorentini
U.A. 7: La Chiesa delle origini
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INDICE Classe Prima U.A. 1: Io, gli altri, il mondo Cresco e cambio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Vado a scuola… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Vado a scuola… per . . . . . . . . . . . . . . 4 Non sono solo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Che bello il mondo! . . . . . . . . . . . . . . . 6 U.A. 2: Il mondo è un dono Chi ha fatto il mondo? . . . . . . . . . . . 7 Creare o fare? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Amare il creato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 U.A. 3: Il Natale Il dono della vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 La festa del Natale . . . . . . . . . . . . . . . . 11 La mamma di Gesù . . . . . . . . . . . . . . . 12 Nasce Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 U.A. 4: Il messaggio di Gesù Gesù a Nazaret . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 La «Buona Notizia» . . . . . . . . . . . . . . . 15 Un padre che va in cerca . . . . . . . . 16 U.A. 5: Gesù, amico di tutti Gesù amico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Gesù e i bambini . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Gesù e gli Apostoli . . . . . . . . . . . . . . . . 19 U.A. 6: La Pasqua L’amore più grande . . . . . . . . . . . . . . . . 20 È Pasqua: Gesù vince la morte . . . 21 U.A. 7: I segni della religione I segni della Pasqua . . . . . . . . . . . . . . . 22 I segni religiosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 La casa del Signore . . . . . . . . . . . . . . . . 24 I colori del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . 25
Classe Seconda U.A. 1: L’amicizia di Dio Canto di lode al Creatore . . . . . . . 26 Chi trova un amico… . . . . . . . . . . . . 27 È bello essere amici di Dio . . . . . . 28 Caino e Abele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Noè e il diluvio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 U.A. 2: Gesù bambino L’Avvento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 La corona dell’Avvento . . . . . . . . . . . . 30 Maria visita Elisabetta . . . . . . . . . . . . . 31 È Natale! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Il dono del pastorello . . . . . . . . . . . . . 33 Gesù bambino nel Tempio . . . . . . . 34 … e tutti i bambini del mondo . . 35
U.A. 3: L’ambiente di Gesù Nazaret al tempo di Gesù . . . . . . . 36 Sulle vie della Palestina . . . . . . . . . . . 37 U.A. 4: Gesù parla di Dio Le parabole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 La moneta perduta . . . . . . . . . . . . . . . 38 La pecorella smarrita . . . . . . . . . . . . . 39 Il Buon Samaritano . . . . . . . . . . . . . . . . 40 «È fatto a me» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 «Insegnaci a pregare!» . . . . . . . . . . . . . 42 Tanti popoli pregano Dio . . . . . . . . 43 Tanti luoghi per pregare . . . . . . . . . . 44 U.A. 5: Gesù agisce in nome di Dio I miracoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 Gesù sana un lebbroso . . . . . . . . . . . 45 Gesù è la luce della vita . . . . . . . . . 45 U.A. 6: La morte e la risurrezione di Gesù Gesù muore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 … e risorge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 Come il seme… . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 U.A. 7: La famiglia dei cristiani Con voi, per sempre . . . . . . . . . . . . . . 49 Il dono dello Spirito Santo . . . . . . . . 49 Come una famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Una Chiesa aperta al mondo . . . . 51 Insieme per un mondo migliore . . 52
Classe Terza U.A. 1: Perché esiste il mondo? Le meraviglie del mondo . . . . . . . . . 53 L'uomo si pone delle domande . . 54 I miti delle origini . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Mito africano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Mito cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Mito dell'Asia Minore . . . . . . . . . . . . . 55 Sulle tracce del divino . . . . . . . . . . . . 56 Le religioni dei popoli primitivi . . . 56 La creazione nella Bibbia… . . . . . . 58 … e nelle altre religioni . . . . . . . . . . 59 U.A. 2: Israele: il popolo della Bibbia La Bibbia, libro sacro . . . . . . . . . . . . . . 60 Così nacque la Bibbia . . . . . . . . . . . . 61 Gli Ebrei, popolo della promessa . . 62 Origini del popolo ebraico . . . . . . . 63 La chiamata di Abramo . . . . . . . . . . 63 Due figli, due popoli . . . . . . . . . . . . . . 63 Giuseppe in Egitto . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Mosè, il Liberatore . . . . . . . . . . . . . . . . 65
La chiamata di Mosè . . . . . . . . . . . . . 65 L’uscita dall'Egitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 La legge di Dio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 I re di Israele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Dai Giudici a Saul . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Il re Davide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Il re Salomone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 I profeti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 U.A. 3: Gesù: il compimento delle promesse Nasce Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71 Tradizioni natalizie . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Il presepe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 L’albero di Natale . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Gli zampognari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 I sermoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 La Notte santa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 U.A. 4: Gesù e la sua terra Gesù visse in Palestina . . . . . . . . . . . . 74 L'educazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 La scuola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 I giochi dei bambini . . . . . . . . . . . . . . . 75 I pasti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 I vestiti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 U.A. 5: Gesù rivela il volto di Dio Gesù inizia a predicare . . . . . . . . . . . 76 Il dono della pace e della giustizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 Un Dio che perdona . . . . . . . . . . . . . . 78 La parabola del Padre misericordioso . . 78 U.A. 6: Il significato della Pasqua per ebrei e cristiani La Pasqua ebraica . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 Quando venne istituita . . . . . . . . . . . . 80 Come viene celebrata . . . . . . . . . . . . . 81 La Pasqua cristiana… . . . . . . . . . . . . . . 82 L’ultima Cena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 Tutto è compiuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 … Segno di vita nuova . . . . . . . . . . . 83 U.A. 7: La Chiesa delle origini Gesù manda il suo Spirito . . . . . . . 84 Le prime comunità cristiane . . . . . . 85 Come vivevano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 Dove si riunivano . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 Quando e come pregavano . . . . . . 87 Paolo di Tarso e la sua missione . . . 88 Stefano, il primo martire . . . . . . . . . . 90 Il Concilio di Gerusalemme . . . . . . . 90 Il catecumenato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 I sacramenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 Per crescere bene e in salute . . . 93 Vocazioni e carismi nella Chiesa . . . . 94 Dà più gioia dare o ricevere? . . . . 95