LA VOCE Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 3 Marzo/Aprile 2015
GIORNALINO DI CLASSE DELLA 1^A 1^A--1^C
Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 3 Marzo/Aprile 2015
“In principio vi era Omero… Viaggio alla scoperta dell’Iliade e dell’Odissea
P
erché studiare il mondo classico? Perché parlare ancora di Omero? La risposta è semplice:<< perché ci appartengono>>. Le fondamenta della nostra civiltà, il nostro modo di percepire e osservare la realtà, persino il nostro immaginario collettivo, hanno un debito enorme verso questo complesso prodotto artistico‐letterario lasciatoci dal mondo greco antico. Tutto quello che siamo, quello che pensiamo, quello che esprimiamo in ognuna delle forme d’arte che conosciamo, da quelle tradizionali come la letteratura e le arti figurative, fino al cinema e alla musica contemporanea, tutto, o quasi, viene da quel mondo. Qual è la prima cosa a cui pensiamo quando ci riferiamo alla cultura classica?Certamante è il mondo degli dèi,con la loro superbia , con il loro fascino e mistero. E’ il mondo del mito, che ancora, nella società “multimediale e super-connessa”, affascina e commuove i nostri cuori, perché ci sono sentimenti universali, assoluti, che appartengono non solo ad Achille, Ettore, Odisseo, ma :<< ci appartengono intimamente>>,in quanto connaturati al nostro essere uomini, al di là di ogni tempo e epoca.Allora, immaginiamo storie, racconti che ci vedano protagonisti accanto ai nostri eroi, di combattere insieme ad Achille, spalla a spalla, o viaggiare, bramosi di conoscenza, verso l’ignoto con Odisseo, perché :<< …….fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza>>. Prof.ssa Rosy Franzò
UN SOGNO AVVENTUROSO…… CON ODISSEO NEL CAVALLO DI TROIA di Marta Fallisi, Carolina Emmolo, Aurora Di Tommasi, Gaia Di Rosolini, Giorgia Ruta, Martina Tommasi, Ilenia Latino, Gabriele Fiore,Lorenzo Gennaro
I
eri, a casa di Martina, noi,Gaia,Giorgia,Martina,Marta,Carolina,Aurora e Ilenia,abbiamo organizzato un pigiama party.Dopo aver mangiato la pizza, ci siamo sedute sul divano per guardare il film “Troy”.Ad un tratto, come in un sogno,ci siamo trovate di fronte ad una porta luminosa e fluttuante di onde ad alta energia.Timorose, ci siamo avvicinate a quella strana struttura, quando improvvisamente Gaia ci ha detto a bassa voce, quasi sussurrando:<<E’ uno stargate!!!>>.<<Cosa?>>, abbiamo risposto in coro.<<Sì, una linea di confine,attraversandola ci porterà in un’altra dimensione spazio-temporale>>. Incuriosite e un po’ incoscienti, lo abbiamo attraversato e ci siamo ritrovate su una grande pianura, dove da un lato si ergevano le possenti mura bianche di una grande città; mentre dall’altro,c’era il mare con migliaia di navi ancorate e un grande, quanto caotico accampamento di soldati.<<Siamo ad Ilio, durante il conflitto fra greci e troiani, e quello è l’accampamento degli Achei>> disse Giorgia.<<Ma, ne sei sicura? Ho un po’ di paura .….>> rispose preoccupata Martina.<<Guardate il disegno dell’occhio, contro i malefici,sulla prua delle navi, e quella donna bellissima sulle mura , che pensierosa guarda l’orizzonte, non è forse Elena?>>.
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Tutto ad un tratto, il silenzio fu squarciato dal suono di un corno e tutti, nell’accampamento, si riunirono in un grande piazzale. Al centro c’era un uomo dallo sguardo intelligente e furbo.<< E’ Odisseo, o meglio, Ulisse>>,esclamò, con ammirazione, Marta.<< Compagni,questa guerra dura da quasi dieci anni, io sono stanco e voglio ritornare ad Itaca, da mia moglie Penelope>>.<<I troiani si sono rivelati abili e coraggiosi guerrieri e Troia non è , ancora, caduta. Ma, se non l’abbiamo conquistata con le armi, possiamo espugnarla con l’inganno!!>>, disse Ulisse.<<Ho in mente un piano.Costruiremo un gigantesco cavallo di legno, con un ventre grande e vuoto cosicchè i nostri più valorosi guerrieri potranno entrarvi, ci porteranno dentro la città e di notte usciremo dalla pancia del cavallo e….., ora al lavoro!!! >>.Poi rivolgendosi a noi disse:<<Siete nuove?>> .<<Sì, signore!>>. <<Allora, aiutateci a costruire il cavallo>>.Così, ci divise in gruppi, e alcuni andarono a prendere il legno di pino per costruire le zampe,altri il legno di quercia per la coda e noi il legno del noce e del faggio per costruire il ventre, infine Ulisse pensò di realizzare la testa con dell’ebano, un legno molto pregiato, in modo tale da far sembrare ai troiani,il cavallo un dono degli dèi.Così , abbiamo iniziato a costruirlo, impiegando giorni e notti, alla fine quando fu finito, era davvero maestoso!<<E’ ora di entrare nel cavallo!!>>,disse Ulisse.<<Wow!!!>>, abbiamo esclamato:<Entrare nel cavallo?>> ed improvvisamente ci siamo ritrovate ,nel ventre buio del quadrupede, ancora incredule di essere accanto ai valorosi guerrieri achei.Quegli sciocchi abitanti di Ilio credettero che una divinità gli avesse donato il cavallo, così lo trasportarono, incuranti delle funeste profezie di Lacoonte,dentro la città.Venne la notte, si sentivano i canti e i balli dei Troiani festosi, poi tutto ad un tratto ecco il silenzio, allora Ulisse disse:<< E’ arrivato il grande momento, forza distruggiamo Troia>>.Tutta la notte si battagliò fino a quando la città fu rasa al suolo.Ancora stanche e sudate, per la fatica sostenuta ci siamo risvegliate incredule per l’avventura”vissuta”.Eravamo diventate delle guerriere achee!!! Ma, ….purtroppo, era solo un incredibile sogno! 1^A/1^C De Cillis scuola secondaria di primo grado Plesso Bellini
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“Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.” Voltaire
“La parola è la civiltà. La parola, anche la più contraddittoria, mantiene il contatto ,è il silenzio che isola.”
Thomas Mann
Art. 21 “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
“LA LIBERTA’ COMINCIA DALLA LIBERTA’ DI PENSIERO”
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l teatro,come forma interattiva di linguaggi diversi, verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, musicale, si configura come prezioso strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare, un’ importante forma di “comunicazione” che, rispetto ad altre forme artistiche, come per esempio il cinema, possiede una sua tipicità: la comunicazione scenica, cioè l’interattività tra la rappresentazione e il pubblico. Chi recita a teatro non è solo l'attore, ma anche lo spettatore che "vive" l'esperienza della rappresentazione come se fosse realtà e non una finzione.Ha, quindi, delle potenzialità educative straordinarie, in quanto costituisce un invito alla riflessione, recupera spazi di autonomia,di pensiero critico così preziosi in una società di massa come la nostra. Può essere uno strumento di comunicazione su tematiche sociali molto importanti stimolando e incuriosendo i ragazzi su problematiche, momenti storici, fatti culturali e sociali di una certa rilevanza che per distanza temporale o poca attinenza alla realtà giovanile risultano a loro distanti o sconosciuti. Il teatro, come ci ricorda Sebastiano Lo Monaco, direttore artistico del Teatro “Tina Di Lorenzo” di Noto, :<<E’ una realtà viva , perché parte delle nostre vite, non solo di chi lo fa ma anche di chi lo guarda. E' patrimonio di tutti, è un linguaggio comune e luogo dove ci riuniamo per ridere e riflettere, per piangere e ricordare, per imparare e stupirci.>> Prof.ssa Rosy Franzò
UN GIORNO AL TEATRO
THE SOUND OF MUSIC
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iorno 24 febbraio 2015, sotto la guida della nostra docente di lettere Prof.ssa Rosy Franzò, ci siamo recati a Noto al Teatro “Tina Di Lorenzo” per assistere ad un divertente, quanto drammatico musical dal titolo “The Sound of Music”.Allo 8.25, in classe fatto l’appello, tutte le prime del plesso V.Bellini, accompagnati dai nostri insegnanti e dal Dirigente Scolastico, Prof.Giovanni Di Lorenzo, ci siamo sistemati in due pullman ,e siamo partiti alla volta di Noto.Durante il tragitto, potevamo osservare dai finestrini, la frescura nei campi, la dolce e lieve brezza mattutina ed i mandorli in fiore. Arrivati in “terre netine”,ci siamo radunati alla “Villa Comunale”, dove ci ha colpito una enorme fontana, da dove l’acqua zampillante ,usciva da sottili getti nascosti in un grande prato verde, il tutto incorniciato da una miriade di sottili luci e scintillii propri di questa città barocca, non per niente definita il “Giardino di Pietra”, dallo storico dell’arte ,Cesare Brandi, e ” ... una perduta città di sogno “, dal prof. Biagio Iacono.Lungo il tragitto, sotto lo sguardo attento e incuriosito dei cittadini netini nel vedere una scolaresca di così tanti ragazzi in giro,abbiamo ammirato l’eleganza artistica dellla Porta Reale, della Cattedrale ,rifiorita dopo il restauro ,e di Palazzo Ducezio.
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Dopo i “servizi fotografici e i video”, realizzati dal nostro compagno Gabriele Fiore,abbiamo raggiunto il teatro e rapidamente abbiamo preso posto, e……..INIZIA LO SPETTACOLO!!!! SU IL SIPARIO…SI VA IN SCENA!!!. Il musical è ambientato nell’Austria nel periodo immediatamente precedente al secondo conflitto mondiale e narra la storia di Maria, una esuberante ragazza postulante al noviziato ,nel convento di Nonnberg, inviata a fare esperienza presso una nobile famiglia austriaca ,dove è chiamata ad improvvisarsi istitutrice dei sette figli del comandante Von Trapp, rimasto vedovo, il cui carattere austero si scontra immediatamente con quello impertinente e sfrontato della giovane Maria. Ella tuttavia, proprio grazie alle doti che le derivano dalla spontaneità e dalla freschezza della sua indole, al suo incontrollabile amore per la musica e alla sua simpatia, riesce subito a farsi amare dai ragazzi, che presto si affezionano alla nuova istitutrice dimostrando di non riuscire a farne più a meno. E ,proprio quando il comandante scopre che Maria è riuscita a trasformare i suoi figli in un gruppo di cantori, si redime ed in lui comincia ad affiorare un sentimento , nei confronti di Maria, che credeva di non riuscire più a recuperare nonostante il suo fidanzamento con la baronessa Schrader. Su una meravigliosa storia d’amore e di amicizia ,aleggia l’incubo dell’invasione nazista,dell’imminente Anschluss, ovvero la “pacifica” presa di possesso, da parte del governo tedesco, di Vienna e la conseguente inclusione dell’Austria intera al progetto della “grande Germania”, che sconvolgerà per sempre le vite della famiglia Von Trapp, costretta ad emigrare dal suo amato paese. E’ una delicata storia d’amore, un inno gioioso alla musica e alle meravigliose pulsioni che da essa sorgono spontaneamente. In essa ,si affrontano tematiche importanti quali: il difficile rapporto tra un padre e i suoi figli, l’incubo nazista, l’amore per la patria, il percorso di riscoperta interiore della propria vocazione da parte di ognuno dei protagonisti, la rinascita di un amore che sopravvive ad ogni ostacolo.Dopo questo meraviglioso spettacolo, ci siamo “avventurati” sotto una leggera ma fastidiosa pioggerellina per ritornare ai pulmann.Arrivati a Rosolini, un po’ in ritardo, stanchi ma felici, abbiamo constatato, ognuno nel proprio intimo, di aver vissuto una bellissima esperienza sicuramente da rifare.
Lorenzo Gennaro, Salvatore Failla, Raffaele Savarino 1^C
Gi rn Gior nali alinoo di di clllas assse a s d della ll 1^ A -1^C 1^ ^A 1 C N. 2 Gennaio//Febbraio 2015
)$92 )$ 92//$ /$1' 1'2ÂŤ Lo scoiaatttoolo e ill toop opoliino
/R VFRLDWWROR 7RPP\ VL VWDYD SURFXUDQGR OH SURYYLVWH SHU OœLQYHUQR TXDQGR DG XQ WUDWWR LQFRQWUz )OX XQ WRSROLQR IXUER H ELULFKLQR 4XHVWœXOWLPR FKH QRQ aveva una casa , saapeva che Tommy viveva in una tana molto ampia e carina.<<Devo inventare uno stratagemma per toglierla!!!>>,diis isse, fra sÊ il to opolino. CosÏ, dopo essersi presentato allo scoiattolo gli disse:<<SSai, io posso reggalarti una tana piÚ bella e piÚ spaziosa della ell tua, dove puoi metterre tante provviste, se vuoi posso accompag gnarti. Tommy myy, ingenuamente, si fid dò della proposta allettante, e raccolte lee sue cose in un baleno, lo seguÏ. Flu ,malvagiamente, lo portò in una maagn gnifica e grande caverna e con un sorriso furbo gli diisse:<<Ecco, da questo momento questa è casa tua, te la dono in seg eggno della nostra amicizia>>.T Tommyy, tutto contento per la nuova sistemaazione ,posò le sue cose, e poichÊ era piuttosto stanco, andò a dormirre. e 0D DOOœLPSURYYLVR LQ SLHQD QRWWH DUULYz /HR LO YHFFKLR PD VHOYDJJLR OHRQH GDJOL DUWLJOL ULFXUYL H GDL GHQWL DJX JX]]L legittimo proprietario della caverna.<<Ahimè- esclamò Tommy- per fid darmi sono diiventato il pasto notturno di questo vecchio felino!!!>>.
´))LG ))LLLGGGDDUVVL q EHQH QRQ ILILLGGGDDUVUVL q PHJJOLLR¾ Carlotttaa Bl Blanco 1^C PE ENSIIERI
& PAR ROL O E
PER NON D DI IMENTICARE
Svegliarsi lla a mattina al suon ddii una sirena per andare a lla avorare senza potersi mai ffer ermare. I bambini abbanddonan i loro sorrisi nelllla speranza d dii non essssere uccisi per aver ffaatto un gioco, e non poterrsi riscaldar al fuoco, perchĂŠ se non stai a lavorare, ti potrebbere ammazzare. $VFROWD TXHVWR UDFFRQWRÂŤ e racconttalo a tutto il mondo do, per non dimentticare la cattiveeria brutalee dellla seconda gueerrra mondiale!
Gaiaa Dii Rosoliini 1^C
Giorrn nali alinoo di s d della Gi di clllas assse a ll 1^ A -1^C 1^ ^A 1 C N. 2 Gennaio//Febbraio 2015
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& PAR ROL O E
PER NON D DI IMENTICARE
Svegliarsi llaa mattina al suon di di una sirena per andare a llaavorare senza potersi mai ffer ermare. I bambini abband donan i loro sorrisi nelllla speranza ddii non essssere uccisi per aver ffa atto un gioco , IL MEGAFONO IN.LINE
Giornalino scolastico on.line dellâ&#x20AC;&#x2122;istituto â&#x20AC;&#x153;E. De Cillisâ&#x20AC;? - Rosolini e non poterrsi riscaldcomprensivo ar al fuoco, INSERTO N.s2 perchĂŠ se non taiANNO a lavorarSCOLASTICO e, ti potrebbere amm2014-15 azzare. $VFROWD TXHVWR UDFFRQWRÂŤ www.decillisrosolini.gov.it e racconttalo a tutto il mondo do,
Seguici per non dimenttisu care laFacebook cattiveeria brutale dellla seconda gueerrra mondiiale!
Gaiaa Dii Rosoliini 1^C