Rosolini e dintorni

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INSERTO A CURA:

degli alunni della classe 1E scuola secondaria 1° grado

Inserto del gornalino scolastico “IL MEGAFONO ON.LINE” Anno scolastico 2016-17


Impaginazione inserto: Giorgio Figura


ROSOLINI E DINTORINI Rosolini sorge su un antico feudo appartenente alla famiglia Platamone; il centro abitato fu fondato, nel 1712, da Francesco Moncada, principe di Lardaria, marito di Eleonora Platamone. Il nome deriva da “Rus Helorinum”, la campagna di Eloro, antica colonia siracusana, di origine greca, del sec. VII a.C.; alcuni sostengono che il nome dialettale “Rusalini” sia di derivazione araba; ciò testimonia l’influenza dei diversi popoli che hanno vissuto nel nostro territorio. Oggi Rosolini è una cittadina di circa 22.000 abitanti, situata nella parte sud-­‐ orientale della Sicilia, in provincia di Siracusa, tra Noto e Ispica, al confine con la provincia di Ragusa. Sorge su una collina dei monti Iblei e, vista dall’alto, presenta una forma reticolare.

Rosolini vista dall’alto.

La sua posizione è ideale per gli spostamenti; infatti, attraverso l’autostrada, si può visitare la costa ionica e raggiungere il centro e il nord dell’isola; per arrivare alla costa meridionale, invece, si devono percorrere strade a volte disagevoli, ma ne vale la pena, per scoprire le spiagge dorate e il mare verde smeraldo su cui ammirare splendidi tramonti. 1


Uscendo dall’autostrada, sulla collina, tra i tetti delle case, si distinguono le croci delle tre chiese principali: Chiesa Madre San Giuseppe, edificata tra il XVIII e il XIX secolo; Chiesa del SS. Crocifisso, ricostruita intorno al 1930; Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, dedicata a San Francesco e ristrutturata nel 1959.

Chiesa Madre S. Giuseppe

Chiesa SS. Crocifisso

Chiesa Cuore Immacolato di Maria

La Chiesa Madre si affaccia su Piazza Garibaldi, considerata una delle più belle d’Italia. Piazza Garibaldi ha una forma rettangolare e vi si affacciano palazzi del 1800-­‐1900; è divisa al centro dal Corso Savoia che termina al “Verde a valle”, un parco intitolato a Papa Giovanni Paolo II, con una vasca artificiale che ospita cigni e pesci. E’ questo un luogo di ritrovo per tutte le età: i bambini si divertono a giocare al parco giochi mentre i più grandi possono rilassarsi nelle diverse paninerie e pizzerie. Alle spalle della Chiesa Madre si trova Piazza Masaniello, con al centro la fontana settecentesca del “Tritone”, creatura mitologica dal busto umano e dalla coda di serpente marino che regge una brocca da cui fuoriesce l'acqua.

Piazza Garibaldi

Verde a valle (Papa Giovanni Paolo II)

Piazza Masaniello

Le principali vie di Rosolini sono: Corso Savoia, via Manzoni, via Bellini, via Sipione fiancheggiata da marciapiedi abbelliti da aranci selvatici che emanano un gradevole profumo, via Gonzaga, via Immacolata; esse sono dedicate a personaggi illustri, fra cui San Luigi Gonzaga, patrono della città, che si festeggia la prima domenica di agosto, in Chiesa Madre. Durante i giorni di festa, Piazza Garibaldi cambia aspetto, illuminata da luci colorate che formano disegni floreali o geometrici, 2


simili ad archi trionfali innalzati per celebrare il Santo. A mezzanotte, i fuochi d’artificio accendono il cielo di mille colori. In questo periodo, si svolge la manifestazione del “Carrubo d’oro”, un premio assegnato ai Rosolinesi che si dedicano alla solidarietà o si spendono per la città; il carrubo, infatti, è tipico di Rosolini e la sua farina viene usata per i dolci.

S.. Luigi Gonzaga

Premio “Carrubo d’oro”

Un’altra festa molto sentita, a marzo, è quella di San Giuseppe, protettore della città; in suo onore, lungo via Manzoni, si svolge una cavalcata dove sfilano cavalli addobbati con pennacchi variopinti e i tipici carretti siciliani, su cui sono rappresentate scene di racconti del passato.

S. Giuseppe

Cavalcata tradizionale dei carretti siciliani

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Rosolini è detta anche “Città del Sacro Cuore”, perché vi è il Santuario dove molti fedeli venerano l’immagine del Sacro Cuore di Gesù.

Santuario del Sacro Cuore di Gesù

Quadro del Sacro Cuore

Rosolini non è conosciuta solo per le feste religiose ma anche per i prodotti tipici della sua cucina: i ravioli di ricotta, il pane di casa condito con olio, formaggio, pomodoro secco e peperoncino, gli arancini, le “scacce”, i dolci al carrubo, il torrone di mandorle, i “mustazzoli” al vino cotto, i cannoli; in estate, la granita al limone, con il panino, è un’ottima colazione.

I “mustazzoli”

Le “scacce”

“Pani ri Casa”

I cannoli

La granita al limone

Gli arancini

Biscotti al carrubo

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Il torrone di mandorle

I ravioli di ricotta


I turisti possono visitare diversi siti archeologici tra cui l’Eremo di Croce Santa, una Cava situata a circa tre chilometri da Rosolini, abitata in passato da eremiti. E’ caratterizzata da quattro chiese scavate nella roccia, di cui la prima e la seconda sono state distrutte dai terremoti, la terza presenta, all’interno, una serie di affreschi bizantini, la quarta è detta anche “grotta del bove” perché, ad essa, è legata una leggenda. Si narra che un bue, nel 1533, non facendo ritorno alla masseria, venisse ritrovato dal bovaro dentro una grotta, ostruita all’ingresso da rovi, in ginocchio davanti ad una croce in legno. Da allora, quella croce si venera con profonda devozione nella chiesa del SS. Crocifisso ogni prima domenica del mese di maggio.

Eremo di Croce Santa

Croce Santa

Dall’Eremo di Croce Santa, attraverso la cosiddetta “trazzera della mulattiera”, si può raggiungere la località di Cozzo Cisterna, così chiamata perché le necropoli preistoriche, scavate nella roccia, successivamente, fungevano da cisterne e magazzini rupestri; qui sorge un parco naturalistico -­‐ archeologico – etnografico in cui si può visitare un antico borgo contadino, di epoca medievale, divenuto una masseria dopo il terremoto del 1963; oggi vi è un museo in cui sono esposti attrezzi da lavoro e oggetti usati dai nostri contadini. Visitando questi luoghi è possibile rivivere il passato e apprezzare le nostre tradizioni.

Borgo di Cozzo Cisterna

Trazzera della “mulattiera”

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Il nostro patrimonio storico-­‐artistico e naturalistico favorisce il turismo, perciò arricchisce la nostra economia, basata su agricoltura, allevamento, artigianato e piccola industria. A Rosolini si vive bene, il clima è mite, la gente è ospitale, e vale la pena visitarla per apprezzare le sue molteplici risorse.

Gli alunni della classe I sez. E dell’I.C. “E. De Cillis” di Rosolini Sebastiano Raimondo Francesco Di Lorenzo Davide Gennaro Salvatore Sarta Nina Papaleo

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