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Anno Scolastico 2014-15 Inserto n. 1

Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 1 Gennaio/Febbraio 2015


Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 1 Gennaio/Febbraio 2015

SHOAH

3(5 1121 '',0(17,&$5( ¾$)),1&+(¡ //$ 0 0(025,$ 99,1&$ 668//¡2%/,2¾ ³6H FRPSUHQGHUH q LPSRVVLELOH FRQRVFHUH H ULFRUGDUH q QHFHVVDULR´ 3ULPR /HYL

Cosa teme di piÚ?>>. Si è sentito chiedere il nobel

<<

per la letteratura, lo scrittore francese Patrick Modiano, FXVWRGH GHOOœDUWH GHOOD PHPRULD!! FRQ FXL KD HYRFDWR i destini umani piÚ inafferrabili e svelato la vita reale GXUDQWH OœRFFXSD]LRQH QD]LVWD /œREOLR>>, ha risposto sicuro lo scrittore, <<ovvero quello strato che ricopre tutto ciò che è vissuto>> di una patina grigia, di un velo, GL XQD SROYHUH VRWWLOH FKH WHQGH  D IDU GLPHQWLFDUH a rimuovere o addirittura a negare la inumanità radicale, la mostruosità delle persecuzioni antisemite.<<La PHPRULD q SUHFLVD PD IUDJLOH OœREOLR LQYHFH q puntuale , spietato>>. Ed è per scongiurare questo SHULFROR FKH ³non vogliamo´ ³non possiamo dimenticare ³ DIILQFKq JOL DQWLFRUSL GHOOD QRVWUD FLYLOWj VLDQR SL IRUWL FRQWUR OœLQVRUJHQ]D GL QXRYH IRUPH di intolleranza,di razzismo o di indifferenza verso chi è ³diverso´ SHU XVL FRVWXPL H FUHGR UHOLJLRVR !!

³/H QRVWUH ,QWHUYLVWH DO  3DVVDWR´ Come

tutti sappiamo, la Repubblica italiana, riconosce il 27 gennaio, data

GHOOœDEEDWWLPHQWR GHL FDQFHOOL GL $XVFKZLW] ´Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah. A tale proposito, in questi giorni, con la nostra insegnante di lettere, Prof. Rosy Franzò DEELDPR DIIURQWDWR OœDUJRPHQWR LQ WXWWL L VXRL DVSHWWL ,QROWUH OD 3URI FL KD SURSRVWR XQœ DWWLYLWj ODERUDWRULDOH OH ¾,QWHUYLVWH ,PSRVVLELOLœ.Ci KD UDFFRQWDWR FKH OœLGHD QDVFHYD TXDVL TXDUDQWœDQQL ID QHJOL VWXGL GHOOD 5$, GRYH uomini di cultura del presente, immaginavano di intervistare personaggi del passato.Ad un tratto, a tutti noi, che facciamo parte della redazione del giornalino di classe ³/D 9RFH GHOOD A$ H A& ³ q YHQXWD OœLGHD GL IDUH VXOOH DOL GHOOD IDQWDVLD XQR VFRRS HFFH]LRQDOH XQD LQWHUYLVWD ³LPPDJLQDULD´ D XQ SHUVRQDJJLR VLPEROR GHOOœRORFDXVWR Anna Frank.

PROFESSIONE REPORTER

Prof.ssa Rosy Franzò $QQD FL KD FRQFHVVR XQÂś LQWHUYLVWD LQ HVFOXVLYD ĂŠ XQ JUDQGH onore, solo a pochi prima di noi è stato concesso di compiere un viaggio FHOHVWLDOH /ÂśDVSHWWLDPR FRQ XQD FHUWD DQVLD H WLPRUH GRPDPGDQGRFL Ma che aspetto avrĂ ? >> Eccola! Sulla sua candida nuvoletta. Anna, colei FKH QRL DYUHPPR SRWXWR DYHUH FRPH FRPSDJQD GL VFXROD q ÂłFUHVFLXWD´ senza invecchiare. Ăˆ cresciuta restando ÂŤla ragazzinaÂť di sempre, ÂŤche ha tanto bisogno di divertirsiÂť.Il viso pallido e malinconico, i capelli neri ce la restituiscono nella sua bellezza eternamente adolescenziale, con quel suo sorriso aperto alla vita. Ci ha riconosciuto e ci viene incontro. PARADISO

Ciao Anna come va? Dopo tanti anni, e dopo averti conosciuto attraverso il << tuo diario>>, è una forte emozione, per noi giovani reporter, conoscerti. <<Bene, grazie.Provo anche io, come voi, forti sentimenti di emozione, in quanto sono passati molti anni da quando ho epresso liberamente, nel segreto di un diario, i miei pensieri, i miei progetti e le mie aspirazioni di giovane adolescente, che appena si affacciava alla vita, che come sapete dalla storia, fu atrocemente spezzata >>. Marta Carolina Aurora : Cara Anna, come ti è

YHQXWD OœLGHD GL VFULYHUH un diario? /œRULJLQH GL TXHVWœLGHD nasce dal fatto che, durante il periodo in cui sono stata rinchiusa nel rifugio , nonostante fossi circondata da altre persone, mi sentivo sola e avevo bisogno di rapportarmi con qualcuno,mi mancava una vera amica.CosÏ, quando per il mio tredicesimo compleanno, ricevetti un ³quadernino bianco e URVVR´ , cominciai a scrivere tutto quello che avrei voluto raccontare alla mia migliore amica,ed è proprio per questo motivo che ho chiamato il mio diario Kitty.>>.

Elisa Maria Teresa : PerchÊ ti sei trasferita in Olanda? : << La presa del potere di Hitler in Germania, portò a numerose e sempre piÚ comuni manifestazioni antisemite, cosÏ mio padre, per scongiurare tale pericolo, GHFLVH GL VSRVWDUH OœLQWHUD f a m i g l i a a d $PVWHUGDP 0D OœLQYDVLRQH G H O O œ H V H U F L W R W H G H V F R GHOOœ2ODQGD QHO FL portò, per sfuggire alle leggi razziali, a nasconderci in un piccolo rifugio segreto>>.

Giuseppe L. Gabriele : Anna, ci puoi descrivere quel misterioso rifugio segreto?

Quando ti hanno deportato a Bergen Belsen, e ti hanno rasato i capelli, che cosa hai provato? <<Non era niente di speciale,si trattava di un piccolo rifugio, una particolare soffitta, sopra gli uffici della LPSUHVD GL IDPLJOLD /ÂśDOORJJLR era umido ma comodo e un EXRQ QDVFRQGLJOLR /ÂśLQJUHVVR era nascosto con una libreria girevole.A Bergen Belsen mi sentivo una grande angoscia dentro, non ero piĂš me stessa ,perchĂŠ ero stata privata della mia identitĂ >>.

Aurora A. Ilenia Rosangela Aurora F. : Come trascorrevi il tempo nel nascondiglio segreto? Cosa desideravi fare mentre eri nascosta? 0L VHQWLYR XQ SRœ D GLVDJLR non è semplice la convivenza con altre persone che non sono la tua famiglia.Trascorrevo il mio tempo con ogni sorta di sciocchezze; io e mia sorella Margot, facevamo indovinelli, ginnastica al buio, parlavamo

inglese o francese e facevamo critiche ai libri, ma alla lunga anche queste cose ci annoiavano. Margot, riusciva a non farmi accorgere del pericolo che correvamo in ogni momento.Un uomo non può essere privato della libertà ! Infatti, avevo voglia di andare in bicicletta, di ballare, di fischiettare, di guardare il mondo e di sentirmi giovane e libera>>.

Mariabendetta Giorgia Sofia : Anna, hai avuto un animale domestico? 6u KR DYXWR XQ JDWWLQR GL nome Moortye.Quando decidemmo di trasferirci nel ULIXJLR VHJUHWR OœXQLFR essere da cui presi congedo fu il mio gattino, che trovò alloggio dai miei vicini di casa>>.


Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 1 Gennaio/Febbraio 2015

PENSIERI &PAROLE

$77,9,7$¡ //$%25$725,$/( &&,1()2580 ,,1 &&/$66( "Jonah che visse nella balena" In questi giorni affrontando, a scuola, il tema sulla Shoah, la nostra insegnante di lettere Prof.ssa Rosy )UDQ]z FL KD SURSRVWR OD YLVLRQH GHO ILOP -RQDK FKH YLVVH QHOOD EDOHQD´ VHJXLWD GD XQ GLEDWWLWR H GD riflessioni personali.

OH GUERRA! di Lorenzo Gennaro 1^C Oh guerra diva della notte FKH DUULYL DOOœRUHFFKLR GL SHUVRQH IUHGGH Oh guerra pensa a ciò che hai fatto e al destino di cui hai svolto il delitto. Oh guerra che hai scritto il destino di persone oneste SHQVD D TXHOOœXRPR FKH WX FRQGDQQDVWL a morir di freddo e fame, pensa a quelle donne che a dir invano un nome facevan una mala morte. Oh guerra pensa ad un bambino che sogna di vivere il giorno che verrà , e a quel pensiero, oh guerra ti condanno a non farti vedere piÚ con le tue brutte facce!

Turi Giuseppe G. Giacomo Danilo Marco : Chi vi aiutò durante la vostra clandestinità ?La vostra cattura fu imprevista? <<La nostra vita clandestina era supportata ed aiutata da amici esterni, in particolare da Elli e Miep, due mie amiche che ci portavano cibo,beni di prima necessità e soprattutto notizie su quello che avveniva nel mondo HVWHUQR 1HOOœDJRVWR GHO OœLUUX]LRQH GHOOD *HVWDSR IX SHU QRL inaspettata e da lÏ a poco ci deportarono nel campo di Bergen Belsen>>. Salvatore F. Giorgio L.

{ Anna,

forse non sai che sei rimasta nella storia;su di te hanno ideato film, scritto libri,nonchÊ pubblicato il tuo diario.Cosa ne pensi?Ti inorgoglisce? Quando cominciasti a notare le prime discriminazioni nei confronti di voi ebrei? <<Grazie delle vostre parole, sono lusingata, ma vi assicuro di cuore che avrei preferito essere una ³QRUPDOLVVLPD´ SHUVRQD DQRQLPD ma felice, senza alcuna gloria o onorificenza.Avrei desiderato non

I

O ILOP YXROH HVVHUH XQD ULIOHVVLRQH SURIRQGD VXOOD SL JUDQGH WUDJHGLD GHO 1RYHFHQWR HG XQœRFFDVLRQH SHU PDQWHQHUH YLYR LO ULFRUGR GL XQ PRPHQWR EXLR GHOOD VWRULD GHOOœXRPR /D SHOOLFROD VL SURSRQH FRPH OD ³memoria´ salvata dai bambini, ovvero la tragedia del lager e la follia dell'antisemitismo nazista, ricostruita attraverso lo sguardo candido e innocente di un bimbo ebreo olandese, rinchiuso nel campo di Bergen Belsen nel (œ WUDWWR GDO OLEUR "$QQL GœLQIDQ]LD" scritto da Jonah Oberski, nato in Olanda nel 1938 e tratta la storia di un bambino ebreo, vittima delle persecuzioni naziste con la propria famiglia. Strappato al suo mondo di giochi e gettato con violenza tra i reticolati del lager, Jona impara a vivere e a guardare con lo sgomento attonito di chi è stato costretto dalla vita a diventare grande troppo in fretta. Il lager nazista diventa per lui un ambiente quasi normale, il solo mondo che conosce e nel quale si compiono le sue prime esperienze di dolore, di rapporti sociali, di capacità di sopravvivere. Jona Oberski, uscito dal ventre della balena/lager e rientrato a fine guerra nel mondo in cui è nato, è oggi scienziato assai noto e ancor piÚ per la sua autobiografia, tradotta e diffusa ovunque. Vedendo il film ci siamo resi conto che alcuni oggetti, alcune azioni e alcune frasi hanno un significato simbolico. Ad esempio, il Cavallo e il cavaliere che galoppano osservati da Jonah attraverso il filo spinato, simboleggiano la libertà che si allontana dalla sua vita; il taglio della barba degli anziani saggi, la perdita della dignità ; il canto eseguito di nascosto, dimostra che il popolo ebraico, nonostante il momento doloroso, manteneva il proprio equilibrio attraverso il legame con le tradizioni. Gli Ebrei, con il canto, riuscivano a negare il dolore trovando dei momenti di serenità . La frase che piÚ ci ha fatto riflettere è stata: << Guarda sempre il cielo e non odiare nessuno>, in essa troviamo un insegnamento di speranza e perdono. PerchÊ questo titolo? 6HFRQGR QRL LO UHJLVWD KD LQWLWRODWR LO ILOP ³JONAH CHE VISSE NELLA BALENA´ SHUFKp OD PDPPD UDFFRQWDYD sempre la storia del profeta ed inoltre, il ventre della balena, poteva essere paragonato al campo di concentramento.

Pietro Guarino, Gabriele Fiore 1^C esistere per niente, che svegliarmi in preda agli incubi derivanti dalla mia drammatica esperienza. Per quanto riguarda la seconda domanda, vi posso dire che,nonostante fossi piccola riuscivo a capire la gravitĂ della situazione, soprattutto quando dovetti indossare la stella gialla di Davide sul petto e tutti mi evitavano come se avessi la peste, e quando non potevamo comprare in tutti i negozi ma solo in quelli per i soli ebrei. Inoltre, prima frequentavo una scuola con ragazzi di religione diversa dalla mia, dopo fui costretta a frequentare solo una scuola ebraica>>. Gaia N. : Anna , cosa pensavi del tuo futuro?Credivi di riuscire a sopravvivere? : 1RQRVWDQWH OD FUXGHOH UHDOWj LR non mi scoraggiavo e vivevo quegli attimi bui con fiducia e speranza.Ogni giorno, sentivo sempre piĂš il forte dolore e il rumore della guerra, e pensavo alla morte.Ma, osservando il cielo avvertivo un senso di pace, di DPRUH H LQ TXHOOÂśDWWLPR FUHGHYR DG

un futuro migliore .CosĂŹ riuscivo a conservare dentro di me i miei ideali, le mie aspirazioni di futura scrittrice,credendo che alla fine di questa orribile tragedia,potessero essere messi ancora in atto >>. Lorenzo G.

{ Secondo te sarebbe

Qui

Paradiso. Arrivederci!!! E

per oggi è tutto dai reporter della WHVWDWD JLRUQDOLVWLFD ³/D 9RFH GHOOD A$ H A&´ MIO AMICO EBREO

stato diverso vivere ai giorni nostri?

di Carlotta Blanco 1^C

&HUWDPHQWH Vu 3HUFKq Fœq PROWD piÚ tolleranza razziale, OLEHUWj DQFKH VH VLVWRQR DQFRUD oggi guerre in nome di Dio. Mi chiedo , però, qual è quel Dio che vorrebbe, in suo nome, tutto questo? Quindi,anche a voi, servono dei consigli: cercate di essere buoni con tutti, siate tolleranti, portate pace ed DPRUH !!

tu che da filo spinato sei circondato

Grazie Anna del tempo che ci hai dedicato e per le tue interessanti risposte.

Grazie a voi, sono lusingata del YRVWUR LQWHUHVVH HÂŤÂŤVSHUR FKH FL rivedremo al piĂš presto.

Amico ebreo imprigionato

a lavorare obbligato e come una bestia sei trattato. Mi chiedo tra me e me se questo davvero un ragazzo è! A te che i capelli hanno tagliato. A te che non sei stato mai nutrito e sei stato costretto a indossare un pigiama rigato. In quella doccia ti hanno fatto entrare, dove speravi la tua stanchezza alleviare invece fumo e gas hanno fatto uscire. Rimango triste guardando la luna pensando che ho una grande fortuna di aver la libertà di fare e pensare, e poter al mondo gridare che anche di diversa religione noi siamo tutti fratelli e dobbiamo amare!


IL MEGAFONO IN.LINE

Giornalino scolastico on.line dell’istituto comprensivo “E. De Cillis” - Rosolini

www.decillisrosolini.gov.it

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