Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 1 Gennaio/Febbraio 2015
)$92/$1'2 ,QYHQWDUH IDYROH VWRULH H UDFFRQWL RIIUH OD SRVVLELOLWj GL PDQWHQHUH XQ OHJDPH FRQ LO SURSULR PRQGR LQFDQWDWR GHOOœLQIDQ]LD ciò non significa restare infantili, PD SUHVHUYDUH TXHOOD SDUWH FUHDWLYD FKH q OD ³YRJOLD GL VSRQWDQHLWj´ OHJDWD DO FXRUH H DOOH HPR]LRQL , UDJD]]L FKH VL LPPHUgeranno nei meandri GHOOœLQYHQ]LRQH GL XQD IDYROD VFRSULUDQQR FRQ SLDFHUH FKH OH VWRULH QRQ KDQQR UHJROH Qp SUHJLXGL]L VHPSOLFHPHQWH OD VSRQWDQeità che impiega anche un bambino nel fantasticare. La favola è un prezioso gioiello culturale e pedagogico capace di penetrare nel profondo del cuore, per toccare i sentimenti piÚ nascosti. Si propone un intento moralistico-GLGDVFDOLFR VXOOD EDVH GHO YDORUH XQLYHUVDOH GHOOD VDJJH]]D SRSRODUH HG KD XQ YDORUH FDWDUWLFR´ RVVLD FL SHUPHWWH GL HVWHUQDUH TXHOOR FKH DEELDPR GHQWUR TXHOOR FKH LQFRQVFLDPHQWH VHQWLDPR Raccontare è come dipingere! Non si tratta solo di mettere in scena una storia FKH YRJOLDPR FRQGLYLGHUH SHUFKp OœDEELDPR YLVVXWD R SHUFKp OœDEELDPR LQYHQWDWD VL WUDWWD GL HVSOLFLWDUH DQFKH TXHOOR FKH sentiamo dentro quella storia. E per farlo, non dobbiamo renderla vera, ma dobbiamo renderla autentica. Tutti noi sogniamo mondi, situazioni, suoni e colori, questa è l'occasione giusta per dimostrare quanto siamo creativi nell'inventarne una. Prof.ssa Rosy Franzò
Il Delfino e lo Squalo 1HL IRQGDOL GL XQ JUDQGH PDUH GœRULHQWH YLYHYD XQ JUXSSR GL GHOILQL ,O SL JLRYDQH vide, luccicare una perla in fondo al sentiero di coralli e decise di raggiungerla. Nuotò a lungo finchè si accorse di essersi perso. Impaurito e preoccupato decise di WRUQDUH LQGLHWUR VSHUDQGR GL ULWURYDUH L VXRL FRPSDJQL PD DOOœLPSURYYLVR VL YLGH davanti uno squalo che gli disse:<<Sei un bocconcino appetitoso!>>. Il delfino, tremante, pensava di essere spacciato, quando lo squalo gli disse:-(œ LO WXR JLRUQR fortunato ,ho appena finito di mangiare e sono sazio, ti consiglio di nuotare via, prima che cambi idea!!-. Il delfino, allora, tornò dai suoi amici e raccontò loro la sua brutta avventura, e tutti in coro esclamarono:
´ 7XWWR q EHQH TXHO FKH ILQLVFH EHQH¾ Marta Fallisi, Carolina Emmolo, Alice Latino, Aurora Di Tommasi 1^A La Lepre e la tartaruga Un giorno, una lepre incontrò una tartaruga su un prato mentre scavava ,faticosamente, delle buche. Allora, chiese:<<Amica mia, cosa fai di bello?>>.<<Vorrei fare un EHOOœRUWR SULPD GL DQGDUH LQ OHWDUJR!! 2K PD GL TXHVWR SDVVR QRQ FH OD IDUDL PDL VHL OHQWLVVLPD VH YXRL WL DLXWHUz LR VDL PL FKLDPDQR WXWWL ³7XUER 0D[ SHU OD PLD velocità . CosÏ, i due si misero a lavorare duramente. Passarono giorni, passarono settimane e la tartaruga aveva fatto ben poco rispetto alla lepre. Venne il momento del raccolto e la lepre, velocissima come un lampo, riempÏ le sue ceste di verdura, mentre la tartaruga aveva raccolto solo qualche ciuffo di lattuga e due carote. La sera, i due amici si prepararono per dividersi il raccolto, ma la lepre disse:<<Eh no!! bella mia, a te spetta ciò per quanto hai lavorato , mentre a me , quasi tutto il raccolto, perchÊ ho fatto tutto io>>, e se ne andò fiera per la sua strada. La tartaruga, delusa, pensò:<< Potevo fate tutto da sola, invece, di farmi aiutare e poi non aver nulla da mangiare!!>>.
´0HJOLR VROL FKH PDOH DFFRPSDJQDWL ¾ Turi Misseri ,Marco Salemi, Danilo Fronterrè, Niccolò Lorefice, Giacomo Scollo, Giuseppe Galazzo 1^ A
Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 2 Gennaio/Febbraio 2015
)$92/$1'2ÂŤ La Tigre e la tartaruga
In una foresta, il direttore di uno zoo, aveva organizzato una gara a cui SDUWHFLSDYDQR XQD WLJUH HG XQD WDUWDUXJD 4XHVWœXOWLPD VDSHQGR GL HVVHUH PROWR lenta, sperava che succedesse qualche disavventura alla sua rivale. La gara consisteva in una normalissima competizione di velocità e ognuno dei partecipanti doveva superare quattro traguardi, di cui il quarto era il piÚ complicato. I due animali iniziarono la gara, e la tigre superò subito la tartaruga. Con fatica, subito dopo, la tartaruga arrivò al secondo traguardo mentre la tigre era già arrivata DOOœXOWLPR 4XHVWR QRQ HUD VWDWR PDL UDJJLXQWR GD QHVVXQR H OD WLJUH YROHYD D WXWWL L costi primeggiare. Però, circa cento metri prima del traguardo, mentre la tigre stava pensando al gran trofeo che avrebbe vinto, comparve un leone gigante, che sbranò la tigre. CosÏ la gara fu vinta dalla tartaruga.
´ &KL VL DFFRQWHQWD JRGH¾ Salvatore Failla 1^C Il serpente e il Topo In una casa di campagna viveva una famiglia di topi. Ognuno di loro abitava DOOœLQWHUQR GHOOD FRUROOD GL JUDQGL ILRUL PDJLFL ,O SDSj QHO ILRUH URVVR OD PDPPD QHO fiore giallo e i piccoli nei fiori blu. I fiori erano magici, perchÊ ogni volta che nasceva un piccolo si aprivano ed usciva fuori molta luce e polline. Un giorno, da un fiore blu nacque un topo di nome Gogò. Esso, rispetto agli altri fratellini era molto birichino e vivace .Una volta, Gogò uscÏ dal suo fiore per farsi una passeggiata allontanandosi troppo dalla sua famiglia, senza che se ne accorse si ritrovò in una tana di orsi. Uno di loro, il piÚ grande e grosso, incominciò a saltare SHU SHVWDUOR H XFFLGHUOR $OOœLPSURYYLVR SHU VXD IRUWXQD VEXFz IXRUL FRPH XQ EDOHQR XQ VHUSHQWH FKH LQ XQ EDWWLWR GL FLJOLD XFFLVH OœRUVR VWUDQJRODQGROR ,O WRSLQR WXWWR LPSDXULWR PD QHOOR VWHVVR WHPpo rinfrancato per il pericolo corso, ringraziò il serpente con tutto il cuore, e da quel giorno, diventarono grandi amici.
´&KL WURYD XQ DPLFR WURYD XQ WHVRUR¾
Maria Benedetta Micieli 1^C
Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 2 Gennaio/Febbraio 2015
)$92/$1'2ÂŤ
La Pecora e il Serpente magico
Tanto tempo fa viveva una pecorella piccola piccola, tanto carina ma dal pelo tutto nero con delle chiazze bianche .Le altre pecorelle del gregge la prendevano in giro e la lasciavano sempre da sola. Un giorno se nestava tutta triste a piangere vicino al bosco, quando incontrò un brutto serpente che le chiese il motivo della sua tanta tristezza:<<Nessuno mi vuole, sono egoisti e mi cercano solo quando hanno bisogno, ma io non sono come loro!>>. Allora, il serpente magico, si commosse e insieme ai suoi amici decise di dare un colore allegro alla pecorella. Mai nessun manto era stato piÚ bello di quello, mai nessuna pecorella piÚ felice. CosÏ, il VHUSHQWH GLVVH DOOD SHFRUHOOD UDJJLDQWH GL JLRLD 5LFRUGDWL TXHVWR PDQWR q GœDPRUH H VROR FRQ Oœ$PRUH VL FRQVHUYHUj nel suo splendore>>. La pecorella tornò al suo gregge piÚ splendida che mai, per tutta la sua vita portò amore e felicità a tutti, anche a coloro che la prendevano in giro.
´/¡DPRUH YLQFH VHPSUH ¾ Gaia Nicastro 1^C /D &RSSD GHOO¡$PLFL]LD¾ &œHUD XQD YROWD LO ERVFR GHL ³6HPSUH 9HUGL´ QHO TXDOH RJQL WUH DXWXQQL VL VYROJHYDQR L JLRFKL ³ $PLFL GHO %RVFR´ GD IDUH LQ FRSSLD 7XWWL JOL DQLPDOL YROHYDQR SDUWHFLSDUH SHU SRWHU YLQFHUH LO SUHPLR OD ³&RSSD GHOOœ$PLFL]LD´ 0D DUULYDUH SULPL QRQ HUD WDQWR semplice, infatti, bisognava raccogliere il maggior numero di funghi dal cappello viola e le castagne piÚ grandi e grosse. Tutti gli abitanti del bosco si adoperavano, IUHQHWLFDPHQWH SHU IRUPDUH OD FRSSLD PLJOLRUH 7UD TXHVWH TXHVWœDXWXQQR SDUWHFLSDYD la coppia piÚ stramba possibile: Bibo, la lepre senza testa, cosÏ chiamata nel bosco perchÊ correva velocemente, ora di qua, ora di là , combinando alla fine sempre guai, e Tina, la tartaruga saggia, perchÊ assai lenta ma sempre attenta e riflessiva.<<Ciao, Tina>> disse la lepre<<Siamo rimasti noi due senza compagno, vuoi fare coppia con me? Tanto, con la mia velocità vinceremo di sicuro>>. La tartaruga la guardò ironicamente e a malincuore rispose:<<Va bene!!Mi fiderò di te.>>.Iniziata la gara, i timori della tartaruga si avverarono. Infatti, la lepre presa dalla sua frenesia stava per arrivare al traguardo col cesto vuoto, perdendo la gara. $OORUD DOOœLPSURYYLVR OD WDUWDUXJD FKH QHO IUDWWHPSR DYHYD UDFFROWR LO SL JUDQGH QXPHUR GL IXQJKL H FDVWDJQH gridò:<<Hei!!! Senza testa!!Questa non è una gara solo di velocità , ritorna e metti i funghi e le castagne nel cesto>>.La OHSUH ULWRUQz FRQ OœDULD PHVWD H ULQJUD]LDQGR GL FXRUH 7LQD GLVVH *UD]LH VHL XQD YHUD DPLFD VHQ]D LO WXR DLXWR H OD WXa saggezza tutto il bosco si sarebbe burlato di noi>>.Arrivati al traguardo, si accorsero che avevano raccolto il maggior QXPHUR GL IXQJKL H FDVWDJQH H FRVu OD FRSSLD VWUDPED YLQVH OD FRSSD GHOOœDPLFL]LD
´'XH DQLPDOL QHOOD UHDOWj FRVu GLYHUVL VRQR ULXVFLWL DG DLXWDUVL¾ Corrado Cappello, Giuseppe Lorefice, Gabriele Terranova 1^C
Giornalino di classe della 1^A -1^C N. 2 Gennaio/Febbraio 2015
)$92/$1'2 Il Leone e il Leopardo Un giorno un leopardo vide un leone. Questi, adagiato su un alto pulpito, con lo sguardo dominava la foresta. Il leopardo , osservandolo pensò:<<Codesta creatura non è niente di fronte a me, se facciamo una gara, io sicuramente lo supero, e sarò il re degli animali, cosÏ egli si inginocchierà ai miei piedi!>>. Andò dal leone e con tono aggressivo gli disse:<<Tu , che ti senti tanto forte e con quella criniera ti dai tanto di quelle arie, che presumi di essere il re degli DQLPDOL RUD WL SURSRQJR XQD ³ EDWWDJOLD´ H FKL YLQFH VDUj YHUDPHQWH LO UH GHJOL DQLPDOL!! ,O OHRQH WXWWDYLD GRSR DYHU ULFHYXWR OœLQVXOWR FHUFz GL convincerlo a ritirarsi, e disse:<<Oh, buon leopardo, ti scongiuro, ritirati per il tuo bene!!!>>. Il leone, ad un certo punto, si stancò di consigliarlo ed accettò la sfida. I due iniziarono la lotta ed il leone ebbe la meglio sul leopardo, confermando di essere il re degli animali.
´&KL WURSSR YXROH QXOOD VWULQJH¾ Lorenzo Gennaro 1^C Gara al Polo Nord 2JQL DQQR DO 3ROR 1RUG VL VYROJH XQD JDUD GL VWDWXH GL JKLDFFLR 4XHVWœDQQR vuole partecipare alla gara pure Pino il pinguino. Il giorno della gara Pino è PROWR HPR]LRQDWR QRQ VD FRVD VFROSLUH FRVu FKLHGH DLXWR D %LER OœRUVR polare:<<Bibo, potresti aiutarmi a scegliere un soggetto per lamia statua di ghiaccio?>>. Ma Bibo ,Tutto preso dai suoi pensieri, non prestò attenzione alle parole di Pino e anzi gli disse:<<Chiedi aiuto a qualcun altro!!! Non vedi come sono impegnato?>>. Allora , Pino chiese aiuto a Tina la foca e d anche lei non volle aiutarlo. CosÏ, Pino ritornò a casa per pensare cosa scolpire, e SHQVD H ULSHQVD HEEH OœLGHD GL VFROSLUH OD FRSSD GHO YLQFLWRUH /D VFROSu WDQWR bene che la vinse proprio lui.
´&KL ID GD Vp ID SHU WUH¾ Gaia Di Rosolini 1^C
Gior di clllas as Gi rnali nalinoo di a ssse della d ll 1^ A -1^C 1^ ^A 1 C N. 2 Gennaio//Febbraio 2015
)$92 )$ 92//$ /$1' 1'2ÂŤ Lo scoiaatttoolo e ill toop opoliino
/R VFRLDWWROR 7RPP\ VL VWDYD SURFXUDQGR OH SURYYLVWH SHU OœLQYHUQR TXDQGR DG XQ WUDWWR LQFRQWUz )OX XQ WRSROLQR IXUER H ELULFKLQR 4XHVWœXOWLPR FKH QRQ apeva che Tommy viveva in una tana molto ampia e aveva una casa , sa carina.<<Devo inventare uno stratagemma per toglierla!!!>>,diis isse, fra sÊ il to opolino. CosÏ, dopo essersi presentato allo scoiattolo gli disse:<<S Sai, io posso reggalarti una tana piÚ bella e piÚ spaziosa della ell tua, dove puoi metterre tante provviste, se vuoi posso accompagnarti. Tommy myy, ingenuamente, si fid dò della proposta allettante, e raccolte le sue cose in un baleno, lo seguÏ. Flu ,malvagiamente, lo portò in una maagnifica e grande caverna e con un sorriso furbo gli diisse:<<Ecco, da questo momento questa è casa tua, te la dono in seg eg gno della nostra amicizia>>.T Tommyy, tutto contento per la nuova sistema azione ,posò le sue cose, e poichÊ era piuttosto stanco, andò a dormirre. e 0D DOOœLPSURYYLVR LQ SLHQD QRWWH DUULYz /HR LO YHFFKLR PD VHOYDJJLR OHRQH GDJOL DUWLJOL ULFXUYL H GDL GHQWL DJJX]]L legittimo proprietario della caverna.<<Ahimè- esclamò Tommy- per fid darmi sono diiventato il pasto notturno di questo vecchio felino!!!>>.
´))LG ))LLLGGGDDUVVL q EHQH QRQ ILLGGDDUVUVL q PHJJOLLR¾ Carlotttaa Bl Blanco 1^C PE ENSIIERI
& PAR ARO O E OL
PER NON D DI IMENTICARE
Svegliarsi llaa mattina al suon ddii una sirena per andare a llaavorare senza potersi mai ffer ermare. I bambini abbanddonan i loro sorrisi nelllla speranza ddii non essssere uccisi per aver ffaattto un gioco, e non poterrsi riscaldar al fuoco, perchĂŠ se non staai a lavorare, ti potrebbere ammazzare. $VFROWD TXHVWR UDFFRQWRÂŤ e racconttalo a tutto il mondo, per non dimentticare la cattiveeria brutale dellla seconda gueerrra mondiale!
Gaiaa Dii Rosoliini 1^C
Gi rn dii clllas assse a d ll 1^ A -1^C Gior nali alino od s della 1^ ^A 1 C N. 2 Gennaio//Febbraio 2015
)$92 )$ 92//$ /$1' 1'2ÂŤ Lo scoiaatttoolo e ill toop opoliino
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& PAR ROL O E
PER NON D DI IMENTICARE
Svegliarsi llaa mattina al suon ddii una sirena per andare a llaavorare senza potersi mai ffer ermare. I bambini abband donan i loro sorrisi nelllla speranza d dii non essssere uccisi per aver ffaatto un gioco, e non poterrsi riscaldar al fuoco, perchĂŠ se non stai a lavorare, ti potrebbere ammazzare. $VFROWD TXHVWR UDFFRQWRÂŤ e racconttalo a tutto il mondo do, per non dimentticare la cattiveeria brutalee dellla seconda gueerrra mondiale!
Gaiaa Dii Rosoliini 1^C
Giorrnali di clllas as Gi nalinoo di a ssse della d ll 1^ A -1^C 1^ ^A 1 C N. 2 Gennaio//Febbraio 2015
)$92 )$ 92//$ /$1' 1'2ÂŤ Lo scoiaatttoolo e ill toop opoliino
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´))LG ))LLLGGGDDUVVL q EHQH QRQ ILILLGGGDDUVUVL q PHJJOLLR¾ Carlotttaa Bl Blanco 1^C PE ENSIIERI
& PAR ROL O E
PER NON D DI IMENTICARE
Svegliarsi llaa mattina al suon ddii una sirena per andare a llaavorare senza potersi mai ffer ermare.
per aver ffaatto un gioco , IL MEGAFONO IN.LINE
I bambini abbanddonan i loro sorrisi nelllla speranza ddii non essssere uccisi
Giornalino scolastico on.line dellâ&#x20AC;&#x2122;istituto â&#x20AC;&#x153;E. De Cillisâ&#x20AC;? - Rosolini e non poterrsi riscaldcomprensivo ar al fuoco, INSERTO N.s2 perchĂŠ se non taiANNO a lavorarSCOLASTICO e, ti potrebbere amm2014-15 azzare. $VFROWD TXHVWR UDFFRQWRÂŤ www.decillisrosolini.gov.it
Seguici per non dimenttisu care laFacebook cattiveeria brutale e racconttalo a tutto il mondo do,
dellla seconda gueerrra mondiiale!
Gaiaa Dii Rosoliini 1^C