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febbraio 2010 euro 2,00 OMAGGIO
BRIANZA
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1970, iniziativa del primo cittadino Pavia
EMERGENZA IMMIGRAZIONE, RIUNITI I SINDACI DELLA BRIANZA Amministratori locali, industriali, sindacalisti intorno a un tavolo a Monza per trovare soluzioni al crescente flusso migratorio dalle regioni del Sud
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igliaia di persone che arrivano dal Mezzogiorno d’Italia. Le cronache del 1970 segnalano fortissimi flussi migratori a Monza e nel circondario. Il fiume di gente che, dal ’60, anno del grande Boom economico, ha inondato Milano e Torino, ora piega verso i comuni brianzoli. Un’onda di gente mossa dalla tragica scarsità di lavoro del Sud. Migliaia di famiglie che hanno bisogno di molte cose ma soprattutto di alloggi. Un’emergenza vera e propria. Per questo, il sindaco Luigi Pavia, riunisce nell’ottobre del 1970, decine di suoi colleghi, l’Associazione industriali e i rappresentanti del sindacato. Tutti a un tavolo per cercare soluzioni e piuttosto in fretta. Vittorio Casanova, numero uno degli imprenditori, avverte infatti: «Nel ’71-’72 daremo lavoro ad altre 5mila persone». E dall’inizio del 1970, le fabbriche della Brianza, hanno giàsono già offerti 3.150 posti.
In questo numero PAG.2 Limbiate, 1960. Scandalo in consiglio comunale
Nella rissa verbale, un assessore bestemmia e succede il finimondo. Polemiche per giorni PAG.3 Seregno, 1970. Nasce un pulcino mutante
Allevatore scopre, in una covata, un aspirante galletto con due cuori e quattro ali PAG.4/7 Monza, 1960. Dalla nebbia spunta un treno impazzito
Il diretto Sondrio-Milano deraglia in città e fa una strage di pendolari: 16 morti e centinaia di feriti. L’omelia del card. Montini
servizio a pag.10
PAG.8 Seregno-Giussano, 1970. L’influenza Spaziale fa flop
Editoriale
FAUSTO E SILVANO
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olti giornali, all’inizio di questo 2010, hanno ricordato la scomparsa, 50 anni orsono, di Fausto Coppi. Sono riapparse le foto delle sue imprese, dell’eterno dualismo con Bartali, dello scandalo dell’amante, la Dama Bianca. Nessun ricordo è stato invece tributatato alle 18 vittime del diretto 341, il diretto Sondrio-Milano, deragliato a Monza, una mattina del 5 gennaio del 1960. Una delle più gravi catastrofi ferroviarie italiane, mezzo secolo dopo, non esiste più, obliterata dalla memoria collettiva, se si eccettua un articolo de Il Cittadino (nella sola edizione monzese) e del Giornale di Monza. Nel luogo dove il disastro avvenne, non c’è neppure una piccola lapide. Eppure su quei vagoni c’era un pezzo di vita: c’erano progetti, desideri, attese
di futuro. C’erano uomini e donne come noi, oggi. Il più giovane era Silvano Cantù da Bernareggio, 24 anni e una grande passione per la politica, tanto che animava la sezione della Democrazia cristiana. Chi lo ricorda ancora? Chi ripensa più al suo entusiasmo e il suo sorriso? Che Brianza era quella, che valori aveva e, soprattutto, che fine ha fatto? Questo giornale nasce per recuperare, attraverso le cronache del secolo scorso, la memoria di questa terra. I fatti e i protagonisti, spesso dimenticati, come sentieri attraverso i quali tentare di ricostruire una consapevolezza di chi siamo oggi. Ché , senza saperlo, non si va da nessuna parte. Cari lettori, camminate con noi. GdM
mostra con i documenti, le corrispondenze, i registri di quella istituzione. Ne scaturì, quasi miracolosamente, un bellissimo allestimento che, attraverso le minute e le pezze amministrative di un oltre un secolo, riconsegnava intatta la storia di un’opera educativa, riuscendo a ridire le ragioni di chi, con grande slancio caritativo, la fondò e la seppe costruire nei decenni.
E raccontando la crescita del piccolo asilo giussanese, si finì inevitabilmente per ricostruire la memoria di una cittadina e di un pezzo di Brianza: quei documenti raccontavano di un mondo che cambiava, di una comunità che cresceva, di uomini e di donne che diventano sempre più consapevoli protagonisti del loro tempo, anche attraverso il disastro di alcuni conflitti (Libia, Grande
PAG.11 Desio, 1970. Nel dancing pestati i carabinieri
Intervenuti per fermare un ubriaco, due giovani militi aggrediti selvaggiamente fuori dalla Coccinella PAG.12/13 Desio, 1960 - Muggiò 1970. Tornano le salme dei caduti
DA QUALE STORIA NASCE QUESTO GIORNALE Un asilo e la sua storia ultracentenaria. Il giornale che avete in mano nasce da qui. Ormai tre anni fa, alcuni genitori che avevano i figli all’Asilo Aliprandi di Giussano decisero di impegnarsi per celebrare degnamente i 110 anni di quell’opera, nata appunto nel 1897. Dando un’occhiata agli archivi, perfettamente conservati, pensarono che un modo potesse essere realizzare un
Il virus di Honk-Kong, così temuto alla fine del 1969, colpisce in modo blando. Dubbi per la morte di un 50nne dopo il vaccino
e Seconda Guerra). Un’esperienza esaltante, che inoculò in alcuni di quei genitori il germe della ricerca d’archivio e il desiderio di contribuire a divulgare la storia di questa terra, la Brianza. Da quell’esperienza nasce infatti l’Associazione culturale Storia e Territorio-Ast che, come primo atto, ha deciso di fondare e di editare questo giornale. AST
Luigino Como, soldato desiano morto prigioniero in Polonia torna a casa. Dieci anni dopo, i resti di due altri militari muggesi deceduti su vari fronti PAG.14/15 Monza, 1950. La politica sogna la nuova ferrovia
Dc mobilitata per la nuova tratta fra Milano e Bergamo. E il Pci interroga il ministro dei Trasporti