Build your future: Europe is your next challenge

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uando, qualche tempo fa, chiesi a un gruppo di partecipanti di “Build Your Future”, che cosa avesse significato per loro questo progetto, uno di essi mi rispose citando il famoso assioma peripatetico di San Tommaso: “Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu” (Nulla è nell’intelletto che prima non sia passato anche per i sensi). E continuò: “E’ difficile scardinare una mentalità, soprattutto quando questa è forte e consolidata. Gli empiristi ci insegnano che occorre partire dai sensi, se si vuole arrivare alla mente delle persone: non è quindi un compito facile far capire ai nostri coetanei che c’è un mondo infinito di opportunità oltre queste quattro mura che noi chiamiamo mare. Bisogna “passare prima dai sensi”, toccando con mano queste opportunità attraverso incontri, workshop, viaggistudio e quant’altro. In quel momento ebbi un’ulteriore conferma che “Build Your Future” aveva fatto centro. Quando, anche a distanza di alcuni mesi, il messaggio recepito rimane così forte e chiaro, allora significa che qualcosa ha funzionato; con questo progetto siamo riusciti a trasmettere, ai ragazzi che vi hanno

preso parte, esattamente ciò che ci eravamo prefissi all’inizio: un messaggio incisivo e duraturo. Perciò, anche io, non posso che essere d’accordo con gli empiristi nel dire che la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi e dall’esperienza. Questa breve pubblicazione racchiude tutto il lavoro svolto da sei mesi a questa parte: vuole raccontare “Build Your Future” ripercorrendo tutte le sue fasi, dalle origini alle attività, per arrivare ai risultati e agli obiettivi raggiunti. Sarà un racconto a due voci, quelle dello Staff di progetto e quelle dei suoi partecipanti. Queste pagine rappresentano, quindi, la conclusione di questo progetto, ma non vogliono assolutamente porsi come un punto di arrivo, quanto piuttosto come un punto di partenza dal quale ottenere validi spunti per l’ideazione e la realizzazione di iniziative simili in futuro. La pubblicazione vuole altresì rappresentare un documento di riflessione a partire da quelle che sono risultate essere le lacune, le esigenze e le difficoltà dei giovani sardi; ma vuole, soprattutto, mettere in evidenza il fatto che molti giovani possiedano grosse potenzialità, come dimostrato anche durante il progetto, di cui troppo spesso non sono coscienti e capaci di


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sviluppare e sfruttare al meglio. ”Build Your Future” è servito anche a questo, far sentire ogni ragazzo protagonista, libero di esprimere le proprie idee e dare il proprio contributo all’interno di un gruppo, rendendolo sempre più un cittadino attivo e informato; è servito a dimostrare che a volte basta creare un po’ più di entusiasmo, offrire qualche stimolo in più e rendere il contesto in cui si è immersi un po’ meno arido, per tirare fuori la parte migliore di ognuno di noi. Le pagine seguenti vogliono, infine, essere uno stimolo, e perché no anche una provocazione, per

tutti i giovani, affinché si prenda atto dei problemi e delle esigenze all’interno della società e affinchési prenda atto dei problemi e delle esigenze all’interno della società e affinché si faccia di tutto per migliorare la situazione. I mezzi per dare libero sfogo e concretizzare le nostre idee e i nostri progetti ci sono, basta saperli sfruttare al meglio. “Build Your Future” ne è una prova.

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Federica Stara Project Manager Build Your Future

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’idea di “Build Your Future” è stata sviluppata nel 2011 da un gruppo di giovani volontari dell’Associazione AEGEE-Cagliari ed è stata in seguito presentata alla Commissione Europea e finanziata attraverso il Programma “Gioventù in Azione 2007 – 2013”.

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Le Origini

Il progetto è nato con l’obiettivo di dare un seguito e un senso a una nostra precedente indagine svolta in Sardegna e inserita nel più ampio progetto di ricerca “Young People Meeting Europe”. Quest’ultimo si proponeva, attraverso la somministrazione di un questionario, di sondare il livello d’integrazione dei giovani sardi nel tessuto europeo attuale, la conoscenza delle Istituzioni Europee, l’importanza della mobilità come motivo di formazione professionale e crescita personale, la percezione dell’Europa e lo svantaggio o il vantaggio di vivere in un’isola quale la Sardegna. Dall’analisi


dei risultati è emerso che i giovani sardi si sentono svantaggiati, rispetto ai loro coetanei italiani ed europei, in termini di opportunità di lavoro e mobilità, oltre ad avere una scarsa conoscenza dell’Unione Europea, delle sue Istituzioni e delle sue politiche. Un quadro che riflette perfettamente la criticità della situazione che stiamo vivendo e che l’avvento della crisi economica mondiale ha contribuito ancor più ad aggravare, soprattutto a livello regionale. Nel 2010 è stato, infatti, registrato in Sardegna il tasso di disoccupazione giovanile più alto a livello nazionale (44,7 % secondo fonti Istat), e al 29 febbraio scorso si parla ancora, ahimè, di “triste record della Sardegna” in questo senso. I giovani sardi non si sentono ancora sufficientemente valorizzati perché risentono della mancanza di canali informativi adeguati, assenti nel tessuto locale, e in particolare della scarsità di politiche giovanili. Con l’avvento della globalizzazione e della crisi economica lavorare o studiare all’estero è avvertito sempre più come una scelta obbligata piuttosto che come un’opportunità da cogliere, anche a causa di ostacoli di natura culturale, geografica ed economica. La voce dei giovani sardi lamenta, in sintesi, un futuro che non c’è.

Abbiamo, quindi, voluto sviluppare il progetto “Build Your Future: Europe is your next challenge”, con l’intento di infondere nei giovani sardi una maggiore consapevolezza di appartenere a una dimensione più grande come quella europea, spronandoli a sfruttare al meglio le opportunità che essa offre attraverso i suoi progetti e le sue politiche. In particolare, abbiamo stimolato la partecipazione in dibattiti relativi a tematiche europee di primaria importanza, quali la mobilità, il lavoro, l’inclusione sociale, la cittadinanza attiva e le politiche giovanili, allo scopo di incoraggiare i ragazzi ad assumere ruoli sempre più attivi attraverso una partecipazione diretta che riteniamo sia fonte di arricchimento personale e sociale. Affinché i giovani non vengano più dipinti come dei pallidi protagonisti della società contemporanea, scarsamente valorizzati, inseriti in un paese stanco e incapace di slancio, e non all’altezza di uno scenario globale che non fa più sconti a nessuno.

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urante tutti i cicli di attività progettuali i ragazzi sono stati coinvolti attivamente attraverso metodologie educative non formali, quali giochi, workshop e tavole rotonde, come previsto da una delle principali priorità del programma “Gioventù in Azione”, in cui si prevede che sia lasciato ampio spazio all’interazione tra i partecipanti, evitando l’ascolto passivo e rendendo, quindi, la partecipazione oltre che un processo di apprendimento anche un risultato.

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’importanza dell’educazione non-formale è stata promossa, in modo particolare, anche dalla Commissione e dal Consiglio d’Europa, che la considerano parte fondamentale del processo di apprendimento, unitamente all’educazione formale, che, sola, non può rispondere e affrontare il rapido cambiamento sociale, economico e tecnologico della nostra società. Sia la Commissione Europea che il Consiglio d’Europa hanno sviluppato una posizione e un’azione comuni rispetto all’apprendimento non formale nelle attività giovanili come parte delle attività di volontariato e della società civile, e in particolare la convalida e il riconoscimento di queste attività, avendo riscontrato risultati positivi nelle situazioni pratiche di sviluppo di questa forma di apprendimento, nonché un interesse sempre crescente da parte delle Associazioni di volontariato.

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outh in action è un programma dell’Unione Europea - Direzione Generale Istruzione e Cultura - istituito appositamente per i giovani: l’obiettivo è di infondere nei giovani europei un senso di cittadinanza attiva, di solidarietà e di tolleranza, coinvolgendoli nella costruzione del futuro dell’Unione. Il programma promuove la mobilità entro e oltre i confini dell’UE, l’apprendimento non formale e il dialogo interculturale, favorendo l’occupazione e il coinvolgimento di tutti i giovani indipendentemente da grado di istruzione, provenienza sociale e bagaglio culturale. L’attuazione del programma Gioventù in Azione è in massima parte decentrata, per collaborare più strettamente possibile con i beneficiari e adeguarsi ai vari sistemi e situazioni nazionali in campo giovanile. Ciascun paese che partecipa al programma “Youth in action” nomina un’Agenzia Nazionale, la quale promuove e realizza il Programma a livello nazionale, e funge da tramite tra la Commissione Europea, i promotori dei progetti a livello nazionale, regionale e locale, ed i giovani stessi. In Italia l’Agenzia Nazionale per i Giovani si occupa di gestire una selezione trasparente ed equa delle candidature relative a progetti da finanziare a livello decentrato, valutare e controllare l’attuazione del Programma, fornire


B u i l d y o u r sostegno a candidati e promotori di progetti durante l’intero ciclo di vita del progetto e promuovere la diffusione e valorizzazione dei risultati del Programma a livello nazionale. Il programma “Youth in action” si avvale di 5 Azioni operative, a loro volta articolate in più Sottoazioni. Le Azioni del Programma gestite direttamente dall’Agenzia Nazionale sono: Azione 1 - Gioventù per l’Europa Azione secondaria 1.1 - Scambi di giovani Gli Scambi di giovani permettono a gruppi di giovani di Paesi diversi di incontrarsi e di conoscere le rispettive culture.

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Azione secondaria 1.2 - Iniziative giovani Questa Azione secondaria sostiene iniziative di gruppo concepite a livello locale, regionale e nazionale e messe in atto di giovani tra i 13 e i 30 anni. Azione secondaria 1.3 - Progetti Giovani e Democrazia I progetti appartenenti a questa Azione sostengono la partecipazione dei giovani alla vita democratica della loro comunità locale, regionale o nazionale, ma anche a livello internazionale. Azione 2 - Servizio Volontario Europeo Lo SVE premette ai giovani dai 18 ai 30 anni di svolgere un’attività di volontariato all’estero per un periodo che va da 2 a 12 mesi, adoperandosi come “volontari europei” in progetti locali in vari settori. Attraverso questa esperienza i giovani hanno l’opportunità di esprimere solidarietà verso gli altri e acquisire nuove competenze utili alla loro formazione personale. Azione 3 - Gioventù nel mondo Azione secondaria 3.1 - Cooperazione con i Paesi partner limitrofi all’Unione Europea Questa Azione secondaria sostiene progetti con i Paesi partner limitrofi, in particolare progetti quali Scambi di giovani e di formazione e messa in rete nel settore giovanile.


Azione 4 - Strutture di sostegno per i giovani Azione secondaria 4.3 - Formazione e messa in rete degli operatori dell’animazione giovanile e delle organizzazioni giovanili Questa Azione secondaria sostiene la formazione degli operatori socioeducativi e delle organizzazioni giovanili, in particolare lo scambio reciproco di esperienze, competenze e buone pratiche. Azione 5 Sostegno alla cooperazione europea nel settore della gioventÚ Azione secondaria 5.1 - Incontri di giovani e di responsabili delle politiche per la gioventÚ Questa Azione secondaria sostiene seminari, cooperazione e dialogo strutturato tra i giovani, operatori nel settore giovanile e i responsabili delle politiche per la gioventÚ.

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I partecipanti “Build your Future: Europe is your next challenge” ha coinvolto complessivamente 62 ragazzi tra i 18 e i 30 anni in tre cicli di attività da quattro giornate ciascuno. Il primo ciclo, dal 18 al 21 ottobre, si è svolto presso l’Università di Cagliari e ha coinvolto 26 studenti universitari. Il secondo ciclo, dal 28 novembre al 1 dicembre, si è svolto presso il Centro Diurno di Furtei e ha coinvolto 12 ragazzi della provincia del Medio Campidano. Il terzo ciclo, dal 15 al 20 dicembre, si è svolto presso il Liceo Classico “Siotto Pintor” e ha coinvolto 24 studenti della scuola.

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I temi Ognuna delle quattro giornate ha riguardato un tema specifico: La prima ha affrontato il tema della mobilità e dei principali progetti dell’Unione Europea in tema di politiche giovanili. Nella seconda è stato trattato il mondo del lavoro giovanile, grazie al supporto di esperti dell’imprenditoria sarda e giovani lavoratori. La terza, con lo scopo di avvicinare i ragazzi al volontariato attivo, è stata dedicata al mondo delle associazioni giovanili attive sul territorio. La quarta ha avuto l’obiettivo, attraverso attività all’aperto, di sensibilizzare il tessuto cittadino riguardo i temi trattati i giorni precedenti.

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La valutazione: i questionari Alla fine di ogni giornata sono stati somministrati dei questionari di valutazione, che ci hanno permesso di constatare quali competenze e capacitĂ i ragazzi coinvolti hanno dichiarato di aver acquisito, e quali argomenti abbiano maggiormente suscitato il loro interesse.


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B u i l d y o u r La valutazione: conclusioni Dai questionari somministrati abbiamo potuto constatare che ciò che più i ragazzi hanno apprezzato nelle quattro giornate di formazione sono stati i momenti di lavoro di gruppo, un importante momento di crescita personale, e i momenti di progettazione, un’occasione per mettere alla prova la propria creatività e capacità di analisi. Parlare di competenze trasversali ha sollecitato le coscienze dei ragazzi, e li ha spronati a impegnarsi per svilupparle: per molti ragazzi era la prima occasione di lavorare in team, e l’hanno sfruttata nel modo migliore. Quasi tutti hanno inoltre dichiarato interesse ad approfondire i temi della progettazione e dell’associazionismo, tanto è vero che molti di loro sono poi diventati soci attivi della nostra associazione e si impegnano perché le altre attività che proponiamo

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riescano sempre al meglio.

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Gli output Uno degli obiettivi di questo progetto è stato stimolare la creatività dei partecipanti durante i workshop, i tavoli tematici e le presentazioni interattive. Alla fine delle attività in team, ogni gruppo di lavoro ha presentato le sue idee all’intero gruppo dei partecipanti, con l’ausilio di cartelloni che “raccontassero” le attività proposte, e ha ricevuto una valutazione da una commissione giudicatrice formata dai membri dello staff.


Primo ciclo Università di Cagliari Il primo cartellone si riferisce all’organizzazione di una giornata a tema. Il tema scelto è stato l’ambiente, con l’ideazione di molteplici iniziative che sensibilizzassero il tessuto cittadino sulle tematiche ambientali e sui programmi comunitari che se ne occupano, in particolare il programma Life +. I partecipanti si sono impegnati non solo nella definizione del programma delle attività, ma anche nella definizione di un budget dell’iniziativa e nel definire eventuali partners interessati.

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Il secondo cartellone, creato all’interno del workshop “Investing and empowering”, da un’idea di come i ragazzi abbiano affrontato il tema dell’interculturalismo, promuovendo attività su vari temi, dalla cucina alla musica, in diverse lingue, per dare l’opportunità ai giovani di mettersi in gioco. Oltre alla fase di attività vera e propria, via web o in presenza, sono stati presi in considerazione gli aspetti del finanziamento e soprattutto delle attività a valle (promozione e diffusione).


Secondo ciclo Centro Diurno di Furtei Alla richiesta di organizzare una giornata a tema, i ragazzi hanno proposto di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dei rifiuti e del riciclaggio con un approccio interattivo, che coinvolga i partecipanti all’evento in un processo di riutilizzo del rifiuto e nella creazione di un cortometraggio relativo all’iniziativa.

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Durante il workshop “Investing and empowering”, I ragazzi hanno riflettuto sui problemi derivanti dalla scarsa informazione su tematiche di primaria importanza per i giovani, quali la mobilità o l’occupazione. All’identificazione dei problemi ha fatto seguito la proposta di soluzioni per risolvere queste situazioni negative, migliorando al consapevolezza dei giovani sulle opportunità loro offerte.

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Terzo ciclo

Liceo Classico “Siotto Pintor” I ragazzi hanno proposto di organizzare una giornata tematica per valorizzare il ruolo che la cultura classica può avere anche ai nostri giorni. Via quindi a laboratori di scrittura creativa, teatro greco e tutte quelle attività che nella coscienza comune contraddistinguono un liceo. I ragazzi sono stati spronati a riflettere su tutti gli aspetti operativi, quali il budget, la location e soprattutto gli aspetti della comunicazione.

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I ragazzi hanno dimostrato particolare interesse per il tema del multilinguismo, e hanno ipotizzato una giornata che sensibilizzi i loro coetanei sull’importanza di conoscere (almeno) l’inglese. È stata così proposta l’organizzazione di un cineforum in lingua originale, con il coinvolgimento diretto di studenti madrelingua e con lo studio di un percorso cinematografico che tenga conto dei miglioramenti della capacità di comprensione mostrati dai partecipanti.


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Le interviste La quarta giornata ha visto i ragazzi impegnati in attività all’aperto, con attività di sensibilizzazione del tessuto cittadino sulle tematiche trattate durante le quattro giornate di attività. I partecipanti hanno preparato delle mini interviste da somministrare a passanti disposti a lasciarsi porre domande su argomenti inerenti la percezione della dimensione europea, sulla mobilità giovanile e sull’associazionismo inteso come valore aggiunto per la crescita.

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Università di Cagliari - Il 90% degli intervistati non ha mai fatto esperienze di studio o lavoro all’estero - Quasi l’80% degli intervistati sente l’UE come un organismo LONTANO - Solo 2 dei ragazzi intervistati dichiarano di sentirsi molto vicini all’Ue - Più del 65% degli intervistati dichiarare di non avere alcuna conoscenza relativa all’Ue e alle sue Istituzioni, compresi quelli che la sentono vicina - Meno del 35% degli intervistati dichiara di avere una conoscenza sufficiente del funzionamento dell’UE Nei confronti degli stranieri: - il 70% degli intervistati dichiara di avere un atteggiamento tollerante

I risultati

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- il 20% degli intervistati dichiara di avere un atteggiamento intollerante

a conoscenza di Associazioni che si occupano di progetti europei per i giovani

- il 10% degli intervistati dichiara di avere un atteggiamento indifferente

- il 75% degli under 35 intervistati conosce almeno una lingua straniera a livello scolastico - Quasi il 60% degli over 35 intervistati afferma che l’UE possa offra poche opportunità per i giovani

- 3 intervistati sui 6 ai quali è stata rivolta la domanda, dichiara che gli stranieri presenti in città siano troppi

Centro Diurno - Furtei - Il 63% degli intervistati ha avuto esperienze di studio o lavoro all’estero - 5 giovani dichiarano di non essere mai usciti dai confini dell’isola - La totalità degli over 35 intervistati ritiene positivo che un giovane compia esperienze di studio o lavoro all’estero - Solo il 21% degli intervistati dichiara di essere

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Liceo Classico Siotto - Il 55% degli intervistati hanno avuto esperienze di studio all’estero, di cui 2 per 10 mesi - il 45% degli intervistati dichiara di non essere partito per motivi economici, il timore di non riuscire a cavarsela da soli in un paese straniero e per non lasciare gli affetti - La totalità degli intervistati, pur pensando che le esperienze di studio all’estero rallentino il corso degli studi, sono d’accordo nell’affermare che abbiano un alto valore formativo


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- Il 90% degli intervistati ritiene che vivere in un’isola sia un fattore di svantaggio

- Nessuno degli intervistati conosce associazioni che si occupano di progetti europei per i giovani

- Solo un intervistato ritiene che vivere in un’isola non sia uno svantaggio, e che chi ci vive sia responsabile per se stesso di trovare le occasioni giuste

- Nessuno degli intervistati è informato sulle opportunità, in tema di mobilità e non, offerte dall’UE

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La conferenza finale A circa due mesi di distanza dalla conclusione dell’ultimo ciclo di attività , i partecipanti sono stati chiamati a mettersi ancora una volta in gioco, questa volta durante una conferenza/tavola rotonda, in cui hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con esponenti del mondo scolastico, imprenditoriale e politico.


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Dopo un primo momento espositivo, in cui sono stati presentati i dati ricavati dagli elaborati prodotti durante le attività, è stato dato spazio alle testimonianze dirette di chi ha partecipato, per permettere di mettere in luce quelli che secondo loro sono stati i punti di forza del progetto, e di raccontare cosa questa esperienza li ha lasciato loro a distanza di tempo. La seconda parte del pomeriggio è stata invece dedicata al dibattito, e le aspettative ancora una volta non sono state deluse: sono state tante le

domande, i dubbi, e perché no, anche le critiche che i ragazzi hanno avanzato ai rappresentati del “sistema”. Questi ultimi, dall’altro lato, hanno risposto a ogni ragazzo che ha posto loro un quesito, hanno dato spunti, evidenziato prerogative. Una discussione decisamente fuor di metafora ha messo in chiaro la posizione dei ragazzi, e ha permesso loro di capire quali opportunità gli enti con i quali si sono confrontati offrono, e ha confermato quanto i giovani abbiano da dire, se solo gli si da la possibilità.

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I commenti dei protagonisti “Il senso di un progetto come questo non è solo quello di dare informazioni ai giovani riguardo le possibilità che l’Unione Europea offre. Si tratta di proporre una mentalità nuova, di sfatare dei miti, di renderci consapevoli che non abitiamo una terra con dei confini netti, ma che varcare la soglia dei nostri ristretti confini significa superare anche dei limiti mentali che ci ostruiscono la vista di altre realtà che è necessario conoscere affinché possiamo acquisire delle competenze e delle capacità da poter sfruttare in qualsiasi luogo, sia che vogliamo rinnovare in loco la nostra piccola realtà, sia che vogliamo dirigerci verso i più svariati orizzonti.”

Sabrina Tomasi BYF Furtei

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è stato faticoso, e io non ero nemmeno l’organizzatrice principale! C’erano da decidere le sedi e i giorni, i ruoli e organizzare le attività, tenere in conto tutte le variabili, venire incontro alle esigenze di tutto lo staff (c’è da dire che ognuno si è impegnato al massimo per garantire al buona riuscita di questo progetto!) e trovare soluzioni creative agli ostacoli che si presentavano di tanto in tanto.

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uild your Future è stato il primo vero progetto che ho avuto l’opportunità di seguire in prima persona: nemmeno il tempo di rientrare dalle vacanze che a settembre è partita l’organizzazione delle attività, con riunioni settimanali per decidere bene e in fretta chi si occupava di cosa, dove e quando svolgere questi tre cicli di attività che ci hanno impegnato al massimo. Devo ammettere che in certi momenti

La prima volta che ho messo piede nell’aula già piena di studenti ero emozionata: dopo tante parole eccoci là, stava succedendo davvero! Mi sono sinceramente stupita della partecipazione che i ragazzi hanno dimostrato, hanno tirato fuori una voglia di mettersi in gioco, di esprimersi, di far sentire la loro voce che non mi aspettavo, si sono impegnati con entusiasmo in ogni attività che gli è stata proposta, dagli ice breaking games fino alle simulazioni progettuali. Ma la soddisfazione più grande è stata vederli andare orgogliosamente in giro per il centro della città a intervistare ragazzi, turisti o anziani con le

magliette stampate appositamente per l’evento e da loro decorate: chi con una frase, chi con un logo, chi con una poesia hanno colto al volo l’occasione di sensibilizzare le altre persone in modi diversi dalle sole parole. Vedere l’entusiasmo dei ragazzi, la loro voglia di fare e di impegnarsi per dare la stessa occasione ad altri ragazzi che non hanno avuto la stessa possibilità è il più grande stimolo che potessero darmi per impegnarmi a fare ancora di più, per loro e per chi non ha partecipato, e per confermare ogni volta di più che il volontariato ripaga di ogni fatica nei modi più disparati.

Martina Littera Organizzatrice

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a chiave del successo è stata sicuramente la forte partecipazione dei ragazzi coinvolti e il loro impegno mostrato nel portare avanti i piccoli progetti proposti; tutti utili allo sviluppo di molte skills quali lavoro di squadra e problem-solving. In un Europa esistente più come concetto astratto che concreto, l’avvicinare i giovani ad un idea di integrazione e collaborazione internazionale è il modo migliore per poter sperare in quei cambiamenti di cui la nostra società ha bisogno; per questo spero che il progetto Build Your Future venga riproposto, sia per dare modo alle nostre persone di crescere professionalmente sia per dar modo alla nostra società di vedere, in poco tempo, figure aperte allo scambio, all’interazione e ad una maggiore collaborazione.

Stefano Corsini Organizzatore

n progetto come “Build Your Future: Europe is your next challenge” sono convinto sia quanto di meglio possa offrire alla società l’esperienza di volontariato che ogni giorno portiamo avanti come Associazione. Attraverso iniziative di questo genere, abbiamo la possibilità di sviluppare 2 dei nostri principali campi d’azione: la Cittadinanza attiva e la Formazione superiore.

Stefano Corsini

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on abbiamo assistito alla classica”lezione”sull’Europa. L’associazione AEGEE è stata capace di mettere tutti i partecipanti in primo piano e renderli protagonisti.

Claudio Cabua BYF Furtei

Per tutti e tre i cicli dell’iniziativa posso dire che i rapporti che si sono creati a livello umano con i partecipanti sono stati qualcosa di speciale, un continuo e incessante scambio di idee, esperienze e competenze.

Emanuele Aini Organizzatore


che noi chiamiamo mare . Bisogna “passare prima dai sensi”, toccando con mano queste opportunità attraverso incontri, workshop, viaggistudio e quant’altro.

“Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu” NULLA È NELL’INTELLETTO CHE PRIMA NON SIA PASSATO ANCHE PER I SENSI

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difficile scardinare una mentalità, soprattutto quando questa è forte e consolidata. Gli empiristi ci insegnano che occorre partire dai sensi, se si vuole arrivare alla mente delle persone: non è quindi un compito facile far capire ai nostri coetanei che c’è un mondo infinito di opportunità oltre queste quattro mura

“Build your Future” ci ha insegnato che non possiamo ingenuamente cullarci in questa splendida Isola che ci unisce ma contestualmente ci separa, non solo fisicamente, dal resto del mondo di cui possiamo e dobbiamo attivamente far parte. Ci ha insegnato che bisogna avere la curiosità di scoprire cosa c’è al di là del mare. Ci ha insegnato che se si vuole crescere professionalmente e culturalmente, bisogna avere il coraggio di superare quella linea d’ombra conradiana che a volte ci tiene, consapevolmente o meno, prigionieri nella nostra realtà locale. Le due giovani coordinatrici e tutto lo staff hanno mostrato (come sempre!) grande competenza e professionalità

sia nell’organizzazione gestione del progetto.

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Per cui un ringraziamento particolare và soprattutto a loro, agli organizzatori: per essere riusciti a “unire nella diversità” un gruppo eterogeneo di giovani provenienti da diversi percorsi di studio, coinvolgendoli in un percorso che ha consentito loro di condividere insieme un’esperienza formativa unica e avvincente, in maniera propositiva e spingendoli a mettersi continuamente in gioco per costruire il proprio futuro.

Giovanni Casula BYF Università di Cagliari

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nello specifico anche la comunità locale meno sterile e refrattario dal punto di vista della partecipazione attiva e della euroformazione. Appena conclusasi l’esperienza di ByF a Furtei abbiamo intavolato l’idea di far nascere sulla base di lavori e risultati di ByF un nuovo progetto, per partecipare ad un bando Youth in Action che nasca nel territorio, che sia del territorio e per il territorio.

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Riuscire a costruire un nuovo progetto nel Medio Campidano sarebbe il risultato proprio dell’eccellente lavoro di formazione e sensibilizzazione svolto da AEGEE e tutti i ragazzi che vi hanno preso parte.”

Andrea Nonnis

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edere giovani ragazzi e ragazze impegnati ad ascoltare e a condividere perplessità e ambizioni future, vederli impegnati a mettere su carta le loro idee di Europa piuttosto che di regione sarda in Europa. Personalmente è da considerare quale aspetto particolarmente positivo in quanto ha messo i partecipanti nelle condizioni di poter discutere di argomenti e tematiche in modi e termini che difficilmente avrebbero potuto in altri contesti. Inoltre ByF contribuisce a rendere il nostro territorio e

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Assessore alle Politiche Giovanili Comune di Furtei


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Ringraziamenti

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on c’è dubbio che il ringraziamento più grande vada ad AEGEE-Cagliari, l’associazione che ha permesso di realizzare questo progetto, e che ogni anno stimola decine di giovani a proporre le loro idee e ad impegnarsi per realizzarle. Un primo ringraziamento va poi a chi, insieme a me, ha ideato e scritto questo progetto. Grazie a Giulio Lai, Giulia Collu, Claudia Serri e Ilaria Pintus per l’impegno e la fiducia riposti in quest’iniziativa. Un grazie particolare va a Giulia Collu, Michele Melis, Irene Stara, Marta Stroscio, Elena Frau, Stefano Corsini, Michele Deidda ed Emanuele

Aini, per la costante disponibilità e l’impegno che avete messo perché tutto andasse esattamente come doveva, e aver dato dimostrazione vivente di come essere cittadini attivi cambi la prospettiva delle cose. Un ringraziamento va alle Associazioni che ci hanno dato da subito piena disponibilità a collaborare gratuitamente per rendere il programma didattico ricco e interessante. Grazie quindi alle associazioni di categoria Gruppo Giovani Imprenditori, e in particolare a Simone Colombo, sempre disponibile a intervenire nelle attività organizzate da AEGEE-Cagliari, e a Diego Lai;

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un grazie anche a Confcooperative Cagliari, nella persona di Virginio Condello, e alla dottoressa in Psicologia Anna Maria Pischedda. Un grazie alle Associazioni YOUSARDINIA, ELSA Cagliari, TDM 2000 ed ESN Cagliari per aver accettato ancora una volta di collaborare con noi e per averlo fatto, come sempre, con tanta grinta e professionalità. Un ringraziamento all’Università di Cagliari, alla Facoltà di Scienze Politiche, alla Facoltà di Economia e all’Ersu per averci concesso gli spazi e per la preziosa collaborazione. Ringraziamo l’etichetta San Giorgio e la Red Bull, partner storici che contribuiscono da anni alla buona riuscita delle nostre attività. Ma il progetto non sarebbe stato completo e così ben riuscito senza l’operato di alcune persone che si sono impegnate al massimo perché il messaggio di Build your Future potesse raggiungere quanti più ragazzi possibile.

Grazie quindi a Giovanni Maieli, per aver curato ogni aspetto grafico di questo progetto, oltre ad aver contribuito alla parte didattica con i suoi interventi, e ad Alessandro Orgiana, che ha curato le relazioni istituzionali e con i vari partners. Grazie a Marco Pischedda, per essere stato un onnipresente punto fermo nell’organizzazione, un supporto per tutti gli organizzatori (oltre ad esserlo lui stesso), per aver gestito ogni aspetto finanziario e aver aiutato a risolvere ogni problema di cui sia venuto a conoscenza. Grazie ad Andrea Nonnis per aver creduto fin dall’inizio in questo progetto tanto da far si che approdasse anche nel Comune di Furtei. Grazie non solo per la tua grande disponibilità e ospitalità, ma anche per la fermezza nel voler proseguire sulla strada che abbiamo tracciato insieme, coinvolgendo i ragazzi in un secondo progetto che da Build your Future trae ispirazione. Grazie a Giovanni Casula, Sabrina Tomasi e Matteo Argiolas, che da partecipanti avete poi accettato


di collaborare con tutto lo Staff di progetto dando il vostro prezioso contributo durante la Conferenza finale e per questa pubblicazione. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla conferenza finale, dimostrando di credere fino in fondo a questo progetto, e in particolar modo per aver reso la tavola rotonda un luogo di animato scambio di opinioni e idee. Infine, entrambe abbiamo voluto dedicare un ringraziamento speciale ad una persona insostituibile nella buona riuscita di questo e di tanti altri progetti. “Quest’ultimo vuole essere un ringraziamento speciale, dedicato alla persona che fin dall’inizio non solo ha creduto in questo progetto e nella sua ottima riuscita, ma soprattutto ha creduto in me. Mi ha offerto i suoi consigli e trasmesso la sua grande forza d’animo, mi ha insegnato a stringere i denti e a non mollare, a superare le tensioni e i momenti più critici. Grazie Giulio per avermi fatto capire quanto sia importante e stimolante avere un amico e un “maestro” che crede davvero in te.” - Federica

“Un grazie speciale a Giulio Lai, per aver aiutato a organizzarlo, per aver tenuto la maggior parte delle lezioni, per essere stato sempre disponibile per un consiglio, e perché no, per una bacchettata che ci ha rimesso nella giusta direzione. Ma soprattutto per averci “ceduto” l’organizzazione operativa di un progetto nel quale credeva, dandoci l’opportunità di metterci alla prova, di assumerci responsabilità nuove, e lasciandoci seguire le nostre idee o fare i nostri errori senza intervenire, dimostrando definitivamente che essere un vero leader significa anche lasciare che gli altri crescano, e anzi aiutandoli a farlo.” - Martina

Federica Stara Project Manager Build Your Future

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Siti Utili

E

cco alcuni siti di aggiornamento e approfondimento sulle tematiche trattate durante il progetto Build Your Future.

ISTITUZIONI Regione Sardegna www.regione.sardegna.it/ Miur - Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca www.miur.it/ Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it/Lavoro Ministero degli affari esteri - opportunità di studio e lavoro all’estero www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/ Opportunita/ Agenzia Nazionale Giovani www.agenziagiovani.it/ INTERESSE GENERALE UpG - Ufficio Provinciale Giovani del Medio

Campidano www.upgmediocampidano.it/ Scambi europei - opportunità per lavoro, stage, tirocini, studio in Europa o all’estero, scambi interculturali, progetto Leonardo, volontariato, concorsi http://scambieuropei.tesionline.it/ Obiettivo Europa - portale dei finanziamenti europei www.obiettivoeuropa.it/ Europa facile - banca dati aggiornata dei bandi europei, suddivisi per aree tematiche www.europafacile.net/ Eures - portale europeo della mobilità professionale http://ec.europa.eu/eures/home.jsp?lang=it Eures - link verso altri siti web che presentano interesse per coloro che cercano lavoro e per i datori di lavoro. http://ec.europa.eu/eures/main.jsp?acro=links&lang= it&catId=2591&parentId=0 Eurodesk informazione, formazione e orientamento sui programmi in favore dei giovani www.eurodesk.it/ Press Europ - il meglio della stampa europea www.presseurop.eu/it


B u i l d EUROPA Sito ufficiale dell’Unione Europea. http://europa.eu/ Il canale Youtube dell’Unione Europea. http://www.youtube.com/user/eutube/feed Portale Europeo per i Giovani. http://europa.eu/youth/index.cfm?l_id=it Agenzia esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura. http://eacea.ec.europa.eu/index_en.php Il sito Youth on the Move offre maggiori informazioni ai giovani che desiderano studiare, formarsi o lavorare all’estero. http://ec.europa.eu/youthonthemove/index_en.htm Per essere sempre aggiornati sulle opportunità di studio, lavoro e viaggio in Europa. http://www.vivieuropa.it/

Il sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani per il Programma “Gioventù in Azione 2007 – 2013”. http://www.agenziagiovani.it/Home.aspx ASSOCIAZIONI AEGEE–Cagliari Association des Etats Généreaux des Etudiants d’Europe http://www.aegeecagliari.com/ YOUSARDINIA - YOUrope SARDINIa Association http://www.yousardinia.com/ ELSA Cagliari - The European Law Students’ Association http://www.elsacagliari.it/ TDM 2000 http://www.tdm2000.org/ ESN Cagliari - Erasmus Student Network http://www.esncagliari.it/

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