Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea 5^ Edizione - Anno 2017

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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE

Michelangelo Angrisani

Parole, Segni e Colori ANNUARIO 2017 DI ARTE E LETTERATURA CONTEMPORANEA

XX Edizione del Premio internazionale “Arte e Cultura”- 2016 Concorso di: Pittura, Scultura, Fotografia, Baby Artisti Poesia in lingua e vernacolo, Narrativa e Giovani Poeti. Inaugurazione della manifestazione e apertura della Mostra Alazzo - Villa Calvanese - Castel San Giorgio - Salerno - Italia.


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Realizzato dall’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani Castel San Giorgio, Salerno, Italia A cura di Michelangelo Angrisani Presidente dell’Accademia Collaborazione all’editing Prof. Franco Bruno Vitolo Commenti critici alle opere d’arte Prof. Luigi Crescibene, scrittore, poeta, critico d’arte e di letteratura Commenti critici alle opere letterarie Prof. Franco Bruno Vitolo, critico letterario e giornalista Prof. Fabio Dainotti, poeta, scrittore e critico letterario Collaborazione Prof.ssa Rita Occidente Lupo, Direttore del quotidiano Dentrosalerno Prof.ssa Rosaria Zizzo, traduttrice, poetessa, scrittrice

I nostri contatti: ARTE E CULTURA Accademia Internazionale di Belle Arti, Lettere e Scienze M. Angrisani Via Calvanese, 22/bis - 84083 Castel San Giorgio Salerno Italia E-mail: arteecultura@virgilio.it michelangeloangrisani@hotmail.com Cell. +39.340.7997995 - 348.3252758

In prima di copertina BELLA Tecnica mista su tela cm 100x100 di Jeanine Lucci da Charleroi (Belgio) In quarta di copertina RIFLESSO DORATO Olio su tela cm 25x40 di Liliana Scocco Cilla da Ravenna (Italia)


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ANNUARIO 2017 DI ARTE E LETTERATURA CONTEMPORANEA

Parole, Segni e Colori Conosco da tanti anni Michelangelo Angrisani. Lo conosco, lo stimo, gli voglio bene. L’ho conosciuto, alcuni decenni orsono, in occasione del Premio Internazionale di Arti Figurative e Letterarie, diretta e luminosa emanazione della sua prestigiosissima Accademia. Provai per lui un sentimento di ammirazione profonda che il tempo, spesso agro e baro, non ha obnubilato, ma illimpidito e fortificato. Ho curato alcuni anni fa, forse tanti, un catalogo esplicativo della sua matrice artistica, duttile, svariante, multiforme nel registro, ma sempre coerente. Apprezzo e stimo Michelangelo Angrisani per la sua arte, ma forse anche e soprattutto per aver ideato, creato e direzionato la sua splendida creatura, l’Accademia di Arte e Cultura Michelangelo Angrisani che, con tanta incisiva tenacia, contribuisce a squarciare la nuvola che imbozzola i palpiti, i sussulti, i fremiti di chi non si rassegna all’uggiosa consistenza dei tempi e cerca e trova nella comunicazione artistica un disvelamento delle tenebre fitte dell’esosa società dei costumi. Michelangelo Angrisani e la sua alacre Accademia, supportati da validi e disinteressati collaboratori, superano con la disinvoltura dei giusti, gli ostacoli che spesso si frappongono al conseguimento delle fulgide mete prefissate. Non c’è spazio per scoramenti e rinunce. La trucida e truce realtà quotidiana non lo consente. E la violenza dilaga, si fa urlo di una consistenza sempre più espansa, si fa voce che distrae, disorienta, disumanizza, si fa terrificante vento di morte. Risposte di ideologismi, anche religiosi, carichi di integralismi, di posizioni, di radicale intransigenza, di estremizzazioni che vanno tanto al di là possono apparire a tanti come la concreta esigenza di smarginare dall’appassita routine, dagli stantii viluppi di una società vizza, monotonamente stanca, stancamente frenetica. Mai come ora, nella complessa deriva dei sentimenti e dei valori forti, l’arte può e deve svolgere un ruolo quasi salvifico, deve indicare i fini autentici dell’ esistenza, deve indicare e dettare risoluzioni. Nell’accidentato e friabile percorso dell’odierna vicenda sociale ed esistenziale, l’Accademia Arte e Cultura svolge un ruolo di paradigmatico riferimento. Essa illumina e sostiene il cammino di quanti, con passo incerto o sicuro e spedito, si avviano sul difficoltoso sentiero dell’ Arte e della Cultura e ne sperimentano i gravami, gli ingombri, le asperità, gli ingorghi difficoltosi e, a volte, quasi insuperabili. Gli artisti che impreziosiscono la splendente realtà di Arte e Cultura, assiepano e mescolano, ma non confondono in un confronto senza competizione, i loro sussultanti esiti artistici. Comunicano i propri sussulti, i bisbiglii, le derelizioni, i gaudiosi trasalimenti, le malinconie fondali, le tenerezze acerbe. In una irrefrenabile e cadenzata giostra baluginano, fremono, si inarcano, si distendono asperità e appagamenti, turbamenti e gioie, echi ed attese, ansie e ritorni, si illumina quello stretto spazio tra il rimpianto e l’attesa che per Gadda era l’arte, perché era lo spazio della vita. Goethe avrebbe voluto che la luce interiore venisse fuori per conto suo dalla consistenza dell’artista. Esplicitava un desiderio irrealizzabile per rimarcarne l’insostituibilità, per quasi deificarla. L’“Accademia Arte e Cultura”, con le sue iniziative, dona un valido contributo, con l’elargizione e la celebrazione dell’arte pura, alla scintillante e segreta esplicitazione della “luce interiore”. Luigi Crescibene


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YEARBOOK OF ART AND CONTEMPORARY LITERATURE

Words, Sigs and Colors I have known Michelangelo Angrisani for many years. I know him, I respect him, I love him. I met him a few decades ago, on the occasion of the International Award of Fine Arts and Literature, direct and radiant emanation of his prestigious Academy. I felt for him a feeling of deep admiration that time, often harsh and cheat, has not shaded, but clarified and strengthened. I edited a few years ago, perhaps many, an explicative catalog of his artistic genesis, ductile, variegated, versatile in his style, but always coherent. I appreciate and respect Michelangelo Angrisani for his art, but perhaps also and mostly for having designed, created and directed its magnificent creature, the "Academy of Art and Culture, Michelangelo Angrisani� that, with such incisive tenacity, helps to rip the cloud which seals the heartbeats, the shakes, the thrills of those who are not resigned to the gloomy consistency of time but seek and find in the artistic communication an unveiling of the deep darkness of the greedy custom’s society. Michelangelo Angrisani and his lively Academy, supported by a valid and disinterested staff, overcome with the ease of the righteous, the obstacles that often hinder the achievement of the preplanned shining goals. There is no room for discouragement or give up. The ghastly and grim daily reality does not allow it. The violence floods, it becomes a scream of an increasingly expanded consistence, it becomes a distracting, bewildering and dehumanizing voice, it becomes a terrifying wind of death. Responses of ideologies, even religious, loaded with fundamentalism, with positions of radical intransigence, with extremism so beyond, may appear to many as a real need to walk away from the withered routine, from the stale wrapping of a sapless society, monotonously tired, wearily frenetic. Never before, in the complicated adrift of feelings and strong values, art can and must play an almost salvific role, disclosing the true purpose of existence, indicating and dictating solutions. In the bumpy and crumbly path of today's social and existential story, Art and Culture Academy plays a role of a paradigmatic landmark. It lights up and supports the journey of those who, with uncertain or secure and fast step, embarks on the difficult path of Art and Culture, experiencing the burdens, the encumbrances, the roughnesses, the hard chokes, sometimes almost unsurmountable. The artists that embellish the shining reality with Art and Culture, overcrowd and blend, but they do not mix up in a race without competition, their jolting artistic results. They communicate their gasps, the whispers, the abdications, the joyful thrills, the deep sadnesses, the unripe tendernesses. Into an unstoppable and rhythmic carousel asperity and fulfillment, upsets and joys, echoes and expectations, anguishes and reversions glitter, quiver, warp; it lights up that narrow space between regret and anticipation, that for Gadda was art, because it was the space of life. Goethe would have wanted the inner light to come out on his own from the artist's consistency. He expressed an unrealizable desire in order to underline its irreplaceability, almost deifying it. The Academy "Art and Culture" with its initiatives, gives a valuable contribution, with the donation and celebration of pure art, with the glittering and secret explanation of the "inner light". Luigi Crescibene 4


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L’Accademia “Arte e Cultura” Fondata e costituita dal Maestro Michelangelo Angrisani, libera Istituzione Socio – Culturale; apartitica e apolitica; ossequiente alle Leggi dello Stato (art. 4/9/18 e 33) della Costituzione della Repubblica Italiana, e senza scopi di lucro; sorta allo scopo di contribuire al progresso delle Belle Arti, delle Lettere e delle Scienze, affinché possa essere occasione di incontri, dibattiti e confronti di idee fra Artisti, Letterati, Saggisti, Scienziati e Pubblico, l’Accademia “Arte e Cultura”: Promuove lo sviluppo delle idee, degli studi e delle ricerche dei suoi accademici; favorisce scambi culturali; sollecita e asseconda ogni utile iniziativa, rivolta allo sviluppo e al miglioramento della cultura in generale; organizza mostre e rassegne, promuove convegni, incontri, dibattiti e conferenze; si propone di incrementare la ricerca e gli studi di ogni disciplina e di ogni grado su tutto lo scibile. Raccoglie intorno a sé i migliori ingegni italiani ed esteri, soprattutto i giovani, orientandoli al fine di capire le personali inclinazioni verso il lavoro e indirizzandoli verso le scelte più opportune nell’arco del processo di formazione. Intende divulgare metodi educativi, diffondere le materie e le scienze moderne, incoraggiare le avanguardie artistico – culturali, compiere attività socio – culturali a livello nazionale e internazionale; aiutare enti e privati sotto forma di partnership, che perseguono finalità umanitarie, artistiche e sociali, al fine di realizzare progetti di cooperazione sociale sul territorio e nei paesi in via di sviluppo. L’Accademia si propone inoltre di valorizzare i beni culturali di tutto il territorio nazionale attraverso interventi di ricerca e gestione degli immobili, divulgazione, restauro e conservazione. Presso la sede dell’Accademia si trova l’archivio di tutta la documentazione relativa all’Istituzione stessa, agli accademici e alle loro attività, che può essere trasferita altrove dal presidente generale, che ha pure la facoltà di erigere delegazioni dell’Accademia nelle località ritenute opportune, sia in Italia che all’Estero. Attualmente l’Accademia dispone delle seguenti delegazioni: Nazionali: Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile e Belgio. Regionali: Campania, Piemonte, Toscana,Calabria, Basilicata e Lazio. Provinciali: Napoli, Avellino, Campobasso, Bucarest Romania, Latina e Suceava Romania. Settoriali: Penisola Sorrentino (Na), Comune di Aprilia (Lt), Comune di Norma (Lt), Comune di Camerino, Comune di Pontinia (Lt), Latina Scalo (Lt), Cava de’ Tirreni (Sa).

Parole, Segni e Colore 2016 - Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea - IV Edizione 2016. Cerimonia di presentazione - Comune di Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia) - Gennaio 2016. 5


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International Academy “Art and Culture� Founded and set up by Master Michelangelo Angrisani, it is a free sociocultural Institution; it is not affiliated to, influenced by, or supports any political party; obedient to the laws of the State (art. 9.4.18 and 33), to the Constitution of the Italian Republic, and even to the art. 5 of the Campania Region), non-profit; born in order to contribute to the advancement of Fine Arts, Letters and Sciences, being an opportunity for meetings, discussions and exchange of ideas between artists, letters, essayists, scientists and people. It promotes the development of ideas, studies and research of its lecturers; it encourages cultural exchanges; it solicits and supports every useful initiative, aimed at the development and improvement of culture in general; it organizes exhibitions and shows, it promotes conventions, meetings, debates and conferences; it aims to increase research and studies of all disciplines and levels of all human knowledge. It gathers around it the best Italian and foreign talents, mostly youths, guiding them in understanding their personal inclinations towards work and directing them to the most appropriate choices within the training process. It intends to spread educational methods, to scatter subjects and modern science, to encourage the artistic and cultural avant-gardes, to fulfill sociocultural activities at national and international level; to help organizations and private with partnerships, pursuing humanitarian, artistic and social purposes, in order to realize social cooperation projects in the area and in developing countries. The Academy also aims to promote cultural heritage of the entire national territory through research and property management, spread, restoration and conservation. At the headquarters of the Academy there is the archive of all documentation concerning the institution itself, its lecturers and their activities, which can be transferred elsewhere by the President General, which also has the faculty to establish some Academy delegations in town deemed appropriate, both in Italy and abroad. Currently the Academy has the following delegations: Foreign countries: Romania, Spain, Israel, Brazil and Belgium. Regional: Campania, Piedmont, Tuscany, Calabria, Basilicata and Lazio. Provincial: Naples, Avellino, Campobasso, Latin, Bucharest and Suceava (Romania) Sectorial: Peninsula Sorrentina (Na), Municipality of Aprilia (Lt), City of Norma (Lt), Municipality of Cameri (No), the City of Pontinia (Lt) Latina Scalo (Lt), Cava de’ Tirreni (Sa).

Gruppo Baby Artisti e Giovani Poeti di Slobozia (Romania). Gennaio 2012 - Centro Culturale Ionel Perlea in Slobozia Romania. 6


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Michelangelo Angrisani Presidente dell’Accademia “Arte e Cultura” Michelangelo Angrisani è nato a Castel San Giorgio (Salerno) e vive a Cava de’ Tirreni (Salerno). Si è distinto sin da giovane per il suo spirito artistico e il gran talento per la pittura. La sua prima opera di interesse artistico è stata realizzata a soli undici anni. L’attività culturale del Maestro va oltre la composizione di tele. Egli, infatti, è un uomo molto impegnato nel sociale; ha fondato e presiede a Castel San Giorgio l’Accademia Internazionale Arte e Cultura, ed è Presidente delegato Regionale per la Campania dell’Accademia Internazionale Greci Marino (Novara). La passione per l’Arte e la Cultura ha reso famoso il nome di quest’artista, le cui mostre personali e collettive, oltre che la partecipazione a concorsi artistici in Italia e all’estero (Francia, Romania, Inghilterra, Russia, Francia, Spagna ecc.), sono numerosissime, con grande successo di pubblico e di critica. La qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata anche dalle più alte Autorità dello Stato con la Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica, Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato della Repubblica e la Medaglia d’Argento del Presidente della Camera dei Deputati. Nel 2007 nella Città di Macin e nel 2008 nella Città di Tulcea (Romania) riceve dalle autorità locali il diploma d’Onore per i rapporti interculturali sviluppati tra l’Accademia Arte e Cultura e la Romania. Nel 2013 è stato ospite e membro di giuria alla premiazione del concorso di Pittura e Scultura dedicato all’Artista cortonese “G. Severino” (Città di Cortona, Arezzo), e qui ha ricevuto il premio alla carriera, la Tabula Cortonensis. Ha svolto più volte il ruolo di Membro, Presidente di giuria e Critico d’Arte a diversi concorsi artistici nazionali e internazionali, svoltisi in Italia e all’estero. Angrisani cerca nuovi moduli espressivi, nuove tecniche che meglio esplicitino le sue maceranti conflittualità, le sue cadute ed i suoi inarcamenti, i suoi trasalimenti, le sue pene, la sua tensione e i suoi ripiegamenti. Il Maestro Angrisani conosce se stesso o per meglio dire conosce i suoi configgenti moti dell’anima, cerca di esorcizzare, di dipanare i suoi viluppi, e soprattutto di ricercare forme espressive che, travalicando il piano dell’autobiografia scomposta e tumultuosa, illividiscano e cristallizzino nella serenità appagante del bello la sua resa pittorica. E così Angrisani, che pure non vuole esprimersi ed incartarsi in chiave meramente formalistica, sperimenta con incessante, inesausto vitalismo nuove cromie, nuovi effetti tonali, nuovi segni. Li cerca più tersi, morbidi, sinuosi, scavati, perentori, accenti, intrigati, lineari. Angrisani ha l’intima insoddisfazione dell’artista di vaglia. Egli armonizza linee e colori, per equilibrio o per contrasto, li 7


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osserva e li piega alle sue esigenze espressive. Segno e colore sono le voci limpide o singulanti, fioche o ululanti, sommesse o imperiose, che, arginate e accordate dall’Arte, esplicitano e chiariscono il magma degli umani smarrimenti. I paesaggi di Angrisani diventano, come per Friedrich, i paesaggi dell’anima dove la malinconia, la solitudine, la dolcezza, l’incanto, l’oblio si impiantano e si irraggiano nelle risonanze più intime del fruitore. Sono le voci dell’animo di Michelangelo Angrisani che concedono spazi ai dati della realtà oggettiva. L’Artista ha operato con scelta. Dipinge il vero, il concreto, ma li colloca in un’intemporale atmosfera di fiaba, perfusa di grazia e di quella vaghezza, di chi vuole sfuggire alle regole del vivere nella piatta, ed inammissibile, amara concretezza. Michelangelo Angrisani è un innovatore, teso ad una incessante ricerca di nuovi moduli espressivi ha i fremiti inappagati di chi cerca. È sperimentatore di comunicazioni e creatore di nuove tecniche pittoriche: Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura; Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo; L’olio su cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale; L’olio su cartafeltra, per trasformare materiali da rifiuto in opere d’Arte. Queste completano il percorso artistico di Angrisani, perché già nelle opere ad olio mixa suggestioni oniriche e realismo fattuale, creando opere dell’inconfondibile ed intenso impatto estetico. Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri. Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali. Attualmente le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri. Angrisani nell’anno 2007 è stato l’unico artista in tutta la provincia di Salerno ad essere selezionato dalla Commissione Internazionale e ammesso a partecipare alla VI Edizione della Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea “Città di Firenze”, dove ha partecipato dall’1 al 9 Dicembre.

Presentazione della 3ª Edizione di “Parole, Segni e Colore - Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea” Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia) - Gennaio 2015. 8


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Michelangelo Angrisani The President of the Academy Born in Castel San Giorgio (Salerno), lives in Cava de' Tirreni (Sa), he stood out as a young man for his artistic spirit and great talent for painting. His first work of artistic interest was made when he was only eleven years old. The cultural activities of the Master goes beyond the composition of paintings. In fact, he is a man profoundly involved in social commitment; He founded and now presides in Castel San Giorgio the International Academy "Art and Culture", and he is regional delegate President for the Campania of the International Academy Greci Marino (Novara). The passion for Art and Culture has made famous the name of this artist, whose solo and group exhibitions, as well as participation in art competitions in Italy and abroad (France, Romania, England, Russia, France, Spain and so on) are numerous, with great public and critical success. The artistic quality of Angrisani has been rewarded many times also by the highest authorities of the state with the Silver Medal of the President of the Republic, Bronze Medal of the President of the Senate and the Silver Medal of the President of the Chamber of Deputies. In 2007 in the city of Macin and in 2008 in the city of Tulcea, both in Romania, he received from local authorities the Honorary Diploma for intercultural relations developed between the Art and Culture Academy and Romania. In 2013 he was guest and member of the jury at the award ceremony of the Prize of Painting and Sculpture dedicated to the artist from Cortona "G. Severino" (Town of Cortona, Arezzo), where he received the "Tabula Cortonensis" an award for his artistic career. He has played many times the role of Member, Chairman of the jury and art critic at various festivals and competitions of art in Italy and abroad. Angrisani seeks new forms of expression, new techniques that explicit at their best his rait conflicts, his falls and humps, his startlers, his pains, his tension and folds. The Master Angrisani knows himself or better he knows the conflictual emotions of his soul, he tries to exorcise, to unravel its tangles and above all to seek forms of expression which, going beyond the scheme of a dismembered and unruly autobiography, bruise and crystallize his pictorial yield in the serenity of fulfilling beautifulness. Angrisani, who also does not want to express himself get lost in a purely formalistic key, experiences with incessant, inexhaustible vitality new colors, new tonal effects, new signs. He hunts them more terse, soft, sinuous, carved, peremptory, accents, intricate, linear. Angrisani has the intimate dissatisfaction of a prestigious artist. 9


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He harmonizes lines and colors, to balance or contrast, he observes them and bends them to his expressive needs. Sign and color are the clear or particular voices, dim or howling, subdued or imperative, which, diked and matched from Art, explicit and clarify the magma of human bewilderment. The Angrisani landscapes become, as for Friedrich, the soul landscapes where melancholy, solitude, sweetness, charm, forgetfulness set up and beam into the most intimate echoes of the viewer’s soul. They are the voices of Michelangelo Angrisani’s soul, granting space to the facts of an objective reality. The artist has worked with care. He depicts the real, the concrete, but he places them in a timeless fairy-tale atmosphere, perfused of grace and the vagueness of those who want to escape the rules of living in the flat, and unacceptable, bitter substance. Michelangelo Angrisani is an innovator, aiming at a relentless search for new forms of expression, he has the tremors of unfulfilled seekers. He is an experimenter of communications and creator of new painting techniques: Color in the wood, where the color blends in harmony with nature; Color in the marble, where the color warms the cold of the marble; The oil on cardboard, to paint the dream, the mind, the unreal; The oil on Cartafeltra, to transform waste materials into works of art. They complete the artistic career of Angrisani, because already in the oil works of art he mixes dream suggestions and factual realism, creating works of an unmistakable and intense aesthetic impact. Italian and foreign Art critics, local, national and foreign newspapers wrote about him. He had also many quotations on art magazines and national and international catalogs. Currently his works are part of public and private collections of Italian and foreign museums. Angrisani in 2007 was the only artist in the whole province of Salerno to be selected by the International Committee and admitted to participate at the sixth edition of the Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea "City of Florence", where he participated in December 2007. Michelangelo Angrisani was enhanced by many critics, he has never been put aside as artist and as a man.

Presentazione della 3ª Edizione di “Parole, Segni e Colore - Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea” Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia) - Gennaio 2015. 10


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ACCADEMIA INTERNAZIONALE «GRECI-MARINO» Accademia del Verbano di lettere, Arti, Scienze Costituita con Atto Pubblico in Vercelli - Italia

L'Accademia Internazionale “Greci-Marino” è presente nel panorama artistico e scientifico da oltre 30 anni. Essa rappresenta, senza finalità di lucro, gli ideali e le aspirazioni del suo fondatore, il pittore e poeta Cesare Greci, votata al sostegno e alla diffusione della conoscenza e della cultura. Attualmente l'Accademia “Greci-Marino” è riconosciuta a livello internazionale e annovera più di 8.000 associati nel mondo. Le delegazioni nazionali e straniere garantiscono l’operatività culturale sul territorio, contribuendo in maniera significativa a divulgarne il pensiero. Dal 2008 il ruolo di Presidente Generale dell'Accademia è svolto dalla Dr.ssa Giuseppina Greci. The International Academy "Greci-Marino" works in the artistic and scientific scene since more than 30 years. It's a nonprofit organization and represents the ideals of its founder, the painter and poet Cesare Greci: to support and spread knowledge and culture. The Academy "Greci-Marino" is internationally well-known and has over 8,000 associates from all over the world. Its national and foreign delegations guarantee the development of cultural activities and the widespread dissemination of its thought. Since 2008 the Academy President is Dr.a Giuseppina Greci.

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MICHELANGELO ANGRISANI Pittore

Tramonto sull’Eremo - Olio su tela cm 70x50

Mareggiata - Olio su tela cm 30x24 L’Opera fa parte del Museo di Arte della Città di Tulcea - ROMANIA

Solitudine al tramonto Olio su tela cm 30x24

La pasta cromatica è fissata nelle consistenti e sfiaccolate tonalità, che si rincorrono, si incontrano, si mantecano e si separano ancora, giocano in sofisticati e pur naturali equilibri con le tonalità calde e smorzate del legno. Creano suggestioni estetiche che sono sottilissime e vibranti nervature e trame psicologiche. E la luce sposa l’oscurità definendo nelle ombre quelle fluttuanti risonanze interiori che solo l’arte vera riesce a produrre. La parcellizzazione degli spazi rimanda agli orizzonti persi, oltre l’infinito. (Luigi Crescibene) 12


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MICHELANGELO ANGRISANI Scultore

La Rocca di Sa Quirico Scultura d’Argento cm 18x22x24

Dopo l’abbandono - Bronzo h cm 55

Implorazione - Scultura in resina cm 40x45 13


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Arcidiocesi Amalfi - Cava de’ Tirreni Con viva soddisfazione incoraggio la pubblicazione dell’Annuario di Arte e Letteratura contemporanea, edito dall’Accademia internazionale di “Arte e Cultura”, fondata e diretta dal rinomato artista Michelangelo Angrisani. L’appassionato e prolifico artista, noto ed apprezzato anche oltre i confini nazionali, è sempre alla ricerca di nuove modalità e tecniche espressive ed è impegnato nell’incentivare l’arte in tutte le sue forme. Unitamente al talento artistico, chi ha occasione di frequentare il Presidente dell’Accademia, ne ammira, oltre la fine sensibilità di animo, anche la tenacia e la costanza nel perseguire gli obiettivi di un autentico “mecenate”. Mentre mi compiaccio con tutti i componenti dell’Accademia di “Arte e Cultura”, auguro di cuore, che il nuovo Annuario contribuisca non solo alla conoscenza dei talenti della nostra epoca, spesso nascosti, e che meritano di essere portati all’attenzione di tutti, ma promuova anche la cultura e le Belle Arti, vere motrici di civiltà e di autentico progresso. Ad maiora! + Orazio Soricelli Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni

Il Duomo di Amalfi 14

Il Duomo di Cava de’ Tirreni


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Il Sindaco Vincenzo Servalli

Un impegno importante, che guarda al futuro Sono sinceramente lieto che sia stata ripresa la continuità dei rapporti tra il Comune di Cava de’ Tirreni, l’artista Michelangelo Angrisani, cavese di fatto se non di nascita, e l’Accademia “Arte e Cultura”, da lui fondata e presieduta. È un’Accademia che, pur se la sua sede è a Castel San Giorgio, negli ultimi anni ha stretto un legame molto forte con la nostra Città attraverso un’intensa serie di mostre, concorsi ed iniziative culturali ed artistiche. Un legame del genere dà lustro alla collettività perché ha alle spalle da circa vent’anni una attività intensa e prestigiosa: promozione sul territorio, corsi di formazione, valorizzazione di artisti locali e non, stabili relazioni anche con l’estero, data la presenza di sue delegazioni in Romania, Belgio, Francia, Spagna, perfino Israele e Brasile. Quest’Annuario, di elegante e comunicativa fattura grafica, è una porta aperta su un fermento di arte e letteratura che abbraccia tutte le età, perfino esponenti della prima infanzia, con spiragli di umanità e di creatività che lasciano scie profonde di emozione e riflessione e con lampi di qualità che fanno comprendere pienamente la portata della perdita che sarebbe causata se non ci fosse chi raccoglie questi semi per farli sbocciare e per mostrarli al mondo. In un campo del genere, è fondamentale l’interazione tra l’iniziativa del singolo ente associativo e dell’istituzione di riferimento. È una sinergia di ampio respiro e ricca inclusione, e perciò profondamente democratica. Come potrebbe un’Amministrazione rimanere inerte di fronte a potenzialità di questo tipo? Noi non lo faremo. E il nostro è un impegno forte anche per gli anni a venire. Vincenzo Servalli Sindaco di Cava de’ Tirreni

Panorama di Cava de’ Tirreni 15


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Santuario di S. Francesco e S. Antonio.

Corso Umberto I - I portici.

Lo slancio della Valle Metelliana verso San Liberatore e il mare, in una bella foto aerea di Giorgio Monetta. 16


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Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo Cava de’ Tirreni

Arch. Carmine Salsano

Un necessario baluardo della Cultura La XX Edizione del Premio “Arte e Cultura” - Concorso Internazionale di Pittura, Scultura, Fotografia, Poesia, Narrativa, Giovani Poeti e Baby Artisti, offre l’occasione di sottolineare l’impegno culturale dell’omonima Accademia e del suo instancabile fondatore ed animatore, Michelangelo Angrisani. La dedizione posta a far emergere le potenzialità di tanti artisti, soprattutto giovani, merita il più vivo apprezzamento di Enti e Istituzioni, in quanto l’esaltazione della Cultura in tutte le sue sfaccettature contribuisce alla valorizzazione del territorio ed allo sviluppo morale e spirituale delle nuove generazioni, molte volte mortificate da scelte improvvide fatte anche da chi, al contrario, dovrebbe tutelarne la crescita. Grazie alla partecipazione di artisti provenienti da varie parti del mondo, questa iniziativa assume, ormai da anni, una connotazione internazionale, evidenziando che l’Arte, abbattendo barriere di ogni genere, si pone quale elemento di integrazione e di superamento delle contrapposizioni. È auspicabile, pertanto, che manifestazioni come questa possano trovare sempre maggiore spazio all’interno del nostro territorio, con la consapevolezza che la cultura, risorsa strategica irrinunciabile di esso, costituisce un elemento fondante della coscienza dei cittadini. Arch. Carmine Salsano A.A.S.T. Cava de’ Tirreni


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LUIGI ABBRO, poeta e scrittore, nato a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), vive e lavora a San Nicola La Strada (Caserta, Italia). Appassionato da sempre delle materie letterarie, ha coltivato con impegno profondo questa vocazione, pubblicando diversi libri di narrativa e raccolte di poesie sia in lingua italiana che in vernacolo. Ha partecipato a concorsi letterari nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico e ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti. A Luglio 2016 con la poesia “ ‘O vestito nuovo” ha vinto il Primo Premio alla XX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura”, Sezione Vernacolo. Attualmente è Accademico Associato dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove si è sempre distinto per la sua attività letteraria.

LUIGI ABBRO Poeta da S. Nicola La Strada Caserta Italia

Narrando con salace e vivace gradevolezza tipica del vernacolo la scena di un incontro tra il divino umanizzato e l’umano divinizzabile, la lirica porge anche un messaggio accattivante e stimolante che guarda verso l’eterno, ma contestualmente nobilita il senso delle scelte della vita quotidiana. (Franco Bruno Vitolo)

‘O vestito nuovo Nù juorno ‘o Pataterno s’appresentaje ‘a casa e nù signore e ‘nce dicette: “Figlio mio, è giunta l’ora. Lascia ogni cosa e vieni insieme a me”. ‘O povero guaglione là ppe llà ce rimanette male in verità. Po’ rassignato dicette:-“Che Ve pozzo dì. Sia fatta la Vostra volontà.” Però primma che ce ne jammo vulesse salutà ‘a famiglia mia, me metto ‘ncuollo nu vestito nuovo, e songo pronto pe venì cu Vuje”. “Va bene, fai pure come vuoi. Però, se mi permetti, caro figlio, ti voglio dare un ultimo consiglio: è giusto salutare chi ti è caro ma il vestito nuovo non lo indossare, lascialo a chi lo può utilizzare. Chi va nei campi eterni non ha bisogno di eleganza esterna. Se ha l’anima candida e il cuor non crudo, sarà bello lo stesso, anche se nudo”. “Signore mio, quello che Vuje dicite è sacrosanto, ma Ve vulesse di’ ‘na cosa … Però non Ve ‘ncazzate. Vuje site bello e caro, ma quanno V’arraggiate songhe dulure ‘e panza p’’o malcapitato.Si pe na mela V’afferraje nu sturzillo figurammece che succede pe nu vestitiello”. “Va bene figlio mio, dimmi pure. Son qui che ascolto, non aver paura.” “Grazie, Signò, me sento cchiù sicuro. Vedete, io stu vestito ll’aggio accattato proprio stammatina. Ve pare bello che doppo fatto ‘a spesa ‘o lasso ccà dinto all’armadio appiso? Vulevo avé ‘o piacere ‘e m’ ‘o ‘ngignà. Ma se è diversa la Vostra volontà e non m ‘o pozzo mettere mo che stò ccà almeno me lo godo quanno sto nell’aldilà.”‘O Signore facette ‘o pizzo a riso”. Po’ s’’o pigliaje sotto ‘o braccio e facennese serio accuminciaje a parlà. “Figliolo, hai vissuto una vita in santità e proprio ora vuoi peccar di vanità? Hai sempre lavorato con sudore salvaguardando dignità e onore. Ti sei sacrificato con orgoglio dando serenità ai tuoi figli. Hai rinunciato a tanti desideri per non venire meno ai tuoi doveri. Il tuo aiuto non è mai mancato a quanti lo avevano invocato. La fede non ti ha mai abbandonato neanche quando il dolore ti ha provato. Hai sempre condiviso il tuo pane con chi affamato ti stendeva la mano. In nome Mio e in nome di mio Figlio hai cresciuto l’intera tua famiglia. L’anima tua da ogni peccato è monda, perché coprirla venendo all’altro mondo?” - Embè, me so’ capacitato. Penzannece buono nun avite tuorto. Che fa si ‘o lasso ccà e non m’o porto?Vuol dire che s’’o mette ‘o figlio mio. Tanto là ‘ncoppo a chi aggi’ ‘a paré bello? Basta che songo bello all'uocchie Vuoste Nun me ‘mporta ‘e tutto quanto ‘o riesto. Signò, dicite ‘a verità! All’urdemo mumento, ma l’aggio capita bona ‘a lezione: chello che conta so’ le buone azioni. ‘O riesto è sulo povere dinto all’uocchie, ma cu stì cose a Vuie non se ‘mpapocchia. E mò, Signò, jammuncenne. Però fatemi strada pecchè ‘a via nun ‘a saccio. Certo, figliolo, eccoti il mio braccio. Appoggiati e non aver paura. Finché sarai con me sarai al sicuro. 19


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NANCY AVELLINA Pittrice Poetessa da Acireale Catania Italia

NANCY AVELLINA, pittrice, nasce in Sicilia, in Acireale (Catania), il 12 gennaio del 1984. Consegue il Diploma di Maturità Artistica presso l’Istituto Statale Filippo Brunelleschi di Acireale, nel contempo consegue la qualifica professionale di Restauro sezione Dipinti. In seguito, frequenta uno studio pubblicitario dedicandosi all’arte grafica, al disegno, alla pittura su diversi supporti (vetro, legno, ferro, terracotta, tela, ecc.), nutrendo una netta sensibilità per il rilievo delle forme architettoniche. Ne deriva una profonda scia poetica, che traspare non solo nelle sue poesie ma anche nei suoi dipinti. Già precocemente da bambina mostra grande sensibilità e maestria nell’uso del colore e abilità nel disegno, sorprendendo insegnanti e pubblico per il talento espressivo e dinamico. La pittura di Nancy Avellina è partita in età giovanissima, prima ancora di frequentare gli studi e intraprendere viaggi. Chiusa tra le mura di una stanza, lascia scorrere le pulsioni che incidono nei suoi dipinti, divenendo la fiamma che accende l’anima ribelle che vuole sprigionarsi dalle mura che la tengono prigioniera. Ella cerca ossessivamente la perfezione della natura, degli elementi architettonici, dei soggetti che immortala come fotografie, designando una realtà animata di colori accesi e incantata da una magica atmosfera da dove traspare lo spirito poetico. Della prima collezione, articolata da diverse opere, spicca la grande tela intitolata Il Panorama dei sogni, dove la realtà si fonde in un sogno puramente romantico, illusionistico, dove le ragioni percettive insieme con quelle del cuore sono entrambe interessate da una forte cromaticità pittorica che rende al paesaggio dinamicità, armonia e attrazione.

L’origine della vita - L’Amore - Acrilico su tela cm 60x80

In un sottilissimo gioco chiaroscurale, nell’elargizione del bello declinato nelle sue trascoloranti consistenze, al di là di piatti e ruvidi ricordi, fremono, vibrano, riluttano e si rasserenano le fervide e prementi urgenze dell’animo. La fruizione estetica è cifrata da empatico impatto. (Luigi Crescibene) 20

Tramonto Olio su tela cm 70x100


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ANTONIO ARPAIA, poeta, nato a Pompei il 6 agosto 1943, ha intrapreso gli studi classici presso il Seminario minore di Pompei e presso il Regionale Pio XI di Salerno. È stato ordinato sacerdote nel 1967. Ha poi frequentato l’Università iscrivendosi a Lingue e Letterature moderne. Ha ricoperto vari incarichi nell’ambito della Diocesi.

ANTONIO ARPAIA Poeta da Pompei Salerno Italia

In un gioco trasognato e trasognante dell’anima, con versi brevi, ben armonizzati e ricchi di connotazioni emozionali, la lirica offre meditazioni di ampio respiro in un viaggio interiore che abbraccia il senso dell’esistenza umana, il trapasso verso l’oltre, la percezione dell’eterno, riuscendo, nel cammino da “sentieri ignoti” ad “un’oasi incantata di felicità”, a far germogliare nella sua pienezza il sorriso dello Spirito. (Franco Bruno Vitolo)

Al largo le vele Per sentieri ignoti con le ali della fantasia mi dirigo in fondo all’anima, dove lo spirito non ha confine. Non gioie e svaghi desideri e sogni rivedo nell’infanzia, ma guerra e lacrime ormai lontane. Riprendo il volo tra studi non con cariche ali, ma con verghiano realismo impigliato in una fosca ragnatela. I giorni scorrono uguali frenando l’antica frenesia. Al largo dirigo le vele e più lontano e m’accorgo che il viaggio sta per finire in un’oasi incantata di felicità.

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NUNZIA ALFANO, pittrice e fotografo, è nata a Mercato San Severino (SA), dove attualmente risiede. Artista autodidatta, ama dipingere con colori forti i fenomeni spettacolari della natura, come eruzioni vulcaniche e tramonti. La sua passione anche per l'astronomia è testimoniata dalla scelta, come soggetti delle sue opere, di eventi astronomici. La luce che emerge dal buio è assoluta.

NUNZIA ALFANO Pittrice da Mercato San Severino Salerno Italia

Etna - Olio su tela cm 50x40

In una estensione pittorica dallo stigma spiccatamente cromatico, vengono riportate le luci e le ombre che circoscrivono e dilatano la nostra vicenda esistenziale. L’armonia è data da contrasti in concrezioni che al di là della coerenza nel ritmo delle tinte e dei toni, nell’equilibrio e nella serenità rinviene una cifra di fascinazione intensa. (Luigi Crescibene). 22

Fuoco della terra - Olio su tela cm 50x40


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CARMINE AVAGLIANO Poeta da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Con aerea e commossa leggerezza e con un linguaggio lineare e comunicativo, il poeta descrive un ponte della memoria e dell’affetto tra il mondo terreno e quello dei trapassati. È un ponte d’amore, che vive e si alimenta nel cuore, capace come null’altro di sentire e di vedere un’anima vagante nei luoghi che sono stati cari a lei e a chi le è caro. E nasce, foscolianamente, una particolare e personale celeste corrispondenza di amorosi sensi che intenerisce ed emoziona. (Franco Bruno Vitolo)

CARMINE AVAGLIANO, poeta, nato a Cava de' Tirreni, nel 1953 risiede a Nocera Superiore. È diplomato presso l'l.N.l.A.S.A. di Salerno, Fin da giovane appassionato della letteratura, ha studiato scrittori e poeti italiani e stranieri fino a farsi coinvolgere nella composizione di poesie, inizialmente come hobby, in seguito, inizia a partecipare a vari concorsi nazionali ed Internazionali, con risultati gratificanti e stimolanti. Svariati sono i riconoscimenti ricevuti negli ultimi anni: tra questi segnaliamo il secondo premio nella Sezione “Sillogi” al Concorso La Piazzetta di Salerno (2016), il premio speciale conquistato nel Concorso Una poesia per il Giubileo della Misericordia (Roma 2016), il secondo posto nel Concorso di Poesia estemporanea (Vietri sul mare 2013), il secondo premio nel Concorso Michele Buonocore (Atrani 2010), la menzione speciale nel Concorso Penna d’autore (Torino 2012). Da alcune sue poesie la Casa Editrice Pagine ha realizzato un’agenda – diario e dei video caricati su You-tube. Tra le sue pubblicazioni, vanno segnalate quella d’esordio, Il sogno (2006) e le recenti Al di là del tempo (Ed. Pagine 2016) e Amore, poesia dei sensi (MAGI, 2014). Ha anche scritto un romanzo, Amore ingannevole (Book Sprint, 2016), in cui racconta una relazione tra un maturo cinquantenne ed una donna conosciuta attraverso il web. Collabora con l’Associazione Teatro-Cultura “Beniamino Joppolo” di Patti (Messina), con cui ha realizzato tre audio libri e una silloge poetica. Delle sue liriche, in occasione del Concorso “La Piazzetta”, la prof. Antonella Sparano ha scritto che sgorgano da una fantasmagoria di emozioni e prorompenti stati d’animo apparentemente contrastanti: amore e morte, gioia e dolore, abbandoni e incontri, buio e luce in versi dal ritmo romantico e dolce. È Accademico Associato dell’Accademia Internazionale d’Arte e Cultura Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove riveste il ruolo di segretario, distinguendosi per la costanza e la qualità durante lo svolgimento delle attività promosse dall’Accademia stessa. Dall’aldilà Arriverà inevitabile l'ora del mio ultimo respiro. Tu non ti preoccupare, finché sarò nel tuo cuore potrai vedermi ancora nel rosseggiante sole, prima che scenda sera. Quando l'anima tua sarà un po' triste e buia per riportarti gioia sarò nel miagolio di un gatto, che ti farà le fusa. Nel garrire delle rondini a festeggiare primavera. Sarò nel soffio del vento

ti sussurrerà il mio nome. Quando calerà la notte osserverai le stelle, sarò tra il loro luccichio. Col senso del nulla sarò nell'infinito. Oltre te nessuno capirà, come nessun'altra mente ha mai capito il vero amore. Vorrei tu non piangessi perché sarò in quelle lacrime, e più ne verserai più andrò via da te, mentre dall'aldilà, per sempre ancora io ti amerò. 23


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CARMELINA ALFANO, pittrice, è nata a Mercato San Severino (Salerno), dove attualmente risiede. Artista autodidatta, ama la natura e gli animali. Infatti i soggetti delle sue opere sono spesso fiori e farfalle, che ricrea sulla tela con colori vivaci e in cieli azzurri e senza nuvole. Ama anche la fotografia, soprattutto naturalistica, riuscendo a immortalare nei suoi scatti soggetti piccolissimi quali api, ragni e farfalle. Ha partecipato a vari concorsi, ricevendo riconoscimenti e diversi premi, sia per la pittura che per la fotografia.

CARMELINA ALFANO Pittrice da Mercato San Severino Salerno Italia

Nelumbo - Tecnica mista su tela 50x40

In una stilizzazione appena accennata, nel riporto del vero colto nelle sue crepitanti e frali fragranze, alitano il sogno di sognare, la raggiante certezza della captazione del bello, il sospiro acerbo e sereno. Oltre stucchevoli e boriose rappresentazioni viene raggiunta una nitida espressione del bello. (Luigi Crescibene) 24

Aster - Acrilico su tela cm 50x40


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DANIELE BIONDI Poeta da Solofra Avellino Italia

Due liriche diverse ma convergenti. Diverse perché “Non ti basta un giorno” è un inno all’amore terreno ricco di interiorità ed anche di carnalità, da coltivare quotidianamente come un gioiello, con la vigilanza di un aitante soldato. Maria Mamma Celeste è un inno all’amore divino ed alla “sovrana letizia” che attende “l’accolito credente”. Entrambe però creano un arco profondo tra la spiritualità e la materialità della vita quotidiana, la prima lasciando capire che il gioiello si preserva solo se si radica nel profondo, la seconda che l’eternità si conquista anche e soprattutto aprendosi al fratello su questa terra. Quindi, due poesie, un unico afflato d’amore. (Franco Bruno Vitolo)

DANIELE BIONDI, poeta, originario di Forino, è nato ad Avellino il 19 luglio 1982. Perito tecnico con specializzazione in elettronica e telecomunicazioni, svolge la professione di impiegato del Ministero della Giustizia. Predilige l’arte della scrittura: nello specifico, la ricerca storica, da sempre il suo punto forte. La sua prima pubblicazione risale al 2007: La secolare devozione al protettore San Nicola di Bari (Basile editore). Seguono: San Nicola di Bari nell’arte fotografica ed iconografica locale, nazionale e mondiale (Basile editore - 2008), Il congresso eucaristico nella terra di Forino e Come detta il cuore - raccolta di poesie (2009); San Nicola di Forino nella critica storica locale e nelle mitologiche leggende forinesi (2010), Storia del Calcio Forino (Basile editore, 2011); Nell’olimpo del campionato promozione (Della rocca editore, 2014); Dirigi i miei passi e -sotto la tua protezione – Inni sacri. Ha inoltre curato ed organizzato diverse manifestazioni culturali forinesi.

Non ti basta un giorno

Maria mamma celeste

Non ti basta un giorno, un’ora, un minuto, per ubriacarmi col tuo amore forbito.

Da epoche vetuste l’accolito credente, con fede si rivolge alla Mamma Celeste.

Leziosa, di continuo mi sospingi a coccolarti, e inebriando i miei sensi mi induci a baciarti.

È Lei, Maria, che con materno amore tenace lo sostiene nell’umano dolore. Lei, Madre del Signore e Sovrana letizia, esorta a non arrendersi all’infausta mestizia.

Ipnotizzato da quest’amorevole balìa, mi hai incantato con la tua leggiadra malia.

Forbita nell’anima ed illibata nel cuore, risoluta sollecita l’empio peccatore,

Vezzeggiandomi col tuo ilare calore, il mio cuore sei riuscita a ghermire,

a catarsi lo spirito dalle oziose amenità, per preparare la sua anima alla gloriosa eternità.

e col tuo bramoso affetto mi hai fatto capire, che il sentimento nutrito per me mai potrà perire. Per cotanto amore che Tu mi hai donato, sarò vigile come un aitante soldato. Dagli insidiosi tormenti lo vorrò preservare, e come un gioiello lo dovrò custodire. Mi accompagnerà per sempre in maniera inscindibile, sarà in questa vita la mia forza invisibile, e dimorerà in me come un marchio indelebile.

Ma per giungere con lei alla gioia del regno, a noi tutti richiede un impavido impegno. Impegno preciso di testimoniare in modo fecondo la parola di Dio alla gente del mondo. Ma un’altra pretesa rivolge al credente, d’essere filantropo di bene al bisognoso indigente.

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ANTONIETTA CIANCONE, pittrice e scultrice, nata a Teggiano (Salerno), vive a Castel S. Giorgio. Insegna Arte e Immagine presso la scuola media di Nocera Inferiore. Predilige l'arte antica, la figura umana e l'iconografia sacra, che meglio rappresenta la sublimazione del sentimento dell'uomo come ha saputo esprimere Arturo Martini nelle sue sculture. L'argilla, la tecnica grafica e l'acquerello sono i suoi mezzi espressivi piĂš idonei.

ANTONIETTA CIANCONE Pittrice Scultrice da Castel San Giorgio Salerno Italia

Il gatto e la luna - Olio su tela cm 50x40

Nella compattezza dei colori, nella coerenza del ritmo cromatico straordinariamente vivo ed efficace, baluginano, fremono, guizzano e pispigliano esiti evocativi ed allusivi che vanno tanto oltre la bolsa e ruvida consistenza della terrestritĂ . Segno e colore assiepati senza discrasie e spareggi captano il bello, lo restituiscono reinverato, ritemprato, rinvigorito. (Luigi Crescibene) 26

Ritratto di un amico - Acrilico su pietra cm 30x20x15


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FILOMENA BARATTO,scrittrice, è nata a Vico Equense il 6 marzo 1962, vive a Castellammare di Stabia in Viale Puglia 43. Coniugata, ha tre figli maggiorenni. Si è laureata all’Università “Federico II” di Napoli in Lettere moderne con tesi di Laurea “Misoginia nella Disciplina Clericalis” di Pietro Alfonsi, con il professore di Filologia romanza, prof. Costanzo Di Girolamo. Insegna nella scuola primaria dal 1986, maturando un’esperienza trentennale sempre da insegnante di ruolo a tempo indeterminato, a cui accede come vincitrice di Concorso Magistrale nel 1984.

FILOMENA BARATTO Scrittrice da Vico Equense Napoli Italia Just job è un romanzo di formazione, che tratta del faticoso ma alla fine fecondo sforzo di resilienza di un uomo che nella piena maturità si ritrova senza lavoro e in uno stato di depressione che corre il rischio di fargli toccare il fondo. In questa lotta per la vita trova fondamentali aiuti nell’Arte, nella Poesia, in una giovane, Federica, che riesce a sfamarne la brama di emozioni, affetto e creatività, in un saggio pescatore, Lucio, e in una “stringa” che assumerà alla fine magiche connotazioni. Riuscirà così a ricostruirsi una vita, trovando anche il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, in modo tale che “l’uno sia il serbatoio dell’altra e viceversa.”. Alla fine il futuro potrà ancora divenire presente… Si tratta di temi attuali, che l’autrice sviluppa con un’affabulazione chiara e coinvolgente, producendo nel lettore la giusta immedesimazione ed un adeguato mix di emozione e riflessione. Si stabilisce così un flusso di empatica comunicazione, pari a quello che il protagonista riesce a trovare con la Vita ed a farsela amica. (Franco Bruno Vitolo) 27


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SAVERIO BARONE, pittore, nato a Pagani (Salerno) e attualmente residente a Castel San Giorgio, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma e Firenze. In seguito, preso dalla passione per le arti pittoriche, ha dipinto diverse tele e murales e ha continuato a sperimentare e ad apprendere le diverse tecniche. Ha allestito numerose mostre collettive e personali, ha partecipato a concorsi artistici raccogliendo plausi e anche diversi premi.

SAVERIO BARONE Pittore da Castel San Giorgio Salerno Italia

Paesaggio - Grafica cm 21x30

Nell’evanescenza del colore, oltre la nuda rappresentazione del reale, sussultano, vibrano, si sfaldano e si acquietano le tensioni, i sogni, i palpiti, le attese della vicenda esistenziale. La tenerezza, l’incanto, la serenità ci tracimano oltre l’esosa realtà del quotidiano, al di là delle sue ruvide incrostazioni, nella fascinazione della sospensione onirica. (Luigi Crescibene) 28

I pensionati - Grafica colorata cm 29x30


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VINCENZO CACCAMO Poeta da Aprilia Latina Italia

Poesia ricca di umanità e d’amore, elaborata con versi chiari e fluente ritmo lirico. Affacciandosi al balcone dei ricordi e stringendo la mano di chi ha condiviso con lui una vita intera, il poeta effettua un emozionato volo sul passato innalzando un caldo inno alla coppia, alla famiglia ed all’amore, artefici di quella staffetta che unisce le generazioni, permette di colorare il gioco della vita e fa guardare serenamente anche oltre i misteri che si affacciano all’orizzonte. (Franco Bruno Vitolo)

VINCENZO CACCAMO, poeta, nato a Pettineo (Messina) il 27 giugno 1946, vive e risiede in Aprilia (Latina). È socio fondatore dell’Associazione del Cenacolo della poesia di Aprilia, fondato nel mese di Marzo 1992, di cui è stato nominato Presidente. Attualmente è Senatore e Presidente Delegato Settoriale per Aprilia dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani” con sede a Castel San Giorgio (Salerno). Collabora anche con diverse associazioni culturali del territorio. Da sempre è affascinato dalle materie letterarie e in particolar modo dalla poesia. Durante la sua carriera letteraria ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico, collezionando premi anche di alto prestigio. Le sue opere sono state pubblicate in diverse antologie e citate su quotidiani nazionali.

NEL SEGNO DEL DESTINO Amore mio teniamoci per mano, affacciamoci al balcone dei ricordi specchiamoci negli occhi il nostro passato le avventure, i sogni, i desideri trascinati dalla nostra epoca fino a oggi un po’ stanchi, ma saggi e sapienti, delle tempeste e del sereno. Amore mio, come due stelle sulla terra, illuminiamo ancora il nostro grande cammino dell'amore, seminiamo il nostro insegnamento come campi di grano che con sole e acqua i nostri pensieri germoglieranno ad ogni movimento delle labbra. Amore mio, teniamoci per mano, guardiamo l'orizzonte tenendo lontano il silenzio dei tempi,

fantasticando in questo immenso mistero. Un amico destino ci ha elogiati in questa meravigliosa esistenza passaggio della storia umana. Coloriamo questo gioco della vita con emozioni dall'età della pietra. I nostri nipotini saranno i nostri versi e come rondine ad ogni nuova primavera voleranno in un cielo libero testamento di Dio.

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MARIA CAPPURO Pittrice

MARIA CAPPURRO, pittrice, fin dalla fanciullezza ha dimostrato la propria vocazione artistica dedicandosi, in particolare, al disegno dal vero. Spronata dal padre Carlo, noto pittore espressionista che in gioventù fu allievo di Henri Matisse, si è avvicinata alla pittura prediligendo l’arte figurativa, già espressione del nonno paterno Antonino, a sua volta allievo di Francesco Grandi. Allieva del maestro Enrico de Cenzo, ha approfondito la tecnica pittorica del ‘400 e del ‘500 sviluppando interessanti interpretazioni di autori dell’epoca. Attraverso l’impiego di tecniche e metodi originari, riesce ad immedesimarsi negli autori, facendo trasparire dai soggetti liberamente riprodotti sia la potenza delle forme sia lo stato d’animo dell’autore e dell’interprete.

da Sorrento Napoli Italia

Leonardo esortava a riportare nell’ esecuzione di un ritratto prima le note dell’anima e poi i caratteri fisici. Esortava, poi, a non definire mai bene i contorni se non si volevano “ legnose risoluzioni”. Nelle concrezioni artistiche in oggetto alitano esiti della grande lezione di Leonardo e dei principi del ritratto psicologico di Lorenzo Lotto. La consapevolezza tecnica, la severità della scuola sposano il fervore delle risonanze interiori. (Luigi Crescibene) 30

Chen - Acquerello su carta cm 30x40


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Limoni - Olio su tela cm 70x50

Pesche - Tempera all’uovo cm 70x50 31


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MARIA ROSSELLA CETANI Pittrice

MARIA ROSSELLA CETANI, pittrice, sorrentina, ama la luce, il colore, la brillantezza materica, che trasferisce nelle sue opere, caratterizzate da colori intensi, estremamente vivi e da pennellate fluide e vibranti. La sua arte è immediata e spontanea, ama rappresentare la natura in tutti i suoi aspetti ed in particolare i colori e le cromie degli incantevoli panorami della costiera sorrentina. Le sue tele esprimono un atteggiamento positivo verso la vita, rappresentando la bellezza e la gioia di vivere. Per lei dipingere è espressione, comunicazione, è un'opportunità per riflettere, condividere, provare stupore e suscitare emozioni. Con le sue opere ha partecipato a diverse mostre collettive e a concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico e assegn

da Piano di Sorrento Napoli Italia

Segno e colore, senza obsolescenze e spareggi, ma nella matrice dell’armonia, riportano, in una esuberante e misurata scansione di tinte pastose, energiche, succose e pur trascoloranti, la pulsante fluttuazione del bello che vibra e si rasserena, freme, geme, esulta, ci coinvolge nell’esultante abbraccio dell’empatia. (Luigi Crescibene) 32

Il golfo del pecoriello - Olio su tela cm 30x40


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GIUSEPPINA CALIFANO, poetessa e scrittrice, è nata a Nocera Inferiore (Salerno). Canta nella corale “Nuceria ensemble" di Nocera Inferiore. Insegna lingua inglese; le piace scrivere e leggere. Ama la letteratura. È persona versatile, amante della natura e di tutte le creature che la abitano. Scrive sia in lingua che in vernacolo, sia poesie che racconti, ma di questi ultimi non ha mai pubblicato raccolte. Scrive da diversi anni, ha partecipato con i suoi lavori a vari concorsi, dove ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi, anche di alto prestigio.

GIUSEPPINA CALIFANO Poetessa da Nocera Inferiore Salerno Italia

SPINE L’amaro in bocca, nel cuore, nella mente tristezza di un’insonnia senza sogni quiete per i torti subiti

Con espressioni semplici, a tratti vagamente arcaicizzanti, la lirica dipinge uno stato d’animo di chiaroscurale sospensione tra serenità e tempesta, gioia e sofferenza, creando un intenso cammino interiore, al termine del quale scorge e fa scorgere luci morbide d’amore, capaci di sciogliere le spine in un infinito pacifico dolore, e di trasformare il pianto in calde lacrime di luce. (Franco Bruno Vitolo)

il core leggero rimembra il luminoso sorriso e vola privo del sentire, del pensare ma le lunghe spine in esso conficcate infinito pacifico dolore fan sgorgare. Non odiare, perché soffrirai. Non soffrire. perché ne morirai. Ama e sorriderai.

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ANNA CERVELLERA Poetessa da San Vito dei Normanni Brindisi Italia

ANNA CERVELLERA, poetessa, scrittrice e ricamatrice, nata a S. Vito Dei Normanni (Brindisi), dove vive e lavora, da sempre appassionata delle materie letterarie, durante la sua carriera ha scritto poesie in lingua e vernacolo, diversi libri di narrativa e raccolte di poesia. Cerca di esternare, attraverso i suoi scritti, pensieri d'amore, emozioni, la sua religiosità, le sue preoccupazioni per la vita contemporanea e per il futuro incerto di tanti giovani. Anna Cervellera è anche un'artista, realizza opere con le diverse tecniche del ricamo, apprezzate in tutto il territorio nazionale. Attualmente riveste la carica di Senatrice dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno, Italia).

QUANDO SON NATA Quando son nata ero una bambina tanto bella e birichina, sembravo una stellina, cosi semplice e carina. Quando grande mi son fatta ero con tutti una matta, con il gran mondo mi son rifatta. Tornando ancor bambina, resto con la mammina, che con la manina mi dò una sberlina.

Utilizzando un linguaggio semplice e candido e un divertente e divertito gioco di rime, in sintonia con l’adulta emozione infantile che vuole esprimere, la lirica innalza un inno al sorriso della vita ed all’amore delle cose, trasformandosi, al di là delle difficoltà esistenziali che pur lascia vagamente adombrare, in un gioioso messaggio di luce. (Franco Bruno Vitolo) 34

Mi rimanda da Celestina, a far la grande signorina col cuore pieno d’amore e gli occhi brillanti come l’acqua marina.


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PAOLA CETANI Pittrice

PAOLA CETANI, pittrice, è un’artista di Sorrento autodidatta, che ha perfezionato le tecniche frequentando per alcuni anni corsi specifici. Nelle sue opere i colori si mescolano ai sentimenti che si palesano e si infondono nello spettatore mediante il suo tratto, il quale, nonostante la leggerezza o la decisione, conserva sempre una particolare connotazione eterea. Fra i suoi soggetti preferiti, sono degne di nota le interpretazioni dei paesaggi della Costiera Sorrentina e delle sue zone limitrofe, così come gli studi di preparazione e i personaggi della sua collezione, talvolta isolati e talvolta immersi in una natura misteriosa. Tecnica predominante con la quale l'artista realizza i suoi quadri è quella tradizionale dei colori ad olio, alternata saltuariamente anche agli acquerelli e alle matite. Il suo stile si distingue per capacità d'improvvisazione e leggerezza.

da Sant’Agnello di Sorrento Napoli Italia

In uno stigma spiccatamente psicologico, il ritratto rimanda alle grandi lezioni del passato. Soprattutto nello sguardo si cristallizzano e baluginano le friabili ed evanescenti risonanze dell’anima. Il sottilissimo gioco chiaroscurale conferisce all’opera di riportare le svanenti e pur pulsanti penombre dell’animo. Le ali del mistero e del silenzio sospendono l’opera nei palpiti dell’arte. (Luigi Crescibene) 36

Dea - Olio su tela cm 50x40


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ETTORE CICOIRA Poeta Scrittore da Napoli Italia

Con esuberanza creativa e inventive metafore, non disgiunte da compiacimenti espressivi di sapore arcaico, in versi taglienti il poeta descrive uno stato d’animo turbolento ed intenso, fragile e determinato, in lotta perenne contro il dolore, assorbendolo tutto ma anche tenendolo il più possibile sotto controllo. Ne deriva la descrizione di una vita “sospesa e penzolante”, che però riesce ad intravedere in fondo al tunnel oallide luci di “esangui sensi”, aprendo così una tenue finestra di speranza. (Franco Bruno Vitolo)

ETTORE CICOIRA, poeta e scrittore, nato a Calitri (AV), vive a Napoh, dove si è laureato in Economia e Commercio. Ha lavorato per 40 anni alla Direzione Enel Campania. Appassionato della letteratura, scrive prose e poesie sia in lingua che in vernacolo napoletano e irpino. Con le sue opere ha partecipato a concorsi letterali nazionali e internazionali, riscuotendo numerosi successi di critica e di pubblica, nonché l’assegnazione di primi premi e prestigiosi riconoscimenti. Le sue opere sono state pubblicate in diverse antologie, si sono occupati di lui critici qualificati e la stampa nazionale. Attualmente, collabora con diverse accademie del territorio partenopeo.

DUBBIO Una vita bucata come uno staccio per pietre in affiorare di schegge madri su polverose perdite di sabbia. Sabbia dolce come il velo di zucchero avvolgente stecche di… rabbia. Una vita sospesa e penzolante per incertezza avita che scivola su spine, indifferente I'alma e, nel dolor, giammai contrita. Verrà un di in esangui sensi, forse, la vita.

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MARIA FLORA COCCHI Fotografa Maestra d’Arte Costumista Teatrale

MARIA FLORA COCCHI, fotografa, è nata nel 1942 ad Arezzo, dove vive e risiede. È stata prima insegnante di Disegno e Storia dell’Arte, poi costumista teatrale, approdata, per passione, alla fotografia e in particolare alla post-produzione. Le sue opere sono fotografia digitale in post-produzione: i numerosi scatti costituiscono l’alfabeto del suo linguaggio ed i volumi, le proporzioni e l’equilibrio cromatico ne definiscono la sintassi. L’oggetto fotografato non rappresenta una realtà oggettiva, ma solo un pretesto per esprimersi. L’artista ama entrare dentro l’immagine, per cambiarla, deformarla e assemblarla con altri contenuti visivi: il risultato è un’emozione “visivo-digitale”. Ha partecipato a varie mostre e concorsi fotografici con buon successo ed è inserita nell’Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea “Parole, Segni e Colore”, anni 2015, 2016 e 2017.

da Arezzo Italia

Le fotografie si distinguono fra quelle che hanno un’anima e quelle che ne sono prive. Alle prime appartengono le concrezioni frutto di ispirazione, a quelle disanimate appartengono quelle che sono esiti di costruzione, ma non è sempre così. La fotografia ha bisogno del cuore e della mente. Deve essere intuita, ma anche pensata. Le opere in oggetto sussurrano scansioni di mistero, sospiri di certezze, aliti di evasione, cristallizzazioni e riporti del bello fattuale. (Luigi Crescibene) 38

Il risveglio della Nike - Foto colore cm 50x70

Bellezza negata - Foto colore cm 70x50


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SOFIA COLAIACOVO Poetessa da Pontinia Latina Italia

Con versi caratterizzati da un’espressione semplice e chiara e da evocazioni fortemente caratterizzate sul piano sentimentale ed aeree nella dimensione che creano, la poetessa ci introduce in punta di piedi nel suo mondo, in quei pensieri morbidamente malinconici in cui la tristezza si intreccia con il sorriso interiore e la corporeità svanisce nell’essenza, per effetto di una sensibilità delicata e coinvolgente. (Franco Bruno Vitolo)

SOFIA COLAIACOVO, poetessa, è nata a Pontinia, dove vive. Diplomata all’istituto Tecnico Professionale come analista chimico, sin dalla giovane età ha sempre manifestato una forte passione per la poesia. Ha partecipato con le sue opere a vari concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi e premi di alto prestigio. Le sue opere sono pubblicate in diverse antologie e cataloghi nazionali e internazionali. Tra questi, Parole, Segni e colori, Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea dell’accademia Internazionale Arte e Cultura-Michelangelo Angrisani. Una sua poesia, “Accidia”, è contenuta in un volume rievocativo della manifestazione Parole di donna, organizzata dalla Provincia di Latina.

QUANDO NON CI SARÒ PIÙ Un giorno Il mio corpo sparirà nel nulla e l’anima volerà; ll cielo di un paradiso lontano a me sconosciuto sarà la mia dimora. Di me rimarrà solo il ricordo che hai conosciuto e vissuto insieme in quell’istante, ho cessato di vivere: “esisterò per te solo nel ricordo”.

AMARA IMMAGINE DI VITA Tu, tristezza, venisti senza preavviso così all'improvviso gelida dentro a una notte d'amore indescrivibile, in un giorno nel tramonto grigio di pioggia senza parole dentro ai mari azzurri della solitudine. L'immaginazione prende nella tristezza che conosco il sopravvento, vola, plasma nella follia eterna dell'oceano violento. 39


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ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE, poetessa, è nata nel 1981 a Napoli. Fin dall’età di dieci anni si è appassionata alla musica ed allo studio del violino, pervenendo nel 1997 al diploma di Conservatorio in solfeggio. A scuola, dopo il conseguimento del diploma di Maturità Classica nel 1999, si iscrive alla Facoltà di Medicina, laureandosi nel 2006. La sua passione per l’arte poetica rimane silente fino al giugno 2003, quando le viene conferito il premio Magna Graecia, categoria Giovani emergenti. Nel 2008 ottiene una segnalazione speciale al Premio Internazionale Prato, un tessuto di cultura. Nel 2015 pubblica la sua prima raccolta, Tra anima e terre.

ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE Poetessa da Napoli Italia

Nella sua raccolta Tra anima e terre, Antonella Ilaria Cicale procede a cuneo dalle tematiche più intensamente sentimentali e familiari a quelle più legate a problematiche intime ed esistenziali: le percezioni di natura “cosmica e universale”, i confini con l’umano, e oltre. In tutte le liriche lei conserva la capacità di creare sfumature emozionali con un uso sapientemente poetico della parola e del verso, trasmettendo intensità, suggerendo immaginazioni e meditazioni di più ampio respiro, stabilendo un costante elastico tra la persona, il mondo e il senso stesso della vita. Questo è confermato dalle due poesie qui presenti. L’evento del Natale è lo spunto per creare un profondo silenzio e meditare sullo spazio del caos alla ricerca di se stessa. E una lacrima, goccia chimica, nel suo vagare unisce corpo e anima, debolezza personale e mistero esistenziale, in un suggestivo intrigo di poetiche emozioni. (Franco Bruno Vitolo) 40


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ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE Poetessa da Napoli Italia

IL BAMBINO CHE SAPREI

LACRIMA

Ed è silenzio frastornato dal suono della zampogna in un pomeriggio secco arido di senso dove il vino produce frasi senza sapore parole stonate tra labbra vuote. In fondo è nato un bambino gente in festa e nessuno se n’è accorto… L’anno che verrà ha il sorriso stampato come solita cartolina gonfia di aspettative. Tutto è sapore niente ha sapore… Nella lunga attesa che risorga un nuovo sole mestiere di sempre i pensieri riflettono un’esistenza nello spazio del caos. Sola con loro mi censuro perché maestra in questa arte… E guardando ancora quegli occhi vorrei rinascere per essere in fondo me stessa soltanto.

…e la goccia chimica diventa corpo… anima passato… presente gioia… dolore si poggia… danza si perde… scompare. Lascia il segno ritornerà perché è vita perché è debolezza… mistero perché è creatura che pulsa.

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DANIELA CONTI, pittrice, è nata a Velletri, dove attualmente risiede. Artista autodidatta, da sempre appassionata dell’arte del dipingere, già da giovanissima ha realizzato opere pittoriche, prediligendo tematiche figurative, paesaggi, nature morte e tutte le cose belle che la circondavano. Da qualche anno ha cambiato radicalmente le sue creazioni inoltrandosi nella pittura informale, riuscendo ad esternare le sue emozioni più profonde. Usa con eccellenza i suoi colori, li accosta tra di loro, come un grande maestro di musica che mette insieme i diversi suoni per un concerto perfetto.

CONTI DANIELA Pittrice da Velletri Roma Italia

Da una ricerca istintiva e lenticolare di slanci e di ripiegamenti, di scomposizioni e di riaggregazioni, di verità evidenti e reticenti, di realtà nascoste e scintillanti, si aggregano, si mantecano e si fondono empiti emozionali e razionali che cercano, trovano e corroborano empatiche espressioni del bello e del vero. (Luigi Crescibene) 42


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LUCIA D’ALEO Pittrice

LUCIA D’ALEO, pittrice, nata a Siracusa il 28 Aprile del 1952, è insegnante di Biologia in pensione. Dipinge dall’età di quattordici anni da autodidatta. Predilige nella composizione la tecnica dell’olio su tela, ma col tempo ha scoperto gli acquerelli, le tempere, i pastelli ad olio. È affascinata dalla pittura su carta da papiro, tipica della sua Siracusa, e su stoffa, dove a volte si cimenta. Per lei la pittura è il suo oblio, i colori della Sicilia-sono l’anima dei suoi quadri. Durante la sua carriera artistica ha allestito diverse mostre personali, ha partecipato a mostre collettive e a concorsi artistici nazionali e internazionali, ricevendo consensi e premi di alto prestigio. Si sono occupati delle sua arte critici qualificati e la stampa nazionale.

da Senigallia Ancona Italia

Volti di donne - olio su tela cm 100x80

Nella stilizzazione figurale, il segno turgido, guizzante, sinuoso, duttile, sposato senza spareggi a colori lauti, briosi, succosi, crepitanti e vitali, crea opere di notevole impatto fruitivo. Il ritmo coerente nelle labirintiche e affollate estensioni della forma crea vigorosa armonia. Le opere dalla suggestiva valenza fruitiva sono di empatica caratura. (Luigi Crescibene)

The lost heaven - Olio su tela cm 100x80 43


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CARMELO DI PERNA Poeta da Montecorvino Pugliano Salerno Italia

CARMELO DI PERNA, poeta, vive a Montecorvino Pugliano, vicino Salerno. Diplomato Tecnico Agrario, è impiegato presso il Servizio Ambiente dell’Amministrazione Provinciale di Salerno. Da sempre appassionato di letteratura, ha iniziato a scrivere poesie per hobby negli anni Ottanta e successivamente, spronato da amici poeti e scrittori, ha partecipato a concorsi ed a manifestazioni nazionali ed internazionali, confrontandosi con altri autori e riscuotendo successi ed assegnazioni di premi prestigiosi. Le sue opere compaiono in numerose riviste, antologie e raccolte di poesie; inoltre ha realizzato una monografia sul movimento del volontariato per conto del Ministero degli Interni. Si sono interessati di lui la stampa locale, nazionale e numerosi critici d’arte e letterari. Le attività del Di Perna, senza trascurare l’attività poetica e ultimamente anche la pittura, si estendono al volontariato per la tutela dell’ambiente, della salute e della persona. Infatti ricopre il ruolo di Segretario Provinciale dell’Avidicaf Onlus, Associazione Nazionale per la promozione e l’integrazione sociale. Attualmente riveste anche l’incarico di Commissario Provinciale dell'ANPVI Onlus.

VORREI VEDERTI

In una successione intensa e fantasiose di visioni ed emozioni intrise di musica e luce ed illuminate dalla danza, il poeta crea un elettrico elastico tra l’ideale e il reale e romanticamente riesce a rinnovare un sogno in un’estasi interiore pervasa d’Amore e di Energia. (Franco Bruno Vitolo) 44

Vorrei vederti danzare al suono di un violino in fiamme. Vorrei vederti danzare per il capitano a cui non hanno costruito la nave. Vorrei vederti danzare per la madre confusa che vede vuota la sua culla. Vorrei vederti danzare… per il cuore senza compagno; per l’anima senza un re; per la prima ballerina; per tutti quelli… …come me. E poi… quando il violino è diventato cenere… vorrei sentirti cantare! Vorrei sentirti cantare; la tua voce

mi riscalderà il sangue. Ed il sangue caldo causerà caldi pensieri. Ed i caldi pensieri faranno esplodere calde azioni. E le calde azioni risveglieranno calde emozioni. E le calde emozioni sono Amore. Danza! Danza! Danza al suono di un violino in fiamme: danza. E poi canta! Canta come se fosse per Amore. Canta fino alla fine dell’Amore.


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DONATO D’ANGELO, scultore, da sempre si è dedicato ai lavori in legno. Le sue tecniche preferite sono l’intarsio e il bassorilievo su tavole di legno massello. È autore di composizioni in legno e di pannelli intarsiati realizzati con varie essenze, lasciandone in vista il colore naturale e procedendo solo alla lucidatura delle opere. Prepara con attenzione, rispettando le venature, le strisce di legno, le sagoma come il disegno lo richiede, infine le assembla con rispetto. Con il tempo esse maturano e tirano fuori altre colorazioni, altri contrasti che esaltano la bellezza dell’opera. I soggetti spaziano dalla natura morta agli autoritratti, da soggetti mitologici agli animali, a paesaggi ed altro.

DONATO D’ANGELO Scultore da Roma Italia

Andromaca - Intarsio cm 60x80

Nella materia fluttuano, si intersecano, riluttano e vibrano le emozioni in penombra, le riemersioni memoriali, i lasciti agrodolci del mito. Si apre un varco nella sospensione fantastica, nella fuga decelerata dalla frustante realtà. Il preziosismo tecnico si manteca alla vis espressiva, ne determina lasciti armonici oltre viete rappresentazioni. (Luigi Crescibene) 46

Atlas - Intarsio cm 80x60


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PAOLA DE LORENZO Poetessa da Avellino Italia

Attraverso un linguaggio chiaro e semplice, nella suggestiva fusione di memoria e nostalgia, identità e commozione, la lirica crea un’atmosfera dolcemente malinconica che avvolge il cuore del lettore in uno slancio di immedesimazione per una dimensione che va ben oltre la storia personale, perché tocca l’universale caducità della condizione umana. (Franco Bruno Vitolo)

PAOLA DE LORENZO, poetessa e scrittrice, vive ed opera ad Avellino. Arrivata alla poesia nella maturità dopo un lungo percorso interiore, è vincitrice di numerosi premi di poesia, nazionali ed internazionali di alto prestigio, tra cui la “Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”, il Primo Premio nella sezione “Poesia in lingua” alla 16ª Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura”, promosso dall’Accademia Internazionale “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani”, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). La sua poesia è distinta da una innocente spontanea semplicità, che si traduce in candore di immagini ed in lirica immediatezza di accenti, senza mai smarrirsi o tradirsi in reminiscenze letterarie o ricercatezze semantiche

PRIMA SERA A quest'ora nel mio paese l'aria si fa garrula e dolce tra i rintocchi della sera A quest'ora nel mio paese morbido si scioglie il rosso sole. Sul verde dei campi lontano a quest'ora nell'infinito silenzio dei monti si perde il belare degli agnelli. Lontano… lontano… nel mio paese tra il giallo grano e i rossi papaveri correva la mia giovinezza.

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FIORELLO DOGLIA Scultore

FIORELLO DOGLIA, scultore, è nato a Grottaferrata nel 1959. Si è specializzato in Medicina Cinese, Agopuntura e TaiJiQuan. Fin da bambino coltiva l’innato senso artistico, l’inclinazione per il disegno, la scultura, la pittura, la poesia, la musica e il movimento. Ha partecipato a vari eventi, tra Roma, Ravenna, Napoli, Firenze, e a molte iniziative nei Castelli Romani, conseguendo numerosi riconoscimenti. Nel 2002 la C.E.A. ha pubblicato un suo “Atlante Pratico di Agopuntura”. Nel 2016 è stato premiato per la poesia al Concorso Nazionale Albero Andronico IX ediz. È stato premiato per scultura e poesia al Premio Internazionale Arte e Cultura, Castel S.Giorgio (SA), XX edizione.

da Genzano Roma Italia

Per molti la scultura è la più completa delle arti figurative perché alla forma e al colore unisce il volume. Per altri è una proiezione della pittura perché riporta, addirittura in modulazioni più complete il mondo e la vita. Nelle opere in oggetto l’armonia è movimentata da emozioni autentiche che nella dinamicità e nella e nella compostezza movimenta emozioni pulsanti e sorvegliate al di là di frigide risoluzioni oggettive. Brividi di incanto e di malia rendono la fruizione particolarmente serena. (Luigi Crescibene) 48

Attesa - China su carta cm 30x40

In attesa dell’alba - Scultura in gesso e ferro cm 95x54x93


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GHILARDI MARCO Poeta da Cameri Novara Italia

GHILARDI MARCO, poeta, è nato a Novara il 28 marzo 1984. All’età di sedici anni conclude gli studi e, spinto già dal desiderio di indipendenza, approccia subito il mondo del lavoro, svolgendo le più svariate mansioni: dall'elettricista, al meccanico, al saldatore, al commesso. In questo periodo approda agli studi dei classici dell’800 e del ‘900, trovando molta affinità con i poeti maledetti, nei quali da sempre si raffigura. Nel tentativo di evadere da questo mondo, che l’ha costretto a crescere troppo in fretta, e nella speranza di trovare un luogo in cui vivere una coesione tra natura e sentimento, in cui potersi esprimere e sfogare liberamente senza essere giudicato, ribelle alla vita, inizia a scrivere i suoi primi testi, inizialmente utilizzati come canzoni che col passare del tempo maturano, divenendo vere e proprie poesie. Nel 2008, spinto dal desiderio di emergere, si iscrive per la prima volta ad un concorso letterario e da allora cerca sempre di mettersi alla prova. Riscontra risultati positivi in concorsi. Tra questi, la Medaglia d’Argento al “Premio Nazionale Città di Livorno”; il primo premio alla decima edizione del Premio Internazionale Giuseppe Sciacca (Vaticano). Nel 2015 ha ricevuto la nomina di Presidente Delegato Settoriale per il Comune di Cameri, Novara, dall’Accademia Internazionale Arte e Cultura di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani. Attualmente sta concludendo gli studi universitari come Educatore presso l’Università degli Studi di Torino e lavora presso la Cooperativa Nuova Assistenza nella Comunità Educativa Parco del Welfare.

EDÙCERE

Poesia a tinte forti, in cui convivono slanci di rabbia, dolore e solitudine, esplosioni di violenza, vaghe ricerche di scogli salvifici che blocchino il naufragio: emergono a tutto tondo l’inferno della famiglia e le gabbie degli affetti, in un turbine che il poeta, tra metafore efficaci e spunti di crudo realismo, riesce a trasmetterci con tutta la sua intensità, emozionandosi ed emozionandoci. (Franco Bruno Vitolo)

Volano su getto d'inchiostro le parole che rincuorano il Mondo. Una voce sussurra al mio orecchio che anche se fossi l'ultimo uomo al Mondo non mi lascerebbe solo. “Io non ti lascio solo”. Rabbia e solitudine crescono nello sconforto. In un attimo, mia madre smise di parlarmi. Mio padre senza un nome. Ricordo schiaffi scolpiti da calli, baci come testate nucleari sulle mie labbra inermi, ferite che non si richiudono al calar delle stagioni.

Una nuova vita. Tutti che parlano, ma io non conosco le parole. Io conosco le botte. Esistono case dove le parole sono carezze, dove la fame si sazia con l’amore. Esistono stanze dove le parole sono sguardi dove la musica si ascolta nel silenzio. Esistono cuscini dove piangere e mani pronte ad accogliere il dolore. Esistete voi, nodi dei miei pensieri che difficilmente scioglierò. Non capii il valore delle stelle finché non scoppiò il temporale. 49


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ASSUNTA GNEO, poetessa e scrittrice, nata nel 1967, lavora e vive a Latina. Coltiva la passione per la cucina, adora il mare, l'equitazione, la canoa, la bicicletta e la chitarra. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze ostetriche e comunicazione tecnologica, successivamente la laurea magistrale in Comunicazione pubblica e sociologia. Attualmente lavora preso la ASL di Latina. Grande attivista nel sociale, collabora alla Redazione del giornale “Comunità”.

ASSUNTA GNEO Poetessa Scrittrice da Latina Italia

Tira fuori l'anima è un inno alla rinascita, alla riscossa della propria vita e del proprio sogno. Ognuno di noi viene al mondo con un sogno, ma realizzarlo è complicato: ci sono persone che si battono per questo, ma, rendendosi conto di quanto sia complicato, rinunciano. Non ascoltano più la vocina che viene dall'anima, che li incita ad andare avanti; semplicemente smettono di credere, con il compiacimento di mariti, mogli, genitori, amici. Altri invece, scelgono di combattere, seppure la lotta sia difficile, complicata, impossibile: è li che si fa la differenza. Luce è una di questi, rappresenta la vera luce he alberga dentro di noi, la forza che ci sostiene, che ci spinge a compiere un altro passo in avanti. Luce ha una famiglia disattenta, che non riesce a proteggerla, neanche dall'abuso dell’imbianchino che lavora a casa in occasione della sua comunione. Occorrerà tempo, tanto tempo, per superare, per capire. Combatte duramente, non si arrende mai, perché ha capito che costruire è la cosa che sa fare meglio e che cambierà realmente la sua vita.

Un punto di forza ce l'ha: è Nonna Bice, che capisce la situazione: la ragazza abbisogna di una madre, quella che ha non sembra essere all'altezza. Cosi decide di sostenerla psicologicamente e fisicamente, regalandole perle di saggezza e svelandole il segreto di famiglia che custodisce da una vita. Sembra sia arrivato il momento di lasciarlo andare. Finalmente servirà a qualcosa, alla nipote per realizzarsi. È un inno all'amicizia: lei e Gianna crescono insieme, sostenendosi l'una l'altra, nella ricerca della propria identità, nella voglia di affermarsi nella propria vita e nella ricerca della felicità Ma i colpi di scena non sono ancora finiti: la morte della piccola Desiré cambierà di nuovo le carte in tavola . Ce la farà Luce a riscattarsi? 51


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GIUSEPPE DI MAURO Pittore da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Energia e tenerezza, mantecate in equilibrata sintesi, imprimono al corpus fondale dell’opera un energico stigma espressivo. La rappresentazione, con le sue inevitabili cadute nell’ibridazione e nella vacua esortazione, è tenuta distante. È esteriorizzata la valida capacità di introspezione che annulla l’oggettivazione e alimenta vigorose e sottili nervature psicologiche. La fruibilità estetica è di notevole impatto. La sensuosità e la rarefazione della bellezza celebrano la loro armonica epos. (Luigi Crescibene) 52

GIUSEPPE DI MAURO, nato a Cava De’ Tirreni, si è laureato in Medicina e Chirurgi e si è poi specializzato in Cardiologia. Impegnato nel sociale, da alcuni anni ha avviato nei reparti di pediatria, insieme ad altri colleghi, la “magicoterapia“, metodo alternativo basato sui giochi di prestigio. A tal proposito sono apparse recentemente recensioni su Repubblica, Il Corriere del Mezzogiorno, Il Mattino, La Città e altri giornali. Hanno parlato dell’iniziativa: RAI 1, RAI 3, Canale 5, Canale 21, Tele Salerno. Oltre alla professione, si dedica all’arte grafica e pittorica. Ha illustrato vari testi di Medicina per l’Università di Napoli, tra i quali la sezione ecocardiografica del libro di Semeiotica Fisica e Strumentale “Il cuore” del Prof. Aldo Iacono, Ordinario di Cardiologia, 1^ Facoltà di Medicina e Chirurgia. È iscritto all’A.M.AR.S. Ha realizzato pitture su ceramica a Benevento. Nell’anno 2011 ha ricevuto la nomina di “Cavaliere della Repubblica Italiana”. Nel 1999 è risultato vincitore nella Sezione “Grafica” del Premio Internazionale “Città di Cava”, organizzato dal Centro “Iride”. Nel 2008 ha ottenuto a Firenze l’Oscar della Cultura e nel 2010 a Milano il Premio Sant’Ambrogio. Nel dicembre 2015, in occasione dell’Anno Giubilare, ha donato all’Arcidiocesi di Amalfi- Cava de’ Tirreni il Trittico della Misericordia, oggi collocato nella Chiesa del Purgatorio È annoverato nel Catalogo dell’Arte Moderna Italiana, edito da Mondadori. Per i suoi meriti artistici, nel 2011, ha ottenuto dal Presidente Giorgio Napolitano il titolo di Cavaliere. La conoscenza dell’anatomia e lo studio della luce lo portano a creare immagini e figure evocative che spiccano nettamente. Come ha osservato Paolo Levi, “il gioco plastico delle luci e delle ombre dona perfetta leggibilità ai contorni di un’immagine più allusiva che descrittiva”. Emilio Bianchi, Direttore di Accademia di Firenze, ne loda “il tratto pulito, netto, il cromatismo delicato,, tanto da poterlo inserire di diritto nel numero ristretto dei maestri”.

Donna seduta Sanguigna cm 50x70

Voluttà Olio cm 30x50


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Nudo di spalle - Olio su tela cm 50x70 53


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NINA ESPOSITO Pittrice Poetessa da Casal di Principe Caserta Italia

Il ritratto psicologico, che ha avuto in Lorenzo Lotto inconsapevole iniziatore e che da Leonardo in poi è visto come l’inimitabile “medium” per esplicitare le rarefatte urgenze emotive, i labirinti interiori, i sentimenti più aristocratici e puri dell’animo umano, nelle concrezioni in oggetto assolve pienamente la sua inimitabile funzione. Nell’armonia e nella fusione cromatica, nei preziosi accenti tonali, nei segni morbidi e sorvegliati si concretizzano tante ansie, tante tenerezze, tanti brividi, tanti sospiri. (Luigi Crescibene) 54

NINA ESPOSITO, pittrice e poetessa, è laureata in Lingue e Letteratura Francese presso l’Istituto Universitario “Orientale” di Napoli e in Psicologia presso la SUN di Caserta. Già docente ordinario di Lingua e Letteratura Francese nella scuola secondaria di II grado, oggi vive a Casal di Principe. Ama esprimersi con linguaggio sia poetico/narrativo che pittorico, contaminando "parolapoesia con colorepittura". Le sue opere sono un abbraccio di linguaggi differenti che con forza rompono muri di solitudine, comunicano immagini, pensieri, turbamenti, sensazioni e aprono nel fruitore spazi nuovi da riempire di nuove connessioni e nuovi link che scaturiscono proprio da questa relazione. Nei suoi dipinti prevale lo studio del volto, assecondando la spinta che la porta all'esplorazione della geografia dell'anima e dei paesaggi interiori, nel tentativo di fermare sulla tela la luce fuggevole, che origina nello sguardo un'emozione, l'ombra che svela un sentimento in un sorriso, "La sua scrittura è un canto circolare, una spirale che si arricchisce di echi ad ogni giro e sempre più si dilata. Versi che rispecchiano il passato nel presente in un percorso di metafore efficaci […] è la scrittura di un'artista che riesce a dipingere giochi di luci prismatiche persino con le parole …" (Cristina Bove) È risultata vincitrice di vari concorsi letterari e artistici. nazionali e internazionali ed ha ottenuto come premio la pubblicazione di tre sillogi. I suoi scritti sono raccolti in varie antologie e i suoi quadri sono presenti in numerosi cataloghi

Penombra - Olio su tela cm 100x90


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EMANUELA INGENITO

EMANUELA INGENITO, poetessa, è nata il 26 gennaio 1991 a Vico Equense (Na). Laureata in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali presso l’Università Federico II di Napoli, sta proseguendo gli studi in Archeologia e Storia dell’Arte e collabora con la rivista online La COOLtura, scrivendo articoli dedicati all’arte contemporanea. L’altra grande passione è la poesia e nel 2013 ha coronato il sogno di pubblicare la sua prima raccolta di componimenti, Il giorno migliore che attendevo (Ed. Garcia). Alcune sue poesie sono state pubblicate nell’antologia poetica Domenico Napoleone Vitale (2013), nella collana Impronte n. 42 (2014, Ed. Pagine) e sulla rivista internazionale Poeti e Poesia (dicembre 2015), come autrice segnalata dal poeta italiano Elio Pecora. Di recente ha ricevuto il primo premio al Concorso Internazionale Arte e Cultura 2016, con la poesia “Questo è il mio peccato”.

Poetessa da Vico Equense Napoli Italia

Che manifesti il senso dell’assenza o l’intensità del vagheggiamento d’amore o i palpiti del cuore sullo slancio del desiderio e del ricordo, la poetessa conserva sempre una cifra stilistica di alta trasfigurazione poetica. Ogni verso arriva a bersaglio con le sue denotazioni e vola nel cuore con emozionanti connotazioni, grazie ad espressioni che lasciano il segno: il vermiglio del desiderio… il vestito di gigli selvatici… luce suono ossigeno polline polvere elettricità vuoto guerra… armistizi concentrati in uno sguardo… Ancora una volta, il segno di un talento purissimo. (Franco Bruno Vitolo)

QUESTO È IL MIO PECCATO

TUTTO TRA I NOSTRI OCCHI

guardo attraverso… Il tufo disfatto,

Ogni cosa cominciò dagli occhi… I colori delle gerbere, i cieli neri di diamanti, i giorni nostri di sole e le nostre grandini, perché c’era tutto tra i nostri occhi: luce, suono, ossigeno, polline, polvere, l’elettricità e il vuoto, guerre e armistizi, lo spazio misurabile, l’attesa infinita, paura di una promessa. Tutto cominciò dagli occhi e finì con gli occhi.

Ti ho negli occhi e mi risorge l’anima, trasuda d’incenso, t’accarezza la nuca sudata. È come una domenica, il vestito tuo di gigli selvatici, il vermiglio di un desiderio. Questo è il mio peccato, ma ti vorrei negli occhi, sempre: questa la mia redenzione.

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MARILENA FANFANI, pittrice, vive e risiede a Castiglione del Lago (Perugia, Italia). Insegnante di Disegno e Storia dell’Arte, con i suoi dipinti ha partecipato a diversi concorsi e mostre, personali e collettive, in Italia e all’estero. Ad esempio alla galleria Holiday Inn di Strasbourg, ricevendo consensi e premi prestigiosi. Alcune sue opere sono pubblicate su riviste e cataloghi nazionali e internazionali. Si sono interessati alla sua arte critici qualificati e la stampa nazionale. Alcune sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private.

MARILENA FANFANI Pittrice da Castiglione del Lago Perugia Italia

Intima fantasia cromatica - Olio su tela cm 40x60

Follie pesanti - Olio su tela cm 40x60

Il colore è vero protagonista. Limpido, energico, esuberante, sfiaccolato, terragno, saturo, croccante, intesse un dialogo fitto, spavaldo, confidenziale con il fruitore. Crea un’empatica corrispondenza. Fra verità accese, caduche, friabili, vacillanti, oltre le incrinature irredimibili, le cocenti delusioni della vicenda esistenziale, si riverbera l’ansia di un approdo nella sfinita consistenza di palpiti, gaudii, sogni. (Luigi Crescibene) 56


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Ognuno, sia al lavoro che al posto che occupa nella società, può essere un simbolo della comunità di appartenenza o anche di più: può essere un simbolo di tutto il mondo sul pianeta Terra e perfino nell'Universo. Io, CONTRUT O’ ION, sono nato nel 1961 nel villaggio di Constantin Brancoveanu, Calarasi County (Romania), e vivo nella città di Slobozia, Ialomita County. Sono laureato in legge e lavoro come amministratore in una società. Attualmente sono sposato con Daniela e abbiamo una figlia di quattro anni, di nome Maria Antonia. Essendo un amante della poesia e anche uno scrittore, ho scritto una serie di poesie fin dal 2007, che abbiamo pubblicato in dieci volumi.

CONTRUT O’ ION Poeta da Slobozia Romania

Con un delicato gioco di richiami e di ripetizioni e con espressioni lievi che guidano la fantasia e l’emozione al di là del tempo e al di qua del cuore, il poeta crea un dolce inno all’amore ed alla sua sublimazione verso i valori più alti, coinvolgendo l’animo del lettore in un sognante volo di armonie. (Franco Bruno Vitolo)

VORREI… ANDARCI VERSO L’INFINITO Allora, quando sbocciano gemme in fiore; allora, quando il vento porterà fragranze; allora, quando petali sorrideranno nei rami… vorrei baciarti, amore mio, vorrei avvolgerti allora con il braccio, vorrei perderci tra le vie, vorrei desiderarci sempre, incessantemente, vorrei andare a spasso per quanto vuoi. Allora, quando il Sole si perde all’Orizzonte; allora, quando scende adagio al tramonto; allora, quando si lascia l’ombra sul tragitto; vorrei… andarci… verso l’infinito.

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ROSANNA FERRAIUOLO Pittrice da Sorrento Napoli Italia

In un’opera trascorsa e animata da intensa e frale tensione centripeta, il colore, declinato nelle sue vivide e morbide tonalità, in una caleidoscopica cristallizzazione di sensazioni, di emozioni, e di sentimenti in penombra, gioca in simbiotica comunione con la luce e il colore del mare e del cielo che occhieggiano, teneramente malinconici nell’abbraccio dell’armonia. 58

ROSANNA FERRAIULO, pittrice, nata a Montreal (Canada), vive e lavora a Sorrento. Appassionata da sempre dell’arte pittorica. si è cimentata ad esplorare e a sperimentare le diverse tecniche pittoriche da artista autodidatta. Durante la sua carriera ha realizzato molte opere con tecniche e tematiche diverse: paesaggistica nature morte, astrattismo e altro. Ha partecipato a mostre personali, a collettive e a concorsi artistici, riscuotendo plausi e premi di prestigio. Poetessa e scrittrice, ha pubblicato i romanzi Cinquanta (Graus Editore) e Come l'onda del mare. Attualmente è Presidente Delegato per la Penisola Sorrentina dell'Accademia Arte e Cultura Michelangelo Angrisani.


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ANNA FERRENTINO Pittrice

ANNA FERRENTINO, in arte Anna Ferry Ferrentino, pittrice, nata a Sarno (Salerno), dopo aver vissuto per un lungo periodo in varie città italiane e all’estero, da pochi anni vive a Bracigliano (Salerno), dove continua a coltivare la passione per l’Arte. Prediligendo l’arte pittorica, esplora con impegno le varie tecniche e le molteplici espressioni che hanno reso la sua arte percettibile al fruitore, creando emozioni e suggestioni. Il suo modo di esplorare le arti come le tecniche la inserisce tra gli artisti contemporanei più innovativi. Deposita i pennelli per cercare un contatto più intimo con il colore, esaltando il modellismo corporeo attraverso l’uso dei polpastrelli, per sentire la forza del colore come l’eleganza dell’unione corporea. Ha allestito mostre personali e collettive, ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali, ricevendo premi anche di alto prestigio.

da Bracigliano Salerno Italia

In una espansione formale dinamica e agile, la stilizzazione della figura crea un’armonica e pur intensa e sussultante consistenza fattuale. Essa scosta la lavica e monotona consistenza della routine e spinge ad esserci e ad esondare nelle vibrazioni emozionali che trascorrono e significano la matrice dell’opera. 60

L’Abbraccio - Olio su carta cm 30x40


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ALESSANDRO LOLLETTI, poeta, è nato il 15 aprile a Genzano di Roma, dove risiede. Attualmente lavora come operaio presso un magazzino di Pomezia. Appassionato di musica e poesie, fin dall'età adolescenziale esprime attraverso la poesia le sue emozioni, raccontando la sua vita e l’amore, in cui crede profondamente. Nel 2016 ha partecipato per la prima volta alla XX Edizione del Concorso internazionale “Arte e Cultura”, promosso dall’Accademia “Arte e Cultura", in Castel San Giorgio (Salerno).

ALESSANDRO LOLLETTI Poeta TI VEDO ANCORA

da Genzano Roma Italia

In pochi tratti, con parole semplici ed un’efficace iterazione del verso portante, il poeta dipinge il buco nero di un’assenza e frammenti spinosi di dolore con il colore e il calore della memoria e dell’affetto, trasformandoli in una presenza cementata da una vita intera e ancora oggi fonte di emozione e maestra di valori e di vita. (Franco Bruno Vitolo)

Ti vedo ancora seduto su quella sedia con un capello nella testa per compagnia un vecchio bastone . Ti vedo ancora là aspettando il tuo domani pensando a un altro sogno che il tuo futuro ti sta portando. Ti vedo ancora là con il tuo sorriso stampato sul viso vedere i piccoli giocare. Ti vedo nei miei sogni mentre assapori la tua libertà dai tuoi mali. Ti vedo in mezzo a noi con un bicchiere di vino tra le mani a brindare ai sogni realizzati.

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ADRIANA FERRI Pittrice Ceramista

ADRIANA FERRI, pittrice, avvocato per professione, ma con una passione per il mondo delle muse che sin da fanciulla le faceva vagheggiare l’attività di architetto, iniziare studi musicali, scrivere poesie (una anche pubblicata da una rivista) e ricevere, ancora bambina, il lusinghiero invito a prendere qualche lezione di disegno. Oggi, però, ad Adriana Ferri, inserita nel mondo del lavoro, l’antica passione, mai assopita, è potuta prepotentemente risorgere. Tra tele, pennelli, colori, si esprime con personalità, gradevolezza ed individuale patrimonio concettuale ed emotivo. Nel frattempo giunge anche l’approdo alla scultura in ceramica, con risultati straordinariamente gratificanti. Vincitrice di vari premi, è stata protagonista di mostre in tutt’Italia e due sue opere sono ospitate stabilmente presso il Museo di Poesipittura di Roscigno. Hanno scritto di lei diversi quotidiani locali e riviste artistiche; le sue opere sono visibili su siti informatici.

da Salerno Italia

La Dea dell’acqua - Base diametro cm 30 x h cm 60.

Il volume nella sua armonica espansione, nei suoi elastici raccordi con luce e colore, conferisce alle opere scansioni di notevole vis espressiva. L’ elemento puramente decorativo spesso stigma inalienabile delle concrezioni in ceramica è tenuto distante. Vibrano l’agilità, la dinamicità, la serena compostezza, una sobria matrice che sceglie l’essenzialità oltre fronzoli e fumisterie dalla caratura monotonamente esornativa. Nell’ esaltazione del bello. (Luigi Crescibene) 62


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ANNA MARIA LOMBARDI Poetessa da Bonate Sotto Bergamo Italia

In componimenti di penetrante brevità, gravidi di suggestive metafore di natura esistenziale, proiettati costruttivamente verso la costruzione del sé mai disgiunta dalla presenza dell’altro, la poetessa sfiora tematiche essenziali della nostra vita, come la fugacità del tempo, l’Amore, le grandi scelte, la creazione di una staffetta affettiva e generazionale. E lascia una scia fascinosa che poi si traduce in emozionata meditazione. (Franco Bruno Vitolo)

ANNA MARIA LOMBARDI, poetessa, nata sessantanove anni fa a San Severo (Fg), vive a Bonate Sotto (Bg). Psicologa-psicoterapeuta ed assistente sanitaria in pensione, da qualche anno scrive poesie ed è solo dal 2015 che ha iniziato la sua pubblicazione con la raccolta “Moti dell’anima”, di cui è autrice con Marina Marini Danzi.Il libro, più volte recensito, è attualmente in terza ristampa. Recentemente ha vinto il Premio della Critica Letteraria al Concorso Letterario Michelangelo Buonarroti, di Seravezza (LU), ed è stato acquisito e catalogato presso la biblioteca dell’Università di Parma. Anna Maria Lombardi, tra i molteplici interessi, ama dare voce a ciò che definisce il canto dell’anima. Infatti, ben è citato nella introduzione del libro Moti dell’anima: “Scrivere poesie, come ogni forma d'arte, fa parte del bisogno dell'uomo di creare, raccontare e raccontarsi, di volare in alto con la fantasia verso lidi antichi o non ancora esplorati… Parola dopo parola, offre al lettore una variegata ricchezza di immagini che sprigionano il loro significato. Una manifestazione naturale allora diviene specchio ed espressione scritta del temporaneo stato d’animo umano. Immagini che si esprimono in metafore, ed è appunto grazie a queste immagini dinamiche offerte, molto evocative, con in sé grande valenza simbolica, in grado di coinvolgere anche i sensi mediante colori, profumi, sapori… che si attua la possibilità di dire di più, quel “di più” molto spesso inesprimibile a parole. Tutto si muove spinto dall’intento di ricreare armonia: la sensualità unita a profondità di animo, la potente simbologia insita nei paesaggi creati, l’invito a relazionarci “da cuore a cuore”, la poesia che diviene preghiera rivolta alla “Grande Madre Terra” che genera e nutre, l’invito a riscoprire, in noi e nel mondo, l’essenziale. Leggerla è infine momento meditativo, poiché è dal silenzio che tutto emerge, quel silenzio vasto, infinito e onnipresente a lei tanto caro, in cui si odono le note consapevoli e comunicative del proprio canto di donna. Una donna amante della vita, mostrata a noi nella sua interezza e da noi riconosciuta.”(R.Melani, Moti dell’anima, Prefazione). Le sue poesie sono state inoltre pubblicate in numerose antologie, riviste letterarie online e blogs. Molti sono stati i riconoscimenti e premi di prestigio da parte della critica letteraria nei vari concorsi nazionali ed internazionali ai quali ha partecipato. È Accademico Associato dell’Accademia Arte e cultura ed aderisce ad altre associazioni di prestigio. Partecipa assiduamente a giornate di reading con le proprie opere.

TEMPUS FUGIT

LA MIA SEMINA

Era ieri ed è già domani. A volte ti ho preceduto, altre volte mi sono fermata ed ho aspettato il frutto maturo per raccoglierlo. Tempus fugit… lo sappiamo tutti, ma non ci ho fatto più caso da quando ho deciso di starti vicino e tu hai stretto forte la tua mano alla mia.

Ho seminato frammenti di cuore nelle pieghe di aridi selciati ed ho visto spuntare delicate piante fiorite nel tempo. Ho arato con le mani nude il terreno ed ho piantato affetti per farmi abbracciare quando è sera e la luna canta sogni in attesa di altri tempi.

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GIANNA FORMATO Pittrice Poetessa da Aprilia Latina Italia

Nell’equilibrato rapporto tra segno e colore, nella vaghezza inconclusa, nella coerenza del ritmo cromatico, gocciolano e sfarfallano le tensioni e gli sfinimenti, le accensioni e i decelerati ripiegamenti, i palpiti e gli abbandoni, i rarefatti voli oltre il reale. Le opere non sono aridi riporti, sono fraseggi e sedimentazioni di sogni, riflessioni dell’animo oltre ogni scipita ripetitività. (Luigi Crescibene) 64

GIANNA FORMATO IN PAGANELLI, pittrice e poetessa, nata a Apollosa (Benevento), ama i fiori, predilige le rose e i fiori di campo. È appassionata della musica e le piace stare in compagnia. Ancora adolescente, si trasferisce con tutta la famiglia a Cisterna di Latina. Quindi si stabilisce definitivamente a Campoverde di Aprilia, dove col marito e tre figli risiede attualmente. Gianna Formato, nonostante l’impegno gioioso di madre, moglie e nonna di due nipotini, riesce a condurre sotto certi aspetti la sua vita in libertà e indipendenza. Nonostante i suoi impegni quotidiani, nel suo poco tempo libero coltiva con successo gli hobby preferiti: l’amore per la pittura e la poesia. Attualmente fa parte del Cenacolo della Poesia di Aprilia e dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura “Michelangelo Angrisani “ in Castel San Giorgio (Salerno), dove riveste il ruolo

di Senatore Accademico e Presidente Delegato settoriale, responsabile per le sezioni artistiche del Comune di Aprilia (Latina, Italia).

Il rifugio Olio su tela cm

Sdraiata nell’erba - Olio su tela cm


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GIANNA FORMATO Pittrice Poetessa da Aprilia Latina Italia

NON DIMENTICARMI NEI TUOI DOMANI Mettere su carta per te questi nobili pensieri mi auguro che non svaniscano fra le cose di ieri. Voglio dirtelo in poesia quanto ti amo così mi ricorderai nei tuoi domani. Tu stai costantemente al mio fianco solamente ahimé nella fantasia. Per questo mi manchi tu non sarai un ricordo del mio passato sei in fase crescente nei giorni miei. Oggi ti amo sicuramente più di ieri. E talmente profondo l'amore che ho per te che susciti le cose più belle e più nobili che sono in me Ancora voglio dirti che, con l'amore che c'è in me, accendo tutte le stelle per illuminare te. TI AMO IN UN MONDO SPECIALE “TAM TAM”

Le tre poesie sono intrise di uno spirito profondamente romantico, che attraverso l’immediatezza del linguaggio esalta il sentimento e le emozioni e riesce a trasmettere tutta l’onda travolgente che l’anima dall’interno, a comunicare le piccole complicità che danno sapore ad ogni rapporto, insieme con le luci che pure riescono ad illuminare i momenti bui e di distacco. Tutte e tre perciò convergono in un inno totale all’Amore, la cui scia avvolge il lettore e lo trascina nel tumulto che dentro il cuore non smette di ribollire. (Franco Bruno Vitolo)

Per un po' andrò nel mondo della fantasia perché il mio amore per te può essere solo virtuale. Io ti amo, voglio scriverlo nel cielo, sul mare, sugli alberi e sulle case. L'amore, quello vero, è sottile e profondo, scuote ogni cosa, Fa uscire dall'anima i sentimenti più belli, più puri e più grandi. Ovunque io vada canterò il tuo amore. Voglio darti un messaggio in codice che rimanga un segreto fra noi Per ogni volta che le tue orecchie percepiranno un "tam tam", sarà un "ti amo". Che sia uno sparo, una canzone, o il gioco di un bimbo, in ogni cosa. Immagina in un fuoco di artificio quante volte il mio cuore dirà al tuo: ti amo "tam tam"! E allora le tue orecchie sentiranno una musica divina, e forse nel tuo pensiero si accenderà la mia immagine.

TI PROMETTO AMORE ETERNO NELL’ADDIO ALLA VITA L'amore per la madre, per un figlio, un fratello, una sorella, o per l'uomo che amo. Con un nodo alla gola ho sognato l'angosciante nostro addio. E, seduta sul letto, immaginando quel giorno ho avuto paura, Al pensiero dell'ultima volta che ti vedrò perché ci sarà l'ultima volta. Quando ci congederemo da questo mondo pur se non presente al momento Sentirò uno strappo al cuore, e stringendoti sul mio petto. Imprimerò la tua immagine nella mia niente. E, nonostante l'inquietudine e la disperazione per averti perduto, raccoglierò le mie forze e accarezzerò e tue guance e con un gesto delicato di un dito le tue labbra. Con un mesto sorriso e quel dolore che mi sbriciola il cuore. Passeranno dei continui flash nella mia mente mi apparirai in un lontano orizzonte. Si adempirà così il mistero della morte nello spettrale agghiacciante silenzio del nulla. Amore, mi concentrerò così tanto e ancora mi concentrerò, Stringendoti a me per averti sempre nel mio cuore e nella mia immagine. Benedirò ogni cosa che abbiamo vissuto insieme. Ovunque tu sarai e ovunque io vada in nome dell'amore eterno.

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FERILLI ROSALBA Pittrice da Civitavecchia Roma Italia

Segni e colore sono compattati con straordinario equilibrio. I colori schioccanti, esuberanti, spavaldi imprimono alle opere una caratura sensuosa, ammiccante, carnale. La luce sapientemente filtrata e distribuita, si fa voce liberatoria oltre tumultuose e disarticolate espansioni. L’ impatto fruitivo ha empatica valenza. (Luigi Crescibene) 66

FERILLI ROSALBA, pittrice, è nata a Grottaglie (TA) ed è residente a Civitavecchia (RM). È cresciuta artisticamente nella cittadina pugliese, prestando la sua opera di decoratrice in lavori di alto prestigio. Notevole è l’esperienza nel campo ceramico con tecniche tradizionali, medievali, rinascimentali, moderne e, non ultimi, in stile greco ed etrusco, dove ha raggiunto perfezione e precisione assolute. È stata selezionata, nell’ambito dell’artigianato artistico del Lazio, in rappresentanza della Provincia di Roma. Molti suoi lavori si trovano in esposizione permanente in Giappone (Museo Internazionale di Miyagy). Recentemente le è stato assegnato il marchio di qualità per le ceramiche dall’Assessorato alla Cultura di Roma. Ha vinto numerosi premi, distinguendosi in diverse tecniche pittoriche quali l’olio, l’acrilico, la china. Da anni si dedica con passione alla tecnica dell’acquerello, in cui ha raggiunto risultati molto apprezzati in Italia e all’estero, che le hanno permesso di ottenere numerosi premi, meriti prestigiosi, menzioni positive della critica, in mostre, concorsi e manifestazioni varie. I suoi acquarelli risultano in collezioni pubbliche e private in Italia, Germania, Giappone, Austria, Belgio, Svizzera, Stati Uniti. Dicono di lei: …Una “passeggiata” nella sua arte serena conquista chiunque, suggerendo antiche memorie, delicate immagini, con colori solari, nitidi, emozionanti. Risulta prezioso l’approccio emotivo con l’opera della pittrice: la sua misura è discreta, come la vera eleganza e, come questa, spande attorno a sé un profumo sottile di bellezza, da cui dispiace allontanarsi.

Giardini di Ninfa - Acrilico su tavola cm 50x40.


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LAETITIA LESCOAT Pittrice da Rennes Bretagne Francia

LAETITIA LESCOAT, pittrice, nata nel 1971, è originaria della Bretagna, regione francese celtica e granitica. La vita, l’alta cultura e un clima fatto di spruzzi, di vento, di tempesta, hanno profondamente influenzato il ritmo della sua pittura e la materia usata. Questa pratica pittorica ha tuttavia visto la luce solo nel 2006. In precedenza c’erano stati venti anni di disegno autodidatta e poi altri quindici anni di vita altrove: in Africa, a Lione, nel Nord della Francia. Ha conseguito la laurea in Belle Arti all’Università di Parigi I (Panthéon-Sorbonne), nel 2009, in A.B.E.T. (Educazione degli adulti e formazione di base) – in Sud Africa nel 2002, in Letteratura moderna e Lingua francese a Rennes II, Francia, nel 1995, infine in Scienze economiche e sociali. Nel 2009 ha deciso di consacrarsi alla pittura aprendo un laboratorio-galleria ad Arras. Può finalmente lavorare e realizzare pitture di grande formato all’olio, in uno stile figurativo spesso ai limiti dell’astrazione. È questo limite che le permette di evidenziare la sua ricerca espressiva, più importante della estetica in quanto tale. Non è perciò sorprendente, per lei, che potessano succedersi su una stessa tela storie differenti che appaiono qualche mese e poi spariscono per fare spazio a nuovi protagonisti. L’Artista ha allestito diverse mostre personali, ha partecipato a collettive e concorsi nazionali e internazionali. Ha conseguito la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana: Ha vinto nel 2013 il primo premio nella sezione Pittura al Concorso Arte e Cultura 23 giugno 2013, a Castel San Giorgio (Salerno, Italia).

Pacific survivons - Olio su tela cm 150x50

In avvincenti coaguli e frastagli di luce e colore, il segno dinamico, scheggiato, parcellizzato, vivido, scomposto e fervidamente vibrante, rimanda, in una cifra fortemente evocativa ed allusiva, a tensioni, accensioni, ripiegamenti, palpiti, brividi, respiri, rimanda alla introiezione della grande anima del mondo, con i suoi ardori raffrenati, i suoi accesi silenzi, le sue sospensioni. 67


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MARINA MARINI “DANZA” Poetessa Pittrice Fotografa da Carrara Italia

Lirica ricca di suggestioni espressive, percezioni sensoriali, di interiorizzati scenari naturali, di emozioni memoriali, che crea un continuo elastico tra l’anima e il mondo esterno, tra il presente e il passato, nel disvelamento non della realtà ma del sogno, ma con la capacità di trasfigurare il sogno stesso nella realtà immaginata e di rifletto comunque vissuta. (Franco Bruno Vitolo) 68

MARINA MARINI “DANZA”, pittrice, poetessa, fotografa, nata a Pisa, vive a Carrara, dove lavora come infermiera. Amante dell'arte, in ogni sua forma, approfondisce su di sé l'esplorazione, l’espressività con la scrittura e il comporre versi. Utilizza la fotografia, il disegno e la pittura per arricchire le proprie opere. Ha vinto il primo premio al concorso “Trofeo Internazionale Medusa Aurea XXXIX Edizione” e numerosi altri riconoscimenti, anche di alto prestigio. Le sue poesie sono state pubblicate in varie antologie, riviste letterarie on line e blog. È autrice con Anna Maria Lombardi del libro di poesie “Sfumature di rosa”, pubblicato a luglio 2016, e del libro di poesie “Moti dell’anima”, pubblicato a giugno 2015, più volte recensito, acquisito e catalogato presso la biblioteca dell’Università di Parma.

CHIUDI GLI OCCHI Chiudi gli occhi senti come profumano le rose e il bianco gelsomino nella frescura della sera. E sotto e insieme l'odore della terra bagnata dell'erba appena tagliata. È quasi estate fiori di zagare tempo d'amore così cantano le cicale impazzite. Chiudi gli occhi senti gli altri mille profumi i ricordi del tempo il pane e il primo bacio. Un sapore speciale. Chiudi gli occhi come quando eri bambino e giocavi sul mare odore di alghe e di elicriso. Sapore di mare e di sale. Anche il sole ha un profumo diverso d'estate. Dormi. Non ti svegliare


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STEFANO ORTOLANI Scultore da Velletri Roma Italia

STEFANO ORTOLANI, scultore, vive a Velletri ed opera tra questa cittadina ed Ariccia. La collezione delle sue opere è conservata all’interno della prestigiosa cornice del Polo Espositivo “Juana Romani”, a Velletri. Inizia il suo percorso artistico negli anni ‘70 come pittore, partecipando a varie collettive. Segue un periodo di relativa inattività, che fa presagire l’abbandono dell’arte pittorica, ma che non soffoca l’inquietudine dell’artista e lo porta a ricercare nuovi veicoli di espressione. Il legno d'ulivo è divenuto così il guscio in cui Stefano racchiude oggi la sua arte e la sua lettura della realtà. Durante questo lungo e tuttora vivo cammino, mezzi ed ispirazioni si sono incontrati spesso, lasciandosi dietro un'opera, che non solo vuole regalare riflessioni profonde ed emozioni sincere, ma vuole anche essere portatrice di un messaggio critico e di speranza, che l’artista racchiude in una sola parola: Risurrezionismo Ortolani ha partecipato a mostre e a concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo diversi primi premi, tra cui i più recenti sono le vittorie nella Sezione Scultura al Premio Monica Ferrarini Spazio Macsi Città di Roma (2016) e al Premio Internazionale Arte e Cultura di Castel San Giorgio 2016. Una delle sue sculture, “Misericordia”, è conservata nella nuova hall dell’ospedale San Giovanni di Roma.

“Misericordia” - Scultura in legno di ulivo cm 80x80x320.

Le calde tonalità del legno, irrorate da una misurata distribuzione di luce, acquisiscono un’intensa vis comunicativa. La matrice evocativa e allusiva, coerente con il diffuso simbolismo dell’arte moderna, suggerisce intense e parcellizzate riflessioni oltre la fruizione del bello, nudo e essenziale. E le ali del silenzio si muovono, ovattate ed energiche, negli occhi e nell’animo del fruitore. (Luigi Crescibene). 69


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JEANINE LUCCI Pittrice

JEANINE LUCCI, pittrice, vive a Charleroi (Belgio), dove svolge da titolare la professione di parrucchiere. Predilige l’arte contemporanea e astratta, in cui può esercitare la sua creatività artistica nella scelta di nuovi materiali e nuovi colori, coerentemente con le sue emozioni e la sua sensibilità, che è particolarmente attratta dai colori vivaci. Nella sua ricerca si è accorta di potersi esprimere al massimo con i rilievi derivanti da particolari strutture di impasto. Usa gli strumenti classici, ma appena può utilizza le mani, con le quali si sente a contato diretto con la materia. E può dare sfogo alla sua creatività, coniugando il cuore e la testa, superando lo stress della vita quotidiana vivendo momenti di libertà e serenità. Ha partecipato a numerose mostre e concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo consensi e riconoscimenti di critica e di pubblico.

da Charleroi Belgio

Pigmenti, lame, squarci, macchie, campiture, estensioni e vibrazioni di accordi tonali, di armoniche fusioni di colori, scandiscono, oltre le distraenti certezze del vero apparente, palpiti oggettivi e individualizzati che rimandano a verità profonde, guizzanti, serene e distese, nel magmatico e pur inebriante fluire della vita. Le opere non possono dare risposte, pongono domande. Sono opere d’arte. (Luigi Crescibene) 70

Arlecchino - Tecnica mista cm 80x120


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JEANINE LUCCI Pittrice da Charleroi Belgio

Fantasia - Tecnica mista cm 180x60

VitalitĂ - Tecnica mista cm 120x80 71


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ROSARIA MINOSA Poetessa Scrittrice da Verona Italia

Attraverso un racconto che a prima vista sembra un cammino prevalentemente religioso da questa valle di lacrime alle pianure celesti del sorriso celeste, la lirica sottintende la durezza di una realtà lavorativa e quitidiana che attanaglia il fisico e taglia i sogni in una gabbia inestricabile anche per le persone più care: per questo la poesia lascia nell’aria una scia dura di protesta verso un tipo di vita che presuppone nella morte e nell’al di là non lo sbocco di un cammino fecondo, ma una liberazione dal dolore, dalla fatica e dalla sofferenza. (Franco Bruno Vitolo) 72

ROSARIA MINOSA, poetessa e scrittrice, è nata a Taranto il 4 Gennaio 1960. Lavora dal 1985 presso Cerri, struttura diurna e residenziale che accoglie persone con problematiche di disabilità e disagio sociale. Scrivere è stata una passione da sempre, che si è concretizzata con le pubblicazioni dei suoi libri: nel 2011 Il sorriso rubato, nel 2012 Il buio la luce l'amore, nel 2015 Granelli di tempo. Ha partecipato a diversi concorsi, nazionali ed internazionali, con successi di critica e di pubblico, con assegnazione di premi e pubblicazioni in diverse antologie. È membro di giuria di lettori dell'Associazione Greci. Si sono interessati a lei la stampa locale e la critica qualificata. È membro dell'Accademia internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove le è stato conferito un premio speciale per i suoi scritti.

IL LAVORO NOBILITA MA PUÒ ANCHE UCCIDERE Giorno dopo giorno, il suo corpo diventava sempre più debole il suo cuore sempre più stanco. Varcare la porta del lavoro l'affliggeva una corona di spine avvolgeva il suo animo pronta a pungere ogni qualvolta che entrava nel suo ufficio. Lei, che aveva una parola per tutti e un sorriso da donare, era rimasta spoglia. Tornava a casa: neppure il suo uomo benché l'amasse era in grado di togliere quegli aculei. Faceva di tutto per farla sorridere e lei sorrideva ma non era più la stessa. Quelle spine erano sempre più doloranti e il suo cuore incominciò a sanguinare finché Dio nel sonno tolse a lei quelle “pene” una per una. Lei per un attimo sentì il “Beato” e la sua anima corse da LUI per sempre.


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ANNABELLA MELE, poetessa, Insignita del titolo di Baccelliere nel 2011 per i meriti artistici, autrice di due libri di poesie, è presente con sillogi e brani di narrativa in numerose raccolte antologiche ed in riviste specializzate. Socia, accademica, delegata, ambasciatrice di note associazioni artistico-culturali, più volte menzionata e recensita da illustri critici in annuari e cataloghi artistico-letterari, è mentore di giovani poeti ed ha sperimentato con successo anche il ruolo di autrice d’impegnati testi musicali. È iscritta alla SIAE, all’Albo degli Scrittori del Gruppo Italia – Fondazione Ippolito Nievo, ed è Socio Onorario dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti.

ANNABELLA MELE Poetessa da Novara Italia

Con versi efficacemente equilibrati e gravidi di connotazioni espressive ed emozionali, la lirica trasporta la poetessa, e di riflesso il lettore, in un mondo dorato e ideale, che fa parte del vissuto ma purtroppo anche del passato, per cui consequenzialmente il risveglio finale causa la dolorosa percezione del naufragio, ma purtroppo il naufragare non è dolce in questo mare. (Franco Bruno Vitolo)

L’ULTIMA NEVE …E quando, infine, giunse, silenziosa e greve, l’ultima neve di primavera, voltai lo sguardo indietro, là, da dove ero venuta: una lunga teoria d’immagini, caleidoscopio di colori, scorreva lenta come i treni negli addii alla stazione, mentre un manto sempre più greve confondeva le sagome, pareggiava i gradini, tingeva di bianco ogni cosa. I miei occhi adamantini attraversavano il vetro cristallino: che cosa riemergeva laggiù in fondo? Ora sentivo bene il profumo dei gelsi e delle avellane, dei grappoli maturi appesi al sole, dei tini già fragranti di mosto, l’alito del vento ondeggiante tra le siepi, il rumore dei passi felpati nella neve, cui facevano eco le risa dei bambini, accompagnate dalla melodia delle tortore affacciate alla grondaia… A mano a mano tutto tornava a galla, anche se un po’ grondante e un po’ sgualcito, come i vestiti di un naufrago al suo risveglio. 73


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CONCETTA MASCIULLO Pittrice da Charleroi Belgio

Al di là di stancanti monologhi oggettivi, nelle secche di una frusta esplicitazione del dato oggettivo, nelle increspature, nella rarefazione, nell’evanescenza, forme e colori si mantecano, si fondono, si sfiniscono, si ricompongono, esultano. Modigliani affermava: “Ciò che io cerco non è il reale e neanche l’irreale, ma l’inconscio, il mistero dell’istintivo”. Per tanti aspetti le opere riportate non lo contraddicono. Il mistero dell’istintivo si veste però dell’inconclusa vaghezza del bello più autenticamente vero. (Luigi Crescibene) 74

In CONCETTA MASCIULLO, pittrice, di Charleroi (Belgio), di origine italiana, il desiderio di dipingere si manifesta molto presto. Si applica a riprodurre i dipinti dei Maestri Paul Gauguin e Johannes Vermeer. Questo le permette di scoprire nel tempo e con la ricerca l'espressione attraverso l'armonia e il confronto e la diversità dei colori e dei toni. Da autodidatta, nel 1995 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Charleroi. Quando non è presso l'Accademia e non svolge il suo lavoro, anch’esso creativo, di vetrinista ed arredatrice, dipinge nel suo studio, sempre vogliosa di sperimentare ancora e ancora senza sosta. Scegliere un componente chiave dello strato finale o dare armonia ed equilibrio alle forme le permette di esprimere la forza del suo lavoro in una dimensione quasi ipnotica, nel profondo del cuore, quasi a livello inconscio. Usa il colore come linguaggio puro, al di là delle forme, per esprimere disarmoniche armonie e armoniose disarmonie nella dialettica dell’anima e nella percettiva ricerca di quell’energia che governa l'ordine delle cose sin dalla notte dei tempi. Ha esposto, con successo e ammirati riconoscimenti, nel suo paese, il Belgio, ed all’estero, in Francia, in Serbia a Belgrado, in Italia a Napoli, a Milano (Expo 2015), a Genova ed a Cava de’ Tirreni, dove il 28 giugno 2015 ha ricevuto il Primo Premio per la Pittura nella sezione “Astratto” al Concorso “Arte e Cultura”.

Le bateau ivre - La barca ubriaca - Olio su tela cm 100x100


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VALERIA NASTRI

Poetessa da Nocera Inferiore Salerno Italia

In entrambe le liriche l’autrice rivela notevoli doti poetiche, per la capacità di creare atmosfere interiori o drammi sociali attraverso piccoli particolari e sensazioni che non descrivono ma evocano e, data la loro delicatezza, penetrano nel cuore lasciando una scia dolcemente dolente di emozione e commozione. (Franco Bruno Vitolo)

VALERIA NASTRI, poetessa, autrice di testi per canzoni, è nata a Nocera Inferiore nel 1962, dove tuttora vive ed opera. Ha frequentato l’Istituto Magistrale e dai bambini ha ricevuto l’input per scrivere racconti per l’infanzia. Proprio ad un libro per l’infanzia sta infatti lavorando: una raccolta di favole dal titolo C’era una volta. Membro di diverse accademie, scrive da 35 anni spaziando dalla poesia in lingua a quella in vernacolo napoletano a quella religiosa. Numerosissimi sono i riconoscimenti ed i premi ricevuti in varie manifestazioni letterarie nazionali ed internazionali. Presente attivamente in varie manifestazioni di carattere culturale, da molti anni collabora con varie testate del mondo letterario, tra cui “Il Monitore” (Nocera Inferiore) e il “3T Potenza”. ANGELI SENZA ALI Nella notte senza luce né pietà anche il mare sembra piangere per i piccoli angeli senza ali che galleggiano leggeri tra le onde assassine! Il cielo terso della notte si chiude in una triste malinconia, la luna si nasconde fra le nuvole mentre una pioggia di lacrime scende leggera, accarezzando quei corpi inermi. Sono lacrime di Dio nascosto dietro una brezza lieve per dolore o per vergogna per aver abbandonato i suoi angeli senza ali, che cercavano invano mani per potersi aggrappare, braccia che li potessero salvare! Allora Dio gli regalò un paio d’ali per poter volare oltre le nuvole… Là, dove ci sono prati verdi per poter giocare, là, dove ci sono sogni per poter volare, là, dove ci sono sempre braccia aperte per poter abbracciare… I suoi angeli…con le ali!

UNA DOMENICA QUALUNQUE La pioggia incessante di gennaio scende e scandisce il ritmo del tempo… Il sole non spunta questa domenica mattina! Il paese dorme nel suo torpore invernale. Solo i lampi abbaglianti, uno dopo l’altro, illuminano la stanza ancora addormentata nel dolce oblio del caldo tepore delle avvolgenti coperte. Il rumore assordante dei tuoni squarcia la quiete pace e mi porta alla realtà. Guardo da dietro i vetri appannati dal gelo e l’umido del freddo gennaio. La strada è deserta per una domenica che non vuole svegliarsi. Scende fitta la pioggia e sembra lavare tutto il dolore del mondo! Il dolce suono della campana della chiesa vicina annuncia… una nuova domenica Una domenica qualunque di un gelido piovoso malinconico gennaio. 75


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GENNARO PASCALE Pittore da Mercato San Severino Salerno Italia

L’afflato religioso permea e trascorre le opere, elargendo luce interiore ad opere dai colori lauti, squillanti, scialbati, smoccolati, scintillanti che in simbiotica comunione col segno creano esiti di empatica armonia. Risolvono la dualità fra istinto e ragione, fra volontà e rappresentazione nell’espressione autentica del bello. (Luigi Crescibene) 76

GENNARO PASCALE, pittore, chirurgo e artista salernitano, è nato il 13.06.54 a Mercato San Severino (SA). Si è formato alla Badia di Cava de’ Tirreni (SA) presso la scuola benedettina. Compiendo gli studi classici, è stato allievo di Don Raffaele Stramondo, pittore benedettino di valore internazionale. Partecipando a mostre personali e collettive, gli sono stati riconosciuti meriti e riconoscimenti per la sua capacità di far rivivere il mondo classico. È senatore dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” e componente dell’Accademia “Greci Marino“ di Novara. Ha ricevute premi e apprezzamenti per meriti artistici. Numerosi sono stati i riconoscimenti, grazie ad un messaggio pittorico piacevole con “interessanti orientamenti del gusto del nostro tempo”; messaggio capace di suscitare profonde emozioni dell’animo. È presente nell’Annuario Nazionale dei Pittori Contemporanei Italiani. Il mercato artistico considera tale autore in ascesa di valutazione, per l’interesse della tecnica e per i soggetti e materiali utilizzati.

La purezza - Olio su tela cm 100x90


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OCCHIPINTI EMANUELE Poeta Saggista da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

EMANUELE OCCHIPINTI, poeta e saggista, nato a Ragusa nel 1934, è cavese di adozione, essendosi trasferito a Cava de’ Tirreni per la sua attività di insegnante di materie letterarie, fin dal 1973. È poeta, saggista, critico letterario. Oltre a numerosi articoli di collaborazione con riviste del settore, a guide turistico-geografiche, ad opuscoli con drammatizzazioni per le scuole, tra le sue pubblicazioni spiccano la monografia Ungaretti (1997), Lettura di “Prete Salvatico” - studio critico del romanzo di Pasquale Maffeo –(1991) le raccolte poetiche Come un filo d’erba (1982), Creature (1988), Fili invisibili (1992), Ci sono tempi (2008), il poemetto Enandro e Callidia, Diaframma di un amore (1992). È da anni attivo componente dell’Associazione Culturale VersoCava. Ha ottenuto numerosissimi primi premi e riconoscimenti, tra cui segnaliamo le vittorie nei concorsi Club delle Mignonettes (Roma – 1981), Primavera strianese (Striano – Napoli- 1983), Boscoreale (Na),1984, Natale agropolese (Agropoli – Salerno – 1984), Renato Grassi (Solofra – Salerno – 1986), Oggi futuro (Reggio Calabria – 1988), L’artigiano poeta (Caltanissetta – 1996), Monte Faliesi (Contrada – Avellino – 1988).

QUANDO NON SARÒ Quando non sarò che l'ombra d'un'ombra e infranto ogni vortice d'atomi vagherò impalpabile chissà in quali spazi chissà in quali giochi impensabili di suoni e di colori sradicato dai sentieri del tempo allora forse saprò perché mi fu patria la Terra quest'orbitare in geometrie perfette carico d'illusioni contorte.

LE PARETI DEI NOSTRI ORIZZONTI Coriandoli di stelle stanotte hanno accarezzato gli oceani bui del nostro mistero. Ora al canto dei galli messaggi di luce percorrono i viali del silenzio, palpebre sobbalzano nella ressa degli ultimi sogni. Presto all'abbaglio del giorno brancolando riandremo a graffiare le pareti dei nostri orizzonti.

Le due liriche, dominate la prima dalla cosciente vicinanza dell’oltre, la seconda da una dimensione visionaria che può essere letta per l’al di qua ma molto più probabilmente per l’al di là, confermano le tendenze più recenti della produzione di Occhipinti. I suoi versi, sempre armoniosamente equilibrati tra passione e ragione, pregnanti e concettualmente profondi, sono ora rivolti con più frequenza agli interrogativi nascenti dalla percezione degli oceani bui del nostro mistero, al trascorrere del tempo, all’onda della terza età, all’attesa del gomitolo d’eterno dopo aver tanto orbitato in geometrie perfette, alla fame di luce e di verità. E lasciano sempre un’onda di emozione e l’impressione di trovarsi di fronte a un poeta con la P maiuscola. (Franco Bruno Vitolo) 77


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PETRARCA PASQUALINA

Poetessa da Pozzuoli Napoli Italia

PETRARCA PASQUALINA, poetessa, nasce il 26 Marzo 1961 a Pozzuoli, nella zona denominata Campi Flegrei. Segue studi scientifici e si laurea in Matematica, all'Università Federico II di Napoli, nel 1977. È felicemente sposata, con due bellissime figliole. Insegna dal 1976 Matematica, prima nella scuola superiore e poi nella scuola media, ove ha dato il meglio di sé nella ricerca scientifica e nella metodologia didattica. Ha affrontato con passione la progettualità scolastica rivolta ai suoi scolari, dando cosi il suo contributo per l'avvio educativo in tutti gli ambiti disciplinari, da quello socio-sanitario e alimentare a quello stradale ed ambientale. Scrive poesie e considerazioni personali; da alcuni anni si dedica alla promozione di testi teatrali ed agli articoli di cronaca culturale per alcune testate giornalistiche campane. L'ultimo suo scritto, dedicato al drammaturgo italo-americano Mario Fratti, ha come titolo "L'altra faccia del teatro". Sono in preparazione libri destinati alla presentazione di opere dedicate alle donne della sua terra. Durante la sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui L'Ulisse d'oro, conferitole dall'Associazione Magna Graecia di Latina, per la realizzazione di un progetto turistico giovanile, Le mini guide turistiche dei Campi Flegrei, che ha aperto orizzonti nuovi soprattutto nell'ambito scuola - territorio ed è attualmente tenuto in considerazione dal Ministero dei Turismo e della Cultura Italiana.

IL VENTO ONDEGGIA TRA LE FOGLIE

Con versi comunicativi e discorsivi, ricchi di energia, la poetessa colloca l’anima di fronte a due tematiche essenziali della vita, come l’Amore e la Felicità, ed alla scalata quotidiana per raggiungerli o avvicinarsi. Contestualmente, recupera e trasmette lo slancio per non fermarsi e proseguire un cammino e perseguire un obiettivo che da solo riesce a dare senso alla vita. (Franco Bruno Vitolo)

Il vento ondeggia tra le foglie mi sussurra negli orecchi i passeri cinguettano tra gli arbusti selvaggi in questa estate rovente …chiede amore… Amore, dove sei? …amore vo cercando Un minuto fa era qui con me ora chissà dov’è. Giuro per Dio che lo riacciufferò cascasse il mondo perché quell’amore è mio.

FELICITÀ Quando stai bene quando intorno a te sembra perfetto anche se per gli altri non lo è ecco apparire lo spettro del vuoto. È scontato è sempre stato così. Il bello, il buono hanno tempi brevi. Riappare all’improvviso ciò che blocca Il sogno di una vita e t’inchioda alla tua realtà. Però ti voglio, felicità! Anche se mi costa caro averti lotterò sempre affinché venga conservata e reiterata nel tempo. Bisogna crederci. 79


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RAFFAELE PICARELLA, pittore e restauratore, vive a Siano (Salerno, Italia). La pittura di Raffaele Picarella si sviluppa lungo l'arco di una tematica in cui sono difficilmente individuabili i limiti tra sogno e realtà e della quale traspare il suo autodidattismo. L'artista, oltre che nella composizione di tele, è di continuo impegnato in incarichi di restauro, soprattutto di affreschi, murales e tele sacre.

RAFFAELE PICARELLA Pittore Restauratore da Siano Salerno Italia

Sosteneva Matisse che non esisterebbe il colore se non esistesse la luce. Nell’opera viene rimarcata questa profonda verità. Nell’abbraccio tenero e confabulante della luce, il segno duttile, sfumante, deciso, e il colore tenero, succoso, denso e rugiadoso creano, in simbiotica comunione un’evocativa e affatturante armocromia. L’opera suscita empatica fruizione. (Luigi Crescibene)

Apparizione di San Rocco 80


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NICOLAE ADRIAN POPESCU Poeta da Radauti Suceava Romania

Con versi narrativi e con un ritmo ben adatto all’argomento, presentando una danza armoniosa e vorticosa che stabilisce un contatto progressivo non solo tra due corpi in movimento ma anche tra due cuori in preda all’emozione, aprendo una finestra sulla grande bellezza dell’intesa tra le persone, che, tradotta in amore o in amicizia, permette anche di superare le eventuali aggressioni della vita e del dolore, il poeta riesce a coinvolgere pienamente il lettore ed a trascinarlo in questo lucente slancio di vita. (Franco Bruno Vitolo)

NICOLAE ADRIAN POPESCU, poeta, è medico specialista in medicina di famiglia e pediatra. Abita nella città di Radauti in Romania, è sposato e ha 2 figli (Alexandru-Iulian e Andrei-Stefan). Ha debuttato in letteratura nel mese di novembre 2012, partecipando ad un prestigioso festival di prosa e poesie in Romania e conquistando il terzo posto nella sezione di prosa. Stimolato dal risultato ottenuto, è incoraggiato a scrivere da sua moglie, Alina, dalla sua famiglia e dai suoi veri amici (la famiglia di Chifan – insegnanti e traduttori). Approccia più generi (prosa, poesie, epigramma, corto teatrale, saggio letterario, haiku), ottenendo dal suo debutto e fino alla fine dell'anno 2016 oltre 90 riconoscimenti nazionali e internazionali a vari concorsi di letteratura (Libano, l’Italia, Repubblica di Moldova, Stati Uniti d’America, Giappone). È redattore della rivista letteraria “Bogdania”, membro onorario di Maison Naaman pour la Culture – Jounieh, Libano. Nel febbraio 2014 è diventato membro dell’ Accademia Internazionale “Arte e Cultura” di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani, e nell’ ottobre 2014 è stato nominato Presidente delegato per la provincia di Suceava, Romania. Insieme con sette bambini dell’Istituto “Santo Vescovo Leonzio”, Mariana-Larisa Dragomir, Bianca Raileanu, Andrei-Dumitru Baciu, Nicoleta Andreea-Onisimiuc, Mihai-Gabriel Ursulean, Iulian Lucaci, ha partecipato nel 2016 alla XX edizione del Concorso “Arte e Cultura”, dove hanno vinto importanti e prestigiosi diplomi e premi.

DEUX PIÈCES Il mio scricchiolare non porta male a nessuno, solo sussurri. È il momento! Tempo per invitarla a ballare di nuovo! E proprio come il primo incontro a oscillare insieme la mano destra

su di lei manopola la sinistra… Nella mia mano il suo metallo sottile. Oggi impareremo il valzer. Uno-due-tre, uno-due-tre e si scivola uniti l'un all'altro fino a quando né lei né io non ci sentiamo affatto cerniera d’amore oltre il dolore. 81


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PIERRE PAUL MARCHINI Pittore da Ajaccio Corsica Francia

Esiti della grande tradizione intridono la matrice spiccatamente moderna e contemporanea delle creazioni. Il segno e il colore si fanno espansione del bello, scansione di sentimento e pensiero. L’empito creativo è guidato, sorvegliato e modulato dalla consapevolezza tecnica. Nulla è lasciato alla tumultuosa comunicazione. Senza avvizzite risoluzioni agli esiti del pensiero, la costruzione sposa il sentimento. Emozione e rappresentazione esultano nel bello. (Luigi Crescibene) 82

PIERRE PAUL MARCHINI, pittore, è nato nella Città di Ajaccio, in Corsica, dove vive e lavora. I dipinti di Marchini, pur se legati alla libertà creativa dell’arte contemporanea e astratta, riescono comunque ad essere comunicativi come riflesso della sua anima. Deviare la teoria del colore, padroneggiare il materiale, fare una pausa con le cosiddette forme classiche: è il suo metodo che gli ha permesso di essere inserito nella raccolta "I 50 migliori artisti contemporanei - 2015", distribuita in inglese in tutta Europa, ad opera di una giuria internazionale. Tra le note critiche che gli sono state dedicate, estraiamo queste lusinghiere parole: “La geometrizzazione dei segni e della rappresentazione, che avviene per lo più in forme triangolari, conferisce all'espressione pittorica suggestività emozionale scandita ed elargita in ritmi disarticolati fra grovigli di evocazioni e allusioni che sussurrano, raccontano ed urlano pene e derelizioni, ma anche aneliti e sussulti di libertà. Empiti, tensioni e palpiti si ricompongono in una cifra espressiva che trova, anche nella sensibilità cromatica, un'appagante espansione nella ricerca del sublime, nell'abbandono alle consistenze dell'evasione”.

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GIUSEPPE ROMANO Poeta da Malcesine Verona Italia

In versi brevissimi, ricchi di suoni e di immagini quasi impalpabili, ma con un’evocazione metaforica di forte sapore esistenziale, mettendo a confronto la percezione di vita della terza età con quella di chi può ancora invitare a raccogliere tanti raggi di sole, il poeta con aerea leggerezza crea una forte elettricità emozionale, che permette di farsi cullare dal cadenzato ciclo del tempo e di superare con la dolcezza dell’evocazione la malinconia della realtà. (Franco Bruno Vitolo)

GIUSEPPE ROMANO, poeta, è nato il 15 luglio 1946 a Palermo, dove è vissuto fino a qualche tempo fa. Conseguito il diploma di geometra nel 1965, vinto un concorso nella Pubblica Amministrazione, viene destinato a Milano, dove risiede per cinque anni. Tornato a Palermo, si dedica, oltre che al lavoro professionale, alla famiglia, scoprendo, nel contempo, la passione per la poesia e per il teatro. Attualmente vive a Malcesine, ridente paese turistico posto sulla riviera nord-est del lago di Garda. Ha conseguito prestigiosi riconoscimenti in vari concorsi letterari, è inserito in diverse antologie nazionali ed ha recitato in alcuni spettacoli teatrali, sotto la direzione di Accursio Di Leo ed Enzo Pipi. Ha pubblicato tre volumi di poesie: "Intorno al cerchio" (Prefazione di Nicola Romano) - 1994 - Stampa Priulla (Palermo); "Aritmie" (Prefazione di Marco Scalabrino) - 2000 - Federico Editore (Palermo); “Alidada" (Prefazione di Vittorio Dapretto; Postfazione di Laura Zanella) - 2012- Editrice Temi (Trento).

ECO Ho voglia di ascoltare la tua voce… silente. Per cadenzare il ciclo del tempo. Fonderla col fragore del mare che s’infrange, ora impetuoso, ora mite, su inaccessibili scogli. Annodare Il mio tempo, che attende l’eclisse, col tuo, che invita a raccogliere raggi di sole. L’eco ha reso cenni di suoni misti a parole.

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MARIA RAFFAELE Pittrice Poetessa da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

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MARIA RAFFAELE, pittrice e poetessa, è nata a Cava de’ Tirreni (Salerno). Diplomata all’Istituto d’Arte di Salerno, abilitata all’insegnamento, è titolare nelle scuole medie della cattedra di Storia dell’Arte, Disegno ed Educazione Artistica. È esperta in murales. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre collettive e personali in Italia e all’estero: Spagna, Romania, Francia, Montecarlo, U.S.A. (Brooklyn Event Borrough hall). È stata vincitrice di diversi primi premi a concorsi nazionali e internazionali. Tra questi, nel 2016, la XX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura 2016” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). Di lei ha scritto Franco Bruno Vitolo: è un’artista versatile e sensibile, che alle sue pitture, in cui in agrodolce armonia si legano dolcezza di pennellata, asperità di materia e concrete sublimazioni di realtà, sa sposare anche la scrittura di poesie ricche di evocazioni affettive e sentimentali, capaci di lasciare una scia di intensa vaghezza lirica.

In un trascolorare di luminosità interiore e di essenziali penombre, si cristallizzano la solitudine esistenziale, lo straniamento, l’incomunicabilità, il vuoto, temi di stringente attualità esplicitati anche Hopper e da tanti artisti del novecento americano. In uno stigma molto personale ritornano come elementi informatori che assiepano, mantecano, fondono sensibilità essenziale, simbolismo, rigore tecnico. (Luigi Crescibene)


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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia

Con versi comunicativi e fluenti dal sapore arcaico, il poeta affronta argomenti molto diversi, come la nascita e la crescita di Latina dopo le bonifiche, il desiderio della cremazione personale, la bellezza dell’Amore come sentimento e come passione. In tutte le liriche tuttavia si avverte lo stesso slancio interiore, la stessa accettazione dei cicli della storia e delle esistenze, lo stesso amore per tutto ciò che è vita, tali che, al di là della gioia o della malinconia sottese ad esse, terminano tutte con “raggi di sole”, trasmettendo così una contagiosa energia. (Franco Bruno Vitolo)

GIOVANNI ROTUNNO, poeta, è nato a Carinola in provincia di Caserta. Vive a Latina Scalo. Attualmente è in pensione, dopo aver lavorato come impiegato al Ministero della Difesa nell’Aeronautica Militare. Ha studiato inglese presso The Shenker institut di Roma. È appassionato da sempre delle materie letterarie, in particolare della poesia. Fin dalla giovane età ha scritto liriche e racconti, esternando, immortalando e esternando i suoi pensieri, le sue passioni, l’amore per il creato, le sue gioie e le sue angosce. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia e libri di narrativa, raccogliendo apprezzamenti di pubblico e di critica, in Italia e all’estero, con assegnazione di diversi premi Nell’anno 1982 ha ricevuto il titolo di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, con controfirma del Presidente del Consiglio di allora Amintore Fanfani.

LATINA

MORIR D’AMORE

Latina fior di Città d’origine Littoria sorta negli anni trenta dopo la bonifica dei Pontini Campi sommersi da palude mai prima prosciugata. Al grand’onor del vero nacque e fu gran festa. Di buon auspicio le fu gioia d’essere sorta dal grembo della terra. Con gentil garbo crebbe intorno circondata da fiorenti borghi dai lepini monti fino alla marina or quasi inglobandi dall’espandersi certo ad essa tutt’intorno. Latina prosperosa vai su alla grande! Sii di buona sorte a tutti i figli tuoi dai ad ognun di loro certezza del domani!!!

Se mal d'amore per colpir venisse mettendo fine a mia esistenza testamento lascerei mie volontà. Mia carne non vorrei che essa fosse cibo gustoso per nutrire vermi. Ceneri tornino mio corpo morto pulvis ero, tal divenir vorrei. Mia salma posta sia in legno cassa. Al forno i miei resti traslocati no da equini con crinier curate. Non suonino a morto le campane perché a miglior vita son passato. Mie ceneri siano in alto mare sparse o gettate siano in corso d'acqua. Ai posteri vada il mio GRAZIE!

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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia

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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia

AMORE REPRESSO

TIENIMI LA MANO! TIENIMELA STRETTA!!!

Cuore, m’affligge il tuo silenzio le lacrime dagli occhi traboccano taglienti mi solcano il viso l’affanno mi reprime il respiro. Sospeso è il mio canto d’amore linfa vitale manca al mio cuore l’alma mia non merita le pene di un migliore domani speme non c’è

Ti amo! I love only you!!! canta all’amore il mio cuore mio pensiero sempre colmo di te piacer d’amore l’alma mi esulta d’amore sussulta il mio cuore interstizi di alme si fondono piacer godono d’amore donarsi amarsi sempre l’amore ci esorta!

INNAMORATO FOLLE

SOGNO D’AMORE

Malato sono di follia d’amore a fior di labbra porgi tuo sorriso il cuor mi prendi l’alma mi trafiggi son io la preda della tua beltà. Solo con te sarei il più felice l’amore è linfa di vita bella c’è sempre nuova speme nel domani un vero grand’amore t’arriderà.

D'amor sussultava il mio cuore forte stretto tra le braccia di rosa notte stupenda bel sogno d’amore. Frequenti sogni di vita vissuta nitidi cieli trapunti di stelle l'alma mia di gran gioia godeva. Vita felice se piena d’amore donale sempre un bocciol di rosa il motor d’amore il mondo muove! 87


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LORENZO SIANI Pittore

LORENZO SIANI, pittore, è nato a Cava de’ Tirreni, dove vive e risiede. È artista autodidatta. La passione per l’arte pittorica figurativa è cresciuta nel tempo ed è stata e continua ad essere alimentata dallo studio dei grandi artisti del passato. Le sue opere ben illustrano la sua crescita artistica e mostrano come le tecniche pittoriche adottate si siano perfezionate sempre maggiormente. Sulle sue tele si dispiegano paesaggi partenopei, nature morte e fiori. I contrasti tematici tendono poi ad affievolirsi quando Siani comincia a mostrare una forte predilezione per la figura femminile, la quale diventa tema centrale nelle ultime opere artistiche. Le sue tele, di una coloristica calda e armonizzata in perfetta sintonia con i segni che le compongono, offrono al fruitore una visione poetica, dolce e appagante dell’animo umano. Le opere di quest’artista sono state premiate in diversi concorsi nazionali ed internazionali, sono state esposte in diverse mostre collettive e personali, dove hanno riscosso successo sia da parte del pubblico che della critica.

da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Nudo - Olio su tela cm 70x50

Il bello elargito nelle sue più annodanti modulazioni crea un empatico rapporto tra espressione artistica e fruizione. I colori soffici, vividi, squillanti sono armonicamente compattati con il segno sinuoso e marcato. La luce è filtrata e distillata con raffinata sensibilità. Nell’armonia si rafferma e solidifica un’esigenza premente di smarginare dall’ insipiente consistenza quotidiana. (Luigi Crescibene) 88

Primavera - Olio su tela cm 60x50


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STIMPFL MARIA Poetessa Pittrice Ricamatrice

MARIA STIMPFL, scrittrice, vive a Padavena (Belluno, Italia). Appassionata delle materie letterarie, ha pubblicato libri di narrativa, romanzi e raccolte di poesie. Maria Stimpfl è impegnata inoltre in attività di volontariato e grazie alla sua tenacia e al suo amore per l’Arte riesce a trovare del tempo per dedicarsi anche alla fotografia e a comporre opere pittoriche, con la tecnica del ricamo. Ha partecipato a diversi concorsi artistici e letterari, nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico e premi di alto prestigio. L’Artista, con le sue opere fotografiche e i suoi ricami, ha allestito con successo diverse mostre personali e collettive, dove in particolare sono state apprezzate, per la accortezza di esecuzione, per la coloristica e per la creatività, le opere eseguite con la tecnica del ricamo. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno - Italia). DISEGNI DI VITA

da Pedavena Belluno Italia

Con versi comunicativi e vibranti, intrisi di spirito religioso e di umana sensibilità, proiettando il lettore nell’emozione della creazione e nella Bellezza divina della Natura (e non solo di quella dolomitica…), la lirica trasmette un profondo slancio interiore unito ad una forte lezione di vita, di quella vita che non si può godere se non si apprezza la Meraviglia del Grande Disegno, tramutandola in “serenità, amore, amicizia, gioia”. (Franco Bruno Vitolo)

Alla nascita TU disegni il percorso della nostra vita che già è una gioia immensa! Stelle che brillano nel buio della notte, oppure una luna opacizzata, piccante, come spezie profumate che respiriamo con piacere. Prati verdi dai vividi fiori e corolle che s'aprono al chiaro di luna. Il sole che s'alza, scalda, al tramonto la meraviglia che ci offre è ineguagliabile. Riflette le guglie innevate delle Dolomiti mandando un luccicore enrosadira unico al mondo, oppure, lasciando strisce rossastre, luci soffuse colore alabastro e perlaceo nell'azzurro mare. Questi sono i disegni che TU tutti i giorni ci regali di strabiliante bellezza. Ma non vorremmo mai affrontare i disegni che ci procurano tristezza. Guerre fra stati, terremoti, alluvioni, incendi, separazioni, litigi, discussioni… disegni che non si vorrebbero né vedere, né accettare. Ma il regalo della vita è prendere tutto per il verso giusto con serenità, amore, amicizia e gioia di vivere perché la vita è un dono fino che TU lo vorrai I!! 89


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LUCIA SOTTILI Pittrice da Firenze Italia

LUCIA SOTTILI, pittrice, è nata a Firenze e in questa città vive ed esercita la professione di Dottore in Psicologia e Psicoterapia ad orientamento junghiano. Entrambi i rami trigenerazionali dei genitori provengono da radici artistiche: il bisnonno, il nonno paterno che ha collaborato con l'artista norvegese Hendrick Christian Andersen per la realizzazione di un'opera in commemorazione del poeta inglese John Milton, ed il padre che ha collaborato ai lavori di restauro del Duomo di Firenze, erano artigiani scultori. Il bisnonno ed il nonno materno erano costruttori edili, la madre amava disegnare ed utilizzava i suoi disegni per ricamare: dipingeva ricamando! Respirando un'atmosfera ambientale artistica, fin dalla primissima infanzia adorava disegnare e dipingere: osservava con trepidazione il padre che disegnava bozzetti per le sue sculture e lei accanto sul suo foglio li copiava… Quella è stata la più valida ed affascinante educazione artistica. Sebbene circostanze di vita l'abbiano indirizzata verso studi umanistici e scientifici, ha sempre mantenuto un filo conduttore con la pratica dell'arte pittorica, da autodidatta. Durante la partecipazione per alcuni anni ad incontri organizzati dalla pittrice Antonia Fontana, ha studiato varie tecniche e realizzato opere a matita, sanguigna, pastello secco, fusaggine, acrilico ed olio. Attualmente si dedica principalmente a pittura ad acrilico ed olio. La sua passione per la pittura ha costituito anche un importante anello di congiunzione con la professione di psicoterapeuta e le ha consentito di utilizzare tale arte espressiva come veicolo terapeutico, organizzando e conducendo gruppi di Arteterapia. Nella sua attuale fase pittorica sta realizzando un progetto di indagine, un cammino attraverso il mondo reale e simbolico della Rosa. Ha partecipato con sue opere a varie mostre, manifestazioni, concorsi nazionali e internazionali, rassegne d'arte contemporanea, ottenendo vari riconoscimenti e premi anche di alto prestigio.

Paradise Rose - Acrilico su tela cm 60x60

Albedo Rose - Acrilico su tela cm 100x80

Henry Miller affermava che si può riportare la rosa, ma non il suo profumo. L’artista sembra contraddirlo. Nelle concrezioni pittoriche in oggetto, sembra di poter respirare, attraverso l’alito delicato ed intenso della vita,e della grande bellezza, il profumo della rosa e di una superba, fiera, vigorosa tenerezza e l’esigenza di smarginare nell’ebbrezza del bello. (Luigi Crescibene) 90


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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

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FRANCESCO TERRONE poeta e scrittore, è nato a Mercato San Severino (Salerno) il 5 giugno 1961. Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanica nella Facoltà di Ingegneria dell’Università “Federico II”di Napoli, dove successivamente si è abilitato all’esercizio della professione. È fondatore e presidente della Società di Ingegneria “Sidelmed SpA”.Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Regione Campania. Appassionato da sempre delle materie letterarie, ha scritto tanti libri e poesie, apprezzati e pluripremiati in Italia, in Europa e in America. Insignito più volte con la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dall’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). Partecipa attivamente con diverse Associazioni e Accademie culturali del territorio nazionale. Fondatore della Fondazione F. Terrone, ha inciso diversi CD con le sue poesie musicate e cantate da artisti famosi. Per definire il concetto dell’Amore non basterebbe un trattato ampio e denso di riferimenti per le cose e le vicende umane, naturali e spirituali della e sulla vita degli esseri. Nella poesia di Francesco Terrone, di cui è il tema fondamentale, noi cercheremo di analizzarlo come affetto, passione nei confronti della persona amata, sentimento di profonda tenerezza per la sua donna - amore. Sotto e in virtù di questo profilo e interesse, ho letto quasi tutte le raccolte di poesie di Francesco Terrone e spesso, ne prendo ancora qualcuna tra le mani e la rileggo con attenzione interpretativa perché mi suggerisce sempre nuove considerazioni sul concetto dell’amore. Certe sue strofe poetiche mi prendono e mi affascinano per la semplicità del dettato e l’originalità del suo pensiero poetico riguardo questo umano sentimento. Certo il poeta Terrone non è sempre romantico, anzi delle volte è fortemente realista e attento osservatore delle cose che gli sono intorno e lo colpiscono nell’ambito della vita che, talvolta, gli sembra anche “difficile viverla” così come facile amarla. E non ha torto se, spesso, ha affermato che anche l’amore, quando non è visto e accettato come vorrebbe, è quasi “maledetto”, se non è ben capito e valutato nell’intimo significato. Francesco Terrone non si fa scrupolo di rivelare agli amici lettori i suoi pensieri amorosi, spesso inquieti e quasi drammatici, perché colpiscono e trafiggono “la parte migliore/ del cuore”: la perdita, per un attimo, dell’amore della sua donna. Il Poeta non saprebbe vivere senza il sostegno, pur se talvolta drammatico, commovente, coinvolgente che gli dà la sua donna, capace di fargli vivere i “magnifici momenti”. Terrone è un poeta che facilmente riesce a trasmetterci, con parole semplici, emozioni e sentimenti di cui sono pieni i suoi componimenti; perciò la sua poesia è umana e comunicativa; è capace di conferire al verso una soave tonalità e serena facoltà di appagamento d’amore. E questo perché la sua poesia è introspezione immediata; è confessione del suo


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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

sentire autobiografico e psicologico; è inquietudine interiore smorzata e calmata con l’invocazione rivolta alla bellezza del Creato e, soprattutto, a quella della sua donna, quasi idolatrata e venerata come essere capace di apportare pace e amore al suo animo. Il dettato poetico di Francesco Terrone, non è mai costruito, ricercato, né formato di stilerni e sintagmi di riferimento; il linguaggio è chiaro e facilmente comprensibile; e per questo la lettura della sua poesia è piacevole, accattivante, invitante alla ricerca del significato sotteso del vocabolo espresso senza trasgredire quello che è il valore e il senso della sua espressività. Diceva il critico Cesare Segre: “I versi dei poeti non si possono parafrasare, né commentare… si devono solo ascoltare in religioso silenzio”. Quelli del Poeta di Mercato San Severino rispondono proprio all’affermazione del Segre e, perciò, vanno letti e considerati così come sono scritti, verificati e “monitorati” nella loro semplicità espressiva e significativa. Ogni azione, perciò, ogni immagine, ogni considerazione fenomenologica o naturale diventa per il Poeta oggetto di canto poetico, anche se le emozioni e le sensazioni provate riguardano i richiami esterni e interni dell’animo umano. Terrone, quando scrive le sue poesie, non le medita né le “rimugina”, ma le annota con la stessa immediatezza con cui gli vengono in mente, nell’anima e nel cuore; quasi come se avesse paura della pausa riflessiva capace di togliergli l’attimo evocativo ed espressivo. E questo non va a suo danno, ma a suo pregio, perché, così, il suo messaggio d’amore giunge subito a segno con tutto il suo valore e calore comunicativo, e non permette di essere modificato e raffrontato con un qualsiasi altro dello stesso genere e contenuto. “Mi piacerebbe capire”, dice, tuttavia, il Poeta, del nostro cuore,/ un cuore che/ nasce, cresce, muore,/ risorge e vive”. Quindi anche per il Poeta resta sempre in sospeso qualcosa da capire meglio e che lo liberi dal dubbio: sentimento di dominio umano. In una delle sue poesie sembra addirittura implorare l’aiuto della sua Donna perché la salvi da certi “dubbiosi” pensieri; così si esprime:”Sei sempre/ nei miei pensieri/ dolce e tenero/ sostegno/ della mia esistenza,! Salvami!”. E qui c’è tutta la certezza che l’amore della sua donna sia il solo mezzo che lo possa salvare da “certi pensieri” dubbiosi ma capaci di incitarlo a ritrovare definitivamente gioia e serenità d’animo in seno all’offerta consolidata dell’amore. Anzi lui auspica che, come alcuni elementi della natura, per esempio il mare, bagnano la terra e la nutre d’amore, anche “uomini e donne/ sulla terra si scambiassero carezze/ e donassero ai loro cuori storie/ con il senso profondo/ del rispetto della vita/ e dell’amore!”. Terrone, allora, è il poeta che si augura che il dono dell’amore sia di tutti, veramente universale, e goduto profondamente da tutti gli esseri della terra. Egli è stato, perciò, secondo noi, il cantore dell’amore intravisto con tutte le mutevoli interpretazioni e affermazioni poetiche; è uno dei pochi poeti che, cantando l’amore, ha saputo innalzarlo e potenziarlo al massimo del suo valore profetico; quasi come dogma universale, bene comune di tutti gli esseri e le creature terrestri; dogma nato e scaturito da quello unico e inderogabile di dio: Amore supremo che vivifica il tutto e lo rende vero e godibile con gioia e sincerità incontrollabili. 93


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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore

ALLONTANATI DA ME

LO SPECCHIO DEI RICORDI

Scriverò e canterò verità … incanterò grandi e piccini.

da Mercato S. Severino Salerno Italia

Le menzogne che ho ascoltato e letto le farò scorrere nelle vene come veleno per poi depurarlo con l’angolo corto del mio cuore e farlo diventare linfa vitale per amori veri, senza inganni e senza tempo.

Attraverso tutta l’Italia, intorno a me gente nuova, accenti diversi, paesaggi già visti e mai dimenticati guardo fuori e resto incantato da questo lago… Sogno, sogno ad occhi aperti! Tanto tempo è passato ma quelle sensazioni, quelle emozioni non sono mai andate via. Mi accompagnano lungo questo viaggio chiamato Vita! Esattamente quello che sento per te… sensazioni e sensazioni, che sembrano nuove ma in realtà mi accompagnano da sempre… Da sempre il cuore mio è impastato con il cuore tuo. I pensieri volano, cercano uno spazio nel tempo, e rimani incantato per questo amore, che non ha distanza non ha accenti, non ha commenti ma solo tanta, tanta voglia di essere accompagnato nella vita e per la vita, da due anime che mai moriranno… le nostre, amore mio!

Allontanerò dalla mia vita questo calice decisamente amaro!!! IL SOLE ALTO TRA LE NUBI Illumina i doloranti sentieri della nostra vita, urla nel silenzio che solo noi possiamo ascoltare e vincere. Triste è il ricamo di foglie secche in inverni rigidi e senza neve. Sei il profumo che inebria il mio cuore anche se i miei sguardi si perdono nella tua ombra. Tutto accade quando un seme cade sulla terra, viene abbracciato da essa che conserva ancora il caldo tiepido del sole che l’ha illuminata.

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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

PICCOLO PRINCIPE… Ti immagino nei giochi degli uccelli tra le nuvole del cielo, ti immagino nei giochi dei bambini nel rincorrersi e calpestare prati e valli, ti immagino nell’allegria della giovinezza… nel sorriso del sole ti accarezzo, mio batuffolo d’amore e dolore… ti immagino nei passi della mia vita… sento il tuo cuore battere tra il pulsare delle emozioni più belle della mia esistenza… Ti immagino nei miei sogni per continuare a sognare, per continuare a vivere e sperare… piccolo principe della mia grande e dolorosa esistenza… Ti immagino!

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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

“Chi non sei?”, enjambement che spezzano il verso e lo isolano in un pulviscolo di sintagmi spesso assonanti, come se la poesia procedesse esitando, intermittenze di luce su luce. Segno nel sogno è l’abbraccio mistico del Tutto, la luce divina che sempre riassorbe il caos dell’esistenza. Molto affascinante il linguaggio quasi francescano di Terrone, un linguaggio in cui ogni parola, anche e soprattutto la più umile, acquista fulgore sacrale, un linguaggio sempre in piena empatia con se stesso (cosa affatto scontata, considerando il gran numero di poetiche moderne che coltivano al massimo una certa discrasia interna). La ricerca delle tracce di agape divina è ciò che guida i versi di questo peta, Amore infinito; una questua, un interstizio di speranza”, che si riflette in ogni gesto, in ogni immagine, in ogni verso. Ogni testo di quest’autore è una meditazione sulla profondità di tutto ciò che è semplice, contemplazione dell’Uno: semplicità e unità, intimamente connesse, in un rapprendersi iconico delle immagini (“i colori della neve”). Non c’è una dialettica di buio e luce in questa lirica, non propriamente, ma un unico organismo d’amore che li comprende entrambi. Nella poetica di Francesco Terrone, infatti, la notte – pur presente – si tramuta da palcoscenico in cui mettere in scena il teatrino delle proprie angosce in specchio delle nostre inquietudini, l’altra faccia della labirintica medaglia della vita.

Un essere umano che vorrebbe abbracciare sogni e realtà… la vita. In questi versi si può concentrare una delle chiavi della poesia di Terrone, che emerge fin dall’iniziale dichiarazione di poetica della verità come linfa vitale capace di riciclare anche la menzogna all’abbraccio caldo della terra verso qualsiasi seme in lei sia stato gettato… Si sviluppa nell’elastico tra memoria, realtà e desiderio dall’inno d’amore presente nello specchio dei ricordi fino all’evocazione, che è quasi un abbraccio vero, del piccolo principe (un bambino accanto a lui o lui bambino accanto a se stesso?)… E poi, il grande tuffo nel mare-quasi-persona che comprende tutte le storie, le coscienze e incoscienze, i sogni degli uomini… Così germoglia l’onda di questo abbraccio che il poeta esprime con versi vibranti e appassionati, che fanno capire quanto lui stesso, coerentemente con il suo invito a tutto titolo, sia rimasto a modo suo “folle” e ancor più “affamato”. (Roberto Nespola) 96

MARE E SOGNI Buongiorno al mondo, buongiorno alla vita, buongiorno a te o mare, tu che fai sognare con la tua grandezza, la tua freschezza, i tuoi colori. Quanta storia racchiudi tra queste infinite onde, che sembrano infinite pagine di un libro di storia, la nostra storia, ogni onda, ogni pagina una lacrima, un sorriso, una gioia un dolore, ogni pagina un giorno della nostra vita. Nella mente di chi ti osserva susciti curiosità, sogni e tanto mistero. Chi sogna di essere un marinaio, chi sogna di essere un navigatore, un naufrago, un pirata…, tanto da diventare lo specchio della nostra coscienza e incoscienza in quello che si vorrebbe essere e non si è. Mi piacerebbe, o mare, abbracciarti tutto, ma sono molto piccolo per abbracciarti e farti mio, fare miei tutti i sogni che nascondi; mi accorgo in questo che sei uno dei tanti, un essere umano, che sogna in te, mediante te, di abbracciare sogni e realtà…la vita.


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ANGELA MARIA TIBERI, poetessa e scrittrice, vive a Pontinia (Latina). Laureata in Economia e Commercio, è stata docente di ruolo di economia aziendale. Attualmente è pensionata. Ha pubblicato: Alla scoperta di noi stessi, come premio per un concorso indetto dalla Casa Editrice Tindari; di un concorso; Amare in versi, con la Casa Editrice lbiskos - Uliveri, dopo essere riuscita a qualificarsi come finalista del Concorso Autori europei 2009; Cuore da poeta, GDS editori; La vita raccolta in un filo, Il Parapendio dell'amore (MgC Management); Prendi la mano… incomincia ad amarmi (Aletti Editore); Una storia da dimenticare, premiato al Concorso Internazionale “Arte e Cultura” in Castel San Giorgio (Salerno- Italia). Le sue opere sono state pubblicate su numerose antologie di accademie famose. I suoi lavori hanno ricevuto premi di alto prestigio a concorsi nazionali e internazionali. Hanno scritto di lei critici qualificati e la stampa nazionale.

ANGELA MARIA TIBERI Poetessa da Pontinia Latina Italia

TUTTO TACE Silenzio è intorno a me. Notte fredda, senza rumore di macchine né grida giovanili nella piazza né canti d’uccelli. Silenzio intorno a me. Tutto tace tranne il mio cuore che impazzisce d’amore e non mi addormento per pensare alle notti trascorse accanto a te. Ecco d’improvviso un fruscio sul balcone, è un uccellino solitario come me, vuole essere amato e fermare la solitudine che circonda. I primi raggi di sole mi riscaldano il viso, entra la gioia in me. Non mi sento più sola perché la bellezza del creato mi invita ad amare anche chi si è dimenticato dell’amore da me donato. BACIATA DAL SOLE

Le due liriche, con versi di discorsiva meditazione , da una parte esprimono un profondo tumulto interiore, generato dall’elettrico contrasto tra passato e presente, ideale e reale, luci ed ombre, in un connubio di emozioni e sensazioni, di sentimento e sensualità, dall’altra riescono ad aprire l’anima verso colori ed orizzonti lontani ed infiniti, ma tali da lasciare confortevoli sbocchi di amore e di speranza. (Franco Bruno Vitolo)

Mi sveglio dopo una notte tormentata di ricordi giovanili per il calore emanato sul mio viso. È il sole che penetra piano e dolcemente dalla finestra per farmi comprendere che le nuvole nere della depressione scompaiono con la gioia se amiamo le piccole cose della nostra vita. Mi ricordo i tuoi baci e le dolci carezze e le nostre risate che raggiungevano l’infinito. Il calore dei raggi di sole entra nella mia anima oscura di rimpianti e di tristezza e l’Amore entra dentro la mia vita. Mai mi dimenticherò di te anche se altre carezze accarezzano il mio corpo ormai maturo, ma mai stanco di amare l’Umanità imperfetta e superficiale. No, non sono polvere perché i miei versi diventeranno immortali per insegnare che solo l’Amore ci rende eterni come l’Universo che ci racchiude nel suo cuore infinito. 97


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LILIANA SCOCCO CILLA Pittrice

LILIANA SCOCCO CILLA, pittrice, nata nell'Istria italiana, all'età di undici anni si è trasferita in Italia, approdando a Ravenna, dove vive ed opera tuttora. Liliana Scocco è caposcuola del "Digitismo", termine che designa la tecnica pittorica che rifiuta l'uso del pennello, della spatola e del disegno preparatorio, ma prevede la formazione dell'opera con le sole dita, imponendo i colori direttamente sulla tela. Durante la sua carriera artistica ha allestito diverse mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali raccogliendo successi di critica e di pubblico e premi di alto prestigio. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove nel 2015 ha ricevuto nella XIX Edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura la Medaglia del Presidente del Senato della Repubblica Italiana” per la carriera artistica.

da Ravenna Italia

Nell’intensa densità della materia, in un fraseggio di pigmenti, lame schegge, macchie e mosse campiture di colore disarticolato e pur coerente nell’equilibrio del ritmo, il simbolismo respira, palpita, vive, si fa ansia di infinito, sfinito vagheggiamento di evasione dalla tetra terrestrità. (Luigi Crescibene) 98

Gabbiani - Olio su tela cm 30x25


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LILIANA SCOCCO CILLA Pittrice da Ravenna Italia

Grattacieli di Dubai - Olio su tela cm 40x120

Protea - Olio su tela cm 30x80 99


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GIANCARLO TRAPANESE Poeta da Salerno Italia

GIANCARLO TRAPANESE, poeta, è nato e vive a Salerno. Da sempre appassionato della creazione letteraria, riesce a rubare del tempo al suo ruolo di insegnante per dedicarsi alla composizione di poesie. Di sé scrive: “Mi chiamo Giancarlo Trapanese, sono nato il 16 agosto 1956 e sono morto il il 26 novembre 2005, nel momento in cui ho perso mio figlio Manù. Quello che io scrivo in questo libro è dettato da mio figlio, mio fratello, mia sorella, mia madre, mio padre che vivono nella mia anima e mi suggeriscono e mi consigliano. Scrivo per riuscire a vivere nella mia morte e consiglio a tutti coloro che affrontano una tragedia come la mia, di lottare e di non abbattersi, perché chi ci ha amato continua ad amarci.” Al figlio ha dedicato nel 2012 una raccolta di poesie, Pensieri di un uomo morto che ha tanta voglia di vivere (Ed. Il grappolo). Il suo Manù è raffigurato in copertina con il volto trascinato via da due ali bianche, in segno sia del volo della dipartita sia, come indica la didascalia rosso fuoco che tiene unite le due ali, del suo essere diventato il battito d’ali del suo cuore di padre. Anche per questo egli lo chiama costantemente Amore, l’attimo della vita fuggente e permanente, quell’Amore sogno di ogni sogno, arrivare al quale è come raggiungere a nuoto l’orizzonte, eppure è l’unica realtà tangibile in un animo che vive solo di quel sogno presente e perduto.

A VOI CHE MI ASCOLTATE CON PAZIENZA Amici, quando io non parlerò più di mio figlio Manù quando io non canterò più di lui allora sarà il giorno che voi parlerete e canterete di me.

La lirica va inserita necessariamente nel contesto dell’esperienza esistenziale e dell’umano sforzo di resilienza di cui si fa cenno nella biografia. Ma, anche presa in sé, esprime in pieno l’intensità e la forza del macigno che grava sul cuore del poeta: più che una poesia è un impegno di memoria e un giuramento d’amore valido per sé e per “lui”: sono parole, che, nella loro breve e fulminea formulazione, feriscono e commuovono, ma nello stesso tempo, per il richiamo agli “amici”, aprono le porte per un abbraccio forte e, nei limiti del possibile, consolatorio. (Franco Bruno Vitolo) 100


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PILER SEGURA BADIA Pittrice da Barcellona Spagna

In una essenzialità dinamica e vibrante la vita celebra le sue scansioni quotidiane, tra palpiti, svagatezze, brividi, sospiri. Il segno sinuoso, duttile, morbido, circoscrive appena il colore che, sfaldato, scialbato, svanente, evoca lampi di malinconia, quella “ desiderio di desideri” che per Tolstoj era la caratura più autentica della vita. Fra simbolismo, espressione di partecipazione e tristezza fondale, l’anima segreta del mondo cerca e trova stupefacente sedimentazione. (Luigi Crescibene)

PILER SEGURA BADIA, pittrice, è nata nel 1930 a Barcellona (Spagna), dove vive e lavora. Diplomata in policromia e pittura presso la scuola di Belle Arti Y Oficina “Liotia” di Barcellona, ha ampliato gli studi in Parigi e in Olanda. È membro di diverse accademie in tutto il mondo e vincitrice di circa cento premi nei concorsi nazionali e internazionali. Le sue opere sono conservate in collezioni private o pubbliche in Spagna, Argentina, Germania, Inghilterra, Francia, Svezia, Stati Uniti, Italia, Irlanda, Giappone, Brasile, Monaco, Austria, Cina, Messico, Svizzera, Corea del Sud, Taiwan, Portogallo, Polonia. Nel giugno 2014 ha conquistato il primo premio per la Sezione Pittura, alla XVIII edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). Nella sua produzione spiccano gli scenari naturali, in cui il realismo complessivo dell’immagine si stempera in un incantato e sfumato gioco di ombre e di luci, per cui i dipinti riescono a cogliere il silenzioso visivo di un istante e a trasmetterlo con poetica emozione narrativa.

Pescatore innamorato - Olio su tela cm 40x60 101


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SERGIO ZAPPIA Poeta da Baronissi Salerno Italia

Con vivaci strofe rigorosamente in rima baciata, il poeta da buon affabulatore racconta una storia apparentemente leggera e quasi divertente, ma di fatto carica di drammi reali e di valori morali: la povertà, la furbizia, il lavoro, la generosità, la giustizia si intrecciano tra loro trasmettendo una edificante e stimolante lezione di vita. (Franco Bruno Vitolo) 102

SERGIO ZAPPIA, poeta, è nato a Salerno ed è domiciliato a Baronissi (Sa). È coniugato ed ha un figlio, Andrea. È perito capotecnico specializzato in Elettrotecnica, con diploma conseguito presso l’l.T.l.S. “M. Focaccia” di Salerno. Ha poi conseguito il Diploma Universitario in Ingegneria Elettronica presso l’università degli Studi di Salerno. Da gennaio 2003 è regolarmente iscritto all’Albo degli Ingegneri. A maggio 2005 ha concluso il Master Universitario in Legislazione Ambientale e fonti di Energia Rinnovabile, organizzato dalla Seconda Facoltà di Napoli. Da sempre appassionato della poesia, ha ricevuto numerosi premi letterari e a concorsi nazionali e internazionali. Ha pubblicato nel 1984 la raccolta Canzoni, edita dalla Casa Editrice Demetrio Cuzzola, nel 1988 la raccolta Messaggi d’Amore, edita dalla ASIR. Attualmente fa parte dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura”, con sede a Castel San Giorgio (Salerno, Italia). GENNARINO C’era una volta sopra un freddo monte un uomo, che, seppur fosse ignorante, furbo, ma non cattivo, era credente e aveva inventato un semplice espediente. Gennaro si chiamava questo tale, che sei giorni prima di Natale andava a molestare un ufficiale cospargendogli le scarpe di sale. Arrestato, passava, poi, in galera dal freddo inverno fino a primavera, standosene, così, al caldo da mattina a sera e un po’ di pasta mangiava, anche se mera. Un anno, il freddo gelo prima venne ed una notte Gennarino svenne! Allora, per salvar le proprie penne un voto fece e una preghiera tenne: “Signore mio, l’inverno è ormai alle porte, il freddo che io sento è forte forte fa’ che affinché non mi colga ora la morte, sia baciato dalla buona sorte! Aiutami: io sto proprio male… ed io lascerò in pace l’ufficiale… in più, se questa febbre non mi sale, farò qualcosa di sensazionale: appena mi riprendo vo a lavorare, con l’ufficiale vo’ collaborare… il pasto me lo voglio conquistare… aiutami, questo momentaccio fammi superare…” In quel momento passò di lì un drappello e di Gennaro raccolse subito l’appello. L’ufficiale gli mise in testa il suo cappello abbracciandolo, come si fa con un fratello. “Vieni” gli disse “Abbiamo bisogno di una mano, ma devi star bene, così dopo, piano piano, smetterai di vagare in giro come un gitano e farai anche tu come il buon Samaritano!”


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DINA ZILBERBERG Pittrice

DINA ZILBERBERG, pittrice, vive e lavora nella Città di Ra-anna (Israele). È accademico associato e Presidente Delegato Nazionale per Israele dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, da Castel San Giorgio (Salerno, Italia). L’artista durante la sua carriera ha allestito mostre personali e collettive in diverse nazioni riscuotendo grandi successi di critica qualificata e di pubblico a carattere internazionale, Nel mese di dicembre 2007, ha partecipato alla VI Edizione della Biennale di Arte Contemporanea Città di Firenze (dove il Presidente dell’Accademia Arte e Cultura Michelangelo Angrisani ha avuto il piacere e la gioia di incontrare per la prima volta l’Artista e di apprezzare le sue opere.

da Ra-anna Israele

Le opere privilegiano espressioni intense del colore che in frastagli di accordi tonali e nell’estenuazione del suo vigore rinvengono scansioni simbolistiche e suggestive accentuazioni del bello. Nei toni morbidi, sfibrati, trascoloranti, sparenti, in lame di lucore acceso si estenuano e vibrano tanto urgenze interiori. (Luigi Crescibene)

Mare di Galilea: boschi a terra - Acrilico su tela cm 50x70 103


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FRANCESCA VITAGLIANO Pittrice da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

FRANCESCA VITAGLIANO, pittrice, vive a Cava de’ Tirreni (Salerno). Da sempre è appassionata delle materie artistiche, in particolare della pittura, dove riesce ad esternare ed a trasmettere intense emozioni. Predilige dipingere paesaggi, marine, nature morte e tutto il bello che la circonda. Nelle sue opere i colori caldi usati si armonizzano in bella sintonia con il disegno, rendendo l'opera sublime e poetica agli occhi del fruitore. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive, ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali, collezionando premi prestigiosi ed apprezzamenti di pubblico e di critica. Le sue opere sono pubblicate in cataloghi d’arte e fanno parte di prestigiose collezioni. Hanno scritto di lei giornalisti e critici qualificati.

Ragazza asiatica - Olio su tela cm 40x50

Riflessi - Olio su tela cm 70x50

In una nuda e pur espressiva essenzialità, le opere rimarcano l’esigenza di esserci e di esplicitare frali e fervide risonanze interiori. I colori sono elargiti in un sapiente dosaggio di luci e ombre. L’ armonia cerca e trova, anche e soprattutto, nella coerenza dell’impianto cromatico una sua limpida cifra qualificante. (Luigi Crescibene) 104


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ROSARIA ZIZZO, poetessa e scrittrice, è nata a Salerno. Ha pubblicato due raccolte di poesie “Attimi di Vita” nel 2003 e “Petali di Parole” nel 2005, presentate negli U.S.A., “Vite in Cenere” nel 2007, la raccolta di monologhi sulla violenza alle donne “Anima in Parole” nel 2010 e “Edizioni Ordinarie” nel 2016. Ideatrice di vari progetti culturali, ha scritto vari testi teatrali; vincitrice di numerosi premi letterari, tra cui “Dimensione Donna 2008” dell’Università della Magna Grecia, “Saggistica sui diritti umani” nel 2010 “Principessa Sichelgaita”, con il conferimento della medaglia della Presidenza della Camera, destinato ad insignire le donne della Città e della Provincia di Salerno che si sono distinte nel campo della cultura.

ROSARIA ZIZZO Poetessa Scrittrice da Battipaglia Salerno Italia

NON PIÙ UNA ROSA Il mio corpo non è più radioso come una rosa, avvizzisce senza acqua. La pelle vuole percepire il contatto della vita. Mi lascio accarezzare dai petali di un fiore mentre il cuore gelido osserva trascorrere i giorni. Gli sguardi scivolano su di me e mi rattristo: è una siepe che devo passare. Il campo di grano è divenuto di stoppie che il fuoco brucia in cenere. Acqua cerco nel deserto, il refrigerio stenta a venire dal pozzo. Il sole entra nella stanza, freddo rimane il cuscino La luna è triste come donna vestita di dolore si nasconde nell’immensità della notte Dal sonno mi sveglia l’odore del caffè. Cammino per la casa, cerco qualcuno, mi affaccio al balcone, strappo il giorno dal calendario, mi scuote il rumore della macchina che parte, il saluto del bambino alla madre. Troppo tempo è passato, la luna si spegne nel pianto di una nuvola.

È la corporeità in primo piano nella poesia di Rosaria Zizzo; ce lo segnala già in limine la parola corpo; ce lo conferma la presenza dei cinque sensi: la vista, aperta sull’incanto del meraviglioso notturno ( ma si legga anche il verso “Gli sguardi scivolano su di me;”); il tatto: “la pelle vuole percepire il contatto della vita”; “il sole entra nella stanza, freddo rimane il cuscino”, (dove la contrapposizione tra il gelo e il calore del sole diviene più marcata per la posizione chiastica dei termini ); e l’odorato: l’aroma del caffè, ma anche il profumo di un fiore “assente da tutti i bouquet”; per citare solo i più evidenti. Orbene tutti i sensi di chi dice io nel testo cospirano a suggerire il sentimento dell’ineluttabile trascorrere del tempo(“il cuore gelido osserva il trascorrere dei giorni”), con l’inevitabile corollario dell’addio alla giovinezza: (“l’anima invoca la mia giovinezza”); fuga del tempo simboleggiata anche dal gesto quotidiano di strappare “il giorno dal calendario”. Ma il fascino di questa lirica, che recupera un profondo senso esistenziale, pur all’interno di una produzione, quella della poetessa campana, solitamente aperta a istanze di carattere sociale, sta anche nel senso di mistero che pervade lo spazio: “cammino per la casa, cerco qualcuno”), dove una presenza indefinita si avverte appena nelle tracce impalpabili che lascia e nella ricerca dell’io lirico, tesa a superare la solitudine, trasferita sapientemente alla “notte/ solitaria”. (Fabio Dainotti) 105


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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE

Baby Artisti e Giovani Poeti


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ENRICA MARIA AIELLO, giovanissima e già promettente artista, è nata a Solofra il 22 settembre 2000 e vive a Salerno. Si è avvicinata al mondo dell'arte per diletto e, privilegiando la ceramica e la pittura, ne ha appreso le varie tecniche. Ha partecipato con successo a progetti di ceramica per arredo, esposizioni, concorsi per giovani talenti, risultando vincitrice di numerosi premi. Quando la passione e il talento artistico incontrano l'arte e la tradizione secolare della scultura e della decorazione a mano su ceramica, nascono sempre pezzi unici capaci di emozionarci e trasportarci in una dimensione senza tempo.

ENRICA MARIA AIELLO Pittrice da Salerno Italia

Dall’agile armonia della scultura a tutto tondo baluginano e fiottano i fervori della consistenza terrena. Vengono riportate risonanze di amore, di quiete, di pace, la fidente serenità delle attese, la piena aderenza alle fluttuazioni della vita. In una dinamica sintesi di forma, luce e volume, l’equilibrio, la sobrietà, la compostezza celebrano il loro epos. (Luigi Crescibene) 108


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ANDREI-DUMITRU BACIU è nato il il 29 ottobre 1998 a Rădăuți, Calea Bucovinei Suceava (Romania), dove vive. Frequenta la Scuola Agraria di Rădăuți Protezione Ambientale, Classe XI. Parla le lingue rumena, francese e inglese. Ha sviluppato il suo talento all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Con le sue opere ha partecipato all’esposizione di varie mostre di pittura. Ha ricevuto premi alla terza edizione dell’apertura ufficiale del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio in Rădăuți e alla XIX edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Castel San Giorgio (Italia), promosso da Michelangelo Angrisani.

ANDREI DIMITRU BACIU Pittore da Rădăuți Suceava Romania

Per Hegel l’ombra era la realtà oggettiva più viva e palpitante. La luce per essere consistente doveva necessariamente opacizzarsi, mentre l’oscurità per avere dimensione doveva necessariamente rischiararsi. L’ombra, la protagonista autentica dell’opera pittorica, è un fascinoso andirivieni nell’anima del mondo, negli anditi più segreti e palpitanti della nostra interiorità. La valenza fruitiva è veramente notevole. 109


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MARIANA LARISA DRAGOMIR Pittrice da Rădăuți Suceava Romania

MARIANNA-LARISA DRAGOMIR è nata a Rădăuți (Calea Bucovinei, Suceava, Romania) il 13 aprile 1998, frequenta la Scuola Agraria di Radauti Turismo e tutela consumatori Classe XI, parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Ha partecipato a mostre collettive di pittura, ad attività curricolari ed extracurricolari, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Attualmente fa parte del Gruppo Laboratorio di Pittura Vasile Popescu e del Gruppo Coro Misto di Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, con cui partecipa attivamente a celebrazioni religiose e concerti. È stata premiata al concorso Speranza nell’Arte in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura in Italia (2015), promosso da Michelangelo Angrisani.

In energiche accensioni, in fluttuazioni di segni e colore distribuite in dinamiche espansioni, sembrano snebbiarsi le derelizioni, le incrinature, le rughe della vita che cedono il posto a sereni ripiegamenti, all’evasione nella tenerezza del sogno. (Luigi Criscibene)

Senza titolo - Acrilico cm 35x50 110

Matrimonio in foresta - Acrilico cm 35x50


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VINCENZO MIDDEI è nato a Roma ed è stato premiato al Concorso Magna Grecia dell’Associazione Internazionale Magna Grecia (Latina - New York), e al Concorso indetto dall’Accademia internazionale Arte e Cultura di Michelangelo Angrisani. Frequenta la scuola materna Comprensorio Manfredini di Pontinia, con corsi di canto e nuoto. Ama dipingere Super Mario.

VINCENZO MIDDEI Pittore da Pontinia Latina Italia

Primavera - Tempera su carta cm 30x21

Nei segni inconclusi, nella espansione e nella disposizione del colore aleggiano tenerezza e sensibilità, segrete emozioni fondali (Luigi Crescibene) 111


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DENISA PARASCHIVA JAGANARIU Pittrice da Rădăuți Suceava Romania

DENISA PARASCHIVA JUGANARIU è nata a Rădăuți (Bucovinei, Suceava Romania) il 14 ottobre 2003, frequenta la scuola Media Mihai Eminescu in Radauti, classe VI, Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all'interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, con cui ha partecipato a due edizioni di mostre colletive di pittura. I suoi dipinti sono stati esposti in occasione dell'apertura della mostra “Momenti di risurrezione” presso le Gallerie d'Arte di Radauti, Maggio 2015 (terza edizione) e all'apertura della mostra ”Stupore, il quotidiano” (quarta edizione) nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Radauti, dal 2 al 10 Luglio 2016. Inoltre, le sue opere sono state esposte in una collettiva, organizzata da Comune di Rădăuți, Gallerie d'Arte e Associazione Stella Radauti, nel Luglio 2016.

In colori croccanti, energici, ariosi e vividi baluginano, riluttano crepitano e si rasserenano le urgenze, i fervori, le incrinature della vita. Segno e colore, senza spareggio e discrasie, riportano le scansioni di un bello vibrante e rasserenante. (Luigi Crescibene)

Buon pensiero - Acrilico cm 35x50 112

Lilla - Acrilico cm 35x50


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COSTANTIN IULIAN LUCACI Pittore

COSTANTIN IULIAN LUCACI è nato a Rădăuți (Bucovine, Suceava, Romania), nel 2001. È seminarista presso il Seminario Teologico Sacerdotale, in Suceava (classe IX). Ha sviluppato il suo talento pittorico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio di Radauti. I suoi dipinti sono stati esposti in diverse mostre: Fiori e luoghi sacri (Gallerie d’Arte, Rădăuți, 2014), Momenti della Resurrezione (Gallerie d’Arte, Radauti, 2015); Stupore, il quotidiano (Monastero Santo Vescovo Leonzio, 2016); Collettiva (Gallerie d’Arte, Associazione Stella Rădăuți, 2016). Ha ricevuto premi in occasione dei Laboratori d’Arte Vasile Popescu e, nel 2016, al Concorso “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani” di Castel San Giorgio (Salerno, Italia).

da Rădăuți Suceava Romania

Nella inconclusa indeterminatezza di segni e colori, sfarfallano sentimenti, pensieri, esigenza di esserci e di esondare. Una sottile malinconia vela e disvela in una fascinosa vaghezza le uggiose consistenze quotidiane. (Luigi Crescibene)

Autunno -Acrilico cm 50x40 113


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IMMACOLATA DIANA TURICA Pittrice da Castel Volturno Caserta Italia

Nel nitore del colore schioccante, limpido, energico, nelle sue declinazioni tonali, sfumanti ed armoniche, nel segno deciso, accondiscendente e marcato si concretizzano opere di palpitante sensibilità. (Luigi Crescibene) 114

IMMACOLATA DIANA TURICA pittrice e scrittrice, è nata il 26 maggio del 2008 a Castel Volturno, dove vive coltivando sin dalla tenera età l’hobby della pittura. Frequenta la terza elementare e notevole è la sua predisposizione alla materia artistica. La pittura è il suo hobby preferito: lei vi si dedica totalmente realizzando dipinti di grande spessore interiore e artistico. Di recente si è interessata anche alla scrittura, producendo elaborati fluidi e frizzanti. Acuta osservatrice, aperta al mondo, Immacolata è una bambina sensibile, attenta alle problematiche sociali, che recepisce con animo puro, trasferendo sulla tela le sue sensazioni e nello stesso tempo, amante e rispettosa della natura che egregiamente interpreta con la dipintura di opere esplosive di colori, decisi e distintivi del suo stile, già ben pregnante della sua personalità e della sua sensibilità. È socia dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura“ in Castel San Giorgio (SA) . Nel 2016 è stata premiata alla XX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2016) nei settori Pittura e Narrativa e nella sezione Baby Artisti .Il suo nome è inserito nell’Annuario di Arte e letteratura contemporanea “Parole, Segni e Colore“ IV edizione, anno 2016. Ha partecipato alla XVIII e XIX Edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura (2014 e 2015), svoltesi a Cava de’ Tirreni (Salerno), e alla XX Edizione, svoltasi in Castel San Giorgio (Salerno). A tutti e tre i concorsi è stata premiata nella Sezione Baby Artisti.

Colori nell’anima - Acrilico su tela cm 80x60


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IMMACOLATA DIANA TURICA Pittrice da Castel Volturno Caserta Italia

La primavera nella mano - Acrilico su tela cm 50x40

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NICOLETA ANDREEA ONISIMIUC Pittrice da Rădăuți Suceava Romania

NICOLETA ANDREEA ONISIMIUC, nata a Rădăuți (Suceava, Romania) il 28.11.1997, frequenta la Scuola Agraria gruppo Andronico Motrescu, classe XII, in Rădăuți, sezione “Protezione ambientale”; parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini presso il monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Fa parte del Coro Misto di Bambini presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, a Rădăuți, con cui partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stata premiata al Premio United Endeavor in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani.

Luce e colore distribuiti, filtrati, elargiti con sensibilità, creano armonici esiti nella cristallizzazione dell’ispirazione. La sensibilità e la tenerezza trasudano e gocciolano dal piano dell’opera. (Luigi Crescibene)

Un pezzo di cielo - Acrilico cm 35x50 116

A nord - Olio su tela cm 35x50


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BIANCA ELENA RAILEANU Pittrice

BIANCA ELENA RAILEANU, pittrice, nata a Rădăuți, Calea Bucovinei, Suceava (Romania) il 28.11.1997, frequenta la Scuola Agraria, gruppo Andronico Motrescu, classe XII, in Rădăuți, sezione “Protezione ambientale”, parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all'interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini presso il monastero Santo Vescovo Leonzio, di Radauti, ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Fa parte del Coro Misto di Bambini presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, a Rădăuți, con cui partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stata premiata al Premio United Endeavor (trolley e tablet) in Radauti e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani

da Rădăuți Suceava Romania Luce e colore distribuiti, filtrati, elargiti con sensibilità, creano armonici esiti nella cristallizzazione dell’ispirazione. La sensibilità e la tenerezza trasudano e gocciolano dal piano dell’opera. (Luigi Crescibene)

Vecchiaia - Acrilico cm 50x40 117


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MIHAI GABRIEL URSULEAN Pittore

MIHAI-GABRIEL URSULEAN è nato il il il 6 settembre a Rădăuți (Calea Bucovinei, Suceava, Romania). Frequenta la Scuola Professionale Meccanica classe IX. Parla rumeno, francese e inglese. Appassionato dell’Arte Pittorica ha sviluppato il suo talento all'interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. fa parte del Coro Misto di Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, con cui partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stato premiato al concorso Esordienti meritevoli in Radauti, alla XIX e alla XX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura” (2015 e 2016) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani.

da Rădăuți Suceava Romania La luce celebra la sua epopea in un’opera in cui il segno le fa da valido e fascinoso supporto. Il colore sfibrato, scialbato, sparente ed energico conferisce valenza timbrica all’armonia diffusa. (Luigi Crescibene)

Fruscio di foresta - Acrilico cm 70x50 118


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FRANCESCO VOLPICELLI Poeta da Nocera Superiore Salerno Italia

Con ponderata riflessività ed un linguaggio articolato e maturo, la lirica prospetta un ritratto della nostra società severo ed a tratti impietoso, non disgiunto da riflessioni su comportamenti personali nella vita quotidiana che inducono a guardarci allo specchio ed a cambiare decisamente rotta, se vogliamo che la società ed i nostri cuori diventino finalmente migliori. (Franco Brun Vitolo)

FRANCESCO VOLPICELLI, poeta, nato a Nocera Inferiore il 18/07/2001, è residente a Nocera Superiore. Frequenta il secondo anno al Liceo Classico “G.B.Vico” di Nocera Inferiore; è appassionato di calcio, lettura e scrittura. Si è classificato al II posto al XVIII Concorso “Artisti in erba”Maggio 2016 sezione prosa, indetto dall’Associazione socioculturale “Nova Sociale” di Nocera Superiore; ha conseguito il primo premio nella sezione Giovani Poeti alla XX edizione del Premio Internazionale “Arte e cultura 2016”, indetto dall’Accademia Internazionale di Belle Arti, Lettere e Scienze “Michelangelo Angrisani”, con la poesia “Casus belli”.

CASUS BELLI Ostentiamo sicurezza per crederci migliori alleniamo la mente e avveleniamo i cuori sconvolti da ritmi estremi perché questa vita è una barca senza remi e tu lotta finché puoi spingi avanti come l’aratro i buoi, stringi la cinghia quando la vita ti avvinghia e diventano difficili le relazioni e poche le orazioni e di umanità le razioni in un’epoca senza valori combattiamo la violenza con i fiori ma il sangue dei morti in guerra rimarrà intriso su questa Terra e i morti di una guerra contro uno Stato corrotto avranno sempre delle voci qua sotto in un paese dove abbondano raccomandazioni e imperversa un governo pigro e avido. Dobbiamo nutrire di cultura questo suolo arido solo così ci salveremo da queste maligne fazioni.

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ANDREA ZAPPIA, poeta, è nato e vive a Salerno. Giovanissimo talento in erba, pur essendo ancora uno studente di Scuola Media (frequenta la Scuola “Monterisi” di Salerno, dopo gli studi primari presso l’istituto “Maria Ausiliatrice”), ha già conquistato premi e riconoscimenti nella sezione “Giovani Poeti”, sia nelle edizioni 2011-2014 e 2015 del Concorso Letterario Arte e Cultura - Michelangelo Angrisani (nell’ordine terzo, secondo, primo, primo), sia nelle edizioni 2011 - 2012 del Premio Internazionale di Poesia “Poseidonia - Paestum”.

ANDREA ZAPPIA Poeta da Salerno Italia

AISHA

I BAMBINI

Aisha sei carina … Sei una cagnolina, ancora cucciolina!

I bambini corrono e diventano grandi… I vecchietti tremano: son già grandi!

Aisha mordendo e saltando giochi, scodinzolando … Aisha, piccolina, mi lecchi la manina …

Con rime ben costruite ed evidenziando lo slancio, l’allegria e la freschezza tipici della sua età, il giovanissimo poeta traccia tre vivaci quadretti di vita quotidiana, che, se in Aisha e La primavera ci inducono soprattutto ad un empatico sorriso, nella poesia I bambini col confonto tra le età aprono una finestra di malinconia sui vecchietti tremanti, occhi stanchi e vissuti, e sul ciclo vita tra speranze e illusioni, che lascia intravedere le tracce di una sensibilità tale da promettere fiori colorati e frutti succosi nel prossimo futuro. (Franco Bruno Vitolo) 120

e papà comincia a urlare: “Presto, Vatti a lavare!”

LA PRIMAVERA Mi affaccio alla finestra … osservo, è primavera: la natura ritorna vera, perché germoglia serena! Il sole diventa più splendente per far felice la gente… Ci illudiamo che si allunghino le giornate e scherzando ci facciamo due risate!!

I bambini sono nella terra, sono semi e tu li innaffi… sono spugne, sono buffi, son terribili, una guerra! I vecchietti son tremanti, occhi stanchi e vissuti smemorati e canuti sono, però, stelle cadenti! E continua il ciclo vita, tra speranze e illusioni entusiasmo e canzoni: guai se fosse finita!


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Attività dell’Accademia

Premiazione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura 2014” - 18ª Edizione Sala consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia).

Michelangelo Angrisani premia gli artisti vincitori della prima rassegna di arte contemporanea nel Comune di Siano in Provincia di Salerno (Italia) alla presenza del Sindaco Dott. Sabato Tenore, del vice Sindaco Dott. Alfonso Leo e di altre autorità.


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ELENA MANCUSI ANZIANO, poetessa e scrittrice, nata a Sarno vive nella Città di Salerno (Italia). è autrice di racconti, poesie e saggi che sono presenti in varie antologie. Tra i vari premi ricevuti, nel 2005 ha vinto il Certamen Mediolanense con una lirica in latino. È apprezzata dicitrice, impegnata sia a livello provinciale che regionale in cenacoli e recital in teatri e saloni letterari. Ha partecipato a dibattiti culturali ed organizzato seminari sulla poesia nelle scuole statali. Da circa venti anni è membro dell’Accademia “Arte e Cultura”, dove collabora attivamente.

ELENA MANCUSI ANZIANO Poetessa Scrittrice da Salerno Italia

NON PARLARMI D’AMORE

DEI GERANI DICEVO…

Non parlarmi d'amore che non so quest'ebbrezza che dicono folle, so di me quello struggersi dentro il rostro che artiglia nel nudo silenzio e tortura… E non so quanto dista dal tuo il mio mondo se un incendio ti brucia furioso, io mi scaldo nel sogno che annulla ogni paura. E di me tu non sai le spine dei rovi al risveglio, un passero ferito che imporpora la pianta che l'uncina, non meno che nel corpo corre nell'anima il dolore. Tra veli fumosi di nebbia esplora i miei labirinti intricati una pallida luna ma attendo nell'alba sgualcita il disco rovente del sole che se parli d'amore diventa una fiaba la vita.

Dei gerani, dicevo, che a settembre sono ancora in fiore e il tuo balcone palpita di rosa. Ma tu t’allontani, come chi lascia la vita ancora in boccio, invulnerabile a quest’aria dolce e ai profumi cangianti della fioritura. Non indugia il tuo passo né t’appartiene la bellezza estrema del rosso del tramonto che t’imporpora le mani. Sei già lontano mentre il sole si spegne nei tuoi occhi.

Ha avuto l’ardire, e il merito, di tentare ancora una volta l’eterna “rima fiore-amore/la più antica difficile del mondo”, in Non parlarmi d’amore, Elena Mancusi Anziano, con esiti ragguardevolissimi. L’amore è qui vissuto come passione individuale; è un amore psicologizzato, fatto di tormento ed estasi, di rovello e struggimento, di sogno e di dolore. Di sicuro effetto il variare dei piani stilistici, il continuo passaggio dal pronome di prima a quello di seconda persona (una sorta di campo e controcampo), che instaura un dialogo efficace dell’io lirico con un tu assente, e il ribaltamento dalla negazione iniziale a una più confidente (“diventa una fiaba la vita”) conclusione. Ancora un “tu” che si allontana, insensibile alla “bellezza estrema del tramonto”, simile ai montaliani “uomini che non si voltano”, si trova in “Dei gerani dicevo”, dove il bellissimo, colloquiale incipit immerge il lettore in una luminosa balconata fiorita, cui fa da contraltare il sole, che, nel verso finale, si spegne malinconicamente. (Fabio Dainotti) 122


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LUIGI CRESCIBENE Scrittore Critico Giornalista da Salerno Italia

LUIGI CRESCIBENE, giornalista-pubblicista, è nato ad Ottati (SA) e risiede a Salerno. Ha insegnato, per molto tempo, discipline umanistiche negli Istituti di istruzione secondaria di II grado. Collabora da molti anni, come autore e come critico artistico e letterario, a quotidiani e riviste specializzati. Della sua opera si sono, altresì, interessati quotidiani e riviste nazionali. È autore di numerosissimi saggi di costume, di critica letteraria e di critica artistica trattando di movimenti e tendenze di arte e di artisti contemporanei. Ha pubblicato di recente: Le stelle di crema - Romanzo (Mursia editore) Respiri di luce e ombre - Selezione di saggi critici di pittura (Palladio ed.); La luce nella penombra - Saggio monografico su Tullio Grassi e la sua pittura (Palladio ed.); Le voci del segno e del colore - Saggio monografico su Michelangelo Angrisani e la sua pittura (Arte e pittura ed.); “…e tenera è la luce“ – Saggio e Catalogo per la mostra permanente di pittura all’aperto - Ottati; “Nel colore e tra gli alberi - Saggio monografico su Gaetano Rispoli e la sua pittura; “Tante donne e altro“ (Ferraro ed.); La sete - Racconti brevi e brevissimi (Plectica ed.); La strada – Romanzo - I Premio per la narrativa alla X edizione del premio internazionale De Curtis - Roma (Lampi di stampa ed.); Le lenzuola pulite Racconti ( Lampi di stampa ed.); Lontano - Racconti in penombra (Aletti ed.). Sono in via di pubblicazione La luce bianca - Poesie, Una donna - romanzo. Collabora con l’Accademia artistico -letteraria “Arte e Cultura” di Michelangelo Angrisani, di cui è senatore accademico fin dalla sua nascita. Ha ricevuto numerosissime e prestigiose attestazioni di plauso e riconoscimenti per la sua opera di autore e di critico. È critico di riferimento di numerosi artisti di respiro nazionale.

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FABIO DAINOTTI Critico letterario da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

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FABIO DAINOTTI, presidente onorario della Lectura Dantis Metelliana, di cui è stato prima direttore e poi presidente, partecipa attivamente alla vita culturale della città; è stato componente del Comitato culturale del Comune e successivamente del Comitato per le onorificenze. Ha insegnato, a seguito di vincita di concorso, materie letterarie e latino. Fa parte della Giuria del Premio letterario “Città di Cava de’ Tirreni” e del premio “Arte e cultura”. Ha commentato canti di Dante e tenuto conferenze. Ha tenuto reading di poesia: l’ultimo alla State University of New York. Per la saggistica ha curato, tra l’altro, la pubblicazione del volume Gli Ultimi canti del Purgatorio, edito da Bulzoni nel 2010. Ha pubblicato di poesia: L’Araldo nello specchio, Avagliano, 1996; Sera, Pulcinoelefante, 1997; La Ringhiera, Book, 1998; Ragazza Carla cassiera a Milano, Signum, 2001; Un mondo gnomo, Stampa Alternativa, 2002; Ora Comprendo, Edizioni Scettro del Re, 2004; Selected poems, Gradiva Publications, 2015. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2015 la silloge inedita Lamento per Gina e altre poesie ha avuto la pubblicazione premiale per i tipi della Genesi Editrice di Torino. È presente in numerose antologie. Suoi testi e contributi critici sono apparsi su quotidiani e su diverse riviste di settore come “Gradiva”,“ Misure critiche”, “Capoverso”, “Poiesis”, “Vernice”. Condirige l’annuario di poesia e teoria Il pensiero poetante. Si sono occupati della sua poesia molti critici. La pagina-libri di "America Oggi", il maggior quotidiano italiano di New York, che esce insieme con "Repubblica", contiene una recensione ai Selected poems. Sul mensile “Poesia”e sulla rivista “In limine”sono apparsi nel 2016 articoli riguardanti la sua poesia.


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FRANCO BRUNO VITOLO Critico letterario da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

FRANCO BRUNO VITOLO, nato nel 1949 a Cava de’ Tirreni (SA), laureato in Lettere Classiche, docente liceale in pensione, svolge tuttora per hobby attività giornalistica e culturale sul territorio a vari livelli, dal servizio televisivo alla presentazione delle serate, dall’articolo su carta stampata all’articolo su riviste informatiche, dal gioco alla rappresentazione videofotografica. Nell’ambito della scrittura, ha curato, con altri, la pubblicazione de Gli anni rubati - Le memorie di Settimia Spizzichino, reduce da Auschwitz (Comune di Cava de’ Tirreni, Prima Edizione 1996). Sullo stesso tema ha scritto: Cioccolato ad Auschwitz - Studenti nel lager con la reduce Settimia (Napoli, Simone, 2004), diario romanzato di un viaggio realmente effettuato con la Spizzichino ed altri reduci ed ebrei romani: il testo è adattato per le scuole con integrazioni ed un eserciziario. Per la scuola ha scritto anche: il dizionario Il Vocabolatino – parole, forme, etimologie (Ellepiesse 2010) e Papà Latino (manuale di Latino per la Scuola Media – Ellepiesse 2007), entrambi in collaborazione con Anna Somma; Disco ludens, Bari, Ladisa, 1993, eserciziario di Latino; Perì tès thuras, Bari, Ladisa, 1994, eserciziario di Greco. Tra le sue pubblicazioni, da ricordare Verso Antonello, viaggio nei testi poetici di Antonello Venditti, con Manuela Rigamonti (Bastogi, 2006): un’esperienza felice, sia per l’argomento sia per la collaborazione con un’alunna di ieri ed amica di oggi. Un’esperienza tanto soddisfacente che hanno insieme ritenuto opportuno doppiarla, giocando sul serio e pubblicando in e book Nonno Zecchino racconta - Viaggio nei testi dei primi sessant’anni dello Zecchino d’oro. Tra le altre, ha curato con Annamaria Morgera la pubblicazione del libro Oltre la tenda – Come ho imparato a convivere con la SLA, di Lolita D’Arienzo. Numerose le opere scritte o curate e legate alla sua Città. Tra queste, da sottolineare soprattutto Le strade di Cava, con Salvatore Fasano ed altri autori (Area blu 2013), Cava a colori, con Fortunato Palumbo (2005), e l’editing di Anche Dio lavora… e noi non gli mettiamo i contributi – Storie vere di strada… e di persone, di Antonio Armenante (Area Blu 2014). Da quattro anni collabora con l’Accademia Arte e Cultura nell’elaborazione delle iniziative e nel servizio stampa.

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RITA OCCIDENTE LUPO Direttore del quotidiano “Dentro Salerno” da Salerno Italia

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RITA OCCIDENTE LUPO è docente di lettere negl’ istituti superiori di 2° grado, Direttore Responsabile del quotidiano telematico “Dentro Salerno”, opinionista del Gruppo Espresso, e collaboratrice del “Il Mattino”, “La Città”, “Cronache del Mezzogiorno” e numerose altre riviste specializzate ,tra cui “Il Follaro” della Camera di Commercio. È stata caporedattore per dieci anni di Quarta Rete Tv ed è responsabile regione Campania Quotidiano “La Discussione”. È stata nominata dalla Presidenza dei Ministri, nella commissione cultura presso la Struttura di Missione di Bruxelles. È tuttora responsabile di uffici stampa, a carattere politico e culturale. Ha ricevuto numerosi encomi alla carriera, tra cui il 2° Premio nazionale di Giornalismo in occasione dell’Anno Giubilare. Svolge da esperta, da oltre un ventennio, corsi di scrittura creativa e di giornalismo nelle scuole di ogni ordine e grado, essendo plurispecializzata a La Sapienza Roma, a riguardo. È responsabile provinciale de “I Cattolici in Movimento” e membro permanente nell’Hospitalitè Notre Dame de Lourdes, porta avanti diverse iniziative a carattere sociale. È autrice di 4 libri: il primo su Leopardi, presente nella Biblioteca napoletana del poeta ed a Teggiano; il secondo,“Vite in strada”, su clochards e disagiati, con una straordinaria tiratura di copie; il terzo, “Senza paura” ,con copertina di Oliviero Toscani, presentato dal presidente del Senato Renato Schifani nella Biblioteca degli Atti Parlamentari. Il quarto, finora ha visto oltre 40 patrocini istituzionali ed ha attraversato molti Comuni. Si tratta di “A te che leggi dopo mezzanotte”: è un libro singolare per il linguaggio nominale usato, sorta di diario-zibaldone, nel quale sono presenti riflessioni intercalate da scorci di vita vissuta. È inserito nelle biblioteche nazionali, ed è presente anche nei Paesi dell’Est. Per le sue qualità di critico d’arte e letterario, numerosi cataloghi e pubblicazioni si fregiano delle recensioni di Rita Occidente Lupo.


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INDICE

PAROLE SEGNI E COLORE

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Presentazione Annuario Words, Sign and Colors L’accademia “Arte e Cultura” Internationale Academy Michelangelo Angrisani The President of Academy Acc. Internazionale “Greci Marino” Michelangelo Angrisani - Pittore Michelangelo Angrisani - Scultore Saluto dell’Arciv. M. Orazio Soricelli Saluto del Sindaco Vincenzo Servalli Cava de’ Tirreni - Salerno - Italia Saluto di Carmine Salsano (AAST)

19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 32 33 34 36 37 38 39 40 42 43 44

Luigi Abbro Nancy Avellina Antonio Arpaia Nunzia Alfano Carmine Avagliano Carmelina Alfano Daniele Biondi Antonietta Ciancone Filomena Baratto Saverio Barone Vincenzo Caccamo Maria Cappuro Maria Rosella Cetani Giuseppina Califano Anna Cervellera Paola Cetani Ettore Cicoira Maria Flora Cocchi Sofia Colaiacovo Antonella Maria Ilaria Cicale Daniela Conti Lucia D’Aleo Carmelo Di Perna

46 47 48 49 51 52 54 55 56 57 58 60 61 62 63 64 66 67 68 69 70 72 73 74 75 76 77 79 80 81 82 83 84 85 88 89 90

Donato D’angelo Paola De Lorenzo Fiorello Doglia Ghilardi Marco Assunta Gneo Giuseppe Di Mauro Nina Esposito Emanuela Ingenito Marilena Fanfani Contrut O’ Ion Rosanna Ferraiuolo Anna Ferry-Ferrentino Alessandro Lolletti Adriana Ferri Anna Mara Lombardi Gianna Formato Rosalba Ferilli Laetitia Lescoat, Pittrice, Marina Marini “Danzi” Stefano Ortolani Jeanine Lucci Rosaria Minosa Annabella Mele Concetta Masciullo Valeria Nastri Gennaro Pascale Emanuele Occhipinti Petrarca Pasqualina Raffaele Picarella Nicolae Adrian Popescu Pierre Paul Marchini Giuseppe Romano Maria Raffaele Giovanni Rotunno Lorenzo Siani Maria Stimpfl Lucia Sottili


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92 97 98 100 101 102 103 104 105 106

Francesco Terrone Angela Maria Tiberi Liliana Scocco Cilla Giancarlo Trapanese Piler Segura Badia Sergio Zappia Dina Zilberberg Francesca Vitagliano Rosaria Zizzo San Giuseppe

111 112 113 114 116 117 118 119 120

Vincenzo Middei Denisa Paraschiva Juganariu Costantin Iulian Lucaci Immacolata Diana Turica Nicoleta Andreea Onisimiuc Bianca Elena Raileanu Mihai-Gabriel Ursulean Francesco Volpicelli Andrea Zappia

121 Attività Dell’Accademia Baby Artisti 108 Enrica Maria Aiello 109 Andrei-Dumitru Baciu 110 Marianna-Larisa Dragomir

122 123 124 125 126

Elena Mancusi Anziano Luigi Crescibene Fabio Dainotti Franco Bruno Vitolo Rita Occidente Lupo


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