Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea 4^ Edizione - Anno 2016

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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE

Michelangelo Angrisani

Fontana monumentale in marmo e bronzo a Castel San Giorgio (frazione Castelluccio) - Opera di Michelangelo Angrisani

Due artiste francesi premiate in Italia al Concorso Internazionale “Arte e Cultura� (da una rivista francese)


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Realizzato dall’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani Castel San Giorgio, Salerno, Italia A cura di Michelangelo Angrisani Presidente dell’Accademia Collaborazione all’editing Prof. Franco Bruno Vitolo Commenti critici alle opere d’arte Prof. Luigi Crescibene, scrittore, poeta, critico d’arte e di letteratura Commenti critici alle opere letterarie Prof. Franco Bruno Vitolo Commenti critici alle poesie della Sezione “Baby Artisti” Prof. Fabio Dainotti Collaborazione Prof.ssa Rita Occidente Lupo Direttore del quotidiano Dentrosalerno

Contatti: ARTE E CULTURA Accademia Internazionale di Belle Arti, Lettere e Scienze M. Angrisani E-mail: arteecultura@virgilio.it michelangeloangrisani@hotmail.com Cell. +39.340.7997995 - 348.3252758

In prima di copertina HORIZON Olio su tela cm 120x170 di Concetta Masciullo Charleroi (Belgio) In quarta di copertina IL FUOCO E IL GESTO Olio su tela cm 40x80 di Liliana Scocco Ravenna (Italia)


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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE

Michelangelo Angrisani DELEGAZIONE REGIONALE ACCADEMIA GRECI MARINO - NOVARA

Parole, Segni e Colori ANNUARIO 2016 DI ARTE E LETTERATURA CONTEMPORANEA a cura di Michelangelo Angrisani Franco Bruno Vitolo


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L’Annuario - Parole, segni e colori Anno 2016 L’Accademia Internazionale Arte e Cultura, creata e diretta da Michelangelo Angrisani, notissimo e prestigioso artista e promotore di Arte e Cultura, procede con sempre maggiore incisività, nella sua azione di raccordo stimolo e valorizzazione di risorse emergenti o di già consolidato successo. Nulla è lasciato al caso o all’improvvisazione. Ogni iniziativa, curata nei dettagli organizzativi, nelle istanze propositive, nei metodi adottati, raggiunge le finalità, gli obiettivi che si propone. Un grazie particolare va anche al team, di qualificatissimi collaboratori, che supporta le attività dell’Accademia. Viviamo in una società spesso sciatta, insipiente, abbarbicata ai falsi miti del benessere. Sperimentiamo crudeltà, barbarie, cinico approccio alle problematiche di più lacerante dimensione. Siamo distratti, fatalmente, dal futile, cioè da quei principi, da quegli schemi esistenziali che confondono l’utile con le fatue acquisizioni dei distraenti idoli del consumismo. Arte e cultura sembrano marginalizzate. Sembra che abbiano un ruolo di assoluta subalternità rispetto alle consistenze puramente sussidiarie come quelle dello sport e dello spettacolo. L’espansione del momento ludico e ricreativo occupa quasi tutti gli spazi del cosiddetto tempo libero. Anche la ludopatia, sintesi estrema di delusioni, amarezze, disagio esistenziale, occupa spazi sempre più estesi nella accidentata vicenda esistenziale dell’uomo contemporaneo. Anche l’arte sembra percorrere itinerari zigzaganti, tortuosi e distraenti. Il 24 ottobre, negli spazi del Museion di Bolzano, un’addetta alle pulizie, scambiando gli elementi di un’istallazione per i postumi di un party ben riuscito, li ha collocati, adeguatamente, nei sacchi per la raccolta differenziata dell’immondizia. La direttrice del complesso espositore ha dichiarato, forse ironicamente o forse no, che la signora delle pulizie aveva completato, senza volerlo, una stupefacente performance. Nei giorni seguenti c’è stato un incremento di visitatori. L’episodio ha suscitato notevole curiosità e scalpore. Ma fino a un certo punto. Questi “incidenti” non incrementano l’amore per il bello, per le sue accentuazioni, per le sue incalcolabili sfumature e suggestioni. L’uomo contemporaneo, incupito e disorientato da terrificante disumanizzazione, da stravaganze e provocazioni finalizzate all’acquisizione di facile visibilità e di ritorni utilitaristici, sembra essere sempre più alla disperata ricerca della “grande bellezza”. Ne ha fame. Ne è avidamente attratto. Cerca ineludibili compensazioni al troppo e al nulla che lo circondano, che lo avvincono e lo respingono con agra spregiudicatezza. E arte e cultura? Esse devono svolgere un ruolo di supplenza. Devono intervenire e colmare i tanti vuoti dell’esistenza, devono illimpidire e colorare le vie al nostro procedere stanco. L’Accademia Arte e Cultura di Castel San Giorgio e le alacri e illuminate istituzioni che la supportano, danno, certamente, in questa opaca consistenza di tempi, un valido contributo ad obnubilare la luce assoluta e a rischiarare l’oscurità completa, danno un valido contributo, cioè agli esiti del nulla che, spesso, lambiscono l’umanità per ghermirla e annientarla del tutto. Un grazie di cuore a Michelangelo Angrisani e a tutti gli artisti del prestigioso sodalizio che procedono nell’aspro percorso dell’Arte e della Cultura nella luce dell’ombra, la luce della vita più intima e vera. Luigi Crescibene

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L’Accademia “Arte e Cultura” Fondata e costituita dal Maestro Michelangelo Angrisani, libera Istituzione Socio – Culturale; apartitica e apolitica; ossequiente alle Leggi dello Stato (art. 4/9/18 e 33) della Costituzione della Repubblica Italiana, e, senza scopi di lucro; sorta allo scopo di contribuire al progresso delle Belle Arti, delle Lettere e delle Scienze, affinché possa essere occasione di incontri, dibattiti e confronti di idee fra Artisti, Letterati, Saggisti, Scienziati e Pubblico, l’Accademia “Arte e Cultura”: Promuove lo sviluppo delle idee, degli studi e delle ricerche dei suoi accademici; favorisce scambi culturali; sollecita e asseconda ogni utile iniziativa, rivolta allo sviluppo e al miglioramento della cultura in generale; organizza mostre e rassegne, promuove convegni, incontri, dibattiti e conferenze; si propone di incrementare la ricerca e gli studi di ogni disciplina e di ogni grado su tutto lo scibile. Raccoglie intorno a sé i migliori ingegni italiani ed esteri, soprattutto i giovani, orientandoli al fine di capire le personali inclinazioni verso il lavoro e indirizzandoli verso le scelte più opportune nell’arco del processo di formazione. Intende divulgare metodi educativi, diffondere le materie e le scienze moderne, incoraggiare le avanguardie artistico – culturali, compiere attività socio – culturali a livello nazionale e internazionale; aiutare enti e privati sotto forma di partnership, che perseguono finalità umanitarie, artistiche e sociali, al fine di realizzare progetti di cooperazione sociale sul territorio e nei paesi in via di sviluppo. L’Accademia si propone inoltre di valorizzare i beni culturali di tutto il territorio nazionale attraverso interventi di ricerca e gestione degli immobili, divulgazione, restauro e conservazione. Presso la sede dell’Accademia si trova l’archivio di tutta la documentazione relativa all’Istituzione stessa, agli accademici e alle loro attività, che può essere trasferita altrove dal presidente generale, che ha pure la facoltà di erigere delegazioni dell’Accademia nelle località ritenute opportune, sia in Italia che all’Estero. Attualmente l’Accademia dispone delle seguenti delegazioni: Nazionali: Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile e Belgio. Regionali: Campania, Piemonte, Toscana,Calabria, Basilicata e Lazio. Provinciali: Napoli, Avellino, Campobasso, Bucarest Romania, Latina e Suceava Romania. Settoriali: Penisola Sorrentino (Na), Comune di Aprilia (Lt), Comune di Norma (Lt), Comune di Camerino, Comune di Pontinia (Lt), Latina Scalo (Lt), Cava de’ Tirreni (Sa).

Le voci del Segno e del Colore Mostra collettiva internazionale di Pittura, Scultura e Poesia - Complesso Monumentale S. Maria al Rifugio - Cava de’ Tirreni (Salerno) 5


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Michelangelo Angrisani Presidente dell’Accademia “Arte e Cultura” Michelangelo Angrisani è nato a Castel San Giorgio (Salerno), vive a Cava de’ Tirreni (Salerno), si è distinto sin da giovane per il suo spirito artistico e il gran talento per la pittura. La sua prima opera di interesse artistico è stata realizzata a soli undici anni. L’attività culturale del Maestro va oltre la composizione di tele. Egli, infatti, è un uomo molto impegnato nel sociale; ha fondato e presiede a Castel San Giorgio l’Accademia Internazionale Arte e Cultura, ed è Presidente delegato Regionale per la Campania dell’Accademia Internazionale Greci Marino (Novara). La passione per l’Arte e la Cultura ha reso famoso il nome di quest’artista, le cui mostre personali e collettive, oltre che la partecipazione a concorsi artistici in Italia e all’estero (Francia, Romania, Inghilterra, Russia, Francia, Spagna ecc.), sono numerosissime, con grande successo di pubblico e di critica. La qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata anche dalle più alte Autorità dello Stato con la Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica, Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato della Repubblica e la Medaglia d’Argento del Presidente della Camera dei Deputati. Nel 2007 nella Città di Macin e nel 2008 nella Città di Tulcea (Romania) riceve dalle autorità locali il diploma d’Onore per i rapporti interculturali sviluppati tra l’Accademia Arte e Cultura e la Romania. Nel 2013 è stato ospite e membro di giuria alla cerimonia di premiazione del premio di Pittura e Scultura dedicato all’Artista cortonese “G. Severino” (Città di Cortona Arezzo), e qui ha ricevuto il premio alla carriera, la Tabula Cortonensis. Ha svolto più volte il ruolo di Membro, Presidente di giuria e Critico d’Arte a diversi concorsi artistici nazionali e internazionali, svoltisi in Italia e all’estero. Angrisani cerca nuovi moduli espressivi, nuove tecniche che meglio esplicitino le sue maceranti conflittualità, le sue cadute ed i suoi inarcamenti, i suoi trasalimenti, le sue pene, la sua tensione e i suoi ripiegamenti. Il Maestro Angrisani conosce se stesso o per meglio dire conosce i suoi configgenti moti dell’anima, cerca di esorcizzare, di dipanare i suoi viluppi, e soprattutto di ricercare forme espressive che, travalicando il piano dell’autobiografia scomposta e tumultuosa, illividiscano e cristallizzino nella serenità appagante del bello la sua resa pittorica. E così Angrisani, che pure non vuole esprimersi ed incartarsi in chiave meramente formalistica, sperimenta con incessante, inesausto vitalismo nuove cromie, nuovi effetti tonali, nuovi segni. Li cerca più tersi, morbidi, sinuosi, scavati, perentori, accenti, intrigati, lineari. Angrisani ha l’intima insoddisfazione dell’artista di vaglia. Egli armonizza linee e colori, per equilibrio o per contrasto, li 6


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osserva e li piega alle sue esigenze espressive. Segno e colore sono le voci limpide o singulanti, fioche o ululanti, sommesse o imperiose, che, arginate e accordate dall’Arte, esplicitano e chiariscono il magma degli umani smarrimenti. I paesaggi di Angrisani diventano, come per Friedrich, i paesaggi dell’anima dove la malinconia, la solitudine, la dolcezza, l’incanto, l’oblio si impiantano e si irraggiano nelle risonanze più intime del fruitore. Sono le voci dell’animo di Michelangelo Angrisani che concedono spazi ai dati della realtà oggettiva. L’Artista ha operato con scelta. Dipinge il vero, il concreto, ma li colloca in un’intemporale atmosfera di fiaba, perfusa di grazia e di quella vaghezza, di chi vuole sfuggire alle regole del vivere nella piatta, ed inammissibile, amara concretezza. Michelangelo Angrisani è un innovatore, teso ad una incessante ricerca di nuovi moduli espressivi ha i fremiti inappagati di chi cerca. È sperimentatore di comunicazioni e creatore di nuove tecniche pittoriche: Colore nel Legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura; Colore nel Marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo; L’olio su Cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale; L’olio su Cartafeltra, per trasformare materiali da rifiuto in opere d’Arte. Completano il percorso artistico di Angrisani, perché già nelle opere ad olio mixa suggestioni oniriche e realismo fattuale, creando opere dell’inconfondibile ed intenso impatto estetico. Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri. Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali. Attualmente le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri. Angrisani nell’anno 2007 è stato l’unico artista in tutta la provincia di Salerno ad essere selezionato dalla Commissione Internazionale e ammesso a partecipare alla VI Edizione della Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea “Città di Firenze”, dove ha partecipato dall’1 al 9 Dicembre 2007. Michelangelo Angrisani è stato valorizzato da molti critici, non è stato mai messo da parte come artista e come uomo.

Premiazione della XIX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura” (2015) - Cava de’ Tirreni 7


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Il poverello di Assisi - Olio su tela cm 40x30

Il cancello chiuso - Olio su tela cm 50x70

Gli eremiti, ieri e oggi - Olio su tela cm 40x50

La pasta cromatica fissata nelle consistenti e sfiaccolate tonalità, che si rincorrono, si incontrano, si mantecano e si separano ancora, giocano in sofisticati e pur naturali equilibri con le tonalità calde e smorzate del legno. Creano suggestioni estetiche che sono sottilissime e vibranti nervature e trame psicologiche. E la luce sposa l’oscurità definendo nelle ombre quelle fluttuanti risonanze interiori che solo l’arte vera riesce a produrre. La parcellizzazione degli spazi rimanda agli orizzonti persi, oltre l’infinito. 8


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Sotto gli abiti - Colore nel legno cm 37x50 Dopo l’Abbandono - Bronzo h cm 55

Il mercatino - Olio su cartoncino cm 70x50 9


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Arcidiocesi Amalfi - Cava de’ Tirreni

Sono molto lieto di presentare la IV edizione dell’Annuario 2016 dell’Accademia Internazionale di “Arte e Cultura”, fondata e presieduta dal Maestro Michelangelo Angrisani. Da qualche anno ho avuto la gradita opportunità di conoscere il noto artista, creatore di nuove tecniche pittoriche e appassionato promotore e sostenitore di encomiabili iniziative culturali. Devo riconoscere che tutte le volte che mi è stato possibile presenziare a mostre, rassegne ed incontri, organizzati dalla prestigiosa Accademia, ho riscontrato un ambiente gradevole con la presenza di artisti, letterati, saggisti e scienziati ed un clima cordiale e signorile di dialogo e di confronto. La nuova edizione dell’Annuario ci permette di conoscere i profili biografici e le recenti opere dei principali protagonisti dell’arte e della letteratura contemporanea. L’arte e la letteratura hanno una incidenza rilevante nella trasmissione dei valori umani e nella promozione culturale della società. Far conoscere ad un pubblico più ampio i giovani talenti è un’iniziativa altamente meritoria. Nel complimentarmi con l’instancabile e tenace Presidente Michelangelo Angrisani e con i componenti dell’Accademia di “Arte e Cultura”, per la promozione della cultura e per la valorizzazione delle Belle Arti, delle Lettere e delle Scienze, non solo del nostro territorio, auguro un’ampia diffusione della presente pubblicazione, ed un ulteriore incremento delle attività, per la crescita e lo sviluppo delle nostre città. + Orazio Soricelli Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni

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Comune di Castel San Giorgio Il Sindaco Dott. Pasquale Sammartino

L’Assessore alla Cultura Avv. Maria Immacolata Sica

È motivo di vanto e di orgoglio per il Comune di Castel San Giorgio la presenza sul territorio dell'Accademia Internazionale "Arte e Cultura", fondata e presieduta dal Maestro Michelangelo Angrisani. L'Accademia, nel corso degli anni, si è contraddistinta per aver incentivato e sostenuto l'arte in tutte le sue forme. In particolare, l'attenzione rivolta alla pittura e scultura, anche a mezzo allestimento di mostre, ha lasciato un segno indelebile sul nostro territorio. L'Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco p.t. Dott. Pasquale Sammartino, ha inteso riconoscere il suo patrocinio, in quanto ritiene che incentivare e sostenere l'Arte significa valorizzare talenti e contribuire in tal modo alla crescita sociale, nonché allo sviluppo economico del territorio. L'Assessore alla Cultura Avv. Maria Immacolata Sica

Consigliere Comunale Carmelina Alfieri

OPERE DI MICHELANGELO ANGRISANI

Chiesa della SS. Annunciazione

SS. Annunciazione

Ricordo di Piazza Municipio

Carnevale a Castelluccio

Interno della Villa Calvanese 11


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Il Sindaco Vincenzo Servalli Sono lieto ed orgoglioso, come Sindaco e come cittadino, di ospitare la presentazione di questa quarta edizione dell’Annuario Arte e Cutura della ventennale Accademia fondata e diretta dal concittadino Michelangelo Angrisani, che ha sede a Castel San Giorgio ma già da quattro anni opera nella nostra Città con mostre, presentazioni ed esibizioni. Accogliendo perciò il rapporto tra Cava e l’Accademia come una gradita eredità della precedente Amministrazione, saluto con affettuosa cordialità il folto gruppo di artisti, scrittori e poeti italiani e stranieri che con le loro opere e la testimonianza della loro vita hanno aderito all’Annuario e che in gran numero saranno presenti anche alla sua presentazione ufficiale nella nostra bella e prestigiosa Sala del Consiglio Comunale. È un saluto che viene dal cuore di tutta una collettività, consapevole ed orgogliosa della presenza di un ente come l’Accademia Arte e Cultura, che sa aprire le porte alla creatività emergente nel territorio, offrendo formazione e visibilità, e nello stesso tempo crea sinergie fuori regione ed anche fuori Italia. Ho avuto modo di vedere e apprezzare recentemente a Santa Maria al Rifugio, con consapevole orgoglio, dei lavori molto belli di questi artisti, alcuni dei quali provenienti da Israele, Belgio, Romania e perfino Brasile. E aggiungo l’emozione di veder rappresentati, nelle esibizioni e nell’Annuario, anche giovanissimi pittori e poeti, con opere che non sfigurano assolutamente di fronte a quelle degli adulti. Insomma, una fucina di creatività, che dona immagine al territorio e offre ai protagonisti il senso dello spazio vitale di accoglienza, che non può che funzionare da stimolo rasserenante per una crescita costante e qualificata. Crescita che la nostra Cava, Sindaco in testa, sarà ben lieta di continuare ad ospitare e stimolare anche in futuro. Vincenzo Servalli Sindaco di Cava de’ Tirreni 12

Il Presidente del Consiglio Avv. Lorena Iuliano

Santuario di S. Francesco e S. Antonio

Corso Umberto I - I portici

Panorama di Cava de’ Tirreni


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Commissario Straordinario A.A.S.T. Cava de’ Tirreni Arch. Carmine Salsano

Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo Cava de’ Tirreni

Direttore A.A.S.T. Dott. Mario Galdi

L’impegno culturale dell’Accademia Internazionale di Arte e Cultura e del suo instancabile fondatore ed animatore, Michelangelo Angrisani, da anni ormai arricchisce il nostro territorio con iniziative di ampio respiro che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla poesia alla narrativa ed alla fotografia, esaltando e facendo emergere le inclinazioni più nobili dell’animo di innumerevoli artisti, giovani e meno giovani, ai quali è offerta l’opportunità di esprimere il proprio talento. È con vero piacere, pertanto, non disgiunto da un profondo sentimento di ammirazione nei confronti del “mecenatismo” dell’Angrisani, che saluto, a nome dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni, la pubblicazione di questo catalogo che riproduce molte opere esposte nel corso della mostra “Le voci del segno e del colore”, recentemente ospitata nei prestigiosi locali di S. Maria del Rifugio in Cava de’ Tirreni. Ecco, proprio questa capacità di esaltare e valorizzare il “contenitore” ed il “contenuto” e la presenza di artisti provenienti da varie località del mondo, contribuisce a dare ulteriore lustro a tale iniziativa, attribuendole anche un ruolo di promozione del patrimonio artistico ed architettonico della nostra città che, in qualità di rappresentante dell’Ente turistico cittadino, non posso fare a meno di sottolineare. Chi avrà il privilegio di sfogliarlo troverà, tra le sue pagine, la trasposizione viva della sensibilità degli artisti presenti, ne coglierà le emozioni, ne apprezzerà le tecniche, rimanendo affascinato. Ben vengano, quindi, manifestazioni come questa che, sulla scia dei grandi percorsi culturali che hanno sempre caratterizzato l’attività di questa A.A.S.T., contribuisce ad elevare gli animi ed a forgiare “spiriti liberi”, lontani dall’omologazione che caratterizza la nostra epoca. Arch._Carmine Salsano Commissario Straordinario A.A.S.T. Cava de’ Tirreni

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LUIGI ABBRO, poeta e scrittore, nato a Santa Maria Capua Vetere Caserta, vive e lavora a San Nicola La Strada, Caserta, Italia. Appassionato da sempre delle materie letterarie, ha coltivato con impegno profondo questa vocazione, pubblicando diversi libri di narrativa e raccolte di poesie sia in lingua italiana che in vernacolo. Ha partecipato a concorsi letterari nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico e ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti. Attualmente è Accademico Associato dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove si è sempre distinto per la sua attività letteraria.

LUIGI ABBRO Poeta da S. Nicola La Strada Caserta Italia

Utilizzando con efficacia la forza comunicativa della lingua napoletana, con versi liberi ma con ritmo armonico e adeguate sonorità, il poeta evidenzia uno stato d’animo tipico del momento creativo, illuminandone le fasi con l’umiltà della ricerca e l’ironia della consapevolezza. 14

‘O poeta scalugnato È ‘na bella sera ‘e luglio e io sto’ ccà annanze a ‘nu foglio pecchè m’è venuta ‘a vogla ‘e vulè scrivere dduje verse. Penso ‘e ccose cchiù diverse che me ponno dà ‘nu spunto pe’ trattà quacche argomento con passione e sentimento. Penso a ‘n’alba assaje assulata doppo ‘o scuro d’ ‘a nuttata. Nun ce sto a penzà ddoje vote, afferro il senso. Scrivo: Mi illumino d’immenso… sì però… mo’ che ce penzo quacche ato già l’ha scritto e perciò m’ aggi’ ‘a stà zitto. Peccato! Aggio perzo l’occasione pe’ descrivere ‘n’emozione. E allora penso a ‘na notte addò siente in lontananza museca doce che chiano chiano avanza … ecco qua l’ispirazione! è arrivata a una botta e scrivo: ‘nu pianefforte ‘e notte sona luntanamente e ‘a museca se sente… ma che vvuò senti? Pure chesta l’hanno scritta! L’hanno fatto per dispetto per non darmi l’occasione di sfocar la mia passione. Che faccio? Cagno argomento, penso a ‘e stelle e ‘o firmamento. Scrivo: o graziosa luna io mi rammento… no, aspetta ‘nu mumento. Pure ccà stongo in ritardo: ce ha pensato già Leopardi! Songo proprio scalugnato! Ogni idea che m’ è venuta già ce stà chi c’ha pensato. Chesta sera non è cosa! Piglio ‘o foglio, l’arravoglio e ‘o jetto dint’ ‘o cestino. Mo’ è meglio che me cocco, se ne parla domattina… e speriamo che stanotte dorme pure Leopardi. Chillo sta sempe scetato! Penza a Silvia, penza ‘e stelle, pensa ‘a luna, pensa al colle e scrive tante cose belle. E arreposate ‘nu poco! Facce scrive pure a nuje! che tu sia sempre lodato, ma tu nascenne c’ aje ‘nguaiato. Pecchè doppo che ‘e scritto tu, che putimme scrivere cchiù? Si dimane stongo ‘e genio, piglio n’ata vota ‘o foglio. Ma saccio gia che è tiempo perzo pecchè si all’idea che vene a mè Nce aje penzato pure tu, aggio ‘a fa ‘na cosa sola. Straccio ‘o foglio, jetto ‘a penna e nun aggio ‘a scrivere cchiù!


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ANNA AVOSSA Pittrice da Vietri sul Mare Salerno Italia

Esiti di espressionismo conferiscono all’opera annodante fruizione. L’enfatizzazione degli stati d’animo, in un ritmo cromatico coerente e armonico, rimarca lo stigma personalissimo di una comunicazione artistica che cerca e trova sintesi e vaghezza, tracimandoci oltre l’orizzonte visibile.

ANNA AVOSSA, pittrice, vive a Vietri sul Mare (Salerno – Italia), è funzionario archeologo presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino e Benevento; è disegnatrice presso la stessa Soprintendenza. Con grande professionalità riesce a portare avanti lavori impegnativi e complessi sia per la difficoltà di operare su cantieri di scavo con ogni sorta di tempo, sia per la stessa natura dei reperti. La gran parte dei suoi disegni, per la qualità di esecuzione, sono stati oggetto di pubblicazione. All’attività professionale di disegnatrice Anna Avossa unisce la passione per la pittura. I suoi quadri rivelano il suo carattere solare, luminoso come la terra che la ospita e che la condiziona. Anna Avossa sceglie di preferenza rappresentazioni della vita silenziosa di paesaggi, cose, fiori, nature morte, immagini di una vita calma, quasi cristallizzata in una dimensione di bellezza senza tempo, collocata in una esistenza che si esprime per mezzo della plasticità della forma e del colore. Riflettono una realtà silenziosa senza rumori e senza movimenti, ma nello stesso tempo piena di vita e di bellezza, una bellezza ideale davanti alla quale l’artista stessa manifesta stupore e meraviglia. Alla plasticità delle forme dettate dalla materia fisica Anna Avossa unisce la materia metafisica, la sua capacità di realizzare l’opera non solo dal punto di vista tecnico. È lei che riesce ad evidenziare nella vita silenziosa delle immagini, siano esse opera della natura come i fiori o degli uomini come gli splendidi centri della costiera amalfitana, la bellezza delle cose che vede e che elabora interiormente. Una artista di talento riesce nelle sue opere a rendere le sensazioni che gli oggetti suscitano. Nei quadri di Anna Avossa l’occhio della artista si sforza di andare al di là delle cose stesse, della bellezza stessa, alla ricerca di quel motore che dà origine alle cose ed alla bellezza stessa della natura e dell’essere umano.

Acrilico su tela cm.60x80

Acrilico su tela cm.40x60 15


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NANCY AVELLINA Pittrice Poetessa da Acireale Catania Italia

NANCY AVELLINA, pittrice, nasce in Sicilia, in Acireale (Catania) il 12 gennaio del 1984. Consegue il Diploma di Maturità Artistica presso l’Istituto Statale Filippo Brunelleschi di Acireale, nel contempo consegue la qualifica professionale di Restauro sezione Dipinti. In seguito, frequenta uno studio pubblicitario dedicandosi all’arte grafica, al disegno, alla pittura su diversi supporti (vetro, legno, ferro, terracotta, tela, ecc.), nutrendo una netta sensibilità per il rilievo delle forme architettoniche. Inoltre ispira una profonda scia poetica che traspare non solo nelle sue poesie ma anche nei suoi dipinti. Già precocemente da bambina mostra grande sensibilità e maestria nell’uso del colore e abilità nel disegno, sorprendendo insegnanti e pubblico per il talento espressivo e dinamico. La pittura di Nancy Avellina è partita in età giovanissima, prima ancora di frequentare gli studi e intraprendere viaggi. Chiusa tra le mura di una stanza, lascia scorrere le pulsioni che incidono nei suoi dipinti, divenendo la fiamma che accende l’anima ribelle che vuole sprigionarsi dalle mura che la tengono prigioniera. Ella cerca ossessivamente la perfezione della natura, degli elementi architettonici, dei soggetti che immortala come fotografie, designando una realtà animata di colori accesi e incantata da una magica atmosfera da dove traspare lo spirito poetico. Della prima collezione, articolata da diverse opere, spicca la grande tela intitolata Il Panorama dei sogni, dove la realtà si fonde in un sogno puramente romantico, illusionistico, dove le ragioni percettive insieme con quelle del cuore sono entrambe interessate da una forte cromaticità pittorica che rende al paesaggio dinamicità, armonia e attrazione.

Nella sua prima raccolta di poesie, La chiave per vivere, Nancy Avellina evidenzia una pittorica percezione della sua interiorità, pregna dei colori dell’emozione, del sentimento, della fantasia, della passione ed anche della fede, il tutto illuminato dalla luce, che il pennello della sua penna coniuga naturalmente con il sole e metaforicamente con l’amore, intreccio verso la Musica della Vita. Quando un animo vive a tinte così intense la forza gioiosa dell’esistere, è inevitabile che senta a tinte altrettanto intense anche le cadute dolorose, ma, almeno nelle sue liriche, Nancy Avellina dimostra di essere ben attrezzata con le logiche della ragione: nonostante gli attacchi dei momenti di solitudine e le aggressioni delle infinite paure che sono alle nostre porte, dopo un profondo lavorio interiore riesce pur sempre ad affermare con nettezza che “la forza di vivere deve vincere la paura di cedere”. E alla fine tra il buio e la luce, con l’arbitraggio della sua anima di pittrice e di lirica innamorata dell’essere, non c’è partita: vince, o deve vincere, la Luce con la maiuscola. 16


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SAVERIO BARONE, pittore, nato a Pagani (Salerno) e attualmente residente a Castel San Giorgio, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma e Firenze. In seguito, preso dalla passione per le arti pittoriche, ha dipinto diverse tele e murales e ha continuato a sperimentare e ad apprendere le diverse tecniche. Ha allestito numerose mostre collettive e personali, ha partecipato a concorsi artistici raccogliendo plausi e anche diversi premi.

SAVERIO BARONE Pittore da Castel San Giorgio Salerno Italia

Paesaggio innevato - Murale cm 140x140

I colori sono una paradigmatica espressione di stati emozionali che occhieggiano dall’anima del paesaggio riportandone convergenze e ondulate discontinuità . La tensione centrifuga, anche in una affabulante coerenza di ritmi cromatici, si slarga e svapora nella esigenza di andare oltre.

Omaggio a Ligabue - Murale cm 140x140 17


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ANTONIO ARPAIA Poeta da Pompei Napoli Italia

Con versi brevi ed espressioni pregnanti, volgendo occhi e cuore sugli elementi della natura come fonte pura di bellezza e come metafora della creazione divina, in queste tre liriche il poeta coglie con intima tensione le chiavi profonde dell’esistenza. Egli traccia un emozionato elastico tra i morsi del dolore, le insidie del male e i certi appigli di redenzione offerti da un animo pronto a “vedere” il miracolo della vita e le strade aperte dall’emozione della Fede. 18

DON ANTONIO ARPAIA, poeta, nato a Pompei il 6 agosto 1943, ha intrapreso gli studi classici presso il Seminario minore di Pompei e presso il Regionale Pio XI di Salerno. È stato ordinato sacerdote nel 1967. Ha poi frequentato l’Università iscrivendosi a Lingue e Letterature moderne. Ha ricoperto vari incarichi nell’ambito della Diocesi. La poetica di Arpaia racchiude in bellissimi versi un forte impegno umano, civile, etico, in questi anni di caos. La sua musa comunica valori dimenticati, parla alle coscienze per recuperare una forte identità che riguarda il tempo presente e futuro, dimentica del passato, per approdare a nuove periferie, non limitate dai confini dell’umano. Le sue visioni contemplative penetrano nel profondo dell’animo in quanto esprimono la fragilità dell’essere che progetta e sogna e vede questi sentimenti sfumare e spegnersi. La sua poetica tratta temi universali di natura teologica, che per questo parlano al cuore d’ogni uomo toccandone le fibre più intime ridestando immagini e ricordi che passano in fretta per il subentrare della cruda realtà. Egli dedica molte poesie alla componente religiosa, nella certezza che solo la fede dona pace al cuore.

Cuore affranto La vita scorre tra passato e futuro, tra il male ed il bene. Anche il vento ulula tra alberi depressi su terra affranta da grida di dolore. Qual nascenti aneliti, i sogni svaniscono nel giorno che sovrasta un cuore freddo e solitario. Le stelle ridono insieme ad un falcetto di luna. La notte umida di rugiada prepara un’alba dorata al nuovo giorno. Un raggio divino ti colpisce. Felice sarai se il cuore s’apre alla vita.

Dolce incanto Sogno la libertà d’un azzurro senza confini in una cromia di colori che ridonino una nuova visione di vita che t’accarezza e ti sorride chiamandoti per nome. È un dolce incanto: il sogno della vita.

La mia vita Un libro aperto alle emozioni, addolorato per le anime morte all’amore, un giardino di fiori multicolori, un cuore aperto che conduce a Dio.


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MARIA CAPPURO Pittrice

MARIA CAPPURO, pittrice, fin dalla fanciullezza ha dimostrato la propria vocazione artistica dedicandosi, in particolare, al disegno dal vero. Spronata dal padre Carlo, noto pittore espressionista che in gioventù fu allievo di Henri Matisse, si è avvicinata alla pittura prediligendo l’arte figurativa, già espressione del nonno paterno Antonino, a sua volta allievo di Francesco Grandi. Formata dal maestro Enrico de Cenzo, ha approfondito la tecnica pittorica del ‘400 e del ‘500 sviluppando interessanti interpretazioni di autori dell’epoca. Attraverso l’impiego di tecniche e metodi originari, riesce ad immedesimarsi negli autori, facendo trasparire dai soggetti liberamente riprodotti sia la potenza delle forme sia lo stato d’animo dell’autore e dell’interprete.

da Sorrento Napoli Italia

La mia Star - Olio su tela 40x50

In un sottilissimo gioco chiaroscurale, la luce, distillata e filtrata con accentuata sensibilità estetica ritempra, rinnova e ristora i palpiti del bello elargiti in un sobrio e composto equilibrio. Il segno sposa senza spareggi le ondanti fluttuazioni delle mezze tinte 20

Mele - Tempera all’uovo su tavola cm 40x30


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MARIA CAPPURO Pittrice da Sorrento Napoli Italia

Nudo di donna - Matita su carta cm 35x50

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CARMINE AVAGLIANO Poeta da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Come nell’insieme della sua produzione, con versi brevi e lineari ed un linguaggio semplice e comunicativo, il poeta riesce ad esprimere, con toni tendenzialmente pacati, affetti sinceri ed emozioni intense, producendo liriche sussurrate e nello stesso tempo appassionate che partono dal cuore e riescono ad arrivare al cuore. 22

CARMINE AVAGLIANO, poeta, nasce il 14 novembre 1953 a Cava de’ Tirreni. Si diploma presso l’l.N.l.A.S.A. di Salerno, città che gli offre anche l’impiego professionale, quale stampatore tessile. Fin da giovane appassionato della letteratura, ha studiato scrittori e poeti italiani e stranieri (tra i preferiti: Giovanni Pascoli, Luciano De Crescenzo, Leonard Cohen), fino a farsi coinvolgere nella composizione delle poesie ed inizia a partecipare a vari concorsi nazionali ed Internazionali, confrontandosi con altri autori. La sorpresa di vedersi gratificato dalle giurie e da alcuni critici letterari lo spinge a continuare a scrivere e ad approfondire l’arte poetica. Nel suo pur breve palmarès, vanta diversi riconoscimenti, tra cui spiccano piazzamenti d’onore a concorsi internazionali, il riconoscimento “Perle Poetiche” in Patti (ME), la “Menzione d’Onore” in Torino. Da alcune sue poesie la Casa Editrice Pagine ha realizzato un’agendina letteraria e dei video caricati su You Tube. Collabora con l’Associazione Teatro-Cultura Beniamino Joppolo di Patti (Messina), con cui ha realizzato due audio libri, pubblicazioni varie, tra cui una silloge di sue poesie, ed è in fase di realizzazione un audio libro con dieci sue poesie da regalare a Papa Francesco. Alcune sue opere sono state pubblicate in diverse e prestigiose riviste ed antologie culturali. È Accademico Associato dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove riveste il ruolo di segretario, distinguendosi per la costanza e la qualità durante lo svolgimento delle attività promosse dall’Accademia stessa.

Come ieri La vita scorre uguale, tra cose belle e ciò che può far male. Tutto è fermo come ieri, con te ancora presente, nel mio cuore, nella mente. Non si può vivere di ricordi e non torna più quello che perdi. Il tempo non si ferma, non aspetta,

né tantomeno ha fretta, ma in modo unico, perfetto, va avanti sempre uguale, che la vita sia bella o sia banale. I ricordi, però son traccia, nella mente, sulla faccia, da stimolo o monito per il futuro, col cuor leggero o a muso duro, ma oggi tutto è fermo come ieri, con te ancora qui nei miei pensieri.


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ERNESTO CARINI Pittore

ERNESTO CARINI è un architetto con la grande passione per la pittura. È un pittore stimato e conosciuto ed è sempre un piacere vedere le sue opere. Ernesto dipinge su tela, ma anche su antiche ‘’imposte toscane’’ (gli scuri delle finestre di qualche anno fa che ora sono scomparse) o su coppi e tegole che, esaurito il loro compito dopo tanti anni, si vedono ricoperte e decorate per avere e rivivere una nuova vitalità. Ernesto si apprezza anche nei suoi disegni su carta pergamenata, nei grafici dei paesaggi colti nella loro delicatezza e dolcezza. I colori sono brillanti, caldi, dominano le composizioni floreali e le nature morte. L’artista è un amante e un grande estimatore della natura in tutte le sue potenzialità. (Ivan Landi)

da Cortona Arezzo Italia

Fresie - Olio su tela cm 50x50

In tinte, esuberanti, spavalde, fiere, in una pasta cromatica, intensamente vibrante nella densità espressiva, l’artista esplicita declinazioni del bello che con squillante esultanza dialogano con il paesaggio e con la natura, in un intrigante e complice viaggio con gli aneliti, i palpiti, i sogni dell’uomo.

Natura morta - Olio su tela cm 70x50 23


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ANTONIETTA CIANCONE, POETESSA, SCULTRICE, nata a Teggiano (Salerno), vive a Castel S. Giorgio. Insegna Arte e Immagine presso la scuola media di Nocera Inferiore. Predilige l’arte antica, la figura umana e l’iconografia sacra, che meglio rappresenta la sublimazione del sentimento dell’uomo, come ha saputo esprimerla Arturo Martini nelle sue sculture. L’argilla, la tecnica grafica e l’acquerello sono i suoi mezzi espressivi più idonei.

ANTONIETTA CIANCONE Pittrice Scultrice da Castel San Giorgio Salerno Italia

Paesaggio - Olio su tela cm

Il colore vivido o sfiaccolato, energico e scialbato, armonicamente elargito col segno duttile, docile, ccondiscendente riporta le luci e le ombre della consistenza umana, fra vis creativa e le misurate costrizioni della rappresentazione estetica. L’impatto fruitivo ha notevole valenza. 24

Ricordi - Acquerello su cartoncino cm 50x70


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FILOMENA BARATTO Poetessa Scrittrice

FILOMENA BARATTO, poetessa e scrittrice, nata a Vico Equense (Napoli) nel 1962, vive a Castellammare di Stabia (Napoli) e lavora come maestra nella scuola primaria, avendo vinto il concorso magistrale nel 1984. Coniugata, ha tre figli maggiorenni. Si è laureata all’Università Federico II di Napoli in Lettere moderne con tesi di Laurea sul tema “Misoginia nella Disciplina Clericalis” di Pietro Alfonsi. Sin da piccola ha manifestato una spiccata propensione per l’arte (pittura, musica, successivamente la scrittura). La sua prima pubblicazione, la raccolta di poesie Ritorno nei prati di Avigliano (Alberti editore), risale al 2010, stimolata da uno sconvolgente evento familiare. Al 2012 risale il suo primo romanzo, Rosella (Ed. Sangel), al 2013 la raccolta di racconti Sotto le stelle di agosto (Graus ed.). Fresco di stampa è Just Job (Graus ed.), pubblicato nel 2015.

da Vico Equense Napoli Italia

Just Job è un romanzo di formazione, che tratta del faticoso ma alla fine fecondo sforzo di resilienza di un uomo che nella piena maturità si trova senza lavoro e in uno stato di solitudine e di depressione che corre il rischio di fargli toccare il fondo. In questa lotta per la vita trova fondamentali aiuti nell’Arte, nella Poesia, in una giovane, Federica (con cui condivide la passione per la creatività e di cui riesce addirittura a “sfamarsi”), in un saggio pescatore, Lucio, in una “stringa” dal valore magico. E si ricostruirà una vita, trovando anche il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, in modo tale che l’uno sia il serbatoio dell’altra e viceversa. Alla fine il futuro potrà finalmente diventare presente… Si tratta di temi attuali, che l’autrice sviluppa con un’affabulazione chiara e coinvolgente, producendo nel lettore la giusta immedesimazione ed un mix giusto di emozione e riflessione. Si stabilisce così un flusso di empatica comunicazione, pari a quello che il protagonista riesce a trovare con la Vita ed a farsela amica. 25


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FILIPPO CHIAPPARA Pittore da San Cataldo Caltanisetta Italia

FILIPPO CHIAPPARA, pittore, nato ad Aragona (Sicilia), fin da bambino si scopre amante del disegno e della pittura e infatti il suo percorso artistico inizia prestissimo. Già durante l’età scolare si diverte con matite e pennarelli a riprodurre la realtà che lo circonda e che più lo attrae. Dopo essersi trasferito a Caltanissetta per motivi familiari, frequenta l’Istituto Statale d’arte “F. Juvara” di San Cataldo. Nel 1980 consegue il titolo di Maestro d’arte e nel 1982 il Diploma di maturità d’arte applicata. Continuando gli studi in questo settore, dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti, consegue nel 1987 il Diploma sezione pittura. È docente presso i corsi di formazione professionale all’interno degli istituti penitenziari nella provincia di Caltanissetta, dove si specializza nelle tecniche dell’intarsio, della serigrafia e della pirografia e nella realizzazione di piccola oggettistica in legno e cartapesta. Nel tempo, riscopre una passione avuta fin da bambino e si dedica alla costruzione di presepi monumentali che allestisce annualmente.

Pigmenti, scaglie, soffi, lame, grumi di colore riportano una realtà destrutturata e ricomposta, vaga, allusiva, evocativa che invita ad esserci, a partecipare, a condividere la bellezza in svarianti declinazioni e accentuazioni e a smarginare, come in un obliante e accorato “nostos”. Gli effetti cromatici creano empatica suggestione.

Sepolto in un campo - Acrilico su tela cm 90x50 26


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VINCENZO CACCAMO Poeta da Aprilia Latina Italia

Il poeta tratta tematiche socialmente scottanti e fortemente sentite nell’immaginario popolare con un linguaggio comunicativo, quasi colloquiale, e con espressioni di intensa partecipazione, trasmettendo con efficacia il suo messaggio ed emanando i sentimenti di un appassionato impegno civile.

VINCENZO CACCAMO, poeta, nato a Pettineo (Messina, Italia) il 27 giugno 1946, vive e risiede in Aprilia (Latina – Italia). È socio fondatore dell’Associazione Cenacolo della poesia di Aprilia, nata nel mese di marzo 1992, dove viene nominato Presidente. Attualmente è Senatore e Presidente Delegato Settoriale per Aprilia dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani” con sede a Castel San Giorgio. Collabora anche con diverse associazioni Culturali del territorio. Da sempre è affascinato dalle materie letterarie e in particolar modo dalla poesia. Durante la sua carriera letteraria ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico, collezionando premi anche di alto prestigio. Le sue opere sono state pubblicate in diverse antologie e citate su quotidiani nazionali. UN UOMO UN GIUDICE UN PADRE Amava la sua terra, profumata di fior d’arancio di gelsomino e brezza marina. Amava la libertà come il cielo, sfidando una scia dal sapore amaro. Lo sapeva che camminava sopra a un vulcano e sorrideva dall’alba al tramonto desiderando una notte serena. Tanti amici gli stringevano la mano e con l’inganno lo tradivano piano piano Era un uomo semplice di nome Giovanni Falcone con il pensiero di portare pace alla sua Isola rifugio di tradizioni secolari. Mentre il suo pensiero travagliava per opere di bene gli amici più fedeli brindavano e sorridevano disegnando la fine del suo cammino. Tanti piansero e alcuni sorrisero e la sofferenza continua per volontà del violento uomo.

ARCHIVIO Italia mia, che nel terror tu vivi, nelle chiacchiere ti perdi nelle promesse giace il tuo respiro. Sei orfana di verde, di gloria e traguardi. Tanti ti amano e come giuda ti baciano e ti abbracciano. Non scrivi più bellezze in prima pagina come nelle epoche passate, quando germogliavi uomini paladini, degni di te, figli latini. Tutti hanno assaporato il tuo linguaggio, dal più ignobile al più nobile e saggio. Sei stata il destino del mondo, sei la storia del pianeta terra. Oh Italia, tu, il giardino del supremo Divino, giocato dallo stesso uomo latino.

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COCCHI MARIA FLORA Fotografa Maestro d’Arte Costumista teatrale

MARIA FLORA COCCHI, fotografa, è nata nel 1942 ad Arezzo Italia dove vive e risiede. Insegnante di Disegno e Storia dell’Arte, poi costumista teatrale, approdata, per passione, alla fotografia e in particolare alla post-produzione. Le sue opere sono fotografia digitale in post-produzione: i numerosi scatti costituiscono l’alfabeto del suo linguaggio ed i volumi, le proporzioni, e l’equilibrio cromatico ne definiscono la sintassi. L’oggetto fotografato non rappresenta una realtà oggettiva ma solo un pretesto per esprimersi. Ama entrare dentro l’immagine, per cambiarla, deformarla e assemblarla con altri contenuti visivi: il risultato è un’emozione “visivo-digitale”. Ha partecipato a varie mostre e concorsi fotografici con buon successo ed è inserita nell’Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea “Parole, Segni e Color”, anni 2015 e 2016.

da Arezzo Italia

Giochi sull’Acqua - cm 50x40

L’artista si tiene distante dal vieto e ruvido riporto del dato oggettivo. La realtà costituisce la base, il “pretesto estetico” per una esplicitazione dell’empito creativo che, coniugato all’equilibrio della rappresentazione, imprime alla concrezione fattuale un’inquietante serenità espressiva. 28

Tracce - cm 20x30


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GIUSEPPINA CALIFANO Poetessa da Nocera Inferiore Salerno Italia

GIUSEPPINA CALIFANO, poetessa, è nata a Nocera Inferiore, dove risiede con il marito e i tre figli. Docente di lingua e letteratura straniera, è persona versatile, dai molteplici interessi culturali con uno spiccato talento per la poesia, manifestatosi fin dagli anni dell’adolescenza. Ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti dalla partecipazione a diversi concorsi letterari, con una produzione che tratta temi che vanno dagli affetti familiari a problematiche sociali ad aspetti suggestivi dell’ambiente e della realtà circostante, tutti colti con particolare attenzione e sensibilità ed espressi in tono delicato ed accattivante. La produzione comprende opere in lingua e in vernacolo.

SONO IL SARNO Piango lacrime puzzolenti di chi continua a nuocere, a martoriare le mie acque. Non ospito più “maruzzielli, pescetti, ammarilli, ranocchielle”, di tempi antichi, di tempi in cui le mie acque, fresche e cristalline, refrigeravano bagnanti occasionali; bimbi che in mutandine bianche nuotavano nelle mie onde morbide e tranquille. O tempo che fu, tornerai “tu” a darmi il mio vecchio letto? Mi ridarai l’onore di fiume pulito, primato di fiume non inquinato? E tu, luna, che non baci più le mie acque, che non riesci a specchiarti per il torbido,

putrido e malsano livore del mio malore, sarai ancora compagna di notti stellate, cullate dal perpetuo scorrere? Oh! tempo... spero, domani, di fluire, senza veleni, verso il grande papà mare che ospita tutti i suoi figli, anche se malati!

Coniugando l’impegno civile con un senso profondo dell’identità personale e di un intero territorio, viaggiando con delicata commozione nei ricordi e nello stesso tempo esplodendo in un non rassegnate grido di indignazione per il degrado del presente, la poetessa riesce a trasmettere con forza un messaggio sociale ed a coinvolgere il lettore in una lirica dolente ed appassionata. 29


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DANIELA CONTI, pittrice, è nata a Velletri, dove attualmente risiede. Artista autodidatta, da sempre appassionata dell’arte del dipingere, già da giovanissima ha realizzato opere pittoriche, prediligendo tematiche figurative, paesaggi, nature morte e tutte le cose belle che la circondavano. Da qualche anno ha cambiato radicalmente le sue creazioni inoltrandosi nella pittura informale, riuscendo ad esternare le sue emozioni più profonde. Usa con eccellenza i suoi colori, li accosta tra di loro, come un grande maestro di musica che mette insieme i diversi suoni per un concerto perfetto.

CONTI DANIELA Pittrice da Velletri Roma Italia

La luce fluttua, circoscrive, slarga la vis comunicativa del colore che celebra una sfolgorante epos tra ripiegamenti, espansioni e sfolgorii nell’esigenza di esserci e di esondare, di ritrarsi e contendere col sole. Non esisterebbe il colore, se non esistesse la luce, scriveva Matisse. Non esisterebbe l’ombra se non esistessero la luce e l’oscurità sembra aggiungere Daniela Conti che, nelle penombre dell’animo e della natura, rinviene limpidezza e tinte che colorano la vita. 30


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DONATO D’ANGELO Scultore

DONATO D’ANGELO, scultore, da sempre si è dedicato ai lavori in legno. Le sue tecniche preferite sono l’intarsio e il bassorilievo su tavole di legno massello. È autore di composizioni in legno e di pannelli intarsiati realizzati con varie essenze, lasciandone in vista il colore naturale e procedendo solo alla lucidatura delle opere. Prepara con attenzione, rispettando le venature, le strisce di legno, le sagoma come il disegno lo richiede, infine le assembla rispettando le stesse che con il tempo maturano e tirano fuori altre colorazioni, altri contrasti che esaltano la bellezza dell’opera. I soggetti spaziano dalla natura morta agli autoritratti, da soggetti mitologici agli animali, a paesaggi ed altro.

da Roma Italia

Composizione - Intarsio

In un registro creativo estremamente svariante, ma coerente e uniforme nella cifra espressiva, lievitano e sussultano fremiti, urgenze emotive, riemersioni memoriali e storiche, attese prementi. La luce fluttua e sosta con ebbra partecipazione nelle tonalità morbide, calde, terragne, che rimandano alla pacatezza, alla quiete, alla pace. L’impatto fruitivo è di notevole matrice. 32

L’Eneide - Intarsio


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MARIA CALIFANO Pittrice Poetessa da Castel San Giorgio Salerno Italia

Attraverso espressioni di intensa partecipazione emotiva ed un gioco di sottintesa alternanza tra soggetti parlanti, fondendo una fede radicata con dolenti interrogativi provenienti dalla sua dimensione umana, la lirica lentamente assume gli accenti e i toni di una preghiera che viene da lontano e guarda lontano.

… IO E TE … Un respiro… è la vita che inizia: avventura meravigliosa, sentieri esplorati da affannosi respiri, alla ricerca di una meta sconosciuta e ignota. ’Un respiro mancato’’ e tutto non è più... Perché… perché ci affanniamo così tanto a vivere se poi, come un soffio di vento, un attimo tutto ci porta via? Oh, Padre! Quell’Attimo è solo l’Inizio di quell’Avventura Meravigliosa per la quale ogni essere, tra affannosi respiri, esplorando, ricercando e percorrendo il Sentiero della Via, della Verità e della Vita “tracciato” dalla Croce Santa del Mio Adorato Figliuol Divino consuma la sua intera esistenza quaggiù per goder, poi, quell’Avventura Meravigliosa della Vita Eterna quassù con Me. 33


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GIUSEPPE DI MAURO Pittore da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Nella rarefatta consistenza dello sfumato il segno sinuoso, duttile, accondiscendente celebra l’epos della leggiadria, della plastica sedimentazione del bello, dell’equilibrio, sommesso e esultante. L’esaltazione del bello, la sua limpida distensione rimanda al senso della friabilità e della caducità della vicenda umana. 34

GIUSEPPE DI MAURO, nato a Cava de’ Tirreni, si è laureato in Medicina e Chirurgia e poi specializzato in Cardiologia. È impegnato nel sociale: da alcuni anni ha avviato nei reparti di pediatria, insieme ad altri colleghi, la “magicoterapia“, metodo alternativo basato sui giochi di prestigio. A tal proposito sono apparse recentemente recensioni su Repubblica, Il Corriere del Mezzogiorno, Il Mattino, La Città e altri giornali. Hanno parlato dell’iniziativa: RAI 1, RAI 3, Canale 5, Canale 21, Tele Salerno. Oltre alla professione si dedica all’arte grafica e pittorica. Ha illustrato vari testi di Medicina per l’Università di Napoli, tra i quali la sezione ecocardiografica del libro di Semeiotica Fisica e Strumentale “Il cuore” del Prof. Aldo Iacono, Ordinario di Cardiologia, 1ª Facoltà di Medicina e Chirurgia. È iscritto all’A.M.AR.S. Da circa dieci anni ha intensificato e qualificato ad alti livelli la sua attività pittorica. Nel 1999 è risultato vincitore nella sezione Grafica del “Premio Internazionale Città di Cava”, organizzato dal Centro d’arte e di cultura l’Iride. Numerosi i riconoscimenti, come nel 2008 l’“Oscar della Cultura” a Firenze o nel 2010 il 1° Premio Sant’ Ambrogio a Milano. È annoverato nel “Catalogo dell’Arte Moderna Italiana”, Mondadori, tra gli artisti contemporanei dal secondo dopoguerra ad oggi. La conoscenza dell’anatomia e lo studio della luce lo portano a creare immagini e figure evocative che spiccano. Come ha osservato Paolo Levi, “il gioco plastico delle luci e delle ombre dona perfetta leggibilità ai contorni di un’immagine più allusiva che descrittiva”. Emilio Bianchi, direttore di Accademia di Firenze, ne loda “il tratto pulito, netto, il cromatismo delicato, tanto da poterlo “inserire di diritto nel ristretto numero dei maestri”. Per i suoi meriti artistici, nel 2011 dal presidente Giorgio Napolitano è stato insignito del titolo di “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana”. Nel dicembre 2015, in occasione dell’apertura dell’Anno Giubilare, ha donato all’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni un Trittico composto da tre tavole di legno, di cui la prima esalta le figure del Cristo e di papa Francesco, la terza il ruolo della Chiesa, quella centrale, la più spettacolare e significativa, descrive il cammino comune dell’umanità verso la Luce divina, senza distinzione di sesso, di razze e di condizione sociale.

Nudo di spalle Pastello su carta cm 50x70

Donna seduta Sanguigna cm 50x70


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GIUSEPPE DI MAURO Pittore da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Trittico della Misericordia

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ANNA CERVELLERA Poetessa da San Vito dei Normanni Brindisi Italia

ANNA CERVELLERA, poetessa, scrittrice e ricamatrice, nata a S. Vito Dei Normanni (Brindisi) dove vive e lavora, da sempre appassionata delle materie letterarie, durante la sua carriera ha scritto poesie in lingua e vernacolo, diversi libri di narrativa e raccolte di poesia. Cerca di esternare attraverso i suoi scritti, pensieri d’amore, emozioni, la sua religiosità, le sue preoccupazioni per la vita contemporanea e per il futuro incerto di tanti giovani. Anna Cervellera è anche un’artista, realizza opere con le diverse tecniche del ricamo, apprezzate in tutto il territorio nazionale. Attualmente riveste la carica di Senatrice dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno - Italia).

PORTAMI UNA ROSA

LE COMARI

Ti prego, portami una rosa rossa! La poserò sul mio cuore in pena, dirà qualcosa. Sento bussare alla mia porta tante cose: tante rose, tanto amore, tanta gioia, tanta felicità, tanta allegria, tanto sorriso, tanta atmosfera come una nube di primavera e tante, tante rose rosse che mi diranno tante cose.

C’è una certa Concettina, che si fa compagnia con Giuseppina, sera e mattina senza dir niente a Paolina. C’è anche Teresina che vorrebbe andar da loro la mattina. Se poi lo sapesse la Vittorina? E la bella Franchina, che se ne va a raccogliere le pere la mattina per mangiarle in compagnia di Concettina

Le due liriche sono apparentemente molto diverse tra loro, essendo la seconda un impatico e vivace bozzetto che con la rima assume quasi i toni di una filastrocca, e la prima una romantica espansione del sentimento in rapporto ad un fiore e ad una persona. Sono però unite, le due poesie, dal filo rosso dell’anima semplice e sognante dell’autrice, che, attraverso un piccolo gesto, un rumor di paroline o la morbidezza colorata di un petalo, coglie e fa cogliere le vibrazioni ed il calore della vita, della comunicazione, confermando il tradizionale assunto che il valore delle cose non è nelle cose in sé, ma negli occhi di chi guarda e ne sa sentire e trasmettere l’energia che emanano. 36


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ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE Poetessa da Napoli Italia

Nella sua raccolta Tra anima e terre Antonella Cicale procede a cuneo dalle tematiche più intensamente sentimentali e familiari a quelle più legate a problematiche intime ed esistenziali ed a percezioni di natura “cosmica ed universale”, ai confini tra l’umano e l’oltre. In tutte le liriche conserva la capacità di creare sfumature emozionali con un uso sapientemente lirico della parola e del verso, riuscendo a comunicare intensità e nello stesso tempo a suggerire immaginazioni meditazioni di ampio respiro. Così in questa Terra d’incanti si tuffa a soffio di anima dalle terre del pensiero lungo la linea dell’eterno,“naufragando” e facendoci dolcemente naufragare in questo mare profondo di emozione visiva e spirituale.

ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE, poetessa, è nata nel 1981 a Napoli. Fin dall’età di dieci anni si è appassionata alla musica ed allo studio del violino, pervenendo nel 1997 al diploma di Conservatorio in solfeggio. A scuola, dopo il conseguimento del diploma di Maturità Classica nel 1999, si iscrive alla Facoltà di Medicina, laureandosi nel 2006. La sua passione per l’arte poetica rimane silente fino al giugno 2003, quando le viene conferito il premio Magna Graecia, categoria Giovani emergenti. Nel 2008 ottiene una segnalazione speciale al Premio Internazionale Prato, un tessuto di cultura. Nel 2015 pubblica la sua prima raccolta, Tra anima e terre.

TERRA D’INCANTI Un passato un presente. Contorno di parole disarmate incerte a definire ad esprimersi. Paradiso in terra. Giri di colori tramonti dai chiaro-scuri forti, limpidi rari, mistici. Impercettibile confine di bellezza dove lo sguardo si posa ammirato incredulo di scorgere la linea dell’eterno di viaggiare così lontano lungo terre del pensiero di perdersi tra cielo e mare da fermo.

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ANNA ESPOSITO Pittrice da Sorrento Napoli Italia

Nella vaghezza inconclusa dell’acquarello, nella pasta cromatica ariosa e croccante, evanescente e rarefatta, nel segno duttile, terso, frammentato, l’artista esplicita l’esigenza di un dialogo fitto e serrato con l’umanità tutta. Non vi sono arroccamenti solipsistici, ma l’esigenza incomprimibile della comunicazione intersoggettiva, della comunione col resto del mondo. La resa estetica è di avvitante impatto. 38

ANNA ESPOSITO, pittrice, è nata nel 1948 a Sorrento, dove vive e opera. Da sempre appassionata delle materie artistiche, non ha potuto, tuttavia, coltivare da subito la propria passione a causa dei molti impegni di lavoro e familiari. Solo dopo la sospirata pensione ha potuto avviare un percorso di studio e sperimentazione organico, che l’ha condotta a muovere i primi passi nel mondo del disegno e della pittura. Dopo aver sperimentato varie tecniche pittoriche, ha consolidato il proprio interesse per l’acquerello e l’olio su tela. Pur spaziando con i propri interessi sulle figure in genere, si dedica prevalentemente alla pittura paesaggistica con ritratti sia dal vero sia ricostruiti idealmente. Ha organizzato e partecipato a varie manifestazioni locali (Portoni in Arte – DiversabilArte - Artisti in MoviMente - Peninsulart), raccogliendo apprezzamenti lusinghieri e incoraggianti interessi di pubblico e di critica. Dal 2014 ha partecipato a tutte le manifestazioni organizzate dall’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani di Belle Arti, Lettere e Scienze di Castel San Giorgio. Ha partecipato inoltre alla rassegna internazionale d’arte espressiva con annesso “Premio Agrigento Arte” al Museo dei Filippini di Agrigento a cura dell’Associazione “The Credentials of Art”.

Estate - Acquerello cm 25x30


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ANNA ESPOSITO Pittrice da Sorrento Napoli Italia

Jesus Christ - Acquerello cm 35x50

Omaggio alla cittĂ di Agrigento Acquerello cm 45x60

Il richiamo della montagna - Olio su tela cm 40x30 39


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NINA ESPOSITO Pittrice Poetessa da Casale di Principe Napoli Italia

NINA ESPOSITO, scrittrice e pittrice, nata ad Acerra, laureata in Lingua e Letteratura Francese presso l’Università Orientale di Napoli ed in Psicologia presso la SUN di Caserta, docente ordinario in un Istituto Tecnico Commerciale di Afragola, oggi vive a Casal di Principe in provincia di Caserta. Artista a tutto tondo, ama esprimersi sia con linguaggio poetico che narrativo e pittorico. Ha perseguito fin da bambina queste passioni, ma solo dal 2006 ha incrementato la sua attività pittorica e dal 2012 ha iniziato a raccogliere i suoi scritti, l’ultimo dei quali è la raccolta di poesie Voglia di primavera. Ha presentato le sue opere a mostre personali e collettive, riscuotendo successi di critica e di pubblico, ha partecipato a manifestazioni e concorsi artistici e letterari nazionali e internazionali, dove è stata più volte premiata con premi di alto prestigio. Le sue poesie, i suoi racconti e le sue opere pittoriche sono inserite in varie antologie e cataloghi artistici.

Le liriche della raccolta Voglia di primavera, articolate nella struttura e chiare nei contenuti, toccano tematiche di varia natura, da quelle sociali come l’eccessiva e diffusa contaminazione elettronica, che snatura soprattutto i più giovani, a quelle di amori giovanili e di amanti tardi avvolti da bisbigli di passioni risorgive, dalle ondate a ventaglio dei ricordi, fotografie di vento dal passato riportate, fino all’informazione che mette sul trono il mercato e accetta le spese per le armi, riponendo in un angolo le difficoltà della vita quotidiana, i morti sul lavoro e la negligenza nelle spese sociali. Ed ogni poesia è una gradevole sorpresa, per la varietà, la pregnanza e l’incisività delle espressioni, per la capacità di elaborare l’anima dei problemi e trasmetterne anche il profumo più o meno gradevole, per il piacere di trovarsi di fronte ad un lavoro di ottima qualità e di adeguato impatto emozionale, un felice connubio di razionale lirismo e lirico pensiero. 40

NUOVE PRIGIONI cuori adolescenti pronti allo spreco più che all’efficienza seduti nel tinello davanti alla TV dove si dice solo per parlare non per comunicare ipnotizzati al PC, chiusi nella fortezza Web vivono favole confezionate in carta da regalo poster veloci su schermi colorati tramonti sul mare albe tropicali deserti artici dove ululano lupi affamati spicci arcobaleni e lampi di cartoni animati mondo costruito con i Lego mondo di fondotinta e cipria

dentro gli occhi mondo da Alice che rifiuta di guardarsi allo specchio e tenta di viverci dietro come un burattino mondo d’inanimati sogni e speranze incapaci d’immaginar futuri perché non han presente mondo di crisalidi intrappolate nella palude del mi piace stralci di verde fuori s’eclissano sotto muri di cemento nel parco un bambino smanetta con l’ultimo.


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NINA ESPOSITO Pittrice Poetessa da Casal di Principe Napoli Italia

Nel buoi quel raggio di luna - Olio su tela cm 100x100

L’opera, nella preziosa consistenza dello sfumato, ha quasi compattezza timbrica perchÊ privilegia un coerente bagno di mezze tinte che si inebria di una sottilissima ombra di luce. L’impianto psicologico con il riporto di un altero distacco del visibile avvita il fruitore. 41


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FRANCESCO FALANGA Pittore da Boscoreale Napoli Italia

FRANCESCO FALANGA, pittore, è nato il 5 Marzo 1949 a Boscoreale (Napoli - Italia), dove vive e risiede. È diplomato Maestro d’Arte del mobile, presso la scuola di Arte di Sorrento (Napoli). Attualmente pensionato. Il Maestro Falanga, da sempre appassionato dell’Arte pittorica, con tenacia e impegno, studia e sperimenta, le tecniche dai grandi maestri del passato e contemporanei. Dipinge paesaggi, nature morte, scenari e soggetti rappresentativi della cultura della sua terra partenopea. Falanga da qualche tempo passa dalla pittura “del naturale” a quella “del sovrannaturale”, dalla fotografia “artistica” del visibile a quella “criptica” del proprio mondo interiore, dalla “ certezza” di un mondo che tramonta alla “ cupa incertezza” di quello che ci sta travolgendo. L’Arte si ribella alla “decadenza” e, nel desiderio di uscire dalla “selva oscura”, in cui “ci siamo ritrovati”, si fa pioniera del “Ritorno ad un Nuovo Umanesimo” e Falanga dà il proprio contributo.

Composizione floreale - Olio su Tela cm 50x70 In tonalità smorzate, terragne, morbide, nel segno flebile e duttile che asseconda il colore, l’artista esprime quella malinconia che Tolstoj definisce “desiderio di desideri”, e che ribadisce la nostra adesione e il nostro distacco dal fervore intenso e pure monotono della nostra consistenza quotidiana. Alla tensione centrifuga si slarga in una fuga delicata dalle rughe del mondo.

Ombre - Olio su Tela cm 50x50 43


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ETTORE CICOIRA Poeta da Napoli Italia

Sfruttando il ritmo delle rime e manipolando il linguaggio con stilemi personalizzati, il poeta traccia una lirica descrizione delle sue esequie in un futuro più o meno lontano, non problematizzando il mistero della morte, ma cadenzando i versi in modo da creare una forma di nenia da processione, alleggerita dalle ali degli uccelli in volo e dal suo individuale “volo d’uccello” oltre “quel cancello”. 44

ETTORE CICOIRA, poeta, nato a Calitri (provincia di Avellino), vive a Napoli, dove si è laureato in Economia e Commercio. Ha lavorato per 40 anni alla Direzione ENEL Campania. Appassionato della letteratura, scrive prose e poesie sia in lingua che in vernacolo, napoletano e irpino. Con le sue opere ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo numerosi successi di critica e di pubblico, nonché l’assegnazione di primi premi e prestigiosi riconoscimenti. Le sue opere sono state pubblicate in diverse antologie e cataloghi nazionali e internazionali. Si sono occupati di lui critici qualificati e la stampa nazionale. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia) e collabora attivamente con diverse associazioni culturali del territorio partenopeo.

VERSO IL DI LÀ… Verso il di Là … Andrò un giorno da solo verso i filar di cipressi all’ombra degli uccelli in volo su sobbalzanti ruote, con vestito aduso a feste tra i fiori adorno, un giaciglio. Dietro di me, come si suole, persone in mesto, sincero, per l’aldilà avulso il sorriso, alieno il guardar altero, la vita, piena, non gonfia bolla, il bisbiglio, al passo con folla, è pennello ultimo di traccia in “terra”, a braccia conserte mura apron calco in angolo a mo’ di “cheta sotterra”. Ed indi, al chiuso oltre il cancello, in cielo, al canto libero, anima sale, solitaria, a volo… di uccello.


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ANNA FERRY-FERRENTINO, pittrice autodidatta, è nata a Sarno e vive a Bracigliano. Da sempre appassionata dell’arte pittorica, ha dipinto diverse tele con tematiche figurative ma senza trascurare gli studi e le ricerche di altre tematiche e di altre tecniche pittoriche. Da qualche tempo infatti si esprime con l’astratto, l’espressionismo e il surrealismo conseguendo successi di critica e di pubblico. Ha allestito mostre personali e collettive, ha partecipato a diversi concorsi, ricevendo premi anche di alto prestigio.

ANNA FERRENTINO in arte Anna Ferry Ferrentino Pittrice da Bracigliano Salerno Italia

Il non volto - Tempera su tela cm 20x30

Le proiezioni oniriche si sfaldano, si assiepano, si mantecano in schegge di luci e colori che illimpidiscono di attese e riemersioni memoriali la nostra vicenda esistenziale. Il mito e il sogno non ci allontanano dal mondo, ma ad esso ci raccordano tenacemente, sosteneva Tadini. Le opere di Anna Ferrentino sembrano non contraddirlo vivacizzando la sua lezione.

Il paese dei balocchi - Tempera e chinino su tela cm 70x60 45


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ADRIANA FERRI Pittrice da Salerno Italia

ADRIANA FERRI, pittrice salernitana, nelle sue opere, intense a livello cromatico, brillanti ed incisive nell’espressività dei contenuti, allontanandosi dalla rappresentazione puramente realistica, offrendo al fruitore ampi spunti di riflessione, in modo provocatorio, irritante, ma sempre molto sincero e diretto, denuncia il declino morale, culturale, sociale ed economico dell’Italia dei nostri tempi. La sua pittura, giovane, in costante crescita espressiva, spazia dal ritratto al paesaggio, dal genere sacro al profano, mostrando poliedricità di interessi e efficacia di esiti. Dai suoi dipinti emerge ciò che ama. Esprime senza aggressività sensazioni e stimoli emozionali per una narrazione essenzialmente oggettiva, dalla coloritura viva e serena, dove impone la sua sensibilità Vincitrice di vari premi, è stata protagonista di mostre in tutt’Italia e due sue opere sono ospitate stabilmente presso il “Museo di Poesipittura“ di Roscigno. Hanno scritto di lei diversi quotidiani locali e riviste artistiche, le sue opere sono visibili su siti informatici.

Fahrenheit 451 - Olio su tela cm 100x70 46


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ADRIANA FERRI Pittrice da Salerno Italia

Genesi - Olio su tela cm 70x100

Uno stigma evocativo ed allusivo che ci tiene distante da scaturigini ed esiti puramente concettuali perché manteca idea e rappresentazione, conferisce all’opera annodante vitalità e possibilità di procedere oltre il visibile. Anche la fruizione estetica, pertanto, ha notevole valenza.

L’Attesa - Olio su tela cm 70x100 47


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SOFIA COLAIACOVO Poetessa da Pontinia Latina Italia

SOFIA COLAIACOVO nasce a Pontinia, dove vive. Diplomata all’Istituto Tecnico Professionale come analista chimico, sin dalla giovane età ha sempre manifestato una forte passione per la poesia Ha partecipato con le sue opere a vari concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi e premi di alto prestigio. Le sue opere sono pubblicate in diverse antologie, e cataloghi nazionali e Internazionali. Tra questi, “Parole, Segni e Colori” Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani.

INCONTENIBILE EMOZIONE I ricordi avanzano lenti come cristalli preziosi nascoste navigano le sensazioni non dimenticate sono in un angolo piene di passioni: consumano le mie notti straziate. La gelosia non ha ricordi, sempre in agguato pronta ad esplodere senza età.

Nonostante la brevità, la lirica viene divisa in tre parti, che a loro volta convergono nell’anima tumultuante e lacerata tra l’emozione del ricordo, che può assumere anche palpiti preziosi, e i morsi della gelosia. Ne risulta una poesia chiaroscurale, che trova la sua ragione proprio nell’altalena tra sofferenza, tenerezza e nostalgia e come tale lascia nel cuore una scia che induce ognuno a navigare nelle proprie emozioni, più o meno incontenibili. 48


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GIANNA FORMATO Pittrice Poetessa da Aprilia Latina Italia

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GIANNA FORMATO in Paganelli, nata a Apollosa (Benevento), ama i fiori, predilige le rose, i fiori di campo e tutto ciò che è musica. Ancora adolescente, si trasferisce con tutta la famiglia a Cisterna di Latina, di seguito si stabilisce definitivamente a Campoverde di Aprilia, dove col marito e i tre figli risiede attualmente. Gianna Formato, nonostante l’impegno gioioso di madre, moglie e nonna di due nipotini, riesce a condurre sotto certi aspetti la sua vita in libertà e indipendenza. Nonostante i suoi impegni quotidiani, riesce infatti nel suo poco tempo libero a coltivare con successo gli hobby preferiti: l’amore per la pittura e la poesia. Attualmente fa parte del Cenacolo della Poesia di Aprilia e dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno), dove riveste il ruolo di Senatore Accademico e Presidente Delegato settoriale, responsabile per le sezioni artistiche del Comune di Aprilia (Latina, Italia).

IL SOGNO DONATO

QUARCOSA HA DA CAMBIÀ

Al pensare del tuo esistere il mio vivere è esaltante. Il pensiero regala agli occhi la figura della tua immagine e scivolando lungo il corpo il benessere è totale. Tutto ciò che emanano le tue labbra di corallo e quell’ugola di diamante è poesia e note musicali. Ed ecco il dolce sognare, per poi amare.

‘Sta vita in arcuni momenti nun è vita, te punzecchia come la lama de ‘n cortello ‘na vorta qua ‘na vorta là e tu nun fai attempo a tamponà. Corri, sbrogli e te dai da fa’ ma n’artra falla se apre dellà. Mannaggia a me, me sto a cecà, ma chi m’ha fatto fa’ de scrive ‘sta cosa qua. La vita è bella! È bella si la sai pijà e te dai da fa’ e nun te lassi andà come ‘st’amico qua. Canti, balli, soni, sperando che un domani ce la poi fa’.


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GIANNA FORMATO Pittrice Poetessa da Aprilia Latina Italia

IL NIDO NEL CUORE

DEVO ANNÀ

Ti lascerò qui nel mio cuore. Nei miei emisferi, sia sinistro che destro, c’è sempre il tuo volto, luminoso e solare. E nelle mie orecchie si è annidata la tua voce unica e divina. Con la capacità di far sognare ed in alto volare.

La vita è bella se se po’ annà, fa, disfà e strafà! Sennò è ‘na scarpa vecchia, l’hai solo da buttà. La vita se ne va E l’amaro resterà.

In colori teneri, netti, limpidissimi, in un sottile gioco di contrasti, l’artista che anima le sue opere di vivida tensione centrifuga, ci tracima in una realtà irrorata di fiaba ove si sfaldano e si dileguano i cupori e le rughe del mondo ed è bello sostare in simbiotica comunione con le vertigini del bello. 51


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ANNAMARIA GUERRIERI Pittrice da Latina Italia

ANNA MARIA GUERRIERI, pittrice, nata a Roma il 16 febbraio 1957, risiede e lavora a Latina (Italia), fino al 1999 come dipendente del Ministero del Lavoro e della P.S. Direzione provinciale, dal 1999 ad oggi alle dipendenze dell’Amministrazione Provinciale presso il Centro Impiego Latina. L’Artista, da sempre appassionata dell’Arte pittorica, incomincia a comporre opere già da adolescente con la tecnica dell’olio su tela. Negli anni perfeziona le sue tecniche pittoriche studiando e osservando i grandi artisti del passato. Ha dipinto paesaggi e marine e scorci medioevali, Negli anni ‘80 si cimenta nell’arte del Decoro. Ha partecipato a mostre personali e collettive e a diversi concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi e premi di alto prestigio. Le sue opere sono pubblicate in cataloghi e antologie artistiche e si possono ammirare in diverse collezioni private nazionali. Attualmente è membro dell’Accademia “Arte e Cultura” Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno, Italia).

Paesaggio - Olio su tela

Ballo e colore - Olio su tela

In una stupefacente armocromia ove i colori sfarfallano, vibrano, si sfaldano e si sedimentano, l’artista pennella tra evocazioni, allusioni, tenerezze e riemersioni memoriali, sospensioni che ci tracimano nelle cullanti vertigini del sogno. L’impatto fruitivo è di notevole spessore. 52


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CARMELO COSSA Poeta da La Loggia Torino Italia

CARMELO COSSA, poeta, nasce a Laurino Salerno il 30 Luglio 1964. Finita la scuola dell’obbligo emigra a Torino, dove trova lavoro come elettricista. Riprende gli studi dopo qualche mese ottenendo prima il dipòoma e poi la maturità. Ha lavorto in alcune aziende del settore elettrico prima da operaio tecnico e poi da responsabile. Dopo alcuni anni di esperienza diventa artigiano e la sua piccola impresa creata dal nulla nel 1980, oggi è un’azienda all’avanguardia nel campo dell’automazione industriale e nonostante la crisi che imperversa da lavoro a una dozzina di persone, Grazie ai suoi collaboratori, che lo aiutano nel suo lavoro, può dedicare più tempo alle passioni di sempre: leggere e scrivere. Ha pubblicato la silloge di versi L’essere è poesia e due romanzi noir: La voce del silenzio nel 2010 e Toccare il cielo nel 2012. Ora è la volta di Non aver paura. Carmelo Cossa ha scritto il suo ultimo romanza sfidando prima la malattia, che se non l’avesse affrontata l’avrebbe portato via per sempre, e poi la convalescenza più dura della stessa malattia. L’ha sfidata, è rimasto in attesa tormentandosi e sperando in un domani meno cinico, meno finto e più vero. Carmelo ha voluto, o almeno ha provato a dimostrare che non sono le cose che vanno amate, ma le persone. Invece, in questo mondo finto, più finto delle finzioni stesse, si usano le persone e si amano le cose. Ma lui, che ama le persone e che usa le cose, ha voluto devolvere una parte del ricavato di questo romanzo all’associazione “Amici della neurochirurgia Enrico Geuna” dell’ospedale Maggiore della Cartità di Novara perché senza di loro non sarebbe né riuscito a salvare la sua azienda né potuto scrivere “Non aver paura”, il romanzo in cui ci racconta la sanità, le istituzioni, e la modernità dal punto di vista di chi, come lui, ha visitato l’altra parte del cielo.

Tutto il romanzo è un inno alla verità assoluta della Vita e del suo valore e dei suoi valori. Carmelo Cossa ha raccontato, ora dichiaratamente ora con verosimili invenzioni e trasfigurazioni, il suo cammino dallo sconforto della scoperta all’impegno energizzante della lotta, dalla realtà della paura alla necessità della speranza, dalla vicenda individuale allo sguardo aperto sul mondo sanitario ed alle tante storie che vi pullulano, dalle sofferenze fisiche del durante al sollievo del dopo, dalla solitudine del “guerriero” alla consolante rete protettiva degli affetti, con un linguaggio chiaro e comunicativo. Ed è riuscito a trasmettere empaticamente al lettore emozioni, sensazioni e riflessioni che vanno ben oltre la storia personale e rimangono un patrimonio comune di umanità. 53


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JEANINE LUCCI Pittrice

JEANINE LUCCI, pittrice, vive a Charleroi (Belgio), dove esercita la professione di parrucchiere. Dal 1986 ha iniziato a dipingere e a sperimentare le diverse tecniche pittoriche, al fine di coltivare la sua passione. Dopo alcuni esperimenti con arredatori e negozi di mobili, ha iniziato come pittrice decoratrice in art deco. I rilievi, che provengono da materiali utilizzati come struttura di pasta, le permettono di produrre tele uniche e personalizzate e accrescono spessore all’evidenziazione della sua sensibilità e del calore interiore che la anima. Ha partecipato: a Art Walk (Charleroi ) nel 2013, dove ha vinto il secondo premio del pubblico; al primo Art Show di Charleroi nel 2014, dove ha vinto il 2° premio; nel 2015, al concorso nazionale presso l'Accademia di Ecaussinnes Duma, dove ha ricevuto il secondo premio del pubblico.

da Charleroi Belgio

Love Square Pasta e acrilico su tela cm 70x90

Sinfonia azzurra Pasta e acrilico su tela cm 70x50

La pasta cromatica addensata e aggrumita nelle intense vibrazioni del colore, elargisce nelle sue tonalità un po’ erse e un po’smorzate, un po’ laute e un po’ dimesse, un po’ generose e un po’sfibrate, un po’ energiche e un po’ svampanti, sono voci esultanti e gementi della condizione umana. Essa è riportata nei suoi inestricabili intrecci, nell’inerzia, nei gaudi festosi, nella stanchezza esistenziale, nelle riemersioni di slanci vitalistici. 54


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ANNA MARIA MAIO Poetessa Pianista da Mercato S. Severino Salerno Italia Con versi armoniosamente cadenzati dalle rime e dalla struttura tendenzialmente in endecasillabi, la poetessa compone un’intrigante poesia dallo sguardo moderno e dal sapore tradizionale e dallo sguardo moderno, si immerge in ricordi di scuola oscillanti tra l’austero fascino degli ambienti, l’amore irrinunciabile per la musica e le acidità di un docente poco docente e “non decente”, ben lontane da una generosa e necessaria empatia didattica. La lirica si dipana così con un senso agrodolce della memoria, intriso di arrabbiati rimpianti e malinconie affettuosamente gestite con l’ironia del distacco e del tempo che passa.

ANNA MARIA MAIO, poetessa e pianista, è nata a Castel San Giorgio e risiede a Piazza Del Galdo di Mercato San Severino (Salerno, Italia). È una figura ben nota nel territorio non solo perché assidua frequentatrice di rinomati salotti letterari e costantemente madrina di importanti manifestazioni e membro di giurie per concorsi nazionali e internazionali, ma anche perché nell’anno 2001, per i suoi riconoscimenti artistici e per la sua notorietà fu ospite di Maurizio Costanzo nel suo show televisivo, trattando vari segni della sua passione artistica. Si è diplomata in canto, al Conservatorio di Avellino, e in pianoforte al Conservatorio di S. Pietro a Majella di Napoli con il massimo dei voti. Il suo amore per il pianoforte, nato fin dall’adolescenza, ed il suo talento sono stati valorizzati in svariate esibizioni, anche fuori Campania (es. Montecatini e Roma): le hanno fatto ottenere significativi riconoscimenti. Nel suo percorso poetico mette a fuoco i valori quotidiani e, lei che insegna nelle scuole fa sì che i ragazzi possono apprendere soprattutto il senso del bene e della ricchezza interiore.

A CIMAROSA: IL MIO CONSERVATORIO Oh Cimarosa dall’aspetto antico, austero e grave nelle tue sembianze, quanti dolori, ohimè, che qui non dico, ancor ravvivano le tue fredde stanze. Figura arcigna di docente abietta frustava la mia mano indirizzita, urlando che la posa era scorretta, senza poterle dir ch’era impazzita. Al piano io trasmettevo il mio dolore, pigiando forte su quei tasti amici, che mesti rispondevan con amore: verranno presto giorni più felici. Or da docente io ti ricordo ancora non più tetro e austero come allora. Colpa non hai dell’altrui malvagità che tanto estranea è alla tua nobiltà Oh Cimarosa, Cimarosa antico, quante ragazze han pianto come me per gente abietta, non degna di te.

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CONCETTA MASCIULLO Pittrice da Charleroi Belgio

In CONCETTA MASCIULLO, pittrice di Charleroi (Belgio) di origine italiana, il desiderio di dipingere si manifesta molto presto. Si applica a riprodurre i dipinti dei Maestri Paul Gauguin e Johannes Vermeer. Questo le permette di scoprire nel tempo e con la ricerca l’espressione attraverso l’armonia, il confronto e la diversità dei colori e dei toni. Da autodidatta, nel 1995 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Charleroi. Quando non è presso l’Accademia e non svolge il suo lavoro, anch’esso creativo, di vetrinista ed arredatrice, dipinge nel suo studio, sempre vogliosa di sperimentare ancora e ancora senza sosta. Scegliere un componente chiave dello strato finale o dare armonia ed equilibrio alle forme le permette di esprimere la forza del suo lavoro in una dimensione quasi ipnotica, nel profondo del cuore, quasi a livello inconscio. Usa il colore come linguaggio puro, al di là delle forme, per esprime disarmonioche armonie e armoniose disarmonie nella dialettica dell’anima e nella percettiva ricerca di quell’energia che governa l’ordine delle cose sin dalla notte dei tempi. Ha esposto, con successo e ammirati riconoscimenti, nel suo paese, il Belgio, ed all’estero, in Francia, in Serbia a Belgrado, in Italia a Napoli, Milano (Expo 2015), a Genova ed a Cava de’ Tirreni, dove il 28 giugno 2015 ha ricevuto il primo Premio per la Pittura nella sezione “Astratto” al Concorso “Arte e Cultura”.

Lumiere - Olio su tela cm 120x170 56

Paradis artificiel - Olio su tela cm 120x170


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CONCETTA MASCIULLO Pittrice da Charleroi Belgio

Le vie en rose - Olio su tela cm 120x170

Un quasi impalpabile velo copre e ritempra una sospensione di tinte che trascolorano in armonia, malinconia, evasione, che fissano e sfumano mondo intimo e moti dell’animo, delicati, mossi, agri, segmenti, svanenti. L’opera è un inno all’armonia e alle articolazioni agrodolci dell’elegia. 57


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PAOLA DE LORENZO Poetessa da Avellino Italia

Con versi scorrevoli, chiari e comunicativi, organicamente strutturati e pacatamente colloquiali, la poetessa produce una confessione di forte ed immediato impatto emozionale, che attraverso l’elettrico contrasto di umanissimi sentimenti genera importanti riflessioni e nello stesso tempo lascia una scia agrodolce che parte dal profondo del suo cuore e in uno slancio empatico tocca in profondità il cuore del lettore. 58

PAOLA DE LORENZO, poetessa e scrittrice, vive ed opera ad Avellino. Arrivata alla poesia nella maturità dopo un lungo percorso interiore, è vincitrice di numerosi premi di poesia, nazionali ed internazionali di alto prestigio, tra cui la “Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”, il Primo Premio nella sezione Poesia in lingua alla 16° Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura” (2012) promosso dall’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” - Michelangelo Angrisani, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). La sua poesia è distinta da una innocente spontanea semplicità. di accenti, che si traduce in candore di immagini ed in lirica immediatezza di accenti, senza mai smarrirsi o tradirsi in reminiscenze letterarie o ricercatezze semantiche

A MIO PADRE Pensavo non mi volessi bene, quando,china sui libro, la tua voce dura ed ironica mi incitava allo studio Pensavo non mi volessi bene, quando la tua robusta mano lasciava il segno sul mio volto pallido e mi additava la retta via Pensavo non mi volessi bene, quando. Incurante del mio dolore, mi lasciasti sola nel caos della vita Ho capito che me ne hai voluto, quando ho scelto l’onestà alla cupidigia, la moralità ai facili piaceri, il coraggio di stare anche in mezzo al dolore So che ti ho sempre amato anche quando l’odio mi rodeva il cuore, il rancore bruciava la mia pelle, ma soprattutto ora che mi manca la tua presenza


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RICCARDO MIKAN Fotografo

RICCARDO MIKAN, fotografo, è nato il 17 Ottobre 1967 ad Arezzo, dove risiede e lavora. Dopo la maturità scientifica ed il servizio militare (Ufficiale di Complemento), per dodici anni ha svolto attività nell’ambito teatrale, come direttore di scena e tecnico audio per varie compagnie teatrali a livello nazionale. Attualmente è impiegato in un’azienda privata, ma dedica tutto il suo tempo libero alla sua grande e antica passione: la fotografia. I soggetti dei suoi scatti sono il risultato di un attento studio e riflessione di progetti specifici da realizzare con macchine sia digitali che analogiche. Ha partecipato a varie mostre e concorsi fotografici ottenendo lusinghieri consensi e premi di alto prestigio. Una sua fotografia, ha ottenuto il 1° premio al concorso fotografico abbinato al Torneo mini rugby “Lorenzo Serboli“ (2012).

da Arezzo Italia

Listener

Non è riportato il dato reale colto nelle articolazioni, specificamente estatiche. Non sono cercate le proiezioni oniriche, non sono cercate vibrazioni di luce e colore. L’opera non si nutre di ostentato, di provocatorio, di esibizionismo. Cerca, senza esiti esornativi, una cifra tonale e una realtà non statica, inerte, convenzionale. Ci riesce con naturale valenza creativa.

Aroma 59


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GIOVANNA ORILIA Pittrice da Salerno Italia

Le opere si nutrono di emozioni, esprimono emozioni. Un percorso lineare e ondulato privilegia e distilla risoluzioni improntate a quiete e serenità. Ma equilibrio e armonia non sono statiche, convenzionali soluzioni. Intime, sussultanti vagano, invadono, baluginano, fremono e si acquietano. Fra segno e colore c’è una osmotica attrazione 60

GIOVANNA ORILIA, pittrice, vive a Salerno (Italia), Appassionata dell’arte pittorica fin da bambina, ha partecipato a mostre personali, collettive, riscuotendo enormi successi di critica e di pubblico con l’assegnazione di premi a concorsi artistici. Attualmente fa parte dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). In una cifra tutta personale che assiepa e manteca evocazione, allusione, emozioni, malinconia fondale, Giovanna Orilia squaderna, in un sorvegliatissimo empito creativo, un mondo esistenziale ed artistico ove la resa estetica non s’invola in un alido solipsismo, né brancica in un agro riporto del dato reale. Segno e colore, armonicamente compattati, bisbigliano serenità, pace, amore, esigenza di esondare nella acquietante carezza del sogno.


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EMANUELA INGENITO Poetessa da Vico Equense Napoli Italia

EMANUELA INGENITO, poetessa, è nata il 26 Gennaio 1991 a Vico Equense (Napoli, Italia). Si è laureata in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e sta proseguendo gli studi in Archeologia e Storia dell’arte, approfondendo l’interesse per l’arte, soprattutto contemporanea. Ha collaborato con alcuni giornali della Penisola Sorrentina, scrivendo articoli in merito a mostre ed eventi culturali. L’altra grande passione è la poesia e nel 2013 ha coronato il sogno di pubblicare la sua prima raccolta poetica, Il giorno migliore che attendevo (Garcia edizioni). Inoltre una sua poesia è stata inserita nell’antologia poetica Domenico Napoleone Vitale del 2013. Nel 2014 alcuni suoi componimenti sono stati pubblicati nella collana Impronte (n. 42, Ed. Pagine), curata dal poeta italiano Elio Pecora. Uno dei primi riconoscimenti ricevuti è stato il terzo premio al concorso internazionale Arte e Cultura 2015, al quale ha partecipato con la poesia 11, 13, ispirata al romanzo La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano. FORSE POLVERE, FORSE L’OMBRA

SENTIMI

Il tuo ultimo sospiro è come di ieri, ma è antico e silenzioso, mi riporta al glicine della tua pergola, a quell’acacia che nello stesso giorno viveva e moriva. E ora... cosa sei? Forse polvere sulla testa dei contadini, forse l’ombra che mi segue la sera nei vicoli senza luce.

Sono qui, sentimi! Non sono corpo senza voce o polmone senza respiro né bocca senza sorriso, ma voce senza corpo, respiro senza polmone, sorriso senza bocca. Sono l’intangibile di ciò che ero, continuo ad essere, dentro di te sono.

In Forse polvere, forse l’ombra, la poetessa, con un mirabile gioco di specchi verbali ed emozionali, mostrandosi in grado di pensare poetando e di poetare pensando, riesce a descrivere il gioco della relazione a due rimanendo nel campo dell’ineffabile eppure tracciando le linee di un abbraccio concreto. In Sentimi, il pensiero poetico si stempera in una vaporosa emozione affettiva che induce a superare il distacco della morte, stimolando l’immaginazione a ricreare un commovente afflato diretto attraverso il gioco di parole leggere e misteriche. In tutte e due le poesie, si avvertono soffi di talento allo stato puro, che non sono polvere e neppure ombre, ma morbide carezze di vento. 61


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PAOLA PAESANO Pittrice da Casapulla Caserta Italia

L’opera, che ha tensione centripeta, sembra riportare esiti della vicenda umana, come fremiti, tensioni, ardore, pace, traslati nello sguardo di animali che con l’uomo hanno consuetudine di rapporti. La concrezione ha una caratura espressionistica, che pencola verso il realismo in una quasi timbrica espansione del colore e della forma. 62

PAOLA PAESANO, pittrice e scultrice, è nata a Napoli il 24 febbraio 1957 e fino al 1987 ha vissuto a Bari, dove ha terminato i suoi studi, poi si è trasferita a Casapulla (CE), dove tutt’oggi risiede. Dottoressa in Medicina Veterinaria, lavora da molti anni in Terra di Lavoro, dove il suo amore per gli animali e il suo interesse di studiosa della loro anatomia, si esprimono e si concretizzano attraverso una istintiva capacità di modellare e dipingere con una costante dovizia di particolari. Paola prende spunto dalla natura e soprattutto ama esprimere artisticamente le realtà del territorio dove lavora. Ecco perché risalto particolare è dato alla bufala che domina in Terra di Lavoro. I bufali di Paola, nelle rappresentazioni pittoriche, acquistano significati diversi a seconda del soggetto ritratto; anche il titolo attribuito ad ognuno sembra rafforzare il messaggio che Paola vuole trasmettere. La bufala diventa mezzo espressivo e comunicativo di allegorie e metafore; ogni bufalo ha il suo carattere che esplode dalla espressione e dai colori che gli vengono dati. Perché il titolo Profumo di bufala? Perché esiste un collegamento con la terra, con il territorio, con il profumo del letame, del fieno e della paglia e con il profumo che emana lo stesso animale e tutto ciò che lo circonda: percezioni odorose che si stanno dissolvendo con la civiltà moderna. Paola ama anche fotografare e questa sua passione la aiuta nel catturare espressioni e angolazioni dei suoi soggetti, che poi rielabora sia pittoricamente che con opere scultore. Già da molto tempo, infatti, si interessa con passione sia alla scultura, anche come arte presepiale, sia alla pittura e, per molti anni, ha frequentato la scuola condotta dal Maestro Sandro Giliberti. È dal 2005 socio dell’associazione “Amici del Presepe”, sezione di Napoli, e ha inoltre partecipato a numerose mostre e manifestazioni, riscuotendo interesse e consensi. Nell’opera Omaggio ad Eduardo de Filippo - Io vulesse truva’ pace, ecco che l’allegoria e la metafora emergono con più forza e profondità, il desiderio-sogno della bufala per una vita tranquilla non è altro che il desiderio profondo e reale di pace e serenità da parte dell’artista, essendo lei tormentata dal problema dell’insonnia. Ecco che comunque lo stato d’animo della bufala riflette in senso più generale la sua condizione all’interno di un territorio flagellato, dove si ritrova continuamente sotto i riflettori con tutte le sue problematiche; in senso lato la bufala esprime il sogno dell’umanità, direi del pianeta, alla ricerca di una pace senza morte, come recita il Grande Eduardo.


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PAOLA PAESANO Pittrice da Casapulla Caserta Italia

’A gatta d’ ’o palazzo - Omaggio a Eduardo De Filippo - Olio su tela 70x70

Profumo di bufala - Olio su tela 80x60 63


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ANNABELLA MELE Poetessa da Novara Italia

Con un linguaggio mai scontato e con espressioni e termini fortemente connotati, la poetessa tesse efficacemente un’atmosfera sospesa, che invita all’amore, alla natura ed alle relative emozioni in un afflato romanticamente mistico che coinvolge e trasmette pienamente l’estasi di un lirico abbandono. 64

ANNABELLA MELE, poetessa, è autrice delle raccolte Poesie Immagini, affetti familiari, vissuto e vita (Ed. Virgilio) e Vividi Bagliori (Ed.Vitali). È presente con poesie, interessanti sillogi e brani di narrativa in numerose raccolte antologiche. Nel 2007 ha contribuito alla realizzazione dell’Antologia Scrittori in Viaggio versione Media-Libro (Fondazione Ippolito NievoGruppo Cultura Italia) e periodicamente collabora con riviste specializzate. Ha più volte presenziato con le sue opere a mostre, ad eventi di scrittura creativa, a vernissages di arte figurativa. È socia, accademica, delegata ed ambasciatrice di affermate associazioni artistico-culturali. Nell’arco della sua più che ventennale carriera artistica ha partecipato a numerosi agoni letterari, ottenendo sempre ottimi piazzamenti. Ha spesso rivestito il ruolo di giurato e di presidente di giuria, nonché di madrina e di presidente onorario in prestigiosi eventi. Più volte recensita ed apprezzata da illustri critici, baccelliere per meriti artistici nel campo della poesia e della narrativa, è mentore di giovani poeti ed è anche autrice di impegnati testi musicali. È presente in vari annuari e cataloghi artistico-letterari, è iscritta alla SIAE ed all’Albo degli scrittori del Gruppo Cultura Italia-Fondazione Ippolito Nievo. È socio onorario dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti.

SINFONIA DI COLORI Tra foschie di brume lattiginosa, la nebbia ridesta il chiarore. Di rosa, il poesia mondo, si colora.. Consapevole sipario di un tempo più passionale, sfoggia con orgoglio il suo pallore. Accesi i prati, affocati i sentieri... Limpido, il chiacchiericcio, dei sassi variegati nel ruscello. Azzurra, la scena, all’orizzonte... Bianca, la salsedine, dalle spume si leva e scoppiettante, si libra verso il cielo. Leggera, l’aria, tinge di bronzo la brezza sulla pelle. Proscenio di mille colori, scarlatto, lo spettro, sorride all’amore. Trapezio iridato di stelle... Argentea, la luna, culla sogni dorati d’ignari innamorati.


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GENNARO PASCALE Pittore da Mercato San Severino Salerno Italia

GENNARO PASCALE, pittore, è nato il 13 giugno 1954 a Mercato San Severino (SA). Si è formato alla Badia di Cava de’ Tirreni (SA) presso la scuola benedettina. Compiendo gli studi classici, ha frequentato Don Raffaele Stramondo, pittore benedettino di capacità e valore internazionale. Partecipando a mostre personali e collettive, gli sono stati riconosciuti meriti tecnico-artistici che hanno come fondamento il mondo artistico classico e correnti moderne sempre con “ricordi antichi”. È Senatore dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” e dell’Accademia “Greci Marino“ di Novara. Più volte è stato insignito della Medaglia d’oro per meriti artistici. Numerosi sono stati i riconoscimenti ricevuti, segno di un messaggio pittorico piacevole con “interessanti orientamenti del gusto del nostro tempo”; messaggio capace di suscitare emozioni, cariche di profonde emozioni dell’animo. È presente nell’Annuario Nazionale dei Pittori Contemporanei Italiani. Il mercato artistico considera tale autore in ascesa di valutazione economica per l’interesse della tecnica e per i soggetti e materiali utilizzati.

Indigeno - Olio su tela cm 100x90 66


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GENNARO PASCALE Pittore da Mercato San Severino Salerno Italia

Nelle opere non si agitano soltanto virtuosismo tecnico e tenace ricerca. Nulla è sclerotizzato. Non vi sono stereotipi. Le creazioni nascono da accentuata sensibilità che frena e guida l’empito creativo verso risoluzioni rasserenanti, verso la quiete, la pace, la solidarietà, l’amore. Il ritmo cromatico è coerente in terse e sfumanti macchie di colore, in equilibrati ritorni.

“Nella pittura di Pascale, emerge quasi sempre in maniera forte ciò che c’è dietro l’immagine: il suo modo di essere, il suo modus operandi in quanto l’artista dipinge secondo la sua natura,obbedendo al suo modo di sentire e non lasciandosi deviare dalla ragione che interviene solo come controllo globale. Nelle figurazioni del Pascale notiamo come il colore scelto esalti la visione e come l’osservatore sia portato a “saper vedere” anzitutto l’immagine e poi i colori che l’avvalorano. L’arte per Pascale, come per tutti i veri ed autentici artisti, è autonoma e obbligata solo a se stessa: è visibilità, tattilità; si basa sui suoi dati elementari: superficie, linea, colore. Come asseriva Guillaume Apollinaire: “il soggetto non conta più o se conta è poca cosa.” (prof. A. Mirabella).

Antico - Moderno - Olio su tela cm 100x90

Paesaggio rupestre - Olio su tela cm 100x90 67


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ROSARIA MINOSA Poetessa Scrittrice da Verona Italia

Poesia di stringente e dolorosa attualità, che con un linguaggio liricamente chiaro racconta come in un video, in diretta e con vaghi accenni di flash back, una delle tante, tragiche morti di migranti sul mare, creando un’atmosfera di tragica tensione, ispirata da sinceri sentimenti di umana pietà. Conserva nello stesso tempo un carezzevole rispetto per la vittima, e con lei per tutte le vittime di un dramma sociale in cui prosperano potenti e malvagi opportunisti e pagano soprattutto gli innocenti. 68

ROSARIA MINOSA, poetessa e scrittrice, è nata a Taranto il 4 Gennaio 1960. Lavora dal 1985 presso Cerri, struttura diurna e residenziale che accoglie persone con problematiche di disabilità e disagio sociale. Scrivere è stata una passione da sempre, che si è concretizzata con le pubblicazioni dei suoi libri: nel 2011 Il sorriso rubato, nel 2012 Il buio la luce l'amore, nel 2015 Granelli di tempo. Ha partecipato a diversi concorsi, nazionali ed internazionali, con successi di critica, di pubblico, con assegnazione di premi e pubblicazioni in diverse antologie. È membro di giuria di lettori dell'Associazione Greci. Si sono interessati a lei la stampa locale e la critica qualificata. È membro dell'Accademia internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove le è stato conferito un premio speciale per i suoi scritti.

PIÙ NULLA I tuoi occhi chiusi il tuo cuore stringe forte i tuoi ricordi la tua vita, la tua entità, i tuoi affetti rubati, calpestati da uomini malvagi. Ora sei li su quel barcone stipata insieme ad altri Silenzio ... nessuno parla le vostre labbra chiedono acqua mentre il sole brucia i vostri corpi. Vi chiamano merce umana. Ecco all' improvviso in quel silenzio infernale il pianto di un bimbo appena nato mentre la madre sfinita chiude gli occhi per sempre. Da lontano si intravedono le prime luci. Inizia il panico urla disperate d 'aiuto. Tu sei lì rannicchiata sempre più piccola. Qualcuno ti porge la mano cerca la tua lo guardi piano piano ti lasci andare mentre cammini impaurita volgi lo sguardo indietro in un secondo i tuoi ricordi spazzati via dalle onde del mare.


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Vive a Siano (Salerno, Italia). La pittura di RAFFAELE PICARELLA si sviluppa lungo l’arco di una tematica in cui sono difficilmente individuabili i limiti tra sogno e realtà e dalla quale traspare il suo autodidattismo. L’artista, oltre che nella composizione di tele, è di continuo impegnato in incarichi di restauro sia nella scultura che nella pittura, soprattutto di affreschi, murales e tele in diverse chiese del territorio.

RAFFAELE PICARELLA Pittore Restauratore da Siano Salerno Italia

Nella resa artistica, non si sclerotizzano la perizia tecnica, la ricerca di effetti esornativi, la maniera. In essa formicolano colore, sensibilità, “slancio vitale”. La vivacità d’ispirazione scardina o annulla le rese estetiche imposte da principi canonici. E sospiri, scoramenti, brividi, trasalimenti, stupori, passioni sono declinati in preziosissime sfumature che mantecano segno e colore nell’abbraccio dell’armonia assoluta.

Resurrezione 69


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OCCHIPINTI EMANUELE Poeta Saggista da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Poesia dalla evidente impronta lirica, tesa a restituire al lettore immagini vivide e cariche di tensione evocatrice. Attraverso un linguaggio ricercato e allo stesso tempo immediato nella presa comunicativa, la rappresentazione poetica non ha solo un valore descrittivo, ma sembra volgere verso importanti motivi tematici, vale a dire verso quegli “echi di antichi richiami” nella consapevolezza della fede e del senso del cammino, quasi a nobilitare in chiave evolutiva il rapporto uomo-divino. Valeria Di Felice 70

EMANUELE OCCHIPINTI, poeta e saggista, nato a Ragusa, è rimasto nella sua terra di Sicilia fino ai venticinque anni. Laureatosi in Lettere presso l'Università di Catania, ha insegnato prima a Crotone, poi, dal 1973 fino al pensionamento, a Cava de' Tirreni (Salerno - Italia), dove vive dedicandosi alla poesia e a varie attività culturali, tra cui quella di collaboratore a qualche rivista. Fa parte dell'associazione culturale "VersoCava". È un poeta raffinato, comunicativo, colto ed intenso, oltre che saggista e critico letterario acuto e sensibile. Accanto a numerosi articoli di collaborazione con numerose riviste del settore, a guide turistico-geografiche, ad opuscoli con drammatizzazioni per le scuole, tra le sue pubblicazioni spiccano la monografia Ungaretti (1997), le raccolte poetiche Come un filo d’erba (1982), Creature (1988), Fili invisibili (1992), Ci sono tempi (2008), il poemetto Enandro e Callidia, Diaframma di un amore (1992). DA SOLO Da solo, uomo, presumi di seguire, dopo il cammino incerto di creatura, l’intrico dei sentieri ignoti. Da un lento strepitio di ruote al guizzo muto di ordigni astrali da frenesia nativa ad intelletto nutristi in alternanza livore di guerra e tripudio di pace indegnità servile e nodi fraterni di abbracci. L’Ingegno Supremo ti offrì le mete e ti avviò tenendoti per mano e sempre ti si porse a tua misura: fu Luce Tuono Vento Tremore e Smarrimento fu Pietra Terra Ragno Serpe e Corvo fu Cielo Luna Sole Crepuscolo e Aurora fu Giove e Brahma e Mithra Idea Ordine Assoluto Verbo. Da indizi labili a certezze inquiete

la tua pochezza ti fu palese e reclinando attonito gli sguardi inconsapevole pregasti; e andando con la mente dal nascere al morire nel dubbio spesso ti agitasti. Ma Lui, da mano a vista, mai ti abbandonava essendo ancora sul tuo cammino dirupi impervi e valli inesplorate. Ora che il tuo vigore è pieno e incedi con passi spediti non cerchi segnali da Guida e un attimo soltanto al tabernacolo indugi pensoso. Ora che in vincoli terreni consumi amore ed intelletto istighi il sospetto che in te siano muti gli echi di antichi richiami. Ma non può la foce scordare le proprie scaturigini perenni, e forse è la stagione del letame per nuovi germogli d’altri fiori e frutti.


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PILAR SEGURA BADIA

Pittrice da Barcellona Spagna

La malinconia, quel sentimento che Flaubert definisce come la “ricerca di qualcosa che non si sa” intride e innerva la resa pittorica di Pilar Segura Badia, che ne capta l’alito fresco e sfuggente e lo fissa come quasi impalpabile velo sulle sue creazioni. Nelle trascoloranti suggestioni di esiti architettonici e paesaggistici, nelle sparenti figura umane, quasi inerti manichini nella straniante e catturante atmosfera di luci e ombre, si rinvengono lasciti di mestizia e speranza.

PILAR SEGURA BADIA, pittrice, è nata nel 1930 a Barcellona (Spagna), dove vive e lavora. Diplomata in policromia e pittura presso la scuola “Belle Arti Y Oficina Liotia" di Barcellona, ha ampliato gli studi a Parigi e in Olanda. È membro di diverse accademie in tutto il mondo e vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali (sono un centinaio circa i riconoscimenti ricevuti). Le sue opere sono conservate in collezioni private o pubbliche in Spagna, Argentina, germania, Inghilterra, Francia, Svezia, Stati Uniti, Italia, Irlanda, Giappone, Brasile, Monaco, Austria, Cina, Messica, Svizzera, Corea del Sud, Taiwan, Portogallo, Polonia. Nel giugno 2014 ha conseguito il primo premio per la sezione Pittura, alla XVIII edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura 2015 in Castel San Giorgio, dove le è stata conferita la Medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica Italiana. Nella sua produzione spiccano gli scenari naturali, in cui il realismo complessivo dell’immagine si stempera in un incantato e sfumato gioco di ombre e di luci, per cui i dipinti riescono a cogliere il silenzioso incanto visivo di un istante ed a trasmetterlo con poetica emozione narrativa.

Paesaggio autunnale - Olio su tela cm 100x100 71


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PASQUALINA PETRARCA Poetessa da Pozzuoli Napoli Italia

Utilizzando le connotazioni del vernacolo, la poesia conduce maternamente il lettore in una simbiosi emozionale con la natura in generale ed in particolare con la Luna, che viene liricamente personificata ed umanizzata, attraverso una dimensione oscillante tra la devozione laica e quel bisogno di protezione dall’ “oltre” che accompagna il fragile cammino di noi esseri umani. 72

PASQUALINA PETRARCA, poetessa, nasce il 26 Marzo 1961 a Pozzuoli, nella zona denominata Campi Flegrei. Segue studi scientifici e si laurea in Matematica, all’Università Federico II di Napoli, nel 1977. È felicemente sposata, con due bellissime figliole. Insegna dal 1976 Matematica, prima nella scuola superiore e poi nella scuola media, ove ha dato il meglio di sé nella ricerca scientifica e nella metodologia didattica . Ha affrontato con passione la progettualità scolastica rivolta ai suoi scolari, dando cosi il suo contributo per l’avvio educativo in tutti gli ambiti disciplinari, da quello sociosanitario e alimentare a quello stradale ed ambientale. Scrive poesie e considerazioni personali; da alcuni anni si dedica alla promozione di testi teatrali ed agli articoli di cronaca culturale per alcune testate giornalistiche campane. L’ultimo suo scritto, dedicato al drammaturgo italo-americano Mario Fratti, ha come titolo “L ‘altra faccia del teatro “. Sono in preparazione libri destinati alla presentazione di opere dedicate alle donne della sua terra. Durante la sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Ulisse d’oro conferitole dall’Associazione Magna Graecia di Latina, per la realizzazione di un progetto turistico giovanile, Le mini guide turistiche dei Campi Flegrei, che ha aperto orizzonti nuovi soprattutto nell’ambito scuola - territorio ed è attualmente tenuto in considerazione dal Ministero dei Turismo e della Cultura Italiana.

‘A LUNA ‘A luna parla tu nun ‘o saje ma chella te penza sempe chella è ll’amica toja cchiù cara nun te lassa maje e po’ maje m’ haje ‘a credere. Basta riflettere ‘nu poco si essa nun ce stà ‘a chillu mumento torna ampressa nun te lassa maje. Si si’ triste aspettala essa torna sempe nun t’avvili’ maje essa te vo’ bbene assaje sta sempe cu tiche t’assicuro cridece e nun t’ avvili’ maje essa te vo’ bene e trova sempe pe’ te ‘a felicità sulo essa sape comme se fa.


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ANTONIO SANTORO Scultore da Casagiove Caserta Italia

ANTONIO SANTORO, scultore, è nato a Caserta nel 1963. Diplomatosi in Ragioneria, già dalla tenera età mostra spiccate propensioni verso il disegno, l’accostamento cromatico e soprattutto verso l’arte presepiale, tramandatagli dal padre. Da allora vi si è sempre dedicato, affiancando tutto ciò alla sua attività professionale di tecnico. Svolge diverse attività imperniate sul restauro artistico non solo di mobili d’antiquariato, ma anche di tele e statue in creta e lignee. È specializzato nella scultura, modellazione, realizzazione di scenografie architettoniche per presepi. Artista eclettico, spazia anche nella realizzazione e ideazione di gioielli, oggetti e sculture in vetro. Presidente dell’Associazione artistica Artando, organizza eventi volti alla valorizzazione delle locali realtà. Tutto questo nasce da una grande passione per la creatività. Da anni, dal 2005 circa, partecipa a mostre e concorsi di arte presepiale in ambito regionale e nazionale.

Le rughe della vita - Scultura legno tutto tondo

La scultura, la più completa delle espressioni artistiche perché alla forma assiepa il volume, nelle concrezioni artistiche di Antonio Santoro si ammanta di luce. Esso fluttua, vibra, scandisce la forma. E la plasticità, le modulazioni, le incrinature, l’agile ricerca dello spazio nello spazio vestono di equilibrio e armonia la segmentata vicenda esistenziale dell’uomo, trovano un riporto che la illumina, la ritempra, le indica la via. 73


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PETRARCA MARIA PANETTI Poetessa da Pozzuoli Napoli Italia

Preghiera poetica ricca di calore umano e fervida di fede, che con tono colloquiale e fidente abbandono tocca tematiche essenziali per la convivenza umana e per l’etica personale e si traduce in ponte fecondo tra l’umano e il divino, in modo che l’umano possa sublimarsi nel divino trasformando in identità esistenziale e sociale la lezione pentecostale che dal divino discende verso l’umano. 74

La poesia qui riprodotta è un omaggio alla memoria di MARIA PANETTY PETRARCA, di cui l’anno scorso è stato celebrato l’anniversario della nascita e che per Pozzuoli, e non solo, ha rappresentato un modello importante, come cittadina, donna, come madre e come intellettuale. In tempi in cui la donna era ancora tenuta lontana dalla scuola e dalla conoscenza, ha sfruttato al massimo l’opportunità dello Studio, pervenendo alla cattedra di docente universitaria ed effettuando ricerche originali ed importanti, come quelle relative alla storia della sua Pozzuoli, a Paolo di Tarso ed a Maria Puteolana, la prima guerriera del Secondo Millennio, una Giovanna d’Arco ante litteram. Sapeva essere maestra di scuola, cultura e teatro, ed all’occorrenza era disponibile anche a farsi maestra disinteressata e sostegno solidale di chiunque avesse bisogno. Partecipò sempre attivamente alla vita civile e politica, portando la luce dei suoi ideali e sfiorando la candidatura alla Camera dei Deputati. E non dimentichiamo che tra le sue allieve di scuola e di vita ha avuto anche la puteolana per eccellenza, la diva Sofia Loren, rappresentando per lei un importante trampolino di lancio.

PREGHIERA Rendici, o Gesù Crocefisso, degni di essere creature nate per l'eternità! Donaci lo « Spirito di orazione», tappa d'ascesa verso la perfezione! Dacci la forza di riconquistare i valori umani, sociali, spirituali che abbiamo da tempo perduto e fa’ che tutta la nostra vita sia una intensa gara, un cimento di reciproca bontà, di perfezionamento! Allontana da noi la schiavitù dell'oro, delle grandezze, degli onori, delle ricchezze! Ascolta la nostra preghiera e fa’ che tutto questo al più presto si avveri! Fa’ che gli uomini di governo una buona volta comprendano che l'umanità non ha bisogno di guerre nucleari, di battaglie stellari, ma di «Pace operosa », conquistata da gente laboriosa, di Dio timorosa, amante dell'amore, della bontà e della castità!


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ADALGISA SANTUCCI, pittrice e poetessa, vive a Sermoneta (Latina, Italia) scrive e dipinge fin da bambina, tenendo nascosti i suoi lavori fino al 2010. In questo periodo per la prima volta espone, a Latina col Patrocinio del Comune, raccogliendo plausi sia dalla critica che dal pubblico. Da allora ha percorso tanta strada allestendo mostre collettive e personali in diverse zone del territorio nazionale, ha partecipato a concorsi di Arte e Letteratura, nazionali e internazionali, collezionando successi di critica qualificata e l’assegnazione di premi prestigiosi.

ADALGISA SANTUCCI

Pittrice da Sermoneta Latina Italia

In una cifra evocativa fortemente allusiva, l’artista declina luci, ombre, colori armonicamente compattati, anche per contrasto. Ella si muove con assoluta libertà, nell’ambito della tradizione. La stilizzazione della figura imprime uno stigma personale a creazioni che riescono a suscitare, al di là della convenzione, un’affatturante empatia.

Senza titolo - Olio su tela cm 90x90 75


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LILIANA SCOCCO CILLA Pittrice da Ravenna Italia

LILIANA SCOCCO CILLA, pittrice, nata nell’Istria italiana, all’età di undici anni si è trasferita in Italia, approdando a Ravenna, dove vive ed opera tuttora. Liliana Scocco è caposcuola del “Digitismo”, termine che designa la tecnica pittorica che rifiuta l’uso del pennello, della spatola e del disegno preparatorio, ma prevede la formazione dell’opera con le sole dita, imponendo i colori direttamente sulla tela. Durante la sua carriera artistica ha allestito diverse mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali raccogliendo successi di critica, di pubblico e premi di alto prestigio. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove ha ricevuto nella XIX Edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura (2015) la Medaglia del Presidente del Senato della Repubblica Italiana per la carriera artistica.

“Vele al blu” - olio su tela cm 40x50 76

“Verso il sole” - olio su tela cm 40x60


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LILIANA SCOCCO CILLA Pittrice da Ravenna Italia

Paesaggio fantastico - Olio su tela cm 70x100

Le scaglie di colore, in frastagli di luce e ombre dosati con sorvegliata sensibilità estetica, operano una mirabile sintesi fra l’empito creativo e la consapevolezza della rappresentazione. Gli esiti pittorici, che nelle increspature del colore rinvengono un’armonia quasi timbrica, sussultano tensioni, passioni, brividi, ripiegamenti, trepide attese. 77


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NICOLAE ADRIAN POPESCU Poeta da Radauti Suceava Romania

La lirica, originariamente scritta in lingua rumena, nella traduzione italiana conserva tutta la sua forza poetica, che nasce da un linguaggio fascinosamente ricco di misteriche metafore, in piena sintonia con una scena dai contorni sfumati e ricca di particolari che creano la descrizione di un vagheggiamento interiore sospeso tra la realtà e l’immaginario e poi capace di conficcarsi nel cuore con la morbida spada dell’emozione. 78

ADRIAN NICOLAE POPESCU, poeta, è medico specialista in medicina di famiglia nel comune di Burla e medico di bambini presso l’istituto monastico Santo Vescovo Leonzio di Radauti, provincia di Suceava, in Romania, dove attualmente abita con la moglie Alina e i suoi due figli, Alexandru Iulian e Andrej Stefan. Debutta in letteratura nel mese di novembre 2012, quando partecipa, per la prima volta, ad un prestigioso festival di prosa e poesie in Romania, dove ottiene il terzo posto nella sezione di prosa. Stimolato dal risultato ottenuto, è incoraggiato a scrivere dalla sua famiglia e dai suoi più cari amici. Affronta più generi (prosa, poesie, epigramma, corto teatrale, haiku), ottenendo, dal suo debutto e fino alla fine dell'anno 2015, oltre 80 riconoscimenti nazionali e internazionali a vari concorsi di letteratura (Libano, l’Italia, Repubblica di Moldova, Stati Uniti d’America, Giappone). Attualmente è membro e Presidente Delegato per la provincia di Suceava dell’ Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani. Nel 2015, insieme a cinque baby artisti del Monastero Santo Vescovo Leonzio (Mariana-Larisa Dragomir, Laura Orosanu, Andrei-Dumitru Baciu, Nicoleta Andreea-Onisimiuc, Mihai-Gabriel Ursulean), ha partecipato alla XIX edizione del concorso Arte e Cultura, vincendo importanti e prestigiosi diplomi e premi.

CORTOMETRAGGI Gocce di pioggia schiacciavano il bordo arrugginito del davanzale. ti guardavo, senza ossessionarti affondato nel morbido divano, filtrando la tranquillità prima del caffè. al di là della strada, alla tua finestra giocavi il tuo ruolo, senza saperlo, nel mio cinema muto, con scene prive di sostanza che non si potevano rimuovere anche al montaggio. Scoprivi, uno a uno, sorrisi, splendori dipinti di blu, al riparo dei ventagli allungati, che rabbrividivano soltanto quando voltavi l'altra pagina. La pioggia veniva più intensa dissipando il miraggio, e tu sparivi, vaporosa, come una ologramma man mano abbandonata dalla sua corrente alternata.


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ALESSIA SARTI Pittrice

ALESSIA SARTI, pittrice autodidatta, è nata il 10 gennaio 1980 a Città di Castello (Arezzo, Italia) dove attualmente risiede. Fin da piccola il disegno prende un posto speciale nella sua vita, tanto che non si spiegava come potesse un essere umano dipingere ciò che vedeva e ciò che sentiva. Pur interrompendo gli studi prima dalla fine del corso, all’Istituto d’Arte di Sansepolcro (Arezzo), non smette mai di dipingere, non segue corsi di pittura, ma impara osservando e sperimentando le varie tecniche pittoriche su vari supporti: legno, ceramica, vetro e soprattutto tele. Lascia i colori a olio e la pittura classica, sostituendoli con colori acrilici e una pittura surrealista , trovando così, dopo un periodo di fermo, la sua strada artistica, riuscendo ad esprimere con chiarezza i propri pensieri, e a trovare una risposta alle proprie domande.

da Montecastelli di Umbertide Perugia Italia

La logica - Acrilico su tela cm 50x70

L’evoluzione - Acrilico su tela cm 50x70

La cifra marcatamente concettuale delle opere non declina in esiti opachi, convenzionali, ossidati. La resa artistica si manteca alla traslazione dell’idea e riverbera emozioni nell’avido interesse del fruitore esperto. Anche il sottile gioco di rimandi di luci e ombre conferisce alla resa estetica un notevole impatto emozionale. 79


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GIUSEPPE ROMANO Poeta da Malcesine Verona Italia

Con un linguaggio composito, un mix di espressioni sentimentalmente semplici, termini colti e pregnanti metafore, il poeta trasmette lo stato d’animo di un innamorato escluso eppure capace di essere “esclusivo” nel trasporto affettivo, che egli comunica all’oggetto del suo amore con uno slancio malinconico, sublimato nella percezione dolorosa del sole che tramonta ineluttabilmente tra le acque. 80

GIUSEPPE ROMANO, poeta, è nato il 15 luglio 1946 a Palermo, dove è vissuto fino a qualche tempo fa. Conseguito il diploma di geometra nel 1965, vinto un concorso nella Pubblica Amministrazione, viene destinato a Milano, dove risiede per cinque anni. Tornato a Palermo si dedica, oltre che al lavoro professionale, alla famiglia, scoprendo, nel contempo, la passione per la poesia e per il teatro. Attualmente vive a Malcesine, ridente paese turistico posto sulla riviera nord-est del lago di Garda. Ha conseguito prestigiosi riconoscimenti in vari concorsi letterari, è inserito in diverse antologie nazionali ed ha recitato in alcuni spettacoli teatrali sotto la direzione di Accursio Di Leo ed Enzo Pipi. Ha pubblicato tre volumi di poesie: Intorno al cerchio (Prefazione di Nicola Romano) - 1994 - Aritmie (Prefazione di Marco Scalabrino) - Alidada (Prefazione di Vittorio Dapretto).

NUOVA Non occulto che non dimentico la visione che ha colpito il cuore, mutando il lento scorrere del fiume. Da quell’istante, il sole sorgeva e tramontava in simbiosi con gli sguardi accattivanti che, a intermittenza, raccattavo. Quando il mio mondo si era illuso che tutti i vuoti erano colmi, serravi le ante. Voglio dirti che l’angolo esclusivo è vivo, per non dimenticare oscuri volti tra la nebbia di ogni giorno, scortati dal sole che tramonta, ineluttabilmente, tra le acque.


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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia

GIOVANNI ROTUNNO, poeta, è nato a Carinola in provincia di Caserta. Vive a Latina Scalo. Attualmente è in pensione, dopo aver lavorato come impiegato al Ministero della Difesa nell’Aeronautica Militare. Ha studiato inglese presso The Shenker institut di Roma. È appassionato da sempre delle materie letterarie, in particolare della poesia. Fin dalla giovane età ha scritto liriche e racconti, esternando, immortalando e esternando i suoi pensieri, le sue passioni, l’amore per il creato, le sue gioie e le sue angosce. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia e libri di narrativa, raccogliendo apprezzamenti di pubblico e di critica, in Italia e all’estero, con assegnazione di diversi premi Nell’anno 1982 ha ricevuto il titolo di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, con controfirma del Presidente del Consiglio di allora Amintore Fanfani.

GRAN DESIO ANONIMO AMORE

Lirica d’amore strutturata con colloquiale semplicità, ad esprimere la percezione di un momento e il desiderio di una vita. L’utilizzo della seconda persona favorisce ulteriormente la qualità, per cui l’insieme, impreziosito da un complice anglismo di derivazione musicale, assume la dimensione di una appassionata e coinvolgente dichiarazione d’amore, con l’intimo auspicio che anche in questo caso si verifichi l’attuazione del dantesco “amor ch’a nullo amato amar perdona”. 82

Fossi tu mio amore solo per un attimo che gioia per me sarebbe guardare gli occhi tuoi udir la tua voce. Sarei tanto felice perché ti voglio bene dirti vorrei t’amo. Se fossi corrisposto fossi tu my destiny null’altro ambirei mi sentirei in alto il cielo toccherei soltanto con un dito.

MERAVIGLIOSO AMORE A eccelsi tramonti rosseggianti sorge sempre la fulgente aurora come a grandi amore finiti nasce nuovo amor meraviglioso.


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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia

PER TE MORIR D’AMORE

PER TE PAROLE D’AMORE

Perché m’illudi e poi vai via di TE son io sempre più preso per TE grande fiamma tengo viva. In alto mi tiene tuo amore. Morirei se dovessi mancarmi mia vita più senso non avrebbe.

Giammai ti lascerei sempre ti amerò non son parole vane sono d’amor pensieri che nascono dal cuore sono dolci parole forse non s’usano più. Ancora altro ti direi:Di te sono ben cotto l’alma mi brucia dentro solo amor tuo spegne felicità m’arride

In linea con le vibrazioni sentimentali espresse nella lirica Gran desio anonimo amore, il poeta conferma la tendenza al canto d’amore chiaroscurale che dal profondo del cuore produce la gioia dell’innamoramento o del vagheggiamento, mentre nel contatto con la realtà trova difficoltà alla realizzazione piena. Nel complesso si sentono accenti e toni di altri tempi, anche grazie ad un linguaggio arcaicizzante che tende all’esaltazione assoluta dell’oggetto amato, in uno slancio che a tratti assume il sapore lontano di un romantico amor cortese. 83


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CINZIA CONTI, pittrice, è nata a Velletri, dove attualmente risiede. Artista autodidatta da sempre appassionata dell’arte del dipingere, già da giovanissima ha realizzato opere pittoriche prediligendo tematiche figurative, paesaggi, nature morte e tutte e le cose belle che la circondavano. Ha partecipato a svariate mostre collettive e a concorsi, riscuotendo successi e premi prestigiosi.

CINZIA SCARAMELLA CONTI Pittrice da Velletri Roma Italia

Donna senza volto - Acrilico su tela cm 50x60

La fiaba ha una funzione fortemente catartica, ci riconduce ai trasalimenti di allora, ci fa riflettere sulle rughe del mondo, sul collasso di riferimenti valoriali, sulle derive di sogni. Il colore inebria, ristora, nasconde le obsolescenze, le neghittosità, le derelizioni, le pene. Nell’abbraccio del colore vivido e fulgente, l’animo va oltre l’orizzonte visibile, attinge le immense distese del sogno, vola sulle ali della fantasia. Il segno è armonicamente compattato con gli esiti cromatici. L’impatto fruitivo è valido. 84

Paperina cantante - Acrilico su tela cm 60x50


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STIMPFL MARIA Poetessa Pittrice Ricamatrice da Pedavena Belluno Italia

Con versi lineari ed un linguaggio liricamente descrittivo arricchito qua e là da originali metafore (nuvole che scalfiscono il cielo, foglie simili a vetro colorato come vistose cattedrali…), la poetessa si immerge e ci immerge in uno scenario naturale fascinoso e gravido di romantiche atmosfere, lasciando alla fine il suggestivo alone di una delicata pittura di parole.

MARIA STIMPFL, scrittrice, vive a Padavena (Belluno-Italia). Appassionata delle materie letterarie, ha pubblicato libri di narrativa, romanzi e raccolte di poesie. Maria Stimpfl è impegnata inoltre in attività di volontariato e grazie alla sua tenacia e al suo amore per l’Arte riesce a trovare del tempo per dedicarsi anche alla fotografia e a comporre opere pittoriche, con la tecnica del ricamo. Ha partecipato a diversi concorsi artistici e letterari, nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico e premi di alto prestigio. L’Artista, con le sue opere fotografiche e i suoi ricami, ha allestito con successo diverse mostre personali e collettive, dove in particolare sono state apprezzate, per la accortezza di esecuzione, per la coloristica e per la creatività, le opere eseguite con la tecnica del ricamo. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno - Italia).

COLORI DEL BOSCO Alberi accarezzati dall’umida aria. nuvole che scalfiscono il cielo, rigoglioso vento primaverile prati, fiori che ondeggiano alla sua brezza. L’arcobaleno opacizzato avvolge la montagna, fascino velato vedo... non vedo, scosceso ruscello con giochi d’acqua, si nasconde nella cavità della roccia poi… fuoriesce più impetuoso che mai. Acqua limpida, fresca. Cristallina. Ambiente incontaminato, ricco di vegetazione verde smeraldo, luminescente foglie simili a vetro colorato come vistose cattedrali!

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ANNA SESSA Pittrice

ANNA SESSA, pittrice, già dalla giovane età ha espresso la sua vena artistica sotto varie forme fino alla sua piena realizzazione nella pittura. Le sue tecniche espressive sono varie: spaziano dall’olio all’acrilico al materico fino all’ultima tecnica arrivata dagli USA, Pan Pastel. Ha avuto un percorso formativo importante, sempre alla ricerca di nuove tecniche all’avanguardia per poter raggiungere I gusti dei più giovani. Ha frequentato corsi tenuti da famosi artisti americani, da cui ha attinto insegnamenti preziosi. I soggetti sono vari. Spaziano dal paesaggio alle composizioni floreali, dalle immagini sacre ai volti. Ha partecipato a mostre personali e collettive e a concorsi artistici, riscuotendo successi di pubblico e di critica, nonché l’assegnazione di premi di alto prestigio.

da Calvanico Salerno Italia

Senza titolo - Pastello cm 50x70

Senza titolo - Pastello cm 50x70

Lo sguardo conferisce caratura psicologica a concrezioni pittoriche che si impreziosiscono di una raffinata sensibilità cromatica. Le stesse sovrastrutture decorative, non diventano bolse incrostazioni, ma interagiscono armonicamente con l’impianto emozionale delle opere che rinvengono soprattutto nell’esuberanza e nella reticenza cromatica un valido impatto fruitivo. 86


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FRANCESCA VITAGLIANO Pittrice

FRANCESCA VITAGLIANO, pittrice, vive a Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia). Da sempre è appassionata delle materie artistiche, in particolare della pittura, dove riesce ad esternare ed a trasmettere intense emozioni. Francesca predilige dipingere paesaggi, marine, nature morte e tutto il bello che la circonda. Nelle sue opere i colori caldi usati si armonizzano in perfetta sintonia con il disegno, rendendo l’opera sublime e poetica agli occhi del fruitore. L’artista ha esposto in diverse mostre personali e collettive, ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali, collezionando premi prestigiosi ed apprezzamenti di pubblico e di critica. Le sue opere sono pubblicate in cataloghi di Arte internazionali e fanno parte di prestigiose collezioni, hanno scritto di lei diversi critici qualificati.

da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

L’impianto cromatico, che privilegia il chiaroscuro, gocciola da opere che colgono dalla natura le emozioni delle ore del giorno e delle stagioni che riverberano luci e ombre sulla nostra vita, al di là della nostra volontà. Il paesaggio si fa paesaggio dell’anima. Si fa sedimentazione di abbandoni ed attese, di amarezze e trepidi incanti. La fruizione estetica è di notevole impatto, la tensione centrifuga sembra dilatare anche le nostre attese.

Paesaggio - Olio su tela cm 60x60

Paesaggio - Olio su tela cm 70x50 87


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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

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FRANCESCO TERRONE poeta e scrittore, è nato a Mercato San Severino (Salerno) il 5 giugno 1961. Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanica nella Facoltà di Ingegneria dell’Università “Federico II”di Napoli, dove successivamente si è abilitato all’esercizio della professione. È fondatore e presidente della Società di Ingegneria “Sidelmed SpA”.Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Regione Campania. Appassionato da sempre delle materie letterarie, ha scritto tanti libri e poesie, apprezzati e pluripremiati in Italia, in Europa e in America. Insignito più volte con la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dall’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). Partecipa attivamente con diverse Associazioni e Accademie culturali del territorio nazionale. Fondatore della Fondazione F. Terrone, ha inciso diversi CD con le sue poesie musicate e cantate da artisti famosi. Per definire il concetto dell’Amore non basterebbe un trattato ampio e denso di riferimenti per le cose e le vicende umane, naturali e spirituali della e sulla vita degli esseri. Nella poesia di Francesco Terrone, di cui è il tema fondamentale, noi cercheremo di analizzarlo come affetto, passione nei confronti della persona amata, sentimento di profonda tenerezza per la sua donna - amore. Sotto e in virtù di questo profilo e interesse, ho letto quasi tutte le raccolte di poesie di Francesco Terrone e spesso, ne prendo ancora qualcuna tra le mani e la rileggo con attenzione interpretativa perché mi suggerisce sempre nuove considerazioni sul concetto dell’amore. Certe sue strofe poetiche mi prendono e mi affascinano per la semplicità del dettato e l’originalità del suo pensiero poetico riguardo questo umano sentimento. Certo il poeta Terrone non è sempre romantico, anzi delle volte è fortemente realista e attento osservatore delle cose che gli sono intorno e lo colpiscono nell’ambito della vita che, talvolta, gli sembra anche “difficile viverla” così come facile amarla. E non ha torto se, spesso, ha affermato che anche l’amore, quando non è visto e accettato come vorrebbe, è quasi “maledetto”, se non è ben capito e valutato nell’intimo significato. Francesco Terrone non si fa scrupolo di rivelare agli amici lettori i suoi pensieri amorosi, spesso inquieti e quasi drammatici, perché colpiscono e trafiggono “la parte migliore/ del cuore”: la perdita, per un attimo, dell’amore della sua donna. Il Poeta non saprebbe vivere senza il sostegno, pur se talvolta drammatico, commovente, coinvolgente che gli dà la sua donna, capace di fargli vivere i “magnifici momenti”. Terrone è un poeta che facilmente riesce a trasmetterci, con parole semplici, emozioni e sentimenti di cui sono pieni i suoi componimenti; perciò la sua poesia è umana e comunicativa; è capace di conferire al verso una soave tonalità e serena facoltà di appaga-


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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

mento d’amore. E questo perché la sua poesia è introspezione immediata; è confessione del suo sentire autobiografico e psicologico; è inquietudine interiore smorzata e calmata con l’invocazione rivolta alla bellezza del Creato e, soprattutto, a quella della sua donna, quasi idolatrata e venerata come essere capace di apportare pace e amore al suo animo. Il dettato poetico di Francesco Terrone, non è mai costruito, ricercato, né formato di stilerni e sintagmi di riferimento; il linguaggio è chiaro e facilmente comprensibile; e per questo la lettura della sua poesia è piacevole, accattivante, invitante alla ricerca del significato sotteso del vocabolo espresso senza trasgredire quello che è il valore e il senso della sua espressività. Diceva il critico Cesare Segre: “I versi dei poeti non si possono parafrasare, né commentare... si devono solo ascoltare in religioso silenzio”. Quelli del Poeta di Mercato San Severino rispondono proprio all’affermazione del Segre e, perciò, vanno letti e considerati così come sono scritti, verificati e “monitorati” nella loro semplicità espressiva e significativa. Ogni azione, perciò, ogni immagine, ogni considerazione fenomenologica o naturale diventa per il Poeta oggetto di canto poetico, anche se le emozioni e le sensazioni provate riguardano i richiami esterni e interni dell’animo umano. Terrone, quando scrive le sue poesie, non le medita né le “rimugina”, ma le annota con la stessa immediatezza con cui gli vengono in mente, nell’anima e nel cuore; quasi come se avesse paura della pausa riflessiva capace di togliergli l’attimo evocativo ed espressivo. E questo non va a suo danno, ma a suo pregio, perché, così, il suo messaggio d’amore giunge subito a segno con tutto il suo valore e calore comunicativo, e non permette di essere modificato e raffrontato con un qualsiasi altro dello stesso genere e contenuto. “Mi piacerebbe capire”, dice, tuttavia, il Poeta, del nostro cuore,/ un cuore che/ nasce, cresce, muore,/ risorge e vive”. Quindi anche per il Poeta resta sempre in sospeso qualcosa da capire meglio e che lo liberi dal dubbio: sentimento di dominio umano. In una delle sue poesie sembra addirittura implorare l’aiuto della sua Donna perché la salvi da certi “dubbiosi” pensieri; così si esprime:”Sei sempre/ nei miei pensieri/ dolce e tenero/ sostegno/ della mia esistenza,! Salvami!”. E qui c’è tutta la certezza che l’amore della sua donna sia il solo mezzo che lo possa salvare da “certi pensieri” dubbiosi ma capaci di incitarlo a ritrovare definitivamente gioia e serenità d’animo in seno all’offerta consolidata dell’amore. Anzi lui auspica che, come alcuni elementi della natura, per esempio il mare, bagnano la terra e la nutre d’amore, anche “uomini e donne/ sulla terra si scambiassero carezze/ e donassero ai loro cuori storie/ con il senso profondo/ del rispetto della vita/ e dell’amore!”. Terrone, allora, è il poeta che si augura che il dono dell’amore sia di tutti, veramente universale, e goduto profondamente da tutti gli esseri della terra. Egli è stato, perciò, secondo noi, il cantore dell’amore intravisto con tutte le mutevoli interpretazioni e affermazioni poetiche; è uno dei pochi poeti che, cantando l’amore, ha saputo innalzarlo e potenziarlo al massimo del suo valore profetico; quasi come dogma universale, bene comune di tutti gli esseri e le creature terrestri; dogma nato e scaturito da quello unico e inderogabile di dio: Amore supremo che vivifica il tutto e lo rende vero e godibile con gioia e sincerità incontrollabili. 89


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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

VASCELLO DI EMOZIONI

ORIZZONTI DELL’AMORE

Suoni distorti giungono al mio cuore, peregrinante vascello di emozioni senza pace. Perso… tra le onde increspate dal vento in un mare di incertezze e profonde paure.

…Mia piccola, ho vissuto insieme a te gli attimi migliori rubati al tempo senza te, il sole non è sole il giorno diventa notte la stanza è ormai abitata dal devastante silenzio dei tuoi ricordi…., senza i tuoi sguardi; la mia vita non è vita non è che un fiore senza profumo…, le mie lacrime hanno perso perfino il senso dell’amaro amore, il dolore… senza te, altro non sono, che naufrago su di un’isola lontana dagli orizzonti conosciuti alla vita e all’amore…

L’ INFEDELE Noi che mangiavamo sugna di maiale e trippa d’asino noi che mangiavamo ortaggi al cromo noi che ci dissetavamo con acqua di serbatoi d’eternit noi che convivevamo con ratti e scarafaggi sotto lo stesso tetto noi curati da medici infedeli siamo ancora vivi solo per amore e grazie a Dio! NOI SIAMO AMORE Amore della mia vita, le tue lacrime sono le mie, i tuoi sorrisi sono i miei sorrisi. Non temere… Non sei e non sarai sola,perché … in ogni mio battito c’è il tuo cuore, in ogni tuo battito c’è la mia felicità. 90


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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

LIBERTÀ NASCOSTA Mare, anche tu… così grande, così immenso tendi la mano per aggrapparti alla pietra, allo scoglio, unico appiglio per uscire dal tuo perenne guscio e respirare almeno per un attimo, un attimo per volta il senso terreno della vita, il senso dei sogni… Anche tu… sogni e vivi; ma sono sogni nascosti dalla tua stessa maestosa grandezza e dal tuo nudo ed infinito orizzonte… Mare… che nascondi la tua vita…, come rassomigli a coloro… uomini e donne, che vivono i loro segreti, i loro sogni nell’intimo del loro abissale esistere, pur essendo

umani tra gli umani in luoghi nati per vivere e pensare in libertà e pace…!

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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia

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Le poesie di Francesco Terrone trasmettono pienamente il brivido emozionale che egli prova dal profondo del cuore. È lì che è radicato, al di là delle vicende e degli episodi piccoli e grandi, veri o verosimili, a cui egli accenna nella brevità dei suoi versi, che parli sia di un rapporto d’amore sia delle sue meditazioni a contatto della natura sia anche della sua polemica dura contro l’inquinamento. È un brivido fatto di pastosi abbracci con la vita e nello stesso tempo di inquietudini da peregrinante vascello di emozioni senza pace, un brivido di incertezze e profonde paure, di appassionate certezze e speranze affettive (in ogni mio battito c’è il tuo cuore, in ogni tuo battito c’è la mia felicità), un brivido fatto di sentimento ad alto tasso di comunicazione e di una solitudine esistenziale che lo avvolge e nello stesso tempo gli toglie e gli dona l’energia della parola e della creazione. A questa dimensione, ora larvatamente ora dichiaratamente, come nell’ultima suggestiva raccolta, Pitagora, egli aggiunge l’elettricità che gli nasce dal rapporto tra il sé come persona, la natura che lo circonda, il cosmo misterioso di cui facciamo parte e il sé come essere umano ondeggiante alla ricerca del senso più profondo e più vero o verosimile dell’esistenza. È una serie di interrogativi che vengono affrontati con l’occhio dello scienziato e l’affascinato smarrimento della persona in una efficace simbiosi di pensiero poetante e poesia pensante. Quel titolo (Pitagora), quelle figure geometriche sulla copertina immerse in un emozionale bianco luce esprimono il lirico contrasto e la stimolante compresenza della forza delle idee, per la quale il mondo è piccolo e diventa grande, l’incanto cosmico carezzato dal vento di noi agnelli belanti sull’erba, le pupille dilatate di fronte alle notti dorate, mentre le stelle spiano le nubi trafitte da un entropico volo di rondini, la curiosità di fronte alle orme sulla neve che sono il segno del passaggio dell’uomo nella vita, l’emozione nel respirare fino in fondo l’aria che ha dato vita al mondo, la ricerca di un sole meno freddo che riesca ad illuminare quella parte del cuore che batte forte e che noi colpevolmente ignoriamo. Insomma, quello sguardo che in un tempo lontano e vicino portò Pitagora a sentire l’armonia cosmica ed a tradurla in numero, in ritmo di poetica emozione. Proprio l’armonia che tra interrogativi, sospensioni e momenti esclamativi, Francesco Terrone è riuscito a trasmettere in quella che si può considerare la sua opera più matura.(FBV)


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LORENZO SIANI Pittore da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

LORENZO SIANI, pittore, è nato a Cava de’ Tirreni, dove vive e risiede. Artista autodidatta. La passione per l’Arte pittorica figurativa è cresciuta nel tempo ed è stata e continua ad essere alimentata dallo studio dei grandi artisti del passato. Le sue opere ben illustrano la sua crescita artistica e mostrano come le tecniche pittoriche adottate si siano perfezionate sempre maggiormente. Sulle sue tele si dispiegano paesaggi partenopei, nature morte e fiori. I contrasti tematici tendono poi ad affievolirsi quando Siani comincia a mostrare una forte predilezione per la figura femminile, la quale diventa tema centrale nelle sue ultime opere artistiche. Le sue tele di una coloristica calda e armonizzata in perfetta sintonia con i segni che le compongono, offrono al fruitore una visione poetica, dolce e appagante dell’animo umano. Le opere di quest’artista sono state premiate a diversi concorsi nazionali ed internazionali, sono state esposte in diverse mostre collettive e personali, dove hanno riscosso successo sia da parte del pubblico che della critica.

Intimità - Olio su tela cm 60x40

Grande anima Sanguigna cm 50x70

Una caratura espressiva accentuatamente passionale, cifra un registro espressivo variegato e multiforme. La cogente esigenza di esplicitare le frementi e incontenibili urgenze interiori, ha direzionato la sua resa estetica in moduli espressivi che sono paradigmatica sedimentazione di stati emozionali e consapevolezza di rappresentazione. 93


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ANGELA MARIA TIBERI Poetessa da Pontinia Latina Italia

ANGELA MARIA TIBERI, poetessa e scrittrice, vive a Pontinia (Latina). Laureata in Economia e Commercio, è stata docente di ruolo di economia aziendale ed attualmente è pensionata. Ha pubblicato: Alla scoperta di noi stessi, come premio per un concorso indetto dalla Casa Editrice Tindari; Amare in versi con la casa editrice lbiskos - Uliveri, dopo essere riuscita a qualificarsi come finalista del Concorso Autori europei 2009; Cuore da poeta, casa editrice GDS editori; La vita raccolta in un filo, Il Parapendio dell'amore MgC Management; Prendi la mano... incomincia ad amarmi, Aletti Editore; Una storia da dimenticare, premiato al Concorso Internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno- Italia). Le sue opere sono state pubblicate su numerose antologie di accademie famose. I suoi lavori hanno ricevuto premi di alto prestigio in concorsi nazionali e internazionali. Hanno scritto di lei critici qualificati e la stampa nazionale. Attualmente è Presidente Delegato Regionale per la Regione Lazio dell'Accademia Internazionale “Arte e Cultura” presieduta da Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno, Italia).

LE TRE GRAZIE

Dedicata alle maestre Maria Assunta Ascione, Andreina Marfuggi, Maria Laura Scudieri e Dora Nordacci della scuola materna Pio XII di Pontinia (Latina), simboli d’amore e di alta professionalità per l’educazione del nipotino Vincenzo Middei. 94

Tre Grazie sono accanto al mio piccino, cresce felice tra altri gioielli del futuro umano. Bimbi belli come il sole che riscaldano il cuore dell’afflitto dagli affanni e dai malanni sociali. Ora le descrivo con il cuore in mano per pennellare poeticamente il loro prezioso lavoro. Quanti doni ci danno queste leggiadre ancelle della cultura dell’infanzia e saranno eternamente preziosi anche quando i capelli bianchi adorneranno i bei visi dei bimbi cresciuti ed imbiancati dall’età avanzata negli anni e con le rughe onoreranno i ricordi vissuti di riconoscenza per i valori impiantati nei cuori di questi bimbi, gioia di vita della nostra amata Italia, racchiusi come batuffoli della famiglia umana. Ora si aggiunge un grande sostegno per il mio cucciolino ha un cuore immenso e mani laboriose che guidano il mio piccino all’autonomia e alla padronanza della lingua per spiccare il volo sulle difficoltà della vita. Lode a tutte voi che con il sorriso ci donate gioia anche nei giorni di pioggia e di tristezza quotidiana incitandoci all’amore ed alla comprensione umana.


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ANGELA MARIA TIBERI Poetessa da Pontinia Latina Italia

LIBERO DE LIBERO Declamavi l’amore ai luoghi da te amati. La bella Ciociaria era nelle tue vene. Roma era nel tuo cuore. Fondi era impressa nella tua anima. Eri un poeta incompreso dai tuoi concittadini amato come la pula al vento. Le viuzze e il castello di Fondi sono stati riscattati dai tuoi versi ermetici. Un poeta da amare sei tu. Eternamente nei miei sogni senili, insieme al mio passato di gioventù felicemente trascorso nell’Agro Pontino. Tutto scompare nell’imbrunire della sera. Ama, resta soltanto il tuo divenire trasformato in versi come la sofferenza umana in gioia di vivere. Mio divin poeta, resti dentro il mio cuore affranto nella parvenza umana.

Affettuoso ed intenso omaggio al poeta e scrittore Libero de Libero, che aveva la Ciociaria “nelle vene” e con realistico lirismo ne ha descritto luoghi, paesaggi, storie, cogliendone l’anima più profonda, ricevendo apprezzamenti dai maggiori critici italiani, ma purtroppo senza essere compreso fino in fondo dai suoi concittadini e conterranei, anzi rifiutato come “la pula al vento”. Tra coloro che ne hanno compreso e sentito la forza espressiva c’è invece la nostra poetessa, che, oltre a fissarne i caratteri fondamentali, gli apre un posto in prima fila dentro il suo cuore maturo, in lirica empatia che stimola anche noi lettori a conoscere meglio questo personaggio e e i suggestivi aloni di storia e di verde emanati dalla “bella Ciociaria”. 95


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GIANCARLO TRAPANESE Poeta da Salerno Italia

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GIANCARLO TRAPANESE, poeta, è nato e vive a Salerno. Da sempre appassionato della creazione letteraria, riesce a rubare del tempo al suo ruolo di insegnante per dedicarsi alla composizione di poesie. Di sé scrive: “Mi chiamo Giancarlo Trapanese, sono nato il 16 agosto 1956 e sono morto il il 26 novembre 2005, nel momento in cui ho perso mio figlio Manù. Quello che io scrivo in questo libro è dettato da mio figlio, mio fratello, mia sorella, mia madre, mio padre che vivono nella mia anima e mi suggeriscono e mi consigliano. Scrivo per riuscire a vivere nella mia morte e consiglio a tutti coloro che affrontano una tragedia come la mia, di lottare e di non abbattersi, perché, chi ci ha amato continua ad amarci.” Al figlio ha dedicato nel 2012 una raccolta di poesie, Pensieri di un uomo morto che ha tanta voglia di vivere (Ed. Il grappolo). Il suo Manù è raffigurato in copertina con il volto trascinato via da due ali bianche, in segno sia del volo della dipartita sia, come indica la didascalia rosso fuoco che tiene unite le due ali, del suo essere diventato il battito d’ali del suo cuore di padre. Anche per questo egli lo chiama costantemente Amore, l’attimo della vita fuggente e permanente, quell’Amore sogno di ogni sogno, arrivare al quale è come raggiungere a nuoto l’orizzonte, eppure è l’unica realtà tangibile in un animo che vive solo di quel sogno presente e perduto.

L’ONDA MESSAGGERA Mare, tu che conosci tutte le spiagge e le scogliere, dimmi, con il messaggio di una tua onda, dove immerge il suo corpo, il posto dove il mio amore si bagna, resterò tutta un’estate in riva al mare ad attendere e ascoltare un dolce messaggio di una tua onda.

In quest’ottica va vista anche la lirica qui pubblicata, chiara, comunicativa, commossa, intima, emozionante come tutte le altre. Difficile non abbracciare idealmente questo padre che in riva al mare resterà tutta un’estate ad attendere un messaggio dalla sua onda. Un messaggio che solo il rimpianto del cuore e il pensiero di quel grande vero amore gli potrà far sentire. Difficile non tentare di essere empatici con un uomo che trasmette sentimenti così forti e così immediati e che poeticamente è riuscito a comunicare almeno una parte di quelle sensazioni che si provano di fronte ad un evento di tale portata per cui, mentre si può dire orfano e vedovo, letteralmente ed emotivamente non ci sono parole.


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ANGELO SPATUZZI Scultore

ANGELO SPATUZZI, scultore, è nato a Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia), dove vive e lavora. Scolpisce figure primordiali, presenti ed attuali, volti che emergono dal passato rinnovati nell’epoca moderna, scolpisce l’essenza dell’uomo che nei secoli, nel tempo, nelle situazioni, nei momenti e nelle circostanze resta invariata, unica e fine a se stessa, che non conosce differenze razziali sociali, né di religione o di età. Scolpisce con amore, con passione e con foga, ma anche con estrema precisione e meticolosità, lisciando, raffinando, perfezionando forme e figure che emergono dalla materia grezza, imperfetta, lasciata volutamente incompiuta in un non finito michelangiolesco nel ricordo di una concezione neoplatonica tanto discussa quando valida anche nel nostro vivere l’arte oggi.

da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

Maschera - Travertino cm 25x45

Nudo di donna - Travertino cm 25x30

Il volume, nelle opere a tutto tondo come in quelle a rilievo, sapientemente circoscritte dal segno lineare e sinuoso e dalle fluttuazioni della luce che si scosta. Si inebria, palpita e riposa, conferisce alle opere marcata espressività in lasciti di vaghezza che tracimano oltre l’ordinario vissuto. 97


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SERGIO ZAPPIA Poeta da Baronissi Salerno Italia

La lirica coniuga efficacemente la snellezza e la vivacità di quartine armoniosamente strutturate in rime con la tenera affettuosità di ricordi agrodolci e con lo smarrimento di un malinconico rimpianto, creando con il lettore un’empatica corrispondenza di umanissimi sentimenti e sensazioni. 98

SERGIO ZAPPIA, poeta, è nato a Salerno ed è domiciliato a Baronissi (Sa). È coniugato ed ha un figlio, Andrea. È perito capotecnico specializzato in Elettrotecnica, con diploma conseguito presso l’l.T.l.S. “M. Focaccia” di Salerno. Ha poi conseguito il Diploma Universitario in Ingegneria Elettronica presso l’università degli Studi di Salerno. Da gennaio 2003 è regolarmente iscritto all’Albo degli Ingegneri. A maggio 2005. ha concluso il Master Universitario in Legislazione Ambientale e fonti di Energia Rinnovabile, organizzato dalla Seconda Facoltà di Napoli. Da sempre appassionato della poesia, ha ricevuto numerosi premi letterari e a concorsi nazionali e internazionali. Ha pubblicato nel 1984 la raccolta Canzoni, edita dalla Casa Editrice Demetrio Cuzzola, nel 1988 la raccolta Messaggi d’Amore, edita dalla ASIR. Attualmente fa parte dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura”, con sede a Castel San Giorgio (Salerno, Italia).

SCENDI DA LASSÙ E ABBRACCIAMI Quanti anni sono passati… siam nel tempo consumabili no, noi non siamo invincibili: quante rughe ci han segnati! Quanti scontri e discussioni… un pochino sostenute senza odio combattute: dei confronti a lampi e tuoni! Spesso non ci siam capiti. Sembravamo dei nemici: - Ma stai zitto, cosa dici? Quanti anni son passati! La domenica mattina I fumetti da comprare, tutti e due a Lungomare: e poi la passeggiatina! Erano unici quei momenti. Non sarebbero più tornati, le domeniche nei prati, gioie e dolori: sentimenti! Mi è mancata una carezza, tra le tue difficoltà, per chi comunicar non sa: son momenti di tristezza! Oggi poi sai che bello con Andrea che ti vuol bene ti dimentichi le pene: e ti squagliavi sto monello!


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DINA ZILBERBERG Pittrice

DINA ZILBERBERG, pittrice, vive e lavora nella Città di Ra-anna (Israele). È accademico associato e Presidente Delegato Nazionale per Israele dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, da Castel San Giorgio (Salerno, Italia). L’artista durante la sua carriera ha allestito mostre personali e collettive in diverse nazioni riscuotendo grandi successi di critica qualificata e di pubblico a carattere internazionale, Nel mese di dicembre 2007, ha partecipato alla VI Edizione della Biennale di Arte Contemporanea Città di Firenze (Italia, dove il Presidente dell’Accademia Arte e Cultura Michelangelo Angrisani ha avuto il piacere e la gioia di incontrare per la prima volta l’Artista e di apprezzare le sue opere.

da Ra-anna Israele

In opere a tensione centrifuga, con accentuata stilizzazione delle figure, l’artista compatta, con equilibrio, colori e toni diversi giungendo ad una affabulante armocromia sia per affinità che per contrasto. L’impatto fruitivo è notevole. I rimandi alle riemersioni memoriali, agli abbandoni, alle sperdenti attese, fiotta da opere che solo a sguardo distratto appaiono sedimentazioni del futile. 99


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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE

Baby Artisti e Giovani Poeti


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ENRICA MARIA AIELLO, giovanissima e già promettente artista, nasce a Solofra il 22 settembre 2000 e vive a Salerno. Si avvicina per diletto al mondo dell’arte e, privilegiando la ceramica e la pittura, ne ha appreso le varie tecniche. Ama dipingere la natura in tutte le sue stagioni, trasferendo in essa le sue vibranti emozioni. Ha partecipato a progetti, esposizioni e concorsi per giovani talenti, risultando vincitrice di numerosi premi.

ENRICA MARIA AIELLO Pittrice da Salerno Italia

Paesaggio - Olio su tela cm 50x40

Il paesaggio nell’abbraccio tenero ed esultante di luce e colore invita alla tenerezza ad oblianti abbandoni, ad attese che invitano alla quiete, alla serenità, all’amore. Le opere sono una sintesi delicata e vibrante di stati d’animo che trovano, nell’estensione del bello, il vero senso della vita. 102


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ANDREI DIMITRU BACIU Pittore

ANDREI-DUMITRU BACIU è nato il il 29 ottobre 1998 a Rădăuți, Calea Bucovinei Suceava (Romania), dove vive. Frequenta la Scuola Agraria di Radauti Protezione Ambientale, Classe XI. Parla le lingue rumena, francese e inglese. Ha sviluppato il suo talento all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Con le sue opere ha partecipato all’esposizione di varie mostre di pittura. Ha ricevuto premi alla terza edizione dell’apertura ufficiale del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio in Rădăuți e alla XIX edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Castel San Giorgio (Italia), promosso da Michelangelo Angrisani.

da Rădăuți Suceava Romania

Luci e ombre di primavera - cm 50x35

Per Hegel l’ombra era la realtà oggettiva più viva e palpitante. La luce per essere consistente doveva necessariamente opacizzarsi, mentre l’oscurità per avere dimensione doveva necessariamente rischiararsi. L’ombra, la protagonista autentica dell’opera pittorica, è un fascinoso andirivieni nell’anima del mondo, negli anditi più segreti e palpitanti della nostra interiorità. La valenza fruitiva è veramente notevole. 103


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MARIANA LARISA DRAGOMIR Pittrice da Rădăuți Suceava Romania

L’opera, che ha coerenza timbrica, attraverso una preziosa elargizione dello sfumato, non scivola nella monotonia espressiva, ma crea un fascinoso trascinamento; la tensione centripeta capta lo sguardo, ma lascia ampi margini all’immaginazione. 104

MARIANNA-LARISA DRAGOMIR è nata a Rădăuți, Calea Bucovinei (Suceava Romania) il 13 aprile 1998, frequenta la Scuola Agraria di Radauti Turismo e tutela consumatori Classe XI, parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, ha partecipato a mostre collettive di pittura, ad attività curricolari ed extracurricolari, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Attualmente fa parte del Gruppo Laboratorio di Pittura Vasile Popescu e del Gruppo Coro Misto di Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Radauti, dove partecipa attivamente a celebrazioni religiose e concerti. È stata premiata al concorso Speranza nell’Arte in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura in Italia (2015), promosso da Michelangelo Angrisani

Vaso con girasoli - cm 35x50


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VINCENZO MIDDEI è nato a Roma ed è stato premiato al Concorso Magna Grecia dell’Associazione Internazionale Magna Grecia (Latina - New York), e al Concorso indetto dall’Accademia internazionale Arte e Cultura di Michelangelo Angrisani. Frequenta la scuola materna comprensorio Manfredini di Pontinia, con corsi di canto e nuoto. Ama dipingere Super Mario.

VINCENZO MIDDEI Pittore da Pontinia Latina Italia

La giostra - cm 20x25

I colori sono assemblati con apprezzabile sensibilità e creano figurazioni e cercano e rinvengono lo spazio come mezzo suggestivo ed ineludibile per esplicitare emozioni. 105


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NICOLETA ANDREEA ONISIMIUC Pittrice

NICOLETA ANDREEA ONISIMIUC, nata a Rădăuți, Suceava (Romania) il 28.11.1997, frequenta la Scuola Agraria gruppo Andronico Motrescu, classe XII in Rădăuți sezione “Protezione ambientale”, parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini presso il monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Fa parte del Coro Misto di Bambini presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, a Rădăuți, dove partecipa alle celebrazioni religiose e concerti. È stata premiata al Premio United Endeavor in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani

da Rădăuți Suceava Romania

Luce, colori e fiori trovano un’armonica espressione nell’indeterminatezza dello spazio che vivificano, ritemprano, rinnovano. La tensione è centrifuga e direziona le nostre risonanze interiori al di là della cupa e trucida terrestrità. 106

Luce, colori e fiori - cm 35x50


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LAURA OROSANU Pittrice

LAURA OROSANU è nata a Rădăuți, Calea Bucovinei, Suceava (Romania) il il 7 agosto 1998, frequenta la Scuola National College Eudoxius von Hormuzaki - Scienze naturali Classe XI in Rădăuți, parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra e a corsi di informatica, fa parte del Coro Misto di Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Radauti, dove partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stata premiata al Concorso Grandi Temi Art (viaggio VeneziaMilano) in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani.

da Rădăuți Suceava Romania

Una fiaba colorata - cm 50x35

Il colore stremato, diluito, sfaldato, nella stessa luce che lo determina indirizza l’introiezione del fruitore verso la parte centrale dell’opera. La vaghezza inconclusa, l’evanescenza donano alla concrezione notevole fruibilità estetica. 107


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PETRA ANA MIRICA BOBIT PETRA Poetessa Scrittrice da Galati Romania

La magia di un paesaggio autunnale rivive nei versi di Ana Marica Bobit, che, anche mediante un uso accorto della sinestesia, riesce a farci sentire “la carezza diafana del vento”. 108

PERLE ANA PETRA MIRICĂ è nata il 9 Giugno 2005, nella città di Galati. Ha ricevuto premi e medaglie in competizioni scolastiche, sia a livello nazionale che di contea. È membro del club teatrale “Piccoli, grandi attori“, fa parte delle squadre di chitarristi della scuola secondaria Nr. 28, di Galati. Nel 2012 diventa membro del circolo “Luci”, letterario, sportivo e scolastico. Nel 2015 è diventata Membro dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). Petra ha partecipato con successo a vari festival ed eventi culturali nazionali e internazionali, dove è stata più volte premiata con premi di alto prestigio. Ha rappresentato la Romania al concorso internazionale “Castello di Duino”, che si tiene nella città di Trieste, in Italia, nel marzo 2014, dove ha ottenuto una menzione speciale.

Ha pubblicato due libri: Poesie dal cuore (Editore Pax Mundi Aura - Gala i 2014) e Un mondo di poesia (Editore Pax Mundi Aura - Gala i, 2015). Le sue opere sono pubblicate in riviste e antologie nazionali.

LA SINFONIA DELLE FOGLIE L’autunno ha torto nel suo fuso ruggine filo d’oro e d’argento puro, ed ha tessuto col suo telaio Invisibile il tappeto di foglie soffice rivestite di brina, come un velo di polvere magica, dipinto dagli Elfi, di colori incantevoli. Nella carezza diafana del vento autunnale Si sente il sussurro della sinfonia delle foglie.


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IMMACOLATA DIANA nasce a Castel Volturno il 26 maggio 2008 e ivi vive. Frequenta la II elementare; notevole è la sua predisposizione alla materia artistica. La pittura è il suo hobby preferito e Immacolata vi si dedica totalmente realizzando dipinti di grande spessore. È una bambina sensibile e gioiosa, amante della natura e dei colori che lei trasferisce sulla tela con la dipintura di fiori dai mille colori e distintivi del suo stile, già ben pregnante della sua personalità. È stata premiata alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) nella sezione Baby Artisti a Cava de’ Tirreni.

IMMACOLATA DIANA TURICA Pittrice da Castel Volturno Caserta Italia

Il colore elargito nelle sue tonalità briose, vivide, rugiadose, esultanti conferisce all’opera un’intensa vitalità che si arpiona alle insorgenze interiori avide di bellezza.

Vaso con fiori - cm 30x40 109


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MIHAI GABRIEL URSULEAN Pittore

MIHAI-GABRIEL URSULEAN è nato il il il 6 settembre a Rădăuți, Calea Bucovinei, Suceava (Romania). Frequenta la Scuola Professionale Meccanica classe IX.. Parla rumeno, francese e inglese. Appassionato dell’Arte Pittorica ha sviluppato il suo talento all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Fa parte del Coro Misto di Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, dove partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stato premiato al concorso Esordienti meritevoli in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura” (2015) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani

da Rădăuți Suceava Romania

Henry Miller affermava che si può riportare la rosa, ma non il suo profumo. Della rosa dipinta dalla valida artista sembra che il profumo venga fuori voluttuoso e stordente come la forma e il colore del suo fiore. Ne siamo avvinti. 110

Rosa - cm 35x50


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ANDREA ZAPPIA Poeta da Salerno Italia

ANDREA ZAPPIA, poeta, è nato e vive a Salerno. Giovanissimo talento in erba, pur essendo ancora uno studente di Scuola Media (frequenta la Scuola “Monterisi” di Salerno, dopo gli studi primari presso l’istituto “Maria Ausiliatrice”), ha già conquistato premi e riconoscimenti nella sezione “Giovani Poeti”, sia nelle edizioni 2011-2014 e 2015 del Concorso Letterario Arte e Cultura - Michelangelo Angrisani (nell’ordine terzo, secondo, primo, primo), sia nelle edizioni 2011 - 2012 del Premio Internazionale di Poesia “Poseidonia Paestum”.

A CHICCA Chicca, Chicchetta, sei la mia pappagalletta. Tutta gialla e verdina, sei simpatica e carina. Se mi vedi fai “Cià, Cià” e con un “Cii” saluti papà!

In tre distici a rima baciata, Andrea Zappia fa emergere, anche in virtù di un cero gusto coloristico, presente nella descrizione della “pappagalletta / tutta gialla e verdina”, una gustosa scenetta di vita familiare. 111


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Attività dell’Accademia

Artisti e Baby artisti romeni premiati alla XV Edizione del Premio Internazionale “Arte e Cultura” (2011), Biblioteca Judeteana Ialomita “Stefan Banulescu” (Slobozia, Romania)

Michelangelo Angrisani premia gli artisti vincitori della prima rassegna di arte contemporanea nel Comune di Siano in Provincia di Salerno (Italia) alla presenza del Sindaco Dott. Sabato Tenore, del vice Sindaco Dott. Alfonso Leo e di altre autorità. 112


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LUIGI CRESCIBENE Scrittore Critico Giornalista da Salerno Italia

LUIGI CRESCIBENE, giornalista-pubblicista, è nato ad Ottati (SA) e risiede a Salerno. Ha insegnato, per molto tempo, discipline umanistiche negli Istituti di istruzione secondaria di II grado. Collabora da molti anni, come autore e come critico artistico e letterario, a quotidiani e riviste specializzati. Della sua opera si sono, altresì, interessati quotidiani e riviste nazionali. È autore di numerosissimi saggi di costume, di critica letteraria e di critica artistica trattando di movimenti e tendenze di arte e di artisti contemporanei. Ha pubblicato di recente: Le stelle di crema - Romanzo (Mursia editore) Respiri di luce e ombre - Selezione di saggi critici di pittura (Palladio ed.); La luce nella penombra - Saggio monografico su Tullio Grassi e la sua pittura (Palladio ed.); Le voci del segno e del colore - Saggio monografico su Michelangelo Angrisani e la sua pittura (Arte e pittura ed.); “...e tenera è la luce“ – Saggio e Catalogo per la mostra permanente di pittura all’aperto - Ottati; “Nel colore e tra gli alberi - Saggio monografico su Gaetano Rispoli e la sua pittura; “Tante donne e altro“( Ferraro ed.); La sete - Racconti brevi e brevissimi (Plectica ed.); La strada – Romanzo - I Premio per la narrativa alla X edizione del premio internazionale De Curtis - Roma (Lampi di stampa ed.); Le lenzuola pulite Racconti ( Lampi di stampa ed.); Lontano - Racconti in penombra (Aletti ed.). Sono in via di pubblicazione La luce bianca - Poesie, Una donna - romanzo. Collabora con l’Accademia artistico -letteraria “Arte e Cultura” di Michelangelo Angrisani, di cui è senatore accademico fin dalla sua nascita. Ha ricevuto numerosissime e prestigiose attestazioni di plauso e riconoscimenti per la sua opera di autore e di critico. È critico di riferimento di numerosi artisti di respiro nazionale.

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FABIO DAINOTTI Critico letterario da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

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FABIO DAINOTTI, Presidente onorario della Lectura Dantis Metelliana, di cui è stato prima direttore dal 2004 al 2008, e poi presidente dal 2009 al 2013, partecipa attivamente alla vita culturale della città; come componente del Comitato culturale del Comune e successivamente del Comitato per le onorificenze. Ha commentato canti di Dante. Per la saggistica ha curato, tra l’altro, la pubblicazione degli Atti della Lectura Dantis Metelliana, raccolti nel volume Gli Ultimi canti del Purgatorio, edito da Bulzoni nel 2010. Ha pubblicato di poesia: L’Araldo nello specchio, Avagliano, 1996; Sera, Pulcinoelefante, 1997; La Ringhiera, Book, 1998; Ragazza Carla cassiera a Milano, Signum, 2001; Un mondo gnomo, Stampa Alternativa, 2002; Ora Comprendo, Edizioni Scettro del Re, 2004. È presente in numerose antologie. Suoi testi e contributi critici sono apparsi su quotidiani e su diverse riviste di settore come “Gradiva”,“Misure critiche”, “Poiesis”, “Vernice” Condirige l’annuario di poesia e teoria Il pensiero poetante.


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FRANCO BRUNO VITOLO Critico letterario da Cava de’ Tirreni Salerno Italia

FRANCO BRUNO VITOLO, nato nel 1949 a Cava de’ Tirreni (SA), laureato in Lettere Classiche, docente liceale in pensione, svolge tuttora per hobby attività giornalistica e culturale sul territorio a vari livelli, dal servizio televisivo alla presentazione delle serate, dall’articolo su carta stampata all’articolo su riviste informatiche, dal gioco alla rappresentazione videofotografica. Nell’ambito della scrittura, ha curato, con altri, la pubblicazione de Gli anni rubati - Le memorie di Settimia Spizzichino, reduce da Auschwitz (Comune di Cava de’ Tirreni, Prima Edizione 1996). Sullo stesso tema ha scritto: Cioccolato ad Auschwitz - Studenti nel lager con la reduce Settimia (Napoli, Simone, 2004), diario romanzato di un viaggio realmente effettuato con la Spizzichino ed altri reduci ed ebrei romani: il testo è adattato per le scuole con integrazioni ed un eserciziario. Per la scuola ha scritto anche: il dizionario Il Vocabolatino – parole, forme, etimologie (Ellepiesse 2010) e Papà Latino (manuale di Latino per la Scuola Media – Ellepiesse 2007), entrambi in collaborazione con Anna Somma; Disco ludens, Bari, Ladisa, 1993, eserciziario di Latino; Perì tès thuras, Bari, Ladisa, 1994, eserciziario di Greco. Tra le sue pubblicazioni, da ricordare Verso Antonello, viaggio nei testi poetici di Antonello Venditti, con Manuela Rigamonti (Bastogi, 2006): un’esperienza felice, sia per l’argomento sia per la collaborazione con un’alunna di ieri ed amica di oggi. Un’esperienza tanto soddisfacente che hanno insieme ritenuto opportuno doppiarla, giocando sul serio e pubblicando in e book Nonno Zecchino racconta - Viaggio nei testi dei primi sessant’anni dello Zecchino d’oro. Tra le altre, ha curato con Annamaria Morgera la pubblicazione del libro Oltre la tenda – Come ho imparato a convivere con la SLA, di Lolita D’Arienzo. Numerose le opere scritte o curate e legate alla sua Città. Tra queste, da sottolineare soprattutto Le strade di Cava, con Salvatore Fasano ed altri autori (Area blu 2013), Cava a colori, con Fortunato Palumbo (2005), e l’editing di Anche Dio lavora… e noi non gli mettiamo i contributi – Storie vere di strada… e di persone, di Antonio Armenante (Area Blu 2014). Da quattro anni collabora con l’Accademia Arte e Cultura nell’elaborazione delle iniziative e nel servizio stampa

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RITA OCCIDENTE LUPO Direttore del quotidiano “Dentro Salerno” da Salerno Italia

RITA OCCIDENTE LUPO è docente di lettere negl’ istituti superiori di 2° grado, Direttore Responsabile del quotidiano telematico “Dentro Salerno.”, opinionista del Gruppo Espresso, e collaboratrice del “Il Mattino”, “La Città”, “Cronache del Mezzogiorno” e numerose altre riviste specializzate ,tra cui “Il Follaro” della Camera di Commercio. È stata caporedattore per dieci anni di Quarta Rete Tv ed è responsabile regione Campania Quotidiano “La Discussione”. È stata nominata dalla Presidenza dei Ministri, nella commissione cultura presso la Struttura di Missione di Bruxelles. È tuttora responsabile di uffici stampa, a carattere politico e culturale. Ha ricevuto numerosi encomi alla carriera, tra cui il 2° Premio nazionale di Giornalismo in occasione dell’Anno Giubilare. Svolge da esperta, da oltre un ventennio, corsi di scrittura creativa e di giornalismo nelle scuole di ogni ordine e grado, essendo plurispecializzata a La Sapienza Roma, a riguardo. È responsabile provinciale de “I Cattolici in Movimento” e membro permanente nell’Hospitalitè Notre Dame de Lourdes, porta avanti diverse iniziative a carattere sociale. È autrice di 4 libri: il primo su Leopardi, presente nella Biblioteca napoletana del poeta ed a Teggiano; il secondo,“Vite in strada” , su clochards e disagiati, con una straordinaria tiratura di copie; il terzo, “Senza paura” ,con copertina di Oliviero Toscani, presentato dal presidente del Senato Renato Schifani nella Biblioteca degli Atti Parlamentari. Il quarto, finora ha visto oltre 40 patrocini istituzionali ed ha attraversato molti Comuni. Si tratta di “A te che leggi dopo mezzanotte” : è un libro singolare per il linguaggio nominale usato, sorta di diariozibaldone, nel quale sono presenti riflessioni intercalate da scorci di vita vissuta. È inserito nelle biblioteche nazionali, ed è presente anche nei Paesi dell’Est. In qualità di critico d’arte e letterario, numerosi cataloghi e pubblicazioni si fregiano delle recensioni critiche. Di Rita Occidente Lupo.


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INDICE

PAROLE SEGNI E COLORE 4 L’Annuario 5 L’Accademia Arte e Cultura 6 Michelangelo Angrisani 10 Diocesi Cava-Amalfi 11 Comune di Castel San Giorgio 12 Comune di Cava de’ Tirreni 13 A.A.S.T. Cava de’ Tirreni “SA” 14 Luigi Abbro 15 Anna Avossa 16 Nancy Avellina 17 Saverio Barone 18 Antonio Arpaia 19 Sponsor Genea 20 Maria Cappuro 22 Carmine Avagliano 23 Ernesto Carini 24 Antonietta Ciancone 25 Filomena Baratto 26 Filippo Chiappara 27 Vincenzo Caccamo 28 Maria Cocchi 29 Giuseppina Califano 30 Daniela Conti 31 Sponsor O murzillo sapurito 32 Donato D’Angelo 33 Maria Califano 34 Giuseppe Di Mauro 36 Anna Cervellera 37 Antonella M. I. Cicale


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38 Anna Esposito 40 Nina Esposito 42 SPONSOR Genius 43 GIUSEPPE falanga 44 Cicoira Ettore 45 Anna Ferrentino 46 Adriana Ferri 48 Sofia Colaiacovo 49 Gianna Formato 51 Sponsor Alfacom 52 Annamaria Guerrieri 53 Carmelo Cossa 54 Jeanine Lucci 55 Annamaria Maio 57 Concetta Masciullo 58 Paola De Lorenzo 59 Riccardo Mikan 60 Giovanna Orilia 61 Emanuela Ingenito 62 Paola Paesano 64 Annabella Mele 65 Sponsor Ristorante S. Giuseppe 66 Gennaro Pascale 68 Rosaria Minosa 69 Raffaele Picarella 70 Occhipinti Emanuele 71 Pilar Segura Badia 72 Pasqualina Petrarca 73 Antonio Santoro 74 Maria Panetti Petrarca 75 Adalgisa Santucci 76 Liliana Scocco Cilla 78 Nicolae Adrian Popescu 79 Alessia Sarti 80 Giuseppe Romano 81 Sponsor Visual Stampa


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82 Giovanni Rotunno 84 Cinzia Scaramella Conti 85 Maria Stimpfl 86 Anna Sessa 87 Francesca Vitagliano 88 Francesco Terrone 93 Lorenzo Siani 94 Angela Maria Tiberi 96 Giancarlo Trapanese 97 Angelo Spatuzzi 98 Sergio Zappia 99 Dina Zilberberg 100 Sponsor Tutti i bambini del mondo 101 Baby Artisti e Giovani Poeti 102 Enrica Maria Aiello 103 Baciu Andrei-Dumitru 104 Dragomir Mariana-Larisa 105 Middei Vincenzo 106 Onisimiuc Nicoleta-Andreea 107 Orosanu Laura 108 Petra Ana Mirica-Bobit 109 Immacolata Diana Turica 110 Ursulean Mihai-Gabriel 111 Andrea Zappia 112 Attività dell’Accademia 113 Luigi Crescibene 114 Fabio Dainotti 115 Franco Bruno Vitolo 116 Rita Occidente Lupo


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Finito di stampare nel mese di gennaio 2016 dalla Tipografia De Rosa e Memoli s.n.c. Cava de’ Tirreni (SA)


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