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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE
Michelangelo Angrisani DELEGAZIONE REGIONALE PER LA CAMPANIA DELL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE “GRECI MARINO” NOVARA
Parole, Segni e Colori ANNUARIO 2018 DI ARTE E LETTERATURA CONTEMPORANEA
Rassegna Internazionale di Arte e Letteratura Contemporanea: “L’emozione nel segno; nel colore; nella parola” (2017) Complesso Monumentale Santa Maria al Rifugio - Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia). Un momento della cerimonia inaugurale. Da sinistra: Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni; S.E. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo della Diocesi Amalfi-Cava de Tirreni; Paola Lanzara, Sindaco di Castel San Giorgio; Michelangelo Angrisani, Presidente dell’Accademia; Antonia Alfano, Assessore alla Cultura; GildaTranzillo, Presidente del Consiglio Comunale di Castel San Giorgio.
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Realizzato dall’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani Castel San Giorgio, Salerno, Italia A cura di Michelangelo Angrisani Presidente dell’Accademia Collaborazione all’editing Prof. Franco Bruno Vitolo Commenti critici Franco Bruno Vitolo, giornalista e critico Con contributi di: Fabio Dainotti, poeta e critico letterario Emanuela Ingenito, poetessa e opinionista Presentazione dell’Annuario: Prof. Luigi Crescibene, scrittore e critico d’arte e letterario Collaborazione Antonella Maria Ilaria Cicale, poetessa e opinionista Alessandra Vogliobontino
I nostri contatti: ARTE E CULTURA Accademia Internazionale di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani Via Calvanese, 22/bis - 84083 Castel San Giorgio Salerno Italia E-mail: arteecultura@virgilio.it michelangeloangrisani@hotmail.com Cell. +39.340.7997995 - 348.3252758
In prima di copertina PAESAGGI Tecnica: digitismo di Liliana Scocco Cilla da Ravenna (Italia) In quarta di copertina LA FAMIGLIA Colore nel legno cm 50x70 - Tecnica personalizzata di Michelangelo Angrisani
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ANNUARIO 2018 DI ARTE E LETTERATURA CONTEMPORANEA
Parole, Segni e Colori Conosco da tanti anni Michelangelo Angrisani. Lo conosco, lo stimo, gli voglio bene. L’ho conosciuto, alcuni decenni orsono, in occasione del Premio Internazionale di Arti Figurative e Letterarie, diretta e luminosa emanazione della sua prestigiosissima Accademia. Provai per lui un sentimento di ammirazione profonda che il tempo, spesso agro e baro, non ha obnubilato, ma illimpidito e fortificato. Ho curato alcuni anni fa, forse tanti, un catalogo esplicativo della sua matrice artistica, duttile, svariante, multiforme nel registro, ma sempre coerente. Apprezzo e stimo Michelangelo Angrisani per la sua arte, ma forse anche e soprattutto per aver ideato, creato e direzionato la sua splendida creatura, l’Accademia di Arte e Cultura Michelangelo Angrisani che, con tanta incisiva tenacia, contribuisce a squarciare la nuvola che imbozzola i palpiti, i sussulti, i fremiti di chi non si rassegna all’uggiosa consistenza dei tempi e cerca e trova nella comunicazione artistica un disvelamento delle tenebre fitte dell’esosa società dei costumi. Michelangelo Angrisani e la sua alacre Accademia, supportati da validi e disinteressati collaboratori, superano con la disinvoltura dei giusti, gli ostacoli che spesso si frappongono al conseguimento delle fulgide mete prefissate. Non c’è spazio per scoramenti e rinunce. La trucida e truce realtà quotidiana non lo consente. E la violenza dilaga, si fa urlo di una consistenza sempre più espansa, si fa voce che distrae, disorienta, disumanizza, si fa terrificante vento di morte. Risposte di ideologismi, anche religiosi, carichi di integralismi, di posizioni, di radicale intransigenza, di estremizzazioni che vanno tanto al di là possono apparire a tanti come la concreta esigenza di smarginare dall’appassita routine, dagli stantii viluppi di una società vizza, monotonamente stanca, stancamente frenetica. Mai come ora, nella complessa deriva dei sentimenti e dei valori forti, l’arte può e deve svolgere un ruolo quasi salvifico, deve indicare i fini autentici dell’ esistenza, deve indicare e dettare risoluzioni. Nell’accidentato e friabile percorso dell’odierna vicenda sociale ed esistenziale, l’Accademia Arte e Cultura svolge un ruolo di paradigmatico riferimento. Essa illumina e sostiene il cammino di quanti, con passo incerto o sicuro e spedito, si avviano sul difficoltoso sentiero dell’Arte e della Cultura e ne sperimentano i gravami, gli ingombri, le asperità, gli ingorghi difficoltosi e, a volte, quasi insuperabili. Gli artisti che impreziosiscono la splendente realtà di Arte e di Cultura, assiepano e mescolano, ma non confondono in un confronto senza competizione, i loro sussultanti esiti artistici. Comunicano i propri sussulti, i bisbiglii, le derelizioni, i gaudiosi trasalimenti, le malinconie fondali, le tenerezze acerbe. In una irrefrenabile e cadenzata giostra baluginano, fremono, si inarcano, si distendono asperità e appagamenti, turbamenti e gioie, echi ed attese, ansie e ritorni, si illumina quello stretto spazio tra il rimpianto e l’attesa che per Gadda era l’arte, perché era lo spazio della vita. Goethe avrebbe voluto che la luce interiore venisse fuori per conto suo dalla consistenza dell’artista. Esplicitava un desiderio irrealizzabile per rimarcarne l’insostituibilità, per quasi deificarla. L’Accademia Arte e Cultura, con le sue iniziative, dona un valido contributo, con l’elargizione e la celebrazione dell’arte pura, alla scintillante e segreta esplicitazione della “luce interiore”. Luigi Crescibene 3
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YEARBOOK OF ART AND CONTEMPORARY LITERATURE
Words, Signs and Colors I have known Michelangelo Angrisani for many years. I know him, I respect him, I love him. I met him a few decades ago, on the occasion of the International Award of Fine Arts and Literature, direct and radiant emanation of his prestigious Academy. I felt for him a feeling of deep admiration that time, often harsh and cheat, has not shaded, but clarified and strengthened. I edited a few years ago, perhaps many, an explicative catalog of his artistic genesis, ductile, variegated, versatile in his style, but always coherent. I appreciate and respect Michelangelo Angrisani for his art, but perhaps also and mostly for having designed, created and directed its magnificent creature, the “Academy of Art and Culture, Michelangelo Angrisani” that, with such incisive tenacity, helps to rip the cloud which seals the heartbeats, the shakes, the thrills of those who are not resigned to the gloomy consistency of time but seek and find in the artistic communication an unveiling of the deep darkness of the greedy custom’s society. Michelangelo Angrisani and his lively Academy, supported by a valid and disinterested staff, overcome with the ease of the righteous, the obstacles that often hinder the achievement of the preplanned shining goals. There is no room for discouragement or give up. The ghastly and grim daily reality does not allow it. The violence floods, it becomes a scream of an increasingly expanded consistence, it becomes a distracting, bewildering and dehumanizing voice, it becomes a terrifying wind of death. Responses of ideologies, even religious, loaded with fundamentalism, with positions of radical intransigence, with extremism so beyond, may appear to many as a real need to walk away from the withered routine, from the stale wrapping of a sapless society, monotonously tired, wearily frenetic. Never before, in the complicated adrift of feelings and strong values, art can and must play an almost salvific role, disclosing the true purpose of existence, indicating and dictating solutions. In the bumpy and crumbly path of today’s social and existential story, Art and Culture Academy plays a role of a paradigmatic landmark. It lights up and supports the journey of those who, with uncertain or secure and fast step, embarks on the difficult path of Art and Culture, experiencing the burdens, the encumbrances, the roughnesses, the hard chokes, sometimes almost unsurmountable. The artists that embellish the shining reality with Art and Culture, overcrowd and blend, but they do not mix up in a race without competition, their jolting artistic results. They communicate their gasps, the whispers, the abdications, the joyful thrills, the deep sadnesses, the unripe tendernesses. Into an unstoppable and rhythmic carousel asperity and fulfillment, upsets and joys, echoes and expectations, anguishes and reversions glitter, quiver, warp; it lights up that narrow space between regret and anticipation, that for Gadda was art, because it was the space of life. Goethe would have wanted the inner light to come out on his own from the artist’s consistency. He expressed an unrealizable desire in order to underline its irreplaceability, almost deifying it. The Academy “Art and Culture” with its initiatives, gives a valuable contribution, with the donation and celebration of pure art, with the glittering and secret explanation of the “inner light”. Luigi Crescibene 4
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L’Accademia “Arte e Cultura” Fondata e costituita dal Maestro Michelangelo Angrisani, libera Istituzione Socio – Culturale; apartitica e apolitica; ossequiente alle Leggi dello Stato (art. 4/9/18 e 33) della Costituzione della Repubblica Italiana, e senza scopi di lucro; sorta allo scopo di contribuire al progresso delle Belle Arti, delle Lettere e delle Scienze, affinché possa essere occasione di incontri, dibattiti e confronti di idee fra Artisti, Letterati, Saggisti, Scienziati e Pubblico, l’Accademia “Arte e Cultura”: Promuove lo sviluppo delle idee, degli studi e delle ricerche dei suoi accademici; favorisce scambi culturali; sollecita e asseconda ogni utile iniziativa, rivolta allo sviluppo e al miglioramento della cultura in generale; organizza mostre e rassegne, promuove convegni, incontri, dibattiti e conferenze; si propone di incrementare la ricerca e gli studi di ogni disciplina e di ogni grado su tutto lo scibile. Raccoglie intorno a sé i migliori ingegni italiani ed esteri, soprattutto i giovani, orientandoli al fine di capire le personali inclinazioni verso il lavoro e indirizzandoli verso le scelte più opportune nell’arco del processo di formazione. Intende divulgare metodi educativi, diffondere le materie e le scienze moderne, incoraggiare le avanguardie artistico – culturali, compiere attività socio – culturali a livello nazionale e internazionale; aiutare enti e privati sotto forma di partnership, che perseguono finalità umanitarie, artistiche e sociali, al fine di realizzare progetti di cooperazione sociale sul territorio e nei paesi in via di sviluppo. L’Accademia si propone inoltre di valorizzare i beni culturali di tutto il territorio nazionale attraverso interventi di ricerca e gestione degli immobili, divulgazione, restauro e conservazione. Presso la sede dell’Accademia si trova l’archivio di tutta la documentazione relativa all’Istituzione stessa, agli accademici e alle loro attività, che può essere trasferita altrove dal presidente generale, che ha pure la facoltà di erigere delegazioni dell’Accademia nelle località ritenute opportune, sia in Italia che all’Estero. Attualmente l’Accademia dispone delle seguenti delegazioni: Nazionali: Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile, Belgio e Algeria. Regionali: Campania, Piemonte, Toscana, Calabria, Basilicata e Lazio. Provinciali: Napoli, Avellino, Campobasso, Bucarest Romania, Latina e Suceava Romania. Settoriali: Penisola Sorrentina (Na), Comune di Aprilia (Lt), Comune di Norma (Lt), Comune di Camerino, Comune di Pontinia (Lt), Latina Scalo (Lt), Cava de’ Tirreni (Sa).
“L’emozione nel segno, nel colore; nella parola”. Rassegna Internazionale di Arte e Letteratura Contemporanea. Complesso Monumentale Santa Maria al Rifugio - Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia) - 14/30 Ottobre 2017. 5
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International Academy “Art and Culture” Founded and set up by Master Michelangelo Angrisani, it is a free sociocultural Institution; it is not affiliated to, influenced by, or supports any political party; obedient to the laws of the State (art. 9.4.18 and 33), to the Constitution of the Italian Republic, and even to the art. 5 of the Campania Region), non-profit; born in order to contribute to the advancement of Fine Arts, Letters and Sciences, being an opportunity for meetings, discussions and exchange of ideas between artists, letters, essayists, scientists and people. It promotes the development of ideas, studies and research of its lecturers; it encourages cultural exchanges; it solicits and supports every useful initiative, aimed at the development and improvement of culture in general; it organizes exhibitions and shows, it promotes conventions, meetings, debates and conferences; it aims to increase research and studies of all disciplines and levels of all human knowledge. It gathers around it the best Italian and foreign talents, mostly youths, guiding them in understanding their personal inclinations towards work and directing them to the most appropriate choices within the training process. It intends to spread educational methods, to scatter subjects and modern science, to encourage the artistic and cultural avant-gardes, to fulfill sociocultural activities at national and international level; to help organizations and private with partnerships, pursuing humanitarian, artistic and social purposes, in order to realize social cooperation projects in the area and in developing countries. The Academy also aims to promote cultural heritage of the entire national territory through research and property management, spread, restoration and conservation. At the headquarters of the Academy there is the archive of all documentation concerning the institution itself, its lecturers and their activities, which can be transferred elsewhere by the President General, which also has the faculty to establish some Academy delegations in town deemed appropriate, both in Italy and abroad. Currently the Academy has the following delegations: Foreign countries: Romania, Spain, Israel, Brazil, Belgium and Algeria. Regional: Campania, Piedmont, Tuscany, Calabria, Basilicata and Lazio. Provincial: Naples, Avellino, Campobasso, Latin, Bucharest and Suceava (Romania) Sectorial: Peninsula Sorrentina (Na), Municipality of Aprilia (Lt), City of Norma (Lt), Municipality of Cameri (No), the City of Pontinia (Lt) Latina Scalo (Lt), Cava de’ Tirreni (Sa).
“L’emozione nel segno, nel colore; nella parola” Rassegna Internazionale di Arte e Letteratura Contemporanea Complesso Monumentale Santa Maria al Rifugio - Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia) - 14/30 Ottobre 2017 6
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Michelangelo Angrisani Presidente dell’Accademia “Arte e Cultura” Michelangelo Angrisani è nato a Castel San Giorgio (Salerno) e vive a Cava de’ Tirreni (Salerno). Si è distinto sin da giovane per il suo spirito artistico e il gran talento per la pittura. La sua prima opera di interesse artistico è stata realizzata a soli undici anni. L’attività culturale del Maestro va oltre la composizione di tele. Egli, infatti, è un uomo molto impegnato nel sociale; ha fondato e presiede a Castel San Giorgio l’Accademia Internazionale Arte e Cultura, ed è Presidente delegato Regionale per la Campania dell’Accademia Internazionale Greci Marino (Novara). La passione per l’Arte e la Cultura ha reso famoso il nome di quest’artista, le cui mostre personali e collettive, oltre che la partecipazione a concorsi artistici in Italia e all’estero (Francia, Romania, Inghilterra, Russia, Francia, Spagna ecc.), sono numerosissime, con grande successo di pubblico e di critica. La qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata anche dalle più alte Autorità dello Stato con la Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica, Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato della Repubblica e la Medaglia d’Argento del Presidente della Camera dei Deputati. Nel 2007 nella Città di Macin e nel 2008 nella Città di Tulcea (Romania) ha ricevuto dalle autorità locali il diploma d’onore per i rapporti interculturali sviluppati tra l’Accademia Arte e Cultura e la Romania. Nel 2013 è stato ospite e membro di giuria alla premiazione del concorso di Pittura e Scultura dedicato all’Artista cortonese “G. Severini” (Città di Cortona, Arezzo), e qui ha ricevuto il premio alla carriera, la Tabula Cortonensis. Ha svolto più volte il ruolo di Membro, Presidente di giuria e Critico d’Arte a diversi concorsi artistici nazionali e internazionali, svoltisi in Italia e all’estero. Angrisani cerca nuovi moduli espressivi, nuove tecniche che meglio esplicitino le sue maceranti conflittualità, le sue cadute ed i suoi inarcamenti, i suoi trasalimenti, le sue pene, la sua tensione e i suoi ripiegamenti. Il Maestro Angrisani conosce se stesso o per meglio dire conosce i suoi configgenti moti dell’anima, cerca di esorcizzare, di dipanare i suoi viluppi, e soprattutto di ricercare forme espressive che, travalicando il piano dell’autobiografia scomposta e tumultuosa, illividiscano e cristallizzino nella serenità appagante del bello la sua resa pittorica. E così Angrisani, che pure non vuole esprimersi ed incartarsi in chiave meramente formalistica, sperimenta con incessante, inesausto vitalismo nuove cromie, nuovi effetti tonali, nuovi segni. Li cerca più tersi, morbidi, sinuosi, scavati, perentori, accenti, intrigati, lineari. Angrisani ha l’intima insoddisfazione dell’artista di vaglia. Egli armonizza linee e colori, per equilibrio o per contrasto, li 7
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osserva e li piega alle sue esigenze espressive. Segno e colore sono le voci limpide o singulanti, fioche o ululanti, sommesse o imperiose, che, arginate e accordate dall’Arte, esplicitano e chiariscono il magma degli umani smarrimenti. I paesaggi di Angrisani diventano, come per Friedrich, i paesaggi dell’anima dove la malinconia, la solitudine, la dolcezza, l’incanto, l’oblio si impiantano e si irraggiano nelle risonanze più intime del fruitore. Sono le voci dell’animo di Michelangelo Angrisani che concedono spazi ai dati della realtà oggettiva. L’Artista ha operato con scelta. Dipinge il vero, il concreto, ma li colloca in un’intemporale atmosfera di fiaba, perfusa di grazia e di quella vaghezza, di chi vuole sfuggire alle regole del vivere nella piatta, ed inammissibile, amara concretezza. Michelangelo Angrisani è un innovatore, teso ad una incessante ricerca di nuovi moduli espressivi ha i fremiti inappagati di chi cerca. È sperimentatore di comunicazioni e creatore di nuove tecniche pittoriche: Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura; Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo; L’olio su cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale; L’olio su cartafeltra, per trasformare materiali da rifiuto in opere d’Arte. Queste completano il percorso artistico di Angrisani, perché già nelle opere ad olio mixa suggestioni oniriche e realismo fattuale, creando opere dell’inconfondibile ed intenso impatto estetico. Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri. Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali. Attualmente le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri. Angrisani nell’anno 2007 è stato l’unico artista in tutta la provincia di Salerno ad essere selezionato dalla Commissione Internazionale e ammesso a partecipare alla VI Edizione della Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea “Città di Firenze”, dove ha partecipato dall’1 al 9 Dicembre.
A sinistra: Concorso Nazionale 2ª Ediz. “San Pio” Gesualdo, Avellino, Italia. Michelangelo Angrisani riceve il Primo Premio Sezione Pittura dall’Assessore del Comune di Nocera Superiore Maria Jose Vigorito anno 2017. Nella foto a destra: da sinistra la poetessa Stefania Siani, l’assessore M. Josè Vigorito, Michelangelo Angrisani, il sindaco di Capaccio Franco Palumbo, la dottoressa Alexandra Gigantino Vogliobontino. 8
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Michelangelo Angrisani The President of the Academy Born in Castel San Giorgio (Salerno), lives in Cava de’ Tirreni (Sa), he stood out as a young man for his artistic spirit and great talent for painting. His first work of artistic interest was made when he was only eleven years old. The cultural activities of the Master goes beyond the composition of paintings. In fact, he is a man profoundly involved in social commitment; He founded and now presides in Castel San Giorgio the International Academy “Art and Culture”, and he is regional delegate President for the Campania of the International Academy Greci Marino (Novara). The passion for Art and Culture has made famous the name of this artist, whose solo and group exhibitions, as well as participation in art competitions in Italy and abroad (France, Romania, England, Russia, France, Spain and so on) are numerous, with great public and critical success. The artistic quality of Angrisani has been rewarded many times also by the highest authorities of the state with the Silver Medal of the President of the Republic, Bronze Medal of the President of the Senate and the Silver Medal of the President of the Chamber of Deputies. In 2007 in the city of Macin and in 2008 in the city of Tulcea, both in Romania, he received from local authorities the Honorary Diploma for intercultural relations developed between the Art and Culture Academy and Romania. In 2013 he was guest and member of the jury at the award ceremony of the Prize of Painting and Sculpture dedicated to the artist from Cortona “G. Severini” (Town of Cortona, Arezzo), where he received the “Tabula Cortonensis” an award for his artistic career. He has played many times the role of Member, Chairman of the jury and art critic at various festivals and competitions of art in Italy and abroad. Angrisani seeks new forms of expression, new techniques that explicit at their best his rait conflicts, his falls and humps, his startlers, his pains, his tension and folds. The Master Angrisani knows himself or better he knows the conflictual emotions of his soul, he tries to exorcise, to unravel its tangles and above all to seek forms of expression which, going beyond the scheme of a dismembered and unruly autobiography, bruise and crystallize his pictorial yield in the serenity of fulfilling beautifulness. Angrisani, who also does not want to express himself get lost in a purely formalistic key, experiences with incessant, inexhaustible vitality new colors, new tonal effects, new signs. He hunts them more terse, soft, sinuous, carved, peremptory, accents, intricate, linear. Angrisani has the intimate dissatisfaction of a prestigious artist. 9
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He harmonizes lines and colors, to balance or contrast, he observes them and bends them to his expressive needs. Sign and color are the clear or particular voices, dim or howling, subdued or imperative, which, diked and matched from Art, explicit and clarify the magma of human bewilderment. The Angrisani landscapes become, as for Friedrich, the soul landscapes where melancholy, solitude, sweetness, charm, forgetfulness set up and beam into the most intimate echoes of the viewer’s soul. They are the voices of Michelangelo Angrisani’s soul, granting space to the facts of an objective reality. The artist has worked with care. He depicts the real, the concrete, but he places them in a timeless fairy-tale atmosphere, perfused of grace and the vagueness of those who want to escape the rules of living in the flat, and unacceptable, bitter substance. Michelangelo Angrisani is an innovator, aiming at a relentless search for new forms of expression, he has the tremors of unfulfilled seekers. He is an experimenter of communications and creator of new painting techniques: Color in the wood, where the color blends in harmony with nature; Color in the marble, where the color warms the cold of the marble; The oil on cardboard, to paint the dream, the mind, the unreal; The oil on Cartafeltra, to transform waste materials into works of art. They complete the artistic career of Angrisani, because already in the oil works of art he mixes dream suggestions and factual realism, creating works of an unmistakable and intense aesthetic impact. Italian and foreign Art critics, local, national and foreign newspapers wrote about him. He had also many quotations on art magazines and national and international catalogs. Currently his works are part of public and private collections of Italian and foreign museums. Angrisani in 2007 was the only artist in the whole province of Salerno to be selected by the International Committee and admitted to participate at the sixth edition of the Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea “City of Florence”, where he participated in December 2007. Michelangelo Angrisani was enhanced by many critics, he has never been put aside as artist and as a man.
Premio Nazionale “Gino Severini” - Città di Cortona, Arezzo, Italia. A sinistra: la Dottoressa Rita Panozzi Mezzetti, Assessore alla Cultura della Provincia di Arezzo, consegna a Michelangelo Angrisani, membro di giuria, la “Tabula Cortonensis”, Premio alla Carriera Artistica. A destra, intervista a Michelangelo Angrisani. 10
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ACCADEMIA INTERNAZIONALE «GRECI-MARINO» Accademia del Verbano di lettere, Arti, Scienze Costituita con Atto Pubblico in Vercelli - Italia
L’Accademia Internazionale “Greci-Marino” è presente nel panorama artistico e scientifico da oltre 30 anni. Essa rappresenta, senza finalità di lucro, gli ideali e le aspirazioni del suo fondatore, il pittore e poeta Cesare Greci, votata al sostegno e alla diffusione della conoscenza e della cultura. Attualmente l’Accademia “Greci-Marino” è riconosciuta a livello internazionale e annovera più di 8.000 associati nel mondo. Le delegazioni nazionali e straniere garantiscono l’operatività culturale sul territorio, contribuendo in maniera significativa a divulgarne il pensiero. Dal 2008 il ruolo di Presidente Generale dell’Accademia è svolto dalla Dr.ssa Giuseppina Greci. The International Academy “Greci-Marino” works in the artistic and scientific scene since more than 30 years. It’s a nonprofit organization and represents the ideals of its founder, the painter and poet Cesare Greci: to support and spread knowledge and culture. The Academy “Greci-Marino” is internationally well-known and has over 8,000 associates from all over the world. Its national and foreign delegations guarantee the development of cultural activities and the widespread dissemination of its thought. Since 2008 the Academy President is Dr.a Giuseppina Greci.
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MICHELANGELO ANGRISANI Pittore
Mercatino - Olio su cartoncino cm 70x50
Papaveri - Olio su tela cm 40x30
I guardiani dell’Eremo Olio su tela cm 40x50 12
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MICHELANGELO ANGRISANI Scultore
Fontana monumentale - In marmo e tre sculture in bronzo.
La Rocca di San Quirico Scultura d’Argento cm 21x21x15
Implorazione - Scultura in resina cm 40x45 13
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Arcidiocesi Amalfi - Cava de’ Tirreni Ancora una volta, nel presentare la pubblicazione della VI Edizione dell’Annuario dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” di Belle Arti, Lettere e Scienze fondata e diretta dal nostro artista Michelangelo Angrisani, esprimo viva riconoscenza per il lavoro che essa svolge nella promozione delle svariate attività artistico - culturali, auspicando per il futuro un impulso al proficuo dialogo tra fede e arte nella cultura contemporanea. La storia della Chiesa è anche inseparabilmente storia della cultura e dell’arte. Il patrimonio culturale nei suoi molteplici aspetti, da quello storico, artistico, architettonico, archeologico, etno-antropologico, a quello archivistico e librario, racconta ciascuno con il suo linguaggio una sintesi impareggiabile tra fede cristiana ed espressione umana. Oggi più che mai la nostra società multiculturale e la conseguente apertura tra le culture è terreno favorevole per il dialogo tra uomini impegnati nella ricerca di un autentico umanesimo. Anche in campo artistico - culturale, il Cristianesimo ha da offrire a tutti la forza del rinnovamento e dell’elevazione, cioè l’Amore di Dio che si fa amore umano. Possa la vostra Accademia, grazie al servizio reso in particolare dai diversi artisti partecipanti, continuare a promuovere la cultura nelle molteplici sue espressioni facendo riferimento alla cultura evangelica, che è lievito, sale e luce del Regno in mezzo all’umanità. Assicuro la mia vicinanza, il mio compiacimento per tutti voi e il mio ricordo nella preghiera, invocando la celeste intercessione di Maria Santissima Sedes Sapientiae. + Orazio Soricelli Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni
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Il Duomo di Cava de’ Tirreni
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Arcidiocesi Amalfi - Cava de’ Tirreni Once again, in the annual publication of the 6th Edition of the Nomination of the International Academy “Art and Culture” of Arts, Letters and Science founded and directed by our artist Maestro Michelangelo Angrisani, I can express my gratitude for the work he is developing for the promotion of artistic and cultural activities,hoping for the future an increasing fruitful dialogue between faith and art in contemporary culture. The history of the Church is also inseparably the history of the culture and art. The cultural heritage in its many aspects, from the historical, artistic, architectural, archaeological, ethno-anthropological, archival and bookstore, each one with his own language tells an incomparable synthesis between Christian faith and human expression. Today, more than ever, our multicultural society and the consequent opening of cultures are a favorable ground for the dialogue between men engaged in the search for authentic humanism. Even in the artistic and cultural field, Christianity has to offer to everyone the power of renewal and elevation, that means, the Love of God that creates human love. May your Academy, thanks to the service made in particular by the various participating artists, continue to promote culture in its multiple expressions by referring to the evangelical culture that is the yeast, salt and light of the Kingdom for the humanity. I assure my closeness, my delight for all of you and my memory praying, invoking the heavenly intercession of the Most Holy Sedes Sapientiae. + Orazio Soricelli Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni
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Il Sindaco Vincenzo Servalli
Una fucina di Arte e Cultura La redazione e la presentazione dell’Annuario di “Arte e Cultura” sono oramai una gioiosa tradizione di fine anno per la nostra città e io sono ancora una volta molto lieto e orgoglioso, come Sindaco e come cittadino, di salutare il folto gruppo di artisti, scrittori e poeti italiani e stranieri che con le loro opere e la testimonianza della loro vita hanno aderito e che avremo poi modo di incontrare nella nostra bella e prestigiosa Sala di Rappresentanza. Ancora una volta ho piacere di sottolineare il ruolo veramente significativo di un ente come l’Accademia Arte e Cultura, che, sotto la spinta del suo presidente e fondatore Michelangelo Angrisani e anche grazie al supporto di personalità come i prof. Luigi Crescibene, Fabio Dainotti, Emanuela Ingenito, Rita Occidente Lupo, Franco Bruno Vitolo, garantisce svariate iniziative pubbliche di livello nel corso dell’anno. Inoltre, meritevolmente, apre le porte alla creatività emergente, offrendo formazione e visibilità, e nello stesso tempo crea sinergie fuori regione ed anche fuori Italia, date le ramificazioni in paesi come Romania, Israele, Spagna, Belgio, Algeria e perfino Brasile. Senza contare il piacere di veder presentati, nelle esibizioni e nell’Annuario, anche giovanissimi pittori e poeti, con alcune opere che non sfigurano assolutamente di fronte a quelle degli adulti. L’Accademia è una fucina di Arte e di Cultura nel pieno senso della parola, che dona immagine al territorio e offre ai protagonisti il senso dello spazio vitale di accoglienza, stimolo fondamentale per una crescita costante e qualificata. È una fucina che la nostra Cava, Sindaco in testa, sarà ben lieta di continuare ad ospitare e stimolare anche in futuro. Vincenzo Servalli Sindaco di Cava de’ Tirreni
Panorama di Cava de’ Tirreni 16
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Il Sindaco Vincenzo Servalli
A Forge of Art and Culture The compilation and presentation of the Annuary of “Art and Culture” is a great yearend tradition for our city, and I am once again very pleased and proud, as a Mayor and as a citizen, to greet the large group of italian and foreign artists writers and poets, who with their works and testimony of their life, joined the Accademy. We will meet once more in our beautiful and prestigious Representative Room of the Town Hall. Once again I like to emphasize the truly significant role of an institution such as the Academy of Arts and Culture, which, under the auspices of its president and founder Michelangelo Angrisani, and also thanks to the support of prof. Luigi Crescibene, Fabio Dainotti, Emanuela Ingenito, Rita Occidente Lupo, Franco Bruno Vitolo, conferm a public initiatives throughout the year. It also deserves to open the doors to emerging creativity, providing training and visibility, and at the same time creates synergies outside the country and beyond Italy, like Romania, Israel, Spain, Belgium, Algeria and even Brazil. It’s important to mention the pleasure of introducing the participation of some very young painters and poets into the exhibitions and the Annuary. The Academy is a forge of Art and Culture in the full sense of the word, giving an image to the territory and giving the protagonists the sense of the vital space of welcoming, a key to encourage for a steady and qualified growth. It is a forge that our Mayor, first citizen of Cava, will be delighted to continue to host and stimulate even in the future. Vincenzo Servalli Sindaco di Cava de’ Tirreni
Santuario di S. Francesco e S. Antonio.
Corso Umberto I - I portici.
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Comune di Castel San Giorgio Il Sindaco Avv. Paola Lanzara
L’Assessore Dott.ssa Antonia Alfano
È con immenso piacere che rinnoviamo al Maestro Michelangelo Angrisani e all’Accademia “Arte e Cultura”, da lui stesso fondata e presieduta, il senso della nostra gratitudine per la grande opera di divulgazione e di promozione delle espressioni più significative dell’interiorità umana. Il patrocinio dell’Amministrazione comunale all’attività dell’Accademia è il riconoscimento per il grande impegno profuso a livello locale, nazionale ed internazionale, ma principalmente per lo sviluppo morale e culturale che le sue attività testimoniano e per l’enorme contributo fornito allo sviluppo delle arti come segno tangibile per le giovani generazioni. La parola “arte” deriva da due termini della lingua sanscrita che significano sia “muovere”, che “suscitare” e questa sua radice rimane ancora oggi estremamente valida. Muovere e suscitare sensazioni, ragionamenti, intuizioni, è ancora oggi il ruolo dell’arte e degli artisti. L’arte è quindi il paradigma di tutte le espressioni della Cultura del proprio tempo e svolge anche la funzione di “educatore permanente” di un popolo. Il cittadino abituato a fruire di manifestazioni artistiche ha più strumenti per decodificare situazioni complesse, siano esse pratiche che etiche o morali. Proprio questa finalità, più di tutte le altre, inorgoglisce noi amministratori di Castel San Giorgio che vantiamo la presenza dell’Accademia sul nostro territorio, e deve spingere Michelangelo Angrisani a spendersi ancor di più in questa opera ciclopica di divulgazione a vantaggio della nostra terra, delle nostre tradizioni e delle nostre capacità. A lui e a tutti gli artisti, che con grandi sacrifici e con grande abnegazione si dedicano a tale opera, va il nostro grazie! Avv. Paola Lanzara Sindaco di Castel San Giorgio
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Comune di Castel San Giorgio Il Sindaco Avv. Paola Lanzara
L’Assessore Dott.ssa Antonia Alfano
With great pleasure we renew to the President, Maestro Michelangelo Angrisani and the “Art and Culture” academy he founded, the sense of our gratitude for the great work of divulging and promoting the most significant expressions of human interiority. The Administration’s support of the Academy’s work is a recognition for the great local, national and international engagement, but mainly for the moral and cultural development that its activities demonstrate and the contribution it has provided to the development of the arts as a real sign for the young generations. The word art comes from two terms of the Sanskrit language that mean both move and arouse and this root remains today extremely valid. Move and stir up feelings, reasoning and insights is still the role of art and artists Art is therefore the paradigm of all expressions of the culture of our time and also acts as a permanent educator of the people. The citizen’s custom to enjoying artistic manifestations has more tools to decode complex situations, whether they are practical, ethical or moral. This purpose is more than just the other thing that we, the administrators of Castel San Giorgio, who boast the presence of the Academy in our territory, must push Michelangelo Angrisani to spend even more in this cyclone divulgation for the benefit of our land, our traditions and our abilities. To him and to all the artists who with great sacrifices and with great abnegation are dedicated to this work, our tank. Avv. Paola Lanzara Mayor of Castel San Giorgio
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I Cavalieri del Giglio
Il gruppo storico “I cavalieri del Giglio” è stato fondato nel 2005, da persone che hanno in comune la passione per la storia, i costumi, gli usi, le armi e la vita del Medioevo. Un connubio di genti che si incontrano per confrontarsi, formarsi, effettuare ricerche storiche inerenti al periodo nel quale si identificano, creare e programmare manifestazioni, eventi popolari e spettacolo, rispettando la filosofia medioevale. L’associazione storico culturale ripropone il Medioevo dal XII al XV secolo con costumi, attrezzature, accampamento e con esibizioni di scherma e arco. Sono sempre pronti ad accogliere nuovi iscrizioni per chi si dimostra interessato alle attività di scherma storica e sportiva e di tiro con l’arco storico.
The historical cultural association replicates the Middle Ages, from the 12th to the 15th centuries The historical group called “The Knights of the Lily” was founded in 2005 by people who share the passion for history, customs,and weapons and the life of the Middle Ages. A gathering of peoples who meet to confront, form, carry out historic research of that historical period. They create and schedule events, popular performances, respecting the philosophy of costumes, equipment, the historical encampment, fencing and archery exhibitions. They are always ready to welcome new inscriptions. For those who are interested in historical and sporting fencing and archery. Welcome!
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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE
Michelangelo Angrisani DA BELGIO, ALGERIA E ROMANIA TRE NUOVE DELEGAZIONI L’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” nell’anno 2017 si è arricchita di tre nuove delegazioni nazionali: Belgio, Algeria e Romania. Il Presidente, allo scopo di diffondere ovunque l’Accademia quale Ente Artistico, Letterario e Scientifico, e di garantire costantemente il retto funzionamento, secondo l’art. 10 dello statuto Generale, ha nominato i seguenti Presidenti Delegati Nazionali: Presidente Delegato per il Belgio: Jeanine Lucci, pittrice, da Charleroi (Belgio) Pittrice autodidatta, amante del colore, che in pitture di intenso impatto comunicativo, rende forte e luminoso sulle sue tele. Le sue mostre personali e collettive, in Belgio e all’estero, e i riconoscimenti ricevuti hanno reso il suo nome famoso in Europa. Presidente Delegato per la Romania: Nicolae Adrian Popescu, poeta, medico specialista da Radauti (Suceava, Romania) Medico specialista in medicina di famiglia, nel comune di Burla, (Suceava, Romania), abita nella città di Radauti, è sposato e ha due figli, Alexandru Iulian e Andrei Stefan. Anche se solo da pochi anni si sta cimentando nella letteratura e nella poesia, ha approcciato con successo più generi (prosa, poesie, epigramma, corto teatrale, haiku), ottenendo finora ben trenta premi nazionali e internazionali. Presidente Delegato per l’Algeria: Dalila Boukhalfa, poetessa, da Blida (Algeria) È nata il 26/12/1968 a Orano in Algeria. Parla cinque lingue. Ha insegnato francese presso la scuola media e all’università per stranieri a Blida. Scrive poesie e racconti per ragazzini. Con i suoi scritti ha partecipato a diversi eventi letterari in Algeria e in Italia, accumulando riconoscimenti e premi anche di alto prestigio. 21
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Cava de’ Tirreni, piazza Abbro e piazza Duomo (foto aerea di Skyline 94, di Giorgio Monetta). 22
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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE
Tutti i Partecipanti
“Le Voci del Segno e del Colore”. Mostra Internazionale di Pittura, Scultura, Fotografia e Poesia – IV Edizione
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LUIGI ABBRO, poeta e scrittore, nato a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), vive e lavora a San Nicola La Strada (Caserta, Italia). Appassionato da sempre delle materie letterarie, ha coltivato con impegno profondo questa vocazione, pubblicando diversi libri di narrativa e raccolte di poesie sia in lingua italiana che in vernacolo. Ha partecipato a concorsi letterari nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico e ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti. A Luglio 2016 con la poesia “‘O vestito nuovo” ha vinto il Primo Premio alla XX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura”, Sezione Vernacolo. Attualmente è Accademico Associato dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove si è sempre distinto per la sua attività letteraria.
LUIGI ABBRO Poeta da S. Nicola La Strada Caserta Italia
Con versi cadenzati ed intensi, fortemente evocativi e carichi di connotazioni emozionali, il poeta crea un elettrico contrasto tra la memoria e i sogni del passato e le disilluse tonalità del presente, ma nello stesso tempo stabilisce tra il tempo delle luci e quello delle ombre un tenero filo rosso, nascente da uno spirito fanciullino che non ha età e che si traduce in struggente musica della vita. (FBV)
Valzer di mezzanotte Ricordo lontano di notti d’estate quando il silenzio veniva interrotto da un dolce motivo suonato per strada. Erano note di serenata. Quel suono lontano, gentile e discreto, addolciva i pensieri e invitava a sognare. Era “il valzer di mezzanotte”. A quel suono la luna parea danzar tra le stelle con invisibile cavaliere. Un insonne fanciullo nel buio della stanza ascoltava incantato. Fissando la luna sulle note del valzer l’infantile fantasia vagheggiava il futuro: quando saro’ grande, vorrei…. …e sognava un mondo plasmato dai suoi desideri e sorrideva felice. Poi, lentamente, il motivo si dissolveva, la luna smetteva di danzare e il bimbo, fidando nei sogni, si assopiva serenamente. Quanto tempo è passato! Ora nelle notti d’estate non si odono più serenate, ma, se socchiude gli occhi, al bimbo di allora pare ancor di sentire quel vecchio motivo ma ora non sorride. Tanti sogni di allora sono solo rimpianti. ma non vuole smettere di sognare e su quelle note che sente solo lui ritorna bambino e continua a sperare: chissà… forse… domani… 25
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NANCY AVELLINA Pittrice Poetessa da Acireale Catania Italia
NANCY AVELLINA, pittrice, nasce in Sicilia, in Acireale (Catania), il 12 gennaio del 1984. Consegue il Diploma di Maturità Artistica presso l’Istituto Statale Filippo Brunelleschi di Acireale, nel contempo consegue la qualifica professionale di Restauro sezione Dipinti. In seguito, frequenta uno studio pubblicitario dedicandosi all’arte grafica, al disegno, alla pittura su diversi supporti (vetro, legno, ferro, terracotta, tela, ecc.), nutrendo una netta sensibilità per il rilievo delle forme architettoniche. Ne deriva una profonda scia poetica, che traspare non solo nelle sue poesie ma anche nei suoi dipinti. Già precocemente da bambina mostra grande sensibilità e maestria nell’uso del colore e abilità nel disegno, sorprendendo insegnanti e pubblico per il talento espressivo e dinamico. La pittura di Nancy Avellina è partita in età giovanissima, prima ancora di frequentare gli studi e intraprendere viaggi. Chiusa tra le mura di una stanza, lascia scorrere le pulsioni che incidono nei suoi dipinti, divenendo la fiamma che accende l’anima ribelle che vuole sprigionarsi dalle mura che la tengono prigioniera. Ella cerca ossessivamente la perfezione della natura, degli elementi architettonici, dei soggetti che immortala come fotografie, designando una realtà animata di colori accesi e incantata da una magica atmosfera da dove traspare lo spirito poetico. Della prima collezione, articolata da diverse opere, spicca la grande tela intitolata Il Panorama dei sogni, dove la realtà si fonde in un sogno puramente romantico, illusionistico, dove le ragioni percettive insieme con quelle del cuore sono entrambe interessate da una forte cromaticità pittorica che rende al paesaggio dinamicità, armonia e attrazione.
Il ritorno del Galeone - Olio su tela cm 120x70
Coniugando la maturità delle forme espressive con la fantasia di stampo adolescenziale e stemperando il tutto con un’ efficace ironia di fondo, l’artista rivela piena abilità nella strutturazione del disegno e duttilità nell’elaborazione dei contenuti, riuscendo a dare all’insieme la dimensione del sogno librato come un aquilone, ma senza mai smarrire il filo che lo lega alla terra. (FBV) 26
Batman Acrilico su tela finissima cm 50x60
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ANTONIO ARPAIA, poeta, nato a Pompei il 6 agosto 1943, ha intrapreso gli studi classici presso il Seminario minore di Pompei e presso il Regionale Pio XI di Salerno. È stato ordinato sacerdote nel 1967. Ha poi frequentato l’Università iscrivendosi a Lingue e Letterature moderne. Ha ricoperto vari incarichi nell’ambito della Diocesi.
ANTONIO ARPAIA Poeta da Pompei Salerno Italia
In piena sintonia con le intonazioni generali della sua produzione, in questi suoi versi come sempre calibrati e gravidi di intense atmosfere, il poeta conferma la sua tensione verso il divino che avvolge e che fa sperare, ma più che in altre circostanze qui disvela l’assalto di tempeste interiori intrise di malinconie personali e di dubbi conturbanti in cerca di problematici varchi. Non a caso le due poesie terminano entrambe con la parola silenzio, ma il primo è mistico, il secondo, quello legato alla “risposta del cielo”, è insolito. E dal contrasto nasce un’elettricità che emoziona e coinvolge. (FBV)
Bufera di pensieri
Un insolito silenzio
Una violenta bufera di pensieri ti tormenta precipitandoti in vana speranza. Il Samaritano ti solleva nella fede, ti accompagna su strade illuminate e ti ritrovi in un mistico silenzio.
Sporto alla finestra che mena sulla strada voci odo di anime vaganti, ricordo della mia malinconia. Una nuvola lontana, presagio di tempi burrascosi, mi porta un groviglio di miste sensazioni. La folla per la sua strada va. La volta del cielo, testimone del mio dolore, d’un tratto si rabbuia e da lontano risponde un insolito silenzio.
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GAETANO CERINO Pittore da Giffoni Valle Piana Salerno Italia
Con tratti semplici e figure più evocate che rappresentate, l’artista crea uno scenario pervaso di realistica ingenuità, ad esprimere in modo diretto e senza orpelli l’impatto che fin dall’infanzia ha avuto ed ha l’evento della crocifissione, che qui diventa lo spunto per una più matura scintilla di misticismo. (FBV) 28
Uomo semplice ma di complessa sensibilità, GAETANO CERINO, oggi ottuagenario, sentiva sin da bambino un grande trasporto per le arti figurative, ma gli anni della prima adolescenza, trascorsi tra gli stenti dei tempi della guerra, non gli consentirono di perseguire gli studi artistici, che avrebbero incanalato la sua creatività. Solo gli ultimi anni di una vita dedita alle tante responsabilità di pater familias ma anche alla contemplazione della Natura nelle sue stupefacenti manifestazioni, hanno poi permesso all’anziano Gaetano, nonostante il netto peggioramento della vista e della motilità indotti dalla sua incalzante malattia,- di immergersi nel mondo immaginifico dei propri disegni, che ama abbozzare a mano libera, con semplici biro o matite colorate, in un peculiare stile naïf da autodidatta, spontaneo e istintivo. Un crescente misticismo, fortemente incentrato sulla figura del Cristo e di asceti come Francesco d’Assisi, ha inciso infine sulla sua personalità e sulla visione / rappresentazione di ciò che vede o solo immagina.
Crocifissione - Disegno su carta cm 70x50
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CARMINE AVAGLIANO Poeta da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
CARMINE AVAGLIANO, poeta, nato a Cava de’ Tirreni nel 1953, risiede a Nocera Superiore. È diplomato presso l’l.N.l.A.S.A. di Salerno. Fin da giovane appassionato della letteratura, negli ultimi anni si è cimentato con concorsi e pubblicazioni, soprattutto legati alla poesia. Svariati sono i riconoscimenti ricevuti: tra questi segnaliamo i “podi” nella Sezione “Sillogi” ai Concorsi “La Piazzetta” di Salerno (2016), Una poesia per il Giubileo della Misericordia (Roma 2016), Poesia estemporanea (Vietri sul mare 2013), Michele Buonocore (Atrani 2010), oltre alla menzione speciale nel Concorso Penna d’autore (Torino 2012). Da alcune sue poesie la casa Editrice Pagine ha realizzato un’agenda – diario dei video caricati su You-tube. Tra le pubblicazioni, vanno segnalate quella d’esordio, Il sogno (2006), e le recenti Al di là del tempo (Ed. Pagine 2016) e Amore, poesia dei sensi (MAGI, 2014). Ha anche scritto un romanzo, Amore ingannevole. Collabora con l’Associazione Teatro-Cultura Beniamino Joppolo di Patti (Messina) ed è segretario dell’Accademia Arte e Cultura Michelangelo Angrisani di Castel San Giorgio. Delle sue liriche, la prof. Antonella Sparano ha scritto che sgorgano da una fantasmagoria di emozioni e prorompenti stati d’animo apparentemente contrastanti, in versi dal ritmo romantico e dolce.
Parlami sempre
Con versi chiari e comunicativi, prodotti da un lessico semplice e colloquiale sublimato da rime e assonanze, sviluppando un emozionato, dolce e ideale “dialogo” d’amore che nasce da un vagheggiamento forte del cuore e supera i confini stessi della vita, il poeta crea un varco per il sofferente rossore degli occhi e, attraverso il volo di un gabbiano, il carezzevole rumore del mare e il sapore dell’affetto, lascia la scia di una confortevole luce di speranza. (FBV)
Parlami, continua ancora e ancora sino al mio ultimo respiro. Parlami sempre anche quando non potrò sentire anche quando vedrai chiudersi i miei arrossati occhi. Parlami ancora anche quando il male col suo dolore si prenderà il mio corpo e sarà soltanto
la mia anima ad ascoltare. Parla con me andando al mare ed io risponderò col suo rumore. Osserva bene il volo di un gabbiano quella è l’anima mia che vuole salutarti. Parlami ancora solo così mi rivivrai se vivida la fantasia terrai. Parlami sempre fallo col tuo solito amore ed io vivrò per sempre nel battito del tuo cuore.
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MARIA ROSELLA CETANI Pittrice
MARIA ROSELLA CETANI, pittrice sorrentina, ama la luce, il colore, la brillantezza materica, che trasferisce nelle sue opere, caratterizzate da colori intensi, estremamente vivi, e da pennellate fluide e vibranti. La sua arte è immediata e spontanea, ama rappresentare la natura in tutti i suoi aspetti ed in particolare i colori e le cromie degli incantevoli panorami della costiera sorrentina. Le sue tele esprimono un atteggiamento positivo verso la vita, rappresentando la bellezza e la gioia di vivere. Per lei dipingere è espressione, comunicazione, è un’opportunità per riflettere, condividere, provare stupore e suscitare emozioni. Con le sue opere ha partecipato a diverse mostre collettive e a concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico.
da Piano di Sorrento Napoli Italia
Usando un titolo volutamente mirato, marcando il personaggio focale con tonalità più forti e centrandolo all’interno di figure dai colori tenui e delicati, l’artista ha efficacemente coniugato la tenera dolcezza della scena con il messaggio corposo di un’identità e di un’eredità affettive e culturali, mostrando una coinvolgente capacità di dare emozione al pennello e di andare “oltre” una scontata lettura dell’immagine. (FBV) 30
Oltre - Olio su tela cm 40x50
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Filomena Baratto Scrittrice da Vico Equense Napoli Italia
FILOMENA BARATTO, scrittrice, nata a Vico Equense (Napoli), sin da bambina ha mostrato una spiccata propensione per l’arte. Ha cominciato a dipingere in seconda elementare, stimolata da una pittrice capace di scoprire il suo talento. Ha presto manifestato anche una grande passione per la scrittura. È laureata in Lettere Moderne all’Università di Napoli Federico II e insegna nella Scuola Primaria. Attualmente vive a Castellammare di Stabia, è sposata, con tre figli, e mantiene viva la sua attività di scrittura alternandosi tra prosa e poesia. Ha pubblicato: nel 2010 un libro di poesie dal titolo Ritorno nei prati di Avigliano, Alberti Editori; nel 2012 il romanzo Rosella, Sangel Edizioni, e una raccolta di racconti dal titolo Sotto le stelle d’agosto, Graus Editore; nel 2015 il romanzo Just Job, Graus Editore; e nel 2017 il romanzo L’albero di noce, Graus Editore. Il mio albero Sono figlia di un albero caduto, spezzato, adagiato al suolo che rivolge al cielo ancora i rami. Solo una piccola radice affonda nel terreno: gli dà sprazzi di vita. Un tempo è stato rigoglioso e io ne conosco la forza, porto in me la bellezza e lo splendore,
la stessa che mi tiene legata a questo luogo. Ho preso la sua linfa preziosa e son legata a quest’albero di cui ho visto venti e tempeste e ho combattuto per non esserne divelta. Sono felice di fargli da sentinella, lui che mi ha trasmesso la vita e tremo per quando dovrò staccarmene per sempre.
La scrittrice da una parte rivela una intrigante capacità di dipingere un’identità profonda con le parole, grazie alla pregnante distribuzione dei termini ed all’equilibrato rapporto tra la metafora principale e i suoi rami, dall’altra riesce a trovare uno stimolante elastico tra immaginazione e la realtà, donando all’albero una dimensione ben più che naturalistica, in una umanizzazione che ha il sapore della famiglia e della dimensione esistenziale, e come tale coinvolge ed emoziona. (FBV) 31
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RAFFAELA CERINO Pittrice Poetessa da Bellizzi Salerno Italia
Attraverso immagini naturali e composizioni di figure che, con semplicità di tratto, evocano la realtà più che rappresentarla, l’artista rivela un significativo fermento nel legame problematico tra segno e colore, in una personale ricerca di armonia, nel vagheggiamento quasi utopico di un paese innocente all’interno della propria anima e del suo rapportarsi con l’energia vitale che ci alita intorno. (FBV) 32
RAFFAELA CERINO, pittrice e poetessa, vive a Bellizzi (Salerno, Italia), e nel calore della sua casa ha esternato ininterrottamente la sua vocazione pittorica e poetica fin dalla giovane età. Per lei la Poesia è come un fiore, venuto alla luce semplice nella sua forma ma ricco di contenuti su cui riflettere. Per lei la Pittura è un mezzo per creare armonia tra segni e colore, trasmettere al fruitore l’emozione del proprio Io. L’Arte di Raffaela Cerino e conosciuta in Italia e all’estero, in particolar modo negli USA, dove è riuscita a portare il calore e il cuore dell’Italia, ricevendo plausi e alti riconoscimenti.
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VINCENZO CACCAMO Poeta da Aprilia Latina Italia
Con chiarezza espressiva e l’uso sapiente di evocative metafore, attraverso un intenso rimpallo esistenziale sospeso tra monologo e dialogo, tra individuale e universale, tra tensione etica e slancio poetico, la lirica crea un emozionato volo nel tempo e oltre il tempo. Si proietta verso il Divino pur se gioco terreno dell’amore, rivelando una sensibilità poetica che è la base irrinunciabile per farsi stella sulla terra e tracciare un solco nel grande cammino dell’amore. (FBV)
VINCENZO CACCAMO, poeta, nato a Pettineo (Messina) il 27 giugno 1946, vive e risiede in Aprilia (Latina). È socio fondatore dell’Associazione del Cenacolo della poesia di Aprilia, fondato nel mese di Marzo 1992, di cui è stato nominato Presidente. Attualmente è Senatore e Presidente Delegato Settoriale per Aprilia dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani” con sede a Castel San Giorgio (Salerno). Collabora anche con diverse associazioni culturali del territorio. Da sempre è affascinato dalle materie letterarie e in particolar modo dalla poesia. Durante la sua carriera letteraria ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico, collezionando premi anche di alto prestigio. Le sue opere sono state pubblicate in diverse antologie e citate su quotidiani nazionali.
AMORE MIO Amore mio teniamoci per mano, affacciamoci al balcone dei ricordi specchiamoci negli occhi il nostro passato le avventure, i sogni, i desideri trascinati dalla nostra epoca fino a oggi un po’ stanchi, ma saggi e sapienti, delle tempeste e del sereno. Amore mio, come due stelle sulla terra, illuminiamo ancora il nostro grande cammino dell’amore, seminiamo il nostro insegnamento come campi di grano che con sole e acqua i nostri pensieri germoglieranno ad ogni movimento delle labbra. Amore mio, teniamoci per mano, guardiamo l’orizzonte tenendo lontano il silenzio dei tempi,
fantasticando in questo immenso mistero. Un amico destino ci ha elogiati in questa meravigliosa esistenza passaggio della storia umana. Coloriamo questo gioco della vita con emozioni dall’età della pietra. I nostri nipotini saranno i nostri versi e come rondine ad ogni nuova primavera voleranno in un cielo libero testamento di Dio.
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PAOLA CETANI Pittrice da Sant’Agnello di Sorrento Napoli Italia
Creando un rapporto simbiotico della frutta con il canestrino, in leggera contrapposizione con le tonalità del panno lilla di appoggio, la pittrice genera un piccolo universo naturalistico in cui il verde delle foglie, il giallo limone e il rosso arancio celebrano la festa dell’identità di un territorio incantato e, attraverso di essa, l’incanto stessa della natura e dei suoi doni, in un insieme che apre il cuore al sorriso della vita ed al suo godimento. (FBV) 34
PAOLA CETANI è un’artista di Sorrento autodidatta, che ha perfezionato le tecniche frequentando per alcuni anni corsi specifici. Nelle sue opere i colori si mescolano ai sentimenti che si palesano e si infondono nello spettatore mediante il suo tratto, il quale, nonostante la leggerezza o la decisione, conserva sempre una particolare connotazione eterea. Fra i suoi soggetti preferiti, sono degne di nota le nature morte e le interpretazioni dei paesaggi della Costiera Sorrentina e delle sue zone limitrofe, così come gli studi di preparazione e i personaggi della sua collezione, talvolta isolati e talvolta immersi in una natura misteriosa. Tecnica predominante con la quale l’artista realizza i suoi quadri è quella tradizionale dei colori ad olio, con saltuarie concessioni anche agli acquerelli e alle matite. Il suo stile si distingue per capacità d’improvvisazione e leggerezza.
Giardini di Sorrento - Olio su tela cm 40x30
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GIUSEPPINA CALIFANO, poetessa e scrittrice, è nata a Nocera Inferiore (Salerno). Canta nella corale “Nuceria ensemble” di Nocera Inferiore. Insegna lingua inglese; le piace scrivere e leggere. Ama la letteratura. È persona versatile, amante della natura e di tutte le creature che la abitano. Scrive sia in lingua che in vernacolo, sia poesie che racconti, ma di questi ultimi non ha mai pubblicato raccolte. Scrive da diversi anni, ha partecipato con i suoi lavori a vari concorsi, dove ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi, anche di alto prestigio.
GIUSEPPINA CALIFANO Poetessa da Nocera Inferiore Salerno Italia
ANIMALE CON LA CRAVATTA Un animale con la cravatta e la bianca camicia ha ucciso una bimba catturata col sorriso. Il sorriso fiducioso per i grandi con la cravatta e la camicia. I bimbi derubati del futuro felice. Gente normale che fa male per essersi votata al male. Bestie con cravatta e camicia che hanno tanti amici; amici di comodo amici senza cuore che “amano” solo per denaro e uccidono dentro e per sempre esseri indifesi, bimbi velati di sorrisi persi e mai più ritrovati.
TRA LA LUNA E UNA STELLA
Con espressioni semplici ed un intenso slancio emozionale la poetessa sviluppa la sua dimensione esistenziale in un elastico lirico che va dal lamento per la deturpata meraviglia della natura al turbamento per le nuvole di dolore e nostalgici rimpianti che le avvolgono l’animo; e così tra una luna ed una stella fa nascere nel lettore i fiori di una coinvolgente intesa del cuore. (FBV) 36
Una nuvola nera, sbiadita ai contorni, copre la luce dei due astri che non riescono a godere l’uno della luce, dello splendore dell’altro. Le nuvole camminano ma… questa no! Perché? Cosa vuol coprire o nascondere ai miei occhi terreni? Io rimembro e… il capolino della stella e della luna mi sovviene come una bugia. Poi limpida riappare la luna, la stella e la… verità che nascoste nel mio cuore si rischiarano come l’amore che porto meco silente di dolore per le mie perse radici.
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GIUSEPPINA CALIFANO Poetessa da Nocera Inferiore Salerno Italia
TERRA LASCIATA
ANIMALE CON LA CRAVATTA
Parlare con voce silenziosa in un mondo pieno di rumore
Un animale con la cravatta e la bianca camicia ha ucciso una bimba catturata col sorriso. Il sorriso fiducioso per i grandi con la cravatta e la camicia. I bimbi derubati del futuro felice. Gente normale che fa male per essersi votata al male. Bestie con cravatta e camicia che hanno tanti amici; amici di comodo amici senza cuore che “amano” solo per denaro e uccidono dentro e per sempre esseri indifesi, bimbi velati di sorrisi persi e mai più ritrovati.
Nessuno sente, nessuno ascolta e… gli occhi malati di malinconia bagnati dal dolore della morte su mari stranieri. Madre, terra lasciata! Emozione deglutita in un respiro profondo! E ancora torna il dolore del cuore che sempre affligge l’anima trapuntata di ferite senza sangue.
PADRE PIO: STELLA “LUMINO” Padre che hai lasciato l’eredità del dolore senza interruzione, dolore senza lamento dolore che si cura con il puro cuore della semplicità. Pio, inginocchiato in preghiera, Santo amato e schernito da irriverenti personaggi del tuo tempo. Hai saputo dare l’esempio della perseveranza anche nella stravaganza di una risposta di arroganza. Padre di gente umile servo di una chiesa incredula sofferente a causa di un angelo scagliato dal cielo che con spine lunghissime logorava il tuo corpo terreno ma non il tuo amor per Dio perseverante e amante del vero fino a morirne. Premiato dal cielo con dolori ancor più soffocanti gli stessi di Colui che fu mandato a salvarci. Rafforzatore d’amore per i deboli Casa del sollievo per i malati Oh Padre, sei il bianco in un immenso nero niente. Oggi far conoscere la tua vita e i tuoi molteplici pensieri è forte catena di gioia, fede e santità per il nostro tempo torturato da insensibilità che cozza con la realtà! Oh Padre, sii per i giovani la stella “lumino” di un bene perenne, sii la stella di quei bimbi inabissati in un mare nero di gente senza cuore! e… facci dono della tua perenne fede nell’affrontare la durezza del cuore di soldi guadagnati nella menzogna senza alcuna vergogna.
TRA LA LUNA E UNA STELLA Una nuvola nera, sbiadita ai contorni, copre la luce dei due astri che non riescono a godere l’uno della luce, dello splendore dell’altro. Le nuvole camminano ma… questa no! Perché? Cosa vuol coprire o nascondere ai miei occhi terreni? Io rimembro e… il capolino della stella e della luna mi sovviene come una bugia. Poi limpida riappare la luna, la stella e la … verità che nascoste nel mio cuore si rischiarano come l’amore che porto meco silente di dolore per le mie perse radici. 37
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FILIPPO CHIAPPARA Pittore da San Cataldo Caltanisetta Italia
FILIPPO CHIAPPARA è nato ad Aragona (AG) nel 1962, ma vive ed opera a San Cataldo (CL). Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di San Cataldo, dove ha avuto l’opportunità di accostarsi al mondo dell’arte ed approfondire la conoscenza di varie tecniche e forme di espressione. Molto presto ha iniziato una personale ricerca nell’intento di comunicare emozioni, sensazioni particolari del suo mondo interiore. Gradualmente si è evoluto verso l’informale, tale da esternare la sua creatività e le sue emozioni in opere in cui il razionale cede all’emotivo. Nel 1980 ha conseguito il titolo di Maestro d’arte, il Diploma di maturità d’arte applicata e (1987) il diploma all’Accademia di Belle Arti di Agrigento. Pennelli, spatole, colori si sono alternati spesso in modo inconsapevole, creando opere che coinvolgono i sensi di chi le guarda. I soggetti rappresentati infatti sono diventati sempre più il pretesto per trasferire sulla tela sensazioni e stati d’animo, che lo hanno portato a realizzare opere di grande immediatezza, ricche di vari cromatismi che immediatamente colpiscono la vista e l’animo di chi si trova ad ammirarle. Ha aderito al Movimento artistico del Pentastrattismo Italiano e al movimento Cento Artisti per il Mondo. È associato all’Accademia Internazionale di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani. Partecipa a diversi eventi artistici in Italia e all’estero, con riscontri su quotidiani, riviste, cataloghi e internet.
Oltre le figure sospese - Olio su tela cm 50x70
Oltre l’eclisse - Olio su tela cm 50x70
Sospese tra informale e materico, con frammenti di concettualità ed un’ inusitata geometrizzazione nella distribuzione delle parti, le opere di Chiappara colpiscono anche per l’esplosione, sia pur parziale, del cromatismo, per la “rumorosità” delle forme puntate verso il centro e la labile evanescenza di quelle alle estremità, quasi ad intendere la tensione di un tentativo di fuga dalla sospensione senza prospettive né identità, in un insieme che, creando sgomenti interrogativi, punta ad emozionare e far riflettere. (FBV) 38
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ANNA CERVELLERA Poetessa da San Vito dei Normanni Brindisi Italia
ANNA CERVELLERA, poetessa, scrittrice e ricamatrice, nata a S. Vito Dei Normanni (Brindisi), dove vive e lavora, da sempre appassionata delle materie letterarie, durante la sua carriera ha scritto poesie in lingua e vernacolo, diversi libri di narrativa e raccolte di poesia. Cerca di esternare, attraverso i suoi scritti, pensieri d’amore, emozioni, la sua religiosità, le sue preoccupazioni per la vita contemporanea e per il futuro incerto di tanti giovani. Anna Cervellera è anche un’artista, realizza opere con le diverse tecniche del ricamo, apprezzate in tutto il territorio nazionale. Attualmente riveste la carica di Senatrice dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani in Castel San Giorgio (Salerno, Italia).
LA FARFALLA Oh farfallina che voli lontano, per favore porta un bacino al mio amore lontano. Oggi che sto soffrendo tanto, tanto, tanto, perché lui è lontano
Con i suoi versi intrisi di slanci adolescenziali e gestiti con il velo di un’affettuosa consapevolezza tipica di un adulto, la poetessa evidenzia un’anima semplice e sognante tutta protesa a cogliere il calore delle cose e della vita, anche al di là della realtà, ma con la forza concreta del vagheggiamento e della trasfigurazione nella fantasia, che, soprattutto nell’evocazione del romantico amore, in lei è “un’onda del mare che non si ferma mai”. (FBV)
digli che il mio cuor l’aspetta ancora per sempre l’aspetterà per sempre sua sono.
ROMANTICO AMORE Com’è bello fare l’amore sotto la luna che con i suoi raggi d’oro m’illumina i riccioli bruni. Fare l’amore sotto il sole che dolore, sotto la luna che fortuna, sotto le stelle che ribelle! Che romantico il nostro amore! È come l’onda del mare che non si ferma mai.
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ETTORE CICOIRA Poeta Scrittore da Napoli Italia
ETTORE CICOIRA, poeta e scrittore, nato a Calitri (AV), vive a Napoh, dove si è laureato in Economia e Commercio. Ha lavorato per quarant’anni alla Direzione Enel Campania. Appassionato della letteratura, scrive prose e poesie sia in lingua che in vernacolo napoletano e irpino. Con le sue opere ha partecipato a concorsi letterali nazionali e internazionali, riscuotendo numerosi successi di critica e di pubblica, nonché l’assegnazione di primi premi e prestigiosi riconoscimenti. Le sue opere sono state pubblicate in diverse antologie, si sono occupati di lui critici qualificati e la stampa nazionale. Attualmente, collabora con diverse accademie del territorio partenopeo.
CALABRIA Se un alito fresco ti carezza la fronte, o il vento profumato che scende dal monte e se all’indietro ti volti a mirare i tuoi occhi riempi dell’azzurro del mare. Rugosa la fronte della vecchia nei campi fa specchio alla terra corrugata dai tempi…
Con strofe metricamente equilibrate e organicamente strutturate, armonizzate da rime e assonanti sonorità, il poeta ci proietta a volo d’uccello sulla sua Calabria e sulle sensazioni che trasmette in lui, innalzandole un inno d’amore, nell’afflato comune che lega ognuno di noi a quella terra che ci sa aprire la finestra sulle magie della vita. (FBV)
Ma nel sol del mattino in volto rinasce, gioiosa, e di variopinti oleandri, danza, nella veste radiosa
e si adagia sinuosa in alto il nero crine nelle selve odorose ad ornarsi di brine e le braccia e le gambe bagna, belle e forti, nell’acqua spumosa di cento, piccoli porti; ed un sospiro profondo scuote il prospero petto ed un fremito intenso corre dal Pollino allo Stretto e sotto il sole che brucia passione il cuor t’inebria, e gridi nel cielo terso: “Ti amo… da sempre… Calabria!
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Antonietta Ciancone, pittrice e scultrice, nata a Teggiano (Salerno), vive a Castel S. Giorgio. Insegna Arte e Immagine presso la scuola media di Nocera Inferiore. Predilige l’arte antica, la figura umana e l’iconografia sacra, che meglio rappresenta la sublimazione del sentimento dell’uomo, come ha saputo esprimerlo Arturo Martini nelle sue sculture. L’argilla, la tecnica grafica e l’acquerello sono i suoi mezzi espressivi più idonei.
ANTONIETTA CIANCONE Pittrice Scultrice da Teggiano Salerno Italia
Coniugando efficacemente l’utilizzo di un materiale che risale alle prime comunità umane e ne ha fatto la storia e la scelta “a cerchio d’amore” dell’abbraccio materno, arricchita dalla dolce assimmetricità delle pose delle teste e dalla morbidezza del volto di Maria, l’artista rivela una sensibilità che si proietta oltre la dimensione personale e punta a cogliere l’essenza più profonda del fascinoso e misterioso legame che lega l’umano e il divino. (FBV) 42
Madonna col Bambino - Bronzo su tavola di legno.
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ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE Poetessa da Napoli Italia
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ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE, poetessa, è nata nel 1981 a Napoli. Fin dall’età di dieci anni si è appassionata alla musica ed allo studio del violino, pervenendo nel 1997 al diploma di Conservatorio in solfeggio. A scuola, dopo il conseguimento del diploma di Maturità Classica nel 1999, si iscrive alla Facoltà di Medicina, laureandosi nel 2006. La sua passione per l’arte poetica rimane silente fino al giugno 2003, quando le viene conferito il premio Magna Graecia, categoria Giovani emergenti. Nel 2008 ottiene una segnalazione speciale al Premio Internazionale Prato, un tessuto di cultura. Nel 2015 pubblica la sua prima raccolta, Tra anima e terre.
TRA ANIME E TERRE Su quell’angolo di cielo si appoggia l’anima che guarda da lassù i colori che riflette il mondo la gente passare la fretta danzare l’amore urlare la vita distratta i racconti ridondanti… guarda e ride guarda e muore poi rinasce poi si lascia contaminare poi soffre poi riprende a volare tra anima e terre…
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ANTONELLA MARIA ILARIA CICALE Poetessa da Napoli Italia
STROMBOLI Romantico il tramonto sull’acqua di nero vestita si appoggiano le luci in profondità non c’è colore tutto semi – spento come pioggia non riflettente. La quiete è la mano del pittore che racconta il suo incarnato nel profondo silenzio attraverso la solitudine del nero di seppia che irrompe l’anima che si oscura e si raccoglie. La notte è miracolo è profondità. In quelle acque nere vorrei perdere lo sguardo per risalire ai silenzi più veri e vivi che, solo a volte, ci raccontiamo.
Nella sua raccolta “Tra anima e terre”, Antonella Ilaria Cicale procede a cuneo dalle tematiche più intensamente sentimentali e familiari a quelle più legate a problematiche intime ed esistenziali, da romantiche descrizioni ambientali a percezioni di natura “cosmica e universale”, ai confini con l’umano, e oltre. In tutte le liriche lei conserva la capacità creare sfumature emozionali con un uso sapientemente poetico della parola e del verso, trasmettendo intensità, suggerendo immaginazioni e meditazioni di più ampio respiro, creando un costante elastico tra la persona, il mondo e il senso stesso della vita. Questo è confermato dalla prima poesia, che dà il titolo alla raccolta. La poetessa crea quasi un distacco in astrale per guardare da un’altra angolazione, anzi in un angolo di cielo, le alterne vicende di cui freme non solo l’esistenza dei singoli ma dell’umanità stessa. Crea così un emozionato campo visivo del cuore e della mente, che va oltre il tempo e a modo suo ha un vago sapore di eterno. E ad una diversa, lirica angolazione perviene anche nella poesia “Stromboli”, dove la stella polare che nasce dallo scenario unico dell’isola è il silenzio, quello profondo incarnato nell’artista, quello miracoloso della notte, quello dello sguardo perduto nelle acque nere. È l’invito, suggestivo ed empatico, ad ascoltarlo, questo nostro silenzio. Solo così potremo raccontarcelo… e sentirci finalmente noi stessi. (FBV) 45
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GIUSEPPE CITRO, pittore, è nato a Castel San Giorgio (SA), dove vive e lavora. Dopo aver conseguito il diploma negli studi commerciali, non abbandona la sua passione per la pittura e il disegno. Di formazione autodidatta, arricchisce il suo percorso nutrendosi del pensiero di artisti come Pollock, Burri, César e Morris, che gli permettono di arrivare ad un’espressione che lega pittura e scultura. I suoi pensieri si fondono col materiale che utilizza e nelle sue opere, su tela o tavole di legno, sono presenti ferro, piombo, legno, stoffe, rame, ingranaggi meccanici e residui tecnologici.
GIUSEPPE CITRO Pittore da Castel San Giorgio Salerno Italia
Nero sommerso - Tecnica mista
Un cerchio con un equilibrista in forte bilico, segno delle troppe incertezze della nostra epoca, e delle simboliche navi cariche di migranti sospesi tra la gabbia e la morte: gravide di fantasia creativa ed ispirate da un brivido etico ed umano, le due cromostrutture sono un esempio eloquente e coinvolgente di come l’arte possa, nelle sue potenzialità concettuali, lanciare un messaggio forte e nello stesso tempo non rinunciare alla qualità dell’impatto visivo, se l’artista riesce a dominarne le componenti, pur nella disarmonicità di cui sono espressione. (FBV) 46
In bilico - Tecnica mista
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CONTRUT O’ ION Poeta da Slobozia Romania
Ognuno sia al lavoro che al suo posto che occupa nella società, può essere un simbolo della comunità di appartenenza o anche di più: può essere un simbolo di tutto il mondo sul pianeta Terra e perfino nell’universo. Io, CONTRUT O’ ION, sono nato nel 1961 nel villaggio di Constantin Brancoveanu, Calarasi County, Romania, e vivo nella città di Slobozia, Ialomita County. Sono laureato in legge e lavoro come amministratore in una società. Attualmente sono sposato con Daniela e abbiamo una figlia di cinque anni, di nome Maria Antonia. Essendo un amante della poesia e anche uno scrittore, ho composto una serie di poesie fin dal 2007, che abbiamo pubblicato in dieci volumi. Ho partecipato a concorsi letterari in Romania e all’estero, riscuotendo consensi e premi anche di alto prestigio. Attualmente sono membro dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). L’UOMO FRUMENTO In passato quando era pieno d’estate In un giorno di sole… Era, una volta… Vieni, Santo Dio, non un istante su questo corpo nell’universo chiamato da noi Terra, per concepire un uomo di argilla, e qualcos’altro che non voleva. Dall’argilla, poi, delineato
Intrise di spirito religioso avvolto in una dimensione coscmica pur nella difficoltà comunicativa della traduzione, per l’apertura culturale sostenuta dalla ricchezza connotativa dei versi e dall’armonioso sviluppo delle strofe, le due liriche penetrano nel cuore e nella mente e suggeriscono l’emozione di un rinnovato sguardo sul mondo che ci circonda. (FBV)
l’essere umano. gli diede una forma … e soffiò per farla parlare… Quindi è nata allora la dottrina umana, che ha generato esseri viventi, e, come oggi, può amare. Vivi la tua vita, o uomo, ma ricorda: come quell’argilla è concepita e nell’argilla ci sono tombe…
LA VIA SULLA STRADA LEGGERA Abbiamo iniziato il percorso della luce e mi sono fermato di volta in volta, ho camminato, camminato attraverso il giardino, sempre, sempre in viaggio. Ho seguito il secondo, l’orologio, il momento e mi sono allontanato dall’Universo quando i secondi hanno agitato l’ala che ha dato significato alla mia vita. Alzai gli occhi verso il blu per percorrere l’immenso infinito,
ma sono rimasto qui, a casa, per vivere in questo tempo finito. Ho distolto lo sguardo verso il sole e attraverso il Cosmo ho perso per raccogliere, per portarti un fiore, lascia che ti dica, baby, ti ho trovato. Ho guardato attraverso il cielo pieno di stelle e poi attraverso di lui ho vagato … Lascia che ti porti un sacco di loro e per dirti, piccola, ti ho trovato.. 47
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MARIA FLORA COCCHI Fotografo Maestro d’Arte Costumista teatrale
Maria Flora Cocchi, fotografa, è nata ad Arezzo, dove risiede e lavora, come docente di Disegno e Storia dell’Arte. Al Liceo Scientifico si occupava di teatro in qualità di costumista: in ordine di tempo, l’ultimo suo impegno è stata la commedia musicale “Gnicche Brigante Gentiluomo”, realizzata dalla Libera Accademia di Arezzo per la regia di Umberto Kavacevich. Successivamente si è dedicata alla sua antica passione, la fotografia, in particolare alla post-produzione, ritenendola Il mezzo più efficace per esprimere le sue sensazioni. Il suo lavoro nasce dal bisogno di portare la sua parte creativa nelle immagini. Durante i suoi viaggi in Italia e all’estero esegue numerosi scatti, che costituiscono l’alfabeto del suo linguaggio, mentre la composizione, i volumi, l’equilibrio cromatico ne definiscono la sintassi . L’artista ama entrare dentro l’immagine, per interpretarla, cambiarla e assemblarla con altri contenuti visivi: il risultato è un’emozione “visivo-digitale”. Ha partecipato a varie mostre e concorsi con lusinghieri risultati, tra cui diversi primi premi. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private di alto prestigio e sono pubblicate in diversi cataloghi nazionali e internazionali.
da Arezzo Italia
Debora (Ape) - Antico testamento
Myriam - Nuovo Testamento
Le due opere si caratterizzano soprattutto per il filo rosso e misterioso che unisce e fortifica le varie componenti: le figure, i colori, le sfumature, le velature, i piani d’immagine. Il tutto crea una poetica dimensione di mistica vaghezza, capace di far riflettere sul problematico assemblaggio del vivere e nello stesso tempo di farsi rivitalizzare dal fascino che ogni petalo di vita può trasmetterci accarezzando le nostre pupille. (FBV) 48
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Sofia Colaiacovo è nata a Pontinia, dove vive. Diplomata all’istituto Tecnico Professionale come analista chimico, sin dalla giovane età ha sempre manifestato una forte passione per la poesia. Ha partecipato con le sue opere a vari concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo successi e premi di alto prestigio. Le sue opere sono pubblicate in diverse antologie e cataloghi nazionali e internazionali. Tra questi, Parole, Segni e colori, Annuario di Arte e Letteratura Contemporanea dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura-Michelangelo Angrisani.
SOFIA COLAIACOVO Poetessa da Pontinia Latina Italia
AMARA IMMAGINE DI VITA Tu tristezza, venisti senza preavviso così all’improvviso gelida dentro a una notte d’amore indescrivibile, in un giorno nel tramonto grigio di pioggia senza parole dentro ai mari azzurri della solitudine. L’immaginazione prende nella tristezza che conosco il sopravvento, vola, plasma nella follia eterna dell’oceano violento.
Con versi liricamente calibrati ed un linguaggio pregnante e intenso, Sofia Colaiacovo apre un’emozionata ed emozionante finestra sul suo animo, creando, tra la vibrazione forte di un amore vissuto e il gelo avvolgente di una solitudine diffusa, un elettrico contrasto capace di stemperarsi con un volo tempestoso nella follia eterna dell’oceano violento, in un coinvolgente slancio poetico di infernale paradiso. (FBV) 49
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LUCIA D’ALEO Pittrice
LUCIA D’ALEO, pittrice, nata a Siracusa il 28 Aprile del 1952, è insegnante di Biologia in pensione. Dipinge dall’età di quattordici anni da autodidatta. Predilige nella composizione la tecnica dell’olio su tela, ma col tempo ha scoperto gli acquerelli, le tempere, i pastelli ad olio. È affascinata dalla pittura su carta da papiro, tipica della sua Siracusa, e su stoffa, dove a volte si cimenta. Per lei la pittura è il suo oblio, i colori della Sicilia-sono l’anima dei suoi quadri. Durante la sua carriera artistica ha allestito diverse mostre personali, ha partecipato a mostre collettive e a concorsi artistici nazionali e internazionali, ricevendo consensi e premi di alto prestigio. Si sono occupati delle sua arte critici qualificati e la stampa nazionale.
da Senigallia Ancona Italia
Azzurro - Olio su tela cm 70x50
Ora con una danzante successione delle onde ora con una vorticosa esplosione dei flutti, l’artista si immerge in un movimento azzurro, appena oscurato o frenato da oscure cromie, riuscendo a trasmettere un romantico senso della natura e i palpiti sognanti di un animo tormentato. (FBV) 50
Spuma - Olio su tela cm 70x50
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DONATO D’ANGELO Scultore
DONATO D’ANGELO, scultore, da sempre si è dedicato ai lavori in legno. Le sue tecniche preferite sono l’intarsio e il bassorilievo su tavole di legno massello. È autore di composizioni in legno e di pannelli intarsiati realizzati con varie essenze, lasciandone in vista il colore naturale e procedendo solo alla lucidatura delle opere. Prepara con attenzione, rispettando le venature, le strisce di legno, le sagoma come il disegno lo richiede, infine le assembla con rispetto. Con il tempo esse maturano e tirano fuori altre colorazioni, altri contrasti che esaltano la bellezza dell’opera. I soggetti spaziano dalla natura morta agli autoritratti, da soggetti mitologici agli animali, a paesaggi ed altro.
da Roma Italia
Concertino - Intarsio cm 40x50
Autoritratto - Intarsio cm 40x50
Armonizzando con sagace abilità compositiva le varie e calde tonalità del legno, l’artista crea figure e scene animate da comunicativa espressività e vitale energia interiore, trasferendo nel cuore e nella mente dello spettatore la musica e il sorriso che le caratterizzano e iniettando così la positività della gioia di vivere. (FBV) 52
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PAOLA DE LORENZO Poetessa da Avellino Italia
PAOLA DE LORENZO, poetessa e scrittrice, vive ed opera ad Avellino. Arrivata alla poesia nella maturità dopo un lungo percorso interiore, è vincitrice di numerosi premi di poesia, nazionali ed internazionali di alto prestigio, tra cui la “Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”, il Primo Premio nella sezione “Poesia in lingua” alla 16ª Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura”, promosso dall’Accademia Internazionale “Arte e Cultura Michelangelo Angrisani”, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). La sua poesia è distinta da una innocente spontanea semplicità, che si traduce in candore di immagini ed in lirica immediatezza di accenti, senza mai smarrirsi o tradirsi in reminiscenze letterarie o ricercatezze semantiche.
È NATO UN SORRISO Vieni, nel giardino della mia anima è nato un sorriso. È piccolo, è tenero e ha paura di esistere. Ha il profumo della viola e sa di primavera. È sbucato da una coltre d’odio e trae linfa dall’amicizia.
Con efficaci e comunicative metafore di stampo naturalistico, in una successione di strofe e periodi di pregnante brevità, la poetessa apre una finestra sulla romantica delicatezza dei suoi sentimenti e nello stesso tempo trasmette un convincente messaggio di comunicazione, pace e amore, che va ben oltre la sua persona e coinvolge l’uomo nella sua universale dimensione esistenziale. (FBV)
Mi protendo ad esso come mendicante al foco, e mi cullo nel suo calore. Anch’io sono una mendicante, mendicante d’amore.
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EUGENIA DI LEVA, nata a Vico Equense il 20/3/73, vive a Sorrento (Napoli, Italia). Pittrice autodidatta specializzata nella pittura e nella divulgazione della cultura legata ai mandala e alla geometria sacra, nel 2017 ha fondato, insieme ad altri artisti, il Collettivo A.A.A. - Arte Artigianato Ambiente, che si propone di sensibilizzare i più giovani e i bambini alla riscoperta di antiche arti e mestieri, alla tutela del territorio e, più in generale, ad uno stile di vita più “lento” e “condiviso”. Il collettivo opera nelle scuole e coopera con altri enti e istituzioni per la buona riuscita di eventi con finalità benefiche.
EUGENIA DI LEVA Pittrice da Sorrento Napoli Italia
Cina - Acrilico diametro cm 90
Con avvolgente intensità cromatica e armoniosa integrazione delle forme, anche delle più vorticose, la pittrice penetra pienamente nello spirito del Mandala, trasmettendo e per certi versi reintepretando la rotondità del disco solare e traducendola in meditata e poetica energia vitale. (FBV) 54
India - Acrilico diametro cm 100
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ASSUNTA GNEO, poetessa e scrittrice, nata nel 1967, lavora e vive a Latina. Coltiva la passione per la cucina, adora il mare, l’equitazione, la canoa, la bicicletta e la chitarra. Ha conseguito prima la laurea triennale in Scienze ostetriche e comunicazione tecnologica, successivamente la laurea magistrale in Comunicazione pubblica e sociologia. Attualmente lavora preso la ASL di Latina. Grande attivista nel sociale, collabora alla redazione del giornale “Comunità”.
ASSUNTA GNEO Poetessa Scrittrice da Latina Italia
Il mio libro Tira fuori l’anima è dedicato a tutte le persone che possiedono un grande sogno, ma che hanno paura di non riuscire a realizzarlo, e si sentono distrutti, scofitti dalla vita, senza più nemmeno il coraggio di sognare. La protagonista Luce,il cui nome simboleggia proprio la grinta e la luce che risiedono in ognuno di noi, affronta violenza e soprusi con grande coraggio e determinazione, fino ad arrivare a conquistare una nuova dignità, che sarà il suo scudo per costruirsi un domani ricco di soddisfazioni e certezze, quelle che qualunque violenza vuole uccidere. Il segreto? Credere in se stessi, nell’energia c he ogni giorno nasce dentro di noi, lasciarsi guidare da essa ed esserne fieri. È questa la chiave di volta per noi e l’esempio per i nostri figli… (A.G.)
Dedicato a chi ha un sogno, ma lo tiene nel cassetto ha paura a tirarlo fuori per problemi di cultura, sesso o insicurezza, che lo imbrigliano rendendolo prigioniero. Rompere le catene è possibile Il coraggio viene dall’anima perché ognuno è la luce di se stesso…
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GIUSEPPE DI MAURO Pittore da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
Le tre opere, pur se non omologhe nei contenuti, sono accomunate da una magistrale capacità sia di creare con il gioco delle forme e dei chiaroscuri atmosfere pregnanti, ora sensuali, ora interiori, ora drammatiche, sia soprattutto di evidenziare le vibrazioni dell’anima attraverso la forza del gesto, rappresentato realisticamente in pochi ma efficaci tratti e tale da suscitare nello spettatore intense ed empatiche sensazioni. (FBV) 56
GIUSEPPE DI MAURO, nato a Cava De’ Tirreni, si è laureato in Medicina e Chirurgi e si è poi specializzato in Cardiologia. Impegnato nel sociale, da alcuni anni ha avviato nei reparti di pediatria, insieme ad altri colleghi, la “magicoterapia”, metodo alternativo basato sui giochi di prestigio. A tal proposito sono apparse recentemente recensioni su Repubblica, Il Corriere del Mezzogiorno, Il Mattino, La Città e altri giornali. Hanno parlato dell’iniziativa: RAI 1, RAI 3, Canale 5, Canale 21, Tele Salerno. Oltre alla professione, si dedica all’arte grafica e pittorica. Ha illustrato vari testi di Medicina per l’Università di Napoli, tra i quali la sezione ecocardiografica del libro di Semeiotica Fisica e Strumentale “Il cuore” del Prof. Aldo Iacono, Ordinario di Cardiologia, 1^ Facoltà di Medicina e Chirurgia. È iscritto all’A.M.AR.S. Ha realizzato pitture su ceramica a Benevento. Nell’anno 2011 ha ricevuto la nomina di “Cavaliere della Repubblica Italiana”. Nel 1999 è risultato vincitore nella Sezione “Grafica” del Premio Internazionale “Città di Cava”, organizzato dal Centro “Iride”. Nel 2008 ha ottenuto a Firenze l’Oscar della Cultura e nel 2010 a Milano il Premio Sant’Ambrogio. Nel dicembre 2015, in occasione dell’Anno Giubilare, ha donato all’Arcidiocesi di Amalfi- Cava de’ Tirreni il Trittico della Misericordia, oggi collocato nella Chiesa del Purgatorio È annoverato nel Catalogo dell’Arte Moderna Italiana, edito da Mondadori. Per i suoi meriti artistici, nel 2011, ha ottenuto dal Presidente Giorgio Napolitano il titolo di Cavaliere. La conoscenza dell’anatomia e lo studio della luce lo portano a creare immagini e figure evocative che spiccano nettamente. Come ha osservato Paolo Levi, “il gioco plastico delle luci e delle ombre dona perfetta leggibilità ai contorni di un’immagine più allusiva che descrittiva”. Emilio Bianchi, Direttore di Accademia di Firenze, ne loda “il tratto pulito, netto, il cromatismo delicato,, tanto da poterlo inserire di diritto nel numero ristretto dei maestri”.
Riposo - olio su tela 50x40
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Volto di Cristo - Sanguigna cm 35x50
Preghiera - Grafica cm 35x50 57
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IGNAZIO DE ROSA vive e scrive a Salerno. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli; è funzionario del Ministero della Giustizia, con notevoli esperienze in criminalità minorile, è da pochi mesi in pensione. La vicinanza al mondo della poesia si è concretizzata da sempre, ma solo con la maturità, ed a seguito della perdita della propria compagna, la volontà di comunicare ai terzi questa riservata passione ha preso vigore.
IGNAZIO DE ROSA Poeta da Salerno Italia
È MATINA Fore ‘nu poco chiove e ‘o core appriesse a nu penziero se nne va Ma stu poco ‘e sole ca se vere rischiara l’anema e te fa sperà…. Si po’ t’arriva ll’addore d’ ‘ò ccafè te dice: e jà nun fà accussì, pure si chiove è ‘na jurnata nova… tu che nne saje addò sta ‘a felicità?
Con espressioni semplici ed immediate, il poeta ricava una metafora esistenziale che fa aprire gli occhi sulle piccole cose e sulla necessità di non rinunciare mai alla speranza anche nei momenti di malinconia. Partendo da un piccolo quadretto di vita quotidiana, lo trasforma in una delicata lezione di vita e di buon senso. (FBV) 58
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FIORELLO DOGLIA Scultore Poeta
FIORELLO DOGLIA, scultore e poeta, è nato a Grottaferrata nel ‘59. Medico. Si è specializzato in Medicina Cinese, Agopuntura e TaiJiQuan. Fin da bambino coltiva l’innato senso artistico, l’inclinazione per il disegno, la scultura, la pittura, la poesia, la musica e il movimento. Ha partecipato a vari eventi tra Roma, Ravenna, Napoli, Firenze e a molte iniziative ai Castelli Romani, conseguendo numerosi riconoscimenti. Nel 2002 la C.E.A. ha pubblicato un suo “Atlante Pratico di Agopuntura”. Nel 2016 è stato premiato per la poesia al Concorso Nazionale Albero Andronico (IX edizione) e per la scultura e la poesia al Premio Internazionale Arte e Cultura Castel S. Giorgio (SA), XX edizione.
da Genzano Roma Italia
Affiorar di Parole - Raccolta di poesie
L’attesa di Monia - Scultura in gesso
Se nella raccolta “Affiorar di parole” Doglia sbizzarisce la sua ricerca sulla scia di un pensiero poetante, in cui si sposano cultura, sensorialità ed emozione, percezioni liriche e appercezioni mentali… e spifferi agrodolci dal profondo, poi confermate dall’ “irruzione” di pittura e grafica in un cammino coniugale di segno e parola, nella scultura invece egli traduce e sublima la dimensione poetica nel linguaggio nel corpo e nella trasfigurazione della sensorialità in un sensuale e raccolto slancio e in un lirico dormire… sognare… desiderare… forse realizzare, tale da scolpire l’anima. (FBV) 59
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SILVANA LAZZARINO Poetessa Giornalista da Roma Italia
Il notturno pieno di fascino dell’incipit, nella lirica di Silvana Lazzarino, assume via via i contorni inquieti di un teatro naturale, i cui elementi appaiono distanti, come la luna che “sembra di ghiaccio”, e misteriosi, dal momento che “il vento spira parole sibilline”, non fornendo che deboli tracce nel “viaggio senza ritorno oltre un vero irriconoscibile”. Il senso di scacco e di perdita, segnalato efficacemente dalla triplice anafora, si accompagna allo smarrimento “di chi ha perduto tutto”, a causa d una “catastrofe senza risposte,” e aumenta in un incalzante crescendo, “nel tempo agghiacciante”. (F. D.) 60
SILVANA LAZZARINO, poetessa, è nata il 14 Febbraio1971 a Roma, dove vive e lavora nella Pubblica Amministrazione, in qualità di impiegata amministrativa. Laureatasi in Lettere con indirizzo Musica e spettacolo, ha seguito due corsi postlaurea di perfezionamento in Scienze Demoetno Antropologiche e in Scienze della comunicazione. Si è dedicata al giornalismo, con particolare attenzione a recensioni di film, mostre d’arte e libri. Tra le collaborazioni in questo campo, citiamo quelle con Radio Vaticana (programma “Pagine e Fogli”), con il quotidiano Il Giornale nelle pagine culturali Album Cultura, e con la rivista Ragazzo Selvaggio, che si occupa di cinema e di linguaggi multimediali per le scuole. Ha collaborato con l’Ufficio Stampa Novella Mirri di “Comunicare Organizzando”, occupandosi di mostre d’arte ed eventi. Attualmente è impegnata in attività giornalistiche, quali recensioni, mostre d’arte ed eventi, scrivendo per alcuni periodici on-line. tra cui Romacapitalemagazine.it, ildispari24.it, Radiofinestraperta.it,Rainews.it (all’interno del Blog Poesia di Luigia Sorrentino della RAI), e il Blog l’Occhio dell’Arte. Scrive anche sul quotidiano cartaceo Il Dispari (che esce a Napoli e ad Ischia in allegato allo storico quotidiano “Il Mattino” di Napoli) e sulla rivista trimestrale Eudonna edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi e distribuita a livello internazionale. Ha scritto la prefazione al libro “Sexappeal”, pubblicato nel 2015 dal “fotografo delle dive” Bruno Oliviero (http://www.brunooliviero.com/). Ha realizzato anche diverse interviste a personaggi importanti, cogliendone, oltre all’aspetto legato alla loro attività nota al pubblico, anche caratteristiche sociali e comportamentali. Tra loro, Vincenzo Savarese, giornalista sportivo, Elisa Barone avvocato e scrittrice, Clelia Loppi collezionista di icone, Patrizia Canola pittrice, Milena Petrarca pittrice, Angela Maria Tiberi poetessa, Bruno Mancini scrittore e poeta. Vasta e qualificata è stata ed è la sua collaborazionenel settore delle Mostre D’Arte italiane.
NAUFRAGIO DELL’ANIMA
SMARRIMENTO
Orizzonti dipinti di vedute notturne, dove la luna sembra di ghiaccio e il vento spira parole sibilline, suscitano inquietudine in chi, di fronte a tanto mistero, percepisce la propria solitudine come un viaggio senza ritorno oltre il “vero” irriconoscibile.
La terra trema… Oh mio Dio ! L’anima di chi ha perduto tutto, come un naufrago in cerca di un appiglio, smarrisce la propria essenza fluttuando in un vuoto senza fine. dove il dolore consuma gli attimi, i minuti, le ore. Senza più passato senza più presente senza più futuro un urlo di rabbia si leva nel tempo agghiacciante di una catastrofe senza risposta.
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MARILENA FANFANI, pittrice, vive e risiede a Castiglione del Lago (Perugia, Italia). Insegnante di Disegno e Storia dell’Arte, con i suoi dipinti ha partecipato a diversi concorsi e mostre, personali e collettive, in Italia e all’estero. Ad esempio alla galleria Holiday Inn di Strasbourg, ricevendo consensi e premi prestigiosi. Alcune sue opere sono pubblicate su riviste e cataloghi nazionali e internazionali. Si sono interessati alla sua arte critici qualificati e la stampa nazionale. Alcune sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private.
MARILENA FANFANI Pittrice da Castiglione del Lago Perugia Italia
Quiete d’amore dopo la tempesta Olio su tela cm 40x60
La quercia Olio su tela cm 40x60
Partendo da situazioni o figure di stampo naturalistico, attraverso la trasfigurazione dei colori, le monocromia parziali o totali, l’enfatizzazione di alcuni particolari, l’evocazione di uno spirito naif, le due opere tendono a creare una dimensione da realismo magico, che è solleticato dalla fantasia e a sua volta solletica l’immaginazione del fanciullino o del sognatore che è nel fruitore dell’opera d’arte. (FBV) 61
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ROSANNA FERRAIULO, pittrice e scrittrice, ha pubblicato Cinquanta (Graus Editore) e Come l’onda (Longobardi) Editore. Nell’attuale fase creativa si sta dedicando alla realizzazione di opere usando la tecnica dell’Eco Print, che è in continua e evoluzione. L’artista attraverso una approfondita e continua ricerca, ha sviluppato un personale metodo di lavoro basato sull’uso di colori naturali e di altri materiali disponibili in natura, nel rispetto dell’ambiente.
ROSANNA FERRAIUOLO Pittrice Scrittrice da Sorrento Napoli Italia
Fiori Eco printer su stoffa cm 35x50
Tecnica e opere di solare luminosità e altrettanto solare messaggio. L’utilizzo solo di colori naturali, e non chimici, favorisce nell’artista lo sviluppo di forme e colori gravidi di poetica vaghezza e vibratili cromie, cariche di luce e di floreale amore per la natura, tali da trasmettere rispetto per la natura, empatico rapporto con l’ambiente e un senso personale di equilibrato piacere. (FBV)
Tovaglie in fase di lavorazione - Eco printer su stoffa 63
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ALESSANDRO LOLLETTI, poeta, è nato il 15 aprile a Genzano di Roma, dove risiede. Attualmente lavora come operaio presso un magazzino di Pomezia. Appassionato di musica e poesie, fin dall’età adolescenziale esprime attraverso la poesia le sue emozioni, raccontando la sua vita e l’amore, in cui crede profondamente. Nel 2016 ha partecipato per la prima volta alla XX Edizione del Concorso internazionale “Arte e Cultura”, promosso dall’Accademia “Arte e Cultura”, in Castel San Giorgio (Salerno).
ALESSANDRO LOLLETTI Poeta da Genzano Roma Italia
Il poeta coniuga un’espressione semplice e colloquiale con il ritmo di versi molto brevi e con il gioco lirico delle anafore e, trasformando uno scenario di vita familiare nella materializzazione dei valori e nella conseguente esaltazione di quelli più conformi alla sua identità ed ai suoi ideali, trasmette una invidiabile dimensione sentimentale e stimola un modello comportamentale comunque applicabile a tutti, purché di buona volontà. (FBV) 64
UNA MOGLIE Una moglie è quella donna che ti sta a fianco giorno e notte. Una moglie, è colei che quando stai male si prede cura di te. Una moglie, è la donna della tua vita. Una moglie, non le importa che giorno e anno è l’importate è che ci sei te a fianco a lei. Una moglie, è gentile e a volte un pò bambina, ti fa capricci come una ragazzina. Una moglie, è quella donna che a letto
ti abbraccia per sentire il tuo profumo. Una moglie, è una donna raffinata e vanitosa. Una moglie, è quella donna che dopo una giornata di lavoro torna a casa per iniziare un altro lavoro, il lavoro più duro, ma bello: pensare al bene della famiglia. Mia moglie? Donna fantastica e dolce sempre pronta a tutto e stare con lei è come vivere un sogno. lei è l’esempio di moglie che ogni marito vorrebbe, e che io ho.
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PASQUALE ESPOSITO Fotografo autodidatta
PASQUALE ESPOSITO, fotografo autodidatta, vive e risiede a Cava de’ Tirreni (Salerno). Laureato in ingegneria meccanica, è appassionato dell’arte fotografica fin da adolescente. Inizia a fotografare nel 1980 in tutti i suoi viaggi, ma la prima esposizione è nel 2009, dal titolo Un balcone sul Mondo. Ha esposto successivamente: Emozione Inca (aprile 2012 a Cava de’ Tirreni, ottobre 2013 a Salerno, aprile 2015 a Napoli, giugnoluglio 2015 al museo José Martin de La Habana a Cuba); Mirando Cuba (giugno 2013 a Cava de’ Tirreni e dicembre 2014 a Salerno). Ha pubblicato poi il libro “Emozione Inca” (Graus editore, 2014). Il suo sito web è www.hermes-art.it
da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
Oltre a trasmettere nell’accoppiamento un’efficace idea di ambivalenze identitarie e sociali di un popolo, le immagini sono chiare e ben focalizzate sulle componenti, con una suggestiva osmosi, sia formale che di contenuto, tra il primo piano e lo sfondo, che suscita nello spettatore interesse e partecipata curiosità. (FBV) 65
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EMANUELA INGENITO Poetessa Opinionista da Vico Equense Napoli Italia
Con versi brevi e calibrati, arricchiti da penetranti metafore, in un sapiente intreccio di chiare denotazioni e intense connotazioni, la poetessa apre a ventaglio la rosa dei suoi sentimenti, svariando con sintetica pregnanza dall’amore agli affetti, dalla memoria all’intesa relazionale, trasmettendo la corposa sensibilità di un’anima fragile e forte, di solare e misteriosa introversione, tutta protesa ad annusare il senso profondo delle cose e la forza della vita in essa sottese. (FBV) 66
EMANUELA INGENITO, opinionista e poetessa, è nata a Vico Equense (Na) il 26 gennaio 1991. Dopo essersi diplomata al liceo classico “Plinio Seniore” di Castellammare di Stabia, ha conseguito la laurea triennale in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali. Ha concluso il suo percorso di studi laureandosi con lode in Archeologia e Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi di ricerca dal titolo “Riordinamenti, conservazione e restauro dei dipinti delle collezioni reali napoletane dalla Restaurazione all’Unità d’Italia”. La sua grande passione è la scrittura: oltre a collaborare al giornale online La COOLtura (sezione di arte contemporanea), si dedica alla poesia. Nel 2013 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Il giorno migliore che attendevo (Garcia Edizioni). Alcuni suoi componimenti sono stati pubblicati in antologie e riviste di alto prestigio. Ha partecipato alla XIX e alla XX Edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura vincendo rispettivamente il terzo premio ex aequo e il primo premio.
SEI LA PERLA, SEI IL PELLICANO
VETRI FRESCHI
Mi raccontarono della perla che nasce dall’ostrica per difenderla dalla malattia e del pellicano che scarnifica il petto per sfamare i suoi figli. Tu sei la perla, sei il pellicano, m’offri le bacche sfidando il dirupo, scagli sassi contro il muro delle mie ossessioni. M’ami, senza tante parole.
Le case abbandonate, l’oblio degli anfratti, gli oggetti semplici sono vetri freschi, aprono un ricordo poi una ferita infine un pianto. La piaga mia è melagrana nuova, si colma di sale, brucia e guarisce, si riapre, s’infetta ad ogni aurora quando ricordo la strada dove tenevo il tuo braccio e tu nel palmo tenevi le olive.
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ADRIANA FERRI Pittrice Ceramista
All’interno del panorama artistico contemporaneo spicca la figura di ADRIANA FERRI, avvocato per professione, ma da sempre con una passione per il mondo delle muse. È dotata di grande creatività, di uno spirito fervido, brillante ed inquieto. Se agli esordi le sue opere rispondono ad una espressione figurativa tradizionale, progressivamente la ricerca, la sperimentazione, l’esplorazione di campi, temi e materiali d’arte sempre nuovi, sempre rielaborati, sempre personalizzati, modificano radicalmente il suo linguaggio artistico allontanandolo da correnti precostituite. Esaminando le varie fasi che caratterizzano la sua carriera, l’artista non risulta mai simile agli altri, ma non si presenta mai uguale nemmeno a se stessa. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Ha partecipato a numerose mostre e concorsi nazionali ed internazionali riscuotendo notevole consenso di pubblico e critica.
da Salerno Italia
La mia Città Olio cm 70x100.
Il senso della vita Ceramica cm 50
Linguaggi diversi a definire le facce convergenti di un animo versatile e sognante, di una fantasia che sa giocare con leggerezza sia sulle deformazioni di colori e forme in un paesaggio urbano allegro e compresso, dolcemente idealizzato e problematicamente complesso, sia sul vitale e giocoso girotondo della vita, liberatorio ma anche vagamente legante e legato. Ancora una volta l’artista Dimostra di saper esprimere senza aggressività sensazioni e stimoli emozionali per una narrazione oggettiva sostanzialmente viva e serena, dove impone la sua sensibilità e la sua profonda empatia con la vita, senza nascondersene le sempre incombenti insidie. (FBV) 67
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JEANINE LUCCI Pittrice da Charleroi Belgio
JEANINE LUCCI, pittrice, vive a Charleroi (Belgio), dove svolge da titolare la professione di parrucchiere. È membro dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura, con la carica di Presidente Delegato Nazionale per il Belgio. Predilige l’arte contemporanea e astratta, in cui può esercitare la sua creatività artistica nella scelta di nuovi materiali e nuovi colori, coerentemente con le sue emozioni e la sua sensibilità, che è particolarmente attratta dai colori vivaci. Nella sua ricerca si è accorta di potersi esprimere al massimo con i rilievi derivanti da particolari strutture di impasto. Usa gli strumenti classici, ma appena può utilizza le mani, con le quali si sente a contato diretto con la materia. E può dare sfogo alla sua creatività, coniugando il cuore e la testa, superando lo stress della vita quotidiana, vivendo momenti di libertà e serenità. Ha partecipato a numerose mostre e concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo consensi e riconoscimenti di critica e di pubblico.
Trypchoco - Olio su tela cm 150x80 68
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JEANINE LUCCI Pittrice da Charleroi Belgio
Farfallina Olio su tela cm 70x100
De l’autre còtè du misoir cm 70x100
Il titolo della prima opera (Trypchoco), un po’ criptico e misterioso, sembrerebbe evocare fantasie emozionali collegate al cioccolato, ma non è necessario per la fruizione complessiva del lavoro, che, nella sua sovrapposizione materica di chiaroscurali piani geometrici attraversati e collegati da una striscia scura e tagliati da fili apparentemente disarmonici ma ben circoscritti, esprime nella sua astrattezza una congerie di emozioni forti, esplosive e controllate e nello stesso tempo una coinvolgente percezione delle distonie della vita, che però non sono mai tali da intaccarne l’intrinseca forza che avvolge sia il corpo che l’anima. Questo è confermato dalle altre due opere, dove le “lacerazioni” affioranti ad una visione meglio direzionata sono stemperate nella sensuale esplosione di un gran gioco di colori e di forme che trasmette un’emozionante energia esistenziale. (FBV) 69
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ANNABELLA MELE, poetessa, Insignita del titolo di Baccelliere nel 2011 per i meriti artistici, autrice di due libri di poesie, è presente con sillogi e brani di narrativa in numerose raccolte antologiche ed in riviste specializzate. Socia, accademica, delegata, ambasciatrice di note associazioni artistico-culturali, più volte menzionata e recensita da illustri critici in annuari e cataloghi artistico-letterari, è mentore di giovani poeti ed ha sperimentato con successo anche il ruolo di autrice d’impegnati testi musicali. È iscritta alla SIAE, all’Albo degli Scrittori del Gruppo Italia – Fondazione Ippolito Nievo, ed è Socio Onorario dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti.
ANNABELLA MELE Poetessa da Novara Italia
RITMO SPEZZATO Quest’alternanza continua di emozioni, di ansie, di certezze, di dubbi, di noto, d’ignoto… Quest’alternanza continua di toni, di alti, di bassi, di colori, di chiari, di scuri, di grigi, di rosa…
“Per il suo carattere intimamente contraddittorio” scrive Bice Mortara Garavelli “l’antitesi si presta a riflettere le inquietudini e le contraddizioni esistenziali”. È ciò che avviene nella lirica di Annabella Mele, che questa figura retorica impiega a piene mani. Il pregio non ultimo del testo consiste nell’avere attinto anche alla tavolozza dei colori e allo spartito dei musicisti, con esiti ragguardevoli. (F.D.) 70
Questa mi confonde, ma nel contempo mi conferma che sono viva, che lotto, che spero, che perdo, che vinco, mentre il mio cuore piange, ride, si addolora, si rallegra, s’incupisce, si rasserena… E questo ritmo spezzato accompagna con la sua polifonia lo scorrere veloce della mia vita senza alcuno spartito sul leggio.
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STEFANO ORTOLANI Scultore da Velletri Roma Italia
STEFANO ORTOLANI, scultore, vive a Velletri ed opera tra questa cittadina ed Ariccia. La collezione delle sue opere è conservata all’interno della prestigiosa cornice del Polo Espositivo “Juana Romani”, a Velletri. Inizia il suo percorso artistico negli anni ‘70 come pittore, partecipando a varie collettive. Segue un periodo di relativa inattività, che fa presagire l’abbandono dell’arte pittorica, ma che non soffoca l’inquietudine dell’artista e lo porta a ricercare nuovi veicoli di espressione. Il legno d’ulivo è divenuto così il guscio in cui Stefano racchiude oggi la sua arte e la sua lettura della realtà. Durante questo lungo e tuttora vivo cammino, mezzi ed ispirazioni si sono incontrati spesso, lasciandosi dietro un’opera, che non solo vuole regalare riflessioni profonde ed emozioni sincere, ma vuole anche essere portatrice di un messaggio critico e di speranza, che l’artista racchiude in una sola parola: Risurrezionismo Ortolani ha partecipato a mostre e a concorsi nazionali e internazionali, riscuotendo diversi primi premi, tra cui i più recenti sono le vittorie nella Sezione Scultura al Premio Monica Ferrarini Spazio Macsi Città di Roma (2016) e al Premio Internazionale Arte e Cultura di Castel San Giorgio 2016. Una delle sue sculture, “Misericordia”, è conservata nella nuova hall dell’ospedale San Giovanni di Roma.
Su di lui scrive Antonio Oberti in ‘Arte Italiana per il Mondo’ (CELIT): “Il piacere dell’arte nasce in Stefano Ortolani dal senso dell’immaginario e dalla realtà sensoriale del paesaggio, dal creare particolari sensazioni e dal saper vedere l’equilibrio di determinate vedute, dal trasformare un volto in una dimensione cosmica eppure viva, l’immaginario in un equilibrio metamorfico. L’arte intesa non solo come libero gioco di percezioni ma soprattutto per fare emergere quelle immagini che la fantasia può completare a suo piacimento. La questione, di per sé, non riguarda solo la tecnica utilizzata quanto l’intensità formale significativa, quanto la realizzazione di quelle particolari dimensioni sospese nello spazio. Così ben vengano la sua posizione artistica e la sintassi di una grammatica mai scontata e dai vari significati nell’ambito di regole e di presenze nel mondo. Ben vengano anche le sculture di Stefano Ortolani, il legno d’ulivo dal registro vitalistico, nate e cresciute dallo spessore naturale della materia. Figure umane dalla longilinea valenza e da qualche vibrazione emotiva sottilmente moderna.”
Aboto 71
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ANGELINO MALANDRUCCOLO, cantautore, nato e residente a Pontinia (Latina), attualmente pensionato, nell’arco della sua vita si è sempre cimentato nella composizione di poesie e canzoni. Durante la sua carriera artistica ha goduto di plausi e premi per le sue composizioni, che sono state pubblicate su riviste e cataloghi.
ANGELINO MALANDRUCCOLO Cantautore da Pontinia Latina Italia
VIVERE È bello vivere credere nell’amore è bello amare essere sinceri. La vita e l’amore non restano mai soli Il tempo ci è amico è nemico, la guerra, dimenticata, lontana! Oggi la viviamo più che mai con mille volti e dall’aria sempre più strana! È bello vivere e vivere è amare. L’amore è come tagliare Il grigio dell’anima. È come dare un senso, ed un sorriso alla vita.
Con slancio sincero e calore umano, non disdegnando sprazzi di lirica efficacia, come l’immagine dell’amore che taglia il grigio dell’animo, il poeta recupera la parte più pura di un’atavica lezione morale ed esistenziale, trasfondendo un dolce stimolo verso l’amore applicato e la scoperta del senso e del sorriso della vita. (FBV) 72
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GENNARO PASCALE Pittore da Mercato San Severino Salerno Italia
L’immagine plastica del corpo nudo di spalle è caratterizzata dalla presenza di vaghe spigolosità e da una torsione degli arti che non esprime l’abbandono prevedibile in una dimensione di riposo, mentre il gioco dei chiaroscuri e l’omogeneità delle cromie chiare aprono delicati spiragli di luce nell’abbraccio della distensione e nella percezione di un corpo vitale. (FBV)
Gennaro Pascale, chirurgo e artista salernitano, è nato il 13 giugno 1954 a Mercato San Severino (Salerno). Si è formato alla Badia di Cava de’ Tirreni (SA) presso la scuola benedettina. Compiendo gli studi classici, è stato allievo di Don Raffaele Stramondo, pittore benedettino di capacità e valore internazionale. Partecipando a mostre personali e collettive, gli sono stati riconosciuti meriti e riconoscimenti per la sua capacità di far rivivere il mondo classico, o come era oppure anche con artistiche trasfigurazioni. È senatore dell’ Accademia Internazionale “Arte e Cultura” e componente dell’Accademia “Greci Marino“ di Novara; Ha ricevute premi e apprezzamenti per meriti artistici. Numerosi sono stati i riconoscimenti ricevuti, grazie ad un messaggio pittorico piacevole con “interessanti orientamenti del gusto del nostro tempo”; messaggio capace di suscitare profonde emozioni dell’animo. È presente nell’Annuario Nazionale dei Pittori Contemporanei Italiani. Il mercato artistico considera tale autore in ascesa di valutazione economica per l’interesse suscitato dalla sua tecnica e per i soggetti e materiali utilizzati.
Nudo di spalle - Olio su tela cm 100x100. 73
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OLGA MATERA Poetessa da Milano Italia
Una sublimazione poetica del desiderio è quella che pervade la lirica di Olga Matera, che, fornita di consapevolezza tecnica, mette in scena la fenomenologia di un “delirio amoroso” (per dirla con Alda Merini), esente dalle modalità platoniche consuete in questo genere di poesia. ( F.D.) 74
OLGA MATERA, poetessa, è nata in Puglia, è vissuta ad Assisi, opera e risiede a Milano, dopo un lungo periodo di permanenza nella capitale. Da sempre si occupa di Cultura, Arte, Politica ed è impegnata nel Sociale. Non più sposa la sposa è la raccolta d’esordio in campo editoriale dopo una lunga attività segnata da numerose apparizioni in antologie di poesia contemporanea e riconoscimenti per la sua attività letteraria tradotta in lingua inglese, francese e araba. Per la Sezione “Poesia inedita” ha vinto i premi Laurentum, Alcide De Gasperi, Melton Davis. Si ricorda anche una sua partecipazione televisiva in RAI alla trasmissione Anima, ideata e condotta da Gabriela La Porta. Il 21 Marzo 2012, giornata mondiale della poesia, la Città di Madrid ha riconosciuto a Non più sposa la sposa il primo premio per la sezione Opera prima.
CONCA Immensa l’attesa nella conca del desiderio che ho anche sublimato, ma proprio adesso invoco le tue mani a coppa sul mio seno col respiro che cede al tuo, che poi ti ansima e sussurra, mentre mi inarco come liana verso il tuo petto col ventre non più sterile, ma accesso di passione! Ti prendo, mi prendi, le mie radici cosi rifioriscono!!!
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MARIA RAFFAELE Pittrice Poetessa
MARIA RAFFAELE, PITTRICE E POETESSA, è nata a Cava de’ Tirreni (Salerno). Diplomata all’Istituto d’Arte di Salerno, ha insegnato nella scuole medie inferiori Storia dell’Arte, Disegno ed Educazione Artistica. È esperta in murales. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre collettive e personali in Italia e anche all’estero (Spagna, Romania, Francia, Monte Carlo, Event Borrough hall di Brooklyn). È stata vincitrice di diversi primi premi a concorsi nazionali e internazionali. Tra questi, la XX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura 2016” in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), quando ha prevalso anche nella sezione “Poesia”, dimostrandosi in grado di produrre versi di intensa vaghezza lirica.
da Salerno Italia
L’albero del sapere Tecnica mista cm 40x90
Siesta Tecnica mista cm 70x60
Nelle pitture di Maria Raffaele In agrodolce armonia si legano dolcezza di pennellata, asperità di materia e concrete sublimazioni di realtà. Qualità confermate in queste due opere, in cui tuttavia la sua ricerca stilistica, continua e spesso tormentata, si è arricchita dell’introduzione di forme e figure albine sulla materia dorata e vagamente informale, quasi a definire un ulteriore, interiore contrasto tra la consolidata maturità di una cifra stilistica consolidata e il richiamo dal profondo di immagini ingenue, quasi fantasmatiche, fino a definire uno straniante azione di progressoregresso nel tempo e nello spazio. (FBV) 75
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ROSARIA MINOSA Poetessa Scrittrice
ROSARIA MINOSA, poetessa e scrittrice, è nata a Taranto il 4 Gennaio 1960. Lavora dal 1985 presso Cerri, struttura diurna e residenziale che accoglie persone con problematiche di disabilità e disagio sociale. Scrivere è stata una passione da sempre, che si è concretizzata con le pubblicazioni dei suoi libri: nel 2011 Il sorriso rubato, nel 2012 Il buio la luce l’amore, nel 2015 Granelli di tempo. Ha partecipato a diversi concorsi, nazionali ed internazionali, con successi di critica e di pubblico, con assegnazione di premi e pubblicazioni in diverse antologie. È membro di giuria di lettori dell’Associazione Greci. Si sono interessati a lei la stampa locale e la critica qualificata. È membro dell’Accademia internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), che le ha conferito un premio speciale per i suoi scritti.
da Verona Italia MAMMA
LEI AMICA DI SEMPRE
Vorrei… disegnare il tuo volto, la tua bellezza. Vorrei… scrivere la tua dolcezza, il tuo amore Vorrei… gridare al sole e alla luna il tuo nome Vorrei… farti cullare dalle nuvole e danzare sulle onde del mare. Vorrei… regalare il tuo sorriso ai bimbi orfani Vorrei… far conoscere il tuo amore ai sofferenti. Perché solo il tuo cuore è così grande, solo i tuoi occhi hanno l’Infinito, solo il tuo nome, “mamma”, dona amore a tutti i figli del mondo.
È la nostra compagna dal giorno del nostro primo vagito. Cammina con noi tutti i giorni, finché un giorno la conosci per caso; ti porta via una persona cara… e ti chiedi: “perché?” Soffri… ma la vita continua. Conosci l’amore, vivi intensamente forti emozioni, e sembra che “lei” all’improvviso dia sparita. In realtà “lei” è li, all’angolo che ti aspetta… mentre la tua vita corre… il tempo passa e tu speri sempre che “lei” non sia”crudele” il giorno che ti porterà via.
In due liriche convergenti la poetessa esplicita le tonalità ed i colori del suo mondo affettivo ed esistenziale, accarezzando i suoi sentimenti e le sue paure con parole ed espressioni di spontanea genuinità, che le permettono di creare col lettore un’immediata empatia di naturale semplicità. (FBV) 76
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GIUSEPPE PANELLA, pittore autodidatta, è nato e vive a Scafati (Salerno). Appassionato di musica e dell’arte pittorica, si è esibito con la sua chitarra con vari gruppi in diversi spettacoli con successo e si diletta a dipingere riuscendo ad esternare le sue emozioni e a trasmettere messaggi profondi e significativi. Ha partecipato a mostre e concorsi nazionali e internazionali, dove la sua arte e stata apprezzata dal pubblico e dalla critica, ed ha conseguito vari premi sia per la musica che per la sua arte pittorica.
GIUSEPPE PANELLA Pittore da Scafati Salerno Italia
Mosé - Olio su tela cm 120x80
Le due opere sono accomunate dall’ampiezza e dalla spettacolarità quasi cinematografica dell’immagine, con una ricercata sproporzione delle figure primarie ed anche dei particolari scenici, allo scopo evidente di creare una comunicazione chiara e immediata e di stabilire un osmotico ponte tra gli spettatori e le vicende della società di ieri e di oggi, in un processo di coscientizzazione delle lacrime della storia e nello stesso tempo di rilancio verso la speranza di un nuovo, rigenerante sorriso. (FBV)
Dove è la pace? - Olio cm 100x80 77
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OCCHIPINTI EMANUELE Poeta Saggista da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
EMANUELE OCCHIPINTI, poeta e saggista, nato a Ragusa nel 1934, è cavese di adozione, essendosi trasferito a Cava de’ Tirreni per la sua attività di insegnante di materie letterarie, fin dal 1973. È poeta, saggista, critico letterario. Oltre a numerosi articoli di collaborazione con riviste del settore, a guide turistico-geografiche, ad opuscoli con drammatizzazioni per le scuole, tra le sue pubblicazioni spiccano: la monografia Ungaretti (1997), Lettura di “Prete Salvatico” - studio critico del romanzo di Pasquale Maffeo – (1991); le raccolte poetiche Come un filo d’erba (1982), Creature (1988), Fili invisibili (1992), Ci sono tempi (2008); il poemetto Enandro e Callidia, Diaframma di un amore (1992). È da anni attivo componente dell’Associazione Culturale VersoCava. Ha ottenuto numerosissimi primi premi e riconoscimenti, tra cui segnaliamo le vittorie nei concorsi Club delle Mignonettes (Roma – 1981), Primavera strianese (Striano – Napoli- 1983), Boscoreale (Na),1984, Natale agropolese (Agropoli – Salerno – 1984), Renato Grassi (Solofra – Salerno – 1986), Oggi futuro (Reggio Calabria – 1988), L’artigiano poeta (Caltanissetta – 1996), Monte Faliesi (Contrada – Avellino – 1988).
A UN ALBERO MORENTE Tra canti e fiori ti partori la madre terra ai primi respiri di luce e udisti tenera vermena gli echi del sole e i cori delle stelle cantare certezza. Ansie di risvegli si spensero in fuochi di aurore. Piogge brezze e geli stemperarono il tuo verde e passeri sospesi alle tue fronde cullandosi covarono concerti di nidi. Fanciulli in girotondo donarono al tuo ceppo
corone di danza e di dolci emozioni di baci e sussurri le tue penombre complici offrirono rifugio. Ma girano le ruote e intaccano selciati strepiti e rimbombi schiantano le fibre sbuffi corrosivi mozzano i respiri. Ora da un cielo che sembra rannuvolato ti pesano crepuscoli: presto ineluttabili denti d’acciaio verranno a carpirti gli ultimi bagliori e un vento gelido nel buio della notte disperderà le tue ceneri.
Particolarmente risentita la vena del ragusano Emanuele Occhipinti, la cui lirica, che presenta tematiche di scuola rinvigorite dall’uso sapiente dei tropi, si articola in tre tempi successivi, ben perimetrati all’interno delle rispettive strofe. Il primo tempo, corrispondente a un passato luminoso e felice, è quello della nascita e del fiorire in una natura aulente e rigogliosa, rallegrata da carole di bimbi e sussurri di innamorati, tra “gli echi di sole e i cori delle stelle”. Segue un secondo tempo, dove la minaccia presente della macchina rappresenta icasticamente la negazione e l’antitesi della natura intatta e fiorente. Nell’ultima strofe un significativo cambiamento nell’uso dei tempi verbali proietta nel futuro “gli ultimi bagliori” dell’albero morente, che diventano metafora del destino comune a tutti e a ciascuno di noi. (F.D.) 78
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PILER SEGURA BADIA Pittrice
PILAR SEGURA BADIA, pittrice, è nata nel 1930 a Barcellona (Spagna), dove vive e lavora. Diplomata in policromia e pittura presso la scuola di Belle Arti Y Oficina “Liotia” di Barcellona, ha ampliato gli studi in Parigi e in Olanda. È membro di diverse accademie in tutto il mondo e vincitrice di circa cento premi nei concorsi nazionali e internazionali. Le sue opere sono conservate in collezioni private o pubbliche in Spagna, Argentina, Germania, Inghilterra, Francia, Svezia, Stati Uniti, Italia, Irlanda, Giappone, Brasile, Monaco, Austria, Cina, Messico, Svizzera, Corea del Sud, Taiwan, Portogallo, Polonia. Nel giugno 2014 ha conquistato il primo premio per la Sezione Pittura alla XVIII edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno).
da Barcellona Spagna
Riflessi - Olio su tela cm 50x70
Autunno dorato - Olio su tela cm 50x70
I due bellissimi dipinti si collocano pienamente sulla scia della produzione tipica dell’artista, dove spiccano gli scenari naturali, in cui il realismo complessivo dell’immagine si stempera in un intenso e sfumato gioco di ombre e di luci, con forme definite e particolari di incantata vaghezza, (qui individuabili nell’aereo, rosso svolazzare delle foglie), tali da far cogliere il silenzio visivo di un istante e trasmetterlo con poetica emozione narrativa. (FBV) 79
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PASQUALINA PETRARCA, poetessa, è nata il 26 Marzo 1961 a Pozzuoli, nella zona denominata Campi Flegrei. Ha seguito studi scientifici e si è laureata in Matematica, all’Università Federico II di Napoli, nel 1977. È felicemente sposata, con due bellissime figliole. Insegna dal 1976 Matematica, prima nella scuola superiore e poi nella scuola media, ove ha dato il meglio di sé nella ricerca scientifica e nella metodologia didattica. Ha affrontato con passione la progettualità scolastica rivolta ai suoi scolari, dando cosi il suo contributo per l’avvio educativo in tutti gli ambiti disciplinari, da quello sociosanitario e alimentare a quello stradale ed ambientale.
PETRARCA PASQUALINA
Poetessa ‘A CEPOLLA
da Pozzuoli Napoli Italia
‘A cepolla è comm’ a ll’aglio: fete assaje, ma essa serve, serve sempre. E quanno tu l’ause, scatena tutt’ ‘a vita toja, t’acconcia tutto chello ca tu vuò, e a magnà è bona e sempe bona. È bbona pe tutt’ ‘e ccose pecchè accussì niente è cchiù nzipeto, pure ‘e ccose cchiù nascoste e ca nun l’appriezze servono sempre e songo ‘e cchiù sapurite assaje.
Se nella lirica in lingua italiana la poetessa manifesta un lessico leggermente distaccato dalla lingua parlata e la contestuale ricerca di pause e termini più specificamente poetici, nella lirica in lingua napoletana libera più volentieri il linguaggio parlato e manifesta la spontanea vivacità di un animo abituato ad annusare il sapore della vita quotidiana, estrapolandone i significati attraverso metafore d’impatto immediato e coinvolgente. (FBV) 80
CARMEN PER TE Sull’onda va Il mio pensiero finché la risacca giungerà va e poi va. Brillii sereni riecheggiano nell’aria, imperituro cuore, sinceramente, ondeggiatamente, il mare…
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ROSA RICCIARDELLI Pittrice
ROSA RICCIARDELLI, pittrice, è avvocato di professione ma da sempre appassionata di arte, di fotografia, del mondo dell’arte in genere. Coltiva la sua passione sperimentando nel corso degli anni vari stili e tecniche, dalla paesaggistica alll’informale negli ultimi tempi. Obiettivo dei suoi dipinti è costituito dalla volontà di liberarsi degli schemi e convinzioni per dare vita a una pittura materica, dove, attraverso la ricerca di nuove forme astratte abbinate a nuove tecniche di composizione, trionfano l’inespresso il celato, l’immateriale, l’onirico, offrendo la possibilità di personali interpretazioni. L’artista ha partecipato a diverse rassegne e concorsi, riscuotendo plausi e premi anche di alto prestigio.
da Mercato San Severino Salerno Italia
Una originale composizione astratta bifocale nella forma e monotematica nel contenuto, caratterizzata in entrambe le parti da una pittura materica e informale, monocromatica in dominanza marrone nella dimensione anteriore e arricchita nella posteriore da infiltrazioni azzurrine che penetrano negli anfratti lasciati liberi dalla scomposizione del primitivo colore compatto, in un gioco ambivalente di varchi che si aprono o si chiudono a seconda del punto di vista. Un meccanismo pienamente corrispondente alle ambivalenze del grande gioco della vita. (FBV)
Senza nome - Due opere sovrapposte - Tecnica mista.
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MAURIZIO SANTORO, pittore, è un medico con l’hobby della pittura, nato a Cava nel 1957 da una famiglia con forti componenti artistiche e ascendenze sudamericane. Questi semi sono germogliati intorno al 2002, quando i colori dell’anima, mutuati anche dalle origini andine della nonna, hanno cominciato a richiedere una forma. La sua pittura è stata caratterizzata, soprattutto all’inizio, dal contrasto armonico di colori dal sapore esotico, forti e vivi, estesi fino alla cornice personalizzata. Da un figurativo più pronunciato Santoro è poi passato ad un informale in espansione, non alieno da infiltrazioni materiche.
MAURIZIO SANTORO Pittore da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
Nell’opera qui presentata, l’abbandono del figurativo emerge con nettezza, ma le forme, le cui cromie si staccano con suggestivo contrasto dal fondo scuro, sublimate in figurazioni evocative o simboliche, conservano un movimento danzante in una sorta di primaria e identitaria armonia, lanciando un grido di luce contro le ombre che avanzano, tipico di un animo inquieto, eppure mai alieno dalla ricerca della pura e rasserenante bellezza. (FBV)
Lei - Olio su tela cm 70x50 82
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NICOLAE ADRIAN POPESCU Poeta da Radauti Suceava Romania
In una lirica allusiva e coinvolgente, il poeta rumeno Nicolae Adrian Popescu dà vita a un perfetto congegno poetico, che assume prodigiosamente le movenze di un ballo, di cui lo stile riflette e mima ritmi e movimenti, ricreando l’incanto e l’atmosfera di un incontro amoroso, nei modi tipici della danza macabra tardomedievale e romantica. (F.D.)
NICOLAE ADRIAN POPESCU, poeta, è medico specialista in medicina di famiglia e pediatra. Abita nella città di Radauti in Romania, è sposato e ha 2 figli (Alexandru-Iulian e Andrei-Stefan). Ha debuttato in letteratura nel mese di novembre 2012, partecipando ad un prestigioso festival di prosa e poesie in Romania e conquistando il terzo posto nella sezione di prosa. Stimolato dal risultato ottenuto, è incoraggiato a scrivere da sua moglie, Alina, dalla sua famiglia e dai suoi veri amici (la famiglia di Chifan – insegnanti e traduttori). Approccia più generi (prosa, poesie, epigramma, corto teatrale, saggio letterario, haiku), ottenendo dal suo debutto e fino alla fine dell’anno 2016 oltre 90 riconoscimenti nazionali e internazionali a vari concorsi di letteratura (Libano, l’Italia, Repubblica di Moldova, Stati Uniti d’America, Giappone). È redattore della rivista letteraria “Bogdania”, membro onorario di Maison Naaman pour la Culture – Jounieh, Libano. Nel febbraio 2014 è diventato membro dell’ Accademia Internazionale “Arte e Cultura” di Belle Arti, Lettere e Scienze Michelangelo Angrisani, e nell’ ottobre 2014 è stato nominato Presidente delegato per la provincia di Suceava, Romania. Insieme con sette bambini dell’Istituto “Santo Vescovo Leonzio”, Mariana-Larisa Dragomir, Bianca Raileanu, Andrei-Dumitru Baciu, Nicoleta Andreea-Onisimiuc, Mihai-Gabriel Ursulean, Iulian Lucaci, ha partecipato nel 2016 alla XX edizione del Concorso “Arte e Cultura”, dove hanno vinto importanti e prestigiosi diplomi e premi.
DEUX PIÈCES Il mio scricchiolare non porta male a nessuno, solo sussurri. È il momento! Tempo per invitarla a ballare di nuovo! E proprio come il primo incontro a oscillare insieme la mano destra
su di lei manopola di sinistra… Nella mia mano il suo metallo sottile. Oggi impareremo il valzer. Uno-due-tre, uno-due-tre e si scivola uniti l’un all’altro fino a quando né lei né io non ci sentiamo affatto il dolore cerniera. 83
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LUCIA SOTTILI Pittrice da Firenze Italia
LUCIA SOTTILI, pittrice, è nata a Firenze e in questa città vive ed esercita la professione di Dottore in Psicologia e Psicoterapia ad orientamento junghiano. Entrambi i rami trigenerazionali dei genitori provengono da radici artistiche: il bisnonno, il nonno paterno che ha collaborato con l’artista norvegese Hendrick Christian Andersen per la realizzazione di un’opera in commemorazione del poeta inglese John Milton, ed il padre che ha collaborato ai lavori di restauro del Duomo di Firenze, erano artigiani scultori. Inoltre il bisnonno ed il nonno materno erano costruttori edili, la madre amava disegnare ed utilizzava i suoi disegni per ricamare: dipingeva ricamando! Respirando un’atmosfera ambientale artistica, fin dalla primissima infanzia Lucia Sottili adorava disegnare e dipingere: osservava con trepidazione il padre che disegnava bozzetti per le sue sculture e lei accanto sul suo foglio li copiava. Quella è stata la più valida ed affascinante educazione artistica. Sebbene circostanze di vita l’abbiano indirizzata verso studi umanistici e scientifici, ha sempre mantenuto un filo conduttore con la pratica dell’arte pittorica, da autodidatta. Durante la partecipazione per alcuni anni ad incontri organizzati dalla pittrice Antonia Fontana, ha studiato varie tecniche e realizzato opere a matita, sanguigna, pastello secco, fusaggine, acrilico ed olio. Attualmente si dedica principalmente a pittura ad acrilico ed olio. La sua passione per la pittura ha costituito anche un importante anello di congiunzione con la professione di psicoterapeuta e le ha consentito di utilizzare tale arte espressiva come veicolo terapeutico, organizzando e conducendo gruppi di Arteterapia. Nella sua attuale fase pittorica sta realizzando un progetto di indagine, un cammino attraverso il mondo reale e simbolico della Rosa. Ha partecipato con sue opere a varie mostre, manifestazioni, concorsi nazionali e internazionali, rassegne d’arte contemporanea, ottenendo vari riconoscimenti e premi anche di alto prestigio. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Speciale “Arte al Femminile”, conferito da R.T.C. alla 5° Edizione Biennale, Arte in Fiera Scandiano Reggio Emilia, e il 1° Premio alla XXI Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura 2017” a Cava de’ Tirreni Salerno.
Flyng Roses - Olio su tela cm 80x100
Rose - Mandala in olio cm 80x80x4
Grazie alle pastosità della pittura ad olio, alla magistrale precisione nei tratti del disegno, alla delicata incisività delle tonalità cromatiche, ed al “dialogo” intenso e suggestivo tra la geometria di alcune forme e la floreale vibratilità di altre, le due opere trasmettono la piena consapevolezza dell’energia vitale, ma in una poetica dimensione di aerea leggerezza. (FBV) 84
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STEFANIA SIANI Poetessa da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
La prima lirica è una chiara dichiarazione di “poetica artistica”, espressa con una avvolgente successione di metafore e coinvolgente varietà di contenuti. Nella seconda la durezza del tema (una violenza sessuale su una giovane donna) viene stemperata proprio dalle metafore, con magistrale delicatezza, pregnanza lirica, fantasia visionaria, in una trasfigurazione sintetica che rivela un talento in crescita galoppante e molto promettente. (FBV)
STEFANIA SIANI, poetessa e scrittrice, nata a Cava de’ Tirreni nel 1965, lavora come dipendente di un’azienda produttrice di ceramiche e contestualmente coltiva le sue passioni creative: canto, pittura, scrittura e poesia. In quest’ultimo campo si è cimentata pubblicamente solo dal 2017, ottenendo risultati brillanti e molto incentivanti. Dopo una pubblicazione sperimentale delle sue liriche nella raccolta Il canto dell’anima, ha partecipato a vari concorsi nazionali, salendo già tre volte sul podio: primo posto in La piazzetta a Salerno e Arte e Cultura a Cava de’ Tirreni, terzo posto in Padre Pio, santo del nostro tempo, con premiazione a Gesualdo.
IO DIPINGO
LE BIANCHE SOTTANE
E io? Io dipingo, mentre il vento soffia forte fuori dalle finestre, mentre il sole splende tra gli alberi, io dipingo. Dipingo fiori di vetro azzurro, mai baciati dalla pioggia, dipingo case rosse, mai scaldate dal sole, dipingo cani bianchi e neri, silenziosi e immobili, oche dal becco giallo che incantate guardano le stelle. Io dipingo. Mentre la vita scorre, mentre stringo forte il pennello, mentre il tempo mi scivola dalle mani dipingo.
Porta via la tue bianche sottane, stese al sole. Volano via eteree farfalle. Ingenuità spazzata dal vento. Burrasche di rimorsi, squarci di paure e minacce, logorano il candido tessuto. Il sole spia, dalle nuvole tempestose, non asciuga più le tue sottane stese. Un calcio al secchio sbagliato, il nero ha macchiato l’orlo ricamato. Porta via le tue sottane: le farfalle, ormai, son lontane.
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STIMPFL MARIA Poetessa Pittrice Ricamatrice da Pedavena Belluno Italia
Attraverso una breve, incalzante e comunicativa descrizione di un turbolento scenario naturale, la poetessa riesce da una parte a trasmettere una profonda sintonia con la natura e i suoi spettacoli, dall’altra a guardare scenari oggettivi con le pupille dilatate del fanciullino che non rinuncia alla magia dello stupore. E regala anche al lettore un pizzico di riconquistata e/o ben conservata magia. (FBV)
MARIA STIMPFL, scrittrice, vive a Padavena (Belluno, Italia). Appassionata delle materie letterarie, ha pubblicato libri di narrativa, romanzi e raccolte di poesie. È impegnata inoltre in attività di volontariato e grazie alla sua tenacia e al suo amore per l’Arte riesce a trovare del tempo per dedicarsi anche alla fotografia e a comporre opere pittoriche, con la tecnica del ricamo. Ha partecipato a diversi concorsi artistici e letterari, nazionali e internazionali, riscuotendo successi di critica e di pubblico e premi di alto prestigio. L’Artista, con le sue opere fotografiche e i suoi ricami, ha allestito con successo diverse mostre personali e collettive, dove in particolare sono state apprezzate, per la accortezza di esecuzione, per la coloristica e per la creatività, le opere eseguite con la tecnica del ricamo. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura in Castel San Giorgio (Salerno - Italia).
NUVOLE SILENZIOSE Nuvole silenziose, nuvole che scalfiscono il cielo quando sono arrabbiate, minacciose, scontrose, furiose, annerite, infastidite. Poi… Delicate come seta, come panna montata con sfumature colorate volteggiano, scappano si allacciano, si slacciano ballano, si abbracciano, sobbalzano, si agitano… D’improvviso il cielo si annebbia, diventa azzurro, guardo… Meraviglia… Stupore… magia… Che solo il cielo può dare!!!
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LILIANA SCOCCO CILLA Pittrice
LILIANA SCOCCO CILLA, pittrice, nata nell’Istria italiana, all’età di undici anni si è trasferita in Italia, approdando a Ravenna, dove vive ed opera tuttora. Liliana Scocco è caposcuola del “Digitismo”, termine che designa la tecnica pittorica che rifiuta l’uso del pennello, della spatola e del disegno preparatorio, ma prevede la formazione dell’opera con le sole dita, imponendo i colori direttamente sulla tela. Durante la sua carriera artistica ha allestito diverse mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali, raccogliendo successi di critica e di pubblico e premi di alto prestigio. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia), dove nel 2015 ha ricevuto nella XIX Edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura la Medaglia del Presidente del Senato della Repubblica Italiana per la carriera artistica.
da Ravenna Italia
Arte ferita - Digitismo - Olio su tela cm 100z70 88
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LILIANA SCOCCO CILLA Pittrice da Ravenna Italia
Sunshine - Digitismo - Olio su tela cm 80x80
I due dipinti si caratterizzano per la coerenza cromatica tra intuizione ed espressione, n quanto, pur nella dimensione informale, presentano colori suggestivamente armonizzati e composti in modo funzionale al titolo proposto e al messaggio lanciato, carico di solarità interiore e di vibrazioni profonde, dettate da un’energia vitale che coglie l’intensità del presente ed è contestualmente aperta all’emozionata attesa del futuro. (FBV)
Futuro - Digitismo - Olio su tela cm 100x70 89
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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia
Riuscendo a strutturare le liriche con linguaggio arcaicizzante e strofe metricamente omogenee, ora in settenari, ora in ottonari, ora in armoniosi endecasillabi, il poeta evidenzia una buona tecnica, unita ad un appassionato amore per la poesia classica di stampo romantico e per alcune delle tematiche che la caratterizzavano, come l’amore, la proiezione dei sentimenti nella natura, il senso dell’assoluto e del divino, che egli coglie o trasfigura con sensibilità e aprendo a tratti finestre sulla propria anima e sulle sue personali emozioni. (FBV) 90
GIOVANNI ROTUNNO, poeta, è nato a Carinola in provincia di Caserta. Vive a Latina Scalo. Attualmente è in pensione, dopo aver lavorato come impiegato al Ministero della Difesa nell’Aeronautica Militare. Ha studiato inglese presso The Shenker institut di Roma. È appassionato da sempre delle materie letterarie, in particolare della poesia. Fin dalla giovane età ha scritto liriche e racconti, esternando, immortalando e esternando i suoi pensieri, le sue passioni, l’amore per il creato, le sue gioie e le sue angosce. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia e libri di narrativa, raccogliendo apprezzamenti di pubblico e di critica, in Italia e all’estero, con assegnazione di diversi premi Nell’anno 1982 ha ricevuto il titolo di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, con controfirma del Presidente del Consiglio di allora Amintore Fanfani.
LA CARA MAMMA AL SUO NEONATO FIGLIO Figlio mio, ricordati dimenticar mai devi che mio utero fu per nove lunghi mesi la tua prima casa. Poi tuo natale venne e fu una gran festa alla luce apristi i tuoi fulgenti occhi con di gioia il pianto annunciasti a tutti il tuo lieto arrivo al nostro focolare di questo grande mondo. Contento il tuo papà con sublime amore Gianpiero lui ti chiamò il nome di tuo nonno. Sia lunga tua vita figlio mio carissimo di ogni nuovo anno gioiosa ricorrenza!
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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia
GRANDE AMORE MIO Ho perso la parola non so che cosa dire so solo che ti amo grande amore mio. Ho perso la parola ma sento il tuo respiro m’inebria il tuo profumo gioiosa è l’alma mia. L’amore è mistero difficile capirlo nel labirinto entri difficile uscirne. Il cuore tu mi hai preso tu sei il mio destino unica mia speranza con te sarò felice.
T’AMO, TESORO MIO Ti ho scritto “T’amo” sulla sabbia e la risacca lo ha cancellato ma nessuno dal mio cuor ti porta via lo stare insieme tempo n’è passato sembra solo ieri il primo bacio sarà così fin all’ultimo respiro.
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GIOVANNI ROTUNNO Poeta da Latina Scalo Latina Italia
PELLEGRINO DELL’ASSOLUTO Come è molto bello essere privo di aiuto per cercare in mente nell’infinito cosmo. Son mendico di grazia d’assoluta verità cercare mio Dio l’unico ed il trino. Al finale mio traguardo un premio m’attende di spiritual pace nell’eterno riposo
TI CHIEDO SOLO UNA CAREZZA Accarezzami per favore ed io sono felice una carezza sola e cuor mio conquidi. Mia cara, accarezzami! Per me è un premio un immenso tesoro per essere felice! Solo una carezza ed io ti adoro da qui all’eternità che non avrà mai fine!
MERAVIGLIOSO AMORE A eccelsi tramonti rosseggianti sorge sempre la fulgente aurora come a grandi amori finiti nasce nuovo amor meraviglioso.
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GIAMMARIA TROTTA, pittore e fotografo, nato a Caracas (Venezuela), vive a Nocera Inferiore (Salerno). Fotografo di professione, si è avvicinato all’arte dipingendo con la tecnica dell’olio vivendola intensamente e punto fermo della sua vita. Le sue opere fanno parte di diverse prestigiose collezioni private. Hanno parlato della sua pittura critici qualificati e testate giornalistiche nazionali. Ha partecipato a diverse rassegne e concorsi nazionali e internazionali, in Italia e all’estero, tra cui Romania (Museo di Arte Contemporanea di Tulcea) e Spagna (Citta di Barcellona), riscuotendo plausi e premi anche di alto prestigio.
GIAMMARIA TROTTA Pittore da Nocera Inferiore Salerno Italia
Primavera - Olio su tela cm 70x50
I due dipinti presentano un suggestivo gioco di colori, funzionali al soggetto naturalistico e distribuiti razionalmente in rapporto allo schema “fotografico” delle due immagini, dove in primo piano campeggiano ben organizzati steli fioriti, che idealmente valorizzano lo sfondo verde prato dell’uno e la profondità di campo “rosso fuoco sul mare” del secondo, creando una dimensione di partecipata e comunque controllata vitalità. (FBV)
Quiete dopo la tempesta - Olio su tela cm 40x60 93
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GIUSEPPE ROMANO Poeta da Malcesine Verona Italia
Le due liriche di Giuseppe Romano si caratterizzano sia per la strutturazione in strofe di versi brevi, non omogenei metricamente, ma armoniosamente composti tra loro, sia soprattutto per la creazione di poetiche atmosfere, in cui la descrizione della natura è solo spunto per aprire sulla mente e sull’immaginazione simboliche finestre gravide di emozionato senso del mistero.(FBV)
GIUSEPPE ROMANO, poeta, è nato il 15 luglio 1946 a Palermo, dove è vissuto fino a qualche tempo fa. Conseguito il diploma di geometra nel 1965, vinto un concorso nella Pubblica Amministrazione, viene destinato a Milano, dove risiede per cinque anni. Tornato a Palermo, si dedica, oltre che al lavoro professionale, alla famiglia, scoprendo, nel contempo, la passione per la poesia e per il teatro. Attualmente vive a Malcesine, ridente paese turistico posto sulla riviera nord-est del lago di Garda. Ha conseguito prestigiosi riconoscimenti in vari concorsi letterari, è inserito in diverse antologie nazionali ed ha recitato in alcuni spettacoli teatrali sotto la direzione di Accursio Di Leo ed Enzo Pipi. Ha pubblicato tre volumi di poesie: Intorno al cerchio (Prefazione di Nicola Romano) - 1994 - Stampa Priulla (Palermo); Aritmie”(Prefazione di Marco Scalabrino) - 2000 – Federic; Alidada (Prefazione di Vittorio Dapretto; Postfazione di Laura Zanella) - 2012- Editrice Temi (Trento). NOI
NON HO PAURA
Noi, ricchi di sole parole, compagne di giochi creati con mani e con legno rubato all’ulivo con fare furtivo.
Silenziosamente, l’anaconda rasenta anfratti remoti.
Noi ancora qui, osserviamo silenti anime nuove, invisibili onde, giochi proibiti di lontani fratelli. Beffarda, la luna, sorride alle stelle.
Per ferire la preda, rapita dal sole, l’attimo guata. Il prato colmo di fiori, il cielo spruzzato di note, l’estasi inondata da quiete. Inatteso l’attacco, di rosso le mura, sirene lontane. Ma non sei vincitore, infedele serpente, perchè io non tengo paura.
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FRANCESCA VITAGLIANO, pittrice, vive a Cava de’ Tirreni (Salerno). Da sempre è appassionata delle materie artistiche, in particolare della pittura, dove riesce ad esternare ed a trasmettere intense emozioni. Predilige dipingere paesaggi, marine, nature morte e tutto il bello che la circonda. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive, ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali, collezionando premi prestigiosi ed apprezzamenti di pubblico e di critica. Le sue opere sono pubblicate in cataloghi d’arte e fanno parte di prestigiose collezioni. Hanno scritto di lei giornalisti e critici qualificati.
FRANCESCA VITAGLIANO Pittrice da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
Inverno sul lago - Olio su tela cm 70x50
Nelle due opere l’immagine da una parte è fotograficamente e realisticamente strutturata, dall’altra è vivificata da forti vibrazioni tonali anche nel contrasto tra i colori caldi e quelli freddi, che si armonizzano in bella sintonia con i tratti sicuri del disegno, trasmettendo un senso suggestivo di poetica vaghezza. (FBV) 96
In riva al lago - Olio su tela cm 70x50
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GIANCARLO TRAPANESE Poeta da Salerno Italia
GIANCARLO TRAPANESE, poeta, è nato e vive a Salerno. Da sempre appassionato della creazione letteraria, riesce a rubare del tempo al suo ruolo di insegnante per dedicarsi alla composizione di poesie. Di sé scrive: “Mi chiamo Giancarlo Trapanese, sono nato il 16 agosto 1956 e sono morto il 26 novembre 2005, nel momento in cui ho perso mio figlio Manù. Quello che io scrivo in questo libro è dettato da mio figlio, mio fratello, mia sorella, mia madre, mio padre che vivono nella mia anima e mi suggeriscono e mi consigliano. Scrivo per riuscire a vivere nella mia morte e consiglio a tutti coloro che affrontano una tragedia come la mia, di lottare e di non abbattersi, perché chi ci ha amato continua ad amarci.” Al figlio ha dedicato nel 2012 una raccolta di poesie, Pensieri di un uomo morto che ha tanta voglia di vivere (Ed. Il grappolo). Il suo Manù è raffigurato in copertina con il volto trascinato via da due ali bianche, in segno sia del volo della dipartita sia, come indica la didascalia rosso fuoco che tiene unite le due ali, del suo essere diventato il battito d’ali del suo cuore di padre. Anche per questo egli lo chiama costantemente Amore, l’attimo della vita fuggente e permanente, quell’Amore sogno di ogni sogno, arrivare al quale è come raggiungere a nuoto l’orizzonte, eppure è l’unica realtà tangibile in un animo che vive solo di quel sogno presente e perduto.
I GIOVANI DELLA NOTTE
In una chiastica dialettica tra le luci del giorno e le ombre della notte e le loro proiezioni rispetto alla conoscenza ed alla dimensione esistenziale, il poeta traccia un breve, ma incisivo ritratto delle prospettive spirituali ed etiche che si aprono, per le nuove generazioni e forse per l’intera società, verso un futuro dalle inquietanti incognite. (FBV)
Arriverà il dì che i giovani conosceranno il sole ma non vedranno il giorno e conosceranno la luna e le stelle e vedranno solo la notte.
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Sono Sandra Gigantino Vogliobontino sul social. Sono nata a Buenos Aires, Argentina. Da tenera età ho studiato arte e disegno classico, con maestri riconosciuti come Grassi, Discala, Ferri. Ho continuato dopo nell’ Ateneo cittadino delle Belle Arti. Letteratura e poesia hanno configurato uno stadio preferenziale della mia vita. L’attività lavorativa invece ha contrastato il mio percorso (banche, Agenzia dell’Entrate, Ministero dell’Economia), anche se ho vinto alcuni concorsi d’arte che lo stesso Istituto Bancario a livello nazionale auspicava come sponsor. Oggi, dipingo per esprimere la mia natura curiosa e dinamica.
ALESSANDRA VOGLIOBONTINO Pittrice da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
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In un gioco astratto, ma comunicativo, di intensi cromatismi e vortici sbiancanti, tra geometrie rigorose e curve in esplosione, con una rombante sovrapposizione di piani concettualmente ed emozionalmente molto diversi, se non opposti, l’artista trasmette uno stato d’animo elettrico, diviso tra ideale e reale, sensuale razionalità e nirvanica volatilità, e nello stesso tempo riesce a conservare una godibile unità estetica, arricchita da un chiaroscurale e corposo fermento interiore. (FBV)
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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia
FRANCESCO TERRONE poeta e scrittore, è nato a Mercato San Severino (Salerno) il 5 giugno 1961. Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanica nella Facoltà di Ingegneria dell’Università “Federico II”di Napoli, dove successivamente si è abilitato all’esercizio della professione. È fondatore e presidente della Società di Ingegneria “Sidelmed SpA”.Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Regione Campania. Appassionato da sempre delle materie letterarie, ha scritto tanti libri e poesie, apprezzati e pluripremiati in Italia, in Europa e in America. Insignito più volte con la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dall’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia). Partecipa attivamente con diverse Associazioni e Accademie culturali del territorio nazionale. Fondatore della Fondazione F. Terrone, ha inciso diversi CD con le sue poesie musicate e cantate da artisti famosi. Per definire il concetto dell’Amore non basterebbe un trattato ampio e denso di riferimenti per le cose e le vicende umane, naturali e spirituali della e sulla vita degli esseri. Nella poesia di Francesco Terrone, di cui è il tema fondamentale, noi cercheremo di analizzarlo come affetto, passione nei confronti della persona amata, sentimento di profonda tenerezza per la sua donna - amore. Sotto e in virtù di questo profilo e interesse, ho letto quasi tutte le raccolte di poesie di Francesco Terrone e spesso, ne prendo ancora qualcuna tra le mani e la rileggo con attenzione interpretativa perché mi suggerisce sempre nuove considerazioni sul concetto dell’amore. Certe sue strofe poetiche mi prendono e mi affascinano per la semplicità del dettato e l’originalità del suo pensiero poetico riguardo questo umano sentimento. Certo il poeta Terrone non è sempre romantico, anzi delle volte è fortemente realista e attento osservatore delle cose che gli sono intorno e lo colpiscono nell’ambito della vita che, talvolta, gli sembra anche “difficile viverla” così come facile amarla. E non ha torto se, spesso, ha affermato che anche l’amore, quando non è visto e accettato come vorrebbe, è quasi “maledetto”, se non è ben capito e valutato nell’intimo significato. Francesco Terrone non si fa scrupolo di rivelare agli amici lettori i suoi pensieri amorosi, spesso inquieti e quasi drammatici, perché colpiscono e trafiggono “la parte migliore/ del cuore”: la perdita, per un attimo, dell’amore della sua donna. Il Poeta non saprebbe vivere senza il sostegno, pur se talvolta drammatico, commovente, coinvolgente che gli dà la sua donna, capace di fargli vivere i “magnifici momenti”. Terrone è un poeta che facilmente riesce a trasmetterci, con parole semplici, emozioni e sentimenti di cui sono pieni i suoi componimenti; perciò la sua poesia è umana e comunicativa; è capace di conferire al verso una soave tonalità e serena facoltà di appagamento d’amore. E questo perché la sua poesia è introspezione immediata; è confessione del suo sentire autobiografico e psicologico; è inquietudine interiore smorzata e calmata con l’invocazione rivolta alla bellezza del Creato e, soprattutto, a quella della sua donna, quasi idolatrata e ve99
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nerata come essere capace di apportare pace e amore al suo animo. Il dettato poetico di Francesco Terrone, non è mai costruito, ricercato, né formato di stilerni e sintagmi di riferimento; il linguaggio è chiaro e facilmente comprensibile; e per questo la lettura della sua poesia è piacevole, accattivante, invitante alla ricerca del significato sotteso del vocabolo espresso senza trasgredire quello che è il valore e il senso della sua espressività. Diceva il critico Cesare Segre: “I versi dei poeti non si possono parafrasare, né commentare… si devono solo ascoltare in religioso silenzio”. Quelli del Poeta di Mercato San Severino rispondono proprio all’affermazione del Segre e, perciò, vanno letti e considerati così come sono scritti, verificati e “monitorati” nella loro semplicità espressiva e significativa. Ogni azione, perciò, ogni immagine, ogni considerazione fenomenologica o naturale diventa per il Poeta oggetto di canto poetico, anche se le emozioni e le sensazioni provate riguardano i richiami esterni e interni dell’animo umano. Terrone, quando scrive le sue poesie, non le medita né le “rimugina”, ma le annota con la stessa immediatezza con cui gli vengono in mente, nell’anima e nel cuore; quasi come se avesse paura della pausa riflessiva capace di togliergli l’attimo evocativo ed espressivo. E questo non va a suo danno, ma a suo pregio, perché, così, il suo messaggio d’amore giunge subito a segno con tutto il suo valore e calore comunicativo, e non permette di essere modificato e raffrontato con un qualsiasi altro dello stesso genere e contenuto. “Mi piacerebbe capire”, dice, tuttavia, il Poeta, del nostro cuore,/ un cuore che/ nasce, cresce, muore,/ risorge e vive”. Quindi anche per il Poeta resta sempre in sospeso qualcosa da capire meglio e che lo liberi dal dubbio: sentimento di dominio umano. In una delle sue poesie sembra addirittura implorare l’aiuto della sua Donna perché la salvi da certi “dubbiosi” pensieri; così si esprime:”Sei sempre/ nei miei pensieri/ dolce e tenero/ sostegno/ della mia esistenza,! Salvami!”. E qui c’è tutta la certezza che l’amore della sua donna sia il solo mezzo che lo possa salvare da “certi pensieri” dubbiosi ma capaci di incitarlo a ritrovare definitivamente gioia e serenità d’animo in seno all’offerta consolidata dell’amore. Anzi lui auspica che, come alcuni elementi della natura, per esempio il mare, bagnano la terra e la nutre d’amore, anche “uomini e donne/ sulla terra si scambiassero carezze/ e donassero ai loro cuori storie/ con il senso profondo/ del rispetto della vita/ e dell’amore!”. Terrone, allora, è il poeta che si augura che il dono dell’amore sia di tutti, veramente universale, e goduto profondamente da tutti gli esseri della terra. Egli è stato, perciò, secondo noi, il cantore dell’amore intravisto con tutte le mutevoli interpretazioni e affermazioni poetiche; è uno dei pochi poeti che, cantando l’amore, ha saputo innalzarlo e potenziarlo al massimo del suo valore profetico; quasi come dogma universale, bene comune di tutti gli esseri e le creature terrestri; dogma nato e scaturito da quello unico e inderogabile di dio: Amore supremo che vivifica il tutto e lo rende vero e godibile con gioia e sincerità incontrollabili.
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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia
Ho letto con piacere passionale la “Via Crucis” di Francesco Terrone, perché avendo lavorato in Inghilterra, precisamente a Londra per sei anni e vinto il concorso alla Corte d’Appello di Torino e Val d’Aosta in qualità di Cancelliere, ho lavorato prima presso il Tribunale di Torino e poi a Nola. Nel tempo libero ho sempre scritto romanzi di cui ne ho pubblicati solo quattro, ma amo profondamente la poesia, quindi il testo di Terrone mi ha fatto riflettere molto fino a domandarmi: «Perché l’uomo ama la poesia; perché scrive poesie; perché si trasforma nella poesia?». Innanzitutto dovremmo dare una definizione alla poesia per poter esprimere le nostre opinioni o convinzioni su questo tema molto delicato in considerazione del carattere universale che ha assunto. Potremmo definirla un’espressione dell’animo umano in rapporto alla sua sensibilità di concepire le cose in una natura divina. Poiché oggi la civiltà ci ha orientato, almeno sotto l’aspetto formale, alla parità tra l’uomo e la donna e all’accettazione della diversità, oserei affermare che la poetica costituisce l’aspetto interiore dell’Ente persona. Francesco Terrone è uno che ama da anni la poesia, quella poesia che lo induce a vivere diversamente dagli altri, ma chi lo può capire questo? Soltanto quel poeta che si invola nella natura come un gabbiano nel cielo, come un’onda sull’acqua, come un sussurro del vento, con un animo che regge la vera armonia della sua vita. “…Ad occhi spalancati cerco di capire quei passi senza pace, che il vento tenta di portarmi via, ma è ancora buio per comprendere il fascino di quel lamento nel silenzio del drammatico evento”. (Meditatio, Stazione II-Gesù è caricato della Croce) La “Via Crucis” è il vero dramma di Nostro Signore Gesù Cristo, il vero dramma di Dio fattosi uomo, ma la forza della fede ha sempre trionfato sul male, quindi nel contesto di Terrone solo Cristo poteva reggere tale drammatica crocifissione, l’uomo no e lo si evince anche riflettendo tutte le Stazioni che l’autore ha saputo ben esprimere con il suo pensiero attraverso le Meditatio, la dove emerge la poetica religiosa del Nostro autore. Leggendo per anni le poesie dei contemporanei e quelle dei “Grandi” della letteratura mondiale bensì anche scritte da persone comuni, spesso troviamo una parte di noi stessi nei loro versi, pur non essendone gli autori. Ciò mi è accaduto in alcuni testi di Terrone, quando lancia quei messaggi in cui mi fa capire che senza l’amore, senza amare, senza ubbidire alla natura, non si va da nessuna parte. Allora mi domando: «Perché chi non scrive è lontano da tutto ciò?» . L’amore per la natura, per la gente che ci circonda, per la vita passata e futura nelle loro innumerevoli tonalità e sfaccettature, percepite nella poetica altrui, talvolta e forse anche spesso, ci coinvolge, ci fa partecipi e complici allo stesso tempo in quanto dovuto alle idee, ai pensieri, al modulo di descrivere le cose e soprattutto dalle tematiche che riguardano il sociale. Francesco Terrone, ingegnere e poeta, è un autore che merita di essere letto da tutti coloro che amano il meraviglioso mondo del sapere, del conoscere, dell’apprendere nuovi stati d’animo per approfondire ancora meglio perché siamo trasportati congenitamente a trasmettere i valori del nostro vivere. Pietro Sgambati (scrittore) 101
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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia
LE TUE CAREZZE
ODISSEA
Accompagno la mia poesia con le ali delle tue carezze. Vivi in me come il sole vive nell’universo…
Sento nell’aria un cinguettio di rondini… In ogni vita c’è sempre un deserto, un’odissea piena di storia. Più piangi, più il mondo ti abbandona!
EMOZIONI Conosco il cielo, come conosco il mio cuore; per questo amo la luna, il sole, le stelle. Tutto non mi sembra vero quando con i piedi tocco la terra e vivo emozioni terrene che sanno solamente di speranza.
VITA DI DOLORE Sono triste quando il sole piange, quando inesorabilmente i giorni passano ed il cuore si riempie di stralci di una vita di dolore.
IL MIO SILENZIO Quando il sole è nascosto tra le nuvole non riesco a capire i colori con i quali la natura dipinge la terra! Vivo senza te il silenzio della mia anima.
OGNI BENE Mi piacerebbe essere una nuvola, una nuvola tanto grande da far piovere in ogni angolo della terra benessere e pace, benessere, pace e amore.
Amore e Sogno sono qui le parole chiave dell’anima poetica di Francesco Terrone. Alla base, il fondamentale amore quotidiano da donare e ricevere da una compagna o da un figlio o dalla famiglia, che si sublima in un tenero vagheggiamento dell’immaginario e, come un aquilone che riplana a terra per aver perso il suo slancio, si trasmuta nella dimensione del sogno, come forza del desiderio inappagato e come doloroso silenzio dell’anima. In Terrone però non manca mai l’Amore con la A maiuscola, legata a tutte le radici dell’essere. Amore come afflato di fraternità, che lo porta a desiderare di essere una nuvola capace di far piovere felicità e benessere e pace in tutto il mondo. Amore come la stella polare che ne anima il cuore e la consolazione del verso. Amore come “doloroso amore della vita”. Doloroso, ma pur sempre Amore, perché da una parte gli fa cogliere con amarezza la coscienza dell’odissea che agita il cuore di ogni uomo nel deserto dei suoi problemi e delle sue lacrime, ma dall’altra a cercare emozioni terrene che sanno solamente di speranza, forse fragili ma anche intensamente dolci, come quel cinguettio di rondini che da qualche parte ci attende per riscaldarci l’anima… anche quando piange il sole. (FBV) 102
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FRANCESCO TERRONE Poeta Scrittore da Mercato S. Severino Salerno Italia
Al di là e al di sopra di una valutazione estetica puramente razionale, si deve “considerare ed analizzare ciò che focalizza ed anima i sentimenti genuini e sinceri, autentici ed originali di Francesco Terrone”. Si tratta di emozioni molto sentite che hanno le radici profonde nella terra e la chioma nell’animo del nostro Autore: il mistero della vita e dell’universo, la conoscenza e l’amore della natura; il sentimento del tempo, il senso dell’eternità che caratterizza l’estensione del mare, la musica delle sue isole, la luminosità del sole, sono tutti elementi che il poeta raccoglie nelle sue immagini e li propone ai lettori. In questa vasta tematica non manca il sorriso della morte, il linguaggio delle pietre nella dialettica di questo “figlio delle stelle”, cacciatore di nubi e di emozioni. Nella sua recente silloge (Come l’acqua nel deserto, OTMA 2 Edizioni, Milano 2016, pp. 66) leggiamo con ammirazione il seguente componimento intitolato A SUD DEL MIO CUORE: A Sud del mio cuore c’è la mia terra, terra di gente onesta e di briganti, miscuglio di cenere e fiori di girasoli, terra dove il sole non manca ad illuminare angoli bui e perversi. Tutto è luce, tutto miseramente tace.
La triplice ripetizione della parola “terra” indica chiaramente dove sono le origini del Poeta, dov’è il cuore, dov’è la sua identità esistenziale e meridionale. La sua è terra “di santi e di poeti, terra di navigatori e di camorristi, terra dell’amicizia e della cultura”. In quella terra i gabbiani sembrano giocare con gli aquiloni, i fantasmi scolpiscono le pietre: i bambini vanno a scuola come per gioco, “ridono,/ i grandi piangono/ nel sentire/ il canto del cigno innamorato”. Questo connubio di bene e di male, di buio e di luce ha un sapore agostiniano e si perpetua nel tempo che passa inesorabilmente nella gola asciutta ed aspra della clessidra. “Così si scopre il sapore del dolore nel pianto della pietra che consuma la vita di una lepre nella tagliola della morte”. Il tutto è “come l’acqua nel deserto”. Qui non si tratta di pessimismo razionale di tipo leopardiano, ma siamo di fronte ad uno “stato d’animo che invita alla riflessione sulla vita e sulla morte, sulla verità del nostro destino”. Ci sono sia la gioia di vivere sia il dolore quotidiano nel forte anelito di “sopravvivere in seno ad una società votata al consumismo”. Il Poeta cerca di stabilire un equilibrio fisico e mentale per superare la paura e il sospetto. Ecco perché difende l’ecologia, condanna l’aborto, guardando in faccia la realtà senza ipocrisia, usando le parole senza retorica, cercando nel cuore dell’universo i lacerti etici e morali, nel cuore dell’universo che è il suo libro di scibile e di conoscenza. In quest’ottica visionaria egli scopre la sapienza del mare, superando la tristezza e la solitudine nel forte anelito di pace e di libertà. La difesa della vita si riscontra chiaramente nel componimento “Aborto: fammi vivere”. “Migliaia di poveri angeli/ vengono soppressi,/ vengono soppressi,/ vengono lasciati ad un destino amaro/ di nome morte”. La cultura dell’amore consiste di vari livelli cognitivi per il figlio delle stelle, per il cacciatore di nubi, di emozioni e di sogni al quale i labirinti di lacrime umane non danno pace. Da qui derivano i suoi sentimenti negativi: “Un fantasioso sogno/ con i colori tetri della notte/ è la mia vita”. La poesia intitolata Stella di mare offre il sapore della libertà ed indica al poeta il sentiero che conduce all’amore nei lontani orizzonti infiniti, ma anche nel ventre della madre terra, la sua culla e la sua “natura naturans”. Il sogno della libertà e dell’amore ha radici profonde, ricerca un “paradiso perduto/ tra rovi e cielo stellati”. È questo il mito dell’infanzia, dell’età dell’oro in cui si intrecciano immagini contrastanti che creano un’atmosfera lirica di rara bellezza, ricca di metafore simboliche. Ciononostante, “in una notte piovosa di fine primavera/ pensavo ai colori del mondo/ persi in uno scenario di paura e di morte”. Il suo saluto al sole, al mare, al fiore, al tempo, alla vita, ha un sapore pascoliano, ma non si allontana molto dal Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi che cerca di abbracciare l’universo intero sotto il grande ombrello di Dio Creatore. Il linguaggio delle stelle è arduo e sincero nel sogno dell’amore, nel ricordo di quei giorni “quando tu eri/ l’altra sponda della strada/ ed inseguivi i battiti del mio cuore”, quando “nei tuoi occhi si specchiava il mare”, quando “pensavo al volo stravagante delle rondini” che sfioravano con il loro petto la rugiada mattutina sull’erba del sentiero della libertà e dell’amore. Allora egli era “capace di amare/ fino alla follia “attraverso la notte/ riconosco le mie paure/… nel volto bello del mio dolore”. Ma poi, come per incantesimo, il Poeta ode “da lontano un suono di campana,/ ode grida gioiose di bambini in festa”. Così egli recupera la speranza nel mito dell’infanzia e riassapora il mistero della vita, superando la paura, il tormento, la solitudine. La lettura così serrata dei testi poetici di Francesco Terrone ci conduce a scandagliare il suo intimo e ci propone una conoscenza più profonda dei suoi sentimenti e delle sue emozioni. Egli è un poeta serio, sincero, originale, autentico: non è affatto retorico e prolisso, ma è semplice e lineare; chiaro ed evidente è il suo messaggio etico ai lettori, ai quali raccomandiamo di leggere e meditare la lunga intervista condotta da Teresa Laterza. Essa è stata pubblicata nella rivista Le Muse (Reggio Calabria, Ottobre 2016, pp. 10-14), nella quale troviamo, fra l’altro, una definizione della Poesia offerta dallo stesso Poeta: “La poesia è la dialettica che scalfisce nei cuori il senso dell’amore, della pace, della libertà, delle emozioni…”. Orazio Tanelli 103
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DINA ZILBERBERG Pittrice
DINA ZILBERBERG, pittrice, vive e lavora nella Città di Ra-anna (Israele). È accademico associato e Presidente Delegato Nazionale per Israele dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, da Castel San Giorgio (Salerno, Italia). L’artista durante la sua carriera ha allestito mostre personali e collettive in diverse nazioni, riscuotendo grandi successi di critica qualificata e di pubblico. Nel mese di dicembre 2007, ha partecipato alla VI Edizione della Biennale di Arte Contemporanea Città di Firenze, dove il Presidente dell’Accademia Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, ha avuto il piacere e la gioia di incontrare per la prima volta l’Artista e di apprezzare le sue opere.
da Ra-anna Israele
Festa di fiori e di colori, elaborata con piena armonia tra le tonalità più delicate e quelle più forti o più scure, con una leggera evanescenza che non dissolve ma fortifica le forme, in un insieme che trasmette tutta la solarità della natura e nello stesso tempo un invito perentorio a cogliere e diffondere nella sua pienezza la poetica energia della vita. (FBV) 104
Vaso con fiori - Olio su tela cm 40x50
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ANGELA MARIA TIBERI Poetessa Scrittrice da Pontinia Latina Italia Sono versi ricchi di poetici contrasti: tra ideale e reale, tra solitudine che avvolge il cuore e il sogno d’ Amore che fa brillare le stelle del firmamento dell’anima, tra la gratitudine per la bellezza del creato e l’amarezza per il male infinito e spesso colposo dell’umanità, tra il senso consolatorio della Presenza e l’ombra svangante dell’Assenza… Ora con espressioni cadenzate da un ritmo poetico, ora con un linguaggio più colloquiale e quotidiano, ora apertamente ora con liriche evocazioni, la poetessa trasmette la rosa dei venti che soffiano sul suo animo e stimolano il suo pensiero. E comunque da questi venti soffia un messaggio d’Amore… (FBV)
ANGELA MARIA TIBERI, poetessa e scrittrice, vive a Pontinia (Latina). Laureata in Economia e Commercio, è stata docente di ruolo di economia aziendale. Attualmente è pensionata. Ha pubblicato: Alla scoperta di noi stessi, come premio per un concorso indetto dalla Casa Editrice Tindari; Amare in versi, con la Casa Editrice lbiskos - Uliveri, dopo essere riuscita a qualificarsi come finalista del Concorso Autori europei 2009; Cuore da poeta, Casa Editrice GDS editori; La vita raccolta in un filo, Il Parapendio dell’amore (MgC Management); Prendi la mano… incomincia ad amarmi, Aletti Editore; Una storia da dimenticare, premiato al Concorso Internazionale “Arte e Cultura” in Castel San Giorgio (Salerno- Italia). Le sue opere sono state pubblicate su numerose antologie di accademie famose. I suoi lavori hanno ricevuto premi di alto prestigio a concorsi nazionali e internazionali. Hanno scritto di lei critici qualificati e la stampa nazionale. Attualmente è Presidente Delegato Regionale per la Regione Lazio dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura, presieduta da Michelangelo Angrisani, in Castel San Giorgio (Salerno, Italia).
GIOCO DELL’AMORE Le tue mani possenti hanno messo radici nel cuore spalancandolo nel Regno dell’Amore. La solitudine è scomparsa nell’ombra della sera facendo brillare le stelle del firmamento nella mia anima. Stringo le tue mani con il pensiero del rito solare di un gioco d’amore avvolto al mio corpo, ma ha l’ombra di un essere assente.
MESSAGGIO D’AMORE Vorrei farti giungere un messaggio d’amore per aprire il tuo cuore alla gioia intensa quando ti stringo ad un grande albero centenario per mostrare gratitudine alla bellezza del creato che asciuga le tue lacrime di solitudine. Vorrei che questo messaggio arrivasse a tutti i cuori dei viventi che sognano l’Amore per perdonarsi a vicenda le colpe causate dall’incomprensione, avidità, gelosia, intolleranza, cioè il male infinito dell’umanità, assente e priva di ogni bontà. 105
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AMALIA VITI, poetessa, è nata a Napoli da una famiglia dell’alta borghesia partenopea. Si è laureata in Lettere presso la prestigiosa Università Federico II. Da anni frequenta i salotti letterari romani. Ha partecipato a diversi concorsi di poesia e narrativa, conseguendo spesso riconoscimenti di rilievo. Fa parte dell’Accademia Romana della Rosa, di cui è Vice Presidente.
VITI AMALIA Poetessa da Napoli Italia
CANZONE DELLA MIA CITTÀ T’aggia scrivere ‘na canzone a te, Napule mia. Ma che te pozzo scrivere a te ca sì poesia? Stu cielo blu pittato c’ ‘o mare se cunfonne e ‘o core mio sprufonne dint’ ‘a malinconia. ‘O tiempo è passato, ma tu, Napule mia, pe’ niente sì cagnata. Ancora a Margellina ‘e vvarche se ne stanno, d’ ‘o viente scutuliate. Luntano, ‘na canzone se culla ‘o piccirillo Cu ‘a vocca a pezzechillo. Pusilleche suspira penzanne ê nnammurate ca â sera dint’ ‘e viche passeano abbracciate.
In terzine vivificate dalle colorate tonalità della lingua napoletana e con versi opportunamente ritmati anche se con rime non obbligate, la poetessa traccia un quadro della città di Napoli improntato alla lirica classicità delle canzoni, in una dimensione elegiaca di appassionata identità. (FBV) 106
Abbascio a via Caracciolo ‘a luna aiza ‘a capa guardanno Si, pe ccaso, quaccheduno l’ha chiammata. Viuline accompagnano chell’onne appassiunate ca fanno annanze e arrete sciacquettianne quiete. Quanno tù avuote ‘o sguardo e vive sta Città, cchiù niente l’addumanne, ca’ ‘o munne è sulo cca.
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SERGIO ZAPPIA Poeta da Baronissi Salerno Italia
SERGIO ZAPPIA, poeta, è nato a Salerno ed è domiciliato a Baronissi (Sa). È coniugato ed ha un figlio, Andrea. È perito capotecnico specializzato in Elettrotecnica, con diploma conseguito presso l’l.T.l.S. “M. Focaccia” di Salerno. Ha poi conseguito il Diploma Universitario in Ingegneria Elettronica presso l’università degli Studi di Salerno. Da gennaio 2003 è regolarmente iscritto all’Albo degli Ingegneri. A maggio 2005 ha concluso il Master Universitario in Legislazione Ambientale e fonti di Energia Rinnovabile, organizzato dalla Seconda Facoltà di Napoli. Da sempre appassionato della poesia, ha ricevuto numerosi premi letterari e a concorsi nazionali e internazionali. Ha pubblicato nel 1984 la raccolta Canzoni, edita dalla Casa Editrice Demetrio Cuzzola, nel 1988 la raccolta Messaggi d’Amore, edita dalla ASIR. Attualmente fa parte dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura”, con sede a Castel San Giorgio (Salerno, Italia). Con versi chiari e scorrevoli, inquadrati in quartine ritmicamente ben equilibrate e collegate tra loro da una fluida successione logica, la poesia tesse un’accattivante presentazione di Paestum-Posidonia e dintorni, elaborata con amore e competenza, tra le suggestione di una storia che viene da lontano ed emozionati ricordi personali, e tale da trasmettere non solo una conoscenza adeguata ma anche la voglia di cogliere da vicino le vibrazioni secolari di un luogo tutto da ammirare e da adorare. (FBV)
PAESTUM Che rimane della storia che comincia dalla Preistoria? Quei villaggi sulle alture, con Gaudo per le sepolture… Fattoria commerciale fin dal Paleolitico-day, continuò così per la costa con i sibariti achei… del commercio via terra ci fu fortificazione e con la gente arrivata della città la costruzione… Nacque così Poseidonia, che dei Greci fu colonia poi Paistom con i Lucani… poi Molosso ed i Romani… Paestum fabbricava imbarcazioni e crescevan le pubbliche costruzioni: il Foro, il Capitolium, l’anfiteatro… tal periodo non fu di certo periodo atro! Poi, è sicuro, non è falso, si è espanso il fiume Salso, la città a impaludirsi cominciò e pian piano tutto si pietrificò. Con la crisi pagana, senza più Venere, sorse una chiesa vicino al Tempio di Cerere… Alla foce e al lido crebbe la sabbia e tutti scapparono con tanta rabbia, sui monti vicini si rifugiarono e nacque, così, Capaccio, ovvero, Caput Acquae. Lì trovarono scampo dai Saraceni e dalla malaria con i terrapieni.
Solo con le strade, senza più il porto il commercio, così, fu subito morto! Giunse Roberto il Guiscardo, re e nobile uomo, che con le pietre dei Templi a Salerno fece il Duomo! Paestum era stata abbandonata, sia dal popolo che dall’arte figurata. Solo con gli scavi riemerge la storia che parte dalla preistoria! Una cinta muraria interamente conservata, con le torri diroccate a pianta quadrata, la porta Giustizia, la Porta Sirena, la Porta Aurea e la Porta Marina, la Via Sacra delle processioni, il Foro, i templi per le adulazioni: i Templi di Hera (Basilica e Nettuno), quello di Athena o di Cerere per qualcuno, il Tempio Italico… l’Aerium, l’Anfiteatro … di quanta storia antica la nostra Paestum è teatro! Io la tengo nel cuore perché da bambino sulle spiagge pulite correvo giulivo. Perché qui sbocciava il primo “amorino” ed il primo bacio davo da fidanzatino. È un evento eccezionale, quando sfilano i carri a Carnevale! Io presente per collaborare: far sì che i telefoni potessero squillare! che giorni felici… io proprio non so, le manifestazioni… il Premio Charlot! La spiaggia… insidie nasconde il mare, ma tu bagnante non ti scoraggiare… tramonti rosati, potrai ammirare: Paestum-Poseidonia è da adorare! 107
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ARTE E CULTURA ACCADEMIA DI BELLE ARTI, LETTERE E SCIENZE
Baby Artisti e Giovani Poeti
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ANDREI-DUMITRU BACIU è nato il il 29 ottobre 1998 a Rădăuți, Calea Bucovinei Suceava (Romania), dove vive. Frequenta la Scuola Agraria di Rădăuți Protezione Ambientale, Classe XI. Parla le lingue rumena, francese e inglese. Ha sviluppato il suo talento all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Con le sue opere ha partecipato all’esposizione di varie mostre di pittura. Ha ricevuto premi alla terza edizione dell’apertura ufficiale del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio in Rădăuți e alla XIX edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Castel San Giorgio (Italia), promosso da Michelangelo Angrisani.
ANDREI DIMITRU BACIU Pittore da Rădăuți Suceava Romania
A dominare, in questi dipinti, è un forte senso di libertà che trova compiuta espressione nel volo degli uccelli. Le sfumature cromatiche, dominanti rispetto al disegno, amplificano questa sensazione, rivelando un’intima esperienza del mondo naturale. (E.I.) 110
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BIANCA ELENA RAILEANU Pittrice
BIANCA ELENA RAILEANU, pittrice, nata a Rădăuți, Calea Bucovinei, Suceava (Romania) il 28.11.1997, frequenta la Scuola Agraria, gruppo Andronico Motrescu, classe XII, in Rădăuți, sezione “Protezione ambientale”, parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini presso il monastero Santo Vescovo Leonzio, di Radauti, ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Fa parte del Coro Misto di Bambini presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, a Rădăuți, con cui partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stata premiata al Premio United Endeavor (trolley e tablet) in Radauti e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani.
da Rădăuți Suceava Romania
Casa Luxemburg
In queste limpide immagini l’artista, avvalendosi di una sapiente modulazione cromatica, descrive con grande minuzia e con mano sicura i singoli edifici, oggetto d’attenzione in quanto spazi della vita, sia privata che pubblica. Dunque fondamentale è la presenza umana che, quando non immediatamente percepibile, è suggerita dai più comuni oggetti d’uso quotidiano. (E. I.)
Lumina Orasului 111
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MIHAI GABRIEL URSULEAN Pittore
MIHAI-GABRIEL URSULEAN è nato il il il 6 settembre a Rădăuți (Calea Bucovinei, Suceava, Romania). Frequenta la Scuola Professionale Meccanica classe IX. Parla rumeno, francese e inglese. Appassionato dell’Arte Pittorica ha sviluppato il suo talento all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. fa parte del Coro Misto di Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, con cui partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stato premiato al concorso Esordienti meritevoli in Radauti, alla XIX e alla XX Edizione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura” (2015 e 2016) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani.
da Rădăuți Suceava Romania
Inima padurii
La cifra di questi dipinti è certamente un colore: il bianco. Strati di ghiaccio e coltri di neve si distendono sul paesaggio, luminosissimo, restituito nei suoi tratti essenziali, come in graduale dissolvenza nell’atmosfera. (E.I.) 112
Lacul inghetat
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COSTANTIN IULIAN LUCACI Pittore da Rădăuți Suceava Romania
COSTANTIN IULIAN LUCACI è nato a Rădăuți (Bucovine, Suceava, Romania), nel 2001. È seminarista presso il Seminario Teologico Sacerdotale e Pastorale classe XII in Suceava. Ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuţi, dove ha partecipato anche a due mostre di pittura. I suoi dipinti sono stati esposti anche alle mostre: Fiori e luoghi sacri presso le Gallerie d’Arte di Radauti, Maggio 2014 (seconda edizione), Momenti della resurrezione, presso le Gallerie d’Arte di Rădăuţi, Maggio 2015 (terza edizione); Stupore, il quotidiano, presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuţi, dal 2 al 10 Luglio 2016 (quarta edizione); in una manifestazione organizzata dal Comune di Rădăuţi, dalle Gallerie d’Arte e dall’ Associazione Stella Radauti. Ha ricevuto diversi premi, tra cui: * Premio Colori chiamata (zaino da viaggio e telefono cellulare) terza edizione (2015), presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuţi. Nello stesso concorso, in occasione della quarta edizione, ha ricevuto una menzione d’onore. * Premio per i Piccoli Artisti alla XX e XXI edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (Italia), promosso da Michelangelo Angrisani.
Toamnei
Il paesaggio naturale, mirabilmente rappresentato dall’artista ora con tratto nitido, ora in maniera più sfuggente, si tinge dei colori caldi del tramonto, suscitando una forte sensazione di sospensione temporale, nell’attesa che si concluda il naturale ciclo del giorno, osservato nella sua non banalità. (E.I.)
Ritm 113
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MARIANA LARISA DRAGOMIR Pittrice da Rădăuți Suceava Romania
MARIANNA-LARISA DRAGOMIR è nata a Rădăuți (Calea Bucovinei, Suceava, Romania) il 13 aprile 1998, frequenta la Scuola Agraria di Radauti Turismo e tutela consumatori Classe XI, parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți. Ha partecipato a mostre collettive di pittura, ad attività curricolari ed extracurricolari, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Attualmente fa parte del Gruppo Laboratorio di Pittura Vasile Popescu e del Gruppo Coro Misto di Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, con cui partecipa attivamente a celebrazioni religiose e concerti. È stata premiata al concorso Speranza nell’Arte in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura in Italia (2015), promosso da Michelangelo Angrisani.
Quella di Larisa è una pittura elegante, dai delicati passaggi cromatici che, a tratti, concorrono a dissolvere l’immagine, immergendo la natura in una dolce atmosfera sognante. L’apice di questa ricerca figurativa è il trionfo della vita, che trova espressione nel fiore che, sfidando il freddo, nasce tra la neve. (E. I.)
Senza titolo 114
Jocul fulgilor
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LAURA OROSANU Pittrice
LAURA OROSANU, pittrice, è nato a Rădăuți, Calea Bucovinei ( Suceava Romania) il 7 agosto 1998. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, dove ha partecipato anche a due mostre di pittura. I suoi dipinti sono stati esposti anche alle mostre: Fiori e luoghi sacri presso le Gallerie d’Arte di Radauti, Maggio 2014 (seconda edizione), Momenti della resurrezione, presso le Gallerie d’Arte di Rădăuți, Maggio 2015 (terza edizione); Stupore, il quotidiano, presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, dal 2 al 10 Luglio 2016 (quarta edizione); in una manifestazione organizzata dal Comune di Rădăuți, dalle Gallerie d’Arte e dall’Associazione Stella Radauti.
da Rădăuți Suceava Romania
Le opere di Laura Orosanu sono frutto di uno spirito artistico poliedrico, il risultato di un fine esercizio disegnativo e di un uso sapiente del colore; ma sono soprattutto portatrici di messaggi, veicolo di emozioni variamente percepite e interiorizzate dall’osservatore. (E.I.) 115
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NICOLETA ANDREEA ONISIMIUC Pittrice da Rădăuți Suceava Romania
NICOLETA ANDREEA ONISIMIUC, nata a Rădăuți (Suceava, Romania) il 28.11.1997, frequenta la Scuola Agraria gruppo Andronico Motrescu, classe XII, in Rădăuți, sezione “Protezione ambientale”; parla rumeno, francese e inglese. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini presso il monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, ha partecipato a mostre collettive di pittura, a progetti scolastici di squadra, e a corsi di informatica. Fa parte del Coro Misto di Bambini presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, a Rădăuți, con cui partecipa alle celebrazioni religiose e a concerti. È stata premiata al Premio United Endeavor in Rădăuți e alla XIX Edizione del Concorso Internazionale Arte e Cultura (2015) in Italia, promosso da Michelangelo Angrisani.
Questa personalissima trasfigurazione del dato reale attraverso il colore regala suggestive visioni del mondo naturale: un albero stremato dalla stagione fredda sembra trovare nuova vitalità nell’avvolgente luce di un paesaggio lunare; una vegetazione rigogliosa accompagna il volo degli uccelli, in un moto ascensionale che punta al divino. (E.I.)
Paesaggio campestre 116
Luna piena
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DENISA PARASCHIVA JAGANARIU Pittrice
DENISA PARASCHIVA JUGANARIU è nata a Rădăuți (Bucovinei, Suceava Romania) il 14 ottobre 2003, frequenta la scuola Media Mihai Eminescu in Radauti, classe VI. Appassionata dell’arte pittorica, ha sviluppato il suo talento artistico all’interno del Laboratorio di Pittura Vasile Popescu per i Bambini nel Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuți, con cui ha partecipato a due edizioni di mostre colletive di pittura. I suoi dipinti sono stati esposti anche alle mostre: Fiori e luoghi sacri presso le Gallerie d’Arte di Radauti, Maggio 2014 (seconda edizione), Momenti della resurrezione, presso le Gallerie d’Arte di Rădăuţi, Maggio 2015 (terza edizione); Stupore, il quotidiano, presso il Monastero Santo Vescovo Leonzio, di Rădăuţi, dal 2 al 10 Luglio 2016 (quarta edizione); in una manifestazione organizzata dal Comune di Rădăuţi, dalle Gallerie d’Arte e dall’ Associazione Stella Radauti.
da Rădăuți Suceava Romania
Orasul romanescu
Della città, luogo dal forte valore identitario e scenografia della vita quotidiana, l’artista coglie la vitalità e le metamorfosi: la coesistenza di molteplici punti di vista e la peculiare scelta cromatica contribuiscono a creare uno scenario fantasmagorico, in cui ogni singolo elemento pulsa di energia. (E,I,)
Orasul romanescu 117
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ANDREEA ŞPETCO, PITTRICE, nata a Rădăuţi nel 1999, si è formata presso la Traian Lalescu Theoretical High School di Orsova e qui si è distinta presso il locale complesso sportivo diventando una campionessa di canottaggio nella sua categoria. Appassionata di Musica, a Rădăuţi ha partecipato al Coro Congiunto dell'Insediamento dei Bambini “Sf. Gerarca Leonzio”. Oltre a coltivare la passione per la pittura, ha mostrato anche particolari abilità in informatica e nelle elaborazioni fotografiche.
SPETCO ANDREEA Pittore da Rădăuți Suceava Romania
Con un rapido gioco di riflessi l’artista sdoppia gli elementi del paesaggio, dilatando lo spazio e consentendo allo sguardo di immergersi totalmente nelle opere, in una natura silenziosa, pacifica, incontaminata. (E.I.) 118
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VINCENZO MIDDEI è nato a Roma ed è stato premiato al Concorso Magna Grecia dell’Associazione Internazionale Magna Grecia (Latina - New York), e al Concorso indetto dall’Accademia internazionale Arte e Cultura di Michelangelo Angrisani. Frequenta la scuola materna Comprensorio Manfredini di Pontinia, con corsi di canto e nuoto. Ama dipingere Super Mario.
VINCENZO MIDDEI Pittore da Pontinia Latina Italia
Primavera - Tempera su carta cm 30x21
Il giovanissimo artista, dispiegando un variegato ventaglio di colori, concretizza la sua idea di primavera: forme libere che non impongono limiti interpretativi, ma in primis un fluire cromatico che suggerisce la transitorietà della stagione e delle relative esperienze sensoriali. (E.I.) 119
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LUIGI CRESCIBENE Scrittore Critico Giornalista da Salerno Italia
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LUIGI CRESCIBENE, giornalista-pubblicista, è nato ad Ottati (SA) e risiede a Salerno. Ha insegnato, per molto tempo, discipline umanistiche negli Istituti di istruzione secondaria di II grado. Collabora da molti anni, come autore e come critico artistico e letterario, a quotidiani e riviste specializzati. Della sua opera si sono, altresì, interessati quotidiani e riviste nazionali. È autore di numerosissimi saggi di costume, di critica letteraria e di critica artistica trattando di movimenti e tendenze di arte e di artisti contemporanei. Ha pubblicato di recente: Le stelle di crema - Romanzo (Mursia editore) Respiri di luce e ombre - Selezione di saggi critici di pittura (Palladio ed.); La luce nella penombra - Saggio monografico su Tullio Grassi e la sua pittura (Palladio ed.); Le voci del segno e del colore - Saggio monografico su Michelangelo Angrisani e la sua pittura (Arte e pittura ed.); “…e tenera è la luce” – Saggio e Catalogo per la mostra permanente di pittura all’aperto - Ottati; “Nel colore e tra gli alberi - Saggio monografico su Gaetano Rispoli e la sua pittura; “Tante donne e altro” (Ferraro ed.); La sete - Racconti brevi e brevissimi (Plectica ed.); La strada – Romanzo - I Premio per la narrativa alla X edizione del premio internazionale De Curtis - Roma (Lampi di stampa ed.); Le lenzuola pulite Racconti ( Lampi di stampa ed.); Lontano - Racconti in penombra (Aletti ed.). Sono in via di pubblicazione La luce bianca - Poesie, Una donna - romanzo. Collabora con l’Accademia artistico -letteraria “Arte e Cultura” di Michelangelo Angrisani, di cui è senatore accademico fin dalla sua nascita. Ha ricevuto numerosissime e prestigiose attestazioni di plauso e riconoscimenti per la sua opera di autore e di critico. È critico di riferimento di numerosi artisti di respiro nazionale.
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FRANCO BRUNO VITOLO Critico letterario da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
FRANCO BRUNO VITOLO, nato nel 1949 a Cava de’ Tirreni (SA), laureato in Lettere Classiche, docente liceale in pensione, svolge tuttora per hobby attività giornalistica e culturale sul territorio a vari livelli, dal servizio televisivo alla presentazione delle serate, dall’articolo su carta stampata all’articolo su riviste informatiche, dal gioco alla rappresentazione videofotografica. Nell’ambito della scrittura, ha curato, con altri, la pubblicazione de Gli anni rubati - Le memorie di Settimia Spizzichino, reduce da Auschwitz (Comune di Cava de’ Tirreni, Prima Edizione 1996). Sullo stesso tema ha scritto: Cioccolato ad Auschwitz - Studenti nel lager con la reduce Settimia (Napoli, Simone, 2004), diario romanzato di un viaggio realmente effettuato con la Spizzichino ed altri reduci ed ebrei romani: il testo è adattato per le scuole con integrazioni ed un eserciziario. Per la scuola ha scritto anche: il dizionario Il Vocabolatino – parole, forme, etimologie (Ellepiesse 2010) e Papà Latino (manuale di Latino per la Scuola Media – Ellepiesse 2007), entrambi in collaborazione con Anna Somma; Disco ludens, Bari, Ladisa, 1993, eserciziario di Latino; Perì tès thuras, Bari, Ladisa, 1994, eserciziario di Greco. Tra le sue pubblicazioni, da ricordare Verso Antonello, viaggio nei testi poetici di Antonello Venditti, con Manuela Rigamonti (Bastogi, 2006): un’esperienza felice, sia per l’argomento sia per la collaborazione con un’alunna di ieri ed amica di oggi. Un’esperienza tanto soddisfacente che hanno insieme ritenuto opportuno doppiarla, giocando sul serio e pubblicando in e book Nonno Zecchino racconta - Viaggio nei testi dei primi sessant’anni dello Zecchino d’oro. Tra le altre, ha curato con Annamaria Morgera la pubblicazione del libro Oltre la tenda – Come ho imparato a convivere con la SLA, di Lolita D’Arienzo. Numerose le opere scritte o curate e legate alla sua Città. Tra queste, da sottolineare soprattutto Le strade di Cava, con Salvatore Fasano ed altri autori (Area blu 2013), Cava a colori, con Fortunato Palumbo (2005), e l’editing di Anche Dio lavora… e noi non gli mettiamo i contributi – Storie vere di strada… e di persone, di Antonio Armenante (Area Blu 2014). Da quattro anni collabora con l’Accademia Arte e Cultura nell’elaborazione delle iniziative e nel servizio stampa.
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FABIO DAINOTTI Critico letterario da Cava de’ Tirreni Salerno Italia
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FABIO DAINOTTI, presidente onorario della Lectura Dantis Metelliana, di cui è stato prima direttore e poi presidente, partecipa attivamente alla vita culturale della città; è stato componente del Comitato culturale del Comune e successivamente del Comitato per le onorificenze. Ha insegnato, a seguito di vincita di concorso, materie letterarie e latino. Fa parte della Giuria del Premio letterario “Città di Cava de’ Tirreni” e del premio “Arte e cultura”. Ha commentato canti di Dante e tenuto conferenze. Ha tenuto reading di poesia: l’ultimo alla State University of New York. Per la saggistica ha curato, tra l’altro, la pubblicazione del volume Gli Ultimi canti del Purgatorio, edito da Bulzoni nel 2010. Ha pubblicato di poesia: L’Araldo nello specchio, Avagliano, 1996; Sera, Pulcinoelefante, 1997; La Ringhiera, Book, 1998; Ragazza Carla cassiera a Milano, Signum, 2001; Un mondo gnomo, Stampa Alternativa, 2002; Ora Comprendo, Edizioni Scettro del Re, 2004; Selected poems, Gradiva Publications, 2015. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2015 la silloge inedita Lamento per Gina e altre poesie ha avuto la pubblicazione premiale per i tipi della Genesi Editrice di Torino. È presente in numerose antologie. Suoi testi e contributi critici sono apparsi su quotidiani e su diverse riviste di settore come “Gradiva”,” Misure critiche”, “Capoverso”, “Poiesis”, “Vernice”. Condirige l’annuario di poesia e teoria Il pensiero poetante. Si sono occupati della sua poesia molti critici. La pagina-libri di “America Oggi”, il maggior quotidiano italiano di New York, che esce insieme con “Repubblica”, contiene una recensione ai Selected poems. Sul mensile “Poesia”e sulla rivista “In limine”sono apparsi nel 2016 articoli riguardanti la sua poesia.
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RITA OCCIDENTE LUPO Direttore del quotidiano “Dentro Salerno” da Salerno Italia
RITA OCCIDENTE LUPO è docente di lettere negl’ istituti superiori di 2° grado, Direttore Responsabile del quotidiano telematico “Dentro Salerno”, opinionista del Gruppo Espresso, e collaboratrice del “Il Mattino”, “La Città”, “Cronache del Mezzogiorno” e numerose altre riviste specializzate, tra cui “Il Follaro” della Camera di Commercio. È stata caporedattore per dieci anni di Quarta Rete Tv ed è responsabile regione Campania Quotidiano “La Discussione”. È stata nominata dalla Presidenza dei Ministri, nella commissione cultura presso la Struttura di Missione di Bruxelles. È tuttora responsabile di uffici stampa, a carattere politico e culturale. Ha ricevuto numerosi encomi alla carriera, tra cui il 2° Premio nazionale di Giornalismo in occasione dell’Anno Giubilare. Svolge da esperta, da oltre un ventennio, corsi di scrittura creativa e di giornalismo nelle scuole di ogni ordine e grado, essendo plurispecializzata a La Sapienza Roma, a riguardo. È responsabile provinciale de “I Cattolici in Movimento” e membro permanente nell’Hospitalitè Notre Dame de Lourdes, porta avanti diverse iniziative a carattere sociale. È autrice di 4 libri: il primo su Leopardi, presente nella Biblioteca napoletana del poeta ed a Teggiano; il secondo,”Vite in strada”, su clochards e disagiati, con una straordinaria tiratura di copie; il terzo, “Senza paura”, con copertina di Oliviero Toscani, presentato dal presidente del Senato Renato Schifani nella Biblioteca degli Atti Parlamentari. Il quarto, finora ha visto oltre 40 patrocini istituzionali ed ha attraversato molti Comuni. Si tratta di “A te che leggi dopo mezzanotte”: è un libro singolare per il linguaggio nominale usato, sorta di diario-zibaldone, nel quale sono presenti riflessioni intercalate da scorci di vita vissuta. È inserito nelle biblioteche nazionali, ed è presente anche nei Paesi dell’Est. Per le sue qualità di critico d’arte e letterario, numerosi cataloghi e pubblicazioni si fregiano delle recensioni di Rita Occidente Lupo.
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EMANUELA INGENITO Poetessa Opinionista da Vico Equense Napoli Italia
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EMANUELA INGENITO è nata a Vico Equense (Na) il 26 gennaio 1991. Dopo essersi diplomata al liceo classico “Plinio Seniore” di Castellammare di Stabia, ha conseguito la laurea triennale in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali. Ha concluso il suo percorso di studi laureandosi con lode in Archeologia e Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi di ricerca dal titolo “Riordinamenti, conservazione e restauro dei dipinti delle collezioni reali napoletane dalla Restaurazione all’Unità d’Italia”. Attualmente fa parte del gruppo di ricerca Progetto Cerimoniali coordinato dal Dottore Attilio Antonelli, curando l’apparato iconografico di un volume in uscita dedicato al cerimoniale del viceregno spagnolo a Napoli nel XVI e XVII secolo. L’altra grande passione è la poesia: nel 2013 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Il giorno migliore che attendevo (Garcia Edizioni). Alcuni suoi componimenti sono stati pubblicati nell’antologia poetica Domenico Napoleone Vitale (2013), nella collana Impronte n. 42 (Ed. Pagine, 2014), sulla rivista internazionale Poeti e Poesia (n. 36 dicembre 2015: tra gli autori segnalati dal poeta italiano Elio Pecora; n. 39 - dicembre 2016: tra i poeti scelti dalla redazione). Ha partecipato alla XIX e alla XX Edizione del Premio Internazionale Arte e Cultura vincendo rispettivamente il terzo premio ex aequo e il primo premio.
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Attività dell’Accademia
Premiazione del Concorso Internazionale “Arte e Cultura 2014” - 18ª Edizione. Sala consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni (Salerno, Italia).
Michelangelo Angrisani premia gli artisti vincitori della prima rassegna di arte contemporanea nel Comune di Siano in Provincia di Salerno (Italia), alla presenza del Sindaco Dott. Sabato Tenore, del vice Sindaco Dott. Alfonso Leo e di altre autorità.
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INDICE
PAROLE SEGNI E COLORE
3 4 5 6 7 9 11 12 13 14 16 18 20 21 22
Presentazione Annuario Words sign and color L’Accademia Arte e Cultura International Accademi Michelangelo Angrisani The President of Accademy Accademia Int. Greci Marino Michelangelo Angrisani Pittore Michelangelo Angrisani Scultore Arcidiocesi Amalfi-Cava Comune di Cava de’ Tirreni Comune di Castel San Giorgio I Cavalieri del Giglio Nomina Presidenti Del. Nazionali Panorama Aereo di Cava
25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 36 38 39 41 42 44 46 47 48 49
Tutti i Partecipanti Gino Abbro Nancy Avellina Antonio Arpaia Gaetano Cerino Carmine Avagliano Maria Rosella Cetani Filomena Baratto Raffaela Cerino Vincenzo Caccamo Paola Cetani Giuseppina Califano Filippo Chiappara Anna Cervellera Ettore Cicoira Antonietta Ciancone Antonella M. I. Cicale Giuseppe Citro Contrut O’ Ion Maria F. Cocchi Sofia Colaiacovo
50 52 53 54 55 56 58 59 60 61 63 64 65 66 67 68 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 87 88 90 93 95
D’Aleo Lucia Donato D’Angelo Paola De Lorenzo Eugenia Di Leva Assunta Gneo Giuseppe Di Mauro Ignazio De Rosa Fiorello Doglia Silvana Lazzarino Marilena Fanfani Rosanna Ferraiuolo Alessandro Lolletti Pasquale Esposito Emanuela Ingenito Adriana Ferri Jeanine Lucci Annabella Mele Stefano Ortolani Angelino Malandruccolo Gennaro Pascale Olga Matera Maria Raffaele Rosaria Minosa Giuseppe Panella Emanuele Occhipinti Pilar Segura Badia Pasqualina Petrarca Rosa Ricciardelli Maurizio Santoro Nicolae Adrian Popescu Lucia Sottili Stefania Siani Maria Stimpfl Liliana Scocco Cilla Giovanni Rotunno Giammaria Trotta Giuseppe Romano
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96 97 98 99 104 105 106 107
Francesca Vitagliano Giancarlo Trapanese Sandra Gigantino Vogliobontino Francesco Terrone Dina Zilberberg Angela Maria Tiberi Amalia Viti Sergio Zappia
110 111 112
BABY ARTISTI Andrei-Dumitru Baciu Bianca Elena Raileanu Mihai-Gabriel Ursulean
113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125
Costantin Iulian Lucaci Mariana-Larisa Dragomir Laura Orosanu Nicoleta-Andreea Onisimiuc Denisa Paraschiva juganariu Şpetco Andreea Vincenzo Middei Luigi Crescibene Franco Bruno Vitolo Fabio Dainotti Rita Occidente Lupo Emanuela Ingenito Attività dell’Accademia
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