Il Sommelier n 5/2013 settembre-ottobre

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Rivista di enologia, gastronomia e turismo

FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER

Anno XXXI - Numero 5 - Settembre-Ottobre 2013

Congresso Nazionale F.I.S.A.R. 2013

R O M A / Tuscania


SINFONIA diVINO

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Lettera del Presidente - Mario Del Debbio

Pag.

La terra: un futuro per tutti! - Roberto Rabachino 68° Congresso Nazionale Assoenologi - Gladys Torres Urday FISAR IN ROSA - di Anita Mercogliano

In Famiglia La Segreteria comunica - Claudia Marinelli Il CTN comunica

ENOGASTRONOMIA • TURISMO • CURIOSITà

Stili di vita: a spasso per la Grande Mela Enza Bettelli

Melodia del Vino 2013 Claudia Marinelli

www . mondocana . com

a cura di Luca Canapicchi

Ce l’ho, ce l’ho, mi manca Meritxell Falgueras

L’Arca del Gusto passa da Cheese, a Bra dal 20 al 23 settembre 2013

CN fisar 2013

Congresso Nazionale FISAR 2013

Addio cavatappi: il tappo in sughero si svita e riavvita a cura della redazione di Quality ADV

Le notizie di enogastronomia e turismo a cura della redazione di Quality ADV

sommario

Comunicazione Istituzionale

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La lettera del Presidente - Mario Del Debbio per comunicare con il Presidente Nazionale: presidente.nazionale@fisar.com

Un autunno primaverile

Possiamo sicuramente dire che nel nostro settore la vita riprende in autunno.

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ettembre è l’inizio della nostra primavera, ovviamente intesa sotto l’aspetto di una forte ripresa di tutte le attività. In questo periodo le aziende vinicole vivono il periodo più frenetico dell’anno. La vendemmia delle diverse varietà, per alcune iniziata addirittura in agosto, si protrae fino ad ottobre inoltrato e nelle cantine è un viavai frenetico di persone impegnate nelle varie operazioni di vinificazione. I wine writers sono nel pieno della loro attività. Conclusi i turni delle centinaia di degustazioni ai quali si sono sottoposti, sono pronti per farci conoscere il meglio della produzione annuale. Guide per tutti i gusti pronte a rinfocolare le sempre crescenti diatibre in quello che ormai è diventato un must irrinunciabile in tutto il settore alimentare: il bio, il naturale, il Km zero, il vero, il territorio e via discorrendo. Tutte cose assolutamente giuste, per carità, ma che come tutte le cose in cui l’informazione è ancora agli albori si prestano a strumentalizzazioni di ogni sorta. Dal punto di vista commerciale poi, iniziano le preparazioni per il gran finale, quel Natale che nelle speranza di molti dovrebbe risolvere, o quanto meno aggiustare, quei problemi economici che in questo ultimo periodo non sono certo mancati. Proprio sotto questo punto di vista

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abbiamo veramente un gran bisogno che questo autunno porti con sé un caldo sole primaverile fatto di fiducia, stabilità e ripresa economica. Anche per noi, in Fisar, settembre è un mese importante. Riprende l’attività didattica con la partenza dei nuovi corsi, e nell’autunno si svolge il Congresso Nazionale che rappresenta il più importante momento di incontro tra gli associati. Quest’anno, poi, tutto con una doppia ragione. Ci presentiamo a questi appuntamenti carichi di novità e di progetti da condividere e realizzare. Lo avevamo preannunciato che questa FISAR aveva voglia di guardare oltre, di confrontarsi in maniera nuova con tutti gli altri protagonisti del nostro comparto. E per farlo non abbiamo esitato a metterci in discussione dotando la FISAR di una nuova figura professionale, un Responsabile Marketing e Sviluppo per seguire in maniera costante e professionale necessità e possibilità che ogni giorno il mercato, un mercato che viaggia a volte a folli velocità, ci presenta e che noi vogliamo essere in grado di cogliere al volo. Non mi resta che rinnovarvi l’invito ad essere presenti al prossimo Congresso di Roma/Tuscania dall’11 al 13 ottobre prossimi per scoprire le tante novità. Godiamoci insieme un’ottobrata romana, trasformiamo questo autunno in una dolce primavera.

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Rivista di Enologia, Gastronomia e Turismo

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Per la fotografia Oliviero Toscani, Saverio Scarpino, Jimmy Pessina, Alberto Doria, Roberto Rabachino, Enza Bettelli e immagini di Redazione

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La terra: un futuro per tutti! Editoriale del Direttore - Roberto Rabachino Fotografia: greenme.it

Sono molti i giovani che, infelici del proprio lavoro o che il lavoro l’hanno proprio perso o mai trovato, riscoprono il valore dell'agricoltura.

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rendo spunto da un interessante articolo a firma Marta Albè pubblicato su GreenBiz.it - dati forniti da Coldiretti - su cui riflettere e ragionare. “L'agricoltura è l'unico settore in crescita dal punto di vista dell'occupazione. Le assunzioni dei giovani si sono incrementate del 9% nel corso del primo trimestre del 2013. Nei prossimi anni, grazie al turn-over generazionale, il lavoro nei campi potrebbe garantire 200 mila nuove opportunità di occupazione. L'aumento delle occupazioni dei giovani in agricoltura per il 2013 viene considerato come un vero e proprio record da parte della Coldiretti. Si tratta infatti dell'unico settore che mostra al momento segni di vitalità economica, con una variazione tendenziale in positivo del PIL dello 0,1% ed un aumento degli occupati dipendenti complessivi dello 0,7%. Questi dati sono in netta controtendenza rispetto agli altri settori per il primo trimestre dell'anno, La crescita di opportunità nel settore agricolo è resa evidente dal boom del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13 per cento negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, secondo una analisi della Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l'anno scolastico 2012/2013 divulgati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. In agricoltura le opportunità di lavoro sono concrete, come ha sottolineato la Coldiretti, e sono rivolte sia a coloro che si trovano alla ricerca di una occupazione a tempo pieno, sia a chi desidera un impiego stagionale. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione culturale, in cui la vita in campagna non è più considerata un sinonimo di arretratezza, ma una vera e propria

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opportunità per dare una svolta alla propria vita, anche da parte di chi aveva intrapreso o sognato una carriera diversa. Ecco dunque spiegato il fenomeno della fuga dei giovani verso la campagna, alla ricerca di un impiego più sicuro e soddisfacente. Come comunicato dalla Coldiretti, non esiste soltanto il problema della disoccupazione, ma anche dello scontento nato dal fatto di svolgere un lavoro che non si ama veramente. Secondo un'indagine condotta da Swg per conto di Coldiretti, il 38% dei giovani italiani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale o fare l'impiegato di banca”. Concludo con un semplice ragionamento. Il lavoro non c’è più e la terra è “vuota” e alla ricerca di lavoratori ed imprenditori. È meglio la disoccupazione oppure tentare una nuova avventura (ndr: giovani e meno giovani s’intende)? Meglio il lavoro precario oppure una vita lavorativa che mai avrà esaurito il suo potenziale produttività? Per tutte e due le domande probabilmente la risposta migliore è la seconda. Forse basterebbe solo un forte aiuto, un incentivo da parte della politica e il gioco potrebbe essere fatto!

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di Gladys Torres Urday Fonte Assoenologi

68o Congresso Nazionale Assoenologi

Il 68o Congresso nazionale di Assoenologi si è svolto con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali della Repubblica Italiana e della Regione Piemonte.

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a qui al 2043, quindi nei prossimi trent’anni, un miliardo di persone in più sulla Terra avrà la disponibilità economica per acquistare beni voluttuari. E tra questi anche il vino. La proiezione degli analisti rappresenta il punto di partenza di una corsa alla conquista del consumatore che coinvolgerà tutti i settori merceologici, in primo piano il vino italiano che, con l’export in costante crescita, è la locomotiva dell’agroalimentare. Il comparto vitivinicolo made in Italy è pronto alla «sfida dei trent’anni», con una formula vincente che lo collocherà ai vertici della competizione, non solo per numeri, ma anche in valore, tanto che il primato attualmente detenuto dalla Francia potrebbe essere uguagliato se non superato. È questo il messaggio che arriva dal 68° Congresso di Assoenologi, concluso ad Alba lo scorso 7 luglio, dove seicento esperti dell’associazione di categoria più antica e numerosa al mondo si sono confrontati su passato, presente e futuro. La corsa alla conquista dei mercati attraverso la qualità parte proprio dal Piemonte, la regione italiana con il maggior numero di vini a denominazione d’origine (58 di cui 42 Doc e 16 Docg). “Proprio in Piemonte - ricorda Giuseppe Martelli

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- direttore generale di Assoenologi - la nostra associazione fu fondata nel 1891, ad Asti, per opera di Arturo Marescalchi. Oggi raggruppa e rappresenta 4 mila professionisti, ossia il 90 per cento dei tecnici vitivinicoli attivamente impegnati. Se il vino italiano ha raggiunto i risultati che tutti gli riconoscono nel mondo è perché il ruolo dell’enotecnico è diventato importante e indispensabile. Anche i più scettici si sono convinti che la tradizione da sola non risolve i problemi, non migliora la qualità, non sana i bilanci delle aziende e che il vino, come qualsiasi altro prodotto biologico alimentare, senza tecnologia solo casualmente può essere di qualità”. “E il vino - dice Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi - è il miglior marcatore del territorio. Si fa soltanto sul posto a differenza di altri prodotti. Ma bisogna essere consapevoli che la cantina non è più solo una poesia, dobbiamo uscire dal guscio, individuare quali mercati sono più adatti ai nostri vini e percorrere quelle strade”. Il settore vitivinicolo guarda oltre il profilo delle colline, ma con i piedi ben saldi nel vigneto. Non a caso il tema del 68° Congresso è stato

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Riccardo Cotarella e Giuseppe Martelli

“Cinquant’anni di Doc: il territorio, il vino, l’eno-

pagine nella storia delle viticoltura italiana.

logo”. Un intreccio fra tradizione e innovazione.

Guardare al trentennio che verrà significa anche

Questa è stata la formula vincente, raccontata

misurarsi con altre sfide, prime fra tutte quelle

anche da alcuni protagonisti, come Angelo Gaja,

legate al clima e all’ambiente. Le condizioni am-

Angelo Maci e il marchese Piero Antinori: italiani

bientali anche in Italia stanno mutando con oscil-

che, ciascuno con le proprie peculiarità e diver-

lazioni improvvise, tali da stravolgere antiche e

sità, hanno scritto e stanno scrivendo gloriose

consolidate certezze di coltivazione.

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Ligabue Class 2012 – Cantina Sociale di Gualteri “Nomen omen” scrivevano i latini: nel nome c'è il presagio. L’antica saggezza non mente nel caso del Lambrusco Reggiano Doc Ligabue Class 2012 della Cantina Sociale di Gualtieri, che ha dedicato al grande pittore di casa Antonio Ligabue (1899-1965) il suo nuovo vino di punta. La verve audace del Van Gogh emiliano rivive in un lambrusco che cattura per intensità e raffinatezza e coniuga il grande carattere dei vini di questa terra a una sorprendente ricercatezza di profumi e sapori fruttati. La

grande bevibilità e un allungo fresco piacevolissimo sono le carte vincenti del Ligabue Class 2012, vino eccellente per la guida “Emilia Romagna da Bere 2013/2014” e premiato al concorso enologico “Matilde di Canossa Terre di Lambrusco 2013”. Alta qualità a basso costo (4,50 euro nel punto vendita aziendale) per un vino ideale con paste ripiene e arrosti.

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Al congresso sono state illustrate le esperienze

hanno raccontato come, grazie alla tecnologia, si

di una viticoltura estrema, quella che ogni gior-

può vincere e addomesticare le condizioni estre-

no deve fare i conti con zone desertiche, prive

me di viticoltura.

d’acqua oppure precipitate negli intensi rigori invernali. Bob Bertheau (Columbia Valley), Alberto

“Un modo per trasformare le criticità in opportu-

Antonini (Mendoza, Argentina), Len Knoetze e

nità - dice ancora Martelli - e un’esperienza che

Heinè Janse van Rensburg (Belville, Sudafrica),

può tornare molto utile anche in Italia”.

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Organo Ufficiale della FISAR

Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori


Sorsi di Luna 2013 a Posillipo

di Anita Mercogliano

Referente territoriale Fisar in Rosa Italia Sud

È stata una collaborazione davvero importante quella delle Donne del Vino e della Fisar in Rosa, che ha testimoniato il noto storico impegno delle donne nella valorizzazione dei territori di produzione e nella divulgazione della cultura del vino.

U

na rappresentanza tutta al femminile, in omaggio alla ricorrenza del 25esimo anno delle "Donne del Vino", ha curato il servizio dell' importante kermesse napoletana che ha avuto luogo nella suggestiva location di Villa Lucrezio, a picco sul mare sulla splendida collina di Posillipo, nei giorni 24-25 giugno 2013. Si tratta di un evento che, ancora una volta, emblematicamente sottolinea l'importanza della figu-

ra femminile nel settore vitivinicolo, un elemento fulcrale, oramai irrinunciabile, di tutto il sistema. In prima fila, e decisamente in "bella" mostra la FISAR: le nostre sommelier si sono destreggiate tra centinaia di bottiglie, tutte di produttrici campane, sotto lo sguardo vigile di Anita Mercogliano, delegata e referente di Fisar in Rosa per il Sud, alla presenza di Maria Ida Avallone, delegata regionale delle "Donne del Vino", di Elena Martusciello,

FISA 10

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presidente nazionale dell'Associazione e di un pubblico numeroso. È stata una collaborazione davvero importante quella delle Donne del Vino e della Fisar in Rosa, che ha testimoniato il noto storico impegno delle donne nella valorizzazione dei territori di produzione e nella divulgazione della cultura del vino. Tutte le socie, produttrici, ristoratrici, sommelier e giornaliste con il loro personale e prezioso contributo hanno dato vita ad un perfetto lavoro di squadra, per la realizzazione di una manifestazione che ha riscosso grande successo. Ben 13 chef, si sono impegnate, con passione e competenza, nella preparazione di un menù particolarmente ricco di piatti della memoria e della tradizione campana, che ha allietato con le sue prelibatezze la Cena di Gala. Il sorriso e la professionalità delle nostre sommelier ha accompagnato il servizio dei migliori vini proposti dalle produttrici dell’Associazione. Interessanti anche gli eventi collaterali, tra cui il "Wine Cocktail Show", esibizione di giovani barman e barlady di eta' compresa tra i 18 e i 25 anni che hanno presentato ognuno un cocktail a base di vino da vitigni autoctoni della Campania ed il convegno dal titolo: “I Mestieri della Terra con le Donne del Vino”, in cui sono intervenuti illustri relatori del mondo delle istituzioni, universitario, dell’enologia, del giornalismo enogastronomico. I fondi raccolti durante la serata sono stati devoluti alla neonata delegazione campana della Fondazione Umberto Veronesi, per sostenere la ricerca scientifica di medici e ricercatori di alto profilo.

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Stili di vita: a spasso per la Grande Mela

di Enza Bettelli

Passare la serata al bar è una tradizione ben radicata a New York e si bevono soprattutto birra e cocktail, prima e dopo cena o prima e dopo lo spettacolo, purché si abbiano almeno 21 anni.

C

he si può dire di New York che non sia già stato detto? Una città viva e vivace a tutte le ore del giorno e della notte, dove mangiare, bere e divertirsi è solo una questione di gusti e di prezzo. Gli abitanti, e i turisti, sono sempre in movimento e i locali affollati. Di giorno sono soprattutto i fast food e i coffee bar a dispensare da bere, ma ci sono anche migliaia di chioschi e furgoncini, che hanno sempre intorno un capannello di gente, in qualunque parte della città siano. Alcuni di essi sono addirittura rinomati e ricercati per la qualità del loro prodotto, sia hot dog, ice cream, pizza, pancake o qualunque altro tipo di cibo dolce e salato propongano. E insieme al cibo vendono anche bibite e l’immancabile caffè che i newyorkesi bevono volentieri per strada, mentre si spostano da un luogo all’altro e spesso con rischio di collisione tra passanti perché hanno il bicchiere di carta con la bevanda bollente in una mano e il telefonino nell’altra. La sera l’appuntamento è al bar per bere qualcosa in compagnia, con solo l’imbarazzo della scelta tra un’infinità di tipologie di locali. Ma attenzione, ovunque l’alcol è solo per chi ha compiuto i

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21 anni. I più chic sono i ritrovi alla moda, dove però non ci si può presentare vestiti in qualche modo, ma è richiesto un abbigliamento con almeno un particolare glam. In questi locali, ovviamente, si spende di più e magari bisogna anche fare la coda per entrare, ma alcuni sono addirittura spettacolari: in cima a un grattacielo, con vista su Central Park o con la magica atmosfera di un sotterraneo. Assai frequentati anche i bar cosiddetti “normali”, dove si va per l’happy hour, conveniente perché comprende nel prezzo stuzzichini di vario tipo, oppure dopo cena e all’uscita da cinema o teatro. In qualunque categoria di bar le ordinazioni più frequenti sono cocktail e birra. I cocktail più popolari hanno come base whiskey, bourbon, rum, coca, martini e gin, oltre alla vodka con la quale si prepara il cocktail simbolo di New York, il Cosmopolitan: vodka, cointreau, lime e succo di mirtillo rosso. La birra è ancora più popolare e la gamma offerta è davvero varia. Si va dalle grandi marche d’importazione a quelle più artigianali prodotte nella stessa città di New York che può vantare una

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fitta rete di microbirrerie.

le birre vengono servite a due boccali alla volta)

Più il bar è elegante e alla moda, maggiore è il nu-

rimasto praticamente com’era nella metà dell’Ot-

mero delle birre disponibili e la loro qualità. Alcuni

tocento, salvo che oggi vi possono accedere

bar sono piuttosto antichi, come il famosissimo

anche le donne, alle quali l’ingresso è stato vie-

McSorley’s Old Ale House nell’East Village (dove

tato fino al 1970. Altrettanto famosa la Brooklyn


Brewery, aperta al pubblico durante il fine settimana, ma ci sono anche moltissimi altri pub ugualmente storici e imperdibili, come il Chumley’s a Greenwich Village, dove d’inverno si accende il camino come al tempo del proibizionismo, o la Fraunces Tavern nella Lower Manhattan che risale alla fine del Settecento. Oltre alla tradizionale

lager vengono prodotte birre scure e ale, oltre a un numero imprecisato di birre che vanno fuori dagli schemi, con aromi a volte insoliti e a volte un po’ discutibili, ma che raggiungono lo scopo di stupire i clienti. Per risparmiare, ed è anche più divertente, conviene ordinare la birra in caraffa e dividerla con gli amici.

Sapori di New York Il territorio di New York era una volta la patria degli indiani Irochesi, soppiantati prima dagli Olandesi e poi dagli Inglesi, senza contare gli immigrati Italiani e gli altri. Non si può quindi parlare di vera e propria gastronomia ma di un insieme di piatti ispirati dalle varie culture, ebraica in particolare. La Grande Mela offre però la possibilità di gustare tutte le cucine del mondo nei suoi innumerevoli ristoranti, tant’è che proprio la cucina americana rischia di essere esotica in patria. Per spendere poco ci si può sedere al tavolo di un fast food per un panino con hamburger o hot dog o per una delle altre specialità americane offerte dalle grandi catene di ristoranti, come il pollo fritto e

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la bistecca. E tra i piatti simbolo di New York, la Cheesecake è uno dei più famosi. Ne esistono innumerevoli versioni che a loro volta si distinguono in due metodi di preparazione: con e senza cottura, anche se quella cotta è la ricetta considerata più simile all’originale. E perché sia veramente a regola d’arte bisognerebbe usare il cottage cheese, da noi regolarmente sostituito con la ricotta, che ha una insolita origine. Veniva infatti preparato a casa (cottage, cioè casa di campagna) dalle donne che facevano cagliare vicino alla stufa e poi sgocciolare il latte rimasto dalla lavorazione del burro che le aziende davano loro per questo particolare lavoro a domicilio.

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VALDOBBIADENE (TREVISO)

COL VETORAZ LANCIA IL VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG

BRUT “ZERO”

Il celebre spumante veneto ora anche a zero residuo zuccherino

I

l Valdobbiadene Docg Col Vetoraz per la prima volta a zero residuo zuccherino. Il nuovo prodotto della pluripremiata cantina di Valdobbiadene rappresenta una sfida per chi solitamente accomuna il profumo e l’eleganza al vino dolce o morbido. <Ho voluto dimostrare – spiega l’enologo Loris Dall’Acqua – che l’aromaticità è indipendente dal dolce e che anche un vino secco può essere armonico e profumato. E credo di esserci riuscito>. Il Valdobbiadene Docg Brut “Zero” si presenta infatti al palato assolutamente secco, ma al contempo armonico e cremoso, privo di sentori amari e perfettamente corrispondente alle aromaticità percepite all’olfatto. Prodotto con una lenta e completa fermentazione, questo spumante si presenta con una spuma vellutata e avvolgente.

LA CANTINA COL VETORAZ È APERTA OGNI GIORNO, COMPRESO IL SABATO E LA DOMENICA, CON PERSONALE DEDICATO ALLE DEGUSTAZIONI. <Le caratteristiche di questo vino – spiega l’enologo - sono spiccatamente Valdobbiadenesi, dovute alla notevole escursione termica diurno-notturna dei vigneti di questa terra, posta a ridosso della montagna. In queste condizioni le aromaticità assumono le connotazioni più eleganti e più fragranti, con chiari riferimenti alla pesca bianca selvatica, alla pera, alla rosa gallica, al fiore d’acacia, e con note agrumate>. Una nuova sfida per la cantina Col Vetoraz, nata appena 20 anni fa, ma che oggi è una delle più autorevoli e premiate della denominazione, insignita di ben 5 Gran Medaglie d’Oro al Vinitaly. Una piccola realtà aziendale ma con un fatturato che nel 2012 ha superato i 7 milioni di euro e che la posi-

ziona, per numero di bottiglie (1 milione), al vertice della produzione di Valdobbiadene Docg. Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, Col Vetoraz si trova sul punto più elevato del Cartizze, a quasi 400 m di altitudine, sulla sommità dell’omonima collina a S. Stefano di Valdobbiadene. È proprio sul Col Vetoraz che si insediò la famiglia Miotto nel 1838 sviluppando la coltivazione di Prosecco e Cartizze. Nel 1993 il discendente Francesco Miotto, insieme all’agronomo Paolo De Bortoli e l’enologo Loris Dall’Acqua, ha dato vita all’azienda Col Vetoraz che in soli 20 anni ha registrato una crescita significativa con la produzione di Valdobbiadene Docg di altissimo livello, considerati il punto di riferimento qualitativo per il territorio e con una garanzia di eccellenza dalla prima all’ultima bottiglia dell’annata: Valdobbiadene Docg Extra Dry, Brut, Dry Millesimato e Cartizze. A caratterizzare in modo unico il metodo di vinificazione di Col Vetoraz non è solo la forte organizzazione della filiera produttiva, seguita con estrema scrupolosità, ma anche una precisa metodologia nella creazione delle grandi cuvée. Un sistema che permette di avere a disposizione delle uve dalla biodiversità eccezionale. <In cantina – spiega l’enologo Loris dall’Acqua – creiamo delle cuvée per zonazione basandoci sull’esperienza di quali sono gli appezzamenti che meglio si abbinano. Poi ogni cuvée segue il suo percorso di maturazione fino ad essere sottoposta ad una selezione qualitativa: solo quelle che rispondono pienamente ai nostri requisiti e alle nostre aspettative vengono scelte. Da qui la costituzione delle grandi cuvée destinate a diventare Valdobbiadene Docg Millesimato, Brut, Extra Dry o Cartizze e infine il momento più delicato: i tagli. È già dalla vendemmia che possiamo decidere come sarà l’annata e fissare le quantità di produzione. Solo una volta stabilito quanto prodotto risponde ai nostri standard qualitativi

possiamo assegnare le quantità ai nostri commerciali>. Apprezzato in tutta Italia il Valdobbiadene Docg rafforza la quota di esportazione che oggi si assesta intorno al 20%. Il Cartizze Col Vetoraz, ad esempio, è stato scelto da Michelle Obama per la cena di gala in occasione del primo insediamento del presidente degli USA Obama. Col Vetoraz è una delle cantine della denominazione più premiate ai concorsi enologici: oltre alle 5 Gran Medaglie d’Oro conquistate al Concorso Internazionale del Vinitaly, rilevante è la costante vincita di almeno una, ma a volte anche due o tre Medaglie d’Oro al Premio della Primavera del Prosecco, importante banco di prova sul territorio che è la patria del Valdobbiadene Docg: all’edizione 2013 si è aggiudicata ben tre fasce d’oro con il suo Valdobbiadene DOCG Cartizze, il Millesimato dry e il Brut, ottenendo così anche il premio speciale “Assoluto” come cantina più premiata. Sempre premiati con la Medaglia d’Oro al Concorso Nazionale Spumanti, i vini Col Vetoraz hanno ottenuto per 3 volte il Premio Tullio de Rosa all’Enoconegliano come spumante dal punteggio più elevato e per 7 volte sono stati scelti per rappresentare la Bottiglia della Confraternita di Valdobbiadene, punto di riferimento per la qualità del Valdobbiadene Docg.

Col Vetoraz Spumanti S.r.l. Strada delle Treziese, 1 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv) tel. +39.0423.975291 - fax +39.0423.975571 e-mail: info@colvetoraz.it a cura di Col Vetoraz


di Claudia Marinelli - Segretario Nazionale FISAR

Melodia del Vino 2013

Cinque cantine d’autore, cinque concerti di musica classica, cinque incontri dove la Fisar con i suoi sommelier è stata protagonista.

T

utto è nato al Vinitaly 2013, quando si dice l’empatia fra le persone. Olivia Faggi, responsabile della produzione e del coordinamento comunicazione del Festival Melodia del Vino, ci contatta e ci chiede se fosse possibile un nostro coinvolgimento in questo evento, l’occasione è giusta e nasce subito un rapporto dove si trovano dei fili conduttori comuni, uguaglianza d’intenti come la dinamicità, voglia di fare e piacevolezza nel fare le cose. Quindi ufficialmente la Fisar diventa Partner di Melodia del Vino. Questo Festival è al suo terzo anno di vita in Italia, ma la sua tradizione è lunga più di un decennio,

nascendo in Francia nel 2003 per opera di due grandi amici: Michel Gotlib, l'attuale Presidente di Melodia del Vino ed il pianista Marc Laforet, il Direttore Artistico, danno vita al Festival Francese Grands Crus Musicaux, una iniziativa culturale che si svolge nelle più belle cantine della Regione di Bordeaux, come Chateau d’Yquem e Chateau Cheval Blanc riscuotendo tantissimo successo. Melodia del Vino rappresenta uno scambio culturale fra Francia ed Italia, che ha radici molto profonde che risalgono fin dai tempi dei Medici e dei Lorena, famiglie che hanno sviluppato legami d’amicizia uniti ai valori di cultura, arte del vivere e convivialità, fra l’altro elementi predominanti in questa manifestazione. Questo Festival viene portato in Toscana nel 2011 ed ha potuto contare fin da subito sul sostegno della Regione Toscana attraverso il supporto di Toscana Promozione e Fondazione Sistema Toscana, ed ha saputo fondere varie specificità, comunicando in modo egregio le proprie intenzioni, arrivando così a registrare il tutto esaurito in ogni data proposta.

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Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5


La chiave del successo è nella formula che lega musica, vino, design e prodotti di filiera corta. Sono tre i gemellaggi enogastronomici che la manifestazione ha stretto questo anno, oltre che con FISAR, con il Consorzio Pane Toscano e la Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana. Melodia del Vino, come dichiara il Presidente Fisar Mario Del Debbio, rappresenta un qualcosa di unico nel suo genere che riesce a coniugare aspetti culturali diversi: la musica classica, l’arte e la storia delle prestigiose location prescelte. Il tutto, accompagnato dai sapori del luogo, è un modo per nutrire insieme con grande suggestione anima e corpo. Come FISAR, che ha come scopo principale la promozione della cultura enogastronomica, avere la possibilità di collaborare a questo importante evento è vero motivo di orgoglio sicuri come siamo che queste serate toscane saranno enormemente emozionanti per i numerosi ospiti partecipanti ai quali i nostri sommelier saranno lieti di presentare i vini proposti dalle aziende. Di queste cantine non possiamo rimanere indifferenti alla particolarità e alla bellezza dei luoghi dove sono state costruite, attraverso l’arte espressa dai loro architetti possiamo percepire lo stile di ognuno di loro, dalle linee pure di Renzo Piano nella cantina di Rocca di Frassinelllo al basso impatto ambientale di Marco Casamonti per la nuova cantina Antinori a Bargino per esempio. Quindi l’arte e la bellezza che entrano nel quotidiano, perché in una cantina si lavora ogni giorno, per produrre vino, bevanda che fa parte della nostra vita, se si pensa che gli Etruschi producevano vino già 3000 anni fa. Queste sono le nostre radici più profonde, e pensare che già a quel tempo il vino era visto come la bevanda che più delle altre unisce popoli e civiltà, oggi come allora è ancora considerato, il vettore culturale per eccellenza. La possibilità di ascoltare musica in queste cantine credo sia un’occasione unica, irripetibile e di

Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5

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grande suggestione, parliamo poi di musica classica, che è l’espressione assoluta della perfezione, che veniva ricercata dai compositori dell’epoca attraverso le forme delle loro composizioni. I concerti si sono svolti rispettivamente con questo programma: • 27 giugno presso la Cantina Antinori nel Chianti Classico a Bargino (FI), dove si è esibito al Pianoforte, A. Romanovsky, musicista Ucraino che vive in Italia • 29 il concerto si è svolto presso la Cantina Petra, della Famiglia Moretti, a Suvereto (LI), con i musicisti: M. Laforet e F.R. Duchable al Pianoforte • 2 luglio al Castello Banfi a Montalcino (SI), M. Laforet al pianoforte e H. Demarquette al Violoncello

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• 4 alla Tenuta Rocca di Montemassi, del-

• 6 luglio ultima data, a Rocca di Frassinello

la Famiglia Zonin, a Roccastrada (GR), al

a Gavorrano, nella cantina della Famiglia

Pianoforte la giovanissima e talentuosa B.

Panerai disegnata dal grande Renzo Piano,

Rana

con l’artista G. Bellucci al Pianoforte

Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5


Si sono vissuti davvero momenti toccanti ascoltando questi artisti di grande valore, riconosciuti a livello internazionale, credo che i luoghi abbiano conferito quell’atmosfera magica ed in alcuni momenti surreale, che solo avendo partecipato si possono davvero percepire. Ancora una volta, ascoltando i commenti di alcuni turisti stranieri, il nostro territorio, quello italiano, inteso come patrimonio culturale, è riuscito a trasmettere grandissime emozioni. I nostri sommelier come sempre hanno svolto il servizio riuscendo ad entrare nello spirito di questa iniziativa che ci ha coinvolto fattivamente ma anche emozionalmente. Si ringraziano tutti i sommelier che hanno prestato servizio, delle delegazioni di Firenze, Valdichiana, Costa Etrusca e Pistoia; tutto lo staff di Melodia del Vino, a partire dal Presidente Michel Gotlib, per lo splendido lavoro di equipe svolto e tutte le cantine ospitanti per lo splendido rapporto di collaborazione.


a cura di L uca C anapicchi

www . mondocana . com


a cura di L uca C anapicchi

www . mondocana . com


di Meritxell Falgueras Fotografia style.it

Ce l’ho, ce l’ho, mi manca

Sennò, ditelo a Cindy Crawford, che contava più ammiratori di Claudia Schiffer, la Barbie perfetta.

F

rutta rossa matura, spezie, tostato, un

tinentali con mencia, buoni risultati con la bobal e

tocco di vaniglia, un po’ di liquirizia… ma

buoni adattamenti della tempranillo. Tuttavia, con

questo vino l’ho già sentito! Sto perden-

la parkerizzazione del gusto, la sovramaturazione

do olfatto, o tutti i vini cominciano ad avere lo

polifenolica, la lunga macerazione con le bucce e

stesso odore? Forse la colpa è della coltivazione

botti nuove tostate fanno sì che molti vini perda-

delle stesse varietà: cabernet sauvignon, merlot,

no l’identità del loro terroir e ci mostrino soltan-

syrah… Quando iniziamo a perdere autenticità

to il loro profilo più fotogenico. Vini modello, che

per copiare gli aromi? Sì che esistono vini più con-

sono tecnicamente perfetti, come quelli del nuovo mondo, ma a cui manca la personalità di quel neo sulla guancia che alla fine risulta essere il particolare più sexy. Sennò, ditelo a Cindy Crawford, che contava più ammiratori di Claudia Schiffer, la Barbie perfetta. Dicono che le cose che sono di moda smettano di essere in quando le portano tutti. Gli intenditori parlano di una tendenza di vini più personali e originali, ma sul mercato la realtà si è fermata alla fase bomb fruits, che è come dire che ci piace Scarlett Johansson perché ci ricorda la voluttuosa Marylin, che bramiamo ad ogni sorso. Sebbene si favoriscano le varietà autoctone come la garnacha e il monastrell, le mencias del Bierzo segnano una tendenza. Le varietà

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Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5


più commerciali continuano a vendersi (e, cosa

anni di bottiglia. È colpa del cambio climatico o

ancora più importante, a bersi!), come il trionfan-

del fatto che ci siamo abituati ad usare silicone

te chardonnay, il profumato sauvignon blanc, il floreale gewürstraminer, il caratteristico albariño, e il tropicale verdejo. Ma per i vini più cult, il più

e a tingerci i capelli? Le donne più desiderate di Hollywood sono Penelope Cruz e Carey Mulligan,

quotato è il godello galiziano. Per i rosati, i tradi-

donne con carattere, che il trucco può soltanto

zionali vini di garnacha e tempranillo della Rioja

migliorare. Ma niente botox come Kim Basinger,

e di Navarra, o la concentrazione di cabernet e

e niente statue di cera come Nicole Kidman. Per

merlot, risultano sostituiti dalla freschezza della pinot noir. Questo vino l’ho già sentito. Tutti i rossi hanno

continuare ad essere sulla bocca di tutti, la cosa migliore sono i vini alla Meryl Streep: quelli che

la stessa descrizione visiva: “ciliegia Picota, in-

sanno invecchiare ed adattarsi, senza permette-

tenso, lacrima lenta”, sebbene abbiano quattro

re alla moda di eclissare la loro essenza.

UNA PERSONALITÀ CHE TRASPARE IN OGNI OCCASIONE faravetrerie.it


L’Arca del Gusto passa da Cheese, a Bra dal 20 al 23 settembre 2013

Ottocento i vini in Enoteca, consigliati dal personale FISAR.

C

heese, la manifestazione dedicata alle forme del latte e al mondo dei formaggi, approda a Bra per la sua nona edizione a bordo dell’Arca del Gusto, colorando le strade e le piazze della cittadina piemontese dal 20 al 23 settembre. Come di consueto, l’evento organizzato da Città di Bra e Slow Food Italia con la partecipazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali apre le porte a centinaia di casari, pastori, affinatori e produttori pronti a

confrontarsi e presentare le loro prelibatezze. Tema di Cheese 2013 è l’Arca del Gusto, il progetto della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che cataloga i prodotti simbolo delle tradizioni, della cultura e della storia dei cinque continenti. Ecco quindi che Cheese lancia l’iniziativa Salva un formaggio!, chiedendo a tutti di portare a Bra il prodotto caseario ritenuto meritevole di salire sull’Arca. Tutelare un formaggio, infatti, significa salvare razze, pascoli, paesaggi e

Cheese 2011. La via dei Presìdi

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Gran Sala ed Enoteca a Cheese 2011

saperi delle piccole comunità, spesso tramandati da generazioni. Oltre 150 i formaggi presenti nella Gran Sala, un perfetto abbinamento con più di 800 etichette della vicina Enoteca, selezionate tra le cantine aderenti al Progetto Vino di Slow Food. Enoteca che, come ormai di consuetudine, si avvale del servizio del personale FISAR, in grado di consigliare al meglio ogni tipo di pubblico. Vino e formaggi, si sa, da sempre vanno d’accordo: ecco allora che tra i 36 Laboratori del Gusto e i 12 Appuntamenti a Tavola si scoprono intriganti proposte e nuove etichette. Dai vini biodinamici a quelli a base grenache, dalle specialità australiane alle certezze francesi, ce n’è davvero per tutti i gusti. Valicando i confini di Bra e approdando a Pollenzo, Cheese coinvolge anche i locali della Banca del Vino, dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e dell’Albergo dell’Agenzia con originali Laboratori e una grande festa di anteprima giovedì 19. Per tutti i giorni della manifestazione, inoltre, la Banca del Vino propone visite guidate e percorsi di degustazione. Bettelmatt a Cheese 2013

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Tornando al cuore dell’evento, è nel Mercato dei Formaggi che rivive la rete internazionale dei produttori italiani e stranieri e in cui si possono gustare leccornie da tutto il mondo, contraddistinte da caratteri aromatici e sfumature inconfondibili. Nella via dedicata ai Presìdi Slow Food si viaggia dal Mar Mediterraneo ai Pirenei, dalle Alpi al monte Ararat, alla ricerca di formaggi, ma non solo: anche pane, confetture, miele e molti altri prodotti. Cheese è anche l’occasione per un giro d’Italia forchetta alla mano tra le specialità dei Chioschi Degustazione, della Piazza della Pizza, delle prelibatezze delle Cucine di strada e dell’ormai immancabile Piazza della Birra. Il programma completo è disponibile su: www.slowfood.it Cheese è reso possibile grazie a Pastificio Garofalo, Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Lavazza, Lurisia, Novamont.

Sommelier FISAR nella Gran Sala ed Enoteca a Cheese 2011

Francia, Pelardon© - Jean-Luc Girod

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Puglia, Capra garganica© - Alberto Peroli

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®

FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI

CN fisar 2013

Congresso Nazionale F.I.S.A.R. 2013

R O M A / Tuscania Venerdi 11 Sabato 12 Domenica 13

Ottobre

Hotel Meliá Roma Aurelia Antica

Slow Food

®

Lazio

Nelle pagine che seguono troverete il programma ed il modulo di prenotazione.

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CN fisar 2013

programma

Venerdi 11

HOTEL MELIA**** AURELIA ANTICA. NEL POMERIGGIO ARRIVO DEI CONGRESSISTI E SISTEMAZIONE NELLE CAMERE RISERVATE. ORE 18:30

LOBBY BAR - HOTEL MELIA**** WELCOME DRINK

ORE 19:30

“OTTOBRATA ROMANA A CAMPO DE’ FIORI” TRASFERIMENTO CON BUS NAVETTA IN CENTRO Cena nel cuore di Roma al ristorante il Grappolo d’Oro

AL TERMINE RIENTRO IN HOTEL CON BUS NAVETTA

(o mezzi propri per coloro che vogliono godersi una notte romana)

Sabato 12 ORE 09:00

“CONCORSO MIGLIOR SOMMELIER DELL’ANNO FISAR”- TROFEO RASTAL Prova scritta

ORE 10:00 “ALLA SCOPERTA DEL FRASCATI” TRASFERIMENTO IN PULLMAN A MONTEPORZIO CATONE VISITA E DEGUSTAZIONE ALLA CANTINA STORICA DI FONTANA CANDIDA ORE 12:30 “LAZIO IN TAVOLA” ALL’ OSTERIA DI FONTANA CANDIDA PRANZO DEGUSTAZIONE CON PRODOTTI TIPICI IN COLLABORAZIONE CON SLOW FOOD LAZIO ORE 15:30 RIENTRO IN HOTEL ORE 16:00 SALA CONGRESSI HOTEL MELIA**** - “RIUNIONE DEI DELEGATI FISAR” ORE 17:30 CONCORSO “MIGLIOR SOMMELIER DELL’ANNO FISAR” - TROFEO RASTAL

PER GLI ACCOMPAGNATORI TEMPO LIBERO PER SHOPPING E VISITE CULTURALI POSSIBILITÀ DI USUFRUIRE DELLA NAVETTA HOTEL PER TRANSFER IN CENTRO

ORE 20:30 RISTORANTE MAJORCA - HOTEL MELIA**** - GALA DINNER NEL CORSO DELLA SERATA PREMIAZIONE DEL MIGLIOR SOMMELIER FISAR 2013

Domenica 13 ORE 09:00 PARTENZA IN PULLMAN GT PER TUSCANIA ORE 11:00

CONVEGNO FISAR - TEATRO IL RIVELLINO DI TUSCANIA - “IL VINO IN CUCINA”

ORE 13:00 “BOSCOLO ETOILE ACADEMY” GRAN BUFFET DI CHIUSURA NELLA PIÙ PRESTIGIOSA SCUOLA ITALIANA DI CUCINA.

ORE 16:30 RIENTRO IN HOTEL E PARTENZA RISPETTIVE DESTINAZIONI. ®

FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI

www.fisar.org

Slow Food

®

Lazio


®

CN fisar

FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI

2013

Congresso Nazionale F.I.S.A.R. 2013

R O M A / Tuscania

Venerdi 11 Sabato 12 Domenica 13

Ottobre

Hotel Meliá Roma

Slow Food

®

Aurelia Antica

Lazio

pacchetti disponibili per il soggiorno: DOPPIA A IN PER 2 NOTTI:

IN

€ 375,00* Iva inclusa

DOPPIA C IN PER 1 NOTTE:

dalle ore 16.00

€ 445,00* Iva inclusa

OUT 13-10-2013

IN

€ 220,00* Iva inclusa

DOPPIA USO SINGOLA B IN Per 2 notti:

11-10-2013

dalle ore 16.00

€ 255,00* Iva inclusa

OUT 13-10-2013

11-10-2013

dalle ore 16.00

OUT 13-10-2013

DOPPIA USO SINGOLA D IN Per 1 nottE:

12-10-2013

IN

IN

12-10-2013

dalle ore 16.00

OUT 13-10-2013

*La quota si intende per persona e comprende quanto specificato nel programma pubblicato sul sito: www.fisar.org Per i pacchetti “C” e “D” possibilità di aggiungere visita e pranzo a Fontana Candida (quotazione su richiesta).

scheda di iscrizione Nome

Cognome

Indirizzo

c.a.p.

Città

Nome e Cognome eventuale accompagnatore Delegazione di appartenenza Pacchetto scelto:

“A” Doppia 2 notti

“B” Doppia uso singola 2 notti

Con riferimento al D.Lgs. 196/03 sulla tutela dei dati personali si autorizza la UNIVERSALTURISMO al trattamento dei dati personali anche sensibili per finalità strettamente funzionali alla gestione del rapporto.

Scheda da inviare a: Universalturismo s.r.l. via Cavour, 180r - Firenze - tel.: 055 5039238 - p.iva: 00389750480 sabrina.pinzani@universalturismo.com MODALItà di pagamento

I pagamenti, intestati a Universalturismo, dovranno essere inviati unitamente a questa scheda debitamente compilata:

Bonifico bancario intestato a Universalturismo presso: BANCA CR FIRENZE Ag.1 IBAN: IT42H0616002801000020800C00

“C” Doppia 1 notte Data

“D” Doppia uso singola 1 notte Firma

Dati per la Fatturazione: Nome e Cognome (o Ragione Sociale) Indirizzo P. IVA/Cod. Fiscale

Firma

LE SCHEDE NON ACCOMPAGNATE DAL PAGAMENTO NON VERRANNO CONSIDERATE


CN fisar 2013

Con Slow Food Lazio alla scoperta dei sapori del territorio

Non ci manca niente... ma proprio niente! Mare, montagna, colline, campagna, arte, storia, cultura, tradizioni, bella gente, gente semplice, cibo straordinario e poi che dire... Roma! Insomma, avanti miei prodi! Ora tocca a noi...

I

l motto di Slow Food è buono, pulito e giusto. Tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono relativamente al senso di piacere derivante dalle qualità organolettiche di un alimento, ma anche alla complessa sfera di sentimenti, ricordi e implicazioni identitarie derivanti dal valore affettivo del cibo; pulito ovvero prodotto nel rispetto degli ecosistemi e dell'ambiente; giusto, che vuol dire conforme ai concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e di commercializzazione. Nei giorni del congresso della FISAR Slow Food Lazio ci guiderà alla scoperta dei prodotti del territorio. Venerdì sera, lo chef Antonello Magliari del ristorante il Grappolo D’oro, situato nel cuore di Roma tra Campo de’ Fiori e Piazza Navona, accoglierà i soci FISAR nella cena di apertura del Congresso ed il menù, appositamente studiato per assaporare i sapori romani, sarà accompagna nato da tre cantine segnalate con Chiocciola sulla guida Slow Wine: SERGIO MOTTURA - Civitella d'Agliano (VT) • MARCO CARPINETI - Cori (LT) • CASALE DELLA IORIA - Acuto (FR). Il giorno seguente, subito dopo la visita e la degustazione dei

vini alla storica cantina di Fontana Candida, ci fermeremo a pranzo proprio all’Osteria Fontana Candida dove lo chef Antonio Ciminelli, in collaborazione con Slow Food Lazio, preparerà un buffet degustazione arricchito da tanti prodotti tipici. Hanno già dato la loro adesione: IL NORCINO di Vito Bernabei - Marino (RM) con la Porchetta dei Castelli Romani, la Coppa di testa e i Lombelli affumicati, GIOVANNI VALENTE Palestrina (RM) con il Primo sale fresco, i Pecorini a latte crudo, diverse stagionature e il Pecorino maturato in fossa. I F.LLI STEFANONI – Viterbo con il SUSIANELLA di Viterbo – Presidio Slow Food, l’AZ. AGR. LA CAMOSCIATA di Loris Benacquista - Campoli Appennino (FR) con la MARZOLINA - Presidio Slow Food ed ancora FEDERICO ARCHINARD - Montecompatri (RM) con il Miele del Parco dei Castelli Romani, Millefiori e Castagno, PAOLA ORSINI - Priverno (LT) con l’Olio extravergine di oliva - DOP Colline Pontine - biologico, monocultivar Itrana e per finire HINTERLAND BAR di Roberto Troiani - Frascati (RM) con le sue specialià: il Gelato alla Malvasia Puntinata, il Gelato al Cesanese del Piglio, il Gelato all'Extravergine di Oliva.

Slow Food

®

Lazio

Il presidio del Susianella di Viterbo È un insaccato tradizionale, tipico della città di Viterbo, la cui produzione era storicamente legata ai soli mesi invernali, da novembre a marzo, mentre oggi i pochissimi artigiani che continuano la produzione riescono a proporlo anche in altri periodi dell’anno. Tratto da una ricetta che risalirebbe alla civiltà etrusca, ha trovato la sua celebrità tra l’XI e il XV secolo, quando si è diffusa la lavorazione delle frattaglie. Deriva infatti dalla trasformazione di cuore, fegato, pancreas, pancetta, guanciale e altre rifilature di carne provenienti da suini che raggiungono un peso di 130-160 kg. Le carni sono macinate non troppo finemente e condite con sale, pepe, peperoncino, finocchio selvatico e altre spezie variabili; si procede all’insaccatura del composto in budello naturale di suino, legato a mano .

Il presidio della Marzolina

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È un piccolo formaggio che un tempo si produceva solo nel primo periodo di lattazione della capra, nel mese di marzo, appunto, da cui il nome. Si ricava con il latte di due mungiture coagulato con caglio di capretto. Dopo la rottura la pasta è posta a sgrondare nelle formelle e quindi pressata a mano e salata a secco. Si può consumare la Marzolina così, piuttosto fresca, ma secondo la tradizione deve stagionare per qualche giorno su graticci di legno in ambiente ventilato e rivoltando ogni giorno le forme. Quindi si lasciano maturare le formaggette qualche mese in damigiane di vetro colmate con olio di oliva. La Marzolina ha forma cilindrica allungata oppure tronco-conica, non presenta crosta, ma una buccia dura e asciutta. La pasta è bianca, compatta, scagliosa e leggermente occhiata. Il colore è bianco latte e, dopo sette, otto mesi di permanenza sott’olio, diventa bianco avorio.


Boscolo Etoile Academy alta formazione culinaria per professionisti e amatori

Convinti che la qualità conviva con il benessere, la Boscolo Etoile Academy offre all’interno della propria struttura sei laboratori destinati all’insegnamento e alla pratica dell’Alta Gastronomia: spazi ampi e luminosi, attrezzati delle più moderne tecnologie, attendono i corsisti che qui trovano i migliori strumenti per realizzare le proprie ricette e sperimentarne di nuove in totale libertà di movimento.

Consapevole di come la natura si muove, la Boscolo Etoile Academy offre tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per trasformare la cucina in arte viva. L’innovazione non può esserci senza il rispetto della tradizione, come da sempre indica il suo fondatore Rossano Boscolo. L’Academy affonda le radici nel passato per trovare nuovi accessi al futuro. La Boscolo Etoile Academy propone un percorso di formazione a tuttotondo che coinvolge i più prestigiosi professionisti chef formatori del panorama nazionale ed estero.

CN fisar pubbliredazionale

2013

w w w. s cu o l a d i cu ci n a e to i l e. i t

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pubbliredazionale a cura di Quality ADV

Addio cavatappi: il tappo in sughero si svita e riavvita

I leader mondiali dell’imbottigliamento Amorim e O-I hanno creato “Helix”, una nuova soluzione di chiusura per vino dedicata ai nuovi mercati emergenti.

S

i svita e si riavvita senza l’utilizzo di cavatappi. Si chiama “Helix” ed è un innovativo sistema di chiusura per il vino nato dalla creatività e dalla ricerca di due leader mondiali dell’imbottigliamento: Amorim ed O-I. Una soluzione pensata per i vini di rapido consumo e in particolare per quei mercati emergenti in cui è meno radicata la tradizione enologica e l’uso del cavatappi. Un inaspettato twist che renderà più facile e comodo il gesto di stappare una bottiglia senza perdere l’emozione della tradizione incarnata dall’utilizzo del sughero, chiusura ideale per la conservazione delle caratteristiche organolettiche di un vino. L’innovazione Helix, unica al mondo, è stata presentata in occasione dell’appuntamento francese di Vinexpo, a Bordeaux, ed è il frutto di una partnership quadriennale che ha sommato il patrimonio di esperienze e conoscenze tecniche di oltre un secolo di ricerca che appartiene ad entrambe le aziende. «Il futuro dell’innovazione risiede nella collaborazione – ha dichiarato Erik Bouts, Presidente europeo di O-I – Helix è l’esempio concreto di ciò che si può ottenere a vantaggio del consumatore e del settore vinicolo quando due aziende leader mondiali del packaging di vetro e sughero decidono di collaborare».

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Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5


«Ancora una volta – aggiunge Carlos Santos, aD Amorim Cork Italia – Amorim è in prima linea nella ricerca a servizio del consumatore e nell’ideazione di nuovi prodotti per assecondare nuovi mercati. Dopo l’intenso lavoro sviluppato nell’ambito della lotta al TCA che ha aperto la strada alla creazione di una vera e propria cultura di prodotto, oggi abbiamo trovato una nuova soluzione in grado di rispondere alle diverse esigenze dei mercati emergenti che richiedono più comfort e praticità nell’approccio con il vino». Il nuovo concetto “gira per aprire” combina un tappo in sughero dal design ergonomico e una bottiglia in vetro con una filettatura interna posizionata nel collo, creando così una soluzione di packaging sofisticata e dalle elevate performance. HELIX unisce tutti i benefici del sughero e del vetro: qualità, sostenibilità e

immagine premium, con la comodità nell’apertura e richiusura. Il sistema HELIX può essere velocemente e facilmente adottato dalle aziende vinicole con aggiustamenti minimi sulle linee di imbottigliamento esistenti. Nel corso dei numerosi test condotti da Amorim e O-I, il vino conservato nelle bottiglie in vetro HELIX con tappo in sughero, non ha mostrato alcuna alterazione in termini di gusto, aroma o colore. Come parte

Amorim Cork Italia S.p.A. Unipersonale Via Camillo Bianchi, 8 31015 Conegliano - TV Tel. 0438 394971 Fax 0438 699970 mail.acit@amorim.com www.amorimcorkitalia.com

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del processo di sviluppo, uno studio di mercato condotto in Francia, Regno Unito, America e Cina ha rivelato un elevato grado di consenso di HELIX da parte dei consumatori del segmento popolare premium dei vini di rapido consumo. Inoltre, i consumatori hanno dimostrato di apprezzare molto il fatto che sia stato mantenuto il classico ‘pop’, tipico festoso suono associato alla stappatura della bottiglia di vino.

www.helixconcept.com

Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5

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le notizie di enogastronomia e turismo

PROSECCO FRIZZANTE DOC SIOR NANI DI VINEYARDS V8+ Vineyards V8+ presenta il nuovo Prosecco DOC che si aggiunge agli 8 spumanti in produzione. Il Prosecco Frizzante DOC Sior Nani è un omaggio alla tradizione veneta contadina. È un vino dalla pressione moderata che interpreta in chiave moderna le usanze del proprio territorio di appartenenza grazie anche al sigillo con la chiusura “spago”: un richiamo al passato quando la bottiglia veniva chiusa dai contadini con uno spago per evitare che il tappo saltasse. L’etichetta del prosecco Sior Nani ricorda inoltre la carta dei quotidiani in cui le bottiglie venivano avvolte per evitare che si rompessero. Sior Nani è un vino bianco attraversato da minute bollicine, dal profumo di fiori d’acacia e mela renetta e dal sapore di mela verde leggermente acerba, una nota fresca di limone e un tenue finale minerale che dona eleganza al sorso. Vineyards V8+ è una linea di spumanti caratterizzata da bottiglie dal design innovativo e dai colori sgargianti. Un’interpretazione anticonformista ma allo stesso tempo legata al proprio territorio d’origine, che viene sottolineata anche nella scelta del nome: ogni spumante è un “Sior” che in dialetto veneto significa “Signore”. www.ottopiuvineyards.it

BARDOLINO E CHIARETTO LIBERALIZZATE LE CHIUSURE È una piccola rivoluzione quella messa in atto dal Consorzio di tutela del Bardolino: è stato liberalizzato l’utilizzo di qualunque tipologia di tappi per le bottiglie del Bardolino e della sua versione rosata, il Chiaretto. La modifica in tal senso del disciplinare di produzione è stata approvata dal Comitato nazionale vini nella seduta dello scorso 23 luglio. La nuova dizione dell’articolo 8 del disciplinare della doc del Bardolino e del Chiaretto prevede ora semplicemente che per i vini della denominazione “è obbligatorio l’uso delle tradizionali bottiglie e fiaschi di vetro”, senza alcuna indicazione del tipo di chiusura (che invece era espressamente indicata in precedenza) ed inoltre che per il Bardolino “senza alcuna specificazione aggiuntiva”, si possono utilizzare anche i bag-in-box fino a 3 litri. Di fatto, si tratta di una delle norme in assoluto più elastiche dell’intero panorama vinicolo italiano. “La libe-

a cura della redazione di

ralizzazione dei sistemi di chiusura dei nostri vini – spiega il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – era un’esigenza sentita per poter rispondere efficacemente alla domanda proveniente dai distributori e dai consumatori soprattutto di numerosi Paesi europei ed extraeuropei, che manifestano un crescente interesse per i vini confezionati con chiusure alternative rispetto al tradizionale tappo di sughero o di materiale sintetico, in particolare quando si tratti di vini di pronta beva come i nostri. Il Consiglio di amministrazione e l’Assemblea dei soci del Consorzio del Bardolino hanno deliberato una variazione del disciplinare. Ora il Comitato nazionale vini, cui va il ringraziamento per la sensibilità dimostrata, ha approvato la modifica del disciplinare, per cui i tappi alternativi, finalmente, non sono più un tabù.” CONS. TUTELA VINO BARDOLINO - www.winebardolino.it

DISTILLERIA NANNONI LA MEDAGLIA È D’ORO! Gran medaglia d’oro alla Distilleria Nannoni, per una grappa giovane di Brunello, attribuita dal “Concours Mondial de Bruxelles - Spirits Selection 2013”, manifestazione internazionale itinerante, quest’anno a Taiwan. Il premio, che coincide con la festa per i 40 anni della Distilleria Nannoni, è la classica ciliegina sulla torta per Priscilla Occhipinti, Maestro Distillatore, quest’anno alla sua sedicesima campagna di distillazione. In Toscana si era riservata da sempre scarsa cura ai distillati, finché il Maestro Distillatore Gioacchino Nannoni, consapevole delle potenzialità aromatiche e delle proprietà organolettiche delle vinacce toscane, con particolare attenzione a quelle di Brunello e di Chianti, diede lustro alla “grappa di fattoria”: un prodotto realizzato per garantire il rispetto dei profumi e dei sapori peculiari di ogni tipo di vitigno o di uvaggio. Grazie alla profonda conoscenza dell’arte della distillazione, ma ancor più grazie alla perfetta padronanza nella realizzazione degli stessi impianti, Gioacchino Nannoni riuscì a creare prodotti per i quali il suo nome, associato ad aziende di primaria importanza, è ormai conosciuto in tutto il mondo. Oggi l’eredità produttiva di Gioacchino Nannoni è stata raccolta dall’allieva prediletta, Priscilla Occhipinti, che alla memoria del suo grande mentore ha voluto dedicare una bottiglia speciale, “La Saggezza del Maestro”. La Distilleria Nannoni si trova nella piccola località di Aratrice, nel verde della campagna toscana, a breve distanza da Grosseto e da Siena. Fra i


le notizie di enogastronomia e turismo suoi prodotti più tradizionali spiccano le Grappe di Brunello Riserva – Bianca, Oro dei Carati e Acquavite Stravecchia da Sigaro Toscano. F.lli Rinaldi Importatori - www.rinaldi.biz

EXPO RURALE 2013 DOVE GERMOGLIANO LE IDEE EXPO RURALE Toscana 2013, organizzata dalla Regione Toscana con Artex, dal 12 al 15 settembre, quest'anno si è tenuta alla Fortezza da Basso, a due passi dal Duomo. La campagna più bella, l'agricoltura più ricca di idee sono arrivate quindi nel cuore di Firenze. Prati e campi coltivati, filari di viti ed olivi, frutti e prodotti della terra toscana tra le mura trecentesche di Firenze, ma soprattutto tutti gli animali che fanno della campagna toscana un gioiello di agrobiodiversità. E ancora farmers market, aree attrezzate per la degustazione di prodotti DOP e IGP, angoli riservati per una merenda d'altri tempi o addirittura per il pic nic. È stato questo lo scenario che i numerosissimi visitatori si sono trovati davanti. Dalle 10 del mattino fino a notte fonda, tantissime le attività in agenda: imparare a mettere su un orto, fare il pane, raccogliere il miele, mungere, potare, costruire una casa ecocompatibile, innestare le viti, scoprire i segreti della floricoltura come della cucina tradizionale toscana. Tutto questo in compagnia di tutti gli animali della fattoria e dei grandi allevamenti. Erano presenti infatti tutti i settori produttivi e le filiere della ruralità toscana: olivicoltura, viticoltura, cerealicoltura e colture erbacee, zootecnia, caccia, florivivaismo, itticoltura, foresta e boschi. www.exporurale.it

LA REGOLA FA CINQUINA! 88 – 88 – 89 – 91 – 93. No, non siamo impazziti e non stiamo dando “i numeri”! Queste sono le ottime votazioni che i vini di La Regola hanno ottenuto da Ottavio Galloni, ex collaboratore di Robert Parker, in una recentissima degustazione pubblicata sul suo nuovo sito “vinous”: partito dall’interessante “Syrah 2011” (vinificazione in acciaio con breve macerazione sulle bucce, nei tini di cemento la malolattica e l’affinamento con successivi 2 mesi in bottiglia) e dall’accattivante “Ligustro 2011” (Merlot 85% Cabernet Sauvignon 15% - affinato 6 mesi in cemento e almeno 2 in bottiglia) con votazione di

88/100, ha proseguito con l’originale “Steccaia 2011” (Vermentino e Sauvignon bianco affi88 88 89 91 93 nato 5 mesi in acciaio e 2 in bottiglia) premiandolo con un 89 che non può che spingere a migliorarsi. Successivamente, in crescendo, con l’intrigante “Strido 2009” (Merlot in purezza - affinato 14 mesi in barriques, 6 in tini di cemento e 12 in bottiglia) valorizzandolo con 91, raggiungendo infine il bel punteggio di 93/100 con lo spettacolare “La Regola 2009” (Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot – 12 mesi in barriques e 12 in bottiglia) definendolo “…uno dei vini più puliti di questo livello e dai tannini setosi”. Questi i più recenti riconoscimenti internazionali, ma per l’azienda toscana La Regola potrebbero arrivare anche grandi soddisfazioni dal “Bel Paese”, infatti mentre scriviamo c’è la conferma che anche quest’anno èfinalista per i prestigiosi Tre Bicchieri del Gambero Rosso nonché con buone chances per le Guide L’Espresso e Veronelli… PODERE LA REGOLA S.A.S. - www.laregola.com

ISOLABELLA DELLA CROCE UN LOAZZOLO D’ORO Nuovo prestigioso riconoscimento per Isolabella della Croce, l’azienda di Loazzolo (AT). Il loro Solio – Loazzolo DOC - Moscato Vendemmia Tardiva 2006 - si è aggiudicato il Premio Douja D’Or 2013 al 41° concorso Nazionale dei Vini DOC e DOCG di Asti. Frutto di vecchi vigneti di Moscato abbarbicati su ripide pendenze, sviluppa grande freschezza ed eleganza aromatica. L’appassimento di 24 mesi, di cui almeno 12 in barriques, gli dona un delizioso color paglierino con riflessi dorati intensi, mentre in bocca si percepiscono ricchissime ed eleganti note di frutta candita e albicocca sotto spirito, mela cotogna e fiori gialli appassiti, agrumi e salvia mantenendo un grande equilibrio tra le note morbide e quelle acide che garantiscono sicura serbevolezza. Molto lunga è la percezione aromatica in fin di bocca. Classico è l’abbinamento con la pasticceria secca, ma piacevolissimo quello con formaggi leggermente erborinati e salami stagionati. Sicuramente di grande soddisfazione la degustazione in “solitudine”, per apprezzarne appieno le sfumature e la forza espressiva. BORGO ISOLABELLA S.S. - www.isolabelladellacroce.it

a cura della redazione di


le notizie di enogastronomia e turismo

LA MIGLIOR RIBOLLA GIALLA È DI TORRE ROSAZZA La Ribolla Gialla di Torre Rosazza è stata riconosciuta come la migliore in assoluto dalla Guida Vini Buoni d’Italia. Edita da Touring Club, la Guida si dedica alla scoperta dei vitigni autoctoni del territorio italiano e da anni seleziona le eccellenze tra i vini prodotti da uve indigene delle varie zone d’Italia. Proprio in occasione dell’inaugurazione dell’81esima mostra dei vini di Buttrio, a Villa Toppo Florio, è stata proclamata la migliore Ribolla Gialla del Friuli, ed il primo posto è stato assegnato alla Ribolla Gialla – Friuli Colli Orientali DOC di TORRE ROSAZZA. Alle selezioni hanno partecipato quasi 200 aziende vitivinicole regionali con oltre 550 campioni di vini. Ribolla Gialla Friuli Colli Orientali DOC è un vino dal colore giallo paglierino di media intensità;al palato è snello, molto fresco e gustoso, coerentemente caratterizzato dalla presenza agrumata percepita al naso. Un vino che ha convinto la giuria grazie alla sua eleganza, fedeltà al vitigno, tecnica enologica trasparente ed espressione del territorio. AZ. AGR. TORRE ROSAZZA - www.torrerosazza.com

SANTA MARGHERITA WINE T’APP Coinvolgere un sempre maggior numero di appassionati, interagire con gli utenti e comunicare, anche divertendosi, l’affascinante mondo del vino, sono le priorità di Santa Margherita. Con questo scopo è nata WINE T’APP: la prima ed innovativa applicazione per iPhone e iPad, scaricabile gratuitamente dal 2 settembre, che permette di entrare in contatto con il mondo di Santa Margherita. Simbolo dell’eccellenza del “made in Italy” nel mondo, la cantina di Fossalta di Portogruaro (VE) ha sempre avuto un ruolo pioneristico nel settore fino a sviluppare una forte presenza nel web, con un sito d’impatto, una pagina di Facebook e Twitter complete e all’avanguardia. Il concept della APP si basa sul gioco “Chi vuole essere sommelier”, presente nel sito web.

a cura della redazione di

Una serie di domande tecnico-culturali sul mondo del vino che permette di cimentare le proprie conoscenze. Il gioco consiste nel superare quattro livelli di domande in ordine crescente di difficoltà, proposte in maniera casuale; dodici domande per ogni livello, quattro vite a disposizione e dodici minuti per giocare. Al termine della partita, si potrà scegliere di rigiocare o registrarsi, entrare in classifica e ricevere via email, a seconda del livello superato, un simpatico “diploma” del mondo del vino. Uno strumento “social”, facile, intuitivo e sempre “a portata di mano”. WINE T’APP è disponibile in italiano e inglese e sarà fruibile anche in luoghi privi di connessione wi-fi e 3G. Con un semplice tocco, l’utente può entrare in contatto diretto con Santa Margherita tramite i suoi social o inviando una semplice mail. Questo è, in sintesi, WINE T’APP: un’applicazione stimolante, interessante per un divertimento assicurato. SANTA MARGHERITA S.P.A. - www.santamargherita.com

I “SALOTTI DEL GUSTO” SBARCANO A CAPRI Un salotto fresco e dinamico, che riesce a coniugare al meglio l’enogastronomia al lifestyle, con calore ed emozione. Questo è ‘Salotti del Gusto’, il format ideato da Raffaella Corsi Bernini che per la sua seconda tappa sbarca sulla meravigliosa isola di Capri. Dopo il prestigioso avvio tra le montagne dell’Alta Badia, la kermesse si tuffa infatti nello splendido mare campano dell’Isola dei faraglioni, per una due giorni all’insegna del buon gusto e del Made in Italy. L’appuntamento è per il 6 e 7 ottobre presso il Grand Hotel Qvisisana dove verrà presentato il meglio della produzione vinicola e culinaria, insieme ad arte e cultura, classe ed eleganza, moda e bellezza. Quella di Capri non sarà però solo una ‘seconda edizione’ perché tante sono le novità. Verrà assegnato il I Premio “Salotti del Gusto”, conferito a diverse personalità che si sono distinte nella promozione delle eccellenze nei rispettivi settori: per la categoria ‘Comunicazione’ il riconoscimento verrà assegnato al noto giornalista Bruno Vespa mentre per la categoria ‘Chef’ verrà premiato Gennarino Esposito, che sarà protagonista della ‘due giorni’ di ottobre con la sua arte ai fornelli. Insieme a loro produttori ed enologi, chef e sommelier, operatori del mercato professional, personaggi


le notizie di enogastronomia e turismo del mondo del giornalismo, della cultura, dello spettacolo e dello sport, tutti accomunati dalla passione per il buon vino e la buona tavola. A gestire questa moltitudine di personaggi, culture ed esperienze sarà Max Viggiani di RTL102.5, voce già nota al grande pubblico. Non solo degustazioni dunque, ma veri e propri “Salotti talk show” per un evento differente e creativo, che si propone anche attraverso nuovi canali di comunicazione e vendita. Innovativa a tal proposito la ‘Carta dei Vini Salotti del Gusto’, che consente a ristoranti ed enoteche di proporre una selezione del meglio della produzione vinicola e creare suggestivi corner wine shop. www.salottidelgusto.com

GOLOSE NOVITÀ TRA I DISTILLATI DI CASA RONER Distillare è un’arte che come per magia cattura ed estrae la quintessenza di frutta e vinaccia. In casa Roner da ben tre generazioni quest’arte si unisce e si fonde con l’esperienza, la passione e l’amore per la perfezione. Sono molte le materie prime che le abili mani dei maestri distillatori trasformano in distillati e acquaviti e per il prossimo autunno-inverno due grandi novità vanno ad arricchire la gamma di prodotti di casa Roner. Il Geist di nocciola, dal profumo goloso e fragrante, è ottenuto con l’utilizzo delle sole migliori nocciole italiane. Tostate, infuse e successivamente delicatamente distillate a bagnomaria, il distillato di nocciole va ad arricchire la linea dei distillati di frutta Classic di casa Roner. Per la linea Raritas, collezione di distillati di frutti rari e insoliti, Roner sceglie le prugnole. Frutto selvatico, raro e antico, il prugnolo matura verso la fine di settembre e viene raccolto dopo le prime gelate, quando il gelo ha reso armonioso e gentile il sapore di questo frutto. La scoperta dei segreti, dei profumi, degli aromi, delle storie e dei racconti racchiusi dentro ogni goccia di un buon distillato è un’esperienza da vivere. L’azienda altoatesina apre le porte della sua sede a Termeno ogni mercoledì alle ore 15.00. Basta iscriversi attraverso il form nel sito www.roner.com o scrivere a HYPERLINK "mailto:visite@ roner.com" visite@roner. com e gli Ambasciatori del gusto accompagneranno il visitatore nel mondo della produzione: dalla lavorazione delle vinacce alla produzione

della grappa, dalla lavorazione alla distillazione della frutta. Il percorso si conclude con un mini corso di degustazione di quattro prodotti durante il quale gli esperti aiutano a scoprire il modo più corretto di gustare grappe e distillati. RONER DISTILLERIE S.P.A. - www.roner.com

CELLARIUS JRE 2006, IL FRANCIACORTA SU MISURA Il Congresso del giugno scorso dell’Associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe, al Tombolo Talasso Resort, è stato palcoscenico ideale per la presentazione in anteprima di Cellarius JRE, il Franciacorta Guido Berlucchi creato “su misura” per l’Associazione con il contributo indispensabile degli chef. “Nel novembre 2012 abbiamo ospitato in Franciacorta l’assemblea JRE; in quell’occasione, una rappresentanza degli chef si è trattenuta a palazzo Lana Berlucchi, adiacente alle nostre cantine storiche”, dice Arturo Ziliani, enologo e vicepresidente della Guido Berlucchi, che continua: “Qui, supportati da me e dal mio assistente, Ferdinando Dell’Aquila, hanno assaggiato una selezione di Franciacorta Riserva, selezionando un Blanc de blancs annata 2006 di grande carattere, proveniente da un lotto di sole 5mila bottiglie”. Si tratta di uno Chardonnay in purezza ottenuto da uve spremute delicatamente (la resa in mosto è minima, pari al 35 per cento), e fermentato parte in acciaio e parte in barrique, dove ha beneficiato della malolattica e dell’affinamento sur lie. Dopo la preparazione della cuvée e l’imbottigliamento nella primavera 2007, il Franciacorta è stato riposto in catasta nelle cantine interrate di Borgonato, dove ha riposato per quasi 6 anni sui lieviti prima del dégorgement. All’assaggio, si rivela un Franciacorta Riserva dai vivi riflessi dorati, dal bouquet variegato, con importanti rimandi di frutta gialla e piccola pasticceria, dal gusto elegante e potente insieme, maturo, fruttato, cremoso. “La sboccatura è recente, ma Cellarius JRE beneficierà di altri 4 mesi di affinamento: sarà infatti disponibile a partire da settembre, e soltanto presso i ristoranti dei Jeunes Restaurateurs d’Europe”, spiega Ziliani. “Durante la degustazione, gli chef hanno preferito la versione Pas Dosé: una scelta ardita e che condivido, capace di esaltare l’eleganza senza compromessi dei loro piatti creativi”. GUIDO BERLUCCHI & C.S.P.A. - www.berlucchi.it

a cura della redazione di


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amiglia Consegna di attestati a Piombino

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l 1 giugno 2013 presso il Ristor

di Montalcino ed Aleatico.

Salvatore Sapienza, Matteo Serravalle,

Art Borgo degli Olivi di Riotorto, la

La cena è iniziata con un antipasto

Saverio Tagliaferri, Alice Simonetti,

delegazione FISAR Costa Etrusca

composto da involtino di melanzana e

Alessio

ha consegnato gli attestati di secon-

cocotte di patata con fegatini toscani.

do livello. La cerimonia di consegna

A seguire maccheroni al torchio con

Alessandro Adami, Elena Antinucci.

è stata presieduta e dal Delegato

ragù di coppa e peposo dell’Imprune-

Pier Francesco Pepi e dal Direttore di

ta. A conclusione un flan di fondente

Corso Fabio Caselli.

con cuore bianco e arancia candita.

La serata è stata anche un ottima oc-

I corsisti diplomati sono: Angelo

casione per gustare la cucina ricerca-

Bracco,

Luciano

Pier Francesco Pepi

ta del locale in abbinamento a vini to-

Biancalana, Alberto Grassi, Marco

della Delegazione FISAR

scani tra cui Chianti Classico, Brunello

Cavicchi, Elisa Nardini, Paolo Tonioni,

Costa Etrusca

Fabio

Petricci,

Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5

Lolini,

Maurizio

Pusateri,

Notizia inviata da


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amiglia

A l’Aquila si consegnano gli attestati

G

iovedì 16 Maggio presso il Ristorante "Angeletta" a Carsoli si è svolta la cena du-

rante la quale sono stati consegnati gli Attestati di 1° Livello ai partecipanti organizzato dalla Delegazione F.I.S.A.R. L'Aquila. Si tratta, per noi, di una occasione storica in quanto è stata la Prima consegna dei Primi attestati del Primo Corso organizzato in Abruzzo dalla Prima Delegazione abruzzese che è presente da circa un anno in questo territorio, che ha permesso l'ingresso della F.I.S.A.R. in questa regione, e dove speriamo che al più presto se ne aprano delle nuove. L'atmosfera è

strato nel 1° livello.

una occasione così importante. A tutti

stata di calda e viva allegria, accom-

gli allievi il nostro più caro augurio per

pagnata dalle ottime preparazioni del-

il proseguimento del Corso da conti-

Novizia inviata da Marcello Carrabino

la Chef Angela e da vini all'altezza di

nuare con lo stesso impegno dimo-

della delagazione FISAR de L’Aquila

Gemellaggio tra Delegazioni: Siena Valdelsa e Venezia incoronano i nuovi sommelier Senesi

L

a prima giornata calda di giugno di quest’anno, Sabato 15, ha accolto la Delegazione di Venezia della Fisar in terra di Siena, nelle condizioni ideali per suggellare la consolidata amicizia con la nostra Delegazione attraverso visite, degustazioni, doni, consegna di attestati e un po' di solidarietà. La giornata è ini-

ziata con la visita alle prestigiose cantine Antinori durante la quale i soci della Delegazione Senese, hanno accolto i colleghi di Venezia; insieme hanno potuto ammirare l’imponente e nuova opera architettonica concepita, tra l’altro, per mostrare ai visitatori la produzione del vino in tutte le sue fasi, la storia della famiglia Antinori, l’arte e la

cultura enogastronomica del territorio. Alla sera, le due Delegazioni si sono riunite per la cena di gala, per la consegna dei diplomi di Sommelier di terzo livello, nella cornice delle colline senesi nei pressi di Monteriggioni, nel ristorante “Luxor” sito in località Trasqua. La serata ha preso avvio con un suggestivo aperitivo a bordo piscina.

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Il Delegato di Siena Valdelsa, Giuseppe Troilo, ha ringraziato per la presenza gli ospiti e si è complimentato con i corsisti i quali con passione e dedizione hanno ottenuto il prestigioso titolo ed il sospirato tastevin. Il servizio dei vini abbinati alle pietanze, prese dalla tradizione toscana (ossobuco alla senese e pappardelle al cinghiale tra tutti) è stato curato dai Sommelier FISAR della Delegazione di Siena Valdelsa Paolo Ciacci, Mauro Veltroni e Giorgio Angelini e i vini proposti in abbinamento sono stati presentati e illustrati da Filippo Franchini, già Sommelier dell'anno Fisar. I neo-diplomati Sommelier Fisar presenti alla serata, sono, dunque, stati premiati dalle due delegazioni congiunte. Ai complimenti della delegazione di Venezia, si sono

aggiunti due doni dedicati ai corsisti, Rosalia Sstella e Gabriele Petrini che hanno ottenuto il massimo dei voti. I nomi dei nuovi Sommelier sono: Jean Antoine Badawy, Donatella Barcelli, Maria Francesca Battaglini, Lorenzo Bertelli, Pamela Bralia, Marco Brogi, Emanuele Carli, Massimo Innocenti, Marc Marchall De Corny, Enrico Martellucci, Gabriele Petrini, Laura Rosi, Rosalia Stella e Donata Toppi. Prima del dolce, il Delegato Fisar Antica Terra di Siena e Valdelsa, Giuseppe Troilo, ha tenuto un breve discorso ringraziando la Delegazione di Venezia della visita, suggellando il gemellaggio tra le due delegazioni e augurandosi una continua e proficua collaborazione eno-gastronomica. A testimonianza dell'amicizia tra le

due delegazioni, Troilo ha omaggiato Lorenzo De Rossi, Delegato della Fisar di Venezia, di un prestigioso prodotto delle cristallerie RCR di Colle Val D'Elsa, creato per l'occasione e decorato con incisioni a sabbia dalla sig.ra Marzia Giannini della Personal Crystal: un servizio composto da piatto, decanter e due calici recanti le insegne dell’Associazione Fisar e delle due città gemellate. Dal canto suo, De Rossi ha ringraziato commosso e omaggiato la Delegazione di Valdelsa con un gagliardetto e una targa commemorativa dell’evento. La serata si è conclusa con l'annuncio del risultato della raccolta fondi di solidarietà effettuata con la cena del 13 Aprile in collaborazione con la Delegazione Valdichiana “Montaperti a Tavola”: Il ricavato, di 2,500 euro, verrà devoluto con orgoglio all'associazione SienaAil, attiva nel sostegno ai malati di leucemia. Il sorriso della foto ricordo del gruppo intero, infine, ha espresso bene la grande gioia e soddisfazione per il percorso appassionato e florido intrapreso dai corsisti insieme all’impegno e all’aiuto dei docenti e degli organizzatori. Tutti insieme hanno lavorato a questo risultato, nell’auspicio che i nuovi Sommelier possano contribuire con le idee e l’operatività alla vita e alla crescita dell’Associazione.

Notizia inviata da Rosalia Stella della delegazione FISAR di Siena Valdelsa

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Il battesimo di FISAR in ROSA Italia Nord Est

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ornice all’evento è una delle più belle ville cinquecentesche del Veneto: Villa Marcello Loredan Franchin, a Ceggia in provincia di Venezia. Rose e donne è un binomio che ha sempre funzionato bene; se ci aggiungiamo il vino non possiamo che avere FISAR in ROSA e un grandissimo successo! Grazie alla collaborazione fra la Delegazione FISAR di San Donà di Piave, la FISAR in ROSA Italia Nord Est e l’Associazione Angeli Conoscerli per Amarli, lo scorso 19 maggio è stata organizzata a Villa Franchin la prima giornata dedicata alla Rosa, quale simbolo principe della femminilità e del valore delle donne. Una giornata densa di appuntamenti culturali, gastronomici e, naturalmente, enologici che ha rappresentato un po’ il battesimo ufficiale di FISAR in ROSA Italia Nord Est, la prima uscita pubblica della nuova struttura che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura del vino al femminile. Il giardino della villa ha ospitato innumerevoli piante di rosa, di ogni colore e di ogni specie, prodotte da un’imprenditrice del settore florovivaistico, molto competente e preparata. All’interno della barchessa, invece, un mercatino con numerose bancarelle ha offerto ai vari visitatori articoli di artigianato, profumi, trucchi, dolci, confetti tutti con un unico filo conduttore: la rosa e il binomio con le donne produttrici, artigiane, artiste, imprenditrici con molta passione, creatività ed innovazione.

E il vino? Un calice di buon vino trasforma una bella giornata, in una giornata perfetta! A Rose e Donne il vino è stato indiscusso protagonista. La buona riuscita della manifestazione porta anche la firma FISAR e soprattutto FISAR in ROSA! A supporto delle cantine, infatti, erano presenti le sommelier della FISAR di San Donà di Piave:

Giordana Grcic, Marianna Florian, Chiara Ronchiato, Nadia Mazzariol, Mara Padovan con la collaborazione dei sommelier Luciano Bertuol e Carlo Pasqual. A capitanare il gruppo la referente della FISAR in ROSA Italia Nord Est Patrizia Loiola, che ha presentato al pubblico l’Associazione FISAR e i corsi per diventare sommelier, dedicando un approfondimento particolare agli scopi della FISAR in ROSA, portando i saluti della Coordinatrice nazionale FISAR in ROSA Luisella Rubin. Per l’occasione sono state contattate diverse Aziende del territorio, in gran parte a conduzione o partecipazione femminile: La Braghina, Vintinove Vini, Villa Castalda, Terre di Grassaga, La

Frassina, Paladin, Oro Club; 7 cantine che hanno partecipato all’evento presentando i loro ottimi vini, allietando la giornata dei visitatori e accompagnando i piatti preparati dal catering “Il vecchio Mulino”. Le sommelier hanno illustrato, versato e degustato i vini delle cantine partecipanti, guidando il folto pubblico in un nuovo sentiero di profumi e gusti. I numerosi visitatori si sono mossi fra gli stand dei diversi produttori degustando Prosecco, Incrocio Manzoni, Sauvignon, Pinot bianco, Cabernet, Merlot Veneti e, per non farsi mancare nulla, anche qualche buon rosso toscano! Il vino è stato ingrediente principe anche in cucina, i cooking show organizzati durante la giornata, infatti, prevedevano la preparazione di diversi piatti fra cui un indimenticabile risotto con, ovviamente, rose abbinato ad un sauvignon. Una giornata davvero piacevole, dedicata alla cultura enogastronomica, ma anche letteraria grazie all’intervento della scrittrice Claudia Gualdana che ha presentato il suo libro “Eva e la rosa” legato ad importanti figure femminili che condividevano la passione per la rosa, uno dei fiori più affascinanti dei nostri giardini. Che dire, arrivederci alla prossima edizione!

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Notizia inviata da Patrizia Laiola, referente FISAR in ROSA Italia Nord Est e Chiara Ronchiato

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A Lucca la prima pedalata Enogastronomica

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omenica 30 giugno si è svol-

Ghivizzano e ai formaggi del caseificio

Arsina per visitare l’Azienda Agricola di

ta la prima pedalata enoga-

Marovelli di Camporgiano. Il gruppo

Angela Nelli degustando con lo gnoc-

stronomica organizzata dalla

ha proseguito poi verso Lucca in lo-

co fritto il bianco ed il rosso Igt delle

Delegazione di Lucca e Garfagnana

calità Cappella verso l’azienda agri-

colline lucchesi e un liquore al limone

alla quale hanno partecipato 80 per-

cola Bianchini dove a riceverlo c’era

prodotto dall’Azienda. Il piccolo grup-

sone, scegliendo tra i due percorsi di-

il Proprietario sig. Vincenzo Bianchini

po ha raggiunto gli altri partecipanti al

sponibili di 25 e 35 km. Dopo una ricca

dove con la pasta fredda, riso e farro

Caffè delle Mura dove era stato alle-

colazione consumata insieme, i parte-

ci ha fatto degustare il bianco e rosso

stito un banchetto di dolci; un brindisi

cipanti sono partiti da via del Giardino

IGT delle colline lucchesi. I partecipanti

spumeggiante ed un buon caffè han-

Botanico, percorrendo le mura urbane

hanno proseguito poi verso l’azienda

no chiuso la giornata. A tutti i parteci-

e procedendo in senso ordinato fino

“Valle del Sole” ricevuti dai proprietari

panti è stato consegnato un attestato

ad arrivare alla prima Azienda “Greo”

signori Borselli. Alla grigliata di carne

di partecipazione alla prima pedalata

situata in località Pieve Santo Stefano.

sempre offerta dalla Antica Norcineria

enogastronomica; il primo, speriamo,

Siamo stati ricevuti con molta cortesia

sono stati abbinati i vini dell’Azienda:

di una lunga serie di eventi che coniu-

dal proprietario Giancarlo Viani, e sul-

Bianco “Malie”, e rossi “Linchetto”,

gano lo sport, l’aggregazione, l’edu-

la terrazza della cantina un sommelier

“Libente” ed “Ebrius”. Una parte del

cazione al bere e il buon cibo.

F.I.S.A.R ha servito i vini dell’azienda:

gruppo è ritornata a Lucca presso il

Greo bianco e rosso delle colline luc-

Caffè delle Mura mentre una piccola

chesi, abbinati a salumi offerti dall’An-

parte, sfidando le difficoltà del tragitto

della Delegazione

tica Norcineria di Rolando Bellandi di

situato in collina, ha continuato verso

di Lucca e Garfagnana

Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5

Notizia inviata da Roberto Toschi


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Delegazione Valdichiana: “Matrimoni d’autore”

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na serata all’insegna della convivialità tipica fisariana a metà strada fra cultura e piacere della tavola. È stato questo il filo conduttore di “Matrimoni d’autore” un incontro tra eccellenze: da una parte i vini dell’Azienda Italo Cescon di Roncadelle - Treviso in qualità di ospiti d’onore e dall’altra i prodotti tipici del territorio della Valdichiana: la carne chianina, i formaggi e la pasta. La realizzazione della serata è stata affidata allo staff fisariano dei cuochi della delegazione Valdichiana guidati dallo chef Laurini Marcello che ha proposto ai soci un menu semplice e stuzzicante; un carpaccio di bresaola di chianina affumicata e ciuffi di formaggio pecorino aromatizzato alle erbe spontanee delle crete senesi, in abbinamento ad un incrocio Manzoni 2012 Svejo igt Veneto; a seguire un trittico di primi piatti: pasta e ceci al rosmarino, ravioli di ricotta e asparagi su crema di pecorino e pere abate al Manzoni bianco, gnocchetti di patate all’ortolana in abbinamento ad un incrocio Manzoni bianco “naturale” 2010 Igt Veneto. Selezione di pecorini delle crete senesi tradizionale e a latte

crudo di diversa stagionatura in abbinamento ad un Chieto 2012 merlotcabernet Igt Veneto. La presenza del VicePresidente Nazionale Graziella Cescon, quale contitolare dell’azienda, ha contribuito a farci capire la filosofia aziendale e le caratteristiche organolettiche dei vini che sono stati sapientemente abbinati e serviti dai Sommelier. La delegazione ha poi ringraziato tutti gli attori della serata: i soci, i sommelier in servizio nei vari settori, le aziende

che hanno contribuito all’evento con i loro prodotti alimentari - Caseificio la Fonte di Torre a Castello di Asciano Pastificio Poggiolini di Arezzo - Azienda Agraria Tedeschi Rosalba di Bettolle. Tutti uniti per un momento goliardico di vita associativa,i ringraziamenti per tutti sono stati fatti a nome del Consiglio di delegazione dal delegato Fisar Valdichiana Emma Lami.

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Notizia inviata dal responsabile manifestazioni Marilena Sensi

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La Fisar di Livorno nella Casa natale di Amedeo Modigliani

n'occasione strepitosa, quella dei festeggiamenti di Effetto Venezia, per inserire una visita alla Casa dove nacque nel 12 luglio 1884 Amedeo Modigliani, in Via Roma 38 a Livorno, uno dei pittori italiani più famosi e controversi, per le sue opere d’arte, ed in ultimo per la beffa che i livornesi nel 1984, hanno voluto donare a tutto il mondo, facendo credere che le sue introvabili teste erano proprio quelle che tre giovani ragazzi burloni, avevano di notte inabissato nei canali, là proprio dove, secondo la leggenda nel 1909 Modigliani tornò temporaneamente a Livorno decidendo di scolpire alcune sculture che mostrerà poi presso il Caffè Bardi ad amici artisti, i quali lo avrebbero deriso consigliandogli di gettarle nel fosso decise di lasciare per sempre la sua città natale, per andare a vivere a Parigi dove morì il 24 gennaio 1920 Ancora più ghiotta è stata l’occasione di offrire ad un folto pubblico che si è alternato per diverse sere, un prodotto presentato in anteprima nella scorsa edizione del Vinitaly: il Metodo Classico La Regola dell’omonima azienda di Riparbella. Dopo una presentazione da parte del Sommelier Calogero Rifici della Delegazione FISAR di Livorno, salito alle cronache negli ultimi tempi per la trasmissione di Radio 24 PERSONAL CHEF, con il Gastronauta Davide Paolini, che ha spiegato anche le metodologie di spumantizzazione, è stato offerto il vino, apprezzato dai convenuti, che poi hanno potuto effettuare una visita della casa di Modigliani con la guida specializzata di Amaranta Service, e successivamente incamminarsi in un interessante trekking urbano per le Vie e le Piazze, dove Dedo incontrava e si scontrava con i colleghi artisti, che al tempo frequentavano caffé e taverne. Un vino composto da una couveé di Gros Manseng al 90% e 10% di Chardonnay, uve coltivate completamente nel Comune di Riparbella, a circa 50 metri sul livello del mare, su un terreno sabbioso; una vendemmia effettuata con selezione in campo delle uve e raccolta in cassette, ed una pressatura di uve intere.

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La vinificazione avviene con il metodo classico ed una maturazione sui lieviti 18/24 mesi ed almeno sei mesi in bottiglia. Di questo vino vengono prodotte per adesso 2.500 bottiglie. L’azienda Podere La Regola oltre che a grandi rossi da vitigni bordolesi, come il Rosso cru igt La Regola, produce ottimi bianchi da uve di vermentino, viogner, chardonnay, è di proprietà della Famiglia Nuti, con l’enologo Luca, e la parte commerciale affidata al fratello Flavio, conosciuto, oltre che per la sua professione di Avvocato, anche per essere il Delegato FISAR della Delegazione di Volterra.

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Notizia inviata da Fabio Baroncini della Delegazione di Livorno


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Milano Duomo festeggia i suoi nuovi sommelier

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o scorso 18 giugno si sono radunati presso l’Antica Osteria Del Ponte di Cassinetta di Lugagnano, i nuovi 22 Sommelier che il 4 giugno hanno superato brillantemente l’esame finale del corso, desiderosi di indossare lo stemma Fisar e

il tastevin luccicante e, il Consiglio di Delegazione Fisar Milano Duomo capitanati dal Delegato Piero Milo, che univano l’occasione di assaggiare la cucina dello Chef Fabio Barbaglini alla consegna dei Diplomi di Sommelier. I nostri nuovi Sommelier sono:

Alessandro Barbieri, Stefano Bertolotti, Giovanni Boscherino, Iacopo Bottelli, Andrea Bressi, Stefano Bressi, Alberto Carrara, Stefano Cirielli, Carlo De Giorgis, Valeria Di Rosa, Edinson Fernandez, Maurizio Ferrari, Alessandro Garavaglia, Luca Gionso, Valentina Macciotta, Davide Mella, Silvia Claudia Pedrotti, Stefania Rini, Angela Sarcina, Massimo Scampini, Nadia Tavola, Ivo Zanellato. Tutta la Delegazione Fisar Milano Duomo augura a ognuno di loro che il vino porti messaggi di cultura, confronto, passione, territorio, convivialità, piacere e gusto. Notizia inviata da Gaetano Annunziata della Delegazione Milano Duomo

Delegazione di Volterra: si conclude il programma 2012/2013 delle Cene Galeotte

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enerdì 28 luglio si è conclusa l'ottava e conclusiva Cena Galeotta del programma 2012/2013. Si è superato il numero dei commensali quasi 150, a dimostrazione dell'enorme interesse e partecipazione all'evento, unico nel mondo, che vede detenuti, cuochi e chef tutti impegnati in una kermesse che, oltre alle ormai evidenti finalità educative e professionalizzanti rappresenta un mo-

mento di grande solidarietà a favore dei più deboli e bisognosi. Ormai il ricavato supera i 50.000 euro donate alla fondazione umanitaria "il cuore si scioglie", per noti scopi umanitari. Quest'ultima cena però ha fatto una eccezione: il ricavato è stato inviato come aiuto ai comuni della'area della Garfagnana e dei comuni di Massa e Carrara colpiti di nuovo dal terremoto. Un grande gesto per una grande ras-

segna che di nuovo vedrà la luce a partire dal prossimo novembre, con altre 8 cene e nuovi chef e cantine abbinate. La serata di venerdì ha visto la partecipazione dello chef Dario Picchiotti del ristorante Antica Trattoria di Sacerno, loc. Calderara di Reno (BO) con abbinati i vini di due ottime cantine: Piergiorgio Meletti Cavallari (figlio d'arte) giovane ed emergente produttore di Bolgheri con il suo

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ottimo Vermentino e Rosato DOC Bolgheri 2012, abbinati agli antipasti e primi, ed i vini dell'azienda dell'isola d'Elba Tenuta le Ripalte (presente uno dei proprietari Carlo Ederle, vedi foto) con il rosso "Le Ripalte" 2011, alicante 100%, morbito e fresco abbinato al secondo piatto. Per il dessert un ottimo "Aleatico" annata 2011 suadente e avvolgente. Presente alla serata anche il direttore artistico dell' evento, il gourmet ed esperto enogastronomico Leonardo Romanelli, che ha ringraziato la direttrice Maria grazia Giampiccolo, già sommelier onorario Fisar, ed il suo staff per l'organizzazione nonché la Fisar delegazione storica di Volterra, presente il delegato

avv. Flavio Nuti, il consigliere Pierluigi Ceppatelli ed i sommelier Nuti Renzo e Apicella Anna. La Fisar è partner del progetto sin dal 2007 per la organizzazione e la scelta delle cantine, che si ricorda gratuitamente hanno offerto i loro preziosi vini, quali in ordine di cena: azienda siciliana Gorghi Tondi, l’azienda Querceto di Castellina, di Castellina in Chianti (SI), l’azienda Castello del Terriccio di Castellina Ma.ma (PI), le aziende bolgheresi di Vaira e Chiappini, azienda produttori di Cormos (GO), il podere la Regola di Riparbella (PI), e le aziende già citate Pier Giorgio Meletti Cavallari e Tenuta le Ripalte. Un ringraziamento a tutti i sommelier che hanno gratuita-

mente fatto servizio durante le cene. Da ricordare che la delegazione con l’esame del 2 luglio a concluso il corso completamente gratuito di I° livello per sommelier, svoltosi all’interno del progetto di formazione finanziato dalla Provincia di Pisa per coloro che hanno problemi di disoccupazione e/o disabilità, e che ha visto i 7 partecipanti superare positivamente l’esame. Un ringraziamento oltreché ai qualificati docenti anche al direttore di Corso Enrico Del Testa ed al consigliere Pierluigi Ceppatelli per l’impegno e la professionalità dimostrata. Notizia inviata da Flavio Nuti della Delegazione storica FISAR di Volterra

Posarelli Unicoop, lo chef Picchiotti, il gourmet Romanelli, il delegato Nuti e il produttore Ederle

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Festa di mezz’estate della delegazione pisana

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a tradizionale cena di mezz'estate della Fisar di Pisa e Litorale si è tenuta quest'anno sul litorale di Tirrenia, più precisamente al Cosmopolitan Beach, luogo incantevole che ha emozionato per uno dei più bei tramonti della stagione permettendo di ammirare lo spettacolo naturale di un sole rosso che, lentamente, si tuffava nell'azzurro orizzonte del mare. Uno spettacolo che da solo valeva tutta la serata che si è dipanata ai bordi della spiaggia, al suono ritmico di una risacca rilassante e allegra. Il direttore Carlo Mencacci ha accolto gli ospiti con un corroborante Aperitivo di benvenuto, Prosecco Costa Alta Extra dry servito con spadellata di calde Alici fritte. I convenevoli di rito hanno lasciato presto spazio all'antipasto: bittico di insalatina di mare gustosa e appena calda ed un delicato Flan di gamberi e porri, accompagnato dal Nosiola Dolomiti di Pojer e Sandri, ITG del 2012, uve della Collina di Faedo tra la Valle dell'Adige e la Valle di Cembra. Successivamente è stato servito un risotto ai gamberi ed arancio veramente squisito, cotto al dente al punto giusto e mantecato in maniera sublime che ben si sposava col Moscato secco Ardì, nelle Langhe cuneesi, IGT 2012 dell'Azienda Adeiano Marco e Vittorio, abbinamento che ha aperto un confronto tra i Sommelier con dotte analisi sensoriali che hanno portato alcuni ad esprimere una leggera preferenza per il Nosiola. Tutti d'accordo invece

sul proseguire col Moscato secco per il gustoso filetto di Gallinella all'acqua pazza, contornato da una colorata ratatouille di verdure. Ha chiuso le portate una deliziosa Mousse al cioccolato. Il re della serata è stato il Merlino dove il consenso per l'accostamento è stato unanime. Questo vino nasce dalle uve del Lagrein al 100%, ed a metà fermentazione viene incrementato dall'aggiunta di brandy invecchiato per più di dieci anni. Il brandy è ottenuto da due varietà di uve locali: Schiava e Lagarino. I suoi profumi sono decisi e piacevoli, di piccoli frutti, specialmente ciliegia, marasca, mora, ribes che si integrano piacevolmente a note speziate di vaniglia, caffè e cacao. Un tripudio di sentori, profumi

ed aromi che ne fanno veramente un vino da meditazione. A conclusione del convivio, il delegato Mariacristina Messina ha ringraziato, tra gli applausi generali, Liana Benini per la particolare “location” e felice organizzazione della serata, il direttore Carlo Mencacci per la gentile e sapiente disponibilità dimostrata, la brigata di cucina ed il rango di servizio per l'ottimo svolgimento della cena. Non poteva mancare un riconoscimento particolare ai due Sommelier Gerardo Lena e Andrea Somigli per il perfetto servizio vini effettuato. Anche quest'anno l'Estate ha avuto il proprio tributo di festa. Notizia inviata da Tiziano Taccola della

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delegazione FISAR Pisa e Litorale

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A Pisa la delegazione festeggia e premia i suoi sommelier

rano i primi anni del secolo scorso quando i Conti degli Azzoni Avogadro, amanti della campagna e del paesaggio toscano, lasciarono il Veneto e si stabilirono a La Rotta, un borgo bagnato dal fiume Arno a ridosso di Pontedera, avamposto strategico conteso tra continui conflitti tra Pisa e Firenze per tutto il medio evo.I terreni di collina, grazie alla posizione felicemente soleggiata, si sono rivelati particolarmente vocati alla viticultura. Oggi, coniugando esperienza ed innovazione, il C.te Aldobrando sta portando avanti con impegno e passione il progetto di famiglia: una cantina moderna con idoneo locale di affinamento e soprattutto l'introduzione di nuove varietà internazionali che ben si com-

binano con le uve tipiche del territorio. In questo scenario la FISAR pisana ha voluto festeggiare i propri Sommelier con una visita all'azienda e cena conclusiva a Le Sodole, Country-Resort dell'azienda, dove insiste una piscina ed un frequentato campo da golf. Una cena raffinata, iniziata con Sformatino di verdure con fonduta di formaggio accompagnato dal Vermentino Le Fonticchie 2012 IGT Toscana e proseguita con Sombrero all'occhio di bue con spinaci e formaggio caprino, zucchine e pomodorini pachino, bagnato dal Villa Sole 2012, Pinot Grigio IGT Toscana, piacevolmente fresco, profumo di mela Golden e retrogusto leggermente amaro. L'abbinamento del successivo Helianthus 2006, IGT Toscana

Rosso, è stato risolto dallo chef che ha proposto le Rosette di Manzo cucinate col solito vino, servite su Rosti di patate, fini e croccanti, con asparagi al vapore e patate al forno con speck e rosmarino. Un piatto che ha esaltato il corpo del vino di 14° dai tannini decisi con aromi di frutta a bacche rosse e lungo al palato. Ha chiuso le portate un gustoso Gelato al Baciamano servito naturalmente col il Vin Santo Baciamano. Tutti i vini rigorosamente prodotti con maestria e passione dalla medesima Azienda Degli Azzoni Avogadro. Al termine della cena la responsabile dei Sommelier, Liana Benini, dopo aver ringraziato tutti i suoi “ragazzi” per lo spirito di attaccamento alla delegazione e per il comportamento corretto e professionale sempre dimostrato nelle occasioni di servizio, ha premiato, tra gli applausi degli astanti, Fabrizio Macchia e Massimo Marchi con il Tulipano d'Argento per i 25 servizi eseguiti.

Notizia inviata da Tiziano Taccola della Delegazione FISAR di Pisa e Litorale

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Divino Incanto: quando la musica sposa la degustazione

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ino e cibo? Binomio perfetto, o quasi! Ancor meglio se accompagnato da buona musica. È questo il senso del “Brindisi d’opera con degustazione”, tenutosi il 31 Luglio al Cavallino, sul litorale veneziano, organizzato dall’Orchestra Sinfonica di Venezia e dal Coro Ars Nova, in collaborazione con il Teatro La Fenice ed il Coordinamento Fisar Italia Nordest, sulla base di un contatto del ns. Consigliere Nazionale Giorgio Pennazzato. Sinfonie, arie e cori dedicati al vino, dalle opere di Verdi, Donizetti, Rossini, Mozart, Mascagni, Offenbach, hanno incantato i quasi mille spettatori, con cento artisti e musicisti sul palco, sapientemente diretti dal Maestro Marco Paladin, con la regia di Federica Zagatti. Tenori, baritoni e soprani hanno cantato le arie più celebri, dal “Si colmi il calice..” al “Cantiamo facciam brindisi”, al “Libiam né lieti calici”… E i calici c’erano davvero! Gli spettatori hanno potuto degustare prima e dopo lo spettacolo, intervallo compreso, ben 12 vini offerti da prestigiosi produttori come Cesarini Sforza, Castello di Roncade, Az.Le Baite, Oroclub e Zonin, accompagnati da uno sfizioso piatto di salumi, formaggi e con i grissini di Morato Pane. Con Verdi le bollicine, le arie di Mozart con il raboso, la musica di Rossini con

i bianchi e per Offenbach un potente supertuscan. Ma la particolarità della serata è stato anche l’aver proposto alcuni brani meno noti oppure con una storia particolare, i cui tratti sono stati evidenziati da Andrea FABIO nella parte finale della serata. Per il pubblico è stata anche l’occasione di poter avvicinare il mondo Fisar, ben rappresentato dai cinque Sommelier presenti, provenienti dalle Delegazioni Fisar territorialmente più vicine: Carlo Pasqual e Luciano Bertuol di San Donà, Tonino Piasentin di Portogruaro (che celebrava il suo cinquantesimo servizio proprio quel-

la sera), Giovanni Marazzi e Luigi Amente di Venezia. E con Fisar “ …lo spettatore ha portato a casa una nuova sensibilità: per gustare al meglio cibo e vino, in buona compagnia, ci vuole anche la giusta musica, che crea atmosfera ed esalta profumi e sapori…”, ha sottolineato Giorgio Pennazzato alla conclusione della serata. Un evento spumeggiante ed un’occasione di visibilità per Fisar. Salute!

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Inviato da Andrea Fabio Coordinatore Fisar Italia Nordest

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amiglia Valdichiana consegna gli attestati di 3o livello con la complicità del Chianti.

È

un sabato come tanti altri ma che segna nel calendario la fine delle vacanze: 31 Agosto 2013. C’è chi rientra dal mare, chi dalla montagna e chi rimpiange il silenzio delle città. La Delegazione Valdichiana ha un impegno verso i soci corsisti del 3° livello di Massa Marittima e Bettolle: la consegna degli attestati a Sommelier effettivo ed ancor più l’ambito TASTEVIN di servizio. Il luogo deve essere consono all’occasione ed è per questo che la stagione fa pensare ad un “UN TUFFO NEL CHIANTI" con la visita alle Cantine di Rocca delle Macìe e di Antinori a Bargino. Prima tappa: Le Macìe della famiglia Zingarelli che, acquistata nel 1973, è ancora oggi il cuore dell’azienda ed offre al visitatore una visione di vigneti che emoziona e che dà la consapevolezza di come anche il vino possa suscitare sentimenti. Ci accolgono Michela responsabile dell’enoteca e Cristina giovane e promettente Enologa che ci illustrano la filosofia aziendale, la metodologia di produzione partendo dalla vigna per passare in cantina con una bella ed interessante escursione tra i vari reparti fino all’imbottigliamento. La degustazione ce la guida Cristina durante il pranzo a “casa” del nostro premiato di PRIMAVERA in VALDICHIANA 2010, Pierluigi Stiaccini a Castellina in Chianti che ci propone nella sua Antica Trattoria La Torre piatti tipici chiantigiani, in abbinamento ad una selezione di vini della cantina. La giornata ha avuto un ottimo avvio e dopo una breve passeggiata per il borgo medievale, si prosegue per la seconda tappa che ci vede visitatori della cantina Antinori a Bargino nel comune di San Casciano. La Cantina ultima nata in casa Antinori è dentro la terra, un’opera di architettura che si nasconde tra gli ulivi, i vigneti i boschi di querce e di lecci. Una Cantina che sembra un tempio dedicato al vino, un omaggio al paesaggio toscano ed alle sue vigne.

La visita si snoda tra i vari reparti di questo “palazzo underground” dove il vino fa da SIGNORE ed è proprio qui che i nostri neo sommelier ricevono gli attestati di 3° livello alla presenza dei loro direttori di corso: Rossi Franco e Senserini Roberto del Consigliere Nazionale Masiello Nicola, del Consiglio di Delegazione e degli altri soci fisariani che partecipano alla gita. Essi sono, Massa Marittima: Aiudi Letizia, Bassi Antonio, Boscaglia Stefano, Braun Daniela, Cigli Mauro, Di Stefano Giuseppe, Ferrari Fabrizio, Mocellin Patrizia, Mugnaioli Giuseppe; Bettolle: Agnelli Monica,Di Ciocco Giuliano, Massini Mattia, Morbidelli Antonella, Nappini Leyla, Noferi Luca, Perinti Stefano, Ravagni Andrea, Torzoni Sara, Turrini Luca. A tutti un plauso con l’augurio che il loro impegno nella delegazione sia fattivo e mirato alla crescita della FISAR ed alla promozione verso l’esterno di una conoscenza del vino consapevole ed educato. Il Delegato FISAR Valdichiana Emma Lami

A Montepulciano La Delegazione Valdichiana consegna gli attestati di 1o livello

I

l 28 Giugno 2013 presso le Cantine Medicee di Montepulciano sono stati consegnati gli attestati di primo livello ai Corsisti: Barbanera Sofia, Barbi Elena, Belardinelli Manola, Ciolfi Andrea, Criswell Jennifer, De Bellis Manuele, Dini Elena, Di Paola Antonella, Di Paola Giovanni, Fedeli Tiziana, Fracassi Lucia, Frullini Massimiliano, Gigliotti Nicola, Giola Federica, Grassi Francesca Hobbs Janet, Koulakova Elena, Laurini Luisella, Lesti Irene, Lyubov Zubar, Marconi Massimo, Masucci Daiana, Mencarelli Simone, Neri Michela, Nocci Alessandro, Orsini Andrea, Paolucci Sara, Parra Carlos Mario, Pavolucci Giulio, Raio Aida, Raio Paolo,

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Santinelli Vanda, Scaccini Andrea, Scaccini Leonardo, Secco Antonio, Terrosi Stefano, Toppi Giulia. Presenti il Direttore di Corso Magi Leonardo, Il consigliere Nazionale Masiello Nicola, Il Consiglio di Delegazione e la rappresentanza del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e del Comune di Montepulciano. Ai Corsisti l’augurio di affrontare il secondo livello con lo stesso spirito di curiosità e desiderio di conoscere e approfondire il mondo del vino con cui si sono contraddistinti nel primo. Il Delegato FISAR Valdichiana Emma Lami

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Vincitori Trofeo Divinando 2012 / delegazione Fisar VARAZZE

®

diVinando 2013 FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER

ALBERGATORI

Trofeo

RISTORATORI

VENEZIA / Gran Finale 26 Ottobre 2013

nella splendida cornice dell’Eccellenza Eno-Gastronomica a Venezia


Dopo la pausa estiva, se così si può definire… La Segreteria Comunica - di Claudia Marinelli per scrivere al Segretario Nazionale: segretario.nazionale@fisar.com

Non possiamo affermare che ci sia stata una vera e propria pausa, ma quello che andremo a consolidare e sviluppare nei prossimi mesi ci vedrà coinvolti totalmente.

S

crivere questo redazionale oggi è un po’ difficile a dire il vero, poiché mi sembra di scrivere cose già dette più volte, ma la realtà è che dobbiamo abituarci ai cambiamenti piano piano, fino ad arrivare al punto che “la metamorfosi” deve essere condivisa ed attuata, un punto zero, o per chi invece ha mire più futuristiche una Fisar 2.0. Dal 1° settembre, sarà attuato l’uso del Nuovo Albo Relatori, con tutto quello che questo comporterà, le nostre figure di riferimento legate ai corsi, come il Delegato, gli RDZ, i DCSF ed i Relatori, sono stati informati con diverse circolari delle variazioni a cui andremo incontro, che sono legate principalmente ad un’ottimizzazione della conduzione dei corsi stessi, pertanto chi ha sempre seguito il Regolamento si renderà conto che alla fine, a livello gestionale le cose saranno più funzionali. Ottobre sarà veramente impegnativo da un punto di vista dei servizi, avremo due presentazioni delle Guide, ed un evento importante come quello che si svolgerà a Bra, Cheese Slow Food, presso la Banca del Vino. Il fulcro sarà il nostro Congresso Nazionale Roma - Tuscania che si svolgerà dall’11 al 13 ottobre, presso l’Hotel Melia Aurelia Antica a Roma, dove oltre alle attività legate al Congresso si svolgerà la Riunione dei Delegati, momento

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focale di questi tre giorni che si concluderanno presso la Boscolo Accademy di Tuscania con un Convegno di reale attinenza con le nostre funzioni. In questi giorni di Congresso vedremo anche i nostri Sommelier disputare le finali del Concorso “Miglior Sommelier dell’Anno Fisar”, momento di grande emozione e gratificazione per quei sommelier che riescono a portare a casa il Trofeo Rastal, che sarà consegnato per l’occasione dal Miglior Sommelier 2012, Filippo Franchini a cui va il nostro ringraziamento per questo anno passato insieme, dove la sua disponibilità è stata sempre molto tangibile. Nell’ambito delle competizioni a fine ottobre invece ci dovremo confrontare con il Torneo Divinando, dove non si gareggia singolarmente ma a squadre, rafforzando così i gruppi nelle Delegazioni di provenienza. Durante questo torneo, a cui sono particolarmente legata, si respira davvero quella sana competitività, caratteristica indiscutibile dei nostri Sommelier che amano mettersi in gioco. La squadra uscente, la Delegazione di Varazze vincitrice del Trofeo Divinando 2012, si ripresenterà al Torneo, dimostrando che anche se si è arrivati in alto, c’è sempre da imparare, mettendosi in gioco per l’ennesima volta! Non ci resta che lucidare i nostri Tastevin pronti a mostrare la nostra splendida forma.

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Con “Il

Sommelier” raggiungi l’obiettivo nel miglior rapporto target/prezzo.

i is r c i d o p m e t in à it c I n vest ire n ell a irpsuibbleli a li mentre g li a ltri p rec ip itan o . è c o me c o stru Steve Jobs

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Commissione Titoli & Meriti:

Il CTN Comunica

la prima tappa di un nuovo percorso.

La data del 31 Luglio 2013 ha visto la chiusura della prima istanza della Commissione Titoli & Meriti che mi pregio di presiedere e che ha in pratica dato i natali al nuovo Albo per Relatori Fisar.

È

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stato fatto un lavoro certosino e capillare

Commissione previo presa visione delle procedu-

allo scopo di iniziare il nuovo percorso

re e dei requisiti richiesti.

didattico con il piede giusto.

Vorrei chiarire anche, che questo nuovo Albo

Vorrei sgombrare il campo da quelle incertez-

Relatori, sarà il nostro nuovo strumento per va-

ze e perplessità emerse durante il lavoro di ve-

lorizzare la didattica Fisariana e di conseguenza

rifica delle domande di iscrizione pervenute alla

la formazione dei nostri futuri sommelier, che do-

Segreteria Nazionale e che ci hanno fatto capi-

vranno essere capaci e preparati ad affrontare il

re che la cosa non era poi cosi scontata come

mercato del vino.

credevamo, quindi ribadisco che la commissione

I nuovi relatori saranno iscritti in un Albo apposito

Titoli & Meriti ha eseguito le scelte e le selezioni

al fine di dare garanzie sia verso i nuovi soci iscrit-

dei relatori espressamente sui titoli posseduti e

ti ai nostri corsi, sia verso coloro che ci osserva-

sui meriti acquisiti nella Associazione, rimandan-

no dall’esterno e vorrei ricordare loro che questo

do alla Commissione Esaminatrice chi non era in

momento di passaggio è molto delicato e va fatto

possesso di detti requisiti, pur con la consapevo-

con estrema attenzione nei confronti di tutti.

lezza che il grado di cultura e conoscenza della

I Relatori, insieme ai Responsabili di Zona, ai

materia riportati nei curriculum vitae era decisa-

Direttori di corso e ai Delegati dovranno dare una

mente alto ma non rispondente ai parametri valu-

spinta qualitativa importante, tenendo ben saldi i

tativi della Commissione Titoli & Meriti.

principi statutari della Fisar.

Quindi tutti coloro che ritengono di essere

Il primo di Settembre come ormai tutti sapete è

iscritti nel nuovo Albo Relatori, possono acce-

stato il giorno di battesimo di questo nuovo per-

dere alle future sessioni di esame dell’apposita

corso Fisariano, un appuntamento ufficiale per

Il Sommelier Settembre-Ottobre 2013 • n. 5


l’inizio della stagione dei corsi e tutti gli addetti ai

guire questo cammino e questo lavoro, affinchĂŠ

lavori hanno avuto il materiale e le disposizioni oc-

consci del vostro ruolo, della vostra presenza

correnti per una partenza degna del nome FISAR

nelle Delegazioni, siate il nostro biglietto da visita

e degna dell’impegno che tutti hanno messo per

su tutto il territorio nazionale e presso i corsisti

il raggiungimento di questo obiettivo. Ai Relatori

che sono e saranno la carta vincente del nostro

Fisar vorrei ricordare che da questa data in avanti

futuro.

il loro ruolo ed il loro lavoro diventano veramente

A nome della commissione Titoli & Meriti sento il

importanti, la Fisar ha investito molto in questo

dovere di porgere a tutti i migliori auguri per que-

progetto ed ora lascia a voi il compito di prose-

sto nuovo e lungo cammino.

ÂŽ

BINA "CCJHMJBNFOUP 7JB 3PNB 1PSDBSJ -VDDB

XXX CJOBXFC JU mTBS!CJOBXFC JU 5FM


Amorim e Fattoria del Cerro

Tre importanti premi per il vincitore del concorso “Miglior Sommelier FISAR Trofeo Rastal 2013”, messi in palio da tre prestigiose aziende “amiche” della F.I.S.A.R.

O

ltre al tradizionale Trofeo Rastal, testimone del sommelier “top” tra i finalisti d'eccellenza, il nostro vincitore viaggerà in Portogallo

con Amorim Cork Italia per conoscere l’intera filiera del sughero, dalla decortica della quercia alla lavorazione dei tappi e non solo… Inoltre sarà ospite per un intero week-end alla Fattoria del Cerro per vivere da vicino il loro prodotto principe, il Nobile di Montepulciano! Ai tre finalisti, infine, verrà consegnata anche una magnifica “JEROBOAM” di Nobile di Montepulciano, offerta dalla Fattoria del Cerro!

Amorim e Fattoria del Cerro, “amiche” della F.I.S.A.R., conosciamole da vicino: La campagna di raccolta di tappi in sughero promossa da Amorim Cork Italia prosegue a gonfie vele: oltre 30 tonnellate di tappi in sughero già riciclati grazie ad “Etico”. In poco più di un anno la raccolta di tappi in sughero promossa da Amorim Cork Italia raggiunge quota 30 tonnellate. Cresce in continuazione l’entusiasmo nei confronti dell’ambizioso progetto “Etico” per il riciclo

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l Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 25% del mercato mondiale di questo comparto e il 19% del mercato globale di chiusure per vino, conta 22 filiali distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque continenti.

pubbliredazionale

dei preziosissimi tappi in sughero, solitamente gettati nella spazzatura indifferenziata. Cosciente del grande valore economico ma anche sociale ed ambientale di questa materia prima dalle straordinarie proprietà, Amorim Cork Italia che ha ideato e lanciato il progetto nel giugno 2011, continua il suo impegno cercando sempre nuovi partner e soluzioni per attivare circoli virtuosi di solidarietà e sostenibilità efficienti e ben radicati sul territorio. Per ogni tonnellata di tappi raccolti 1000 euro vengono donati alla società civile tramite le onlus che sono parte attiva della raccolta e destinatarie finali del ricavato dalla vendita dei tappi. Le aziende specializzate in bioedilizia, Eco Profili e Tecnosugheri, acquistano il sughero a 600 euro a tonnellata, i restanti 400 euro li mette Amorim Cork Italia. Il tutto funziona grazie alla collaborazione delle onlus che diffondono e promuovono la raccolta sul territorio di competenza e grazie anche agli enti per la raccolta dei rifiuti aderenti all’iniziativa, come la trevigiana Savno e la veronese Amia. Questo è il modello vincente che si sta

Amorim Cork Italia S.p.A. Via Camillo Bianchi, 8 Z.I. Scomigo - 31015 Conegliano (TV) Tel. 0438 394971 - Fax 0438 394607 www.amorimcorkitalia.com e-mail: mail.acit@amorim.com


FE D E RAZ ITA IONE LIA SOM NA MEL ALB I ER ERG diffondendo gradualmente sul territorio, dal Veneto alla Lombardia al Piemonte e a breve anche in altre regioni. Un modello che può essere esportato ovunque ci sia la sensibilità da parte di qualche realtà della società civile. “In Italia – spiega Carlos Santos, AD Amorim Cork Italia – ci sono 800 milioni di tappi in sughero che ogni anno vengono gettati nella spazzatura. Un incommensurabile spreco se pensiamo al valore che quel piccolo tappo di sughero ha se riconvertito nella bioedilizia, nell’aeronautica, nel design e nell’arredamento e in innumerevoli altre applicazioni. Con la polvere di sughero bruciata è possibile anche creare energia e riscaldare degli edifici! Ecco cosa vogliamo fare: cercare di intercettare quei tappi usati e riciclarli. Questo ci può consentire di ridurre i rifiuti indifferenziati e di sviluppare l’industria del riciclo. Allo stesso tempo promuoviamo una sensibilizzazione a favore della tutela delle foreste da sughero, una salvaguardia che dipende in modo importante dall’esistenza dell’attività di decortica”.

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la stampa italiana ed estera hanno attribuito al Vino Nobile di Montepulciano sono il frutto di un lavoro e dell'impegno continuo di uno staff altamente qualificato ed intimamente legato alla storia dei vini che la cantina produce i quali, prima ancora di essere la base fondamentale di un progetto commerciale, sono soprattutto elementi imprescindibili del vivere quotidiano degli uomini e delle donne che lavorano in azienda e partecipano di un immaginario collettivo che solo chi da sempre vive il proprio territorio può riconoscere come proprio. È questo personale senso di partecipazione comune che spiega anche il profondo legame di Saiagricola con i propri partner commerciali, da sempre considerati i migliori divulgatori, verso i consumatori, dell'affidabilità e della costanza qualitativa raggiunta nel tempo da tutte le aziende del gruppo. Il continuo e costante impegno e la consapevolezza di operare in uno dei territori più vocati dell’Italia enologica ha permesso alla Fattoria del Cerro di raggiungere obiettivi di assoluta eccellenza, testimoniati dall’ottenimento dei più importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale quali la selezione tra le 100 migliori cantine d’Italia al recente Vinitaly 2013 all’interno dell’evento “Opera Wine” prestigiosa degustazione organizzata da Wine Spectator insieme a Veronafiere.

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Fattoria del Cerro rappresenta oggi la concretizza-

zione di un grande progetto enologico che da sempre considera l’agricoltura nella sua accezione migliore, ponendo al centro la Natura e le sue migliori espressioni locali con l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche per produrre alcune tra le eccellenze italiane più apprezzate al mondo. Ad oggi la tenuta, con i suoi 93 ettari iscritti all'Albo del Vino Nobile, il vino principe del territorio, è la più grande realtà privata produttrice di Vino Nobile di Montepulciano, in provincia di Siena. L'ampiezza e la varietà di esposizione dei suoi vigneti garantiscono quindi la possibilità di selezionare, a seconda dell'annata, le migliori uve per produrre vini di alta qualità. Una patrimonio che costituisce l’anima profonda dell’azienda e che il manaFATTORIA DEL CERRO gement ha posizionato al centro di un Superficie aziendale complessiva: di proprietà, 601 ha; designo volto a configurare sempre di Estensione a vigneto: 170 ha di cui: - 93 ha iscritti all'Albo del Vino Nobile di Montepulciano più la cantina come ambasciatrice della - 36 ha iscritti all'Albo del Rosso di Montepulciano sua denominazione. I riconoscimenti che - 20 ha iscritti all'Albo del Chianti Colli Senesi

Fattoria del Cerro

Via Grazianella,5 53045 Acquaviva di Montepulciano (SI) tel. 0578 768040 www.fattoriadelcerro.it fattoriadelcerro@saiagricola.it Facebook: Fattoria del Cerro

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Amorim e Fattoria del Cerro

®

- 21 ha coltivati con vitigni: Colorino, Merlot, Chardonnay. Altre produzioni: 13 ha oliveto- 180 ha bosco- 241 ha seminativo. Composizione e caratteristiche del terreno: i terreni sono di origine pliocenica di medio impasto con presenza di conchiglie e sassi. Localmente hanno consistenza franco argillosa. Altitudine media dei vigneti: 350-450 m s.l.m. Densità ad ha: i vigneti più vecchi 3300 piante ad ha; i nuovi impianti 5000 piante ad ha. Forma di allevamento: cordone speronato.

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Albo d’Oro 1993: Claudia Marinelli, delegazione di Pontedera 1994: Luca Barsanti, delegazione di Pisa 1995: non assegnato 1996: Angelo Catenacci, delegazione di Pisa 1997: Stefano Cocchi, delegazione di Roma 1998: Giorgio Laurini, delegazione Valdichiana 1999: Vittorio Cardaci Ama, delegazione di Catania 2000: Maria Annunziata Lamanna, delegaz. di Roma 2001: Leonardo Ricci, delegazione di Viterbo 2002: non disputato 2003: Andrea Da Ros, delegazione di Treviso 2004: Celis Gonzalos, delegazione di Ragusa 2005: Luca Iacopini, delegazione di Pontedera 2006: Natale Cadamuro, delegazione di Orvieto 2007: Marta Chiavacci, delegazione di Lucca 2008: Lorenzo Giannone, delegazione di Ragusa 2009: Laura Sandoli, delegazione di Pavia 2010: Karen Casagrande, delegazione di Treviso 2011: Luca Canapicchi, delegazione di Livorno 2012: Filippo Franchini, delegazione Antiche Terre di Siena e Valdelsa

Filippo Franchini - miglior Sommelier FISAR Trofeo Rastal 2012

Il miglior Sommelier FISAR 2013 oltre a ricevere il prestigioso Trofeo Rastal, viaggerà in Portogallo con Amorim Cork Italia

per conoscere l’intera filiera del sughero, dalla decortica della quercia alla lavorazione dei tappi e non solo…

Inoltre sarà ospite per un intero week-end alla Fattoria del Cerro per vivere da vicino il loro prodotto principe, il Nobile di Montepulciano!

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CN fisar 2013

Sabato 12 ore 17,30

Concorso Miglior Sommelier dell'Anno FISAR 2013


NovitĂ 2013

Geist di Prugnole Raritas e Geist di nocciole.

In anteprima a: Slow Cheese, Bra 20 - 23.09.2013 Taste of Roma 26 - 29.09.2013 Grapperie Aperte, Termeno 06.10.2013 Merano Wine Festival 09 - 11.11.2013 o visitandoci in Azienda a Termeno (BZ)

www.roner.com


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