Open ended places | part 5

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ALLEGATI E BIBLIOGRAFIA


ALLEGATI

350000

DETROIT, MICHIGAN, USA

0

1950: 1.849.568 abitanti 2003: 921.758 abitanti

300000

0

250000

0

200000

0

Conte e confi nanti

150000

0

100000

Perdita, 1950-2003: -50.2%

0

CONTEE CONFINANTI 1950: 1.166.629 abitanti 2003: 3.164.966 abitanti

500000

50186 18 18 0 70 18 80 9 18 19 0 00 19 10 2 19 19 0 30 19 40 5019 19 60 7 19 19 0 80 19 90 0 20 20 0 10 Detroit

it

+ Crescita, 1950-2003: +171.3%

Detroit

Contee confinanti

-165.000

.000

000

-14

+600.000

Dal 1960 la città di Detroit ha perso approssimativamente 165.000 dei 230.000 posti di lavoro nelle industrie e ne ha aggiunti solo 30.000 nel settore terziario. Dal 1960 le contee confinanti hanno guadagnato 50.000 posti di lavoro nelle industrie e 600.000 nel settore terziario.

Contee confinanti

0 7.00

+50.000

+30.000

212

Detro

+1.

FOR SALE Come risultato delle demolizioni e degli incendi, 147.000 unità abitative in città sono andate perdute tra il 1950 e il 2000. Approssimativamente nello stesso periodo nelle contee confinanti sono state costruite 1.000.000 di nuove case.

Nel 2000, 38.700 appartamenti in città erano vacanti (10.3% del totale). Approsimativamente 50.000 lotti erano vacanti.

Pontiac Howell Milford

Troy

Mt. Clemens


Detroit

Detroit

Contee confinanti

-165.000

SCHEDE SHRINKING CITIES

+600.000

Dal 1960 la città di Detroit ha perso approssimativamente 165.000 dei 230.000 posti di lavoro nelle industrie e ne ha aggiunti solo 30.000 nel settore terziario. Dal 1960 le contee confinanti hanno guadagnato 50.000 posti di lavoro nelle industrie e 600.000 nel settore terziario.

.000

000

+1.

-1

+50.000

+30.000

Contee confinanti

00 47.0

FOR SALE Come risultato delle demolizioni e degli incendi, 147.000 unità abitative in città sono andate perdute tra il 1950 e il 2000. Approssimativamente nello stesso periodo nelle contee confinanti sono state costruite 1.000.000 di nuove case.

Nel 2000, 38.700 appartamenti in città erano vacanti (10.3% del totale). Approsimativamente 50.000 lotti erano vacanti.

Pontiac Howell Milford

Troy

Mt. Clemens

Bloomfield Royal Oak

Birmingham Brighton

Novi

Farmington Hills Warren

East Pointe

Livonia Plymouth

Grosse Pointe

DETROIT

Chelsea

Windsor Ann Arbor

Dearborn Romulus

Taylor

River Rouge La Salle Essex

10 km

213


ALLEGATI

800000

LEIPZIG, SAXONY, GERMANY 1930: 714.000 abitanti 1989: 530.010 abitanti 2003: 496.532 abitanti

700000 600000 500000 400000 300000

Perdita, 1989-2003: -6,3%

200000

Leipz

ig

HALLE, SAXONY-ANHALT, GERMANY

50186018 18 70 8018 18 50000 90 0019 19 40000 Halle 10 2019 19 30000 30 4019 19 20000 1 50 60 9 19 10000 Wolfe n 70 8019 19 90 0020 20 10

Perdita, 1980-2003: -26%

100000

1991

Unità vacanti

74.596 1999

74.596

11.717

Il numero di posti di lavoro nell’industria chimica nella Sassonia-Anhalt è sceso da 74.596 nel 1991 a 11.717 nel 1999.

Hettstedt

Nei sobborghi di Leipzig, più di 1.000 case monofamiliari sono state costruite ogni anno dal 1995. Solo 37.000 persone si sono trasferite nei sobborghi fra il 1993 e il 2001.

Leipzig Halle Wolfen

Disoccupati

27% 20% 25%

19% 22% 23%

Il numero di unità abitative vacanti nella Germania orientale è cresciuto da circa 300.000 unità nel 1990 a quasi 1.3 milioni di unità nel 2004. Nello stesso periodo, sono state costruite circa 1 milione di unità, 400.000 delle quali mono o bi-familiari.

1980: 324.431 abitanti 1990: 321.684 abitanti 2003: 240.077 abitanti

WOLFEN, SAXONY-ANHALT, GERMANY 1989: 46.024 abitanti 2003: 27.379 abitanti

Perdita, 1989-2003: -40.5%

Wolfen

214 Eisleben

Delitzsch

Torgau


1991

Unità vacanti

74.596 1999

74.596

11.717

Il numero di posti di lavoro nell’industria chimica nella Sassonia-Anhalt è sceso da 74.596 nel 1991 a 11.717 nel 1999.

Nei sobborghi di Leipzig, più di 1.000 case monofamiliari sono state costruite ogni anno dal 1995. Solo 37.000 persone si sono trasferite nei sobborghi fra il 1993 e il 2001.

Leipzig Halle Wolfen

WOLFEN, SAXONY-ANHALT, GERMANY 1989: 46.024 abitanti 2003: 27.379 abitanti

Disoccupati

27% 20% 25%

19% 22% 23%

SCHEDE SHRINKING CITIES

Il numero di unità abitative vacanti nella Germania orientale è cresciuto da circa 300.000 unità nel 1990 a quasi 1.3 milioni di unità nel 2004. Nello stesso periodo, sono state costruite circa 1 milione di unità, 400.000 delle quali mono o bi-familiari.

Hettstedt

Perdita, 1989-2003: -40.5%

Wolfen

Eisleben

Torgau

Delitzsch

Eilenburg

HALLE

Schkeuditz

Merseburg

Wurzen

LEIPZIG Leuna

Grimma Weissenfels

Naumburg

Borna

215


ALLEGATI

IVANOVO, RUSSIAN FEDERATION

500000

1990: 479.700 abitanti 2002: 447.100 abitanti

450000 400000 350000 300000

Ivano

250000

vo Perdita, 1990-2002: -6,8%

200000

YUZHA, RUSSIAN FEDERATION

150000

1990: 23.800 abitanti 2002: 18.600 abitanti

100000 50000

25000 20000 15000 Y u 10000 zha 5000

70188018 18 1 90 00 9 19 1 10 20 9 19 1 30 40 9 19 1 50 60 9 19 1 70 80 9 19 2 90 00 0 20 10

Perdita, 1990-2002: -21.8%

44.000

100

40.000 36.000

Industria tessile

41.300

32.000

80

28.000

-45

60

24.000

%

20.000

40

16.000 12.000

14.400

8.000 4.000

1990

2001

20

1990

2001

Il numero di impiegati nell’industria tessile nella città di Ivanovo è sceso da 41.300 nel 1990 a 14.400 nel 2001. Durante lo stesso periodo, il numero totale degli impiegati nel settore industriale è sceso della metà.

216

IVANOVO

1970

Altre industrie

2000

Industria (totale)

Nel 1970, 6.000 persone erano impiegate nell’industria in Yuzha, di cui approssimativamente 5000 lavoravano solo nel settore tessile. Nel 2000, solo 1.700 posti di lavoro nell’industria sono rimasti.

0

1990

2000

A Yuzha il reddito medio è sceso del 45% fra il 1990 e il 2000.


44.000

100

40.000 36.000

Industria tessile

41.300

32.000 28.000

SCHEDE SHRINKING CITIES 80

-45

60

24.000

%

20.000

40

16.000 12.000

14.400

8.000 4.000

1990

2001

20

1990

2001

Il numero di impiegati nell’industria tessile nella città di Ivanovo è sceso da 41.300 nel 1990 a 14.400 nel 2001. Durante lo stesso periodo, il numero totale degli impiegati nel settore industriale è sceso della metà.

1970

Altre industrie

2000

Industria (totale)

Nel 1970, 6.000 persone erano impiegate nell’industria in Yuzha, di cui approssimativamente 5000 lavoravano solo nel settore tessile. Nel 2000, solo 1.700 posti di lavoro nell’industria sono rimasti.

0

1990

2000

A Yuzha il reddito medio è sceso del 45% fra il 1990 e il 2000.

IVANOVO

Kokhma

Shuya

Palekh Lezhnevo

Novye Gorki

Savino 10 km

YUZHA

217


ALLEGATI

900000

LIVERPOOL, ENGLAND, UK 1931: 857.247 abitanti 2002: 441.500 abitanti

800000 700000 600000 500000 400000

Perdita, 1931-2002: -48.5%

300000

MANCHESTER, ENGLAND, UK 1930: 766.000 abitanti 2002: 422.300 abitanti

200000 100000

50186018 18 1 70 80 8 18 1 90 00 9 19 1 10 20 9 19 1 30 40 9 19 1 50 60 9 19 70 8019 19 2 90 00 0 20 10

Liver poo Manc l heste r

Perdita, 1930-2002: -44.9%

440.000 400.000 360.000

1961

249.000

500 ha

320.000 280.000

240.000 200.000 160.000 120.000

Manchester

220.000 2001

80.000 40.000

35.000 Nel 1961, 220.000 posti di lavoro, la metà del totale a Manchester, erano nell’industria, costruzioni, trasporti e comunicazioni; nel 2001 quei posti erano 35.000, un quarto del totale.

83.000 Dal 1956 al 1976, la città di Manchester ha costruito il 43% di nuovi edifici residenziali fuori dai confini della città.

Preston

218

Nel Merseyside, 83.000 posti di lavoro fra il 1981 ed il 1996 sono andati persi, un terzo del totale.

Oswaldtwistle Blackburn

Nel 2001, circa 500 ettari del territorio municipale di Liverpool erano vacanti o occupati da edifici inutilizzati.

Halifax


440.000 400.000

1961

360.000

249.000

320.000 240.000 200.000 160.000

Manchester

220.000

120.000

500 ha

SCHEDE SHRINKING CITIES

280.000

2001

80.000 40.000

35.000 Nel 1961, 220.000 posti di lavoro, la metà del totale a Manchester, erano nell’industria, costruzioni, trasporti e comunicazioni; nel 2001 quei posti erano 35.000, un quarto del totale.

83.000 Dal 1956 al 1976, la città di Manchester ha costruito il 43% di nuovi edifici residenziali fuori dai confini della città.

Preston

Nel Merseyside, 83.000 posti di lavoro fra il 1981 ed il 1996 sono andati persi, un terzo del totale.

Nel 2001, circa 500 ettari del territorio municipale di Liverpool erano vacanti o occupati da edifici inutilizzati.

Oswaldtwistle

Halifax

Blackburn

Huddersfield

Southport

Rochdale Bolton

Wigan

Formby

Oldham

Kirby

Salford

MANCHESTER

St. Helens Stockport Birkenhead

LIVERPOOL Warrington Knutsford Ellesmere Port Northwich

Macclesfield 10 km

219


ALLEGATI

24000

CENTRO STORICO, VENEZIA, ITALY

0

1950: 174.808 abitanti 2010: 59.621 abitanti

20000

0

18000

0

16000

0

14000

Terra f

erma

0

12000

0

Perdita, 1950-2010: -75.9%

80000

ESTUARIO, VENEZIA, ITALY

60000

1950: 44.037 abitanti 1970: 50.729 abitanti 2010: 29.933 abitanti

40000 20000

70188018 18 1 90 00 9 19 1 10 20 9 19 1 30 40 9 19 1 50 60 9 19 1 70 80 9 19 2 90 00 0 20 10

Centr

o sto

Estua

Alberghi

Industria (Porto Marghera)

1965

2005

1965

2005

rico

Extra - alberghiero

rio Perdita, 1970-2010: -41%

TERRA FERMA, VENEZIA, ITALY 160000 140000 120000 100000 80000 60000 40000 20000

abitanti turisti/giorno

16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000

1950: 96.966 abitanti 1980: 207.811 abitanti 2010: 181.330 abitanti

1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 1965

2005

Il numero di impiegati nel settore industriale a Porto Marghera è sceso da circa 33.000 nel 1965 a circa 13.000 nel 2005.

220

Mirano

Spinea

Il numero di posti letto nel centro storico è salito da circa 7.500 nel 1965 a oltre 12.000 nel 2005 nel settore alberghiero e da circa 3.000 nel 1965 a più di 4.000 nel 2005 in quello extra-alberghiero.

Mestre

Dal 1950 ad oggi la popolazione del centro storico è scesa da 174.808 a 59.621. Andamento contrario per quanto riguarda la media giornaliera dei turisti: sono passati da circa 3.000 nel 1950 a più di 13.000 oggi.

Perdita, 1980-2010: -13.7%


0 Alberghi

Industria (Porto Marghera)

1965

2005

1965

2005

Extra - alberghiero

TERRA FERMA, VENEZIA, ITALY 160000 140000 120000 100000 80000 60000 40000 20000

abitanti

16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000

1950: 96.966 abitanti 1980: 207.811 abitanti 2010: 181.330 abitanti

SCHEDE SHRINKING CITIES turisti/giorno

1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 1965

2005

Il numero di impiegati nel settore industriale a Porto Marghera è sceso da circa 33.000 nel 1965 a circa 13.000 nel 2005.

Mirano

Il numero di posti letto nel centro storico è salito da circa 7.500 nel 1965 a oltre 12.000 nel 2005 nel settore alberghiero e da circa 3.000 nel 1965 a più di 4.000 nel 2005 in quello extra-alberghiero.

Dal 1950 ad oggi la popolazione del centro storico è scesa da 174.808 a 59.621. Andamento contrario per quanto riguarda la media giornaliera dei turisti: sono passati da circa 3.000 nel 1950 a più di 13.000 oggi.

Perdita, 1980-2010: -13.7%

Mestre

Spinea

Marghera

Murano

Sant’Erasmo

Oriago Porto Marghera Mira

Venezia

2 km

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ALLEGATI PSC_QUADRO NORMATIVO Aree n. 143 e n. 144 Prati di Caprara a) Ruolo L’Ambito Prati di Caprara è uno dei “luoghi” della Città della Ferrovia, dove abitazioni, attività ad esse integrate e parco dovranno garantire l’integrazione funzionale e la compresenza di attività e pratiche d’uso a differenti scale. L’Ambito è costituito da due parti, a est e a ovest dell’asse stradale sud-ovest. Nella parte est, la vegetazione già sviluppata costituisce un nodo della rete ecologica urbana, da mantenere e integrare realizzando un nuovo parco urbano. L’edificazione andrà concentrata nella parte dove la vegetazione è di minore rilievo, vicino alla stazione Sfm di Prati di Caprara. Nella parte ovest, si dovrà garantire l’integrazione del sistema di verde e spazi pubblici esistenti in adiacenza con la realizzazione di una spina verde, fruibile, che raggiunga il fiume Reno. La nuova edificazione dovrà interessare prevalentemente il versante nord, servito dalla nuova via del Chiù, evitando così l’aumento dei carichi di traffico sulla viabilità interna a Santa Viola. Il progetto del nuovo insediamento dovrà risolvere il problema della congiunzione tra le due parti, con particolare attenzione alla continuità infrastrutturale e ambientale. b) Dotazioni Infrastrutture per la mobilità. Parcheggi di attestamento e interscambio a servizio dell’Ambito e della stazione Sfm. Viabilità interna raccordata con la nuova strada sussidiaria nord-ovest della via Emilia. Percorsi ciclabili e pedonali con recapiti alla stazione Sfm Prati di Caprara, alle fermate della metrotranvia su via Saffi, al parco dei Prati di Caprara, al parco Lungo Reno. Attrezzature e spazi collettivi. Spazi verdi e attrezzature sportive per servire l’intero quadrante urbano intorno a via Saffi nella parte est, e per servire la Situazione Santa Viola nella parte ovest. Dotazioni ecologiche e ambientali. Mantenimento e consolidamento della massa vegetativa e riqualificazione dei due canali, a integrazione delle dotazioni del quartiere come il parco del Velodromo e le aree scolastiche a sud. c) Prestazioni Per contribuire a raggiungere gli obiettivi di qualità urbana previsti per la Situazione Saffi, il nuovo insediamento dovrà garantire: - la migliore integrazione del sistema di accesso alla stazione Sfm Prati di Caprara; - la connessione dei percorsi ciclabili con quelli che portano verso la Manifattura delle Arti e il Centro civico ex Mercato bestiame verso sud-est; - la connessione ciclabile con il parco Lungo Reno verso ovest. d) Condizioni di sostenibilità L’attuazione è subordinata: - alla realizzazione della nuova strada nord-ovest, con connessione a via Triumvirato, per quanto riguarda la parte ovest; - al potenziamento del sistema di trasporto pubblico, in termini di capacità, frequenza e copertura del territorio; - al mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 50% delle superfici fondiarie.

222


ACCORDI PROGRAMMA UNITARIO DI VALORIZZAZIONE Scalo Ravone e Prati di Caprara Nell’immediato intorno della Stazione ferroviaria e a ridosso del centro della città si trovano vaste aree, già destinate a usi ferroviari e militari,b oggi disponibili per un riuso: quella degli impianti del vecchio scalo Ravone e quella militare dei Prati di Caprara. La loro posizione baricentrica e la vicinanza a luoghi strategici (anche al comparto Bertalia - Lazzaretto) pongono la loro ristrutturazione al centro del Psc. Per le aree di proprietà ferroviaria, l’Accordo del luglio 2006 sulla nuova Stazione ne prevede l’urbanizzazione con l’obiettivo, per Rfi, di ricavarne le risorse necessarie a sostenere i costi della Stazione. Lo stesso Accordo fissa, tuttavia, i requisiti irrinunciabili del nuovo insediamento: un quartiere ad alta qualità urbana e ambientale, accessibile e integrato con i tessuti esistenti, dotato delle infrastrutture adeguate al nuovo carico urbanistico. Per quanto riguarda le proprietà militari, le ipotesi di trasformazione considerano la significativa copertura arborea dei Prati di Caprara una risorsa da cui partire, un parco in nuce, nodo della rete ecologica urbana. Gli insediamenti, dunque, potranno interessare le aree a contatto con quelle ferroviarie, prossime alla zona interessata dalla realizzazione della fermata Sfm, impegnando i compendi militari a est e a ovest dell’asse stradale (“sud-ovest”). Oltre alla formazione del nuovo parco urbano, l’operazione di trasformazione dovrà compensare l’attuale scarsa dotazione di spazi e attrezzature di interesse collettivo nel quartiere Porto e contribuire significativamente al miglioramento della qualità urbana della Situazione Santa Viola. PIANIFICAZIONE COMUNALE Il piano strutturale comunale, oltre ad aver sintetizzato un quadro esaustivo delle analisi ISTAT del comune e della provincia, propone una visione futura della città basata su altrettante “7 città”. Le “7 città di Bologna” sono state utili per identificare una strategia di approccio alla città per identificare mancanze e potenzialità. Esse sono ovviamente legate tra loro e raggruppabili in famiglie. Città della Ferrovia, città della Tangenziale, città di Via Emilia Ponente, città della Via Emilia Levante, città del Reno, del Savena e della Collina, così sono state denominate. Le 7 città sono legate le une alle altre, ma sono distinguibili per storia, caratteri esistenti e strategie future, identificano altrettante catene di spazi, costruiti e aperti, dove prevalgono alcune popolazioni e pratiche sociali, dove cambia il modo di abitare. Questo Piano Strutturale quindi non coinvolge in maniera uniforme il territorio, ma concentra e diversifica gli interventi. La città della ferrovia “La nuova immagine di Bologna” Questa è la città dove nei prossimi anni si verificheranno le trasformazioni più rilevanti, e infatti si pone al centro del PSC e rappresenta la nuova immagine di Bologna in Italia e nel mondo. La città della Ferrovia identifica la catena degli spazi urbani (nuova Stazione ferroviaria, Aeroporto, Fiera, luoghi della direzionalità) che ospitano le attività attorno alle quali si strutturano le relazioni internazionali, dove la massima accessibilità e la concentrazione di funzioni eccellenti fanno incontrare le tante, diverse popolazioni che contraddistinguono la miscela demografica contemporanea. -STRATEGIA Tenendo in considerazione le attività che questa città ospita e l’inserimento nelle reti sovralocali, Il PSC affronta il tema della loro coerenza rispetto allo scopo e ne propone la “messa a sistema”, legando infrastrutture di mobilità, servizi di trasporto pubblico, interventi di trasformazione e riqualificazione urbana. 223


ALLEGATI Attraverso le scelte della costruzione delle linee ad alta velocità e altre linee per il servizio ferroviario regionale, la nuova Stazione, il collegamento Stazione Fs-Aeroporto, attraverso il people mover, il Piano vuole impegnarsi nella connessione fisica e funzionale tra gli spazi urbani che ospitano e ospiteranno attività e usi di eccellenza: la Stazione Centrale, l’Aeroporto Marconi, il Fiera district, gli ambiti di sviluppo dell’Università, il Centro agroalimentare. -AZIONI SULLE CONNESSIONI COLLEGAMENTO RAPIDO STAZIONE AEROPORTO La domanda per un collegamento con la Stazione ferroviaria ha come caratteristiche specifiche l’alta frequenza e la rapidità, ma non raggiunge mai i picchi di carico del trasporto pubblico urbano classico. Si ipotizza la realizzazione del People Mover, un trasporto sopraelevato su monorotaia. METROTRANVIA La rete è al momento costituita dalla linea1 (Fiera-Stazione-Piazza Maggiore- Saffi-Borgo Panigale), in futuro è destinata ad estendersi con una linea2 verso le direttrici Corticella-San Lazzaro, sarà integrata con gli altri sistemi di trasporto pubblico. NUOVA STAZIONE FERROVIARIA BOLOGNA CENTRALE Una volta concluse le opere connesse all’Alta velocità e al Sistema ferroviario metropolitano il nodo bolognese sarà interessato da un movimento giornaliero valutato in circa 180000 passeggeri. La nuova Stazione ferroviaria è dunque il principale progetto urbano sul quale investire, curando le relazioni tra i molteplici aspetti coinvolti. AEROPORTO MARCONI L’Aeroporto Marconi è un portale strategico per le relazioni internazionali. Il potenziamento dell’Aeroporto è una opportunità per lo sviluppo economico e sociale del territorio bolognese e dell’intera regione. FIERA DISTRICT L’operazione riguarda l’ampliamento del distretto fieristico fino a 250000mq. SCALO RAVONE E PRATI DI CAPRARA Nell’immediato intorno della Stazione ferroviaria e a ridosso del centro della città si trovano vaste aree, già destinate a usi ferroviari e militari, oggi disponibili per un riuso: quella degli impianti del vecchio scalo Ravone e quella militare dei Prati di Caprara. La loro posizione baricentrica e la vicinanza a luoghi strategici (anceh al comparto Bertalia-Lazzaretto) pongono la loro ristrutturazione al centro del Psc. Per le aree di proprietà ferroviaria, l’Accordo del luglio 2006 sulla nuova Stazione ne predeve l’urbanizzazione con l’obiettivo, per Rfi, ri ricavarne le risorse necessarie a sostenere i costi della stazione. Per quanto riguarda le proprietà militari, le ipotesi di trasformazione considerano la significativa copertura arborea dei Prati di Caprara una risorsa da cui partire, un parco in nuce, nodo della rete ecologica urbana. Gli insediamenti, dunque, potranno interessare le aree a contatto con quelle ferroviarie, prossime alla zona interessata dalla realizzazione della fermata Sfm, impegnando compendi militari a est e a ovest dell’asse stradale. Oltre alla formazione del parco urbano, l’operazione di trasformazione dovrà compensare l’attuale scarsa dotazione di spazi e attrezzature di interesse collettivo nel quartiere Porto e contribuire significativamente al miglioramente della qualità urbana della Situazion Santa Viola. [ omissis ] BERTALIA-LAZZARETTO L’Ambito Bertalia-Lazzaretto è in posizione centrale ma da sempre isolato per la cintura infrastrutturale,e il piano urbanistico attuativo ha previsto e sta realizzando un intervento che prevede la compresenza di abitazioni e di un polo universitario, di attività direzionali, ricettive e commerciali, di servizi pubblici. 224


225


ALLEGATI

IL TEST CONOSCITIVO

Informazioni cronologiche

Nome

poco

modena

ferrara

la stessa in cui vivo

in vorrei appartamento lavorare condiviso all'estero

non so

non so

non so

non so

Giuridica

bologna

londra

la stessa in cui vivo

solo

vorrei lavorare all'estero

medio

poco

poco

poco

ingegneria edile/architettura si

argelato

Bologna

con i genitori

nella città in cui tanto lavoro/studio

medio

medio

tanto

Educazione

Castel Maggiore

San Giorgio

con i genitori

nella città in cui poco vivo

medio

tanto

non ho esperienze

la stessa in cui vivo

vivo con la mia/il mio partner

nella città in cui medio vivo

poco

tanto

medio

la stessa in cui vivo

con i genitori

nella città in cui tanto vivo

tanto

tanto

tanto

San Giorgio di Piano

con i genitori

nella città in cui sono cresciuto medio

poco

medio

tanto

non so meno tasse, mentalità più aperta

la stessa in cui risiedo

con i genitori

nella città in cui sono cresciuto tanto

tanto

tanto

tanto

migliori possibilità lavorative

tanto

tanto

tanto

medio

tanto

medio

si

modena

04/01/2012 15.49.44 Anna

25 studio

no

Bologna

05/01/2012 Luca 13.28.28 Giacobazzi

27 lavoro

si

Argelato

05/01/2012 13.50.52 Evelina

25 lavoro

si

Responsabile Liceo Castel Maggiore doposcuola Pedagogico

Discipline sanitarie

Architettura

ITI

Design

Liceo Classico

05/01/2012 16.28.23 gloria

25 studio e lavoro

si

Castel Maggiore logopedista

Liceo Pedagogico

05/01/2012 21.11.59 Niccolò

27 studio

si

Bologna

Liceo Scientifico

Architettura

06/01/2012 0.51.08 Eleonora

28 lavoro

no ma vorrei

Castel Maggiore impiegata

ITC

Letteraria

07/01/2012 0.52.34 chiara

25 lavoro

no

receptionista castel maggiore in hotel

ITC

Letteraria

si

si

Bologna si /Milano nello stesso posto dove Bologna risiedo nello stesso no ma vorrei posto dove che lo fosse CastelMaggiorerisiedo nello stesso posto dove si bologna risiedo

28 lavoro

si

Castel Maggiore Educatore con Liceo (BO) minori Scientifico

Scienze della no ma non mi Castel comunicazioneinteressa Maggiore

08/01/2012 15.19.04 vincenza

28 lavoro

no

bologna

ho lasciato l'università

impiegata

si

bologna

25 studio e lavoro

no ma vorrei

gestione Liceo castel maggiore risorse umane Scientifico

25 studio

no ma vorrei

08/01/2012 14.37.14 Elena

architetto

Castel Maggiore

ITC

08/01/2012 15.19.44 Paolo

30 lavoro

si

08/01/2012 Filippo 23.59.15 Beghelli

27 lavoro

si

produzione Bologna eventi culturali Liceo Classico San Giorgio di Piano - Bologna Psicologo ITG città

09/01/2012 9.48.30 Debora

25 studio e lavoro

no

Castel Maggiore

09/01/2012 14.12.37 Camilla

Liceo Artistico

26 studio

no ma vorrei

Liceo Pedagogico

09/01/2012 17.22.59 chiara

25 studio

no ma vorrei

09/01/2012 20.12.13 Laura Bonora

30 lavoro

si

Liceo Classico Architetto a San Giorgio di Libero Piano BO professionista ITG

Liceo Scientifico

Brentonico (TN)

bologna

Giuridica

ferrara

si

castel maggiore Castel Maggiore

Letteraria

comunicazionesi

bologna

Discipline sanitarie

si

San Giorgio di Piano

Psicologia

no ma vorrei Castel che lo fosse Maggiore

Educazione

Brentonico

Architettura

si

bologna

Architettura

si

San Giorgio di Piano BO

Parigi nello stesso posto dove risiedo

Bologna

nello stesso posto dove risiedo nella stessa città in cui risiedo

nella stessa città in cui risiedo nella stessa città in cui risiedo

10/01/2012 11.10.25 Laura Solmi

25 lavoro

si

Bologna

architetto e ricercatore nelle dinamiche urbane e territoriali

Architettura

si

10/01/2012 17.09.57 Sabrina

25 studio e lavoro

no ma vorrei

Modena

Ricercatrice universitaria

Liceo Classico

Giuridica

si

Zola Predosa, Bologna Bologna nella stessa città in cui Modena risiedo

10/01/2012 21.45.05 Federica

25 lavoro

si

Ozzano...

Architetto

Liceo Scientifico

Architettura

si

Ozzano (BO) Milano

11/01/2012 Nicolò 12.01.19 Lewanski

11/01/2012 17.03.12 Silvia

25 lavoro

25 studio

si

Bologna

si

Ozzano dell'Emilia ( Bologna)

Architetto

Liceo Scientifico

ITG

Architettura

si

Design

Bologna

Rotterdam

Ozzano Emilia

nella stessa città in cui risiedo

11/01/2012 20.49.42 rocco

31 lavoro

si

mantova

libraio

Liceo Scientifico

Artistica

si

bologna

11/01/2012 23.45.57 Elisabetta

25 lavoro

no ma vorrei

Bologna

ufficio legale

Liceo Classico

Giuridica

si

bologna

30 lavoro

si

Gagliano del Capo (LE)

artista

Liceo Artistico

Artistica

si

Gagliano del Capo

36 studio e lavoro

si

Bologna

artista visiva

Liceo Classico

Artistica

si

Bologna

Sala Consilina (

Artista,

11/01/2012 23.59.45 Coclite Daniela 12/01/2012 Spagna 13.35.48 Musso 12/01/2012 Antonello

nella stessa città in cui risiedo nella stessa città in cui risiedo Bologna nella stessa città in cui risiedo nella stessa città in cui

per niente

mediamente molto

m

mediamente

molto

molto

mediamente m

mediamente

mediamente

molto

non saprei ma mi incuriosisce m

mediamente

molto

mediamente per niente

mediamente

mediamente

per niente

mediamente m

non saprei ma mi incuriosisce

molto

molto

mediamente m

molto

molto

molto

mediamente m

mediamente

mediamente

mediamente molto

m

non saprei ma mi incuriosisce

mediamente

per niente

per niente

m

mediamente

mediamente

mediamente per niente

m

molto

mediamente

non saprei ma mi incuriosisce

molto

m

per niente

molto

molto

per niente

m

all'antica, vivace

per niente

per niente

per niente

molto

pe

poetica, vivace

non saprei ma mi incuriosisce

molto

molto

molto

m

vivace, costosa

mediamente

molto

molto

molto

m

m

piena di possibilità poetica, all'antica, vivace

con i genitori

nella città in cui tanto vivo

medio

tanto

tanto

con i genitori

vorrei lavorare in italia

nella città in cui tanto vivo

poco

tanto

tanto

nella città in cui sono cresciuto tanto

medio

medio

medio

migliori possibilità lavorative

tanto

medio

tanto

tanto

modena

in vorrei appartamento lavorare condiviso all'estero vorrei lavorare in con i genitori italia

Bologna

vorrei lavorare in italia

la stessa in cui vivo

la stessa in cui vivo

con i genitori

con i genitori

la stessa città in cui risiedo con i genitori lavoro nella in tutti i posti stessa città, che non sono ma studio con i genitori la mia città. fuori

Bologna

mediamente

vorrei lavorare in italia

la stessa in cui vivo

si

m

con i genitori

la stessa in cui risiedo

Architettura

25 lavoro

08/01/2012 12.53.22 giulia

molto

con mia moglie

nello stesso posto dove risiedo

Liceo Scientifico

08/01/2012 21.52.58 carlotta

molto

la stessa in cui vivo

si

Liceo Classico

Bologna

molto

la stessa in cui risiedo

nello stesso san lazzaro di posto dove savena risiedo

no ma vorrei politicosociale che lo fosse bologna

vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia

molto

Bologna è

poetica, all'antica, intasata poetica, all'antica, senza migliori possibilità prospettive lavorative, migliore per il mio qualità della vita lavoro mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative all'antica vivace, senza prospettive per il mio migliori possibilità lavoro, lavorative costosa Non saprei, non mi interessa lavorare poetica, intasata all'estero mentalità più aperta, migliori possibilità all'antica lavorative

vorrei lavorare in italia vorrei lavorare all'estero

bologna

Giuridica

no

nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo

vorrei lavorare all'estero vorrei lavorare in italia

Quali tra Quali tra queste queste dotazioni ti dotazioni ti farebbe farebbe ripensare al ripensare al vivere a vivere a Bologna Bologna [vivere in [migliore centro/molto B trasporto vicino al pubblico] centro]

all'antica poetica, vivace, costosa, Conoscere a pieno piena di una nuova cultura possibilità migliori possibilità lavorative, migliore vivace, costosa qualità della vita mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative, migliore costosa qualità della vita mentalità più aperta, migliori vivace, possibilità costosa lavorative

si

Liceo Classico

30 aspetto...

nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo

castel maggiore

07/01/2012 Alessandro 18.25.53 De Vita

san lazzaro di savena

Cosa pensi che troveresti/trovi all'estero che in italia non trovi? mentalità più apeerta, migliori possibilità lavorative

poco

24 studio e lavoro

no

Il tuo Il tuo Il tuo rapporto con rapporto con rapporto con Il tuo rapporto Bologna Bologna Bologna con Bologna [viverci] [lavorarci] [uscirci] [mi soddisfa]

medio

03/01/2012 22.31.06 giacomo

29 lavoro

Se volessi lavorare in Italia: dove?

nella città in cui medio lavoro/studio

ITG

08/01/2012 16.23.17 Lorenzo

Idee su dove andare

vorrei è lavorare COMPLICATO all'estero

CASTEL MAGGIORE

amministrativa ITC

Con chi vivi?

la stessa in cui vivo

si

Liceo ingegnere/architetto Scientifico

Dove lavori/studi?

FERRARA

25 studio

siti web

In quale città vivi?

CASTEL MAGGIORE

03/01/2012 18.07.32 GIULIA

08/01/2012 15.58.40 Francesca

226

Età

In che area universitaria Se lavori: il sei tuo lavoro è Lavori Che tipologia di specializzato/ti inerente a ciò con la Dove hai vissuto Se lavori: che superiori hai stai che hai In quale città Cosa fai nella vita? creatività? fino a 18 anni lavoro fai? frequentato specializzando? studiato? risiedi?

Quali tra queste Quali tra queste dotazioni ti dotazioni ti farebbe farebbe ripensare al ripensare al vivere a vivere a Bologna Bologna [spazi di lavoro a [spazi verdi di costi contenuti] qualità]

vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia

in vorrei la stessa città appartamento lavorare in in cui vivo condiviso italia

ferrara

con i genitori

in giro

solo

vorrei lavorare in italia vorrei lavorare all'estero

non ho esperienze nella città in cui tanto vivo

nella città in cui tanto vivo

medio

tanto

tanto

mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative

all'antica, vivace, senza prospettive per il mio lavoro, mediamente costosa

molto

molto

molto

intasata

molto

molto

molto

mediamente m

mediamente m

nella città in cui tanto vivo

poco

tanto

tanto

mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative, migliore qualità della vita

nella città in cui medio vivo

medio

medio

medio

migliore qualità della vita

dipende da dove troverò lavoro

non ho esperienze

medio

tanto

migliori possibilità lavorative

mediamente

molto

molto

meno tasse, mentalità più aperta

non saprei ma mi incuriosisce

mediamente

mediamente molto

m

molto

molto

mediamente molto

m

mediamente

mediamente

molto

molto

m

molto

molto

molto

m

mediamente

mediamente molto

pe

mediamente

mediamente

molto

molto

m

molto

per niente

molto

mediamente m

non ho esperienze

nella città in cui sono cresciuto tanto

medio

tanto

tanto

nella città in cui tanto vivo

medio

medio

medio

tanto

tanto

medio

costosa poetica, vivace, costosa, piena di possibilità poetica, all'antica, luoghi comuni che costosa, vengono sfatati intasata vivace, mentalità più costosa, aperta intasata

in giro

non ho esperienze

poetica, all'antica, senza prospettive per il mio molto lavoro poetica, vivace, piena non saprei ma di possibilità mi incuriosisce

tanto

poco

medio

medio

mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative

la stessa città in cui risiedo con i genitori

vorrei lavorare all'estero vorrei lavorare in italia

nella città in cui tanto vivo

poco

tanto

tanto

migliori possibilità lavorative

vivo con la la stessa città mia/il mio in cui vivo partner

vorrei lavorare in italia

se potessi sognare... Firenze!

poco

tanto

medio

mentalità più aperta

medio

mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative

poetica, vivace, intasata all'antica, senza prospettive per il mio lavoro, costosa

migliori possibilità lavorative

poetica, vivace, piena di possibilità, molto intasata

la stessa città in cui risiedo con i genitori

vivo con la mia/il mio partner in appartamento condiviso (settimana Bolzano corta) appartamento condiviso la stessa città anche con la in cui risiedo mia partner Delft

vorrei lavorare all'estero vorrei lavorare in italia

vorrei lavorare all'estero vorrei la stessa città lavorare in con i genitori italia in cui vivo in vorrei Bologna, appartamento lavorare in Torino, Lecce condiviso italia vorrei la stessa città lavorare in solo in cui vivo italia in vorrei la stessa città appartamento lavorare

pe

medio

medio

nella città in cui non ho vivo esperienze

non ho esperienze

medio

medio

tanto

tanto

medio

medio

medio

medio

roma

tanto

medio

tanto

tanto

migliori possibilità lavorative, migliore costosa, qualità della vita vecchia migliori possibilità lavorative, migliore poetica qualità della vita

Non fa differenza

tanto

poco

medio

poco

migliori possibilità lavorative

nella città in cui tanto vivo

tanto

tanto

tanto

ripetitiva

migliori possibilità vivace, lavorative costosa migliori possibilità poetica, lavorative, migliore vivace,

molto

molto

molto

m

molto

mediamente

per niente

per niente

m

non saprei ma mi incuriosisce

molto

molto

mediamente m

molto

per niente

per niente

per niente

m

molto

molto

molto

molto

m


Quali tra Quali tra questi queste Quali tra queste soluzioni spaziali dotazioni ti dotazioni ti ritieni farebbe farebbe ripensare fondamentali per Quali tra questi ripensare al al vivere a la tua CASA? soluzioni spaziali vivere a Bologna [contratti [una casa che ritieni fondamentali Bologna [case abitativi flessibili contenga anche per la tua CASA? a costi (affitti anche per lo spazio di [vicinanza tra casa contenuti] tempi brevi)] lavoro] e lavoro]

Quali tra questi Quali tra questi soluzioni spaziali Quali tra questi soluzioni ritieni Quali tra questi ritieni fondamentali soluzioni spaziali fondamentali soluzioni ritieni per la tua CASA? ritieni per il tuo fondamentali per [stanza aggiuntiva fondamentali per SPAZIO DI il tuo SPAZIO DI per ospiti o da la tua CASA? LAVORO? LAVORO? affittare per tempi [spazi aggiuntivi [ufficio [spazio di lavoro brevi (1gg-1settcondivisi con i personale condiviso con altri 1mese)] vicini] (privato)] professionisti]

Quali tra questi Quali tra questi soluzioni Quali tra questi soluzioni ritieni ritieni soluzioni ritieni fondamentali fondamentali fondamentali per il tuo per il tuo per il tuo SPAZIO DI SPAZIO DI SPAZIO DI LAVORO? LAVORO? LAVORO? [asilo [cucina [sala riunioni] aziendale] autogestita]

Quali tra Quali tra Quali tra questi Quali tra questi questi questi soluzioni soluzioni Quali tra questi soluzioni soluzioni ritieni spaziali ritieni soluzioni ritieni ritieni fondamentali fondamentali spaziali ritieni fondamentali fondamentali per il tuo per il fondamentali per il tuo per il tuo SPAZIO DI QUARTIERE per il SPAZIO DI SPAZIO DI LAVORO? DOVE VIVI? QUARTIERE LAVORO? LAVORO? [spazio per [verde DOVE VIVI? [ristorante] [area relax] eventi] attrezzato] [orti di quartiere]

molto

molto

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mediamente

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molto

per niente

per niente

molto

per niente

molto

molto

per niente

molto

molto

molto

Quali tra Quali tra Quali tra questi Quali tra questi questi Quali tra questi questi soluzioni soluzioni ritieni soluzioni soluzioni spaziali soluzioni spaziali ritieni fondamentali spaziali ritieni ritieni spaziali ritieni fondamentali per il tuo fondamentali fondamentali per fondamentali per il SPAZIO DI Se hai suggerimenti sul per il il QUARTIERE per il QUARTIERE LAVORO? test, idee a riguardo che QUARTIERE DOVE VIVI? QUARTIERE DOVE VIVI? [modificabilità e non abbiamo trattato, DOVE VIVI? [mercato DOVE VIVI? [spazi per il adattabilità degli considerazioni aggiuntive, [sale lettura] contadino] [locali serali] tempo libero] spazi] puoi scriverle di seguito

molto

molto

molto

molto

molto

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mediamente mediamente per niente

molto

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mediamente molto

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per niente

mediamente

per niente

molto

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non saprei ma mi mediamente incuriosisce

non saprei ma mi mediamente incuriosisce

per niente

non saprei ma mi per niente incuriosisce

molto

mediamente mediamente

per niente

molto

non saprei ma mi incuriosisce

mediamente

mediamente

mediamente

er niente

per niente

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molto

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per niente

per niente

per niente

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mediamente

molto

molto

molto

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molto

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molto

mediamente

per niente

mediamente

molto

molto

mediamente

molto

molto

mediamente

molto

per niente

non saprei ma mi mediamente incuriosisce

mediamente

per niente

per niente

mediamente molto molto non saprei ma mi incuriosisce mediamente molto

non saprei ma mi incuriosisce

molto

per niente per niente non saprei ma mi mediamente incuriosisce

mediamente

mediamente

molto

mediamente

mediamente

mediamente

molto

molto

per niente

molto

molto

non saprei ma mi mediamente incuriosisce

molto

molto

per niente

molto

molto

molto

mediamente molto

molto

mediamente

molto

molto

molto

non saprei ma mi incuriosisce

molto

per niente

per niente

mediamente

non saprei ma mi incuriosisce

molto

mediamente

molto

molto

mediamente

molto

mediamente

molto

non saprei ma mi incuriosisce molto

non saprei ma mi incuriosisce

per niente

molto

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molto

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molto

molto

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per niente

per niente

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per niente

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molto

mediamente mediamente

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mediamente mediamente molto

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non saprei ma mi incuriosisce

molto

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molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

molto

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non saprei ma mi molto incuriosisce

mediamente

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per niente

mediamente

per niente

non saprei ma mi mediamente incuriosisce molto

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per niente

per niente

mediamente mediamente

mediamente

mediamente

mediamente

mediamente

mediamente

molto

molto

non saprei ma non saprei ma mi non saprei ma non saprei ma mi molto incuriosisce mi incuriosisce mi incuriosisce incuriosisce

mediamente molto

molto

molto

molto

mediamente

molto

molto

molto

mediamente

molto

molto

molto

molto

molto

molto

er niente

molto

molto

per niente

per niente

molto

mediamente

molto

mediamente

molto

molto

molto

mediamente

molto

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Sito internet personale

alla domanda Se lavori: il tuo lavoro è inerente a ciò che hai studiato? aggiungerei la risposta Si ma non vorrei che lo fosse!

- La sezione "Dove stai" è piuttosto confusa nella formulazione delle domande. - Senza spocchia, ma di cuore: curate di più la lingua italiana, nella forma, nella punteggiatura, nella semantica delle risposte chiuse.

complimenti! sono molto curiosa di vedere i risultati. anche io sento il desiderio di trasformare bologna in una città creativa, vivace, innovativa, in cui ci sia rispetto e cura dei luoghi e le persone. ne ha tutte le potenzialità. w bologna!

Che bello che bello. Essere a Milano e pensare di tornare a Bologna... grazie: ne avevo bisogno! Vi penso, mi mancate, vi voglio vedere! Baci e buon lavoro!

www. roccoosgnach.com

227 non saprei ma mi incuriosisce.

http://sites.google. com/site/lucacoclite/

http://www.flickr.


ALLEGATI

Informazioni cronologiche

Nome

03/01/2012 18.07.32 GIULIA

25 studio

si

CASTEL MAGGIORE

03/01/2012 22.31.06 giacomo

24 studio e lavoro

si

modena

04/01/2012 15.49.44 Anna

25 studio

no

Bologna

05/01/2012 Luca 13.28.28 Giacobazzi

27 lavoro

si

Argelato

05/01/2012 13.50.52 Evelina

25 lavoro

si

Responsabile Liceo Castel Maggiore doposcuola Pedagogico

Discipline sanitarie

siti web

è C

modena

ferrara

la stessa in cui vivo

in ap co

Giuridica

bologna

londra

la stessa in cui vivo

so

ingegneria edile/architettura si

argelato

Bologna

co

Educazione

Castel Maggiore

San Giorgio

co

la stessa in cui vivo

vi m pa

la stessa in cui vivo

co

San Giorgio di Piano

co

la stessa in cui risiedo

co

la stessa in cui risiedo

co m

la stessa in cui vivo

co

Design

Liceo Classico

si

si

25 studio e lavoro

si

Castel Maggiore logopedista

Liceo Pedagogico

05/01/2012 21.11.59 Niccolò

27 studio

si

Bologna

Liceo Scientifico

Architettura

06/01/2012 0.51.08 Eleonora

28 lavoro

no ma vorrei

Castel Maggiore impiegata

ITC

Letteraria

07/01/2012 0.52.34 chiara

25 lavoro

no

receptionista castel maggiore in hotel

ITC

Letteraria

07/01/2012 Alessandro 18.25.53 De Vita

28 lavoro

si

Castel Maggiore Educatore con Liceo (BO) minori Scientifico

Scienze della no ma non mi Castel comunicazioneinteressa Maggiore

08/01/2012 15.19.04 vincenza

28 lavoro

no

bologna

ho lasciato l'università

no

san lazzaro di savena

08/01/2012 16.23.17 Lorenzo

29 lavoro

30 aspetto...

no

impiegata

Liceo Classico

Bologna

Liceo Classico

Liceo Scientifico

08/01/2012 21.52.58 carlotta

25 lavoro

si

bologna

08/01/2012 12.53.22 giulia

25 studio e lavoro

no ma vorrei

gestione Liceo castel maggiore risorse umane Scientifico

08/01/2012

no ma

architetto

C

la stessa in cui vivo

ITI

amministrativa ITC

Dove lavori/studi?

FERRARA

Architettura

Liceo ingegnere/architetto Scientifico

In quale città vivi?

CASTEL MAGGIORE

ITG

05/01/2012 16.28.23 gloria

08/01/2012 15.58.40 Francesca

228

Età

In che area universitaria Se lavori: il sei tuo lavoro è Lavori Che tipologia di specializzato/ti inerente a ciò con la Dove hai vissuto Se lavori: che superiori hai stai che hai In quale città Cosa fai nella vita? creatività? fino a 18 anni lavoro fai? frequentato specializzando? studiato? risiedi?

Giuridica

nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo

castel maggiore

Bologna si /Milano nello stesso posto dove Bologna risiedo nello stesso no ma vorrei posto dove che lo fosse CastelMaggiorerisiedo nello stesso posto dove si bologna risiedo nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo

si

bologna

si

nello stesso san lazzaro di posto dove savena risiedo

la stessa in cui risiedo

co

nello stesso posto dove risiedo

la stessa in cui vivo

co

la stessa in cui vivo

in ap co

modena

co

no ma vorrei politicosociale che lo fosse bologna

Architettura

si

ferrara

Giuridica

si

castel maggiore Castel

Parigi nello stesso posto dove risiedo


Con chi vivi?

Idee su dove andare

Se volessi lavorare in Italia: dove?

Il tuo Il tuo Il tuo rapporto con rapporto con rapporto con Il tuo rapporto Bologna Bologna Bologna con Bologna [viverci] [lavorarci] [uscirci] [mi soddisfa]

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Cosa pensi che troveresti/trovi all'estero che in italia non trovi? mentalità più apeerta, migliori possibilità lavorative

Quali tra queste Quali tra queste dotazioni ti dotazioni ti farebbe farebbe ripensare al ripensare al vivere a vivere a Bologna Bologna [spazi di lavoro a [spazi verdi di costi contenuti] qualità]

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poetica, all'antica, intasata poetica, all'antica, senza migliori possibilità prospettive lavorative, migliore per il mio qualità della vita lavoro mentalità più aperta, migliori possibilità all'antica lavorative vivace, senza prospettive per il mio migliori possibilità lavoro, lavorative costosa Non saprei, non mi interessa lavorare poetica, all'estero intasata mentalità più aperta, migliori possibilità all'antica lavorative

nella città in cui tanto vivo

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piena di possibilità poetica, all'antica, vivace

on i genitori

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nella città in cui tanto vivo

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nella città in cui vivo tanto

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on i genitori

vorrei lavorare in italia

nella città in cui vivo tanto

poco

tanto

tanto

all'antica poetica, vivace, costosa, Conoscere a pieno piena di una nuova cultura possibilità migliori possibilità lavorative, migliore vivace, qualità della vita costosa mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative, migliore qualità della vita costosa mentalità più aperta, migliori vivace, possibilità lavorative costosa

nella città in cui sono cresciuto tanto

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medio

migliori possibilità lavorative

tanto

medio

tanto

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on mia moglie

n vorrei ppartamento lavorare ondiviso all'estero vorrei lavorare in on i genitori italia vorrei lavorare in

non ho esperienze

nella città in cui

mentalità più aperta, migliori possibilità

vivace,

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ALLEGATI

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Quali tra questi Quali tra questi soluzioni spaziali Quali tra questi soluzioni ritieni Quali tra questi ritieni fondamentali soluzioni spaziali fondamentali soluzioni ritieni per la tua CASA? ritieni per il tuo fondamentali per [stanza aggiuntiva fondamentali per SPAZIO DI il tuo SPAZIO DI per ospiti o da la tua CASA? LAVORO? LAVORO? affittare per tempi [spazi aggiuntivi [ufficio [spazio di lavoro brevi (1gg-1settcondivisi con i personale condiviso con altri 1mese)] vicini] (privato)] professionisti]

Quali tra questi Quali tra questi soluzioni Quali tra questi soluzioni ritieni ritieni soluzioni ritieni fondamentali fondamentali fondamentali per il tuo per il tuo per il tuo SPAZIO DI SPAZIO DI SPAZIO DI LAVORO? LAVORO? LAVORO? [asilo [cucina [sala riunioni] aziendale] autogestita]

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REPUBBLICA BOLOGNA 5 Novembre 2010 A DICEMBRE VANNO ALL’ASTA LE PRIME TRE EX AREE MILITARI La Soprintendenza dovrà dare il suo intervento preventivo su quasiasi lavoro all’interno delle ex caserme Sani, Masini e Minghetti Fra poco più di un mese l’asta per le prime caserme dismesse: il 15 dicembre nella sede dell’Agenzia del Demanio saranno messe all’asta l’ex caserma Sani, la caserma Masini e l’ex teatro della caserma Minghetti. L’asta sarà effettuata con offerte segrete, pari o in aumento rispetto al prezzo di base. L’ex caserma Sani. Undici ettari fra via Ferrarese e via Stalingrado, ha un prezzo base di poco meno di 42 milini di euro. L’area militare conta 26 edifici (tra cui magazzini, palazzine, due silos e un fabbricato destinato a celle frigo), vaste aree verdi con grandi alberi, diversi piazzali e un binario. Il Comune ha previsto diversi usi: abitazioni (ma non oltre i 39.000 metri quadrati di superficie utile lorda); attività direzionali; commercio in piccole e medie strutture; alberghi, pensioni, ostelli e studentati; servizi alla popolazione; strutture fino a 400 posti per sport, cultura e spettacoli. L’ex caserma Masini. Servono almeno 13.5 milioni di euro per acquistarla; si trova tra via Santo Stefano e via Orfeo: faceva parte del convento di San Omobono ed è costituita in parte da edifici dell’ex convento delle Carmelitane scalze. All’interno della caserma ci sono ancora la chiesa (con annessa cripta), due grandi edifici e alcuni capannoni. Per la Masini il Comune ha previsto interventi di recupero dei fabbricati esistenti per un totale di 8.120 metri quadrati di superficie utile, più altri 600 interrati. Inoltre è prevista la realizzazione di un parcheggio privato interrato da 40 posti. Nella caserma si potranno realizzare alloggi, garage, magazzini, piccole attività direzionali e commerciali, laboratori di artigianato alimentare, servizi ricettivi e strutture per gli spettacoli. Ex caserma Minghetti. L’ex teatro in vendita per almeno 3.8 milioni di euro. Si trova fra via za e via Castelfidardo. Oltre ad un’ampia corte interna, nell’area militare sono presenti tre edifici li il Comune permetterà solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di risanamento conservativo e ro. Ammessi gli usi abitativi, industriali e artigianali, direzionali e commerciali di piccole dimensioni, servizi ricettivi

Capramozsui quadi recupee ricreativi.

Tutte le tre aree militari dismesse sono sottoposte al vincolo della Soprintendenza, che dovrà dare il suo parere preventivo su qualunque genere di lavoro la nuova proprietà vorrà realizzare dentro le ex caserme.

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ARTICOLI CORRIERE DELLA SERA 15 Dicembre 2010 AREE MILITARI, IL GRANDE VUOTO LE ASTE VANNO (QUASI) DESERTE Solo un’offerta per la caserma Minghetti. Rebus sul bilancio del Comune Un po’ era nell’aria, d’accordo. I probabili offerenti bolognesi già l’avevano detto che con quei prezzi e con quei vincoli non si andava proprio da nessuna parte. La previsione però adesso si è avverata. L’asta del Demanio per le aree militari si è dimostrata un flop: deserta per le caserme Sani e Masini, una sola e unica offerta per l’ex teatro della caserma Minghetti. Una «scivolata» così in picchiata che stamattina, alla tanto attesa apertura delle buste, la pratica si sbrigherà in pochi minuti. Giusto il tempo di vedere chi si è fatto avanti per la struttura in via Capramozza. E il sogno di veder finalmente prendere forma la riqualificazione delle aree militari di cui si parla da vent’anni sfuma ancora prima di iniziare. La storia (alla bolognese) che si ripete, l’ennesimo tentativo di portare avanti un progetto innovativo per la città che resta al palo. Un «balletto», questo, che si era già visto in passato durante l’amministrazione Cofferati. Nel maggio 2007 andò deserto il bando per la costruzione di 300 alloggi all’ex mercato ortofrutticolo, mentre poco dopo arrivò il colpo più duro per il Cinese: disertata anche la gara per l’appalto del People mover. Una «mossa» dei costruttori che Cofferati non digerì. In entrambi i casi i bandi furono rinegoziati e poi aggiudicati. Cosa che quasi certamente avverrà anche nel caso delle caserme. Peccato che la commissaria Anna Maria Cancellieri gli introiti derivanti dalla vendita delle caserme (al Comune andrà il 15 per cento della rendita) li aveva messi in conto per il bilancio di Palazzo d’Accursio: 9 milioni di euro che vengano a mancare. Dal Demanio non nascondono la delusione per un’operazione in cui fino a qualche giorno fa credevano ancora molto, vista la partecipazione numerosa di qualche settimana fa degli operatori immobiliari al «tour» nelle strutture messe in vendita. Oggi, invece, i tecnici dell’Agenzia si limiteranno a registrare il nome dell’unico offerente per l’ex caserma Minghetti, un’area di quasi 4 mila metri quadrati comprendente l’ex teatro e tre fabbricati contigui che si affacciano su una corte. Valore stimato: 3,8 milioni di euro. I costruttori bolognesi non fanno altro che sottolineare quel che avevano già osservato nei giorni scorsi: «È l’evidenza di una situazione di tensione e di difficoltà per tanti — dice il presidente del Ccc Piero Collina —: il settore immobiliare è in un momento difficile e la vendita delle caserme è arrivata nel momento peggiore della crisi del settore. I soldi sono pochi, bisogna che costi delle strutture e vincoli vengano riportati a congruità». Non c’è tempo da perdere per il direttore dell’Ance Carmine Preziosi: «Bisogna fare subito — dice — un altro esperimento d’asta con valori più contenuti, discutendo prima con la Soprintendenza i vincoli e le destinazioni d’uso delle strutture. Se poi andrà ancora male, soprattutto per la caserma Sani bisognerà cercare una modalità diversa, come una società di sviluppo mista con dentro il Demanio, il Comune e gli imprenditori privati, in modo che si distribuiscano i rischi d’impresa». Intanto qualcuno ha deciso, per ora, di assumersi il rischio di rilevare la caserma Minghetti. È probabile che si tratti di un imprenditore bolognese e c’è già chi pensa al Volta-bis, visto che proprio ieri il proprietario di Datalogic si è aggiudicato il complesso dell’ex Maternità. Se fossero veri i rumors nel mondo imprenditoriale, potrebbe essere che nei pensieri di Volta ci sia un’ampia «cittadella» di servizi per il nuovo Tribunale, visto che la Minghetti è a qualche centinaia di metri dall’ex Maternità. L’asta andata deserta per le due strutture più grandi, la caserma Sani e la caserma Masini, non preoccupa la commissaria Cancellieri: «Per il bilancio abbiamo già preso delle contromisure legate al decreto mille proroghe, siamo stati molto prudenti: se la vendita delle caserme non è andata in porto adesso, si risolverà tutto entro l’anno prossimo. Vorrà dire che si abbasserà il prezzo, consentendo il rilancio». Daniela Corneo 245


ALLEGATI REPUBBLICA BOLOGNA 22 FEBBRAIO 2011 AREE MILITARI, DESERTO ANCHE IL SECONDO BANDO Invendute le caserme Masini e Sani, la ex birreria e la direzione lavori di via Trimvirato. I costruttori: “Ribassare la base d’asta”. E nel bilancio si apre un buco da 7 milioni Nuova fumata nera per le ex aree militari: anche la seconda chiamata per l’asta delle caserme Sani e Masini, l’ex birreria della caserma Mameli e l’ex direzione lavori di via Triumvirato è andata deserta. Nessuna offerta per il complesso di beni da quasi 60 milioni di euro, e una nuova “tegola” per il bilancio comunale. La bozza della manovra da 50 milioni di euro di tagli prevedeva infatti di incassare 7 milioni dalla vendita delle aree, anche se era già una stima corretta al ribasso dopo il primo forfait, in dicembre, degli imprenditori privati. Per ora all’attivo c’è solo la vendita di tre lotti, con un incasso di poco più di 2 milioni, il 20 dicembre scorso, ma di questa cifra al Comune spetta circa il 15%. La somma più consistente è legata alle aree che per la seconda volta non hanno trovato un compratore. Dopo le prime aste andate a vuoto, due mesi fa, il demanio ha infatti ripubblicato il bando per i complessi rimasti invenduti. Ma la base d’asta è rimasta la stessa, le modalità erano identiche e la riposta del mercato non è cambiata. Ieri l’ultimo “gran rifiuto”: niente investimenti per l’ex direzione lavori di via Triumvirato da 305 mila euro e per la caserma Mameli (all’asta i locali dell’ex birreria) da 831 mila euro. Lunedì scorso, il 14 febbraio, non era arrivata neanche un’offerta per i due lotti più grandi, le caserme Sani e Masini, investimenti rispettivamente da 41 e 13 milioni di euro. Adesso è impossibile che i 7 milioni entrino nelle casse di Palazzo d’Accursio prima della chiusura del bilancio, entro il 31 marzo. Si possono prevedere variazioni e correzioni successive, ma la vendita degli imponenti complessi resta una strada tutta in salita. I costruttori, fin da subito molto critici sui bandi d’asta dell’Agenzia del Demanio, adesso chiedono di abbassare i prezzi e cambiare i dettagli della gara. “Avanzeremo la proposta formale di abbassare le basi d’asta e rivedere la procedura di assegnazione - spiega Carmine Preziosi, direttore del Collegio Costruttori - è necessario un dialogo preventivo con la soprintendenza e il Comune su destinazione d’uso e sagoma degli edifici”. Secondo Preziosi, il grosso ostacolo per la vendita di questi lotti pregiati ma costosi e vincolati dai beni culturali, in particolare le caserme Sani e Masini, è proprio l’impossibilità di cambiare la forma degli edifici oggi presenti. “La sagoma degli edifici condiziona la destinazione d’uso - dice il direttore del collegio - quindi bisognerebbe prevedere la possibilità che gli investitori interessati possano discutere prima con la soprintendenza e il Comune per verificare le reali possibilità di queste aree. Questa procedura si definisce “dialogo competitivo”, è presente in molte gare europee”. Se non si “incontra il mercato”, come dicono gli addetti ai lavori, bisognerà pensare a un altro tipo di contratto. La caserma Sani, in particolare, si trova in un’area come quella del Parco Nord e della Fiera in cui si prevedono grandi investimenti urbanistici, ad esempio quelli del Tecnopolo. In ogni caso, che si decida per una modifica del bando o per un ribasso della base d’asta, i tempi si allungano molto, mentre queste avrebbero dovuto essere risorse velocemente disponibili, a fronte di un percorso lungo anni per arrivare alla definizione del bando. Non erano mancate neanche le contestazioni, con tanto di sit-in di protesta davanti alla caserma Mameli da parte dell’Unione sindacale di base (Usb): i manifestanti, contrari alle alienazioni, parlavano di “l’ennesimo furto alla collettività”. Ma in questo caso ci ha pensato la crisi del mercato immobiliare ad affossare le vendite, quando ci sono ancora altre 11 ex aree militari in ballo, tra alienazioni e nuove destinazioni. ELEONORA CAPELLI

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ARTICOLI THE CITY AS A LOFT Kees Christiaanse

...................... Urban brownland sites provide space for different uses and activities, they are the seed-bed of urbanity. ...................... In The History of the City Leonardo Benevolo defines the transition from village to city as the point when people begin to practise different professions “ in other words, when complex networks develop. By analogy we could now, a thousand years later, define our idea of urbanity as the point when new or unexpected networks arise from the combination of old ones. Among the places where new forms of city life develop are former harbour and railway sites. In many cities there are indications that such areas are ultimately salvaging the concept of urbanity as we like to see it and are giving it new content. Their ability to do so derives from various factors such as a location close to the city centre, a good potential for access, and a characteristic mixture of historic and contemporary elements and larger and smaller scales. They allow different uses to develop both informally and officially in a symbiosis of cultural, everyday and commercial activities. Neither the city centre nor the periphery satisfies these conditions. The city centre is made into an adventure park given up to fun shopping and entertainment, and is too expensive. The periphery is too anonymous, too far away, too one-dimensional, and not dense enough. Examples of the kind of urbanity we mean can be found in the eastern part of the Amsterdam harbour district or on the edges of Prenzlauer Berg, Friedrichshain and Kreuzberg in Berlin. These areas have cult status today, much as Montmartre did in the twenties, the Quartier Latin in the thirties, and Soho and Greenwich Village in the sixties and seventies. The areas of “waiting land” require new strategies for their development although, with the constantly shifting front lines of gentrification, some of them have stopped “waiting” long ago. The debate between the protagonists of “critical reconstruction” and the “modernists” on the site of the former Wall and other abandoned land in Berlin was not so much about the compact 19th-century city versus the polycentric archipelago of urban islands. Nor was it about preserving the Wall zone as a monument to history. Rather, it was about acknowledging that abandoned land provides physical nourishment for the development of sustainable urban structures, cultures and networks, and that this is usually destroyed when such an area is completely built up according to traditional planning processes. Unstable and often unofficially used at first, a brownland site is not protected in its status as such and is therefore vulnerable. Developing directives for these “waiting lands” is therefore very important. The point is not so much about keeping the land free or maintaining the status quo. After all, the pressure to develop and the need for yield, if available, are impossible to resist. Rather, it is about directing a gradual and open-ended development, where the existing qualities as far as both physical structure and activities are concerned are recognized for their mutually complementary and fertilizing processes as lasting capital. The city as loft. The key concept here is loft. The concept of the loft implies a space for living and working used by culturally committed and globally thinking people. It is a space with character and large dimensions that can be occupied with few but effective means. No wonder when we design a new building for sites as described above that we say we have designed an occupied attic. Buildings in these sites are flexible; they have a lot of light, large surfaces and high ceilings. Yet they are not flexible in the usual sense that leads to conventional structures lacking in quality. Instead, they provide powerful, adaptable architectural spaces. In these sites one can observe that the concept of the loft is also applicable to the larger urban planning context. Regardless of the exact shape taken by the buildings, open space creates a powerful, architectonic spatial unit that gives a site a clear orientation and fixes it in the city. It is partly formal, partly available for occupation. Both the open space and the buildings can be made of materials that show the contrast between new and old recycled materials from that piece of land, such as cobblestones, parts of railway tracks and other found objects. The re-used materials acquire a new interpretation and provide historical depth at the same time. The buildings can be freestan247


ALLEGATI ding sculptures or blocks of urban spatial units. This ‘flip-flop’ effect conveys a completely new kind of feeling of urban space. The depth of the buildings creates specific typologies, often with semi-public inner realms that give the urban architectural context a twofold basis. These spatial conditions make it possible to apply the loft’s properties out of doors and to cause its spacious, dynamic and functionally varied qualities to take effect in the city. Urban catalysts. The KNSM Island in Amsterdam was originally to have been built up exclusively with new housing in the usual (bad) mono-cultural kind of urban expansion. This was impossible, however, as a number of the existing buildings were occupied by informal activities: a sailboat restoring cooperative, a theatre company, several carpet dealers, a club, squatters, and less attractive uses. The city and investors were forced to leave standing some of the old buildings actually not worth preserving, along with their residents, and to integrate them into the new architecture. One large hall was left for a small sum to a young investor who rented it out for low-budget high culture activities because the official investors did not believe it would be a marketing success. This initial mixture of different activities ultimately led KNSM Island to become not a parasite on the urbanity of the inner city but an urban centre itself. The sailing freaks turned into a respectable yachting business. In the meantime, the large hall became a major start-up centre and has attained cult status with well-known galleries, designer shops and an Albert Heijn supermarket, the symbol of the Dutch business establishment. For a subsequent large-scale Amsterdam harbour development project a consortium was founded consisting of the meanwhile not so young investor and the big investors with the aim of combining the former warehouses with new buildings. The result is a 40,000-square-metre area covered with existing and new buildings. The program is varied, ranging from low-cost lofts for start-ups to luxury penthouses. Meanwhile, a project is underway in Amsterdam North where the development process no longer originates with shareholders (who are only involved in the project financially), but with stakeholders (who have vested interests in local business). The careful direction of activities on site, interests, financial analyses and other factors is initiating a sustainable development that permits a radical mixture of activities. Cities such as Amsterdam and Rotterdam or the harbour of Scheveningen already possess plenty of dynamism to generate new developments. In less prosperous areas, however, development strategies as discussed above are our only hope for making something happen. For the environs of the port of Magdeburg, lacking in dynamics of their own, we have proposed not only to direct the process with stakeholders but also to categorize the buildings. Buildings worth preserving will be classified into immediately usable and not yet usable (where renovation or repair is necessary). As many of the usable ones as possible will be rented out or left free of charge to start-up entrepreneurs with the condition that they renovate the premises themselves. Buildings that are not usable but worthy of preservation will be wrapped up in canvas like the Reichstag by Christo and covered with advertising or literature. The remaining buildings will be demolished. The materials will stay on the land for later use. The empty lots thus created, which largely consist of future building sites, will be used extensively for uses that have a structuring and thematic influence on the area, such as pasturing animals, growing rape or breeding sheep. The area is now in the process of transformation. Scale and mixed use. The modern airport, by being combined with railway stations, reloading and reshipment points, hotels, congress centres, gastronomic establishments and shopping centres, is developing into a complete city lacking nothing but housing. This shows that under certain conditions the trend to separate functions changes into a trend to mix functions. New forms of mixed uses can develop, such as the glass Volkswagen factory in the centre of Dresden as a counterpart to the Frauenkirche, the destroyed church just being rebuilt. What leads to urbanity is not the fashionable mixture of residential districts and industrial zones to create so-called double use but daring experimental mixtures on land formerly occupied by harbours and railways. For the railway grounds in Oslo and Groningen we developed a dynamic structure of city blocks that can be implemented in phases. It arises on a deck that climbs gradually higher and grows in synchrony with the buildings, finally crossing the tracks at its uppermost level. On top of the deck, besides the obligatory functions, are expensive townhouses with gardens. Underneath it is room for a distribution centre or a department store. This radical mixture is a consequence of the realisation that old policies to reduce car traffic by promoting public transportation and to ban shopping centres and distribution centres from the city centre so as to protect small retailers are counter248


ARTICOLI productive. Large, easily accessible car parks near ICE railway stations encourage travel by train. For instance, thanks to the new TGV railway station and gigantic shopping centre the old city centre of Lille has experienced a genuine revival. The construction of spacious houses with flexible ground floors near the city centre, such as those built on Kop van Zuid and the Müller Pier in Rotterdam, is not only the result of increasing demand from the well-to-do who want to move back to town. There is also a growing awareness that precisely these residents will function as catalysts for a sustainable urban culture. The phenomenon is demonstrated in London, which has one of the most successful urban cultures in the world. The city without a programme. During the presentation of the Pakhuizen project on the eastern commercial dock in Amsterdam, the architect Felix Claus answered a question about the appearance of his residential building with the comment: “ I have designed an occupied attic.” Around the same time I was giving a guided tour to a client through the new building of the University of Rotterdam and told him that we had actually designed a converted warehouse. Thereupon the man commissioned us to design a building as a spatial and architectural sculpture. The programme was to be determined later. The converted warehouse provides optimal premises for an advertising agency. A new design following a carefully prepared programme would never have attained a comparable degree of characteristic identity and quality. The same is true for the Hotel New York in the former head office of the Holland-America Line in Rotterdam and for the Café Amsterdam on the former GWL grounds. The success of this form of cultural recycling is not only due to the historical component and the location but also to powerful architectural characteristics and a certain spaciousness of the dimensions. These buildings derive their appeal from the resistance that the new occupant must overcome. Evidently buildings become better when they are not designed for a specific use, and the building and the programme must adapt to each other. Recycling and attributing typology occurred often in the past. Growing up in southern Amsterdam I was convinced that I could see the central station from Lairesse Street and did not find out until later that it was the Rijksmuseum I was looking at. Up to the early 20th century it was normal for city blocks and public buildings to be designed in terms of typology, whereby the programme played a subordinate role. The winning design for a theatre in Porto by Rem Koolhaas is an enlarged version of an earlier design for a house. His “fuck the context” statement was obviously augmented by “fuck the programme.” Kasimir Malevich knew all this already. He wanted his fantastical Architectonics to be occupied programmatically by a civilisation that deserved them: “Without a function the Architectonics simply exist, built of (non)transparent glass, concrete, tar paper, heated by electricity accessible throughout for the people who inhabit them and who can sit on their outer surfaces when the weather is nice”. Culture, nature, history. I cannot conclude an article on converted sites without praising the IBA Emscher Park. According to Tom Sieverts the total area of available and yet to be converted harbour, industrial and railway land is much larger than the construction land needed for the next fifty years. This statement “ regardless of whether it is true or not” says a lot about the immense space available in Germany. Furthermore, the population is shrinking and , according to a study by Tim Rienitz, it is expected that the amount of land used for agriculture, presently about fifty percent of the country, will be reduced to about half in the coming decades. However, this does not automatically mean that Germany is luxuriating in space. Farming is too automated and the tendency toward cheap sprawl instead of careful re-use is too great for this to happen. Nevertheless, knowledge of the situation is essential for the development of strategies for a sustainable cultural landscape. In this respect, IBA Emscher Park in particular exhibits an extremely provocative and yet varied and sensitive approach to the cultural landscape. In my opinion it is unique. A nice example of direction incorporating culture, history and nature is the Duisburg Meiderich project. Our project for the Hansa coking plant near Dortmund conforms to this pattern. A light sculpture preserves the outlines of the coking plant while the structure itself, with controlled overgrowth and collapse, is decaying into a modern ruin. Kees Christiaanse is architect and professor for design an urban planning at the Technical University of Berlin

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ALLEGATI

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BIBLIOGRAFIA

BIBLIOGRAFIA SHRINKAGE AA.VV. , 2005, “Shrinking cities Vol.1”, Hatje Canz, Ostfildren-Ruit AA.VV. , 2005, “Shrinking cities Vol.2”, Hatje Canz, Ostfildren-Ruit AA.VV., 2005, “L’esplosione della città”, Compositori, Bologna Ingersoll Richard, 2004, “Sprawltown: cercando la città in periferia”, Meltemi, Roma Francesco Evangelisti, Piero Orlandi, Mario Piccinini, 2008, “La città storica contemporanea”, Edisai, Ferrara Giovanna Donini, 2008, “Margini della mobilità”, Meltemi, Roma Serena Vicari Haddock, 2004, “La città contemporanea”, Il mulino, Bologna Andrea Branzi, 2006, “Modernità debole e diffusa : il mondo del progetto all’inizio del 21° secolo”, Skira, Milano METROPOLIZZAZIONE Fausto Anderlini, 2003, “Dopo l’urbanizzazione, Spawl Suburbano e dinamica sociale, Bologna e altre metropoli”, Clueb, Bologna Fausto Anderlini, 2009, “Anamnesi urbana: Bologna 2003-2008: undici indagini sul corpo della città”, Clueb, Bologna Giovanni Ginocchini, 2009, “Percorsi di partecipazione : urbanistica e confronto pubblico a Bologna 2004-2009”, Edisai, Ferrara

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ALLEGATI

DISMISSIONE E TEMPORANEITA’ Stefano Boeri, 2011, “Biomilano : glossario di idee per una metropoli della biodiversità”, Corraini, Mantova Aldo Cibic, 2006, “Microrealities: a project about places and people”, Skira, Milano Nai, 2003,“Parasite paradise : a manifesto for temporary architecture and flexible urbanism”, Skor, Amsterdam Jovis Verlag, 2007, “Urban Pioneers”, Senatsverwaltung f r Stadtentwicklung, Berlin Florian Haydn e Robert Temel, 2006, “Temporary Urban Spaces: Concepts for the Use of City Spaces”, Birkhäuser Basel Francesco Catalano e Francesco Zorzetto, 2010, “Temporary store : la strategia dell’effimero : come comprendere un fenomeno di successo e sfruttarne le potenzialità”, Angeli, Milano Richard Florida, 2003, “L’ascesa della nuova classe creativa”, Mondadori, Milano INTERVENTO PROGETTUALE Yona Friedman, “L’architettura di sopravvivenza: una filosofia della povertà”, 2009, Bollati Boringhieri, Torino Allison Arieff, “Prefab”, 2002, Gibbs Smith, Salt Lake City Sara Marini, 2008, “Architettura parassita : strategie di riciclaggio per la città”, Quodlibet, Macerata

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SITOGRAFIA www.audis.it www.comune.bologna.it www.provincia.bologna.it www.urbancenterbologna.it www.iperbole.bologna.it/psc www.urbanistica.unipr.it www.parasiteparadise.nl www.convertiblecity.de www.iba-stadtumbau.de www.templace.com www.urban-reuse.eu/ www.ndsm.nl/ www.studio-uc.de http://www.temporiuso.org http://www.nolongerempty.org/ http://aftercity.mit.edu/ http://www.osa-online.net http://thenounproject.com/ http://www.temporaryin.org

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RINGRAZIAMENTI

RINGRAZIAMENTI DI GRUPPO a Nicola Marzot, per averci indirizzato nel nostro percorso e talvolta messo ordine alle nostre idee agli Croce Rossa Militare Italiana, per averci permesso di curiosare nella caserma, per la documentazione fornita, per le informazioni che non sono mai uscite da lÏ e per i caffè offerti a Irene Sensi, il nostro aggancio in Comune, per aver sempre risposto rapidissimamente alle nostre richieste a tutti quelli che abbiamo interpellato, talvolta forse disturbato, che ci hanno ascoltato e dato la loro opinione a Levo, il nostro uomo oltre confine, per il suo lavoro via skype a Caterina, e vicolo del granchio, per aver permesso la nostra occupazione di casa sua e esserci stata accanto negli ultimi giorni di lavoro a Gege, per il lavoro di rifinitura che ci ha permesso di evitare, soprattutto nelle ore notturne

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RINGRAZIAMENTI

FRANCESCO ai miei sponsor e finanziatori, che mi hanno foraggiato in tutti questi anni, sperando che non lo debbano fare ancora per troppo tempo a mio fratello, perché fra poco tocca a lui entrare nel gioioso mondo dell’università a tutta la mia famiglia, che non è molto grande, ma che mi ha sempre dato tanto e mi ha reso quello che sono alla mia badante Caterina per l’aiuto dato e il supporto mai fatto mancare, il debito è grande ma in qualche modo lo ripagherò ai miei amici di vecchia data, quelli delle estati al mare, perché quelle poche volte che ci vediamo è sempre come tornare indietro di qualche anno ai miei amici della terra natia, quelli con cui sono cresciuto, quelli di mille piccole avventure, quelli che non vedo spesso ma dei quali apprezzo sempre una telefonata, quelli che ora sono lontani ma che andrò a trovare, quelli che mi portano a sciare o in campeggio, a giocare a basket o a prendere un caffè, alla Cantina, a quelli che mi propongono sempre qualcosa da fare, lo sapete che se no resterei a oziare sul divano a chi ho conosciuto in questi anni di università, per l’esperienza fatta insieme, per le serate passate a lavorare o in giro, i pranzi e le cene offerte, gli insegnamenti sul mondo del computer, l’interno 2, vicolo del granchio che è diventata una seconda casa, specie negli ultimi tempi, la piscina visitata esclusivamente di notte, il playground multietnico, la mia camera rosa pallido e il mio coinquilino di lungo corso ai nostri aiutanti degli ultimi giorni, per averci sollevato da alcune mansioni faticose e averci fatto vedere le cose in modo migliore, portando 257


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ottimismo e una visione un po’ più distaccata ai Faf Fun Cool, ormai sciolti, per avermi fatto studiare meno di quello che avrei potuto, per avermi portato in giro per la provincia, per avermi riportato al basket giocato, per aver reso tutto più leggero, per i piedi rotti, non ho ancora capito perché mi abbiate scelto come capitano all’O&T, per il buonumore, per permettermi di staccare dalla vita dello studente e rientrare nella vita di tutti i giorni, per i play-off appena raggiunti, grandi ragazzi al mio Vaio, perché dopo sei anni passati nel mio zaino, si è meritato la pensione a Radio Capital, il sottofondo delle giornate passate al computer alle mie bici, rubate (chissà dove sei SuperGai) o distrutte, per avermi portato in giro per tutta la città anche con le ruote sgonfie a Daniela e Giulia, per gli ultimi messi passati a stretto contatto, ci siamo visti pure troppo, alla fine ce l’abbiamo fatta, i migliori auguri per il futuro però ora facciamo che non ci vediamo per un po’, è ora di riallargare le nostre cerchie di contatti, insomma fare cose, vedere gente a chi non si è sentito preso in considerazione da questi ringraziamenti, scusa ma il tempo era poco, ma se sei qui e li stai leggendo sei compreso anche tu.

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DANIELA Ringrazio innanzitutto la vitamina B, senza la quale non ce l’avrei mai fatta. Ringrazio i miei compagni di tesi per avermi sopportato nei momenti no e in quelli si, e per aver accettato i miei ritardi. I miei genitori, per sovvenzionarmi e per farmi fare sempre ciò che voglio. Mia sorella, per ascoltarmi quando non ne ha voglia. La fede, con cui ho condiviso anni di convivenza e università ed è l’unica persona a cui credo se mi dice: stai tranquilla. La Cate, che dopo questa tesi è il nuovo Enzo Miccio delle tavole. Gegge, per tutte le birre e le gags, e dovremmo vederci più spesso. La mia coinquilina Nena per le chiacchierate notturne quando mettevo da parte il computer. I miei amici di bologna, che sono la mia famiglia, e che adoro. In particolare Gigi, che è mio fratello e non so come farei senza di lui. L’Alli, il mio emisfero sinistro,che mi ha sempre spiegato che succedeva mentre andavo giu e tornavo su, e più di tutti sa quanto mi è costato stare a Ferrara, e la Vale, il mio emisfero destro, per quanto mi sostiene sempre e per tutte le serate passate insieme. Pedro, per la sua diplomazia e antichità, e Frasca, per la sua empatia e bontà. Levo perchè mi capisce anche quando non lo fa. L’eli perchè è bellissima. Stemp perchè mi fa arrabbiare ma poi si fa perdonare. Schirru perchè mi fa tornare serena istantaneamente. E ancora la Meri, perchè per fortuna è più matta di me, e Pablo, che mi ha sempre detto di ascoltare i consigli. Gheio, Baldo, Lando, Moruz, Carotino, la Bocci e la Titti, per tutti i momenti belli che ci sono stati e che verranno. Ringrazio anche tutti quelli che ho dimenticato e/o che mi hanno dimenticato. Vado! 259


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RINGRAZIAMENTI

GIULIA Eccoci qua a quella che considero la più importante pagina del book! E’ giunta l’ora di ringraziare tutte le persone con il quale e grazie al quale sono giunta fino a qui! Come non cominciare da coloro che da 25 anni mi sostengono e mi sopportano: grazie mamma e papà per quanto mi avete dato e mi state dando, tenendomi testa e lasciandomi fare. Poi c’è quel gigione di mio fratello che seppur è diventato prima marito e poi padre rimane pur sempre il fratellone che mi ha iniziato al computer e mi ha accompagnato crescendo: sappi che anche se mi fai arrabbiare se ho sopportato questi 6 anni è perchè mi ero formata ben bene con te! Grazie Ana del poco ma prezioso tempo passato insieme e di quello che in futuro passeremo (E grazie di esserti presa mio fratello): E a Giorgia che mi vede poco ma mi fa delle gran feste. Gli anni passati insieme sono forse meno ma sicuro sono stati importanti e belli: senza di te Già niente sarebbe stato uguale. Grazie per la pazienza, le risate, le avventure, i viaggi, Alta, i giacinti gli spinaci, l’America e tutto il resto che ora non posso scrivere ma del quale sai che ti ringrazio. Poi come non ringraziare tutti i Parenti, le nonne, gli zii, i cugini e tutta la combriccola che si è sempre interessata a me e che spesso e volentieri mi ha visto mancare a causa del troppo studio. Un altro pezzo fondamentale di ringraziamenti va a coloro che hanno reso Castel Maggiore un bel posto dove crescere e con il quale anche se non ci si vede per tanto tempo (anche a causa di questa tesi) ci si ritrova sempre davanti ad un thè o distese sul parco a raccontarsi i pezzi di vita arretrati. Grazie a Chiara Trimmy Boccia Gloria per l’angolino e per 261


ALLEGATI

le innumerevoli nottate passate a parlare: siete state luogo sicuro dove rifugiarsi e tornare sempre. Alla mia consulente speciale Eve. Grazie a tutti quelli che 18enni non sono più per i bei rapporti che da allora sono rimasti saldi. Alla maestra Anna e alla maestra Angela anche con il loro “ è brava ma non si impegna” mi hanno spinto a fare sempre di meglio. A tutti i compagni della mitica 5Ds, al mitico gruppo del banco centrale, alla Silvia per il suo esempio di tenacia e di simpatia, a Monfri per essersi ricreduto, all’Elena per la sua pazzia. A tutti coloro che ho incontrato facendo gli scout, esperienza che mi ha formato e mi ha dato tanto: a Christian anche se a volte è così stanco che mi ripete le cose. E ora i ringraziamenti legati a quest’avventura che si sta concludendo o che forse sta solo cambiando forma! Ai compagni fidati e a quelli scoperti durante il percorso: alla Totta che anche se non c’è oggi c’è stata ed è stata fondamentale per la sopravvivenza e per ballare sulle note del font Tunga. Alla Fede che è il mio esempio di organizzazione , a Fabio a Vale all’Angy a Rosa e a Diego per le cene luculliane e le risate. Ad Anto alla Marti e al nostro mitico twister in Carlo Mayr e alle nottate in piscina: a Gabri e alla sua passione per Petra Blaisse e per avermi insegnato ad usare il fantomatico illustrator. Alla Vero, ai suoi cubetti, e al nostro splendido lavoro di APE che non ho mai visto completo. Alle carissime coinquiline che con il quale ho avuto l’onore di condividere per due volte l’appartamento: alla paziente Chiara e ai suoi consigli, alla dolce Valeria alle prese con la nostra lattuga e a tutte le cenette e le 262


chiacchiere sul terrazzo e sotto L’occhio. A Sevilla che mi è entrata nel cuore e a coloro che hanno reso l’Erasmus ancor più divertente e pazzo: a Viky, Claudia, Chiari, Paula e Nicola per avermi accolto, ospitato e fatto sbellicare. Finisco con ringraziare la compagnia dell’Acero senza la quale la facoltà sarebbe stata molto più monotona, il COS volante e la Simona che mi ha dato corda, i giacinti in cortile perchè c’è bisogno di colore che se no ci si deprime e alla Carla punto fisso in facoltà: e ultimi i professori per me fondamentali, a Barbara Stefani che mi ha fatto capire che ci vuole fantasia e che bisogna imparare a muoversi sulle proprie gambe, a Susanna Pasquali e ai suoi disegni di Santa Sofia, a Sante Mazzacane per avermi fatto andare oltre le mie possibilità e a Ferdinando Laudiero che mi ha confermato che sapere fare le tagliatelle può essere una qualità apprezzabile quanto aver capito come funziona una struttura in cemento armato. Alla piccola Ferrara, ai locali che non esistono, alla cotoletta di settimo, alle mura in bicicletta, a via Bersaglieri, via del Carbone, via del Granchio, al Giardino delle Duchesse a Ricicletta e al mio amato risciò. Ultimissimo ma fondamentali ringraziamenti Ai due di fronte a me in questo momento con il quale abbiamo passato giorni e mesi gomito a gomito tra post’it, bibbie del colore, battaglie burocratiche e schizzi da paura: è stata dura ma ce l’abbiamo fatta e ci dobbiamo sia una pacca sulla spalla che una bella vacanza! e ora.. a lavorare... ops scusate... a festeggiare!

263


ALLEGATI

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

264

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012


TAVOLE

0. ABSTRACT

265


ALLEGATI PERIODI DI CONTRAZIONE

MAPPA MONDIALE DELLA CITTA’ IN CONTRAZIONE

Città in contrazione in Europa > 250.000 abitanti > 10% di popolazione persa

Città in contrazione > 100.000 abitanti > 10% di popolazione persa

Graz A Vienna A

Montreal CDN Toronto CDN Zurich CH

Berlin D

Dusseldorf D Essen D Frankfurt D Gelsenkirchen D

Murmansk Norlisk

Vorkuta

Halle D

Arkhangelsk

Berezniki

Middlesbrough Manchester

Pervouralsk Zlatoust

Tallinn Tartu

Stockholm

Kopeysk

Riga

Arhus

Liepaja Copenhagen York Kiel Salford Leeds Korolev Rostock Lubeck Bolton Kingston Hamburg Schwerin Wilhelmshaven Liverpool Norwich Haarlem Berlin Amsterdam Nottingham Dessau Rotterdam Utrecht Halle Leipzig Coventry Swindon Ipswich s’Gravenhage Gorlitz Bristol Herne Oberhausen Essen Brighton Reading Chemnitz Ghent Dusseldorf Kassel Dresden Remscheid Portsmouth Dabrowa Gornicza Lille Wuppertal Chorzow Frankfurt Zwickau Bytom Havant Rouen Mannheim Paris Vienna Miskolc

Seattle

Sudbury

Montreal

Saint Paul

Minneapolis

Rochester Springfield Cambridge Detroit Flint Syracuse Milwaukee Warren Buffalo Albany Boston Chicago New Haven Gary Cleveland Erie Providence Jersey City Akron Newark New York Kansas City Wilmington Philadelphia Dayton Evansville Cincinnati Pittsburgh Saint Louis Baltimore Norfolk Louisville Washington Portsmouth

Salt Lake City

Bordeaux

Bilbao Baracaldo

Peoria

Oakland San Francisco Berkeley

Chattanooga

Birmingham New Orleans

Santa Colom

Basel Budapest Bern Zurich Graz Lausanne Szeged Geneva Turin Trieste Lyon Milan Padua Venice Saint-Etienne Pecs Resita Reggio Emilia Bologna Marseille Genoa Rimini Split Toulon La Spezia Florence Pescara Naples

Cadiz

Cheremkhovo

Copenhagen DK

Chita

Temirtau Qaraghandy

Semey Oskemen

Jezqazghan Oiqlhar

Berdyansk

Sverdlovsk

Taidykorgan Almaty

Bucaresti Ruse Sumon

Symkent

Sukhumi

Annaba

Kumajri

Kirikkaie

Samarqand

Kimch’aek

Tanjin Talyuan Tanshan

Athens

Dandong

Dalian

Darnah Al-Suways

Masan Yangzhou Chao’an

Nanchong Chengdu Neijiang

Amritsar

Qandahar

Basra

Paris F Bristol GB

Tokio Kure Yokohama Osaka Nagoya

Taizhou

Glasgow GB

Fuzhou

Kumming Nanning

Leeds GB

Shantou

Halkou

Liverpool GB London GB Manchester GB

Hue

Da Nang Asmera

Kotar Gold Fields

Ta’izz N’Djamena

Korhogo

Manila

Qui Nho’n

Chon Buri

Marseille F

Coventry GB Edimburgh GB

Miyakonojo

Guiyang

Narayanganj

Dum Dum

Omuta Yatsushiro

Jinzhou

Ybin

Hufuf

Poza Ricade Hidalgo

Bordeaux F Lyon F

Hakodate

Kaesong

Shangqiu

Baghlan

Abadan Khorramshahr Hawalli

Tel Aviv

Ajdabiya

Muroran

Hamhung Wonsan

Zibo

Pireas

Kunduz

El-Djelfa

Savannah

Otaru

Tieling Zhangjiakou

Vanadznor

Taranto

El-Boulaoda

Kuznetski

Belovo Prokopevsk

Pavlodar

Oral

Kramatorsk Slovyansk Oleksandriya Pavlohrad Kostantynivka Dnipropetrovsk Horlivka Krasny Luch Nikopol Maklyivka

Sibiu Brasov

Bari

Cagliari Reggio Calabria Catania

Lisbon

Columbia Atlanta

Leninsk

Kokshetau Rudny

Kherson

Subotica Ferrara Ravenna

Barcelona Hospitalet

Kiel D Oberhausen D Wuppertal D

Andzhero-Sudzhensk Qizillar

Sepukhov

Preston Dublin

Hamburg D

Leipzig D Mannheim D

Nizhny Tagil

Oslo Edimburgh Glasgow Newcastle

Middlesbrough GB

Nha Trang

Phnom Penh

Newcastle GB

Nottingham GB

Iwo Ikare

Calì

Bangui

Pireas GR

Bologna I

Kananga

Catania I Florence I Genoa I Milan I Naples I Turin I Trieste I Venice I

Pekalengan Tegal

Boma

Cilacap Kolwezi

Tel Aviv IL

Springs Brakpan Benoni

Dublin IR

Krugersdorp

Vereeniging

La Granja

Kimberley Bloemfontein Welkom

Independencia

San Miguel

La Cisterna Nunoa Conchalì

Amsterdam NL Rotterdam NL s’Gravenhage NL

East London

Nelspruit Kjerksdorp Potchefstroom

Utrecht NL

Stockholm S

Diminuzione di popolazione

75 - 100% Baghlan 50 - 74% Baghlan 25 - 49% Baghlan 10 - 24% Baghlan

1950

1955

Horlivka UA

1960

1965

LE TAPPE DEL CAMBIAMENTO

ANATOMIA DI UNA CITTA’ IN CONTR

Dalla rivoluzione industriale alla contrazione urbana

)

)

+

)

)

L’evoluzione della città moderna

)

+

1970

La crisi della città moderna

Il panorama industriale e l’automobile Fine ‘800-Inizi ‘900

)

area urbana con almeno 10.000 abitanti

L’esplosione della città

Lo sviluppo della città estesa 1930-1970

La contrazione

La metropolizzazione e la città complessa 1970-2000

Il fenomeno parallelo alla metropolizzazione Oggi

forte diminuzione della popolazione e dei nuclei famil

CASI STUDIO DETROIT

MANCHESTER/ LIVEPOOL

IVANOVO/ YUZHNA

HALLE/LEIPZIG

VENEZIA

Venezia

elevato tasso di abitazioni sfitte e vacanti per un lungo

Detroit Halle

Leipzig Ivanovo Yuzha

Detroit, Michigan, Stati Uniti 1950: 1.849.568 abitanti 2003: 921.758 abitanti

Halle, Sassonia, Germania 1980: 714.000 abitanti 1990: 530.010 abitanti 2003: 496.532 abitanti

Decrescita, 1950-2003: -50,2%

Liverpool

Manchester

€ £ €€$

Ivanovo, Federazione Russa 1990: 479.700 abitanti 2002: 447.100 abitanti

Manchester, Regno Unito 1930: 766.000 abitanti 2002: 422.300 abitanti

Centro storico, Venezia, Italia 1950: 174.808 abitanti 2010: 59.621 abitanti

Decrescita, 1990-2002: -6,8%

Decrescita, 1930-2002: -44,9%

Decrescita, 1950-2010: -75,9%

Leipzig, Sassonia, Germania 1980: 324.431 abitanti 1990: 321.684 abitanti 2003: 240.077 abitanti

Yuzha, Federazione Russa 1990: 23.800 abitanti 2002: 18.600 abitanti

Liverpool, Regno Unito 1931: 857.247 abitanti 2002: 441.500 abitanti

Estuario, Venezia, Italia 1950: 44.037 abitanti 1970: 50.729 abitanti 2010: 29.933 abitanti

+

Crescita, 1950-2003: +171,3% OCCUPATI Detroit

Decrescita, 1990-2002: +21,8%

OCCUPATI INDUSTRIA CHIMICA -165.000

Industria tessile

OCCUPATI - MANCHESTER

+50.000

43% sobborghi

1990

41.300

Manchester +30.000

ABITAZIONI Detroit .000

-147

+600.000

1991

Contee confinanti 000

000.

+1.

1990

2001

OCCUPATI INDUSTRIA - YUZHA

cato l mer

% de

10.3

5000

1999 FOR SALE

74.596

11.717

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

266

14.400

74.596 ab

VACANTI

Leipzig Halle

-50%

Unità vacanti

Disoccupati

27% 20%

19% 22%

1956 - 1976 2001

1990

POSTI DI LAVORO PERSI

220.000

REDDITI

249.000

Industria tessile

1970

1000

Altre industrie

2000

1700 Industria (totale)

1990

2000

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

35.000

Terra ferma, Venezia, Italia 1950: 96.966 abitanti 1980: 207.811 abitanti 2010: 181.300 abitanti

LINEE GUIDA PER MODELLI DI CITT

Decrescita, 1980-2010: -13,7% ABITANTI / TURISTI abitanti

160.000 120.000

2001

-45%

16.000 12.000 8.000

40.000

4.000 1950

1. capire lo sviluppo peculiare proprio di ogni città interessata dalla contrazione

OCCUPATI INDUSTRIA

turisti/giorno

80.000

33.000 13.000

83.000 1981 - 1996

1. reinventare attività lavorative, ludiche, ricreative

Decrescita, 1970-2010: -41%

NUOVE ABITAZIONI

Settore industriale

SUBURBANIZZAZIONE

€$

RIPERCUSSIONI SOCIO-CULTURALI

Decrescita, 1931-2002: -48,5%

OCCUPATI INDUSTRIA - IVANOVO

Decrescita, 1989-2003: -26%

Contee confinanti

$£$

crisi economica strutturale con notevole crisi occupaz

Decrescita, 1989-2003: -6,3%

Contee confinanti 1950: 1.166.629 abitanti 2003: 3.164.966 abitanti

££ $

2010

1965

2005

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012


TAVOLE Chemnitz D Dresden D

Barcelona E Bilbao E Hospitalet de Llobregas E

Tallinn EST

Kingston GB Leicester GB

Athens GR Bari I

Budapest H

Riga LV

Lisbon P

Arkhangelsk RUS Chita RUS Murmansk RUS Nizhny Tagil RUS Petropavlovsk-Kamchatski RUS Prokop’evsk RUS

Makiyivka UA

1975

1980

1985

1990

RAZIONE

liari

o periodo

£

£$

zionale

I 2. cambiamento delle abitudini in base alle occasioni contestuali

3. rinnovata fruizione degli spazi urbani

TA’ INEDITI 2. delineare azioni basate sull’idea di “pianificazio- 3. utilizzare strumenti leggeri: lo sviluppo culturale ne debole” e la nascita di social network risultano più determinanti nella costituzione della forma urbana

1. CITTA’ IN CONTRAZIONE

267


ALLEGATI IL COMUNE: I NUMERI

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

1970 - 2010

Bologna A14 / tangenziale linea ferroviaria via Emilia

1 - Irnerio 2 - Galvani 3 - Malpighi 4 - Marconi 5 - Cirenaica 6 - Mengoli Sant’Orsola 7 - Dagnini Lunetta 8 - Murri 9 - San Mamolo 10 - Costa Saragozza 11 - Saffi 12 - Porto 13 - Beverara Lame Pescarola 14 - Bolognina 15 - San Donato 16 - Massarenti Mattei 17 - Fossolo 18 - Due Madonne 19 - Pontevecchio Mazzini 20 - Savena 21 - San Ruffillo 22 - Colli 23 - Reno 24 - Barca 25 - Santa Viola 26 - Casteldebole 27 - Pontelungo Birra 28 - Borgo Panigale 29 - Corticella 30 - Pilastro

San Pietro in Casale

Altedo San Giorgio di Piano San Giovanni in Persiceto

BOLO

VARIAZIONE ASSOLUTA DEGLI ABITANTI

Zone

La popolazione bolognese ha raggiunto quantitativamente il suo apice nei primi anni 70 (oltre 493.000 unità). Da quel momento si è avviato un processo di diminuzione dei residenti che ha portato in una ventina d’anni alla perdita di circa 90.000 unità. Negli ultimi 20 anni questa tendenza ha avuto un incidenza minore e la perdita è stata di circa altre 23.000 unità.

dati 2005 - 2010

dati 1975

Il territorio comunale presenta una spiccata omogeneità per quanto riguarda la variazione di abitanti. Molte zone presentano variazioni minime, specchio di una sostanziale stabilità; gli aumenti più importanti si registrano in poche zone isolate mentre le diminuzioni riguardano zone più ampie ma ugualmente distribuite su tutto il territorio.

isc nas can mo var

da - 150 a -50 da - 49 a 50 da 51 a 150 da 151 a 300 da 301 a 500 oltre 500

Dagli an decessi stabili, nascite drastica dosi so anni 90 con il flussi m città. naturale si è a negativi previsio peggior fattore maggio scita residen maggio migrazi solo ne sembra sua cres

Minerbio Molinella Castel Maggiore

500000

Calderara di Reno

450000 400000 350000 300000 250000

Anzola dell’Emilia Budrio

Granarolo dell’Emilia

Bazzano

29 28 13 27 14 25 26 15 24 11 12 4 23 10 1 5 3 16 2 6 17 8 9 18 7 19 22 21 20

200000 150000 100000

Castenaso Crespellano Bologna

50000

Zola Predosa Casalecchio di Reno

1970

Medicina

San Lazzaro di Savena

1975

1980

1985

1990

1995

Castel Guelfo

Ozzano dell’Emilia

2000

2005

30

2010

1 75 9 8 19 0

Abitanti

Sasso Marconi

1970: 493.070 1975: 489.682 1980: 466.583 1985: 437.203 1990: 411.803 1995: 386.491 2000: 379.964 2005: 373.743 2010: 380.181

Pianoro Castel San Pietro Terme Imola

5 km

TAPPE DELLO SVILUPPO URBANO

1940

1950

1960

1970

1980

LA PROVINCIA: I NUMERI 1983 - 2010 La popolazione nella provincia bolognese ha conosciuto negli ultimi 40 anni un percorso inverso rispetto a quello del comune. Sembra essere la provincia, o comunque l’hinterland, il soggetto che ha conosciuto la maggiore crescita a seguito dello spopolamento del comune, anche se con valori numerici molto inferiori (+60.000 unità circa). Le cause sono da ricercare nell’offerta di una migliore qualità e di un minor costo della vita al di fuori del capoluogo.

VARIAZIONE ASSOLUTA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE PER COMUNE

Comuni

1 - Bologna 2 - San Lazzaro di Savena 3 - Pianoro 4 - Casalecchio di Reno 5 - Zola Predosa 6 - Crespellano 7 - Anzola dell’Emilia 8 - Calderara di Reno 9 - Castelmaggiore 10 - Granarolo dell’Emilia 11 - Castenaso 12 - Ozzano dell’Emilia 13 - San Giovanni in Persiceto 14 - Crevalcore 15 - Minerbio 16 - Budrio 17 - Molinella 18 - Medicina 19 - Castel San Pietro Terme 20 - Imola 21 - Vergato 22 - Porretta Terme

14 13 6 7 5

650000 600000 550000 500000 450000 400000 350000 300000 250000 200000 150000

21 22

1983: 477.142 1986: 484.610 1989: 494.305 1992: 507.618 1995: 519.347 1998: 531.113 2001: 544.446 2004: 569.872 2007: 591.818 2010: 604.161

50000 1983

1986

1989

15 8 9 10 16 11 1 2 12 19

3

1992

1995

1998

2001

2004

2007

2010

268

Italia 2973

Estero 625

Prima cintura 3218

Bologna Emilia Romagna 1292

Resto provincia 2725

17

DIREZIONI DELLE EMIGRAZIONI dati 1970 - 2010

20 Castello d’Argile + 1.382 (+37,7%) Sant’Agata Bolognese + 1.046 (+21,2%) S.Giovanni in Persiceto + 1.494 (+6,6%)

Monte San Pietro + 2712 (+35,8%) Pianoro + 1839 (+12,8%) Marzabotto + 1010 (+19,2%)

*escluso il Comune di Bologna

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

dati 2010 variazione negativa da 1 a 300 da 301 a 750 da 751 a 1500 oltre 1500

18

Bologna - 33.161 (-8,2%) Casalecchio di Reno - 1.474 (-4,3%) San Lazzaro di Savena - 866 (-2,9%)

100000

Abitanti*

4

MOVIMENTI MIGRATORI

dati 1991 - 2001

A conoscere una forte diminuzione del numero di abitanti all’interno del territorio provinciale sono stati soprattutto il capoluogo e i comuni della prima cintura che avevano conosciuto un consistente aumento della popolazione negli anni precedenti. I comuni con il maggiore aumento del numero di abitanti sono quelli di confine della prima cintura mentre al di fuori di essa di registrano aumenti numericamente inferiori ma che riguardano una fascia di territorio più ampia. Sui confini della provincia si registrano sia aumenti che diminuzioni di grossa entità, i primi riguardano la zona di pianura, i secondi le zone montane.

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

San Pietro in Casale + 1052 (+11,9%) Molinella + 1661 (+13,8%) Budrio + 1232 (+8,7%) Granarolo + 1762 (+25,4%) Medicina + 1100 (+8,8%) Castel San Pietro Terme + 1231 (+6,9%) Imola + 1781 (+2,8%) Marzabotto + 1010 (+19,2%)

Analizzando dati riguardanti i le emigrazioni verso la provincia si è notato come fra il 1970 ed il 1990 gli spostamenti siano avvenuti soprattutto sull’asse ovestest, cioè lungo la via Emilia. Questa tendenza è andata calando nei venti anni successivi quando i comuni che hanno accolto i primi grandi movimenti migratori si sono stabilizzati e così i movimenti si sono spostati sull’asse nord-sud, i cui comuni hanno conosciuto una decisa crescita demografica.

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012

1970 - 1990


TAVOLE

OGNA: ANDAMENTO DEMOGRAFICO NEL COMUNE

5 - 2010

crizioni anagrafe scite ncellazioni anagrafe orti riazione totale

17000 16000 15000 14000 13000 12000 11000 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 -1000 -2000 -3000 -4000 -5000 -6000 -7000 -8000 -9000 -10000 -11000 -12000 -13000 -14000 -15000 -16000 -17000

nni 70 il numero di i è rimasto su valori il numero delle è invece crollato amente risollevanolo a partire dagli 0, in contemporanea rimoltiplicarsi dei migratori verso la Quindi il saldo e della popolazione attestato su valori i e secondo le oni è destinato a rare. Comunque il che ha influenzato ormente la decredella popolazione nte è stato il sempre ore numero di ioni, numero che ell’ultimo decennio a aver rallentato la scita

9 19 85 9 19 19 0 95 20 00 0 20 20 5 10

1990

2000

ANDAMENTO DELLE EMIGRAZIONI DA BOLOGNA dati 1986 - 2010 Estero Italia Emilia Romagna Provincia Totale

12000 11000 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0

Da metà degli anni 80 l’emigrazione verso la provincia ha avuto un andamento altalenante con due picchi agli inizi degli anni 90 e 2000 mentre oggi sembra essere un fenomeno in calo. Si sono mantenute stabili le emigrazioni verso il resto d’Italia mentre quelle verso l’estero e verso il resto della regione hanno avuto un lieve ma costante incremento soprattutto negli ultimi 15 anni.

1 86 9

1 90 9

1 95 9

2 00 0

2 05 0

2 10 0

1990 - 2010

2. BOLOGNA|CITTA’ IN CONTRAZIONE

269


ALLEGATI MORFOLOGIA DELLA METROPOLIZZAZIONE

FATTORI DELLA METROPOLIZZAZIONE PRODUZIONE

ABITAZIONI

Contrazione / dinamica centripeta

Dispersione / dinamica centrifuga

MOBILI Dispersione / dinamica centrifuga

Contrazione / dinamica centripeta

- trasformazioni del sistema produttivo - uso tecnologie informatiche

- elevati prezzi degli alloggi - decentramento dei posti di lavoro

Crisi della “grande fabbrica”

Bologna e la provincia

Affermazione della piccola meia impresa come sistema produttivo. Cresciuto bisogno di interdipendenze, la produzione sempre più legata alle relazioni che riesce ad attivare. Il processo di integrazione produttiva non avviene più concentrando la produzione, ma appunto controllando la catena di produzione del valore aggiunto, utilizzando le innovazioni nelle telecomunicazioni e nei trasporti.

Struttura policentrica con nucleo dominante e crescita concentrata. Da una dinamica centripeta (concentrazione) a una centrifuga (dispersione). La tendenza è quella distribuire le funzioni nel territorio punti di specializzazione , diversificati ma, integrati tra loro, a formare un tutt'uno.

TERRITORI METROPOLIZZATI

Costo dell’abitazione diventa “filtro” sociale

Aumento dei costi nella zona centrale diventa un fattore di espulsione. Abitazione deve facilitare l’accessibilità ai servizi e al luogo di lavoro. Le scelte insediative delle famiglie oggi appaiono meno vincolate rispetto al passato e sono determinate da una parte dal calcolo economico e dall'altra dalla ricerca di condizioni insediative ritenute, a torto o ragione, desiderabili.

PRODUZIONE: I DATI

BOLOGNA E LA METROPOLIZZAZIONE NELL’EUROPA MERIDIONALE

NUOVE IMPRESE E ISTITUZIONI PROVINCIA DI BOLOGNA DATI 1991 - 2001

3 0k

Monodire

La rete delle i

L’accessibilità è un I movimenti di pers Nella nuova condiz tale strategia è una

ABITAZIONI: I DATI NUOVE ABITAZIONI PROVINCIA DI BOLOGNA

a ov ra nupertu a

MOB o

ov

nu

DATI 1991 - 2001

INFRASTRUTTU PROVINCIA DI

m

25k m

20k m

15k m

10km 5km

>300

> 800

201 - 300

601-800

101 - 200

401-600

<101

201-400

Variazione negativa

<200

viabilità sec

aumento totale in Provincia

aumento totale in Provincia

APERTURA / CHIUSURA IMPRESE PER AMBITO PRODUTTIVO PROVINCIA DI BOLOGNA

iuso

ch

COSTO DELLE ABITAZIONI (€ / mq)

ova ra nu ertu ap

viabilità pri

viabilità fer

FLUSSI PENDO COMUNI DELLA DATI 2010

DATI 1991 - 2001

Barcellona km 30

km 25

m 5k

Il Comune

m 0k 5

1

1

km 20

km

< 2500

Barcellona 2500 < 3000

Anzola dell

3000 < 3500

LA V IN O D I

3500 < 4000

km

km 25

Zola Pre km 20

>4000

>100 70_100 30_60

m 5k m 0k

5

1

1

30

Marsiglia

km

Casalec

Marsiglia La Provincia < 2000

10_30 30_50

2000 < 2250

> 100 50 - 99 1 - 49

2250 < 2500

Diminuzione km 30

km 25

2500 < 2750

Aumento km 20

2750 < 3000

Industria

m 5k m 0k

5

1

1

Milano

Commercio km

Servizi

Milano

>3000

Si è consolidata la tendenza generale a una ricollocazione delle attività produttive. Queste a minor valore aggiunto si allontanano dalla città, per approdare nell'adiacente territorio metropolitano. Avviene così una "periferizzazione" selettiva dell'industria e del settore terziario: in tutte le aree aumenta la presenza del settore terziario, producendo una diffusione dei servizi un tempo concentrati nel cuore della città.

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

270

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

Negli ultimi anni si è registrato un lieve rallentamento della crescita demografica all'interno della regione metropolitana mentre si osserva una crescita di mobilità interna della popolazione. Questo è il risultato del cambiamento del luogo di residenza, causato principalmente dal costo delle abitazioni nelle aree centrali e dallo spostamento verso i luoghi di lavoro. A tal proposito si deve sottolineare il ruolo decisivo del mercato immobiliare come filtro sociale e la rigidità rappresentata dalle abitazioni di proprietà nell'attuale situazione di decentramento e precarietà del lavoro e di mancanza di abitazioni in affitto.

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012

Molti cambiament Sembra esserci un triale. Esiste una m ma i costi di tale p


TAVOLE

ITA’ Multidirezionalità

ezionalità (radiale)

- facile accessibilità - maggiore mobilità

infrastrutture diventa lo “scheletro” della metropolizzazione.

n tratto imprenscindibile del nuovo territorio metropolitano. sone non sono più monodirezionali (centro-periferia) ma diventano pluri-direzionali. zione di domanda di servizi, l'offerta sceglie la localizzazione non tanto vicina alla domanda, ma piuttosto comoda da raggiungere. Funzionale a a relativa integrazione di diverse offerte concentrate nello stesso polo.

BILITA’: I DATI

URE BOLOGNA

condaria su gomma

incipale su gomma

rroviaria

OLARI A PRIMA CINTURA

3872

Granarolo dell’Emilia

2103

2542

l’Emilia

edosa

Castel Maggiore

Calderara di Reno

1845

2695

1162

2216 1972 Castenaso

2211

1635 3040

2492

3988 3565

cchio di Reno

707

7038

1362

2064

6917

San Lazzaro

Sasso Marconi 3526 Pianoro

ti nella mobilità intercomunale sono spiegabili con i processi di rilocalizzazione della produzione e dei servizi e con dinamiche demografiche. n collegamento relativamente chiaro tra lo sviluppo delle infrastrutture e la forma adottata dalla dispersione urbana, tanto residenziale quanto indusmaggiore libertà di movimento, possibile soprattutto per l'accresciuta possibilità di mobilità individuale, che genera grandi flussi di pendolarismo possibilità la fanno risultare una scelta meno felice di quanto si potesse immaginare.

3. METROPOLIZZAZIONE

271


ALLEGATI POTENZIALE URBANO

AREE IN TRASFORMAZIONE (PSC)

AMBITI DI TRASFORMAZIONE (PSC)

CITTA’ IN TRANSIZIONE

Nodo infrastrutturale

Polo fieristico

zone statiche

Polo universitario

zone di futura trasformazione zone in trasformazione

Città turistica

1.

2.

1. All’interno del tessuto urbano alcune aree vengono dismesse. Queste sono il prodotto dei fenomeni di delocalizzazione di attività produttive e servizi al di fuori della città. 2. Le attività si spostano all’esterno e lasciano all’interno della città spazi ora inutilizzati ma con un potenziale inespresso.

2.

1. La città organizza la quasi totalità delle sue polarità nel centro città. 2. Con la metropolizzazione e lo svuotamento di alcune aree urbane, queste diventano il luogo ideale per il decentramento di parte delle polarità e distribuirle in maniera più eterogenea sul territorio.

territorio urbano strutturato Ambiti da riqualificare territorio urbano da strutturare Ambiti di sostituzione territorio urbano da strutturare ambiti per nuovi insediamenti

LINEA DI CINTURA

Centro culturale

Polo sanitario

1.

aree strategiche (ferrovia suburbana)

ferrovia suburbana

aree strategiche (ferrovia principale)

ferrovia principale

In una città che fa della mobilità uno dei suoi tratti principali le vie di comunicazione su rotaia assumono un ruolo di risalto, ancora di più se si pensa che la “linea di cintura” passa in prossimità di buona parte della aree in trasformazione.

La presenza della mobilità su rotaia costituisce un valore aggiunto per queste aree, al loro potenziale come aree in trasformazione si aggiunge la loro posizione strategica su un’infrastruttura che facilità l’accessibilità.

AREE IN DISMISSIONE Aree ferroviarie

Aree industriali OFFICINE CASARALTA

6,3 ha

0%

100 %

IN DEMOLIZIONE PSC POC

EX EX-D

IREZ

PRATI DI CAPRA

IONE

SIB

SA

I CH AC TAB TA RA RAL TTU ASA EC IN NI IC A SA OFF M R E CAS

LAVO

ANI

EX-POL FER AREA RE NO

0%

100 %

CAVE RENO PSC POC

RA OVEST

BATTAGLIONE ALEMANNI

AREA RAVONE CAPRARA

6,3 ha

SASIB

ACCORDO TERRITORIALE

ACCORDO ATTUATIVO

PARZIALMENTE COMPLETATA CESSIONE

PSC POC

12 ha

SABIEM

PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE

OVIARIO DOPOLAVORO FERR

SABIEM PRATI DI CAPRARA EST ORTI

PRATI DI

40 %

60 %

OL EX-CEV

RI

6 ha

AREA RENO

IFA

N MA

PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE

PRATI DI CAPRARA+ EX POLFER

10 %

90 %

7,4 ha

10 %

90 %

CASERMA CHIARINI

RIERA

EST POLVE

IN UN USO A TRENITALIA PSC POC

RIA

RE

BIR

LI

ME

MA

ACCORDO ATTUATIVO

SE

0%

100 %

RM

AM

AS

IN

I

CA

SE

RM

AM

AZ

CESSIONE

20 ha

AREA RAVONE

CA

O VEC STA EX OLO I AMM AN M ADRUPED MA S QU CASER RMIERIA FE EX IN MINGHETTI EX TEATRO CASERMA SA EX POLVERIERA VAL D’APO

EX

ACCORDO TERRITORIALE

PARZIALMENTE DEMOLITA PSC POC

PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE

MANIFATTURA TABACCHI

DEPOSITO TRENITALIA

ZO

NI

PSC POC

ACCORDO TERRITORIALE

DOPOLAVORO FERROVIARIO

50 %

ACCORDO ATTUATIVO

CESSIONE

6 ha

50 %

PSC POC

PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE

EX OFFICINE CEVOLANI

272

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

ACCORDO TERRITORIALE

ACCORDO ATTUATIVO

CESSIONE

2,1 ha

0%

100 %

SERVIZI RICREATIVI PSC POC

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

10,7 ha

10 %

90 %

IN DEGRADO PSC POC

PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012


TAVOLE

)

aree da riqualificare aree di sostituzione aree per nuovi insediamenti

Per la loro vicinanza all’infrastruttura, la loro trasformabilità e accessibilità, queste aree risultano avere tratti comuni e un rapporto simile con il contesto che non è strettamente correlato alla loro collocazione territoriale.

Aree militari EX DIREZIONE LAVORI

30 %

0,1 ha

70 %

CASERMA MINGHETTI

0,3 ha

20 %

80 %

PRATI DI CAPRARA orti

25 %

2,7ha

75 %

ORTI DEGLI ANZIANI PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

17ha

PRATI DI CAPRARA OVEST

20 %

80 %

PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

CASERMA MAZZONI

CROCE ROSSA MILITARE-CIVILE PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

EX BATTERIA ALEMANNI

0%

0,2 ha

100 %

1° BANDO 2° BANDO

PRATI DI CAPRARA EST

10 %

26,7ha

90 %

1° BANDO 2° BANDO

0,7 ha

CASERMA MASINI

100 %

0%

RESIDENZIALE PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

CASERMA CHIARINI

2,5 ha

50 %

50 %

OCCUPAZIONE ABUSIVA PUV PSC POC

4,8 ha

30 %

70 %

PUV PSC POC

PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

10,8 ha

CASERMA SANI

40 %

60 %

CPT PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

EX BIRRERIA CASERMA MAMELI

50 %

0,06 ha

50 %

PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

EX INFERMERIA QUADRUPEDI

60 %

0,2 ha

40 %

SEDE DI ASSOCIAZIONI PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

CASERMA SAN MAMOLO

90 %

1,2 ha

10 %

PUV PSC POC

EX-STAVECO+AZEGLIO

70 %

PARROCCHIA SAN MAMOLO PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

1° BANDO 2° BANDO

8,7 ha

30 %

PUV PSC POC

EX POLVERIERA VAL D’APOSA

40 %

1° BANDO 2° BANDO

0,7 ha

60 %

ORTI DEGLI ANZIANI PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

PUV PSC POC

1° BANDO 2° BANDO

4. STRATEGIA|DISMISSIONE

273


ALLEGATI AMBITO URBANO

AMBITO SOCIO CULTURALE IERI

POTENZIALITA’ CULTURALI MUSICA CINEMA | TEATRO | DANZA

OGGI 2011

1970

EVENTO PRINCIPALE

INTERNAZIONALE METROPOLITANA URBANA

ARTI PLASTICHE | VISIVE | GRAFICHE

EVENTO OFF | ALTRE SEDI EVENTO OFF | STUDI APERTI

SHRINKAGE

FESTIVAL DELLA ZUPPA

ARCHITETTURA | DESIGN | AMBIENTE

Aree in trasformazione Aree in attesa di trasformazione Interventi temporanei

FESTIVAL CULTURALI BUSKERS PIRATA

MERCATO BIO

GENDER BENDER

MERCATO BIO XM24 MERCATO DELLA TERRA

CERSAIE SAIE

MERCATO XM24 DELLA TERRA

BILBOLBUL

OPEN DESIGN ITALIA DANZA URBANA FESTIVAL

ROBOT

BIOGRAFILM FESTIVAL

I cambiamenti post-industriali hanno generato condizioni sociali, economiche e spaziali differenti. Il fenomeno di abbandono di alcune aree può portare ad esclusione sociale e crescente divisione della società urbana. La pianificazione istituzionale degli ultimi decenni non soddisfa i bisogni locali legati al tempo attuale ma punta soprattutto al futuro delle aree, mettendo in stand-by il presente.

BOTANIQUE

LIVE ART WEEK

GREEN SOCIAL FESTIVAL

LA CITTA’ POST-INDUSTRIALE

ROCKER FESTIVAL

MERCATO BIO MERCATO XM24 DELLA TERRA

YOUNGABOUT FESTIVAL HOMEWORK FESTIVAL

URBANIA FESTIVAL

PREMIO CELESTE

PANICULTURE FESTIVAL

ARTEFIERA

PIANIFICAZIONE COMUNALE

Aree consolidate

IL CINEMA RITROVATO

SAIE PREMIO CELESTE

GENDER BENDER

SETTEMBRE

OTTOBRE

OPEN DESIGN ITALIA

ARTEFIERA

URBANIA FESTIVAL

GENNAIO

NOVEMBRE

BILBOLBUL

GREEN YOUNG SOCIAL ABOUT HOMEWORK FESTIVAL FESTIVAL FESTIVAL

FEBBRAIO

FESTIVAL DELLA ZUPPA

MARZO

LIVE ART WEEK

ROCKER FESTIVAL

APRILE

BUSKERS PIRATA

CERSAIE

ROBOT

PERASPERA FESTIVAL DANZA URBANA FESTIVAL

BOTANIQUE

IL CINEMA RITROVATO BIOGRAFILM PERASPERA

MAGGIO

PANICULTURE

GIUGNO

STRATEGIA URBANA

INTERVISTE: TEST CLASSE CREATIVA 50 GIOVANI

20 STUDENTI

30 CREATIVI

vorrebbero

CORAGGIO E SPERIMENTAZIONE

UNA CITTA’ PIU’ APERTA

SPAZI PER IL TEMPO LIBERO

SPAZI DI LAVORO CONDIVISO

VIVERE A BOLOGNA

MIGLIORE QUALITA’ DELLA VITA SPAZI PER EVENTI

VERDE ATTREZZATO

ASPETTI STRATEGICI TEMPORANEITA’

MERCATO CONTADINO

AREE RELAX AL LAVORO

CASA E UFFICIO

LA CITTA’ POSSIBILE

CONTRATTI ABITATIVI FLESSIBILI

ASILO AZIENDALE

ORTI DI QUARTIERE

ORA

COLLANTE LAURA HA 25 ANNI E’ BOLOGNESE

LUCA HA 30 ANNI E’ PUGLIESE

E’ UN ARCHITETTO RICERCATORE

è

è

HA STUDIATO ARCHITETTURA

LUCIA HA 32 ANNI E’ BOLOGNESE

E’ UN ARTISTA VISUALE, FREELANCE HA STUDIATO ACCADEMIA DI BELLE ARTI

GIACOMO HA 22 ANNI E’ BOLOGNESE

E’ TITOLARE DI UNA DITTA DI COMMERCIO DI DESIGN TESSILE HA STUDIATO MODA

è

è

VIVE A BOLOGNA IN UN APPARTAMENTO CONDIVISO

VIVE A BOLOGNA IN UN APPARTAMENTO CON PARTNER E FIGLIO

VIVE A SAN GIOVANNI IN PERSICETO CON I GENITORI

LAVORA A ZOLA PREDOSA

LAVORA A BOLOGNA, TORINO, LECCE

LAVORA A BOLOGNA

NON LAVORA

vorrebbe

UNA CASA PER SE A COSTI CONTENUTI CHE CONTENGA LO SPAZIO DI LAVORO

vorrebbe

UNO SPAZIO ADATTABILE A SECONDA DELLE NECESSITA’

SERVIZI DI QUARTIERE CHE PREVEDANO ORTI E MERCATO CONTADINO

UNO SPAZIO CONDIVISO CON ALTRI PROFESSIONISTI

DI BISOGNI ATTUALI DELLA POPOLAZIONE

AFFITTI A COSTI CONTENUTI

€ UNO SPAZIO ADATTABILE A SECONDA DELLE NECESSITA’

CONTENITORE

Il momento in cui intervenire temporaneamente è quello tra il collasso dell’uso precedente e l’inizio del nuovo sviluppo commerciale-urbanistico. Questo arco temporale dà l’opportunità a nuove attività non pianificate di inserirsi nel panorama urbano. Gli usi temporanei diventano catalizzatori dei cambiamenti urbani: possono divenire una carta importante della pianificazione ufficiale, precedendo e aiutando le amministrazioni nel comprendere i bisogni reali della popolazione. Inoltre questi modelli di sviluppo graduale riducono i pericoli della cattiva pianificazione e degli investimenti poco proficui: i progetti possono reagire flessibilmente e velocemente ai cambiamenti e adattare gli obiettivi alle richieste.

vorrebbe

UNO SPAZIO ADATTABILE PER LA CREAZIONE DI EVENTI

ALLOGGI TEMPORANEI A COSTI CONTENUTI

DI DIVERSI AMBITI DEL TERRITORIO LIMITROFO

STUDIA ECONOMIA E MARKETING

VIVE A ZOLA PREDOSA CON I SUOI GENITORI

vorrebbe

2011 INTERVENTI TEMPORANEI IN AREE IN ATTESA DI TRASFORMAZIONE

ADATTABILITA’ DEGLI SPAZI

CASE A COSTI CONTENUTI

SPAZI PER SOCIALIZZARE

MIGLIORE TRASPORTO PUBBLICO

TEMPORANEITA’

DELL’INTERVENTO ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI NUOVI MODELLI SOCIALI E GESTIONALI INSERITI ALL’INTERNO DI STRUTTURE ARCHITETTONICHE TEMPORANEE

PROSPETTIVE LAVORATIVE

SERVIZI DI QUARTIERE CHE PREVEDANO ORTI E VERDE ATTREZZATO

SOSTITUZIONE

REVERSIBILITA’

UNO SPAZIO DI STUDIO COMUNE

UNO SPAZIO CONDIVISO CON ALTRI PROFESSIONISTI

a seconda delle esigenze di pianificazione istituzionale

2021 MANTENIMENTO E INTEGRAZIONE

nel tessuto consolidato e pianificato, diventando parte di esso ma mantenendo le proprie peculiarità

CAMBIAMENTI SOCIO CULTURALI CONDIZIONI ATTUALI La situazione socio culturale bolognese, oggigiorno presenta un fermento culturale sostanzioso, distribuito in quasi tutto l’arco dell’anno. Bologna mantiene un grande primato di creatività a livello nazionale, grazie ad una tradizione di produzione culturale mantenuta viva dai giovani che trovano in essa un ottimo ambito di studio. Molti giovani terminati gli studi sono costretti però ad “emigrare” da questa città, per la situazione già descritta e per la congiuntura economica in cui ci troviamo. Se questa è una realtà tangibile in tutta Italia, la fuga di cervelli di Bologna è ancora più consistente in proporzione alla potenzialità in essa contenuta. Il Comune di Bologna sta iniziando solo ora ad investire sul potenziale creativo giovane che si va formando nel comune e tramite il progetto Incredibol sta offrendo ai progetti più promettenti aiuti economici e spazi di lavoro in comodato d’uso: questi incentivi sono fondamentali ma sono per ora solo gocce nel mare e non creano una vera rete creativa. Il coinvolgimento degli utenti e dei loro interessi per l’attivazione di nuovi progetti culturali può essere fondamentale per abbassare alcuni costi di gestione: per le restanti necessità iniziali si possono coinvolgere sponsor privati già legati alle iniziative culturali cittadine. Coinvolgendo le istituzioni si potrebbe avere accesso sia a fondi presenti a livello nazionale sia a contributi economici europei destinati al settore culturale e alla sua diffusione: investendo risorse minime per dare avvio al progetto si potrebbero attivare tutte queste ulteriori risorse, oggi solo in potenziale.

ATTORI

EFFETTI

RISORSE

EFFETTI

ATTORI ISTITUZIONALI E SOCIALI COINVOLGIBILI

RISORSE ECONOMICHE

RISORSE ECONOMICHE

TEMPORANEO

GIOVANI 20-40

DECENTRAMENTO

LAVORO SUBORDINATO

RILOCALIZZAZIONE

SPAZI DI LAVORO ADEGUATI

SPAZI DI LAVORO ADEGUATI

ARTISTI ARTIGIANI SISTEMA ABITATIVO FLESSIBILE

POPOLAZIONE STUDENTESCA

RESIDENZE SEMI TEMPORANEE CONTRATTO DI LOCAZIONE CALMIERATO DA 1 A 3 ANNI + RINNOVO

THE HUB NETWORK COWO NETWORK

SPAZI IN LOCAZIONE A CANONE CALMIERATO

ACCADEMIA BELLE ARTI BOLOGNA OPEN DESIGN ITALIA

SPAZI IN COMODATO D’USO ONEROSO 1 ANNO + RINNOVO MAX 1 ANNO

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA’ DI INGEGNERIA

SPAZI IN COMODATO D’USO GRATUITO

ASSOCIAZIONE NUOVAMENTE QUARTIERE PORTO

SPAZI IN COMODATO D’USO GRATUITO

COLDIRETTI MERCATO DELLA TERRA

SPAZI IN COMODATO D’USO ONEROSO

SEMI-TEMPORANEO

SPAZI RESIDENZIALI FLESSIBILI

..!? LAVORO INTELLETTUALE

TIPOLOGIE CONTRATTUALI

AGENZIA PER LA CASA COMUNE DI BOLOGNA

CREATIVITA’

CREATIVITA’

SEDE LAVORATIVA IN CASA NO VISIBILITA’ PUBBLICA

POTENZIALE CREATIVO VERSO L’ESTERO

UNIVERSITA’- LAVORO

SISTEMA ABITATIVO FLESSIBILE

SPAZI LAVORO CONDIVISO

ATELIER APERTO AL PUBBLICO (+ ALLOGGIO OCCASIONALE )

VITALITA’ URBANA

POTENZIALE CREATIVO DALL’ESTERO

UNIVERSITA- LAVORO SPAZI PER STUDIO -CONFERENZE

INCUBATORE DI IMPRESE

DIMINUZIONE INTERAZIONE

COMUNITA’ LOCALE

Gli esempi di alcune città europee come Amsterdam, Berlino, Londra, Vienna, e Sesto San Giovanni ci mostrano come utilizzando tipologie contrattuali già in essere in Italia e in Europa, si potrebbero eliminare alcuni costi che gravano sugli utenti e rivitalizzare intere aree in modo produttivo e con un programma culturalmente appetibile.

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

274

CONDIZIONI DI PROGETTO RISORSE

SPAZI PER LA COMUNITA’

SPAZI PER LA COMUNITA’ %**#!

AREE PER ASSOCIAZIONI E LABORATORI

ORTI URBANI

MANCANZA DI INTEGRAZIONE

COMMERCIO LOCALE

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

COMMERCIO LOCALE

MERCATO CONTADINO

AREA COMMERCIALE

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012

2021


1

TAVOLE DOMANI 2030 CONSOLIDAMENTO PROGETTI

LA CITTA’ IN TRANSIZIONE La pianificazione comunale da decenni ridefinisce gli obiettivi comuni di tutta la città e conseguentemente dà le direttive economiche, urbanistiche e distributive. Queste operazioni strategiche muovono grandi investimenti ed implicano meccanismi che devono tendere il più possibile alla giustezza, all‘equità e alla trasparenza. Per questo i progetti impiegano lunghi periodi di attesa e, anche a progetto ultimato, i tempi di realizzazione divengono dilatati: oltretutto implicando grandi investimenti, risultano rischiosi e aumentano il rischio di fallimento e di conseguente stasi di grandi parti del territorio.

RIFERIMENTI EUROPEI NDSM WARF INSTALLAZIONI INTERNE ED ESTERNE DI BOX E SERVIZI STABILI

MUNICIPALITA’ AMSTERDAM

CONTRATTO DI COMODATO D’USO TEMPORANEO PIU’ RINNOVO

REGOLE

VECCHIO PORTO AMSTERDAM LUOGO

GIOVANI CREATIVI ATTORI

MADE IN MAGE

LIVELLO ALTO

5 + 5 ANNI

LIVELLI

TEMPI

SPAZI INTERNI SUDDIVISI TRA VINCITORI CON SOLUZIONE OPEN SPACE

PRIVATI

FUNZIONI

CONTRATTO DI COMODATO D’USO GRATUITO CON IPOTESI DI RINNOVO

REGOLE CREATIVI

MAGAZZINI EX FALCK SESTO SAN GIOVANNI LUOGO

URBAN PIONEERS

ASSOCIAZIONE ATTORI

MUNICIPALITA’ BERLINO

LIVELLO MEDIO

3 ANNI PROROGABILI

LIVELLI

TEMPI

VARIE SCALE DI INTERVENTO USO TEMPORANEO DI EDIFICI O DI SPAZI APERTI

BERLINO LUOGO

CONTRATTO D’USO TEMPORANEO

REGOLE

PRIVATI

VARIE LOCATION

FUNZIONI

GIOVANI, CITTADINI MEDIO | BASSO ATTORI

LIVELLI

MESI | ANNI TEMPI

FUNZIONI

CHOCOLATE FACTORY SPAZI DI LAVORO GREZZI SPAZI COMUNI MOLTO STRUTTURATI

CREATIVI ARTISTI

HARINGEY LONDRA LUOGO

CONTRATTO D’AFFITTO

REGOLE

COLLAGE ARTS ATTORI

MEDIO |ALTO

1 ANNO + RINNOVO

LIVELLI

TEMPI

FUNZIONI

QUARTIER 21 STRUTTURE PER OSPITARE ATTIVITA’ CULTURALI AUTONOME E ARTISTI STRANIERI

CREATIVI ARTISTI

NESSUN COSTO STIPENDI PER PERIODI DA 2 A 6 MESI

REGOLE

2-6 MESI MUSEUMQUARTER VIENNA LUOGO

GOVERNO FEDERALE CITTA’ VIENNA ATTORI

ALTO

1 ANNO + RINNOVO

LIVELLI

TEMPI

FUNZIONI

5. STRATEGIA URBANA | GLI USI TEMPORANEI

275


ALLEGATI ANALISI DEL CONTESTO SCALA 1:50000 ECONOMIA E SERVIZI

ECOLOGIA

DEGRADO E BARRIERE

TR

!

Corridoio ecologico torrente Ravone

Negozi al dettaglio

Corridoio ecologico fiume Reno

Centro commerciale di grande dimensione

Verde pubblico specialistico

Giardini pubblici e strutture scolastiche

Parchi e giardini pubblici

Aree produttive

Fiumi e torrenti

Aree miste

Ferrovia

Cimitero

!

! ! ! ?

!

! ?

Aree ferroviaria

Degrado sociale

Degrado fisico

Degrado altra natura

Degrado percepito ma non confermato

!

!

Ostacoli alla mobilità

Traffico v.s pedoni

Traffico autoveicoli

!

Ferrovia

!

!

?

!

!

?

INQUADRAMENTO SITUAZIONE ODIERNA area Prati di Caprara est

area ferroviaria

Lazzaretto

stazione ferrovia suburbana (in attivazione)

Pontelungo

Bolognina

polo ospedaliero Maggiore

area Prati di Caprara ovest le

area industriale bena

anni

Santa Viola

via N

area artigianale ospeda dell’ via

ex Sabiem

via Sa

ù

l Chi

via de

via Pr

ati di

a Cost

Porto

Capr

ara

ilia

via Em

Saffi Barca area scolastica / sportiva

complesso uffici agenzia delle entrate

zona residenziale

Centro storico Reno Saragozza

Nelle adiacenze del compendio militare si trovano alcune aree con uno spiccato carattere monofunzionale e specialistico. Ci sono aree a carattere produttivo, sul lato ovest e sud, infrastrutture, che delimitano l’area sul lato nord, e un complesso di uffici fra l’area e la via Emilia. Sul lato est si trovano il polo ospedaliero Maggiore e, al di là del sottopasso di via Sabena, l’area militare Prati di Caprara est, anch’essa interessata dal Programma Unitario di Valorizzazione ma sostanzialmente ad oggi inutilizzata, Le zone residenziali si trovano sulla via Emilia e non sono in diretta contiguità con il compendio militare.

Caratteristica comune di tutte le aree specia bilità, soprattutto alla circolazione ciclo-p baricentrica rispetto a queste aree e una su collegamento fra la futura stazione della line prossimità della via Emilia.

POTENZIALITA’

! Area: Prati di Caprara ovest Superficie territoriale: 168.199 mq Superficie utile lorda: 35.000 mq Quartiere: Porto Zona: Santa Viola

Il compendio militare è inserito all’interno del Programma Unitario di Valorizzazione ed è sede provvisoria della Croce Rossa Militare. E’ localizzato a nord-ovest del centro di Bologna, in zona Santa Viola, a ridosso della linea ferroviaria e a fianco del polo ospedaliero Maggiore. E‘ un area strategica soprattutto perchè in sua prossimità sorgerà una stazione della ferrovia suburbana, la seconda per numero di linee dopo quella di Bologna centrale. Sui bordi sono presenti numerosi edifici, mentre il centro dell’area costituisce una grande e continua area verde.

Due le modifiche che si possono prospettare all’orizzonte: l’attivazione della fermata della ferrovia metropolitana, la seconda per numero di linee dopo Bologna Centrale, e l’apertura dell’area militare. Per l’intera area la nuova linea di mobilità risulterà essere l’innesco per nuovi flussi all’interno della zona.

Con l’attivazione della fermata si creeranno sulla via Emilia. L’apertura dell’area milita essendo l’area baricentrica in un sistema di fondamentale per il miglioramento del raggi dei lavoratori della zona.

CARATTERISTICHE DELL’AREA CIRCOLAZIONE ESTERNA

CIRCOLAZIONE INTERNA

MURI / LIMITI

SPAZI VERDI

PERCORSI INTERNI Binari ferroviari in disuso

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

276

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012


TAVOLE

RASFORMAZIONI

Aree in trasformazione

Aree di interesse paesistico

Parcheggi pubblici

Piste ciclabili

Stazione ferrovia regionale

Ferrovia

Fermate bus alta frequenza esistente in attivazione

alistiche presenti in zona è la loro poca permeapedonale. Il compendio si trova in posizione ua possibile apertura permetterebbe un miglior ea ferroviaria suburbana e le zone residenziali in

Le aree specialistiche presenti risultano essere le uniche polarità della zona. Queste polarità però non dialogano con il contesto, non sono permeabili al passaggio dei flussi, sono parti di città attive solo per quello che avviene al loro interno. Il sistema è quindi ricco di polarità autoreferenziali, che non hanno legami col loro contesto.

o dei flussi fra la stazione e la zona residenziale are risulta essere una scelta strategica perchè, i aree chiuse, il passaggio al suo interno diventa iungimento della ferrovia da parte degli abitanti e

Il sistema che si crea non è più quello formato da tante polarità isolate ma è un sistema dotato di una sola polarità accentratrice e generatrice di flussi (la stazione ferroviaria) che lavora in sinergia con l’area militare che, rientrata a far parte della città, ne permette un migliore collegamento con tutta la zona Santa Viola.

USO ATTUALE Rimessa automezzi Croce Rossa Deposito materiale Croce Rossa

Rimessa automezzi Deposito materiali Croce Rossa

Centro d’accoglienza Sede Croce Rossa militare e civile

6. ANALISI DELL’AREA

277


ALLEGATI

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TAVOLE

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ALLEGATI INTERAZIONE FUNZIONALE CATEGORIE MIX FUNZIONALE

INTERAZIONE FUNZIONALE

COMPRESENZA UTENZA

INTEGRAZIONE UTENZA

ATTORI STABILI

TEMPORANEI

ESTERNI

CREAZIONE CREATIVI

1.COWORKING

SCAMBIO L’intervento si pone come obiettivo di superare l’accostamento di funzioni che crea vicinanza non costruttiva e punta invece alla realizzazione di una realtà complessa, diversificata e mutevole. Creativi, artisti e altre figure professionali avranno a disposizione degli spazi in cui potranno esercitare l’attività di cui hanno competenza, collaborando e integrandosi in un ambiente ampio e condiviso, mostrando il loro operato e usando l’area non solo come luogo produttivo ma anche come vetrina. Le residenze semitemporanee ospiteranno invece giovani dai 20 ai 40 anni, con o senza figli, che rispondono a determinate caratteristiche e che potranno gestire una foresteria compresente. Le figure dei professionisti porteranno l’area ad una scala di influenza urbana e le sinergie di utenza saranno completate dalla fondamentale presenza della comunità del quartiere Santa Viola, a cui sono destinate le attrezzature previste dalle direttive del PSC.

2.ESPOSIZIONE COWORKING

3.INCUBATORE DI IMPRESE

COMUNITA’

10.SPAZI AGGREGATIVI

11.AREA RISTORO

13.ORTI URBANI

14.AREA COMMERCIALE

15.SALA STUDIO

16.SALA CONFERENZE

12.SCUOLA ARTI E MANIFATTURE

PROFESSIONISTI

18.AREE COMMERCIALI OFF

19.EVENTI OFF

20.PARCO ATTREZZATO

21.SPAZIO PUBBLI ATTREZZATO

LIVING ARTISTI 5.ESPOSIZIONE ATELIER

4.ATELIER

6.AREA COMMERCIALE

MISTI

PRODOTTI COMUNITA’

OPERE ATELIER

NATURA

AGGREGAZIONE RESIDENTI

7.RESIDENZE

8.ACCOGLIENZE TEMPORANEE

STUDENTI

9.ORTI URBANI

17. DOPOSCUOLA

CITTADINI

MECCANISMO DI ATTIVAZIONE TEMPORALE CATALIZZATORE

PROCESSO

FASE 0 | CREAZIONE DI UN BACKGROUND COMMERCIALE E CULTURALE

FASE 1 | OCCUPAZIONE CONTINUATIVA DELL’AREA

FASE 2 | VITALIZZAZIONE DELL’AREA

SEDE AGGIUNTIVA DEL MERCATO DELLA TERRA

Proponendo una nuova puntata del Mercato della Terra e degli eventi ed esposizioni, l’area, sconosciuta a molti cittadini bolognesi, inizierà ad essere popolata saltuarialmente con degli accorgimenti minimi. Il Mercato avrà un edificio a disposizione in cui stabilizzarsi, mentre gli edifici che non richiedono opere di manutenzione straordinaria saranno degli ottimi contenitori di eventi. L’esperienza dei professionisti che si occuperanno di gestire il mercato servirà da base per la costruzione degli orti nella zona circostante.

L’area viene in parte predisposta per dare spazio alle funzioni appartenenti alle categorie di creazione, scambio e aggregazione. In questo modo l’evento commerciale del Mercato della Terra è esteso agli spazi commerciali di scala minore e a gestione locale presenti dell’area, mentre gli eventi Off possono essere completati dal contributo artistico dei creativi che trovano qui la loro sede lavorativa. La diversificazione gestionale garantisce una vitalità continua dell’area durante tutta la giornata, nonché gli scambi sociali che di solito non sono agevolati a causa della la conformazione della città e dei centri commerciali o culturali ed esistenti. In quest’ottica gli orti hanno una funzione sociale fondamentale in quanto ambiente di scambio tra utenza professionale e utenza che lavora nell’area o con la comunità che vive al di fuori di essa ma che comunque ne usufruisce.

Dal momento che l’area è stata precendentemente fatta conoscere saltuariamente, e su popolata da lavoratori, dalla comunità del quartiere Santa Viola, e da eventuali turis innescare l’ultimo passaggio virtuoso di rivitalizzazione e sinergia di utenti. I resident alloggi, di orti privati e potranno gestire la foresteria, costituita da residenze temp abitazioni. Le attrezzature sportive completeranno l’ultima parte del parco, funzionalizzando la pa e predisponendo quindi il parco per un uso continuativo durante vari orari e utiliz dell’area ma sopratutto dalla comunità che necessitava da tempo di queste dotazioni.

mese invernale

RAGGIO DI INFLUENZA

mese estivo

FREQUENZA

SCANSIONE MENSILE METROPOLITANA

STABILE

URBANA LOCALE

ORTI COLLETTIVI

SALTUARIA

SPAZIO COMMERCIALE

ORTI COLLETTIVI MERCATO CONTADINO EVENTI OFF DI ALCUNE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE E CULTURALI

MERCATO DELLA TERRA

Il processo di attivazione è costituito da tre step principali, attivati inizialmente da un’azione catalizzatrice costituita in due parti complementari: la creazione di una sede aggiuntiva del Mercato della Terra e il decentramento di eventi off collegati con manifestazioni fieristiche o altre manifestazioni culturali organizzate da singoli o associazioni tendenzialmente svolte esclusivamente all’interno del centro storico.

FASE 0 1 ANNO

Ogni fase è un passo per accompagnare la rivitalizzazione dell’area in modo delicato, quindi tutti gli interventi devono essere intesi in maniera graduale. Ognuna di esse non si distaccherà dall’altra in modo netto ma sarà naturale conseguenza delle predisposizioni antecedenti ad essa. Il disegno dei pieni e dei vuoti sarà quindi una forma dinamica; il masterplan prenderà forma e cambierà mano a mano che l’area sarà occupata, nel modo più ragionevole e ottimale possibile, tenendo sempre come linea guida il concetto di temporaneità.

ATELIER

SPAZI PER LO STUDIO

FASE 1 4 ANNI

INCUBATORE DI IMPRESE

COWORKING

DOPOSCUOLA

ACCOGLIENZA TEMPORANEA

ATTREZZATURE SPORTIVE

ESPOSIZIONI ESPOSIZIONI

SPAZI PER LO STUDIO

ESPOSIZIONI

SCANSIONE ANNUALE

MERCATO CONTADINO

ACCOGLIENZA TEMPORANEA SPAZI COMUNITA’

FASE 1 5 ANNI

INCUBATORE DI IMPRESE

DOPOSCUOLA SPAZI COMUNITA’

AREA RISTORO

SCUOLA DELLE ARTI

SCUOLA DELLE ARTI

DISTRIBUZIONE FUNZIONALE 1 2 3 4 5 6 7 8

21 21

LOCALIZZAZIONE

3 7 8 20 22 9

1 2 3 4 5 6 7 8 9

9

1 2 3 4 5 6

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE

1 2 3 4 5 6 7 8

19 8 19

9

21

1 2 3 4 5 6 19 8

21

8

9

19 10 19 10

19 18

18

21

21 17

16

9 15

19 18

13 14 10

11 12

OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE

280

19 18

9 19

19

17 19 19

19

Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini

16

13 15 14 10

11 12

9 17

16

13 15 14 10

11 12

Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012

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TAVOLE SINERGIE

FUNZIONE | FUNZIONE UTENTI | UTENTI

EVENTI OFF | ESPOSIZIONI LOCALI ESTERNI | TEMPORANEI

MERCATO DELLA TERRA | EVENTI OFF ESTERNI | ESTERNI

22.ATTREZZATURE SPORTIVE

ICO

MERCATO DELLA TERRA | ORTI URBANI ESTERNI | TEMPORANEI | STABILI

uccessivamente è stata sti occasionali, si può ti potranno usufruire di poranee adiacenti alle

arte superiore del lotto zzabile sia dagli utenti .

ATELIER | COWORKING TEMPORANEI | TEMPORANEI

SPAZIO COMMERCIALE ATELIER ESPOSIZIONI

COWORKING EVENTI OFF | CONFERENZE UNIVERSITARIE ESTERNI | STABILI

RESIDENZA

ACCOGLIENZA TEMPORANEA

SCUOLA ARTE MESTIERI | ATELIER STABILI | TEMPORANEI

AREA RISTORO

1 2 3 4 5 6 7 8

1 2 3 4 5 6 7 8

1 2 3 4 5 19 6 8 7 8

RESIDENZE | RESIDENZE TEMPORANEE TEMPORANEI | TEMPORANEI

DOPOSCUOLA | ATELIER | RESIDENZE STABILI | TEMPORANEI

8. CRONOPROGRAMMA FUNZIONALE

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ALLEGATI

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TAVOLE

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ALLEGATI

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10.MASTERPLAN|FASE 2

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ALLEGATI

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ALLEGATI

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