ALLEGATI E BIBLIOGRAFIA
ALLEGATI
350000
DETROIT, MICHIGAN, USA
0
1950: 1.849.568 abitanti 2003: 921.758 abitanti
300000
0
250000
0
200000
0
Conte e confi nanti
150000
0
100000
Perdita, 1950-2003: -50.2%
0
CONTEE CONFINANTI 1950: 1.166.629 abitanti 2003: 3.164.966 abitanti
500000
50186 18 18 0 70 18 80 9 18 19 0 00 19 10 2 19 19 0 30 19 40 5019 19 60 7 19 19 0 80 19 90 0 20 20 0 10 Detroit
it
+ Crescita, 1950-2003: +171.3%
Detroit
Contee confinanti
-165.000
.000
000
-14
+600.000
Dal 1960 la città di Detroit ha perso approssimativamente 165.000 dei 230.000 posti di lavoro nelle industrie e ne ha aggiunti solo 30.000 nel settore terziario. Dal 1960 le contee confinanti hanno guadagnato 50.000 posti di lavoro nelle industrie e 600.000 nel settore terziario.
Contee confinanti
0 7.00
+50.000
+30.000
212
Detro
+1.
FOR SALE Come risultato delle demolizioni e degli incendi, 147.000 unità abitative in città sono andate perdute tra il 1950 e il 2000. Approssimativamente nello stesso periodo nelle contee confinanti sono state costruite 1.000.000 di nuove case.
Nel 2000, 38.700 appartamenti in città erano vacanti (10.3% del totale). Approsimativamente 50.000 lotti erano vacanti.
Pontiac Howell Milford
Troy
Mt. Clemens
Detroit
Detroit
Contee confinanti
-165.000
SCHEDE SHRINKING CITIES
+600.000
Dal 1960 la città di Detroit ha perso approssimativamente 165.000 dei 230.000 posti di lavoro nelle industrie e ne ha aggiunti solo 30.000 nel settore terziario. Dal 1960 le contee confinanti hanno guadagnato 50.000 posti di lavoro nelle industrie e 600.000 nel settore terziario.
.000
000
+1.
-1
+50.000
+30.000
Contee confinanti
00 47.0
FOR SALE Come risultato delle demolizioni e degli incendi, 147.000 unità abitative in città sono andate perdute tra il 1950 e il 2000. Approssimativamente nello stesso periodo nelle contee confinanti sono state costruite 1.000.000 di nuove case.
Nel 2000, 38.700 appartamenti in città erano vacanti (10.3% del totale). Approsimativamente 50.000 lotti erano vacanti.
Pontiac Howell Milford
Troy
Mt. Clemens
Bloomfield Royal Oak
Birmingham Brighton
Novi
Farmington Hills Warren
East Pointe
Livonia Plymouth
Grosse Pointe
DETROIT
Chelsea
Windsor Ann Arbor
Dearborn Romulus
Taylor
River Rouge La Salle Essex
10 km
213
ALLEGATI
800000
LEIPZIG, SAXONY, GERMANY 1930: 714.000 abitanti 1989: 530.010 abitanti 2003: 496.532 abitanti
700000 600000 500000 400000 300000
Perdita, 1989-2003: -6,3%
200000
Leipz
ig
HALLE, SAXONY-ANHALT, GERMANY
50186018 18 70 8018 18 50000 90 0019 19 40000 Halle 10 2019 19 30000 30 4019 19 20000 1 50 60 9 19 10000 Wolfe n 70 8019 19 90 0020 20 10
Perdita, 1980-2003: -26%
100000
1991
Unità vacanti
74.596 1999
74.596
11.717
Il numero di posti di lavoro nell’industria chimica nella Sassonia-Anhalt è sceso da 74.596 nel 1991 a 11.717 nel 1999.
Hettstedt
Nei sobborghi di Leipzig, più di 1.000 case monofamiliari sono state costruite ogni anno dal 1995. Solo 37.000 persone si sono trasferite nei sobborghi fra il 1993 e il 2001.
Leipzig Halle Wolfen
Disoccupati
27% 20% 25%
19% 22% 23%
Il numero di unità abitative vacanti nella Germania orientale è cresciuto da circa 300.000 unità nel 1990 a quasi 1.3 milioni di unità nel 2004. Nello stesso periodo, sono state costruite circa 1 milione di unità, 400.000 delle quali mono o bi-familiari.
1980: 324.431 abitanti 1990: 321.684 abitanti 2003: 240.077 abitanti
WOLFEN, SAXONY-ANHALT, GERMANY 1989: 46.024 abitanti 2003: 27.379 abitanti
Perdita, 1989-2003: -40.5%
Wolfen
214 Eisleben
Delitzsch
Torgau
1991
Unità vacanti
74.596 1999
74.596
11.717
Il numero di posti di lavoro nell’industria chimica nella Sassonia-Anhalt è sceso da 74.596 nel 1991 a 11.717 nel 1999.
Nei sobborghi di Leipzig, più di 1.000 case monofamiliari sono state costruite ogni anno dal 1995. Solo 37.000 persone si sono trasferite nei sobborghi fra il 1993 e il 2001.
Leipzig Halle Wolfen
WOLFEN, SAXONY-ANHALT, GERMANY 1989: 46.024 abitanti 2003: 27.379 abitanti
Disoccupati
27% 20% 25%
19% 22% 23%
SCHEDE SHRINKING CITIES
Il numero di unità abitative vacanti nella Germania orientale è cresciuto da circa 300.000 unità nel 1990 a quasi 1.3 milioni di unità nel 2004. Nello stesso periodo, sono state costruite circa 1 milione di unità, 400.000 delle quali mono o bi-familiari.
Hettstedt
Perdita, 1989-2003: -40.5%
Wolfen
Eisleben
Torgau
Delitzsch
Eilenburg
HALLE
Schkeuditz
Merseburg
Wurzen
LEIPZIG Leuna
Grimma Weissenfels
Naumburg
Borna
215
ALLEGATI
IVANOVO, RUSSIAN FEDERATION
500000
1990: 479.700 abitanti 2002: 447.100 abitanti
450000 400000 350000 300000
Ivano
250000
vo Perdita, 1990-2002: -6,8%
200000
YUZHA, RUSSIAN FEDERATION
150000
1990: 23.800 abitanti 2002: 18.600 abitanti
100000 50000
25000 20000 15000 Y u 10000 zha 5000
70188018 18 1 90 00 9 19 1 10 20 9 19 1 30 40 9 19 1 50 60 9 19 1 70 80 9 19 2 90 00 0 20 10
Perdita, 1990-2002: -21.8%
44.000
100
40.000 36.000
Industria tessile
41.300
32.000
80
28.000
-45
60
24.000
%
20.000
40
16.000 12.000
14.400
8.000 4.000
1990
2001
20
1990
2001
Il numero di impiegati nell’industria tessile nella città di Ivanovo è sceso da 41.300 nel 1990 a 14.400 nel 2001. Durante lo stesso periodo, il numero totale degli impiegati nel settore industriale è sceso della metà.
216
IVANOVO
1970
Altre industrie
2000
Industria (totale)
Nel 1970, 6.000 persone erano impiegate nell’industria in Yuzha, di cui approssimativamente 5000 lavoravano solo nel settore tessile. Nel 2000, solo 1.700 posti di lavoro nell’industria sono rimasti.
0
1990
2000
A Yuzha il reddito medio è sceso del 45% fra il 1990 e il 2000.
44.000
100
40.000 36.000
Industria tessile
41.300
32.000 28.000
SCHEDE SHRINKING CITIES 80
-45
60
24.000
%
20.000
40
16.000 12.000
14.400
8.000 4.000
1990
2001
20
1990
2001
Il numero di impiegati nell’industria tessile nella città di Ivanovo è sceso da 41.300 nel 1990 a 14.400 nel 2001. Durante lo stesso periodo, il numero totale degli impiegati nel settore industriale è sceso della metà.
1970
Altre industrie
2000
Industria (totale)
Nel 1970, 6.000 persone erano impiegate nell’industria in Yuzha, di cui approssimativamente 5000 lavoravano solo nel settore tessile. Nel 2000, solo 1.700 posti di lavoro nell’industria sono rimasti.
0
1990
2000
A Yuzha il reddito medio è sceso del 45% fra il 1990 e il 2000.
IVANOVO
Kokhma
Shuya
Palekh Lezhnevo
Novye Gorki
Savino 10 km
YUZHA
217
ALLEGATI
900000
LIVERPOOL, ENGLAND, UK 1931: 857.247 abitanti 2002: 441.500 abitanti
800000 700000 600000 500000 400000
Perdita, 1931-2002: -48.5%
300000
MANCHESTER, ENGLAND, UK 1930: 766.000 abitanti 2002: 422.300 abitanti
200000 100000
50186018 18 1 70 80 8 18 1 90 00 9 19 1 10 20 9 19 1 30 40 9 19 1 50 60 9 19 70 8019 19 2 90 00 0 20 10
Liver poo Manc l heste r
Perdita, 1930-2002: -44.9%
440.000 400.000 360.000
1961
249.000
500 ha
320.000 280.000
240.000 200.000 160.000 120.000
Manchester
220.000 2001
80.000 40.000
35.000 Nel 1961, 220.000 posti di lavoro, la metà del totale a Manchester, erano nell’industria, costruzioni, trasporti e comunicazioni; nel 2001 quei posti erano 35.000, un quarto del totale.
83.000 Dal 1956 al 1976, la città di Manchester ha costruito il 43% di nuovi edifici residenziali fuori dai confini della città.
Preston
218
Nel Merseyside, 83.000 posti di lavoro fra il 1981 ed il 1996 sono andati persi, un terzo del totale.
Oswaldtwistle Blackburn
Nel 2001, circa 500 ettari del territorio municipale di Liverpool erano vacanti o occupati da edifici inutilizzati.
Halifax
440.000 400.000
1961
360.000
249.000
320.000 240.000 200.000 160.000
Manchester
220.000
120.000
500 ha
SCHEDE SHRINKING CITIES
280.000
2001
80.000 40.000
35.000 Nel 1961, 220.000 posti di lavoro, la metà del totale a Manchester, erano nell’industria, costruzioni, trasporti e comunicazioni; nel 2001 quei posti erano 35.000, un quarto del totale.
83.000 Dal 1956 al 1976, la città di Manchester ha costruito il 43% di nuovi edifici residenziali fuori dai confini della città.
Preston
Nel Merseyside, 83.000 posti di lavoro fra il 1981 ed il 1996 sono andati persi, un terzo del totale.
Nel 2001, circa 500 ettari del territorio municipale di Liverpool erano vacanti o occupati da edifici inutilizzati.
Oswaldtwistle
Halifax
Blackburn
Huddersfield
Southport
Rochdale Bolton
Wigan
Formby
Oldham
Kirby
Salford
MANCHESTER
St. Helens Stockport Birkenhead
LIVERPOOL Warrington Knutsford Ellesmere Port Northwich
Macclesfield 10 km
219
ALLEGATI
24000
CENTRO STORICO, VENEZIA, ITALY
0
1950: 174.808 abitanti 2010: 59.621 abitanti
20000
0
18000
0
16000
0
14000
Terra f
erma
0
12000
0
Perdita, 1950-2010: -75.9%
80000
ESTUARIO, VENEZIA, ITALY
60000
1950: 44.037 abitanti 1970: 50.729 abitanti 2010: 29.933 abitanti
40000 20000
70188018 18 1 90 00 9 19 1 10 20 9 19 1 30 40 9 19 1 50 60 9 19 1 70 80 9 19 2 90 00 0 20 10
Centr
o sto
Estua
Alberghi
Industria (Porto Marghera)
1965
2005
1965
2005
rico
Extra - alberghiero
rio Perdita, 1970-2010: -41%
TERRA FERMA, VENEZIA, ITALY 160000 140000 120000 100000 80000 60000 40000 20000
abitanti turisti/giorno
16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000
1950: 96.966 abitanti 1980: 207.811 abitanti 2010: 181.330 abitanti
1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 1965
2005
Il numero di impiegati nel settore industriale a Porto Marghera è sceso da circa 33.000 nel 1965 a circa 13.000 nel 2005.
220
Mirano
Spinea
Il numero di posti letto nel centro storico è salito da circa 7.500 nel 1965 a oltre 12.000 nel 2005 nel settore alberghiero e da circa 3.000 nel 1965 a più di 4.000 nel 2005 in quello extra-alberghiero.
Mestre
Dal 1950 ad oggi la popolazione del centro storico è scesa da 174.808 a 59.621. Andamento contrario per quanto riguarda la media giornaliera dei turisti: sono passati da circa 3.000 nel 1950 a più di 13.000 oggi.
Perdita, 1980-2010: -13.7%
0 Alberghi
Industria (Porto Marghera)
1965
2005
1965
2005
Extra - alberghiero
TERRA FERMA, VENEZIA, ITALY 160000 140000 120000 100000 80000 60000 40000 20000
abitanti
16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000
1950: 96.966 abitanti 1980: 207.811 abitanti 2010: 181.330 abitanti
SCHEDE SHRINKING CITIES turisti/giorno
1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 1965
2005
Il numero di impiegati nel settore industriale a Porto Marghera è sceso da circa 33.000 nel 1965 a circa 13.000 nel 2005.
Mirano
Il numero di posti letto nel centro storico è salito da circa 7.500 nel 1965 a oltre 12.000 nel 2005 nel settore alberghiero e da circa 3.000 nel 1965 a più di 4.000 nel 2005 in quello extra-alberghiero.
Dal 1950 ad oggi la popolazione del centro storico è scesa da 174.808 a 59.621. Andamento contrario per quanto riguarda la media giornaliera dei turisti: sono passati da circa 3.000 nel 1950 a più di 13.000 oggi.
Perdita, 1980-2010: -13.7%
Mestre
Spinea
Marghera
Murano
Sant’Erasmo
Oriago Porto Marghera Mira
Venezia
2 km
221
ALLEGATI PSC_QUADRO NORMATIVO Aree n. 143 e n. 144 Prati di Caprara a) Ruolo L’Ambito Prati di Caprara è uno dei “luoghi” della Città della Ferrovia, dove abitazioni, attività ad esse integrate e parco dovranno garantire l’integrazione funzionale e la compresenza di attività e pratiche d’uso a differenti scale. L’Ambito è costituito da due parti, a est e a ovest dell’asse stradale sud-ovest. Nella parte est, la vegetazione già sviluppata costituisce un nodo della rete ecologica urbana, da mantenere e integrare realizzando un nuovo parco urbano. L’edificazione andrà concentrata nella parte dove la vegetazione è di minore rilievo, vicino alla stazione Sfm di Prati di Caprara. Nella parte ovest, si dovrà garantire l’integrazione del sistema di verde e spazi pubblici esistenti in adiacenza con la realizzazione di una spina verde, fruibile, che raggiunga il fiume Reno. La nuova edificazione dovrà interessare prevalentemente il versante nord, servito dalla nuova via del Chiù, evitando così l’aumento dei carichi di traffico sulla viabilità interna a Santa Viola. Il progetto del nuovo insediamento dovrà risolvere il problema della congiunzione tra le due parti, con particolare attenzione alla continuità infrastrutturale e ambientale. b) Dotazioni Infrastrutture per la mobilità. Parcheggi di attestamento e interscambio a servizio dell’Ambito e della stazione Sfm. Viabilità interna raccordata con la nuova strada sussidiaria nord-ovest della via Emilia. Percorsi ciclabili e pedonali con recapiti alla stazione Sfm Prati di Caprara, alle fermate della metrotranvia su via Saffi, al parco dei Prati di Caprara, al parco Lungo Reno. Attrezzature e spazi collettivi. Spazi verdi e attrezzature sportive per servire l’intero quadrante urbano intorno a via Saffi nella parte est, e per servire la Situazione Santa Viola nella parte ovest. Dotazioni ecologiche e ambientali. Mantenimento e consolidamento della massa vegetativa e riqualificazione dei due canali, a integrazione delle dotazioni del quartiere come il parco del Velodromo e le aree scolastiche a sud. c) Prestazioni Per contribuire a raggiungere gli obiettivi di qualità urbana previsti per la Situazione Saffi, il nuovo insediamento dovrà garantire: - la migliore integrazione del sistema di accesso alla stazione Sfm Prati di Caprara; - la connessione dei percorsi ciclabili con quelli che portano verso la Manifattura delle Arti e il Centro civico ex Mercato bestiame verso sud-est; - la connessione ciclabile con il parco Lungo Reno verso ovest. d) Condizioni di sostenibilità L’attuazione è subordinata: - alla realizzazione della nuova strada nord-ovest, con connessione a via Triumvirato, per quanto riguarda la parte ovest; - al potenziamento del sistema di trasporto pubblico, in termini di capacità, frequenza e copertura del territorio; - al mantenimento di una quota di superficie permeabile di suoli pari al 50% delle superfici fondiarie.
222
ACCORDI PROGRAMMA UNITARIO DI VALORIZZAZIONE Scalo Ravone e Prati di Caprara Nell’immediato intorno della Stazione ferroviaria e a ridosso del centro della città si trovano vaste aree, già destinate a usi ferroviari e militari,b oggi disponibili per un riuso: quella degli impianti del vecchio scalo Ravone e quella militare dei Prati di Caprara. La loro posizione baricentrica e la vicinanza a luoghi strategici (anche al comparto Bertalia - Lazzaretto) pongono la loro ristrutturazione al centro del Psc. Per le aree di proprietà ferroviaria, l’Accordo del luglio 2006 sulla nuova Stazione ne prevede l’urbanizzazione con l’obiettivo, per Rfi, di ricavarne le risorse necessarie a sostenere i costi della Stazione. Lo stesso Accordo fissa, tuttavia, i requisiti irrinunciabili del nuovo insediamento: un quartiere ad alta qualità urbana e ambientale, accessibile e integrato con i tessuti esistenti, dotato delle infrastrutture adeguate al nuovo carico urbanistico. Per quanto riguarda le proprietà militari, le ipotesi di trasformazione considerano la significativa copertura arborea dei Prati di Caprara una risorsa da cui partire, un parco in nuce, nodo della rete ecologica urbana. Gli insediamenti, dunque, potranno interessare le aree a contatto con quelle ferroviarie, prossime alla zona interessata dalla realizzazione della fermata Sfm, impegnando i compendi militari a est e a ovest dell’asse stradale (“sud-ovest”). Oltre alla formazione del nuovo parco urbano, l’operazione di trasformazione dovrà compensare l’attuale scarsa dotazione di spazi e attrezzature di interesse collettivo nel quartiere Porto e contribuire significativamente al miglioramento della qualità urbana della Situazione Santa Viola. PIANIFICAZIONE COMUNALE Il piano strutturale comunale, oltre ad aver sintetizzato un quadro esaustivo delle analisi ISTAT del comune e della provincia, propone una visione futura della città basata su altrettante “7 città”. Le “7 città di Bologna” sono state utili per identificare una strategia di approccio alla città per identificare mancanze e potenzialità. Esse sono ovviamente legate tra loro e raggruppabili in famiglie. Città della Ferrovia, città della Tangenziale, città di Via Emilia Ponente, città della Via Emilia Levante, città del Reno, del Savena e della Collina, così sono state denominate. Le 7 città sono legate le une alle altre, ma sono distinguibili per storia, caratteri esistenti e strategie future, identificano altrettante catene di spazi, costruiti e aperti, dove prevalgono alcune popolazioni e pratiche sociali, dove cambia il modo di abitare. Questo Piano Strutturale quindi non coinvolge in maniera uniforme il territorio, ma concentra e diversifica gli interventi. La città della ferrovia “La nuova immagine di Bologna” Questa è la città dove nei prossimi anni si verificheranno le trasformazioni più rilevanti, e infatti si pone al centro del PSC e rappresenta la nuova immagine di Bologna in Italia e nel mondo. La città della Ferrovia identifica la catena degli spazi urbani (nuova Stazione ferroviaria, Aeroporto, Fiera, luoghi della direzionalità) che ospitano le attività attorno alle quali si strutturano le relazioni internazionali, dove la massima accessibilità e la concentrazione di funzioni eccellenti fanno incontrare le tante, diverse popolazioni che contraddistinguono la miscela demografica contemporanea. -STRATEGIA Tenendo in considerazione le attività che questa città ospita e l’inserimento nelle reti sovralocali, Il PSC affronta il tema della loro coerenza rispetto allo scopo e ne propone la “messa a sistema”, legando infrastrutture di mobilità, servizi di trasporto pubblico, interventi di trasformazione e riqualificazione urbana. 223
ALLEGATI Attraverso le scelte della costruzione delle linee ad alta velocità e altre linee per il servizio ferroviario regionale, la nuova Stazione, il collegamento Stazione Fs-Aeroporto, attraverso il people mover, il Piano vuole impegnarsi nella connessione fisica e funzionale tra gli spazi urbani che ospitano e ospiteranno attività e usi di eccellenza: la Stazione Centrale, l’Aeroporto Marconi, il Fiera district, gli ambiti di sviluppo dell’Università, il Centro agroalimentare. -AZIONI SULLE CONNESSIONI COLLEGAMENTO RAPIDO STAZIONE AEROPORTO La domanda per un collegamento con la Stazione ferroviaria ha come caratteristiche specifiche l’alta frequenza e la rapidità, ma non raggiunge mai i picchi di carico del trasporto pubblico urbano classico. Si ipotizza la realizzazione del People Mover, un trasporto sopraelevato su monorotaia. METROTRANVIA La rete è al momento costituita dalla linea1 (Fiera-Stazione-Piazza Maggiore- Saffi-Borgo Panigale), in futuro è destinata ad estendersi con una linea2 verso le direttrici Corticella-San Lazzaro, sarà integrata con gli altri sistemi di trasporto pubblico. NUOVA STAZIONE FERROVIARIA BOLOGNA CENTRALE Una volta concluse le opere connesse all’Alta velocità e al Sistema ferroviario metropolitano il nodo bolognese sarà interessato da un movimento giornaliero valutato in circa 180000 passeggeri. La nuova Stazione ferroviaria è dunque il principale progetto urbano sul quale investire, curando le relazioni tra i molteplici aspetti coinvolti. AEROPORTO MARCONI L’Aeroporto Marconi è un portale strategico per le relazioni internazionali. Il potenziamento dell’Aeroporto è una opportunità per lo sviluppo economico e sociale del territorio bolognese e dell’intera regione. FIERA DISTRICT L’operazione riguarda l’ampliamento del distretto fieristico fino a 250000mq. SCALO RAVONE E PRATI DI CAPRARA Nell’immediato intorno della Stazione ferroviaria e a ridosso del centro della città si trovano vaste aree, già destinate a usi ferroviari e militari, oggi disponibili per un riuso: quella degli impianti del vecchio scalo Ravone e quella militare dei Prati di Caprara. La loro posizione baricentrica e la vicinanza a luoghi strategici (anceh al comparto Bertalia-Lazzaretto) pongono la loro ristrutturazione al centro del Psc. Per le aree di proprietà ferroviaria, l’Accordo del luglio 2006 sulla nuova Stazione ne predeve l’urbanizzazione con l’obiettivo, per Rfi, ri ricavarne le risorse necessarie a sostenere i costi della stazione. Per quanto riguarda le proprietà militari, le ipotesi di trasformazione considerano la significativa copertura arborea dei Prati di Caprara una risorsa da cui partire, un parco in nuce, nodo della rete ecologica urbana. Gli insediamenti, dunque, potranno interessare le aree a contatto con quelle ferroviarie, prossime alla zona interessata dalla realizzazione della fermata Sfm, impegnando compendi militari a est e a ovest dell’asse stradale. Oltre alla formazione del parco urbano, l’operazione di trasformazione dovrà compensare l’attuale scarsa dotazione di spazi e attrezzature di interesse collettivo nel quartiere Porto e contribuire significativamente al miglioramente della qualità urbana della Situazion Santa Viola. [ omissis ] BERTALIA-LAZZARETTO L’Ambito Bertalia-Lazzaretto è in posizione centrale ma da sempre isolato per la cintura infrastrutturale,e il piano urbanistico attuativo ha previsto e sta realizzando un intervento che prevede la compresenza di abitazioni e di un polo universitario, di attività direzionali, ricettive e commerciali, di servizi pubblici. 224
225
ALLEGATI
IL TEST CONOSCITIVO
Informazioni cronologiche
Nome
poco
modena
ferrara
la stessa in cui vivo
in vorrei appartamento lavorare condiviso all'estero
non so
non so
non so
non so
Giuridica
bologna
londra
la stessa in cui vivo
solo
vorrei lavorare all'estero
medio
poco
poco
poco
ingegneria edile/architettura si
argelato
Bologna
con i genitori
nella città in cui tanto lavoro/studio
medio
medio
tanto
Educazione
Castel Maggiore
San Giorgio
con i genitori
nella città in cui poco vivo
medio
tanto
non ho esperienze
la stessa in cui vivo
vivo con la mia/il mio partner
nella città in cui medio vivo
poco
tanto
medio
la stessa in cui vivo
con i genitori
nella città in cui tanto vivo
tanto
tanto
tanto
San Giorgio di Piano
con i genitori
nella città in cui sono cresciuto medio
poco
medio
tanto
non so meno tasse, mentalità più aperta
la stessa in cui risiedo
con i genitori
nella città in cui sono cresciuto tanto
tanto
tanto
tanto
migliori possibilità lavorative
tanto
tanto
tanto
medio
tanto
medio
si
modena
04/01/2012 15.49.44 Anna
25 studio
no
Bologna
05/01/2012 Luca 13.28.28 Giacobazzi
27 lavoro
si
Argelato
05/01/2012 13.50.52 Evelina
25 lavoro
si
Responsabile Liceo Castel Maggiore doposcuola Pedagogico
Discipline sanitarie
Architettura
ITI
Design
Liceo Classico
05/01/2012 16.28.23 gloria
25 studio e lavoro
si
Castel Maggiore logopedista
Liceo Pedagogico
05/01/2012 21.11.59 Niccolò
27 studio
si
Bologna
Liceo Scientifico
Architettura
06/01/2012 0.51.08 Eleonora
28 lavoro
no ma vorrei
Castel Maggiore impiegata
ITC
Letteraria
07/01/2012 0.52.34 chiara
25 lavoro
no
receptionista castel maggiore in hotel
ITC
Letteraria
si
si
Bologna si /Milano nello stesso posto dove Bologna risiedo nello stesso no ma vorrei posto dove che lo fosse CastelMaggiorerisiedo nello stesso posto dove si bologna risiedo
28 lavoro
si
Castel Maggiore Educatore con Liceo (BO) minori Scientifico
Scienze della no ma non mi Castel comunicazioneinteressa Maggiore
08/01/2012 15.19.04 vincenza
28 lavoro
no
bologna
ho lasciato l'università
impiegata
si
bologna
25 studio e lavoro
no ma vorrei
gestione Liceo castel maggiore risorse umane Scientifico
25 studio
no ma vorrei
08/01/2012 14.37.14 Elena
architetto
Castel Maggiore
ITC
08/01/2012 15.19.44 Paolo
30 lavoro
si
08/01/2012 Filippo 23.59.15 Beghelli
27 lavoro
si
produzione Bologna eventi culturali Liceo Classico San Giorgio di Piano - Bologna Psicologo ITG città
09/01/2012 9.48.30 Debora
25 studio e lavoro
no
Castel Maggiore
09/01/2012 14.12.37 Camilla
Liceo Artistico
26 studio
no ma vorrei
Liceo Pedagogico
09/01/2012 17.22.59 chiara
25 studio
no ma vorrei
09/01/2012 20.12.13 Laura Bonora
30 lavoro
si
Liceo Classico Architetto a San Giorgio di Libero Piano BO professionista ITG
Liceo Scientifico
Brentonico (TN)
bologna
Giuridica
ferrara
si
castel maggiore Castel Maggiore
Letteraria
comunicazionesi
bologna
Discipline sanitarie
si
San Giorgio di Piano
Psicologia
no ma vorrei Castel che lo fosse Maggiore
Educazione
Brentonico
Architettura
si
bologna
Architettura
si
San Giorgio di Piano BO
Parigi nello stesso posto dove risiedo
Bologna
nello stesso posto dove risiedo nella stessa città in cui risiedo
nella stessa città in cui risiedo nella stessa città in cui risiedo
10/01/2012 11.10.25 Laura Solmi
25 lavoro
si
Bologna
architetto e ricercatore nelle dinamiche urbane e territoriali
Architettura
si
10/01/2012 17.09.57 Sabrina
25 studio e lavoro
no ma vorrei
Modena
Ricercatrice universitaria
Liceo Classico
Giuridica
si
Zola Predosa, Bologna Bologna nella stessa città in cui Modena risiedo
10/01/2012 21.45.05 Federica
25 lavoro
si
Ozzano...
Architetto
Liceo Scientifico
Architettura
si
Ozzano (BO) Milano
11/01/2012 Nicolò 12.01.19 Lewanski
11/01/2012 17.03.12 Silvia
25 lavoro
25 studio
si
Bologna
si
Ozzano dell'Emilia ( Bologna)
Architetto
Liceo Scientifico
ITG
Architettura
si
Design
Bologna
Rotterdam
Ozzano Emilia
nella stessa città in cui risiedo
11/01/2012 20.49.42 rocco
31 lavoro
si
mantova
libraio
Liceo Scientifico
Artistica
si
bologna
11/01/2012 23.45.57 Elisabetta
25 lavoro
no ma vorrei
Bologna
ufficio legale
Liceo Classico
Giuridica
si
bologna
30 lavoro
si
Gagliano del Capo (LE)
artista
Liceo Artistico
Artistica
si
Gagliano del Capo
36 studio e lavoro
si
Bologna
artista visiva
Liceo Classico
Artistica
si
Bologna
Sala Consilina (
Artista,
11/01/2012 23.59.45 Coclite Daniela 12/01/2012 Spagna 13.35.48 Musso 12/01/2012 Antonello
nella stessa città in cui risiedo nella stessa città in cui risiedo Bologna nella stessa città in cui risiedo nella stessa città in cui
per niente
mediamente molto
m
mediamente
molto
molto
mediamente m
mediamente
mediamente
molto
non saprei ma mi incuriosisce m
mediamente
molto
mediamente per niente
mediamente
mediamente
per niente
mediamente m
non saprei ma mi incuriosisce
molto
molto
mediamente m
molto
molto
molto
mediamente m
mediamente
mediamente
mediamente molto
m
non saprei ma mi incuriosisce
mediamente
per niente
per niente
m
mediamente
mediamente
mediamente per niente
m
molto
mediamente
non saprei ma mi incuriosisce
molto
m
per niente
molto
molto
per niente
m
all'antica, vivace
per niente
per niente
per niente
molto
pe
poetica, vivace
non saprei ma mi incuriosisce
molto
molto
molto
m
vivace, costosa
mediamente
molto
molto
molto
m
m
piena di possibilità poetica, all'antica, vivace
con i genitori
nella città in cui tanto vivo
medio
tanto
tanto
con i genitori
vorrei lavorare in italia
nella città in cui tanto vivo
poco
tanto
tanto
nella città in cui sono cresciuto tanto
medio
medio
medio
migliori possibilità lavorative
tanto
medio
tanto
tanto
modena
in vorrei appartamento lavorare condiviso all'estero vorrei lavorare in con i genitori italia
Bologna
vorrei lavorare in italia
la stessa in cui vivo
la stessa in cui vivo
con i genitori
con i genitori
la stessa città in cui risiedo con i genitori lavoro nella in tutti i posti stessa città, che non sono ma studio con i genitori la mia città. fuori
Bologna
mediamente
vorrei lavorare in italia
la stessa in cui vivo
si
m
con i genitori
la stessa in cui risiedo
Architettura
25 lavoro
08/01/2012 12.53.22 giulia
molto
con mia moglie
nello stesso posto dove risiedo
Liceo Scientifico
08/01/2012 21.52.58 carlotta
molto
la stessa in cui vivo
si
Liceo Classico
Bologna
molto
la stessa in cui risiedo
nello stesso san lazzaro di posto dove savena risiedo
no ma vorrei politicosociale che lo fosse bologna
vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia
molto
Bologna è
poetica, all'antica, intasata poetica, all'antica, senza migliori possibilità prospettive lavorative, migliore per il mio qualità della vita lavoro mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative all'antica vivace, senza prospettive per il mio migliori possibilità lavoro, lavorative costosa Non saprei, non mi interessa lavorare poetica, intasata all'estero mentalità più aperta, migliori possibilità all'antica lavorative
vorrei lavorare in italia vorrei lavorare all'estero
bologna
Giuridica
no
nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo
vorrei lavorare all'estero vorrei lavorare in italia
Quali tra Quali tra queste queste dotazioni ti dotazioni ti farebbe farebbe ripensare al ripensare al vivere a vivere a Bologna Bologna [vivere in [migliore centro/molto B trasporto vicino al pubblico] centro]
all'antica poetica, vivace, costosa, Conoscere a pieno piena di una nuova cultura possibilità migliori possibilità lavorative, migliore vivace, costosa qualità della vita mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative, migliore costosa qualità della vita mentalità più aperta, migliori vivace, possibilità costosa lavorative
si
Liceo Classico
30 aspetto...
nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo
castel maggiore
07/01/2012 Alessandro 18.25.53 De Vita
san lazzaro di savena
Cosa pensi che troveresti/trovi all'estero che in italia non trovi? mentalità più apeerta, migliori possibilità lavorative
poco
24 studio e lavoro
no
Il tuo Il tuo Il tuo rapporto con rapporto con rapporto con Il tuo rapporto Bologna Bologna Bologna con Bologna [viverci] [lavorarci] [uscirci] [mi soddisfa]
medio
03/01/2012 22.31.06 giacomo
29 lavoro
Se volessi lavorare in Italia: dove?
nella città in cui medio lavoro/studio
ITG
08/01/2012 16.23.17 Lorenzo
Idee su dove andare
vorrei è lavorare COMPLICATO all'estero
CASTEL MAGGIORE
amministrativa ITC
Con chi vivi?
la stessa in cui vivo
si
Liceo ingegnere/architetto Scientifico
Dove lavori/studi?
FERRARA
25 studio
siti web
In quale città vivi?
CASTEL MAGGIORE
03/01/2012 18.07.32 GIULIA
08/01/2012 15.58.40 Francesca
226
Età
In che area universitaria Se lavori: il sei tuo lavoro è Lavori Che tipologia di specializzato/ti inerente a ciò con la Dove hai vissuto Se lavori: che superiori hai stai che hai In quale città Cosa fai nella vita? creatività? fino a 18 anni lavoro fai? frequentato specializzando? studiato? risiedi?
Quali tra queste Quali tra queste dotazioni ti dotazioni ti farebbe farebbe ripensare al ripensare al vivere a vivere a Bologna Bologna [spazi di lavoro a [spazi verdi di costi contenuti] qualità]
vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia
in vorrei la stessa città appartamento lavorare in in cui vivo condiviso italia
ferrara
con i genitori
in giro
solo
vorrei lavorare in italia vorrei lavorare all'estero
non ho esperienze nella città in cui tanto vivo
nella città in cui tanto vivo
medio
tanto
tanto
mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative
all'antica, vivace, senza prospettive per il mio lavoro, mediamente costosa
molto
molto
molto
intasata
molto
molto
molto
mediamente m
mediamente m
nella città in cui tanto vivo
poco
tanto
tanto
mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative, migliore qualità della vita
nella città in cui medio vivo
medio
medio
medio
migliore qualità della vita
dipende da dove troverò lavoro
non ho esperienze
medio
tanto
migliori possibilità lavorative
mediamente
molto
molto
meno tasse, mentalità più aperta
non saprei ma mi incuriosisce
mediamente
mediamente molto
m
molto
molto
mediamente molto
m
mediamente
mediamente
molto
molto
m
molto
molto
molto
m
mediamente
mediamente molto
pe
mediamente
mediamente
molto
molto
m
molto
per niente
molto
mediamente m
non ho esperienze
nella città in cui sono cresciuto tanto
medio
tanto
tanto
nella città in cui tanto vivo
medio
medio
medio
tanto
tanto
medio
costosa poetica, vivace, costosa, piena di possibilità poetica, all'antica, luoghi comuni che costosa, vengono sfatati intasata vivace, mentalità più costosa, aperta intasata
in giro
non ho esperienze
poetica, all'antica, senza prospettive per il mio molto lavoro poetica, vivace, piena non saprei ma di possibilità mi incuriosisce
tanto
poco
medio
medio
mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative
la stessa città in cui risiedo con i genitori
vorrei lavorare all'estero vorrei lavorare in italia
nella città in cui tanto vivo
poco
tanto
tanto
migliori possibilità lavorative
vivo con la la stessa città mia/il mio in cui vivo partner
vorrei lavorare in italia
se potessi sognare... Firenze!
poco
tanto
medio
mentalità più aperta
medio
mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative
poetica, vivace, intasata all'antica, senza prospettive per il mio lavoro, costosa
migliori possibilità lavorative
poetica, vivace, piena di possibilità, molto intasata
la stessa città in cui risiedo con i genitori
vivo con la mia/il mio partner in appartamento condiviso (settimana Bolzano corta) appartamento condiviso la stessa città anche con la in cui risiedo mia partner Delft
vorrei lavorare all'estero vorrei lavorare in italia
vorrei lavorare all'estero vorrei la stessa città lavorare in con i genitori italia in cui vivo in vorrei Bologna, appartamento lavorare in Torino, Lecce condiviso italia vorrei la stessa città lavorare in solo in cui vivo italia in vorrei la stessa città appartamento lavorare
pe
medio
medio
nella città in cui non ho vivo esperienze
non ho esperienze
medio
medio
tanto
tanto
medio
medio
medio
medio
roma
tanto
medio
tanto
tanto
migliori possibilità lavorative, migliore costosa, qualità della vita vecchia migliori possibilità lavorative, migliore poetica qualità della vita
Non fa differenza
tanto
poco
medio
poco
migliori possibilità lavorative
nella città in cui tanto vivo
tanto
tanto
tanto
ripetitiva
migliori possibilità vivace, lavorative costosa migliori possibilità poetica, lavorative, migliore vivace,
molto
molto
molto
m
molto
mediamente
per niente
per niente
m
non saprei ma mi incuriosisce
molto
molto
mediamente m
molto
per niente
per niente
per niente
m
molto
molto
molto
molto
m
Quali tra Quali tra questi queste Quali tra queste soluzioni spaziali dotazioni ti dotazioni ti ritieni farebbe farebbe ripensare fondamentali per Quali tra questi ripensare al al vivere a la tua CASA? soluzioni spaziali vivere a Bologna [contratti [una casa che ritieni fondamentali Bologna [case abitativi flessibili contenga anche per la tua CASA? a costi (affitti anche per lo spazio di [vicinanza tra casa contenuti] tempi brevi)] lavoro] e lavoro]
Quali tra questi Quali tra questi soluzioni spaziali Quali tra questi soluzioni ritieni Quali tra questi ritieni fondamentali soluzioni spaziali fondamentali soluzioni ritieni per la tua CASA? ritieni per il tuo fondamentali per [stanza aggiuntiva fondamentali per SPAZIO DI il tuo SPAZIO DI per ospiti o da la tua CASA? LAVORO? LAVORO? affittare per tempi [spazi aggiuntivi [ufficio [spazio di lavoro brevi (1gg-1settcondivisi con i personale condiviso con altri 1mese)] vicini] (privato)] professionisti]
Quali tra questi Quali tra questi soluzioni Quali tra questi soluzioni ritieni ritieni soluzioni ritieni fondamentali fondamentali fondamentali per il tuo per il tuo per il tuo SPAZIO DI SPAZIO DI SPAZIO DI LAVORO? LAVORO? LAVORO? [asilo [cucina [sala riunioni] aziendale] autogestita]
Quali tra Quali tra Quali tra questi Quali tra questi questi questi soluzioni soluzioni Quali tra questi soluzioni soluzioni ritieni spaziali ritieni soluzioni ritieni ritieni fondamentali fondamentali spaziali ritieni fondamentali fondamentali per il tuo per il fondamentali per il tuo per il tuo SPAZIO DI QUARTIERE per il SPAZIO DI SPAZIO DI LAVORO? DOVE VIVI? QUARTIERE LAVORO? LAVORO? [spazio per [verde DOVE VIVI? [ristorante] [area relax] eventi] attrezzato] [orti di quartiere]
molto
molto
molto
molto
molto
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mediamente
molto
molto
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mediamente
molto
molto
molto
per niente
molto
per niente
molto
per niente
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molto
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per niente
molto
per niente
per niente
molto
per niente
molto
molto
per niente
molto
molto
molto
Quali tra Quali tra Quali tra questi Quali tra questi questi Quali tra questi questi soluzioni soluzioni ritieni soluzioni soluzioni spaziali soluzioni spaziali ritieni fondamentali spaziali ritieni ritieni spaziali ritieni fondamentali per il tuo fondamentali fondamentali per fondamentali per il SPAZIO DI Se hai suggerimenti sul per il il QUARTIERE per il QUARTIERE LAVORO? test, idee a riguardo che QUARTIERE DOVE VIVI? QUARTIERE DOVE VIVI? [modificabilità e non abbiamo trattato, DOVE VIVI? [mercato DOVE VIVI? [spazi per il adattabilità degli considerazioni aggiuntive, [sale lettura] contadino] [locali serali] tempo libero] spazi] puoi scriverle di seguito
molto
molto
molto
molto
molto
molto
mediamente mediamente per niente
molto
mediamente
mediamente
mediamente
mediamente
mediamente
molto
mediamente molto
mediamente
mediamente
mediamente
mediamente
mediamente
per niente
mediamente
per niente
molto
mediamente
per niente
non saprei ma mi mediamente incuriosisce
non saprei ma mi mediamente incuriosisce
per niente
non saprei ma mi per niente incuriosisce
molto
mediamente mediamente
per niente
molto
non saprei ma mi incuriosisce
mediamente
mediamente
mediamente
er niente
per niente
mediamente
molto
per niente
per niente
per niente
per niente
per niente
per niente
mediamente
molto
molto
per niente
molto
mediamente
mediamente
mediamente
per niente
mediamente
per niente
mediamente
per niente
per niente
mediamente
molto
per niente
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molto
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molto
molto
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per niente
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mediamente
molto
per niente
mediamente
molto
mediamente
per niente
mediamente
molto
molto
mediamente
molto
molto
mediamente
molto
per niente
non saprei ma mi mediamente incuriosisce
mediamente
per niente
per niente
mediamente molto molto non saprei ma mi incuriosisce mediamente molto
non saprei ma mi incuriosisce
molto
per niente per niente non saprei ma mi mediamente incuriosisce
mediamente
mediamente
molto
mediamente
mediamente
mediamente
molto
molto
per niente
molto
molto
non saprei ma mi mediamente incuriosisce
molto
molto
per niente
molto
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molto
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molto
molto
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non saprei ma mi incuriosisce
molto
per niente
per niente
mediamente
non saprei ma mi incuriosisce
molto
mediamente
molto
molto
mediamente
molto
mediamente
molto
non saprei ma mi incuriosisce molto
non saprei ma mi incuriosisce
per niente
molto
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molto
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per niente
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per niente
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mediamente mediamente molto
mediamente
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non saprei ma mi incuriosisce
molto
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molto
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molto
molto
mediamente
non saprei ma mi molto incuriosisce
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per niente
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per niente
non saprei ma mi mediamente incuriosisce molto
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per niente
per niente
mediamente mediamente
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non saprei ma non saprei ma mi non saprei ma non saprei ma mi molto incuriosisce mi incuriosisce mi incuriosisce incuriosisce
mediamente molto
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molto
molto
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molto
molto
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per niente
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molto
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Sito internet personale
alla domanda Se lavori: il tuo lavoro è inerente a ciò che hai studiato? aggiungerei la risposta Si ma non vorrei che lo fosse!
- La sezione "Dove stai" è piuttosto confusa nella formulazione delle domande. - Senza spocchia, ma di cuore: curate di più la lingua italiana, nella forma, nella punteggiatura, nella semantica delle risposte chiuse.
complimenti! sono molto curiosa di vedere i risultati. anche io sento il desiderio di trasformare bologna in una città creativa, vivace, innovativa, in cui ci sia rispetto e cura dei luoghi e le persone. ne ha tutte le potenzialità. w bologna!
Che bello che bello. Essere a Milano e pensare di tornare a Bologna... grazie: ne avevo bisogno! Vi penso, mi mancate, vi voglio vedere! Baci e buon lavoro!
www. roccoosgnach.com
227 non saprei ma mi incuriosisce.
http://sites.google. com/site/lucacoclite/
http://www.flickr.
ALLEGATI
Informazioni cronologiche
Nome
03/01/2012 18.07.32 GIULIA
25 studio
si
CASTEL MAGGIORE
03/01/2012 22.31.06 giacomo
24 studio e lavoro
si
modena
04/01/2012 15.49.44 Anna
25 studio
no
Bologna
05/01/2012 Luca 13.28.28 Giacobazzi
27 lavoro
si
Argelato
05/01/2012 13.50.52 Evelina
25 lavoro
si
Responsabile Liceo Castel Maggiore doposcuola Pedagogico
Discipline sanitarie
siti web
è C
modena
ferrara
la stessa in cui vivo
in ap co
Giuridica
bologna
londra
la stessa in cui vivo
so
ingegneria edile/architettura si
argelato
Bologna
co
Educazione
Castel Maggiore
San Giorgio
co
la stessa in cui vivo
vi m pa
la stessa in cui vivo
co
San Giorgio di Piano
co
la stessa in cui risiedo
co
la stessa in cui risiedo
co m
la stessa in cui vivo
co
Design
Liceo Classico
si
si
25 studio e lavoro
si
Castel Maggiore logopedista
Liceo Pedagogico
05/01/2012 21.11.59 Niccolò
27 studio
si
Bologna
Liceo Scientifico
Architettura
06/01/2012 0.51.08 Eleonora
28 lavoro
no ma vorrei
Castel Maggiore impiegata
ITC
Letteraria
07/01/2012 0.52.34 chiara
25 lavoro
no
receptionista castel maggiore in hotel
ITC
Letteraria
07/01/2012 Alessandro 18.25.53 De Vita
28 lavoro
si
Castel Maggiore Educatore con Liceo (BO) minori Scientifico
Scienze della no ma non mi Castel comunicazioneinteressa Maggiore
08/01/2012 15.19.04 vincenza
28 lavoro
no
bologna
ho lasciato l'università
no
san lazzaro di savena
08/01/2012 16.23.17 Lorenzo
29 lavoro
30 aspetto...
no
impiegata
Liceo Classico
Bologna
Liceo Classico
Liceo Scientifico
08/01/2012 21.52.58 carlotta
25 lavoro
si
bologna
08/01/2012 12.53.22 giulia
25 studio e lavoro
no ma vorrei
gestione Liceo castel maggiore risorse umane Scientifico
08/01/2012
no ma
architetto
C
la stessa in cui vivo
ITI
amministrativa ITC
Dove lavori/studi?
FERRARA
Architettura
Liceo ingegnere/architetto Scientifico
In quale città vivi?
CASTEL MAGGIORE
ITG
05/01/2012 16.28.23 gloria
08/01/2012 15.58.40 Francesca
228
Età
In che area universitaria Se lavori: il sei tuo lavoro è Lavori Che tipologia di specializzato/ti inerente a ciò con la Dove hai vissuto Se lavori: che superiori hai stai che hai In quale città Cosa fai nella vita? creatività? fino a 18 anni lavoro fai? frequentato specializzando? studiato? risiedi?
Giuridica
nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo
castel maggiore
Bologna si /Milano nello stesso posto dove Bologna risiedo nello stesso no ma vorrei posto dove che lo fosse CastelMaggiorerisiedo nello stesso posto dove si bologna risiedo nello stesso posto dove risiedo nello stesso posto dove risiedo
si
bologna
si
nello stesso san lazzaro di posto dove savena risiedo
la stessa in cui risiedo
co
nello stesso posto dove risiedo
la stessa in cui vivo
co
la stessa in cui vivo
in ap co
modena
co
no ma vorrei politicosociale che lo fosse bologna
Architettura
si
ferrara
Giuridica
si
castel maggiore Castel
Parigi nello stesso posto dove risiedo
Con chi vivi?
Idee su dove andare
Se volessi lavorare in Italia: dove?
Il tuo Il tuo Il tuo rapporto con rapporto con rapporto con Il tuo rapporto Bologna Bologna Bologna con Bologna [viverci] [lavorarci] [uscirci] [mi soddisfa]
vorrei lavorare COMPLICATO all'estero
nella città in cui medio lavoro/studio
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nella città in cui medio vivo
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on i genitori
on i genitori
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on i genitori
on i genitori
on i genitori
vorrei lavorare all'estero vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia vorrei lavorare in italia
Cosa pensi che troveresti/trovi all'estero che in italia non trovi? mentalità più apeerta, migliori possibilità lavorative
Quali tra queste Quali tra queste dotazioni ti dotazioni ti farebbe farebbe ripensare al ripensare al vivere a vivere a Bologna Bologna [spazi di lavoro a [spazi verdi di costi contenuti] qualità]
Quali tra Quali tra queste queste dotazioni ti Quali tra dotazioni ti farebbe queste farebbe ripensare al dotazioni ti ripensare al vivere a farebbe vivere a Bologna ripensare al Bologna [vivere in vivere a [migliore centro/molto Bologna [case trasporto vicino al a costi pubblico] centro] contenuti]
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non saprei ma mi incuriosisce
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mediamente molto
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non saprei ma mi incuriosisce
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per niente
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mediamente per niente
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non saprei ma mi incuriosisce
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all'antica, vivace
per niente
per niente
per niente
molto
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poetica, vivace
non saprei ma mi incuriosisce
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molto
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Bologna è
poetica, all'antica, intasata poetica, all'antica, senza migliori possibilità prospettive lavorative, migliore per il mio qualità della vita lavoro mentalità più aperta, migliori possibilità all'antica lavorative vivace, senza prospettive per il mio migliori possibilità lavoro, lavorative costosa Non saprei, non mi interessa lavorare poetica, all'estero intasata mentalità più aperta, migliori possibilità all'antica lavorative
nella città in cui tanto vivo
tanto
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nella città in cui sono cresciuto medio
poco
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nella città in cui sono cresciuto tanto
tanto
tanto
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tanto
tanto
tanto
medio
tanto
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piena di possibilità poetica, all'antica, vivace
on i genitori
vorrei lavorare in italia vorrei lavorare all'estero
nella città in cui tanto vivo
on i genitori
vorrei lavorare in italia
nella città in cui vivo tanto
medio
tanto
tanto
on i genitori
vorrei lavorare in italia
nella città in cui vivo tanto
poco
tanto
tanto
all'antica poetica, vivace, costosa, Conoscere a pieno piena di una nuova cultura possibilità migliori possibilità lavorative, migliore vivace, qualità della vita costosa mentalità più aperta, migliori possibilità lavorative, migliore qualità della vita costosa mentalità più aperta, migliori vivace, possibilità lavorative costosa
nella città in cui sono cresciuto tanto
medio
medio
medio
migliori possibilità lavorative
tanto
medio
tanto
tanto
on mia moglie
n vorrei ppartamento lavorare ondiviso all'estero vorrei lavorare in on i genitori italia vorrei lavorare in
non ho esperienze
nella città in cui
mentalità più aperta, migliori possibilità
vivace,
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ALLEGATI
Quali tra queste dotazioni ti Quali tra Quali tra questi i farebbe queste Quali tra queste soluzioni spaziali ripensare al dotazioni ti dotazioni ti ritieni al vivere a farebbe farebbe ripensare fondamentali per Quali tra questi Bologna ripensare al al vivere a la tua CASA? soluzioni spaziali [vivere in vivere a Bologna [contratti [una casa che ritieni fondamentali centro/molto Bologna [case abitativi flessibili contenga anche per la tua CASA? vicino al a costi (affitti anche per lo spazio di [vicinanza tra casa centro] contenuti] tempi brevi)] lavoro] e lavoro]
Quali tra questi Quali tra questi soluzioni spaziali Quali tra questi soluzioni ritieni Quali tra questi ritieni fondamentali soluzioni spaziali fondamentali soluzioni ritieni per la tua CASA? ritieni per il tuo fondamentali per [stanza aggiuntiva fondamentali per SPAZIO DI il tuo SPAZIO DI per ospiti o da la tua CASA? LAVORO? LAVORO? affittare per tempi [spazi aggiuntivi [ufficio [spazio di lavoro brevi (1gg-1settcondivisi con i personale condiviso con altri 1mese)] vicini] (privato)] professionisti]
Quali tra questi Quali tra questi soluzioni Quali tra questi soluzioni ritieni ritieni soluzioni ritieni fondamentali fondamentali fondamentali per il tuo per il tuo per il tuo SPAZIO DI SPAZIO DI SPAZIO DI LAVORO? LAVORO? LAVORO? [asilo [cucina [sala riunioni] aziendale] autogestita]
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Quali tra Quali tra Quali tra questi Quali tra questi questi Quali tra questi questi soluzioni soluzioni ritieni soluzioni soluzioni spaziali soluzioni spaziali ritieni fondamentali spaziali ritieni ritieni spaziali ritieni fondamentali per il tuo fondamentali fondamentali per fondamentali per il SPAZIO DI Se hai suggerimenti sul per il il QUARTIERE per il QUARTIERE LAVORO? test, idee a riguardo che QUARTIERE DOVE VIVI? QUARTIERE DOVE VIVI? [modificabilità e non abbiamo trattato, DOVE VIVI? [mercato DOVE VIVI? [spazi per il adattabilità degli considerazioni aggiuntive, [sale lettura] contadino] [locali serali] tempo libero] spazi] puoi scriverle di seguito
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alla domanda Se lavori: il tuo lavoro è inerente a ciò che hai studiato? aggiungerei la risposta Si ma non vorrei che lo fosse!
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REPUBBLICA BOLOGNA 5 Novembre 2010 A DICEMBRE VANNO ALL’ASTA LE PRIME TRE EX AREE MILITARI La Soprintendenza dovrà dare il suo intervento preventivo su quasiasi lavoro all’interno delle ex caserme Sani, Masini e Minghetti Fra poco più di un mese l’asta per le prime caserme dismesse: il 15 dicembre nella sede dell’Agenzia del Demanio saranno messe all’asta l’ex caserma Sani, la caserma Masini e l’ex teatro della caserma Minghetti. L’asta sarà effettuata con offerte segrete, pari o in aumento rispetto al prezzo di base. L’ex caserma Sani. Undici ettari fra via Ferrarese e via Stalingrado, ha un prezzo base di poco meno di 42 milini di euro. L’area militare conta 26 edifici (tra cui magazzini, palazzine, due silos e un fabbricato destinato a celle frigo), vaste aree verdi con grandi alberi, diversi piazzali e un binario. Il Comune ha previsto diversi usi: abitazioni (ma non oltre i 39.000 metri quadrati di superficie utile lorda); attività direzionali; commercio in piccole e medie strutture; alberghi, pensioni, ostelli e studentati; servizi alla popolazione; strutture fino a 400 posti per sport, cultura e spettacoli. L’ex caserma Masini. Servono almeno 13.5 milioni di euro per acquistarla; si trova tra via Santo Stefano e via Orfeo: faceva parte del convento di San Omobono ed è costituita in parte da edifici dell’ex convento delle Carmelitane scalze. All’interno della caserma ci sono ancora la chiesa (con annessa cripta), due grandi edifici e alcuni capannoni. Per la Masini il Comune ha previsto interventi di recupero dei fabbricati esistenti per un totale di 8.120 metri quadrati di superficie utile, più altri 600 interrati. Inoltre è prevista la realizzazione di un parcheggio privato interrato da 40 posti. Nella caserma si potranno realizzare alloggi, garage, magazzini, piccole attività direzionali e commerciali, laboratori di artigianato alimentare, servizi ricettivi e strutture per gli spettacoli. Ex caserma Minghetti. L’ex teatro in vendita per almeno 3.8 milioni di euro. Si trova fra via za e via Castelfidardo. Oltre ad un’ampia corte interna, nell’area militare sono presenti tre edifici li il Comune permetterà solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di risanamento conservativo e ro. Ammessi gli usi abitativi, industriali e artigianali, direzionali e commerciali di piccole dimensioni, servizi ricettivi
Capramozsui quadi recupee ricreativi.
Tutte le tre aree militari dismesse sono sottoposte al vincolo della Soprintendenza, che dovrà dare il suo parere preventivo su qualunque genere di lavoro la nuova proprietà vorrà realizzare dentro le ex caserme.
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ARTICOLI CORRIERE DELLA SERA 15 Dicembre 2010 AREE MILITARI, IL GRANDE VUOTO LE ASTE VANNO (QUASI) DESERTE Solo un’offerta per la caserma Minghetti. Rebus sul bilancio del Comune Un po’ era nell’aria, d’accordo. I probabili offerenti bolognesi già l’avevano detto che con quei prezzi e con quei vincoli non si andava proprio da nessuna parte. La previsione però adesso si è avverata. L’asta del Demanio per le aree militari si è dimostrata un flop: deserta per le caserme Sani e Masini, una sola e unica offerta per l’ex teatro della caserma Minghetti. Una «scivolata» così in picchiata che stamattina, alla tanto attesa apertura delle buste, la pratica si sbrigherà in pochi minuti. Giusto il tempo di vedere chi si è fatto avanti per la struttura in via Capramozza. E il sogno di veder finalmente prendere forma la riqualificazione delle aree militari di cui si parla da vent’anni sfuma ancora prima di iniziare. La storia (alla bolognese) che si ripete, l’ennesimo tentativo di portare avanti un progetto innovativo per la città che resta al palo. Un «balletto», questo, che si era già visto in passato durante l’amministrazione Cofferati. Nel maggio 2007 andò deserto il bando per la costruzione di 300 alloggi all’ex mercato ortofrutticolo, mentre poco dopo arrivò il colpo più duro per il Cinese: disertata anche la gara per l’appalto del People mover. Una «mossa» dei costruttori che Cofferati non digerì. In entrambi i casi i bandi furono rinegoziati e poi aggiudicati. Cosa che quasi certamente avverrà anche nel caso delle caserme. Peccato che la commissaria Anna Maria Cancellieri gli introiti derivanti dalla vendita delle caserme (al Comune andrà il 15 per cento della rendita) li aveva messi in conto per il bilancio di Palazzo d’Accursio: 9 milioni di euro che vengano a mancare. Dal Demanio non nascondono la delusione per un’operazione in cui fino a qualche giorno fa credevano ancora molto, vista la partecipazione numerosa di qualche settimana fa degli operatori immobiliari al «tour» nelle strutture messe in vendita. Oggi, invece, i tecnici dell’Agenzia si limiteranno a registrare il nome dell’unico offerente per l’ex caserma Minghetti, un’area di quasi 4 mila metri quadrati comprendente l’ex teatro e tre fabbricati contigui che si affacciano su una corte. Valore stimato: 3,8 milioni di euro. I costruttori bolognesi non fanno altro che sottolineare quel che avevano già osservato nei giorni scorsi: «È l’evidenza di una situazione di tensione e di difficoltà per tanti — dice il presidente del Ccc Piero Collina —: il settore immobiliare è in un momento difficile e la vendita delle caserme è arrivata nel momento peggiore della crisi del settore. I soldi sono pochi, bisogna che costi delle strutture e vincoli vengano riportati a congruità». Non c’è tempo da perdere per il direttore dell’Ance Carmine Preziosi: «Bisogna fare subito — dice — un altro esperimento d’asta con valori più contenuti, discutendo prima con la Soprintendenza i vincoli e le destinazioni d’uso delle strutture. Se poi andrà ancora male, soprattutto per la caserma Sani bisognerà cercare una modalità diversa, come una società di sviluppo mista con dentro il Demanio, il Comune e gli imprenditori privati, in modo che si distribuiscano i rischi d’impresa». Intanto qualcuno ha deciso, per ora, di assumersi il rischio di rilevare la caserma Minghetti. È probabile che si tratti di un imprenditore bolognese e c’è già chi pensa al Volta-bis, visto che proprio ieri il proprietario di Datalogic si è aggiudicato il complesso dell’ex Maternità. Se fossero veri i rumors nel mondo imprenditoriale, potrebbe essere che nei pensieri di Volta ci sia un’ampia «cittadella» di servizi per il nuovo Tribunale, visto che la Minghetti è a qualche centinaia di metri dall’ex Maternità. L’asta andata deserta per le due strutture più grandi, la caserma Sani e la caserma Masini, non preoccupa la commissaria Cancellieri: «Per il bilancio abbiamo già preso delle contromisure legate al decreto mille proroghe, siamo stati molto prudenti: se la vendita delle caserme non è andata in porto adesso, si risolverà tutto entro l’anno prossimo. Vorrà dire che si abbasserà il prezzo, consentendo il rilancio». Daniela Corneo 245
ALLEGATI REPUBBLICA BOLOGNA 22 FEBBRAIO 2011 AREE MILITARI, DESERTO ANCHE IL SECONDO BANDO Invendute le caserme Masini e Sani, la ex birreria e la direzione lavori di via Trimvirato. I costruttori: “Ribassare la base d’asta”. E nel bilancio si apre un buco da 7 milioni Nuova fumata nera per le ex aree militari: anche la seconda chiamata per l’asta delle caserme Sani e Masini, l’ex birreria della caserma Mameli e l’ex direzione lavori di via Triumvirato è andata deserta. Nessuna offerta per il complesso di beni da quasi 60 milioni di euro, e una nuova “tegola” per il bilancio comunale. La bozza della manovra da 50 milioni di euro di tagli prevedeva infatti di incassare 7 milioni dalla vendita delle aree, anche se era già una stima corretta al ribasso dopo il primo forfait, in dicembre, degli imprenditori privati. Per ora all’attivo c’è solo la vendita di tre lotti, con un incasso di poco più di 2 milioni, il 20 dicembre scorso, ma di questa cifra al Comune spetta circa il 15%. La somma più consistente è legata alle aree che per la seconda volta non hanno trovato un compratore. Dopo le prime aste andate a vuoto, due mesi fa, il demanio ha infatti ripubblicato il bando per i complessi rimasti invenduti. Ma la base d’asta è rimasta la stessa, le modalità erano identiche e la riposta del mercato non è cambiata. Ieri l’ultimo “gran rifiuto”: niente investimenti per l’ex direzione lavori di via Triumvirato da 305 mila euro e per la caserma Mameli (all’asta i locali dell’ex birreria) da 831 mila euro. Lunedì scorso, il 14 febbraio, non era arrivata neanche un’offerta per i due lotti più grandi, le caserme Sani e Masini, investimenti rispettivamente da 41 e 13 milioni di euro. Adesso è impossibile che i 7 milioni entrino nelle casse di Palazzo d’Accursio prima della chiusura del bilancio, entro il 31 marzo. Si possono prevedere variazioni e correzioni successive, ma la vendita degli imponenti complessi resta una strada tutta in salita. I costruttori, fin da subito molto critici sui bandi d’asta dell’Agenzia del Demanio, adesso chiedono di abbassare i prezzi e cambiare i dettagli della gara. “Avanzeremo la proposta formale di abbassare le basi d’asta e rivedere la procedura di assegnazione - spiega Carmine Preziosi, direttore del Collegio Costruttori - è necessario un dialogo preventivo con la soprintendenza e il Comune su destinazione d’uso e sagoma degli edifici”. Secondo Preziosi, il grosso ostacolo per la vendita di questi lotti pregiati ma costosi e vincolati dai beni culturali, in particolare le caserme Sani e Masini, è proprio l’impossibilità di cambiare la forma degli edifici oggi presenti. “La sagoma degli edifici condiziona la destinazione d’uso - dice il direttore del collegio - quindi bisognerebbe prevedere la possibilità che gli investitori interessati possano discutere prima con la soprintendenza e il Comune per verificare le reali possibilità di queste aree. Questa procedura si definisce “dialogo competitivo”, è presente in molte gare europee”. Se non si “incontra il mercato”, come dicono gli addetti ai lavori, bisognerà pensare a un altro tipo di contratto. La caserma Sani, in particolare, si trova in un’area come quella del Parco Nord e della Fiera in cui si prevedono grandi investimenti urbanistici, ad esempio quelli del Tecnopolo. In ogni caso, che si decida per una modifica del bando o per un ribasso della base d’asta, i tempi si allungano molto, mentre queste avrebbero dovuto essere risorse velocemente disponibili, a fronte di un percorso lungo anni per arrivare alla definizione del bando. Non erano mancate neanche le contestazioni, con tanto di sit-in di protesta davanti alla caserma Mameli da parte dell’Unione sindacale di base (Usb): i manifestanti, contrari alle alienazioni, parlavano di “l’ennesimo furto alla collettività”. Ma in questo caso ci ha pensato la crisi del mercato immobiliare ad affossare le vendite, quando ci sono ancora altre 11 ex aree militari in ballo, tra alienazioni e nuove destinazioni. ELEONORA CAPELLI
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ARTICOLI THE CITY AS A LOFT Kees Christiaanse
...................... Urban brownland sites provide space for different uses and activities, they are the seed-bed of urbanity. ...................... In The History of the City Leonardo Benevolo defines the transition from village to city as the point when people begin to practise different professions “ in other words, when complex networks develop. By analogy we could now, a thousand years later, define our idea of urbanity as the point when new or unexpected networks arise from the combination of old ones. Among the places where new forms of city life develop are former harbour and railway sites. In many cities there are indications that such areas are ultimately salvaging the concept of urbanity as we like to see it and are giving it new content. Their ability to do so derives from various factors such as a location close to the city centre, a good potential for access, and a characteristic mixture of historic and contemporary elements and larger and smaller scales. They allow different uses to develop both informally and officially in a symbiosis of cultural, everyday and commercial activities. Neither the city centre nor the periphery satisfies these conditions. The city centre is made into an adventure park given up to fun shopping and entertainment, and is too expensive. The periphery is too anonymous, too far away, too one-dimensional, and not dense enough. Examples of the kind of urbanity we mean can be found in the eastern part of the Amsterdam harbour district or on the edges of Prenzlauer Berg, Friedrichshain and Kreuzberg in Berlin. These areas have cult status today, much as Montmartre did in the twenties, the Quartier Latin in the thirties, and Soho and Greenwich Village in the sixties and seventies. The areas of “waiting land” require new strategies for their development although, with the constantly shifting front lines of gentrification, some of them have stopped “waiting” long ago. The debate between the protagonists of “critical reconstruction” and the “modernists” on the site of the former Wall and other abandoned land in Berlin was not so much about the compact 19th-century city versus the polycentric archipelago of urban islands. Nor was it about preserving the Wall zone as a monument to history. Rather, it was about acknowledging that abandoned land provides physical nourishment for the development of sustainable urban structures, cultures and networks, and that this is usually destroyed when such an area is completely built up according to traditional planning processes. Unstable and often unofficially used at first, a brownland site is not protected in its status as such and is therefore vulnerable. Developing directives for these “waiting lands” is therefore very important. The point is not so much about keeping the land free or maintaining the status quo. After all, the pressure to develop and the need for yield, if available, are impossible to resist. Rather, it is about directing a gradual and open-ended development, where the existing qualities as far as both physical structure and activities are concerned are recognized for their mutually complementary and fertilizing processes as lasting capital. The city as loft. The key concept here is loft. The concept of the loft implies a space for living and working used by culturally committed and globally thinking people. It is a space with character and large dimensions that can be occupied with few but effective means. No wonder when we design a new building for sites as described above that we say we have designed an occupied attic. Buildings in these sites are flexible; they have a lot of light, large surfaces and high ceilings. Yet they are not flexible in the usual sense that leads to conventional structures lacking in quality. Instead, they provide powerful, adaptable architectural spaces. In these sites one can observe that the concept of the loft is also applicable to the larger urban planning context. Regardless of the exact shape taken by the buildings, open space creates a powerful, architectonic spatial unit that gives a site a clear orientation and fixes it in the city. It is partly formal, partly available for occupation. Both the open space and the buildings can be made of materials that show the contrast between new and old recycled materials from that piece of land, such as cobblestones, parts of railway tracks and other found objects. The re-used materials acquire a new interpretation and provide historical depth at the same time. The buildings can be freestan247
ALLEGATI ding sculptures or blocks of urban spatial units. This ‘flip-flop’ effect conveys a completely new kind of feeling of urban space. The depth of the buildings creates specific typologies, often with semi-public inner realms that give the urban architectural context a twofold basis. These spatial conditions make it possible to apply the loft’s properties out of doors and to cause its spacious, dynamic and functionally varied qualities to take effect in the city. Urban catalysts. The KNSM Island in Amsterdam was originally to have been built up exclusively with new housing in the usual (bad) mono-cultural kind of urban expansion. This was impossible, however, as a number of the existing buildings were occupied by informal activities: a sailboat restoring cooperative, a theatre company, several carpet dealers, a club, squatters, and less attractive uses. The city and investors were forced to leave standing some of the old buildings actually not worth preserving, along with their residents, and to integrate them into the new architecture. One large hall was left for a small sum to a young investor who rented it out for low-budget high culture activities because the official investors did not believe it would be a marketing success. This initial mixture of different activities ultimately led KNSM Island to become not a parasite on the urbanity of the inner city but an urban centre itself. The sailing freaks turned into a respectable yachting business. In the meantime, the large hall became a major start-up centre and has attained cult status with well-known galleries, designer shops and an Albert Heijn supermarket, the symbol of the Dutch business establishment. For a subsequent large-scale Amsterdam harbour development project a consortium was founded consisting of the meanwhile not so young investor and the big investors with the aim of combining the former warehouses with new buildings. The result is a 40,000-square-metre area covered with existing and new buildings. The program is varied, ranging from low-cost lofts for start-ups to luxury penthouses. Meanwhile, a project is underway in Amsterdam North where the development process no longer originates with shareholders (who are only involved in the project financially), but with stakeholders (who have vested interests in local business). The careful direction of activities on site, interests, financial analyses and other factors is initiating a sustainable development that permits a radical mixture of activities. Cities such as Amsterdam and Rotterdam or the harbour of Scheveningen already possess plenty of dynamism to generate new developments. In less prosperous areas, however, development strategies as discussed above are our only hope for making something happen. For the environs of the port of Magdeburg, lacking in dynamics of their own, we have proposed not only to direct the process with stakeholders but also to categorize the buildings. Buildings worth preserving will be classified into immediately usable and not yet usable (where renovation or repair is necessary). As many of the usable ones as possible will be rented out or left free of charge to start-up entrepreneurs with the condition that they renovate the premises themselves. Buildings that are not usable but worthy of preservation will be wrapped up in canvas like the Reichstag by Christo and covered with advertising or literature. The remaining buildings will be demolished. The materials will stay on the land for later use. The empty lots thus created, which largely consist of future building sites, will be used extensively for uses that have a structuring and thematic influence on the area, such as pasturing animals, growing rape or breeding sheep. The area is now in the process of transformation. Scale and mixed use. The modern airport, by being combined with railway stations, reloading and reshipment points, hotels, congress centres, gastronomic establishments and shopping centres, is developing into a complete city lacking nothing but housing. This shows that under certain conditions the trend to separate functions changes into a trend to mix functions. New forms of mixed uses can develop, such as the glass Volkswagen factory in the centre of Dresden as a counterpart to the Frauenkirche, the destroyed church just being rebuilt. What leads to urbanity is not the fashionable mixture of residential districts and industrial zones to create so-called double use but daring experimental mixtures on land formerly occupied by harbours and railways. For the railway grounds in Oslo and Groningen we developed a dynamic structure of city blocks that can be implemented in phases. It arises on a deck that climbs gradually higher and grows in synchrony with the buildings, finally crossing the tracks at its uppermost level. On top of the deck, besides the obligatory functions, are expensive townhouses with gardens. Underneath it is room for a distribution centre or a department store. This radical mixture is a consequence of the realisation that old policies to reduce car traffic by promoting public transportation and to ban shopping centres and distribution centres from the city centre so as to protect small retailers are counter248
ARTICOLI productive. Large, easily accessible car parks near ICE railway stations encourage travel by train. For instance, thanks to the new TGV railway station and gigantic shopping centre the old city centre of Lille has experienced a genuine revival. The construction of spacious houses with flexible ground floors near the city centre, such as those built on Kop van Zuid and the Müller Pier in Rotterdam, is not only the result of increasing demand from the well-to-do who want to move back to town. There is also a growing awareness that precisely these residents will function as catalysts for a sustainable urban culture. The phenomenon is demonstrated in London, which has one of the most successful urban cultures in the world. The city without a programme. During the presentation of the Pakhuizen project on the eastern commercial dock in Amsterdam, the architect Felix Claus answered a question about the appearance of his residential building with the comment: “ I have designed an occupied attic.” Around the same time I was giving a guided tour to a client through the new building of the University of Rotterdam and told him that we had actually designed a converted warehouse. Thereupon the man commissioned us to design a building as a spatial and architectural sculpture. The programme was to be determined later. The converted warehouse provides optimal premises for an advertising agency. A new design following a carefully prepared programme would never have attained a comparable degree of characteristic identity and quality. The same is true for the Hotel New York in the former head office of the Holland-America Line in Rotterdam and for the Café Amsterdam on the former GWL grounds. The success of this form of cultural recycling is not only due to the historical component and the location but also to powerful architectural characteristics and a certain spaciousness of the dimensions. These buildings derive their appeal from the resistance that the new occupant must overcome. Evidently buildings become better when they are not designed for a specific use, and the building and the programme must adapt to each other. Recycling and attributing typology occurred often in the past. Growing up in southern Amsterdam I was convinced that I could see the central station from Lairesse Street and did not find out until later that it was the Rijksmuseum I was looking at. Up to the early 20th century it was normal for city blocks and public buildings to be designed in terms of typology, whereby the programme played a subordinate role. The winning design for a theatre in Porto by Rem Koolhaas is an enlarged version of an earlier design for a house. His “fuck the context” statement was obviously augmented by “fuck the programme.” Kasimir Malevich knew all this already. He wanted his fantastical Architectonics to be occupied programmatically by a civilisation that deserved them: “Without a function the Architectonics simply exist, built of (non)transparent glass, concrete, tar paper, heated by electricity accessible throughout for the people who inhabit them and who can sit on their outer surfaces when the weather is nice”. Culture, nature, history. I cannot conclude an article on converted sites without praising the IBA Emscher Park. According to Tom Sieverts the total area of available and yet to be converted harbour, industrial and railway land is much larger than the construction land needed for the next fifty years. This statement “ regardless of whether it is true or not” says a lot about the immense space available in Germany. Furthermore, the population is shrinking and , according to a study by Tim Rienitz, it is expected that the amount of land used for agriculture, presently about fifty percent of the country, will be reduced to about half in the coming decades. However, this does not automatically mean that Germany is luxuriating in space. Farming is too automated and the tendency toward cheap sprawl instead of careful re-use is too great for this to happen. Nevertheless, knowledge of the situation is essential for the development of strategies for a sustainable cultural landscape. In this respect, IBA Emscher Park in particular exhibits an extremely provocative and yet varied and sensitive approach to the cultural landscape. In my opinion it is unique. A nice example of direction incorporating culture, history and nature is the Duisburg Meiderich project. Our project for the Hansa coking plant near Dortmund conforms to this pattern. A light sculpture preserves the outlines of the coking plant while the structure itself, with controlled overgrowth and collapse, is decaying into a modern ruin. Kees Christiaanse is architect and professor for design an urban planning at the Technical University of Berlin
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BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA SHRINKAGE AA.VV. , 2005, “Shrinking cities Vol.1”, Hatje Canz, Ostfildren-Ruit AA.VV. , 2005, “Shrinking cities Vol.2”, Hatje Canz, Ostfildren-Ruit AA.VV., 2005, “L’esplosione della città”, Compositori, Bologna Ingersoll Richard, 2004, “Sprawltown: cercando la città in periferia”, Meltemi, Roma Francesco Evangelisti, Piero Orlandi, Mario Piccinini, 2008, “La città storica contemporanea”, Edisai, Ferrara Giovanna Donini, 2008, “Margini della mobilità”, Meltemi, Roma Serena Vicari Haddock, 2004, “La città contemporanea”, Il mulino, Bologna Andrea Branzi, 2006, “Modernità debole e diffusa : il mondo del progetto all’inizio del 21° secolo”, Skira, Milano METROPOLIZZAZIONE Fausto Anderlini, 2003, “Dopo l’urbanizzazione, Spawl Suburbano e dinamica sociale, Bologna e altre metropoli”, Clueb, Bologna Fausto Anderlini, 2009, “Anamnesi urbana: Bologna 2003-2008: undici indagini sul corpo della città”, Clueb, Bologna Giovanni Ginocchini, 2009, “Percorsi di partecipazione : urbanistica e confronto pubblico a Bologna 2004-2009”, Edisai, Ferrara
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DISMISSIONE E TEMPORANEITA’ Stefano Boeri, 2011, “Biomilano : glossario di idee per una metropoli della biodiversità”, Corraini, Mantova Aldo Cibic, 2006, “Microrealities: a project about places and people”, Skira, Milano Nai, 2003,“Parasite paradise : a manifesto for temporary architecture and flexible urbanism”, Skor, Amsterdam Jovis Verlag, 2007, “Urban Pioneers”, Senatsverwaltung f r Stadtentwicklung, Berlin Florian Haydn e Robert Temel, 2006, “Temporary Urban Spaces: Concepts for the Use of City Spaces”, Birkhäuser Basel Francesco Catalano e Francesco Zorzetto, 2010, “Temporary store : la strategia dell’effimero : come comprendere un fenomeno di successo e sfruttarne le potenzialità”, Angeli, Milano Richard Florida, 2003, “L’ascesa della nuova classe creativa”, Mondadori, Milano INTERVENTO PROGETTUALE Yona Friedman, “L’architettura di sopravvivenza: una filosofia della povertà”, 2009, Bollati Boringhieri, Torino Allison Arieff, “Prefab”, 2002, Gibbs Smith, Salt Lake City Sara Marini, 2008, “Architettura parassita : strategie di riciclaggio per la città”, Quodlibet, Macerata
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RINGRAZIAMENTI
RINGRAZIAMENTI DI GRUPPO a Nicola Marzot, per averci indirizzato nel nostro percorso e talvolta messo ordine alle nostre idee agli Croce Rossa Militare Italiana, per averci permesso di curiosare nella caserma, per la documentazione fornita, per le informazioni che non sono mai uscite da lÏ e per i caffè offerti a Irene Sensi, il nostro aggancio in Comune, per aver sempre risposto rapidissimamente alle nostre richieste a tutti quelli che abbiamo interpellato, talvolta forse disturbato, che ci hanno ascoltato e dato la loro opinione a Levo, il nostro uomo oltre confine, per il suo lavoro via skype a Caterina, e vicolo del granchio, per aver permesso la nostra occupazione di casa sua e esserci stata accanto negli ultimi giorni di lavoro a Gege, per il lavoro di rifinitura che ci ha permesso di evitare, soprattutto nelle ore notturne
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RINGRAZIAMENTI
FRANCESCO ai miei sponsor e finanziatori, che mi hanno foraggiato in tutti questi anni, sperando che non lo debbano fare ancora per troppo tempo a mio fratello, perché fra poco tocca a lui entrare nel gioioso mondo dell’università a tutta la mia famiglia, che non è molto grande, ma che mi ha sempre dato tanto e mi ha reso quello che sono alla mia badante Caterina per l’aiuto dato e il supporto mai fatto mancare, il debito è grande ma in qualche modo lo ripagherò ai miei amici di vecchia data, quelli delle estati al mare, perché quelle poche volte che ci vediamo è sempre come tornare indietro di qualche anno ai miei amici della terra natia, quelli con cui sono cresciuto, quelli di mille piccole avventure, quelli che non vedo spesso ma dei quali apprezzo sempre una telefonata, quelli che ora sono lontani ma che andrò a trovare, quelli che mi portano a sciare o in campeggio, a giocare a basket o a prendere un caffè, alla Cantina, a quelli che mi propongono sempre qualcosa da fare, lo sapete che se no resterei a oziare sul divano a chi ho conosciuto in questi anni di università, per l’esperienza fatta insieme, per le serate passate a lavorare o in giro, i pranzi e le cene offerte, gli insegnamenti sul mondo del computer, l’interno 2, vicolo del granchio che è diventata una seconda casa, specie negli ultimi tempi, la piscina visitata esclusivamente di notte, il playground multietnico, la mia camera rosa pallido e il mio coinquilino di lungo corso ai nostri aiutanti degli ultimi giorni, per averci sollevato da alcune mansioni faticose e averci fatto vedere le cose in modo migliore, portando 257
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ottimismo e una visione un po’ più distaccata ai Faf Fun Cool, ormai sciolti, per avermi fatto studiare meno di quello che avrei potuto, per avermi portato in giro per la provincia, per avermi riportato al basket giocato, per aver reso tutto più leggero, per i piedi rotti, non ho ancora capito perché mi abbiate scelto come capitano all’O&T, per il buonumore, per permettermi di staccare dalla vita dello studente e rientrare nella vita di tutti i giorni, per i play-off appena raggiunti, grandi ragazzi al mio Vaio, perché dopo sei anni passati nel mio zaino, si è meritato la pensione a Radio Capital, il sottofondo delle giornate passate al computer alle mie bici, rubate (chissà dove sei SuperGai) o distrutte, per avermi portato in giro per tutta la città anche con le ruote sgonfie a Daniela e Giulia, per gli ultimi messi passati a stretto contatto, ci siamo visti pure troppo, alla fine ce l’abbiamo fatta, i migliori auguri per il futuro però ora facciamo che non ci vediamo per un po’, è ora di riallargare le nostre cerchie di contatti, insomma fare cose, vedere gente a chi non si è sentito preso in considerazione da questi ringraziamenti, scusa ma il tempo era poco, ma se sei qui e li stai leggendo sei compreso anche tu.
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RINGRAZIAMENTI
DANIELA Ringrazio innanzitutto la vitamina B, senza la quale non ce l’avrei mai fatta. Ringrazio i miei compagni di tesi per avermi sopportato nei momenti no e in quelli si, e per aver accettato i miei ritardi. I miei genitori, per sovvenzionarmi e per farmi fare sempre ciò che voglio. Mia sorella, per ascoltarmi quando non ne ha voglia. La fede, con cui ho condiviso anni di convivenza e università ed è l’unica persona a cui credo se mi dice: stai tranquilla. La Cate, che dopo questa tesi è il nuovo Enzo Miccio delle tavole. Gegge, per tutte le birre e le gags, e dovremmo vederci più spesso. La mia coinquilina Nena per le chiacchierate notturne quando mettevo da parte il computer. I miei amici di bologna, che sono la mia famiglia, e che adoro. In particolare Gigi, che è mio fratello e non so come farei senza di lui. L’Alli, il mio emisfero sinistro,che mi ha sempre spiegato che succedeva mentre andavo giu e tornavo su, e più di tutti sa quanto mi è costato stare a Ferrara, e la Vale, il mio emisfero destro, per quanto mi sostiene sempre e per tutte le serate passate insieme. Pedro, per la sua diplomazia e antichità, e Frasca, per la sua empatia e bontà. Levo perchè mi capisce anche quando non lo fa. L’eli perchè è bellissima. Stemp perchè mi fa arrabbiare ma poi si fa perdonare. Schirru perchè mi fa tornare serena istantaneamente. E ancora la Meri, perchè per fortuna è più matta di me, e Pablo, che mi ha sempre detto di ascoltare i consigli. Gheio, Baldo, Lando, Moruz, Carotino, la Bocci e la Titti, per tutti i momenti belli che ci sono stati e che verranno. Ringrazio anche tutti quelli che ho dimenticato e/o che mi hanno dimenticato. Vado! 259
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RINGRAZIAMENTI
GIULIA Eccoci qua a quella che considero la più importante pagina del book! E’ giunta l’ora di ringraziare tutte le persone con il quale e grazie al quale sono giunta fino a qui! Come non cominciare da coloro che da 25 anni mi sostengono e mi sopportano: grazie mamma e papà per quanto mi avete dato e mi state dando, tenendomi testa e lasciandomi fare. Poi c’è quel gigione di mio fratello che seppur è diventato prima marito e poi padre rimane pur sempre il fratellone che mi ha iniziato al computer e mi ha accompagnato crescendo: sappi che anche se mi fai arrabbiare se ho sopportato questi 6 anni è perchè mi ero formata ben bene con te! Grazie Ana del poco ma prezioso tempo passato insieme e di quello che in futuro passeremo (E grazie di esserti presa mio fratello): E a Giorgia che mi vede poco ma mi fa delle gran feste. Gli anni passati insieme sono forse meno ma sicuro sono stati importanti e belli: senza di te Già niente sarebbe stato uguale. Grazie per la pazienza, le risate, le avventure, i viaggi, Alta, i giacinti gli spinaci, l’America e tutto il resto che ora non posso scrivere ma del quale sai che ti ringrazio. Poi come non ringraziare tutti i Parenti, le nonne, gli zii, i cugini e tutta la combriccola che si è sempre interessata a me e che spesso e volentieri mi ha visto mancare a causa del troppo studio. Un altro pezzo fondamentale di ringraziamenti va a coloro che hanno reso Castel Maggiore un bel posto dove crescere e con il quale anche se non ci si vede per tanto tempo (anche a causa di questa tesi) ci si ritrova sempre davanti ad un thè o distese sul parco a raccontarsi i pezzi di vita arretrati. Grazie a Chiara Trimmy Boccia Gloria per l’angolino e per 261
ALLEGATI
le innumerevoli nottate passate a parlare: siete state luogo sicuro dove rifugiarsi e tornare sempre. Alla mia consulente speciale Eve. Grazie a tutti quelli che 18enni non sono più per i bei rapporti che da allora sono rimasti saldi. Alla maestra Anna e alla maestra Angela anche con il loro “ è brava ma non si impegna” mi hanno spinto a fare sempre di meglio. A tutti i compagni della mitica 5Ds, al mitico gruppo del banco centrale, alla Silvia per il suo esempio di tenacia e di simpatia, a Monfri per essersi ricreduto, all’Elena per la sua pazzia. A tutti coloro che ho incontrato facendo gli scout, esperienza che mi ha formato e mi ha dato tanto: a Christian anche se a volte è così stanco che mi ripete le cose. E ora i ringraziamenti legati a quest’avventura che si sta concludendo o che forse sta solo cambiando forma! Ai compagni fidati e a quelli scoperti durante il percorso: alla Totta che anche se non c’è oggi c’è stata ed è stata fondamentale per la sopravvivenza e per ballare sulle note del font Tunga. Alla Fede che è il mio esempio di organizzazione , a Fabio a Vale all’Angy a Rosa e a Diego per le cene luculliane e le risate. Ad Anto alla Marti e al nostro mitico twister in Carlo Mayr e alle nottate in piscina: a Gabri e alla sua passione per Petra Blaisse e per avermi insegnato ad usare il fantomatico illustrator. Alla Vero, ai suoi cubetti, e al nostro splendido lavoro di APE che non ho mai visto completo. Alle carissime coinquiline che con il quale ho avuto l’onore di condividere per due volte l’appartamento: alla paziente Chiara e ai suoi consigli, alla dolce Valeria alle prese con la nostra lattuga e a tutte le cenette e le 262
chiacchiere sul terrazzo e sotto L’occhio. A Sevilla che mi è entrata nel cuore e a coloro che hanno reso l’Erasmus ancor più divertente e pazzo: a Viky, Claudia, Chiari, Paula e Nicola per avermi accolto, ospitato e fatto sbellicare. Finisco con ringraziare la compagnia dell’Acero senza la quale la facoltà sarebbe stata molto più monotona, il COS volante e la Simona che mi ha dato corda, i giacinti in cortile perchè c’è bisogno di colore che se no ci si deprime e alla Carla punto fisso in facoltà: e ultimi i professori per me fondamentali, a Barbara Stefani che mi ha fatto capire che ci vuole fantasia e che bisogna imparare a muoversi sulle proprie gambe, a Susanna Pasquali e ai suoi disegni di Santa Sofia, a Sante Mazzacane per avermi fatto andare oltre le mie possibilità e a Ferdinando Laudiero che mi ha confermato che sapere fare le tagliatelle può essere una qualità apprezzabile quanto aver capito come funziona una struttura in cemento armato. Alla piccola Ferrara, ai locali che non esistono, alla cotoletta di settimo, alle mura in bicicletta, a via Bersaglieri, via del Carbone, via del Granchio, al Giardino delle Duchesse a Ricicletta e al mio amato risciò. Ultimissimo ma fondamentali ringraziamenti Ai due di fronte a me in questo momento con il quale abbiamo passato giorni e mesi gomito a gomito tra post’it, bibbie del colore, battaglie burocratiche e schizzi da paura: è stata dura ma ce l’abbiamo fatta e ci dobbiamo sia una pacca sulla spalla che una bella vacanza! e ora.. a lavorare... ops scusate... a festeggiare!
263
ALLEGATI
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
264
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
TAVOLE
0. ABSTRACT
265
ALLEGATI PERIODI DI CONTRAZIONE
MAPPA MONDIALE DELLA CITTA’ IN CONTRAZIONE
Città in contrazione in Europa > 250.000 abitanti > 10% di popolazione persa
Città in contrazione > 100.000 abitanti > 10% di popolazione persa
Graz A Vienna A
Montreal CDN Toronto CDN Zurich CH
Berlin D
Dusseldorf D Essen D Frankfurt D Gelsenkirchen D
Murmansk Norlisk
Vorkuta
Halle D
Arkhangelsk
Berezniki
Middlesbrough Manchester
Pervouralsk Zlatoust
Tallinn Tartu
Stockholm
Kopeysk
Riga
Arhus
Liepaja Copenhagen York Kiel Salford Leeds Korolev Rostock Lubeck Bolton Kingston Hamburg Schwerin Wilhelmshaven Liverpool Norwich Haarlem Berlin Amsterdam Nottingham Dessau Rotterdam Utrecht Halle Leipzig Coventry Swindon Ipswich s’Gravenhage Gorlitz Bristol Herne Oberhausen Essen Brighton Reading Chemnitz Ghent Dusseldorf Kassel Dresden Remscheid Portsmouth Dabrowa Gornicza Lille Wuppertal Chorzow Frankfurt Zwickau Bytom Havant Rouen Mannheim Paris Vienna Miskolc
Seattle
Sudbury
Montreal
Saint Paul
Minneapolis
Rochester Springfield Cambridge Detroit Flint Syracuse Milwaukee Warren Buffalo Albany Boston Chicago New Haven Gary Cleveland Erie Providence Jersey City Akron Newark New York Kansas City Wilmington Philadelphia Dayton Evansville Cincinnati Pittsburgh Saint Louis Baltimore Norfolk Louisville Washington Portsmouth
Salt Lake City
Bordeaux
Bilbao Baracaldo
Peoria
Oakland San Francisco Berkeley
Chattanooga
Birmingham New Orleans
Santa Colom
Basel Budapest Bern Zurich Graz Lausanne Szeged Geneva Turin Trieste Lyon Milan Padua Venice Saint-Etienne Pecs Resita Reggio Emilia Bologna Marseille Genoa Rimini Split Toulon La Spezia Florence Pescara Naples
Cadiz
Cheremkhovo
Copenhagen DK
Chita
Temirtau Qaraghandy
Semey Oskemen
Jezqazghan Oiqlhar
Berdyansk
Sverdlovsk
Taidykorgan Almaty
Bucaresti Ruse Sumon
Symkent
Sukhumi
Annaba
Kumajri
Kirikkaie
Samarqand
Kimch’aek
Tanjin Talyuan Tanshan
Athens
Dandong
Dalian
Darnah Al-Suways
Masan Yangzhou Chao’an
Nanchong Chengdu Neijiang
Amritsar
Qandahar
Basra
Paris F Bristol GB
Tokio Kure Yokohama Osaka Nagoya
Taizhou
Glasgow GB
Fuzhou
Kumming Nanning
Leeds GB
Shantou
Halkou
Liverpool GB London GB Manchester GB
Hue
Da Nang Asmera
Kotar Gold Fields
Ta’izz N’Djamena
Korhogo
Manila
Qui Nho’n
Chon Buri
Marseille F
Coventry GB Edimburgh GB
Miyakonojo
Guiyang
Narayanganj
Dum Dum
Omuta Yatsushiro
Jinzhou
Ybin
Hufuf
Poza Ricade Hidalgo
Bordeaux F Lyon F
Hakodate
Kaesong
Shangqiu
Baghlan
Abadan Khorramshahr Hawalli
Tel Aviv
Ajdabiya
Muroran
Hamhung Wonsan
Zibo
Pireas
Kunduz
El-Djelfa
Savannah
Otaru
Tieling Zhangjiakou
Vanadznor
Taranto
El-Boulaoda
Kuznetski
Belovo Prokopevsk
Pavlodar
Oral
Kramatorsk Slovyansk Oleksandriya Pavlohrad Kostantynivka Dnipropetrovsk Horlivka Krasny Luch Nikopol Maklyivka
Sibiu Brasov
Bari
Cagliari Reggio Calabria Catania
Lisbon
Columbia Atlanta
Leninsk
Kokshetau Rudny
Kherson
Subotica Ferrara Ravenna
Barcelona Hospitalet
Kiel D Oberhausen D Wuppertal D
Andzhero-Sudzhensk Qizillar
Sepukhov
Preston Dublin
Hamburg D
Leipzig D Mannheim D
Nizhny Tagil
Oslo Edimburgh Glasgow Newcastle
Middlesbrough GB
Nha Trang
Phnom Penh
Newcastle GB
Nottingham GB
Iwo Ikare
Calì
Bangui
Pireas GR
Bologna I
Kananga
Catania I Florence I Genoa I Milan I Naples I Turin I Trieste I Venice I
Pekalengan Tegal
Boma
Cilacap Kolwezi
Tel Aviv IL
Springs Brakpan Benoni
Dublin IR
Krugersdorp
Vereeniging
La Granja
Kimberley Bloemfontein Welkom
Independencia
San Miguel
La Cisterna Nunoa Conchalì
Amsterdam NL Rotterdam NL s’Gravenhage NL
East London
Nelspruit Kjerksdorp Potchefstroom
Utrecht NL
Stockholm S
Diminuzione di popolazione
75 - 100% Baghlan 50 - 74% Baghlan 25 - 49% Baghlan 10 - 24% Baghlan
1950
1955
Horlivka UA
1960
1965
LE TAPPE DEL CAMBIAMENTO
ANATOMIA DI UNA CITTA’ IN CONTR
Dalla rivoluzione industriale alla contrazione urbana
)
)
+
)
)
L’evoluzione della città moderna
)
+
1970
La crisi della città moderna
Il panorama industriale e l’automobile Fine ‘800-Inizi ‘900
)
area urbana con almeno 10.000 abitanti
L’esplosione della città
Lo sviluppo della città estesa 1930-1970
La contrazione
La metropolizzazione e la città complessa 1970-2000
Il fenomeno parallelo alla metropolizzazione Oggi
forte diminuzione della popolazione e dei nuclei famil
CASI STUDIO DETROIT
MANCHESTER/ LIVEPOOL
IVANOVO/ YUZHNA
HALLE/LEIPZIG
VENEZIA
Venezia
elevato tasso di abitazioni sfitte e vacanti per un lungo
Detroit Halle
Leipzig Ivanovo Yuzha
Detroit, Michigan, Stati Uniti 1950: 1.849.568 abitanti 2003: 921.758 abitanti
Halle, Sassonia, Germania 1980: 714.000 abitanti 1990: 530.010 abitanti 2003: 496.532 abitanti
Decrescita, 1950-2003: -50,2%
Liverpool
Manchester
€ £ €€$
Ivanovo, Federazione Russa 1990: 479.700 abitanti 2002: 447.100 abitanti
Manchester, Regno Unito 1930: 766.000 abitanti 2002: 422.300 abitanti
Centro storico, Venezia, Italia 1950: 174.808 abitanti 2010: 59.621 abitanti
Decrescita, 1990-2002: -6,8%
Decrescita, 1930-2002: -44,9%
Decrescita, 1950-2010: -75,9%
Leipzig, Sassonia, Germania 1980: 324.431 abitanti 1990: 321.684 abitanti 2003: 240.077 abitanti
Yuzha, Federazione Russa 1990: 23.800 abitanti 2002: 18.600 abitanti
Liverpool, Regno Unito 1931: 857.247 abitanti 2002: 441.500 abitanti
Estuario, Venezia, Italia 1950: 44.037 abitanti 1970: 50.729 abitanti 2010: 29.933 abitanti
+
Crescita, 1950-2003: +171,3% OCCUPATI Detroit
Decrescita, 1990-2002: +21,8%
OCCUPATI INDUSTRIA CHIMICA -165.000
Industria tessile
OCCUPATI - MANCHESTER
+50.000
43% sobborghi
1990
41.300
Manchester +30.000
ABITAZIONI Detroit .000
-147
+600.000
1991
Contee confinanti 000
000.
+1.
1990
2001
OCCUPATI INDUSTRIA - YUZHA
cato l mer
% de
10.3
5000
1999 FOR SALE
74.596
11.717
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
266
14.400
74.596 ab
VACANTI
Leipzig Halle
-50%
Unità vacanti
Disoccupati
27% 20%
19% 22%
1956 - 1976 2001
1990
POSTI DI LAVORO PERSI
220.000
REDDITI
249.000
Industria tessile
1970
1000
Altre industrie
2000
1700 Industria (totale)
1990
2000
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
35.000
Terra ferma, Venezia, Italia 1950: 96.966 abitanti 1980: 207.811 abitanti 2010: 181.300 abitanti
LINEE GUIDA PER MODELLI DI CITT
Decrescita, 1980-2010: -13,7% ABITANTI / TURISTI abitanti
160.000 120.000
2001
-45%
16.000 12.000 8.000
40.000
4.000 1950
1. capire lo sviluppo peculiare proprio di ogni città interessata dalla contrazione
OCCUPATI INDUSTRIA
turisti/giorno
80.000
33.000 13.000
83.000 1981 - 1996
€
1. reinventare attività lavorative, ludiche, ricreative
Decrescita, 1970-2010: -41%
NUOVE ABITAZIONI
Settore industriale
SUBURBANIZZAZIONE
€$
RIPERCUSSIONI SOCIO-CULTURALI
Decrescita, 1931-2002: -48,5%
OCCUPATI INDUSTRIA - IVANOVO
Decrescita, 1989-2003: -26%
Contee confinanti
$£$
crisi economica strutturale con notevole crisi occupaz
Decrescita, 1989-2003: -6,3%
Contee confinanti 1950: 1.166.629 abitanti 2003: 3.164.966 abitanti
££ $
2010
1965
2005
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
TAVOLE Chemnitz D Dresden D
Barcelona E Bilbao E Hospitalet de Llobregas E
Tallinn EST
Kingston GB Leicester GB
Athens GR Bari I
Budapest H
Riga LV
Lisbon P
Arkhangelsk RUS Chita RUS Murmansk RUS Nizhny Tagil RUS Petropavlovsk-Kamchatski RUS Prokop’evsk RUS
Makiyivka UA
1975
1980
1985
1990
RAZIONE
liari
o periodo
€
£
£$
€
zionale
I 2. cambiamento delle abitudini in base alle occasioni contestuali
3. rinnovata fruizione degli spazi urbani
TA’ INEDITI 2. delineare azioni basate sull’idea di “pianificazio- 3. utilizzare strumenti leggeri: lo sviluppo culturale ne debole” e la nascita di social network risultano più determinanti nella costituzione della forma urbana
1. CITTA’ IN CONTRAZIONE
267
ALLEGATI IL COMUNE: I NUMERI
INQUADRAMENTO GEOGRAFICO
1970 - 2010
Bologna A14 / tangenziale linea ferroviaria via Emilia
1 - Irnerio 2 - Galvani 3 - Malpighi 4 - Marconi 5 - Cirenaica 6 - Mengoli Sant’Orsola 7 - Dagnini Lunetta 8 - Murri 9 - San Mamolo 10 - Costa Saragozza 11 - Saffi 12 - Porto 13 - Beverara Lame Pescarola 14 - Bolognina 15 - San Donato 16 - Massarenti Mattei 17 - Fossolo 18 - Due Madonne 19 - Pontevecchio Mazzini 20 - Savena 21 - San Ruffillo 22 - Colli 23 - Reno 24 - Barca 25 - Santa Viola 26 - Casteldebole 27 - Pontelungo Birra 28 - Borgo Panigale 29 - Corticella 30 - Pilastro
San Pietro in Casale
Altedo San Giorgio di Piano San Giovanni in Persiceto
BOLO
VARIAZIONE ASSOLUTA DEGLI ABITANTI
Zone
La popolazione bolognese ha raggiunto quantitativamente il suo apice nei primi anni 70 (oltre 493.000 unità). Da quel momento si è avviato un processo di diminuzione dei residenti che ha portato in una ventina d’anni alla perdita di circa 90.000 unità. Negli ultimi 20 anni questa tendenza ha avuto un incidenza minore e la perdita è stata di circa altre 23.000 unità.
dati 2005 - 2010
dati 1975
Il territorio comunale presenta una spiccata omogeneità per quanto riguarda la variazione di abitanti. Molte zone presentano variazioni minime, specchio di una sostanziale stabilità; gli aumenti più importanti si registrano in poche zone isolate mentre le diminuzioni riguardano zone più ampie ma ugualmente distribuite su tutto il territorio.
isc nas can mo var
da - 150 a -50 da - 49 a 50 da 51 a 150 da 151 a 300 da 301 a 500 oltre 500
Dagli an decessi stabili, nascite drastica dosi so anni 90 con il flussi m città. naturale si è a negativi previsio peggior fattore maggio scita residen maggio migrazi solo ne sembra sua cres
Minerbio Molinella Castel Maggiore
500000
Calderara di Reno
450000 400000 350000 300000 250000
Anzola dell’Emilia Budrio
Granarolo dell’Emilia
Bazzano
29 28 13 27 14 25 26 15 24 11 12 4 23 10 1 5 3 16 2 6 17 8 9 18 7 19 22 21 20
200000 150000 100000
Castenaso Crespellano Bologna
50000
Zola Predosa Casalecchio di Reno
1970
Medicina
San Lazzaro di Savena
1975
1980
1985
1990
1995
Castel Guelfo
Ozzano dell’Emilia
2000
2005
30
2010
1 75 9 8 19 0
Abitanti
Sasso Marconi
1970: 493.070 1975: 489.682 1980: 466.583 1985: 437.203 1990: 411.803 1995: 386.491 2000: 379.964 2005: 373.743 2010: 380.181
Pianoro Castel San Pietro Terme Imola
5 km
TAPPE DELLO SVILUPPO URBANO
1940
1950
1960
1970
1980
LA PROVINCIA: I NUMERI 1983 - 2010 La popolazione nella provincia bolognese ha conosciuto negli ultimi 40 anni un percorso inverso rispetto a quello del comune. Sembra essere la provincia, o comunque l’hinterland, il soggetto che ha conosciuto la maggiore crescita a seguito dello spopolamento del comune, anche se con valori numerici molto inferiori (+60.000 unità circa). Le cause sono da ricercare nell’offerta di una migliore qualità e di un minor costo della vita al di fuori del capoluogo.
VARIAZIONE ASSOLUTA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE PER COMUNE
Comuni
1 - Bologna 2 - San Lazzaro di Savena 3 - Pianoro 4 - Casalecchio di Reno 5 - Zola Predosa 6 - Crespellano 7 - Anzola dell’Emilia 8 - Calderara di Reno 9 - Castelmaggiore 10 - Granarolo dell’Emilia 11 - Castenaso 12 - Ozzano dell’Emilia 13 - San Giovanni in Persiceto 14 - Crevalcore 15 - Minerbio 16 - Budrio 17 - Molinella 18 - Medicina 19 - Castel San Pietro Terme 20 - Imola 21 - Vergato 22 - Porretta Terme
14 13 6 7 5
650000 600000 550000 500000 450000 400000 350000 300000 250000 200000 150000
21 22
1983: 477.142 1986: 484.610 1989: 494.305 1992: 507.618 1995: 519.347 1998: 531.113 2001: 544.446 2004: 569.872 2007: 591.818 2010: 604.161
50000 1983
1986
1989
15 8 9 10 16 11 1 2 12 19
3
1992
1995
1998
2001
2004
2007
2010
268
Italia 2973
Estero 625
Prima cintura 3218
Bologna Emilia Romagna 1292
Resto provincia 2725
17
DIREZIONI DELLE EMIGRAZIONI dati 1970 - 2010
20 Castello d’Argile + 1.382 (+37,7%) Sant’Agata Bolognese + 1.046 (+21,2%) S.Giovanni in Persiceto + 1.494 (+6,6%)
Monte San Pietro + 2712 (+35,8%) Pianoro + 1839 (+12,8%) Marzabotto + 1010 (+19,2%)
*escluso il Comune di Bologna
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
dati 2010 variazione negativa da 1 a 300 da 301 a 750 da 751 a 1500 oltre 1500
18
Bologna - 33.161 (-8,2%) Casalecchio di Reno - 1.474 (-4,3%) San Lazzaro di Savena - 866 (-2,9%)
100000
Abitanti*
4
MOVIMENTI MIGRATORI
dati 1991 - 2001
A conoscere una forte diminuzione del numero di abitanti all’interno del territorio provinciale sono stati soprattutto il capoluogo e i comuni della prima cintura che avevano conosciuto un consistente aumento della popolazione negli anni precedenti. I comuni con il maggiore aumento del numero di abitanti sono quelli di confine della prima cintura mentre al di fuori di essa di registrano aumenti numericamente inferiori ma che riguardano una fascia di territorio più ampia. Sui confini della provincia si registrano sia aumenti che diminuzioni di grossa entità, i primi riguardano la zona di pianura, i secondi le zone montane.
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
San Pietro in Casale + 1052 (+11,9%) Molinella + 1661 (+13,8%) Budrio + 1232 (+8,7%) Granarolo + 1762 (+25,4%) Medicina + 1100 (+8,8%) Castel San Pietro Terme + 1231 (+6,9%) Imola + 1781 (+2,8%) Marzabotto + 1010 (+19,2%)
Analizzando dati riguardanti i le emigrazioni verso la provincia si è notato come fra il 1970 ed il 1990 gli spostamenti siano avvenuti soprattutto sull’asse ovestest, cioè lungo la via Emilia. Questa tendenza è andata calando nei venti anni successivi quando i comuni che hanno accolto i primi grandi movimenti migratori si sono stabilizzati e così i movimenti si sono spostati sull’asse nord-sud, i cui comuni hanno conosciuto una decisa crescita demografica.
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
1970 - 1990
TAVOLE
OGNA: ANDAMENTO DEMOGRAFICO NEL COMUNE
5 - 2010
crizioni anagrafe scite ncellazioni anagrafe orti riazione totale
17000 16000 15000 14000 13000 12000 11000 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 -1000 -2000 -3000 -4000 -5000 -6000 -7000 -8000 -9000 -10000 -11000 -12000 -13000 -14000 -15000 -16000 -17000
nni 70 il numero di i è rimasto su valori il numero delle è invece crollato amente risollevanolo a partire dagli 0, in contemporanea rimoltiplicarsi dei migratori verso la Quindi il saldo e della popolazione attestato su valori i e secondo le oni è destinato a rare. Comunque il che ha influenzato ormente la decredella popolazione nte è stato il sempre ore numero di ioni, numero che ell’ultimo decennio a aver rallentato la scita
9 19 85 9 19 19 0 95 20 00 0 20 20 5 10
1990
2000
ANDAMENTO DELLE EMIGRAZIONI DA BOLOGNA dati 1986 - 2010 Estero Italia Emilia Romagna Provincia Totale
12000 11000 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0
Da metà degli anni 80 l’emigrazione verso la provincia ha avuto un andamento altalenante con due picchi agli inizi degli anni 90 e 2000 mentre oggi sembra essere un fenomeno in calo. Si sono mantenute stabili le emigrazioni verso il resto d’Italia mentre quelle verso l’estero e verso il resto della regione hanno avuto un lieve ma costante incremento soprattutto negli ultimi 15 anni.
1 86 9
1 90 9
1 95 9
2 00 0
2 05 0
2 10 0
1990 - 2010
2. BOLOGNA|CITTA’ IN CONTRAZIONE
269
ALLEGATI MORFOLOGIA DELLA METROPOLIZZAZIONE
FATTORI DELLA METROPOLIZZAZIONE PRODUZIONE
ABITAZIONI
Contrazione / dinamica centripeta
Dispersione / dinamica centrifuga
MOBILI Dispersione / dinamica centrifuga
Contrazione / dinamica centripeta
- trasformazioni del sistema produttivo - uso tecnologie informatiche
- elevati prezzi degli alloggi - decentramento dei posti di lavoro
Crisi della “grande fabbrica”
Bologna e la provincia
Affermazione della piccola meia impresa come sistema produttivo. Cresciuto bisogno di interdipendenze, la produzione sempre più legata alle relazioni che riesce ad attivare. Il processo di integrazione produttiva non avviene più concentrando la produzione, ma appunto controllando la catena di produzione del valore aggiunto, utilizzando le innovazioni nelle telecomunicazioni e nei trasporti.
Struttura policentrica con nucleo dominante e crescita concentrata. Da una dinamica centripeta (concentrazione) a una centrifuga (dispersione). La tendenza è quella distribuire le funzioni nel territorio punti di specializzazione , diversificati ma, integrati tra loro, a formare un tutt'uno.
TERRITORI METROPOLIZZATI
Costo dell’abitazione diventa “filtro” sociale
Aumento dei costi nella zona centrale diventa un fattore di espulsione. Abitazione deve facilitare l’accessibilità ai servizi e al luogo di lavoro. Le scelte insediative delle famiglie oggi appaiono meno vincolate rispetto al passato e sono determinate da una parte dal calcolo economico e dall'altra dalla ricerca di condizioni insediative ritenute, a torto o ragione, desiderabili.
PRODUZIONE: I DATI
BOLOGNA E LA METROPOLIZZAZIONE NELL’EUROPA MERIDIONALE
NUOVE IMPRESE E ISTITUZIONI PROVINCIA DI BOLOGNA DATI 1991 - 2001
3 0k
Monodire
La rete delle i
L’accessibilità è un I movimenti di pers Nella nuova condiz tale strategia è una
ABITAZIONI: I DATI NUOVE ABITAZIONI PROVINCIA DI BOLOGNA
a ov ra nupertu a
MOB o
ov
nu
DATI 1991 - 2001
INFRASTRUTTU PROVINCIA DI
m
25k m
20k m
15k m
10km 5km
>300
> 800
201 - 300
601-800
101 - 200
401-600
<101
201-400
Variazione negativa
<200
viabilità sec
aumento totale in Provincia
aumento totale in Provincia
APERTURA / CHIUSURA IMPRESE PER AMBITO PRODUTTIVO PROVINCIA DI BOLOGNA
iuso
ch
COSTO DELLE ABITAZIONI (€ / mq)
ova ra nu ertu ap
viabilità pri
viabilità fer
FLUSSI PENDO COMUNI DELLA DATI 2010
DATI 1991 - 2001
Barcellona km 30
km 25
m 5k
Il Comune
m 0k 5
1
1
km 20
km
< 2500
Barcellona 2500 < 3000
Anzola dell
3000 < 3500
LA V IN O D I
3500 < 4000
km
km 25
Zola Pre km 20
>4000
>100 70_100 30_60
m 5k m 0k
5
1
1
30
Marsiglia
km
Casalec
Marsiglia La Provincia < 2000
10_30 30_50
2000 < 2250
> 100 50 - 99 1 - 49
2250 < 2500
Diminuzione km 30
km 25
2500 < 2750
Aumento km 20
2750 < 3000
Industria
m 5k m 0k
5
1
1
Milano
Commercio km
Servizi
Milano
>3000
Si è consolidata la tendenza generale a una ricollocazione delle attività produttive. Queste a minor valore aggiunto si allontanano dalla città, per approdare nell'adiacente territorio metropolitano. Avviene così una "periferizzazione" selettiva dell'industria e del settore terziario: in tutte le aree aumenta la presenza del settore terziario, producendo una diffusione dei servizi un tempo concentrati nel cuore della città.
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
270
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
Negli ultimi anni si è registrato un lieve rallentamento della crescita demografica all'interno della regione metropolitana mentre si osserva una crescita di mobilità interna della popolazione. Questo è il risultato del cambiamento del luogo di residenza, causato principalmente dal costo delle abitazioni nelle aree centrali e dallo spostamento verso i luoghi di lavoro. A tal proposito si deve sottolineare il ruolo decisivo del mercato immobiliare come filtro sociale e la rigidità rappresentata dalle abitazioni di proprietà nell'attuale situazione di decentramento e precarietà del lavoro e di mancanza di abitazioni in affitto.
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
Molti cambiament Sembra esserci un triale. Esiste una m ma i costi di tale p
TAVOLE
ITA’ Multidirezionalità
ezionalità (radiale)
- facile accessibilità - maggiore mobilità
infrastrutture diventa lo “scheletro” della metropolizzazione.
n tratto imprenscindibile del nuovo territorio metropolitano. sone non sono più monodirezionali (centro-periferia) ma diventano pluri-direzionali. zione di domanda di servizi, l'offerta sceglie la localizzazione non tanto vicina alla domanda, ma piuttosto comoda da raggiungere. Funzionale a a relativa integrazione di diverse offerte concentrate nello stesso polo.
BILITA’: I DATI
URE BOLOGNA
condaria su gomma
incipale su gomma
rroviaria
OLARI A PRIMA CINTURA
3872
Granarolo dell’Emilia
2103
2542
l’Emilia
edosa
Castel Maggiore
Calderara di Reno
1845
2695
1162
2216 1972 Castenaso
2211
1635 3040
2492
3988 3565
cchio di Reno
707
7038
1362
2064
6917
San Lazzaro
Sasso Marconi 3526 Pianoro
ti nella mobilità intercomunale sono spiegabili con i processi di rilocalizzazione della produzione e dei servizi e con dinamiche demografiche. n collegamento relativamente chiaro tra lo sviluppo delle infrastrutture e la forma adottata dalla dispersione urbana, tanto residenziale quanto indusmaggiore libertà di movimento, possibile soprattutto per l'accresciuta possibilità di mobilità individuale, che genera grandi flussi di pendolarismo possibilità la fanno risultare una scelta meno felice di quanto si potesse immaginare.
3. METROPOLIZZAZIONE
271
ALLEGATI POTENZIALE URBANO
AREE IN TRASFORMAZIONE (PSC)
AMBITI DI TRASFORMAZIONE (PSC)
CITTA’ IN TRANSIZIONE
Nodo infrastrutturale
Polo fieristico
zone statiche
Polo universitario
zone di futura trasformazione zone in trasformazione
Città turistica
1.
2.
1. All’interno del tessuto urbano alcune aree vengono dismesse. Queste sono il prodotto dei fenomeni di delocalizzazione di attività produttive e servizi al di fuori della città. 2. Le attività si spostano all’esterno e lasciano all’interno della città spazi ora inutilizzati ma con un potenziale inespresso.
2.
1. La città organizza la quasi totalità delle sue polarità nel centro città. 2. Con la metropolizzazione e lo svuotamento di alcune aree urbane, queste diventano il luogo ideale per il decentramento di parte delle polarità e distribuirle in maniera più eterogenea sul territorio.
territorio urbano strutturato Ambiti da riqualificare territorio urbano da strutturare Ambiti di sostituzione territorio urbano da strutturare ambiti per nuovi insediamenti
LINEA DI CINTURA
Centro culturale
Polo sanitario
1.
aree strategiche (ferrovia suburbana)
ferrovia suburbana
aree strategiche (ferrovia principale)
ferrovia principale
In una città che fa della mobilità uno dei suoi tratti principali le vie di comunicazione su rotaia assumono un ruolo di risalto, ancora di più se si pensa che la “linea di cintura” passa in prossimità di buona parte della aree in trasformazione.
La presenza della mobilità su rotaia costituisce un valore aggiunto per queste aree, al loro potenziale come aree in trasformazione si aggiunge la loro posizione strategica su un’infrastruttura che facilità l’accessibilità.
AREE IN DISMISSIONE Aree ferroviarie
Aree industriali OFFICINE CASARALTA
6,3 ha
0%
100 %
IN DEMOLIZIONE PSC POC
EX EX-D
IREZ
PRATI DI CAPRA
IONE
SIB
SA
I CH AC TAB TA RA RAL TTU ASA EC IN NI IC A SA OFF M R E CAS
LAVO
ANI
EX-POL FER AREA RE NO
0%
100 %
CAVE RENO PSC POC
RA OVEST
BATTAGLIONE ALEMANNI
AREA RAVONE CAPRARA
6,3 ha
SASIB
ACCORDO TERRITORIALE
ACCORDO ATTUATIVO
PARZIALMENTE COMPLETATA CESSIONE
PSC POC
12 ha
SABIEM
PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE
OVIARIO DOPOLAVORO FERR
SABIEM PRATI DI CAPRARA EST ORTI
PRATI DI
40 %
60 %
OL EX-CEV
RI
6 ha
AREA RENO
IFA
N MA
PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE
PRATI DI CAPRARA+ EX POLFER
10 %
90 %
7,4 ha
10 %
90 %
CASERMA CHIARINI
RIERA
EST POLVE
IN UN USO A TRENITALIA PSC POC
RIA
RE
BIR
LI
ME
MA
ACCORDO ATTUATIVO
SE
0%
100 %
RM
AM
AS
IN
I
CA
SE
RM
AM
AZ
CESSIONE
20 ha
AREA RAVONE
CA
O VEC STA EX OLO I AMM AN M ADRUPED MA S QU CASER RMIERIA FE EX IN MINGHETTI EX TEATRO CASERMA SA EX POLVERIERA VAL D’APO
EX
ACCORDO TERRITORIALE
PARZIALMENTE DEMOLITA PSC POC
PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE
MANIFATTURA TABACCHI
DEPOSITO TRENITALIA
ZO
NI
PSC POC
ACCORDO TERRITORIALE
DOPOLAVORO FERROVIARIO
50 %
ACCORDO ATTUATIVO
CESSIONE
6 ha
50 %
PSC POC
PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE
EX OFFICINE CEVOLANI
272
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
ACCORDO TERRITORIALE
ACCORDO ATTUATIVO
CESSIONE
2,1 ha
0%
100 %
SERVIZI RICREATIVI PSC POC
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
10,7 ha
10 %
90 %
IN DEGRADO PSC POC
PROG.PRE PROG.DEF PROG.ESE
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
TAVOLE
)
aree da riqualificare aree di sostituzione aree per nuovi insediamenti
Per la loro vicinanza all’infrastruttura, la loro trasformabilità e accessibilità, queste aree risultano avere tratti comuni e un rapporto simile con il contesto che non è strettamente correlato alla loro collocazione territoriale.
Aree militari EX DIREZIONE LAVORI
30 %
0,1 ha
70 %
CASERMA MINGHETTI
0,3 ha
20 %
80 %
PRATI DI CAPRARA orti
25 %
2,7ha
75 %
ORTI DEGLI ANZIANI PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
17ha
PRATI DI CAPRARA OVEST
20 %
80 %
PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
CASERMA MAZZONI
CROCE ROSSA MILITARE-CIVILE PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
EX BATTERIA ALEMANNI
0%
0,2 ha
100 %
1° BANDO 2° BANDO
PRATI DI CAPRARA EST
10 %
26,7ha
90 %
1° BANDO 2° BANDO
0,7 ha
CASERMA MASINI
100 %
0%
RESIDENZIALE PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
CASERMA CHIARINI
2,5 ha
50 %
50 %
OCCUPAZIONE ABUSIVA PUV PSC POC
4,8 ha
30 %
70 %
PUV PSC POC
PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
10,8 ha
CASERMA SANI
40 %
60 %
CPT PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
EX BIRRERIA CASERMA MAMELI
50 %
0,06 ha
50 %
PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
EX INFERMERIA QUADRUPEDI
60 %
0,2 ha
40 %
SEDE DI ASSOCIAZIONI PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
CASERMA SAN MAMOLO
90 %
1,2 ha
10 %
PUV PSC POC
EX-STAVECO+AZEGLIO
70 %
PARROCCHIA SAN MAMOLO PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
1° BANDO 2° BANDO
8,7 ha
30 %
PUV PSC POC
EX POLVERIERA VAL D’APOSA
40 %
1° BANDO 2° BANDO
0,7 ha
60 %
ORTI DEGLI ANZIANI PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
PUV PSC POC
1° BANDO 2° BANDO
4. STRATEGIA|DISMISSIONE
273
ALLEGATI AMBITO URBANO
AMBITO SOCIO CULTURALE IERI
POTENZIALITA’ CULTURALI MUSICA CINEMA | TEATRO | DANZA
OGGI 2011
1970
EVENTO PRINCIPALE
INTERNAZIONALE METROPOLITANA URBANA
ARTI PLASTICHE | VISIVE | GRAFICHE
EVENTO OFF | ALTRE SEDI EVENTO OFF | STUDI APERTI
SHRINKAGE
FESTIVAL DELLA ZUPPA
ARCHITETTURA | DESIGN | AMBIENTE
Aree in trasformazione Aree in attesa di trasformazione Interventi temporanei
FESTIVAL CULTURALI BUSKERS PIRATA
MERCATO BIO
GENDER BENDER
MERCATO BIO XM24 MERCATO DELLA TERRA
CERSAIE SAIE
MERCATO XM24 DELLA TERRA
BILBOLBUL
OPEN DESIGN ITALIA DANZA URBANA FESTIVAL
ROBOT
BIOGRAFILM FESTIVAL
I cambiamenti post-industriali hanno generato condizioni sociali, economiche e spaziali differenti. Il fenomeno di abbandono di alcune aree può portare ad esclusione sociale e crescente divisione della società urbana. La pianificazione istituzionale degli ultimi decenni non soddisfa i bisogni locali legati al tempo attuale ma punta soprattutto al futuro delle aree, mettendo in stand-by il presente.
BOTANIQUE
LIVE ART WEEK
GREEN SOCIAL FESTIVAL
LA CITTA’ POST-INDUSTRIALE
ROCKER FESTIVAL
MERCATO BIO MERCATO XM24 DELLA TERRA
YOUNGABOUT FESTIVAL HOMEWORK FESTIVAL
URBANIA FESTIVAL
PREMIO CELESTE
PANICULTURE FESTIVAL
ARTEFIERA
PIANIFICAZIONE COMUNALE
Aree consolidate
IL CINEMA RITROVATO
SAIE PREMIO CELESTE
GENDER BENDER
SETTEMBRE
OTTOBRE
OPEN DESIGN ITALIA
ARTEFIERA
URBANIA FESTIVAL
GENNAIO
NOVEMBRE
BILBOLBUL
GREEN YOUNG SOCIAL ABOUT HOMEWORK FESTIVAL FESTIVAL FESTIVAL
FEBBRAIO
FESTIVAL DELLA ZUPPA
MARZO
LIVE ART WEEK
ROCKER FESTIVAL
APRILE
BUSKERS PIRATA
CERSAIE
ROBOT
PERASPERA FESTIVAL DANZA URBANA FESTIVAL
BOTANIQUE
IL CINEMA RITROVATO BIOGRAFILM PERASPERA
MAGGIO
PANICULTURE
GIUGNO
STRATEGIA URBANA
INTERVISTE: TEST CLASSE CREATIVA 50 GIOVANI
20 STUDENTI
30 CREATIVI
vorrebbero
CORAGGIO E SPERIMENTAZIONE
UNA CITTA’ PIU’ APERTA
SPAZI PER IL TEMPO LIBERO
SPAZI DI LAVORO CONDIVISO
VIVERE A BOLOGNA
MIGLIORE QUALITA’ DELLA VITA SPAZI PER EVENTI
VERDE ATTREZZATO
ASPETTI STRATEGICI TEMPORANEITA’
MERCATO CONTADINO
AREE RELAX AL LAVORO
CASA E UFFICIO
LA CITTA’ POSSIBILE
CONTRATTI ABITATIVI FLESSIBILI
ASILO AZIENDALE
ORTI DI QUARTIERE
ORA
COLLANTE LAURA HA 25 ANNI E’ BOLOGNESE
LUCA HA 30 ANNI E’ PUGLIESE
E’ UN ARCHITETTO RICERCATORE
è
è
HA STUDIATO ARCHITETTURA
LUCIA HA 32 ANNI E’ BOLOGNESE
E’ UN ARTISTA VISUALE, FREELANCE HA STUDIATO ACCADEMIA DI BELLE ARTI
GIACOMO HA 22 ANNI E’ BOLOGNESE
E’ TITOLARE DI UNA DITTA DI COMMERCIO DI DESIGN TESSILE HA STUDIATO MODA
è
è
VIVE A BOLOGNA IN UN APPARTAMENTO CONDIVISO
VIVE A BOLOGNA IN UN APPARTAMENTO CON PARTNER E FIGLIO
VIVE A SAN GIOVANNI IN PERSICETO CON I GENITORI
LAVORA A ZOLA PREDOSA
LAVORA A BOLOGNA, TORINO, LECCE
LAVORA A BOLOGNA
NON LAVORA
vorrebbe
UNA CASA PER SE A COSTI CONTENUTI CHE CONTENGA LO SPAZIO DI LAVORO
vorrebbe
UNO SPAZIO ADATTABILE A SECONDA DELLE NECESSITA’
SERVIZI DI QUARTIERE CHE PREVEDANO ORTI E MERCATO CONTADINO
UNO SPAZIO CONDIVISO CON ALTRI PROFESSIONISTI
DI BISOGNI ATTUALI DELLA POPOLAZIONE
AFFITTI A COSTI CONTENUTI
€ UNO SPAZIO ADATTABILE A SECONDA DELLE NECESSITA’
CONTENITORE
Il momento in cui intervenire temporaneamente è quello tra il collasso dell’uso precedente e l’inizio del nuovo sviluppo commerciale-urbanistico. Questo arco temporale dà l’opportunità a nuove attività non pianificate di inserirsi nel panorama urbano. Gli usi temporanei diventano catalizzatori dei cambiamenti urbani: possono divenire una carta importante della pianificazione ufficiale, precedendo e aiutando le amministrazioni nel comprendere i bisogni reali della popolazione. Inoltre questi modelli di sviluppo graduale riducono i pericoli della cattiva pianificazione e degli investimenti poco proficui: i progetti possono reagire flessibilmente e velocemente ai cambiamenti e adattare gli obiettivi alle richieste.
vorrebbe
UNO SPAZIO ADATTABILE PER LA CREAZIONE DI EVENTI
ALLOGGI TEMPORANEI A COSTI CONTENUTI
€
DI DIVERSI AMBITI DEL TERRITORIO LIMITROFO
STUDIA ECONOMIA E MARKETING
VIVE A ZOLA PREDOSA CON I SUOI GENITORI
vorrebbe
2011 INTERVENTI TEMPORANEI IN AREE IN ATTESA DI TRASFORMAZIONE
ADATTABILITA’ DEGLI SPAZI
CASE A COSTI CONTENUTI
SPAZI PER SOCIALIZZARE
MIGLIORE TRASPORTO PUBBLICO
TEMPORANEITA’
€
DELL’INTERVENTO ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI NUOVI MODELLI SOCIALI E GESTIONALI INSERITI ALL’INTERNO DI STRUTTURE ARCHITETTONICHE TEMPORANEE
PROSPETTIVE LAVORATIVE
SERVIZI DI QUARTIERE CHE PREVEDANO ORTI E VERDE ATTREZZATO
SOSTITUZIONE
REVERSIBILITA’
UNO SPAZIO DI STUDIO COMUNE
UNO SPAZIO CONDIVISO CON ALTRI PROFESSIONISTI
a seconda delle esigenze di pianificazione istituzionale
2021 MANTENIMENTO E INTEGRAZIONE
nel tessuto consolidato e pianificato, diventando parte di esso ma mantenendo le proprie peculiarità
CAMBIAMENTI SOCIO CULTURALI CONDIZIONI ATTUALI La situazione socio culturale bolognese, oggigiorno presenta un fermento culturale sostanzioso, distribuito in quasi tutto l’arco dell’anno. Bologna mantiene un grande primato di creatività a livello nazionale, grazie ad una tradizione di produzione culturale mantenuta viva dai giovani che trovano in essa un ottimo ambito di studio. Molti giovani terminati gli studi sono costretti però ad “emigrare” da questa città, per la situazione già descritta e per la congiuntura economica in cui ci troviamo. Se questa è una realtà tangibile in tutta Italia, la fuga di cervelli di Bologna è ancora più consistente in proporzione alla potenzialità in essa contenuta. Il Comune di Bologna sta iniziando solo ora ad investire sul potenziale creativo giovane che si va formando nel comune e tramite il progetto Incredibol sta offrendo ai progetti più promettenti aiuti economici e spazi di lavoro in comodato d’uso: questi incentivi sono fondamentali ma sono per ora solo gocce nel mare e non creano una vera rete creativa. Il coinvolgimento degli utenti e dei loro interessi per l’attivazione di nuovi progetti culturali può essere fondamentale per abbassare alcuni costi di gestione: per le restanti necessità iniziali si possono coinvolgere sponsor privati già legati alle iniziative culturali cittadine. Coinvolgendo le istituzioni si potrebbe avere accesso sia a fondi presenti a livello nazionale sia a contributi economici europei destinati al settore culturale e alla sua diffusione: investendo risorse minime per dare avvio al progetto si potrebbero attivare tutte queste ulteriori risorse, oggi solo in potenziale.
ATTORI
EFFETTI
RISORSE
EFFETTI
ATTORI ISTITUZIONALI E SOCIALI COINVOLGIBILI
RISORSE ECONOMICHE
RISORSE ECONOMICHE
TEMPORANEO
GIOVANI 20-40
DECENTRAMENTO
LAVORO SUBORDINATO
RILOCALIZZAZIONE
SPAZI DI LAVORO ADEGUATI
SPAZI DI LAVORO ADEGUATI
ARTISTI ARTIGIANI SISTEMA ABITATIVO FLESSIBILE
POPOLAZIONE STUDENTESCA
RESIDENZE SEMI TEMPORANEE CONTRATTO DI LOCAZIONE CALMIERATO DA 1 A 3 ANNI + RINNOVO
THE HUB NETWORK COWO NETWORK
SPAZI IN LOCAZIONE A CANONE CALMIERATO
ACCADEMIA BELLE ARTI BOLOGNA OPEN DESIGN ITALIA
SPAZI IN COMODATO D’USO ONEROSO 1 ANNO + RINNOVO MAX 1 ANNO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA’ DI INGEGNERIA
SPAZI IN COMODATO D’USO GRATUITO
ASSOCIAZIONE NUOVAMENTE QUARTIERE PORTO
SPAZI IN COMODATO D’USO GRATUITO
COLDIRETTI MERCATO DELLA TERRA
SPAZI IN COMODATO D’USO ONEROSO
SEMI-TEMPORANEO
SPAZI RESIDENZIALI FLESSIBILI
..!? LAVORO INTELLETTUALE
TIPOLOGIE CONTRATTUALI
AGENZIA PER LA CASA COMUNE DI BOLOGNA
CREATIVITA’
CREATIVITA’
SEDE LAVORATIVA IN CASA NO VISIBILITA’ PUBBLICA
POTENZIALE CREATIVO VERSO L’ESTERO
UNIVERSITA’- LAVORO
SISTEMA ABITATIVO FLESSIBILE
SPAZI LAVORO CONDIVISO
ATELIER APERTO AL PUBBLICO (+ ALLOGGIO OCCASIONALE )
VITALITA’ URBANA
POTENZIALE CREATIVO DALL’ESTERO
UNIVERSITA- LAVORO SPAZI PER STUDIO -CONFERENZE
INCUBATORE DI IMPRESE
DIMINUZIONE INTERAZIONE
COMUNITA’ LOCALE
Gli esempi di alcune città europee come Amsterdam, Berlino, Londra, Vienna, e Sesto San Giovanni ci mostrano come utilizzando tipologie contrattuali già in essere in Italia e in Europa, si potrebbero eliminare alcuni costi che gravano sugli utenti e rivitalizzare intere aree in modo produttivo e con un programma culturalmente appetibile.
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
274
CONDIZIONI DI PROGETTO RISORSE
SPAZI PER LA COMUNITA’
SPAZI PER LA COMUNITA’ %**#!
AREE PER ASSOCIAZIONI E LABORATORI
ORTI URBANI
MANCANZA DI INTEGRAZIONE
COMMERCIO LOCALE
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
COMMERCIO LOCALE
MERCATO CONTADINO
AREA COMMERCIALE
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
2021
1
TAVOLE DOMANI 2030 CONSOLIDAMENTO PROGETTI
LA CITTA’ IN TRANSIZIONE La pianificazione comunale da decenni ridefinisce gli obiettivi comuni di tutta la città e conseguentemente dà le direttive economiche, urbanistiche e distributive. Queste operazioni strategiche muovono grandi investimenti ed implicano meccanismi che devono tendere il più possibile alla giustezza, all‘equità e alla trasparenza. Per questo i progetti impiegano lunghi periodi di attesa e, anche a progetto ultimato, i tempi di realizzazione divengono dilatati: oltretutto implicando grandi investimenti, risultano rischiosi e aumentano il rischio di fallimento e di conseguente stasi di grandi parti del territorio.
RIFERIMENTI EUROPEI NDSM WARF INSTALLAZIONI INTERNE ED ESTERNE DI BOX E SERVIZI STABILI
MUNICIPALITA’ AMSTERDAM
CONTRATTO DI COMODATO D’USO TEMPORANEO PIU’ RINNOVO
REGOLE
VECCHIO PORTO AMSTERDAM LUOGO
GIOVANI CREATIVI ATTORI
MADE IN MAGE
LIVELLO ALTO
5 + 5 ANNI
LIVELLI
TEMPI
SPAZI INTERNI SUDDIVISI TRA VINCITORI CON SOLUZIONE OPEN SPACE
PRIVATI
FUNZIONI
CONTRATTO DI COMODATO D’USO GRATUITO CON IPOTESI DI RINNOVO
REGOLE CREATIVI
MAGAZZINI EX FALCK SESTO SAN GIOVANNI LUOGO
URBAN PIONEERS
ASSOCIAZIONE ATTORI
MUNICIPALITA’ BERLINO
LIVELLO MEDIO
3 ANNI PROROGABILI
LIVELLI
TEMPI
VARIE SCALE DI INTERVENTO USO TEMPORANEO DI EDIFICI O DI SPAZI APERTI
BERLINO LUOGO
CONTRATTO D’USO TEMPORANEO
REGOLE
PRIVATI
VARIE LOCATION
FUNZIONI
GIOVANI, CITTADINI MEDIO | BASSO ATTORI
LIVELLI
MESI | ANNI TEMPI
FUNZIONI
CHOCOLATE FACTORY SPAZI DI LAVORO GREZZI SPAZI COMUNI MOLTO STRUTTURATI
CREATIVI ARTISTI
HARINGEY LONDRA LUOGO
CONTRATTO D’AFFITTO
REGOLE
COLLAGE ARTS ATTORI
MEDIO |ALTO
1 ANNO + RINNOVO
LIVELLI
TEMPI
FUNZIONI
QUARTIER 21 STRUTTURE PER OSPITARE ATTIVITA’ CULTURALI AUTONOME E ARTISTI STRANIERI
CREATIVI ARTISTI
NESSUN COSTO STIPENDI PER PERIODI DA 2 A 6 MESI
REGOLE
2-6 MESI MUSEUMQUARTER VIENNA LUOGO
GOVERNO FEDERALE CITTA’ VIENNA ATTORI
ALTO
1 ANNO + RINNOVO
LIVELLI
TEMPI
FUNZIONI
5. STRATEGIA URBANA | GLI USI TEMPORANEI
275
ALLEGATI ANALISI DEL CONTESTO SCALA 1:50000 ECONOMIA E SERVIZI
ECOLOGIA
DEGRADO E BARRIERE
TR
!
Corridoio ecologico torrente Ravone
Negozi al dettaglio
Corridoio ecologico fiume Reno
Centro commerciale di grande dimensione
Verde pubblico specialistico
Giardini pubblici e strutture scolastiche
Parchi e giardini pubblici
Aree produttive
Fiumi e torrenti
Aree miste
Ferrovia
Cimitero
!
! ! ! ?
!
! ?
Aree ferroviaria
Degrado sociale
Degrado fisico
Degrado altra natura
Degrado percepito ma non confermato
!
!
Ostacoli alla mobilità
Traffico v.s pedoni
Traffico autoveicoli
!
Ferrovia
!
!
?
!
!
?
INQUADRAMENTO SITUAZIONE ODIERNA area Prati di Caprara est
area ferroviaria
Lazzaretto
stazione ferrovia suburbana (in attivazione)
Pontelungo
Bolognina
polo ospedaliero Maggiore
area Prati di Caprara ovest le
area industriale bena
anni
Santa Viola
via N
area artigianale ospeda dell’ via
ex Sabiem
via Sa
ù
l Chi
via de
via Pr
ati di
a Cost
Porto
Capr
ara
ilia
via Em
Saffi Barca area scolastica / sportiva
complesso uffici agenzia delle entrate
zona residenziale
Centro storico Reno Saragozza
Nelle adiacenze del compendio militare si trovano alcune aree con uno spiccato carattere monofunzionale e specialistico. Ci sono aree a carattere produttivo, sul lato ovest e sud, infrastrutture, che delimitano l’area sul lato nord, e un complesso di uffici fra l’area e la via Emilia. Sul lato est si trovano il polo ospedaliero Maggiore e, al di là del sottopasso di via Sabena, l’area militare Prati di Caprara est, anch’essa interessata dal Programma Unitario di Valorizzazione ma sostanzialmente ad oggi inutilizzata, Le zone residenziali si trovano sulla via Emilia e non sono in diretta contiguità con il compendio militare.
Caratteristica comune di tutte le aree specia bilità, soprattutto alla circolazione ciclo-p baricentrica rispetto a queste aree e una su collegamento fra la futura stazione della line prossimità della via Emilia.
POTENZIALITA’
! Area: Prati di Caprara ovest Superficie territoriale: 168.199 mq Superficie utile lorda: 35.000 mq Quartiere: Porto Zona: Santa Viola
Il compendio militare è inserito all’interno del Programma Unitario di Valorizzazione ed è sede provvisoria della Croce Rossa Militare. E’ localizzato a nord-ovest del centro di Bologna, in zona Santa Viola, a ridosso della linea ferroviaria e a fianco del polo ospedaliero Maggiore. E‘ un area strategica soprattutto perchè in sua prossimità sorgerà una stazione della ferrovia suburbana, la seconda per numero di linee dopo quella di Bologna centrale. Sui bordi sono presenti numerosi edifici, mentre il centro dell’area costituisce una grande e continua area verde.
Due le modifiche che si possono prospettare all’orizzonte: l’attivazione della fermata della ferrovia metropolitana, la seconda per numero di linee dopo Bologna Centrale, e l’apertura dell’area militare. Per l’intera area la nuova linea di mobilità risulterà essere l’innesco per nuovi flussi all’interno della zona.
Con l’attivazione della fermata si creeranno sulla via Emilia. L’apertura dell’area milita essendo l’area baricentrica in un sistema di fondamentale per il miglioramento del raggi dei lavoratori della zona.
CARATTERISTICHE DELL’AREA CIRCOLAZIONE ESTERNA
CIRCOLAZIONE INTERNA
MURI / LIMITI
SPAZI VERDI
PERCORSI INTERNI Binari ferroviari in disuso
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
276
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
TAVOLE
RASFORMAZIONI
Aree in trasformazione
Aree di interesse paesistico
Parcheggi pubblici
Piste ciclabili
Stazione ferrovia regionale
Ferrovia
Fermate bus alta frequenza esistente in attivazione
alistiche presenti in zona è la loro poca permeapedonale. Il compendio si trova in posizione ua possibile apertura permetterebbe un miglior ea ferroviaria suburbana e le zone residenziali in
Le aree specialistiche presenti risultano essere le uniche polarità della zona. Queste polarità però non dialogano con il contesto, non sono permeabili al passaggio dei flussi, sono parti di città attive solo per quello che avviene al loro interno. Il sistema è quindi ricco di polarità autoreferenziali, che non hanno legami col loro contesto.
o dei flussi fra la stazione e la zona residenziale are risulta essere una scelta strategica perchè, i aree chiuse, il passaggio al suo interno diventa iungimento della ferrovia da parte degli abitanti e
Il sistema che si crea non è più quello formato da tante polarità isolate ma è un sistema dotato di una sola polarità accentratrice e generatrice di flussi (la stazione ferroviaria) che lavora in sinergia con l’area militare che, rientrata a far parte della città, ne permette un migliore collegamento con tutta la zona Santa Viola.
USO ATTUALE Rimessa automezzi Croce Rossa Deposito materiale Croce Rossa
Rimessa automezzi Deposito materiali Croce Rossa
Centro d’accoglienza Sede Croce Rossa militare e civile
6. ANALISI DELL’AREA
277
ALLEGATI
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TAVOLE
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ALLEGATI INTERAZIONE FUNZIONALE CATEGORIE MIX FUNZIONALE
INTERAZIONE FUNZIONALE
COMPRESENZA UTENZA
INTEGRAZIONE UTENZA
ATTORI STABILI
TEMPORANEI
ESTERNI
CREAZIONE CREATIVI
1.COWORKING
SCAMBIO L’intervento si pone come obiettivo di superare l’accostamento di funzioni che crea vicinanza non costruttiva e punta invece alla realizzazione di una realtà complessa, diversificata e mutevole. Creativi, artisti e altre figure professionali avranno a disposizione degli spazi in cui potranno esercitare l’attività di cui hanno competenza, collaborando e integrandosi in un ambiente ampio e condiviso, mostrando il loro operato e usando l’area non solo come luogo produttivo ma anche come vetrina. Le residenze semitemporanee ospiteranno invece giovani dai 20 ai 40 anni, con o senza figli, che rispondono a determinate caratteristiche e che potranno gestire una foresteria compresente. Le figure dei professionisti porteranno l’area ad una scala di influenza urbana e le sinergie di utenza saranno completate dalla fondamentale presenza della comunità del quartiere Santa Viola, a cui sono destinate le attrezzature previste dalle direttive del PSC.
2.ESPOSIZIONE COWORKING
3.INCUBATORE DI IMPRESE
COMUNITA’
10.SPAZI AGGREGATIVI
11.AREA RISTORO
13.ORTI URBANI
14.AREA COMMERCIALE
15.SALA STUDIO
16.SALA CONFERENZE
12.SCUOLA ARTI E MANIFATTURE
PROFESSIONISTI
18.AREE COMMERCIALI OFF
19.EVENTI OFF
20.PARCO ATTREZZATO
21.SPAZIO PUBBLI ATTREZZATO
LIVING ARTISTI 5.ESPOSIZIONE ATELIER
4.ATELIER
6.AREA COMMERCIALE
MISTI
PRODOTTI COMUNITA’
OPERE ATELIER
NATURA
AGGREGAZIONE RESIDENTI
7.RESIDENZE
8.ACCOGLIENZE TEMPORANEE
STUDENTI
9.ORTI URBANI
17. DOPOSCUOLA
CITTADINI
MECCANISMO DI ATTIVAZIONE TEMPORALE CATALIZZATORE
PROCESSO
FASE 0 | CREAZIONE DI UN BACKGROUND COMMERCIALE E CULTURALE
FASE 1 | OCCUPAZIONE CONTINUATIVA DELL’AREA
FASE 2 | VITALIZZAZIONE DELL’AREA
SEDE AGGIUNTIVA DEL MERCATO DELLA TERRA
Proponendo una nuova puntata del Mercato della Terra e degli eventi ed esposizioni, l’area, sconosciuta a molti cittadini bolognesi, inizierà ad essere popolata saltuarialmente con degli accorgimenti minimi. Il Mercato avrà un edificio a disposizione in cui stabilizzarsi, mentre gli edifici che non richiedono opere di manutenzione straordinaria saranno degli ottimi contenitori di eventi. L’esperienza dei professionisti che si occuperanno di gestire il mercato servirà da base per la costruzione degli orti nella zona circostante.
L’area viene in parte predisposta per dare spazio alle funzioni appartenenti alle categorie di creazione, scambio e aggregazione. In questo modo l’evento commerciale del Mercato della Terra è esteso agli spazi commerciali di scala minore e a gestione locale presenti dell’area, mentre gli eventi Off possono essere completati dal contributo artistico dei creativi che trovano qui la loro sede lavorativa. La diversificazione gestionale garantisce una vitalità continua dell’area durante tutta la giornata, nonché gli scambi sociali che di solito non sono agevolati a causa della la conformazione della città e dei centri commerciali o culturali ed esistenti. In quest’ottica gli orti hanno una funzione sociale fondamentale in quanto ambiente di scambio tra utenza professionale e utenza che lavora nell’area o con la comunità che vive al di fuori di essa ma che comunque ne usufruisce.
Dal momento che l’area è stata precendentemente fatta conoscere saltuariamente, e su popolata da lavoratori, dalla comunità del quartiere Santa Viola, e da eventuali turis innescare l’ultimo passaggio virtuoso di rivitalizzazione e sinergia di utenti. I resident alloggi, di orti privati e potranno gestire la foresteria, costituita da residenze temp abitazioni. Le attrezzature sportive completeranno l’ultima parte del parco, funzionalizzando la pa e predisponendo quindi il parco per un uso continuativo durante vari orari e utiliz dell’area ma sopratutto dalla comunità che necessitava da tempo di queste dotazioni.
mese invernale
RAGGIO DI INFLUENZA
mese estivo
FREQUENZA
SCANSIONE MENSILE METROPOLITANA
STABILE
URBANA LOCALE
ORTI COLLETTIVI
SALTUARIA
SPAZIO COMMERCIALE
ORTI COLLETTIVI MERCATO CONTADINO EVENTI OFF DI ALCUNE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE E CULTURALI
MERCATO DELLA TERRA
Il processo di attivazione è costituito da tre step principali, attivati inizialmente da un’azione catalizzatrice costituita in due parti complementari: la creazione di una sede aggiuntiva del Mercato della Terra e il decentramento di eventi off collegati con manifestazioni fieristiche o altre manifestazioni culturali organizzate da singoli o associazioni tendenzialmente svolte esclusivamente all’interno del centro storico.
FASE 0 1 ANNO
Ogni fase è un passo per accompagnare la rivitalizzazione dell’area in modo delicato, quindi tutti gli interventi devono essere intesi in maniera graduale. Ognuna di esse non si distaccherà dall’altra in modo netto ma sarà naturale conseguenza delle predisposizioni antecedenti ad essa. Il disegno dei pieni e dei vuoti sarà quindi una forma dinamica; il masterplan prenderà forma e cambierà mano a mano che l’area sarà occupata, nel modo più ragionevole e ottimale possibile, tenendo sempre come linea guida il concetto di temporaneità.
ATELIER
SPAZI PER LO STUDIO
FASE 1 4 ANNI
INCUBATORE DI IMPRESE
COWORKING
DOPOSCUOLA
ACCOGLIENZA TEMPORANEA
ATTREZZATURE SPORTIVE
ESPOSIZIONI ESPOSIZIONI
SPAZI PER LO STUDIO
ESPOSIZIONI
SCANSIONE ANNUALE
MERCATO CONTADINO
ACCOGLIENZA TEMPORANEA SPAZI COMUNITA’
FASE 1 5 ANNI
INCUBATORE DI IMPRESE
DOPOSCUOLA SPAZI COMUNITA’
AREA RISTORO
SCUOLA DELLE ARTI
SCUOLA DELLE ARTI
DISTRIBUZIONE FUNZIONALE 1 2 3 4 5 6 7 8
21 21
LOCALIZZAZIONE
3 7 8 20 22 9
1 2 3 4 5 6 7 8 9
9
1 2 3 4 5 6
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE
1 2 3 4 5 6 7 8
19 8 19
9
21
1 2 3 4 5 6 19 8
21
8
9
19 10 19 10
19 18
18
21
21 17
16
9 15
19 18
13 14 10
11 12
OPEN ENDED PLACES |USI TEMPORANEI PER LA CITTA’ IN TRANSIZIONE
280
19 18
9 19
19
17 19 19
19
Relatore: Nicola Marzot|Laureandi: Giulia De Vita - Francesco Ferretti - Daniela Zerbini
16
13 15 14 10
11 12
9 17
16
13 15 14 10
11 12
Università degli Studi di Ferrara|Facoltà di Architettura Biagio Rossetti|a.a. 2010-2011|Sessione di Laurea Straordinaria Marzo 2012
3 7 8
TAVOLE SINERGIE
FUNZIONE | FUNZIONE UTENTI | UTENTI
EVENTI OFF | ESPOSIZIONI LOCALI ESTERNI | TEMPORANEI
MERCATO DELLA TERRA | EVENTI OFF ESTERNI | ESTERNI
22.ATTREZZATURE SPORTIVE
ICO
MERCATO DELLA TERRA | ORTI URBANI ESTERNI | TEMPORANEI | STABILI
uccessivamente è stata sti occasionali, si può ti potranno usufruire di poranee adiacenti alle
arte superiore del lotto zzabile sia dagli utenti .
ATELIER | COWORKING TEMPORANEI | TEMPORANEI
SPAZIO COMMERCIALE ATELIER ESPOSIZIONI
COWORKING EVENTI OFF | CONFERENZE UNIVERSITARIE ESTERNI | STABILI
RESIDENZA
ACCOGLIENZA TEMPORANEA
SCUOLA ARTE MESTIERI | ATELIER STABILI | TEMPORANEI
AREA RISTORO
1 2 3 4 5 6 7 8
1 2 3 4 5 6 7 8
1 2 3 4 5 19 6 8 7 8
RESIDENZE | RESIDENZE TEMPORANEE TEMPORANEI | TEMPORANEI
DOPOSCUOLA | ATELIER | RESIDENZE STABILI | TEMPORANEI
8. CRONOPROGRAMMA FUNZIONALE
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10.MASTERPLAN|FASE 2
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