Un giro al Piccolo

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Un giro al Piccolo


Largo Antonio Greppi e il Piccolo Teatro Strehler di Milano sono stati due punti di riferimento importanti durante la mia infanzia. Di frequente, mi ritrovavo a passare del tempo libero gironzolando per quella zona. Giocavo sul podio sopraelevato di ingresso al teatro, correndo in tondo fino allo spazio pedonale sul retro dell’edificio, per poi tornare indietro costeggiando i binari del tram. In poche parole, mantenevo come centro gravitazionale l’articolato volume del teatrino, progettato da Marco Zanuso. Dunque, il mio reportage fotografico comincia da qui, da un giro antiorario attorno al Piccolo per coglierne quelli che sono, secondo il mio punto di vista, gli aspetti caratterizzanti. Ho cercato di mettere in luce la composizione volumetrica complessiva, le differenti giaciture che intercorrono tra le masse e la sovrapposizione e compresenza di diversi elementi.

Le giornate uggiose si sono rivelate ideali per la tipologia di immagine che volevo restituire, in quanto, il cielo “piatto”, di colore omogeneo, ha permesso ai volumi di distinguersi in modo netto. Inoltre, la mancata percezione dell’arco solare mi ha offerto una condizione di luce simile durante più ore del giorno, aumentando il senso di staticità del tempo. Nelle immagini diurne, ho prediletto la scelta di riprese ravvicinate piuttosto che di vedute di insieme, perché penso che le prime narrino meglio la varietà di forme che Zanuso scelse e compose in equilibrio. Mentre circoscrivevo l’architettura e mi guardavo intorno, per trovare il giusto punto da dove scattare, mi ha colpita la relazione casuale che intercorreva tra i prospetti e i rami spogli degli alberi adiacenti, i quali sembravano volersi allungare fino a sfiorare i piccoli mattoni a vista delle facciate.

Nelle fotografie notturne, invece, ho preferito inserire nelle immagini elementi urbani quali i cavi elettrici, la segnaletica verticale ed i dispositivi per l’illuminazione stradale, cercando di ricomporre un’armonia nella scena. Non mi interessava riportare la complessa situazione cittadina circostante al teatro, ma piuttosto volevo restituire, attraverso il mio obbiettivo, l’atmosfera che offre la caratteristica illuminazione notturna del Piccolo. In conclusione, non mi sento in grado di attribuire alle mie riprese un preciso richiamo ad uno o più autori trattati durante le lezioni del corso. Mentre cercavo dove e che cosa fotografare, mi apparivano nella mente alcune delle immagini urbane di Gabriele Basilico, sia gli scorci che le visioni assiali con le quali ritraeva gli edifici. In aggiunta, la sequenza “Notte” di Olivo Barbieri mi ha dato uno spunto per l’utilizzo della luce artificiale del contesto.








Piccolo Teatro Strehler Largo Antonio Greppi, 1 Milano fotogr. di Giulia Crotti n° matr. 852089 giulia.f.crotti@gmail.com


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