GRAPHIC DESIGN///

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GIULIA VIVIANI GRAPHIC DESIGN





INDICE

ACRONIMO SHOUT SEGNALETICA CARTONILE FESTISIA CONFUSIONE



CAPITOLO 1

ACRONIMO



STUDIO DELLE LETTERE

ACRONIMO VIVIANI GIULIA LE REGOLE,1400 Nel 1400 Felice Feliciano tracciò le prime regole geometriche delle lettere romane; il suo alfabeto, il più antico tra quelli conosciuti, è ricavato direttamente dalle lapide romane. Alla base della sua costruzione vi è il presupposto che per formare le lettere bisogna partire dal cerchio e dal quadrato La schiera dei disegnatori di lettere, si allarga; a partire da Luca Pacioli, in meno di mezzo secolo vi fu un vero fiorire di calligrafi e d’incisori, anche come costruttori di lettere secondo metodi geometrici. Le lettere di Luca Pacioli, frate e matematico, apparvero agli inizi del XVI secolo con la sua Divina

Proporzione Opera edita a Venezia nel 1509. Egli divide il quadrato base in nove parti e Io spessore dell’asta minore è generalmente metà di quella larga. Questo alfabeto segna una netta divisione dai caratteri derivati dalla scrittura, oltreché essere punto di riferimento per tutto il secolo. Parallelamente ai caratteri maiuscoli si sviluppano forme di lettere che prendono il nome di corsivi o italici o aldini o cancellereschi. L’opera grafica più famosa del Griffi, fu la creazione del carattere “corsivo” o “Italico”, suggeritogli dal Manuzio sui modelli della scrittura corsiva in uso. Il “corsivo” del Griffi fu prescelto oltre che per una gradevole creazione dal punto di vista grafico, anche perchè la pendenza delle lettere rendeva queste ultime più strette, tale

accorgimento consentiva al tipografo un notevole “risparmio economico, difatti in ogni riga erano riproducibili un maggior numero di caratteri, dunque la pubblicazione dell’intera opera era fattibile in un minore numero di pagine.

ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA


1600 Nel 1600 due nuove esigenze contribuiscono a provocare mutamenti nell’esecuzione della forma delle lettere: la dinamica disegnativa dell’arte barocca e il crescente sviluppo dell’arte della stampa, le cui particolari lavorazioni presentano sempre nuove esigenze di tecnica e di leggibilità. Lo schema costruttivo della lettera s’imposta preferibilmente, anziché sul cerchio e sul quadrato, sulrettangolo e sulla sua diagonale; conseguentemente lo sviluppo della lettera risulta proporzionalmente più alto che largo. La leggibilità e la chiarezza di tono nella pagina stampata, esigono un allargamento dell’occhio medio; l’accorciamento delle aste ascendenti e discendenti; maggiore differenziazione di chiaroscuro tra tratti fini, che diventano sempre più sottili, e tratti scuri, che diventano sempre più spessi, con rapporti di 3:1 e 4:1; sparizione delle abbreviazioni e dei legamenti; perfezionamento delle maiuscole, che acquistano proporzioni minori rispetto alle

minuscole, che a loro volta si fanno più evidenti; maggiore spaziatura tra le lettere; aumento dello spazio tra le parole per una più facile lettura. Oggi lo studio del carattere è rivolto a raggiungere chiarezza di forma e leggibilità attraverso le miglioriqualità decorative e applicative, sia esso con o senza tratti terminali, tali da renderlo ben accetto sia ailettori che agli utilizzatori.




ACRONIMO VIVIANI GIULIA

ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA





ACRONIMO VIVIANI GIULIA

ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA



CAPITOLO 2

SHOUT


UN FONT SU MISURA

SHOUT ALESSANDRO GOTTARDO CHI È SHOUT? Shout è un illustratore italiano che in realtà si chiama Alessandro Gottardo. Vive a Milano, è nato nel 1977 e collabora con giornali come il New York Times, il New Yorker, il Wall Street Journal, TIME, Esquire, Newsweek, Wired, Le Monde, l’Economist, la Süddeutsche Zeitung e molti altri.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali che hanno premiato la sua bravura nel campo dell’illustrazione e ha esposto le sue opere in diverse città del mondo. Nel 2010 ha pubblicato con la casa editrice milanese 27_9 “Mono Shout”, una monografia che raccoglie tanti disegni che ha fatto e che riassume 10 anni di illustrazioni.

In ogni disegno di Shout è raccontato un mondo, una storia fatta dagli elementi che vediamo e da quelli che non vediamo. Ogni illustrazione si può guardare da più punti di vista ed è come se il racconto arrivasse solo passo dopo passo, con l’osservazione e la ricerca degli indizi che Shout ha nascosto nelle forme e nelle assenze. Shout racconta che riceve moltissime mail di persone che vorrebbero fare il suo lavoro e che chiedono come si fa a diventare bravi illustratori. Così ha deciso di scrivere una guida, la Guida galattica per giovani illustratori, che serve ad avvicinarsi al mestiere e che spiega come fare a tradurre parole e concetti in disegni.

PERCHÈ SHOUT? Ho scelto Alessando Gottardo dal momento che sono particolarmente interessata alla corrente artistica del surrealismo e trovo in lui la capacità di far rivivere,sebbene in maniera non convenzionale- il movimento, riuscendo a dare nuove ed ironiche letture della realtà. Per questa sua capacità e peculiarità trovo che sia un artista a cui ispirarsi,a prescindere dal gusto personale. ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA



ESEMPI DI ILLUSTRAZIONI

ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA





UN FONT SU MISURA

OSTRICH FONT PER ALESSANDRO GOTTARDO IL TRATTO Il tratto con cui si costituisce il font è tanto regolare quanto semplice dando alla scritta un’apparenza a metà fra scrittura infantile e scrittura al computer,così come le illustrazioni di Gottardo che pur essendo molto studiate conservano la freschezza del disegno dei bambini attraverso linee semplici e definite.

ACS LE LINEE

GSJ

“Ostrich” è adatto per le illustrazioni di Alessandro Gottardo dal momento che si costituisce di linee rette predominanti pur essendo caratterizzato anche da diverse linee curve. Anche le sue illustrazioni,infatti, hanno una direzionalità prevalentemente verticale pur avendo elementi curvi dagli angoli smussati.

ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA


SEMPLICITÀ La semplicità della rappresentazione,capace di definire gli oggetti con poche linee essenziali (es il mare viene descritto solo attraverso colore e linea,così come il tappeto:ombra e linea) si riflette nella semplicità del font, senza grazie,intrecci ecc

DHF MATRICI Per quanto riguarda le matrici geometriche del carattere si può constatare come queste definiscano interamente la lettera,senza il bisogno di ulteriori aggiunte.La linea perciò assume un’importanza primaria così come accade nelle illustrazioni di Gottardo dove le linee molte volte fanno da protagoniste.

PBO

ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA


OSTRICH FONT

ABCDEFG

OPQRST ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA


HIJKLMN

UVWXYZ


UN FONT SU MISURA

OSTRICH FONT MATRICI GEOMETRICHE

A E I M

B F J N

C G K O

D H L P


Q U Y 3 7

R ST VWX Z 1 2 4 5 6 8 9 0


UN FONT SU MISURA

OSTRICH FONT MODIFICHE PERSONALI

A F K P

B G L Q

C H M R

D I N S

E J O T


L’OMBRA CHE NON C’È Dal momento che Gottardo utilizza degli elementi surreali e simbolici che alludono e danno l’impressione di essere ciò che poi non sono, ho pensato di riproporre lo stesso meccanismo sul font,dove ciò che noi percepiamo come ombra,altro non è che un pattern costituito dallo stesso font,posto solamente al di sotto del primo.

U VWX Y Z 1 2 3 4 5 6 78 9 0


L’OMBRA CHE NON C’È

A ESERCITAZIONE N1 UN FONT SU MISURA


S HO UT



CAPITOLO 3

SEGNALETICA


SEGNALETICA INTERNA

SEGNALETICA I COLORI Alle varie aree d’interesse sono stati assegnati secondo la loro classificazione,diversi gradienti di rosso (dal rosso scuro all’arancio squillante) in modo tale che le diverse divisioni sioano riconoscibili oltre che graficamente anche mediante il colore,che senz’alltro è più immediato e consente sin da subito di riconoscere la macrocategoria di appartenenza (personale e amministrazione,laboratori ecc)

LE ICONE Le icone, come da consuetudine sono una semplificazione grafica dell’immagine che evoca il settore stesso. Ad esempio quando si pensa ad un bar,si associa immediatamente il caffè. Diverso è invece il concetto sotteso nelle icone delle aule. Essendo l’Isia una scuola di design industriale che prepara al progetto partendo dalle sue basi fino ad arrivare a una buona complessità,ho pensato che vi si potesse far allusione mediante gli “strumenti stessi che accompagnano gli studenti durante i corsi;dalla forbice, al compasso.


HALL

BAR

AMMINISTRAZIONE

DOCENTI /// VICEDIREZIONE

SEGRETERIA

UFFICI

AREE RELAX

LABORATORI

AULA 7

AULA 6

AULA 5

AULA 4

AULA 3

AULA 2

AULA 1

PERSONALE E AMMINISTRAZIONE

BIBLIOTECA

SERVER

FOTO VIDEO

3D


SEGNALETICA ESTERNA

SEGNALETICA I COLORI Essendo l’Isia un’università che si organizza in biennio specialistico e triennio i colori delle icone rappresentano quest’organizzazione “piramidale” dove al vertice appunto vi è questa prima divisione. Le altre aree sono infatti in comune alle due e dunque non distinte comaticamente fra loro. L’icona principale infine ha un colore proprio e ,in relazione alle altre, è al vertice della scala cromatica dei rossi utilizzati.

I COLORI Essendo l’Isia un’università che si organizza in biennio specialistico e triennio i colori delle icone rappresentano quest’organizzazione “piramidale” dove al vertice appunto vi è questa prima divisione. Le altre aree sono infatti in comune alle due e dunque non distinte comaticamente fra loro. L’icona principale infine ha un colore proprio e ,in relazione alle altre, è al vertice della scala cromatica dei rossi utilizzati.

LA MAPPA In linea con le icone che ho progettato, nella mappa che ipoteticamente verrebbe esposta all’interno dell’università,le diverse zone della facoltà sono state simbolicamente rappresentate avvalendomi della coppa-logo Isia.


ISIA

DISEGNO INDUSTRIALE BIENNIO

COMUNICAZIONE BIENNIO

BIENNIO TRIENNIO

NE S NEW WS

CONTATTI

ISTITUTO

DOCENTI

NOTIZIE

TESI

PUBBLICAZIONI

PROGETTI

EVENTI

DOWNLOAD

COLLABORAZIONI


SEGRETERIA

STANZA SERVER

AMMINISTRAZIONE

LABORATORIO 3D

BIBLIOTECA

LABORATORIO FOTO

BAR

DOCENTI E VICEDIREZ

HALL

AULA 4

UFFICI

AULA 5

AULA 1

AULA 6

AULA 2

AULA 7

AULA 3


O // VIDEO

ZIONE



CAPITOLO 4

CARTOLINE


L’ISIA DALLA A ALLA Z

CARTOLINE PROMOZIONE ISIA

PERCHÈ L’ALFABETO

L’Isia di Firenze, pur essendo una scuola di eccellenza, è poco conosciuta al di fuori del settore del design.é per questo motivo che all’interno del corso ci siamo proposti di ideare delle cartoline collezionabili che destassero interesse sia negli studenti che si devono orientare nella scelta dell’università posteriore al diploma sia nelle persone in generale che, ipoteticamente possono essere attratti dalle grafiche da noi ideate.

TESTA

L’immagine rappresenta una delle qualità che sono necessarie sia per accedere all’università sia una della qualità che l’Isia stessa ti porta ad acquisire: l’apertura mentale nei confronti del progetto, della volontà si scoprire, della cultura, del senso critico


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è

TESTA


ELEGANZA

Una delle qualità che senz’altro distingue il design è l’eleganza delle forme, delle linee ecc..Pertanto essi sono strettamente in relazione,così come si apprende durante i corsi.


ISIA

è

ELEGANZA


ESPRESSIONE

Esistono molte forme di espressione,sopratutto quando una persona ha una spiccata creatività (es. pittura, musica,poesia,grafica ecc) ma esistono anche molte definizioni della stessa parola “espressione” (es.espressione facciale,espressione matematica ecc). é quindi per rappresentare la poliedricità della parola stessa e dell’espressione in senso lato che ho pensato a quest’immagine dove un’espressione matematica,in realtà esprime un concetto altro mediante mezzi espressivi impropri per la matematica. Il design infine è una forma di espressione (di una cultura, del progettista ecc) e senz’altro deriva dalla relazione fra spirito di osservazione/studio (simboleggiati dagli occhiali) fantasia (rappresentata dall’origami) e il modo in cui tutto ciò viene infine espresso.


ISIA

è

ESPRESSIONE



CAPITOLO 5

FESTISIA


FESTISIA

FLYER FESTA D’ISTITUTO

IL VOLANTINO

Dal momento che il nome deciso per la festa d’istituto è “Più o Meno” ho pensato di creare un’immagine che alludesse a diversi temi contrastanti : Vuoto/Pieno, Statico/Dinamico, Leggero/Pesante, Luce/Ombra, Colore/Nero.


FESTISIA LIMONAIA DI VILLA STROZZI


FESTISIA

STAND FESTA D’ISTITUTO

IL PROGETTO

Gli stand,realizzati con materiali di scarto (per lo più cartoni) verranno tagliati mediante “lazer cut”. Le incisioni stesse fungeranno da incastri fra i vari pezzi,garantendo loro stabitià. La modularità dei componenti è poi essenziale per evitare sfridi di materiale e per garantire una regolarità nella forma stessa dello stand che al contempo apparirà dinamico (riprendendo così il tema della contrapposizione che si è identificato con il nome dell’evento -Più o Meno).



FESTISIA

EVENTO FESTA D’ISTITUTO




CAPITOLO 6

CONFUSIONE


LIBRO PER BAMBINI

CONFUSIONE LIVIO E LA CONFUSIONE

IL LIBRO

Il tema della confusione è emerso in classe,cercando una parola che per noi rappresentasse la situazione odierna. La parola dunque,sarebbe diventata il nucleo centrale di un libro per bambini. Per rendere il testo più divertente, poi, ho cercato di renderlo interattivo,facendo si che i bambini interagissero direttamente con la confusione,sistemando gli oggetti.

CONFUSIONE

La confusione può avere diverse significazioni e essendo un libro per bambini ho cercato di spiegarle con semplici esempi tramite una storia altrettanto poco articolata affinchè sia per loro comprensibile. Confusione data dal disordine di oggetti, confusione mentale e confusione data da rumori scoordinati e fastidiosi.



...QUALCHE PAGINA PER FARSI UN’IDEA



...QUALCHE PAGINA PER FARSI UN’IDEA





M.LOVERGINE TERZO CORSO A.A.2015/2016


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