Giulia
COMPETENZE
INFORMATICHE
Graphic design
PROGETTO DI TESI SIRIO LA LUNA, IL PIRATA, LA SIRENA CONCEPT SIRIO L.P.S.
L’APPLICAZIONE SIRIO L.P.S., 0 - 6 ANNI
IL LIBRO IN RIMA SIRIO L.P.S., 6 - 10 ANNI
IL LIBRO IN PROSA SIRIO L.P.S., 10 - 99 ANNI
IL LAGORA PIZZERIA MENU, CARTELLONISTICA, SOCIAL. LA VIRATA MENU HAMBURGER E MENU PIZZE. BENSO 1810 MENU E BUSINESS CARD B&B LA CASA DI CHÉRIE LOGO E BUSINESS CARD
INFOGRAFICA GIUSTO MANETTI BATTILORO SRL P.SANTA MARIA NOVELLA VIDEOMAPPING AL MUSEO 900
PROGETTO EDITORIALE 150 ° ANNIVERSARIO DELL’ARSENALE MILITARE MARITTOMO.
PROGETTO EDITORIALE ANALISI SOCIOLOGICA
INDICE
// Product design
THE BIG OLD LASER CUT WOODEN WATCHES
THE BEYON (D) ESK TAVOLO PIEGHEVOLE PER BAMBINI
TA(B)LE PROGETTO 3D TAVOLO CORNICE
REDESIGN NUTELLA CONCEPT PER FERRERO
D/VISION OCCHIALI MONTATURE PERSONALIZZATE PROGETTO PER ARIETE SRL FORMAGGERA CHEASY
PROGETTO DI TESI CERRI 102 FLYBRIDGE
PORTE DI BORDO
PROGETTO PER LE PORTE A BORDO DEGLI YACHT, IN COLLABORAZIONE CON SOLERA SRL
GRAPHIC DESIGN
Progetto di tesi_ Sirio la Luna, il Pirata, la SirenaA ventitre anni ho avuto un figlio meraviglioso che, no nostante tutte le visite di controllo fossero nella norma, è nato con una labiopalatoschisi (LPS) monolaterale e altre malformazioni correlate alla patologia.
In un primo momento, nonostante si tratti di una proble matica molto diffusa (1 su 750 in Italia) non avevo alcuna conoscenza in merito e, essendo sballottata con mio figlio Sirio, da un ospedale all’altro, in un momento di oggettiva difficoltà emotiva e psicologica, reperire le giuste informa zioni sul percorso da seguire non è stato semplice.
Questo è forse il primo motivo che mi ha spinta a raccon tare l’iter che mio figlio Sirio ed io abbiamo dovuto af frontare. I diversi interventi che Sirio ha subìto insieme al percorso per aiutarlo nell’alimentazione, sono stati per me dei momenti di oggettiva difficoltà nei quali però ho anche avuto modo, grazie ai vari gruppi costituiti da Aismel (l’as sociazione dedicata alla LPS) di non sentirmi sola.
A questo proposito quindi ho capito come la condivisione di tale esperienza con altre persone che l’hanno vissuta sia fondamentale per affrontare al meglio le diverse difficoltà. Lo è stato per me in primis.
Il progetto che ho quindi deciso di elaborare è struttura to seguendo la durata del percorso stesso che, in media, si conclude con la fine dell’adolescenza e segue le diverse fasi dello sviluppo del bambino.
La declinazione che il progetto segue, si può quindi identi ficare in quattro parti, riferite ciascuna ad una determinata fascia d’età, con l’obiettivo via via di rispondere alle difficol tà ad essa correlate: Informazione, riabilitazione logopedica, razionalizzazione e confronto.
PERCHÈ L’APP?
Il racconto serve ad allenare la fonetica e fa capire che la labiopalatoschisi con le sue diffi coltà è un percorso che conduce ad un tesoro inizialmente nascosto....La conquista “del sor riso” e la serenità.
I giochi di aspirazione (come quello rappre sentato) servono come riabilitazione logo pedica e sfruttano la fotocamera e la luce in ingresso per dare un feedback al bambino.
I giochi di soffio invece sfruttano il giroscopio del telefono, il microfono e il touch screen.
La costruzione delle schede e del proiettore sono finalizzate allo sviluppo della motricità fine.
Come spiegato nel concept la prima esigenza che si manifesta alle famiglie è reperire informazioni sulla patologia e sui centri. A questo proposito quindi ho elaborato un ipotetico sito internet collegato all’ap plicazione (spiegata qui di seguito) dove reperire tutte le informazioni necessarie sui centri e sulla patologia.
Il secondo step ha come oggetto la riabilitazione logopedica in ambito familiare.
Il mezzo scelto è anche in questo caso multimediale perchè, rivolgendo si a bambini molto piccoli (2-6 anni) permette un’interazione altrimenti difficile da riproporre su altri supporti.
L’applicazione per smartphone appositamente progettata infatti, oltre a presentare la storia di Sirio con l’espediente della fiaba, propone degli esercizi logopedici mirati, che in assenza di riscontro rimarrebbero alla mera stregua del gioco. La vera forza sta, infatti, nella possibilità offerta dal device stesso, di avere un feedback rispetto all’esecuzione delle varie attività. Gli esercizi, rivolgendosi ad un target d’età così precoce, sono ovviamente presentati in forma ludica e avranno come obiettivo quello della motilità del velo palatino, della correzione nel direzionamento del flusso espiatorio e della corretta fonazione.
Lo stesso sistema sanitario consiglia infatti di iniziare i primi approcci riabilitativi intorno ai 18 mesi. Come spiegato nel sito infatti, è errato pensare alla logopedia come esclusiva terapia “del linguaggio” bensì ri guarda la riabilitazione di tutte quelle funzionalità, anche vitali, quali la deglutizione, la respirazione e, solo infine l’articolazione del suono.
Nonostante la specificità del target di riferimento, le attività proposte possono essere utilizzate da qualsiasi bambino dell’età, dal momento che hanno come fine ultimo il controllo della muscolatura oro-facciale e di conseguenza lo sviluppo del linguaggio, ma sfruttano le metodologie del gioco e della motricità fine proponendo una ricompensa alla fine di ciascun esercizio.
Stesso dicasi per il racconto, dove, pur descrivendo il percorso riabilita tivo dei pazienti LPS si presentano alcune situazioni tipiche dei libri per l’infanzia, fondamentali dal punto di vista pedagogico per lo sviluppo emotivo: paura dell’abbandono, superamento di sfide, concetto di diver sità e di disabilità. Un ragionamento simile è stato fatto nella seconda fascia d’età considerata (6-10 anni).
Il supporto è sia cartaceo sia digitale e la storia, scritta in rima, non è più recitata da un narratore. Ai bambi ni quindi è richiesto di leggere autonomamente e ad alta voce, sviluppando così la capacità di pronunciare e comprendere le parole e potenziare, attraverso la rima, la percezione del ritmo. Alla fine del testo saranno pre senti dei giochi linguistici vari riconducibili alle stesse tre categorie che sono presenti nell’app: soffio, aspi razione e fonazione. Queste infatti sono le capacità propedeutiche all’articolazione del linguaggio. Anche in questo caso il libro non si rivolge esclusivamente ai bambini con labiopalatoschisi, ma anche alla più ampia generalità dei bambini, in quanto è utile allo sviluppo cognitivo. Il terzo ed ultimo volume riguarderà infine i bambini dai 10 anni in poi e al contempo si propo ne come strumento di supporto per i genitori, i quali, come detto inizialmente, potranno rispecchiarsi nella vicenda e usufruendo di un’ottica distaccata, avranno modo di razionalizzare un’esperienza difficile da gestire dal punto di vista emotivo. Al tempo stesso sarà loro possibile utilizzare questo strumento come spunto per confrontarsi con i propri figli sul percorso affrontato (o in corso). É frequente infatti che i genitori sentano il bisogno di capire come il proprio figlio abbia vissuto o viva questa esperienza ma spesso non trovano la moda lità di approccio migliore.
Per lo sviluppo dell’intero progetto a tal proposito ho chiamato a collaborare con me degli specialisti quali Andrea Grammatica, psicoterapeuta e Federica Mag giani, logopedista specializzata in LPS.
PERCHÈ IL LIBRO?
-Viene ricontestualizzata la terapia che così si svolgerà a casa mediante il gioco.
-La rima serve per allenare la prosonìa (capa cità di distinguere un suono e riproporlo nel parlato)
-I giochi servono per rinforzare le competen ze acquisite fino a quell’età.
-La storia, scritta per metafore, trasforma la labiopalatoschisi in un dono bizzarro della luna e non è un aspetto negativo a priori... Se volete sapere perchè...leggete il libro!
Il libro in prosa, diversamente rispetto alle altre due proposte, si concentra maggiormente sulla sfera emo tiva. Le fasi del percorso sono raccontate in modo più dettagliate ma la chiave in cui sono descritte rimane co munque quella della favola, ricca di metafore e similitu dini che evitano di parlare di ospedali, interventi e pre occupazioni con tono grave. Tutto questo chiaramente è funzionale per trasmettere anzitutto ai ragazzi, che i primi a volerli sostenere sono stati proprio i genitori, i quali come loro, hanno vissuto in prima persona la dif ficoltà e quindi possono compren- derle, ma il secondo obiettivo è quello di stimolare il dialogo con i genitori rispetto al tema in senso generale,così che questi ultimi possano comprendere il reale stato d’animo dei figli e eventualmente aiutarli. Chiaramente anche per i geni tori la lettura distaccata rimane sempre un valido sup porto per rileggere appunto la vicenda in chiave diversa.
GRAPHIC DESIGN
pizzeria
nessun ingrediente segretonessun ingrediente segreto
MENU PIZZERIA +SOCIAL MENU DRINK COMUNICAZIONE ESTERNA
allergeni
Le informazioni circa la presenza di sostanze o di prodotti che provocano allergie o intolleranze sono disponibili rivolgendosi al personale in servizio”.
Per qualsiasi informazioni su sostanze e allergeni è possibile consultare l’apposita documentazione che verrà fornita, a richiesta, dal personale in servizio”.
Se sei celiaco o intollerante al glutine comunicalo al nostro personale. Abbiamo un’ampia scelta di prodotti adatti per tutti!
Il progetto sopra illustrato è stato realizzzato per la pizzeria il Lagora, un locale che da anni si distingue per la qualità delle sue proposte e per l’attenzione riservata ai suoi clienti. Come si potrà intuire, la richiesta che mi è stata fatta è stata quella di ridisegnare l’intera immagi ne dell’attività, sia quanto concerne i menu e la cartellonistia esterna sia per quanto invece riguarda i social.
VIRATA MENU COMPILABILELa virata è un nuovo locale di La Spezia e pro pone ai suoi clienti panini componibili e pizze di qualità.
La richiesta che mi è stata fatta era quella di elaborare un menu che desse al cliente la mas sima libertà di comporre il proprio hamburger, garantendo al personale di sala la massima comprensibilità dell’ordine richiesto.
Per il menu delle pizze mi è stato chiesto di elaborare una grafica sullo stile marinaro ma vicino a qeullo un po’ industrial del menu hamburger. I colori utilizzati sono gli stessi presenti nel locale mentre i disegni vettoriali in copertina creano una continuità stilistica con l’altra proposta
LA VIRATA MENU PIZZELa caffetteria benso ha aperto le sue porte a La Spezia ormai da diversi anni. Si distingue per la sua proposta di distillati e gin retrò. La richiesta che mi è stata fatta perciò è quella di valorizzare il suo stile ricercato e vintage attra verso la progettazione grafica del menu e dei biglietti da visita.
MOOD
DESIGN
LA CASA DI CHÉRIE LOGO E BUSINESS CARD
La progettazione del logo e dell’immagine co ordinata è stata commissionata dalla titolare di una nuova cada vacanze con sede a La Spezia. Su richiesta del committente l’intero mood era incentrato sulla pianta dell’ulivo e doveva rievocare un clima intimo e familiare.
GRAPHIC DESIGN
Infografica per Giusto Manetti Battiloro SRLSInfografica
GIUSTO MANETTI BATTILORO
PROGETTO EDITORIALE
150 ° ANNIVERSARIO DELL’ARSENALE MILITARE MARITTOMO.
La progettazione del layout grafico e il sucessivo lavoro di impaginazione mi è sta to commissionato al fine di dar vita ad un volume che raccontasse la storia dell’ar senale di La Spezia che, quell’anno compiva i suoi primi 150 anni.
GRAPHIC DESIGN
Progetto editoriale e aanalisi sociologica sulla comunicazione non verbale
Analisi SOCIOLOGICA
PRODUCT DESIGN
PRODUCT DESIGN
PROGETTO SCUOLA NOMADE
Un oggetto di qualità accessibile a chiunque. Un tavolo per bambini per studiare all’aperto. Un tavolo sul quale scrivere e disegnare diretta mente con dei comuni gessetti. Un tavolo regolabile grazie agli incastri delle gambe. Un telo su cui sedersi che diventa la borsa a tracolla per trasportarlo.
PRODUCT DESIGN
Progetto 3d per tavolo cornice
TA(B)LE : TAVOLO CORNICE
Tavolo: luogo di condivisione, di ritrovo, cornice delle interazioni.Si milmente fotografie incorniciate, filmati, disegni dei bambini (...) sono oggetti che permettono di rivivere momenti di interazione fuori e den tro casa. Per questo motivo dunque il tentativo è quello di unire concet tualmente il tavolo e la cornice. Il vetro è infatti apribile e al suo interno è possibile porvi diversi piccoli oggetti significativi e quando inutilizza to, smontando i sostegni si potrà appendere fisicamente a parete.
TA(B)LE : IL RACCONTO DELL’ARTE
Come facilmente si noterà i colori sono ispi rati alle opere di Mondrian,autore di un lin guaggio universale del fare e del capire l’arte: i colori primari compongono l’immagine del piano che,così come nei dipinti dell’autore è segmentato da linee nere, che nel caso del pro getto costituiscono le gambe del tavolo stesso.
Il progetto ha come scopo la ripro gettazione del barattolo della Nu tella al fine di attribuirgli nuova funzionalità dopo il suo normale utilizzo. L’idea è quella di trasfor mare il barattolo in un contenitore per diversi tipi di pasta e il tappo in un dosatore della stessa. Il reci piente più piccolo corrisponderà quindi ad un etto,il secondo a due e così via.
PRODUCT DESIGN
PRODUCT DESIGN
Occhiali personalizzabili in 3d e modello in MDF
Non è possibile progettarsi la propria montatura
Non c’è possibilità di cambiare la montatura
In caso si rompesse la vite c’è bisogno dell’intervento dell’ottico. Le viti inoltre tendono ad allentarsi.
Bisogna scegliere se avere lenti da vista o da sole, fatta esclusione delle lenti fotocromiche
Non esistendo pezzi di ricambio che possono gestire autonomamente ho dei costi aggiuntivi ogni volta che ho bisogno di manutenzione
MODELLI
PROPOSTE donna
PRODUCT DESIGN
Formaggera Cheasy, progetto per Ariete SRL
Il concept del progetto nasce dalla colla borazione con l’Azienda Ariete che mi ha fornito una traccia iniziale dalla quale prendere spunto per creare un prodotto da cucina ancora non molto presente sul mercato. Il prodotto in questione è una macchina per produrre formaggi freschi in casa propria. Puntando su un target definito,sono arrivata alla conclusione che realizzando un macchinario non troppo complesso facile e comprensibile, grazie all’interfaccia intuitiva, è possibile arriva re a buoni risultati di vendita. Basandomi anche sui trend delle ultime generazioni, che sempre più spesso puntano al consu mo di prodotti biologici, mi sono convinta che l’idea possa funzionare anche grazie alla sua versatilità nella preparazione del prodotto che infatti è realizzabile median te tutti i tipi di latte.
L’interfaccia si compone di pochi e sem plici pulsanti che facilitano l’utilizzo dell’elettrodomestico. I pulsanti veri e propri infatti sono infatti solo quelli che permettono l’accensione, lo spegnimento e la scelta del programma (P1,P2,P3,P4). Le altre spie aiutano l’approccio con il prodotto rappresentando delle affordance.