La fotografia vede sempre di più di quello che percepiamo Gabriele Basilico
GIULIO GIGANTE 24 BUS STOP, 2016 ADRIATIC COAST
N 11 – 2016 November http://giuliogigante.com
Nel 1962 Edward Ruscha aveva 25 anni. Si era trasferito nel 1956 dalla sua città
What In 1962 Edward Ruscha was 25 years old. He had moved in 1956 from his home town
natale Oklahoma City per studiare presso il Chouinard Art Institute a Los Angeles,
Oklahoma City to study at the Chouinard Art Institute in Los Angeles, where he has been
dove era allora. Il suo lavoro era incentrato sulla presenza iconica di oggetti di uso
quotidiano ordinario e il desiderio di spostare i confini dell'arte. Uno degli artisti che lo hanno influenzato da questo punto di vista era stato Marcel Duchamp, con il suo
based ever since. His work centred on the iconic presence of ordinary everyday objects and a
desire to push back the boundaries of art. One of the artists who influenced him in this was Marcel Duchamp, with his concept of the 'Readymade', but Duchamp was also an important influence for a whole generation. In 1962, the year that Ruscha made the book, Andy Warhol
concetto di 'Readymade', ma Duchamp rappresentava anche un influsso importante per
exhibited at the Ferus Gallery in Los Angeles his series of paintings of Campbell's soup cans –
un'intera generazione. Nel 1962, l'anno in cui Ruscha pubblicò il libro, Andy Warhol
each one the same, each one different. There are obvious parallels here with Twentysix
esponeva nella Galleria Ferus a Los Angeles la sua serie di dipinti di lattine di zuppa
Gasoline Stations in the concentration on an everyday subject matter presented in an
Campbell – ciascuno uguale a se stesso, ognuno diverso. Ci sono parallelismi evidenti
uninflected, repetitive manner, but, of course, there is also a big difference. Twentysix Gasoline
quindi con le 26 Gasoline Stations, in particolare sulla concentrazione della materia presentata in una maniera ripetitiva su un argomento di tutti i giorni, e naturalmente non vi è una grande differenza. Le 26 stazioni di benzina non rappresentano un insieme di dipinti, ma si tratta di un libro di fotografie. E sappiamo dalle interviste successive
Stations is not a set of paintings, it is a book of photographs. And we know from later interviews that Ruscha was also aware of what were then (and arguably still are) the two most important books of American photographs. His interest in Walker Evans's work went back to his youth growing up in Oklahoma, where he probably came across it as a social document of the American South. He would surely then have seen Evans's classic book
che Ruscha era anche consapevole di quali fossero allora (e forse tuttora) i due libri di
American Photographs when it was republished in 1962 and responded to his 'documentary
fotografia americani più importanti.
style' presentation of the everyday. Then in the late 1950s Ruscha saw Robert Frank's The
Il suo interesse per il lavoro di Walker Evans ritorna alla sua giovinezza in Oklahoma,
Americans and took to it immediately; much later, when he had some money, Ruscha was to
dove probabilmente si è imbattuto nella documentazione sociale del Sud-America.
buy a print of Frank's picture of a gas station in Santa Fe. But it was not the style that would
Avrebbe sicuramente poi visto il classico libro di Evans «American Photographs» quando è stato ripubblicato nel 1962 e ha risposto alla presentazione in 'stile documentario' del suo everyday. Poi alla fine del 1950 Ruscha vide il libro di Robert Frank «The Americans» da cui prese spunto immediatamente; molto più tardi, quando
have interested him, rougher and darker than Evans's. Rather, it was the poetic idea of travelling the land, driving down endless highways. Twentysix Gasoline Stations is also in its own way a sort of travel book, a 'road movie'. Ruscha certainly related to Evans and Frank as he did to Duchamp and Warhol, but at the time this photographic context remained unacknowledged…
ebbe un po‘ di soldi, Ruscha acquistò una stampa di Frank. L’immagine di un distributore di benzina a Santa Fe. Ma non era lo stile che lo avrebbe
Tratto da PHOTO BOOK
interessato, più ruvido e più scuro di quello di Evans. Piuttosto, era l’idea poetica di
From Talbot to Ruscha and Beyond
viaggiare per il paese, guidando verso le infinite autostrade. Twentysix Gasoline Stations è anche a suo modo una sorta di diario, un 'road movie'. Ruscha si era certamente legato a Evans e Frank come ha fatto con Duchamp e Warhol, ma a quel tempo questo contesto fotografico era sconosciuto…
A KIND OF A 'HUH?': THE SITING OF TWENTYSIX GASOLINE STATIONS - Ian Walker Edited by Patrizia di Bello, Colette Wilson and Shamoon Zamir I. B. Tauris, London, New York 2012
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