#CementoArmato

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Mensile di Approfondimento della Valdinievole e di Pistoia a Diffusione Gratuita Anno 3 - Numero 30 - Giugno 2012

TERREMOTO

CALCIOSCOMMESSE

BASKET

Rischio sismico: sono sicuri i palazzi a Pistoia e in Valdinievole?

Intervista ad un ex calciatore: “Condanne severe per dare credibilità allo sport”

La splendida stagione della Tesi Group mese per mese fino ai playoff

#CEMENTOARMATO Tutti i profili degli indagati e il loro ruolo nel Club degli appalti Iscrizione Tribunale di Pistoia n.9/2009 del 14 maggio 2009




Sabato 9 giugno, al Beach Club di Montignoso (Massa) si è festeggiato il compleanno del nostro direttore Andrea Spadoni. Alla serata, organizzata in collaborazione con Luca Casadei, agenzia di Milano del mondo dello spettacolo, hanno partecipato tanti nostri amici e ospiti, tra i quali alcuni personaggi del programma di Uomini e Donne e dell’ultima edizione del Grande fratello.

DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Spadoni - aspadoni@ilgiullare.com CAPO REDATTORE Diletta Severi - dseveri@ilgiullare.com REDAZIONE Roberto Grazzini Jacqueline Monica Magi Lorenzo Benedetti Simeone Clamori Antonio Pileggi Federico Liberati Antonella Gramigna Maikol Cottini Ilaria Michelucci HANNO COLLABORATO Maurizio Carrara Alessio Berti Veronica Messina FOTOGRAFIA Cristiano Bianchi - cbianchi@ilgiullare.com Pierluigi Losco (Arte Fotografica) GRAFICA E IMPAGINAZIONE Eva Bugiani - ebugiani@ilgiullare.com STAMPA Nova Arti Grafiche - Signa (Firenze) SOCIETÀ EDITRICE Il Giullare Editore srl CONSULENZA LEGALE Dott.Giuseppe Vanità SALES MANAGEMENT Webtitude Iscrizione Tribunale di Pistoia n°9/2009 del 14 maggio 2009 Redazione de “Il Giullare” Via Franchetti 11 - 51100 Pistoia email: info@ilgiullare.com “Il Giullare” è visibile e scaricabile online all’indirizzo www.ilgiullare.com Cerca “Il Giullare” su Facebook Segui “Il Giullare” su Twitter

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Grande party al Beach Club per i 35 anni di Spadoni

l’allegato

di Alessio Berti

A Montecatini Acque termali e verdi silenzi relax e natura risveglio dei sensi Colline di sfondo è l’Italia che piace turisti dal mondo in un’oasi di pace Percorsi nel verde limoni e terrecotte vetrine del corso per far mezzanotte Poi chiude il centro e tutti a mignotte.


E’ calda l’aria a Pistoia e in Valdinievole in questo giugno che sa di prologo di un’estate torrida. Prima la vicenda

in questo numero 06.2012

di Massa, dell’Asl, con le manette che si sono chiuse ai polsi del dirigente dell’azienda sanitaria Scarafuggi. Poi, in un susseguirsi di scandali, è arrivata l’inchiesta “Untouchables” che pare aver scardinato un “sistema” di lavoro ormai oliato in tanti anni di accordi illeciti tra aziende e dirigenti pubblici e che permetteva a tutti coIL DIRETTORE loro che oggi risultano indagati (12 persone sono in Andrea Spadoni carcere e 11 agli arresti domiciliari) ingenti profitti. Ovviamente, come leggerete all’interno del giornale, non vogliamo fare processi anticipati. Non vogliamo far parte di quella categoria di giornalisti/giustizieri. Aspettiamo il corso dei vari gradi di giudizio. Ma non possiamo non tenere conto di ciò che gli inquirenti hanno portato

Ricominciamo dagli onesti

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alla luce. Detto ciò, se tutto questo lo possiamo definire un terremoto giudiziario, almeno speriamo che restino in piedi solo gli onesti. Buona lettura.

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#Fenomeni #SignoriDellaNotte #PiattoRicco #Benessere #BreviDiSport #LaSquadra #Calcio #Flash #LoSportInCrisi #IlMiracolo #Euro2012 #LuglioPistoiese #Eventi&Personaggi


Andrea Spadoni

Le manette scattano la mattina all’alba di lunedì 11 giugno. I polsi sono quelli di funzionari pubblici pistoiesi e imprenditori del settore dell’edilizia. Undici persone in totale, più altri dodici lasciati a casa ai domiciliari per un numero complessivo di 23 arrestati, su ordinanze emesse dal Gip del tribunale di Pistoia, Roberto Tredici. Le imputazioni sono pesantissime: associazione per delinquere, turbativa d’asta, concussione e corruzione. E’ questo il risultato dell’operazione “Untouchables” coordinata dal sostituto procuratore Francesco Sottosanti che ha scoperto come con questo “sistema” – secondo l’accusa - si riuscivano a falsare le aste in modo da assegnare gli appalti a un numero ristretto di aziende.

L’INCHIESTA

L’elenco completo degli indagati

E il loro ruolo nel “Club” IN CARCERE

Roberto Riccomi, 58 anni, nato a Buggiano. Figlio dell’ex sindaco di Montecatini, Lenio, è l’unico politico coinvolto nella vicenda, pur non avendo nessun incarico istituzionale. Rappresentante regionale del Psi. In sede di interrogatorio si difende: “Si limitava a dare consigli e opinioni su tutte le questioni politiche – dichiara il suo avvocato Gianluca Lomi - non solo sugli appalti. Non essendo un funzionario, né un incaricato di alcun ufficio, e non avendo cariche elettive, non poteva pilotare gli appalti”. Marcello Evangelisti, 62 anni, nato a Pistoia. E’ dirigente del Comune di Pistoia del servizio di Lavori Pubblici. E’ lui che, assieme al club, viene accusato di pilotare le gare in modo da favorire un ristretto gruppo di impreditori. Dopo l’arresto, ha deciso di non rispondere alle domande del Gip, ma ha dichiarato: “ho fatto solo l’interesse della città”. Paolo Mazzoni, 65 ani, nato a Pistoia. Ex dirigente della Provincia di Pistoia in pensione, attualmente direttore dei lavori del cantiere per la costruzione della piscina termale alle Leopoldine (affidati, come si sa, alla Cmsa), e responsabile della stazione appaltante dei Mondiali di ciclismo 2013. Giordano Rosi, 65 anni, nato a Pescia (Pistoia), è socio accomandante della Aces di Rosi Leopoldo, solida azienda pesciatina. Rosi ha anche la carica di consigliere in Pistoiambiente, la società proprietaria della discarica di Fosso del Cassero, al centro delle polemiche per i viaggi pagati a diversi amministratori comunali. Roberto Vescovi, 68 anni, nato a Lamporecchio (Pistoia) è un altro big dell’edilizia. Titolare dell’azienda omonima nonchè socio (come Rosi) della Pistoiambiente. Paolo Conti, 63 anni, nato a Montecatini Terme è presidente della Cmsa. (Cooperativa Muratori sterratori e affini) di Montecatini. Impresa impegnata nella realizzazione della nuova questura-prefettura nell’area ex Breda (e titolare anche del recupero

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dell’ex cattedrale, nella stessa area, operazione quest’ultima tra quelle sotto esame nell’inchiesta), del nuovo stabilimento delle Leopoldine e della nuova sede dell’Aias a San Biagio. Franco Fambrini, 55 anni, nato a Pescia (Pistoia) è il direttore generale del Consorzio di bonifica del Padule di Fucecchio. Mauro Filoni, 52 anni, nato a San Marcello è funzionario al Comune di Piteglio. Angiolo Orsi Spadoni, 51 anni, nato a Montecatini Terme è dirigente dell’azienda Orsi Ilio Srl. Roberto Mannelli, 56 anni, nato a Bagno a Ripoli (Fi) è titolare della Mannelli spa. Riccardo Ponticelli, 58 anni, nato a Pistoia, insieme al fratello, è titolare della Athos Ponticelli. Michele Vescovi, 45 anni, amministratore delegato della Vescovi Renzo spa, nonchè socio di Pistoiambiente, come Giordano Rosi e Roberto Vescovi.

ARRESTI DOMICILIARI Cristian Giovanni e Carlo Alberto Diddi fanno entrambi capo alla Diddi Carlo Alberto sas di Pistoia, azienda che si occupa di costruzioni edili stradali e di restauri monumentali. Sono marito e moglie Amos Chelucci e Patrizia Natalini, 61 anni lui e 55 lei, uniti dalla qualità di soci nella ditta Chelucci Costruzioni edili e stradali di Pistoia. Riccardo Vespignani, 53 anni, pistoiese, è un altro grosso nome dell’edilizia provinciale, con la sua Fratelli Vespignani, la Vespignani srl, il Gruppo Edile Arcadia srl. Alessandro Ponticelli, 53 anni, pistoiese, è socio della Athos Ponticelli. Francesco Flori è tra gli eredi dell’azienda di famiglia A. Flori & C. snc di Pistoia. Vincenzo Guarino, 45 anni, di Prato, titolare della Endiasfalti. Paolo Tondini, 53 anni, pistoiese. Riccardo Gaddi, pisano, 54 anni, ingegnere, massimo dirigente della Provincia di Lucca e capo dell’ufficio tecnico provinciale. Stefano Meoni, 53 anni, pistoiese, responsabile dell’unità operativa viabilità dell’amministrazione comunale.


“Un vero e proprio club degli appalti”, così il procuratore facente funzione di Pistoia, Giuseppe Grieco, aveva definito l’associazione per delinquere. Gli investigatori infatti hanno accertato che tra funzionari pubblici e imprenditori ci sarebbe stato un rapporto molto stretto, che andava al di fuori delle questioni lavorative. “L’associazione – ha proseguito il dottor Grieco – era capace di far nominare uomini di fiducia in commissioni e anche in ambiti politici, per garantire l’aggiudicazione di gare e appalti pubblici al ristretto numero di imprenditori locali, con una corruzione caratterizzata da pagamento di somme di denaro, favori di vario genere e utilità che venivano garantite ai pubblici amministratori”.

LE INDAGINI Come si dividevano i lavori Gl investigatori (all’indagine, oltre ai poliziotti della squadra mobile di Pistoia, hanno collaborato gli agenti della Direzione centrale polizia di prevenzione, delle Digos delle questure di Firenze, Prato, Lucca, Pisa, Massa e del Reparto prevenzione crimine Toscana) hanno svolto un lavoro certosino, facendo approfondite verifiche sui lavori dal 2006 al 2011 per un totale di 50 milioni di euro. In particolare è stata conteggiata una statistica dei volumi

di affari conseguiti con tali appalti. Secondo gli inquirenti, l’impresa che si è aggiudicata il maggior numero di gare è la “Vescovi Renzo Spa” (10 milioni di Euro), a seguire la “Rosi Leopoldo” (7 milioni e 300 mila euro) e quindi la Cmsa (7 miliori e 270 mila euro). A notevole distanza figurato la “Diddi Carlo Alberto Sas” (3 milioni e 77 mila euro) e la “Orsi Ilio srl” (3 milioni e 28 mila euro). Facendo il totale del valore di tali lavori, si raggiunge una cifra di addirittura 30 milioni (il 60 per cento del totale degli appalti sul territorio nel quinquennio in questione).

“Non ci saranno ripercussioni sulla conclusione di importanti progetti”

FEDERICA FRATONI

“Si tratta di una vicenda che ci turba profondamente e insieme desta forte preoccupazione. Abbiamo piena fiducia nell’attento e scrupoloso lavoro della magistratura, offrendo la massima collaborazione e trasparenza per la conclusione delle indagini in corso, affinchè si possa al più presto far luce sui reati e sulle responsabilità imputate. “Ci auguriamo che la vicenda non abbia ripercussioni sulla conclusione di importanti progetti in via di realizzazione - prosegue e, soprattutto, sulle tante realtà occupazionali delle aziende interessate”.

“Esisteva già un’indagine interna. Abbiamo iniziato a ricostruire l’intero quadro degli appalti che le imprese interessate dall’inchiesta si sono aggiudicati. Sono in tutto 18 i lavori aperti in questo momento, consegneremo questo nostro lavoro di ricognizione alla Procura della Repubblica”.

SAMUELE BERTINELLI

Cosa accadrà al cantiere delle Leopoldine e ai mondiali di ciclismo?

GIUSEPPE BELLANDI

Tra i nomi che provoca maggiore preoccupazione c’è Paolo Mazzoni, direttore dei lavori del cantiere per la costruzione della piscina termale alle Leopoldine (affidati alla Cmsa), e responsabile della stazione appaltante dei Mondiali di ciclismo 2013. È possibile - ha chiesto il Tirreno a Giuseppe Bellandi - che questa inchiesta possa ritardare ulteriormente la riapertura del cantiere? «Le istituzioni e le imprese - ha risposto il Sindaco - sono una cosa; gli uomini che ne fanno parte, un’altra. Nessuno è insostituibile. La Provincia, sui Mondiali, farà i suoi passi, e alle Leopoldine ci sarà un passaggio di consegne per la direzione dei lavori. In questi 15 mesi di chiusura forzata del cantiere il direttore aveva comunque continuato a lavorare con i tecnici dello staff di Fuksas».



La sottile linea rossa

di Veronica Messina Giornallista

I fatti li conosciamo: la Comunità montana e le rube-

co e corruzione, forse qualche – piccola o grande – re-

rie interne all’Ente; la promessa mancata della nuova

sponsabilità anche della nostra classe politica ci dovrà

questura di Pistoia; l’alba rossa dell’11 giugno appena

pur essere. O stiamo vivendo, forse, in un’isola felice?

trascorso e i suoi 23 arresti cautelari. A prima vista,

Il silenzio e il far finta di non vedere anche da parte

si direbbero “normali” fatti di cronaca, neppure troppo

di chi ha un forte interesse in gioco (e non so perché

diversi, in realtà, da quelli che, più o meno, in tante parti

ma mi vengono in mente la mancata realizzazione della

d’Italia riempiono giorno giorno le pagine della stampa

questura di Pistoia e la Cooperativa Sterratori, Muratori

locale. Ma sollevando un po’ di più lo sguardo da terra,

e Affini…) non è sintomo di buone maniere, ma di un

interrogandoci su quale mai potrà essere la sottile linea

modo allusivo - e perdente - di cercare di non compro-

di congiunzione tra questi significativi eventi, possiamo,

mettere la realtà (e coloro che pretendano di esserne il

forse, provare ad abbozzare una risposta più singola-

perenne governo), in attesa, probabilmente, di ricevere

re, avida di senso. Ci sono molte accezioni, infatti, cui

una qualche forma di compensazione che, prima o poi,

fare riferimento quando parliamo di corruzione: essa,

dovrà pur arrivare. Così, però, si è destinati a perdere

per esempio, può riguardare l’amministrazione dei beni

sempre. Perché a furia di corrompere la realtà, di dire

pubblici (e in particolare del nostro denaro); oppure

che nessuno dei controllori ha mai sbagliato nemmeno

può riguardare lo spirito, il costume, la carne; oppure,

una volta e che, in fondo, è meglio nutrire paternamen-

ancora, può entrare nell’intimo delle nostre vite, del no-

te le imprese locali, invece di aiutarle a diventare più

stro stesso modo di pensare, e manifestarsi in una for-

competitive, autonome e aperte al mercato, si finisce

ma ancora più sottile: quella della corruzione della re-

per ritrovarsi compromessi con una storia (soprattutto

altà, di come osservarla, di come comportarsi di fronte

economica) i cui numeri sono, a dir poco, impietosi.

ad essa. Da questo particolare punto di vista, i tre fatti

Perché il problema della corruzione è soprattutto que-

da cui ci siamo mossi sono, intanto, legati insieme dalla

sto: nascondere la realtà e fare come se tutto andasse

sorprendente risposta con cui la politica locale ha detto

sempre bene. Poi possiamo anche rasserenarci pen-

ad alta voce: “Non c’entro nulla con tutto questo: io

sando che domani è un altro giorno e che i mondiali di

non sono responsabile”. Probabilmente, ci sarà pure

ciclismo ci saranno davvero.

un fondo di verità: ma se l’Italia è costantemente in ri-

Ma alla fine, forse, aveva ragione Balzac, quando dice-

basso in tutte le classifiche internazionali che cercano

va, con lungimiranza, che “la corruzione è soprattutto

di misurare l’articolato rapporto tra sviluppo economi-

l’arma della mediocrità”.

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Credito Cooperativo: la coerenza del proprio ruolo Stiamo vivendo un periodo di profonda crisi e incertezza economica. Qual è il punto di vista di una Banca locale di piccole dimensioni come la vostra? Penso che abbiamo vissuto un quindicennio di allegra follia, durante il quale l’apparire ha prevalso sull’essere, un po’ in tutti i settori. In quello economico abbiamo tutti creduto alla favola della crescita illimitata, al campo dei miracoli della finanza creativa e dei derivati che rendevano le risorse praticamente infinite, per poi svegliarci di colpo rendendosi conto, anche dolorosamente, che le risorse sono limitate e vanno gestite con accortezza. Credo però che questa crisi, come tutte le cose umane, abbia anche un risvolto positivo e possa essere individuato nel fatto che essa ci spinge a ritornare all’essenza della cose. Per quanto riguarda il mondo delle Banche di Credito Cooperativo che, purtroppo, non è stato immune da alcuni eccessi, questo significa riscoprire la ragion d’essere della loro esistenza, quella contenuta negli Statuti, dove sta scritto che lo scopo della Bcc è “il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli appartenenti alle comunità locali” e ancora “la crescita del territorio nel quale opera”. E’ quello che la Banca di Pescia ha sempre cercato di fare in maniera coerente. Contribuite, infatti, a molte iniziative culturali e sociali del territorio. La nostra banca con la chiusura del bilancio 2011 ha potuto stanziare, per scopi di beneficienza e mutualità, 60mila euro. E’ vero che tutto serve, ma sarebbe velleitario pretendere di fare “crescita del territorio” solamente con una somma MANOLO BIANUCCI del genere. In realtà, perseguiamo il nostro scopo soprattutto con l’attività di intermediazione creditizia: i nostri sportelli raccolgono dai clienti risparmi per circa 320 milioni di euro che per il 90% reimpiegano con prestiti alla clientela. Risparmi locali che finanziano attività produttive locali. Una somma già più rilevante. Ma pur sempre limitata. Abbiamo la responsabilità di indirizzare risorse, inevitabilmente limitate, in impieghi produttivi: se riusciamo a farlo bene, i soldi prestati, dopo aver “oliato” il ciclo economico, vengono rimborsati regolarmente e possono essere usati per nuove iniziative, generando un circolo virtuoso che contribuisce alla crescita e all’arricchimento del nostro territorio. Se lo facciamo male, finanziando iniziative sbagliate, prestando soldi in maniera scriteriata, il rimborso non avviene, il circolo virtuoso si interrompe e noi diventiamo una concausa dell’impoverimento della nostra comunità. E’ proprio perché sentiamo pienamente questa responsabilità che, anche in periodi più “allegri” dal punto di vista economico, abbiamo sempre adottato una politica di attenzione e di frazionamento nella concessione del credito. Riassumendo: finanziamenti ben ponderati da destinare a piccoli operatori economici. Ma non si rischia di perdere l’occasione di finanziare crescite importanti di buone

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aziende che fanno la ricchezza di un territorio, e limitare il vostro stesso sviluppo di banca? Quest’anno ricorre il 50° anniversario della nostra fondazione. In occasione dell’assemblea annuale abbiamo premiato soci fondatori, ex-dipendenti, ex-amministratori e durante la cerimonia abbiamo rievocato parte della nostra storia. Anche la nostra banca, come tutte le Casse Rurali, è nata dall’ iniziativa di un gruppo di piccoli operatori economici, artigiani, agricoltori, che mal tolleravano la trascuratezza, la scarsa attenzione con le quali le grandi banche guardavano a loro ed al loro territorio. Oggi, pur in un contesto profondamente diverso, non mi sembra che questo aspetto sia molto cambiato: i piccoli operatori continuano a lamentare una insoddisfacente relazione con la grandi banche. D’altra parte in un tessuto economico estremamente parcellizzato (oltre il 95% delle nostre imprese fattura meno di 5milioni di euro), mi sembra che ancora una banca come la nostra abbia margini per operare. E’ ovvio che se la struttura della nostra economia dovesse evolversi in una realtà fatta di soggetti mediamente più grandi e strutturati, verrebbe meno la stessa ragion d’essere di banche come le nostre, che dovrebbero probabilmente trasformarsi a loro volta, ingrandendosi. Ma ora tutto ciò non sembra alle viste e noi continuiamo a credere nel nostro modo di operare. Penso che un’impresa, che “da piccola” ha operato con noi, che abbiamo aiutato a crescere ed ingrandirsi e che ora ha esigenze finanziarie necessariamente commisurate alla sua accresciuta dimensione, debba essere per forza di cose “condivisa” con altre banche. Non possiamo continuare ad essere la sua banca di riferimento. Il rischio troppo concentrato potrebbe pregiudicare il nostro equilibrio e quindi la nostra capacità futura di svolgere responsabilmente quel ruolo che il nostro Statuto ci assegna. Quasi un ruolo da “vivaio” in cui la banca accompagna l’impresa in una fase del suo sviluppo e contribuisce a lanciarla. O da insegnante della scuola primaria, se preferisce. Un ruolo del quale siamo fieri e dal quale non ci sentiamo sminuiti o limitati. Comunque una banca “di popolo”. Va infatti precisato che abbiamo moltissimi clienti che non sono destinati per forza a diventare grandi aziende, ma che continuano a impegnarsi per portare avanti la loro attività o i loro progetti rimanendo piccoli. Siamo consapevoli che la nostra “mission” è essere la loro banca di riferimento. Laddove, nel nostro mondo, si è smarrita questa consapevolezza e ci si è “montati la testa” credendosi grandi banchieri, sono cominciati i problemi. Penso invece che se noi, come ogni soggetto economico che opera nella nostra realtà, sapremo interpretare il nostro ruolo con coerenza, non mancheremo di contribuire alla rinascita di un paese che ha ancora risorse umane ed imprenditoriali sufficienti per farcela.


Ilaria Michelucci Simeone Clamori

L’eterna saga della pedonalizzazione del centro e del traffico cittadino

Ecco che ci risiamo, i mandatari di turno, illuminati da

ma tanto necessario quanto propedeutico per il futu-

luce divina, diventano eruditi, come per magia, nella

ro della nostra economia e della nostra qualità di vita,

complessa materia dell’ingegneria del traffico e di pro-

bisogna necessariamente porsi una serie di domande

fonda competenza nell’arte dell’ingegneria urbanistica.

ed essere certi di avere trovato tutte le soluzioni alter-

La storia si ripete, sogniamo una Montecatini pedona-

native possibili, perché un tale cambiamento così radi-

lizzata, al passo con le tendenze delle città più mo-

cale sia rapidamente metabolizzato tanto dai residenti

derne ed evolute della nostra, ma soprattutto allinea-

quanto dagli operatori economici. Un centro cittadino

ta con le necessità strutturali di una località che deve

e un’area termale, completamente pedonalizzati, rap-

necessariamente ritrovare un’armonia organica, per legittimarsi nuovamente a pieno titolo nel mercato del benessere. Alla fine però il risultato è sempre il solito: le categorie contestano, i residenti si alterano, e così i mandatari procedono senza condividere con i propri mandanti cambi radicali alle abitudini e alle necessità di coloro che li hanno eletti. E la democrazia soffre di crisi d’identità. Le poche amministrazioni che riescono a lasciare un segno tangibile della storia di una città sono quelle che hanno il coraggio e le capacità, sì di adottare scelte

presenterebbero, senza alcuna ombra di dubbio, un grande salto di qualità, che abbinato alla nostra unicità architettonica, darebbero indiscutibilmente un notevole impulso alla nostra economia. Tale cambiamento trasformerebbe Montecatini Terme, di fatto, in un potenziale laboratorio e una piattaforma urbana ideale per tutte le aziende italiane ed estere che vorrebbero presentare e testare le tendenze e le innovazioni tecnologiche nell’ambito dei trasporti, dell’eco-compatibilità e del benessere. Un importante elemento aggiuntivo sul

coraggiose, ma contestualmente, dimostrare di avere

nostro score di località turistica.

la competenza, l’umiltà e la lungimiranza di predisporre

Ma passiamo alla valutazione dei singoli elementi da

tutti gli elementi necessari per consentire ai loro man-

considerare, nella prospettiva, di una chiusura totale.

danti di percepire, nel brevissimo periodo, la valenza

Sì, totale perché la pedonalizzazione intesa nel suo

delle scelte adottate, a discapito delle inevitabili pro-

vero significato non ammette eccezione alcuna, senza

teste di rito, ripristinando in poco tempo l’armonia tra

ovviamente considerare le forze dell’ordine, i servizi di

mandanti e mandatari.

pronto intervento ed un sistema di trasporto pubblico a

Prima di intraprendere un percorso così traumatico,

propulsione alternativa.

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P11 #GoodMorningMontecatini


Andrea Spadoni

Roma, dodici novembre 2011, ore 21.42, palazzo del Quirinale: Silvio Berlusconi non è più il presidente del Consiglio. Ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Un atto formale che segna al tempo stesso la fine del berlusconismo (18 anni), dell’esperienza governativa più longeva dal secondo

IL CROLLO DEL PDL IN ITALIA PARLA LAPENNA, COORDINATORE PROVINCIALE

“Recupereremo l’elettorato perso

Sì alle primarie di partito”

N

el 2007 lo schieramento di centro-destra, rappresentato dal candidato a sindaco Alessandro Capecchi, aveva obbligato Renzo Berti al ballottaggio. Il risultato era stato quasi un record inaspettato e le elezioni amministrative nel capoluogo della nostra provincia erano state in bilico fino all’ultimo. Il centro sinistra infatti aveva vinto, ma con uno scarto risicato. Berti, appoggiato dall’Ulivo, Comunisti Italiani, Unità socialista, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Udeur Popolari e Pensionati, si era infatti confermato alla guida del comune con il 53.30 per cento (23.590 voti assoluti) e Capecchi (appoggiato da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e Lega Nord), aveva conquistato addirittura il 46.70 per cento (20.646 voti assoluti). Quest’anno, alla tornata elettorale di inizio maggio, il quadro è cambiato radicalmente e, voti alla mano, sorprende (e non poco) il crollo del Popolo della Libertà, giunto secondo con solo il 16.40 per cento (6.469 voti). Cosa è successo, quindi, al centro-destra? Lo chiediamo al coordinatore provinciale del Pdl, Alberto Lapenna, che incontriamo nella sede di Montecatini Terme. “A queste ultime elezioni il quadro politico era molto diverso – afferma – il Pdl si è presentato da solo alle elezioni, con il suo simbolo, senza l’appoggio di Udc e Lega che hanno presentato candidati a sindaco e liste differenti. E valutando i risultati elettorali degli altri comuni d’Italia, si può dire che a Pistoia, il Popolo della Libertà, ha tenuto. Abbiamo lavorato bene grazie all’impegno di Anna Maria Celesti che si è messa in

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gioco con la propria persona, dimostrando serietà e grazie anche a una lista di qualità che alla fine ci ha permesso di conquistare sei seggi in Consiglio Comunale”. In più c’è da tener conto che quasi il 50 per cento degli elettori, a Pistoia, non è andato a votare “Questo è un brutto segnale di disaffezione alla politica e ai partiti. E la maggior parte di queste persone sono il ceto medio, i liberi professionisti, insomma coloro che avevano creduto nei valori liberali che Berlusconi aveva trasmesso con Forza Italia, a partire dal ’94, con la sua discesa in campo. Credo che si tratti di un elettorato che possiamo recuperare e che, purtroppo, sta soffrendo questo clima di crisi generale che si respira nel nostro paese”. E’ innegabile che, dopo la caduta del governo Berlusconi, ci sia stata una netta flessione dei consensi da parte dell’area di centro-destra. “Stiamo pagando anche l’attacco mediatico che è stato fatto a Berlusconi e la fine dell’alleanza con Fini che ha messo in difficoltà il governo nel portare a termine le riforme che si era prefissato, perché era debole nei numeri. Però, diciamo la verità, non è stato solo il Pdl a perdere consensi, ma lo stesso è accaduto al Partito Democratico e in particolare al Terzo Polo che, sia a Pistoia, sia a livello nazionale, è stato un flop totale”. Nel frattempo, però, c’è l’ascesa dei “Grillini” “E’ un fenomeno da non sottovalutare. Beppe Grillo ha saputo cavalcare il malcontento, toccando temi molto sensibili, in particolare ha riscosso successo il suo attacco alla “Casta” della politica e ha rubato consensi un po’


dopoguerra ad oggi (1284 giorni) e, soprattutto, della Seconda Repubblica. Viene nominato premier Mario Monti che dovrà costruire un governo tecnico di emergenza. I consensi del Pdl crollano ovunque anche per gli scandali portati alla luce dai media. Alle elezioni amministrative di maggio il partito di Alfano scende anche sotto il 18 per cento.

ovunque, in particolare a partiti come l’Italia dei Valori che appare in crollo vertiginoso”. Qual è quindi, secondo lei, la strategia per il rilancio del Pdl, sia a livello locale, sia nazionale? “Sono convinto che la riscossa parta proprio dal territorio con il lavoro dei tanti militanti che si ritrovano nelle nostre sedi, sono presenti e promuovono il nostro messaggio anche attraverso i nuovi strumenti che il web ci mette a disposizione (Facebook, Twitter) e comunicano con i cittadini di riferimento. A coloro che si qualicano come “formattatori” ripeto quello che ha già espresso il nostro segretario Angelino Alfano: saranno le elezioni primarie a decidere le leadership del partito ed emergerà chi se lo sarà meritato. Anche a Pistoia, per la prima volta, alcuni mesi fa, il congresso si è espresso e democraticamente sono stato confermato io alla guida del partito. Oggi siamo sempre qui e stiamo lavorando sodo a disposizione dei cittadini, per essere un punto di riferimento per tutti”. Lei che è stato tanti anni amministratore di Montecatini, cosa pensa della polemica che si respira soprattutto in città, in particolare per la chiusura delle strade del centro? “Quello che emerge è che l’amministrazione ha perso di vista la vera identità della citta: Montecatini significa Terme. Per questo credo che tutte le energie intanto vadano spese per rilanciare il termalismo in città, portare turisti e quindi, in poche parole, far partire le Leopoldine. Dopodiché si può pensare a qualsiasi altra iniziativa: isole pedonali, ztl o Miss Italia che è costata tantissimo e, per ora, è risultata un fallimento. Fare tutto questo ora, in un periodo di profonda crisi, si rischia di mettere in crisi molte attività e quindi famiglie”.

SUL PROSSIMO NUMERO Il nostro viaggio nei partiti iniziato con l’intervista al coordinatore provinciale del Pdl Alberto Lapenna, proseguirà anche sul prossimo numero de IL GIULLARE, dove incontreremo il segretario regionale dell’Udc, l’avvocato Marco Baldassarri di Pistoia.


TermeAssigest rappresenta il marchio Allianz Lloyd Adriatico sul territorio di Montecatini Terme.

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O D N A U Q L’ITALIA Sono sempre più convinta che la base di una democrazia reale sia la cultura, poiché senza la capacità critica di interpretare gli eventi non vi è possibilità di giudizio autonomo e senza autonomo giudizio di ogni cittadino non vi può essere democrazia, che è appunto il potere del popolo, composto da ogni singola entità. Pare un concetto utopico che ogni singolo cittadino partecipi attivamente alla politica, ma è il vero concetto di democrazia. Si intende per

? À R E R U T MA “politica” la partecipazione alla gestione della “polis”, cioè della città-stato, gestione del bene comune che nulla ha a che fare con i partiti, ma con cui si è fatto in modo che si confondesse, al fine di far scappare i cittadini dalla politica e far si che quando mancano i gatti i topi ballino.

Il concetto di cultura cui mi riferisco, per agire come cittadini attivi, non è quello nozionistico e scolastico di cui è stata intrisa la scuola italiana finora (volutamente?), ma quello di capacità di analizzare, riflettere e ragionare sui fatti al fine di prendere delle decisioni. Ovviamente mi si potrà obiettare che non tutti hanno interesse a gestire la cosa pubblica, ma allora questi dovrebbero ritirarsi dalla vita comune e lasciare fare a chi se ne vuole occupare, senza avere però alcun diritto sulla cosa pubblica, neanche quello di voto (tantomeno quello di lamentarsi) poiché hanno rinunciato alla “polis”tica diventando “idios”ti cioè “idioti”, ovvero coloro che si ritirano al privato, occupandosi solo di quello. A questo punto, basta che ognuno di interroghi sull’esistenza di queste condizioni per capire se in Italia adesso ci sia un sistema di democrazia reale o meno. Sicuramente per realizzare appieno la democrazia reale occorre che la famiglia e la scuola formino i cittadini, insegnando loro a riflettere. Compito questo, che spetta anche ai mezzi di comunicazione di massa. Chi scrive sui giornali o realizza programmi televisivi dovrebbe rendersi conto della responsabilità che ha, in campo non solo informativo ma anche formativo, poiché porta notizie e informazioni che vanno a costituire un patrimonio di conoscenze per i lettori. Per questo sarebbe opportuno che la categoria dei giornalisti iniziasse ad avere una formazione che permetta di capire e scrivere correttamente quanto avviene. Leggo, invece, sempre meno notizie sui giornali, ma soprattutto molte più notizie distorte non so per quale motivo, se disinformazione di chi scrive, voluta distorsione o meri motivi di editing. Rimane il fatto che leggo notizie inesatte ed improbabili cui conseguono addirittura dibattiti e gruppi su Facebook, il tutto senza che nessuno si prenda neanche la briga di appurare l’esattezza delle notizie. Vi riassumo al-

di Jacqueline Monica Magi Giudice Penale Tribunale di Prato

Scrivete a Jacqueline Monica Magi all’indirizzo email info@ilgiullare.com

cune delle più eclatanti assurdità lette ultimamente. “Assolta con formula piena”, mentre la sentenza era stata data con il secondo comma dell’art. 530 codice di procedura penale, ovvero con l’insufficienza di prove per la prova dell’elemento soggettivo del reato, il dolo. Quindi non solo non è formula piena, ma dubitativa, ma anche non ampia quanto può essere quella “Il fatto non sussiste”. Ovviamente chi legge di questa assoluzione penserà che il giudice non ha buon senso o capacità di giudizio: ma non sa che il suo pensiero non ha alcun senso perché la realtà riportata nella notizia non è la realtà. Altra notizia accampa una pena di svariati anni di galera per un singolo caso di spaccio di minimo valore. Chi legge non può che pensare ad un giudice incompetente o “giustiziere”, ma non è stato messo in grado di andare oltre e sapere che si parla di un processo ad un soggetto particolarmente pericoloso e plurirecidivo. Salvo poi chiedere pene più severe in casi che non le necessitano affatto. Sono due semplici esempi di una continua disinformazione che non giova ai cittadini, alla loro crescita culturale e quindi non giova alla Nazione, alla sua crescita sociale e civile. A quando la responsabilità di scrivere cose esatte?


Diletta Severi foto di Pierluigi Losco

“Qualcuno ci spieghi la chiusura di Viale Verdi e Piazza del Popolo”

L

o incontriamo sul luogo del “fattaccio”, quello che lo ha fatto balzare sulle pagine della cronaca cittadina. Nicola Guelfi (nella foto), titolare dell’Hotel Nizza Et Suisse, elegante albergo nel cuore di Viale Verdi a Montecatini Terme, si dichiara molto stupito di questo clamore mediatico. L’antefatto: durante il ponte del 2 Giugno, a Montecatini si svolge la nuova edizione di Time Out, il Festival della cultura sportiva. Davanti l’Hotel Nizza, si sistema (autorizzata dall’Amministrazione Comunale) la rock band “The Black Coins”. “Il venerdì ho chiesto ai ragazzi – spiega Guelfi – che si tenesse un volume della musica basso. Ed, infatti, ho avuto solo una lamentela dai miei ospiti. Sabato, invece, il volume è rimasto alto per tutto il pomeriggio, e le lamentele sono aumentate. In più, uno dei componenti del gruppo si esibiva a torso nudo. Ho provato, allora, a chiamare i vigili ma non ho ricevuto risposta alcuna. La situazione è degenerata la domenica mattina, quando il livello della musica risultava, non solo a detta mia ma anche di altre persone presenti, effettivamente alto. Arrivata una volante della polizia, che a sua volta aveva chiamato i vigili del fuoco per fare i controlli del caso, il gruppo ha smesso di suonare”. Rilevazioni del suono non ne sono stati fatte, per il resto è tutto sembrato a norma. Eppure, la polemica è scoppiata: “Ho semplicemente chiesto che venisse abbassata la musica, non che cessasse. Né tantomeno che

P16 #L’IsolaCheNonC’è

sospendessero la manifestazione, come hanno insinuato sui giornali. I bambini hanno continuato a giocare fino alle 20 della domenica sera. Ben vengono manifestazioni come Time Out – continua - ma fatte nelle location opportune: la Pineta, ad esempio”. L’occasione è ghiotta per parlare anche di altro, però: “L’Amministrazione Comunale – si sfoga Guelfi - aveva promesso che la chiusura di Viale Verdi sarebbe stata strategica per il rilancio delle Leopoldine e funzionale per trasformare questa zona in un salotto buono della città. Mi sembra che queste promesse siano state ampiamente disattese. E non lo dico io, lo dicono i fatti. E i numeri drammatici del commercio in questi 200 metri di strada, testimoniano come la chiusura sia stato una scelta insensata. Montecatini è piena di problemi, ma ho la sensazione che si pensi soltanto ad aprire e chiudere le strade. Non è il momento ora, ad esempio, di pedonalizzare Piazza del Popolo, tagliando posti auto e dividendo in due la città. Prima si deve riqualificare le aree, poi, al limite chiuderle al traffico. Montecatini è una città turistica e così deve essere concepita: invece, mi sembra che gli interventi siano fatti a caso, senza studi seri e veramente rivolti al benessere della città”. E a giudicare dai commenti che invadono la bacheca Facebook del Comune di Montecatini Terme, Nicola Guelfi non è il solo a pensarla così.


A Montecatini è aperta polemica per l’isola pedonale di Piazza del Popolo. Le proteste sono anche più feroci rispetto allo scorso anno, quando l’amministrazione decise di dare il via alla Ztl. Abbiamo raccolto dalle pagine di Facebook solo l’opinione dell’ex assessore, l’architetto Andrea Gabbani che, comunque, è diffusa anche tra i commercianti del centro. Dall’altra parte, l’amministrazione è convinta che questa sia uno dei passi determinanti per il rilancio della città, secondo quanto promesso nel programma elettorale di Bellandi.

Se fossi io il Sindaco

i

l titolo di questo pezzo è provocatorio: non voglio assolutamente avere la presunzione di sostituirmi a chi la cosa pubblica la gestisce per lavoro (o per passione?), ma solo giocare a fare il primo cittadino di quella che da trent’anni è la mia città. Non ho competenze, non leggo bilanci, non sono mai stata seduta in Consiglio, ma faccio colazione in Viale IV Novembre, ho il calzolaio in Via Marruota, negozi di fiducia in Corso Roma, la palestra in Piazza Italia, faccio la spesa al Mercato Coperto, mangio il gelato in Viale Verdi e prendo il treno dalla Stazione Centrale. Vedo, sento e vivo quello che sta succedendo a Montecatini. E allora, mettiamo caso fossi investita di questo prestigioso ruolo, quali sarebbero le mie priorità? Difficile individuare le urgenze: son talmente tante che sembrano tutte primi, indispensabili passi. Allora faccio questo ulteriore gioco: se fossi un turista, cosa mi aspetterei di trovare a Montecatini? Rispondere, in questo caso, è più facile: vorrei ordine, cura e sicurezza. Quindi, in primis, valorizzerei tutte le vie d’accesso alla città. Metterei l’acqua nella fontana in Piazza Italia e belle piante a corredo. Impianterei lampioni di design (magari disegnati da artisti locali), curerei le aiuole, imporrei ai proprietari dei fondi e delle attività sfitte di mantenerle decorose, pena salate multe. Non avrei bisogno di allontanare forzatamente le prostitute che lavorano su Corso Matteotti: cambierebbero zona da sole, perché è il degrado che attira degrado. Realizzerei la rotonda all’uscita dell’autostrada, e a chi decide di arrivare in città da Via Ugo Foscolo regalerei un viale con un curato arredo urbano, che ospita sulla destra un’area commerciale (i parcheggi già ci sono: perché non spostare qui le varie catene di negozi low cost – anziché in centro – e creare una cittadella dello shopping?) e sulla sinistra il PalaSpecchiaSol sede delle prestigiose finali di Miss Italia. In quelle serate, Montecatini è in diretta nazionale: non sarebbe il caso di rifare il trucco anche al Palazzetto? Asfalterei quel parcheggio che al primo temporale

diventa una palude, pianterei alberi e piante (è un dato di fatto che Montecatini sia equamente distante da Pescia, città dei fiori, e Pistoia, capitale del vivaismo) e soprattutto ripopolerei la colonna in metallo che dovrebbe ospitare le pubblicità degli sponsor. D’altronde, se non si investe, non si può pensare di avere un ritorno. Così come è impensabile lasciare desolatamente vuoto un cartellone di pubblicità all’ingresso del centro: perché i commercianti non si autotassano ed affittano una porzione di spazio? L’unione fa la forza: per questo le associazioni dovrebbero essere una per categoria (albergatori, commercianti, ristoratori, operatori del divertimento). Divisi per praticità, uniti negli intenti. Montecatini è troppo piccola per convivere con lotte intestine. Via Del Salsero e Via Marruota (o comunque tutta la zona del Sottoverga) devono avere la stessa dignità del centro: valorizzerei l’arredo urbano, creando spazi verdi e di aggregazione. Va da sé, che se riqualificata, la zona diventerebbe appetibile anche dal punto di vista commerciale. (Ri)Creare attaccamento intorno allo sport cittadino (Pistoia Basket docet), ripopolando il Palazzetto, l’Ippodromo e lo Stadio (strutture da sfruttare anche per concerti). Incontrerei imprenditori e spronerei loro a credere nella città: come contropartita garantirei servizi e strutture ben tenute. Girerei per l’Italia e trarrei consigli utili dalle altre città che, come la nostra, hanno la vocazione del benessere e del termalismo. Perché guardando, si impara. Via Manin e Via Toti devono cambiare volto: esteticamente, sono necessari interventi di profondo restyling (a partire, con urgenza, dalla Stazione Centrale), funzionalmente riporterei in città il Pronto Soccorso, creando un piccolo distretto sanitario. Mille e più le idee che avrei. E non ho parlato di stabilimenti termali, Leopoldine, pineta e pedonalizzazioni. La polvere va spazzata, non nascosta sotto il tappeto.


Lorenzo Benedetti foto di Pierluigi Losco

“Nessuno ci ha costretto ad abbandonare il palco Il volume era al minimo, non potevamo continuare” Il silenzio li ha resi protagonisti dell’ultima edizione di Time Out, Festival della Cultura Sportiva a Montecatini Terme. Un paradosso per un complesso musicale: ma è andata proprio così ai “The Black Coins”, band pesciatina che ha dovuto sospendere la propria esibizione prima del previsto, dopo la nascita di aspre polemiche. Il gruppo, creato nel 2011, è formato da 5 componenti, tra i 20 e i 28 anni, che condividono la grande passione per il rock, alternata allo studio e al lavoro. Dopo la recente fondazione, la chiamata per la tre giorni di festival era la grande occasione per muovere i primi passi davanti ad un pubblico piuttosto numeroso. “Siamo stati invitati – racconta il bassista Matteo – a fare da accompagnamento a delle esibizioni di taekwondo, con l’accordo di suonare in ogni giorno della manifestazione”. “Ci siamo esibiti – continua il chitarrista Francesco – nel pomeriggio del 1 e del 2 Giugno, senza che si creassero problemi ed attirando un ottimo numero di spettatori. La discordia è nata la domenica mattina, intorno alle 11. La postazione si trovava davanti all’hotel “Nizza et Suisse” ed io, che in un albergo ci lavoro, posso capire certe esigenze. Per cui abbiamo abbassato il volume delle casse rispetto ai giorni precedenti, tenendole orientate verso la strada così da dare il minor fastidio possibile”. “Abbiamo cominciato lo show – dice la cantante Clara – ed interpretato il nostro singolo “Philophobia”, quando la polizia municipale ci ha chiesto, viste le lamentele del proprietario dell’albergo, di abbassare ulteriormente il volume, che però era già al minimo. Nessuno ci ha minacciato o costretto a smettere di suonare, ma era chiaro che non si poteva più continuare. Noi ci siamo fermati, l’esibizione dei ragazzi del taekwondo è continuata, ma la maggior parte delle persone hanno lasciato la zona. Tengo a sottolineare però che la postazione dell’esibizione non è stata scelta da noi che ci siamo limitati a posizionarci dove indicato. Sono rima-

P18 #LaBand

sta molto amareggiata nel leggere, i giorni seguenti, un commento dello stesso proprietario dell’albergo, che ci ha definito “gruppo che si esprimeva sguaiatamente e volgarmente”, cosa assolutamente falsa”. Ad alimentare le polemiche è stata la performance del batterista Federico, che il giorno precedente ha suonato il suo strumento a torso nudo: “Non sapevo – spiega lui – che un’ordinanza del sindaco impedisse di stare senza maglietta, in più la batteria richiede un grande sforzo fisico e così potevo essere più libero. Domenica mi hanno avvisato di questo, ho chiesto scusa, e l’ho indossata di nuovo. Sentirmi dare del maleducato da persone che nemmeno mi conoscono per un motivo così mi ha infastidito molto”. A prendere la parola è il quinto membro, il chitarrista Tiziano, che ci racconta la chiamata e l’arrivo dei Vigili del fuoco per fare dei controlli sull’impianto: “L’attacco della corrente ci è stato dato dagli organizzatori, noi abbiamo portato solo il nostro materiale come gli strumenti e le casse. Comunque, dopo la supervisione, è stato constatato come tutto fosse a norma. Per poter portare a Montecatini l’occorrente per suonare abbiamo fatto molti viaggi da Pescia, montare e smontare tutto non è cosa semplice. Nonostante ci siamo esibiti gratuitamente e Francesco abbia preso un giorno di ferie, vedersi negare il diritto di continuare ad esibirci ci ha lasciato amareggiati”. Di tutta questa querelle, i “Black Coins” cercano comunque di prendere solo i lati positivi, come una notorietà inaspettata che non può che far bene. Non hanno voglia di alimentare ulteriormente questa polemica, e lo fanno capire spiegando cosa farebbero in caso di chiamata anche per la prossima edizione del Time Out: “Ovviamente – affermano – diremmo di si, magari informandoci meglio su ogni minimo dettaglio per evitare altre spiacevoli sorprese”.


Se tremasse anche la nostra terra?

E

se un terremoto come quello emiliano – dove le zone colpite presentavano lo stesso tasso di rischio di gran parte del territorio toscano – colpisse uno dei nostri centri storici? I danni – e la conta delle vittime – potrebbero essere assai più gravi di quelli registrati nel territorio

il 75% del patrimonio edilizio in Toscana è costruito senza criteri antisismici. Negli ultimi padano perché

anni, la regione Toscana ha avviato un censimento del patrimonio pubblico di importanza “strategica” (scuole, caserme, ospedali) nelle zone a rischio ed è risultato che

su 1500 edifici da controllare e mettere a norma, 900 sono stati visionati e altri 400 ancora da verificare. Dei 287 comuni toscani sono 182 quelli considerati a rischio sismico. La Toscana, con

DGR 604 del 16/06/2003, ha classificato le zone sismiche del suo territorio da 1 a 4, con pericolosità decrescente: la Valdinievole risulta in zona 3 (bassa) il pistoiese (Abetone, Cutigliano, Piteglio, Sambuca e San Marcello) in zona 2 (media) mentre particolare classificazione si ha per Serravalle Pistoiese, Quarrata, Agliana, Larciano e Lamporecchio che si trovano in zona 3S, ovvero in zona di bassa sismicità ma con una particolare situazione geologica che potrebbe causare gravi eventi calamitosi. Per quanto riguarda la diversità di classificazione tra il Pistoiese e la Valdinievole, essa dipende dalla distanza dalle faglie individuate principalmente nell’Appennino Parmense, Mugello e Senese, oltre che dalla conformazione strutturale profonda del terreno (ove profonda si intende oltre i 300ml). Per quanto riguarda la realizzazione di edifici che rispettino i parametri antisismici, sono le NTC (norme tecniche per le costruzioni) che disciplinano il modo di costruire nelle varie zone di appartenenza. “Gli edifici antisismici – ci spiega l’architetto Andrea Gabbani - sono in genere costruiti a telaio in acciaio o cemento armato anche se oggi l’ultima tendenza risulta essere


Diletta Severi

Tra i terremoti più forti e disastrosi che hanno scosso l’Italia, ricordiamo quello in Val di Noto (11 gennaio 1693), magnitudo 7.41 che causò 60.000 morti. 40.000 vittime in più in quello del 28 dicembre 1908 a Reggio Calabria e Messina, magnitudo 7.24. Tristemente famoso il terremoto dell’Irpinia (23 Novembre 1980) che con 6.89 gradi di magnitudo provocò 2.914 morti.

LA TERRA TREMA il legno, essendo questo elastico, e più prestante anche a livello energetico, ha un costo certo e tempi estremamente rapidi per la realizzazione. Secondo la legge, anche una casa in muratura può essere antisismica, a patto che si adottino i giusti criteri progettuali. Molto dipende dalla tecnica di costruzione e dalla qualità dei materiali impiegati. Se si usano buone malte, ad esempio quelle fatte con calcio e pozzolana e non con il fango - come è successo per alcuni edifici crollati in Abruzzo - e se si adottano spessori forti, la casa in muratura non crolla. Resiste bene anche un edificio fatto con pietre da taglio, meglio ancora se connesse con morsature di rame”. Per quanto riguarda il nostro territorio le strutture sensibili – scuole, ospedali, edifici pubblici - risultano, ad oggi, assolutamente a rischio sismico essendo tutte di costruzione remota e antecedente alla normativa attuale (datata 1982). “A Montecatini - continua l’architetto Gabbani - la scuola di più recente costruzione risulta essere la Merlini Lorenzini inaugurata dalla mia generazione con le scuole elementari nei primi anni ’70: l’unico intervento di adeguamento di un certo rilievo risulta essere l’inserimento di catene (collegamenti orizzontali) fatto dalla giunta Severi alla Scuola Media Chini in seguito ad evidenti lesioni che si erano verificate nel corpo aggiunto, in un secondo tempo, su Viale Bicchierai”. E per quanto riguarda Pistoia, invece? “Una considerazione sul nuovo ospedale di Pistoia, struttura soggetta alla più rigida normativa antisismica costruita, però, senza l’inserimento di isolatori e sulla quale incombe il dubbio sulla giusta locazione. Esistono fronti contrapposti, ma più di un geologo ha già asserito, prima e durante la realizzazione dell’opera, che questa sia stata allocata in una zona a rischio idrogeologico su un substrato sabbioso, una zona golenale dell’Ombrone a rischio subsidenza, cioè abbassamento del piano di campagna dovuto allo sfruttamento delle falde acquifere. Zona, inoltre, dove in caso di sisma il terreno sarebbe soggetto al cosiddetto fenomeno della “liquefazione” evento molto raro sul nostro territorio ma che abbiamo già visto recentemente in Emilia”.

P20 #LaTerraTrema

Cosa sono i terremoti I terremoti sono gli eventi naturali più potenti sulla terra: possono rilasciare in pochi secondi un’energia superiore a migliaia di bombe atomiche. Basti pensare che un terremoto riesce a spostare volumi di roccia di centinaia di chilometri cubi. Un edificio localizzato in una regione ad alto pericolo sismico è a più basso rischio se esso è costruito secondo i principi dell’ingegneria sismica. D’altra parte, un edificio in mattoni localizzato in una regione con una storia di minore sismicità, su un terreno soggetto a frane, può essere a più alto rischio. Si può quindi definire il rischio sismico come il prodotto della probabilità di occorrenza dell’evento sismico e il livello atteso di scuotimento del suolo. Il rischio sismico può essere ridotto da programmi attivi che migliorano la risposta dell’emergenza e delle infrastrutture di base.


Il terremoto de L’Aquila è, al momento, il più grave terremoto, per intensità e conseguenze, del XXI secolo in Italia. Il sisma è stato registrato in tutta la sua violenza alle ore 3:32 della notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile 2009. Nel complesso sono state accertate 308 vittime, più di mille feriti e circa 65.000 sfollati in tutta la zona. Ancora oggi, l’Abruzzo sta pagando le conseguenze catastrofiche di questa tragedia.

Cosa fare in caso di terremoto Sapete cosa fare in caso di terremoto? Lo abbiamo chiesto a Dario Parrini, responsabile del Nucleo Mobile Protezione Civile della Misericordia di Pistoia Se siamo in casa Raggiungere con calma muri portanti o architravi, cercando di addossarsi alle pareti. Se possibile accovacciarsi sotto un tavolo robusto o un letto per ripararsi da eventuali oggetti in caduta. Ripararsi la testa con cuscini, indumenti od altro. Durante la scossa non si deve tentare di abbandonare la casa perché correremmo il rischio di essere travolti da cornicioni, balconi, comignoli, coperture dei tetti. Durante la scossa non accendere fiamme libere. Se siamo all’aperto in un centro abitato Se si è all’aperto, restarci. Allontanarsi dalle costruzioni e dirigersi verso uno spazio aperto (piazze, giardini pubblici, ampi cortili, campo sportivo), evitando vie strette. Se siamo in zone extraurbane Non percorrere sentieri ripidi, allontanarsi da argini, dighe, ponti, non avvicinarsi ad animali visibilmente spaventati. Se siamo in auto Arrestare il veicolo il più presto possibile e parcheggiare in uno spazio aperto. L’abitacolo della vettura costituisce un riparo sicuro: restare in auto fino a quando le scosse non si esauriscono. Se siamo a scuola La scuola dovrebbe essere dotata di un Piano di Evacuazione che stabilisca norme di comportamento e guidi periodiche esercitazioni. Rifugiarsi sotto il banco e proteggersi la testa con la cartella o lo zaino. Non appena terminata la scossa gli insegnanti devono guidare ordinatamente gli alunni all’esterno dell’edificio in zona sicura secondo la pianificazione predisposta in proposito: se si agisce in modo ordinato una scuola può essere evacuata in soli due minuti. Se siamo in luoghi di pubblico accesso (uffici, cinematografi, teatri, discoteche, ecc.) Non usare ascensori, non spingere gli altri verso l’uscita, non precipitarsi per le scale. Se possibile, aiutare chi cade o chi è ferito o è portatore di handicap. Utilizzare le uscite di sicurezza.

La Toscana in soccorso dell’Emilia L’attività è iniziata dalle prime ore successive al forte terremoto che ha colpito la provincia di Modena. Sono partite in contemporanea alla volta del campo della Regione Toscana di S. Possidonio nei pressi di Mirandola (MO), le misericordie di Montecatini per il servizio di segreteria regionale, Gello con un fuoristrada attrezzato per la distribuzione di bevande calde e generi di conforto agli sfollati, Quarrata con un camper attrezzato a sala operativa e un fuoristrada, Uzzano con tende e logistica di campo. Nei giorni successivi sono state impiegate (sempre nel campo regionale toscano) le Misericordie di Quarrata con una torre faro trainata da un fuoristrada, Monsummano Terme con personale di segreteria e Pistoia con un fuoristrada. Nei giorni successivi è stato disposto l’allestimento del campo nazionale delle Misericordia d’Italia, gestito dall’UGEM (Ufficio Gestione Emergenze di Massa – organo di protezione civile delle Misericordie d’Italia), per il montaggio del quale è stata inviata in supporto la Misericordia di Monsummano. Attualmente a S.Felice sul Panaro, stanno operando le squadre e i mezzi delle misericordie di Pistoia e Quarrata.


Veronica Messina

Terremoto: un giorno che non finisce mai

S

i può raccontare questa storia in molti modi. Attraverso la voce delle istituzioni locali che gridano al “tradimento” dello Stato, ma restano inchiodate alla realtà impietosa dei documenti, che già da tempo hanno indicato la nuda verità dei fatti: non ci sono – e non ci sono mai stati - i fondi per una nuova Questura a Pistoia. E non c’era nemmeno un contratto: soltanto una promessa, condizionata e mai confermata. Oppure, si può scegliere di raccontare questa storia, partendo da ciò che non si vede, da chi, nonostante tutto, ce la mette tutta per fare dignitosamente il proprio mestiere. La terra trema in Emilia. Ma le scosse più forti si avvertono anche in Toscana, anche a Pistoia. E l’ultima scossa che aumenta la paura di tutti, fa oscillare paurosamente anche i piani del vecchio edificio di Via Macallè 23, dove ogni giorno decine e decine di agenti si recano al lavoro in condizioni disagiate, ma ligi al loro dovere.Il 28 maggio è una mattina come altre. Il terremoto arriva all’improvviso e X.Y (le iniziali sono di fantasia per tutelare la privacy dell’agente di polizia), si trova nel suo ufficio, ad uno dei piani alti di quella vecchia Questura. Sono tanti secondi, un tempo che non si misura solo con l’orologio. Devi fare una scelta quasi senza pensare: cercare riparo o non fare niente.

IL CLAMOROSO CASO QUESTURA La vicenda della nuova sede della Questura e della Prefettura di Pistoia ha una storia lunga 15 anni, fino al colpo di scena di pochi giorni fa, quando il Ministero degli Interni ha comunicato che non potrà pagare l’affitto dei locali in via di completamento nella zona ex Breda. Il primo protocollo d’intesa stipulato tra la Prefettura e il Comune è del gennaio del 1997. Si stabilisce un’asta per assegnare i lavori, ponendo una base di lire 2.200.000.000, incluso il terreno delle Ferrovie. Il bando prevede la realizzazione di un edificio di 4 piani (di cui uno interrato) per complessivi 13.200mq, di cui 1.300mq residenziali e commerciali. La gara d’asta è vinta dalla CMSA che inizia a preparare il progetto. Nel 2003, però, il Ministero degli Interni comunica di non poter pagare l’affitto stabilito dai tecnici del Comune di Pistoia. Primo ostacolo superato nel novembre 2005 dalla decisione di trasferire in quell’edificio anche la Prefettura, dividendo così gli spazi e il costo di locazione tra i due enti statali. Nel novembre 2006 si firma il protocollo di intesa tra Comune di Pistoia, Polizia, Prefettura e CMSA, che indica i canoni di

P22 #IlCaso

Un breve scambio di occhiate con il compagno di stanza, mentre il pavimento si muove e non ti senti più al sicuro. - “Usciamo?” “Scendiamo giù dalle scale?”. - “Se scendiamo giù dalle scale, moriamo lo stesso. Quelle scale non sono sicure”. - “Restiamo”. Non sai se lo fai per incoscienza o per fatalismo. Perché in fondo le probabilità di scamparla sono più o meno lo stesse. X.Y. resta al suo posto. E così il compagno di stanza. Il terremoto passa. E l’edificio resta in piedi. Almeno per ora. Ma la realtà è che in ogni momento potrebbe tornare. E questa volta la buona sorte potrebbe essere meno buona. A Pistoia è propio così: ogni giorno gli agenti sono chiamati a lavorare in uno stabile sempre più vecchio e sempre meno sicuro. Loro non possono rifiutarsi di entrare in servizio. Il mondo intorno, invece, resta a guardare. Forse, qualcuna delle imprese edili che di questi tempi sono messe in discussione in città ha da qualche parte un immobile dove poter alloggiare, anche solo temporaneamente, la Questura di Pistoia. Ci vorrebbe almeno un po’ di buona volontà, e qualche parola in meno. Ci proviamo?

affitto annui massimi (840.000 euro per la Questura e Polstrada, 520.000 euro per la Prefettura). Dopo 12 mesi, l’accordo con la CSMA non c’è ancora, perciò il termine viene prorogato più volte, fino al novembre 2009, quando si arriva ad un accordo e ad un nuovo verbale di intesa che prevede un affitto annuo di 746.000 euro per la Questura e di 477.000 euro per la Prefettura. Nel frattempo si è aperta una vertenza tra Comune e CMSA sugli oneri di urbanizzazione: la Cooperativa Muratori e Sterratori ritiene che gli oneri non siano dovuti per un edificio usato per uffici pubblici. Sulla questione la CMSA ha fatto ricorso al TAR (RG 2047/2009 Sez III) e ha perso. Nell’intesa tra le parti si specificava anche che, in futuro, se Questura o Prefettura – o entrambe – avessero dovuto lasciare quelle sedi, il Comune di Pistoia avrebbe predisposto nuove destinazioni d’uso per l’edificio. Questo ovviamente perché il proprietario dell’edificio – la CSMA– voleva la garanzia di poter usare quella proprietà per altri utilizzi. E questa clausola sarebbe evidentemente applicabile nel caso che il Ministero degli Interni rimanesse sulla sua posizione attuale di non trasferire la Questura nell’ex Breda. In questo caso la CMSA, che si troverebbe questo grosso edificio sulle spalle (almeno per la parte che riguarda la Questura), potrebbe chiedere al Comune di cambiare la destinazione d’uso, che attualmente è “Attrezzature pubbliche-CommercialeResidenziale”, ma con superfici minime per le ultime due voci. Tale cambiamento di destinazione d’uso potrebbe significare un aumento di valore di mercato dell’edificio, aumento sufficiente a coprire anche i costi per la necessaria ristrutturazione. Comunque, la realtà, è che al momento i lavori alla nuova quetura di Pistoia, sono fermi. E questo è il vero problema.


Da 35 anni “El Vaquero” è sinonimo di alta moda ed eleganza. Marchio che si lega alle calzature donna e uomo, ma anche agli accessori, tutto creato dal talentuoso e alternativo designer Valerio Giuntoli. “El Vaquero” è un marchio amato dalle star di tutto il mondo e oggi torna anche in Valdinievole con una proposta importante per chi ama questo genere di calzatura. In via di Falciano, 36 a Buggiano, nel bellissimo complesso agrituristico de “Gli Amici del Colle” è nato infatti “El Vaquero – concept store”. Qui si possono trovare i migliori modelli delle collezioni del prestigioso marchio di calzature e occasioni che non puoi perdere, a prezzi veramente

vantaggiosi. In sintesi, “El Vaquero – concept store” è il primo vero design-outlet della calzatura di altissimo livello. El Vaquero lo trovi anche: Girardengo - Montecatini Terme Luisaviaroma - Firenze Merchedeh - Montecarlo (Principato di Monaco) Sono state allestite vetrine espositive Terme Grotta Giusti - Monsummano Salone di bellezza Luca Piattelli - Chiesina Uzzanese

OUTLET DESIGN PUOI TROVARE GRANDE ASSORTIMENTO DI CAMPIONARI, STIVALI INDIANINO, SCARPE , ABBIGLIAMENTO IN PELLE E ACCESSORI TUTTI A MARCHIO EL VAQUERO CON PREZZI SCONTATI DEL 40% AL 70% El Vaquero Concept Store - co. Agriturismo Amici del Colle - via Falciano, 36 51011 Buggiano (PT). www.elvaquero.it - info@elvaquero.it - infoline e appuntamenti 0572/72180


Agriturismo Amedea Ad un passo dalla città, un angolo di paradiso che non ti aspetti. L’Agriturismo Amedea, sorge qui, in zona San Giorgio, ai piedi della montagna pistoiese, tra oliveti e vigneti, eppure a solo 5km da Piazza del Duomo. Amedea è una seicentesca casa padronale dell’antico casato Breschi, vecchia famiglia fiorentina che qui veniva a soggiornare per sfuggire alla calura estiva. La ristrutturazione, avvenuta nel rispetto dello stile rurale delle campagne pistoiesi, ha avuto cura dei minimi dettagli: sono nati, così, cinque bilocali (ognuno col proprio nome) dotati di soggiorno-cucina, camera da letto e bagno. 357mq di casa ed 8 ettari di verde (considerando giardino, seminature, vigneti ed oliveti), zona piscina con solarium, parco giochi per bambini, internet point, e il vecchio fienile, indipendente dell’agriturismo, completamente ristrutturato

Agriturismo Amedea via Fornace di San Giorgio N°1 51100 Pistoia Tel / Fax. +39 0573.400945 Mob. +39 339.6279959 - +39 339.1844224 www.agriturismoamedea.it email: info@agriturismoamedea.it Per raggiungere l’Agriturismo Amedea: usciti al casello di Pistoia prendere a sinistra il raccordo in direzione Bologna, uscire a “Pistoia Viale Europa”. Al primo svincolo girare a destra e alla rotonda prendere la prima uscita a destra. Al semaforo girare di nuovo a destra e procedere per circa un chilometro e mezzo. Passato il ponte prendere la seconda strada a destra. Vi trovate in Via San Giorgio; procedete per circa 500 metri e poi prendete la piccola strada che trovate sulla sinistra Via Fornace di San Giorgio. Proseguite avanti e in fondo alla discesa troverete il cancello d’ingresso dell’Agriturismo sulla destra.

per ospitare eventi, meeting, piccoli convegni, cerimonie e compleanni. L’Agriturismo Amedea offre una colazione ricca e genuina, preparata secondo la tradizione locale con prodotti di origine toscana. Servita nella sala interna oppure nei giardini esterni, affacciati sul rigoglioso paesaggio collinare, è preparata personalmente dalla famiglia Giambi, proprietari dell’agriturismo. Si servono pane fresco, biscotti e torte fatti in casa da accompagnare con le gustose marmellate preparate con cura dalle nonne. L’Agriturismo Amedea regala la possibilità di vivere soggiorni a contatto con la natura, tra passeggiate lungo l’Ombrone, escursioni a cavallo, degustazioni di vino e olio di produzione propria. Un tuffo in un tempo più lento, in un mondo più sobrio.


a cura di Diletta Severi foto di Pierluigi Losco

IMU

Quanto ci costi? E’ tempo di Imu, ed è tempo anche di una nuo-

tervento di competenti professionalità. E come

va puntata di “Sos Giullare”, dedicata a risolvere

prevedibile, fioccano i dubbi su questa contro-

problemi concreti dei nostri lettori, attraverso l’in-

versa ed odiata nuova imposta.

sono proprietaria di una piccola casa con garage e di una seconda casa ereditata dai miei genitori. Sono molto preoccupata per il pagamento dell’I-

Alessandro Fiaschi Commercialista iscritto all’Ordine di Pistoia e revisore contabile, ha lo studio in Viale Bicchierai, a Montecatini Terme.

mu. Potete darmi qualche chiarimento? Enrica - via mail

Gentile Signora,

meno. I problemi sorgono su seconda casa, immobili

purtroppo questo argomento sta spaventando molti

commerciali e industriali dove l’aliquota è il 7,6 per mil-

cittadini anche a seguito di notizie poco rassicuranti

le e non ci sono detrazioni, e in questo caso l’imposta

relative agli importi di questa imposta. I casi che pos-

può anche raddoppiare. L’Imu si paga in due rate: la

sono verificarsi sono numerosi e risulta quasi impos-

prima, il 50 per cento, la seconda il residuo. È stata

sibile delineare tutte le varie casistiche. Deve distin-

data la possibilità anche di dividere la prima rata in due

guere, innanzitutto, tra prima casa – dove cioè ha la

per facilitare il contribuente. Tenga conto, comunque,

residenza anagrafica - e seconda casa: nel primo caso

che i comuni possono deliberare aumenti, riduzioni e

l’aliquota è del 4 per mille sulla rendita rivalutata. Dal

agevolazioni entro il prossimo 30 Settembre che influ-

risultato, vanno detratte 200 euro per ogni abitazione e

iranno sul valore della seconda rata, quindi la invito a

50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni. In questo

recarsi presso un professionista per evitare di incorrere

caso deve essere poco preoccupata perché, rispetto a

in errori di calcolo che, soprattutto fino a quando l’im-

quanto pagava di ICI, può succedere di pagare anche

posta non sarà a regime, saranno probabili.


La Questura istituisce il “113”

per le persone sorde

E’ nato il “113” per le persone sorde. L’iniziativa è della Questura di Pistoia che ha immediatamente accolto e fatta propria la richiesta formulata dall’Ente Nazionale Sordi di istituire il “113” per audiolesi, un numero di pronto intervento dedicato ai sordi. Nello specifico la Questura di Pistoia, ha realizzato un dedicato canale di comunicazione mediante SMS, raggiungibile al numero 3346907745. Il servizio, rivolto alla provincia di Pistoia, consente di comunicare con gli operatori della Centrale Operativa Telecomunicazioni della Questura, che provvederanno ad assicurare al richiedente il soccorso necessario (pronto intervento, 115 Vigili del Fuoco, 118 Assistenza Sanitaria). Qualora la richiesta di intervento sia proveniente da località della provincia lontane dal capoluogo, la sala operativa provvederà ad attivare tempestivamente la Forza di Polizia più vicina al luogo dell’emergenza. Considerata la particolarità degli sms, che non consentono una comunicazione contestuale, si raccomanda alle persone che avessero necessità di utilizzare il servizio, di inviare un testo quanto più preciso possibile, eventualmente avvalendosi di modelli predefiniti memorizzati sul proprio telefono, indicando necessariamente: le generalità del richiedente, il tipo di intervento richiesto, l’indirizzo esatto del luogo ove deve essere effettuato l’intervento, ogni altra informazione utile. A tal proposito, per agevolare la comunicazione, si sta predisponendo un apposito opuscolo che verrà a breve distribuito gratuitamente ai soci ENS della provincia.

I ragazzi dell’alberghiero “Martini”

al lavoro all’Ufficio del Turismo

E’ iniziata lo scorso 18 giugno l’ esperienza di un gruppo di ragazzi dell’Istituto Alberghiero F. Martini di Montecatini Terme presso l’Ufficio Informazioni Turistiche di Viale Verdi. Per tutto il periodo estivo, infatti, i giovani si alterneranno al bancone informazioni, con la guida del personale dell’ufficio, sperimentando così tutta la gamma di richieste, osservazioni e problematiche che i turisti quotidianamente pongono agli addetti. L’iniziativa nasce da un accordo siglato tra la Provincia di Pistoia e l’Istituto Alberghiero di Montecatini Terme, con la duplice finalità di arricchire il bagaglio formativo degli studenti, attraverso l’esperienza diretta sul campo, e di rafforzare il servizio in un periodo di alta affluenza come quello estivo, soprattutto da parte dei turisti stranieri. Per affrontare questa nuova esperienza, i ragazzi dell’Istituto hanno svolto un’apposita fase di formazione propedeutica, da lunedì 11 a venerdì 15 giugno, presso la sede del Palazzo del Turismo con il personale in servizio, per acquistare familiarità con i vari aspetti del lavoro che da oggi li attende.




Lettera aperta del Direttore Aci Club Pistoia

Si è da poco conclusa la quinta edizione di Ecomobility e insieme ai miei collaboratori abbiamo già avviato l’analisi di quello che è stata la manifestazione di quest’anno per far sì che Ecomobility 2013 possa continuare a crescere e consolidarsi come appuntamento di grande valore, capace di catturare attenzione e gradimento. Ritengo che il clima respirato nei tre giorni di manifestazione sia elemento di grande importanza, misura del fatto che siamo sulla giusta strada: collaboratori, espositori, tecnici, sponsor, commercianti e, più in generale, tutto il mondo che ha ruotato intorno ad “Ecolandia”, hanno mostrato un approccio positivo al contesto. Un contesto capace anche di emozionare. Quello che mi fa piacere sottolineare è che, alla fine, la misura e la forza dei progetti si definiscono soprattutto attraverso il valore e l’affidabilità di chi vi partecipa attivamente. Ed è proprio per questo che desidero esprimere i miei più sinceri ringraziamenti per la fiducia che i nostri partners ci hanno accordato, arricchendo, attraverso la loro qualificata partecipazione, Ecomobility 2012. Siamo sempre pronti a recepire suggerimenti e tutto quello che potrà essere utile a far crescere un lavoro che parte da Aci, ma vuole, e deve, diventare un patrimonio di tutti. Soprattutto di coloro che credono che Ecomobility possa rappresentare un momento di crescita anche della propria immagine.

Pasquale Amoroso

Nelle foto alcuni momenti significativi dell’edizione 2012 di Ecomobility

P29 #Ecomobility


Andrea Spadoni

L’avvocato Alfonso Leccese con il commercialista Michele Gallicchio e i due clienti

Clamorosa sentenza a favore di due benzinai

La Shell deve rimborsare i cali di carburante Avevano minacciato di incatenarsi davanti al Tribunale, i due gestori della stazione di servizio di Serravalle Pistoiese sulla A11 Firenze Mare, Franco Marziale e Rolando Bettazzi. La Shell Italia Spa, fornitrice dei carburanti, da oltre due anni aveva cessato di procedere al rimborso dei cali di carburante col pretesto che non sarebbero state rispettate le formali procedure di segnalazione, anche se erano quelle seguite in oltre 20 anni di fornitura, mettendo a serio rischio la conservazione del posto di lavoro dei dipendenti, se non la stessa sopravvivenza dell’azienda. Dopo quattro anni di causa il Tribunale di Pistoia ha accolto integralmente le domande dei gestori della stazione di servizio di Serravalle Pisoiese, assistiti dall’Avv. Alfonso Leccese e con la consulenza del tecnico di parte, il commercialista Michele Gallicchio, condannando Shell Italia Spa al pagamento di oltre 135.000 euro, nonche’ interessi di mora e spese legali. “Il Giudice

ha riconosciuto la piena fondatezza della pretesa dei miei assistiti e la assoluta pretestuosita’ delle eccezioni della Shell Italia spa che si trincerava dietro presunte inosservanze delle procedure”- riferisce l’Avv. Leccese - “Abbiamo al contrario dimostrato in giudizio che le modalita’ di segnalazione sono le stesse seguite in oltre 20 anni di rapporto e che comunque le eccezioni del fornitore petrolifero oltre che infondate sono state avanzate tardivamente in giudizio”. Ragion per cui il Tribunale ha ritenuto la causa matura per la decisione senza bisogno di ulteriore istruttoria ed ha condannato la Shell Italia Spa all’integrale rimborso dei cali registrati nonche’ alla refusione delle spese di lite. Un grosso respiro di sollievo per i due gestori, che si sono anche tolti la non piccola soddisfazione di averla avuta vinta nonostante le ostilita’ ed i pretesti del gigante petrolifero. (A volte) Davide batte Golia.


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Estetica...mente Monica

compie un anno 20 Luglio 2011 - 20 Luglio 2012

Per festeggiare insieme questo importante traguardo, Ti aspetto per un cocktail di auguri dalle 17,30 in poi

Monica V i a B u g g i a n e s e, 23 - Po nte B u g g i a n e s e ( P T ) - Te l efo n o 0 572 6 3 4729 - C e l l. 3 3 5 78 8 6 374


Lorenzo Benedetti

Nasce a Chiesina “Bag 2.0”, la borsa che fa tendenza “Merry Autumn” un giovane brand, ma di successo C’è un giorno nella vita di ognuno in cui nasce un’idea. Non sai come o dove possa succedere, ma quando ti si presenta non puoi che coglierla al volo. Così hanno fatto Federico Lorenzi e Francesco Matteoni, trentenni, entrambi originari di Chiesina Uzzanese. Si trovavano in aeroporto per un viaggio con una compagnia aerea che accetta solo un baglio a mano a persona. Allora ecco l’illuminazione: “Ci vorrebbe una borsa che cambia dimensione a seconda delle esigenze”, la “Bag 2.0” marchiata Merry Autumn. Questo modello, unico nel suo genere, è composto da due facce laterali contornate da cerniere alle quali unire delle fasce che permettono di aumentarne la grandezza a piacimento. “Il 23 Settembre 2008 è nata la Bag 2.0. – racconta Federico – Era il primo giorno di autunno e da lì deriva il nome del nostro brand. Riuscire ad avere il prototipo è stata una vera impresa, dal momento che nessuna ditta era disposta a produrlo, perché ritenuta una perdita di tempo. Ora le cose sono cambiate e, dopo aver ideato nuovi prodotti come una linea di portafogli, siamo presenti in 20 punti vendita sparsi per l’Italia e stiamo lavorando per ampliare la distribuzione in Olanda, Regno Unito e Stati Uniti”. Francesco e Federico si spartiscono i compiti in azienda, col primo che che cura gli aspetti di pubblicità e marketing e il secondo, dopo aver studiato all’istituto “Polimoda”, a fare da designer. L’ampliamento dell’azienda è arrivato nonostante il periodo di crisi che sta investendo l’Italia, come è stato possibile? “Nei negozi – continua – si vedono sempre gli stessi prodotti e lo spazio per i nuovi è in continua diminuzione, vuoi per la mentalità conservatrice del paese, vuoi per il rischio che comporta un nuovo investimento. Per questo l’azienda Merry Autumn preferisce investire nel mercato estero, nella comunicazione via internet e nelle vendite online. In questo modo possiamo ricevere in maniera diretta le opinioni dei nostri acquirenti ed instaurare con loro un rapporto duraturo. I numeri ci stanno dando ragione con le numerose spedizioni che effettuiamo in tutto il mondo ed i più di 18000 followers su Twitter”. Forti di questa grande esperienza che sta portando loro fortuna, arriva il consiglio

a chiunque voglia intraprendere questa strada nel campo della moda: “O hai tanti soldi o hai tanta passione – confessa Federico – e l’idea innovativa è solo il punto di partenza. Per arrivare all’approvazione del pubblico c’è un lavoro molto importante, che ha come snodo decisivo la ricerca del canale distributivo. È inevitabile cominciare cercando spazio tra quelli più tradizionali, ma se non ne trovate è inutile insistere senza risultati. Io consiglio di cercarne di innovativi e, se non esistono, inventateli voi”. Merry Autumn è il brand che esporta in tutto il mondo il “Made in Valdinievole”, con stile ed eleganza unici. Ma la creatività del duo “autunnale” è ben lontana dall’essersi esaurita. “Abbiamo in fase di progettazione – conclude Federico – la borsa da viaggio, la shopping bag e la cintura”.

P33 #Fenomeni


Andrea Spadoni

I signori della notte “Le discoteche non sono in crisi

Ma è necessaria una evoluzione” “I signori della notte” è un nuovo spazio de IL GIULLARE dedicato a quelle persone che accendono la vita quando si spengono le luci del giorno. Sarà un percorso che racconterà i personaggi, gli addetti ai lavori e i nomi più in voga del mondo delle discoteche e del clubbing della nostra provincia.

S

e cerchi Fabio Madiai, sai sempre dove trovarlo. Basta aprire le porte del “Lidò” anche in pieno giorno e lo incontri un una delle sale del locale. Spesso da solo, sommerso di fogli e disegni. Quello è il suo laboratorio, l’angolo da dove sprigiona le idee che poi, di notte, devono trasformarsi in un’orchestra perfetta. Ci accoglie con il suo solito entusiasmo che, in pochi minuti, cattura la nostra attenzione e quasi ci travolge. Con Fabio parliamo di discoteche e vita notturna in un mondo anticonvenzionale, con il concetto vero dell’arte e delle emozioni. Raramente snoccioliamo numeri e termini come tavoli, consumazioni. Lo facciamo noi per primi, spiegando che di fronte abbiamo l’uomo che ha rivoluzionato le storiche Panteraie trasformandole, in quattro anni, in uno dei top club d’Italia, sia per proposta artistica, sia per gli ingressi settimanali da record. Fabio Madiai, infatti, prima di un organizzatore – preferisce farsi chiamare coordinatore artistico e non “direttore” perché, secondo lui, “l’arte non si può dirigere” - è un designer e infatti sempre lui si è occupato anche dell’intero restyling del locale. Perché, quattro anni fa, hai deciso di scommettere su Le Panteraie di Montecatini? “Perché, secondo me, il contenitore era ideale. Le Panteraie, dopo dodici anni, avevano fatto il suo percorso naturale e io, immediatamente, ho immaginato una possibile evoluzione: il Lidò, un nome dal tono dichiaratamente d’oltralpe, derivante dal primo vero nome: Lido di Montecatini” Come hai messo in pratica questa idea? “Ho immaginato il locale completamente nudo, quindi ho pensato come i pieni, avrebbero incontrato i vuoti. Perché la discoteca “è il tuo spettacolo” e deve dare la possibilità alle persone di ricercare il proprio stato emozionale, secondo dove è posizionato il proprio corpo. Si può essere in alto, e quindi in vista, oppure su un piano più basso, per un momento riservato. E’ nata così l’arena del Lidò. Poi, come è noto, per il design e l’arredamento, ho fatto la scelta di ispirarmi ai cromatismi dello stilista fiorentino Emilio Pucci. Oggi, questo locale ha sconfitto il tempo, ed è un esempio di stile in tutta Italia. Sono riuscito in questo progetto anche grazie agli investimenti importanti che sono stati fatti, al pieno

P34 #ISignoriDellaNotte

appoggio della famiglia Bertini e del reparto amministrativo dell’azienda”. Questo tuo succcesso a Montecatini, non è il primo di riscuoti nella carriera “In effetti ho raccolto tante soddisfazioni: Il Fusion Bar il primo aperivo Lounge a Firenze, sviluppato nella hall dell’hotel Gallery al Ponte Vecchio. Successo nazionale grazie alla Famiglia Ferragamo. La Fornace a Montelupo fiorentino, un vero e proprio pic-nic lounge/dance, dentro e sul prato di una vecchia fornace medicea. Il Costes a Firenze, la prima vera discoteca ipertecnologica con fibre ottiche e video a testa ruotante. L’Aquarama a Vinci, il primo esempio di discoteca con ristorante top class affidato al grande chef Daniele Pescatore, e poi l’AquaramaMare il primo locale in assoluto a lanciare la moda dell’Aperi/Beach in Versilia. La Bussola di Focette, restyling commissinato dalla famiglia Guidi, ma anche il Beach Club a Cinquale dove ho curato il design del locale e la fase di lancio, ma soprattutto devo dire una grande soddisfazione nell’aver visto per primo il successo del locale, contrariamente al progetto iniziale, con il DJ posizionato verso il mare, verso il tramonto. Un successo clamoroso. Credo, però, che Montecatini sia una piazza perfetta per creare un’attività di intrattenimento nazionale, unica nel suo genere e molto ricettiva per la posizione geografica, a metà tra Firenze e la Versilia”. Si dice che il mondo della discoteca sia in crisi, ma da come ne parli non sembrerebbe “Infatti io non ci credo alla crisi di questo settore. C’è un cambiamento, questo sì. Chi esce oggi guarda molto al portafogli e se la discoteca non trasmette una emozione forte, perde la sua unicità. Oggi molti pub e bar allestiscono una consolle, aggiungono due casse e fanno ballare o sballettare la gente. Per questo la discoteca, che è una struttura molto più costosa, si deve continuamente evolvere e offrire qualcosa di molto forte che sia in linea con le tendenze dei giovani e non possa essere emulato”. Appunto. Proprio per questi motivi, quale pensi sia il futuro del mondo della notte? “Oggi i giovani apprendono tutto e subito. Il web li mette e conoscenza di quello che accade nel mondo, di ciò che


provoca tendenze, che li emoziona e li aggrega. Infatti, il Lidò, dopo 4 anni, a cominciare dalla prossima stagione invernale, subirà una terza forte evoluzione, e credo proprio proprio la più travolgente da quando è stato inaugurato”. (Madiai, durante l’intervista non si sbilancia per non rivelarci ciò che sta pianificando, ma da quello che si capisce, di sicuro ci sarà un grande colpo di scena). Sui giovani di oggi, invece, cosa pensi? Spesso vengono etichettati come “sbandati” e privi di valori “Non è vero. Lavorando a contatto con loro tutti i giorni, mi fa piacere sottolineare che trovo questa generazione molto vivace e interessante, anche se giustamente confusa. E’ una porzione intelligente ed evoluta della nostra società, che sa adattarsi e organizzarsi. Ad esempio, da quando i controlli sull’alcool sono diventati molto severi, è sempre più frequente trovare ragazzi che dicono: “io stasera non bevo, è il mio turno per guidare”. Sai, quindi, qual è il vero problema: che i politici e questa classe dirigente parlano tutta un’altra lingua. Bisogna capirli i giovani, pensare che sono nati in un momento capriccioso della storia, in cui son crollate le regole industriali e quelle post/industriali della new economy, perlomeno in Europa. Stiamo lasciando loro una società gravemente malata, senza dare accenni di soluzioni concrete. Spesso alcuni giovani con cui lavoro a stretto contatto, mi guardano con occhi lucidi cercando di capire cosa realmente stia succedendo e il perché di tutta questa decadenza. Non nascondo che più volte mi son trovato in difficoltà nel dare risposte. Li guardo sorrido e lancio un consiglio: anziché votare Beppe Grillo, prendete un aereo, andate in Brasile, ma non da turisti. Poi qualcuno (senza fare nomi), ha seguito il mio consiglio. Da quel giorno ho cambiato linea per non far danni”.

LA STORIA Negli anni in cui a Hollywood si decreta il mito di Marilyn Monroe a Montecatini si costituisce la S.A.I.M Società Anonima Incremento Montecatini, nata per creare un luogo dove poter riunire le persone per avvenimenti culturali, sportivi e mondani in una città dove la mondanità è già di casa grazie agli spettacoli che si tengono al Gambrinus e al Kursaal. Viene scelto il luogo più bello e panoramico della città, e lì collocato in una stupenda cornice di verde, da dove si schiude la visone della città in un incomparabile paesaggio circostante, creato un punto di ritrovo diurno costruendo una piscina, al tempo olimpionica, immersa tra gli olivi e i pini. Era il mese di luglio del 1956 e così nasceva il mito dall’epiteto che continua fino ai giorni nostri di Lido di Montecatini. La solenne inaugurazione dell’allora “Dancing” ha luogo il 3 settembre 1956 alla presenza di numerosi ospiti italiani e stranieri e dell’Onorevole Giulio Andreotti allora Ministro delle Finanze. Alcuni personaggi e artisti che hanno trascorso qui le loro serate : Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Mike Buongiorno, Sofia Loren, Corrado, Enzo Tortora, Giorgio de Chirico, Pippo Baudo, Franco Zeffirelli.

NEL PROSSIMO NUMERO Su Il Giullare, edizione di luglio, pubblicheremo l’intervista a Gianni Spicciani e Sergio Puccinelli, i veri artefici del successo della discoteca “Bella Vita” che da molti anni è ormai un punto di riferimento per tanti ragazzi provenienti da ogni parte della Toscana.


Diletta Severi

INGREDIENTI per 1 persona

1 Spicchio d’aglio 30gr Pomodoro Dattarino 70gr Pesce Misto (triglie, code di rospo, pagello, mormora, branzino) 80gr Paccheri Olio Extra Vergine, Peperoncino, Pepe Bianco, Prezzemolo, Sale q.b.

PREPARAZIONE

foto di Pierluigi Losco

In una padella dai bordi alti, versare olio ed aglio ben tritato, lasciando leggermente soffriggere.

Nel frattempo, in una pentola con acqua messa a bollire prima della preparazione del condimento, far cuocere i paccheri (tempo di cottura 5 minuti, se la parta è fresca). Aggiungere il pesce e lasciare cuocere per due minuti, aggiungere una punta di peperoncino, pepe bianco e sale q.b. Una volta pronto il pesce (2/3 minuti circa di cottura), unire la pasta al sugo, far saltare in padella ed aggiungere pomodoro a crudo e prezzemolo. Servire su un ampio piatto da portata ed abbinare vini bianchi Antinori.

LA RICETTA //

Paccheri alla Trabaccolara Il piatto proposto dallo chef Graziano Corradossi – insieme al fratello Loris, responsabile di sala, titolare dell’omonimo ristorante pistoiese – è tipico della tradizione culinaria versiliese: è di facile e veloce preparazione, ideale per esaltare la freschezza del pesce. Il Ristorante Corradossi apre a Pistoia nel 1978: entra, di diritto, quindi, nella lista dei locali storici e più blasonati della città. Da sempre apprezzato per la ricercatezza dei prodotti – funghi e tartufo – e per la loro freschezza, è il locale adatto per chi ama il buon pesce e la buona carne. Ampia carta dei vini. Prendi nota: giardino estivo, sala per riunioni, pranzi d’affari, cerimonie private. Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Chiuso la domenica. E’ gradita la prenotazione. RISTORANTE CORRADOSSI - Viale Attilio Frosini, 112 - 51100 - Pistoia (PT) - Telefono 0573.25683

P36 #PiattoRicco


Antonella Gramigna

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Specializzata in Orientamento e Promozione dellaSalute e-mail: antonella.gramigna@gmail.com

//

Bella domenica, quella passata a parlare di Ben-essere sul Truck di Radio Bruno. Una bella e preziosa opportunità dataci da Ecomobility.

problema dell’obesità. Esiste, infatti, un metodo che ha importato dall’Inghilterra – Hypnoband – che consiste in una sorta di “bendaggio grastrico” ma solo mentale e quindi indolore. La D.ssa Balsimelli, esperta di alimentazione, ha poi dimostrato con volontari,

I temi trattati sono stati esposti in una carrellata “sa-

che si sono prestati ad un esame non invasivo per

lutare” dal Dr Giovanni Cozzolino (socioterapeuta,

capire e leggere la propria salute cellulare attraverso

psicologo sociale), dal Dr Antonio Allegretta (psico-

un macchinario, che non beviamo abbastanza ac-

logo, Hypnoterapeuta), dalla D.ssa Emma Balsimelli

qua. ”Ricordiamo: se non beviamo abbastanza sof-

(biotecnologa, nutrizionista), dalla Counselor Olistica

fochiamo quel processo chiamato metabolismo”.

Sabrina Cecconi, da Ezio Cecchini (insegnante di

Sabrina Cecconi, counselor olistico, non è un tera-

Yoga) e dalla sottoscritta. Il dibattito è stato condotto

pista, non fa diagnosi e non cura malattie fisiche o

da Diletta Severi. Mi è stato chiesto cos’è il Ben-es-

psichiche. Facilita il benessere e l’evoluzione globale.

sere, “uno stile di vita” ho risposto. E’ il modo miglio-

“La musica cosa ci trasmette? Qual è la sensazione?

re per affrontare la nostra vita, il nostro quotidiano. Lo

Cosa ci ricorda?” Esperimento che abbiamo prova-

ripeterò fino alla fine dei giorni: non esiste una ricetta

to insieme a lei, in viale Verdi, assieme alle centina-

preconfezionata, esiste solo la possibilità per ognu-

ia di persone che per un attimo si sono fermate ad

no di noi, di trovare la propria strada, quella che fa

ascoltare il proprio corpo e le proprie emozioni. “Do-

bene e che fa star bene. Nei miei articoli premo molte volte l’acceleratore sul concetto di salute che si stacca, ma non di-stacca, dall’area sanitaria, perché noi siamo al centro dell’universo, noi siamo quelli che scegliamo di Star-bene. Siamo la somma dei nostri pensieri. Ed è per questo che il Dr. Cozzolino spiega: ”Si parte dalla famiglia, con la riappropriazione del suo ruolo fondamentale, per insegnare un corretto stile di vita ai figli. Perché si parte dalla base, non dal-

vremmo farlo più spesso” dice Sabrina, che opera a Firenze presso il Centro Kirone. Lo Yoga, infine, aiuta a trovare un equilibrio interiore e a rilassare mente e corpo. Questo è stato detto da Ezio Cecchini, esperto insegnante della disciplina orientale, e sappiamo bene quanto sia necessario il processo di unione tra i due ambiti, l’uno senza l’altro crea distonie. Ognuno di noi è un essere unico, que-

la cima, per fermare quel circolo vizioso che è la diffi-

sta unicità arricchisce l’intera esistenza. Non è mai

coltà alla vita”. Annuncia, a tal proposito, che partirà

tardi per seguire la propria strada, a volte basta poco

un bellissimo progetto nella nostra zona che coin-

per nutrire il nostro essere ma nessuno può farlo al

volgerà scuola e genitori. Il Dr. Allegretta ci ha, poi,

nostro posto, a noi spetta la responsabilità e la libertà

parlato, dell’ ipnosi, innovativo metodo che consente

di vivere e realizzare la nostra autenticità.

uno stacco dall’ansia quotidiana e che consente di trovare miglioramenti anche per quanto riguarda il

Buona estate a tutti!

P37 #Benessere


Hdemia Krilu’: un anno da ricordare gruppi portati dalla scuola: la coreografia di modern o di Martina Guarguaglini in collaborazione con Mara Sardi “Trion” e la coreografia di neoclassico di Luca Tonini “Anime”. Quest’ultima si e’ meritatamente aggiudicata il 3° posto,vincendo cosi’ la prestigiosa medaglia di bronzo al “2° World Championship of Dance” organizzato dall’International Dance Federation. E’ stata una grande gioia per la scuola, le allieve ed i loro genitori. Un anno veramente di grandi soddisfazioni: infatti le stesse allieve si sono aggiudicate il 1° posto al concorso di Chiavari con la coreografia “Colpa tua” di Mara Sardi. Nelle prossime settimane le ragazze parteciperanno alle semifinali del concorso Sono tornate solo da qualche giorno e gia’ lavorano

internazionale “Danzasi non solo jazz 2012” che si

in sala da ballo con tanta determinazione e spirito di

terra’ a Cesenatico il 24 giugno con la coreografia di

sacrificio le allieve della scuola Hdemia Krilu’ di Pieve

Mara Sardi. Per concludere questa estate strepitosa,

a Nievole, diretta da Cristina Lucaccini. Dopo aver

saranno alla finale italiana a Iesolo domenica 8 luglio

superato varie selezioni in italia si sono classificate

di nuovo con “Anime” di Luca Tonini che le ha rese

al gala’ finale, tenutosi a Pula in Croazia, entrambi i

campionesse.

Tre giorni di sport e amicizia Il Montecatini Murialdo ha organizzato una trasferta per la categoria Pulcini anno 2002, per partecipare ad un torneo di calcio che si è svolto a Cervia, dal 01 al 03 giugno 2012. E’ stato un momento importante sia per i bambini, sia per i genitori che si sono ritrovati insieme e hanno passato una gita molto bella che li ha resi felici. Il Montecatini Murialdo è interamente costituito da persone che prestano la loro opera ed il loro tempo in maniera volontaria e gratuita. La società ringrazia gli allenatori che, oltre a dimostrarsi validi da un punto di vista tecnico, in queste occasioni si dimostrano anche punti di riferimento morale per i nostri ragazzi, facendoli diventare piano piano prima uomini e poi atleti. “Vorremmo che chi ci legge - affermano dalla sede della società - fosse stimolato ad individuare in occasioni come questa un momento di crescita, amicizia e divertimento con l’augurio che in tanti riescano a provare belle sensazioni così come abbiamo fatto noi in questa tre giorni in Romagna”.


Hang Over United: simpatici e vincenti Erano “quattro amici al bar”, oggi sono in serie B L’Hang Over United nasce nella primavera del 2009, da un gruppo di amici che abitualmente si ritrovavano al bar Montechiaro di Pistoia. Iscritti al primo torneo locale di calcio a 5, e scelto il “Carbonizzo” (centro sportivo di Montale) per le partite casalinghe, è iniziata l’avventura che ha portato la squadra a raggiungere tanti successi, in particolare in questa stagione che si è appena conclusa. Proprio quest’anno il progetto è diventato più importante. Divenuti prima gestori di un centro sportivo e costituita, addirittura, una lega calcio amatoriale affiliata all’Aics, legata all’associazione sportiva “T-Rio”, l’Hang Over United si presenta come una squadra forte, anche grazie all’aiuto dei due sponsors, “Michi Wine Bar” e “Studio dentistico Ginanni”, che hanno deciso di legare il proprio nome e avvicinarsi a un progetto giovane, simpatico, ma anche molto serio che, senza dubbio, porterà a tutti una discreta visibilità sportiva. La rosa della squadra è composta da Michele Noli, Iacopo Bindi (portiere) Andrea Bindi, Leonardo Casciaro, Francesco Cantini, Gianluca Cappellini (difensori), Alessandro Sala, Mario Carrara (capitano), Claudio Ginanni, Alberto Bini, Pierluigi Della Monica, Guido Pisaneschi (attaccanti), Pietro Pisaneschi (allenatore) e Francesco Feniello (dirigente accompagnatore). Presidente è Mario

Carrara, ma la squadra ha una gerarchia molto democratica ed è forse questo il segreto dei successi raggiunti. Questo ultimo campionato di calcio a 5, infatti, l’Hang Over United, lo ha chiuso al primo posto con sei punti di vantaggio sulla secoda squadra classificata. In più ha conquistato i titoli di miglior attacco e migliore difesa. Grazie a questo primato, la squadra è stata promossa in serie B provinciale e, nonostante il clima spesso goliardico, quando i ragazzi scendevano in campo, hanno sempre dato il meglio per ringraziare i tanti amici che seguivano le partite e le aziende che hanno finanziato la squadra. E i traguardi da raggiungere, infatti, sono ancora molti: l’Hang Over United è atteso ancora a grandi sfide nella Coppa di Lega dove sono raggruppate le quattro migliori squadre della provincia. “Siamo molto orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, ma anche sorpresi poiché andavamo ad affrontare squadre che hanno partecipato a questi campionati già varie volte – afferma il presidente Mario Carrara – e altre presentavano giocatori di alto livello. Noi, però, abbiamo creato un bel gruppo affiatato e ben organizzato che oggi come oggi non si pone limiti. Oggi il torneo di calcetto provinciale domani chi lo sa”.

Falegnameria via Chiusa Galli, 1035/A 51028 S. Marcello P.se, Fraz. Spignana Tel. e Fax 0573 677934 Legnoinfissi - Magazzino via L. Galvani, 1 S. Agostino, Pistoia Tel. 0573 934523


Andrea Spadoni

A TU PER TU CON CICCIO”COLONNESE

“Condanne esemplari a chi falsa lo sport

Si torni a insegnare calcio nei vivai” abbiamo incontrato l’ex difensore di inter, napoli e lazio che oggi vive a montecatini con la propria famiglia. “L’ITALIA AGLI EUROPEI? Peseranno le assenze di Giuseppe rossi e barzagli, ma la squadra di prandelli ha le carte in regola per far bene. Balotelli può diventare un campione, ma è ancora un enigma”.

L

o incontriamo al Grand Hotel du Park et Regina, nel cuore dell’area termale di Montecatini. Gode di un momento di relax, dopo aver giocato, a Madrid, un torneo internazionale per i vecchi campioni del calcio. Parliamo di Francesco Colonnese, ormai montecatinese di adozione, oggi opinionista fisso nelle trasmissioni di Mediaset Premium e prima difensore arcigno, grintoso e di grandissime qualità, che ha indossato tantissime maglie di squadre importanti, tra le quali Napoli, Inter, Siena e Lecce. E’ con i nerazzurri di Moratti che, però, ha toccato i massimi livelli della sua carriera, tra il 1997 e il 2000. “Ciccio”, potentino di origine, era infatti un vero idolo per la tifoseria milanese. “Sono state stagioni molto belle – racconta Colonnese – tanto che sono rimasto legato all’Inter, sia per i rapporti che ho con la società, sia come tifoso. Pensa, anche mio figlio Lorenzo ama i colori nerazzurri”. In effetti l’Inter di quel periodo era una squadra eccezionale “Sì, eravamo veramente forti. Insieme a me c’erano campioni di primissimo livello. Oltre a Ronaldo che, ovviamente, era la nostra punta di diamante, c’erano Pagliuca, Djorkaeff, Roberto Baggio, Zanetti, Simeone, Zamorano, Moriero. Alla fine della stagione 97/98, abbiamo vinto la Coppa Uefa, ma quello che non ci andò giù fu il campionato che si aggiudicò la Juventus. Ancora oggi, quando con la mente torno lì, penso a un’annata dove qualcosa ci era stato tolto. Era il sentimento diffuso nel nostro spogliatoio. Diciamo che su quel campionato non si è mai indagato, ma sono rimasti molti dubbi irrisolti: il rigore non concesso a noi per il clamoroso fallo di Iuliano su Ronaldo in primis, ma anche altri episodi sono ancora nella mente di tutti gli interisti”. Proprio in queste settimane il mondo del calcio italiano è macchiato dallo scandalo del calcioscommesse. Qual è la tua opinione su questi gravissimi fatti che hanno sporcato il nostro sport preferito? “E’ una storia veramente brutta e fa soffrire chi, come me, è da tanti anni nel settore e ama lo sport e la competizione seria. Questi episodi fanno male a tutti e hanno dei risvolti molto gravi, perché non si è solo trattato di fare accordi

P40 #Calcio

tra giocatori, ma, a quanto emerso dalle indagini, c’erano collegamenti con la malavita, c’erano brogli veri, pressione sui giocatori, passaggio di soldi. L’unica speranza, in questo momento, è che si facciano pagare, con pene molto severe, tutte le persone che verranno ritenute responsabili. I giudici, sia sportivi, sia penali, devono dare una scossa importante al mondo del calcio che solo in questo modo, con sentenze esemplari, può riacquistare credibilità”. Questo clima influirà negativamente anche sulla performance dell’Italia agli Europei in Polonia? (L’intervista a Francesco Colonnese è stata raccolta prima dell’inizio del torneo internazionale di calcio). “Nel 2006 la Nazionale di calcio arrivò al mondiale con il peso della prima indagine sul calcio scommesse e, probabilmente, tale pressione fece bene al gruppo che, tutto unito, riuscì nell’impresa di conquistare il titolo. Oggi vedo un clima diverso attorno alla formazione di Prandelli e, per questo, credo che sarà un Europeo molto difficile per gli azzurri anche se abbiamo i numeri per far bene”. Sotto il profilo tecnico cosa manca alla squadra? “E’ ovvio che le assenze di Giuseppe Rossi e Barzagli sono molto pesanti. E poi, in attacco, Balotelli è ancora un enigma. Diciamo che le qualità ci sono, ma è una squadra che soffre il trend negativo del calcio italiano”. Infatti anche i grandi club (Milan, Inter, Juventus), in Europa, non emergono più come in passato “Le società hanno meno soldi e gli stranieri che arrivano non sono sempre campioni, come invece accadeva in passato. Sugli italiani, inoltre, si investe poco. Si deve tornare a insegnare calcio nei vivai e dare fiducia ai giovani. L’Italia, notoriamente terra di difensori, oggi è carente in questi ruoli: non vedo più campioni come Baresi e Cannavaro, significa che non ci si prepara più a fondo e si sono perse le nostre tradizioni calcistiche. Una possibilità potrebbe essere quella di iniziare davvero dai bambini a insegnare i ruoli e fare allenamenti divisi per settori del campo. Così potremmo veder nascere i nuovi campioni del futuro. Perché l’Italia è la patria del calcio e deve tornare a essere al top nel mondo”.


Chi è Francesco Colonnese, nato a Potenza il 10 agosto del 1971, è un ex calciatore professionista. Inizia la sua carriera nel Potenza, dove gioca dal 1989 al 1991, per poi passare prima al Giarre Calcio e poi alla Cremonese, dove colleziona 66 presenze approdando in serie A nella stagione 1993-1994. Nella stagione 1994-1995 viene acquistato dalla Roma di Carlo Mazzone, dove gioca 5 gare. Successivamente veste stabilmente la

maglia da titolare nel Napoli e, a partire dalla stagione 1997-1998, nell’Inter, con cui vince la coppa Uefa. Dal 2000 al 2004 milita nella Lazio e, dal 2004 al 2006 nel Siena. Attualmente è uno degli opinionisti di punta delle trasmissioni sportive di Mediaset Premium. Vive a Montecatini ed è sposato con Monica Natali, figlia del noto giocatore e poi manager di basket, Gino Natali. Hanno un figlio: Lorenzo.

CALCIOSCOMMESSE: Tutte le sentenze in primo grado La Commissione disciplinare nazionale, presieduta da Ser-

Cassano, Luigi Sartor, Alessandro Zamperini e Nicola San-

gio Artico, in merito al processo di primo grado sul calcio

toni. Quattro anni per Roberto Colacone, Salvatore Ma-

scommesse ha emesso una serie di sanzioni nei confronti

stronunzio e Marco Paoloni. Tre anni e sei mesi a Federico

di 21 società e 52 tesserati. L’Atlanta è stata penalizzata di

Cossato, Alberto Fontana, Daniele Vantaggiato e Nicola

due punti, da scontarsi nella stagione sportiva 2012/2013,

Ventola. Tre anni a Filippo Cristante e Vincenzo Italiano. La

così come il Pescara, che dopo aver ottenuto la promozio-

commissione ha inoltre sanzionato Alberto Comazzi, Luca

ne in Serie A, inizierà il campionato con un -2. Albinoleffe

Fiuzzi, Cesare Rickler, Mirko Stefani con una squalifica a 4

penalizzata in classifica di 15 punti, Ancona penalizzata

anni; Franco De Falco, Riccardo Fissore, Andrea Iaconi, a

di 8 punti, Empoli 1 punto. Novara pe-

3 anni e 9 mesi; Andrea Alberti, Davide

nalizzato di 4 punti con un’ammenda di

Caremi, Vincenzo Iacopino, Thomas

35.000 euro; penalizzazione di 2 punti

Herve Job Iyoch, Mattia Serafini, con

per il Padova. Penalizzazione di 11 punti

una squalifica di 3 anni e 6 mesi; Giu-

con ammenda di 70.000 euro per il Pia-

seppe Magalini, Gianni Rosati a 3 anni

cenza; 1 punto per il Ravenna, 4 punti di

e 3 mesi; Nicola Ferrari, Ruben Garli-

penalizzazione alla Reggina. Sampdoria

ni, Gianluca Nicco, a 3 anni; Edoardo

e Siena dovranno pagare un’ammenda

Catinali con una squalifica per 9 mesi.

di 50.000 euro. Sei punti in meno an-

I calciatori Mirko Bellodi, Cristiano Doni

che per il Grosseto, due per il Modena,

e Tomas Locatelli sono stati squalificati

uno per Cremonese, Ascoli e Frosinone.

per due anni. Tra gli indagati risulta an-

Solo una multa di 15000 euro invece per

che l’allenatore della Juventus campio-

il Livorno. Squalificati per 5 anni: Mario

ne d’Italia, Antonio Conte.



Ecco come gli anziani

Il Rally della Valdinievole

Con l’arrivo del caldo afoso gli anziani risultano più fragili.

Si terrà, tra il 30 Giugno e il 1 Luglio, la 28^ edizione del Rally Della Valdinievole, valido per il Challenge 6^Zona (Toscana), il Trofeo Aci Lucca e il campionato sociale ACI Pistoia. Grandi Novità si preannunciano nell’edizione 2012 della gara locale: inanzitutto, dopo 27 anni, il quartier generale della gara si sposterà da Montecatini a Larciano, la cui amministrazione locale, sostenuta dalla Pro Loco e dalla scuderia Jolly Racing Team, ha dimostrato interesse e collaborazione per l’evento. E’ stato istituito, inoltre, il trofeo dedicato a Franco Ballerini, deceduto due anni fa proprio nel Rally Ronde di Larciano, che sarà assegnato al copilota più giovane dell’equipaggio che avrà fatto segnare il miglior tempo sulla prova speciale di apertura. Per quanto riguarda le prove speciali, gli organizzatori hanno guardato alla tradizione proponendo sei tratti cronometrici molto interessanti: dalla PS iniziale, “Larciano”, prologo che si disputerà nella serata di Sabato 30, si passerà, il giorno successivo, sulla storica “Buggiano”, che dopo 15 anni ripropone la sua classica conformazione, per poi tornare nel paese sede del quartier generale, e salire di nuovo per “Lanciole”, concludendo con “Avaglio”. I partners della gara saranno la Discoteca Don Carlos e l’industria dolciaria Bianco Forno, che non faranno mancare il loro sostegno. Ci sarà anche un gemmellaggio in “rosa”: l’organizzatore del Giro d’Italia Femminile, infatti, ha spostato la tappa di Domenica 1 Luglio a Lunedi 2, cosi da evitare problemi alla viabilità del Rally. Saranno presenti, quindi, alla partenza della corsa molte protagoniste del ciclismo mondiale. Insomma gli ingredienti per una gara “con i fiocchi” ci sono tutti, ora tocca ai piloti dare spettacolo, così come fece Max Danesi, in coppia con Rosignoli, vincitore dell’edizione 2011, protagonisti di una lotta sul filo dei secondi con il duo De Micheli-Michi. Maicol Cottini

possono combattere il caldo

Il Comune di Pistoia, come ogni anno, mette a disposizione una serie di servizi utili, da un numero verde per le urgenze, ai ventilatori, dal servizio di spesa ai pasti a domicilio. E’ a disposizione il servizio “Sos sociale” con il numero verde 800-986060 attivo da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20, al quale possono rivolgersi anziani o familiari per segnalare qualsiasi tipo di difficoltà. Gli operatori telefonano, una o più volte al giorno, alle persone individuate e segnalate dai medici di medicina generale o dai servizi socio-sanitari. Se manca acqua, luce e gas. In questo caso gli anziani possono telefonare a PistoiaInforma all’800-012146. Saranno gli operatori a chiamare i tecnici di Publiacqua, Toscanaenergia e Enel per riparare l’eventuale guasto. Gli anziani che desiderano attivare il servizio di consegna del pasto o della spesa a casa, devono chiamare l’assessorato alle politiche sociali allo 0573-371400, da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 11.30, martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30. Per favorire le opportunità di incontro e di relazione, saranno in funzione i due spazi di socializzazione. “L’Angolo” alle Fornaci è aperto mercoledì e venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18.30, “Lo spazio” di Via dei Cancellieri è aperto giovedì con lo stesso orario. I locali sono climatizzati ed i pomeriggi sono animati con attività ricreative, di animazione e di svago. C’è inoltre la possibilità di avere gratuitamente i ventilatori a casa forniti dal Comune, fino ad esaurimento delle scorte. Per richiederli bisogna essere ultrasettantacinquenni, abitare da soli o in coppia, non avere familiari conviventi e una situazione socioeconomica di svantaggio. Per informazioni è possibile telefonare allo 0573-371400.

al via a Larciano

P43 #PilloleDiSport


Roberto Grazzini

L’anno nero del calcio dilettanti

Esultano solo i viola di Larciano anche ilpallone di casa nostra subisce gli effetti della crisi. tante sconfitte e retrocessioni per le

formazioni della valdinievole e di pistoia. il ponte buggianese scende in prima categoria, il chiesina in seconda e la vergine in terza. retrocede anche il quarrata. i “veterani” invece chiudono i battenti.

I

n tempi di ristrettezze economiche e di crisi globale, era quasi scontato che anche il mondo del calcio, dilettantistico in questo caso, pagasse dazio. Infatti, la Valdinievole, da sempre terra fiorente e florida in ambito “pedatorio”, ha vissuto senza dubbio la peggior annata sotto il profilo dei risultati dalla riforma dei campionati. Numeri che parlano delle retrocessioni del Ponte Buggianese (dalla Promozione alla prima categoria), del Chiesina (dalla prima alla seconda) e della Vergine dei Pini (dalla seconda alla terza). Come se non bastasse poi, dopo cinque anni onorati da buoni risultati, i Veterani Montecatini, nonostan-

dell’hinterland pisano, autore del miracolo Forcoli e recentemente principale artefice dei successi della Pro Livorno. Ha deciso di scendere di categoria, sposando il progetto di una società sana, che, archiviati i fasti dell’era del patron Anselmo Fagni, ha dimostrato di saper far calcio pur senza grandi mezzi. Un mix semplice , composto dall’esperienza del paterno trainer Tognarelli e l’esuberanza di un gruppo giovane quanto fortemente motivato. E’ arrivata la coppa Italia di Promozione, a cui hanno fatto seguito dei playoff regionali da urlo fino al trionfo sul Seravezza, sodalizio che non aveva certo badato a spese, per lo stra-

te la salvezza conquistata con largo anticipo, hanno deciso di chiudere i battenti, stanchi di sforzi e sacrifici. Al di là del Serravalle, le cose non migliorano di certo perché il Quarrata, costruito per non soffrire, lascia l’Eccellenza, mentre in seconda categoria, la decaduta Aglianese si è salvata ai playoff, a discapito però dell’ “Amici Miei Agliana”. Tanti fallimenti, figli di storie profondamente diverse, che però fanno riflettere sul futuro del football di casa nostra.

meritato ritorno in Eccellenza. Da prendere ad esempio.

L’ECCEZIONE DELLA LARCIANESE Nella desolazione generale spicca, quale giglio nel pantano, l’esaltante annata della Larcianese, club che ha saputo investire le poche risorse a disposizione su un allenatore vincente come Paolo Tognarelli, esperto condottiero

P44 #LoSportInCrisi

I DUBBI DEL PRESIDENTE TOCI Giocare bene a volte non è sufficiente. Bisogna mettere la palla nella rete avversaria. Ne sa qualcosa il Ponte Buggianese del presidente Graziano Toci, forgiato discretamente dal trainer livornese Gufoni, ma decisamente spuntato. Lo spareggio salvezza col modesto Barga sembrava alla portata della truppa biancorossa, ma così non è stato. La retrocessione in Prima categoria, non sarebbe di per sé drammatica. Semmai le preoccupazione del club, dal bilancio sano e solido, riguardano soprattutto la questione degli impianti sportivi ed i relativi costi, giudicati piuttosto


elevati dalla dirigenza pontigiana.

L’ALTALENA DEL CHIESINA Fra tutte è probabilmente più indolore. Da sempre Pierluigi Carmignani, massimo esponente della società granata, non fa mai economicamente il passo più lungo della gamba, mettendo in conto gli inconvenienti del mestiere. L’altalena fra prima e seconda categoria del Chiesina è all’ordine del giorno. Basta saperla accettare e non dare la colpa agli allenatori. Sotto questo aspetto, Carmignani, uomo di sport e di grandi doti umane può dare lezioni a tutti. Chi inizia la stagione, la finisce, nel bene o nel male. Così come non stupisce che Casucci, una delle bandiere, sia alla 15esima stagione in granata. Una famiglia, nella gioia appunto, o nel dolore.

va di reti siglate dal bomber evergreen. Soldi ce n’erano pochi e la rosa (tecnicamente parlando) non era eccelsa, anche se, lo ripetiamo, la squadra ce l’ha messa tutta.

ORIZZONTI TEMPESTOSI C

Era una delle fedelissime della seconda categoria ma, pur lottando fino in fondo, non ce l’ha fatta a evitare la retrocessione. Ha provato a cambiare manico (Emiliano Tarabusi, in veste di allenatore-giocatore, al posto del sollevato Federico Barni) però non è bastato, nonostante la cater-

Chi ha tolto le gambe da questo tsunami, non vive comunque giorni particolarmente felici. Il Borgo, reduce da un uno strepitoso campionato al debutto tra i professionisti, sarà costretto a giocare le gare interne allo stadio di Lucca perché la Lega Pro non rinnoverà la deroga al “Benedetti” a causa dei mancati lavori per la realizzazione all’impianto dI illuminazione. A Montecatini, invece, il direttore generale Ennio Pollastrini ha chiesto aiuto alle forze economiche locali per sostenere il glorioso sodalizio biancoceleste. Ridimensionamento, fairplay economico, valorizzazione dei giovani e dei giocatori del posto sono invece i giusti diktat del presidente del Monsummano Bardelli, per un budget rivisto e corretto, da spendere oculatamente. Insomma si va verso un calcio a gestione familiare, con dirigenti come diligenti massaie, bravi a fare la spesa e a far crescere i prodotti migliori nell’orto di casa.

Abbiamo pubblicato questa foto della formazione al completo della squadra dei “Veterani” Montecatini che è la stessa che avevamo inserito sul nostro giornale nell’edizione che precedeva le festività natalizie. La squadra nata nella città termale, in cinque anni di attività, è stata un esempio felice del nostro calcio. Nato tutto al tavolo di un bar tra amcii, era diventato quasi un sogno. Per questo ci piacevano e, a loro volta, i “Veterani”, erano diventati anche amcii de “Il Giullare”. Lo spirito, quello messo in piedi dalla società formata interamente da ex calciatori, era quello giusto. Uguale al nostro. E dopo il

campionato vinto in terza categoria e le varie salvezze raggiunte in seconda, ci si aspettava che questo piccolo sogno potesse continuare e magari diventare sempre più grande. Invece no. Gli impegni e le difficoltà organizzative ed economiche, forse, sono state troppe. Così “I VeteranI”, conclusa la stagione 2011/2012, hanno deciso di chiudere per sempre. Ci dispiace e ringraziamo tutti per l’amicizia e l’attenzione sempre rivolta al “Il Giullare”. E per questo ci piace immortalare di nuovo questi ragazzi così: felici e al campo sportivo, mentre in modo simpatico posavano per il nostro fotografo.

VERGINE DEI PINI, FINE DI UN CICLO?


Maurizio Innocenti foto di Marta Colombo

Giorgio Tesi, quel sogno sfiorato

La stagione è da incorniciare i biancorossi di pistoia sono usciti sconfitti di due punti dalla sfida con brindisi, nella gara 4 dei playoff per la serie a. fino all’ultimo i giocatori hanno lottato portando a compimento una stagione meravigliosa e, forse, irripetibile. spettacolo dei tifosi in un palacarrara gremito come ai tempi migliori. Al cronometro mancano una manciata di secondi alla fine, la partita è segnata e il sogno è svanito. I quattromila tifosi del PalaCarrara però sono in piedi ad applaudire la squadra. A nessuno importa dei festeggiamenti di Brindisi che ritrova la serie A, anzi, nessuno si accorge che stanno esultando, perché gli occhi sono tutti puntati sui magnifici sette di Paolo Moretti che hanno regalato alla Pistoia dei canestri una stagione memorabile. Nomi come Donte Mathis, Bobby Jones, Francesco Tuci, Fiorello Toppo, Giacomo Galanda, Dwight Hardy, Francesco Evotti, Lorenzo Saccaggi, Giacomo Gurini, Jonathan Tavernari, Francesco Della Torre, Tommaso Della Rosa, Federico Grillini, rimarranno scolpiti nel cuore di ogni tifoso biancorosso. E, più di ogni altro, quello di Paolo Moretti che è già di diritto nella storia di questa società.

EUFORIA ALLA PRESENTAZIONE

Una stagione nata il 19 agosto, giorno del raduno, con il palazzetto pieno di gente che già lasciava intuire che qualcosa stava cambiando. Poi la presentazione della squadra alla sede della Giorgio Tesi Group faceva tornare con la mente ai vecchi fasti. Un tempo passato, quindi, non più tanto lontano in una città che stava tornando a vivere quell’atmosfera che aveva fatto di Pistoia una della piazze importanti del basket italiano e dei suoi tifosi il pubblico più bello d’Italia. Ma nessuno poteva pensare di contendersi il campionato fino all’ultima partita. Non lo pensavano soprattutto i guru del basket italiano, i cosiddetti intenditori, che avevano pronosticato Pistoia fra le squadre in lotta per la salvezza

P46 #IlMiracolo

e, forse, più a rischio. Voci che si sono perse nel tempo o che poi, come accade spesso, si sono accodate a quelle di chi, invece, in questa squadra ci ha sempre creduto.

IL CAMPIONATO Il campionato inizia e la piccola Pistoia dà l’impressione di avere tutte le carte in regola per diventare una splendida realtà. La squadra vince partita dopo partita, così qualcuno inizia ad accorgersi di Moretti e dei suoi ragazzi: gruppo granitico, splendido e fatto di uomini ancora prima che di grandi giocatori. Come in ogni bella favola, però, i cattivi non mancano mai ad intralciare il cammino ed ecco che Pistoia si trova a dover affrontare le prime dure prove. La svolta arriva in occasione della partita contro Forlì, facile sulla carta per i biancorossi e infatti è così almeno all’inizio. Una banale azione di attacco con Mathis in penetrazione a canestro si trasforma in incubo. Il play texano cade a terra, i legamenti del ginocchio destro saltano e per lui si parla di stagione finita. Pistoia non ha più il suo play titolare e Moretti deve affidarsi al giovane Saccaggi che fino a quel momento aveva giocato solo pochi minuti.

LA SCOPERTA DI SACCAGGI Una bella responsabilità per un ragazzino di 19 anni, ma Lorenzo da buon massese non si scrolla e prende per mano la squadra. Pistoia, ma non solo, scopre un grande giocatore. Il problema rimane, la squadra già corta in partenza adesso è senza un giocatore. Tutti si aspettano l’arrivo di un play per sostituire l’infortunato Mathis e, invece, con una mossa a sorpresa, la società decide di tagliare Yango, un lungo, e al suo posto prendere Jonathan


di Andrea Spadoni

Il segreto di fare il tifo per la stessa bandiera Tavernari, ala italo-brasiliana. La squadra cambia faccia e assetto, ma il risultato è sempre lo stesso: Pistoia continua a vincere e si porta in testa al campionato. I guai, però, non sono finiti. Per una svista societaria (un pagamento di poche migliaia di euro che arriva con qualche giorno di ritardo) Pistoia subisce la penalizzazione di due punti in classifica che si rivela fondamentale per le sorti della squadra. La Tesi Group, infatti, perde la testa della classifica e pure il secondo posto che aveva meritato sul campo.

I PLAYOFF Nella griglia playoff Pistoia parte come terza forza e incontra prima Veroli e poi Scafati. Al primo turno vince per 3-1, al secondo per 3-2 e si aprono le porte della finale. L’avversario è Brindisi, una corrazzata che ha speso fior di milioni di euro. I biancorossi appaiano stanchi e perdono le prime due gare. La serie si sposta a Pistoia e la Tesi Group vince gara 3 in un PalaCarrara gremito fino all’inverosimile. Si riaccende la speranza. In gara 4 Pistoia ci prova, ma gli avversari hanno forse una marcia in più e alla fine riescono a spuntarla. Le lacrime su volti dei giocatori sono asciugate dagli applausi e dall’abbraccio dei tifosi che incitano la squadra e ringraziano tutti per la stagione fantastica che hanno saputo regalare a tutti quelli che amano i colori biancorossi. E che sanno cosa vuol dire sognare ed emozionarsi con questo sport.

Premetto: di basket non me ne intendo. Anzi, non conosco nemmeno le regole del gioco. Mi era capitato solo tanti anni fa, quando ancora facevo parte della redazione de “La Nazione” di Montecatini, di seguire un derby tra Pistoia e Montecatini. Era la partita di cartello del campionato di B1, un ritorno al passato per una domenica. Ricordo che vinsero i rossoblù, nonostante lo score da record di Bonaccorsi, star dei biancorossi. Era un’epoca diversa, nella quale i termali gustavano ancora il sapore di questo affascinante sport. Oggi, però, sono qui a raccontarvi la mia serata sulle tribune del PalaCarrara, mentre sul parquet si scontravano Pistoia e Brindisi per Gara 4 del playoff, decisiva per salire in serie A. Sicuramente una serata speciale che in alcuni momenti, nonostante il mio tendente cinismo, mi ha fatto sentire i brividi sulla pelle. Merito tutto della tifoseria Pistoiese che ha trasformato il palazzetto in una bolgia festosa, nonostante il risultato sportivo, alla fine, abbia premiato i pugliesi. Pistoia ha vinto comunque, perché, per una sera, tutta la città ha tifato gli stessi colori e si è riunita, dimenticando tutto. Ed è proprio questo il segreto per raggiungere grandi risultati, in ogni settore. Tutto questo manca ai “rivali” di Montecatini, che non hanno più una squadra di basket competitiva, una società di calcio dignitosa. Non hanno, insomma, una bandiera da sventolare e amare. E senza una identità, un simbolo di appartenenza, una coesione tra i cittadini, il rilancio, probabilmente, resterà solo una illusione.


Trapattoni ed Irlanda in ritiro all’Active Gym

Prima della partenza per gli Europei 2012, i giocatori della nazionale irlandese sono stati in ritiro a Montecatini Terme e si sono allenati presso la palestra Active Gym, in Piazza Italia. Con loro, anche il CT Giovanni Trapattoni e il suo vice Marco Tardelli. “E’ stato un onore ed un privilegio – ci spiega Leonardo Iozzelli, uno dei proprietari della palestra, insieme a Matteo Finizzola e Alessandro Niccolai - ospitare la Nazionale Irlandese, ma ancor più avere fra

noi Marco Tardelli, campione del mondo ’82, e un mito come il Trap che rappresenta il calcio, lo sport e la cultura italiana nel mondo, la parte bella del nostro Paese”. Continua Matteo: “A pochi giorni dall’esordio Europeo i giocatori hanno effettuato un lavoro di “rifinitura” incentrato sulla rapidità e sull’allenamento del “core” con una serie di esercizi che consentono di ottimizzare il gesto atletico riducendo al tempo stesso il rischio di infortunio. Spero che per Montecatini diventi un abitudine ospitare squadre e atleti di alto livello, perché lo sport in tutti in suoi aspetti può essere un’ottima opportunità per tutta la città”. Tutti e tre i soci, hanno, poi, voluto rinnovare la loro disponibilità all’Amministrazione: “La nostra palestra è sempre pronta per ospitare questi eventi.”

Costruzione di 14 villette e 20 appartamenti di varie metrature in Pistoia Via S. Alessio Tutti gli edifici sono realizzati in “Classe energetica A”

Il percorso per certificare la classe A inizia in fase progettuale proseguendo con un’accurata scelta dei materiali e delle tecniche costruttive per concludersi con l’attestazione del documento sull’ACE che per legge deve accompagnare gli atti di vendita


Giostra dell’orso

2012

Le novità della

Il programma delle manifestazioni, organizzato dal comitato cittadino “Giostra dell’Orso”, sta per entrare nel vivo. Sono tre gli appuntamenti chiave prima della grande rievocazione del 25 Luglio prossimo: appuntamenti che riguarderanno il calcio, il basket e la buona cucina. Palio calcistico. Oramai una consuetudine tra gli eventi che anticipano la Giostra dell’Orso, nel corso degli anni, il Palio Calcistico ha riscosso un successo davvero importante, anche per la sua location finale, ovvero lo stadio “Marcello Melani” di via delle Olimpiadi a Pistoia. Per tenere ancora più vicino ai rioni questa competizione, oramai da qualche anno sono stati individuati quattro campi, uno per ogni parte della città, dove si disputano le partite di calcio: Bonelle (Drago), Pistoia Ovest (Grifone), Fornaci (Leon d’Oro), Breda (Cervo Bianco). Per l’edizione 2012, inoltre, essendo un anno pari, oltre ai consueti tornei che vedono protagonisti in campo le categorie “Allievi” e “Giovanissimi”, c’è anche il palio “seniores”, quello più atteso dalla città perché vede in campo giocatori che, durante l’anno calcistico, si sfidano nei campionati provinciali (e non solo) e conosciutissimi dagli appassionati. Il torneo ha preso il via lo scorso 19 giugno e si concluderà, con le finali, il 5 luglio mentre la sera seguente ci saranno le premiazioni in piazza Duomo durante il “Convivio sotto le stelle”. Palio di basket. E’ la grande novità del programma della “Giostra dell’Orso” in questo 2012 perché, a 30 anni dall’ultima edizione, rinasce il Palio dei Rioni del basket. Il 2 e 3 luglio il centro della città sarà teatro di due serate di grande basket con protagonisti i cestisti e gli appassionati di questo sport. Deus ex machina dell’evento, Giacomo Galanda che con la sua BGT Company, unitamente a Comune e Giorgio Tesi Group, ha deciso di dare un ulteriore contributo alla valorizzazione delle tradizioni pistoiesi. Per i fan

Il programma 1 Luglio: Sfilata storica 2/3 Luglio: Palio dei Rioni di Basket 6 Luglio: Convivio sotto le stelle 22 Luglio: Prove Giostra dell’ Orso 23 Luglio: Prove Giostra dell’ Orso 25 Luglio: Giostra dell’ Orso

della palla a spicchi sarà l’occasione per assistere a quattro incontri di pallacanestro in un palcoscenico suggestivo come piazza del Duomo che in entrambe le serate sarà animata da una sorta di “cittadella” delle aziende amiche dell’iniziativa. Le partite si svolgeranno alle 20 e alle 22 con quattro tempi da 10 minuti e saranno vivacizzate da spettacoli e gare durante gli intervalli. In piazza saranno posati un parquet e dei canestri professionali e il campo, adeguatamente illuminato, sarà disposto con il lato lungo a fianco della tribuna, lato Tribunale, già presente per le manifestazioni del Pistoia Festival. Le regole per la partecipazione e la selezione dei giocatori prevedono: roster al massimo di 15 giocatori per rione, se ci si schiera per uno dei rioni bisogna essere nati, risieduti e vissuti in tale rione e vi ci si lega indissolubilmente anche per gli anni a seguire, possibilità di schierare 2 “stranieri” per squadra cioè che non risiedono nello stesso rione, età compresa fra i 16 ed i 99 anni. Convivio sotto le stelle. Si tratta di un appuntamento classico nel panorama degli eventi collaterali alla Giostra. Si terrà venerdì 6 luglio a partire dalle ore 20.30 in piazza Duomo a Pistoia. E’ l’occasione per ricordare come ci si preparava, un tempo, allo spettacolo del 25 luglio, assaporando tutti insieme (senza nessuna distinzione di rione) il buon cibo della cucina tradizionale pistoiese. Per l’edizione 2012, durante la serata ci saranno le premiazioni del Palio calcistico dei rioni e le esibizioni di alcune scuole di ballo. Come sempre, sarà una notte da tutto esaurito in piazza del Duomo dove Pistoia farà vedere quanto tiene alle manifestazioni legate alla Giostra dell’Orso. MoltoChic Marketing&C Ufficio Stampa “Giostra dell’Orso”

P49 #LuglioPistoiese


LOCALI

APERI”SPA” SOTTO LE STELLE Nella bellissima “Grotta Giusti”

Orari Terme di Montecatini in vigore dal 18 giugno 2012 Terme Tettuccio Cura idropinica: dal lunedì’ alla domenica 8,00 – 19,00 Ingresso per visita: dal lunedì alla domenica 11,00 – 19,00 Terme La Salute Cura idropinica dal lunedì alla domenica 7,30 – 12,00 / 16,00 alle 19,00 Terme Excelsior Infopoint dal lunedì al sabato 8,30 - 19,00 - domenica 8,30 - 13,30 Centro Benessere dal lunedì al sabato 10,00 – 19,00 - domenica 9,00 – 13,00 Terme Redi Biglietteria e Accettazione cure da domenica a venerdì 8,00 – 12,00/16,00 – 18,30 Sabato 8,00 – 12,00 Reparto fango-balneoterapia – massoterapia dal lunedì al sabato 7,30 – 12,30 / 16,00 – 19,00 Reparto inalatorio dal lunedì al venerdì 7,30 – 12,00 / 16,00 – 19,00 sabato 7,30 – 12,00 Per info: 0572 7781 - email: info@termemontecatini.it

Anche quest’anno ripartono le imperdibili notti d’estate organizzate da Grotta Giusti Resort Golf & Spa. Dal 15 giugno al 21 settembre, tutti i venerdì dalle 20.00 a mezzanotte, apertura straordinaria della piscina termale per un aperitivo “sotto le stelle”. Un modo informale, easy-chic, per trascorre una piacevole serata estiva da soli, in coppia o con gli amici. Tra una nuotata e l’altra nella piscina termale dalle tante proprietà curative, una sosta relax in accappatoio e ciabattine alla lounge del Bioaquam Café per degustare uno dei tanti cocktail preparati da Francesco Iglio, barman del resort pluripremiato anche a livello internazionale. Il costo della serata è di Euro 25 a persona comprensivo di aperitivo e accesso alla piscina termale. 10% di sconto sull’ingresso per chi prenota on-line: http://www.grottagiustispa.com/ita/aperispa.htm. E se qualcuno preferisce dedicarsi solo a al nuoto senza “libagioni”, l’ingresso in vasca dalle ore 22.00 alle ore 24.00 costa Euro 15 a persona. Per tutto il mese di luglio possibilità di prenotare massaggi a bordo piscina.

Spettacolo e solidarietà

all’Autocarrozzeria Emmedue Come ogni volta, l’evento che sabato 23 giugno si è effettuato all’Autocarrozzeria Emmedue, in via delle Padulette a Buggiano, è un grandissimo successo. Centinaia di persone, amici dell’azienda, si sono potuti godere una serata piacevole e ricca di momenti di spettacoli di alto livello. L’ospite speciale della manifestazione, amico di Giovanni Muzzica e Domenico Muselli, titolari dell’autocarrozzeria, è stato Franco Oppini, attore e showman, ex componente dei “Gatti di vicolo miracoli”, che ha proposto il suo spettacolo: “Eppur mi son scordato di te…”. In più ci sono state altre performance di magia, musica e giochi per bambini e con un apericena offerto a tutti dai titolari. Nel corso dell’evento è stato possibile lasciare una donazione per la Caritas, attraverso la Parrocchia di Santa Maria in Selva a Buggiano. E alla fine, tra tutti i partecipanti, è stato anche estratto un Ipad in regalo.

P50 #Eventi&Personaggi


La scuola Padre Vittorio Agostini diventa realtà L’Associazione Culturidea nasce a Pistoia nel 2000 in favore del Terzo e Quarto Mondo. Inizia, da subito, la collaborazione stabile con i Salesiani in Sierra Leone e i Comboniani in Congo per la fornitura di materiale sportivo e didattico per i bambini abbandonati delle foreste africane. Nel 2010 prende la decisione di realizzare una scuola di prima alfabetizzazione: grazie ai numerosi eventi di solidarietà realizzati, e grazie alle tante Scuole di danza del territorio, adesso in Congo la scuola è in costruzione. Ma i progetti da realizzare non sono finiti: per questo l’Associazione vi aspetta dal 29 Giugno al 1 Luglio per la VI Edizione del “Festival della Musica e delle Arti” presso Villa Renatico Martini a Monsummano.

Gabriela Mocanu

espone all’Opificio

Chi dorme non piglia Pescia Il 30 Giugno, Pescia non va a dormire. Si terrà, infatti, l’attesa “Nottambula”, ovvero la notte più lunga dell’esteta pesciatina L’evento, che nasce con l’intento di far rivivere la città e rappresenta anche una vetrina per il turismo e per tutti coloro che non vivono a Pescia, interesserà tutto il centro storico della città e in particolare: piazza Mazzini, piazza del Grano, Borgo della Vittoria, i giardini di fronte al liceo Lorenzini, la zona del Duomo, il rione San Francesco e il lungo fiume. Prevista l’apertura fino a tarda notte di tutti i negozi, dei bar e dei ristoranti, oltre alla presenza di vari stand con punti ristoro. Ad animare la serata non mancherà poi la musica, dislocata in oltre 10 punti strategici. La notte del 30 giugno riserverà molti altri appuntamenti a tutti coloro che vorranno parteciparvi: spettacoli teatrali e di danza, esibizioni sportive, giocolieri e mangiafuoco. Avrà un suo spazio anche l’arte grazie alla realizzazione di mostre fotografiche e di pittura. Infine rimarranno aperte alcune strutture storiche cittadine in modo che le persone possano visitarle.

Premio “Spray Cinema”

per Roberta Mucci

E’ stata inaugurata lunedì 18 giugno la mostra personale di Gabriela Mocanu dal titolo “L’Arte è Ricchezza”, visitabile fino a mercoledì 18 luglio presso l’Opificio Jm di Prato, l’esclusivo e raffinato store di Piazza S.Marco. Gabriela Mocanu, artista di origine romena, ma residente da anni a Montecatini, presenta una pittura inedita, in cui tutto è simbolo: dall’uovo espressione dal caos primigenio, alla potenza del corpo femminile, ai fiori di solare ispirazione, all’armonia dell’universo. Una produzione che fa i conti con la memoria, la storia e il tempo, per far emergere frammenti di immagini interiori. Quella di Gabriela Mocanu si configura come l’arte degli stati d’animo.

EVENTI

La manifestazione si è svolta alla Chiesa di San Jacopo in Campo di Firenze con un grande successo di pubblico. Madrina della manifestazione, l’attrice Anna Rita Del Piano. “Film Spray”, è nato da un’idea di Fabrizio Guarducci e organizzato dall’Istituto Lorenzo de’ Medici sotto la direzione artistica di Marcello Zeppi. Nella sezione delle opere italiane viene premiata Roberta Mucci, produttore esecutivo del film “Attimi di Fuga”, diretto dal regista Umberto Innocenzi. Hanno fatto parte del cast artistico grandi nomi del cinema italiano tra i quali Giancarlo Giannini, Silvia De Santis, Nicola Canonico, Paolo Fiorino, Patrizia Lazzarini, Giuseppe Salustri, Greta Polki, Veronika Russo, Emanuele Salustri. Roberta Mucci, per il bellissimo premio inaspettato, ringrazia il direttore Artistico Marcello Zeppi e il presidente del Festival Fabrizio Guarducci. “Film Spray” è un festival importante e indispensabile per chi lavora nel settore cinematografico. Ci sono molti film in Italia che vengono prodotti con tanti sacrifici e non riescono ad approdare nelle sale cinematografiche e questa è una grande occasione.



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