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“There is a fascinating world which has inherited from the past the traits of the great civilizations and of the profound social innovations. A world that, together with ancient and pristine pine forests, with exquisite wine and traditional food, constitutes a heritage that belongs to us and that encompasses who we have been, who we are today and, most of all, who we will be tomorrow. A heritage that should be cherished and preserved with great care”. Franco Malenotti, 27 Dicembre 2016 “Esiste un mondo affascinante, che ha ereditato dal passato i segni delle grandi civiltà e dei grandi mutamenti sociali. Un mondo che, insieme ai boschi incontaminati ed alle pinete secolari, insieme ai vini pregiati ed ai cibi tradizionali, costituisce un patrimonio che ci appartiene e che racchiude quello che siamo stati, quello che siamo oggi e soprattutto quello che saremo domani. Un patrimonio da amare e custodire gelosamente”. Franco Malenotti, 27 Dicembre 2016
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WorldWineTown international magazine
Numero 01 anno 2017
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WorldWineTown
06 What’s WWT 08 La Citè du Vin 10 WiMu 14 Casa Chianti Classico 22 Yanqing Grape Exhibition Garden
32
Territory and history Gaddo della Gherardesca 35 Piero Antinori
42
Cuture
44 Musem
24
World Wine Town Bolgheri Opening
28 Franco Malenotti “A heritage that should be cherished and preserved with great care” 30 Concept and scenography Dante Ferretti
36
Future and excellences Federico Zileri 38 Piermario Meletti Cavallari 40 Michele Satta
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Concept and contents Prof.Attilio Scienza
50
54
Value and excellences
56
Osvaldo Baroncelli
Welcome
58
VCampus
66
Aggregation
72
Food and Wine Service
Wine Town Guests 74 Sarah Ferguson
WWT INTERNATIONAL MAGAZINE è un free press realizzato dalla redazione di Must Review (www.mustreview.it)
Redazione
Andrea Spadoni Carlo Alberto Pazienza Giacomo Bernardi
Grafica e impaginazone Korus Adv – Lucca (www.korusadv.com)
info@mustreview.it info@casonediugolino.com
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WorldWineTown international magazine
Numero 01 anno 2017
WorldWineTowns Le Wine Town nel mondo
Museu do Vinho do Porto - Porto - Portugal
Castello di Amorosa - California - U.S.A.
Museo de la Vid y el Vino - Ensenada - Mexico
How much wine we drink in the world > 3 Milions Hl
> 300 - 500.000 Hl > 500.000 - 1 Milions Hl
< 100.000 Hl > 100 - 300.000 Hl
World Wine Town - Bolgheri WiMu - Barolo House of Chianti Classico - Radda in Chianti Venice Wine Town - Venice Yanquing Grape Exibition Garden Beijing - China
CitĂŠ du Vin - Bordeaux - France
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WorldWineTown international magazine
Numero 01 anno 2017
What’s WorldWineTowns
Le città del vino WHAT ARE THE WINE TOWN? The wine towns are spaces dedicated to wine culture, where the richness and the diversity of the wine heritage are enhanced. The wine towns promote wine culture with events, courses and schools for the wine lovers and especially for young people who might want to pursue a career in the food and wine sector. Today they also constitute great touristic attractions, dedicated to a distinguished audience from the food and wine lovers . The Wine Towns are entirely dedicated to wine, its culture, how it’s made and produced. They play a part in promoting other traditional culinary products and the touristic activities connected to these, thus creating job opportunities and promoting sustainable development. WHERE ARE THE WINE TOWN? In Bordeaux, hometown of the wine of the same name, right in the heart of the Gironde, we can find “La citè du vin”, a theme park that offers a spectacular journey into the wine world, tracking different ages and cultures. Let’s now move to Italy, specifically around Cuneo, where we can find “Wimu”, also known as the Museum of Barolo. It was opened in 2010 in the charming castle Falletti di Barolo, where the visitor can learn about the history of wine on an enchanted
tread of lights and sounds. In Tuscany we can find “Casa del Chianti Classico”, i.e. House of Chianti Classico. It is a privileged and welcoming place. A true home to traditional food and wine, which returned to fame in 2014 with the name House of Chianti Classico. In Veneto there will soon be the “Venice Wine Town”, an ambitious project yet to be completed. In Portugal we can find the great “Museo do Vinho do Porto”, inside a seventeenth century’s building, dedicated precisely to wine storage. On the other side of the ocean, on the US West Coast, we can reach the American wine home: Napa Valley. It is here that one can find “Castello di Amorosa”, the project carried out by Dario Sattui, a fourth generation Italian-american vintner. Today he also owns and runs the V. Sattui’s winery, a wine firm named after his great grandfather, who opened a wine cellar in San Francisco in 1885, after emigrating from Italy. Finally, we can find other wine towns in Mexico, where the “Museo de la vid y del vino” was opened in 2014, and in China, where we can find the extraordinary “Yanging Grape Exhibition Garden”, a modern building planned by a group of Italian architects, studio fiorentino Archea.
COSA SONO LE CITTÀ DEL VINO? Le Wine Town sono spazi dedicati alla cultura enologica, dove le ricchezze e le diversità del patrimonio vitivinicolo del Territorio vengono promosse ed esaltate. Le Wine Town promuovono la cultura del vino con eventi, corsi e scuole dedicate agli appassionati e specialmente ai giovani interessati ad iniziare un’attività lavorativa nel settore del food e del vino. Oggi si presentano anche come grandi attrazioni turistiche, dedicate al pubblico di eccellenza del circuito enogastronomico. Vere e proprie città dedicate al vino, alla sua cultura e alle sue lavorazioni e ai suoi produttori, che contribuiscono a valorizzare anche gli altri prodotti tipici ed enogastronomici del territorio e tutte le attività turistiche connesse, generando opportunità di lavoro e di sviluppo sostenibile. DOVE SONO LE CITTÀ DEL VINO? A Bordeaux, patria dell’omonimo vino, proprio nel cuore della Gironda, sorge “La Cité Du Vin”, un parco a tema che offre uno spettacolare viaggio intorno al mondo del vino, attraversando trasversalmente età e culture differenti. Spostiamoci in Italia, precisamente in provincia di Cuneo, dove si trova il “Wimu”, meglio conosciuto come “Museo del vino di Barolo”. Uno spazio aperto nel 2010 nel
suggestivo Castello comunale Falletti di Barolo, in cui un percorso di luci e suoni accompagna il visitatore fra le varie sale che raccontano il vino in ogni sua sfaccettatura. La “Casa del Chianti Classico” invece, si trova in Toscana. Un luogo di accoglienza privilegiato, vera e propria dimora enoculturale tornata a splendere nel 2014 con il nome di “House of Chianti Classico”. Sorgerà inoltre, in Veneto, la “Venice Wine Town”, ambizioso progetto in fase di realizzazione . Il Portogallo ospita invece il grande “Museo do Vinho do Porto” all’interno di una costruzione del XVII secolo dedicata proprio allo stoccaggio del vino. Dall’altra parte dell’Oceano, sulla West Coast degli Stati Uniti, raggiungiamo la patria americana del vino: la Napa Valley. È qui che si trova il “Castello di Amorosa”, il progetto seguito e curato da Dario Sattui, vinaio italo-americano di quarta generazione che oggi possiede e gestisce anche il V. Sattui Winery, azienda vinicola che prende il nome dal bisnonno che aprì una cantina a San Francisco nel 1885, dopo essere emigrato dall’Italia. Altre grandi wine town si trovano in Messico, dove nel 2014 è stato inaugurato il “Museo de la vid y del Vino”, e in Cina, sede dello straordinario “Yanging Grape Exhibition Garden”, avveniristica struttura progettato da architetti italiani: studio fiorentino Archea. WWT
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WorldWineTown international magazine
Numero 01 anno 2017
Bordeaux France
750.000
annual visitors
2016
opening data
La Cité du Vin
5000 mq. surface
IN BORDEAUX A LARGEST THEME PARK DEDICATED TO WINE I
t took seven years between planning, development and building and finally, in June 2016, the City of Wine in Bordeaux opened its doors. Nearly one hundred million euros were spent to complete it. It is indeed a big theme park dedicated to wine. In addition to the exhibition halls, there are a 250seat auditorium, a wine bar on two floors, a restaurant, a tapas bar and a virtual reality device that simulates the sea voyage of a French wine merchant conquering the world’s markets. There is a shop that sells wine coming from 80 different countries, as if they wanted to say: «We are in the home country of wine, but you are allowed to produce it too and we can sell it». More importantly, there is an area spefically designated to recover from the too much wine. What if you don’t know any French? Don’t despair, an audio guide in six languages is included in the ticket and it is provided at the entrance. Over 700 000 yearly visitors are expected. Ci sono voluti sette anni tra progetto, sviluppo e costruzione che finalmente, a giugno 2016, la Città del Vino di Bordeaux ha aperto i battenti. Quasi cento milioni di euro la spesa per completarla. Un grande parco a tema dedicato al vino. Oltre alle sale di esposizione, infatti, ci sono un auditorium da 250 posti, un wine bar su due piani, un ristorante, un tapas bar e un simulatore che fa vivere l’esperienza di un viaggio per mare di un mercante di vini francese alla conquista dei mercati del mondo. C’è un negozio che vende vini provenienti da 80 Paesi del mondo. Come dire: «siamo nella patria del vino, ma siamo ecumenici , anche voi potete farlo e noi ve lo vendiamo». E soprattutto c’è una zona apposita per riprendersi dal senso di ebbrezza se avete “degustato” troppo . Se non si conosce il francese? Nessun problema, all’ingresso – inclusa nel biglietto – viene fornita un’audioguida in sei lingue. Oltre 700.000 i visitatori previsti annualmente.
TOP CHOICE
FOR LONELY PLANET The city of Bordeaux was in the Lonely Planet list for Best in Travel 2017,
a list that includes the best places to visit and the must-do activities for this year. One of the top of the reasons to visit the city in New Aquitaine is indeed the newest wine museum, which was opened last May. “It is a beautiful piece of contemporary architecture that recalls a wine jar on the Garonne river banks” says the guide “where visitors will be taken through an unforgettable tour in 20 different subject areas” La città di Bordeaux è stata inserita da Lonely Planet nella sua Best in Travel 2017, la lista dei luoghi più belli da visitare e delle cose da fare assolutamente quest’anno. E al primo posto dei motivi per cui recarsi nella città della Nuova Aquitania c’è proprio il nuovissimo museo del vino, inaugurato lo scorso maggio. “Uno splendido pezzo di architettura contemporanea che assomiglia ad una caraffa di vino sulle rive del fiume Garonna – si legge nella guida – all’interno del quale i visitatori verranno condotti in un’indimenticabile tour in 20 diverse aree tematiche”.
LA CITÉ DU VIN
THE BEST T H E M E
PARK
OF ALL TIME?
SO SAID THE JOURNALIST ROBIN SHREEVES IN A RECENT ARTICLE PUBLISHED BY MOTHER NATURE NETWORK, THE MOST POPULAR WEBSITES IN THE WORLD FOR NEWS ABOUT SUSTAINABILITY. The blogger listed some good reasons to justify her thesis: «It’s a good deal. The ticket price is only 20 € and it includes a glass of wine. The digital guides included in the ticket are translated into 7 languages. There is an immense bookshop with documents, fictional and factual books on wine and one can enjoy a breathtaking view of Bordeaux at the eighth floor».
LO HA AFFERMATO IN UN ARTICOLO RECENTEMENTE PUBBLICATO SU MOTHER NATURE NETWORK, IL SITO DI NOTIZIE RELATIVE ALLA SOSTENIBILITÀ PIÙ VISITATO AL MONDO, LA GIORNALISTA ROBIN SHREEVES. La blogger, per giustificare la sua tesi, ha elencato alcuni interessanti motivi: «È un affare. Il prezzo del biglietto è di soli 20 euro e comprende un bicchiere di vino. Le guide digitali distribuite in dotazione con il biglietto sono tradotte in 7 lingue; c’è un immensa libreria di documenti, opere letterarie e storiche inerenti al mondo del vino e all’ottavo piano si può godere di una vista panoramica mozzafiato di Bordeaux». WWT 11
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WorldWineTown international magazine
Numero 01 anno 2017
Barolo Italy
100.000
annual visitors
2010
opening data
WiMu Museo del Vino a Barolo
3000 mq. surface
THE BAROLO WINE MUSEUM PLACED IN A 13TH CENTURY CASTLE T
he wine museum “WiMu” (acronym for Wine Museum) is located in the charming thirteenthcentury’s castle of the Falletti family, today owned by the town Barolo. It is a large exhibition space with historical and artistic contents and multimedia entirely dedicated to wine. Since its opening in September 2010 the WiMu has received an average of 100 thousand visitors every year. The complex museum design, carefully created by Francois Confino, is a full emotional and sensory immersion into the wine culture. It is a path that winds through 25 halls with different concepts and themes, up until the third floor, where the visitor is taken to the very root of the grapevine. Il museo del vino “WiMu” (acronimo di Wine Museum), è ubicato nel suggestivo castello duecentesco della famiglia Falletti, oggi di proprietà del comune di Barolo. È un grande spazio espositivo con contenuti storici, artistici e multimediali interamente dedicati al vino. Inaugurato nel Settembre 2010, il WiMu registra in media 100mila visitatori all’anno. La complessa museografia, ideata puntigliosamente da Francois Confino, è un’immersione totale, emozionale e sensoriale nella cultura del vino. Una visita che si snoda in 25 sale con differenti concetti espositivi e temi, sino al terzo piano, dove il visitatore viene accompagnato e trasportato alla radice della vite.
282K labels for WiMu
WiMu now has its own labels.
A rich and complex collection of 282 000 pieces was donated to the town Barolo by Professor Cesare Baroni Urbani of Sirolo and his wife Maria, in June 2016. The precious collection is located in the women section in Barolo’s old boarding school, the building that today serves as ticket office for the WiMu. This was possible thanks to a careful work of restoration, renovation and removal or architectural barriers by the city council, with the fundings provided by Gal. Il Wimu ora ha le sue etichette. Una ricca e complessa collezione di 282 mila pezzi è stata donata dal professor Cesare Baroni Urbani di Sirolo e dalla moglie Maria al comune di Barolo, a giugno 2016. La prestigiosa collezione è stata collocata negli spazi della vecchia sezione femminile del Collegio Barolo, nell’edificio che oggi ospita la biglietteria del WiMu, oggetto di un intervento di recupero, risanamento, abbattimento delle barriere architettoniche e un accurato restauro da parte del Comune con finanziamenti del Gal.
TINO CORNAGLIA, PRESIDENT OF THE WIMU
TINO CORNAGLIA, PRESIDENT OF THE BAROLO&CASTLES FOUNDATION SINCE SEPTEMBER 2011, IS A PHARMACIST, EX COUNCILOR OF THE CITY ALBA, AND ALSO PRESIDENT OF THE BOARD OF ALBA BANK. Cornaglia manages the “WiMu”, the wine museum inside the Falletti Castle opened in 2010 and currently run by the city council. There is a deep connection between the museum and the Enoteca Regionale del Barolo (i.e. the regional wine-shop), which also includes the management of other castles in the area. Tino Cornaglia, presidente della Barolo&Castles Foundation dal settembre 2011, è farmacista, ex assessore del Comune di Alba e presidente anche del consiglio di amministrazione della Banca d’Alba. Cornaglia amministra il “WiMu”, il Museo del Vino all’interno del Castello Falletti inaugurato nel 2010 e attualmente gestito dall’amministrazione comunale. Esiste un legame profondo tra il Museo e l’Enoteca Regionale del Barolo, che include anche la gestione degli altri castelli del territorio.
«Il WiMu di Barolo è nato nel settembre 2010 ed ha subito rappresentato un’attrazione turistica imperdibile per il territorio di Langhe e Roero. Tra le prime descrizioni, si diceva “Quello che non c’era, adesso c’è”. E infatti il Museo del Vino di François Confino ha rappresentato una vera novità per queste terre, che nel frattempo sono diventate Patrimonio dell’Umanità. Un luogo non tanto dove apprendere come si fa il vino, quanto per capire il rapporto tra l’uomo, le civiltà, la storia, l’ambiente e lui. Qualcosa di moderno e profondamente diverso dal concetto di museo a cui eravamo abituati da queste parti, il Wimu propone un viaggio interattivo ed emozionale attraverso la cultura e la tradizione del Vino: il Vino capace di influenzare l’espressione artistica e plasmare il volto di territori e popoli. Il WiMu oggi è visitato da circa 100.000 mila turisti all’anno . Oltre la metà dei visitatori viene dall’estero, in linea con le percentuali degli arrivi in Langhe e Roero. Negli anni, poi, il Museo non è mai stato “fermo”, ma anzi è una continua fucina di attività e iniziative, che vanno dalle visite su misura per i vari target di visitatori, come i winelovers o le famiglie, ad eventi collaterali come mostre, concerti, dibattiti e degustazioni». «The WiMu was born in September 2010 and immediately became a touristic attraction for Langhe and Roero region. Among the first descriptions, one said “That which was missing, it is not missing anymore.” The wine museum of Francois Confino has indeed represented a truly novel project for these areas, that even became a World Heritage site. It is not simply a place where to learn about how wine is produced, but more importantly where to understand the complex relationship between man and culture, history, and the environment. It is something modern and profoundly different from the traditional idea of museum in those areas. Indeed, the WiMu offers an interactive journey through the wine culture and tradition. Wine that is capable of influencing artistic expression and of shaping entire countries. The WiMu is currently visited by around 100 000 tourists each year. More than half of the tourists come from abroad, following the arrivals’ trends in Langhe and Roero. During the years, the Museum has been “restless”, being constantly filled with activities and projects, going from private tours for specific groups of tourists, like winelovers or entire families, to side events like exhibitions, concerts, debates and wine tastings.».
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WorldWineTown
Venice Italy
international magazine
700.000
Numero 01 anno 2017
annual visitors
2015
opening data
Venice Wine Town
6000 mq. surface
THE VENICE WINE&FOOD FARM PROJECT T
hroughout its long history Venice has always needed a large amount of clay bricks and other products to build houses and palaces. That is why a large number of kilns has sprouted along the river Sile. The most important one was the Bertoli kiln, right on the Sile, in a stunningly beautiful location. The old kiln will be accurately restored following Venice’s traditional architecture. The historical parts will be preserved and a Museum will be opened to honour the long history of these buildings. The kiln is at the centre of an extraordinary area for wine. From the Piave wines to the Prosecco from Treviso, going through the Prosecco of Valdobbiadene and to Lison Pramaggiore ones.
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60 rooms residence will be built as part of the estate, as well as a parking lot and around 30 apartaments . Additionally, a vast restaurant will be opened, with an innovative system “ad isole” to offer the traditional cuisine from Veneto. There will be also a pizzeria, a restaurant entirely dedicated to fusion cuisine, a traditional wine bar (Vinality), where one can taste the best wines of the area and an ice cream shop where the ice crean is made only with local ingredients. The wine museum, the most important part of the whole structure will be conceived as a Sensory and Multimedia Museum, where it will be possible to taste wine and traditional food. The area will include also a school for aspiring sommeliers, a wine academy and a cooking school. The courses are targeted mainly to young people that might want to pursue a career in the food and wine sector. An actual campus will be created for the students and their families, as well as for the professors and the rest of the school’s staff. The campus will finally have “coworking offices” where young people will have the chance to freely develop their startups, with the assistance of expert consultants. The outdoor spaces are vast and stunning, covering over six hectares, and they include a protected area with local flora and fauna. Venice Wine Town can be reached by ship from the Laguna in not much longer than an hour. It can also be reached by car from Venice in 15 minutes. Treviso is only 7 Km away. Finally, going through the new bike lane “Green Way” one can easily reach both Venice and Treviso.
FROM
TREVISO TO COAST
VENETIAN
The Green Way was opened in August 2015, a long bike lane along the river Sile, and which starts at North of Treviso and connects another lane coming from Germany. It goes all the way to Venice, where it connects with the lane along the Po river which goes all the way up to Torino, where it finally connects with one coming from France. It is an ambitious project that is designed to promote this type of tourism. Bike traffic has been monitored with special devices and it has shown an average of 4000 daily rides and the Venice Wine Town represents the perfect spot to rest and refresh a little for those cyclists coming from Treviso and going towards Venice.
È stata inaugurata nell’agosto 2015 la Green Way, la lunga pista ciclabile che scorre lungo le rive del fiume Sile, che nasce a nord di Treviso e si collega con un’altra pista proveniente dalla Germania. Verso sud arriva fino a Venezia, da dove si collega alla ciclabile del Po che risale fino a Torino per poi collegarsi ad un’altra che invece proviene dalla Francia. Un grande progetto destinato a favorire ed incrementare questa nuova tipologia di turismo. Il traffico di biciclette è stato rilevato più volte con apposite attrezzature in circa 4000 passaggi giornalieri e la Venice Wine Town rappresenta un perfetto punto di riposo e ristoro per i ciclisti provenienti da Treviso che viaggiano in direzione Venezia.
Nel corso della sua lunga storia Venezia ha sempre avuto bisogno di una grande quantità di mattoni in argilla e di altri prodotti per la costruzione di case e palazzi. Ecco perché lungo il fiume Sile sono spuntate nel tempo numerose fornaci. La più importante era la Fornace Bertoli, situata appunto sul fiume Sile in una località paesaggistica mozzafiato.
L’ANTICA FORNACE SARÀ ACCURATAMENTE RESTAURATA RISPETTANDO LE TRADIZIONI COSTRUTTIVE VENEZIANE.
Le parti storiche saranno conservate quasi intatte e un Museo ricorderà la lunga storia di questi edifici. La fornace si trova al centro di un’area vinicola straordinaria: dai vini del Piave ai vini doc di Treviso, passando per la zona del Prosecco di Valdobbiadene e a quella del Montello, a quella del Lison Pramaggiore. Faranno parte del complesso un residence di 60 camere, un’ampia area parcheggio e circa 30 appartamenti. La parte ristorazione prevede la realizzazione di un grande ristorante, che proporrà, con un innovativo sistema “ad isole” la cucina tipica della tradizione veneta; una pizzeria, un ristorante dedicato ai gemellaggi etnici, un’osteria tradizionale (Vinality), dove poter
degustare i migliori vini della zona e una Gelateria “a metri zero”. Il museo del vino, la parte più importante della struttura sarà concepito come Museo Sensoriale e Multimediale, dove si potranno degustare i vini e assaggiare i cibi della tradizione. L’area comprenderà anche una Scuola del Vino per aspiranti Sommelier, un’ Accademia del Vino e una scuola di cucina. I corsi sono destinati principalmente ai giovani che intendono iniziare un’attività lavorativa nel settore del cibo e del vino. In progetto un vero e proprio “campus” dove possono alloggiare, anche per lunghi periodi, gli studenti che seguono i corsi, le loro famiglie, i docenti ed i dipendenti. Il campus avrà a disposizione uffici in “coworking”dove i giovani avranno la possibilità di sviluppare le loro start up con l’assistenza di esperti consulenti. Ampi e bellissimi spazi aperti, oltre sei ettari, che comprendono un parco protetto con flora e fauna tipici locali. La Venice Wine Town è raggiungibile via nave dalla Laguna di Venezia in poco più di un’ora di navigazione. Via auto dista pochi chilometri e 15 minuti da Venezia. Treviso dista soli sette chilometri. In bicicletta, attraverso la nuova pista ciclebile “Green Way” si possono raggiungere facilmente sia Treviso che Venezia. WWT 15
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WorldWineTown international magazine
Numero 01 anno 2017
Siena Italy
150.000
annual visitors
2007
opening data
Casa Chianti Classico
3000 mq. surface
IN A CONVENT IN RADDA IN CHIANTI THE HOME OF GALLO NERO
T
he first step was, in Spring 2014, the opening of a Gallo Nero wine shop in the new area dedicated to excellent food and wine in the Central Market in Florence. It is a sort of permanent showroom with 100 thousand weekly visits. A few months later followed the opening of “House of Chianti Classico”, in the old Santa Maria al Prato a Radda in Chianti abbey. The Chianti Classico Company – explains Davide Gaeta, the managing director – is the first company in Italy that manages a prestigious wine label, i.e. Gallo Nero, an outright public good, from a marketing perspective. After a 10 year long renovation, the ancient abbey Santa Maria al Prato, in Radda, came back to life with the name “House of Chianti Classico” in June 2014. It is a privileged resort, a true cultural wine temple that offers to its visitors the full experience of Gallo Nero (and all the people behind it). Today the House of Chianti Classico hosts congresses, conferences, events, offers a large wine shop and a museum. Inside it wine classes and cooking sessions are held, as well as guided tastings which focus on Chianti Classico, dinners and lunches in charming locations such as the old friar’s cellar, or the stunning cloister, the terrace facing the hills, the dining hall or the fireplace room. Finally, special events are held there by the Consortium Vino Chianti Classico. Il primo passo è stato, nella primavera 2014, l’apertura di un’enoteca-ristoro del Gallo Nero nel nuovo spazio dedicato a vino e cibo d’eccellenza all’interno del Mercato Centrale di Firenze. Una sorta di showroom permanente da 100mila presenze a settimana. Pochi mesi dopo l’inaugurazione della “House of Chianti Classico”, nell’antico convento di Santa Maria al Prato a Radda in Chianti. «La Chianti Classico Company – spiega Davide Gaeta, amministratore delegato dell’azienda toscana - è la prima società in Italia che gestisce un marchio prestigioso di vino, quello del Gallo Nero, un vero e proprio bene pubblico, in una chiave di marketing». Dopo un lungo restauro durato oltre 10 anni, nel giugno 2014 è tornato a splendere con il nome di “House of Chianti Classico” l’antico Convento di Santa Maria al Prato, a Radda in Chianti (SI). Un luogo di accoglienza privilegiato, una vera e propria dimora eno-culturale che fa vivere ai suoi visitatori l’ esperienza del Gallo Nero e delle tante anime che lo compongono. La House of Chianti Classico oggi è sede di convegni, conferenze, eventi, dispone di una grande enoteca e di uno spazio museale. Al suo interno vengono organizzati corsi sul vino e corsi di cucina, degustazioni guidate incentrate sul Chianti Classico, cene e pranzi su prenotazione nei suggestivi ambienti della struttura come l’ex cantina dei frati, il meraviglioso chiostro, la terrazza sulle colline, il refettorio o la sala del camino. Si organizzano poi eventi speciali a cura i dal Consorzio Vino Chianti Classico.
“THE CONVENT OF RADDA A TRUE JEWEL OF TUSCANY”
DAVIDE GAETA, AD CHIANTI CLASSICO COMPANY
AMMINISTRATORE DELEGATO CHIANTI CLASSICO COMPANY
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« Meeting the ever rising demand of
well educated tourists, intellectually open and hungry for history, traditions and obviously good food, is the true challenge of Our Country. Especially the international consumer looks for the peculiarities in our region, they are explorers. Therefore food, wine, art and history are the perfect ingredients in our magic formula for regional marketing. The Museum and Wine Town of Bolghieri and of the Tuscany’s coast could represent a crucial tool to know the true value of Italian wine and, more in general, cultural value. Tuscany, Chianti Classico’s territory, the connection between culture, man, vineyards and landscapes is a mix with explosive potential. So explosive that it is a heritage very delicate to manage. We must be truly proud of this extraordinary gift that we get to experience. The abbey of Radda, run by the Territorio del Chianti Classico Foundation and by its Consortium, is an enlightening example of how our heritage could be further valued».
THE BLACK
ROOSTER OFF 300 CANDLES
«Intercettare la crescente domanda
di un turismo colto, intellettualmente aperto ed affamato di storia, tradizioni ed anche di cibo è la sfida del Nostro Paese. Il consumatore, specie internazionale è un esploratore che cerca le peculiarità del territorio: cibo, vino, arte e storia sono gli ingredienti vincenti della nostra formula magica di marketing territoriale. Il Musem e la Wine Town di Bolgheri e della Costa Toscana possono rappresentare un determinante strumento di conoscenza del valore enogastronomico e culturale italiano. La Toscana, il territorio del Chianti Classico, la connessione tra cultura, uomini, vigne e paesaggio è un mix a fortissimo potenziale. Talmente forte che è un patrimonio delicato da gestire. Dobbiamo avere più orgoglio di questo straordinario dono di cui godiamo. Il Convento di Radda gestito dalla Fondazione per il Territorio del Chianti Classico e dal suo Consorzio sono un esempio illuminato di come si possa valorizzare il nostro patrimonio».
In 2016 Chianti Classico celebrated its three hundred years of history since that September 24, 1716, when the Duke Cosimo III de’ Medici decided for the first time in history to bound some pieces of land that looked particularly suitable for the production of high quality wines. Nel 2016 il Chianti Classico ha celebrato i suoi trecento anni di storia da quel 24 settembre 1716, quando il Granduca Cosimo III de’ Medici decise di delimitare con un bando, per la prima volta nella storia, alcuni territori particolarmente vocati per la produzione di vini di alta qualità.
Great success for Expo Gallo Nero A TRULY SENSORY JOURNEY, MADE OF COLOURS, SCENTS, PICTURES AND VIDEOS TO DISCOVER AND LOSE ONESELF IN THE CHIANTI CLASSICO’S WORLD. For the Expo 2015, the Consortium of one of the most appreciated red wines in the world proposed an itinerary-show in Radda (Chianti) to take a closer look at the “Gallo Nero”. The abbey Santa Maria al Prato, venue of the House of Chianti Classico where the permanent exhibitions have been located, has been literally taken over by the enthusiastic visitors. UN VERO E PROPRIO PERCORSO SENSORIALE, FATTO DI COLORI, PROFUMI, IMMAGINI E VIDEO PER SCOPRIRE E IMMERGERSI NEL MONDO DEL CHIANTI CLASSICO. In occasione di Expo 2015, il Consorzio di uno dei rossi più amati al mondo, ha proposto un itinerario-mostra a Radda in Chianti per conoscere più da vicino il “Gallo Nero”. Gli spazi del convento di Santa Maria al Prato, sede della Casa del Chianti Classico dove sono state collocate le esposizioni permanenti, sono state letteralmente prese d’assalto da visitatori entusiasti. WWT 17
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WorldWineTown international magazine
Numero 01 anno 2017
California U.S.A.
500.000
annual visitors
2014
opening data
6000 mq.
Castello di Amorosa surface
AN ANCIENT TUSCAN CASTLE IN THE HEART OF NAPA VALLEY T
he Amorosa Castle – inspired by a 13th century’s castle in Tuscany – is a wine cellar located around Calistoga, in the very core of the Napa Valley in California. This project – officially opened to the public in April 2007 – has been supervised by Dario Sattui, a fourth-generation Italian-American vintner. Today Sattui owns and runs the V.Sattui Winery, named after his grandfather – an Italian immigrant who opened a wine bar in San Francisco in 1895. The interior of the castle consists of 107 rooms placed on 8 different levels above and below the ground, spread over around 11.200 square metres. The construction techniques exploited to build the castle are faithful to the 12th-13th century’s ones. Indeed, in the building one can find a moat, a lift bridge, lookout places, a courtyard, a chapel, and even a torture chamber. In the surrounding hills one might find a 2700-metres-long maze of caves. Under the castle there is a cellar containing antique casks, and a series of tasting rooms where the visitors can taste the wines sold only here. Ispirato ad un castello toscano del 13° secolo, il Castello di Amorosa è una cantina situata nei pressi di Calistoga, nel cuore della Napa Valley in California. Prima di aprire le sue porte al pubblico nell’aprile 2007, il progetto è stato seguito e curato da Dario Sattui, vinaio italo-americano di quarta generazione che oggi possiede e gestisce anche il V. Sattui Winery, azienda vinicola che prende il nome dal bisnonno che aprì una cantina a San Francisco nel 1885 dopo essere emigrato dall’Italia. Gli interni del castello, che comprendono 107 camere distribuite su 8 livelli sopra e sotto terra, coprono circa 11.200 metri quadrati. Il castello è stato realizzato con tecniche di costruzione fedeli all’architettura del 12° e 13° secolo. Sono presenti infatti un fossato, un ponte levatoio, torri di vedetta, un cortile interno, una cappella e, addirittura, una camera delle torture. Nella collina adiacente al castello si trova un labirinto di grotte lungo circa 270 metri. Sotto il castello si trova una cantina di botti antiche e una serie di “tasting room” dove i visitatori possono degustare i vini venduti solo presso il Castello.
COLLECTED
30Tons
OF PINOT NOIR IN THE FIRST CROP TO MORNING DEW RANCH
On September 20 2016, 30 tons of Pinot Noir were gathered in the Morning Dew Ranch, in the Anderson Valley. It was the first harvest from this vineyard, a 12-acres land of Pinot Noir at North of Philo, and bought by the Castle in November 2015. The vineyard Morning Dew Ranch is divided into nine strips of Pinot Noir and it is grown sustainably under the direction of David Bejar, director of the vineyard of the Amorosa Castle. The wine produced with these grapes will be officially released in 2018 and will be a part of the fine wine cellar of the Amorosa Castle. Il 20 settembre 2016 al Castello di Amorosa sono state raccolte 30 tonnellate di pinot nero nel Morning Dew Ranch, nella Anderson Valley. Si tratta del primo raccolto da questo vigneto, un terreno di 12-acri di pinot nero a nord della città di Philo, acquistato dal Castello nel novembre 2015. Il vigneto Morning Dew Ranch è diviso in nove blocchi di pinot nero ed è coltivato in modo sostenibile sotto la direzione di David Bejar, direttore di vigna del Castello di Amorosa. Il vino prodotto da queste uve verrà rilasciato ufficialmente nel 2018 e rientrerà nella ricca cantina di etichette prodotte dal Castello di Amorosa.
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Numero 01 anno 2017
Porto Portugal
250.000
annual visitors
2004
opening data
Museu do Vinho do Porto
3000 mq. surface
THE MUSEUM THAT RECOUNTS PORTO WINE HISTORY T
he Museo do Vinho do Porto is located on the ground floor of the Cais Novo warehouse, an 18th century’s building erected by the Douro Pinto da Cunha Saavedra family to store the wines of the Companhia Geral da Agricultura e Vinhas do Alto Douro. The museum, opened in 2004, shows the importance of wine in the development of the trade market and in the cultural, architectural, and social growth of the city. Several interactive dashboards allow the audience to experience the history of the city of Porto – including archaeological findings, ships driven ashore on the Douro beach, the Rabelo boats, the crucial opening of the Douro railway line, and the first banks in the city. The museum – with its huge shopping and tasting area - is the most visited tourist site in Portugal. Il Museu do Vinho do Porto si trova al piano terra del magazzino di Cais Novo, un edificio del 18 ° secolo costruito dalla famiglia Douro Pinto da Cunha Saavedra per conservare i vini della Companhia Geral da Agricultura e Vinhas do Alto Douro. Inaugurato nel 2004, il museo illustra l’importanza del vino nello sviluppo del commercio e nella crescita culturale, architettonica e sociale della città. Attraverso vari pannelli e postazioni multimediali, è possibile ripercorrere la storia della città di Porto: reperti archeologici, navi naufragate sul banco di sabbia Douro, le barche Rabelo, l’importanza dell’apertura della linea ferroviaria Douro e la comparsa delle banche in città. Con la sua ampia erea per degustazioni e acquisti, il Museo è il sito turistico piu visitato del Portogallo.
IL MUSEO DO VINHO DO PORTO SI SPOSTERÀ NEL QUARTIERE RIBEIRA In May 2016 Porto’s City Council asked to the EU a total of 1.6 million euros of funds to renew the local museums and for the development of educative programmes and services. It is a project that involves also Museu do Vinho do Porto, which is going to be expanded into the old building in the regional centre of traditional arts, in front of Rua da Reboleira and of the Bacalhoeiros wall. Il Consiglio di Porto Città ha consegnato, nel maggio 2016, una richiesta fondi all’UE, pari a 1,6 milioni di euro, per la riabilitazione dei musei comunali e lo sviluppo dei programmi e servizi educativi. Una progetto che coinvolgerebbe anche il Museu do Vinho do Porto, che l’ amministrazione ha pensato di ingrandire per avere a disposizione maggiori spazi, nel vecchio edificio del centro regionale di arti tradizionali, di fronte alla Rua da Reboleira e la parete di Bacalhoeiros.
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Numero 01 anno 2017
Ensenada Mexico
250.000
annual visitors
2012
opening data
Museo de la vid y el Vino
4000 mq. surface
THE CENTRAL POINT OF MEXICAN “WINE ROAD” T
he wine and grapevine museum in Ensenada (Mexico), opened in 2012, represents the cornerstone of the famous Mexican wine-road. Thanks to its closeness to the United States (it is located on the Mexican part of the Californian peninsula), it is a strategic point for wine and culinary tourism coming from the States. Inside the building, extended over an area of more than 10.000 square metres, there are four main macro-areas that deal with history and culture, trade and industry, wine identity and Mexican art. The museum also houses all the wineries of the area, and its rooms are often used to hold exhibitions and collection of local artists. Outside the building there is an amphitheatre where presentations, conferences, and concerts are usually held, whereas on the top floor is located a large dancing room. Inaugurato nel 2012, il Museo della vite e del vino di Ensenada, in Messico, rappresenta il punto centrale della celebre strada del vino messicana. La sua vicinanza agli States (si trova infatti nel prolungamento messicano dello stato della California) lo rende un punto strategico per il turismo eno-gastronomico proveniente dagli Stati Uniti. All’interno della struttura, che si estende su una superficie di oltre 10 mila metri quadrati, trovano spazio quattro macro-aree principali che raccontano storia e cultura, commercio e industria, identità vinicola e arte messicana. Il museo ospita inoltre tutte le aziende vitivinicole del territorio e spesso all’interno di una delle sale si alternano esposizioni e collezioni di artisti locali. All’esterno sorge un anfiteatro dove si tengono presentazioni, convegni e concerti, mentre al piano superiore è ubicata una grande sala da ballo.
THE Mexican Secretary OF
TOURISM TO VISIT THE WINE MUSEUM
Last August the governor of Baja California, Francisco Vega de Lamadrid, and the Secretary for Tourism Enrique de la Madrid Corder visited the Museo de la vid y el vino, to present and promote some important touristic projects. In this instance the Governor said that, in the last 15 years, Baja California has been living its best moment from a touristic perspective, and added that, with respect to the first semester 2015, the hotels in this region have recorded a 12% higher number of reservations. This is certainly due to large number of tourists attracted to the wine museum. Nell’agosto scorso il governatore della Baja California Francisco Vega de Lamadrid e il Segretario del Turismo Enrique de la Madrid Cordero hanno fatto visita al Museo de la vid y el vino, per presentare e promuovere alcune importanti iniziative turistiche. In questa occasione il Governatore ha detto che la Baja California sta vivendo il suo miglior momento a livello turistico negli ultimi 15 anni, notando che, rispetto al primo semestre del 2015, gli alberghi di questa regione ha registrato un’occupazione più alta 12%. Merito che, senz’altro, va attribuito all’enorme flusso di visitatori attirati dal Museo del vino.
90%
OF BAJA CALIFORNIA COMES FROM THE MEXICAN WINE According to the data presented by the secretary for tourism Enrique de la Madrid Cordero during his visit to the wine producers in the Guadalupe valley, Baja California produces 90% of the total amount of wine produced by the whole of Mexico. In the Central American state there are 379 units for wine production, figure which places the country in 31st place for production volume in the world. Secondo i dati illustrati dal segretario del turismo Enrique de la Madrid Cordero, durante il suo viaggio presso i produttori di vino nella valle di Guadalupe, in Baja California si produce il 90 per cento di tutto il vino fatto in Messico. Nello stato dell’America Centrale ci sono 379 unità di produzione del vino, dato che pone il paese al 31° posto per volume di produzione in tutto il mondo.
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Numero 01 anno 2017
Beijing China
3.500.000 annual visitors
2014
opening data
Yanqing Grape Exhibition Garden
20.000 mq. surface
THE ITALIAN SIGNATURE ON CHINESE MASTERPIECE DEDICATED TO WINE T
he International Grape Exhibition Garden in Yanqing, close to the Great Chinese Wall, was officially opened in July 2014 during the 11th International Conference on the cultivation and genetics of the wine grape, that took place for the first time that year in the great Asian country. It is a huge structure – a park of almost 200 hectares equipped with artificial lakes, greenhouses, museums, gardens, a visitors’ centre, towers and scenic bridges. The different pavilions have been conceived with a circular shape as a metaphor of a grape lying on the country, whereas the overall picture represents the perfect synthesis of two cultures – the Chinese and the Italian one – where long-standing traditions blend with modern and contemporary elements. This project, conceived by the Archea Associati group based in Florence, has been completed in a record-beating time of 18 months. L’International Grape Exhibition Garden di Yanqing, a poca distanza dalla Grande Muraglia cinese, è stato inaugurato ufficialmente nel luglio 2014 in occasione della 11° Conferenza Internazionale sulla coltivazione e la genetica dell’uva da vino, svoltasi proprio nel grande paese asiatico per la prima volta. Si tratta di una struttura immensa, un parco di quasi 200 ettari attrezzato con laghi artificiali, serre, musei, orti, visitors center, torri e ponti panoramici. I diversi padiglioni sono stati concepiti con un disegno circolare quale metafora di un grappolo di uva disteso sul territorio, mentre l’immagine complessiva costituisce la perfetta sintesi tra due culture, quella cinese e quella italiana, dove si fondono elementi di antichissima tradizione con l’appartenenza al presente e alla contemporaneità. Firmato dallo studio fiorentino Archea Associati, il progetto è stato realizzato a tempo di record in appena 18 mesi.
2 cultures
A PERFECT BALANCE BETWEEN
In 2012 the Grape Centre won an international design competition held by the Chinese government. This represents a great and important recognition for Italian culture, design and architecture, and which the Chinese government awarded in a very short time period considering the exceptional magnitude and importance of the works under consideration. The different stands have been designed with a circular shape as a metaphor for grapes lying on the ground. The overall image, beside the extraordinary relationship with the surrounding nature and with the mountain skyline in the horizon, represents also the perfect fusion between two cultures – the Chinese and the Italian one – where traditional elements are combined with contemporary ones. Il Grape Center è risultato vincitore di un concorso internazionale di progettazione ad inviti bandito dal Governo cinese nel 2012. Si tratta, per la cultura, per il design e per l’architettura italiana, di un grande e importante riconoscimento che il Governo cinese ha attribuito in tempi brevissimi, in relazione alla eccezionale portata e importanza delle opere realizzate. I diversi padiglioni sono stati concepiti con un disegno circolare quale metafora di un grappolo di uva disteso sul territorio mentre l’immagine complessiva, oltre lo straordinario rapporto con la natura circostante e in particolare con lo skyline delle montagne che ne definiscono il perimetro sull’orizzonte, costituisce la perfetta sintesi tra due culture – quella cinese e quella italiana – dove si fondono elementi di antichissima tradizione con l’appartenenza al presente e alla contemporaneità.
ARCHEA ASSOCIATI S
igned by Archea Associati, an architectural firm originally from Florence but which is now based also in Beijing as well as in Europe, in the United Arab Emirates and in Brazil, the International Grape Exhibition of Yanqing is a proof of the attention that Chinese pay not only to the wine architecture, but also to the recycling of those spaces originally designated for temporary events. The project is the result of an international design competition held in 2012 by the Chinese government. Archea Associati, that has worked in China for years for the realization of other buildings connected to the wine world (such as the Shangri-la wine cellar of Penglai or the one of Chang-li) and that has built the Antinori wine cellar in Italy, came to first place and finished the project in exactly two years. This was thanks to the very efficient construction sites which made it possible, differently from what usually happens in Italy, to finish in time for the opening of such an important event. The project costed over 45 million euros for an area of roughly 15 thousand square metres, and it was realized in traditional gray Chinese bricks, concrete and corten and was also made possible thanks to the collaboration of local enterprises and landscapers. The firm Archea Associati was founded in Florence in 1988 by Laura Andreini, Marco Casamonti and Giovanni Polazzi.
F
irmato Archea Associati, studio di architettura di Firenze che ha base anche a Pechino oltre che in Europa, negli Emirati Arabi e in Brasile, l’International Grape Exhibition Garden di Yanqing è una testimonianza dell’attenzione che i cinesi rivolgono non solo all’architettura del vino, ma anche al riutilizzo degli spazi progettati per eventi e occasioni dal carattere temporaneo. Il progetto è frutto di un concorso internazionale a inviti bandito nel 2012 dal Governo Cinese. Archea Associati, che da anni lavora in Cina alla realizzazione di altri edifici legati al vino (come la Cantina Shangri-la di Penglai o quella di Chang-li) e in Italia ha realizzato la Cantina Antinori, si è aggiudicato il primo premio e in due anni esatti ha consegnato il progetto. Cantieri velocissimi, che hanno consentito, a differenza di quanto avviene nel nostro Paese a proposito delle tempistiche, di arrivare in tempo per l’inaugurazione dell’importante evento. Costato oltre 45 milioni di euro per una superficie di circa 15 mila metri quadrati costruiti, il progetto in mattoni grigi tradizionali cinesi, cemento e corten è stato realizzato con l’impiego di imprese e con la collaborazione di paesaggisti locali. Lo Studio Archea Associati è stato fondato nel 1988 a Firenze da Laura Andreini, Marco Casamonti e Giovanni Polazzi. WWT 25
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Numero 01 anno 2017
WorldWineTown Bolgheri
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Numero 01 anno 2017
World
WineTown
The Italian response to the wine town of Bordeaux is in Castagneto Carducci
IN THE HOME OF BOLGHERI DOC AND OF THE TUSCANY’S SASSICAIA, ORNELLAIA, GRATTAMACCO, PASTRAIA AND MANY OTHERS, SOME ALSO FAMOUS AND SOME LESS FAMOUS, BUT ALL EXTRAORDINARY. THE FOCAL POINT OF THE WINE TOWN, WHICH COVERS THREE HECTARES, IS THE WINE MUSEUM OF BOLGHERI AND OF THE TUSCANY’S COAST. THE MUSEUM IS BUILT ON TWO FLOORS, AND EACH FLOOR LEADS THE VISITOR THROUGH DIFFERENT TIME PERIODS, TO DISCOVER FIRST THE WINE AND THE CULINARY TRADITIONS OF ETRUSCANS AND ROMANS, AND THEN THE MEDIEVAL AND THE NINETEENTH CENTURY’S ONES. Author of the project is the three times Oscar winner Dante Ferretti who designed the museum, along with a five-people team, and in collaboration with Franco Malenotti. The Deus ex Machina of the project is indeed the entrepreneur Franco Malenotti who, together with the old friend Gaddo della Gherardesca, has been committed for years in promoting the area from a touristic and a cultural perspective, and has been focusing on the two highlights of the local tradition: food and wine. The Wine Town is located within an old farm named “Casone Ugolino”. Casone Ugolino has a long history, that goes all the way back to 1500. Originally dedicated to growing tobacco and hemp, it has been renovated more than once. In 1889, to celebrate the birth of the first son Ugolino, the Count Guido Alberto renewed the farm and dedicated the new building to the son Ugolino, setting aside an area to use it as restaurant for the visitors. It has thus been denominated “Porto di terra” (literally harbour on land) for its strategic position as a resting spot right before the slope that leads to Castagneto Carducci. The last renovation took more than ten years and was carefully carried out by Franco Malenotti.
LA RISPOSTA ITALIANA ALLA CITTÀ DEL VINO DI BORDEAUX SI TROVA A CASTAGNETO CARDUCCI, NELLA PATRIA DEL BOLGHERI DOC E DEI TOSCANISSIMI SASSICAIA, ORNELLAIA, GRATTAMACCO, PIASTRAIA E TANTI ALTRI PIÙ O MENO FAMOSI , MA TUTTI STRAORDINARI . PUNTO FOCALE DELLA WINE TOWN, CHE SI ESTENDE SU TRE ETTARI, È IL MUSEM, MUSEO DEL VINO DI BOLGHERI E DELLA COSTA TOSCANA. IL MUSEM SI SVILUPPA SU DUE PIANI, CHE CONDUCONO IL VISITATORE ATTRAVERSO DIVERSE EPOCHE, PER SCOPRIRE LE TRADIZIONI VINICOLE E GASTRONOMICHE DI ETRUSCHI E ROMANI, PER POI PROSEGUIRE CON QUELLE MEDIEVALI E OTTOCENTESCHE. Autore del progetto è Dante Ferretti, tre volte premio Oscar, che, con un team di cinque persone, ed in collaborazione con Franco Malenotti, ha disegnato il Museo. Deus ex machina del progetto è appunto l’imprenditore Franco Malenotti, che insieme all’amico di vecchia data Gaddo della Gherardesca è impegnato da anni nel promuovere la zona a livello turistico e culturale, in questo caso puntando su due pezzi forti della tradizione locale: vino e cibo. La Wine Town è situata all’interno di un’ antica fattoria denominata “Casone Ugolino”. Il Casone Ugolino vanta una lunga storia, che risale addirittura al 1.500. Dedicato alla coltivazione del tabacco e della canapa, fu piu volte restaurato. Nel 1889, in occasione della nascita del tanto atteso figlio maschio Ugolino, il conte Guido Alberto fece grandi lavori e lo dedicò proprio ad Ugolino, riservandone una parte al ristoro dei viandanti. Fu denominato pertanto “Porto di terra” per la sua posizione perfetta come punto di ristoro all’inizio della strada in salita che porta a Castagneto Carducci. L’ultimo prestigioso restauro ha richiesto oltre dieci anni ed è stato portato avanti con caparbietà da Franco Malenotti. WWT 29
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Numero 01 anno 2017
Franco Malenotti
A heritage that should be cherished and preserved with great care There is a fascinating world which has inherited from the past the
traits of the great civilizations and of the profound social innovations. A world that, together with ancient and pristine pine forests, with exquisite wine and traditional food, constitutes a heritage that belongs to us and that encompasses who we have been, who we are today and, most of all, who we will be tomorrow. A heritage that should be cherished and preserved with great care. It is the foundation stone of our current success in tourism and of our future development. Over a billion new tourists, coming from the newly-formed middleclasses of emerging countries, will travel in the next years. It is already clear that their choices will privilege the history, culture, food, and wine. Without a doubt, we stand out in these areas worldwide. On top of that, our fellow citizens have become more aware of these issues – even inside our country “cultural” and “natural” holydays are becoming very popular. This flow might become the foundation of our future success and of the prosperity of both our lands and Italy as a whole, as long as it is well-promoted, well-governed, and strongly encouraged.
Esiste un mondo affascinante, che ha ereditato dal passato i segni delle
grandi civiltà e dei grandi mutamenti sociali. Un mondo che, insieme ai boschi incontaminati ed alle pinete secolari, insieme ai vini pregiati ed ai cibi tradizionali, costituisce un patrimonio che ci appartiene e che racchiude quello che siamo stati, quello che siamo oggi e soprattutto quello che saremo domani. Un patrimonio da amare e custodire gelosamente. Esso è la base del nostro successo turistico e sarà la base del nostro sviluppo futuro. Oltre un miliardo di nuovi turisti provenienti dalle nuove classi medie dei paesi emergenti, si muoveranno nei prossimi anni. Nella scelta dei luoghi da visitare è stato accertato che essi privilegeranno storia, cultura, cibo e vino. Settori nei quali senza alcun dubbio siamo i primi al mondo. Inoltre la sensibilità per questi argomenti sta aumentando notevolmente anche nei nostri concittadini: anche da noi le vacanze “culturali” e “naturali” sono in buona tendenza. Si tratta di un flusso che, se ben promosso, favorito e incanalato, può divenire la base dello sviluppo e della ricchezza dei nostri territori e dell’ Italia tutta.
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Dante Ferretti
P
Concept and scenography
PASOLINI, COMENCINI, FELLINI, SCOLA, RISI. AND AGAIN ANNAUD, SCORSESE, GILLIAM AND DE PALMA. THESE ARE JUST A FEW OF THE DISTINGUISHED DIRECTORS THAT THE THREE TIMES OSCAR-WINNER DANTE FERRETTI HAS WORKED WITH DURING HIS 40 YEAR LONG CAREER. It is precisely his endless creative abilities that Franco Malenotti relied on during the realisation of the Sensory and Multimedia Wine Museum of Bolgheri and of the Tuscany coast. «I tried to convey a sense of continuity and of wholeness of the structure to all of those that are going to visit the museum - says Ferretti – without too much altering its style. My intention is to take the visitors through a sort of exploration that involves images, scents and wholly sensory experiences of wine history. The Museum is built on two floors, and each floor leads the visitor through different time periods, to discover first the wine and the culinary traditions of Etruscans and Romans, and then the medieval and the nineteenth century’s ones. I am obviously biased, but I think it is a truly interesting experience». A sensory museum where some concepts are very similar to those of the Citè du Vin of Bordeaux, for instance, and of other realities that were born in the last years in Europe and in the rest of the world. This is a sign that Malenotti is without doubt on the right track. «I think it is a project of great touristic interest for the whole territory. The tourists that visit Tuscany today are certainly interested in food and in wine and, most of all, in traditions, culture and history. I find that this museum combines all these elements in a perfect mix that is capable of suiting any personal taste, and with the added value of spending some special time in one of the most beautiful places in the world».
Concetto e scenografia
PASOLINI, COMENCINI, FELLINI, SCOLA, RISI. E ANCORA ANNAUD, SCORSESE, GILLIAM E DE PALMA. QUESTI SONO SOLO ALCUNI DEGLI ILLUSTRI REGISTI CON I QUALI DANTE FERRETTI, SCENOGRAFO TRE VOLTE PREMIO OSCAR, HA LAVORATO NELLA SUA QUARANTENNALE CARRIERA. Ed è proprio alle sue sconfinate capacità creative che Franco Malenotti si è affidato per la realizzazione del Museo Sensoriale Multimediale del vino di Bolgheri e della costa Toscana. «Ho cercato di dare continuità e trasmettere un senso di pienezza della struttura a tutti coloro che visiteranno il museo - racconta Ferretti senza alterarne troppo lo stile. L’intento è quello di accompagnarli in una sorta di esplorazione visiva, olfattiva e sensoriale della storia del vino. Si sviluppa su due piani e conduce il visitatore attraverso diverse epoche, facendo scoprire le tradizioni vinicole e gastronomiche di Etruschi e Romani, per proseguire con quelle medievali e ottocentesche. Io sono di parte, ma credo sia un’esperienza molto interessante da vivere». Un museo sensoriale dove si ritrovano alcuni concetti declinati dalla Citè du Vin di Bordeuax, ad esempio, e da altre realtà che sono nate negli ultimi anni in Europa e nel resto del mondo. Segno che la strada intrapresa da Malenotti sia indiscutibilmente quella giusta. «Credo che sia un’iniziativa di grande interesse turistico per tutto il territorio. I turisti che visitano la Toscana oggi sono sicuramente interessati al cibo e al vino ed anche e soprattutto alle tradizioni, alla cultura e alla storia. Ritengo che questo museo unisca tutti questi elementi, un mix perfetto in grado di soddisfare ogni tipo di visitatore, con il plus di trascorrere un soggiorno speciale in uno dei luoghi più belli del mondo». WWT 33
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Numero 01 anno 2017
Territory and history Territorio e storia
BETWEEN BOLGHERI AND CASTAGNETO, THE CRADLE OF
TUSCAN
WINE
TRA BOLGHERI E CASTAGNETO CARDUCCI, LA CULLA DEL
VINO
TOSCANO
T HE NAME BOLGHERI PROBABLY COMES FROM A BULGARIAN OUTPOST, ALLIED WITH THE LANGOBARDS. Ever since its origin, the town has been dominated by the
Della Gherardesca Counts. The castle has been attacked a few times during the years, in 1393 when it was burnt down by the people of Florence, and in 1496 when it was pillaged by the army of the Emperor Massimiliano, who killed the Count Arrigo in his own house. The fort rose again at the beginning of the eighteenth century thanks to the intervention of a few Della Gherardesca. They promoted agriculture in the area, reclaimed marshes, built an orphanage in 1817 and a water canal to provide drinkable water to the whole town. The history of Castagneto, whose name was changed in 1907 into the current one to honour Giosuè Carducci, is also entwined with the Della Gherdesca family. The origins of the family go all the way back to the Langobard Walfredo, who, in 754, donated his properties, among which there was Castagneto, for the foundation of the monastery of Monteverdi Marittimo. During the centuries the town has often been attacked and pillaged: first during the wars between Pisa and Florence, then by the army of Alfonso of Aragona King of Naples marching towards Milan. After the incorporation of Pisa by Florence in the fifteenth century, Castagneto could experience more independence. The influence of the Della Gherardesca family has always been very strong; so strong that, in 1600, the denomination Castagneto disappeared and were incorporated, together with the castles of Bolgheri and Donoratico, into the name “Comunità di Gherardesca”(Gherardesca Community). After a series of incredible historical events, the Della Gherardesca family managed to preserve and take into the future the majority of the historical, artistic, cultural and natural heritage of the area, so that everyone can enjoy it today.
IL NOME DI BOLGHERI DERIVA PROBABILMENTE DA UN INSEDIAMENTO MILITARE DI BULGARI, ALLEATI DEI LONGOBARDI. Fin dalla sua origine, la città fu dominio dei Conti Della Gherardesca. Il castello nel tempo ha subito vari attacchi, sia nel 1393 quando fu bruciato dai fiorentini, sia nel 1496 quando fu saccheggiato dall’esercito dell’imperatore Massimiliano che uccise il conte Arrigo nella propria dimora. La fortezza cominciò a risorgere all’inizio del XVIII secolo per opera di alcuni Della Gherardesca, che diedero impulso alle attività agricole della zona, bonificarono le zone paludose, fecero costruire un orfanotrofio nel 1817 e un acquedotto per rifornire di acqua potabile il paese. Anche la storia di Castagneto, il cui nome nel 1907 fu cambiato nell’attuale in onore di Giosuè Carducci, è legata alle vicende della famiglia Della Gherardesca. L’origine della dinastia risale al Longobardo Walfredo, che nel 754 donò le sue proprietà, tra queste era compresa Castagneto, per la fondazione del monastero di Monteverdi Marittimo. Nel corso dei secoli la città è stata più volte attaccata e saccheggiata: prima durante le guerre tra pisani e fiorentini, poi ad opera dell’esercito di Alfonso di Aragona re di Napoli, in marcia verso Milano. Con l’annessione di Pisa da parte dei Fiorentini, nel XV secolo, la comunità di Castagneto poté usufruire di una maggiore autonomia. L’influenza della famiglia Della Gherardesca è stata sempre fortissima: tanto che, nel 1600, riuscì addirittura a far sparire il toponimo di Castagneto che venne inglobato, insieme ai castelli di Bolgheri e Donoratico, nella “Comunità di Gherardesca”. Con incredibili e alterne vicende storiche la famiglia Della Gherardesca è riuscita a conservare e portare nel futuro buona parte del patrimonio storico, artistico, culturale e naturale della zona, che oggi tutti possono godere.
«The project of the wine town of Bolgheri and thus of the Casone Ugolino was created to go back to the very roots of our country. This wonderful country full of history that is thus enhanced». «Il progetto della città del vino di Bolgheri e quindi del Casone Ugolino, è nato per tornare alle radici del nostro territorio. Questo meraviglioso territorio ricco di storia che, in questo modo, viene valorizzato».
Gaddo Della Gherardesca
«Beauty and services to generate tourism» «In Italy we have many opportunities to make our own history productive, but we are often unable to get value from it. Think of countries that have nothing, like Dubai, where they have had to invent their own history. With the wine town of Bolgheri, we are aiming to create something indeed productive and important. We do not simply want to create a beautiful structure to be pleased with ourselves about our history. More importantly, we want to build a tourism generator. Today, a tourist does not pick a destination only for its monuments, its beauty and its history, but expects also good services and information. For this the Casone Ugolino welcomes the tourist like a truly modern Visitors Centre, in line with the other great touristic centres in the world. This beautiful dream for Castagneto Carducci was made possible by the creativity of a great entrepreneur such as Franco Malenotti. I managed to bring him back to his own country, after his many entrepreneurial successes around the world and in many different areas».
«In Italia abbiamo tantissime opportunità per rendere produttiva la nostra storia, però spesso non sappiamo darne valore. Pensate a paesi che invece non hanno niente, ad esempio Dubai, dove la storia se la costruiscono. Con la città del vino di Bolgheri, abbiamo in mente di creare qualcosa che sia veramente produttivo e importante. Non soltanto una bellissima struttura ferma a gongolarsi sulla storia e a dire quanto siamo stati bravi. Abbiamo l’obiettivo di costruire un generatore di turismo. Oggi, il turista, non sceglie la località dove passare la propria vacanza solo per monumenti, per la bellezza e la storia, ma richiede anche servizi e informazione. Per questo il Casone Ugolino accoglie il turista a 360 gradi come un vero e proprio Visitors Center moderno e al passo con i grandi centri turistici mondiali. Tutto questo bellissimo sogno per Castagneto Carducci è stato possibile grazie ad un grande imprenditore creativo come Franco Malenotti. Sono riuscito a riportarlo alla sua terra, dopo i tantissimi successi imprenditoriali che ha raccolto e raggiunto in tutto il mondo e in svariati settori». WWT 35
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HIS FAMILY HAS BEEN DEVOTED TO WINE PRODUCTION FOR NEARLY 700 YEARS. Ever since, in 1385, Giovanni di Piero Antinori became a part of the art of wine-making in Florence. The Marquess Piero Antinori, honorary President of the company that is today run by his daughter Albiera together with the sisters Allegra and Alessia, is recognised as the symbol of a company that in the twentieth century became a true world’s excellence. He was capable of combining the high quality tradition of the Antinori’s household with modern technologies during the production of wine, thus preserving and further promoting wine culture in our country. Additionally, he has the merit of making the company grow, thanks to to the sound investments in areas linked to the production of high quality wine, and different from the ones historically concentrated in Tuscany and Umbria. He is without doubt a distinguished personality in the world’s wine scenery, and his praising the future opening of the Museum of Bolgheri cannot be anything but an added value to Franco Malenotti’s project: «For Castagneto, the opening of the Wine Town of Bolgheri represents the final fulfillment at the end of an extraordinary path that has been developed in the last 40/50 years to enhance its region. It is definitely going to contribute to tourism both from a qualitative and quantitative point of view. The attraction for tourists, differently from the past, is now given by a mix of elements in which food and wine play an ever more crucial role. Our country is becoming aware of this added value and more and more investments are being made in such sectors. The examples of the last years, for instance the Citè du Vin in Bordeaux, the Grape Exhibition Garden in China or the Napa Valley in California, clearly show that wine towns and wine museums have become a touristic reality worldwide to enhance a country».
Piero Antinori
DA QUASI 700 ANNI LA SUA FAMIGLIA SI DEDICA ALLA PRODUZIONE VINICOLA. DA QUANDO, NEL 1385, GIOVANNI DI PIERO ANTINORI ENTRÒ A FAR PARTE DELL’ ARTE FIORENTINA DEI VINATTIERI. Il Marchese Piero Antinori, Presidente Onorario della società che oggi è gestita dalla figlia Albiera con le sorelle Allegra e Alessia, è riconosciuto come l’uomo simbolo di un’azienda che nel 20° secolo è diventata una vera e propria eccellenza mondiale. Ha saputo coniugare l’alta tradizione di casa Antinori nella produzione di vini alle più moderne tecnologie, preservando e promuovendo così la cultura enologica del nostro paese. Suo inoltre il merito di aver dato impulso alla crescita dell’azienda, grazie anche agli investimenti in aree particolarmente vocate alla produzione di vino di qualità, diverse da quelle storicamente concentrate in Toscana e Umbria. Senza dubbio una personalità di peso dell’enologia mondiale e il suo parere favorevole alla prossima apertura del Musem di Bolgheri
non fa altro che certificare e aggiungere ulteriore valore al progetto di Franco Malenotti: «Per il territorio Castagneto l’apertura del Wine Town di Bolgheri rappresenta il coronamento di un percorso virtuoso di valorizzazione del territorio sviluppatosi negli ultimi 40/50 anni e contribuirà allo sviluppo del turismo sia in termini quantitativi che qualitativi. L’attrattiva turistica, a differenza del passato, è data da un mix di elementi di cui la parte eno-gastronomica sta assumendo sempre maggior importanza. Nel nostro paese si sta prendendo coscienza di questo valore aggiunto e sempre maggiori investimenti si stanno canalizzando in questa direzione. Gli esempi che hanno preso vita negli ultimi anni, penso alla Citè du Vin di Bordeaux, al Grape Exhibition Garden in Cina o alla Napa Valley in California, dimostrano in maniera del tutto evidente che le città ed i musei del vino sono diventate in tutto il mondo realtà turistiche improntate allo sviluppo del territorio». WWT 37
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Future and excellences Futuro ed eccellenza S
ince 2013, he is leading one of the most prestigious groups of wine production worldwide – the Doc Bolgheri, formed by 40 companies ranging over around 1250 hectares of vineyards. Even more, Federico Zilieri dal Verme – born in Florence in 1962 – is related to the region of Bolgheri by historic ties with the Della Gherardesca family, and also as the manager of the estate “L’Argentiera”. It does not come as a surprise that he is deeply interested in the forthcoming opening of the Musem and the Wine Town of Bolgheri and the Tuscany’s Coast: «I think that every activity or attraction concerning the wine world, as long as it mirrors the philosophy of the region, is a positive event that allows the visitor to become part of it and fully understand it. Our artistic, cultural, culinary, and wine heritage represents our “oil”, but I think that, compared to other countries (such as France, Spain, the United States, Canada, South Africa, Australia, Chile) that show a greater awareness of these issues, it is not valued enough. It is truly remarkable that an entrepreneur such as Franco Malenotti has “embarked on” such an adventure. As a wine-maker and lover of the region of Bolgheri, I can only say that he deserves all my respect and support». This activity will certainly serve as a stimulus and give new life to the local enterprises. According to Zilieri, these enterprises necessarily need to conjoin their efforts. «I firmly believe in the synergy between companies. Labels such as Sassicaia, Ornellaia, Guado al Tasso, Le Macchiole, have provided a paradigm for making good-quality wines and “setting up” a marketing strategy. This has been a huge stimulus for the subsequent companies. I think it is unnecessary to create a new consortium to coordinate the Italian Wine Towns. There is already an organisation called AVITO based in Tuscany, whose purpose is to promote the Tuscany brand and to support the Public Administration in making strategic choices for the valorisation of the region».
Dal 2013 è alla guida di uno dei consorzi più prestigiosi della produzione vitivinicola mondiale: la Doc Bolgheri, formata da 40 aziende per circa 1250 ettari di vigneto. Non solo: Federico Zileri dal Verme, fiorentino classe ’62, è legato al territorio di Bolgheri da storiche parentele con i Della Gherardesca, e per essere manager della tenuta “L’Argentiera”. Ecco perchè la prossima apertura del Musem e della Wine Town di Bolgheri e della Costa Toscana lo interessa molto da vicino: «Ritengo che qualsiasi attività o attrazione che parli del mondo vitivinicolo, purchè rispecchi la filosofia del territorio, sia un fatto positivo che permette al visitatore di immergersi e capire a fondo il territorio. Il nostro patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico rappresenta il nostro “petrolio”, ma credo che, in confronto ad altri paesi (Francia, Spagna, Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Australia, Cile), che dimostrano una maggiore sensibilità riguardo questi temi, non venga valorizzato abbastanza. È encomiabile che un imprenditore come Franco Malenotti si sia “buttato” in un’avventura del genere. Posso solo dire, come produttore di vino e amante del territorio di Bolgheri, che merita tutta la mia stima ed il mio supporto». Un’operazione che certamente darà stimolo e slancio alle imprese delle zona che, secondo Zileri, devono necessariamente unire le forze. «Credo molto nella sinergia tra le aziende: marchi come Sassicaia, Ornellaia, Guado al Tasso, Le Macchiole, hanno dato l’esempio nel fare vini di qualità ed impostare una strategia di “posizionamento” sul mercato. Tutto ciò è un grande stimolo per le aziende che sono arrivate dopo. In quanto ad un coordinamento delle Wine Town italiane, non penso sia necessario creare un nuovo consorzio. Nella Regione è già presente un’associazione chiamata AVITO, che ha lo scopo promuovere il marchio Toscana e supportare l’Amministrazione Pubblica nelle scelte strategiche di promozione e del territorio».
Federico Zileri
NOT JUST WINE IN BOLGHERI AND CASTAGNETO.
NON SOLO VINO A BOLGHERI E CASTAGNETO.
This area is made unique by its numerous excellences that attract hundreds of tourists every day. The Viale dei Cipressi di Bolgheri is probably the most famous among them. This place is renowned for Giosué Carducci’s opening line in the poem “Davanti a San Guido”: “I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar…”. This Viale, a sixkilometres-long road surrounded by two lines of centuries-old cypresses, leads to the town in an overwhelmingly beautiful landscape, entering it through the imposing old castle. Inside the old town several inns and restaurants offer traditional dishes of the local cuisine.
Questa zona è resa unica dalle sue molteplici eccellenze, che attirano centinaia di turisti ogni giorno. I più celebre è forse il Viale dei Cipressi di Bolgheri, divenuto famoso grazie ai versi di Giosuè Carducci nella poesia “Davanti a San Guido”, “I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar...”. Il viale, orlato da due file di cipressi secolari e lungo quasi sei chilometri conduce, in una cornice di struggente bellezza, al borgo, cui si accede attraverso l’antico castello, che si erge all’entrata. All’interno dell’antico borgo numerose osterie e ristoranti tipici propongono piatti tradizionali della cucina del luogo. WWT 39
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«In our country, however, we still don’t do enough. Luckily, food and wine are such strong realities that they are almost able to promote themselves. However, the individual enterprises need to be coordinated and directed towards broader goals. The Wine Town can contribute to the development, but it is essential for greater commitment of public authoritys with adequate funds and clear guidelines». «A mio avviso si fa ancora molto poco: per fortuna cibo e vino sono delle realtà così forti che quasi si promuovono da sole. Le iniziative individuali vanno però coordinate e indirizzate verso obiettivi di largo respiro. Le Wine Town possono contribuire allo sviluppo, ma è imprescindibile un maggior impegno degli organi pubblici con fondi adeguati ed indirizzi chiari».
HE IS CONSIDERED ONE OF THE “FATHERS” OF THE WINEMIRACLE OF BOLGHERI. HE GAVE BIRTH TO ONE OF THE MOST MEMORABLE AND DISTINGUISHED WINES OF THIS TERRITORY – THE GRATTAMACCO. Piermario Meletti Cavallari needs no further introduction. Now he is granted a new adventure on the Island of Elba with Tenuta Ripalte, developing a new company by 5 hectares of vineyard dedicated to “Aleatico” cultivation. Bolgheri though he remained in the heart, which is why following with attention and affection of the new Wine Town project. “The Malenotti initiative is courageous and to be a stimulus for other private operators. Enrich the territory of another major point of appeal, as this is currently only Bolgheri to magnetize the most important streams, diversify and complement
the tourist offer. If you succeed in integrating the project with Castagneto Carducci, focusing on the poet Carducci and the Gherardesca Castle, the picture will be complete. “ In the rest of the world it has understood and perceived the importance of this new type of tourism, but our country is not done quite yet. “In my view it is still very little: for food and wine fortune are actually so strong that it almost promote themselves. Individual initiatives, however, to be coordinated and directed towards far-reaching objectives. The Wine Town can contribute to the development, but it is essential for greater commitment of public authoritys with adequate funds and clear guidelines. “ Yet Italy still seems far ahead of emerging wine countries. The game no longer only plays on the organoleptic qualities, now acceptable in the world, but on a set of factors (landscape, art, history, food) thanks to which we have a real advantage. The real problem is that we are not yet able to effectively communicate these values, in the belief that it is enough to make a good wine to excel. In fact, today, the whole world is able to make a good wine”.
Piermario Meletti Cavallari È CONSIDERATO UNO DEI “PADRI” DEL MIRACOLO VITIVINICOLO BOLGHERI, COLUI CHE DETTE VITA A UNO DEI VINI PIÙ STORICI E PRESTIGIOSI DEL TERRITORIO: IL GRATTAMACCO. Piermario Meletti Cavallari non ha bisogno di presentazioni. Ora si è concesso una nuova avventura all’Isola d’Elba con la Tenuta delle Ripalte, sviluppando una nuova azienda da 5 ettari di vigneto dedicati alla coltivazione dell’Aleatico. Bolgheri però gli è rimasta nel cuore, ecco perché segue con attenzione e affetto il nuovo progetto della Wine Town. «L’iniziativa di Malenotti è coraggiosa e deve rappresentare uno stimolo per altri operatori privati. Arricchire il territorio di un altro importante punto di richiamo, visto che attualmente è solo il borgo di Bolgheri a calamitare i flussi più importanti, diversifica e completa l’offerta turistica. Se si
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VINEYARDS IN THE FOOTHILLS
The most precious vineyards can all be found at the foot of the hills and in the plain between Bolgheri and the south of Castagneto. The refreshing winds coming from the sea and the temperature range during August and September bring about a slow and regular ripening of all the qualitative components of grapes, sugars, polyphenols, and scents, and also help keep the acidity level high, something which is necessary to give the right balance to the wines.
riuscirà ad integrare il progetto con Castagneto Carducci, puntando sul poeta Carducci e sul Castello della Gherardesca, il quadro sarà completo. Del resto in tutto il mondo si è capita e percepita l’importanza di questo nuovo tipo di turismo, ma nel nostro paese non si fa ancora abbastanza. Per fortuna cibo e vino sono delle realtà così forti che quasi si promuovono da sole. Le iniziative individuali vanno però coordinate e indirizzate verso obiettivi di largo respiro. Le Wine Town possono contribuire allo sviluppo, ma è imprescindibile un maggior impegno degli organi pubblici con fondi adeguati ed indirizzi chiari. La partita non si gioca più solo sulla qualità organolettica, ormai accettabile in tutto il mondo, ma su un insieme di fattori (paesaggio, arte, storia, cucina) grazie ai quali abbiamo un reale vantaggio. Il vero problema è che non siamo ancora capaci di comunicare efficacemente questi valori, nella convinzione che basti fare un vino buono per primeggiare. In realtà, oggi, tutto il mondo è in grado di fare un buon vino».
VIGNETI AI PIEDI DELLE COLLINE I vigneti più pregiati si trovano tutti ai piedi delle colline e nella pianura tra Bolgheri e la zona sud di Castagneto. I venti rinfrescanti che provengono dal mare e le discrete escursioni termiche di agosto e settembre provocano delle maturazioni lente e regolari di tutte le componenti qualitative dell’uva, zuccheri, polifenoli e aromi, e contribuiscono a mantenere alta l’acidità, necessaria per dare equilibrio ai vini.
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“THE WINE TOWN WILL SERVE AS A STIMULUS FOR THE CULTURAL GROWTH OF THE WHOLE TERRITORY”
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The microclimate of Bolgheri – and, more in general, of the whole region – also exploits a strong illumination, coming both from the direct light of the sun, and from its reflection by the sea in the West. The annual average temperature is roughly 14°C – 18,6°C from April to September, 7,5°C from December to January, 24°C in August. The annual average rainfall is roughly 600mm, with uniformly distributed precipitations – more abundant during the development of the plants, less frequent during the ripening of the fruit, then abundant once again after the grape harvest. Il microclima di Bolgheri, ma più in generale di tutto il territorio, si avvale anche di una forte luminosità: oltre a quella diretta del sole, si ha un effetto di riflessione da parte dello specchio di mare situato ad ovest. La temperatura media annua è di circa 14°C, con 18,6°C da aprile a settembre, 7,5°C da dicembre a gennaio e di 24°C in agosto. La piovosità media annua è di circa 600 mm., con piogge statisticamente ben distribuite: più abbondanti durante lo sviluppo vegetativo, meno frequenti durante la maturazione del frutto, poi di nuovo abbondanti dopo la vendemmia.
Michele Satta’s name is strictly related to the history and success of the wines of Bolgheri. He moved from Lombardy to Tuscany in 1974, and was one of the first who believed in the potential of this region, before the Sassicaia phenomenon started an arms race to invest in this small part of Tuscany. He worked for a few years in a fruit-and-vegetables company. Afterwards, he bought a small vineyard and the relative canteen in 1983, and then moved on to start his own company – one of the first producers of Bolgheri DOC - the following year. «Considering how young the Bolgheri wine is, I can confirm that the awareness of our culinary and wine values - related to a new form of tourism that involves millions of travellers nowadays – is weak and vague across the whole country. A wine centre/museum in Castagneto – capital city of Doc Bolgheri – will be a great attraction for tourism, and will also serve as a huge cultural stimulus for the territory. I believe that the enterprise of my friend Malenotti is very useful. On the one hand, it will bring about interesting marketing results, as even non-experts will immediately be able to discover the wine world; on the other hand, it will shake the sleeping conscience of the local world». Many emerging countries in the wine sector, such as the United States, South Africa, China, and Chile, seem to have developed a new awareness towards the wine-economy. Should our country be afraid of the competition resulting from these new products? «The increasing availability of wines coming from every corner of the world will further help Italy play a major role, because our history, our diversity, and our character are unrepeatable» - says Michele Satta. «We have to keep being Italian, and stop being dependent on foreign models – something which has been far too easy so far».
Michele Satta
«LA WINE TOWN SARÀ LO STIMOLO PER LA CRESCITA CULTURALE DI TUTTO IL TERRITORIO» Quello di Michele Satta è un nome strettamente legato alla storia e al successo dei vini di Bolgheri. Arrivato in Toscana dalla Lombardia nel 1974, è stato uno dei primi a credere nella potenzialità di questo territorio prima che il fenomeno del Sassicaia determinasse la rincorsa agli investimenti in questo lembo della Toscana. Dopo aver lavorato qualche anno in un’azienda ortofrutticola, nel 1983 affittò una piccola vigna e relativa cantina per poi fondare, l’anno successivo, la sua azienda, una delle prime produttrici Bolgheri DOC. «Per la giovane storia del vino Bolgheri posso confermare che, per tutto il sistema paese, la coscienza dei nostri valori enogastronomici legati al turismo, cioè al bisogno di conoscenza e di svago, che oggi muove milioni di nuovi viaggiatori, è debole e approssimativa. Avere a Castagneto, capitale
della doc Bolgheri, un centro/museo del vino avrà quindi una grande capacità di richiamo turistico, ma ciò che più conta è che sarà un enorme stimolo culturale per il territorio. Ritengo quindi che l’iniziativa dell’amico Malenotti sia molto utile proprio perché da un lato avrà interessanti risvolti commerciali, motivo per cui subito molti anche non esperti potranno avvicinarsi al mondo del vino, dall’altro perché provocherà una scossa nella coscienza dormiente del mondo locale». Una consapevolezza che sembrano aver scoperto molti paesi emergenti in campo vitivinicolo, come Stati Uniti, Sudafrica, Cina e Cile ad esempio. Il nostro paese deve temere la concorrenza di questi nuovi prodotti? «L’accresciuta disponibilità di vini da tutto il mondo - spiega Michele Satta aiuterà ancor più l’Italia ad essere protagonista, in quanto la nostra storia e la nostra varietà e la nostra personalità sono non riproducibili. Dobbiamo essere capaci di rimanere italiani e smetterla di essere dipendenti da modelli esteri, cosa che ci è molto facile».
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Culture Culture Il “Musem”- Museo Sensoriale e Multimediale del vino di Bolgheri e della Costa Toscana, la Scuola del Vino dell’Associazione Italiana Sommelier, l’Accademia del Vino, la Hemp School, la Scuola di Cucina e l’Orto di NuovaVia sono i principali elementi dell’area culturale. THE SENSORY AND MULTIMEDIA WINE MUSEUM, the Wine School of the Italian Sommelier’s Association, the Wine Academy, the Hemp School, the Cooking School and the Orto di Nuova Via are the main elements of the cultural scenery.
A RESORT THAT CAN WELCOME A LARGE NUMBER OF GUESTS IN APARTMENTS, RESIDENCES AND HOTELS. Un complesso che può accogliere un buon numero di ospiti, in appartamenti, residence e hotel.
Welcome Accoglienza
DIFFERENT UNITS IN PERFECT SYNERGY, THAT USE PRODUCTS COMING STRINCTLY FROM THE LOCAL AREA. Diverse unità perfettamente sinergiche tra di loro, che utilizzano prodotti interamente provenienti dal territorio.
Food and Wine Ristorazione service A COLLECTION OF OFFERS, PROJECTS AND EVENTS, THAT ARE PERIODICALLY HELD IN THE STRUCTURE, MAKE CASONE UGOLINO A GREAT TOURISTIC ATTRACTION FOR THE REGION. Un’ insieme di offerte, proposte, di iniziative ed eventi, che periodicamente si tengono nella struttura, fanno del Casone Ugolino il punto di grande attrazione e di riferimento del territorio.
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Aggregazione WWT 45
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MUSEM - SENSORY AND MULTIMEDIA WINE MUSEUM The Sensory and Multimedia Wine Museum of Bolgheri represents a new concept of museum. Space and culture are combined with tastings and shopping. All the senses are involved giving the visitor the unique experience of a sensory route through time, from the Etruscan society until today. The wine producers can exhibit their products and their story in a specifically designed very large room. A large tasting area is designed to provide the opportunity of enjoying and purchasing oneâ&#x20AC;&#x2122;s favourite wines. Professor Attilio Scienza illustrates the historical path in six excellent lectures.
The museum covers more than 1500 square metres, distributed on 2 floors, to guarantee to the visitors the best visual, olfactive and more in general sensory experience, thanks also to the historical route illustrated by Prof. Attilio Scienza. Technologies and holograms match the sensory experiences. An entire area will be dedicated to food and wine tasting. Additionally, it is possible to purchase the food and wine excellences in the relax area.
Culture Culture MUSEM MUSEO SENSORIALE E MULTIMEDIALE DEL VINO Il Museo sensoriale e multimediale del vino di Bolgheri rappresenta un nuovo modo di fare museo: spazio e cultura insieme ad assaggi, degustazioni ed acquisti. Tutti i sensi sono coinvolti, contribuendo a dare al visitatore l’esperienza unica di un percorso sensoriale nel tempo, dalla civiltà Etrusca ad oggi. I produttori, in una sala dedicata, possono esibire i loro prodotti e la loro storia. Una vasta zona degustazione consente inoltre di assaggiare ed acquistare i vini preferiti. Il percorso storico è accompagnato ed illustrato da sei lezioni magistrali tenute dal prof Attilio Scienza.
OLTRE 1500MQ, DISTRIBUITI SU 2 PIANI
Per garantire ai visitatori un’esperienza visiva, olfattiva e sensoriale straordinaria, anche grazie al percorso storico illustrato dal prof.Attilio Scienza, il museo si estende su oltre 1500 mq. La tecnologia e le esperienze olografiche accompagnano quelle sensoriali: un intero spazio è dedicato alla degustazione di vini e prodotti locali. È inoltre possibile acquistare le eccellenze enogastronomiche ed i vini in apposito spazio relax, con il consiglio di esperti Sommelier.
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A JOURNEY TO DISCOVER FIRST THE FOOD AND WINE TRADITIONS OF ETRUSCANS AND ROMANS, AND THEN THE MEDIEVAL AND THE NINETEENTH CENTURYâ&#x20AC;&#x2122;S ONES. Un viaggio alla scoperta delle tradizioni vinicole e gastronomiche di Etruschi e Romani, per proseguire con quelle medievali e ottocentesche.
A SENSORY JOURNEY INTO WINEâ&#x20AC;&#x2122;S HISTORY, THROUGH THE DIFFERENT SYSTEMS AND TECHNIQUES USED BY THE GREAT CIVILIZATIONS THAT HAVE GROWN VINES AND ENJOYED WINE. Un percorso sensoriale nella storia del vino, attraverso i modi, gli stili e le tecniche di lavorazione utilizzate dalle grandi popolazioni che hanno coltivato ed apprezzato il vino.
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Concept and contents Concetto e contenuti
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He is considered one of the greatest wine experts in Italy. Attilio Scienza, professor of viticulture in the Agriculture department at the University of Milan, is strongly attached to Bolgheri. He founded a wine-making company with his family in this land in 1999. «The Guado al Melo company was launched as an open-air laboratory by creating a rich and multi-varietal collection that has become the topic of several dissertations. When this company was founded the territory of Bolgheri possessed a unique charm – as it still does today – due to the presence of great families and small winemakers who cooperated to give a greater value to their wines. This charm will be further increased by the Museum conceived by Malenotti. This Museum - a unique example in Italy – will show how history and terroir can be described with advanced multimedia techniques. It will also offer a variety of reception and catering services, and - above all - it will be a privileged place to host cultural and educational activities about food and wine, proper classes, and even a school for sommeliers». Culinary and wine tourism is becoming a globally spread phenomenon. It looks like these new tourists privilege history, culture, and – above all – wine. However, according to professor Scienza, in Italy we are not putting enough effort into it. «Unfortunately, the Italian offer in this field is still very limited because it is based on static museums, where several relics are collected without any interactions with the audience. This interaction makes culture more enjoyable, and serves as a stimulus to curiosity and interest towards these sensory messages».
È considerato uno dei maggiori esperti di enologia a livello italiano. Professore di viticoltura presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano, Attilio Scienza è molto legato a Bolgheri, terra in cui, nel 1999 ha dato via ad un’attività vitivinicola con la sua famiglia. «L’azienda Guado al Melo si è proposta come un laboratorio all’aria aperta, creando una collezione varietale molto ricca che è alla base di numerose tesi di laurea. Quando l’azienda è nata il territorio di Bolgheri godeva, come gode ora, di un fascino molto particolare, dovuto alla presenza di grandi famiglie e di piccoli viticoltori che hanno creato una forte alleanza per valorizzare i loro vini. Un fascino che il museo progettato da Malenotti aumenterà notevolmente, visto che si tratterà dell’unico esempio in Italia nel quale storia e terroir sono affrontati con le tecniche più evolute della multimedialità. Offrirà inoltre una serie di servizi di accoglienza e di ristorazione che si basano su prodotti d’eccellenza, ma soprattutto si propone come luogo privilegiato per attività culturali e formative sui temi dell’enogastronomia, organizzando corsi, seminari ed una scuola per sommelier». Il turismo enogastronomico si sta rivelando un fenomeno di importanza mondiale. I nuovi turisti infatti sembrano privilegiare storia, cultura e, soprattutto, cibo e vino, ma in Italia secondo il professor Scienza ancora non si fa abbastanza: «Purtroppo l’offerta italiana in questo senso è molto modesta perché si basa su musei statici, nei quali sono raccolti molti cimeli storici ma senza quella interattività con il visitatore che rende piacevole l’approccio con la cultura e che stimola la sua curiosità ad approfondire sensorialmente i messaggi che vengono lanciati».
Prof. Attilio Scienza
«THE WINE TOWN WILL BE A PRIVILEGED PLACE TO
«LA WINE TOWN SI PROPONE COME LUOGO
HOST CULTURAL AND EDUCATIONAL ACTIVITIES ABOUT FOOD AND WINE, PROPER CLASSES, AND EVEN A SCHOOL FOR SOMMELIERS».
PRIVILEGIATO PER ATTIVITÀ CULTURALI E FORMATIVE SUI TEMI DELL’ENOGASTRONOMIA, ORGANIZZANDO CORSI, SEMINARI ED UNA SCUOLA PER SOMMELIER».
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Osvaldo Baroncelli «ECCELLENTE OCCASIONE PER DARE ULTERIORE VISIBILITÀ AL TERRITORIO» «Qualsiasi investimento atto alla valorizzazione del territorio, che riesce a creare sinergia tra tra più settori economici e coinvolgere più aree di destinazione, è sempre ben accetto, figuriamoci poi se il protagonista è un prodotto d’eccellenza come il vino». Si può riassumere così il pensiero di Osvaldo Baroncelli, ristoratore e dal 2006 presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Toscana, quindi uno che di vino se ne intende, in merito alla prossima apertura della Wine Town di Bolgheri. L’opera pensata da Franco Malenotti, che segue la scia delle tante città del vino presenti in tutto il mondo e che vuole diventare un punto di riferimento per il turismo enogastronomico toscano. «Da questo punto di vista Bolgheri è già ben posizionata, la definirei una piccola Borgogna - spiega Baroncelli - se un imprenditore
come Franco Malenotti, che peraltro è nativo di queste terre, decide di investire in un progetto del genere, significa le potenzialità sono enormi. Quello che sorgerà a Bolgheri il prossimo anno a mio avviso sarà solo il primo di una serie di musei dedicati al vino che potrebbero aprire in Toscana, un’opera importante ed un’eccellente occasione per dare visibilità a questo bellissimo territorio». E gli esempi già esistenti sono incoraggianti, visto il successo riscontrato da strutture come La Cité du Vin a Bordeaux, o più in generale dal grande afflusso di turisti che si recano ogni anno nella celebre Napa Valley in California. «Proprio in California c’è una struttura come il Castello di Amorosa, realizzato dal mio carissimo amico Dario Sattui, che ha pensato di produrre ed esporre il vino in un castello medievale toscano. Sintomo che quella intrapresa da Malenotti con la Wine Town di Bolgheri sia la strada giusta da seguire».
Value and excellences
Valori ed eccellenze
«AN EXCELLENT CHANCE TO GIVE FURTHER VISIBILITY TO THE REGION» «Any investment that increases the value of the region, by creating a synergy between different economic levels and by involving different destinations areas, is always greatly appreciated – even more if the main beneficiary is a product of excellence such as wine». This is how we could summarise Osvaldo Baroncelli’s thought concerning the forthcoming opening of the Wine Town in Bolgheri. Baroncelli, a restaurant owner and president of the Italian Association of Tuscan Sommeliers since 2006, is undoubtedly a great wine-expert. Franco Malenotti’s activity follows the steps of many
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other wine-towns spread all over the world, and aims to become a landmark for culinary and wine tourism in Tuscany. «From this point of view, Bolgheri is already well-placed - I would define it a small Burgundy» explains Baroncelli. «If an entrepreneur such as Franco Malenotti – who was, by the way, born in these lands – decides to invest on this kind of project, it means that the potential is huge. In my opinion, the Wine Town that will open in Bolgheri next year could be just the first one of a series of museums dedicated to wine in Tuscany – an important work and an excellent chance to give further visibility to this wonderful territory». There are already other encouraging examples – just consider the success achieved by La Citè du Vin in Bordeaux, or more in general the great flow of tourists that visit the famous Napa Valley in California every year. «Talking about California, I immediately think about the Amorosa Castle, devised by my dear friend Dario Sattui, who had the idea to produce and display his wine in a Tuscan medieval castle. This is a symptom that Malenotti’s enterprise – with his Wine Town in Bolgheri – is in the right direction».
INSPIRATION’S PLACES FOR GREAT POETS
LUOGHI D’ISPIRAZIONI PER GRANDI POETI
The great Italian poet Giosuè Carducci, the first Italian to win the Nobel Prize, lived between Bolgheri and Castagneto for around ten years and found many inspirations and ideas in the surrounding lands. The history of Castagneto Carducci and Bolgheri has as absolute protagonist the Conti Della Gherardesca’s family. The presence of this noble family has connected all the towns in this region in their historical events until nowadays. Additionally, Amedeo Modigliani and Pietro Mascagni, famous artists from Livorno, experience the beauties of these lands, finding in them inspiration for their work.
Il grande poeta italiano Giosuè Carducci, primo
italiano a vincere il Premio Nobel, visse fra Bolgheri e Castagneto per circa dieci anni e trovò grandi ispirazioni e idee dal territorio circostante. La storia di Castagneto Carducci e Bolgheri, vede come assoluta protagonista la famiglia dei Conti della Gherardesca. La presenza di questa nobile famiglia accomuna le vicende storiche di quasi tutti i borghi di questo territorio fino ai giorni nostri. Anche Amedeo Modigliani e Pietro Mascagni, celebri artisti nati a Livorno, vissero appieno le bellezze di queste terre, traendone ispirazione per le loro opere. WWT 53
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WINE SCHOOL: EXPERTISE AND PHILOSOPHY IN DRINKING
Bolgheri and Tuscany’s coast represent a unique heritage for wine science and international wine culture. AIS and Casone Ugolino, with the new “Wine School”, want to learn about and appreciate this old but still powerful taste. It is going to be a special place, both for amateurs and for professionals. Students will have the opportunity to learn the tasting techniques and the main function of a sommelier. olgheri and Tuscany Coast represent a unique heritage in the field of oenology and viticulture International. AIS and Casone Ugolino, with the new ‘Wine School’, want to know and appreciate this ancient and ever more lively flavor. It will be a special place, where will both amateur and professional courses space. Students will have the opportunity to learn tasting techniques and the main tasks of the Sommelier.
COOKING SCHOOL, RURAL AND MEDITERRANEAN
Casone Ugolino’s cooking school is founded on respect for nature, food, traditions and territory. The philosophy follows the principle for which the further away we move from the territory and from nature itself, the more we lose flavours and the genuineness of a product. An actual school
that offers three levels of courses for all kinds of visitors, a basic, an advanced and a professional course.
WINE ACADEMY
The courses in wine culture have the ambition of educating and shaping professionals in the wine sector. The courses have both cultural and environmental contents, last two weeks and are held by professors in oenology. Their aspiration is to create new ambassadors for the Italian wine sector, meaning experts capable of spreading our long tradition in wine making.
HEMP SCHOOL
Another protagonist of the activities in Casone Ugolino is going to be hemp, an important resource for Tuscany that belongs to the ancient traditions of this area. At the beginning of the twentieth century precisely Casone Ugolino was partly dedicated to the storing and the trading of the fine hemp grown in the area. Sails for sailing ships, sailors’ clothes and many other products were all made from hemp. Today, hemp is gaining importance again, for its sustainability and its natural properties. It opens today in Tuscany, in Casone Ugolino, and it’s called Hemp School, the first school to teach entrepreneurs about this interesting culture.
SCUOLA DEL VINO: PROFESSIONALITÀ E FILOSOFIA DEL BERE CONSAPEVOLE
Bolgheri e la Costa Toscana rappresentano un patrimonio unico nel campo dell’enologia e della viticoltura internazionale. AIS e Casone Ugolino, con il nuovo “Wine School”, vogliono conoscere e apprezzare questa antica e sempre vivaci more sapore. Sarà un luogo speciale, dove saranno entrambi amateur e corsi professionali di spazio. Gli studenti avranno l’opportunità di imparare le tecniche di degustazione e le principali funzioni del sommelier.
SCUOLA DI CUCINA CONTADINA E MEDITERRANEA
SCUOLA DI CANAPA
Protagonista delle attività del Casone Ugolino sarà anche la Canapa, risorsa importante per la Toscana e una tradizione antica di questo territorio. Ad inizio del 1900 proprio il Casone Ugolino era in parte dedicato allo stoccaggio ed al commercio della pregiata canapa coltivata nella zona. Con il tessuto di canapa si facevano le vele dei velieri ed i vestiti dei marinai e tanti altri prodotti. La canapa sta tornando oggi di grande interesse, per le sue proprietà sostenibili e naturali. Nasce oggi in Toscana, al Casone Ugolino e si chiama Hemp School, la prima scuola per indirizzare gli imprenditori agricoli verso questa interessante cultura.
La scuola di cucina di Casone Ugolino si basa sul rispetto della natura, degli alimenti, delle tradizioni e del territorio. La filosofia di base segue il principio secondo il quale più ci allontaniamo dalla natura e dal territorio, più si perdono i sapori i gusti e la genuinità del prodotto. Una vera e propria scuola, che propone tre livelli di corsi per tutti i visitatori: corso di base, corso avanzato e corso professionale.
ACCADEMIA DEL VINO
I corsi in Cultura del Vino si rivolgono principalmente ai giovani che vogliono intraprendere un’attività lavorativa nel settore del vino e si pongono l’ambizioso obiettivo di formare delle figure altamente professionali . Sono corsi formativi a carattere culturale e ambientale, con una durata quindicinale e tenuti da professori di enologia. La volontà è quella di far nascere nuovi ambasciatori del settore vitivinicolo italiano, ossia esperti che sappiano trasmettere e comunicare anni di tradizione enologica. Una parte dell’attività didattica è effettuata direttamente nelle aziende del territorio.
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Camere
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ROOMS
Inside the historical Casone there different types of rooms, some on one floor for two guests, and others on two floors for four guests.
All’interno dello storico Casone si trovano più tipologie di camere, alcune su di un livello per 2 ospiti, altre su due livelli per 4 ospiti.
APARTMENTS
Appartamenti
Carefully renovated with terracotta, wood and iron, all provided with living room and garden. Finemente ristrutturati con cotto, legno e ferro, con cucina, living room e giardino.
COUNTRY HOUSE
Casa di campagna
Ancient and characteristic houses, inside the historical Casone Ugolino.
Antiche e caratteristiche case, all’interno dello storico Casone Ugolino.
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APARTMENTS FROM 2 TO 8 GUESTS AND 50 ROOMS FOR A TRULY UNFORGETTABLE EXPERIENCE IN AN OLD FARM IN TUSCANY. The guests have access to a swimming pool, two tennis courts, nine golf courses, a heliport, and last but not least a stunningly beautiful botanical garden for the conservation of endangered plant species. It is in a privileged geographic area, at only 2Km away from the sea, close to famous old medieval villages, and surrounded by over 6000 hectares of Tuscany’s natural reserve.
RESIDENCE HOTEL
Residence Hotel
On the first floor of Casone there are small apartments on two levels, provided with large double beds, lofts with living rooms and cooking area. Al primo piano del Casone piccoli, appartamenti disposti su due piani, con grandi letti matrimoniali, soppalchi con living room, e angolo cottura.
ANCIENT FORESTERIA Casone Ugolino is an old farm that consists of four linked structures which together make the Food and Wine Town. The rooms are carefully renovated in terracotta, wood and iron.
Antica Foresteria
Casone Ugolino è un’antica fattoria composta da quattro strutture collegate fra loro che insieme costituiscono la Food e Wine Town. Le camere sono finemente ristrutturate con cotto, legno e ferro.
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APPARTAMENTI DA 2 A 8 POSTI E 50 CAMERE PER UN’AUTENTICA ESPERIENZA DI VITA IN UN’ANTICA FATTORIA TOSCANA.
A disposizione degli ospiti una piscina, due campi da tennis, nove buche da golf ed un eliporto, nonché un bellissimo orto botanico per la conservazione di piante tipiche in pericolo di scomparsa. La posizione geografica è di privilegio: a soli 2 km dal mare, a due passi da borghi medievali famosi, e contornata da una riserva di oltre 6000 ettari di macchia Toscana.
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â&#x20AC;&#x153;VCampusâ&#x20AC;?
The project is under construction. It will include accommodation for families, professors, staff and mainly for the students attending the schools of the wine town. A portion of the area is dedicated to coworking, where the young students can freely develop their start-ups in the food and wine sector, with the assistance of specialized consultants.
VCampus
“VCampus”
Il progetto è in corso di realizzazione. Prevede alloggi di lungo periodo per famiglie, docenti, dipendenti e principalmente per gli studenti che seguono i vari corsi di studio, che si tengono nella Wine Town. Una parte dell’area è dedicata ad uffici coworking, nei quali i giovani possono studiare e sviluppare in piena libertà start-up legate al mondo del food e del vino, assistiti in questo da consulenti specializzati.
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Aggregation Aggregazione
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MARKET 0 METERS The market of Casone Ugolino, having strictly local products, brings this area back to its traditions. On the ground floor, all the rooms taken together form a large market where one can taste, eat, learn, discover, and buy products coming exclusively from the local area – literally from “0-metres”, as it is called in Italian. In this way, shopping becomes an amazing journey through history and nature. Il mercato a “metri 0” del Casone Ugolino, ricollega l’area alle sue tradizioni. Tutte le stanze al piano terra sono un grande mercato, dove si possono gustare, mangiare, imparare, scoprire e acquistare i prodotti, con la certezza di poter contare su una provenienza a metri zero. In questo modo, lo shopping diventa un meraviglioso viaggio attraverso la storia e la natura.
THE COUNTRYGARDENS The wide-open spaces of Casone Ugolino will host natural gardens – that is, specific areas where local traditions are displayed. From seed to fruit, from preparation to care, from maintenance to conservation. All the products are cultivated and sold in appropriate areas. I grandi spazi all’aperto del Casone Ugolino ospitano orti naturali, ovvero specifiche aree dove manifestare la tradizionalità del territorio. Dal seme al frutto, dalla preparazione alla cura, dal mantenimento alla conservazione. I prodotti vengono coltivati e venduti in appositi spazi dedicati.
“Olio Colato” is the landmark of top-quality oil culture. Oil-experts guide the guests in a sensory journey through the different types of local oils. One can heat up the cruets with their own hands, smell the product, and taste it with appropriate pottery spoons – and so the real tasting experience begins. In this way it is possible discover the main properties of these oils. If we consider the oil produced in Castagneto, one might discover that it is green, fruity, bitter, and spicy, with scents of artichoke and almond. “Olio Colato” è il punto di riferimento della cultura dell’olio di eccellenza. Esperti del settore accompagnano i visitatori in un viaggio sensoriale tra i diversi tipi di olio del territorio. Si scaldano le ampolle fra le mani, si annusa il prodotto e lo si assaggia con appositi cucchiai in ceramica dando inizio alla degustazione. Si scoprono così i principali descrittori delle proprietà sensoriali di un olio che, nel caso di quello prodotto a Castagneto, sono un intenso fruttato verde, amaro e piccante, con note di carciofo e mandorla.
THE OIL SENSORY JOURNEY WWT 63
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“SIAMO NOI” SHOP The shop “Siamo Noi” (literallu “It’s us”) of Casone Ugolino reconnects the area to its own traditions. It is a big “workshop full of goodies”. All the food is strictly locally produced. The shop is like a big market also for organic products where one can taste, appreciate and discover them. Finally, one can also do shopping, having the reassurance of good quality food that comes exclusively from the local area. It is an ideal place to test food products as an expression of the region and of the local traditions. Doing shopping here is a real journey into the world of small firms and into their history. Il Negozio “Siamo Noi” del Casone Ugolino ricollega il territorio alle sue tradizioni. È una grande “bottega delle cose buone”. Tutti i prodotti in vendita sono esclusivamente a metri zero. Il Negozio Siamo Noi è come un grande mercato di prodotti anche biologici dove poter assaggiare, conoscere, scoprire e fare la spesa, con la certezza di poter contare sulla genuinità a metri zero. È il luogo ideale per ritrovare il vero prodotto alimentare come espressione del territorio e delle sue tradizioni. Fare la spesa nel Negozio Siamo Noi diventa un viaggio alla scoperta delle piccole aziende, dello loro storia e della natura.
GELATO DEL BORGO Gelato del Borgo ice cream is a novel concept for an ice cream shop and which is based on using all natural and exclusively locally produced ingredients. It is a joyful place that also offers coffees, drinks and pastries for the whole day, always having one main character, ice cream. Il Gelato del Borgo è un innovativo concetto di gelateria che si basa sull’origine naturale e srettamente territoriale degli ingredienti utilizzati. Un luogo di convivialità che offre servizi di caffetteria, di bar e di pasticceria per tutto l’arco della giornata con un unico grande protagonista:
il gelato. WWT 65
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CONGRESS CENTRE Casone Ugolino’s congress centre is in the very heart of the town, inside the park, and consists of a large multi-functional room with 200 seats. It is equipped with 8 monitors, 4 plasma screens, 4 projectors for films, short videos and slides. Additionally, it has a press-room, cable internet access and a system of videoconferences that can be shown directly through the computer. Il Centro Congressi di Casone Ugolino si trova nel cuore del Borgo, all’interno del parco, ed è composto da una grande sala poli-funzionale con una capacità totale di 200 posti. Dotato di 8 schermi, 4 monitor al plasma a circuito chiuso, 4 proiettori diapo-film-video, dispone di una sala stampa, di una cabina regia, collegamento internet, sistema di videoconferenza con proiezioni dirette da PC.
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OSTERIA
VINALITY
RESTAU
In the Osteria Vinality one can taste and buy the best wines of Bolgheri and of the whole Coast. It represents a moment of relax, with a glass of wine as aperitief, and that is combined with a buffet brunch between 12am and 3 pm, and, between 7 and 10 pm with a light dinner, which also works as a buffet. Vinality is an accurate reconstruction of old Tuscany’s inns, and it is located exactly where in the past time travelers used to gather to have a drink and a good meal on the way to Castagneto. Vinality is a journey into the authentic world of Tuscany’s flavours, memories, and timeless emotions.
Nell’Osteria Vinality si possono degustare ed acquistare i migliori vini di Bolgheri e della Costa. Un momento di relax, per un bicchiere di vino, per un aperitivo, accompagnato dalle 12,00 alle 15,00 da un brunch a buffet e dalle 19,00 alle 22,00 da un light dinner anch’esso a buffet. Vinality è un’accurata ricostruzione storica delle antiche osterie toscane, effettuata esattamente nel luogo dove un tempo i viandanti si ritrovavano per bere e per mangiare durante il tragitto verso o da Castagneto. Vinality è un viaggio tipicamente toscano che accompagna gli ospiti in un mondo autentico, fatto di ricordi, sapori ed emozioni senza tempo.
I migliori V
URANTS PIZZERIA “METRI 0” Pizza is produced with all natural flours, from organic farming and ancient grains. All the products come from local and sustainable manufacturers. The all natural doughs and products, the use of wood-fired ovens that recall the ancient medieval ovens, and the excellent chefs make this experience with pizza one to remember, especially with the combination of good wine or locally produced beers. Le pizze sono ottenute solo con farine naturali, da coltivazioni biologiche di grani antichi. Ogni prodotto utilizzato proviene da vicine aziende amiche del territorio. Utilizzo di impasti e prodotti naturali, cottura in un grande forno a legna ricostruzione di un antico forno medievale, maestri pizzaioli di antica esperienza per una indimenticabile esperienza di pizza abbinata a vini appositamente consigliat e a birre artigianali provenienti dal territorio.
“esperienza di
pizza
RESTAURANT “MERCATO DEL BORGO” The restaurant “Mercato del Borgo” gives its own interpretation to the old tradition of fixed-price inns in Tuscany. All the raw materials come exclusively from the local area and are carefully selected. The wines are among the best of Bolgheri and of Tuscany’s coast and have been selected by the best sommeliers. The place consists of a series of little “islands”, each managed by an expert artisan, where the customers can help themselves. Il ristorante “Mercato del Borgo” reinterpreta in maniera innovativa l’antica tradizione toscana delle locande a prezzo fisso. Tutte le materie prime impiegate sono provenienti esclusivamente da fornitori del territorio accuratamente selezionati. I vini scelti tra i migliori di Bolgheri e della Costa Toscana con i consigli di esperti Sommelier. Il locale è composto da “isole” gestite ognuna da un esperto artigiano, dove il cliente può servirsi liberamente.
Vini di Bolgheri
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H
He has always been attached to Castagneto and interested in its socio-economic developments, and he has already sensed that Franco Malenotti with his Wine Town is on the right track. «The possibility of using the brand Bolgheri allows to intercept important flows, which ultimately benefits everybody. The structure is truly beautiful and it is definitely worth a visit, I am looking forward to our collaboration. I also eagerly anticipate the development of synergies with the producers, who will find in the wine town a stimulating opportunity for discussion. My congratulations to Mr Malenotti». The growth of the wine market in the last fifty/sixty years has undoubtedly influenced the economy of the area. Mannari, who was born and raised right in Castagneto, has indirectly lived all the agricultural changes in the area. «Our area has been an excellence in the production of high quality fruit, it still produces
HE WAS BORN RIGHT IN FRONT OF THE BANK OF CASTAGNETO CARDUCCI, IN VIA DEI MOLINI. WAS IT PERHAPS A SIGN? PERHAPS IT WAS, BECAUSE HE IS TODAY AT THE VERY TOP. BORN IN 1963, FABRIZIO MANNARI IS THE GENERAL MANAGER OF THE BANK CREDITO COOPERATIVO.
very fine oil today, but it is the wine that made it truly famous worldwide and it is in this field that we must continue to invest and believe. The comparison on the an international level is never an easy one, not even when one starts with well organised structures of long-standing experience and considerable size. Therefore, it is even harder to emerge for small realities, and it is for this reason that we must work together, and Malenotti’s project definitely serves this purpose. The bank, and in particular the local bank, can certainly be of help, exploiting its knowledge of the local area and of the local operators, and not only through financing investments, but also through supporting projects that want to take this small reality to an international level».
Fabrizio Mannari È NATO PROPRIO DAVANTI ALLA BANCA DI CASTAGNETO CARDUCCI, IN VIA DEI MOLINI. CHE SIA STATO UN SEGNO DEL DESTINO? FORSE SI, PERCHÈ OGGI NE È AI VERTICI. CLASSE ‘63, FABRIZIO MANNARI È DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO. Da sempre legato a Castagneto e ai suoi sviluppi socio-economici, ha già capito che la strada intrapresa da Franco Malenotti con la prossima apertura della Bolgheri Wine Town, è indubbiamente quella giusta: «La possibilità di utilizzare il brand ‘Bolgheri’ credo consenta di intercettare importanti flussi a vantaggio di tutti. La struttura è davvero bella e merita di essere visitata, auspico una sincera collaborazione e lo sviluppo di sinergie tra produttori che potranno trovare nella struttura della wine town un centro di confronto ed aggregazione. Al signor Malenotti vanno doverosamente i miei complimenti». La crescita del mercato vitivinicolo negli ultimi cinquanta/sessant’anni ha senz’altro segnato l’economia del territorio e Mannari, nato e cresciuto proprio a Castagneto ha vissuto indirettamente tutti i cambiamenti che lo stesso ha subito dal punto di vista agricolo: «La nostra zona è stata centro di eccellenza nella produzione di frutta
di altissima qualità, continua la produzione di ottimo olio, ma è con il vino che ha potuto farsi conoscere nel mondo ed è in questo campo che dobbiamo continuare a credere ed investire. Sicuramente, il confronto sul piano internazionale non è mai facile, neanche quando si parte con strutture organizzate e dotate di esperienza pluriennale come possono avere produttori di grande dimensione. A maggior ragione diventa difficilissimo emergere quando si è piccoli, quindi ritorno a dire occorre unire le forze, l’iniziativa di Malenotti può senz’altro servire a questo scopo. La banca, in particolare la banca locale, può senza dubbio aiutare, sfruttando anche la profonda conoscenza del territorio e degli operatori, non solo per finanziare investimenti ma anche con il supporto ad iniziative volte all’internazionalizzazione attraverso i canali che già sono disponibili».
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Wine Town guests
“
A WONDERFUL HOLIDAY through ancient villages, super wines and delicious food”
The Duchess of York, Sarah Ferguson, and other guests during an event at Casone Ugolino in Castagneto Carducci.
Bolgheri...
La duchessa di York, Sarah Ferguson con alcuni ospiti nel corso di un evento al Casone Ugolino di Castagneto Carducci.
Sarah Ferguson with the Count Gaddo Della Gherardesca and Lilly Becker, daughter of the ex tennis champion Boris Becker. Sarah Ferguson con il Conte Gaddo della Gherardesca e Lilly Becker, figlia dellâ&#x20AC;&#x2122;ex campione di tennis Boris Becker.
â&#x20AC;&#x153;Un luogo
indimenticabile The Count Gaddo Della Gherardesca with Franco Malenotti and Oliviero Toscani, during a wine tasting at Casone Ugolino. Il Conte Gaddo della Gherardesca con Franco Malenotti e Oliviero Toscani, nel corso di una degustazione al Casone Ugolino.
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Sarah Ferguson
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Food and wine tourism in Italy is becoming a phenomenon of considerable importance. Tourists are attracted by history, culture, local products and many of them organize their holidays around these. Why do you choose
to spend their holidays in Bolgheri and in Castagneto Carducci? Il turismo enogastronomico italiano si sta rivelando un fenomeno di importanza mondiale. I turisti sono attratti da storia, cultura, prodotti del territorio e molti di loro organizzano le vacanze proprio in tal senso. Perché una star internazionale sceglie di passare le proprie vacanze a Bolgheri e Castagneto Carducci? I am not just tied up with Castagneto Carducci. I am tied up with Italy as a whole. My favourite food is italian food. One of the happiest periods of my life was spending a great deal of time in Italy and particulary Tuscany. I love the Maremman people. I felt immediately that they accepted Sarah for being Sarah and of course it helped greatly with the delicious local wines and local food. My favourite wine being the Antinori Cervaro. I still have my foundation Children in Crisis Italy to thank Tuscan friends for their kindness to me.
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What makes this region so special?
Quali sono le caratteristiche che rendono queste terre così speciali? The small enterprises that remain constant and stedfast. The bar joli at Donoratico train station, the little tailor in the cobbled streets of Castagneto. La Torre di Pisa and the history, the Maremman horses and the unequaled cheese and wines, the beauty of the beaches, the vast areas of woodland. To think that it is so uncrowded yet so close to Pisa, Florence and Rome. The recent success of the Citè du Vin in Bordeaux, and other examples like the Napa Valley in California or the Grape Exhibition Garden in China have significantly contributed in enhancing these different area Do you think that the Wine Town project in Castagneto Carducci will be able to obtain the same results, since it is such a novel project in Italy. You believes that the Wine Town project
Castagneto Carducci will get the same results, showing already as a truly innovative idea in Italy?
Il recente successo della Cité du Vin a Bordeaux, esempi come la Napa Valley in California o il Grape Exibition Garden in Cina, hanno contribuito in maniera decisiva alla valorizzazione dei vari territori. Crede che il progetto Wine Town di Castagneto Carducci potrà ottenere gli stessi risultati, mostrandosi già come una idea veramente innovative in Italia?
There is no question about it that the Wine Town of Castagneto will get the same results , but more because of the passion and the professionalism of the local people and after all I am biased because I love Italians, and they touch my heart for producing the product.
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Do you think that a consortium that includes the Italian wine towns, thus creating a national food and wine network, could further boost tourism? Un consorzio che unisca le forze delle ‘wine town’ italiane, creando un circuito enogastronomico nazionale, potrebbe incrementare ulteriormente il turismo?
Selfishly I don’t want to increase tourism too much but there is no doubt that this forum will increase tourism greatly. It is an undiscovered gem.
What do you like about Italy, about Italian products and about Tuscany’s food and wine? Cosa le piace dell’Italia e dei prodotti enogastronomici italiani e toscani?
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What’s there not to like? I love the variety and the cheese and salamis and the “cinghiale” pasta.
In your opinion, what are the strong points of Italian wine in comparison to the one of emerging countries like the US, Chile, South Africa and China? Quali sono, secondo lei,
qualità e punti di forza del vino italiano rispetto a quello dei paesi emergenti quali Stati Uniti, Cile, Sud Africa a anche Cina?
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For me the Italian wine is the finest wine in the world but it really depends on the person’s personal palette.
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What’s you favourite wine, the one that cannot miss on your dinner table? Qual è il suo vino preferito, quello che non deve mai mancare sulla sua tavola? Cervaro by Antinori della Sala.
Finally, which is the one that you would choose for a special occasion? Quale, invece, predilige per un’occasione speciale?
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Start with Cervaro and move into Sassicaia, such a good full bodied red.
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PRESS Review Rassegna stampa
Divina Vitale Direttore responsabile Bolgheri News
A new wine house, that takes the visitor through the history of our country, tasting experiences and the discovery of firms on Tuscany’s Coast. Casone Ugolino’s farm and the new Multimedia wine museum, with its conference room and its events is the new “driving force” of the entrepreneur Franco Malenotti (with a long-standing involvement in the motorbikes’ business, see the brand Matchless London), who is taking his first steps in the touristic sector. It is a project that will welcome visitors from all over the world, and has something to offer to wine, food, nature or animals lovers alike. It is located in the wild and exclusive lands around Castagneto Carducci. Here wines like the Sassicaia (bottled in the Bordeux’ fashion) started a long tradition of wine production, which today is one of the major economic resources of the area. In addition to that, Horses like Ribot and great entrepreneurs, who were originally conquerors like the Della Gherardescas, have made it possible to launch a wine brand and to inspire a lifestyle, with wide recognition and sometimes imitations. This certainly is another chance to proudly show this region, and it is also an important employment opportunity.
Una nuova casa del vino, aperta a 360°, dove si va dalla lettura della storia del territorio e dei suoi ambasciatori, alla degustazione e alla scoperta delle aziende della Costa Toscana. La Farm del Casone Ugolino con annesso nuovo Museo multimediale del vino, sala conferenze e fiere è il nuovo “motore” dell’imprenditore Franco Malenotti (legato da sempre alle reale produzione di moto, l’ultima con Matchless London), che si apre all’accoglienza turistica. Un progetto che conta di accogliere gruppi da tutto il mondo, appassionati di vino, natura, cibo, animali, in un contesto paesaggistico selvaggio ma esclusivo come quello di Castagneto Carducci. Dove vini come Sassicaia (con l’azzeccato e magico taglio bordolese) che hanno dato il via alle numerose produzioni vitivinicole che oggi rappresentano una delle maggiori risorse economica del luogo, cavalli come Ribot e grandi imprenditori, prima conquistatori come i della Gherardesca hanno saputo con naturalezza lanciare nel mondo un brand in fatto di vino e un lifestyle , riconosciuti e blasonati, spesso malamente imitati. Sicuramente un’altra opportunità di accoglienza e promozione con ricaduta occupazionale per tutto il territorio”.
Cristiana Allievi Excerpt from the article “The Wine Museum in Bolgheri deserves an Oscar” – published on gqitalia.it on 26th October 2016. The Sensory and Multimedia Wine Museum of Bolgheri and the Tuscany’s Coast has been designed by the three-times Oscar winner Dante Ferretti. This is the Italian answer to the City of Wine in Bordeaux – a place spread over a thousand square metres in Castagneto Carducci, home of the authentic Tuscan wines Sassicaia, Grattamacco, and Piastraia. The manager Franco Malenotti – former owner of Belstaff - is the “Deus ex Machina” of this project. Malenotti – together with his old friend Gaddo della Gherardesca – has been involved in the touristic and commercial development of the area for many years now. He has focused on two strong local products, wine and food. Thanks to the work of Dante Ferretti, the Wine Town of Bolgheri will become an important place for the Italian wine and culinary tourism. 100 thousand yearly visitors are expected.
Giornalista GQ Estratto dll’articolo “Il Museo del Vino di Bolgheri è da Oscar”, pubblicato su gqitalia.it il 26 ottobre 2016 È stato il tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti a disegnare il Museo Sensoriale Multimediale del vino di Bolgheri e della costa Toscana. La risposta italiana a La città del vino di Bordeaux che vanta mille metri quadri a Castagneto Carducci, nella patria dei toscanissimi Sassicaia, Grattamacco e Piastraia. Deus ex machina del progetto è il manager Franco Malenotti, ex patron di Belstaff, che insieme all’amico di vecchia data Gaddo della Gherardesca è impegnato da anni nel far fiorire la zona a livello turistico e commerciale, puntando su due pezzi forti locali: vino e cibo. Grazie a quest’opera di Dante Ferretti, La città del vino di Bolgheri diventa un anello importante del circuito del turismo enogastronimico italiano. Sono previsti 100 mila visitatori l’anno.
fonte winenews.it Excerpt from the article “The Sensory and Multimedia Wine Museum will open in 2017 in Castagneto Carducci. Winenews interviews the owner Franco Malenotti” – published on winenews.it on 4th November 2016. A wonderful journey through the history of wine in Tuscany – and Bolgheri in particular – across different ages, from Etruscans to Romans, from the Middle Ages to the Eighteenth century, up until today, recreated in historic environments “designed by Franco Malenotti with the cooperation of the three-times Academy Award winner for scenography Dante Ferretti, each one accompanied by an excellent lecture by professor Attilio Scienza” – one of the greatest viticulture experts worldwide, supervisor of the historical itinerary that guides the visitor with the aid of Piero-Angela-style videoclips, shot by an enterprise of Cinecittà. A sensory journey “where one can see, touch, and taste food and wines of different times.”
Estratto dall’articolo “Nel 2017 a Castagneto Carducci aprirà il Museo sensoriale e multimediale del vino: lo racconta a winenews il patron Franco Malenotti”, pubblicato su winenews.it il 4 novembre 2016. Un viaggio fantastico nella storia del vino di Toscana, e di Bolgheri in particolare, attraverso diverse epoche, dagli etruschi ai romani, dal Medioevo all’Ottocento, fino ai giorni nostri e con una parte dedicata al futuro, ricostruite in ambienti storici “disegnati da Franco Malenotti in collaborazione con il tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti, e ad ognuno dei quali corrisponde una lezione magistrale del professor Attilio Scienza”, tra i massimi esperti di viticoltura al mondo, curatore del percorso storico, che accompagna il visitatore con filmati alla Piero Angela, girati da un’impresa di Cinecittà. Un viaggio sensoriale, “in cui si può anche vedere, toccare e assaggiare vino e cibo di ogni epoca.
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