CHIUDE TUTTO

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Anno 4 - Numero 38 - Aprile 2013

Mensile di Approfondimento della Valdinievole e di Pistoia a Diffusione Gratuita

Crac Valdinievole Terme in coma, floricoltura in crisi. Calo di produzione nel calzaturiero

Il caso

Iscrizione Tribunale di Pistoia n.9/2009 del 14 maggio 2009

Auto abbandonata da dieci anni Arriva “Il Giullare� e i vigili la spostano

Chiude tutto

Crolla il tessuto economico Pesanti perdite di posti di lavoro





Direttore Responsabile Andrea Spadoni aspadoni@ilgiullare.com

Capo Redattore Diletta Severi dseveri@ilgiullare.com

L’allegato

La redazione INFO@ILGIULLARE.COM

A CURA DI ALESSIO BERTI

Collaboratori Maurizio Carrara Roberto Grazzini Jacqueline Monica Magi Simeone Clamori Antonio Pileggi Federico Liberati Antonella Gramigna Ilaria Michelucci Alessio Berti Alessandro Scerbo

“Dormi amore dormi” Di sabbia e di sole ti lasci scaldare il volto al cielo brilla di crema solare. Approfitto del tuo sonno piacere improvviso e con l’indice seguo i tratti del tuo bel viso.

Giornalista Lorenzo Benedetti

Stampa Nova Arti Grafiche Signa (Firenze) Società editrice Il Giullare Editore srl

Fotografia Pierluigi Losco

fatta di fretta mi ungo il dito giro meglio la Gazzetta.

Consulenza Legale Avvocato Giuseppe Vanità

Iscrizione Tribunale di Pistoia n°9/2009 del 14 maggio 2009

Layout Grafico e Impaginazione Eva Bugiani ebugiani@ilgiullare.com

Non è una carezza

Contenuti Extra

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“Rossetto e Cioccolato”, la nuova rubrica di Giulia Nannini

Lettere al direttore: Treni in Toscana, un disastro.


Ciao Salvatore. Esempio di vita.

8 #inchiesta

DI ANDREA SPADONI

16 Oggi utilizzo questo spazio, l’editoriale, per un saluto a una persona che non c’è più. Un uomo speciale, unico. Che, in questi anni, mi ha dato tanto. Salvatore Crisafulli, morto lo scorso 21 febbraio a Catania. Si è spento nella sua casa in Sicilia, circondato dall’affetto dei suoi familiari. Quell’affetto che non è mai mancato in questi lunghi nove anni. Un esempio, il suo e quello della sua famiglia, che ha segnato la mia crescita. Salvatore, dal 2003, era in coma. Immobile in un letto, come un vegetale. Ma era vivo. Ne erano convinti la madre, i fratelli Pietro e Marcello. E anche io che l’avevo visto da vicino, la prima volta tanto tempo fa, quando viveva a Monsummano. Erano disperati i suoi cari, quando bussarono alla porta della redazione de La Nazione di Montecatini, dove all’epoca lavoravo. Chiedevano aiuto, una voca amica in pratica. Me ne occupai di prima persona. E da lì, da quel giorno, anche la mia visione, spesso arida e distaccata della vita, è cambiata. I medici, tutti, luminari di mezzo mondo, davano quest’uomo per spacciato, morto. Senza speranza. Invece lui, con gli occhi, parlava ed esprimeva tutto il suo dolore. Ma trasmetteva anche una speranza. Così, in tutti questi lunghi anni, abbiamo combattuto insieme, prima perché la sua esistenza potesse avere una dignità. E successivamente, con il fratello Pietro, divenuto un amico, abbiamo lottato perché il nostro stato riconoscesse il valore primario del diritto alla vita che Salvatore stesso chiedeva con i mezzi che aveva: gli occhi e i lamenti. Per questo, nonostante il 21 febbraio il suo cuore abbia smesso di battere, il suo esempio non può svanire. Ma anzi deve aiutare a riflettere e sperare. Sul prossimo numero, in uno speciale a lui dedicato, racconteremo la sua storia. Perché Salvatore era un uomo speciale. Ciao. Il tuo amico Andrea.

#lastoria

30 #l’iniziativa

48 #sport

Sommario 12

28

#inuovibusiness

#ilcaso

15

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#stonature

#brevi

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#let’stalk

#oltre

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#dialoghi

#unigiullare

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#alvoto

#ilblogdiclarabella

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#dialoghi

#l’artista

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#let’stalk

#piattoricco

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#solidarietà

#notizie

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#SOSgiullare

#news



di Andrea Spadoni

CRAC VALDINIEVOLE

niente corse

liquida e licenzia

IPPODROMO SESANA

COMICENT


Crolla l’economia: Terme e fiori ko chiudono gli hotel e le fabbriche

calo produzione

COMA IRREVERSIBILE

FABBRICHE

TERME


Grave recessione della produzione industriale Pistoia è all’ottantacinquesimo posto in Italia Produzione industriale in provincia di Pistoia in calo (-9.2 %). Dato peggio del trend nazionale (-6.3%). Minori anche le esportazioni (-0.9%) – 1.276 milioni di euro. Pistoia è all’ 85° posto tra le province italiane. I settori in crescita sono: Ferrotranviario +30.4 milioni di euro e le piante vive + 11.6 milioni di euro. I settori in calo invece sono i mobili (-14.2 milioni di euro) e articoli di maglieria (-7.1 milioni di euro). Ippodromo “Sesana” ancora chiuso. Sport senza squadre di riferimento in Valdinievole. L’area di Pistoia è migliore e può ancora vantare realtà industriali di primo livello come AnsaldoBreda e i vivai.

N

2011 i numeri facevano paura: seicento persone 91 in mobilità e 2.268 domande di disoccupazione ordinaria. Aziende in crisi, chiuse (o in chiusura). Lavoratori a casa. Erano i primi effetti della crisi. Le crepe che iniziavamo el

in cassa integrazione,

a mettere in risalto una situazione veramente preoccupante per il

Valdinievole che si basa principalmente su cinque settori: Terme, turismo, calzaturiero e fiori. Tutto finito? Oggi, in Italia, siamo nel punto più basso della recessione economica

lare, appunto, la

Valdinievole

sotto ogni punto di vista.

che sembra gradualmente spegnersi

Analizzando

la situazione, infatti, sembra

di essere di fronte al crac.

Iniziamo

da

Montecatini,

le

Terme,

il turismo.

Settori

che hanno

tenuto acceso l’interesse e verso questa porzione della

Toscana

fino all’avvento del terzo millennio.

{

tessuto economico della

e anche il nostro territorio ne risente gli effetti negativi. In particu-

TERME, COMA VEGETATIVO una sostenibilità per i prossimi anni. Proprio nessuno, da quelle parti, nasconde che le finanze del sistema sono a dir poco in affanno. E ora, alla lista delle preoccupazioni per i bilanci deludenti di albergatori e commercianti, si aggiunge quello per il conto economico delle terme. Quest’anno il bilancio di «Terme spa» potrebbe chiudere in pareggio, ma solo grazie alle vendite di alcuni immobili: «Il rosso altrimenti — spiega il sindaco di Montecatini Giuseppe Bellandi — sarebbe di due milioni di euro circa».

{

Basta fare una ricerca su Google per trovare articoli di ogni genere che parlano di crisi irreversibile. Un articolo del febbraio 2013 del Corriere Fiorentino parla di “Montecatini in rosso”. Quasi senza speranza. “Prima l’emissione di obbligazioni (che i cittadini non hanno comprato) – si legge nell’articolo - poi il bando per mettere in affitto tre strutture e il marchio «Terme di Montecatini» per la cosmetica. Tutto fa brodo, nel tentativo di non soccombere. Nelle casse della società che guida gli stabilimenti termali di Montecatini non c’è un «buco», ma manca

LEOPOLDINE, STORIA INFINITA Per costruire il nuovo impianto delle Leopoldine servono ancora 18,5 milioni di euro. Tutto (i finanziamenti di Bnl e il cantiere) è bloccato. C’è una via d’uscita? Uno degli investimenti che è parso inutile è Miss Italia che ha tolto risorse per far ripartire i lavori e non ha portato benefici.


{ CHIUDONO ALBERGHI parte della tassa di soggiorno potrebbe essere utilizzata per gli

presidente sezione turismo di Confindustri di Pistoia — è par-

alberghi in difficoltà. Dieci hotel di Montecatini, compresi nella

ticolarmente grave. Alcuni hotel sono costretti a lavorare con

fascia tra le tre e le quattro stelle, hanno seri problemi per riapri-

personale ridotto ai minimi termini. In una fase del genere, una

re quest’anno. Almeno cinque resteranno chiusi”.

{

“Il momento di crisi — ha dichiarato Andrea Birindelli, vice-

COMICENT LICENZIA Ombre anche sul mercato dei fiori di Pescia. Il 31 marzo scorso i

“licenziamento per cessazione dell’attività aziendale”.

cinque impiegati dell’ ex-Comicent, oggi Azienda Speciale Mefit

Sul caso si è mossa la politica. Se n’è discusso addirittura nel

( Mercato Fiori della Toscana) hanno ricevuto un raccomandata a mano, con ricevuta di ritorno con la quale gli si annunciava il licenziamento. La lettera è firmata dal commissario liquidatore del Comicent Elena Lorenzi che fino al giugno 2013 - con

consiglio regionale. E oggi si lavora per il riassorbimento dei lavoratori. Ma una cosa è certa: dopo tanti buoni propositi, proclama e progetti di rilancio di uno dei più importanti polmoni dell’economia del nostro territorio, siamo di fronte a uno stato di

delegato della società Mefit . L’oggetto della raccomandata è:

crisi profonda. Forse irrisolvibile.

{

nomina del Sindaco di Pescia Roberta Marchi- amministratore

AL “SESANA” NIENTE CORSE “Abbiamo lo scopo di riunire tutti coloro che ritengono di far parte della filiera Ippica, protagonisti diretti, (guidatori, catch driver, allievi guidatori, gentleman driver, allenatori, artieri, proprietari, allevatori), ma anche veterinari, maniscalchi, vanisti, fornitori di mangimi e foraggi. Tutti abbiamo espresso la volontà di confluire sotto una unica corporazione. Il Comitato nasce perchè in questa situazione di difficoltà si è evidenziata la debolezza delle varie associazioni – prosegue Benini - che hanno indebolito il potere contrattuale del comparto a causa di lotte intestine e obiettivi ad personam”.

{

La stagione all’ippodromo di Montecatini non è partita. E per gli addetti ai lavori sono giorni di grande preoccupazione. Tutti aspettano con ansia la riapertura, almeno per lo svolgimento dei gran premi che vedono il clou nell’appuntamento di Ferragosto del “G.P. Città di Montecatini Terme”. Il “Sesana” è strategico anche perché nel comprensorio vi sono almeno dieci centri di allenamento che ospitano circa mille cavalli. Alla luce di questa situazione difficile è nato il Comitato Operatori Ippici Toscani. Nicola Benini, responsabile del Coordinamento composto anche da altri volti importanti dell’ippica Toscana (Antonio Greppi, Barbara Renzulli. Federico Cortesi e Stefano Baldi), dichiara:

PISTOIA: BREDA E VIVAI DUE ECCELLENZE Diversa, infatti la situazione nell’area pistoiese che presenta ancora alcuni settori di primo livello internazionale. Proprio nelle scorse settimane, nello stabilimento pistoiese di AnsaldoBreda è stato presentato il nuovo gioiello di tecnologia ed eleganza: il Frecciarossa 1000, intitolato al velocista Pietro

Mennea che può viaggiare fino a 400 chilometri orari e collega Milano a Roma in due ore e venti minuti. Passando ai vivai, proprio il modello di azienda pistoiese, è ai vertici mondiali e ancora oggi rappresenta un fiore all’occhiello del nostro tessuto economico.


di Andrea Spadoni

I NUOVI BUSINESS Cosa sono? Le fumano Robert Pattinson e Uma Thurman.

650mila utenti affezionati e oltre due milioni di

Ma anche Leonardo di Caprio, Britney Spears

fumatori che le hanno provate. In Italia, il com-

e Kate Moss. Insieme a loro, un numero cre-

parto delle sigarette elettroniche vale circa

scente di persone in tutto il mondo accende

cento milioni di euro e dà lavoro a 1500 perso-

sigarette elettroniche. Un boom, insomma.

ne, indotto escluso. In media, ogni settimana

Quali sono le ragioni? Fa smettere di fumare e

aprono venti nuovi negozi dedicati e sono già

quindi anche risparmiare. Solo questo, oppu-

un migliaio quelli dove si possono comprare

re, è diventato anche un accessorio fashion?

questi prodotti. le nuove sigarette. Il vantaggio

Da qui, oltre al largo consume, è dinventato

competitivo delle nuove sigarette, in realtà, ri-

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anche un business. La britannica Ecca (E-

guarda il posizionamento. Le sigarette elettro-

#inuovibusiness

Ad Altopascio c’è la storia di Enio Ciampi che ha lasciato il lavoro di rappresentante per le e.cig. “Con mia moglie abbiamo cambiato vita e iniziato questa avventura. La nostra attività sta riscuotendo un grande successo”.

C’è crisi? L’opportunità è la sigaretta elettronica A Pistoia tre calciatori aprono il negozio “Ovale” “Aiuta a smettere di fumare e si fanno affari”

Cigarette Consumer Association) stima che la

niche, infatti, non sono più vendute come un

crescita del settore sia vicina al 50% annuo e

aiuto per smettere di fumare, ma come siga-

se un rallentamento ci sarà, non avverrà pri-

rette vere e proprie. Anche nel nostro territo-

ma del 2014. In pratica, si tratta di un mercato

rio hanno aperto attività di vendita di sigarette

che vale da dieci a 70 milioni di sterline, con

elettroniche. Siamo andati a scoprirli.


“Ovale” l’idea di tre calciatori: Maccarone, Morfeo e Contini Il punto vendita di via Cavour a Pistoia è stato assalito da tanti clienti. “Ovale” è una delle aziende leader del settore. In Italia ci sono già trecento negozi del marchio.

Ha suscitato davvero curiosità a Pistoia, la nascita nel negozio “Ovale”, rivendita di sigarette elettroniche sorto nel centro della città. L’inaugurazione, curata dall’agenzia di comunicazione ed eventi Webtitude, ha visto la partecipazione di tanta gente che voleva conoscere da vicino questo prodotto. L’idea è nata da tre calciatori: un bomber, un fantasista e un difensore, molto conosciuti: Massimo Maccarone (proprietario del punto vendita in via Cavour,42), Domenico Morfeo e Matteo Contini, attualmente in forza all’Atalanta. “Ovale” è una azienda che vanta oltre un milione di svapatori in tutta Italia, trecento negozi aperti e oltre mille posti di lavoro creati in

poco più di un anno. Nel negozio di Pistoia si può trovare un personale qualificato che fornirà la giusta assistenza e farà provare gratuitamente i tutti gli aromi e liquidi made in Italy, prodotti da Life Italia Prodotti, società certificata ISO che utilizza standard di produzione di tipo farmaceutico. La sigaretta “Ovale” simula perfettamente il fumo di sigaretta e garantisce un soddisfacente hit (il famoso “colpo in gola” noto a tutti i fumatori). Il surriscaldamento di una resistenza permette l’evaporazione di un liquido, che viene respirato sotto forma di denso vapore, molto aromatico e che non produce combustione di carta e catrame. Non resta che provarla.

“Segnali di fumo” ad Altopascio. La nuova vita di Enio Ciampi La sigaretta elettronica è anche una opportunità per cambiare vita. Enio Ciampi, infatti, ha fiutato questa ondata e a 58 anni ha preso la decisione di lasciare il suo lavoro di rappresentante per dedicarsi a questo nuovo business. Ha così aperto il negozio specializzato chiamato “Segnali di fumo” ad Altopascio. “Tutto è nato per caso – spiega Enio –. Ho visto questo nuovo tipo di sigaretta e me ne sono innamorato. Ho deciso così, con mia moglie, di gettarmi totalmente in questa avventura e devo dire che l’inizio è molto promettente. Le sigarette stanno andando a ruba così come le ricariche dei vari aromi”. Ma non c’è un po’ di paura che questa

resti una moda passeggera? “Sì – conferma –, ma è lo stesso timore che colpisce ogni novità introdotta sul mercato. Io sono fiducioso perché posso assicurare che questo è l’unico modo per smettere di fumare. Ho fumato per 40 anni e arrivavo fino a 2 pacchetti al giorno. Con queste però ho smesso in pochissimo tempo abbassando, gradualmente il tasso di nicotina nell’essenza. Adesso non sento nemmeno più l’esigenza e la mancanza del tabacco”. E, vedendo il negozio che anche alle 4 di un mercoledì pomeriggio ha clienti in coda, viene da pensare che Enio abbia avuto ragione.



P I L E G G I

{

A N T O N I O

Per il “Diritto di Resistenza” Giorni fa il Ministro dello sviluppo economico (ma quando mai?),

a scrivere “…Radicalmente diverso è il concetto da cui la Scuola

Corrado Passera, commentando il provvedimento con cui il Go-

autoritaria prende le mosse. Nel suo sociale sistema è supposto

verno ha sbloccato i pagamenti alle imprese in credito con la

che, al di sopra degli individui consociati, esista un ente, un quid

pubblica amministrazione, se ne è uscito con un’affermazione di

ignorabile, non visto, non sentito, impalpabile, creato apposta, non

di euro, intanto ne saldiamo quaranta, poi speriamo, nei prossimi mesi, di arrivare a sessanta…”. Quest’affermazione, che si somma ad altre simili, mi ha letteralmente mandato fuori dai gangheri,

si sa quando né come, per sollevare e dominare su tutto l’ordine sociale…”. Noi siamo esattamente i figli di quella cultura ”autoritaria”, che considera l’individuo e le sue associazioni assoggettabili e

ma ancora di più mi ha sgangherato la mancata reazione indi-

senza diritti nei confronti di uno Stato-padrone; sudditi con pochi

gnata da parte delle imprese, delle loro associazioni, dei sindaca-

diritti e senza tutele. Allora, mi sono convinto che una delle grandi

ti; salvo qualche tenue protesta, generalmente, si sono ascoltate

sfide per la nostra democrazia -tanto più se andiamo verso gli

affermazioni compiaciute per la decisione del Governo, al limite

Stati Uniti d’Europa- sia proprio quella di ri-stabilire un accettabile

auspicando presto un nuovo provvedimento di legge per pagare i

equilibrio fra Stato ed individuo singolo o associato, restituendo

debiti residui, quasi fosse normale che, in uno Stato di diritto, per

a quest’ultimo diritti e prerogative, soprattutto restituendogli la

pagare i debiti si debba fare una legge. Oramai c’è una sorta di assuefazione o rassegnazione, per cui, allo Stato si consente praticamente tutto (ben diverso, per la verità, l’atteggiamento verso le autonomie locali). Nessuno di noi potrebbe presentarsi all’Ufficio

piena sovranità –che esercita collettivamente- rispetto al potere 15 politico, tanto di più se questo potere si caratterizza come portatore di atteggiamenti autoritari, non corretti, addirittura illegali. E’

Entrate e dire “ti devo cento di tasse, ma posso pagarne quaranta,

stato scritto che la grande innovazione della rivoluzione americana

poi spero, chissà quando, di pagarne almeno altre venti”; avrem-

è stato la trasformazione dei “soggetti” (da sub e jacio, cioè sotto

mo addosso l’apparato statale con tutto il suo potere di pretesa

l’autorità di un altro) in “cittadini” (cioè portatori di diritti e doveri,

e sanzione. Ci porteremmo addosso il marchio di evasori fiscali.

ma “sovrani”); passaggio poi completato e perfezionato dalla Ri-

Abbiamo uno Stato che si sciacqua continuamente la bocca con

voluzione francese. Oggi noi dobbiamo ripartire da lì. Credo serva

l’esigenza di maggiore legalità, ma lo stesso continua a non rispet-

davvero un grande sforzo per riappropriarsi di diritti, oltre che di

tare i contratti, ordina e non paga, e tutto senza che nessuna forza politica poi si indigni più di tanto; senza che nessuno arrivi al nodo vero, di uno Stato che è diventato una sorta di moloch sovrastante l’individuo e le sue aggregazioni, rivendicando una sorta di supe-

doveri (il successo del Movimento Cinque Stelle mi pare derivi anche dalla voglia di tornare soggetti attivi e non “sudditi” di uno Stato straripante ed eccessivo). Durante la Costituente fu molto

riorità ovvero di sovraordinazione, senza verifiche e tutele. Abbia

discusso se inserire nella Carta Costituzionale un articolo che

uno Stato che produce, giorno dopo giorno, una legislazione mo-

sanciva, per il cittadino, il “diritto di resistenza”. Quel diritto non fu

struosa e dentro le cui ambiguità interpretative proliferano voraci

sostenuto da chissà quali individualisti liberali e antistatalisti, ma

burocrazie; uno Stato che ormai ha fatto strame delle autonomie

anche da una personalità della statura di Dossetti. Quel diritto fu

locali, proponendo un centralismo occhiuto ed invasivo; uno Stato

anche trasformato in emendamento nel quale stava scritto: “… è

che ha costruito un sistema fiscale basato sulla presunzione di

un diritto e dovere dei cittadini, singoli o associati, la resistenza che

reddito (prima paghi, poi vediamo quanto hai guadagnato); uno Stato che riempie le carceri di detenuti in attesa di una sentenza definitiva, contribuendo così a quella condizione di sovraffollamento ovvero di illegalità, per le quali l’Italia è costantemente condan-

si renda necessaria a reprimere la violazione dei diritti individuali e delle libertà democratiche da parte della pubblica autorità…”. Di fronte all’abuso evidente di imprese che chiudono o stanno per

nata dalla Corte Internazionale dei Diritti dell’Uomo. Facendo que-

farlo, perché lo Stato non rispetta i contratti, ovvero di fronte ai

ste (amare) riflessioni mi è tornata in mente un’accesa discussione

tanti, troppi abusi, alle troppe omissioni compiute in nome del

che ci fu, proprio sul ruolo dello Stato, qualche anno dopo l’unità

pubblico potere, penso che sarebbe importante e simbolico ri-

d’Italia. Un grande economista, di nome Francesco Ferrara, ebbe

partire da quell’emendamento.

#stonature

questo tipo: “…a fronte di un debito pari a circa novanta miliardi


di Antonella Gramigna foto di Andrea Valentini

Corina Negut, modella romena:

“Sono innamorata di Montecatini. Ora ho un sogno: mi piacerebbe diventare testimonial delle Terme�

#lastoria

16


“Sono venuta in Italia per conoscere l’uomo che ora è il mio compagno di vita. Mi immaginavo che questa città fosse bella, ma quando sono arrivata l’ho trovata molto meglio di quello che mi avevano descritto. Le Terme e le sue strutture sono un patrimonio importante e io, in qualche modo, vorrei rendermi utile per promuoverle. L’integrazione? Grazie al mio fidanzato e alla sua famiglia mi sono trovata bene, ma c’è ancora qualcuno che mi scambia per una poco di buono”. L’immigrazione è un fenomeno antichissimo. Da secoli l’uomo, infatti, se in condizioni di disagio, si sposta verso zone più ricche. Il migrante decide di spostarsi nel tentativo di collocarsi diversamente nell’interno del sistema e stabilirsi dove ritiene vi siano migliori possibilità. Sul tema dell’immigrazione, il dibattito è sempre acceso: da una parte la solidarietà incondizionata, professata dal mondo cattolico e dai partiti di centro sinistra, dall’altro la xenofobia, a volte eccessiva, della destra estrema. A mio avviso, l’accettazione del diverso, di chi proviene da altre culture, di chi è povero e soffre la fame, è fuori discussione. La solidarietà, la tolleranza, l’uguaglianza sono valori riconosciuti da tutte le democrazie evolute. Questo non significa che anche la sicurezza sia un valore molto sentito dalla totalità dei cittadini. In sostanza, generalizzare è sempre sbagliato. Veniamo al nostro territorio. A Montecatini Terme il fenomeno immigratorio è presente e forse si nota maggiormente per la densità di popolazione molto ridotta rispetto a una grande città. Sono presenti infatti molte etnie: nigeriani, russi, albanesi e rumeni, relegati in zone ben precise che rischiano di diventare “ghetti” con la conseguenza dell’ emarginazione. Ho avuto modo di conoscerne molti di questi “stranieri” e il problema, perché è un problema, della discriminazione, è molto diffuso tra loro. Non dobbiamo ghettizzare e discriminare, ma essere aperti perché, in molti casi, il confronto con culture diverse è un valore aggiunto. E’ appunto il caso di una ragazza rumena, Corina Negut. Bella, giovane e laureata con molti sacrifici, perché nel suo paese studiare è “cosa da ricchi”. Ha conosciuto Montecatini grazie a un amico che le parlava della città attraverso Facebook. Lei viveva in un paese della Romania dove nevica dieci mesi all’anno. Così sente la voglia di fare un viaggio in Toscana. Qui, da noi. Così si innamora del posto. E poi di questo ragazzo. Cosa ti ha affascinato di Montecatini terme? “Nelle giornate di un grigiore assordante, Luca che oggi è il mio

compagno, mi descriveva questa città, le sue terme, il territorio, le colline sempre verdi. Me la immaginavo. Così me ne sono innamorata e ho sentito il desiderio di venire qui a vederla, a viverla”. Poi è nato anche l’amore con Luca. ”Certo. Grazie a Luca ho iniziato a fantasticare su come potesse essere la mia vita a Montecatini. Grazie a lui e alla sua famiglia mi sono subito integrata. Ora devo ringraziare tanto il giorno in cui mi ha inviata a raggiungerlo. Devo ammettere che dal vivo, Montecatini è molto più bella di quello che apprendevo dai racconti. Con Luca poi si è subito instaurato un rapporto bellissimo. E’ nato l’amore e siamo molto felici insieme. Tra noi c’è fiducia e rispetto”. Sei una modella e hai posato anche per le Terme. Vero? “Si, mi sono messa a disposizione della società delle Terme e del dottor Massimo Giovanetti, proprio come testimonial di quelle meravigliose costruzioni di cui sono innamorata. E’ come se avessi voluto donare la mia immagine, quella che utilizzo per lavoro, al patrimonio più importante della città. Spero che possa essere utile e che magari le mie foto possano finire in uno dei cataloghi promozionali”. Come è stato il tuo processo di integrazione in Italia? “Montecatini la considero la mia città. Purtroppo nella mentalità di molta gente c’è ancora l’idea della straniera “poco di buono”. Così mi capita che anche qualcuno molto conosciuto in città mi fermi e mi chieda di “intrattenerlo”. Approfitto di questa intervista per dire loro pubblicamente che se vengo dalla Romania non significa che debba essere una di quelle disposte a tutto. A me interessa lavorare. Sono in cerca di una occupazione perché non voglio essere di peso al mio compagno e anche più integrata nella società di Montecatini”.


Cittadinanza “ius soli” agli stranieri nati in Italia. Siete d’accordo? genitori stranieri che nasce sul suolo italiano, ha il diritto alla cittadinanza italiana al compimento del 18° anno d’età. E’ necessario che presenti formalmente la sua intenzione a beneficiare di quel diritto presso il comune in cui risiede. Il tema è stato anche motivo di dibattito politico nell’ultima campagna elettorale. Che ne pensate?

La soluzione è seguire il modello anglosassone Dove l’integrazione diventa volontaria e una ricchezza “Le istituzioni e le agenzie di socializzazione devono essere in grado di proporre, senza tentennamenti, un modello di vita sociale al quale i nuovi arrivati dovranno adeguarsi”

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zie di socializzazione occorre che siano in grado

#let’stalk

In Italia non è possibile acquisire la cittadinanza “ius soli”. Abbiamo interpellato un sociologo e due esponenti politici della nostra provincia per sapere cosa ne pensano.

In italia, alla nascita, la cittadinanza si può acquisire principalmente per “ius sanguinis”, “ovvero per discendenza. In molti paesi, invece, si applica lo ius soli e cioè che è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori. A oggi, in Italia si può acquisire la cittadinanza “Ius soli” da maggiorenni. Ad esempio, il figlio di

di proporre, senza tentennamenti ,un modello di vita sociale al quale i nuovi arrivati dovranno adeguarsi. Le esperienze di paesi ben diversi dal nostro e con una lunghissima esperienza storica di immigrazione (Inghilterra, Australia, U.S.A. Canada ecc) dimostrano che la struttura sociale ospitante rimane ben solida come punto di riferimento e le realtà immigrate si adeguano via via per assimilazione volontaria. Il fattore interveniente del riconoscimento di cittadiUna analisi sociologica del fenomeno migratorio, e del suo radicamento eventuale in Italia , prevede una serie di considerazioni pragmatiche: Superficie del territorio nazionale, identità culturale ospitanti, risorse, tipologia migratoria. Noi apparteniamo ad uno stato geograficamente più piccolo del Minnesota, con una popolazione residente di circa 60.000000. La nostra identità culturale nazionale è attualmente frammentata e poco presente nei singoli, le risorse di cui il territorio dispone sono limitate e l’economia anche nei periodi più floridi è sempre stata tendenzialmente fragile e discontinua. I flussi migratori sono comparsi improvvisamente ed in modo massiccio rappresentando una poliedria di etnie spesso assolutamente sconosciute nella loro identità, in base a questi presupposti, in un contesto di equilibri sociali, l’approccio al fenomeno deve essere scientifico e va affrontato per gradi in modo limitato e con procedure strutturate e non flessibili. Le istituzioni e le agen-

nanza, in queste realtà, è integrato in quello generale di “assimilazione volontaria” indipendentemente dalla originaria provenienza. I soggetti divengono, così, cittadini Inglesi, Australiani, Americani, Canadesi, Italiani ecc. dopo un tempo di acculturazione determinato. Non si fanno “sconti” a nessuno e per nessun motivo, l’integrazione dopo questo tempo è considerata avvenuta e le generazioni susseguenti acquisiranno ipso-facto , così, la cittadinanza. In Italia occorrerà , quindi, seguire tali modelli in quanto da un punto di vista sociologico essi sono i più empiricamente sperimentati e forniscono la traccia indispensabile su cui lavorare ed impegnarsi affinchè il “fenomeno” non sia un boomerang che si riflette nella società stessa ospitante. Dott. Giovanni Cozzolino Sociologo Specializzato in psicologia sociale


la possibilita’ di una cittadinanza agli stranieri nati italia, figli della prima generazione di immigrati, e’ stato uno dei temi principali anche dell’ultima campagna elettorale. l’argomento è sempre oggetto di discussione e anche dopo aver raccontato la storia di corina abbiamo voluto approfondire

Roberto Bartoli

Caterina Bini

Docente di diritto penale all’università di Firenze. Si era candidato alle primarie del PD come “rottamatore”.

Neoeletta, in quota al Partito Democratico, alla Camera dei Deputati. E’ stata anche consigliere regionale.

“Il mondo ormai è cambiato e al giorno d’oggi, ad esempio, il diritto al voto è il più grande mezzo di integrazione che abbiamo. Negarlo è da società cieca e ottusa”

“Anche io in Parlamento ho firmato la proposta di legge che favorisce la cittadinanza dei nuovi italiani”

Il mondo ormai è cambiato. E così deve cambiare anche il concetto di cittadinanza. Se prima era comprensibile ritenere che si diventava cittadini nascendo da cittadini, oggi questo non ha più senso. Tale idea era legata a un forte senso di identità e sovranità, inoltre non c’erano i flussi immigratori che si conoscono oggi, senza considerare poi il grande artificio (si è cittadini se si nasce da cittadini) tipico di una visione ancora improntata sulla centralità dello Stato che viene prima dei singoli individui. In questo mondo moderno e globalizzato, cittadino è chi nasce in un determinato luogo, chi si trova al momento della nascita ad avere un legame con un certo territorio. Ciò che interessa non è il passato (da chi nasce), ma il futuro, vale a dire ciò che questo bambino è e sarà per uno Stato che lo accoglie. A questo tema se ne aggiunge un altro, quello del diritto di voto agli stranieri. Si, almeno per quanto riguarda gli enti locali, penso che debba essere riconosciuto questo diritto, perché anche gli stranieri fanno parte di una comunità e non possono non concorrere alle scelte politiche di tale comunità. Si tratta del più grande mezzo di integrazione, forse di quello principale, ma che tuttavia si tende ad ostacolare in modo cieco e forse anche ottuso.

Allo stato attuale, in Italia la cittadinanza si acquisisce sostanzialmente per diritto di sangue oppure, solo al compimento del diciottesimo anno ed entro 12 mesi dalla maggiore età, dimostrando di aver avuto ininterrottamente residenza in Italia dalla nascita fino a quel momento. Il comitato promotore “l’Italia sono anch’io”, costituito da 19 associazioni della società civile, da tempo si muove perché anche nel nostro Paese si applichi lo “ius soli”, per cui è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori. Tale richiesta è divenuta in questi giorni una proposta di legge in Parlamento, che vede tra i primi firmatari Bersani, Chaouki, Speranza, Kyenge e che anch’io ho sottoscritto, condividendone appieno l’obiettivo.I bambini nati in Italia da genitori stranieri sono più di mezzo milione. Sono a tutti gli effetti “nuovi italiani”, sui quali il Paese investe in termini di crescita e di formazione, ma ai quali non è riconosciuta la cittadinanza italiana. Ritengo oramai assurdo che bambini e ragazzi nati nel nostro Paese, che frequentano le scuole italiane, crescono e giocano ogni giorno coi loro coetanei italiani ed imparano la nostra lingua con le stesse nostre inflessioni dialettali, debbano attendere il 18° anno di età per essere riconosciuti italiani a tutti gli effetti. La proposta di legge prevede che la richiesta possa essere effettuata dai genitori del bambino (prima della maggiore età), sottoscrivendo un impegno all’educazione del figlio nel rispetto della Costituzione e delle leggi italiane. In questo caso, potrebbero acquistare la cittadinanza i figli nati in Italia da genitori stranieri, sia nel caso in cui i genitori risultino residenti senza interruzioni da almeno 5 anni, che nel caso in cui sia dimostrabile la frequenza di un corso di istruzione o di formazione professionale idoneo al conseguimenti di una qualifica professionale.

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JACQUELINE MONICA MAGI

Il vincitore morale Si parla tanto e di continuo del valore dello sport come attività che fa bene al corpo ed allo spirito, che crea spirito di squadra, capacità di vivere nel collettivo, che forma i giovani, tanto il valore dello sport che si crearono, nell’antica Olimpia, le Olimpiadi. Recentemente

si sono tenuti a Montecatini Terme e a Margine Coperta due tornei sportivi per ragazzi dai 12 ai 14 anni, tornei di rilevanza nazionale tanto da aver visto la partecipazione di squadre di tutta Italia e la vittoria dei piccoli dell’Inter, sia nel l’uno che nell’altro torneo.

meritevoli di entrare in campo, di serie B.

nei sportivi, tanto più nel caso di ragazzi, così mi sono divertita a

In questo quadro ho notato però qualcosa di diverso, un colore

captare gli umori dei partecipanti. Raccogliendo i veri umori ne

diverso. C’era una squadra, il Capostrada, mister Luigi Russo, che 21

è’ uscito un quadro un tantino diverso da quello ufficiale di gioia,

aveva convocati tutti i suoi iscritti del 2000. Tutti i ragazzi, durante

festa, collettività festante. Soprattutto ne è uscito un imprevisto

il campionato esordienti divisi in due squadre, la A e la B, ( i più

vincitore morale. Ora vi racconto. Girando fra i genitori la gioia la-

bravi ed i meno bravi?), erano presenti al Torneo per esordienti

sciava spesso il posto a rabbia, chi aveva preso le ferie per seguire

classe 2000 e tutti hanno giocato almeno un tempo di una par-

il proprio pargolo, forse futura promessa del calcio, e scopriva che

tita. Nessuno di loro ha sperato di partecipare e poi si è’ trovato

in tre giorni il proprio pargolo non entrava in campo una sola volta,

o non convocato o convocato e lasciato in panchina. Ognuno,

sostituito da calciatori normalmente estranei alla sua squadra ma spuntati per l’occasione. Chi, genitore più fortunato, non aveva preso le ferie, ma scopriva con rabbia che il proprio pupillo, per cui aveva speso soldi ed energia, che pensava avviato ad un brillante futuro di milionario, veniva utilizzato solo per scaldare le panchine, mentre in campo giocavano soggetti meno bravi e titolati del proprio pargolo. Tragedie familiari si consumavano all’ombra delle reti e delle panchine, mentre tutto appariva perfetto. Anche i ragazzi non andavano esenti dalle tragedie ovviamente, ma non solo coinvolti dalle eccessive e fuori luogo pretese dei propri genitori.

più o meno bravo, ha avuto la sua soddisfazione di poter dire di aver giocato in un torneo nazionale. Ognuno di loro ha avuto una lezione di vita dalla sua Scuola calcio, perché a quell’eta’ sono ancora Scuole calcio, e dal termine Scuola si chiederebbe un qualche insegnamento di vita. Ognuno dei ragazzi della Scuola Calcio Capostrada ha imparato che si gioca per giocare, fare sport, stare assieme ai compagni, divertirsi, non per mostrare di essere meglio di altri, per umiliare gli altri, anche se questo puo’ portare all’ultimo posto della classifica. Ha imparato il messaggio che stiamo cercando di passare con libri come Abbecedario del lavoro femminile

Resta scontato che esagerate trovo le attese dei genitori per il

(vedi Giullare precedente, editi Del Bucchia), dalla competizione

successo dei propri figli, non sono 12, 13, 14 anni l’età in cui si

alla condivisione.

gioca per fare i campioni, a questa età lo sport deve dare dei valori.

Il Capostrada e’ arrivato ultimo in classifica ma, in base anche alle

I valori appunto del fare squadra, dell’onesta’, della fraternità, non

nuove tendenze della politica e della moral suasion, e’ sicuramente

certo dell’agonismo a tutti i costi. Deve insegnare che si gioca per

il vincitore morale del suo Torneo, e con la squadra il suo mister

giocare e non per essere meglio degli altri o per umiliare gli altri,

Luigi Russo, vero educatore di ragazzi che saranno uomini e si

anzi deve insegnare l’opposto. Invece fra i genitori ed i ragazzi re-

ricorderanno della gioia di partecipare tutti assieme nella condivi-

gnava tutt’altra aria, un’aria che fa male per l’umiliazione mostrata

sione ad un Torneo, non della umiliazione di non sentirsi all’altezza

da quei ragazzi, ancora bambini, additati come panchinari, non

per un gioco.

#dialoghi

I tornei hanno creato movimento, festa, come deve essere nei tor-


di Andrea Spadoni

“Mi ricandido perché i progetti di questi cinque anni diventino i sogni realizzati di tutti i cittadini pontigiani” Il 26 e 27 maggio si vota in oltre settecento comuni italiani. In provincia di Pistoia le urne si aprono a Ponte Buggianese. Il sindaco in carica Pier Luigi Galligani si propone per il secondo mandato, ma stavolta la corsa al Municipio sembra agguerrita. “Noi puntiamo sui valori principali di una politica onesta e trasparente senza troppe promesse e populismo inutile”.

Pier Luigi Galligani è il sindaco uscente di Ponte Buggianese. In forza al Pd, il primo cittadino del paese, è pronto a ripresentarsi anche alle prossime elezioni del 25 maggio, per proseguire il suo mandato. Il secondo, quindi. Alla precendete tornata elettorale, quella di cinque anni fa, ebbe la meglio sulle altre quattro liste, due di esse rappresentavano l’area di centro destra. “Mi ripresento per portare a termine i progetti per i quali abbiamo gettato le basi in questa prima legislatura – afferma – vederli completati sarà per me una soddisfazione prima di tutto personale, come cittadino del paese, e ovviamente anche politica”. #alvoto

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“Abbiamo posto le basi per veder realizzato la grande opera del Parco dello Sport che sarà un fiore all’occhiello della provincia di Pistoia, dove sorgerà anche il ciclodromo pubblico utile anche al mondo del ciclismo che in Valdinievole è ai primi posti in Italia. Il caso del deputatore? Fino a prova contraria un depuratore pulisce e non inquina”.

Quali sono questi progetti? Ce li può elencare? “Al primo posto c’è il Parco dello Sport. Un progetto bellissimo nell’area di Albinatico - Fattoria dove sorgerà anche il ciclodromo pubblico. E’ un’opera importante che nasce dalla richiesta del mondo del ciclismo che nel nostro territorio è ai vertici nazionali. In questa grande area si potrà andare in bicicletta in sicurezza in un percorso di due chilometri e sarà ideale per gli allenamenti degli atleti. In totale sono tredici ettari di terreno (il ciclodromo è pubblico mentre il resto è di proprietà private) all’interno dei quali sarà costruito un vero e proprio villaggio dello sport con ristorazione, struttura alberghiera, noleggio di biciclette, centro fisioterapico, piscine che sarà realizzato dall’imprenditore privato. Insomma, Ponte Buggianese diventerà il punto di riferimento per tantissimi sportivi di tutta la provincia e non solo”. In effetti, per Ponte Buggianese, questo appare un progetto veramente prestigioso… “Sì, ma le nostre forze non si sono esaurite in questo. Nel nostro mandato abbiamo anche fatto fronte all’emergenza dell’acqua che nei periodi di secca arrivava razionata. Infatti la scorsa estate, grazie ai nostri interventi, non è mancata a nessuna famiglia. Aggiungiamo poi le sei aule previste dall’ampliamento delle scuole che a breve saranno ultimate sopra la biblioteca”.

In paese (e non solo), tra mille polemiche, tiene ancora banco la vicenda del depuratore. “In realtà è uno di quei progetti che vorrei vedere completati sotto il mio secondo mandato. Partiamo da un concetto importante: un depuratore non inquina, anzi pulisce. E al posto dei vecchi depuratori ne verrà costruito uno nuovo con tutti i migliori sistemi tecnologici che sicuramente funzionerà meglio. E il processo di realizzazione, dalle scelte politiche fino ai vari passaggi, lo abbiamo fatto con un senso di partecipazione e trasparenza nei confronti dei cittadini”. La sua lista, “Uniti per i cittadini”, è espressione del Partito Democratico? “La natura è diversa: si tratta di una lista civica, appoggiata da tutte le forze politiche di centro sinistra che si riconoscono nei valori della costituzione. E’ composta da persone iscritte ai partiti e indipendenti non iscritti. Con un senso di rinnovamento. Si fonda prima di tutto su cardini di etica, moralità e correttezza. Cioè chi fa politica deve avere spirito di servizio per i cittadini, trasparenza e deve operare secondo logiche di partecipazione con il paese. Diciamo quindi no al pressappochismo e al populismo che non ha mai portato a niente”. I suoi avversari principali saranno l’ex sindaco (suo predecessore) Mangiantini e Massimo Galligani, già candidato nella lista civica Ponte Domani… “Io ho il massimo rispetto per le idee degli altri. Ma su Mangiantini, che dire? Si propone di “cambiare radicalmente il modo di amministrare” quando lui non è riuscito a portare a termine la sua legislatura. Massimo Galligani rappresenta una lista di area diversa dalla nostra. C’è da dire che nelle ultime tre tornare elettorali ha cambiato sempre: prima nei Ds, poi a capo di una lista civica, ora con la Destra. Saranno, comunque, i cittadini a decidere, non io”.


Alle passate elezioni il centrosinistra ebbe la meglio sulle altre liste anche per la rottura tra i partiti del popolo della liberta’. a questa tornata elettorale massimo galligani, ha riunito tutte le forze in una lista civica. avra’ i numeri per vincere? Si ripropone anche l’ex sindaco mangiantini

L’opinione di Andrea Spadoni

Massimo Galligani

Marco Libero Mangiantini

Massimo Galligani, 51 anni, geometra. Già candidato a sindaco nella lista civica “Progetto Ponte” (raccolse il 19.2%) e precedentemente, consigliere comunale nella legislature di Mangiantini.

Marco Libero Mangiantini. Avvocato. Sindaco di Ponte Buggianese dal 2004 al 2007, eletto nella lista del centro sinistra.

E’ Massimo Galligani il candidato per la lista “Il Ponte” che concorrerà alle prossime elezioni “per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Ponte Buggianese”. Una lista civica, che raccoglie tante anime dell’area moderata e di centro destra. Ma che ha avvicinato anche tanti altri cittadini che hanno deciso di appoggiare questa list ache si propone come alternative al Partito Democratico. Massimo Galligani, si propone di portare a compimento il percorso di collaborazione attivato da diversi anni in consiglio comunale dai gruppi di opposizione. “Il Ponte si impegna a dimezzare le indennità della giunta e non nominare assessori esterni e a pubblicare tutti gli atti sul sito del Comune oltre che a indire consiglio comunali aperti su temi specifici”. Uno dei punti principali della politica di Galligani è che “fuori lista non si entra. Diciamo no agli assessori esterni perché non eletti direttamente dal popolo e quindi non rappresentativi. La crisi economica impone e noi per primi di dare il buon esempio. Un altro punto fondamentale del programma è anche di dimezzare l’indennità di carica”. Alla presentazione della comitato elettorale de “Il Ponte”, erano presenti tutti i consiglieri comunali di opposizione: Andrea Cecchi, Federica Pagni e Mirko Tognarelli. La lista civica “Il Ponte” ha una pagina ufficiale su Facebook dove si possono leggere le novità e le proposte: (https://www.facebook.com/pages/ IL-PONTE/156926587806083?fref=ts).

“Rinnoviamo il Ponte” è la terza lista che sarà il corsa alle prossime elezioni amministrative. Dalle info che sono state diffuse pubblicamente, si legge che “Rinnoviamo il Ponte è un movimento del tutto indipendente dai partiti e in aperta competizione con loro, che intende partecipare con una propria lista alle elezioni comunali di Ponte Buggianese. I cittadini aderenti al movimento ritengono che oggi i partiti, senza esclusioni, siano solo uno strumento di occupazione del potere, politico, amministrativo e affaristico e abbiano da tempo di fatto abbandonato la concezione di servizio alla comunità che dovrebbe guidarli. In particolare a Ponte Buggianese il Partito Democratico e la amministrazione Galligani hanno in questi anni del tutto trascurato i reali bisogni dei cittadini (minori tasse, sviluppo economico, servizi efficienti), limitandosi a una piatta e banale gestione delle scarse risorse, anzi a volte sprecandole come per i 100.000 euro del cosiddetto processo partecipativo sul Padule”. Il comunicato stampa prosegue: “Rinnoviamo Il Ponte” ritiene di proporsi ai cittadini elettori quale movimento per cambiare l’amministrazione del Comune, mediante l’ascolto, la trasparenza e il rinnovamento”. Fra gli aderenti compaiono i nomi di Massimo Avanzati, Cesare Cesari, Paola Fanucci, Alessandro Frediani, Alessandro Galligani, Claudio Gallorini, Enzo Lenzi, Costantino Neri e l’ex primo cittadino Marco Libero Mangiantini che dovrebbe essere il candidato a sindaco della lista.

Stavolta la partita è aperta. La crisi del PD influenzerà gli elettori? Cinque anni fa anche io ero candidato al consiglio comunale di Ponte Buggianese. Appoggiavo, da indipendente, Andrea Cecchi, candidato a sindaco della lista del Pdl. Il mio risultato personale fu soddisfacente: raccolsi numerose preferenze e sono stato il primo dei non 23 eletti. Vinse il centro sinistra. Nella analisi di questo voto, parto, appunto, da cinque anni fa. Pier Luigi Galligani è stato eletto primo cittadino di Ponte Buggianese. Ma tutta l’area di centro destra, quel giorno, digerì la sconfitta con rammarico. La somma dei voti delle due liste, quella capitanata da Andrea Cecchi e quella che presentava Federica Pagni, era superiore a quella degli avversari. Ottimo fu anche il risultato della lista civica “Progetto Ponte” di Massimo Galligani. Oggi, a un mese dalle elezioni, lo scenario è totalmente diverso. La sfida è tra i due Galligani: Pier Luigi, che chiede la prosecuzione del suo mandato e, appunto, Massimo, che si presenta con una lista di “larghe intese”. E’ vero, gli indicatori nazionali non sono più quelli di cinque anni fa, ma anche il PD soffre e non poco. Chi la spunterà? Oppure ci sarà spazio anche per “Rinnoviamo il Ponte” trainata dall’ex sindaco Marco Libero Mangiantini? I voti di Grillo di chi saranno? La partita è aperta.


La “Fondazione della libertà per il Bene Comune” apre anche a Firenze Matteoli: “Offriamo alla Toscana una luogo di dialogo e partecipazione”

LA MISSIONE Istituita nel 2009 su iniziativa del Senatore Altero Matteoli, la “Fondazione della Libertà per il Bene Comune” persegue esclusivamente finalità di utilità sociale promuovendo iniziative finalizzate all’approfondimento delle tematiche culturali, sociali, politiche ed economiche. In particolare, l’attività della Fondazione si incentra sulla promozione culturale dei valori sociali e delle libertà, sull’incentivare la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale, artistico, ambientale e storico con l’intento di favorire lo sviluppo di una coscienza civile matura nonché la realizzazione di forme di progettualità politiche improntate ad uno spirito di solidarietà e di responsabilità. La Fondazione della Libertà è quindi un luogo di incontro ed elaborazione di idee e confronto di posizioni diverse non necessariamente sovrapponibili o dello stesso indirizzo. Non è un’entità che intende sostituirsi ad un partito politico ed alle sue finalità, che restano insostituibili pur vivendo un’epoca di forte impoverimento e di caduta della credibilità dei partiti. #solidarietà

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CULTURA, MA NON SOLO L’azione della Fondazione, lungi dal volere offrire certezze, è orientata a seminare dubbi, a porre esporsi interrogativi, a svolgere approfondimenti culturali e non solo. Quegli approfondimenti che appaiono sempre più difficili e problematici nell’incedere veloce degli avvenimenti nella vita d’oggi e di cui, tuttavia, si sente forte la necessità. Fuori dall’ipocrisia, gli aderentI alla Fondazione hanno ovviamente le loro idee e i loro valori di fondo. Essi si riconoscono nella vasta area dei moderati in senso lato, sono aperti al dialogo e al confronto con altri mondi, con altri punti di vista e idee nello spirito del reciproco rispetto e della valorizzazione dei principi di libertà e democrazia che sono i valori di base dello Statuto.

DOVE SI TROVA La Fondazione ha sede a Roma ed è presente in varie altre città. Da ultimo, martedì 23 aprile scorso, è stata inaugurata la sede toscana a Firenze sul Lungarno Colombo. Alla presenza di varie personalità politiche e istituzionali toscane, il presidente, Senatore Altero Matteoli, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha spiegato gli intenti della Fondazione e ha ringraziato vivamente quanti hanno collaborato e cooperato fattivamente per l’apertura della sede fiorentina. “Con questa iniziativa - ha detto Matteoli - intendiamo offrire alla città di Firenze e all’intera Toscana un luogo di dialogo e di partecipazione. In una fase così complessa e complicata della nostra esistenza caratterizzata da una crisi economica e sociale così violenta ed infinita il tentativo di ricercare soluzioni è non solo necessario ma direi obbligato da parte di tutti. Lo scopo della presenza della Fondazione che mi onoro di presiedere è quello di offrire contributi nell’interesse generale”. Di seguito i più importanti avvenimenti organizzati dalla Fondazione della Libertà per il bene comune.

EVENTI ORGANIZZATI DALLA FONDAZIONE 25 febbraio 2010 Tempio di Adriano - Roma “Perché una Fondazione”: Mauro Mazza intervista Altero Matteoli. “La ricchezza della Nazione” - Lectio Magistralis di Giulio Tremonti. “Particolarismi e bene comune - l’interesse nazionale al tempo del federalismo“ con Gianfranco Fini e Massimo D’Alema. 11 Maggio 2010 Ara Pacis - Roma Tavola rotonda:”Caritas in veritate, il rapporto tra Etica ed Eco-

DIBATTITI E INCONTRI Nei primi quattro anni di vita, la Fondazione ha organizzato e realizzato vari appuntamenti, incontri, dibattiti, seminari cui hanno partecipato protagonisti di primo piano nei vari settori del sapere, della politica, del lavoro, della giustizia, della cultura, del giornalismo, della società. La loro partecipazione ed i loro contributi hanno assicurato alla Fondazione lustro e autorevolezza.

nomia” con S.E. Cardinale Martino, Enrico Letta, Maurizio Sacconi, Altero Matteoli. Modera, Bruno Vespa 21 settembre 2010 Tempio di Adriano - Roma “Il federalismo fiscale. Un’opportunità per il Paese” . Tavola rotonda con Roberto Calderoli, Anna Finocchiaro, Enrico La Loggia, Domenico Nania, Roberto Serrentino, Giusepope Vegas. Modera, Stefano Folli.


3 novembre 2010

in collaborazione con la Fondazione Costruiamo il futuro

Tempio di Adriano - Roma

“Dentro la crisi - oltre la crisi” . Tavola rotonda con Giovanni

“La giustizia. Una riforma necessaria”. A confronto Luciano

Fiori, S.E. Cardinale Giovanni Battista Re, Giulio Sapelli, mau-

Violante e Altero Matteoli. Modera Manlio Contento. 8 marzo 2011 Sala Capitolare - Senato della Repubblica - Roma

rizio Lupi, Altero Matteoli. Modera, Roberto Napolitano. 17 aprile 2012 - Palazzo Ruspoli - Roma

“Crisi di valori. Proposta per una nuova classe dirigente” con

“La crisi dei partiti nella democrazia moderna” con Gennaro

Marcello De Angelis, Augusto Barbera, Raffaele Bonanni, An-

Malgieri, Fausto Bertinotti, Marco Follini, Giuliano Ferrara, Al-

tonio Polito, Altero Matteoli. Modera Gianni Riotta.

tero Matteoli.

26 maggio 2011

16 ottobre 2012 - Tempio di Adriano - Roma

Tempio di Adriano - Roma “La crisi del Nord Africa: rinascita, regole e solidarietà” con Fabrizio Criscuolo, Abdulhafed Gaddur, Carlo Jean, Nicola La Torre, Roberto Maroni, Altero Matteoli. Modera. Stefano Folli.

“Giustizia irriformabile?” con Francesco Compagna, Roberto Castelli, Piero Fassino, Clemente Mastella, Nitto Palma, Roberto Maria Sabelli, Valerio Spigarelli. Appuntamenti della Fondazione si sono tenuti anche a Bolo-

26 ottobre 2011

gna, Genova, Silvi Marina(Teramo), Viareggio, Livorno, Vero-

Tempio di Adriano - Roma

na, Firenze, Piombino.



Il training autogeno per combattere l’ansia In questa nuova puntata di “SOS Giullare”, rubrica dedica ai vostri dubbi risolti dagli esperti interrogati dalla nostra redazione, scopriremo un modo naturale per gestire al meglio lo stress, la migliore soluzione per combattere ansia ed altre patologie ad essa collegate.

sono Maria, ho 42 anni e per anni ho avuto stati di ansia che, in alcuni casi, sono sfociati anche in attacchi di panico. Ho assunto per un periodo lo Xanax, su prescrizione del mio medico: lui stesso mi ha sempre rassicurata che si trattava di forte stress e condizionamento psicologico. Ora purtroppo, dopo qualche anno di calma, stanno di nuovo

Dott.ssa Federica Michelotti Psicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi della Toscana, è esperta in tecniche di rilassamento, disturbi dell’umore, stalking e maltrattamenti. Opera a Montecatini Terme, in Via Gioberti.

riaffiorando. Non vorrei tornare ad assumere farmaci, ma vorrei riuscire a combattere l’ansia in modo naturale.

Risponde l’esperto

collegate. Una tecnica in grado di fare ciò è il Training Autogeno, che io molto spesso utilizzo in combinazione ad un percorso di sostegno psicologico. Si tratta di una tecnica di rilassamento in grado di

Gentile Maria, innanzi tutto sarebbe molto importante capire se si tratta di un vero e proprio disturbo di ansia patologico oppure di uno stato transitorio. Per far ciò è fondamentale farsi fare una diagnosi accurata da uno psicologo. L’ansia è la risposta corporea a un disagio della mente, spesso accompagnata da modificazioni somatiche. Questo tipo di ansia, anche se vissuta da tutti noi in modo negativo, è una risposta funzionale, ci avvisa che c’è una situazione negativa da cui dobbiamo proteggerci. Può diventare un disturbo d’ ansia patologico quando il vissuto ansiogeno è molto intenso, si presenta costantemente e continuativamente, per periodi sempre più lunghi, iniziando a compromettere le nostre attività di tutti i giorni, come quelle lavorative ed i rapporti con colleghi e familiari. Prendere il controllo della propria mente e del proprio corpo, imparando a gestire al meglio lo stress, è la migliore soluzione per combattere ansia ed altre patologie ad essa

generare effetti positivi che, attraverso una serie di esercizi guidati e con l’allenamento costante, arriveranno generarsi da soli (auto- genesis). Questo metodo è impiegato nel trattamento di ansie, disturbi psicosomatici dell’apparato digerente, psicomotorio, respiratorio e in quelli della pelle, della muscolatura e articolazioni. E’ molto utilizzato in ambito sportivo per la motivazione, ansia da prestazione e concentrazione, come risulta anche molto utile in preparazione ad interventi chirurgici o stati ipocondriaci. E’ usato anche per migliorare l’autostima e i rapporti interpersonali attraverso lo sviluppo di pensieri positivi. Interessanti anche le applicazioni nel campo della patologia ginecologica psicosomatica: dismenorrea, irregolarità mestruali e sindrome premestruale. Il training autogeno respiratorio (R.A.T.) viene efficacemente usato nella preparazione al parto dove la gestante impara a gestire autonomamente il travaglio di parto, ridimensionando la paura, la tensione e il dolore.

27 #SOSgiullare

Caro “Il Giullare”


di Lorenzo Benedetti

Da dieci anni l’auto è abbandonata nel parcheggio

Ma arriva “Il Giullare”…e corrono anche i vigili

#ilcaso

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A Lamporecchio, nella frazione di Mastromarco, abbiamo fatto una scoperta incredibile: un’auto, una Alfa 145, dopo la morte del padrone, era stata abbandonata in un posteggio dal 2003. Abbiamo cercato di saperne di più e cos’è successo?

Da dieci anni un’auto era stata abbandonata in sosta sul suolo pubblico. Poi è arrivato “Il Giullare” e in mezz’ora si è proceduto alla rimozione. Curioso il caso dell’Alfa Romeo 145, lasciata in un parcheggio a Mastromarco, frazione di Lamporecchio e più precisamente nel parcheggio sul retro del noto negozio di articoli sportivi “Tuttosport”. È il titolare stesso, Nicola Vescovi, a segnalare il caso: “Abbiamo fatto più volte richiesta affiché questa grottesca situazione si risolvesse e la macchina venisse spostata. Per quanto sia piccolo lo spazio occupato dalla vettura, a noi può sempre far comodo avere un posto auto in più per favorire i nostri clienti”. Tutto nasce in seguito alla morte, all’inizio degli anni 2000, del proprietario dell’Alfa, il signor Dino Vanni, residente in uno dei palazzi, di proprietà della famiglia Vescovi, adiacenti al parcheggio. Gli eredi non erano interessati al veicolo, che così è rimasto senza possessore e fermo nello spiazzo di terreno in cui era stato posteggiato per l’ultima volta, più o men il 2003. Il tempo scorre e gli anni passano. Le linee di demarcazione tra i posti auto cominciano a sbiadire. Il sopraggiungere della necessità di una manutenzione sarà il momento giusto per procedere alla

rimozione? No. Forse sarebbe stato troppo facile. Quindi cosa è successo? Ve lo raccontiamo e, sinceramente, la storia ha del clamoroso: chi ha ridisegnato le righe a lisca di pesce per i posti auto, lo ha fatto tenendo conto della presenza della vettura incustodita. Vale a dire: c’era prima la macchina del parcheggio. infatti l’Alfa resta lì. Inchiodata su una zolla che deve avere qualcosa di magico, tanto che si ha l’impressione non se ne voglia separare, nonostante il regolamento di esecuzione della legge 990 del 24 dicembre 1969 affermi: “i veicoli a motore non possono essere posti in circolazione su strade di uso pubblico” e che “sono considerati in circolazione anche i veicoli in sosta su strade di uso pubblico o su aree a queste equiparate”. Il tagliando dell’assicurazione della nostra Alfa recita alla voce data di scadenza 23 maggio 2003. “Noi non sappiamo nemmeno se a questa auto possa succedere qualcosa – si lamenta Nicola –. sono tantissimi anni che non riceve alcuna manutenzione. Dire che siamo preoccupati è un’esagerazione, ma non mi sento di escludere del tutto il rischio che possa, ad esempio, prendere fuoco per cause interne o per qualche cortocirciuto”. Così anche lo zio di Nicola, Zeffiro Vescovi, affer-


“L’auto è stata lasciata ferma in questo posteggio dieci anni fa. Nessuno si è mai preoccupato di spostarla - afferma Nicola Vescovi, titolare del negozio “Tuttosport” a Mastromarco - abbiamo più volte segnalato questo caso alle forze dell’ordine e alle istituzioni, ma nessuno se n’è mai preoccupato. Non possiamo dire che siamo preoccupato, ma questo spazio potrebbe essere sfruttato dai nostri clienti”. Il posteggio è stato disegnato tenendo presente il volume dell’Alfa Romeo.

ma pragmaticamente: “E’ uno spazio occupato senza più alcun motivo e che dovrebbe essere sfruttato in altra maniera”. Salutati Nicola e Zeffiro e terminata l’intervista, passano pochi minuti e la leggendaria Alfa Romeo viene spostata. Incredibile, ma vero. Dopo dieci anni di nulla, il caso si risolve nell’unico modo possibile, cioè con l’intervento dei vigili urbani. Una storia a “lieto fine” grazie a “Il Giullare?” Forse. Intanto, ora, tutti noi sappiamo che in Italia i problemi veri sono altri: disoccupazione, crisi economica, disastri naturali come terremoti o alluvioni. Queste sono le problematiche che hanno e devono sempre avere la priorità su tutto il resto. Per questo non c’è motivo di amareggiarsi per tale storia che può invece far sorgere un sorriso. Ma perché un’auto può restare incustodita dieci anni in un posteggio pubblico? E’ possibile che accadano episodi di questo genere? La certezza a questo punto è una sola: se non si fosse mosso “Il Giullare”, la vecchia Alfa Romeo 145, magari sarebbe ancora lì, a godersi qualche altro giorno, mese o anno di relax. Solo una cosa conta, che ogni auto che andrà a fermarsi lì possa ripartire con un po’ più di rapidità. E se così non dovesse essere, torneremo noi, alla ricerca del bis. Ma ancora ci chiediamo perché si doveva aspettare un giornale per risolvere questo caso.

Perché un’automobile può restare incustodita per dieci anni? Lo abbiamo scoperto grazie al nostro cronista Lorenzo Benedetti che è andato a intervistare chi conosceva la storia. E mentre raccoglievamo notizie, sono arrivati anche i vigili


di Diletta Severi

Dopo la notizia della probabile chiusura delle Poste, a Massa, i cittadini hanno costituito un comitato che ora è una associazione già attiva

Chi fa da se’ fa per tre: e i cittadini si mobilitano per tenere pulito il paese.

#l’iniziativa

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Gli abitanti di Massa si sono organizzati in un’Associazione e spontaneamente hanno dato vita ad una serie di iniziative per mantenere il decoro nel loro piccolo borgo. E’ domenica mattina. La primavera non sembra volerne sapere di arrivare, ma almeno non piove e all’aria aperta, tutto sommato, si sta bene. Sarebbe la giornata ideale, dopo una settimana di lavoro, per fare una gita fuori porta o sonnecchiare pigramente sul divano. Invece, il paese di Massa vive una strana operosità mattutina. Merito dei volontari che, da circa due mesi, si sono riuniti in un’Associazione finalizzata alla salvaguardia dei borghi storici. Muniti di frullini, scope, sacchi per la spazzatura, carriole e rastrelli attraversano in lungo e in largo il piccolo borgo e sistemano i prati, spazzano, levano le erbacce, gettano lo sporco. Sostanzialmente, fanno quello che dovrebbe fare il Comune, ovvero rispettare la bellezza del paese, occupandosi della manutenzione ordinaria dello stesso. Il tutto

è nato, in un certo senso, come protesta pacifica, per mostrare quell’attaccamento al paese emerso con forza alla notizia della chiusura dell’ufficio postale, lo scorso 18 dicembre. “In seguito a questo episodio – ci spiega Leonardo Bonelli, presidente della neonata associazione, in una pausa dal suo lavoro col frullino – ci siamo subito riuniti in un comitato spontaneo, per protestare contro questa decisione. In seguito, volendo continuare un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale, ci siamo “evoluti” in associazione. E il 24 marzo scorso, abbiamo inaugurato la nostra attività”. Senza annunci e proclami, i volontari del comitato Borghi Storici - divisi in gruppetti nelle varie zone che avevano urgente bisogno di manutenzione - si sono dati da fare e hanno impiegato tutta la domenica mattina per ripulire il loro adorato borgo. E hanno deciso di replicare. “Con grande entusiasmo possiamo dire – continua Leonardo - che la nostra iniziativa ha avuto un’ottima rispo-


sta da parte dei cittadini; in molti, infatti, si sono presentati muniti di scopa, cassetta e frullino per iniziare a ridare un po’ di dignità al nostro piccolo paese”. E se erano già in tanti all’esordio, a due mesi di vita, l’Associazione può vantare l’adesione di metà paese: a Massa, infatti, gli abitanti, sono circa 220 e il 50% si è associato con una quota simbolica di 1euro. L’organizzazione è precisa e curata: una volta alla settimana ci si riunisce al Circolo, nel cuore del paese, e in un’urna si raccolgo le richieste dei cittadini. Perché l’obiettivo è ascoltare della cittadinanza, le loro problematiche, i loro suggerimenti. Dopo l’ascolto, l’associazione passa ai fatti e queste due domeniche di pulizia e manutenzione ne sono un limpido esempio. E’ comunque un punto di partenza, perché restano aperte diverse questioni: le poste innanzitutto, poi i parcheggi, il metano, la videosorveglianza, la ztl, il tetto da rifare del circolo, la banda larga. “La nostra aspirazione – ci confida il Presidente – è quella di avere in gestione la manutenzione del paese, se il Comune non lo mantiene pulito come cerchiamo di lasciarlo noi. Invece di finanziare società esterne, potrebbe destinare all’Associazione i soldi per i lavori, visto che, ad oggi, ci autotassiamo e ci autofinanziamo con cene ed aperitivi. Tuttavia, un obiettivo lo abbiamo già raggiunto, riscoprendo il senso della comunità come valore principale da salvaguardare”. E su questo punto, sembrano essere tutti d’accordo. A partire da Isabella, che ha armato di scopa e paletta anche i suoi due bambini: “Ci piace, il paese è nostro ed è un dovere tenerlo pulito. Il senso civico va imparato fin da piccoli”. Letizia, ex assessore al turismo e alla valorizzazione dei centri storici, è soddisfatta: “Dopo la chiusura delle poste, l’episodio del fulmine che ha danneggiato il campanile ci siamo sentiti abbandonati a noi stessi, quindi, questa avventura non può che far bene allo spirito del paese. Riusciamo, così, a coinvolgere anche i giovani alla vita paesana e manteniamo un decoro minimo del nostro bel borgo”. Entusiasti anche Nicole e Alfredo, novelli sposi e “massesi” da tre anni: “Siamo innamorati di Massa: torniamo a casa la sera e ci sembra sempre di essere in vacanza. Siamo entrati subito nello spirito del paese e partecipiamo attivamente a tutto ciò che crea aggregazione e rafforza il senso di appartenenza alla comunità”. Una bella lezione, gratuita, di senso civico e attaccamento alla propria terra.

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Grotta Giusti: 8 Maggio Open day dalle 10 alle 18

Il prossimo 8 maggio, dalle 10 alle 18, Grotta Giusti Resort Golf & Spa, or-

E’ nato Kids Magazine Il giornale dedicato a bambini e a famiglie In Valdinievole è nato un giornale per

ganizza un imperdibile Open Day. Solo in questa giornata - con l’ingresso in piscina termale – si potrà accedere a prove gratuite di trattamenti estetici, massaggi, indicazioni sui benefici dell’osteopatia, sessioni di gruppo di Pilates, acquagym in piscina termale e acquistare trattamenti/abbonamenti da usufruire durante tutto l’anno con sconti speciali. Inoltre, dalle ore 15.00, presso il Bioaquam Cafè , la dietista Laura Bettarini e lo chef Giuseppe Argentino, illustreranno alcuni piatti salutari di facile preparazione.

gratuita dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Sedici pagine di carta patinata e luccicante con giochi, articoli di approfondimento, consigli per grandi e piccini e accenni alla storia locale. Con una tiratura iniziale di 3mila copie, il periodico pensato a distribuzione trimestrale vuole diventare uno strumento “didattico” per i bambini dai 3

i bambini. “Kids Magazine”. Alla sua

ai 10 anni e una vetrina per le realtà del territorio

prima uscita ha già destato molta

che si avvicinano alla scuola e al mondo dei più

curiosità. E’ stato distribuito in tutte

piccoli. È possibile trovare “Kids Magazine” anche

le scuole dell’infanzia e primarie dell’i-

nei negozi, nei centri sportivi, nei luoghi di ritrovo e

stituto comprensivo. Si tratta di rivista

nelle scuole di danza della Valdinievole.

“Espressioni creative” la mostra personale di Alessandra Sala

Creative”. Protagoniste le opere di Alessandra

#brevi

32 Sala, affermata interior designer pistoiese con la passione per tutto ciò che è espressione artistica. L’inaugurazione della personale si terrà sabato 4 maggio alle ore 17, nella galleria dell’Art Shop in Via Curtatone e MontaArt Shop Gallery di Pistoia presenta una mostra personale di arte contemporanea, dal titolo “Espressioni

Uno spazio per le associazioni del territorio grazie a Banca di Pescia

nara, 56. Sarà possibile visitare la mostra fino al 9 giugno 2013 (orario 10.30-13,00/16,3019,30). Per info: www. artshopgallery.it oppure www.alessandrasala.it

Banca di Pescia apre le porte alle associazioni del territorio. Con l’iniziativa “Benvenuti in Banca”, la sede di Castellare di Pescia mette a disposizione della comunità locale uno spazio gratuito dove incontrarsi per conferenze, riunioni, attività culturali ed eventi. Si tratta della Sala Conferenze che si trova all’interno della sede di via Alberghi. L’area, che può ospitare fino a 80 persone a sedere, è attrezzata per la proiezione di slide e altri contenuti multimediali. La Sala è a disposizione di associazioni culturali, sportive e sociali e di albi professionali. “L’intento di questa proposta – spiega Franco Papini, presidente di Banca di Pescia – è stimolare la creazione di valore sociale e culturale a beneficio della comunità locale. La concessione gratuita della sala, infatti, potrà consentire ad enti e associazioni del territorio di impiegare altrove le risorse risparmiate”. Con questa iniziativa a favore degli operatori locali, Banca di Pescia conferma la propria volontà di rafforzare il legame con il territorio. Le prenotazioni della Sala Conferenze possono essere effettuate fin d’ora contattando direttamente la Banca.

Social contest: un successo per Max Pell Si è concluso con un grande successo il social contest “Me&MyBag” firmato Max Pell Pelletterie di Pistoia ideato da MoltoChic Marketing&C. La vincitrice con 551 voti è Veronica Bonelli che si è aggiudicata la borsa prescelta Y NOT? (nella foto insieme al titolare di Max Pell Pelletterie Simone Paci). Veronica si è classificata al primo posto riuscendo a battere le altre 63 partecipanti. L’iniziativa si è rivelata vincente a livello promozionale in virtù dell’alto numero dei voti (3580) e del numero di persone raggiunte grazie ai moderni meccanismi virali dei social network (oltre 250.000 visualizzazioni su computer tablet e smartphone).



di Diletta Severi e Federico Liberati

ALTOPASCIO

Comune di buona volontà Federico Liberati ha promosso a pieni voti il paese della lucchesia

#oltre

In piazza Vittorio Emanuele i posteggi per i disabili sono ben visibili e a norma. Per raggiungere la chiesa di San Jacopo e il comu34 ne c’è una comoda rampa. Tuttavia c’è uno scalino è difficile da superare per chi è su una sedia a rotelle. Ottimo anche l’ingresso in biblioteca. A norma e semplice da superare.

Dopo qualche mese di pausa, torna la rubrica

la vita difficile (o impossibile) a chi è costretto

“Oltre”, curata dal nostro inviato speciale Fe-

sulla sedia a rotelle. In questo numero, Fede-

derico Liberati che gira per i comuni a caccia

rico è andato a fare un giro ad Altopascio, e

di quelle barriere architettoniche che rendono

questi sono stati i risultati.


PIAZZA VITTORIO EMANUELE

E’ la piazza in cui si può parcheggiare se si vuole raggiungere comodamente il cuore del paese. Una volta arrivati con la macchina, Federico non ha difficoltà a trovare un posto riservato ai disabili, ben segnalato e a norma. Una volta lascia-

ta l’auto, il percorso verso l’accesso al piazzale antistante la Chiesa di San Jacopo Maggiore è quasi del tutto libero da ostacoli, se non fosse per la mancanza di marciapiedi sbassati in prossimità degli attraversamenti pedonali.

CHIESA DI SAN JACOPO E COMUNE

Con una comoda rampa, Federico può tranquillamente raggiun-

con la propria carrozzina. Stesso discorso vale per la rampa di

gere il piazzale della Chiesa centrale del paese e da lì, accedere

accesso posta sul lato destro dell’ingresso comunale: è apprez-

anche all’ingresso principale del Comune. Tuttavia, il portone prin-

zabile la buona volontà di ovviare alla problematica scalino, ma è

cipale ha uno scalino che, difficilmente, un disabile solo può salire

palese come la rampa mobile non sia a norma.

PIAZZA DEGLI OSPITALIERI

Su questa incantevole piazzetta, si affaccia l’ingresso della biblioteca. L’accesso è regolato da un’ampia rampa, quindi per Federico è agevole poter entrare nell’edificio. In linea di massi-

ma, tutti i punti di maggiore interesse del paese sono raggiungibili da un disabile in carrozzina, a patto che sia accompagnato. Più difficilmente, potrebbe muoversi in autonomia.


di Giulia Del Rosso

@UNIGIULLARE è il nuovo spazio dedicato agli studenti. Hai fatto un lavoro per i tuoi esami universitari? Una tesi? Hai realizzato un progetto? Vuoi vederlo pubblicato sul tuo magazine preferito? Ecco, questo è lo spazio giusto per te. IL GIULLARE regala agli studenti una pagina dove, ogni mese, i vostri lavori potrebbero essere pubblicati. Inviate una mail a info@ilgiullare.com

#unigiullare

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Giulia Del Rosso, 22 anni, studentessa di Montecatini, in corso al PROGEAS di Prato. Ci ha presentato una intervista che servirà per il suo esame di teorie e tecniche della comunicazione.

“Disturbi alimentari? E’ necessario rivolgersi

sempre a validi professionisti e strutture competenti” Cos’è il disturbo alimentare? Ne sentiamo parlare dai media: televisione, giornali, radio, ma danno una risposta superficiale alla domanda e spesso colpevolizzano in modo sbrigativo le case di moda, gli stilisti, l’idea di “bello” e la concezione della donna che si ha nel 2013. In realtà si tratta di un problema molto più subdolo e profondo che può manifestarsi in giovane età e nasconde una pulsione contrastante tra voler sparire e attirare violentemente l’attenzione. È un disturbo che non ha né sesso né età, anche se le ragazze in fase adolescenziale sono più predisposte e soprattutto non c’è distinzione di taglia. Spesso dall’ anoressia, bulimia o binge eating si sfocia in altri disturbi, per questo è molto importante cercare un aiuto psicologico appena si manifestano i primi segnali. A Pistoia il centro gestito dalla cooperativa sociale “Gruppo Incontro” raccoglie richieste di aiuto per problemi psicologici e disagi vari. Nata negli anni ’80 come associazione di genitori di ragazzi in difficoltà, oggi si occupa di varie patologie utilizzando strutture specializzate per il ricovero di pazienti dipendenti da alcool, con tariffe stabilite a livello regionale per effetto della convenzione stabilita con la Asl. Per entrare più nel vivo delle attività della cooperativa, intervistiamo Silvia Nesti, una delle psicologhe del centro. Come siete arrivati a curare anche i disturbi alimentari? “Dopo tanti anni di lavoro nelle strutture residenziali con le diverse manifestazioni di disagio che abbiamo affrontato è stato quasi naturale formarsi anche rispetto a questo disturbo. Purtroppo per il trattamento dei disturbi alimentari non è vi è una convenzione con la Asl. Attualmente è un servizio che offriamo al territorio a pagamento e seguiamo questi disturbi da dieci anni. Prima si chiamava progetto Germogli, ora è un servizio vero e proprio e ha il nome “Gli Aquiloni”.

Qual è il primo approccio con una nuova paziente? “La prima presa in carico è costituita da una valutazione psico-diagnostica del disagio che ci porta il/ la paziente, per poter così sviluppare un percorso individualizzato, cercando di individuare anche l’approccio terapeutico più adatto, per esempio se il disturbo è legato anche ad un disagio familiare qui si ha la possibilità di essere inseriti in un percorso di terapia familiare. I progetti sono individualizzati, anche grazie alla presenza di tanti professionisti con diverse specializzazioni”. Quanto è importante la famiglia nel processo di guarigione? “La famiglia è fondamentale per la riuscita del percorso. Organizziamo sempre degli incontri con la famiglia per fare il punto della situazione Nella nostra sede di S.Biagio infatti abbiamo una stanza adibita alla terapia di gruppo, dove grazie a uno specchio bi-direzionale, un terapeuta gestisce la visita con la famiglia e un altro medico come esterno”. Come fate a sostenervi economicamente se non avete sovvenzioni? “I nostri servizi ambulatoriali sono a pagamento. Tuttavia, soprattutto nell’ultimo anno, abbiamo visto la situazione di crisi economica, stiamo cercando di offrire servizi con prezzi “sociali” o “popolari”. Chiediamo giusto il minimo tariffario (ad esempio 35 euro per una consulenza psicologica). Siamo una cooperativa sociale e il nostro obiettivo è quello di lavorare per sviluppare maggior benessere sia psicologico che sociale sul territorio, andando incontro a chi non può a permettersi cure in uno studio privato. Comunque, per questo tipo di disturbi, intervenire tempestivamente è importante e poi da soli non se ne esce ma è bene affidarsi a un terapista o una o una struttura medica competente”.



Grandi nomi alla 29° edizione del Memorial “Bardelli” Premio speciale al presidente della Camera dei Deputati Onorevole Laura Boldrini Sarà un’edizione indimenticabile. Il “Memorial Giampaolo Bar-

Vannino Vannucci e Antonio Vermigli, inventore della popolare

delli” si appresta a spegnere la 29° candelina (28 sono sta-

“Marcia della pace e per la Giustizia”. Il “Memorial Giampaolo

te le edizioni sin qui svolte) e per farlo ha scelto di cambiare,

Bardelli”, dunque, non sarà più solo un premio a chi compie

rinnovando la propria, fortunata formula. Lo si è appreso nel corso della conferenza stampa del “Gruppo Sportivo Giampaolo Bardelli per lo sport etico”, società affiliata al CSI di Pistoia organizzatrice dell’evento, tenutasi nei giardini della splendida

#premi

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atti tangibili nella lotta al doping, ma pure a chi ha dato lustro a Pistoia, in Italia e nel mondo. Saranno insignite anche le associazioni benemerite pistoiesi Dynamo Camp di Limestre,

Villa Cappugi, in Via Collegigliato, 45, alle porte della città di

“Un raggio di luce”, “Voglia di vivere” e “Oltre l’orizzonte”. Ci

Pistoia. L’organizzatore principe nonché presidente del Grup-

sarà anche un commosso ricordo de la “freccia del Sud” Pietro

po Sportivo, Renzo Bardelli, ha comunicato che la cerimonia

Paolo Mennea, recentemente scomparso uno degli illustri pre-

di premiazione 2013 si terrà sabato 1° giugno all’Hotel Villa

miati da Bardelli, seguirà il filmato della premiazione a Cover-

Cappugi: inizierà alle ore 9, alla presenza del presidente della

ciano del ct dell’Italia del calcio Cesare Prandelli. Per lo sport

Regione Toscana Enrico Rossi e del sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, delle massime autorità cittadine civili e militari, del presidente della Camera dei Deputati, onorevole Laura Boldrini e del magnifico rettore dell’Università di Firenze, ingegner

pulito la popolare brocca, ricca di prelibatezze dolciarie locali, andrà ad Antonio Costantino e Carlo Delfino, medici di Reggio Calabria e Varazze, Cristiano Gatti, giornalista de Il Giornale e

Alberto Tesi, nativo di Lamporecchio, che hanno dato la loro

Bicisport, Alfredo Martini, “monumento” dello sport del pedale,

adesione alla meritoria e prestigiosa iniziativa. Alla mattina sa-

ex storico cittì, Vincenzo Nibali, ciclista professionista, Stefa-

ranno attribuiti – e sta qui la grande novità di quest’anno – i

no Palazzi, procuratore della Figc (Federazione italiana giuoco

premi alle “Eccellenze Pistoiesi”: l’AnsaldoBreda, con l’ammi-

calcio), e Filippo Simeoni, ex corridore, il primo a denunciare le

nistratore delegato ingegner Maurizio Manfellotto, l’avvocato

pratiche dopanti di Lance Armstrong. Premiati anche Salvato-

Giampiero Ballotti, il poeta Roberto Carifi, lo scrittore Alberto Cipriani, l’azienda ECM dei fratelli Mario e Roberto Cappellini, la presidente della Provincia Federica Fratoni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia con il presidente pro-

re Cultrera ed Ettore Biagini, responsabile e segretario generale dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport della Toscana, i ciclisti neo 80enni Sante Ranucci, Loriano Sgherri e Modiano

fessor Ivano Paci, l’attrice Laura Galigani, Monsignor Giorda-

Freschi e il Comune di Calci, nel pisano, col sindaco Bruno

no Frosini, celebre teologo nonché direttore del settimanale

Possenti, per le iniziative de “La Carovana della legalità” e “La

“La Vita”, il docente universitario Giorgio Petracchi, il vivaista

pedalata della legalità”.


“Caro Socio Aci, quest’anno l’omaggio l’hai fatto tu”

ACI PISTOIA continua il suo percorso, avviato da qualche tempo e

vivere.

finalizzato, oltre che a curare con attenzione il proprio conto eco-

La prima associazione destinataria della donazione dell’ACI è stata

nomico, anche ad affermare con forza il senso e il significato della

la APR ONLUS, con sede a Pistoia in Via San Biagio, presieduta da

propria attività, per valutare e migliorare la ricaduta etica del proprio

Luigi Bardelli e diretta da Luca Gori. E’ stata scelta per i suoi merite-

agire e rendere forte e importante anche il proprio bilancio sociale.

voli requisiti, a partire dall’efficace e costante impegno sul territorio:

Aci Pistoia è fortemente radicato sul territorio e dialoga costante-

la APR, infatti, da cinquanta anni sostiene ed accompagna la riabi-

mente con una pluralità di soggetti: dipendenti, Soci, clienti, for-

litazione di persone con disabilità e le loro famiglie.

nitori, Istituzioni, la collettività. Da questa dimensione “pubblica”

APR Onlus ed ACI di Pistoia hanno individuato la forma di utilizzo

scaturisce naturalmente un impegno a comunicare e rendicontare le scelte effettuate. E’ con vero piacere, quindi, che parliamo, anche attraverso “Il Giullare”, della nostra ultima campagna denominata “Caro Socio, quest’anno l’omaggio l’hai fatto tu”. Proprio nel contesto di valori si è inserita l’idea di volgere uno sguardo alle categorie più deboli della società, quelle che non potrebbero sopravvivere senza l’aiuto di qualcuno. Nel 2013 i Soci dell’Automobile Club Pistoia non troveranno, al mo-

delle risorse: verrà allestito uno spazio per la valutazione e l’osservazione dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico di tutto il territorio della provincia di Pistoia. Nel locale, che verrà presto inaugurato, i piccoli potranno trovare oggetti e giochi con caratteristiche particolari per stimolare i sensi e le abilità relazionali, alla presenza di professionisti della riabilitazione e la partecipazione dei genitori. La presentazione del progetto è avvenuto in marzo in uno dei luo-

mento dell’associazione, un portachiavi, un ombrellino o una bor-

ghi simbolo dell’Associazione, la casa famiglia di Barile. Qui vivono

setta multiuso, ma molto di più: troveranno la testimonianza di un

i “ragazzi”, uomini e donne con handicap rimasti senza famiglia,

gesto d’amore e di solidarietà.

grazie al sostegno professionale di medici, assistenti alla persona,

La scelta di un Consiglio attento anche a tematiche di carattere

infermieri e volontari.

sociale è stata quella di destinare i fondi stanziati per l’acquisto di

In questa occasione, il Presidente Breschi ha annunciato che lo

quell’omaggio – forse utile ma sicuramente già presente nelle case

spazio che nascerà grazie alla donazione Aci verrà intitolato all’in-

di tutti – a beneficio di una di quelle organizzazione fatte di persone

dimenticato Piero Sala, storico Presidente dell’Ente negli anni ’90

che donano tempo, amore e solidarietà a chi, senza, non potrebbe

e fino al 2004.

#acipistoia

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di Chiara Barbagli

Al Bano e Montecatini: un legame affettivo lontano nel tempo

43 #l’artista

La presenza di Al Bano a Montecatini Terme costituisce sempre un evento e la città lo ripaga con grande affetto e ammirazione. “Ritorno sempre volentieri in questa meravigliosa città termale dove posso apprezzare la buona cucina, visitare luoghi magici e abbracciare tanti amici, in particolare l’amico di sempre Alberto Lapenna con sua moglie Vincenza ed il figlio Karim”, così ha esordito Al Bano nell’incontro avuto con la nostra redazione nella sede del Credito Cooperativo Valdinievole Montecatini e Bientina di via Ugo Foscolo “Ho avuto l’opportunità - ha aggiunto Al Bano - di conoscere il direttore generale Leonardo Quiriconi, il patron del Caffè Gambrinus e nostro editore Maurizio Carrara, la imprenditrice vivaista Doris Tesi con il marito Serafino e il direttore marketing delle Terme Massimo Giovanetti con i quali ho potuto scambiare opinioni e curiosità per meglio conoscere Montecatini Terme. Alla città termale sono legato da antico affetto. Tutti gli anni ho calcato il palcoscenico del Teatro Verdi sia con la gestione dell’indimenticabile Inigo Cortesi sia con gli attuali gestori Marco e Matteo Cardelli e prometto che per i miei prossimi quaranta anni di attività sarò tutti gli anni a debuttare nella vostra città. Dunque: A presto! Tornerò a bere l’acqua del Tettuccio, a fare fanghi e massaggi miracolosi alle Terme Redi e fare passeggiate nel parco cittadino. Infatti sarò di nuovo a Montecatini Giovedí 2 Maggio prossimo, per presentare il mio ultimo libro “Fra Cielo e Terra” edito dalla casa editrice Piemme”. Albano Carrisi, oggi quasi settantenne, e con alle spalle più di 40 anni di carriera ha voluto fortemente debuttare con il nuovo tour dal Teatro Verdi di Montecatini Terme. L’evento è stato reso possibile dalla AC production e dal patron Matteo Cardelli. La città ha accolto Al Bano con l’entusiasmo e l’affetto di sempre. Seguito e consigliato dagli amici Massimo Giovannetti, Alberto Lapenna, Leonardo Quiriconi e Maurizio Carrara ha potuto godere e fruire delle cure termali e della cucina tipica Toscana. Nei quattro giorni di permanenza, ospitato dall’ Hotel Panoramic, ha visitato le Terme Tettuccio di cui è rimasto estasiato per la sua bellezza, le Redi e la sede del Credito Cooperativo della Valdinievole. Ha voluto visitare i vivai di Tesi Ubaldo a Pistoia e ritornare ad ammirare il Caffè Gambrinus che nel 2009 lo aveva visto protagonista come autore del libro “E’ la mia vita: una storia da cantare”. Il suo spettacolo ha riscosso enorme successo. Il pubblico, in un teatro tutto esaurito, ha potuto apprezzare sempre di più un Al Bano quasi inedito ricambiandolo con calore ed entusiasmo non comuni. La platea ha potuto ascoltare, con un crescendo di applausi, le più belle canzoni del repertorio del cantante pugliese, da “Nel Sole” a “Nostalgia Canaglia”, proseguendo con “Ci Sara’”, “Felicità”, “Libertà”, “Era Casa Mia”, “Ma il cuore no”, fino ad arrivare a “E’ la mia vita”, “Ancora in volo” e tante altre. I primi quattro giorni di Maggio lo vedranno nuovamente ospite a Montecatini Terme quando, Giovedí 2, presenterà al Caffè Gambrinus il suo nuovo libro “Fra Cielo e Terra” (edito da Piemme), intervistato dall’autore televisivo Walter Santillo e il nostro direttore Andrea Spadoni.


di Diletta Severi

Via Crociale del Sarto, 105 51019 Ponte Buggianese Telefono 0572 635930 Cell. 338 8051780 - 338 3617736 Festvi aperto anche a pranzo. Chiuso il lunedi.

Risotto con i ranocchi Questo gustoso primo piatto, proposto dello chef Saverio, fa parte del nuovo menù presentato da “Il Nuovo Gattopardo”, ad Anchione, frazione di Ponte Buggianese, in previsione della stagione estiva. Un piatto unico, della tradizione locale, che il ristorante ha deciso di proporre ai suoi clienti per far assaporare uno dei prodotti tipici della cucina anchionese. Gli organizzatori della famosa “Sagra del Ranocchio” propongono una cucina locale rivisitata ponendo particolare attenzione alla scelta di prodotti di primissima qualità.

#piattoricco

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Un menù rinnovato a “Il Nuovo Gattopardo” Con l’avvicinarsi della stagione estiva al ristorante pizzeria “Il Nuovo Gattopardo” si è deciso di rinnovare il menù con piatti freschi e gustosi. Oltre agli ormai storici tagliolini all’anguilla (in foto) e ranocchi e anguille fritti, tipici della tradizione locale, potrete trovare il risotto con i ranocchi, la carbonara di mare, gnocchetti cozze e zafferano, pappardelle alla Gattopardo, baccalà S.Giovanni, tagliata di tonno, filetto, pollo e coniglio fritto; insomma, un menù ricco e gustoso da scoprire e provare. Inoltre tutte le sere pizza, anche da asporto

Ingredienti PER 4 PERSONE 300g di riso carnaroli 500 g di polpa di ranocchi ranocchi interi spellati mezzo bichhiere di vino bianco 50g di parmigiano

50g di burro 1 cipolla tritata aglio prezzemolo brodo vegetale olio, sale e pepe

La Ricetta Rosolare la polpa di ranocchi in una casseruola con olio, prezzemolo ed aglio tagliati finemente; salare e pepare. Tostare il riso con olio e cipolla, aggiungere il vino bianco e lasciar evaporare. Portare il riso a cottura aggiungendo il brodo vegetale. Aggiungere la polpa di ranocchi e continuare la cottura. Mantecare con burro e parmigiano. Decorare con i ranocchi interi sbollentati e prezzemolo.


Grande successo per la settima edizione del Memorial “Anselmo Fagni”

www.doanbe.it il social network che trova lavoro: l’idea di tre mamme Nasce Doanbe, il nuovo Social-Work gratuito. Creato da tre mamme pistoiesi, Donatella, Anna e Beatrice, Www.doanbe.it non è una bacheca per annunci di lavoro in cui inserire il curriculum, ma un social gratuito in cui creare un profilo personale, per pubblicizzare le proprie capacità lavorative, anche con fotografie e video, e indicare il luogo e gli orari in cui si è disponibili. La divisione per categorie professionali (ampliabile su richiesta), la precisa geolocalizzazione, il sistema di messaggistica interna e chat permettono agli iscritti di essere trovati e contattati con facilità. Per la fine di Aprile, saranno disponibili anche le applicazioni per i cellulari che aumenteranno ulteriormente la possibilità di un contatto diretto e immediato. “Chi non ha mai sognato di poter contare sull’aiuto di un assistente personale capace di fare di tutto per risolvere i più disparati problemi del quotidiano?” si sono dette le tre creatrici del sito. Su DoAnBe sarà possibile trovare la persona giusta al momento giusto, dall’insegnate al cuoco, da chi corre a fare la spesa all’infermiere, magari proprio fuori dalla porta di casa, scoprendo doti e volontà in persone che vivono nello stesso quartiere di cui non si era a conoscenza. DoAnBe nasce dall’idea di creare un modo diretto di risolvere problemi: cerca, conosci, guarda i feedback, le fotografie e i video, e contatta immediatamente. Tutto rigorosamente gratuito.

La famosa dj (e vj di Deejay Tv) Ketty Passa ospite al Mago Bago Grande successo per la sera

cantante. E’ una delle voci fem-

con ospite d’eccezione al locale

minili del progetto Rezophonic e

“Quelli del Mago Bago” a Bug-

soprattutto, è la voce dei Toxic

giano. In Valdinievole è arrivata

Tuna, la band con la quale Ket-

la famosa dj Ketty Passa (vero

ty Passa ha appena pubblicato

nome Concetta Passaretta) ar-

l’album #Cantakettypassa. Un

tista milanese che da anni vive

album ricchissimo di ospiti ai

il mondo musicale a 360 gradi.

quali l’artista fa ringraziamenti

Deejay a Radio Popolare, VJ

pubblici. Una vera esclusiva per

a DeejayTV, ma prima di tutto

la Valdinievole.

45 #notizie

E’ stato il Monaco ad alzare il trofeo della settima edizione del Memorial “Anselmo Fagni” superando in finale il Prato. La terza classificata è stata la squadra del Milan, quarta la Fiorentina. Alla fine della manifestazione sono stati consegnati diversi riconoscimenti, tra cui quello alla terna arbitrale composta dall’arbitro Alberto Fiero e dagli assistenti Filippo Ricci e Ilenia Di Milta ed il premio fair play alla Fiorentina. Fra i giocatori, sono stati premiati il capocannoniere, Pasquale Colato (Fiorentina), il miglior portiere Matteo Martinuzzi (Prato), miglior giocatore Thiam Abdou Aziz (Monaco). Quest’ultimo si è aggiudicato anche il viaggio a Londra e il biglietto per assistere alla finale di Champions League, il prossimo 25 maggio. Un premio speciale è stato donato dall’AIAC, l’Associazione Italiana Allenatori Calcio, ai due mister finalisti, Fabio Bonavolta del Prato e Dos Santos Manu del Monaco. L’A.C. Capostrada ha consegnato a Samuela e Maurizio Fagni, una targa in ricordo di questo settimo Memorial, nato per ricordare il padre, Anselmo Fagni. Durante l’e-

vento finale, sono stati resi noti anche i vincitori del concorso indetto per la prima volta quest’anno: “Un disegno che dona un sorriso”, l’iniziativa benefica a favore della Fondazione Meyer di Firenze, alla quale è stato devoluto anche il ricavato delle singole partite. Il concorso prevedeva la realizzazione di un’eventuale futura mascotte del torneo ed era riservato ai bambini dai 3 ai 14 anni. Più di cento sono stati gli elaborati pervenuti nel pomeriggio al “Marcello Melani”, suddivisi poi per fasce di età. Fra questi, i migliori sono risultati: il disegno di Giulio Tesi ( il migliore per la fascia dai 3 agli 11 anni), quello di Mattia Bonavolta (il migliore per la fascia dagli 11 ai 14 anni). Inoltre, l’altro, sorteggiato tra tutti, è stato quello di Niccolò Colella. Sono stati più di mille gli spettatori che hanno assistito alle partite disputate tra 29 marzo e 1 aprile, in diversi stadi della provincia di Pistoia. Più di 600 presenze, tra cui molti addetti ai lavori di società calcistiche di serie A che hanno seguito il torneo durante tutti e 4 i giorni. L’importanza della manifestazione è stata sottolineata anche dai diversi interventi da parte delle autorità istituzionali e politiche che hanno messo in evidenza come questo Memorial abbia saputo legare lo sport alla solidarietà dando così un importante esempio a tutti i giovani che ne hanno preso parte o lo hanno seguito. Per questo sia la Regione Toscana, la Provincia ed il Comune di Pistoia, oltre a quelli di Lamproecchio e Larciano, hanno dato il loro patrocinio collaborando nella riuscita dell’iniziativa.



foto di Chiara Ghilardi

Nuova attività per la bellezza del corpo e dei tuoi capelli Tanta gente è stata presente all’evento di inaugurazione del nuovo spazio dedicato al fashion e alla bellezza. E’ una idea che ha messo assieme Bruno e Luca parrucchieri e il centro benessere e abbronzatura Il Bello del Sole di Bertolucci Massimiliano, in una nuova location, in via Pistoiese che curerà l’aspetto del cliente dall’acconciatura, fino all’abbronzatura e l’estetica in generale. La professionalità, quindi, che si unisce alla creatività e all’arte. Infatti i locali sono stati allestiti e arredati in modo veramente originale con le creazioni uniche al mondo del poliedrico artista ”IHO”, Aleandro Roncarà. “Il Giullare” ha seguito l’evento e la nascita di questo nuovo spazio, con il blog di Clarabella e la nostra fashion stylist Antonella Testa.


di Diletta Severi

Viaggio nel mondo del pattinaggio, del karate e del Taekwondo

L’italo americana Sara Neary, atleta e istrvive a Montecatini: “Il pattinaggio su ghiaccio è uno sport bellissimo. Insegna l’autostima, la conoscenza del proprio corpo e forma il carattere”.

#sport

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Le storie di Sara, Maura e Simone I nostri tre campioni di sport “minori” Una campionessa di pattinaggio su ghiaccio, una di karate e un uomo che ha vinto in tutto il mondo e ora è un maestro di Taekwondo ci hanno raccontato la loro vita dedicata allo sport. Maura Fedi dal 9 al 12 maggio gareggerà ai mondiali della sua disciplina, il karate: “Il mio fidanzato mi ha promesso che se vinco mi sposa. E’ un grande stimolo per arrivare prima”. Li chiamano sport minori. Ma in termini di risultati e partecipazione non hanno da invidiare niente a nessuna altra disciplina. Difficilmente, si parla di queste realtà quanto, invece, lo si faccia con gli

LA RAGAZZA SUI PATTINI

E’ italo-americana, ha 29 anni e vive a Montecatini Terme. Si chiama Sara Neary ed ha una passione inusuale per le nostre zone: il pattinaggio su ghiaccio. “A dir la verità – precisa – a due anni ho cominciato con i pattini a rotelle, una passione trasmessa da mia mamma. Ho praticato attività agonistica fino al 2002. Poi, dopo un’operazione ad entrambi i piedi, ho dovuto smettere”. E ha scoperto il ghiaccio, per caso, in Emilia nel 2006. Dopo due anni di allenamenti e lezioni a Bologna, ha cominciato l’attività agonistica ottenendo sempre il podio. La Toscana è l’unica regione in Italia senza un impianto fisso, quindi praticare questa disciplina è stato fin da subito problematico: fondare addirittura una scuola, quasi impensabile. Eppure, Sara l’ha fatto. “Dal 2009 - spiega - ho cominciato a portare le bambine a fare gare sociali ed intersociali in Emilia Romagna. L’anno successivo, è nata la prima scuola in Toscana di pattinaggio su ghiaccio”. Ma senza una struttura, dove vi allenate? “Giriamo molto, facciamo grandi sacrifici. Infatti, dai 70 bambini iscritti all’inizio, oggi ne sono rimasti 10 (dai 4 anni in più). Dal 2011 siamo tesserati con la società ASD GhiaccioMania e ci alleniamo a Prato”. E i risultati, personali e di squadra si vedono. Sara, ha ottenuto nell’ottobre del 2012 l’abilitazione come prima – ed unica - istruttrice toscana federale per gli sport del ghiaccio (“Ho lasciato anche il lavoro fisso per tentare questo test d’ammissione. Su 300 persone, ne hanno ammessi 100. Per fortuna è andata bene!”), mentre una sua giovane allieva, Giorgia Romani, si è classificata prima alla Ice Cup di Roma. “Il pattinaggio su ghiaccio è uno sport bellissimo: insegna l’autostima, la conoscenza del proprio corpo e forma il carattere”. E la storia di Sara, ne è la più limpida testimonianza.

sport più blasonati: eppure, si vengono a scoprire storie di talenti unici, imprese sportive e successi inaspettati che dovrebbero inorgoglire la nostra provincia.


SE VINCI TI SPOSO

A Pistoia, si scrive Karate e si legge Maura Fedi. Perché Maura non è solo un’appassionata, ma è una che ce l’ha fatta, una che è riuscita a salire sul tetto del mondo, vincendo il titolo più prestigioso del Kata, la disciplina nella quale è campionessa incontrastata. Era il luglio dello scorso anno quando a Siaulai, in Lituania, si sono svolte le gare di qualificazione di questa specialità d’arte marziale e l’atleta nostrana ha vinto l’oro, sia nel campionato del mondo individuale, sia in quello a squadre. “Ho cominciato a praticare Karate sedici anni fa per gioco – ci racconta – dopo che per colpa di un infortunio ho dovuto chiudere con la ginnastica artistica. E’ stato subito amore”. E sono stati subito successi, già dalla cintura bianca (lo scalino base del preagonismo), fino all’ingresso in Nazionale. Il palmares di Maura fa impallidire i campioni più blasonati: a Cervia, nel 2012, ha vinto il Campionato italiano individuale e a squadre mentre l’anno pri-

ma, durante i Campionati del Mondo in Repubblica Ceca, si è aggiudicata l’oro a squadre e l’argento individuale. Cosa ha di bello questo sport, in cui vengono valutati potenza, forza, velocità di esecuzione e sincronia? “Quando salgo in pedana, stacco la spina. Entro in un mondo tutto mio, in cui la tensione diventa adrenalina positiva che mi crea uno stato di vero e proprio benessere”, ci spiega. Il prossimo obiettivo si chiama Melbourne 2013, dove dal 9 al 12 maggio si disputeranno i mondiali, ancora più difficili visto che Maura vi parteciperà da campionessa in carica. L’imperativo è vincere, per concludere in bellezza questa straordinaria carriera e per coronare un altro sogno, quello di una famiglia. “Il mio fidanzato Simone ha detto che mi porta all’altare se vinco in Australia. Non posso non farlo: non vorrei che pensasse che non lo voglio sposare!”

LARGO AI GIOVANI

Simone Niccolai è l’anima della scuola Kin Sori Taekwondo. Fondatore, attuale vicepresidente, maestro federale, festeggerà l’anno prossimo i primi 10 anni di vita di questa società, grande nei risultati, che ad oggi conta ben 100 allievi. Dopo una brillante carriera (per sei anni consecutivi campione toscano, e vincitore di due Internazionali), raggiunto il limite massimo di età per gareggiare, Simone ha deciso di insegnare, formando tanti piccoli campioni. I risultati si sono visti già dall’esordio: nel 2004, infatti, la società si è aggiudicata il terzo posto ai campionati toscani, diventando la prima società toscana a salire sul podio di un titolo nazionale (“La mia più grande soddisfazione”, ci confida Simone). Nel 2012, è arrivato il primo posto ai campionati italiani “Forme” e i primi risultati individuali (David Bendinelli, Cristina Perondi, Pacini Lorenzo campioni italiani e Barbara Lavinotti e Antonio Lussu

bronzo). Ma le ambizioni di Simone si spingono oltre: “Vorremmo poter dare qualche atleta alla Nazionale, in previsione delle prossime Olimpiadi”. Un sogno non impossibile, per altro. “Sono quattro i ragazzi che possono rappresentare il futuro e che fanno già parte della squadra toscana (Hamroudi Leila, Cristina Perondi, Rudy Semola, Ait El Hassan). E’ una bella soddisfazione vedere entrare a scuola dei ragazzini, e poi, nel tempo, aiutarli a crescere come persone e come atleti”, spiega giustamente inorgoglito Simone. Ma la scuola Kin Sori, oltre a vantare giovani promesse del Taekwondo, può avvalersi anche di prestigiosi insegnanti, come Antonio Lussu, Maestro Quinto Dan e commissario tecnico regionale. E vogliamo chiamarli ancora sport minori?


“Ville in fiore sognando la California”, lo spettacolo dei giardini di Villa Lazzareschi

#news

Otto dimore, tra palazzi e ville delle colline lucchesi, apriranno i loro giardini: villa Lazzareschi, villa Mazzarosa, villa Gambaro La casa, La Casa Gialla, Palazzo Bove, Palazzo Bonvisi, Villa Pierotti, Vitta Tani. I Giorni sono dall’ 11-12 maggio e 18-19. Ogni villa metterà in risalto la bellezza dei propi giardini, arricchendola con mostre di floricultura scultura pittura, terre cotte, degustazioni di vini, oli, il pane di Capannori, prodotti d’eccellenza del territorio e dando anche impor50 tanza alle mostre di artigianato locale, patrimonio ricco di tradizioni. Il fiore all’occhiello della manifestazione saranno una mostra del settecento di Pompeo Batoni a Villa Tani e la mostra dello scultore Achille Pardini a Villa Lazzareschi. Per allietare la visita ai giardini ci sarà la possibilità di spostarsi tra una dimora all’altra in carrozza con partenza da Villa Lazzareschi. Villa Lazzareschi vuole trasmettere l’amore e la passione dedicata per mantenere la bellezza dei propi giardini. Per vedere il programma nei dettagli e avere tutte le info degli eventi, consultate il sito della villa www. villalazzareschi.it.

VIP watching Quando i Vip arrivano nella nostra provincia non possono sfuggire all’obiettivo de Il Giullare

Alla festa di Emanuele Pagano e Rosa Baiano, bella coppia del Grande fratello 11, c’era anche Il Giullare. Al ristorante “Le Grand cafè d’Europe” sono arrivati fans da ogni parte d’Italia.

La bellissima Velina Federica Nargi (attuale fidanzata del bomber della Juventus Alessandro Matri) è stata avvistata da Il Giullare al negozio Vanity Chic di Pistoia, insieme alla titolare Isabella.

Nuova gestione e tante sorprese al Minigolf Nuova gestione e una bella riorganizzazione per il Mini Golf di Montecatini in viale Bustichini. L’attesa è per il 15 maggio, giorno dal quale inizierà la nuova stagione della struttura ludico sportiva della città. Tante, quest’ anno, le novità del parco dei divertimenti, ideale per bambini e famiglie.

Oltre che una nuova proposta della ristorazione anche con ottime pizze. Al minigolf, oltre che giocare a fare buca, ci sono altri spazi per divertirsi e per intrattenere i propri bambini con personale qualificato. Insomma, un modo per passare una bella serata (o giornata) in famiglia.

Vannucci aiuta la lotta alla violenza sulle donne Gradito fuori programma durante la trasmissione “Senza chiedere permesso”, in onda ogni venerdì pomeriggio su TVL, condotta da Paola Bardelli e Diletta Severi. Ospite della puntata dell’otto marzo scorso, “365giornialfemminile”, l’associazione con sede a Montecatini Terme dedicata alle donne vittime di violenza. Durante l’intervista alla vicepresidente e alla psicologa della Onlus, è intervenuto a sorpresa Andrea Massaini, responsabile marketing

dell’Azienda Vannucci di Pistoia, che ha annunciato una donazione, inaspettata ma gradita, da parte dell’Azienda all’Associazione (che lavora da più di 7 anni sul territorio grazie essenzialmente a donazioni di privati). Il bel gesto è stato immortalato dalle telecamere di TVL: che possa essere di esempio per altre aziende che vogliono sostenere l’attività di questa importante associazione.

A Pescia nasce “Cantina Nobile”. Alex Toci e Sergio Puccinelli lanciano la nuova enoteca A Pescia è cominciato un nuo-

sta del settore. Già il giorno

vo modo di bere e degustare

dell’inaugurazione, il locale (ex

il vino. Si chiama “Cantina No-

Enoteca Malucchi di Pescia) è

bile”, con il sottotitolo EnoBar

stato assalito da tanta gente

OstiNati. Una idea che ha ri-

che ha gustato i migliori vini,

scosso grande successo in

ma non solo. Perché “Cantina

tutta la Valdinievole, creata dal

Nobile” è anche american bar,

notissimo barman Alex Toci

apertivi, prodotti tipici, degu-

insieme a Sergio Puccinelli,

stazioni e molto altri. Per sco-

imprenditore e professioni-

prirlo basta andarci.


Pistoiassicura rappresenta il marchio Allianz Loyd Adriatico nei territori di Pistoia, Sambuca Pistoiese, Lamporecchio, Larciano, Serravalle Pt.se, San Miniato, Santa Croce, Cerreto Guidi e Fucecchio. L’agenzia che ha sede in via Marini - zona stadio - è gestita da Francesco Niccoli e Andrea Ghelardini, che hanno ereditato negli anni l’esperienza e la passione per il mondo assicurativo della famiglia Niccoli presente a Pistoia dal marzo del 1953. Il territorio di Montecatini Terme, rappresentato da TermeAssigest, con sede in Via Abruzzo, e’ gestita da Francesca e Benedetta Niccoli. Pistoiassicura, grazie alla profonda conoscenza nel settore assicurativo, alla competenza e professionalita’ dei propri Collaboratori, alla passione profusa nel lavoro, ma soprattutto per merito della fidelizzazione dei propri Clienti, si e’ attestata negli anni, prima Agenzia in Italia per la Compagnia. I servizi partono dalla classica Rc Auto - Bonus Malus e con Franchigia - e si estendono a tutta una serie di coperture legate alla persona - infortuni, malattia r.c. capofamiglia - alle Aziende alle Piccole e Medie Imprese , alle Attivita’ Industriali, con le garanzie all risks Incendio, Furto e Responsabilita’ Civile Terzi. Pistoiassicura offre inoltre una vasta gamma di prodotti finanziari, Investimenti e piani pensionistici legati alla previdenza integrativa.

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Nella foto Francesco Niccoli e Andrea Ghelardini



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