ESTATE

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Anno 4 - Numero 41 - Luglio - Agosto 2013

LA STORIA “Vogliamo sapere la verità sulla nostra bambina che è nata, ma non ha mai visto la luce. Faremo di tutto”

EVENTI Tutte le curiosità, le immagini, gli ospiti e il calendario di “Senti se c’ha un amico”, il nuovo talk show de “Il Giullare” a Montecatini

Iscrizione Tribunale di Pistoia n.9/2009 del 14 maggio 2009

Foto di Alessandro Scerbo

Mensile di Approfondimento della Valdinievole e di Pistoia a Diffusione Gratuita

In spiaggia con i ragazzi dell’Apr - Non abbandonare Fido - Le vacanze INtempo dI crisi




Via della Torretta, 9 (presso Palazzo dei Congressi) - Tel. 0572 031348 - Cell. 392 0128607


Direttore Responsabile Andrea Spadoni aspadoni@ilgiullare.com

Giornalista Lorenzo Benedetti

Fotografia Chiara Ghilardi

INFO@ILGIULLARE.COM

A CURA DI ALESSIO BERTI

Collaboratori Maurizio Carrara Roberto Grazzini Federico Liberati Marco Mungai Rubriche Alessio Berti Antonio Pileggi Antonella Gramigna Giulia Nannini Valerio Buongiorno Alberto Scarsi Stampa Nova Arti Grafiche Signa (Firenze) Società editrice Il Giullare Editore srl

Martina Frosini

L’allegato

La redazione “Duetto” Ti ho chiesto ascoltami mi hai detto racconta. Ti ho chiesto chi sei mi hai detto non conta. Ti ho chiesto delle altre mi hai detto confronta. Ti ho chiesto quando mi hai detto son pronta. Mi hai chiesto cent’euro ti ho detto monta.

Consulenza Legale Avvocato Giuseppe Vanità

Iscrizione Tribunale di Pistoia n°9/2009 del 14 maggio 2009 Layout Grafico e Impaginazione Eva Bugiani ebugiani@ilgiullare.com

Grafica Pagine Pubblicitarie Alessandra Maccanti amaccanti@ilgiullare.com

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Esce il sole dopo la grande crisi

8 #diversamenteestate

DI ANDREA SPADONI

Sommario 12

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#vacanze

#cogitoergozoom

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#amicianimali

#talenti

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#stonature

#l’evento

chiletto in più e presentarsi al meglio per

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la temutissima prova costume. Oggi vale

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#rossettoecioccolato

#politica

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#sorrisiesalute

#curiosità

20 #lastoria E’ estate, tempo di vacanze e di pettegolezzi sotto l’ombrellone. Tempo di diete, di sacrifici alimentari per eliminare quel

per le donne, quanto per gli uomini che in questa epoca hanno le sopracciglia più curate di una Drag Queen. Ma questa estate, non è solo svago, mare, il Mojito al chiosco nell’isola incantata e non è il tempo degli amori fugaci, consumati nello spazio di un tramonto. E’ una estate diversa. Il nostro paese ha passato una

28 #sentisechaunamico

stagione più invernale del solito: piogge, freddo e difficoltà economiche con gran

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40

#sanità

#ilpersonaggio

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#verde

#laviola

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#laprimacosabella

#psicoumanitas

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#spadonipensiero

#illocale

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#eventi

#novità

parte del popolo attanagliato da una crisi mai vista prima. Ora è il momento di respirare e ricaricarsi, ma non di buttare il tempo, semmai sfruttarlo per costruire nuovi progetti, ma anche per riempirsi l’anima e magari stare vicino a chi, crisi e economica o meno, la vita non ha regalto tutte le nostre fortune. Infatti, nell’avi raccontiamo un mondo particolare,

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bellissimo. Fatto di gioia e amore: quello

#l’inchiesta

pertura di questo numero de Il Giullare,

dei ragazzi dell’Apr di Pistoia, in vacanza a Villa Maria Assunta in cielo, a Marina di Massa. Questo racconto, scritto dalla nostra giornalista Giulia Nannini, da tanti anni anche volontaria dell’associazione, sicuramente vi regalerà uno spunto per vivere una estate diversa. Buone vacanze. Ci rivediamo a settembre.



di Giulia Nannini foto di Chiara Ghilardi

#diversamenteestate

8


DIVERSAMENTE ESTATE Abbiamo passato una intera giornata, al mare, con i volontari, i ragazzi e le famglie ospiti della struttura estiva dell’Apr di Pistoia. “Questo è il vero significato dell’amore”.

G

ioia. Anzi no, amore. Anzi no, meraviglia. Sono giorni che penso alla parola con cui iniziare questo articolo, ma non sono riuscita a trovare una parola sola che potesse dare un’idea della vacanza al mare all’Apr. Allora ho deciso di scriverle tutte e tre: gioia, amore, meraviglia. La difficoltà più grande per me che scrivo sarà provare a trascrivere su carta un mondo che conosco molto bene, delle emozioni che toccano le corde più profonde di ognuno di noi, una grazia che è fuori dagli schemi, talmente grande che ti chiedi se sia possibile raccontarla a parole. Proviamoci.

Lucia e i suoi occhi color cielo.

C’è una ragazza, Lucia, che è sulla sedia a rotelle. Se ti chiedessero di lei, non racconteresti mai delle difficoltà che ha, ma parleresti dei suoi occhi color del cielo e di quanto è felice quando le racconti una storia. C’è Elena, una ragazza down. Se ti chiedessero di lei racconteresti di quando la vedi imboccare Simone, il suo amico prediletto sulla carrozzina, di come sa suonare bene l’organo e di quanto sia elegante e raffinata. C’è Fabio, il vice-capo: un ragazzo down che adora ballare e che vuole sposare la sua fidanzata a Las Vegas come Rocky. Poi c’è Paolo, c’è Beatrice, c’è Fabiana, c’è Chiara, c’è Ludovico, c’è Francesco…ognuno di questi ragazzi ha una storia difficile sulle spalle, eppure vi posso assicurare che l’unica parola che non ti verrà mai in mente se trascorri del tempo alla villa a Marina di Massa è “tristezza”. “Gioia”, forse. Anzi no, “amore”. Anzi no, “meraviglia”. Queste sono le parole che ti vengono in mente.

“Accogliamo tutti, da 0 a 90 anni”.

Villa Maria Assunta in cielo è aperta dal 1971. E’ stata ristrutturata nel 2000 ed ospita all’incirca quaranta ragazzi diversamente abili e all’incirca trenta volontari per turno (ogni turno dura quindici giorni). All’interno lavorano ben 45 operatori che si alternano da giugno a settembre.

Inquadriamo meglio la situazione: i ragazzi con handicap dal centro Apr di Pistoia e da tutta la Toscana, vanno in vacanza al mare a Marina di Massa, in una villa pensata appositamente per le loro esigenze. Possono essere accompagnati dalle loro famiglie ed in ogni caso sono seguiti da uno o due volontari ciascuno, a seconda della loro condizione. “Non ci sono esclusioni a priori, la nostra equipe prende in considerazione qualsiasi tipo di disabilità. Accogliamo tutti, dagli 0 ai 90 anni.” Ci spiega Luca Gori, direttore dell’Apr. “Anche per i volontari non ci sono restrizioni: qualsiasi ragazzo, dai 14 anni in su, può venire a fare il volontario. Sono davvero tanti i ragazzi che decidono di trascorrere quindici giorni della loro estate a servizio della nostra realtà”. E i numeri danno ragione al direttore: in tutto ci sono sui quaranta ragazzi disabili e all’incirca trenta volontari per ogni turno (ogni turno dura quindici giorni). Una giornata al mare si svolge così: sveglia alle 9, colazione e poi tutti al mare: qui i volontari animano la mattinata con giochi, passeggiate, bagni in mare. Verso mezzogiorno si torna alla villa, all’una si pranza, alle due i ragazzi si riposano e per i volontari c’è la quotidiana riunione in cui si fa il punto della situazione e si decidono le attività della serata. Alle quattro c’è la merenda, poi si torna al mare fino alle sette, ora della messa. Alle otto cena, alle nove inizia la serata animata dai ragazzi con karaoke, giochi, balli; alle dieci e mezza c’è la preghiera della sera e poi a letto. Adesso che vi ho descritto per filo e per segno come si svolge una giornata, fate conto di non avere la benché minima idea di quello che accade al mare. Nessuno che trascorra una settimana, un giorno o anche solo un paio d’ore in quella villa racconterebbe mai quello di cui vi ho parlato io.


Il ballo del mattone e Y.M.C.A. Vi parlerebbe invece della gioia sui volti dei ragazzi quando fanno il bagno, della sensazione di meraviglia che tu volontario provi quando dopo aver tagliato la carne al tuo assistito lui ti sorride e ti dice “grazie”, dell’amore che c’è dietro ad una carezza, una abbraccio o un bacio di un ragazzo, di come ti senti pieno di vita quando la sera del sabato li fai ballare improvvisando una mini discoteca su tormentoni come “Il ballo del mattone” e “Y.M.C.A.”, delle risate che ti fanno fare, dello stupore che si prova nell’essere fermamente convinti che in quei quindici giorni tu ti sia preso cura del tuo assistito e alla fine scoprire che è il tuo assistito che si è preso cura di te. Forse chi ha vissuto quell’esperienza proverebbe anche a raccontarvi a parole l’amore, la forza, il coraggio, la grandezza delle mamme dei ragazzi diversamente abili. E, forse, si sentirebbe in difficoltà quando si accorge che quello che ha visto, quell’amore lì, non lo può raccontare: ti riempie il cuore, i polmoni, il fegato, la forza di quelle donne è talmente grande che ti chiedi come sia possibile raccontarla a parole, rendere l’idea di chi lotta tutti i giorni contro la sofferenza e riesce a

trasformare questa lotta in una festa, in un inno alla vita.

Il vero significato dell’amore. Ecco, forse è così che descriverei l’esperienza del mare a Marina di Massa: un inno alla vita. E tanto è forte questo inneggiare alla vita, alla bellezza, alla grazia, che ti lascia un po’ senza fiato. Vedere Francesco, Beatrice, Simone, Lucia, Serena in acqua a fare il bagno, perché il bagno lo fanno tutti, anche i ragazzi sulla carrozzina, è qualcosa di molto difficile da raccontare.. fai il bagno con loro ed esci dal mare bagnato dalla vita più che dall’acqua, scaldato dai loro sorrisi piuttosto che dal sole. E quando te ne vai dalla villa Maria Assunta in Cielo, questo il nome della struttura, l’unica cosa di cui hai voglia è tornare indietro. E ringraziare quei ragazzi, uno ad uno, per quello che hanno fatto per te. E ringraziare gli altri volontari che hanno condiviso con te questa esperienza. E ringraziare le famiglie dei ragazzi che ti hanno fatto capire il vero significato della parola “amore”. Ecco, adesso che l’ho finito questo articolo ho trovato la parola con cui iniziarlo: GRAZIE.


“Io, volontaria da dieci anni all’Apr. Questa è la bellezza della vita” “Faccio la volontaria da dieci anni. L’Apr e soprattutto l’esperienza del mare che ho vissuto a lungo in prima persona hanno cambiato totalmente il mio modo di approcciarmi alla vita, alle persone, mi hanno fatto capire quale sia la vera “bellezza”: quella che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno e che si nasconde dietro le piccole cose, i piccoli gesti e che troppo spesso accecati dalla nostra quotidianità e da noi stessi non riusciamo a vedere. Non è un caso se le mie amicizie più forti, le persone che stimo e rispetto di più ed una persona per me molto speciale siano legati proprio all’Apr.” (Giulia Nannini)

“Il soggiorno di Ronchi è un barlume di gioia” Per Annalisa è “l’isola che non c’è”. Mamma di Laura, una vita tutta per lei. Il mare, la luce forte del sole, la sabbia, l’andare e venire della gente, di altre mamme e babbi, giovani volontari, ospiti occasionali, terapiste ed educatori, creano relazioni ricercate o di fatto e la vita diventa “normale” per qualche giorno e, negli spazi, quando l’anima si rilassa possono giungere barlumi di gioia. La zia Alemagna: una vita per il nipote, giovane e gagliarda non si rassegnò passivamente alla sorte e volle che Paolo crescesse curato come si poteva convenire 50 anni fa e dette vita all’associazione. Paolo, guarda chi c’è? Allora Paolo saluta e se vi avvicinate vuole toccarvi ed ogni suo gesto per Morena la mamma e la zia, è sempre nuovo, sempre una scoperta, come ogni parola nuova ed ogni gesto di un amore di bimbo che cresce. E’ bello far vedere Paolo che saluta attento, lì sulla carrozzina, sulla spiaggia in attesa dell’ora del bagno. Poi arriveranno i ragazzi col job, col job sul canotto e olè, cullato dalle onde anche Paolo può abbandonarsi ai suoi sogni. Chissà quali misteri nasconde, chissà quali saranno gli angeli riservati per lui? Potremmo raccontare mille storie. Al soggiorno di Ronchi le storie si mischiano l’una con l’altra perché si respira aria di libertà. Gli animi si alleggeriscono ed il peso grande di ciascuno può sembrare più leggero quando è condiviso, partecipato, compreso, preso in carico come può un giovane che scopre questo mondo per la prima volta, od un altro famigliare che ha vissuto e vive un’esperienza simile. E qui è proprio il fine della riabilitazione che si esalta. Luigi Bardelli (Presidente Apr Onlus)


di Lorenzo Benedetti

Estate al risparmio: drastico calo delle prenotazioni rispetto a qualche anno fa. E chi parte predilige sempre le località low cost Ci sono alcune attività turistiche che hanno subito un calo del 70% delle prenotazioni per le vacanze estive. Prima le ferie erano il classico pacchetto settimanale: otto giorni complessivi con sette notti in hotel (o nel villaggio). Ora la maggior parte delle famiglie, ma anche i giovani, prediligono il week -end lungo. Le mete predilette sono sul Mediterraneo, in particolare la Grecia.

#vacanze

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Estate. Stagione di partenze, di ferie, di mare, di montagna, di stop dal lavoro. L’unico periodo in cui ci si può permettere di staccare la spina e partire. Forse qualche anno fa. La vacanza ai tempi della crisi è infatti sempre più difficile da far rientrare nel

budget annuale di ognuno di noi, zeppo com’è di ingenti spese obbligatorie che costringono a tagliare quelle superflue, prime tra tutti i viaggi di piacere. E la difficile situazione in cui riversano le agenzie ne sono una testimonianza.

Cali continui L’enorme diminuzione di prenotazioni si avverte paragonando i dati di questa stagione con quelli di 3-4 anni fa, il periodo cioè in cui la crisi ebbe inizio. Da allora il calo di partenze ha raggiunto, per alcune attività, fino il 70%. Se invece ci limitiamo a fare un confronto rispetto allo scorso anno, la situazione rimane grossomodo stazionaria, nonostante resti

una certa tendenza al peggioramento. Chi soffre di più sono quelle agenzie di viaggi che hanno sempre avuto una clientela formata da persone con reddito medio-basso. E’ infatti questa la fascia di popolazione che, con l’avanzare delle problematiche economiche, si trova costretta a non partire più.

Obbligo Low Cost La stragrande maggioranza di chi ha invece la disponibilità e la voglia di andarsene, pone questa domanda appena messo piede in agenzia: “Come posso partire e spendere poco?”. L’interesse verso un luogo prescelto va sempre più scemando. Ormai sono gli addetti ai lavori a proporre le destinazioni agli aspiranti turisti, non il contrario. Quella stretta minoranza che ha in mente una località ben precisa

e vuole visitarla, prenota con diversi mesi di anticipo in modo da gestire il tutto nel più puntiglioso dei modi. La soluzione opposta, il “Last minute”, cioè quel viaggio scelto pochi giorni prima della partenza, è un’altra soluzione che tanto va di moda in questi anni, ma resta sempre subordinato al “Low cost”, prezzo basso, prima vera discriminante tra una partenza e una permanenza.

Se parti, dove parti e quando parti In questo quadro quantomai pessimistico, chi ne ha la possibilità fa bene a montare su una nave o su un aereo per lasciare la provincia e, magari, la nazione, anche se il tempo a disposizione è drasticamente diminuito in questi periodi di magra. Le ferie che vanno oltre il classico pacchetto settimanale (8 giorni e

7 notti) stanno diventando un fenomeno sempre più raro, rimpiazzato da “week-end lunghi”, dalla durata di 4-5 giorni. Le mete predilette restano quelle che si trovano sul Mar Mediterraneo, Grecia in testa, e sul Mar Rosso, sperando così di trovare un mare splendido a prezzi comunque ragionevoli.

Che il settore sia in crisi è evidente, come del resto accade in ogni altro campo del consumo in Italia. Sentendo l’opinione di alcune agenzie di viaggi, è stato possibile capire come portare avanti un’attività di questo tipo sia, ora come ora, una vera impresa. Per far fronte a questo le soluzioni sono molte, dal taglio, in alcuni casi totale, del personale al trasfe-

rimento dell’azienda cercando maggior fortuna altrove. Le partenze si riducono sempre più, ma alcuni lievi segni di ripresa si sono visti, soprattutto a Pistoia, dove rispetto all’inizio dell’estate qualcosina in più si sta muovendo. Tutto rigorosamente all’insegna del “Low cost”, diventato il primo obiettivo del viaggiare moderno.

Per realizzare questo servizio abbiamo raccolto le informazioni dalle seguenti agenzie di viaggi: ANTOLOGIA VIAGGI - Pistoia PANCIATICHI TRAVEL & BOOKS - Pistoia

RANIERI VIAGGI - Montecatini ORYLANDIA VIAGGI E VACANZE - Pescia GABBANINI VIAGGI - Monsummano ALL STARS VIAGGI - Monsummano



di Alessandro Bianchi

In vacanza con Fido Al mare o in montagna, al lago o in visita a qualche storica capitale. Se quest’anno abbiamo deciso di passare le vacanze in compagnia del nostro cane, ecco alcuni consigli indispensabili per salvaguardare il suo benessere e la nostra tranquillità.

#amicianimali

14

Il medico veterinario Alessandro Bianchi è il titolare e responsabile sanitario della clinica “San Jacopo” di Altopascio. “Il turismo a quattro zampe è sempre più diffuso anche in Italia. Prima di partire è sempre utile sottoporre il nostro amico animale a una visita approfondita dal medico veterinario, per risolvere tutti i dubbi su alimentazione ed evenienze.

Il “turismo a quattro zampe” si va sempre più dif-

iscrizione all’anagrafe canina, tatuaggio o micro-

fondendo anche in Italia. Fino a poco tempo fa c’e-

chip (obbligatori).

ra la tendenza ad affidare il nostro amico a pensioni di fiducia, a parenti o ad amici, oggi si preferisce

PAESI PIU’ SEVERI

non distaccarsi da lui nemmeno nel breve periodo

Gli animali inferiori a tre mesi non possono viag-

feriale, per gustare insieme i meritati svaghi dopo

giare in Europa, perché per effettuare il vaccino

gli impegni di lavoro.

contro la rabbia bisogna aspettare appunto il terzo

Almeno un mese prima della partenza sarà utile

mese di vita. Regole più severe, in aggiunta a quel-

una accurata visita da parte del veterinario che

le appena indicate, per chi abbia deciso di trascor-

potrà aiutare a risolvere tutti i dubbi su viaggio,

rere le vacanze in compagnia del cane in Svezia,

alimentazione ed evenienze avverse che possono

Irlanda, Regno Unito, Repubblica Ceca. Questi

profilarsi durante la nostra vacanza.

paesi hanno deciso di mantenere in vigore anche

PASSAPORTO DEGLI ANIMALI

l’obbligo del trattamento antiparassitario contro echinococco e zecche. Oltre alla vaccinazione antirabbia è opportuno che

Il medico per animali rilascerà un certificato di buo-

l’animale abbia effettuato anche il test di titolazione

na salute che il proprietario porterà con se in viag-

per il controllo degli anticorpi attraverso l’esame

gio insieme con libretto sanitario, dove sono indica-

del sangue. In sostanza,per programmare un viag-

te anche le vaccinazioni effettuate dall’animale. Chi

gio in uno di questi paesi con il proprio animale è

parte per uno dei paesi dell’unione europea deve

necessario organizzarsi un po’ di tempo prima.

invece essere munito del passaporto europeo, che è entrato in vigore dal 1 ottobre 2004 e sostituisce

FUORI DALL’EUROPA

il ginepraio di norme e prescrizioni che rendevano

Chi si reca con il cane fuori dai paesi dell’Unione

impossibile la vita del cane e al padrone.

Europea si confronta con una pluralità di norme e

Il documento è di formato uguale a quello di una

regolamenti. Il consiglio è di contattare il consolato,

carta d’identità, ma la foto è facoltativa. La coper-

oppure l’ambasciata del paese di destinazione per

tina è blu, con il logo a 12 stelle dell’Unione Euro-

chiedere le informazioni necessarie e non avere

pea. Il passaporto contiene in inglese e nella lin-

brutte sorprese alla frontiera. E’ utile anche in que-

gua nazionale tutte le informazioni anagrafiche e

sto caso programma con un minimo di anticipo.

sanitarie del proprio animale: data di vaccinazione

Nella scelta della località, può essere una buona

contro la rabbia (obbligatoria), eventuali altre vac-

idea privilegiare i paesi dove, per costume, tradi-

cinazioni, identità del cane e del gatto, numero di

zione o legislazione i cani dei turisti godono di una


migliore accoglienza. Regola generale:

viaggio non è certamente gradevole

paletta per raccogliere gli escrementi,

per il vostro Fido, per questo è meglio

museruola al seguito e cortesia, faci-

cercare di evitare questi viaggi, specie

litano ovunque l’accoglienza del cane e del suo padrone. Per maggiori informazioni: www.dogwelcome.it e www.

se particolarmente lunghi. Comunque, prima di partire è sempre meglio con-

legadelcane.org

sultarsi con il veterinario.

REGOLE GENERALI DI VIAGGIO

COSA METTERE IN VALIGIA

Affrontare il viaggio a digiuno per evitare il mal d’auto o di mare. Quando il digiuno non è sufficiente, si dovrà somministrare una dose idonea di farmaci contro il mal d’auto e di mare che pre-

Oltre al passaporto e al libretto sanitario, il bagaglio del nostro amico deve prevedere una serie di accessori indispensabili per chi va in camper, in

scriverà il vostro veterinario. Una breve

campeggio, in albergo o in casa. Nel

passeggiata aiuterà il cane a rilassarsi e

“corredo” non dovrebbero mancare

a fare i suoi bisogni prima della parten-

i giocattoli preferiti, una borraccia per

za. Occorerrà fare soste con regolarità

l’acqua e una targhetta con indirizzo

e dare da bere al cane specialmente

e numeri di telefono indispensabili in

se è caldo.

IN AUTO

caso di malaugurato smarrimento del nostro amico. Le ciotole, le copertine

Portare abbondante scorta d’acqua (o

per la cuccia, gli accessori per la toe-

in un thermos o travasata nella ciotola

letta, un collare di riserva, i guinzagli, le

a ogni sosta). Fare qualche passeg-

palette igieniche e soprattutto il cibo.

giata alle soste, rigorosamente con il guinzaglio. Attenzione ai colpi d’aria condizionata.

NAVE E AEREO E’ bene contattare preventivamente

PREVIDENZA E ASSICURAZIONE Prima della partenza sarà bene verificare che sulla polizza assicurativa sia

le compagnie per documenti norme e

menzionata la copertura legale del

regolamenti. In linea generale, comun-

cane. L’assicurazione “a responsabilità

que, in aereo si consente l’accesso in

civile” coprirà in merito a danni che può

cabina agli animali di piccola taglia il

provocare a persone o cose. Verificate

cui peso non è superiore ai dieci chi-

che vi siano tutte queste opportunità

logrammi. Ovviamente gli animali devono stare nel trasportino, dai quali potranno uscire solo con il consenso

nel contratto assicurativo. Non dimenticatevi di allestire anche

del comandante. Gli animali di media

una cassetta del pronto soccorso. An-

o grande taglia invece devono sosta-

che su questo consultatevi con il vo-

re nelle apposite gabbie nella stiva. Il

stro veterinario prima della partenza.



P I L E G G I

{

A N T O N I O

Gli animali non sono un lusso In queste settimane, sono arrivate alcune novità relativamente ai

Da anni, mi pregio della compagnia di un cane; e posso dire che,

diritti degli animali (per esempio, a Pistoia, i giardini pubblici non

ogni volta che se ne sono andati, è stata una sofferenza che si

sono più vietati, pur se a determinate e giuste condizioni); novità

rinnova ogni volta che mi capita di incrociare una loro foto o che mi

che hanno alimentato più di un’affermazione critica o dubbiosa;

capita di rivedere i luoghi dove abbiamo corso e giocato insieme.

affermazioni, quei musi storti meritano attenzione, esprimono punti di vista, che sarebbe sbagliato ignorare. I critici di questi eventi a favore degli animali, sostanzialmente si soffermano sulla scarsa rilevanza del problema, rispetto ad altre priorità ovvero evidenziano come sia eccessiva questa sensibilità animalista, perché, in fondo,

Ho due figli e niente al mondo amo più di loro, ma il mio Achille occupa un posto speciale nel mio cuore come lo occupa nei cuori di ciascuno di noi; Achille non è un “lusso”, ma è parte della famiglia; è il piacere di qualcuno che trovi comunque lì, che ti aspetta e ti fa compagnia senza chiedere niente; è il compagno dei miei figli,

non si tratta di essere umani.

accoccolato ai loro piedi, nei pomeriggi di inverno, quando litigano

E’ innegabile che, rispetto alla fame del mondo, alla disoccupazio-

con i compiti; è il piacere della passeggiata serale che ti “costrin-

ne crescente o alla crisi economica, dove far passeggiare il cane

ge” ad accantonare le angosce del quotidiano o, comunque, ti

appare una questione di secondo e terzo piano, ma il punto è che

aiuta a rischiararle di una luce meno fosca.

non ha senso indicare una scala valoriale o, meglio, se decidiamo

Se, poi, avete qualche altro dubbio, allora provate a fermarvi un

di dare un “valore” quantitativo ai problemi ed alle soluzioni, allora

attimo a guardare Gabriele e Frank, un giovane dinamico e pieno

dobbiamo davvero esaminare i fatti per quelli che sono.

di interessi e certo non avvolto dalla noia, che, però, non sapreb-

I critici di questo animalismo avvertito come un lusso dovrebbero conoscere l’anziano e gentile signore che, tutte le sere, verso le sei, passa nei pressi di casa mia, con un piccolo meticcio, con il quale si guardano e si parlano; dovrebbero vedere la serenità e la gioia di quei due esseri che non sono una sequenza di valori (prima l’uomo poi il cane), ma sono un connubio inscindibile, dentro cui

be rinunciare al suo meticcio di colore scuro, compagno dolce e straordinario, che, da un momento all’altro, vi potrebbe stupire alzandosi su due zampe, abbracciandovi e tirandovi su con una ragionamento sulla bellezza della vita. Per tutto ciò, per queste “banali” motivazioni, dove poter pas-

ognuno dei due esseri porta la propria sensibilità, regala le pro-

seggiare con il cane, in città, non è un fatto sociale di secondaria

prie gioie o sofferenze. Quel vecchio signore ottiene da quell’es-

rilevanza. Non lo è un lusso. Non lo è. Ve lo dico io, ve lo dicono

sere scodinzolante molto più di quello che otterrebbe da qualsiasi

anche quell’anziano signore, il suo meticcio; ve lo dicono Gabriele

(umano) servizio sociale.

e Frank. Ve lo dice il mio ingombrante Achille.

17 #stonature

anche su facebook ne ho trovata qualche traccia malcelata. Quelle



di Giulia Nannini

Ci siamo. Il tanto atteso momento è arrivato. Sto parlando del momento in cui inizi ad approfittare di tutte le promozioni in profumeria per accaparrarti il miglior anticellulite in circolazione, quel momento in cui maledici le migliaia di volte che quest’inverno hai detto “settimana prossima mi iscrivo in palestra” e tutto quello che sei riuscita a fare è stato iscriverti a Zalando.it, il momento in cui di conseguenza cerchi di mettere la coscienza apposto caricando la sveglia alle 6 e pensando “domattina mi alzo presto e vado a correre”, quel momento in cui gli abitini estivi evidenziano con la loro delicata sincerità il gelato da 3€ Nutella e fior di latte della sera precedente… il momento in cui ti rendi conto che non puoi più rimandare, domani è stato fissato il primo giorno di spiaggia con gli amici: è il momento della prova costume. Maggio. I buoni propositi cominciano almeno verso il quinto mese dell’anno, quando iniziano a spuntare le belle giornate e inizi a tirare le fuori le magliette scollate. Di solito io verso l’inizio del mese comincio a pensare che devo comprare un anticellulite per arrivare in forma perfetta per l’estate. E già il solo pensarlo mi fa stare apposto con la coscienza. Poi, di solito, finisce che l’anticellulite me lo regalano le mie amiche per il compleanno, il 21 luglio, quando ormai neanche se passassi l’intera giornata a cospargermi di creme riuscirei ad ottenere un minimo di risultato. Giugno. Verso giugno, poi, inizia un altro immancabile appuntamento estivo: il “non posso, sono a dieta”. La dieta estiva è il rito più detto e meno fatto della storia dei riti, è così non praticato che ormai pure i settimanali estivi si inventano la dieta del “mangia quattro gelati il giorno e perdi comunque 200 gr a settimana”, perché gli slogan del tipo “depurati in vista dell’estate” è sicuro che rimangono sul bancone dell’edicola. Nel 2013 hai talmente tanti pensieri che non aggiungeresti anche quello di “depurarti in vista dell’estate” neanche pagata. Però un “sacrificio” lo fai sempre: invece di una coppa di gelato maxi ti limiti a quella grande, anziché 100 gr di pasta ne mangi 95, la coca la prendi Light e già dentro di te sei soddisfatta di come stia andando la tua dieta. Luglio. Altro step: la ginnastica. Allora, devo dire che a me hanno fatto sempre tanta invidia quelle ragazze dei film che si alzano la mattina alle 5.30, si fanno una veloce coda di cavallo allo specchio, si infilano calzoncini corti e scarpe da ginnastica e vanno alla conquista dei parchi, strade, campi più vicini a ritmo di jogging, poi alle 6.30 tornano a casa, fanno una doccia veloce, un filo di trucco, si mangiano 3 fette biscottate con un po’ di miele, un bicchiere di latte e alle 8.15 sono a lavoro

sorridenti e raggianti come se un fusto di due metri le avesse appena detto che voleva essere il padre dei suoi figli.. ecco, dico. A parte che io nei film non ci vedo mai le ragazze un po’ pienotte con qualche buchino di cellulite qua e là andare a correre, ma solo le figone con due metri di gamba e un lato b degno della modella di Intimissimi, ma vabbè. Vi volevo invece raccontare la mia esperienza con la sveglia alle 6 per andare a correre. La sveglia è suonata alle sei, io l’ho spenta e mi sono girata dall’altra parte chiedendomi cosa mi fosse passato per il cervello quando la sera prima avevo deciso di interrompere i miei beati sogni notturni per un motivo così futile. Poi, spinta dai sensi di colpa per la scorpacciata del giorno prima, alle 6.30 sono riuscita a scendere dal letto, sperando che poi la mia giornata sarebbe stata raggiante e meravigliosa come nei film. Mi sveglio incazzata, mi vesto incazzata, e vado a correre. Sono talmente stanca che dopo 2-3 minuti mi sembra di aver finito la maratona di New York e decido di rallentare il passo. La mia corsa finisce dopo esattamente 7 minuti da quando era cominciata, torno a casa, mi ributto sul letto, mi sveglio talmente in ritardo per andare a lavoro che neanche riesco a farmi la doccia, mi fermo di fretta a mangiarmi un cornetto alla marmellata con cappuccino dalla fame che avevo, arrivo in ritardo a lavoro con due borse sotto gli occhi da far invidia alle occhiaie di Laura Chiatti e rimango incazzata e stanca per tutta la giornata. Ho poi deciso di lasciar perdere la corsa mattutina. Per ovvi motivi. E adesso arriviamo ad agosto, con l’ultima cosa che caratterizza il periodo estivo e la relativa ansia da prova costume: sono i tanto a noi cari falsi miti. Mi spiego meglio: noi ragazze, quando vediamo che la crema anticellulite non ce la siamo messa, la dieta non l’abbiamo fatta e a correre non ci siamo andate, ci consoliamo con qualche falso mito, del tipo: l’abbronzatura snellisce, bere due litri di acqua al giorno fa andare via i cuscinetti, camminare dieci minuti sulla sabbia rassoda il lato b, giocare dieci minuti a racchettoni sotto il sole con tuo cugino equivalgono a trenta minuti di corsa, ecc.. Raccontarcelo ci piace tanto e ci pulisce dai sensi di colpa per non aver fatto “il nostro dovere” nei mesi precenti. Io, dopo anni di diete inesistenti e corse mattutine mai fatte, concludo con un’affermazione che mi diceva sempre mia nonna e che più vado avanti e più che mi accorgo di quanto aveva dannatamente ragione: “Amore, mangia. Tanto a chi tu devi garbare, tu gli garbi anche con due chili in più”. Amen.

Si fanno sacrifici, rinunce, diete, palestra, le corse alle sei la mattina. La prova costume raccontata in tutte le sue stagioni: da quella dei buoni propositi (maggio), fino alla constatazione che anche con due chili in più siamo belle lo stesso. 19 #rossettoecioccolato

L’ansia della prova costume

Rossetto e Cioccolato


di Andrea Spadoni foto di Chiara Ghilardi

“Cosa è accaduto alla nostra Kristal? Vogliamo la verità” Prosegue la battaglia dei genitori della piccola nata morta Il 7 maggio scorso, la loro bambina, Kristal, è morta. Più precisamente è nata morta. Oggi, Marco Sostegni, 31 anni e la moglie Ambra Martini, 31, combattono una battaglia legale perché voglio fare luce su quel dramma che non dimenticheranno mai.

LA VERITA’ PER KRISTAL “Stiamo facendo tutto questo perché vogliamo sapere la verità – racconta Marco, molto conosciuto anche in Valdinievole e a Pistoia, sia nel mondo del calcio, sia come gesture di locali notturni – vorrei anche che la nostra storia facesse riflettere le persone che entrano a lavorare in un ospedale, perché lo facciano seriamente, con la giusta sensibilità. In un caso come quello di nostra figlia Kristal, forse, sarebbe stato meglio ascoltare più la mamma che i macchinari e magari con un minimo di più chiarezza si poteva cercare di evitare il peggio. Ai genitori invece mi viene da dire di essere più decisi, informarsi, chiedere la massima attenzione a medici e infermieri”.

“NON VOGLIAMO INCOLPARE NESSUNO” Marco e Ambra vogliono anche sottolineare: “Non vogliamo incolpa#lastoria

20 re nessuno. Ma abbiamo questo dubbio che vogliamo chiarire. Lo facciamo per Kristal, glielo dobbiamo. Le persone che hanno valori profondi si comportano così”. Mentre li intervistiamo e ovvio che sul volto di questi due giovani genitori cali la tristezza. A rompere il ghiaccio e riportare un sorriso generale è Kevin, il primogenito. “Ci preoccupiamo anche per lui – prosegue Marco Sostegni – come glielo raccontiamo che la sorellina non c’è più? La aspettata nove mesi, a volte la chiama da una stanza all’altra. Non è certamente semplice raccontare l’accaduto a un bambino come lui. Per ora gli abbiamo detto che è andata in cielo”. I fatti risalgono al 7 maggio scorso. La piccolo Kristal era nata morta all’ospedale Campo di Marte di Lucca, dove la madre Ambra Nannini era stata ricoverata in giornata.

“LA BIMBA ERA SANA” “La bimba era sana – sottolineano i due genitori - pesava 3 chili e mezzo. Non avevamo la minima idea che potesse accadere tutto

“SENSAZIONE TERRIBILE” “La notizia ce l’ha comunicata l’ostetrica – spiega Ambra – è venuta da me mentre avevo le contrazioni e non ha sentito il battito. Così mi ha mandato in ospedale per il tracciato e dopo l’ecografia mi hanno comunicato che Kristal era morta. Successivamente mi hanno fatto prendere dei medicinali, in modo che partorissi. Quando vedi nascere il corpicino morto è un momento veramente terribile. Ho provato anche tanta rabbia, perché la mattina sentivo il suo battito, era normale. Cosa sarà accaduto? Quando Kristal è nata – prosegue Ambra Martini – non aveva né il cordone ombelicale legato al collo, né un nodo. Non si riusciva a capire cosa fosse successo. Così è stata disposta l’autopsia, ma anche attraverso questo esame non ci sono state risposte chiare”.

questo”. In effetti la gravidanza era andata bene. Solo qualche setti-

ESPOSTO ALLA PROCURA

mana prima del 7 maggio, Ambra, aveva avvertito dei dolori ed era

Il 9 maggio a Marco e Ambra è stato restituito il corpicino di Kristal

andata a farsi visitare in ospedale. Erano la 35°, 37° e 38° settimana

che è stato seppellito. Dopodiché la coppia si è rivolta all’avvocato

(Kristal è morta la 39°). Le prime due volte la mamma è stata sotto-

Manuele Ciappi di Prato per presentare un dettagliato esposto alla

posta a un controllo con il tracciato (esame che mostra lo stato di

procura della Repubblica contro l’ospedale Campo di Marte di Luc-

salute del feto), mentre la trentottesima settimana, gli addetti al per-

ca. “Abbiamo chiesto di rivedere le cartelle cliniche di tutti i ricoveri

sonale specializzati che l’hanno accolta, nonostante manifestasse

di Ambra, precedenti alla morte. Davvero, quello che conta, in un

dolori molto forti tanto che non riusciva a dormire, si sono limitati a

dramma come questo, è sapere tutta la verità. Come facciamo a

una ecografia. “Ecco, in quel caso – non si dà pace Marco Sostegni

farcene una ragione se viviamo con il dubbio che, probabilmente,

– se la dottoressa fosse stata più attenta e soprattutto se avesse

questa morte si poteva evitare? E che Kristal poteva vivere la sua

ascoltato Ambra, forse si poteva capire che la bambina stave sof-

vita? Cogliamo l’occasione, quindi, di ringraziare il procuratore della

frendo? E forse si poteva intervenire e anticipare il parto?”. Purtrop-

Repubblica e il nostro avvocato per tutto quello che stanno facendo

po, cinque giorni dopo, Kristal è morta.

in nostro aiuto. Questi sono dolori che ti segnano”.


Sono stati identificati numerosi fattori di rischio quali l’età materna inferiore a 15 o superiore a 35 anni, la razza, una pregressa morte endouterina, il sesso maschile del feto, il ritardo di crescita, la gravidanza multipla, le basse condizioni socioeconomiche, il fumo, l’uso di sostanze, l’alcol, la trombofilia, patologie materne quali il diabete.

L’opinione Dott.ssa Alis Carabaneanu

Specialista in ginecologia - Ospedale di Prato

“Mi dispiace non c’è battito…” La nascita che coincide con la morte rappresenta sempre un evento triste e inaccettabile. I genitori fanno fatica a credere che il bambino, fino a quel momento scalciante, possa non vedere mail la luce da un momento all’altro”

La nascita che coincide con la morte rappresenta sempre un evento molto triste e inaccettabile. Si fa fatica a credere che il bambino, fino a quel momento scalciante nel grembo della madre, possa cessare di vivere improvvisamente e senza una ragione evidente. Il bambino nato morto rappresenta un tema tabù. Non se ne parla, si tende ad evitare l’argomento e a scansare il confronto. L’immaginario collettivo non lascia spazio nemmeno al lutto, sebbene anche il dolore provocato dalla perdita di un figlio durante la gravidanza vada vissuto come quello dato dalla perdita di una persona che ha vissuto. Il bambino che muore ancor prima di nascere è una cosa inimmaginabile e soprattutto incompatibile con l’idea che abbiamo della vita e della morte. Negli ultimi anni, gli elevati standard della medicina hanno consentito di ridurre drasticamente il numero dei nati morti. La diagnostica prenatale e i progressi fino ad oggi raggiunti danno sicurezza ai genitori fino al momento in cui si trovano di fronte a questa triste situazione. L’entità del problema è impressionante. In Italia, 2000 genitori all’anno perdono i loro bambini dalla 20° settimana di gravidanza in poi. L’incidenza di morte in utero varia dal 2-3 per mille dei paesi industrializzati, tra cui l’Italia, e valori decisamente più alti nei paesi in via di sviluppo (ad esempio 42 per mille in Nigeria). L’OMS definisce decesso fetale la morte del feto di peso superiore ai 500 g corrispondente alla 22° settimana di gravidanza o ad una lunghezza totale di 25 cm. Le cause note di morte intrauterina del feto sono da riferirsi a tutta una serie di patologie tra cui: malattie congenite, infezioni, isoimmunizzazione materno-fetale e tutte quelle situazioni in cui ci sia mancato apporto di ossigenazione al feto, detta asfissia. Proprio l’asfissia rappresenta nell’80% dei casi la prima causa di morte intrauterina del feto. Nel 25-60% dei casi le cause di morte intrauterina del feto restano tuttavia sconosciute e tale percentuale tende ad aumentare progressivamente con l’avanzare dell’epoca gestazionale. Sono stati identificati numerosi fattori di rischio quali l’età materna inferiore a 15 o superiore a 35 anni, la razza, una pregressa morte endouterina, il sesso maschile del feto, il ritardo di crescita, la gravidanza multipla,

le basse condizioni socioeconomiche, il fumo, l’uso di sostanze, l’alcol, la trombofilia, patologie materne quali il diabete, l’ipertensione, le nefropatie, le malattie autoimmuni. Alcuni fattori di rischio sono modificabili, come quelli legati agli stili di vita, altri, non eliminabili, vanno comunque identificati prima del concepimento del figlio. È proprio grazie a un attento screening prenatale che è possibile andare a individuare le donne a rischio e su loro intervenire al fine di ridurre il numero di morti endouterine fetali. Infine risulta di fondamentale importanza un’attenta valutazione e studio dei casi di morte intrauterina, tenendo conto che i risultati che otteniamo sono importanti per indirizzare a precise indagini di diagnosi prenatale la coppia nelle gravidanze successive, affinché non si ripeta questo evento drammatico che si verifica sì in epoca avanzata di gravidanza, ma che molte volte ha le sue radici al momento dell’inizio della gravidanza. Nell’immaginario collettivo non c’è spazio per questo lutto: sembra una beffa, un figlio tanto desiderato che muore ancor prima di nascere è una cosa inimmaginabile e soprattutto incompatibile con l’idea che abbiamo della vita e della morte. Per questo è importante che noi tutti, medici e ostetriche, siamo preparati a sostenere i genitori nelle loro richieste, a stare al loro fianco rispettandoli nel loro dolore, offrendo loro consulenza senza imposizioni o decisioni prese al loro posto, facendo anche percepire loro il nostro shock e il nostro dolore per la morte del figlio. Importante è non minimizzare mai la perdita con frasi del tipo «siete ancora giovani, ne arriveranno degli altri» o «in fondo avete già dei figli». Importante è anche il ruolo dei massmedia nel presentare la notizia, senza far ricadere (come spesso e ingiustamente accade) la colpa sul personale sanitario e mettere il bollino della malasanità. Un primo punto di appoggio per il supporto psicologico dopo la morte in utero si può trovare online sul sito dell’associazione CiaoLapo ONLUS, che da alcuni anni promuove formazione e consapevolezza degli operatori sanitari del settore ostetrico.



Sorrisi e Salute Valerio buongiorno Medico Odontoiatra Docente clinico presso l’Università di Padova – Reparto di Implantologia

La ricetta giusta per l’estate? Un sorriso bianco e splendente AL PARI DI UN FISICO A PROVA COSTUME E DI UN’ABBRONZATURA DORATA, UN SORRISO CURATO E SPLENDENTE PARLA DI TE E PUO’ CONQUISTARE MOLTO PIU’ DI MILLE PAROLE. IN TANTI CASI LA SOLA IGIENE ORALE NON GARANTISCE UN BEL COLORE DEI DENTI PERCHE’ NEL TEMPO SI CONCENTRANO ALL’INTERNO

DELLO

SMALTO

I

TANTI

PIGMENTI

PROVENIENTI DA CIBO, BEVANDE, FUMO ED ALCUNI FARMACI. ECCO ALLORA CHE L’INTERVENTO DI UNO SBIANCAMENTO PROFESSIONALE PUO’ DONARE NUOVA LUCE AL TUO SORRISO E FARTI SENTIRE PIU’A TUO AGIO CON GLI ALTRI. hanno poco tempo e che richiedono un risultato immediato, ad

ma allo stesso tempo semplici, e permettono alla maggior parte

esempio prima della partenza per le vacanze o in occasione di un

delle persone di ottenere uno smalto chiaro e brillante, pur sem-

evento importante. L’alternativa, altrettanto valida, è quella di farsi

pre naturale. I metodi più efficaci a nostra disposizione sono lo sbiancamento alla poltrona del dentista con lampada led o con

confezionare dal dentista un kit personale con due mascherine 23 dentali su misura e con siringhe di gel sbiancante a bassa concen-

sorgente laser, e lo sbiancamento domiciliare con mascherine.

trazione. Queste mascherine vanno caricate col gel la sera prima

Nel primo caso è necessaria un’unica seduta di circa 45 minuti,

di andare a letto e vanno portate mentre si dorme per almeno 10

in cui l’azione del gel sbiancante viene amplificata dalla lampada

notti consecutive. Questa seconda metodica è ottima anche per il

professionale. Questo trattamento è indicato per quei pazienti che

mantenimento del risultato ottenuto.

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Oggi le tecniche di sbiancamento dentale sono molto avanzate


E’ già attivissimo il nuovo ospedale di Pistoia Rossi: “Momento di festa per la sanità toscana” “In questo paese e in questa Regione, siamo convinti che la sanità deve restare pubblica, un bene comune, un bene di tutti. Perché il fatto di essere pubblica, deve rappresentare una garanzia - ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - vogliamo una sanità di qualità. Stiamo costruendo ospedali moderni, efficienti e tecnologici. Sono risorse necessarie”.

#sanità

“E’ grande momento di festa per la sanità toscana, ed è normale provare emozione. Abbiamo dovuto lottare per arrivare al traguardo. In questo paese, quando ci si muove per fare qualcosa di buono e di bello, si trovano sempre ostacoli, tranelli, intoppi. Ringrazio tutti i direttori generali che si sono avvicendati e che hanno subito anche processi per questo ospedale. Il cavallo della sanità è pulito, forte e corre bene”. Sono queste le prime parole pronunciate dal presidente della Regione Enrico Rossi, durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo ospedale di Pistoia, il primo dei quattro nuovi ospedali a tagliare il traguardo. Una festa alla quale, con il presidente della Regione, hanno partecipato l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, il direttore generale della Asl 3 di Pistoia Roberto Abati, con il direttore sanitario Lucia Turco e il direttore amministrativo Luca Cei, il prefetto di Pistoia Mauro Lubatti, il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli e la presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni,i sindaci dei 22 comuni che fanno parte della provincia di Pistoia, Edoardo Majno, attuale presidente del Sior (Sistema integra24 to ospedali regionali), insieme a tutti i precedenti direttori (Mauro Pallini, Vairo Contini e Bruno Cravedi), Stefano Cerri di Sat, il consorzio concessionario dei servizi di supporto per i nuovi ospedali. Alla cerimonia è intervenuto anche il vescovo di Pistoia Mansueto Bianchi, che ha impartito la benedizione al nuovo ospedale, dedicato a San Jacopo. “Questa struttura conferma un valore a cui teniamo tantissimo” - ha detto ancora Rossi. “In questo Paese e in questa Regione siamo convinti che la sanità deve essere pubblica, un bene comune, un bene di tutti. Il fatto di essere pubblica deve essere una garanzia. Se introduci il profitto in sanità, la deviazione dall’obiettivo salute è inevitabile. E vogliamo anche una sanità di qualità, oltre che pubblica. Stiamo costruendo ospedali proprio quando si parla di de-ospedalizzazione, può sembrare una contraddizione, invece non è così. L’ospedale diventa risorsa estrema, proprio quando non se ne può fare a meno e quindi deve essere moderno, efficiente e tecnologico”.


Pistoia Nursery park: arte e verde Diecimila visitatori nei primi giorni

Il Parco sarà aperto alle visite dei clienti della Vannucci Piante ma anche, su prenotazione, a tutti gli appassionati di piante e del verde e non solo dei professionisti. Sempre nel mese di settembre si terrà l’inaugurazione dell’opera di Claudio Parmiggiani “Le mani che trattengono le ore”, una colonna in marmo di Carrara, alta 15 metri circa, che dialogherà permanentemente, in perfetta armonia, con la bellezza degli alberi secolari che la circondano.

co ha saputo sollevare attenzioni e interessi che indicano la volontà di aprire nuove strade, stimolando progetti e idee rivolti al settore. “Stiamo lavorando affinché il florovivaismo - ha dichiarato il sottosegretario alle politiche agricole e forestali Giuseppe Castiglione - abbia un’organizzazione di mercato unica, in modo da sostenere gli investimenti, la ricerca e l’innovazione. Lavoreremo a un documento di programmazione che dedichi una particolare attenzione al vivaismo, a questo comparto che nel panorama nazionale sembra di nicchia, ma che in Europa ha un fatturato di 20 miliardi e rappresenta per il paese, per questo distretto, per quest’area, non solo un fiore all’occhiello, ma anche una grande opportunità di sviluppo”. “E’ un vivaio di nuova concezione che ospita esemplari di pronto effetto in vasi decorativi, posti all’interno di aiuole che si snodano lungo percorsi sinuosi – afferma con entusiasmo Vannino Vannucci-. L’idea del Parco Vivaistico è scaturita dalla volontà di valorizzare ulteriormente la nostra offerta di piante monumentali nella consapevolezza, maturata facendo tesoro delle osservazioni dei nostri clienti, che esse necessitavano di una sistemazione che ne permettesse la visione completa rendendo possibile immaginarle in un progetto paesaggistico”.

#verde

25 Il Pistoia Nursery Park ha inaugurato da poche settimane ed è già un grande successo. Molti professionisti ed esperti del settore, tantissimi ospiti del mondo culturale, rappresentanti delle istituzioni e un ampio pubblico di amanti del verde hanno accolto l’iniziativa con grande partecipazione. Tagliato il nastro lo scorso 27 giugno, il Parco, solo nei primi quattro giorni è stato visitato da oltre 10.000 persone, promuovendo la città di Pistoia a “capitale europea del verde” e l’azienda Vannucci a segnare, con successo, un nuovo e importante obiettivo della sua lunga attività. È grazie infatti a questa singolare iniziativa pioneristica della famiglia Vannucci che oggi questo splendido e magico spazio verde di 10 ettari, a metà tra un giardino botanico e una collezione di piante esemplari, può ospitare e mostrare oltre un migliaio di grandi esemplari e coniugare arte e creatività, luce e design. Destinato a segnare una tappa fondamentale nello sviluppo dell’attività vivaistica a livello internazionale, Pistoia Nursery Park propone una trasformazione delle modalità di gestione del territorio dedicate all’attività produttiva e diffonde una cultura del verde nelle nuove generazioni. È in sintonia con questo spirito che è stato pensato, al suo interno, un centro studi sul verde e sul vivaismo. Ed è grazie a questo spirito che l’apertura del Par-


#laprimacosabella

26

Rudargia Reef - “La scatola del tempo� - Meccanismo orologio campanile Pistoia


Nuove foto per “La prima cosa bella”, il nuovo concorso fotografico de “Il Giullare”. Perché questo titolo che richiama lo straordinario film di Paolo Virzì? Perché ai nostri lettori, appassionati di fotografia, chiediamo di immortalare la loro “prima cosa bella”, quello che li colpisce subito, vivendo e passeggiando tutti i giorni nella nostra provincia pistoiese, oppure ad Altopascio. L’unico requisito che chiediamo è che gli scatti rappresentino “cose belle”. Scorci della natura, del paesaggio, centri cittadini, angoli storici dei nostri paesi, specialità gastronomiche, prodotti dei nostri campi. Dovranno essere fotografie che valorizzano la nostra straordinaria terra, fatta di natura, storia e tradizioni. Gli scatti inviateli a info@ilgiullare.com. Date un nome alla fotografia e il fotografo dovrà lasciare il suoi dati e il recapito. A fine anno, a Natale 2013, premieremo lo scatto più bello e nei nostri nuovi uffici allestiremo la mostra con tutte le fotografie che ci saranno inviate. Ci è stata inviata anche la fotografia: “Padulata alle Morette” di Licia Raffaele. L’abbiamo pubblicata sul web all’interno del blocco dedicato al concorso fotografico. È necessario inviare foto in alta risoluzione, altrimenti non sarà possibile pubblicarle.


foto di Chiara Ghilardi

27 Giugno Un giovedì veramente speciale al Gambrinus con l’arrivo delle tre Iene: Mauro Casciari, Andrea Agresti e Giulio Golia. Sul palco anche il campione di rugby italo argentino, Martin Castrogiovanni e il medico dell’ospedale Meyer Lorenzo Genitori.

#sentisechaunamico

Gambrinus tutto esaurito ogni giovedì per gli appuntamenti di “Senti se c’ha un amico”, il talk show ideato da Giorgio Panariello, condotto da Walter Santillo e organizzato da Il Giullare, sta veramente riscuotendo un successo sopra ogni aspettativa. 28 Le Iene Agresti, Casciari, Golia, Castrogiovanni, poi Lele Mora, tra scandali e momenti di successo, il cantatutore Alessandro Canino che ha presentato il suo nuovo album “Io” e quindi il bravissimo imitatore Leonardo Fiaschi hanno davvero tenuto il pubblico (sempre numerosissimo) attento ad ascoltare le nostre interviste e i racconti (assolutamente esclusivi) dei tanti ospiti che hanno calcato il palcoscenico, ormai tra i più prestigiosi della Toscana.


04 Luglio Ha provocato davvero tanta attenzione da parte dei media, l’arrivo a Montecatini dell’ex agente dei vip, Lele Mora. In realtà l’incontro (al quale ha partecipato anche il cantautore Alessandro Canino) è stata una lunga chiacchierata in cui Mora si è raccontato senza filtri..


11 Luglio Satira arte e sport, invece, sul palco del Gambrinus Caffè, giovedì 11 luglio. Due grandi eccellenze come Vauro Senesi e Dario Ballantini hanno incontrato il nostro pubblico. Ospite speciale anche il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella che parlato della nuova Viola.

Nel mese di luglio c’è stato anche spazio per le grandi eccellenze dell’arte, alimentari e dello sport della Toscana. Giovedì 11 luglio abbiamo avuto sul palcoscenico due personaggi davvero di spicco: il famoso vignettista Vauro Senesi, il trasformista di Striscia la Notizia, Dario Ballantini e ci è venuto a fare un sorpresa anche il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella. Mentre il 18 luglio abbiamo portato a Montecatini i rappresentanti del consorzio del Chianti, i cioccolatai più famosi al mondo: Amadei, i produttori dei cantuccini di Prato, Mattei, ma anche comici toscani come Graziano Salvaldori, Niki Giustini, Guido Genovesi e il campione di ciclismo Mario Cipollini.


18 Luglio Eccellenze alimentari, comici toscani e un grande campione: Mario Cipollini. Il terzo appuntamento di luglio è stato appunto all’insegna della nostra regione. Niki Giusti, Guido Genovesi e Graziano Salvadori ci hanno fatto divertire, mentre Mario ha parlato della sua stellare carriera.


di Andrea Spadoni

Eventi ben organizzati sono un importante veicolo di rilancio del nostro territorio

Provate a immaginare se gli americani avessero la bellezza del nostro territorio. Gli scorci dei paesaggi, i panorami, i nostri tramonti. Le viuzze dei paesi medievali e quella magia, assurda, che spesso ti racconta una storia, la storia di un paese, una nazione vigorosa, geniale. La vita di eroi, guerrieri o benefattori che viene descritta semplicemente guardando la facciata di qualsiasi palazzo. Quelle piazze spesso campi di battaglia o culle di artisti planetari. Pensate, poi, se gli americani, avessero la ricchezza dei nostri sapori, del cibo, dei prodotti

Il nostro talk show “Senti se c’ha un amico” ha prodotto risultati che non ci potevamo immaginare. Segno che la popolazione, quando trova un motivo per partecipare ed essere coinvolta, è attiva. Lo stesso vale per la presenza della Fiorentina in città. Bravo l’assessore Pucci a piazzare questo colpo e se si riuscisse a portare anche il Brasile sarebbe il top.

della natura. Quegli odori sciolti nell’aria che si respirano camminando lungo le strade di pietra di quasi tutti i comuni della Toscana e che si fondono, ormai in modo naturale, con il resto del paesaggio. Pensate cosa potrebbero fare. Ci ho riflettuto, pochi giorni fa, parlando e confrontandomi con un amico che era appena tornato da Certaldo, dal festival internazionale del teatro di strada “Mercantia”. Un evento che da venticinque anni attira turisti da ogni parte del mondo. Mi diceva della meraviglia che provavano gli americani quando mangiavano con le mani il fritto di carne o semplicemente patatine, nella carta gialla, un po’ unta. Per loro era una sorpresa, una gioia immensa. Pensate, quindi, al patrimonio che l’Italia possiede. Storico, artistico e alle potenzialità che abbiamo, uniche al mondo. Però cosa accade? Gli americani, meravigliati dai nostri paesaggi, sono capaci di ricostruirli, di inventare un paese artificiale, trasformarlo in attrazione turistica e quindi in economia. Invece noi? Stiamo lì a chiederci perché in questo paese non funziona più niente, a ripeterci che forse “si stava meglio quando si stava peggio”, ma anche a ricordare i bei tempi di quando si spendeva e spandeva. E resta tutto fermo. Questo vale per l’Italia

#spadonipensiero

32

intera, la Toscana, ma anche per il nostro territorio pistoiese. Perché quando le iniziative, gli eventi, si fanno bene, i risultati ci sono. Lo vediamo noi, con il talk show “Senti se c’ha un amico” che abbiamo organizzato al Gambrinus di Montecatini, grazie all’incontro con Giorgio Panariello (ideatore) e Walter Santillo (direttore artistico), che ci ha permesso di portare in città eccellenze toscane, ma anche nazionali, nomi di risonanza e che ha trovato subito una importante risposta di pubblico, ma anche una particolare attenzione da parte dei media regionali e di tutta Italia. E il merito è principalmente di imprenditori che hanno investito loro risorse, perché hanno voluto che il progetto si concretizzasse e prendesse forma. Gli eventi funzionano anche Pistoia, nel mese di luglio, con manifestazioni e concerti di richiamo internazionale che valorizzano la città e tutta la nostra provincia. Poi lo sport. Abbiamo capito che questa provincia è fertile per creare meravigliose iniziative sportive, eventi che accendono i riflettori e generano entusiasmo. A settembre c’è il mondiale di ciclismo e sembra un omaggio a questa parte d’Italia che da sempre produce grandi campioni delle due ruote. Poi abbiamo visto Montecatini pulsare ancora, con l’arrivo della Fiorentina e l’euforia che si è respirata in città tutta la settimana di luglio. In questo dobbiamo rendere merito all’assessore allo sport Stefano Pucci che traferisce le sue grandi competenze nel settore per dare impulso alla nostra economia, ma soprattutto all’immagine di Montecatini. Perché, oltre all’evento di per sé, è la risposta che fa ben sperare. Quando gli eventi sono belli e ben organizzati, l’Italia, la Toscana, anche la provincia di Pistoia, sono territori impareggiabili, unici al mondo. Ben venga quindi, come appare sui quotidiani in questi giorni, anche la nazionale del Brasile. Sarebbe davvero un gran colpo. Dobbiamo continuare così. E se è vero che l’unione fa la forza, le amministrazioni, la politica, devono fare la loro parte. Perché gli imprenditori bravi per creare eventi e per investire, ci sono. Ma vanno stimolati e incentivati. Ripartiamo da qui: sfruttiamo la bellezza della nostra terra e la crisi sarà solo un lontano ricordo.


In occasione dei festeggiamenti del centenario del Gambrinus di Montecatini, il 23 agosto, arriva il sound coinvolgente di una tra le migliori formazioni toscane: VG Big Band, 18 elementi che vantano importanti collaborazioni sia in ambito jazz che pop. Questa realtà del panorama musicale toscano propone un repertorio di brani internazionali rivisitati in modo del tutto coinvolgente, frutto non solo del lavoro di arrangiamento del leader Vincenzo Genovese, ma anche dell’incredibile versatilità della sezione ritmica e di solisti di eccezione tra i quali Dario Cecchini, Stefano Scalzi, Luca Marianini. La Big Band con la sua musica travolgente, accompagna nei suoi concerti 4 vocalist a cui è affidata la parte vocale, infatti pur avendo una matrice prevalentemente jazzistica non è una formazione di swing, ma il suo stile è fortemente influenzato dal gospel, dal funk, dal latin-jazz. (www.vgbigband.com)

La notte bianca di successo è quella di Monsummano. Sold out in ogni angolo della città e tanti spettacoli. La quarta edizione della Notte Bianca di Monsummano è stata un vero successo. Festa fino al mattino tra le piazze e le vie stracolme di persone. Dalle 21.00 fino all’ alba tanta musica, eventi e spettacoli. Locali pieni, strade affollate e spettacoli che hanno trasformato il centro della città in una grande festa. Tra gli artisti più attesi, ovviamente, Alexia, che ha cantato circa un’ora sul palco centrale di piazza Giusti e poi i dj del Papeete Beach di Milano Marittima e del Mamamia di Torre del Lago che con le sue Drag Queen e lo spettacolo degli Abba Dream hanno riempito invece piazza del Popolo, facendo ballare con la loro musica.

33 #eventi

Appuntamento il 23 agosto “VG Big Band” al Gambrinus


ANTONELLA GRAMIGNA

{

Miss Italia bocciata dalla rai (e da Montecatini). Giusto o sbagliato?

#cogitoergozoom

34

Montecatini terme non avrà Miss Italia. La Rai ha bocciato la finale,

traverso l’immagine della “ragazza della porta accanto” , quella “

non trasmetterà il programma. Su quest’ultimo fatto è intervenuto,

del sogno nel cassetto”, magari laureata, ma che desidera essere

addirittura, il presidente della Camera, Laura Boldrini che in varie

premiata per il proprio aspetto fisico o per la propria capacità di sor-

interviste ha promosso la scelta dell’azienda radiotelevisiva pubbli-

ridere davanti a un flash. E’ una colpa? Immaginare la donna come

ca. “Credo che ci si debba rallegrare - ha detto la Boldrini – è una

“oggetto” solo perché liberamente sfila in costume con un numero

scelta moderna e civile e spero che le ragazze italiane per farsi ap-

sul petto, su di un palco, sarebbe come considerare l’uomo subal-

prezzare possano avere altre possibilità che non quella di sfilare con

terno perché ogni domenica, su tutti i campi da calcio d’Italia, scen-

un numero. Le ragazze italiane hanno altri talenti”. La speranza del

dono in campo ventidue uomini in mutande, con un numero sulle

Presidente della Camera, come donna e come istituzione, è quella

spalle, non vi pare? In tutto il mondo, Francia e altri Paesi civili in

di un proseguimento della battaglia verso tutti i media, che svilisco-

testa, si valorizza la bellezza nazionale, un valore, non un disvalore.

no l’immagine della donna. Il principio su cui si basa è quello di non

Mi ricordo lo slogan che si leggeva all’ingresso della città termale,

mettere in “berlina” ragazze succinte, quella di non relegare a mera

era : “Benvenuta bellezza”.Un bello slogan, un bel benvenuto alla

immagine sexy ragazze, magari, piene di talento.

bellezza, quella di tutti. Perchè abbiamo necessità di cose belle, di

Il concorso, vecchio di anni, alla fine ha dato luce a grandi attrici e

cose buone. Anche di leggerezza, perché no, in un momento così

non ha prodotto schiere di pornodive o Veline. Per questo mi pare

difficile dove pervade la tristezza di un Paese in declino da tutti i

un po’ esagerato attaccare Miss Italia per tutelare l’immagine fem-

punti di vista, un bel sorriso e la tanta voglia di partecipare e poter

minile. Un Concorso sicuramente sotto i riflettori e che ha dato adito

sfilare su di un palco, con la speranza di poter vedere valorizzato il

a polemiche, specie anche a Montecatini Terme, con i pro e i con-

proprio aspetto, non è che positivo. Non è ridicolizzare l’immagine

tro, ma che non ha mai fatto male a nessuno, anzi ha portato an-

della donna, non è abbassarne il valore, è, al contrario, esaltarne

che fortuna e soddisfazioni a tante ragazze. La Rai motiva la scelta

la bellezza e un ruolo , anche , un po’ perso. Quello della sedutti-

con il calo di ascolti, quindi economicamente negativo. Ma perché

vità. Ormai dimenticato, purtroppo, a discapito solo di noi stesse.

non pensare ad una nuova formula invece che alla soppressione?

Ma esiste una cosa in realtà che avvilisce e svilisce la condizione

Miss Italia è sbarcata nella città di Montecatini terme che ha prose-

femminile : il fenomeno della prostituzione e del suo sfruttamento.

guito il cammino della città termale precedente, Salsomaggiore, ed

Vorrei capire e chiedere al Presidente Boldrini come possa permet-

ha generato da subito divisioni e polemiche .Soprattutto per i costi

tersi di affermare che una trasmissione che conta 64 anni di storia

(elevati) e per i meri ricavi (pochi pare). Una simile iniziativa, però,

è improvvisamente contro la donna e non fa qualcosa in tal senso.

ha portato Montecatini terme nel mondo facendola conoscere at-

Mi perdoni.


Lisa Buralli tra i finalisti dello storico concorso “Castrocaro”

Sullo stesso palco salì la sua maestra Eleonora Di Miele Ha raggiungo la finale di Castrocaro Terme, la giovane (e bella) Lisa Buralli, allieva di canto di Art Show Dance, l’accademia di danza e spettacolo della nostra attrice toscana Eleonora Di Miele. Un sogno coronato dopo tante selezioni superate. Il programma, andato in onda in diretta lo scorso 19 luglio e condotto da Pupo, ha visto questa ragazza tra le protagonist della serata. Ha cantato “Vivo per lei” e un brano inedito scritto per lei appunto da Eleonora Di Miele e Oliver Lapio. Tra gli ospiti d’onore: Patty Pravo. La giuria era composta da Iva Zanicchi, Claudio Cecchetto, Marco Masini e Alexia. Sono saliti sul palco Paolo Vallesi e Fiordaliso, che hanno partecipato al Festival di Castrocaro negli anni passati e anche la stessa Di Miele nel ‘94 vinse il Festival come volto noto per la danza condotto da Gigi Sabani e Heather Parisi. Qualche giorno prima dello show è andato poi in onda su Rai 1 “Obiettivo Castrocaro”, dove è stata trasmessa una clip che la Rai ha realizzato sia presso il luogo natale di Lisa con familiari e amiche, sia all’accademia Art Show Dance assieme ai suoi compagni della scuola, alla direttrice Eleonora Di Miele e al suo maestro di canto Simon Valentino.


foto di Chiara Ghilardi

“Pinocchio tra fantasia e realtà” di Tusco Artis

Un’opera che fa rivivere la magia di Collodi

“A Pinocchio si allunga il naso” di Fracencesco Ravallo

“Lo spettacolo dei burattini” di Daniela Cappellini

#l’evento

36 Lo sappiamo tutti, ma a volte ce lo dimentichiamo. In Valdinievole

delle pagine del libro, nella favola.

abbiamo un tesoro e si chiama Pinocchio. Ne hanno voluto sot-

Con il patrocinio della Fondazione Carlo Collodi, l’intera collezione,

tolineare la magia, l’importanza nella nostra storia, nel contesto del territorio della piccola e romantica Collodi, quattro artisti, pittori dalla mano che fa miracoli, anche loro tutti nati e cresciuti in Valdinievole. E’ il caso di Elena Bini, Claudio Bontà, Daniela Cappel-

una vera e grande esclusiva per noi, ha raccolto ampi consensi durante la mostra che si è tenuta nelle scorse settimane nel Museo all’interno del parco di Pinocchio dove sono rimaste esposte le tele

lini e Francesco Ravallo, insieme si sono uniti e hanno costituito

per diversi giorni.

l’associazione “Tusco Artis” che ha sede a Borgo a Buggiano e

Addiriturra, l’opera, ha attirato l’attenzione e relazioni veramente

soprattutto hanno realizzatto un’opera più unica che rara: “Pinoc-

positive ed estasianti anche da critici molto rilevanti, uno tra questi

chio tra fantasia e realtà”, composta da 32 tele, tutte esclusive

Lucia Mongardi che ha anche espresso un pensiero, una valuta-

che quando te le trovi davanti, ti incantano. Il concetto è quello di riportare il burattino più famoso al mondo a casa, nella sua casa Natale, Collodi e descriverne il percorso all’interno della storia, nei punti più suggestivi del paese della Valdinievole. Infatti lo vediamo,

zione molto interessante per ogni artista. L’opera “Pinocchio tra fantasia e realtà” farà il giro dell’Italia nelle più importanti mostre artistiche. Ma il lavoro di “Tusco Artis” non

ad esempio, in scorci di Collodi Castello, oppure nella Villa e nel

finisce qua. Infatti l’associazione intende divulgare l’arte e la pittura

giardino Garzoni.

sul territoro della Valdinievole coinvolgendo bambini, famiglie e an-

E’ proprio la magia di questa favola mai dimenticata che ancora

ziani attraverso laboratori di creatività, Mostre, creazioni di raccolte

oggi un simbolo in tutto il mondo, che ha spinto questi eccezionali

e libri, collaborazioni con altre associazioni ed enti. Una particolare

artisti del nostro territorio che hanno voluto dar valore a quei luoghi che hanno ispirato Carlo Collodi ha realizzare un capolavoro universale e quindi a realizzare questo lavoro unico.

attenzione verrà data al linguaggio dei segni, che accompagnerà, laddove possibile, ogni rappresentazione degli elaborati. “Tusco

Il percorso artistico racconta, quindi, una storia che è ideale per

Artis” ha la volontà di partecipare con le proprie opere, all’interno di

adulti e per bambini e quando la segui, ti sembra di far parte della

strutture e organizzazioni che sostengono lo sviluppo e la serenità

storia, di riviverla, tela per tela, come se anche tu fossi all’interno

della persona.


L’intera opera è composta da 32 tele, che quando te le trovi davanti, ti incantano. Il concetto è quello di riportare il burattino più famoso al mondo nella sua casa Natale a Collodi. Osservandola ti riporta a rivivere la favola come se fossi in mezzo alle pagine del libro.

“Pinocchio diventa bambino” di Elena Bini

“PInocchio ed il piccione” di Claudio Bontà

E il 15 settembre a Borgo a Buggiano ci sarà un grande evento Il paese diventa magico e si trasforma nel mondo del burattino Pinocchio sarà grande protagonista anche di un evento che si terrà a Borgo a Buggiano e che è una novità per il nostro territorio. L’idea è importante ed è stata organizzata da componenti della parrocchia del Ss. Crocifisso, insieme agli artisti dell’associazione Tusco Artis. La data da scrivere già in agenda è il 15 settembre e la manifestazione, davvero una giornata incredibile, per tutta la Valdinievole, prende il nome di: “Sul filo della bugia: Pinocchio, tra arte, cultura e divertimento..”. Praticamente per un giorno, Borgo a Buggiano, si trasformerà in un fiabesco scenario che riproporrà in ogni sua particolarità la famosa favola di Carlo Collodi. Esposte in paese ci saranno le 32 tele degli artisti di “Tusco Artis: Elena Bini, Claudio Bontà, Daniela Cappellini, Francesco Ravallo, ma non solo. Sarà infatti realizzata un mega ambientazione storica, magica e fiabesca, dove ognuno di noi si sentirà di nuovo bambino e avvolto da quella suggestione incredibile della storia di Pinocchio. L’idea realizzata è quella di rendere le piazze del paese, le strade, come “C’era una volta”, riviverle come i luoghi delle nostre avventure, i giochi e che possano di nuovo trasmettere grandi emozioni. Lo sarà sicuro la manifestazione: “Sul filo della bugia: Pinocchio tra arte, cultura e divertimento” perché si tratta di una idea veramente nuova e inedita e che per realizzarla, oltre ai componenti della parrocchia, sono stati coinvolti tutti i cittadini e i commercianti del paese. In più l’evento è stato patrocinato dalla Regione Toscana, dalla provincia di Pistoia, dal comune di Buggiano e, appunto, il sindaco Daniele Bettarini si sta impegnando perché la manifestazione abbia la migliore riuscita. Ma

cosa succederà esattamente il 15 settembre a Borgo a Buggiano? Entrando in paese, sembrerà di ritrovarsi dentro la favola di Pinocchio. Le strade saranno allestite a tema e percorrendole si troveranno tutti i personaggi della storia, il teatro dei burattini, saranno ricostruite tutte le vicende. Ci saranno giochi, intrattenimenti, luoghi magici. E poi anche spazi più artistici, culturali. Ci sarà la mostra di Tusco Artis. In più tutti i negozi del centro saranno aperti e saranno allestiti a tema. In oguno ci sarà una sorpresa. Sicuramente chi sarà presente ne uscirà estasiato e sicuramente, per un giorno, Borgo a Buggiano sarà uno dei paesi più conosciuti al mondo, perché mai fino a ora era stata realizzata una grande manifestazione di questo genere con un tema forte come Pinocchio. Questo grande evento, tra l’altro, ha inizio la sera precedente, il 14 settembre, data in cui ricorre il compleanno della stazione di Buggiano, nata il 1853. In quell’occasione i pittori di Tusco Artis realizzeranno un enorme quadro “a quattro mani” dove si racconta l’arrivo di Pinocchio a Buggiano. Su un treno a vapore arriveranno tutti i personaggi della favola, attesi alla stazione dai cittadini di Buggiano e dai rappresentanti delle istituzioni del paese. Nell’opera si riconosceranno alcuni cittadini e personaggi locali. Insomma, una data sicuramente da non perdere quella del 15 settembre, perché la Valdinievole tornerà a splendere e a essere magica grazie alla sua favola, quella di Pinocchio e grazie alla creatività e alla volontà degli artisti e degli organizzatori di questo grandissimo evento.


Processo Mediaset: sara’ la fine di Berlusconi?

“Il Cavaliere non può aver commesso tali reali.

Mi auguro venga assolto”.

#politica

Il Senatore Altero Matteoli: “il clima di scontro tra politica e giustizia non ha giovato. Silvio Berlusconi rischia di pagarne le conseguenze più di ogni altro cittadino. Mi auguro che non accada e che la Cassazione in modo sereno e indipendete assolva il nostro leader 38 politico”.

Martedì 30 luglio di fronte alla Suprema Corte si celebrerà l’ultimo atto del processo Mediaset. Silvio Berlusconi, tramite i suoli legali, ha presentato il ricorso in Cassazione contro la condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale e a cinque di interdizione dai pubblici uffici. Questo imprroviso accellererarsi dell’organo di giustizia ha provocato reazioni e polemiche all’interno del Pdl. Sul caso è intervenuto anche in Ministro Angelino Alfano: “Sono ben lieto di constatare lo straordinario miglioramento nella performance della Cassazione, che dai tempi di trattazione delle cause penali, intorno ai 200 giorni, schizza agilmente a meno di trenta per il presidente Berlusconi. Evidentemente, il lavoro svolto dal presidente Berlusconi per lo smaltimento dell’arretrato, comincia a dare i suoi frutti. Confido che il trattamento sarà riservato anche ai tanti cittadini meno famosi ma desiderosi di una giustizia così fulminante». Insieme a Berlusconi sono imputati il produttore cinematografico egiziano Frank Agrama e i due ex manager Mediaset Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano. L’Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile. L’udienza sarà pubblica. Per questo motivo, a pochi giorni dalla sentenza, abbiamo posto alcune domande al Senatore Altero Matteoli. Secondo lei, perché solo per Berlusconi la giustizia diventa così veloce? “Alcuni magistrati hanno avuto la capacità di ap-

plicare con estremo zelo il codice. Resta il fatto che per la maggior parte dei processi in Italia non risulta tanta tempestività”. Come è possibile che in pochi mesi si sia già arrivati al terzo grado di giudizio, quando generalmente ci vogliono anni? “Anche questo risultato è dovuto a quanto dicevo prima. Credo che il clima di scontro tra giustizia e politica non abbia giovato e che Berlusconi ora rischia di pagare più di ogni altro le conseguenze e questo non va assolutamente bene. Mi auguro che non accada e che la Cassazione, in modo sereno e indipendente, assolva il leader del Pdl da reati che francamente non ha potuto commettere. Berlusconi è prima di tutto una persona intelligente e sarebbe davvero incredibile che abbia potuto mettere in piedi tutto questo per risparmiare pochi spiccioli. Non scherziamo”. E’ credibile la motivazione dei giudici? “Ripeto, mi auguro che la Cassazione lo assolva prendendo atto che non ha commesso reati. Sarebbe la miglior risposta anche per chi, eventualmente, avesse agito con l’intento di escluderlo dalla politica”. La sentenza potrebbe avere ripercussioni sulla stabilità del governo Letta? Non faccio previsioni, non mi piace ragionare su ipotesi e sui se. Vediamo come andrà il processo, poi discuteremo su basi certe.


e il suo utilizzo è un gioco da ragazzi. La prima cosa da fare è scaricare l’applicazione gratuita dall’AppStore per i possessori di iPhone, oppure da Google Play Store per gli utenti Android. Una volta all’interno del menù è sufficiente geolocalizzarsi attraverso il comando specifico e, una volta avvenuta la geolocalizzazione, si è in grado di vedere il calendario della raccolta porta a porta relativo al Comune di interesse oltre alle stazioni ecologiche vicine dove poter smaltire i vari rifiuti.

AUTO ABBANDONATE.

Un altro caso

segnalato dai lettori

ne di interesse non fosse ancora attivo è

“ButtaBene”, l’applicazione che aiuta i cittadini a svolgere la raccolta differenziata, è ora disponibile per iPhone e Android. L’applicazione è stata ideata dall’azienda lucchese “Tutto Per l’Ambiente” che da sempre contribuisce alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente. In un mondo sempre più invaso dai rifiuti e da un’errata raccolta degli stessi era necessario creare qualcosa che aiutasse in modo concreto i privati cittadini a svolgere la raccolta differenziata. Troppo spesso, tutti noi, ci ritroviamo davanti all’ennesimo rifiuto da smaltire ponendoci la domanda: “e ora dove lo butto?”. La vera mission di “ButtaBene” è risolvere questo problema.Perché “ButtaBene”? Perché le risorse della terra non sono infinite e serve una decisa virata verso modelli efficienti che riescano a mediare le nostre esigenze con le esigenze del pianeta. La raccolta differenziata dei rifiuti sono il punto di partenza dal quale non possiamo più prescindere. Oltre 60 comuni di tutta Italia hanno già attivato la loro presenza su “ButtaBene”, in Valdinievole il primo attivo è Monsummano. Nel caso in cui il Comu-

gratuita dall’AppStore per i possessori di

Un nostro attento lettore ci ha segnalato, grazie a questa foto, in quale situazione versi una delle tante auto abbandonate che in questi mesi abbiamo identificato e denunciato. Come sempre ricordiamo, su suolo pubblico una macchina con assicurazione scaduta non può sostare ma, a quanto pare, nella nostra provincia questa legge viene spesso trascurata. Come nel caso della Saab 900S lasciata a Porciano sul ciglio della strada, che adesso si trova sommersa dalle piante che la circondano e macchia indelebilmente una zona bellissima. Noi continueremo a scovare situazioni simili che vi invitiamo, come già state facendo in tanti, a segnalarci al nostro indirizzo info@ilgiullare.com.

possibile sollecitarne l’inserimento sul sito buttabene.com semplicemente lasciando un’indirizzo email che verrà utilizzato per comunicare all’utente quando il suo Comune sarà attivo. Come si usa l’App “ButtaBene”? L’app “ButtaBene” è intuitiva e il suo utilizzo è un gioco da ragazzi. La prima cosa da fare è scaricare l’applicazione iPhone, oppure da Google Play Store per gli utenti Android. Una volta all’interno del menù è sufficiente geolocalizzarsi attraverso il comando specifico e, una volta avvenuta la geolocalizzazione, si è in grado di vedere il calendario della raccolta porta a porta relativo al Comune di interesse oltre alle stazioni ecologiche vicine dove poter smaltire i vari rifiuti. Come differenziare un accendino, un’asse da stiro, un pneumatico o addirittura un albero di Natale sintetico? “ButtaBene”, grazie ad un database di oltre 380 rifiuti in continuo aggiornamento, fornisce agli utenti tutte le risposte necessarie per smaltire i rifiuti come Madre Natura vuole. Visitate il sito www. buttabene.com per maggiori informazioni sulla raccolta differenziata del tuo Comune oppure scarica “ButtaBene” dall’AppStore per iPhone o da Google Play Store per Android. Anche i Comuni interessati all’utilizzo dell’App possono contattare direttamente l’azienda.

39 #curiosità

L’app “ButtaBene” è intuitiva

ButtaBene: l’App che ti aiuta con la raccolta differenziata. Già sessanta comuni in Italia hanno attivato il servizio.


di Roberto Grazzini foto di Chiara Ghilardi

“Da calciatore a politico: resto un uomo a Cinque stelle” Pietro Dezio, storico libero dell’Unione Valdinievole, arrivato ancora giovanissimo da Pescara, con un passato nelle giovanili del Torino, si propone come nuovo cittadino di Pieve a Nievole per il movimento di Beppe Grillo: “Non ho mai tirato indietro la gamba nei contrasti in campo, non lo farò certo adesso. In politica senza onestà e trasparenza non si può più governare”.

#ilpersonaggio

40

“Mi sono innamorato di questa terra tanti anni fa. Dopo aver girovagato per il calcio, sono tornato qua, mi sono sposato e ho messo famiglia. Ora voglio fare il bene del mio paese, Pieve a Nievole. Con me il “palazzo” tornerà a essere a disposizione dei cittadini”.

Il mondo del calcio assai raramente si mischia nel-

diventa uno dei protagonisti, sia pur giovanissimo,

la politica. All’atleta piace rimanere “super partes”,

di quello squadrone amaranto-stellato, capace di

uno status che permane anche quando finisce la

passare in brevissimo tempo dall’anonimato dei

carriera e diventa allenatore o dirigente. Le cam-

dilettanti, alla quarta serie. Alla Torres piace quel

pagne elettorali e le presenze sugli scranni a parte

libero tutto di un pezzo che “bastona” il pallone

rare eccezioni (vedi Gianni Rivera) restano fugaci

e sa indirizzarlo dove vuole. In Sardegna diventa

apparizioni. La storia che vi stiamo per raccontare

l’idolo della folle con un bottino di undici reti, die-

e che potrebbe avere un seguito fuori delle are-

ci delle quali direttamente da calcio piazzato. “Mi

ne del football parla di un pescarese, Pietro De-

vengono ancora in brividi - confessa - se ripenso a

zio, nato a 500 metri dalla casa del vate Gabriele

quelle diecimila persone che urlavano il mio nome

D’Annunzio nel non troppo lontano 12 febbraio

mentre sistemavo il pallone a terra prima di calcia-

1954, che ha soli 16 anni lascia la sua squadra, la

re”. La somiglianza con Junior, che guarda caso

Ursus, e l’Adriatico, per approdare al settore gio-

diventerà poi l’idolo del Torino e del suo Pescara,

vanile del Torino sotto le abili mani di Sentimenti IV,

è impressionante, sia nei tratti somatici che nel ta-

fra l’altro ex juventino. Lì disputa un paio di ottime

glio dei capelli, stile Motown dei grandi solisti black

stagioni, la seconda giocata spesso a fianco di un

degli anni 70. Su quest’ultimo aspetto il buon Pie-

certo Walter Novellino. Per farsi le ossa (si fa per

tro svela l’arcano. “A Pescara Junior andava dal

dire visto il fisico gladiatorio) e pure per l’interessa-

mio stesso parrucchiere a cui piaceva acconciare

mento di Marcello Melani, per tutti il Faraone, che

la testa a quel modo e finchè ho potuto li ho tenuti

allora inseguiva il sogno dell’Unione Valdinievole,

così”. L’isola è bella e la gente è eccezionale, ma


Ha giocato nel Torino con Walter Novellino e altri calciatori che poi sono diventati campioni. Il Faraone Melani ne restò colpito e lo portò all’Unione Valdinievole per farsi le ossa. Divenne la colonna della difesa.

lui torna in Valdinievole, sposa Mary (dalla cui unione nascerà Simo-

trona di primo cittadino, alle amministrative del prossimo anno non

ne), e finisce la carriera fra Quarrata, la lunga parentesi di Montemur-

si tirerebbe centro indietro. “Non ho mai tolto la gamba nei contrasti,

lo e Montecatini. “Avrei potuto rimanere a certi livelli però c’erano

ne lo farò adesso se me ne verrà data l’opportunità”. In Grillo vede

troppe cose di questo sport che non mi piacevano o meglio che non

il paladino contro le ingiustizie, quel ribelle che come lui, sul campo,

sopportavo già allora, e quindi ho preferito lasciare”. Si mette ad

cerca lo spiraglio giusto non per battere un tiro piazzato, quanto per

allenare e siede sulle panchine di Borgo a Mozzano, Monsummano

dar voce alla gente. “Occorrono trasparenza, onestà ed impegno,

e Pieve. Quel carattere poco avvezzo ai compromessi, gli fa guada-

doti senza le quali è impossibile governare – tuona – con la priorità di

gnare la stima dei giocatori, ma non di tutto quello che gira intorno.

migliorare il rapporto tra l’amministrazione comunale ed il cittadino.

Lo storico detto di Primo Levi “abruzzese forte e gentile” su Dezio

Il “Palazzo” deve essere a disposizione della gente e non il contra-

vale solo per la prima parte. Di politica si è sempre interessato e non

rio, come spesso avviene. Senza parlare poi della lotta agli sprechi,

rinnega il suo passato di uomo di sinistra. “Per diverso tempo ho

presenti e nocivi anche nei comuni piccoli. E soprattutto nessun

votato in quella direzione, poi ho preso le distanze. Basta guardarsi

compromesso”. Sul fatto che nelle recenti amministrative, in molte

attorno per capire che a trionfare non sono più determinati valori, ma

altre parti d’Italia, il Movimento 5 Stelle sia calato nei numeri, Dezio

la falsità e la disonestà”. Da 25 anni, col suo furgone, da padroncino,

fa quadrato. “E’ in atto un boicottaggio generale nei nostri confronti,

consegna latte a tutta la Valdinievole, ascolta i problemi e le esigen-

sia politico che degli organi di stampa, ma teniamo duro e restiamo

ze delle persone e soprattutto ha trovato nel Movimento 5 Stelle

combattivi ed operativi al massimo. Anzi, voglio fare una cosa cla-

quelle risposte che cercava da sempre. Assieme ad altri amici e

morosa: colgo l’occasione per dare pubblicamente il mio numero di

sostenitori del Grillo-pensiero sta creando a Pieve a Nievole, paese

cellulare che è 338 9907113 se qualcuno vuole chiarimenti o fosse

dove peraltro risiede, un gruppo compatto ed unito del Movimento

interessato a quello che abbiamo in mente di fare, lo ascolto”. In

5 stelle e se ci fosse la possibilità di candidarsi e concorrere alla pol-

bocca al lupo, Guerriero.


foto di Giacomo Lelli

Grande entusiasmo per la Fiorentina a Montecatini Migliaia di tifosi hanno seguito gli allenamenti

#laviola

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E’ stata una settimana importante quella che ha visto la Fiorentina “ospite” nel suo preritiro a Montecatini Terme. La squadra ha alloggiato al Grand Hotel La Pace ed è stata servita con il professionale servizio di alta classe guidato dalla famiglia Pucci. La città ha risposto alla grande, ne sono testimoni i numeri dei tifosi che hanno seguito la squadra giorno per giorno, arrivati da ogni parte della Toscana. Agli allenamenti c’erano più di 2000 persone sugli spalti, nonostante fossero giorni feriali. All’amichevole di sabato si sono contati più 3000 spettatori. Una curiosità è anche il video pubblicato su Vine (il nuovo social network che spopola negli Usa) Giuseppe Rossi martedì. L’ha girato negli spogliatoi del Mariotti , per far capire quanto facesse caldo. QUESTO è IL LINK https://vine.co/v/h7nhO1zYa5b. Da martedì a venerdì, i viola si sono allenati tutti i giorni mattina (a porte chiuse) e pomeriggio (porte aperte), tranne il giovedì mattina per il mercato settimanale che blocca tutta la zona intorno allo stadio. Una bancarella fuori dal Mariotti ha venduto tante maglie con il nome di Mario Gomez, ma senza numero. Sono state le prime maglie in assoluto vendute con riferimento al campione Tedesco appena sbarcato a Firenze. I giocatori più acclamat Borja Valero, Ambrosini e a sorpresa Ljajic nonostante possa ancora andare via, ma forse l’aria di Monteacatini ha reso tutto migliore.


di Marco Mungai foto di Martina Frosini

#l’inchiesta

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Boom di Piazza della Sala: moda o fenomeno sociale? Capacità imprenditoriale e solidarietà la ricetta vincente I giovani (ma anche gli adulti) si sono spostati tutti nel salotto storico di Pistoia, divenuto ormai il ritrovo alla moda di tutta la Toscana. In poco tempo sono nate tante nuove attività, una accanto e all’atra, e hanno aperto ristoranti che offrono una scelta varia e diversa e gli affari (anche in tempo di crisi) vanno bene. Abbiamo realizzato una nchiesta che ci spiega il perché del trend. Analizzando il centro storico e le coordinate della movida giovanile pistoiese, è impossibile non notare uno spostamento avvenuto nel tempo. Il cuore pulsante pistoiese infatti non è più Piazza Mazzini, o ancora prima il Globo, ma è diventata a tutti gli effetti la Sala. E il ritrovo non è solo una esclusiva di chi vive la città capoluogo di Provincia. Ormai, a Pistoia, ci arrivano da ogni parte della Toscana, invertendo una tendenza che vedeva prima Montecatini il centro del divertimento del territorio. Gran parte del merito di questo boom va assegnato a quella miriade di ristoranti, bar, pub, locali e attività che si sono messe in gioco nel corso degli anni, concorrendo pragmaticamente a questo sviluppo. Merito

quindi dell’intraprendenza dei pistoiesi e della furbizia imprenditoriale con cui queste realtà si sono accavallate nel corso del tempo. Mi spiego, via via si è cercato di offrire al cliente una panorama sempre più vasto a livello di ristorazione, con differenti target qualitativi e differenti indirizzi gastronomici. Questo ha fatto sì che la Sala sia, nel tempo, diventato un habitat variopinto e ricco, in cui praticamente chiunque può trovare il locale a sé più congeniale e in cui la concorrenza è sì alta ma votata all’innalzamento qualitativo dell’offerta, cercando di ottenere la miglior competitività anche a livello di prezzi.


Tanta gente anche quando il centro si è trasformato in un prato verde Negli ultimi due anni la Sala si è vista protagonista anche di una manifestazione che ha cambiato il modo di vivere il centro storico, anche se solo per un giorno. Il giovane studio di architettura [u]aS, con l’aiuto degli esercenti e di tanti volenterosi, ha installato un manto di erba vera per poter fare un pic-nic in pieno centro storico. L’evento ha riscosso un grandissimo successo. Pistoia è considerata la città del verde e con questo intervento si è voluto dare la possibilità di comprendere che il verde non è solo confinato nei vivai ma può essere parte dello scenario della vita quotidiana facendosi testimone di valori collettivi. [u] aS è uno studio di architettura composto da Angela Baldi, Carolina Boccardi, Giulia Cappelli, Tommaso Clement, Andrea Dami e Caterina Fedeli. Lo studio si interessa del rapporto fra l’idea astratta di architettura e la sua concreta applicazione nel nostro territorio.

Uno dei primi locali sorti in zona è stato sicuramente la “Taverna Gargantuà”, locale storico pistoiese situato in Piazzetta degli Ortaggi, piccola piazza adiacente alla Sala. Incontro i gestori Paolo Boccardi e Francesco Innocenti: “Com’è nata l’idea di aprire un ristorante proprio sulla Sala? I primi tempi come sono andate le cose?

Francesco Innocenti: “Era tanto che volevamo avviare un locale, la zona ci sembrava promettente e molto carina, era il 2005 e di locali affermati c’erano soltanto la Vecchia Praga e la BotteGaia. Il fondo ci piacque fin da subito, molto spazioso e in una posizione che ci sembrò fin da subito strategica.” Paolo Boccardi: “Siamo nati come baristi, poi dopo è nato il progetto della ristorazione. Le nostre conoscenze a Pistoia e il costante piacere di evolversi, sono state le cose che ci hanno dato la spinta a impegnarci con tutti noi stessi in quella che all’inizio era solo un’idea fantasiosa. Inizialmente non è stato facile, le licenze erano contingentate. Poi però c’è stata la liberalizzazione e si è creato un contesto competitivo e di concorrenza che, dando vita alla piazza, ci ha portato dei vantaggi”. Il titotale è Daniele Andreotti: “Siete uno dei locali di maggior successo in zona, qual è secondo te la vostra carta vincente?” “La nostra carta vincente credo sia aver creato un locale a 360°, abbiamo una proposta completa che va dal pranzo (menù business+menù alla carta) a un aperitivo ricercato e stagionale, per la cena siamo sia ristorante che pizzeria e per il dopocena ci

Esattamente accanto al Gargantuà, c’è un altro locale importante, il “Voronoi”, raffinato ristorante/pizzeria che offre prelibatezze sia di carne che di pesce con ottime selezioni di vini oltre a garantire un intrattenimento a un’ora più tarda con l’allestimento di un piccolo dj set e col bancone che diventa American Bar.

Spostandosi verso il nucleo centrale della piazza, ovvero il pozzo del Leoncino, si incontra “I Salaioli”, ristorante tipico impostato sulla fusione fra l’idea di bottega e quella di ristorante. Domando a Francesco Nieri: “Qual è la vostra “filosofia aziendale”? In cosa consiste questa collaborazione alimentare-ristorante? Risponde anche Roy Martin, responsabile di sala de “I Salaioli”: “Siamo aperti dal 9 Novembre 2012, l’idea nasce dall’unione di precedenti esperienze che hanno le radici nella bottega

”trasformiamo” in american bar offrendo cocktail di alta qualità oltre che una selezione musicale curata da dj che si alternano. Riusciamo così a raggiungere vari target. Siamo uno dei primi locali ad aver creduto in Pistoia e nel suo centro storico, sulla scia del Gargantuà siamo diventati entrambi precursori del fenomeno di sviluppo della Sala” di prodotti tipici “Lo Spaccio del Parmigiano” e nel ristorante “Il Cacio Divino” (famiglia Bovani). Noi e “La Cuvè” de ”I Salaioli” (locale di fronte situato di fronte a noi) offriamo servizi di gastronomia, bar (colazione e brunch), ristorante/pizzeria (pranzo e cena), aperitivo e dopocena. La risposta pistoiese è stata buona, altrimenti non potremmo andare avanti con un personale elevato di circa 25 dipendenti, che garantiscono alti standard qualitativi e ottimi servizi ai clienti”. Francesco Nieri, assistent manager de “La Cuvè”, aggiunge: “di recente siamo stati premiati dal presidente Napolitano come miglior locale innovativo a livello nazionale 2013, nella categoria Turismo. Questo per la capacità di essere un locale che, nel 2013, riesce a mantenere il contatto con la filosofia tradizionale della bottega, infatti con l’alimentari rimaniamo aperti fino alla mezzanotte e il cliente ha la possibilità di acquistare direttamente il prodotto che magari ha consumato durante la cena e che l’ha colpito particolarmente”.


Di fronte ai “Salaioli” c’è “La Degna Tana” che deve il suo nome a un famoso verso dantesco della Divina Commedia, in cui il pistoiese dannato Vanni Fucci, disprezzato da Dante “omaggia” così la città: “[...] son Vanni Fucci bestia, e Pistoia mi fu degna tana”. C’è forse del sarcasmo nella scelta del nome, che

comunque intende denotare l’attaccamento alla città dei titolari. E’ un ristorante/pub che propone cucina tedesca con una ricca selezione di birre e con prodotti che arrivano direttamente dalla Germania e vengono cucinati e trattati secondo ricette tradizionali. Domanda Francesco Becagli “Come vi è nata l’idea di puntare sulla cucina tedesca? Funziona a Pistoia? “Nasce da un passione personale per la birra e da un unione di esperienze lavorative. Qualche anno fa ho fatto una sorta di corso di avviamento professionale a Ayng, in Baviera, nel quale ho acquisito padronanza e competenze in materia di impianti, forniture e servizi. La mia crescita professionale è merito anche della Michelozzi srl, azienda di distribuzione di bevande e di Sergio Anzillotti che mi

ha fatto innamorare della cultura gastronomica tedesca e mi ha dato importanti referenze per poter importare la Augustiner, altre birre tedesche e belghe di alta qualità e altri prodotti. La risposta pistoiese a questa nostra idea innovativa è stata ottima, da prima per semplice curiosità e poi anche grazie al veicolo mediatico dell’Oktoberfest che nel corso degli anni ha dato sempre più fama alla tradizione culinaria tedesca. Fondamentali sono state poi le conoscenze personali varie sul territorio e la serietà che ci ha sempre contraddistinto sul lavoro. Infine mi piace sottolineare due cose: l’importanza del mio gruppo di lavoro, uno staff in gamba ed efficiente e che crede nel progetto e il mio amore per la città attestato anche dal nome che ho scelto per il locale.”

Uscendo dalla Sala e incamminandosi verso Via degli Orafi ci si imbatte nella “Fiaschetteria La Pace” un ristorante che dietro a un look rustico nasconde una ricerca dettagliata, offrendo salumi e formaggi tipici accompagnati da buon vino e che poi dopo una certa ora si trasforma in un bar che offre cocktail e intrat-

tenimento musicale ai giovani. Locale aperto da Emanuele Bugiani, figlio di un famoso ristoratore pistoiese, Checco Bugiani, autore addirittura anche di libri di ricette. A Emanuele Bugiani chiedo: “L’idea di aprire l’attività è stata tua o di tuo padre? E’ un locale nuovissimo,m a vi siete subito inseriti bene nel contesto della Sala… Emanuele Bugiani: “L’idea di aprire è stata mia (insieme all’amico e collega Matteo Cecchi), fin da piccolo sono cresciuto in una famiglia in cui si respirava molto l’idea della ristorazione, ho lavorato 10 anni con mio padre e questo mi è servito molto, mi ha trasferito un sacco di competenze. Nonostante questo però io avevo un’idea diversa di locale da proporre per Pistoia, un qualcosa di più giovanile e diretto. Nasciamo come una rivisitazione moderna di una fiaschetteria,

ovvero il locale in cui un tempo si vendeva il vino sfuso. Abbiamo aggiunto la possibilità di mangiare un boccone, di degustare prodotti tipici bevendo un bel bicchiere di buon vino, accompagnando il tutto con un servizio ottimo e con cordialità e poche formalità con la clientela, mi piace che ci sia parecchio contatto con i clienti. La nostra filosofia insomma si basa sulla cordialità e sull’offerta di prodotti di alta qualità (sia toscani che non, abbiamo ad esempio prodotti spagnoli come il Pata Negra o prodotti tedeschi provenienti dalla Foresta Nera, decine di vini di varie regioni italiane…), il tutto finalizzato alla completa soddisfazione del cliente. Per me se un cliente esce insoddisfatto, è una sorta di sconfitta personale! Abbiamo un menù concentrato ma realizzato con molta cura.”

Questa breve carrellata era solamente per fare qualche esempio di realtà che si possono trovare sulla Sala. Dal nucleo centrale della piazza, infatti, si aprono a raggiera tutta una serie di piccole viuzze nel quale si possono trovare anche gelaterie (da segnalare ad esempio l’apertura imminente di una gelateria che nascerà da una collaborazione fra il ristorante Voronoi e la gelateria MaNi), paninari e friggitorie aperte fino a ora tarda, enoteche ricercate, pizzerie,

macellerie tipiche che poi si trasformano in locali per la sera, ristoranti situati in piccole cappelle sconsacrate e molto altro. La carta vincente della Sala insomma, è l’obiettivo della diversificazione con cui i vari piccoli imprenditori si sono approcciati alle proprie iniziative, l’entusiasmo e la ricerca di differenziarsi da quello che già offrivano gli altri, la ricerca di qualcosa di alternativo e altrettanto vincente, questo approccio che nel corso degli anni ha ar-

ricchito sempre di più la Sala e il centro storico pistoiese. Insomma, come direbbe Tiziano Terzani, scrittore caro proprio a noi pistoiesi per il suo rifugio meditativo sull’appennino tosco-emiliano ad Orsigna: “Solo se riusciremo a vedere l’Universo come un tutt’uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo.”


{ PER CONTATTARE I NOSTRI ESPERTI e-mail : lucanapoli.psicoumanitas@gmail.com Telefono 0573 1941263 Pistoia - Via nazario Sauro 9 Montecatini Terme - Via Ugo Foscolo 8/10 (c/o Farmacia Asciotti) Firenze - P.zza San Lorenzo, 1

Abbracciamoci più spesso: aiuta le relazioni affettive e allunga la vita LA LETTERA

Caro dottore, sono Carla, una donna di 35 anni, io e il mio fidanzato stiamo insieme da quasi 10 anni e abbiamo una bimba di 5 anni; nel complesso stiamo bene ma ultimamente ci sono momenti in cui mi sento lontana da lui. Sento che il nostro rapporto si sta raffreddando, i momenti di intimità si riducono sempre di più, mai un abbraccio, una parola carina anche se in realtà sento che c’è

#psicoumanitas

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ancora qualcosa tra noi. Il lavoro stressa molto entrambi e, tornati a casa, nessuno dei due ha voglia di dedicare tempo all’altro ma, al contrario, ci ritroviamo spesso in stanze separate a dedicarci a cose completamente diverse. Mi chiedo se sia possibile ravvivare la nostra relazione, riavvicinarci oppure se questo è l’inizio della fine del nostro rapporto.

L’ESPERTO

Cara Carla, in una relazione di coppia è perfettamente naturale avere dei momenti in cui non si avverte il bisogno dell’altro ma al contrario sentiamo il bisogno di dedicarci a noi stessi, soprattutto dopo una stressante giornata di lavoro. Il desiderio e la passione sono mutevoli ma non per questo dobbiamo preoccuparci, è normale attraversare momenti di freddezza e distacco. Il corpo infatti, ci ricorda che ha bisogno di riposare ma anche di cure emozionali. Dobbiamo imparare che il corpo possiede una “memoria” e, se lo abituiamo alla distanza, lentamente si eserciterà a soffocare il desiderio e il piacere della vicinanza dell’altro, ma, se quotidianamente con un gesto lo sollecitiamo alla vicinanza emotiva, dopo pochi giorni si risveglierà scongelando quelle emozioni “assopite”. L’importante è saper sfruttare al meglio i momenti di unione; l’incontro con l’altro, anche dopo una giornata frenetica, può essere infatti un’importante occasione in cui ricaricarsi e riacquisire le energie sprecate durante la giornata. In particolare, può essere utile ritagliarsi momenti in cui ricordare all’altro che ci siamo e ciò che proviamo nei suoi confronti, attraverso una parola, un abbraccio, una carezza. Kory Floyd, professore alla Hugh Dows School of Human Communication, presso l’Arizona State University ha scoperto che esternare il proprio amore, sia attraverso le parole, sia attraverso le azioni, ha effetti benefici sulla salute. Baciarsi, scambiarsi effusioni, abbracciarsi ed entrare in contatto con l’altro

fa abbassare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo, rafforza il sistema immunitario e riduce il livello di stress. E’ stato infatti dimostrato che, nei momenti critici e stressanti, i livelli di ossitocina nel sangue delle persone affettuose, sono maggiori rispetto a quelli riscontrati nelle persone che hanno difficoltà a esternare i loro sentimenti mentre i livelli di cortisolo risultano più bassi. L’ormonechiave di queste reazioni biochimiche sarebbe proprio l’ossitocina, la sostanza prodotta dal corpo durante il parto e la fase di allattamento al seno che, oltre a stimolare la produzione del latte materno, favorisce una maggiore attenzione verso gli altri e forme più strette di attaccamento nelle relazioni sociali. Un interessante articolo pubblicato dalla rivista Comprehensive Psychology e firmato da due ricercatori svedesi, Lena Forsell e Jan Astrom (2012) suggerisce che basta un abbraccio di pochi secondi al giorno per riuscire subito a riscontrare gli effetti «miracolosi» di una così comune forma di affetto che agisce sia sulla persona che riceve tali manifestazioni sia su chi le esprime . Nel contesto della vostra vita quotidiana, queste manifestazioni possono quindi non solo favorire un maggior grado di benessere psico-fisico a livello individuale ma anche cambiare il modo in cui vi sentite in quel momento e, a lungo andare, possono aiutare a ristabilire un contatto emotivo con l’altro nel quale entrambi vi sentite accolti, desiderati e amati.


di Giulia Nannini

A Pistoia è nato anche Arnold’s, il locale che ti riporta a vivere gli anni ‘50 in Usa

L’idea, veramente originale, di sette giovani imprenditori è risultata vincente “Soprattutto all’inizio è stato difficile trovare alcuni dei pezzi di arredamento che sono quasi unici nel loro genere come la macchina d’epoca all’entrata, la collezione di playboy originale, e certo le tempistiche non ci hanno aiutato: avevamo pochissimi mesi per costruire un locale nuovo partendo praticamente da zero. Ma ci abbiamo sempre creduto: secondo noi la gente adesso ha bisogno di posti di svago a prezzi ragionevoli”

47 #illocale

E’ la novità del momento, e se tutti ne parlano un motivo ci sarà. Arnold’s è il nome del ristorante aperto il 6 maggio in Via Toscana 124, al posto dello storico No Bar. Un locale pensato sullo stile intramontabile degli anni ’50, con arredamento coloratissimo tipico dei bar americani dell’epoca, quadri delle icone cinematografiche del tempo, musica a tema e cameriere vestite con gonna celeste a vita alta e magliettina a maniche corte bianca. Arnold’s è un locale che appena entri ti mette allegria, ed è pensato per soddisfare le esigenze di tutti, dai clienti più piccoli a quelli più grandi. Abbiamo deciso di dedicare una pagina a questo locale anche, e soprattutto, perché nasce dall’idea, dall’intraprendenza e dall’entusiasmo di sette giovani ragazzi che in un momento in cui i negozi e i ristoranti, purtroppo, chiudono, loro hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco e credere nella loro idea. Sono Stefano Losco, Massimo Cagliostro, Alessandro Morello, Alessandro Alteri, Andrea Canigiani, Emanuele Borchi e Davide Campinotti. Sette giovani, sette storie diverse, sette personalità, una sola idea: aprire un locale che in un momento un po’ “grigio” come questo riuscisse a far passare alla sua clientela una piacevole serata unendo qualità del cibo ad un prezzo conveniente, alla portata di tutti. Ci hanno creduto, si sono divisi i compiti in base alle loro esperienze e competenze e in tre mesi hanno ristrutturato un locale partendo da zero e tirando fuori un ristorante alla moda e diverso dal solito. Ed è proprio per la sua originalità, per la qualità alta del cibo che offre, sempre freschissimo e fatto in casa, per i prezzi accessibili a tutti che Arnold’s è diventato un punto di aggregazione per i giovani, ma anche per i più grandi. “Le difficoltà ci sono state” ci racconta Stefano Losco, uno dei titolari di Arnold’s “Soprattutto all’inizio è stato difficile trovare alcuni dei pezzi di arredamento che sono quasi unici nel loro genere come la macchina d’epoca all’entrata, la collezione di playboy originale, e certo le tempistiche non ci hanno aiutato: avevamo pochissimi mesi per costruire un locale nuovo partendo praticamente da zero. Ma ci abbiamo sempre creduto: secondo noi la gente adesso ha bisogno di posti di svago a prezzi ragionevoli. Si mangia bene e si spende poco, questa è la nostra mission aziendale.” E Stefano ci parla anche di un’altra soddisfazione.. “Mesi fa quella di aprire Arnold’s era solo un’idea tra amici, adesso diamo da lavorare a dodici persone, e di questo siamo davvero molto felici”. Il servizio cerca di soddisfare le esigenze di tutti: la cucina, per esempio, è aperta fino alle 2 di notte (seppur con un menù ridotto da mezzanotte in poi), i cibi sono fatti in casa, dolci compresi, durante la settimana vengono organizzate serate con musica live e karaoke. Il menù proposto varia dai piatti tipicamente americani come hamburger con patatine, hot dog, cheese cake e donuts (le mitiche ciambelline di cui va pazzo Homer Simpson), fino alla tradizionale pizza italiana. Arnold’s è aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 19 alle 2 di notte.

La cucina è aperta fino alle 2 di notte e i cibi sono fatti in casa. Le cameriere, con look colorato e sbarazzino come il resto del personale, ti servono camminando sui pattini. Spesso vengono organizzate anche serate di musica live e karaoke.


Il vecchio ristorante “Il Mostro del Lago” di Serravalle pistoiese si rinnova e diventa “IL Tugurio11”. Ad aprirlo Emanuele Pagano e Rosa Baiano, coppia di successo del Grande Fratello Una curiosità nel nostro territorio, precisa-

più intimo, in sale riservate e aree vip. Oltre

mente a Serravalle Pistoiese. Dal 1 agosto, lo

al ristorante “Il Tugurio11” che ricorda la loro

storico ristorante “Il Mostro del Lago” diven-

esperienza nella Casa di Cinecittà, si po-

ta “Il Tugurio11”: ristorante, pizzeria, pub e locale ideale per cene di lavoro, compleanni, convention, matrimoni, totalmente rinnovato e creato dalla coppia reduce dal Grande fra-

#novità

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trà anche bere del vino personalizzato con lo stesso nome. Il primo appuntamento è, come già detto, giovedì primo agosto, dalle

tello 11 Emanuele Pagano e Rosa Baiano.

ore 19 in poi, per l’inaugurazione dell’attivi-

Emanuele, originario di Prato, insieme alla

tà. Saranno presenti sia Emanuele, sia Rosa

sua compagna Rosa Baiano, napoletana,

Baiano e anche tanti loro amici. E’ già pre-

già da tempo, hanno investito in diverse at-

visto un secondo grande evento il prossimo

tività commerciali. Poco tempo fa, appunto,

20 settembre: il compleanno di Rosa Baia-

avevano aperto un negozio di abbigliamento a Prato: “Il confessionale”. E l’attività aveva riscosso un bel successo. Ora hanno allargato le loro competenze e hanno dato vita

no. Saranno presenti anche in quell’occasione numerosi Vip, tra i quali l’attore Maurizio Casagrande, Jimmy Barba, anche lui reduce

a questo ristorante storico della provincia. Il

dalla Casa del Grande Fratello e altri.

locale è rinnovato anche nelle strutture e c’è

Il ristorante – pizzeria “Tugurio 11” si trova in

la possibilità anche di prenotare un tavolo

via Marlianese 55 a Serravalle Pistoiese.

A Ponte Buggianese è nato il primo punto vendita di integratori made in Italy, non solo per gli sportivi

E’ l’unico punto vendita mono-

Cassai e Manuel Guidi, nono-

marca di integratori per lo sport

stante il periodo di crisi, hanno

made in Italy nella nostra peniso-

creduto in un prodotto che non

la. Si trova a Ponte Buggianese.

è solo per una nicchia di spor-

Si chiama “+Watt Point” ed è

tivi, ma al “+Watt Point” puoi

nato dall’idea di due giovani del

trovare anche prodotti per il di-

paese che hanno dato vita all’at-

magrimento, per l’alimentazione,

tività lo scorso maggio. Andrea

adatti a tutti, anche agli anziani.


L’Officina Marina è invece la novità in centro a Montecatini Qui si trova solo pesce freschissimo, pescato il giorno stesso Il ristorante Officina Marina è la novità dei locali e della gastronomia a Montecatini. Aperto il 25 aprile 2012 da una idea dello chef Cosimo Valente, il ristorante, in poco tempo ha conquistato molti clienti appassionati di pesce. Il prodotto, sempre freschissimo e di prima qualità è la prerogativa di questo locale che si trova al Palazzo dei Congressi nel pieno centro della città. Quando ti siedi ti rendi subito conto di essere in un posto speciale e vieni servito in modo professionale, preciso e cordiale dal personale in sala. All’Officina Marina, infatti, non esiste un menù fisso, ma con un moderno tablet ti vengono spiegate le pietanze che cambiano a seconda del pescato freschissimo di ogni giorno. La preparazione dei piatti è molto semplice e ha solo l’obiettivo di esaltare il prodotto del pesce. Alcuni esempi di piatti esclusivi dell’Officina Marina, preparati da Cosimo Valente sono: alici fresce sfilettate e marinate, gli asparagi di mare, i paraculetti (moscardini di questa zona). Ogni giorno al ristorante il pesce viene esposto in bellavista ed è proprio il cliente che può scegliere quale mangiare. Tutti i prodotti vengono cotti e preparati al momento. Nella foto un cliente speciale di Officina Marina: Mauro Maccioni con altri amici, il nostro direttore Andrea Spadoni e Cosimo Valente.

“Disabile chi?” La grande giornata delle paralimpiadi a Chiesina Uzzanese con tanti ospiti

Un grandissimo evento dedicato allo sport e alla disabilità è in programma per venerdì 2 agosto a Chiesina Uzzanese. Il nome già spiega il concetto della manifestazione: “Disabili chi?” la speciale festa paralimpica fortemente voluta dall’amministrazione comunale, realizzata con la collaborazione delle associazioni del territorio. La manifestazione è stata presentata ufficialmente venerdì sera, ad Alberghi, nella sala convegni della Banca di Pescia, sponsor principale dell’iniziativa. La giornata prenderà il via a partire dalle dieci con le esibizioni di atleti disabili e normodotati nelle diverse discipline (basket in carrozzina, calcio balilla, bocce, spettacoli di danza, hand-bike, duelli di scherma, partite di tennis da tavolo, tiro con l’arco e equitazione) Alle 21.00 si terrà la tavola rotonda con le principali autorità della Provincia di Pistoia, del comune di Chiesina, del Coni provinciale, del Cip e del Miur Regionali. Modererà il giornalista Rai Marcello Paris. A Chiesina infatti arriveranno addirittura atleti che hanno vinto titoli mondiali ed europei in varie discipline. “L’obiettivo è riuscire a dare una speranza a chi ha subito un invalidità a seguito di infortunio o malattia – afferma il vicesindaco di Chiesina Uzzanese, Fabio Berti - e una testimonianza che lo sport aiuta a superare i momenti bui, far vedere alle famiglie che i loro figli possono raggiungere risultati eccellenti pur nelle difficoltà che la loro disabilità produce”. Questi i nomi delle associazioni che collaborano all’evento: Federboc-

ce, presidente Giancarlo Gosti, Fitarco, presidente Tiziano Faroni, Tennistavolo Domenico Cirillo, Calciobalilla, Giancarlo Gaudiano, Equitazione, Sara Morganti, Scherma, Edoardo Morini, Hand bike, Rossano Baronti, Basket, Ivano Nuti. Saranno presenti rappresentanti di tutte le Federazioni Regionali e al dibattito serale interverranno le seguenti istituzioni: Consiglio Regionale Vice Presidente Roberto Benedetti, Provincia di Pistoia, Presidente Federica Fratoni, Comune di Chiesina Sindaco Marco Borgioli, C.I.P. Presidente Massimo Porciani, S.D.S. Presidente Daniele Bettarini (sindaco di Buggiano), CONI delegato Gabriele Magni, S.D.S. Direttore Claudio Bartolini, A.S.L. Dott.ssa Laura Magazzini, M.I.U.R. Presidente Regionale Mauro Guasti. Per l’Università Firenze sarà presente il professore Aldo Cappellini, Vice Presidente corso di laurea scienze motorie sport e salute facoltà di medicina. Sponsor unico e fondamentale per la realizzazione della giornata Banca di Pescia. Direttore Generale Antonio Giusti. Associazione paraplegici Livorno, Presidente Fabrizio Torsi, in collaborazione con il laboratorio 6 che installa e modifica automobili e caravan per disabili, porteranno Nerissimo il nuovo camper. Ortopedica Michelotti di Lucca azienda leader nelle protesi e nelle carrozzine di ultima generazione forniranno i mezzi per la prova di basket. Modera e presenta il dibattito Marcello Paris, noto giornalista sportivo della Rai.


Inziano i festeggiamenti e i tantissimi eventi della “Settimana Chiesinese” Dal teatro in piazza, alle sfilate delle Miss e il tradizionale premio “Il Fiore”. Anche quest’anno tanti giorni di festa per la “Settimana Chiesinese”. Si è iniziato giovedì 25 luglio: Miss Montecatini -organizzato dall’associazione culturale Vintage. (http://www.missmontecatini.it). Venerdi 26 Luglio: Variarte, un mix tra il vecchio varietà e le migliori espressioni dell’arte moderna, uniti al coinvolgimento dei “talentuosi” del posto, organizzato dall’associazione culturale Le.Le Eventi. Sabato 27 Luglio: Sfilata di moda organizzata da Also Eventi di Sonia Paoli. Domenica 28 Luglio: “La Malintesa. Commedia in due atti in vernacolo toscano. Lunedi 29 Luglio: Danzando sotto le stele. Spettacolo di danza classica, moderna, jazz, aerobicdance e liscio, organizzato dalla Pubblica Assistenza di Chiesina Uzzanese(durante tutta la settimana chiesinese ci sarà la fiera di beneficenza a favore dell’associazione di volontariato). Martedi 30 Luglio: 50° Anniversario della nascita del nostro comune, organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco di Chiesina Uzzanese. Ospiti della serata: L’ORCHESTRA SINFONICA DI FIATI DEL CONSERVATORIO BADENSE KARLSRUHE. Mercoledi 31 Luglio: MISS ITALIA – selezione regionale, organizzato dal Comune assieme alla Discoteca DON CARLOS. Giovedi 1 Agosto: PREMIO NAZIONALE DI POESIA “IL FIORE” E PREMIO JUNIOR, organizzato dalla Pro Loco di Chiesina Uzzanese con il patrocinio della Presidenza del Consiglio

#inagenda

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LA FOTO DI COPERTINA

Backstage Credits: Foto di Alessandro Scerbo Modella Simona Ilies Location: Lidò Panteraie (Montecatini Terme)

dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Toscana e della Provincia di Pistoia. L’edizione speciale vedrà la partecipazione di noti nomi del giornalismo e della letteratura italiana come SIMONETTA BARTOLINI, BRUNO IALUNA, STENIO SOLINAS, FAUSTINA TORI E STEFANO ZECCHI. Venerdi 2 Agosto: GIORNATA PAROLIMPICA, dalle ore 10.00 alle 23.00 esibizioni di Basket, Calcio Balilla, Equitazione, Hand-bike, Scherma, TennisTavolo, Tiro con l’Arco. A conclusione della serata tavola rotonda fra il Comune di Chiesina Uzzanese, la Provincia di Pistoia, il Coni Provinciale, il Cip Regionale, il Miur Regionale e l’AUSL3. Sabato 3 Agosto: LEONARDO FIASCHI, l’imitatore finalista di ITALIA’S GOT TALENT, organizzato dalla SyrioStar. Domenica 4 Agosto: PIANETA ZERO, Tribute live band a Renato Zero, organizzato dalla Pro Loco di Chiesina Uzzanese (http://www.pianetazero.com). Lunedi 5 Agosto: CONCERTO BANDISTICO della Filarmonica F. Nucci di Ponte Buggianese a conclusione della processione per il patrono Santa Maria della Neve. Tutti gli spettacoli serali iniziano alle 21.30. Da aggiungere a queste serate di eventi è doveroso ricordare la STRACHIESINA, gara podistica aperta a tutti e il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza, ritrovo ore 8.00 in piazza Vittorio Emanuele II, DOMENICA 28 LUGLIO.



TORNA A SETTEMBRE TUTTI I GIOVEDI @ GAMBRINUS BAR Ci Ci puoi puoi vedere vedere in in tv tv su su TVL TVL (Canale (Canale 11 11 digitale digitale terrestre) terrestre)

Ospiti: Leonardo Pieraccioni Andrea Bocelli e Giorgio Panariello


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