ALCE NEWS MAGAZINE - n. 3 2024

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Periodico di attualità, cultura, spettacolo, salute, ambiente e tecnologia

Miss Roma 2024

Corsa degli Zingari Tutto pronto a Pacentro per l’edizione 2024 che si svolgerà i prossimi 7 e 8 settembre

ALCE NEWS MAGAZINE

NUMERO 3 - 2024

Autorizzazione Tribunale di Tivoli n.1/2023 del 17/04/2023 n. cronol. 2861/2023

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Case green

Nel 2050 avremo il 40% di immobili in Classe

“A”

Già oggi in Italia oltre il 90% delle nuove costruzioni (2023-2024)

è di classe energetica “A” – osservano gli specialisti di Multicomper Technology

«Dei 14,5 milioni di edifici esistenti oggi in Italia, oltre l’82% è residenziale e di questi 12 milioni di immobili, la maggior parte è “vecchio”: nel 60% dei casi l’età media è di 59 anni e la classe energetica non certo buona. L’80% degli edifici è in categoria “E”, “F” o “G”, le 3

dosi ai più recenti dati dell’Istat e dell’Enea.

«Ma l’evoluzione del fotovoltaico —prosegue Viola Lala— lascia ben sperare, avendo già superato nel 2023, con 470 miliardi di dollari di investimenti a livello globale, tutte le altre modalità di generazione messe insieme».

classe energetica ed oltre il 40% degli immobili ristrutturati hanno raggiunto anch’essi la categoria “A”. Attraverso i suoi modelli statistici, Multicompel Technology ha quindi elaborato uno scenario che tiene conto dell’andamento 2023-2024 e della grande accelerazione

classi energetiche peggiori» spiega Viola Lala, Chief Marketing Officer (CMO) di Multicompel Technology, impresa operativa in tutt’Italia nell’ambito dei sistemi elettrici e dell’installazione di impianti fotovoltaici, riferen-

Multicompel Technologyosserva infatti che, sebbene attualmente solo il 4% degli immobili residenziali italiani sia in classe “A”, oltre il 90% delle nuove costruzioni realizzata a partire dal 2023 sono state portate in questa

che sta avendo il fotovoltaico, chiave di volta nell’efficientamento energetico delle nostre case.

Sul totale degli immobili, secondo le stime di Multicompel Technology, arriveremo a ridurre al 26% quelli in classe

“G” entro il 2030 (scendendo ulteriormente al 5% entro il 2050) ed al 35% quelli nelle classi “E” o “F” (scendendo al 23% entro il 2050).

Registreremo invece un aumento significativo degli immobili in classe “A”, arrivando al 16% nel 2030 ed al 40% nel 2050. Ed anche

nelle classi “B”, “C” e “D” si registrerà un incremento, arrivando al 23% nel 2030 ed al 32% nel 2050. «È una grande sfida ma anche una grande opportunità. A fronte dei costi da sostenere per l’efficientamento energetico della propria abitazione, le case green of-

frono vantaggi economici non trascurabili nel medio e lungo periodo, come la riduzione del costo delle bollette (-40% scalando di 2 classi)e la crescita del valore dell’immobile (+25% nelle prime 4 classi)» conclude Viola Lala, CMO di Multicompel Technology.

Anziani

L’importanza di un supporto

psicoanalitico

nella loro fase di grandi cambiamenti

L'invecchiamento è un processo naturale che porta con sé una serie di cambiamenti fisici, emotivi, relazionali e sociali. Questi cambiamenti possono essere difficili da affrontare e possono portare a disagio psicologico, come depressione, ansia e solitudine. Ma i fattori che possono deprimere gli anziani possono essere molteplici e di diversa natura: da quelli di salute più comuni come diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, problemi osteoarticolari, dolore cronico, a quelli infine psicologici e sociali, come l’isolamento, i lutti, la perdita del ruolo lavorativo, la fragilità finanziaria. Ecco allora come la psicoanalisi può rappresentare un aiuto impor-

tante e fattivo per gli anziani. Ne parliamo, in questa intervista di oggi, con Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana

Dottoressa Lucattini, quali sono le principali sfide psicologiche che gli anziani affrontano nel loro quotidiano?

“Innanzitutto, il corpo che per sua natura cambia e l’arrivo di patologie fisiche tipiche dell’invecchiamento che possono essere maggiori o minori a seconda della predisposizione individuale, la familiarità, dei traumi fisici e psichici, dello stile di vita che si è avuto negli anni. Le persone anziane soprattutto se

vivono o trascorrono molto tempo da sole, si sentono abbandonate, inutili, escluse dalla vita familiare e sociale, senza sostegno nel momento del bisogno, finite”.

Come influisce, in particolare, la solitudine sulla salute mentale e fisica degli anziani e in che modo la psicoanalisi può mitigare questi effetti negativi?

“La solitudine, il vuoto depressivo, l’ansia e crisi di angoscia, causano una grande sofferenza personale con risvolti anche somatici e talvolta con conseguenze serie, andando a riacutizzare patologie croniche di cui spesso gli anziani soffrono e provocando in alcuni casi anche somatizzazioni di origine mentale. La depressione non

curata aumenta del 35% la mortalità, un dato paragonabile all'effetto di patologie fisiche gravi. L’isolamento, inoltre, azzera la vita sociale, rende difficile trovare delle buone compagnie, problematico incontrare un nuovo partner e di avere occasioni gioiose e di divertimento. Com’è noto, il buon umore allunga la vita. Ma il primo elemento è che l'analisi si fa con qualcuno; quindi, si instaura un rapporto profondo e una abitudine al dialogo scandito, settimana dopo settimana, con la certezza di essere ascoltati con attenzione, ricevere delle risposte appropriate e riflettere insieme a dei processi inconsci. Inoltre, è importante ripensare alla propria vita da un nuovo punto di vista, adottando uno sguardo diverso utilizzando una lente che permette di evidenziare dei particolari che erano sfuggiti”.

Secondo la sua esperienza, quali sono i principali benefici che gli anziani traggono dalla psicoanalisi rispetto ai loro coetanei che non vi si sottopongono?

“La caratteristica comune tra gli anziani che abbiano fatto un'analisi è che sono più sereni, maggiormente riflessivi, attenti a se stessi e alla propria salute, affrontano la depressione e la paura della fine della vita. Non di rado sono più longevi a parità di malattie fisiche, rispetto ai loro coetanei che non hanno fatto un’analisi, poiché si osservano, pensano creativamente, sono più vitali. Sanno chiedere aiuto, non hanno timore a consultare i medici o a sottoporsi ad accertamenti, controlli e prevenzione. Parlare con un analista non è una conversazione di tipo familiare o amicale, inizia per una difficoltà ed è incentrata sulla risoluzione dei sintomi e sul recupero di aspetti positivi di se stessi. Inoltre, attraverso il lavoro analitico è possibile bonificare esperienze negative, elaborare esperienze traumatiche, recuperare ricordi. La riflessione in analisi aiuta a dare un altro o un nuovo significato al passato, consente di immettere in se stessi la forza vitale necessaria per affrontare il presente. Inoltre,

nella propria analisi vengono coniugati aspetti relazionali e affettivi con una comunicazione sincera e profonda. Insieme, è possibile osservare se stessi da punti di vista diversi o non focalizzati in precedenza. Oltre a ciò, si dà anche un nome alle proprie intuizioni e considerazioni, si chiariscono i concetti che illuminano i pensieri, trovando in loro nuovi significati e un senso. Poter parlare dell’amore, presente e passato, asse portante dell’esistere e della vita”.

Può spiegare come la psicoanalisi aiuta gli anziani a elaborare i lutti e ad affrontare la paura della fine della vita?

“Il pensiero della morte e della fine della propria vita comincia ad essere presente nell'esistenza di tutti, da un certo momento in poi. Se vi sono malattie importanti certamente accade prima, altrimenti è posticipato e spesso inizia con la nascita di un nipote o di un pronipote, in occasione di un ricovero ospedaliero, quando c’è un lutto importante di un amico caro, talvolta di familiari più

giovani. La psicoanalisi è una cura che permette di affrontare il lutto in modo specifico, John Bowlby ne ha parlato nel libro “Attaccamento e perdita” mettendo in evidenza le varie fasi del lutto, dalla negazione fino alla rassegnazione, ovvero l'interiorizzazione della presenza della persona perduta che è recuperata dentro se stessi e con cui si instaura un dialogo interno. Per quanto riguarda la paura di morire, ogni persona la affronta a

modo proprio e trova nella sua vita presente e nel futuro che verrà, le proprie ragioni per affrontare il più serenamente possibile. La psicoanalisi non offre formule, ricette, non dispensa consigli pratici, aiuta i pazienti a trovare le risposte a partire dall’interno di se stessi. Non sono possibili generalizzazioni, il lavoro psicoanalitico è personale e intimo, permette di sentirsi più forti, stabilizza le emozioni, aiuta a dare un senso alla propria

vita. Migliora l'umore, aiuta a pensare. Quello che si può affermare per certo è che tutti coloro che fanno un'analisi cessano di vivere perseguitati dalla paura della morte e, qualunque siano le difficoltà da affrontare, apprezzano l'esserci nell’hic et nunc, l'esistere oggi e il vivere”.

Quanto è determinante il ruolo dei familiari nella vita di un anziano?

“I familiari sono preziosi e indispensabili in tutte le fasi

della vita e a qualsiasi età.

Gli anziani hanno bisogno dei loro familiari ma anche i figli e i nipoti sono sempre legati a loro e hanno piacere a trascorrere del tempo insieme. Gli impegni familiari, di studio e lavoro possono causare sofferenza per la difficoltà di vedersi. Alcuni ingredienti indispensabili sono la sensibilità, l’attenzione, la dedizione, l’affetto, la comprensione. Accanto a questi, anche la possibilità di trascorrere del tempo insieme, creando occasioni speciali, tante “feste di non compleanno”, senza limitarsi alle feste comandate”.

Oltre al tempo al lavoro e agli impegni inevitabili, i familiari possono avere anche delle difficoltà particolari?

“Un punto nodale è che talvolta i familiari scambiano alcuni cambiamenti dovuti all'età (l'essere più lenti, essere taciturni, rispondere con una certa latenza, l’affaticabilità, le difficoltà motorie) per problemi psicologici o per oppositività e pigrizia, per cui si stancano, perdono la pazienza e iniziano a iperstimolare i propri familiari an-

ziani, pensando così di ravvivarli, vivacizzarli e rimetterli in moto. Certamente, vanno considerati aspetti depressivi che, nell'anziano, possono essere legati al ripresentarsi di aspetti depressivi già apparsi in gioventù. D’altro canto, esistono delle sindromi depressive che sono specifiche e tipiche dell'anziano, che sono talvolta causate dai cambiamenti fisici, come può esserci un rallentamento psicologico o un cambiamento nella memoria che non corrisponde ad un decadimento cognitivo, poiché non intacca la capacità di pensare o di comprensione. Si tratta di uno stato psicologico che può presentarsi nell'anziano in assenza di malattie organiche del cervello o di problemi psichiatrici, che non ha a che vedere con la demenza agevolmente identificata da specialisti, geriatri e neurologi, attraverso colloqui, test specifici ed esami strumentali (risonanza magnetica, TAC, etc.)”.

Come è possibile essere più vicini a loro quando ci sono distanze fisiche, ad esempio

per motivi lavorativi o nelle grandi città?

“L’utilizzo della tecnologia, molto frequente adesso anche in terza età, è un ottimo strumento per mantenersi in contatto anche quotidianamente. Esiste un'ampia fascia di popolazione che nella terza età ha il tempo, la curiosità e la motivazione, per poter apprendere l'utilizzo degli strumenti tecnologici. Spesso sono aiutati dai nipoti, nelle occasioni in cui si incontrano o quando vengono appositamente “convocati”. Da nativi digitali possano spiegare, insegnare, aiutare, verificare il corretto funzionamento e talvolta anche di apprendimento. Le persone anziane possono più o meno avere una passione reale per la tecnologia, ma tutte ne comprendono l'inevitabile presenza nella vita quotidiana e anche i risvolti utili del loro utilizzo. Vi sono intensi scambi tra genitori e figli come tra nipoti e nonni, passando per zii e amici, di foto, video e un largo utilizzo delle videochiamate. Gli anziani che fanno un'analisi, in

casi di emergenza, sono in grado di utilizzare la tecnologia dalle videochiamate allo smartphone per non perdere la loro seduta”.

Quali consigli darebbe ai familiari di una persona anziana che sta considerando di iniziare un percorso di psicoanalisi?

“Cercare di rimuovere i pregiudizi. La principale difficoltà è comprendere questo bisogno nella terza età. Gli anziani hanno esigenze specifiche che potrebbero non aver avuto in precedenza;

Comprendere che affrontare le proprie difficoltà psicolo-

giche permette di prendersi cura di sé in un modo migliore, anche dei problemi di salute fisica;

Spezzare il cortocircuito della solitudine per chi fa l'analisi e per i suoi familiari, sia che ne restino al di fuori come accade abitualmente, sia che partecipino su richiesta del proprio congiunto;

Sapere che si può avere bisogno di riappacificarsi con se stessi e con momenti specifici della loro vita passata. È evidente che i genitori non hanno raccontato tutto della loro vita ai propri figli, della propria infanzia, degli anni

della guerra e del dopoguerra, degli amori, degli abbandoni, della scuola, di un mondo che non c'è più nella realtà esterna ma che esiste e vive ancora nella realtà interna;

Accettare che con l'avanzare dell'età, quando ormai c'è una significativa distanza dal periodo della giovinezza, può comparire l'esigenza di rievocare con uno specialista, uno psicoanalista, gli avvenimenti, i ricordi e le emozioni. Per allontanare la paura della morte bisogna ricordare, condividere, sentire di avere vissuto”.

Cucina presidenziale

Cuoche e cuochi dall’Italia si candidano

come chef alla Casa Bianca

Cesarine, la più antica rete di cuoche e cuochi di casa d’Italia, è orgogliosa di annunciare la sua intenzione di candidarsi come chef alla Casa Bianca, dopo che la storica Chef Cris Comerford ha reso pubblica la propria scelta di ritirarsi. La proposta di Cesarine prevede la rotazione trimestrale di cuoche e cuochi provenienti da diverse regioni italiane, portando con sé le autentiche tradizioni culinarie della nostra penisola. Fondata nel 2004, Cesarine conta oggi oltre 1.500 cuoche e cuochi in tutta Italia, che uniscono la passione per la cucina casalinga alla volontà di condividere con il mondo le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione. Con 50.000 ospiti internazionali e nazionali accolti ogni anno nelle proprie case, la community riunita attorno alla

piattaforma cesarine.com dimostra ancora una volta il proprio impegno nel preservare e diffondere il patrimonio gastronomico italiano. L’iniziativa della community, oggi diffusa su tutto il territorio nazionale, prevede una rotazione trimestrale di cuoche e cuochi amatoriali, ciascuno rappresentante di una specifica regione italiana. Questo permetterebbe di offrire ai futuri inquilini della Casa Bianca un’esperienza culinaria autentica e varia, dalla pasta fresca dell’Emilia-Romagna ai sapori mediterranei della Sicilia, passando per i ricchi piatti regionali della tradizione italiana con un occhio di riguardo alla dieta mediterranea e ai suoi indubbi benefici. Questa candidatura non solo celebra la cucina di casa italiana, ma si propone anche come ponte

culturale, favorendo uno scambio di idee e tradizioni attraverso il linguaggio universale del cibo. Sono oltre un migliaio le diverse ricette regionali che potrebbero essere proposte alla Casa Bianca durante un anno di rotazioni trimestrali, insieme a storie, aneddoti e tradizioni culinarie per arricchire l’esperienza alla Casa Bianca.

CESARINE

Cesarine.com e la prima piattaforma online in Italia di food experiences con una community di 1.500 cuoche e cuochi amatoriali che nel 2023 hanno aperto le porte delle loro case e dei loro territori a 50.000 ospiti, prevalentemente internazionali (+65% rispetto al 2022) per offrire corsi di cucina, dining experiences e food, wine, market tours. Nata nel 2004 a

Dopo l’addio della storica Chef Cristeta Comerford, che ha servito 5 Presidenti, la storica rete di cuochi della tradizione gastronomica di casa d’Italia si fa avanti con proposte regionali a rotazione

Bologna come Associazione per la Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Gastronomico Culinario Tipico d’Italia, nel 2014 la community diventa piattaforma sotto la guida dell’imprenditore tech Davide Maggi – ideatore di alcune tra le prime digital startup italiane e direttore esecutivo del Digital Marketing & Commu-

nication Executive Program della Bologna Business School. Comunità diffusa Slow Food dal 2019, al suo 20° compleanno Cesarine conta decine di candidature spontanee ogni settimana. Nel primo trimestre del 2024 le esperienze food firmate Cesarine hanno segnato un incremento del 20%, con Bo-

logna per la prima volta in testa alla classifica delle scelte dei viaggiatori, in crescita del 25% rispetto al 2023, e un notevole incremento della Sicilia, con Palermo +60% e Messina +130% e le Cinque Terre che hanno raddoppiato le presenze rispetto allo stesso periodo del 2023.

Basta scuse. Abbandonare un animale è un reato. La responsabilità è tua.

Giuseppe De Chellis

Si scaldano i motori per l’edizione 2024 della Corsa degli Zingari con Alessandro Greco, Manila Nazzaro, Giuseppe Cederna, Ivana Spagna, Johnson Righeira, Stefano Oradei, Kumo e Gioacchino Bonsignore

Pacentro (AQ): Si svolgerà il 7 e l’8 settembre la Corsa degli Zingari, organizzata dall’omonima associazione capitanata dall’instancabile Giuseppe De Chellis, assieme alla Confraternita della Madonna di Loreto. Impegno e devozione ripagati anche quest’anno da importanti patrocini: quello del Ministero del Turismo, del Ministero della Cultura, dell’Aeronautica Militare, della Regione Abruzzo, della Provincia de L’Aquila e del Comune di Pacentro. “Con questi patrocini viene certificata l’importanza della nostra tradizione. Una manifestazione unica nel

suo genere che affonda le radici nel Medioevo”, spiega De Chellis.

La Corsa degli Zingari di Pacentro si colloca di diritto tra le più antiche tradizioni ancora in vigore in Italia. Ci spiega meglio di cosa si tratta?

“La Corsa prende il suo nome dal termine dialettale “ziingaro”, ovvero colui che cammina a piedi nudi. Dalla sommità di un costone roccioso, i partecipanti, rigorosamente scalzi, al suono della campana scendono dalla montagna fino al torrente Vella e, sempre correndo, con i piedi

lacerati dalle pietre e dai rovi, risalgono le vie del paese per raggiungere la Madonna di Loreto. La porta della Chiesa è aperta e l’altare costituisce il traguardo. I concorrenti, sfiniti e con i piedi sanguinanti, ricevono le prime cure da un’equipe di medici. Il vincitore riceve come premio un palio ovvero un taglio di stoffa di lana per confezionare un abito maschile, riconoscimento molto ambito nel Medioevo. Viene poi portato in trionfo a spalla tra due ali di folla per le vie del paese”.

Quel week end Pacentro sarà presa d’assalto da turisti da

ogni parte del mondo. Cos’altro ha organizzato per loro?

“Un cartellone ricco di eventi che possa soddisfare tutte le fasce di età: il nostro borgo è inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e in quei due giorni sarà animato da serate musicali, mercatini e stand enogastronomici”.

Può entrare più nel dettaglio?

“La madrina sarà anche quest’anno l’ex Miss Italia Manila Nazzaro. Le ho chiesto di tornare perché lo scorso anno è stata talmente empatica verso la nostra comunità che

mi è sembrato un atto dovuto. Ormai è una di noi. Al suo fianco ci sarà il conduttore Rai Alessandro Greco, commentatore ufficiale della diretta della Corsa assieme al Premio Oscar Giuseppe Cederna. Sabato 7 settembre alle 21:00 ci sarà il concerto di Ivana Spagna e Johnson Righeira. A seguire, il dj set di Guglielmo Mascio per ballare fino a dopo mezzanotte. Domenica 8 settembre, invece, alle 16:00 partirà la Corsa degli Zingarelli, la competizione fatta dai bambini che apprendono sin da piccoli le tradizioni e la cultura della nostra comunità. E’ un momento

molto toccante. A seguire, la Corsa degli Zingari vera e propria. In serata, dopo le premiazioni, Via Roma sarà animata dal live “Furore” con Alessandro Greco. Ci saranno anche momenti di danza con le esibizioni di Stefano Oradei & Eleonora Riccardi e, direttamente da Amici 23, il giovanissimo Kumo. Come detto, abbiamo cercato di creare un cartellone che tenesse conto dei gusti di tutte le generazioni. Credo che ci siamo riusciti e non vedo l’ora di vedere le strade della nostra Pacentro piene di gente”.

In questi anni ha fatto molto

per la Corsa. Per brevità cito solo le ultime due: sono usciti un film che ha riscosso molto successo al cinema e un libro fotografico. Cos’altro ha in mente per il futuro?

“Posso darvi un’anticipazione: ho appena firmato il contratto per portare la realtà aumentata nel mondo della Corsa degli Zingari. Nelle prossime settimane a Pacentro arriveranno gli operatori della casa di produzione per realizzare il tutto. È un altro piccolo regalo che ho voluto fare alla nostra comunità per avvicinare il turismo internazionale al nostro borgo e alla Corsa”.

C’è qualcuno a cui vuole dire grazie?

“Le Istituzioni perché con i loro patrocini certificano l’importanza della nostra manifestazione e la qualità delle azioni che mettiamo in campo. E poi la Confraternita della Madonna di Loreto, lo staff e tutti gli sponsor. Per realizzare tutto questo c’è un lavoro di mesi che non si vede, ma che fa sì che la manifestazione cresca ogni anno di più. Perché, come dico sempre, da soli si sogna, ma insieme si vince”.

Alessandro Greco, tra i protagonisti a Pacentro il prossimo 8 settembre

Salone d’onore del Coni

In scena l’Italia del Fair Play

La mattina del 28 giugno 2024, dopo il grande successo della prima e seconda edizione, è tornata l’iniziativa “FAIR PLAY for LIFE”, ospitata presso il Salone d’Onore del CONI ed indetta dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play presieduto da Ruggero Alcanterini. Con il patrocinio del CONI e la presenza del Presidente Giovanni Malagò, e con il patrocinio anche di

Sport e Salute (intervenuta al riguardo la Professoressa Maria Spena), l’evento si è svolto in collaborazione strategica con ACSI – Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero presieduta da Antonino Viti, e il supporto dell’ Associazione Culturale Occhio dell’Arte APS condotta dalla giornalista della Stampa Estera Lisa Bernardini. Partners per il 2024,

ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) e Associazione MOVE (Arte, Sport, Spettacolo, Cultura). Arrivato dall’estero dove vive, tra i premiati della mattinata Philippe Housiaux, ex olimpionico e leader nel campo della comunicazione, nonché’ attuale guida dell’ European Fair Play Movement. Con l’abbraccio in sala di un discreto gruppo di ciclisti e

delle loro amate biciclette al seguito, che hanno reso allegro, vivace e colorato il Salone d’Onore, sono stati consegnati riconoscimenti a prestigiose carriere e a talenti trasversali: dall’informazione (Paolo Borrometi, Davide Di Santo), allo sport (Nicola Spadea – circondato dall’affetto di alcuni suoi alunni del Chris Cappell College di Anzio; Emanuele Bruno – premiato a sorpresa nell’occasione; Federica Cappelletti, Rossana Ciuffetti, Michela Moretti Girardengo, Andrea Perugini, Antonio Lopizzo), dallo spettacolo (Vittorio Storaro e Carla Vistarini) alla società civile (Arianna Dalla Zanna, Antonella Di Tonno, Pasquale Montilla, Anna Pasotti).

A fine premiazione, brindisi offerto dalla Azienda Talamonti, eccellenza abruzzese. Presenti all’happening esponenti rappresentativi delle nostre Forze Armate, a partire da una nutrita formazione della Banda dell’Esercito Italiano (diretta per l’occasione dal Maggiore Antonella Bona) che, in questo 2024, festeggia il compleanno dei 60 anni, e che ha omaggiato i presenti di un breve, intenso concerto. Ben 4 i brani presentati: Inno nazionale, Inno Olimpico, Cavalcata delle Valchirie (per ricordare il film

Oscar “Apocalipse Now” in omaggio alla presenza in sala di Vittorio Storaro), Inno Olimpico. Coinvolte le Istituzioni, a co-

minciare dall’Onorevole Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, e dalla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, l’Onorevole Eugenia Roccella, che hanno fatto pervenire i rispettivi saluti attraverso due coinvolgenti contributi video, proiettati ad inizio evento. Ha fatto recapitare un altrettanto carismatico messaggio scritto il Ministro della Difesa Guido Crosetto.

Saluti scritti anche dall’Onorevole Federico Mollicone, Presidente Commissione VII Camera Cultura Istruzione Scienza Ricerca Editoria Sport. Parterre de rois. Tra gli altri, sono intervenuti S.E. Henry Okemba, Ambascia-

tore Repubblica del Congo; il Generale Roberto Angius, Capo di Stato Maggiore del Comando Logistico; il Generale di Brigata Aerea Urbano Floreani, Capo del 5 Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore Aereonautica, accompagnato dal Ten. Colonnello Luigi Spagnoletti; il Prof. Attilio Parisi, Rettore Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. Per quanto riguarda volti esponenti dei campi più disparati, si sono riconosciuti il cantante Amedeo Minghi; la soprano Lucia Rubedo, da poco decretata “Voce Rivelazione dell’Anno” al Teatro Ghione;

la cantautrice venezuelana

Gisela Josefina Lòpez; i compositori Claudio Simonetti e Marco Werba; lo stilista Vincenzo Merli; la cantante Giò Di Sarno; la conduttrice sportiva Antonella Biscardi, figlia dell’indimenticabile Aldo; André De La Roche, uno dei migliori ballerini jazz al mondo, celebre e indiscusso protagonista del musical di Bob Fosse, “Dancing”, rappresentato ininterrottamente per 5 anni in tutto il mondo. Da lì, una carriera straordinaria, anche come coreografo. Non è mancato all’appello nemmeno un recordman della Cultura: Luciano Baietti,

l’uomo con il Guinnes World Record di più lauree al mondo (ne ha ben 18!). E poi il Prefetto più glamour che ci sia, Rocco Fulvio De Marinis, lo chef dei vip Paolo Celli, lo stilista Vincenzo Merli, il doppiatore Giovanni Brusatori … tanti protagonisti anche dal mondo della cultura e dell’intercultura della Capitale. L’appuntamento – trasversale – è stato dedicato alla difesa dei valori fondanti una Società di Pace – con un inno appositamente composto dal musicista internazionale e sound designer Davide Perico, fatto risuonare ad inizio evento – ed ha avuto lo slo-

gan “L’Italia che vorrei, l’Italia del Fair Play!”.

Ad accompagnare la manifestazione e i riconoscimenti, il conforto dell’idea che il merito e la competenza debbano essere essenziali per il raggiungimento di ogni traguardo. Tra gli argomenti toccati: l’origine del concetto del Fair Play, la genesi del CNIFP, il valore della memoria, le regole corrette (dell’informazione, ma non solo), la lotta alla mafia, i multiformi talenti nel mondo femminile, la tutela della salute. Fotografie ufficiali a cura di Occhio dell’Arte APS, scattate da Roberto Di Tondo

Beatrice Mazzoni

Miss Roma 2024: La nuova reginetta della bellezza capitolina

Ha conquistato l’ambita fascia ieri sera a Roma nel suggestivo scenario dell’Arena del Teatro di Tor Bella Monaca, avendo la meglio sulle altre 20 concorrenti e accedendo così alle prefinali nazionali dell’85° concorso Miss Italia.

In giuria le Miss Italia Zeudi Di Palma (2021) e Martina Sambucini e un parterre de rois con Don Antonio Coluccia e Patrizia Mirigliani.

Beatrice Mazzoni, 20 anni, romana, occhi verdi e capelli castani è la nuova MISS ROMA. Studia Comunicazione Pubblica e d’Impresa; vorrebbe diventare autrice di programmi televisivi. È lei che ieri sera, ne suggestivo scenario dell’Arena del Teatro di Tor Bella Monaca, ha avuto la meglio sulle altre splendide 20 concorrenti, selezionate con cura dalla Delta Events. Grazie al titolo vinto accede di diritto alle pre-finali nazionali dell’85° concorso nazionale Miss Italia.

2° classificata Arianna Ciamei, 18 anni di Roma; Arianna, occhi marroni e capelli castani, ha da poco conseguito il diploma al liceo

scientifico e si iscriverà alla facoltà di Ingegneria ed è appassionata dalla lettura dei libri classici e gialli.

3° classificata Greta Caretta, 25 anni di Roma, insegnante di Pilates. Greta, occhi marroni e capelli castani, è laureata in danzarecitazione-canto in America.

A decretare la graduatoria finale una giuria di qualità composta da Zeudi Di Palma, Miss Italia 2021 (nonché Miss Napoli 2021), Martina Sambucini, Miss Italia 2020 (nonché Miss Roma 2020),. Con loro anche Maria Maiani, fondatrice della Maiani Accademia Moda che ha vestito le 21 concorrenti con delle creazioni da sogno. E ancora, Valeria Mangani già Vice Presidente di Alta Roma ed oggi Presidente di Sustainable Fashion Innovation Society organizzazione no-profit impegnata nella transizione ecologica dell’industria della moda e del design attraverso l’innovazione tecnologica, i produttori cinematografici Luigi De Filippis e Luca Mastrangelo, lo chef personaggio televisivo Bruno Brunori, i fotografi di moda Pino Leone

e Piero Consoli, il preparatore atletico Tommaso Capezzone.

A formare un vero parterre de rois in prima fila con Nicola Franco e Andrea La Fortuna, rispettivamente presidente e vicepresidente del VI Municipio di Roma Le Torri, Don Antonio Coluccia, il “prete coraggio” impegnato da 25 anni contro la criminalità organizzata e lo spaccio di droga. “Amati per poterti amare ed ama il tuo territorio” È racchiuso qui il messaggio di Don Antonio Coluccia che tra gli applausi dell’Arena ringrazia Miss Roma e gli organizzatori di avere riportato al centro del Municipio “il dono della vita” contro quella “cultura della morte” che divide troppo spesso le strade dove ognuno di noi vive i suoi giorni. “Bisogna ricordare, dice nel concludere il suo intervento, il rispetto della vita, dei giovani e delle donne perché la vita è il più grande dono che Dio ci donato e che dobbiamo custodire”.

Accanto a Don Antonio, la patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani che nel suo inter-

vento ha messo in risalto il significato del trasferimento di Miss Roma dal centro della Capitale a Tor Bella Monaca. “Io sto bene qui – ha dettoQui dove la gente capisce il mio impegno, la mia lotta contro gli stereotipi che vogliono mettere in cantina la bellezza. Anni fa , con la nostra Miss Italia Zeudi Di Palma, abbiamo parlato a lungo di Scampia e delle sue criticità. E’ bello essere quiha concluso – a portare un messaggio di rinascita attraverso la bellezza delle nostre ragazze”.

L’evento è stato condotto con la sua solita bravura e brio da Margherita Praticò e diretto dal regista Mario Gori, entrambi anima pulsante del concorso nel Lazio, protagonisti dei recenti successi della nostra regione con i titoli nazionali vinti da Alice Sabatini, Martina Sambucini e Lavinia Abate. Miss Roma 2024, settima tappa del tour Miss Italia Lazio dedicato alla finali regionali ed ai titoli speciali, è parte integrante della seconda edizione di “Lazio, la bellezza del Talento”, l’inizia-

tiva della Regione Lazio nata con l’obiettivo di valorizzare delle bellezze paesaggistiche del Lazio e i giovani che hanno scelto di intraprendere un percorso formativo in diversi settori artistici, come ad esempio nella musica, nella moda, nel teatro e nel cinema. Quella di ieri sera è la prima tappa della kermesse, promossa da Lazio Innova, che ha visto protagoniste sul palco dell’Arena del Teatro di Tor Bella Monaca alcune delle più prestigiose scuole di alta formazione tecnologica della Regione Lazio: Maini Accademia Moda, Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè, ITS Academy Lazio Digital, ITS Turismo Academy Roma.

Da applausi l’esibizione di due dei tanti talenti dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini che si sono esibiti ieri sera: dapprima Giulia Covitto, in arte Jungle Julia, toscana talentuosa classe, che ha portato in scena la sua attitudine blues e rock attraverso uno stile scarno e genuino, nato dalla collabo-

razione con Daniele Fiaschi eseguendo sul palco lo storico brano di Mogol e Battisti “Insieme a te sto bene”. A seguire Stefano de Santis, romano classe 1990, ricalcando dapprima la grande storia teatrale romana, compie la sua totale maturazione artistica scoprendo il genio dell’arte messa in scena dal grande Giorgio Gaber di cui divora ogni tipo di materiale in breve tempo e lo ha dimostrato in pieno ieri sera portando in scena il monologo “La paura”, un microtempo ed un microspazio che mette in luce l’alienazione che si prova a contatto con una persona diversa che, in fin dei conti, diversa non è. Altro momento dedicato al talento è andato in scena quando sul palcoscenico è salito Francesco Stazi che insieme a tre colleghi di uno dei corsi della ITS LAZIO DIGITAL, scuola di Alta Formazione della Regione Lazio, nata per assicurare l’acquisizione di alte competenze tecnologiche e digitali per rispondere alle sempre più massicce richieste delle imprese di tecnici e professioni-

sti dell’hi tech promuovendo la cultura scientifica e la ricerca in ambito tecnologico per lo sviluppo sostenibile, all’insegna delle pari opportunità e dell’inclusività, ha vinto il contest LET’S CYBER GAME indetto dal Ministero del Made in Italy, Invitalia e Cyber 4,0 a riprova di come le scuole di alta formazione della Regione Lazio siano fucina di “talenti” e “risorse” per il rilancio del nostro Paese. Un video che ha riscosso il forte applauso dei tanti intervenuti seguito poi da due ulteriori proiezioni realizzate dai ragazzi e dalle ragazze della Scuola d’arte Cinematografica Gianmaria Volontè, un centro di forma-

zione professionale della Regione Lazio che offre un percorso formativo gratuito di durata triennale dedicato alle principali aree tecnico-artistiche che concorrono alla realizzazione di un film e della

ITS Turismo Academy Roma, scuola di alta specializzazione tecnologica, nata per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche con l’obiettivo di formare tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività caratterizzata da un nuovo modello didattico/formativo di tipo laboratoriale, integrato da stage e tirocini.

Da sinistra, la Miss Italia 2021 Zeudi Di Palma, Patrizia Mirigliani, Beatrice Mazzoni, la Miss Italia 2020 Martina Sambucini e Margherita Praticò

Premio Atena Nike

A Tindari (Messina) la menifestazione che ha premiato i talenti del nostro cinema

Grande successo nella meravigliosa Tindari (ME) per la terza edizione del premio cinematografico Atena Nike, manifestazione, organizzata dal patron Fabio Saccuzzo e sotto la direzione artistica di Gabriella Carlucci. Il pubblico gremito ha applaudito ininterrotta -

mente i numerosi personaggi amati del mondo del cinema che sono saliti sul palco durante la serata di premiazione condotta da Antonella Salvucci e Dario Bandiera. Inoltre, in molti erano presenti anche alla serata precedente dedicata alla proiezione e va -

lorizzazione dei cortometraggi in gara selezionati dalla piattaforma “film Freeway” condotta dalla splendida Alessia Fabiani.

All’interno della kermesse si sono affrontati vari temi economici legati alla cinemato -

grafia con il coordinamento dei professionisti dello Studio Saccuzzo&Associati, esperti in tax-credit cinematografico e opportunità fiscali a sostegno della filiera di settore.

Tra i premiati: Antonella Ponziani (Premio alla Carriera); Gianluca Santoni (Miglior Film “Io e il secco”); Giulio Beranek (Premio Miglior Attore per il film “Doppio passo”); Claudia Cusmano (Premio Miglior Attrice per il film “Primadonna”); Valeria Golino (Premio Serie tv a con “L’arte della gioia”); Alessia Di Cosimo (Premio Miglior Regia per il film “L’età giusta”); Mario Spinocchio (Premio Miglior Film Tematiche Sociali

con “Fuori scuola”); Zavvo Nicolosi (Premio Miglior Opera Prima con il film “La primavera della mia vita”); Simone Zambelli (Miglior Attore Emergente con il film “Misericordia”); Demetra Bellina (Premio Miglior Attrice Emergente per il film “Non credo in niente”); Colapesce e di Martino (Premio Best soundtrack per il film “La primavera della mia vita”); Armando Pizzuti (Premio Miglior Casting Director).

Per quanto riguarda la sezione cortometraggi i premi sono stati assegnati a: Aldo Iuliano (Premio Miglior Cortometraggio con il corto “Dive”); Francesco Gheghi (Miglior Attore sezione cortometraggi); Ira

Fronten (Miglior Attrice per il cortometraggio “Ignoti”); a Gasparre Rizzo il Premio Sant’Agata Film Fest (Festival Partner) con il cortometraggio “Super Jesus”; a Francesco Santocono il Premio Estimar Festival del Cinema Italo –Spagnolo (Festival Partner) con cortometraggio “Destini avversi”; a Giulia Vitaliti il Premio Estimar Festival del Cinema Italo – Spagnolo (Festival Partner) con il cortometraggio “ al cortometraggio “Destini avversi” e Mathieu Volpe riceve il Premio Vision2030 (Festival Partner) con il cortometraggio “Eldorado”.

L’attrice Manuela Ventura ha

ricevuto il Premio Sezione Speciale Talento Siciliano; a Lorenzo Cammisa è stato assegnato il Premio Nuovo Imaie, a Claudia Conte il Premio Sezione Speciale Impresa Donna e il Premio Sezione Speciale Legalità è stata assegnato all’Associazione Penelope.

Tra i riconoscimenti anche la Menzione speciale a Francesco Lama per il documentario “Il silenzio perfetto”, il premio al Miglior Documentario “Toxicily” di Francois-Xavier Destors, il Miglior Documentario “Toxicily” di Alfonso Pintoe a Lorenzo Puntoni Premio Moscerine Film Fest (Partner) con “L’acquario”. Menzione Speciale a Carmelo Gianluca Bonsignore (Sindaco della Città di Patti) per il grande sostegno e contributo dell’amministrazione comunale e della comunità pattese per la realizzazione del Premio Atena Nike.

quest’anno, in particolare le sezioni speciali “Cinema e salute” ed “il premio distribuzione”. Il primo è stato assegnato a Simone Petralìa per il film “Giorni felici” e il secondo al film “Fuori scuola” della Inthelfilm srl.

Il premio Atena Nike è organizzato col Patrocinio del Comune di Patti, la Regione Siciliana, il Nuovo IMAIE, lo Studio Saccuzzo & Associati, Today Entertainment, l’associazione Sicilia Attiva e l’Equipe Pianeta Vacanze. Si ringraziano i main sponsor dell’iniziativa Studio Saccuzzo & Associati, Ca’ Domus boutique hotel Roma, Coca Cola, Formula Coach Srl, Indaco Sped, Plurimpresa e Compagnia della Bellezza.

Tante le novità di

Patron: Fabio Saccuzzo

Direzione artistica: Gabriella Carlucci

Coordinatore artistico: Salvo Saverio D’Angelo Segreteria e organizzazione: Chiara Ombelli ~ Maurizio Ciancio

Raffaella Di Caprio

“Volo a Hollywood
da mio cugino
Leonardo DiCaprio”

Negli ultimi anni ha costruito una carriera solida e di tutto rispetto. Cinema (ricordiamo il film di Luca Lucini ‘Le mie ragazze di carta’ con Maya Sansa e Neri Marcorè), Teatro (ha debuttato con successo al Bagaglino di Roma con ‘Femmina’ diretta da Pier Francesco Pingitore) e fiction tv (‘Furore 2’ e ‘I Bastardi di Pizzofalcone’). Raffaella Di Caprio, una delle più belle attrice italiane (dopo ‘Furore 2’ è stata eletta più volte la più bella attrice italiana), è un’artista poliedrica ed affascinante, molto richiesta da tutti i casting director italiani ed internazionali.

In questi giorni la bellissima attrice è sul set del ‘La Follia’ con il collega Gennaro Lillio, modello di fama internazionale (Dolce e Gabbana) diventato anche lui un attore.

”’La Follia’ è uno degli episodi del film ‘6’ di Daniele Catini. 6 come i cortometraggi che avranno vita indipendente nei più importanti festival italiani ed internazionali ma che saranno poi riuniti nel film presentato nel

2025.I l primo episodio di cui sono protagonista con Gennaro Lillio, Marina Marchione e Rosario D’Angelo è estremamente drammatico. Reciterò altri ruoli in questo bellissimo film fortemente voluto dal mio papa’ artistico Rosario Porzio,a cui devo la mia bella carriera”.

Bellissima, sensuale, volto illuminato da due occhi azzurri incredibili ed un fisico mozzafiato, la Di Caprio non passa inosservata.

“La bellezza mi gratifica ma mi ha ostacolato in tanti provini. I cineasti italiani spesso mi sottovalutano a causa del mio aspetto.Gli americani sono attualmente più aperti, più disponibili ad accogliermi. Ho fatto tanti provini importanti per il cinema Hollywoodiano.Voglio andare ad Hollywood al più presto a conoscere mio cugino Leonardo (i nonni di Raffaella e Leonardo DiCaprio sono cugini di secondo grado). Qui in Italia faccio tanti, troppi provini.Per carità non mi lamento. Sto preparando ‘La Locandiera’ di Goldoni per la regia di Nando Sessa con i miei bellissimi amici Raffaella

Fico e Massimiliano Morra.Un lavoro bello ed impegnativo.Ma appena possibile volo ad Hollywood.Ho imparato perfettamente l’inglese proprio per questo.Mai smettere di sognare in grande”, chiude così l’attrice.

Raffaella Di Caprio ( o Dicaprio),parente di Leonardo DiCaprio, ha esordito su Rai 1 alla finalissima di Miss Italia 2012 dove si è classificata quinta. Da lì tanta gavetta fino al ruolo di protagonista assoluta della fiction tv ‘Furore 2′ su Canale 5 nel 2018. E’ stata la star di Chiambretti in alcune sue trasmissioni su Canale 5 e la star di ‘Femmina’ di Pingitore al teatro Bagaglino a Roma. Ha partecipato come co-protagonista alla fiction ‘I Bastardi di Pizzofalcone’. Ha fatto tanto cinema d’autore ed indipendente fino al suo ruolo in ‘Le mie ragazze di Carta’ di Luca Lucini. E’ al cinema con il film ‘Flower’ di Gino Brotto ed è sul set de ‘La Follia’ di Daniele Catini. A teatro prepara ‘La Locandiera’ a fianco di Raffaella Fico.

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