Giubileo Magazine 1/2025

Page 1


Gentili lettori, la Faroma SrlS , società operante nel settore della comunicazione, dei grandi eventi e specializzata nell’editoria riservata al settore turistico, ha inaugurato a Dicembre 2024 il Progetto Giubileo Magazine suddiviso in: sito web bilingue , www.giubileomagazine.com , nel quale troverete notizie riguardanti l’attualità, i servizi e tutti gli aggiornamenti sulle attività legate all’Anno Santo; il magazine , strutturato in 32 pagine , e scaricabile in formato PDF interattivo ; i Social , punto di approdo per la comunicazione, il 24 dicembre in occasione dell’apertura della prima Porta Santa sono state inaugurate le pagina FB e Instagram ad integrazione delle attività editoriali.

In generale, nell’ottica di un mercato che si prepara ad affrontare la sfida con l’evento del Giubileo 2025, il Progetto “Giubileo Magazine”, si pone come un media il cui obiettivo è quello di fornire informazioni relative non solo alle celebrazioni ed agli appuntamenti previsti nel calendario 2025, ma soprattutto di garantire una informazione dettagliata e capillare su ciò che la città di Roma, ed il territorio nazionale in generale, è in grado di offrire ai milioni di turisti che giungeranno nel nostro Paese.

Forte dell’esperienza maturata con il Magazine di Radio Turismo , la Faroma è in grado di realizzare un prodotto capace di sfruttare l’attuale rete distributiva, integrandola con nuovi canali di comunicazione digitali. In tale ottica la crossmedialità fra il prodotto editoriale, la web radio e le soluzioni ad essa connesse (app, sito web, social, ecc.) garantisce all’utente un costante riferimento che, anche attraverso l’interazione fra le diverse piattaforme, è in grado di diversificare le modalità di fruizione del contenuto a seconda dell’esigenza.

L’obiettivo è quello di fornire al turista che giunge nella Città Eterna un’informazione legata anche alle bellezze ed al patrimonio culturale meno conosciuto e nascosto. Saranno trattate anche rubriche dedicate a tutto ciò che la città può offrire in termini di servizi, prodotti, terzo settore, con un occhio rivolto a quelle piccole realtà locali che promuovono l’artigianalità e le peculiarità della cultura popolare.

Per sua stessa natura, “Giubileo Magazine” mira anche a coinvolgere le realtà legate al comparto turistico, dando l’opportunità a queste ultime di promuovere i propri servizi. Tale sinergia, unita a quelle con esponenti del mondo finanziario, fornitori di servizi legati alla salute, esponenti del food and beverage, mira ad offrire una panoramica sulla città e quello che può offrire, privilegiando il loro legame con la cultura ed il tessuto territoriale e proponendosi di garantire al lettore una panoramica completa in grado di assisterlo e guidarlo nel corso del proprio soggiorno.

Saranno dodici mesi lunghi ed intensi, quelli che ci attendono, ricchi di eventi ed appuntamenti . Li trascorreremo insieme cercando di offrire la migliore comunicazione ed informazione possibile riguardante questo Giubileo, raccontandone i mille volti e le mille storie, per viverlo insieme.

La Redazione Giubileo Magazine

L’organizzazione del Giubileo, fra sfide ed obiettivi strategici

Intervista a Dario Nanni, Presidente della Commissione Speciale Giubileo 2025 di Roma Capitale

L’obiettivo di riuscire a realizzare le opere funzionali alle celebrazioni Giubilari rappresenta una sfida importante per l’amministrazione capitolina. Una partita non ancora completamente conclusa ma che, sostanzialmente, può definirsi vinta, soprattutto in virtù delle tempistiche ristrette e della vastità di interventi che dovevano essere realizzati. Uno scenario ben descritto dal Presidente della Commissione Speciale Giubileo 2025, il Consigliere Dario Nanni, il quale ci ha illustrato le varie tappe di questo complesso percorso. “Lo sforzo è stato immane – commenta Nanni – soprattutto in virtù del fatto che la nomina di Gualtieri a Commissario straordinario per il Giubileo è arrivata solo nel febbraio del 2022. Sino a quel momento non era stato possibile preparare nulla. Per rendere meglio l’idea basti pensare che, nel 2000, c’erano voluti ben cinque anni per organizzare gli interventi. In più il cambio di governo a livello nazionale ha dilatato ulteriormente le tempistiche, fattore che non ha certo aiutato”. Inevitabile visto che l’approvazione delle singole opere porta con sé un iter burocratico ed amministrativo lungo e complesso. “Ogni intervento ha una storia a sé – precisa Nanni – con esigenze e logiche differenti. L’obiettivo è stato quello di far correre in parallelo le esigenze giubilari e le prospettive di rendere Roma, in una prospettiva futura, più moderna e sostenibile. Una strategia della quale i romani potranno beneficiare nel corso dei prossimi anni e che giocoforza cambierà il volto della Capitale”. Una serie di interventi che hanno interessato anche le periferie, con azioni di riqualificazione che, al netto del Giubileo, proseguiranno anche nel prossimo futuro. “In quest’ottica – prosegue Nanni - sono stati molto importanti i rifacimenti delle strade consolari che attraversano la città, rendendole più fruibili e funzionali. Senza dimenticare gli interventi a Tor Vergata, che ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù, e che è destinata a divenire un’agorà in grado di ospitare in futuro eventi, concerti e manifestazioni sportive, in una zona che rappresenta un polo importante a livello cittadino anche per la presenza dell’Università e del Policlinico”. Altro tema che va analizzato è poi quello dell’accoglienza verso i milioni di pellegrini che, da qui ai prossimi mesi, giungeranno nella Città Eterna. “Abbiamo messo in campo - dichiara il Presidente della Commissione - azioni tese a favorire la migliore gestione possibile del flusso di persone che approderanno a Roma. Uno dei più importanti è quello per monitorare, mediante l’utilizzo di sensori e telecamere, in tempo reale gli spostamenti delle persone all’interno della città”. Accanto ai turisti che arriveranno con i viaggi organizzati c’è infatti una grande fetta di persone che si recherà a Roma in autonomia, magari con la propria auto o, in alcuni casi, addirittura a piedi o a cavallo, come nel caso dell’equiraduno previsto a marzo. In tale ottica è importante far sì che l’intero scenario della mobilità urbana, dai trasporti pubblici a quelli privati, sia controllato, onde evitare sovraffollamenti e relativi disagi, oltre agli evidenti rischi per la sicurezza. “Inevitabilmente potranno esserci alcuni disagi – dichiara Nanni - come la chiusura anticipata della linea C della metropolitana fino a giugno per consentire il collegamento con la stazione Colosseo, ma ciò che si è cercato di fare è stato impattare nel minor modo possibile con la quotidianità della città e dei suoi abitanti, i quali però ne trarranno un beneficio a lungo termine negli anni”. “Noi – conclude Nanni – non vogliamo far passare il messaggio di essere stati dei “maghi”. Credo però che siamo stati bravi, e dovremo continuare ad esserlo, ad utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione con una visione strategica per affrontare in maniera ottimale il Giubileo e lasciare ai romani la città che meritano”.

La Redazione Giubileo Magazine

Pedalaria

La nuova ciclovia tra l’aeroporto di Fiumicino e la città

Lo scorso 15 gennaio, Aeroporti di Roma (AdR) ha inaugurato “Pedalaria”, la nuova ciclovia che collega l’aeroporto Leonardo da Vinci alla città di Fiumicino. Questo progetto, interamente finanziato da AdR con un investimento di 1,8 milioni di euro, rientra tra le opere strategiche realizzate in vista del Giubileo 2025 e rappresenta un importante passo avanti nella promozione di una mobilità più sostenibile. La nuova pista ciclopedonale si estende per 3,5 chilometri, partendo direttamente dal principale scalo romano e congiungendosi, in viale del Lago di Traiano, alla rete ciclabile già esistente nella cittadina aeroportuale. L’obiettivo è offrire un’alternativa di trasporto ecologica, sicura e pratica per passeggeri, lavoratori e cittadini, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale del traffico veicolare nella zona.

L’Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, ha sottolineato l’importanza strategica di questa infrastruttura, dichiarando: “Con la realizzazione di ‘Pedalaria’ rafforziamo il nostro impegno per la promozione di una mobilità dolce, sostenibile e funzionale a migliaia di passeggeri e cittadini, oltre ai tanti lavoratori residenti in prossimità dell’aeroporto. Questa nuova infrastruttura rappresenta un’ulteriore dimostrazione del nostro impegno ad investire nello sviluppo sostenibile del nostro aeroporto a 5 Stelle, a beneficio dell’ambiente, delle persone che vivono il nostro scalo e del territorio che ci ospita”.

Il percorso ciclabile attraversa un’area di grande interesse storico e naturalistico. Come ha evidenziato il commissario straordinario per il Giubileo 2025 e Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si tratta di “Un’operabellissima,spettacolare,davverostraordinaria. Collegando la città di Fiumicino all’aeroporto, attraversa un tragitto meraviglioso,che passa vicino a luoghi straordinari come i Porti imperiali di Claudio e Traiano. Si tratta di un intervento di grande qualità, con materiali di pregio. Ha una funzione sia turistica che di mobilità sostenibile per i passeggeri e i tanti lavoratori che potranno recarsi in modo comodo,sicuroesostenibilealavorareinquestagrande ‘città’,con 50 mila addetti presenti ogni giorno”. L’infrastruttura non è solo un servizio pratico per chi

lavora nello scalo, ma rappresenta anche un’opportunità per i turisti e gli appassionati di ciclismo, che potranno esplorare un’area ricca di storia e paesaggi suggestivi. L’inaugurazione di Pedalaria si inserisce in un quadro più ampio di interventi per la mobilità sostenibile legati al Giubileo 2025. Un tassello fondamentale di questa strategia è il protocollo d’intesa firmato lo scorso 5 novembre tra Enac e Comune di Roma, che prevede la realizzazione di una nuova ciclovia di 10 chilometri attorno all’aeroporto di Roma Urbe, destinata a collegare lo scalo dell’Urbe con quello di Fiumicino.

Il Presidente di Enac, Pier Luigi Di Palma, ha spiegato come questo progetto rappresenti una vera e propria rivoluzione nella mobilità aeroportuale: “L’intervento per la pista ciclabile inaugurata oggi si integra con il Protocollo firmato lo scorso 5 novembre tra Enac e il Comune di Roma per realizzare un percorso ciclopedonale che percorre il perimetro dell’aeroporto di Roma Urbe e che andrà a collegare lo scalo dell’Urbe con quello di Fiumicino con ulteriori 10 chilometri di pista illuminata, utilizzabile anche con il buio.L’obiettivo è quello di determinare un modo diverso di vivere Roma e un modo diverso di volare grazie a un’accessibilità alternativa e sostenibile all’aeroporto,soprattutto per gli addetti aeroportuali, gli smart passenger e tutti i cittadini che amano la bicicletta”.

L’inaugurazione di Pedalaria è un passo significativo verso una mobilità urbana sempre più sostenibile

La creazione di infrastrutture ciclabili come questa non solo migliora la qualità della vita di chi vive e lavora nell’area aeroportuale, ma contribuisce anche a ridurre il traffico veicolare e l’inquinamento. Con l’aumento dell’attenzione verso la mobilità dolce e le infrastrutture green, l’aeroporto di Fiumicino si conferma un modello di sostenibilità, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali ed europei. Il futuro della mobilità passa anche da iniziative come questa, capaci di coniugare innovazione, rispetto per l’ambiente e benessere per la comunità.

Greta Manieri

Air Europa collega l’Italia all’America dagli aeroporti di Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia attraverso l’hub di Madrid.

Santo Domingo | Santiago de los Caballeros
Punta Cana
New York
Miami
Havana
Caracas
Salvador de Bahia
Santa Cruz de La Sierra
Sao Paulo
Montevideo
Medellin
Quito
Cancun
San Pedro Sula
Panama
Bogota
Guayaquil
Lima
Asuncion
Buenos Aires
Cordoba

Utilità e Utilizzo dei Social Media

Oggi, avere una presenza online forte è fondamentale anche per le strutture ricettive. Con l’imminente arrivo del Giubileo 2025, il panorama turistico si prepara a un’impennata di visitatori, e i social media sono uno degli strumenti più potenti per aiutarti a farti notare e a differenziarti dalla concorrenza. In questo articolo, vedremo come utilizzare in modo strategico i social per attrarre più ospiti e creare contenuti coinvolgenti che raccontano la tua storia in modo autentico.

I social media perché sono essenziali per la tua struttura?

I social media, come Instagram, Facebook e TikTok, sono una vetrina perfetta per entrare in contatto con i potenziali ospiti, raccontare la tua struttura e instaurare un rapporto di fiducia. In un mercato competitivo, come quello romano, dove si prevede un boom di visitatori per il Giubileo, è fondamentale farsi notare e fare in modo che la propria offerta risalti.

Ma cosa rende i social così importanti per il tuo B&B o casa vacanze? Innanzitutto, queste piattaforme ti permettono di: Costruire una comunità di follower: i social non servono solo per vendere un soggiorno, ma per condividere un’esperienza. Interagire con i tuoi ospiti, rispondere alle loro domande e incoraggiarli a condividere le loro esperienze rende il legame con la tua struttura più forte. Quando i clienti raccontano la loro esperienza, divengono i tuoi migliori ambasciatori.

Mostrare la tua offerta in modo creativo: foto e video di alta qualità sono cruciali per catturare l’attenzione. Su Instagram, ad esempio, le immagini dei tuoi spazi, delle camere e degli ambienti circostanti devono trasmettere un senso di comfort e bellezza. I contenuti visivi fanno molto per stimolare l’interesse, quindi è importante presentare la tua struttura al meglio.

Interagire in tempo reale: le funzioni di messaggistica diretta e le storie ti permettono di rispondere rapidamente alle domande degli utenti, di offrire promozioni dell’ultimo minuto e di condividere informazioni utili, come eventi speciali o attività locali, creando così una connessione immediata e diretta con i tuoi ospiti.

In un contesto altamente competitivo, l’utilizzo strategico dei social media è una chiave per attirare l’attenzione, quindi è utile impostare una strategia coerente e mirata per ogni piattaforma.

Promuovere la tua struttura per la sua unicità

Ogni struttura è diversa, e quindi la tua strategia social deve essere personalizzata per rispecchiare l’identità unica della tua casa vacanze, B&B o albergo. Ecco alcune idee pratiche:

Case Vacanze: la personalizzazione è fondamentale. Mostra i dettagli caratteristici della tua struttura, dal design degli interni agli eventi nelle vicinanze. Pubblica foto che raccontano il comfort e il relax che offri, accompagnate da video che fanno vivere in anteprima l’esperienza che i tuoi ospiti vivranno. Per raggiungere un pubblico più vasto, considera l’uso di Facebook Ads per promuovere offerte speciali a segmenti di viaggiatori specifici.

Bed and Breakfast: se gestisci un B&B, puoi puntare molto sull’aspetto umano e familiare. Racconta storie degli ospiti soddisfatti, pubblica foto del cibo che servi e usa le stories di

Instagram per dare uno sguardo dietro le quinte della tua attività. Collaborazioni con micro-influencer locali possono amplificare la tua visibilità tra i viaggiatori in cerca di un’esperienza autentica e accogliente.

Alberghi: se gestisci un albergo, l’aspetto professionale dei contenuti è cruciale. Utilizza virtual tour per mostrare le stanze, i servizi esclusivi e gli spazi comuni, come ristoranti e spa. Instagram e LinkedIn sono piattaforme ideali per mantenere una comunicazione elegante e professionale, perfetta anche per attrarre clienti business.

Come differenziarsi durante il Giubileo 2025

Il Giubileo rappresenta un evento unico che attirerà milioni di turisti a Roma. Distinguersi in un mare di strutture ricettive sarà una delle sfide principali. Ecco alcune idee per rendere la tua struttura più visibile e attraente:

Contenuti legati al Giubileo: condividi informazioni utili sui principali eventi del Giubileo e sulle attrazioni vicine alla tua struttura. Puoi anche pensare di creare una guida per i turisti, magari anche in più lingue, per farli sentire ben preparati e accolti prima di arrivare.

Offerte speciali e collaborazioni locali: promuovi pacchetti dedicati al Giubileo sui social media, magari in collaborazione con altre realtà locali. Puoi includere esperienze culturali o religiose legati all’evento, come tour guidati o ingressi a chiese storiche.

Interazione continua e gestione della reputazione: durante eventi ad alta domanda, come il Giubileo, rispondere tempestivamente alle domande sui social e gestire le recensioni in modo efficace diventa essenziale. Un buon feedback online può aumentare la fiducia nei confronti della tua struttura e favorire nuove prenotazioni.

Creare esperienza prima della visita: i contenuti che fanno la differenza Un altro modo per differenziarti è quello di far sentire i tuoi ospiti coinvolti prima ancora che arrivino. Creare contenuti che permettano ai potenziali clienti di “entrare” nella tua struttura è una strategia potente.

Video e virtual tour: i video tour permettono ai clienti di esplorare la tua struttura e i dintorni in modo interattivo, dando un’anteprima autentica di ciò che li aspetta. Mostra le stanze, gli spazi comuni e, se possibile, anche i luoghi d’interesse nelle vicinanze.

Foto ad alta risoluzione: scatti professionali che catturano l’atmosfera della tua struttura sono essenziali per dare una prima impressione positiva. Foto di qualità delle stanze, dei dettagli decorativi e degli ambienti esterni possono trasmettere la sensazione di comfort e accoglienza.

Contenuti generati dagli utenti: le recensioni visive e le storie condivise dagli ospiti possono aumentare la credibilità e rendere la tua struttura più autentica agli occhi dei nuovi clienti. Pubblicare foto e video degli ospiti (con il loro permesso) fa sentire i futuri ospiti parte di una comunità.

Come i social possono aiutarti a ottenere nuove prenotazioni Non è più sufficiente essere solo visibili online: i social media sono un potente strumento di attrazione per le prenotazioni. La differenziazione dalla concorrenza, specialmente in occasione di un evento di grande richiamo come il Giubileo, dipende dalla capacità di raccontare la tua struttura, creare un legame autentico con i tuoi ospiti e promuovere contenuti che rispecchiano il valore dell’esperienza che offri. Utilizzati correttamente, i social media ti offrono l’opportunità di emergere in un mercato altamente competitivo. Prepararti per essere tra i protagonisti del Giubileo 2025 e offrire ai tuoi ospiti un’esperienza memorabile.

Strutture Ricettive selezionate da Giubileo Magazine
Strutture Ricettive selezionate da Giubileo Magazine

Giubileo delle Forze armate, di Polizia e di Sicurezza

L’otto e il nove febbraio 2025, sono state programmate le due giornate per il “Giubileo dei militari”, evento dove potranno partecipare anche i marinai insieme alle loro famiglie.

La giornata di sabato 8 febbraio è prevista dalle ore 08.00 alle ore 18.00, con la sistemazione dei “Pellegrini” e l’attraversamento della Porta Santa in una delle quattro Basiliche Maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano; San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. In Piazza del Popolo, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, è stato organizzato un concerto bandistico. il giorno successivo, domenica 9 febbraio, ore 10:30, ci sarà la celebrazione della Santa Messa in Piazza San Pietro presieduta da Papa Francesco

Valorizzazione del turismo enogastronomico per il Giubileo

Le celebrazioni legate al Giubileo, con un flusso di turisti stimato in circa 35 milioni di unità, rappresenta una grande opportunità anche per il turismo enogastronomico.

Il legame tra turismo religioso ed enogastronomia ha radici storiche profonde

La spiritualità del pellegrinaggio, basata sulla visita ai luoghi di culto e sulla partecipazione a tradizioni secolari, si integra con l’esperienza enogastronomica, che diventa veicolo di narrazione del territorio attraverso i suoi prodotti tipici ed eventi come feste religiose e sagre. In tale ottica l’evento giubilare è importante per tutta quella rete di borghi che sono collegati alla pratica e all’esperienza religiosa e che rappresentano un naturale compendio alla visita alla cattedrale di San Pietro nella Capitale.

Al fine di massimizzare questo potenziale, le realtà di settore stanno operando per valorizzare l’offerta di turismo religioso collegata all’enogastronomia con un sistema integrato che colleghi monasteri, conventi, città religiose, cammini e feste locali attraverso itinerari tematici utilizzando strumenti innovativi come app, guide multimediali e realtà aumentata per arricchire l’esperienza del visitatore.

Umbria: il Giubileo crea nuovi posti di lavoro nel turismo

L’Umbria, grazie a San Francesco, Santa Rita e al Beato Carlo Acutis - la cui santificazione è prevista ad aprile - sarà una delle mete più toccate dai pellegrini, che secondo le stime dovrebbero essere 7 milioni in tutto il 2025

Per far fronte a questa impennata di turisti che arriveranno nel cuore verde, saranno necessarie nuove assunzioni Ben 2.210 quelle previste nel settore specifico secondo i dati diffusi dalla dashboard di Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Sistema Informativo Excelsior. I nuovi ingressi sono: 1.790 per esercenti e addetti nelle attività di ristorazione; 60 addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela; 50 operai specializzati delle lavorazioni alimentari; 180 tra personale non qualificato scelto come addetto allo spostamento e alla consegna merci e ai servizi di pulizia

Dodici mesi intensi e ricchi di eventi

Il Giubileo prevede una serie di eventi, che abbracciano il mondo intero e tutte le categorie: dai malati ai volontari, dai giornalisti agli artisti, dai militari ai missionari, dagli adolescenti alle famiglie, dai giovani ai nonni, dai sacerdoti alle confraternite, dai lavoratori agli imprenditori.

Un Giubileo inclusivo e partecipativo, all’insegna dell’unione tra i popoli e le persone. In tutto questo, Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini e visitatori.

Attraverso il link: https://www.iubilaeum2025.va/it/pellegrinaggio/calendario-giubileo.html tanti si stanno già registrando per partecipare agli eventi.

Da pochi giorni si è svolto il primo evento il Giubileo del Mondo della Comunicazione, cui hanno partecipato tutte le figure professionali del mondo della comunicazione (giornalisti, operatori dei media, dirigenti e direttori di testata, membri dei CdA, videomaker, grafici, copywriter, PR, social media manager, tecnici audio e video, tipografi, informatici...). Anche Giubileo Magazine ha presieduto l’evento.

Febbraio

Dall’8 al 9 febbraio sarà la volta del Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza. Due giorni per ribadire l’importanza della nostra sicurezza in un periodo storico pieno di tensioni e di episodi di criminalità dilagante. Un altro momento significante sarà quello dal 15 al 18 febbraio con il Giubileo degli Artisti. Febbraio e marzo prossimi saranno poi dedicati ai Diaconi, al Volontariato, ai Missionari e alla riflessione spirituale.

Marzo

L’8 e il 9 marzo si svolgerà una due-giorni molto importante dedicata al Giubileo del Mondo del Volontariato, l’occasione per fare il punto della situazione riguardo ad un settore che sta diventando fondamentale per affrontare le emergenze in un periodo storico che fa i conti con le crisi internazionali, la povertà, le guerre e le calamità naturali.

Aprile

Dal 5-6 aprile 2025 con il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità, per essere vicini a chi sta soffrendo per una malattia e a chi lavora nelle strutture sanitarie tra mille difficoltà. Dal 25 al 27 aprile toccherà al Giubileo degli Adolescenti, coloro che in quel periodo si staranno avvicinando verso la fine dell’anno scolastico. E successivamente ci sarà il Giubileo delle Persone con Disabilità, per far comprendere ancora più forte quanto sia importante lavorare per la loro inclusione.

Maggio

Dall’1 al 4 maggio ci sarà il Giubileo dei Lavoratori e dal 4 al 5 maggio il Giubileo degli Imprenditori, un passaggio di testimone che servirà per ribadire quanto il lavoro sia fondamentale per la dignità umana e quanto gli imprenditori debbano dare risposte concrete in termini di sicurezza e di retribuzione. Un momento importante sarà dal 12 al 14 maggio con il Giubileo delle Chiese Orientali. Mentre dal 30 maggio al 1 giugno sarà la volta del Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani

Giugno

Dopo la conclusione della stagione sportiva, il 14 e 15 giugno sarà la volta del Giubileo dello Sport Dal 20 al 22 giugno Roma si mobiliterà con il Giubileo dei Governanti, che saranno richiamati alla grande responsabilità di saper indirizzare il Mondo verso la giusta via della pace.

Secondo Semestre

Il clou dell’anno giubilare 2025 sarà dal 28 luglio al 3 agosto con il Giubileo dei Giovani, coloro che avranno le chiavi del mondo di domani. Si andrà verso la chiusura della Porta Santa con il Giubileo dei Migranti il 4 e il 5 ottobre e successivamente con il Giubileo dedicato ai Poveri, ai Detenuti e agli Educatori. Perché gli ultimi meritano un’attenzione sempre maggiore.

La Redazione Giubileo Magazine

L’Avvocato Risponde

a cura del Legal Counsel Vincenzo Irritato

Gentile Avvocato, gestisco un’agenzia di viaggio a Roma e, in vista del Giubileo 2025, prevediamo un afflusso eccezionale di turisti e pellegrini. Per offrire un servizio più completo e competitivo nei nostri pacchetti turistici, stiamo valutando l’organizzazione diretta del trasporto dei nostri clienti, ad esempio con minivan o autobus. Ci sono limiti legali per un’agenzia di viaggio che intenda svolgere questa attività?

Gentile lettore, la questione che mi sottopone è di primaria importanza per le agenzie di viaggio che intendano ampliare la gamma di servizi offerti, specialmente in vista di un evento straordinario come il  Giubileo 2025. La risposta trova fondamento in una recente ordinanza della  Corte di Cassazione [n. 27218/2024], che ha chiarito i margini operativi consentiti alle agenzie di viaggio in relazione all’attività di trasporto

Secondo l’articolo 18 del Codice del Turismo, le agenzie di viaggio sono definite abilitate a esercitare attività di produzione,  organizzazione e  intermediazione di viaggi e soggiorni, nonché come  imprese turistiche ogni altra forma di  prestazione turistica che sia funzionale all’accoglienza e all’assistenza dei clienti. Questo concetto è stato ulteriormente chiarito dalla Cassazione, che ha confermato come l’attività imprenditoriale delle agenzie non si limiti alla mera organizzazione di viaggi, ma possa includere anche servizi  collaterali e  strumentali  al fine di migliorare la fruizione complessiva dell’esperienza turistica.

L’articolo 33 dello stesso Codice, inoltre, riconosce come  servizi turistici  tanto il trasporto di persone quanto il  noleggio di veicoli, purché queste attività siano strettamente connesse alla realizzazione di un  pacchetto turistico o di un’escursione organizzata. La recente ordinanza della  Cassazione  ha affrontato proprio questo tema: nel caso della società  Florencetown Srl, il trasporto di clienti tramite mezzi propri, inserito nell’ambito di un’escursione turistica, era stato contestato dalla  Polizia Municipale di Siena come presunta violazione dell’articolo 85 del Codice della Strada (esercizio abusivo del noleggio con conducente). La  Corte di Cassazione, però, ha stabilito che tale attività rientrava legittimamente nella prestazione di un  servizio turistico collaterale, non configurandosi come un’attività autonoma di trasporto.

Questo chiarimento è fondamentale per le agenzie di viaggio, poiché consente loro di utilizzare  mezzi propri per il trasporto dei clienti, a condizione che ciò avvenga esclusivamente nel contesto di pacchetti turistici  o  escursioni organizzate. Sul punto, è d’uopo evidenziare che è di cruciale importanza che l’attività di trasporto sia funzionale e strumentale all’erogazione di un servizio turistico complessivo. È altresì necessario che tale attività non configuri un’attività di trasporto autonomo, separata dai servizi turistici offerti, per evitare l’applicazione delle più stringenti normative del  Codice della Strada o della disciplina del noleggio con conducente. La  Cassazione ha altresì sottolineato che tale impostazione garantisce il rispetto del principio di  strumentalità, agevolando le imprese turistiche nell’offrire servizi integrati senza incorrere in sanzioni o restrizioni indebite. Per un’agenzia di viaggio come la sua, questa possibilità rappresenta un’opportunità strategica: potrà organizzare direttamente il trasporto dei turisti, migliorando la qualità del servizio e rispondendo con maggiore flessibilità alle esigenze dei clienti durante il Giubileo 2025 Tuttavia, invito a prestare particolare attenzione a evitare che tali attività possano essere interpretate come un esercizio abusivo di noleggio con conducente. È sempre consigliabile specificare, nei contratti e nella documentazione, che il trasporto è parte integrante di un pacchetto turistico o di un’escursione, e non un servizio separato. Inoltre, si assicuri di verificare eventuali regolamentazioni locali che potrebbero prevedere requisiti aggiuntivi per l’utilizzo di mezzi propri.

Inviate una mail a redazione@giubileomagazine.com e sceglieremo due domande, una per il Trade e l’altra per il Consumer, da sottoporre all’Avvocato esperto di turismo

1950

La Radio e il primo Giubileo mediatico

L’Anno Santo del 1950 fu il primo dei grandi giubilei a vedere protagonista la radio. Radio Vaticana era nata nel 1931, aveva svolto un servizio prezioso durante la Seconda guerra mondiale e poi nel primo dopoguerra. Ma fu quel Giubileo che ne amplificò il ruolo, rendendo l’evento un fenomeno globalizzato. Del resto l’intenzione dell’allora Pontefice Pio XII era chiara sin dall’inizio. Il Papa volle che fossero destinate all’ammodernamento delle strutture radiofoniche tutte le offerte per il suo giubileo sacerdotale celebrato nel 1949. Come sottolineò l’allora Segretario di Stato Vaticano Cardinal Montini (futuro Papa Paolo VI) “Per una felice disposizione di Sua Santità, la generosità che i cattolici spontaneamente hanno voluto manifestare per solennizzare il giubileo sacerdotale del santo Padre, ebbe una destinazione intesa a farla rifluire sui figli stessi. Il dono che i figli avrebbero fatto al Padre sarebbe stato non meno provvido al ministero del Sommo Pastore che ai bisogni e ai desideri dell’intero suo gregge. Ed ecco perché il Comitato Centrale dell’Anno Santo... suggerì, interprete fedele dell’umiltà personale e della carità pastorale del Papa, di non fare a Lui doni particolari, ma di destinare ai nuovi impianti della Stazione Radio Vaticana l’obolo che liberamente si volesse offrire in occasione del fausto cinquantesimo anniversario della fatidica Ordinazione sacerdotale di Eugenio Pacelli. Ed ecco creato un fondo per dare al Papa lo strumento, la tromba, capace di far udire la voce di Lui a tutti i suoi figli, anche lontani, anzi preferibilmente ai lontani che hanno minore opportunità di avvicinarsi ma-

terialmente al centro della cattolicità, dove Egli risiede”. La cerimonia dell’apertura della porta Santa, come si legge negli Acta Apostolicae Sedis relativi a quel Giubileo, fu ascoltata in tutto il mondo grazie ai collegamenti con Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Principato di Monaco, Portogallo, Spagna, Svizzera e, fuori dell’Europa, Brasile, Stati Uniti e altri Paesi dell’America Latina. Le udienze vennero trasmesse via radio, dal mese di marzo in poi ogni mercoledì e sabato.

Fra le offerte più generose vi furono quelle arrivate dall’Olanda e dalla Francia. Nei Pesi Bassi, il quotidiano cattolico olandese De Tijd lanciò l’iniziativa di offrire al Papa un potente trasmettitore costruito dalla Philips. In ogni parrocchia della nazione venne promosso una campagna di raccolte, con lo slogan: «Un milione di fiorini per la radiotrasmittente del Papa». Il 3 aprile 1949, giorno del giubileo sacerdotale di Pio XII, erano stati raccolti già 600.000 fiorini, ed il 19 maggio 1950 venne donato al Papa trasmettitore Philips da 100 Kw per onde corte, nell’ambito di un’udienza svoltasi alla presenza di numerosi esponenti del governo olandese. Come si legge nella cronaca de L’Osservatore Romano, il Presidente del Comitato affermava: “Dal più anziano al più giovane, dall’abbiente al povero, tutti i fedeli d’Olanda hanno contribuito in proporzione delle loro possibilità suscitando l’ammirazione dei loro connazionali non cattolici”. Il trasmettitore fu poi destinato al Centro trasmittente di Ponte Galeria, che era in via di

lo Storytelling di Stefano Faina

progettazione.

Grande partecipazione suscitarono le recite del Rosario guidate da Pio XII e tenute in 25 lingue diverse, per raggiungere il maggior numero di fedeli negli angoli più lontani del mondo, sino alla Cina. Accanto alla radio altro ruolo importante sul fronte mediatico fu svolto dal quotidiano della Santa Sede, L’Osservatore Romano, che aumentò le tirature e diede inizio nel 1949 all’edizione in lingua francese. A cura dell’Ufficio stampa furono preparati filmati che illustravano il Giubileo e durante l’Anno Santo furono distribuiti ai giornali e alle agenzie oltre 100.000 foto.

A in pochi rammentano che nel 1950 venne fatto anche un altro dono al Pontefice: una stazione emittente televisiva regalata dal Conte Vladimiro d’Ormesson, Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, a nome dell’apposito Comitato Nazionale Francese offerente. L’impianto, progettato e realizzato da ingegneri e tecnici francesi, messo in opera con il concorso di tecnici della RAI e della Radio Vaticana, «vuole essere una nuova testimonianza delle iniziative che, in nobile gara, i fedeli di tutto il mondo sanno attuare per la grande causa della verità e del bene», come recitò trionfalmente L’Osservatore Romano, del 15 marzo 1950. Ma il dono dei francesi, per quanto tecnicamente perfetto, non riuscì a superare la fase sperimentale. Al fallimento di questo esperimento concorsero diversi fattori: dalla limitata dimensione della diffusione di immagini alla mancanza di attrezzature adeguate

per realizzare un servizio in grado di essere diffuso in tutto il mondo.. Bisognerà attendere il 1983, cioè altri 33 anni, prima che il Vaticano si doti di una sua televisione, con la nascita del Centro Televisivo Vaticano, oggi Vatican Media.

Nei resoconti ufficiali di quel Giubileo, «quale migliore condizione per apprezzare il miracolo di Marconi», viene presentata «un’umile lettera pervenuta da un piccolo convento di suore di clausura». Nella quale si legge: «Fortunatamente ci fu regalato un apparecchio radio. Anzitutto vi ringraziamo di cuore per le continue trasmissioni fatte durante lo scorso Anno Santo noi le abbiamo ascoltate tutte con trasporto e devozione; pur stando in clausura ci sembrava di stare presente, anzi come se le vedevamo con i nostri occhi tanto bene e chiaro le dipingevate. La radio riuscì a dare dunque solo sensazioni? No. Qualche altra cosa oltre la sensazione. Se vi capita di avvicinare il Santo Padre, ditegli che noi tutte singole gli vogliamo un gran bene; quando ascoltiamo in ginocchio la sua parola lacrime di tenerezza vergano le nostre gote; sempre con grande affetto per lui preghiamo, della santità sua sempre parliamo, e c’è qualche sorella, anzi diverse, che si offrono vittime per la sua prosperità spirituale e temporale, e che viva per lunghi anni». Insomma, in quel 1950, la Radio fu la vera protagonista di quel Giubileo che segnò uno spartiacque e inaugurò il concetto di mediaticità negli eventi religiosi. Un fattore che poi, negli anni successivi, si rivelerà fondamentale.

Il primo caffè del mattino

Diego Galdino è uno scrittore romano noto soprattutto per i suoi romanzi romantici ambientati nella suggestiva cornice della Città Eterna. Spesso definito il “barista scrittore”, Galdino si è distinto per la capacità di intrecciare storie d’amore semplici e genuine con atmosfere ricche di dettagli che rendono ogni ambientazione viva e vibrante. La sua scrittura, caratterizzata da uno stile fluido e leggero, cattura il lettore attraverso emozioni autentiche e personaggi ben delineati.

Tra le sue opere più celebri troviamo Il primo caffè del mattino, un romanzo che ha riscosso un grande successo sia in Italia che all’estero, tradotto in numerose lingue. Massimo è un uomo semplice, radicato nei rituali quotidiani che scandiscono le sue giornate: il bar che gestisce nel cuore di Roma è il suo rifugio, il luogo in cui si sente completo, anche senza un amore a riempire la sua vita. Con il profumo del caffè, il calore dei cornetti appena sfornati e le chiacchiere dei clienti affezionati, Massimo sembra aver trovato il suo equilibrio. Tuttavia, come spesso accade nelle storie migliori, è l’imprevisto a dare una svolta alla sua esistenza. L’arrivo di Geneviève, una giovane turista francese dagli occhi verdi e dai modi goffamente irresistibili, sconvolge il microcosmo di Massimo. In un incontro che unisce comicità e tenerezza – zuccheriera rovesciata compresa – l’aria di Geneviève si insinua tra i pensieri del protagonista, trasformando la routine in attesa, e l’attesa in desiderio. C’è però un mistero che lega Geneviève al bar di Massimo, un segreto che lei non può rivelare ma che promette di intrecciare le vite dei due protagonisti in modo profondo e inaspettato. Questo elemento di suspense aggiunge una nota intrigante a una narrazione che, altrimenti, potrebbe essere il classico racconto di un amore nato per caso. Questo racconto lascia emergere una storia intrisa di calore e autenticità, in cui ogni elemento sembra vibrare di vita propria. Roma, con il suo fascino senza tempo e la sua bellezza intramontabile, non si limita a fare da semplice cornice

alla vicenda: diventa un personaggio a sé stante, una presenza silenziosa e costante che osserva, accoglie e amplifica i sentimenti dei protagonisti. Le sue strade acciottolate, i profumi che si diffondono all’alba, i colori morbidi del tramonto e il brusio sommesso della città sembrano partecipare attivamente alla narrazione, accompagnando Massimo e Geneviève nei loro incontri, nei loro smarrimenti e nelle loro emozioni più profonde. Roma non è soltanto il teatro di questa storia, ma un’anima vibrante che intreccia il suo destino a quello dei personaggi, rendendo ogni momento ancora più vivo e memorabile. L’evoluzione di Massimo, da uomo soddisfatto della solitudine a innamorato determinato a conquistare Geneviève, promette di essere il cuore pulsante della trama, mescolando romanticismo, umorismo e un pizzico di malinconia.

In definitiva, questa storia si presenta come una lettura capace di avvolgere il lettore in un’atmosfera piacevole e coinvolgente, dove ogni pagina sembra invitare a immergersi completamente nel mondo dei protagonisti.

Tre domande all’Autore Barista, scrittore, padre premuroso, tu come ti definisci?

Diego: “Uomo multitasking che ama scrivere”.

Hai mai conosciuto una Genevieve?

Diego: “Beh, una ragazza con caratteristiche simili che ha illuminato il mio bar”.

Tante persone vengono nel tuo bar per conoscerti entusiaste ed emozionate dai tuoi romanzi. Sicuramente è una grande soddisfazione. Cosa provi?

Diego: “Provo anche io emozione e soprattutto tanta gratitudine verso coloro che apprezzano il mio lavoro e la mia semplicità”.

Allora un buon caffè a tutti voi in qualsiasi ora della giornata!

Le Ville Tuscolane

Nell’area dei Castelli Romani dove i cardinali e i Papi amavano villeggiare

di Filly di Somma

Riavvolgiamo il nastro e facciamo in modo che la macchina del tempo torni indietro. La storia delle Ville Tuscolane possiede un fascino senza tempo e raccontarlo riaccende sempre la magia di quel passato lontano e intriso di emozioni.

Tutto accadde nell’ antichità classica quando dei membri dell’aristocrazia romana eressero le proprie ville presso Tusculum . Siamo ai piedi del monte che prende lo stesso nome. Questo era un luogo strategico dove si apprezzavano enormi qualità, come la vicinanza alla città di Roma e anche quel clima così mite e piacevole , da cui era davvero difficile allontanarsi, una sorta di “ventata di freschezza” sempre più bramata.

Di storia le Ville Tuscolane ne hanno vissuta tanta.

Dal Rinascimento

in poi, l’area fu interessata da una vera e propria rifioritura di queste costruzioni. Fu così che la nobiltà dello Stato Pontificio , da sempre attratta da questi luoghi magici, elesse questa area, poco distante dalla città di Roma, a luogo di villeggiatura

Le Ville Tuscolane inizialmente furono delle case di campagna le quali erano circondate da terre coltivate e da boschi. Poi con il tempo divennero dei veri e propri palazzi signorili . Un ruolo decisivo lo ebbero l’impegno dei grandi architetti e artisti del XVI e XVII secolo. La struttura di queste ville era quella della villa romana di età imperiale ed era intesa come un luogo molto particolare in cui ritrovarsi, ma anche dove meditare.

Importante fu l’utilizzo del ninfeo come un vero e proprio apparato deco -

rativo dell’assetto del giardino del castello. L’ acqua possedeva un ruolo importante, era considerata una fonte di diletto, unita alla scultura e alla scenografia architettonica

Le scuole classicista , cortonesca e barocca , sia in pittura che in scultura, ebbero nelle Ville Tuscolane il luogo ideale per la loro massima espressione.

Ciò avvenne sia all’interno del palazzo-castello che all’esterno, nel meraviglioso giardino che incorniciava la costruzione.

Le Ville Tuscolane oggi sono concentrate nel territorio dei tre comuni del Lazio, quello di Frascati , Monte Porzio Catone e Grottaferrata , tutti confinanti tra loro e vicini a Roma. Le ville sono arrivate quasi tutte intatte al XXI secolo, ma ci sono alcune eccezioni.

Gli edifici principali di Villa Vecchia a Monte Porzio Catone e Villa Sciarra a Frascati andarono distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale e quelli attuali sono invece solo delle ricostruzioni.

La stessa sorte toccò anche a Villa Torlonia a Frascati, ma il suo parco sopravvisse mante -

nendo la sistemazione originaria e oggi è adibito a un giardino comunale.

Nel 1992 l’amministrazione regionale del Lazio fondò l’ Istituto Regionale Ville Tuscolane (IRVIT) , un ente pubblico per la promozione delle stesse. Nel 2006 le dieci ville superstiti sono state ufficialmente iscritte alla lista dei patrimoni dell’umanità sotto il nome di Ville della nobiltà pontificia nel Lazio .

Andiamo a scoprirle tutte (le foto allegate all’articolo sono di Enzo Cinquegrana ).

A Frascati diverse sono le Ville Tuscolane da ammirare:

Villa Aldobrandini . Proprietà privata appartenente alla Famiglia Aldobrandini. La costruzione è immersa nel verde ed è resa unica dal ninfeo di 2500 mq con stupende fontane e terrazze a vari livelli. Il parco è visitabile e solo occasionalmente alcuni interni della villa sono accessibili.

Villa Falconieri . Pubblica, di proprietà demaniale. La Villa fu edificata a Frascati nel‘500 ed arricchita dal Borromini. Si possono ammira -

re bellissime decorazioni interne ed un parco molto vasto. Oggi la Villa ospita l’Accademia Vivarium Novum, un’istituzione educativa dedicata allo studio, all’insegnamento ed alla promozione presso i giovani di tutto il mondo delle lingue classiche latino e greco antico.

Villa Lancellotti . Proprietà privata appartenente alla Famiglia Lancellotti.

Villa Sora . Privata, ospita il collegio Salesiano Villa Sora.

Villa Tuscolana . Privata e sede di un albergo, con vista panoramica sulle bellezze della campagna romana.

Se ci si sposta a Monteporzio Catone ci sono: Villa Mondragone . Pubblica. Visitabile su prenotazione è la più grande delle Ville Tuscolane ed oggi è gestita dall’Università di Tor Vergata per conferenze ed eventi. Villa Parisi , privata, appartenente alla famiglia Parisi insieme a Villa Vecchia, anche essa privata e sede di un albergo.

A Grottaferrata di Ville Tuscolane ne restano altre, come Villa Grazioli , privata, sede di un albergo di pregio con una vista panoramica e Villa Muti , anche essa privata.

Le Ville Tuscolane oggi sono visitabili, ma solo alcune, altre sono lussuosi alberghi ed altre ancora sono delle residenze private.

Addentrarsi nella loro storia è sempre un modo per riscoprire quel Lazio che profuma di un passato lontano ma che ancora oggi fa “rumore”.

Un tour tra queste splendide ville rinascimentali e barocche dei Castelli Romani è sempre una occasione per riscoprire un Lazio diverso, grazie ad una serie di edifici storici che al loro interno custodiscono delle bellissime opere d’arte, suggestivi affreschi, quadri, statue e soprattutto arredi tipici di quell’epoca. Ad incorniciare il tutto, c’è la meravigliosa natura di questa suggestiva campagna romana che da sempre incanta, proprio come accadeva ai cardinali e ai Papi di quel tempo.

Etymologie di Matteo Gerardo Sica

CONCLAVE - « CLAUSI CUM CLAVE »

Camera chiusa a chiave. Il termine fu coniato per la prima volta nel corso dell’elezione a pontefice di Clemente IV nel 1271, occasione nella quale si svolse quello che è unanimemente considerato il primo Conclave della Storia della Chiesa cattolica.

CODA ALLA VACCINARA « CODA DI BUE O DI VITELLO » Al Mattatoio di Testaccio (1890), gli operai, detti “scortichini” ma anche “vaccinari”, erano in parte pagati con gli scarti di macelleria che facevano cucinare alle cuoche delle osterie dislocate nei pressi del macello. La Ricetta della Coda alla Vaccinare è nata agli inizi del ‘900 nel rione Regola abitato prevalentemente dai “vaccinari”

Storia di una rivalità fra realtà e leggenda Fontana Quattro Fiumi La dei

Lungo le vie del centro di Roma, in quello spazio che va dalla Chiesa di Sant’Agnese in Agone fino alla Fontana dei Quattro Fiumi si nasconde una storia fatta di rivalità, screzi e rancori mai sopiti sulla quale la narrativa popolare ha costruito una vera e propria leggenda, con protagonisti due geni del loro tempo: Gianlorenzo Bernini e Francesco Borromini

Lo scenario nel quale si snoda questo “mistero” è quello di Piazza Navona. Costruita per volere di Papa Innocenzo X allo scopo di celebrare la grandezza della famiglia Pamphili, la più rinomata fra le piazze monumentali della Capitale sorge su quello che, in epoca imperiale, era l’antico Stadio di Domiziano. Negli anni l’estetica del luogo è cambiata e oggi la piazza non soltanto rappresenta uno dei simboli della Roma barocca, ma accoglie anche opere artistiche ed architettoniche di grande pregio e valore, realizzate da alcuni fra i più grandi artisti italiani. Come nel caso Chiesa di Sant’ Agnese in Agone, originariamente progettata da Girolamo Rainaldi e successivamente rivista e completata da Francesco Borromini, oppure la celebre Fontana dei Quattro Fiumi disegnata e realizzata da Gian Lorenzo Bernini.

E proprio fra questi due luoghi prende vita il nostro racconto. Per comprendere meglio l’oggetto della contesa è però necessario aguzzare la vista, prestare attenzione ad alcuni particolari e, soprattutto, fare un piccolo passo indietro. La realizzazione della fontana passò per un concorso indetto da Papa Innocenzo X fra alcuni dei più celebri artisti del tempo. A spuntarla fu proprio Bernini che, nel proprio progetto, aveva previsto di realizzare un’opera che ritraesse i principali fiumi del pianeta, nello specifico uno per ogni continente allora conosciuto: il Danubio, il Nilo, il Rio de la Plata e il Gange. A sovrastarli, nella visione dello scultore campano, doveva esserci l’obelisco Agonale proveniente dal circo di Massenzio sull’Appia Antica. Iniziati nel 1648, i lavori videro coinvolti un

folto gruppo di artisti e collaboratori i quali, sotto l’occhio vigile di Bernini, portarono a termine l’opera. Osservando attentamente i gesti delle statue che simboleggiano i vari fiumi, gli osservatori notarono un curioso particolare. Se ci si concentra sulla scultura che corrisponde al Rio de La Plata si può notare che il soggetto che lo rappresenta è raffigurato con il braccio proteso verso l’alto, proprio in direzione dell’adiacente chiesa di Sant’Agnese in Agone, progettata da Borromini. Secondo alcuni, la scelta di quella postura non fu affatto casuale. Anzi, da più parti, venne considerato come un gesto di scherno Quel braccio sollevato, come a ripararsi, doveva simboleggiare la protezione dall’eventuale crollo della cupola o del campanile della chiesa. Se poi spostiamo lo sguardo verso la statua che rappresenta il Nilo, si può notare come, a sua volta, quest’ultima abbia il volto coperto, come a non voler guardare gli “orrori” prodotti dal Borromini. Insomma, una sorta di “dissing” ante litteram, combattuto a colpi di scalpello. Che la tradizione romana ha però elevato a vera e propria leggenda. Occorre però fare un minimo di chiarezza. Per quanto questa storia, così raccontata, susciti la curiosità popolare a distanza di secoli, occorre comunque contestualizzarla. La scelta di Bernini di coprire il capo del Nilo è legata infatti ad un significato più profondo. Al momento della realizzazione della fontana non si conoscevano ancora le sorgenti del fiume, e per questo motivo la testa è stata oscurata. Ed inoltre Bernini non avrebbe potuto prendersi gioco del collega per un altro motivo, ancor più semplice. La realizzazione della Fontana dei Quattro Fiumi è infatti precedente alla realizzazione della Chiesa di Sant’Agnese in Agone. Nessuna polemica, insomma. Ma si sa, l’immaginario collettivo si nutre anche di queste leggende e, forse, è giusto mantenerle in vita. Anche se appartenenti semplicemente alla fantasia popolare.

Silvio Napolitano

Equiraduno del Giubileo

Storia di un viaggio che dal Veneto porterà

amazzoni e cavalieri fino a San Pietro

Il Giubileo a cavallo. Potrebbe essere sintetizzata così l’iniziativa annunciata, a novembre, a Verona, dalla rete di imprese Final Furlong e che si traduce nell’evento Equiraduno del Giubileo , patrocinato dal Dicastero per l’Evangelizzazione e inserito nel calendario dell’Anno Santo 2025.

Da Verona, si snoderà un suggestivo trekking a cavallo che, attraverso le vie storiche, i borghi, i cammini e le comunità, porterà amazzoni e cavalieri a San Pietro per l’udienza con Papa Francesco il 14 maggio 2025. Un evento affascinante e significativo che, come ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia : “Si tratta di una passeggiata francescana di meditazione, che per comprenderlo è sufficiente guardare i territori attraversati. In Veneto, il binomio uomo-cavallo si perde nella notte dei tempi, e ancora oggi in regione si allevano oltre 23mila cavalli. Le antiche vie romee di pellegrinaggio ci attraversano e, quindi, benvenuta questa iniziativa che parte anche dal Veneto, che tanto ha investito nelle ippovie. Spero sia anche un’occasione per valorizzare il tema della spiritualità e tutto quello che rappresenta il Giubileo”.

Quello equestre è un turismo in crescita , perché consente di percorrere il nostro Paese in lungo e in largo, attraverso territori che vanno dalla montagna al mare senza rinunciare al passaggio nelle città.

Con l’Equiraduno del Giubileo, Verona abbraccia idealmente Roma creando questo filo invi -

sibile che traccerà la rotta a tutti quegli appassionati che effettueranno il percorso dal Veneto alla Capitale e saranno anch’essi protagonisti di un evento mondiale che coinvolgerà milioni di persone. Senza dimenticare la meravigliosa sensazione che potrà regalare l’esperienza di percorrere un tratto d’Italia in sella ad un cavallo . Quanti luoghi si potranno attraversare e quanto della gente che si incontrerà lungo il cammino arriverà idealmente fino al centro del Giubileo.

L’Anno Santo, infatti, è un evento che non tocca solo la Capitale ma sconfina in tutto il nostro Paese, perché, se è vero che tutte le strade portano a Roma, ognuna di queste strade vanno percorse raccogliendo pezzetti di storia e di emozioni per chiuderle poi idealmente in un sacco e portarle con sé fino al traguardo. Non è la prima volta che in vista del Giubileo viene organizzato un cammino a cavallo. Già in occasione del 2000 ci fu un pellegrinaggio a cavallo che partì da Canale d’Agordo (Belluno), paese natale di Papa Luciani , e portò 150 persone fino in Piazza San Pietro.

Trentasei cavalieri - con un seguito di vetture di servizio per allestire gli accampamenti - percorsero l’Italia da nord a sud. Un viaggio di 33 giorni e quasi 1.000 chilometri, la maggior parte dei quali su strade sterrate, tratturi e sentieri, per giungere sulla tomba di Albino Luciani.

Il Primo Giubileo

Il primo Giubileo della Chiesa con la “Bolla” fu introdotto da Papa Bonifacio VIII nel 1300. La Bolla pontificia, Antiquorum habet fida relatio, con la quale si concedeva l’indulgenza plenaria a tutti coloro che nell’anno solare avessero fatto visita alle Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura per trenta volte se erano romani e quindici se erano stranieri.

Il Cerimoniale

Fu Papa Alessandro VI Borgia, nel 1500, a stabilire il rigido cerimoniale del Giubileo, rimasto da allora sostanzialmente inalterato. All’Anno Santo del 1500 risale inoltre la costruzione della cosiddetta via Alessandrina, quella che da San Pietro porta a Castel Sant’Angelo, che venne costruita radendo al suolo l’intero quartiere medievale del Borgo. Il Papa passa per primo tenendo nella destra una croce e nella sinistra una candela accesa.

Giubileo e Turismo

Un elemento che ha contraddistinto l’evento giubilare nei secoli è stato il suo impatto sul turismo. Con la frase ‘i romani tutti eran fatti albergatori’, si è alluso al business legato al Giubileo fin dai primi anni. Migliaia di persone si presentavano alle porte della città, chiedendo agli abitanti locali un posto dove poter dormire e mangiare. Da qui il celebre detto per cui i romani si trasformavano tutti in albergatori, in modo da sfruttare il naturale business generato dalla straordinaria affluenza di pellegrini

Periodico telematico d’informazione della testata giornalistica radioturismo.it iscrizione il 21 luglio 2022 al n.105/2022 del Registro Stampa del Tribunale di Roma.

Direttore Responsabile: Stefano Faina

Editore: FAROMA SRLS

Via Gaetano Fuggetta 61/63

00149 Roma

Tel 06.69283646 - 380.3738988

redazione@giubileomagazine.com

Online numero chiuso il 3 Febbraio 2025

Realizzazione Grafica I•CON Studio Grafico

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.