l’evento del mese
Al var o So le r
Footbal Rock Live
Artisti e calciatori in campo per la solidarietà Fischio d'inizio! Calcio e musica vanno a braccetto in questo nuovo appuntamento. Il prossimo 24 agosto all’Arena Civica di Milano (Stadio Gianni Brera) prenderà vita Football Rock Live, l’unico concerto–evento che unirà per la prima volta su uno stesso grande palco calciatori-calciatrici ed artisti insieme con finalità charity. L’evento è nato dall’idea del noto agente sportivo Helga Leoni Football Rock Live lega in maniera indelebile sul medesimo palco i due mondi per uno spettacolo che si preannuncia davvero indimenticabile, un terzo tempo del calcio dove il mondo musica ed il mondo calcio si uniscono, non più solo sotto una comune bandiera di tifo di appartenenza, ma soprattutto sotto il segno del RESPECT, vero valore portante dell’intera manifestazione. La frase "bandiera" del concerto-evento, che i partecipanti lanceranno è: “IL RISPETTO CAMBIA IL MONDO. FOOTBALL ROCK INIZIO IO, INSIEME SIAMO INSUPERABILI". La direzione casting è a cura di Maya Sound www.mayasound.net/ e quella artistica di Saturnino. Fra i primi artisti che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa di Football Rock Live nel primo tempo annunciamo: Oscar Anton, Boro Boro, Michele Bravi, Clementino, Jake La Furia, Alice Merton, Shade, Alvaro Soler e Nina Zilli. Per quanto riguarda il mondo del calcio, sia maschile
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che femminile invece, salgono sul palco: Robin Gosens (Atalanta), Matteo Darmian (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Ciro Immobile (Lazio), Andrea Ranocchia (Inter), Regina Elena Baresi (Inter), Veronica Boquete (Milan), Francesco Caputo (Sassuolo), Kristin Carrer (Juventus), Remo Freuler (Atalanta), Valentina Giacinti (Milan), Manuela Giugliano (Roma), Pepe Reina (Lazio) Chiara Marchitelli (Inter), Giuseppe Marotta (Inter), Weston McKennie (Juventus), Daniele Padelli (Inter), Lorenzo Pellegrini (Roma), Linda Tucceri Cimini (Milan) , Jordan Veretout (Roma), Christian Kouame (Fiorentina), Spillo Altobelli, Luis Alberto (Lazio), Sergej Milinkovic-Savic (Lazio) ed Eleonora Goldoni (Napoli). Tanti calciatori avrebbero voluto essere delle Rock Star e viceversa molti artisti avrebbero voluto fare i calciatori. Questa la filosofia alla base di Football Rock Live. I calciatori, coordinati da Letterio Pino (Responsabile Coordinamento Calciatori Football Rock), insieme agli artisti formeranno delle coppie o col-
Gaia
Gius y Fe r re ri
lettivi, performance uniche, jam session, dj set. Football Rock Live è prima di tutto un concerto con un obiettivo charity ben preciso, infatti parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Onlus "INSUPERABILI" -www.insuperabili.eu- associazione che dal 2012 si occupa di rendere possibile l’attività sportiva e calcistica a ragazzi con disabilità cognitiva, relazionale, affettivo emotiva, comportamentale, fisica, motoria e sensoriale. Attraverso il calcio, il progetto Insuperabili mira a garantire la crescita e l’integrazione di ragazzi con disabilità all’interno della società, individuando in questo sport uno strumento di socializzazione e integrazione che con il divertimento e l’allenamento può portare miglioramenti a livello di salute psico-fisica, alla soddisfazione personale e più in generale
città su tutto il territorio nazionale, rivolte sia a bambini che adulti con disabilità. “Puoi andare in qualsiasi parte del mondo e non conoscere la lingua, ma con un pallone tra i piedi o una chitarra in mano, non resterai solo a lungo, sono entrambi due linguaggi universali. Questo è Football Rock – dichiara Helga Leoni (direttore generale e founder dell’evento) - Ringraziamo di cuore tutti gli artisti e i calciatori che saranno con noi in questa grande impresa”. “Stiamo lavorando con passione e determinazione per formare un cast artistico da Champions League che vi sveleremo in tre tempi e questo è il primo” dichiara Anna Merzari (Maya Sound). “Non vediamo l’ora di far vibrare l’Arena Civica di Milano il prossimo 24 Agosto”, aggiunge Saturnino. L’evento, prodotto e organizzato da Lions H Group insieme ad Edizioni Corniglia, gode ad ora del patrocinio di CONI, LEGA SERIE A, AIC, AIAC, ADISE e AIACS. Tra i principali partner dell’evento anche Insuperabili Onlus, EHappen, Frida’s Friends, CUAMM - Medici con l’Africa, Fondazione Condividere , Cb Digital e piattaforma A – LIVE I biglietti per partecipare all’evento si potranno acquistare sulla piattaforma A-LIVE, sul sito ufficiale di Football Rock e in tutti i punti vendita autorizzati. Gli I nsu pe rabili
Arisa
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alla qualità della vita del singolo atleta. Questi i valori che da sempre muovono la mission della Onlus che negli anni è riuscita a creare vere e proprie accademie dello sport, già operative in 17
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© Le foto di Man uela Villa sono di G ian fr an co Chir ichilli
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cover story
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“Sì, non mi annoio mai. Con la mente mi piacerebbe fare tante cose, ma praticamente a volte si deve dare priorità ad altro”. Quanto conta per te il sacrificio? “Il sacrificio è alla base di tutto. Raccogliere i frutti dopo averlo fatto è una soddisfazione. Sono nata in un momento in cui sono cresciuta con la mentalità di costruire qualcosa e godere i risultati quando arrivano”. A quale canzone di tuo padre sei più legata? “ Da lui mi piace sentir cantare 'Una casa in cima al mondo'”. Hai avuto con lui un rapporto molto particolare. C'è qualcosa che ricordi? “E' tutto nella mia mente, Quando si desidera fortemente una persona, l'immaginazione si scatena. Tante cose non si sono potute concretizzare e allora sono rimaste nella mia fantasia, come quella di duettare insieme. Solo la tecnologia mi ha aiutata”. Come hai appreso la notizia della sua scomparsa? “Mi trovavo a cantare in un locale. La notizia era stata appena data al Festival di Sanremo e così la voce si è rapidamente diffusa. All'inizio
credevo e speravo in una bufala”. A proposito di musica, cosa ascolti? “Di tutto, ma prediligo pezzi rock sinfonici”. Quali personaggi della musica ami? “Aretha Franklin e Barbra Streisand sono i miei punti di riferimento”. Vogliamo ricordare l'immensa Raffaella Carrà? “Ho avuto l'occasione di lavorare con lei. Tutto era, meno che la diva che si pensava. Molti dovrebbero prenderla come esempio nel mondo dello spettacolo. Era una persone umile e semplice, non come tanti che magari per una partecipazione in tv si montano la testa. Mi sono trovata di recente dietro le quinte a che fare con un'ignoranza spaventosa. Mi fanno tenerezza e pena, il giorno che avranno un momento di decadenza fisiologica, per loro sarà la fine, visto che non hanno una solida gavetta alle spalle”. Cosa ti fa più piacere sentire dire sul conto di tuo padre a distanza di anni? “Le cose più belle le sento dire dal pubblico che mi racconta aneddoti e ogni volta è come mettere un tassello in più alla conoscenza che ho fatto”.
CHI È MANUELA VILLA Manuela Villa è nata a Roma il 7 febbraio del 1966 sotto il segno dell'Acquario con ascendente Acquario. Ha il senso della giustizia, si definisce leale, sognatrice e onesta. Ha molti hobby che ha trasformato nella sua attività, visto che è nato tutto per gioco. Ama mangiare le linguine allo scoglio e tifa per la Roma. Le piacerebbe vivere a a Toronto. Il 2007 è stato l'anno fortunato della sua vita. Possiede cinque cani e due tartarughe di terra. Ha un bambino ed è felicemente single. Il suo debutto è avvenuto nel 1990 durante la trasmissione “Piacere Rai Uno”, dove ha interpretato due canzoni di suo papà. Da lì è scaturita una serie di ospitate televisive e l'inizio della collaborazione con Oreste Lionello e Pippo Franco. Nel 1994 ha partecipato al Festival di Sanremo con il gruppo Squadra Italia. Ha realizzato anche due speciali insieme a Paolo Limiti dedicati a suo padre. Ha anche cantato numerose sigle di cartoni animati e telefilm e ha doppiato parti canore del personaggio di Pocahontas. Nel 2002 è entrata nel cast di Casa Rai Uno con Massimo Giletti. Tra le sue esperienze, ricordiamo anche la pubblicazione dei suoi tre libri. Nel 2007 ha partecipato alla quinta edizione de “L'isola dei famosi”. Intensa è stata anche la sua attività discografica. Nel 2010 è stata in scena in “Via Crucis-Opera Musical” per la regia di Claudio Insegno, per tornare in teatro l'anno successivo in “Taormina 5 stelle vista mare”. Nel 2012 ha debuttato nella nuova commedia “Il Gallo”. Nel 2013 ha festeggiato al Teatro Sistina i suoi primi 25 anni di musica con un concerto “Ascoltami Tour”. Nel 2015 è stata nel cast della commedia “Buon Compleanno” di Pingitore per poi tornare a teatro nel 2017 con “Per un pugno di sgay”. E non dimentichiamo“Gran Follia” con Pamela Prati. Ha fatto anche lo spettacolo “Roma!”. Ha continuato a lavorare con la compagnia del Bagaglino. Nel 2019 ha pubblicato il suo cd di Natale “E' Natale” e ha preso parte allo spettacolo “La Presidente” con Valeria Marini. Nel 2020 e oggi nel lavoro teatrale “Se la panchina parlasse”. E' uscito il suo ultimo libro “L'Alimentatore”.
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bambini hanno bisogno di sentirsi protetti e curati con amore. Poiché la struttura del Sé coincide nello sviluppo emotivo e psicologico del bambino con la pelle, prevenire le scottature, pruriti, disagi è fondamentale anche per uno sviluppo armonioso della loro personalità. Inoltre massaggiarli con creme solari e doposole rinfrescante, li fa sentire accuditi e amati, li rende più sicuri. Li tranquillizza e li rende più sereni, quindi anche più gestibili. CIBI FRESCHI CHE RISTORANO E IDRATANO Per affrontare una calda g i o r n a t a d'estate, soprattutto in spiaggia, è indispensabile mantenere una buona idratazione e nutrirsi con cibi ricchi di vitamine e sali minerali. Per questo è importante ricordare ai bambini di bere non solo acqua ma anche spremute, centrifugati di frutta e verdura preferibili bevande zuccherine e gassate. Fin da piccoli possono abituarsi al sapore di finocchi, carote, pomodorini insieme ai tanti tipi di frutta disponibili. E' sempre utile portare frutta fresca tagliata a piccoli pezzi e anche verdure crude pronte da mangiare insieme, anche se di solito piacciono di più alea mamme ed ai papà. Il cibo veicola molti significati espliciti e inconsci, è una forma di dura e di amore, rappresenta qualcosa di buono, rifocillante, fresco,
dissetante che arriva al bambino dai genitori, il cibo nutre e dona benessere al corpo, lo rende più forte e sicuro, come l’amore nutre la mente, arricchisce e rende gestibili le emozioni, rassicura e fa sentire più forti intimamente. LA SICUREZZA NECESSARIA PER TUTTI Da considerare sempre il lato della "sicurezza", una spiaggia attrezzata anche pubblica mette a disposizione anche bagnini esperti che vigilano sui bambini e sugli adulti. È quindi importante mettersi accanto alla torretta
o al pattino del bagnino per ogni eventualità. La presenza di un adulto capace di soccorrere, fa sentire i genitori più tranquilli, inconsciamente è come avere delle figure genitoriali a cui affidarsi e con cui identificarsi. La sola presenza attiva capacità interiori e richiama automaticamente ricordi ed insegnamenti ricevuti dai propri genitori che rendono sereni e abili nell’occuparsi dei propri bambini I GIOCHI DA SPIAGGIA I bambini amano giocare, desiderano giocare, pensano
soltanto a giocare. Questo perché il gioco come ci insegna Winnicott sviluppa le loro capacità cognitive, aiuta a cresce e maturare con piacere e divertendosi. Per questo è necessario essere ben attrezzati con giochi adatti alla situazione. Ogni bambino vorrà portarsi i propri giochi che sono però da destinarsi per le ore trascorse in casa o in hotel, per la spiaggia è importante attrezzarsi con giochi adatti per ogni età. Sono senz’altro da preferire giochi che si posano fare con la sabbia e con l’acqua. Giocare con la sabia sviluppa la motricità e la coordinazione fine: l’acqua è un elemento amato dai bambini, lo si vede anche dal bagnetto, è avvolgente e plasmabile, permette di sperimentare attraverso lo svuotare e riempire secchiello e formine, la presenza e l’assenza dell’altro, aiutando nei processi di sviluppo, compresi la dipendenza e la separazione, fino a trovare l’autonomia e la giusta distanza emotiva da persone e cose che le rappresentano. Mai dimenticare la palla, i bambini l’adorano, non a caso esiste l’antico detto “Se vedi una palla, fermati e guarda, dietro c’è un bambino che corre!”, possiamo aggiungere senza timore di sbagliare, un bambino felice, soprattutto se sta giocando con la sua mamma o cl suo papà.
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Bella, con un fisico da far invidia, la passione per lo sport, l'amore per gli animali e la ricerca dell'amore passionale. Questa è in sintesi la vita di Clara Guggiari, che abbiamo il piacere di ospitare sulla nostra rivista e far conoscere al nostro pubblico. Salve Clara, benvenuta tra le pagine di GP Magazine, ci racconti come nasce in te la passione di modella e fotomodella? “Un saluto intanto a tutti i lettori! Cominciamo nel dire che sin da adolescente avevo una forte attrazione per lo specchio e neanche tanto nascosta, infatti se ne accorgevano anche i miei genitori...(sorride). All'età di 18 anni questo mio sogno si avverò e cominciai a farne una professione fino ai 24 anni, quando, soddisfatta dello sfizio tolto per amore del mio corpo, cominciai a lavorare in palestra all'inizio come segretaria pur di star nel mio mondo”. Ami il tuo lavoro a tal punto che partendo come semplice segretaria è diventato per te un "punto focale" della tua vita, Cosa provi quando ti alleni? “Quando mi alleno mi sento felice, libera ed in pace con il mondo. Sono molto puntigliosa con me stessa e so che comunque mi faccio del bene e in più nel mio centro seguiamo molto tutte le persone che vogliono farlo anche e soprattutto per motivi di salute. E' un ottimo antidoto e investimento per il futuro su se stessi”. Hai partecipato a varie gare di fitness a livello agonistico, come vedi questa figura della donna bella ma comunque scolpita, caratteristica un tempo prettamente maschile? “Sì è vero. Ne ho fatte diverse di gare o dimostrazioni ma quando mi sono accorta che non mi apparteneva più farle, perché mi sottoponevo ad allenamenti durissimi e diete assurde, ho preferito rinunciare, per me stessa. Per quanto riguarda il lato maschile, beh io ce l'ho e anche molto, mi piace essere 'androgena' ma senza togliere nulla alla mia femminilità!”. Nella tua impegnatissima giornata so che sei sempre in compagnia dei tuoi splendidi animali di vario genere, che rapporto hai con loro? “Sono i miei figli, amo salvare tutto gli animali possibili. Ho cagnolini, gatti presi dalla strada abbandonati, un cavallo e persino un pappagallo parlante che la sera si accoccola sul mio collo e dorme con me. Senza di loro sarei persa”. A cosa ambisci dato che hai praticamente tutto, bellezza, amore per la vita e il lavoro
che sognavi? Cosa vorresti di più? “Non aggiungerei altro. Ho tutto il mondo che volevo e che mi sono prefissata di realizzare. Sono contornata da tantissimi amici e mi sento fortunata... Forse però pensandoci una cosa manca: l'amore. Quello che ti travolge, una passione forte, ma lascio tutto al fato e sono sicura che meno si aspetta e magicamente bussa alla nostra porta. Un bacio a tutti i lettori e grazie per avermi fatto raccontare un po' di me”. © Foto di Antonello Ariele Martone e Melissa Fusari
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vergognare qualcuno per il suo fisico, è una terribile battaglia che hai dovuto affrontare in totale solitudine per anni. Purtroppo sì, anni di silenzi, di paure, di amarezze. Non riuscivo a capire perché stesse accadendo, e perché proprio a me”. Finché un giorno… “Mossa da uno spirito di 'ribellione' ho deciso che dovessi riprendermi in mano la mia vita, iniziando un percorso di dimagrimento lunghissimo e portandomi a perdere più di 30 chili. Il mio fisico era cambiato, ma le ferite dell’anima no: quelle non erano ancora guarite. Mi misi in gioco con dubbi e paure e quando vidi la mia prima foto… scoppiai in un pianto di felicità che ancora oggi non saprei come descrivere. Non mi ero mai vista così bella. Da quel momento è iniziata la mia storia d’amore con la fotografia”. Un percorso lunghissimo che non smette di affascinarti. “Sono alla continua ricerca di crescita in quello che è il mondo della fotografia è del posare. Ho trovato nel fotografo Alessio Mapelli la stessa voglia di voler trasmettere un messaggio positivo attraverso le sue foto”. Ma la fotografia è diventata anche strumento per ampliare il raggio delle amicizie. “Una delle più belle occasioni che la fotografia mi ha dato è stata quella di incrociare sul mio cammino Elisa Ferrua (@blackrose_romance), tatuatrice di gran talento che ha saputo realizzare quello che per me è un altro piccolo tassello importante in questo mio grande percorso che e la fotografia. Un tatuaggio pensato, disegnato apposta per me. Una macchina fotografica con la scritta re-birth”. Se riguardi al passato… quindi cos’è per te la fotografia? “La fotografia per me è vita, mi ha restituito la possibilità di esprimermi senza paure di essere giudicata ancora nuovamente. Voglio lanciare un messaggio positivo a chi ha paura di mostrarsi. Dobbiamo amarci, valorizzarci sempre e comunque: si è belli perché si è belli dentro”. Un fascino che trasuda attraverso i tuoi canali social. “Uso i social per cercare di mandare un messaggio positivo: mi piace la semplicità, mi piacciono le cose autentiche ed odio profondamente l’invidia e la falsità”. CONTATTI SOCIAL @sareetta @sareetta_photo CREDITS FOTOGRAFICI Ph. Alessio Mapelli
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avuto un’infanzia infelice, come la bugiarda e affascinante Louise Peete, per la quale si suicidano quattro mariti, che uccideva per soddisfare i suoi capricci, o l’adolescente Violette Nozière che aveva deciso di eliminare i genitori per ereditare e spassarsela con l’amante”. Colpisce tra le carnefici il fatto che siano tutte avvelenatrici… “Consideriamo che nel passato gran parte delle donne assassine usava l’arsenico che si poteva trovare facilmente in farmacia, è incolore e inodore. Alcune uccidendo volevano sentirsi potenti, altre avevano sicuramente problemi psicologici dovuti a traumi infantili, a genitori problematici, a desideri frustrati”. Secondo le tue ricerche, sono ugualmente emancipate le donne angeli e le donne carnefici? “Sono sicuramente donne forti. Gli angeli basano la loro forza sulla passione: per l’arte come Tina Modotti, per la danza come Isadora Duncan, per la scienza come Rosalind Franklin, per la politica come Dolore Ibarruri, Rosa Luxemburg e altre, per la musica come Billie Holiday, per il cinema come Greta Garbo. Hanno anche loro avuto un’infanzia difficile, con padri assenti o alcolizzati, molte erano povere, Billie Holiday era nera ed emarginata, ma la passione è stata più forte degli ostacoli. Le carnefici anche hanno cercato una strada per affermarsi, ma spesso era la strada sbagliata”. Qualcuna si è trovata nella zona grigia, lungo la linea sottile che divide il mondo del bene da quello del male? “Tutte in qualche modo. Il comportamento con i loro compagni era spesso pessimo, Billie Holiday era drogata e alcolizzata, Greta Garbo aveva un carattere impossibile, la pasionaria Dolores Ibarruri si vendica in modo abietto di un giovane uomo che la tradisce. Non esiste un confine netto tra male e bene, ci sono molte sfumature. Edith Thompson, impiccata come assassina, era sicuramente innocente anche se desiderava la morte del marito”. Chi rappresenta la donna in copertina, volto ambiguo di cui è difficile cogliere l’essenza? “Amo questa copertina, un’immagine inconsueta di Isadora Duncan che fa pensare a entrambe le categorie”. Qual è la coppia più emblematica delle vite contrapposte? “Sicuramente è quella composta da Hannah Arendt e Ilse Koch. Come le altre coppie sono
nate nello stesso anno ma hanno in comune anche il paese: la Germania. La vita di Hannah è stata condizionata dall’essere ebrea, per questo durante il nazismo è dovuta fuggire. E’ stata una grande filosofa e ha scritto il celebre 'La banalità del male' dopo aver assistito a Gerusalemme al processo contro Heichmann. Proprio la banalità del male che ci porta a Ilse Koch, ragazza bella e superficiale, affascinata dalle SS. Sposa Karl Koch, comandante di Buchenwald e, pur dedicandosi alla famiglia, compie orrori inimmaginabili con i prigionieri del lager. Arriva al punto da usare i loro tatuaggi per farne paralumi”. Le ventidue donne sono nate dal 1871 al 1920. Possiamo sperare di leggere ancora di figure femminili nate successivamente? “Non è stato facile trovare le coppie giuste. Cercavo donne eccezionali molto conosciute che condividessero con donne criminali l’anno di nascita. Naturalmente la vita di entrambe doveva essere affascinante ed era necessario trovare un gran numero di libri, biografie, lettere, confessioni per raccontarle. Così la scelta è caduta su queste undici coppie. L’arco temporale deriva dal fatto che nelle biografie narro la vita completa delle donne, quindi devono essere morte. Proprio per questo non ci sarà un seguito. Anche perché non trovo nella nostra epoca personaggi eccezionali come quelli che ho incluso nel libro, eccezionali nel bene e nel male”.
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libri
mento? “Credo quelle di tutti. All’inizio c’è stato lo sgomento più totale. Le trasmissioni amplificavano nei loro servizi notizie che rimbalzavano da un social all’altro senza farci capire l’origine di questo nuovo aggressore: si parlava di pipistrelli, di salto della specie, chiudevano gli esercizi dei cinesi,ci si riempiva casa di varecchina e disinfettanti, ci si guardava con sospetto incrociando il vicino di pianerottolo. Poi questo stordimento si è trasformato in massima attenzione e rifugio da ogni possibilità di contagio ma la razionalità ha fortunatamente preso il sopravvento sulla paura. Abbiamo capito che potevamo farcela attenendoci scrupolosamente a delle regole e l’istinto di sopravvivenza ha preso i colori delle bandiere e dei lenzuoli appesi ai balconi, ha preso la voce dei brani cantati dai balconi mentre il caldo sole di quell’anomalo marzo del 2020 in qualche maniera col suo calore sembrava volerci rassicurare”. Non temi che la tematica possa indurre scrupoli nel
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lettore? “È un’osservazione corretta considerando che di fermi e restrizioni ne abbiamo tutti fin sopra i capelli, tuttavia penso che la lettura di IN DUE ORE O POCO PIÙ! in un certo qual senso esorcizzi quanto abbiamo passato facendoci riconsiderare la brutta esperienza passata con una vena di ironia, un po’ come quando dopo esser scivolati su una buccia di banana ed esserci tirati senza altro che un po’ di dolore al deretano, raccontiamo l’episodio ad un amico sottolineando che in fondo ci è andata bene”. Cosa ti aspetti da “In due ore o poco più!”? “Che venga preso per quello che è senza troppe elucubrazioni e pretese. E’ ovvio che potevo infilarci dati, statistiche, dolore eccetera ma non era quella l’intenzione. Io volevo cogliere un preciso momento e fermarlo nel tempo rappresentandolo con quei particolari e dettagli che il mio occhio coglieva. Per far ciò mi son servita, oltre che del mio punto d’osservazione, anche di decreti, normative, estratti di pubblicità progresso, luoghi comuni, frasi, motti propri di quel periodo col risultato che magari, tra qualche anno, il mio testo potrà essere utile a qualche liceale per ripercorrere quanto oggi abbiamo vissuto”. Promuoverai il libro in prima persona? “Certo, l’estate è la stagione migliore per incontrare vecchi e nuovi lettori in sinergia con attività imprenditoriali che
strizzano volentieri l’occhio alla cultura. Un esempio? Incontri come 'Quarantena ….e fregnacce' che lo chef Marco Porro di Osteria al Mercato organizza per la clientela presso il suo ristorante a Ladispoli oppure come il Corner dello Scrittore che lo stabilimento Spiaggia Renzi di Campo di Mare o il Lido Medea di Montepaone Lido in provincia di Catanzaro mi dedicano per parlare con i villeggianti”. Accetti ogni proposta che ti vien fatta? “Se le date non si accavallano sinceramente sì. Mi piace conoscere nuove realtà e chi le abita o frequenta e l’idea di affrontare viaggi e chilometri per raggiungere possibili lettori non mi spaventa. Ogni incontro è importante e ogni persona incontrata mi lascia qualcosa di sé: è capitato che incontri nati in occasione di un firma copie si siano trasformati in buone conoscenze e confidenza il che non guasta, in un’epoca in cui il telematico la fa da padrone”.
condarie per dirigermi verso quella principale. Grazie a pochi insegnanti illuminanti ho capito che potevo farcela anch’io”. Oggi la critica cinematografica sembra fare ancora fatica a riconoscere dignità artistica al videoclip. Sta cambiando qualcosa o il “sospetto” c’è ancora? “La critica cinematografica fa fatica purtroppo a riconoscere molte cose. Il videoclip è una forma di arte cinematografica, trovo questa cosa come lo stesso pregiudizio che spesso sento nei confronti degli attori che hanno lavorato in televisione per un motivo o per un altro, vengono etichettati e non capisco perché. Tantissimi attori famosi in America fanno televisione e lavorano tranquillamente nel cinema. David Lynch, ad esempio, ha fatto anche videoclip meravigliosi, prima e durante il suo periodo di rilievo”. Si parla di un’aria di cambiamento anche per la presenza di quote rose nel cinema. Secondo te, il cinema italiano sta dando il giusto spazio alle registe? Ti è capitato di sentirti discriminata a volte nel tuo lavoro? “Desidero essere totalmente sincera, è un mio principio. Nel mio ambiente la discriminazione che ho più sentito e subito è stata da parte delle donne. Per lo più donne che non avevano avuto un grande successo e che avevano rimbalzato con mediocri risultati da una professione a un’altra, ad esempio: produttrice, regista, sceneggiatrice, attrice. Quel tipo di donna è quella più pericolosa, perché entra in competizione e cerca in tutti i modi di intralciare la tua strada. Ne ho conosciuta una in particolare che si è proprio accanita nei miei confronti, ma ovviamente dopo anni i risultati di entrambe parlano da soli, ognuno è artefice del proprio destino e possessore del proprio talento: o c’è, o non c’è”. Il budget è sempre un tema dolente quando si parla di videoclip. Dietro grandi budget ci sono spesso molte responsabilità da gestire, di conseguenza pressioni e limitazioni per i registi. D’altra parte invece video indipendenti e low budget offrono maggiore libertà ma vanno incontro a limiti di produzione. Dove sta il giusto equilibrio, se ne esiste uno? Esiste una via di mezzo o il compromesso è sempre inevitabile?
“Oggi il videoclip ha meno importanza di una volta, perché con l’avvento di internet è più facile sponsorizzare ogni cosa. Quindi inevitabilmente il budget per i videoclip è precipitato, a meno che non ci sia dietro una casa discografica di rilievo internazionale che ha la forza e la voglia di investire di più. I limiti di produzione ci sono ovviamente, non si può avere tecnicamente tutto quello che vorresti, devi ridurre la lista macchina da presa, i giorni di lavoro, la troupe. Bisogna trovare delle idee da poter realizzare con i limiti tecnici. Io devo dire che ho osato parecchio con il videoclip di Nino, anche lì i giorni di riprese sarebbero dovuti essere due, invece abbiamo dovuto farlo in un giorno. Il vero compromesso è questo, bisogna fare un buon lavoro con quello che si ha”. Che consiglio daresti ad un regista esordiente? “E’ una domanda che in questi giorni mi viene fatta spesso, e rispondo anche adesso alla stessa maniera: se hai la forza di sopportare situazioni che intralciano il tuo percorso, delusioni professionali, umane, se sei capace di andare avanti comunque sgomitando con forza, non mollare mai”. Prossimi progetti? Ci puoi anticipare qualcosa? “Sto scrivendo il prossimo lungometraggio di Daniele Ciprì e sto lavorando sul mio esordio cinematografico”.
Miriam Rizzo co n N in o D’Ang el o
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musica perto la mia vera passione”. Recentemente, ti abbiamo visto su Raiuno ospite di Amadeus ai "Soliti ignoti". Pensi che la tv dia poco spazio alla musica lirica? “La tv purtroppo da poco spazio all’arte e alla cultura in generale. Per fortuna alcuni canali si dedicano molto alla lirica, come ad esempio Rai 5. Certamente una piccola rubrica sulla tv pubblica e magari non alle 3 di notte sarebbe auspicabile. La mia partecipazione ai 'Soliti ignoti' è stata molto apprezzata e soprattutto il fatto che mi abbiano dato la possibilità di esibirmi con il celebre 'Nessun Dorma' da Turandot di Puccini fa capire che comunque l’opera è bel dna degli italiani e non è poi così di nicchia come vogliono farci credere. L’opera lirica è quanto di più popolare ci possa essere e spero che torni ad esserlo”. Il 30 giugno hai preso parte di un evento/concerto, insieme ai tuoi colleghi presso l'Ara Coeli di Roma in onore delle vittime del Covid 19. Di cosa si è trattato? “Si, il 30 giugno abbiamo fatto il Requiem di Mozart in onore dei caduti a causa di questa terribile pandemia che ci sta affliggendo ormai da oltre un anno. E' stato un modo anche per far ripartire un settore così duramente colpito come quello dello spettacolo dal vivo. Un grande evento a Roma ripreso da ClassicoTv e trasmesso in mondovisione con un grande coro e orchestra diretti dal Mº Francesco Lupi e con artisti internazionali come Mariana Altamira, Maria Ratkova e Alessio Quaresima Escobar”. Progetti futuri? “Sto riorganizzando tutti gli impegni che a causa della pandemia erano stati sospesi. Ben cinque tournée all’estero: Tunisia, Giappone, New York, Ukraina e Francia. Poi ho delle opere in cartellone al Teatro Argentina di Roma e la ripresa del Mythos Opera Festival al teatro Antico di Taormina. Insomma molti impegni che spero di poter realizzare presto”.
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Quando e dove nasce il nuovo album “Djungle”? “Djungle” nasce circa due anni fa. Dopo vari tour con molti artisti del panorama hip hop italiano e dopo aver prodotto alcuni brani per loro ho deciso con il mio team che era giunto il momento di fare un album con il meglio della scena tutto prodotto da me. E’ nato un po’ in studio a Bologna, un po’ in treno, ma soprattutto con Face time insieme ai fratelli Parisi che lavorano con me da Londra”. Cosa rappresenta per te questo nuovo disco? “l mio disco racchiude e racconta il percorso di un dj e produttore che parte da un piccolo quartiere di Salerno, in mezzo al nulla, con in tasca solo la voglia di fare musica e di riuscire a portarla a tutti È la mia storia, come quelli di molti che hanno fatto della propria passione un mezzo per riuscire ad elevarsi. Arrivando da un contesto semplice in cui mancavano spesso i mezzi per fare qualunque cosa e dove perdersi in situazioni “spiacevoli” era facile, Il richiamo della musica mi ha sempre dato la forza per andare avanti, ciò che volevo più di tutto era spaccare, emergere grazie alle mie abilità di dj, gareggiando e misurandomi coi più grandi. Ascolto e mi nutro di ogni genere, dalla black music all’elettronica, e in questo disco c'è tutto il mio sound, tutto me stesso. Mi ritengo fortunato, ciascuno degli artisti che si è messo a mia disposizione per la realizzazione di 'Djungle', ha dato il massimo. Mi sono sentito una sorta di direttore artistico che tra amici e nuove leve è riuscito a mettere insieme 24 artisti creando veri e propri legami e connessioni tra di loro su ciascun brano. Il progetto che ne è scaturito rappresenta il mio personale tributo alla musica, grazie alla quale sono potuto uscire dalla 'giungla' in cui sono nato, con la speranza che ognuno possa mettere a fuoco il sogno che gli permetta di uscire dalla propria”. Hai messo insieme ben 24 artisti fra mostri sacri del rap e del pop, una bella sfida. Come hai affrontato a livello di produzione il lavoro delle singole tracce e in che modo hai scelto i featuring? “I feat. sono nati dalle produzioni ho cercato di cucire addosso il sound giusto per ogni artista, rimanendo pero’ fedele al mio modo di produrre. Non ho mandato più di due beat da scegliere, ad alcuni uno direttamente perché già immaginavo potessero andare bene. Per i nomi scelti alcuni sono amici e con alcuni lavoriamo per la stessa agenzia (thaurus). Ma anche chi non conoscevo c’era già un rispetto artistico reciproco e l'occasione del mio disco è stata finalmente quella di collaborare”. Cosa ci racconta di Gianluca questo album? “'Djungle' sicuramente ci racconta la voglia di continuare a fare musica. Il suono hip hop, black, et-
nico, elettronico, melodico con cui sono nato e sono cresciuto. E’ stupendo pensare che adesso l’hip hop e il rap sia così considerato veramente dai media e dal pubblico di ogni età. Quando ho iniziato in Italia era un movimento molto chiuso, non per tutti”. Il ruolo del dj da anni a questa parte sta crescendo in modo netto ed evidente nella scena musicale internazionale e italiana. Cosa credi di aver portato tu in questo contesto così competitivo ad oggi? “Ho fatto tantissimi dj set in giro per l’Italia e non. Tanti tour e palchi enormi. Sono in giro dal ‘98 e In ogni cosa che ho fatto non ho mai trascurato la performance. Tante volte mi dicevano 'ma sì che te ne frega” piuttosto che 'fai finta'. Invece ho sempre voluto superarmi negli anni facendomi apprezzare proprio per questo. Credo di aver portato un mio stile originale e unico nel mettere i dischi, creare remix e mashup live con lo scratch”. Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la tua stessa strada? “Quello che mi consiglio da solo tutti i giorni. Ogni giorno è il primo, non pensare mai che ce l’hai fatta e che puoi fare sempre di più”. Quali sono i tuoi progetti futuri? “Per prima cosa vorrei suonare. Siamo stanchi e abbiamo grande voglia di tornare sul palco! La situazione nel mondo sta cambiando e stanno partendo i primi concerti. Spero con tutto il cuore che al più presto possiamo tornare a portare in giro la nostra musica. Non si può immaginare di fare musica per ascoltarla solo a casa o in auto. Continuerò comunque a produrre musica nuova”.
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tempo libero
Rome Cavalieri
La dolcezza del ponentino romano Dopo un anno lungo e difficile è importante concedersi un po' di tranquillità e relax, e farlo in una meravigliosa estate romana non può che amplificare i benefici. Il luogo ideale per tutto questo è Il Rome Cavalieri, vero e proprio “resort” nel cuore di una delle più famose città del mondo Immerso in un parco mediterraneo privato che si estende su sei ettari di verde incontaminato, con le quattro piscine e i due campi da tennis Davis Cup, la vista incomparabile sulla Roma monumentale fino alle pendici dei Castelli, il Rome Cavalieri offre ai suoi visitatori una serie di esperienze per vivere una magnifica estate in sicurezza e tranquillità. Il grande parco privato sembra fatto apposta per dedicarsi alla cura del corpo e dello spirito. Le sue piscine esterne accolgono i visitatori desiderosi di tonificarsi con una bella nuotata all’aria aperta e di donare all’epidermide un colorito dorato, crogiolandosi sotto i piacevoli raggi del sole estivo, o semplicemente riposando all’ombra dei pini secolari. Per i più esigenti è possibile prenotare una piccola area privata e per gli ospiti in erba sono disponibili le lezioni di nuoto con un istruttore qualificato. Irrinunciabili i piaceri del Cavalieri Grand Spa Club, che propone una serie di trattamenti rilassanti nell’accogliente cabana nel parco, poco lontana dalla piscina e accarezzata dal famoso “ponentino” romano. Il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie e il rumore dell’acqua creano la colonna sonora perfetta per un relax a tutto tondo. Tra i trattamenti beauty e wellness consigliati dalle terapiste, da non perdere il massaggio rilassante per collo e spalle o il drenante corpo. È proprio ispirandosi alla dolce brezza del ponentino che il Rome Cavalieri ha ideato un percorso gastronomico ricco di sorprese. Per iniziare, gli amanti della mixology saranno deliziati, al Tiepolo Terrace, da serate ispirate al Paese del Sol Levante: al menù di sushi che comprende, tra gli altri, Maki, Nigiri e California Rolls, sarà abbinato un drink a base di uno dei cinque Gin iconici - il London N°1 London Dry Gin, l’Hendrick’s Gin, il Monkey 47 Schwarzwald Dry Gin, il Tanqueray Ten London Dry Gin, il Mediterranean Gin Mare e il Roku Japanese Gin, aromatizzandoli con fragranze ed erbe a scelta. È questo, l’originale Tiepolo Gin Trolley, stazione itinerante grazie alla quale il barman
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potrà preparare il drink presso il tavolo dell’ospite. Seguendo la fresca brezza, si giunge poi all’Uliveto, che, oltre al menù estivo, propone una serie di “capsule menu” tematici, tra cui il Moonlight Menu, a base di crudi di pesce, il Business Lunch e l’oramai tradizionale Menù Arabo, appuntamento fisso di ogni estate al Rome Cavalieri. Questa estate 2021 vede la realizzazione di importanti eventi sportivi: per non perdere gli appuntamenti salienti, il Rome Cavalieri ha ideato il Knights Sports Bar del Cavalieri, un’area nel parco realizzata in collaborazione con Heineken, dove sorseggiare birra fresca accompagnata da un menù tematico, mentre si godono i match più importanti sui maxi schermi. Un viaggio virtuale negli europei di calcio, con un menù dedicato per ogni partita, ispirato alla tradizione culinaria della città in cui si svolge: gli ospiti potranno così guardare il match BelgioRussia assaporando Blinis e Caviale, tifare per la Spagna contro la Svezia degustando Bolinhos de Bacalhau o sgranocchiare Fish and Chips seguendo le gesta della Croazia contro l’Inghilterra. Ma il Rome Cavalieri sa coccolare i suoi ospiti anche con divertenti e inusuali avventure in città, rigorosamente green come l’albergo - uno dei pochi cinque stelle lusso che ha ottenuto la certificazione Green Key per il terzo anno consecutivo. Tra queste, una “elettrizzante” passeggiata in citycar ecofriendly a bordo di una Fiat 500 Spiaggina, che rievoca il mito del passato ed è oggi dotata di un motore elettrico a emissioni zero. Gli ospiti potranno così scoprire, in un percorso creato dai Concierge dell’albergo, le bellezze di Roma note in tutto il mondo – il Colosseo, le Terme di Caracalla, Castel Sant’Angelo, ammirare il tramonto dalle sue terrazze panoramiche come il Gianicolo o il Pincio, oppure avventurarsi nelle attrazioni moderne, tra cui il Museo MAXXI, Eataly o il Parco della Musica. Un’estate di avventure, scoperte e ritrovata vitalità seguendo la dolce brezza del ponentino romano al Rome Cavalieri.
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Cinecittà World e Roma World Un agosto imperdibile con i botti
Per chi rimane in città o trascorre le vacanze a Roma agosto sarà un mese ricco di eventi nei due parchi della Capitale Si parte con il botto, dal 7 al 15 agosto arriva “Stelle di Fuoco”, il Campionato Italiano di Fuochi d'Artificio. Le migliori aziende pirotecniche italiane si sfidano in 18 spettacoli in 9 giorni di gara con 8 squadre concorrenti, che ogni sera dalle 22,30 circa si esibiranno regalando performance uniche nel cielo di Roma. Complessivamente saranno asparati oltre 115mila colpi, ovvero 3 tonnellate di materiale, con fuochi alti oltre 300 metri equivalenti alla potenza di 300.000 lampadine accese. L’apocalisse sta per arrivare sul cielo di Roma! Oltre ai botti le note musicali. Sempre dal 7 e fino al 22 agosto tutte le sere, dalle 20, un grande concerto sotto il cielo stellato della Cinecittà Street. Musica dal vivo con la grande Red's Band: Jazz, Soul, Rhythm & blues e tanto altro per passare le serate estive nel parco divertimenti del Cinema e della Tv di Roma all'insegna della buona musica live. Dalla musica ai concorsi di bellezza, il 28 è di scena Missblumare Roma 202: 30 bellissime modelle sfileranno nel parco per contendersi il titolo. Per chi vuole rilassarsi nell’acqua e prendere il sole
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c’è la Cinepiscina, con il grande maxi schermo, dove giocare, nuotare, assistere a film o programmi televisivi, con animazione e musica; per chi, invece, vuole rinfrescarsi sulla neve c’è il Regno del Ghiaccio, con 5 attrazioni, per vivere la sensazione di trascorrere una giornata invernale in piena estate. L’estate è anche a Roma World, dove oltre a vivere da antichi romani, diventare gladiatore, impararare a conoscere i rapaci e gli animali della fattoria, si possono trascorrere serate più fresche dormendo in un vero e proprio accampamento dell’Antica Roma, assaggiando cibi caratteristici. Anche nel parco Roma World diversi gli eventi in programma: il 7 e l’8 agosto è la volta delle Feriae Augusti, in collaborazione con il Gruppo Storico Romano, evento dedicato ad Augusto e a tutti gli Imperatori Romani con rappresentazioni sceniche della vita dei Cesari. Giochi gladiatori, rituali antichi e festa del vino romano saranno i protagonisti. Il 31 agosto sarà invece la volta di Ritorno alle Origini, il primo trofeo di piazza Romana. Tanti pizzaioli romani, catapultati indietro di 2000 anni in un accampamento di Legionari, dovranno creare una pizza con gli ingredienti tipici dell'epoca. Focacce, Libum Secundum, Offa e Offa Sacra, Insalata di Polpa di Pane e Cacio, Torta da Rovesciare; il tutto creato con farine di Orzo, Farro, Farine alternative e condite con olive, uova, funghi, miele, pepe, garum e tanti altri ingredienti dell’epoca. Eventi per tutte le età e per tutti i gusti: ogni giorno è una vacanza diversa a Cinecittà World e a Roma World. Il calendario completo degli appuntamenti sui siti www.cinecittaworld.it e www.romaworld.it