cover story
12
bambine, Karol e Marlene, e un marito che ti ama, ma hai dovuto affrontare una terribile malattia di cui poco si parla: l'endometriosi. Ce lo racconti? “Sì ho avuto un un alto livello di endometriosi e che è una malattia invalidante al 100 per cento che attacca gli organi interni. Se presa in tempo comunque si guarisce, purtroppo si soffre anche molto intensamente. Ovviamente mi è stato tolto l'utero ma per fortuna ho le mie figlie che sono la mia vita... E poi ho combattuto molto perché dopo l'operazione ho 'preso' un batterio e sono stata un mese in ospedale. Non mangiavo più ma la mia forza e la mia fede, soprattutto il mio
della regione Lazio. Come vivi questa esperienza? “Ho scelto di lavorare in un centro vaccinale Covid anche per il motivo di cui parlavo prima. Mi piace far star bene e aiutare chi ha sofferto come me - ma l'aiutare il prossimo è una vocazione che ho da sempre - e quando vedo delle persone di 80/90 anni, oppure i più giovani, avere il terrore negli occhi per il vaccino, porto lì la mia teatralità e cerco di applicare un po' la mia arte al lavoro. In questa maniera provo a strappare un sorriso, che poi è quello che faccio da sempre ma, in particolare, in un momento come questo voglio nel nel mio piccolo aiutare più persone possibili. E quando poi le vedo uscire sorridenti e mi ringraziano, per me è una bellissima gratificazione che mi riempie di gioia”.
Il aria Galas si, El ono ra Ce cer e, M arz ia Aquil an i Emanue la Panatt a
legame con la figura di padre Pio, e grazie ai medici, sono riuscita a uscirne fuori. Oggi faccio parte di un'associazione per tutte le ragazze che soffrono di questa malattia, di cui si parla poco, perché vorrei portare il messaggio di non avere paura ma tanta speranza perché se ne può uscire!”. Nonostante tu abbia sempre avuto dentro di te la voglia costante di salire su un palco e cantare, danzare come abbiamo visto fare in maniera eccelsa in tutti questi anni, nel periodo della pandemia Covid hai scelto un lavoro che ti consente di fare del bene al prossimo e cioè la vigilante nel reparto di uno dei più noti centri vaccinali
13
Foto di arichivio. Da s inistra, Carmelo Travia, Pasquale Catalano, Ennio Mor ricone, Pivio, Giuliano Taviani
(reduce dal recente successo della commedia cinematografica “Addio al Nubilato” diretta da Francesco Apolloni con Laura Chiatti, Antonia Liskova, Chiara Francini e Jun Ichikawa, della quale ha scritto le musiche); Pasquale Catalano (compositore vincitore dell'Oscar canadese nel 2011 e autore recentemente anche della colonna sonora della fiction Il Commissario Ricciardi su Rai1; l’ultimo suo Premio importante è il Nastro d’argento 2020 per la Migliore colonna sonora per “La dea fortuna”, pellicola diretta proprio da Özpetek); Andrea Guerra, entrato lo scorso anno nell’Academy di Los Angeles (Academy of Motion Picture Arts and Sciences) tra i nuovi membri ammessi al comitato che ogni anno assegna i premi Oscar (figlio del poeta Tonino Guerra, ricordiamo che nel 2017 ha ricevuto a Venezia il prestigioso premio Soundtrack Stars 2017, nell’ambito della 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia). Per celebrare la giornata ACMF sono giunti anche numerosi contributi di video saluti di altrettanti compositori membri, come quelli di Lele Marchitelli (anche lui entrato insieme a Guerra nell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences), del popolarissimo compositore di successi cult legati ai film di Dario Argento Claudio Simonetti, di Carmelo e Michelangelo La Bionda,
di Stefano Mainetti (dalla carriera internazionale, nonché stimatissimo Docente di Musica Applicata alle Immagini al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma) e di Max Viale de I Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo (questi ultimi freschi vincitori lo scorso 11 maggio del Premio David di Donatello per la colonna sonora del film “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli nella categoria miglior compositore assieme agli americani Downtown Boys). Tra chi si è esibito live, chi ha mandato contributo da remoto e anche pre-registrazioni, abbiamo un un lungo elenco di soci che hanno aderito, come: Marco Werba, Alessandro Molinari, Giancarlo Russo, Kristian Sensini, Massimiliano Lazzaretti, Riccardo della Ragione, Virginia Guastella, Marco Fedalto, Marco Robino, Francesco Ruggiero, Fabrizio Campanelli, Lorenzo Tomio, Fabrizio Fornaci, Pasquale Catalano, Giuseppe Sasso, Andrea Farri, Max Viale e Gatto Ciliegia, Leandro Piccioni, Tommy Caputo, Claudio Pacini, Luca Cresta, Vito Lo Re, Ginevra Nervi, Marco Cascone, Antonio Isgrò, Pivio & Aldo De Scalzi, Giuliano Taviani, Michele Braga,
Il direttivo dell’ACMF durante una riunione in streaming
Paolo Buonvino, Francesco Verdinelli, Marco Testoni. Successo di critica e boom di ascolti in rete, tra entusiasmi, speranze, senso di condivisione: non poteva essere festeggiato meglio un giorno come questo, dedicato in primis alla ripartenza per un settore in crisi. Info: www.acmf.it
31
di svolta nella carriera dell’artista, dalle sperimentazioni polimateriche alle recenti mappe metafisiche “Timbriche”, passando per la fondamentale esperienza degli anni ’80 che vede Marra tra i fondatori del collettivo milanese Osaon insieme al poeta amodale Luigi Bianco e ad altri artisti, coinvolti in modo interdisciplinare su fronti creativi, espositivi ed editoriali. Costante tra le varie tappe evolutive resta la fascinazione di Marra per la materia: di cui coglie le suggestioni evocative, le infinite possibilità formali, sempre inedite e feconde, quelle stesse che la natura organica dei materiali suggerisce (Coltellaro). Materiali che Marra trasforma in corpo fisico dolente, cartilagini stremate dalle tensioni, gonfie di suppurazione, in superfici suturate, in attesa di una trasfigurazione che nelle opere più recenti vira verso una spiritualità sempre più essenziale, riducendo la pur limitata gamma di colori del passato a cromatismi rarefatti. E’ una materia inquieta, tormentata”, afferma Coltellaro, “che assomma in sé l’angoscia, la tragicità del vivere, le ansie, le sofferte decisioni della vita morale(…). L’artista ne cuce le lacerazioni, invocando la cicatrizzazione della pelle sof-
ferta, squarciata da violente ferite, percorrendo il corpo dell’opera con un colore gravido di sofferenza. Ma, nella disposizione di materiali diversi e nella interazione tra essi, nel rispondere ad una struttura generativa ricca di connessioni e rimandi, si realizza un’incredibile armonia, un equilibrio formale che genera bellezza, che genera tensione, spinta verso una classicità senza tempo. D’altronde, è anche vero che l’opera di Marra- come scrive Giorgio Bonomi nel suo testo critico- (…) è poco “classificabile” in qualche schedatura definita se non in quella di un’arte che è in continua ricerca e in incessante elaborazione senza, peraltro, cedere mai all’eclettismo o alla provvisorietà, dato che è proprio la “ossessiva” attenzione alla materia e ai materiali la costante, il filo rosso, che lega tutto il suo quarantennale iter artistico. L’esposizione si avvale dal progetto espositivo dell’Architetto Giovanni Ronzoni ed è impreziosita da una sezione fotografica che propone una ulteriore storicizzazione attraverso scatti di amici artisti che hanno ritratto Marra, e una bibliografia di esposizioni e accrediti in prestigiose location in Italia e all’estero, da Tokyo a Guangzou, da Bruxelles a Sofia in Bulgaria. La mostra è accompagnata da un corposo catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Il Rio Edizioni, con testi di Teodolinda Coltellaro e Giorgio Bonomi.
37
libri lo si può negare: il denaro è un tema che occupa perennemente i nostri pensieri, anche sul fronte negativo. Al denaro sono legati non soltanto aspirazioni e sogni, ma anche preoccupazioni e paure. Visto che il denaro è per noi così importante, reputo necessario fermarsi un attimo a riflettere su quello che è il denaro in termini economici. Ho cercato di farlo senza ricorrere all’esposizione di teorie monetarie, ma tramite una storia gialla”. Perché sapere che cosa è veramente il denaro è indispensabile per poter operare le proprie scelte, sia a livello politico, sia a livello di carriera e sviluppo personale? “Per non incorrere in errori già fatti dai nostri nonni, che credevano di avere un nutrito conto in banca, per poi ritrovarsi con patrimoni mangiati dall’inflazione e da riforme monetarie. Capire che il denaro è credito, il cui valore è basato su una semplice convenzione, può dare una svolta alla nostra vita. Improvvisamente l’accumulazione di ricchezza cessa di essere il nostro obiettivo primario. I debiti non ci fanno più paura. Tenderemo a scegliere professioni che siano in grado di generare reddito in qualsiasi contesto monetario. A livello politico, ci aiuta a capire che uno stato può coniare la propria moneta, ma non tutte le monete sono in grado di generare credito. E a coloro che desiderano nuotare nel denaro, regalo un consiglio prezioso: il segreto della ricchezza è avere un facile accesso al credito. Tutte cose che le nostre elite finanziarie si guardano dal raccontarci”. Avevi già riscosso un ampio
42
successo di pubblico e critica con il manuale "Forex trading per comuni mortali", ora centri l’argomento finanziario senza servirti dell’esposizione di teorie monetarie… quale espediente narrativo ti è venuto in soccorso? “Ho usato il tema macroeconomico del denaro come ordito, su cui ho intessuto una trama gialla, che ruota attorno all’indagine sulla scomparsa di un uomo. Un’indagine che si intreccia con la vicenda umana di alcuni personaggi, i quali intrattenevano rapporti di amore e di amicizia con lo scomparso, senza sapere chi fosse veramente. La ricerca porta i personaggi da Francoforte a Roma, fino a oltrepassare i confini dell’Europa, dove si troveranno a scoprire un intrigo legato alla storia dell’euro. La soluzione del mistero farà loro comprendere quali meccanismi si nascondono dietro le valute di riserva e la precarietà del valore che si dà comunemente al denaro”. Come hai scelto i luoghi di
ambientazione? “La città di Francoforte mi è parsa l’ambientazione ideale non soltanto perché è la capitale dell’unione monetaria e sede della Banca Centrale Europea, ma anche perché è una città cosmopolita, dove si parlano più lingue ed è normale incontrare persone di diversa nazionalità. Una caratteristica che ben si lega allo spirito europeista e tollerante del romanzo, in cui la provenienza etnica e geografica dei personaggi non pregiudica in alcun modo la loro amicizia. In questo contesto simbolico è naturale che l’ambientazione si sposti anche verso altre città europee, come Bruxelles, Parigi e Roma”. Infine, c’è un personaggio a cui ti senti più affine o che risulta particolarmente funzionale a trasmettere i valori che desideravi passare ai lettori? “A parte il personaggio di Alex, che più che un uomo in carne e ossa è un ideale, la persona che tutti vorrebbero essere, che sfugge a classificazioni di nazionalità e di gender, mi sono in particolare affezionata al protagonista-narratore Robert Bender, che a differenza dello splendido Alex, è un uomo inizialmente gravato da debolezze e paure. Si tratta del commissario di polizia che dirige le indagini sulla scomparsa di Alex e che si trova a passare la soglia di un mondo straordinario: il mondo del denaro, da cui verrà attratto come da un magnete. È lui che guida il lettore alla scoperta di questo mondo, degli amici di Alex e della soluzione del mistero, impersonando un eroe imperfetto, speculare alla figura idealizzata di Alex”.
I talian S wing Orche stra
Marian o Per r el la
France sca N unz i
Conve r ge nze
sitando il sito www.teatromarconi.it ove potranno anche esser fatte prenotazioni o acquisti dei biglietti. Novità italiane come “Lo squalo fluido rosa” di Gabriele Mazzucco o “Mutandine” di Cinzia Berni o “La supplente” di Giuseppe Manfridi o ancora “Scoppiati” di Claudio Pallottini si alternano ad autentiche chicche come “Terroni” interpretato da Roberto D’Alessandro con il M° Mariano Perrella o “Amor ch’a nullo amato amar perdona” interpretato da Francesco Branchetti e Miriam Mesturino o ancora “Il tradimento di Don Chisciotte” diretto da Marco Belocchi. Tante anche le serate di musica live tra le quali spiccano certamente “Morricone & friends”, dove la colonna sonora da film è indubbia padrona e “Ciribiribin Italian Swing Orchestra”. Due gli appuntamenti con il teatro danza cui non mancare: “Synesthesia” con coreografie di Giuliana Maglia e “Convergenze” con coreo-
grafie di Federica Galimberti. Non mancheranno gli appuntamenti con la risata intelligente: “Ho tossito nella piega del gomito” di Geppi Di Stasio e “Comic Free – è Cinz ia Be r ni davvero andato tutto bene?” scritto e diretto da M. D’Angelo non lasciano alcun dubbio sulla possibilità di certa polemica nella trama mentre “Scanzonata Romana” di Francesca Nunzi, “Mangia come parli” di Fabrizio Gaetani o “Me vedo co uno” di Alessandro Carvaruso contribuiranno certamente con battute e freddure a ricordarci che, magari, potremo tornare a sorridere. info@teatromarconi.it oppure 06 5943554
47
rare da altro. Storie di amici, libri, film anche dalla fantasia. Da quando faccio così mi diverto di più. Anche se mi rendo conto che quando scrivo di me in prima persona si sente”. Cosa è cambiato in Will, da un punto di vista musicale e artistico, dall’esperienza di X Factor ad oggi? “L’esperienza televisiva mi ha aiutato molto nel capire cosa volessi fare di questa mia passione. Sono rientrato a casa dopo l’eliminazione con la certezza che migliorando avrei potuto raggiungere i miei obbiettivi. Credo il Will artista debba ancora nascere del tutto... per ora lavori in corso”. Quali sono i tuoi progetti presenti e futuri? “Progetto più presente di tutti è passare una bella estate dopo questo anno e mezzo di 'sofferenze'. Dal punto di vista musicale sto lavorando a moltissime cose. Per ora però voglio vedere dove mi porta 'Bella Uguale', ci credo molto, spero lontano. Come vivi questo “strano tempo”? “Inizialmente ho avuto delle difficoltà ad affrontare la pandemia. Non sono uno che sta molto in casa e sicuramente sono venute a mancare le principali fonti d’ispirazione. Poi però dopo i primi mesi, la noia stessa è diventata una cosa da raccontare, e poi lo stare spesso da soli ti porta a ragionare su ricordi passati, storie di altri, libri, film. Alla fine credo che questo sia stato un periodo molto costruttivo per me personalmente e anche per la mia musica. Ammetto però che non vedo l’ora di riprendere la vita normale”. Sei cresciuto ascoltando tantissima musica: più influenzato dal british pop dai gusti di tua madre di origini inglesi, o dal cantautorato italiano, spinto dalla passione da tuo padre? “Credo che entrambe le influenze mi abbiamo dato molto, se dovessi compararle però, credo
che il pop d’oltreoceano mi abbia influenzato di più. La freschezza nelle metriche e nell’attitudine delle popstar americane, e britanniche, secondo me non ha pari al mondo”. Oggi vanno di moda i feat: con chi le piacerebbe duettare? “Il massimo sarebbe un feat. con Zucchero, sarebbe un onore incredibile. Poi sono un grande stimatore dei rappresentanti della scena rap/trap odierna. Rkomi e Marracash su tutti. Stimo molto anche Madame e Mara Sattei. Comunque ci sono davvero moltissimo artisti dal quale ho molto da imparare”.
55
“Mio nonno mi ha sempre detto: devi essere una persona perbene, ovunque vai. Questo è al di sopra di ogni traguardo e ambizione. Mi porto dentro la radice dei valori.” Qual è stata la tua formazione? “La prima formazione artistica risale alla musica. Mio padre mi iscrisse a un corso di tromba, nonostante io volessi suonare il pianoforte, ma le lezioni erano troppo costose. Ci troviamo nell’alto Cilento, c’era la tradizione delle bande musicali. Poi, crescendo, mi sono avvicinato alla musica leggera, al rock, ho iniziato a suonare la chitarra, quindi la prima esperienza con gruppi musicali di amici. Volevo diventare una rock star! Dopo il diploma, andai a fare l’animatore in villaggi turistici, strimpellavo, mi facevano interpretare i protagonisti del cabaret, negli sketch da villaggio. Quando stavo sul palco, la gente rideva, ma io facevo resistenza, mi dicevo: non voglio recitare, non mi piace! Poi, a un certo punto, ho cominciato a sentire che mi piaceva, ero a mio agio, mi sono illuminato e ho fatto l’audizione all’Accademia di arte drammatica”. Da lì, il teatro, il cinema, la televisione. Ti contraddistingui per la tua versatilità: dalla recitazione al canto, e ancora hai messo in piedi un’organizzazione di eventi. “Queste attitudini le ho portate avanti parallelamente, come esigenze espressive. Cerco di intrattenere le persone attraverso l’arte. Con la musica ho iniziato a fare anche eventi, a suonare nei matrimoni, in feste private, insomma percorrendo anche strade alternative che non fossero i grandi palcoscenici”. A marzo di quest’anno, il tuo debutto come cantautore, con il brano “Sogno lontano”… “Non è stato un vero e proprio debutto. Nel 2014-15, per Statale 18, gruppo musicale di Salerno di cui sono il frontman, ho scritto testi e musica di brani in dialetto. Un rock con contaminazioni folk. Il 25 aprile, durante la prima fase della pandemia, guardavo bambini e adulti che facevano i turni per andare sui balconi degli altri condomini. Osservando la vita sui tetti, è nato 'Sogno lontano', che ha metafore legate
sia alla pandemia che alla speranza”. Nel cinema hai collaborato con Marco Bellocchio, Mario Martone, lavorato con Tony Servillo e Luca Zingaretti. E poi il successo delle fiction. Dei tanti ruoli interpretati, quale hai maggiormente apprezzato? “'L’onore e il rispetto' e 'il Capo dei capi', serie tv che hanno spianato la strada a questo nuovo Format. Feci un provino conoscitivo. Da lì, sono arrivato al ruolo di coprotagonista. Mi cimentavo sul set con Virna Lisi, Giancarlo Giannini, Pino Caruso, Luigi Maria Burruano. Loro avevano ruoli minori, e nel momento in cui mi confrontavo in scena mi dicevano: sei credibile, hai una bella faccia, mi arriva la tua energia. E’ stata questa, la soddisfazione più grande. Mi ha dato consapevolezza e autostima”. Quali sono i tuoi progetti a breve e medio termine? “Dopo il lancio della canzone 'Sogno lontano', uscirà un EP, un quattro brani, che è una continuazione musicale cantautorale. Sto inoltre scrivendo 'Il Marottando', pensieri e aforismi, un progetto che avevo in mente da anni, chiamiamole poesie, ma non vorrei scomodare i poeti. E poi sto lavorando alla sceneggiatura di un film di cui ho già scritto il soggetto. Cerco produttori per poter realizzare la mia opera prima come regista. Ma non diciamo di più”. Come hai reagito quando è stata annunciata la chiusura di tutte le attività artistiche, che, se per molte persone rappresentano il piacere del tempo libero, per artisti come te sono il pane della quotidianità? “Paradossalmente, durante la prima fase della pandemia, fin dal primo giorno ho iniziato a fare dirette musicali gratis, concerti live in streaming, reading, cercavo di intrattenere le persone che mi seguono. Visto che mi interesso anche di psicologia legata all’aspetto attoriale, artistico, ho avviato un’attività di coaching emozionale. Mi sono reso conto, proprio in questo periodo, che noi artisti siamo precari sempre. E questo ha fatto sì che, nonostante io fossi senza lavoro, dovessi in più occasioni incoraggiare amici che, pur lavorando, stavano andando in depressione. La loro infelicità era legata al punto interrogativo del domani. E mi chiedevano: 'ma tu come fai? Tu non molli, e non hai neanche un’entrata fissa al mese!'. Ecco qua, il senso di resilienza”. Per finire, una domanda impossibile: che mestiere vorresti fare da grande, se ti obbligassero a una realtà alternativa? “Al di fuori dello spettacolo, vorrei insegnare, trasmettere. E’ grazie a certi maestri che io ho avuto delle rivelazioni. Mi piacerebbe tramandare delle cose, e sorprendermi imparando dai ragazzi, ascoltarli, capire il loro mondo”.
59
tempo libero
Cinecittà World
Partita la nuova stagione con varie novità Adrenalina e divertimento sono arrivati al Parco del Cinema e della TV di Roma. Il 3 luglio è stato presentato il nuovo spettacolo Fast and Furious Tribute Stunt Show, in occasione dell’inaugurazione ufficiale della stagione 2021 Il Parco festeggia così i 20 anni della grande saga cinematografica Fast & Furious, il cui primo film uscì proprio nel 2001. Nell’arena Stunt del parco completamente ricostruita con una scenografia in puro stile USA, debutta il nuovo Stunt Show, liberamente ispirato alle gesta di Vin Diesel, Paul Walker e Dwayne Johnson. Due gang del quartiere si sfidano a colpi di gare mozzafiato, inseguimenti, testacoda, passaggi su due ruote, burn-out, conditi da musica, coreografie e momenti di pura adrenalina. Macchine spettacolari sono protagoniste anche nella nuova animazione che rende omaggio alla serie Transformers. A Cinecittà World l’intera giornata si trasforma in un grande spettacolo, dove il pubblico è sempre protagonista. Il cartellone del 2021 prevede ogni giorno 6 shows e animazioni live. Il benvenuto al Parco è garantito dal Welcome Show: la Cinecittà Street si trasforma nella famosissima Little Italy, il quartiere di New
York dove tutto prende vita, tra artisti di strada, camerieri che corrono, un sindaco un po' eccentrico e tutta la a-normalità del tran tran quotidiano. Un grande flash mob dove ogni visitatore può diventare protagonista. Dalla Cinecittà Street al Far West Show, dove tutto può accadere: nel villaggio di frontiera, si cerca un nuovo sceriffo. Ma mai affidare le proprie sorti a uno sconosciuto forestiero… Show di punta del parco, l’apprezzatissimo Musical, Viva l’Italia, che in 30 minuti celebra l’orgoglio di essere italiani attraverso il meglio del Made in Italy. Musica e animazione saranno protagonisti anche ad Aqua World per divertirsi con l’arrivo dell’estate tutti a mollo nella grande Cinepiscina. E prima di concludere la giornata con il Goodbye Show, si consiglia una fermata davanti a Jurassic War, non sia mai che qualche Velociraptor sia evaso dal proprio padiglione… Ciak, motori… azione: lo spettacolo vi aspetta a Cinecittà World!
61
lieve tra le più scatenate: Samanta Ricci e Daniela Rutigliano. David, come sono organizzate le lezioni? “Le lezioni in spiaggia vengono strutturate come una vera e propria palestra. lL'unica cosa è che adattiamo gli orari in base alle temperature, più si avvicina il caldo e più cerchiamo di trovare un orario consono all'attività fisica”. In che modo vengono informati i partecipanti alle lezioni? “C'è un programma, come in palestra, con giorni e orari che possono essere consultati sul gruppo Facebook Tirrenino Fitness Beach”. Andranno avanti per tutta l'estate? “I corsi ci saranno tutta l'estate e essendo ormai una realtà affermata ci saremo anche in autunno, inverno e via tutto l'anno”. Come si fa per partecipare? “Basta contattare me sul gruppo Facebook o tramite telefono; è necessaria la prenotazione”. Quali sono i benefici maggiori nello svolgere questo tipo di lezioni? “I benefici di un'attività all'aperto sono enormi, al mare poi aggiungiamo l'aria salmastra che è benefica per le vie respiratorie(la famosa Elioterapia) e l'esposizione solare che aumenta in maniera esponenziale la produzione di vitamina D”. Da quanto tempo svolgi questa attività all'aperto? “Le mie attività in spiaggia sono una realtà ormai
da 15 anni”. Del Tirrenino segui anche la gestione, giusto? “Ho la direzione del Tirrenino non la gestione, mi occupo del personale, bagnini e spiaggini, dell'allestimento della spiaggia e di tutta l'organizzazione sportiva e di eventi vari”. Samanta Ricci è una delle più assidue frequentatrici delle lezioni di David Mercuri. Lei si diverte tantissimo e la fatica sembra non sentirla più di tanto. Samanta, da quanto tempo segui la lezioni in spiaggia al Tirrenino? “Praticamente da quando per la pandemia sono state chiuse le palestre”. Quante volte? “Due volte a settimana”. Secondo te è faticoso? “Faticoso specialmente da qualche settimana per via del caldo”. Quanto ti diverte questa cosa? “E' divertentissimo, se non lo fosse non starei lì. Non bado molto alla parte sportiva della cosa, che nonostante tutto ha sempre il suo valore, ma ciò che per me conta, non essendo molto amante dello sport da sempre, è il divertimento. È passare quell'ora e mezza all'aria aperta, a ridere, a lavorare sì, ma con la mente senza pensieri”. Pensi di seguire le lezioni per tutta l'estate? “Per l'estate contiamo di praticarla nelle ore serali, il giorno sarà dedicato ai bambini e al mare, ma la
63
sport & wellness
sera sport e divertimento ci staranno benissimo”. Cosa fai per mantenerti in forma oltre a praticare step e fitness in spiaggia? “A me piace molto camminare e da qualche settimana con la mia amica abbiamo iniziato delle lezioni di tennis che non credevo essere così faticose. Ho scoperto uno sport veramente bello e dinamico, cosa che da fuori non mi sembrava essere”. Per cercare di convincere un/una amico/a a seguire le lezioni di step in spiaggia, cosa ti sentiresti di dire? “L'ho fatto, ho convinto una mia amica a provare ed oggi è parte attiva del nostro gruppo. La sua paura era quella di non riuscire a seguire David e la musica, non tutti hanno questa capacità fin da subito ma lui ti porta a fare cose che magari, vedendo fare ad altri, pensi siano cose impossibili. Divertimento assicurato, ottima compagnia, e sorrisi a più non posso, credo che in questo periodo sia una cosa non di poco conto, anzi essenziale”. Tra le più scatenate a seguire le lezioni di David c'è lei, Daniela Rutigliano, una donna frizzante, energica, che sembra non volersi fermare mai. Daniela, da quanto tempo segui David e le sue lezioni? “Praticamente da quando siamo stati costretti alla quarantena, con le palestre chiuse e l'alternativa era quella di fare sport all'aperto. Per il resto io ed altre persone seguiamo David Mercuri da sempre”. Quante lezioni segui a settimana?
64
“Diciamo due-tre volte”. Si sente la fatica? “Sì, è abbastanza faticoso. Lo step lo è di suo ma fa bene all'attività cardiaca. E poi a livello coreografico è divertentissimo e David è molto coinvolgente”. Parteciperai per tutta l'estate? “Farò delle lezioni ma non tutti i giorni per via del caldo. Ma nelle lezioni serali ci sarò sempre”. Cosa fai per mantenerti in forma? “Seguo una corretta alimentazione e lo stesso David ci segue tantissimo anche su questo aspetto”. Ce la farai a coinvolgere altre persone a seguire lo step in spiaggia? “Sì, basterà vedere i nostri sorrisi, le nostre urla, il nostro divertimento, per farsi venire la voglia di partecipare”.