L’On. Alberto Bagnai premia Laura Chimenti I giornalisti premiati e il comitato organizzatore
Valeria Cademartori vincitrice del premio Arte
nalisti e vice direttore Approfondimento Rai, ha premiato il direttore di Rainews24, Paolo Petrecca, la direttrice dell’agenzia di stampa LaPresse, Alessia Lautone e la giornalista e conduttrice del Tg1, Laura Chimenti. Come ha sottolineato Paolo Corsini oggi il giornalismo deve “recuperare la capacità di interpretare la realtà, selezionare le cose più importanti e saperle raccontare nella maniera più efficace, completa e corretta possibile”. Un premio dove si sono messe in luce le donne, sempre più importanti nel mondo del giornalismo. "Sono onorata e molto felice anche del fatto che questo premio sua alla cultura, al giornalismo e alla cultura che si uniscono. Anche perché noi raccontiamo
il mondo, noi raccontiamo cose belle e cose brutte e resto convinta che solo la bellezza ci salverà dagli orrori” ha detto la direttrice dell'agenzia stampa LaPresse, Alessia Lautone. La giornalista del TG1 Laura Chimenti ai giovani che vogliono fare questo lavoro ha ricordato di “non smettere mai di avere la passione per questo mestiere e di cercare la verità dei fatti e la voglia di poterla poi raccontare in maniera pulita e vera”. Il direttore di Rainews24, Paolo Petrecca è stato premiato per l’importante lavoro svolto sul canale all news della Rai e ha ricordato, come il suo obiettivo è quello di “riuscire a dare le notizie con puntualità, pluralismo e minor margine di errore”. Oltre ai Premi della Sezione Arte sono stati assegnati i Premi della sezione “Cultura”, organizzati assieme al Rotary Club di Sulmona. Al direttore artistico del Teatro Sistina di Roma e presidente di ATIP (Associazione teatri italiani privati), Massimo Romeo Piparo è stato conferito il premio nazionale per la cultura “per il suo impegno riconosciuto a livello internazionale nel settore del musical e del teatro, e per l’impegno profuso per il riconoscimento dei diritti dei teatri privati italiani”. Premiati anche l’accademica italo-armena, Antonia Arslan, mentre il premio per la critica d’arte è stato assegnato al Direttore dell'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci”, Tiziana d’Acchille. Allo storico e architetto Paolo Portoghesi il Premio internazionale per la storia dell’arte. Il “Premio Futuro” istituito in collaborazione con il Lions Club è stato assegnato alla giovane arpista Claudia Lucia Lamanna di Noci (Bari). Altra novità il Contest Fotografico organizzato dai Giovani Amici del Premio Sulmona per la migliore fotografia dell’allestimento della Mostra, che è stato vinto da Rossella Ciurlia di Sulmona con “Realtà riflessa”. In chiusura di manifestazione il presidente Raffaele Giannantonio ha dato appuntato al prossimo anno per l’edizione del 50° anniversario che “sarà decisamente importante e particolare” per celebrare una della manifestazioni dedicate all’arte contemporanea più significative del panorama italiano. Il direttore di Rainews24 Paolo Petrecca
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COVER STORY
© Servizio fotografico a cura di Laura Camia
Come stanno rispondendo le nuove generazioni? “Mi ritengo fortunato, i giovani apprezzano molto. La cosa più bella è che mi seguono molti stranieri e questo grazie anche alla diffusone della mia musica sui social”. Cosa pensi della musica di oggi? “Si fanno dischi in velocità suonati anche maluccio. Gli indipendenti hanno maggiore attenzione a tutto questo. Oggi si producono dischi per fare concerti, mentre noi una volta facevamo i concerti per vendere i dischi. Una differenza enorme”. Se ti fossi trovato oggi a raggiungere la consacrazione del grande pubblico in un'epoca in cui è tutto urlato sui social e dove c'è troppa esposizione, ti saresti adeguato? “No, non mi sarei adeguato. Già all'epoca non sono nato per essere numero uno in classifica, anche se poi ci sono finito più volte. Anche oggi non m'interessa, come non m'interessano tante date ai concerti. Compongo, ho tanto altro da fare. Il cantautore guadagna sui diritti d'autore. Nella vita artistica si varia”.
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cHi è Gianni toGni e' nato a roma il 24 luglio del 1956 sotto il segno del Leone. caratterialmente è introverso e riservato. il 1980 è stato il suo anno fortunato, in quanto l'anno della grande svolta con il singolo “Luna”. attualmente ha una compagna. L'attività è iniziata negli anni '70 nel celebre Folkstudio, dando vita poi nel 1975 all'album “in una simile circostanza”. L'aggancio con i pooh tramite suo fratello, il noto fotografo piero togni, ha fatto sì che la sua posizione si consolidasse sempre di più. “Luna” era inserita in un lavoro dal titolo “e in quel momento, entrando in un teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m'invento”. nel 1981 è arrivato “Le mie strade”, trainato dal singolo “Semplice”, nel 1982 “Bollettino dei naviganti” con il pezzo di punta “Vivi” e nel 1983 è stata la volta di “Gianni togni”. L'anno successivo è uscito “Stile Libero”, a seguire nel 1985 “Segui il tuo cuore” e nell'87 “di questi tempi”. in questi ultimi anni citati sono da ricordare hit come “Giulia” e appunto “Segui il tuo cuore”. nel 1988 è arrivata una svolta artistica tramite un album raffinato come “Bersaglio mobile”. negli anni '90 con la raccolta “cari amori miei” ha vinto il disco d'oro. nel '97 è uscito “Ho bisogno di parlare”. togni ha anche scritto canzoni per tanti altri artisti e si è dedicato all'esperienza di importanti musical. negli anni 2000 è tornato con l'album “La vita nuova”. nel 2015 è uscito “il bar del mondo” e nel 2019 “Futuro improvviso”. il 28 ottobre di quest'anno è uscito il primo live della sua carriera, registrato in occasione del concerto di maggio svoltosi all'auditorium parco della Musica.
sta per Success Wellness You Community Happiness. Siamo i primi al mondo a portare avanti un progetto di nanotecnologia applicata all’integrazione alimentare”. Un ruolo che calza a pennello con le tue inclinazioni. “Il mio compito è motivare, gestire e guidare altre persone. Questo è quello che faccio: spronare i team e le persone, spronarle a dare sempre il meglio di loro stesse”. Oltre all’aspetto lavorativo, c’è un altro lato da evidenziare… “Nel 2001 sono stata nominata “Mamma più sexy d’Italia”. La verità è che la gente mi vede sensuale e seducente, anche se io non me ne rendo conto…”. Cosa piace del tuo personaggio? “Penso che tutto dipenda dal carisma, è questo l’elemento che rende ogni fattore in gioco straordinariamente affascinante”. Eppure, il tuo percorso da Miss non si è fermato lì. “A 50 anni ho deciso di rimettermi in gioco, sono arrivata fra le 13 finaliste di Miss Mamma nel 2020 e ho avuto l’onore di essere immortalata per il calendario ufficiale del concorso. Penso che con la fotografia si possa emanare ogni nostra emozione. Sul set, come in passerella, esprimo quello che ho dentro”. Hai scelto di metterti in gioco come Mamma, anche se il tuo ruolo è quello di business woman. “Provo a svelare il segreto del mio successo: ho la spensieratezza di una ventenne, ma al tempo stesso sono una donna che sa il fatto suo perché la vita mi mette quotidianamente tante difficoltà davanti. Questo mix è il mio segreto”. Anche sui social network il tuo personaggio è sempre più seguito… “E pensare che… io ero contro questo mondo fino al 2016. Ho iniziato ad usarlo e col passare del tempo ne ho apprezzato le incredibili potenzialità. Oggi i miei profili social sono una vetrina fondamentale per il mio lavoro e per la mia persona”. Anche perché, attraverso i social si sono spalancate nuove porte. “Anche grazie ai social, ho avuto l’onore di realizzare shooting per una boutique di Cittadella e per un parrucchiere della Provincia di Vicenza. Mi rendo conto delle caratteristiche fisiche per le quali mi ritrovo un corpo che piace unito alle emozioni che sa trasmettere una donna. Anche per questo motivo, mi piace valorizzare ciò che di bello ho da mostrare. Con classe e eleganza: la sensualità dipende dal carisma e dallo sguardo, non dall’abito”.
© Ph. Miki Fano
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poralità. Io come autore non devo disturbare l’intuizione, l’immedesimazione, la libertà dell’osservatore. Se le persone che raffiguro sono di una naturalezza credibile, nel senso che noi vogliamo credere che esistano davvero, tutto il resto, in gran parte almeno, deve essere indefinito. Ho bisogno di questo contrasto, del silenzio. Altrimenti le mie opere rimarrebbero delle citazioni, fotoricordo. L’autore norvegese Erling Kagge ha scritto un libro dal titolo “silenzio”, sono tentativi di spiegare cosa sia il silenzio, dove lo troviamo. Lui sostiene che il silenzio è soprattutto una condizione mentale, una stato che possiamo trovare dentro di noi. Ebbene, io ho sempre cercato nella mia scultura questo silenzio interiore”. La scelta di porre i soggetti di spalle, senza che incontrino lo sguardo dello spettatore, o al più osservati attraverso uno specchio, è un elemento che rimanda a una privacy violata, come se il fruitore dell’opera fosse un voyeur… L’atto artistico è in qualche modo un oltraggio all’intimità del reale? “Non penso, semplicemente perché credo che alla fine stiamo guardando a noi stessi. Con pochissime linee, quasi sempre orizzontali e verticali, e soprattutto con l’utilizzo della luce, creo uno spazio fittizio. Siamo noi spettatori ad immaginarlo, a vederlo a seconda delle nostre esperienze visive nel mondo reale. Le persone nelle mie opere, preferisco chiamarle persone e non figure, hanno questo ruolo importante di dare credibilità alla scena. Ci invitano a seguirle nel loro mondo privo di distrazioni, nel quale noi restiamo solo noi stessi, senza tempo e soli a guardarli, e a guardare lo spazio nel quale sono presenti. Questo spazio diventa il nostro spazio, il silenzio dove possiamo ascoltare noi stessi, dimenticando le mie sculture. L’atto artistico, dunque, è un riflesso, uno specchio della nostra realtà individuale”. C’è un artista del passato, o del presente, che le è stato da riferimento, ovvero a cui si è ispirato artisticamente? “Se devo sceglierne uno, è Tim Eitel”. Particolarmente, colpisce l’energia della donna che esce dall’acqua, il dinamismo di questa creazione rispetto ad altre opere in cui sembra fissare il momento contemplativo/meditativo… “La serie con il tema del mare effettivamente si distingue dalle
mie altre opere. Per me, sin da bambino, il mare è sinonimo di libertà. Con i miei genitori vacanza significava mare. Durante la vacanza al centro di tutto, per me, stava il mare, quest’acqua salata, questa natura immensa. Tuttora, entrare in mare è un momento veramente speciale, cosi come stare sul bagnasciuga ad osservarlo. Questa serie di opere sono un ricordo, un riappropriarmi di quei momenti, tra desiderio e nostalgia”. L’arte è al servizio dell’artista, o viceversa? “Penso che sono io a decidere, anche se quasi sempre “di pancia”, ma ciò che faccio viene da me. Creo spazi, persone, luci… è tanto lavoro, dedizione. L’arte viene dopo, a opera completata, quando le persone la osservano e fanno nascere una cosa nuova. Una simbiosi tra l’opera che propongo e la percezione dell’osservatore. Da lì in poi può essere arte”. Come definirebbe con una parola la Sua opera scultorea, e di conseguenza se stesso? “Non riesco, mi perdoni, ma una parola non basta: silenzi, riflessioni e coscienza”. Dove possiamo ammirare le sue opere in mostra? “Le mostre del 2022 si sono appena concluse con la mostra “Gazing of tranquility” nel Guangdong Art Museum a Guangzhou. Ma ci sarà un evento speciale a Roma, il 31ottobre, dove sarà esposta l’opera “Il trionfo della memoria” creata, in collaborazione con la fondazione Falcone, per il trentennale delle stragi mafiose a Palermo. I prossimi appuntamenti sono le fiere, da Estampa a Madrid, a PAN a Amsterdam e poi Art Miami. La prossima mostra personale si inaugurerà a metà marzo 2023 a Lucerna in Svizzera”.
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LIBRI by Francesca Ghezzani
“tutte Le donne deL Mondo” iL SaGGio di Leonardo dianda I temi dell’uguaglianza di genere, della tutela dei diritti umani, dell’ambiente e delle norme che disciplinano la parità dei sessi sono alla base del cambiamento e dell’evoluzione del mondo in cui viviamo e ciò a cui si dedica Leonardo Dianda, Avvocato di professione, nel suo saggio “Tutte le donne del mondo”. Attraverso il racconto della vita di donne eccezionali, di famosi casi giudiziari, di svariati aneddoti e di curiosità, l’autore ripercorre insieme ai lettori e alle lettrici la strada che ha portato le donne a una (quasi) completa emancipazione. Emmeline Pankhurst, Eleonor Roosevelt, Rosa Parks, Malala Yousafzai e Greta Thunberg sono solo alcune delle straordinarie figure femminili che, con le loro gesta e il loro coraggio, ci conducono attraverso questo emozionante viaggio. Leonardo, qual è il valore aggiunto di un punto di vista maschile nel trattare simili tematiche? “Penso che il punto di vista maschile non sia poi tanto differente da quello femminile. Nel libro si parla infatti di diritti universali e quindi comuni a tutti gli individui indipendentemente dal genere. Le tematiche della parità, dell’aborto, del fenomeno delle spose bambine, della violenza sulle donne, della tutela dell’ambiente dovrebbero essere oggetto di quotidiane discussioni nelle aule scolastiche e avallate dai media. Ci sono degli autori a cui ti sei ispirato? “A nessun autore in particolare, la maggior parte del libro è frutto dell’esperienza personale maturata in questi anni nel corso della mia professione di avvocato e di insegnante di diritti umani nelle classi”. Siamo davvero in una società moderna ed evoluta o rimane molto da fare? “Se guardiamo la situazione a livello mondiale, a mio avviso è molto critica in quanto soprattutto nei paesi poco sviluppati spesso per meri motivi culturali o religiosi i diritti fondamentali non sono garantiti e il divario tra uomini e donne è ampissimo. Se invece si vuole fare una analisi del nostro paese, è indubbio che negli ultimi 50 anni siano stati raggiunti grandissimi risultati in merito alla parità di genere, anche se la strada da per-
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#CoseBelle fulcro, il cuore del romanzo, è senza dubbio lei: Sissi! È sempre stata il mio mito, sin da bambina, quando insieme ai nonni trascorrevo le sere davanti alla tv in compagnia di sfarzosi castelli e abiti stupendi. Una volta cresciuta, mi è venuta voglia di approfondire e di saperne di più sulla sua vita. Così ho scoperto una donna completamente diversa da quella raccontata dai film, ma non meno affascinante, e sono caduta vittima del suo fascino”. Siamo in Ungheria, nel 1874. Sono passati più di vent’anni dal primo incontro tra Sissi e Franz. Dopo la nascita dei figli, i lutti e le guerre che hanno sconvolto la loro vita, il matrimonio sembra giunto al capolinea e l’imperatrice, quando può, trascorre il tempo al palazzo di Gödöllő, l’amata reggia ungherese. È qui che conosce Edith, una trovatella abbandonata nella foresta appena bambina e allevata alla corte con il mito della sovrana. All’apparenza, le due non potrebbero essere più diverse, ma nel profondo condividono lo stesso desiderio di libertà, l’animo da viaggiatrici e il bisogno di trovare qualcuno che le ami per quello che sono. “Il mio desiderio è quello di far conoscere una Sissi più reale, più vicina a quella che i biografi e le memorie di chi l’ha conosciuta ci hanno lasciato: una donna profondamente imperfetta, con paure, fantasmi, nostalgie... Ho costruito altre figure che ruotano intorno a lei non solo per movimentare la storia – da grande amante di Sissi non volevo attribuirle relazioni senza fondamento – ma anche per creare una storia d’amore che ci permettesse di conoscerla più da vicino: Edith è in fondo una Sissi speculare che ci aiuta a comprendere meglio la personalità della principessa”. Non la Sissi cinematografica delle fiabe dunque, ma una donna piena di nostalgia per un’infanzia finita troppo presto, per un destino a cui non ha potuto sottrarsi. E il povero Franz? Pur essendo molto innamorato, preso dagli affari di stato delegò la sua giovane moglie alla madre, che la trattò da bambina, facendola sentire tradita dalla mancanza di fiducia da parte dell’uomo che diceva di amarla, e che l’amava, certo, ma “a modo suo”. “Tutti gli elementi emersi dalle mie ricerche mi hanno permesso di entrare in empatia con Sissi: è come se riuscissi a sentire i sentimenti di questa giovane, persa in un grande palazzo, lontana dagli affetti più cari, imbarcata in qualcosa di più grande di lei. Il suo desiderio di evasione, di solitudine, il suo essere talvolta anche capricciosa, poco incline al dovere, con tante manie relative al proprio aspetto fisico, sono tutte cose che la rendono molto moderna e ricca di sfaccettature. È stato divertente provare a trasmetterle in questo romanzo”. Ed è quando Sissi ha finalmente il coraggio e la possibilità di affrancarsi dalla corte, e dalla famigerata suocera ormai anziana, che comincia a vivere la vita che troviamo ne “Il segreto di Sissi”: in perenne viaggio, alla ricerca delle proprie passioni, dei cavalli, del mare, di una fuga. Nelle sue poesie si definiva “gabbiano”, e come un gabbiano cercava la libertà, la se stessa che avrebbe dovuto essere. Nei suoi scritti si rivolgeva all’umanità del futuro, con uno sguardo spesso molto realistico, oltre gli imperi e le guerre, proiettato sul domani, il che la rende una figura nella quale potersi immedesimare, vicina al cuore fragile di molte donne di oggi, prese dai problemi della vita. Forse proprio da questo deriva il suo fascino... “Ci tengo a dire che in questo romanzo troverete una Sissi molto vera: ci sono i suoi scritti, le sue poesie, tutto ciò che la riguarda è documentato, e ci dà uno spaccato, mi auguro, affascinante e divertente di quella che è stata una delle più iconiche figure di tutti i tempi”. Dunque, il destino di Edith e Sissi finirà per intrecciarsi irrimediabilmente, grazie a un segreto che la ragazza ungherese, nata dalla mente di Emily Pigozzi, dovrà custodire e che riguarda il misterioso incontro a un ballo in maschera a cui Sissi ha partecipato sotto mentite spoglie. In una notte che segnerà la sua vita per sempre....
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SPETTACOLO by Giulia Bertollini
E’ uno dei giurati del programma “Help – Ho un dubbio” condotto da Caterina Balivo. Daniele è tornato in Rai dopo le sue apparizioni televisive nei programmi “Uno Mattina” e “Geo e Geo”
danieLe poMpiLi “reaLitY? parteciperei aLL’iSoLa dei FaMoSi. Sono uno Spirito SeLVaGGio” Daniele è anche protagonista del cortometraggio “Nessun noi” di Massimo Paolucci che è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia. In questa intervista, oltre a svelarci qualcosa in più su questi progetti, Daniele ci ha svelato che in futuro gli piacerebbe prendere parte ad un reality. Daniele, sei uno dei giurati del programma “Help – Ho un dubbio”. Come stai vivendo questa esperienza? A condurre il programma è Caterina Balivo. Come ti trovi con lei? “Con Caterina mi sto trovando davvero bene. E’ molto simpatica e interagisce molto con i giurati e i concorrenti. E’ un programma molto fresco e dinamico che coinvolge tutti. A noi giurati spetta il giudizio finale sul dubbio che dovremmo scegliere. Sto vivendo questa esperienza in modo tranquillo”. A livello televisivo sei stato lanciato dalla Rai. “La mia carriera è iniziata in Rai. Facevo il modello a ‘Uno Mattina’ e poi sono stato chiamato per ‘Geo e Geo’ su Raitre. Ho proseguito poi con le telepromozioni. Sono felice di far parte di questa squadra e di essere rientrato in Rai”. Dopo il percorso universitario hai deciso di dare una svolta diversa alla tua vita. Quando è successo? “Finita l’università ho preferito intraprendere questa carriera. Avevo capito da solo che stare seduto su una scrivania non era la mia strada. Lo dico con tutto il rispetto per chi intraprende percorsi universitari. Per fortuna nel
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corso degli anni sono riuscito a fare l’attore. La recitazione mi ha regalato stimoli nuovi. Nella vita non c’è cosa più brutta di dover fare qualcosa di forzato. Mi ero accorto nel tempo che l’abito che indossavo non andava bene e ne ho messo un altro”. In famiglia hanno sostenuto questa scelta o sono stati contrari all’inizio? “Mia madre mi ha sempre appoggiato e lo stesso mio fratello. Agli inizi mia madre mi aveva consigliato di pensarci bene. Lei è cresciuta con l’idea del posto fisso ma io le ho detto che doveva fidarsi di me. I fatti poi mi hanno dato ragione”. Sei balzato agli onori della cronaca rosa per la tua storia con Floriana che quest’anno ha partecipato all’Isola dei Famosi. Oggi in che rapporti siete riPer questo rischierà la vita. Con me nel cast c’è anche Bruno Bilotta”. A breve uscirà nelle sale “Una Preghiera per Giuda” opera seconda, altro film che hai girato con Paolucci. Insomma, tanti progetti all’orizzonte. Sei soddisfatto o c’è qualcosa che ti manca? “Nella vita mi ritengo molto soddisfatto ma sono sempre desideroso di capire cosa succederà. Quando mi hanno chiamato in Rai chiedendomi se ero disponibile a fare il giurato per il programma ho subito accettato. Nel film 'Una preghiera per Giuda 'ho interpretato un carabiniere. Sono anche molto emozionato perché ho partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia con il corto e il film ‘Soldato sotto la luna’. Il regista Massimo Paolucci sta credendo molto in me e per questo gli sono grato”.
masti? Tu parteciperesti mai ad un reality? “Con Floriana siamo rimasti in rapporti civili. Non ci sentiamo tutti i giorni ma durante il percorso all’Isola dei Famosi quando tutti le davano addosso l’ho sostenuta. Parteciperei volentieri ad un reality. Tra il Grande Fratello Vip e l’Isola dei Famosi se dovessi scegliere punterei sul secondo. Sono un animo molto selvaggio”. Anche quest’anno sei stato alla Mostra del Cinema di Venezia a presentare un cortometraggio. Che ruolo hai e cosa ti ha colpito del tuo personaggio? “In questo cortometraggio che porta la regia di Massimo Paolucci sono il protagonista. Interpreto un infiltrato che diventa il fidanzato della compagna del boss.
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EVENTI
Da sinistra, Charity Karimi, Milena Miconi e Patrizia Mirigliani
iL roSa in paSSereLLa iL proGetto “roSe anGeL” dedicato aLLa preVenZione precoce deL carcinoMa MaMMario Il Circolo Roma Polo Club diretto da Stefano Giansanti, ha ospitato “Il Rosa in passerella” un grande charity event che ha unito moda, sport e salute organizzato per sostenere il progetto itinerante “Rose Angel”, promosso dal Policlinico Umberto I, Mida Academy, presieduta da Antonella Minieri e Massimo Vergine, direttore della UOC di Senologia del Policlinico Umberto I e presidente dell’Associazione no profit Filo Teso. Evento nell’evento l’elegante defilè delle donne in Rosa, presentato dalla madrina Milena Miconi e Simone Ripa, che hanno indossato i coloratissimi ed evanescenti abiti disegnati e realizzati dalla stilista internazionale, tra le migliori 5 del continente africano, Charity Karimi, fondatrice del marchio di fashion design Stella Customized, e gli abiti da sposa degli stilisti Alessandra Gallo e Andrea Sbarrini, che ha avuto come testimonial d’eccezione la Patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, ospite d’onore dell’evento che ha anche raccontato la sua esperienza con il tumore. Il tutto alla presenza di un nutrito parterre di personaggi come il regista Antonio Centomani, Marisela Bodan, l’anchorwoman del Tg2 Elisabetta Migliorelli e Alessandro Circiello. Nel ricco programma della giornata la presentazione del progetto che potrà avvalersi del nuovo ecografo con sonda specifica per la senologia che verrà utilizzato nelle prime tappe in vari comuni laziali, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Fabrizio d’Alba e Alberto Deales, Direttore Generale e Direttore Sanitario Policlinico Umberto I, Marco Di Paola, Presidente FISE - Federazione Italiana Sport Equestri, Stefano Giansanti, Presidente del Circolo Roma Polo Club e Andrea Botticelli, Coordinatore della Breast Unit Policlinico Umberto I, e una partita di polo che ha visto il taglio del nastro d’inizio affidato a Maria Consiglio Visco Marigliano. Negli ultimi anni si è compreso come l’emergenza sanitaria Covid-19 abbia dimenticato realtà importanti come gli screening per la prevenzione del tumore al seno determinando blocchi e ritardi con conseguenti diagnosi mancate (3300 in meno nel 2020 rispetto al 2019). In occasione del mese della prevenzione del tumore al seno “Rose Angel”, vuole offrire, non solo uno sportello senologico itinerante con assistenza gratuita anche a chi non può permettersi di accedere ad esami diagnostici specifici, ma anche una voce amica e un sostegno professionale per
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Antonella Minieri e Elisabetta Migliorelli
il reintegro psico-sociale di tutte le donne con una diagnosi di tumore al seno. “Di tumore al seno, se preso in tempo, si può guarire. Ecco perché è importantissima la prevenzione fatta con macchinari di ultima generazione che possano intercettare anche la più minuscola formazione tumorale. Sono lieta di aver sensibilizzato oggi le donne su questo tema poiché io stessa, per ben due volte, ho dovuto combattere questo tumore che tocca una percentuale molto alta di donne” – spiega Patrizia Mirigliani. “E’ un’esperienza che tocca la parte materna e seduttiva del nostro corpo, e servirebbe quindi anche un supporto concreto per elaborare questo ‘lutto della nostra femminilità’ che, se arrivasse anche dal nostro compagno, sarebbe più veloce e meno distruttivo. Ci sono uomini che sono scappati davanti alla trasformazione del corpo della propria donna, perchè la parola morte fa troppo paura e la parola tumore terrorizza. Un consiglio alle donne? Non guardate se il vostro seno è piccolo o grande…concentratevi su un altro tema… l’importante è che sia sano!”. Le fa eco il Direttore Generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio D’Alba: "iniziative come questa sono da sostenere ed ampliare perchè riescono a coniugare la prevenzione del tumore al seno - attività fondamentale per il Policlinico Umberto 1- ad eventi belli che riescono, anche al di fuori dei reparti ospedalieri, a rendere visibile e tangibile la forza e la professionalità della nostra Breast Unit”. Nella foto a sinistra, Patrizia Mirigliani e Charity Karimi Accanto, Milena Miconi e Simone Ripa Sotto, Milena Miconi, Patrizia Mirigliani e Stefano Giansanti
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TEMPO LIBERO
cinecittà WorLd Si torna a SoGnare con iL ViLLaGGio di nataLe
Cinecittà World si veste di magia e spalanca le porte al periodo più bello dell’anno: il Natale. Da sabato 12 novembre a domenica 8 gennaio il Parco divertimenti del Cinema e della Tv della Capitale si trasforma in un suggestivo Villaggio di Natale ricco di luci e colori. Chi ha voglia di sognare e di immergersi in un’atmosfera da Polo Nord può farlo varcando la soglia di piazza Cabiria. Alle 11 si apre il sipario sul palco della main street illuminata a festa e il Christmas Show accoglie i visitatori sulle note di Jingle Bells e dei più bei canti natalizi, accompagnandoli in un susseguirsi di divertimento con le nuove attrazioni, la casa di Santa Claus e gli spettacoli a tema, tra cui il musical in scena nel grande Teatro1 Natale a Cinecittà World. Da dicembre, aprono i mercatini di Natale e il Parco si popola di tantissime casette di legno dove assaporare la vera essenza natalizia tra luci d’autore, leccornie, profumo di biscotti e vin brulè, regali da mettere sotto l’albero e Babbo Natale che, come ogni anno, aspetta i suoi piccoli ospiti per scattare foto ricordo e leggere lettere piene di desideri. Grande attesa per il presepe del cinema che lo scorso anno ha destato sorpresa, chi saranno i supereroi protagonisti del 2022? Con il calare del sole l’atmosfera si scalda e il Parco si illumina di bellezza da gustare fino a sera con il Festival delle luminarie: Polvere di Stelle è il percorso di luci natalizie, creato in collaborazione con Metalux, che fa brillare Cinecittà World con animali fantastici, alberi e tipiche decorazioni. La magia della fiaba invernale prosegue nel Regno del Ghiaccio, unico snow park al coperto d’Italia. Qui, gli ospiti potranno godersi un Bianco Natale volteggiando sulla tradizionale pista di pattinaggio, Pattiniamo, precipitando senza freni da Kamikice tra le curve di uno scivolo vorticoso, sfidando i propri amici in Scivolone, multipista per divertenti discese a bordo di gommoni e Palle di neve da tirarsi sulle morbide montagne bianche del playground invernale. Ogni Natale che si rispetti è accompagnato dalle emozioni dei film classici. Gli appassionati del genere con Gocce di Cinema potranno rivivere le scene più belle di sempre che prendono vita su un maxischermo ad acqua nella piazza principale del Parco. Grandi emozioni e adrenalina da vere montagne russe, ma senza staccarsi da terra, con I- Fly, la Montagna russa virtuale: una volta indossati gli speciali visori si vola sulla slitta di Babbo Natale per consegnare regali ai bambini in tutto il mondo, il tutto…a 30 centimetri da terra. Via libera al divertimento anche il 25 dicembre, il giorno di Natale il Parco non lascia soli i propri visitatori. Per chi partecipa alla Santa Messa di Natale alle ore 10.30 l’ingresso del Parco è gratuito. A seguire il Pranzo di Natale insieme a tutta la famiglia. Il culmine dei festeggiamenti sarà il 31 dicembre con la festa di Capodanno più grande di Roma. Si replica il format di sucesso che prevede 8 tipi di cenoni a tema, 40 attrazioni aperte fino a mattina, 7 Discoteche, Concerti e spettacoli dal vivo e la mezzanotte con i fuochi d’artificio. La stagione 2022 terminerà con il weekend della Befana, ricco di sorprese per grandi e piccini. Cinecittà World è aperto tutti i weekend, i festivi e durante tutte le vacanze natalizie dalle 11 alle 19, la notte di Capodanno sino alle 6 di mattina.
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