La casa di charme

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Chiara Giuliani

LA CASA DI CHARME

Libreria Editrice Fiorentina


ISBN 978-88-6500-076-2 © 2012 Libreria Editrice Fiorentina s.a.s. Via de’ Pucci 4, 50122 Firenze editrice@lef.�renze.it www.lef.�renze.it Impaginazione e redazione di Elisa Grimaldi Foto di Chiara Giuliani


Sommario Prefazione

p. 5

Introduzione

p. 9

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p. 15

I. Questione di stile II. La casa informale: semplice e confortevole III. La casa country: la prediletta IV. La casa classica: l�intramontabile V. La casa contemporanea: elegante e accogliente VI. La casa high-tech: tra design e tecnologia VII. Le case da evitare: la casa casuale e la casa da negozio di mobili

p. 17 p. 23 p. 29 p. 35 p. 41 p. 47 p. 54

P���� �������: ��������� �� ���� �� ����� ����� I. Rinno�are la casa in poche mosse II. Datevi un tono! (ovvero, l�importanza della tinteggiatura) III. Trasformare la casa con le luci IV. Lenzuola, asciugamani & co.

p. 61 p. 63 p. 65 p. 74 p. 81


V. Tavola, il cuore della casa VI. Tende e tappeti VII. Oggettistica e complementi: l�importanza del dettaglio VIII. Do�e lo appendo? IX. Riorganizzare lo spazio: quando la casa si tiene in ordine da sola

p. 87 p. 92 p. 97 p. 102 p. 109

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p. 115

I. Valorizzare i pregi, correggere i difetti II. Accogliere: ingresso e soggiorno III. Riunire: cucina e zona pranzo IV. Relax e intimità: la camera da letto V. Allegria e semplicità: la camera dei bambini VI. Il bagno VII. Locali e accessori di servizio

p. 117 p. 124 p. 132 p. 138 p. 146 p. 151 p. 157

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p. 163

I. Lavori in casa: come gestirli al meglio II. Gestire i tempi III. Organizzare gli spazi IV. Piastrelle, cotto o parquet? V. Rivestimenti: dal mosaico alle resine VI. Porte e �nestre VII. Impianto elettrico, questo sconosciuto

p. 165 p. 169 p. 177 p. 183 p. 192 p. 200 p. 204


Prefazione Un marito che a�erma di essere il padrone della casa, mente anche in altre circostanze. Anonimo

Questo è un libro dedicato alle donne. Perché, ancora oggi, è alle donne che è riservato l�onore e l�onere di gestire e organizzare l�ambiente domestico. Mariti, partner e �gli, anche quando collaborano – il che non sempre accade – al massimo “aiutano”: danno una mano cioè, ma senza partecipare davvero. Eppure occuparsi della casa, ai giorni nostri, signi�ca ben altro che tenerla pulita e in ordine. Vuol dire saper creare un luogo rilassante e piacevole in cui ciascuno possa trovare spazio e tempo per sé ed abbia il piacere di condividerlo con gli altri: una sorta di rifugio rassicurante e accogliente che ripari dallo stress e dalla frenesia del mondo esterno. Questo compito è ancor più impegnativo se consideriamo che, con il passare degli anni, gli spazi domestici sembrano di5


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ventare sempre più piccoli, mentre la quantità di oggetti che possediamo – dai vestiti alle scarpe, ai giochi dei bambini – diventa sempre maggiore. E mentre, da una parte, aumentano le incombenze che ci trattengono fuori casa (lavoro, spesa, corso di ginnastica, corso di ginnastica del �glio, saggio di ginnastica dell�amica del �glio), dall�altra invece l�importanza del nucleo familiare – del cui indebolimento tanto si parla in questi tempi – richiederebbe, per mantenersi salda, proprio una maggiore presenza tra le mura domestiche. Alcuni sondaggi e studi sulla società dicono però che sta ritornando in auge la femminilità e quindi, con essa, il valore ed il ruolo della famiglia. Che non a caso ruota intorno alla �gura femminile – non solo dal punto di vista delle incombenze (che anzi una madre lungimirante cerca di distribuire tra i �gli, consapevole di quanto ciò li aiuterà ad acquisire sicurezza in se stessi e a guadagnarsi il rispetto degli altri) ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale. Questo ci sembra un segno quantomai positivo. Perché nella società ci deve essere sempre un centro, un punto focale, un riferimento. Altrimenti, si va alla deriva. Il “ritorno della femminilità” dovrebbe quindi signi�care il recupero dei valori morali ed a�ettivi legati all�ambiente domestico che negli ultimi anni sembravano essere passati di moda, senza che questo voglia però dire ritornare all’epoca in cui il lavoro domestico spettava unicamente alla donna. Al contrario, alla donna di oggi, matura delle esperienze passate e consapevole della propria personalità, spetta piuttosto il compito di gestire e organizzare, dividere (i compiti) e riunire (i membri della famiglia). 6


Ci auguriamo che questo possa davvero avvenire. Se ciò vorrà dire poter avere i nostri familiari riuniti davanti alla tavola o su un comodo divano, anziché ognuno nella propria stanza davanti alla playstation o al computer, sarà una vittoria per tutti, e la nostra società potrà diventare migliore. Intanto, teniamoci pronte. E rimbocchiamoci le maniche, per fare, della nostra casa, la casa alla quale ciascuno non vede l�ora di tornare.

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Introduzione Alla casa di oggi sono richieste prestazioni sempre maggiori in uno spazio che invece è sempre minore. Vogliamo che sia super attrezzata – per non richiedere troppo tempo nella sua gestione e consentirci di dedicarne di più al partner e ai �gli – cercando allo stesso tempo di rispettare budget contenuti. Le chiediamo di trovare posto per tutto e per tutti, pur avendo a disposizione una super�cie che è sempre più ridotta. E ovviamente desideriamo che sia un�isola rasserenante e rassicurante in cui rilassarci, senza diventare fonte di discussioni sul come dividersi le incombenze domestiche. Oltre a tutto ciò – e già non è poco – la casa deve anche assolvere un�altra, fondamentale funzione: piacerci. L�obiettivo di chi vuole riorganizzare e valorizzare gli spazi interni della propria casa deve quindi essere quello di realizzare un ambiente che sia accogliente ma anche funzionale; che piaccia ai suoi occupanti e li faccia sentire a proprio agio; e soprattutto che rimanga attuale e continui a piacere anche con il passare del tempo, salvaguardando le risorse sia economiche che ambientali. 9


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A prima vista ciò sembrerebbe piuttosto semplice: ma in realtà questi tre punti sono spesso in contrasto tra loro e, se non attentamente bilanciati, soddisfarne uno signi�ca a volte dover rinunciare a un altro. Vediamo perché: �� in primo luogo, combinare gradevolezza e praticità, in casa come in molti altri campi, può risultare un arduo compito; �� in secondo luogo, non sempre quello che scegliamo d�istinto è veramente quello che più piace (soprattutto quando, come vedremo nelle prossime pagine, quello che crediamo istinto in realtà non è altro che quel che ci è stato inculcato a nostra insaputa dalla pubblicità); �� e in�ne, una volta trovato quel che soddisfa il nostro senso estetico da una parte e la nostra esigenza di praticità dall�altra, non è detto che ciò sia soddisfacente a distanza di anni: con il risultato di dover ricominciare tutto da capo, a scapito del nostro tempo, e soprattutto del nostro portafoglio. Per questo motivo quando si arreda o si ristruttura una casa è necessario prima di tutto individuare quelli che sono i punti fermi e cercare di guidare e orientare le proprie scelte verso ciò che nel tempo piacerà sempre di più e che è in sintonia con la nostra personalità – la quale deve rispecchiarsi negli spazi della casa. Ri�ettiamo un attimo, quindi, prima di precipitarci ad acquistare quelle mattonelle che abbiamo appena adocchiato, o quel divano di cui ci siano innamorati. Infatti spesso accade che quello che si pensa che “stia bene”, passato l�entusiasmo iniziale, non ci piace più – lasciandoci il sapore di una generale insoddisfazione e la sensazione che avremmo potuto spendere diversamente i nostri soldi. 10


Perciò la prima cosa da decidere, prima di arredare o ristrutturare o semplicemente risistemare un ambiente, è: Che casa mi piace? Detto così sembra facile, vero? Invece è una scelta di�cilissima e inconsapevole. Anzi, sarebbe più corretto dire che è di�cile proprio perché è inconscia e inconsapevole. Infatti è necessario tenere ben presente – e questo vale soprattutto chi arreda o ristruttura una casa per la prima volta – che nella scelta dell�arredamento, dei materiali di ri�nitura e persino nei soprammobili, esiste una moda che, così come le mode nel vestire, condiziona la maggior parte dei prodotti in commercio. Nell�arredo esiste una moda esattamente come per l�abbigliamento: solo che non ce ne rendiamo conto, perché compriamo più spesso vestiti che armadi La conseguenza di ciò è presto detta: mentre in termini di abbigliamento siamo ben consapevoli di acquistare un capo in voga – e comunque si tratta di solito di cifre di qualche decina o al massimo qualche centinaio di euro – invece per quanto riguarda le scelte domestiche ne siamo quasi sempre inconsapevoli. Con l�aggiunta del fatto non trascurabile che le cifre in gioco sono ben più alte. È successo a tutti di vedere un tavolo o un tappeto e di avere la sensazione che sia proprio quello che avevamo sempre desiderato. 11


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Ebbene, ciò accade semplicemente perché quello stesso tavolo che ci sembra di vedere per la prima volta, in realtà lo abbiamo visto senza nemmeno accorgercene sulle pagine di un giornale, nelle scene di un �lm, o nelle immagini di uno spot pubblicitario che reclamizzava tutt�altri prodotti. Esso si è a tal punto sedimentato nel nostro inconscio che quando lo vediamo di persona ci piace immediatamente, perché ci trasmette una sensazione di sicurezza e di appagamento dovuti semplicemente al fatto che lo abbiamo già visto. Non è perché davvero ci piace. O, almeno, non sempre. Quello che ci proponiamo di fare nelle prossime pagine è quindi guidarvi nella scelta di ciò che mettete nella vostra abitazione, indicando i criteri in base ai quali fare scelte che vi soddis�no appieno e individuando gli errori più comuni. Con l�obiettivo ambizioso di: �� farvi realizzare degli ambienti che vi facciano sentire a casa; �� ottenere un�ideale organizzazione degli spazi con il minimo sforzo e il massimo risultato; �� mantenere un budget contenuto, perché non è vero che per avere una casa bella e personalizzata è necessario uno stipendio da favola: anzi, in certi casi (e vedremo poi perché) è vero proprio il contrario. Questo libro vuole quindi essere una guida per capire qual è il tipo di ambiente nel quale ci sentiamo più a nostro agio, per realizzarlo, e per mantenerlo tale anche a distanza di anni. Vuole essere un “salvatempo” per tutte quelle donne che vogliono avere una casa piacevole e curata ma che hanno pochissimo tempo, non vogliono spendere un capitale e non hanno a 12


disposizione abitazioni come quelle che si vedono nelle riviste di arredamento. Vuole essere, soprattutto, una sorta di prontuario per rinfrescare, arredare e risistemare con soddisfazione case normali, per persone con tempo misurato e budget contenuti, ma che desiderano che la propria abitazione sia, in tutto e per tutto, unica.

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