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cuc
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Risotto con gamberoni e carciofi
300 gr di riso, 4 gamberoni grossi, 150 gr carciofi, sale, 1 bustina zafferano, 1 scalogno, 200 gr emmenthal, vino bianco, 2 pomodori, brodo, olio extravergine di oliva Lessare i gamberoni, lasciarli raffreddare ed eliminare la corazza tenendo la polpa. In una padella soffriggere delicatamente lo scalogno, aggiungere i carciofi e i pomodori precedentemente puliti, tagliati molto sottili. Una volta stufati aggiungere la polpa dei gamberoni, lasciare cuocere per alcuni minuti e aggiungere il vino bianco, farlo evaporare quindi aggiungere lo zafferano, sciolto in un bicchiere di brodo, e il riso mentre si continua ad aggiungere brodo. A cottura ultimata unire il formaggio emmenthal a piccoli cubetti e far mantecare qualche minuto prima di portare in tavola.
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Pomodori ripieni e freddi
Pomodori, sale, pepe, sedano, olive nere, acciughe, aglio, prezzemolo, olio, basilico uc c Dividere i pomodori in due parti e svuotarli della in polpa, che conserverete a parte. Lasciate scolare i pomodori, capovolti, della loro acqua. In una terrina mettere la polpa del pomodoro scolata, il sedano a piccoli pezzetti, le olive e le acciughe, aggiustare di sale, pepe, olio di oliva, prezzemolo, aglio finemente tritato e foglie di basilico. Mescolate il tutto, riempite con il composto i pomodori e servite.
un pò di storia
L’azienda F.lli Zanini produce i propri ortaggi con il metodo di lotta integrata.. Usando gli insetti utili contro quelli dannosi si riduce l’uso dei fitofarmaci ottenendo un prodotto dalle qualità organolettiche superiori.
Gli Aztechi del Messico e gli Incas del Perù sono stati i più antichi coltivatori del pomodoro! Nonostante facesse parte della dieta quotidiana degli indigeni, venne importato in Europa esclusivamente per usi ornamentali. All’inizio del 1600, dopo quasi un secolo dalla sua scoperta, il pomodoro non era ancora riconosciuto come un vegetale commestibile, perché ritenuto velenoso al pari di altre solanacee, come la mandragola e la belladonna. Unica eccezione l’Italia dove a metà del Cinquecento c’era già chi consumava i pomodori crudi, o fritti in olio e sale, o ancora in minestre e zuppe. Soltanto alla fine del Settecento la coltivazione a scopo alimentare del pomodoro conobbe un forte impulso. Dalla metà del Novecento, con il perfezionarsi delle tecniche di trasformazione e l’avvio della coltivazione di pieno campo, la produzione e l’esportazione italiane sono ai vertici mondiali.
pomodoro è salute
L’ortaggio principe della cucina italiana, il re della dieta mediterranea, è la bacca più consumata al mondo. Umile ma ricco di virtù preziose, il pomodoro si è rivelato un alimento salutistico dalle molteplici proprietà benefiche. Un vero alleato del benessere. Ricercatori e nutrizionisti lo ritengono infatti un alimento amico della linea, dall’azione antiossidante e dagli effetti positivi per il cuore e le arterie. Accanto a questi benefici, negli ultimi anni è stata dimostrata l’efficacia del pomodoro nella prevenzione di alcune delle malattie più diffuse, come le patologie cardiovascolari e alcune tipologie di tumori. Queste scoperte, comprovate da numerosi studi condotti a livello internazionale, hanno prodotto un processo di rivalutazione nutrizionale di questo ortaggio che merita a pieno titolo l’appellativo di oro rosso!
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ep p l i
penne con salsa di peperoni e pomodori
600 gr penne, 500 gr peperoni dolci, 500 gr pomodori, 5 cucchiai olio d’oliva, 1/2 cipolla, 2 cucchiai prezzemolo tritato, 4 acciughe dissalate, sale, peperoncino, formaggio Parmigiano Far appassire la cipolla, tagliata a fettine, nell’olio d’oliva, a fuoco moderato. Aggiungere i peperoni, tagliati a piccoli pezzi (quasi un trito) e proseguire la cottura per circa 8 minuti, sempre a fuoco moderato. Unire i pomodori, senza pelle e senza semi, ed i filetti d’acciughe ridotti a pezzetti. Insaporire con il sale ed il peperoncino. Continuare la cottura per altri 10 minuti circa, ed in ultimo aggiungere il prezzemolo tritato. Condire la pasta, cotta al dente, con questa salsa e cospargerla di parmigiano grattugiato.
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Peperonata
500 gr peperoni rossi, 500 gr peperoni gialli 2 cipolle medie, 250 gr pomodori uc c 4 cucchiai olio d’oliva, 4 pizzichi sale in Pulire e lavare le cipolle (meglio se fresche), tagliarle finissime e metterle in un tegame piuttosto largo insieme all’olio. Quando saranno appassite unite i peperoni lavati e tagliati a listarelle, fateli appassire, quindi unite i pomodori tritati e salate. Coprite il tegame e fate cuocere a fuoco lento per 45 minuti.
per saperne un pò di più...
L’azienda F.lli Zanini produce i propri ortaggi con il metodo di lotta integrata.. Usando gli insetti utili contro quelli dannosi si riduce l’uso dei fitofarmaci ottenendo un prodotto dalle qualità organolettiche superiori.
Il peperone (Capsicum annum) è il frutto di una pianta erbacea della famiglia delle solanacee, che comprende anche altri ortaggi molto comuni come pomodori, patate e melanzane. Proviene dell’America Meridionale, introdotto per la prima volta in Europa nel ‘500 al seguito dei conquistatori. Nonostante l’origine tropicale può essere coltivato in climi temperati. In Italia infatti la coltivazione è molto estesa, annuale se avviene in serra, ma normalmente la raccolta si verifica in estate. Pur distinguendosi nettamente dal suo parente stretto peperoncino, anche i semi all’ interno del peperone contengono forti dosi di sostanza piccante, la capsicina, un alcaloide che si concentra soprattutto nella placenta. Con molta probabilità il nome è stato dato proprio per ricordare il sapore piccante dei suoi frutti: gli spagnoli lo chiamavano “pepe del Brasile”. Da un punto di vista nutrizionale i peperoni sono ricchi di vitamina C, addirittura più degli agrumi. Sono composti al 90% di acqua con modestissime quantità di proteine e glucidi. Ne dedriva un ridottissimo contenuto calorico che rende la varietà dolce particolarmente indicata nelle diete dimagranti. Possono essere usati come coadiuvanti nella cura di bronchiti, raffreddori, asma, infezioni delle vie respiratorie, cataratta, aterosclerosi.
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el m a l
garganelli con melAnzane e scamorza
200 gr di garganelli, 2 melanzane, pomodoro, 150 gr di scamorza affumicata, olio extra vergine di oliva, cipolla, sale e pepe q.b. Tagliare a striscioline solo la buccia delle melanzane con un po’ di polpa attacata. Fare rosolare un po’ di cipolla nell’olio e aggiungere le melanzane. Quando saranno un po’ cotte, aggiungere il pomodoro e lasciare cuocere, aggiustando di sale e pepe. Scolare la pasta al dente direttamente nella padella del sugo e farla saltare aggiungendo la scamorza affumicata precedentemente tagliata a pezzetti. Servire subito.
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melanzane alla parmigiana
1 kg di melanzane , 800 gr di pomodori 100 gr di parmigiano , 200 gr di mozzarella uc c qualche foglia di basilico, 2 cucchiai di olio di oliva in sale, pepe, olio per friggere Lavate le melanzane, mondatele e affettatele nel senso della lunghezza; cospargetele con un pizzico di sale e lasciatele perdere l’acqua. Poi sciacquatele, asciugatele e friggetele un po’ per volta, in olio bollente. Mondate i pomodori, tagliateli a cubetti e fateli soffriggere nell’olio di oliva ben caldo; aromatizzate con il basilico, salate, pepate, mescolate e cuocete per 20 min. Fate uno strato di melanzane sul fondo di una pirofila, spolverizzatele di parmigiano, cospargetele con qualche fetta di mozzarella, sopra irroratele con un mestolino di salsa di pomodoro e continuate ad alternare gli ingredienti fino ad esaurimento. Quindi infornate e cuocete per 40 min. a 180°.
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L’azienda F.lli Zanini produce i propri ortaggi con il metodo di lotta integrata.. Usando gli insetti utili contro quelli dannosi si riduce l’uso dei fitofarmaci ottenendo un prodotto dalle qualità organolettiche superiori.
La melanzana (Solanum melongena) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae. La melanzana è una piana originaria dell’India, fu introdotta in Europa a partire da metà del 1400 dagli Arabi e da alcuni Carmelitani. Ortaggio tipico dell’estate, va consumata assolutamente cotta, perché cruda è sgradevole dato che contiene solanina, un glicoalcaloide presente nelle solanacee ed in particolare nelle patate, nei pomodori e nelle melanzane. Il nome melanzana infatti, di origine araba, veniva interpretato come “mela non sana”, proprio perché non era possibile mangiarla cruda. La melanzana ha poche calorie, un basso contenuto di grassi, di proteine e di zuccheri, per questo rientra spesso nelle diete dimagranti. Contiene vitamine del gruppo A, B, C, acido folico, potassio, tannini, fosforo, sodio e calcio. È utile come blando sedativo e come stimolante dell’attività del fegato, del pancreas e dell’intestino. Favorisce la diminuzione del colesterolo nel sangue, stimola la diuresi ed è leggermente lassativa. Queste proprietà contribuiscono a svolgere una sicura attività depurativa e disintossicante dell’organismo, ed è per questo indicata nei casi di gotta, arteriosclerosi, infiammazioni delle vie urinarie, epatite e stitichezza.