Anno XI, n.87- marzo 2013 - 0,40 euro
solo
4ce0nt magazine giovane
pag.2
pag.2 Brucia la Città della Scienza pag.3 eletto il nuovo papa pag.6 Niente più test sugli animali per i cosmetici pag.7 i cambiamenti con la legge Fornero
dal CiNema al teatro
editoriale
di Dorotea De vito
RiapRiRe le poRteallaspeRanza pag.2
riparte il tour
pag.2
La vita non si chiede quando e come gli eventi possano conciliarsi tra loro. Ti sbatte in faccia tutto; il bello ed il brutto, la speranza e l’angoscia. E così, mentre erano ancora vive nello sguardo di ciascuno le immagini del rogo della Città della Scienza di Napoli, quelle sui mille misteri di un’Italia annichilita dalla crisi economica internazionale ed intristita dalla paura di un futuro che appare sempre più incerto, indefinito, persino peggio del presente, dal comignolo di piazza San Pietro è uscita la fumata bianca. La Chiesa si affida ed affida il
mondo ad un Papa venuto “dalla fine del mondo”. Un Papa che con quel suo emozionato “buonasera” alla folla di piazza di San Pietro non solo ha accorciato le distanza ma ha quasi teso la mano, come per dire, “andiamo, seguitemi, non abbiate paura”. E la memoria di molti è andata ad un’altra sera di 35 anni fa quando da lontano venne un altro Papa, un uomo possente, dallo sguardo fiero, dall’italiano incerto ma che seppe immediatamente aprire il cuore anche a chi era distante dalla Chiesa. Come dimenticare quel suo “se sbaglio mi corrigerete” con l’emozione che saliva quasi materialmente da una piazza che era rimasta interdetta nel sentire che il nuovo Vescovo di Roma sarebbe stato uno straniero. Il primo dopo secoli. Sembra un altro pianeta, sicuramente è un’altra vita. Da allora è accaduto tutto, sono stati abbattuti muri ed un mondo si è sbriciolato tra le guerre dei Balcani e la forza di uomini come Gorbaciov, Walesa e tutti con una guida sicura ed inattesa: Giovanni Paolo II.
Oggi, forse, ed è stata questa la grande intuizione di papa Benedetto XVI, i tempi sono tanto amari da richiedere la forza di un Pontefice più giovane, dall’esperienza forte al fianco dei poveri, che sa parlare e fa parlare gli ultimi. Gli ultimi che ha citato anche il nuovo presidente della Camera Laura Boldrini, che ha ricordato la necessità di dare «gli strumenti a chi ha perso il lavoro, a chi non l’ha mai trovato, agli esodati», parlando della necessità di un cambiamento che gli italiani e i giovani in particolar modo chiedono, per rendere l’Italia un paese migliore, un paese che può essere definito civile perché lotta per le donne che subiscono «violenze travestite da amore». La speranza è che attraverso le pagine di questo giornale si possa contribuire a questo cambiamento, lo stesso manifestato dalle migliaia di persone che il 10 marzo in un corteo colorato da centinaia di palloncini bianchi , striscioni e volti sporcati col carbone, hanno sfilato per le strade di Bagnoli per riprendersi la “ Città della scienza”, per riprendersi la propria città.
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Le elezioni appena trascorse hanno sicuramente dato l’immagine di un’Italia spaccata, ma stavolta non più in due fazioni, bensì in tre, ed è proprio questa new entry,
“il terzo in comodo”, ad uscire vincitrice. Stiamo ovviamente parlando del Movimento Cinque Stelle, il fenomeno Grillo, che da comico di piazza è divenuto in poco tempo leader di un
partito formatosi dal web, dove ognuno poteva dire la propria e perché no, diventare anche sindaco (Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, ndr) o presentarsi alle elezioni politiche. E cosi il M5S si è ritrovato a dover nominare senatori e deputati, tutte persone comuni che prima del 28 febbraio facevano la maestra, l’avvocato, il geometra. Girano in bici e rifiutano le bottigliette di acqua perché sono per la rete idrica pubblica, quindi fanno la fila alla fontana per bere, portandosi il bicchiere rigorosamente da casa, sono anche contrari alla plastica. Piccole cose che connotano in parte quello che è oggi il fenomeno Grillo e il suo movimento. Su cosa avrà convinto tanti elettori a votarli si possono fare tante supposizioni.
Sicuramente la prima, è che Grillo sia figlio della cattiva politica che da anni è regina di Palazzo Madama, e lui, il comico genovese, ha saputo fare di questo malessere un’opportunità, ed è entrato in punta di piedi nella teste delle persone, per uscirne con un boato. Ha saputo sfruttare i mezzi di comunicazione attualmente più efficaci, facendo passare la politica per i social network, per il suo blog, dando a tutti spazio per esprimere un’opinione, per dare suggerimenti, si è addirittura proposto di votare le leggi tramite referendum in rete. A suon di urla e grida che dichiaravano basta ai tanti politici che lui stesso ha definito “gatte morte”, ha raccolto adesioni e consensi, ha creato un “esercito”, fatto da gente comune desiderosa di cambiare le cose, di voler fare politica non per i propri interessi ma per quelli del paese. E ha vinto.
Brucia la città della scienza Resta solo uno scheletro vuoto di quella che un tempo era Città della Scienza, centro d’eccellenza in Italia, rappresentava il simbolo di “Bagnoli Futura”, il progetto di rilancio del quartiere napoletano. Erano le ore 21 di lunedi 4 marzo quando dei cittadini hanno avvistato le prime fiamme, alte oltre 100 metri, lungo via Coroglio, e hanno quindi avvertito i vigili del fuoco, rimasti sul posto fino a notte inoltrata cercando invano di contenere i danni. Sono stati distrutti ben quattro padiglioni della struttura che all’interno ospitava macchinari ad alta tecnologia per la realizzazione di esperimenti scientifici e dimostrazioni pratiche allo scopo di far conoscere dal vivo le applicazioni della scienza a migliaia di studenti di ogni provenienza. Ideata da Vittorio Silvestrini, presidente della Fondazione Idis, la struttura ospitava uno “science center”, un planetario, un centro congressi, uno di alta formazione e uno dedicato a mostre d'arte. Ogni anno il centro era visitato da circa 350mila persone, dai bambini ai ragazzi. Quello che rende
più inquietante il quadro della situazione è che sembra essersi confermata l’ipotesi del dolo che getta l’ennesima luce sinistra su di una città alla quale sembra essere negato ogni possibile orizzonte di riscatto e rinascita. Le ipotesi azzardate sui motivi che avrebbero spinto ad un gesto cosi sconsiderato sono varie, ma in pole position al momento sembra essercene una: in molti hanno infatti cinicamente azzardato che con la cultura è difficile arricchirsi, mentre è l’edilizia che fabbrica soldi. Bagnoli sorge ai piedi di Nisida, “l’ isola che non c’è” descritta da Bennato nella sua canzone, fatta di una natura incontaminata che neppure il vecchio Italsider era riuscito a scalfire. E’ facile quindi pensare che a qualcuno l’idea di far sorgere un bel palazzo con vista sul mare abbia fatto gola, come denuncia del resto anche Roberto Saviano dalla sua pagina facebook. Un fatto che se dovesse avverarsi, segnerebbe la sconfitta definitiva per la città di Napoli, che dimostrerebbe quindi di essere incapace di uscire dal grigiore in cui è co-
stretta da tempo, schiacciata da anni di cattiva amministrazione e dalla camorra. Ma se c’è un aspetto che la storia del Sud ci ha insegnato è che non c’è nessun limite né di tempo né di durata alla buona volontà degli uomini, al loro slancio vitale, alla voglia di ripartire rimboccandosi le maniche. Tantissime le iniziative che sono partite a poche ore di distanza dal disastro, per raccogliere i fonti e ricostruire il centro. Domenica 10 marzo centinaia di persone hanno sfilato in una manifestazione di Bagnoli per testimoniare la loro perseveranza e la voglia di riprendersi ciò che era della città, sono stati attivati numeri solidali a cui inviare sms per la rac-colta dei fondi, e le iniziative arrivano anche dal mondo dello sport. Fabio Cannavaro, campione che ha vinto tutto quello che un calciatore può sognarsi di vincere, ha deciso di giocare finalmente quella partita di addio al calcio che un anno e mezzo fa, quando si é ritirato dalle scene (o meglio dai campi), aveva deciso di non disputare. Il campione napoletano ha convocato tutti i grandi con cui ha giocato nel corso della sua carriera, come Zidane, Ronaldo e Del Piero. Il sindaco De Magistris ha dato piena disponibilità nell’organizzazione, e se anche solo il 10% degli amici-campioni contattati da Cannavaro accetteranno, il successo della partita sarà garantito e si potrà raggiungere un primo traguardo per la nuova Città della Scienza. Brucia città della scienza, ma si riparte da qui.
Luciana Littizzetto a Sanremo l’ha ricordato con il suo solito savoir faire, o meglio, “savoir parler” , ironico e profondo: in Italia in media ogni due giorni un uomo uccide una donna, magari la propria compagna o figlia, perché non la considera come una persona ma una proprietà. E queste donne, come ci ricorda la nostra Luciana, sono vittime due volte, perché vittime di una violenza fisica e morale. Sono donne che amano troppo, sono come quelle donne raccontate nel famosissimo libro di Robin Norwood, che pensano sia tutto dovuto all’amore, spesso sono convinte di meritarsi quelle atrocità perché sono loro ad aver sbagliato. “Se avessi messo un pantalone anziché una gonna, se non avessi rivolto mai parola a tizio o non conservassi la foto di caio”, questi pensieri fanno credere a buona parte di queste donne che il problema siano loro, e che possono cambiare per amore. Ma sempre la nostra Luciana ci ricorda che l’amore con gli schiaffi c’entra poco e niente, « come la libertà con la galera », che per amore non si cambia, perché il principio di base è che ci si ama per quello che si è, punto. C’è poi un’altra parte di donne che invece viene maltrattata o uccisa pur avendo lottato contro questa violenza con tutte le sue forze, pur avendo una vita felice, persa per un breve attimo di delirio di onnipotenza di un uomo, magari uno sconosciuto. Più volte le Nazioni Unite hanno rimproverato il nostro paese per non essere abbastanza attento al tema del femminicidio, per non aver attuato una legge adeguata che tuteli le donne vittime di violenza. L’associazione “se non ora quando” ha quindi lanciato un appello, la petizione “Mai più complici”, per smuovere le coscienze dei cittadini e trovare insieme un modo per fermare questo increscioso fenomeno, perché un paese che permette che si ammazzino le donne, è un paese lontano anni luce dalla civiltà. Per firmare la petizione: www.petizionepubblica.it
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HABEMUS PAPAM! E’ José Mario Bergoglio il nuovo Papa, eletto il 13 marzo, quando poco prima delle 19.00 Piazza San Pietro é esplosa in un boato alla vista della fumata bianca che annunciava l’ «habemus Papam». Argentino di nazionalità, neo-papa che ha scelto il nome di Francesco ha già messo in cantiere alcuni record: è il primo eletto latinoamericano, il primo proveniente dall’Ordine dei Gesuiti, il primo Vescovo di Roma dopo più di mille anni che non proviene dal vecchio continente, ed il primo ad essere stato nominato cardinale da Karol Wojtyla. Un vero orgoglio per l’Argentina che ha espresso la sua gioia anche attraverso i suoi campioni nel mondo, come Lionel Messi che sulla pagina twitter ha scritto «Un Papa argentino! Cuanta felicidad! Francisco I me encantaria poder dedicarte el
Amsterdam: le gemelle Fokken, veterane del quartiere a luci rosse, vanno in pensione. Louise e Martine Fokken, hanno 69 anni e sono le prostitute più vecchie di Amsterdam, con oltre 40 anni di lavoro alle spalle, per il famoso quartiere a luci rosse sono una vera e propria istituzione, pronta però ad andare in pensione. Diventate delle vere celebrità, hanno scritto due libri, partecipato a parecchi talk show e su di loro è stato fatto anche un documentario, che parte dalla storia delle sorelle per fare un focus su quella che è la storia del quartiere a luci rosse di Amsterdam. Louise e Martine non hanno dubbi su quanto quest’ultimo sia cambiato: quando hanno iniziato, ricordano le gemelle, c’era molto più rispetto per le ragazze che vi lavoravano, che si aiutavano l’un l’altra in ogni circostanza, e soprattutto non circolava droga. Nonostante la gloria e la verve che alla loro età ancora dimostrano, anche per le Fokken entrambe ormai bisnonne, è giunto il momento del pensionamento, il loro ritiro dalle scene del quartiere più famoso dell’Olanda è stato infatti annunciato dalle dirette interessate poco tempo fa. Colpa degli anni che passano per tutti e dell’artrite, come ha spiegato simpaticamente Louise, dicendo “l’artrite mi impedisce di accavallare le gambe”. Dopo il documentario, la loro storia verrà raccontata in un libro dal titolo “Due vite in vetrina”, che edito da Vallardi uscirà in Italia il 4 luglio.
Mundial 2014», o ancora la nostra Belen nazionale che esclama “un papa argentino, che orgullo”. Papa Francesco non dovrebbe essere cosi estraneo alla gioia dei fedeli, già nella sua diocesi a Buenos Aires era molto amato, inoltre fu proprio lui nel 2005 ad essere il diretto sfidante di Benedetto XVI. Nelle ore del conclave 2005 infatti, 115 cardinali votavano per il successore di Giovanni Paolo II, creando un testa a testa tra l’allora cardinale Bergoglio e Ratzinger. Alla quarta e ultima votazione, alcuni voti per Bergoglio passarono a Ratzinger, consentendo quindi la fumata bianca. E’ proprio a lui che Papa Francesco ha dedicato il primo pensiero e la prima preghiera, e sempre per lui ha spostato la messa nella Cappella Sistina con gli altri cardinali, che tradizionalmente si tiene la
mattina dopo la proclamazione, per recarsi invece ad abbracciare Benedetto XVI. Come sarà il pontificato del neo-papa è ancora presto per saperlo, ma di lui si sanno già alcune cose: a Buenos Aires viene ricordato come un uomo semplice, che si spostava in metro, che aveva rinunciato a vivere nell’episcopato preferendo un modesto appartamento, amante della cucina e gran tifoso del calcio, in particolare del San Lorenzo. Un piccolo aneddoto: all’epoca in cui Papa Giovanni II lo proclamò cardinale, i fedeli di Buenos Aires avevano fatto una colletta per organizzare una piccola festa. Bergoglio chiese però ai fedeli di lasciar perdere la festa e donare quei soldi ai poveri. Un piccolo gesto che dice però molto sull’animo del nuovo pontefice.
Che Londra sia la città europea dove la stravaganza è un modus operandi, si è sempre saputo, la capitale britannica è sempre stata infatti fucina di numerose curiosità che riguardano ogni aspetto della vita. L’ultima arriva al grido di “free beer for free spirits”, un chiaro invito ad allontanare lo stress e le formalità, prendendosi una pausa con una bella birra. L’idea è arrivata da Sol, una birra messicana che ha lanciato l’iniziativa posizionando nel quartiere londinese Canary Wharf, notoriamente conosciuto per essere frequentato da incravattati uomini d’affari, un contenitore per i rifiuti differenziati molto singolare: il contenitore infatti è per la raccolta delle cravatte, simbolo emblematico della formalità e del mondo del lavoro. In cambio del riciclo della cravatta, il contenitore emetterà un rumore particolarissimo, che riproduce il suono di una cravatta tagliata, ed elargirà in cambio un buono per una birra! Insomma il concetto è chiaro, allentare il fastidioso nodo della cravatta, staccare la spina, e concedersi un break. Un’idea vincente quella di Sol, una strategia di marketing non convenzionale che si appresta a superare i confini della city per diffondersi in tutta la città ed oltre.
Si chiama Dead Drops, il primo file sharing offline che sta spopolando nel mondo. Ma come può un P2P lavorare offline? Per chi di voi non lo sapesse, l’idea è stata lanciata nel 2010 da un’artista tedesco, Aram Barthol, che ebbe un’intuizione geniale per le vie di New York: prendi un buco nel muro, infilaci una penna usb carica di materiale, attaccala al muro con lo stucco e voilà, il gioco è fatto. Chiunque si trovi a passare davanti ad una di queste pennette, può collegarsi col proprio pc, ipad, telefonino, per scaricare centinaia di file come musica, immagini, film e altro. Quando Barhol iniziò la sua opera, facendo divenire i muri di New York una grande piattaforma P”P, le pennette erano solo cinque. Oggi invece il fenomeno ha varcato i muri della grande mela, pren-
dendo sempre più piede, fino a costituire una vera e proprio rete mondiale composta da ben 970 memorie sparse per il mondo, per un totale di 4200gb di file scaricabili gratuitamente. La partecipazione è l’elemento base del progetto, lo stesso Barthol ha infatti caricato in ognuna delle penne posizionate da lui stesso un file, intitolato “how to”, in cui invita tutti a diffondere la sua iniziativa posizionando altre penne in giro per il mondo. Oggi le istruzioni del dead drops sono visibili anche attraverso dei video, facilmente trovabili su youtube, nonché sul sito internet dell’iniziativa www.dreaddops.com, da cui è inoltre possibile visualizzare una mappa completa sul posizionamento delle penne attualmente esistenti, qualcuna anche in Italia.
La lotta di Hugo Chavez è terminata il 7 marzo 2013. La malattia ha sconfitto il suo corpo ma non la sua anima, che alberga nei cuori del suo “pueblo” venezuelano (almeno di una parte di esso), ne le sue idee, che scorrono come argento vivo nelle vene di alcuni leader latinoamericani. Chavez ha lasciato molte cose ai venezuelani, in primis il “chavismo”, un insieme d’idee e programmi che unisce socialismo, nazionalismo, bolivarismo, anti-imperialismo. Il suo progetto inizia proprio da questo groviglio di ideologie che, attraverso lo sfruttamento “sociale” del secondo giacimento petrolifero del mondo, maggiore fonte di ricchezza del paese, restituisce ad un popolo tormentato da una profonda crisi economica e da una diffusa povertà la speranza che qualcosa sia cambiato. Le immense risorse finanziarie a disposizione e l’enorme consenso avuto dal “pueblo” venezuelano, che considerava Chavez come “uno di loro”, gli hanno permesso di disporre di un potere enorme per poter dar vita a un progetto politico e sociale diverso utile a combattere la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale. L’obiettivo è stato centrato solo in parte, infatti, lo sfruttamento “sociale” del petrolio venezuelano non è servito al paese per uscire da quella crisi profonda in cui si trovava prima di Chavez. Certo alcune azioni hanno permesso al suo “pueblo” (operai, studenti, abitanti di baraccopoli) di essere coinvolto nel processo politico ma, tuttavia, non sono servite a limitare la gigantesca sfera di influenza che ancora appartiene alla borghesia bolivariana e alle alte gerarchie militari. La sensazione è che alcune cose sono state fatte ma molto ancora si poteva fare. Il Venezuela ora è orfano del suo padre della patria, piange questa personaggio assai controverso, dotato di un forte carisma e di una ingombrante personalità, che con disinvoltura e una certa dose di sfrontatezza ha preso per mano un paese disastrato lasciandolo, purtroppo, nelle stesse condizioni in cui lo aveva trovato quando era diventato presidente. Un posto nell’olimpo dei leader latinoamericani, di cui fanno parte Ernesto Guevara, Simon Bolivar, Fidel Castro, Hugo Chavez se lo è certamente guadagnato; altri leader sudamericani carismatici come Evo Morales (il presidente boliviano dei cocaleros) e Josè Mujica (il presidente uruguayano con lo stipendio di € 1.000/mese) sono chiamati al banco di prova del vero cambiamento. Gianluca Migliozzi
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IL PRINCIPE ABUSIVO GENERE: Commedia REGIA: Alessandro Siani SCENEGGIATURA: Alessandro Siani, Fabio Bonifacci ATTORI: Alessandro Siani, Sarah Felberbaum, Christian De Sica, Serena Autieri, Marco Messeri, Salvatore Misticone, Nello Iorio, Lello Musella, Alan Cappelli Goetz
I LATI POSITIVI DELLA fOLLIA IL LATO POSITIVO (Silver Linings Playbook) GENERE: Commedia, Drammatico REGIA: David O. Russell CAST: Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Julia Stiles, Taylor Schilling Lui bipolare, lei farmaco-dipendente. Tra risate e imprevisti, inevitabilmente l'amore sboccia. No, non è il solito film romantico. Dimenticate drammi e piagnistei, perché Il Lato Positivo ( Silver Linings Playbook in originale) è vibrante, intenso, vivo, ricco di sfumature già dai pochi minuti del trailer. Bradley Cooper è Pat, un ex insegnante che deciso a riprendersi la moglie dopo il ricovero in un ospedale psichiatrico, si dedica alla pratica delle buone abitudini fisiche e mentali ( le “silver linings”), per poter essere di nuovo degno di lei. Finché non incontra la vicina di casa Tiffany, anche lei con qualche rotella fuori posto. Galeotta la vicinanza fisica in una gara di ballo, che sprigiona l'attrazione sessuale, ma sopratutto quella mentale tra due persone instabili, fragili, emotive, quelle che la società definisce “fuori di testa”; due persone affini che, per strani scherzi del Destino, si sono imbattute l'una nell'altra. In uscita il 7 marzo, per la regia di David O. Russell, il film è tratto da L'orlo Argenteo delle Nuvole di Matthew Quick ed ha ottenuto ben 8 nomination all'Oscar, guadagnando quello di miglior attrice protagonista per Jennifer Lawrence, talmente emozionata da inciampare nel suo abito Dior al momento di ritirare la statuetta. Non vi è ancora venuta voglia di vederlo? Sappiate che la ciliegina sulla torta è l'immenso Robert De Niro, ormai habituè dei ruoli paterni. Consigliatissimo, in particolare a coloro che credono che non ci sia un modo giusto per poter rimettere assieme i pezzi di qualcosa che si è perso, se non quello dettato dal proprio vero io. Denise Penna
Il fenomeno cinematografico di questa stagione è sicuramente Alessandro Siani che, cil suo “Principe abusivo”, di cui è attore e regista, sta spopolando in tutt’Italia, anche a distanza di un mese dall’uscita ufficiale del film. Principe abusivo non solo sul grande schermo ma anche al botteghino, il film ha incassato oltre 12milioni di euro, divenendo il film italiano più visto in questi primi mesi del 2013, e superando ogni aspettativa persino dell’attore che, quando ha appreso la notizia, è scoppiato in lacrime dalla gioia. Forte del successo, lo scorso marzo ha ripreso il tour, stavolta non per promuovere il film che di certo oramai non ha più bisogno di alcun bigliettino da visita, ma per ringraziare i numerosi fan che gli hanno regalato la vetta delle classifiche dei film più visi, battendo colossi come Tarantino. Noi di What’s up l’avevamo incontrato a febbraio, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Napoli il giorno precedente l’uscita del film. Insieme a Cristian De Sica, aveva raccontato ciò che rendeva speciale l suo film: «La mia è una favola emozionale per far sorridere la gente e per regalare ottimismo, cosa che ultimamente nel cinema d’oggi manca». Per i pochi che ancora non lo sapessero, la pellicola narra della principessa Letizia (Sarah Felberbaum) poco amata dai rotocalchi e dal suo popolo, per riconquistare tutti finge di innamorarsi del povero Antonio De Biase (Siani), maestro nell’arte dello scrocco. Ad aiutarla ci sarà Anastasio, (Christian De Sica) il ciambellano di corte che si scontrerà con gli eccentrici amici di Antonio, tra cui la cugina Jessica (Serena Autieri) di cui finirà per innamorarsi. «Si tratta di una sorta di doppio “Pigmalione” alla George Bernard Shaw– spiega De Sica – Una commedia che si differenzia dal resto che sono al momento in circolazione, in grado di far ridere
EDUCAZIONE SIBERIANA GENERE: Drammatico REGIA: Gabriele Salvatores SCENEGGIATURA: Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Gabriele Salvatores ATTORI: John Malkovich, Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Eleanor Tomlinson, Peter Stormare
Educazione e siberiana, film di Gabriele Salvatore, é uno di quei film che ti fa riflettere sulla vita, su come saremmo diventati se invece di essere nati nella nostra città fossimo nati in luoghi lontani con culture diverse, o se invece di avere la nostra famiglia, ne avessimo avuta una dagli ideali e dalle regole di comportamento completamente diversi. Tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore russo Nicolai Lilin, la storia è ambientata in Russia, all’interno di una comunità che educa i propri figli in maniera molto particolare, istigandoli cioè al crimine. Sotto la guida di nono Kuzja, i giovani siberiano vengono iniziati alle
creando dei personaggi buoni, cosa difficile perché solitamente i comici fanno ridere perché sono un po’ cattivi».Per la prima volta nelle vesti del regista oltre che dell’attore, Siani ha prestato particolare attenzione all’immagine che si dava di Napoli: «Ho fatto togliere i panni stesi dai balconi quando giravo le scene in strada e ho girato con due ragazzi in motorino col casco, perché di Napoli si veda anche e soprattutto il lato bello. Questo film poteva essere girato solo qui, perché se si parla d’amore non c’è città che regga il confronto: il golfo di Napoli è come un boomerang, dopo averlo visto ci torni sempre». «Questa Napoli è la stessa di cui parlava mio padre ne “L’oro di Napoli”», gli fa eco l’amico Cristian, che col più grande complimento lo paragona a suo padre anche per il modo di dirigere, poco tecnico ma in grado di comprendere benissimo gli attori. Infine, uno sguardo al futuro per la nuova coppia del cinema italiano: il progetto di portare il successo del film francese “Quasi amici” a teatro.
rapine e alla condivisione della refurtiva, perché lo scopo ultimo non è quello di arricchirsi, ma quello di sostenere la loro piccola comunità, premurosa con gli anziani e con quelli che definiscono “i voluti da Dio”. Ne è un esempio Xenia, giovane donna con disturbi mentali, figlia del medico locale è sotto la protezione del giovane Kolima, che ne è segretamente innamorato. Kolima finito in carcera, testimonia questo suo sentimento con un ricercato tatuaggio, ed è proprio questo amore che darà una svolta al film. Nonno Kuzja infatti, farà scarcerare Kolima e gli affiderà un compito delicato: quello di trovare colui che ha picchiato ed ha abu-
sato di Xenia. Sarà l’inizio di un nuovo capitolo nella vita del giovane ragazza, che per compiere la missione affidatagli, si arruolerà nell’esercito e finirà per infrangere ogni regola, quella della sua comunità, e quelle di tutto il resto del mondo. Salvatores cerca attraverso il romanzo di Lilin di fare un racconto della Russia tra il 1985 e il 1995, quando dopo la caduta del muro di Berlino si trova a vivere uno dei momenti più duri della sua storia, quella della scomparsa dell’unione sovietica. A fare da sfondo alla realtà storica, i profondi sentimenti di due ragazzi che passano dall’infanzia alla gioventù.
tutti contro tutti Immaginate di stare festeggiando la Comunione del vostro primogenito, allegri ed entusiasti per l’evento, state gustando un lauto pranzo con famiglia e amici, tutto all’insegna del divertimento, ma a conclusione di una giornata altrimenti perfetta, ci mette lo zampino un’altra famiglia che a vostra insaputa, e mentre vi godevate la giornata, occupa casa vostra e cambia serratura, lasciandovi di fatto senza dimora. Questo è quello che succede in “ Tutti contro tutti”, il film d’esordio di Rolando Ravello, apprezzato attore italiano ricordato per aver recitato ne il “Romanzo di un giovane Povero” e “La cena” di Ettore Scola. Oltre che regista, Rolando Ravello interpreta il protagonista della storia, Ago-
stino, padre di famiglia che insieme alla moglie Anna ( interpretata da Kasia Smutniak), il nonno (un esilarante Stefano Altieri) e la famiglia del cognato Sergio (Marco Giallini), sta festeggiando la prima comunione del più piccolo dei suoi figli, Lorenzo. Finita la festa, Agostino rientra a casa per essere travolto dall’amara sorpresa: la sua casa, di cui pagava il fitto a nero, durante la sua assenza è stata occupata da un’altra famiglia, che ha persino cambiato la serratura. Invece di rassegnarsi, Agostino, supportato dal cognato Sergio, decide di piazzarsi con la famiglia sul pianerottolo del suo ex appartamento di periferia. La storia, come ha spiegato Ravello, nasce da una sto-
ria vera accaduta 7 anni fa, quando il vero Agostino lo telefonò in lacrime dopo che gli avevano occupato la casa. Da allora ne è nato prima un lungometraggio teatrale, fortemente voluto da Serena Dandini che, venuta a conoscenza della storia, ha spinto Ravello ed interpretare tutti i personaggi nell’opera “Agostino”, finché la casa di produzione Fandango ci ha fiutato la storia per un film. La commedia è una di quelle che fa p e n s a r e c h e i l c i n e m a italiano ha ancora qualcosa da offrire, che per f a r r i d e r e n o n c ’è b i s o g n o p e r f o r z a d i r i c o rrere a battute volgari e parolacce, ma è una commedia pulita, che sa di buono, e che fa ridere con semplicità.
TUTTI CONTRO TUTTI GENERE: Commedia REGIA: Rolando Ravello SCENEGGIATURA: Rolando Ravello, Massimiliano Bruno ATTORI: Rolando Ravello, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri, Raffaele Iorio, Agnese Ghinassi, Lidia Vitale, Flavio Bonacci, Antonio Gerardi
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Mentre in Italia la stagione di make-up e passerelle richiede un look neutro ed opaco, gli Stati Uniti reclamano i riflettori su di sé. La parola d'ordine: stravaganza! Quindi, a voi tutte voi fashion addicted, ecco due tra le novità più stravanganti targate Usa. Innanzitutto, parliamo di scarpe. Al Fashion Institute of Technology di New York, fino al 18 aprile, sarà possibile visitare Shoe Obsession, una mostra con più di 150 modelli di scarpe che più bizzarre ed eccentriche non si può. Oggetto di desiderio per tutte le seguaci di Cenerentola, provengono da alcune tra le maggiori maison contemporanee: Christian Loboutin, Salvatore Ferragamo, Balenciaga, Alexander McQueen, Bruno Frisoni, Prada, Christian Dior e l'immancabile Manolo Blahnik, che esporrà alcuni dei modelli più ambiti, diventati famosi grazie alla fortunatissima serie “Sex&the City”. Prorio Sarah Jessica Parker, interprete per la serie della protagonista Carrie Bradshaw che dei tacchi alti ne ha fatto uno status symbol, è stata la madrina della serata dì apertura. Per farsi un'idea dei modelli in esposizione, basti pensare alle Lady Pointe, zeppe di 35 cm di Noritaka Tatehana, indossate da Lady Gaga, alle Invisible di Andreia Chaves,( un modello com-
Andrea Camilleri, ancora in vetta alle classifiche con il suo “il tuttomio”, torna in libreria con un novo romanzo, “La rivoluzione della luna”, edito come sempre da Sellerio editori. La marchese Eleonara de Moura, protagonista del libro, è passata alla storia per essere stata il primo governatore donna della Sicilia, a partire dal 16 aprile 1677, per ventisette giorni. Gli stessi giorni che impiega la luna per com-
“Ragazzo da parete” è un romanzo dell’autore statunitense Stephen Chbosky, edito da Sperling & Kupfer, che narra la storia di un adolescente che è tutto fuorché ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale rac-
posto da frammenti di vetro), oppure alle Fetish Ballerine di Loboutin, una sorta di scarpetta di danza in salsa sadomasochista. Last but not least, le creazioni di Nicholas Kirkwood, omaggio ai murales di Keith Haring. Questa stagione Lustrini e glitter non viaggeranno solo in punta di piedi, bensì anche sulle labbra. Il must per le modaiole e le popstar americane è infatti il nuovissimo rossetto adesivo, visto in Italia grazie al programma tv della makeup artist Clio Zammatteo. Il rossetto ha le fattezze di un nastro adesivo: si applica sulle labbra, si inumidisce con dell'acqua e si strappa via in pochi secondi. Il risultato? Stesura a misura di labbra e colore impeccabile e durevole, per ottenere una bocca rossa scintillante, fuxia shocking, ma anche nera, leopardata, paillettata, multicolor, argentata. Non ancora in vendita negli store del nostro paese, è possibile richiederlo online presso la “Violent Lips”, ditta esercente del prodotto. Insomma, se c’è una parola d’ordine in fatto di modo per la prossima stagione, questa è…osare!
piere un’orbita completa. Vedova del Viceré Aniello de Gusman, che in punto di morte nominò suo successore proprio la giovane moglie, Eleonora de Moura, la regina riuscì a conquistare gli isolani, emanando una serie di provvedimenti rivoluzionari per l’epoca, come l’abbassamento del prezzo del pane o l’alleggerimento delle tasse per le famiglie numerose. E’ da questo fatto storico che Camilleri prende spunto per il suo romanzo, che ci trasporta nella Sicilia del 600 attraverso la scrittura solita del papà di Montalbano, quella di quel dialetto
conta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confi-
Denise Penna
“vigatese” che l’ha reso unico e famoso, insieme al tocco di teatralità che contraddistingue i suoi personaggi. Non mancano colpi di scena, suspence, intrighi e note di colore, in quello che oltre ad essere un romanzo, vuole essere soprattutto una sorta di esaltazione della figura della donna, della sua intelligenza e capacità di mostrarsi all’altezza di certi mestieri, che nel 600 come purtroppo ancora oggi, sembrano essere considerati esclusiva dell’universo maschile.
dente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui. Scritto sottoforma di lettere, sono 271 pagine che tengono il lettore inchiodato al libro, a scoprire pagina dopo pagina luci ed ombre che avvolgono la vita del giovane Charlie. All’inizio nelle lettere si affrontano argomenti ordinari per un ragazzo di 14 anni: musica, ragazze, scuola, ma ben presto la trama si infittisce e ci si rende conto che Charlie nasconde in realtà un segreto da far accapponare la pelle, che vi sarà però svelato solo alla fine. Forte del successo, dal libro è stato tratto anche un film, “Noi siamo infinito”, che ha trovato il consenso di critica e pubblico.
Sono passati due anni da quanto la rockstar italiana per eccellenza, Vasco Rossi, ha interrotto bruscamente il tour “Live in Kom 2011” a causa delle difficili condizioni di salute in cui verteva. Ma come una fenice, seguendo la sua massima “vado al massimo” di cui l’artista ha fatto un modo di vivere, è risorto dalle ceneri e torna con 7 nuove date a partire da giugno, per riprendere il tour da dove l’aveva lasciato. Vasco, senza la musica, proprio non ci sa vivere: «Io ho presentato le dimissioni, ma non sono state accettate», ha affermato in un’intervista pubblicata sul suo canale youtube ufficiale. Con il suo solito modo di ironizzare sulla realtà che ci circonda ha continuato: «Ho sentito che ha dato le dimissioni anche il Papa, io non sapevo che potesse dare le dimissioni un Papa, ma se devo essere sincero non avevo mai sentito nessuno dare le dimissioni da rockstar. Quindi diciamo che siamo tutti dimissionari e nel tempo di dimissioni, chi dovrebbe darle non le dà. Insomma, diciamoci la verità, è un mondo così». Il suo ultimo singolo, “L’uomo più semplice” uscito il 21 gennaio e in vetta alle classifiche, parla chiaro: lui è l’uomo più semplice del mondo, ha capito che la vita va vissuta intensamente, perché “oggi siamo vivi, domani chi lo sa”. Ha avuto paura di morire, come ha dichiarato ai microfoni di radio RTL, e questo gli ha ridato la curiosità per la vita, e una promessa: rimanere lucido fino a giugno, garantire ai fan che per quelle 7 date lui ci sarà e il divertimento sarà garantito. Spiega anche le novità del tour, affermando che si, l’idea è quella di riprendere Kom2011, ma la scaletta non sarà la stessa, la voglia di sorprendere sempre è tanta e quindi ci saranno sicuramente delle novità. L’appuntamento è per il prossimo 9 giugno, prima data del tour, tutti insieme per ricordare che “la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia”.
Fino all’11 maggio la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ospita “Non sono solo nuvolette”, mostra sulle origini del fumetto d’autore made in Italy. Cinque gli autori messi in risalto dalla mostra: Guido Crepax, Hugo Pratt, Andrea Pazienza, Francesco Tullio-Altan e Tiziano Sclavi, per un viaggio tra le opere custodite all’interno della biblioteca che per la prima volta apre al pubblico la sua collezione, costruita attraverso le riviste che tra gli anni ’60 e gli ’80 hanno segnato l’evoluzione del nostro fumetto d’autore e la sua affermazione come autonomo genere letterario. Si parte dal capostipite Linus, fondato nel 1965 da Giovanni Gandini, passando poi per Corto Maltese di Hugo Pratt ne “La ballata del mare salato”, vero e proprio precursore del graphic novel, finendo poi con quello che è a tutt’oggi il maggior successo editoriale della stampa a fumetti in Italia: Dylan Dog. Un vero e proprio viaggio che sceglie i cinque autori come prima puntata di una kermesse che si augura di poterne fare molte altre e di mostrare l’intera collezione presente nella biblioteca. Si visita dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 ed il sabato dalle 10.00 alle 13.00
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Quando la vacanza diventa un incubo…
che legge che fa E' ufficiale: dall'11 marzo, l'Unione Europea ha detto definitivamente stop ai test cosmetici sugli animali. Dopo estenuanti attese, la direttiva è entrata in vigore senza ulteriori rimandi e senza eccezioni. Pressioni, petizioni, presidi e proteste, finalmente hanno dato i loro frutti e i cosmetici immessi sul mercato saranno completamente cruelty-free, sia sul prodotto finito che sugli ingredienti che lo compongono. Dall'11 luglio, inoltre, anche le etichette dei prodotti subiranno modifiche, in quanto sarà possibile identificare i nanomateriali della composizione, oltre che i dati di provenienza e distribuzione del cosmetico. Trasparenza e tutela per il consumatore e giustizia per innocenti creature. I metodi alternativi? Numerosi e di gran lunga più efficaci, frutto dell'evoluzione biomedica e biotecnologica, in grado di riprodurre tessuti umani e cellulari in vitro, sui quali operare efficacemente i test. Notevole risultato per le associazioni animaliste che da tempo e senza sosta hanno combattuto per quest'importantissima causa. Dav-
vero un ottimo auspicio, oltretutto, per continuare la lotta contro la sperimentazione animale, purtroppo ancora presente in tutti gli altri ambiti relativi ai test di tossicità per sostanze chimiche e per i medicinali. A questo proposito, la Leal, la lega antivivisezionista, ha lanciato una petizione per impedire definitivamente l’utilizzo degli animali come cavie per gli esperimenti. Partita il mese di maggio del 2012, la petizione si prefigge l'obiettivo di raccogliere un milione di firme in tutta l'Unione Europea entro giugno 2013. Chiunque sia interessato a firmarla o vuole saperne di più, può visitare la pagina web dedicata all’iniziativa all’indirizzo: http://www.leal.it/1-milione-di-firme-per-dire-allacommissione-europea-noi-questa-legge-non-la-vogliamo/ Un piccolo gesto per l'uomo, un grande gesto per la civiltà. Denise penna
Viaggiare si sa, è uno degli svaghi rientro. preferiti da sempre, è stato infatti sti- Eserciterete quello che è un vostro mato che due italiani su tre fanno al- diritto, così come nel 2009 fece una meno una vacanza all’anno, per turista tedesca che dopo aver sofdivertirsi e rilassarsi. Ma che si fa ferto di un'intossicazione alimentare quando questa si rivela un incubo? nel villaggio turistico di cui era ospite, Ecco alcune dritte per tutelarsi! Non fece causa e finì per vincerla. molti di voi sapranno che esiste il Negli anni successivi una serie di sentenze hanno am“danno da vacanza pliato la casistica rovinato”, se ne Se siete stati vittime per "danno da vaavete sentito già di episodi che hanno parlare ma non influenzato negativamente canza rovinata" includendo lo avete idea di cosa si il vostro soggiorno, siete smarrimento del tratti nello specifico sempre in tempo a far bagaglio, le omesse questa è l'occavalere le vostre ragioni verifiche meteorosione giusta per salogiche, e molto perne di più. La normativa in materia turistica pre- altro ancora. Più recentemente il Trivede la possibilità di ricevere un in- bunale di Napoli ha accolto per la dennizzo nel caso in cui, per motivi prima volta la richiesta di risarciindipendenti dalla nostra volontà, mento formulata da un gruppo di tunon sia stato possibile sfruttare risti nei confronti del tour operator come occasione di relax e diverti- Wecantour, cui spetterà il risarcimento la vacanza acquistata presso mento di 1300 euro cadauno. Nel un tour operator con la formula del 2009, i malcapitati giunsero a Zanzi"tutto compreso". Se siete stati vit- bar per alloggiare in un lussuoso retime di episodi che hanno influen- sort ma si ritrovarono invece in un zato negativamente il vostro vero e proprio cantiere. La sentenza soggiorno, siete sempre in tempo a del febbraio scorso si pone come il far valere le vostre ragioni, la regola primo caso di causa collettiva in made seguire è solo una: comunicare in teria turistica riconosciuto dalla giuloco all'organizzatore il problema e risprudenza italiana. Non ci resta che avere la premura di inviargli una rac- augurare buon viaggio a quanti di voi comandata con avviso di ricevi- sono in partenza, e good luck! antonio Navarra mento entro 10 giorni lavorativi dal
Amsterdam: i canali compiono 400 anni
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I canali di Amsterdam compiono 400 anni e per l’occasione la città si prepara a miriadi di festeggiamenti durante tutto l’anno, all’insegna del colore, dell’allegria e del senso di libertà che caratterizza la città. Se siete quindi in procinto di organizzare una vacanza, o volete approfittare di qualche last minute, il nostro consiglio cade sicuramente sulla capitale olandese. Spesso ricordata soprattutto per la liberalizzazione delle droghe leggere e per il celeberrimo quartiere a luci rosse, la città offre molto di più: prendete fin da ora nota per il 30 aprile, quando come ogni anno si festeggerà il “queen day”, il giorno della regina. Unica regola: indos-
What’s up
sare un accessorio o un capo di abbigliamento arancione, colore che, come è sempre stato il verde per San Patrizio in Irlanda, simboleggia il giorno della regina ad Amsterdam, e partire poi alla volta del divertimento. Gli stessi canali ogni anno si trasformano in un gigantesco tappeto arancione di barche stracolme di gente. Un’altra iniziativa interessante è sicuramente Chambres des Canaux, un percorso itinerante nelle pittoresche vie della città dove le abitazioni pri-
vate, a turno, si trasformeranno in atelier e gallerie d’arte aprendo le porte a turisti e visitatori.Ma non finisce qui, ad Amsterdam è immancabile una visita al museo di Van Gogh, osservare gli artisti di strada a Piazza Dom e scattare una foto davanti al bellissimo palazzo reale, non dimenticando ovviamente di entrare in uno dei tanti coffe shop presenti in città. antonio Navarra
Magazine giovane Testata iscritta nella sezione per la stampa ed informazione del tribunale di Roma in data 14.10.2003 al n. 440/2006 Direttore Responsabile Dorotea De Vito In redazione Gianluca Migliozzi ugo Rossolillo Contatti Website: www.uozzap.com E-mail: dora.devito@uozzap.com redazione@uozzap.com Distributore s.e.R. srl Via Domenico De Roberto, 44 80143 Napoli Stampa Centro Offset Meridionale s.r.l. Caserta Editore helpsos soc. Coop. P.zza di San Giovanni in Laterano 18/b 00184 Roma
7 Numerose assunzioni sono aperte in vista dell’ Expo 2015, l’ Esposizione Universale di natura non commerciale nata a Londra nel 1851. Ecco un breve elenco delle offerte di lavoro attive: nWEB DEVELOPMENT SPECIALIST La ricerca è rivolta a laureati in Ingegneria Elettronica che abbiano maturato un’esperienza di almeno 3 anni in aziende telco/ip con responsabilità di area tecnologica e di prodotto o in alternativa candidati diplomati che abbiano una esperienza equivalente decennale maturata in aziende telco/ip. nSPECIALISTA SICUREZZA CANTIERE Si selezionano laureati in Ingegneria o Architettura con almeno 3-5 anni di esperienza all’interno di aziende di costruzione o in stazioni appaltanti (strade, infrastrutture, edili, impianti
Sono attivi 3.300 tirocini rivolti a disoccupati, nell’ambito del progetto AMVA, da Italia Lavoro nel settore del lavoro artigianale. AMVA – Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale è un Programma promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e attuato da Italia Lavoro con il contributo dei PON del Fondo Sociale europeo 2007-2013 che intende promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato, per incrementare i livelli occupazionali dei giovani nel mercato del lavoro italiano. In particolare l’obiettivo è quello di sostenere e diffondere gli strumenti volti a favorire la formazione on the job e l’inserimento occupazionale di giovani che si trovano nello stato di svantaggio. L’attività si realizza attraverso un’azione integrata tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione. Tra le azioni previste dal progetto rientra la sperimentazione di un modello per formare giovani all’interno di “Botteghe di Mestiere”, ovvero aziende o aggregati di imprese impegnate nei comparti produttivi propri della tradizione italiana, individuate mediante un avviso pubblico nel numero di 110 in altrettante province, in grado di favorire la trasmissione di competenze specialistiche verso le nuove generazioni, rafforzare l’appeal dei mestieri tradizionali, favorire il ricambio generazionale e stimolare la nascita di nuova imprenditoria, e lo sviluppo di reti su base locale, attraverso l’attivazione di percorsi sperimentali di tirocinio. Ogni Bottega attiverà complessivamente 3 cicli di tirocini per disoccupati, per una durata complessiva di 18 mesi, con l’inserimento di 10 risorse per ciclo, per un totale di ben 3.300 stagisti (30 per le 110 province) che beneficeranno di un periodo di formazione lavoro in azienda della durata di 6 mesi con una borsa mensile
di 500 Euro. COMPARTI PRODUTTIVI I tirocini per disoccupati o inoccupati saranno attivati nell’ambito dei comparti produttivi tessile /abbigliamento /calzaturiero, ristorazione, pasticceria, panificazione, benessere e costruzioni. I candidati devono essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di altro Stato con regolare permesso di soggiorno, godere dei diritti civili e politici, avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, avere assolto l’obbligo scolastico e trovarsi nello stato di disoccupazione o inoccupazione. Gli aspiranti tirocinanti interessati a partecipare alle attività di Bottega di Mestiere dovranno far pervenire domanda di iscrizione a Italia Lavoro, entro il 28 marzo 2013, unicamente attraverso il sistema informatico predisposto, selezionando la Bottega di interesse e registrandosi. Per maggiori informazioni relative ai tirocini attivati da Italia Lavoro, vi invitiamo a visitare la pagina dedicata, dove è possibile prendere visione degli Avvisi pubblici destinati ad aziende e tirocinanti, delle graduatorie delle aziende ammesse al progetto e di modifiche e integrazioni.
ecc.), in alternativa candidati diplomati (Perito o Geometra) che abbiano una equivalente esperienza decennale maturata in ruoli analoghi. nSPECIALISTA GESTIONE CONTRATTI I candidati ideali sono laureati in Ingegneria o Materie Giuridico-Economiche con almeno 5-7 anni di esperienza all’interno di contesti pubblici o privati operanti nelle grandi opere, in ruoli di supporto al RUP o nel project management/control dell’opera; in alternativa candidati diplomati (Perito o Geometra) che abbiano una equivalente esperienza decennale maturata in ruoli analoghi e in contesti pubblici o privati operanti nelle grandi opere. nCOUNTRY OFFICER OFFICIAL PARTICIPANTS
Si ricercano candidati che abbiamo conseguito una laurea specialistica (preferibilmente un master di specializzazione) e che abbiano maturato un’esperienza di 1-3 anni presso enti e organizzazioni internazionali (preferibilmente operanti nell’ambito della cultura, dell’alimentazione, della cooperazione internazionale). nMARKETING SPECIALIST La selezione è riservata a laureati in Economia e Commercio, Ingegneria Gestionale, titoli o esperienze equipollenti con almeno 3/5 anni di esperienza in ruoli analoghi. nSPECIALISTA LAVORI (CONTABILIZZAZIONE E CONTROLLO SAL) Tra i requisiti diploma di Geometra o Perito Edile ed esperienza
Fa ancora molto discutere la legge Fornero in materia di stage e tirocini, le cui linee guida hanno cercato in maniera seppur alquanto vaga, di vietare i contratti di stage che prevedono prestazioni non retribuite, e stabilito che venga invece corrisposto a ciascun tirocinante uno stipendio minimo di 400euro. Situazione molto diversa da quella che ha invece accompagnato gli stagisti negli ultimi anni, per i quali lo statuto non prevedeva l0obbligo di alcuno stipendio, neppure sottoforma di rimborso spesa. Fatto ovviamente salva l’autonomia di alcune Regioni italiane, che avevano fissato un livello base di compenso per i tirocini che, però, ha valore soltanto entro i confini regionali. La riforma del mercato del lavoro proposta dal ministro del Welfare Elsa Fornero la scorsa estate ha introdotto per gli stage “una congrua indennità, anche in forma forfettaria, in relazione alla prestazione svolta”. Due mesi fa doveva esserci l’approvazione definitiva, dell’ammontare del rimborso e della legge, ma qualcosa è andato storto, procediamo con ordine: L’11 dicembre 2012 la Corte di Cassazione con una sentenza stabilisce che è materia esclusiva delle Regione, e non dello Stato, quello di tramutare in legge le indicazioni che la legge Fornero ha inteso dare per la regolamentazione dei contratti dei tirocinanti. Cosa significa in poche parole? Che perché queste linee guida diventino legge, ogni regione deve prima riunirsi, formulare ed appro-
analoga di 8/10 anni in enti pubblici. nTECHNICAL PRODUCT MANAGER SAFE CITY E MOC/RESPONSABILE DI PRODOTTO SAFE CITY E MOC TECHNICAL PRODUCT MANAGER E-COMMERCE & E-PAYMENTRESPONSABILE DI PRODOTTO Le risorse desiderate sono laureati in Ingegneria Informatica o Elettronica con 5/10 anni di esperienza in posizioni analoghe. nBUSINESS DEVELOPMENT SPECIALIST Si richiedono laurea in Economia e Commercio, Ingegneria Gestionale, titoli o esperienze equipollenti e almeno 5/8 anni di esperienza in ruoli analoghi. Gli interessati possono candidarsi visitando la pagina lavora con noi di Expo Milano
vare una legge ad hoc, solo quando tutte le ragioni abbiano fatto ciò, allora si potrà parlare di legge a tutti gli effetti. Il problema è che le modalità e i tempi in cui questo dovrebbe accadere, non sono stati stabiliti, e in Italia si sa, queste cose vanno per le lunghe. Le nuove linee guida sui tirocini introdurebbero anche altre importanti novità sui limiti di tempo. Gli stage standard non potranno durare più di 6 mesi, il reinserimento non più di un anno e lo stage riservato ai disabili non più di due anni. Inoltre non si potrà realizzare più di un contratto di stage presso la stessa azienda e verrà fissato un tetto massimo al numero di stagisti in proporzione alle dimensioni della società. Una situazione che si presenterebbe del tutto nuova e che nel complesso farebbe esultare milioni di italiani, in balia di un’esperienza la cui utilità a volte è anche dubbia, che serve solo ad ottenre qualche punto di credito all’università. Se invece le Regioni facessero effettivamente l’intero iter legislativo, ci si troverebbe davvero di fronte alla possibilità per migliaia di studenti o laureati, di mettere in pratica un’esperienza altamente formativa (diciamo la verità, nessuno paga qualcuno 400euro per fargli fare le fotocopie, attualmente destino di numerosi stagisti). Certo c’è il rischio che le Regioni avendo autonomia in materia, decidano di non legiferare, ma ci auguriamo non sia cosi.