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«Vivere bene – Saggi» CELLULITE STOP


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Antonio Stamegna con

Johanna Rossi Mason

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Le domande e le risposte essenziali per conoscerla, prevenirla, combatterla


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Fotocomposizione: Redigraf – Roma Stampa: La Moderna – Roma Copyright L’Airone 2011 © E.G.E. s.r.l. – Roma www.gremese.com

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, registrata o trasmessa, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, senza il preventivo consenso formale dell’Editore. 978-88-6442-090-5


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Indice Introduzione di Antonio Stamegna ...........................................................

Ringraziamenti Definizione

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Diamo un nome al nemico

Diagnosi

........................................................................... 25

Adesso so chi sei

Alimentazione e cellulite ........................................... 45 Bellezza in punta di forchetta

Anatomia

....................................................................... 75

Come siamo fatte

Ormoni

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Un’orchestra che non deve avere stonature


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Esercizio fisico

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Mi piace se ti muovi, mi piace quel che muovi e allora... muovi!

Terapia

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Le diverse armi che possiamo mettere in campo

Diete anticellulite

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Nemici e alleati degli odiosi cuscinetti Dieta Detox, Dieta cronometabolica iposodica ipoinsulinemica, Dieta cronometabolica iposodica ipoinsulinemica con pranzo al bar, Dieta di recupero o del giorno della lipocavitazione 1, Dieta di recupero o del giorno della lipocavitazione 2, Dieta per palestra a pranzo, Dieta in gravidanza (1째 trimestre)

Test: che cellulite hai e come curarla .......................... 133 Conclusioni ...................................................................... 137 Gli autori ........................................................................ 138


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A Virginia, che sogna A Erasmo, che si appassiona A Maria, che ancora non so com’è A Valeria che me li ha dati (A.S.) A mia figlia Grace che ispira tutto ciò che faccio (J.R.M)

Che giova a un uomo guadagnare il mondo intero se perde la sua anima? (Vangelo di Marco 8,36)


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Introduzione

Quasi tutte le donne hanno la cellulite o credono di averla. Nei paesi avanzati, dove si presta attenzione al benessere, allo stare in forma e all’apparire, la cellulite ha un forte impatto sulla popolazione femminile. Di ciò si ha conferma da migliaia di siti internet con blog e forum dedicati all’argomento, dall’aumento esponenziale delle offerte riguardanti prodotti anticellulite, dalle innumerevoli apparecchiature e trattamenti anticellulite apparsi negli ultimi anni, dalle centinaia di foto sulle riviste femminili di donne belle e famose “scoperte” con l’odiata ma democratica buccia d’arancia. Provate, se non lo avete ancora fatto, a cliccare la parola cellulite sul vostro pc: si aprirà un mondo di offerte di prodotti e di indicazioni terapeutiche, di indirizzi di centri estetici o di chirurghi estetici, di trattamenti “veramente” efficaci e di novità provenienti da tutto il mondo. Una sorta di mondo parallelo, che non sembra risentire nemmeno della crisi economica. Eppure, anche per la cellulite c’è la crisi. Una crisi legata alla disillusione di migliaia di donne a cui è stata offerta negli anni tutta una serie di terapie tanto illusorie quanto costose, e che hanno contribuito ad allontanare molte di queste donne dalla ricerca del miglioramento estetico. Una sorta di resa al cuscinetto.

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È possibile eliminare la cellulite? La cellulite non si elimina, tranne nei rari casi in cui è dovuta alla contemporanea combinazione dei tre elementi sfavorevoli: alimentazione sbagliata, poco movimento e assunzione della pillola estro-progestinica. Ebbene, in questi casi, in una giovane donna che non abbia contro di lei una genetica sfavorevole, la cellulite si può eliminare. Nella grande maggioranza degli altri casi la cellulite si può solo ridurre, anche se di molto, per fare riacquistare alla pelle il giusto tono e la giusta età. Quante volte mi capita di visitare donne molto ben curate che mostrano meno dei loro anni, ma che hanno cosce e gambe di una donna anziana! Qual è l’obiettivo in questi casi? Rendere il giusto tono, ridurre i cuscinetti di grasso e ridare l’armonia all’intero corpo. Come si fa? Leggendo questo libro potrete capirlo. Di certo non occorre la chirurgia estetica né c’è bisogno di un salasso economico. Neanche di fare la fame né di stare a dieta per tutta la vita o di ammazzarsi in palestra. Magari di aggiustare alcune abitudini sbagliate che ora si manifestano sotto forma di cellulite ma che, se protratte nel tempo, potrebbero condurre all’insorgenza di vere patologie. Ecco il punto: la cellulite come sintomo di qualcosa che non sta funzionando a dovere. Non solo, dunque, l’effimera ricerca di un miglioramento estetico, ma la necessità di ottimizzare la funzione dei diversi organi e apparati coinvolti, in modo da potenziare l’intera salute del nostro organismo e, al tempo stesso, ottenere dei risultati estetici davvero evidenti e, soprattutto, duraturi. Da quando mi occupo dell’estetica del corpo, ho notato che è più facile convincere una donna a perdere peso perché in quel modo riduce la sua cellulite, piuttosto che ricordarle i rischi dell’aumento del peso. – 10 –


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INTRODUZIONE

Insomma, la motivazione estetica è molto forte nelle donne e deve poter diventare lo spunto per migliorare la salute, per ritardare il processo di invecchiamento cellulare, per ridurre le problematiche infiammatorie e vascolari tipiche dell’età avanzata. In una parola, per fare prevenzione.

Dr. Antonio Stamegna Endocrinologo Presidente della Società Italiana di Endocrinologia Estetica

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Ringraziamenti

Ci sono percorsi non sempre lineari nella nostra esistenza, cose che evolvono o si bloccano nonostante i progetti che facciamo. Questo libro ne è un esempio. Conosco il dottor Stamegna da anni, lo avevo intervistato e invitato più volte in televisione come esperto, è un medico attento con un’ottima capacità di spiegare anche concetti complessi. A un certo punto abbiamo pensato di scrivere insieme un libretto di istruzioni, da lasciare in studio per le pazienti. L’idea era di un percorso semplice, con domande e risposte. Abbiamo quindi cominciato a parlare, e le risposte del dottore facevano nascere altre domande e altre risposte ancora. Ci siamo ben presto resi conto che non sarebbe stato possibile essere esaurienti in sei, otto pagine e abbiamo lasciato che il progetto crescesse, lievitasse, vivesse di vita propria. Abbiamo sciolto la riserva e siamo andati avanti sino a che non abbiamo ritenuto di avere risposto in maniera adeguata alla maggior parte degli argomenti. Alla fine il nostro piccolo progetto ha preso le sembianze di questo libro, che crediamo utile a tutte le donne che vogliano capire meglio i meccanismi di quello che viene alle volte definito, in maniera semplicistica, un inestetismo. Nonostante la cellulite, che colpisce la maggior parte delle donne in età fertile, non sia una vera e propria malattia, di certo è segno di uno squilibrio e di una sofferenza del metabolismo generale e non può essere trattata efficace-

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CELLULITE STOP mente se non con l’attenta supervisione di un medico che valuti parametri più generali. Meccanismo che il dottor Stamegna spiega con dovizia di particolari nelle nostre conversazioni. Nella stesura delle domande mi sono fatta aiutare anche da amiche e colleghe, proprio per non trascurare alcun aspetto. Ringrazio quindi la giornalista Ida Macchi che mi ha ricordato alcune delle credenze più ricorrenti e i luoghi comuni sulla cellulite, Cecilia Lulli che mi ha affiancata nella revisione e mia figlia Grace per la pazienza avuta in questi mesi. Ringrazio in particolare mia madre che mi ha trasmesso un DNA a basso rischio di cellulite. Infine ringrazio l’editore Gremese che ha abbracciato con entusiasmo questo progetto.

Johanna Rossi Mason

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Definizione Diamo un nome al nemico

Se la parola cellulite indica esattamente ciò che le donne intendono, e cioè l’aspetto a buccia d’arancia in particolari zone del corpo, a livello scientifico questo termine viene spesso sostituito o affiancato da voci che sottintendono la natura fisiopatologica dell’inestetismo. In questo testo non ci interessa dare nozioni scientifiche né tanto meno annoiare le lettrici con discussioni riguardanti il termine scientifico più adatto a indicare la cellulite; ci soffermiamo però sulla definizione più a lungo utilizzata, che è Pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, solo per sottolineare che la cellulite ha un’evoluzione, esteticamente peggiorativa, indicata dai tre diversi termini. La cellulite è inizialmente edematosa, a intendere che è la componente liquida quella prevalente, come avviene nelle giovani donne in rapporto alla produzione o assunzione di estrogeni. Questa è la fase in cui la cellulite è reversibile, non solo migliorabile, ma è anche la fase iniziale di un processo comunque evolutivo: occorre cominciare a darsi da fare. Quando la permeabilità dei capillari è aumentata, non solo per effetto degli estrogeni, ma anche per scarsa attività fisica e per errori alimentari, soprattutto in coloro che hanno familiarità per patologie vascolari e microvascolari, allora la componente edematosa peggiora, innescando e

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CELLULITE STOP mantenendo un’alterazione del microcircolo alla quale fa seguito una reazione fibro-sclerotica: la cellulite si aggrava e si rende manifesta attraverso dei noduli più o meno grandi che danno alla cute soprastante un aspetto irregolare (“a materasso”). In questa fase la cellulite è solo migliorabile e lo è in base allo stadio di appartenenza. Cellulite, un incubo per quasi tutte le donne. Ma sono davvero così tante a soffrirne? Chi soffre di più di questo problema? La cellulite colpisce prevalentemente il sesso femminile. Inoltre, la razza bianca è la più predisposta con un’incidenza che, considerando tutte le varie tipologie, è stimata intorno all’80%, quindi decisamente alta. Maggiormente interessate sono poi le popolazioni del Nord: le motivazioni vanno cercate in un regime alimentare in cui si preferiscono i grassi ai carboidrati complessi e ai vegetali e si eccede nel consumo di alcolici. Ho già un’altra domanda da farle, dottore: la cellulite è una malattia o un inestetismo? È importante comprendere questa differenza, perché da questa si capisce anche chi se ne può occupare. Sappiamo infatti che molti trattamenti per la cellulite si svolgono in centri estetici, luoghi per il benessere, mentre solo poche donne si affidano all’operato di un medico. La questione è di grande importanza. La cellulite, anche qualora non fosse ritenuta una malattia, è senza dubbio il segno che qualcosa non sta funzionando a dovere. Sebbene nella sua fase iniziale, edematosa, la cellulite può trovare beneficio anche da semplici massaggi linfodrenanti, non bisogna sottovalutare le cause alimentari e di stile di vita che possono averla causata. In questo – 16 –


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DEFINIZIONE modo, non solo si soddisfa la ricerca del risultato estetico, ma si curano le cause che, se non evidenziate e protratte nel tempo, possono minare la salute dell’intero organismo. Dunque, la cellulite come segno iniziale di una patologia più complessa? Già. Le donne con cellulite presentano dei parametri metabolici e ormonali nonché stili di vita e abitudini alimentari comuni che, se non corretti, possono facilitare lo sviluppo di patologie metaboliche, soprattutto in coloro che hanno una familiarità per diabete, ipotiroidismo, dislipidemia e ipertensione arteriosa. TAB.

1 CARATTERISTICHE COMUNI ALLE DONNE CON CELLULITE

• Da sempre a dieta con perdite di peso seguite da nuovi aumenti ponderali, • praticano scarsa o inadeguata attività sportiva, • distribuiscono male le calorie giornaliere (eccesso a cena), • presentano stress da iperattività lavorativa, familiare, relazionale, • avvertono un forte bisogno di carboidrati e zuccheri semplici (sintomo di stress), soprattutto nel dopocena, • hanno una riduzione della massa muscolare e aumento della massa grassa, • hanno problemi circolatori e ritenzione, • soffrono di problemi intestinali (gonfiore, stipsi, colite), • sono anemiche e ipotese, • presentano ridotti livelli di ormoni tiroidei in circolo. Da: Antonio Stamegna, La cellulite, Padova, Piccin, 2008

Eppure ci sono donne che hanno la cellulite che, seppure non più giovanissime, godono di buona salute. Molte donne che godono di buona salute assumono

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CELLULITE STOP farmaci per la pressione arteriosa o per il colesterolo alto o antidiabetici orali, soprattutto dopo la menopausa. Godere di buona salute significa anche non dovere assumere farmaci. Ci sono poi donne in perfetta forma fisica che hanno la cellulite, ma spesso, in rapporto all’età, si può trattare di rilassamento cutaneo per un fisiologico invecchiamento del tessuto connettivo di sostegno o per ipotono muscolare della regione sottostante; pensiamo alle giovani modelle o attrici spesso “paparazzate” in pose che svelano celluliti inattese. Da quanto dice, ogni donna che ha la cellulite dovrebbe farsi visitare da un medico. Esiste uno specialista per la cellulite? Come nei casi di patologie multifattoriali, non esiste uno specialista, ma diversi specialisti, ognuno in grado di valutare una parte del problema. Questo tuttavia rappresenta anche un problema. Infatti, cosa fa una donna che ha la cellulite? Va dal dietologo/nutrizionista per perdere peso, dal medico estetico o dal centro estetico per effettuare un trattamento anticellulite e, spesso, è già in cura dall’endocrinologo per problemi inerenti la tiroide; se avesse problemi vascolari avrebbe bisogno anche dell’angiologo. Tutto ciò comporta un discreto dispendio di tempo e di denaro che alla lunga può risultare scoraggiante. Su, mi dia una speranza. Va bene, proviamoci. Le suggerisco allora una domanda: è possibile individuare un solo maggior responsabile della cellulite? Un solo colpevole da identificare e tenere sotto controllo?

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DEFINIZIONE

TAB.

2 CHI SI OCCUPA DI CELLULITE

Medico estetico Estetista Dietologo Nutrizionista Dermatologo Chirurgo estetico Endocrinologo Angiologo Omeopata Naturopata

Approvo la domanda e la faccio mia. Abbiamo bisogno della formula! Una formula matematica? Proprio così: una formula matematica per svelarci il colpevole. Sono tutt’orecchi, ma la prego, facciamo capire anche a chi in matematica non è proprio un asso. Non si preoccupi, la formula è semplice: (grasso + acqua) – muscolo = cellulite In questa formula, il grasso e l’acqua rappresentano gli elementi negativi, pro cellulite, il cui aumento causa una maggiore evidenza della cellulite, che sarà più edematosa se prevale la ritenzione di acqua o maggiormente adiposa se prevale il grasso; il muscolo, intendendo il tono muscolare sottostante le zone solitamente colpite dalla

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CELLULITE STOP cellulite, rappresenta invece un elemento positivo, anticellulite, la cui riduzione facilita l’insorgenza della cellulite e del rilassamento cutaneo, mentre la sua aumentata tonicità ne ritarda la comparsa o rallenta la sua progressione verso gli stadi più avanzati. Abbastanza chiaro, ma sembra difficile che possa esserci un unico colpevole se si parla di tre diverse componenti. E invece vedrà che è proprio così. Il grasso: cosa provoca l’aumento del grasso? Un introito calorico in eccesso rispetto al fabbisogno energetico. Ma non dimentichiamo che qui stiamo parlando di grasso superficiale, che non sempre risponde alle diete ipocaloriche; per questo motivo, molte delle donne che si mettono a dieta per ridurre il grasso e la cellulite nelle zone che vanno dalla vita in giù, perdono peso e grasso soprattutto al volto e al seno dove non vorrebbero. L’acqua: cosa provoca l’aumento dell’acqua nei tessuti? In generale, l’assunzione di pasti copiosi, l’eccesso di grassi e di sale, mangiare dolci dopo cena, l’uso di farmaci, la sedentarietà. Il muscolo: cosa provoca la riduzione del tono muscolare? Non solo una scarsa attività fisica, ma anche un errore alimentare molto diffuso rappresentato dal fatto che si tende a mangiare di più la sera a cena; per questo motivo si perde tono muscolare di giorno e aumenta il grasso la sera: il peso può anche non aumentare, ma l’intera figura si trasforma per l’eccesso di grasso che nasconde le forme.

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DEFINIZIONE TAB.

3 LE TRE VARIABILI DELLA FORMULA

Acqua

se aumenta, la cellulite peggiora

Grasso

se aumenta, la cellulite peggiora

Muscolo

se aumenta, la cellulite migliora

Ho capito. Alla fine è sempre una questione di dieta. Troppo semplice e scontato. No. Vedrà che non occorre fare alcuna dieta, o meglio, nessuna dieta intesa nel senso classico delle diete affamanti e deprimenti. Non abbiamo ancora scoperto il colpevole, abbiamo ristretto la cerchia dei sospetti. Prima di procedere devo necessariamente fare qualche passo indietro. Come nei film gialli. Proprio così. La cellulite è una malattia che interessa l’ipoderma, quella zona prevalentemente adiposa localizzata tra il derma (l’interfaccia della pelle verso l’esterno) e il muscolo. In particolare, la cellulite si localizza in zone piuttosto tipiche come glutei, cosce e fianchi, ma in alcuni casi l’alterazione di questo tessuto si manifesta anche all’altezza di addome e braccia. In questo tessuto intermedio aumenta sia il numero che la dimensione delle cellule adipose. Oltre a ciò, è spesso presente una riduzione del tono dei muscoli sottostanti e una minore vascolarizzazione della regione interessata. Insomma, si riduce la circolazione sanguigna (che porta ossigeno, nutrienti e ormoni ai tessuti) e linfatica (che allontana le scorie): il microcircolo diventa inefficiente, porta meno nutrienti e allontana meno scorie. Quando l’irrorazione sanguigna si riduce arrivano a destinazione minori quan-

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CELLULITE STOP tità di ormoni, alcuni dei quali hanno proprio la funzione di sciogliere i grassi ed eliminarli. TAB.

4 CAUSE DI RIDOTTA OSSIGENAZIONE

Anemia Ipotensione arteriosa Problemi del microcircolo Scarsa attività fisica

Quindi l’insorgenza della cellulite è un meccanismo alquanto complesso. Esatto, è un insieme di sfortunate circostanze: insorge in donne predisposte per motivi genetici, magari ne ha sofferto la nonna, la madre, una sorella o una zia e, su questa base, si inseriscono le cause che conducono all’aumento del grasso superficiale o della ritenzione o della riduzione del tono muscolare.

TAB.

5 LA CELLULA ADIPOSA NELLE REGIONI INTERESSATE

DALLA CELLULITE

Riduzione dell’apporto di O2 con il sangue Metabolismo anaerobico Produzione di acido lattico (dolore alla pressione) Ridotta funzione della membrana cellulare = Disattivazione dei recettori di membrana = Mancata risposta agli stimoli lipolitici Si perde grasso dove non si vorrebbe

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DEFINIZIONE E, a questo punto, abbiamo la cellulite? L’aspetto a “buccia d’arancia” segnala la presenza della cellulite e, dunque, di qualcosa che al di sotto di quella zona comincia a non funzionare bene. Possiamo dire che in quella zona c’è un rallentamento metabolico, che provoca l’aumento del grasso e un rallentamento del deflusso linfatico che a sua volta provoca l’aumento del ristagno di acqua e di scorie. Sarà compito del medico stabilirne le cause. Lei continua a parlare di cause, ma non stavamo cercando un unico colpevole? Diciamo che ogni tanto confondo le acque per non svelarlo subito. Il nostro percorso è appena iniziato!

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