Gran Torino (2008) (GRAN TORINO)
di Clint Eastwood
vicini di casa sono ormai quasi tutte morte, oppure si sono trasferite altrove e sono state sostituite da immigrati provenienti dal Sudest asiatico, che lui disprezza. È pieno di risentimento per quasi tutto quello che vede intorno a sé: le grondaie spioventi, i prati incolti e pieni di vegetazione, le facce di stranieri che lo circondano, le bande senza meta di adolescenti hmong, latinoamericani e afroamericani che pensano che tutto il quartiere sia
che non erano mai riaffiorati dai tempi della guerra.
loro, il modo in cui i suoi figli sono diventati dei perfetti estranei. Fino alla notte in cui qualcuno cerca di rubargli la sua Gran Torino del ’72, ancora splendente e scintillante come il primo giorno. L’autore del tentato furto è proprio il suo vicino di casa, il timido adolescente Thao, costretto da una banda di teppisti asiatici. Walt affronta la banda e diventa suo malgrado l’eroe del quartiere, soprattutto per la madre di Thao e per la sorella più grande, Sue, che insistono affinché il ragazzo si metta a lavorare per Walt. Nonostante all’inizio l’uomo non voglia avere nulla a che fare con quelle persone, alla fine cede e assume il ragazzo per alcuni lavoretti, dando il via a un’amicizia improbabile che cambierà le loro vite. Attraverso l’incessante gentilezza di Thao e della sua famiglia, Walt comprende alcune verità sulle persone che gli vivono accanto. E su se stesso. Quelle persone, rifugiati dal passato terribile, hanno molte cose in comune con Walt, più di quante l’uomo abbia con la sua famiglia, e gli rivelano aspetti del suo animo
insieme a molte famiglie hmong, la quasi sconosciuta razza del Laos e di altre parti dell’Asia che si è alleata con gli USA durante la guerra del Vietnam. La famosa Gran Torino è un vero veicolo giunto da Vernal nello Utah. Era molto ben tenuta e funzionante; sono state fatte solo un paio di modifiche, come per esempio sostituire i paraurti e qualche altra piccola cosa, e poi è stata lucidata. La produzione ha acquistato la macchina e l’ha portata nel Michigan per le riprese. Nonostante la sceneggiatura inizialmente fosse ambientata a Minneapolis, Eastwood ha pensato che il passato di Walt come meccanico automobilistico per cinquant’anni avrebbe trovato uno sfondo più adeguato se fosse stato residente a Detroit, nel Michigan. Le riprese si sono svolte nei quartieri di Royal Oak, Warren e Grosse Point, e nell’ex quartiere benestante di Highland Park. Un esempio delle innovazioni di Eastwood è un monitor wireless portatile che si è fatto costruire su misura per consentire la massima efficienza
Gran Torino è arrivato alla compagnia di produzione di Eastwood, la Malpaso, dallo sceneggiatore esordiente Nick Schenk, che aveva scritto il copione ispirandosi a una storia che aveva elaborato insieme a Dave Johannson. Originario del Minnesota, Schenk ha tratto ispirazione dal tempo che aveva trascorso lavorando in fabbrica
Soggetto: Dave Johannson, Nick Schenk – Sceneggiatura: Nick Schenk – Fotografia: Tom Stern – Musica: Kyle Eastwood, Michael Stevens – Montaggio: Joel Cox, Gary D. Roach – Scenografia: James J. Murakami – Costumi: Deborah Hopper – Suono: Walt Martin – Produzione: Clint Eastwood, Robert Lorenz e Bill Gerber per Warner Bros./Village Roadshow Pictures pres./Double Nickel Entert./Malpaso Prod. – Distribuzione: Warner Bros. – Origine: USA – Durata: 115’. ◗ Interpreti e personaggi: Clint Eastwood (Walt Kowalski), Bee Vang (Thao), Ahney Her (Sue), Christopher Carley (padre Janovich), Brian Haley (Mitch Kowalski), Geraldine Hughes (Karen Kowalski), Brian Howe (Steve Kowalski), Dreama Walker (Ashley Kowalski), William Hill (Tim Kennedy), John Carroll Lynch (Martin, il barbiere), Brooke Chia Thao (Vu), Chee Thao (la nonna). La voce italiana di Clint Eastwood è di Michele Kalamera. Vincitore del David di Donatello 2009 come miglior film straniero. ◗ Il soggetto: Meccanico in pensione, Walt Kowalski riempie le sue giornate facendo dei piccoli lavori di riparazione nelle case, bevendo birra e recandosi una volta al mese dal barbiere. Nonostante l’ultimo desiderio espresso dalla moglie, ormai deceduta, fosse che il marito si confessasse, per Walt – che tiene il suo fucile sempre pronto e carico – non c’è nulla da confessare. E non c’è nessuno di cui si fidi abbastanza per confessarsi, a eccezione del suo cane Daisy. Le persone che un tempo erano i suoi
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