Figlie della Luna - introduzione

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STÉPHANIE LAFRANQUE VIC OH

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Luna SINTONIZZIAMOCI CON I CICLI LUNARI PER RISCOPRIRE LA NOSTRA FEMMINILITÀ PRIMORDIALE: ISTINTIVA, LIBERA, CREATIVA

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SOMMARIO C’ERA UNA VOLTA LA LUNA . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 LA DONNA: UN ESSERE LUNARE . . . . . . . . . . . . . 17 LA LUNA SVELATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 CONNETTERSI CON LA LUNA . . . . . . . . . . . . . . . 31 LA MAGIA DELLO ZODIACO . . . . . . . . . . . . . . . . 37 LA MEMORIA DELLA LUNA NERA . . . . . . . . . . . 47 IN VIAGGIO CON LA LUNA . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 MARZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 APRILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 MAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 GIUGNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 LUGLIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 AGOSTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 SETTEMBRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 OTTOBRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 NOVEMBRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 DICEMBRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158 GENNAIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 FEBBRAIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176 APPENDICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 BIBLIOGRAFIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 I SITI DELLE AUTRICI . . . . . . . . . . . . . . . . . 190 RINGRAZIAMENTI. . . . . . . . . . . . . . . . . . 190

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Prefazione Da bambina, ero educata e timida. Non mi rotolavo per terra, ma tutti i miei sensi erano molto sviluppati, ero come un piccolo animale. Sentivo i profumi e gli odori a chilometri di distanza, capivo tutto, mi piaceva scoprire nuovi gusti, accarezzavo l’acqua, i fiori e le erbe, e sognavo.

Mia nonna, con cui passavo molto tempo, mi raccontava, facendo finta di niente, delle piante e delle feste paesane. Poi un giorno mi ha trasmesso il suo dono, l’arte del sogno. La Luna era la nostra compagna.

Io mi sentivo appagata, i miei sei sensi si stavano risvegliando. Ma il tempo è passato, sono diventata grande, ho dimenticato. Mi sono tolta la pelliccia per indossare dei vestiti. Dodici anni fa ho avuto il mio primo figlio, una bambina. È stato allora che, ben rannicchiata nel cuore della mia maternità, ho ricominciato a intendere più distintamente, ho visto al di là del visibile, ho sentito tutti gli odori che mi circondavano, ho mangiato sentendo ogni cellula palpitare, ho toccato i corpi scoprendo la loro energia. Mi ero ricordata della mia pelle originale. Allora ho fatto un primo passo in quella direzione, ho sospeso la pillola e mi sono ricollegata ai miei cicli naturali. È stato allora che una notte, molto dopo la sua morte, mia nonna mi è tornata in sogno per consegnarmi un messaggio, quello di rispondere al richiamo della Luna. Ho compreso che cosa mi stava offrendo, mi riportava la mia pelliccia.

Oggi, a mia volta, invito le donne che vogliono ritrovare la loro natura originale a seguirmi in questo libro. La Luna è una compagna ancestrale che ci guida fino all’intero di noi stesse. Il modo in cui le nostre società si sono impegnate a sfuggire il ricordo di questa connessione lunare è rivelatore della paura che può ispirare il potere delle donne. Eppure, da epoche immemorabili il tempo di questo astro guida i nostri passi, secondo quattro fasi e due movimenti, che sono universali e cosmici perché si applicano a tutto: nascita, crescita, decadimento, morte, ed energia ascendente e discendente.

Ciò che vi propongo è di andare a connetterci con questo ciclo e scoprire che lo portiamo già in noi. È vivere una vita più naturale, al fine di (ri)diventare chi siamo veramente. Comprendere meglio, ascoltare meglio, per riappropriarci del nostro potere personale. Queste conoscenze ancestrali, unite a una profonda conoscenza di sé, ci aprono la via del femminile naturale.

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Al centro di questo mondo caotico, qualcosa di possente ci chiama.

In quanto donne, il nostro posto è in via di ridefinizione e si cerca di ristabilire un equilibrio nel legame con gli uomini e con la natura.

Rispettare la nostra essenza è rispettare la nostra Terra, è sentirsi al proprio posto nel cuore dell’Universo. Diventiamo a nostra volta, come le sacerdotesse dei tempi antichi, figlie e custodi della Luna. Impariamo a decifrare le sue energie, a leggere le sue fasi, a sentire il suo passaggio fra le costellazioni, a usare gli archetipi lunari, a riscoprire la saggezza ancestrale delle piante magiche e a far rientrare il rito nelle nostre vite.

A partire dai due grandi portali energetici del mese, la Luna Nuova e la Luna Piena, appoggiamoci alle forze naturali che sono all’opera per vivere la nostra ciclicità. Come le maree oceaniche, anche noi abbiamo i nostri movimenti interiori. Scoprirli ci fa prendere coscienza della precarietà di ogni cosa e ci permette di sentire che apparteniamo a un sistema più grande di noi stesse.

Riappropriamoci delle conoscenze originarie delle donne primordiali, ascoltiamo vibrare il nostro ventre-terra. Diventiamo quelle che in fondo siamo sempre state: indipendenti, libere e creative.

Voglio qui citare due donne che mi hanno aperto la via. La prima, la psicanalista Clarissa Pinkola Estès che, nel suo libro Donne che corrono

coi lupi, definisce il termine selvaggio «nel suo significato originale di vivere una vita naturale», collegando l’intimo e l’universale. Ci incoraggia a seguire il nostro istinto, che è la nostra guida alla comprensione del mondo interiore ed esteriore. La seconda è un’ecofemminista americana, la maga Starhawk, che sprona le donne a rinnovarsi con la loro essenza, il loro intuito, ad ascoltare i loro movimenti interiori e a comprendere come approfittarne ogni giorno per riattivare «il potere di dentro». La donna lunare è quella donna “selvaggia” che si prende cura della sua ecologia interiore come si preoccupa di quella del pianeta. In questa società in cui tutto va in fretta, in cui tutto è consumabile, ritorniamo a scoprire una saggezza e un’autenticità. Scegliamo questa vita ricca, segreta e rispettosa dei cicli. Vegliamo sulle nostre sorelle e sul mondo e liberiamoci da ogni predominio. Siamo sovrane del nostro regno, custodi del nostro benessere e della Luna.

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