Vincere a tagò

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a cura di

CLAUDIO ZECCHIN e FABRIZIO D'ALOIA con la collaborazione di Alessandro Cini

live e online

Regole, strategie e consigli per non fare la figura del... pollo! GREMESE



Un particolare ringraziamento alla Tresure Team S.A. di Lugano (CH) per la preziosa consulenza. Si ringraziano altresì la stessa Tresure Team e Microgame S.p.A. per l'utilizzo del materiale fotografico.

Progetto grafico e impaginazione: lamela.verde@tiscali.it Stampa: Reggiani S.p.A. – Brezzo di Bedero (Va) Copyright GREMESE 2012 © New Books s.r.l. – Roma www.gremese.com Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, registrata o trasmessa, in qualsiasi modo o con qualsiasi mezzo, senza il preventivo consenso formale dell’Editore.

ISBN 978-88-8440-748-1

A mio padre che ha sempre creduto in me, nelle mie capacità e mi ha sostenuto in ogni modo, anche ben oltre le sue possibilità. Fabrizio D’Aloia


Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 1 ◗ Le regole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

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1.1. Caspita, che carte! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 1.2. A caccia del punto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 1.3. I punteggi fissi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 1.4. Le puntate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 1.5. Un gioco in “evoluzione”! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 1.6. Tattica e strategia: stop al rilancio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 1.7. La coppia raddoppia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 1.8. Primo di mano: pro e contro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 1.9. Il pareggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 1.10. Bet, raise, call e fold . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 1.11. Heavy e Light Mode . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 1.12. Il reintegro (Re-buy) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 1.13. Giocare con i resti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 1.14. Ante e Jackpot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 1.15. Opzione “curioso” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 1.16. Rapid version . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 1.17. Collusion . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 1.18. Il “galateo” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39

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2 ◗ Modalità torneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

2.1. Torneo a eliminazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 2.2. Versione Tagò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

3 ◗ Un po’ di matematica . . . . . . . . . . . . . . . . 48

3.1. Ecco perché li chiamano skill games . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 3.2. Le frequenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 3.3. Ripassiamo i punteggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

4 ◗ Psico-Tagò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

4.1. “Lie to me”, la comunicazione non verbale e il rapporto con il gioco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 4.2. La lezione di Pinocchio: attenzione alle bugie con il naso lungo . . 64 4.3. Il passaggio all’online: velocità delle mani e capacità di adattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

5 ◗ Preparati alla sfida! . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

5.1. Il People’s Poker Tour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

6 ◗ Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74




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Introduzione t riportarono tra le enne nel 2008, quando alcuni siti interne avv ò Tag al i rocc app i issim prim tempestivamente dei o Un gioco di abilità. La cicogna aveva fatto ario ion luz rivo sto que di cita nas la s” o scopriva – proprie “new proprio mentre il grande pubblico italian es, gam l skil li deg ale zion rna inte sery in forma di visita alla nur oltreoceano – il Texas Hold’em giocato d’ vi visi tele at form ati aud coll e rati i anche grazie agli accu ionismo. Il Tagò emetteva ufficialmente fess pro del le dia mon a scen a dell i nist izionali giochi di carte, torneo dai principali protago mo nato della blasonata schiatta dei trad ulti di lità qua in iti, vag i eros pod i do. suoi prim conosciuta e apprezzata in giro per il mon una “famiglia allargata” particolarmente per il primo articolo ca sull’argomento, le nozioni basilari cifi spe tura era lett una di nza nca ma ame.com, completate In ente dalle pagine del sito www.tagog ram inte si qua no varo arri ò Tag al o icamente, dedicat ri del gioco. Questi, raggiunti telefon ato cur dai gito elar io sigl con so zio Texas da qualche pre tero a lungo – di non paragonarlo al stet insi – dia me i o iam egh «Pr a: iest fecero una sola rich pletamente inedito, già conosciute: il Tagò è un gioco com ing gam di e form e altr ad o m e ld’ concepiti». Ho te e addirittura tavoli appositamente car prie pro ole, reg prie pro con , tivo innova


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sgombrato il campo i dettate dal buon senso, e soprattutto ion icaz ind i plic sem lle que do ula di uen Seg essenza: il Tagò rappresentava una form all’ ti drit vati arri era si e, cett con evano pre da visioni particolarmente coinvolgente, dove pot ad e, ibil intu nte lme faci ne, zio frui ata gioco di immedi to a conoscere e ri che molti di noi avevano già impara te ritrovarsi quelle caratteristiche peculia sen ò, infatti, rappre tavano un intrigan Tag del ali” ent dam “fon I . lità abi di li skill game già apprezzare in altri giochi rinnovare proprio il fascino tipico deg di ace cap ), non e itte (scr ole reg di mélange abbondantemente rodati. iamente crescendo nel questo piccolo contributo, è andato ovv nia imo test e com ò, Tag nel sse ccate, o peggio tere L’in doti di semplicità e rapidità fossero inta sue le che za sen i, ann mi ulti sti va forma di que corso di fronti del pubblico. Come qualsiasi nuo ne: nulla con nei eal app di e li rcia me com e piegate a logich etto alla tradizio con sé alcuni elementi di rottura risp espressione umana, il Tagò ha portato pre troppo critici, del sem , ha fatto storcere il naso ai puristi, avia tutt , tivo ova inn o cess pro sto que di gaming. Le regole del Tagò in 4 minuti ➤

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Quello che troverete in questo manuale, altro non è che lo spirito del gioco stesso. Passo dopo passo, comprenderemo le semplici regole del Tagò con un solo obiettivo: poterc i sedere a un tavolo online (comodamente davanti al proprio computer), o se preferite uno live (in un casinò), ed entrare subito nel gioco senza alcuna difficoltà. Impareremo, innanzitutto, a leggere le apposi te carte – che nulla hanno a che vedere con i mazzi francesi tanto cari ai giocatori più naviga ti. Vedremo, per esempio, come il gioco – che vede il numero dei giocatori oscillare da un minimo di 2 a un massimo di 8 – si pratichi con un mazzo di 30 carte, il cui valore (che si ripete tre volte) parte dallo “zero” e arriva all’8, prevedendo anche il ½. Insieme cercheremo di comprendere anche le fasi del gioco, le sue dinam iche, che ad esempio prevedono una distribuzione di 3 carte a ciascun giocatore, mentre altre 3 carte (dette il “PUNTO”) sono poste “scoperte” davanti al dealer (il mazziere) che regola l’andamento del gioco.

Originalità a parte, un unico fattore accomuna il Tagò ad altri skill games più conosciuti: il confronto diretto tra giocatori. Questa, infatti, è una sorta di cifra stilistica, una caratte ristica “genetica” che mette in contrapposizione Tagò e Poker texano con i giochi in cui la sfida si effettua contro il banco. Lo scontro (tanto quello “fisico”, che quello “in rete”) tra player dalle caratteristiche di gioco differenti ci porterà necessariamente a considerare gli aspetti psicologici che sono tipici di alcune forme di gaming.


A conclusione di queste poche righe introduttive, un’avvertenza ai lettori: questo manuale non ha la presunzione di sviscerare il gio co del Tagò a trecentosessanta gradi. Qualsiasi gioco infatti matura e si carica di fascino col passare delle partite, e ogni volta i giocatori possono scorgere strategie nuove, mettere a punto tatt iche inedite, analizzare calcoli probab ilistici e quant’altro. Queste pagine vogliono quindi essere semplicemente la base per i campioni del futuro, per aiutarli a comprendere come si svolge una ma no di Tagò e quali sono gli aspetti più importanti da tenere a mente. Già, perché anche nel Tagò non c’è posto per il “pollo”, giocatore scarso eppure convinto dei propri (scarsi) mezzi: quel tipo di player che si entusiasma per una cac cia grossa, senza capire che il prossimo a pagare sarà probab ilmente lui. Ecco, questo prontuario vuole non solo insegnarvi i “fondamentali” per evitare gli errori più elementari, ma anche comunicar vi l’abilità di riconoscere il pollo in pochi minuti. Il buon cacciat ore riesce a smascherarlo anche quando riconosce le orme del suo passaggio gioca su internet, e va a sotto il becco. Questa filosofia deve sem mangiare proprio nel piatto che il pollo pensa di avere pre accompagnare il giocatore. Buona lettura!

tago.peoples.it

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LE REGOLE


1.1. CASPITA, CHE CARTE! Un tavolo nuovo e 30 carte che a prima vista fanno lo stesso effetto che può suscitare un mazzo di “Piacentine” agli occhi di un texano. Arriva il Tagò, che come vedremo nelle prossime pagine ha le potenzialità e le caratteristiche per conquistare una nuova massa di giocatori, fino a portarli a parlare un nuovo slang, prima legato a una nicchia ristretta di player, poi, si spera, in bocca a una community di amatori sempre più ampia. Arriva il Tagò e noi cominciamo dall’abc. Dalle carte e dal tavolo, appunto. Del tutto nuovi, e ci concediamo subito un paragone con il Texas Hold’em, facendo probabilmente uno sgarbo ai creatori di quello skill game. Ce ne concederemo pochi in questo manuale, e solo perché è molto probabile che, per una questione fisiologica, il primo approcciò al Tagò avverrà soprattutto da parte dei giocatori di poker. La grande differenza è che la culla della maggior parte degli skill game è stata il live. Dal poker, alla briscola, alla scopa, li abbiamo giocati prima con facce conosciute, in alcuni casi quando il premio non era in denaro ma ci si accontentava dell’occasione di fare gli “splendidi” con gli amici: inizialmente non sarà così con il Tagò, gioco moderno e figlio della generazione dell’online. È sui tavoli di Microgame e di People’s che probabilmente nasceranno i nuovi campioni di questa disciplina.

Benvenuti, quindi, nel mondo di People’s Tagò, la nuova frontiera dei giochi di carte! Vincere a Tago'

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Come abbiamo già detto, il Tagò è un gioco di carte assolutamente nuovo, che propone la competizione fra player e non contro il “banco”, ed è comprensivo di Jackpot. Si tratta di uno skill game ben congegnato che provoca forti emozioni e permette ai giocatori – soprattutto quelli che amano l’aspetto intellettuale del gioco – di mettere in campo le proprie doti. Imprevedibile e sempre diverso a ogni mano, è sofisticato quel tanto da consentire abilità e strategie dettate dalla memoria e dall’intelligenza. Lo si impara in pochi minuti perché la semplicità è la pietra angolare su cui si basa tutta la sua architettura, a sua volta accompagnata da un mix di ingredienti quali la fortuna, l’abilità, l’alea e il bluff. Il Tagò è inoltre un gioco sempre “in evoluzione”, nel senso che durante la stessa mano si può passare dal sentirsi i più forti... a contare meno di ZERO!!! La Tresure Team, la società svizzera proprietaria dei brevetti e dei diritti del gioco, lo ha testato in diverse parti del mondo, sia in Europa sia oltreoceano, proponendolo a un’utenza di giocatori molto variegata: le eccellenti risposte ovunque ricevute si devono soprattutto alla facilità di apprendimento e al pathos che riesce a suscitare in chi si cimenta. Prima di iniziare la disamina, teniamo a far presente che ovunque e in qualunque contesto il Tagò venga giocato, le sue regole sono e saranno sempre le stesse, che lo si giochi online o dal vivo. Non vi succederà mai di sedervi a un tavolo e di sentirvi spiazzati a causa di varianti o eccezioni di cui non siete a conoscenza, cosa che accade spesso con altri giochi (vedi le numerose varianti del Poker). Ricordiamoci quindi che fa sempre fede solo ed esclusivamente il Regolamento Ufficiale. La prima parte di questo manuale servirà a dare una visione generale dell’insieme, in modo che il lettore sia in grado di affrontare una partita nel giro di pochi minuti.


1.2. A CACCIA DEL PUNTO Il Tagò è un gioco che si pratica con un mazzo di carte composto da dieci valori numerici diversi, che vanno da 0 a 8, compreso il mezzo (½), e tutti ripetuti tre volte, per un totale di 30 carte. Il numero di giocatori va da un minimo di due a un massimo di otto e a ogni partecipante vengono distribuite tre carte, una coperta e due scoperte. In un casinò, all’apertura del tavolo il mazzo di carte deve essere “steso” sul tappeto a formare tre file orizzontali, composte ognuna dai dieci valori numerici, ordinati a partire dallo 0 fino all’8. Alla presenza di almeno due giocatori si procederà quindi con il card shuffle, cioè con il mescolamento delle carte, da eseguire sempre ad ogni inizio mano. L’individuazione del primo giocatore di mano avviene una sola volta, all’apertura del tavolo: una volta mescolate le carte, il dealer – cioè il mazziere – ne distribuisce una a ogni giocatore e colui che riceve la carta più vicina allo zero sarà il primo giocatore di mano: in caso di parità, verrà scelta la prima in senso orario. La distribuzione delle carte si effettua sempre a partire dalla postazione n° 1, la prima a sinistra del

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dealer, mentre il “cubo” indicante il primo giocatore di mano e situato all’interno dello spicchio di competenza dello stesso (vedi grafica del tavolo qui sotto), viene spostato di una postazione, dopo ogni smazzata e in senso orario. Allo stesso modo, tre carte sono disposte davanti alla postazione del dealer e ben visibili da tutti i giocatori: queste tre carte si chiamano il “PUNTO”, perché sono il punteggio di riferimento per la mano in corso. Lo scopo del gioco ➤

Lo scopo del gioco, nella stragrande maggioranza dei casi, è proprio quello di totalizzare, con le proprie tre carte, lo stesso valore numerico del PUNTO di riferimento, o di avvicinarsi il più possibile ad esso, per eccesso o per difetto.


Facciamo un esempio, al termine dei tre giri di puntate (più avanti spiegheremo anche questi fattore peculiare del gioco, ma anticipiamo che ogni giocatore può visualizzare la propria carta coperta solo prima dell’ultimo dei tre giri di scommesse di cui è composta la mano), se il PUNTO mostrato dal mazziere è 4 e ½, mentre gli altri giocatori hanno ad esempio 3 e ½, 5, 8 e 7, il giocatore che si aggiudica la mano è quello che ha totalizzato 5 (in questo caso il giocatore n° 4), cioè il punteggio più vicino a quello del PUNTO. Fin qui tutto è davvero molto semplice e chiaro, ma attenzione, perché le cose non sono sempre solo come appaiono. Non siete ancora pronti per sedervi al tavolo. Infatti, per giocare al Tagò bisogna ben comprendere una regola importante, giustamente ritenuta il vero motore del gioco, e che risulterà essere spesso una variante devastante: la regola della coppia.

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In base a tale regola, il giocatore che, all’interno delle proprie tre carte, è in possesso di una coppia, in realtà ha a sua disposizione due punteggi possibili: • il primo, come già visto prima, dato dalla somma delle proprie tre carte. • il secondo, dato da ciò che resta dall’eliminazione della coppia stessa. Tra i due punteggi, verrà preso in considerazione automaticamente quello più vicino al PUNTO. Ad esempio, in questo showdown – momento in cui si scoprono tutte la carte – il giocatore n° 4, in possesso di una coppia di 6 e del 2, ha a sua disposizione due punteggi validi, sia il 14 che il 2. Considerando come PUNTO della mano in corso un 2 e ½, il giocatore n° 4 prenderà in considerazione il 2, che risulterà anche essere il punteggio vincente della mano. Il motivo per cui questa regola risulta così importante, è facilmente intuibile osservando l’immagine della pagina seguente.


In essa vediamo rappresentata la stessa mano di gioco descritta in precedenza, ma in un momento anteriore. Infatti, durante il secondo giro di scommesse, quello precedente, quando cioè ogni giocatore non ha ancora visionato la propria carta coperta, se i giocatori n° 3, 5 e 6 sembrano avere un ottimo punteggio, il giocatore n° 4, con un 8 (6+2), sembrerebbe ormai fuori dai giochi. Allo showdown però, proprio grazie alla regola della coppia, sarà quest’ultimo a risultare vincitore, ribaltando completamente le previsioni. Questo esempio dimostra quanto la REGOLA DELLA COPPIA sia così devastante in questo gioco! Che succede quando è il PUNTO di riferimento a essere in possesso di una coppia? Anche in questo caso è necessario definire quale dei due punteggi sarà quello da prendere in considerazione: questa decisione è appannaggio del primo giocatore di mano, identificabile dal “cubo” in suo possesso. Sarà lui a decidere in base, ovviamente, alle sue personali esigenze.

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Nell’esempio qui accanto, infatti, se il primo giocatore di mano fosse il n° 3 o il n° 4 o il n° 6, sicuramente opterebbe per PUNTO 16; mentre il n° 5 certamente opterebbe per l’eliminazione della coppia di 7 e la continuazione della mano con PUNTO 2. Questo è un altro esempio che permette di comprendere meglio perché si dice che il Tagò è un gioco in continua evoluzione. Allo stesso tempo è facile capire ora quanto la regola della coppia sia di fondamentale importanza nell’economia del gioco, che riguardi le carte del giocatore o quelle del PUNTO. E questo non solo per l’imprevedibilità che può imprimere alla partita, ma anche per le varie opportunità tattico-strategiche che mette a disposizione di ciascun player.

1.3. I PUNTEGGI FISSI Abbiamo detto che lo scopo del gioco, nella stragrande maggioranza delle mani (...ma non in tutte), consiste nel tentativo di totalizzare lo stesso valore numerico del PUNTO di riferimento, o di avvicinarsi il più possibile ad esso per eccesso o per difetto. Si può quindi vincere per Valore, quando


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