AL DI LÀ DELL'ACQUA

Page 1

Massimiliano Camellini AL di là dell’acqua

GRETA EDIZIONI


PHOTOGRAPHY OF AN OXYMORON “[…] His journey focuses on life on board, looking beyond the surface of the sea (the ocean) which can be seen through the porthole, towards a destination which is not only geographical. The allure which fascinates him covers a range of emotions which vary from a sense of freedom to the overcoming of the fear for the unknown. […]” (from ‘On board’, Manuela De Leonardis) opposite / a fianco: Telescopes, NYK Virgo, 23/01/2015, Terminal VTE, Genova

Andrea Tinterri He boards ships that will be at sea for months, he enters work areas, he looks for the captain’s quarters, he observes the rest rooms, the places of temporary idleness. He excludes the inhabitants from the photographs, who we find instead through objects, in little totems or amulets which are used to create a connection with dry land. The oxymoron lies in the existence of daily normality made up of small rituals which is in a state of constant movement, continuous and permanent. Camellini photographs islands which enclose internal rules as though they were city-states awaiting new geography. The exterior, when visible, is backlit, almost separated by a veil, it is distant, perhaps threatening. It can be seen through a window, a porthole, but the horizon seems hazy. It isn’t possible to understand the real position of the ship, we can make out a port, but where is it? This is a precise and deliberate choice. The movement is implicit, but we are not allowed to know the direction, this is not the point. It could confuse us and distract our attention with unimportant details, the story begins inside the ship, where exchanges between individuals are translated into the accumulation of sensitive objects, rooms where a smartphone left on a window sill describes the distance between two faces which are momentarily far

from each other, an inevitably difficult relationship. The journey is left out, a presence-absence, something that exists, but which must not be spoken about. Because what matters is what happens and what could happen inside the house, the rooms, one after another, which describe a division of roles, of tasks assigned: an inevitable hierarchy which needs a structure, even architectural. Solicitations which transform the series of images into narration, in a word: photography. But perhaps it is an inevitable return. Camellini makes his sources clear, and they are probably more emotive than practical: Novecento by Alessandro Baricco. A literary memory which takes on an experienced presence, with an approach to the chosen object, a shot which cuts, selects, confuses. A linguistic short-circuit which once again transforms the story. Of the initial literary source, little remains, perhaps an implicit idea, but one which is so subtle it is almost lost. What remains evident, instead, is a by-now consolidated process, that of Massimiliano Camellini, regarding places of work, on how these spaces are re-coded, on the photographic suspension which immobilises the functions of human activity. Camellini’s is often a laboratory procedure: an archaeologist who lines up findings which lead to a story, clues to reconstruct the storyline and render it once again legible.

bottom / sotto: Over any water, Jolly Quarzo, Ignazio Messina, 3/12/2013, Terminal Messina, Genova Cabin n°1, Jolly Cristallo, 20/11/2012, Terminal Messina, Genova The Galley, Hanjin Yantian, 2/05/2014, Terminal Sech, Genova




FOTOGRAFIA DI UN OSSIMORO “[...] Il suo viaggio è focalizzato sulla vita che si svolge a bordo, guardando al di là della superficie del mare (dell’oceano) visibile attraverso l’oblò, in direzione di una meta che non è solo geografica. Il fascino da cui lui stesso è ammaliato contempla la gamma di emozioni che oscillano tra il senso di libertà e l’esorcizzazione della paura per l’ignoto. [...]” (da ‘On board’, Manuela De Leonardis) opposite / a fianco: Passport, MOL Bellwheather, 14/01/2016, Terminal VTE, Genova bottom / sotto: S. Marco, Jolly Cobalto, Ignazio Messina, 5/5/2015, Terminal Messina, Genova My family, Hanjin Spain, 26/5/2015, Terminal Sech, Genova Interior 1, NYK Virgo, 23/1/2015, Terminal Europa, Genova

Andrea Tinterri Sale su navi cargo che resteranno sospese sull’acqua per mesi, entra nelle stanze del lavoro, cerca gli spazi del capitano di bordo, osserva le stanze del riposo, quelle dell’ozio temporaneo. Esclude dallo scatto l’uomo che ritroviamo negli oggetti, nei piccoli totem o amuleti utili per ricreare una stabilità terrena. L’ossimoro sta nel restituire quella condizione di quotidiana normalità fatta di piccoli rituali in uno stato di viaggio costante, un moto continuo e permanente. Camellini fotografa isole che racchiudono regole interne come fossero città-stato in attesa di nuove geografie. L’esterno, quando è visibile, è in controluce, quasi distanziato da un velo, è lontano, forse minaccioso. Si intravvede attraverso una finestra, un oblò, ma l’orizzonte sembra ovattato. Non è possibile ricostruire la reale posizione della nave, si intravvede un porto, ma quale? È una scelta deliberata, precisa. Lo spostamento è implicito, ma non ci è concesso conoscere la direzione, non è quella la questione. Potrebbe confondere le idee e deviare la nostra attenzione su particolari di poca importanza. È all’interno della nave che inizia il racconto, che gli scambi tra individui si traducono in accumulo di oggetti sensibili, stanze dove uno smartphone lasciato su un davanzale descrive la distanza di due volti attualmente lontani, di un amore inevitabilmente difficile.

Il viaggio rimane fuori, una presenza-assenza, qualcosa che esiste, ma di cui non si deve parlare. Perchè quello che conta è quello che succede e quello che potrebbe succedere all’interno della casa, delle stanze che si inseguono descrivendo una divisione di ruoli, di compiti assegnati: una gerarchia inevitabile, che ha bisogno di una propria struttura, anche architettonica. Sollecitazioni che trasformano la successione d’immagini in narrazione, in una parola fotografia. Ma forse è un ritorno inevitabile. Camellini esplicita le sue fonti, probabilmente più emotive che progettuali: Novecento di Alessandro Baricco. Un ricordo letterario che si confronta con la presenza vissuta, con quell’avvicinamento all’oggetto prescelto, con lo scatto che taglia, sceglie, confonde. Un cortocircuito linguistico che trasforma nuovamente il racconto. Della fonte letteraria iniziale rimane poco o niente, forse una suggestione implicita, ma talmente sottile che quasi si perde. Rimane evidente, invece, un percorso ormai consolidato, quello di Massimiliano Camellini, sui luoghi del lavoro, su come questi spazi vengano ricodificati, sulla sospensione fotografica che immobilizza le funzioni dell’attività dell’uomo. Quello di Camellini è spesso un procedere da laboratorio: un archeologo che mette in fila reperti che riportano ad una storia, suggerimenti per ricostruire il filo del discorso e renderlo nuovamente leggibile.



MASSIMILIANO CAMELLINI al di là dell’acqua opposite / a fianco: The Gym, Hanjin Yantian, 2/05/2014, Terminal Sech, Genova (detail/particolare)

PUBLICATION / CATALOGO Catalogue published for the project ‘Al di là dell’acqua’ / Catalogo pubblicato per il progetto ‘Al di là dell’acqua’ Publishing House / Casa Editrice www.gretaedizioni.com Art direction & design www.bildung-inc.com Text / Testi Andrea Tinterri English translations / Traduzioni Daniel Clarke Image and artworks / Immagini ed opere ©Massimiliano Camellini Press services / Ufficio stampa BILDUNG Inc. / BDG press relationship.bdg@bildung-inc.com Massimiliano Camellini ‘Al di là dell’acqua’ ISBN 978-88-99367-22-0 Print in August, 2016 / Stampato in agosto, 2016 Graffietti Stampati, Italy All rights reserved, no part of the publication may be reproduced and/ or stored in a retrieval system or transmitted in any form or by any means without the prior permission in writing of copyright holders and of the publisher. / Diritti riservati. Vietata la riproduzione anche nei casi di sola trasmissione dati, anche parziale, senza autorizzazione scritta dell’editore. 250 copies numbered and signed by the artist / Copie n. 250 numerate e firmate dall’artista N.

/ 250

For enquiries / Informazioni: Greta Edizioni | T +39 0721.403988 Via Passeri 97, 61122 Pesaro (IT) Publishing direction | Stefania Dottori s.dottori.ge@gmail.com ~ The artworks of Massimiliano Camellini on the project ‘Al di là dell’acqua’ are print on Hahnemühle Photo Rag Baryta 315 gsm. Limited edition on 4 + IAP. Variable sizes. / Le fotografie del progetto ‘Al di là dell’acqua’ di Massimiliano Camellini sono stampate su carta Hahnemühle Photo Rag Baryta 315 gsm. Edizione limitata di 4 + IPA. Formati vari.

ISBN 978-88-99367-22-0 ISBN 978-88-99367-22-0

9 788899 367220

EU 15.00

Commercial enquiries and availability / Informazioni commerciali e disponibilità BAG GALLERY Pesaro _ Parma For enquiries-appointment / Informazioni: T +39 366.1977633 | +39 338.1404626 Cover and back / Copertine: Windows, Hanjin Yantian, 2/5/2014, Terminal Sech, Genova (detail/particolare)


design: bildung inc. www.bildung-inc.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.