Morfologia e Disegno
Indice 1
simmetrie e tassellature dai poligoni ai reticoli
2
taglio e piega dal piano alla terza dimensione parte 1
3
taglio e incastro dal piano alla terza dimensione parte 2
4
tridimensionalizzazione di strutture modulari dal piano alla terza dimensione parte 3
5
dai poliedri alle strutture modulari dal piano alla terza dimensione parte 5
3
4
1
simmetrie e tassellature dai poligoni ai reticoli
Generazione morfologica di modelli piani Poligono scelto: esagono
1
Partendo da un poligono regolare scelto tra rombo, triangolo, quadrato, pentagono, esagono, ottagono, individuarne tutte le strutture: portanti, modulari, proiettive e ricavare, sulla base delle strutture tracciate, alcune figure o moduli semplici. Indicare quindi, attraverso il disegno, tutte le varie configurazioni simmetriche determinate dai moduli all’interno del poligono di partenza, specificandone le tipologie.
6
Individuazione delle strutture interne
Moduli interni ricavati:
Simmetrie all’interno del poligono
Simmetria assiale
Traslazione
Simmetria centrale
simmetria diedrica
Simmetria rotatoria ciclica di ordine 3
Simmetria assiale
Traslazione
7
Simmetrie all’interno del poligono
8
Traslazione
Simmetria rotatoria
Simmetria assiale
Simmetria diedrica
Simmetria assiale
Traslazione
Simmetrie all’interno del poligono
Simmetria assiale
Simmetria assiale
Simmetria rotatoria
Simmetria rotatoria ciclica di ordine 3
Traslazione
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2
Individuare un reticolo poligonale continuo, e le relative relazioni o strutture geometriche interne. Creare quindi un modulo derivato, e una conseguente tassellatura isomorfca, che saturi il piano senza spazi residui. Indicare, attraverso elaborazioni grafche successive, tutti i tipi di simmetrie presenti nella tassellatura.
Reticolo poligonale semiregolare dato dalla combinazione di ottagoni e quadrati
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Reticolo poligonale con relative strutture geometriche interne
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Modulo derivato
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Tassellatura isomorfica
Simmetrie presenti nella tassellatura
Traslazione obliqua
Traslazione orizzontale
Traslazione verticale
Simetria rotatoria ciclica di 4° tipo
Simetria rotatoria ciclica di 4° tipo
Simmetria rotatoria centrale
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2
taglio e piega dal piano alla terza dimensione parte 1
Generazione morfologica di modelli tridimensionali
1
Disegnare un sistema di pieghe baciate o plissettate e applicarlo all’interno di un poligono: - con disposizione lineare sia simmetrica che asimmetrica; - con disposizione radiale;
Poligono scelto: esagono irregolare
Piega plissettata con disposizione lineare simmetrica
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Costruzione
Piega plissettata con disposizione lineare asimmetrica
Piega plissettata con disposizione radiale
Costruzione
Costruzione
17
2
Disegnare un sistema di pieghe a V adiacenti applicandolo a uno o piĂš poligoni in modo da ottenere: - un modulo tridimensionale ad andamento lineare simmetrico o asimmetrico; - un modulo tridimensionale ad andamento radiale; - una disposizione traslata (in una o piĂš direzioni o sfalsata) di moduli tridimensionali; - una disposizione reticolare di moduli tridimensionali;
Modulo tridimensionale ad andamento lineare asimmetrico
Costruzione
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Modulo tridimensionale ad andamento radiale
Costruzione
19
Disposizione traslata di moduli tridimensionali
Costruzione
20
Disposizione reticolare di moduli tridimensionali
Costruzione
3
Disegnato un reticolo, ottenere una struttura ad arco retto o cilindrico attraverso un sistema di pieghe a V .
Costruzione
Piega plissettata con disposizione lineare asimmetrica
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4
Scelto un poligono, applicare a piacere un sistema di piegatura curvilinea, o di Huffman, o break.
Poligono scelto: rettangolo
Costruzione
Sistema di piegatura di break posizione 1
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Sistema di piegatura di break posizione 2
Esercizio applicativo
1
Seguendo uno dei processi di determinazione della forma tridimensionale per piegatura, e/o taglio e piegatura di una superficie, creare delle strutture tridimensionali da applicare, a scelta, a due degli utilizzi funzionali sotto indicati: -contenitori da tavolo; -divisori da arredo con elementi modulari piegati e/o tagliati; -elementi decorativi a parete ottenuti da un’unica superficie piegata e/o curvata. o da piÚ superfici piegate assemblate tra loro; - strutture portanti per oggetti funzionali ottenute da un’unica superficie piegata; - copertura per percorsi ludici o espositivi ottenuta da un’unica superficie piegata
Modulo di partenza esercizio 1
Costruzione di partenza esercizio 2
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Divisori da arredo con
elementi modulari piegati e tagliati
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2,6 m
2,2 m
rappresentazione grafca in proiezione ortogonale e assonometria
materiale ipotizzato per la realizzazione dell’elemento divisorio è il pvc, materiale termoplastico dall’elevata resistenza e solidità , in oltre conosciuto come un materiale economico e longevo.
Copertura per percorsi ludici ottenuta da
un’unica superficie piegata
La copertura per il percorso ludico presenta: • Interno: area giochi • Esterno: area giochi, piscina gioco, area picnic, superficie edificio per arrampicata
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28
3
taglio e incastro dal piano alla terza dimensione parte 2
Incastri
Rettangolo e sua struttura geometrica
Modulo scelto 1
1 Partendo da una forma poligonale, di-
segnare, in base alla strutturazione geometrica interna, alcune possibili direzioni di taglio che ne consentano l’incastro tridimensionale; ottenere quindi diverse strutture tridimensionali, secondo diversi andamenti spaziali, incastrando i vari moduli.
Modulo scelto 2
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Andamento tridimensionale degli incastri in assonometria e proiezione ortogonale
Andamento tridimensionale degli incastri in assonometria e proiezione ortogonale
Modello cartaceo 1
Modello cartaceo 2
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2
Tridimensionalizzare una forma poligonale tramite uno o piĂš sistemi di piegatura coerenti con la sua natura geometrica interna; ottenere quindi alcuni possibili assemblaggi in piĂš direzioni spaziali tramite taglio e incastro
Modulo tridimensionalizzato
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Poligono scelto
Assemblaggio 1
Modulo piano derivato dal quadrato
Assemblaggio 2
Assemblaggio 1
Assemblaggio 2
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3
Partendo da un poligono, ricavarne, tramite un sistema di piegatura e incastro, un elemento modulare che, assemblato, dia origine a un volume modulare convesso.
Poligono scelto
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rappresentazione grafca in proiezione ortogonale e assonometria
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4
Considerato un modulo piano in materiale flessibile, individuarne, in base alla sua natura geometrica, alcuni possibili assemblaggi a incastro, in piĂš direzioni spaziali, che ne comportino la tridimensionalizzazione per curvatura o per deformazione
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Esercizio applicativo
Clessidra
1
Disegno di partenza
Struttura di base per progetto
Seguendo i processi di determinazione della forma tridimensionale per accumulazione a incastro di elementi piani, retti, o piegati, creare una struttura tridimensionale da applicare a 1 degli utilizzi funzionali sotto indicati: - gioco bimbi ottenuto con elementi a incastro tridimensionale; - divisori da arredo con elementi modulari a incastro; - piccoli contenitori a incastro; - vari tipi di strutture portanti modulari ottenute a incastro; - vari tipi di strutture portanti modulari e/o continue ottenute per piegatura e incastro; - divisori e/o elementi decorativi ottenuti con elementi modulari piegati e incastrati; - divisori e/o elementi decorativi ottenuti con elementi modulari curvati/deformati e incastrati
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Proiezione ortogonale e assonometria oggetti base:
50 cm
46 cm
40 cm
46 cm
Oggetto 1 schienale e piano d’appoggio
Oggetto 2 base seduta e base d’appoggio
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Struttura portante multifunzionale con elementi a incastro tridimensionale
105 cm
Per la produzione della seduta come materiali ideali sono stati ipotizzati il corian in diverse colorazioni per lo schienale e il legno compensato per la base con fessure per l’incastro.
Possibili inclinazioni dello schienale
110 °
125 °
Grazie all’aspetto multifunzionale dell’oggetto, in ogni momento la seduta può diventare un perfetto tavolino da caffè di design e allo stesso tempo un comodo portaoggetti.
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4
tridimensionalizzazione di strutture modulari dal piano alla terza dimensione parte 3
Strutture modulari
1
Ricavare un modulo piano dalla strutturazione geometrica interna di un poligono regolare. Tridimensionalizzare quindi il modulo ottenuto, attraverso uno dei cinque sistemi sottoelencati: -proiezione ortogonale dei nodi; -proiezione radiale dei nodi; -proiezione triangolata dei nodi; -ribaltamenti e rotazioni dei piani, -collegamenti rettilinei e curvilinei; -stratificazione dei piani con applicazione di progressioni.
Determinazione del modulo
Isolamento del modulo
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Tridimensionalizzazione per proiezione ortogonale dei nodi
Proiezione ortogonale dei nodi
Sviluppo sul piano
proiezione e assonometria
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Modulo ottenuto
2
Determinare un’aggregazione modulare spaziale del modulo ottenuto usando una simmetria dinamica con progressioni dimensionali; l’aggregazione dei moduli avviene tramite le facce e deve essere regolare.
48
49
50
5
dai poliedri alle strutture modulari dal piano alla terza dimensione parte 5
Strutture modulari 1 Determinazione di volumetrie mo-
dulari ottenute da sezioni dello spazio interno, o da relazioni tra le facce di un poliedro regolare: creare un modello tridimensionale modulare derivato da vari tipi di sezione dello spazio interno, o dai rapporti di adiacenza tra facce di un poliedro regolare.
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Poliedro: piramide tronca
Rapporti di adiacenza tra facce del poligono
53
Esercizio applicativo
1 Seguendo le possibilitĂ di cre-
azione di volumi modulari/congruenti attraverso sezioni interne o per facce di un poliedro, oppure alcune possibili strutturazioni costruttive di tensintegrità , applicare le forme trovate, dell’uno o dell’altro tipo, a uno dei seguenti temi funzionali: - strutture portanti di arredo (sedute, tavoli); - contenitori da arredo; - contenitori da tavolo; - arredo gioco-bimbi con elementi componibili per moduli poliedrici. - oggetti per illuminazione; - strutture o padiglioni espositivi temporanei;
Schema delle sezioni interne a un esaedro
Tavolino da caffè •materiali ipotizzati per l’oggetto sono acciaio inox e legno wenge scuro lucido per un design minimale e moderno. •misure possibili: Tavolino 1: h 60 cm l 60 cm Tavolino 2: h 40 cm l 40 cm
rappresentazione grafca in proiezione ortogonale e assonometria
Esame di Morfologia e Disegno Prof.ssa Mariella de Martino Greta Maccari