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IL MARCO CHE NON TI ASPETTI

MARCO COCCI, DAL ‘94 AL 2009 LEADER DEI MALFUNK, DEBUTTA AL CINEMA NEL’97, CON OVOSODO DI VIRZÌ (PH. FRANCESCO MINUCCI)

IL MUSICISTA E ATTORE PRATESE MARCO COCCI, PROTAGONISTA DEL PRIMO FILM DA REGISTA DI TOMMASO PARADISO

DI VIRGINIA MAMMOLI

Marco Cocci, pratese classe 1974. Una vita tra musica e recitazione. Cantante e leader dei Malfunk, con cui suona dal 1994 al 2009 per poi continuare da solista, approda sul primo set cinematografico nel ’97 con Paolo Virzì che lo sceglie per interpretare uno dei protagonisti di Ovosodo. Subito dopo L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, con cui torna a lavorare per il sequel Baciami ancora. Da allora si sono alternati dischi, concerti, film e serie tv. Lo intervistiamo dopo le riprese di Sulle Nuvole, film debutto di Tommaso Paradiso come regista, nelle sale il 26, 27 e 28 aprile.

Prima la musica o il cinema? Sia nella tua vita che nel tuo cuore.

Artisticamente nasco come cantante e la musica continua ad avere un ruolo fondamentale nella mia vita: mi alzo la mattina e suono, non mi alzo la mattina e recito. È stato però molto bello scoprire anche la recitazione, che resta un’arte meravigliosa. I primi tempi facevo fatica a gestire tutto, se avevo un progetto musicale tendevo a trascurare il resto. Dopo più di 15 anni, non senza fatica, ma riesco a portare avanti

‘DOPO 22 ANNI entrambe queste mie passioni in parallelo.

A ROMA E 4 A Cosa ha significato PADOVA, AVEVO per te l’esperienza con i Malfunk?

BISOGNO DI È stata un’esperienza di vita senza paragoni. TORNARE A CASA, Stare sul palco - e con loro è successo credo

CAMMINARE SU UN SUOLO CHE almeno un migliaio di volte - ti forgia e ti permette di affron-

CONOSCEVO’ tare tutto, compreso recitare a teatro o su un set, senza ansie o timori.

Come ha cambiato invece la tua vita Ovosodo?

Sicuramente ha dato una sterzata fuori dai miei programmi di allora, che erano concentrati solamente sulla musica. Il fatto che sia successo con un film entrato nella memoria del cinema italiano e

IN QUESTE DUE PAGINE, ALCUNE FOTO DI SULLE NUVOLE, FILM DI ESORDIO DI TOMMASO PARADISO COME REGISTA, CON PROTAGONISTI MARCO COCCI E BARBARA RONCHI (© WARNER BROS. ENT. ITALIA, PH. RICCARDO GHILARDI)

diretto da un regista straordinario come Paolo Virzì, è stato bellissimo, ma al tempo stesso anche vincolante, perché ha creato un termine di paragone davvero impegnativo, anche dal punto di vista della mia soddisfazione personale.

Preferisci interpretare personaggi che ti somigliano o calarti in panni diversi dai tuoi?

I ruoli che ho avuto nei primi film avevano diversi tratti in comune, questo ha portato molti a pensare che mi corrispondessero, ma non è così, ora più che mai, e quello che trovo più stimolante è proprio lavorare su personaggi diversi da me e farlo con il tempo necessario per dargli carattere e spessore senza dover attingere a quello che sono. È il motivo per cui mi piacciono molto i film in costume: perché ti costringono a adottare posture, movimenti, gestualità e modi di parlare completamente diversi da quelli che utilizzi abitualmente.

Arriviamo a Sulle Nuvole, primo film da regista di Tommaso Paradiso, di cui sei protagonista. Perché vi siete scelti?

È un film dove c’è tanta musica, una passione che sicuramente ci accomuna. Il personaggio che interpreto, poi, è un cantante, per cui, da un lato, questo ha permesso a me di unire due forme d’arte che amo, cantare e recitare, dall’altro, a Tommaso di trovare qualcuno che sapesse soddisfare entrambe le sue esigenze senza finzioni o eccessiva fatica.

Su cosa stai lavorando adesso tra musica e cinema?

Appena ho finito di girare il film di Tommaso ho cominciato a scrivere musica nel piccolo studio che ho creato nella mia casa qua a Prato, dove mi sono ritrasferito un anno fa. I brani sono già pronti, sto solo aspettando il momento giusto per registrarli e di decidere se fare un unico disco con canzoni sia in inglese che in italiano o due dischi separati. In ogni caso sicuramente questa estate farò qualche concerto. Mentre per il cinema sto lavorando a un’altra opera prima, questa volta di Giulio Ancora, che s’intitolerà Even, un film che parla di femminicidio. In questo momento siamo in pausa con le riprese, perché il racconto prevede cambi temporali che implica-

IL FILM È NELLE SALE IL 26, 27 E 28 APRILE

MARCO DURANTE UNO DEI SUOI CONCERTI. IN ARRIVO UN NUOVO DISCO (PH. MONIA PAVONI)

no degli stop fisiologici, per cui riprenderemo tra un mese, ma mi auguro che per settembre sia già visibile. Poi vedremo. Ammiro i colleghi che riescono a fare un film dietro l’altro, o magari in contemporanea, a me serve di un po’ di tempo per uscire da un personaggio e entrare nel successivo, oltre al fatto che ho bisogno di appagare lo spirito anche con la musica.

Cosa ti mancava di più di Prato e cosa ti piace di questa città?

Dopo 22 anni a Roma e 4 a Padova, avevo voglia e bisogno di tornare a casa, ricaricare un po’ le batterie, camminare su un suolo che conoscevo, che ho consumato. Credo mi mancasse soprattutto questo senso di appartenenza. Tornando ho trovato una Prato molto vivace e attiva. Ricordo un periodo con fondi commerciali vuoti, poca vita, ora invece ci sono tan-

ti locali aperti, strade piene di ragazzi, eventi… È una bella piccola grande città.

Qualche locale a Prato dove sentire della buona musica?

Qualche giorno fa ho suonato alla Fabbrica in Pedavena, mentre in piazza Mercatale c’è il Wallace, dove spesso ci sono ‘AMO LA delle jam con bravi musicisti pratesi.

RECITAZIONE, Posti preferiti in città? Ho scoperto da poco il

MA MI ALZO LA piacere di passeggiare sul camminamento MATTINA E SUONO, NON MI ALZO LA di ronda del castello dell’Imperatore. È il posto perfetto per MATTINA E RECITO’ staccare la testa e tornare a riflettere più serenamente. Mi piace piazza del Comune, la mia preferita, soprattutto la sera, quando la città dorme. Poi ci sono quei luoghi, come piazza San Francesco, che ora frequento meno, ma a cui sono affezionato perché ci ho passato l’adolescenza.

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