n.2 autumn 2014
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Aquatimer Chronograph Edition «Expedition Charles Darwin». Ref. 3795: la gente è spesso invidiosa di chi possiede ciò che desidererebbe avere. A ben vedere, però, questo sentimento sottinten-
Movimento cronografico meccanico, Carica automatica, Calibro di manifattura IWC 89365, Autonomia di marcia di 68 ore a carica completa, Ghiera girevole meccanica esterna-interna con sistema IWC SafeDive, Lancette, quadrante e ghiera girevole interna con
parti luminescenti, Corona a vite, Vetro zaffiro, Impermeabile 30 bar, Sistema di sostituzione rapida del cinturino, Spessore cassa 17 mm, Diametro 44 mm
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IWC SCHAFFHAUSEN BOUTIQUE ROMA | PIAZZA DI SPAGNA, 28 | TEL. +39 06 452201 IWC.COM
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de comunque una certa forma di ammirazione. E che ciò sia vero lo dimostra anche questo orologio. A renderlo un «must have» basterebbero la sua cassa in bronzo, con il colore che si modifica scurendosi col passare del tempo, e il ritratto di Darwin raffinatamente inciso sul fondello. Ma altrettanto irresistibili sono il suo movimento
di manifattura IWC calibro 89365 e il nuovo sistema IWC SafeDive. Quindi, se ogni tanto il vostro compagno di immersioni, durante il controllo di sicurezza, getta occhiate invidiose al vostro orologio IWC, prendetelo pure come un complimento. I WC . E N G I N E E R E D FO R M E N .
gruppo editoriale
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BUDDY CHECK: JEALOUS.
castel gandolfo
cover story willem Dafoe Fashion A/W 2014-15 mood board stella jean | bellissima interview cristiana capotondi | heinz beck Art Henri Cartier-Bresson | Hans Memling Lorcan O’Neill | massimo listri Itineraries trastevere | Terraces with a view
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Giugno 2014 , la prima sala da tè Ladurée in Italia June 2014, the first tea room Ladurée in Italy Ladurée - Via Borgognona, 4c • Roma Lunedì 14:30 - 20:00 - Martedì/Sabato 10:00 - 20:00 Domenica 11:00 - 20:00
LAPERLA.COM
VIA BOCCA DI LEONE, 28 ROMA
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autumn in this issue
COVER STORY 70 Willem Dafoe Beautiful and damned Bello e dannato by Giovanni Bogani save as 36 Roma Exhibition 38 Theatre 40 Music people 22 Lavinia Guglielman My personal Rome La mia personale Roma by Veronica Sgaravatti 24 Pierluigi Roscioli The Lord of the Pizza Il signore della pizza 26 Zazie Gnecchi Ruscone Feminime, singular Femminile singolare by Veronica Sgaravatti 28 Licia Mattioli Golden Woman Una donna d’oro 30 Bruno Limentani Decòr attitude Attitudine decòr
Andrea Provvidenza Life-tyle passion Passione Life-style 32
movie, theatre & music 74 Cristiana Capotondi A golden girl Una ragazza D’oro by Teresa Favi 78 Giorgio Lupano Melancholy warrior Guerriero malinconico by Veronica Sgaravatti 132 Stagione Teatrale On stage Sulla scena Fashion 43 It object 80 Bellissima Rendez-vous Appuntamento con la moda by Marta Innocenti Ciulli 86 Stella Jean The future of fashion Il futuro della moda by Marta Innocenti Ciulli 90 Shooting Mood board by Marta Innocenti Ciulli 98 Jewels The treasure of the Gods Il tesoro degli Dei
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Must Have 100 Bag 101 Bijoux 102 Shoes 103 Man art, design & culture 11 4
Massimo Listri
Solemn Prospectives Prospettive solenni by Francesca Lombardi 11 8
Musei Vaticani
The legend of Laocoon La leggenda di Lacoonte by Matteo Alessandrini 120
Ara Pacis
The many faces of Bresson I molteplici volti di Bresson by Alessandra Lucarelli 122
Scuderie quirinale
The Flemish school Alla Fiamminga by Teresa Favi 126
Galleria nazionale d’arte moderna
Turmoils of the soul Tumulti dell’Anima 128 Lorcan
O’neill
A matter of determination Una questione di determinazione by Veronica Sgaravatti
Itineraries 60 Trastevere Beyond Tiber Oltre il Tevere by Veronica Sgaravatti 104 Castel Gandolfo The house of the soul Belvedere dell’anima by Francesca Lombardi 136 Terrazze Breathtaking views Viste mozzafiatow by Gabriel Bolzoni food & beverage 142 Heinz Beck The domain of Heinz Beck Il regno di Heinz Beck by Matteo Parigi Bini 146 Stravinskij Bar-de Russie An enchanted garden Un giardino incantato by Gabriel Bolzoni 150 Jk Roma One hour of love Per un’ora D’amore by Teresa Favi 154 Tasca d’Almerita Four-handed dinner Cene a 4 mani shot on site 54
Roma Guide 159 Hotels 160 Restaurant
QUARTERLY fashion, art, event and lifestyle magazine publisher
FM publishing srl Gianluca Fontani, Luca Gori, Ori Kafri, Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini t
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editor in chief
Matteo Parigi Bini fashion director
Marta Innocenti Ciulli managing editor
Teresa Favi, Francesca Lombardi editor
Sabrina Bozzoni, Alessandra Lucarelli roma correspondent
Veronica Sgaravatti contributors
Giovanni Bogani, Gabrielle Bolzoni photographers
Maria Laura Antonelli, Daniele Barraco, Maria Novella De Luca Erica Fava, Gianni Fiorito, Dario Garofalo, Massimo Listri, New Press Photo, Nicolas Guerin (cover), Valentina Stefanelli art editors
Chiara Bini, Alessandro Patrizi translations
Cento Traduzioni, Tessa Conticelli, Costanza Nutini, NTL Traduzioni advertising and marketing director
Alex Vittorio Lana advertising
Gianni Consorti, Alessandra Nardelli, Paola Paciotti, Roberto Tummolo, Daniela Zazzeri editorial office
via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 fax +39.0574.730204 - redazione@gruppoeditoriale.com società editrice
Gruppo Editoriale
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Baroni & Gori (Symbol Freelife Gloss Premium White Paper) Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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Florens 2012
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cover story chris cooper Fashion A/W 2015.WHAT A SURPRISE interviews GIOVANNI GASTEL | FRANCESCO SCOGNAMIGLIO | KATRIONA MUNTHE CULTURE WHITE ROOM | FABuLOUS FIFTIES Itineraries seabeds | Piazzetta | THE island RESTAURANTS
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the 71 venice val film festi st
cover story Luisa Ranieri Fashion F/w 2014-15 The big chill Interview Giovanna Mezzogiorno | Roberta Camerino Art Azimut/h - Guggenheim collection | Contini Gallery The Divine Marchesa - Palazzo Fortuny Itineraries Tintoretto | Historical Regatta
The ultimate way to learn all about the most beautiful Italian places
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Giovanni Bogani, a journalist, he writes about the cinema festivals of Berlin, Cannes, Venice and Rome for the newspaper La Nazione and for websites www.affaritaliani.it and www.cinecitta.it. He has collaborated with the Italian-American magazines “US Italia” and “ItalyAmerica”americane Us Italia e ItalyAmerica. Giovanni Bogani, giornalista, scrive dai festival di Berlino, Cannes, Venezia e Roma per il quotidiano La Nazione e per i siti web www.affaritaliani.it e www.cinecitta.it. Ha collaborato con le riviste italo/americane Us Italia e ItalyAmerica. Gabrielle Bolzoni, born in Rome, where she currently lives. High school diploma at the Germanic School of Rome and degree in Geopolitics at the University La Sapienza of Rome. Free-lance reporter. She loves culture and sports. Gabrielle Bolzoni nata a Roma, dove vive. Maturità presso la Scuola Germanica di Roma e laurea in Geopolitica presso l’Università di Roma La Sapienza. Giornalista libera professionista. Ama cultura e sport. Marta Innocenti Ciulli, 38 four years in the fashion business, of which twenty spent as editor in chief of international magazines specialized in fashion and trends. A job and a passion just right for her. She loves her children, home, job, photography and movies. Marta Innocenti Ciulli, 38 anni di moda, di cui 20 passati come direttore di testate internazionali con un unico soggetto: moda e tendenze. Un lavoro-passione che le ha corrisposto profondamente. Ama i suoi figli, la casa e il lavoro, la fotografia, il cinema.
Massimo Listri, photographer, lives in Florence and collaborates with the magazines AD and FMR and frequently with many international magazines such as Connaissance des Arts and L’Eoeil. He has written over thirty art and architecture books. Massimo Listri, fotografo, vive a Firenze, collabora con continuità alle riviste AD e Fmr e con frequenza a molti periodici stranieri, tra cui Connaissance des Arts e L’Eœil. Ha pubblicato oltre 60 libri di arte e alta architettura. Domenico Savini, historian and expert in heraldry and genealogy, collaborates with important institutes and specialized magazines. Domenico periodically holds conferences on the subject. He lives and works in Florence. Domenico Savini, storico delle famiglie fiorentine, esperto di araldica e genealogia, collabora con importanti istituti e con riviste specializzate sulla materia. Tiene periodicamente conferenze sull’argomento. Vive e lavora a Firenze. Veronica Sgaravatti, born in Rome with a degree in Communication Science, is free-lance journalist since 2009. She loves gardening, culture and traveling, and organizes events in her own estate “Parco Iris” on the Appia Antica road. Veronica Sgaravatti, nata a Roma e laureata in Scienze della comunicazione è pubblicista dal 2009. Appassionata di giardinaggio, cultura e viaggi, organizza eventi nella sua proprietà “Parco Iris” sull’Appia Antica.
FIRENZE ROMA MILANO FORTE DEI MARMI PORTO ROTONDO c O R T I N A D ’A M P E Z Z O
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roma people
e m o R l a n o s r e My p RSONALE MA PE LA MIA RO
text Veronica Sgaravatti
What was the spark that led you to start acting? At first, it happened by chance, not by my choice. When I was very young, I was chosen at my dance school to play a part in a film. I was just seven years old and I found myself having to stay two months in Trieste to perform in “Va dove ti porta il cuore”. A very important initial experience that made me breathe in the sensations of the set, and that made me fall in love. What training did you receive? I attended a secondary school with an emphasis on humanities, and then various theatre schools, but I am convinced that you learn by working, making mistakes and correcting them. Schools are for perfecting your acting skills. A director you dream of working with? Giuseppe Tornatore. “Nuovo Cinema Paradiso” is one of my favourite films. Recently we’ve seen you in a TV drama, “A testa alta”; what is the main difference between television and cinema? Which one appeals to you more? Television has tighter schedules and therefore there’s less time for working on the construction of a character. But for an actor, popularity is important, so if things are done well, television is more than welcome, as it often creates more popularity than cinema. What is your favourite place in Rome? San Pietro is my neighbourhood. I live in the area and even today, every time I pass in front of the Basilica, I get a thrill.
Lavinia Guglielman, a young Roman actress, defines herself as a ‘Rome-addict’ Lavina Guglielman, giovane attrice romana, si definisce una Roma-dipendente 22 Roma | the Eternal City
Quale è stata la spinta che ti ha portato a iniziare a recitare? Inizialmente è stato un caso; non una mia scelta. Quando ero molto piccola, mi hanno scelto, presso la mia scuola di danza, per fare la parte in un film. Avevo sette anni e mi sono trovata a stare due mesi a Trieste per recitare in “Va dove ti porta il cuore”. Una prima esperienza molto importante che mi ha fatto respirare la sensazione del set e mi ha fatto innamorare. Quale è stata la tua formazione? Ho fatto il liceo classico e poi tante scuole di teatro ma, sono convinta che si impara lavorando, sbagliando e riguardandosi. Le scuole servono per perfezionarsi. Con quale regista sogni di lavorare? Giuseppe Tornatore. “Nuovo cinema paradiso” è uno dei miei film preferiti. Ultimamente ti abbiamo visto in una fiction TV “A testa alta”, qual è la differenza principale tra televione e cinema? Verso quale dei due ti senti più affine? La televisione ha tempi più stretti e quindi c’è meno tempo per lavorare sulla costruzione del personaggio. Però per un attore è importante avere notorietà, quindi se le cose sono fatte bene, ben venga anche la televisione che di notorietà spesso ne porta più del cinema. Qual è il luogo del cuore di Roma? San Pietro è la mia zona. Abito da quelle parti e tuttora, ogni volta che passo davanti alla basilica, mi emoziono.
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Pizza e h t f o d r o L The pizza della Il signore
text Veronica Sgaravatti
What is the secret of your pizza? Bread making is a passion that we’ve handed down for generations. We have never yielded to the entry of new technology. Our production process is completely manual, with raw materials of the highest quality. We use only natural yeasts, sour dough, certified flours, organic salts and extra virgin olive oils. The whole chain is meticulously controlled. What distinguishes you from other bakeries, besides your undoubtedly superior quality? Our constant on-site presence. My brother and I represent the fourth generation and we are always in the shop, from when we open to when we close. Our customers know they can find us here. I like to give them a smile and sincerely wish them a good day. How large is your family? There are four of us: mother, father and two sons... plus 68 employees. Which area do you feel most suited for? Most certainly the Bakery. Even today, after so many years, I still love the smell of freshly baked bread. What kind of training did you receive? On-the-job training. At the age of 11, I was already working, while my brother started when he was 13. I’ve never taken any courses; I learned everything I know through hands-on experience.
Pierluigi Roscioli is the owner of a veritable food business complete with restaurant, delicatessen, bakery and catering service Pierluigi Roscioli è il propiretario di una delle più importanti realtà alimentari di Roma: un forno, un ristorante, una rosticceria e un catering 24 Roma | the Eternal City
Qual è il segreto della vostra pizza? La panificazione è una passione che ci portiamo dentro da generazioni. Noi non abbiamo mai ceduto all’ingresso della tecnologia. E’ tutta una lavorazione manuale con materie prime di altissima qualità. Usiamo solo lieviti naturali, pasta acida, farine con grandi certificazioni, sali biologici e olii extra vergine d’oliva. Tutta la catena è curata al minimo dettaglio. Cosa vi contraddistingue da un altro forno, oltre alla qualità sicuramente superiore? La nostra presenza costante in azienda. Io e mio fratello siamo la quarta generazione e, da quando apriamo a quando chiudiamo siamo sempre in negozio. La nostra clientela sa di trovarci qui. Mi piace regalare loro un sorriso e un buongiorno sincero. Quanti siete della famiglia? Noi siamo quattro: mamma, papà e due figli più 68 dipendenti. Quale è il settore verso il quale ti senti più affine? Sicuramente il Forno. Ancora oggi, dopo tanti anni, l’odore del pane appena sfornato ancora mi emoziona. Qual è stata la tua formazione? Sul campo. A 11 io già lavoravo mentre mio fratello a 13. Non ho mai fatto corsi, ho imparato tutto stando in prima fila.
ROMA VIA FRATTINA 44 路 COIN EXCELSIOR VIA COLA DI RIENZO 173 PATRIZIAPEPE.COM
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r a l u g n i s , e n i n Femi GOLARE , SIN
Femminile
text Veronica Sgaravatti
How did you start this business of yours? I didn’t go to any design school, or painting school; when I was 12, my mother taught me how to paint on fabric and, after university in Paris where I studied communication, I returned to Rome. I was 21 years old and I started to work at the thing that had always been my hobby. Where do you sell your products? The only product I sell in a store, I sell at “Mia” on Via Vittoria and it’s my shirts, while for the décor, everything is made to measure. In Rome, I have a studio where I paint and meet those who contact me or I sell directly through my website www.zazielab.com. Each piece is unique and customizable, so I adapt and make everything according to what the ‘customers’ want. What do you paint on? Which object sells the most? I paint on shirts, lamps, poufs, bags and cloths. Then, of course, on pillows, which are where I started, and which are my best-sellers. Have you always had a creative spirit? Of course. Creativity is not something you can learn. What area of Rome most represents you? Trastevere, the area around Via dei Riari; my studio is also nearby.
Zazie Gnecchi Ruscone is a 28 year-old artisan, interior decorator and photographer whit a great passion: painting on fabric Zazie Gnecchi Ruscone ha 28 anni è un’artigiana, decoratrice di interni e fotografa che ha creato il suo lavoro da una sua grande passione: dipingere sui tessuti 26 Roma | the Eternal City
Come hai iniziato questa tua attività? Non ho mai fatto nessuna scuola di disegno, né di pittura; mia madre quando avevo 12 anni mi ha insegnato a dipingere su tessuto e, dopo l’università a Parigi dove ho studiato comunicazione, sono tornata a Roma. Avevo 21 anni ed ho iniziato a fare come lavoro quello che prima facevo solo come passatempo. Dove vendi i tuoi prodotti? L’unico prodotto che vendo in un negozio è da “Mia” a Via Vittoria e sono le mie camicie, mentre per l’arredamento è tutto su misura. A Roma, ho il mio studio, dove dipingo e ricevo per appuntamento chi mi contatta oppure vendo direttamente attraverso il mio sito www.zazielab.com. Ogni pezzo è unico e personalizzabile quindi modifico ed eseguo tutto a seconda dell’ esigenza dei clienti. Su cosa dipingi? Qual è l’oggetto che vendi di più? Dipingo su camicie, lampade, puof, borse e teli. Poi, ovviamente, sui cuscini che sono quello da cui ho cominciato e che è anche il mio best seller di vendita. Hai sempre avuto un animo creativo? Certo, la creatività non è una cosa che si può imparare. Qual è la zona di Roma che più ti rappresenta? Trastevere, la zona vicino a Via dei Riari; lì vicino c’è anche il mio studio.
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an m o w n e d l o G a d’oro Una donn
text Teresa Favi
You are a wide-ranging entrepreneur, how do you do it all? Women have a natural bent for multitasking. All I do is transfer multitasking from daily life to the business world. How did you start your career in the jewelry world? When I joined the company, I first fell in love with the body and then with the spirit, that is to say, I was attracted to the jewelry’s appearance before delving into the archives and realizing that the company was the oldest jewelry manufacturer in Turin. What is your definition of style? Feeling comfortable with something that makes also other people feel the same. What is the luxury of the future? Increasingly exclusive, experiential and personalized. What is the piece of jewelry you cannot do without? My engagement ring and the ‘Bikini’ necklace from our ‘Puzzle’ line: a long, gold necklace with colored stones. I’ve been wearing it for 15 years and I never once took it off. What do you love most about Rome, the city where in Via del Babuino one of the Mattioli Gioielli boutiques is based? To me, Rome is Piazza di Spagna, just close our boutique, always crowded with people from everywhere dawn until late at night. What sight of Rome would you enjoy turning into a piece of jewelry? The Colosseum, which is already one of the pieces of our ‘Souvenir d’Italie’ line.
Licia Mattioli, MD of Mattioli S.p.A, one of Europe’s leading companies in the high-jewelry industry, and president of the Technical Committee for the Internationalization of Confindustria Licia Mattioli, AD della Mattioli S.p.A e Presidente del Comitato tecnico per l’internazionalizzazione di Confindustria 28 Roma | the Eternal City
Donna d’impresa a tutto campo, qual è la sua ricetta del fare? Le donne hanno una atavica predisposizione ad essere multitasking. Credo d’aver attinto a questa attitudine riportandola nel mondo del lavoro. E poi cerco di fare anche qualcosa per il Sistema. Come è iniziato il suo viaggio nel mondo dei gioielli? Mi sono innamorata prima del corpo e poi dell’anima, nel senso che mi sono emozionata nell’imparare le lavorazioni ma poi mi sono persa negli archivi storici dei disegni dell’azienda di gioielli più antica a Torino. Che cos’è per lei lo stile? Sentirsi bene con certi oggetti che oltretutto fanno sentire bene anche gli altri. Come sarà il lusso del futuro? Sempre più esclusivo, esperienziale e personalizzato, legato al tatto, alle sensazioni, e al passaparola. Il gioiello da cui non riesce a separarsi? L’anello di fidanzamento e una collana, lunga quasi un metro, della nostra linea ‘Puzzle’, si chiama ‘Bikini’. La porto da 15 anni. Che cosa ama di Roma, la città dove in via del Babuino risiede una delle boutique Mattioli Gioielli? Per me Roma è la vicinissima Piazza di Spagna con i suoi colori, piena di gente di diverse culture dall’alba a notte fonda. Una parte di Roma che replicherebbe su un gioiello? Il Colosseo, lo abbiamo fatto già nella linea ‘Souvenir d’Italie’.
Via del Babuino 105, Roma www.mattioligioielli.it
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e d u t i t t a r ò c e D e decòr attitudin
text Veronica Sgaravatti
How did this line of work begin? We are the seventh generation. Initially, when the Jews were shut into the ghetto, they were not allowed to trade in new products, so my ancestors collected glass in these warehouses and then sold it to the San Carlo glassworks. After a while, instead of being paid for the glass, they decided exchange it for glasses, and then it was plates, and it all grew from there and after a while, became a shop. What kind of innovation did you bring to the store? Our first shop is the one on Via del Portico d’Ottavia, still the way it was after the war, a large department store where everything is on display on all the shelves. Here, the Roman clientele is accustomed to this type of shop and in terms of nostalgia, there is no other. Then in 2012, we also opened the shop on Via Po’ which is a wonderful showcase. On Via Portico d’Ottavia, you also have a beautiful converted church in front of the store. Is it open to everyone? It’s a showcase space we’ve had for forty years where we show our wedding lists and do some shows for major manufacturers. Here, we also display our historic collection of plates. There are more than four hundred of them.
Bruno Limentani and his cousin Andrea are the joint owners of the historic Limentani store, a legend in home décor Bruno Limentani, insieme al cugino Andrea è il proprietario dello storico negozio Limentani. Una leggenda per l’arredo casa, liste di nozze e interior di grandi barche 30 Roma | the Eternal City
Come è iniziato questo lavoro? Noi siamo la settima generazione di una famiglia che ha semore vissuto con l’amore per la decorazione d’interni. Inizialmente, quando gli ebrei erano chiusi nel ghetto, non potevano commerciare prodotti nuovi, quindi i miei avi in questi magazzini facevano la raccolta del vetro che poi vendevano alla vetreria San Carlo. Dopo poco, invece di farsi pagare per il vetro reso, decisero di farsi dare in cambio dei bicchieri, poi diventarono anche piatti e da lì, fu tutto un crescendo e dopo poco diventò un negozio. Come si è innovato il negozio? Il nostro primo negozio resta sempre quello di Via del Portico d’Ottavia che è rimasto come era nel dopoguerra, un grande magazzino dove tutto è esposto sopra gli scaffali insieme. Un luogo pieno di storia, dove l’antico e il moderno si fondono per creare un’alchimia unica. Quì, la clientela romana è abituata a trovare questo tipo di negozio e per i nostalgici non c’è altro. Poi nel 2012 abbiamo aperto anche il negozio a Via Po’ che è una vetrina bellissima. A Portico d’Ottavia avete anche una bellissima chiesa sconsacrata di fronte al negozio. E’ aperto a tutti? E’ uno spazio espositivo che abbiamo da quaranta anni dove esponiamo liste di nozze e facciamo esposizioni per alcune manifatture importanti. Quì è esposta anche la nostra storica collezione di piatti, dove se ne contano più di quattrocento. Senza contare la speciale sezione dedicata all’interior navale.
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sion s a p e l y t s e f i L life-style Passione
text Veronica Sgaravatti
How and when did the idea of working in the fashion industry come about? More than an idea it was an intuition about giving new life to a legendary and timeless garment: the Loden coat. Why did you bet on the Loden? The Loden was the coat of my childhood, timeless and ageless, an austere and elegant cut, democratic, aristocratic and revolutionary. What is your strength? Traditional Neapolitan tailoring and a range of unusual colours. What are your plans for the future? In just two seasons, we have developed a men’s line, women’s line and children’s line. For now I think that’s enough. What is your main sales channel and in which countries do you sell the most? The most important sales channels are trade fairs and online selling. We sell directly from our website, lodental.it; as for the main market today, it’s Japan. They love ‘Made in Italy’. To what part of Rome do you feel closest? I’ve experienced and seen various areas of Rome and I think each one has its own special architectural and historical fascination.
Andrea Provvidenza, Roman globetrotter, he has artistic director of the Auditorium della Conciliazione, with a new fashion line: LodenTal Andrea Provvidenza, romano e globetrotter prima direttore artistico dell’Auditorium della Conciliazione, sua è la linea nuova moda LodenTal 32 Roma | the Eternal City
Come e quando è nata l’idea di mettersi nel campo della moda? Più che un’idea è stata l’intuizione di dare nuova vita a un capo leggendario e intramontabile: il cappotto Loden. Perché hai puntato sul loden? Il Loden è una capo della mia infanzia, un cappotto senza tempo e senza età, di un taglio rigoroso ed elegante, democratico, aristocratico e rivoluzionario. Qual è il vostro punto di forza? Il taglio sartoriale della tradizione napoletana e la gamma di colori inusuali. Quali progetti avete per il fututo? In solo due stagioni abbiamo sviluppato la linea uomo, donna e bambino. Per ora penso che possa bastare. Quale è il vostro principale canale di vendita e quali i paesi in cui vendi maggiormente? I canali di vendita più importanti sono e-commerce e fiere. Vendiamo molto direttamente dal nostro sito lodental.it; quanto al mercato di riferimento principale è il Giappone che, ancora oggi, ama il made in Italy. Qual è la zona di Roma a cui sei più legato? Ho vissuto e visto diverse zone di Roma e penso che ognuna abbia un suo fascino architettonico e storico particolare. Per questo non ho un mio luogo preferito ma adoro girarmela a piedi e assaporare tutto il suo fascino.
The master weavers of Florence
www.anticosetificiofiorentino.com Antico Setificio Fiorentino is part of the STEFANO RICCI Group
FIRENZE BOUTIQUE • Via Vacchereccia, 12/R ROMA • OROMANIA DI PALAZZO GIANFRANCO Via in Arcione, 104/106
save as roma exhibition
Journeys throughthe centuries Viaggi nei secoli text Francesca Lombardi
Scuderie del Quirinale
Ara Pacis
Galleria arte moderna
Scuderie del Quirinale
Palazzo Sciarra Museo Alinari
36 Roma | the Eternal City
October-December Until January at the prestigious headquarters of the Capitoline Museums of Rome, the exhibition Tiepolo: the Colors of Drawing will propose a journey to the discovery of the character and the works of the man who is thought to be one of the greatest painters of all time as well as one of the greatest talents in drawing. Thanks to the exhibition of a large number of papers from museums, foundations and private collections, people will have the chance, for the first time in Rome, to discover the creative inventiveness of Gianbattista Tiepolo. Photographer Massimo Listri will be then the Ottobre- Dicembre Fino a gennaio ella prestigiosa sede dei Musei Capitolini di Roma, la mostra Tiepolo: i colori del disegno proporrà un viaggio alla scoperta della figura e dell’opera di colui che è ritenuto, oltre che uno dei più grandi pittori di tutti i tempi, anche uno dei più formidabili talenti nel disegno. Grazie all’esposizione di un cospicuo numero di fogli, provenienti da istituzioni museali, fondazioni e collezioni private, verrà così svelata, per la prima volta nella Capitale, la dinamica inventiva e produttiva di Giambattista Tiepolo. Doppio appuntamento con il fotografo Massimo Listri: ai Musei Vaticani fino al 20 dicembre con fotografie monumentali del Museo Pio Clementino ( un servizio all’interno); e nella Galleria Francesca Antonacci con una mostra
protagonist of two events: on display, at the Vatican Museums until the 20th of December, the monumental pictures of the Pio-Clementino Museum (see the article inside); and, at the Francesca Antonacci Gallery, an elegant exhibition that can be seen as the final part of that which makes this Florentine Master the protagonist of the Vatican Museums. This pendant exhibition conceived by Francesca Antonacci presents works by Listri that those who have learnt to appreciate him as the narrator of the European cultural tradition would never imagine to admire. There, also the less famous photos taken in South America, representing the rationalist architectural works by the masters of modern vision of space like Oscar Nyemeier, will be exhibited. Unti the 6th of January at the Ara Pacis, Henri Cartier Bresson. Ten years after che è una elegante appendice all’esposizione di cui il maestro fiorentino è protagonista ai Musei Vaticani. La mostrapendant ideata da Francesca Antonacci-propone anche un Listri che non si aspetta chi ha imparato ad apprezzarlo come narratore della tradizione culturale europea. Saranno infatti esposti anche i meno conosciuti scatti sudamericani, dedicati alle architetture razionaliste di maestri della visione contemporanea dello spazio come Oscar Nyemeier. Fino al 6 gennaio all’Ara Pacis, Henri Cartier Bresson. A dieci anni dalla sua scomparsa Roma gli dedica una monografica di rilievo: cinquecento opere che includono fotografie, disegni, dipinti, film e documenti per proporre al pubblico la maggiore retrospettiva finora organizzata per Henri Cartier Bresson. Hen-
his death, Rome dedicates him a remarkable exhibition: five hundred works, including photos, drawings, paintings, movies and documents to present to people the greatest restrospective exhibition ever organized for Henri Cartier Bresson. He certainly was more than a photographer, since his photographic reportages were so special that he was also called “The Eye of the Century”. He truly put into practice the idea of always being present and ready to take photographs, since he was always to be found in every part of the world and at the right moment with his Leica camera when something worth a photo happened. A second exhibition dedicated to Flamish painter Hans Memling will take place in the Scuderie del Quirinale: a great personality of his time at an international level, whose works highly influenced the 16th century painting in Italy. ri Cartier Bresson certamente fu molto più di un fotografo; spinse infatti il concetto di foto reporter ad un’altezza tale da garantirgli l’appellativo di “occhio del secolo”. Una vera e propria concezione immanente dello scatto fotografico che lo portava ad essere presente in ogni angolo del pianeta proprio nel momento cruciale con la sua Leica in mano ad immortalare la realtà. Una seconda mostra monografica occuperà lo spazio delle Scuderie del Quirinale, sul pittore fiammingo Hans Memling, grande protagonista della scena internazionale del suo tempo, tanto da influenzare di ritorno la pittura italiana del primo Cinquecento. Si tratta di una prima assoluta in Italia per il pittore fiammingo; per la quale si sono mosse le maggiori raccolte museali del pianeta ed anche quelle
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It is the first time the works by this Flamish artist are exhibited in Italy, taken from the greatest collections of the museums of all over the world and from private collections as well, and especially lent for the exhibition. On display since 2013 and until the 29th of December at the Macro Testaccio Museum, Big Bambù, the big work made by American artists Mike and Doug Starn for the sixth edition of Enel Contemporanea, a public art project by Francesco Bonami where art is the starting point for a reflection on energy. Big Bambù is an enormous site-specific installation: a 25-meter high structure made of thousands of bamboo canes, twined and tied together in the traditional way; a living creature that can be freely climbed by people. At the Palace of Exhibitions, My Planet from Space: Fragility and Beauty. private dando in prestito per l’evento i loro capolavori. In corso dal 2013 e visibile fino 29 dicembre al Macro Testaccio Big Bambú la grande opera realizzata dagli artisti statunitensi Mike e Doug Starn per la sesta edizione di Enel Contemporanea, programma di arte pubblica a cura di Francesco Bonami volto a una riflessione sull’energia attraverso l’arte. Big Bambú è una gigantesca installazione site specific: un intreccio di migliaia di aste di bambù che si sviluppa fino a circa 25 metri di altezza attraverso un metodo tradizionale di incastri e intrecci; un organismo vivente liberamente percorribile dai visitatori. A Palazzo delle Esposizioni Il mio Pianeta dallo Spazio: Fragilità e Bellezza fino al 02 novembre. La mostra è un viaggio che ci conduce attraverso immagini
Until the 2nd of November, this January exhibition will lead us through Until the 8th of February 2015, satellite imagery and video inthe Foundation Roma Museo – stallations to the best and farPalazzo Sciarra hosts the exhiest places on earth. The French bition American Chronicles: The Academy in Rome presents, Art of Norman Rockwell. On disuntil the 18th of January in its play -for the first time outside Grand Galeries, the exhibition the United States- over one The Slums of the Baroque Period. hundred works from the collecRome of Vice and Misery. This tions of the Norman Rockwell Museum of Stockbridge, that exhibition shows the dark and insolent side of Baroque Rome, present to visitors a complete that of the slums, of taverns retrospective exhibition of this American artist’s works. Then, and places of perdition. The exhibition Secession and Avant still in 2015 at the Scuderie del Garde. Art in Italy before the First Quirinale, an exhibition dediWorld War 1905-1915, at the cated to Balthus. A due double National Gallery of Modern homage to one of the greatest Art until the next 15th of Febru- 20th-century artists, Balthus, in ary, is intended to cast light on collaboration with Villa Medici, a period of parthe French instituticular innovative tion in Rome diexperimentation in rected by charming Italian art and litCount Balthassar erature during the Klossowski de Rola Great years before the (1908-2001) since monographic 1964. First World War. satellitari e vide- exhibition Gennaio oinstallazioni, nei in autumn Fino all’8 febbraluoghi più belli e io 2015 la Fonremoti della Terra. dazione Roma L´Accademia di Museo - Palazzo Francia a Roma Sciarra ospita la presenta fino al mostra American 18 gennaio nelle Grandes Chronicles: The Art of Norman Galeries la mostra I Bassifon- Rockwell. Per la prima volta di del barocco. La Roma del vi- esposte al di fuori degli Stati zio e della miseria. La mostra Uniti oltre cento opere prosvela il lato oscuro e volgare venienti dalle collezioni del della Roma barocca, quello Norman Rockwell Museum dei bassifondi, delle taverne, di Stockbridge, che propondei luoghi di perdizione. Con gono al pubblico una retrola mostra Secessione e Avan- spettiva completa dell’artista guardia. L’arte in Italia prima statunitense. Infine sempre della Grande Guerra 1905-1915, nel 2015 Balthus in mostra alle fino al prossimo 15 febbraio, Scuderie del Quirinale. Un la Galleria nazionale d’arte doveroso doppio omaggio a moderna intende approfon- uno dei giganti del Novecento, dire un momento di par- Balthus, in collaborazione con ticolare fervore innovativo Villa Medici, l’istituzione franall’interno della cultura ar- cese a Roma che il fascinoso tistica e letteraria italiana im- conte Balthasar Kłossowski de mediatamente precedente la Rola (1908-2001) diresse dal prima guerra mondiale. 1964.
Grandi monografie per l’autunno
Musei Vaticani
Palazzo Esposizioni
Galleria F. Antonacci
Macro Testaccio
Musei Capitolini
Roma | the Eternal City 37
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Notes of Music Note di musica text Sabrina Bozzoni
Franco Battiato
John Legend
Elisa
Morissey
Stromae
38 Roma | the Eternal City
OCTOBER On the 13th and 14th of October, the double dates of the live performance of world rock legend Morrissey, at the Stadio Atlantico. Still on the 14th, a young English indie rock band: the Kaiser Chiefs, on stage at the Circolo degli Artisti. On the 23rd, Gino Paoli will present, together with Danilo Rea, a special event inside the Sala Santa Cecilia at the Parco della Musica of Rome. On the 24th, the Auditorium della Conciliazione will host the concert by Gilberto Gil. Do not forget, on the 29th, on stage at the Parco della Musica Auditorium, Anastacia. Then it will be the turn of Francesco Renga, on stage on the 30th of October at Parco della Musica. And, finally, one of the greatest names OTTOBRE Il 13 e 14 ottobre la doppia data del live di una leggenda del rock mondiale. E’ Morrissey, allo Stadio Atlantico. Sempre il 14 una giovane band direttamente dalla scena indie anglosassone. Sono i Kaiser Chiefs, on stage al Circolo degli Artisti. Il 23, Gino Paoli presenta un evento speciale in Sala Santa Cecilia al Parco della Musica di Roma, in cui sarà accompagnato da Danilo Rea. Il 24 all’Auditorium della Conciliazione è la volta del concerto di Gilberto Gil. Il 29, sul palco dell’Auditorium Parco della Musica, tutti presenti per Anastacia. E’ la volta di Francesco Renga, in arrivo al Parco della Musica il 30 ottobre. Concludiamo con una garanzia del rock: i Kasabian. Live al Palalottomatica di Roma il 31 ottobre.
in rock music: the Kasabian, live on Silvestri, finally live performing in the 31st of October at the Palalot- their city on the 18th and 19th of tomatica of Rome. November at the Palalottomatica. Then the Subsonica, on stage on NOVEMBER the 21st of November at the PalaThree appointments with Biagio lottomatica. And, on the 28th, the Antonacci’s music in Rome: on concert of Claudio Baglioni. the 8th and 9th of November and on the 12th of December, at the DECEMBER Palalottomatica. Same location Three dates for the magic of Paolo for Cesare Cremonini on the 11th of Conte’s music: the 4th, 5th and 6th of November. Soul music, unforget- December at the Sistina Theatre. table voice and unique sound for On stage on the 13th , Pino Daniele, John Legend, on stage on the 11th while on the 15th it will be the turn of November at the Sistina Thea- of the unique voice of Giorgia, and tre. Same date also for Master mu- on the 17th of December that of sician Franco Battiato at the Teatro young and talented Stromae. Then, Olimpico. on the 20th, the Stadio Atlantico th On the 16 of November, at the for the concert of Elisa. A month Auditorium, the performance by that will end with a bang, with the double dates of singer-songwriter St. Vincent. Than a new Fiorella Mannoia’s musical trio of great concert at the Parco Italian and Roman In Rome della Musica, on the singer-songwriters: 27th and 28th. Winter Niccolò Fabi, Max Gazzè and Daniele doesn’t sound that long... NOVEMBRE mo ai Subsonica, Biagio Antonacci il 21 novembre triplica le date al Palalottomadi Roma, l’8 e il tica. Concludia9 novembre e il mo sullo stesso 12 dicembre, al palco il 28 con Palalottomatica. il concerto di Stesso palco per Cesare Cre- Claudio Baglioni. monini l’11 novembre. Anima soul, voce indimentica- DICEMBRE bile, sound inconfondibile. Tre date per la magia di PaTutto questo è John Legend, olo Conte, il 4,5,6 dicembre sul palco del Teatro Sistina al Teatro Sistina. Il 13 al l’11 novembre. Stessa serata Palalottomatica è la volta anche per il Maestro Franco di Pino Daniele mentre il 15 Battiato al Teatro Olimpico. arriva la voce inconfondiE’ il momento della cantau- bile di Giorgia, stesso palco trice rock St. Vincent all’Au- per il giovane e talentuoso ditorium il 16 novembre. Stromae, il 17 dicembre. Un trio inedito, formato da Infine una tappa allo Statre grandi cantautori, italia- dio Atlantico il 20 per il ni e romani. Sono Niccolò concerto di Elisa. Il mese Fabi, Max Gazzè e Daniele di dicembre si conclude in Silvestri, che arrivano final- bellezza con il doppio conmente live davanti alla loro certo di Fiorella Mannoia al città, il 18 e 19 novembre Parco della Musica, il 27 e al Palalottomatica. Arrivia- 28.
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Many more voices
40 Roma | the Eternal City
OCTOBER Until November 30, Rome is thrown into the thick of contemporary new sounds and expressions with the 29th edition of the extraordinary RomaEuropaFestival (52 events and 118 performances from 19 different countries, including 20 Italian premieres). On the 15th, at the Eliseo, Cabaret songs by Benjamin Britten are interpreted by the explosive Jamie McDermott, leader of the Irrepressibles (RomaEuropaFestival). The 18th and 19th at the Argentina, Baroque theatre meets contemporary theatre in King Arthur, the OTTOBRE Fino al 30 novembre, Roma è catapultata nel vivo delle nuove sonorità e delle nuove espressioni della creazione contemporanea con la 29esima edizione di una rassegna straordinaria, RomaEuropaFestival (52 appuntamenti, per 118 recite da 19 paesi diversi, di cui 20 in prima italiana). Il 15, all’Eliseo, le Cabaret songs di Benjamin Britten vengono interpretate dall’esplosivo Jamie McDermott, leader degli Irrepressibles (RomaEuropaFestival). Il 18 e 19 all’Argentina il teatro barocco incontra il teatro contemporaneo in King Arthur, dramatic opera dei Motus su testo di John Dryden e musiche di Henry Purcell (RomaEuropaFestival). Il 31, alle 20.30,
dramatic work by Motus, with text by John Dryden and music by Henry Purcell (RomaEuropaFestival). The 31st, at 8:30 pm, at the Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia starts the concert season of the Accademia Nazionale di Santa Cecilia with a concert of Bach by the Iranian pianist Ramin Bahrami.
Temporeale and Davis Moss (composer, percussionist, but above all an interpreter with a bold and innovative vocal technique) in the theatre sound performance entitled Many More Voices (RomaEuropaFestival).
DECEMBER From December 18 to January 4 for 15 evenings at the Teatro Costanzi, the classic NOVEMBER ballet The Nutcracker is on The 21st, at 8:30 pm, at the stage with the Orchestra and Auditorium Parco della Mu- Ballet of the Opera. The 19th, sica, Sala Santa Cecilia, the at 8:30 pm, at the Auditorium former child prodigy and Parco della Musica, Sala Sincontemporary concert pianist opoli, the Accademia NazionLang Lang with the National ale Santa Cecilia Brasses play music by Strauss Academy of Santa and Janacek. (for Cecilia, performs more information music by Mozart The not-toabout theatre, and Chopin. On be-missed other music, opthe 22nd of Nodates for era and ballet, see vember, at 9 pm, pp.) at the Pelanda, classical voce in modo A u d i t o r i u m music spericolato e inParco della Mu- experimennovativo) nella sica, Sala Santa tal music, performance di Cecilia, prende teatro sonoro avvio la stagio- dance dal titolo Many ne dei concerti and opera More Voices (Rodell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia maEuropaFestival). con un concerto nel nome di Bach del pianista irania- DICEMBRE Dal 18 dicembre al 4 genno Ramin Bahrami. naio per 15 serate al Teatro Costanzi, va in scena NOVEMBRE Il 21, ore 20.30, Audito- un classico del balletto Lo rium Parco della Musica, Schiaccianoci con l’OrcheSala Santa Cecilia, con- stra e il Corpo di ballo del certo dell’enfant prodige Teatro dell’Opera. Il 19, contemporaneo il pianista ore 20.30, Auditorium Lang Lang con l’Accade- Parco della Musica, Sala mia Nazionale Santa Ce- Sinopoli concerto dei Fiati cilia, in programma mu- dell’Accademia Nazionale siche di Mozart e Chopin. Santa Cecilia su musiche Il 22 novembre, alle 21, di Strauss e Janacek. (Per alla Pelanda, Temporeale e ulteriori segnalazioni di Davis Moss (compositore, prosa e altri spettacolo di percussionista, ma soprat- musica, lirica e balletto antutto interprete che usa la che pp.)
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Vogue Fashion’s Night Out. Vogue Italia in collaboration with ICE celebrates the opening of VFNO Rome at the Hotel de Russie Tony Renis
54 Roma | the Eternal City
Roberto D’Agostino
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Veronica Sgaravatti, Bruno Limentani, Gabrielle Bolzoni, Nicoletta Sgaravatti
Gabrielle Bolzoni, Isabella Picone, Verena Adler
Alice Brusadelli
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Irene and Erica Arrighi 56 Roma | the Eternal City
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Libera Murzi con Benedetta e Francesca Di Gironimo
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Elena, Rossana, Cristiana, Alessia
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Marco e Simona Bigodino
Marco Turoni, Chiara e Fabio Murzi
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Libera Murzi, Simonetta Fichelli 58 Roma | the Eternal City
The brand Acqua dell’Elba arrives in Rome, with a new store in via della Frattina. Launch Cocktail Party for lovers of perfumes
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Roma | the Eternal City 59
district itineraries
The left bank of the Tiber is a nice place to take a break from the more touristy historical centre. This is Trastevere, one of Rome’s most characteristic neighbourhoods: narrow cobbled alleys, medieval houses, unique views and romantic little piazzas, each with its own history and identity. The name literally means “beyond the Tiber”, and this neighbourhood, now known for its lively nightlife thanks to the growing number of pubs, restaurants and pizzerias that over the years have taken over the old artisan shops, traditionally attracts artists from all over the world. The locals, however, the true Roman ‘Trasteverini’, are almost a race of their own, authentic people bursting with pride who like to call themselves the soul of Rome. I’m meeting a dear friend who’s lived in the heart of Trastevere since birth. Naturally, I ask her to take me to one of those places that she thinks would be the most typical of the area. We meet in Piazza Trilussa, the beating heart of Trastevere, named after the Roman poet who composed in Roman dialect, and lived at the turn of the last century. The appointment is for 6 pm and the piazza is already full of young people, particularly young Americans in the area to attend John Cabot University. Now they can find specially allotted lodgings near the botanical garden, the green lung in the middle of Trastevere. Adjacent to the piazza is Via del Politeama where we have an aperitif at Freni e Frizioni (Brake and Clutch), a bar with a simple decor and antiques, originally a car mechanic’s garage and now a fun, lively place to meet up for a drink. Minou and I begin to talk about everything to do and see in Trastevere and the first
Beyond Tiber oltre il tevere
text Veronica Sgaravatti photo Valentina Stefanelli
Una bella pausa dal centro storico più turistico, sulla riva sinistra del Tevere. Ecco Trastevere, uno dei quartieri più caratteristici di Roma: stretti vicoli acciottolati, case di epoca medievale, scorci unici e piazzette romantiche, ognuna di esse con una sua storia e identità.Letteralmente “oltre il Tevere” questo quartiere, oggi noto per la sua vivace vita notturna, grazie al crescente numero di pub, ristoranti e pizzerie che negli anni hanno preso il posto di vecchie botteghe artigiane, per tradizione attrae artisti da ogni parte del mondo anche se gli abitanti, i trasteverini, romani ‘veraci’, formano quasi una popolazione a sé stante, è gente piena di fierezza e autenticità che ama definirsi l’anima di Roma. Incontro una mia cara amica che vive nel cuore di Trastevere da quando è nata e mi viene spontaneo chiedere a lei di condurmi per quelli che secondo lei sono i posti più giusti da conoscere. Ci incontriamo in piazza Trilussa, centro nevralgico di Trastevere che porta il nome del poeta romano noto per le sue composizioni in dialetto romanesco, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento. L’appuntamento è alle ore 18 e la piazza è già colma di giovani, in particolare ragazzi americani richiamati nella zona per la presenza dell’Università, John Cabot University che da alcuni anni offre ai suoi studenti anche un’area per dormire nelle vicinanze dell’orto botanico, polmone verde nel bel mezzo di Trastevere. Adiacente alla piazza, c’è via del Politeama dove ci prendiamo un aperitivo da Freni e Frizioni, un bar con un arredamento semplice con oggetti antichi, che in origine era il laboratorio di un meccanico di auto ed oggi un posto divertente e affollato
60 Roma | the Eternal City
Above piazza Sant’Egidio Below piazza Trilussa Roma | the Eternal City 61
The Piazza di Santa Maria in Trastevere and its BasilicaÂ
sasasasasa sassasas 64 Roma | the Eternal City
Some venues and trattorie in Trastevere with typical outdoor tables. Next page, the restaurant  La Canonica
cover story
The neighbourhood is known today primarily for its lively nightlife and the many restaurants that have taken the place of the ancient artisans Roma | the Eternal City 65
district itineraries
things that come up are three historic shops: L’Antica Caciara on Via San Francesco a Ripa, the best cheese shop in Rome; Renella, the bakery on Via del Moro, which makes fresh bread and great pizza every day, including Sundays; Biscottificio Innocenti on Via Luce 21, which has been turning out an infinite variety of biscuits for over a hundred years from a 16 meter long oven, in business since 1950. We drink a beer while waiting to go to dinner and for the choice of restaurants, the list is very long and particularly varied. There is something for every palate in the area. We decide to wander around the neighbourhood streets and she shows me some of the treasures in the area. We face a small alley and see a brand new locale, Pianostrada, on Vicolo del Cedro. It’s a cooking workshop opened by four young women, where you can eat something on the fly or make a proper dinner with innovative ingredients, sophisticated and well matched, a delicious novelty that has brought quality to the food business in the area. We come to Piazza Santa Maria in Trastevere, which, with its church by the same name, symbolizes the district more than any other. The square with its central fountain is always crowded and there are several street artists performing; the church is one of the oldest in the city and the 13th century mosaic in the apse is one of the most beautiful in all of Rome. The Basilica was probably the first official place built for Christian worship in Rome and certainly the first dedicated to the worship of the Virgin Mary. It is distinguished from other churches by an ancient and mystical fact: St. Mary stands on the spot where, in 38 BC, a jet of mineral oil shot out of the ground, the divine “fons olei,” In this event, the Christians saw the harbinger of Christ’s coming. A little further on, on Vicolo del Piede, she shows me the restaurant La Canonica, dove incontrarsi e bere qualcosa. Io e Minou cominciamo a chiacchierare delle attività presenti a Trastevere e i primi a uscire fuori sono tre negozi storici: L’Antica Caciara in via San Francesco a Ripa, che è il miglior negozio a Roma per la vendita di formaggi; il Forno Renella in via del Moro che produce pane fresco e ottima pizza tutti i giorni, domenica inclusa; Il Biscottificio Innocenti in via della Luce 21, che da oltre cento anni sforna un’infinita varietà di biscotti da un forno lungo 16 metri, che esiste dal 1950. Noi beviamo una birra in attesa di andare a cena e per la scelta del ristorante la lista tra cui orientarci è molto lunga e soprattutto variegata. Nella zona si possono accontentare tutti i palati. Decidiamo di perderci tra le vie del quartiere e lei mi fa vedere alcune chicche della zona. Ci affacciamo su di un piccolissimo vicolo e scorgiamo un nuovissimo locale, Pianostrada in vicolo del Cedro. E’ un laboratorio di cucina aperto da quattro giovani donne dove si può mangiare qualcosa al volo o fare una vera e propria cena gustando ingredienti innovativi, ricercati e ben assortiti, dunque una gustosissima novità che ha portato in zona uno street food di qualità. Arriviamo in piazza Santa Maria in Trastevere che forse più di ogni altra simboleggia il quartiere con l’omonima chiesa. La piazza con la fontana centrale è sempre affollatissima e ci sono vari artisti di strada che si esibiscono; la chiesa è una delle più vecchie della città e il mosaico dell’abside del 1200 è uno dei più belli che si può ammirare in tutta Roma. La basilica fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma e sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine. Un fatto antico e mistico la contraddistingue dalle altre chiese: S.Maria sorge sul luogo dove, nel 38 a.C., dal terreno fuoriuscì uno zampillo di olio minerale, la divina “fons olei”, I cristiani videro in questo evento il segno premonitore della venuta di Cristo. Poco più avanti, in vicolo del Piede mi fa vedere il ristorante La Canonica, sorto su una chiesa
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4 1. Biscottificio Innocenti 2. L’Antica Caciara 3. A typical Trastevere alley 4. Freni e Frizioni, new venue for an aperitif 5. The bar Ombre Rosse, with occasional live music 6. Historic restaurant, in the former dwelling place of Margherita Luti, the baker who inspired Raphael
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built on a former church dating to the 1600s. The facade is beautiful, and I’m taken with the idea of dining in a former church. A short distance away are some much more modern but excellent restaurants. Bir and Fud on Via Benedetta is definitely one of them. Here the pizza is made with yeast and the beer is exclusively artisan and Italian. On the same street is Checco il Carrettiere, the typical Roman restaurant where you can taste all the local dishes of our cuisine. Going up Via Garibaldi, you come to another landmark Roman restaurant, L‘Antica Pesa. There are so many restaurants and it would be nice to try them all. Of the many historical sites, it is impossible not to remember Romulus in the Garden of the Fornarina, the former dwelling place of Margherita Luti, the Trastevere baker’s daughter whose beauty inspired the painter Raphael. Today, the restaurant offers local Roman cuisine and impeccable service. But the Trastevere night offers so much more and before our walk ends, we think it would be nice to explore the area beyond Viale Trastevere, surely the most peaceful and least touristy. We go to the square in Piscinula where there is an ancient tiny church next to which is the smallest bell tower in the capital. We finally decide to dine in an excellent fish restaurant, La Gensola, where we devour a delicious plate of linguine with anchovies and pecorino in a cozy and authentic atmosphere. When we leave, we find ourselves in front of the AK bar, an entertaining and colourful nightspot that attracts many young people until late in the evening. We could wander around all night, but we just take a stroll down to the beautiful Piazza Santa Cecilia, which is a must-see on a tour of Trastevere. Then we enjoy a last drink at Bar Calisto in the Piazza of the same name, still full of people and nightlife. sconsacrata del 1600. La facciata è meravigliosa e sicuramente suggestiva l’opzione di cenare su quella che un tempo era una chiesa. A poca distanza anche locali più moderni ma che si sono distinti per eccellenza. Bir and Fud in via Benedetta è sicuramente uno di questi. Qui la pizza viene fatta con lievito madre mentre la birra è esclusivamente artigianale e italiana. Nella stessa via, Checco il Carrettiere, il tipico ristorante romano dove si possono assaggiare tutti i piatti più tipici della nostra cucina. E salendo su via Garibaldi un ulteriore punto di riferimento della ristorazione romana L’Antica Pesa. I ristoranti sono tantissimi e sarebbe bello poterli assaggiare tutti. Tra i posti storici non si può non ricordare Romolo nel Giardino della Fornarina che sorge dove un tempo abitava Margherita Luti, figlia di un fornaio di Trastevere che ispirò con la sua bellezza il pittore Raffaello. Oggi il ristorante offre cucina tipica romana e un servizio impeccabile. Ma la notte trasteverina offre molto altro e prima di chiudere il giro sarebbe bello esplorare anche la zona al di là di viale Trastevere che sicuramente è la zona più calma e un po’ meno turistica del quartiere. Andiamo a piazza in Piscinula dove c’è un’antica e piccola chiesa alla quale è annesso il campanile più piccolo della capitale. Decidiamo finalmente di cenare nell’ottima trattoria di pesce La Gensola dove buttiamo su un delizioso piatto di linguine con alici e pecorino in un locale accogliente e genuino allo stesso tempo. All’uscita siamo davanti all’Ak bar, locale divertente e molto scenografico che richiama molti giovani fino a tarda sera. Continuare a perdersi tutta la notte sarebbe possibile, ma ci limitiamo a fare una passeggiata fino alla bellissima piazza Santa Cecilia, che è d’obbligo vedere in un giro di Trastevere e poi ci godiamo l’ultima bevuta al bar Calisto sull’omonima piazza, ancora colma di gente e di movida.
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Above the AK bar, venue for young people open until late at night. Below, more Trastevere alleys Roma | the Eternal City 69
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Beautiful and damned bello e dannato
text Giovanni Bogani photo Nicolas Guerin The many-sided Willem Dafoe, a brave man, a versatile actor, he brilliantly portrayed Pier Paolo Pasolini I mille volti di Willem Dafoe, uomo coraggioso, attore poliedrico, interprete di un inedito Pier Paolo Pasolini His strong-jawed face and lean, wiry hands make him ideal for playing Pier Paolo Pasolini. In the film by Abel Ferrara, Pasolini, shown at the Venice Film Festival, it’s like watching the real Pasolini, right there before your eyes. As if by miracle, someone found unpublished material in the archives that no researcher, no journalist had ever seen. As if someone had filmed the last hours of Italy’s most controversial poet, film director, novelist and intellectual. Such a miracle of verisimilitude was performed by Willem Dafoe. The actor who tiptoes between Italy and the States, blockbuster and art-house films, grace and damnation. The actor who played Martin Scorsese’s tormented Christ, human Christ, excessively human Christ and Lars von Trier’s Antichrist. The man who has been in love with Rome for years. Willem has never used stunt or body doubles. Not even when he played the counterfeiter in To Live and Die in L.A, the Vietnam vet in Born on the Fourth of July, the sergeant in Platoon by Oliver Stone, the idealistic FBI agent in Mississippi Burning and SpiderMan’s rival, looking as wrinkled as an aged rockstar, but his body kept slender and flexible by years of yoga practice. He’s married to an Italian, Giada Colagrande, a courageous film director who comes from a video-art background. They met on the set of Wes Anderson’s The Life Aquatic with Steve Zissou in 2004 and got married, one year later, in Puglia, with Otranto’s blue sea as a backdrop. Willem has also performed in two films directed by Giada, Before It Had a Name and A Woman. They live together in a house halfway between the Celio and Esquilino hills, in Rome. It was once the attic of a convent. Giada and Willem renovated it and furnished it by raiding Giada’s mother’s antique shop. After several years in Rome, Willem still speaks half Italian, half English. How well do you know Italian? I actually understand everything, expect at parties, when the music covers everything up, and people are speaking all together. In 70 Roma | the Eternal City
Il volto scavato e le mani magre, nervose di Willem Dafoe sono uguali a quelle di Pier Paolo Pasolini. Nel film di Abel Ferara, Pasolini, presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, sembra di rivedere proprio lui. Sembra sia lì, che per un qualche miracolo abbiano trovato del materiale inedito, dei fotogrammi sfuggiti ai ricercatori, ai giornalisti. Come se fosse un filmato ritrovato sulle ultime ore del poeta, regista, romanziere, intellettuale più controverso della storia d’Italia. Chi ha compiuto questo miracolo di verosimiglianza è lui, Willem Dafoe. Attore sospeso tra America e Italia, tra cinema d’autore e blockbuster, tra grazia e dannazione. Lui, che ha interpretato il Cristo tormentato, il Cristo umano, troppo umano di Martin Scorsese e l’Anticristo di Lars von Trier. Lui che da anni è innamorato di Roma. Willem non usa mai controfigure. Lui, il falsario di Vivere e morire a Los Angeles, il veterano di Nato il quattro luglio, il sergente di Platoon di Oliver Stone, il poliziotto onesto di Mississippi Burning, l’antagonista di Spider Man, con quel viso assalito dalle rughe, come una rockstar. E quel corpo snello, elastico, da ballerino, da funambolo, plasmato da anni di yoga. Ha sposato un’italiana, Giada Colagrande, regista coraggiosa che viene dalla video arte. Si sono incontrati sul set del film di Wes Anderson Le avventure acquatiche di Steve Zissou nel 2004, e l’anno dopo si sono sposati, in Puglia, di fronte al mare di Otranto. Willem ha anche interpretato i due film che Giada ha diretto in seguito, Before It Had a Name e A Woman. E con lei abita a Roma, in una casa tra il Celio e l’Esquilino. La casa era l’ex piccionaia di un convento: Giada e Willem l’hanno ristrutturata, e arredata esplorando e saccheggiando il negozio di antiquariato della madre di Giada. Dopo diversi anni romani, Willem continua a parlare un po’ in italiano, un po’ in inglese. Quanto è a suo agio con l’italiano? In realtà capisco quasi tutto, tranne che alle feste, quando la musica copre tutto, e tutti parlano insieme. In italiano divento
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Born on July 22, 1955, in Wisconsin, Willem Dafoe is the star of “Pier Paolo Pasolini� , the latest film by Abel Ferrara Roma | the Eternal City 71
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Scenes from two great films starring Willem Dafoe: Antichrist by Lars von Trier and Pier Paolo Pasolini by Abel Ferrara
Italian, I feel I’m a simpler person, nearly a child. una persona più semplice, quasi un bambino. What have you learnt more quickly? Che cosa ha imparato, soprattutto, dell’italiano? The language of gestures. I look at people and observe the way La lingua dei gesti. Osservo la gente, vedo come si esprime con their hands and fingers do the talking. It’s like learning a new i gesti. E’ come se avessi appreso una nuova lingua che non colanguage from scratch. noscevo. What is your house in Rome like? Come è la vostra casa di Roma? It is filled with things from the house Giada grew up in, near Pes- Ci sono molte cose della casa in cui è cresciuta Giada, vicino a cara, in a small town where a community of artists used to live, Pescara, in un piccolo paese dove viveva una comunità di artisti, including Jannis Kounellis and Joseph Beuys. There are Giada’s e da dove sono passati Jannis Kounellis e Joseph Beuys. Ci sono bookcases, the bureaus from her childhood home. Anyway, I no le librerie di Giada, gli scrittoi della sua casa da ragazza. Ma poi longer think and talk in terms of what is hers and what is mine. adesso non penso mai a che cosa è suo e che cosa è mio. You travel the world all the time, going from one movie set to Lei è spesso in giro, sui set di mezzo mondo. Viaggia da solo? the next. Do you travel alone? No, Giada è quasi sempre con me. Anche se non viene sul set. No, Giada is with me most of the time, even if not on the set. She Quando io giro, lei scrive, si concentra sulla fase creativa del writes and focuses on the creative part of her job. suo lavoro. What do you enjoy doing besides acting? Che cosa ama fare, oltre a recitare? I enjoy cooking, as often as I can. In Rome, I’m Mi piace cucinare, quando ne ho l’occasione. A referred to as “the American who lives overseas” volte, a Roma, sono ‘l’americano che vive all’esteand everyone expects me to cook American dishes. In the film by ro’ e tutti si aspettano dei piatti americani. QuinThat’s a big responsibility! I also enjoy practicing è una responsabilità importante! Poi mi piace Abel Ferrara, di yoga, it keeps the body and mind in sync. praticare lo yoga, per mettere in armonia il corpo Pasolini it’s like e la mente. What do you like most about Rome? I enjoy spending most of the year there. I like watching the Che cosa ama di Roma? Southern Italy in general, the colors, the aromas. I passarci gran parte dell’anno. Ma in generareal Pasolini, Amo was born in Wisconsin, where the climate is rather le mi piace tutto il Sud dell’Italia, i suoi colori, i right there suoi odori. Io sono nato in Winsconsin, che è uno cold. I prefer warm places, with warm climate and before your eyes Stato piuttosto freddo. Al contrario, amo i luoghi warm people. How would you describe your working relationship with Abel caldi, sia per il clima che per il clima umano. Ferrara in Pasolini? Come è stata la collaborazione con Abel Ferrara per PasoliWith Abel, it’s always like the first time: you never know how it’s ni? going to turn out. Abel is a friend. He comes to see me some- Con Abel è sempre come la prima volta: non sai mai come va a times, he shares his ideas. That’s what happened with the Pasolini finire. Abel è un amico. Ogni tanto viene a trovarmi, mi racconta film. When I’m working with Abel, or with other film directors, le sue idee. E’ stato così anche per Pasolini. Quando lavoro con as real and genuine and courageous as he is, I feel free from all Abel, o con altri registi autentici, coraggiosi come lui, mi sento the s…revolving around the motion-picture industry. libero da tutta la m… che sta intorno al business del cinema. Do you remember the day you met? Ricorda il vostro primo incontro? Abel was looking for people for King of New York. We spent hours Abel stava cercando gente per King of New York. Abbiamo passatalking. Then I worked with him in New Rose Hotel and in Go Go to delle ore a parlare. Poi ho lavorato con lui in New Rose Hotel e Tales. When I’m offered a role, there’s something more impor- in Go Go Tales. Quando mi offrono un ruolo, c’è una cosa ancora tant to me than the script: the people I will be working with. A più importante della sceneggiatura: e sono le persone coinvolte film with Abel is something totally different from anything else nell’avventura. Un film con Abel è una cosa differente da ogni you’ve ever done. altra. 72 Roma | the Eternal City
His acting career began in the ‘80s and he rose to international fame with Platoon by Oliver Stone
movie interview
A golden girl una ragazza d’oro text Teresa Favi photo Daniele Barraco
Interview with Roman actress Cristiana Capotondi, one of the most interesting celebrities of the last generation Incontro con l’attrice romana Cristiana Capotondi tra le più interessanti della nuova generazione She looks like the heartbreaking and unreachable heroine who just walked out of an Arthurian romance. An icy beauty, she is blessed with a lively spirit and the passionate energy that never lets her rest. We are talking about Cristiana Capotondi, the Roman actress who started her acting career when she was barely a teenager. Among the many films she starred in are La passione by Carlo Mazzacurati and Come tu mi vuoi by De Biasi, Il giovane Casanova with Stefano Accorsi, La peggior settimana della mia vita with Fabio de Luigi and, on the small screen, I Viceré by Faenza, Sissi by Schwarzenberger, and Rebecca la prima moglie by Milani. This is a special moment in her career. She has two films hitting Italian theatres this autumn: Un ragazzo d’oro (A golden boy) by Pupi Avati, co-starring Riccardo Scamarcio and Sharon Stone, and Soap Opera by Alessandro Genovesi. And she was also chosen to sit on the Taodue award jury of the upcoming Rome Film Festival, held from October 16 to 25. What is the most intriguing thing about working with Pupi Avati? Working with Avati is a very intense and challenging experience. Pupi establishes a relationship based on mutual help and trust with his actors and actresses. It’s not easy to put yourself completely into the hands of a film director if you have no idea where he is heading. What was working side by side with Riccardo Scamarcio and Sharon Stone like? It was lovely to meet Riccardo again after so many years. He is a very talented and ambitious actor. As for Sharon Stone, it was fun to watch the “Hollywood machine” and Avati’s art-house style clashing. That’s something worth paying the ticket price alone… What drew you to the script of Soap Opera and to the role you played? It is a hyperreality I absolutely wished to be part of. The world of Alessandro Genovesi, our film director, is an emotional, funny and 74 Roma | the Eternal City
Eppure a guardarla bene sembra proprio una di quelle eroine che nei poemi cavallereschi fanno innamorare e non si raggiungono mai. Algida e diafana ma dotata di un’intelligenza straordinariamente viva e nervosa, non molla mai la presa, e non si stanca del rigore. Questo è Cristiana Capotondi, romana, attrice di lungo corso, visto che quando ha iniziato la carriera era appena un’adolescente. Alle spalle film per il cinema come La passione di Carlo Mazzacurati e Come tu mi vuoi di De Biasi, Il giovane Casanova con Stefano Accorsi, La peggior settimana della mia vita con Fabio de Luigi e, per la televisione, dai I Viceré di Faenza a Sissi di Schwarzenberger, a Rebecca la prima moglie di Milani. La incontriamo in un momento molto bello della sua carriera, dopo un film uscito a settembre di Pupi Avati, Un ragazzo d’oro, con Riccardo Scamarcio e Sharon Stone, un altro nelle sale alla fine di Ottobre Soap Opera di Alessandro Genovesi e, al Festival del Cinema di Roma, dal 16 al 25 ottobre, fa parte della giuria del premio TaoDue. Qual è l’aspetto più affascinante del lavoro con Pupi Avati? Il lavoro con Avati è stato molto intenso e stimolante. Pupi instaura con i suoi attori un rapporto di fideistica complicità. Non è semplice lasciarsi andare nelle mani di un autore perché molto spesso non si sa se l’altrove al quale ci si abbandona sia migliore di ciò che siamo. Come è stato lavorare a fianco di Riccardo Scamarcio e Sharon Stone? E’ stato bello rincontrarsi con Riccardo dopo tanti anni, lo stimo per le sue capacità e le sue ambizioni produttive. Con la Stone è stato divertente invece vedere come la sua scuola da industria hollywoodiana si scontrasse col cinema artigianale degli Avati. Già questo è valso il prezzo del biglietto... Cosa l’ha colpita della storia di Soap Opera e del suo personaggio? L’ho trovata da subito una iper realtà di cui volevo assolutamente far parte. Il mondo di Alessandro Genovesi, il nostro regista, è un mondo emotivo, comico e garbato di cui tutti vorremmo far parte. La mia Anna è una donna strategica, meno diretta e trasparente dei personaggi che ho interpretato in passato. È stata una bella sfida, quella
movie interview
Cristiana Capotondi, born in Rome, is one of the best-known Italian actresses. In this photo shoots is wearing Dolce&Gabbana outfits Roma | the Eternal City 75
movie interview
From left, the actress in “La passione”, “Soap opera” “Un ragazzo d’oro” polite world we would all like to live in. Anna is a shrewd woman, che mi ha offerto Alessandro. Soap opera è il condominio nel quale less straightforward and transparent than the other characters I’ve tutti vorremmo vivere... played in the past. The role I was offered by Alessandro was very Il TaoDue camera d’oro premia la migliore opera prima del Festival challenging. Soap Opera is the condominium anyone would love di Roma. Con quale spirito affronta questo impegno? to live in. Sono molto felice di poter valutare le opere prime. Ne faccio molte, TaoDue Camera D’oro awards the best first work shown at the come attrice, perché mi entusiasma l’idea di veder esordire i giovani Rome Film Festival. What does it feel to be a member of the talenti, di poterlo accompagnare nei loro primi passi. Spero, quindi, jury? che la giuriav di cui faccio parte sia in grado di identificare e premiaI’m happy to be able to review first works. As an actress, it is re il miglior talento in concorso. something I enjoy doing, because I love watching young talented Qual è un progetto di lavoro che le piacerebbe fare? people making their debut, taking their first steps in the motion- Vorrei recitare sempre con persone che stimo. Inoltre mi piacerebpicture world. So, I hope the jury, of which I am a member, will be be lavorare ad un progetto cinematografico sin dall’inizio. Interveable to award the best film screened in competition. nire nei processi di lavorazione ancor prima che si arrivi al copione. What film would you like to star in? Cominciare a costruire dalla base. Ho una laurea in Scienze della I would like to work with people I think highly of. And I would comunicazione e questo mi aiuta a sviluppare l’analisi dei percorsi also enjoy working on the film from the very start che intraprendo, mi dà gli strumenti tecnici, la termiof the production, before the script gets involved, nologia giusta. building from the ground up. I have a degree in Chi la conosce la descrive come una donna molto communication sciences, which provides me with rigorosa. the proper technical and linguistic tools. Mi piace essere una persona precisa e puntuale. You are said to be a meticulous woman. “I can’t stand Trovo che sia un difetto il pressappochismo. Non I like being precise and accurate in everything I do. dare un giudizio però se dico ad una persorudeness and voglio I believe that being careless is a fault. I’m trying na che le darò una mano in un momento di difficolthe couldn’t- tà e poi non lo faccio, io mi sento male. Ho dato la not to be judgmental, but if I tell someone that I’m here for him or her in case of need and then I’m care-less mia parola, capisci? È la cosa più importante per me. not, I feel very bad about it because I broke my non tollera oltre al pressappochismo? attitude. Being Cosa word. Keeping my word is very important to me. Mi irrita la maleducazione e anche il fancazzismo. È What is it that you can’t stand besides carelessness? polite is so nice” così bello essere educati. I can’t stand rudeness and the couldn’t-care-less attitude. Being La Roma inedita di Cristiana Capotondi… polite is so nice. La Roma dei miei ricordi. E i miei ricordi sono tutti portati dagli Cristiana Capotondi’s Rome is… odori. L’odore del pane appena cotto al forno giù alla Renella (a TraThe one that has remained intact in my childhood memories. stevere), l’odore delle estati di san Martino, dell’odore dei platani sul And my memories are brought back by scents. The sweet smell of lungo Tevere quando è estate e vengono scaldati dal sole, l’odore sulfreshly-baked bread at Trastevere, the scent of Indian summers, of la pelle della sabbia della costa romana quando si torna in città dopo the sycamores along the Tiber in summertime, the smell of sand una domenica di primavera in spiaggia. È una Roma pulita e pronta left on my skin after a spring Sunday spent on the beach. The city per un futuro da città civile e ospitale, per i suoi cittadini in primis, I hope for in the near future is a clean and civil and welcoming quella che spero di poter scoprire oggi. Rome, first of all, for the benefit of Roman residents. Questo è un momento davvero particolare della tua carriera. GuarThis is a very special moment in your career. What qualities dandosi indietro a quale aspetto della sua personalità pensa di dobrought you your current fame and fortune? ver dire grazie? Determination, patience, peace of mind. I’m aware that mine is Alla tenacia. Alla pazienza. Alla determinazione. Alla serenità. All’imore of a game than a job but, as the saying goes, in for a penny dea che sia un gioco, questo mestiere, ma che, dato che sono in ballo, in for a pound. conviene che io balli bene. 76 Roma | the Eternal City
The photos of this special feature, at Fonteverde Spa Resort, have been taken by Daniele Barraco, a master in portraying movie and music stars. www.danielebarraco.com
movie interview
Melancholy warrior guerriero malinconico text Veronica Sgaravatti photo Bernd Brundert Interview with Giorgio Lupano, an actor who loves his work and Rome, his adopted city by choice Intervista a Giorgio Lupano, attore innamorato del suo lavoro e di Roma, che ha scelto come città d’adozione Giorgio Lupano is an actor enamoured of his work, with a passion for cinema and theatre, who enthusiastically tells me about his training and his work. “When I was a child – he says – I loved to go to the theatre as a spectator and then I realised that I’d also like to work there. I attended the Teatro Stabile di Torino acting school and immediately afterwards moved to Rome to work and to put myself to the test ”. This year, it will be a challenging winter for him, full of engagements. From October to March he will be busy with a TV drama for Canale 5 entitled E’ la mia famiglia where he will act alongside Virna Lisi, in the role of her son. At the same time he will be making a film in Israel and, in January, he will start out on a theatrical tour with Caterina Murino which in April will take him to the Quirino in Rome with Doppio sogno. In addition, and for the sixth consecutive time, he will stage Maratona di New York, a show in which two friends are training for the New York Marathon and where we will see him run for an hour, facing the audience. What emotion best represents you? I am from Turin and, like my city, I carry a certain nostalgia within me. I’m a bit melancholic, crepuscular. What is your most outstanding quality? My perseverance and stubbornness in wanting to do this job. For me, it is a true passion. When I’m not working, I read, I go to the theatre, to the cinema, to exhibitions. I like everything about this world. What is your favourite ‘hidden place’ in Rome? The Non-Catholic Cemetery for Foreigners, near the Pyramid of Cestius. I like sitting on a bench there on the lawn and reading a book. It’s a very scenographic garden, like a setting in a film. When people who aren’t familiar with Rome come to visit me, I always take them there. One of Rome’s best and worst features? Its beauty. It’s the most beautiful city in the world and its history is amazing. It is so very chaotic. The roads were built to be used by horse-drawn carriages and now, on these same streets, double-decker buses are circulating. I think that the pedestrianisation that they are doing in certain areas is an interesting experiment for trying to reduce traffic density. 78 Roma | the Eternal City
Giorgio Lupano è un attore innamorato del suo lavoro, appassionato di cinema e teatro, che mi racconta con entusiasmo della sua formazione e del suo lavoro. “Fin da ragazzino – dice - amavo andare a teatro da spettatore e poi ho capito che mi sarebbe piaciuto anche lavorarci. Ho fatto la scuola del Teatro Stabile di Torino e subito dopo, sono venuto a Roma, per lavorare e mettermi alla prova”. Quest’anno, per lui sarà un inverno pieno di impegni. Da ottobre a marzo è impegnato con una fiction per canale 5 dal titolo E’ la mia famiglia dove reciterà accanto a Virna Lisi nel ruolo di suo figlio. Contemporaneamente girerà un film a Israele e da gennaio inizierà una tournée teatrale con Caterina Murino che lo porterà al Quirino, a Roma ad aprile con Doppio sogno. Inoltre per la sesta volta consecutiva porterà in scena Maratona di New York, uno spettacolo in cui due amici si allenano per fare la maratona di New York e dove lo vedremo correre per un ora, faccia al pubblico. Qual è l’emozione che più ti rappresenta? Sono torinese e come la mia città mi porto dentro una certa nostalgia. Sono un po’ malinconico, crepuscolare. Qual è la tua dote principale? La costanza e la caparbietà di voler fare questo lavoro. Per me è una vera passione. Quando non lavoro, leggo, vado a teatro, al cinema, alle mostre. Mi piace tutto questo mondo. Qual è il luogo nascosto di Roma che preferisci? Il cimitero inglese, acattolico, alla Piramide. Mi piace leggere un libro seduto in una panchina lì nel prato. E’ un giardino molto scenografico, sembra di essere in un film. E’ un luogo dove porto sempre chi viene a trovarmi, che non conosce Roma. Un pregio e un difetto di Roma? La bellezza. E’ la città più bella del mondo e la sua storia è sorprendente.E’ però incasinatissima. Le strade erano costruite per far circolare le carrozze e ora su queste stesse strade transitano autobus a due piani. Credo che la pedonalizzazione che stanno facendo di alcune aree sia un esperimento interessante per cercare di rendere meno denso il traffico.
cover story
Giorgio Lupano, a young actor from Turin, will be working this winter in film, television and theatre. Roma | the Eternal City 79
fashion exhibitions
Rendez-vous appuntamento con la moda text Marta Innocenti Ciulli
A passionate journey through the first twenty years of Italian haute couture. At Rome’s Maxxi Un viaggio appassionato nei primi venti anni dell’alta moda italiana. Al Maxxi di Roma
Bellissima: Italy’s high fashion season 1945-1968. Showing in Rome at the Maxxi Foundation from December 2 to May 3, 2015, curated by Anna Mattiolo, Maria Luisa Frisa and Stefano Tonchi. The exhibition explores Italy’s most glorious season of high fashion through pictures, clothing, accessories, paintings, tapestries and sculptures. A twenty-year period which began in 1949, in Rome, when Linda Christian and the “actor of the day” Tyron Power got married. The bride was wearing a white satin gown with a five-meter-long train designed by Sorelle Fontana, Italian movie stars’ favorite fashion house. The Fontana sisters were women of insight, they realized that having a testimonial from big names could do wonders for their business. In those years, Italians became aware of their creative and artisan potential, the business of men’s tailoring was growing and reaching beyond Italy’s borders. What was sold as traditional British fabric was most often made in Italy. Giovan Battista Giorgini, a buyer who had been working with the big American department stores since the 1920s, gathered in Florence the best-known and most influential fashion designers of the time: Simonetta, Schubert, Fontana, Carosa and Fabiani from Milan and Marucelli, Noberasco, Veneziani, for fashion shows held before the Parisian schedule. What started as a one-off event turned into permanent a year later, in July 1952, with the fashion show held in Palazzo Pitti’s White Room, in Florence, and grew to a crescendo of women’s day and evening collections, sportswear, boutiques, rent fashion, beachwear, casualwear and knitwear. But what was this Italian style about? It was the perfect blend of glamour, functionality and modernity put together by the skillful hands of weavers, embroiderers and dressmakers. Fashion runs fast. In Milan, Gigliola Curiel, Biki, Jole Veneziani and Mila Schon were making a name for themselves 80 Roma | the Eternal City
Bellissima: L’Italia dell’alta moda 1945-1968. A Roma alla fondazione Maxxi dal 2 dicembre al 3 maggio 2015 a cura di Anna Mattiolo, Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi. Una storia di immagini, abiti, accessori, dipinti, arazzi e sculture a documentare quel ventennio di trionfo mondiale dell’alta moda italiana. Facciamo un passo indietro perché l’avventura della sua nascita è sempre fascinosa da raccontare. Siamo nel 1949, a Roma si celebra il matrimonio del secolo fra Linda Christian e il bell’attore del momento Tyron Power. La sposa indossa un abito di raso bianco con cinque metri di strascico delle sorelle Fontana, atelier preferito dalle dive che arrivano a Cinecittà. Le Fontana ci vedono già lungo, conoscono il meccanismo del testimonial di grido che fa sempre da eco. E’ di questi anni la consapevolezza delle nostre potenzialità creative e artigianali, la fama come sarti da uomo aveva già varcato i confini, i tessuti che venivano fatti passare per inglesi erano spesso molto italiani. A Giovan Battista Giorgini, buyer in contatto dagli anni ’20 con il mercato americano bastano una serie di intraprendenze per radunare a Firenze le sartorie più moderne a sfilare: Simonetta, Schubert, le Fontana, Carosa e Fabiani da Milano e poi Marucelli, Noberasco, Veneziani, anticipando l’incontrastabile calendario di Parigi. L’avvenimento dà il via all’italian look che sarà consacrato un anno dopo, luglio 1952, nella sala bianca di Palazzo Pitti a Firenze. Da allora è un crescendo, le collezioni presentano abiti da giorno e da sera, ma la novità sta nell’offrire sportswear, boutique, rent fashion, capi per il mare e tempo libero, maglieria. Ma com’è questo stile italiano? E’ un artificio tra glamour, praticità e modernità sovrastata dalla suprema qualità dei tessuti e dal lavoro delle mani d’oro delle sartorie. La moda corre. A Milano si fa strada Gigliola Curiel, Biki, Jole Veneziani, Mila Schon. A Roma è riservata la parte da gigante, per la quantità e qualità dei suoi atelier che sarebbero poi diventati pilastri: Capucci, Galitzine,
Regina Relang, 1952
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Sorelle Fontana dress, ph. Pasquale De Antonis, 1948, Next page: Marella Caracciolo di Castagneto in a Gabriellasport dress, ph. Pasquale De Antonis, 1947 82 Roma | the Eternal City
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art exhibitions
Roberto Capucci 1959 and 1961
on the local fashion scene. But it was clear from the outset that Rome would take the lion’s share: because of the number of ateliers- Capucci, Galitzine, Gattinoni, Sarli, Balestra, Barocco, Valentino, Lancetti, Riva began building their fashion empires- because Rome was the seat of the Jubilee in 1950 and of the Olympic Games in 1960, and, above all because of Cinecittà and Italian movie stars, who could not do without the Eternal City and the Dolce Vita lifestyle. The exhibition held at Maxxi is curated by Anna Mattiolo, who is also the museum’s director, Maria Luisa Frisa, critic and fashion curator, professor of Fashion Design and Multimedia Arts at the University Iuav of Venice, in charge of Pitti Discovery Foundation’s editorial and communication projects and editor-in-chief of Collana Mode for Marsilio Editori devoted to fashion ideas and figures and, last but not least, by Stefano Tonchi, editor-in-chief of the American W magazine, the most coveted magazine cover in the fashion game, a position he has been holding since 2010, after having created T, the New York Times style magazine. On show are also several pieces which have made the history of cinema: the white lace dress designed by Fernanda Gattinoni for Ingrid Bergman in Europa ’51,the black silk dress by Gattinoni worn by Anna Magnani in Siamo Donne. In addition, photographs by Pasquale De Antonis, Federico Garolla, Ugo Mulas and, as a reminder of the strong relationship between art and fashion, paintings, tapestries, pottery and sculptures by Lucio Fontana, Alberto Burri, Paolo Scheggi, Carla Accardi and Giuseppe Capogrossi, as well as the installation of La Rosa dummies inspired by Vanessa Beecroft’s works. 84 Roma | the Eternal City
Gattinoni, Sarli, Balestra, Barocco, Valentino, Lancetti, Riva. Per gli avvenimenti, il Giubileo del 1950 e le Olimpiadi del 1960. Ma soprattutto per quella alchimia fastosa e ruffiana che rappresentò a tutto tondo il mondo di Cinecittà, con i suoi divi che non potevano fare a meno della città eterna e delle sue folli notti di via Veneto. La mostra al Maxxi, di cui è direttore Anna Mattiolo oltre ad averne creato il progetto, è molto di più. Ce lo garantisce la competenza di Maria Luisa Frisa, critico e fashion curator, direttore del corso di laurea in Design della moda e delle Arti multimediali all’università Iuav di Venezia, responsabile dei progetti editoriali e di comunicazione della Fondazione Pitti Discovery e direttore per Marsilio Editori della Collana Mode, dedicata alle idee e alle figure della moda. E la maestria di Stefano Tonchi, direttore del mensile americano W, quello con le copertine più ambite dalle star planetarie, incarico che ricopre dal 2010 dopo aver creato T, periodico del New York Times. In mostra tra gli altri alcuni pezzi che hanno segnato la storia del cinema: l’abito in pizzo bianco disegnato da Fernanda Gattinoni per Ingrid Bergman in Europa quello in seta nera, sempre di Gattinoni, indossato Anna Magnani nell’episodio di Siamo Donne che la vede protagonista. Ritmano il percorso espositivo le fotografie di Pasquale De Antonis, Federico Garolla, Ugo Mulas, mentre a sottolineare il legame tra arte e moda che ha profondamente segnato quegli anni, in mostra dipinti, arazzi, ceramiche e sculture di Lucio Fontana, Alberto Burri, Paolo Scheggi e ancora Carla Accardi e Giuseppe Capogrossi. Il dialogo con l’arte contemporanea viene sottolineato anche dalla coreografia dei manichini La Rosa ispirata ai lavori di Vanessa Beecroft.
From above clockwise De Gasperi Zezza, Fernanda Gattinoni and Sorelle Fontana dresses ph. Pasquale De Antonis, 1948; Fercioni dress, ph. Elsa Robiola, 1951 Giovannelli-Sciarra, ph. Fortunato Scrimali,1953 Roma | the Eternal City 85
fashion interview
The future of fashion il futuro della moda
text Marta Innocenti Ciulli
Sophisticated multiculturalism. Elegance according to Stella Jean Attitudine fashion con guizzi di metissage. L’eleganza di Stella Jean Stella Jean has set a new glamour standard. Make sure you pronounce “Jean” in French, with the soft, long and nasal “J” sound that would make any Francophile swoon: she’s very proud about it. Stella Jean is one of Italian fashion’s rising stars. By brightening up women’s wardrobes with colorful prints and challenging the dictates of fashion, she has become the latest trendiest addition to the world of designers with her unique and highly contagious style. She was born in Rome to a Haitian mother and Italian father who designs and creates pieces of high jewelry. After high school, she began modelling in Rome for Egon von Furstenberg, a family friend. That world of drawings, fabrics and fittings was the world she belonged to, but not in the role of model, and she soon realized that she was much more interested in the artistry behind dressmaking rather than walking the runway. But how could she make such different and distant worlds coexist, how could she bridge the gap between two seemingly opposite cultures? Her label is based on a very simple philosophy: staying true to a basic principle and drawing distant worlds together, on one side the bold and joyful Caribbean colors, on the other the 86 Roma | the Eternal City
undisputed sartorial skills and classic sensibility of our world. An egg of Columbus: making“ two worlds, which are proud and conscious of their diversity, breathe to the same rhythm at last”. Stella gave it a try. She does not sketch her ideas on paper, she pins fabric onto a dummy, even onto herself, but her ideas are very clear. Not hard to believe, considering the results. That is how a new style was created. Joyful and mixed-and-matched wax fabrics, worn by African and Caribbean women, featuring modern and sartorial volumes and silhouettes, paired with men’s shirts, flounces and crinoline. In short, an original melting pot which encourages women to be daring, with a healthy dose of humor thrown in. Stella, could you explain your Wax and Stripes Philosophy? My work is based on my cultural roots. My clothes reflect my personal history, my Italian-Haitian cultural mix and the social-cultural syncretism typical of Creole culture. It is important to stay true to a basic principle which, in my case, consists in making close and distant worlds coexist. I look ahead, towards transversal creativity that does not set limits to cultural, social and textile “mix-and-match”.
Un nuovo glamour quello di Stella Jean. Attenzione Jean pronunciato alla francese, con quella J mielosa, lunga e nasale delizia per gli amanti delle lingue melodiche; lei ci tiene molto. Stella Jean appartiene alle voci nuove del panorama grandi firme italiane. Inondando il guardaroba di colore e cambiando le regole del vestire, ha fatto subito tendenza con uno stile unico assai contagioso. Nata a Roma da madre haitiana e padre torinese che disegna e crea gioielli di alta oreficeria. Terminati gli studi al liceo classico, Stella inizia a lavorare come modella nelle sfilate a Roma di Egon von Furstenberg, amico di famiglia. Quel mondo di disegni, di sartoria, di stoffe, di prove continue è sicuramente il suo mondo ma non in quel ruolo e si rende conto che la vocazione è quella del lavoro lungo e meticoloso che c’è dietro la costruzione di un abito. Ma come far convivere due mondi così lontani e diversi, dove trovare il punto di equilibrio fra due culture così distanti? Le sue collezioni sono il frutto di una semplice filosofia, quella di mantenersi fedeli a un concetto di base e conciliare universi lontani, da una parte i colori saturi che grondano gioia dei Caraibi, dall’altra la sartorialità indi-
scussa e la sensibilità classica del nostro mondo. L’uovo di Colombo: far “finalmente respirare insieme due mondi fieri e consapevoli”. Stella ci prova. Non disegna gli abiti, modella le stoffe sul manichino, anche su se stessa, quel che è certo è che ha idee molto precise. Difficile non crederci, visti i risultati. Così è nato uno stile nuovo. I gioiosi tessuti wax, appannaggio delle donne caraibiche e africane, mixati anche fra loro si servono dei volumi e delle linee della couture, si accostano alle camicie maschili, alle balze, alle crinoline. Insomma creano un originale meltin’pot che ha spinto noi donne a osare, con una certa dose di ironia. Stella, ci spieghi la Wax and Stripes Philosophy Le mie radici culturali sono alla base del lavoro. I capi nascono dalla mia storia personale, riflettono il métissage italo-haitiano e il sincretismo socio-culturale insito nella cultura creola. E’ importante mantenersi fedeli al concetto di base che, nel mio caso, si esprime nel voler conciliare universi vicini e lontani. Il mio sguardo è rivolto al futuro, a una creatività trasversale che non ponga limiti agli abbinamenti culturali, sociali e tessili. E questo è quello che cerco di fare, arrivare al cuore delle
Stella Jean is an Haitian-Italian fashion designer and former model, whose cultural identity often provides inspiration for her eponymous label
Born in Rome and of Caribbean descent, Stella Jean’s aesthetic is a fusion of her Creole heritage and exacting Italian craftsmanship 88 Roma | the Eternal City
fashion interview
That is my goal, going straight to people’s heart. When I create a piece of clothing, it’s not only fashion I’m talking about. Where do good ideas come from? From one’s cultural roots mixed together with avid curiosity and an experimental approach. What is your definition of elegance? The perfect balance of eternal and ephemeral. What is the secret to dressing with style? Having one! What challenge do you pose to yourself as a fashion designer? Being able to convey a new
about the Ethical Fashion project? By working on the field, I realized that fashion is truly innovative when it serves as a bridge between different cultures. We live in a globalized world, but cultural differences still exist. People travel, move to other countries and bring their own cultural background with them while adapting to new cultures. That is how my clothes are conceived: they are meant for people who live in the present times and see fashion as a vehicle of cultural exchange. Thanks to Simonetta Gianfelici and the International Trade Centre’s Ethical Fashion Initia-
persone. Quando realizzo un capo, non è solo di moda che sto parlando. Dove si trovano le idee? Nelle proprie radici culturali audacemente miscelate con curiosità, sperimentazione e esplorazione Definizione di eleganza Equilibrio perfetto tra eterno e effimero. Un segreto per vestire con stile Averne uno! La sua sfida lavorativa Trasmettere una visione nuova, sofisticata e cultivée delle tradizioni tessili del sud del mondo a partire dai Caraibi e dall’Africa. L’eleganza e lo charme non possono essere una questione
re diverse. Oggi viviamo in un mondo globalizzato, ma le specificità culturali non sono scomparse. Le persone viaggiano, cambiano paese e con sé portano tutto un background culturale che internazionalizza le culture di origine. Così si creano i miei look: abiti che vanno bene su persone che vivono la dimensione del nostro tempo, definendo una moda che è un dialogo e un confronto. Grazie a Simonetta Gianfelici e all’International Trade Centre, agenzia dell’ONU e dell’OMC per i progetti di moda etica, mi sono unita al programma e sono approdata in Burkina Faso. Ci ho trovato un tesoro
A intense play of kaleidoprints and tribal jacquard fabrics and sophisticated vision of the textile traditions of southern countries, starting from the Caribbean and Africa. Elegance and charm are not a matter of latitude. Showing that, through a dialogue on equal terms between different styles, there are no limits to mixing and matching, provided that common sense of style is observed. If I’ve been able to reach out to just person’s heart so far, showing the direction we should be taking, I consider myself successful. My challenge? Reaching out to the heart of the remaining 7 billion people. Could you tell us something
tive, I joined this United Nations project and travelled to Burkina Faso. There I found a treasure, hidden in the skillful hands of hard-working women, artisan weavers and embroiderers, their bodies enveloped in colorful fabrics and bursting with energy, and leaving me with a feeling of deep respect. Now I realize that my accidental presence there was actually necessary, for them and, especially, for me. The happiest day of your life. The two happiest days of my life: January 22 and October 8, their names are Grande and Mirella.
di latitudine. Dimostrare attraverso un dialogo paritario di stili come non ci siano limiti agli abbinamenti, ai confronti culturali, eccezion fatta di un salvifico buonsenso dello stile. Se poi fino ad oggi sono riuscita ad arrivare al cuore anche solo di una persona, facendo comprendere la direzione che dovremmo percorrere, è un grande successo. La mia sfida? Raggiungere il cuore dei restanti 7 miliardi. Ci parli del progetto Ethical Fashion Ho capito sul campo che la moda può veramente essere innovativa quando si pone come ponte fra cultu-
raro, racchiuso nelle mani operose di donne che raccontano con dignità e con il lavoro, un mosaico creativo e culturale senza mistificazioni. Mani svelte, sapienti che tessono a telaio a mano, i corpi avvolti in tessuti dai colori vibranti, sprigionano energia e suscitano un incontenibile sentimento di profondo rispetto. Oggi comprendo quanto la mia presenza lì sia stata casualmente necessaria, per loro e soprattutto per me. Un giorno di grande felicità Due giorni di grande felicità. Il 22 gennaio e l’8 ottobre, che si chiamano Grande e Mirella. Roma | the Eternal City 89
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Marni
Moncler Gamme Rouge
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Gucci
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Marta Innocenti Ciulli photo Giovanni Giannoni
Make way for furs with werewolf-like hoods, double coats, a wealth of quilted jackets and maxi pullovers. It’s winter, honey! Via libera alle pellicce con cappucci da lupo mannaro, ai doppi cappotti, agli imbottiti e ai maxi pull. E’ l’inverno bambina!
Fendi
mood board
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Rochas 92 Firenze | made in Tuscany
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Valentino Firenze | made in Tuscany 93
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Antonio Marras
Emilio Pucci
Dolce & Gabbana
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Prada
Fay
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Roberto Cavalli
Stella Jean
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Marni www.marni.com Moncler Gamme Rouge piazza di Spagna 77 - Roma Chanel via del Babuino, 98/101 - Roma Salvatore Ferragamo via dei Condotti, 65 - Roma Céline via dei Condotti, 13 - Roma Miu Miu via del Babuino, 91 - Roma Fay via Fontanella Borghese 56/c - Roma Max Mara via Ugo Ojetti, 31- Roma Fendi Palazzo Fendi, Largo Goldoni - Roma Rochas www.rochas.com Valentino via dei Condotti, 15 - Roma Antonio Marras www.antoniomarras.it Emilio Pucci piazza di Spagna, 87 - Roma Dolce & Gabbana piazza di Spagna, 93 - Roma Stella Jean www.stellajean.it Prada via dei Condotti, 88 - Roma N° 21 www.numeroventuno.com Roberto Cavalli via Borgognona, 25 - Roma Yohji Yamamoto www.yohjiyamamoto.co.jp
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Yohji Yamamoto Firenze | made in Tuscany 97
The treasudrse of the Go degli Dei Il tesoro Divine creations descend upon us from the Olympus to remind us that beauty never dies‌ Bracciali come divine creazioni che scendono dall’Olimpo per ricordarci che la bellezza non muore mai...
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1. Vhernier 2. Mattioli 3. Gucci 4. Fendi 5. Dodo 6. Pomellato 7. Bulgari 98 Roma | the Eternal City
fashion jewels
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must have bag
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She’s the one and only, our beloved bag. Carry it by the two impeccable handles. It’s much more than an accessory. It’s the one certainty you can cling to!
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The Queen of the party La regina della festa
by Sabrina Bozzoni 1. Chanel - via del Babuino, 98/101 - Roma 2. Louis Vuitton - via dei Condotti, 13 - Roma 3. Céline - via dei Condotti, 13 - Roma 4. Prada - via dei Condotti, 88 - Roma 5. Fendi - Palazzo Fendi, Largo Goldoni - Roma 6. Salvatore Ferragamo - via dei Condotti, 65 - Roma 7. Escada - Piazza di Spagna, 7/8 - Roma 8. Gucci - via dei Condotti, 8 - Roma 9. Dolce & Gabbana - piazza di Spagna, 93 - Roma 10. Dior - via dei Condotti, 1 - Roma 11. Vacchiano - www.vacchiano.it 100 Roma | the Eternal City
must have bijoux
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Lunar, psychedelic, super minimalist or futurist. Add it to your jewelry collection, the whole galaxy will be grateful 6
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A touch of silver Un tocco di argento
by Sabrina Bozzoni 1. Louis Vuitton - via dei Condotti, 13 - Roma 2. Marni - www.marni.com 3. Roberto Cavalli - via Borgognona, 25 - Roma 4. Fendi - Palazzo Fendi, Largo Goldoni - Roma 5. Cos - www.cosstores.com 6. Dior - via dei Condotti, 1 - Roma 7. Chanel - via del Babuino, 98/101 - Roma 8. Ermanno Scervino - via del Babuino, 97 - Roma Roma | the Eternal City 101
must have shoes
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Snow White, Alice in Wonderland, Ali Baba, Red Riding Hood, Cinderella. Straight from the fairy-tale world, here come this winter’s coolest shoes 6
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Once upon a time C’era una volta
by Sabrina Bozzoni 1. Dior - via dei Condotti, 1 - Roma 2. Tod’s - via dei Condotti, 53/a 3. Miu Miu - via del Babuino, 91 - Roma 4. Dolce & Gabbana - piazza di Spagna, 93 - Roma 5. Marni - www.marni.it 6. Fendi - Palazzo Fendi, Largo Goldoni - Roma 7. Céline - via dei Condotti, 13 - Roma 8. Loriblu - piazza di Spagna, 2/a - Roma 102 Roma | the Eternal City
must have man
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It’s the key that opens the gates to the planet of elegance. Be daring and creative, be proud of your personal style. But never ever give up black! 6
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Arriva l’uomo nero
by Sabrina Bozzoni 1. Roberto Cavalli - via Borgognona, 25 - Roma 2. Loriblu - piazza di Spagna, 2/a - Roma 3. Ermenegildo Zegna - via dei Condotti, 58 - Roma 4. Prada - via dei Condotti, 88 - Roma 5. Hermès - via dei Condotti, 67 - Roma 6. Fabi Boutique - Palazzo Fabi Roma - via del Babuino, 16 - Roma 7. Boss - via Frattina, 138 - Roma 8. Ermanno Scervino - via del Babuino, 97 - Roma Roma | the Eternal City 103
art itineraries
How deep can the emotion of visiting a place for the first time go? It is the question that comes up when walking along the Nymphaea path of this special place where centuries seem to be stored in a treasure box. We are in Castel Gandolfo- a small town just a few kilometers away from Rome, perched above Lake Albano- to visit the property that has served as summer residence for the popes for many years. Then came Pope Francis: he prefers staying in Rome, even when summer temperatures reach 40°…he is used to Buenos Aires’ climate. And so he asked and obtained that His Gardens be opened to the public starting from March 2014. The Pope will most probably catch everybody by surprise-including his entourage and Secret Service men- by deciding to take a stroll with his guests on any given day. But in the meantime, this is one of his special gifts to the world. Trust us: no matter what feeling you arrive with at Villa Barberini- the starting point of our tour and one of the four buildings that make up the property, the only section open to the public for the time being- you’re never fully prepared for what the experience of being there is like. Here the place, the history and nature are more powerful than any thought you can have. It is clear from the outset, at the sight of the ruins of a spectacular Roman theatre dating back to 90 A.C., before entering the Nymphaea path. Now allow us to provide a bit of historical information to better understand
The house of the soul Belvedere dell’anima
text Francesca Lombardi photo Valentina Stefanelli
A quanti livelli può emozionarti un luogo? E’ la domanda che ci si fa, incamminandosi lungo il viale dei Ninfei di questo luogo speciale, dove i secoli sembrano essere racchiusi come in uno scrigno. Siamo a Castel Gandolfo - piccolo borgo a pochi km da Roma, adagiato sul lago Albano – dentro quella che per anni è stata la residenza estiva dei Papi. Poi è arrivato Papa Francesco: Lui preferisce stare a Roma, anche d’estate con 40° gradi… è abituato a Buenos Aires. E allora ha chiesto e ottenuto che i Suoi giardini fossero aperti al pubblico da marzo di quest’anno. Arriverà anche Francesco, sicuramente, un giorno qualsiasi di questi per fare una passeggiata come i Suoi ospiti, gettando nello scompiglio entourage e sorveglianza. Ma intanto ci ha fatto un regalo speciale. Con qualsiasi cosa arriverete in testa a Villa Barberini – luogo di inizio del percorso e uno dei 4 edifici che fanno parte della proprietà, l’unica visitabile per adesso – uscirete con sensazioni profondamente diverse. Qui il luogo, la storia e la natura hanno più forza di qualsiasi vostro pensiero, è chiaro fin dalla vista dei resti di un grandioso teatro romano che risale circa al 90 d.C. che si incontrano prima di entrare nel viale dei Ninfei. Non si può a questo punto prescindere da un po’ di storia che, lontano da essere una noiosa appendice, fa capire in parte l’origine di questa onda di emozioni che ci investono entrando qui . Come ci spiega Osvaldo Gianoli - direttore delle Ville Pontificie da soli nove mesi ma autentico amante di questo posto -
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Above, the Giardini del Belvedere and below the Balcony overlooking the square courtyard Roma | the Eternal City 105
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Above, one of the Nymphaea along the path, below Domitian’s cryptoportico dating back to the first century A.C. It was originally 350 meters long, now it measures about 120 meters
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The Nymphaea path and view from below of the Balcony giving onto the Belvedere. On next page, the beautiful three-level formal garden that Pope Pius XI had installed in 1929 Roma | the Eternal City 107
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the feelings you are experiencing. As explained by Osvaldo Gianoli- the newly-appointed director of the Papal Villas and passionate expert on the complex- these are the remains of one of the best-known villas of ancient history, Albanum Domitiani, Emperor Domitian’s country residence (81-96 A.C.), which covered an area of 14 square kilometers. However, the complex’s current layout dates back to the early 1900s, when the signing of the Lateran Pacts put an end to the “cold war” between the Italian State and the Papacy and Castel Gandolfo went back to being the popes’ summer residence. The villa’s Gardens are still those carefully renovated by Pope Pius XI between 1929 and 1934. We proceed along the Nymphaea path, with the Roman Theatre’s ruins behind us but with our eyes still full of the images of the capitals that look like soft embroideries, despite the damages caused by time and nature, and of the mosaics decorating the actors’ dressing rooms, nearly intact and, thus, even more beautiful. With the path, a constellation of greenery dotted with stone niches, there is another level of emotion involved, more spiritual this time: it rises at the thought that the men who made the history of Christian civilization have walked the same path, lined with perfectlyshaped hedges and centuries-old trees, and culminates at the end of the path, where the Giardino della Madonnina is soaked in the perfect morning light, as soft as a chant. This is a place of meditation and prayer, a womb, and it couldn’t be otherwise. Here Pope John Paul II had the flower-beds planted with yellow hibiscuses. The plants are still the same he had the chance to admire: they are nurtured in greenhouses over winter and replanted every year at the beginning of siamo di fronte ai cospicui resti di una delle più famose ville dell’antichità, l’Albanum Domitiani, la grandiosa residenza di campagna dell’imperatore Domiziano (81-96 d.C.), la quale si sviluppava per circa 14 chilometri quadrati. L attuale assetto di questi luoghi è di molti secoli dopo e risale ai primi anni del ‘900, quando a seguito dei Patti Lateranensi tra la Santa Sede e l’Italia (1929), che ponevano fine alla spinosa “Questione romana”, Castel Gandolfo tornò ad essere la residenza estiva dei Papi. L’assetto attuale dei Giardini è ancora quello uscito dai lavori di attento restauro voluti da Pio XI tra il 1929 e il 1934. Riprendiamo il percorso lungo il viale dei Ninfei, lasciandoci alle spalle i resti del teatro romano con ancora negli occhi le immagini dei capitelli che sembrano morbidi ricami, anche se sono sopravvissuti al tempo e alle intemperie; e i mosaici dei camerini degli attori, rimasti presso ché intatti e per questo di una bellezza ancora più commovente. Il viale, una costellazione di verde punteggiata da nicchie in pietra, è un secondo livello di emozione, questa volta più spirituale: nasce dal pensiero che la storia della civiltà cristiana ha camminato qui, accanto a siepi perfettamente cesellate e alberi secolari. L’emozione non può che crescere alla fine del viale: durante la nostra visita arriviamo nel Giardino della Madonnina con una perfetta luce mattutina, morbida come un canto. é un luogo di meditazione e pregheria, quasi un grembo materno e non può essere diversamente. Qui Papa Giovanni Paolo II ha voluto piantare delle aiuole di Hibiscus giallo. Quelle che vediamo sono ancora quelle di Wojtyla, che ogni anno vengono messe in serra d’inverno e piantate di nuovo in estate. La Balconata che si affaccia sul Piazzale Quadrato e sui Giardini del Belvedere è un respiro più profondo, quasi un volo dopo la
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The path leading to the lovely Giardino della Madonnina (below),  probably the Gardens’ most intimate and spiritual place Roma Roma||the theEternal EternalCity City 111
The property’s farm, olive trees and vineyards. Above, director Osvaldo Gianoli, appointed nine months ago 112 Roma | the Eternal City
art itineraries
summer. The balcony that gives onto Piazzale Quadrato and the Giardini del Belvedere offers the impression of floating into the air, after the state of meditation experienced moments before. Stretching away below the Art Nouveau-style stone balcony is the rigidly geometrical perfection of one of the most beautiful formal gardens you have ever seen: the parterres form a harmony of music, the perfectly-trimmed ornamental hedges are like green walls, as strong as rock, as light as a decoration. Nothing is too much or too little. Everything is simply perfect. As we continue our walk, we see age-old holm-oaks, big and knotty magnolia trees which lead to a 15-meter-long and 7-meter-wide cavernous space dating back to the Roman age: it is the cryptoportico of Domitian’s villa, now half the size it used to be, with a big altar rising at the end. During World War Two, thousands of people sheltered here from Allied bombing raids, as shown by faded graffiti dated 1945. The poplar and olive tree wood marks the end of our official visit. Now we start our unofficial tour: guided tours will soon extend to the property’s farm, but we were granted the privilege of a private visit for our readers. The perfectly manicured henhouses and dairy, which produces cheese and yoghurt, seem straight out of a 1920 illustrated book. The farm’s pride and joy is the olive oil given by the 150 olive trees growing on the property. We have a taste of yoghurt, it is delicious, and to think that it is the one Pope Francis enjoys every morning at Santa Marta. How deep does this emotion go? Too deep to tell… meditazione di qualche attimo fa. Avvicinandosi al balcone in pietra in stile liberty si apre la perfezione geometrica di uno dei giardini all’italiana più belli che si siano mai visti: vuoti e pieni compongono una armonia quasi musicale, le siepi perfettamente tagliate alzano muri di verde, solidi come rocce e allo stesso tempo esteticamente leggeri come un decoro. Niente è troppo o troppo poco. Tutto qui. Continuiamo la nostra passeggiata: lecci secolari, magnolie grandi e nodose, fino ad arrivare a un passaggio stretto in pietra, ancora di epoca romana, che si apre su un grandioso corridoio alto più di 15 metri e largo 7 : sono i 120 metri del criptoportico di Domiziano, oggi dimezzato rispetto alla lunghezza originale e alla cui estremità si alza un grande altare. Durante la Seconda Guerra mondiale accolse migliaia di persone che fuggivano dai bombardamenti. Scritte sbiadite e datate 1945 ricordano quella ferita. Il bosco di pioppi e ulivi segna il termine della nostra visita ufficiale; inizia un ultimo tratto ufficioso, ma che rimarrà tale ancora poco tempo: la fattoria della proprietà entrerà presto a far parte del percorso di visita, noi l’abbiamo visitata in anteprima per i nostri lettori. è così bella e perfetta da sembrare una illustrazione degli anni ‘20, con piccole case ad accogliere gli animali e un corpo centrale dove si produce e confeziona latte e yogurt. Fiore all’occhiello, l’olio delle 1500 piante di ulivo della proprietà. Assaggiamo lo yogurt, buonissimo, pensando che è quello che ogni mattina arriva a Santa Marta sulla tavola di Papa Francesco. A quanti livelli emoziona questo luogo? Abbiamo perso il conto...
Roma | the Eternal City 113
art exhibition
Solemn perspectives prospettive solenni
text Francesca Lombardi photo Massimo Listri
i’s Photos Massimo Listr eum o mentin Mus in the Pio Cle ms eu us M an of the Vatic tri is L simo Le foto di Mas o tin en m le C nel Museo Pio i an tic Va ei us dei M Twenty monumental works immersed in the Hellenic perfection of the Pio Clementino Museum, within the Vatican Museums. This is Massimo Listri’s new exhibition, the last step of an exciting journey that took his works to the most important museums in the world. A “mirror” exhibition, where the places are at the same time the setting and the subject of the works: the Octagon Court, the Hall of the Muses (a red amphitheatre-shaped space dotted with statues), the Round Hall... Entitled Vatican Museums: The Collection of Ancient Marbles in Listri’s Photographs, the collection is on display until Decembre. It was strongly backed by Antonio Paolucci, who chose Listra’s artistic eye to illustrate the fascinating journey through the Vatican Museums’ ancient collections of classical archaeology. Listri’s Roman appointment for this autumn continues even outside the Vatican Museums, with an exhibition at the Francesca Antonacci Gallery: a less formal and more abstract Listri in another twenty, selected works. After all, the Florentine artist has studied many different genres in depth. Massimo Listri became a photographer when he was very young, just sixteen years old. A very unusual debut for a teenager, with a series of extraordinary portraits of the leading figures of the twentieth century in black and white: Montale, René Clair, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Federico Zeri, Sir Harold Acton and many Venti opere monumentali immerse nella perfezione ellenica del Museo Pio Clementino, all’interno dei Musei Vaticani. E’ questa la nuova mostra di Massimo Listri, ultimo tassello di un entusiasmante percorso che l’ha portato nei musei più importanti del mondo. Una mostra “specchio”, dove i luoghi sono allo stesso tempo scenario e oggetto delle opere: il cortile Ottagono, la sala delle Muse – spazio a anfiteatro rosso punteggiato di statue – , la Sala Rotonda….Un percorso visibile al pubblico fino a dicembre dal titolo Musei Vaticani La Collezione dei Marmi Antichi nelle fotografie di Massimo Listri, fortemente voluto da Antonio Paolucci che ha scelto l’occhio di Listri per illustrare l’affascinante viaggio nelle antiche collezioni di archeologia classica dei Musei Vaticani. L’appuntamento romano di Listri per quest’autunno continua anche fuori dei Musei Vaticani, con una mostra alla Galleria di Francesca Antonacci: un Listri meno solenne e più astratto attraverso una selezione di altre 20 opere. Del resto i generi approfonditi dall’artista fiorentino sono molteplici: Massimo Listri diventa fotografo giovanissimo, appena sedicenne. Un esordio non certo tipico per un adolescente, con una serie di straordinari ritratti in bianco e nero sulle personalità di rilievo del Novecento: Montale, René Clair, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Federico Zeri, sir Harold Acton e molti altri… 114 Roma | the Eternal City
Above Sala a Croce Greca Below Braccio Nuovo Musei Vaticani
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Sala della Biga more. Those who have seen him work over the years note the extraordinary ease with which Listri finds the perfect angle, the one from which he captures the soul of a place. It happens in a few minutes, like a love affair between the artist and a room, a hall, a courtyard or a partial view. Unlike his first exhibitions, they are always places, never people. And if you ask him why, he replies cheerfully, “I like to work alone.” He is capable of taking photos of both opulence and decadence with the same mastery and he captures charm and elegance everywhere he goes. The most important steps of a career that continues to rise were a quick succession of major exhibitions: in 2008 at the Palazzo Reale in Milan, he presented his own personal exhibition in the rooms adjoining Francis Bacon’s one - a kind of artistic consecration for a natural photographic talent. In 2009, with the Beauties of Florence exhibition, he presented his works in the White Hall of the Palazzo Pitti in Florence, and to date he has exhibited in numerous museums around the world including the Morgan Library in New York, the Suschev State Museum in Moscow, the Museum of Modern Art of Buenos Aires, the Museum of Contemporary Art in Bogotá, the Benaki Museum in Athens and many others. The big exhibition in the Vatican Museums is the most recent step and one of the most prestigious. Chi lo ha visto lavorare negli anni racconta soprattutto la semplicità straordinaria con cui Listri individua l’angolazione perfetta , quella da cui si coglie l’anima di un luogo. Succede in pochi minuti, è come un innamoramento, tra l’artista e una stanza, un salone, una corte, uno scorcio… Luoghi, mai persone a differenza degli esordi. E se gli chiedi perché, risponde senza malinconia: “mi piace lavorare da solo”. Riesce a fotografare con uguale maestria l’opulenza come la decadenza e ovunque coglie l’incanto e l’eleganza. Le tappe più importanti di una carriera in continua ascesa sono un susseguirsi serrato di grandi mostre: nel 2008 a Palazzo Reale a Milano ha presentato una sua personale nelle sale contigue alla mostra su Francis Bacon: una sorta di consacrazione artistica per un talento naturale della fotografia. Nel 2009 con la mostra Bellezze di Firenze ha presentato le sue opere nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze e fino ad oggi ha esposto in numerosi musei di tutto il mondo tra cui la Morgan Library di New York, Suschev State Museum di Mosca, il Museo di arte Moderna di Buenos Aires, il Museo di arte Contemporanea di Bogotà, il Museo Benaki di Atene. Oggi la grande mostra ai Musei Vaticani è l’ultima tappa in ordine di tempo e una delle più prestigiose. 116 Roma | the Eternal City
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Above: Galleria delle Statue Below: Sala Rotonda Roma | the Eternal City 117
art exhibition
The legend of Laocoon la leggenda di Laocoonte text Matteo Alessandrini photo Courtesy Musei Vaticani History and myth behind the discovery of the group of statues in the Vatican Museums Storia e mito dietro il ritrovamento del gruppo marmoreo dei Musei Vaticani Not everyone knows that the Vatican Museums were founded, by convention, in 1506 when, on a cold January day at the Baths of Titus on Oppian Hill, the statue called “The Laocoön Group” was found. Pope Julius II sent Michelangelo and the architect Giuliano da Sangallo to see it. Immediately, the two realised that it was a work of extraordinary value and, based on the descriptions by Pliny the Elder, they identified it as being similar to the works of the sculptors Agesander, Atanadoro and Polidoro from Rhodes that were owned by Emperor Titus (79-81 AD). Laocoön was a Trojan priest who, against the will of Athena and Poseidon, opposed bringing the wooden horse that was left by the Greeks at the city gates into Troy. “Equo ne credite Teucri...” (Do not trust the horse, Trojans...), shouted Laocoön, but his words could not shake the spirits of his countrymen who were exhausted and eager for peace. “...timeo Danaos et dona ferentes…” (...I fear the Greeks even when they bring gifts...), became a proverbial expression. The myth says that two sea serpents wrapped the Trojan priest and his two sons, killing them and marking the destruction of Troy as a necessary prelude to the founding of Rome. The latter went on to become the capital of the Roman Empire and, later, to host the headquarters of Peter’s successors. This is precisely the relationship that Pope Julius II chose to reaffirm emphatically by acquiring the Laocoön Group for the Vatican to liven the famous Courtyard of the Statues, from which sprang the Vatican Museums. The Pope, in this way, offers himself as the new founder of Christian Rome. As well as the representation of the myth and the moral interpretations of the priest’s act of defying the gods in the defence of Troy, the Laocoön enters the history books as an unsurpassed example of the expression of pain, terror and death. 118 Roma | the Eternal City
Non tutti sanno che i Musei Vaticani, per convenzione, nascono nel 1506 quando, in una fredda giornata di gennaio, presso le Terme di Tito sul Colle Oppio, venne rinvenuto il gruppo statuario detto de “Il Laocoonte”. Il Papa, Giulio II della Rovere, mandò Michelangelo e l’architetto Giuliano da Sangallo a visionare quella statua. Immediatamente i due si resero conto di essere davanti ad un’opera di straordinario valore, identificabile con quella che Plinio il Vecchio attribuiva agli scultori Agesandro, Atanadoro e Polidoro di Rodi e di proprietà dell’Imperatore Tito (79-81 d.C.). Laocoonte era il sacerdote troiano che, contro il volere di Atena e Poseidone, si era opposto all’ingresso a Troia del cavallo di legno lasciato dai Greci di fronte alla città. “Equo ne credite Teucri…” (Non vi fidate di quel cavallo Troiani…”), tuona Laocoonte, ma le parole non riescono a scuotere gli animi, stremati e desiderosi di pace, dei suoi concittadini. “… timeo Danaos et dona ferentes…” (“…temo i Greci anche quando portano doni…”), espressione divenuta proverbiale. Il mito racconta che due serpenti marini avvolsero il sacerdote troiano insieme ai suoi due figli uccidendoli, segnando la distruzione di Troia necessario preludio alla fondazione di Roma. Quest’ultima diventerà la capitale dell’Impero Romano e, infine, accoglierà la sede del successore di Pietro. È proprio questo il legame che Papa Giulio II volle enfaticamente riaffermare acquisendo in Vaticano il gruppo del Laocoonte per dare vita al famoso Cortile delle Statue dal quale nacquero i Musei Vaticani. Il Pontefice, nel quadro del suo programma, si proponeva come novello fondatore della Roma Cristiana. Oltre la rappresentazione del mito, oltre alle interpretazioni morali dell’azione del sacerdote per aver sfidato gli Dei in difesa di Troia, il Laocoonte entra nella storia dell’arte come un insuperabile esempio dell’espressione del dolore, del terrore e della morte.
Laocoon is a great marble sculpture (height 242 cm) by the sculptors Agesandro, Atanodoro and Polidoro, dating to the first century AD and preserved in the Museo PioClementino in the Vatican Museums in Rome
art exhibition
The many faces of Bresson I molteplici volti di Bresson text Alessandra Lucarelli
A retrospective at the Museo dell’Ara Pacis celebrates the master of photography Una retrospettiva al Museo dell’Ara Pacis celebra il maestro della fotografia The genius for composition, the extraordinary visual intuition, and the ability to seize both the most fleeting moments as well as the most insignificant ones make Henri Cartier-Bresson one of the greatest photographers of the twentieth century. Exactly ten years after his death, an extensive retrospective at the Ara Pacis Museum, curated by Clément Chéroux, pays homage to the famous master by chronologically retracing his career, with the intention of showing that there was not just one Cartier-Bresson but many. The exhibition proposes a new interpretation of the immense corpus of images by the photographer, covering his entire professional life. The exhibition offers a double vision: on the one hand it retraces the history of Cartier-Bresson’s work, to show the evolution of his artistic journey in all its complexity and variety, and on the other, it brings together and “represents” the history of twentieth century through his photographer’s eyes. The more than 500 works include photographs, drawings, paintings, films and documents, bringing together the most important and iconic images but also the less well-known images of the great master. The exhibition is divided into nine parts. After an initial introduction, the other sections correspond to the different stages in Cartier-Bresson’s life and work: the first pictures show the apprenticeship years, the relations with Americans in Paris, photography influences, the photography trips to Africa, Surrealism, the photo pilgrimages to Spain, Italy, Germany, Poland and Mexico. There is his political commitment: in New York with Paul Strand and the Nykino group, in Paris with Jean Renoir and the Association of revolutionary writers and artists, and the Communist press with Robert Capa and Louis Aragon. A fourth section represents the wars: the film about the Spanish Civil War, the activities during the Second World War documenting the prisoners’ return, and then the role of reporter, with the founding of the Magnum Photos Agency, reportage in China and India, and Gandhi’s funeral. And there is Cuba, “Man and Machine” and the series Vive la France, up to a more contemplative form of photography and finally the time for reconnaissance, reconsideration of the archives. The iconisation of Henri Cartier-Bresson. The exhibit runs until January 25, 2015. 120 Roma | the Eternal City
Il genio per la composizione, la straordinaria intuizione visiva, la capacità di cogliere al volo i momenti più fugaci come i più insignificanti fanno di Henri Cartier-Bresson uno dei più grandi fotografi del Ventesimo secolo. A dieci anni esatti dalla sua scomparsa, una grande retrospettiva al Museo dell’Ara Pacis, a cura di Clément Chéroux, rende omaggio al celebre maestro ripercorrendo cronologicamente il suo percorso, con l’ambizione di mostrare che non c’è stato un solo Cartier-Bresson ma molteplici. La mostra propone quindi una nuova lettura dell’immenso corpus d’immagini del fotografo, coprendo la sua intera vita professionale. L’itinerario espositivo offre una doppia visione: da una parte rintraccia la storia dei lavori di CartierBresson, per mostrare l’evoluzione del suo cammino artistico in tutta la sua complessità e varietà, dall’altra raccoglie e ”rappresenta” la storia del Ventesimo secolo attraverso il suo sguardo di fotografo. Oltre 500 opere tra fotografie, disegni, dipinti, film e documenti, che riuniscono le più importanti icone ma anche le immagini meno conosciute del grande maestro. Il percorso espositivo è diviso in nove parti. Dopo una prima introduzione, le altre sezioni corrispondono alle diverse fasi della vita e del lavoro di Cartier-Bresson: dalle prime fotografie che testimoniano gli anni di apprendistato, i rapporti con gli americani a Parigi, le influenze fotografiche, il viaggio in Africa ai viaggi fotografici, con il Surrealismo, le peregrinazioni fotografiche in Spagna, Italia, Germania, Polonia e Messico. L’impegno politico: a New York con Paul Strand e il Nykino group, a Parigi con Jean Renoir e l’Associazione degli artisti e scrittori rivoluzionari, la stampa comunista con Robert Capa e Louis Aragon. Una quarta sezione testimonia le guerre: il film sulla Guerra civile spagnola, l’attività durante la Seconda guerra mondiale per documentare il ritorno dei prigionieri, e poi la parte di reporter, con la fondazione dell’Agenzia Magnum Photos, i reportage in Cina e in India, i funerali di Gandhi. Ancora Cuba, “L’Uomo e la Macchina” e la serie Vive la France fino ad una fotografia più contemplativa e infine il tempo della ricognizione, la riconsiderazione degli archivi. La iconizzazione di Henri CartierBresson. Fino al 25 gennaio 2015.
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Above, Sunday on the banks of the Seine, France, 1938. © Henri Cartier-Bresson/Magnum Photos-Courtesy Fondation HCB. Below, Hyères. France, 1932. © Henri CartierBresson/Magnum Photos-Courtesy Fondation HCB. Preview page, Henri Cartier-Bresson, New York (detail), 1935. © George Hoyningen-Hune Roma | the Eternal City 121
art exhibition
The Flemish school Alla Fiamminga text Teresa Favi
The art of Mem ling at the Scuderi e del Quirinale from October 11 to January 18 L’arte di Mem ling alle Squderie del Quirinale dall’11 ottobr e al 18 gennai o The Flemish Renaissance is on exhibit in Rome. From October 11 to January 18 at the Scuderie del Quirinale is Memling. Rinascimento fiammingo (Memling. Flemish Renaissance) (sponsored by the Ministry of Heritage and Culture and Tourism, Roma Capitale and organized by Palaexpo with the Arthemisia Group). This is first monographic exhibition of this artist in our country, with the largest number of works outside Belgium. This will finally give solid confirmation of the sublime quality of this artist who lived to the age of 59, leaving a vast inheritance. The assumption is that he was born in Bavaria, but there is no news of his life until he moved to Bruges in Flanders, where he opened a workshop that was hugely popular with Italian clients wanting portraits. More than any of his contemporaries, Memling was the favourite painter of the powerful community of Italian merchants and trade agents in Bruges, becoming the heir of the revered but defunct Flemish masters, Jan Van Eyck and Rogier van der Weyden. From the beginning of his independent career as a panel painter, Memling was able to create a synthesis of the important results of both those teachers, who were already held in the highest regard by the Italian nobility and the worldly elite who made him their preferred painter. The exhibition is the project of Till-Holger Borchert, curator of the Memling Museum in Bruges, and a world renowned scholar of fifteenth-century Flemish art. It is divided into seven sections which examine Il Rinascimento Fiammingo in mostra a Roma. Dall’ 11 ottobre al 18 gennaio alle Scuderie del Quirinale Memling. Rinascimento fiammingo (promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale e organizzata da Palaexpo con Arthemisia Group) è la monografica mai realizzata prima d’oggi nel nostro Paese e la più vasta per numero di opere fuori dal Belgio, che finalmente darà ragione delle qualità eccelse di questo artista che visse 59 anni, lasciando una cospicua eredità. Si suppone fosse nato in Baviera ma non si hanno notizie della sua vita fino al suo trasferimento nelle Fiandre dove a Bruges apre una sua bottega straordinariamente apprezzata dai committenti italiani per i suoi ritratti. Più di tutti i suoi contemporanei, Memling è infatti il pittore preferito della potente comunità di mercanti e agenti commerciali italiani a Bruges, diventando l’erede dei venerati maestri fiamminghi ormai scomparsi, Jan Van Eyck e Rogier van der Weyden. Fin dall’inizio della sua attività indipendente come pittore di tavole, Memling riuscì a creare una sintesi dei notevoli risultati di entrambi quei maestri, già tenuti nella più alta considerazione dalla nobiltà italiana e dalle élite urbane che ne fecero il loro pittore di riferimento. Il progetto espositivo di Till-Holger Borchert, curatore del Memling Museum di Bruges, studioso di livello internazionale dell’arte fiamminga del XV secolo si articola in sette sezioni prendendo in 122 Roma | the Eternal City
Above: Madonna and Child 1485, Madonna and Child with angels 1485-1490 Below: Triptych of the Resurrection 1485-1490
save asinterview movie book
Triptych of Earthly Vanity and Divine Salvation
every aspect of his work, from monumental altar pieces to small portable triptychs, in addition to the famous portraits, a genre in which Memling refined the style of having a landscape in the background, very seductive to numerous early sixteenth-century Italian artists. The exhibition also aims to investigate the forms of patronage that were a driving force in the artist’s career. There will be masterpieces of religious art from the most important museums in the world, including diptychs and triptychs that have been reassembled again for the first time for the exhibition, such as the Pagagnotti Triptych (Florence, Uffizi Gallery, London, National Gallery), the Triptych of Jan Crabbe (Vicenza , Civic Museum, New York, Morgan Library, Bruges, Groeningemuseum) or the monumental Triptych of the Moreel Family (Bruges, Groeningemuseum) for the spectacular conclusion of the exhibition. The exhibition will also present a magnificent series of portraits, including Portrait of a Young Man from the Galleries of the Accademia in Venice, Portrait of a Man from the Royal Collection of London - an exception loan from Queen Elizabeth II - Portrait of a Woman from a private American collection, Portrait of a Man from the Frick collection in New York and the magnificent Portrait of a Man with a Roman Coin (believed to be the likeness of the humanist Bernardo Bembo) from Antwerp. esame ogni aspetto della sua opera, dalle pale monumentali d’altare ai piccoli trittici portatili, oltre ai celeberrimi ritratti, genere in cui Memling seppe perfezionare lo schema campito su uno sfondo di paesaggio, che esercitò una fortissima seduzione anche presso numerosi artisti italiani del primo Cinquecento. La mostra si propone inoltre di approfondire le forme di mecenatismo che fecero da propulsore per la carriera dell’artista. Oltre a capolavori di arte religiosa provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui dittici e trittici ricomposti per la prima volta in occasione della mostra come il Trittico Pagagnotti (Firenze, Uffizi; Londra, National Gallery), il Trittico di Jan Crabbe (Vicenza, Museo civico; New York, Morgan Library; Bruges, Groeningemuseum) o il monumentale Trittico della famiglia Moreel (Bruges, Groeningemuseum) che farà da spettacolare conclusione del percorso espositivo, la mostra presenterà una magnifica serie di ritratti tra cui Ritratto di giovane dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Ritratto di uomo dalla Royal Collection di Londra - un prestito eccezionale della Regina Elisabetta II -, Ritratto femminile di collezione privata americana, il Ritratto di uomo della Frick Collection di New York nonché il magnifico Ritratto di uomo con moneta romana (ritenuto l’effigie dell’umanista Bernardo Bembo) proveniente da Anversa. 124 Roma | the Eternal City
From above clockwise: Portrait of a man 1475 - 1480 Portrait of a Woman 1470 - 1475, Portrait of a man, 1470 , Portrait of a man with a Roman coin 1480
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1. Ferdinand Hodler Il sentimento 1911-12 2. Umberto Boccioni Idolo moderno 1910-11 3.PaoloTroubetzkoy Madre e figlia 1913 4. Armando Spadini Bambini col ventaglio 1913 5. Aroldo Bonzagni San Sebastiano 1912 6. Ardengo Soffici Sintesi di un paesaggio primaverile 1913 126 Roma | the Eternal City
art exhitbition
Turmoils of the soul Tumulti dell’anima text Francesca Lombardi
Italian avant-garde movements of the years before the First World War on display at the National Gallery of Modern Art. Le avanguardie italiane negli anni antecedenti alla Prima Guerra Mondiale in mostra alla Galleria nazionale d’arte moderna The years before the First World War were characterized by a period of great artistic and literary advancement. It was a brief period – ideologically marked by political and social disputes and growing nationalism- during which both artists and critics discuss the concepts of modernity and avant-garde. This is the theme of the exhibition Secession and Avant-Garde. Art in Italy before the First World War 1905-1915, on display at the National Gallery until the next 15th of February. The exhibition starts by looking at the year 1905, when Gino Severini and Umberto Boccioni organized in the foyer of the National Theatre of Rome the Mostra dei Rifiutati, which was considered the first sign of a rebellious mood. Divided into eight thematic sections –with over 170 works- the itinerary starts at the beginning of the 20thcentury with its philosophy of humanitarian socialism. But between 1908 and 1915 the need for renewal and openness to the views of the outside world was to be found above all in Venice and Rome, in the demonstration at Ca’Pesaro and of the Roman Secession. The first two halls show the way they had influenced each other. In Venice, the exhibitions held at the Bevilacqua La Masa Foundation -interrupted in 1913 because too subversive in comparison with those of Venice Biennal, launched artists like Gino Rossi, Tullio Garbari, Ubaldo Oppi, Vittorio Zecchin and Guido Marussig, but above all Arturo Martini and Felice Casorati, who highly influenced the development of Italian art of the Twenties and Thirties. Like Venice, Rome too started to show signs of freedom of expression in art, and while the last editions lacked in works by foreign artists because of the difficulties related to the war, young artists like Felice Carena, Pasquarosa Bertoletti and Armando Spadini achieved popularity. The explosive art of Futurists, who had been ambiguously excluded from the Roman secessions, found its home in the Permanent Futurist Gallery opened by Giuseppe Sprovieri, who challenged the opinion of the public and of critics by hosting the works by Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Luigi Russolo, Carlo Carrà, Gino Severini and the first Depero.
Gli anni precedenti alla prima Guerra Mondiale furono un periodo di grande fervore artistico e letterario. Un periodo breve - ideologicamente segnato da contrasti politico-sociali e da un crescente nazionalismo - durante il quale artisti e critici si interrogano sui concetti di modernità e avanguardia. E’ questo il tema mostra Secessione e Avanguardia. L’arte in Italia prima della Grande Guerra 1905-1915 alla Galleria Nazionale fino al prossimo 15 febbraio. La mostra prende l’avvio dal 1905, anno in cui Gino Severini e Umberto Boccioni organizzano nel Ridotto del Teatro Nazionale di Roma una Mostra dei Rifiutati la quale costituì un primo germe di opposizione. Attraverso otto aree tematiche – che comprendono oltre 170 opere - il percorso si apre all’inizio del secolo nel clima del socialismo umanitario. Ma le esigenze di rinnovamento e di apertura internazionale si polarizzano soprattutto fra il 1908 e il 1915 a Venezia e a Roma, nelle manifestazioni di Ca’ Pesaro e della Secessione romana. Proprio nella successione delle prime sale si può seguire l’intrecciarsi delle due manifestazioni. A Venezia, dalle attività espositive della Fondazione Bevilacqua La Masa, che nel 1913 sono sospese perché troppo “eversive” rispetto alla Biennale veneziana, emergono Gino Rossi, Tullio Garbari, Ubaldo Oppi, Vittorio Zecchin, Guido Marussig, ma soprattutto Arturo Martini e Felice Casorati, che imprimeranno un segno incisivo nello sviluppo dell’arte italiana degli anni venti-trenta del secolo. Anche a Roma, come a Venezia, si evidenziano tendenze con piena libertà espressiva e mentre nelle ristrettezze del clima bellico calano le presenze straniere nelle ultime edizioni, si affermano i giovani Felice Carena, Pasquarosa Bertoletti, Armando Spadini. La dirompente novità dei Futuristi, trova una propria sede nella Galleria Permanente Futurista di Giuseppe Sprovieri che sfidando il pubblico e la critica ospita opere di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Luigi Russolo, Carlo Carrà, Gino Severini, del primo Depero. Roma | the Eternal City 127
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A matter of determination una questione di determinazione text Veronica Sgaravatti
The new Lorcan O’Neill gallery in Vicolo dei Catinari La nuova sede della galleria di Lorcan O’Neill su Vicolo dei Catinari
I met Lorcan O’Neill at his new art gallery downtown Rome, between Campo dei Fiori and the Ghetto, housed in the former stables of Palazzo Santacroce. It is a narrow alley and you cannot see anything from the outside, there are no windows giving onto the street. There is a courtyard with a magnificent seventeenthcentury fountain that makes you want to go in ever more and, to the left, a big exhibition space with very high ceilings. The gallery opened on July 4th with great names: a sculptor, a photographer and a painter: Richard Long, Jeff Wall and Enrico Castellani. Their works will be on show till October 10, and then it’s Giorgio Griffa’s turn. The Lorcan O’Neill gallery was started in Rome in 2003 in a much smaller space, which is now used as a storehouse. Lorcan comes out and we have a long chat. He’s an interesting speaker, he has a calm voice and, with his English accent, he tells me how it all began. Would you mind telling me your story from the start? I was born in Ireland and the first time I came to Rome I was on a school trip. I was ten years old and I came from a place where it rained all the time, so mine was love at first sight…I went to college in the States, I studied art history and then I moved to London where I started working for an art gallery. Does art run in your family? Not exactly. All my family members are veterinarians. I come from the countryside. My parents love Rome so much they have planted some Roman oak acorns in their garden in Ireland in order to have a bit of Rome for themselves at home. How would describe your relationship with Rome? Why have you moved the gallery to a bigger space? In 2003, after having worked so many years for British galleries, I decided to start my own gallery and I chose Rome. Ten years later, I felt the need for a bigger space, which is this location (3 Vicolo dei Catinari), to which I plan to devote more energy and time. My goal is to make Italian artists better known abroad. It is such a pity that Italian artists have to die to be valued. 128 Roma | the Eternal City
Incontro Lorcan O’Neill nella sua nuova galleria nel cuore del centro storico, tra Campo dei Fiori e il Ghetto, nelle ex scuderie di Palazzo Santacroce. E’ un piccolo vicolo e dall’esterno non si vede nulla, non ci sono vetrine espositive lungo la strada. C’è un cortile con una meravigliosa fontana seicentesca che invoglia ad affacciarsi e, a sinistra un ampio spazio espositivo, con soffitti altissimi. La galleria ha inaugurato il 4 luglio con tre grandi nomi: uno scultore, un fotografo ed un pittore. Richard Long, Jeff Wall ed Enrico Castellani e qui le loro opere sono esposte fino al 10 ottobre quando ci sarà il cambio della guardia con Giorgio Griffa. Precedentemente, dal 2003, la galleria Lorcan O’Neill era presente a Roma, nel cuore di Trastevere in uno spazio più piccolo che è rimasto come un grande magazzino di opere d’arte. Lorcan esce e ci mettiamo a fare una lunga chiaccherata. Sentirlo parlare è interessante, ha un tono pacato. Mi racconra come ha iniziato. Mi racconti un po’ la sua storia? Sono irlandese e la prima volta che sono venuto a Roma era con un gruppo di scuola. Avevo 10 anni e per me che vivevo in un paese dove pioveva sempre è stato subito un grande amore.. Sono stato al collegio e all’Università in America, ho studiato storia dell’arte e poi mi sono trasferito a Londra dove ho iniziato a lavorare in una galleria. L’arte era una tradizione familiare? Non direi. Tutti i miei familiari sono veterinari. Vengo da una famiglia di campagna. I miei amano Roma al punto che nel giardino in Irlanda abbiamo piantato delle ghiande provenienti da querce romane e così anche loro hanno il loro legame quotidiano con Roma. Quale è il suo legame con Roma? Nel 2003, dopo aver lavorato tanti anni in gallerie inglesi desideravo aprire una galleria mia, e ho scelto Roma. Dieci anni dopo, ho sentito l’esigenza di uno spazio più grande, quindi questa nuova sede (Vicolo dei Catinari 3) nella quale dedicarmi con più energia e tempo. Il mio impegno maggiore ora è quello di portare gli artisti
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The Lorcan O’Neill gallery. Above, an installation by Enrico Castellani. Below, Lorcan O’Neill and Jeff Wall Roma | the Eternal City 129
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From left: O’Neill and Luigi Ontani; two pictures of the entrance to the Gallery What is the relationship, if any, between Rome’s ancient art and the contemporary artwork you show? It’s all the same to me. I don’t believe in art history being divided into ancientness and modernity. It’s a wheel that keeps spinning round and round. Take a look at this picture by Jeff Wall (Young Man Wet With Rain): it could easily be a statue and be shown at the Capitoline Museums. It makes no difference to me. What are your favorite museums in Rome? As far as ancient art is concerned, Palazzo Doria Pamphili, beautiful and with a fascinating family history behind it. As for contemporary art, Maxi and Macro, but some private foundations, such as Memmo, Giuliani, Sciarra, have been doing a great job. What artist would you enjoy working with? An Italian artist who is still little known in Rome: Maurizio Cattelan. I would enjoy working with him on something designed to be exhibited permanently in Rome, as he has done in Milan and Palermo. But I’m afraid it’s not that easy, because Cattelan announced that he will not be working as an artist anymore after his retrospective exhibition at the Guggenheim in New York. What relationship do you establish with the artists you work with? In 11 years’ time, I’ve worked only with 26 artists. And every time, it was like getting married. Not a brief affair, a true marriage, a long-term relationship, not always easy but always based on mutual respect. This is the reason I am slow in finding new artists. What gives value to a work of art? The value is determined by the market demand: if two people want something, that something becomes valuable. Our job is to showcase the works by an artist of whom we think a lot in terms of skill and personality. The good ones are always determined, ambitious and smart. What is the relationship between artists and money? No artist becomes an artist to make money. Artists suffer to develop their genius and, at a certain point, they believe they need to be recompensed for their hard work. Artists do not really understand the market they are in, and this is art collectors’ fault, but determination is what makes them famous. Artists are very sensitive people, but those who really want to be successful, usually find a way. I believe there are very few talented but unrecognized artists around today.
italiani all’estero. E’ un peccato che gli artisti italiani siano valutati solo quando muoiono. Che rapporto c’è tra l’antichità presente a Roma e l’arte contemporanea che lei espone? Per me è tutto uguale. Non credo che la storia della cultura sia divisa in antichità e modernità. E’ una ruota che gira, senza divisione. Guardi questa foto di Jeff Wall (Giovane uomo bagnato dalla pioggia) potrebbe essere una statua ed essere esposta ai musei capitolini. Per me non è molto diverso. Quali sono i musei romani che preferisce? Per l’antico Palazzo Doria Pamphili, bellissimo e affascinante anche per la loro storia familiare, per il contemporaneo il Maxi e il Macro ma lavorano bene anche le fondazioni private: Memmo, Giuliani, Sciarra. Qual è un artista con il quale vorrebbe lavorare? Con Maurizio Cattelan: mi piacerebbe fare un progetto con lui perché esponga qualcosa di permanente anche a Roma, come ha già fatto a Milano e a Palermo. Anche se credo sarà difficile perché dopo la retrospettiva al Gugghenheim di New York ha comunicato che non farà più l’artista. Qual è il legame che si instaura con gli artisti che espongono da lei? In 11 anni di esposizioni finora ho lavorato solo con 26 artisti. Ogni volta è come se mi sposassi con ognuno di loro. Non è un flirt, un affaire ma un vero e proprio matrimonio; un rapporto duraturo, non sempre facile ma alimentato da grande rispetto. Cosa dà il valore a un’opera d’arte? Il valore è creato dalla richiesta del mercato; se ci sono due persone che vogliono qualcosa inizia a crearsi valore. Il nostro lavoro è quello di esporre per dimostrare che c’è un artista ed essere convinti della sua bravura e personalità. L’artista per me è una persona che mette sopra a ogni cosa la carriera. Quelli bravi sono sempre determinati, ambiziosi e intelligenti. Qual è il valore tra artista e denaro? Nessuno diventa artista per essere ricco. Gli artisti soffrono per essere artisti e dopo un certo punto pensano che devono essere anche ricompensati per quello che fanno.Vedono il mercato con un’incomprensione creata dai collezionisti ma è la determinazione a farli emergere. Gli artisti sono molto sensibili, ma se qualcuno ha la grinta di fare, esce fuori. Credo ci siano pochi i casi di artisti bravi ma ignorati.
“With my artists, it’s like getting married every time: not a brief affair but a long-term relationship”
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The gallery located in Vicolo dei Catinari. Above, close-up of a work by Enrico Castellani and Young Man Wet With Rain by Jeff Wall 131 Roma | the Eternal City
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On stage sulla scena text Teresa Favi
The top selection in opera, dance, classical music and theatre from October to June Top selection degli appuntamenti con la lirica, danza, musica classica e teatro di prosa da ottobre a giugno Rome’s theatre and music scene is as rich as its museums and art scene, and the most intense and diversified in Italy: there are the Teatro dell’ Opera, the Accademia Nazionale di Santa Cecilia with its famous orchestra, the Teatro Brancaccio and the Sistina, mostly used for musicals, the very centrally located Teatro Argentina, Eliseo and Quirino, and the Teatro India dedicated to contemporary creations, to name only the best known. Let’s look at each theatre’s most important events in the 2014-2015 season. OPERA DI ROMA, with headquarters at the Teatro Costanzi, the intensely lyric opera season in January will offer six performances, from the 18th to the 29th of the month, with the drama in four acts by Massenet, Werther. The last presentation before the summer, not to be missed, is The queen of spades by Peter Ilyich Tchaikovsky (six performances from June 19 to 30) conducted by James Conlon and directed by Peter Stein. In ballet there is The Nutcracker (From December 18 to January 4 and running for 15 nights) with the Orchestra and Corps de Ballet of the Opera; paired together are Le chant du rossignol and Carmina Burana from February 14 to 20 for six performances; the triptych dedicated to the three great masters of contemporary choreography Ailey, Limón, and Forsythe with music by Duke Ellinghton, Henry Purcell and Johann Sebastian Bach, runs from April 9 to 16 for six nights. ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA’s symphonic and chamber season with one of the best -known musical ensembles in the world, in the contemporary spaces of the Auditorium Parco della Musica, opens on October 31 with a concert of Bach by the Iranian pianist Ramin Bahrami. On February 6, is a baroque evening dedicated to Orlando by Antonio Vivaldi, with one of the leading Vivaldi experts on the Accademia Barocca di Santa Cecilia podium, Federico Maria Sardelli. On April 17, The King’s Singers perform a program of choral music from Palestrina to Patrassi including some of the most beautiful folksongs from around the world. TEATRO BRANCACCIO The second event of the season, under the banner of the RomaEuropaFestival, is dance: the Compagnia 132 Roma | the Eternal City
Il teatro e la vita musicale di Roma sono, al pari dell’offerta museale e artistica, le più intense e diversificate della Penisola: il Teatro dell’Opera, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con la sua famosa orchestra, il Teatro Brancaccio e il Sistina, per lo più utilizzati per i musical, i centralissimi Teatro Argentina, Eliseo e Quirino, il Teatro India dedicato alla creazione contemporanea, solo per citare i più noti. Dunque, andiamo a vedere, per ciascuno, gli eventi più salienti della loro stagione 2014-2015. OPERA DI ROMA Con sede principale al Teatro Costanzi, la stagione lirica in gennaio toccherà punte di intenso lirismo in sei spettacoli, dal 18 al 29 del mese, con il dramma in tre atti di Massenet, Werther. Ultimo appuntamento prima dell’estate, peraltro imperdibile, è con La dama di picche di Pëtr Il’ič Čajkovskij (sei spettacoli dal 19 al 30 giugno) diretta da James Conlon per la regia di Peter Stein. Per il balletto segnaliamo Lo schiaccianoci (dal 18 dicembre al 4 gennaio in cartellone per ben 15 serate) con l’Orchestra e il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera; lo spettacolo che vede abbinati insieme Le chant du rossignol e Carmina Burana dal 14 al 20 febbraio per sei date; il trittico dedicato a tre grandi maestri della coreografia contemporanea Ailey, Limón, Forsythe su musiche di Duke Ellinghton, Henry Purcell e Johann Sebastian Bach, in scena dal 9 al 16 aprile per sei serate. ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA La stagione sinfonica e cameristica di uno dei più noti organici musicali del mondo, negli spazi contemporanei dell’Auditorium Parco della Musica, prende avvio il 31 ottobre con un concerto nel nome di Bach del pianista iraniano Ramin Bahrami. Il 6 febbraio serata barocca dedicata all’Orlando di Antonio Vivaldi, sul podio dell’Accademia Barocca di Santa Cecilia uno dei massimi esperti del repertorio vivaldiano Federico Maria Sardelli. Il 17 aprile The King’s Singers impegnati in un programma di musiche corali da Palestrina a Patrassi passando per alcune delle più belle folksongs da tutto il mondo. TEATRO BRANCACCIO Il secondo appuntamento della stagione, siglato RomaEuropaFestival, è con la danza: la Compagnia Dance
Above, Opera di Roma Below, Accademia Nazionale di Santa Cecilia (left), Plexus by AurĂŠlien Bory (right) Roma | the Eternal City 133
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1. Kings-Singers 2. Lindsey Kemp 3. Opera di Roma 4. Filippop Timi in “Don Giovanni” 5. Dada Masilo in “Carmen” 6. Silvio Orlando in “The Merchant
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of Venice”
art itineraries
From left “Dance of Death”, Toni and Peppe Servillo in “Le voci di dentro”, “Werther”
Dance Factory/Suzette Le Sueur perform a poignant and passion- Factory/Suzette Le Sueur alle prese con una Carmen struggente e ate Carmen with choreography by Dada Masilo (from October 29 appassionata per le coreografie di Dada Masilo (dal 29 ottobre al to November 3). Again RomaEuropa presents dance from Novem- 3 novembre). Ancora la danza di RomaEuropa segna le date dal 27 ber 27 to 30 with Plexus on stage, a magical show that the director al 30 novembre che vedono in scena Plexus, uno spettacolo magico and playwright Aurélien Bory dedicates to the universe and body che il regista e drammaturgo Aurélien Bory dedica all’universo e al of Kaori Ito, a young muse to a generation of choreographers. corpo di Kaori Ito, giovane musa ispiratrice di una intera generaThere is dance again in one outstanding performance on March zione di coreografi. Ancora danza, ma d’eccezione assoluta, in una 13, starring the great enchanter Lindsay Kemp. sola data, quella del 13 marzo, che vede protagonista niente meno TEATRO SISTINA on October 21, presents a cult piece in Italian che l’incantesimo del grande Lidsay Kemp. theatre, La cage aux folles with the hilarious couple Enzo Iacchetti TEATRO SISTINA Il 21 ottobre sbarca un cult del teatro italiano, and Marco Columbro. From December 9, The Sound of Music is Il vizietto – La cage aux folles con la esilarante coppia Enzo Iacchetti the Christmas Holiday show with Luca Ward and Vittoria Belve- e Marco Columbro. Dal 9 dicembre Tutti insieme appassionatamente dere. A great season finale from May 5 is the Italian premiere of è lo spettacolo delle Feste di Natale con Luca Ward e Vittoria Belthe beloved Billy Elliot, with music by Elton John in an award- vedere. Gran finale di stagione dal 5 maggio con la prima italiana winning staging with an international flavour. dell’amatissimo Billy Elliot, con le musiche pluripremiate di Elton TEATRO ELISEO From November 12 to 16 under the banner John in un allestimento dal respiro internazionale. of the RomaEuropaFestival, the actor Claudio Santamaria plays TEATRO ELISEO Dal 12 al 16 novembre nell’ambito del Rothe lead in Philipp Löhle’s work Gospodin directed by Giorgio maEuropaFestival l’attore Claudio Santamaria interpretata il proBarberio Corsetti. From March 10 to 22, a must-see is Luca Ron- tagonista del lavoro teatrale di Philipp Löhle Gospodin per la regia coni‘s staging of Dance of Death by Strindberg with Adriana Asti. di Giorgio Barberio Corsetti. Dal 10 al 22 Marzo imperdibile la From April 28 to May 10 is the Twelfth Night by Shakespeare with messa in scena di Luca Ronconi di Danza Macabra di Strindberg extraordinary direction by Carlo Cecchi who also con Adriana Asti. Dal 28 aprile al 10 maggio è di sceplays the main role. na La dodicesima notte di Shakespeare per la straorTEATRO ARGENTINA inaugurates its season on dinaria regia di Carlo Cecchi interprete anche della October 21 with The Merchant of Venice by Shakeparte principale. speare with Silvio Orlando (until November 2). TEATRO ARGENTINA Inaugura la sua stagione il Toni Servillo resumes from January 20 to Febru21 ottobre con Il Mercante di Venezia di Shakespeare ary 15 with Le voci di dentro by De Filippo. Again, con Silvio Orlando (fino al 2 novembre). Toni Seranother presentation of Don Giovanni by Filippo villo riprende dal 20 gennaio al 15 febbraio Le voci Timi from March 3 to 15. And from March 18 to The most di dentro di De Filippo. Ancora una ripresa, quella April 19 is the staging of Carmen directed by MaDon Giovanni di Filippo Timi dal 3 al 15 marzo. important del rio Martone with Iaia Forte and the Orchestra di E dal 18 marzo al 19 aprile va in scena la Carmen per events in the la regia di Mario Martone con Iaia Forte e l’OrchePiazza Vittorio. TEATRO QUIRINO From November 25 to De2014-2015 stra di Piazza Vittorio. cember 7, the pair Alessandro Haber and Alessio theatre’s season TEATRO QUIRINO Dal 25 novembre al 7 dicembre Boni are on stage in The Visitor by Éric Emmanla coppia Alessandro Haber e Alessio Boni di scena uel Schmitt, directed by Valerio Binasco. From March 17 to 29, ne Il Visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt per la regia di Valerio BiOthello is directed and performed by Luigi Lo Cascio. nasco. Dal 17 al 29 marzo, Otello per la regia e con Luigi Lo Cascio. TEATRO INDIA Not to be missed in this fine season, from Feb- TEATRO INDIA Da non perdere in questa raffinata stagione, dal ruary 17 to 22, is Furia Avicola by the Argentinian Rafael Spre- 17 al 22 febbraio, Furia Avicola dell’argentino Rafael Spregelburd, gelburd, a recent revelation, and on March 26, Teresa D’Avila by drammaturgo rivelazione degli ultimi anni, e il 26 marzo Teresa Michele Di Martino, with Pamela Villoresi, directed by Maurizio D’Avila di Michele Di Martino, con Pamela Villoresi, per la regia Panici, for the 500th anniversary of the birth of the Spanish di Maurizio Panici nei 500 anni dalla nascita della mistica spagnomystic. la. Roma | the Eternal City 135
terrace itineraries
Breathtaking views Viste mozzafiato
text Gabrielle Bolzoni photo Valentina Stefanelli These are the exclusive plus factors to some very special hotels in Rome. 10 top terraces with views Sono il plus esclusivo di hotel molto speciali di Roma. 10 top terrazze con vista Rome has countless magical places, some better-known, others less known: tiny alleys, streets, squares, historical and archaeological sites. Less obvious is the privileged view of the Eternal City from on high from the terraces of a series of luxury hotels, where you can relax in exclusive and comfortable settings suspended above the Great Beauty. Some of them offer hearty breakfasts and light lunches with a view on sunny clear days, while others come to life at sunset, turning into trendy bars and romantic restaurants, run by talented chefs. They share breath-taking 360 degree views of the rooftops and domes of Rome as far as the eye can see, and offer the unique and once-in-a-lifetime experience of touching the Roman sky with one finger. Near the Coliseum is the Hotel Forum and its terrace, and overlooking the ruins of the Roman Forum is its Roof Garden Restaurant. It offers a wide variety of international dishes and delicacies as well as the classic Buffet Lunch and the tasting menu. The terrace is ideal for parties, weddings and private events. Via Tor de’ Conti 31, tel. 06 6792447, www.ristoranteroofgardenforum.it. At the top of an elegant building dating back to the 1600s, which hosts the Hotel DOM, we find the D.O.M. Terrace, an oasis of tranquillity on Via Giulia. Here Max Mariola, Executive Chef of 136 Roma | the Eternal City
the hotel and the famous face of the Gambero Rosso Channel, prepares fresh, colourful dishes with some “Variations on the theme” throughout the seasons. The Bar’s list offers a selection of Italian Retro originals, historical cocktails of the Bel Paese. Via Giulia 131, tel. 06 6832144, www. domhotelroma.com. In the shadow of the Coliseum stands the boutique Hotel Capo d’Africa with its brand-new bistro “L’Attico”, overlooking the apse of the Augustinian Monastery of Santi Quattro Coronati. Open only in the evenings, it serves traditional Roman and classic Italian dishes revisited by Chef Davide Lombardi. Via Capo d’Africa 54, tel. 06 772801, www.hotelcapodafrica.com. Near the Spanish Steps, the Hotel Portrait Roma open its magnificent 130 square-meter terrace to registered guests. This open-air lounge has a very well equipped honour bar to be enjoyed in complete autonomy and relaxation. Only rarely is it opened for small private events. Via Bocca di Leone 23, tel. 06 69380742, www.lungarnocollection.com. At the top of the Hotel Palazzo Manfredi, a splendid old dwelling near the Coliseum, belonging to the Manfredi Counts, there is the elegant restaurant Aroma, where Chef Giuseppe Di Iorio prepares haute cuisine with fresh seafood and Chianina and Argentinian meats. Via Labicana 125, tel. 06 77591380, www.
Roma custodisce innumerevoli luoghi magici, più o meno conosciuti: vicoli, strade, piazze, siti storici ed archeologici. Meno ovvia è la prospettiva privilegiata che si ha della Città Eterna dall’alto ed in particolare dalle terrazze di una serie di hotel di lusso, dove in ambienti escusivi ed accoglienti si resta sospesi sopra alla Grande Bellezza. Alcune di esse offrono ricche colazioni e leggeri pranzi scenografici in giornate terse e soleggiate, mentre altre si accendono al calare del sole, trasformandosi in locali trendy e romantici ristoranti, condotti da chef talentuosi. In comune hanno viste mozzafiato a 360 gradi ed a perdita d’occhio sui tetti e sulle cupole di Roma, ed offrono l’esperienza unica ed irripetibile di toccare il cielo romano con un dito. Nei pressi del Colosseo sorge l’Hotel Forum e nella sua terrazza sugli scavi dei Fori Romani si trova il Ristorante Roof Garden, che offre un’ampia varietà di piatti e prelibatezze internazionali oltre al classico Buffet Lunch ed ai menù degustazione. La terrazza si presta anche per ricevimenti, matrimoni ed eventi privati. Via Tor de’ Conti 31, tel. 06 6792447, www.ristoranteroofgardenforum.it. In cima ad un elegante palazzo nobiliare del 1600, che ospita l’Hotel D.O.M, troviamo la D.O.M Terrace, un’oasi di tranquillità lungo Via Giulia, dove Max Mariola, executive Chef dell’albergo e volto celebre del
Gamero Rosso Channel, prepara piatti freschi e colorati con alcune “Variazioni sul tema” nel corso delle stagioni. Il Menù Bar offre una selezione di originali Italian Retrò, cocktail storici del belpaese. Via Giulia 131, tel. 06 6832144, www.domhotelroma. com. All’ombra del Colosseo sorge il boutique Hotel Capo d’Africa con il suo neonato Bistrot “L’Attico”, che affaccia sull’apside del Monastero Agostiniano dei SS. Quattro Coronati. Aperto solo la sera, propone piatti espressi della tradizione romana e classici italiani rivisitati dallo chef Davide Lombardi. Via Capo d’Africa 54, tel. 06 772801, www. hotelcapodafrica.com. Nei pressi di Piazza di Spagna, l’Hotel Portrait Roma apre agli ospiti residenti la sua magnifica terrazza di 130 mq, un salotto a cielo aperto, dove usufruire dell’attrezzatissimo honor bar in completa autonomia e relax. Solo raramente viene aperta per piccoli eventi privati. Via Bocca di Leone 23, tel. 06 69380742, www.lungarnocollection.com. In cima all’Hotel Palazzo Manfredi, una splendida dimora antica nei pressi del Colosseo, appartenente ai Conti Manfredi, si trova l’elegante ristorante Aroma, dove lo Chef Giuseppe Di Iorio propone un’alta cucina italiana a base di pesce freschissimo e carne Chianina e argentina. Via Labicana 125, tel. 06 77591380, www.palazzomanfredi.com. Il Ristorante La Pergola, con-
Above: Aroma restaurant, Hotel Palazzo Manfredi Below: Terrazza dell’Eden, Hotel Eden Roma | the Eternal City 137
cover story
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Above: Hotel Forum Below: La Pergola restaurant at Rome Cavalieri Waldorf Astoria Preview page: Above: The First Luxury Art Hotel Below: Hotel D’Inghilterra Roma | the Eternal City 139
food itineraries
palazzomanfredi.com. The Ristorante La Pergola, considered the “Best Restaurant in the Capital” and the pride of the Rome Cavalieri Waldorf Astoria, overlooks the Eternal City from Monte Mario. It is the undisputed kingdom of Heinz Beck, who has three Michelin stars and 5 red forks. Here he masterfully prepares modern Mediterranean cuisine with innovative and new flavours, accompanied by a selection of 65,000 of the most prestigious international wines and a list of waters from all over the world. Via A. Cadlolo 101, tel. 06 35093113, www.romecavalieri. com. The terrace of the Posh Boscolo Exedra pays tribute to Italian cuisine, with a delicious and varied selection of dishes ranging from a healthy breakfast by the pool to a tasty cocktail or a fine dinner. Piazza della Repubblica 47, tel. 06489381, www.boscolohotels.com. The Rooftop Garden of The First Luxury Art Hotel is open all year round, while both the restaurant 140 Roma | the Eternal City
All’Oro and the 0̊-300̊ Cold and Grill Restaurant-Bar are open only from June to October. They are personally run by award-winning Chef Riccardo Di Giacinto. Via del Vantaggio 14, tel. 06 45617074, www.thefirsthotel.com On the terrace of the classic Hotel D’Inghilterra, a stone’s throw from the Spanish Steps, is a large roof garden of 200 square meters, home to the Presidential Suite. Occasionally it is open to the public (up to 400 people) for exclusive private parties, cocktail parties, dinners, weddings and fashion shows. Via Bocca di Leone 14, tel. 06 699811, www. niquesahotels.com. On the sixth floor of the Hotel Eden is the famous Terrazza dell’Eden, domain of Fabio Ciervo, Michelin starred executive chef of the hotel since 2010. The view is accompanied by excellent cuisine, in a wide selection of Italian and international specialties. In a corner of the roof top is a bright indoor “garden”. Via Ludovisi 49, tel. 06 47812752, www.dorchestercollection.com.
siderato il “Miglior Ristorante della Capitale” e punta di diamante del Roma Cavalieri Waldorf Astoria, domina dal Monte Mario la Città Eterna. E’ il regno incontrastato di Heinz Beck, tre stelle Michelin e 5 forchette rosse, che con maestria crea piatti mediterranei moderni dai sapori innovativi ed inediti, accompagnati da una selezione di 65 mila tra i più prestigiosi vini internazionali e da una carta delle acque del mondo. Via A. Cadlolo 101, tel. 06 35093113, www.romecavalieri.com. La terrazza del Posh Boscolo Exedra rende omaggio alla cucina italiana, con una sfiziosa e variegata offerta, che spazia da una colazione salutare a bordo piscina ad un gustoso cocktail o una cena raffinata. Piazza della Repubblica 47, tel. 06489381, www.boscolohotels.com. Il Rooftop Garden del The First Luxury Art Hotel è aperto tutto l’anno, mentre sia il ristorante All’Oro che il 0̊-300̊ Cold and Grill Restaurant-Bar
sono aperti solo da giugno ad ottobre, curati personalmente dallo Chef stellato Riccardo Di Giacinto. Via del Vantaggio 14, tel. 06 45617074, www.thefirsthotel.com Sul terrazzo del classico Hotel D’Inghilterra, a pochi passi da Piazza di Spagna, si trova un folto roof garden di 200 mq, che ospita la Suite Presidenziale. Talvolta viene aperto al pubblico (fino a 400 persone) per esclusive feste private, cocktails, cene, matrimoni e sfilate. Via Bocca di Leone 14, tel. 06 699811, www.niquesahotels. com. L’Hotel Eden ospita al sesto piano la famosa Terrazza dell’Eden, regno di Fabio Ciervo, executive chef dell’albergo dal 2010 ed una stella Michelin. La vista si sposa con un’ottima cucina, carosello di specialità nostrane ed internazionali. In un angolo del roof top si trova un luminoso “Giardino” al coperto. Via Ludovisi 49, tel. 06 47812752, www.dorchestercollection.com.
cover story
Above: Portrait Roma Below: Capo d’Africa (left), Posh Boscolo Exedra (right) Preview page, D.O.M. Terrace at DOM hotel
Heinz Beck born in Germany on 1963 is one of Europe’s most respected three star Michelin chefs 142 Roma | the Eternal City
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The domain of Heinz Beck Il regno di Heinz Beck text Matteo Parigi Bini
The chef par excellance celebrating his 20 years of collaboration with La Pergola of the Rome Cavalieri Lo chef degli chef festeggia 20 anni di sodalizio con La Pergola del Rome Cavalieri We are on one of the loveliest terraces in Rome, with a breath-taking view of the Capital. We’re waiting for the chef in the anteroom off the elegant Empire-style dining room, and while we enjoy the view, in the background we can hear the restaurant coming to life. It’s 3 o’clock in the afternoon. The telephone rings constantly and a polite voice attempts to fit all the reservations into a tight schedule. We’ve entered the domain of Heinz Beck, the congenial, rigorous, multi-starred Capitoline Chef. He welcomes us with his gentle smile and his strong German accent. For twenty years Beck has been delighting some of the most discerning palates in Rome. What is your first memory of Rome? The colours that I saw when I arrived here at La Pergola for the first time. The renovations had just begun. One afternoon I looked out and saw the sky and the city dyed red. This spectacle warmed my heart and that feeling has never left me. What is your relationship with Rome? You either love Rome or you don’t. So many people have come to Rome and been enchanted by it and never left. I love it for what it is and I wouldn’t change it for anything. Mine was a lifestyle choice. How did you come to know Italian cuisine? When I arrived in Rome I went to all the small and even tinier trattorias, where the mothers and grandmothers were cooking. I wanted to learn from the common people and not the interpretations by the great chefs. Several years later I met my wife Teresa, originally from Palermo, and also I learned a lot from her, because traditions are learned through feelings and emotions. Who was your teacher? The Tyrolean chef Hanz Winkle. We still have a beautiful father-son relationship. How are you going to celebrate the 20th anniversary of La Pergola? I didn’t only want to talk about the past, so I chose 12 dishes that talk about where we’ve come from, where we are, but above all where we’d like to go. It’s a limited menu, launched in March, and will only be replicated 999 times.
Siamo su una delle terrazze più belle di Roma, con vista mozzafiato sulla Capitale. Attendiamo lo Chef nel salottino antistante l’elegante sala da pranzo stile Impero, e mentre ci godiamo il panorama sentiamo in sottofondo il ristorante che inizia a pulsare. Sono le 3 di pomeriggio, il telefono suona con cadenza regolare e una voce gentile cerca di incastrare le prenotazioni nel fitto calendario. Siamo entrati nel regno di Heinz Beck, genio e rigore, pluristellato chef capitolino, che ci accoglie con il suo sorriso gentile e il suo forte accento tedesco. Da venti anni Beck delizia i palati dei più esigenti ospiti di Roma. Qual è il suo primo ricordo di Roma? I colori che vidi qui in Pergola quando arrivai per la prima volta, erano appena incominciati i lavori di ristrutturazione. Un pomeriggio mi affacciai e vidi il cielo e la città tinti di rosso. Questo spettacolo mi riscaldò il cuore e quella sensazione non mi ha più lasciato. Che rapporto ha con Roma? Roma o la ami o non la ami. In molti sono venuti a Roma, sono rimasti incantati e non sono più partiti. Io la amo per com’è e non la cambierei. La mia è stata una scelta di vita. Come ha conosciuto la cucina italiana? Quando sono arrivato a Roma mi sono immerso nelle piccole e piccolissime trattorie romane, dove cucinavano nonne e mamme. Desideravo imparare dalle persone comuni e non dalle interpretazioni dei grandi chef. Parecchi anni dopo ho conosciuto mia moglie Teresa, originaria di Palermo, e anche da lei ho imparato molto, perché le tradizioni si imparano attraverso sentimenti e affetti. Chi è stato il suo maestro? Lo chef altoatesino Hanz Winkle, abbiamo ancora un bellissimo rapporto padre-figlio. Come ha deciso di festeggiare i 20 anni de La Pergola? Non volevo parlare solo di passato, quindi ho scelto 12 piatti che raccontano da dove veniamo, dove siamo ma soprattutto dove vorremmo andare. Si tratta di un menu limitato, inaugurato a marzo, che verrà ripetuto solo 999 volte. Qual è il suo piatto preferito? Roma | the Eternal City 143
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La Pergola restuarant is located on the top floor of luxury hotel Rome Cavalieri What is your favorite dish? Have you ever asked a mother which child is her favourite? My favourite dish is the next one that I still have to invent. I never fall completely in love with my dishes and I always feel I can do better. At least I hope so. Can you tell us what your secret ingredient is? I can’t tell you ... (he laughs, The Secret Ingredient is the book he published in 2009, ed). I think everyone has a secret ingredient within themselves. What product could you never give up in cuisine? I love vegetables, especially artichokes, tomatoes, asparagus, basil and tarragon. I adore fruit, especially strawberries and peaches. I adore truffles, but anxiously look forward to summer peaches more than anything. Do you do the shopping? I’m happy to go to Campo de’ Fiori, but I’m really sad because last year Maria passed away. I was very fond of her. She had a famous stall there. If I have to go shopping for fruits and vegetables for home, I go to Il Torrino, where there’s a small market. What are your favorite places in Rome? It depends on the seasons. I adore the Giardino degli Aranci in Sant’ Anselmo. I like to visit the Pantheon, where I feel the greatness and weight of history and when I leave there I feel like a new man with a crazy amount of energy. I especially like the Raphael Rooms at the Vatican Museums. What are your passions besides cooking? I often go to the Opera di Roma with my wife. Recently I saw Madama Butterfly and I Due Foscari by Verdi. I’m really happy because on October 3rd, I’m meeting my favourite band, Anthony and the Johnsons, who’ll be performing at the Auditorium. After 20 years in Rome, what are your future destinations? My job is about creativity and the inspirations come from the surrounding environment. For each city, I had to develop a different restaurant and concept. For example, in Dubai the sharing concept prevails, in other words, a more sociable and communicative cuisine. I’m opening a second restaurant in Dubai and more casual and quick one in Tokyo, in Otemachi, right in the centre. In twenty years, everyone who goes to Rome has passed through your restaurant. Which ones are both your customers and friends? I’m very fond of Benigni, Ligabue, Di Caprio, Castellitto, Djokovic, Wilbur Smith and the Rammsteins, a Heavy Metal group. What are your plans for the future? A few months ago I launched a new challenge in collaboration with the hospital, Policlinico and La Cattolica, aimed at analyzing diets and improving their appearance and nutritional aspects. This could become a blueprint for Expo 2015. Our planet is unique and must be safeguarded and this is why in recent years I have guided my cuisine toward products that are easy to find and require less travel. 144 Roma | the Eternal City
Ha mai chiesto ad una madre qual è il suo figlio preferito? Il mio piatto preferito è il prossimo, quello che devo ancora inventare. Non mi innamoro mai completamente dei miei piatti e sento sempre di potere fare ancora meglio. Almeno spero. Ci può svelare qual è il suo ingrediente segreto? Non glielo posso dire... (ride, L’ingrediente segreto è un suo libro pubblicato nel 2009, ndr), credo che ognuno abbia dentro di se un ingrediente segreto. Qual è il prodotto a cui non potrebbe rinunciare in cucina? Amo la verdura, specialmente il carciofo, il pomodoro, gli asparagi, il basilico e il dragoncello. Adoro la frutta, soprattutto fragole e pesche. Adoro il tartufo, ma aspetto con maggiore ansia le pesche d’estate. Lei fa la spesa? Vado volentieri a Campo de’ Fiori, ma sono molto triste perché l’anno scorso è mancata Maria, a cui ero molto affezionato e che aveva un famoso banco lì. Se devo fare la spesa di frutta e verdura per casa mia vado al Torrino, dove c’è un piccolo mercato. Quali sono i suoi posti preferiti a Roma? Dipende dalle stagioni. Adoro il Giardino degli Aranci a Sant’Anselmo. Mi piace visitare il Pantheon, dove sento la grandezza e il peso della storia e quando esco da lì mi sento un uomo nuovo con un’energia pazzesca. Mi piacciono particolarmente le Stanze di Raffaello ai Musei Vaticani. Quali sono le sue passioni oltre alla cucina? Vado spesso con mia moglie all’Opera di Roma, di recente ho visto Madama Butterfly e I Due Foscari di Verdi. Sono molto felice perché il 3 Ottobre incontrerò il mio gruppo musicale preferito, Anthony and the Johnsons, che si esibirà all’Auditorium. Dopo 20 anni a Roma quali sono le sue future destinazioni? Il mio è un lavoro di creatività e gli impulsi provengono dall’ambiente circostante. Per ogni città ho dovuto sviluppare un ristorante e un concetto diverso, per esempio a Dubai vige lo sharing concept, cioè una cucina più sociale e comunicativa. Sto aprendo un secondo ristorante a Dubai e uno più casual e veloce a Tokyo a Otemachi in pieno centro. In venti anni tutti i personaggi che frequentano Roma sono passati da lei. Quali sono i suoi clienti-amici? Sono molto affezionato a Benigni, Ligabue, Di Caprio, Castellitto, Djokovic, Wilbur Smith e i Rammstein, un gruppo Heavy Metal. Che progetti ha per il futuro? Da pochi mesi ho lanciato una nuova sfida in collaborazione con il Policlinico e La Cattolica, volto ad analizzare le diete e migliorarne l’aspetto nutritivo e alimentare. Questo potrebbe diventare un progetto per l’Expo 2015. Il nostro pianeta è unico e va salvaguardato ed è per questo che negli ultimi anni ho indirizzato la mia cucina verso prodotti che reperisco facilmente intorno a me e che devono viaggiare meno.
Beck moved to Rome in 1994 to take the helm of La Pergola. Under his direction, La Pergola became the only restaurant in Rome to garner three coveted Michelin stars 5 Roma | the Eternal City 145
The enchanting garden at the Hotel de Russie overlooked by Piazzetta Baladier of the Bar Straviskij 146 Roma | the Eternal City
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An enchanted garden Un giardino incantato text Gabrielle Bolzoni photo Valentina Stefanelli Meeting with the deus ex machina of the Bar Stravinskij, the exclusive haunt of the jet set in the heart of Rome Incontro con il deus ex machina del Bar Stravinskij, l’esclusivo ritrovo del jet set nel cuore di Roma Housed in the evocative setting of the prestigious Hotel de Russie, the Bar Stravinskij, a pioneer in Rome for its fabulous and inventive cocktails, is one of the most fascinating meeting places in the capital. Since 2000, the year of De Russie’s opening, this magical oasis in the heart of Rome has hosted the most important visitors to Rome: hotel guests, huge Hollywood stars, as well as actors, politicians and entrepreneurs, all eager to enjoy this unique atmosphere. Exclusive and modern, Bar Stravinskij is open from nine o’clock in the morning and comes alive at night, especially during the aperitif hour (6:30 pm to 10:00 pm). The ‘maestro’ who masterfully coordinates this corner of paradise is the bar manager Paolo Dianini. Considered a cornerstone of the Bar Stravinskij, he knows the better part of the customers, whose names he remembers, as well as their anecdotes, but mostly what they love to drink. He tells us, “Most of the world has passed through here, and everyone was thrilled by the peace that fills this corner of Rome.” This trendy bar, which recreates the atmosphere of a small piazza surrounded by nature, has always played a strong and privileged role in the world of cinema. “During the filming of Ocean 11, which lasted several months, the Clooney gang used to organize parties, and we kept them happy by organizing a small bar on the floor where they were staying with a barman available day and night. One of the most reserved customers we’ve ever had is undoubtedly Robert De Niro, passionate about Martini cocktails, which he consumes exclusively in private and never in the bar in front of prying eyes.” Some of the Roman guests who are diligent patrons of this enchanted garden in the heart of Rome include Scamarcio and Valeria Golino, Isabella Ferrari, Michele Placido, Sabrina Ferilli and Monica Bellucci. To keep James Pallotta happy - the Rome Football Club president, and a great connoisseur of whiskey, and only whiskey that had
Ospitato nell’affascinante cornice del prestigioso Hotel de Russie, il Bar Stravinskij, pioniere a Roma della nuova era del cocktail fatto a regola d’arte, rappresenta uno dei luoghi d’incontro piu affascinanti della capitale. A partire dal 2000, anno di apertura del De Russie, questa magica oasi nel cuore di Roma ha ospitato i personaggi più importanti che sono arrivati a Roma: ospiti dell’albergo, grandi star di Hollywood, oltre ad attori, politici ed imprenditori, desiderosi di godere di questa atmosfera unica. Esclusivo e moderno, il Bar Stravinskij è aperto dalle nove del mattino all’una di notte e si anima particolarmente durante le ore dell’aperitivo (18.30-22.00). Il ‘direttore d’orchestra’ che con maestria coordina questo angolo di paradiso è il bar manager Paolo Dianini. Considerato una colonna portante del Bar Stravinskij, conosce la maggior parte dei clienti, di cui ricorda nomi, aneddoti ma soprattutto che cosa amano bere. “Da qui - ci racconta - è passato il mondo e tutti sono rimasti estasiati dalla pace che infonde questo angolo di Roma”. Questo locale trendy, che ricrea l’atmosfera di una piazzetta immersa nel verde, ha da sempre avuto un legame forte e privilegiato con il mondo del cinema. “Durante le riprese di Ocean 11, che durarono diversi mesi, la banda Clooney era solita organizzare feste, per accontentarli organizzammo un piccolo bar al piano dove alloggiavano con un barman a disposizione giorno e notte. Tra i clienti più riservati che abbiamo mai avuto sicuramente includerei Robert De Niro, appassionato del cocktail Martini, che consuma esclusivamente in privato e mai al bar sotto ad occhi indiscreti”. Tanti gli ospiti romani che frequentano assiduamente questo giardino incantato nel cuore di Roma: Riccardo Scamarcio e Valeria Golino, Isabella Ferrari, Michele Placido, Sabrina Ferilli e Monica Bellucci. Per soddisfare il presidente della Roma, James Pallotta, grande inRoma | the Eternal City 147
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Paolo Dainini bar manager at the Bar Stravinskij
aged more than thirty years, Dianini did everything in his power to order a special shipment of whiskey directly from his colleagues in London. Dianini is keen to emphasize that the Bar is not just a temple for cocktails. In fact, the menu of Bar Stravinskij offers a selection of exquisite dishes created by award-winning chef Fulvio Pierangelini, creative director and consultant since 2008 for food and wine at Hotel de Russie. “The cocktail is just the icing on the cake.” Some of the must-try dishes include Il panino con le polpette (sandwich with meatballs), a masterful leap back into our grandmothers’ kitchens, the Spaghetti with tomato and basil, the pursuit of perfection in the most Pop dish in Italian cuisine, and L’insalata de Russie (salad). Dianini, as a good former citizen of Romagna, is a hard worker, a smiling and curious man but never too intrusive. He reveals to us that the secrets to his work are precisely the customers who come in to greet him warmly. He loves to observe and study the guests, trying to guess their origins and tastes. He is the one, along with his team, who continues to taste, research and propose new cocktails, adjusting the original recipe, continually tweaking the ingredients and quantities. He chose this profession because he wanted to travel, but after ten years in London, where he studied Food and Beverage management very closely and at the highest levels, his heart led him to Rome and the Rocco Forte Hotel chain. The Bar Stravinskij has a drinks list that offers sophisticated traditional and innovative cocktails, conceived on the spot for celebrations and theme nights, expertly prepared by a team of experienced and creative barman. For Dianini, the barman must be a complete person, capable of welcoming and advising clients, and interpreting their tastes. A basic but unwritten rule at the Stravinskij is the maximum time taken to serve the guest: 1 minute for welcoming, 2 for ordering and 5 minutes to prepare the cocktail. A whole page has always been dedicated to the Martini, which has the same weight in the United States that coffee has in Italy, ranging from the classic (prepared with only gin, to the maximum with the addition of an olive, stirred not shaken) to the most original and quirky versions. “The Martini can vary hugely and is fun to prepare. Often it’s our American customers who suggest new input and their feedback is our guarantee of the success of the drink.” His goal is to make a highly personal contribution, not just to the hotel but also to the city of Rome. We are the witnesses to this. 148 Roma | the Eternal City
tenditore di whisky con oltre trenta anni di invecchiamento, Dianini ha fatto di tutto per organizzare una spedizione speciale delle bottiglie direttamente dai suoi colleghi londinesi. Dianini ci tiene a sottolineare che il Bar non è solo il tempio dei cocktail, infatti la carta del Bar Stravinskij offre anche una selezione di squisiti piatti, ideati dal pluripremiato chef Fulvio Pierangelini, dal 2008 direttore creativo e consulente enogastronomico dell’Hotel de Russie. “Il cocktail è solo la ciliegina sulla torta”. Tra i piatti da non perdere Il panino con le polpette, un tuffo magistrale nella cucina delle nostre nonne, gli Spaghetti pomodoro e basilico, la ricerca della perfezione nel piatto più pop della cucina italiana e L’insalata de Russie. Dianini, da buon romagnolo, è un gran lavoratore, un uomo sorridente e curioso mai troppo invadente, mentre ci svela i segreti del suo lavoro sono proprio i clienti che vengono a salutarlo in maniera calorosa. Ama osservare e studiare i suoi ospiti, cercando di indovinarne provenienza e gusti. E’ lui stesso che, insieme al suo team, assaggia, ricerca e proporre sempre nuovi cocktails, intervenendo sulla ricetta originale con piccoli ritocchi continui negli ingredienti e nei dosaggi. Ha scelto questo mestiere perchè desiderava viaggiare, ma dopo dieci anni a Londra, dove ha studiato da vicino e ad altissimi livelli il Food and Beverage management, il cuore lo ha portato a Roma presso la catena Rocco Forte Hotels. Il Bar Stravinskij ha una carta ricercata che offre cocktails tradizionali e innovativi, pensati ad hoc in occasione di ricorrenze e serate a tema e preparati con maestria da un team di esperti e creativi barman. Per Dianini il barman deve essere una figura completa, in grado di occuparsi dell’accoglienza, consigliare i clienti ed interpretare i loro gusti. Una regola fondamentale ma non scritta dello Stravinskij è il tempo massimo in cui servire l’ospite: 1 minuto per l’accoglienza, 2 per l’ordinazione e 5 minuti per preparare il cocktail. Una pagina della carta è da sempre dedicata al Martini, considerato negli Stati Uniti alla stregua del caffè in Italia, e spazia dal classico (preparato con solo gin, al massimo con l’aggiunta di un’oliva, girato e non shakerato) a versioni più originali e stravaganti. Il Martini ha enormi variabili ed è divertente da preparare. Sono spesso i nostri clienti americani a suggerirci nuovi input e dal loro riscontro abbiamo la garanzia della buona riuscita del drink”. Il suo obiettivo resta quello di lasciare un suo personalissimo contributo non solo all’albergo ma anche alla città di Roma. Noi ne siamo testimoni.
Fundamental but unwritten rule of the Stravinskij is the maximum time taken to serve the guest: 1 minute for welcoming, 2 for ordering and 5 minutes to prepare cocktail Roma | the Eternal City 149
Two glimpses of JK Cafe Bistro with its warm and amazing atmosfeare 150 Roma | the Eternal City
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Private Rome intimità romana text Teresa Favi
The new romantic era as seen by J.K. Place Roma and its Cafe Bistro La nuova era del calore interpretata dal J.K. Place Roma e dal suo Cafe Bistro Via di Monte D’Oro, one of Rome’s quiet and narrow alleys far from the tourist crowds and the city’s hustle and bustle, although it is just 100 meters away from Via Condotti and 300 meters from Piazza di Spagna. Hidden among the shell-colored facades of ancient buildings, an elegant, private club-style entrance at n. 30 introduces you to the latest luxury concept in the hospitality field. We are at the J.K. Place Roma, the boutique hotel that opened a year ago and is infused with architect Michele Bonan’s signature style of coziness and international glamour, which makes guests want to linger and relax as if they were at home. The hotel’s warm and informal atmosphere is ideal at any time of the day, from breakfast to dinnertime, but also for cocktails, for mid-morning or mid-afternoon breaks comfortably seated at the bar or for a cup of coffee in the lounge room surrounded by paintings and works of art. “We offer a seasonal menu with some special dishes that changes daily according to what’s available and what’s fresh at the market”, says young hotel manager Samuel Porreca, who welcomes us at the Cafe Bistro with its coralred leather chairs and blue-green walls in a cozy and romantic setting, a cornerstone of the J.K. philosophy. Traditional Roman dishes and the bistro-style ones to be split amongst two are served in a casual and fun atmosphere. “We are not trying to compete with gourmet restaurants nor with the area’s typical Roman trattorias, which are excellent, by the way”. Nonetheless, all dishes are freshly prepared with top-quality ingredients and made in-house, from bread to focaccia, from pasta to desserts, from pastries to appetizers. And how does the chef express his creativity and have fun at the same time? “Burgers and fries are my absolute favorite - says J.K. Place Roma’s thirty-seven-year-old manager- and the food chef
Via di Monte D’Oro, un tranquillo vicolo di Roma al riparo dai flussi turistici e del via vai tipico della capitale, nonostante i suoi 100 metri da via Condotti e i 300 metri da Piazza di Spagna. Tra le facciate color conchiglia delle palazzine antiche, al numero 30 un’elegante ingresso in tutto simile a quello di un club privato è la via d’accesso al nuovo concetto lusso in fatto d’hotellerie. Siamo al J.K.Place Roma, boutique hotel che ha aperto i battenti da un anno, e che l’architetto Michele Bonan ha saputo calibrare tra visioni intime, appaganti e un finissimo glamour internazionale che induce gli ospiti a godere di questi ambienti più di quanto si usi fare in genere in un albergo. In questa atmosfera calda e informale più tipica di un’abitazione privata che di un albergo si può cenare ma anche trovarsi per la prima colazione o il cocktail serale, fare uno spuntino fuori orario seduti all’angolo bar nella logica di un bistrot, accomodarsi per un caffè nel salotto tra quadri e oggetti d’arte. “Abbiamo un menù stagionale con piatti speciali che variano ogni giorno in base a quello che troviamo la mattina al mercato” spiega il giovane direttore Samuel Porreca che ci accoglie tra le sedute in pelle color corallo e le pareti verde petrolio del Cafe Bistro con uno stile informale, specchio naturale della filosofia J.K. I piatti tipici della cucina romana e quelli in stile bistrot da dividere in due, vengono serviti in maniera ironica e divertente “non vogliamo competere con i ristoranti gourmet né con le trattorie tipiche della zona, ottime fra l’altro” anche se il principio di miscela calibrata di elementi eccellenti impone che qui si faccia tutto in casa, dal pane alle focacce, dalla pasta ai dessert, dalla piccola pasticceria agli stuzzichini dell’aperitivo. E la ricerca dove si esprime con più curiosità e divertimento? “Gli hamburger accompagnati dalle patate fritte sono la mia passione – rivela il trentasettene direttore del J.K.Place Roma - e il laboratorio prediletto nel quale io e lo chef Antonio Martucci (romano, prima chef dell’Hassler) Roma | the Eternal City 151
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Burgers with French fries are a favourite test piece for the JK Cafe. Other special features: everything is homemade, from the bread to the sauces and desserts
Antonio Martucci (a born-and-bred Roman, former chef of the Hassler Hotel) and I never grow tired of experimenting with”. From bread to sauces (homemade like everything else on the menu), from food pairings to cooking techniques, from choice of potato variety to suit each dish to potato frying, everything is planned out to perfection. Ready for a mouthwatering glimpse of the menu? “ The JK Burger - Fassona Piedmontese beef, Cinta Senese pancetta, cheddar cheese and Bas Armagnac sauce-, served with chips, which are first baked in the oven to remove moisture, like we would do with a dish of sea bass baked in salt crust, and then deep-fried; or one of the newest additions to the menu, such as the IT Burger, with Piedmontese beef and burrata cheese, broccolini and spicy Calabrian ‘nduja sauce, which comes with Truffle Fries, deep-fried in truffleflavored olive oil, or Sweet Potato Fries sprinkled with salt”. What about the other specialties on the JK Cafe Bistro’s menu? “From coffee with Neapolitan-style coffee cream (made by beating sugar with dark espresso coffee), served with sweet biscuits or cakes that change daily (such as dark chocolate and ginger cake with hazelnut cream or pumpkin pie with cheese and vanilla filling), to sophisticated cocktails at aperitivo time, which embody our passion for Franciacorta wine, such as Red Rain- Bellavista Grand Cuvée wine, Ratafià liquor and orange juice-, and the spectacular JK Sour: amaretto di Saronno liquor, passion fruit and orange juice served in a stemless Martini glass placed in a tumbler filled with ice and soft fruit”. Goodbye icy glamour, hello warmth and comfort. 152 Roma | the Eternal City
non ci stanchiamo mai di sperimentare”. Curati nei minimi dettagli dal pane alle salse (fatte in casa anche queste), dagli abbinamenti fino alle cotture o fritture delle patate e alle tipologie stesse di patate selezionate per sposarsi al meglio con gli altri ingredienti. Qualche esempio da acquolina in bocca? “Il JKBurger - manzo di Fassona Piemontese, pancetta di Cinta Senese, cheddar fuso e salsa al Bas Armagnac, servito con patate con la buccia prima cotte in forno come si cuocerebbe un branzino al sale per asciugarle dall’acqua e poi fritte -, oppure uno dei nuovi come l’IT Burger sempre a base di manzo piemontese con burrata di bufala campana, broccoletti e ‘nduja calabrese da abbinarsi alle Truffle Fries patate fritte in olio al tartufo o alle Sweet Potato Fries che sono patate dolci fritte e servite salate”. Altri segni particolare del JKCafe Bistro? “Dal caffè con la crema di caffè (inimitabile, ottenuta montando zucchero e caffè espresso ben serrato), in perfetto stile napoletano, servito con i nostri biscottini secchi alle torte - sempre diverse - del pomeriggio (tipo la torta al cioccolato fondente e zenzero con crema alle nocciole o la torta di zucca con crema di formaggio e vaniglia), fino all’aperitivo - sempre più un rito anche tra i romani stessi – a base di cocktail che privilegiano accostamenti raffinati e decisi “ed esaltano il nostro culto per il Franciacorta”, come il Red Rain a base di Bellavista Grand Cuvée, Ratafià e succo d’arancia o lo scenografico JKSour: amaretto di Saronno, frutto della passione e succo d’arancia servito in una coppa martini senza stelo inserita in un tumbler pieno di ghiaccio e frutti di bosco. Insomma come dire, algido glamour addio, siamo entrati nell’ara del calore.
From breakfast to dinnertime, but also for cocktails comfortably seated at the bar or for a cup of coffee in the lounge room 5 Roma | the Eternal City 153
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Four-handed dinners cene a 4 mani
text Gabrielle Bolzoni photo Valentina Stefanelli
Meeting with Fabrizia Tasca Lanza at the St. Reg is in Rome on occasion of an the exclusive cook ing event Incontro con Fabrizia Tasca Lanza al St. Regis di R oma in occasi one di un esclusivo show cooking Haute cuisine and exceptional wines take that stage at the St. Regis Florence and Rome luxury hotels. It is the autumn event, Winery with a Kitchen, a meeting between excellence and a wonderful project that bears the signature of St. Regis Hotels & Resorts Italia, the luxury brand of the American Starwood chain in Rome, Florence, and from June, Venice. Practically speaking, the St. Regis has decided to participate in discovering the best producers in Italian winemaking and gastronomy, a project involving several prestigious restaurants. This is done through “four-handed” tastings and dinners. The guest chefs cook together with the resident chef, with the aim of enhancing the labels featured each evening, all in the name of excellence, from both the kitchen and the wine-cellar. The schedule of four-handed dinners this year features the wineries Tasca d’Almerita and Damilano and the Executive Chef at the St. Regis Florence, Michele Griglio, and the St. Regis in Rome, Francesco Donatelli. It started in September and closes with the evenings of November 18 in Florence and November 19 in Rome, with the wines from the Azienda Agricola Damilano, the historic Barolo winemakers, and the executive chef of the St. Regis hotels joined by the award-winning Massimo Camia with his gourmet recipes. In the first two events held in September, the chefs in Rome and Florence were joined by Fabrizia Tasca Lanza who, as the head of a cooking school, works with some of the biggest names in international wine and gastronomy. We from Rome the Eternal City met up with her. This elegant, Anglo-Saxon-looking lady is eclectic, Alta cucina e vini d’eccezione nella cornice degli hotel di lusso St. Regis di Firenze e Roma. È l’appuntamento autunnale Winery with a Kitchen, un incontro tra grandi eccellenze sulla base di un bel progetto che porta la firma del St. Regis Hotels & Resorts Italia, marchio di lusso della catena americana Starwood presente a Roma, Firenze e, da giugno scorso, Venezia. In pratica St. Regis ha deciso di accompagnare alla scoperta di aziende-gioiello della viticoltura italiana alle quali sono collegati prestigiosi ristoranti, attraverso cene-degustazione “a quattro mani”: gli chef ospiti cucinano insieme con gli chef residenti, con l’intento di valorizzare le etichette protagoniste della serata. Tutto nel nome dell’eccellenza, declinata in cucina e in cantina. Il calendario delle cene a quattro mani vede come protagonisti quest’anno le cantine Tasca d’Almerita e Damilano e gli Executive Chef del St. Regis di Firenze, Michele Griglio, e del St. Regis di Roma, Francesco Donatelli, iniziato a settembre si chiude con le serate del 18 Novembre a Firenze e del 19 Novembre a Roma con i vini dell’Azienda Agricola Damilano, storica azienda di Barolo, e gli executive chef dei St. Regis affiancati dallo stellato Massimo Camia con le sue ricette gourmet. Nei primi due eventi che si sono svolti in settembre ha affiancato gli chef di Roma e Firenze, Fabrizia Tasca Lanza che, alla guida della sua scuola di cucina, collabora con i nomi più importanti dell’enogastronomia internazionale. Noi di Roma The Eterna City l’abbiamo incontrata. 154 Roma | the Eternal City
The cooking expert Fabrizia Tasca Lanza, star of the first two autumn events of “Winery with a Kitchen”, a project bearing the signature of St. Regis Hotels & Resorts
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Fabizia Tasca Lanza with Marc Lannoy, director of the St. Regis in Rome
Discovering the best producers in Italian winemaking and gastronomy
curious, talented and extraordinary. Fabrizia is from ancient Sicilian aristocracy, and for many years has run an exclusive famous cooking school, the Anna Tasca Lanza-Sicilian Cooking Experience, founded by her mother Anna Tasca d’Almerita in 1989 in Case Vecchie within their Regaleali estate, which stretches over 500 hectares, 100 km south of Palermo. This noble family is the essence of Sicilian wine culture and has made the wine from this land famous the world over, with over three million bottles a year. After more than twenty years spent in Northern Italy, “tired of the terrible tomatoes” and eager to get back to her roots, Fabrizia has decided to return to Case Vecchie to continue the great work started with such dedication by her mother. She tells us about her project Natura in Tasca (Nature in Your Pocket), a basket of more than one hundred excellent niche Sicilian kilometre “zerissimo” products selected by her. The aim is to help dozens of farmers and producers in Sicily, oppressed by the laws of the market. Her motivation is her infinite and insatiable passion for knowledge of her land. She finds that “the saffron is excellent, as good as that of Iran, and the tomato extract, made from the Saccagno, a tomato that grows without irrigation, is also excellent.” Fabrizia is very proud of her work and the estate, which only consumes what it produces. She does not like to be called a chef and loves to share the idea that behind the food in Sicily there is a productive, agricultural and cultural world that has still been preserved in some respects. Those who attend her cooking school take part in a real life experience: they learn how to harvest the products in the fields, to recognize the characteristics of the soil, wash the vegetables and then cook them. For Fabrizia, the recipe is just an arrival point. With a past as an art historian, exhibition organizer and director of two museums in Veneto, she is currently also a professor at Boston University and a writer. In the future she will direct for a year, working on a documentary on the relationship between the festival and food in Sicily. It is soon to be presented at the Film Festival in Berlin, to share her idea, not a traditional one, but one that is “rounded” out by food as an inexhaustible source of knowledge. Elegante signora dall’aspetto anglosassone, ecclettica, curiosa, d’ingegno straordinario, Fabrizia discende della più antica aristocrazia siciliana, da diversi anni conduce un’esclusiva e famosa scuola di cucina, la Anna Tasca Lanza- Sicilian Cooking Experience, fondata dalla madre Anna Tasca d’Almerita nel 1989 a Case Vecchie all’interno della loro tenuta di Regaleali, che si estende per oltre 500 ettari, 100 km a sud Palermo. Questa nobile famiglia rappresenta l’essenza della cultura vinicola siciliana ed ha reso celebre nel mondo, con oltre tre milioni di bottiglie all’anno, il vino di questa terra. Dopo oltre un ventennio trascorso nel Nord Italia, “stanca dei pessimi pomodori” e desiderosa di fare i conti con le proprie radici, Fabrizia ha deciso di tornare nelle sue Case Vecchie per continuare il grande lavoro iniziato con dedizione dalla madre. Ci racconta del suo progetto Natura in Tasca, un paniere di oltre cento eccellenti prodotti di nicchia siciliani a chilometro “zerissimo”, selezionati da lei, che mira a far emergere decine di agricoltori e produttori siciliani, oppressi dalle leggi del mercato. A motivarla è la sua infinita e insaziabile passione per la conoscenza della sua terra. Tra le sue scoperte: “un eccellente zafferano buono come quello iraniano e l’estratto di pomodoro, derivato del saccagno, un pomodoro che cresce senza irrigazione”. Fabrizia va molto fiera della sua attività ed azienda, che consuma solo ciò che produce. Non le piace essere chiamata chef e ama condividere l’idea che dietro al cibo in Sicilia ci sia un mondo produttivo, agricolo e culturale per certi aspetti ancora preservato. Chi partecipa alla sua scuola di cucina prende parte ad una vera e propria esperienza di vita: impara a raccogliere i prodotti nei campi, a riconoscere le caratteristiche del suolo, a lavare le verdure ed infine a cucinarle. Per Fabrizia la ricetta rappresenta solo un punto di arrivo. Con un passato da storica dell’arte, organizzatrice di mostre e direttrice di due musei in Veneto, attualmente anche professoressa presso l’Università di Boston e scrittrice, ha un futuro da regista, da un anno lavora ad un documentario sul rapporto festa-cibo in Sicilia, che presenterà a breve al Festival del Cinema di Berlino, per condividere la sua idea non tradizionale, ma “rotonda” di cibo come fonte inesauribile di conoscenza. 156 Roma | the Eternal City
Fabrizia Tasca Lanza, descended from ancient Sicilian aristocracy, runs a famous cooking school founded by her mother Anna Tasca d’Almerita on their family estate in Sicily. Here are some moments from the exclusive event at the St. Regis in RomeÂ
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Roma Aldovrandi Villa Borghese - Via Ulisse Aldrovandi 15 - Roma - ph +39 06 3223993 - www.aldrovandi.com Bernini Bristol - P.zza Barberini - Roma - ph +39 06 488931 - www.stregisflorence.com Boscolo Aleph - Via di San Basilio 15 - Roma - ph +39 06 422901 - www.aleph-roma.boscolohotels.com Boscolo Exedra - Piazza della Repubblica, 47 Termini Station Area - Roma - ph +39 06 489381 - www.exedra-roma.boscolohotels.com Boscolo Palace - Via Vittorio Veneto 70 - Roma - ph +39 06 478719 - www.palace-roma.boscolohotels.com De Russie - Via del Babuino, 9 Roma - ph +39 06 3288881 - www.roccofortehotels.com Gran Hotel De La Minerve - P.zza della Minerva, 69 - Roma - ph +39 06 695201 - www.grandhoteldelaminerve.com Grand Hotel Plaza - Via Del Corso,126 - Roma - ph +39 06 69921111 - www.grandhotelplaza.com Gran Melià - Via del Gianicolo, 3 - Roma - ph +39 06 925901 - www.melia. com Hotel Majestic - Via V.Veneto, 50 - Roma - ph +39 06 421441 - www.hotelmajestic.com Hotel Ambasciatori - Via Vittorio Veneto, 62 - Roma - ph +39 06 47493 - www.royalgroup.it Hotel Art by the spanish steps - Via Margutta 56 Roma - ph +39 06 328711 - www.hotelart.it Hotel d’Inghilterra - Via Bocca di Leone, 14 - Roma - ph +39 06 699811 - www.hoteldinghilterrarome.com Hotel Dom - Via Giulia, 131 - Roma - ph +39 06 6832144 - www.domhotelroma.com Hotel Eden - Via Ludovisi,49 - Roma - ph +39 06 478121 - www.edenroma.com Hotel Hassler - Piazza Trinita dei Monti 6 - Roma - ph +39 06 699340 - www.hotelhasslerroma.com Hotel Parco dei Principi - Via G. Frescobaldi, 5 Roma - ph +39 06 854421 - www.parcodeiprincipi.com Hotel Raphael - Largo Febo 2 - Piazza Navona - Roma - ph +39 06 682831 - www.raphaelhotel.com Hotel San Anselmo - Piazza San Anselmo 2 - Roma - ph +39 06 570057 - www. aventinohotels.com Hotel Splendide Royal - Via Di Porta Pinciana 14 - Roma - ph +39 06 421689 - www.splendide-
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by Sebastiano Lombardi, Head Concierge Hotel de Russie, Roma
Al Ceppo Via Panama 2, ph +39 06.8419696 www.ristorantealceppo.it Cristina & Caterina run the Restaurant located in the residential area Parioli. Recently renewed it kept its historic classic well known ambient. The Menu, overseen by Cristina and made with enthusiasm by a team of young chefs is printed daily based on the fresh delights of the market. Cristina e Caterina gestiscono questo ristorante situato della zona residenziale dei Parioli. Recentemente ristrutturato, ha mantenuto un ambiente tradizionale e classico. Il menu, supervisionato da Cristina e preparato con entusiasmo da un team di giovani chef, cambia giornalmente in base alle delizie fresche di mercato. Antica Pesa Via Garibaldi 18, ph +39 06.5809236 www.anticapesa.it In the heart of Trastevere, this family run restaurant conceives their dishes following two main guidelines: the renewing of Roman traditional cuisine and the elaboration of typical products of the Lazio region. The setting is one of the most charming, lit fireplace during the winter in their artistic main room, and inside garden for the summer months. Their wine list is among the most rich between Roman restaurants. Nel cuore di Trastevere, questo ristorante a conduzione familiare crea i suoi piatti seguendo due linee guida: la rivisitazione della tradizionale cucina romana e l’utilizzo e elaborazione dei prodotti tipici del Lazio. L’ambiente è piacevolissimo, con il caminetto acceso in inverno nella sala principale e giardino interno per i mesi estivi. La lista dei vini è tra le più ricche di Roma. Antico Arco Piazzale Aurelio 7, ph +39 06.5815274 www.anticoarco.it Named after one of the gates of early medieval Rome (Arco di San Pancrazio), which rises nearby, Antico Arco is on Gianicolo Hill not far from Trastevere and the American Academy. It’s a hip trendy restaurant with a young, stylish clientele. Their professional staff makes sure that food and service flow smoothly. Dishes served are mainly traditional 160 Roma | the Eternal City
plates revised with a touch of creativity by their young and attentive kitchen brigade. Chiamato con il nome di una delle porte della Roma medievale (Arco di San Pancrazio), che sorge lì vicino, Antico Arco si trova sul Gianicolo, non lontano da Trastevere e dall’Accademia Americana. E’ un ristorante alla moda con una clientela giovane e sofisticata. Il personale è professionale e molto attento al cibo e al servizio. La cucina è tradizionale con un tocco di creatività della giovane ma esperta brigata di cucina. Ar’ Galletto Piazza Farnese 102, ph +39 06.6861714 www.ristoranteargallettoroma. com Located on the beautiful square Piazza Farnese Ar Galletto is a typical family run Trattoria that has been recently, completely renewed. This is the best place to eat roman dishes and pasta. The new Sicilian woman chef has also introduced very good fish dishes. Outdoor dining in summer on the beautiful square, where the atmosphere is enriched by the lighted frescoes of the French Embassy. Situato nella bellissima Piazza Farnese, Ar’ Galletto è una tipica trattoria a conduzione familiare che è stata recentemente e completamente ristrutturata. E’ il posto migliore per gustare specialità romane e pasta. La nuova chef siciliana prepara anche ottimi piatti di pesce. Si mangia fuori d’estate nella bella piazza, dove l’atmosfera è arricchita dagli affreschi illuminati dell’ambasciata francese. Aroma Via Labicana 125, ph +39 06.77591380 www.aromarestaurant.it Magnificently set on the terrace of Palazzo Manfredi with a unique view of the Coliseum of Imperial Rome! Chef Giuseppe di Iorio will lead you through an unforgettable culinary experience, where he combines perfectly modern and traditional cuisine. Before dinner, enjoy a cocktail in the lounge Bar, overlooking Colle Oppio. Magnificamente ubicato sulla terrazza di Palazzo Manfredi con vista impareggiabile del Colosseo. Chef Giuseppe di Iorio vi farà vivere un’esperienza culinaria indimenticabile, la perfetta combinazione di
cucina moderna e tradizionale. Prima di cena, prendete un cocktail al Lounge Bar che si affaccia sul Colle Oppio. Casa Coppelle Piazza delle Coppelle 49, ph +39 06.68891707 www.casacoppelle.it In the busy heart of Rome, right behind Piazza Navona, Casa Coppelle restaurant was founded in 2009 aimed at giving life to a new space for enjoying redesigned traditional Roman cooking and the best of French cuisine. All of the bread and desserts are made at Casa Coppelle, and the meat is top quality. The furnishing is reminiscent of a home, with cream coloured chequered tablecloths, jars of pasta, photos, books, dimmed lights and candles and exposed wooden beams. Nel cuore pulsante di Roma, alle spalle di piazza Navona, il ristorante Casa Coppelle nasce nel 2009 con l’obiettivo di dar vita a un nuovo spazio in cui emozionarsi gustando piatti rivisitati della cucina genuina romana e della miglior cucina francese. Il pane e i dolci sono fatti in “Casa Coppelle”, la carne è di primissima scelta. L’arredamento ricorda quello di una casa, con le tovaglie crema a quadri, i barattoli con la pasta, le foto, i libri, le luci soffuse e le candele, le travi a vista. Dal Bolognese Piazza del Popolo 1/2, ph +39 06.3611473 Next to the the Hotel de Russie in the beautiful Piazza del Popolo, Bolognese is a very classic and elegant restaurant specialized in northern Italian cuisine from Bologna. The speciality is the trolley of boiled meet served with an incredible green sauce and mustard. The dress code is formal. Vicino all’Hotel de Russie nella bellissima Piazza del Popolo, Bolognese è un ristorante classico ed elegante specializzato nella cucina del nord Italia, in particolare, di Bologna. La specialità è il carrello dei bolliti con una strepitosa salsa verde e mostarda. E’ richiesto un abbigliamento formale. Gli Ulivi Via Luigi Luciani 23, ph +39 06.32600301 dev.ristorante-gli-ulivi-roma.it A sophisticated, refined and top quality restaurant right in the middle of the Parioli neighbourhood. At Gli Ulivi, almost all of the raw material comes from
the family’s farm in Monteleone d’Orvieto and is used to create delectable gourmet dishes, both in terms of quality and presentation. In pieno quartiere Parioli, un ristorante di classe, raffinato e di qualità. Da Gli Ulivi, le materie prime provengono quasi interamente dall’Azienda agricola di famiglia, a Monteleone d’Orvieto e vanno a comporre dei piatti ricchi e ricercati nel gusto, nella qualità e nella presentazione. Hostaria Da Pietro Via Gesù e Maria 18, ph +39 06.3208816 www.hostariadapietro.com An excellent family run, traditional Trattoria, just a few minutes walking from the Hotel de Russie, with very friendly service in a warm and casual ambience. Un’ottima trattoria tipica a conduzione familiare, a pochi minuti dall’ Hotel de Russie, con un servizio molto cordiale in un ambiente caldo e informale. Il Leoncino Via del Leoncino 28, ph +39 06.6867757 Located off the Via Condotti, this simple place is dominated by a large wooden oven with speedy service and a family feel. Their excellent pizzas are “alla romana”, with thin and crispy crusts. Tables outside available. Situato a poca distanza da Via Condotti, questo locale informale ha un grande forno a legna, con servizio veloce e un’atmosfera familiare. Le pizze sono eccellenti e alla romana, con crosta sottile e croccante. Sono disponibili tavoli all’aperto. Il Matriciano Via dei Gracchi 55, ph +39 06.3212327 The restaurant is ideally located near the Vatican and is only a stone’s throw from the Vatican city. Il Matriciano offers a warm atmosphere and is popular with many locals. Il ristorante si trova a pochi passi dal Vaticano. Il Matriciano offre un ambiente caloroso ed è ben frequentato dai romani. Il Pagliaccio Via dei Banchi Vecchi 129/a, ph +39 06.68809595 www.ristoranteilpagliaccio.com A peaceful oasis placed in the heart of Rome, in the characteristic roman frame of via dei Banchi Vecchi, just next to via Giulia. Tastes and colours enhance the capacities of Chef Antony Genovese, always try-
garden and do some celebrities spotting. Il ristorante dell’ Hotel de Russie è una parte essenziale del nostro giardino segreto, laddove il fascino della storia incontra il genio dei nostri due famosi Chef, Fulvio Pierangelini e Nazareno Menghini. Ciò crea l’ambiente perfetto per gustare eccellenti sapori mediterranei, godere della quiete del giardino e andare a caccia di volti noti. Jk Cafè – JK Place Via di Monte d’Oro 30, ph +39 06.982634 www.jkroma.com Located in the heart of Rome, just steps from Piazza di Spagna, Via Condotti and all the main sights, J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, at JK Place Rome, offers Italian and international specialities. The bar and roof garden are the favourite spots for relaxing in “J.K.” style. Situato nel cuore di Roma, a pochi minuti a piedi da Piazza di Spagna e da Via Condotti e da tutte le principali attrazioni, il J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, del JK Place Rome, offre specialità italiane e internazionali. Qui il bar e il roof garden sono i luoghi perfetti per rilassarsi in stile “J.K.”. La Montecarlo Vicolo Savelli 13, ph +39 06.6861877 www.lamontecarlo.it Located near the Piazza Navona, it offers pizza and wine in a fun and noisy atmosphere. A favourite of locals. Swift, courteous service. There are open-air tables. Situato vicino a Piazza Navona, il ristorante offra pizza e vino in un ambiente divertente e animato. Molto frequentato dai romani. Servizio veloce e cortese. Ci sono tavoli all’aperto. La Pergola Via Alberto Cadlolo 101, ph +39 06.35091 www.romecavalieri.com Perched upon Monte Mario, within the Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, la Pergola offers, by far, the best views of the Eternal City. Heinz Beck, the celebrated German Chef, creates perfect “Alta cucina” dishes while using only fresh and local ingredients. Reservations are required well in advance. Appollaiato su Monte Mario, il ristorante del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, La Pergola, offre la più bella vista della città eterna.
Heinz Beck, il famoso Chef tedesco, crea piatti perfetti d’alta cucina usando solo ingredienti freschi e locali. E’ richiesta la prenotazione con largo anticipo. Molto Viale dei Parioli 122, ph +39 06.8082900 www.moltoitaliano.it Located in the residential area of Parioli, this modern style restaurant, is always very frequented by many locals. The typical rotisserie set in the middle of the restaurant, makes this place appetizing especially for meat lovers. Their menu is an excellent representation of original Italian flavours. At the entrance a nice bar where you can start the evening enjoying a good drink. Situato nella zona residenziale dei Parioli, questo ristorante moderno è sempre molto frequentato dai romani. Il girarrosto piazzato nel bel mezzo del ristorante rende questo locale molto invitante per gli amanti della carne. Il menu è un eccellente compendio di tutti i sapori italiani. All’ingresso, c’è un bel bar dove si può iniziare la serata con un buon aperitivo. Oliver Glowig Aldrovandi Villa Borghese Via Ulisse Aldrovandi 15, ph +39 06.321 6126 www.oliverglowing.com After earning two Michelin stars on Capri, chef Oliver Glowig decided to conquer the Eternal City. With the recognition of two Michelin stars in Rome as well in 2011, he has once again reached the heights of the restaurant world just eight months after opening his new place in Aldrovandi Villa Borghese. Dopo avere conseguito le due stelle Michelin a Capri, lo chef Olivier Glowing fa il suo ingresso nella città eterna. Con il riconoscimento di due stelle Michelin anche a Roma nel 2011, raggiunge ancora l’olimpo della ristorazione dopo soli otto mesi dall’apertura del nuovo locale all’interno dell’Aldrovandi Villa Borghese. Osteria la Gensola Piazza della Gensola 15, ph +39 06.5816312 www.osterialagensola.it Located in one of the most characteristic art district of the city, Trastevere, this restaurant offers traditional roman flavours as well as various fish dishes. Run by two young brothers, this restaurant is
mostly frequented by locals. The atmosphere is fun and lively. Situato in uno dei quartieri più caratteristici della città, Trastevere, questo ristorante offre tipici piatti romani e varie specialità di pesce. Gestito da due giovani fratelli, il ristorante è molto frequentato dai romani. L’atmosfera è divertente e vivace. Pastificio San Lorenzo Via Tiburtina 196, ph +39 06.97273519 www.pastificiosanlorenzo.it Pastificio San Lorenzo wears two hats – fashion and bistro. The restaurant was inaugurated four years ago in the former Cerere pasta factory, now a Foundation which forms a bridge between the world of art and the San Lorenzo Group of the 1980s. The imprinting is the work of Roberto Liorni who designed many of the gourmet settings featuring wood, glass, marble and a vintage ambiance. I caratteri del Pastificio San Lorenzo sono quelli della moda e del bistrot, il ristorante nato quattro anni fa nel complesso dell’ex pastificio Cerere, oggi Fondazione che annoda il filo con il mondo dell’arte e il Gruppo di San Lorenzo degli anni Ottanta. L’imprinting è quello di Roberto Liorni che ha firmato molte delle ambientazioni gastronomiche della a suon di legno, vetro, marmo e un’impostazione vintage. Pierluigi Piazza Dè Ricci 144, ph +39 06.6868717 www.pierluigi.it A stone’s throw from Campo de’ Fiori, recently renewed, this traditional restaurant has always kept its quality at the highest standards. Pierluigi’s menu is a unique combination between earth and sea, however, the owner Roberto enjoys mixing these two sides of Italian cuisine. With the amazing little piazza just for them during the summer, this restaurant ensures an extraordinary culinary experience. A pochi passi da Campo de’ Fiori , recentemente ristrutturato, questo ristorante tradizionale ha sempre mantenuto alto lo standard di qualità. Il menù di Pierluigi è una ricca proposta di piatti mare e terra, anche se il proprietario Roberto ama mescolare questi due aspetti della cucina italiana. Con una deliziosa piazzetta riservata al ristorante in estate, Pierluigi rappresenta una straordinaria esperienza gastronomica. Roma | the Eternal City 161
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ing to express the best of culinary art. The environments are cosy and elegant, the daily brightness makes it perfect for business-lunch, while the soft lights in the evening makes it an ideal place for romantic dinner. Un’oasi di tranquillità nel cuore di Roma, nella pittoresca Via dei Banchi Vecchi, a pochi passi da Via Giulia. I sapori e colori esaltano il talento di Chef Antony Genovese, che esprime il meglio dell’arte culinaria. L’atmosfera è confortevole ed elegante, l’ambiente luminoso lo rende perfetto per pranzi d’affari, mentre le luci soffuse di sera creano lo scenario ideale per una cena romantica. Imàgo - Hotel Hassler Piazza Trinità dei Monti 6, ph +39 06. 699340 www.hotelhasslerrome.com When you cross the threshold of Imàgo the view of Rome seems like a mirage, a dream world like out of a fairy-tale. The soft music, marble floors with wood inserts and play of lights which change throughout the day and night and reflect off the mirror-like tables create a unique ambiance. Immense effort has gone into every detail which can be seen in the furnishings and the kitchen, satisfying that need to combine vision, taste, smell and sound, to create a unique and unparalleled experience for the senses. Varcando la soglia di Imàgo, la vista di Roma avvolge quasi fosse un’apparizione, un sogno che conduce il pensiero e il ricordo in un mondo da favola. Una musica soft, pavimenti di marmo con inserti in legno e i giochi di luce diversi per ogni ora del giorno e della sera che si riflettono sui tavoli di specchio creano un’atmosfera unica. La cura dei dettagli e dei particolari si riflette nell’arredo come nella cucina, rispecchiando l’esigenza di far sposare fra loro la vista, il gusto, l’olfatto e l’udito, per creare un’esperienza sensoriale unica e ineguagliabile. Jardin de Russie Via del Babuino 9, ph +39 06.32888870 www.hotelderussie.it Located within the Hotel de Russie, this restaurant is an essential part of our secret garden, where the charming history of old times meets the genie of our two famous Chefs, Fulvio Pierangelini and Nazareno Menghini. This creates a perfect combination where to experience excellent Mediterranean tastes, enjoy the peaceful
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Quinzi e Gablieli Via delle Coppelle 5, ph +39 06.6879389 www.quinziegabrieli.it Situated in a narrow street near the Pantheon, the ambience of the restaurant is enriched by the frescoes that adorn the walls of the three rooms & summer garden. The amazing fish show case at the entrance speaks for itself. Pasta dishes are prepared at the table, using only the finest ingredients, such as baby tomatoes shipped from the islands of Capri & Procida. Excellent seafood. Booking advisable. Situato in una strada stretta vicino al Pantheon, il ristorante è decorato con affreschi nelle tre sale e ha un giardino. La mostra del pesce all’ingresso è imponente e parla da sé. I piatti di pasta sono preparati al tavolo usando solo le migliori materie prime, come i pomodorini che arrivano direttamente da Capri e Procida. Eccellenti frutti di mare. È consigliabile prenotare. Renato e Luisa Quelli della Taverna Via dei Barbieri 25, ph +39 06.6869660 www.renatoeluisa.it A cosy restaurant which loves to adapt traditional Roman cuisine making it lighter and tastier. At Renato e Luisa they use seasonal products and it is always possible to try a new dish accompanied by homemade bread, breadsticks or desserts. Un ristorante accogliente che ama rivisitare i piatti della tradizione romana rendendoli più leggeri e gustosi. Attraverso la scelta di prodotti stagionali, da Renato e Luisa è possibile gustare sempre un nuovo piatto accompagnato da pane, grissini o dolci fatti in casa. Roscioli Via dei Giubbonari 21/22, ph +39 06.6875287 www.salumeriaroscioli.it Roscioli is a restaurant, gourmet shop, deli and wine bar all rolled into one. A multipurpose gourmet shop, an unusual restaurant where the quality of the raw material is the key factor. An ideal spot for gourmet food fans from around the world. Roscioli è insieme ristorante, una gastronomia, una salumeria e un wine bar. Una gastronomia poli162 Roma | the Eternal City
funzionale, un ristorante atipico, dove la qualità delle materie prime è la parola d’ordine. Il luogo ideale per gli appassionati di gastronomia di tutto il mondo. Sapore di Mare Via del Piè di Marmo 36, ph +39 06.6780968 www.saporedimareroma.it Among the archaeological street of “Via del Gesù”, the Restaurant was born in the historic cellars of an old convent of Benedictine monks. A careful research and selection of products, daily caught by the fishing boat, named “Taste of the Sea” owned by the same restaurant, ensures high quality of fish. The ambience is relaxed and at the same time romantic with all candle light tables. In the summer tables are hidden in a small beautiful piazzetta. Affacciato sull’antica Via del Gesù, il ristorante è nato nelle storiche cantine di un antico convento dei monaci benedettini. L’attenta ricerca e selezione del prodotto, pescato giornalmente dalla barca, chiamata Taste of the sea, di proprietà dello stesso ristorante, garantisce l’alta qualità del pesce. L’ambiente è informale e, allo stesso tempo, romantico con tavoli a lume di candela. In estate, i tavoli sono nascosti in una bellissima piazzetta. Settembrini Via Luigi Settembrini 27, ph +39 06.3232617 www.viasettembrini.it Ristorante Settembrini offers a menu which ranges from traditional Roman cooking to revamped versions with natural, yet refined ingredients. And there is plenty of excellent fish. There is also a strong desire to always create new astonishing recipes. Settembrini is also a café with a long menu of delicacies hailing from around the world. Il ristorante Settembrini offre un menu che spazia dalla classica cucina romana alle rivisitazioni con ingredienti genuini e allo stesso tempo raffinati. Il pesce, quello buono, non manca. Così come non manca la voglia di creare sempre nuove ricette in grado di stupire. Ma Settembrini è anche café, e per questo mette a disposizione una lunga lista di the pregiati provenienti da tutto il mondo.
Taverna Trilussa Via del Politeama 23/25, ph +39 06.5818918 A family-run, typically Roman trattoria with a pleasant, informal atmosphere, situated right in the heart of Trastevere the strolling area around Piazza Trilussa. Rome’s most famous dish are the “Bucatini all’ Amatriciana”, thick spaghetti with tomato sauce, bacon and Pecorino cheese but once there you should not miss to try the “Ravioli Mimosa” which taste will enchant you! The recipe is still secret… Una tipica trattoria romana a conduzione familiare con un’atmosfera piacevole e informale, situata nel cuore di Trastevere, la zona pedonale intorno a Piazza Trilussa. Il piatto romano più famoso è bucatini all’ amatriciana, spaghetti grossi con salsa di pomodoro, pancetta e pecorino, ma assaggiate i ravioli mimosa, il sapore vi conquisterà! La ricetta è ancora segreta…. Trattoria Da Danilo Via Petrarca 13, ph +39 06.77200111 www.trattoriadadanilo.it A warm, intimate and elegant spot, perfect for a romantic dinner or business lunch requiring a certain amount of privacy. The restaurant has two dining rooms: a main room and a reserved room, which can also be used for special events. Trattoria da Danilo offers typical Roman fare in a relaxing ambiance. Un ambiente accogliente, intimo ed elegante, perfetto per una cena galante o per un pranzo di lavoro che richieda una certa riservatezza. Il ristorante dispone di due sale: una sala principale e una saletta riservata, utilizzabile anche per eventi speciali. Alla Trattoria da Danilo è possibile gustare i piatti tipici della tradizione romana immersi in un ambiente di grande relax. Tullio Via di San Nicola da Tolentino 26, ph +39 06.4745560 www.tullioristorante.it This traditional family run restaurant is centrally located downtown area, just off the Piazza Barberini. The best in town for the typical “bistecca Fiorentina” , their menu also offers a variety of Italian seasonal specialities and fresh fish.
Large “collectors” selection of Italian and imported wines. Questo tradizionale ristorante a conduzione familiare è situato in pieno centro, vicino a Piazza Barberini. E’ il migliore ristorante della città per la bistecca alla fiorentina e il menù offre vari piatti tipici italiani e stagionali. Una ricca carta di vini da “collezionisti”, italiani e stranieri. Vivendo - The St. Regis Rome Via Orlando Vittorio Emanuele 3, ph +39 06.47092736 www.ristorantevivendo.it Ristorante Vivendo offers a sophisticated environment set in a contemporary atmosphere. The furniture is in 1930s/1940s style, in an ambiance that is informal yet refined, ideal for a romantic evening or a family dinner. The culinary art of chef Francesco Donatelli proposes local dishes in a combination of aromas and intense fragrances. Il ristorante Vivendo propone un ambiente sofisticato immerso in un’atmosfera contemporanea. L’arredamento presenta uno stile anni ‘30 e ‘40, in un ambiente informale e al contempo raffinato, ideale per una serata romantica e una cena in famiglia. L’arte culinaria dello Chef Francesco Donatelli propone sapori locali in una combinazione di aromi e intense fragranze. Vivendo - The St. Regis Rome Via Orlando Vittorio Emanuele 3, ph +39 06.47092736 www.ristorantevivendo.it Ristorante Vivendo offers a sophisticated environment set in a contemporary atmosphere. The furniture is in 1930s/1940s style, in an ambiance that is informal yet refined, ideal for a romantic evening or a family dinner. The culinary art of chef Francesco Donatelli proposes local dishes in a combination of aromas and intense fragrances. Il ristorante Vivendo propone un ambiente sofisticato immerso in un’atmosfera contemporanea. L’arredamento presenta uno stile anni ‘30 e ‘40, in un ambiente informale e al contempo raffinato, ideale per una serata romantica e una cena in famiglia. L’arte culinaria dello Chef Francesco Donatelli propone sapori locali in una combinazione di aromi e intense fragranze.
Giugno 2014 , la prima sala da tè Ladurée in Italia June 2014, the first tea room Ladurée in Italy Ladurée - Via Borgognona, 4c • Roma Lunedì 14:30 - 20:00 - Martedì/Sabato 10:00 - 20:00 Domenica 11:00 - 20:00
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de comunque una certa forma di ammirazione. E che ciò sia vero lo dimostra anche questo orologio. A renderlo un «must have» basterebbero la sua cassa in bronzo, con il colore che si modifica scurendosi col passare del tempo, e il ritratto di Darwin raffinatamente inciso sul fondello. Ma altrettanto irresistibili sono il suo movimento
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