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LO SGUARDO DA FUORI
Prato è lontana. Tanto. 16.137 chilometri. Quasi un giorno intero di viaggio in aereo, se lo scalo non è troppo lungo. Eppure anche a Brisbane, capitale del Queensland, Australia, c’è chi porta in giro con orgoglio il nome della città e il suo vernacolo, con l’accento inglese che ancora non ha preso piede: è Marco Dimichino, pratese di quasi 32 anni e dal 2017 australiano acquisito felice e ben integrato. Due le passioni, collegate tra loro: la Thailandia e il Muay Thai, forse più noto come boxe thailandese. È seguendo questo sport, praticato a Prato all’Accademia, con il team di Alan Doradiotto, che Dimichino si è innamorato del Paese orientale, al quale si è avvicinato emigrando in Australia, dove già viveva suo fratello. “In realtà lui è stato solo lo spunto – racconta Dimichino – perché ad un certo momento della mia vita, dopo aver lavorato nel tessile in filatura e nei cantieri come saldatore e muratore, ho deciso che volevo cambiare contesto e ho scelto uno dei più lontani”. Dal 2017 il contesto è cambiato eccome: il lavoro come chef in un ristorante italiano, l’arrivo del Covid, l’occasione irripetibile di un Mondiale di Muay Thai nel 2021 perso alla terza ripresa e poi un terribile incidente in moto con tante fratture e un lungo cammino di riabilitazione ancora in corso. Più un nuovo business, frutto della capacità di reinventarsi tutta pratese: “Vado a cucinare a domicilio nelle ville e nelle case di chi organizza feste e cene e poi ho montato un forno a legna (made in Toscana, ndr) dietro ad un furgone e per tre giorni alla settimana ho un posto fisso in città dove preparo la pizza da asporto. In Italia sarei visto come un paninaro da strada, qui invece mi considerano un professionista della cucina. Ma ho appena ricominciato ad allenarmi e quindi mi sento ancora un combattente di Muay Thai”.
Cosa ti manca di Prato?
Il ‘fare gruppo’ tra amici. Qui le grandi compagnie non esistono, per questo ci sono le comunità straniere dove gli emigrati si ritrovano per stare insieme. Poi, anche se si mangia bene, mancano le materie prime prelibate, anche i semplici prezzemolo o rosmarino. Ed infine non c’è un centro dove poter fare la passeggiata del sabato, ma solo una City dove la vita è più frenetica.
Hai mantenuto un legame con la città?
Sono partito lasciando lì genitori e nonni, che sento regolarmente grazie alla tecnologia, che accorcia le distanze, anche se dobbiamo sempre calcolare le 8-9 ore di fuso orario. L’idea era di tornare ogni anno ma da quando è arrivato il Covid è stato impossibile. In più c’è stato l’incidente con la moto, con la degenza fatta da solo, perché in Australia le misure anti
NEL 2021
contagio per i cittadini DIMICHINO HA GAREGGIATO sono state abbastanza PER IL TITOLO MONDIALE leggere, ma non poteva DELLA SUA CATEGORIA entrare nessuno stranieED È STATO BATTUTO ro. DALL’AUSTRALIANO COREY NICHOLSON
Com’è la vita così lontani da Prato?
Brisbane è una città che sta crescendo, nel 2032 ci saranno le Olimpiadi, c’è il mare, siamo poco sotto il Tropico del Capricorno ed il clima è di norma mite e soleggiato. Devo ammettere che si sta bene.