Nicola Brigandì, Gianni Consorti, Pino di Persio, Holding Communication, Lisa Katsogiannou, Emanuela Mattioli Alessandra Nardelli, Monica Offidani, Paola Paciotti, Anna Repellini
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The creator of unique jewelry, known all over the world. Where does this ‘gift’ come from?
I believe it is a natural talent and, thus, diffcult to explain other than by saying that it is a true gift of nature. I’m a creative person, thought precedes matter, details are everything to me.
Manfredi’s glittering world lands in the Eternal City, on the prestigious Via del Babuino, street number 69. A marriage of preciousness and beauty. Please tell us about it.
Rome is the eternal city that watches over a beauty that comes from very far away. I want to be in this city, with my collection, because I feel a very strong bond with the art, culture and history of this extraordinary place.
Rome in a piece of jewelry.
On the occasion of Pope Benedict XVI’s 60th anniversary of his priesthood, I created The Seventh Splendour, a sculpture but also a piece of jewelry. A silver, gold and diamond skullcap that is now part of the Vatican’s collection. It is probably the work I have ever been the most excited about.
Your creations are veritable sculptures in which art and high jewelry come together. What inspires you?
The Renaissance, music, sculpture and female fgures. My research and experimentation with materials and shapes are the sign of a precious dream, in which the legacy of Humanism is the gaze turned toward a new and contemporary beauty. Every piece of jewelry is based on deep and refned thought, aimed at capturing a refection of God, through the daily pilgrimage of history.
One must-have for this summer among your wearable works of art.
The Pavone necklace and earrings in pink, yellow and white gold.
IN MY CREATIVE ACT, THOUGHT PRECEDES MATTER, DETAILS ARE EVERYTHING TO ME
WEARABLE ART
GIULIO MANFREDI AND HIS JEWELRY, NOW IN ROME TOO, WITH A BOUTIQUE-ART GALLERY
GIULIO MANFREDI E I SUOI GIOIELLI, ORA ANCHE A ROMA, CON UNA BOUTIQUE-GALLERIA D’ARTE text Sabrina Bozzoni
Creatore di gioielli unici, conosciuti in tutto il mondo. Da dove proviene questo suo ‘dono’?
Penso sia un talento naturale e come tale diffcile da spiegare, se non come un vero dono di natura. Sono un creativo, il pensiero precede la materia, per me i dettagli sono tutto. Il regno luccicante frmato Manfredi sbarca nella città eterna, nella prestigiosa via del Babuino, al civico 69. Un matrimonio di preziosità e bellezza. Ce lo racconti.
Roma è la città eterna che custodisce una bellezza che arriva da molto lontano, la mia volontà di essere in questa città, con la mia collezione, in quanto sento il legame forte con l’arte, la cultura e la storia di questo straordinario luogo.
Roma in un gioiello.
Per il sessantesimo anniversario di sacerdozio di Papa Benedetto XVI ho creato Il settimo splendore, una scultura ma anche un gioiello. Una papalina in argento, oro e diamanti che fa parte dei tesori del Vaticano. È stato forse l’incarico che mi procurato più emozione.
Le sue creazioni sono vere e proprie sculture dove l’arte e l’alta gioielleria si incontrano. Da dove provengono le sue ispirazioni?
Dal Rinascimento, dalla musica, dalla scultura e dalle fgure femminili. La mia ricerca e la consapevolezza con cui sperimento la materia e la forma, sono la traccia di un sogno prezioso, in cui l’eredità dell’Umanesimo non è altro che lo sguardo rivolto verso una bellezza nuova e contemporanea. Ogni gioiello è concepito da un pensiero raffnato e profondo, nella doverosa ambizione di cogliere un ri-fesso del divino, nel quotidiano pellegrinare nella storia.
Un must-have per questa estate tra le sue opere da indossare. La collana e gli orecchini Pavone in oro rosa, giallo e bianco.
@MANFREDIROME
As an interior architect and a communications expert for Made in Italy luxury goods, what is it that attracts you most about your work?
The feeling of discovery, wonder and personal enrichment, as well as continuous exposure to beauty at its most authentic, expressed in new forms. The cultural richness my work offers me is priceless, and I’m enormously grateful for it.
What does the concept of beauty mean to you?
It’s an intuition that allows human beings to access a higher level of themselves. It might be found in grandiose works of art, or in the smallest and most genuine moments of everyday life, but when we tune in to it, it changes our approach to everything.
And where do you fnd it in Rome?
In the winter light that brings out the gleam of plasterwork; in the scent of jasmine that envelops grand buildings in spring; in the sound of bells on Sunday; in the favours of broad beans and pecorino; in the dearest faces of my childhood.
Three recommendations for things to do in Rome?
Book a table for lunch in the courtyard of Babette in Via Margutta; visit Palazzo Altemps, a cure for numerous aliments of the soul; take a walk in the secret garden of Palazzo Venezia.
In 2019 you launched Sprazzi di Bellezza, a strategic consultancy and communications service. How did the project come about? It was a moment of realisation: there was a glaringly obvious need to valorise and support the work of companies that create beauty as a route to knowledge, enrichment and education. A treasure chest of international businesses with a shared mission to preserve and protect our collective cultural heritage.
An artisan business that inspires you?
Patrizia Fabri and her hats. A landmark in high-end Roman craftsmanship.
FASCINATING STORIES
FRANCESCA POLIZZI, A LOVER OF BEAUTY IN ALL ITS FORMS
FRANCESCA POLIZZI, AMANTE DEL BELLO
IN OGNI SFACCETTATURA
text Martina Olivieri
Architetto d’interni ed esperta nella comunicazione dei beni di lusso Made in Italy, cosa ti affascina di più del tuo lavoro?
La sensazione di scoperta, meraviglia e arricchimento personale, oltre che una costante esposizione alla più autentica forma di Bellezza, declinata in modi nuovi. La ricchezza culturale che accumulo grazie al mio lavoro è un valore impagabile, di cui sono immensamente grata.
In cosa consiste per te la Bellezza?
È un’intuizione che permette all’uomo di accedere ad un livello superiore di sé stesso. Può essere trovata in opere grandiose, come in piccoli autentici momenti quotidiani, ma quando la si coglie, cambia il nostro approccio verso tutte le cose.
E a Roma dove riesci a trovarla?
Nella luce d’inverno che fa brillare gli intonaci; nel profumo del gelsomino che in primavera avvolge i palazzi; nel suono delle campane la domenica; nel gusto delle fave e del pecorino; nei luoghi più cari della mia infanzia.
3 cose che ci consigli di fare a Roma.
Prenotare un pranzo nel cortile di Babette in via Margutta; visitare Palazzo Altemps, rimedio per molti mali dell’anima; fare un giro nel Giardino segreto di Palazzo Venezia.
Nel 2019 hai fondato Sprazzi di Bellezza, realtà di consulenza e comunicazione strategica. Come è nato questo progetto?
In un momento di profonda presa di coscienza: era lampante la necessità di valorizzare e supportare il lavoro delle realtà che ogni giorno forgiano bellezza, come mezzo di conoscenza, arricchimento ed educazione. Uno scrigno di realtà internazionali, che condividono la missione di conservare e proteggere un patrimonio culturale collettivo.
Una realtà artigianale che ti entusiasma molto?
Patrizia Fabri e i suoi cappelli. Pietra miliare dell’alto artigianato romano.
@FRANCESCA.POLIZZI
Matlde Gioli, Milano
ART APPOINTMENTS
A JOURNEY THROUGH THE CENTURIES
VIAGGIO NEI SECOLI
AUGUST
A Beautiful World, until 25 August at Palazzo Bonaparte: the exhibition by Mario Testino, one of the world’s best-known contemporary fashion photographers, is a magical and nuanced navigation among the contrasts and complexities of our multiple ways of belonging. Also until 25 August at the Capitoline Museums, Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e Bizzarrie Nell’arte Del Rinascimento explores the golden age of the Italian Renaissance in Florence and Rome,
Borghese, and Rome’s frst exhibition of work by the French-American artist, one of the most infuential of the last century. Until 15 September. Emotion. L’arte contemporanea racconta le emozioni: until 29 September at the Chiostro del Bramante, the exhibition explores the emotions of twenty artists through more than twenty works, many of which are site-specifc. Until 30 September, Rome hosts the exhibition Colonne Infnite by the Korean sculptor Park Eun Sun in the historic city centre.
focusing on some of the masterpieces painted by Fra’ Filippo Lippi and his son Filippino, who inherited his father’s genius. The exhibition presents several magnifcent paintings and drawings that illustrate the artistic contribution of both, including Filippo Lippi’s Madonna Trivulzio and Filippino Lippi’s Annunciation.
SEPTEMBER
Louise Bourgeois. Unconscious Memories is the frst exhibition of a female contemporary artist at Galleria
AGOSTO
A Beautiful World, fno al 25 agosto a Palazzo Bonaparte: progetto nato da Mario Testino, uno tra i più celebri fotograf di moda contemporanei, la mostra è una navigazione magica e sfumata di Testino tra le complessità e i contrasti dei nostri molteplici modi di appartenere. Sempre fno al 25 agosto ai Musei Capitolini Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e Bizzarrie Nell’arte Del Rinascimento: la mostra pone al centro l’epoca d’oro del Rinascimento italiano tra
OCTOBER - NOVEMBER
Fernando Botero’s monumental sculptures make their frst appearance in Rome, until 1 October. The diffuse exhibition entitled Botero in Rome is curated by Lina Botero. Teatro. Autori, attori e pubblico nell’Antica Roma at Museo dell’Ara Pacis centres on the audiences, plays, actors and other aspects of Ancient Roman ludi, to give a fascinating insight into life in the Roman world. Until 3 November
alla Galleria Borghese, e la prima esposizione romana dell’artista franco-americana tra le più infuenti del secolo scorso. Fino al 15 settembre. Emotion. L’arte contemporanea racconta le Emozioni: fno al 29 settembre al Chiostro del Bramante, una mostra descrive le emozioni di venti artisti attraverso più di venti opere, molte delle quali site specifc. Fino al 30 settempre la Città ospita la mostra Colonne Infnite dello scultore Park Eun Sun nel centro storico di Roma.
Firenze e Roma, focalizzandosi su alcuni dei capolavori di Fra’ Filippo Lippi e di suo fglio Filippino, erede del genio paterno. L’esposizione presenta alcuni splendidi dipinti e disegni che illustrano l’apporto artistico di entrambi i maestri, tra cui la Madonna Trivulzio di Filippo Lippi e l’Annunciazione di Filippino Lippi.
SETTEMBRE
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria è la prima mostra dedicata a un’artista contemporanea donna
OTTOBRE - NOVEMBRE
Le sculture monumentali di Botero per la prima volta nella Capitale, fno al 1° ottobre. La mostra diffusa dal titolo Botero a Roma è a cura di Lina Botero. La mostra Teatro. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma al Museo dell’Ara Pacis, dedicata agli spettacoli teatrali, agli attori e a tutti gli aspetti dei ‘ludi’ dell’antica Roma ci restituisce uno spaccato importante della vita del mondo latino. Fino al 3 novembre
Chiostro del Bramante
Musei Capitolini
Museo dell’Ara Pacis
Galleria Borghese
AGENDA EVENT
DATES FOR YOUR DIARY
THE MUST-SEE SHOWS AND CONCERTS
GLI SPETTACOLI E I CONCERTI DA NON PERDERE
Until August 10, the summer program of Opera di Roma is held in the spaces of The Baths of Caracalla and hosts Massimiliano Fuksas’ debut as opera director with Tosca and Turandot, the comeback of Roberto Bolle, the celebration of the 100th anniversary of Rhapsody in Blue by Gershwin with Wayne Marshall and Dior’s Roman Nights, a combination of fashion, music and ballet starring Eleonora Abbagnato.
Until September 15, at Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, the Roma Summer Fest 2024
flm clips that reconstruct the archeological area as it was in Ancient Rome. The show, with the possibility of using an audio headset in 8 languages ( Italian, English, French, Russian, Spanish, German, Chinese and Japanese), is a tour with 4 stops, about 50-minutes each.
Until September 29, Lungo il Tevere...Roma 2024, the walks along the Tiber river from the Sublicio Bridege to the Sisto Bridge are back, including exhibitions, literary and musical quotes, book presentations, plays and concerts. A historic event
is the summer program with many artists from the national and international music scene alternating on the stage with a number of must-see concerts.
From Deep Purple to Gary Clark Jr., from Loreena McKennitt to Tyga and the Fatboy Slim, this year the festival is truly rich in different music genres.
Until September 22, at the Archeological Area of the Imperial Fora, Viaggi nell’antica Roma - Foro di Cesare is an exciting event with the voice-over of Piero Angela and the vision of
Fino al 10 agosto Il cartellone estivo dell’Opera di Roma si svolge negli spazi delle Terme di Caracalla e ospita, tra gli altri, il debutto all’opera di Massimiliano Fuksas con Tosca e Turandot, il ritorno di Roberto Bolle, l’omaggio ai cent’anni della Rhapsody in Blue di Gershwin con Wayne Marshall e Le notti romane di Dior, che uniscono moda, musica e danza con protagonista Eleonora Abbagnato. Fino al 15 settembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone il Roma Summer Fest 2024 è la rassegna estiva con innu-
held along the Tiber river with the Tiberina island in the background, including Salotto Tevere, located beneath the Cestio Bridge, with its cultural program for locals and tourists throughout the summer season. From September 14 to 22, Opera di Roma is back at Teatro Costanzi, with the ballet The Sleeping Beauty with music by Čajkovskij, followed by the opera Peter Grimes by Benjamin Britten conducted by Michele Mariotti and directed by Deborah Warner, from October 11 to 18.
costruiscono l’attuale area archeologica così come si presentava nell’antica Roma. Lo spettacolo, con possibilità di ascolto in audiocuffa in 8 lingue (italiano, inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese) si snoda in un percorso itinerante in 4 tappe, della durata di circa 50 minuti. Fino al 29 settembre dal Ponte Sublicio al Ponte Sisto tornano le passeggiate lungo il Tevere, Lungo il Tevere...Roma 2024 tra mostre, esposizioni, citazioni letterarie e musicali, presentazioni di libri, teatro e concerti. Una manifestazione
merevoli artisti del panorama musicale nazionale e internazionale ad alternarsi sul palco con una serie di concerti imperdibili. Dai Deep Purple a Gary Clark Jr., da Loreena McKennitt a Tyga e i Fatboy Slim, quest’anno la programmazione è davvero ricca di sonorità diverse. Fino al 22 settembre, all’Area archeologica dei Fori Imperiali, i Viaggi nell’antica Roma - Foro di Cesare sono una rappresentazione emozionante con la voce narrante di Piero Angela e la visione di flmati che ri-
storica che si affaccia sul Tevere con sullo sfondo l’isola Tiberina e si arricchisce con il Salotto Tevere, posizionato sotto Ponte Cestio, con il suo calendario culturale che accompagna cittadini e turisti per tutta la stagione estiva. Dal 14 al 22 settembre, l’Opera di Roma torna al Teatro Costanzi, con il balletto La Bella Addormentata su musiche di Čajkovskij, seguito dall’opera lirica Peter Grimes di Benjamin Britten diretta da Michele Mariotti con la regia di Deborah Warner, dall’11 al 18 ottobre.
Roma Summer Fest Teatro Costanzi
Auditorium Parco della Musica
Tereme di Caracalla
Luisa Ranieri, Silver Ribbon for The Hand of God and starring in Paolo Sorrentino’s new film Parthenope in Italian cinemas this autumn and in the biopic about Amedeo Modigliani directed by Johnny Depp (ph. Gianmarco Chieregato)
INTERSECTING GAZES
LUISA RANIERI: SERENITY AND A STELLAR CAREER WITH A WINDOW TO HOLLYWOOD
LUISA RANIERI. SERENITÀ E UNA CARRIERA AL TOP, CON UNA FINESTRA AFFACCIATA SU HOLLYWOOD
text Giovanni Bogani
Her beauty is both classical and modern. Classic in her enveloping forms, her dark eyes, and her raven hair. A quintessential Mediterranean fgure that evokes the sun, the sea, and her Naples. But also modern, because Luisa Ranieri carries that beauty with ease and irony, always with a smile. We met her in Cannes. The flm Parthenope by Paolo Sorrentino, in which she stars, has just been screened at the Grand Théatre Lumière and will be released in Italian cinemas this autumn. The applause for Sorrentino and the entire cast lasted ten minutes. Applause, photographers’ fashes, interviews: these are all things Luisa is now accustomed. “The frst time I was here in Cannes, I was immensely scared”, she confesses. “I came in 8 to accompany my husband Luca Zingaretti, who was here for Sanguepazzo by Marco Tullio Giordana. When I saw that wall of photographers in front of me, I was almost terrifed.” Luisa Ranieri has come a long way since then, and also has their love. The couple lives in Rome with their daughters, Emma, born in , and Bianca, born in 5, in a beautiful and large house in the Flaminio district.
Rome is also the city where Luisa won the Guido Carli award and where she presented Ferzan Özpetek’s flm Nuovo Olimpo last October. In the near future, she will appear in Modì, the biopic about Livorno painter Amedeo Modigliani, directed by Johnny Depp. This is the second time you have worked with Sorrentino. The frst, with The Hand of God, also gave you the chance to attend the Oscar ceremony. Yes, the flm was nominated for the Best International Film Award at the Oscars. One day, Paolo called me and said: “Are you coming to the Oscars?”. How could I not go? I tried on my dress for the awards night in the same hotel where Julia Roberts flmed Pretty Woman: it was an indescribable emotion.
With The Hand of God by Paolo Sorrentino you also
La sua bellezza è insieme classica e moderna. Classica, nelle sue forme avvolgenti, nei suoi occhi scuri, i suoi capelli corvini. Una fgura tutta mediterranea, che evoca il sole, il mare, la sua Napoli. Ma anche moderna, perché quella bellezza, Luisa Ranieri la porta con disinvoltura, con ironia. Sempre con il sorriso.
La incontriamo a Cannes. È appena passato, nel Grand Théatre Lumière, il flm Parthenope di Paolo Sorrentino, che la vede fra i protagonisti e che esce questo autunno nelle sale italiane. Dieci minuti è durato l’applauso, per Sorrentino e per tutto il cast.
Gli applausi, i fash dei fotograf, le interviste. Tutte cose alle quali adesso Luisa è abituata. “La prima volta, qui a Cannes, avevo una paura immensa”, confessa. “Ero venuta nel 8, per accompagnare mio marito Luca Zingaretti, qui per Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana. Quando vidi quel muro di fotograf davanti, mi prese quasi il terrore”.
Ne ha fatta di strada, da allora, Luisa Ranieri. E ne ha fatta di strada anche il loro amore. I due vivono a Roma insieme alle fglie Emma, nata nel , e Bianca, nata nel 5, in una bella e grande casa nel quartiere Flaminio.
Roma è anche la città in cui Luisa ha vinto il premio
Guido Carli e la città dove ha presentato, lo scorso ottobre, il flm Nuovo Olimpo di Ferzan Özpetek. Nel futuro prossimo, l’uscita di Modì, il biopic sul pittore livornese
Amedeo Modigliani diretto da Johnny Depp. È la seconda volta che lavora con Sorrentino. La prima, con È stata la mano di Dio, le ha dato anche l’occasione di partecipare alla cerimonia degli Oscar.
Sì, il flm è stato scelto nella cinquina dei candidati al miglior flm internazionale, per gli Oscar . Un giorno mi arriva una chiamata di Paolo, che mi dice: “Vieni agli Oscar?”. Potevo non andare? Mi sono provata l’abito per la sera della premiazione nello stesso hotel dove Julia Roberts ha girato Pretty Woman, è stata un’emozione diffcile da raccontare.
In these photos, scenes from some of her films:
1. 3. 4. The Hand of God by Paolo Sorrentino
2. 7 Women and a Murder by Alessandro Genovesi
5. Nuovo Olimpo by Ferzan Özpetek
Luisa Ranieri lives in Rome with her husband Luca Zingaretti and their two daughters in the Flaminio district.
‘I AM IN A FORTUNATE PHASE OF MY CAREER BECAUSE I FEEL FREE’
‘SONO IN UNA FASE FORTUNATA DELLA MIA CARRIERA, PERCHÉ MI SENTO LIBERA’
won her the Silver Ribbon for Best Supporting Actress. A memorable performance, featuring a challenging full-frontal nude scene. How did you handle it?
It is not easy being naked in front of a crew and colleagues: you feel exposed. But Sorrentino is a great master, he gave me confdence. And my husband Luca supported me. If my femininity is more mature and relaxed, I owe it to him. Luca has always reassured me with his love and his gaze. He always told me: “You don’t have to fear anything, you don’t have to prove anything to anyone.”
Greta Cool, the character you play in Parthenope, is a disillusioned flm diva, tired of the acting game, who launches into a bitter monologue, an invective against the city of Naples. Do you relate to this character in any way?
No: at this point of my life, I feel very serene with myself and with my profession. I am in a fortunate phase of my career because I feel free.
I hope to have many more professional encounters. This is a job where you grow, step by step, getting closer to the vision, the gaze, the ideas of different directors. I hope to have many more gazes to intersect with.
And at home? How do you manage your relationship with your two daughters and your life in Rome?
Every time I return, after being away for work, let’s say that I fnd a slightly different house from the one I left. Luca is a very loving, affectionate, and present father. But order is not part of his ‘family policy’. What did you think when you were cast in Johnny Depp’s flm about Amedeo Modigliani, with none other than Al Pacino in the cast?
I was on holiday last summer with my family when my agent called me and said: “Johnny Depp wants you in his next flm.” I said: “Is this a joke? Anyway, I can’t, I don’t have the time to shoot, and I don’t feel like getting on a plane, doing an audition...”. “What audition? - she replied - Johnny Depp is offering you the role!” I couldn’t believe my ears, but it was true. I shot with him and wondered where he had ever seen me. One day, while walking, he said: “You were great in Sorrentino’s flm.” I have to thank Paolo once again.
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino le è valso anche il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. Una interpretazione memorabile, con una scena non semplice di nudo integrale. Come l’ha vissuta?
Non è facile stare nuda davanti a una troupe e ai colleghi: ti senti senza pelle. Però Sorrentino è un grande maestro, mi ha dato sicurezza. E mio marito Luca mi ha sostenuto. Se la mia femminilità è più matura, più rilassata, lo devo a lui. Luca mi ha sempre tranquillizzata, con il suo amore, con il suo sguardo. Mi ha sempre detto: “non devi temere niente, non devi dimostrare niente a nessuno”.
Greta Cool, il personaggio che interpreta invece in Parthenope, è una diva del cinema disillusa, stanca del gioco della recitazione, che si lancia in un monologo amaro, un’invettiva contro la città di Napoli. Sente qualche vicinanza da questo punto di vista?
No: in questo momento della mia vita mi sento molto serena con me stessa e con il mio mestiere. Sono in una fase fortunata della mia carriera, perché mi sento libera. Spero di fare ancora tanti incontri professionali. Questo è un mestiere nel quale si cresce, step by step, avvicinandosi alla visione, allo sguardo, alle idee di registi diversi. Io spero di avere ancora tanti sguardi da incrociare.
E a casa? Come vive il rapporto con le due fglie, come vive la sua casa di Roma?
Ogni volta che ritorno, dopo essere stata fuori per lavoro, diciamo che trovo una casa leggermente diversa da quella che ho lasciato. Luca è un padre molto amoroso, affettuoso, presente. Ma l’ordine non fa parte delle sue ‘politiche familiari’.
Cosa ha pensato quando è stata scelta per il flm di Johnny Depp su Amedeo Modigliani, con nel cast niente meno che Al Pacino?
Ero in vacanza, l’estate scorsa, con la mia famiglia, quando mi chiama la mia agente e mi dice: “Johnny Depp ti vuole nel suo prossimo flm”. Le ho detto: “Ma è uno scherzo? Comunque non posso, non ho giorni disponibili per girare, e poi non me la sento di prendere un aereo, fare un provino…”. “Ma quale provino? - mi ha risposto - Johnny Depp ti offre proprio il ruolo!”. Non credevo alle mie orecchie, ma era proprio così. Ho girato con lui, e mi chiedevo dove mai mi avesse vista. Un giorno, camminando, mi ha detto: “Eri brava, nel flm di Sorrentino”. Devo ringraziare, ancora una volta, Paolo.
Trudie Styler wins the Golden Globe for Best Documentary thanks her An Ode To Naples (ph. Svetlana Lisichnikova)
TRIUMPH OF GREAT ITALIAN CINEMA
A PARADE OF STARS AT THE 64TH ITALIAN GOLDEN GLOBE AWARDS HELD AT THE GERMAN ACADEMY IN ROME UNA PARATA DI STELLE AL 64MO PREMIO GLOBO D’ORO CHE SI È SVOLTO ALL’ ACCADEMIA TEDESCA A ROMA text Teresa Favi photo courtesy Associazione della Stampa Estera in Italia
Above: Pilar Fogliati presented director Giovanni Veronesi with the Golden Globe for Best Comedy, Romeo è Giulietta
Below: Stefano Accorsi and Micaela Ramazzotti are awarded for the Best TV Series for Un Amore (ph. Anton Ovcharov)
AMONG THE WINNERS:
MONICA BELLUCCI, GIOVANNA MEZZOGIORNO, MICAELA RAMAZZOTTI AND STEFANO ACCORSI
TRA I VINCITORI: MONICA BELLUCCI, GIOVANNA MEZZOGIORNO, MICAELA RAMAZZOTTI E STEFANO ACCORSI
It was a magical night for Italian cinema at the 64th Golden Globe Awards - one of our country’s longestrunning flm awards - where the Foreign Press Association in Italy honoured the most signifcant works of the past year. The gardens of the Accademia Tedesca Roma Villa Massimo hosted prominent fgures of Italian and international cinema for the ceremony, in media partnership with TGR and RAI. This natural stage was hosted by the two artistic directors, Claudio Lavanga , correspondent for NBC NEWS, and Alina Trabattoni, international journalist, and foreign correspondent for TRT World, who opened with greetings from the President of the Foreign Press Association, Maarten van Aalderen , and the Academy Director Julia Draganović
Among the stars present were renowned director Tim Burton and world music icon Sting. Daniele Luchetti and Francesco Piccolo received the Best Screenplay Award for Confidenza , while Pilar Fogliati presented director Giovanni Veronesi with the Golden Globe for Best Comedy, “ Romeo è Giulietta.” The timeless and boundless icon Monica Bellucci won the 2024 Golden Globe for Lifetime Achievement.
To Elio Germano went the Globe for Best Actor for his role in Confidenza , whereas the Best Director award went to Matteo Garrone for Io Capitano Paola Cortellesi accepted the Best Film Award for C’è ancora domani . The Best Short Film Award went to Giovanna Mezzogiorno for her direction of Unfitting , while the Golden Globe for Best Documentary went to Posso entrare? An Ode To Naples by Trudie Styler , who accepted the statuette accompanied by her husband, Sting. With the surprising Gloria! Margherita Vicario received two ‘globes’: Best First Work from the hands of Giuseppe Fiorello , who only last year won the same prize for his Stranizza d’amuri , and Best Soundtrack (in tandem with Davide Pavanello). Also on stage were Stefano Accorsi and Micaela Ramazzotti (to her also the Best Actress Award for Felicità ), who were awarded for the Best TV Series for Un Amore , interpreted, produced and conceived by Accorsi with Enrico Audenino, contributing to the screenplay along with director Francesco Lagi, for the Cattleya and Skywho production.
È stata una notte magica per il cinema italiano, quella del 64mo Globo d’Oro - tra i più longevi premi cinematografci del nostro Paese; occasione in cui l’Associazione della Stampa Estera in Italia ha premiato le opere più signifcative dell’ultimo anno. I giardini dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo hanno sflato alcuni i grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale per la cerimonia, in media partnership con TGR e Rai. Un vero e proprio palco naturale che ha visto come conduttori i due direttori artistici Claudio Lavanga, corrispondente per NBC NEWS, e Alina Trabattoni, giornalista internazionale e corrispondente estera per TRT World , che hanno aperto con i saluti del Presidente della Stampa Estera, Maarten van Aalderen e quelli della Direttrice dell’Accademia Julia Draganović Nel parterre di stelle erano presenti, tra gli altri, il grande regista Tim Burton e la star della musica mondiale Sting. A Daniele Luchetti e Francesco Piccolo è andato il premio Migliore Sceneggiatura per Confdenza; mentre Pilar Fogliati ha consegnato al regista Giovanni Veronesi il Globo d’Oro per la Miglior Commedia, Romeo è Giulietta
Monica Bellucci, icona senza tempo e senza confni, è la vincitrice del Globo d’Oro 2024 alla Carriera. A Elio Germano, è andato il Globo come Miglior Attore per il suo ruolo in Confdenza, la Miglior Regia è di Matteo Garrone per Io Capitano, e Paola Cortellesi ritira il Premio al Miglior Film per C’è ancora domani. Il premio Miglior Cortometraggio è andato a Giovanna Mezzogiorno per la sua regia di Unftting mentre il Globo d’Oro al Miglior Documentario è andato a Posso entrare? An Ode To Naples di Trudie Styler, che ha ritirato la statuetta accompagnata dal marito, Sting.
Con il sorprendente Gloria! Margherita Vicario ha ritirato ben due ‘globi’: la Migliore Opera Prima dalle mani di Giuseppe Fiorello, che solo l’anno scorso vinse per il suo Stranizza d’amuri e la Miglior Colonna Sonora (in tandem con Davide Pavanello). Sul palco anche Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti (a lei anche il premio Miglior Attrice per Felicità), che si sono aggiudicati il riconoscimento per la Migliore Serie TV, Un Amore, interpretata, prodotta e ideata da Accorsi con Enrico Audenino, contribuendo alla sceneggiatura insieme al regista Francesco Lagi, per la produzione di Cattleya e Sky.
Monica Bellucci clasps in his hands the 2024 Golden Globe for Lifetime Achievement (ph. Svetlana Lisichnikova)
From above clockwise: Stefano Accorsi, Paola Cortellesi, Pilar Fogliati and Giovanni Veronesi, Elio Germano (ph. Svetlana Lisichnikova)
Above: the Best Director award went to Matteo Garrone for Io Capitano
Below: Paola Cortellesi accepted the Best Film Award for C’è ancora domani (ph. Anton Ovcharov)
Numa Palmer singer, songwriter, producer and artistic director, has released several successful musical singles, collaborating with artistis such as Adriano Celentano, Renato Zero, Pino Daniele (ph. Alessandro Bachiorri)
BEING NUMA
THE COLORFUL MUSIC WORLD OF AN INEXHAUSTIBLE ARTIST IL COLORATO UNIVERSO IN MUSICA DI UN’ARTISTA INESAURIBILE text Sabrina Bozzoni
Singer, writer, producer, artistic director and much more. It is quite diffcult to put a label on artists such as Numa Palmer. However, as we were able to realize during our bright summer chat, there is one certainty in this world: music can save the world, at least the inner one. One month after the release of her single album Mi manchi , with the collaboration of producer and composer Mauro Paoluzzi, here we are to learn more about Numa’s colorful universe. You are the daughter of a music impresario. We would like to know what your frst memory associated with music is.
When I was born, my father was a record-company owner and producer of major shows, such as those starring Raffaella Carrà and the Goggi sisters. My paternal grandmother was a Latin and ancient Greek teacher, but she was a self-taught music lover: I would listen to her improvising songs on her electronic keyboard that she jealously kept in a corner of her studio. She never got me involved directly, but I absorbed all that energy. I still feel inside the enthusiastic spirit of that little girl…. You are very active on social media and television in fghting against bullying and cyberbullying. What advice would you give to a sixteen-year-old today? It’s a very deep and delicate issue. What we call cyberbullying, social media attacks, keyboard warriors are only the tip of the iceberg. It is crucial to encourage the development of empathy, by creating a more direct dialogue. Among your latest works is the production of ZeroSettanta, the latest project by Renato Zero, with whom you have a wonderful relationship…. Yes, he has been a true mentor to me. An inexhaustible source of creativity and ideas, the symbol of perpetual youth, of relentless inner strength. Talking and working
Cantante, autrice, produttrice, direttrice artistica e molto altro. Diffcile categorizzare artisti come Numa Palmer. Ma da quello che abbiamo potuto scorgere durante la nostra luminosa chiacchierata estiva, una certezza c’è: la musica può salvare il mondo, o almeno quello interiore.
A poco più di un mese dall’uscita del singolo Mi manchi in collaborazione con il produttore e compositore Mauro Paoluzzi, eccoci a scoprire il colorato universo di Numa.
Lei è fglia di un impresario musicale. Vorremmo sapere il suo primo ricordo legato proprio alla musica.
Quando sono nata, mio padre era un discografco ed un produttore di importanti spettacoli, come quelli di Raffaella Carrà e delle Goggi. Mia nonna paterna invece era insegnante di latino e greco ma con la passione autodidatta per la musica: spesso la sentivo improvvisare brani alle tastiere elettriche che custodiva gelosamente in un angolo del suo studio. Non mi coinvolgeva mai direttamente, ma io assorbivo tutta quella energia. Ancora oggi sento dentro lo stesso spirito entusiasta di quella bambina…
BORN AND RAISED IN ROME NUMA BREATHED THE ATMOSPHERE OF POP MUSIC FROM SHE WAS VERY YOUNG
La sua fgura è attiva sui social, web e tv, nella battaglia contro il bullismo, cyberbullismo. Quali consigli darebbe a un* sedicenne di oggi?
È un discorso profondo e delicato.
Quello che chiamiamo cyber bullismo, attacchi mediatici, leoni da tastiera, rappresentano la punta di un iceberg profondo. E’ fondamentale aiutare a sviluppare l’empatia, creando un dialogo più diretto.
Tra i lavori recenti, la produzione dell’ultimo progetto di Renato Zero, ZeroSettanta con cui ha un meraviglioso rapporto…
Si, per me lui è un vero mentore. Un pozzo di creatività, una fonte inesauribile di idee, simbolo di giovinezza perpetua, dalla forza interiore inarrestabile. Parlare e lavorare con lui
‘I WAS BORN IN ROME AND I’M FOREVER IN LOVE WITH MY CITY’
‘SONO UNA ROMANA DI ORIGINE ED UN’ETERNA INNAMORATA DELLA MIA CITTÀ’
with him has greatly stimulated my writing and the development of my artistic personality and he has been a living example of self-determination. When I watch Renato performing, I realize that everything is possible.
Please tell us about your nearly ‘family’ tie with Raffaella Carrà.
She was my father’s top artist, when he was an executive producer. I remember watching her rehearse, as she literally danced on Enzo Paolo Turchi’s back wearing a black skintight leotard and colorful feather fans. One day, she gave me a silver key ring, which I still have, with a thank-you carved on it for all the letters full of admiration and compliments I wrote to her. She had a very motherly and knowing attitude. What national and international artists do you feel the deepest bond with and why?
I feel a bond with some iconic fgures who left a lasting impact on my artistic DNA: Whitney Houston, Mina, Elisa, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Michael Jackson, Ed Sheeran and George Michael. What I love and admire the most about these artists is their unique and distinctive vocal style and their powerful personality.
Rome: please take us on a tour of the places that speak Numa’s language.
I was born in Rome and I’m forever in love with my city. I can say, in fact, that I choose it as my “home” every single day of my life. I’m in love with the Lungo Tevere, with the stretches of water beneath every ancient bridge, with Castel Sant’Angelo, with the Piazza Navona and Ponte Milvio neighborhood where I have been living for the past thirty years.
Mi manchi is the title of your latest single album. How did this adventure begin?
One of Loredana Bertè’s cult songs, Mi manchi, was written by Loredana and dedicated to her husband Bjorn Borg, when their relationship ended: a disarming declaration of love. I’m a dear friend of Mauro Paoluzzi, the song’s composer and producer, who this year will be awarded the Lifetime Achievement Tenco Award. So he offered me the chance to reinterpret the song and perform it live with him. The new arrangements are by Max Minoia and the guitars were played by Phil Palmer (the famous guitar player and Numa’s husband, editor’s note). The single album’s release will be accompanied by the video clip directed by Luca Bizzi.
ha stimolato molto la mia scrittura e lo sviluppo della mia personalità artistica ed è stato un esempio vivente di autodeterminazione. Vedendo Renato esibirsi capisco che tutto è possibile.
Ci racconti del legame quasi ‘familiare’ che ha avuto con Raffaella Carrà.
Lei era l’artista di punta quando mio padre era un produttore esecutivo. Mi ricordo le sue prove, dove ballava letteralmente sulla schiena di Enzo Paolo Turchi con una tutina nera aderente e dei ventagli di piume colorate. Un giorno mi regalò un portachiavi d’argento, che ancora custodisco gelosamente, con inciso un suo ringraziamento per tutte quelle letterine piene di ammirazione e complimenti che le mandavo. Aveva un atteggiamento complice e materno. A quali artisti nazionali e internazionali si sente più legata e perché?
Sono legata a delle fgure iconiche che hanno segnato il mio DNA artistico: Whitney Houston, Mina, Elisa, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Michael Jackson, Ed Sheeran e George Micheal. Quello che amo e ammiro di più di questi artisti va dalla straordinaria unica e distinta vocalità, fno alle loro personalità potentissime.
Roma: ci porti nei luoghi che parlano la lingua di Numa. Sono una romana di origine ed un’eterna innamorata della mia città . Posso dire, infatti, di averla scelta come “casa” ogni giorno della mia vita. Sono innamorata del Lungo Tevere, degli specchi d’acqua su ogni ponte antico, di Castel Sant’Angelo, i borghi intorno a Piazza Navona e Ponte Milvio, dove abito da trent’anni. Mi manchi è il titolo del suo nuovo singolo. Come è nata quest’avventura?
Annoverato tra i brani più cult di Loredana Bertè, Mi manchi fu scritto dalla stessa Loredana e dedicato al marito dell’epoca Bjon Borg, alla fne della loro relazione: una dichiarazione d’amore disarmante. Sono una grande amica di Mauro Paoluzzi, compositore e produttore del brano, che quest’anno riceverà il suo Premio Tenco alla carriera. E da qui è nata la sua proposta di reinterpretare il brano e cantarlo con lui dal vivo. La realizzazione dei nuovi arrangiamenti è stata affdata all’esperienza musicale di Max Minoia e le chitarre sono state suonate da Phil Palmer (tra i chitarristi più celebri e marito di Numa, ndr). Ad accompagnare l’uscita del singolo, ci sarà anche il videoclip diretto da Luca Bizzi.
She recently released her latest single titled Credo nelle favole of which she co-wrote with her husband Phil Palmer (legendary guitarist for George Michael, Dire Straits, Gianna Nannini, Renato Zero) (ph. Umberto Condemi De Felice)
The Orange Garden, in Piazza Santa Sabina on the Aventine Hill
THE GARDENS OF THE POPES
PERDERE
ROMA
Rossella Battista photo Valentina Stefanelli
Vatican Gardens, over 23 hectares with labyrinths of flowerbeds and statues, nymphaeum and fountains
Thanks to its popes who wanted ever larger parks and ever more elaborate gardens, Rome is today the greenest capital in Europe: 85 thousand hectares, 67% of the entire municipal territory.
A border between the chaotic city and Paradise. Pope Nicholas III may have thought just that when in 79 he moved the papal residence from the Lateran to the Vatican. But to have today’s Vatican Gardens we had to wait until the 6th century when Julius II modifed them based on Bramante’s design. Well protected by high walls, the garden extends over hectares with labyrinths of fowerbeds and statues, nymphaeum and fountains, including the Kite, the Lourdes Grotto, the Casina of Pius V and the three different garden styles: Italian, French with water features and statues, and English - only apparently wild. The gardens are normally only open for guided tours, starting from the Vatican station.
Doria Pamphilj Park with its 8 hectares in the heart of the city is the largest in Rome. You can ride a bike along kilometres of cycle paths as far as the Belvedere lake, or walk, limiting yourself, so to speak, to the Casino del Bel Respiro or Algardi, after the architect who designed the residence and garden-labyrinth complete with a secret tunnel that it connects it to the Vatican a kilometre away. It is completed by an amphitheatre, fountains and an avenue dedicated to famous women, from Callas to Oriana Fallaci, the Bronte sisters and Natalia Ginzburg. Created at the behest of Napoleon to allow Romans to leave their modest homes and touch the sky is the Pincio Promenade and Terrace, which was Rome’s frst public park. Redesigned by architect Valadier, it offers a breath-taking view of the city - Piazza del Popolo, Piazza
Grazie ai suoi papi che vollero parchi sempre più vasti e giardini sempre più elaborati, Roma è oggi la capitale con più verde d’Europa: 85mila ettari, il 67% dell’intero territorio comunale.
Una cerniera tra il caos magmatico della città e il Paradiso.
DORIA PAMPHILJ PARK WITH ITS 180 HECTARES IN THE HEART OF THE CITY IS THE LARGEST IN ROME. YOU CAN RIDE A BIKE ALONG 11 KILOMETRES OF CYCLE PATHS AS FAR AS THE BELVEDERE LAKE
Forse deve aver pensato proprio a questo Niccolò III quando nel 79 sposta la residenza papale dal Laterano al Vaticano. Ma per avere i Giardini Vaticani di oggi bisogna attendere il XVI secolo quando Giulio II, su disegno di Bramante, li modifca. Ben protetto da alte mura, il giardino si estende su ettari con labirinti di aiuole e statue, ninfei e fontane, tra cui quella dell’Aquilone, la Grotta di Lourdes, la Casina di Pio V e i tre diversi stili di giardino: all’italiana, francese con giochi d’acqua e statue, inglese solo apparentemente selvaggio. Si visita solo accompagnati partendo dalla stazioncina vaticana. Ma è il Parco Doria Pamphilj con i suoi 8 ettari nel cuore della città il più grande di Roma. Si può visitare in bici lungo chilometri di piste e raggiungere il lago del Belvedere, o a piedi limitandoci, si fa per dire, al Casino del Bel Respiro o Algardi, dall’architetto che creò struttura e giardino-labirinto con tanto di tunnel segreto che lo collega, dopo poco più di un chilometro, al Vaticano. Lo completano anfteatro, fontane e un viale dedicato a donne famose, dalla Callas alla Fallaci, dalle sorelle Bronte alla Ginzburg. La volle creare invece Napoleone per consentire ai romani si uscire dalle casupole e toccare il cielo. E la Passeggiata e Terrazza del Pincio, nonostante l’avvicendarsi della storia, è stata il primo giardino pubblico romano. Rielaborato dall’architetto Valadier si apre su
Villa Borghese, 80 hectares of woodland and gardens
Above: Farnesian Gardens, on the side of the Palatine in the heart of the Forum
Below: Villa Doria Pamphilj and its magnificent park
di Spagna, and the great park (also public) to which the promenade leads, Villa Borghese - 8 hectares of woodland and gardens. It is said that it was there, in the Gardens of Lucullus, that Messalina was murdered, while today it is a kind of mausoleum of illustrious Italians, starting from Galileo. However, it is the Colonna Garden on the Quirinale Hill which best recalls the Hanging Gardens of Babylon. Elevated above Via della Pillotta, it is one of the most beautiful examples of Baroque fantasy, complete with a staircase with water features and statues up to the majestic nymphaeum. Once upon a time, the ancient temple of the Sun and Dionysius stood here. Today it is dotted with ancient sarcophagi. It may not be the most beautiful, but it is certainly the most loved by lovers. The Orange Garden (or Savello after the family who lived there in the th century) is in Piazza Santa Sabina on the Aventine Hill. Legend has it that bitter oranges are magical. In reality what would be magical (for longevity certainly) is the tree said to have been planted by St Domenic in the th century and which can be seen through a hole in the wall of the Dominican convent. And speaking of secret places and unusual views, the nearby Garden of the Knights of Malta has a lot to offer, not least the Rococo square that leads to the Priory, built in the 8th century by Piranesi whose only architectural work it was. And it is precisely on this spur of the Aventine that the frst gardens of ancient Rome also arose. In the th century it was occupied by a Benedictine monastery, then passed to the Templars and then to the Knights Hospitallers, predecessors of the Knights of Malta. It is a wooded oasis from which you can enjoy a unique view
una vista mozzafato sulla città: piazza del Popolo, Spagna, Villa Medici e il gran parco (anch’esso pubblico), a cui la passeggiata conduce, di Villa Borghese: 8 ettari di bosco e giardini. Si racconta che proprio qui, negli orti luculliani, fosse uccisa Messalina mentre oggi è una sorta di mausoleo degli italiani illustri, a partire da Galileo. È però il Giardino di Palazzo Colonna al Quirinale, che meglio ricorda quelli pensili babilonesi. Sopraelevato su via della Pillotta è uno degli esempi più belli di fantasia barocca, con tanto di scalinata a giochi d’acqua e statue fno al maestoso ninfeo. Un tempo era qui che si ergeva l’antico tempio del Sole e di Dionisio. Oggi è costellato di antichi sarcofagi.
THANKS TO ITS POPES WHO WANTED EVER LARGER PARKS AND EVER MORE ELABORATE GARDENS, ROME
IS TODAY THE GREENEST
CAPITAL IN EUROPE: 85 THOUSAND HECTARES, 67% OF THE ENTIRE MUNICIPAL TERRITORY
Forse non sarà il più bello, ma di sicuro è il più amato dagli innamorati. Il Giardino degli Aranci (o Savello dalla famiglia che ci abitò nel X secolo) è in piazza Santa Sabina sull’Aventino. La leggenda racconta che gli aranci amari siano magici. In realtà magico sarebbe (per longevità di sicuro) quello si dice portato da San Domenico nel ‘ e che si lascia ammirare da un oblò aperto sul muro che si affaccia sul convento domenicano. E a proposito di luoghi segreti e di scorci insoliti, il vicino Giardino dei Cavalieri di Malta ha molto da offrire. Fosse solo per la piazzetta Rococò che introduce al Priorato, realizzata nel ‘7 da Piranesi che qui lascia anche la sua unica opera urbanistica. Ed è proprio su questo sperone dell’Aventino che sarebbero sorti anche i primi giardini dell’antica Roma. Fu poi monastero benedettino, quindi templare e infne degli Ospidalieri predecessori dei Cavalieri di Malta. E si offre com un’oasi boscosa da cui si gode una vista unica sul Cupolone, il famoso buco della serratura in fondo al giardino.
The Pincio Promenade and Terrace was Rome’s first public park
Colonna Garden on the Quirinale Hill
The beautiful view from the Pincio Terrace
The Quirinale Garden was started by Sixtus V in the 16th century
of St. Peter’s Dome, through the famous keyhole at the bottom of the garden.
The Quirinale Garden was started by Sixtus V in the 6th century who simply brought the Felice Aqueduct there, it was cultivated with vines. Urban VIII indulged in the special effects of the time, and rare and exotic trees from camellias to Japanese magnolias. The creative imagination reached its apotheosis with Clement VIII who chose the palace as the papal residence (it would remain so until the unifcation of Italy). In addition to the avenue of Roman Sarcophagi and the English Garden, one cannot help but be fascinated by the water organ. At the end of the 99 s, an archaeological area was also found between the garden and the eighteenth-century Coffee House.
The recently restored Farnesian Gardens stand out in all their baroque majesty on the side of the Palatine in the heart of the Forum. Created by Alessandro Farnese in 55 , they were also the frst private botanical gardens in Europe. As was permitted to a privileged few, Paul III’s nephew transformed the Domus Tiberiana into a garden of delights. Created in terraces, it mixes Roman remains and sixteenth-century architecture, with a rain nymphaeum and a large fountain theatre.
But if you are looking to cool down a bit after having travelled the length and breadth of the Colosseum area, take refuge on Colle Oppio, above the Domus Aurea, full of trees and shade or, towards the Circus Maximus at Villa Celimontana on the Celio. It is also here that the Obelisk dedicated to the Sun of Heliopolis stands.
Si presenta come una cittadella dalle mille varietà agresti invece il Giardino del Quirinale. Avviato da Sisto V nel ‘5 che si limitò a portavi l’Acquedotto Felice era coltivato a vitigni. Sarà con Urbano VIII che ci si sbizzarrisce con gli effetti speciali del tempo. Alberi rari ed esotici dalle camelie alle magnolie giapponesi. La fantasia creativa raggiungerà la sua apoteosi con Clemente VIII che sceglie il palazzo come dimora dei papi (lo rimarrà fno all’Unità d’Italia). Oltre al viale dei Sarcofagi romani e il Giardino all’inglese non si può non rimanere affascinati dall’organo ad acqua. A fne anni ’9 fu poi rinvenuta anche un’area archeologica tra il giardino e la settecentesca Coffee House.
Appena restaurati gli Orti Farnesiani spiccano in tutta la loro maestosità barocca sulla fancata del Palatino nel cuore del Foro. Creati da Alessandro Farnese nel 55 sono stati anche i primi orti botanici privati d’Europa. Come era consentito a pochi privilegiati, il nipote di Paolo III trasforma la Domus Tiberiana in giardino della delizie. Creato a terrazze, mischia resti romani e architetture cinquecentesche, con Ninfeo della pioggia e teatro del fontanone.
Ma se cercate un po’ di refrigerio dopo aver percorso in lungo e in largo l’area del Colosseo rifugiatevi sul Colle Oppio, sopra al Domus Aurea, ricco d’alberi e di ombra o, verso il Circo Massimo a Villa Celimontana sul Celio. È anche qui che spicca l’Obelisco dedicato al Sole di Eliopoli.
THE FIRST EXHIBITION DEDICATED TO A FEMALE CONTEMPORARY ARTIST
AT GALLERIA BORGHESE
LA PRIMA MOSTRA DEDICATA A UN’ARTISTA
CONTEMPORANEA ALLA GALLERIA BORGHESE
Extraordinary sculpture takes centre stage in Rome this summer. Here’s our itinerary.
LOUISE BOURGEOIS. UNCONSCIOUS MEMORIES
Galleria Borghese - Until 15 September
Louise Bourgeois. Unconscious Memories is the frst exhibition dedicated to a female contemporary artist at Galleria Borghese, and Rome’s frst exhibition of work by the French-American artist, one of the most infuential of the last century. The show interweaves the artist’s personal memories with the collective memory of the public museum: the route takes in several rooms, the Secret Garden and the Uccelliera aviary - places that Louise Bourgeois explored during her frst visit to Rome in . Some sculptures dialogue with the distinctive architecture of the Casino Borghese and its collection, focusing on the themes of metamorphosis and memory, and the expression of emotional and psychological states. These subjects - also explored by artists in the Borghese collection itself - are newly invigorated by Bourgeois’ contemporary lens, which offers fresh perspectives on the human experience, thanks partly to her extraordinary diversity of forms, materials and scale, which enable her to express the full gamut of emotional states. The artist’s connection with Italy and the Borghese collections signifcantly infuenced her creative practice. The relationship began with her art history studies at the Louvre in the late s and deepened between and with her sojourns in Pietrasanta, Carrara and other cities in the region, during which she worked in various studios and completed numerous works in bronze and marble.
A decade later her regular visits to Italy resumed, with several other sculptures created between and . To coincide with the exhibition, the Academy of France - Villa Medici is also hosting a work by Louise Bourgeois, installed in the historic apartments of Cardinal Ferdinando I de’ Medici: No Exit.
BOTERO IN ROME
Until 1 October
Botero’s monumental sculptures come to the Italian capital for the frst time, until October . The diffuse exhibition entitled Botero in Rome is curated by Lina Botero and organised with the valuable collaboration of the Fernando Botero Foundation. As the artist’s daughter Lina tells us, “Rome, the eternal city; I’m sure nothing would have pleased my father, Fernando Botero, more than seeing his monumental sculptures displayed today in the heart of this extraordinary city, the capital of the country he loved so much and which had such an infuence on his work.. This exhibition, right in the historic centre of this amazing city,
La grande scultura è protagonista dell’estate romana. Ecco il nostro itinerario.
LOUISE BOURGEOIS. L’INCONSCIO DELLA MEMORIA
Galleria Borghese - Fino al 15 settembre Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria è la prima mostra dedicata a un’artista contemporanea donna alla Galleria Borghese, e la prima esposizione romana dell’artista francoamericana tra le più infuenti del secolo scorso. La mostra intreccia la memoria personale dell’artista, a quella collettiva del museo pubblico: il percorso espositivo attraversa alcune sale, i Giardini segreti e il padiglione dell’Uccelliera - luoghi che Louise Bourgeois aveva esplorato durante la sua prima visita a Roma nel . Circa opere scultoree, che dialogano con l’architettura unica del Casino Borghese e con la sua collezione, sono incentrate sui temi della metamorfosi, della memoria e sull’espressione di stati emotivi e psicologici. Queste tematiche, esplorate anche dagli artisti della collezione Borghese, sono rinvigorite dalla lente contemporanea di Bourgeois, che offre nuove prospettive sull’esperienza umana, grazie anche alla sua straordinaria diversità di forme, materiali e scale, che le hanno permesso di esprimere una gamma di stati emotivi. Il rapporto dell’artista con l’Italia e con le collezioni Borghese ha infuenzato in modo signifcativo la sua pratica creativa. L’incontro con la collezione Borghese iniziò con gli studi di storia dell’arte al Louvre alla fne degli anni Trenta e si approfondì tra il e il con i soggiorni a Pietrasanta, Carrara e in altre città della regione, lavorando in diversi studi e realizzando numerose opere in bronzo e marmo. Un decennio dopo riprende a frequentare l’Italia, producendo altre sculture tra il e il . In occasione della mostra, anche l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici ospita un’opera dell’artista, allestita negli appartamenti storici del Cardinale Ferdinando de’ Medici: No Exit BOTERO A ROMA
Fino al 1° ottobre
Le sculture monumentali di Botero per la prima volta nella Capitale, fno al ° ottobre . La mostra diffusa dal titolo Botero a Roma, a cura di Lina Botero, e realizzata con il prezioso contributo Fernando Botero Foundation. Come ci racconta la fglia
Lina: “Roma, città eterna: credo che nulla avrebbe potuto far più piacere a mio padre, Fernando Botero, che vedere le sue sculture monumentali esposte, oggi, nel cuore di questa città così straordinaria, capitale di questo paese che lui tanto amava e che tanto infuenzò la sua opera. Questa mostra, nel cuore del centro storico di questa città, costituisce una prima intesa come insieme
The exhibitiion takes place in three key sites of the capital: the Temple of Venus, Piazza Bocca della Verità and the Septizodium, overlooking the Circus Maximus
PARK EUN SUN’S WORKS FUSE HIS ROOTS WITH THE WESTERN ARTISTIC TRADITION
PARK EUN SUN REALIZZA OPERE CHE FONDONO LE SUE RADICI CON LA TRADIZIONE OCCIDENTALE
is the frst time his series of monumental pieces have come together in Rome”. Displayed in iconic sites including Piazza di Spagna, Piazza del Popolo and the Terrazza del Pincio, the sculptures speak the distinctive language of an artist known all over the world. Fernando Botero’s career in sculpture began in as a natural extension of the voluminous style he was already expressing on canvas. Little by little, sculpture acquired equal importance to painting and drawing. The eight enormous pieces have appeared in other cities in all corners of the world. The frst of these took place at Florence’s Forte di Belvedere in ; this was followed by Paris, New York, Madrid, Berlin, Venice, Los Angeles, Jerusalem, Tokyo, Shanghai, Hong Kong, Washington, Singapore and Buenos Aires, to name just a few. Botero loved to take his art into public spaces; this exhibition is the frst major event since his death on September last year.
COLONNE INFINITE. PARK EUN SUN
Until 30 September
To mark the Year of Cultural Exchange between Italy and Korea - and the th anniversary of diplomatic relations between the two countries, Rome is hosting the exhibition Colonne Infnite by the sculptor Park Eun Sun in the historic city centre. The exhibition is curated by Leonardo Contini and organised by the Ministry of Culture, Sport and Tourism of the Republic of Korea in collaboration with the Colosseum Archaeological Park, the Municipality of Rome and the Contini Art Gallery. It takes place in three key sites of the capital: the Temple of Venus, Piazza Bocca della Verità and the Septizodium, overlooking the Circus Maximus, and consists of fve pieces by the sculptor Park Eun Sun, including an imposing column some fourteen metres tall. Park Eun Sun, South Korean by birth and Italian by preference, is the ideal mediator of this dialogue between nations: thirty years ago he left his homeland and now lives full-time in Pietrasanta, not far from the quarries of Carrara marble, the chosen material for his elegant sculptures. Park’s globally acclaimed works fuse his eastern roots with the western artistic tradition. His distinctive style is expressed in the deep cracks that furrow his sculptures and become an integral part of them. On the one hand, these ‘wounds’ convey suffering, but on the other they are an important symbol of rebirth, and a window allowing us to ‘see beyond the surface’ and admire the interior of the piece, where the marble remains in its raw state. Park’s works also stand out for his use of a sophisticated technique involving the alternation of two different colours, giving the effect of an elegant two-tone layering.
di sculture monumentali a Roma”. Le opere, esposte in luoghi iconici della città come Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, la Terrazza del Pincio…, raccontano il lessico di un artista famoso in tutto il mondo. Fernando Botero inizia la sua attività scultorea nel . A poco a poco la scultura ha acquisito la stessa importanza della pittura e del disegno. Le otto sculture monumentali che oggi si trovano nel centro storico di Roma sono già state esposte in occasione di alcune mostre allestite in oltre città di tutto il mondo. La prima ha avuto luogo a Firenze nel al Forte di Belvedere; poi Parigi, New York, Madrid, Berlino, Venezia, Los Angeles, Gerusalemme, Tokyo, Shanghai, Hong Kong, Washinton, Singapore e Buenos Aires, per citare solo alcune città. Botero amava portare la sua arte negli spazi pubblici, questa mostra di Roma e la prima grande esposizione dopo la sua scomparsa il settembre dello scorso anno COLONNE INFINITE. PARK EUN SUN
Fino al 30 settembre
In occasione dell’Anno dello Scambio Culturale Italia e Corea - e del ° Anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra Italia e Corea, il Ministero della Cultura, Sport e Turismo della Repubblica di Corea, la Città ospita la mostra Colonne Infnite dello scultore Park Eun Sun nel centro storico di Roma. La mostra, curata da Leonardo Contini e realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, il Comune di Roma e la Galleria d’Arte Contini, ha luogo in tre signifcativi siti del centro storico quali il Tempio di Venere, Piazza Bocca della Verità e il Septizodium che affaccia sul Circo Massimo e presenta cinque opere dello scultore Park Eun Sun, tra cui un’imponente scultura dall’altezza di circa quattordici metri. Park Eun Sun, sudcoreano di origine e italiano di adozione, rappresenta il mediatore ideale in questo dialogo tra Nazioni: trent’anni fa l’artista ha lasciato il suo Paese natale e oggi vive stabilmente a Pietrasanta, vicino alle cave di marmo di Carrara, .Affermato a livello internazionale, Park realizza opere che fondono le sue radici orientali con la tradizione artistica occidentale. La sua cifra stilistica si manifesta nelle profonde fratture che solcano le sue opere, diventandone parte integrante. Queste ‘ferite’ evocano, da un lato, la sofferenza, ma dall’altro sono un importante simbolo di rinascita, nonché una fnestra che consente di ‘vedere oltre la superfcie’ per ammirare l’interno della scultura, dove il materiale viene lasciato grezzo. Le opere di Park si distinguono inoltre per l’impiego di una raffnata tecnica contraddistinta dall’alternanza di due diversi colori, che restituisce l’effettodi un’elegante stratifcazione bicromatica.
Below:
The diffuse exhibition entitled Botero in Rome, in these photo, is curated by Lina Botero and organised with the valuable collaboration of the Fernando Botero Foundation.
Lina Botero with his father Fernando
Luca Lo Pinto, artistic director of MACRO (Museum of Contemporary Art of Rome) (ph. Giovanna Silva)
UNCONVENTIONAL
LUCA LO PINTO, ARTISTIC DIRECTOR OF MACRO, AND HIS MUSEUM THAT KEEPS YOU COMING BACK LUCA LO PINTO, DIRETTORE ARTISTICO DEL MACRO E IL SUO MUSEO DOVE È IMPOSSIBILE NON TORNARE text Virginia Zullo
Curator of the prestigious Kunsthalle Wien in Vienna since 4 and co-founder of the magazine and publishing house NERO in 4, Luca Lo Pinto is the artistic director of MACRO (Museum of Contemporary Art of Rome). His writings have appeared in numerous international catalogues and magazines. He has edited books for artists such as Luigi Ontani, Babette Mangolte, Gino De Dominicis, Mario Garcia Torres, Olaf Nicolai, Giorgio Andreotta Calò, Emilio Prini, Mario Diacono, and Charlemagne Palestine. His interest in art is all-encompassing, promoting synergies between music, poetry, and video art in a concept of a museum that transcends traditional boundaries. The programme he curates for his museum is a melting pot of exhibitions, featuring this summer artists such as Stefano Tamburini, Luigi Serafni, Alva Noto, Laura Grisi, Marcia Haff, Elisabetta Benassi and the frst exhibition dedicated by a museum to the poet Patrizia Cavalli
What is your idea of a museum?
Curatore dal 4 della prestigiosa Kunsthalle Wien a Vienna, co-fondatore nel 4 della rivista e casa editrice NERO, Luca Lo Pinto è il direttore artistico del museo MACRO (Museum of Contemporary Art of Rome). I suoi scritti sono apparsi su numerosi cataloghi e riviste internazionali. Si è occupato della redazione di libri di artisti quali Luigi Ontani, Babette Mangolte, Gino De Dominicis, Mario Garcia Torres, Olaf Nicolai, Giorgio Andreotta Calò, Emilio Prini, Mario Diacono, Charlemagne Palestine. Il suo interesse per l’arte è totale proponendo sinergie tra musica, poesia e videoarte in un’idea di museo che va oltre i limiti stessi della visione.
THE PROGRAMME HE CURATES A MELTING POT OF EXHIBITIONS THAT PROMOTES SYNERGIES BETWEEN MUSIC, POETRY, AND VIDEO ART IN A CONCEPT OF A MUSEUM THAT TRANSCENDS TRADITIONAL
My idea of a museum is not the classical one where the works are enclosed in a shrine. For me, the museum is the opposite of what we might call a comfort zone. It is like a huge Russian doll, a sort of stratifcation of layers. The museum must create a special feeling, the need for a place to return to in order to discover new dimensions. I conceive of the museum as a great historical novel, but not a pedagogical one. Between art, poetry, music, performance, cinema, video art... The exhibition offerings at MACRO are extremely broad. Is there a certain “bulimia” in this? Absolutely, but this is the only way I know how to work. My colleagues abroad have unbelievable budgets; I
BOUNDARIES
Il programma che studia per il suo museo è un melting pot di mostre, che questa estate vede tra i protagonisti artisti come Stefano Tamburini, Luigi Serafni, Alva Noto, Laura Grisi, Marcia Haff, Elisabetta Benassi e la prima mostra che un’istituzione museale dedica alla poetessa Patrizia Cavalli.
Qual è la sua idea di museo?
La mia idea di museo non è quella classica dove le opere sono dentro una teca. Il museo è per me il contrario di quella che possiamo defnire una comfort zone. È come un enorme bambola russa, una sorta di stratifcazione di piani. Il museo deve produrre un feeling speciale, l’esigenza di un luogo dove ritornare per scoprire nuove dimensioni. Concepisco il museo come un grande romanzo storico ma non pedagogico. Tra arte, poesia, musica, performance, cinema, videoarte... L’offerta espositiva del MACRO è estremamente ampia. Si riconosce una certa bulimia?
Assolutamente sì, ma so lavorare solo in questo modo. I miei colleghi all’estero hanno budget incredibili, io ho a disposizione, per fare tutto questo, una cifra irrisoria… La mia è un’impresa un po’ folle, il mio staff, ad esempio,
MACRO is located in the neighbourhood of Salario-Nomentano
Above: Luigi Serafini’s exhibition: Una casa ontologica (ph. Agnese Bedini and Melania Dalle Grave - DSL Studio)
Some of this summer’s exhibitions at MACRO:
1. Patrizia Cavalli Il sospetto del paradiso (The Suspicion of Paradise)
2. Retrofuturo. Appunti per una collezione
3. Marcia Hafif Roma 1961-1969
4. Stefano Tamburini Accelerazione
5. Elisabetta Benassi Autoritratto al lavoro (ph. Michela Pedranti and Agnese Bedini - DSL Studio)
have a tiny amount of money to do all this... Mine is a somewhat crazy venture: my staff, for example, consists of only ffteen people. But this is my way of working, and I enjoy it. I couldn’t do it any differently.
The exhibition offerings at MACRO are so wide-ranging and multifaceted that one visit is not enough; everything seems designed to come back again and again…
That is exactly what I wanted to create: the need to return to a place that cannot be exhausted with one visit. Most exhibitions in museums are designed to be seen in a limited time; I am interested in allowing the viewer to expand the time dedicated to art.
I remember that when you frst took over as director, you brought a kind of art manifesto that could serve as a guide.
It is about the museum as a programmatic manifesto, with special attention to contemporary that evolves quickly but always remains within history. This interweaving is what interests me.
Certainly, your imprint on MACRO will be unique.
è composto da sole quindici persone. Ma è il mio modo di lavorare, mi diverto solo in questo modo, non potrei fare diversamente.
L’offerta espositiva del MACRO è così ampia e multiforme che una visita non basta, tutto sembra concepito per tornare più volte… È ciò che volevo creare: l’esigenza di ritornare in un luogo che non si può esaurire con una visita. La maggior parte delle mostre nei musei sono concepite per essere viste in un tempo limitato, a me interessa che il fruitore dell’opera possa dilatare il tempo dedicato all’arte.
‘THE MUSEUM MUST CREATE A SPECIAL FEELING, THE NEED FOR A PLACE TO RETURN TO IN ORDER TO DISCOVER NEW DIMENSIONS. I CONCEIVE OF THE MUSEUM AS A GREAT HISTORICAL NOVEL, BUT NOT A PEDAGOGICAL ONE’
I have tried to attract a young audience, which is diffcult to bring into museums: just think of the bright-coloured blue octopus I chose as a logo. How did your passion for art begin?
My father is a psychoanalyst, a very curious man, passionate about everything - literature, art, cinema. My mother a stage designer. I was a very culturally stimulated child. But it was reading The Andy Warhol Diaries that convinced me I wanted to work in art.
So, can we say in summary that your idea of a museum is somewhat like a factory?
In some ways yes. As a very young child, I told myself that was the world I wanted to live in...
Ricordo che appena insediato come direttore portò una sorta di manifesto dell’arte che potesse fare in qualche modo da guida.
Si tratta del museo come manifesto programmatico, con un’attenzione speciale al contemporaneo che si evolve velocemente ma sempre rimanendo all’interno della storia. Questo intreccio e ciò che mi interessa.
Certo la sua impronta sul MACRO resterà unica.
Ho cercato di avvicinare il pubblico dei giovani, che è diffcile portare nei musei, basti pensare al polipo azzurro con colori vivaci che ho voluto come logo.
Come nasce la sua passione per l’arte?
Mio padre è uno psicoanalista, un uomo curiosissimo, appassionato di tutto, letteratura, arte, cinema. Mia madre una scenografa. Sono stato un bambino molto stimolato culturalmente.
Ma fu la lettura de I diari di Andy Warhol a convincermi che avrei voluto lavorare nell’arte.
Allora possiamo in sintesi dire che la sua idea di museo è un po’ una factory?
In qualche modo sì. Da piccolissimo mi dissi che era quello il mondo in cui avrei voluto vivere…
Above: Max Kühner on Elektric Blue P
Below: Kevin Staut on Beau de Laubry Z
OVER THE OBSTACLES
THE ALLURE OF PIAZZA DI SIENA AND ITS HISTORIC EQUESTRIAN EVENT, WITH THE ROLEX GRAN PREMIO ROMA, THIS YEAR’S FIRST APPOINTMENT IN THE ROLEX SERIES
IL FASCINO DI PIAZZA DI SIENA E DELLO STORICO CONCORSO IPPICO
CON IL ROLEX GRAN PREMIO ROMA, QUEST’ANNO PRIMO APPUNTAMENTO DELLA ROLEX SERIES
text Virginia Mammoli
Antonio Canova described Villa Borghese as “the most beautiful place in the world”. A journey through nature, art and history, which starts in the 7th century and continues to the present day. In the grounds, there’s an extraordinary green space that owes its name to the birthplace of the Borghese family. And, ever since 1922 - with rare exceptions - this has been the venue for one of the most important (and glamorous) equestrian events of all, the ‘Wimbledon of show jumping’: the famous CSIO (Concours Saut International Offciel) di Roma, known by many simply as ‘Piazza di Siena’, after the very special place where it’s held, the scene of unforgettable battles between exceptional competitors like the Inzeo brothers (after whom the competition has been named since 4) and Graziano Mancinelli.
A date in the international calendar since 1926, May this year saw the 91st edition, featuring international competitions such as the Gran Premio Roma, the Coppa delle Nazioni and, queen of them all, the unmissable Rolex Gran Premio Roma
QUEEN OF THEM ALL IS THE UNMISSABLE ROLEX GRAN PREMIO ROMA, WITH THE GREAT TRAILBLAZERS IN THIS NOBLE DISCIPLINE
Since 8 the story has included the Rolex brand as Offcial Timepiece and Title Sponsor and this year the Rolex Gran Premio Roma was the frst appointment in the Rolex Series, which encompasses six of the world’s most prestigious show jumping events.
It’s a memorable spectacle, especially when witnessed from the original stands and in the natural light that flters through the ancient trees to caress the artistic and architectural magnifcence, making the Piazza di Siena course a unique venue in the global sport.
Antonio Canova defnì Villa Borghese “la più bella del mondo”. Una passeggiata tra natura, arte e storia, che parte dal 6 e arriva ai giorni nostri. Al suo interno, una straordinaria piazza verde che deve il suo nome alla città di provenienza della famiglia Borghese. È qui che dal 1922 - fatte rare eccezioni - si tiene uno dei concorsi più importanti (e glamour) dell’ippica, la ‘Wimbledon degli sport equestri’: il celebre CSIO (Concours Saut International Officiel) di Roma , per molti, più semplicemente, ‘Piazza di Siena’ , dal luogo speciale che lo ospita, scenario di sfde indimenticabili tra protagonisti d’eccezione come i fratelli d’Inzeo (ai quali dal 4 è stata intitolata la competizione) e Graziano Mancinelli. Entrato nel calendario internazionale già dal 1926 , a maggio è andata in scena la sua 91esima edizione , con competizioni di fama internazionale come il Gran Premio Roma , la Coppa delle Nazioni e l’imperdibile Rolex Gran Premio Roma , la gara regina. Una storia che a partire dal 8 include il nome Rolex come Offcial Timepiece e Title Sponsor, quest’anno primo appuntamento della Rolex Series , che raccoglie sei tra le competizioni equestri più prestigiose al mondo. Uno spettacolo memorabile, specialmente se goduto dalle antiche tribune, con la luce naturale che, fltrando tra gli alberi secolari e accarezzando opere artistiche e architettoniche, rende il concorso di Piazza di Siena un pezzo unico dello sport mondiale. Una competizione di salto ostacoli che richiama i migliori alferi di questo nobile sport, chiamati
The show jumping course attracts the great trailblazers in this noble discipline, who accept the challenge of competing on the demanding course designed by Uliano Vezzani to test their mettle and the bond between horse and rider.
This year’s edition also conveyed an important message about sustainability and respect for biodiversity, in the form of the extension of the historic green oval where the competitions take place: returned to its original splendour in 8 with the replacement of sand with grass, it has recently been enlarged with the addition of 4, square metres of artifcial turf.
Almost 600 horses are involved in the national and international events at Villa Borghese, divided between the grass arena of Piazza di Siena and the Galoppatoio equestrian centre.
The Rolex Gran Premio Roma, contested by 50 horses and their riders from 15 countries, was won by the American Karl Cook on Caracole de la Roque; their debut appearance in Piazza di Siena left the audience openmouthed and earned them the top step of the podium, ahead of the Austrian Max Kühner on Elektric Blue P and Swedish rider Petronella Andersson on Odina Van Klapscheut. An extraordinary victory, also winning Cook the Master D’Inzeo prize as best rider overall in the Roman event. Other outstanding performances during the competition were by French rider Kevin Staut on Beau de Laubry Z, the Netherlands’ Willem Greve on Grandorado Tn NOP and, from Italy, Lorenzo De Luca on Cash du Plessis.
a sfdarsi sull’impegnativo percorso disegnato da Uliano Vezzani, studiato per mettere a dura prova le loro abilità e il loro legame di binomio.
Un’edizione, quella di quest’anno, che ha trasmesso anche un importante messaggio di sostenibilità e rispetto della biodiversità, attraverso l’estensione dello storico ovale sul quale si disputa il concorso, che, riportato alle origini con il ripristino del manto erboso in luogo della sabbia silicea nel 8, è stato di recente ampliato con l’aggiunta di 4mila metri di tappeto verde.
Quasi 600 i cavalli impegnati a Villa Borghese tra gare internazionali e nazionali, suddivise tra l’ovale verde di Piazza di Siena e il campo del Galoppatoio.
THE FAMOUS CSIO DI ROMA IS CALLED THE ‘WIMBLEDON OF SHOW JUMPING’ AND IS HELD EVERY YEAR IN THE
BEAUTIFUL SETTING OF PIAZZA DI SIENA, INSIDE THE PARK OF VILLA BORGHESE
A vincere il Rolex Gran Premio Roma , che vedeva in gara 50 binomi e 15 nazioni rappresentate, lo statunitense Karl Cook in sella a Caracole de la Roque, che nella sua prima gara a Piazza di Siena ha lasciato tutti con il fato sospeso aggiudicandosi il posto più in alto del podio, battendo l’austriaco Max Kühner su Elektric Blue P e la svedese Petronella Andersson su Odina Van Klapscheut. Una grande vittoria a cui si è aggiunto anche il premio Master D’Inzeo come miglior cavaliere di tutta la rassegna capitolina.
Durante l’intera manifestazione hanno poi brillato il francese Kevin Staut in sella a Beau de Laubry Z, l’olandese Willem Greve su Grandorado Tn NOP e, tra gli italiani, Lorenzo De Luca su Cash du Plessis.
A magnifcent event at Piazza di Siena, which is also a museum complex and cultural centre, hosting art events in the Villa Borghese museum, as well as workshops and fabulous concerts.
Un grande evento, Piazza di Siena, che è anche ‘navicella museale’ e luogo di cultura, con appuntamenti d’arte nei musei di Villa Borghese, laboratori e suggestivi concerti.
Above: Podium Rolex Gran Premio Roma, with Karl Cook (winner), Max Kühner and Petronella Andersson
Below: Lorenzo De Luca on Cash du Plessis
1. 3. 5. Ferrari Maranello Museum
2. 6. Flagship Store
4. Cavallino restaurant.
The acclaimed chef from Modena Massimo Bottura inspires the cuisine of Cavallino
WITH AN EYE ON THE FUTURE
MARANELLO, IN THE PLACES WHERE THE FERRARI’ STORY IS TOLD WITHOUT LOSING PERSPECTIVE
MARANELLO, NEI LUOGHI DOVE SI RACCONTA LA STORIA DI FERRARI
SENZA PERDERE LA PROSPETTIVA
text Francesca Lombardi
Never underestimate red: it will never go out of fashion. From this perspective, an experience in the most famous Italian red in the world is a wonderful dizziness that involves the fve senses and takes us back to ‘girlish emotions’, when a toy Ferrari made our eyes shine. But let’s go step by step: we are in Maranello. The history of Ferrari began here, and this history is celebrated here every day. A Museum with permanent displays dedicated to the history of the brand and the company and temporary exhibitions present true works of art in chromed steel and aluminium, leather interiors and steering wheels capable of catapulting you into a dream dating back to 9 9, the year where Enzo Ferrari founded his Scuderia Ferrari, still Ferrari’s racing division today. “We don’t have oil or mines, but we can lead the world with imagination”: today Ferrari’s signature imagination can fnally be admired, touched and even driven with driving simulators. In the heart of the place where Ferrari built its history, the Ferrari Flagship Store offers an experience within an experience. Designed to present Ferrari clothing and accessory collections, it represents a new expression of the Prancing Horse aesthetic. The design of the store, inspired by the relationship between man and automobile and which recalls the mid-century modern taste of the 95 s and 96 s, chooses the brand’s emblematic materials and iconic colours. In the store, the most recent collections of clothing and accessories are under the public spotlight for the frst time, under the creative direction of Rocco Iannone. The story transforms again: a few hundred meters from the Museum, in the Cavallino restaurant which is located in a farmhouse used as a canteen where Enzo loved to stop with his guests, Massimo Bottura today talks about Ferrari and the Emilian culinary traditions dish after dish. Transforming, as only he can, emotions and memories into futuristic favours and aromas.
Mai sottovalutare il rosso: non passerà mai di moda. In quest’ottica, una esperienza nel rosso italiano più famoso al mondo è un capogiro meraviglioso che coinvolge i cinque sensi e riporta a ‘emozioni fanciulle’, quando un modellino Ferrari ci faceva brillare gli occhi. Ma andiamo per gradi: siamo a Maranello. Qui è iniziata la storia di Ferrari, e qui questa storia ogni giorno si celebra. Un Museo che, tra allestimenti permanenti dedicati alla storia del marchio e dell’azienda e mostre temporanee, racconta vere e proprie opere d’arte di acciaio cromato e alluminio, interni in pelle e volanti capaci di catapultarti in un sogno datato 9 9, anno in cui Enzo Ferrari fonda la sua Scuderia Ferrari, ancora oggi divisione corse di Ferrari. “Non abbiamo petrolio e miniere, ma possiamo primeggiare nel mondo con la fantasia”: la fantasia frmata Ferrari oggi si può fnalmente ammirare, toccare e anche guidare con i simulatori di guida. Nel cuore del luogo in cui la Ferrari ha costruito la sua storia, il Flagship Store Ferrari offre un’esperienza nell’esperienza. Progettato per presentare le collezioni di abbigliamento e accessori Ferrari, rappresenta una nuova espressione dell’estetica del Cavallino Rampante. Il design del negozio, ispirato al rapporto tra l’uomo e l’automobile e che riprende il gusto moderno di metà secolo degli anni ‘5 e ‘6 , sceglie materiali emblematici e colori iconici del brand. Nello store le più recenti collezioni di abbigliamento e accessori sono sotto i rifettori del pubblico per la prima volta, sotto la direzione creativa di Rocco Iannone. La storia si trasforma ancora: a poche centinaia di metri dal Museo, nel ristorante Cavallino che trova posto nel casolare adibito a mensa dove Enzo amava fermarsi con i suoi ospiti, Massimo Bottura racconta oggi Ferrari e la tradizione gastronomica emiliana piatto dopo piatto. Come solo lui sa fare, trasformando emozioni e ricordi in sapori e profumi avveniristici.
For three generations, the expertise of Veneziani Arte in the sector has been a guarantee of quality in the sourcing and acquisition of unique and exquisite pieces
DESIGN THAT LOOKS TO THE FUTURE
VENEZIANI
WORLDWIDE SINCE 1883
The Veneziani family are the descendants of an important dynasty of antique dealers with a history of passion and excellence dating back to 88 . For three generations, their expertise in the sector has been a guarantee of quality in the sourcing and acquisition of unique and exquisite pieces. Veneziani Arte stands out for its specialisation in furniture, lighting, paintings and artworks of superb quality, often including items commissioned from prestigious makers. The company not only buys and sells designer objects from all over the world, but also creates bespoke pieces with meticulous attention to detail from start to fnish, to meet the customer’s every need. The comprehensive collection encompasses items from Italy, Europe and the Far East dating from the 6th to the th centuries. Harmony, excellence and variety are the hallmarks of Veneziani Arte, recognised worldwide for the exceptional quality of its pieces. Many of these extraordinarily important objects have found their way into private collections and museums. The secrets of success? Keeping up with the times and offering products that meet the needs of an Italian and international clientele, with an eclectic selection that ranges from the ancient to the modern and contemporary. Every item is designed to impress, with modern and ancient enhancing each other. Thanks to over a century of experience, Veneziani adapts to the trends and tastes of the moment. In recent years, the range is also available online via platforms such as 1stdibs, a global leader in the feld. Always seeking out innovative objects of taste and quality, to delight loyal customers and new enthusiasts alike.
THE SECRETS OF SUCCESS? KEEPING UP WITH THE TIMES AND OFFERING PRODUCTS THAT MEET THE NEEDS OF AN ITALIAN AND INTERNATIONAL CLIENTELE, WITH AN ECLECTIC SELECTION THAT RANGES FROM THE ANCIENT TO THE MODERN
La famiglia Veneziani, discendente da una rinomata dinastia di antiquari attiva dal 88 , vanta una storia di eccellenza e passione. Da tre generazioni, la loro esperienza nel settore è garanzia di qualità nella ricerca e acquisizione di oggetti unici e raffnati. Veneziani Arte si distingue per la sua specializzazione in mobili, illuminazione, dipinti e opere d’arte di altissima qualità, spesso comprendendo pezzi commissionati di prestigiosa provenienza. Non solo comprano e vendono oggetti di design da tutto il mondo, ma realizzano anche creazioni, che curano in ogni dettaglio dall’inizio alla fne, soddisfacendo ogni richiesta del cliente. Una collezione meticolosa che abbraccia oggetti italiani, continentali e orientali dal XVI al XX secolo. L’armonia tra eccellenza e varietà è il segno distintivo di Veneziani Arte, riconosciuta a livello mondiale per la qualità eccezionale dei suoi oggetti. I pezzi, di straordinaria importanza, adornano prestigiose collezioni private e musei. Il segreto del successo? Restare al passo con i tempi, offrendo proposte che soddisfano le esigenze di una clientela nazionale e internazionale, con una selezione eclettica che spazia dall’antico al moderno al contemporaneo. Ogni pezzo è pensato per incantare, dove l’antico valorizza il moderno e viceversa. Grazie ad un’esperienza secolare, si adattano ai gusti e alle tendenze del momento. Negli ultimi anni, potete trovarli anche online su piattaforme come 1stdibs, leader internazionale nel settore. Sempre alla ricerca di novità, oggetti di gusto e qualità che possano affascinare e conquistare sia i clienti più fedeli che i nuovi appassionati.
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Clothes speak, they transform themselves, they change in shape and color. The future is a pleasant chaos that explodes to make us feel good.
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Feature by Marta Innocenti Ciulli
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Pursuing difference. The uniqueness, class and elegance of womanhood free from clichés.
Brunello Cucinelli
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One of the magnificent rooms of the Pinacoteca di Brera (ph. James O’Mara)
THE MILAN YOU DON’T EXPECT
A CITY OF ART BEYOND FASHION AND DESIGN A CONVERSATION WITH ANGELO CRESPI
DIRECTOR OF THE PINACOTECA DI BRERA AND THE BIBLIOTECA BRAIDENSE
UNA CITTÀ D’ARTE, CHE VA OLTRE LA MODA E IL DESIGN. A RACCONTARCELA, ANGELO CRESPI
DIRETTORE DELLA PINACOTECA DI BRERA E DELLA BIBLIOTECA BRAIDENSE text Virginia Mammoli
by
One of the masterpieces of the Pinacoteca di Brera (ph. Niccolò Rastrelli)
2. Biblioteca Braidense (ph. James O’Mara)
3. The monumental entrance to the Pinacoteca 4. Palazzo Citterio, opening on 7 December, with the Jesi and Vitali collections
5. Brera District
6. Brera Botanical Garden (ph. Giulio Boem)
1. Brera Altarpiece (also called ‘Montefeltro Altarpiece’)
Piero della Francesca.
Described as a ‘humanities manager’, a ‘journalist dedicated to culture’, a ‘man of the institutions’, Angelo Crespi has been a central fgure in Milan’s cultural landscape for years. With a degree in law and a career spanning journalism, essay writing, playwriting, and an innate passion for art, he has seamlessly integrated his love for the arts into his profession. Following roles on the boards of the Triennale, the Piccolo Teatro, the Permanente, and the Adi Design Museum, Crespi now holds the position of Director of the Pinacoteca di Brera and the Biblioteca Braidense, a role he assumed in January 2024, coinciding with the completion of the Grande Brera project and the eagerly anticipated opening of Palazzo Citterio on 7 December. What led you from a degree in law to the world of art?
ANGELO CRESPI, DIRECTOR OF THE
I graduated in law to fulfl a promise to my parents, but when I was a university student I was already working as a journalist and wrote about culture right from the beginning. Even when I taught journalism at the Catholic University, my interests always gravitated towards literature and art, which eventually became my profession. What does it mean for you to be the director of one of the world’s top museums?
PINACOTECA DI BRERA AND THE BIBLIOTECA BRAIDENSE
First of all, it means being responsible for the heritage I am honoured to preserve, as well as for our visitors, our primary stakeholders - whose interests we must always prioritise.
Are you more of a custodian or a communicator?
More of a custodian, though I believe that communication is one of the most important aspects of managing a cultural institution, conveying content and, above all, values. What is your favourite masterpiece at the gallery?
The so-called ‘Montefeltro Altarpiece’ by Piero della Francesca, the quintessential metaphysical painting, which exudes an aura of icy perfection and composure.
‘Manager umanistico’, ‘giornalista prestato alla cultura’, ‘uomo delle istituzioni’, sono tanti i modi in cui è stato defnito Angelo Crespi, da anni fgura centrale nel panorama culturale di Milano. Una laurea in giurisprudenza, una carriera da giornalista, saggista, drammaturgo e una innata passione per l’arte che ha trasformato in mestiere. Dopo un passato nei consigli di amministrazione di Triennale, del Piccolo Teatro, della Permanente e dell’Adi Design Museum, un presente come direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense, ruolo che ricopre da gennaio 2024, anno che vedrà il completamento del progetto della Grande Brera, con l’attesa apertura di Palazzo Citterio prevista per il 7 dicembre.
Cosa l’ha portata dalla laurea in giurisprudenza al mondo dell’arte?
Mi sono laureato in giurisprudenza per onorare una promessa fatta ai miei genitori, ma già durante il percorso universitario lavoravo come giornalista, fn dall’inizio dedito solo alle pagine culturali. Anche negli anni in cui ho insegnato giornalismo in Cattolica, mi sono sempre occupato di letteratura e arte, arte che alla fne è diventata per me professione.
Cosa signifca essere il direttore di una delle massime istituzioni museali mondiali?
Innanzitutto, signifca ‘responsabilità’ nei confronti da un lato del patrimonio che ho l’onore di custodire, dall’altro dei visitatori, nostro primo ‘stakeholder’, cioè il primo portatore di interessi cui dobbiamo sempre rispondere.
Si sente più custode o comunicatore?
Più custode, anche se credo che la comunicazione sia wuno degli aspetti più importanti nella gestione di un luogo della cultura, comunicando contenuti, ma soprattutto valori.
Il capolavoro che più ama della Pinacoteca?
La cosiddetta ‘pala di Montefeltro’ di Piero della Francesca, il quadro metafsico per eccellenza, di algida perfezione e compostezza.
MILANO ITINERARY
What would you like to see in the museum’s collection?
My dream would be to have Umberto Boccioni’s The city rises, currently at MoMA in New York - an epochal work of which, unfortunately, we only have the preparatory sketch.
Palazzo Citterio will open in December. What can we expect?
After ffty years, we will fnally complete the Grande Brera project, offering a defnitive representation of the Brera complex, which includes about a dozen historic institutions, a unique place in the world. Palazzo Citterio will host the magnifcent Jesi and Vitali collections. But the real surprise, apart from the 20th century masterpieces, will be the garden (which will open this summer with a series of events, ed.), which, together with the Botanical Garden, will become one of the most extraordinary places in Milan.
What do you like most about Milan?
It’s a city where tradition supports innovation and where even the most visionary projects can become reality. This is why I love Milan. It embodies vision, hard work, collaboration, administrative consistency and large private enterprises. A mix of utopian socialism, liberal spirit and the pragmatic realism of a good conservative.
What do you think international visitors should know about Milan?
That it’s a city of art, not just fashion and design. A city with a density of masterpieces that rivals Rome, Florence and Venice. Within a few hundred metres you’ll fnd Caravaggio, Michelangelo, Raphael, Leonardo Da Vinci, Mantegna, Piero della Francesca, Pollaiolo, and then Canova, Boccioni, Morandi, Modigliani, De Chirico...
You’re also a passionate lover of poetry and theatre. What’s your favourite theatre in Milan?
As a playwright, I’ve written a number of plays and I’m a passionate theatregoer. I appreciate it as a realm of authentic expression, and I have a particular fondness for the Piccolo Teatro.
What’s your favourite Milanese dish, and where would you suggest we eat it?
The ‘rustin negàa’ at Al Matarel - a traditional baked cutlet with potatoes. It’s served at this historic trattoria in the old city. I was a regular there, along with many other journalists. Thanks to Marco, the owner, who sadly passed away, it became a family-like meeting place where, despite the different political affliations of the various publications we represented, we would happily gather around the table.
Quello che vorrebbe entrasse nella collezione del museo? Sognando, mi piacerebbe La città che sale di Umberto Boccioni che è al Moma di New York, un quadro epocale di cui noi, purtroppo, abbiamo solo il bozzetto preparatorio.
A dicembre è prevista l’apertura di Palazzo Citterio. Cosa ci aspetta?
Completeremo dopo cinquanta anni il progetto della Grande Brera, cioè daremo rappresentazione defnitiva di un complesso come quello di Brera che conta una decina di istituzioni storiche ed è un unicum nel mondo. A Palazzo Citterio saranno esposte le stupende collezioni Jesi e Vitali. La cosa più sorprendente, capolavori del Novecento a parte, sarà il giardino (già aperto questa estate con una serie di appuntamenti, ndr) che, collegato con l’Orto Botanico, diventerà uno dei luoghi più straordinari di Milano.
Cosa ama di più di Milano?
È una città in cui la tradizione sostiene l’innovazione e i progetti, anche i più visionari, possono davvero essere realizzati. La amo per questo. Milano è visione, lavoro, collaborazione, continuità amministrativa, grandi imprese private. Un misto di socialismo utopico, spirito liberale, realismo da buon conservatore.
Cosa pensa che i visitatori internazionali dovrebbero sapere di Milano?
Che è una città dell’arte, non solo della moda e del design. Una città con una densità di capolavori che non teme confronti con Roma, Firenze, Venezia. In poche centinaia di metri, Caravaggio, Michelangelo, Raffaello, Leonardo Da Vinci, Mantegna, Piero della Francesca, Pollaiolo, e poi Canova, Boccioni, Morandi, Modigliani, De Chirico… Lei è anche un grande appassionato di poesia e teatro. Il suo teatro preferito a Milano?
Ho scritto come drammaturgo una serie di spettacoli di prosa e sono uno spettatore assiduo del teatro. Lo amo come luogo della parola veritativa e sono molto affezionato al Piccolo Teatro.
Milano in un piatto e dove gustarlo.
Il ‘rustin negàa’, la vecchia cotoletta al forno con patate, di Al Matarel. Una trattoria storica della vecchia Milano, di cui ero ospite assiduo, come molti altri giornalisti. Grazie a Marco, proprietario purtroppo scomparso, era diventata una sorta di famiglia che nonostante le diversità politica delle varie testate che rappresentavamo si riuniva felicemente a tavola.
VELASCA TOWER
An icon that many of my artist friends, such as Alessandro Busci, have portrayed countless times for its rationalist-brutalist oddness.
MARCHESI 1824
A café that became a regular haunt when I was a student at the Catholic University and remains a favourite place of mine to this day.
AL MATAREL
A historic trattoria in the old city. I was a regular there, along with many other journalists. Their ‘rustin negà’, the old baked cutlet with potatoes, is not to be missed.
My favorite places
2
I haven’t watched television for at least twenty years, but I cherish the theatre as a realm of authentic expression. I have a particular fondness for the Piccolo Teatro.
BRERA A historic district that has been one of the centres of Italian culture for fve hundred years. It’s the part of Milan that really makes me feel at home.
TRUE LOVE
Pablo Atchugarry in his atelier
The Evolution of Dream exhibition, 2019 - Pietrasanta
FORTE DEI MARMI ITINERARY
Pablo Atchugarry’s story is intertwined with that of Italy in the late 97 s. Born in Montevideo, Uruguay in 954, his parents, Maria Cristina Bonomi and Pedro Atchugarry - both keen art lovers - spotted their son’s talents and encouraged him from an early age to express himself in drawing and painting. In 97 , Atchugarry held his frst solo show of drawings and paintings at the SUBTE Exhibition Centre in Montevideo. This was followed by several more exhibitions between 974 and 976, and numerous trips to Europe. 978 saw his frst solo show of paintings at the Visconti gallery in Lecco. In the same year, Atchugarry exhibited at La Nuova Sfera in Milan La Colonna in Como. In 979 he achieved his dream: a solo show in Paris, at the Maison de l’Amerique Latine. During his stay in Paris he made the preparatory sketches for La Lumière, his frst marble sculpture, for which he moved to Carrara. His encounter with marble and the quarries would enthral him permanently, and allowed him to discover the material that would accompany him for the rest of his life: “It was like fnding true love: In the 45 years since, Atchugarry has returned to Carrara countless times to personally choose the monumental blocks of marble he uses for his works. In 98 he decided to settle in Lecco and, after a lengthy stay in Carrara, he found at the Il Polvaccio quarry the , kilo block he would use for La Piedad, a profoundly personal sculpture that refects the artist’s admiration for Michelangelo and brought him worldwide fame. For Pablo, Versilia is freedom: sunsets, the sea, cycling, shady roads…. But this area also has great professional signifcance for him: four years ago he held a major solo show in Pietrasanta, in the church of Sant’ Agostino and Piazza del Duomo. He has also exhibited in Forte dei Marmi and Viareggio, organised by the Contini Gallery representing him.
PABLO ATCHUGARRY
BORN IN URUGUAY IN 1954. WORLD-FAMOUS SCULPTOR BEGAN WORKING WITH MARBLE IN CARRARA
La storia di Pablo Atchugarry s’intreccia con l’Italia alla fne degli anni ’7 . Nato a Montevideo nel 954, i suoi genitori, Maria Cristina Bonomi e Pedro Atchugarry, entrambi grandi appassionati d’arte, percepiscono le attitudini del fglio e lo incoraggiano fn dall’infanzia a esprimersi attraverso il disegno e la pittura. Nel 97 , Atchugarry tiene la sua prima mostra personale di disegni e dipinti al Centro de Exposiciones SUBTE di Montevideo. Seguiranno tra il 974 e il 976 diverse mostre e molti viaggi in Europa. Nel 978 tiene la sua prima mostra personale di pittura a Lecco, presso la Galleria Visconti. Lo stesso anno, Atchugarry espone alla Galleria La Nuova Sfera, a Milano, e alla Galleria La Colonna, a Como. Nel 979 riesce a concretizzare un sogno: quello della sua prima mostra personale a Parigi, alla Maison de l’Amerique latine. Durante il soggiorno parigino realizza il disegno preparatorio per La Lumière, la sua prima scultura in marmo, per la cui realizzazione si trasferisce a Carrara. L’incontro con il marmo e le cave lo abbaglierà per sempre, e gli farà scoprire la materia che lo accompagnerà per tutta la vita: “E stato come trovare il vero amore”. In questi 45 anni Atchugarry è tornato innumerevoli volte a Carrara per selezionare personalmente i monumentali blocchi di marmo che compongono le sue opere. Nel 98 decide di stabilirsi nella città di Lecco e, dopo un lungo soggiorno a Carrara, trova nella cava Il Polvaccio il blocco di dodicimila chili in cui scolpirà l’opera La Pietà, scultura profondamente personale che richiama la sua ammirazione per Michelangelo e che lo reso celebre in tutto il mondo. Per Pablo Versilia è libertà: i tramonti, il mare, le biciclette, le stradine ombrose… Ma questa terra signifcato molto anche professionalmente per lui: 4 anni fa ha fatto una importante personale a Pietrasanta nella chiesa di Sant’ Agostino e in piazza del Duomo. Poi ha esposto a Forte dei Marmi e a Viareggio organizzate dalla Galleria Contini che lo rappresenta
MICHELANGELO’S QUARRY
The place nearest my heart is Il Polvaccio, the quarry used by Michelangelo, partly because of its history, but also for its powerful and fascinating appearance. I often return here to choose marble for my sculptures.
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THE PROMENADE AT FORTE
My favorite places
CHURCH OF PIETRASANTASANT’AGOSTINO,
This and the Tonfano Pier were two other sites for the artist’s major 9 exhibition.
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Beautiful early in the morning when the streets are empty and the sea seems to meet the mountains. THE APUAN ALPS A magnifcent crown that forms the backdrop for this strip of land.
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PIAZZA
DUOMO, PIETRASANTA
The heart of the 9 exhibition The Evolution of a Dream, which placed monumental works in the historic centre of Pietrasanta.
Il Fiore, Pablo Atchugarry Bagno Alpemare
4.
1. Forte dei Marmi promenade
2. Polvaccio’s Quarry
3. Santa Agostino Cloister and Churvh
Searching the Future, The Evolution of Dream exhibition Tonfano Jetty
5. Nina bookshop, Pietrasanta
Bar Michelangelo
This bar on the main square of ‘Little Athens’ has a history that goes back almost 8 years. Here, in the shade of huge white parasols, you can enjoy an excellent breakfast, drop in for a coffee, lunch on traditional Versilia specialities or choose a quick snack.
Piazza Duomo 23, Pietrasanta
InCarne
Taste and culture
dei grandi ombrelli bianchi, si può gustare una otti ma colazione, fermarsi per un caffè o per un pranzo veloce con piatti della tradizione versiliese o spuntini veloci.
Piazza Duomo 23, Pietrasanta
Originally a meeting place for local workers and quarrymen, today it’s a modern venue serving Pietrasanta’s most authentic meat and wine. Adjoining the restaurant is the shop, where the expert butcher debones, cuts, trims and arranges meat dishes to be eaten raw, and chooses Fiorentina steaks on the bone and hamburgers for the grill.
Via Sauro 2, Pietrasanta
Vintage Bar Pietrasanta
Also on Piazza del Duomo, this bar is perfect for aperitifs and after-dinner drinks. A place to meet before going to dinner in one of the surrounding streets in this town in the Apuan Alps, and returning later to chat into the night.
Piazza Giosu è Carducci
Nina bookshop
The Nina bookshop opened on 5 April 8 in Via Garibaldi in Pietrasanta, under the auspices of two guardian angels, writers Giampaolo Simi and Fabio Genovesi. It rapidly gained a reputation for its children’s section and encounters with writers. In 4 it moved to its current home at Via Mazzini 54, along with Nicoletta Dati’s antiques centre.
The Restaurant at Bagno Alpemare
Utterly genuine cooking, spontaneous and unexpected, traditional and experimental, thanks to unusual flavour combinations that are refined and creative. With the added appeal of dining on the beach…
Viale Italico 79, Forte dei Marmi
InCarne
Locale storico dove si trovavano cavatori e operai di zona, trasformato in una location moderna, in mezzo alla carne e al vino nella Pietrasanta più verace. Annessa al ristorante, la macelleria dove il macellaio professionista disossa, taglia, rifla e compone piatti di carne da consumare cruda o seleziona bistecche alla forentina costate e hamburger da cuocere alla brace.
Via Sauro 2, Pietrasanta
Vintage Bar Pietrasanta
Sempre affacciato sulla piazza del Duomo. E perfetto per l’aperitivo e per un drink dopo cena. Qui ci si incontra prima di andare a cena nelle stradine circostanti del piccolo borgo delle Apuane e si torna per chiacchierare fno a notte.
Piazza Giosuè Carducci
Libreria Nina
Nina nasce il 5 aprile 8 nella sede di via Garibaldi a Pietrasanta, sotto il segno di due angeli custodi, Giampaolo Simi e Fabio Genovesi.
Fin da subito una grande attenzione allo spazio bambini e agli incontri con i lettori. Il trasferimento nel grande ex cinema di via Mazzini 54 è del 4, dove attualmente si trova insieme assieme all’Antiquariato di Nicoletta Dati.
Il Ristorante del Bagno Alpemare
Una cucina assolutamente genuina, spontanea, semplice ma non scontata, tradizionale e sperimentale, fatta di accostamenti particolari, raffnati e ricchi di creatività. Con la bellezza di essere sulla sabbia…
Viale Italico 79, Forte dei Marmi
Manners Sisters, a portrait by Phoebe Dickinson (ph. Phoebe Dickinson)
THE ALLURE OF THE CLASSIC
PHOEBE DICKINSON, THE ENGLISH FIGURATIVE ARTIST REVIVING CLASSIC PORTRAITURE BY SHOWCASING INFORMAL MOMENTS WITHIN GRAND SETTINGS
PHOEBE DICKINSON, L’ARTISTA FIGURATIVA INGLESE CHE FA RIVIVERE LA RITRATTISTICA CLASSICA MOSTRANDO MOMENTI INFORMALI IN AMBIENTI GRANDIOSI text Slim Greige
1. Details of the spectacular Italian garden at Villa Cetinale, one of Phoebe Dickinson’s en plein workshops
2. Villa San Michele
3. Rose a portrait of Rose Marchioness of Cholmondeley by Phoebe Dickinson
4. A view of Piazza Santo Spirito by night from above (ph. Dario Garofalo)
5. The Oltrarno skyline over the Arno river at sunset
6. The Torrigiani Garden
FIRENZE ITINERARY
Phoebe Dickinson is a highly esteemed English artist known for her classical portraits, landscapes and still life paintings. She has received international recognitions and awards from prestigious institutions such as the American Society of Portraiture, the Royal Society of Portrait Painter and the National Portrait Gallery in London. Her work is displayed in stately homes and private collections, including that of Mrs. Frick and her exhibitions are regularly featured in Tatler, House & Garden, Cabana magazine and The Financial Times. At our meeting in London Phoebe tells me enthusiastically about her recent stay at the extraordinary Villa Cetinale near Siena, the Tuscan home of the Earl and Countess of Durham, and her immense love for Tuscany that keeps inspiring her.
Your family has always been deeply involved in the art world. When did you decide to pursue classical paintings?
PHOEBE DICKINSON
A GLOUCESTERSHIREBASED ARTIST WITH A FLORENTINE BASED TRAINING
Growing up I was constantly surrounded by art and being told the fascinating stories behind the pictures by my art dealer father, Simon Dickinson. When I was 16 my parents whisked me off to Florence and while we were there they took me to look around the Charles H Cecil Studios, a private art atelier specialising in traditional painting and drawing. I knew from the moment I walked in to those charcoal covered studios that as soon as I left school I would be heading out to Italy with my paintbrushes. You then lived in Florence’s Belvedere area while classically trained at Charles H Cecil Studios in Borgo San Frediano. What impact did Florence have on you?
I want to say that the art and architecture in Florence had a deep impact on me and I spent my hours studiously working and learning about the great artists but I’m afraid to say that aged 19 the things that really impacted me in Florence were quite different! It was my frst taste of independence and freedom but also responsibility. I loved that Florence is a town with a real sense of community with the locals. I
Phoebe Dickinson è un artista inglese molto stimata e nota per i suoi ritratti classici, paesaggi e nature morte. Ha ricevuto riconoscimenti e premi internazionali da istituzioni prestigiose come l’American Society of Portraiture, la Royal Society of Portrait Painter e la National Portrait Gallery di Londra. Il suo lavoro è esposto in residenze maestose e collezioni private, inclusa quella della signora Frick, e le sue mostre sono regolarmente pubblicate su prestigiose riviste come Tatler, House & Garden, Cabana e sul Financial Times. Al nostro incontro a Londra, Phoebe mi racconta con entusiasmo del suo recente soggiorno presso la straordinaria Villa Cetinale vicino a Siena, la dimora toscana del Conte e della Contessa di Durham, e del suo immenso amore per la Toscana che continua a ispirarla. La sua famiglia è sempre stata profondamente coinvolta nel mondo dell’arte.
Quando ha deciso di dedicarsi alla pittura classica?
Crescendo sono stato costantemente circondata dall’arte e mio padre, Simon Dickinson, mercante d’arte, mi raccontava le storie affascinanti dietro le immagini. Quando avevo sedici anni i miei genitori mi portarono a Firenze e mentre eravamo lì abbiamo visitato i Charles H Cecil Studios, un atelier d’arte privato specializzato in pittura e disegno classico. Dal momento in cui sono entrata in quegli studi coperti di carbone ho avuto la certezza che non appena avessi fnito la scuola sarei tornata in Italia con i miei pennelli.
Ha poi vissuto nella zona del Belvedere di Firenze mentre frequentava i Charles H Cecil Studios di Borgo San Frediano. Che impatto ha avuto Firenze su di lei?
Vorrei dire che l’arte e l’architettura a Firenze hanno avuto un profondo impatto su di me e ho trascorso le mie ore studiando e imparando a conoscere i grandi artisti, ma ahimè all’età di diciannove anni le cose che mi hanno davvero infuenzato a Firenze erano abbastanza diverse! È stato il mio primo assaggio di indipendenza e libertà, ma anche di responsabilità. Ho apprezzato il fatto che a Firenze c’è un vero senso di comunità tra
ph. Harry Cory Wright
(the British leading art dealer and Old Masters expert Si mon Dickinson) was transformed into an English country house and featured fascinating portraits, landscapes and still life at celebrated ancestral homes such as Houghton Hall, Belvoir Castle, Blenheim Palace, Daylesford House as well as the garden at Highgrove, King Charles’s private residence. Your paintings not only revive classical portraiture but also capture unguarded moments and showcase intricate details of fabrics and even rugs in architectural settings. There was a well balanced harmony between your paintings and the eclectic interior and decor. How did you achieve that?
I worked closely together with my family! The Dickinson Gallery, which is my brother Milo and father Simon Dickinson’s gallery, provided the ideal setting while my sister, the interior decorator Octavia Dickinson was in charge of decorating the gallery with bespoke furniture covered in her collection of beautiful fabrics. It was such fun doing it all together ! My father and brother are bringing Dickinson Gallery to the Florence Biennale at Palazzo Corsini in late September, it will be another opportunity for me to visit Florence and support them.
Three things that you enjoy doing in Florence?
I love going to the market that comes to Piazza Santo Spirito on the second Sunday of each month. And I like the food of Trattoria Carmine near my old art school and, as a really special treat, Villa San Michele for cocktails and dinner on the terrace overlooking Florence.
What’s on your wish list for when you visit Florence next? A private tour of the Torrigiani gardens and lunch at their restaurant, Serre Torrigiani. How would you describe your Florence?
For me Florence is a magical city where I feel free. I love walking through the piazzas at night when the streets are more empty, gazing up at some of the worlds most beautiful architecture and sculpture.
la sua gente. Ho anche imparato molto sul cibo e sull’aperitivo, e tutto questo oggi mi manca moltissimo in Inghilterra! Ed è stato sempre a Firenze che ho incontrato Ann Whiteridge e Scott Pohlschmidt, i fondatori della London Fine Arts School, una brillante scuola d’arte dove ho trascorso molti giorni felici al mio ritorno in Inghilterra.
Nella sua ultima mostra personale Great Houses and Gardens of England, la galleria Dickinson di Londra, fondata da suo padre (il noto mercante d’arte britannico ed esperto di grandi maestri, Simon Dickinson) è stata trasformata in una casa di campagna inglese e presentava ritratti affascinanti, paesaggi e nature morte in celebri dimore ancestrali come Houghton Hall, il castello di Belvoir, il palazzo di Blenheim, la casa di Daylesford e il giardino di Highgrove, residenza privata di re Carlo. I suoi dipinti non solo fanno rivivere la ritrattistica classica, ma catturano anche momenti incustoditi e mostrano intricati dettagli di tessuti e persino tappeti in contesti architettonici. C’era un’armonia ben bilanciata tra i suoi dipinti e gli interni e l’arredamento eclettico. Come le è riuscito?
Ho lavorato a stretto contatto con la mia famiglia! La Dickinson Gallery, che appartiene a mio fratello Milo e a mio padre Simon, ha fornito l’ambientazione ideale, mentre mia sorella, la decoratrice Octavia Dickinson, ha decorato la galleria con mobili su misura e con la sua collezione di bellissimi tessuti. È stato così divertente farlo tutti insieme! Mio padre e mio fratello porteranno la Dickinson Gallery alla Biennale di Firenze a Palazzo Corsini a fne settembre e sarà un’altra occasione per me di visitare Firenze.
Tre cose che ama fare a Firenze?
Mi piace andare al mercato che si tiene in piazza Santo Spirito la seconda domenica di ogni mese. Amo la cucina della Trattoria Carmine, vicino alla mia vecchia scuola d’arte e passare una serata speciale a Villa San Michele a Fiesole per cocktail o una cena sulla terrazza con vista su Firenze.
Cosa c’è nella lista dei desideri che tiene in serbo per la prossima volta che tornerà a Firenze?
Un tour privato dei giardini Torrigiani e poi il pranzo presso il loro ristorante alle Serre Torrigiani. Come descriverebbe la sua Firenze?
Per me Firenze è una città magica dove mi sento libera. Adoro passeggiare per le piazze di notte, quando le strade sono più vuote, ammirando alcune delle architetture e delle sculture più belle del mondo.
My favorite places
BASILICA OF SAN MINIATO AL MONTE
A favorite thing is to walk up to San Miniato to hear the monks singing their Gregorian chant in the evening, followed by a quick walk in the cemetery behind and then watching the sun go down over Florence from Piazza Michelangelo.
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PALAZZO VECCHIO
There is a rough carving on the wall of the Palazzo Vecchio, which was said to have been done quickly by Michelangelo. I love going to see it.
PITTI PALACE AND BOBOLI GARDENS
I love going to the Boboli gardens and Costa San Giorgio where I lived, near Forte Belvedere, and then visiting the Pitti Palace and and seeing the John Singer Sargent (the Florence born leading American portraitist of his generation) painting by Ambrogio Raffaele Raffaele.
When I went out to Florence at the age of 16, my father took me to the Capponi Chapel in Santa Felicita to point out the wonderful example of a mannerist painting by Pontormo. It became a bit of a family tradition to pop in there whenever we were together.
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PAZZI CHAPEL
I love to visit the Pazzi Chapel at Santa Croce and then afterwards go to the Scuola del Cuoio, the leather school and shop behind Santa Croce at 5r Via San Giuseppe.
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GALLERIA ROMANELLI
In Borgo San Frediano 70 it is a wonderful gallery space owned by my good friends the Romanelli family. It is flled with sculptures from foor to ceiling and not only is it exciting to see, but I have also bought many things from there over the years. It’s a great way to start a sculpture collection.
MAXXI, National Museum of Arts of the 21st century
THIS IS MY ROME
IN THE COMPANY OF ALESSANDRO GIULI, PRESIDENT OF MAXXI, TO DISCOVER SPECIAL PLACES AND UNUSUAL DESTINATIONS IN THE CAPITAL IN COMPAGNIA DI ALESSANDRO GIULI, PRESIDENTE DEL MAXXI, ALLA SCOPERTA DELLA CAPITALE FRA LUOGHI SPECIALI E RARE DESTINAZIONI text Virginia Zullo
Two details of Maxxi 5. Torre delle Milizie, the ‘military tower’ is located between Trajan’s Market in the Imperial fora
1. Church of Santa Prisca
2. The garden of Il Mediterraneo restaurat at Maxxi museum
3. 4.
With a degree in philosophy and a background in journalism, Alessandro Giuli has worked with Giuliano Ferrara, who recruited him in three minutes fat, following the question “Are you a supporter of Berlusconi?” and his prompt answer, “No”. A skilled journalist and farsighted analyst of our age, since 2022 Giuli has been at the helm of the MAXXI, one of Rome’s most prestigious cultural institutions. Giuli has a passion for Ancient Rome and unparalleled knowledge of Paganism; he recently published the book Gramsci è vivo, whose thesis on the need for dialogue in all civil and political progress rests on a precise analysis of the great Italian philosophy of Antonio Gramsci, Guido Calogero and Giovanni Gentile, making his account partly a tribute to philosophy, his frst love.
What was your experience of Rome as a journalist?
My frst experience was as an aspiring philosopher, an errand boy in the news agency of Giorgio Dell’Arti, who was an extremely strict and fair teacher.
ALESSANDRO
GIULI PRESIDENT OF MAXXI, THE NATIONAL MUSEUM OF ART OF THE 21ST CENTURY
And later as a pupil of Giuliano Ferrara, who wanted to get me into the circles of political power as a parliamentary sketch writer; and at the same time as a fâneur in Trastevere (the Foglio offces at the time were in trans Tiberim Rome, on the other side of the Tiber) and a fellow participant in extraordinary intellectual digressions following in the footsteps of Pietrangelo Buttafuoco and Giuseppe Sottile: the Sicilian crème de la crème in the Eternal City. Tell us about your passion for Ancient Rome
It’s a family legacy, more than anything. For generations my family has handed down a passionate pride in its links with the world of Ancient Rome, but also ancient Italica and Greece. My paternal great grandfather wanted to call his only son Julius Caesar Augustus. In my mother’s family there’s Lombard blood. My parents continued the tradition by encouraging me to travel or explore my surroundings, i.e. Rome; the rest I’ve done more or less on my own.
Alessandro Giuli, formazione flosofca, giornalista, pupillo di Giuliano Ferrara che lo assunse in tre minuti dopo la domanda: “Ma tu sei berlusconiano?” e una tempestiva risposta: “No”. Giuli, da raffnato giornalista e lungimirante analista della storia dei nostri tempi, occupa dal 2022 il ruolo di Presidente del MAXXI, una delle più prestigiose istituzioni culturali della capitale romana. Roma antica è la grande passione di Giuli conoscitore come pochi del paganesimo, ha da poco scritto il libro Gramsci è vivo, la cui tesi sulla necessità del dialogo per ogni progresso civile e politico muove l’analisi puntuale della grande flosofa italiana da Antonio Gramsci, Guido Calogero e Giovanni Gentile, dimostrazione di come questo saggio sia anche un tributo alla flosofa, suo primo amore.
Come ha vissuto Roma da giornalista?
L’ho vissuta prima come aspirante flosofo tumulato, quale ragazzo di bottega, nell’agenzia giornalistica di Giorgio Dell’Arti, maestro di scrittura severissimo e giusto. Poi come allievo di Giuliano Ferrara, che mi ha voluto annidare nei Palazzi del potere politico per raccontarli come cronista della Stampa parlamentare; e al tempo stesso come fâneur trasteverino (la redazione del Foglio all’epoca era nella Roma trans Tiberim) e come coprotagonista di mirabili scorribande intellettuali sulla scia di Pietrangelo Buttafuoco e di Giuseppe Sottile: la crema siciliana dell’Urbe eterna. Ci parli della sua passione per la Roma antica?
Retaggio familiare, anzitutto. In casa ci tramandiamo da generazioni un orgoglio appassionato per il legame con il mondo romano antico, ma anche italico e greco. Il bisnonno paterno volle chiamare il suo unico fglio Giulio Cesare Augusto. Nel ramo materno è scorso sangue longobardo. I miei genitori hanno accolto la tradizione facendomi viaggiare o marciare sul posto, cioè a Roma, il resto l’ho realizzato più o meno da solo.
ROMA ITINERARY
ph. Fucilla Musa
Can you tell us something about new projects in which MAXXI interacts with the city?
The MAXXI, the National Museum of XXI Century Arts, acts as an open door on the world. The municipal government Roma Capitale will soon become part of the family, in terms of governance and urban regeneration, as well as shared programming with our sister museums. At last the contemporary trident of Flaminio will dialogue with the antiquity that leads from Piazza del Popolo to the origins of Rome; it will be a great venture for the city, the country and the world.
As a simple onlooker, what’s your relationship with contemporary art?
It’s one of constant amazement. As the president of the MAXXI I’m aware of my institutional duty and the social value of the Foundation I represent; as a simple onlooker I remain a husband and father who’s in love with the idea of sharing with my tribe the culture of beauty and the pleasure of intelligence that fnd their expression in creativity.
For TV you invented Vitalia…
Vitalia is a format that I wrote, directed and presented for Rai with the aim of explaining how and why there are still ancient rituals and myths behind our popular celebrations, rooted in the traditions of the Italic peoples.
Which is your favourite bookshop in Rome?
Aseq, a stone’s throw from Palazzo Madama: it’s a rare and delicate gem, of huge value for anyone interested in the spiritual sciences.
A favourite place in the capital?
The home of my friend Fabiano Forti Bernini, a descendent of the maestro; it’s an exceptional haven and only accessible to a lucky few. And there’s a specifc spot at Villa Sciarra on the Janiculum, where an obscure Syriac priest from the late antiquity still lies petrifed in a mysterious grotto. But I can’t reveal the location, it has to be discovered with feeling and intelligence…
Your book Gramsci è vivo has recently been published by Rizzoli; to what extent does Gramsci have new relevance today?
These days the radical views of Gramsci the communist have been passed down and historicised by material scientists. He remains a vivid fgure as a testimony of freedom trampled by totalitarianism; and the same goes for his lesson on the hegemonic centrality of culture and education in the political battleground. But to be honest, secular Italian socialism, reformist and liberal, which runs from Leone Caetani and Giacomo Matteotti to Bettino Craxi and the unfulflled social right, is even more relevant today; urgent, even.
Dei nuovi progetti di interazione tra il MAXXI e la città ci anticipa qualcosa?
Il MAXXI, il museo nazionale delle Arti contemporanee, è stanziato a Roma come una porta aperta sul mondo. Roma Capitale, fatto naturale, entrerà presto in famiglia, nella governance e nei progetti di rigenerazione urbana così come nella programmazione condivisa con le altre realtà museali consorelle. Il tridente contemporaneo del Flaminio fnalmente dialogherà con quello antico che da Piazza del Popolo conduce alle origini di Roma, sarà una grande impresa cittadina, nazionale e globale. Da semplice fruitore, qual è il suo rapporto con l’arte contemporanea?
È un rapporto di continua stupefazione. Come Presidente del MAXXI avverto il mio dovere istituzionale e il valore sociale della Fondazione che rappresento; come semplice fruitore sono rimasto un padre e un marito innamorato dell’idea di condividere con la mia tribù il culto per la bellezza e il piacere dell’intelligenza che si dispiegano nella creatività.
Per la televisione ha inventato, Vitalia… Vitalia è un format che ho scritto, diretto e condotto per la Rai con l’obiettivo di raccontare come e perché dietro alle feste popolari contemporanee palpitano ancora riti e miti antichissimi radicati nelle tradizioni delle genti italiche.
La sua libreria preferita in città?
Aseq, a due passi da Palazzo Madama: un gioiello raro, delicato e preziosissimo per ogni cultore delle scienze spirituali.
Un luogo del cuore nella Capitale?
La dimora dell’amico Fabiano Forti Bernini, discendente d’arte, un rifugio d’eccezione accessibile soltanto a pochi fortunati.
E un luogo preciso di Villa Sciarra al Gianicolo, laddove un oscuro sacerdote siriaco di età tardoantica giace ancora pietrifcato in una grotta misteriosa. Ma quel posto non è svelabile, bisogna scovarlo con l’intelligenza del cuore… È appena uscito il suo libro dal titolo Gramsci è vivo per l’editore Rizzoli, in che senso oggi vi è un’attualità di Gramsci?
Le idee rivoluzionarie del Gramsci comunista sono ormai trapassate e storicizzate con dovizia dagli scienziati della materia.
La sua fgura è ancora vivida come testimonianza di libertà conculcata dal totalitarismo; lo stesso vale per la sua lezione sulla centralità egemonica della cultura e dell’istruzione nella contesa delle idee politiche. Ma a dirla tutta il socialismo laico e tricolore, riformista e liberale, che da Leone Caetani e Giacomo Matteotti giunge fno a Bettino Craxi e all’incompiuta destra sociale, è ancora più attuale. Urgente perfno.
TORRE DELLE MILIZIE
1
From whose vertiginous top Benedetto Caetani, aka Pope Boniface VIII, observed Rome with his magical Caesaropapist arrogance.
3
My favorite places
ASEQ BOOKSHOP
A place of the heart…and the soul, a stone’s throw from Palazzo Madama, is a rare and precious gem for anyone interested in the spiritual sciences.
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PALAZZO RONDININI
The courtyard of the palace in Via del Corso, formerly the Circolo degli Scacchi gentlemen’s club, contains the only bas-relief (of the Antonine period) depicting Aesculapius’ snake arriving on Tiber Island.
5 MITHREAUM OF SANTA PRISCA
4
FAVORITE RESTAURANTS
The Mediterraneo, the MAXXI restaurant, for obvious and proven reasons. Also Checco il Carrettiere and Ai Spaghettari in Trastevere, long-established culinary destinations serving an abundance of fried dishes, meat and fsh, where I get together with my si- blings.And most of all Ripa 12, where I take my wife Valeria for romantic dinners.
The homonymous church on the Aventine is the site of the only remaining statue of Saturn, the god of the Golden Age, who watches over our destiny.
The spectacular view of Mount Vesuvius and the Bay of Naples from the privileged location of Hotel Caesar Augustus in Anacapri
SECOND STAR TO THE RIGHT...
MARCO BALSAMO’S CAPRI IS A BIT LIKE THE NEVERLAND OF THE FAMOUS ITALIAN SONG. LET’S DISCOVER IT TOGETHER LA CAPRI DI MARCO BALSAMO È UN PO’ COME ‘L’ISOLA CHE NON C’È’ DELLA FAMOSA CANZONE.
SCOPRIAMOLA INSIEME
text Teresa Favi
The clock tower one of the symbols of Capri overlooking the many café bars in the iconic Piazzetta (ph. Davide Esposito)
“My Capri is the island of my youth, the one I experienced as a boy and which had a very important role for me as I was growing up. Capri was the place of my frst times sleeping away from home, as a guest of my friends; an island where we could wander around without danger, a safe haven for our families. Marco Balsamo is an artistic director and creative producer who with Nuovo Teatro has created highly successful shows such as the two stage adaptations signed by Ferzan Ozpetek: Mine Vaganti and Magnifca Presenza, Giocando con Orlando with Stefano Accorsi, Penso che un sogno così with Giuseppe Fiorello, La vie d’Artiste by Jerome Savary, Questi Fantasmi with Silvio Orlando, Art directed by Roberto Andò and starring Alessandro Haber, Alessio Boni and Gigio Alberti, Se non ci sono altre domande by Paolo Virzì, just to mention a few of his many projects. In life, he is also the husband of Fabrizia Pompilio, who runs the historic Ambra Jovinelli Theatre in Rome with great success. A Neapolitan, born into a family of theatre producers, he is known in the milieu for his focus on predominantly contemporary artistic design, extending his activity as a producer beyond theatre and into television and cinema, creating synergies and projects that have brought crowds back to the theatre. What is the most beautiful memory you associate with this place?
MARCO BALSAMO
ARTISTIC DIRECTOR AND CREATIVE
PRODUCER BEYOND THEATRE, TELEVISION AND CINEMA
“La mia Capri è l’isola della mia giovinezza, quella che ho vissuto da ragazzino e che ha segnato la mia crescita. Capri è stato il posto delle mie prime volte fuori casa, ospite dei miei amici; un’isola dove si poteva andare in giro senza pericoli, un porto sicuro per le nostre famiglie”. Chi parla è Marco Balsamo, Direttore Artistico e produttore creativo che con Nuovo Teatro ha dato vita a spettacoli di grande successo come i due adattamenti teatrali frmati dallo stesso Ferzan Ozpetek: Mine Vaganti e Magnifca Presenza, Giocando con Orlando con Stefano Accorsi, Penso che un sogno così con Giuseppe Fiorello, La vie d’Artiste di Jerome Savary, Questi Fantasmi con Silvio Orlando, Art per la regia di Roberto Andò e con Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti , Se non ci sono altre domande di Paolo Virzì, solo per citare alcuni dei suoi tanti progetti. Nella vita è anche marito di Fabrizia Pompilio, che a Roma dirige con grande successo lo storico Teatro Ambra Jovinelli. Napoletano, fglio d’arte, nell’ambiente è conosciuto per il suo sguardo rivolto a una progettazione artistica prevalentemente contemporanea, ampliando l’attività produttiva, oltre all’ambito teatrale di origine, a quello televisivo e cinematografco creando sinergie e progetti che hanno riportato folle a teatro.
Il ricordo più bello legato a Capri che conservi?
I remember it being an island still bustling with life among the locals. Everyone knew each other,everyone was friends and and we guys who came from Naples were also friends with the guys from the island.
Do you have an anecdote about Capri that evokes your deep sense of belonging to the island?
When Fabrizia and I got married, we decided to spend our wedding night in Capri. We slept at the Caesar Augustus in Anacapri, and everything was great because everywhere we went - restaurants, cafés, pastry shops, bars - they asked us:
Ricordo che era un’isola ancora molto vissuta dai capresi. Tutti si conoscevano, tutti erano amici e anche noi ragazzi che venivamo da Napoli eravamo amici dei ragazzi dell’isola. L’aneddoto legato a Capri, che ti rimanda alla piena sensazione di appartenerle?
Quando io e Fabrizia ci siamo sposati, decidemmo di trascorrere a Capri la nostra prima notte di nozze. Dormivamo al Caesar Augustus di Anacapri, e fu tutto bellissimo perché ovunque andassimo - ristoranti, caffè, pasticcerie, bar - ci chiedevano: “Ma voi siete Marco e Fabrizia?” e quando noi stupiti annuivamo, ci rispondevano: “Allora siete ospiti”. Questo succedeva perché i nostri amici ci monitoravano
CAPRI ITINERARY
FARAGLIONI
I know it’s rather obvious, but the most beautiful view, the most precious corner, is in front of the Faraglioni. The absolute best for me is being in the harbour at sunset, in front of the Faraglioni.
PAOLINO
For a special dinner in Capri I like to go to Paolino’s, a beautiful place among all those lemon trees.
My favorite places
CONCETTINA TRE SANTI
This is my favorite pizza in Naples, and it is also coming to Capri. I like their tasting menu of seven pizzas and two wines...They have a wellstocked cellar. In the past I used to love Oliver Glowig’s eliche (a type of pasta, ed.) with cheese, pepper and sea urchin.
The peaceful and relaxing view of a sailboat passing just below the Faraglioni rocks
1. Alessio Boni in Iliade. Il gioco degli dèi theatrical production by Nuovo Teatro, 2. Marco Balsamo, Stefano Accorsi, Marco Baliani on the set of Giocando con Orlando
3. 4. Mine Vaganti and Magnifica Presenza, the two stage adaptations signed and directed by Ferzan Ozpetek 5. Giuseppe Fiorello in Penso che un sogno così the theater plays inspired by the popular Italian singer Domenico Modugno
“Are you Marco and Fabrizia?” and when we nodded in astonishment, they answered: “Then you are our guests.” Our friends made arrangements before we arrived with the managers and owners. They wanted this to be an unforgettable day for us, they wanted us to feel good.
Which renowned theatre and flm personalities come to mind when you think of those who frequent the island?
I remember Christian De Sica, Edwige Fenech, Mariah Carey and Luis Miguel, who were often seen around the island in the years when I was in my late teens.
I remember in particular a great Bohemian set designer, Josef Svoboda, who received the Capri Prize. When I asked him for an autograph, he wrote in his dedication that “in Capri, the real surpasses the fantasy.” On hearing those words, I understood for the frst time what it means to be or not to be accustomed to beauty.
And among the inhabitants of Capri?
Certainly Achille and Brunella Davanzo, special lifelong friends, who love the island like few others. A short time ago, however, I met a special guy from Torre del Greco, whose life could be the subject of a movie, Amedeo Scognamiglio who, together with his friend Roberto Faraone Mennella, who died prematurely, made Capri their personal success by founding a high-level jewellery brand.
What do you think is the spirit of Capri?
When I’m in Capri, I like to go to the port early in the morning. There, at dawn, you feel great peace and happiness. I think this is what Capri is, a place of peace and happiness. A place of the heart.
Finally, let’s talk about work. What are the most interesting projects for this summer and in the pipeline for the next theatre season?
For some years now, I have chosen not to work during the summer, but then there are always exceptions... Like recently, we’ve had the opportunity of staging the Iliad with Alessio Boni for three days in a row in the beautiful setting of Villa Adriana in Tivoli, near Rome. In the upcoming theatre season, we will resume touring shows in the biggest Italian theatres, for instance Perfetti sconosciuti by Paolo Genovese, Magnifca Presenza by Ozpetek, Chi è io? with Francesco Pannofno and the Iliad. It makes me happy to be able to continue to create new projects and get to know new realities and great artists while also being able to involve younger people who are entering this world.
in gran segreto e via via si accordavano prima che arrivassimo con i gestori e i proprietari. Volevano che quello fosse per noi un giorno indimenticabile, che stessimo bene. E lo è stato.
Chi ti viene in mente tra i grandi personaggi del teatro e del cinema frequentatori dell’isola?
Ricordo Christian De Sica, Edwige Fenech, Mariah Carey e Luis Miguel che negli anni in cui ero diciottenne si vedevano spesso in giro per l’isola. In particolare, mi ricordo di un grande scenografo boemo, Josef Svoboda che, ritirando il Premio Capri, alla mia richiesta dell’autografo, nella dedica mi scrisse che “a Capri il vero supera la fantasia”. Su quelle parole, compresi per la prima volta che cosa signifca essere, o non essere, abituati alla bellezza.
E tra gli abitanti di Capri, invece?
Sicuramente Achille e Brunella Davanzo amici speciali di una vita, innamorati dell’isola come poche altre persone. Poco tempo fa invece ho conosciuto un ragazzo speciale di Torre del Greco, con una storia da flm, Amedeo Scognamiglio, che insieme al suo compagno Roberto Faraone Mennella, prematuramente scomparso, hanno fatto di Capri il loro successo personale fondando un brand di alta gioielleria Faraone Mennella.
Qual è lo spirito di Capri secondo te?
Quando sono a Capri, mi piace andare al porto la mattina presto. Lì, all’alba, si avverte una grande pace e serenità. Penso che Capri sia questo, un posto di pace e serenità. Un luogo dell’anima.
Parliamo infne di lavoro, quali sono i progetti più interessanti per questa estate e in cantiere per la prossima stagione teatrale?
Da alcuni anni ho scelto di non lavorare durante l’estate, ma poi capitano sempre delle eccezioni… Come quella che si è presentata da poco, di portare nella bella cornice di Villa Adriana a Tivoli, vicino Roma, per tre giorni di seguito l’Iliade con Alessio Boni. Nell’ambito invece della prossima stagione teatrale riprenderemo le tourneé degli spettacoli nei più grandi teatri italiani come Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, Magnifca Presenza di Ozpetek, Chi è io? con Francesco Pannofno e la stessa Iliade. Mi rende felice l’idea di poter continuare a dar vita a nuovi progetti conoscere nuove realtà e grandi artisti potendo coinvolgere anche i più giovani che si stanno affacciando a questo mondo.
Skin’s innate power is the fountamental awareness on which is based the AWvi method, formulated and developed in Florence by a collective of world-famous enlightened minds in the field of health, beauty and wellnes
LONGEVITY EMPOWERMENT
AWVI, THE NEWEST GENERATION LINE FOR SKIN CELL RENEWAL, IS LANDING IN ITALY
AWVI LA LINEA DI ULTIMA GENERAZIONE PER LA RINASCITA CELLULARE DELLA PELLE, STA SBARCANDO ANCHE IN ITALIA
It is called ‘lifestyle medicine’ and it is the new frontier of longevity empowerment, that is, a combination of practices and healthy habits which, adopted every day with constancy and perseverance, can help us live a longer and better life.
A way of life which does not replace traditional medicine, but it does offer a powerful complementary approach to prevention
In the wake of this silent revolution, a collective of world-famous enlightened minds in the feld of health, beauty and wellness gathered to a create and promote what, up to a few years ago, we would have described as a technologically and scientifcally advanced line of luxury skincare products, but which is actually so much more.
“My passion for the promotion of a healthy and responsible lifestyle is our guiding light - the founder of AWvi, Alexander Werz, explains. We conceived a brand that provides solutions to improving the quality of life with a holistic approach to health and showing how the extraordinary newest-generation medical discoveries can support every aspect of our wellness, from healthy skin and hair to sleep quality, from physical performances to recovery, from mood to cognitive functions”.
The AWvi method, formulated and developed in Florence, Italy, is based on the awareness that it is possible to release the skin’s innate power by developing, with scientifc rigor, sustainable ingredients designed to mimic our skin’s physiological process. Test results are amazing
By way of example, it has been clinically proven that 88% of those who take a supplement made up of three strains of probiotics for 8 weeks show a signifcant reduction of wrinkles and fne lines, 100% shows an improvement of skin radiance, 96% an increase in moisturizing and 79% an improvement in skin smoothness. Welcome longevity!
La chiamano ‘lifestyle medicine’ ed è la nuova frontiera del longevity empowerment; indica quell’insieme di pratiche e abitudini sane che, adottate ogni giorno con costanza e perseveranza, possono aiutare a vivere più a lungo e meglio. Un modus vivendi che non sostituisce la medicina tradizionale ma ne è un potente complemento orientato alla prevenzione
Nel solco di questa rivoluzione silenziosa, un collettivo di menti illuminate di fama mondiale nel campo della salute, della bellezza e del benessere si è riunito per creare e diffondere quella che, fno a pochi anni fa, avremmo defnito una linea tecnologicamente e scientifcamente avanzata di prodotti di alta gamma per la cura e il benessere della pelle, ma che di fatto è molto, molto di più. “La mia passione per la promozione di uno stile di vita sano e responsabile è ciò che ci guida - spiega il fondatore di AWvi, Alexander Werz -. Abbiamo immaginato un brand che fornisse soluzioni per migliorare la qualità della vita con un approccio olistico alla salute e per mostrare come le straordinarie scoperte mediche di ultima generazione possano supportare ogni aspetto del nostro benessere, dalla salute della pelle e dei capelli alla qualità del sonno, dalle prestazioni fsiche al recupero, dall’umore alle funzioni cognitive”.
Alla base del metodo AWvi, formulato e realizzato in Italia, a Firenze, la consapevolezza di poter sbloccare il potere innato della pelle nel rigore scientifco tramite lo sviluppo di ingredienti sostenibili progettati per mimetizzare i meccanismi fsiologici della nostra pelle. I risultati dei test sono sorprendenti
Un esempio? Nel caso di un integratore composto da tre ceppi di probiotici, è stato rilevato clinicamente che, dopo un trattamento di 8 settimane, l’88% delle persone ha avuto una riduzione signifcativa di rughe e linee sottili, il 100% ha mostrato un aumento della luminosità, il 96% un incremento dell’idratazione e il 79% un miglioramento della levigatezza della pelle. Benvenuta longevità!
FIRENZE MADE IN TUSCANY PARTY
At San Paolino, restaurant of 25hours Hotel Florence, the exclusive event for the new issue of Firenze Made in Tuscany, in collaboration with Bartolini Firenze, which provides stunning installations of houseware.
For the guests, wines from La Leccia and Tenuta Marchesi Ginori Lisci, and cocktails from Azienda Agricola Barbarossa.
Sandra Orselli, Camila Guerra
Gabriele Giorgini, Loredana Papilii
Max Poglia, Martina Rojas Chaigneau
Olga Iaroshevska, Massimo Listri
Edoardo Gualandi, Eleonora Riso
Yuri Yureeka, Corto Moltedo
Andrea Barzagli, Maddalena Nullo
ROMA THE ETERNAL CITY SKY PARTY
On the panoramic terrace of the magnificent Bulgari Hotel Roma, the latest hospitality gem from the acclaimed Roman label, a cocktail party for the launch of the new issue of Roma the Eternal City, with tastings of wines from Franciacorta.
Yvonne Sciò, Ana Aznar, Mafalda Borea, Pilar Abella
Caterina Balivo
Marisela Federici, Saverio Ferragina
Yvonne Sciò, Alex Vittorio Lana
Alexita and Federica Saladino
Chiara Franchi, Jerome Macario
Francesca Tozzi, Vincenzo Falcone
Rebecca Andreis, Beatrice Meriggi
Julien Drach, Marisela Federici, Slim Greige
Matteo Berti, Simona Branchetti
Matteo Parigi Bini, Elisa Sciuto
VENEZIA MADE IN VENETO CRUISE PARTY
The exclusive cruise cocktail party for the new issue of Venezia made in Veneto
A picturesque sunset tour of the lagoon with views of St Mark’s Square and Giudecca Island, on board an elegant Venezia Catamaran.
Lorenzo Viscon, Iulia Vidotto
Silvia Covi, Luca Regazzo
Michele Crocitto, Giorgia Fiori
Masha Mikheeva, Alessa Demyanceva
Alessandro Bressanello
Desiree Penna
Antonia Sautter, Alessia Dell’omo
Enrico Coin, Dahlia Fulgenzi
Leonardo Coser, Marta Novello, Francesco Scarpa
Andrea Rigon, Erica Cecchin
Alex Lana, Andreas Albrecht, Matteo Parigi Bini
TOD’S THE ART OF CRAFTSMANSHIP
During the 2024 Venice Biennale, a cocktail party organised by Tod’sfor the inauguration of The Art of Craftsmanship, a Project by Venetian Masters, an exhibition that pays homage to the Italian artisan tradition and lifestyle.
Media partner: Venezia Made in Veneto
Diego Della Valle
Alessandro Borghi
Benedetta Porcaroli
Nelson Tiberghien, Isabelle Chaput
Inga Griese, Andrea Della Valle
Alexandra Pereira
Adrien Brody
MILANO THE CITY OF STYLE ISSUE PARTY
In restaurant Quadri Bistrot and coinciding with the Salone del Mobile, a special evening to mark the release of the new issue of Milano the City of Style, with tasting of Calafuria wines.
Emanuela Mattioli, Alex Vittorio Lana, Riccardo Quadri, Matteo Parigi Bini
SUPERSTONES / GIOIELLI
DAL CUORE DELLA TERRA
At the historic Fonderia Napoleonica Eugenia in Milan, the vernissage of the new exhibition devoted to the extraordinary creations of Giovanni Raspini, featuring 30 unique pieces by the Tuscan designer. Special guests include actress Matilde Gioli, the face of the 2024 Giovanni Raspini campaign.
MARCHIO STORICO EVENT
To coincide with Milan’s Salone del Mobile, a special event on board a vintage tram to present Marchio Storico, the new Florentine holding company that brings together leading interior design brands that stand out for their artisan values. Media partner: Milano the City of Style.
Ludovica Foschi, Maria Vittoria De Napol, Ginevra Valli
Alice Pascoletti, Layal Hamdan
Luca de Filippis
Feniche Mayssane, Badet Pauline
Flavia Sodano
Marija Medigovic, Gregorio Savio, Milica Petrov
Angelo Giannangeli, Cosimo Savio
Giulia Garau, Evija Petuhova, Sarih Karnib
Alex Vittorio Lana, Gregorio Savio
Giuseppe Biondo, Luciana Armiento
Antonello Bracalello, Gianluca Fontani
MAREMMA TOSCANA BOOK
The Radisson Collection Hotel Santa Sofia in Milan hosts the presentation of the new book Maremma Toscana, commissioned by the Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana and published by Gruppo Editoriale, with text by wine and food journalist Aldo Fiordelli and photos by Dario Garofalo. Learn more at gruppoeditoriale.com
Andrea Borchi
Francesco Mazzei
Leonardo Salati
Eleonora Verardi
Barbara Orlandi
Davide Rossi
Francesco Mazzei, Matteo Parigi Bini, Aldo Fiordelli, Dario Garofalo
Eleonora Scholes
TASTE GUIDE
A SELECTION OF THE BEST RESTAURANTS OF MILAN, FLORENCE, VERSILIA, ROME, CAPRI UNA SELEZIONE DEI MIGLIORI RISTORANTI DI MILANO, FIRENZE,VERSILIA, ROMA, CAPRI
MILANO
ANTICA TRATTORIA
DELLA PESA
Via Pasubio, 10 ph. +39 02 6555741 anticatrattoriadellapesa.com
On the crest of the wave since 1880, it is a stronghold of authentic and romantically vintage Milaneseness. As well as the Trattoria, there is a Bistro and Piccolo della Pesa, perfect for enjoying a drink. Sulla cresta dell’onda dal 1880, è un baluardo di autentica milanesità romanticamente vintage. Oltre alla Trattoria, ci sono il Bistrot e il Piccolo della Pesa, perfetto per un aperitivo.
Located on the seventh floor of the Armani Hotel Milano, thanks to its floor-to-ceiling windows it offers a fascinating panoramic view. The menu offers dishes created with superb high-quality products, raw materials selected with care and attention to method and origin.
Situato al settimo piano dell’Armani Hotel Milano, grazie a luminose vetrate regala una suggestiva vista panoramica. Il menù propone piatti creati con prodotti ricercati, materie prime artigianali selezionate con cura e con attenzione al metodo a alla provenienza.
BA-RESTAURANT
Via Raffaello Sanzio, 22 ph. +39 02 4693206 ba-restaurant.com
One of the best Chinese restaurants in town. It offers contemporary Cantonese cuisine, with excursions into other Chinese regions, and fusion dishes made with Italian ingredients. There is a wide variety of dim sum dishes, small samples of dishes typical of southern China such as braised pork dumplings, but also experimental dishes such as green tea noodles with salmon and grey mullet roe.
Uno dei migliori ristoranti cinesi in città. Propone piatti della cucina cantonese contemporanea, con escursioni in altre regioni cinesi e piatti fusion con ingrediente italiani. Ampia varietà di dim sum, piccoli assaggi della Cina meridionale come ravioli brasati al maiale, ma anche piatti sperimentali come gli spaghetti al tè verde con salmone e bottarga.
BEEFBAR
Corso Venezia, 11 ph. +39 02 50037500 beefbar.com
Located in the former Archbishop’s Seminary, converted thanks to the redevelopment project that created Portrait Milano of the Lungarno Collection group, Beefbar Milano founded by Riccardo Giraudi uses only the best meat cuts in the world to prepare traditional recipes
THE GO-TO MILANO RESTAURANTS
which enhance their flavours. The dishes are prepared by executive chef Thierry Paludetto.
Situato nell’ex Seminario Arcivescovile, riconvertito grazie al progetto di riqualificazione che ha dato vita a Portrait Milano del gruppo Lungarno Collection, Beefbar Milano fondato da Riccardo Giraudi utilizza solo i migliori tagli di carne del mondo per preparare ricette tradizionali che ne esaltano i sapori. I piatti sono preparati dall’executive chef Thierry Paludetto.
BERTON
Via Mike Bongiorno, 13 ph. + 39 02 67075801 ristoranteberton.com
What Chef Andrea Berton offers is not only good food, but a true gastronomic experience that combines creativity with attention to the taste and elegance of the dishes. 1 Michelin star.
Quello che offre lo chef Andrea Berton non è solo buona cucina, ma una vera esperienza gastronomica che abbina la creatività all’attenzione per il gusto e l’eleganza delle portate. 1 stella Michelin.
BULLONA
Via Piero della Francesca, 64 ph. + 39 02 33607600 bullona.com
A glittering and trendy place seating 150 diners. It is entirely dedicated to fish, both raw and cooked. In its raw dishes, great prime ingredients, including Galician sea urchins. Among its eclectic cooked dishes, the homemade spaghetti, perfectly al dente, are praiseworthy.
Un locale scintillante e alla moda, con 150 coperti. È tutto dedicato al pesce, sia crudo sia cotto. Nel crudo grandi materie prime, inclusi i ricci galiziani di riferimento. Nel cotto piatti eclettici, encomiabili gli spaghetti fatti in casa perfettamente al dente.
CERESIO 7
Via Ceresio, 7 ph. + 39 02 31039221 ceresio7.it
A restaurant with breathtaking views of Milan. Frequented from morning, for enjoying its two swimming pools and lunch served at tables arranged out on the terrace, until evening. At dinnertime, the great classics of Italian cuisine reinterpreted in a contemporary key by Chef Elio Sironi, such as spaghetti with cheese and black pepper, lime and fish roe.
Un locale con vista mozzafiato su Milano. Frequentato dalla mattina con le piscine e il lunch sui tavolini in terrazza, fino alla sera. A cena, i grandi classici della cucina italiana reinterpretati in chiave contemporanea dallo chef Elio Sironi, come gli spaghetti cacio e pepe, lime e bottarga.
CONTRASTE
Via Giuseppe Meda, 2 ph. +39 02 49536597 contrastemilano.it
Almost hidden along the road down to the Navigli, Contraste has one of the best and divergent cuisines in Milan. Experimental, well-studied dishes, presented in three formulas: an á la carte menu, a tasting of 6 proposals and a “mirror” tasting menu, with 10 samples chosen by the chef reflecting the tastes of the guest. Among the wines, prestigious labels and happy intuitions. 1 Michelin star. Quasi nascosto sulla via che scende verso i Navigli, Contraste racchiude una delle cucine più buone e divergenti di Milano. Piatti sperimentali e ben studiati, presentati in tre formule: un menu á la carte, una degustazione di 6 proposte e la degustazione “riflesso”, con 10 assaggi scelti dallo chef in base ai gusti dell’ospite. Tra i vini, etichette blasonate e felici intuizioni. 1 stella Michelin. CRACCO
Galleria Vittorio Emanuele II ph. +39 02 876774 ristorantecracco.it
Five floors of luxury and elegance. A breathtaking view of the “salotto buono” of Milan. And a menu, it could not be otherwise, worthy of a starred chef. The aesthetics of a refined location, elegant architecture and innovative cuisine. Chef Carlo Cracco has managed to bring together a Restaurant experience, meetings at the Café, tastings at the Wine Cellar and private events, all in one location. 1 Michelin star.
Cinque piani di lusso ed eleganza. Una vista mozzafiato sul salotto buono di Milano. E un menù, non poteva essere altrimenti, degno di uno stellato. L’estetica di una location raffinata, un’architettura elegante e una cucina innovativa. Lo chef Carlo Cracco è riuscito a far convergere un’esperienza al Ristorante, un incontro al Cafè, degustazioni in Cantina ed eventi privati, in un solo ambiente. 1 stella Michelin.
Healthy, delicate, light and conceived only with seasonal products, Davide Oldani’s cuisine at the D’O is characterized by the respectful interpretation of Italian cuisine, both Mediterranean and Northern Italian, but stripped of unnecessary fats and superfluous ambitions. 2 Michelin stars.
Sana, delicata, leggera e concepita solo con prodotti di stagione, la cucina di Davide Oldani al D’O è caratterizzata dall’interpretazione rispettosa della cucina italiana,
mediterranea e del nord d’Italia, ma spogliata da eventuali grassi e velleità superflue. 2 stelle Michelin DA GIACOMO
Via P. Sottocorno, 6 corner via Cellini, 30 ph. +39 02 76023313 giacomoristorante.com
The ambience is reminiscent of an early twentieth-century Milanese trattoria, while the restaurant is famous for its outstanding fish cuisine, from tuna to scampi, spider crab to bream. To sink your teeth into some meat, the answer is next door: Giacomo Bistrot. Also by the same family, try Giacomo Arengario, located in the Museo del Novecento.
L’atmosfera è quella delle trattorie milanesi dei primi del Novecento, la cucina però è rinomata per i suoi ottimi piatti di pesce, dal tonno agli scampi, granseole, branzini. Per chi preferisce invece un menu a base di carne, la risposta è subito accanto: Giacomo Bistrot. Della stessa famiglia, infine, Giacomo Arengario, all’interno del Museo del Novecento.
Chef Enrico Bartolini and his contemporary classic cuisine are the protagonists of this restaurant on the third floor of Milan’s Museum of Cultures. Along with the great classics, such as risotto with red turnips and gorgonzola and buttonshaped pasta filled with oil and lime, there are also tasting menus, and daily specials encompassing the local Italian culinary traditions. 3 Michelin stars.
Lo chef Enrico Bartolini e la sua cucina “contemporary classic” sono i protagonisti del ristorante stellato al terzo piano del Museo delle Culture di Milano. Insieme ai grandi classici, come il risotto alle rape rosse e gorgonzola e i bottoni farciti di olio e lime, anche menu degustazioni, e proposte del giorno che percorrono le tradizioni gastronomiche locali italiane. 3 stelle Michelin.
IL LUOGO DI AIMO E NADIA Via Privata Montecuccoli, 6 ph. +39 02 416886 aimoenadia.com
Opened more than 50 years ago, Il Luogo di Aimo e Nadia is known for its cooking style and for its spaces by Paolo Ferrari’s architectural project, as well as for operations that combine gastronomy, art and theatre. Stefania, the daughter of Aimo and Nadia, now runs Il Luogo, flanked by the great Chefs Fabio Pisani and Alessandro Negrini. Don’t forget the Bistro in Via. M. Bandello 14. One Michelin star. Aperto oltre 50 anni fa, Il Luogo di Aimo e Nadia è conosciuto sia
per lo stile della cucina che per i suoi spazi firmati da Paolo Ferrari, e da operazioni che abbinano gastronomia, arte e teatro. Stefania, figlia di Aimo e Nadia, è oggi alla guida del Luogo, affiancata dai grandi Chef Fabio Pisani e Alessandro Negrini. Da non perdere il Bistro in via M. Bandello 14. 1 stella Michelin.
As well as being an exclusive hotel, the Bvlgari Hotel Milano is one of the places-to-be in the city for aperitifs and exceptional taste experiences, which here bear the signature of the three-starred Niko Romito chef. Cocktail bar and restaurant open onto the hotel’s magnificent 4,000-square-meter garden.
Oltre a esclusivo hotel, il Bvlgari Hotel Milano è uno dei place-tobe della città anche per aperitivi e esperienze di gusto d’eccezione, che qui portano la firma di Niko Romito, chef tristellato. Magnifico il giardino di 4.000 metri quadri dove è immerso l’albergo e si affacciano il bar e il ristorante.
INNOCENTI EVASIONI
Via Candiani, 66 ph. + 39 02 33001882 innocentievasioni.com
The Chef Tommaso Arrigoni and his suspended world, where elegance, harmony and taste coexist in a delicate balance.
Lo Chef Tommaso Arrigoni e il suo mondo sospeso, dove eleganza, armonia e gusto convivono in un delicato equilibrio.
IYO
Via Piero della Francesca, 74 ph. +39 02 45476898 - iyo.it
The dishes range from the traditional Japanese to westernized creative dishes such as Kakisu and include oysters from Normandy, oyster gelatin and kombu, daikon granita with rice vinegar and juzu, seaweed and nettle leaves. 1 Michelin.
Le proposte vanno dai classici del Sol Levante a interpretazioni creative e occidentalizzate, come il Kakisu: ostrica della Normandia, gelee d’ostrica e kombu, granita di daikon all’aceto di riso e juzu, alghe e foglia d’ostrica. 1 stella Michelin. JOIA
Via Castaldi, 18 ph. +39 02 2049244 - joia.it
It is the first vegetarian restaurant in Italy that has received a Michelin star. At the heart of this success is Chef Pietro Leemann and his natural cuisine. Some of his iconic dishes are ‘panzanella’ with crunchy vegetables and cannellini bean hearts with wasabi on a bed of saffron; and raspberries, strawberries and tomato with balsamic vinegar and green pepper corns.
The influence of his Orient travels are tangible. 1 Michelin star. Il primo ristorante vegetariano in Italia premiato con una stella dalla Guida Michelin. Dietro questo successo, lo chef Pietro Leemann e la sua filosofia dell’alta cucina naturale. Tra i piatti cult la ‘panzanella con verdure croccanti e cuore di cannellini al wasabi, su letto di zafferano’ e ‘lampone, fragole e pomodoro con aceto balsamico e pepe verde’. Tangibile l’influsso dei suoi viaggi in Oriente. 1 stella Michelin.
LANGOSTERIA
Via Savona, 10 ph. +39 02 58111649 langosteria.com
Selected in-season prime ingredients. A flurry of colors and combinations to make each dish unique. Uncomplicated yet delectable dishes that make a statement. Each ingredient is a perfect match with the the very freshest fish. Materie prime selezionate, di stagione ma non solo. Un turbinio di colori e accostamenti, a rendere unico ogni piatto. Piacevolezza, diletto e carattere, sempre all’insegna della massima semplicità. Così il singolo ingrediente si combina al pescato più fresco.
PACIFICO
Via della Moscova, 29 ph. +39 02 87244737 wearepacifico.it
The first outpost of Peruvian cuisine in Italy. Chef Jaime Pesaque has however taken it to the next level by specializing in PeruvianAsiatic fusion cuisine, in other words Nikkei. Most dishes are fish-based but the menu also features meat. Note: Jaime’s ceviche is world-renowned. Il primo avamposto della cultura gastronomica peruviana in Italia.
Lo chef Jaime Pesaque però è andato oltre, specializzandosi nella cucina fusion peruviana e asiatica, in una parola Nikkei. I piatti sono principalmente di pesce, ma non mancano proposte di carne. Un consiglio: il ceviche di Pesaque è conosciuto in tutto il mondo.
PALAZZO PARIGI RESTAURANT
Corso di Porta Nuova, 1 ph. + 39 02 62562167 palazzoparigi.com
The qualitative and creative standards of Palazzo Parigi set it apart from all other restaurants. Guests may choose between the Ristorante Gastronomico and enjoying an informal meal in the sophisticated interiors of Caffé Parigi.
L’esperienza eno-gastronomica di Palazzo Parigi si distingue e si discosta da ogni altra per i suoi elevati canoni qualitativi e creativi. Gli ospiti possono scegliere tra il sorprendente Ristorante Gastronomico o un pasto informale nell’elegante atmosfera del Caffé Parigi.
RATANÀ
Via Gaetano de Castillia, 28 ph. +39 02 87128855 ratana.it
Traditional Milanese and Lombard dishes are revisited here with whimsy and creativity by chef Cesare Battisti. Right in line with the local cuisine, the menu is mainly meat, except for freshwater fish. The dishes are composed of 3, at most 4 top quality and strictly seasonal ingredients. There is a lovely outdoor space with tables.
Piatti della tradizione milanese e lombarda rivisitata con estro e creatività dallo chef Cesare Battisti. Come vuole la cucina locale il menu è soprattutto di carne, fatta eccezione per i pesci di acqua dolce. Piatti composti da 3, massimo 4 ingredienti di prima qualità e stagionali. Delizioso lo spazio esterno.
RISTORANTE ACANTO
Piazza della Repubblica, 17 ph. + 39 02 62302026 dorchestercollection.com
Restaurant of the Hotel Principe di Savoia, with the young and talented chef Alessandro Buffolino in the kitchen. Protagonist of the à la carte menu is his very personal re-interpretation of the classics of Italian cuisine with surprising presentations, where local and seasonal ingredients meet innovative techniques, for a perfect combination of tradition and modernity.
Ristorante dell’Hotel Principe di Savoia. In cucina giovane e talentuoso chef Alessandro Buffolino. Protagonista del menù a la carte è la sua personalissima reinterpretazione dei classici della cucina italiana con presentazioni sorprendenti, dove ingredienti locali e di stagione incontrano tecniche innovative, per un connubio perfetto tra tradizione e modernità.
RISTORANTE MORELLI
Via Aristotile Fioravanti, 4 ph. +39 02 80010918 morellimilano.it
Sophisticated atmosphere and refined furnishings. One unique experience is the table in the kitchen, available by reservation, where surprise menus are offered (on request, also in the presence of the chef). Next to this in the same location is the less formal Bulk, mixology bar and bistrot with garden.
Atmosfera sofisticata e arredi ricercati. Esperienza unica quella del tavolo in cucina, disponibile su prenotazione, dove vengono proposti menu a sorpresa (su richiesta, anche in presenza dello chef). Lo affianca nella stessa location il più informale Bulk, mixology bar e bistrot con giardino.
SETA Via Andegari, 9 ph. +39 02 87318897 mandarinoriental.com
Opened in 2015, it immediately shot to the top of haute cuisine thanks to chef Antonio Guida. The menu embraces land and sea, North and South (starting in Puglia, the chef’s home), with exotic forays into a series of dishes where the quality of the ingredients and immediacy of taste take center stage. The room’s large windows overlook the hotel courtyard, creating an evocative continuum between the interior and exterior. 2 Michelin star. Aperto nel 2015, è subito balzato ai primi posti dell’alta cucina grazie allo chef Antonio Guida. Il menu abbraccia terra e mare, Nord e Sud (a partire dalla Puglia, patria dello chef), con incursioni esotiche, in un susseguirsi di proposte in cui la qualità delle materie e l’immediatezza del gusto sono al centro della scena.
Le ampie vetrate del locale si affacciano sulla corte dell’hotel creando un suggestivo continuum tra interno esterno. 2 Stelle Michelin.
On the seventh floor of the Hotel Excelsior Gallia there is one of the most beautiful terraces in Milan. From the à la carte menu to the tasting menu, a wide choice of dishes is offered, with proposals based on excellent ingredients which are primarily Italian and often from Campania.
Al settimo piano dell’Hotel Excelsior Gallia c’è una delle più belle terrazze di Milano.
Spaziando fra il menu à la carte o quello degustazione la scelta è ampia, con proposte a base di ingredienti di eccellenza, soprattutto italiani e spesso campani.
ZELO
Via Gesù, 8 Ph. +39 02 77081478 fourseasons.com
A point of reference in the city’s gourmet panorama is the restaurant of the Four Seasons Hotel Milano. At the helm is Chef Fabrizio Borraccino, awarded his first Michelin star during his experience as Executive Chef of the restaurant Poggio Rosso at the Relais & Chateaux Borgo San Felice. Punto di riferimento nel panorama gourmet della città, è il ristorante del Four Seasons Hotel Milano.
Alla sua guida, lo chef Fabrizio Borraccino, insignito della prima stella Michelin durante la sua esperienza come Executive Chef del ristorante Poggio Rosso del Relaix & Chateaux Borgo San Felice.
In the San Frediano district, a bistro restaurant that is also an art gallery and artisan showcase. A quality osteria, which combines the gastronomic experience, clearly Tuscan in origin, with the love for handmade and the expressiveness of today’s artists - painters, photographers and sculptors - whose works are hosted and for sale, in the local.
Nel quartiere di San Frediano, un ristorante bistrot che è anche galleria d’arte e vetrina d’artigiani. Un’osteria di qualità, che unisce all’esperienza gastronomica, di chiara radice toscana, l’amore per il fatto a mano e l’esprit di artisti odierni - pittori, fotografi e scultori - le cui opere sono ospitate e in vendita, nel locale.
BORGO SAN JACOPO
Borgo San Jacopo, 62r ph +39 055 281661 lungarnocollection.com
One Michelin starred. This restaurant, recently renovated, is located near Ponte Vecchio. Enchanting environment and lovely views over the River Arno enhanced by the warmth of an elegant private home. in the kitchen the creative executive chef Claudio Mengoni.
Una stella Michelin. Siamo a una spanna da Ponte Vecchio, con splendida vista sull’Arno. L’atmosfera è incantata, resa ancora più elegante dalla recente opera di rinnovamento, In cucina il creativo executive chef Claudio Mengoni.
BUCA DELL’ORAFO
Via de’ Girolami, 28r ph +39 055 213619 bucadellorafo.com
In Florence they are called buche: basement workshops converted into wine cellars and then restaurants serving simple, traditional Florentine dishes. The signature dishes are artichoke frittata (in winter and springtime) and chine of pork with potatoes.
A Firenze si chiamano ‘buche’, sono degli ex-laboratori seminterrati trasformati in cantinette, poi adibite a ristoranti. I veri cult sono il tortino di carciofi (in inverno e primavera) e l’arista di maiale con le patate.
BUCA LAPI
Via Trebbio, 1r ph +39 055 213768 bucalapi.com
One of the city’s oldest and bestknown buche. The kitchen is on show, a typical Tuscan and country atmosphere. The heart and soul of the restaurant is owner Luciano Ghinassi, who carries on Tuscany’s culinary tradition. Among the musttries are barbecued steak, pasta and homemade desserts.
THE GO-TO FIRENZE RESTAURANTS
Una delle buche più storiche e famose della città. Cucina a vista, atmosfera rustica rappresentativa della massima espressione toscana. Oggi il patron e anima del ristorante, Luciano Ghinassi, mantiene viva la tradizione registrando il pieno di prenotazioni tutte le sere. Tra i must la bistecca al carbone e la pasta e i dolci fatti in casa.
BUCA MARIO
Piazza degli Ottaviani, 16r ph +39 055 214179 bucamario.com
This buca is based in the sixteenth-century Palazzo Niccolini and counts celebrities such as Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Traditional dishes like artichoke flan, ribollita, pappardelle with wild boar meat sauce and barbecued steak.
Da questa ‘buca’ che occupa i sotterranei del cinquecentesco palazzo Niccolini sono passati personaggi come Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Ricette della tradizione tra le quali spiccano lo sformatino di carciofi, la ribollita, le pappardelle al ragù di cinghiale e la bistecca alla brace.
The new Lungarno Collection restaurant and bistro, just steps away from Portrait Firenze, offers the best view of Ponte Vecchio. A “living room with kitchen” , soft and welcoming. Nuovo ristorante e bistrot della Lungarno Collection, a un passo dal Portrait Firenze, è la vista più bella su Ponte Vecchio. Un ‘salotto con cucina’, morbido ed accogliente.
CANTINETTA ANTINORI
Piazza degli Antinori, 3 ph +39 055 292234 cantinetta-antinori.com
Cantinetta Antinori has been one of Florence’s best known restaurants since 1957. A familiar atmosphere characterizes this intimate and comfortable place where one can taste a wide selection of MarchesiAntinori wines paired with Tuscan traditional dishes.
Dal 1957 la Cantinetta Antinori è uno dei ristoranti più conosciuti di Firenze. Un contesto familiare e un’atmosfera confortevole caratterizzano l’ambiente accogliente e intimo, dove è possibile degustare un’ampia selezione di vini Marchesi Antinori in abbinamento a specialità della cucina toscana.
CESTELLO RISTOCLUB
Piazza di Cestello, 8 ph +39 055 2645364 cestelloristoclub.com
A superb fish restaurant overlooking the lovely Piazza di Cestello with a terrace where meals can be enjoyed in summer in the shade of the homonymous church.
Con una splendida vista sulla piazza del Cestello, dove d’estate si estende un fresco dehor all’ombra della omonima Chiesa, ecco un eccellente ristorante di pesce.
ATTO DI VITO MOLLICA
Via del Corso, 6 ph. +39 055 5353555 attodivitomollica.com
Temple of taste by chef Vito Mollica, in the extraordinary setting of the historic Palazzo Portinari Salviati. In the the Emperors’ Court, the most ancient nucleus, the Atto Restaurant, in the Corte Cosimo I, Salotto Portinari. Seasonal menus with a traditional flair but international flavor. One Michelin star. Tempio del gusto dello chef Vito Mollica, nella straordinaria cornice dello storico Palazzo Portinari Salviati. Menù stagionali di impronta tradizionale ma dal gusto internazionale. Nella Corte degli Imperatori, il nucleo più antico, il Ristorante Atto, nella Corte Cosimo I, il Salotto Portinari. 1 stella Michelin. CIBRÈO
Via Andrea del Verrocchio, 8 ph +39 055 2341100 cibreo.com
Founded by legendary chef Fabio Picchi, the ‘cook-eater’, as he enjoyed describing himself, Cibrèo has been a sophisticated melting pot of Tuscan aromas and flavours since 1979. The must-tries are yellow pepper soup, salt cod à la Cassi, stuffed chicken neck and Florentine-style pot roast.
Fondato dal leggendario chef Fabio Picchi, il ‘cuoco mangiatore’, come amava definirsi lui stesso. Dal 1979 un raffinato melting pot di sapori e profumi tutti toscani. Da assaggiare il passato di peperoni gialli, il baccalà alla Cassi, il collo ripieno CIBRÈO RISTORANTE
A successful collaboration inaugurated in 2021 between one of the Florence’s dining legends and the iconic hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione.
Una felice collaborazione inaugurata nel 2021 tra una delle leggende fiorentine della ristorazione e l’iconico hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione.
ENOTECA PINCHIORRI
Via Ghibellina, 87 ph + 39 055 242757 enotecapinchiorri.it
The temple of taste in Florence, three Michelin stars. Giorgio Pinchiorri and Annie Feolde with the same passion that drove them in these last 40 years to create something unique in its kind. Unforgettable the dishes prepared by Chef Riccardo Monco as well as a trip to the wine cellar, one of the best in the world: a collection of over 4000 labels.
Il tempio del gusto a Firenze, tre stelle Michelin. Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, di origini diverse ma con la stessa passione che li ha portati in questi ultimi 40 anni a creare qualcosa di unico. Imperdibile l’esplorazione delle proposte dello Chef Riccardo Monco, così come la cantina, tra le prime del mondo, con oltre 4000 etichette.
FUOR D’ACQUA Via Pisana, 37 ph +39 055 222299 fuordacqua.it
This restaurant serves only freshly-caught fish on a daily basis. Both simple or more elaborate dishes prepared as per tradition, such as Catalan-style seafood, Trabaccolara paccheri and warm and cold appetizers, which are the restaurant’s specialty along with raw fish dishes. Caratteristica del ristorante, la scelta di servire solo il pescato del giorno. Ricette semplici o elaborate secondo la tradizione come la Catalana, i paccheri alla Trabaccolara e gli antipasti, crudi o caldi, che sono una delle specialità insieme ai grandi piatti di cruditè.
GOLDEN VIEW Via de Bardi, 58r ph. +39 055 214502 goldenview.it
You seem to touch the Ponte Vecchio from the wide windows of what is more than just a restaurant, a tribute to good food - always paired with excellent wine - and art. 550 square meters with gastronomy area full of excellence, right after the bread and pastry workshop, fish market with Mediterranean seafood and, of course, the restaurant. Sembra di toccare il Ponte Vecchio dalle ampie finestre di quello che è più di un semplice ristorante, omaggio al buon cibo - sempre abbinato a dell’ottimo vino - e all’arte. 550 metri quadrati con zona gastronomia ricca di eccellenze, subito dopo il laboratorio di pane e dolci, pescheria con prodotti ittici mediterranei e, naturalmente, il ristorante.
GUCCI OSTERIA
Piazza della Signoria, 10 ph. +39 055 0621744 gucciosteria.com
Housed in the Palazzo della Mercanzia, a unique space including a special store offering exclusive creations available only in Florence, a museum project by Alessandro Michele and a starred restaurant-bistro run by Massimo Bottura and the chef Karime Lopez. All’interno meraviglioso Palazzo della Mercanzia uno spazio unico che ospita uno special store dove trovare creazioni storiche in vendita solo a Firenze, una galleria museale progettata da Alessandro Michele, e un ristorante-bistrot stellato con a capo Massimo Bottura e in cucina Karime Lopez.
HARRY’S BAR THE GARDEN
Via Il Prato, 40/42 ph +39 055 2052105 sinahotels.com
A true Florentine institution, now in the elegant setting of the Sina Villa Medici hotel, complete with beautiful garden. Paloma Picasso, Burt Lancaster, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli are just some of the personalities who have loved this historic name. Dishes you can’t miss include Taglierini gratin, Curried shrimp tails, Beef tartare. A tip: the Bellini cocktail. Una vera istituzione fiorentina, oggi nell’elegante cornice dell’hotel Sina Villa Medici con tanto di bellissimo giardino. Paloma Picasso, Burt Lancaster, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli sono solo alcuni dei personaggi che hanno amato questo nome storico. Tra i piatti che non potete perdere i Taglierini gratinati, Code di gamberi al curry, Tartare di manzo. Un consiglio: il cocktail Bellini.
Everything here is an expression of Xin Ge Liu, from the environments, which combine East and West with Seventies vibes, to the dishes, true works of art to be enjoyed with the eyes and palate that takes on even more flavor when in company. Tutto qui è espressione di Xin Ge Liu, dagli ambienti, che uniscono Oriente e Occidente con Seventies vibes, ai piatti, vere e proprie opere d’arte da gustare con gli occhi e il palato e pensate per essere condivisi.
The restaurant of Four Seasons Hotel Firenze, one Michelin-starred, the domain of Executive Chef Paolo Lavezzini. In the wonderful setting of Palazzo della Gherardesca, overlooking the hotel’s garden, with a lovely terrace for outdoor dining. The wine list includes about five hundred labels. Il ristorante del Four Seasons Hotel Firenze, una stella Michelin, guidato dell’Executive Chef Paolo Lavezzini. Nella splendida cornice del Palazzo della Gherardesca, affacciato sull’omonimo giardino, dove la terrazza offre l’alternativa per incantevoli pranzi e cene all’aperto. In carta circa cinquecento etichette vinicole.
IL SANTO BEVITORE
Via S. Spirito, 64r ph. +39 055 211264 ilsantobevitore.com
In the heart of the Oltrarno area, a restaurant born out of the passion for cooking of three young Florentines, Marco, Martina and Stefano,
serving elegantly-arranged creative cuisine, but in an informal setting and at reasonable prices. Enjoy a pre-dinner drink at Santino’s, the small wine bar next door.
Nel cuore dell’Oltrarno, un ristorante nato dalla passione di tre giovani fiorentini, Marco, Martina e Stefano, che si contraddistingue per la sua cucina creativa, curata ma informale, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per un aperitivo fermatevi al Santino, piccola enoteca proprio accanto al ristorante.
Elegant restaurant and sushi bar. The menu includes unexpected dishes, such as an endless choice of carpaccio, chirashi and maki rolls, to be enjoyed in the sophisticated Tatami room.
Elegante ristorante e sushi bar. Il menu riserva molte sorprese tra cui un’ampia scelta di carpacci, chirashi e maki, da gustare magari nella raffinata sala Tatami.
Established twenty years ago by Prince Dimitri Habsburg-Lorraine and his son Soldano, La Giostra is a cozy restaurant hidden from view and a favorite with world-famous celebrities. Traditional Tuscan and Lorraine cuisine.
Nato venti anni fa dalla passione del Principe Dimitri d’Asburgo Lorena e del figlio Soldano, La Giostra è un ristorante intimo e nascosto, frequentato da personaggi famosi di tutto il mondo. I piatti rivisitano la tradizione toscana e lorenese.
LOCALE
Via delle Seggiole, 12r ph. +39 055 9067188 localefirenze.it
The ancient Palazzo delle Seggiole has been turned into a new restaurant and wine bar. Open every day, from happy hour to late night, its main attractions are the Winter garden and the long lost atmosphere combined with a modern minimalist design.
L’antico Palazzo delle Seggiole si trasforma in un nuovo ristorante e wine bar. Aperto tutti i giorni, dall’aperitivo fino a tarda notte, si contraddistingue per il suo giardino d’inverno e un’atmosfera d’antan che sposa arredi minimal contemporanei.
LUCA’S RESTAURANT
Via Dei Cavalieri, 2/C ph. +39 055 0105200 lagemmahotel.com
It is the restaurant of Hotel La Gemma, where the award-winning Chef Paulo Airaudo takes classical Florentine cuisine and transforms this into exceptional modern gastronomy.
È il ristorante dell’Hotel Gemma, dove il pluripremiato chef Paulo
Airaudo prende la classica cucina fiorentina e la trasforma in un’eccezionale gastronomia moderna.
MARINA DI SANTOSPIRITO
Via Maffia, 1/c ph. +39 338 2844182 marinadisantospirito.it
Located in the Santo Spirito quarter, this original restaurant has stone flooring from the 14th century, leather sofas and chairs, antique objects hanging from the walls and a small stage for live music. The menu features exquisite seafood dishes and much more.
Nel quartiere di Santo Spirito, un originale ristorante con pavimento in pietre del Trecento, divani e sedie in pelle, oggetti antichi appesi alle pareti e un piccolo palco per la musica dal vivo. In menù, ottime proposte di pesce e non solo.
MOMOYAMA
Borgo San Frediano, 10r ph. + 39 055 291840 ristorantemomoyama.it
In Oltrarno, in the San Frediano district, a place where Japanese elegance and hospitality blend with the vibrant vitality of the city. Opened in 1998, it is the first restaurant in Florence to devote itself to the cuisine of the Rising Sun. Here, research and quality tell the story of the Orient both through traditional dishes and through fusion dishes and reinterpretations of creative cuisine.
Sulla riva di là d’Arno, nel quartiere di San Frediano, un luogo dove l’eleganza e l’accoglienza giapponese si fondono con la vitalità vibrante della città. Aperto nel 1998, è il primo ristorante di Firenze a dedicarsi alla cucina del Sol Levante. Qui ricerca e qualità raccontano l’Oriente sia attraverso piatti della tradizione che attraverso piatti fusion e rivisitazioni della cucina creativa.
ORA D’ARIA
Via dei Georgofili, 11r ph +39 055 2001699 oradariaristorante.com
At lunchtime it is informal, with its tapas that allow you to enjoy gourmet dishes in small portions and at reasonable prices. In the evening, it is an upscale restaurant, with two tasting menus and one à la carte. The genius here is Chef Marco Stabile.
A pranzo è democratico con la proposta vincente delle tapas che permettono di assaporare piatti gourmet in piccole porzioni a piccoli prezzi. A cena è alta cucina, con due menu degustazione e la scelta à la carte. Ma qui la vera scoperta è lo chef Marco Stabile.
OSTERIA BELGUARDO
Piazza degli Scarlatti, 1r ph. +39 055 2654541 osteriabelguardo.it
A new restaurant overlooking Arno by Belguardo winery, the setting is not trattoria-like, but the spirit is that of traditional, healthy, well-crafted
cuisine based on the use of quality ingredients.
Un nuovo locale con vista sull’Arno che porta il nome dell’azienda della famiglia Mazzei. L’ambiente non è da trattoria, ma lo spirito rimane quello di una cucina locale sana, ben eseguita e con scelte di qualità.
Same quality guarantee signed “Andrea’s and Vieri’s, the artisans of taste”, “ for the two locations of the historic restaurant on Via Pacinotti, now aso on the sixth floor of the Hotel Hermitage, on an intimate terrace overlooking the Ponte Vecchio. The cult remains the timeless truffle-based dishes, such as truffle-flavoured potato pie.
Stessa qualità firmata “da Andrea e Vieri, gli artigiani del gusto”, per le due location del ristorante storico in via Pacinotti, ora anche al sesto piano dell’Hotel Hermitage, su un’intima terrazza affacciata su Ponte Vecchio. I cult restano le intramontabili specialità al tartufo di San Miniato e in primis il tortino di patate al tartufo.
It is the restaurant by Frescobaldi, one of Italy’s most prestigious wineries. The Chef offers traditional Tuscan dishes with a contemporary twist. A private dining room on the second floor, cocktail bar, outdoor seating with view of Palazzo Vecchio. È il ristorante targato Frescobaldi, cantina tra le più prestigiose d’Italia. In cucina lo chef propone i piatti della celebre tradizione toscana con piglio contemporaneo. Privè del secondo piano, cocktail bar e dehors affacciato su Palazzo Vecchio.
SAN PAOLINO Via Palazzuolo, 9/A ph. +39 055 2966955 25hours-hotels.com
The most beloved dishes of traditional Tuscan and of modern Italian cuisine served in the green inner courtyard of 25hours Hotel Piazza San Paolino, filled with plants and green spots that catch the light from a spectacular glass cupola.
I piatti più amati della tradizione toscana e della moderna cucina italiana serviti nel verde cortile interno del 25hours Hotel Piazza San Paolino, ricco di piante e spot green che catturano la luce da una spettacolare cupola di vetro.
SANTA ELISABETTA Piazza Santa Elisabetta, 3 ph. +39 055 2737673 ristorantesantaelisabetta.it
In the elegant restaurant of Hotel Brunelleschi, the dishes of chef Rocco De Santis surprise the palate with their pleasant contrasts. The result of his cuisine is a concentration of tech-
nique, new ideas, experience and contamination of customs and traditions of his homeland, Campania. 2 Michelin stars.
Nell’elegante ristorante dell’Hotel Brunelleschi, i piatti dello chef Rocco De Santis sorprendono il palato con i suoi piacevoli contrasti. Il risultato della sua cucina è un concentrato di tecnica, idee sempre nuove, esperienza e contaminazioni di usi e tradizioni della sua terra d’origina, la Campania. 2 stelle Michelin.
The philosophy and haute cuisine of Borgo Santo Pietro in Florence. A sensory journey based on the earth-dish concept and the products from the estate of the renowned restaurant in Chiusdino, province of Siena. One Michelin star.
La filosofia e l’alta cucina di Borgo Santo Pietro a Firenze. Un viaggio sensoriale basato sul concetto terrapiatto, realizzato grazie ai prodotti della straordinaria tenuta del rinomato ristorante a Chiusdino, provincia di Siena. 1 stella Michelin.
TRATTORIA CAMMILLO
Borgo San Jacopo, 57r ph +39 055 212427
Run by the same family since 1945, this is one of Florence’s most typical restaurants, frequented by both locals and tourists.
Dal 1945 nelle mani della stessa famiglia, ecco è una delle trattorie più tipiche di Firenze, frequentata da un’affezionata clientela fiorentina e internazionale.
TRATTORIA DA SOSTANZA
Via Del Porcellana, 25r ph +39 055 212691
Typical Trattoria in Florence. In addition to the classic Florentine-style steak, the must tries are artichoke pie and butter chicken breast. All dishes are cooked on a wood-fired stove. Tipica trattoria fiorentin. Oltre alla classica bistecca, tra i piatti cult c’è il tortino di carciofi e il petto di pollo al burro. Tutto cotto su cucina senza fornelli, con brace di legna.
TREDICI GOBBI
Via Porcellana, 9r ph +39 055 285015 casatrattoria.com
Set in the heart of downtown Florence, in an old building, the restaurant offers genuine traditional Tuscan cooking. The house specialties are the matchless rigatoni served in a large glass bowl and the beef tagliata served on a wooden cutting board. Nel cuore del centro storico di Firenze, in un edificio d’epoca, il ristorante propone una cucina che interpreta con rigore le antiche ricette della tradizione toscana più genuina. Specialità della casa sono gli ineguagliabili rigatoni serviti nella zuppiera in vetro e l’immancabile tagliata di manzo servita sul ceppo.
THE GO-TO FIRENZE AND JUST OUTSIDE RESTAURANTS
VENTUNO BISTROT
Via de’ Vespucci, 21 ph. +39 331 7873568 ventunobistrot.it
A quality cuisine. A food and wine story where raw materials take center stage and that wants to tickle not only the palate, but also the hearts of the guests.
Pochi piatti ma curati. Un racconto enogastronomico dove le materie prime sono protagoniste e che solletica non solo il palato, ma anche il cuore degli ospiti.
Winter Garden Restaurant brings together the culinary tradition of Tuscany thanks to the skilled hands of the Executive Chef Gentian Shehi and bespoke service, where no detail is overlooked. Dinners are served accompanied by live music in the elegant atmosphere of the art deco-style Winter Garden
Un’esperienza culinaria che rispecchia ed esalta la tradizione toscana grazie alle sapienti mani dell’Executive Chef Gentian Shehi e un servizio impeccabile, attento al dettaglio. Le cene gourmet sono servite nell’elegante atmosfera del Giardino d’Inverno in stile Art Decò, con musica dal vivo
JUST OUTSIDE FIRENZE
ARNOLFO
Viale della Rimembranza, 24 (Colle Val d’Elsa) - arnolfo.com ph. +39 0577 920549
In a modern structure designed and built by the Trovato brothers, Gaetano and Giovanni, a creative and refined cuisine, awarded with two Michelin stars.
In una struttura moderna, ideata e costruita ex novo dai fratelli Gaetano e Giovanni Trovato, una cucina raffinata e fantasiosa che vale due stelle Michelin.
GIACOMO AL SALVIATINO
Via del Salviatino, 21 (Fiesole) ph. +39 055 9041111 salviatino.com
The historic Milanese restaurant has arrived in Florence, in the beautiful Sala Affresco at Hotel Il Salviatino, in the hills of Fiesole. Cuisine is focused on authentic Italian tradition, offering a menu that combines simplicity and refinement, using aromatic herbs, vegetables from the hotel’s organic garden.
Lo storico ristorante milanese a Firenze si trova nella bellissima Sala Affresco dell’Hotel Il Salviatino, sulle colline di Fiesole. Cucina incentrata sulla più autentica tradizione italiana, proponendo un menu che coniuga semplicità e raffinatezza, utilizzando erbe aromatiche e verdure dell’orto biologico dell’hotel.
IL VERROCCHIO
Via della Massa, 24 (Candeli) ph. +39 055 62611 villalamassa.com
The Chef Stefano Ballarino offers an original menu with explicit references to the Tuscan territory perfect to be enjoyed on the magnificent terrace of the restaurant with breathtaking views. Alternatively, but with the same beautiful panorama, also L’Oliveto bistrot by the pool.
Lo Chef Stefano Ballarino propone un originale menu con espliciti richiami al territorio toscano perfetti da gustare sulla magnifica terrazza del ristorante con vista mozzafiato. In alternativa, ma con lo stesso bellissimo panorama, anche L’Oliveto bistrot a bordo piscina.
IL QUARTINO - FRESCOBALDI
Via Casentinese Bassa, 16 (Pelago) ph. +39 055 8311426
Along one of the most beautiful roads for lovers of two wheels, the Tuscan country bistrot by Frescobaldi, where fast becomes slow and a burger is not a sandwich, but a gourmet experience at Km0.
Lungo una delle più belle strade per gli amanti delle due ruote, il bistrot country toscano targato Frescobaldi, dove il fast diventa slow e un burger non è un panino, ma un’esperienza gourmet a Km0.
LA BOTTEGA DEL 30 Via di Santa Caterina. 2 (Castelnuovo Berardenga) ph +39 0577 359226 labottegadel30.com
Rustic yet refined ambiance inside a characteristic stone farmhouse. Michelin star.
Ambiente rustico e al contempo raffinato collocato all’interno di una caratteristica casa colonica in pietra. Una stella Michelin. LA LOGGIA
Via Doccia, 4 (Fiesole) ph. +39 055 5678200 belmond.com
With spectacular views over Florence’s Renaissance architecture, the fine dining restaurant La Loggia di Villa San Michele presents a crafted cuisine with three tasting menus. A sophisticated and memorable dining experience where art melds with history and emotions (only at dinner).
Con una vista spettacolare sull’architettura rinascimentale di Firenze, il ristorante fine dining La Loggia di Villa San Michele propone una cucina d’autore con tre menu degustazione, per un’esperienza sofisticata e memorabile che fonde arte, storia ed emozioni (solo a cena).
LA TAVERNA BANFI
Località Poggio alle Mura (Montalcino) ph +39 0577 877505 castellobanfiwineresort.it Creative and modern dishes, both fish and meat, served in the most beautiful setting: the Banfi Castle. Of course, wine for all tastes.
Piatti creativi e moderni, fra terra e mare, nel contesto unico del Castello Banfi. E ovviamente la cantina promette tutti i profumi di cui sono capaci i settecento ettari di vigneti.
OSTERIA DI FONTERUTOLI
Località Fonterutoli
(Castellina in Chianti) ph +39 0577 741125 castellodifonterutoli.com
An osteria offering the finest ingredients from Tuscany matched with the Mazzei family’s great wines.
Un’osteria dove gustare ottime materie prime del territorio toscano abbinandole con i grandi vini della famiglia Mazzei.
OSTERIA DI PASSIGNANO
Badia a Passignano ph +39 055 8071278 osteriadipassignano.com
Elegant typical restaurant owned by the Antinori family. One Michelin star. Tour of cellars on request and cooking lessons. Osteria raffinata proprietà della famiglia Antinori. Una stella Michelin, possibile visita alle cantine e scuola di cucina.
RINUCCIO 1180
Via Cassia per Siena, 133 (San Casciano Val di Pesa, località Bargino) - antinori.it ph +39 055 2359720
The Antinori winery restaurant is housed on the rooftop of a large building with wide windows overlooking gentle hills dotted with olive groves and ancient country parishes. The name derives from Rinuccio degli Antinori, patriarch of the family. Il ristorante della cantina Antinori. Nasce sul tetto, in una grande struttura con ampie vetrate che lasciano intravedere le colline circostanti. Chiamato così in onore di Rinuccio degli Antinori, capostipite della famiglia. RISTORO L’ANTICA SCUDERIA Via di Passignano, 17 (Tavarnelle Val di Pesa) ph +39 055 8071623 ristorolanticascuderia.it
The dishes of the best Tuscan tradition in an elegant setting. Not only restaurant, but also wine-bar. La migliore tradizione toscana in un luogo elegante e curato. Non solo ristorante ma anche wine-bar.
SOLOCICCIA
Panzano in Chianti ph +39 055 852020 dariocecchini.com
This restaurant, owned by Dario Cecchini, is a point of reference when it comes to enjoying meat in Tuscan. Optimal products, guaranteeing top quality at reasonable prices, in the Chianti area. Two other great options are Officina della Bistecca and Mac Dario (for lunch).
Il ristorante di Dario Cecchini, punto di riferimento per la carne in Toscana. Ottimi prodotti e rapporto qualità prezzo nel Chianti. Le altre due proposte sono: Officina della Bistecca e Mac Dario (a pranzo).
VERSILIA
BAGNO ALPEMARE
Viale Arenile, 69 (Forte dei Marmi) ph. 0584 1811042 alpemare.com
Historic bathing resort that the Bocelli family have transformed into one of Versilia’s gems. Chef Mirko Caldino’s cooking is exquisite, based on the freshness of the prime ingredients.
Storico stabilimento balneare trasformato dalla famiglia Bocelli in un tesoro della Versilia. Una cucina raffinata, quella dello Chef Mirko Caldino, basata sulla freschezza delle materie prime.
BAGNO PIERO
Via Arenile, 1 (Forte dei Marmi) ph. +39 0584 1848480 bagnopiero.it
A retreat has always been favored by entrepreneurs and people of culture. For lunch and dinner it is also home to some excellent seafood.
Sulla sabbie nobili di Forte dei Marmi un buen retiro da sempre amato da importanti imprenditori e personaggi della cultura, a pranzo e cena è anche luogo di ottima cucina di mare.
Typical Versilia beach club with top-notch services and seawater pool. The cuisine is that of Filippo Pietrasanta, but here seafood and with service under the tent as well. Bagno tipico della Versilia con servizi di prima qualità e piscina con acqua di mare. La cucina è quella di Filippo Pietrasanta, ma qui di mare e con servizio anche sotto la tenda.
BAGNO SANTA MARIA
Viale Italico, 9 (Forte dei Marmi) ph. +39 0584 81177 bagnosantamaria.com Chic-retro atmosphere in perfect 1960s Forte-Marmian style. The menu is based mainly on seafood, refined dishes and typical Versilia specialties, including the ever-present spaghetti with clams. Atmosfera chic-retrò in perfetto stile fortemarmiano anni ’60. Il menu si basa soprattutto su frutti di mare, piatti raffinati e specialità tipiche della Versilia, tra cui gli immancabili spaghetti alle arselle.
BAGNO SILVIO
Viale Italico (Forte dei Marmi) ph. +39 0584 82878
The ideal destination for those looking for fish dishes made using 0-km ingredients. The pasta and sweets are made in-house. The Acciughina is a must-try at Silvio, as well as raw selections, clam spaghetti and not to mention the unforgettable fritto imperiale.
La destinazione ideale per chi cerca piatti di pesce con materie prime a km zero. Pasta e dolci di produzione propria. Da non perdere assolutamente Acciughina alla Silvio, il crudo, lo spaghettino alle arselle e l’immancabile fritto imperiale.
BISTROT
Via Achille Franceschi, 14 (Forte dei Marmi) - bistrotforte.it ph. +39 0584 89879
Established in 1990 and once popular among the jet set who spent their summer holidays on the Tuscan riviera, the Versilia. One Michelin star. Bistrot rinasce nel 1990, dagli echi dei tempi andati in cui era meta ambita dei Vip che frequentavano la costa versiliese durante la stagione estiva. Una stella Michelin.
ENOTECA MARCUCCI
Via Garibaldi, 40 (Pietrasanta) ph +39 0584 791962 enotecamarcucci.com
Very popular restaurant among young people in charming Pietrasanta. Extensive wine list. Simple and tasty cooking. Locale molto in auge tra i giovani nell’incantevole Pietrasanta. Carta dei vini molto ampia.
FILIPPO
Via Padre Eugenio Barsanti, 45 (Pietrasanta) ph. +39 0584 70010
Via Sant’Elme, 6 (Forte dei Marmi) ph. +39 0584 81376
filippopietrasanta.it
Filippo in Versilia is synonymous with authenticity, taste, creativity and excitement. From meatballs to salt-crusted fish, from tortelli alla lucchese to the cold cuts, the experience is truly unique.
Filippo in Versilia è sinonimo di genuinità, gusto, creatività ed emozioni. Dalle polpettine al pescato in crosta di sale, dai tordelli alla lucchese,al crudo, un’esperienza davvero unica.
FRANCO MARE RESTAURANT Lungomare di Marina di Pietrasanta ph. +39 0584 20187 ristorantefrancomare.com
A beach-side resort featuring a top quality restaurant. Expect fresh fish and specialties from Versilia in an elegant setting on the beach.One Michelin star. Stabilimento balneare con un ristorante di qualità. Pesce fresco e specialità versiliesi in un’atmosfera elegante sulla spiaggia.
Intimate and welcoming interiors at the gourmet restaurant of the Grand Hotel Principe di Piemon-
te. Two Michelin starred. Refined cuisine accompanied by an enviable selection of Italian and foreign wines.
Ambienti intimi ed accoglienti, per il ristorante gourmet del Grand Hotel Principe di Piemonte. Due stelle Michelin, cucina raffinata accompagnata da una selezione invidiabile di vini italiani ed esteri.
LA MAGNOLIA
Viale E. Morin, 46 (Forte dei Marmi) ph +39 0584 787052 hotelbyron.net
Restaurant of the luxury Byron Hotel. In summertime, on the pull deck, to enjoy excellent international and regional cuisine. Marco Bernardo is the young chef at the head of the restaurant. One Michelin star.
Ristorante del lussuoso Hotel Byron. In estate anche a bordo piscina per gustare ottima cucina regionale ed internazionale. Alla guida della cucina, il giovane chef Marco Bernardo. Una stella Michelin.
LORENZO
Via Carducci, 61 (Forte dei Marmi) ph +39 0584 874030 ristorantelorenzo.com
A must restaurant for seafood lovers, Lorenzo is famous for its mayonnaise prepared tableside. The service is impeccable, and seafood is master of the menu, with every dish guaranteed fresh. This one-star Michelin restaurant is located directly in the town center. Gli amanti del mare non possono mancarlo. Famosissima la sua maionese preparata in sala, impeccabile il servizio, ma su tutto regna il pesce, una vera garanzia di freschezza. Una stella Michelin, proprio nel centro cittadino.
Menu features a particular predilection for fresh Mediterranean fish and other local ingredients. One Michelin star. I sapori della Toscana, con una particolare predilezione per il pesce freschissimo del Tirreno e ingredienti a km0. Una stella Michelin.
We are on the terrace of the Hotel Principe Forte dei Marmi, in the home of chef Valentino Cassanelli. Italian cuisine with great creativity. One Michelin star. Siamo sulla terrazza dell’Hotel Principe Forte dei Marmi, nella casa dello chef Valentino Cassa-
nelli, che nei suoi piatti esalta la cucina italiana con grande creatività. Una stella Michelin.
MAITÒ
Via Arenile, 27 (Forte dei Marmi) ph +39 0584 1786241 maito.mymaito.com
On the promenade. Elegant restaurant with excellent fish dishes. Carefully selected wine list. Sul lungomare. Raffinato locale con ottime proposte di cucina marinara.
This restaurant on the beach offers excellent fish specialties in an informal atmosphere.
Ristorante sulla spiaggia, atmosfera informale e ottime specialità di pesce.
PESCE BARACCA
Via Achille Franceschi, 2 (Forte dei Marmi) ph. +39 0584 1716337 pescebaracca.it
One place with three souls: a restaurant, a fish shop and a street food bar. The menu is composed exclusively of the daily catch. Guests can choose their meals from the extensive seafood counter. Un locale, tre anime: ristorante, pescheria e street food. Il menù è composto solo di pescato del giorno. Agli ospiti la possibilità di scegliere dal grande banco del pesce.
POZZO DI BUGIA
Via Federigi, 544 (Seravezza) ph. +39 0584 743696 trattoriapozzodibugia.it
A luxury trattoria with a truly unique atmosphere. Creator and patron Gaius Giannelli, pirate of taste, who searches in Versilia, and in the surrounding areas, the mark of a bewitching cuisine. The interior in summer it also boasts a beautiful garden with olive trees. Una trattoria di lusso dall’atmosfera unica. Artefice e patron Gaio Giannelli, pirata del gusto, che ricerca in Versilia, e nelle zone circostanti, il marchio di una cucina ammaliante. L’ambiente interno d’estate si apre su un bel giardino con gli olivi.
ROMANO
Via Mazzini, 120 (Viareggio) ph +39 0584 31382
One Michelin star for this restaurant that has been at the top of the list for more than 60 years thanks to its excellent cuisine. Leading the brigade is chef Nicola Gronchi. Stella Michelin per questo ristorante che da più di 60 anni riscuote ottimo successo per le sue proposte culinarie. Alla guida della brigata lo chef Nicola Gronchi.
ROMA
ACHILLI AL PARLAMENTO
Via Prefetti, 15 ph. +39 06 6873446
achilli.restaurant
An Old England-style club in the heart of Rome, whose dishes are made by Chef Pierluigi Gallo. Its strength lies in its extraordinary wine cellar, with over 6,000 labels, some of which simply cannot be found elsewhere. It is also famous for its Cognac and Armagnac collection with vintages from 1800.
Un club stile Old England trapiantato nel cuore di Roma, la cui cucina è firmata dallo Chef Pierluigi Gallo. Il punto di forza risiede nella straordinaria cantina, che conta oltre 6.000 etichette, alcune semplicemente introvabili. Famoso anche per la sua collezione di Cognac e Armagnac con annate a partire dal 1800.
ACQUOLINA
Via del Vantaggio, 14 ph +39 06 3201590 acquolinaristorante.it
Two starred restaurant on the ground floor of The First Luxury Art Hotel. The name plays on the double meaning recalling the aquatic environment and the flavour and scent of “acquolina” in the mouth. A lit staircase leads to the garden and reveals a spacious terrace, where is Acquaroof, hotel’s roofgarden.
Ristorante bistellato al piano terra del The First Luxury Art Hotel. Il nome gioca sul doppio senso che ricorda l’ambiente acquatico e le sensazioni gusto-olfattive dell’acquolina in bocca. Una scalinata illuminata conduce al giardino e apre alla vista di una spaziosa terrazza, dove si trova Acquaroof, il roofgarden dell’hotel.
ANTICA PESA
Via Garibaldi, 18 ph +39 06 5809236 anticapesa.it
In the heart of Trastevere, this family run restaurant conceives their dishes following two main guidelines: the renewing of Roman traditional cuisine and the elaboration of typical products of the Lazio region. The setting is one of the most charming, lit fireplace during the winter in their artistic main room, and inside garden for the summer months. Their wine list is among the most rich between Roman restaurants.
Nel cuore di Trastevere, questo ristorante a conduzione familiare crea i suoi piatti seguendo due linee guida: la rivisitazione della tradizionale cucina romana e l’utilizzo e elaborazione dei prodotti tipici del Lazio. L’ambiente è piacevolissimo, con il caminetto acceso in inverno nella sala principale e giardino interno per i mesi estivi. La lista dei vini è tra le più ricche di Roma.
THE GO-TO ROMA RESTAURANTS
ARMANDO AL PANTHEON
Salita dei Crescenzi, 31 ph. +39 06 68803034 armandoalpantheon.it
In the Trastevere area, the go-to place for real Neapolitan-style pizza, the one with a high and soft edge, made according to Pier Daniele Seu’s recipe.
Baluardo della cucina romana dal 1961. Le specialità locali eseguite nella loro pura ed essenziale forma e supportate da materie di prima qualità. Una storia di tradizione, quella della famiglia Gargioli, che tramanda i propri segreti di generazione in generazione.
AROMA
Via Labicana, 125 ph +39 06 97615109 aromarestaurant.it
Magnificently set on the terrace of Palazzo Manfredi with a unique view of the Coliseum of Imperial Rome! Chef Giuseppe di Iorio will lead you through an unforgettable culinary experience, where he combines perfectly modern and traditional cuisine. 1 Michelin star. Magnificamente ubicato sulla terrazza di Palazzo Manfredi con vista impareggiabile del Colosseo. Chef Giuseppe di Iorio vi farà vivere un’esperienza culinaria indimenticabile, la perfetta combinazione di cucina moderna e tradizionale.
1 stella Michelin.
BIVIUM RESTAURANT-CAFÉ-BAR
Piazza di San Marcello ph. +39 06 86814000 sixsenses.com
The restaurant at the Six Senses Rome hotel offers modern Italian food with a Roman touch. The menu features dishes made with the very best ingredients, rigorously seasonal, that the city and small local producers can provide. È il ristorante dell’hotel Six Senses, dove i piatti sono preparati con i migliori ingredienti, rigorosamente stagionali, che la città e le piccole comunità agricole circostanti hanno da offrire.
BUBI’S
Via Giovanni V. Gravina, 7 ph +39 06 32600510 bubis.it
This bar and restaurant close to Piazza del Popolo offers an outdoor area surrounded by green nature and overlooks a private road; it’s ideal for lunches, aperitifs and dinners. Ristorante e bar a due passi da piazza del Popolo con spazio esterno immerso nel verde su una strada privata, perfetto per pranzi, aperitivi e cena.
DAL BOLOGNESE
Piazza del Popolo, 1 ph. +39 06 3222799 roma.dalbolognese.it
A corner of pure Emilian cooking in piazza del Popolo. A tradition handed down across three generations so that you can have the ex-
perience of a luxury trattoria in the heart of Rome. Fresh, homemade pasta reigns supreme, of course, but the superb choice charcuterie and the semi-mythical Carrello dei Bolliti are also ultra-famous. Un angolo di pura cucina emiliana in piazza del Popolo. Una tradizione che si tramanda da 3 generazioni per offrire l’esperienza di una trattoria di lusso nel cuore di Roma. Regina, naturalmente, la pasta fresca fatta in casa, ma ultra famosi sono anche gli ottimi salumi selezionati e l’ormai mitico Carrello dei Bolliti.
ENOTECA LA TORRE
Lungotevere delle Armi, 22 ph. +39 06 45668304 enotecalatorreroma.com
One of the youngest Two MichelinStarred chef in Italy, Domenico Stile offers vivid, concreted and strongly influenced by the Mediterranean dishes to be enjoyed in a romantic and historic setting.
Tra i più giovani chef in Italia a ottenere due stelle Michelin, Domenico Stile propone piatti vivaci, concreti e di chiara ispirazione mediterranea, da gustare nella cornice di una romantica dimora storica.
FELICE A TESTACCIO
Via Mastro Giorgio, 29 ph +39 06 5746800 feliceatestaccio.com
Ancient flavors and unique tastes are those served in the restaurant opened by Felice in 1936 now in the hands of his son Franco. A temple of Roman cuisine where you can feel at home.
Among the cult dishes are their iconic tonnarelli alla Cacio e Pepe. Sapori antichi e gusti unici sono quelli serviti nel ristorante aperto da Felice nel 1936 oggi nelle mani del figlio Franco. Un tempio della cucina romana dove sentirsi a casa. Tra i piatti cult, i loro iconici tonnarelli alla Cacio e Pepe.
GIANO RESTAURANT
Via Liguria, 28 ph. 06 894121 gianorestaurant.com
Food by chef Ciccio Sultano reinterpreted for the W Rome in an original fusion of Sicilian tradition and the food culture of the capital. La cucina dello chef Ciccio Sultano a Roma, nel ristorante dell’hotel W Rome, qui riproposta in un’originale fusione tra la tradizione siciliana e la cultura della capitale.
HOSTARIA DA PIETRO
Via Gesù e Maria, 18 ph +39 06 3208816 hostariadapietro.it
An excellent family run, traditional Trattoria, just a few minutes walking from the Hotel de Russie, with very friendly service in a warm and casual ambience.
Un’ottima trattoria tipica a conduzione familiare, a pochi minuti dall’ Hotel de Russie, con un servizio molto cordiale in un ambiente caldo e informale.
I SOFÀ
Via Giulia, 62 ph. +39 06 68661846 - isofa.it It is the pride of the Hotel Indigo Rome - St. George. Chef Biagio Maiuri has created a menu with feminine sensitivity and creativity, made with seasonal local products. Tasty “Roman” recipes for an authentic, genuine dining experience. The view from the Roof is spectacular. È il fiore all’occhiello dell’Hotel Indigo Rome - St. George. Lo Chef Biagio Maiuri ha creato un menù con sensibilità e creatività al femminile, fatto di prodotti a Km 0 e di stagione. Gustose ricette “romanesche” per un’esperienza autentica e genuina. Spettacolare il panorama dal Roof.
IL PAGLIACCIO
Via dei Banchi Vecchi, 129/A ph +39 06 68809595 ristoranteilpagliaccio.com
A peaceful oasis placed in the heart of Rome, in the characteristic roman frame of via dei Banchi Vecchi, just next to via Giulia. Tastes and colours enhance the capacities of Chef Antony Genovese, always trying to express the best of culinary art. The environments are cosy and elegant, the daily brightness makes it perfect for businesslunch, while the soft lights in the evening makes it an ideal place for romantic dinner. 2 Michelin stars. Un’oasi di tranquillità nel cuore di Roma, nella pittoresca Via dei Banchi Vecchi, a pochi passi da Via Giulia. I sapori e colori esaltano il talento di Chef Antony Genovese, che esprime il meglio dell’arte culinaria. L’atmosfera è confortevole ed elegante, l’ambiente luminoso lo rende perfetto per pranzi d’affari, mentre le luci soffuse di sera creano lo scenario ideale per una cena romantica. 2 stelle Michelin.
IL RISTORANTE - NIKO ROMITO Via di Ripetta, 73 ph +39 06 36080410 bulgarihotels.com
The main restaurant of Rome’s Bulgari Hotel presents the concept of contemporary Italian cuisine developed by chef Niko Romito seasoned here with magnificent views of the Mausoleum of Augustus.
Anche il main restaurant del Bulgari Hotel di Roma presenta il concetto di cucina italiana contemporanea sviluppato da Chef Niko Romito, qui ‘condita’ con una vista magnifica sul Mausoleo di Augusto.
J.K. CAFÈ Via di Monte d’Oro, 30 ph +39 06 982634 jkroma.com
Located in the heart of Rome, just steps from Piazza di Spagna, Via Condotti and all the main sights, J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, at JK Place Rome, offers Italian and international specialities.
The bar and roof garden are the favourite spots for relaxing in ‘J.K.’ style.
Situato nel cuore di Roma, a pochi minuti a piedi da Piazza di Spagna e da Via Condotti e da tutte le principali attrazioni, il J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, del JK Place Rome, offre specialità italiane e internazionali. Qui il bar e il roof garden sono i luoghi perfetti per rilassarsi in stile ‘J.K.’.
LA PERGOLA
Via Alberto Cadlolo, 101 ph +39 06 35092152 romecavalieri.com
Perched upon Monte Mario, within the Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, la Pergola offers, by far, the best views of the Eternal City. Heinz Beck, the celebrated German Chef, creates perfect ‘Alta cucina’ dishes while using only fresh and local ingredients. 3 Michelin stars. Appollaiato su Monte Mario, il ristorante del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, La Pergola, offre la più bella vista della città eterna. Heinz Beck, il famoso Chef tedesco, crea piatti perfetti d’alta cucina usando solo ingredienti freschi e locali. Tre stelle Michelin.
LA PIGNA
Piazza della Pigna, 45 ph +39 06 6785555 lapignaroma.it
Cocktail bar and restaurant a few steps from the Pantheon. The cuisine starts from seasonal raw materials and from Roman and Mediterranean cuisine, of which, however, it is a respectful evolution.
Cocktail bar e ristorante a pochi passi dal Pantheon. La cucina parte dalla materia prima di stagione e dalla tradizione romana e mediterranea, di cui però è una rispettosa evoluzione.
LA TERRAZZA Via Ludovisi, 49 ph. +39 06 47812752 dorchestercollection.com
On the top floor of the Hotel Eden, it offers a seasonal Mediterranean cuisine, creative and innovative, accompanied by breathtaking views of Rome. Heading the kitchen crew, chef Fabio Ciervo, who also curates the menu at the hotel’s second restaurant, Il Giardino, an oasis of tranquility on the top floor.
All’ultimo piano dell’Hotel Eden, offre una cucina mediterranea stagionale, creativa ed innovativa, accompagnata da una vista mozzafiato su Roma. A capo della brigata di cucina, lo Chef Fabio Ciervo, che cura anche il menu del secondo ristorante dell’hotel, Il Giardino, oasi di tranquillità all’ultimo piano.
LE JARDIN DE RUSSIE
Via del Babuino, 9 ph +39 06 32888870 roccofortehotels.com
Located within the Hotel de Russie,
THE GO-TO ROMA RESTAURANTS
this restaurant is an essential part of our secret garden, where the charming history of old times meets the genie of two famous Chefs, Fulvio Pierangelini and Alessandro Buffolino. This creates a perfect combination where to experience excellent Mediterranean tastes, enjoy the peaceful garden and do some celebrities spotting.
Il ristorante dell’ Hotel de Russie è una parte essenziale del giardino segreto, laddove il fascino della storia incontra il genio dei due famosi Chef, Fulvio Pierangelini e Alessandro Buffolino. Ciò crea l’ambiente perfetto per gustare eccellenti sapori mediterranei, godere della quiete del giardino e andare a caccia di volti noti.
LUMEN
Via Orlando V. Emanuele, 3 ph +39 06 47092740 - marriott.it
The elegant restaurant of the iconic St. Regis Rome, which in 2018 was renovated making its public areas and guestrooms even more exquisite under the expert guidance of French architect Pierre-Yves Rochon. For the spaces dedicated to dining, refined details in Belle Époque and contemporary style. Cuisine, cocktails and signature dishes.
L’elegante ristorante dell’iconico
The St. Regis Rome, che nel 2018 ha rinnovato e reso ancora più preziosi i suoi ambienti sotto la sapiente guida dell’architetto Pierre-Yves Rochon. Per lo spazio dedicato al gusto, raffinati dettagli in stile Belle Époque e contemporaneo. Cucina, cocktail e serviti d’autore.
MOSAICO
Via Sistina, 69 ph. + 39 06 97793712 roccofortehotels.com
In the Mosaico resturant at Hotel de la Ville kitchen, the cult of raw materials blends with the myriad cultures that once defined the Roman Empire. For those looking for traditional but elegant Roman dishes, there’s Da Sistina. Sip on a cocktail while enjoying the breathtaking view offered at Cielo Bar or a ‘spicy drink’ at Julep Bar.
Al ristorante Mosaico dell’Hotel de la Ville il culto delle materie prime s’intreccia con la miriade di culture che facevano parte dell’Impero Romano, mentre per chi cerca i piatti di una tradizionale, ma ricercata, trattoria romana, c’è il Da Sistina. Cocktail con vista mozzafiato al Cielo Bar e ‘spicy drink’ al Julep Bar.
OSTERIA DEL SOSTEGNO
Via delle Colonnelle, 5 ph. +39 06 6793842 ilsostegno.it
In a delightful little street near the Pantheon, under a beam that supports an ancient palace, an intimate restaurant offers the very best of Rome’s culinary repertoire.
In un delizioso vicolo a due passi dal Pantheon, sotto una trave che
sostiene un antico palazzo, un intimo ristorante che propone il meglio del repertorio romanesco.
PACIFICO
Lungotevere Arnaldo da Brescia, 2 ph. +39 06 3207042 palazzodama.com
It is the restaurant of Palazzo Dama, which has brought the cuisine of Peruvian Chef Jaime Pesaque to Rome. Diners can enjoy being served in the traditional space of the restaurant, or outdoors in the poolside garden. È il ristorante di Palazzo Dama, che ha portato a Roma la cucina dello chef peruviano Jaime Pesaque, che qui può essere gustata sia nello spazio tradizionale del ristorante che nel giardino intorno alla piscina.
A stone’s throw from Campo de’ Fiori, this traditional restaurant has always kept its quality at the highest standards. Fabrizio Leggiero menu is a unique combination between earth and sea. In fine weather, choose a table in the charming square.
A pochi passi da Campo de’ Fiori, questo ristorante tradizionale ha sempre mantenuto alto lo standard di qualità. Il menù di Fabrizio Leggiero è una ricca proposta di piatti mare e terra. Nella bella stagione scegliete un tavolo nell’incantevole piazza.
RHINOCEROS
LE RESTAU & ROOFBAR
Via del Velabro, 9 ph. +39 06 6798902 rhinocerosroma.com
Spectacular restaurant with panoramic terrace in Alda Fendi’s palace redesigned by archistar Jean Nouvel A taste and lifestyle experience.
Spettacolare ristorante con terrazza panoramica nel palazzo di Alda Fendi ridisegnato dall’archistar Jean Nouvel Un’esperienza di gusto e lifestyle.
SALUMERIA ROSCIOLI
Via dei Giubbonari, 21 ph +39 06 6875287 salumeriaroscioli.it
Roscioli is a restaurant, gourmet shop, deli and wine bar all rolled into one. A multipurpose gourmet shop, an unusual restaurant where the quality of the raw material is the key factor. An ideal spot for gourmet food fans from around the world.
Roscioli è insieme ristorante, una gastronomia, una salumeria e un wine bar. Una gastronomia polifunzionale, un ristorante atipico, dove la qualità delle materie prime è la parola d’ordine. Il luogo ideale per gli appassionati di gastronomia di tutto il mondo.
TAVERNA TRILUSSA
Via del Politeama, 23/25 ph +39 06 5818918 tavernatrilussa.com
A family-run, typically Roman
trattoria with a pleasant, informal atmosphere, situated right in the heart of Trastevere. Rome’s most famous dish are the “Bucatini all’ Amatriciana”, thick spaghetti with tomato sauce, bacon and Pecorino cheese but once there you should not miss to try the “Ravioli Mimosa” which taste will enchant you! The recipe is still secret… Una tipica trattoria romana a conduzione familiare con un’atmosfera piacevole e informale, situata nel cuore di Trastevere.. Il piatto romano più famoso è bucatini all’ amatriciana, spaghetti grossi con salsa di pomodoro, pancetta e pecorino, ma assaggiate i ravioli mimosa, il sapore vi conquisterà! La ricetta è ancora segreta...
TERRAZZA BORROMINI
Via di Santa Maria dell’Anima, 30 ph. +39 06 68215459 terrazzaborromini.com
On the 4th floor of the historic Palazzo Pamphilj, in elegant dining rooms overlooking Piazza Navona and a magnificent terrace, a restaurant inspired by Roman cuisine creates harmonious combinations of seasonal flavors. Al quarto piano dello storico Palazzo Pamphilj, in eleganti sale affacciate su piazza Navona e su una magnifica terrazza, un ristorante che ispirandosi alla cucina romana crea armoniose combinazioni di sapori stagionali.
TRATTORIA SORA LELLA
Via di Ponte Quattro Capi, 16 ph +39 06 6861601 trattoriasoralella.it
A historical Roman trattoria, since 1959 on Tiber Island. Founded by one of the most beloved figures in Roman cinema, who was, however, before actress, cook and restaurateur, Elena Fabrizi, aka Sora Lella. Today the trattoria is run by her four grandchildren, Renato, Mauro, Simone and Elena. Trattoria storica romana, dal 1959 all’Isola Tiberina. Fondata da uno dei personaggi più amati del cinema romano, che però era, prima di attrice, cuoca e ristoratrice, Elena Fabrizi, alias Sora Lella. Oggi la trattoria è gestita dai suoi quattro nipoti: Renato, Mauro, Simone ed Elena. ZUMA Palazzo Fendi
Via della Fontanella di Borghese, 48 ph. +39 06 99266622 zumarestaurant.com
The restaurant of the world famous chef Rainer Becker, in the beautiful setting of Palazzo Fendi. Impeccable service, izakaya cooking and breathtaking views.
Il ristorante dello chef di fama mondiale Rainer Becker nella bellissima cornice di Palazzo Fendi. Servizio impeccabile, cucina izakaya e vista mozzafiato.
CAPRI
A-MA-RE CAPRI
Via Grotta Azzurra ph. +39 081 9780111 jumeirah.com
On the terraces of the Neptune Beach Club, an osteria offering signature pizzas in collaboration with Franco Pepe and traditional dishes on the waters of the Blue Grotto. Sulle terrazze del Nettuno Beach Club, un’osteria che offre pizza d’autore in collaborazione con Franco Pepe, insieme a primi e secondi piatti della tradizione popolare, serviti sulle acque della Grotta Azzurra.
AURORA
Via Fuorlovado, 18 ph. +39 081 8370181 auroracapri.com
Two steps from the famous Piazzetta, excellent cooking in a characteristic restaurant. Water Pizza as an entrée and filet of “pezzogna” (a type of sea bream) in potato with stuffed chicory, are a speciality.
A due passi dalla famosa Piazzetta, ottima cucina in ristorante d’atmosfera, come la Pizza all’acqua come entré e il filetto di pezzogna in crosta di patate con scarola farcita.
DA LUIGI AI FARAGLIONI
Via Faraglioni, 5 ph. +39 081 8370591 luigiaifaraglioni.com
Within one of Capri’s most exclusive beach clubs, this restaurant offers a lunch that is the best of Mediterranean cuisine, enjoyed on a lovely terrace overlooking the sea.
All’interno di uno dei beach club più esclusivi di Capri, un ristorante che propone a pranzo il meglio della cucina mediterranea da gustare su un’incantevole terrazza sul mare.
GENNAROS’ RESTAURANT Via Vittorio Emanuele, 39 oetkercollection.com
With a restaurant, bar and Bianca Rooftop led by Chef Gennaro Esposito, Hotel La Palma is a must-see for those seeking a taste and beauty experience on Capri.
Con il ristorante, il bar e il Bianca Rooftop guidati dallo Chef Gennaro Esposito, l’Hotel La Palma è un imperdibile per chi cerca un’esperienza di gusto e bellezza a Capri.
IL RICCIO
Via Gradola, 4-6 ph. +39 081 8371380 jumeirah.com
It’s the Capri Palace Jumeirah’s Restaurant and Beach Club. The light and healthy cooking based on local fish dishes is still the same. Just true flavour. È il ristorante e beach club del Capri Palace Jumeirah. La cucina è quella verace del mare nostrum. Pochi fronzoli e sapori autentici.
JKITCHEN
Via Prov. Marina Grande, 225 ph. +39 081 8384001 jkcapri.com
The restaurant of the splendid JK Place. Creative and surprising pro-
posals with the fil rouge of Mediterranean dishes, clever elaborations by the chef Eduardo Estatico.
Il ristorante dello splendido J.K. Place. Proposte creative e sorprendenti legate dal fil rouge della cucina mediterranea, sapientemente elaborate dallo chef Eduardo Estatico.
L’OLIVO
Via Capodimonte, 14 ph. +39 081 9780560 jumeirah.com
The two-star Michelin restaurant at Capri Palace Jumeirah. Andrea Migliaccio, Executive Chef, with the resident Chef and their team elaborate the Mediterranean elements on the territory in a very innovative and light way. Il ristorante due stelle Michelin del Capri Palace Jumeirah. L’arte di Andrea Migliaccio, Executive Chef, insieme al Resident Chef e al loro team consiste nella ricerca di una cucina che interpreti in chiave moderna i sapori della tradizione del territorio.
LA CANZONE DEL MARE
Via Marina Piccola, 93 ph. +39 081 8370104 lacanzonedelmare.com
A favorite venue from the golden age of the 1950s to today for the likes of Audrey Hepburn, Liz Taylor, Sophia Loren, Jackie Kennedy, Aristotle Onassis and Gianni Versace. Scenario privilegiato della golden age locale dove dagli anni ’50 ad oggi sono passati, tra gli Audrey Hepburn, Liz Taylor, Sophia Loren, Jackie Kennedy, Aristotile Onassis e Gianni Versace.
LA FONTELINA
Località Faraglioni ph. +39 081 8370845 fontelina-capri.com
One of the most beautiful and exclusive bathing establishments. Each day, the chef prepares a number of tempting off-menu treats, and fresh pasta served with flavorsome fish sauces and vegetables. Uno degli stabilimenti balneari più belli ed esclusivi. Ogni giorno lo chef Mario offre varie alternative fuori menù, proponendo pasta fresca condita con sapori di mare abbinati sapientemente con verdure.
LE MONZÙ Via Tragara, 57 ph. +39 081 8370844 manfredihotels.com
‘Monzù’ dialect mangle of the French ‘Monsieur’ they were the names of the great chefs that worked in the courts of important aristocratic Neapolitan families between the XIII and the XIX century. The chef Antonio Pedana, proposes innovative interpretations of the traditional historic dishes. One Michelin star.
I Monzù - storpiatura dialettale del francese ‘Monsieur’- erano i nomi dei grandi cuochi che lavoravano presso le corti delle famiglie aristocratiche napoletane tra il XIII ed il XIX secolo.
Lo chef Antonio Pedana propone raffinate reinterpretazione di piatti tradi-
On the splendid south side, on the Punta Carena sea, a comfortable and atmospheric restaurant, ideal for special, not-to-be-forgotten Woccasions. Sullo splendido versante meridionale, sul mare di Punta Carena, ambiente confortevole e ricco di atmosfera per occasioni particolari e indimenticabili.
CONCETTINA TRE SANTI
Via Madre Serafina, 6 concettinaaitresanti.com
From the Sanità district of Naples, the famous pizza of Ciro Oliva, Concettina’s grandson, has landed on Capri. A family tradition that began in 1951. Simplicity and freshness the basic ingredients for the pizzas and the atmosphere.
Dal rione Sanità di Napoli, la famosa pizza di Ciro Oliva, nipote di Concettina, è sbarcata a Capri. Una tradizione di famiglia, che ha inizio nel 1951. Semplicità e freschezza gli ingredienti base per le pizze e per l’atmosfera.
PAOLINO
Via Palazzo a Mare, 11 ph. +39 081 8376102 paolinocapri.com
Famous for the large terrace shaded by lemon trees, this restaurant is a very popular restaurant especially for the magnificent buffets of appetizers and desserts. Actors, politicians, musicians, footballers; over the years, all have succumbed to the joys of da Paolino’s ravioli capresi. Open only for dinner.
Famoso per la sua spaziosa terrazza contornata da alberi di limone, è un ristorante molto popolare soprattutto per i magnifici buffet di antipasti e dessert. Attori, politici, musicisti, calciatori, nel corso degli anni, tutti hanno ceduto ai ravioli capresi di Paolino. Solo a cena.
RISTORANTE AI FARAGLIONI
Via Camerelle, 75 ph. +39 081 8370320 faraglioni.com
Beloved by the jet set since the early 1900s, it is located in the heart of Capri’s social scene. On one side, traditional canopies made of straw, or paglierelle, transform each table into an intimate little dining room, on the other, a pretty pergola of century old wisteria guarantees both privacy and romance.
Amato dal jet set fin dai primi del ‘900, si trova nel cuore della mondanità caprese. Da un lato, le ‘pagliarelle’, tradizionali stuoie di paglia, trasformano i tavoli in piccole e intime capanne; dall’altro ci si accomoda sotto il pergolato di un glicine secolare.
RISTORANTE TERRAZZA TIBERIO
Via Croce, 11/15 ph. +39 081 9787111 capritiberiopalace.it
Inside the five-star boutique hotel Capri Tiberio Palace, the Ristorante Ter-
razza Tiberio, headed by Executive Chef Nello Siano, offers a Cucina degli Ingredienti (cuisine of ingredients) based on the ‘innovation within tradition and tradition within innovation’ philosophy. All’interno del boutique hotel cinque stelle Capri Tiberio Palace, il Ristorante Terrazza Tiberio, guidato dall’Executive Chef Nello Siano, propone una cucina degli ingredienti basata sulla filosofia ‘innovazione nella tradizione, tradizione nell’innovazione’.
TORRE SARACENA
Via Via Krupp - Marina Piccola ph. +39 081 8370646 torresaracenacapri.com
Nestled in a small inlet in the Marina Piccola bay, the restaurant of the bathing establishment having the same name is one of the favorites of Carpi’s habitués. While enjoying the view from the terrace overlooking the Faraglioni, one can taste excellent fish prepared by chef Domenico Guarracino. Protetto da una piccola insenatura nella baia di Marina Piccola, il ristorante dell’omonimo stabilimento balneare è uno dei preferiti dagli abitué dell’isola e non. Sulla terrazza di fronte ai Faraglioni è possibile assaporare le specialità di mare dello chef Domenico Guarracino.
VILLA VERDE
Via Sella Orta, 6 ph. +39 081 837 7024 villaverde-capri.com
Exaltation of flavors and the aroma of the Mediterranean cuisine. Beautiful is the large outdoor terrace, made out of an old garden. I sapori e i profumi della cucina mediterranea esaltati al loro massimo livello. Bellissima la grande terrazza all’aperto, ricavata da un vecchio giardino.
ZIQÙ RESTAURANT
Via Prov. Marina Grande, 191 ph. +39 081 8376630 villamarinacapri.com
Unmissable restaurant at Villa Marina Capri Hotel & Spa. A concept inspired by the nature and authenticity of the island’s excellent products. The cuisine, founded on tradition, enhances the local flavours and aromas with the innovative touch of the Chef. Imperdibile ristorante di Villa Marina Capri Hotel & Spa. Un concept ispirato alla natura e alla genuinità delle eccellenze dell’isola. La cucina, fondata sulla tradizione, esalta i sapori e gli aromi locali con il tocco innovativo dello chef.
ZUMA CAPRI
Via Capodimonte, 14 ph. +39 081 18925454 zumarestaurant.com
Zuma’s Capri address, that has brought his contemporary izakaya cuisine to the rooftop of the luxurious Capri Palace Jumeirah.
L’indirizzo caprese di Zuma, che ha portato la sua cucina izakaya contemporanea sul tetto del lussuoso Capri Palace Jumeirah.