n.1 spring summer 2014 Starhotels italian living magazine
enjoy your star Starhotels italian living magazine
n.1 spring summer 2014
Itineraries Michelangelo’s anniversary | Paris by Night | Florence’s New Opera House lifestyle The Great Beauty | Fashion in Florence | The must-see concerts Celebrities Carlo Verdone | Massimo Listri | Candida Morvillo CITIES Venice, the city of bridges and cicchetti | Contemporary Naples
Firenze, Forte dei Marmi, Milano, Parigi www.angelacaputi.com ph. alessandrobencini.com
Stefano Ricci reinterpretation of René Gruau “Illustration published on the cover of Sir magazine, no. 4, 1967” © Société René Gruau Paris
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txt Elisabetta Fabri
editorial
We feel the need to communicate with travelers coming to Italy for the first time and with those coming back Sentiamo il bisogno di comunicare con i viaggiatori che verranno in Italia e con quelli che ritorneranno At this moment in history, we feel the urge to share with you the passion for our country, for our symbols of excellence, whether cities or people -famous and not- brands, creativity, art and taste. The challenges we are called to today, as a country, are renewal, the pursuit of new standards of excellence, the recognition of work as a fundamental aspect of human life and going on being unique, but differently unique. We must open up to the world with greater confidence and communicate with travellers coming to Italy for the first time and with those coming back, because we believe that the future lies in our hands, we believe in using the past to create a better future. We are increasingly entrusting brands with the responsibility of improving the quality of life, through better products and more ethical behaviour. The trends of the future, on a global scale, are sustainability and commitment to social responsibility. Simplicity, Facility, Accessibility: here is the new luxury. The hotel industry plays an irreplaceable role as ambassador of our country, because it promotes and highlights our customs and lifestyle. That is why Enjoy your Star is born. It is not a corporate magazine. It is a comprehensive picture of our country’s international thinking and, thanks to its
In questo momento storico, abbiamo sentito fortemente il desiderio di dare voce alla passione per il nostro paese, per comunicare le eccellenze, delle nostre città, dei nostri personaggi, della nostra gente, dei nostri prodotti, delle nostre aziende. La sfida che oggi abbiamo davanti, come paese, è il rinnovamento, spingersi oltre, in cerca di nuovi livelli di eccellenza, riaffermare il rispetto del lavoro come valore fondamentale, continuare ad essere unici, ma diversamente unici. Dobbiamo aprirci al mondo in modo attento e coraggioso, a viaggiatori che verranno in Italia per la prima volta e ad altri che torneranno. Consapevoli che il futuro è nelle nostre mani. Valorizzare il passato per creare una nuova contemporaneità . Sempre più stiamo delegando ai brand la responsabilità di migliorare la qualità della vita, attraverso prodotti migliori e comportamenti etici: I trend che ci spingono verso il futuro sono globalmente la sostenibilità, un attenzione alla responsabilità sociale. Semplicità Facilità Accessibilità: ecco il nuovo lusso. L’industria alberghiera riveste il ruolo di ambasciatrice del nostro paese perché propone e valorizza i nostri costumi e il nostro esprit de vie. Ecco perché nasce Enjoy your star. Non è un magazine aziendale, ma vuole essere un espressione forte della vocazione internazionale del nostro paese, che grazie ai suoi contributors o supporters puo’ comunicare
Elisabetta Fabri
contributors and supporters, it guides readers to the essence of the Italian lifestyle by exploring unbeaten paths and discovering what eyes haven’t yet seen. Enjoy, because pleasure and appreciation make our life richer; Star, because our country is the star, in all its amazing facets. We are very excited and proud about it, for ours is the most beautiful story ever told, that of Italy and of the Made in Italy. I hope you will be as enthusiastic as we are and will enjoy reading our magazine. After all, the best part of our story is yet to be written.
l’essenza dell’Italian living cercando strade non battute, e scoprendo anche quello che i nostri occhi ancora non hanno colto. Enjoy perché il diletto e l’apprezzamento arricchiscono la nostra esistenza. Star, perché la stella e’ il nostro paese, nelle sue incredibili espressioni. Tutto ciò con un grande entusiasmo e orgoglio perché abbiamo la più bella storia che si possa raccontare, quella dell’Italia e del made in Italy. Mi auguro che ci leggiate con piacere, e che ci seguiate con entusiasmo. Perché la parte più bella della storia italiana e’ ancora tutta da scrivere. 5
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enjoy your star
The starhotels italian lifestyle magazine
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n.1 spring summer 2014 / CONTENTS
tips
30 Food & wine matching
90 Bologna / Palazzo Fava
14 Fashion trends
La strana coppia
L’assoluto sulla Tela
17 Amber jewellery
Art
96 New York / MoMA
19 Outdoor trends
32 Interview / Massimo Listri
20 Wellness Itineraries
La prospettiva perfetta in un unico shot
16 Beauty cream 18 Man’s shirt
Firenze walking city 22 Star Experience
Hotels as sources of inspiration Hotel come fonti di ispirazione
The odd couple
The perfect perspective in one shot
68 Anniversary
Michelangelo or “The Genius”
Michelangelo o “del Genio”
78 Roma / Scuderie del Quirinale
24 City Tips
Hip & chic New York
I volti di Frida
27 Web Advice
84 Anniversary
Milano secondo noi
Galileo Galilei. L’uomo delle stelle
29 Raw food
88 Firenze / Palazzo Strozzi
Milan in our words
6 things you don’t know about coffee
6 cose che non sai sul caffè
The faces of Frida
Galileo Galilei. The man of Stars
The wonders of the Modern manner Le meraviglie della Maniera moderna
The Absolute on Canvas
Gauguin’s paradises I paradisi di Gauguin
106 Venezia / Museo Correr The City by Léger Le città di Léger
108 Milano / Palazzo Reale Beauty on show
La bellezza in mostra
Music theatre Cinema 40 Interview / Carlo Verdone
The best film set ever designed La piu’ bella scenografia di un film
44 Cinema Oscar
Roma the movie star
Roma protagonista del cinema
VENICE
TURIN
MILAN
PORTA GARIBALDI ROGOREDO
VENICE
TURIN
MILAN
PORTA GARIBALDI ROGOREDO
MESTRE
PADUA
RIMINI
PESARO
ANCONA
REGGIO EMILIA BOLOGNA FLORENCE ROME MEDIOPADANA
MESTRE
PADUA
TIBURTINA OSTIENSE
RIMINI
PESARO
SALERNO
ANCONA
REGGIO EMILIA BOLOGNA FLORENCE ROME MEDIOPADANA
NAPLES
TIBURTINA OSTIENSE
NAPLES
SALERNO
enjoy your star
The starhotels italian lifestyle magazine
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n.1 spring summer 2014 / CONTENTS 64 Music Events Stay Tuned!
66 Theatre Events On Stage
insight 48 Design / Trend
118 Business Training
110 Napoli Contemporary explosion Esplosione contemporanea
ITINERARIES
114 Trieste Travel notes Appunti di viaggio
Ied Firenze
74 Città del Vaticano
Gardens of Popes, Gardens of Kings
Giardini di Papi, Giardini di Re
The international showcase
80 Firenze
La vetrina internazionale
and the Opera House
of design del design
52 Architecture / Culture The house as mirror of the soul
Casa specchio dell’anima
58 Aston Martin
The union of excellences Liaison di eccellenze 60 Fashion Icon
Fashion was born here
La moda è nata qui
The Park of Florence Il parco di Firenze e l’Opera House 92 New York
Made in Italy
98 Paris
Under the Parisian stars Sotto le stelle di Parigi 102 Venezia
The city of bridges and cicchetti
Tra ponti e cicchetti
City events
122 Firenze 123 Milano 124 New York 125 Paris 126 Roma 127 Venezia 128 Bologna 128 Genova 129 Napoli 129 Parma 130 Torino 130 Trieste
enjoy your star
n.1 spring summer 2014
cover Massimo Listri
The starhotels italian lifestyle magazine
publisher
Starhotels S.p.A. editor in chief
Luisa Nocentini co-editor Matteo Parigi Bini managing editor
Francesca Lombardi editor
Sabrina Bozzoni, Teresa Favi, Matteo Grazzini, Alessandra Lucarelli contributors
Giovanni Bogani, Sara Doriano, Mila Montagni, Giusy Riccetti photographers
Lorenzo Cotrozzi, Martina Giachi, Massimo Listri, Andrea Pistolesi, Valentina Stefanelli art editors
Chiara Bini, Alessandro Patrizi translations
Tessa Conticelli, NTL Traduzioni, Costanza Nutini, Traduzioni Rapide advertising and marketing director
Alex Vittorio Lana advertising
Gianni Consorti, Alessandra Nardelli, Roberto Tummolo, Daniela Zazzeri editorial office
Gruppo Editoriale
Alex Vittorio Lana & Matteo Parigi Bini via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato - Italy ph +39.0574.730203 fax +39.0574.730204 - redazione@gruppoeditoriale.com www.gruppoeditoriale.com Gruppo Editoriale
Registrazione Tribunale di Prato - n° 5/2014 del 28 marzo 2014 free copy stampa
Baroni & Gori Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
copyright © Gruppo Editoriale srl publisher
Via F. Turati, 29, - 20121 Milano - Viale Belfiore, 27 - 50144 Firenze www.starhotels.com - starhotels@starhotels.it Starhotels 3.716 rooms, 142 meeting rooms, 22 hotels, 20 four-star hotels in the heart of Italy’s most beautiful cities, 1 five-star hotel in Paris and 1 deluxe hotel in New York Starhotels 3.716 camere, 142 sale riunioni, 22 alberghi, 20 quattro stelle nel cuore delle più belle città italiane, 1 cinque stelle a Parigi e 1 deluxe a New York gRUPPO e DITORIALE | New York | Torino | Napoli Parigi | Roma | Venezia | Firenze Milano | Genova | Bologna | Parma | Trieste | Bergamo | Saronno
FIRENZE 路 VIA STROZZI 11/19 R 路 PIAZZA SAN GIOVANNI 12 R PATRIZIAPEPE.COM
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EXQUISITE GIFTS FOR UNFORGETTABLE WELCOMES GFL is a company specialising in hotel guest amenities. GFL faces each cosmetic product and each accessories range as a new challenge, offering a final product capable of marking a new frontier of superior standard and innovation. GFL è un’azienda specializzata nel settore degli articoli di cortesia. GFL affronta ogni linea di cosmetici e accessori come una nuova sfida, proponendo un prodotto finale capace di segnare una frontiera di standard superiore e di innovazione. www.gfl.eu
L E A D I N G
H O T E L
G U E S T
A M E N I T Y
M A N U F A C T U R E R
fashion t rend s
Marni
The collar as an accessory Il colletto come un accessorio
SALVATORE FERRAGAMO
Louis Vuitton
Pink leather postman bag Borsa postina in pelle pink
Patent-leather ballerina flats Ballerine ultrapiatte in vernice
Candy colored accessories for sweet-tooth fashionistas Accessori caramellati per una moda tutta da gustare
Gucci Louis Vuitton
Coral-red patent-leather flip-flop sandals Infradito in vernice color corallo
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Maxi patent-leather shoulder bag Maxi Bag in vernice con tracolla
VALENTINO GARAVANI Fabric sneakers with inlays Snakers in tessuto con inserti
fashion t rends
Marni
Comfy leather and rubber wedges Comode zeppe in pelle e gomma
PRADA
Louis Vuitton
Contemporary art on a bag L’arte contemporanea su una borsa
Headscarf. The must-have Foulard per capelli. Un must
The spring and summer trend is tuned to The Beatles and Rolling Stones La tendenza per la bella stagione ascolta i Beatles e i Rolling Stones
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Round lenses for the trendiest sunglasses Lenti tonde per i nuovi occhiali da sole
Ferragamo’S creations Rainbow sandals. Created by Ferragamo for Judy Garland Sandalo Rainbow. Creato da Ferragamo per Judy Garland
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Daily Defense Moisturizer. Daily moisturizing and protective cream Daily Defense Moisturizer. Crema idratante protettiva quotidiana
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Hydraskin Essential. The 24-hour face skin moisturizer Hydraskin Essential. Pelle del viso idratata per 24 ore
All the must-haves for a soft and bright skin Tutti i must-have per una pelle soffice e luminosa
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Super Aqua. The innovative blue line day cream Super Aqua. Crema giorno frutto dell’innovativa cosmesi blu
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Hydra Life Close Up. The cream that treats the causes of visible pores Hydra Life Close Up. Crema specifica contro la dilatazione dei pori
givenchy
Hydra Sparkling. The moisturizing and brightening cream for normal to mixed skin types Hydra Sparkling. Idratazione e illuminazione per pelli normali e miste
Amber jewel ler y
Damiani
Hermès
Round pink gold watch with whisky-colored leather wristband Quadrante tondo in oro rosa e brillanti con cinturino in pelle color whisky
Drip Drops, pink gold earrings with brown diamonds and smoke-grey quartz Drip Drops, orecchini in oro rosa con diamanti brown e quarzi fumé
Pomellato
Madera quartz on pink gold setting Quarzo madera incastonato su oro rosa
Like a golden sunset, warm amber nuances spread over the hottest jewelry of the season Come un tramonto dorato, le calde nuance dell’ambra si spandono sui gioielli up date di stagione
Louis Vuitton Tiffany & Co
Platinum ring with yellow sapphire Anello in platino con zaffiro giallo
Pink and orange stone pavé for the BCBG collar-necklace Pavé di pietre nei colori del rosa e arancio per il collier-colletto BCBG
Gucci
Caoutchouc, amber and metal evocative of the glamorous 80s-style Caucciù, ambra e metallo per ricordare con glamour gli anni ‘80
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man’s shi r t
The Hawaiian-style and much more. Summertime shirts speak the language of prints Ispirazione Hawaii e non solo. Le camicie dell’estate parlano con le stampe
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Dries Van Noten floral shirt Tribal and geometric inspiration, Dsquared2 Embroidered silk and flowers for Gucci Polka dots and stripes, Burberry Prorsum Sicilian mythology on a shirt, Dolce&Gabbana
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From the beach to the bar, Louis Vuitton Micro-patterned jacket and shirt, Ermenegildo Zegna The explosion of nature by Kenzo Miuccia Prada’s version of the Hawaiian myth
outdoor t rends
Dedon
Babylon, the garden vase collection Babylon, collezione di vasi da giardino
Varaschin
ARPER
Clean and minimalist-style lines for the R&S Varaschin chair Linee pulite e minimal per la seduta R&S Varaschin
Leaf, sleigh-style steel chair Leaf, sedia a slitta in acciaio
Celebration of the garden and its objects, created through imaginative designer experimentation Lode al giardino e ai suoi complementi, che non sfuggono alle sperimentazioni dei designer
GERVASONI Pierantonio bonacina
Hand-bent rattan armchair and pouf Poltrona e pouf in rattan curvato a mano
Inout 709 rocking chair by Paola Navone Sedia a dondolo Inout 709 by Paola Navone
CASSINA
Chaise Longue Moderne by Charlotte Chaise Longue Moderne by Charlotte Perriand
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wellness i t i ner a ri e s
Follow these itineraries to discover the city Alcuni itinerari per scoprire la città
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lorence is a walkable, human-scale city and has one of Europe’s biggest pedestrian areas, which is ideal for talking long walks and enjoying all major cultural attractions. Last year, the City of Florence introduced Firenze The Walking City project (http://sport.comune. fi.it/theWalkingCity/index. html), 18 suggested itineraries covering 97 kilometers, along the river and through the hills. If you wish to plunge in local history, we recommend a twohour walk past the city’s top sights. Leaving from Starhotels Michelangelo, a stone’s throw from Stazione Leopolda, a fascinating example of industrial architecture, walk along Lungarno Vespucci towards Piazza del Duomo, which gathers Florence’s best- known monuments and churches: the
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Duomo, or Cathedral of Santa Maria del Fiore, Giotto’s bell tower and St. John’s Baptistery. We suggest to walk down towards the Lungarno and Ponte Vecchio. By crossing the Ponte Vecchio with its jewelry shops and the Vasari Corridor passing over it, you reach Palazzo Pitti ( once home to the Medici family) and the Boboli Gardens. This is the so-called Oltrarno area, the left bank of the Arno river. The tour proceeds by going back to the right bank, across Santa Trinità Bridge which leads to Via de’Tornabuoni, the city’s most elegant shopping street. Our walking tour ends at Palazzo Strozzi, which houses some of the best and most interesting exhibitions held in Florence. Needless to say, there are still plenty of things to see and do and worth many trips back.
Firenze è una città a misura d’uomo e l’area pedonale, che è una delle più grandi d’Europa, permette lunghe passeggiate, tra wellness e cultura. Su questa traccia il Comune ha presentato lo scorso anno il progetto Firenze The Walking City (http://sport. comune.fi.it/theWalkingCity/ index.html) che suggerisce 18 percorsi per una lunghezza di 97 km totali, lungo il fiume e sulle colline. Se invece preferite una full immersion nella storia, noi vi suggeriamo una passeggiata di due ore circa che tocca i principali monumenti della città. Partendo dallo Starhotels Michelangelo, a due passi dalla Stazione Leopolda, architettura industriale di grande charme, prendete il vicinissimo Lungarno Vespucci in direzione Piazza del Duomo dove troviamo tra i più noti monumenti e chiese di Firenze: il Duomo o
Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni. Il consiglio è di dirigersi verso i Lungarni in direzione del Ponte Vecchio. Percorrendo Ponte Vecchio e le sue botteghe, mentre si segue con lo sguardo il Corridoio Vasariano e l’Arno, si arriva a Palazzo Pitti (residenza della famiglia De’ Medici) e il Giardino di Boboli. Qui siamo sulla riva sinistra dell’Arno, nel quartiere di Oltrarno. L’itinerario prevede di tornare sulla riva destra, passando da Ponte Santa Trinità che ci permette di attraversare Via de’ Tornabuoni, via dello shopping più esclusivo. Il tour di Firenze a piedi termina a Palazzo Strozzi, di stagione in stagione sede di mostre di grande valore artistico. Le cose da vedere sarebbero ancora moltissime e meritevoli di visite ripetute.
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5 1. The Brunelleschi’s Cupola, symbol of the Dome of Florence 2. The Ponte Vecchio in Florence 3. The Boboli Gardens seen from Pitti Palace 4. The elevated passageway of the Vasari’s Corridor in Lungarno Archibisieri 5. Pitti Palace and the square opposite to it
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star ex p er i enc e
Candida Morvillo shares her experience in the Starhotels world Candida Morvillo racconta la sua esperienza nel mondo Starhotels
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have had the pleasure of staying at Starhotels Splendid Venice during the Carnival period. The hotel is located in the heart of the city and has a beautiful, typical Venetian atmosphere. You can even reach it by boat and the courtyard is popular with both an international clientele and Venetian gondoliers, which gives you that comfortable, “at home” feeling that is rarely found in luxury hotels. I have very happy memories of my time spent in the city on that occasion, for my enjoyment of Venice was doubled: I attended the Doge’s Ball, wearing a magnificent eighteenth-century gown, and had a taste of traditional Venetian glamour, but I also enjoyed Starhotels Splendid Venice’s intimate and romantic atmosphere and was able to set aside some time to relax. That is where I wrote the first pages of my latest novel, Le stelle non sono lontane, published by Bompiani.
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Ho avuto il piacere di essere ospite dello Starhotels Splendid Venice durante il periodo del Carnevale. L’hotel è proprio nel cuore della città e vi si respira una bellissima atmosfera, tipica veneziana. Vi si può accedere anche in barca e il cortile è frequentato sia da una clientela internazionale che dai gondolieri veneziani: tutto questo contribuisce a creare quella familiarità, quella sensazione di ‘sentirsi a casa’ che è molto difficile da trovare in un grande albergo di lusso. Ho un ricordo molto bello di questa esperienza perchè ho potuto vivere la città di Venezia in un duplice ruolo…partecipai al Ballo del Doge, con uno splendido abito vintage del 700, respirando appieno la tradizione e il fascino glamour della città, ma allo stesso tempo grazie all’atmosfera intima e romantica dello Starhotels Splendid Venice sono riuscita a ritagliarmi del tempo per me stessa, staccando da tutti i miei impegni. E’ proprio qui che sono nate le prime pagine del mio nuovo
star exper ienc e
From left clockwise: the exclusive Doge’s Ball, the wonderful view from Starhotels Splendid Venice’s covered roof-terrace, the magic of the Cavalchina Ball at La Fenice Theatre, the Starhotels Splendid Venice’s entrance from the canal
I often go to Starhotels Rosa Grand in Milan as well, for a business lunch or a drink with friends. The hotel works very well for my interviews and business meetings due to its downtown location and professional and discreet atmosphere. Candida Morvillo, leader writer of Gruppo Editoriale Rizzoli Corriere della Sera, was editor-in-chief of weekly magazine Novella 2000 from June 2008 to September 2011. She also worked for A, Vanity Fair, Oggi and Il Mattino. She wrote the essay La Repubblica delle veline, vita vezzi e vizi delle ragazze della tivù dagli anni Cinquanta ai giorni nostri published by Rizzoli. In July 2006, she was awarded the Angelo Rizzoli International Journalism Prize as best under-35 print and news agency journalist. Her latest novel, Le stelle non sono lontane, was recently released by Bompiani.
romanzo, Le stelle non sono lontane, edito da Bompiani. Frequento spesso anche la struttura Starhotels Rosa Grand di Milano, per un pranzo di lavoro o un aperitivo con amici. Mi è capitato spesso di organizzare qui interviste e incontri di lavoro, grazie alla sua posizione centralissima e alla sua atmosfera professionale e riservata. Candida Morvillo, editorialista del Gruppo Editoriale Rizzoli Corriere della sera, ha diretto il settimanale Novella 2000 dal giugno 2008 al settembre del 2011. Ha lavorato ad A, Vanity Fair, Oggi e Il Mattino. Ha pubblicato per Rizzoli il saggio La Repubblica delle veline, vita vezzi e vizi delle ragazze della tivù dagli anni Cinquanta ai giorni nostri. Ha vinto, nel luglio 2006, il premio Ischia Internazionale di Giornalismo Angelo Rizzoli come miglior giornalista under 35 per la carta stampata e le agenzie. E’ appena uscito per Bompiani il suo primo romanzo, Le stelle non sono lontane. 23
city t i p s
Elisabetta Fabri takes us to her favorite places in the Big Apple Elisabetta Fabri ci racconta i suoi luoghi del cuore nella Grande Mela
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YC is by far my favorite city, such a fast-changing city, and every time I go back, after having lived there for several years, it’s so exciting to see what has changed while I was away… “mission impossible”, of course! I never take the subway because I don’t want to miss a single corner or new building under construction. NYC is breathtaking any season of the year, any time of the day. At sunrise it is simply amazing: watching the city wake up is a treat. The one NYC tradition I really enjoy is power breakfast, a business meeting first thing in the morning, but also a great way to start the day on a delicious note. Broadway shows are definitely among the must-sees: I love musicals. My best-loved department store is Saks, whose Shoe Mecca is incredible and, being so close to Michelangelo Hotel, it allows me take a break from work. 24
I love the Rockfeller Center and its ice-skating rink, which brings back some lovely memories of my children and I together. Organic food-addicts should head straight to Organic Avenue shops and restaurants, scattered across the city, and to Dylan Candy Store. As for women’s shopping, I recommend Figue, at 268 Elizabeth Street, started by former Tory Burchdesigner Stephanie von Watzdorf, and for hat lovers, the one-of-a-kind handmade pieces by Satya Twena Fine Millinery and department store Dover Street Market. For menswear, Acustom Apparel, where they use the latest 3D technology to make tailor-made suits to the customer’s choice of fabric. For home goods, William-Wayne in Lexington Avenue. The best pet shop in Manhattan is American Kennels. For dinner, try a Chinese restaurant with an innovative twist: Fung Tu (22 Orchard St., near Hester St).
‘NY è la città che adoro in assoluto, in continua evoluzione, e dopo averci vissuto diversi anni ogni volta che torno cerco di vedere tutto quello che cambia…missione impossibile ovviamente! Mai preso una subway, perchè non voglio perdermi nemmeno un angolo o un nuovo edificio in costruzione. NY è bella in ogni stagione, e a qualsiasi ora del giorno. L’alba è meravigliosa: camminare per le sue strade e vedere la città che si sveglia è un’esperienza incredibile. Un’usanza che mi piace è il Power Breakfast, ovvero il primo meeting di lavoro, un modo per iniziare la giornata in modo piacevole. Da non perdere mai uno show a Broadway: io adoro i musical! Il mio department store preferito rimane Saks e la sua vicinanza al the Michelangelo mi permette di inserire un break nella mia giornata di lavoro. Adoro il Rockfeller con il suo pattinaggio
sul ghiaccio, memore di tanti ricordi con i miei figli sulla pista. Gli Organic Food-addicted non possono perdere la catena di negozi e ristoranti Organic Avenue, in diverse location a NY, così come le caramelle di Dylan Candy Store. Per lo shopping femminile consiglio Figue, al 268 di Elizabeth Street, aperto dall’ex designer di Tory Burch Stephanie von Watzdorf, e per le appassionate di cappelli i pezzi unici di Satya Twena Fine Millinery o il Dover Street Market. Per l’uomo Acustom Apparel, dove utilizzano le ultime tecnologie 3D per realizzare abiti su misura. Per la casa, William-Wayne in Lexington Avenue. Se siete in zona e siete appassionati di cuccioli, il miglior negozio per cani è American Kennels. Per cena, provate un ristorante cinese dall’approccio innovativo: Fung Tu (22 Orchard St., vicino Hester St).’
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1. William - Wayne & Co in Lexington Avenue 2. Saks Fifth Avenue 3. Madison Avenue 4. Fung Tu restaurant 5. Organic Avenue 6. West Village
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BIONDI SANTI JACOPO TENUTA GREPPO
CASTELLO DI MONTEPO
Montalcino... ...una famiglia, un vino Tenuta Greppo – Biondi Santi Jacopo Villa Greppo 183, 53024 Montalcino (SI) - Tel. 0577 848087 biondisanti@biondisanti.it - www.biondisanti.it JBS Srl - Castello di Montepò Loc. Montepò, Pancole (GR) - Tel. 0577 848238 in info@biondisantimontepo.com - www.biondisantimontepo.com
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tart with a good breakfast. At the Davide Longoni bakery, with its infinite variety of sourdough bread, brioches and home-made cakes. On sale are also various types of flour and pasta, organic fruit juices and jams (via Tiraboschi 19). For lunch, Taglio in via Vigevano offers selected products, an abundant food counter and simple dishes using the finest of ingredients. The Cassoeula and Eggs Benedict are a must. For organic products, La Bottega di Campagna Amica, which only sells products farmed in Italy. For dinner, La Bettola di Piero, a family-run trattoria with a real ‘seventies’ atmosphere. There’s no menu and the day’s specials are read out by the owner (via Orti 17). Or else there’s Trattoria Arlati, with
ph The Chic Fish
ph. Zelda was a writer
A culinary tour by the creators of Gnam Box Itinerario gastronomico firmato dai creativi di Gnam Box
its thirties-inspired design, offering typical Milanese cuisine and jazz evenings in their downstairs room (via Alberto Nota 47). For a cocktail, Dry in via Solferino or Rebelot, in via Statuto 19. Stefano and Riccardo are trained designers and creators. Gnam Box was inspired by their love for cooking, passion for food and desire to meet people. How does it work? With a light-hearted and entirely spontaneous invitation to lunch or dinner. The guest decides on the recipe and brings the ingredients and a friend or two. Stefano and Riccardo will take care of the cooking. Simple recipes, based on a few rules like the using the ingrediens of the season of ingredients in season as well as wholegrain products. (www. gnambox.com)
Tutto inizia da una buona colazione. Da Davide Longoni, panificio che propone un’infinta varietà di pane preparato con lievito madre, brioche e dolci fatti in casa. In vendita anche diverse tipologie di farine e pasta, succhi di frutta bio, marmellate (via Tiraboschi 19). Per pranzo, Taglio in via Vigevano: bottega di prodotti selezionatissimi, un banco gastronomia molto fornito e piatti semplici realizzati con materie prime ricercate. Tra i must, la cassoeula e le uova alla Benedict. Per acquisti bio la Bottega di Campagna Amica, solo prodotti provenienti dalla filiera agricola italiana. Per cena, la Bettola di Piero: una trattoria a conduzione familiare la cui atmosfera è rimasta quella tipica degli anni Settanta. Nessun menu, i piatti del giorno vengono dettati a
voce dalla proprietaria (via Orti 17). Oppure la Trattoria Arlati, cucina tipica milanese, design anni Trenta e serate jazz nella saletta al piano inferiore (via Alberto Nota 47). Per un cocktail, da Dry in via Solferino o da Rebelot, in via Statuto 19. Stefano e Riccardo, creativi e designer per formazione. Gnam Box è nato dall’amore per la cucina, passione per il cibo e dal desiderio di incontrare le persone. In cosa consiste? Inviti per un pranzo, o una cena, nella più totale leggerezza e spontaneità, dove l’ospite decide la ricetta, porta i suoi ingredienti e qualche amico. A cucinare ci pensano loro. Ricette semplici, che seguono poche regole come stagionalità degli ingredienti e prodotti integrali (www. gnambox.com). 27
Raw food
Dark, strong and intense. An Italian icon product in the world. Here’s some interesting facts about it Scuro, forte e intenso. Un prodotto-icona dell’Italia nel mondo. Che nasconde non poche curiosità
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1 ) The country which consumes the greatest amount of coffee: Finland, with an annual per capita consumption of 12 kg. 2 ) The arrival of coffee in Italy: the first documented shipment of coffee came in the port of Venice in 1624. 3 ) The oldest café in Europe: Café Procope in Paris was founded in 1600 by Francesco Procopio dei Coltelli. 4) The great composer Johann Sebastian Bach loved coffee so much he wrote a cantata about it: the “Kaffeekantate” was performed for the first time in Germany between 1732 and 1735. 5) Italian style: Espresso, cappuccino, long, double espresso, with a drop of milk, strong, in a glass, lukewarm, and boiling hot. The coffee ritual in Italy is all about one thing: everyone has their own favorite. And the barista is the master of the ceremony. 6) Caffè sospeso: in Naples there’s a tradition of “caffè sospeso”: the customer pays for two coffees but he only gets one; the other is given for free to the next customer who can’t afford it (ph. Toto and Peppino in a scene from the movie ‘La banda degli onesti’, 1959).
1) Il paese che ne consuma di più: la Finlandia, con un consumo annuale pro-capite pari a 12 kg. In Italia si arriva a 5,9 kg. 2) L’arrivo del caffè in Italia: il primo carico di caffè documentato fu sbarcato nel porto di Venezia nel 1624. 3) Il Café più antico d’Europa: Le Procope a Parigi fondato nel ‘600 da un siciliano Francesco Procopio dei Coltelli. 4) Il grande compositore Johann Sebastian Bach amava così tanto il caffè da dedicargli addirittura una cantata: la “Kaffeekantate” che venne eseguita per la prima volta in Germania tra il 1732 e il 1735. 5) Stile italiano: Espresso, cappuccino, lungo, doppio, macchiato, ristretto, in vetro, tiepido, bollente. Il rito del caffè in Italia sta tutto in un assioma: ciascuno lo vuole come gli pare. Il barista ne è il sacerdote supremo. 6) Caffè sospeso: A Napoli, città icona del caffè, esiste la tradizione del caffè sospeso: il cliente paga due caffè ma ne riceve uno solo, l’altro è donato a chi entra dopo di lui e non può pagarselo (ph. Totò e Peppino in una scena de ‘La banda degli onesti’, 1959) 29
food & wine mat c h i n g
Fish dishes with a glass of red wine. Not just a weird fad. Piatti a base di pesce accompagnati da un calice di vino rosso. Non più solo una moda stravagante.
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airing a fish dish with a glass of red wine has gone from being an odd passing fad to being a well-established habit. Rich fish stews can go delightfully with a red Cirò or a Pinot noir from the Alto Adige, ideally a fairly soft, unstructured version. Serve black pepper mussels with a Negroamaro from Apulia, rich eel stews with a Chianti Colline Pisane or a Barbera d’Alba, a fish stew from Livorno with its traditional partner Chianti (Montalbano Chianti if possible) or alternatively with a Bolgheri red. A substantial dish featuring swordfish, a fairly rich fish, goes perfectly with soft fruity reds from Campania, even slightly fizzy versions. This is the case for the wines we have selected for you in this issue which are ideal when matched with the exclusive fish dish prepared by Raffaele Guarracino, chef at the restaurant of SHS Terminus hotel in Naples.
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L’abbinamento di un piatto di pesce a un bicchiere di vino rosso da semplice moda stravagante e passeggera è diventata una consuetudine consolidata. Ricche zuppe di pesce possono fare la gioia di un Cirò rosso, o di un Pinot nero dell’Alto Adige, magari uno non troppo strutturato. Una pepata di cozze con un Negroamaro pugliese, grasse anguille in umido con un Chianti Colline Pisane o una Barbera d’Alba, un cacciucco livornese col compagno di una vita, il Chianti (versione Montalbano se possibile) o magari con un Bolgheri rosso. Mentre un buon piatto corposo a base di pesce spada, un pesce grasso, farà sicuramente la felicità dei rossi campani profumati, di gusto morbido, in qualche caso leggermente frizzanti. E questo il caso dei vini che abbiamo selezionato per voi in questo numero, ideali da abbinare all’esclusiva ricetta di pesce dello chef Raffaele Guarracino del ristorante dello SHS Terminus di Napoli.
food & wine mat c hing
COSTA D’AMALFI FURORE Riserva DOC – Marisa Cuomo This Furore Rosso is made with an equal blend of Aglianico and Piedirosso grapes. It is a deep red with ruby tinges. Intense red berry aroma. Lush, well-balanced flavour. Il Furore Rosso è ottenuto per metà con Aglianico e per metà con Piedirosso. Si presenta rosso con riflessi rubino. Profumi intensi di frutti di bosco. Al palato è morbido e ben equilibrato.
GRAGNANO Grotta del Sole This unassuming wine... is hard to beat. Ruby red, vinous rustic aromas, slightly fizzy and even frothy when young; even though it is a red wine, it should be served cold. E’ un piccolo vino, ma... veramente insuperabile. Colore rosso rubino, profumo vinoso e campestre, frizzantino e quando giovane addirittura spumoso, nonostante il colore va servito freddo.
PIEDIROSSO D’ISCHIA Per’ ‘e Palummo – Casa D’Ambra This is a DOC wine (Registered designation of origin) which can only be produced on the island of Ischia. It is ruby red in colour, with a distinctive vinous aroma. Pleasanttasting with a dry flavour, medium-bodied and well-balanced tannins. E’ un vino DOC la cui produzione è consentita nell’isola d’Ischia ed ha un colore rubino odore vinoso, caratteristico, gradevole, ed un sapore asciutto, di medio corpo e giustamente tannico.
LACRYMA CHRISTY Mastroberardino The red Lacryma Christi del Vesuvio is a fine wine. It has a deep red colour with purple tinges and violet notes, which evoke the sweet violet. It has a soft, pleasant taste and a well-balanced structure. Il Lacryma Christy rosso del Vesuvio è un vino pregiato. Il suo colore rosso intenso presenta riflessi violacei, ricorda la violetta e il fior di mammola, ha il gusto gradevole, morbido è di equilibrata struttura.
The exclusive fish recipe by Raffaele Guarracino, chef at the Hotel Terminus, Naples L’esclusiva ricetta di pesce dello chef Raffaele Guarracino, Terminus, Napoli Ingredients (serves 4): 500 gr. Swordfish, cut into slices, 10 artichokes, 150 gr. baby tomatoes from Vesuvius, parsley, garlic, salt, pepper, extra virgin olive oil to taste. Recipe: cut the fish slices into rounds and fry till a golden brown. Cut 7 artichokes into julienne strips and sauté them in oil and garlic. Fry the remaining 3 artichokes. Halve the baby tomatoes and fry them gently in oil. Assemble all the cooled ingredients in layers, with a layer of swordfish, a layer of artichokes and lastly a layer of tomatoes. Season with salt and parsley. Repeat the layers three times to create the mille feuille. Bake at 150° for 8 minutes. Ingredienti (per 4 persone): 500 gr. pesce spada a fette, 10 carciofi, 150 gr. pomodorini del Vesuvio, prezzemolo, aglio, sale, pepe, olio extravergine q.b. Procedimento: decoppare in forma tonda le fette di pesce spada e doratele in padella. Tagliare 7 carciofi a julienne e saltateli in padella con olio e aglio, gli altri 3 friggerli. Tagliate i pomodorini e rosolateli con olio. Comporre il tutto, raffreddato, con uno strato di pesce spada, uno di carciofini e i pomodori. Condire con sale e prezzemolo. Ripetere l’operazione per 3 volte fino ad ottenere il millefoglie. Infornare a 150 gradi per 8 minuti 31
txt Francesca Lombardi ph Massimo Listri
art i t i nt er v i ew
The photographs of Massimo Listri, Wunderkammer where beauty is created Le foto di Massimo Listri, Wunderkammer dove si crea bellezza
M
assimo Listri began his career as a photographer at a very young age, when he was just sixteen. Thanks to his father, a journalist and literary critic, with whom he began telling in pictures what his father described with words. He made his debut with a series of extraordinary black and white portraits of the leading figures of the twentieth century: Montale, René Clair, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Federico Zeri, Sir Harold Acton and many more... Massimo spent important moments of his early training with them, and perhaps these meetings helped to hom to become first a photojournalist and then an artist. They certainly helped him to form that personal point of view, which is not only a photographic perspective but a way of making a place his own,to
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so it could return to us in its stylistically perfect and absolute beauty. Whoever has seen him work tells mainly of the extraordinary ease with which Listri finds the perfect angle, the one which captures the soul of a place. It often happens in a few minutes, like falling in love, like a sort of liaison between the artist and his muse. Which in this case is not a creature, but a room, a hall, a courtyard, a view... Places, never people. And if you ask him why, he replies without melancholy: “I like to work alone.” He is able to photograph, with equal mastery, the opulence of a baroque hall or of the mirrors at Versailles, the decadence of a room covered with dust, of an abandoned garden, or the sights of Capri, just as well as the dusty volumes of the State Archives in Naples. And he captures charm and
Massimo Listri diventa fotografo giovanissimo, appena sedicenne. Grazie a suo padre, giornalista e critico letterario, con cui inizia a raccontare per immagini quello che suo padre descrive con le parole. Esordisce con una serie di straordinari ritratti in bianco e nero sulle personalità di rilievo del Novecento: Montale, René Clair, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Federico Zeri, sir Harold Acton e molti altri… Con loro Massimo ha passato momenti fondamentali della sua formazione e forse questi incontri hanno concorso a delineare il suo essere prima fotoreporter e poi artista. Hanno contribuito certamente a formare quel suo personalissimo punto di vista, che non è solo una prospettiva fotografica ma un modo di far proprio un luogo per poi restituircelo nella sua forma stilisticamente perfetta e
di assoluta bellezza. Chi lo ha visto lavorare racconta soprattutto la semplicità straordinaria con cui Listri individua l’angolazione perfetta, quella da cui si coglie l’anima di un luogo. Succede spesso in pochi minuti, come un innamoramento, una sorta di liason tra l’artista e la sua musa. Che in questo caso non è una creatura, ma una stanza, un salone, una corte, uno scorcio… Luoghi, mai persone. E se gli chiedi perché, risponde senza malinconia: “mi piace lavorare da solo”. Riesce a fotografare con uguale maestria l’opulenza - quella di un salone barocco o degli specchi di Versailles - come la decadenza di una stanza velata dalla polvere, di un giardino abbandonato; gli scorci di Capri come i volumi polverosi dell’Archivio di Stato a Napoli.
Palazzo Pitti, White Room – Florence 2009 (Palazzo Pitti September 2009) Uffizi Gallery, Counter-Reformation Room – Florence 2009 (Palazzo Pitti September 2009)
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Palace of Versailles II - France 2003 (Museo de Arte Italiano ‘’Fotografìa de Interiores’’ Lima, 2012) Palace of Versailles I - France 2003 (Galeria Nacional de Bellas Artes, Santo Domingo, Dominican Republic, 16 May 2013)
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Palace of Versailles V - France 2003 (Schusev State Museum of Architecture, Moscow, 14 June 2013) Palace of Versailles III - France 2003
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Royal Palace - Naples 2013 Banco di Napoli Archives 2013
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Capodimonte Ballroom – Naples 2013 San Domenico Maggiore - Naples 2013 (Benaki Museum, Athens 16 January 2014)
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Vatican Museums XIV 2011
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Palace of Venaria II - Turin 2007 ( Venice Biennale, Schusev State Museum of Architecture, Moscow, 14 June 2013 )
elegance everywhere, or rather, as Sgarbi says, “he does not capture beauty, he creates it ... “ Today Listri lives in Florence but his work and artistic research allow him to travel abroad and to all corners of the world more and more often. He collaborates with the leading art and design magazines including “AD” and “FMR”, of which in 1981 he was one of the founders, and he has published more than 70 books. In 2008 at the Palazzo Reale in Milan, he presented a solo show in the rooms adjoining the Francis Bacon exhibition: a kind of artistic consecration of a natural talent for photography. In 2009, with the exhibition “The Beauties of Florence” he displayed his works in the Sala Bianca of Palazzo Pitti in Florence and, to the present, has also exhibited in numerous museums around the world
including the Morgan Library in New York, the Suschev State Museum in Moscow, the Museum of Modern Art of Buenos Aires, the Museum of Contemporary Art of Bogotá, the Benaki Museum in Athens
E ovunque coglie l’incanto e l’eleganza, o meglio, come dice Sgarbi: “ non cattura la bellezza, la crea…” Oggi Massimo Listri vive a Firenze ma il suo lavoro e la ricerca artistica lo portano
and many others. Today, as in the past when he was just starting to work for the most important magazines in the world, he has kept a lucid gaze on things, a gaze that does not linger on the most nostalgic aspects of a place but wants above all to tell its story, presenting it to us in its best light.
in giro per il mondo sempre più spesso. Collabora alle più importanti riviste di arte e design tra cui “AD” e “FMR”, di cui nel 1981 è stato uno dei fondatori e ha pubblicato più di 70 libri. Nel 2008 a Palazzo Reale a Milano ha presentato una sua personale nelle sale contigue alla mostra su Francis Bacon:
una sorta di consacrazione artistica per un talento naturale della fotografia. Nel 2009 con la mostra Bellezze di Firenze ha presentato le sue opere nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze e fino ad oggi ha esposto in numerosi musei di tutto il mondo tra cui la Morgan Library di New York, Suschev State Museum di Mosca, il Museo di arte Moderna di Buenos Aires, il Museo di arte Contemporanea di Bogotà, il Museo Benaki di Atene e molti altri. Oggi come quando ha iniziato lavorando per le riviste più importanti del mondo, ha conservato uno sguardo lucido sulle cose, uno sguardo che non indugia sugli aspetti più nostalgici di un luogo ma lo vuole soprattutto raccontare. Regalandocelo nella sua luce migliore. 39
txt Giovanni Bogani
cinema i nt er v i ew
Carlo Verdone, Italian-style comedy and The Great Beauty Carlo Verdone, la commedia all’italiana e la Grande Bellezza
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e was born and raised in Rome. The son of a university professor of cinema, with Neapolitan origins, Carlo has always loved Rome, its streets, its houses, its people. From the terrace of his house, high on the hilltop of the Monteverde Vecchio district, you can see a large part of this beautiful city, and sometimes enjoy breathtaking sunsets. Carlo Verdone and Rome, the eternal city that, like all the great capitals of the world, always seems to be on the verge of disaster. It has now regained its splendour in our collective imagination thanks to “The Great Beauty”, which won an Oscar for the best foreign film in 2014, with Carlo playing a leading role. Let’s talk with him about the film and about his next trip. You will be going to the States soon ...
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Yes, I was invited by a prestigious American university in Bloomington, Indiana, to teach a course on the commedia all’italiana, that is, Italian-style comedy. I am very pleased to be able to explain, in my own way, the genre that most identifies us throughout the world, the one that we have in our DNA: realistic comedy, the kind that can speak about serious things with a smile, and which knows how to entertain an audience without forgetting the realities of life. I am pleased to be able to bring the great beauty of Italian cinema to the American public. Incidentally, how did you spend the Oscar night? I was invited to Los Angeles, but I thought it would be right to leave the stage entirely to Paolo Sorrentino. I spent the night quietly in Rome. At six in the morning, my phone began
Lui a Roma ci è nato e cresciuto. Figlio di un docente universitario di cinema, di origini napoletane, Carlo ha sempre amato Roma, le sue strade, le sue case, la sua gente. Dalla terrazza della sua casa, in cima al quartiere di Monteverde Vecchio, si vede gran parte di questa splendida città e talvolta si godono tramonti da mozzare il fiato. Carlo Verdone e Roma, la città eterna che, come del resto tutte le grandi capitali del mondo, sembra sempre sull’orlo dell’abisso. Adesso è tornata a splendere, nell’immaginario, grazie al film “La grande bellezza”, Oscar per il miglior film straniero 2014 di cui Carlo è uno dei protagonisti. Parliamo con lui del film e del suo prossimo viaggio Tra poco lei andrà negli Stati Uniti… Sì, sono stato invitato da
una prestigiosa università americana, a Bloomington, nell’Indiana, a tenere un corso sulla commedia all’italiana. Sono molto contento di poter raccontare, a modo mio, il genere che più ci identifica nel mondo, quello che abbiamo nel nostro Dna: la commedia realistica, quella che sa raccontare le cose serie con un sorriso e che sa far divertire il pubblico senza dimenticare la realtà della vita. Mi piace poter portare al pubblico americano la grande bellezza del cinema italiano. Appunto, come ha vissuto la notte degli Oscar? Ero stato invitato a Los Angeles, ma ho pensato che era più giusto lasciare il palcoscenico tutto a Paolo Sorrentino. Ho passato la notte tranquillamente a Roma. Alle sei di mattina il mio telefono ha cominciato a vibrare, una, due, venti volte…
Carlo Verdone, born in 1950, Italian film director, actor and screenwriter
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Carlo Verdone and his latest films: Italians (2009), Io loro e Lala (2010), Posti in piedi in paradiso (2012), Sotto una Buona Stella (2014)
to vibrate, once, twice, twenty times ... and I understood. And I called Paolo. He sounded very happy. According to you, what is the image of Rome that emerges from the film? Rome is the magnificent setting of a drama. An almost theatrical drama, which tells about the derailment of today’s society. Sorrentino tells about a society without ethics, without values. He tells about a world of solitude, a world of social climbing, of pretense. But the city, around this dreary world, is beautiful. Does “The Great Beauty” represent a worldwide relaunching for Rome’s image? Yes, of course. But we must be careful: if an American comes to Italy imagining to find the city seen in the film, he will find a big difference. Sorrentino 42
showed a city that exists mainly in his mind: a city without traffic, with no cars. Rome is always beautiful, but it needs a lot of work, a decisive action, to return it to its state of beauty. Otherwise, foreigners will come and ask: “…but where is the city in the film?”. The Rome that Sorrentino shows has a “great beauty” which refers mainly to the past. That ‘s true. The past - the architecture of the past, the great paintings. They seem much more important than the present. The
Ho capito. E ho chiamato Paolo. L’ho sentito molto felice. Qual è l’immagine di Roma che viene fuori dal film, secondo lei? Roma è la magnifica scenografia di un dramma. Un dramma quasi teatrale, che racconta il deragliamento della società di oggi. Sorrentino racconta una società priva di etica, priva di valori. Racconta un mondo di solitudine, un mondo di arrivismo, di finzione. Ma la città, attorno a questo mondo cupo, appare bellissima. La grande bellezza
rappresenta un rilancio per l’immagine di Roma nel mondo? Sì, certamente. Però bisogna fare molta attenzione: se un americano viene in Italia immaginando di trovare la città che si vede nel film, troverà una bella differenza. Sorrentino ha mostrato una città che vive soprattutto nella sua mente: una città senza traffico, senza automobili. Roma è sempre bellissima, ma ha bisogno di un grande lavoro, di un intervento deciso, per restituirla alla sua bellezza. Altrimenti gli stranieri verranno e si chiederanno: ma la città del film dov’è? La Roma che Sorrentino mostra ha una “grande bellezza” che si riferisce soprattutto al passato. E’ vero. Il passato – l’architettura del passato, la grande pittura – sembra molto
Carlo Verdone and Toni Servillo in a scene of The Great Beauty (Oscar 2014: Best Foreign Language Film Winner)
film suggests that beauty was given much more attention, it was more cultivated, more appreciated. The character you play recites a monologue that speaks of the beauty of the past. Yes. He says: “What do you have against nostalgia? It’s the only entertainment that remains for those who are wary of the future.” Are you wary of the future? I am cautiously optimistic. The Italian cinema is experiencing, thanks to this film and to this Oscar, a great opportunity for a relaunch. And the city of Rome has a card to play from the point of view of international tourism. The film is a great commercial for the city of Rome. What is the difference between the Rome of Fellini’s “La Dolce Vita” and the Rome of “The Great Beauty”?
There is a big difference. You, the viewer, loved the characters in “La Dolce Vita” because Fellini, after all, loved them. Instead, Sorrentino judges his characters, without indulgence. He does not love them. They can even be very unpleasant characters. In this, Sorrentino has had great courage. Very few directors are able to develop their characters while maintaining a detachment from them. Paolo was brilliant and unsparing. What is Rome today? It is a fundamental city, the image of Italy. You cannot go to Italy and not see Rome. A city that foreigners have understood and loved: from Goethe, to Montaigne, to Montesquieu, to Rilke, to mention just a few. But that Italians, at times, do not comprehend.
più importante del presente. Il film suggerisce che una volta il bello era molto più curato, più coltivato, più apprezzato. Il personaggio che lei interpreta declama un monologo che parla proprio della bellezza del passato. Sì. Dice: “Che cosa avete contro la nostalgia? E’ l’unico svago che resta per chi è diffidente verso il futuro”. Lei è diffidente verso il futuro? Io sono moderatamente ottimista. Il cinema italiano vive, grazie a questo film e a questo Oscar, una grande occasione di rilancio. E la città di Roma ha una carta da giocare dal punto di vista del turismo internazionale. Il film è un grande spot per la città di Roma. Qual è la differenza tra la Roma della “Dolce Vita” di Fellini e quella “Grande bellezza”?
C’è una grande differenza. Ai personaggi della “Dolce Vita” tu, spettatore, volevi bene. Perché Fellini, in fondo, li amava. Invece Sorrrentino i suoi personaggi li giudica, senza indulgenza. Non li ama. Possono essere personaggi anche molto sgradevoli. In questo, Sorrentino ha avuto un grande coraggio. Pochissimi registi sono in grado di raccontare i loro personaggi mantenendo un distacco da loro. Paolo è stato bravo e spietato. Che cosa è Roma, oggi? E’ una città fondamentale, l’immagine dell’Italia. Non puoi venire in Italia e non vedere Roma. Una città che gli stranieri hanno capito e amato: da Goethe, a Montaigne, a Montesquieu, a Rilke, per dire solo alcuni nomi. Ma che gli italiani a volte non hanno capito. 43
txt Giovanni Bogani
cinema osc ar
Our society through La Dolce Vita and The Great Beauty films La nostra società attraverso La Dolce vita e La grande bellezza
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orrentino and Fellini, “The Great Beauty” and “La Dolce Vita”. After the Oscar won by the Italian film, everyone has written that Paolo Sorrentino’s “The Great Beauty” resembles Federico Fellini’s “La Dolce Vita”. In both films, there is Rome. In both films, there is chaos, the derailment of our society. The wild parties, the dissolution of morals, the loss of any ethical point of reference. And all this, observed by a character who looks at everything with cynicism and dismay. Marcello Mastroianni in Fellini’s film, Servillo in Sorrentino’s. Fellini with his visionary power, with his exceptional talent. Sorrentino with his camerawork framing shots able to transform Rome into a De Chirico painting, and then to fill it with people, crazed people dancing, dancing, as if the end of the world were at hand. Both films have won the Oscar: “The Great Beauty” fifty years after “La Dolce Vita”. Both films have been hailed as miracles for Italian cinema. When “La Dolce Vita” was released, a critic of the caliber of Pier Paolo Pasolini described the film as “the highest and most absolute product of Catholicism in recent years”. “La Dolce Vita” was a requiem for the disappearance of the sacred
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Sorrentino e Fellini, ‘La grande bellezza’ e ‘La Dolce Vita’. Dopo l’Oscar vinto dal film italiano, tutti hanno scritto che ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino assomiglia a ‘La Dolce Vita’ di Federico Fellini. In entrambi i film, c’è Roma. In entrambi i film, c’è il caos, il deragliamento della nostra società. Le feste folli, la dissoluzione della morale, la perdita di ogni punto di riferimento etico. E tutto questo,
fatto gridare al miracolo per il cinema italiano. Quando uscì ‘La Dolce Vita’, un critico d’eccezione come Pier Paolo Pasolini definì il film come ‘il più alto, il più assoluto prodotto del cattolicesimo di questi ultimi anni’. ‘La Dolce Vita’ era un requiem per la scomparsa del sacro nella vita quotidiana. Un requiem pieno di dolore. Proprio l’assenza del sacro, e l’angoscia per la sua mancanza, sembra essere il punto di contatto più forte tra i due film. ‘La Dolce Vita’ raccontava l’Italia del boom economico che scopriva l’euforia del consumo. E il film raffigurava, forse per la prima volta su uno schermo, anche l’erotismo come consumo. Fellini aveva prefigurato un osservato da un personaggio envisioned a world in which mondo in cui il benessere che guarda tutto con un material wealth would have avrebbe corrotto tutto: un corrupted everything: a world in cinismo beffardo e sgomento. mondo in cui il consumo sarebbe which consumption would have Marcello Mastroianni nel film stato la misura di tutte le cose. di Fellini, Toni Servillo nel film ‘La grande bellezza’ diventa, been the measure of all things. di Sorrentino. Fellini con la “The Great Beauty” becomes, in questo senso, l’ultimo atto sua forza visionaria, con il suo in this sense, the last act of “La de ‘La Dolce Vita’. Tutto, talento pazzesco. Sorrentino con oggi, si è ridotto a immagine, Dolce Vita”. Everything today le sue inquadrature, capaci di has been reduced to images, to a consumo. L’uomo ha consumption. Man has forgotten trasformare Roma in un dipinto dimenticato il sacro e pensa solo di De Chirico, e poi di riempirla a ballare, a divertirsi, a vestirsi, the sacred, and only wants to di gente, gente impazzita che dance, to have fun, to dress up, a consumare. Sorrentino lo to consume. Sorrentino said the balla, balla, come se stesse per ha detto, in un’intervista: ‘Il same thing in an interview: “My arrivare la fine del mondo. mio film è diviso tra sacro e Entrambi i film hanno vinto film poised between the sacred profano. Per me che sono ateo, l’Oscar: ‘La grande bellezza’ and the profane. For me, as an il sacro è tutto ciò che è degno atheist, the sacred is everything cinquant’anni dopo ‘La Dolce di essere ricordato. Il profano Vita’. Entrambi i film hanno that is worth of being è dimenticabile. Se nel film from everyday life. A requiem full of pain. It is precisely this absence of the sacred, and the anguish for its absence which seems to be the strongest point of contact between the two films. “La Dolce Vita” tells about Italy in the years of the economic boom, a country that had discovered the euphoria of consumption. And the film even depicted, perhaps for the first time on a screen, eroticism as consumption. Fellini had
Above, a scene from the film with Toni Servillo and Sabrina Ferilli. Below, the film’s leading character, Jep Gambardella (Servillo) and Rome in the background
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Toni Servillo in a scene of The Great Beauty, Oscar 2014 Best Foreign Language Film winner
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La Dolce Vita - (1960) directed by Federico Fellini, Marcello Mastroianni and Anita Ekberg kissing in the famous Trevi Fountain scene
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txt Teresa Favi
Design t rend
The interior design of the future, straight from Milan’s International Furniture Fair Dal Salone del Mobile di Milano, lo stile che dipingerà gli interni del futuro prossimo
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fter years of luxury as the answer to all demands on the furnishing and interior design market, luxury which took on many meanings - from attention to materials and product quality to excess -, the latest design trend goes in the opposite direction. What is being shown at this year’s International Furniture Fair is stripped down to its bare essentials: spare and understated products, limited use of resources and figurative elements. A sort of self-imposed slimming diet leading to new design solutions in terms of both appearance and choice of materials. For instance, Daniele Bortotto and Giorgia Zanellato, two young designers launched at the
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Salone Satellite, introduce a collection of chairs named La Serenissma, inspired by Venice’s high tide flooding, at Moroso’s stand. The design is deliberately simple and recalls the walkways used to cross Venice’s flooded streets and squares. This basic structure is covered with moire, nearly shaded, fabrics produced by Rubelli. Perhaps the only mark left by the past years’ luxury trend is visible in the furnishing collections bearing the name of famous car manufacturers, such as Bentley Home, or of fashion houses like the Fendi home collection. The new “pauperism” trend is marked by the comeback of the minimalist style, a trend that actually never dies but has been a bit less obvious
Dopo anni in cui il lusso appariva essere la risposta comune fornita dalle aziende del design e dell’arredo, lusso che veniva declinato in diversi modi dall’attenzione alla costruzione e alla materia fino al vero e proprio eccesso, il neo-nato stile che emerge dalla nuova edizione del Salone del Mobile di quest’anno va nella direzione di prodotti castigati, a volte severi, parchi nell’uso delle risorse e nella adozione di riferimenti figurativi. Una sorta di cura dimagrante che il design si è autoimposto, con nuove soluzioni che interessano tanto l’aspetto formale che la scelta dei materiali. Un esempio per tutti: Daniele Bortotto e Giorgia Zanellato, giovani designer italiani usciti dal Salone Satellite, presentano da Moroso una collezione di sedute La Serenissima, ispirate all’acqua
alta a Venezia. Il disegno è volutamente elementare e riecheggia le passerelle montate all’innalzarsi della marea. Su questa semplice struttura vengono appoggiati tessuti marezzati, per non dire sfumati, prodotti da Rubelli. Del lusso che aveva caratterizzato gli anni passati la traccia più evidente rimane nelle collezioni di arredo che portano il marchio di grandi case automobilistiche, si veda in particolare quest’anno la new entry Bentley Home, oppure di case di moda, confronta ad esempio la collezione Fendi casa. Rafforza la tendenza pauperistica una nuova vitalità del Minimalismo, corrente eterna per definizione, ma che, nelle ultime edizioni del Salone del Mobile, era in qualche misura appannata. Un altro riferimento che ritroveremo
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Design t rend
in the past fairs. Another popular trend this year, poised between pauperism and minimalism, between the East and the West, is the so-called mountain-style design. Probably inspired by the great Charlotte Perriand, there is a wealth of handcarved solid wood canes. Letting one’s thoughts wander, narrative design. As a reaction to the return to simplicity, here comes the dream, the fairy-tale. Influenced by the figure of Piero Fornasetti, the world’s greatest visionarydesigner in the history of design, many companies and designers opted for an oneiric, dream-like style, with “no inhibitions” but with different results. Even the great Philippe Starck has embraced this look, with the Aunts&Uncles collection for Kartell, which strikes, however, as more Almodovar-style. A deep appreciation for the lessons of the past, especially for the years of Italian but also Danish, Finnish and American design between the forties and mid-sixties, goes on inspiring interior designers, such as the revival of the typical sixties-style leather color for skins. 50
The line between contemporary and classic furniture manufacturers is becoming increasingly blurred: take a look at Marcel Wanders’ Century collection for Very Wood by Gervasoni. Another large group of 2014 designs draws inspiration from materials. The trendiest materials are as porous as cork and concrete, as hard as baked clay, with interesting plays of
con frequenza, a cavallo tra pauperismo e minimalismo, tra Oriente e Occidente, è quello al ‘design alpino’. Probabilmente mediata dalla straordinaria lezione di Charlotte Perriand troviamo una vera fioritura di bastoni di legni masselli, incastri a vista. Voglia di distrarsi, design narrativo. La reazione alla ritrovata semplicità è il sogno, nel senso di favola. Influenzati dal recente recupero critico della figura
interweaving and cutwork. This trend is highlighted by the emphasis on processing techniques, both industrial and manual, without distinction and often in unison, but clearly visible to underline the uniqueness and differences in each product. Even colors pay homage to matter. First comes the copper color, which seems to be the color of the year, and then oxidized tones such as blue-green and all the colors of mold, mushrooms and mud.
di Piero Fornasetti, massimo designer-sognatore nella storia del design mondiale, molte aziende e designer, con risultati diversi, si sono abbandonati a un linguaggio onirico, senza inibizioni. Persino il grande Philippe Starck è coinvolto in questa vicenda di racconto e personaggi, con la collezione Aunts&Uncles ovvero Zie e Zii per Kartell forse in questo caso, un po’ più alla Almodovar. Permane la grande fascinazione per la lezione del passato, soprattutto per gli anni che vanno dai Quaranta alla metà dei Sessanta del design Italiano,
ma anche danese o finlandese o americano, con il perdurare delle riedizioni, delle ispirazioni e dei recuperi. Tornano ad esempio gli anni Settanta, con la dominanza del color cuoio nelle pelli. L’ondata citazionista è individuabile nello sfumare dei confini tra i produttori di “mobili contemporanei” e quelli che si dedicano da sempre al “classico”. Si confronti, a questo proposito, la collezione Century di Marcel Wanders per Very Wood by Gervasoni. Un altro grande gruppo di progetti 2014 trae ispirazione dalla materia. I materiali più attuali sono piuttosto porosi come il sughero o il cemento, densi come la ceramica. E in ogni caso ad essi si sovrappongono intrecci e trafori. A sottolineare questa tendenza, il valore delle lavorazioni! Lavorazioni industriali o manuali, indifferentemente e spesso all’unisono. Ma comunque necessariamente esibite, a giustificare specificità, esclusività e differenze di ciascuna produzione. Anche le scelte cromatiche si adattano a questo omaggio alla materia. Primo fra tutti compare il color rame, decretato colore dell’anno, ma anche tonalità ossidate come il verde petrolio. Non mancano tutti colori delle muffe, dei funghi e dei fanghi.
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txt Teresa Favi
Architecture c u l tu re
An interesting exhibition at Milan’s Furniture Fair reveals the private homes of eight great architects of today Una bella mostra al Salone del Mobile di Milano svela le abitazioni private di otto grandi architetti di oggi
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ur home reflects our lifestyle, our taste, our habits. Whether a small house, a studio apartment or a mansion, it is our most private and personal space. That is why a house tells about its residents in the sincerest ways. It reveals the personality, the inner self and the small world of its owner. And whenever we enter someone else’s house, we cannot resist the temptation of taking in the minutest details, because a house never lies. It is no chance that writer Curzio Malaparte named his house in Capri “A House Like Me”, for he viewed it as a personal and intimate story, as the transposition of architecture from different cultures and contexts into everyday life. The house is the storehouse of one’s memories, dreams and ambitions. A unique place representing freedom and our most intimate dimension. A special exhibition held at the International Furniture Fair, features eight extraordinary houses 52
we are allowed to pry into, with one characteristic thing in common: all the owners are great names of contemporary architecture. Inspired by a quote from Richard Rogers, “a room is the beginning of a city”, the greatest contemporary architects’ homes embody today’s vision and culture of living. The house theme, so perfectly captured by the
La casa rispecchia il proprio stile di vita, gusto, abitudini. Che si tratti di un piccolo appartamento, di una casastudio o di una grande villa, è il nostro mondo più intimo e offre la dimensione giusta nella quale identificarci. Ecco perché la casa racconta dei propri abitanti in modo assolutamente sincero. Più di ogni altra confessione, essa rivela il carattere, l’anima, il piccolo universo
architects’ “rooms”, helps us reflect on the ways, experiences and trends of contemporary living. The chosen title is, thus, very consistent with the project, Where Architects Live”. Francesca Molteni- the exhibition’s curator, who in the past years curated “Design Dance” with Michela Marelli (2012) and “Un bagno di stelle” (2010) for the International Furniture Fair- was welcomed into the private homes of eight great contemporary architects
del proprietario. E quando abbiamo la possibilità di entrare all’interno delle case altrui non possiamo resistere alla tentazione di coglierne i più minuti dettagli, proprio perché la casa non mente. Non a caso, lo scrittore Curzio Malaparte aveva battezzato “Casa come me” la sua villa sull’isola di Capri, che è infatti un racconto intimo e privato, che ricerca nei dettagli e negli spazi della quotidianità i segni e le tracce del modo di vivere l’architettura in culture e contesti diversi. La casa come
deposito delle nostre memorie, dei nostri sogni e delle nostre aspirazioni. Un luogo unico dove ritrovare, in massima libertà, la propria dimensione più intima. Lo scorso aprile, una mostra speciale allestita dal Salone del Mobile, ha raccolto 8 straordinarie case da “spiare” con una caratteristica particolare: tutti i proprietari sono tra i più grandi architetti contemporanei. Prendendo spunto anche dall’affermazione di Richard Rogers “a room is the beginning of a city”, le residenze abitate dai massimi architetti contemporanei sono diventate espressione di una visione e di una poetica architettonica esemplificativa della cultura dell’abitare oggi. Il tema della casa, attraverso la lettura iconica e paradigmatica delle “stanze” degli architetti, è stato l’avvio di una riflessione trasversale sulle modalità, le esperienze e le tendenze dell’abitare contemporaneo. Il titolo scelto è dunque molto coerente con il progetto, “Dove vivono gli architetti”. Francesca Molteni, curatrice della mostra – che per il Salone Internazionale del Mobile ha curato Design Dance con Michela Marelli
Above: Fuksas house ph. Aki Furudate Below: Mario Bellini house ph. Davide Pizzigoni
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Above: David Chipperfield Architects Middle house extension, canteen ph. Ute Zscharnt Below: Fuksas house ph. Aki Furudate
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Bijoy Jain house - ph. Francesca Molteni
to film the interiors and outdoor spaces and interview each of them about the poetics, sources of inspiration and choices behind their career. And then, with the help of architect and set designer Davide Pizzigoni, who has been researching on the space of representation and working with the world’s major opera theatres for many years, she conceived a project describing the private “rooms” of eight among the world’s top architectsShigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano and Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind and Bijoy Jain/Studio Mumbaithrough videos, images,
sound, interviews and reconstructions. Mario Bellini opens the doors of his Milanese home and is photographed sitting on his spectacular, nine-meters-high staircase-bookcase. Daniel Libeskind’s New York house is filled with books that tell us that he has spent much of his life on the go, describe his transition from European to American culture and the major role played by Milan in the architect’s
(2012) e Un bagno di stelle (2010) –, è stata accolta nelle loro abitazioni per filmarne gli esterni e gli ambienti, e intervistare ciascuno di loro sulla poetica, l’ispirazione e le scelte che hanno guidato il loro percorso progettuale e professionale. E con Davide Pizzigoni, architetto e scenografo, che da anni prosegue le sue ricerche sullo spazio della rappresentazione e collabora con i principali teatri d’opera internazionali, la Molteni ha ideato un progetto per raccontare le
stanze private di Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Bijoy Jain/ Studio Mumbai attraverso video, immagini, suoni, testimonianze e ricostruzioni dal vivo. Mario Bellini ha apertro le porte dell’abitazione milanese in esclusiva e si è lasciato fotografare seduto nella sua scenografica scalalibreria, alta nove metri. Anche la casa di Daniel Libeskind a New York era piena di libri che raccontano molto della sua vita sempre in trasferta e anche il passaggio da una cultura europea a una americana, oltre all’importanza di Milano per un professionista che in questa città ha realizzato i suoi primi grandi progetti. Lo 55
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early years. The same can be said about Massimiliano and Doriana Fuksas in Paris: the French capital became their city of adoption when they were commissioned with the designing of public buildings by Mitterrand. In short, considering that architects usually design other people’s houses, this exhibition, besides satisfying our curiosity, helps us answer some questions: what is a space planner’s house like? Is it really beautiful? Does it reflect his/her works? What goes on every day in these rooms, which are the results of carefully studied architectural plans and renderings? The concept behind the 56
1. Massimiliano and Doriana Fuksas, ph. Maurizio Marcato 2. Bijoy Jain 3. Marcio Kogan, ph. Romulo Fialdini 4. Zaha Hadid, ph. Brigitte Lacombe 5. Shigeru Ban 6. David Chipperfield, ph. Ingrid von Kruse 7. Daniel Libeskind, ph. Michael Klinkhamer
event is based on the belief that, among all the arts of designing, domestic architecture is the most open to development and experimentation, as it easily combines architecture and interior design. A journey from Shigeru Ban’s Japan to Marcio Kogan’s South America, through Zaha Hadid’s England, a journey through eight 100-squaremeter installations showing how the places of living change in different cultural contexts. As a result, it is an interactive exhibition space exploring the culture of living, but also the choices architects make and what they are magnificently obsessed with.
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stesso vale per Massimiliano e Doriana Fuksas a Parigi: ne hanno fatto la loro patria di elezione visto che proprio lì hanno avuto le loro prime grandi committenze pubbliche da parte del governo Mitterrand. Insomma, visto che di solito gli architetti le case le disegnano agli altri, questa mostra, oltre che a soddisfare le nostre curiosità, ci ha aiutato a rispondere ad alcune domande: come sono gli ambienti vitali di chi ha fatto della progettazione dello spazio la propria professione? Sono veramente belli? Rispecchiano le altre opere dell’autore? E come sono utilizzati quotidianamente quegli ambienti perfetta- mente disegnati e riprodotti con planimetrie e ren- der sugli
elaborati progettuali? Il concept dell’evento risiedeva nella convinzione che tra tutte le discipline progettuali, l’architettura domestica sia quella più ricca di sviluppi e più aperta alla sperimentazione, in quanto capace di coniugare architettura e design. Un viaggio dal Giappone di Shigeru Ban all’America Latina di Marcio Kogan, passando per l’Inghilterra di Zaha Hadid, attraverso otto installazioni di centro metri quadrati l’una per raccontare come cambiano i luoghi dell’abitare nelle diverse culture. Il risultato è stato uno spazio espositivo interattivo attraverso il quale scoprire la cultura dell’abitare, le scelte e, diciamolo pure, le magnifiche ossessioni degli architetti.
David Chipperfield Architects Middle house extension, meeting room second floor
Mario Bellini - ph. Davide Pizzigoni
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design event
The Hotel Rosa Grand, Formitalia and the style of Aston Martin for an event focused on design L’Hotel Rosa Grand, il made in Italy di Formitalia e lo stile di Aston Martin per un evento nel nome del design
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he exclusive British sports car brand Aston Martin, the world famous Italian furniture manufacturer Formitalia Luxury Group and Rosa Grand Hotel, one of the luxury collection hotels of Starhotels have united for a special event during the Furniture fair. These three advocates of excellence bring together the finest luxury and elegance while reinforcing their solid partnership of many years. The event takes place in Rosa Grand’s Fontana Room, an exclusive lounge with a view to the square after which it is named, decorated with light sculptures of Marco Lodola. As a licensed interior decorator of Aston Martin, Formitalia showcases a collection of armchairs inspired by the world of Aston Martin, putting together the finest Italian design with the classic English style. In the same time Aston Martin presents some of its latest and most luxurious designs featuring the new V12 Vantage S individualized by the unique Q personalization service by Aston Martin, 58
together with Aston Martin GT Vanquish Coupe. To underline the close collaboration with Formitalia Aston Martin presents the new Aston Martin Vanquish for the first time. The shared values of these two companies – uniqueness and luxury – blend in the collections of Formitalia Luxury Group, which has selected the Rosa Grand Fontana room to give the best frame for the project. The architectural atmosphere and the interior design of Starhotels Rosa Grand represents fine Italian elegance with some unique decorative elements, captivating the philosophy of the new collection of Aston Martin The Fontana room has a 210 m2 space and eight large windows with a view to Piazza Fontana and Via Pattari, right in the heart of the city of Milan. The elegant furnishing and prestigious materials with soft-colored tones create a neutral and versatile space ideal for various events and gatherings. The room is illuminated by the light coming from the piazza, creating an illusion of openair lounge.
L’esclusivo costruttore britannico di auto sportive Aston Martin, il produttore italiano di mobili famoso in tutto il mondo Formitalia Luxury Group e il Rosa Grand di Milano, uno dei cinque hotel Collezione del gruppo Starhotels, ancora una volta insieme per un evento che ha aperto le porte durante il Salone del Mobile di quest’ultimo. Tre eccellenze che uniscono le forze nel segno del lusso e dell’eleganza, rinsaldando una partnership ormai consolidata nel corso degli anni. Nella cornice della Sala Fontana del Rosa Grand, esclusivo spazio che si apre come un salotto sull’omonima piazza, resa più preziosa dalle installazioni delle sculture luminose prodotte dal genio artistico di Marco Lodola, Formitalia - licenziatario per l’arredamento della famosa casa automobilistica britannica - ha esposto una collezione di divani e poltrone che si ispirano al mondo Aston Martin, prodotti mettendo al servizio della stile inglese il savoir faire italiano. Per l’occasione Aston Martin ha presentato alcune delle sue più recenti e lussuose auto: la nuova V12 Vantage S, caratterizzata dalla personalizzazione su misura del servizio Q by Aston Martin,
accanto alla Aston Martin GT - la Vanquish Coupe. Proprio per sottolineare la stretta collaborazione con Formitalia, dall’8 al 13 aprile un’altra Aston Martin Vanquish è stata esposta - per la prima volta. I valori comuni alle due aziende - unicità e lusso - si fondono nelle collezioni proposte da Formitalia Luxury Group, che ha scelto il Rosa Grand, e soprattutto sala Fontana, come quinta teatrale per la mise en scène del progetto. Il progetto architettonico e l’interior design dello Starhotels Rosa Grand, ispirati ad un gusto sobrio e ad un’eleganza raffinata, con complementi e arredi al confine tra arte e design, sono stati elementi determinanti per la scelta di una location che sposa in pieno la filosofia della nuova collezione Aston Martin. La sala Fontana - che ha ospitato l’evento con i suoi 210 mq - si affaccia con 8 grandi porte-finestre su Piazza Fontana e Via Pattari, in una posizione assolutamente privilegiata nel cuore della città. L’arredamento e le rifiniture in materiali pregiati e dai toni chiari creano uno spazio neutro e eclettico che si sposa bene con eventi e situazioni diversi . La sala prende luce dalla piazza, come fosse un vero e proprio salotto en plein air.
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txt Alessandra Lucarelli
fashion i c on
Dalla prima sfilata alle maison che hanno fatto la storia della moda From the first fashion show to the maisons that have gone down in the history of fashion
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talian fashion, a phenomenon of worldwide success, was born in Florence in the early fifties, on February 12, 1951, when Giovanni Battista Giorgini held a fashion show at Villa Torrigiani, before an audience of American buyers and journalists, with the creations by the Fontana sisters, Jole Veneziani, Fabiani, Pucci, Noberasco, Carosa and Schuberth sent down the catwalk. From 1952 to 1982, Palazzo Pitti’s White Room was the main stage of Italian fashion and, in 1954, the Florence Center for Italian Fashion was established. This association, aimed at promoting fashion events, celebrates its 60th anniversary this year and, during the coming Pitti Immagine Uomo show (June 17-20, 2014) it 60
will launch a program of special events starring the five Florentine fashion houses par excellence: Salvatore Ferragamo, Emilio Pucci, Gucci, Ermanno Scervino and Roberto Cavalli. From shoemaker of Bonito, near Avellino, to Hollywood, where he designed the shoes for movie celebrities and became known as “The Shoemaker of the Stars”. Salvatore Ferragamo designed Dorothy’s famous red shoes in The Wizard of Oz, the 1939 film, as well all those worn by Audrey Hepburn, the designer’s muse. After thirteen years of successful business in the United States, Salvatore Ferragamo settled in Florence, at Palazzo Spini Feroni, the headquarters of his company since 1938, and a favorite with movie stars, Jet-Set and royal
La moda made in Italy come fenomeno di successo internazionale nasce a Firenze all’inizio degli anni Cinquanta. E’ il 12 febbraio 1951 quando Giovanni Battista Giorgini fa sfilare a Villa Torrigiani, davanti ad un pubblico di compratrici e giornaliste americane, le sorelle Fontana, Jole Veneziani, Fabiani, Pucci, Noberasco, Carosa e Schuberth. Dal ’52 all’82 la Sala Bianca di Palazzo Pitti diventa main stage della moda in Italia e nel ’54 viene costituito il Centro di Firenze per la Moda Italiana, organismo nato per la promozione delle manifestazioni legate alla moda che quest’anno festeggia i suoi 60 anni di attività e che, in occasione della nuova edizione di Pitti Immagine Uomo (17-20 giugno 2014) lancia un programma di eventi speciali. Protagoniste le cinque maison fiorentine per
eccellenza: Salvatore Ferragamo, Emilio Pucci, Gucci, Ermanno Scervino e Roberto Cavalli. Da piccolo calzolaio di Bonito, in provincia di Avellino, alle stelle di Hollywood, dove progetta calzature per le produzioni cinematografiche diventando presto così il ‘Calzolaio delle Star’; sono di Salvatore Ferragamo le celebri scarpette di rubino di Dorothy nel film Il mago di Oz, del 1939, e sono sue le creazioni che indossa Audrey Hepburn, storica musa dello stilista. Dopo tredici anni di attività negli Stati Uniti, Salvatore Ferragamo si stabilisce a Firenze e Palazzo Spini Feroni, dove dal 1938 aveva stabilito la sua sede, diventa meta di attrici del cinema, del jet-set internazionale e delle famiglie reali. Gucci nasce a Firenze nel 1921 come azienda specializzata in pelletterie artigianali. Il
From top: Salvatore Ferragamo at the headquarters of Palazzo Spini Feroni and Guccio Gucci in front of his shop in Florence
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Emilio Pucci dressing a model at Palazzo Pucci, below a fashion show in Palazzo Pitti’s White Room in 1962 (Locchi archives)
families’ members. Gucci was started in Florence in 1921 as a company specializing in handmade leather goods. The founder Guccio Gucci, after having worked in well-known hotels throughout Europe, started several small shops in Florence selling common leather goods, but also travel and horse-riding accessories. That is when and how the brand’s signature items were born: the bamboo handle bag, the horsebit loafer, the Flora scarf specially made for Grace Kelly. Today, Gucci is one of the world’s most popular and successful fashion houses, with over 300 stores throughout the world. The pioneer of Italian fashion, heir to the aristocratic Florentine Pucci family, The Prince of Prints- as he would 62
fondatore Guccio Gucci, dopo aver lavorato in famosi alberghi nelle più importanti capitali europee, apre a Firenze una serie di piccoli negozi che producono pelletterie comuni, ma anche articoli da viaggio e per l’equitazione. Nascono e si sviluppano qui quelli che saranno i capisaldi del brand, come la prima borsa con il manico di bambù, il mocassino con il morsetto, il foulard Flora creato appositamente per Grace Kelly. Oggi la maison Gucci è una delle case di moda più vendute, con oltre 300 store in tutto il mondo. Pioniere della moda italiana, erede della nobile famiglia fiorentina dei Pucci, The Prince of Prints come viene definito per circa trent’anni dalla stampa del mondo anglosassone per la sua linea di vestiti di seta stampata senza pieghe - Emilio Pucci ha
From left: a close-up of Roberto Cavalli and of Ermanno Daelli and Toni Scervino, founders of the Ermanno Scervino brand
be called for about thirty years by the American and British press for his collection of silk patterned pleat-less dressesEmilio Pucci introduced a new clothing concept: comfortable and easy-wearing sportswear with simple and basic lines. The brand’s headquarters is still housed in Palazzo Pucci, at 6 Via de’ Pucci, and the company is now run by Emilio’s daughter, Laudomia. Born into a family of artists, Roberto Cavalli rose to fame in the early seventies by inventing an innovative leather printing technique. His printed jeans with leather inlays, brocades and animalier patterns, and his glamorous style appealed to an international clientele and, in 1972, he opened his first boutique in Saint Tropez. In 2010, he celebrated the 40th
anniversary of the maison with a photographic book featuring some of the stars he has dressed over the years: Kate Moss, Madonna, Sharon Stone, Jennifer Lopez, Gwyneth Paltrow, Beyoncé Knowles, Charlize Theron. The ongoing blend of knowledge and experimentation leads them to the creation of products combining craftsmanship and innovation: the Ermanno Scervino company was started in the hills of Florence in 2007. The knitwear factory, the atelier, the clothing and sample departments, the workshops are all located at the Florentine headquarters and all production stages are carried out under the watchful eye of Ermanno Daelli and Toni Scervino, who follow all research work and processing to ensure the highest level of artisan quality.
elaborato una nuova concezione di abbigliamento identificabile come sportswear volto alla libertà del corpo tramite il drappeggio del tessuto, forme semplici ed essenziali. Ancora oggi la sede del brand, portato avanti dalla figlia Laudomia, è Palazzo Pucci, in Via de’ Pucci 6. Discendente da una famiglia di artisti, Roberto Cavalli diventa famoso nei primi anni Settanta per l’innovativo procedimento di stampa su pelle. I jeans di denim stampato, fatti di intarsi di pelle, broccati e stampe animalier, e il suo inconfondibile stile glamour lo fanno apprezzare dal pubblico internazionale e nel 1972 apre la sua prima boutique a Saint Tropez. Nel 2010 ha celebrato i 40 anni di attività, con un libro fotografico che ritrae alcune delle star che hanno scelto i suoi abiti come Kate Moss, Madonna,
Sharon Stone, Jennifer Lopez, Gwyneth Paltrow, Beyoncé Knowles, Charlize Theron. La continua interazione tra conoscenza e sperimentazione si concretizza in un prodotto che unisce l’artigianato d’eccellenza all’innovazione: Ermanno Scervino inaugura il suo head-quarter nelle colline che circondano Firenze nel 2007. Il maglificio, l’atelier, la confezione, la prototipia e i laboratori di ricerca sono raggruppati nella sede in contatto continuo con la concezione dello stile, a vantaggio del modus operandi di Ermanno Daelli e Toni Scervino che amano seguire in prima persona gli sviluppi della ricerca, rimanendo in intimo contatto con le lavorazioni, per arrivare ad un prodotto di alta eccellenza artigianale. 63
music ev ent s
The must-see pop concerts in the Starhotels cities I concerti pop da non perdere nelle città baciate da Starhotels
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he concert programme for spring/summer 2014 promises an array of dates and shows that are bound to be remembered for a long time to come, as these unique, once-in-a-lifetime music events reverberate throughout Italy and beyond. Let’s start in Milan, which is hard to beat when it comes to sell-out live concerts: on 13 May Ben Harper will perform at Linear4Ciak. On 3 June Tori Amos comes to the Teatro Nazionale and on 8 June the Forum di Assago will host Miley Cyrus. 20 June is the date of the long-awaited concert
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by Pearl Jam at San Siro. On 25 June Aerosmith will perform at the Arena Rho Fiera. On 22 July the Ippodromo del Galoppo will host Placebo and on 25 June Massive Attack. In Trieste, the enchanted city, Pearl Jam will continue their Tour at the Nereo Rocco stadium on 22 June. In Turin, from 25 April to 1 May, the Turin Jazz Festival will run in Piazza Castello. On 1 May, the Palaolimpico hosts Robbie Williams and on 19 June Thirty Seconds To Mars. In Venice, at the end of June Venice Jazz Festival gets going again. In Genoa, on 11 July, the Arena del
I concerti per questa primavera/ estate 2014 si delineano con una serie di date e di show che rimarranno a lungo nella memoria collettiva, come eventi unici e musicalmente irripetibili che travolgeranno da nord a sud la nostra Penisola e non solo. Partiamo da Milano che si ripropone con il suo sold-out di eventi: il 13 maggio Ben Harper è al Linear4Ciak. Il 3 giugno arriva Tori Amos al Teatro Nazionale. L’8 giugno il Forum di Assago accoglie Miley Cyrus. Il 20 giugno i Pearl Jam a San Siro. Il 25 giugno all’Arena Rho Fiera arrivano gli Aerosmith. Il 22 luglio
l’Ippodromo del Galoppo ospita i Placebo e il 25 giugno i Massive Attack. A Trieste il 22 giugno arrivano i Pearl Jam allo stadio Nereo Rocco. A Torino dal 25 aprile al 1° maggio parte il Torino Jazz Festival in Piazza Castello. Il 1 maggio il Palaolimpico ospita Robbie Williams e il 19 giugno i Thirty Seconds To Mars. Il 5 e il 6 luglio al Parco Dora arriva il Kappa FuturFestival. A Venezia a fine giugno riparte il Veneto Jazz Festival. A Genova l’11 luglio l’Arena del Mare ospita i Massive Attak. Il 16 luglio Paolo Nutini è al Porto Antico. A Bologna il 30 maggio Parte
On next page: Arcade Fire. On this page clockwise: Massive Attack, Franz Ferdinand, Paolo Nutini
Mare will host Massive Attak. On 16 July Paolo Nutini at the Porto Antico. In Bologna, on 30 May at the Arena Joe Strummer the concerts by Fatboy Slim, Queens of the Stone Age and Pixies on 2 June. In Florence, on 10 May Ben Harper will appear at the Teatro Verdi. Outside town: the Lucca Summer Festival and Pistoia Blues. In Rome the band that epitomizes the story of UK rock, the Rolling Stones, will appear at the Circo Massimo on 22 June. The Ippodromo delle Cappannelle will host the Rock in Rome events: 23 June Arcade Fire, 19 July Paolo Nutini, 20
July Thirty Second To Mars, 24 July Placebo, 2 August Franz Ferdinand. In Naples on 8 May, is jazz at the Teatro Bellini, with Chick Corea. Paris: on 17 May Le Grand Rex hosts Tori Amos while Ben Harper will be at Folies Bergère on 17 May. New York: at the Olympia Bruno Coquatrix, Liza Minnelli will perform on 5 July. Off to New York, where on 10 May it’s Cher’s turn. On 14 and 15 June Aretha Franklin will perform at the Radio City Music Hall. On 17 and 18 June the Beacon Theater will host longawaited Ringo Starr in concert with his All-Starr Band.
il Rock in Idro all’Arena Joe Strummer con il concerto dei Fatboy Slim, Queens of the Stone Age e Pixies il 2 giugno. A Firenze il 12 aprile, al Viper Theater arriva Joan as Police Woman. Il 10 maggio Ben Harper è al Teatro Verdi. Fuori città vi segnaliamo due importanti festival musicali: il Lucca Summer Festival e il Pistoia Blues. A Roma il 22 giugno arriva la band che ha segnato la storia del rock made in UK, i Rolling Stones al Circo Massimo. L’Ippodromo delle Capannelle ospita il Rock in Roma: 23 giugno Arcade Fire, 16 luglio The Lumineers, 19 luglio Paolo Nutini, 20 luglio
Thirty Second To Mars, 24 luglio Placebo, 2 agosto Franz Ferdinand. A Napoli l’8 maggio, al Teatro Bellini, arriva il jazz di Chick Corea premiato con 18 Grammy in carriera. Sous le ciel de Paris: il 17 maggio a Le Grand Rex arriva Tori Amos. A Folies Bargère il 17 maggio ci sarà Ben Harper. Il 3 giugno, a l’Olympia Bruno Coquatrix il 5 luglio Liza Minnelli. Voliamo a New York. Il 10 maggio arriva Cher. Il 14 e 15 giugno Aretha Franklin è al Radio City Music Hall. Il 17 e il 18 giugno il Beacon Theater ospita Ringo Starr con la sua All-Starr Band. 65
theatre event s
Opera, ballet, plays and concerts Opera, danza, spettacoli teatrali e concerti
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rom April 30 to July 4, in Florence, the 77th Festival del Maggio Musicale Fiorentino will offer the best of opera and symphonic music. From 31 May to 1 June the Piccolo Teatro di Milano will offer the total theatre experience: This is Theatre like it was to be expected and foreseen. This is a day-long show, hence the Saturday/ Sunday slot: eight hours showcasing Jan Fabre’s oeuvre. In Naples from 6 to 22 June, Napoli Teatro Festival: the great offering from internationally renowned maestri and directors are all to be found in Naples’s principal theatres and venues. From 18 to 28 June the Teatro Costanzi in Rome will stage a major production by the Teatro dell’Opera of Rome, in conjunction with the Santiago Theatre of Chile, of George Bizet’s masterpiece Carmen, conducted by Emmanuel Villaume, and directed by Emilio Sagi. From 19 June to 18 July at the Scala of Milan, Mozart’s great masterpiece Così Fan Tutte, a new production straight from the Salsburg Festival, conducted by the great Daniel Barenboim and designed and directed by Claus Guth. In Florence on 24 June, the feast of St. John the Baptist, the Maggio Musicale will 66
honour the patron saint of the city with an all-time winner: at the Nuovo Teatro dell’Opera that illustrious tour de force, the Berliner Philarmoniker conducted by its principal conductor, Sir Simon Rattle. From 27 to 29 June and from 1 to 5 July, the Fenice Theatre in Venice will stage an impressive production of The Rake’s Progress by Igor Stravinskji, conducted by Diego Matheuz and directed
A Firenze dal 30 aprile al 4 luglio il 77° festival del Maggio Musicale Fiorentino offre il meglio della grande lirica e della musica sinfonica. Al Piccolo di Milano dal 31 maggio al 1° giugno va in scena “This is Theatre like it was to be expected and foreseen” della durata di una giornata lavorativa e per questo proposta tra sabato e domenica. Otto ore che contengono la summa del teatro di Jan Fabre.
by the talented Damiano Michielletto. On 9 July at the Palais Garnier in Paris, the Opéra Nationale de Paris will celebrate the dancer Nicolas Le Riche in an Exceptionnelle in honour of his departure after 30 years as a member of the prestigious corps de ballet. Not to be missed on 22 September in New York, a scintillating Gala evening will officially open the opera season at the Metropolitan with The Marriage of Figaro by Wolfgang Amadeus Mozart, conducted by the great James Levine and directed by Richard Eyre.
A Napoli dal 6 al 22 giugno si svolge la kermesse internazionale di teatro e danza “Napoli Teatro Festival”: la grande lezione dei maestri e dei registi della scena internazionale nei principali teatri e siti del capoluogo campano. Dal 18 al 28 giugno al Teatro Costanzi di Roma va in scena in una grande produzione del Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione con il Teatro di Santiago di Cile, il capolavoro operistico di George Bizet Carmen, direttore Emmanuel Villaume, regia di Emilio Sagi. Dal 19 giugno al 18 luglio va
in scena alla Scala di Milano il capolavoro mozartiano “Così Fan Tutte”, nuova produzione basata sullo spettacolo del Festival di Salisburgo, diretta dal grandissimo Daniel Barenboim, per scene e regia di Claus Guth. Il 24 giugno, Festa di San Giovanni a Firenze, il Maggio Musicale festeggia il patrono della città calando un asso pigliatutto: al Nuovo Teatro dell’Opera l’illustre monumento musicale dei Berliner Philarmoniker per la bacchetta del suo direttore principale, Sir Simon Rattle. Dal 27 al 29 giugno e dal 1° al 5 luglio il Teatro della Fenice di Venezia mette in scena un grandioso allestimento di “The Rake’s Progress” di Igor Stravinskji, diretto da Diego Matheuz per la regia del talentuoso Damiano Michielletto. Il 9 luglio al Palais Garnier di Parigi, l’Opera Nazionale di Parigi celebra l’Étoiles Nicolas Le Riche con una Soirée “Exceptionnelle” dedicata al suo congedo dopo 30 di permanenza nel prestigioso corpo di ballo. Il 22 settembre da non perdere a New York la sfavillante serata di Gala che apre ufficialmente la stagione operistica del Metropolitan con “Le Nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart, la bacchetta del grande James Levine conduce la nuova messa in scena di Richard Eyre.
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1. Emmanuel Villaume (Teatro dell’Opera, Rome) 2. Napoli Teatro Festival 3. The Rake’s Progress by Igor Stravinskji (La Fenice, Venice) 4. Nicolas Le Riches (Opéra national de Paris) 5.James Levine (Metropolitan Opera, NY) 6. This is Theatre by Jan Fabre (Piccolo Teatro di Milano)
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txt Mila Montagni
Anniversary a r t
Sublime art in the Renaissance Age, 450 years since his death Arte sublime negli anni del Rinascimento, a 450 dalla morte
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ichelangelo Buonarroti, the only living artist included in Giorgio Vasari’s Lives of the Most Excellent Italian Painters, Sculptors, and Architects, fought many battles and engaged in a long series of quarrels throughout his life: the row with Pietro Torrigiani, who struck Michelangelo on the nose, in Florence’s Brancacci Chapel, leaving him permanently disfigured; the misunderstandings with Pope Julius II, who would have preferred him more submissive, like the other artists of the time; the dispute with Agnolo Doni over the payment for the wonderful Tondo named after the Florentine merchant, the only panel painting attributed to Michelangelo and kept at the Uffizi Gallery; not to mention the many arguments
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Michelangelo would have had with Cosimo I de’ Medici had he accepted the Grand Duke’s offer to return to Florence from Rome where he had settled by then. Michelangelo lived his whole life, which began in a small town near Arezzo that now carries his name, Caprese Michelangelo, between Florence, Bologna, Carrara and Rome. While Carrara was the town where the artist found his first snow-white marbles, Bologna was the place of his boyhood years and Florence awakened his first artistic passions, it was the city where he trained (in the gardens opposite San Marco under the careful coaching eye of Lorenzo the Magnificent who welcomed him in the palazzo of Via Larga and Ghirlandaio’s workshop) and developed political awareness, which
Per Michelangelo Buonarroti, unico tra gli artisti ancora viventi di cui Giorgio Vasari raccontò nelle sue “Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e achitettori”, tanti furono gli anni di vita e gli scontri vissuti - a cominciare da quello con Pietro Torrigiani che con un pugno assestato sul volto, nella fiorentinissima Cappella Brancacci, gli deturpò per sempre il profilo; o quelli con lo stesso papa della Rovere, che l’avrebbe voluto obbediente com’era uso degli artisti del tempo; o quello con Agnolo Doni che pare avrebbe voluto pagarlo meno del pattuito per il meraviglioso Tondo che porta il suo nome e che unico brilla nelle sale degli Uffizi; o quelli che mai ebbe con Cosimo I de’ Medici, il primo Granduca di Toscana, che più volte lo invitò a tornare nella Firenze un tempo repubblicana e che mai ebbe risposta positiva da Michelangelo,
ormai definitivamente cittadino di Roma. La vita di Michelangelo, avviatasi in una piccola cittadina dell’aretino che oggi porta anche il suo nome, Caprese Michelangelo, si distese quasi esclusivamente nei viaggi tra Firenze, Bologna, Carrara e Roma; e se Carrara fu il luogo nel quale lo scultore scelse i suoi primi bianchissimi marmi, Bologna fu importante per la sua gioventù e dove Firenze rappresentò le prime passioni d’arte, la formazione (tra i giardini, dinanzi San Marco, di Lorenzo il Magnifico che l’accolse nel palazzo di via Larga e l’animata bottega del Ghirlandaio) e l’acquisizione di una coscienza politica che ha forse il suo capolavoro nel maestoso David oggi dominante l’Accademia, Roma fu la città della maturità, della pittura ma anche della scultura e dell’architettura nelle
Michelangelo’s David at the Accademia Gallery (Florence)
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Previous page, from top clockwise: the Last Judgment- Sistine Chapel, the Libyan Sibyl – Sistine Chapel, the Sistine Chapel (1508-1512)- Vatican Museums- Rome In this page: the Sistine Chapel (1508-1512) Vatican Museums- Rome
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1. The Moses (1513 -1515) St. Peter’s Basilica - Rome 2. The Pietà (1497-1499) Vatican Museums - Rome 3. Young Bowman (1491-1492) - Metropolitan Museum New York 4. Taddei Tondo (1504 -1506) Royal Academy - London 5. Pietà di Palestrina (1555) Accademia Gallery - Florence
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In 1534, Michelangelo designed the Piazza del Campidoglio in Rome
culminated in the imposing David, now at the Accademia Gallery. Rome was the city of his maturity, of painting but also sculpture and architecture, in their fullest and most intense expressions. Michelangelo was hailed as a genius while still young, and he remained such till the end of his days. He is said to have been intent on sculpting and chiseling the Pietà Rondanini, barely a week before his death. But he is probably best known for the powerful frescoes on the ceiling of the Sistine Chapel, or for the harmonious elegance of Piazza del Campidoglio, designed in 1546 when Michelangelo was 71 years old. Michelangelo was also the man who wrote poignant poems for Vittoria Colonna and Tommaso de’ Cavalieri, and the artist who designed the
magnificent Medicean Chapels in the Church of San Lorenzo in Florence and the “secret room” where he stayed hidden for three months during the siege of Florence, who had the Laurenziana Library built for one of the Medicean popes, Clement VII, and created the Bacchus, which still smiles to the Bargello Museum…. In the last stage of his life, Michelangelo poured all his passion and skill into architecture and his artistic career culminated in the designing of the dome of St. Peter’s Basilica, which he never got to see completed but, as he wrote in his letters, was one of his most deeply-felt masterpieces: the dome was supposed to be erected in the same place as the monument to Julius II. Another unfinished work of his.
loro forme più piene e intense. Michelangelo venne da subito riconosciuto un genio, ancorché con un carattere brusco, e tale viene definito fino all’ultimo dei suoi giorni quando si narra che neppure una settimana prima della morte ancora scolpiva quella che oggi ha nome di Pietà Rondanini, tanto diversa da quella delicata e candida che regna in San Pietro. Ma quello che di lui forse più si ricorda sono le possenti immagini che animano l’ampia volta della Cappella Sistina o l’armoniosa eleganza di piazza del Campidoglio, ideata nel 1546 per quell’augusto spazio sulle rovine del Foro, quando Michelangelo aveva già 71 anni e ancora dominava la scena artistica della città dei papi. Ma di Michelangelo si ricordano anche le intense poesie dedicate a Vittoria Colonna e a Tommaso de’ Cavalieri; come si ricordano
le maestose Cappelle Medicee di San Lorenzo in Firenze e la “stanza segreta” nella quale rimase nascosto per tre mesi durante l’assedio della città, oltre che la Biblioteca Laurenziana che progettò per volontà di uno dei pontefici Medici, Clemente VII e il Bacco che ancora sorride a chi lo guardi nelle sale del Bargello… Tuttavia, nell’ultimo tempo della sua vita sarà l’architettura, costruita di forme lontane apparentemente dall’uomo, a dominare la sua arte che avrà come summa della sua vita la progettazione della cupola di San Pietro, che non potrà mai veder completata ma che come si evince dalle sue lettere fu uno dei suoi capolavori più sofferti: la cupola avrebbe dovuto trovarsi nello stesso luogo del suo monumento a Giulio II. Il suo ennesimo incompiuto. 73
txt Mila Montagni
Rome It i ner a r i es
The Vatican world in a garden Tra il verde del Vaticano per conoscere un mondo
I
n the heart of Rome and its secular power, protected by high and thick walls with no general public access and open, up to a few decades ago, only on very special occasions for highly select guests, the Vatican Gardens are one of the most sought-after places of the capital city. “Built” over the centuries by the Roman popes who chose the plants or received them as a gift and strolled through them meditating or praying for the world racked by wars, the Gardens, in spring and summertime, burst with colors and scents and the privileged few who can walk the pathways lined with flower beds and admire the buildings
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that have been added up over time are treated to a unique journey through the centuries and botanical history. We are lucky enough to have Giovanna Alberta Campitelli, the author of Gli Horti dei Papi. I giardini vaticani dal Medioevo al Novecento, art historian and head of the Historical Villas and Parks Office of the City of Rome, as our guide on this journey. The woman who knows everything there is to know about the Gardens… Why should a tourist feel “obliged” to visit the Gardens? The tour of Vatican City, with its museums and buildings, is incomplete without visiting the Gardens, you are unable
Nel cuore di Roma e del suo potere secolare, circondati da alte e spesse mura fino a pochi decenni fa aperti soltanto in occasioni speciali per ospiti sceltissimi, i Giardini Vaticani sono diventati uno dei luoghi più ambiti e desiderati della Capitale. “Costruiti” attraverso i secoli dalla passione dei Pontefici romani, che ne hanno scelte le piante o le hanno ricevute in dono, vi hanno camminato meditando o pregando per il mondo infiammato dalle guerre, i Giardini tra la primavera e l’estate sono un tripudio cromatico e una gioia per l’olfatto, per quanti hanno la fortuna di percorrere i suoi viali ricchi di bordure fiorite e ammirare gli edifici che nei secoli si sono sommati, regalando a chi può percorrerli oggi un viaggio
lungo secoli e geografie botaniche. Come guida in questo viaggio abbiamo la fortuna di avere Giovanna Alberta Campitelli, autrice de “Gli Horti dei Papi. I giardini vaticani dal Medioevo al Novecento”, storica dell’Arte e direttore dell’Ufficio Ville e Parchi storici della Soprintendenza di Beni culturali di Roma Capitale, un donna che di questo luogo conosce segreti e bellezze… Perché, per un turista, la visita ai Giardini dovrebbe essere d’obbligo? La visita della Cittadella vaticana riservata ai soli musei e palazzi, escludendo i giardini, priva del necessario nesso che lega i luoghi in un complesso unitario, impedisce di comprendere come in quello spazio i luoghi per gli
The Vatican Gardens, with their mysterious and variable beauty, are just steps away from Rome’s StarHotel Michelangelo, a visit that shouldn’t be missed during your stay
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Aerial view of St. Peter’s Basilica and Vatican City
to understand how, in that space, the places of otia alternated with the places of negotia. The gardens complement the buildings ,fountains and monuments they are filled with, works by famous artists such as Vignola, Pirro Ligorio and Gian Lorenzo Bernini, all perfectly reflecting the Renaissance or Baroque style. What are, in your opinion, the most fascinating parts of the Gardens? The gardens have undergone many changes over the centuries, as every pope left his own “mark” and in some cases, at the expense of what had been done by the predecessors. The spots that best embody and reflect the spirit of the time are the Casina of Pius 76
IV, dating back to the mid1500s, and the Courtyard of the Statues, which is part of the museum collection but stands as a symbol of the relation between built and natural environments. And among the monuments the gardens are scattered with, which makes you appreciate the natural environment the most? In my opinion, the most fascinating monument is the Fontana dello Scoglio o dell’Aquilone, a fountain designed by Lorenzo Bernini, a man-made rocky mountain with water flowing and spouting and the coats of arms of Pope Paul V Borghese dominating the whole composition. Non far from
“otia” si alternassero a quelli per i “negotia”. I giardini sono un complemento d’obbligo agli edifici e le fontane e i monumenti che vi sono disseminati, opera di artisti celebri come Vignola, Pirro Ligorio e Gian Lorenzo Bernini, sono tra i più interessanti e ben illustrano lo stile rinascimentale o quello barocco. Quali sono, a Suo vedere, le parti più affascinanti del percorso nei Giardini? I giardini sono molto cambiati nel corso dei secoli, in quanto ogni pontefice lasciava il proprio “segno”, in alcuni casi a spese dell’assetto dei suoi predecessori. I luoghi che meglio hanno conservato lo spirito del tempo sono la Casina di Pio IV, della metà del Cinquecento, e il Cortile delle Statue, inserito
nel percorso dei musei ma simbolo proprio del rapporto tra costruito e verde. E dei monumenti che li animano, quale trova più significativo per apprezzare la natura del luogo? Il luogo a mio parere più affascinante comprende la Fontana dello Scoglio o dell’Aquilone, opera di Gian Lorenzo Bernini, montagna di roccia ideata dalla mano umana, con l’acqua che vi scorre, zampilla e gorgoglia e gli stemmi del pontefice regnante Paolo V Borghese, che dominano la scenografica composizione. Non lontano vi è l’orto del pontefice, piccolo appezzamento coltivato dalle Clarisse che hanno sede nel convento attiguo, che ci ricorda l’antica presenza di
Casina of Pope Pius IV
there is the Pope’s kitchen garden, a small garden tended to by the Poor Clare sisters living in the adjacent convent, which reminds us that agriculture was practiced even in the so-called gardens of delight. Was does a heritage such as the Gardens mean to a city with a millenary history like Rome? The gardens are as crucial for our understanding of the history of Rome as its complex urban system is. The passage from the gardens of convents and buildings, small walled spaces, to the gardens of the villas of princes and popes, vast stretches of land divided into various sections- from flowerbeds to woods- runs parallel
to the city’s historic and social changes. A garden, whether carefully arranged and shaped by man or naturalistic-style, expresses the political ideology at that time. It is no chance that the backdrop of the Sun King’s absolute power was the formal Garden of Versailles, whereas the British, with their democratic ideals and Enlightenment thinkers, preferred landscape gardens where nature runs free in the form of valleys and hillocks, rivulets and thickets.
colture produttive anche nei giardini di delizie. Cosa significa, per una città millenaria come l’Urbe, un patrimonio come quello dei Giardini? La storia di Roma si può leggere attraverso tutte le diverse e stratificate testimonianze della sua complessa realtà urbana e i giardini ne costituiscono un elemento centrale. Il passaggio dai giardini dei conventi e dei palazzi, piccoli spazi racchiusi da alti muri, ai giardini delle ville di principi e papi, con estensioni enormi
e con articolazioni in diversi “comparti” - dalle aiuole di fiori ai boschi accompagna in parallelo le trasformazioni storiche e sociali della città. Nella forma dei giardini, nel loro essere rigorosamente plasmati e organizzati dalla mano dell’uomo o nell’essere libera espressione della natura, si esprime l’ideologia del momento storico di riferimento. Non è un caso se lo scenario del potere assoluto del Re Sole fosse il meraviglioso giardino formale di Versailles, mentre gli inglesi con le loro istanze democratiche e illuministe preferivano i giardini paesaggistici, nei quali la natura si esprime in valli e montagnole, corsi d’acqua e boschetti, senza alcuna limitazione o costrizione. 77
Two great exhibitions, in Rome and Genoa, on the Mexican artist Due grandi mostre, a Roma e Genova, raccontano l’artista messicana
A
n invisible thread connects Rome and Genoa in 2014: Scuderie del Quirinale and Palazzo Ducale introduce the works by Mexican artist Frida Kahlo within the framework of a common project showcased in two separate exhibitions. The Roman exhibition explores the artist Frida Kahlo and her relations with the artistic and cultural movements of her age, while the exhibition in Genoa focuses on the influence the artist’s private life, in particular, her husband Diego, had on her artistic career.
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Frida Kahlo’s artwork cannot be fully understood without some knowledge of her life. Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón used to say she was born in 1910, while she was actually born on July 6, 1907 in Coyoacán (Mexico City). She enjoyed referring to herself as daughter of the Mexican Revolution, which began in 1910 and ended in 1917: “I was born with the Revolution. I was born in 1910. It was summertime. Emiliano Zapata, el Gran Insurrecto, would have soon stirred the South to revolt”. Undisputed icon of twentieth-century Mexican
Un filo potente lega nel 2014 Roma e Genova: le Scuderie del Quirinale e Palazzo Ducale presentano con un progetto integrato ma diviso in due grandi mostre, l’opera dell’artista messicana Frida Kahlo. La mostra romana vuole indagare l’artista Frida Kahlo e il suo rapporto con i movimenti culturali e artistici dell’epoca; a Genova si racconterà invece l’altra grande influenza che si percepisce nell’arte di Frida Kahlo, quella che viene dal suo universo privato, al centro del quale lei metterà sempre il marito Diego. Non si può comprendere l’opera di Frida Kahlo senza conoscere
la sua vita. Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón diceva di essere nata nel 1910, mentre in realtà era nata il 6 luglio 1907 a Coyoacán (Città del Messico). Amava considerarsi figlia della rivoluzione messicana che iniziò nel 1910 e terminò nel 1917: “Sono nata con una rivoluzione. Sono nata nel 1910. Era estate. Di lì a poco Emiliano Zapata, el Gran Insurrecto, avrebbe sollevato il sud ”. Icona indiscussa della cultura messicana novecentesca, anticipatrice del movimento femminista e prima donna ispanica ritratta su un francobollo degli Stati Uniti, Frida Kahlo si offre
On previous page: Self-portrait with thorn necklace. Above: Self-portrait as wounded deer and Self-portrait with velvet dress
culture, Frida Kahlo is one of the most fascinating examples of inextricable art-life bond in the history of the twentieth century. Her paintings not only reflect her life, marked by the physical trauma she suffered as a result of the terrible accident she was involved in at the age of 17, but they also blend in with the history and spirit of her time, providing a faithful picture of the social and cultural changes of the world she lived in. And yet, the exhibition’s main theme is self-representation, which Frida expresses through a variety of
languages. Showing at Scuderie del Quirinale until August 31 is the first retrospective exhibition devoted to the artist in Italy and includes about 130 paintings and drawings. From September 20 through February 2015, the exhibition on Frida and her inner and outer world will be held at Genoa’s Palazzo Ducale.
del mondo a lei contemporaneo, riflettendo le trasformazioni sociali e culturali del suo tempo. Eppure il tema principale rimane quello dell’autorappresentazione, che Frida elabora attraverso i linguaggi protagonisti delle varie epoche. La rassegna alle Scuderie del Quirinale, fino al 31 agosto alla cultura contemporanea attraverso un inestricabile legame prossimo, è la prima retrospettiva arte-vita tra i più affascinanti nella in Italia dell’artista messicana e storia del XX secolo. I suoi dipinti proporrà circa 130 opere tra dipinti non sono soltanto lo specchio della e disegni. Dal 20 settembre a febbraio 2015 l’appuntamento con sua vicenda biografica, segnata Frida e con la sua realtà interiore dalle ingiurie fisiche e psichiche subite nel terribile incidente in cui intima ma anche universale, fu coinvolta all’età di 17 anni, ma si rinnova a Palazzo Ducale di si fondono con la storia e lo spirito Genova. 79
txt Teresa Favi ph Martina Giachi
firenze i t i ner ar i e s
The Cascine Park is back to its original splendor with the new Opera Theatre Le Cascine tornano a splendere a partire dal nuovo teatro dell’Opera
N
ame: Florence Opera. Distinctive features: starting this year it will not only host large operatic productions but space will also be given to other musical genres. It’s the new-born among Italian and European opera houses, having just recently opened at the entrance to the Cascine Park alongside the Stazione Leopolda tradeshow venue and some 200 metres away from the old municipal theatre. This is also precisely where an extraordinary project to renovate the city’s largest public park will begin. FLORENCE OPERA With its bulk, its plays of light, and a complex system of sloping terraces that nearly reach the enormous square, it already represents the admission ticket for not just 80
the park but also the new face of the city. It’s contemporary, functional and open to social gatherings and the arts. The concert halls emerge like boulders from the terraces, which will soon be occupied by restaurants and bookshops. The large hall, which seats 1,800, is furnished with three movable set platforms for quick scene changes or staging more than one show at a time. The smaller hall seats 1,100 and is mainly for concerts. The 2,200-seat open-air auditorium will be open in the summer. Picking up on the idea of a Greek acropolis, it offers breath-taking views of downtown Florence”. On the roof of the small hall is a silhouette of a stone garden, a labyrinth reminiscent of the Boboli Gardens that blends in with the city. Tosca and Othello will be staged for the
Nome: Opera di Firenze. Segni particolari: ospiterà a partire da quest’anno grandi produzioni di lirica, concerti sinfonici e balletti, ma ci sarà posto anche per tutti gli altri generi musicali. E’ il nouveau-né fra i teatri lirici italiani ed europei, appena nato all’ingresso delle Cascine, lo storico polmone verde della città, di fianco alla Stazione Leopolda e a 200 metri dal vecchio Comunale, ed è proprio da qui che partirà lo straordinario progetto di riqualificazione del più grande parco pubblico della città. L’OPERA DI FIRENZE Con la sua mole, i suoi giochi di luce è un sistema articolato di terrazze inclinate che arrivano fin quasi a sfiorare l’enorme piazza (la più grande della città) è già il biglietto d’ingresso non solo del parco ma del nuovo volto della città: contemporaneo,
funzionale, aperto alla socialità e alle arti. Dalle sue terrazze, che presto saranno attraversate da ristoranti e bookshop, affiorano, come massi, le sale: la grande da 1.800 posti dotata di ben tre piattaforme sceniche mobili per rapidi cambi di scena o per realizzare più spettacoli in contemporanea; la piccola da 1.100, destinata ai concerti. Incastonata sul tetto, la cavea da 2.200 posti per l’estate, che riprende l’idea dell’acropoli greca e offre una vista mozzafiato sulla Firenze storica e, mancando i parapetti, si crea un «effetto di volo». Il colpo d’occhio è straordinario. Sul tetto della sala piccola si staglia il giardino di pietra, labirinto che riecheggia i giardini di Boboli, in armonia con la città. L’inaugurazione, in grande stile, in maggio, sulle note di Tosca e Otello: un Opening Gala con un concerto
Above: Opera di Firenze, exterior Below: Cascine Park’s pyramid, once used for ice storage
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A view of the park, the Indian House and the Indian Monument
official opening in May, with Zubin Mehta conducting, for the grand opening of the 77th Maggio Musicale Fiorentino, one of the oldest and most prestigious opera festivals in Europe. THE GREAT CASCINE A park open to fitness, children’s play, and refreshments. The lighting system is totally new and cutting-edge, and some historic areas are getting a new look. In the meantime, visitors can enjoy the restyling underway in areas that already started being beautified and renovated some time ago. The Magnificenza Restaurant at the Pavoniere complex features a fish-based menu served in the summer on an elegant terrace bordering the pool, open Tuesday to Sunday from 7:30pm, and only lunch on Sunday from 12pm 82
(ph. +39 366.6330581). The charming Casina dell’Indiano cafe, restaurant and icecream shop is housed in a neoclassical-style building with a lovely panoramic terrace. Open during the spring and summer months from Tuesday to Sunday (ph. +39 334 971 2674). Standing where the Arno and Mugnone rivers converge, the Casina dell’Indiano and the Monumento all’Indiano represent a perfect destination point for a 3 kilometre stroll through the green heart of Florence.
sono state già da tempo abbellite e rinnovate: il ristorante Magnificenza nella zona delle Pavoniere propone un menù a base di pesce (o in, alternativa, pizza biologica) servito, in estate, su un’elegante terrazza a bordo piscina, aperto dal martedì alla domenica dalle 19.30, e a pranzo sinfonico diretto da Zubin Mehta solo la domenica dalle 12 (ph. +39 366.6330581). La Casina nell’ambito del 77° Maggio dell’Indiano, un delizioso caffè, Musicale Fiorentino (30 aprile ristorante e gelateria che ha sede - 4 luglio), uno tra i più antichi in una palazzina neoclassica con e prestigiosi festival lirici e una bella terrazza panoramica musicali d’Europa. da cui si gode un’esclusiva LE GRANDI CASCINE prospettiva sul parco, aperto nei Un restyling supertecnologico e mesi primaverili ed estivi dal avveniristico. Un parco aperto martedì alla domenica dalle 9 alle al fitness, ai giochi per bambini, 24 (ph. +39 334 971 2674). alla ristorazione. Totalmente nuovo e avveniristico l’impianto La Casina dell’Indiano e il di illuminazione e un nuovo look Monumento all’Indiano, alla confluenza tra Arno e Mugnone, per alcune aree storiche. costituiscono il punto d’arrivo Ma nel frattempo c’è già la possibilità di godere del restyling di una passeggiata di 3 km nel cuore verde di Firenze. in corso d’opera in aree che
Above: the Cascine Park’s amphitheatre Below: the new Opera House’s largest performance venue
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txt Mila Montagni
anniversary revo l u t i o n
Galileo Galilei: celebrating 450 years since his birth. The Italian 1600s in Florence and Rome Galileo Galilei, i luoghi di origine a 450 anni dalla sua nascita. Seicento italiano tra Firenze e Roma
H
e is usually portrayed as a proud man with cloudy eyes because of the condition his father Vincenzio had him treated for since his youth years and which painfully marked the last stage of his life. His last years was spent in the hills of Florence, in the villa Il Gioiello of Arcetri (exceptionally open to the public this year, on the occasion of the 450th anniversary of his birth) tending to the vineyards during the breaks from his studies and work. He is usually portrayed as an old man elegantly dressed in black, with a white shirt and beard surrounding his face, a man greatly admired 84
by his contemporaries, although most of the cultural personalities of his time were very doubtful and perplexed about his discoveries and methods used. Galileo Galilei, born in Pisa in 1564 into an aristocratic family of reduced fortune, was the man who revolutionized the approach to science, as his “method” based on the observation and analysis of phenomena forever changed our understanding of physics, philosophy, mathematics and astronomy and even the language used to express them. Galileo was, in fact, among the members of the La Crusca Academy, which still jealously guards his
I ritratti ce lo raccontano ogni volta altero, con lo sguardo velato dalla malattia agli occhi, per la quale il padre Vincenzio dovette farlo curare già poco più che adolescente, e che segnò drammaticamente gli ultimi anni della sua vita trascorsi sulle colline inargentate intorno Firenze, nella villa “il Gioiello” di Arcetri, nelle cui vigne era stato invece solito lavorare nei momenti di pausa dallo studio e dal lavoro. La villa di Arcetri al Pian de’ Giullari, oggi, è patrimonio dell’Università di Firenze ed è diventata parte del Museo di Storia naturale della città; l’altra dimora che il grande scienziato pare abbia abitata (anche se per brevi soggiorni fiorentini) è al numero 19 di Costa San Giorgio, in Oltrarno. Questa casa è riconoscibile grazie
a una decorazione a pitture sulla facciata, tra le quali si riconosce anche il volto di Galileo, mentre sulla facciata posteriore fa sfoggio di una meridiana che la tradizione vuole costruita dall’astronomo nel 1620. La “terza”, se si vuol dir così, dimora di Galileo nella Firenze medicea è la splendida Villa di Bellosguardo, o “dell’Ombrellino”; qui lo studioso visse una quindicina d’anni, elaborando uno dei suoi testi più importanti per la scienza: il Dialogo sopra i due massimi sistemi del Mondo. Galileo Galilei, nato a Pisa 450 anni fa (nel 1564) da genitori di nobile origine ma non baciati dalla fortuna economica, è l’uomo che cambia definitivamente il modo di affrontare la scienza intesa nel suo più ampio senso, poiché il suo “metodo” fatto
Galileo x xxxxxxxxxxxx Museum - Florence
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The observatory of Arcetri - Florence
working notes. The term “satellite” was coined by Galileo and he was the first to describe the nebula as a “cluster of stars”. Galileo was a man of his time and of all times. Though a scientist of deep knowledge, he dealt with astrology for economic reasons and, thus, not only for his daughters and himself, but for anyone who required his help. Though a layman, he had to kneel and bow his head before the Cardinals InquisitorsGeneral gathered in the Dominican Convent of Santa Maria Sopra Minerva and, on June 22, 1633, after eighteen years of disputes with the Church, he was forced to abjure all he had professed 86
to believe in. However, the sentence proved to be less harsh than expected, as formal imprisonment was commuted to house arrest, at first at his friend Archbishop Ascanio Piccolomini’s residence in Siena, then he was allowed to return to his villa in Arcetri, where he spent the last nine years of his life isolated from the world (nonetheless, he was able to have some of his major works published in those years), but close to his beloved daughter Virginia, who took the name Maria
d’osservazione dei fenomeni mutò l’approccio alla fisica, alla filosofia, alla matematica e all’astronomia… oltre che alla lingua che queste interessano. In fondo, se i satelliti così si chiamano è perché Galileo per primi tali li definì, mentre per lui le nebulose erano “drappelli di stelle”. Galileo fu in tutto uomo del suo tempo e di ogni tempo; sapientissimo per motivi economici si occupò di stilare temi astrologici, non soltanto per le figlie e per sé dunque, ma anche per quanti gliene facevano richiesta; colto e a suo modo indipendente nel
pensiero dovette inginocchiarsi e chinare il capo - il 22 giugno 1633, nella sala capitolare del convento domenicano di Santa Maria sopra Minerva di Roma - dinanzi ai Cardinali inquisitori generali di Santa Romana Chiesa e dopo 18 anni di contrasti abiurare a quanto fino a quel momento erano state le sue più salde convinzioni. La condanna dei Cardinali si dimostrò meno crudele del previsto, almeno nei primi tempi, quando poté risiedere a Siena presso Ascanio Piccolomini, anche lui principe della Chiesa, ma poi si fece più restrittiva nei nove anni di permanenza ad Arcetri prima della morte, avvenuta nel 1642, isolato (non poi troppo tuttavia, visto che riuscì anche da lì a far pubblicare alcune sue fondamentali opere) per quanto prossimo al
Galileo Museum - Florence
Celeste upon entering the convent of San Matteo in Arcetri. While Galileo spent the last stage of his life in Rome and Arcetri, his most fruitful years as a scholar were those spent in Padua- from 1592 to 1610, where he was appointed to the chair of mathematics by the glorious Republic of Venice, in his own words, “the best eighteen years of my life” -, and the time he enjoyed at the Medicean Court in Florence where, a successful teacher by then, he was appointed “Head Mathematician in Pisa and Head Philosopher of the Grand Duke of Tuscany”, but was exempted from teaching and living in Pisa. Galileo’s was a life of discoveries that still excite
surprise and admiration, but struggling between the need to bring additional income into the household ( wherever he lived, he had a laboratory to create lenses and small telescopes) and the wish to prove the validity of his discoveries, which was finally granted, though one century after his death, with the tomb erected in his honor in the Church of Santa Croce, along the banks of the Arno River that leads from Florence to his native town, Pisa.
l’incarico di “Matematico primario dello Studio di Pisa e Filosofo del Serenissimo Granduca senz’obbligo di leggere e di risiedere né nello Studio né nella città di Pisa”. Una vita, quella di Galileo, convento dell’amatissima figlia fatta di scoperte che ancora lasciano sorpresi e ammirati, Virginia fatta monacare col sospesa come fu tra un nome di Maria Celeste. continuo impegno per far Ma se Galileo ebbe in Roma fronte a situazioni economiche e in Arcetri i paradigmi della sua vita ultima, i giorni del suo complicate (nelle sue case era sempre presente un laboratorio studio e del suo impegno più per la creazione di lenti e fulgido furono quelli trascorsi cannocchiali, da vendere) e nelle città di Padova - qui lo il bisogno di dimostrare la scienziato visse dal 1592 al validità delle proprie scoperte, 1610, dove la Repubblica di che ebbe come coronamento, Venezia lo nominò docente per quanto a un secolo di di matematica dello Studio distanza dalla scomparsa, il di Padova, saranno questi suo monumento funebre nella “li diciotto anni migliori di chiesa di Santa Croce, lungo tutta la mia età” - e gli anni le rive di quell’Arno che da che lo videro attivo nella corte medicea di Firenze, dove ormai Firenze conduce per acqua alla sua Pisa natìa. affermato docente, ottenne 87
Firenze ex hi b i t i on
A great exhibition on Pontormo and Rosso Fiorentino at Palazzo Strozzi Palazzo Strozzi ospita una grande mostra su Pontormo e Rosso Fiorentino
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n the words of Vasari, it was “the modern manner”. For the rest of the world, it was a one-of-a-kind artistic season, during which genius and audacity led to the creation of sublime masterpieces forged by two key figures of the time, Pontormo and Rosso Fiorentino. We are now able to enjoy so much beauty in one place: on show at Palazzo Strozzi until July 20, 2014 is the great exhibition Pontormo and Rosso Fiorentino. Diverging Paths of Mannerism, which gathers, for the very first time, major works by the two artists from Italian and foreign collections, most of which specially restored for the occasion. The exhibition is also a journey through the parallel lives of these artists who, at the end of their artistic career, got close again: Pontormo and Rosso were both trained under Andrea del Sarto, while maintaining a strongly independent approach and enormous freedom of expression. Pontormo, always a favorite with the Medicis, was a painter open to stylistic variety and to a renewal of the traditional approach to composition. Rosso Fiorentino, on the other hand, clung more tightly to tradition, though he had the audacity to be creative and original, influenced also 88
by Cabbalistic literature and esoteric works. The former had a more naturalistic approach and was close to Leonardo, whereas the latter was greatly influenced by the Michelangelesque style. The Florentine exhibition, which includes over eighty works, features about fifty paintings (on wood, on canvas and removed frescoes) by the two artists, about 70% of their entire production. And also drawings,
Nelle parole del Vasari era la “maniera moderna”. Per tutti, una stagione pittorica irripetibile, dove genio e spregiudicatezza dettero vita a capolavori sublimi riconducibili a due figure cardine, Pontormo e Rosso Fiorentino. In un appuntamento esclusivo oggi sarà possibile godere di questa bellezza in un’unica istanza: fino al 20 luglio prossimo, Palazzo Strozzi ospiterà infatti la grande mostra Pontormo e
tapestries and etchings, in addition to paintings by their masters, Andrea del Sarto and Fra’ Bartolomeo. The exhibition, curated by Antonio Natali, director of the Uffizi Gallery, and by Carlo Faciani, art history professor, is based on the belief that each artist responded in his own personal way to art. Being actually designed as two monographic overviews, the exhibition displays the works by Pontormo and Rosso in chronological order, allowing viewers to better understand the marked differences between the two painters.
Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera”, che riunisce per la prima volta i capolavori assoluti dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione. Una rassegna che rappresenta anche un viaggio attraverso le vite parallele di questi artisti che alla fine del loro percorso arriveranno a un riavvicinamento: Pontormo e Rosso nascono da una costola di Andrea del Sarto e con lui si formano pur mantenendo entrambi una forte indipendenza e una grande libertà espressiva. Pontormo infatti fu pittore
sempre preferito dai Medici e aperto alla varietà linguistica e al rinnovamento degli schemi compositivi della tradizione. Rosso fu invece legatissimo alla tradizione pur con aneliti di spregiudicatezza e di originalità, influenzato anche dalla letteratura cabalistica e dall’esoterismo. Uno più naturalista, vicino a Leonardo, l’altro influenzato da suggestioni michelangiolesche. La rassegna fiorentina, che comprende più di 80 opere, potrà offrire al visitatore la possibilità di ammirare circa 50 dipinti (tavole, tele ed affreschi staccati) dei due artisti, un insieme che rappresenta il 70% della loro produzione. Inoltre disegni, arazzi e incisioni, affiancati da tavole dei loro maestri: Andrea del Sarto e Fra’ Bartolomeo. La mostra, curata da Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi e da Carlo Falciani, docente di storia dell’arte, manifesta la convinzione che ciascuno dei due artisti rappresentasse una autonoma voce artistica. Lo svolgimento è stato quindi pensato come due percorsi monografici dove opere del Pontormo e del Rosso vengono messe in sequenza cronologica, in modo da consentire la migliore lettura delle profonde differenze espressive fra i due pittori.
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1. Rosso Fiorentino, Marriage of the Virgin 2. Pontormo, Visitation 3. Rosso Fiorentino, Musician Angel 4. Pontormo, Sacred Conver 5. Rosso Fiorentino, Death of Cleopatra 6. Pontormo, Portrait of Two Friends. With the “Great Exhibitions at Palazzo Strozzi� Starhotels package, you get two free tickets
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bologna ex hi b i t i o n
Girl with a Pearl Earring and other masterworks of the Dutch Golden Age on show at Bologna’s Palazzo Fava Palazzo Fava a Bologna ospita La ragazza con l’orecchino di perla e altri capolavori della Golden Age Olandese
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irl with a Pearl Earring is one of the world’s bestknown, most beloved and copied works of art. This undisputed “pop icon”, Vermeer’s masterpiece, will be for a few months, until May 25, 2014, on show at Palazzo Fava in Bologna, just steps away from Starhotels Excelsior. The star of an ultra-sophisticated exhibition on Dutch painting’s Golden Age, curated by Marco Goldin and by Emilie Gordenker, director of the Mauritshuis Museum in The Hague, where the masterwork by Veemer is kept and which all the paintings on display in Bologna come from. The arrival of the painting in Italy is the result of two-yearlong negotiations, from the moment the Mauritshuis was closed for major restoration and extension works. The museum will reopen to the public on June 27, 2014. In the meantime, part of the collection has been moved to some other venues in The Hague, while the core of the collection, the most stunning pieces, have been sent out on loan to Japan, to the United States and, as the only European city and last stop for Girl with a Pearl Earring before its return trip home, to Bologna and Palazzo Fava. 90
“It is obviously a great honour for me to have been able to bring this masterpiece to Italy for the first time- says Marco Goldin- I would love to have viewers look at this painting not only as a pop icon, but also as the sublime representation of painted beauty, as the place of the absolute”. The masterpiece will be in good company: another 36 pieces from the same museum, major works of art specially chosen
for the venue in Bologna. More Vermeer, but also four paintings by Rembrandt, Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, that is, all the leading exponents of Dutch art’s Golden Age. In addition to the exhibition, Bologna hosts Around Vermeer, a tribute to Vermeer by twenty-five Italian contemporary artists, selected by Marco Goldin according to their conceptual kinship with Vermeer, in particular, with his use of light, whether figurative or abstract artists.
La ragazza con l’orecchino di perla, è unanimemente riconosciuta come una delle opere d’arte più note, amate e riprodotte al mondo. Indiscussa icona pop quindi, per qualche mese, esattamente fino al 25 maggio 2014, il capolavoro di Vermeer sarà a Palazzo Fava a Bologna, a pochi passi dallo Starhotels Excelsior. Protagonista di una raffinatissima mostra sulla Golden Age della pittura olandese, curata da Marco Goldin e da
internazionali in Giappone (Stati Uniti). Come unica sede europea e ultima prima del definitivo ritorno de “La ragazza con l’orecchino di perla” nel suo Museo rinnovato, la scelta è caduta su Bologna e su Palazzo Fava. “E’ ovviamente un onore per me essere riuscito a portare in Italia per la prima volta questo capolavoro” – dice Marco Goldin. “Vorrei che il pubblico si ponesse davanti a questo quadro non soltanto come a un’icona pop, ma anche come a una rappresentazione sublime della bellezza dipinta, come al luogo dell’assoluto.” Capolavoro che non sarà solo. A Bologna sarà infatti accompagnato da 36 altre opere dello stesso Museo, sempre di qualità eccelsa, scelte Emilie Gordenker, direttrice del appositamente per la sede Mauritshuis Museum de L’Aia bolognese: ancora Veemer, poi dove il capolavoro di Vermeer è quattro Rembrandt, Frans Hals, conservato, e dal quale provengono Ter Borch, Claesz, Van Goyen, tutti i dipinti in esposizione a Van Honthorst, Hobbema, Van Bologna. Il suo arrivo in Italia Ruisdael, Steen, ovvero tutti è il frutto straordinario di una i massimi protagonisti della trattativa durata un paio di anni, Golden Age dell’arte olandese. a partire dal momento in cui il Accanto a questa mostra, Bologna Mauritshuis è stato chiuso per propone anche “Attorno a importanti lavori di restauro e Vermeer”, omaggio tributato a ampliamento, che ne vedranno Veemer da venticinque artisti la riapertura il prossimo 27 italiani contemporanei, scelti da giugno. Nel frattempo, una parte Marco Goldin per il senso della delle collezioni del Museo è stata loro adesione all’intima idea riallestita sempre a L’Aia, mentre specialmente del medium luminoso un nucleo, forse il più strepitoso, vermeeriano, senza distinzione tra è stato concesso ad alcune sedi figurativo e astratto.
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1. Jacob van Ruisdael, View of Haarlem with bleaching grounds 2. Adriaen van Ostade, The Violin Player 3. Johannes Vermeer, Girl with a Pearl Earring 4. Rembrandt van Rijn, Tronie of a Man with a Feathered Beret 5. Pieter Claesz, Still Life with Burning Candle
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txt Alessandra Lucarelli
newyork i t i ner a ri e s
New York made in Italy New York with an Italian flavour. A brief tour for devotees of Italian food and style Piccolo itinerario per chi non vuole rinunciare al gusto italiano
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eeling nostalgic about Italy but living or staying in NY? No need to worry. The Big Apple is famous for its Italian soul: you can have breakfasts with superb espresso coffee worthy of Italy or visit ultra-stylish restaurants and grocery shops which offer an excellent selection of Italian products. If you want to feel at home, choose The Michelangelo Hotel: situated in the heart of Manhattan, on 152 West 51st Street, it is the only hotel in NY that belongs to an Italian hotel chain. The staff speak Italian and breakfast – served in the atmospheric lobby – features one of the best espressos in town which you can enjoy while leafing through the newspapers that arrive each day. A foodie’s paradise is undoubtedly Eataly, the wine and food empire created by Oscar Farinetti which is one of Manhattan’s great attractions. It contains seven restaurants – choose to have a seated meal or eat at the counter – each of which is situated next to the market selling fresh foods (200 5th Avenue). In the Upper East Side, at 1505 First Avenue, stop off to visit Agata e Valentina: this family-run gourmet grocery, which opened in 1993, has another store in Greenwich Village and sells products from
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Nostalgia di casa a NY? Nessun problema. La metropoli per antonomasia è famosa anche per il suo cuore italiano: dalla colazione in grado di non farvi rimpiangere il migliore espresso a ristoranti super chic fino alle botteghe che propongono specialità nostrane selezionatissime. Fermatevi per un cornetto e caffè da Zibetto Espresso Bar: piccolo e sempre affollato, è stato aperto dall’italo-greco Anastasios
e formaggi, Il Pesce, La Pizza & Pasta e la macelleria Manzo (200 5th Avenue). Nell’Upper East Side, al numero 1505 della First Avenue, fermatevi da Agata e Valentina: bottega gourmet a gestione familiare, aperta dal ‘93, vanta anche una seconda location nel Greenwich Village e offre prodotti provenienti da tutta Italia con un occhio particolare alla Sicilia. Lo chef pluripremiato Cesare Casella sovrintende la cucina di Salumeria Rosi Parmacotto al numero 283 di Amsterdam Avenue. Arrivato a NY negli anni Novanta, desideroso di proporre il suo stile di cucina toscana al pubblico americano, dopo il successo dei ristoranti Babbo room and a menu with a focus Nougos e potete ordinare e Maremma lo Chef inizia la direttamente in italiano (1385 collaborazione con la famiglia on fish dishes (240 Central 6th Avenue, Midtown). Park), Maialino, a Roman Rosi, storica produttrice di Per i vostri acquisti, il trattoria which is open every salumi tradizionali italiani. evening until midnight. Cipriani posto più famoso resta Una curiosità, l’interior design indubbiamente Eataly, l’impero del ristorante è stato curato is a byword for high quality Italian food and has restaurants enogastronomico di Oscar dallo scenografo premio Oscar in five locations in NY: Club 55 Farinetti che rappresenta Dante Ferretti. I ristoranti una delle grandi attrazioni di (55 Wall Street), Dolci (89 East italiani in città sono tantissimi: Manhattan. Al suo interno 42nd Street), Downtown (376 tra i migliori, Marea, due sette ristoranti - con possibilità stelle Michelin, sala moderno/ West Broadway), Le Specialità di sedersi o mangiare al (110 East 42nd Street) and elegante e menu specializzato Harry Cipriani (781 5th Avenue). bancone - ognuno dei quali è nei piatti di pesce (240 Central posizionato accanto al market Il Buco (47 Bond Street) is a Park), Maialino, trattoria fascinating wine merchant run di prodotti sempre freschissimi: romana aperta ogni sera fino a come Le Verdure, che offre le by the independent director mezzanotte. Il Buco (47 Bond Donna Lennard and her Italian migliori specialità di stagione, Street) è l’affascinante enoteca La Piazza, dedicato a salumi partner Alberto Avalle: it della regista indipendente all over Italy, with a special emphasis on Sicily. The awardwinning chef Cesare Casella is in charge at Salumeria Rosi Parmacotto at 283 Amsterdam Avenue. A fun fact: the interior design of the restaurant is the work of the Oscar-winning screenwriter Dante Ferretti. There are numerous Italian restaurants in New York: some of the leading ones include Marea, awarded two Michelin stars, a modern/elegant dining
The quintessential cosmopolitan city has an Italian heart La città cosmopolita per eccellenza vanta un cuore italiano
Many are the Italian restaurants and shops. “Family Studio Special Offer�is the package designed for families staying at Starhotels The Michelangelo
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newyork i t i ner ar i e s
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provides a selection of Italian and Spanish dishes based on local ingredients and a wellstocked cellar with wines produced by small wineries. Sant Ambroeus is a historic, elegant restaurant serving Milanese cuisine that opened in 1936. Its high quality dishes can now be enjoyed in four areas of NY: Madison Avenue, West Village, Southampton and Soho. Fancy a tasty pizza? Pay a visit to one of the five Luzzo’s restaurants opened by the bornand-bred Neapolitan owner Michele Iuliano: Luzzo’s, Ovest, Da Mikele, Luzzo’s BK and Bar Trenta. Or else try Kesté at 271 Bleecker Street or Numero 28: a typical New York atmosphere with Italian products in Upper East Side, West Village, Upper West Side and East Village. If you’re a shopping fan, all the leading Italian fashion 94
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M a rea M a i a l i no Eataly Il B uco R i z z ol i Sa l umer i a R os i Sa nt A mbroeus
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A small guide from breakfast to after-dinner drinks Piccolo vademecum dalla colazione all’after dinner houses have lovely boutiques in the famous Fifth Avenue, close to the Starhotels’ The Michelangelo. There are other interesting stores from 50th to 72th, in Madison Avenue from 59th to 72th and trendier alternatives in Soho, West Broadway and between Houston and Canal. A useful tip? Check out the jewellery made of high quality wood and gems by Antonia Miletto, a Venetian designer whose collections are on display at 808 Broadway - but you need to arrange an appointment first.
Donna Lennard e il suo fidanzato italiano Alberto Avalle: proposte italiane e spagnole basate su ingredienti locali e una cantina di vini dedicata a piccoli produttori. Storico ed elegante ristorante milanese aperto nel 1936, la qualità Sant Ambroeus è oggi presente a NY in quattro diverse location in Madison Avenue, West Village, Southampton, Soho. Voglia di una buona pizza? Fermatevi da Kesté al 271 di Bleecker Street o da Numero 28: atmosfera tipica newyorkese
e prodotti italiani, presente nell’Upper East Side (1431 First Avenue), West Village (28 Carmine Street), Upper West Side (660 Amsterdam Avenue), East Village (176 Second Avenue). Per lo shopping, inutile dire che tutte le più grandi maison italiane vantano bellissime boutique nella celebre Fifth Avenue, a due passi dallo Starhotels The Michelangelo. Altri store interessanti si trovano dalla 50th alla 72th, in Madison Avenue dalla 59th alla 72th e alternative giovani in Soho, West Broadway e tra Houston e Canal. Un suggerimento? I gioielli in legno pregiato e pietre preziose di Antonia Miletto, designer veneziana, le cui collezioni sono visibili su appuntamento al numero 808 di Broadway.
Above Times Square, one of the American city’s symbols Below: Flatiron building and an Upper east side street
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new york ex hi b i t i o n
On view in New York till June 9, the “savage” artist’s masterworks Fino al 9 giugno a New York, i capolavori dell’artista “selvaggio”
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oMA, New York’s Museum of Modern Art, located on 53rd Street just two blocks away from Starhotels The Michelangelo, houses a great exhibition on the French artist Paul Gauguin till June 9. Born in Paris in 1848, Gauguin was certainly one of the greatest Post-Impressionist artists. The epitome of the artist-rebel, he lived his private life and artistic career overwhelmed by a feeling of discontent and longing for something else, which spurred him to travel in different regions of the world, before landing in Tahiti and Hiva Oa, a small island in the South Pacific. MoMA’s exhibition, Gauguin: Metamorphoses, showcases a lesser-known aspect of the French painter’s art production. The exhibition focuses on prints and transfer drawings, about 130 works, and some 30 related paintings and sculptures. It is the first major monographic exhibition on Paul Gauguin ever presented at MoMa, curated by Starr Figura, who works in the museum’s drawing and prints department, and featuring loans from over 50 96
different collections, national and international, public and private. Many have never been shown in the United States and describe Gauguin as an artist who enjoyed experimenting with different mediums and was influenced by them, creating darker works as compared to the color-saturated Tahitian paintings he is best known for. The exhibition
offers the extraordinary opportunity to learn about the artist’s need to go beyond normality and express all his originality through the use of different mediums, such as woodcarving and printing. The exhibition includes Gauguin’s most famous sculptures in wood, the Oviri (Savage) series, which the artist considered to be his masterpiece and a sort of self-portrait and that were supposed to adorn his grave. Not to be missed.
Il Moma, Museum of Modern Art di New York, situato sulla 51° strada a soli 2 isolati dallo Starhotels The Michelangelo, dedica fino al 9 giugno una grande mostra all’artista francese Paul Gauguin. Nato a Parigi nel 1848, è certamente uno dei protagonisti della fase artistica del postimpressionismo. Simbolo di un diverso archetipo di artista, vive la sua vita
trentina di quadri e sculture che alle stampe sono collegati. È la prima grande mostra monografica che il grande museo newyorkese dedica a Gauguin ed è stata curata da Starr Figura che per il museo si occupa proprio di stampe e illustrazioni e che, per questo evento, ha attinto a più di 50 diverse collezioni nazionali e internazionali, pubbliche e private. Molti dei lavori esposti non sono mai stati mostrati al pubblico americano e raccontano un Gauguin inedito che gioca con i materiali e che dai materiali stessi viene influenzato, dando vita a opere più cupe rispetto ai colorati quadri haitiani che lo hanno reso privata e la sua attività celebre. Un’occasione unica artistica, con quello spirito per scoprire il desiderio di continua insoddisfazione dell’artista di trascendere la e di continua ricerca di normalità e mostrare tutta qualcosa d’altro che lo porta a la sua originalità, attraverso girovagare per mezzo mondo, l’uso di molteplici materiali fino al felice approdo a Tahiti e e tecniche, come il legno o la infine a Hiva Oa, un’isoletta stampa. Presente anche una dell’oceano Pacifico del Sud. delle sculture più famose di La mostra al Moma Gauguin: Gauguin, il piccolo primitivo Metamorphoses è dedicata Oviri (Savage) che l’artista a un lato poco noto della riteneva il suo capolavoro e produzione artistica del che considerava una sorta di pittore francese. L’esposizione autoritratto, tanto che diede si concentra infatti su stampe disposizione perché fosse e incisioni, circa 130 lavori, posto sulla sua tomba. cui si aggiungono una Da non perdere.
Some of the artist’s works on show at MoMA in New York till June 9
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parigi itineraries
Enjoy the magic of the capital city’s nightlife Vivere la magia della notte nella capitale francese
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cosmopolitan city that never stops. Montmartre’s Bohemian charm, the glamorous Le Marais and Saint-Germain neighborhoods, the elegant Place des Voges. Everyone knows about the French capital’s greatest monuments, the most picturesque squares and districts, but one of the city’s lesser-known but no less interesting aspects is its nightlife. What are the not-to-be-missed venues, especially in spring and summertime? Start with a dinner at Cristal Room Baccarat: old-fashioned atmosphere, big Baccarat crystal chandeliers, book a table in The Salon Rose or on the elegant terrace and let Michelin-starred Chef
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Guy Martin pamper you (11 Place des États-Unis, www. cristalroom.com). Located on the last floor of Maison Kenzo’s headquarters is Kong restaurant: the walls are beautiful large windows forming a huge transparent dome with view of the Pont Neuf and the Seine. Interiors designed by Philippe Starck, French cuisine with Japanese influence, eclectic and unconventional atmosphere (1 Rue du Pont Neuf, www. kong.fr). Travel back in time with us: we are in the Belle Epoque, at Le Train Blue, a gourmet restaurant housed in the Gare de Lyon (Place Louis Armand, www.le-train-bleu.com). For an after-dinner drink choose Candelaria in Rue de Saintonge, a taqueria and
Città cosmopolita, in continuo movimento. Il fascino bohémien di Montmartre, il glamour de Le Marais o SaintGermain, l’elegante place des Voges…Tutti conoscono i monumenti più famosi della capitale francese, le piazze e i quartieri più suggestivi, ma uno degli aspetti più interessanti della città è la sua vita notturna. Quali sono i locali da non perdere, soprattutto in questa primavera/estate? Iniziate con una cena al Cristal Room Baccarat: atmosfera d’antan, grandi lampadari in baccarat, prenotate un tavolo nel suo The Salon Rose o nell’esclusiva terrazza e lasciatevi viziare dallo Chef stellato Guy Martin (11 Place des États-Unis, www. cristalroom.com). All’ultimo
piano del quartier generale della Maison Kenzo, il ristorante Kong: le pareti sono delle bellissime vetrate che formano una grande cupola trasparente con vista sul Pont Neuf e sulla Senna. Arredi disegnati da Philippe Starck, cucina francese rivisitata con influenze giapponesi, atmosfera eclettica e originale (1 Rue du Pont Neuf, www.kong. fr). Concedetevi un tuffo nel passato: siamo nella Belle Epoque, a Le Train Blue, ristorante gourmet all’interno della suggestiva cornice della Gare de Lyon (Place Louis Armand, www. le-train-bleu.com). Per un cocktail dopocena scegliete Candelaria in Rue de Saintonge, doppia anima di taqueria e bar. Un consiglio? Chiedete di prepararvi il
Above: Place Vendôme Below: Avenue des Champs Elysées. The “Romantic Getaway package” includes a welcoming toast of strawberry cake and sparkling wine, to make your stay memorable
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parigi itineraries
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bar (some cocktail advice? Ask for the Santa Margarita, Pisco Disco or Love by the Moon) or the club at 142 Rue de Montmartre with film director David Lynch-style atmosphere. The Silencio offers a rich cultural program of events, concerts, films and performances during the day and in the evening it becomes one of the city’s most exclusive nightclubs open till dawn (silencioclub.com). Stop for a drink in the heart of Saint-Michel at Urgence Bar at 45 Rue Monsieur le Prince (www. urgencebar.com) or at the trendy nightclub beneath the Eiffel Tower, Baazar Club (25, Avenue Pierre 1er de Serbie). Just steps away from Avenue des Champs Elysées, red velvet furniture, 100
4 1 .Chez R a s pout i ne 2 . Cr i s t a l R oom B a c c a r a t 3 . Si l enci o 4 . Ca ndel a r i a 5 . L e Tr a i n B l ue 6 . L e B a ron 7 . Kong res t a ur a nt
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Prince (www.urgencebar. com) o nel trendy nightclub proprio sotto la Torre Eiffel, il Baazar Club (25, Avenue Pierre 1er de Serbie). A due passi da Avenue des Champs Elysées, velluti rossi, vodka e caviale come nella migliore tradizione russa e spettacoli burlesque Santa Margarita, il Pisco vodka and caviar, a typical da Chez Raspoutine (58 Disco o il Love by the Russian atmosphere and Rue de Bassano, www. Moon, oppure scegliete le burlesque shows at Chez raspoutine.org). Concludete atmosfere disegnate dal Raspoutine (58 Rue de la serata da Le Baron, piccolo regista David Lynch per il Bassano, www.raspoutine. gioiello punto di riferimento club al numero 142 di Rue org). And to top the night per il mondo della moda de Montmartre. Il Silencio off, Le Baron, a small gem parigina. Rigorosa offre un ricco programma and a benchmark in the selezione all’entrata, al culturale di eventi, concerti, Parisian fashion world. film e performance durante il suo interno spazi piccoli, Scrutiny of guests at the velluto rosso e luci soffuse, giorno e la sera si trasforma entrance, small rooms in uno dei night più esclusivi mix musicale inedito tra inside, red velvet furniture della città aperto fino all’alba brani di avanguardia and soft light, a mix of (silencio-club.com). Nel cuore elettronica e classici del rock electronic avant-garde internazionale (6 Avenue music and international rock di Saint-Michel fermatevi Marceau, www.clublebaron. classics (6 Avenue Marceau, per un drink all’Urgence com). Bar al 45 Rue Monsieur le www.clublebaron.com).
From top, the Eiffel Tower and Moulin Rouge, one of the city’s most popular cabarets
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venezia inteneraries
text Maria Giusy Riccetti
Poised between culinary myth and history La città sospesa fra leggende e tradizioni enogastronomiche
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ver 400 bridges tell this city’s tale. The bridges connect
Venice’s 116 islands, crossing 176 canals or “rios” and
carrying ancient legends with them to explain their names.
While the bridges are part of the city’s urban landscape,
cicchetti or cicheti belong to its folk traditions. Let’s discover both the bridges and the best
places to try cicheti by starting from San Marco Mercerie, the
site of the Starhotels Splendid
Oltre 400 ponti per raccontare la storia della città. I ponti appears and carries away the collegano tra loro le 116 isole che maiden. It is said that every formano Venezia, attraversando year on December 24 during 176 canali, “rii” e portando con the night the demon tries in sé un’antica leggenda che ne vain to claim the 7 children’s spiega il significato del nome. souls promised to him by Ma se i ponti rappresentano the witch, who died without un aspetto legato al paesaggio honouring her pact. urbano della città, l’andar per The Bridge of Paradise (Campo cicchetti o “cicheti” fa parte Santa Maria Formosa) della sua tradizione popolare. This bridge leads to the Calle Scopriamo insieme i ponti e i del Paradiso (Paradise Street) luoghi dei migliori cicheti da the sorceress invokes the devil on the bridge, the young man
Venice:
The Bridge of Sighs (Ducal Palace)is the most famous
bridge in the world and was
constructed in 1614 to join the
Ducal Palace with the adjacent New Prisons. Its nickname
refers to the sighs of prisoners leaving the palace courthouse and crossing the canal bridge to reach the cell where they
would serve their sentence,
catching a final glimpse from
here of the lagoon, the church of San Giorgio, and freedom. The Devil’s Bridge (on the
island of Torcello) owes its name to a legend about a
forbidden love between a
noble Venetian girl and an Austro-Hungarian officer
killed by her family. The young woman turns to a sorceress
who arranges to meet her on the island of Torcello. After 102
gustare partendo da San Marco Mercerie, dove si trova lo barbican structures on each Starhotels Splendid Venice: side. The name recalls the Ponte dei Sospiri (Palazzo joyfulness with which the street Ducale) è il ponte più famoso used to be decked out on Good e conosciuto in tutto il Fridays. mondo, realizzato nel 1614 As you stroll through the city per unire il Palazzo Ducale discovering its bridges, it’s all’edificio adiacente destinato hard to resist stopping for alle Prigioni Nuove. Il suo some cicheti: appetizer-sized soprannome si riferisce al bites of fish or cold cuts, hot sospiro del prigioniero che, or cold, on toasted bread or uscendo dal Tribunale di toasted polenta. While sipping Palazzo, oltrepassava il canale on an ombra (glass) of wine attraversando il ponte per you can sample creamy cod raggiungere la cella nella quale spread, sarde in saor (sardines avrebbe scontato la pena e da lì with marinated onions), peoci poteva intravedere la laguna, with its Byzantine and Gothic architecture, including the
San Giorgio, la libertà. Ponte del Diavolo (a Torcello) deve il suo nome a una leggenda che racconta dell’amore proibito tra una ragazza nobile veneziana e un ufficiale austro-ungarico ucciso dalla famiglia di lei. La fanciulla si rivolse a una maga che le diede appuntamento a Torcello. Dopo aver invocato il diavolo sul ponte apparì il giovane che portò via la fanciulla. Ogni anno la notte del 24 dicembre si racconta che sopra il ponte il demone inutilmente reclami le 7 anime di bambini promesse dalla strega che morì e non onorò il patto. Ponte del Paradiso (Campo Santa Maria Formosa). Il ponte immette sulla Calle del Paradiso, un esempio di architettura bizantina e gotica con strutture a barbacani su entrambi i lati. Il nome ricorda la festosità con la quale la calle veniva addobbata nel Venerdì Santo. In giro per la città, alla scoperta dei suoi ponti, non si può resistere alla degustazione dei cosiddetti cicheti: piccoli assaggi di pesce o di salumi, caldi o freddi, appoggiati su un crostino di pane o su una fetta di polenta abbrustolita. Sorseggiando un’ombra di vino (un bicchiere) è possibile apprezzare il baccalà mantecato, le sarde in saor (sardine con marinata di cipolle), i peoci (cozze gratinate),
Above the traditional Fondamenta di Cannaregio area, below Ponte de la Cortesia. The “Gondolier for a Day� package offers a one-of-a-kind experience: a rowing lesson for two leaving from Splendid Venice Hotel.
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1 . N a r a nz a r i a 2 . A l l ’A rco 3 . Ca nt i na D o M or i 4 . Ca nt i na D o Spa d e 5 . Ca nt i na D o M or i 6 . N a r a nz a r i a 7 . Ca nt i na Veci a Ca r boner a
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i moscardini lessati (piccoli polipetti), i nervetti (cartilagini (boiled veal gristle in oil and sushi. di vitello lessate e servite Cantina Do Spade (sestiere San in aceto e olio), le castraure vinegar), castraure (purple Polo, 860). This shop’s patrons artichokes), codeghìn (Italian (carciofini di Sant’Erasmo), pork sausage) with polenta, or know it’s best not to drink on il codeghìn (cotechino) con la bovoleti (land snails). Cicheti are an empty stomach and that in polenta, i bovoleti (chioccioline Venice, an ombra (glass of white di terra). I cicheti si mangiano eaten in bàcari, a term derived wine) is accompanied by cicheti. nei bàcari, termine che deriva from the Venetian expression Cantina Do Mori (sestiere San far bàcara: to live it up, to eat dall’espressione veneziana “far Polo, 429). This wine shop and drink in good company. bàcara” e significa far baldoria, dates back to 1462—one of The most famous bàcari in mangiare e bere in buona the oldest in the city. Here the the historic centre: Enoteca compagnia. Cantinone Già Schiavi (sestiere patrons lean against the large I più famosi bàcari del centro wooden counter rather than Dorsoduro, 992) storico: Enoteca Cantinone sit down. Every day you’ll With its extensive wine Già Schiavi (Sestiere find traditional nibbles like selection this bar is perfect for Dorsoduro, 992) vanta una squid and various cheeses and ricca selezione di vini ed è ideale an aperitif. vegetables. Cantina Vecia Carbonera per un aperitivo. All’Arco (sestiere San Polo, (sestiere Cannaregio, 2329). Cantina Vecia Carbonera 436). Prominently displayed on (Sestiere Cannaregio, 2329) un Once an old coal storehouse, today this tavern offers several the bar’s counter is a variety of tempo era una vecchia bottega cicheti like scampi or calamari different cicheti and canapés. di carbone, oggi è un’osteria che accompanied by toasted Naranzaria (sestiere San Polo, offre una selezione di cicheti e bread, creamy cod spread and 130). Located in a former crostini. sardines with pickled onions. citrus warehouse, the cuisine Naranzaria (Sestiere San (mussels au gratin), boiled
moscardini (tiny octopi), nervetti
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here can be avant-garde, with
everything from creamy cod to
Polo, 130) ricavata dall’interno di un antico magazzino di agrumi, incontra la cucina d’avanguardia: dal baccalà mantecato al sushi. Cantina Do Spade (Sestiere San Polo, 860) chi vi entra sa che bere a stomaco vuoto può far male e che a Venezia l’ombra (il calice di vino bianco) si beve mangiando con un cicheto. Cantina Do Mori (Sestiere San Polo, 429) è tra le più antiche cantine della città e risale al 1462. Qui non ci si siede ma ci si appoggia al grande bancone in legno. Ogni giorno si trovano gli stuzzichini della tradizione: seppioline, formaggi e verdure. All’Arco (Sestiere San Polo, 436) cicheti ben esposti sul bancone del bar: scampi e calamari, accompagnati dal pane abbrustolito, baccalà mantecato e sarde in saor.
Above The Bridge of Sighs below a typical bridge of the Cannaregio area
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venezia ex hi b i t i o n
How Fernand Léger changed the vision and representation of the modern city Come cambiò la visione e la comunicazione della città moderna nell’opera di Fernand Léger
C
oming directly from the Philadelphia Museum of Art where it met with huge success, the exhibition on Fernand Léger’s representations of the modern city lands in Venice at the Correr Museum, located in Piazza San Marco just 500 meters away from Starhotels Splendid Venice, until June 2, 2014. “Léger. The Vision of the Contemporary City 1910 – 1930 is the first big exhibition on the French artist to be held in Italy and includes over one hundred works, of which about sixty by Léger himself, and is divided into five sections: The Metropolis Before the Great War, The Painter of the City, Advertising, Performing Arts, Space. Among the works on show is the extraordinary La Ville, the painting that marked the beginning of the most experimental and cubist-futurist phase of Léger’s artistic career, sent out on loan from the Philadelphia Museum of Art together with a collection of another twenty-five major works. In addition to this extraordinary painting, which may be 106
considered the highlight of the exhibition, a number of precious works from private and public European and American collections explore Léger’s relationship with the leading avant-garde figures of his time, as the exhibition includes major works by Duchamp, Picabia, Robert Delaunay, El Lissitzky, Mondrian and Le Corbusier, all artists who, alongside Léger, developed a new, experimental approach to urban depiction, ranging from cubism to futurism, from constructivism to neoplasticism. The exhibition focuses on the artistic outcome of the critical twenty-year period between 1910 and 1930. Fernand Léger’s art production can be described as truly pioneering, both for his multidisciplinary concept of art- the artist explored many artistic fields, from painting to cinema to theatre- and for his attempt at changing the forms of painting in order to meet the demands of modern urban life, in keeping with the phenomenon that, later on, in the postwar period, would be labeled “mass communication”.
Dopo il successo ottenuto al Philadelphia Museum of Art, il Museo Correr di Venezia, situato in Piazza San Marco a soli 500 metri dallo Starhotels Splendid Venice, presenta fino al 2 giugno prossimo le rappresentazioni della città contemporanea di Fernand Léger. La mostra dal titolo “Léger. La visione della città contemporanea 1910 - 1930“ è la prima grande esposizione sull’opera dell’artista francese e presenta oltre 100 opere di cui più di sessanta di Léger in un percorso diviso in cinque sezioni: La metropoli prima della Grande Guerra, Il pittore della città, La Pubblicità, Lo Spettacolo, Lo Spazio. Tra gli importanti prestiti spicca lo straordinario dipinto “La Ville“, un quadro che dà avvio alla fase più sperimentale e cubo-futurista della sua produzione, concesso eccezionalmente in prestito dal Philadelphia Museum of Art insieme ad un nucleo di altre 25 importanti opere. Accanto a questo straordinario dipinto, che si può considerare il focus dell’esposizione, una serie d’importanti opere provenienti da collezioni pubbliche e private europee e statunitensi, permetteranno ai visitatori
anche di approfondire la sua relazione con i protagonisti di quella fertile stagione dell’avanguardia: la produzione di Fernand Léger dialogherà nel percorso espositivo con preziosi capolavori di autori di quel periodo, tra cui Duchamp, Picabia, Robert Delaunay, El Lissitzky, Mondrian, Le Corbusier, tutti artisti che come Léger hanno contribuito a rinnovare l’idea della rappresentazione urbana, attraverso una sperimentazione che va dal cubismo al futurismo, dal costruttivismo al neoplasticismo. La mostra potrà essere quindi un momento di valutazione degli esiti artistici di quel cruciale ventennio compreso tra gli anni Dieci e Venti del ‘900. L’opera di Fernand Léger è in questa direzione davvero pioneristica sia per la sua concezione pluridisciplinare - l’artista si mosse in ambiti diversi, dall’arte, al cinema, al teatro - che per lo sforzo di cambiare le forme della pittura, corrispondendo così alle nuove esigenze della realtà urbana, in linea con quel fenomeno che nel secondo dopoguerra verrà catalogato come comunicazione di massa.
Above: Le drapeau (1919) Below: La Ville (1919)
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MILANO ex hi b i t i o n
Till July 13 at Palazzo Reale, “Klimt. The Origins of a Myth” Fino al 13 luglio “Klimt. Alle origini di un mito” al Palazzo Reale di Milano
Gustav Klimt is in Milan. The famous Viennese painter, one of the leading exponents of the Art Nouveau and Vienna Secession movement, who passionately pursued the ideal of sublime and precious beauty, is on view till July 13, 2014 in Klimt. The Origins of a Myth. A wonderful selection of works, organized with the cooperation of Vienna’s Belvedere Museum. Twelve of Klimt’s oil paintings are showcased at Palazzo Reale, just steps from Starhotels Rosa Grand. An extraordinary 108
exhibition which includes the reproduction of the original Beethoven Friezeshown in 1902 in Vienna inside the Secession Building built in 1897- that takes up an entire room where viewers can plunge into that “universal artwork”, the greatest ambition of all Vienna Secession artists, with Beethoven’s Ninth Symphony playing in the background. The exhibition explores Klimt’s personal and family relationships, the beginning of his career at Vienna’s School of Applied
A Milano protagonista Gustav Klimt. Il famoso pittore viennese, uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau e della secessione viennese, dall’immaginario profondamente evocativo di un ideale di bellezza sublime e preziosa, è in mostra fino al 13 luglio 2014 con “Klimt. Alle origini di un mito”. Una grande selezione di opere, realizzata in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna. Venti gli oli di Klimt che il pubblico potrà ammirare a Palazzo Reale, situato a pochi passi dallo Starhotels Rosa Grand. Una raccolta straordinaria nella
quale è presente la riproduzione dell’originale del “Fregio di Beethoven” – esposto nel 1902 a Vienna all’interno del Palazzo della Secessione costruito nel 1897 – che occuperà un’intera sala e inviterà il visitatore a immergersi in quella “opera d’arte totale”, massima aspirazione degli artisti della Secessione Viennese, sulle note della Nona sinfonia di Beethoven. La mostra si propone inoltre di indagare i rapporti familiari e affettivi di Klimt, esplorando gli inizi della sua carriera alla Scuola di Arti Applicate di Vienna e la sua grande
Page on left: Will-o’-the-wisp,1903. Here from left: Female Portrait, circa 1894; Moving Water, 1898; Mother with Two Children (The Family) 1909-10
Arts and his passion for the theatre and music through works on loan from major museums, including several masterpieces. It focuses also on the artist’s early works, his years of training at the Kunstgewerbeschule in Vienna and painting interior murals and ceilings in large public buildings on the Ringstraße, which influenced the evolution of his “modern” style. Klimt. The Origins of a Myth takes the viewer on a journey through the masterworks by an artist who has become
a myth and which are still incredibly powerful: from Adam and Eve to The Family, from Sunflower to Willo’-the-wisp, from Moving Water to Judith II, as well as his landscape paintings After the Rain and Cows in Stall and the great female portraits.
monumentali edifici di rappresentanza lungo il Ring, indispensabili presupposti della sua evoluzione in direzione della modernità. “Klimt. Alle origini di un mito” accompagna così il visitatore in un percorso alla scoperta di un artista divenuto mito attraverso alcuni dei suoi passione per il teatro e la musica, attraverso l’esposizione capolavori più noti che, ancora oggi, incantano: da Adamo ed di opere provenienti anche da Eva alla Famiglia, dal Girasole altri importanti musei, tra cui a Fuochi Fatui, da Acqua in diversi capolavori. Particolare movimento a Salomè senza attenzione sarà dedicata poi all’opera giovanile dell’artista, tralasciare i paesaggi evocativi come Dopo la pioggia o Mucche alla sua formazione presso la Kunstgewerbeschule viennese e nella stalla e i grandi ritratti ai suoi inizi come decoratore dei femminili. 109
txt Teresa Favi
napoli art
A journey in the bowels of Naples scattered with art Itinerario nel ventre di Napoli disseminato di focolai artistici
I
ts spell can be powerful. More than elegant, restrained Florence or show-offy Rome”, that is how New York Times correspondent Rachel Donadio described Naples in a touching article published in the prestigious American paper. The city’s irresistible charm is deeply rooted in the past but extends into the contemporary art world, probably because the “avant-garde” runs in Naples’s DNA. Suffice is to mention some of the city’s artistic wonders, such as the Veiled Christ in the Sansevero Chapel (Via Francesco de Sanctis, 19), Caravaggio’s Seven Acts of Mercy tucked into the church of Pio Monte della Misericordia in the heart of Spaccanapoli, surely one of the strangest and most breathtaking paintings in all of art history, the Spagnolo and Sanfelice buildings in the Sanità quarter, with their world-famous stairs, and the San Carlo Theatre, Europe’s oldest opera theatre (Via San Carlo 98). Works of art considered daring for the time, which paved the way for today’s avant-garde movements that are born and grow in places hidden to sight in the ancient heart of the city, amidst narrow allies, churches and pizzerias.
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Set in the narrow Via Settembrini, just steps from the Duomo, stuck between buildings perpetually lined with wet laundry, is the Madre Museum, which houses works by Jeff Koons, Anish Kapoor, Sol Lewitt, Mimmo Paladino, Richard Serra and Francesco Clemente. A stone’ s throw from the Madre Museum (P.zza Enrico De Nicola, 46) is Lanificio 25, the home to artists not belonging to official
“Più sobria di Firenze e meno altezzosa di Roma, un caos magnifico che ti conquista” così l’inviata del New York Times Rachel Donadio descrive Napoli in un lungo ed emozionante articolo pubblicato qualche mese fa. Un fascino che affonda le sue radici nel passato ma che si è sviluppato quasi senza soluzione di continuità anche sul fronte dell’arte contemporanea e delle nuove avanguardie, forse perché l’avanguardia Napoli ce l’ha scritta
circuits of art: a 270-squaremeter space housed in a former nineteenth-century factory. Lia Rumma’s art gallery (Via Vannella Gaetani 12) has been a benchmark in international contemporary art dealing for over twenty years. Other avantgarde kuntshalles are: Largo Baracche founded by Giuseppe Ruffo and Pietro Tatafiore in the Spanish Quarters area (Via Bellini, 26)and the Apparente Museum, housed in the garage of artist Corrado Folinea’s house, a very sophisticated, international-oriented avantgarde collection. Plart, one of
proprio nel Dna. Basti pensare a alcune grandi meraviglie di Napoli il Cristo Velato nella Cappella di San Severo (via Francesco de Sanctis, 19), le Sette Opere di Misericordia del Caravaggio conservato al Pio Monte della Misericordia nel cuore di Spaccanapoli, sicuramente uno dei dipinti più strani e mozzafiato di tutta la storia dell’arte, ai palazzi dello Spagnolo e Sanfelice nel quartiere Sanità, con i loro scaloni fotografati da mezzo mondo, al Teatro San Carlo, il più antico teatro d’opera d’Europa (via San Carlo, 98). Opere temerarie, portate all’ombra del Vesuvio da venti
ribelli che hanno aperto la strada alla Napoli delle avanguardie artistiche di oggi e ai luoghi che curiosamente nascosti nel cuore antico della città, tra labirinti di vicoli, chiese, pizzerie le custodiscono e alimentano. Nella stretta via Settembrini, a due passi dal Duomo, sorge tra i palazzi con il bucato perennemente steso, il museo Madre (via Settembrini, 79) depositario di opere di Jeff Koons, Anish Kapoor, Sol Lewitt, Mimmo Paladino, Richard Serra e Francesco Clemente. A pochi passi dal Madre, il Lanificio 25 (p.zza Enrico De Nicola, 46) è lo spazio di riferimento della proposta artistica fuori circuito: 270 mq ricavati in una ex fabbrica dell’ottocento. La galleria di Lia Rumma (via Vannella Gaetani 12) da oltre 20 anni è punto di riferimento essenziale per lo svolgimento dell’Arte Contemporanea a livello internazionale. Altre kunsthalle d’avanguardia: Largo Baracche fondata da Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore nei Quartieri Spagnoli (via Bellini, 26), a pochi passi dall’Accademia delle Belle Arti, il Museo Apparente creato nel garage di casa dall’artista Corrado Folinea che ospita la più raffinata avanguardia internazionale (Vico Santa Maria Apparente,17). Il Plart, museo della plastica tra i più ricchi del mondo, quest’anno ospita il
Above: The Gulf of Naples (ph. G. Martin-Raget) Below: Madre Museum (left), Plart (right) A weekend to discover the city filled with sunshine and colors, thanks to the offerings of Citybreaks package
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1. Station Museum of Naples’s subway Line One 2.3. Lanificio 25, Plart 4. Kubrick photographer at PAN in 2012
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the world’s richest museums of plastic objects, this year will be hosting the International Design Festival. Not far from here, Palazzo Roccella has been housing Naples’s Records Center for Contemporary Arts since 2005. PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, is the city’s first public structure set up to be used exclusively and permanently as Center for the Contemporary Arts. Now let’s get out of the buildings and back in the streets, or rather, beneath the streets where Metrò dell’arte, subway lines 1 and 6, are veritable art gems mentioned in the Times for the stations scattered with artwork by the greatest contemporary artists: Jannis Kunnellis and Joseph Kosuth (Dante Station), Mimmo Paladino (Salvator Rosa Station), Michelangelo Pistoletto, Mario Merz
1. Veiled Christ, Sansevero Chapel 2. Toledo Station 3. Madre Museum, Mimmo Paladino, Horse, 2007, ph.P. Avallone 4. Garibaldi Station of subway Line1 opposite Starhotels Terminus 5. Palazzo Sanfelice 6. Subway Station Salvator Rosa 7. Apparente Museum
(Vanvitelli Station), Sandro Chia (Materdei Station). Do not miss the Salvator Rosa Station - the area around the station is a sort of Neapolitan-style Centre Pompidou, a playground filled with works by Mimmo and Salvatore Paladino, sculptures by Barisani, Dalisi, Longobardi, Mocika and Perez, mosaics by Ugo Marano – and the Toledo Station, awarded as Europe’s most impressive subway station by The Daily Telegraph, designed by architect Tusquets Blanca and decorated with works by William Kentridge, Shirin Neshat and Oliviero Toscani. Last but not least, the Garibaldi Station, opposite Starhotels Terminus, the 17th stop of line 1, just recently inaugurated. It features intertwined escalators suspended in space and two art installations by Michelangelo Pistoletto.
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Festival Internazionale del Design (via Giuseppe Martucci, 48). Non lontano, nel cuore del quartiere Chiaia a Palazzo Roccella, uno dei più bei palazzi del ‘700, Napoli ha il suo Centro di documentazione per le Arti Contemporanee. Il PAN, Palazzo delle Arti di Napoli è la prima struttura civica cittadina destinata alla funzione esclusiva e permanente di Centro per le Arti Contemporanee (via dei Mille, 60). Infine, usciamo di nuovo dai palazzi per tornare in strada, anzi, sotto la strada dove il Metrò dell’arte, ovvero la linea 1 e 6 della metropolitana, è un gioiello finito addirittura sulle pagine del Times per le sue stazioni allestite con opere dei più famosi esponenti dell’arte contemporanea: Jannis Kunnellis e Joseph Kosuth (stazione Dante), Mimmo Paladino (stazione Salvator Rosa), Michelangelo Pistoletto, Mario Merz (stazione Vanvitelli), Sandro Chia (stazione
Materdei). Da non perdere la Stazione Salvator Rosa nell’area circostante la stazione come in un centro Pompidou napoletano, un parco giochi ospita opere di Mimmo e Salvatore Paladino, sculture di Barisani, Dalisi, Longobardi, Mocika e Perez, mosaici di Ugo Marano – e la Stazione Toledo, premiata come la più impressionante d’Europa dal quotidiano The Daily Telegraph, firmata dall’architetto Tusquets Blanca con opere di grandi come William Kentridge, Shirin Neshat, Oliviero Toscani. Da ultima, ma non per importanza, la Stazione Garibaldi, di fronte allo Starhotels Terminus, la 17° fermata della linea 1 della metropolitana, di recente inaugurazione. La particolarità dell’interno è costituita dal pozzo di stazione, dove le scale mobili s’intrecciano sospese nel vuoto, ma anche da due installazioni artistiche di Michelangelo Pistoletto. 113
txt Paola Parigi Bini
Trieste d i sc over
The light of the North and the breath of the Adriatic Sea Un modo di essere del nord verso la luce e l’alito dell’Adriatico
T
he people of Trieste are lucky. They live in a beautiful city by the sea embraced by the Karst Plateau. Because of its history, this merchant seaside town with its international port has become an intersection of races, cultures and religions that have made the natives especially open, tolerant, sophisticated and enamoured of life. The city’s position along the gulf has favoured a close relationship with the sea at its heart and the beautiful Barcola coastline that stretches from the town to Miramare Castle. This becomes the locals’ beach in summer. Boating and especially sailing are very popular in the gulf, with hundreds of sailboats of all shapes and sizes taking part in the world-famous Barcolana Regatta each fall. As an alternative to the seaside,
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you can stroll along the Karst Plateau to admire its peculiar vegetation of Mediterranean scrub and continental Alpine flora. The “Carsiana” Botanical Garden collects aspects of native flora like heath, scrub, underwood, doline and rock vegetation. Throughout the Karst are several eateries, agriturismi (holiday farms) and osmizze (shops selling wine and local products during the high Austrian tourist season) offering traditional products from the surrounding area. Like its culture, Trieste’s cuisine reflects a juxtaposition of various nationalities, including borrowings from Slavic and Austro-Hungarian cuisines and excellent wines like Terrano and Istrian Malvasia. Cuisine from Istria and Veneto prevail in the seaside restaurants where fish is preferred, with
I Triestini sono fortunati: vivono in una bellissima città che si apre sul mare ed è abbracciata dall’Altopiano Carsico. La storia della città mercantile, marinara e porto internazionale, ha portato a incroci di razze, culture e religioni che hanno reso i triestini particolarmente aperti, tolleranti, colti e amanti della vita. La posizione sul golfo ha favorito lo stretto rapporto con il mare che ha il suo centro sulla bella Riviera di Barcola, che dalla città arriva fino al castello di Miramare. D’estate diventa la spiaggia dei Triestini. Nel golfo la nautica, la vela in particolare, è molto praticata e in autunno alla “Barcolana”, la più famosa regata velica, partecipano centinaia d’imbarcazioni a vela di tutti i tipi e di tutte le
dimensioni. Se non si va al mare si possono fare delle passeggiate sul Carso, con la sua particolare vegetazione in cui convivono sia la macchia mediterranea che la flora continentale alpina. Il giardino botanico “La Carsiana” raccoglie gli aspetti della flora autoctona (landa, boscaglia, sottobosco, dolina e vegetazione rupestre). Sul Carso ci sono numerose trattorie, agriturismi e “osmizze” (nate come punti vendita di vino e prodotti locali durante la dominazione austriaca) in cui si possono degustare prodotti tipici della zona. La cucina triestina, come la sua cultura, risulta dall’accostamento di varie nazionalità, con molti apporti della gastronomia slava e austroungarica e da ottimi vini
Palazzo Miramare
dishes like seafood appetizers, fish soups and fish cooked in various ways. A few traditional restaurants in the city are worth mentioning: L’Antica Trattoria Suban (via Comici, 2 - tel. 040.54368), Ai Fiori (piazza Hortis, 7 – tel. 040.300633), Scabar (Erta Sant’Anna, 63 – tel. 040.810368), and L’Antica Trattoria Valeria (Strada per Vienna, 52 – tel. 040.211204), towards the Karst Plateau in Opicina. Locals fill the coffee shops, cafes, pubs, and buffet-style bars (the traditional snack eaten while standing is locally called rebechin) as well as the sweetshops with their traditional mitteleuropa (Central European) products. But the people of Trieste also love culture. You can see it in all the historic coffee shops (Caffè Degli Specchi, Tommaseo, San
Where the sea meets Dalmatia and Greece Qui il mare già annuncia la Dalmazia e la Grecia
come il Terrano e la Malvasia istriana. Preferendo il pesce, nei ristoranti lungo le Rive prevale la cucina istriana e veneta: antipasti di frutti di mare, zuppe di pesce, pesci cotti in vari modi. Fra I ristoranti tipici, in città da citare l’Antica Trattoria Suban (via Comici, 2 - tel. 040.54368), Ai Fiori (piazza Hortis, 7 - tel. 040.300633), Scabar (Erta Sant’Anna, 63 - tel. 040.810368), verso il Carso, a Opicina l’Antica Trattoria Valeria (Strada per Vienna, 52 - tel. 040.211204). In città sono molto frequentati i caffè, i bar, le birrerie, i buffet (il tradizionale spuntino in piedi è il “rebechin”) e le pasticcerie con i tipici dolci mitteleuropei. Ma i triestini amano molto anche la cultura. Ne sono testimonianza i caffè storici (Caffè Degli Specchi, 115
Canal Grande, in the heart of Borgo Teresiano, downtown Trieste. The “Discover Trieste package� includes two tickets for the medieval village of Muggia, and for the Miramare Castle and its wonderful park, where Empress Sisi stayed
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Piazza Vittorio Veneto
Town Hall in Piazza Unità d’Italia
Marco, Stella Polare) that are perfect both as cultural meeting spots and as places for reading or studying. There are also several popular theatres like the Giuseppe Verdi municipal theatre with its full season of operas and concerts lasting until May and the Politeama Rossetti for plays It’s pleasant to stroll through Trieste, which is full of museums like the Civic Museum of Oriental Art on via San Sebastiano 1, which houses art collections, travel keepsakes, weapons, musical instruments and other finds from China and Japan. Two other key sites are the Magazzino del Vento on via Belpoggio 9, the laboratory and showcase for a future museum dedicated to the study of wind and the northerly Adriatic bora; and
Gopcevich Palace’s facade
the Postal and Telegraphic Museum of Central Europe in the Palazzo delle Poste, Piazza Vittorio Veneto, which features an old reconstructed post office. Stately 19thcentury buildings adorn the historic seaside Piazza Unità d’Italia, site of the town hall. Neoclassical buildings line the shore and exquisite examples of Art Deco architecture can be seen along the main roads and squares of the city centre. Finally, a visit to the San Giusto Hill with its cathedral and castle ”two symbols of the city” is a must.
Tommaseo, San Marco, Stella Polare), luoghi d’incontro culturali dove anche da soli ci si può raccogliere a leggere o a studiare. Numerosi e frequentatissimi i teatri: il Comunale Giuseppe Verdi offre fino a maggio una ricca stagione operistica e concertistica, il Politeama Rossetti ha invece la prosa nel suo portafoglio di offerta culturale e artistica. A Trieste è piacevole passeggiare per la città, ricca di musei, come il Museo Civico d’Arte Orientale, via San Sebastiano 1, con collezioni
d’arte, memorie di viaggio, armi, strumenti musicali e reperti provenienti da Cina e Giappone. Da non perdere il Magazzino del Vento, via Belpoggio 9, laboratorio e vetrina di un’idea: il Museo della Bora e del Vento, ma anche il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, nel Palazzo delle Poste di Vittorio Veneto, dove è stato ricostruito con incrediibile precisione un ufficio postale d’epoca. La storica piazza Unità d’Italia con il suo Municipio, è aperta sul mare e arricchita da imponenti palazzi ottocenteschi. Lungo le Rive sorgono palazzi neoclassici e in centro, lungo le vie e le piazze principali vi sono pregevoli esempi di liberty. E non si può tralasciare una visita al colle di San Giusto con la Cattedrale e il Castello, simboli della città. 117
business t r ai ni ng
In collaboration with Starhotels, the Master Course on hospitality and management of IED kicks off Parte, in collaborazione con Starhotels, il Master dello IED dedicato all’accoglienza
S
o perfectly tailored is the Florence Istituto Europeo di Design to the resources of this splendid city and of Tuscany in general, that it has become the school par excellence in the field of high technology and craftsmanship. The school has always offered educational programmes across all sectors, ranging from design to visual arts, from fashion to management, offering the possibility to combine local knowhow with new technologies. The result is an amazing fusion of the ‘home-made’ and the truly innovative. And it is thanks to this ‘fusion’ of old and new that the IED Florence is launching a new course in hospitality, design and management with the aim of developing the professional skills needed to turn an ordinary consumer into a special guest. This is a partnership between two different fields, each dedicated, in its own way, to Italian style and design. Since the IED’s foundation over forty years ago, this is the first time that a hotel chain such as Starhotels has ‘invested’
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in young creative talent, linking its brand to an institution with a worldwide reputation as a trend setter in the training of future Italian designers. The course is one of a kind, focusing on ‘design thinking’ strategies, a creative way to plan hospitality projects to meet the needs of guests, and to instil in them a sense of belonging to the place they are visiting. It is no coincidence that this course is held in Florence, a city with a strong tradition in tourism and food and wine, where ‘guests’ are much more than mere customers and where noble families still run successful businesses, using their fairy tale renaissance palaces to house resorts and special events. Florence is home to several world-renowned brands in fashion and luxury goods – brands which have always invested in the city’s cultural heritage. Florence is a special place, where art, culture, fashion, good food and wine and tourism combine in the making of a unique and inimitable lifestyle.
L’Istituto Europeo di Design di Firenze è così perfettamente strutturato per le risorse di questa splendida città e della Toscana in generale, da essere la scuola per eccellenza nel campo dell’alta tecnologia e dell’artigianato. In ogni settore che spazi dal design alle arti visive, dalla moda al management, la scuola da sempre offre programmi didattici che consentono di integrare il know-how regionale con le nuove tecnologie: ne emerge così una straordinaria fusione tra “fatto in casa” e profonda innovazione. È proprio grazie a questa “fusione” tra vecchio e nuovo che IED Firenze lancia un nuovissimo Master dedicato all’hospitality, al design e al management, con l’obiettivo di sviluppare competenze professionali in grado di trasformare un consumatore qualsiasi in un vero e proprio ospite. Si tratta di una partnership tra due realtà dedicate, ciascuna a suo modo, allo stile Italiano e al design. È la prima volta in più di quarant’anni di IED che una catena alberghiera come Starhotels “investe” sui giovani talenti creativi unendo il proprio Brand a una istituzione conosciuta in tutto il mondo come Trend
setter nella formazione dei futuri Designer italiani. Il Master rappresenterà un percorso di studi unico nel suo genere concentrandosi sulle strategie di “design thinking”, una forma di creatività che aiuta a pianificare dei progetti di hospitality capaci di venire incontro alle necessità degli ospiti e di infondere un senso di appartenenza al luogo che stanno visitando. Non è un caso che questo Master si tenga a Firenze, città con una forte tradizione storica relativa al turismo, al vino e alla ristorazione, dove gli “ospiti” hanno più importanza dei semplici clienti, dove ancora risiedono nobili famiglie che conducono con successo le proprie imprese utilizzando i loro fiabeschi palazzi rinascimentali per ospitare resorts ed eventi speciali. Firenze è la patria di alcuni importanti brands della moda e del lusso di fama mondiale, brands che da sempre hanno investito nel proprio patrimonio culturale. Firenze è quel luogo speciale dove arte, cultura, moda, cibo, buon vino e turismo si fondono per animare uno stile di vita unico e inimitabile.
The advertising campaign for Master in Hospitality, Design and Management. Strategies for Food and Wine
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trip t r ai l w a y s
Comfortably travelling by train with Italo and Starhotels Viaggio andata/ritorno senza rinunciare al comfort di Italo e Starhotels
A light, fast way to travel, perfect for a peninsula like that of Italy, long and narrow, full of incomparable wonders flowering along the strategically located rail routes. So in little more than an hour (1 hour and 22 minutes to be precise), from Rome you can reach Florence, and from Florence get to Milan in only two hours, while going from Rome to Milan takes three hours, but with Italo these are three hours of relaxation or work, thanks to the advanced technology and a range of services that make travelling by train a unique and safe experience. Starhotels is the only hotel chain in Italy to be a partner of NTV and to take part in the Italo Più programme that gives travellers access to many benefits, including the Italo Day Trip. Italo, Italy’s first private operator for highspeed train travel, offers its travellers 25 new-generation trains that provide 52 daily trips between stations in 13 cities such as Naples, Florence, Rome, Turin, Milan, Venice ... cities of beauty and art, but also for work and other various engagements, all of which can be reached in three new journey ambiences - Club, Prima and Smart – and, in 120
addition, the Cinema Coach. For all guests, ambiences with Frau leather seats and Wi-Fi offer a comfortable journey in contact with the world, which is exactly what happens thanks to the onboard entertainment known as “Italolive”, the digital environment which opens to entertainment through the vast programming accessible from your own computer or, in a Club coach, from individual
Un modo di viaggiare leggero, rapido, perfetto per una penisola come quella italiana, stretta e lunga, ricca di bellezze incomparabili che fioriscono lungo i percorsi ferroviari che la costellano strategicamente. Così in un’ora e poco più (1 ora e 22 minuti a voler esser precisi) da Roma si può giungere a Firenze, e per arrivare da Firenze a Milano sono sufficienti due ore, mentre
touch-screens. Travellers can count on a vast range of on-board food and drink, prepared by Eataly, while a completely innovative offer has been activated for travellers who know how to enjoy visiting cities like true globe-trotters, thanks to the “Italo Day Trip” offer, which allows you to use, with a special discount, a Day Use room in one of the Starhotels establishments closest to Italo’s stations of arrival. No city in Italy has ever been so close ...
per recarsi da Roma e Milano sono necessarie tre ore, ma con Italo sono tre ore di relax o di lavoro, grazie a una tecnologia avanzata e a una serie di servizi che rendono unico e sicuro il viaggiare in treno. Starhotels è l’unica catena alberghiera in Italia partner di NTV e rientra nel programma Italo Più che dà la possibilità al viaggiatore di accedere a moltissimi benefit tra cui il Italo Day Trip. Italo, il primo operatore privato italiano per il trasporto ferroviario sull’alta velocità, offre ai suoi
viaggiatori 25 treni di nuova generazione che garantiscono 52 viaggi giornalieri tra le stazioni di 13 città, come Napoli, Firenze, Roma, Torino, Milano, Venezia… città di bellezza e arte, ma anche di lavoro e impegni diffusi, che possono essere raggiunte in tre nuovi ambienti ferroviari - Club, Prima e Smart - cui si aggiunge la carrozza cinema. Per tutti gli ospiti, gli ambienti con le poltrone in pelle Frau e la connettività Wi-fi regalano un viaggio comodo e a contatto col mondo, proprio come accade grazie all’intrattenimento a bordo che ha nome “Italolive”, ambiente digitale che apre all’intrattenimento dall’ampio palinsesto accessibile dal proprio computer o in ambiente Club dai touchscreen individuali. Una sicurezza l’ampia offerta della ristorazione, firmata Eataly, mentre è attivata un’offerta del tutto innovativa per chi le città sa viverle come un globe-trotter, grazie alla promozione “Italo Day Trip”, che consente di utilizzare con una riduzione speciale una camera Day Use in uno degli alberghi Starhotels più vicini alle stazioni di arrivo di Italo. Nessuna città d’Italia è mai stata così vicina…
Comfort and state-of-the-art technology on the new Italo trains
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The capital of art, but not only, make a note of these dates in your agenda Capitale dell’arte ma non solo, segnatevi in agenda queste date At the Galleria dell’Accademia until 18 May, Getting Reacquainted with Michelangelo. On display, works by Eugène Delacroix, Auguste Rodin and many others. (p. 68) Palazzo Strozzi, until 20 July, is hosting the great exhibition Pontormo and Rosso Fiorentino. Diverging Paths of Mannerism. (p. 88)
Mehta. (pp. 66 and 80) From 15 to 18 May the beautiful Giardino Corsini will host the twentieth edition of Artigianato e Palazzo. The not-to-miss appointment with the 67th edition of L’Estate Fiesolana starts on 16 June. In the breathtaking setting of the Roman Theatre of Fiesole, many international music concerts and theatrical
New Florence Opera Theatre, the concert performed by the Berliner Philharmoniker, with its chief conductor, Sir Simon Rattle. (pp. 66 and 80) From 20 September, Palazzo Strozzi will host the exhibition Picasso and the Spanish Modernism. Masterpieces from the National Museum Reina Sofia.
“maniera”. (pag. 88) Destinazione Palazzo Vecchio. Dal 15 aprile Jackson Pollock, arriva a Firenze per un confronto virtuale con il genio del Rinascimento, Michelangelo Buonarroti. Il Maggio Musicale Fiorentino dal 30 aprile al 4 luglio darà vita alla 77° edizione del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal maestro Zubin Mehta.
tanti concerti di musica internazionale e spettacoli teatrali. Protagonista dell’estate musicale fiorentina è Luciano Ligabue, lunedì 16 giugno allo Stadio Artemio Franchi. Parola d’ordine Pitti Immagine Uomo, in città dal 17 al 20 giugno 2014 e dall’8 all’11 gennaio 2015. (pag. 60) Il 24 giugno al Nuovo
Pitti Immagine Uomo
Maggio Musicale Fiorentino
Ri-Conoscere Michelangelo
Pontormo - Palazzo Strozzi
Luciano Ligabue
Major exhibitions dedicated to the masters of art, music stars and Pitti fashion Grandi mostre dedicate ai maestri dell’arte, star musicali e la moda di Pitti
Destination Palazzo Vecchio. From 15 April, Jackson Pollock will be in Florence for a virtual comparison with the Renaissance genius Michelangelo Buonarroti. The Maggio Musicale Fiorentino, from 30 April to 4 July will give life to the 77th edition of the Maggio Musicale Fiorentino, conducted by Zubin 122
performances will be held. The protagonist of Florence’s summer of music is Luciano Ligabue, Monday 16 June at the Stadio Artemio Franchi. The password is Pitti Immagine Uomo, in town from 17 to 20 June 2014 and from 8 to 11 January 2015. (p. 60) On 24 June, at the
Alla Galleria dell’Accademia fino al 18 maggio Ri-Conoscere Michelangelo. In mostra opere di Eugène Delacroix, Auguste Rodin e molti altri. (p. 68) Palazzo Strozzi fino al 20 luglio ospita la grande mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della
(pagg. 66 e 80) Dal 15 al 18 maggio lo splendido Giardino Corsini ospita la ventesima edizione di Artigianato e Palazzo. Imperdibile l’appuntamento con la 67° edizione de L’Estate Fiesolana a partire dal 16 giugno. Nella location mozzafiato del Teatro Romano di Fiesole,
Teatro dell’Opera di Firenze il concerto della Berliner Philarmoniker, con il suo direttore principale, Sir Simon Rattle. (p. 66 e 80) Dal 20 settembre a Palazzo Strozzi è la volta della mostra Picasso e la modernità spagnola. Capolavori dal Museo Nazionale Reina Sofia.
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Fashion, art, design and music. The agenda of a deeply cosmopolitan city Moda, arte, design e musica. L’agenda di una città profondamente cosmopolita Running until 2015, in the Bramante Sacristy of the Church of Santa Maria delle Grazie and at the Pinacoteca Ambrosiana, the first thematic exhibition dedicated to Leonardo da Vinci’s Atlantic Code. Palazzo Reale is the venue of Klimt. The origins of a myth. Until 13 July. (p. 108) The Museo del Novecento (Museum
17 September, “Don Chisciotte” (p. 66) At the Mediolanum Forum Assago, Saturday 10 May, protagonist the unmistakable voice of Giorgia. (p. 64) On 13 May, on the stage of Linear4Ciak, the sound of Ben Harper. (p. 64) From 31 May to 1 June, on stage at the Piccolo, Jan Fabre’s This is Theatre like it was
Miley Cyrus at the Mediolanum Forum of Assago. (p. 64) From 12 to 19 June the Settimana della Moda Fashion Week will be held. At the Ippodromo del Galoppo racecourse, the unmissable live performance of Massive Attack on Wednesday 25 June. The same date for Aerosmith at the Arena Rho Fiera. (p. 64) On Tuesday 4
di Klimt. Alle origini di un mito. Fino al 13 luglio. (pag. 108) Il Museo del Novecento di Milano fino al 7 settembre, omaggerà Bruno Munari, artista e designer milanese. Siamo al Teatro alla Scala, martedì 15 aprile “Il lago dei cigni”, domenica 18 maggio “Elektra”, dal 19 giugno al 18 luglio “Così fan tutte”, venerdì 4 luglio “Le comte Ory” infine
like it was to be expected and foreseen di Jan Fabre. (pag. 66) Martedì 3 giugno al Teatro Nazionale on stage Tori Amos. (pag. 64) Il Mondovisone Tour di Ligabue fa tappa allo Stadio San Siro, venerdì 6 e sabato 7 giugno. Domenica 8 giugno è il turno del fenomeno pop Miley Cyrus al Mediolanum Forum di Assago. (pag. 64)
Miley Cyrus
Gustav Klimt - Palazzo Reale
Lady Gaga
Teatro alla Scala
A great whirl of all kinds of events. From the protagonists of international art, to pop icons and then fashion and theatre Un vortice di eventi a 360°. Dai protagonisti dell’arte internazionale, alle icone pop e poi moda e teatro
of the Twentieth Century) in Milan, until 7 September, will pay tribute to Bruno Munari, the Milanese artist and designer. At the Teatro alla Scala: Tuesday 15 April, “Swan Lake”; Sunday 18 May, “Elektra”; from 19 June to 18 July, “Così fan tutte”; Friday 4 July, “Le Comte Ory”; finally, on stage Wednesday
to be expected and foreseen. (p. 66) Tuesday, 3 June, Tori Amos will be on stage at the Teatro Nazionale. (p. 64) Ligabue’s Mondovisone Tour will be making a stop at the San Siro Stadium on Friday the 6th and Saturday the 7th of June. Sunday 8 June will be the turn of pop phenomenon
November the pop icon Lady Gaga will be on stage at the Forum d’Assago in Milan. Fino al 2015, nella Sala Bramante della chiesa di Santa Maria delle Grazie e presso la Pinacoteca Ambrosiana, si svolge la prima mostra tematica sul Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Palazzo Reale è la sede
mercoledì 17 settembre sul palco “Don Chisciotte”. (pag. 66) Al Mediolanum Forum Assago, sabato 10 maggio, protagonista la voce inconfondibile di Giorgia. (pag. 64) Il 13 maggio sul palco del Linear4Ciak arriva il sound di Ben Harper. (pag. 64) Dal 31 maggio al primo giugno in scena al Piccolo, This is Theatre
Dal 12 al 19 giugno è la volta della Settimana della moda. All’Ippodromo del Galoppo l’imperdibile live dei Massive Attack, mercoledì 25 giugno. Stessa data per gli Aerosmith all’Arena Rho Fiera. (pag. 64) Martedì 4 novembre l’icona pop Lady Gaga sarà sul palco del milanese Forum d’Assago. 123
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The heart of New York beats through the thousands of cultures it embraces, let’s discover the events that make it unique Il cuore di New York palpita attraverso le mille culture che la sposano, scopriamo gli eventi che la rendono unica At the Guggenheim until 1 September, a tribute to Italian Futurism with the exhibition Italian Futurism 1909-1944: Reconstructing the Universe. At the Metropolitan Museum of Art, until 26 May, The Passions of Jean-Baptiste Carpeaux. Until 5 October, in the same museum, the unmissable exhibition The Nelson A. Rockefeller Vision. In Pursuit of
Matter. Music: Saturday 26 April at Terminal 5 in New York City, the legendary Pet Shop Boys, the same stage for the electronic intensity of Mogwai, on Friday 9 May. Saturday 17 May at Irving Plaza, Morcheeba. Friday 6 June, at Randalls Island, Outkast and Jack White together. Saturday 14 June at Radio City Music Hall, the legendary Aretha
for Bruno Mars and Pharrell Williams. Friday 26 July at Le Poisson Rouge, Beck. Tuesday 12 August, Tori Amos at the Beacon Theatre. Friday 6 September, Depeche Mode at Barclays Center, Saturday 21 September, Metallica at the Apollo Theater. On Sunday 22 September, the opera season of the Metropolitan will officially open with Le Nozze di Figaro by
al 5 ottobre da non perdere nello stesso museo, la mostra The Nelson A. Rockefeller Vision. In Pursuit of the Best in the Arts of Africa, Oceania, and the Americas, che ruota intorno alla grande figura di Nelson Aldrich Rockefeller Al MoMA – Museum of Modern Art, fino al 1° giugno, la mostra Frank Lloyd Wright and the City. Density vs Dispersal. Fino all’8 giugno l’imperdibile mostra Gauguin:
City Music Hall la mitica Aretha Franklin. (pag. 65) Martedì 17 giugno sul palco del Beacon Theatre arriva Ringo Starr con la sua band (pag. 65), venerdì 20 giugno al Best Buy Theatre il nuovo fenomeno pop Stromae e sabato 21 al Madison Square Garden, Billie Joel. Lunedì 7 luglio al Madison Square Garden, Michael Bublé; stesso palco mercoledì 9 per Katy Perry e lunedì 14 luglio per Bruno Mars e Pharrell
Frank Lloyd Wright - Moma
Pharrell Williams
Metropolitan Opera
Depeche Mode
Jean - Baptiste Carpeaux - Met
A thousand universes in one city. The cultural centre of the world, New York has something for every taste Mille universi dentro un’unica città. Ombelico del mondo in materia di cultura, a New York ce n’è per tutti i gusti the Best in the Arts of Africa, Oceania, and the Americas, which revolves around the great figure of Nelson Aldrich Rockefeller At MoMA - Museum of Modern Art until 1 June, the exhibition Frank Lloyd Wright and the City. Density vs. Dispersal. Until 8 June the not-to-be-missed exhibition Gauguin: Metamorphoses. (p. 96) Finally, until 7 September, Robert Heinecken: Object 124
Franklin. (p. 65) Tuesday 17 June, coming to the stage of the Beacon Theatre, Ringo Starr with his band (p. 65); Friday 20 June at the Best Buy Theatre, the new pop phenomenon Stromae and Saturday 21 June at Madison Square Garden, Billie Joel. Monday 7 July at Madison Square Garden, Michael Bublé; the same stage Wednesday 9 July for Katy Perry and Monday 14 July
Wolfgang Amadeus Mozart (page 66); Saturday 28 September, Alicia Keys live in Central Park. Al Guggenheim, fino al 1° settembre, omaggio al futurismo italiano con la mostra Italian Futurism, 1909–1944: Reconstructing the Universe. Al Metropolitan Museum Of Art, fino al 26 maggio The Passions of JeanBaptiste Carpeaux. Fino
Metamorphoses. (pag. 96) Infine, fino al 7 settembre, Robert Heinecken: Object Matter. Musica: sabato 26 aprile al Terminal 5 di New York gli storici Pet Shop Boys, stesso palco per l’intensità elettronica dei Mogwai, venerdì 9 maggio. Sabato 17 maggio all’Irving Plaza, i Morcheeba. Venerdì 6 giugno, a Randalls Island, Outkast e Jack White insieme. Sabato 14 giugno al Radio
Williams. Venerdì 26 luglio a Le Poisson Rouge, Beck. Martedì 12 Tori Amos al Beacon Theatre. Venerdì 6 settembre i Depeche Mode al Barclays Center, sabato 21 i Metallica all’Apollo Theater. Domenica 22 settembre si apre ufficialmente la stagione operistica del Metropolitan con Le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart (pag 66), sabato 28 settembre Alicia Keys live a Central Park.
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Contemporary art, classical performances and concerts. All the best of the chicest capital of Europe Arte contemporanea, spettacoli classici, concerti. Tutto il meglio della capitale più chic d’Europa At the Louvre Museum until 19 May, the on-going exhibition Peupler les cieux. Dessins pour les plafonds Parisiens au XVIIème siècle. On 27 May at Le Grand Rex, Jeff Beck in concert. From 2 to 20 June at the Opera Bastille, Verdi’s masterpiece La Traviata will be performed.
Moi, Auguste , Empereur de Rome: a selection of statues, reliefs, frescoes, furniture but also the reconstruction of a villa on the slopes of Mount Vesuvius, or of tombs discovered in Gaul, reveal the transformation of the life of Romans. Until 21 July, the artistic exhibition of Bill Viola will also be presented.
considered one of the greatest visionaries of the 20th century and whose work has influenced several generations of artists, will run until 24 August. L’ Etat du ciel at Palais de Tokyo is a show/tribute to artists, poets, philosophers, physicists, who are a reflection of the moral and political
andrà in scena il capolavoro di Verdi, La Traviata. Al Centre Georges Pompidou, fino al 9 giugno, si può ammirare la retrospettiva su Henri Cartier-Bresson una figura mitica della fotografia del XX secolo. Il 5 luglio, sempre all’Olympia arriva la grande Liza Minnelli. (pag. 65)
artistica di Bill Viola. Al Musée d’Orsay, fino al 6 luglio da non perdere la mostra Vincent Van Gogh/ Antonin Artaud, le suicidé de la societé. Al Musée Maillol, fino al 20 luglio è in mostra Le Trésor de Naples. Al Musée des Arts Moderne una retrospettiva di Lucio Fontana (1899-1968), considerato uno dei più
Liza Minnelli
Henri Cartier-Bresson
Bill Viola
La Traviata
With its cultural offer Paris confirms itself as one of the most fascinating cities in the world Parigi si conferma una delle città più affascinanti per la sua offerta culturale At the Centre Georges Pompidou, until 9 June, you can visit the retrospective dedicated to Henri Cartier-Bresson, a mythical figure of 20th-century photography. On 5 July, again at the Olympia, the great Liza Minnelli. (p.65) At the Grand Palais, until 13 July, the exhibition
At the Musée d’Orsay, until 6 July, the not-to-miss exhibition Vincent Van Gogh /Antonin Artaud, le suicide de la société. At the Musée Maillol, until 20 July, Le Trésor de Naples will be on exhibit. At the Musée des Arts Modernes, a retrospective dedicated to Lucio Fontana (1899-1968),
Al Grand Palais, fino al 13 luglio, in mostra Moi, Auguste, Empereur de Rome: Al Museo del Louvre, una selezione di statue, fino al 19 maggio è rilievi, affreschi, in corso la mostra mobili ma anche la Peupler les cieux. ricostruzione di una Dessins pour les villa alle pendici plafonds parisiens del Vesuvio o di au XVIIème siècle. tombe scoperte in Il 27 maggio a Le Gallia, rivelano la Grand Rex arriva trasformazione della Jeff Beck in concerto. vita dei Romani. Fino Dal 2 al 20 giugno al 21 luglio è in mostra a l’Opéra Bastille anche l’esposizione circumstances of our world, on stage until 7 September.
grandi visionari del XX secolo, la cui opera ha influenzato diverse generazioni di artisti, in programma fino al 24 agosto. L’Etat du ciel a Palais de Tokyo è una mostra/omaggio ad artisti, poeti, filosofi, fisici, che sono il riflesso delle circostanze morali e politiche del nostro mondo, in scena fino al 7 settembre. 125
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Art, photographic exhibitions and above all lots of music. Here’s what’s in store for us this spring/ summer Arte, mostre fotografiche e soprattutto tanta musica. Ecco cosa ci riserva questa primavera/estate The Capitoline Museums will present, from 28 May to 14 September, the exhibition Michelangelo. Difficulties and flights of a universal artist on the occasion of the 450th anniversary of the death of the great Michelangelo Buonarroti. (p. 68) At the National Gallery of Modern Art, until 30 May you can visit the exhibition
which began with the experiences of the Salons up to the great Impressionist movement: Musée d’Orsay. Masterpieces. At the Scuderie del Quirinale (Quirinal Stables) until 31 August, the not-tomiss show on the greatest artist of the Mexican artistic avantgarde, Frida Kahlo. (p. 78) Starting on 25 September at the Ara
Capannelle racetrack. (p. 65) On 22 June, the beautiful scenery of the Circus Maximus will be the setting of the highly anticipated concert of the historic rock band ‘made in the UK’: the Rolling Stones. (p. 65) Rome’s Olympic Stadium will welcome Vasco Rossi’s rock show on 25, 26 and 30 June. At the Cavea dell’Auditorium-
The Rolling Stones
Henri Cartier-Bresson
(pag. 68) Alla Galleria d’Arte Moderna, fino al 30 maggio si può visitare la mostra Attraverso Rodin. Scultura italiana del primo Novecento che racconta dell’influenza esercitata da Auguste Rodin sulla scultura italiana dei primi decenni del Novecento. Fino all’8 giugno, il Complesso del Vittoriano accoglie una mostra dedicata
Pacis, dal 25 settembre, arriva la grande mostra fotografica su Henri Cartier-Bresson. Il 30 e 31 maggio lo Stadio Olimpico diventa il palcoscenico del concerto di Luciano Ligabue in “Mondovisione Tour”. A giugno arriva la grande macchina musicale del Rock in Rome all’Ippodromo delle Capannelle. (pag. 65) Lo splendido scenario del Circo Massimo, il
Musée d’Orsay
Frida Kahlo
Michelangelo
Massive Attack
A season full of exhibitions and concerts featuring international stars on stage Una stagione ricca di mostre e concerti che vedono sul palco guest star internazionali D’Après Rodin. Early 20th-Century Italian Sculpture that illustrates the influence of Auguste Rodin on Italian sculpture in the early decades of the 20th century. Until 8 June, the Vittoriano Complex hosts an exhibition dedicated to the great season of 19th-century French painting, 126
Pacis Museum, the great photo exhibition dedicated to Henri Cartier- Bresson. On 30 and 31 May, Rome’s Olympic Stadium will become the stage for Luciano Ligabue’s “Mondovisione Tour” concert. In June, the big music machine of Rock in Rome will come to the Ippodromo delle
Parco della Musica, on 8 July, the concert of Massive Attack. On 21 July, instead, James Blunt in concert. Ai Musei Capitolini dal 28 maggio al 14 settembre la mostra Michelangelo. Difficoltà e voli di un artista universale in occasione del 450° anniversario della morte del grande Buonarroti.
alla grande stagione pittorica dell’Ottocento francese iniziata con le esperienze dei Salon fino al grande movimento impressionista: Musée d’Orsay. Capolavori. Alle Scuderie del Quirinale fino al 31 agosto, da non perdere la mostra sulla più grande artista dell’avanguardia messicana: Frida Kahlo. (pag. 78) Al Museo dell’Ara
22 giugno, è la cornice dell’attesissimo concerto della storica rock band made in UK: i Rolling Stones. (pag. 65) Lo Stadio Olimpico il 25, 26 e 30 giugno accoglie il rock show di Vasco Rossi. Al Cavea dell’Auditorium-Parco della musica, l’8 luglio, il concerto dei Massive Attack. Il 21 luglio è invece il turno di James Blunt.
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Cinema , art and architecture. What will you choose for next season? Cinema, arte, architettura. Cosa sceglierete per la prossima stagione? The Museo Ca ‘Pesaro, from 30 May 2014 to 4 January 2015 will host the exhibition The Ileana Sonnabend Collection. From Rauschenberg to Jasper Johns, from Warhol to Lichtenstein: the collection includes works by artists that Ileana Sonnabend, together with Peggy Guggenheim perhaps the greatest talent scout of the late 20th
On 6 June, at the Teatro Malibran, Diego Matheuz will conduct the Orchestra of the Teatro La Fenice. (p. 66) Getting underway at the end of June, the great machine of the Veneto Jazz Festival will interest various towns of the region. Spring at Palazzo Fortuny, until 14 July, proposes five major exhibitions: Dora Maar. Despite
Exposition. The Palazzo del Cinema on the Lido of Venice, from 27 August to 6 September, will be the stage for the big event of the 71st Venice International Film Festival. Until 31 December, the great exhibitions of contemporary art Prima Materia at Punta della Dogana , The Illusion of Light at Palazzo Grassi
Guggenheim forse la più grande talent scout della seconda metà del XX secolo, scoprì e valorizzò in mostre memorabili nelle sue gallerie. Al Museo Correr, fino al 25 maggio Tiziano, un autoritratto. Problemi di autografia nella grafica tizianesca mentre fino al 2 giugno si può visitare la mostra dedicata a un grande pittore francese: Léger. La visione della città
grandi mostre: Dora Maar. Nonostante Picasso; Anne-Karin Furunes. Shadows; Barbara Paganin. Memoria aperta; Ritsue Mishima. Tras Forma e Le amazzoni della fotografia. Dalla collezione di Mario Trevisan. Dal 7 giugno al 23 novembre, il Giardino della Biennale giunge alla 14° Edizione la Mostra Internazionale di Architettura. Il Palazzo
The Ileana Sonnabend Collection
Dora Maar. Despite Picasso - Palazzo Fortuny
Diego Matheuz
Venice International Film Festival
Do not miss the chance to participate in the Biennale of Architecture and the Venice International Film Festival Non perdete l’occasione di partecipare alla Biennale dell’Architettura e alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica century, discovered and promoted in memorable exhibitions in her galleries. At the Museo Correr, until 25 May, A Self-portrait by Titian. Questions of attribution in Titian’s drawings, while until 2 June you can visit the exhibition dedicated to a great French painter: Léger. A vision of the contemporary city 1910-1930. (p. 106)
Picasso; Anne -Karin Furunes. Shadows; Barbara Paganin. Open Memory; Ritsue Mishima. Tras Forma and The Amazons of Photography from the collection of Mario Trevisan. From 7 June to 23 November, the Gardens of the Biennale will host the 14th Edition of the International Architectural
and Irving Penn, Resonance, also at Palazzo Grassi. Il Museo Cà Pesaro, dal 30 maggio 2014 al 4 gennaio 2015 ospita la mostra Lo sguardo di Ileana Sonnabend. Da Rauschenberg a Jasper Johns, da Warhol a Lichtenstein: la raccolta comprende lavori di artisti che Ileana Sonnabend, con Peggy
contemporanea 1910 1930. (pag. 106) Il 6 giugno, al Teatro Malibran, Diego Matheuz dirige l’Orchestra del Teatro della Fenice. (pag. 66) A fine giugno riparte la grande macchina del Veneto Jazz Festival che tocca varie città della regione. Primavera a Palazzo Fortuny, fino al 14 luglio, propone cinque
del Cinema del Lido di Venezia, dal 27 agosto al 6 settembre sarà il palcoscenico della grande kermesse della 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Fino al 31 dicembre, le grandi mostre di arte contemporanea Prima Materia a Punta della Dogana, L’illusione della luce a Palazzo Grassi e Irving Penn, Resonance sempre a Palazzo Grassi. 127
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Featuring art, fairs and motors, a small vademecum of not-to-be-missed events Tra arte, fiere e motori, piccolo vademecum degli eventi da non perdere
Fatboy Slim
At Palazzo Fava until 25 May, The Girl with a Pearl Earring: for the first time in Italy and exclusively for Europe, the masterpiece by Johannes Vermeer, in an exhibition that presents the great Dutch painting of the 17th century from Rembrandt to Hals, from Steen to Ter Borch. (p. 90) Fatboy Slim will appear at the Arena
Joe Strummer Parco Nord on 30 May, while on 2 June the highly anticipated concert of Queens of the Stone Age will be held. (p. 65) From 28 June to 5 July, Il Cinema Ritrovato International Film Festival and from 22 to 26 September Cersaie, the international exhibition of ceramic tile and bathroom
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Ducati Museum in Bologna . A Palazzo Fava fino al 25 maggio La ragazza con l’orecchino di perla: per la prima volta in Italia e in esclusiva
Vermeer - Palazzo Fava
From contemporary exhibitions to indie-rock, the not-to-be-missed events Tra mostre contemporanee e sonorità indie-rock, gli eventi da non perdere
Massive Attack
From D’Annunzio to Aeropainting: Art and aviation in Italy from WWI to the 1930s , on display at the Wolfsoniana in Nervi until 2 June. An unmissable appointment with the finest photography at Palazzo Ducale until 8 June: on exhibit, Gianni Berengo Gardin. A Photographer’s Stories. Fangs, Shells and
furnishings. For motor enthusiasts, the not-to-miss Ferrari Museum in Maranello, the Lamborghini Museum in Sant’Agata Bolognese and the
Venoms, is the exhibition hosted at the Museum of Natural History “G. Doria” until 15 June. In the Church of St. Augustine, until 29 June, you won’t want to miss the exhibition
Leonardo da Vinci
Leonardo’s Incredible Machines: an exhibit of the extraordinary machines taken from the Da Vinci Codices. On 11 May the splendid Arena del
Mare will host the sounds of Massive Attack. (p.64) At the Porto Antico, on 16 July, Paolo Nutini in concert. Da D’Annunzio all’aeropittura: arte e aviazione in Italia dalla grande Guerra agli anni Trenta, in mostra alla Wolsoniana di Nervi fino al 2 giugno. Immancabile l’appuntamento con la grande fotografia a Palazzo Ducale: fino
Queens of the Stone Age
europea il capolavoro di Johannes Vermeer, in una mostra che raccoglie il grande Seicento olandese da Rembrandt a Hals, da Steen a Ter Borch. (pag. 90) All’Arena Joe Stummer Parco Nord, il 30 maggio arrivano i Fatboy Slim, mentre il 2 giugno l’attesissimo concerto dei Queens of the Stone Age. (pag. 65) Dal 28 giugno al 5
luglio la Mostra Internazionale del Cinema Il cinema ritrovato e dal 22 al 26 settembre Cersaie, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. Per gli appassionati dei motori, da non perdere il Museo Ferrari a Maranello, il Museo Lamborghini a Sant’Agata Bolognese e il Museo Ducati a Bologna.
Paolo Nutini
all’8 giugno: in mostra Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo. Zanne, Corazze e Veleni la mostra al Museo di Storia Naturale G. Doria, fino al 15 giugno. Nella Chiesa di Sant’Agostino, fino al 29 giugno da non perdere la mostra Le incredibili macchine di Leonardo: in mostra le straordinarie macchine tratte dai
codici vinciniani. L’11 luglio la splendida Arena del Mare ospita le sonorità dei Massive Attack. (pag. 64) Al Porto antico il 16 luglio arriva Paolo Nutini in concerto. (pag. 64)
Gianni Berengo Gardin
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A crossroads of cultures and languages, Naples sparkle with numerous initiatives Crocevia di lingue e culture, il capoluogo partenopeo risplende di numerose inzia-
Chick Corea
Until 20 July, Naples embraces Pop Art with the exhibition Andy Warhol. Storefronts, in the Pan | Palazzo delle Arti Napoli, curated by Achille Bonito Oliva. (p. 110) Not-to-miss on the 8th of May at the Teatro Bellini, the live jazz of Chick Corea. (p. 65) On 13 May,
on stage at the Palapartenope of Naples, the historic Dire Straits Italian Tour From 20 to 24 May, the first widespread event dedicated to the culture of fine Italian wines: a big event entitled Wine & the city. From 6 to 22 June the international festival of theatre and dance Napoli
the Napoli PizzaVillage. Fino al 20 luglio Napoli sposa la Pop-Art con la grande mostra Andy Warhol. Vetrine, all’interno
Napoli Pizza Village
Ballets and mysteries, starred chefs and opera, a city reveals itself Balletti e misteri, chef stellati e lirica, una città si racconta
Massimo Campigli
Until 29 June at the Magnani Rocca Foundation, the mystery that lies hidden in the art of Massimo Campigli is explored in more than eighty works from famous museums and private collections. At the Teatro Regio di Parma in May, do not miss the ballets of
Teatro Festival. (p. 66) From 2 to 7 September a ‘delicious’ not-tobe-missed event where pizza, its queen, is the only protagonist:
the ParmaDanza 2014 festival; on the 12th and 13th of the same month we recommend the ballet Gala with l’étoile Eleonora Abbagnato and the dancers of the
Festival Verdi
Opéra de Paris. From June to October, the third edition of Chef Stellati a Castello will be held; 14 chefs for 4 exclusive dinners in dream Castles
and Mansions between Parma and Piacenza. In September and October at the Teatro Regio di Parma: thirty-five appointments, one Festival, only one protagonist: the magic of the Verdi Festival. Fino al 29 giugno alla Fondazione Magnani Rocca, il mistero che si cela nell’arte di
Andy Wharol - PAN
del Pan | Palazzo di Napoli, a cura di Achille Bonito Oliva. (pag. 110) Da non perdere l’8 maggio al Teatro Bellini il live jazz di Chick Corea. (pag. 65) Il 13 maggio al Palapartenope di Napoli on stage lo storico Italian Tour dei Dire Straits Dal 20 al 24 il primo evento diffuso dedicato alla cultura del buon bere
italiano: è il grande evento Wine & the city. Dal 6 al 22 giugno la kermesse internazionale di teatro e danza Napoli Teatro Festival. (pag. 66) Dal 2 al 7 settembre un evento goloso da non perdere dove la regina pizza è l’unica protagonista, è il Napoli Pizza Village.
Teatro Regio
Massimo Campigli viene indagato in oltre ottanta opere, concesse da celebri musei e raccolte private. Al Teatro Regio di Parma, a maggio non perdetevi i balletti della rassegna ParmaDanza 2014; il 12 e il 13 dello stesso mese vi segnaliamo il balletto Gala con l’étoile Eleonora Abbagnato e i ballerini
dell’Opéra di Parigi. Da giugno a ottobre si celebra la III edizione di Chef Stellati a Castello; 14 chef per 4 cene esclusive in Manieri e Rocche da sogno tra Parma e Piacenza. A settembre e ottobre al Teatro Regio di Parma: trentacinque appuntamenti, un solo Festival, un solo protagonista: è la magia del Festival Verdi.
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The face of a contemporary and underground Italy, in a city that never sleeps Volto di un’Italia contemporanea e underground, gli eventi di una città che non dorme mai
Eve Arnold
At Palazzo Madama until 27 April, a retrospective dedicated to the great photographer Eve Arnold. Until 1 May in Piazza del Castello, the numerous concerts and events of the Torino Jazz Festival. (p. 64) Until 15 June, at the GAM gallery, the travelling exhibit Ettore Spalletti, master
of contemporary Italian art. In the splendid setting of Venaria Reale until 6 July, The Italian Courts: the House of Este. Thursday 1 May, Robbie Williams will be at the Palaolimpico of Turin. (p. 64) From 8 to 12 May in the Lingotto Fiere exhibition area, the XXVII International Book Fair. Saturday 19 June, at the Palaolimpico, the
pop phenomenon of the moment: Thirty Seconds To Mars. (p. 64) From 7 to 9 November Artissima will be held.
A Palazzo Madama fino al 27 aprile la retrospettiva della grande fotografa Eve Arnold. Fino al primo maggio in Piazza del Castello i numerosi concerti ed eventi
Robbie Williams
Torino Jazz Festival
del Torino Jazz Festival. (pag. 64) Fino al 15 giugno arriva alla galleria GAM, la mostra itinerante Ettore Spalletti, maestro dell’arte contemporanea italiana. Nella cornice della Venaria Reale fino al 6 luglio Splendori delle corti italiane: gli Este. Giovedì 1° maggio al Palaolimpico di Torino, arriva
Robbie Williams. (pag. 64) Dall’8 al 12 maggio nello spazio Lingotto Fiere, il XXVII Salone Internazionale del Libro. Sabato 19 giugno arriva al Palaolimpico il fenomeno pop del momento: i Thirty Second To Mars. (pag. 64) Dal 7 al 9 novembre è la volta di Artissima.
A charm all its own, like the wind that makes it a seaside town Un fascino tutto suo, come quel vento che la rende città di mare Barcolana
From 23 to 31 May at the Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, for the 2014 opera season, the opera Attila. Monday 26 May at the Politeama Rossetti, the Dire Straits Legend Tour 2014. On 22 June, the international music icon, Pearl Jam, will be coming to the Stadio Nereo Rocco. (p. 64) From 23 to 25 October 130
Pearl Jam
the whole world of coffee with Triestespresso. Now in its 7th edition, it is the most important trade fair dedicated to the entire chain of the espresso coffee
industry. A biennial event, it is a must for international professionals of the sector where the latest novelties and trends in the market are waiting to be discovered.
Teatro Comunale Giuseppe Verdi
Icona della musica internazionale il 22 giugno arrivano allo Stadio Nereo Rocco i Pearl Jam. (pag. 64) Dal 23 al 25 ottobre il mondo del caffè a 360° con Triestespresso. Giunta alla 7° edizione Dal 23 al 31 maggio è la più importante al Teatro Comunale fiera dedicata all’intera Giuseppe Verdi, per filiera dell’industria la stagione lirica 2014, del caffè espresso. lo spettacolo Attila. Un appuntamento Lunedì 26 maggio al biennale imperdibile Politeama Rossetti, per gli operatori Dire Straits Legend internazionali del Tour 2014. settore, dove scoprire Sunday 12 October, the event to see is the Barcolana 2014, the historic European regatta that takes place at Barcola, in the Gulf of Trieste. (p.114)
le novità e le nuove tendenze del mercato. Domenica 12 ottobre l’evento è la Barcolana 2014. La storica regata velica europea che si svolge a Barcola, nel golfo di Trieste. (pag.114)
Trieste Espresso
Firenze, Forte dei Marmi, Milano, Parigi www.angelacaputi.com ph. alessandrobencini.com
Stefano Ricci reinterpretation of René Gruau “Illustration published on the cover of Sir magazine, no. 4, 1967” © Société René Gruau Paris
n.1 spring summer 2014 Starhotels italian living magazine
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