AUGURI
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ARTIGIANI DEL GUSTO
IDILACCI PALERMO Il malaffare inghiottito in un sol boccone
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n cucina ci vuole estro, ma anche sapienza e perché no, una dose di ironia. D'altronde come ogni forma d'arte anche in cucina si può esprimere una filosofia o addirittura provare a dire la propria sul malcostume. Come? inventando piatti che non siano solo buoni, ma raccolgano un'idea provocatoria e profonda che ci induca anche solo per un attimo a riflettere. E' questo il caso dei "lacci di Palermo": un piatto delizioso, ma anche ironico, creato appositamente nel laboratorio di Gusti di Sicilia. Si tratta infatti di una sfida gastronomica che grazie a tre diverse materie prime vuole essere metafora sociale dei mali che affliggono la società palermitana e che almeno in cucina abbia l'ambizione di combatterli. Dunque tre lacci per i tre mali che affliggono la Sicilia (e in un certo senso l'Italia).
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I lacci di grano duro, quello classico, per la politica; i lacci di farina di tumminia per la burocrazia e i lacci al nero di seppia che con il loro colore scuro rappresentano la mafia. Tre lacci e tre colori che insieme raccontano tre problemi tra loro legati in modo profondo, come in questo piatto. Si tratta di una iniziativa che vuole da un lato riproporre in veste nuova questi ingredienti antichi della tradizione della pastificazione siciliana e dall'altra ambisce a far riflettere su una realtà che oramai sembra data per scontata. Come dice Franco Giglio, Patron di Gusti di Sicilia: "Osservo spesso la gente che si ferma qui a mangiare e ordina i lacci. Dopo che ho spiegato loro la sottile metafora alimentare noto come un certo piglio di soddisfazione nel gustare il nostro piatto". Se anche voi avete voglia di sorridere insieme a noi, potete seguire la nostra ricetta dei "lacci di Palermo" e inghiottire in un sol boccone il malaffare...almeno per un attimo.
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SOMMARIO 18 6 24 LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
I LACCI di Palermo
POLLO DI BRESS con salsa di caponata
PAG. 6
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
ARTIGIANI DEL GUSTO
RISOTTO CON ZUCCA rossa, vongole e tartufo
MA CHE POLLO sei?
PAG. 8
PAG. 20
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
SFOGLINE DI PANELLE con lenticchie di Ustica
MEDAGLIONI DI MAIALE al mandarino e marsala
PAG. 10
PAG. 22
LA RICETTA DI GUSTI DI SICILIA
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
ENTRI IN QUESTO MONDO e ti sorprendi
FIORI DI ZUCCA ripieni di uova di quaglia
PAG. 13
PAG. 24
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
SPAGHETTI CHITARRA con sedano e bottarga di tonno
FILETTI DI SGOMBRETTI con salsa taramà
PAG. 14
PAG. 26
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
TAGLIOLINI al pistacchio e salmone
CIPOLLE CON COTECHINO e zucca rossa
PAG. 16
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PAG. 18
PAG. 28
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36 GUSTI DI SICILIA
GUSTI DI SICILIA
MEMORIA del gusto
AP DISTRIBUZIONE delicatessen da tutto il mondo
PAG. 30
PAG. 52
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
GUSTI DI SICILIA
MINNUZZI di vergine
IL VINO NASCE in Sicilia
PAG. 34
PAG. 60
LE RICETTE GUSTI DI SICILIA
PAG. 36
TRIONFO di gola
GUSTI DI SICILIA
PAG. 38
LA VITA un'eterna cassata GUSTI DI SICILIA
via Emerico Amari, 79 90143 - Palermo - tel. 091.323062 www.gustidisicilia.com info@gustidisicilia.com GUSTI DI SICILIA supplemento gratuito autunno 2015
PAG. 44
LE PROPOSTE di Gusti di Sicilia
Consulenza enogastronomica Franco Giglio
GUSTI DI SICILIA
PAG. 48
BOLLICINE per tutti 5
LE RICETTE DI
I LACCI
AL GRANO DURO, ALLA TUMMINIA, AL NERO DI SEPPIA AL PIC PAC
A
GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
gli inizi degli anni 80 la passione enologica di Salvatore Di Gaetano viene attratta da un luogo particolare, la contrada del Firriato, nell’agro straordinario della città di Trapani, un territorio agricolo segnato profondamente dalla coltivazione della vite e dalla cultura del vino, posto tra il mare, bellissimo, della costa trapanese e la rocca, maestosa, dell’antica città di Erice. Sono gli esordi di un giovane imprenditore, innamorato della sua terra e che a questa terra guarda con occhi nuovi, intravedendo le potenzialità di crescita e di sviluppo di un territorio viticolo d’eccellenza come è quello delle valli trapanesi, ancora però non espresse con il necessario impegno e il giusto approccio produttivo.
LA CORTE DEL MAHARAJÀ
Produttore: Firriato. Zona di distribuzione: Agro di Trapani – Tenuta di Borgo Guarini. Uve: Frappato. Vinificazione: Macerazione tradizionale in rosso in fermentini di acciaio inox termocontrollati. Olfatto: Note ben definite di frutta a bacca rossa con perfetta fusione di spezie, pepe nero, liquirizia e chiodi di garofano. Gusto: Ampio, complesso, avvolgente con un’equilibrata acidità che sostiene un nitido frutto di cassis e di more con sentori di arancia.
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INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) 150 gr lacci di semola 150 gr lacci di tumminia 150 gr lacci al nero di seppia 1 kg pomodoro maturo foglie di basilico 1 spicchio d'aglio mezza cipolla olio extra vergine d'oliva sale e pepe q.b. caciocavallo semi stagionato grattuggiato
PREPARAZIONE Pelare i pomodori, eliminare i semi, tagliarli a cubetti. Soffriggere in olio la cipolla tritata e l'aglio(tritato intero), aggiungere il pomodoro, il basilico, il sale ed il pepe.Cuocere i tre tipi di pasta in tre pentole diverse e servitele al dente condite con la salsa al pic pac. Spolverare col formaggio caciocavallo grattuggiato.
RICETTA Il " picchi pacchio", abbreviato "pic pac", ĂŠ un condimento tipico della cucina palermitana. Oltre che per la pasta asciutta viene utilizzato per minestre, come la pasta con i tenerumi, la pasta con patate e zucchine, ed ĂŠ anche il condimento di una famosissima pietanza palermitana "i babaluci" (lumache) che si consumano nel periodo del festino (10-15 luglio) in onore della patrona Santa Rosalia. Il termine "picchi pacchio" ha una strana origine: infatti in siciliano "pacchio" indica il sesso femminile, (quindi qualcosa di buono)
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LE RICETTE DI
RISOTTO
CON ZUCCA ROSSA, VONGOLE AL CARPACCIO DI TARTUFO
A
GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
gli inizi degli anni 80 la passione enologica di Salvatore Di Gaetano viene attratta da un luogo particolare, la contrada del Firriato, nell’agro straordinario della città di Trapani, un territorio agricolo segnato profondamente dalla coltivazione della vite e dalla cultura del vino, posto tra il mare, bellissimo, della costa trapanese e la rocca, maestosa, dell’antica città di Erice. Sono gli esordi di un giovane imprenditore, innamorato della sua terra e che a questa terra guarda con occhi nuovi, intravedendo le potenzialità di crescita e di sviluppo di un territorio viticolo d’eccellenza come è quello delle valli trapanesi, ancora però non espresse con il necessario impegno e il giusto approccio produttivo.
RIBECA
Produttore: Firriato. Zona di distribuzione: agro di Trapani – Tenuta Pianoro Cuddia. Uve: Perricone. Vinificazione: Tradizionale in rosso in vasche di acciaio inox termocontrollate. Olfatto: Delicati toni di mora, prugna e marasca, accompagnati da empatiche sfumature di liquirizia, zenzero, chiodi di garofano e bacche di ginepro. Gusto: Tannini freschi e travolgenti che ne risaltano l’eleganza.
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INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) gr. 250 riso per risotti gr. 200 zucca rossa tagliata a cubetti gr. 200 vongole 1/2 bicchiere vino bianco 1/2 cipolla 1/2 spicchio d'aglio una noce di burro prezzemolo q.b. brodo vegetale 3 cucchiai olio evo pepe bianco q.b. gr. 30 carpaccio di tartufo T&C.
PREPARAZIONE Tritare aglio e cipolla finemente facendoli appassire nel burro, mettere le vongole precedentemente sbollentate e dopo 2 minuti aggiungere il riso, farlo tostare e sfumare con il vino, unire la zucca a cubetti e fate cuocere per dieci minuti circa, aggiungendo il brodo quando e' necessario. A fine cottura, irrorare il riso con un filo di olio evo, aggiungere il prezzemolo fresco e fare mantecare. Spolverare con pepe bianco e guarnire il piatto con qualche vongola con il guscio. Le lamelle di carpaccio di tartufo, completano il piatto.
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LE RICETTE DI
SFOGLINE
DI PANELLE CON LENTICCHIE DI USTICA
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GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
radizione, famiglia e passione per il vino È in Sicilia, nel piccolo centro agricolo di Camporeale, nell’alto Belice, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, che nasce l’Azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale. Un territorio antico, ricco di storia e di fascino dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente. Un filo rosso che giunge sino a noi e determina i tratti distintivi di una produzione di qualità e dalla spiccata personalità che coniuga tradizione, famiglia e passione per il vino. Tra queste colline contraddistinte da un clima mite ma non arido, a 400 metri sul livello del mare, si estendono i 35 ettari di vigneto, su un totale di 50.
KAID SAUVIGNON
Produttore: Azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale. Zona di distribuzione: Contrada Mandranova, agro di Camporeale. Uve: 100% Sauvignon Blanc. Vinificazione: le uve diraspate e raffreddate, vengono pigiate sofficemente in assenza di ossigeno. Olfatto: Lime, il frutto della passione, il pompelmo, l’ortica bagnata, la lavanda e i fiori di sambuco. Gusto: Vitale, dinamico, brioso, con una struttura ampia ed adeguata, esaltandone il fascino e l’equilibrata morbidezza.
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INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) gr 500 farina di ceci Lt 1,5 acqua gr 250 lenticchie di ustica 1 cipolla 1 bicchiere di salsa di pomodoro o 3/4 pomodori freschi tagliati a cubetti 3 cucchiai di olio evo sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE PANELLE
RICETTA LENTICCHIE
Miscelare poco per volta la farina di ceci in un tegame, dove precedentemente avete versato 1,5 litri di acqua. Salate e mescolate con estrema cura per evitare la formazione di grumi. Fate cuocere a fiamma medio alta per almeno 40 min mescolando continuamente. Quando il composto inizierĂ a sbuffare,attendere ancora una decina di minuti,la cottura sarĂ cosĂŹ ottimale. Potete a questo punto aggiungere del prezzemolo. Spalmate con un cucchiaio di legno, finche' calda, la pasta sul sottofondo dei piatti. Attendere che si freddi e staccare.
Sciacquare le lenticchie e lasciarle a bagno per due ore, metterle in un pentolino e fatele bollire per 15 min. In una casseruola unite all'olio, una cipolla trita, la salsa di pomodori o i pomodori a cubetti, sale, pepe e continuate la cottura. Mescolate aggiungendo un mestolo d'acqua. In definizione di cottura, impiattare le panelle appena cotte alla griglia e servitele accompagnate dalle lenticchie.
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LA RICETTA DI
Entri in questo mondo e ti sorprendi. O meglio: pensi che la genuinità sia una cosa bella. A partire da chi gestisce, dirige, tiene le fila. Entri in una immensa cucina in cui entrano cuochi ,gourmet,commessi,ca merieri,curiosi,salumieri, pizzaioli, pasticceri, clienti, e qui è presente tanta brava gente che lavora con passione e instancabilmente. Entri in questo mondo dove da sempre si creano piatti e si propone cibo di qualità non solo a chi, per un motivo o per un altro, ha solo fame, ma anche a chi ama trattarsi bene. Ti guardi attorno, rispettoso dei ruoli, e cerchi di imparare, oltre che di capire. Ti trovi immerso in un universo enogastronomico pazzesco. Ti ritiri un attimo per riflettere e pensi che questo mondo dove tutti si occupano di cucina e buona tavola deve comunque essere vissuto, frequentato e consigliato anche perché qui il desiderio di qualità è sulla bocca di tutti. Non c'è bisogno di inventarsi la cucina. Sia la gente a scegliere senza condizionamenti, il nostro compito è quello di scoprire i piccoli produttori, valorizzare i territori, le tradizioni locali, la qualità, la buona tavola. Qual'è la ricetta giusta? La buona e vera cucina siciliana si fa valere da sola con la sua tradizione e sempre e soltanto alla tavola del buon senso e del buon gusto.
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Come in this world and surprise you Or better: you think that the genuineness is great, starting with Who handles, manages and pulling the strings. Come in a big kitchen where get in cooks, gourmet, clerks, waiters, curious , pizza chefs, pastry chefs , customers , and here there are so many good people who work passionately and tirelessly. Come in this world where since ever it creates new dish and it offers quality food, not only for those is hungry, but also for those who loves to take care of himself. You look around, respecting the roles, and try to learn not only to understand. You are in a wonderful universe of wine and culinary. You stop to reflect and think that this world, where all dealings with cusine and good food, has to live and be recommended, because here the desire of quality is on the everyone's lips. There is no need to invent the food, costumers choose without conditions. Our duty is discover small producers, to value the regions, local traditions, quality and good food. Which is the right recipe? The right and good sicilian food claims alone whit its traditions and only on the table of the common sense and good taste.
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LE RICETTE DI
SPAGHETTI
ALLA CHITARRA CON CANNELLINI, SEDANO E BOTTARGA DI TONNO
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GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA el cuore di una Sicilia millenaria, dove il rapporto tra uomo e natura ha generato civiltà e storia, Viticultori Associati Canicattì, ha dato vita ad un nuovo progetto vitivinicolo fondato sulle peculiarità di un territorio unico e straordinario. Un progetto produttivo innovativo dal cuore antico, una Cantina sociale con 40 anni di storia alle spalle.
AQUILAE CHARDONNAY
Produttore: Viticultori Associati Canicatti. Zona di distribuzione: Uve coltivate nell’area di Canicattì. Vinificazione: In bianco, a temperatura controllata. Affinato 3 mesi in acciaio e 2 mesi in bottiglia. Olfatto: una carica aromatica e un’intensità di profumi che lo distinguono nettamente. Gusto: Ricco quasi opulento, armonioso, morbido con una acidità gradevole.
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INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) gr. spaghetti alla chitarra gr. 300 fagioli cannellini di Ustica gr. 40 bottarga di tonno 1 sedano verde 3 dl. brodo vegetale 1 spicchio d'aglio olio evo sale q.b.
PREPARAZIONE Pulire il sedano, tenendo da parte le foglie del cuore e 5 o 6 di quelle verde scuro, ridurre il sedano a dadini piccoli, sbucciare lo spicchio d'aglio, schiacciarlo leggermente e soffriggerlo in una padella con 5 cucchiai di olio evo ed unire il sedano,mescolare il tutto ed aggiungere una presa di sale ed un mestolo di acqua calda e cuocere per 5/6 minuti. Versare il sedano in un colino e raccogliere il fondo di cottura in una ciotola. Con un piccolo mixer ad immersione frullatelo, aggiungendo le foglie di sedano che avevate messo da parte. Scaldare il brodo vegetale, unire i cannellini cotti precedentemente e frullare il tutto. Impiattare versando la crema di cannellini in piatti fondi, disponendo gli spaghetti alla chitarra appena scolati al centro del piatto, cospargerli con la dadolata di sedano e la bottarga di tonno tagliata a lamelle sottilissime o comunque anche grattugiata, purchĂŠ' fresca.
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LE RICETTE DI
TAGLIOLINI CON PISTACCHI VERDI SICILIANI E SALMONE NORVEGESE
C
GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
alore, terra, aria, progetti, idee, azioni: Natura e Uomo sono inscindibilmente connessi a formare questo unico e spesso inestricabile fenomeno che è il vino. Luoghi e uomini diversi fanno vini diversi ed il vino nel bicchiere è come se ne parlasse, ne descrivesse la molteplicità. Ed è spesso un'aria unica, non separabile nelle sue componenti, che si svolge su uno spartito lungo e molteplice formato dal tempo. ll nostro intento, condito dalla conoscenza dei vini di Sicilia e la secolare esperienza delle diverse vocazioni vinicole delle terre di Sicilia, è di creare vini che rispecchiano la luce, i profumi e i sapori dei luoghi della vite. Ci riusciamo quando ascoltando nel bicchiere cogliamo le sensazioni che, vivendo in quei luoghi, conosciamo. Per questo il bicchiere diventa la cassa di risonanza del nostro lavoro.
BAARIA GRILLO
Produttore: Miceli Aziende Vinicole. Uve: Grillo e Viognier. Gusto: Splendida struttura, complesso ed elegante.
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INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) 300 gr di tagliolini 400 gr di salmone fresco 100 gr di pistacchi 50 gr di parmigiano 1 aglio 1 cucchiaino da the di olio evo 1 pizzico di sale 1 pizzico pepe nero
PREPARAZIONE Frullate i pistacchi con uno spicchio d'aglio, il formaggio, sale, pepe ed olio evo. Scottate il salmone norvegese, cucinate i tagliolini, colateli e maneggiateli con pesto e salmone.
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LE RICETTE DI
POLLO
DI BRESS CON SALSA DI CAPONATA
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GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
radizione, famiglia e passione per il vino È in Sicilia, nel piccolo centro agricolo di Camporeale, nell’alto Belice, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, che nasce l’Azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale. Un territorio antico, ricco di storia e di fascino dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente. Un filo rosso che giunge sino a noi e determina i tratti distintivi di una produzione di qualità e dalla spiccata personalità che coniuga tradizione, famiglia e passione per il vino. Tra queste colline contraddistinte da un clima mite ma non arido, a 400 metri sul livello del mare, si estendono i 35 ettari di vigneto, su un totale di 50.
KAID SIRAH
Produttore: Alessandro Camporeale. Zona di distribuzione: Contrada Mandranova, nell’agro di Camporeale (PA). Uve: Syrah. Vinificazione: 10 mesi in barrique e botti grandi di rovere Allier e 6 mesi in bottiglia a temperatura costante di 18° C. Olfatto: Amarena sotto spirito, ribes, cacao, grafite, humus, caffè tostato, rabarbaro, cuoio, pepe nero e chiodi di garofano. Gusto: Potente, vellutato e sicuro di sé.
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INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) kg 1,2 pollo a pezzi scalogno, vino bianco, olio evo sale q.b. 1 sedano grosso, 1 cipolla 3 cucchiai di capperi salati (lavarli ripetutamente per dissalarli) lt.1,5 salsa di pomodori fresco o passata di pomodoro da definire in cottura gr. 300 zucchero, cl. 300 aceto di vino bianco secco sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE Tagliare il pollo a pezzi, salarlo e farlo rosolare in una casseruola, dove abbiamo soffritto uno scalogno tritato, in due cucchiai di olio evo. Lasciare cuocere i pezzi di pollo per 15 min. spruzzandolo di tanto in tanto con del vino bianco secco in attesa di definirne la cottura con la salsa di caponata appena preparata.
SALSA DI CAPONATA Pulire il sedano eliminando tutte le foglie verdi, tagliarlo a pezzi, bollirlo in acqua leggermente salata e conservarne l'acqua di cottura. In una grossa pentola fare soffriggere la cipolla affettata, la passata di pomodori e farla cuocere a fiamma media, aggiungendo l'acqua di cottura del sedano. A meta' cottura, aggiungere le olive denocciolate e tagliate a pezzetti, i capperi dissalati ed in definizione unire l'aceto e lo zucchero (sciolti insieme). Aggiustare di sale e pepe, facendo sfumare leggermente l'aceto. Unire in definizione di cottura il pollo cucinato precedentemente. Un piatto di sicuro successo, servito sia caldo che a temperatura ambiente.
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ARTIGIANI DEL GUSTO
MA CHE POLLO SEI?
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S
apere distinguere la qualità delle materie prime non è sempre semplice, sopratutto perché gli ingredienti migliori devono essere ricercati e compresi. Per questo oggi vogliamo parlarvi di questo pollo speciale, il Pollo di Bresse, che in fondo non è un semplice pollo. Scusate il gioco di parole, ma vi dico per esempio che è il solo pollo al mondo a beneficiare, dal 1957, di una Denominazione di Origine Controllata. Ma è tutto. Le sue piume sono interamente bianche, le sue gambe sono blu e fini, la sua cresta rossa. Non scherzo, sembra che i colori si siano messi d'accordo con la bandiera nazionale francese, dove appunto viene allevato. Ma andiamo con ordine, cercando di capire cosa ha di speciale. Parliamo della sua carne, soda e venata, con un gusto di terra intenso, difficile da ritrovare in qualsiasi altro pollo, mentre la pelle è sottile e madreperlacea. Le sue particolari caratteristiche sono diretta-
mente connesse ai metodi e alle condizioni di allevamento. Innanzitutto ogni pollo ha a disposizione almeno 10 m² di spazio, ricco di erba, vermi e insetti di cui si ciba. Il completamento della sua alimentazione viene poi fornito da granoturco per l'80%, cereali per il 10% (rigorosamente prodotti nella zona di Bresse) e prodotti latteocaseari per il restante 10%. E' infatti l'unico pollo al quale viene sommistrato latte per tutto il periodo della propria crescita (da qui il colore bianco della pelle e la tenerezza delle carni). In commercio lo trovate con un sigillo tricolore alla base del collo con la denominazione DOC ben impressa che ne garantisce la provenienza. Si tratta quindi di un pollo speciale che mantiene intatto il suo sapore autentico, grazie alle particolari tutele attuate in questa zona di Francia, proprio vicino a Ginevra, ma che oggi potete gustare a tavola, magari con i vostri cari nel periodo natalizio. Da gusti di Sicilia potete infatti farne rifornimento per preparare una ricetta speciale a base di Pollo di Bresse, perfetta per le feste.
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LE RICETTE DI
MEDAGLIONI DI MAIALE AL MANDARINO E MARSALA
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GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
vini di Donnafugata interpretano la Sicilia e ne raccontano con passione l'universo sensoriale. Natura del suolo, esposizione, altitudine, andamento climatico e vitigno sono le principali variabili in gioco per ottenere vini che esprimano in modo autentico l’appartenenza a terroirs unici. Dopo aver scelto l'abbinamento vitigno-territorio, la viticultura mirata "legge" con attenzione e sensibilità la vigna nella sua interazione con l'ambiente per portare l'uva al suo apice qualitativo. I frequenti assaggi delle uve sul campo consentono di individuare il momento ideale della vendemmia per ogni singolo vigneto. I processi di cantina prevedono l'uso di tecnologie semplici e rispettose dell'integrità di uve, mosti e vini
BIANCO MAGGIORE
Produttore: Donnafugata. Zona di distribuzione: Sicilia sud-occidentale, Tenuta di Contessa Entellina e territori limitrofi. Uve: Cabernet Sauvignon e Nero d’Avola. Vinificazione: In acciaio con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni alla temperatura di 26-30°C. Olfatto: Note balsamiche e di liquirizia si intrecciano a sentori fruttati di bacca nera e speziati di tabacco scuro. Gusto: Ampio e intenso.
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INGREDIENTI (PER 2 PERSONE) 2 fette alte di lonza di maiale (gr 250) 100 gr cipolline pelate 40 gr burro 3 mandarini 1 cucchiaino di zucchero 1 cucchiaino di fecola di patate 1 pizzico di dado granulare sale e pepe q. b.
PREPARAZIONE Sciogliere le cipolline con 100 gr di burro con sale e pepe aggiungendo un cucchiaino di zucchero, 2 cucchiai di acqua calda ed un pizzico di dado granulare, cuocere a fuoco lento per 20 min. sino a glassare le cipolline. Pelate un mandarino ed eliminate la pellicina, utilizzate le scorze degli altri due, messe prima in acqua tiepida e tagliate a striscioline. Spremere i mandarini e mettere da parte il succo. Rosolare le fette di carne con 10 gr di burro e lasciare cucinare per 15 min con sale e pepe. Unire il fondo di cottura della carne ed il marsala, appena evaporato l'alcool aggiungere il succo dei mandarini ed il cucchiaino di fecola. Addensare la salsa a fuoco basso, aggiungendo gli spicchi di mandarino ed il succo. Rimettere dentro il tegame per un minuto la carne, servire i medaglioni con il loro sughetto e le cipolline.
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LE RICETTE DI
FIORI
DI ZUCCA RIPIENI DI UOVA DI QUAGLIA
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GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
aolo Calì, contadino speziale sposato con Maria Laura e padre di Emanuele (Manene), gestisce un’azienda di 15 ettari situata nel cuore della unica DOCG del sud Italia: Cerasuolo di Vittoria. L’azienda oggi si presenta interamente vitata e vi si coltivano Nero d’Avola e Frappato, varietà autoctone, dalle quali si ottengono le quattro etichette prodotte. L’azienda dispone di una cantina, ristrutturata da antichi fabbricati, per la vinicazione, lo stoccaggio e l’imbottigliamento.
JAZZ
Produttore: Paolo Calì. Zona di distribuzione: Contrada salmè – Vittoria (RG). Uve: Nero d’avola (60%), Frappato (40%). Vinificazione: Controspalliera, cordone speronato. Olfatto: Fruttato con note di ciliegia, melograno, frutti di bosco. Gusto: Gentilmente tannico con buona acidità, molti sapori si fondono al palato; rotondo, fresco ed equilibrato.
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INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) 8 fiori di zucca 8 uova di quaglia pane prezzemolo 1 cucchiaio e1/2 di olio evo sale q.b.
PREPARAZIONE Togliere il pistillo ai fiori, sciacquarli delicatamente e lasciarli scolare. Fare rassodare le uova di quaglia, lasciarle raffreddare e privarle del guscio. Sbriciolare il pane ed unire il prezzemolo trito, l'olio evo ed il sale. Riempire i fiori di zucca con il composto aiutandovi con un cucchiaino e prima di chiuderli, girando un po i petali, aggiungere all'interno un uovo di quaglia. Sistemarli in una terrina con un filo di olio evo ed infornare a 180° per 10 min.
L'uovo di quaglia si usa come l'uovo della gallina ma è più leggero e con meno colesterolo: è ricco di fosforo, potassio, proteine e vitamine, inoltre contiene colesterolo HDL, cosidetto buono e non LDL (cattivo). Un uovo di quaglia corrisponde ad 1/5 di quello di gallina. I bambini che consumano 2 uova di quaglia al giorno rafforzano le lore difese immunitarie. Consumo consigliato: 3/5 uova ogni mattina.
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LE RICETTE DI
FILETTI
DI SGOMBRETTI CON SALSA TARAMÀ
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GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
alore, terra, aria, progetti, idee, azioni: Natura e Uomo sono inscindibilmente connessi a formare questo unico e spesso inestricabile fenomeno che è il vino. Luoghi e uomini diversi fanno vini diversi ed il vino nel bicchiere è come se ne parlasse, ne descrivesse la molteplicità. Ed è spesso un'aria unica, non separabile nelle sue componenti, che si svolge su uno spartito lungo e molteplice formato dal tempo. ll nostro intento, condito dalla conoscenza dei vini di Sicilia e la secolare esperienza delle diverse vocazioni vinicole delle terre di Sicilia, è di creare vini che rispecchiano la luce, i profumi e i sapori dei luoghi della vite. Ci riusciamo quando ascoltando nel bicchiere cogliamo le sensazioni che, vivendo in quei luoghi, conosciamo. Per questo il bicchiere diventa la cassa di risonanza del nostro lavoro.
SHAHR ADONAY
Produttore: Miceli Aziende Vinicole. Olfatto: sentori fruttati. Gusto: Importante e di grande struttura.
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INGREDIENTI (PER 2 PERSONE) 100 gr uova di tonno 50 gr mollica di pane 30 gr di cipolla 20 gr olio evo succo di un limone 8 filetti di sgombretto
RICETTA TARAMĂ€ DI TONNO Mettere in una ciotola le uova di pesce con la cipolla tritata finemente e la mollica di pane ammollata in acqua. Incorporare a filo mescolando l'olio evo ed infine il succo di limone. Fare riposare la salsa tarama' per circa un'ora prima di servirla.
PREPARAZIONE Arrostire sulla piastra i filetti di sgombro ed impiattarli con la salsa taramĂ riportata a temperatura ambiente.
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LE RICETTE DI
CIPOLLE CON COTECHINO E ZUCCA ROSSA
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GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
a trasformazione è un tempo presente continuo; un tempo in cui alla volontà si unisce la costanza, l’amore, la capacità di innovare senza tralasciare le origini. La storia della Pellegrino, dal 1880, è un tempo presente continuo. Per certi versi, la si può immaginare come leggenda viva di un’isola felice, immersa nell’amore per il proprio lavoro. Il suo presente è infatti alimentato da una cultura che trasmette agli uomini, attraverso la storia, il retaggio dei suoi valori e dei suoi comportamenti.
TRIPUDIUM
Produttore: Cantine Pellegrino. Zona di distribuzione: Agro collinare della Sicilia Occidentale. Vinificazione: Tradizionale, in bianco con pressatura soffice, fermentazione a temperatura controllata. Olfatto: Intenso e persistente, con sentori floreali di frutti a polpa bianca che si fondono a note di spezie dolci. Gusto: Secco, sapientemente equilibrato morbido e fresco.
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INGREDIENTI 3 grosse cipolle gr, 250 zucca rossa decorticata porro q.b. gr, 200 cotechino lessato alloro olio evo sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE Sbucciare le cipolle, tagliarle a meta' in orizzontale, svuotarle tenendo da parte il nucleo, poi lessarle per 20 min in acqua bollente salata con due foglie di alloro ed un filo di olio evo. Tagliare la zucca a dadini e passarla in padella con un po' di olio, alloro ed un trito di porro, salate e pepate. Mescolare il cotechino con la zucca, con questo composto farcire le mezze cipolle scolate ed asciugate. Ponetele in una pirofila ed infornate a bassa temperatura (150째) per 15 minuti circa. Servire le cipolle ancora calde.
VERSIONE VEGANA CON ZUCCA ROSSA E MELANZANA
La versione per vegetariani o vegani, sostituisce il composto zucca/cotechino, con un composto di patate lesse passate, melanzane precedentemente infornate e lasciate a mezza cottura, sale, pepe, passolina e pinoli..
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MEMORIA
DEL GUSTO
È
innegabile che mangiare, nell'accezione di "gustare", crea emozioni vere. Emozioni connesse non solo al sapore, ma a ciò che quel gusto è capace di evocare in ognuno in noi, in modo unico e personale sotto forma di ricordi e immagini. Parliamo di sensazioni semplici come quelle che riaffiorano nei trentenni di oggi alla vista delle "brioscine" con burro e prosciutto, le stesse che si mangiavano nelle feste di compleanno degli amichetti, oppure assaggiando pane e zucchero, un'accoppiata che ai nonni di oggi ricordano la fanciullezza. Questa capacità psichica di rievocare, tesaurizzare e riconoscere i gusti e i profumi è proprio quella che abbiamo definito la "memoria del gusto". È provato per esempio che esiste già un legame tra l'alimentazione materna e quella del neonato, con il quale inizia il percorso di esperienza del gusto. Attraverso le gemme gustative che si trovano nella lingua e nella faringe infatti gli impulsi provenienti dai cibi arrivano all'area gustativa della corteccia celebrale dove vengono elaborati dando luogo alle caratteristiche sensazioni. I sapori fondamentali dei cibi sono quattro: il dolce, l'amaro, l'acido e il salato, ma l'infinita varietà di sapori che percepiamo deriva proprio dalle inesauribili combinazioni dei gusti fondamentali. Ma è anche grazie all'esperienza che siamo capaci di selezionare i sapori, avvicinarci a ciò che ci piace ed essere disposti a provare e ripro-
porre cibi che ci fanno sentire bene, "gustativamente" e psicologicamente. La memoria del gusto è infatti anche storica. Storica nel senso che attraversa la crescita dell'individuo e non solo. In senso più ampio si tratta della memoria di un intero popolo e di una cultura in generale. Da questo punto di vista la cucina siciliana raccoglie un insieme di culture gastronomiche, come per esempio quella araba, che l'hanno segnata nel tempo e la rendono unica. Tutt'oggi nel bacino del Mediterraneo convivono diverse realtà culinarie che dovrebbero essere rappresentate in tutta la loro peculiarità, con giusta memoria del gusto. Questo ancor di più in considerazione del fatto che l'Europa viaggia verso l'abbattimento delle barriere fisiche, creando così un clima adeguato alla divulgazione e condivisione della cultura culinaria di questi paesi. Così sarebbe auspicabile la creazione di commissioni specifiche di gastronomi, maestri di cucina e storici per redigere un protocollo di tutela e valorizzazione della tradizione culinaria mediterranea. In tal modo si potrebbe assicurare la provenienza delle materie prime e la correttezza delle procedure di preparazione. Questo per garantire il rispetto di quella memoria del gusto che per arrivare fino a noi ha percorso un lungo cammino storico, che merita di essere tramandato e divulgato, per definire chi siamo e al tempo stesso farlo diventare motivo di unione e condivisione.
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GUSTI DI SICILIA PUNTA SULLA QUALITÀ DEGLI INGREDIENTI, SI PROPONE DI EDUCARE I PROPRI CLIENTI E CONSUMATORI ALLA CONOSCENZA E AL VALORE DELLE MATERIE PRIME, SI PROPONE DI DIVULGARNE LA LORO ORIGINE E STORIA E DI AVVICINARE AI GIOVANI LA CUCINA TRADIZIONALE CON LO SCOPO DI RINNOVARE LA LORO MEMORIA DEI GUSTI.
GUSTI DI SICILIA FOCUSES ON QUALITY INGREDIENTS , AIMS TO EDUCATE ITS CUSTOMERS CONSUMER ON KNOWLEDGE AND VALUE OF RAW MATERIALS, AIMS TO DIVULGE THE ORIGIN AND HISTORY OF THE PRODUCTS, AND TO BRING TO YOUNG PEOPLE THE TRADITIONAL CUISINE WITH THE AIM OF RENEWING THEIR TASTES'S MEMORY.
COS'È IL GUSTO WHAT IS TASTE ? È UNO DEI SENSI. È UN MODO DI ESSERE. È UN MODO DI VIVERE. È UN MODO DI VESTIRSI. È UN MODO DI PORGERSI. È UN INSIEME DI CARATTERI ESTETICI.
IT'S ONE OF THE SENSES. IT'S A WAY OF BEING. IT'SA WAY OF LIFE. IT'S A WAY OF DRESSING. IT'S A WAY TO OFFER. IT'S A SET OF AESTHETIC CHARACTERS.
GUSTA SICILIANO!
EAT SICILIANO! 33
LE RICETTE DI
MINNUZZI DI VERGINI/ MAMMELLE DI VERGINI GUSTI DI SICILIA CONSIGLIA
C
alore, terra, aria, progetti, idee, azioni: Natura e Uomo sono inscindibilmente connessi a formare questo unico e spesso inestricabile fenomeno che è il vino. Luoghi e uomini diversi fanno vini diversi ed il vino nel bicchiere è come se ne parlasse, ne descrivesse la molteplicità. Ed è spesso un'aria unica, non separabile nelle sue componenti, che si svolge su uno spartito lungo e molteplice formato dal tempo
PANTEZCO
Produttore: Miceli. Zona di distribuzione: Sicilia - Isola di Pantelleria. Uve: moscato Bianco. Vinificazione: Breve macerazione, pressatura soffice, fermentazione in autoclave a temperatura controllata per il raggiungimento della pressione idonea. Olfatto: Fragranza di zibibbo, fiori, agrumi. Gusto: Il sapore è vivace, morbido, fresco e con amabilità contenuta.
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INGREDIENTI (DOSI X 4 PERSONE) 1 l di latte parzialmente scremato, 200 g di amido per dolci, 400 g di zucchero 1 bustina di vanillina, 80 g di gocce di cioccolato, 1 kg di ricotta, 300 g di farina 00, 3 uova, zucchero a velo, 6 ciliege candite
PREPARAZIONE In una pentola versate il latte, l-amido per dolci e 250 g di zucchero con la vanillina. Fate cuocere a fuoco moderato per 15 minuti fino ad ottenere una crema; toglietela dal fuoco e, appena si e raffreddata, unite il cioccolato a gocce. In un tegame, a fiamma bassa, sciogliete il restante zucchero con poca acqua, unite la ricotta setacciata e la farina. Cuocete per 2 minuti e fate raffreddare fuori dal fuoco. Quando il composto e tiepido, aggiungete le uova, una alla volta e lasciate riposare per 2 ore. Preriscaldare il forno a 180' C. Bagnate d-acqua delle piccole tazze dal fondo concavo, riempite con un pugnetto d- impasto che distribuirete su tutta la superficie, aggiungete un cucchiaio di crema e richiudete con un po d-impasto in modo da sigillare il ripieno. Sformare e modellare con le mani in modo da dare forma delle mammelle. Infornare a 180�C e cuocete per 15/20 minuti. Servite spolverizzando di zucchero al velo e disponete al centro di ogni dolcetto una ciliegia candita.
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LE RICETTE DI
TRIONFO DI GOLA
L
RISTOCIBUS CONSIGLIA
a storia dell'azienda fazio racconta di una famiglia che da quattro generazioni interpreta con passione e dedizione l'arte della viticoltura e della vinificazione. girolamo e vincenzo fazio sono gli artefici della trasformazione della proprietà di famiglia in una moderna ed efficiente azienda vinicola ubicata nel comune di erice nel quadrante nord occidentale della provincia di trapani. la famiglia fazio è stata parte attiva e determinante nell'ottenere il riconoscimento della d.o.c. erice che rafforza il legame tra produzione e un territorio dalle caratteristiche geologiche e climatiche uniche.
PETALI
Produttore: Fazio Casa Vinicola in Erice. Zona di distribuzione: Doc Erice nella Sicilia Occidentale. Uve: Uve Chardonnay, Spumante di qualitĂ Brut. Vinificazione: Pressatura soffice degli acini e fermentazione molto lenta, termocontrollata. Presa di spuma con il metodo Charmat lungo. Olfatto: Pieno, vellutato ed armonico. Gusto: Ampio, raffinato ed elegante con lievi sentori di petali di rosa.
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INGREDIENTI (DOSI X 4 PERSONE) 500 g di ricotta di pecora, 370 g di zucchero, 50 g di cioccolato fondente, 3 uova 3 cucchiai di farina 00, 5 dl di latte, 30 g di burro, 3 dischi di pan di spagna 300g di confettura di albicocche, 500 g di pasta reale, 300 g di gelatina di albicocche 400 g di pistacchi, 300 g di frutta candita
PREPARAZIONE Unite alla ricotta setacciata 250 g di zucchero e il cioccolato a pezzetti. Per la crema pasticcera, lavorate in una ciotola le uova con 60 g di zucchero e la farina, mescolando con un cucchiaio di legno, aggiungete il latte bollente poco alla volta, rimettete sul fuoco insieme al burro. Appena la crema bolle toglietela dal fuoco e fatela raffreddare. Nel frattempo prendete un disco di pan di spagna e spalmatevi la confettura di albicocche. Stendete quindi la pasta reale con ila mattarello per ottenere una sfoglia dello spessore di 3 cm. Adagiate sopra lo strato di confettura il secondo disco di pan di spagna. Continuate con uno strato di crema pasticcera e uno di crema di ricotta, infine coprite con l-ultimo disco di pan di spagna. Spalmate sulla torta la gelatina di albicocche sciolta in un tegame per 5 minuti. Ricoprite i bordi della torta con i pistacchi tritati e decorare con frutta candita. Conservare in frigo per 3 ore prima di servire.
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LA VITA…… UNA ETERNA CASSATA!
E CON GUSTI DI SICILIA LA STORIA CONTINUA… MA NON DICIAMO CASSATE!
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C’
era una volta….! A volte le belle storie che sembrano finite riprendono vita, più belle e affascinanti che mai. Tutto iniziò tra il IX e l’XI secolo quando in Sicilia la ricotta si produceva già e quando gli Arabi allora dominatori decisero di abbinare alla canna da zucchero, la mandorla, il cedro, il limone, l’arancia amara e il mandarino. Cominciò a prendere vita la cassata che allora era solo un impasto di pastafrolla
farcito di ricotta e cotto al forno. La cassata è oggi uno dei dolci siciliani più conosciuti e apprezzati al mondo, la tipica torta della tradizione siciliana a base di ricotta di pecora, pan di Spagna, pasta reale, frutta candita e glassa di zucchero. Deve il suo nome forse all’arabo qas’at, “bacinella” per via della forma del contenitore dove si prepara o magari al latino caseum, “formaggio”. Nessuno su questo si è mai messo d’accordo. La cassata ha una forma perfetta che richiama antiche simbologie magiche come il cerchio che fa pensare al sole che è sorgente di vita e di rinnovamento e i suoi colori risaltano sul bian-
co candido. Con la cassata si magnifica ogni occasione, ogni cerimonia, ogni festa e per questo motivo la cassata è considerato il dolce della Pasqua per eccellenza. Ma la cassata non è nata così come tutti la conosciamo ma ha subìto dei mutamenti, sono stati apportati accorgimenti e migliorie dalle tante e diverse influenze culturali così come tante e diverse sono state le dominazioni straniere in Sicilia. Nel periodo normanno, intorno alla fine del 1100, nel convento della Martorana di Palermo le suore crearono la pasta reale, un impasto dolcissimo fatto di farina di mandorle e zucchero che sostituì la pasta frolla come involucro. In quel momento si passò dalla cassata al forno a quella a freddo. Ma non finisce mica qui. Arrivati gli spagnoli in Sicilia anche loro introdussero delle gustose novità come il cioccolato e il pan di Spagna chiamato così proprio per le sue ori-
gini. Il pan di Spagna entrò a far parte della nostra ricetta insieme alle gocce di cioccolato che arricchirono successivamente la ricotta. Ma è con il barocco che si completa il capolavoro, la ricchezza degli stucchi che hanno abbellito quel grande periodo storico e culturale in Sicilia si rifletté sulla cassata con le ricche decorazioni di frutti canditi in una molteplicità di gusti e colori. Un’esplosione di opulenza e sfarzo che diedero a questo dolce l’aspetto che noi tutti oggi conosciamo. Un vecchio proverbio palermitano compiangeva coloro i quali il giorno di Pasqua non avrebbero mangiato la cassata per cui per i palermitani non mangiare la cassata il giorno di Pasqua è quasi un segno di poca devozione. Magari si può fare a meno di entrare in chiesa, ma la cassata deve onorare il banchetto di Pasqua. Buona vita! Buona Cassata!
CU NN'APPI NN'APPI La cassata, assieme ai cannoli, sono i dolci che nell’immaginario collettivo identificano maggiormente la Sicilia con la prelibatezza della pasticceria siciliana. Nacque nei conventi come torta da consumare nel periodo di Pasqua. Infatti un noto proverbio siciliano recita: “Tintu è cu non mancia a cassata a matina ri pasqua”, cioè “Da compiangere è chi non mangia la cassata la mattina di Pasqua”. Un altro proverbio recita: “Cu nn’appi nn’appi cassateddi i Pasqua”, cioè “Chi ne ha avuto ne ha avuto di cassatelle di Pasqua”. Il senso dell’antico detto è chiarissimo per noi siciliani: cogli l’attimo, non rimandare, assapora una bella fetta di cassata siciliana, perché, quando finisce, chi ne avuto ne ha avuto e, chi non ne ha approfittato, ha meritato di rimanere “a bocca asciutta".
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TERRA MADRE SICILIA STRENNA DI NATALE LA CASSETTA TERRA MADRE
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RICCHEZZA DI SICILIA È VOSTRA CON UN'ACQUISTO MINIMO DI 80 EURO
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PROMO
NEI LABORATORI DI GUSTI DI SICILIA IL PARFAIT SI FÀ IN 4 Il significato del termine francesce è un piatto elegante ovvero perfetto, un composto di ingredienti raffinati. Fra le ricette particolarmente famose, vi sono il parfait di fois gras e quello di aragosta. Nella cucina Italiana invece il vocabolo "parfait" è stato attribuito a un dessert delicato, un semifreddo a base di uova, zucchero e panna montata a cui vengono aggiunti altri ingredienti. L'esaltazione del parfait nella tradizione è il parfait di mandorle siciliano. Gusti di Sicilia ve ne propone altri tre finalizzati agli ingredienti tutti siciliani e tutti originali
BEN RYÉ DONNAFUGATA
ECRÙ FIRRIATO IL PARFAIT DI PISTACCHI DI BRONTE
IL PARFAIT DI MANDORLE DI BARRAFRANCA
NUN MICELI
IL PARFAIT DI CARRUBA DI MODICA
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MALVASIA CAPOFARO
IL PARFAIT DI NOCCIOLA DI POLIZZI
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LE PROPOSTE DI GUSTI DI SICILIA FINO A ESAURIMENTO SCORTE
U CANNOLU RA CHIANA La confezione contiene: 4 cannoli giganti di Piana degli Albanesi 500 gr di crema di ricotta Canditi e cioccolattini
€ 10,00 U DESSÈ I MENNULA DI BARRAFRANCA La confezione di: 150 gr, 250 gr, 500 gr di dessert di Mandorle di Barrafranca
€ 18,50
AL KG
BUONI COME IL MIELE La confezione contiene: sei confetture da 170 gr particolarissime nei loro gusti
€ 20,00 I BUSIATI A NORMA DI PIANO GRILLO La confezione contiene: busiati di gr 500, Aglio di Nubia, 1 olio Piano Grillo, 1 conf. ricotta salata, 1 conf. sale di Trapani, 1 conf. Salsa Piano Grillo
€ 20,00 CUSCUS Ò BASILICÒ E LENTICCHI DI USTICA
La confezione contiene: 1 conf. di Lenticchie di Ustica, 1 di Cuscus precotto, 1 olio Molinazzo al basilico
€ 12,00 44
SOLO SU PRENOTAZIONE
RISO GALLO GRAN RISERVA
Nell'anno 2013 prodotte solo in seimila confezioni. Composto solo da chicchi selezionati. Il riso bianco come tutti i cereali prosegue la maturazione anche dopo il raccolto. Il Gran Riserva viene maturato un'anno in silos areati prima di venire lavorato, la pilatura è eseguita a pietra, dando per risultato un riso di qualità extra, garantendo una maggiore tenuta in cottura e una minore collosità. GRAN RISERVA MATURATO 1 ANNO MILLESIMATO
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GLI ASCARETTI E LE FACCETTE SON SERVITI
Una volta era chiamato cremino, poi - anche se su nessun dizionario ne è citata l'etimologia - divenne Ascaretto (furono due notissime aziende di gelati confezionati a battezzarlo così) e così rimase per sempre. Ascaro è una parola che deriva dall'arabo askar e significa "soldato". Gli Ascari erano una popolazione indigena dell'Africa Orientale in particolare dell'Eritrea. Erano mercenari e furono assoldati anche dal Regio esercito nel 1940. Fin qui è storia, ma l'ipotesi potrebbe essere che essendo alti, fieri e di pelle scura qualcuno abbia pensato, di attribuire a dei gelati di cioccolato prodotti in serie come soldati, il nome della popolazione eritrea aggiungendo un vezzeggiativo: da Ascaro ad Ascaretto. In Sicilia, dove questa golosa merenda di gelato di
DAL LABORATORIO DI FRANCO GIGLIO Anguria & Cioccolata
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Pistacchio & Cioccolata
Cioccolata & Pistacchio
Mandorla & Torrone
crema-panna rivestito da una strato di cioccolato, retto da un bastoncino di legno, è ancora in auge grazie anche a Gusti di Sicilia. Il cremino, secondo la definizione originale divenne di gran moda dopo l'invenzione della refrigerazione (già scoperta nell'Ottocento) diffusa in italia soltanto intorno i primi del Novencento. Il nostro ascarettu, ovvero il gelato col bastoncino ancora oggi riscopre e fa riscoprire la genuinità grazie al nostro locale che da anni ne conferma il successo. NOVITÀ 2015 LE FACCETTE GUSTI DI SICILIA
GLI ASCARETTI GUSTI DI SICILIA Cannella & Nocciola
Torrone & Cioccolata
Fragola & Pistacchio
Cassata & Cioccolata
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PROMO
Bollicine per tutti
Moet et Chandon Vintage 2020 + 4 flut €150,00 €110,00
Laurent Perrier rose €54,00 €45,00 48
Pommery magnum 1.5 lt €79,00 €60,00
Laurent Perrier Millesime €56,00 €45,00
Moet et Chandon Ice €60,00 €55,00
Seducono, inebriano, rilassano, mettono di buonumore e non possono mancare allo scoccare della mezzanotte. Per una scelta ragionata vi segnaliamo spumanti e champagne di ottima qualità: hanno prezzi accessibili e sono perfetti non solo per il brindisi ma anche per accompagnare tutto il pasto
Arunda €15,00 €10,00
Ferrari Perlè €25,00 €18,00
Petali €13,00 €10,00
Pantezco €13,80 €12,00
Garighe €10,80 €10,00
Muller Thurgau €11,00 € 5,00 49
ARTIGIANI DEL GUSTO
AMARO PHYSIS
DALLA TERRA DI SICILIA NASCE L’AMARO PHYSIS
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AMARO GHIACCIATO
AMARO & SELTZ 2/3 di Seltz 1/3 di Amaro Physis Ghiaccio in cubetti
AMARO & COLA 2/3 di Cola 1/3 di Amaro Physis Ghiaccio in cubetti, Foglie di menta
ROSSO SICILIANO 2/3 di succo di arance rosse 1/3 di Amaro Physis Ghiaccio in cubetti, qualche fetta di arancia
AMARO & RUM 1,5 cl. di rum chiaro 1,5 cl. di rum scuro 1 cl. di Amaro Physis lime e zucchero di canna, menta, soda e ghiaccio tritato
AMARO COFFEE 11 cl. di Amaro Physis 2 cl. di liquore al caffè 2 cl. di panna 1 caffè caldo 1 caffè caldo
ARTIGIANI DEL GUSTO
Viale della Regione, 39, 95040 Motta Sant'anastasia CT
SPIRITOSI
G
PER NATURA
iuseppe ed Angelo, da sempre si sono occupati di Liquori, impegnati nel settore Food & Beverage fin dalla maggiore età nel 1998 decidono di fondare la Bomapi s.r.l., con l’intenzione di creare un “Laboratorio artigianale” per preparare Liquori e Rosoli, avrebbero così trasformato le ricette di famiglia ed usato gli agrumi che in Sicilia trovano lo splendore ideale per crescere rigogliosi. Il marchio scelto è stato FATTORIE TRINACRIA ed i primi 3 Rosoli che hanno visto la luce sono stati: Rosolio di Limoni Rosolio di Arancia Rosolio di Mandarino Il Rosolio ha una lunga tradizione, sottovalutato nelle storia moderna, l’obiettivo nostro è rivalutare questo Liquore Tradizionale e dargli il prestigio che merita. Può essere e dev’essere un prodotto giovane, fresco, pulito, che si presta bene ad essere bevuto liscio o usato per preparare fantastici cocktail.
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A.P. DISTRIBUZIONE
DELICATESSEN DA TUTTO IL MONDO
Chocolate for wine 6 dobloni mono origine assortiti con guida per abbinamento vini
Chocolate & coffee 12 dobloni al caffè assortiti in 3 gusti, espresso, cappuccino e caffè al caramello
Mixed Mints Drops assortimento alla menta
Cherry drops Ciliegia
Liquerizia confettata
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More e Lamponi
Camionincini retrò biscotti al burro in lattine da collezione
WWW.APIDISTRIBUZIONE.IT
Automobili Marshmallows
Cuoricini Marshmallows
Zenzero e frutta
Liquirizia e Anice
Camionincini retrò biscotti al burro in lattine da collezione
Camionincini retrò biscotti al burro in lattine da collezione
Spiedino Marshmallows
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LE PROPOSTE DI GUSTI DI SICILIA FINO A ESAURIMENTO SCORTE
U CANNOLU RA CHIANA La confezione contiene: 4 cannoli giganti di Piana degli Albanesi 500 gr di crema di ricotta Canditi e cioccolattini
€ 10,00 U DESSÈ I MENNULA DI BARRAFRANCA La confezione di: 150 gr, 250 gr, 500 gr di dessert di Mandorle di Barrafranca
€ 18,50
AL KG
BUONI COME IL MIELE La confezione contiene: sei confetture da 120 gr particolarissime nei loro gusti
€ 20,00 I BUSIATI A NORMA DI PIANO GRILLO La confezione contiene: busiati di gr 500, Aglio di Nubia, 1 olio Piano Grillo, 1 conf. ricotta salata, 1 conf. sale di Trapani, 1 conf. Salsa Piano Grillo
€ 20,00 CUSCUS Ò BASILICÒ E LENTICCHI DI USTICA
La confezione contiene: 1 conf. di Lenticchie di Ustica, 1 di Cuscus precotto, 1 olio Molinazzo al basilico
€ 12,00 54
LE PROPOSTE DI GUSTI DI SICILIA FINO A ESAURIMENTO SCORTE
PANI CACIO E FILLATA La confezione contiene: Salame Piano Grillo, Tuma al peperoncino, olio Sicano 1 pane nero di Tumminia 1 kg
€ 13,00
FRUTTA MARTORANA La confezione contiene: frutta martorana produzione artigianale, vegetali farina di mandorla al 70%, zucchero e acqua.
€ 30,00 AL KG
U PANI CUNZATU
La confezione contiene: 1 origano di Prizzi, 1 olio Val di Mazara DOP, 1 olio al limone Molinazzo, Primo sale alle olive, acciughine di Aspra, 1 pane nero di Tumminia 1 kg
€ 13,00
VIVI E MANCIA RU
DUCA
Duca Enrico rosso, 1 salame S.Angelo, 1 Salame Suino nero dei Nebrodi
€ 50.00
VIVI E MANCIA RA BIANCA
Bianco di Valguarnera, Caciocavallo Ragusano Dop.
€ 40.00 55
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EURO50
ABBINAMENTO DOLCE Firriato Yasmine, Firriato l'Ecr첫 cioccolata di Modica fruttini di martorana, crema di pistacchio Scyavuru arancia sanguinella con miele di zagara e pistacchio Terre Nere, Taitu biscotti siciliani, buccette d'arancia al cioccolato.
EURO50
ABBINAMENTO SALATO Firriato Sabbie dell'Etna rosso, Firriato Sant'Agostino rosso nero d'avola e sirah, Villa Reale la spaghettata Palermo, Villareale vaso 180 gr. bruschetta arrabbiata, Villareale vaso 180 gr. pesto alla Ferdinandeo, sugo alle olive nocellara del belice 57
PER ESSERE FELICI NE BASTA UN CUCCHIAINO
Un cremoso piacere a base di soli ingredienti naturali, racchiuso in un’elegante confezione perfetta da regalarsi e da regalare. Zucchero, nocciole (23%), burro di latte anidro, latte scremato in polvere, lattosio, proteine del latte, emulsionante: lecitina di soia, aromi naturali. (Nocciole: 33% del totale del prodotto).
EURO 5,00
SOLO INGREDIENTI NATURALI 58
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STORIEDEL SICILIANE ARTIGIANI GUSTO
IL VINO nasce in Sicilia conoscere il vino
COME NARRA LA LEGGENDA BACCO VIDE DISCHIUDERE IL PRIMO GERMOGLIO DI VINO NEI GIARDINI DI NAXOS. ULISSE CON UN SUCCO DOLCE E TRADITORE RIUSCÌ AD INEBRIARE IL FEROCE POLIFEMO
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L
'italia fu chiamata dagli altri popoli, ENOTRIA regione del vino per il gran numero di vini che si producevano. PLINIO, infatti ne enumera quasi 80 tipi, e quelli più apprezzati erano proprio siciliani. Secondo l'uso greco, il vino veniva bevuto annacquato, 3 parti di acqua e 2 di vino, solo al mattino durante la prima colazione, L'ACRITISMOS, era possibile bere vino puro con il pane. Il consiglio comunque era di bere soltanto 3 coppe a pasto, una per il brindisi, una per l'amore e una per il sonno. FILOTESIA era il brindisi tra amici: in estate il vino veniva rinfrescato con la neve, riscaldato con dell'acqua tiepida in inverno. L'invecchiamento del vino avveniva chiudendolo nelle giare con pece e gesso e venivano sotterrate ed invecchiate. Aggiungendo dell'acqua di mare si otteneva il TALASSITE ed era usanza profumarlo con petali di fiore e aromatizzarlo con erbe. Il vino di MURRINA era fatto con vino mescolato a legno di mirra pestato, mentre il vino MELITE veniva fatto mettendo a bollire il vino con il miele e il sale. Esiodo parla del Biblino di Siracusa, Giulio Cesare preferiva il Marmetino di Milazzo, mentre Plinio, il TAUROMETANUM , il più ricercato della zona era il POLIO prodotto a Siracusa. Con l'avvento degli arabi,astemi per religione, furono emessi dei decreti con condanna a morte per coloro che venivano sorpresi a bere in pubblico. Si riebbe una ripresa con il ritorno dei cristiani ai tempi dei Normanni.
THE GAME OF COTTABUS
IL GIOCO DEL COTTABO
Cottabus (Gr. κότταβος) was a game of skill for a long time in great vogue at ancient Greek drinking parties, especially in the 4th and 5th centuries BC. To succeed in the aim of the game no small amount of dexterity was required, and unusual ability in the game was rated as high as corresponding excellence in throwing the javelin. Not only was the cottabus the ordinary accompaniment of the festal assembly, but, at least in Sicily, a special building of a circular form was sometimes erected so that the players might be easily arranged round the basin, and follow each other in rapid succession.
Presso i Greci di Sicilia nacque l'usanza di celebrare dei piccoli giochi da svolgere poco prima di iniziare il banchetto. Uno di questi venne denominato kòttabos. Il gioco consisteva nell'affondare dei piccoli recipienti vuoti che galleggiavano nei catini pieni d'acqua lanciandovi i residui del vino delle coppe tenute dai commensali e centrandoli. Vinceva chi ne affondava di più. Si trattava di un gioco da svolgere in casa, e piacque al punto che col tempo si predisposero apposite stanze circolari. Ma non bastava che la sculatura di vino e acqua giungesse al centro esatto della sala: era fondamentale anche riuscire in ogni movimento in modocorretto, chiamato ankilé.
I
n the past Italy was called by the other peoples, ENOTRIA wine region for the large number of wines that were produced. Pliny, in fact listed nearly 80 types, and those were just the most appreciated Sicilian. According to the greek habits , wine was drank with water, 3 parts water and 2 wine. Only in the morning during breakfast, the Acritismos, was possible to drink pure wine with bread. The board, however, was to drink only 3 cups each meal, one for the toast, one for love and one for sleep. Filotesia was the toast among friends: in summer wine was refreshed with snow, heated with warm water in winter. The aging of the wine took place in the jars closed with pitch and plaster and then the conteiners buried. Adding the Sea water was obtained the Talassite and was custom perfume it with flower petals and spice it with herbs. The wine Murrina was done with wine mixed with pounded wood myhrr, the wine Melite was made by boiling the wine with honey and salt. Hesiod told that Biblino of Syracuse, Giulio Cesare preferred the Marmetino Milazzo, Pliny preferred the Taurometanum, the most requested of area was the Polio product in Syracuse. With the advent of the Arabs, teetotalers to religion, were issued decrees with death sentence for those who were caught drinking in public. With the return of the Christians at the Normans time, wine returned to be drunk.
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