Gusti di sicilia Pasqua 2014

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non diciamo

cassate la vera storia

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sommario 26 4 44

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gusti di sicilia

artiGIANI del gusto

gusti di sicilia

gusti di sicilia

LA VITA UNA ETERNA cassata

nasce l'amaro physis

il gusto siciliano

IL VINO nasce in Sicilia

pag. 4

pag. 18

pag. 36

pag. 58

gusti di sicilia

le ricette gusti di sicilia

le ricette gusti di sicilia

gusti di sicilia

estate tempo di dieta

tortelli al nero di seppie e polpa di ricci

insalata arance

no moffoletta? no party

le ricette gusti di sicilia

le ricette gusti di sicilia

gusti di sicilia

busiate al basilico e fagiolino

tappati e sgombro

progetto corner Gusti di Sicilia

pag. 6

pag. 8

pag. 20

pag. 22

pag. 38

artigiani del gusto

le ricette gusti di sicilia

frittata con gamberetti porri e fave

luis franciacorta bollicine & chic

farinata di ceci e pinoli

artigiani del gusto

le ricette gusti di sicilia

le ricette gusti di sicilia

l'etna, bronte il pistacchio

tranci di merluzzo nella pancetta

minnuzzi di vergini

pag. 12

pag. 24

pag. 26

pag. 44

pag. 48

le ricette gusti di sicilia

gusti di sicilia

gusti di sicilia

involtini pesce spada ai gamberi

8째 meeting funghi e tartufi in Sicilia

il pane della fortuna

pag. 14

pag. 28

pag. 52

le ricette gusti di sicilia

le ricette gusti di sicilia

GUSTI DI SICILIA

risotto al burro e agrumi

panelle al tartufo e arancinetti

i gelati Gusti di Sicilia

pag. 16

pag. 30

pag. 60

pag. 40

le ricette gusti di sicilia

pag. 10

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pag. 56

via Emerico Amari, 79 90143 - Palermo - tel. 091.323062 www.gustidisicilia.com ristocibus 2013 supplemento gratuito autunno 2013 Consulenza enogastronomica Franco Giglio Foto: Marco Ferrazzi www.marcoferrazzi.it

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LA VITA…… UNa ETERNA CASSATA! E con gusti di sicilia la storia continua… Ma non diciamo cassate!

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C’

era una volta….! A volte le belle storie che sembrano finite riprendono vita, più belle e affascinanti che mai. Tutto iniziò tra il IX e l’XI secolo quando in Sicilia la ricotta si produceva già e quando gli Arabi allora dominatori decisero di abbinare alla canna da zucchero, la mandorla, il cedro, il limone, l’arancia amara e il mandarino. Cominciò a prendere vita la cassata che allora era solo un impasto di pastafrolla farcito di ricotta e cotto al forno. La cassata è oggi uno dei dolci siciliani più conosciuti e apprezzati al mondo, la tipica torta della tradizione siciliana a base di ricotta di pecora, pan di Spagna, pasta reale, frutta candita e glassa di zucchero. Deve il suo nome forse all’arabo qas’at, “bacinella” per via della forma del contenitore dove si prepara o magari al latino caseum, “formaggio”. Nessuno su questo si è mai messo d’accordo. La cassata ha una forma perfetta che richiama antiche simbologie magiche come il cerchio che fa pensare al sole che è sorgente di vita e di rinnovamento e i suoi colori risaltano sul bianco candido. Con la cassata si magnifica ogni occasione, ogni cerimonia, ogni festa e per questo motivo la cassata è considerato il dolce della Pasqua per eccellenza. Ma la cassata non è nata così come tutti la conosciamo ma ha subìto dei mutamenti, sono stati ap-

portati accorgimenti e migliorie dalle tante e diverse influenze culturali così come tante e diverse sono state le dominazioni straniere in Sicilia. Nel periodo normanno, intorno alla fine del 1100, nel convento della Martorana di Palermo le suore crearono la pasta reale, un impasto dolcissimo fatto di farina di mandorle e zucchero che sostituì la pasta frolla come involucro. In quel momento si passò dalla cassata al forno a quella a freddo. Ma non finisce mica qui. Arrivati gli spagnoli in Sicilia anche loro introdussero delle gustose novità come il cioccolato e il pan di Spagna chiamato così proprio per le sue origini. Il pan di Spagna entrò a far parte della nostra ricetta insieme alle gocce di cioccolato che arricchirono successivamente la ricotta. Ma è con il barocco che si completa il capolavoro, la ricchezza degli stucchi che hanno abbellito quel grande periodo storico e culturale in Sicilia si rifletté sulla cassata con le ricche decorazioni di frutti canditi in una molteplicità di gusti e colori. Un’esplosione di opulenza e sfarzo che diedero a questo dolce l’aspetto che noi tutti oggi conosciamo. Un vecchio proverbio palermitano compiangeva coloro i quali il giorno di Pasqua non avrebbero mangiato la cassata per cui per i palermitani non mangiare la cassata il giorno di Pasqua è quasi un segno di poca devozione. Magari si può fare a meno di entrare in chiesa, ma la cassata deve onorare il banchetto di Pasqua. Buona vita! Buona Cassata!

cu nn'appi nn'appi casseteddi i pasqua La cassata, assieme ai cannoli, sono i dolci che nell’immaginario collettivo identificano maggiormente la Sicilia con la prelibatezza della pasticceria siciliana. Nacque nei conventi come torta da consumare nel periodo di Pasqua. Infatti un noto proverbio siciliano recita: “Tintu è cu non mancia a cassata a matina ri pasqua”, cioè “Da compiangere è chi non mangia la cassata la mattina di Pasqua”. Un altro proverbio recita: “Cu nn’appi nn’appi cassateddi i Pasqua”, cioè “Chi ne ha avuto ne ha avuto di cassatelle di Pasqua”. Il senso dell’antico detto è chiarissimo per noi siciliani: cogli l’attimo, non rimandare, assapora una bella fetta di cassata siciliana, perché, quando finisce, chi ne avuto ne ha avuto e, chi non ne ha approfittato, ha meritato di rimanere “a bocca asciutta".

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PAUSE PRANZO E CENE LEGGERE

Arriva l'estate, è tempo di dieta

L'

inverno con poca luce, smog, sedentarietà, ha messo a dura prova il nostro fisico e la nostra mente e se ne va lasciando nell'organismo un'eredità di scorie e

veleni. Sono appena passate le feste di natale, epifania, s. Valentino, carnevale, la festa della donna, san Giuseppe, sta arrivando la Pasqua … tutte hanno contribuito ad aggravare l'alimentazione e perciò, per tornare in forma e affrontare il cambio di stagione al meglio, occorre aumentare il consumo di alimenti che aiutano ad eliminare le tossine accumulate, adottando dei menu capaci di depurare l'organismo e restituirci la carica.

Carni e insaccati In quantità ridotte la carne lascia nell'organismo una serie di scorie difficili da eliminare, quindi carne al minimo e ancora meno salumi insaccati nei quali si concentrano grassi e sali. Qual è il menu ideale

Prima colazione: yogurt, succhi di frutta o frutta, miele, fette biscottate Spuntino: frutta o yogurt Pranzo: riso o pasta condita adeguatamente e abbondanti verdure Merenda: a base di frutta Cena: verdure, pane integrale, pesce o carne bianca

La verdura

La verdura è il depurativo naturale. La verdura fresca è ideale per idratare e depurare l'organismo. L'azione disintossicante non è legata solo agli effetti diuretici, ma anche alla presenza di fibre capaci di ostacolare l'assorbimento di grassi e colesterolo. Acqua, tisane e minestre

Conviene bere molta acqua, ricorrere alle tisane e al piacere di consumare ottime minestre con brodo vegetale. Bere alcol

Occorre un sacrificio. La sua azione irritante ostacola la funzionalità dell'apparato digerente e impegna quella del fegato. Al massimo è concesso un bicchiere di vino a pasto. Insaporire più che salare

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Ridurre il sale in maniera drastica, il sodio favorisce la ritenzione dei liquidi e ne ostacola il processo di ricambio. Si può insaporire con le erbe aromatiche: salvia, rosmarino, timo, origano e prezzemolo hanno tutte una spiccata azione depurativa.

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le ricette di

busiate

AL basilico e fagioli

L

GUSTI DI SICILIA consiglia

a cantina di nuova costruzione, contiene, oltre i silos in acciaio inox di ultima generazione, la barricaia grande, la barricaia piccola e un'intera area dedicata alla conservazione dei vini spumanti. Il progetto della barricaia è stato studiato col preciso intento di riuscire a coniugare in armonia perfetta lo stile moderno di tecnologie innovative con il recupero dei canoni tipici della tradizione rurale e vinicola del territorio. La scelta di questa struttura risponde all'esigenze di attenuare il più possibile gli sbalzi termici ed assicurare le migliori condizioni di stoccaggio sia dei vini in legno che delle bottiglie. Temperatura ed umidità sono monitorate e mantenute costanti tramite un apposito impianto di termocondizionamento, ideale per ospitare barriques destinate all'affinamento dei nostri vini rossi e bianchi di grande struttura.

MARIA COSTANZA BIANCO

Produttore: Cantine Milazzo. Zona di distribuzione: Ninotta e Milici Uve: Inzolia 70% Chardonnay 30%. Vinificazione:Le uve, raccolte in piccole casse forate di crica 14kg sono state stoccate in celle frigorifere a 3°c per 24-48 ore. Olfatto: Pieno sciutto e aromonico, con struttura evidente e complessa, fruttato maturo che richiama la percezione olfattiva. Gusto: Fruttato con una netta predominanza di agrumi e frutti tropicali.

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ingredienti (dosi x 4 persone) busiate gr. 360 fagioli gr. 300 olio extravervine d'oliva q.b. scamorza affumicata gr. 80 burro gr. 40 2 manciatine di foglie di basilico sale Kcal 500 a porzione

preparazione

olio molinazzo

Mettete a bollire l'acqua per la pasta e salatela al bollore. Fate sciogliere il burro in un tegamino. Unitevi metà delle foglie di basilico, sciacquate e ben sgocciolate, poi fatele appassire. Mescolatevi quindi l'olio evo e lasciatela addensare per un paio di minuti. Aggiungete il restante basilico e cuocete il tutto per altri 2 o 3 minuti. Lessate le busiate insieme con i fagiolini, spuntati e rotti in due e tre pezzi. Trasferite intanto il basilico con l'olio in un frullatore. Azionate l'apparecchio finché la salsa sarà diventata perfettamente liscia e uniforme. Scolate le busiate con i fagiolini e conditeli con la salsa preparata. Servite la pasta ben calda, abbondantemente cosparsa di scamorza affumicata grattugiata a filetti sottili.

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le ricette di

frittata con gamberetti porri e fave

A

GUSTI DI SICILIA consiglia

Marsala, sulla via del vino delle Terre d’Occidente, si trova la sede principale della Rallo, uno splendido edificio costruito alla fine dell’Ottocento. La storica e prestigiosa Cantina, affacciata sul mare, di fronte alle isole Egadi, ha un fascino unico e rispecchia la tipologia tradizionale del baglio trapanese, composto da due corpi di fabbrica che si dispongono specularmene attorno a un vasto cortile quadrangolare. Il baglio è l’antica espressione architettonica dell’economia rurale siciliana. La collocazione sul mare, favorevole per l’approvvigionamento e il commercio dei prodotti, aveva il grave svantaggio di rendere le attività commerciali estremamente vulnerabili agli attacchi provenienti dal mare. .

Evrò il biologico

Produttore: Rallo. Zona di distribuzione: Alcamo (Tp). Uve: Insolia. Vinificazione: Affinamento minimo in vasca 6 mesi, affinamento in bottiglia 1 mese. Olfatto: note agrumate e spiccato sentore di mela. Gusto: abbastanza persistente, armonico, minerale.

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ingredienti (dosi x 4 persone) fave surgelate gr. 150 gamberetti sgusciati e lessati gr. 150 burro gr. 30 7 uova un porro sale kcal 223 a porzione

preparazione

Mondate il porro, tagliatelo a sottili rondelle e fatelo appassire in una padella antiaderente con il burro. Scottate e "pelate" le fave. Unitele al porro e cuocetele per qualche minuto. Rompete le uova in una ciotola e amalgamatele con una frusta. Salatele. Versatele nella padella delle verdure e fatele rapprendere leggermente. Distribuitevi sopra i gamberetti. Coprite e cuocete la frittata a fiamma bassa finché si sarà completamente rassodata. Fatela allora scivolare sopra un piatto da portata e servitela subito, ben calda. I gamberetti sgusciati e lessati si trovano già pronti, in salamoia, confezionati in barattoli di plastica. Al posto delle fave si possono usare anche dei piselli o pezzetti di asparagi, pure surgelati e scottati.

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artigiani del gusto

L’Etna, Bronte, il pistacchio, cose di famiglia

in foto: Letizia Grigoli

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I

l pistacchio è una passione che accomuna tutti i “brontesi” e la mia famiglia in quanto tale ha abbracciato in pieno questa passione. La nostra azienda nasce nel 1999, fondata da mia madre Carmela Sanfilippo, con l’acquisto di un pistacchieto e dopo averlo lavorato per ben 2 anni abbiamo fatto la nostra prima raccolta. Eravamo emozionati e contenti alle prese con i preparativi per trasferirci tutta la famiglia in campagna. Avevamo ristrutturato la casa e ampliato il piazzale adatto per essiccare al sole il pistacchio come da tradizione. Avevamo tanti sogni e tante passioni e cercavamo insieme di realizzarli. Ma non ci è bastato coltivarlo come si deve, volevamo farlo arrivare sulle tavole delle famiglie che come noi adorano i frutti genuini e prelibati della nostra terra di Sicilia e il pistacchio in modo particolare perché è un “frutto che viene dal fuoco”, dal nostro amico nemico, il vulcano, l’Etna. Infatti il suo terreno sciaroso e ricco di sali minerali rende il pistacchio saporito e unico al mondo e ideale quindi per la preparazione di specialità dolci e salate. Tanta di queste passione e la forte spinta di mia madre, ha coinvolto me, Letizia Grigoli “la piccola di casa” e i mie fratelli Francesco e Marilena in questa avventura iniziata da lei e da qualche hanno portata avanti da noi nella nuova azienda 3G, con la preparazione di tante specialità come, il pesto, la crema, i croccantini, i bacetti, la colomba dolce tradizionale della Santa Pasqua fatta così come si fa a casa in maniera artigianale, ma che ha come ingredienti principali il nostro pistacchio sia dentro che fuori e la nostra passione per la terra che offrendoci questo frutto ci rende unici ed ammirati in tutto il mondo.

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le ricette di

involtini di pesce spada ai gamberi

GUSTI DI SICILIA consiglia

C

alore, terra, aria, progetti, idee, azioni: Natura e Uomo sono inscindibilmente connessi a formare questo unico e spesso inestricabile fenomeno che è il vino. Luoghi e uomini diversi fanno vini diversi ed il vino nel bicchiere è come se ne parlasse, ne descrivesse la molteplicità. Ed è spesso un'aria unica, non separabile nelle sue componenti, che si svolge su uno spartito lungo e molteplice formato dal tempo

SHAHR ADONAY

Produttore: Aziende Vinicole Miceli. Zona di distribuzione: Colline entroterra Sicilia occidentale. Uve: Chardonnay. Vinificazione: Vasche in acciaio di media capacità e dopo in vasche piu piccole con doghe in legno. Olfatto: Fruttato, e profumato. Gusto: Profumato con note di acidità elegante.

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ingredienti (dosi x 4 persone)

tempo occorrente circa 40 minuti

12 fettine di pesce spada gr. 700 8 gamberi gr. 500 un porro mondato gr. 200 prezzemolo, timo, maggiorana burro vino bianco secco sale pepe in grani

preparazione Staccate le teste ai gamberi e sgusciate le code. Raccogliete teste e gusci in una casseruola, soffriggete il tutto brevemente con una noce di burro e alcuni rametti di timo, aggiungete un pizzico di sale, tre bicchieri di vino bianco, incoperchiate e lasciate bollire per circa 20' schiacciando ogni tanto le teste per farne uscire l'inus; alla fine passate il tutto al setaccio conico raccogliendo il brodino ottenuto. Riducete il porro a rondelle e fatelo stufare coperto, per circa 20', con una noce di burro, foglioline di maggiorana, sale, pepe e un dito d'acqua: dovrà risultare morbido e asciutto. Passate al mixer le code di gambero sgusciate, amalgamate il tutto con il porro stufato, quindi distribuite il composto sulle fettine di pesce spada e chiudetele a pacchetto, ottenendo gli involtini. Disponete questi ultimi in una padella, aggiungete il sale, il pepe macinato e fate cuocere per circa 10'; togliete gli involtini di spada (teneteli in caldo) e fate restringere il sugo a fuoco basso. Servite gli involtini nel piatto da portata, conditi con il sughetto, prezzemolo finemente tritato e, se vi piace, fate una guarnizione di porro ridotto a filetti fritto in abbondante olio caldo.

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le ricette di

risotto al burro e agrumi

GUSTI DI SICILIA consiglia

S

iamo viticoltori da quattro generazioni. Da oltre 150 anni le nostre vite sono scandite dai tempi delle viti. Sono avvenuti tanti cambiamenti dettati dal tempo ma i nostri principinon sono cambiati: tradizione, passione, qualità e sicilianità. I nostri vigneti sono situati alle pendici dell'Etna, tra le nere sciare e le gialle ginestre, a 650 metri di quota in Contrada Calderara e nel comune di Randazzo (CT). Tradizione e passione, profumi e colori, sensazioni ed esperienza, si fondono per donare al nostro vino la forza che solo un Etna doc può dare.

ripiddu

Produttore: Filippo Grasso. Zona di distribuzione: Vigneti sul versante nord dell'Etna. Uve: 90% nerello mascalese, 10% nerello mantellato/cappuccio. Vinificazione: macerazione con le bucce per 12/15 giorni a temperatura controllata, affinamento in acciaio. Olfatto: Note speziate con sentori di tostato. Gusto: Asciutto, pieno e gradevolmente tannico.

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ingredienti (dosi x 4 persone)

tempo occorrente circa 25 minuti

riso un limone e un'arancia una cipolla burro aromatico prezzemolo brodo vegetale vino bianco secco olio extravergine d'oliva sale pepe bianco in grani

preparazione

olio molinazzo

Soffriggere una piccola cipolla finemente tritata in un velo d’olio, quindi tostatevi il riso; sfumate con un dito di vino, salate e portate a cottura con il brodo caldo (circa un litro), aggiunto poco alla volta. Rosolare in una noce di burro la buccia grattugiata dell’arancia e quella di mezzo limone. Quando il risotto sarà quasi pronto (cioè dopo circa 15’), mantecatelo con il succo dell’arancia e il burro aromatico. Completate con prezzemolo tritato, pepe macinato e servite.

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artigiani del gusto

dalla terra di sicilia nasce l'amaro

physis

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hysis nasce da un'idea giovane che ha fuso insieme i sapori della terra con i profumi tipici del Mediterraneo. Deciso e concreto Physis porta con sè il concetto primo di natura, madre di ogni cosa, perfettamente inserito in un amaro dal gusto lineare e aromatico. Da anni di ricerche e sperimentazioni nasce l’Amaro Physis, un amaro che “fonde insieme i sapori della terra con i profumi del Mediterraneo”. L’artigianalità del processo

produttivo, la selezione di erbe naturali e il giusto equilibrio fra queste rendono l’Amaro Physis un amaro innovativo e diverso dagli altri. L’Amaro Physis si pone come amaro innovativo, capace di coniugare aspetti diversi e poliedrici, è ideale per ogni tipo di occasione, dall’aperitivo al dopocena. Grazie alle erbe aromatiche che lo caratterizzano, l’Amaro Physis esprime in pieno i caratteri della terra di Sicilia e, nello stesso tempo, una vocazione internazionale e un’apertura verso il mondo giovanile. Peculiare è la capacità dell’Amaro Physis di manifestarsi nell’intimità dello spirito e di coinvolgere le note più profonde del nostro essere.

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le ricette di

tortelli al nero di seppia e polpa di ricci

A

GUSTI DI SICILIA consiglia

gli inizi degli anni 80 la passione enologica di Salvatore Di Gaetano viene attratta da un luogo particolare, la contrada del Firriato, nell’agro straordinario della città di Trapani, un territorio agricolo segnato profondamente dalla coltivazione della vite e dalla cultura del vino, posto tra il mare, bellissimo, della costa trapanese e la rocca, maestosa, dell’antica città di Erice. Sono gli esordi di un giovane imprenditore, innamorato della sua terra e che a questa terra guarda con occhi nuovi, intravedendo le potenzialità di crescita e di sviluppo di un territorio viticolo d’eccellenza come è quello delle valli trapanesi, ancora però non espresse con il necessario impegno e il giusto approccio produttivo.

santagostino bianco

Produttore: Firriato. Zona di distribuzione: Baglio Sorìa. Uve: Catarratto 50% e Chardonnay 50%. Vinificazione: Viene affinato 4 mesi in barriques di rovere francese e 4 mesi in bottiglia. Olfatto: Sentori di pesca, melone, mandorla, ananas, fiori di campo bianchi. Gusto: Vellutato, intenso, ma allo stesso tempo adeguatamente sostenuto da una vena acida di grande nitidezza ed equilibrio.

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ingredienti (dosi x 2 persone) I tortelli sono recuperabili presso il nostro punto vendita, sono ripieni di ricotta maneggiati con nero di seppia. tortellini 250 gr. due spicchi d'aglio pelato 250 gr. prezzemolo ricci fumetto di pesce 300 gr. sale pepe passolini e pinoli 100 gr.

preparazione Soffriggere l'aglio in una padella grande. Quando dorato versare il pelato e cucinare per tre minuti quindi spegnere il fuoco e versare i passolini, i pinoli e la polpa di riccio, aggiustare di sale. Scolate i tortelli e maneggiate aggiungendo il fumetto. Servire con pochissimo prezzemolo..

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le ricette di

tappati di sgombro

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GUSTI DI SICILIA consiglia

radizione, famiglia e passione per il vino È in Sicilia, nel piccolo centro agricolo di Camporeale, nell’alto Belice, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, che nasce l’Azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale. Un territorio antico, ricco di storia e di fascino dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente. Un filo rosso che giunge sino a noi e determina i tratti distintivi di una produzione di qualità e dalla spiccata personalità che coniuga tradizione, famiglia e passione per il vino. Tra queste colline contraddistinte da un clima mite ma non arido, a 400 metri sul livello del mare, si estendono i 35 ettari di vigneto, su un totale di 50.

GRILLO VIGNa MANDRANOVA

Produttore: Alessandro di Camporeale. Zona di distribuzione: Contrada Mandranova. Uve: Grillo. Vinificazione: vinificate in assenza di ossigeno; segue un’affinamento di sei mesi in vasche di acciaio sulle fecce fini. Olfatto: Travolgente con le sue fresche note agrumate tropicali. Gusto:Potente, lungo ed equilibratamente dolce.

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ingredienti (dosi x 4 persone)

tempo occorrente circa 1 ora

sgombro 6 carciofi 3 fette di pancarré prezzemolo una bottiglia di passata di pomodoro maggiorana scalogno limone latte olio extravergine d'oliva sale e pepe

preparazione

olio molinazzo

Passate al mixer lo sgombro sott'olio con una scorzetta di limone, un ciuffetto di prezzemolo, la maggiorana, mezzo scalogno tritato ed il pancarré senza crosta e ammollato nel latte (sarà il ripieno dei carciofi). Mondate i carciofi; separateli dai gambi, privateli delle foglie più fibrose, spuntateli, svuotateli e, dopo averli allargati il più possibile, riempiteli con lo sgombro. Decorticate i gambi e tagliateli a pezzi. Cuocete per 30’ i carciofi in una pentola messi con il gambo in giù e a pelo della passata di pomodoro. Definire la cottura stringendone il sugo e servire caldo.

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artigiani del gusto

Luis Franciacorta, bollicine & chic.

L

e storie dei nuovi prodotti iniziano sempre con qualche voce che circola. Si sente dire che “….”. Un gruppo di addetti ai lavori fanno finta di essere interessati ma la maggioranza non batte ciglio. I presenti tentano qualche gossip e si fa cenno agli esperti di marketing perché raccontino questa nuova storia. Poi viene il giorno in cui vengono presentate, aperte e stappate alcune bottiglie di Luis Franciacorta una storica azienda di proprietà della famiglia Mensi nata dalle mani di Luigi Mensi del quale si scrive “Un uomo, il suo sogno”. E’ il 1978 quando Luigi Mensi detto Luis prende la decisione di avviare una piccola produzione di vino dedicata alla propria famiglia e agli amici. Acquista un casolare nello scenario di Ome, nel bresciano e in Franciacorta. Il sogno diventa realtà e non solo Luis ma tutta la famiglia Mensi viene coinvolta nella crescita e nello sviluppo delle vigne e viene affascinata da un vino prodotto con le antiche tecniche della zona. Gli anni passano ma la passione rimane e nel 1986 viene realizzata la prima cantina sapendo che il loro vino sta diventando un prodotto di altissima qualità destinato ai consumatori di tutto il mondo. Oggi cambiando tutto per non cambiare nulla le bottiglie della collezione Luis Franciacorta sono splendide e scintillanti, uniche e irripetibili. Ma è la linea Emotions che segna il passaggio ad una dimensione moderna e trendy dei franciacorta Luis.

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La bottiglia trasparente come l’aria rivela il vino nella massima semplicità, vino biondo, vino d’oro e così il brut Emotion è messo a nudo! Il massimo è accarezzare questo vino giovane e dal naso delicato che rimane ancora sulle sue, di farlo girare nel bicchiere per un valzer a quattro tempi: fruttato e floreale all’inizio, poi appena speziato, quindi fresco in bocca dopo un attacco soave e carezzevole e infine con un accordo armonioso di purezza ed equilibrio. Alla vostra per un Emotion emozionante !!!!

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le ricette di

tranci

di merluzzo nella pancetta

I

GUSTI DI SICILIA consiglia

vini di Donnafugata interpretano la Sicilia e ne raccontano con passione l'universo sensoriale. Natura del suolo, esposizione, altitudine, andamento climatico e vitigno sono le principali variabili in gioco per ottenere vini che esprimano in modo autentico l’appartenenza a terroirs unici. Dopo aver scelto l'abbinamento vitigno-territorio, la viticultura mirata "legge" con attenzione e sensibilità la vigna nella sua interazione con l'ambiente per portare l'uva al suo apice qualitativo. I frequenti assaggi delle uve sul campo consentono di individuare il momento ideale della vendemmia per ogni singolo vigneto. I processi di cantina prevedono l'uso di tecnologie semplici e rispettose dell'integrità di uve, mosti e vini. Lo staff tecnico, con degustazioni continue, verifica gli obiettivi sensoriali, la rispondenza al frutto e al territorio.

lumera

Produttore: Donnafugata. Zona di distribuzione: Sicilia sud occidentale Contessa Entellina. Uve: Syrah, Nero d'Avola, Pinot Nero e Tannat. Vinificazione: Macerazione a freddo in pressa per 24 ore a 10-12°C. Olfatto: Note di melograno e ribes su un fondo di fragolina di bosco. Gusto: Freschezza, sapidità e morbidezza.

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ingredienti (dosi x 6 ersone)

tempo occorrente circa 30 minuti

piccoli tranci di filetto di merluzzo fresco pulito gr. 600 pancetta a fettine gr. 150 verdure miste mondate: sedano, carota, cipolla gr. 150 in totale prezzemolo vino bianco secco olio extravergine d'oliva sale pepe nero

preparazione Riducete in piccola dadolata (brunoise) il misto di verdure e fatele soffriggere in una casseruola con un filo d'olio sfumandolo con un dito di vino. A parte, in una larga padella, rosolate in pochissimo olio i tranci di merluzzo avvolti nelle fettine di pancetta; appena saranno ben coloriti, trasferiteli con il fondo di cottura nel soffritto di verdure, salateli, pepateli, quindi bagnateli con un dito di vino, incoperchiateli e fateli stufare a fuoco medio basso per circa 15'. Serviteli caldi nel piatto da portata cosparsi con prezzemolo tritato.

olio molinazzo

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artigiani del gusto

8° Meeting

di Primavera Funghi e tartufi in Sicilia

Memorie di gusto

e di palato.

dal 24 al 27 aprile a petralia sottana

S

i terrà dal 24 al 27 aprile 2014 a Petralia Sottana, comune del Parco delle Madonie, situata nel cuore delle montagne e frequentata da molti turisti tutto l’anno, l’8° meeting di Primavera organizzato dal Gruppo Micologico Siciliano e dalla Unione Micologica Italiana. L’appuntamento ha radici profonde e si lega alla tradizione agricola della Comunità di Petralia Sottana; infatti, fino a pochi anni fa, molti suoi abitanti svolgevano l’attività di “raccoglitore di funghi”, che costituiva, per tanti di essi, impegno di lavoro principale. Da qui, l’iniziativa del Gruppo Micologico Siciliano, il

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cui presidente, Mariano Tamburello, tiene a sottolinearne il carattere e il valore sociale, precisando che: “il Gruppo Micologico Siciliano, nel proporre la degustazione di un prodotto tipico locale, che nasce nel verde del Parco delle Madonie, vuole ricordare il passato della comunità stessa, anche attraverso iniziative culturali”. Infatti, il programma di quest’anno sarà arricchito da due escursioni nel bosco di Pomieri e un convegno su “Funghi e Tartufi in Sicilia”. La visita guidata a Petralia Sottana sarà un momento di cultura e storia e, per la prima volta, all’interno della manifestazione, si svolgerà il riconoscimento e la classificazione dei funghi

raccolti durante le escursioni. Non mancheranno, ovviamente, i momenti di evasione e di allegria, tipici della festa popolare, con gli spettacoli di intrattenimento musicale di artisti vari. Il programma prevede per chi non partecipa alle escursioni micologiche altre manifestazioni inerenti la natura del Parco delle Madonie. Saranno preparati dagli chef dell’Hotel Pomieri per l’occasione alcuni menù sempre con il ”fungo” al centro; grande la varietà di primi piatti, con fettuccine, “fatte in casa”, accompagnate da piatti di funghi arrosto e fritti. Non mancheranno i vini siciliani in abbinamento e in una curata esposizione.

L

ghiotteria non è soltanto fonte di piacere. Non sono peccati di gola le sfiziosità. Tutt’altro. Mangiare bene è la corsia preferenziale della serenità. Il salotto buono dell’allegria, il rimedio per saper vivere. Cari lettori di Gusti di Sicilia non è un caso se inizio questa nota sulle memorie di gusto e di palato con due ghiottonerie dal gusto siciliano ma dal palato di altre regioni italiane. Le arancinette al tartuto e le panelle al tartufo. Il conte Camillo Benso di Cavour dette in dono un tartufo per intessere relazioni diplomatiche, Rossini lo definì "Il Mozart dei funghi", lord Byron lo teneva sulla scrivania perché il profumo gli destasse la creatività e Dumas lo definì il Sancta Santorum della tavola. Un alone di mistero e magia ha sempre circondato il tartufo, probabilmente perché è di notte che si compie il rito della sua paziente ricerca e della sua raccolta. Le tenebre, infatti, mantengono segrete le zone migliori e contribuiscono ad accrescere il fascino di questo fungo sotterraneo. Per la gioia degli estimatori c’è da dire che il tartufo è l’unico ingrediente che può comparire anche più volte nella composizione di un menù senza che nessuno si scandalizzi o arricci il naso e senza infrangere il severo galateo della tavola. Anche se sono in pochi a saperlo il clima siciliano permette lo sviluppo dei tartufi, alcune varietà importanti sono state recentemente individuate nell'Isola. Per i cercatori, le aree più importanti dell'Isola sono i querceti e boschi di leccio, in particolare gli altopiani delle Madonie, i Nebrodi, gli Iblei sino alle pendici dell'Etna, soprattutto per lo "Scorzone" raccolto nelle pinete Catanesi. Il tartufo quindi sembra essere abbastanza diffuso nel territorio siciliano tra i 400 ed i 1400 metri sul mare. Cercarli è un po’ una caccia al tesoro. Sì, perché di veri e propri tesori si tratta. Dal punto di vista gastronomico fino ad oggi una è sempre stata la sua fine: tagliato in sottili scaglie su due uova fritte in padella ma Gusti di Sicilia va sempre oltre il gusto e il palato ritagliando veri momenti di arte del gusto, per tutti!

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le ricette di

panelle

al tartufo nero, arancinette al tartufo bianco, crostone di patè di olive e tartufo

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cibus consiglia

l Gruppo Duca di Salaparuta riunisce tre brand storici che rappresentano la Sicilia e l’Italia nel mondo: Corvo e Duca di Salaparuta, nati nel 1824, e Florio nato nel 1833. Acquisite dalla Illva Saronno Holding e riunite in un’unica realtà, le due Aziende storiche costituiscono il primo gruppo vitivinicolo privato dell’isola e ne raccontano la storia e la terra attraverso luoghi suggestivi come le Tenute e le storiche Cantine. Tre marchi, ognuno testimone di un territorio specifico e delle peculiarità che lo contraddistinguono, e una gamma di vini completa in grado di soddisfare ogni occasione di consumo e abbinamento.

lavico

Produttore: Duca di Salaparuta. Zona di distribuzione:Versante Nord del vulcano Etna contrade Sciaranova e Boccadorzo - Randazzo - CT - Sicilia. Uve: Nerello Mascalese. Vinificazione: Diraspatura delle uve, macerazione tradizionale per 7 -8 giorni a 26°- 28° C Olfatto: fragrante, intenso, speziato fruttato e vanigliato. Gusto: di carattere vivace, persistente e dal tannino austero.

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ingredienti (dosi x 4 persone) Panelle: farina di ceci, sale e olio di arachidi e carpaccio di bianchetto t&c. Arancine: Riso rb, farina pangrattato, olio di arachidi e burro al tartufo t&c. Crostini: pane nero cibus e tartufata t&c.

preparazione Panelle: preparate le panelle e friggetele in olio di arachidi e disporre sopra il carpaccio di bianchetto. Arancine: Unire al riso a 3/4 di cottura il burro di tartufo bianco e formare con le mani ad arancine legare il tutto con acqua e farina e passargli la mollica. Una volta pronti friggerli in olio di arachidi. Crostini: Sul pane tiepido nero di Cibus, spalmare la tartufata t&c.

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le proposte di gusti di sicilia

U PANI CUNZATU

le proposte di gusti di sicilia

CUSCUS ò BASIlICò E LENTICCHI di ustica

La confezione contiene: 1 origano di Prizzi, 1 olio Nocellara Molinazzo, 1 olio al limone Molinazzo, Primo sale alle olive, acciughine di Aspra, 1 pane nero di Tumminia 1 kg

La confezione contiene: 1 conf. di Lenticchie di Ustica, 1 di Cuscus precotto, 1 olio Molinazzo al basilico

€ 12.00

€ 13.00 PANI CACIO E FILLATA

CUSCUS ALL'OLIO DI SALVIA E FAGIOLINI DI USTICA La confezione contiene: 1 conf. di Fagiolini di Ustica, 1 di Cuscus precotto, 1 olio Molinazzo alla Salvia

La confezione contiene: Salame Suino nero dei Nebrodi, Tuma al peperoncino, olio di Nocellara Molinazzo, 1 pane nero di Tumminia 1 kg

€ 12.00

€ 13.00

vivi e mancia ru duca I BUSIATI A NORMA di piano grillo La confezione contiene: busiati di gr 500, Aglio di Nubia, 1 olio Piano Grillo, 1 conf. ricotta salata, 1 conf. sale di Trapani, 1 conf. Salsa Piano Grillo

€ 20.00 32

Duca Enrico 2008, 1 salame S.Angelo, 1 Salame Suino nero dei Nebrodi

€ 60.00

vivi e mancia ra bianca Bianca di Valguarnera 2010, Caciocavallo Ragusano Dop.

€ 50.00 33


le proposte di gusti di sicilia

le proposte di gusti di sicilia

LA COLOMBA DI PASQUA di bronte

I PICUREDDI DI MESSINA

La confezione contiene: 1 colomba 750 gr di pistacchio di bronte 1 pecorella di Messina 150 gr 1 confezione di ovette confettate Perugina

La confezione pecorelle farcita di Gianduia da 500 gr

€ 30.00

€ 15.00 A CASSATA I PISTACCHIU di brunti

U CANNOLU ra chiana La confezione contiene: 4 cannoli giganti di Piana degli Albanesi 500 gr di crema di ricotta Canditi e cioccolattini

Cassata di Pistacchio di Bronte

€ 22.00

€ 10.00

al kg

amaru e duci U DESSè I MENNULA di barrafranca La confezione di: 150 gr, 250 gr, 500 gr di dessert di Mandorle di Barrafranca

€ 18.50

Amaro Physis e colombina al cedro di Messina

duci e amaru

Marsala Targa e colombina al cedro di Messina

€ 14.00

al kg

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Gusti di Sicilia punta sulla qualità degli ingredienti, si propone di educare i propri clienti e consumatori alla conoscenza e al valore delle materie prime, si propone di divulgarne la loro origine e storia e di avvicinare ai giovani la cucina tradizionale con lo scopo di rinnovare la loro memoria dei gusti.

cos'è il gusto È uno dei sensi. È un modo di essere. È un modo di vivere. È un modo di vestirsi. È un modo di porgersi. È un insieme di caratteri estetici.

GUSTA SICILIANO! 36

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le ricette di

insalata

mista di frutta e verdure

GUSTI DI SICILIA consiglia

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alore, terra, aria, progetti, idee, azioni: Natura e Uomo sono inscindibilmente connessi a formare questo unico e spesso inestricabile fenomeno che è il vino. Luoghi e uomini diversi fanno vini diversi ed il vino nel bicchiere è come se ne parlasse, ne descrivesse la molteplicità. Ed è spesso un'aria unica, non separabile nelle sue componenti, che si svolge su uno spartito lungo e molteplice formato dal tempo

VERVER

Produttore: Miceli. Zona di distribuzione: Sciacca, Cattolica Eraclea, Grisì. Uve: Grillo e Chardonnay. Vinificazione: Circa 3 mesi a fermentare in piccole autoclavi a bassa temperatura. Olfatto: Fragranza fresca e fruttata . Gusto: Gradevole acidità resa estremamente bevile dal misurato petillant.

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ingredienti (dosi x 1 persone) ananas pulito gr.60 olio evo gr.60 arancia gr.60 pulita kiwi gr.60 pulito finocchio gr.40 cuore di lattuga gr.20 lattughino gr.10 prezzemolo succo di limone sale

preparazione Tagliate l'ananas e il finocchio a fette molto sottili. Sbucciate, togliete i semi all'arancia e riducetela a cubetti e mondate a dischi il kiwi, poi staccate le foglie del lattughino e del cuore di lattuga. Tritate il prezzemolo e aggiungetelo all'olio evo con un pizzico di sale e un cucchiaino di succo di limone. Mescolate la frutta con la verdura e conditela con l'olio.

olio molinazzo

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nasce il nuovo brand

progetto corner e store

Gusti di Sicilia nasce per distribuire i migliori prodotti dell’enogastronomia siciliana che così potranno diventare accessibili a tutti. Nasce anche per diffondere attraverso la scoperta delle eccellenze siciliane l’alimentazione mediterranea ritenuta da tutto il mondo Gusti di Sicilia“ l’alimentazione sana per eccellenza “. Gusti di Sicilia è il nuovo modello originale di mercato di prodotti dell’enogastronomia siciliana in cui la tradizione dell’alta qualità siciliana non si compra soltanto, ma si consuma, consapevolmente. è un luogo che unisce la vendita, la ristorazione, la cultura alimentare delle eccellenze enogastronomiche della Sicilia.

L’obiettivo che Gusti di Sicilia si pone è provare a percorrere una nuova via nel sistema della distribuzione e della commercializzazione dei prodotti dell’ enogastronomia sici-

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liana e per questo ha in progetto di aprire, in Italia e all’estero, corner Gusti di Sicilia e store a marchio “chiavi in mano” progettati secondo il modello Gusti di Sicilia di Palermo dove Franco Giglio ha espresso il suo ideale di negozio, dedicati all’enogastronomia siciliana in cui la vendita sarà strettamente legata al consumo e alla didattica.

I luoghi dove aprire un corner Gusti di Sicilia sono infiniti e seguendo i consigli del team professionale che guida i progetti per aprirne uno con l’esclusiva territoriale sarà facile così come sarà facile gestirlo visto che gli assortimenti e la consulenza saranno fruibili a costi minimi.

Gusti di Sicilia vuole dimostrare che esiste la possibilità di offrire a un pubblico ampio cibi e vini a prezzi sostenibili comunicando, al tempo stesso, i criteri produttivi, il volto e la storia di tanti produttori che costituiscono il meglio dell’ enogastronomia siciliana.

Gusti di Sicilia was created to demonstrate that the best Sicilian enogastronomy products can be accessible to everyone and that you can spread the philosophy of conscious and healthy eating through the discovery of Sicilian exellence. Gusti di Sicilia is the original Sicilian products market where high quality products of the Sicilian tradition can be not only bought but also knowingly eaten. It is a place that combines sale, catering, selected gastronomie offers and unique exellence in the world. The aim that Gusti di Sicilia wants to achieve is trying to tread a new path in the system of distribution and marketing of Sicilian products and to plane the opening, in the Italy and abroad, of a new Gusti di Sicilia corner according to the model of Palermo where Franco Giglio continuosly express his ideal of store, dedicated to the Sicilian enogastro-

nomy where the sale will be closesly linked to consumption and education. The place where a corner Gusti di Sicilia could born are infinite, and following the advaice of professional team that drives the project, it will be easily opened and managed because the assortments and consultancy are avaible at minamal cost. Gusti di Sicilia wants to prove that it is possible to offer high-quality food wine at sustainable proces to a wide audience, communicating at the same time the production criteria, the face and the story of the manufactures that settle and characterize the best of Sicilian enogastronomy.

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originalità tracciabilità eccellenza siciliana

al miglior prezzo

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e pecorelle in pasta reale dell'antica pasticceria messinese Scandaliato, il pesto di pistacchio di Bronte dell'azienda agricola Villareale Campo d'Oro di Paolo Licata, il suino nero dei Nebrodi, le conserve biologiche dell'azienda Pianogrillo. Quattordici produttori siciliani sono stati ambasciatori del made in Sicily, alla fiera Sigep di Rimini, nel nuovo progetto di franchising di cui è promotore Franco Giglio, patron di Cibus che nel nuovo store "Gusti di Sicilia" di via Emerico Amari 79 a Palermo, punta ad esportare in tutta Italia e all'estero il nuovo marchio, in accordo con altri produttori di eccellenze siciliane. Prodotti bio e specialità del gusto nasce una rete dell'eccellenza Le pecorelle in pasta reale dell'antica pasticceria messinese Scandaliato, il pesto di pistacchio di Bronte dell'azienda agricola Villareale Campo d'Oro di Paolo Licata, il su-

ino nero dei Nebrodi, le conserve biologiche dell'azienda Pianogrillo. Quattordici produttori siciliani sono stati ambasciatori del made in Sicily, alla fiera Sigep di Rimini, nel nuovo progetto di franchising di cui è promotore Franco Giglio, patron di Cibus che nel nuovo store "Gusti di Sicilia" di via Emerico Amari 79 a Palermo, punta ad esportare in tutta Italia e all'estero il nuovo marchio, in accordo con altri produttori di eccellenze siciliane. "Vogliamo lanciare corner e store a marchio Gusti di Sicilia "chiavi in mano" progettati secondo il modello del mio locale e negozio dedicato all'enogastronomia - spiega Franco Giglio - stiamo già progettando lo sbarco di questa vetrina delle eccellenze siciliane a Londra e in Russia ed entro l'anno alcuni di questi corner dedicati ai sapori dell'Isola saranno ospitati in prestigiosi hotel siciliani". Alla rete di produttori, riuniti nella nuova insegna, aderiscono anche il pastificio dei Fratelli Saccaro di Calatafimi, due produttori di Sant'Angelo di Brolo la Nebrodicarni e l'alle-

vamento di suino nero dei Nebrodi "Gusti e Natura", il Mulino Rizzo, fornitore delle farine del pane nero di Castelvetrano, i formaggi del caseificio Diano Casearia, l'azienda Feudo della Mariandola con i suoi pregiati olii extravergine, le aziende Corvo, Florio e Duca di Salaparuta. C'è anche il marchio di abbigliamento Luan con le coppole. "Mettiamo a disposizione di chi vuole investire in un settore in grande espansione - spiega Giglio il nostro know how. Da un lato, la mia esperienza ai fornelli e le ricette più gustose della tradizione, come il cous cous alle lenticchie di Ustica, la costante presenza in 25 anni in una distribuzione specializzata al dettaglio e dall'altro l'innovazione tecnologica di arredi per un'area ristoro all'avanguardia, con corsi di formazione continui". "Gli investimenti partono dai 20 mila ai 500 mila euro, a seconda del tipo di locale, che si vuole realizzare: da un semplice corner a un negozio con sala degustazione. Saranno locali dove la cultura del cibo farà mercato reale"

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le ricette di

farinata

di piselli e prosciutto crudo

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GUSTI DI SICILIA consiglia

a Casa Vinicola Perricone fonda le sue origini nell'anno 1950, sul finire della seconda guerra mondiale, da Francesco Perricone dal quale prese il nome. Con il passare degli anni subentrarono i figli Filippo e Gaspare che continuarono con amorevole affiatamento la tradizione familiare Noi Perricone abbiamo fatto della produzione del "Marsala" un culto al quale abbiamo dedicato intere generazioni. Tale dedizione al nostro lavoro ci ha permesso di realizzare prodotti unici come il famoso vino alla mandorla la cui ricetta resta tutt'ora unica ed esclusiva. Oggi troviamo a capo dell'azienda la terza generazione dei Perricone che hanno saputo apportare all'interno della struttura una nuova capacità imprenditoriale tenendo ben a cuore le tradizioni tramandate dai loro avi.

SACHIA

Produttore: Caruso & Minini s.p.a. Zona di distribuzione: Marsala (TP). Uve: Perricone. Vinificazione: Selezione attenta delle uve raccolte a mano; macerazione e fermentazione del diraspato per 15-20 giorni in vinificatori in acciaio inox a 25° C. Olfatto: Ricco di frutta rossa, mista ad una nota di liquirizia tipica dell'espressione varietà territorio. Gusto: Grande possanza ed armonia unita a vivace freschezza.

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ingredienti (dosi x 8 persone) piselli surgelati gr. 700 2 fette di prosciutto crudo gr. 120 farina di ceci gr. 100 pinoli gr. 60 4 scalogni 2 uova salvia, rosmarino, olio extravergine, sale, pepe in grani

preparazione Stemperate la farina di ceci con gr. 250 di acqua, aggiungete un pizzico di sale e lasciate riposare la pastella per 30° circa. Raccogliete intanto in una casseruola i piselli senza scongelarli, quindi aggiungetevi un ciuffo di salvia, gli scalogni a pezzi, le fette di prosciutto intere e gr. 250 di acqua; coperchiate e fate stufare a fuoco medio per 15° circa. Appena i piselli saranno cotti, togliete la salvia, il prosciutto, che terrete da parte, e passate il resto prima al mixer, poi al setaccio, per ottenere un passato fine e omogeneo. Versatelo in una ciotola, amalgamatelo con la pastella di ceci, le uova, sale, una generosa macinata di pepe e il prosciutto ridotto a dadini. Ungete abbondantemente di olio una teglia (cm 28) dopo averne coperto il fondo con un disco di carta da forno (per farlo aderire meglio, se volete, prima imburratelo). Versate nella teglia il composto preparato, guarnitelo con i pinoli, aghetti di rosmarino, quindi infornate a 190° e cuocete per 50 circa. Sfornate la farinata e servitela tiepida, da sola, anche come antipasto, oppure con carni arrostite, utilizzandola come contorno speciale.

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le ricette di

torta

di pesce spada al naturale

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la novitĂ della prossima estate

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news

Gli ascaretti e i cannolicchi son serviti

Un cuore di panna vestito di cioccolato Una volta era chiamato cremino, poi - anche se su nessun dizionario ne è citata l'etimologia - divenne Ascaretto (furono due notissime aziende di gelati confezionati a battezzarlo così) e così rimase per sempre. Ascaro è una parola che deriva dall'arabo askar e significa "soldato". Gli Ascari erano una popolazione indigena dell'Africa Orientale in particolare dell'Eritrea. Erano mercenari e furono assoldati anche dal Regio esercito nel 1940. Fin qui è storia, ma l'ipotesi potrebbe essere che essendo alti, fieri e di pelle scura qualcuno abbia pensato, di attribuire a dei gelati di cioccolato prodotti in serie come soldati, il nome della popolazione eritrea aggiungendo un vezzeggiativo: da Ascaro ad Ascaretto. In Sicilia, dove questa golosa merenda di gelato di

crema-panna rivestito da una strato di cioccolato, retto da un bastoncino di legno, è ancora in auge grazie anche a Gusti di Sicilia. Il cremino, secondo la definizione originale divenne di gran moda dopo l'invenzione della refrigerazione (già scoperta nell'Ottocento) diffusa in italia soltanto intorno i primi del Novencento. Il nostro ascarettu, ovvero il gelato col bastoncino ancora oggi riscopre e fa riscoprire la genuinità grazie al nostro locale che da anni ne conferma il successo. Novità 2014 i cannolicchi gusti di sicilia al gelato.

DAL LABORATORIO DI FRANCO GIGLIO

GLI ASCARETTI gusti di sicilia

Anguria & Cioccolata

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Pistacchio & Cioccolata

Cioccolata & Pistacchio

Mandorla & Torrone

Cannella & Nocciola

Torrone & Cioccolata

Fragola & Pistacchio

Cassata & Cioccolata

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le ricette di

minnuzzi di vergini/ mammelle di vergini GUSTI DI SICILIA consiglia

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alore, terra, aria, progetti, idee, azioni: Natura e Uomo sono inscindibilmente connessi a formare questo unico e spesso inestricabile fenomeno che è il vino. Luoghi e uomini diversi fanno vini diversi ed il vino nel bicchiere è come se ne parlasse, ne descrivesse la molteplicità. Ed è spesso un'aria unica, non separabile nelle sue componenti, che si svolge su uno spartito lungo e molteplice formato dal tempo

pantezco

Produttore: Miceli. Zona di distribuzione: Sicilia - Isola di Pantelleria. Uve: moscato Bianco. Vinificazione: Breve macerazione, pressatura soffice, fermentazione in autoclave a temperatura controllata per il raggiungimento della pressione idonea. Olfatto: Fragranza di zibibbo, fiori, agrumi. Gusto: Il sapore è vivace, morbido, fresco e con amabilità contenuta.

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ingredienti (dosi x 4 persone) 1 l di latte parzialmente scremato, 200 g di amido per dolci, 400 g di zucchero 1 bustina di vanillina, 80 g di gocce di cioccolato, 1 kg di ricotta, 300 g di farina 00, 3 uova, zucchero a velo, 6 ciliege candite

preparazione In una pentola versate il latte, l'amido per dolci e 250 g di zucchero con la vanillina. Fate cuocere a fuoco moderato per 15 minuti fino ad ottenere una crema; toglietela dal fuoco e, appena si è raffreddata, unite il cioccolato a gocce. In un tegame, a fiamma bassa, sciogliete il restante zucchero con poca acqua, unite la ricotta setacciata e la farina. Cuocete per 2 minuti e fate raffreddare fuori dal fuoco. Quando il composto e tiepido, aggiungete le uova, una alla volta e lasciate riposare per 2 ore. Preriscaldare il forno a 180° C. Bagnate d-acqua delle piccole tazze dal fondo concavo, riempite con un pugnetto d'impasto che distribuirete su tutta la superficie, aggiungete un cucchiaio di crema e richiudete con un po d'impasto in modo da sigillare il ripieno. Sformare e modellare con le mani in modo da dare forma delle mammelle. Infornare a 180°C e cuocete per 15/20 minuti. Servite spolverizzando di zucchero al velo e disponete al centro di ogni dolcetto una ciliegia candita.

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Il piccolo dizionario del pane

IL PANE della fortuna regalati la fortuna

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a sicilia era considerata "Granaio d'Italia" sin dai tempi antichi. I Romani prelevavano dalla nostra isola il frumento necessario per approvvigionare gli eserciti durante le campagne belliche. L'abbondante produzione di grano duro trova continuo riscontro nella cucina siciliana sia con la pasta che con il pane. Nella nostra isola se un pezzo di pane cade a terra, lo si bacia con omaggio. Il gesto, che può far stupire, richiama il pane simbolo di divinità nel rito religioso dell'ultima cena. Bisogna anche aggiungere che il rispetto per il pane è nei siciliani retaggio di fame antica e di carestie che hanno guidato a questo tipo di rispetto del frutto della terra e del lavoro. Il pane, allora è considerato un elemento indispensabile di ogni cibo e molti lo mangiano anche con la pasta. Il pane non si butta neanche quando diventa duro. Si conserva per diventare zuppa, mollica o lo si dà agli animali (la famosa raccolta del pane duto).

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Nocellara del belice

gambero rosso di mazara

bottarga e acciughe di sciacca

pesto con aglio di nubia 55


FRUTTA GELATA GUSTI DI SICILIA ARTIGIANALE, SENZA GLUTINE Nè ZUCCHERI AGGIUNTI, IL GELATO CIBUS è PREPARATO CON I MIGLIORI INGREDIENTI PER GARANTIRVI GENUINITÀ E FRESCHEZZA

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P

er ottenere un gelato sempre più salutare abbiamo eli- minato dalle nostre ricette i grassi idrogenati, gli additivi, gli aromi, i conservanti e i prodotti geneticamente modi- ficati, ma soprattutto, abbia- mo escluso i monodigliceridi degli acidi grassi (compo- nenti estratti dai residui di trattamenti chimici effettuati sui grassi vegetali) presenti nella quasi totalità dei gelati in commercio. Ricco di fibre, il nostro gelato è preparato con latte e panna freschi, nel rispetto del consumatore e della sua salute. Non alteriamo i sapori originali degli ingredienti con l'aggiunta di aromi: quelli che gustate qui sono gelati dai sapori autentici, più o meno intensi secondo la vera natura di ciò con cui sono prodotti. Misceliamo con cura i migliori ingredienti per offrirvi un prodotto che non sia solo “bello” ma anche e soprattutto sano e genuino.

PROVALA CON LE NOSTRE BRIOCHES A Palermo, può capitare di sentirla chiamare volgarmente “broscia”, ma più comunemente la parola brioche nel nord Italia si riferisce ai croissant, che al sud invece chiamiamo cornetti. Ma cosa distingue la brioche siciliana dalle altre? Nulla nella preparazione della pasta, ma nell'utilizzo certamente sì. Per noi siciliani la brioche con gelato è una brioche con il “tuppo” o col “capezzolo”, tagliata e farcita con gelato e panna a scelta. Inoltre, in qualunque luogo della Sicilia, nei periodi estivi, la “brioscina” accompagnata dalla classica granita di limone o caffè, rappresenta uno dei piaceri che turisti e siciliani amano consumare, magari utilizzando il “tuppo” a mo’ di cucchiaino. Gusti di Sicilia propone ogni giorno questo prodotto da forno così prelibato, gustoso, genuino da provare assolutamente con o senza gelato.

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artigiani del gusto

IL vino nasce in Sicilia conoscere il vino

come narra la leggenda bacco vide dischiudere il primo germoglio di vino nei giardini di naxos. ULISSe con un succo dolce e traditore riuscĂŹ ad inebriare il feroce polifemo

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L

'italia fu chiamata dagli altri popoli, ENOTRIA regione del vino per il gran numero di vini che si producevano. Plinio, infatti ne enumera quasi 80 tipi, e quelli piĂš apprezzati erano proprio siciliani. Secondo l'uso greco, il vino veniva bevuto annacquato, 3 parti di acqua e 2 di vino, solo al mattino durante la prima colazione, l'Acritismos, era possibile bere vino puro con il pane. Il consiglio comunque era di bere soltanto 3 coppe a pasto, una per il brindisi, una per l'amore e una per il sonno. Filotesia era il brindisi tra amici: in estate il vino veniva rinfrescato con la neve, riscaldato con dell'acqua tiepida in inverno. L'invecchiamento del vino avveniva chiudendolo nelle giare con pece e gesso e venivano sotterrate ed invecchiate. Aggiungendo dell'acqua di mare si otteneva il Talassite ed era usanza profumarlo con petali di fiore e aromatizzarlo con erbe. Il vino di Murrina era fatto con vino mescolato a legno di mirra pestato, mentre il vino Melite veniva fatto mettendo a bollire il vino con il miele e il sale. Esiodo parla del Biblino di Siracusa, Giulio Cesare preferiva il Marmetino di Milazzo, mentre Plinio, il Taurometanum , il piĂš ricercato della zona era il Polio prodotto a Siracusa. Con l'avvento degli arabi,astemi per religione, furono emessi dei decreti con condanna a morte per coloro che venivano sorpresi a bere in pubblico. Si riebbe una ripresa con il ritorno dei cristiani ai tempi dei Normanni.

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Le aziende vinicole Miceli nascono da un'antica passione per i Vini del suo fondatore Ignazio Miceli. La filosofia dell'attuale gruppo rispetta pienamente quella originale volontĂ di individuare vocazioni di terreni e uomini e valorizzarli. Da Pantelleria e dall'uva di zibibbo, cosĂŹ etereamente dolce e sensuale, un vino he ne esprime al massimo la potenzialitĂ latente in profumi e sapori.

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HAPPY HOUR? HAPPY HOUR? HAPPY HOUR? HAPPY HOUR? HAPPY HOUR? HAPPY HOUR?

No Moffoletta No party!!!

Dal forno di Gusti di Sicilia calde ogni giorno gusti di sicilia VUOL DIRE ORIGINALITà.... STORIA DELLA MOFFOLETTA CHE DIVENNE LA REGINA DELL'APERITIVO

C'

erano una volta farina, acqua e sale. I tre ingredienti erano amici di lunga data: erano stati acqua, pane e anche focaccia... ma un giorno decisero che dalla loro unione e comunione con altri ingredienti sarebbe nata lei: la moffoletta. Una tipa simpatica, croccante ma nello stesso tempo soffice e accogliente al suo interno. Si sarebbe potuta unire ai vari alimenti ma soltanto il mago Giglio potè darle quello che

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cercava: la mozzarella di bufala, le fettine di limone siciliano ed infine un tocco di classe... le fette di bottarga. Dall'estro di Gusti di Sicilia la moffoletta alla bottarga, mozzarella e limone è da anni il cavallo di battaglia del famoso ristorante. La versione 2012 proposta da Gusti di Sicilia vede la moffoletta come "regina dell'aperitivo", da accompagnare ad un buon bicchiere di vino fresco da consumare certamente in compagnia. No moffoletta ...No party!!!

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chiĂš pani pĂŹ tutti

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gusti palermo, di sicilia, via e. amari palermo, 79 - via tel.e. 091.323062 amari 79 www.gustidisicilia.com


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