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Le brevi, rare ed abbondanti nevicate dello scorso inverno hanno colpito moltissime città italiane come Torino, creando forti disagi alla popolazione poco abituata a dover convivere con quasi un metro di neve sulle strade. Stefano non poteva far altro che sfruttare questa unica e rara occasione per raidare nell’ex città olimpica. Pochi giorni di neve ci sono bastati per portare a casa qualche scatto storico. STEFANO BERGAMASCHI BY denis piccolo AT torino
Quando ci si ritrova attorniati da alberi colmi di neve, solitamente significa che ha finito di nevicare da poco, o che sta nevicando, oppure che ne è caduta davvero tanta‌ ma tanta. Questa foto rappresenta quel mese e mezzo trascorso ad Arlberg, in Austria. Un mese e mezzo di neve sugli alberi, di enormi pillow, di continue nevicate. Un mese e mezzo in paradiso. SIMON GRUBER BY ROBY BRAGOTTO in alberg, austria
Raggiungere la crew a Briancon non è stato facile, incredibilmente la vetta delle alpi al confine tra Francia e Italia faceva da margine per le potenti perturbazioni in arrivo da Ovest. Appena passato il confine, metri di neve sommergevano le città Francesi, un vero orgasmo per chi era in astinenza come noi. Non è stato difficile convincere Lollo a snowbordare in questo giardino, è stato molto più complicato fargli capire che incredibilmente in questo spot, c’era il doppio della neve di casa sua a Livigno! LORENZO BARBIERI BY DENIS PICCOLO IN BRIANCON, FRANCE
“QUESTO NUMERO è DEDICATO INTERAMENTE AD AMEDEO VIVIANI” text: denis piccolo PIC: ROBY BRAGOTTO SPOT: ALBERG, AUSTRIA
Spesso ci siamo identificati come l’esposimetro della scena italiana di Snowboard, con i vantaggi e svantaggi che ciò comporta. Stiamo seguendo senza timore il nostro progetto editoriale, ci piace pensare che il nostro lavoro sia strettamente legato al percorso che sta seguendo lo snowboard italiano. Lo sosteniamo, gioiamo e soffriamo con lui, seguiamo le crew giorno e notte, conviviamo con i rider e condividiamo il loro dolore e le loro emozioni, supportando le produzioni video che giornalmente li filmano. Ognuno di questi elementi è fondamentale nell’immenso mosaico della nostra scena, e attraverso le nostre pagine cerchiamo di raccontarvi cosa viviamo durante il nostro, il vostro inverno. In questo numero vi raccontiamo il tour di Fakieshop, capitanato dall’instancabile Alex, che grazie alla sua passione ha portato in giro per l’Italia il suo team di ragazzini. Le migliori immagini della produzione Random Video, che quest’anno ha deciso di produrre un video Italiano di caratura Europea. Garbage Crew invece ci accompagna nelle terre del Sud, dimostrandoci quanta neve precipita nel loro inverno e che non è un’utopia essere un rider in centro Italia. Anche quest’anno, in collaborazione con Facciosnao e Fiat Freestyle Team, abbiamo organizzato i Fiat Pictures Award, con ospite d’onore il fotografo senior di Onboard Europe Matt Georges, che ha firmato gran parte delle immagini della prima tappa a Vars in Francia con il suo inconfondibile stile. Ma questo numero è interamente dedicato ad Amedeo Viviani, scomparso tragicamente quest’estate. Riduttivo definirlo un rider che lavorava con noi, Ame era molto di più e proprio lo scorso inverno aveva deciso con tutte le sue forze di essere sempre presente ai nostri shooting per realizzare un suo piccolo sogno, una cover ed un’intervista sul nostro magazine. Ci ha seguito ovunque, insegnandoci quanto la passione per questo sport vada oltre qualsiasi ostacolo. Quest’inverno mancherà una tessera del nostro mosaico, ma questo ci servirà per ricordarci quanto è fondamentale la motivazione in questo sport per raggiungere gli obiettivi che ci poniamo.
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EDITORI Denis Piccolo, Paolo Salvatore, Cristian Murianni direttore Denis Piccolo (denis@jpgedizioni.com) PHOTO EDITOR Cristian Murianni (murio@jpgedizioni.com) EDITOR MANAGER Roberto Bragotto ART DIRECTOR & ILLUSTRATOR George Boutall (george@evergreendesignhouse.com) traduzioni Paola De La Pierre & James Barton WEB LIKEMILK Enrico Santillo (enrico@jpgedizioni.com) PHOTO SENIOR Lorenzo Belfrond, Roberto Bragotto, Cristian Scalco, Alo Belluscio. Eleonora Raggi DIRETTORE COMMERCIALE Paolo Salvatore (paolo@jpgedizioni.com) SEGRETERIA ABBONAMENTI Michaela Stefania CONTATTI ESTERI Martina Minetti Fotografi e filmer Denis Piccolo, Murio, Alessandro “Killer” Miniotti, Arturo Bernardi, Alessandro Belluscio, Lorenzo Belfrond, Roberto Bragotto, Lorenz Holder, Andrea Rigano, Marco “Boiler” Boella, Luca Benedet, Vasco Coutinho, Matt Georges, Cyril, Gianfraco Battaglia EDITORE Jpg Edizioni di Salvatore Paolo, Piccolo Denis, Murianni Cristian Via Colle di Andromeda 4, 65016 Montesilvano (PE) Tel: (085) 9151471 | Fax: (085) 9151230 P.IVA: 01875110684 www.likemilk.com | benvenuti@jpgedizioni.com REDAZIONE Via Pellegrino Rossi 81, scala C Milano STAMPA Grafiche Ambert Via per Chivasso 27, Verolengo (TO) 011 9149227 DISTRIBUZIONE Freepress Sequence Snowboarding rivista mensile registrato al tribunale di Pescara il 14/05/2003 al numero 173/15 COVER Amadeo Viviani by Roby Bragotto in Alberg, Austria
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/ LOUIE VITO wears his signature PLATOON GOGGLE
TATO CHIALA BY DENIS PICCOLO IN BRIANCON, FRANCE
BEHIND THE COVER stuntman check out pro choice dc shred days yes it’s a movie too dc shooting fakie on tour top tricks torino, vars barcellona amadeo viviani everybody is in blunts and booze artificial light top shots boards hardgoods softgoods remember
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Photos: Tim Peare
“EHI AME, TI RICORDI QUELLA GIORNATA? come potremo mai dimenticarla?” TEXT & PIC: ROBY BRAGOTTO RIDER: AMADEO VIVIANI SPOT: ALBERG, AUSTRIA
“Ehi Ame, ti ricordi quella giornata? Come potremo mai dimenticarla? La prima settimana che trascorrevamo ad Arlberg, sommersi da metri e metri di neve… non ne avevamo mai vista così tanta in tutta la nostra vita… ovunque voltassimo lo sguardo, tutto era incredibilmente bianco, candido, perfetto. E ti ricordi il sorridere fino alle lacrime con Davide e Filippo? Che ridere quel giorno… quanto ci siamo divertiti! E’ stata una giornata fantastica, davvero incredibile. Ci eravamo addirittura divisi in due gruppi da quanti eravamo, ricordi? Noi quattro nella montagna sconosciuta e dove ancora nessuno era passato, in assoluta serenità e con il sorriso perenne stampato nel volto di tutti. Abbiamo esplorato ogni angolo possibile, scrutando per bene ogni piccola insenatura… iniziare fotografando quel grosso cliff a bordo pista, passando a fare le grandi curve in fresca e finendo sulla piccola spina tanto divertente…, fino al tramonto, a chiusura impianti e poco prima del buio totale, quando ormai gli altri ci davano per dispersi… ti ricordi Ame? Quelle ore erano volate, davvero. Ed ora… ora pensa a quanto sia buffa questa situazione… ci ritroviamo qui, a distanza di mesi e mesi da quel giorno, a parlare ancora di quanto vorremo tornare indietro e fermare il tempo a quel preciso istante. Ti ricordi la sera, prima di andare a letto, quando ti ho fatto vedere quella foto? Ricordi la meravigliosa luce di quel secondo così breve? Ricordi quanto piaceva a entrambi? Cristo se eri contento… eri davvero felice. Mi ha riempito il cuore vederti così entusiasta per uno scatto così tanto cercato e voluto. Eravamo davvero soddisfatti, abbiamo mangiato come squali e giocato a Dixit, per poi
crollare esausti ognuno nei propri letti. E ricordi come il mattino seguente, nonostante le dieci ore immersi nella neve fresca fino alle ginocchia, a fatica sentivamo la stanchezza? Era come se fosse stata surclassata dalla gioia di quella magica giornata. E’ strano pensare a quanti ricordi siano racchiusi in un singolo attimo, non trovi? E’ stato così fugace ma così indimenticabile… la famosa “white room”, una delle migliori sensazioni che si possano provare sopra una tavoletta… ed ora ce la ritroviamo in copertina, quasi a volerci forzatamente ricordare quanto sia importante sorridere, divertirsi e lottare continuamente per quello che si ama fare. Non abbiamo mai mollato un attimo quel giorno, quelle settimane, quel mese e mezzo trascorso ad Arlberg. A volte lasciavamo parlare la stanchezza com’era normale potesse capitare, altre volte cercavamo di non scoraggiarci nemmeno di fronte alle insidie più dure…, ma non abbiamo mai mollato la presa, siamo stati lì fino a quando le gambe riuscivano a reggerci, fino a quando potevamo ritener di aver davvero concluso il nostro lavoro, lo scopo del nostro impegno. In mezzo a tutto questo ci siamo riscoperti un po’ tutti, come se ognuno di noi fosse diventato parte di una piccola famiglia legata da un unico dettaglio, da un unico viaggio, da un’esperienza che niente e nessuno potrà mai cancellare. Abbiamo realizzato un piccolo sogno Ame, tu di finire in copertina ed io di essere il fotografo che ti ha scattato la foto. E’ un segno che non si cancellerà mai, un ricordo che nessuno riuscirà mai a portarci via. Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta davvero Ame.”
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matteo Zappaterra ha “Quasi Chiuso” il Triple Backflip TEXT & PIC: ROBY BRAGOTTO RIDER: MATTEO ZAPPATERRA SPOT: ALBERG, AUSTRIA
Non so bene cosa possa passare per la mente di un qualsiasi rider che si presta a fare qualcosa che mai nessuno ha provato prima di lui in Italia… come non so bene che botta di adrenalina possa provare a fare un simile tentativo ed essere cosciente di poter scrivere un piccolo pezzo di storia dello snowboard del nostro paese. In compagnia della crew di Random Video, ho avuto la fortuna di essere lì quel giorno e di immortalare il primo italiano a “quasi chiudere” un triplo backflip in fresca. Il pazzo in questione è un ragazzo molto intelligente e che apparentemente sembra sempre lucido, gentile, calmo e pacato. Mai avrei pensato che all’improvviso perdesse qualche rotella e gli iniziasse ad uscire il fumo dalle orecchie… Matteo “Zappa” Zappaterra hai motivato chiunque durante quell’incredibile giornata, c’hai fatto esultare vedendoti in piedi poco prima di cadere e c’hai fatto preoccupare quando ti abbiamo visto fare le lavatrici più potenti che si siano mai viste. Sei stato un coraggioso incosciente, ma anche assolutamente consapevole delle tue grandi capacità. Stavi per scrivere un pezzetto di storia dello snowbaord, c’è mancato davvero poco. Credo che nessuno meglio di te possa raccontare quell’assurdo pomeriggio trascorso ad Arlberg. Grande Zappa! Matteo Zappaterra: “Partiamo dal presupposto che questo kicker ci ha impegnato due mezze giornate per essere costruito e già dai primi giri avevamo notato quanto si potesse girare solo verso sinistra, a causa dell’angolo malvagio del landing. Dopo averlo sistemato, aver scattato qualche backside 7 nose e un tentativo di backside 1080, rimaniamo Amedeo ed io a saltare. Anche Filippo inizia a fare qualche giro, ma non è in giornata. Il cielo diventa inevitabilmente coperto, lasciando alle telecamere quel bel co-
lore bianco uniforme… beh, il salto non sembra male, adesso voglio provare un double backflip: parto, primo giro, vado un pelo over in 2 backflip e mezzo e sento da lontano Lorenzo Buzzoni che ride e dice: “Man! Ci sta anche il triplo!”. Intanto inizio a pensare furiosamente, mi avvicino a Killer che con aria seria dice: “Zappa, guarda che se vuoi ci sta anche il triplo”… bene, anche se magari stavano scherzando, in due sono riusciti a convincermi, è il momento. Primo tentativo, atterro triplo backflip 180 ma la tavola mi parte subito da sotto i piedi. Secondo tentativo, secco di faccia in 2 quasi 3 backflip. Terzo tentativo, lo chiudo, faccio 10 metri ma ho fermato troppo tardi la rotazione e la tavola mi sfugge via (anche per le condizioni di neve fresca-marmo-freca-marmo che non lasciavano scampo), ma non sono mai stato così vicino da chiudere triplo backflip. Quarto tentativo, non sento più le gambe, è tutta la mattina che shottiamo e scaliamo montagne, camminiamo e spaliamo, ormai è pomeriggio ma bisogna farcela, triplo backflip 180… cazzooo! C’ero quasi, infinitamente vicino a chiuderlo e vedo tutto durante le rotazioni, ho pieno controllo dei backflip, non posso più sbagliare. Quinto tentativo… 2 e mezzo, tavola di nose nella neve, scorpionate e lavatrice senza senso (potete vederlo nel trailer Random Video). Purtroppo le condizioni della neve cambiavano troppo in fretta ed era molto difficile calcolare esattamente la velocità. Torno a casa ammaccato, ma fiero di aver provato un trick che non difficilmente arriverò a chiudere questa stagione, con condizioni favorevoli e la crew giusta! Stavo quasi diventando il primo Italiano a fare un triplo, ma si sa, alla fine noi siamo StuntMan! Thanx Random Crew… non c’è crew come la mia crew.”
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Martin russo: “sicuro continuerò a snowboardare con la stessa passione di sempre!” TEXT & PIC: denis piccolo RIDER: martin russo SPOT: sestriere
Tornando da uno shooting con Random da Bardonecchia, decidiamo di fermarci al famoso rail di Sestriere per sgheppare tutto quanto. Freddo glaciale e un metro di powder nell’ in-run impedivano di prendere la giusta velocità di sicurezza, il rischio era di atterrare perfettamente sopra un’altro rail poco più sotto. Nessuno se la sentiva, ad inizio stagione non ne vale mai la pena rischiare di farsi male. Proprio quando stavamo per tornare alle auto si fa avanti Martin Russo “ Denis se ti va lo faccio io, mi sembra divertente…”. Due scatti, tanta motivazione ed un check strameritato su Sequence. Nome: Martin Cognome: Russo Soprannome: Tin ma lo odio! Sponsor: Custom Made, Fox, 3sixty Snowboard Shop Hobbies: Skate e arrampicata Piatto Preferito: Pizza Vomito Se Bevo: Troppi shot di Genepi Donna Preferita: La mia fidanzata Miglior Amico: Il mio cane Gruppo Preferito: Led Zeppelin Spot Preferito: Vars Anni Di Snowboard: 14 Home Resort: Sauze D’Oulx Regular-Goofy: Goofy Stance: 59 Angles: +15 –15 Trick Preferito: Cab 720° tail grab Trick Da Imparare: Cab Double Cork Datti un voto da 1 a 10 in ogni disciplina: Jibbing 5 Jump 8 Powder 7.5 Il tuo promodel come sarebbe: Sicuramente Twin, bella reattiva e un leggero rocker verso le estremità. Rider Italiano/Straniero Preferito: Italiano Marco Grigis straniero Dan Brisse
Fai una domanda al tuo rider preferito: Marco mi insegni Double Cork? Dan a cosa pensi quando salti da un palazzo all’altro? Rispondi alla stessa domanda: Non ho tempo! Secondo te penso? Rider più forte in assoluto in Italia: Marco Grigis Rider più sottovalutato in Italia: Marco Donzelli Right Or Wrong nella scena italiana: L’entusiasmo dei giovani. Ma poco sostenuti dagli sponsor. Cosa fai dopo aver snowboardato: Vado in negozio a lavorare Cosa faresti alla tua donna ideale: Non si può dire Cosa faresti alla donna del tuo amico se fosse la tua donna ideale: Niente perché è un mio amico Vale la pena vivere per: Raggiungere i propri obbiettivi Cosa farai tra 10 anni: Sicuro continuerò a snowboardare con la stessa passione di sempre! Miglior Pregio: Umiltà Peggior Difetto: Troppo pretenzioso Se non fossi uno snowboarder cosa saresti? Non riesco ad immaginarmi a fare altro che non sia sport Pensi che diventerai un super PRO? Non ho ne l’età ne le possibilità economiche per diventarlo, mi basta snowbordare con gli amici e cercare di migliorare il più possibile.
DAWID GURBOWICH: “IN UNA PAROLA SOLA DIREI DIVERTENTE...” TEXT & PIC: denis piccolo RIDER: dawid gurbowich SPOT: briancon, france
NATO: Nowy Sacz Polonia HOME RESORT: Bardonecchia SPONSOR: Capita, Union, Protest, Dc, Skullcandy, Doors, Clast, Neuro Shock ALTEZZA: 173 PESO: 65 STANCE: 60.5 ANGLE: +18 -12 DESCRIVI IL TUO STILE DI RIDING: In una parola sola direi divertente, Mi piace provare sempre qualcosa di nuovo e fantasioso per uscire dai canoni ordinari, per non dovere affrontare le strutture sempre al solito modo. LA TUA FOTO PUBBLICATA PREFERITA: Penso la mia prima cover (senza sponsor ) IL TUO TRIK PREFERITO: Nollie back tail 270° out LA TUA PRIMA TAVOLA ACQUISTATA: Se parliamo con i miei soldi una Santacruz, una Gian Simmen 152, che ho ancora in casa dei miei e la uso da mensola. Invece la prima in assoluto non aveva senso era più grande di me e forse era meglio avere il ferro da stiro della mamma.. Comunque una Ghost Board 149 con degli attacchi di plastica neri, bruttissimi. LA PIU’ BELLA TAVOLA CON CUI HAI MAI SURFATO: Senza alcun dubbio la Horrorscope 149 della CAPITA, me ne sono innamorato appena l’ho messa ai piedi, la sua semplicità e maneggevolezza mi hanno stupito, una tavola alla quale puoi chiedere quello che vuoi.
QUANTO E’ IMPORTANTE UNA BUONA ATTREZZATURA: Direi fondamentale, soprattutto se porti al limite, non ti può mollare sul più bello. LA TUA TAVOLA: CAPITA HORRORSCOPE 149 LA TUA MASCHERA: Non la uso, occhiali da sole sempre. I TUOI BINDINGS: Union Atlas IL TUO BERRETTO: New Era quando fa caldo o Coal Stevens LE TUE CUFFIE: Skullcandy Up Rock oppure Icon2 IL TUO INTIMO: Il costume da bagno della Protest I TUOI PANTS: Protest Juspter I TUOI BOOTS: Dc Gizmo I TUOI GUANTI: Dc Ventron IL TUO VIDEO: Penso quelli di Hcsc estivi dove c’è Scoot Stevens, divertentissimi IL TUO FILM PREFERITO: Odio questa domanda, beh arancia meccanica pari ad american history x. IL TUO CELLULARE: 349 xxxxx15 ah ho anche questo, 333 7741…no è il tuo scusa LA TUA RELIGIONE: Ateo COSA NE PENSI DELLE DROGHE E DELL’ALCOOL: Guarda, con l’alcool ci lavoro, lo vendo, mentre per le droghe non mi sono ancora attrezzato.
L’ORIENTAMENTO NON è STATO IL MOTTO DEL WEEKEND TEXT & PIC: eleonora raggi RIDER: manuel pietropoli SPOT: meribel, francE
Sveglia non troppo presto per raggiungere Meike di MBM, da qualche parte a Tignes post X Games party, ed aspettare il passaggio trovato la sera precedente, destinazione: Meribel per i Dc Shred Days. Dopo aver impiegato 45 minuti a raggiungere lo snowpark Dc Area 43 posso confermare questo dettaglio, in pratica sono ben 3 i resort collegati tra di loro, se vuoi fare piste questo è il tuo paradiso, ne avrai abbastanza per molto tempo! Lo snowpark d’altra parte è adatto a tutti i livelli e c’è pure un halfpipe curato. Dopo la nevicata della prima nottata mi preparo ad una giornata di shooting con il team Dc Shoes italiano. In pratica per questo evento vengono invitati tutti i top pro rider del team, dal Global team a quello europeo a quello nazionale. Manuel Pietropoli, Lollo Barbieri, Aie Benussi e Nicholas Bridgman sono i nostri rider presenti! La prima giornata ci ha regalato un po di sole grazie al quale siamo riusciti a scattare le prime immagini anche se il meteo previsto non è dei migliori ma non ci lamentiamo, uno zaino in più con un flash in schiena al prescelto della giornata e passa la paura! Tornando a Meribel, la prima impressione è decisamente positiva, un resort molto curato anche se un po costoso. Nuovamente ricordo il consiglio di controllare la dimensione delle stanze prima di prenotare, potresti avere qualche brutta sorpresa altrimenti! Tornando a quello che stavo facendo in Francia... cosa poter chiedere più di una montagna a due passi dall’albergo? Peccato non aver chiara la direzione dello snowpark, viste le dimensioni del resort abbiamo passato mezza mattinata vagando e convincendo il big boss Gp Casana di California Sports a se-
guirci perché sapevamo dove andare! Ok, l’orientamento non è stato il motto del weekend, e di questo ci siamo resi conto dopo aver passato quasi un’ora in bus ed aver rifatto lo stesso giro un paio di volte prima di tornare all’albergo. Chi ben comincia è a metà dell’opera... andiamo bene! Manuel Pietropoli è la new entry della stagione, ed è a lui che ho chiesto qualche impressione sul team e non solo. “Agli Shred Days ci siamo ritrovati un po tutti insieme, più o meno ci conoscevamo già tutti. L’unico con cui non avevo confidenza era Bridge che non avevo mai visto snowbordare, e devo dire che se la cava molto bene vista la sua età. Per gli altri che dire?! Aie è da quando ho 10 anni che lo vedo saltare in Val Senales ed è un piacere essere nel team con lui perchè vista l’età e la sua lunga carriera da snowboarder se la cava ancora molto, e sottilineo molto bene. Conosco anche Lollo da molto e spacca il culo, è stato tra i primi, se non il primo a chiudere double sui kicker se non sbaglio. Veramente forte e simpatico, ho avuto modo di snowbordarci insieme ed è uno che si gasa molto in gruppo e quindi ti incita a provare sempre di più e cosi si cresce di livello. Quel weekend ho provato una tavola Dc mega e la consiglio perché è la fotocopia della Ply. Poppa di più ed è più reattiva, quindi dove la Ply magari ti da meno aiuto la Mega è lì bella pronta per spingerti più in alto possibile e darti la poppata giusta per gasare grandi trick.” Tra test dei nuovi materiali e la possibilità di girare con il global team tra cui Devun Walsh, IIkka Backstrom, Aaron Biitner, Lauri Heiskari e Ryan Tiene e un po di sano party abbiamo finito troppo velocemente il tempo a disposizione!
INTERPRENTANDO MURETTI ROMANI COME FOSSERO CLIFF DEL BACKCOUNTRY CANADESE TEXT & PIC: ENRICO SANTILLO RIDER: DCP, JP SOLBERG, FRANK APRIL, ROMAIN DE MARCHI, TATO CHIALA SPOT: ROME, ITALY
Il prestigioso Team di Yes Snowboard anche per questa stagione ha varcato i confini italiani per raggiungere la splendida capitale romana, in occasione della serata di video premiere relativa al nuovo snowboard video intitolato “Yes It’s a Movie Two”. Romain De Marchi, JP Solberg, David Carrier Porchern aka “DCP”, Frank April ed il nostro Tato Chiala in compagnia ovviamente dell’azienda Wood Morning, sono stati ospitati nella splendida Roma, che li ha accolti per due giorni consecutivi tra le sue magnifiche e storiche location. Il primo giorno di permanenza è stato davvero formidabile. Tutto è nato da un appuntamento prefissato per le 11 di un Giovedì mattina presso l’Headquarter di Wood Morning, per poi dirigersi tutti insieme verso il centro della città. Sequence Snowboarding e LikeMilk. com, hanno avuto la fortuna di trascorrere più di 24 ore in compagnia dei talentuosi rider che eccitati dal loro arrivo in Italia, hanno deciso di visitare le vie di Roma e la splendida Villa Borghese a bordo di alcuni insoliti mezzi di trasporto, chiamati “Segway”. Ovviamente potete immaginare con facilità il loro stile di guida, originale ed insolito, ma di certo non consigliato alle persone più responsabili! Birra alla mano e poi via, un trick dietro l’altro, interpretando muretti in travertino di circa 1 metro come se fossero dei veri e propri cliff da droppare nel backcountry canadese. Ovviamente non essendo nati per un uso estremo, i “Segway” hanno subito mollato la presa dopo qualche giro di riscaldamento, dove gli scatenatissimi Frank April e Romain de Marchi oltre a droppare giù dai muretti sono
riusciti anche a regalarci qualche Slashata in mezzo a quintali di brecciolino e “tera de Roma!” Tante risate, persone davvero umili e speciali, ognuno di loro infatti ci ha saputo sorprendere per il modo di porsi e per la propria filosofia di vita. Ovviamente oltre al piacere di visitare la capitale italiana, prima della serata di video premiere, il gruppo si è spostato verso gli Snow Shop più cool della capitale, come la famosa catena di negozi Wind Surf Paradise e lo storico Kahuna. Una scatenatissima session di autografi e aperitivi organizzati ad Hoc, ci hanno accompagnato tra una foto e l’altra verso l’ora X!. L’animal Social Club è stato il luogo del delitto! Centinaia di appassionati e rappresentanti della scena snowboard del centro Italia, hanno scelto di presenziare ammirando il nuovo snowboard movie e partecipando ai soliti, divertenti ed originali giochi della crew. Una vera e propria lotta all’ultimo sangue, composta da prove di forza e gare in verticale, tutto ovviamente per riuscire a conquistare uno dei prestigiosi premi messi in palio! Il jackpot comprendeva ben 2 tavole “The Basic”, decine di T-Shirt con gigantesco e stiloso logo Yes e tantissimi altri Gadget by Wood Morning Distribution. Ovviamente gli applausi ed i commenti positivi a riguardo di “Yes It’s a Movie Two” non potevano che essere una conferma di quanto aspettato, il video ed il team, spaccano veramente! Giappone, Alaska, Canada e molto altri magnifici spot sono stati rideati dalle tavole di uno dei team più fuori di testa del momento! Non c’è niente da fare, la positività di Yes. rende il tutto davvero unico!
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TEXT & PICS: roby bragotto spot: solden, germany
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nicholas bridgman
ti che compongono la Nazionale italiana; oltre ad essere molto forte soLa scorsa stagione è stata un totale disastro per le Alpi italiane… ricordo pra qualsiasi genere di tavola, è davvero un ragazzo umile e spontaneo. come fosse ieri il termometro della mia macchina segnare otto gradi Aie ormai lo conosciamo tutti, è un’icona di questo ambiente e un persopra lo zero termico il 23 dicembre a 1800 metri di altitudine.Nessuno sonaggio davvero unico, una tigre nel vero senso della parola; possiede poteva prevedere come qualsiasi perturbazione invernale possibile si un’esperienza infinita ed è fenomenale nel dispensare consigli di ogni sarebbe fermata in territorio austriaco e più precisamente tra Saint Angenere, anche su quale sia la tecnica migliore per approciare le ragazze, ton e il confine svizzero… credo non l’avessero immaginato nemmeno un vero maestro. Ciò che ricordo con maggior piacere è stata la volontà gli abitanti stessi. Le Alpi italiane sono state letteralmente uno scudo di entrambi di non tirarsi indietro e di affrontare il kicker senza la miniinvalicabile per qualunque nevicata. L’unica cosa che si poteva fare era ma paura, prestando attenzione al vento, ma senza mai trovare nessuna fuggire. L’unica cosa che non potevo immaginare, dopo aver passato un minima scusante. All’inizio della terza giornata, caratterizzata comunintero inverno nel pieno centro di Arlberg, era ritrovarmi a Solden a fine que da delle raffiche fastidiose, sono stati i primi su tutti ad aprire la aprile con ancora una gigantesca quantità di neve a disposizione. E non struttura, chiudendo le manovre che avevano soltanto pensato il giorpotevo certo immaginare di ritrovarmi in ottima compagnia del tremenno precedente, un segno di assoluta maturità damente sempreverde Aie Benussi e di un e costanza. Non a caso sono loro stessi a sotragazzino talentuoso quanto simpatico come “è fenomenale nel dispensare tolinearlo – Aie: “I tre giorni di shooting sono Nicholas Bridgman. Il gruppo DC Italy era sul consigli di ogni genere, stati fantastici per finire la stagione invernale: finire della realizzazione del loro video proanche su quale sia la tecnica ottima compagnia, kicker da paura, neve e sole mozionale e ha così ben pensato di organizmigliore per approciare fantastici e un Bridg che ha ottime potenziazare uno shooting di qualche giorno in una le ragazze, un vero maestro.” lità per gasare”. - Nicholas: “Mi sono divertito delle più belle e rinomate località austriache, molto, kicker fighissimo! E’ stata un’esperienza tant’è che oltre alla nostra piccola crew italiada paura! Ed Aie mi ha gasato con il suo cab 9 e cab 7, se la cava ancora na, erano presenti pure i ragazzi di True Color Films e degli Isenseven. bene!”. E’ bello vedere come lo snowboard italiano, nonostante la crisi Solden infatti è un enorme ghiacciaio, aperto dieci mesi all’anno, con un economica e la chiusura di diversi impianti, stia comunque procedendo panorama incredibile e perfetto per organizzare ogni tipologia di shoverso la strada più corretta: Giacomo Kratter è diventato allenatore deloting. E come se ciò non bastasse, Solden è anche una splendida città, la Nazionale Italiana maggiore e Aie ora è il coach della Nazionale Itaviva e giovane, ricca di locali e di famose e “divertenti” case austriache liana Juniores. Due figure di spessore, importanti, che meglio di nessun apprezzate da tantissimi turisti. L’organizzazione si è rivelata impeccaaltro sanno insegnare e dirigere le future promesse come Nicholas, danbile come suo solito: motoslitta a disposizione degli invitati e due grosdo loro le giuste basi per un futuro finalmente promettente per questo se strutture come un kicker perfettamente shapeato e una bellissima settore. E poco importa se ci si dovrà spostare fino in Austria per trovare spina. Nonostante il forte vento abbia fermato per un giorno intero l’inorganizzazione e condizioni perfette, è ora di stringere i denti e di tetera carovana, Aie e Nicholas, oltre che perfetti compagni di viaggio e di nere duro, le persone sono quelle giuste, il momento per risollevarsi è wiener schnitzel, si sono dimostrati davvero all’altezza della situazione. perfetto ed ora come ora non esistono più scuse. Nicholas è giovanissimo, non ha nemmeno vent’anni ed è uno dei talen-
alessandro benussi
text: eleonora raggi pics: fakie crew
MARCO GRIGIS
MARCO GRIGIS
La prima tappa è stata Jochtal, le perfette condizioni del park abbinate ad una giornata di sole sono state una cornice ideale per il riscaldamento. Il team è decisamente numeroso, al momento della partenza i rider a bordo delle Fakiemobil sono Marco ‘Bambi’ Concin, Daniel ‘Plazi’ Neulichedl, Benno Plank, Lorenz Breitenberger, Daniel Reichegger, Max Zebe ed il più giovane Sebastian Springeth per concludere con il boss Alex Berger alla direzione e fornelli e la sottoscritta con il solito zaino foto. Arrivo anche io ed una cosa è certa, sono le 11 di sera e stiamo partendo da Bolzano per arrivare al Full Munny Party, e poi si vedrà?! Chiaramente non ci siamo arrivati direttamente. Pit stop al Passo del Tonale per ripartire all’alba. Svegliarsi in un parcheggio ed uscire dal camper a quest’ora del mattino circondata dalle montagne... Cosa posso chiedere di più? L’atmosfera decisamente familiare rende tutto più bello, le Fakiemobil sono due camper brandizzati per l’occasione e l’immancabile Doblò FIAT Freestyle Team che si sono fidati a lasciare nelle mie mani. Dopo la telefonata di Alex ho deciso di salire a bordo della carovana anche perché sapevo quale sarebbe stato il clima generale. Una delle cose che mi piace di più è vedere rider con esperienza come Bambi e Plazi che girano con i più giovani come Sebi, 12 anni o Max e Benno dandogli qualche dritta. Nonostante la carenza di neve i ragazzi del Palù Park hanno fatto del loro meglio per ospitare il Full Munny Party. Roope Tonteri ha vinto tutto, dal big air al jibbing contest, seguito dai norvegesi presenti. Numerosa la partecipazione di tutta la scena italiana. Purtroppo il nostro rookie Benno Plank si è infortunato, proprio ad inizio del viaggio durante la session di big air ed Alex a quel punto lo ha seguito per assisterlo in ospedale. Chiaramente non è mancato l’aspetto party, ed eccoci in guerra! Tanto per cominciare vorrei ringraziare Alex e Silvia per aver organizzato insieme al proprio team questo viaggio che non penso di poter dimenticare tanto facilmente, ormai sono allenata al ruolo di zia! Il Fakieshop.com Tour continua, dopo Chiesa in Valmalenco ha raggiunto Livigno dove il nostro giovane Benno è stato recuperato dal padre vista la commozione cerebrale diagnosticata dai medici. Le Fakiemobil sono state parcheggiate in un’area di sosta vicina al centro. La neve non è ai livelli massimi ma tutti gli impianti sono utilizzabili. La prima giornata l’abbiamo trascorsa al LivignoPark Carosello 3000 dove Simone e Lele ci
hanno accolto veramente calorosamente. In pratica Livigno è una valle tra due montagne, entrambe servite da impianti funzionanti e curati. Se conto tutti i piccoli park sparsi per questo resort arrivo alla cifra di 6, di cui due i maggiori. Al Carosello 3000 puoi trovare un sacco di strutture divertenti adatte ad ogni livello. Inoltre puoi utilizzare il BagJump, una sorta di materasso su cui saltare senza farti male. L’ultimo giorno l’abbiamo passato sul versante opposto, ovvero al Funpark Mottolino. Dopo i pizzoccheri il tour ha proseguito il suo tragitto verso l’Austria, Serfaus per un pit stop a base di schnitzel e rail grazie alla bellissima line che hanno potuto trovare in questo resort. Chiaramente le energie vanno sfruttate fino alla fine ed i ragazzi non ne hanno avuto abbastanza fino a tardo pomeriggio mentre Alex riprendeva ogni run del suo team con la GoPro. Dopo qualche risata i più ‘anziani’ si sono dileguati lasciando gli altri fino ad ora imprecisata, compreso Daniel che solitamente ama girare principalmente sui kicker grossi! Arriva il momento di dirigersi verso il sud Italia, verso il mare dove però non sono potuta arrivare e a malincuore mi sono ritirata. In compenso si sono aggiunti alla ciurma Simon Gruber, Marco Grigis e Hopper Daniel
“Dopo diverso tempo si trattava del primo letto vero e proprio dove coricarsi, per non parlare della doccia”
MARCO GRIGIS
SIMON GRUBER
DANIEL NEULICHEDL
MARCO GRIGIS
Malknecht che dopo poco ha infilzato la sua tavola tra muro e rail, con il tail penzolante voleva riprovare il rail non essendosi manco accorto del danno. Ad ospitare l’allegra combricola di folli Alessandro di Zirmstern e la sua bellissima compagna Isa che si sono prestati come guide a bordo del loro quad. Bambi era entrato ormai in modalità-turista, e quale miglior modo per concludere un viaggio simile se non festeggiandolo in un bellissimo casolare pieno di animali da Ale e Isa? Dopo diverso tempo si trattava del primo letto vero e proprio dove coricarsi, per non parlare della doccia. Dopo un’ormai indispensabile rinfrescata la cena nel maso era stata disturbata solamente dalla puzza dei boots romanticamente disposti davanti al camino. L’ultima giornata ha visto Plazy ammalato in camper mentre gli altri utilizzavano al meglio la neve sopravvissuta alle temperature primaverili che aveva costretto la stazione sciistica ad alzare bandiera di fine inverno. Qualche salto e trick di Markino e Lappl in mezzo agli impianti di risalita con il Bungee. Arriva un’inaspettata telefonata dei ragazzi di Hotice con un invito a visitare il loro park. A quel punto non si poteva che farci una tappa, anche Plazy ammalato si è unito alla demo improvvisata che ha così concluso il Fakie Shop Tour, anzi no la bella mangiata serale è stato il modo migliore di salutarsi!
GARBAGE 2012 BOARDS
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Filippo Kratter Presents:
Preperation
Se vuoi provare questa rotazione in neve fresca ti può essere utile provare un Bs 360° il giro prima, perchè lo stacco e la fase finale sono molto simili. In questo modo puoi prendere confidenza con l’atterraggio e la neve senza distruggere subito il landing. Quando salti in neve fresca non avrai tantissimi tentativi prima di rendere il landing un campo minato, sopratutto se alla session ci sono troppi invitati.
Approach
A meno che non abbiate un gatto delle nevi, il salto non sarà larghissimo e dovrai staccare con una controcurva minima. Arrivate a gambe piegate sul dente portate e il peso sulla lamina frontside.
Take Off
Olla per guadagnare più air time e controllo della manovra, mentre con le spalle dai l’impulso rotatorio. Per non ruotare fuori asse porta lo sguardo sopra la spalla destra.
Maneuver
Raccogli le gambe e con la mano sinistra grabba la tavola tra gli attacchi sulla lamina frontside. La mano destra la userai per controllare tutta la fase aerea. Cerca di mantenere il grab più a lungo possibile per esse più stiloso.
Landing
Appena vedi l’atterraggio molla il grab e termina la rotazione di 720° con le gambe, mentre con le spalle bloccherai la rotazione. Atterra portando il peso sul tail, altrimenti il nose finirà sotto la neve è sarà dura evitare la lavatrice.
Remember
Se provi la manovra in park in atterraggio non dovrai portare il peso sul tail, ma atterra invece con il peso centrale piegando le gambe appena la tavola tocca il landing, se ti accorgi che stai atterrando con la faccia al posto della tavola, chiudi gli occhi e pensa ad un bel sedere mordido!
After
Puoi corkare la manovra abbassando la spalla anteriore durante lo stacco e quando grabbi prova a portare le gambe dietro la schiena per fare un Japan.
Consigli del photo editor Denis piccolo
Tieni il grab più a lungo possibile e resta compatto fino alla fine, Filippo è un mago in questo, per quello ha avuto un sacco di foto pubblicate su Sequence !
Text: Enrico Cavada Pic: Roby Bragotto Location: Alberg, Austria
Matteo Zappaterra Presents:
Preperation
Park e street sono due mondi separati... ma il primo è utilissimo per prednere confidenza con strutture, rail e trick vari. Quindi se volete provare un 50-50 bs 360° out su di un kink rail in street vi consiglio di andare passo per passo e provare le cose singolarmente. Quindi prima un 50-50 su di un rail, poi aggiungeteci il bs3 ed infine su un double kink in park per poi provarlo in street. Forze di polizia e vecchiette con secchielli d’acqua non vedono l’ora che inizi a shapeare!
Landing
Approach
Puoi sempre buttare un po di neve nel punto di impatto per rendere l’atterraggio più morbido, ma è uno sbattimento atroce, se sei gasato vai a fiamma!
Preparate bene il set-up, con il dente in stile street (stacco basso a lato del rail). Quando è tutto pronto fai qualche speed check per capire da dove dovrai partire. Droppa e arriva sul dente a tavola piatta e gambe piegate.
Take Off
Olla abbastanza da portare la tavola sopra al rail e agganciala struttura in 50-50 con il peso centrale.
Maneuver
Nella sequenza la struttura ha 4 kink e in base alla sezione che stai slidando dovrai sempre essere centrale col peso e quindi ammortizzare i kink con le ginocchia. Sull’ultima sezione piatta del rail ruota spalle e testa in backside distendendo le gambe per staccare dal rail e ruota fino e vedere l’atterraggio.
Appena vedi l’atterraggio blocca le spalle e lascia che la tavola finisca la rotazione di 360°. In street, per evitare infortuni, è importantissimo ammortizzare bene con le ginocchia, perchè l’atterraggio solitamente è piatto, ed i tuoi amici sicuro non hanno voglia di gettare neve tra una session a l’altra.
Remember After
Aggancia il rail da sinistra in bs 50-50.
Consigli del photo editor Denis piccolo
In questi spot noi fotografi siamo costretti ad utilizzare il fisheye per esaltare il rail, quindi siamo molto vicini a te ed alla tua tavola. Se perdi il controllo e devi uscire dal rail e meglio mirare il filmer, generalmente è più paziente ed eviterai di compromettere la pubblicazione dello sequenza!
Text: Enrico Cavada Pic: Denis Piccolo Location: Briancon, France
TEXT: ENRICO SANTILLO pics: matt georges & denis piccolo SPOT: VARS, FRANCE
SIMON GRUBER BY MATT GEORGES
enrico santillo & MATT GEORGES by denis piccolo
The Fiat Freestyle Team Pictures Awards couldn’t start off from any other place but the city where they were born, where this Tour, contest and fabulous shooting were designed and thought out. Each edition stars the best riders and the best photographers of the international scene. This city has contributed so much to Italy, to the Italians and to snowboarding. It is the city where our Sequence Magazine, the FaccioSnao Family and the Fiat Freestyle Team led by Team Manager Simone Zannerini were born. In short Turin is the true “mother” of it all. It has been and it will always be a point of reference for our past, present and future projects. The meeting place or rather the starting point chosen for this epic trip was beautiful Piazza Castello, where the FFT riders Stefano Munari, Filippo Kratter, Roberto D’Amico and Daniel Cardone parked their Fiat Qubo and Doblò loaded with boards, cases and international guests from the Action Sport scene. Well-known riders like Daniel Neulichedl, Simon Gruber, Amedeo Viviani, Manuel Pietropoli, Jacopo Carozzi and photographers Matt Georges, Roberto Bragotto and Olaf Pignataro travelled for 7 days together covering more than 1600 Km of motorways, mountain roads, foreign cities and the Atlantic coast. We “people behind the scenes” followed step by step all the leading characters of this great adventure, which started in a big way. There was no shortage of unexpected events, due to the fact that the team contributed a lot to the project, giving it a unique and original flavour. The starting time was around 21.00 and the destination of the first leg of the Tour was Vars, a mountain resort in France. We decided to leave separately, each car on its own, at its own pace, choosing its own route, in order to give free rein and a carefree tinge to the adventure. At around 22.00-22.30 we received the first call from the Fiat Doblò with driver Filippo Kratter, riders Simon Gruber and Amedeo Viviani and Filmer Davide Spina on board, who reported a problem with their dipped headlights. Clearly it was impossible to travel at night with no headlights, so we decided that it would be best for them to wait for daylight and set off for Vars at full speed. The rest of the “team”, us included, followed their planned route, reaching our destination bang on time. We got to the hotel where we checked in and then straight to bed, hoping not to have to face anything unexpected in the morning. A loud and clear horn sound from Filippo Kratter, Simon Gruber and Amedeo Viviani’s Doblò woke up all the staff and the whole valley of Vars the following morning to a beautiful day and breath-taking views. After eating our breakfast and getting the equipment ready for a day of shooting we met near the lifts, where the legendary Lemon8
I Fiat Freestyle Team Pictures Awards non potevano che iniziare nella sua città natale, la stessa città in cui è stato pensato, progettato e realizzato questo Tour, contest e shooting da sogni, che vede in ogni sua edizione coinvolti i migliori rider dalla scena italiana ed i migliori fotografi della scena internazionale nel ruolo di protagonisti... Una città che all’Italia, agli italiani ed allo snowboard ha dato veramente tanto. La stessa città in cui anche il nostro Sequence Magazine in parte è nato, la stessa città in cui è nata la Family di FaccioSnao e la stessa città dove è nato il progetto Fiat Freestyle Team con a capo il Team Manager Simone Zannerini. Insomma Torino è sicuramente una vera e propria “Mamma” di tutto questo, è stata e sarà per sempre, un punto di riferimento dei nostri passati, presenti e futuri progetti. L’appuntamento o ancor meglio il luogo di partenza scelto per l’inizio di questo epico viaggio, è stata la splendida piazza Castello, dove i rider del FFT Stefano Munari, Filippo Kratter, Roberto D’Amico e Daniel Cardone hanno parcheggiato i loro Fiat Qubo e Doblò colmi di tavole, valigie e ospiti internazionali della scena Action Sport. Nomi noti come i Rider Daniel Neulichedl, Simon Gruber, Amedeo Viviani, Manuel Pietropoli, Jacopo Carozzi e i fotografi Matt Georges, Roberto Bragotto e Olaf Pignataro, hanno viaggiato per tutti i 7 giorni in loro compagnia, percorrendo ben oltre 1600 km, tra autostrade, zone di montagna, metropoli straniere e coste atlantiche. Una vera e propria avventura iniziata subito alla grande, dove noi “Quelli del dietro le quinte” abbiamo seguito ogni passo di questi oltre 10 protagonisti. Gli imprevisti ovviamente non potevano mancare, anche perché proprio loro sono riusciti a contribuire notevolmente e a donare a tutto questo, un sapore davvero “Decidiamo di partire indipendenti, unico ed originale. Partenza intorno alle ognuno con il suo passo ed ognuno per la sua strada, 21.00 in direzione della prima tappa del proprio perché facendo in questo modo, la cosa potesse Tour, la località montana di Vars, in Fransvilupparsi nella maniera più naturale e spensierata possibile.” cia. Decidiamo di partire indipendenti, ognuno con il suo passo ed ognuno per “We decided to leave separately, each car on its own, la sua strada, proprio perché facendo in at its own pace, choosing its own route, in order to give questo modo, la cosa potesse svilupparsi free rein and a carefree tinge to the adventure.” nella maniera più naturale e spensierata possibile. Intorno alle 22.00 e le 22.30, ci arriva la prima chiamata dal Fiat Doblò con alla guida Filippo Kratter Italian Crew, which included Massimo ”Zeman” Galfre, Oliver Mondino e a bordo Simon Gruber, Amedeo Viviani ed il Filmer Davide Spina che and lovely Lauren McHale, greeted us and showed us the best areas ci segnalano un piccolo guasto, dovuto dall’impossibilità di accendere i to shoot and ride in the couple of days we would stay in Vars. fari anabbaglianti. Un viaggio di notte senza luci ovviamente non si può The snowpark was incredible and in perfect shape: it started from the affrontare, quindi insieme decidiamo che la miglior soluzione era quella top of the tallest mountain and went all the way down to the lowest di aspettare la luce del giorno e ripartire a tutto gas in direzione di Vars. point of the Resort. Thanks to that our riders were given the chance to Ovviamente il resto della “ciurma” compresi noi, ha continuato a seguiwarm up and look out for interesting spots in the nearby Backcountry. re i piani, raggiungendo la metà in perfetto orario. Arriviamo in Hotel, Each group went on its own way: photographer Matt Georges with classiche prassi di documenti e prenotazioni varie e poi dritti tutti sotto Simon Gruber, Filippo Kratter and Stefano Munari went one way and le coperte, con la speranza che al mattino nessun’altra sorpresa potesse Roberto Bragotto, Amedeo Viviani, Daniel Neulichedl and Manuel capitarci. Un bel pimpante e piacevole suon di Clacson proveniente dal Pietropoli chose to explore in the opposite direction. After a busy day Doblò di Filippo Kratter, Simon Gruber e Amedeo Viviani, ha svegliato spent walking, building a kicker, taking photos and doing tricks, in the al mattino seguente tutto lo Staff e l’intera località di Vars, che ci ha evening we all met to eat and talk in front of an excellent hot meal. accolto con una giornata ed un panorama davvero mozzafiato. Tempo We looked at the first shots and exchanged comments on the spots di fare colazione e preparare l’attrezzatura necessaria per la giornata di chosen by the two teams, the weather forecast, the snow condition
STEFANO MUNARI BY MATT GEORGES
SIMON GRUBER BY MATT GEORGES
TATO CHIALA BY MATT GEORGES
and obviously on the successful and not so successful tricks. A beer Shooting fotografico, ci troviamo sotto gli impianti dove la storica Crew or two, a few jokes and yawns helped us through the evening and italiana di Lemon8 composta da Massimo ”Zeman” Galfre, Oliver Mongave us new motivation and ideas to face the second and last day dino e la bella Lauren McHale ci ha accolto e mostrato i punti più inteof snowboarding before hitting fabulous Barcelona. The following ressanti dove fotografare e raideare nei due giorni relativi alla nostra morning we had another surprise, since two famous Random Video permanenza nella località francese. Uno snowpark davvero da urlo ed Production members had decided to leave from Bardonecchia and in stato perfetto, che iniziava dalla cima della montagna più alta fino al join us at Vars to spend a fun day snowboarding with us. We are punto più basso del Resort, ha dato modo hai rider di scaldarsi per bene talking about filmer Alessandro “Killer” Miniotti and Tato Chiala, e iniziare a pensare e cercare qualche spot interessante nel Backcountwho contributed a lot to the snowboarding session and were great ry adiacente. I gruppi si separano, il fotografo Matt Georges insieme a company. Clearly we couldn’t resist riding for 4-5 hours all together, Simon Gruber, Filippo Kratter e Stefano Munari si dirigono verso un verjust for the sake of having fun for a day with our friends. All the laughs, sante, mentre Roberto Bragotto, Amedeo Viviani, Daniel Neulichedl e spots and really big tricks were recorded by our official photographers, Manuel Pietropoli scelgono di esplorare esattamente la zona opposta a who, notwithstanding their role, managed to have fun and to close quella scelta dagli altri. Dopo un’intensa giornata passata a camminare, costruire kicker, scattare fotografie e chiudere trick, alla sera ovviamente ci siamo ritrovati tutti insieme “Ovviamente non abbiamo saputo resistere per cenare e discutere di fronte ad un ottimo e piaceal fatto di poter girare almeno per 4/5 ore tutti vole piatto caldo. Escono fuori i primi scatti, le prime insieme, con l’unico scopo di divertirci e portare a casa opinioni sugli spot scelti dai due team, sulle condiuna giornata di snowboard con gli amici.” zione meteo, su quelle della neve ed ovviamente sui trick chiusi e non chiusi. Una birretta, una battuta e “Clearly we couldn’t resist riding for 4-5 hours qualche sbadiglio ci accompagnano di nuovo verso la all together, just for the sake of having fun for a day notte, che come al solito consigliera, ha dato a tutti noi with our friends.” nuovi stimoli e nuove idee per affrontare la seconda ed ultima giornata di snowboard prima di raggiungere some stylish tricks on their snowboards. At sunset after greeting la favolosa Barcellona. Al mattino seguente un’altra piacevole sorpresa everybody, we went back to the hotel, loaded all the equipment in è stata protagonista, dato che due importanti componenti della crew di our spacious Fiat Qubo and Doblò and left for Barcelona, with a few Random Video Production, hanno scelto di partire da Bardonecchia per cans of Red Bull to sustain us!! As soon as we reached our hotel, the raggiungerci a Vars per trascorrere in nostra compagnia un’altra bella e riders started to think where, when and how to spend our first night divertente giornata di snowboard. Stiamo parlando del filmer Alessanin the Spanish city, where beautiful girls, breath-taking shapes, shiny dro “Killer” Miniotti e di Tato Chiala, che hanno saputo dare un notevole smiles and a unique atmosphere made us experience a true dream. contributo sia per quanto riguarda la parte snowboard sia per la loro Hair-gelled, perfumed and with money in our pockets, we boarded solita e piacevole compagnia. Ovviamente tutti noi non abbiamo saputo our faithful Fiat Freestyle Team Qubo e Doblò and headed for the resistere al fatto di poter girare almeno per 4/5 ore tutti insieme, con coolest areas of “Barcelona by night”. We decided to start our tour l’unico scopo di divertirci e portare a casa una giornata di snowboard from wonderful Barceloneta, one of the best beaches and streets con gli amici di sempre. Tante risate, spot e trick veramente spessi sono in the city, full of clubs and a wild night-life. The competition to stati immortalati dai due fotografi ufficiali, che nonostante il loro ruoapproach and conquer the greatest woman of the night started (we lo sono riusciti a divertirsi e chiudere anch’essi qualche stiloso trick in better name no names, you never know!) and after a couple of hours snowboard. Al calar della luce, dopo aver dato e ricevuto i dovuti saluthe group had lost half of its members! Some were at the counter ti, decidiamo di tornare in albergo, caricare nei voluminosi Fiat Qubo e chatting with a beautiful Catalan girl, some on the dance floor a bit Doblò tutta la nostra attrezzatura e partire in direzione della splendida drunk and totally wild and some had fallen asleep on the club sofas, Barcellona, aiutati ovviamente da qualche lattina di Red Bull! Neanche il dog tired because of the long trip! The following morning after several tempo di arrivare in Hotel, i rider iniziano subito a pensare dove, quando attempts at waking up the “ Night Lions”, we regrouped to shoot and e come passare la prima serata nella città spagnola, dove ragazze, forme skateboard with fab Daniel Cardone and young talent Jacopo Carozzi. mozzafiato, sorrisi smaglianti ed un’atmosfera unica ci hanno dato modo The city is crammed with great spots. Barcelona is full of colours di vivere un vero e proprio sogno. Brillantina, profumo, soldi in tasca e and flavours and although it is not ideal for snowboarding, it gave gasati come non mai, iniziamo sempre a bordo dei nostri inseparabili us great opportunities for strong emotions. After a 48-hour stay, the Fiat Freestyle Team Qubo e Doblò a visitare le vie e le zone più Cool snowboarding crew left the skateboard and surfing team and headed della “Barcellona in the Night”. Decidiamo di iniziare il nostro Tour di lofor a mountain resort, in one of the greatest mountain ranges in Europe. cali della splendida Barceloneta, una delle spiagge più affascinanti della città ed una delle vie più belle, colme di Club ed una scatenatissima vita notturna. Iniziano i primi approcci da parte dei rider (non facciamo nessun nome, non si sa mai!), una vera e propria gara a chi conquistava la più bella donna della serata, tant’è che dopo circa due ore, il numero della compagnia si era dimezzato! Chi era al bancone a scambiare due chiacchiere con una bella catalana, chi in mezzo alla pista un pò su di giri scatenato come non mai e chi addirittura si era addormentato sopra qualche divanetto del Club, perché ovviamente, provato dalle numerose ore di viaggio affrontate! Al mattino seguente dopo numerosi tentativi di svegliare i “Leoni della Notte”, ci siamo ritrovati tra uno sbadiglio e l’altro finalmente di nuovo tutti insieme per filmare e skateare in compagnia del grande Daniel Cardone e del giovane ma talentuoso Jacopo Carozzi. Infiniti e favolosi spot caratterizzano questa città, ricca di colori e sapori, una città che nonostante non sia l’ideale per lo snowboard ha saputo regalarci davvero forti emozioni. Dopo una permanenza di circa 48 ore, la crew di snowboard ha dovuto separasi nuovamente dalla crew di skateboard e surf, dirigendosi verso un’altra e splendida località BY MATT GEORGES montana, situata in una delle più importanti catene montuose d’Europa.
STEFANO MUNARI BY DENIS PICCOLO
Forza, equilibrio, concentrazione, fisicità, libertà… vocaboli che rispondono alla domanda: “Che cosa è per me lo snowboard?” che a tratti compare tra gli appunti di Amedeo, riflessioni in mezzo a schizzi, disegni, grafiche. Una passione non facile da coltivare per un ragazzo nato in una città di mare. Una passione iniziata nella prima adolescenza e cresciuta con lui fino a diventare tutt’uno con la sua persona. Se l’era costruita da solo, in autonomia e quando a volte era diventata motivo di disaccordo o discussione tra noi due l’aveva difesa fino in fondo. Si stava costruendo attorno la sua vita ed io a poco a poco avevo imparato a capire e a dominare la paura per quelle evoluzioni nell’aria che mi facevano rimanere con il fiato sospeso. Quando veniva a casa scherzavamo sul fatto che la macchina fosse diventata la sua casa: computer, scarpe, vestiti, tavole, scarponi, “generi di conforto”; il bagagliaio era sempre pieno di mille cose, perché finito il lavoro c’era sempre una meta, possibilmente ben innevata, ad aspettarlo. Quando lo penso sullo snowboard lo vedo elegante e dolce come il suo animo e come era da bambino quando con il papà aveva iniziato e fare equilibrismo, giocoleria e ginnastica artistica. Forse nello snowboard aveva potuto ritrovare quei giochi e quelle prime forti emozioni.
Stength, balance, concentration, physical fitness, freedom. These are all words that answer the question, “What is snowboarding for me?” This question crops up every now and then in Amedeo’s notes, a series of reflections, sketches, drawings, graphics. Snowboarding was not an easy passion to cultivate for a boy who was born in a seaside town. It was a passion that started when he was a young teenager, that grew with him and became one with him. He had developed this passion on his own, independently and when, at times it had been a cause of disagreement between us, he had defended it to the end. He was building his life around it and little by little I learnt to understand and control my fear for those tricks up in the air that left me with bated breath. When he came back home we would joke about his car that was a home for him. The car boot was full of a thousand things, computer, shoes, clothes, boards, boots, “comfort food and drinks”, because after work there was always a destination, ideally covered with snow, to await him. When I think about him on his snowboard, I see him as stylish and sweet as his spirit and like he was as a child when he had started to practise acrobatics, juggling and gymnastics with his dad. Perhaps with snowboarding he was able to play those games and feel those first strong emotions again.
Marina Cassin (mamma di Amedeo).
Marina Cassin (Amedeo’s mum).
BY MATT GEORGES
BY ROBY BRAGOTTO IN ALBERG, AUSTRIA
BY ROBY BRAGOTTO IN ALBERG, AUSTRIA
BY ROBY BRAGOTTO IN ALBERG, AUSTRIA
tutto il cuore mi auguro, un giorno, non saprei dove ed in che modo.... Di incontrarti nuovamente!!!!! - Luigi Gabriel. Smettila di girare grosso... - Alberto Piccolo. Manchi!!!....e tanto!!! - Michele Salot- to A e- zione che abbiamo fatto. - Marco Chies. Senza parole.. Ciao ame - Ilenia Cavallini. Parecchi ricordi, tanti bei momenti. Nulla svanisce. ciao amico. – Mike Pireddu. io spero solo che tu lassù possa tr Ame ci manchi già... – Riccardo Rk Pizzinato.Addio ame. Sempre nei miei ricordi sempre nelle mie immagini. - Denis Piccolo. Ame...lo sai già...non occorre ti dico niente...ciao amico mio... – Alessandro – Alessandro Bianchetti. mi mancano le parole.... Ciao amico – Marco Concin. appena sentito al telegiornale.. son senza parole... troppo una bella persona x andarsene così presto :-(( – Patri- zia Stepa auschte nur die Räume. Ich leb in euch und geh ́durch eure Träume, da uns, die wir vereint, Verwandlung traf... Ich leb ́mit tausend Seelen weiter Nein, ich ging nicht fort: Unsterblichkeit vom Tode m a Mulo”... Ciao Ame! – Enrico Cerovac. Ora potrai girare tutto quello che vuoi ......in fin dei conti come sempre....... Ti ricorderò come il migliore, come il piu’ umile.......lasci un vuoto immenso ma nei nostri eghetti sta provando dal profondo del cuore. Dal mio in particolare hai scavato un solco profondo, irrimediabile. O forse un rimedio c’è... : un addio e un abbraccio mi sarebbero bastati se solo potess aragoni. – Margherita Meneghetti Young Rider. te ne vai cosi ... le parole non bastano ad esprireme le emozioni ... ti porti via una parte di me ... Scrivo nel bagno di dolore e ricordi.. .. neve ghiacciata su are piano ed eravamo a 30 all ora in furgone.. di quando ti scambiai per la mia ragazza a letto ... di come il rispetto e l educazione sono state componenti fondamentali per tutti noi che ti abbiamo co nare ancora me... – Sandy Blkvan Burton. Non ci sono parole per descrivere cosa vuole dire perdere un amico come te...ciao Ame. – Marco Pina Silvestre. ciao ame, eri un gran persona, grazie delle fan o ritorno”, questo è l ultimo mes- saggio che mi hai mandato prima che io partissi, ora quello che piange a dirotto a migliaia di km di distanza sono io che ho perso una delle persone più importanti della m mmo tornati a spaccare ed eravamo carichissimi...oggi invece mi lasci solo e disorientato..lasci sola tua mamma e virgi, lasci soli tutti i tuoi amici..e questo non è giusto.. Amedeo io non ce la faccio a dirti Amicucci. il tuo spirito e il tuo sorriso me li por- terò sempre dentro ciao ame...... – Matteo Andreoletti. io ero a terra tu sei arrivato e sei stato lì con me finchè non sono riuscita a rialzarmi, ci siamo co oscere! ciao ame.... – Elena Schneefloke Pasini. Ciao Ame, ti ricorderò per la persona splendida che sei, per il sorriso splendido che sempre avrai! Un abbraccio forte forte dalla tua piccola collega, spero e le volte che ci si incontrava in giro per le montagne eri sempre gentile e sorridente... Ancora non possiamo crederci. Sara&Ema – Sara Kerniat. Ci siamo conosciuti a tignes qualche anno fa... Sempre s arco Casini. Sempre con il sorriso Ame.. – Mauro Molon. Grazie per avermi insegnano a vivere la montagna come se fosse la mia vita, grazie per aver- mi regalato giornate di buio con il sorriso... Avrei pre n viaggio amico!!!! R.i.p AME – Alberto Piccolo. Adesso devi spiegare ad Aaron cosa sono i double cork e perchè vanno tanto di moda qui giù. Ciao Amedeo Viviani – Mar Tini. Il MIO maestro il MIO am otto. non sono mai stato uno che prega e tu lò sai benissimo ma sta volta a qualcosa mi devo aggrappare ..... yo Bro ! – Billy “Iron Wolf” Fresolone. Ciao Ame, oggi sn arrivati i primi campioni degli attacch ce Luis. Ameeee ma ti rendi conto? Ti rendi conto di quanto c**** manchi a tutti?! Qui manca il pensiero di non poterti chiamare per le serate, per l’ape o per il caffè perché ti sapevamo in montagna imp il pensiero vola verso il cielo. Tutto quello che ci circonda ha un qualcosa che parla di te. Raccontaci, ascoltaci e pensaci, stacci vicino e fatti sentire nei nostri giorni... Nei sogni vieni a trovarci come noi d li hai vis- suti alla grande, come nessuno...un guerriero! – Monica Romigi. mi sono appena riletto tutta la nostra cronologia in chat ame che ridere.... – Eleonessa Imperiale. Dunque cugino? Hai già fatto i
Akaphoto. Buonanotte Ame, sono qui in lacrime che non riesco a dormire, ho ancora in mente il tuo sorriso la prirovare un kicker gigante e un landing spettacolare... un paradiso di fresca... sta storia non ha un cazzo di senso... Benussi. Non ho parole !!! Ci mancherai per sempre, ciao Ame – Mitch Lorenzi. sempre gentile e sorridente. ciao ancich. il tuo sorriso e la tua passione sarà mai dimenticata, buon viaggio amico! - Max Stampfl. Ich bin nicht tot, mich erlöst. (Michelangelo) – Cilia Holzer. Ciao Ame. ricorderò sempre il tuo sorriso... – Paolo Salvatore. ”Sempre in cuori il ri- cordo di te e’ grande. Ciau AME – Keoma Dorissa. non ho parole per esprimere il dolore che la famiglia ssi prevedere il futuro... quando stavo vicino a te una magia nel mio cuore nasceva...era come...come... non esistoulla barba nelle giornate di fresca pol- verosa , del tuo sorriso la prima volta con la tavola... di quando mi dicevi di onosciuto ... della tua crescita sportiva , professionale e personale... sognavamo assieme... non smettere mai... facci ntastiche giornate in snow con te! ci mancherai...! –Simone Salvatori. ”Bro fanculo u are the best e piangerò fino mia vita..in questo anno che ero via quanto ci siamo sentiti, consigliati,fatto progetti e mancati..in meno di un mese i addio, il dolore è troppo ed egoisticamente ti voglio ancora con me..tu per me non morirai mai fratello mio. – Vaonosciuti così... un piccolo gesto che fanno grande una persona! sono felice di essere caduta così da averti potuto o ti arrivi lassù... – Fe- derica Stella Depari. Non voglio crederci – Roberto D’Amico. Non ci conoscevamo bene ma sorridente e disponibi- le... poi ci incontravamo in giro, sempre sulla neve, l’ultima volta in Senales. Ciao Amedeo eferito salutarti in altri 1000 modi ma d’altronde nessuno mai pensa a quell angolo buio che ci nasconde la vita... mico..grazie per avermi chiamato ieri.. Ora e sempre e per sempre sei IL MIO NUMERO 1 .. Ciao ame... – Riccardo chi della nostra collezione.. Il reload bianco è venuto una bomba proprio cm lo volevamo.. Speriamo nevichi. Bacio pegnato a godere della libertà che provavi nel fare snow trasmettendo l’amore per quella disciplina ai tuoi allievi... da qui facciamo con te! – Ila De Biasi. Ti sogno in continuazione bro... – Drake Northwave Italia. Te fratello i tuoi 27 innamorare tutti gli angeli? – Matteo Andreoletti. Ciao Ame, ti saluto perchè ti sento ancora vivo! – Enrico Santillo.
BY DENIS PICCOLO IN PRATO NEVOSO
ITW: DENIS PICCOLO PICS: DENIS PICCOLO, ROBY BRAGOTTO, LORENZO BELFROND & ANDREA SCHILIRò
TATO CHIALA By DENIS PICCOLO IN MONCENISIO
“EVERyBODy IS IN”. COME MAI LA SCELTA DI QUESTO TITOLO? All’inizio della scorsa stagione, intorno ai primi di Novembre, nonostante il budget da parte degli sponsor fosse davvero ridotto, ho deciso lo stesso di portare avanti il mio video progetto, come ogni anno. Ho scelto di metterci ancor più passione del solito, finanzian- do il tutto economicamente, investendo quello che potevo. Ho cercato di coinvolgere all’interno delle nostre riprese i migliori rider nazionali, soprattutto quelli che dimostrassero di credere nel progetto e avessero voglia di dare il tutto e per tutto. Per fortuna poi, nei mesi successivi, la situazione “sponsor” è leggermente miglio- rata ed ha permesso di stabilire meglio su quali rider concentrarsi, ma alla fine il concetto alla base del video è rimasto sempre quello e durante la stagione, spesso venivano a trovarci qualche giorno per stare con noi e filmare qualche trick. E così “Everybody Is In”. “EVERyBODy IS IN” E’ IL VIDEO DI RANDOM CON I TRICK PIU’ SPESSI DI SEMPRE? Quest’anno ho avuto la fortuna di assistere ad un netto miglioramento della scena snowboard italiana, cosa che dai tempi di Lemon8 ed i fratelli Kratter non si vedeva. Il livello dei rider e lo stimolo di ognuno di loro mi ha colpito più che nei video precedenti. Tutti davvero erano molto motivati, lo speravo da tanti anni. Ovviamente anche per quanto riguarda il livello tecnico di Random Video, posso dire di essere soddisfatto. Anche noi siamo cresciuti e migliorati di molto.
eveRybody is in’. How come you cHose tHis title? At the beginning of last season around the start of November, my sponsor’s budget had definitely shrunk but I decided to go ahead with my video project anyway, like I do every year. I chose to pour even more passion into it than usual, financing the whole thing and investing what I could. I tried to involve the absolute best national riders in our shoots – especially those who had demonstrated their belief in the project and who wanted to give it their all. So, it was pretty lucky that over the next few months the sponsor situation improved slightly. This allowed us to better establish which riders to focus on, but in the end the concept at the heart of the video remained the same. Throughout the season, riders would often meet up with us for a few days to hang out and film some tricks. Hence, “Everybody Is In”. so, “eveRybody is in” is tHe most tRick-filled video Random Has eveR made? This year I was lucky enough to witness a clear improvement in the level of riding in Italy, the likes of which hadn’t been seen since the time of Lemon8 and the Kratter brothers. The standard of the riders and the impetus behind every one of them struck me more than in any previous video. Everyone was properly motivated; I’d hoped that for years. Obviously, in terms of the technical standard of Random Video, I can say that I’m satisfied. We’ve also grown and improved a lot.
wHat (oR How mucH) aRe you still missing befoRe you’ve aRRived at tHe objectives you set out foR youRself fRom tHe beginning? I must say I consider myself lucky to have reached COSA E QUANTO TI MANCA PER ARRIVARE ALL’OBIETTIVO CHE TI so many of the goals – and so quickly - that I set out for myself when ERI POSTO QUANDO HAI INIzIATO? Devo dire di ritenermi fortunato I was a little boy. Obviously it’s been a per il fatto di aver raggiunto molto in journey of self-improvement year after fretta gli obiettivi che mi ero prefissato “SPESSO RIDER VENIVANO A TROVARCI year; the goals change and you’re sin da ragazzino. Ovviamente è staQUALCHE GIORNO PER STARE CON NOI constantly finding new inspiration. to un migliorarsi anno dopo anno, gli E FILMARE QUALCHE TRICK Today, I could say that what’s missing obiettivi cambiano e ti danno sempre E COSì “EVERYBODY IS IN”. is a ‘more solid structure’, and nuovi stimoli. Ad oggi posso dire che perhaps the budget to involve other mi manca una “struttura un pò più solida”, e magari il budget per coinvolge- “THROUGHOUT THE SEASON, RIDERS WOULD professionals – that would allow us OFTEN MEET UP WITH US FOR A FEW DAYS to evolve by letting us work without re altri professionisti ed avere quindi TO HANG OUTAND FILM SOME TRICKS. making the enormous sacrifices that la possibilità di evolverci riuscendo a HENCE, “EVERYBODY IS IN”. we’re faced with every year. Of course, lavorare senza gli enormi sacrifici che I can’t help but feel satisfied with the ogni anno ci troviamo ad affrontare. results we’ve achieved so far, especially with the last video where Ovviamente però, non posso far altro che sentirmi soddisfatto di tutti the general situation – in terms of human relations as much as in i risultati raggiunti, soprattutto con questo ultimo video dove la situaterms of riding – was truly sensational. We had some amazing days, zione generale, sia dal punto di vista di rapporti umani che di riding, unforgettable memories where really everything just worked out è stata davvero sensazionale. Abbiamo passato delle bellissime giorperfectly for every member of the crew. We saw a little piece of paradise, nate, momenti indimenticabili che hanno reso davvero tutto perfetto somewhere separate from the other outside problems in society which per ogni singolo componente della crew. Abbiamo vissuto un piccogave us a way of getting the optimal outcome for the final product. lo paradiso, un po’ separato dai vari problemi esterni della società e che ci ha dato modo di ottenere un’ottima riuscita del prodotto finale. WHAT ONE THING SETS THIS VIDEO APART FROM THE OTHERS yOU’VE CREATED? Unfortunately the dearth of snow in Italy stopped UNA SFUMATURA CHE DIFFERENzIA QUESTO VIDEO DAGLI ALTRI us from shooting in the park on the special structures like we’d CHE HAI PRODOTTO? Purtroppo le scarsissime nevicate in Italia ci scheduled at the start of the season, but we made up for that by hanno impedito di realizzare gli shooting in park su strutture speciali checking the other side of the Alps, and we were blown away. I have che avevamo programmato all’inizio della stagione, ma in compenso never seen weather conditions anything like that – there are no words, abbiamo controllato dall’altra parte delle Alpi e siamo rimasti increduli. it was incredible. I initially thought when we left for Austria that we’d Non ricordo di aver mai visto una situazione metereologica simile a stay there for 10 days of shooting, but in the end we were there for quella. Incredibile, non ci sono parole. Pensate che inizialmente quanmore than a month and half. The state of the snow and the spots we do siamo partiti per l’Austria avevamo preventivato di filmare 10 giorni, visited are important characteristics of this video. Although maybe the invece alla fine siamo rimasti più di un mese e mezzo. Lo stato della freshest element is the massive prevalence of rails and street spots neve e gli spot visitati, sono un’importante caratteristica di questo vithanks to our collaboration with Matteo Maggi when we were in Finland. deo. Ma forse la grossa novità è la massiccia presenza di rail e street spot grazie anche alla collaborazione di Matteo Maggi durante il viagtHe most difficult tHing foR videos made in italy is gio in Finlandia. featuRing fResH faces fRom new geneRations. is tHis only because of tHe massive amount of time tHat contests LA PIU’ GROSSA DIFFICOLTA’ IN ITALIA E’ AVERE GIOVANI LEVE E take up? in otHeR countRies, you see tHe same pRos wining NUOVE FACCE NEL VIDEO. E’ SOLO DOVUTO AI SUPER IMPEGNI DEI CONTEST ? ALL’ESTERO GLI STESSI PRO CHE VINCONO LE GARE LI VEDI ANCHE IN SUPER VIDEO PART!!! Sicuramente ci sono rider
SIMON GRUBER By ROBy BRAGOTTO IN ALBERG, AUSTRIA
LORENzO BUzzONI By LORENzO BELFROND IN ALBERG, AUSTRIA
matteo zAPPATERRA By ROBy BRAGOTTO IN ALBERG, AUSTRIA
che riescono a compensare entrambi gli aspetti (contest e filming) senza alcun problema, ma non trovo che siano così tanti. Ovviamente per quanto riguarda i nostri top riders più giovani, come Marco Grigis, Giorgio Ciancaleoni, Kevin Kok e gli altri, posso dirti che per un discorso di diverse realtà ed impegni non sono state molte le occasioni di filmare assieme. Loro hanno scelto di puntare sulle competizioni, fanno parte del progetto della nazionale italia- na allenata da Giacomo Kratter, e sono molto contento che siano li. Sicuramente un nostro obiettivo futuro sarà quello di riuscire a filmare di più con loro perché meritano veramente tanto.
competitions and staRRing in awesome videos! Certainly, there are riders who are able to balance both contests and filming without any problems, but I’ve found that there aren’t many. As far as our youngest top riders are concerned – Marco Grigis, Giorgio Ciancaleoni, Kevin Kok etc – I can say that for a whole host of different reasons and restrictions, we’ve had very few opportunities to film together. They’ve chosen to focus on the competitions, taking part in the Italian national project under the tuition of Giacomo Kratter, and they’re really happy to be there. Certainly one of our future goals will be to film more with them, because they deserve it so much.
QUANTO E’ IMPORTANTE UN VIDEO DI SNOWBOARD PER LA SCENA ITALIANA? Secondo me è fondamentale. Da sempre e per sempre è stato e sarà un mezzo fondamentale per diffondere in maniera decisiva lo snowboard e mostrare l’evoluzione di questo sport al pubblico appassionato o meno. I magazine come Sequence narrano storie tramite parole e fotografie, mentre i video riescono a far ve- dere quello che non si può mostrare con la carta. I video sono sem- pre stati il più grande stimolo per le giovani leve a provare nuovi trick e aiutano ad avere un termine di confronto per vedere fin dove si può arrivare in materia di stile, tecnica e fantasia. E poi diciamolo, avere un video che mostri le tua qualità e raccolga in poco il meglio di un anno di esperienze è il sogno di qualsiasi snowboarder. Un video Italiano di qualità può anche essere una vetrina. Basta guardare l’esempio di Simon Gruber, che appena diciottenne scelse di filmare per la sua prima volta insieme a noi. Fu un ottimo trampolino di lancio per lui ed una grossa soddisfazione per me. Vederlo crescere ed arrivare a filmare con video produ- zioni internazionali e conquistare ottimi traguadi è stato un vero regalo.
How impoRtant aRe videos to tHe italian snowboaRding scene? I think they’re fundamental. Video always has been and always will be one of the most important means of promoting snowboarding and showing the evolution of the sport to the public, whether they’re already fans or not. Magazines such as Sequence tell stories through words and photographs, but with video you can show something that you couldn’t on paper. Videos have always been the biggest motivation for the new generations to try new tricks, and they help by providing a standard for comparisons, so you know what can be done in terms of style, technique and imagination. And let’s face it, having a video that demonstrates your skill and cherry-picks the best of a year’s experience is the dream of every snowboarder. A quality Italian video can also be a showcase; look at the example of Simon Gruber, who was just eighteen when he chose to film with us for the first time. It was an excellent launch-pad for him and a source of great satisfaction for me. To watch him grow and go on to film with international video producers, passing some major milestones, was a great reward.
peRHaps ouR fine nation lacks FORSE NEL NOSTRO BEL PAESE MANa ceRtain ‘bReeding-gRound’ “quest’anno ho avuto la fortuna CA LA CULTURA DEL VIVAIO, DI FAR Di assistere aD un netto miglioramento cultuRe foR pRoducing new CRESCERE NUOVE GENERAzIONI DI geneRations of RideRs. do all Della scena snowboarD italiana.” RIDERS. FORSE CI DOVREMMO IMPEof us – bRands, media and ski GNARE TUTTI DI PIU’ VERSO QUESTA ResoRts – need to commit moRe “THIS YEAR I WAS lUCkY ENOUGH DIREzIONE. BRAND, MEDIA E STAto tHis? Absolutely yes, this is exactly TO WITNESS A ClEAR IMpROVEMENT zIONI SCIISTICHE. COSA NE PENSI? what has been missing up to this point. IN THE lEVEl OF RIdING IN ITAlY.” Assolutamente sì, questo è proprio If there was more collaboration, more quello che è mancato fino ad ora. Se ci communication and more interaction fosse più collaborazione, se si comunicasse e ci si confrontasse di più between all parties, it would be a lot simpler. Unfortunately the Italian tra le parti sarebbe tutto più semplice. Purtroppo la mentalità italiana mentality often leads us to think only for ourselves, without seeing that molto spesso ci porta a pensare solo a noi stessi, senza farci vedere things would be better with cooperation. The result is that at the first sign che spesso collaborando le cose riescono meglio. Il risultato è che al of trouble, instead of finding a solution everyone throws in the towel. primo problema, invece di trovare soluzioni, tutti tirano i remi in barca. When there’s more of a need to invest, everyone gets scared and they Quando c’è più bisogno di investire tutti hanno paura e smettono di stop doing it. This in particular is probably because when the going was farlo. Questo soprattutto perché in tempi di grassa probabilmente sono good, they’ll have blown a load of money that they didn’t really have on stati sperperati un sacco di soldi per cose inutili che non hanno portato pretty much nothing. It’s sad seeing a resort like Kronplatz, which has ricavi. E’ triste vedere un resort come Kronplatz, dove c’è sempre staalways had one of the best snowparks in Europe but now seems like it to uno dei migliori snowpark in Europa, come sia destinato a limitare will limit the area that can be used for it because it’s probably not worth it l’area snowpark perché probabilmente non gli conviene più a livello at a financial level. More pistes for the skiers, fewer parks for the boarders monetario. Più piste per gli sciatori, pochi snowpark per gli snowboar– and the ones that remain are mostly for pros. Unfortunately, at the end der, sopratutto per i pro. Purtroppo anche loro guardano in tasca senza of the day they’re thinking about lining their pockets without considering pensare al resto, alla fine è proprio questo il punto. the bigger picture. RISPETTO AL PASSATO NASCONO POCHI NUOVI RIDERS E ANCORA MENO NUOVI FILMER E NUOVI FOTOGRAFI. COME MAI? A dir la verità ce ne sono sempre stati troppi, poco da spartire e troppe bocche da sfamare. Dal punto di vista professionale o lavorativo non è di certo il massimo questo aspetto. Spesso si è fatto un gran minestrone tra tutti i fotografi e filmers esperti e non, senza pensare a quel che poteva far bene e quello che poteva far male. Fotografi non professionisti a cui venivano pubblicate foto a caso, filmer improvvisati che facevano video, e così tutto alla fine è stato preso un pò come un gioco, umiliando non poco questa professione. Personalmente questo a me è dispiaciuto, ma in realtà mi ha dato anche la forza di sperimentare e crescere professionalmente.
compaRed to tHe past, it seems tHat tHeRe aRe eveR feweR new RideRs, filmmakeRs and pHotogRapHeRs. How come? To tell you the truth, there have always been too many of them – there’s not enough to go around and too many mouths to feed. From a profession point of view, this isn’t the be-all-and-end-all. Too often it was a big hotchpotch of photographers and filmmakers, amateurs and experts; there was no consideration of what was being done well and what was being done badly. Non-professional photographers who had their photos published, impromptu filmmakers who shot videos, and everything else like this turned it almost into a game – and this humiliates the profession. Personally I wasn’t pleased about this, but in reality it gave me the impetus to experiment and grow professionally.
NICOLò PEzzATO By ANDREA SCHILIRò IN HELSINKI, FINLAND
txt: andrea de vecchi PICS: LORENZO BELFROND & andrea de vecchi in rocca di mezzo
DEVID DE PALMA By LORENzO BELFROND
“Qui la cosa peggiore che c’è successa è che dei cani ci hanno rubato un paio di guanti.” “the worst thing that happened was some dogs stealing a pair of our gloves.”
La crew dei Garbage mi aspettava a Bologna, dove ho lasciato la macchina per seguirli con il loro Van in direzione di Rocca di Mez- zo, in provincia di L’Aquila. Super organizzati e motivati, Johnny aveva almeno quaranta chili di batterie e telecamere, tavole sul tetto e borse ovunque... Non c’era fretta e per arrivare in Abruzzo, ci avremmo messo almeno sette ore! Ma giusto, il Mood del Tour era questo, e l’ho capito subito dal primo spot dove abbiamo girato. Arrivati la notte in un paesaggio lunare, piatto ma pieno di neve, l’indomani mattina ci siamo svegliati presto. Un paesaggio così bello e con così tanta neve proprio non me lo sarei mai aspettato, dalle mie parti, sulle Dolomiti, nello stesso istante c’erano si e no 15 cm di crosta ghiacciata e le condizioni della neve non miglioravano, qui è venuta giù un metro al giorno! I paesi attorno a Rocca di Mezzo erano piccolissimi, le persone super disponibili e gentili, un pò incuriositi da cosa gli stava succedendo sotto casa, nessuno pertanto si è mai lamentato per il riding... Leggermente differente da casa mia dove appena guardi un rail arriva la polizia! Qui la cosa peggiore che c’è successa è che dei cani ci hanno rubato un paio di guanti. Davvero c’è molto da imparare da una crew così, lo spirito di collaborazione e la motivazione, la rendono unica. Molte volte ti capita di girare con riders che hanno fretta di fare tutto e da paura, ma questo il più delle volte porta stress e facendo i conti alla fine delle shooting, porta anche a lavori scadenti. La filosofia della Garbage la si comprende guardando gli scatti e i video da loro prodotti, ora che li ho vissuti mi rendo conto quanto i loro video siano così vicini alla loro realtà, quasi un reality del riding del loro modo di vivere.
The Garbage crew was waiting for me in Bologna, where I left my car to accompany them in their van to Rocca di Mezzo, in the L’Aquila province. Ever organised and motivated, Johnny had at least forty kilos of batteries and video cameras, with boards on the roof and bags everywhere. There was no rush, and it ended up taking us seven hours to get to Abruzzo. But that was just the mood of the tour, and I’d understood that from the start. That night, we arrived at a lunar landscape - flat but blanketed in snow - and rose early the next morning. I would never have expected somewhere this beautiful and with so much snow, especially considering that back where I’m from in the Dolomites, there was only about 15cm of icy crust and the conditions were not getting better. Here, there was about a metre falling every day! The villages surrounding Rocca di Mezzo were tiny, and home to incredibly kind and helpful people who might have been a little curious about what was going on in their back yards, but never once complained about us riding there...a little different to my place, where the police show up if you so much as look at a rail. Here, the worst thing that happened was some dogs stealing a pair of our gloves. There’s truly a lot to learn from a crew like this. Their spirit of collaboration – and their motivation - sets them apart. A lot of the time you wind up heading out with riders who are in a rush to do everything and worry too much about the final results, and most of the time this just creates tension, so when you take stock at the end of a shoot the final product is usually second-rate. You understand Garbage’s philo- sophy just from looking at the photos and footage from their shoots; as soon as I saw them I realised how closely their videos reflect their real lives – it’s almost like a reality show about riding as their way of life.
MICHELE LOMBRANO By LORENzO BELFROND
alessandro rEdaelli By LORENzO BELFROND
devid de palma By LORENzO BELFROND
MICHELE LOMBRANO By LORENzO BELFROND
achille mauri by giorgio de vecchi
“FUORI LE LIME, LE CITTà SI STANNO IMBIANCANDO!” “SHOVELS OUT, THE CITIES ARE GETTING COVERED!”
devid de palma by lorenzo belfrond
marco morandi by giorgio de vecchi
All’incirca le giornate passavano così: sveglia presto, colazione, gi- retto per i paesini in cerca di spots, supermercato per organizzare il cibo e ritorno negli spots appena trovati. Da quel momento, mu- sica e discussione sui tricks, inquadrature, foto fighe e foto schi- fose, poi tante risate. Dopo una giornata di shooting tornavamo in hotel per vedere il materiale prodotto, discuterne e aggiornare il blog dove tutti potevano seguire l’andamento del tour. In una situazione dove la maggior parte dei riders, media e aziende non fanno che lamentarsi, una crew così, senza nemmeno imbatterci in discussioni di tipologia di riding o altro, non fa che migliorare la scena e dare nuovi stimoli alle nuove generazioni, aiutandoci a capire che la situazione attuale non c’è caduta addosso all’improv- viso, ma l’abbiamo creata noi. Lo snowboard deve vivere prima di tutto di passione, soprattutto in Italia. Il loro tour è durato parec- chio ed io sono stato con loro solo pochi giorni, quello che vedete in queste pagine è poco a confronto di tutti i ricordi che ho di quest’esperienza, abbastanza però per capire com’è andata, spero che attraverso queste righe e queste immagini potete sentire il rumore della lamina sul rail e l’odore della neve che sta arrivando. Fuori le lime che le città si stanno imbiancando.
All’incirca le giornate passavano così: sveglia presto, colazione, giretto per i paesini in cerca di spots, supermercato per organizzare il cibo e ritorno negli spots appena trovati. Da quel momento, mu- sica e discussione sui tricks, inquadrature, foto fighe e foto schifose, poi tante risate. Dopo una giornata di shooting tornavamo in hotel per vedere il materiale prodotto, discuterne e aggiornare il blog dove tutti potevano seguire l’andamento del tour. In una situazione dove la maggior parte dei riders, media e aziende non fanno che lamentarsi, una crew così, senza nemmeno imbatterci in discussioni di tipologia di riding o altro, non fa che migliorare la scena e dare nuovi stimoli alle nuove generazioni, aiutandoci a capire che la situazione attuale non c’è caduta addosso all’improvviso, ma l’abbiamo creata noi. Lo snowboard deve vivere prima di tutto di passione, soprattutto in Italia. Il loro tour è durato parecchio ed io sono stato con loro solo pochi giorni, quello che vedete in queste pagine è poco a confronto di tutti i ricordi che ho di quest’esperienza, abbastanza però per capire com’è andata, spero che attraverso queste righe e queste immagini potete sentire il rumore della lamina sul rail e l’odore della neve che sta arrivando. Fuori le lime che le città si stanno imbiancando.
denis piccolo alessandro belluscio roby bragotto
LORENzO BUzzONI By DENIS PICCOLO IN BOLOGNA
DAVIDE COLTURI By ROBERTO BRAGOTTO IN ALPE DI SIUSI
MAx VIEIDER By ALESSANDRO BELLUSCIO IN VAL SENALES
loreNzO BARBIERI By ALESSANDRO BELLUSCIO IN LIVIGNO
devID DE PALMA By ROBy BRAGOTTO IN SESTRIERE
A CURA DI ENRICO SANTILLO BY FIFTH SEASON
APO COINCOIN
APO SPRAY
burton SUPER HERO
burton WHAMMY BAR
Il Pro Model del talentuoso rider francese Gerome Mathieu aka “Coincoin”, ci sorprende ogni anno. Ovviamente non poteva che essere la scelta perfetta per gli amanti dei Kicker esagerati. Il Classic Camber aiuta in maniera decisiva e pratica la conduzione di questa tavola, che non teme nemmeno i terreni più disconnessi. Elettrizzante!
Lei si che conosce il modo per viziarvi al meglio. Adatta ai veri esperti del Freeriding, il modello Spray non teme ne i rigidi pendii e nemmeno i Cliff più impegnativi. Iniziate ad osservare le previsioni meteo, mettete la benzina alla motoslitta e partite in direzione del Backcountry più innevato!
Gli ostacoli non segnalati esistono. Non è un mistero. Quindi perché vivere nella paura? Trovali e distruggili con la Super Hero e la sua mentalità meno è meglio. Piegando le regole sulla lunghezza della tavola, il suo design altamente manovrabile incorpora la brillantezza della Hero in un profilo più ridotto, permettendoti di scendere di 4 o 5 cm rispetto alla tua misura abituale.
Fondi i Rails, sminuzza l’intero Park e stupisci i miscredenti con l’irresistibile appeal della Whammy Bar. Come la Process, solo un pizzico più permissiva per un riding più orientato al jibbing, questa è la tavola sognata dai tecnici di Park e Rail. Con il design convesso di Mid Spoon in mezzo ai piedi per amplificare gli effetti anti-controspigolo del V-Rocker™.
DC MLF IKKA PRO
DC PLY TORSTEIN HORGMO
drake GREEN BATTLE
drake DF2
La tavola del grande rider Ikka Backstrom, si adatterà incredibilmente a tutte le tue strane voglie. Perfetta in Powder grazie al sistema Radius 2 Flat che ne aumenta il galleggiamento, mentre la tecnologia Structurn Base garantisce una perfetta stabilità grazie anche al Camber tradizionale. Versatile e divertente, per uno stile di riding All Around!
Il modello Ply, risulta ideale per l’attività Freestyle a 360°, vi sentirete liberi di esprimere quello che più amate fare. Il sistema Lock & Load permette alla tavola una versatilità straordinaria su Box e Rail. Manovrabile e reattiva, due qualità perfette per chi dal Park non vuole uscire neanche per andare in bagno!
La migliore tavola da Freeride della linea Drake, vi lascerà a bocca aperta! Anima in legno di altissima qualità, leggerissima con soletta sinterizzata. Il Vario Camber offre una surfata in Powder morbida e precisa. Assolutamente da provare!
Lo Shape True Twin vi permetterà di esaltare ogni vostro trick in park, una vera e propria tavola da Freestyle! Un mix tra il Traditional Camber e Rocker Camber, che rende estremamente duttile la nuova DF2, nata per soddisfarvi durante le vostre Freestyle session. Manovrabilità e pieno controllo nei cambi lamina, ineguagliabile!
A CURA DI ENRICO SANTILLO BY FIFTH SEASON
forum the contract
hostile THUNDER
nitro EERO 155
nitro TEAM GULLWING
L’Urban Riding è lo stile che più ti si addice? Credi di avere le potenzialità di un jibber professionista, proprio come il grande Niko Cioffi? Inizia dalla nuova The Contract, la tavola di Forum Snowboards ideale per lo Street Riding. Il suo camber Pop ha la stessa forma dei baffi di tuo zio, quando riuscirai a chiudere qualche stiloso trick, ringrazialo! L’idea in qualche modo l’ha data anche lui!
Tecnologica e futuristica, mai vista una tavola 3D? E’ arrivato il vostro momento, la sua Grafica tridimensionale, vi darà modo di aggiungere un tocco di energia alle vostre Session Freestyle. Lascierete di stucco l’intero pubblico, i vostri Trick avranno un sapore tutto loro! Perfetta Twin Tip con Camber Tradizionale, perfetta per i rider di livello medio alto!
Proprio lui, si, uno dei nostri rider preferiti, stiamo parlando di Eero Ettala. Distruggerete ogni struttura grazie al suo spirito Freestyle, ovunque vi troviate riuscirete ad avere il massimo da questa belva, con Camber tradizionale. Lamine Railkiller, soletta Sintered Speed Formula II e laminati Diamond Band, sono le tecnologie che vi garantiranno sempre il massimo della Performance.
Una tavola All Around incredibilmente versatile grazie al sistema Camber Gullwing, capace di darvi emozioni sai in Park che in Powder. Il carattere Freestyle si miscela con la sapienza di una vera tavola All Mountain, tutto per riuscire a darvi il massimo dell’adrenalina di cui avete bisogno. Varcate nuovi confini, conquistando nuovi obbiettivi!
RIDE CRUSH
RIDE BUCKWILD
ROUGH GARBAGE SERIES
SLASH PARK
Il divertimento è la sua prima necessita, infatti il modello Crush combina lo Shape Lowrize con la tecnologia Slimewalls per donare il massimo della performance con il minimo sforzo. Ottima per l’attività di riding in Park e Street, estremamente morbida, per Press senza paragoni!
Grafica da urlo per il nuovo modello di tavola Buckwild di Ride Snowboards. Il Fluo per questa stagione sarà un aspetto immancabile per tutti i rider attenti al proprio look. Agile e scattante su ogni struttura, dai Double Kink più estremi fino ai Pipe più tirati! Il suo spirito Freestyle si addice perfettamente con questa grafica. Davvero elettrizzante!
Grazie al True Wood Core super resistente, al Popsickle super reattivo agli Skate Kicks ed al Double Kink Camber è stata ottenuta una tavola che non ha limiti in Park e in Street. La tavola con grafica relativa alla crew italiana di Jibber più hot del momento ti aiuterà ad eseguire Press potenti e stabili, Ollie giganti e atterraggi sicuri. Awesome!
Dal nome avrete sicuramente intuito lo stile di riding più adatto per questa tavola. Una vera Twin Tip con tecnologia Pop Camrock con soletta sinterizzata e finitura diamantata. Veloce e resistente, grazie anche alla mescola composta da molecole di carbonio. Molto leggera, perfetta per le vostre lunghe Session Freestyle. Con lei avrete uno stile unico.
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Verticale Surf Shop è il negozio che dal 1992 ha fatto la storia nello snowboard, nel surf e nello skate. Due punti vendita: a Firenze e all’Abetone. Quest’ultimo con un grande noleggio, con il suo centro Demo Burton e la Scuola Snowboard Verticale.
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“HANNO SCRITTO PAGINE IMPORTANTI DELLA SCENA ITALIANA” TXT & PIC: MURIO
Giacomo Kratter è sempre stato un rider molto carismatico e già da piccolo non nascondeva la sua perfetta compatibilità con il sesso femminile. Qui con una giovanissima e già miope Rita Comi poco dopo essersi confrontati e sifdati sulle pareti ghiacciate del pipe di Senales, entrambi hanno scritto pagine importanti della scena italiana e dell’evoluzione tricolore nella disciplina del pipe. Riguardando la foto mi chiedo ancora oggi che felpa aveva Giacomo e dove aveva potuto comprarla.
W W W . O U T - O F . I T
*Based on our knowledge THE ONE is the only outer polarized and photochromic goggle’ s lens.