Sequence Magazine 49

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FREE PRESS

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PIC BY MATT GEORGES | POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% PESCARA AUT C/PE/55/2015


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MATSCHAER SILVANO ZEITER PHOTO.

26/08/14 15:23


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Hintertux è forse conosciuta principalmente per la sua bellezza e la qualità del park, ma nella location non mancano anche spot freeride. Qui nessun pendio vertiginoso, nessun landing verticale o pillow da far esplodere, ma Tom in mezzo a tutta questa neve vergine ci stava proprio bene! Unico problema le imprecazioni per il ritorno tutto in flat! Hintertux is probably well known for its beauty and its snowpark quality, but the location is not lacking of freeride spots too. There was no dizzying incline, no vertical landing or pillow to explode here in this picture, but Tom was really fitting well in all this virgin powder! Only little problem.. the imprecations because of the flat way back! TOM KLOCKER BY FLORIAN JAEGER IN HINTERTUX




A volte ci vengono delle idee un po’ strane. Dopo aver costruito un super kicker che sparava dentro un landing infinito, eravamo molto stanchi, quindi abbiamo deciso di fare camping proprio vicino allo spot. Oggi vi posso dire che è stata un’esperienza incredibile, meglio di un hotel a 5 stelle, se amate il silenzio, la natura e lo snowboard… pensateci per il prossimo weekend. Sometimes we give birth to crazy ideas. After having built a super kicker that was kicking you over a never ending landing, we became really tired so we’ve decided to camp just next to the spot. Now I can tell you it has been an incredible experience, way better that a 5 starts hotel. If you love silence, nature and snowboarding... consider this option for the next weekend. SILVANO ZEITER & CREW IN ALBERG



Appena poco dopo aver fatto fare a Levi una mega slashata dentro almeno un metro di pura neve vergine, mi giro alla mia destra e vedo un altro natural spot proprio vicino a me. Non so dove ho trovato la forza per convincere Levi a risalire per portare a casa un altro epico ed indimenticabile shot! Perdonami…ma ne è valsa la pena! Right after I’ve asked Levi to do an enormous slash inside at least one meter of fresh virgin powder I’ve turned my head and spotted another natural spot right next to me. I’ve no idea how I’ve managed to convince Levi to hike up in order to bring home another epic and unforgettable shot! Forgive me... but it was definitely worth it! LEVI LUGGEN BY SILVANO ZEITER IN SIMPLON


TXT: MATTEO ROSSATO PIC: MATT GEORGES RIDER: ELIAS ELHARDT

Il sorriso è alla base del divertimento. Chimicamente parlando, alla base del benessere da cui può originarsi un sorriso c’è il rilascio di endorfine. Molti di voi sanno già che fiume di endorfine viene rilasciato quando si affonda nel powder e si fa una slashata, sollevando uno spruzzo di neve con faceshot. In quei momenti si prova quella dolce sensazione di smarrimento, ci si sente come persi a galleggiare sulle nuvole; in coda a tutto ciò probabilmente ci sarà un sorriso. Per i puristi come me, adesso che lo snowboard è tornato alla sua vera dimensione, meno “estrogenata” ma sicuramente più vera e fatta di gente che è rimasta o comincia per vera passione, è come una seconda rinascita. Ora che l’Italia comincia a sfornare con costanza atleti di un certo calibro, che si fanno vedere e rispettare all’estero, adesso che ogni stazione a di media uno snowpark, nel quale entri e vedi un livello medio tutto sommato incoraggiante, adesso che lo snowboard ha sviluppato un suo lato maturo con il movimento alpinistico della split, è arrivato il momento di gettare le fondamenta per una crescita costante e definitiva. L’Ispo 2015, che molti temevano sarebbe stata l’edizione più triste degli ultimi 20 anni, ha invece dato al contrario segnali positivi: molte company indipendenti stanno ricevendo crescente attenzione, gli operatori del settore continuano ad investire in attesa che questa dannata crisi economica finisca, tutti mossi da un vero spirito di cooperazione in nome dello snowboarding. Ma la cosa da tenere sempre a mente e che non deve essere mai più persa di vista, è che il sorriso è alla base dello snowboarding.

Smile is at the basis of fun. Chemically speaking, at the basis of well-being from which can generate a smile there’s the release of endorphins. Most of us know that a bunch on endorphins get released when we sink in powder and make some slashes, lifting up sprays of snow on our faces. In these moments you feel that sweet sensation of loss, you feel like being lost floating in the clouds; in the rear of all this there’s probably a smile. For the purists like me, now that snowboarding is back to its real dimension, more real and made of people that start for real passion, it’s like a second birth. Now that Italy started popping out athletes of a certain caliber, known and respected abroad too; now that every resort has at least a snowpark where you can find a decent level which is encouraging all in all; now that snowboarding has developed a mature side for the alpine activities with the splitboard; now it’s time to lay the foundation for a constant growth of this sport. The Ispo 2015, that everyone thought it would have been the saddest edition of the past 20 years, turned to be an edition full of positive vibes: many independent companies are receiving much more interest, the sector operators keep on investing waiting for the end of this damn economy crisis, everyone being joined by a real cooperative spirit in the name of snowboarding. But what has to be borne in mind is that smile is at the basis of snowboarding.



DIRECTOR Americo Carissimo EDITOR IN CHIEF Denis Piccolo (denis@jpgedizioni.com) PHOTO EDITOR Cristian “Murio” Murianni (murio@jpgedizioni.com) ART DIRECTOR George Boutall (george@evergreendesignhouse.com) COPY EDITOR Riccardo Miracoli, Antonio Isaia, Marco Sala & Matteo Rossato TRANSLATIONS Anna Karasiewicz (missannetts@gmail.com) ILLUSTRATIONS & LETTERING Alessandro Calabrese & Letizia Macaluso (info@evergreendesignhouse.com) COMMERCIAL DIRECTOR Paolo Salvatore (paolo@jpgedizioni.com) +39 393 9927462 WEB LIKEMILK.COM EDITOR Ilaria Troisi PHOTO SENIORS Denis Piccolo, Matt Georges FILMER SENIORS Marco Morandi, Gianfranco “Bruce” Battaglia

PHOTOGRAPHERS & FILMERS Murio, Alessandro “Killer” Miniotti, Davide Spina, Arturo Bernardi, Alessandro Belluscio, Lorenzo Belfrond, Roberto Bragotto, Lorenz Holder, Andrea Rigano, Marco “Boiler” Boella, Luca Benedet, Vasco Coutinho, Cyril SUBSCRIPTIONS Michaela Stefania ADVERTISING benvenuti@jpgedizioni.com +39 333 7741506 EDITOR Jpg Edizioni di Salvatore Paolo, Piccolo Denis, Murianni Cristian. Via Colle di Andromeda 4, 65016 Montesilvano (PE) Tel: (085) 9151471 | Fax: (085) 9151230 P.IVA: 01875110684 | www.likemilk.com | benvenuti@jpgedizioni.com OFFICES Via Pellegrino Rossi 81, scala C, Milano PRINT Grafiche Ambert, Via per Chivasso 27, Verolengo (TO) 011 9149227 DISTRIBUTION Freepress Sequence Snowboarding rivista mensile registrato al tribunale di Pescara il 14/05/2003 al numero 173/15 COVER Matt Georges


THE A2 COLLECTION Taking integration to a new level, the A2 Collection represents the industry’s most elite goggle and helmet combinations. anonoptics.com/A2

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Featuring:

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BEHIND THE COVER THIS IS ALBY VICTOR’S SELECTION 2016 BOARD PREVIEW 2016 BINDING PREVIEW 2016 BOOT PREVIEW NITRO COLLECTION LUCAS BEAUFORT SUPERTRICK BURTON EUROPEAN OPEN CLICK ON THE MOUNTAIN METAL OBSESSION NICOLAS MULLER MOUNTAIN ENTERPRETER STEFANO MUNARI INTERVIEW KILLING IT IN CANADA COOKING WITH GAS WORD OUT

VICTOR DAVIET BY MATT GEORGES



TXT & PIC: MATT GEORGES

Stavamo girovagando per il Piemonte, in Italia, con la Absinthe Crew, filmando linee su pillow sul lato della strada quel giorno. Stava buttando giù neve fin dall’alba, fiocchi della grandezza di una moneta da 2€, per ore e ore, rendendo la giornata un po’ complicata per me e il filmer. I vestiti erano istantaneamente pieni di neve e si bagnavano subito. Penso sarebbe stato più intelligente prendersi un giorno libero, ma amo talmente tanto shootare durante una tempesta che ero talmente gasato da non poter riuscire e combinare qualcosa. Ho scattato qualche ritratto con la mia prima macchina fotografica in assoluto, la Nikon FM2, carica di un BW TMax 400ISO, ma poi la lasciai subito a terra per prendere un’altra fotocamera dal mio zaino e shootare delle run sui pillow qualche metro più in basso. In quel momento mi dimenticai della fotocamera a terra e quando tornai, tipo 5 minuti più tardi, era quasi sparita, quasi ricoperta da uno strato di neve fresca. La fotocamera è praticamente indistruttibile quindi non ero più di tanto preoccupato, in quando all’interno è tutto manuale, non c’è nulla di elettronico e mi sono preso tutto il tempo necessario per shootarla lì sdraiata.

We were wandering in Piemonte, Italy, with Absinth e crew, sh ooting p illow lines on th e side of th e road th is day. It was p uking snow since th e dusk, th e siz e of a 2€ coin, f or h ours and h ours, making th e day a bit comp licated f or th e f ilmer and me. T h e g ear was instantaneously f ull of snow and wet really quick. I g uess it would h ave been smarter to take a day of f , BUT I love so much sh ooting in a storm th at I was anyway too stoked to g o out and make someth ing h ap p en. I sh ot coup le p ortraits with my f irst camera ever, th is NIKO N FM 2, loaded with a BW T M ax 4 00IS O, but th en I just p ut it quickly on th e g round to g et anoth er camera f rom my bag and sh oot a p illow action coup le meters f urth er down. In th e moment I just f org ot about th e camera on th e g round and wh en I came back, someth ing like 5minutes af tewards, it was almost all g one, all recovered by th is f resh snow layer. T h e camera is anyway undestrutable so I was not really concerned, since everyth ing is all manual inside, th ere is no electronic and I took my time to sh oot it laying th ere.


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ITW & PIC: DENIS PICCOLO RIDER: ALBERTO MAFFEI SPOT: PRATO NEVOSO

NOME: Alberto COGNOME: Maffei SOPRANNOME: Alby SPONSOR: The garden snowboard, nitro snowboard, giro, gnarcolate, airblaster, neff, sport 3 tre ETA’: 19 PIATTO PREFERITO: Le lasagne della nonna MIGLIOR AMICO: Alessandro Bonapace ALTEZZA: 175 cm PESO: 70 kg STANCE: Regular ANGOLI: +15, -15, passo 54cm TRICK PREFERITO: fs 1080 double cork, fs 3 stalefish TRICK DA IMPARARE: Triple cork??? ahhaah ce ne sono tanti da imparare! DOVE HAI INIZIATO A SNOWBOARDARE: A casa mia, madonna di campiglio QUAL’E’ STATO IL TUO PRIMO SPONSOR: nitro snowboard LO SPOT DOVE TI SENTI PIU’ LOCAL: ursus snowpark, madonna di campiglio LO SPOT PREFERITO: snowpark seiser alm, alpe di siusi IL TUO VIAGGIO PIU’ BELLO: new zeland a cardrona snwpark, e’ stata un’esperienza fantastica RIDER ITALIANO PREFERITO: il mio coach stefano benchimol, ma anche simon gruber, marco grigis e kevin kok RIDER STRANIERO PREFERITO: stale sandbech. SECONDO TE COSA HA BISOGNO LA SCENA ITALIANA PER ESSERE PARAGONATA A QUELLA EUROPEA? secondo me l’unica cosa che manca sono i soldi, il resto mi sembra tutto all’altezza MIGLIOR PREGIO: passione e dedizione PEGGIOR DIFETTO: testardo SE NON FOSSI UNO SNOWBOARDER COSA SARESTI: sarei uno sportivo QUANTI SOLDI HAI IN TASCA: 26 € e 16 cent in questo momento COSA DIMENTICHI SISTEMATICAMENTE: quando vado a snowbordare non dimentico nulla di preciso, ogni volta qualcosa di diverso :-) DOVE VORRESTI ESSERE TRA 10 ANNI: in giro per il mondo a filmare insieme ai big dello snowboard

NAME: Alberto SURNAME: Maffei NICKNAME: Alby SPONSORS: The Garden Snowboard, Nitro Snowboards, Giro, Gnarcolate, Airblaster, Neff, Sport 3 Tre AGE: 19 FAVOURITE DISH: My grandma’s lasagna BEST FRIEND: Alessandro Bonapace HEIGHT: 175 cm WEIGHT: 70 kg STANCE: Regular ANGLES: +15, -15, 54 cm FAVOURITE TRICK: FS 1080 Double Cork, FS 3 Stalefish TRICK TO LEARN: Triple cork? Ahah there are so many to learn! WHERE DID YOU START SNOWBOARDING? At my home resort, Madonna di Campiglio WHAT WAS YOUR FIRST SPONSOR? Nitro Snowboards THE SPOT WHERE YOU FEEL LIKE A LOCAL: Ursus Snowpark, Madonna di Campiglio YOUR FAVOURITE SPOT: Seiser Alm Snowpark, Alpe di Siusi YOUR BEST TRIP: Cardrona Snowpark in New Zealand, it was an amazing experience FAVOURITE ITALIAN RIDER: My coach Stefano Benchimol, and Simon Gruber, Marco Grigis and Kevin Kok as well FAVOURITE FOREIGN RIDER: Stale Sandbech WHAT DOES THE ITALIAN SCENE NEED TO BE COMPARED TO THE EUROPEAN ONE? I think the only missing thing is the money, all the rest seems to be good enough BEST STRENGHT: Passion and commitment WORST WEAKNESS: Stubbornness IF YOU WERE NOT A SNOWBOARDER, WHAT WOULD YOU BE? I’d be a sportsman HOW MUCH MONEY YOU HAVE IN YOUR POCKET? 26€ and 16 cents at the moment WHAT DO YOU REGULARLY FORGET? When I go snowboarding I never forget something in particular, I forget every time something different WHERE WOULD YOU LIKE TO BE IN 10 YEARS? Cruise around the world filming with the big shots of snowboarding



TXT: DENIS PICCOLO PIC: MATT GEORGES RIDER: VICTOR DE LE RUE

BOARD Drake: DF2 for park and jibbing Drake: Team 157 for backcountry BOOTS Northwave: Decade BINDINGS Drake: Reload JACKET Rip Curl: Victor ultimate gum PANTS Rip Curl: Victor ultimate gum GOGGLES Ozed: Drop-In BACKPACK Dakine: abs signal 25L ACCESSORIES Buff: Tubig HOME MOUNTAIN St Lary France AGE 23 FAVOURITE FOOD Pizza


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DIABLO SETUP

EERO SETUP

Diablo Board | Phantom Binding | Venture Boot

Eero Board | Phantom Binding | Team Boot

ITW: DENIS PICCOLO

NOVITÀ PIÙ IMPORTANTI DELLA NUOVA COLLEZIONE DI NITRO? Come ogni anno Nitro propone molte moltissime novità. Da sempre Nitro è un’azienda molto focalizzata sull’innovazione tecnica finalizzata a massimizzare le performance ed aumentare il più possibile il semplice piacere di fare snowboard. Se devo indicare dei prodotti specifici, anche se mi vien difficile scegliere, direi: Team Binding, con ammortizzazione Air connector rinforzati da cavetti in acciaio, completamente regolabile con due sole viti oltre a moltissime altre caratteristiche. Stessa cosa per scarponi Team, un vero concentrato di tecnologia, performance e comfort: vi do’ solo un consiglio andate in un punto vendita Nitro ed infilateci dentro i piedi! Come tavola mi piace parlare della Bad Seeds, ulteriormente rifinita e migliorata dalla scorsa stagione è una vera bomba - un rapporto manovrabilità - pop - tenuta in curva difficilmente riscontrabile in altre tavole !

THE MOST IMPORTANT INNOVATIONS OF THE NEW NITRO COLLECTION? As every year Nitro introduces many innovations. Since forever Nitro is a company focused on technical innovations finalized on maximizing the performance and to increase the simple pleasure to go snowboarding as much as possible. If I have to recommend some specific products, even if it’s hard to choose, I’d say: Team Binding, with Air Connector amortization reinforced by steel leads, completely adjustable with two bolts only besides many other characteristics. Same is for the Team boots, a great mixture of technology, performance and comfort: I’ll suggest you to go to a Nitro store and try them out! About the boards, I like talking about the Bad Seeds, well-refined and enhanced than last season, it’s a real bomb – a great connection with manoeuvrability, pop and endurance on the curves which is not easily spotted on other boards!


BAD SEED SETUP

CHUCK SETUP

Badseed Board | Team Binding | Ultra Boot

Chuck Board | Zero Mouse Binding | Ultra Boot

SU QUALE ASPETTO HA PUNTATO MAGGIORMENTE NITRO PER LA PROSSIMA STAGIONE? Dire che l’aspetto su cui punta Nitro da un paio di stagioni, sottolineato dallo slogan ufficiale “Built for Good Times” è amplificare il più possibile il lato “fun” dello snowboarding, indipendentemente dal terreno di gioco: questo a livello di filosofia del brand. Tecnicamente parlando quest’attitudine si concretizza con tavole sempre più performanti (come la Sven Thorgren o la Blacklight) e dal rapporto sforzo tecnico-piacere di surfata sempre migliore (come la Diablo, la Slash o la Good Times)

ON WHICH ASPECT HAS NITRO MOSTLY FOCUSED FOR THE NEXT SEASON? I’d say the aspect on which Nitro has already been focusing for some seasons, underlined by the slogan “Built for Good Times” is to amplify the “fun” side of snowboarding as much as possible, independently from the playing terrain: that’s the brand philosophy. Technically speaking this attitude gets actualized with increasingly performant boards (like the Sven Thorgen or the Blacklight) and with the technical-pleasure connection of an always improving surf ride (like the Diablo, the Slash or the Good Times).

NOVITÀ? A livello team Nitro continua a spingere con una crew in continua evoluzione e assolutamente eclettica: si va dai decani, ormai vere figure di riferimento nel modo dello snowboard come Eero Ettala, Bryan Fox, Austin Smith, Markus Keller ai nuovi talenti come Sven Thorgren (una vera macchina da contest) o Sam Taxwood (che avrà la sua prima parte per Videograss la prossima stagione) oppure ancora newcomers destinati a diventare dei rider di riferimento come Marcus Kleveland, ed in Italia con la nostra punta di diamante Marco Grigis.

NEWS? Talking about teams, Nitro keeps on pushing with a crew in continuous evolution and absolutely eclectic: ranging from deans, by now real datum points in the snowboarding scene like Eero Ettala, Bryan Fox, Austin Smith, Markus Keller, to the new talents like Sven Thorgen (a real contest machine) or Sam Taxwood (who will have his first video part for Videograss the next season) or the newcorners doomed to become icon riders like Marcus Kleveland, and in Italy with our little diamond Marco Grigis.

IL TUO SET-UP? Tavola Diablo 160.6, attacchi Zero, scarponi Team e vado come un fulmine!

YOUR SET-UP? Diablo board 160.6, Zero bindings, Team boots and I ride like e lightning bolt!


ITW: DENIS PICCOLO

DA DOVE NASCE LA TUA PASSIONE PER LO SKATEBOARD, SNOWBOARD E SURF? Lo skateboarding è la mia vita. Ho iniziato ad andare con la mia tavola quando avevo 8 anni e ora ne ho 33. Lo snowboarding è arrivato dopo, avevo 13 anni e penso che il vero inizio sia stato in Francia. Non sono molto per il surf per via di fattori esterni, vivo a Cannes (sud della Francia) e come sai non abbiamo onde qui, quindi rimango più concentrato sullo skateboard e lo snowboard.

WHERE DOES YOUR PASSION FOR SKATEBOARD, SNOWBOARD AND SURF COME FROM? Skateboarding is all my life. I started to play with my board at 8 years old and I’m 33 now. Snowboarding came later, I was 13 but I think it was the very beginning in France. I’m not really into surf because of the natural situation. I live in Cannes (south of France) and as you know we don’t have waves so naturally I stayed focus on skateboarding and snowboarding.

ERI O SEI ANCORA UN RIDER? Lo sono e morirò insieme alla mia tavola. Non ci posso credere che riesco ancora a skateare come se avessi 20 anni. Vado meno in snowboard ultimamente perché spesso sono in viaggio, ma porto sempre con me il mio skateboard.

WERE OR ARE YOU A RIDER? I’m still and I will die with my board. I can’t believe that I can skate again as If I was 20. I do less snowboard today because I travel a lot but I always bring my skateboard with me.

QUANDO E DOVE HAI INIZIATO A “SCOPRIRE” LA TUA ARTE? Il tutto è iniziato un po’ tardi, quando avevo 26 anni, non avevo mai utilizzato un pennello prima o disegnato qualcosa su carta. Suona strano, ma penso che quella notte sia successo qualcosa nella mia testa e mi sono svegliato con questa pazza necessità di esprimere me stesso.

WHEN AND HOW DID YOU START TO ‘DISCOVER’ YOUR ART? It was quite late, when I was 26, before that I never used any paint brush or drew anything on a paper. It’s strange to hear, I think that one night something happened in my head and I woke up the day after with this crazy need to express myself.

CHI È L’ARTISTA CHE TI INFLUENZA DI PIÙ? La maggior parte di loro provengono dalla scena dello skateboarding come Ed Templeton e Jeremy Fish, ma l’influenza maggiore proviene da Keith Haring.

WHO’S THE MOST IMPORTANT ARTIST YOU’RE INSPIRING FROM? There is a tons of artists. Most of them are from the skateboarding world such as Ed Templeton, Jeremy Fish, but the biggest influence is probably Keith Haring.

QUAL È LA STRANA RAGIONE PER CUI HAI INIZIATO A LAVORARE SU COPERTINE DI RIVISTE E FOTO DI ACTION SPORT? Volevo semplicemente dare una seconda vita a queste fantastiche riviste. Sono un grande fan dei cartacei e quindi avevo una collezione in casa da spolverare. Quando ho iniziato a disegnarci sopra è stata una rivelazione. Ora ho un abbonamento con tutte le riviste di snowboard e skateboard di tutto il mondo. Possiamo dire che sono super connesso hahaha.

WHAT’S THE STRANGE REASON THAT MAKES YOU WORK ON MAGAZINES’ COVER AND ACTION SPORTS PICTURES? I just wanted to give a second life to all those incredible magazines. I’m a huge fan of print mag so I had a collection sleeping in my house. When I started to paint on it, it was a revelation. Now I have a subscription with all the skateboard and snowboard mag from all around the world. We can say that I’m super connected hahahah

DA DOVE ARRIVANO I TUOI PERSONAGGI? Questa è una domanda difficile! I miei personaggi provengono dalla mia mente. Quando ero bambino facevo incubi terribili, vedevo fantasmi e mostri in giro per la mia stanza. Ero così spaventato! Da quando ho iniziato a di-

WHERE DO YOUR CHARACTERS COME FROM? It’s a big question dude ! My characters come from my head. When I was a kid I had terrible nightmares, I used to see ghosts and monsters in my room. I was so scared you know ! Since I started to paint I feel like so diffe-



segnare mi sento diverso, è come se volessero comunicare con me. Sono miei amici ora!

rent, it’s like they wanted to communicate with me. They are all my homies now !

CHE TECNICA USI QUANDO LAVORI SU CARTA? Uso solamente acrilico, semplicemente lo adoro!

WHAT IS THE TECHNIQUE DO YOU USE WHEN WORKING ON PAPER? I only use acrylic paint, I just love it !

POSSO DIRE CHE SEI ATTRATTO DALLE RIVISTE… SECONDO TE MORIRANNO PER VIA DEL WEB? Per nulla! Per me non c’è competizione tra web e cartaceo, funzionano bene insieme. Se qualche magazine è morto è perché voleva competere con il web, ma questa è la battaglia sbagliata!

I CAN SAY YOU’RE ATTRACTED FROM MAGAZINES… WILL THEY DIE THANKS TO THE WEB? Not at all ! To me there is no competition between web and print, they work good together. If some mags died it’s because they wanted to compete with Internet but it’s the wrong fight !

QUALCUNO MI HA DETTO CHE UNA GALLERIA PRESENTERÀ DEI TUOI LAVORI. Si infatti, sono in contatto con Martina Corbetta (martinacorbetta.it). Ha appena aperto una bellissima galleria (Corte del Borghesan, corso del Popolo 56, Seregno) e ho l’opportunità di esibirmi il 18 giugno di quest’anno.

SOMEONE SAID TO ME THAT A GALLERY WILL SHOW YOUR WORKS…? Yes indeed, I’m in contact with Martina Corbetta (martinacorbetta.it). She just opened a beautiful gallery (Corte del Borghesan, corso del Popolo, 56, Seregno) and I have the chance to exhibit in June 18th this year. You are all welcome !

COME GUADAGNA LUCAS I SUOI SOLDI? Ho la possibilità di vendere i miei lavori ma ho anche una miriade di progetti.

HOW LUCAS EARNS HIS MONEY? I have the chance to sell my art but I also have tons of different project.

A COSA PENSI QUANDO AFFERRI UNA MATITA? Mi sento libero amico, così come mi sento sulla mia tavola! È tutto attorno all’amore e la libertà!

WHAT DO YOU THINK WHEN YOU GRAB A PENCIL? I feel free man, I feel the same with my board ! It’s all about love and freedom !

PROGETTI FUTURI? A giugno del 2014 ho lanciato The LB Project (the-lbproject.com), un progetto artistico europeo attraverso lo skateboarding. Ora sto lavorando su una seconda edizione che viaggerà per tutti gli US (Kansas city, New York, San Francisco, Tampa, Los Angeles). Non posso dirti di più ma inizierò a dare news verso luglio.

FUTURE PROJECTS? In June 2014 I have launched The LB Project (the-lbproject.com) which is a European art project through skateboarding. Now I’m working on a second edition that will travel all around the US (Kansas city, New York, San Francisco, Tampa, Los Angeles). I can’t tell you more but I will start communicate on it in July

INFO : Instagram = @lucas_beaufort FB = beaufort.lucas The LB Project = the-lbproject.com

INFO : Instagram = @lucas_beaufort FB = beaufort.lucas The LB Project = the-lbproject.com



BY DENIS PICCOLO IN CANADA


PREPARAZIONE Se avete un buon controllo di tavola non farete troppa fatica ad imparare questo trick in park. Se invece trovate uno spot simile alla sequenza vi consiglio di averlo già automatizzato per non chiudere con qualche flip out inaspettato dall’ostacolo che avete dopo il rail. MANOVRA Calcolate bene la velocità in base al setup che avete scelto e droppate a gambe piegate verso il dente. Staccate ollando e agganciate la struttura in 50-50 con il peso più centrale possibile. In questa fase è importantissimo non sbilanciarsi troppo per riuscire poi a staccare dal rail e non finire di nose contro il secondo ostacolo. Mantenete la posizione tenendo le gambe piegate per tutta la lunghezza della struttura e solo alla fine ollate per controllare meglio l’uscita. A questo punto potete già cominciare a ruotare le spalle in Bs mentre la tavola rimane nella stessa direzione fino a che avrete bonkato la seconda struttura. Quando sentirete il contatto assecondate il colpo piegando le gambe per mantenere il controllo della manovra. Solo una volta superata questa fase, le gambe seguiranno la rotazione delle spalle per chiudere in bs 180°. In atterraggio ammortizzate con le ginocchia per non subire troppo l’impatto. PREPARATION If you have a good control of the board you won’t need much effort to learn this trick in park. And if you find a similar spot, as the one in the sequence, I’ll suggest you to learn the trick perfectly in order not to land some unexpected flip out on the obstacle you have after the rail. MANEUVER Depending on the setup you have chosen calculate the speed well and drop in with bent legs towards the kicker. Take off with an ollie and get on the structure with a 50-50 and put your weight centrally as much as you can. In this phase it’s really important not to lose the balance so that you can get off the rail without hitting the second structure with your nose. Maintain the position keeping your legs bent all along the structure length and just at the end make an ollie to control the way out. At this point you can start rotating your shoulders in Bs while your board will maintain the same direction till you’ll have bonked the second structure. When you will feel the contact with the structure bent your legs to maintain the control of the maneuver. Once overcome this phase, your legs will follow the shoulders rotation to land a Bs 180. On the landing amortize your knees in order not to suffer the impact too much.

UNION FLITE | ROUGH YOUNGUN SERIRES | VANS V66


BY DENIS PICCOLO IN CANADA


PREPARAZIONE: Un classico che non passa mai di moda, quindi se siete dei veri Jibber è ora di impararlo. Prima di provarlo in street il mio consiglio è quello di fare qualche run in park concentrandosi su due trick base: fs boardslide e fs 180°. APPROCCIO Preparate bene il set up, con il dente in stile street (stacco basso a lato del rail). Quando è tutto pronto fate qualche speed check per capire da dove dovrete partire. Se la neve in atterraggio è super dura potete buttare un pò di neve nel punto di impatto per renderlo più morbido. Droppate e arrivate sul dente a tavola piatta, gambe piegate e il peso leggermente sui talloni. STACCO E MANOVRA Durante lo stacco distendete le gambe per ollare e contemporaneamente fate partire la rotazione dalle spalle in Fs per creare lo spin necessario a ruotare le gambe di 270°. L’ ollie dovrà essere abbastanza alto da non sbattere contro la struttura durante la rotazione. Quando le gambe hanno ruotato di 180° le spalle bloccano la rotazione, mentre la tavola completa la rotazione di 270°. Lo sguardo invece rimane verso il rail durante tutta l’esecuzione. Se avete eseguito tutto per bene vi trovate in fs boardslide con le spalle e lo sguardo verso l’atterraggio e non vi resta che aspettare la fine del rail. ATTERRAGGIO Staccate dal rail con un leggero ollie per controllare meglio l’uscita e se la posizione sul rail era corretta le gambe e le spalle torneranno automaticamente in posizione di riding. A questo punto piegate le gambe per diminuire l’impatto sulle articolazioni.

PREPARATION It’s a classic trick that never goes out of fashion, so if you are a real jibber it’s time to learn it. Before trying it in street, my advice is to take few runs in the park concentrating on two basic tricks: Fs Boardslide and Fs180. APPROACH Prepare the setup carefully, with an in-run in street style (take off from one side of the rail). When everything is ready try some speed checks to understand where is better to start from. If the snow is super hard on the landing you can put some extra snow on the impact point to turn it softer. Drop in and reach the in-run with flat board, bent legs and the weight slightly on the heels. TAKE OFF AND MANEUVER During the take off extend your legs to ollie and at the same time start rotating your shoulders in Fs to reach the necessary spin to rotate your legs of 270°. The ollie should be high enough in order not to hit the structure during the rotation. When the legs have made a 180° turn, the shoulders will stop the rotation while the board will complete the 270° rotation. You have to keep your look towards the rail during the whole execution. If you did everything right you’ll find yourself in Fs Boardslide with your look and shoulders towards the landing, so all you can do is to wait the end of the rail. LANDING Get off the rail with a slight ollie to control better the way out. If the position on the rail was right your legs and shoulders will automatically return to the riding position. At this point bent your legs to reduce the impact over the articulations.

VANS INFUSE | ROUGH FOUNDATION SERIRES | ROUGH MATT BLACK


TXT: GIACOMO MARGUTTI PICS: DENIS PICCOLO SPOT: LAAX


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TORSTEIN HORGMO

PEETU PIIROINEN: FS 260° TRUCKDRIVER

“Leaving Laax never easy”, ha scritto e cantato tempo fa Michael Stipe dei REM. Ma forse era un’altra città, non importa. Quello che importa è che lasciare una delle più belle stazioni snowboardistiche di tutto il globo (Laax oramai non la si può più considerare “stazione sciistica”) è sempre tanto difficile. Se non pensate troppo ai vostri soldini che escono dal vostro portafogli in men che non si dica, è fatta. Non riuscirete più ad andarvene. Oppure non riuscirete più ad andarvene perché non avrete più denaro per tornare a casa e dovrete lavare i piatti. Comunque la si veda, forzato o meno, l’alloggio a Laax è sempre un’esperienza incredibile. Uno snowpark della vita mattiniera, pomeridiana e notturna. Ce n’è per tutti i gusti. I bar e i ristoranti sono uno più bello dell’altro, i locali pure (Riders’ Palace docet), e gli hotel sono fatti a misura di freestyler (the Rocks su tutti). Per un weekend in un posto del genere, pagherete ben volentieri una pizza a 25€, una coca a 5€, un caffè a 4€, ve lo posso assicurare. Non ve ne accorgerete nemmeno.

“Leaving Laax never easy”, written and sang by Michael Stipe from REM some time ago. Maybe it was a different city, but never mind. What matters is that leaving one of the best snowboarding resorts (nowadays you can’t consider Laax a “ski resort” anymore) is always hard. If you don’t think too much on all the money that goes out of your pocket in a flash, it’s done. You’ll never wish to leave. Or maybe you won’t be able to because you’ll be out of money to go back home and might stay over as a dishwasher. Whatever you think, forced or not, the accommodation in Laax is an incredible experience. A snowpark that’s lively in the mornings, afternoons and nights. Something for all tastes. Bars and restaurants each more beautiful than the other, same for the clubs (Riders Palace rocks), and the hotels are freestylers friendly (The Rocks is the best). For a weekend in a place like this you would be even glad to pay 25€ for a pizza, 5€ for a coke, 4€ for a coffee, I can assure you that. You won’t even notice it.

I Burton European Open sono un po’ come Laax: riescono sempre ad ammaliarti, ad emozionarti, a farti stare con lo sguardo all’insù, in cerca di un rider che vola nel cielo blu (dipinto di blu). Era il 15esimo anno per me che li seguo sin dalle prime edizioni livignasche, ed è sempre come la prima volta. Bellissima. Pure quest’anno, per l’ennesi-

All the Burton European Open are pretty much like Laax: they’re always ready to shine, to excite you, to let you look up looking for a rider who’s flying over the blue sky. It was my 15th time since I’ve been following all the first editions in Livigno back in the day, and it always feels like the first time. Amazing. Also this year, for the ump-


ma edizione dei BEO, il park dello slopestyle era come al solito molto divertente e perfetto, così come lo era l’halfpipe che per l’occasione gli svizzeri l’hanno allungato di parecchi metri così da poter permettere un paio di uscite extra ai rider che avevano le gambe per farle (sei o sette addirittura, quando di solito se ne fanno cinque). In più, i nomi delle varie finali erano pazzeschi: avevamo le due medaglie olimpiche di Sochi 2014 Mark McMorris e Stale Sandbech (mancava solo l’oro Sage Kotsenburg), c’era la leggenda Torstein Horgmo, il più volte vincitore dei BEO e TTR Peetu Piiroinen, il campione olimpico di halfpipe in carica Iouri Podladtchikov e la medaglia d’argento di Sochi Ayumu Hirano, la regina del pipe femminile da tanti anni Kelly Clark e la sua allieva più promettente Chloe Kim e tanti altri esponenti del bel riding come Markus Keller.

teenth time of BEO, the park for the slopestyle was really fun and perfect like always, and same was for the halfpipe: the Swiss have extended the pipe for few meters in order to allow the professional riders to do some extra tricks (six or seven meters longer, when usually it’s just five). In addition, the riders list of the finals was crazy: we had two Olympic medals of Sochi 2014 Mark McMorris and Stale Sandbech (the gold medalist Sage Kotsenburg was missing), there was the legend Torstein Horgmo, the many times BEO and TTR winner Peetu Piiroinen, the halfpipe Olympic champion Iouri Podladtchikov and the silver medalist from Sochi Ayumu Hirano. Also, the queen of the female pipe since ages Kelly Clark and her most promising disciple Chloe Kim, plus so many good riders from the scene like Markus Keller.

Torniamo alle quattro gare, partendo dal fondo cioè dal pipe - il più grande e lungo del mondo. Indovinate un po’ chi ha vinto nelle donne? Sì, bravi, lei, di nuovo lei. Kelly Clark, la snowboarder più vincente di sempre, sia in campo femminile che in quello maschile. Chi andrà a toglierle, probabilmente, la corona nei prossimi anni è arrivata seconda: la 14enne (sì, quattordici!) Chloe Kim. Tra le sue uscite: McTwist, Crippler 7, Switch Backside Air. Così, per dire eh. Terza la rider di casa,

Let’s get back to the four competitions, starting from the pipe – the biggest and longest of the world. Try to guess who won the female comp? Yes, you’re right, it’s her, her again. Kelly Clark, the most successful rider of all time, both in male and female field. Who’s going to take her the crown away soon is the 14 years old (yes, fourteen!) Chloe Kim that arrived second. Some of the tricks she landed are McTwist, Crippler7, Switch Backside Air. Just saying, ha. Third place for the lo-


IOURI PODLATCHIKOV: BS AIR

la svizzera Nadja Purtschert. Il fatto che sia bellissima è un accessorio questa volta. Il contest maschile invece per i primi due posti è stato una ripetizione delle Olimpiadi di Sochi 2014, dato che I-Pod ha vinto ancora una volta davanti al giapponesino Ayumu Hirano. Ha sempre e solo 16 anni ancora, Ayumu. Il mondo è suo. Un altro svizzero sul podio, David Halblueztel, per la gioia dei suoi connazionali e anche quella del nostro Giacomo Kratter, coach del team svizzero di pipe: il 50% di rider sul podio su 6 posti disponibili non è male, vero?! Torniamo indietro di un giorno, e affrontiamo il discorso slopestyle. Tra le donne la neozelandese Christy Prior ha vinto il titolo alla sua prima partecipazione ai BEO. Stranamente, e anche incredibilmente, per una volta non ha vinto la campionessa delle ultime Olimpiadi e anche di tutto il resto che c’era da vincere negli ultimi 4 anni Jamie Anderson, che è arrivata “solo” seconda. Per una volta. Terza la finnica Enni Rukajarvi, che colleziona podi da un sacco di tempo. Capitolo uomini. Anzi, capitolo “il big air non mi piace più, voglio solo contest di slopestyle e pipe.” Il big air, lo dico, posso dirlo? Lo dico. Mi annoia. A morte. E’ come vedere una partita di calcio composta da soli calci di rigore. 90 minuti di calci di rigore. Oppure una di basket con soli tiri liberi, o da tre - la tripla! In slopestyle e in pipe perlomeno devi essere

cal rider Nadja Purtschert. The fact that she’s really beautiful is just a detail this time. The two podium places of the male contest has been a repetition of the Sochi 2014 Olympics, as I-Pod won again followed by the Japanese Ayumu Hirano. But still, Ayumu is only 16. He rules the world. Another Swiss on the podium, David Halblueztel, for the joy of his fellow countrymen and our guy Giacomo Kratter, the coach of the Swiss halfpipe team: 50% of riders on the podium on a 6 available places in total is not a bad result, isn’t it? Let’s go one day back, and let’s talk about the slopestyle. Among the woman the New Zealander Christy Prior won the title at her first participation to the BEO. Unexpectedly and incredibly for once the champion of the last Olympics and all the possible contests of the past 4 yours Jamie Anderson didn’t win, she “only” arrived second. For once. Third place for the Finnish rider Enni Rukajärvi who has been collecting podiums for a long time. Men chapter. Or rather “I don’t like the big air anymore, I only want slopestyle and pipe contests” chapter. The big air, I’ll say that, can I? I’m saying it. It bores me, to death. It’s like watching a football game composed of penalty kicks only. 90 minutes of penalty kicks. Or like a basketball game with free throws only, or three – triple! At least in slopestyle and halfpipe you need to be able to land


PIPE PODIUM

SLOPESTYLE PODIUM

capace di fare 5 o 6 cose in maniera fluida, consecutiva e creativa, diversa. Chiuso capitolo big air, che infatti non c’è ai BEO dall’edizione di Livigno 2002 dove sempre se non sbaglio ha vinto Eero Ettala (andate pure a controllare se avete più voglia di me; per metterla giù in maniera più diplomatica, mi fido della mia memoria). Comunque, lo slopestyle per una volta sono stati sovvertiti i soliti canoni che vedono Staale Sandbech arrivare secondo, sempre e solo secondo. Questa volta è arrivato uno, davanti a Mark McMorris (non ha vinto! Non è clamoroso? Sì, lo è: e infatti agli XGames ha vinto di nuovo, sempre davanti al norvegese), e a Torstein Horgmo che si è ripreso alla grande dopo l’infortunio di Sochi 2014 in training. Volete sapere i trick? Ne hanno fatti un sacco, tutti belli. No scherzo, eccoli quelli del vincitore: Fs 540 Nosetap to Cab 540, un Fs Blunt 270 out, un Double Crippler Indy, un Bs 1260 Mute, un Cab 1260 Melon e un Fs 1080 Indy. Tanta roba, insomma.

5 or 6 tricks smoothly, consecutively and creatively, differently. Big Air chapter closed, which has disappeared from BEO since the Livigno 2002 edition where the winner was Eero Ettala if I’m not wrong (check it on internet if you don’t trust me, but I pretty much trust in my memory). Anyways, for once the slopestyle standards where Stale Sandbech was always arriving second, always and only second, have been overturned. This time he arrived first, followed by Mark McMorris (he didn’t win! Isn’t it clamorous? Yes, it is: indeed he won again at the X-Games, still ahead of the Norwegian), and Torstein Horgmo who recovered well after the injury during the Sochi 2014 training. Do you wanna know the tricks? They’ve landed so many, all great. No just kidding, here are the winner’s tricks: Fs 540 Nosetap to Cab 540, a Fs Blunt 270 Out, a Double Crippler Indy, a Bs 1260 Mute, a Cab 1260 Melon and a Fs 1080 Indy. Sick.

Morale: Burton European Open + Laax = la felicità di un amante della tavola. Quella da snowboard, intendo. Ah, ho controllato. Livigno 2003 era l’ultima volta del Big Air ai BEO, e ha vinto Thomas Backna Eberharter. Morale due: Wikipedia ha una memoria migliore della vostra.

Bottom line: Burton European Open + Laax = happiness for a board lover. A snowboard lover, I mean. Ah, I’ve just checked. Livigno 2003 was the last time the Big Air was appearing at the BEO and Thomas Backna Eberharter was the winner. Bottom line two: Wikipedia has a better memory than we have.


SIMON GRUBER: POWDER SLASH

Infortuni dei riders e voli cancellati, ma a Courmayeur Mont Blanc anche quest’anno il Click on the Mountain è stato un successo. I team hanno trovato filo da torcere per completare il book di 20 foto, ma grazie all’heliski e tantissimo impegno, sono riusciti a mettere insieme una collezione di immagini di tutto rispetto che dimostrano le indubbie capacità sia di fotografi che di riders. La giuria ha messo insieme professionisti di fotografia e di freeride, che all’unanimità hanno assegnato il premio al vincitore: Klaus Polzer per il Book e la Best Ski Picture, con HIISHII vincitore della Best Snowboard Photo. Dal 9 Marzo sono stati tre giorni adrenalinici nel comprensorio: vento da bufera, nebbia, e infine una giornata perfetta di sole, quando gli elicotteri hanno lasciato i team in cima a canali vergini e pendii da tracciare, tutto questo immortalato da 4 rinomati fotografi di action sports. Ogni team aveva 72 ore per scattare nell’area per produrre un portfolio di 20 foto che mostrasse il meglio del freeride di sci e snowbo-

It has been a real challenge towards ridiculous weather conditions, a continuously changing snow, riders injuries and delayed flights, but also this year the Click on the Mountain at Courmayeur Mont Blanc has been a success. The teams have had a hard time to complete the 20 photos book, but thanks to the heliski and so much effort they’ve been able to put together a collection of remarkable pictures that demonstrates both riders and photographers skills. The judges put together a group of professional photographers and freeriders, and with unanimity have assigned the first prize to Klaus Polzer for the Book and the Best Ski Picture, and HIISHII winner of the Best Snowboard Photo. The three days coming after the 9th of March have been full of adrenaline at the ski resort: snowstorm and wind, fog, and finally a sunny day when the helicopters left the teams at the top or virgin canals and slopes to trace, everything shot by 4 of the most renowned action sports photographers. Every team had 72 hours to make a portfolio of 20 pictures showing the best


PICS: HIISHII TXT: ALESSIA GUALLA SPOT: COURMAYUER

SIMON GRUBER


SIMON GRUBER

SIMON GRUBER: OLLIE OVER SKIER


SIMON GRUBER: FS 180° MELON

ard. Il Sabato mattina, una giuria internazionale si è riunita per deliberare chi fosse il vincitore, basandosi su criteri di valutazione come creatività, post produzione, composizione, livello di riding, idee e realizzazione generale del book, all’unanimità abbiamo deciso di premiare un team in particolare. Le immagini presentate hanno mostrato che il team vincitore non solo è riuscito a ottenere scatti eccezionali di sci e snowboard, ma ha descritto l’area di Courmayeur Mont Blanc e il suo simbolo più importante - il Monte Bianco – con eleganza, attenzione, ammirazione e rispetto. Congratulazioni al Team Klaus Polzer per la vittoria! Sabato sera, tutti i fotografi, i riders, gli amici e gli spettatori si sono trovati al Jardin de l’Ange in centro a Courmayeur per vedere il lavoro di tutti i team in questi 3 giorni. Tutti i portfolio sono stati proiettati in piazza su un grande schermo, accompagnati dalla curiosità della folla. Tutti si sono congratulati coi vincitori, e in arrivo c’era una lunga notte di party!

of freeriding, both skiing and snowboarding. On Saturday morning the international panel of judges has decided who was going to be the winner, looking at the criteria of creativity, post production, composition, riding level, ideas and realization of the book in general. With unanimity we’ve decided to reward a team in particular. The presented pictures showed that the winning team has not only been able to obtain beautiful skiing and snowboarding shots, but has described the Courmayeur Mont Blanc area and its most important symbol – the Mont Blanc – with elegance, attention, admiration and respect. Congratulations to the Klaus Polzer Team for the victory! On Saturday evening all the photographers, riders, friends and spectators have gather up at the Jardin de l’Ange in the centre of Courmayeur to see the work all the teams have produced during these three days. All the portfolio have been showed on a big screen, accompanied by the crowds curiosity. Everyone congratulated the winners, and there was an incoming long night of partying!


ITW: DENIS PICCOLO

FERRO E CEMENTO DA UNA PARTE, NEVE DALL’ALTRA: TRE ELEMENTI PROFONDAMENTE DIVERSI TRA LORO MA CHE ATTIRANO GLI SNOWBOARDER. E’ una cosa radicale, sfrutti solo quello che ti propone il luogo nel quale ti trovi in quel momento ed è la tua creatività che ha il compito di trovare il modo di sfruttare al meglio la situazione e lo spot. COSA TI PASSA NELLA TESTA APPENA PRIMA DI DROPPARE E FARTI TRASCINARE DA UN BUNJEE O DA UN WINCH. Cerco di essere focalizzato su ogni piccolo movimento, timing, posizione e velocità, tante cose da mantenere salde nella tua testa che a volte cede alla fatica prima del fisico. COME IMMAGINI L’EVOLUZIONE DELLO STREET RIDING FRA 10 ANNI? Spero che sarà solo ed esclusivamente basato su stile, pulizia e creatività. QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA AFFRONTARE UN DOWN RAIL IN PARK ED UNO IN STREET? Zero neve sulle scale con un bel buco di 3 metri dall’altro lato, un in-run che sembra la corkscrew di laguna seca ghiacciata, sfidando tutte le teorie possibili dello zio Newton, atterrare in uscita su un velo di neve che finisce diretto in una strada abbastanza traffica dove a fare da palo c’e’ un tuo amico che la sera prima ha fatto serata hardcore con te. Questo è un rail in street. CHI A TUO PARERE STA SPINGENDO LO STREET NEL PANORAMA DELLO SNOWBOARDING MONDIALE IN QUESTO MOMENTO? Jed Anderson, Jake Kuzyk , Brandon Hobush, Louif Paradis, Chris Grenier, Phil Jacques. PENSI CHE GLI STREET RIDERS MERITINO PIÙ RISPETTO DALLA SCENA? Forse in Italia, resto del mondo vengono valorizzati e rispettati nel modo che si meritano.QUAL’È L’INFORTUNIO PIÙ PESANTE CHE TI HA REGALATO LO STREET? Mi sto toccando le palle alle grande con una mano e con l’altro faccio le corna toccando ferro! nessuno! IL TUO TRICK CHE HAI CHIUSO IN STREET PIÙ POTENTE? Il mio primo Fs 50/50.

IRON AND CONCRETE ON ONE SIDE, SNOW ON THE OTHER SIDE: THREE ELEMENTS THAT TOTALLY DIFFERS FROM EACH OTHER, BUT THAT ATTRACT SNOWBOARDERS. It’s a radical thing, you only use what the location offers to you in that moment, it’s your creativity that has the task to find the right way to take advantage of the situation and the spot. WHAT COMES TO YOUR MIND BEFORE DROPPING IN AND LETTING YOU DRAG BY A BUNGEE OR A WINCH? I try to be focused on every little movement, timing, position and speed, many things to maintain stable in your head, that sometimes break down before your body. HOW DO YOU IMAGINE STREET RIDING EVOLUTION IN ABOUT 10 YEARS? I hope it’s gonna be based on style, cleanliness and creativity only. WHAT ARE THE MAIN DIFFERENCES BETWEEN FACING A DOWN RAIL IN PARK OR ONE IN STREET? No snow on the stairs with a huge 3m hole on the other side, an in-run that looks like a corkscrew of a dry and icy laguna, challenging all the Newton’s theories, landing on a tiny surface of snow that is soon ending on a highly congested road where’s standing your friend who has been probably partying hard with you the night before. That’s a rail in street. IN YOUR OPINION, WHO’S PUSHING STREET RIDING IN THE SNOWBOARDING INTERNATIONAL SCENE AT THE MOMENT? Jed Anderson, Jake Kuzyk, Brandon Hobush, Louif Paradis, Chris Grenier, Phil Jacques. DO YOU THINK STREET RIDERS DESERVE MORE RESPECT FROM THE SCENE? Maybe in Italy, because they’re respected and valorized as they deserve in the rest of the world. WHAT’S THE WORST INJURY YOU GAINED BY STREET RIDING? Don’t bring me bad luck! Never! WHAT’S THE BEST TRICK YOU’VE EVER LANDED IN STREET? My first Fs 50/50.


NICOLÃ’ PEZZATO: BACKFLIP BY ILARIA TROISI IN SAN DOMENICO


ANDREA BERGAMASCHI: BOARDSLIDE BY DENIS PICCOLO IN SESTRIERE

FERRO E CEMENTO DA UNA PARTE, NEVE DALL’ALTRA: TRE ELEMENTI PROFONDAMENTE DIVERSI TRA LORO MA CHE ATTIRANO GLI SNOWBOARDER. L’ adrenalina e la soddisfazione che si prova dopo aver chiuso un trick è più o meno la stessa! COSA TI PASSA NELLA TESTA APPENA PRIMA DI DROPPARE E FARTI TRASCINARE DA UN BUNJEE O DA UN WINCH? Prima di droppare sei super concentrato, stai visualizzando il trick, pensi a quali sono le vie di fuga, cerchi di capire dove non devi assolutamente sbagliare. Stringi i denti, batti il cinque ai tuoi amici, ti liberi da tutti i pensieri negativi e droppi senza paura!!! COME IMMAGINI L’EVOLUZIONE DELLO STREET RIDING FRA 10 ANNI? Spots sempre più grandi, tricks sempre più spessi e creativi forse anche tricks old school !!! QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA AFFRONTARE UN DOWN RAIL IN PARK ED UNO IN STREET? Un rail in park è quasi sempre perfetto, in street sei tu che devi assicurarti che tutto sia in sicuro! In street sono molto più lunghi, più alti, più storti e sotto non c è neve ma cemento!!! CHI A TUO PARERE STA SPINGENDO LO STREET NEL PANORAMA DELLO SNOWBOARDING MONDIALE IN QUESTO MOMENTO? Dan Brisse, Dylan Thompson, Jed Anderson, Louif Paradise, Scott Stevens e tantissimi altri che fanno tricks sempre più tecnici! PENSI CHE GLI STREET RIDERS MERITINO PIÙ RISPETTO DALLA SCENA? Ogni rider che si impegna per promuovere il nostro sport merita uguale rispetto! QUANDO CHIUDI UN TRICK IN STREET QUAL’È IL TUO PRIMO PENSIERO? Potevo farlo meglio! IL TUO TRICK CHE HAI CHIUSO IN STREET PIÙ POTENTE? Switch Frontside blunt to back board to regular su un down rail a Campiglio.

IRON AND CONCRETE ON ONE SIDE, SNOW ON THE OTHER SIDE: THREE ELEMENTS THAT TOTALLY DIFFERS FROM EACH OTHER, BUT THAT ATTRACT SNOWBOARDERS. The adrenaline and the satisfaction after landing a trick is pretty much the same! WHAT COMES TO YOUR MIND BEFORE DROPPING IN AND LETTING YOU DRAG BY A BUNGEE OR A WINCH? Before dropping in you’re concentrated, you’re visualizing the trick, looking for the escaping ways, trying to figure out where you cannot fail. You bite the bullet, give your friends a high five, leave all the negative thoughts and drop in without fear! HOW DO YOU IMAGINE STREET RIDING EVOLUTION IN ABOUT 10 YEARS? Bigger spots, tougher and more creative tricks and even some old school tricks! WHAT ARE THE MAIN DIFFERENCES BETWEEN FACING A DOWN RAIL IN PARK OR ONE IN STREET? A rail in park is always almost perfect, in street you’re the responsible for everything to be safe! In street they’re longer, higher, more crooked and there’s no snow at the bottom but concrete! IN YOUR OPINION, WHO’S PUSHING STREET RIDING IN THE SNOWBOARDING INTERNATIONAL SCENE AT THE MOMENT? Dan Brisse, Dylan Thompson, Jed Anderson, Louif Paradis, Scott Stevens and many others that land very technical tricks. DO YOU THINK STREET RIDERS DESERVE MORE RESPECT FROM THE SCENE? Every rider who does everything to promote our sport deserves to be respected! WHAT’S YOUR FIRST THOUGHT WHEN YOU LAND A TRICK IN STREET?I could have done it better! WHAT’S THE BEST TRICK YOU’VE EVER LANDED IN STREET? Swtich Fs Blunt to Bs Board to regular on a down rail in Campiglio.


FERRO E CEMENTO DA UNA PARTE, NEVE DALL’ALTRA: TRE ELEMENTI PROFONDAMENTE DIVERSI TRA LORO MA CHE ATTIRANO GLI SNOWBOARDER. E’ uno sport di emulazione visiva, siamo sempre interessati e curiosi a cosa fanno gli altri snowboader nel mondo. Speriamo che ora non diventi la moda dei materassi, lasciamoli a Scott Stevens! COSA TI PASSA NELLA TESTA APPENA PRIMA DI DROPPARE E FARTI TRASCINARE DA UN BUNJEE O DA UN WINCH. Mi piace essere subito efficiente e non fare perdere tempo al fotografo o a chi mi sta filmando, tutto ciò in base alla difficoltà dello spot. COME IMMAGINI L’EVOLUZIONE DELLO STREET RIDING FRA 10 ANNI? Questa domanda sarebbe da fare a Dan Brisse io non ne ho idea. Magari torniamo tutti in pipe!!! QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA AFFRONTARE UN DOWN RAIL IN PARK ED UNO IN STREET? In street non si conosce la velocità, spesso il primo giro si va troppo veloce, attorno alla struttura ci sono scale altri tubi e oggetti contundenti, bisogna sapere che manovra si vuole fare, essere motivati a chiuderla e non avere paura. CHI A TUO PARERE STA SPINGENDO LO STREET NEL PANORAMA DELLO SNOWBOARDING MONDIALE IN QUESTO MOMENTO? Il Canadese Frank Burgeoise, quest’anno e stato mostruoso non capisco come non sia stato invitato per i Real Street X Games!!! QUAL’È L’INFORTUNIO PIÙ PESANTE CHE TI HA REGALATO LO STREET? Per fortuna non mi sono ancora rotto nulla in street, ma tranquilli sono a posto così, Il park mi ha rovinato! IL TUO TRICK CHE HAI CHIUSO IN STREET PIÙ POTENTE? Bs Rodeo a 7 metri d’altezza, superando un entrata di un garage a Sansicario!

IRON AND CONCRETE ON ONE SIDE, SNOW ON THE OTHER SIDE: THREE ELEMENTS THAT TOTALLY DIFFERS FROM EACH OTHER, BUT THAT ATTRACT SNOWBOARDERS. It’s a sport of visual emulation, we’re always interested and curious in what all the snowboarders do around the world. I hope it won’t become like the mattresses fashion, leave those for Scott Stevens! WHAT COMES TO YOUR MIND BEFORE DROPPING IN AND LETTING YOU DRAG BY A BUNGEE OR A WINCH? I like to be efficient and don’t let the photographer to waste time or whoever is filming me, all these depending on the difficulty of a spot. HOW DO YOU IMAGINE STREET RIDING EVOLUTION IN ABOUT 10 YEARS? That’s a question you should ask Dan Brisse, I have no idea. Maybe we’ll all get back to ride the pipe!! WHAT ARE THE MAIN DIFFERENCES BETWEEN FACING A DOWN RAIL IN PARK OR ONE IN STREET? In street you don’t know the right speed, usually on the first try you are too fast, around the structure there are other obstacles like stairs, tubes or different objects. You need to know what maneuver to do, be motivated and land it without fear. IN YOUR OPINION, WHO’S PUSHING STREET RIDING IN THE SNOWBOARDING INTERNATIONAL SCENE AT THE MOMENT? The Canadian Frank Burgeoise, this year he has been amazing and I don’t understand why he hasn’t been invited for the X-Games Real Street!!! WHAT’S THE WORST INJURY YOU GAINED BY STREET RIDING? Hopefully I haven’t broke anything riding street, but don’t worry I’m fine with that, the park wrecked me! WHAT’S THE BEST TRICK YOU’VE EVER LANDED IN STREET? Bs Rodeo with a 7m height, overtaking a garage entrance in Sansicario!

LUCA FIORINI: FS LIPSLIDE BY DENIS PICCOLO IN BARDONECCHIA


DAVIDE COLTURI: HANDPLANT BY ANDREA PESSANI


FERRO E CEMENTO DA UNA PARTE, NEVE DALL’ALTRA: TRE ELEMENTI PROFONDAMENTE DIVERSI TRA LORO MA CHE ATTIRANO GLI SNOWBOARDER. Ne basta soltanto uno per farti iniziare a riflettere sul prossimo trick da imparare, chiudere e filmare, per questo ne siamo attratti. COSA TI PASSA NELLA TESTA APPENA PRIMA DI DROPPARE E FARTI TRASCINARE DA UN BUNJEE O DA UN WINCH. La cosa che mi dico è “Vai Dadino credici Just do it”. COME IMMAGINI L’EVOLUZIONE DELLO STREET RIDING FRA 10 ANNI? Trick innovativi poco rischiosi ma epici che restano facilmente in testa agli appassionati. Oppure trick estremi su strutture enormi e rischiose. CHI A TUO PARERE STA SPINGENDO LO STREET NEL PANORAMA DELLO SNOWBOARDING MONDIALE IN QUESTO MOMENTO? Sebastian Toutant sta stupendo il mondo intero, ma personalmente preferisco Denis Leontyev che pur essendo impreciso e seguito da un pubblico più ristretto, esprime quello che secondo me è lo stile. PENSI CHE GLI STREET RIDERS MERITINO PIÙ RISPETTO DALLA SCENA? I riders più rispettati e seguiti del momento non fanno solo street, ma ridano più terreni. QUAL’È L’INFORTUNIO PIÙ PESANTE CHE TI HA REGALATO LO STREET? Fortunatamente solo qualche botta in street. QUANDO CHIUDI UN TRICK IN STREET QUAL’È IL TUO PRIMO PENSIERO? Madò che thuggata!! Che merda!!! L’avrò fatto come penso di averlo fatto? Ok uno andato! IL TUO TRICK CHE HAI CHIUSO IN STREET PIÙ POTENTE? Frontside 3 millerflip indy ad entrare su un wallride a petto nudo.

IRON AND CONCRETE ON ONE SIDE, SNOW ON THE OTHER SIDE: THREE ELEMENTS THAT TOTALLY DIFFERS FROM EACH OTHER, BUT THAT ATTRACT SNOWBOARDERS. One is enough to let you think about the next trick to learn, land and film, that’s why we’re attracted by them. WHAT COMES TO YOUR MIND BEFORE DROPPING IN AND LETTING YOU DRAG BY A BUNGEE OR A WINCH? What I usually say is: “Go Dadino, just do it!”. HOW DO YOU IMAGINE STREET RIDING EVOLUTION IN ABOUT 10 YEARS? Innovative tricks, less risky but epic, that will be easily remembered by the enthusiasts. IN YOUR OPINION, WHO’S PUSHING STREET RIDING IN THE SNOWBOARDING INTERNATIONAL SCENE AT THE MOMENT? Seb Toots is rocking the whole world, but personally I prefer Denis Leontyev that even if he’s imprecise and followed by a limited public he has a lot of style. DO YOU THINK STREET RIDERS DESERVE MORE RESPECT FROM THE SCENE? The most respected riders of the moment don’t ride street only, but all kinds of terrain. WHAT’S THE WORST INJURY YOU GAINED BY STREET RIDING? Hopefully just few bails on the rails. WHAT’S YOUR FIRST THOUGHT WHEN YOU L AND A TRICK IN STREET? Damn, such a swag! Holy crap, so shitty! Did I land it as I wanted to? Alright, one trick done! WHAT’S THE BEST TRICK YOU’VE EVER L ANDED IN STREET? Fs 3 Millerflip Indy hitting a wallride with naked chest.


TXT & PICS: SILVANO ZEITER



CAB 360° TAILBONE IN FURTSCHELLAS


FS 180° NOSEBONE IN CORVATSCH

L’intero mondo dello snowboarding ha atteso un intero video dello snowboarder preferito di tutti gli snowboarder – Nicolas Mueller. Il progetto è stato in qualche modo ufficialmente lanciato nell’estate del 2013 e io non vedevo l’ora di tornare sulla neve ed iniziare a shootare con i ragazzi. Dopo un inizio stagione abbastanza lento le Alpi Svizzere del sud sono state travolte da una discreta tempesta ed abbiamo quindi deciso di dare il via al Nicolas Mueller movie project con il nostro primo trip verso la bellissima valle dell’Engadina. Emozionante! Abbiamo affittato un appartamentino a Silvaplana che si trova nemmeno a 3 minuti dalla cabinovia che ti porta in cima alla ski-area di Corvatsch (che significa corvo nero in Romancio). Il “Corvo Nero” non si è rivelato il massimo nonostante avesse nevicato molto, ma nonostante ciò abbiamo conquistato i primi scatti per il progetto in tempo zero, che non è affatto sorprendente se fotografi con un personaggio come Nicolas. Dopo una prima giornata gloriosa ho postato alcune istantanee sul journal del mio sito web, che hanno ufficialmente trasformato le chiacchiere sul progetto di Nico in fatti. L’eccitante news si diffonde per tutto il globo come una fiamma, finendo su tutte le news delle riviste e dei canali social media ovunque. Nel frattempo noi siamo stati benedetti da un’altra gran nevicata e abbiamo deciso di girare tra i boschetti. Era profonda! Perfino Nicolas disse di non aver mai snowboardato della neve così profonda. Viva La Engadina! I giorni seguenti erano soleggiati e quindi abbiamo esaminato degli spot e fatto un full-on shred’n’shoot fest. Followcam, spray, butter per giorni finché un’altra tempesta colpisse il sud. La nostra abbondante powder è stata dopo poco interrotta in quanto siamo dovuti andare al Burton European Opean a Laax. Come previsto, le condizioni neve più a nord non erano minimamente comparabili al paradiso di fresca su cui ave-

The whole world of snowboarding has been waiting for full-length movie of every snowboarder’s favorite snowboarder – Nicolas Müller. As the Project was somewhat officially launched in summer 2013 I couldn’t wait to get on snow and start shooting with the boys. After a pretty slow start into the season the southern Swiss Alps got hit by a pretty decent storm so we decided to kick off the Nicolas Müller movie project with our first trip to the beautiful Engadin valley. Exciting times! We rented a pretty decent apartment in Silvaplana situated not even 3 minutes away from the gondola that takes you up to the resort called Corvatsch (which means black raven in Rumantsch). The „Black Raven“ turned out to be pretty boney still even though it had snowed quite a bunch but nevertheless we scored the first couple of shots of the project in no-time, which is actually no surprise if you’re shooting with someone like Nicolas. After a glorious first day I posted a few snaps on the journal on my website officially turning all the rumors about the Nico project into a fact. The exciting news spread around the globe like a wildfire hitting all the magazine’s news feeds and social media channels out there. In the meantime we’d been blessed with a full-on reset in the area and it was still snowing so we decided to hit the trees. It was deep! Even Nicolas said he’d probably never snowboarded in snow that deep. Viva La Engadina! The following days were sunny so we scoped out some spots and had a full-on shred’n’shoot fest going on. Followcams, sprays, butters for days before another storm hit the south. Our powder flow got shortly interrupted since we had to attend the Burton European Open in Laax. As expected the snow conditions further north were not remotely comparable to the powder paradi-


FS 180° TO HALF-CAB° IN CORVATSCH


HANDRAG IN CORVATSCH

vamo girato al sud. Quindi dopo tutto il circo attorno alla gara, le feste e lo spring-shredding con tanto di postumi, l’unico desiderio era quello di tornare al nostro piccolo e accogliente spot a Silvaplana. Eravamo giusto in tempo per la prima giornata di sole e cielo pulito dopo che la tempesta colpì l’area con un altro reset. Non vedevo l’ora di fotografare quei spot che avevamo scoperto la settimana prima. Per esempio c’era questo piccolo pillow to pillow transfer gap su cui sapevo che Nico avrebbe assolutamente spaccato. E lo ha fatto iniziando con un Fs 180, seguito da un Bs 180 Japan perfetto e per finire in bellezza un bel Method come solo Nico sa fare. Non poteva che andar meglio, proprio come immaginavo, Nico è arrivato con questa triple pillow line cazzuta. La luce stava solo che per migliorare e Nico ha iniziato a fare una session su quel spot. Ci ha girato in almeno quattro modi diversi ed ogni volta è riuscito a spaccare tutto come se fosse la cosa più facile al mondo. Half-Cab to Bs 180 to 30m Mueller-butter giusto per nominarne uno. Ero gasato per il materiale che avevo, ma erano quasi tutte sequenze e io volevo uno scatto singolo decente. Era come se Nico mi leggesse nel pensiero, appena la luce stava diventando quasi perfetta mi ha sparato un Tailgrab super stiloso to un piccolo trannie-rock verso sinistra, e io lo sapevo – quello era LO scatto. Al nostro ultimo giorno di shooting abbiamo deciso di visitare un altro resort accanto a Corvatsch, chiamato Furtschellas. Nico ci ha indicato un piccolo cliff e come al solito ha tirato un paio di 360. Poi arrivarono le nuvole e dovemmo terminare il nostro piccolo trip. Un trip da paura direi. La tempistica non poteva che esser migliore, visto che era il mio compleanno, quindi nonostante la stanchezza ci siamo buttati ad un bar locale per una birra, o due, o tre. Qualcuno è anche collassato sulla tazza del cesso, ma questa ve la racconterò un’altra volta. Viva La Engadina!

se we’d shredded at in the south. So after the all the circus around the comp, the parties and the hangover spring-shred there was no question asked, we just had to head back to our cozy little spot in Silvaplana. We were right on time for the very first bluebird day after the storm blessed the area with another decent reset. I couldn’t wait to shoot those spots we had scoped out the week before. For instance there was this perfect little pillow to pillow transfer gap I just knew Nico would absolutely kill. And he did with a Frontside 180 to start things off, followed by a perfect Backsiede 180 Japan and to round it up a classic Nico sun salutation Method. Just as I thought it couldn’t get any better Nico came up with that big ass triple pillow line. The light was only gonna get better and better and Nico started sessioning that spot. He rode it about four different ways and killed every single try like it was the easiest thing in the world. Half-Cab to Backside 180 to 30 meter Müller-Butter just to name one of them. I was stoked on what I got but it was pretty much all about sequences and I really wanted a decent single shot. It was like Nico read my mind because as the light was getting nearly perfect he blasted a super stylish Tailgrab into the other little trannie-rock further rider’s left and I knew – that was THE shot. On our last day of shooting we decided to check out another resort right next to Corvatsch called Furtschellas. Nicolas pointed out that little cliff and he destroyed it as usual with a couple of 360ies. As the clouds were rolling in we called it a trip. A damn good trip I’d say. The timing couldn’t get any better since it was my birthday so even though pretty beat we hit the local bar for a beer or two or three. Someone even passed out sitting on the toilet but that’s a story for another time. Viva La Engadina!


BS 180° JAPAN IN CORVATSCH




PICS: ALESSANDRO BELLUSCIO ITW: DENIS PICCOLO SPOT: LIVIGNO


POWDER LINE

PARLACI DI QUESTA TUA DECISIONE DI DEDICARTI AL FREERIDE 100%.. Mi è sempre piaciuto stare in montagna anche al di fuori di quelle che sono le piste battute. Quindi non ci sono grandi motivazioni, è semplicemente una grande passione che ho da sempre e che ho deciso di approfondire.

PARLACI DI QUESTA TUA DECISIONE DI DEDICARTI AL FREERIDE 100%.. Mi è sempre piaciuto stare in montagna anche al di fuori di quelle che sono le piste battute. Quindi non ci sono grandi motivazioni, è semplicemente una grande passione che ho da sempre e che ho deciso di approfondire.

NASCI COME HALFPIPE RIDER, HAI GAREGGIATO PER ANNI AD ALTI LIVELLI IN EUROPA, QUANTO TI TORNA UTILE LA TECNICA ACQUISITA NEL MEZZOTUBO IN POWDER? Sicuramente il pipe ti fa un gran piede e ti da una sensibilità speciale. Impari a sfruttare al meglio le transizioni: questo è molto importante su tutti i terreni ed infatti la passata esperienza in pipe mi aiuta molto.

NASCI COME HALFPIPE RIDER, HAI GAREGGIATO PER ANNI AD ALTI LIVELLI IN EUROPA, QUANTO TI TORNA UTILE LA TECNICA ACQUISITA NEL MEZZOTUBO IN POWDER? Sicuramente il pipe ti fa un gran piede e ti da una sensibilità speciale. Impari a sfruttare al meglio le transizioni: questo è molto importante su tutti i terreni ed infatti la passata esperienza in pipe mi aiuta molto.

DI QUANTO SI ALLUNGA LA CARRIERA DI UN RIDER CHE DECIDE DI CONCENTRARSI SU QUESTA DISCIPLINA. In verità io non la vedo come un allungamento di carriera, faccio solo quello che mi piace fare e cerco di godermi la montagna.

DI QUANTO SI ALLUNGA LA CARRIERA DI UN RIDER CHE DECIDE DI CONCENTRARSI SU QUESTA DISCIPLINA. In verità io non la vedo come un allungamento di carriera, faccio solo quello che mi piace fare e cerco di godermi la montagna.


POWDER SLASH

SPIEGACI UN PO’ MEGLIO IL CIRCUITO DI CONTEST IN CUI HAI INIZIATO A COMPETERE E CHE TI STA REGALANDO GRANDI SODDISFAZIONI… Quest’anno ho partecipato a un paio di gare del Freeride World Qualifier, che sono praticamente le qualifiche per il Freeride World Tour, da quello che ho potuto vedere c’è una grande selezione e un bel livello soprattutto nello sci. Sempre più gente si sta avvicinando a questa disciplina e credo che prenderà sempre più piede. In questo circuito ci sono una serie di gare che vanno da 1* a 4*, tramite queste gare ogni stagione si qualificano un tot di persone per il world tour.

SPIEGACI UN PO’ MEGLIO IL CIRCUITO DI CONTEST IN CUI HAI INIZIATO A COMPETERE E CHE TI STA REGALANDO GRANDI SODDISFAZIONI… Quest’anno ho partecipato a un paio di gare del Freeride World Qualifier, che sono praticamente le qualifiche per il Freeride World Tour, da quello che ho potuto vedere c’è una grande selezione e un bel livello soprattutto nello sci. Sempre più gente si sta avvicinando a questa disciplina e credo che prenderà sempre più piede. In questo circuito ci sono una serie di gare che vanno da 1* a 4*, tramite queste gare ogni stagione si qualificano un tot di persone per il world tour.

CHI SONO AD OGGI I TUOI RIDERS DI RIFERIMENTO NEL FREERIDE? Credo che il mio preferito sia ancora Jake Blauvelt, perchè ha uno stile inconfondibile e una grande fantasia mentre snowborda.

CHI SONO AD OGGI I TUOI RIDERS DI RIFERIMENTO NEL FREERIDE? Credo che il mio preferito sia ancora Jake Blauvelt, perchè ha uno stile inconfondibile e una grande fantasia mentre snowborda.

LA TUA DISCESA IN POWDER INDIMENTICABILE? Io sono innamorato delle montagne di casa, ed è proprio qui che ho fatto le discese più belle della mia vita.

LA TUA DISCESA IN POWDER INDIMENTICABILE? Io sono innamorato delle montagne di casa, ed è proprio qui che ho fatto le discese più belle della mia vita.


IL RISCHIO IL PIÙ GROSSO CHE TI SEI PRESO? Credo che un pò di rischio ci sia sempre, però sono famoso perchè le cornici sotto i miei piedi si staccano sempre, anche dopo che sono passate altre persone, a volte anche se sono a quattro metri dal limite della cornice, ma per fortuna è andata sempre bene!

IL RISCHIO IL PIÙ GROSSO CHE TI SEI PRESO? Credo che un pò di rischio ci sia sempre, però sono famoso perchè le cornici sotto i miei piedi si staccano sempre, anche dopo che sono passate altre persone, a volte anche se sono a quattro metri dal limite della cornice, ma per fortuna è andata sempre bene!

QUANTO È IMPORTANTE ESSERE PREPARATI SULLE SICUREZZE DELLA MONTAGNA IN FUORIPISTA? Essere preparati è fondamentale, bisogna avere sempre l’attrezzatura giusta, Arva, pala e sonda sono obbligatori, bisogna essere consapevoli di tutti i pericoli che ci sono in montagna, valutare le condizioni meteo/neve giorno per giorno e usare la testa!!!

QUANTO È IMPORTANTE ESSERE PREPARATI SULLE SICUREZZE DELLA MONTAGNA IN FUORIPISTA? Essere preparati è fondamentale, bisogna avere sempre l’attrezzatura giusta, Arva, pala e sonda sono obbligatori, bisogna essere consapevoli di tutti i pericoli che ci sono in montagna, valutare le condizioni meteo/neve giorno per giorno e usare la testa!!!

COSA CONSIGLI A TUTTI I RIDERS CHE AMANO LE DISCESE IN FRESCA COME TE? Di godersele fino alla fine, senza però tralasciare la sicurezza!

COSA CONSIGLI A TUTTI I RIDERS CHE AMANO LE DISCESE IN FRESCA COME TE? Di godersele fino alla fine, senza però tralasciare la sicurezza!

OBBIETTIVI FUTURI? Continuare su questa strada e divertirmi più che posso tracciando ogni pendio vergine!

OBBIETTIVI FUTURI? Continuare su questa strada e divertirmi più che posso tracciando ogni pendio vergine!


CAB 540° TAILGRAB

BOARD: Burton Landlord 163 BINDNGS: attacchi Burton Diode BOOTS: Burton Slx GOGGLES: Smith I/O 7 GLOVES: Level Tornado mitt OUTERWEAR: Burton AK e BACKPACK: zaino Abs ACCESSORIES: arva, shovel


INDY TAILBONE



PIC: DENIS PICCOLO TXT: STEFANO BERGAMASCHI SPOT: TORONTO, CANADA


JUAN POLANCO & STEFANO BERGAMASCHI


MAX ZEBE: DROP TO NOSESLIDE


NICOLÒ PEZZATO: 50/50

La campagna dell’Ontario ha indubbiamente il suo fascino, ma gli street spot difficilmente si trovano nei campi e quindi dopo una settimana passata nella cascina Bio di Ben Poechman, abbiamo deciso di fare rotta verso Toronto, la città più popolosa del Canada e famosa a livello mondiale per i suoi street spot. Non capita spesso di trovare spot troppo difficili e rischiosi da far desistere un jibber convinto, ma a Toronto, nostro malgrado, ci è capitato diverse volte e posso assicurare che non è una bella cura per l’ego. Il primo di questi è stato un doppio kink infernale, un 15-3-15, da noi ribattezzato “el diablo” che a malincuore, abbiamo abbandonato, con l’idea di darci allo sci da fondo. Girare a caso per una città delle dimensioni di Toronto, alla ricerca disperata di street spots, può risultare in un enorme spreco di tempo ed è mentalmente deleterio per il focus del rider. Senza una guida locale, trovare spot validi in un territorio così vasto è praticamente impossibile, ed infatti proprio così è stato: abbiamo vagato come anime in pena in cerca dei celebri spot immortalati in tanti video, in una delle patrie dello street riding, senza alcun risultato. Abbiamo cambiato approccio e con l’aiuto di consigli locali, siamo

The Ontario countryside is undoubtedly fascinating, but the street spots can’t be easily found in the fields so after a week spent at the Bio farmstead of Ben Poechmann we decided to lay up for Toronto, the most populated city of Canada and the most famous for its street spots. It’s not so common to find very difficult and risky spots to let a convinced jibber to give up, but in Toronto, against our will, it happened few times and I can assure you it’s not really good for a rider ego. The first of all was a hell of a double kink, a 15-3-15, that we renamed “el Diablo” and that we regretfully had to leave with the idea of moving to cross-country skiing. Cruising around a city that big as Toronto looking for street spots can turn out to be a huge waste of time and mentally harmful for a rider’s focus. Without a local guide it’s pretty impossible to find valid spots in such an extended territory, in effect that’s what happened: we’ve been wandering like lost souls looking for the most famous spots that can be seen in many videos in one of the street riding homeland, without any result. We tried to change approach and with the help of local suggestions


riusciti a trovare il primo spot degno di nota in una zona universitaria fuori dal centro: un kinked rail 5-2-5, non troppo verticale, che dopo 6 ore passate vagabondando a vuoto, è parso come un miraggio nel deserto. A peggiorare lo stress della situazione metteteci che ero fuori da giochi causa ginocchio KO; una volta raggiunto lo spot ho provato anche ad allacciarmi la tavola per valutare una eventuale session, ma il ginocchio mi ha dato una risposta perentoria: NO. Ho quindi metabolizzato la cosa ed ho cercato d’essere in un qualche modo d’aiuto, spalando e poi confondendomi con la folla di studenti alle prese con gli smartphone per immortalare la situazione. Juan Polanco, ribattezzato ufficialmente Giovanni ed il nostro “padron Frodo” Max Zebe, dopo aver chiesto supporto morale alla crew date le poche ore di luce rimaste, hanno cominciato la session. Speed naturale, neve soffice, quel maledetto kink era così perfetto che dopo soli 3 tentativi Giovanni si è portato a casa un boardslide to nosepress fs out, mentre io da bravo turista, tentavo di fotografare qualche scoiattolo al tramonto da postare su facebook per attirare eventuali animaliste, peraltro fallendo miseramente. Max nel frattempo stava cerando di portare a casa uno

we managed to find the first noteworthy spot in a University area outside the city centre: a 5-2-5 kink rail, not too vertical, that after 6 hours of wandering it turned to be like a mirage in the desert. To worsen the stress of the situation you should add the fact that I was out of the game because of my KO knee; once I reached a spot I’ve tried to strap in my board and consider an eventual session, but my knee gave me straight a bossy answer: NO. So I’ve swallowed the thing and tried to be somehow helpful, shoveling and then getting confused in the crowd of students immortalizing the situation with smartphones. Juan Polanco, officially renamed Giovanni and our “pardon Frodo” Max Zebe, after asking moral support to the crew because of the few hours of light left, have started the session. Natural speed, soft snow, that kink was so perfect that after only 3 tries Giovanni landed a boardslide to nosepress fs out, while me, as a good tourist, I tried to photograph some squirrels during sunset time to post them on Facebook to attract eventual animalists, not mentioning it turned to be a miserable fail. Meantime Max was trying to bring home one


MAX ZEBE: BS NOSESLIDE

di quei tricks da sbullonato che solo uno privo di articolazioni come lui riesce fare, quando una simpatica auto con scritto “POLICE” sulla portella si è presentata, e non per aiutare a portare a casa lo spot. Ce ne siamo quindi andati con un solo trick di Juan, mezzo trick di Max e nessuna foto di scoiattolo: fallimento completo. La polizia canadese non è risultata essere particolarmente comprensiva, la loro tolleranza alle nostre attività ludiche è abbastanza bassa e solitamente il loro NO non ammette repliche. Abbiamo totalizzato 8 cartellini rossi durante l’intero trip e solo in una delle occasioni, prima di cacciarci, i poliziotti ci hanno concesso un selfie e 2 chiacchiere amichevoli. Fortunatamente i giorni successivi sono stati decisamente più produttivi: spostandoci in periferia, dove la densità di popolazione cala così come l’attenzione delle forze dell’ordine, siamo riusciti a lavorare diversi spot senza rischi. Abbiamo trovato una zona residenziale in collina, piena di parchi e rail che parevano aspettare solo noi. Max la mattina seguente ha filmato uno shot su un doppio kink esattamente di fronte ad una scuola e per evitare altri equivoci ha chiesto (ed ottenuto) permesso direttamente al preside dell’istituto. Nel frattempo Juan e

of those tricks that only an unbolted guy like him without articulations can do, when suddenly a nice car with a “POLICE” sign appeared, probably not to help to bring the trick home. So we left with one trick only landed by Juan, half of a trick of Max and no photos of squirrels: total fail. Canadian police didn’t turned to be particularly comprehensive, their tolerance towards our recreational activities is pretty low and if they say NO you cannot respond. So we have totalized 8 red cards during the whole trip and just in one occasion, before kicking us off, the police has allowed us a selfie and a friendly talk. Hopefully the following days have been certainly productive: moving to the suburbs, where the density of population decreases as much as police, we’ve been able to ride different spots without any risk. We’ve found a residential area on a hill, full of parks and rails that were just waiting there for us. The following morning Max has filmed on a double kink in front of a school and in order to avoid any kind of problem he asked straight the headmaster of the school for the permission. Meanwhile Juan and Nicolò Pezzato were


JUAN POLANCO: FS 50/50

Nicolò Pezzato stavano lottanto con un kink da 7 veramente infernale: hanno speso metà giornata a tentare di portare a casa qualcosa, ma senza risultati. Eravamo giunti al penultimo giorno del trip e la crew era discretamente provata dal filming e dalle cartelle, tranne me che non avevo girato e Denis Piccolo, che non è mai stanco perché è una macchina da guerra quando ha la camera in mano. Il giorno seguente, che era l’ultimo del trip, Nik, Juan e Johnny sono tornati al Kink che non erano riusciti a domare il giorno prima, mentre il resto della crew andava a visitare l’acquario; ora non sto a spiegarvi le meraviglie che abbiamo potuto ammirare perché questo è un articolo di Sequence e non di Focus, ma se casualmente passaste da Toronto vi consiglio un giro. Mentre noi guardavamo gli squali e sognavamo il mare, Nik e Juan hanno finalmente portato a casa il trick su famoso kink 7 maledetto a -20° sotto zero, tra scoiattoli ed aceri canadesi. L’esperienza di Toronto si è conclusa quella sera tra gioie e dolori, davanti ad una bella bistecca al sangue ed un calice di birra fresca, come veri guerrieri al ritorno dalla battaglia. Era il momento di tornarsene in Italia, ma non prima di una breve gita alle cascate del Niagara!

fighting with a 7m kink, a hell of a kink: they’ve spent half of the day trying to bring home something without getting any result. We were already at the penultimate day and the crew was pretty exhausted from filming and bails, except me because I didn’t ride at all and Denis Piccolo, who never gets tired when he’s holding his camera. The next day, the last one, Nicolò, Juan and Johnny went back to the kink they didn’t manage to tame the day before while the rest of the crew went to visit the aquarium; now I’m not going to explain you the beauties we’ve seen there because that’s an article for Sequence and not for Focus, but if you happen to pass by Toronto I’ll suggest you to visit it. While we were admiring the sharks and dreaming about the sea, Nicolò and Juan had finally bring home the trick on the famous 7m kink with -20° below the zero, among squirrels and Canadian maple trees. The Toronto experience has ended that night between joys and pains, in front of a delicious bloody steak and a pint of fresh beer, like real warriors coming back from a battle. It was time to go back to Italy, but not before doing a short trip to the Niagara falls!


THE CREW

BEN POECHMAN: NOSESLIDE SAMEWAY 270° OUT


TXT & PICS: SILVANO ZEITER SPOT: SAAS FEE


HEIKKI SORSA


EERO ETTALA: FS 360° NOSEBONE

La serie web Cooking With Gas ha sempre rappresentato molto di ciò che è per me lo snowboarding: momenti divertenti girando con i tuoi amici, sviluppando un riding creativo sia in street che in park o powder senza troppa serietà. Per farla breve, un qualcosa che ogni bambino riesce a comprendere. Quindi ero veramente gasato quando Eero Ettala mi ha chiamato per shootare un po’ di powder sulle Alpi. In quanto la parte sud delle Alpi era praticamente il miglior posto in cui andare durante tutta la stagione, ho suggerito di andare a Saas-Fee ed incontrarci con il mio grande amico Fredi Kalbermatten che ci avrebbe mostrato i migliori spot. I ragazzi erano dentro fin da subito, e quindi siamo partiti con un buon inizio. Era già fine marzo e mi ricordo che Saas-Fee poteva resettare la neve. Le previsioni meteo a lungo raggio sembravano essere promettenti e appena Eero, Lauri Heisikari, Heikki Sorsa e il filmer Mikael Ahtikari arrivarono in città, la tempesta di neve ci accolse con una valanga di neve fresca sul ghiacciaio. Da paura! Apparentemente i ragazzi non hanno shootato in fresca sulle Alpi per un paio d’anni, quindi erano dannatamente in pompa di salire in cima. Siccome sapevo che aveva soffiato un po’ di vento, ero preoccupato che tutta quella morbida powder fosse stata trasportata altrove. Ma appena siamo arrivati a fare la prima discesa in powder in cima al Mittelallalin, tutti erano completamente entusiasti che la neve fosse

The Cooking With Gas web series to me have always embodied a lot what snowboarding is all about: Fun times and shredding with your buddies, combining creative riding whether in the streets, park or powder without being too serious about it or themselves. Long story short, something any kid can relate to. Thus I was super stoked when Eero Ettala hit me up to shoot some pow in the Alps. As the southern part of the Alps was the place to be basically throughout the whole season I suggested to go to Saas-Fee and meet up with my good friend Fredi Kalbermatten so that he could show us the goods. The boys were into it right away so we were off to a good start. It was the end of March already and I remember Saas-Fee could definitely use a reset on snow. The long range forecast was looking pretty promising and right when the Eero, Lauri Heiskari, Heikki Sorsa and filmer Mikael Ahtikari rolled into town the storm saluted us with a shitload of fresh powder snow on the glacier. So sick! Apparently the guys hadn’t been shooting pow in the Alps for years so they were pretty damn pumped to get up on the hill. As I knew the wind had been blowing I was a little worried that all that fluffy pow got got blown elsewhere but as soon as we dropped into the first pow slope on top of Mittelallalin everyone was pum-


EERO ETTALA: FS 360° NOSEBONE

EERO ETTALA


HEIKKI SORSA: CAB 900° MELON

HEIKKI SORSA


FREDDI KALBERMATTEN: STALEFISH

effettivamente morbida ed io ero super in pompa di vedere quei sorrisi stampati sulle facce dei miei amici finlandesi. Era ovvio che ognuno volesse semplicemente surfare e fare delle curve per risanare il proprio animo, e quindi le telecamere rimasero nello zaino. Un paio di giri e risate dopo decidemmo che era il caso di portare a casa qualche scatto e iniziammo a costruire una cunetta seguita da un piccolo landing in discesa. I ragazzi se la sono spassata e tutti sono riusciti ad avere uno scatto. In realtà la vivono molto sul socievole. Quando chiudono un trick aspettano che anche i loro amici ne chiudano uno prima di riprovare a saltare. Questa è una bella soluzione per far sì che ognuno ottenga uno scatto. Anche l’atmosfera in generale era molto divertente e rilassata, proprio come me l’aspettavo dopo aver visto gli episodi di Cooking With Gas. Solitamente mi trovo a shootare con crew molto varie in quanto i riders vanno e vengono, ma con i finlandesi è stato diverso. Si sente proprio che questi ragazzi si conoscono e girano insieme da talmente tanto tempo che hanno un riscontro positivo sull’andare delle cose. Dopo che un’altra tempesta ha colpito l’area e ci ha regalato un altro metro e mezzo di fresca, il ghiacciaio era chiuso e quindi decidemmo di risalire su tre delle zone che circondavano il paese. Al secondo giorno di maltempo abbiamo deciso di prendere un giorno di riposo in quanto stava ancora picchiando forte. Ma per

ped that it actually was fluffy and thus I was super stoked to see the smiles on the Finnish powder faces. It was kind of obvious that everyone just wanted to shred and get some turns for the soul so the cameras stayed in the back packs. A few white rooms and laughters later we decided we might want to get some work done after all and started things off by shaping a little wedge into a nice little step down landing. The boys had a blast for sure and everyone got some shots. Actually they keep it quite social when shooting. After you stomp a trick you wait until your buddies stomp one too before you hit the jump again. That is a very nice solution to make sure everyone gets a shot. Also the vibe in general was fun and mellow, just as I expected from watching the Cooking With Gas episodes. Usually I get to shoot with very mixed and varying crews as riders leave the crew and others come but with the Finns it was different. You could feel that those guys have known each other and shredded together for so long that it has a positive effect on the vibe and on how things roll. As another storm hit the zone and blessed us with another half a meter of snow the glacier was closed so we decided to hike up to the tree zones nearby the town. On the second bad weather day dawn patrol decided to call a lay day as the swell was picking up still. For


LAURI HEISIKARI: BS 720° INDY

Heikki ed Eero non esiste qualcosa come una giornata di riposo, per cui sono saliti lo stesso e si sono filmati a vicenda. È stato veramente stimolante vedere quanto siano motivati semplicemente a girare sulla propria tavola.I giorni successivi erano soleggiati e per fortuna era rimasto freddo, quindi tutti in pompa di nuovo. Abbiamo shootato un altro paio di kickers e fatto un po’ di shred’n’shooting obbligatorio nel mezzo. Parlando di action, il piatto forte è stato il Cab9 di Heikki e l’ha chiuso al primo giro. La leggenda è ancora in forma! Gli ultimi due giorni Fredi si è unito alla crew di LibTech quindi abbiamo deciso di provare un area nelle mie vicinanze, e sembra che sia stata un ottima scelta. Lo scenario ti toglieva il fiato, il salto funzionò perfettamente ed ognuno era felice. Specialmente non posso dimenticare il sorriso di Eero dopo aver chiuso un Switch Double Bs Rodeo. Incredibile! E ricordo anche mentre ero in piedi accanto ad Heikki prima che droppasse e gli chiesi che trick stesse per fare, mi rispose: “Fs 10, ma ho detto ai ragazzi che sto per fare Fs7, così li gaso un po’!”. Heikki lo chiuse ed i ragazzi erano super eccitati come previsto. Tutto considerato posso dire che tutta la settimana è stata un grande successo. Gli scatti che abbiamo ottenuto sono solo secondari, gira tutto attorno al divertimento e questa è stata sicuramente la crew più divertente con la quale abbia mai avuto il piacere di lavorare. Finns out!

Heikki and Eero though, there is no such thing as a lay day, so those guys went up anyways and just filmed each other. It was very inspiring to see how motivated they are just to ride the board. The following days were sunny and luckily it stayed cold so it was definitely on again. We shot a couple of more jumps and did some mandatory shred’n’shooting in between. Action wise the highlight in my eyes was definitely Heikki’s Cab 900 and he stomped the shit out of it first try. The legend still got it for sure! For the last two days Fredi teamed up with the LibTech crew so we decided to check out a zone in my backyard and that turned out to be a good call. The scenery was breath taking, the jump worked out perfectly thus everyone was happy. Especially I’ll never forget the smile on Eero’s face after he landed a huge Switch Double Backside Rodeo. Amazing! Also I remember standing next to Heikki before he dropped in and as I asked what trick he was going for he told me: „Front 10 but I told the guys I’m gonna do a Front 7, they’re gonna be stoked!“ And Heikki stomped it and the boys were super stoked as he predicted. All in all I can say the whole week was a huge success. The shots we got are only secondary, it’s all about the fun and that was for sure one of the funniest crew I’ve ever had the pleasure to work with. Finns out!


LAURI HEISIKARI: BS 360° TAILGRAB

LAURI HEISIKARI



EERO ETTALA: SW DOUBLE BACKFLIP REVERT


NICOLÃ’ PEZZATO: FS BOARDSLIDE IN CANADA


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TXT: DENIS PICCOLO PIC: MATT GEORGES RIDER: VICTOR DAVIET, VICTOR DE LE RUE & TOMAS DELFINO

Cosa passava nella testa di Victor De Le Rue, Thomas Delfino e Victor Daviet in quel momento? Eccitazione? Paura? Gioia? Probabilmente un pò di tutte tre. Sicuramente possiamo affermare che Matt Georges ha catturato in questa immagine l’essenza più pura dello snowboarding. Non parlo solo di powder, anche se certamente rimane uno degli elementi più desiderati dai riders. Davanti ai tre qui c’è un kicker appena shapato, ma se ci fosse stata una ringhiera oppure una catasta di legna, la valenza emotiva dell’immagine sarebbe stata la stessa. Ci sono tre amici, c’è una loro creazione e c’è la tensione dell’aspettativa, e ci sarà gioia e soddisfazione quando i primi tricks saranno atterrati. Mentre sto scrivendo questo word out l’inverno sarebbe in teoria finito, ma dato il suo più che tardo inizio a metà gennaio inoltrato, pare voglia farsi perdonare e le preziose precipitazioni bianche si stanno susseguendo in tutto l’arco alpino, a nostro beneficio che non ne abbiamo mai abbastanza. Anziché lamentarsi per il cattivo inverno quindi, date una sciolinata al vostro missile da powder ed andatevi a godere questi ultimi strascichi d’inverno!!!

What were Victor De Le Rue, Thomas Delfino and Victor Daviet thinking about in that moment? Excitement? Fear? Joy? Probably all of them. We can surely state that Matt Georges has captured the pure essence of snowboarding in this picture. I’m not only talking about powder, even though that’s one of the most desired elements by the riders. In front of these three guys there’s a freshly shaped kicker, but if there was a rail or a pile of wood the emotional value would have been the same. There are three friends, there’s their artwork and there’s the expectations tension. There will be joy and satisfaction when the first tricks will be landed. While I’m writing this word out, winter time might be almost done, but as it has only started in mid January, it seems that winter wants to be forgiven and reward us with a series of great snowfalls around the Alps, as we deserved. Instead of complaining about the bad winter then, wax your powder missile and try enjoying those last sips of winter!!!


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